PROVINCIA AUTONOMA

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provincia

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

7-8/2013

autonoma

Una casa per tutti

Relazione Cooperazione agraria e forestale verso la crescita

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL


colophon provincia

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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

In CaSo DI manCato RECaPIto InVIaRE aL CPo BZ PER La REStItuZIonE aL mIttEntE PREVIo PaGamEnto RESI

7-8/2013

una casa per tutti

Relazione Cooperazione agraria e forestale verso la crescita

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

www.provincia.bz.it/usp

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

In copertina: Modelli abitativi innovativi e contributi per il recupero edilizio sono tra gli strumenti con i quali la Provincia di Bolzano è al lavoro per garantire una casa a tutti. (Foto: Istituto per l’Edilizia Sociale IPES)

sommario   2 Una casa tutta mia Il modello del risparmio edilizio e le misure per il recupero di spazi abitativi sono i punti di forza delle modifiche alla legge sull’edilizia abitativa agevolata.

5 Torna il Festival L’Innovation Festival viene proposto nella sua seconda edizione dal 26 al 28 settembre

6 Relazione agraria e forestale 2012

14 Europa

Editrice: Giunta provinciale

Piano per facilitare la libera circolazione dei cittadini dell’Unione

Direttore responsabile: Silvana Amistadi Numero coordinato da: Silvana Amistadi Redattori: Michele Bolognini Maja Clara Paolo Ferrari Franco Grigoletto Michael Kuenburg Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle Inserto Consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner Abbonamento gratuito e info: Servizio Stampa Bolzano, piazza Silvius Magnago 1 usp@provincia.bz.it Tel. 0471 412213 La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf Chiusura numero: 21 giugno 2013 © USP L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione

Aprire il lettore QR-Code sul telefono cellulare, inquadrare il codice con la fotocamera per collegarsi alla pagina web del Servizio Stampa. Il lettore QR-Code può essere scaricato gratis dal sito http://i-nigma.mobi/ provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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Il rapporto raccoglie tutti i dati aggiornati riguardanti agricoltura e foreste, importanti settori dell’economia altoatesina.

16 Euregio Premio Ambiente 2013: sono aperte le iscrizioni

6   9 Boom delle certificazioni

31 Ladinia - La rujenedes tl sistem scolastich ladin Materiai de nseniament nueves per la scolines

Le certificazioni linguistiche internazionali registrano una crescita notevole nelle scuole di lingua italiana.

10 Cooperazione verso la crescita Il settore cooperativo, elemento di rilievo dell’economia locale, presenta potenzialità di sviluppo.

22 Mobilità per godere l’Alto Adige Le offerte combinate di trasporto pubblico in provincia di Bolzano consentono di apprezzare il territorio in modo conveniente, comodo e sostenibile.

35 30 anni di Difesa civica Cerimonia in Consiglio provinciale

36 Supervisione sulle emittenti Audizione dei consigli di vigilanza di ORF, BR e SRG

37 Nuove regole per il referendum Serviranno più firme, ma viene annullato il quorum

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appuntamenti

il presidente

14 luglio Festa del Minatore – Museo Miniere Ridannap. 33 Monteneve 18 luglio Convegno “Salute: fattore di successo” a Bolzano

Care lettrici, cari lettori,

p. 29

fino al 31 agosto Mostra fotografica sui Bunker a Bolzano p. 34 20 settembre Convegno “Più donne – più democrazia” a Bolzano

21 settembre La lunga notte dei Musei

p. 19

p. 33

26-28 settembre Festival dell’Innovazione a Bolzano p.   5 5 ottobre Prima Fiera del Volontariato a Bolzano

p. 29

entro il 1° novembre adesioni al Premio Ambiente Euregio p. 16

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n un anno molte delle questioni che ra della rete di telecomunicazioni. stavano a cuore ai Comuni sono staDunque, obiettivi condivisi e perte risolte, come abbiamo potuto concorsi condivisi: anche in tema di testatare nel vertice di metà giugno lefonia mobile e ripetitori, un altro tra Giunta provinciale e Consorzio tema molto sentito, Giunta provindei Comuni. Sono molti gli esemciale e Consorzio dei Comuni hanno pi concreti di buona collaborazioindividuato la strada da percorrere ne: l’Agenzia unica per gli appalti, assieme, attraverso un piano con i l’Agenzia per il controllo dell’edisiti esclusi dall’installazione di nuolizia convenzionata, sino all’istivi impianti per motivi paesaggistituzione di un’agenzia locale per la ci e di salute pubblica e attraverso riscossione delle imposte. Ma uno un’intesa tra tutte le parti in causa dei temi chiave degli prima della realizzaultimi anni sull’asse zione di nuove anProvincia-Comuni tenne. Tutti infatti Obiettivi condivisi e è indubbiamente la vogliamo garantire percorsi condivisi: la banda larga. Ormai la qualità del servicollaborazione tra Provincia il progetto di portare zio di telefonia moe Comuni si conferma la rete in fibra ottica bile sul territorio, costruttiva, i risultati lo dimostrano su tutto il territorio ma occorre una reè praticamente comgolamentazione per pletato e anche le antenne e ripetitori Amministrazioni municipali stanno allo scopo di ridurre al minimo i rifacendo progressi per la copertura schi per la salute degli abitanti. dell’ultimo miglio. Ora si tratta di Ci muoveremo assieme anche nel guardare in avanti, al futuro delle campo dell’assistenza alla prima inrete provinciale di telecomunicaziofanzia e dei relativi costi, puntando ni. Abbiamo trovato un accordo di a una maggiore e migliore armonizmassima sulla gestione e la manuzazione delle tariffe dei vari servitenzione delle rete in fibra ottica che zi, nonché dei criteri di accesso. In porterà alla nascita di un centro uniogni caso gli esperti valuteranno la co che sappia intervenire in maniepossibilità di introdurre un fondo ra rapida per risolvere gli eventuali unico di Comuni e Provincia.  problemi, e possa garantire un ele Luis Durnwalder vato standard di qualità. Lo stesso schema, inoltre, verrà seguito anche per le gare e i contratti da stipulare con i gestori privati che materialmente forniranno sul territorio il servizio utilizzando l’infrastruttuprovincia autonoma | luglio-agosto 2013

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Foto: IPES

storia di copertina

Una casa tutta mia Accelerazione sui risanamenti di abitazioni, percorsi innovativi come il risparmio edilizio (Bausparen): sono i due punti forti che modificano la legge provinciale dell’edilizia abitativa agevolata. Con l’obiettivo finale di garantire una casa per tutti. Ecco come.

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on il modello del risparmio edilizio (il cosiddetto Bausparen) previsto nel dd la Giunta provinciale aggiunge un tassello importante per consentire ai giovani di arrivare alla casa di proprietà o ad una situazione abitativa stabile. Proprio alla luce delle modificazioni sociali e delle difficoltà di accesso al credito, servivano nuove soluzioni: “La Giunta provinciale offre un’opportunità assolutamente innovativa in Italia, che combina strumenti di risparmio già sperimentati nella previdenza integrativa con agevolazioni fiscali e soste-

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gno aggiuntivo della Provincia. La legge andrà in approvazione entro l’anno in Consiglio provinciale, in modo da poter partire a regime con il 2014”, sottolinea l’assessore all’edilizia abitativa Christian Tommasini. In concreto, il risparmio edilizio è un percorso costruito con capitale proprio risparmiato per un periodo minimo di 5 anni, poi l’accesso al mutuo (pari al doppio del capitale risparmiato) a condizioni particolarmente agevolate con una banca convenzionata, quindi l’eventuale accesso a un secondo mutuo o comunque il contributo provinciale con una maggiorazione aggiuntiva per gli anni oggetto del risparmio. Sulle somme accumulate il cittadi-

Modelli abitativi che sono una novità in Italia, contributi per affitto, acquisto e recupero: la Provincia è al lavoro per garantire una casa a tutti.” Christian Tommasini, assessore all’edilizia abitativa

no potrà godere anche di un vantaggio fiscale grazie a una detrazione parziale.

Risanamenti nei centri abitati Il secondo aspetto importante del nuovo ddl che modifica l’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata riguarda le misure di recupero di spazi abitativi in immobili già esistenti nelle zone abitate (quindi non solo il centro storico in senso stretto), attraverso la ristrutturazione di edifici e l’introduzione del bonus cubatura nei casi di riqualificazione energetica. “La scelta di privilegiare i risanamenti delle abitazioni, sia attraverso l’IPES che con le agevolazioni concesse al privato e ai Comuni, ci consente di perseguire tre obiettivi: il recupero di cubatura nei centri abitati, che tornano ad essere vissuti in pieno, il risparmio di terreno e il rilancio dell’economia locale”, riassume Tommasini. La nuova strada del risanamento, infatti, aggira l’ostacolo della carenza di aree edificabili e soddisfa le richieste di case in tempi più rapidi rispetto alle nuove costruzioni. Con queste modifiche si completa la spinta al recupe-


storia di copertina ro di cubatura esistente: si consuma meno suolo e si rende più conveniente il risanamento. I dati confermano questo trend: in Alto Adige sono in costante crescita le domande di contributo per risanamento della prima casa e dell’alloggio convenzionato (salite da 390 nel 2009 a 496 nel 2012, con un aumento da 12,7 a 16,6 milioni di euro di contributi). Il ddl permette alla Provincia di anticipare le detrazioni fiscali statali versando fino a 48mila euro e di incentivare con contributi fino al 30% l’acquisto di abitazioni risanate (maggiorati di un 10% nei casi di immobili sotto tutela), due strade per incoraggiare quei cittadini che finora hanno rinviato l’intervento di recupero della casa e favorire ricadute importanti sul mercato del lavoro e il settore delle costruzioni.

Nel periodo 2009-2012 l’IPES ha destinato 79 milioni di euro al risanamento e alla manutenzione del patrimonio immobiliare. Con questo finanziamento sono stati riqualificati 910 alloggi. Nell’anno in corso è previsto il risanamento di ulteriori 330 abitazioni, una riqualificazione accompagnata dai bandi cosiddetti “general contractor”, una nuova modalità di assegnazione lavori sviluppata dall’IPES con l’Agenzia unica per gli appalti pubblici: la procedura prevede la gara bandita per un intero pacchetto di lavori secondo tipologia di prestazione anziché per singola abitazione come avvenuto sinora. In tal modo

Foto: IPES

IPES recupera 330 alloggi

si velocizzano i tempi di messa a disposizione degli alloggi risanati. Con il potenziamento del piano di riqualificazione e l’attuazione del programma di costruzione dell’IPES la Giunta ha centrato un obiettivo importante: abbassare stabilmente a Bolzano la soglia per l’accesso alle case IPES sotto i fatidici 25 punti (a 24 e anche a 23 punti), considerati per anni l’indicatore di un’emergenza che oggi è ormai superata.

Infine la nuova legge introduce anche la possibilità al privato di vendere all’IPES l’appartamento sovradimensionato, a prezzo provinciale concordato, e per contro di accedere ad un alloggio IPES a canone provinciale. La norma interessa in particolare le persone anziane alle prese con notevoli spese condominiali e di manutenzione in un’abitazione diventata ormai troppo grande.

Bando per altri 100 alloggi IPES

Foto: IPES

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entre prosegue il programma casa per il ceto medio (in 6 Comuni sono previsti - tra quelli in progettazione, in costruzione e già consegnati - circa 470 nuovi alloggi), l’edilizia sociale si muove per reperire ulteriori case: dopo il via libera della Giunta provinciale, l’IPES sta preparando un bando di gara per la realizzazione e la consegna chiavi in mano di altri 100 appartamenti ad affitto decenna-

le a rotazione. Ogni anno l’IPES assegna circa 400 alloggi. Il nuovo programma di costruzione dell’Istituto ha rilevato un fabbisogno abitativo nel periodo 20112015 di 2.400 alloggi. Due le strade avviate per coprirlo: da un lato attraverso la riassegnazione di 1.200 abitazioni IPES di vecchia costruzione rese libere, dall’altro con la costruzione e eventualmente anche l’acquisto di 1.200 nuove abitazioni.

