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Ba mbini senza fratelli e sorelle

Figli unici

Bambini senza fratelli e sorelle

È in aumento il numero di famiglie con figli unici, che crescono senza la compagnia di fratelli e sorelle e che possono vivere questa situazione in modo anche molto diverso. Qualcuno adora essere al centro dell'attenzione dei genitori e dei nonni, altri avvertono il desiderio di avere un maggiore contatto con i coetanei. I figli unici e i loro genitori si trovano spesso a dover confrontarsi con una serie di pregiudizi: i figli unici sarebbero egoisti, non sarebbero capaci di litigare e da adulti avrebbero difficoltà a relazionarsi. Non ci sono studi di esperti che confermino questi pregiudizi ma è stato ad esempio accertato che i figli unici sono spesso in grado di trascorrere del tempo da soli, di trovare facilmente qualcosa da fare senza la compagnia di altre persone, come leggere, fare lavoretti di bricolage, suonare uno strumento o occuparsi degli animali domestici. Non ci sono altre peculiarità caratteriali accertate da studi scientifici. L'importante per i figli unici è che abbiano comunque la possibilità di coltivare rapporti con gli altri ragazzi perché i bambini che hanno amicizie sono generalmente più equilibrati e soddisfatti. Trovarsi con i coetanei consente ai bambini di allenare le abilità sociali, come la capacità di lavorare in gruppo, il rispetto, la tolleranza, l'affidabilità. I bambini imparano anche le regole della convivenza: fino a che punto è piacevole la vicinanza di qualcuno? quando esigere che vengano rispettati certi limiti? come risolvere diversità di opinione o conflitti? I bambini attingono inoltre forza e fiducia in se stessi dall'appartenenza a un gruppo di coetanei e dalle reazioni degli altri imparano a conoscersi meglio, a scoprire i propri punti deboli e i punti di forza e ad andare d'accordo con gli altri. I motivi per i quali la coppia abbia avuto una/un sola/o figlia/o possono essere tanti. Se il/la bambino/a dovesse avere difficoltà ad accettare questa situazione o se dovesse esprimere frequentemente il desiderio di avere un fratello o una sorella, magari è possibile, parlandogli, spiegargli i motivi o la decisione che è all’origine dell'aver avuto un/a solo/a figlio/a. Venendone a conoscenza potrebbe risultargli più facile anche fornire una risposta quando viene chiesto se non è strano crescere senza fratelli e sorelle. Nel desiderio di avere un fratello o una sorella potrebbe celarsi anche la volontà di avere più stretti contatti con gli altri bambini, di vivere rapporti più intensi anche al di fuori del piccolo nucleo familiare, costruibili facilmente trascorrendo del tempo assieme ad altre mamme o altri papà e ai loro figli. In alcune famiglie esistono fra cugini rapporti analoghi a quelli instaurati con un fratello o una sorella, a volte tanto intensi da portare i bambini a passare diverse notti con l'altra famiglia o a fare gite ed escursioni in compagnia.

Proposta di lettura: Unik. Storia di un figlio unico, Vivian Lamarque, Editore Fabbri 2002. Unik è un figlio unico, solo e molto annoiato che spera tutto cambi con l’arrivo di una nuova famiglia …

La chiamano “famiglia ristretta”!

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