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dalla giunta provinciale

mobilità

Nuovi treni, nuova linea

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a linea ferroviaria Merano-Malles sarà risanata e ammodernata, e in quest’ottica verranno anche acquistati dei nuovi treni Flirt. I mezzi necessari a finanzia-

re questa importante operazione sono stati messi a disposizione dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Thomas Widmann. I tecnici ritengono indispensabile, per motivi di sicurezza, sostituire le traversine per un tratto di circa 15 km lungo la Merano-Malles. L’obiettivo è quello di offrire un servizio sempre più concorrenziale, mettendo a disposizione dei passeggeri una struttura moderna. In quest’ottica rientra anche l’acquisto dei nuovi treni Flirt, che comportano un investimento di poco inferiore ai 6 milioni di euro. Con la consegna dei nuovi convogli, tra la fine del 2013 e la metà del 2014, sarà inoltre necessario adeguare la rimessa presente presso la stazione di Merano, che dovrà essere in grado di accogliere fino a 16 treni. Tutta l’operazione verrà effettuata dalla Provincia tramite la società partecipata STA (Strutture Trasporto Alto Adige), il cui capitale è stato aumentato di 6 milioni di euro proprio a questo scopo.

costruzioni

Via al termovalorizzatore

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l nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud sarà operativo a fine giugno, con un periodo di prova che durerà sei mesi. Le Comunità comprensoriali dovranno apportare sin dalla fase di test i rifiuti necessari a far funzionare l’impianto. I dettagli dell’operazione sono contenuti in un accordo tra Provincia, Comunità comprensoriali ed Eco Center approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Florian Mussner.

energia

Spostato l’elettrodotto

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e linee dell’alta tensione che attualmente attraversano l’abitato di Millan, frazione di Bressanone, saranno spostate. La Giunta provinciale, su proposta del presidente Luis Durnwalder, ha deciso di finanziare la gran parte dell’operazione e ha individuato anche le modalità: tramite gli introiti dalla quota di investimenti ambientali

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delle centrali idroelettriche. Per eliminare le linee dell’alta tensione in un primo momento si era pensato ad un loro interramento, ma la soluzione si è rivelata impraticabile sul piano tecnico a causa della lunghezza dell’elettrodotto. Si è quindi optato per lo spostamento del tracciato, un’alternativa che richiede un notevole impegno finanziario quantificato in circa 12 milioni di euro. La Giunta provinciale ha quindi deciso di sostenere nei lavori il Comune di Bressanone coprendo gran parte dei costi dell’operazione e mettendo a disposizione complessivamente 10 milioni di euro: per garantire questi fondi utilizzeremo gli introiti spettanti alla Provincia dagli investimenti ambientali a cui sono vincolati i concessionari delle centrali idroelettriche a titolo di compensazione. La Provincia intende attingere a questo capitolo fino alla copertura della cifra impegnata.

Anche la gestione del periodo di prova del nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud sarà svolta da Eco Center, in modo tale che la società accumuli la necessaria esperienza e conoscenza dell’impianto, e possa gestire in maniera efficiente tutta la struttura sin dall’avvio della fase ordinaria. Quest’ultima prenderà il via con l’inizio del 2014, ma già da luglio la quantità di rifiuti necessari a far funzionare a regime il termovalorizzatore verrà apportata dai comprensori. La Giunta ha inoltre ribadito che, una volta entrato in funzione l’impianto, la proprietà passerà ai Comuni. I costi complessivi per la bonifica dell’area, la costruzione del termovalorizzatore, la realizzazione delle rete di teleriscaldamento e dei necessari impianti elettrici, ammontano a circa 140 milioni di euro.


economia

Torna il Festival Dopo il successo della prima edizione, torna l’Innovation Festival: 60 eventi e 100 relatori, dal 26 al 28 settembre, animeranno il centro di Bolzano, ma non solo.

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l tema della seconda edizione dell’Innovation Festival, che torna a Bolzano dopo il successo dell’esordio targato 2012, è “Ampie vedute – Montagna. Società. Tecnologia”. Nei tre giorni del Festival, che si svolgerà dal 26 al 28 settembre, esperti e relatori locali, nazionali e internazionali, si confronteranno su come l’innovazione e le nuove tecnologie, dalla mobilità al turismo, dalla tutela dell’ambiente ai nuovi processi in agricoltura, possano contribuire a mantenere elevati gli standard di vita della popolazione e contemporaneamente a tutelare i sistemi naturali. La domanda di fondo, dunque, verterà su quali opportunità e quali rischi sono legati allo sviluppo nell’ambiente alpino. Dal blu della prima edizione, al verde della seconda, colore che richiama di più la montagna: il logo dell’Innovation Festival resta la volpe stilizzata, ma il nuovo corporate design prevede la presenza di una montagna che ricorda il profilo dell’Alto Adige. “L’Innovation Festival – sottolinea l’assessore

Roberto Bizzo - valorizza la nostra Provincia come territorio autenticamente innovativo e ricco di tradizione, che può essere un esempio da seguire in materia di sostenibilità ambientale. Verrà dato risalto alla varietà culturale ed economica che ci caratterizza e che ispira l’innovazione di imprese, ricercatori e istituzioni”.

Dove, come, quando? Portare il dibattito scientifico-economico di alto livello in una piccola città come Bolzano. Obiettivo decisamente ambizioso, ma non impossibile da raggiungere. Dal 26 al 28 settembre, infatti, vi saranno workshop, discussioni, relazioni, stazioni interattive, nonché un ricco programma per famiglie e studenti. In totale ben 60 eventi, con oltre 100 relatori, che animeranno il centro

Vogliamo far diventare l’Alto Adige il distretto dell’innovazione Roberto Bizzo, assessore provinciale

storico del capoluogo, ma non solo. Oltre alle 9 location “cittadine” la seconda edizione dell’Innovation Festival aprirà anche le porte del futuro Parco Tecnologico di Bolzano Sud. Ancora top-secret i nomi dei relatori, mentre è confermata la composizione del Comitato scientifico, nel quale spicca la presenza del Ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza. Gli altri membri sono Konrad Bergmeister (presidente LUB), Massimo Egidi (rettore LUISS), Dieter Spath (direttore Fraunhofer), Michael Seeber (presidente gruppo Leitner) e Johann Dietrich Wörner (presidente Centro tedesco aeronautica). I tre promotori del Festival sono la Provincia di Bolzano, l’Assessorato all’innovazione e la Fondazione Cassa di Risparmio, mentre l’organizzazione è coordinata dal TIS innovation park in collaborazione con 18 associazioni, centri di ricerca e innovazione, uffici comunali e provinciali. Main sponsor della seconda edizione sono Fondazione per la Ricerca scientifica e l’innovazione, Fondazione Cassa di Risparmio, Cassa di Risparmio, Athesia e Città di Bolzano, mentre Brennercom è il partner tecnologico. Oltre al sostegno di Hds Unione, Azienda di Soggiorno di Bolzano, HGV, l‘Innovation Festival può contare su sponsor come Azienda Energetica, FESR, Itas, SEL e Re-Bello.  info

Sala affollata per Jeremy Rifkin, stella della prima edizione

www.innovationfestival.bz.it

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economia

Relazione agraria e forestale 2012 È stata presentata recentemente alla stampa la “Relazione agraria e forestale 2012” che raccoglie i dati completi ed aggiornati riguardanti questi due importanti settori dell’economia altoatesina. Franco Grigoletto

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l presidente della Provincia, Luis Durnwalder, competente per il settore dell’agricoltura ha avviato la sua presentazione della “Relazione agraria e forestale 2012” sottolineando che “Il 2012 non è stato un anno negativo per l’agricoltura

ventate una sorta di vero e proprio modello di riferimento sia a livello nazionale che europeo. “Questi successi” ha proseguito il presidente “si basano sull’impegno attivo, sulla professionalità e sulla competenza tecnica. Per continuare a rafforzare e sostenere questa competenza tecnica, nel 2012 sono state condotte con successo le trattative per la costituzione dell’assistenza tecnica per i contadini di montagna sull’esempio del Centro di consulenza dell’Alto Adige. In questo modo si pongono le basi per un’efficiente consulenza di alta qualità per la praticoltura e l’agricoltura di montagna, per poter affrontare in modo efficiente le sfide future, dai costi medi aziendali al riscaldamento globale”.

2012, ha sottolineato Durnwalder, si sono potuti mantenere alti prezzi del latte, mentre i ricavi calano a causa del tendenziale aumento dei costi.

Buone prospettive per l’ecologico Per quanto riguarda la consistenza del bestiame, l’alimentazione e l’allevamento, non si registrano note negative. “La domanda del consumatore di prodotti ecologici è sempre salda ed offre buone prospettive per il futuro. In frutti- e viticoltura la parte ecologica delle superfici coltivate è rimasta relativamente costante da alcuni anni e attualmente non fa pensare ad un veloce cambiamento”. Pochi mutamenti si osservano anche fra le varietà delle mele locali. In base alla domanda, si riscontrano eccedenze di Golden e la percentuale di trasformazione media del 4% è ancora molto bassa. “Le nostre organizzazioni di ricerca e consulenza cercano da anni varietà redditizie e adatte al mercato ed elaborano raccomandazioni corrispondenti. Il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg ha un ruolo particolarmente importante in questo senso”.

Attività di ricerca

che si è affacciata al 2013 con una tendenza positiva per il futuro. Un futuro in cui cerchiamo di assicurare con molto impegno condizioni di base adeguate. Così anche nel 2012 abbiamo sfruttato tutte le possibilità a nostra disposizione per indirizzare la riforma della politica agricola comune a favore dell’agricoltura di montagna e quindi del nostro territorio. Negli ultimi anni l’agricoltura e la silvicoltura altoatesine sono di-

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Produzione in calo A causa dei fattori climatici avversi (pioggia e gelate) nel 2012 si è registrato un calo del 20% della raccolta finale della frutta di conseguenza dopo 4 anni la produzione è scesa nuovamente sotto la soglia di 1 milione di tonnellate. Le abbondanti precipitazioni e le alte temperature hanno invece favorito buone produzioni e buona qualità del foraggio nella praticoltura. Nel corso del

Il Centro Laimburg si colloca, infatti, come istituto di ricerca leader e promotore di nuove idee nel settore agricolo altoatesino. L’attività di ricerca e sperimentazione persegue l’obiettivo di aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina attraverso una ricerca orientata alla pratica. Durante il 2012 il Centro sperimentale Laimburg si è concentrato sulle sfide agricole attuali e future, basandosi sui 4 pilastri tematici che rappresentano le priorità a lungo termine della ricerca del Centro: difesa delle piante, varietà e agrobiodiversità, altitudine-montagna e qualità. Oltre alle attività di ricerca, il Centro sperimentale Laimburg offre un ampio spettro di


economia analisi di routine come servizio per conto di terzi: nel 2012 nei laboratori di enologia e di chimica agraria sono stati analizzati in totale 19.542 campioni per circa165.000 singoli parametri. “Il successo futuro della nostra agricoltura” ribadisce Durnwalder “dipenderà in grande misura da come riusciremo a trasferire conoscenza,

risultati e competenze dal mondo delle conoscenze all’agricoltura pratica. Pertanto il nostro obiettivo è di radicare in modo ancora più forte nei nostri agricoltori la cultura dell’educazione permanente e dell’analisi. In questa direzione volgono le iniziative come la consulenza per l’agricoltura di montagna, così come l’obiettivo di un collega-

mento in rete ancora maggiore fra risultati di ricerca, la formazione e l’insegnamento. L’incremento nel numero di studentesse e studenti, ma anche l’attenzione verso le diverse offerte di formazione, aggiornamento e consulenza, evidenziano un rinnovato interesse verso l’agricoltura, l’economia domestica e la nutrizione e denotano il fatto che i giovani vedono in questi settori prospettive per il futuro. Ciò induce i responsabili della formazione agricola, forestale e di economia domestica a proseguire la strada intrapresa del riallineamento e dell’evoluzione delle scuole professionali e a collegarle all’ambiente rurale”.  info Il testo integrale della Relazione è disponibile anche su CD rom e può essere richiesto direttamente alla Ripartizione agricoltura, che ha sede in via Brennero,6 a Bolzano, Tel. 0471 415100; E-mail: landwirtschaft@provincia.bz.it; homepage: http://www.provincia.bz.it/agricoltura/ default.asp.

74 milioni per la competitività regionale n occasione dei cinque bandi nel periodo di programmazione 20072013 del programma comunitario per rafforzare la “Competitività regionale e l’occupazione”, in provincia di Bolzano sono stati presentati un totale di 198 progetti di cui 113 sono stati accolti. I progetti realizzati e conclusi sono finora 51 ed i contributi effettivamente liquidati si attestano sul 50 per cento dei 74 milioni di Euro stanziati ed impegnati, di cui un terzo provenivano dall’apposito fondo comunitario FESR. Facendo un raffronto con altre real­tà territoriali, l’Alto Adige è ben posizionato, come riferisce il presidente della Provincia Luis Durnwalder, l’unico settore in cui deve ancora recuperare terreno è quello della ricerca. Grazie ai progetti finanziati si è potuto compiere ulteriori passi in avanti in settori quali le energie alternative, la valo-

rizzazione della ferrovia, la sicurezza e l’ambiente. Il bilancio positivo è stato stilato in sede di relazione annuale del Comitato di sorveglianza riunitosi a Bolzano. Per il prossimo periodo di program-

mazione 2014-2020 sono già in corso i lavori preparatori. La Giunta provinciale agli inizi di giugno ha approvato una bozza di programma. Ulteriori informazioni sul sito www. provincia.bz.it/europa/  SA

Foto: USP/A.Pertl

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Il presidente della Provincia Luis Durnwalder (centro) introduce i lavori del Comitato di sorveglianza del FESR provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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scuola

Siglato accordo scuola-sindacati Intendenza Scolastica Italiana e Sindacati hanno sottoscritto un ulteriore protocollo d’intesa al fine di rafforzare i rapporti fra il mondo della scuola e del lavoro per realizzare un progetto di miglioramento della qualità del sistema formativo territoriale.

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ze sindacali a favore degli studenti prevedendo anche l’organizzazione di incontri, riunioni ed assemblee finalizzate alla conoscenza delle tematiche del lavoro a livello legislativo e contrattuale. “In questa fase di crisi economica ed occupazionale bisogna puntare ad un raccordo sempre più concreto tra la scuola ed il mondo del lavoro”, afferma l’assessore alla scuola italiana Christian Tommasini,, “ Con questo protocollo, come quello precedente, vogliamo trovare nuo-

ve forme di collaborazione con tutte le forze sociali per promuovere iniziative e progetti che siano di effettivo aiuto per il futuro lavorativo dei nostri ragazzi”. Presenti alla firma, nella foto qui sotto, l’assessore Tommasini, la sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei, il direttore di Ripartizione Renzo Roncat, il segretario generale Lorenzo Sola per CGIL/AGB, il segretario generale Michele Buonerba per SGBCISL e il segretario generale Toni Serafini per UIL-SGK.  SA

opo il protocollo firmato in occasione del Convegno dello scorso novembre “Skills for Jobs Schools at Work - Scuola, economia e lavoro insieme oltre la crisi” con le associazioni di categoria, si aggiunge un altro importante tassello all’interno del progetto che il Servizio Innovazione e Buone Pratiche dell’Intendenza Scolastica Italiana sta sviluppando nell’ambito dei rapporti tra scuola e mondo del lavoro. Il protocollo d’intesa intende rafforzare i rapporti tra il mondo della scuola di lingua italiana e le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori con l’obiettivo di realizzare un progetto di miglioramento della qualità del sistema formativo territoriale. Si intende, dunque, promuovere l’incontro tra le istituzioni scolastiche e le rappresentan-

Bilancio sociale per migliorare

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l progetto di Bilancio sociale avviato dalla Scuola professionale per il Commercio, il Turismo e i Servizi “Einaudi” di Bolzano è la prima esperienza del genere in Alto Adige e fra le poche a livello nazionale. L’obiettivo perseguito è quello di, attraverso la sistematica auto analisi e raccolta di dati sull’offerta formativa di base e continua e le sue ricadute, produrre miglioramenti per rispondere sempre meglio alle esigenze del tessuto economico e sociale locale cogliendo le sfide sempre nuove del mercato del lavo-

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ro, all’insegna dell’efficacia e della trasparenza. L’assessore provinciale Christian Tommasini ha sottolineato come la Formazione Professionale italiana è un settore che funziona bene e che grazie al progetto del Bilancio sociale potrà migliorare ulteriormente. Le esperienze maturate dalla Formazione Professionale nel rapporto sempre forte con il mondo del lavoro assumono rilevanza nell’obiettivo perseguito dal Dipartimento di trasporle anche al mondo della scuola per rafforzare il con-

nubbio scuola/formazione/lavoro/ plurilinguismo. Avviato nel 2012, il progetto si concluderà entro il 2013 con la presentazione pubblica dei risultati. In seguito alla loro analisi è possibile un’estensione del Bilancio sociale anche ad altre scuole Il Bilancio sociale costituisce uno strumento strategico di miglioramento e di continuità nel tempo per una scuola integrata con il tessuto socio-economico e rispondente ai trend in atto nel mercato del lavoro, come lo è la Scuola “Einaudi”.  SA


lingue

Boom delle certificazioni Le certificazioni internazionali stanno vivendo un vero e proprio boom nelle scuole italiane. Per l’assessore Tommasini si tratta di “una scelta strategica verso una scuola trilingue”. Michele Bolognini

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ino a pochi anni fa, in Provincia di Bolzano, l’unico modo per riconoscere in maniera ufficiale la conoscenza della seconda lingua era il classico “patentino”. Dal 2009, però, c’è stata l’apertura alle certificazioni internazionali, che per le scuole in lingua italiana consentono di ottenere un diploma riconosciuto in tutta Europa non solo per il tedesco, ma anche per l’inglese, il francese, lo spagnolo e il russo. “Per noi è un tema chiave - sottolinea l’assessore Christian Tommasini - una scelta strategica che ci consente di intraprendere la strada verso una scuola realmente trilingue. La sfida che abbiamo lanciato con grande impegno nel 2009 sta dando risultati più che confortanti a tutti i livelli”.

Dati in crescita La conferma arriva dai dati sulle scuole in lingua italiana: nel 2013 le certificazioni internazionali rilasciate in Alto Adige sono state ben 1.819, il 50% in più dell’anno precedente, il doppio del 2011, addirittura il 600% in più del 2009. La parte del leone la fa naturalmente la lingua tedesca (1.343 certificazioni). “Per il tedesco partecipano 70 scuole e 34

istituti su 36 - spiega Tommasini con una percentuale di promossi che tocca stabilmente l’87%. La certificazione linguistica è un test serio e impegnativo, e i dati confermano la buona preparazione dei ragazzi”. Oltre che per gli studenti, le certi-

Le certificazioni sono una scelta strategica verso la scuola trilingue Christian Tommasini, assessore provinciale ficazioni sono “aperte” anche agli adulti: sono 250, infatti, coloro che nell’ultimo anno hanno conseguito la certificazione seguendo i percorsi di apprendimento organizzati dai Centri multilingue di Bolzano e Merano. Secondo Tommasini, le certificazioni introducono nelle scuole non solo “un concreto elemento di

valutazione delle competenze, ma anche la possibilità di aggiornare e innovare la didattica”. Inoltre, secondo l’assessore alla scuola e cultura italiana, “viene relativizzato l’aspetto psicologico legato al patentino, che per molti rappresenta una sorta di blocco”.

Scambi e gemellaggi Per migliorare sempre più la conoscenza della seconda lingua vi sono poi una serie di altri strumenti: l’anno in una scuola dell’altro gruppo linguistico (28 studenti nel 2013, 149 negli ultimi 10 anni), i soggiorni-studio trimestrali in Germania (50 studenti di quarta superiore ogni anno), e i gemellaggi. “Proprio gli scambi con la scuola tedesca stanno dando grandi risultati - prosegue Christian Tommasini - con quasi 3mila alunni coinvolti. Partecipano a questi progetti il 95% delle scuole elementari e medie, e l’88% degli istituti superiori”. “Questi dati - aggiunge la Sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei - ci fanno capire che siamo sulla strada giusta”. Per quanto riguarda la formazione professionale, infine, da sottolineare l’Europass Mobilità, ovvero la possibilità di effettuare stage all’estero (scuola e lavoro) della durata di 3 settimane. Nel corso dell’ultimo anno scolastico quest’opportunità è stata colta da oltre 100 ragazzi.  provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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economia

Cooperazione verso la crescita za delle Centrali cooperative per atIl fenomeno cooperativo tuare anche in provincia di Bolzano è un elemento di rilievo una tendenza in atto a livello naziodell’economia provinciale, nale. Le leggi esistenti per il settore cooperativo, regionale e provinciale, ma le trasformazioni nella dovranno essere attualizzate, come finanza pubblica, nel mercato ha proseguito l’assessore Bizzo, al fine di accompagnare in modo più del lavoro, nella domanda dinamico lo sviluppo e la crescita di servizi impongono una del settore cooperativo. revisione degli strumenti di Potenzialità di sviluppo politica. Silvana Amistadi

È

Foto: USP/A.Pertl

quanto emerge dallo studio condotto dalla fondazione di ricerca Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises) su incarico della Provincia. L’assessore provinciale competente Roberto Bizzo ha detto che lo studio è stato svolto al fine di definire le sfide del settore cooperativo per i prossimi anni per giungere ad una forma di vera e propria imprenditoria. A tal riguardo ha sottolineato

Potenzialità di sviluppo presentano le cooperative culturali, quelle di utenza, le cooperative fra imprese, le cooperative di lavoro (ad esempio tra professionisti) come ha detto il prof. Carlo Borzaga di Euricse. Margini di crescita interessanti vi sono in alcuni macro-settori prioritari con possibilità concrete per la nascita di nuove imprese cooperative: welfare (servizi e lavoro), nuove professionalità (in particolare nei settori della creatività, delle tecnologie relative a ICT e nuovi media,

l’opportunità che la Provincia definisca una strategia propria per modelli di sussidiarietà al fine di spendere meno e meglio creando, così, certezze e stabilità necessarie per le cooperative nella programmazione. Un’altra opportunità è quella di accompagnare processi di convergen-

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e nei servizi sanitari), cultura, valorizzazione e tutela ambientale, energia, consumo. Il rafforzamento dell’intero sistema della cooperazione locale richiede maggiore diffusione della conoscenza e dell’informazione sulle specificità del modello cooperati-

vo e del fare impresa cooperativa). Inoltre, come ha fatto presente il prof. Borzaga, importante sarebbe ad esempio la creazione di nuove opportunità di mercato per le imprese cooperative, attraverso la predisposizione di un piano strategico pluriennale delle esternalizzazioni di attività e servizi da parte della Provincia con tempi, modalità e risorse attraverso le quali gestire tale passaggio e con la previsione di specifici standard per i servizi esternalizzati, unitamente all’individuazione di condizioni di partecipazione ai bandi che incentivino e favoriscano l’accesso da parte delle cooperative che potrebbero così attivare una programmazione. Un altro passo potrebbe essere l’introduzione di strumenti di sostegno economico alla domanda privata di servizi sociali ed educativi da parte delle famiglie (voucher), a fronte della definizione compartecipata di adeguati standard di offerta. La promozione di nuove iniziative cooperative dovrebbe avvenire con specifici bandi che prevedano la concessione di finanziamenti a fondo perduto per favorire la fase di lancio di una nuova iniziativa. Il consolidamento della struttura patrimoniale e gestionale delle cooperative potrebbe avvenire attraverso il riequilibrio del regime di incentivazione pubblica mediante il progressivo superamento dei contributi generici e di modesto importo, a favore di un più ampio utilizzo di forme di incentivazione, mirate in particolare all’attivazione di investimenti e all’innovazione. Un altro aspetto è il miglioramento dei programmi di formazione del management, anche collegando la formazione, l’accompagnamento ma­nageriale a finanziamenti, accesso a servizi per lo sviluppo.

Cooperazione in cifre Come ha riassunto il prof. Borzaga, il settore cooperativo in Alto Adige è molto presente ed una realtà variegata e vivace con 1,58 cooperative ogni 1.000 abitanti per 321,7 soci


economia

Nuove imprese cooperative possono nascere nel settore del welfare. di cooperative per ogni 1.000 abitanti. Evidente una polarizzazione, con la concentrazione dell’84 per cento dei soci di cooperative nei settori agricolo, del credito e dei servizi a rete. Un aspetto messo in luce dallo studio è che non emerge un disegno programmatico organico e che solo grazie a provvedimenti recenti (riguardanti gli appalti pubblici)

le cooperative sociali trovano una considerazione particolare nella normativa provinciale. Un dato positivo è che i contributi provinciali sono mirati alla redditività delle imprese cooperative. Nel dettaglio, come ha riferito Maurizio Montanari di Euricse, con 903 cooperative delle quali 804 attive (corrispondenti all’11,3 delle im-

prese strutturate nel 2010) con una dimensione occupazionale di circa 10.900 addetti equivalenti, ovvero il 5,7 per cento dell’occupazione totale. Nel 2010 presenta un valore della produzione complessivo pari a circa 2,7 miliardi di Euro (pari al 12,3 per cento del valore prodotto dalle imprese più strutturate), di cui il 70,2 per cento prodotto da cooperative agricole/filiera alimentare. La dimensione patrimoniale è di 2,28 miliardi di Euro di capitale investito, pari all’8,8 per cento delle società di capitale. Per quanto attiene la dimensione d’impresa emerge una fascia di cooperative piccole o piccolissime a fronte di realtà ben strutturate (nel 2010 195 cooperative con valore della produzione inferiore a 50mila Euro e 200 cooperative con valore superiore a 1 milione di Euro). In effetti se si considerasse l’effetto indiretto e quello indotto della cooperazione su altri comparti si giungerebbe ad un quadro più realistico con un PIL di circa il 20 per cento ed un tasso di occupazione del 15 per cento.

App per il turismo accessibile a tutti

L

’accessibilità è un presupposto fondamentale e costituisce un forte indice di qualità riferito a vita autonoma e confortevole per persone con disabilità permanenti o temporanee, e riferite all’età (bambini e anziani). Se per il 10 per cento della popolazione, come sottolinea l’assessore provinciale alle politiche sociali Richard Theiner, l’accessibilità costituisce una necessità imprescindibile, per il 100 per cento della popolazione essa ha un ritorno in termini di comfort e stile di vita. Questo concetto è valido anche in ambito turistico; si parla così di turismo sostenibile. Come riferisce Enzo Dellantonio, presidente della cooperativa sociale “indipendent L.”, il cosiddetto Libro Bianco della Commissione Europea fa presente come in Europa vi siano 80 milioni di persone con disabilità (il 15 per cento della po-

polazione), delle quali circa il 50 per cento dichiara che vorrebbe viaggiare in presenza di informazioni concrete sull’accessibilità. La cooperativa sociale “indipendent L.”, alla luce di questa considerazione ed alle esperienze dirette dei propri soci, dopo aver predisposto una pagina web per un turismo accessibile e sostenibile (www. altoadigepertutti.it), che ha rinnovato e reso ancor più navigabile, ora grazie al finanziamento del Fondo Sociale Europeo ed al sostegno dell’Agenzia Alto Adige Marketing SMG, ha realizzato l’applicazione per iPhone e iPad (iOS) “Alto Adige per tutti”. “Le vere innovazioni sono quelle che ti cambiano la vita”, come dice l’assessore provinciale all’innovazione Roberto Bizzo sottolineando la bontà delle innovazioni attivate dalla cooperativa sociale rivolte a tutta la popolazione. I prodotti rea­

lizzati, inoltre, hanno un ritorno per lo sviluppo dell’economia locale. La app consente la ricerca immediata di luoghi e strutture in base alla posizione georeferenziata, al grado di accessibilità e al tipo di struttura o servizio desiderata. La nuova app, creata proprio per agevolare la mobilità, è scaricabile gratui­tamente da “app store” all’indirizzo https://itunes.apple.com/Web O b j e c t s / M Z S t o r e . wo a / wa / viewSoftware?id=6508000 00&mt=8.  SA provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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economia

Di fronte a nuove sfide Le imprese culturali e creative sono circa 2.200 con circa 5.800 occupati e con un fatturato di 658.000 Euro. Le potenzialità di sviluppo delle organizzazioni ed imprese culturali e creative costituiscono per l’Alto Adige un elemento in grado di aumentare il valore del territorio con opportunità per lo sviluppo economico e sociale. Silvana Amistadi

L

Foto: USP/Arno Pertl

e imprese culturali e creative (dalle arti visive, allo spettacolo, al design), costituiscono il 5 per cento delle piccole medie imprese altoatesine PMI che a loro volta sono circa il 3 per cento del tessuto economico complessivo dell’Alto Adige; in pratica gli occupati delle imprese culturali e creative costituiscono il 4,4 per cento di quello delle PMI altoatesine, senza contare i 6.000 volontari. In un momento di crisi quale quello attuale l’introito netto percepito da tali imprese ri-

spetto alle imprese tradizionali è superiore con un margine maggiore anche per quanto attiene il margine di crescita, sia in termini di valore che di occupati. Senza tener conto degli impatti indiretti della cultura nel territorio in termini, ad esempio, di attrazione turistica e relativa spesa, qualità della vita e benessere, che porterebbero la stima delle ricadute complessive a cifre ben superiori. Questo quanto emerge dalla “Ricerca sulle industrie Creative e Culturali dell’Alto Adige” coordinata fra il 2012 e il 2013 dal professor Giorgio Tavano Blessi, docente di economia presso la Libera Università di Bolzano, su incarico dei Dipartimenti provinciali alla Cultura Italiana, ed all’Innovazione. L’obiettivo della ricerca commissionata riferita all’Alto Adige era quello di studiare la dimensione culturale nel territorio della provincia di Bolzano al fine di valutarne il peso, gli impatti e definire possibili azioni di sviluppo per il settore. Come afferma l’assessore provinciale Tommasini, “la cultura crea ricchezza e benessere e gli investimenti culturali costituiscono gli investimenti con maggior valore aggiunto che possono contribuire alla crescita economica con fattori

Gli assessori Bizzo e Tommasini presentano lo studio assieme a Tavano Blessi.

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esponenziali. Le imprese culturali e creative costituiscono uno sbocco forte per giovani sempre più qualificati (con laurea e master abbinati ad esperienze professionali all’estero) ed un forte valore aggiunto per il territorio e dei suoi abitanti. Il potenziale di crescita delle imprese culturali e creative si attesta tra i 4 ed i 5 punti percentuali. L’assessore provinciale Roberto Bizzo, da parte sua, sostiene che far crescere nuove aziende ad elevato contenuto innovativo abbinato al brand territorio Alto Adige, coniugato con la sostenibilità, fa sì che esse possano competere a livello internazionale. Dalle interviste condotte emerge la richiesta di maggior formazione del personale delle imprese culturali e creative, della creazione di reti e di supporti in questioni gestionali relative al marketing e alla vendita. Tra le proposte per lo sviluppo del settore: credere a questa sfida ampliando gli spazi di commistione e di relazioni lavorative fra ambiti che fino ad ora sembravano incompatibili; erogare finanziamenti, ma anche dare vita ad efficaci strategie di ingresso e consolidamento delle imprese culturali e creative sul mercato offrendo opportunità ai giovani. Da un lato sarebbe opportuno riconoscere il valore delle imprese culturali e creative attraverso premi e manifestazioni, dall’altro sostenerle nell’incubazione con interventi di accompagnamento e formazione, nonché favorendo la coniugazione fra industria, servizi, e terzo settore con il mondo della cultura e della ricerca artistica per giungere ad un maggior valore per il territorio. In questa direzione la Provincia potrebbe attivare una Piattaforma di servizi, offrire formazione di livello del personale ad hoc, il tutto nell’ottica di favorire il lavoro di rete e giungere alla creazione di nuove imprese. Lo studio sarà pubblicato a breve sulle pagine web della Ripartizione cultura italiana e della Ripartizione Innovazione e così consultabile online.


scuola

“Glass on the table”: sinergia tra eccellenze Presentato recentemente al Mart di Rovereto, “Glass on the table”, percorso sperimentale innovativo dedicato alla cucina tradizionale locale che ha coinvolto la Scuola Alberghiera “C. Ritz” di Merano, la Facoltà di Design ed Arti e Vetroricerca “Glas&Modern” - Centro Sperimentale Europeo per le Tecniche di lavorazione del Vetro di Bolzano. Franco Grigoletto

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’evento “Glass on the table”, aperto con il saluto e la presentazione della direttrice del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto “MART”, Cristiana Collu, è stato proposto in occasione della fase conclusiva della mostra “Progetto Cibo-La Forma del Gusto”, percorso gastronomico culinario che da febbraio a giugno ha coinvolto chef stellati, ma anche designer e artisti di fama internazionale. Il progetto “Glass on the table” è stato realizzato grazie al sostegno finanziario concesso per la formazione dall’Ufficio FSE Ripartizione Europa di Bolzano per la formazione di “esperti nella lavorazione artistica artigianale del vetro” che ha permesso di sviluppare due esperienze eno-gastronomiche artigianali d’eccellenza, “il vetro per la tavola” e “in Vitreo Veritas”. Entrambe le sperimentazioni, curate da Alessandro Cuccato, Francesco Conte e Kuno Prey, hanno avuto come obiettivo fondamentale il riproponimento di abitudini, consuetudini e tradizioni che caratterizzano lo stare in tavola.

Ripensare le ricette tradizionali per forma, ingredienti e contenitori, ma anche ribaltare le modalità per la mescita del vino, sono state solo alcune delle sfide che hanno coinvolto studenti, tecnici, artisti e designer dei centri altoatesini coinvolti in questa originale sperimentazione. Per comprendere gli argomenti necessari a come progettare, produrre ma anche cucinare, bere e servire è stato necessario avvicendare allievi ma anche docenti, artigiani, cuochi, artisti, nei diversi ambiti lavorativi. Così i futuri cuochi della scuola “Ritz” di Merano, si sono improvvisati artigiani sperimentando in diverse giornate alcune tecniche di lavorazione del vetro, aspiranti artigiani di “Vetroricerca” si sono cimentati in cucina, futuri designer della facoltà della LUB hanno lavorato in fornace, comprendendo sul campo le necessità da tenere in considerazione per una buona progettazione che tenga conto dei limiti tecnici del vetro, materiale protagonista dell’intero percorso. Sono “nati” in questo modo, bicchieri speciali con steli magnetici progettati per occupare poco spazio, contenitori dell’acqua la cui forma è stata “condizionata” dai parametri organolettici, piatti progettati per

accompagnare in tavola specifiche ricette appartenenti alla tradizione locale, ma arricchite da tutte quelle varianti che hanno permesso di esaltarne l’esperienza sensoriale, valorizzandone aromi e sapori. Gli allievi della Scuola Alberghiera “Ritz” di Merano, guidati dalla direttrice Chicca Pascarella, dal coordinatore dell’area operativa, Francesco Conte, e dai docenti di cucina e di sala hanno dimostrato, nel corso della serata gastronomica organizzata presso il Mart, grande professionalità ricevendo i complimenti dei presenti e del vicepresidente della Provincia di Bolzano, Christian Tommasini, il quale ha sottolineato la grande preparazione e l’impegno che fanno di questa Scuola un fiore all’occhiello delle strutture scolastiche provinciali. Gli assessori Bizzo e Tommasini si sono inoltre complimentati con Vetroricerca e la Facoltà di design e arti. Una serata di successo quindi quella organizzata al Mart di Rovereto all’insegna di “Glass on the table”, frutto della proficua collaborazione tra le due province che, attraverso le sinergie tra luoghi di eccellenza, puntano alla costituzione di veri e propri “centri culturali evoluti”, capaci di generare innovazione e cultura nel territorio.  provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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europa

Per la libera circolazione dei cittadini dell‘Unione mente i cittadini di fronte a ostacoL’Europa promette la li nell’esercizio dei loro diritti. Cirlibera circolazione, ma la ca un milione di richieste relative realtà è costellata di molti all’esercizio di questi diritti vengono rivolte ogni anno alle istituzioni ostacoli. Nella relazione sulla europee. cittadinanza dell’Unione del 2013 la Commissione Europea Rimozione degli ostacoli per ha quindi proposto tutta i lavoratori una serie di misure volte ad Una priorità della nuova agenda della Commissione è rappresenagevolare per i cittadini e le tata dal mercato del lavoro, ove in cittadine il godimento dei loro considerazione della situazione estremamente difficile dell’Eurodiritti nella realtà quotidiana. pa meridionale si verificano moti Il seguente contributo migratori sempre più intensi. La Commissione Europea si pone ora ne fornisce una sintetica l’obiettivo di fare in modo che il illustrazione. sussidio di disoccupazione venga Arno Schuster

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l 2013 è stato indetto come “anno europeo dei cittadini“. Si festeggia anche il ventennale dall’introduzione della cittadinanza dell’Unione, in base alla quale i cittadini degli Stati membri hanno ottenuto, oltre alla cittadinanza nazionale, quella europea. Il 63 percento di tutti i cittadini dell’UE si sentono “europei“, secondo un sondaggio dell‘Eurobarometro. Apprezzano lo status di cittadino europeo soprattutto quando possono usufruire di uno dei loro diritti di cittadini dell‘Unione, come ad esempio di quello particolarmente apprezzato alla libera circolazione: di viaggiare, stabilirsi, lavorare o studiare ovunque lo si desideri. La cittadinanza dell’Unione è correlata ad altri diritti, tra cui rientra l’accesso all’assistenza sanitaria, il diritto a prestazioni sociali o il diritto a partecipare alle elezioni comunali ed europee. Il diritto europeo definisce con precisione la libera circolazione e la cittadinanza dell‘Unione. Emergono, però, problemi in sede di attuazione da parte degli Stati membri che pongono quotidiana-

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pagato non solo per tre mesi, bensì per almeno sei dallo Stato di provenienza. Standard qualitativi, validi su scala europea, per i tirocini dovranno inoltre garantire che i giovani non vengano mai sfruttati come manodopera gratuita. La Commissione presenterà inoltre nel 2013 un’iniziativa per l’ammodernamento di EURES, avente lo scopo di rafforzare il ruolo e l’impatto dei servizi nazionali di collocamento lavorativo e di migliorare il coordinamento della mobilità dei lavoratori nell’UE.

Smantellamento della burocrazia All’insegna dello smantellamento della burocrazia viene attuato il riconoscimento agevolato di documenti e permessi di soggiorno. Proprio nel caso di perdita o di furto dei documenti dello Stato di origine i 13,6 milioni di cittadini che non risiedono nello Stato di cui hanno la cittadinanza, incontrano costantemente notevoli difficoltà. Secondo le intenzioni della Commissione anche i certificati di revisione dei veicoli in futuro dovranno essere riconosciuti senza

grandi complicazioni. Dovrà essere introdotto anche un certificato d’invalidità riconosciuto a livello europeo che garantisca che 80 milioni di disabili possano usufruire nell’esercizio del loro diritto alla libera circolazione delle agevolazioni che spettano loro in base ai loro certificati nazionali (p.e. accesso ai mezzi di trasporto, turismo, cultura e tempo libero).

Acquisti senza confini nell’UE Tre su dieci cittadini dell’UE, secondo la Commissione, effettuano acquisti in altri Stati dell’UE – online o offline. Affinché le persone possano avvantaggiarsi ancora di più dell’enorme offerta presente sul mercato europeo, devono perdere il timore di trovarsi in difficoltà in caso di problemi con produttori o fornitori oltre la frontiera. La Commissione propone, quindi, di semplificare ulteriormente il diritto di esigere il saldo anche di crediti di scarsa entità. Svilupperà in questo contesto un online-tool, che renda più trasparente l’acquisto di prodotti digitali e consenta ai cittadini di confrontare le offerte oltre i confini. Avvierà, inoltre, nella primavera del 2014 una campagna d’informazione su scala europea sul tema dei diritti dei consumatori.

Promozione della partecipazione democratica Assumono una valenza sostanziale i problemi legati al diritto elettorale. La prassi posta in essere da alcuni Stati membri di privare i loro cittadini del diritto di voto non appena si stabiliscono in un altro Stato membro, “penalizza“ i cittadini che usufruiscono del loro diritto alla libera circolazione. Ovunque vengano attuati sistemi nazionali di revoca del diritto di voto, questi vengono di regola giustificati affermando che il collegamento


europa con la società del paese di origine dopo un determinato periodo di residenza all’estero viene meno. Quest’argomentazione dovrebbe essere soggetta a ripensamento in considerazione delle attuali sfide socioeconomiche e tecnologiche, del fatto che le persone hanno più opportunità di muoversi e dei crescenti scambi reciproci a livello sociale e culturale all’interno dell’UE. Chi vive in un altro Stato dell’UE non deve più come in passato troncare definitivamente i legami con il proprio paese di origine. I cittadini dell’UE dovrebbero oggigiorno poter decidere autonomamente, se continuare a partecipare alla vita politica dello Stato di cui hanno la cittadinanza oppure se preferiscono impegnarsi politicamente nello Stato di residenza. La Commissione sottoporrà agli Stati membri proposte costruttive che consentano ai cittadini dell’Unione residenti in uno Stato dell’UE diverso da quello di origine di partecipare pienamente alla vita democratica nell‘UE. È anche previsto un manuale di agevole lettura con informazioni sui diritti correlati alla cittadinanza dell’Unione e soprattutto sul diritto elettorale.

Disponibilità di informazioni mirate Si è fatto molto per incrementare la consapevolezza dei cittadini per i diritti correlati alla cittadinanza dell‘Unione, soprattutto mediante l’allestimento di portali centrali dell‘informazione “Europe Direct“ e “La tua Europa“. Nel frattempo un cittadino su tre dichiara di essere stato ben informato sui propri diritti. Anche se ciò rappresenta rispetto al 2007 un incremento di cinque punti percentuali, continua a sussistere la necessità di un miglioramento. Infatti, il 76 % degli interpellati continua a non essere sicuro di cosa fare quando i suoi diritti di cittadino dell’UE vengono lesi. Spesso si evidenzia che i collaboratori delle amministrazioni locali, che sono il primo interlocutore dei cittadini e che svolgono un ruolo chiave nell’implementazione di questi diritti alla libera circolazione, non vengono sufficientemente informati sull’argomento. La Commissione adotterà, quindi, misure che garantiscano che le amministrazioni locali siano pienamente a conoscenza dei diritti dei citta-

dini dell‘Unione alla libera circolazione. Rientra in questo ambito lo sviluppo di un sistema di formazione elettronico per le amministrazioni locali e la promozione di progetti di formazione nell’ambito del programma di partenariato tra le città.

I prossimi passi La Commissione si propone di attuare le misure summenzionate entro il 2014. La relazione sulla cittadinanza dell’Unione del 2013 e le discussioni che ha prodotto sono passi importanti per consentire la partecipazione dei cittadini, oltre che dei politici e degli esperti e della società civile, in vista delle elezioni europee del 2014 a un vero dibattito sullo sviluppo dell’Unione. Viene in rilievo in questo ambito lo sviluppo di un’Unione più forte e maggiormente integrata che ponga i cittadini e le cittadine al centro della propria attività. La relazione sulla cittadinanza dell’Unione è disponibile per il download sulla homepage della Direzione generale giustizia al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/ justice/citizen/index_de.htm

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euregio

Favorito lo sviluppo economico e sociale

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er il 2013 l’Euroregione TiroloAlto Adige-Trentino gestisce direttamente 13 progetti e ne coordina 19 per favorire la crescita dei comparti economici e della società dei suoi territori. Come ha sottolineato l’assessore provinciale Florian Mussner in occasione della riunione del GECT Europaregione Tirolo-Alto AdigeTrentino a fine maggio 2013 a Bolzano, il bilancio dell’attività svolta ed il nuovo programma dimostrano come l’Europaregione abbia preso piede.

Annualmente, come ha ricordato la segretaria generale del GECT, Birgit Oberkofler, l’Europaregione dispone di 400.000 Euro per i progetti propri. Il finanziamento per i progetti coordinati e per quelli europei avviene a cura delle rispettive Amministrazioni e con Fondi UE. Quali potenziali progetti per il 2014 indica l’istituzione di un fondo per la ricerca dell’Euregio quale volano in ambito economico, nonché la crea­zione a livello di Europaregione di un’alleanza nel settore dell’energia.

Per favorire la presa di coscienza attorno all’Euregio nel 2013 si terranno due manifestazioni: una dall’8 al 9 luglio a Bolzano con la partecipazione della Commissione per la politica regionale UE CIVEX, e l’altra in agosto ad Alpbach in occasione della Giornata del Tirolo, o meglio dell’Euregio. Agli inizi di luglio è stato presentato il volume di illustrazioni “Terra in montanis”, un viaggio per immagini attraverso i territori Euregio.  SA

Premio Ambiente 2013

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’obiettivo perseguito dal premio Ambiente Euregio 2013, come sottolinea l’assessore provinciale all’ambiente Florian Mussner, è quello di sensibilizzare e motivare ad una tutela dell’ambiente attiva ed altresì quello di incentivare l’innovazione nel settore ambientale. Vi possono partecipare privati e

persone giuridiche (imprese, comuni, associazioni, istituzioni, scuole,...) residenti o con sede legale in Tirolo-Alto Adige-Trentino Il modulo di adesione, scaricabile dalla pagina web http://www.transkom. it/ , dove sono indicate anche le condizioni di partecipazione al concorso, e la documentazione del progetto

dovranno essere spediti entro il 1° novembre 2013 tramite raccomandata alla Transkom Sas, Via Vittorio Veneto 18 - 39100 Bolzano.  SA info http://www.transkom.it/ tel. 0471 28 90 87

Hanno vinto Uploadsounds

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opo quasi tre mesi di musica e un tour in tutto l’ Euregio di quindici date, che hanno visto protagonisti le giovani band iscritte al concorso, il 15 giugno scorso al Festival finale a Trento è risultato vincitore del contest Uploadsounds 2013: il gruppo trentino “Bob and The Apple” (nella foto a sx) che ha così conseguito oltre ad un premio in denaro, la possibilità di suonare a Londra in apertura di un concerto inter-

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nazionale dell’Agenzia TJ Events. Con la decretazione del vincitore si è conclusa l’edizione 2013 del progetto musicale euroregionale sostenuto dalle tre province Tirolo, Alto Adige e Trentino su idea originaria del Dipartimento Cultura italiana della Provincia di Bolzano. Dieci i finalisti selezionati fra le 100 le band iscritte da tutta l’euroregione. Fra i fnalisti la giuria internazionale ne aveva scelto quat-

tro: Artificial Harbor ( Alto Adige), Bob and the Apple (Trentino), The Cramps (Alto Adige) e Francesco Camin (Trentino). Oltre ai vincitori assoluti, lo staff ha voluto premiare anche la miglior band altoatesina: “The Artificial Harbor” (nella foto al centro) e la miglior band tirolese: “i Prey” (nella foto a dx). Al termine della proclamazione si sono esibiti i “Motel Connection”, gruppo torinese.  SA


ambiente

Protezione dal bosco In provincia di Bolzano il 58 per cento della superficie boscata, ovvero 195.000 ha, svolge funzione di protezione da slavine, caduta massi, erosioni, piene. Silvana Amistadi

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ul tema “Ecologia ed economia nel bosco di protezione” si incentra un progetto pluriennale portato avanti dalla Comunità di lavoro delle Regioni dell’arco alpino Arge-Alp. L’obiettivo è quello di giungere ad una posizione chiara di politica forestale per quanto attiene gli interventi di impiego economico (coltivazione, raggiungibilità, utilizzo di teleferiche ed altri mezzi) e gli interventi ecologici (incentivazione della biodiversità, protezione di specie nel bosco di protezione). Gli esperti in pianificazione forestale delle realtà territoriali rappresentate (Cantoni svizzeri San Gallo, Grigioni, Länder austriaci Vorarlberg, Tirolo, Salisburgo, Land tede-

sco Libero Stato di Baviera, nonché le Province autonome di Bolzano e Trento-Italia) in occasione dell’ultimo workshop tenuto fra Trentino e Alto Adige (Val d’Ultimo) a metà giugno 2013, hanno convenuto che una coltivazione attiva del bosco di protezione consente di mantenere intatta tale funzione riducendo la necessità di interventi tecnici e contenendo i costi. Gli interventi di coltivazione dei boschi di protezione, inoltre, presentano un elevato grado di compatibilità con il sostegno della biodiversità, rispettando, però, i periodi di cova di specie quali i galli cedroni. Espletando tale attività di silvicoltura è necessario tenere presenti dei dati tecnici riferiti alla tipologia di taglio. Come convenuto dagli esperti, i proprietari dei boschi dovrebbero poter godere di un rimborso per le maggiori spese sostenute nella gestione silvicolturale dei boschi di protezione o dei contributi adeguati, come già richiesto nel protocollo riferito ai boschi di montagna della Convenzione delle Alpi. Per mantenere la funzione di protezione del bosco è necessario che la

popolazione riferita alla selvaggina sia adeguata alle rispettive aree. Le esperienze fatte nei workshop previsti (due all’anno) dal progetto confluiranno in un documento scritto riassuntivo che sarà predisposto per la manifestazione conclusiva del progetto che si terrà nel gennaio 2014 a San Gallo (CH). Tale documento finale, sarà messo a disposizione dei partner di progetto, fungerà quale manuale per ottenere una gestione ottimale ed efficiente del bosco di protezione nel rispetto degli aspetti ecologici. Le aree boschive servite quali aree di analisi fungeranno da aree modello, di cui si verificherà lo sviluppo nel tempo.

Undicimila attenti all’ambiente

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ell’anno scolastico 2012/13 complessivamente hanno aderito alle iniziative di educazione ambientale proposte dall’Agenzia provinciale per l’ambiente oltre 10.700 fra alunni e studenti. Al progetto “Camminiamo insieme per il clima” hanno partecipato circa 200 classi con un totale di

3.000 bambini che sono stati sensibilizzati, assieme alle loro famiglie, verso la mobilità sostenibile. Durante le quattro settimane dell’iniziativa i bambini hanno raccolto 48.324 passi per il clima e percorso in tal modo 73.480 chilometri, praticamente 2 volte il giro del mondo, in modo sostenibile, a piedi,

Foto: USP/A.Pertl

Con il progetto “Camminiamo insieme per il clima” proposto alle scuole con il programma Scuola.ambiente dell’Agenzia provinciale per l’ambiente percorso 2 volte il Giro del mondo

in bicicletta, coi roller o con l’autobus. Se questi chilometri fossero stati percorsi in automobile, sarebbero state prodotte 8,8 tonnellate di CO². In collaborazione con la Fondazione Vital, per sottolineare accanto all’aspetto di tutela ambientale anche quello della salute, quale progetto aggiuntivo è stato proposto “Passi per il clima&Datti una mossa e vinci la pigrizia”seguito da 227 alunni di 17 scuole che hanno totalizzato oltre 72 milioni di passi contati da un contapassi dato loro in dotazione. Nel mese di agosto sulla pagina www.provincia.bz.it/educazione-ambientale sarà visionabile il nuovo programma di iniziative di educazione ambientale per l’anno scolastico 2013/2014.  SA provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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lavoro

Lavoratrici nelle grandi aziende Dei 34.095 addetti occupati e dichiarati da 134 grandi aziende altoatesine al 31 dicembre 2011, 11.431 sono donne (ovvero il 33,5 per cento ), delle quali il 27 per cento lavora part-time ed il 17,7 per cento con un contratto a tempo determinato. Silvana Amistadi

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a situazione occupazionale delle donne nelle grandi aziende dell’Alto Adige è mappata in uno studio eseguito a cura dell’Istituto per la promozione dei lavoratori (AFI-IPL), nella persona di Silvia Vogliotti, coi dati tramessi dalle aziende stesse (aggiornati al biennio 2010/2011)

secondo le disposizioni normative (Codice per le pari opportunità, art. 46) ogni due anni alla Consigliera di parità, Simone Wasserer. Emerge una chiara “segregazione orizzontale”. Come dice Vogliotti, le donne sono concentrate nel settore formativo (66,4 per cento), nella sanità e nell’assistenza sociale privata (60,9 per cento), nel settore alberghiero e della ristorazione (54,3 per cento). Vi è anche “segregazione verticale”: nelle posizioni direttive si trovano il 6,2 per cento di donne, fra i quadri il 18 per cento; in nessun settore la percentuale di donne in posizioni apicali si avvicina a quella degli uomini. Come sottolinea Vogliotti, il part-time NON può essere l’unica soluzione alla conciliazione, da un lato, perché perpetua il modello tradizionale di divisione dei ruoli nella famiglia,

dall’altro, perché ha forti ripercussioni economiche nelle tasche delle donne: incide pesantemente sulle loro carriere e sui redditi attuali e soprattutto sulle future pensioni femminili. Anche l’aspettativa è tipicamente femminile: le donne rappresentano il 64,4 per cento delle persone in aspettativa ed il 98,5 per cento delle persone in maternità/ paternità. Il differenziale retributivo tra uomo e donna risulta mediamente del 28,1 per cento (riferito ai lavoratori a tempo pieno). Secondo l’assessore provinciale Roberto Bizzo per giungere alla conciliabilità lavoro/famiglia è opportuno giungere ad una cura condivisa dei figli e dei genitori anziani ed applicare politiche di conciliazione, fra queste cita il Patto per il lavoro, l’introduzione di maggiore flessibilità nelle strutture per l’infanzia, e la riduzione del differenziale salariale fra uomo e donna, nonché l’audit di conciliazione con sostegni maggiorati per le aziende che pongono in essere misure di conciliazione. Nella legge finanziaria 2012, a seguito proprio dello studio dell’anno scorso, come ricorda Bizzo, sono stati introdotti dei voucher per la conciliazione tra famiglia e lavoro per i quali si attende una risposta da Bruxelles.”  info

Da sx l’assessore Bizzo, la Consigliera di parità Wasserer e la ricercatrice Vogliotti.

http://www.afi-ipl.org/

FSE: strumento strategico

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sostegni che giungono dal FSE sono di assoluta importanza e se in passato hanno consentito all’Alto Adige di ottenere una quasi piena occupazione, proprio in tempi di crisi consentono di programmare interventi particolari e trovare soluzioni, ad esempio per l’occupazione femminile, giovanile e per il reinserimento lavorativo di persone licenziate per difficoltà aziendali. 137 milioni impegnati, 1.042 progetti e 45.000 persone partecipanti ai corsi formativi offerti, dei quali oltre il

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70 per cento ha poi trovato lavoro. I dati sono stati presentati dal Comitato di sorveglianza del FSE presieduto dal presidente Luis Durnwalder a Palazzo Widmann a Bolzano nell’ambito del Rapporto annuale di esecuzione 2012 del Programma operativo del FSE 2007-2013. Parlando del periodo di programmazione 2014-2020 Durnwalder ha riferito che si può sperare di ottenere il medesimo importo per quanto attiene i finanziamenti. L’assessore provinciale al lavoro e

presidente della Commissione per il FSE, Roberto Bizzo, ha sottolineato che se fino ad oggi il FSE è stato uno strumento fondamentale per giungere alla piena occupazione e per consentire alle aziende di aggiornarsi, lo sarà ancora di più nel prossimo periodo di programmazione 2014-2020 in vista del 2020 e degli obiettivi da raggiungere, ad esempio con la politica per il clima in Alto Adige. Il FSE svolgerà un ruolo strategico nel creare un maggiore valore aggiunto  SA


società

Più donne – più democrazia!

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ell’ambito progetto “Donne che decidono” la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige organizzano il 20 settembre 2013 a Bolzano il convegno “Più donne - più democrazia!”. Sono stati invitati ospiti importanti dall’Italia e dall’estero. Le delegazioni dalle regioni partner del progetto hanno già assicurato la loro partecipazione.

Con l’iniziativa che rientra nel programma Interreg Italia-Austria, è stata creata una rete di contatti transfrontaliera per donne che ricoprono posizioni direttive o che rivestono ruoli in politica. In tal modo le donne dirigenti hanno la possibilità, da un lato, di scambiarsi conoscenze, informazioni e competenze ed acquisirle tramite una piattaforma elettronica, e, dall’altro, di sostenersi a vicenda nella

propria carriera politica o dirigenziale, puntando altresì ad aumentare la quota di partecipazione delle donne alle funzioni direttive. A tal fine è stata attivata la piattaforma (http://www.donne.eu.net/ ).  SA

info Servizio donna, via Dante 11, tel. 0471 416950, e-mail serviziodonna@provincia. bz.it , www.provincia.bz.it/pariopportunita

Koso-Bo, all’insegna della multiculturalità

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l progetto Koso-Bo, presentato alla recente edizione di Cultura Socialis “dare esempio - dare risalto”, nasce da un viaggio formativo di alcuni operatori dei Centri Giovanili della provincia di Bolzano in Kossovo. Il progetto si prefigge di favorire l’incontro e la conoscenza con altre culture, da cui provengono molti giovani che frequentano i centri giovanili, di promuovere la convivenza e l’intercultura fra i giovani, mettendoli a confronto con una situazione lontana ma simile per la

I componenti della band del Kossovo

presenza di più gruppi linguistici e di far lavorare in rete i Centri giovanili in Alto Adige su un progetto concreto, e con strumenti adatti al linguaggio giovanile (musica, viaggio, video, fumetti, radio…). Nel corso del 2012 sono stati realizzati Koso-Bo Music (in giugno): ospitalità con concerti e incontri pubblici di una band musicale giovanile del Kossovo a Egna, Merano, Stelvio, Bolzano e Trento, Koso-Bo Trip (nel mese di luglio): un campo estivo aperto a giovani dei diversi Centri della nostra provincia a

Peja/Pec in Kossovo; Koso-Bo Video (in aprile ed in autunno): una serie di documentari sui nuovi cittadini giovani della nostra Provincia a Merano sul Kossovo; Koso-Bo Comics: un diario a fumetti bilingue sul viaggio in Kossovo degli operatori, da diffondere e presentare nei Centri giovanili ed infine Koso-Bo Radio: dieci trasmissioni bilingui su Radio Tandem per parlare dei temi del progetto. Hanno partecipato a questo progetto: Ascolto Giovani Merano, Centro Giovani Charlie Brown, Centro Giovani La Vispa Teresa, Jugend-Kultur-Zentrum Point Neumarkt, Radio Tandem, Associazione Kosova di Bolzano, Associazione Trentino con i Balcani, Centro Giovani Strike up - Merano, Jugendtreff Chill House - Stilfs, Centro Giovani Vintola 18. Per ulteriori informazioni consultare www.koso-bo.eu o contattare Mauro Cereghini info@koso-bo.eu. Per partecipare alla prossima edizione di Cultura Socialis i progetti vanno inviati a www.cultura-socialis.it/it/contatti entro il 31 ottobre 2013.  FG provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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sanità

Sclerosi Multipla in Alto Adige L’assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa lo “stato dell’arte” della sclerosi multipla in Alto Adige e l’attività svolta dall’Associazione Sclerosi multipla, presieduta da Christoph Mamming. Franco Grigoletto

N

el suo intervento l’assessore Richard Theiner ha posto l’accento sui notevoli sforzi posti in atto dalla sanità provinciale per assicurare un’assistenza moderna e diffusa sul territorio ai malati di sclerosi multipla, una malattia per la quale non è stata ancora trovata una cura risolutiva, ma contro la quale si può fare molto. La Giornata internazionale della Sclerosi multipla, celebrata quest’anno a fine maggio, ha dedicato una particolare attenzione ai malati che vengono colpiti in giovane età da questa malattia ed alle ricerche svolte in tutto il mondo per sviluppare terapie sempre più efficaci per contrastare la sclerosi multipla.

600 malati in Alto Adige Sono circa 600 in Alto Adige i malati di sclerosi multipla, una malattia cronica del sistema nervoso centrale di cui non si conoscono ancora esattamente le cause. “Si tratta di una malattia autoimmune, altamente mutevole, polimorfa, dal decorso imprevedibile” ha sottolineato il presidente dell’Associazione sclerosi multipla Alto Adige, Christoph Mamming “senza un modello prestabilito. In ogni individuo affetto da sclerosi multipla i sintomi possono manifestarsi in forme diverse tra loro, benché oggetto di numerosi ricerche e notevoli sforzi la sclerosi multipla è a tutt’oggi una malattia incurabile”.

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L’Associazione, che conta circa 300 iscritti, è attiva in Alto Adige da oltre 25 anni e si occupa di tutti gli aspetti riguardanti l’assistenza ed il sostegno ai malati, ma anche di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica provinciale in merito a questa malattia. La sclerosi multipla è la malattia cronica più frequente del sistema nervoso, nel mondo ne sono affette circa 2,5 milioni di persone ed i sintomi iniziano a manifestarsi in genere tra i 20 ed i 40 anni con un’incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Si presuppone che esista una predisposizione genetica allo sviluppo della malattia ma, oltre a fattori genetici, interagiscono, in base a quanto riferito nel corso della conferenza stampa, anche fattori ambientali. L’ipotesi predominante è che sia un’infezione virale in età pediatrica o in quella giovanile a scatenare una risposta immunitaria che, più avanti nel tempo, dà origine alla malattia del sistema nervoso. Le cellule del proprio sistema immunitario penetrano nel cervello e nel midollo spinale causando infiammazioni che lasciano cicatrici in più aree di tessuto tali da poter pregiudicare la funzione dei nervi. A seconda della zona del sistema nervoso che viene colpita i sintomi sono estremamente vari. Con il passare del tempo alcune infiammazioni possono regredire spontaneamente mentre altre permangono. I sintomi che si manifestano in modo acuto o che perdurano per almeno 24 ore vengono definiti attacchi o esacerbazioni.

Benché la malattia sia sinora inguaribile i progressi medici degli ultimi anni consentono con appositi farmaci di attenuare il decorso della malattia.

Numerosi i giovani Circa 190 dei 500 pazienti di sclerosi multipla assistiti presso l’Ospedale di Bolzano, hanno sottolineato i neurologi Rudolf Schönhuber e Francesco Teatini appartengono alla fascia d’età compresa tra i 20 ed i 35 anni. La malattia naturalmente comporta notevoli limitazioni alla loro attività lavorativa e sociale. Sono quindi fondamentali un approccio multidisciplinare ed una collaborazione costante tra il reparto, i malati e le loro famiglie e l’Associazione provinciale. Sul territorio provinciale sette gruppi di auto aiuto per i malati di sclerosi multipla rispettivamente a Bolzano, Egna, Merano, Silandro, Bressanone e Brunico e due volte all’anno viene pubblicato un opuscolo bilingue che informa sull’attività dell’Associazione ed è curato con particolare attenzione da Beatrix Pardeller Raffeiner. È stato creato inoltre il sito internet http://www.ms-sm-bz.org/.  info Per ulteriori informazioni gli interessati possono contattare il numero telefonico: 0471 201116, e-mail: info@ms-sm-bz.org, la sede dell’Associazione è in via Milano,15 a Bolzano (aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 17).


costruzioni

Tre cantieri nel capoluogo Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder e gli assessori provinciali Florian Mussner e Richard Theiner hanno effettuato un sopralluogo a tre cantieri di opere pubbliche in fase di ultimazione a Bolzano da parte della Provincia. Franco Grigoletto

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n via Fago 14 si trova il Centro di Riabilitazione fisica. Il complesso si articola su più livelli seguendo la conformazione del terreno sul pendio del monte Guncina, è formato da tre corpi di fabbrica di diversa altezza, che si dipartono attorno ad un nucleo centrale di distribuzione verticale. L’accesso avviene su vari livelli. Il volume complessivo è di circa 40.000 mc. mentre il costo di costruzione più quello relativo all’arredo raggiunge i 10,1 milioni di euro. Al piano terra oltre all’ingresso vi sono alcuni laboratori, la sala polifunzionale, l’amministrazione, il gruppo occupazionale e la lavanderia. Al primo piano si trovano la piscina, gli spogliatoi, gli uffici amministrativi, gli spogliatoi ed i magazzini, l’archivio, la sala polifunzionale. Al secondo piano vi sono la cucina con la mensa, laboratori, il convitto, ambulatori per la riabilitazione, la segreteria e lo sportello cassa. Al terzo piano è previsto il convitto per i portatori di handicap, la sala comune ed il bagno assistito; infine al quarto piano il servizio riabilitativo in day hospital, l’ergoterapia, la logopedia, fisioterapia, laser-terapia, elettroterapia, paraffino-terapia e la terrazza. Il nuovo Centro di riabilitazione psichiatrica con comunità protetta in via Fago 46 a Bolzano, è un edificio che tende ad aprirsi verso l’esterno. La struttura dell’edificio si configura volumetricamente in due parti distinte: il basamento dove sono collocati i servizi generali e la

parte superiore con tre piani per la terapia, gli alloggi e l’amministrazione. Quest’ultima si organizza in due corpi indipendenti collegati dalla scala principale e da terrazze. Lo spazio aperto che si genera tra le due parti offre agli utenti uno spazio tranquillo e riservato, aperto su un lato verso le pendici della montagna e sull’altro verso via Fago. La cubatura complessiva della struttura è di 16.546 mc ed un costo che si aggirerà intorno ai 7,5 milioni di euro. Al piano terra è prevista una sala polifunzionale, sala attività motorie, falegnameria e sala da pranzo con servizi. Al primo piano l’amministrazione, i settori terapie ed occupazionale nonché un giardino pensile. Al secondo piano le stanze (24 posti letto) ed i servizi per il Centro di Riabilitazione; al terzo piano altre stanze (12 posti letto) e servizi per la comunità protetta. Nel piano interrato vi sono garage, depositi, servizi e locali tecnici.

La nuova sede del “Carducci” La delegazione provinciale ha effettuato un sopralluogo anche alla nuova sede del Liceo Classico “Carducci” in fase di ultimazione in via Manci che ospiterà complessivamente 31 aule normali, aule speciali e locali secondari, gli uffici amministrativi, la sala profes-

sori, due palestre e una biblioteca. L’impianto planimetrico risulta estremamente pulito e razionale. Dalla zona di accesso lungo via Manci, superando una breve scalinata, si raggiunge l’ingresso principale. Questo è caratterizzato dalla sporgenza del primo piano, che lo protegge e dalle ampie vetrate che formano un interessante rapporto visivo fra spazi interni ed esterni. Sul lato est è previsto un collegamento diretto con il polo bibliotecario, attualmente in progettazione. Il garage interrato scolastico si trova sotto la platea d’ingresso. Nel blocco affacciato su via Manci trovano posto prevalentemente le aule speciali e l’Aula Magna. Nel blocco perpendicolare a via Manci sono collocate le aule normali e l‘aula professori. Al piano terra trovano posto gli spazi più pubblici della scuola, vale a dire l’amministrazione, la biblioteca e l’Aula Magna. L’Aula Magna è direttamente accessibile dalla zona d‘ingresso e può essere utilizzata come sala polifunzionale per assemblee, proiezioni, esposizioni, eventualmente anche da utenti esterni. Sostanzialmente il progetto mira ad una struttura sobria e discreta per esaltare il carattere funzionale dell’edificio. Tema centrale è il gioco di contrasti, quali materiali freddi e caldi oppure superfici lisce e ruvide. La facciata

Quasi ultimata la nuova sede del “Carducci” provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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mobilità della nuova costruzione è costituita da elementi prefabbricati appesi in calcestruzzo a vista con superficie chiara e liscia e da una struttura di acciaio in colore grigio antracite con ampie vetrate. All’interno dell’edificio saranno presenti elementi in legno e pareti colorate in parte anche con tinte forti. La cubatura della nuova sede è di 44.300 mc ed il costo complessivo di 20,446 milioni di euro. Al termine del sopralluogo il presidente Durnwalder ha sottolineato

che entro l’anno i tre edifici saranno ultimati ed in particolare la scuola sarà agibile a partire dal nuovo anno scolastico in settembre. “Si tratta di un traguardo particolarmente importante” ha aggiunto “in un momento come questo caratterizzato da tagli e riduzioni degli investimenti. Le tre opere nel campo scolastico e socio-sanitario rappresentano importanti infrastrutture per il capoluogo e la provincia nel suo complesso”. L’assessore provinciale alla sani-

tà, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, ha quindi sottolineato l’importanza del nuovo centro di riabilitazione psichiatrica che grazie alla sua offerta complessiva di servizi va a colmare una lacuna nel campo della sanità altoatesina. Analoghi concetti sono stati espressi dall’assessore ai lavori pubblici, Florian Mussner secondo il quale nella zona di Gries grazie alle nuove opere si viene a creare un vero e proprio polo nel campo del sociale e della formazione.

Mobilità per godere l’Alto Adige Le offerte combinate di trasporto pubblico in provincia di Bolzano consentono sia ai residenti che ai turisti di apprezzare le bellezze del territorio in modo comodo, conveniente e sostenibile in autobus, treno, bicicletta e funivia. Silvana Amistadi

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o sostiene l’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann che ricorda come negli ultimi anni la rete di autolinee e treni in provincia di Bolzano sia stata ampliata, ammodernata tanto che oggi sono raggiungibili comodamente le più amate destinazioni escursionistiche a prezzi vantaggiosi grazie ad un sistema tariffario innovativo. Si va dall’Alto Adige Pass, all’Abo + per anziani e scolari, o la family card per le famiglie, ma anche la Mobilecard, nonché museummobil Card e la bikemobile Card con cui si possono utilizzare in combinazione i vari mezzi pubblici secondo le esigenze: bus extraurbani e urbani, citybus, treni (treni regionali dal Brennero a Trento e da Malles a San Candido) e funivie. In tal modo, come fa presente l’as-

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sessore Widmann, si è riusciti ad indurre sempre più cittadini locali ed ospiti a privilegiare i mezzi pubblici rispetto all’auto privata. In autobus è possibile raggiungere le destinazioni nelle valli ed i passi dolomitici ed i punti di partenza delle gite più apprezzate da residenti e turisti e le stazioni di funivie quali quella del Renon abbinata al trenino dell’altipiano, quelle di San Genesio, Maranza, Meltina, Verano, oppure la funicolare della Mendola. Vi è anche il collegamento tra Malles e la località svizzera di Müstair. L’autolinea fra Bolzano e Vigo di Fassa è stata prolungata fino a Pozza di Fassa. Tra Merano e l’Alta val di Non è stato introdotto un collegamento con autolinea annuale giornaliero in entrambe le direzioni. Inoltre, dal 2013 è in funzione un citybus che rag-

giunge Favogna in Bassa Atesina. Per gli amanti della bicicletta la bikemobil Card consente di utilizzare tutti i mezzi pubblici su tutto il territorio provinciale illimitatamente con tre opzioni (uno, tre, sette giorni) e per un giorno a scelta di prendere a noleggio una bicicletta (con un sovrapprezzo anche elettrica) in uno dei molteplici punti nelle immediate vicinanze delle stazioni ferroviarie dove è possibile restituir­le in un altro. Per gli amanti della cultura e della storia la museummobil Card (da tre o sei giorni) accanto al trasporto consente l’ingresso ad un’ottantina di musei, uno per ogni card.  info www.sii.bz.it/it/siipdftimetables www.mobilcard.info


mobilità

Un valido aiuto per chi viaggia

Foto: USP/A. Pertl

365 giorni all’anno gli addetti della Centrale Viabilità forniscono informazioni aggiornate sulla situazione del traffico attestandosi, così, quale punto di riferimento importante per i cittadini in viaggio. Silvana Amistadi

L

a Centrale Viabilità fa parte della Ripartizione Protezione antincendi e civile. Accanto alle informazioni sul traffico, riferisce la situazione sui cantieri stradali e sulle vie di montagna, nonché sui controlli radar (autovelox), sugli scioperi nell’ambito del trasporto locale e sulle piste ciclabili in Alto Adige. Dalla primavera 2014, inoltre, fornirà informazioni sui mezzi di trasporto pubblico, ad esempio sui ritardi di bus e treni. Le informazioni fornite dalla Centrale viabilità si riferiscono anche alla situazione del traffico per il Tirolo del Nord, il Trentino, il Cantone dei Grigioni, il sud della Baviera (fino a Monaco) e l’asse Milano - Venezia. Molto richieste sono le informazioni riferite ai valichi, come spiega Markus Rauch, coordinatore della Centrale. Un supporto utile al servizio prestato, come prosegue, sono le telecamere che monitorano il traffico: 14 nella sola città di Bolzano, mentre sul tratto autostradale dell’autostrada del Brennero A22, tra Brennero e Modena, ve ne sono una ventina, comprese quelle nelle gallerie.

Supporto di viaggio La Centrale Viabilità costituisce così un valido supporto soprattutto in un periodo di spostamenti come è la stagione calda dove i cittadini, oltre che andare in ferie con varie destinazioni, compiono gite e visite in provincia e nelle località delle regioni limitrofe. In questo periodo e soprattutto di sabato e nei giorni festivi i recapiti telefonici della Centrale Viabilità

sono molto gettonati, con oltre 1.000 chiamate giornaliere (normalmente si attestano tra le 200 e 300) senza contare i contatti sulla pagina web. Ulteriori informazioni alla popolazione vengono fornite in caso di calamità attraverso le emittenti radio e la televisione. In questo caso le informazioni provengono dalla Centrale di emergenza e dalla Protezione civile. Da qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento tutte le informazioni importanti che provengono dalla Centrale Viabilità possono essere richiamate sul telefono cellulare (per iPhone/Android http://www. provinz.bz.it/m/it/vmz.asp , altri http://www.provincia.bz.it/ mobile ). Il servizio è gratuito. Vengono addebitate però le tariffe normali, che sono previste dal proprio operatore telefonico per visitare siti web o utilizzare i servizi di dati. È possibile, altresì, abbonarsi gratuitamente ad un servizio e-mail e seguire i notiziari su varie emittenti radiofoniche locali.

Partenze meglio di domenica Come fanno presente gli esperti della Centrale viabilità per evitare le code dei vacanzieri, è meglio partire di domenica o nelle prime ore del mattino, evitando le ore di punta tra le 9.00 e le 12.00 di sabato, ad esempio. Tali indicazioni trovano conferma anche nella statistica degli incidenti redatta dall’Istituto provinciale di statistica ASTAT. In riferimento al 2012 emerge che il maggior numero

di incidenti si sono verificati di venerdì e sabato con percentuali nettamente inferiori la domenica. Il servizio informazioni sul traffico deve essere, prima di tutto, veloce ed attuale. Per tale ragione la Centrale Viabilità utilizza le informazioni fornite dagli stessi automobilisti, che viaggiando sulle strade altoatesine, possono incontrare situazioni di disagio. In questo caso, essi hanno la possibilità di comunicarlo alla Centrale, in modo tale che altri viaggiatori ne siano tempestivamente informati. Sono circa 1.500 i cosiddetti ”Reporter di ingorghi”, riuniti anche in un club, i quali contribuiscono a monitorare il flusso del traffico nella Provincia di Bolzano. Ne fanno parte anche la Polizia municipale, i Vigili del Fuoco, il Servizio Strade, la Polizia stradale e i Carabinieri. La Centrale Viabilità si appella a chi, per lavoro od altri motivi, viaggia quotidianamente lungo le strade dell’Alto Adige, a far parte di questo speciale gruppo. Iscriversi, in modo assolutamente gratuito e non vincolante, è molto facile: è sufficiente rivolgersi alla Centrale Viabilità, al numero di tel. +39 0471 200198 o compilare online un apposito modulo.  info Centrale viabilità viale Druso 116 - Bolzano tel. +39 0471 41 61 00 fax +39 0471 20 11 57 e-mail vmz@provincia.bz.it web http://www.provincia.bz.it/traffico

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in breve

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l servizio di linea tra Val Passiria e Valle di Ötz ha ripreso le corse per la seconda stagione consecutiva. L’offerta è stata ampiamente apprezzata come afferma l’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann (oltre 18.000 passaggi in 100 giorni) dimostrando una volta di più come la mobilità sostenibile sia non soltanto un fattore turistico ed economico, ma anche uno strumento valido per ridurre il traffico automobilistico lungo

i valichi alpini. La nuova stagione del “Timmelbus” sarà più lunga di tre settimane (15 giugno-22 settembre 2013 - compreso nell’orario ufficiale di trasporto pubblico). Anche quest’anno vi saranno quattro coppie di corse, la novità è che la prima e l’ultima coppia di corse è da e per San Leonardo in Passiria. Per informazioni sugli orari e le tariffe: www.valpassiria.it/it/valpassiria/tasporto-locale/  SA

Foto: Diego Thomas Steinlechner

Riattivato il Timmelbus

Nuovo incrocio a Montagna

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Foto: USP/A. Pertl

’incrocio fra la strada statale e le provinciali a Montagna viene

riorganizzato: l’incrocio esistente viene modificato in modo tale, che la strada statale S.S. 48 risulti essere l’asse principale nel quale si inserisce la strada provinciale S.P. 17; la strada comunale S.C. 59 non sbocca più direttamente sulla strada statale S.S. 48, ma sulla strada provinciale S.P. 17. Come sottolinea l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, una nuova gestione dei flussi di traffico garantirà maggiore sicurezza in un punto assai pericoloso all’imbocco del centro abitato. La strada statale viene ampliata verso nord, nel pendio roccioso. La strada comunale S.C.

59 viene ritracciata e deve essere adeguata nelle sue quote e livellata. Sono previsti dei nuovi marciapiedi integrati a quelli esistenti con i quali sarà possibile raggiungere il paese su due percorsi sicuri, nonché interventi per aumentare la sicurezza dell’accesso al centro di riciclaggio dalla S.S. 48 (a nord del cimitero) rallentando il traffico come richiesto dall’amministrazione comunale. I lavori, che interessano un’area stradale di oltre 6.000 metri quadri, dovrebbero essere ultimati entro la fine dell’ottobre 2013. I costi complessivi ammontano ad oltre 1,4 milioni di Euro.  SA

date delle prove a settembre, il Decreto stabilisce nuovi criteri per la valutazione del percorso scolastico rispetto al precedente decreto del 24 aprile. In particolare quindi, il cosiddetto bonus maturità, da 1 a 10 punti, verrà attribuito esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto all’esame di stato almeno pari a 80/100 e non inferiore all’80esimo percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d’esame nell’anno scolastico 2012/13 (e non più della propria scuola nell’anno scolastico precedente). Si va da un minimo di 1 punto per il

punteggio 80-81-82 fino a un massimo di 10 punti per il punteggio 110 e lode. I voti dell’esame di stato riferiti all’80esimo percentile di riferimento saranno pubblicati sul portale Universitaly del Ministero (http://www. universitaly.it/) entro il 30 agosto 2013.

Bonus maturità

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’Intendenza scolastica per le scuole di lingua italiana ricorda che il MIUR ha pubblicato il Decreto per la valutazione del percorso scolastico ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato. L’Intendenza scolastica per le scuole di lingua italiana informa che il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha firmato il nuovo Decreto ministeriale che definisce le modalità delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato nazionale per l’anno 2013-2014. Oltre al posticipo delle

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info Maggiori informazioni su: http:// attiministeriali.miur.it/anno-2013/giugno/ dm-12062013.aspx e su: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/ web/ministero/focus120613


ambiente

Opere idrauliche in Val Pusteria Quest’anno la visita dei cantieri della Ripartizione opere idrauliche si è concentrata in particolar modo sulla Val Pusteria Franco Grigoletto

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a prima tappa del sopralluogo ai cantieri della Val Pusteria è stata a Vallarga nel Comune di Vandoies, al cantiere lungo il torrente Köglbach dove l’Ufficio sistemazione bacini montani est sta realizzando una diga per la protezione contro le slavine e le frane per la quale è previsto un costo complessivo di 1,5 milioni di euro. Secondo il direttore della Ripartizone opere idrauliche, Rudolf Pollinger, la nuova opera sarà in grado di trattenere sino ad 85.000 metri cubi di masse nevose e 30.000 metri cubi di materiale franoso. Nella gola della Rienza, a monte di Brunico, la delegazione guidata dal direttore di Dipartimento, Heinrich Holzer, ha quindi visitato la briglia a funi che ha lo scopo di proteggere il centro della Val Pusteria in caso di alluvioni dal deflusso lungo il corso d’acqua di tronchi d’alberi e materiali di grandi dimensioni. L’opera è stata realizzata con un investimento di 1,45 milioni di euro da parte della Provincia. Il progettista, Martin Moser, ha sottolineato nel corso del sopralluogo che l’opera si è inserita molto bene nell’ambiente fluviale della vallata. Il progetto, integrato da una serie di

La delegazione durante uno dei sopralluoghi interventi lungo il corso d’acqua e di miglioria del tracciato della pista ciclabile, è stato realizzato grazie al Programma europeo di sviluppo regionale EFRE 2007-2013. Da segnalare, inoltre, che da domani, venerdì 14 giugno, sarà percorribile il nuovo tratto di pista ciclabile. Sono stati quindi visitati i cantieri lungo il corso del torrente Guggenberger dove la delegazione ha potuto vedere la nuova barriera di contenimento in grado di raccogliere 15.000 metri cubi di materiale, il cantiere lungo il Taistnerbach dove è previsto un investimento di circa 230.000 euro ed a Prato alla Drava dove sono in fase di realizzazione due bacini di contenimento ed una diga di raccolta alla confluenza dei due torrenti Kircher- e Walderbach. Alla base delle opere vi è l’analisi dei rischi per il Comune di San

Candido realizzata nell’ambito del progetto “ProDrava”. In base allo studio vi è un livello di rischio alto e molto alto per un’area di circa 15 ettari nel Comune di San candido dove risiedono complessivamente circa 120 persone. Si stima che in caso di alluvioni i due torrenti Kircher- e Walderbach potrebbero trasportare rispettivamente 24.000 e 14.000 metri cubi di materiali e per questa ragione, ha sottolineato Rudolf Pollinger nel corso del sopralluogo, si è ritenuto necessario costruire le opere attualmente in fase di realizzazione. Il costo delle opere è stato stimato a circa 1,6 milioni di euro ed anche in questo caso una parte consistente sarà messa a disposizione da parte del programma europeo di sviluppo regionale. I vertici della Ripartizione opere idrauliche con il geologo Volkmar Mair hanno quindi effettuato un sopralluogo alla frana in località Sottrù nel Comune di Badia. La frana ebbe luogo il 13 dicembre 2012, e provocò lo spostamento di una quarantina di ettari di terreno distruggendo diverse abitazioni e una strada, e minacciando di ostruire anche il corso del rio sottostante, le persone evacuate furono circa 40. Attualmente i lavori di sgombero procedono secondo i programmi ed il luogo dello smottamento viene tenuto costantemente sotto osservazione.  provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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ambiente

Geologi sempre in allerta I primi mesi del 2013 sono stati caratterizzati da una serie di frane in varie località della provincia che hanno richiesto l’intervento ed il successivo costante monitoraggio da parte dell’Ufficio geologia e prove materiali. Franco Grigoletto

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ei primi sei mesi di quest’anno si è registrata una notevole quantità di interventi da parte dell’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia, per l’esattezza si tratta di 128 interventi di diversa natura. Una tendenza molto simile a quella registrata nel 2010. Dal punto di vista statistico si evidenziano i numerosi interventi per i Comuni (ovvero di protezione civile). La principale causa dell’elevato numero di frane di quest’anno, secondo il responsabile dell’Ufficio, Volkmar Mair, è l’enorme quantità di precipitazioni che sono cadute nella primavera alle quali vanno aggiunte le intense precipitazioni dello scorso autunno (2012) e dello scorso inverno (20122013) che hanno causato una saturazione dei terreni. Ma anche nel

passato si sono verificate situazioni analoghe, ad esempio nel 2000 sono stati registrati 340 interventi per frane in soli due mesi e mezzo. Nel primo semestre di quest’anno sono state inoltre seguite e monitorate in continuazione diverse frane. La frana gianëis in Val Badia viene monitorata in continuazione, la frana dantercepies al Passo Gardena viene controllata dal 2 maggio (giorno del franamento) in poi. A Salorno, a sud dell’abitato, viene monitorata in continuazione una parete rocciosa alta 200 m. Il monitoraggio è partito nel gennaio del 2012 quando sono stati registrati numerosi crolli dalla suddetta parete con conseguenze per la viabilità lungo uno dei più importati assi di comunicazione tra le province di Trento e Bolzano

(frequenti chiusure della strada con disagi e difficoltose deviazioni soprattutto per il traffico pesante). La progettazione per lo spostamento della statale del Brennero in quel tratto è in corso da parte dell’Ufficio tecnico strade centro sud. Di seguito una statistica degli interventi per frane degli ultimi 5 anni eseguiti dall’Ufficio geologia e prove materiali. Si tratta di interventi per eventi franosi quali crolli, scorrimenti, colate. Nella statistica gli interventi sono stati suddivisi in interventi per il Servizio strade della Provincia (ovvero per eventi che riguardano la rete stradale provinciale) ed interventi per l’Ufficio protezione civile, ovvero per frane che hanno coinvolto case, abitati o strade comunali.  info  Anno 2008: tot. interventi 192 - di cui 81 per l’Ufficio protezione civile e 111 per il Servizio strade  Anno 2009: tot. interventi 178 - di cui 81 per l’Ufficio protezione civile e 97 per il Servizio strade  Anno 2010: tot. interventi 267 - di cui 103 per l’Ufficio protezione civile e 164 per il Servizio strade  Anno 2011: tot. interventi 209 - di cui 94 per l’Ufficio protezione civile e 115 per il Servizio strade  Anno 2012: tot. interventi 188 - di cui 69 per l’Ufficio protezione civile e 119 per il Servizio strade  Anno 2013: 128 (fino al 31/5) - 78 per l’Ufficio protezione civile (26.3) e 37 per il Servizio strade.

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amministrazione

Un patrimonio miliardario La Provincia di Bolzano detiene un patrimonio di 6,8 miliardi di Euro. Valgono 4,1 miliardi di Euro i beni gestiti dalla Ripartizione patrimonio della Provincia e a 2,7 miliardi di Euro quelli amministrati dalla Ripartizione Servizio strade. Silvana Amistadi

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uesto patrimonio miliardario gestito dalla Provincia, come fa presente l’assessore Florian Mussner, a cui fanno capo entrambe le Ripartizioni, in pratica appartiene a tutti i cittadini, che pertanto hanno diritto a conoscere i dettagli della gestione. L’inventarizzazione e la

gestione di tutti i beni della Provincia, come prosegue Mussner, avviene in modo esemplare. Per quanto attiene i beni gestiti dalla Ripartizione patrimonio, la parte del leone la fanno i beni immobili. 3.059 le particelle fondiarie ed edilizie per un totale di 4,03 miliardi di Euro. Attualmente l’immobile di maggior pregio è l’Ospedale di Merano con un valore di 170,84 milioni di Euro, seguito dall’Ospedale di Bolzano con un valore di 150,35 milioni di Euro, e dal complesso dell’Università a Bolzano con un valore di 117,54 milioni di Euro. Oltre ai beni immobili il patrimonio provinciale comprende anche 145.162 beni mobili per un valore complessivo di 124,6 milioni di Euro, come spiega Ilona Unterweger, responsabile della

contabilità del patrimonio presso l’Ufficio patrimonio della Provincia. Tra i beni mobili vi sono 326 armi e tra il resto 4178 fra dipinti e sculture: fra questi vi sono opere di valore compreso fra i 100.000 fino al oltre 500.000 Euro, quali ad esempio una pala d’altare del Guercino, dipinti di Albin Egger Lienz e Franz von Defregger, come spiega Unterweger. A 2,7 miliardi di Euro ammonta il patrimonio gestito dalla Ripartizione Servizio Strade che anche fa capo al Dipartimento dell’assessore Florian Mussner. La rete stradale presenta il valore maggiore quantificato in 2,6 miliardi di Euro. Il valore degli edifici si attesta sui 63,4 milioni di Euro, mentre per i terreni esso è di 12,3 milioni di Euro. Gli investimenti nella rete stradale nel 2012 hanno raggiunto un totale di 60,1 milioni di Euro.

In estate “Trauttmansdorff di Sera”

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Giardini di Castel Trauttmansdorff e il Touriseum ogni venerdì, in luglio e agosto saranno aperti fino alle ore 23.00. Sotto il motto “Trauttmansdorff di Sera” in queste serate saranno offerte specialità gastronomiche e musicali coniugate con contenuti didattici. Nei venerdì estivi si potrà entrare nei Giardini, a partire dalle ore

18.00, alla tariffa serale ridotta di € 6,50. Sarà possibile fare una visita guidata (ore 19.00-20.30 in tedesco e in italiano - 5,20 € a persona) ai Giardini alla scoperta di piante di cui saranno svelate particolarità e curiosità. Al Café delle Palme sul Laghetto delle Ninfee sarà servito un aperitivo lungo con musica dal vivo (9,50 €

buffet, prima bevanda inclusa) ed anche un buffet con accompagnamento musicale. Anche il Touriseum rimane aperto fino alle 23.00 e invita a vedere la mostra temporanea “Urlaub/Vacanze 2.0.” che illustra ai visitatori i radicali cambiamenti nel turismo nel corso degli ultimi 10 anni. Nei locali storici dell’edificio una nuova esposizione permanente darà, inoltre voce agli illustri visitatori del castello. Una novità di questa stagione sarà il servizio shuttle che porta gli ospiti dei Giardini nel centro di Merano dopo “Trauttmansdorff di Sera”. Lo shuttle arriverà fino in Piazza della Rena e in Piazza del Teatro: ore 22.30 e 23.00 - 2,50 € a persona  info www.trauttmansdorff.it Prenotazione visite guidate ai Giardini: 0473 235 730 o info@trauttmansdorff.it Prenotazione Ristorante Schlossgarten: 0473 232 350 o info@schlossgarten.it

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sport

Laura Savoia

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a provincia di Bolzano è caratterizzata da un’elevata presenza di impianti sportivi distribuiti su tutto il territorio.

Le palestre per l’arrampicata

2013

Le scuole sportive In tre istituti scolastici secondari di secondo grado dell’Alto Adige è stata attivata l’opzione provinciale sport: istituto tecnico commerciale di Malles, liceo scientifico di Vipiteno e liceo Toniolo di Bolzano, i primi due in lingua tedesca e l’ultimo italiana. Nel volume i tre istituti vengono illustrati nel dettaglio.

2013

Lo sport in provincia di Bolzano

reclutati in virtù dei loro risultati e del loro potenziale sportivo.

I centri sportivi dei corpi dello Stato

Sport e ricerca sportiva

I singoli corpi dello Stato hanno al loro interno centri sportivi: dell’Esercito, dei Carabinieri e dell’Aeronautica militare, il gruppo sportivo della Marina militare, le “Fiamme gialle” della Guardia di finanza, le “Fiamme oro” della Polizia di Stato, le “Fiamme azzurre” della Polizia penitenziaria, il gruppo sportivo del Corpo forestale dello Stato. Di questi gruppi sportivi fanno parte oltre cento atleti d’elite altoatesini,

Nei diversi campi di applicazione delle scienze dello sport, primo tra tutti la statistica, è importante poter fare riferimento ad una lista di discipline e impianti. Solo in questo modo è possibile fare rilevazioni ed analisi sistematiche. Da diverso tempo l’osservatorio dello sport della Provincia autonoma di Bolzano lavora ad una classificazione scientifica delle discipline e degli impianti sportivi incentrata sulla realtà altoFoto: © Sportgymnasium Sterzing

In Alto Adige tra impianti appositi e pareti per l’arrampicata in palestre polifunzionali vi sono una quarantina di strutture artificiali per questo sport affascinante e sempre più popolare. In tutto si tratta di quasi 12.000 m2 di superficie per l’arrampicata e 4.000 m2 per il bouldering, corrispondenti

nel primo caso più o meno a due campi di calcio affiancati e messi in verticale, nel secondo a un campo Lo sport in provincia di Bolzano da allenamento. Negli ultimi anni in Alto Adige sono state costruite e aperte due nuove palestre per l’arrampicata: il Salewa Cube a Bolzano e la Vertikale a Bressa­none.

© Claudia Ziegler

© Benjamin Kofler

L’edizione 2013 della pubblicazione “Sportforum” parla degli impianti artificiali per l’arrampicata, le scuole sportive, i centri sportivi dei corpi dello Stato (comunemente detti gruppi sportivi militari), la classificazione di discipline e impianti, la corsa e le associazioni sportive grandi e piccole.

Lo sport in provincia di Bolzano

Lo sport in provincia di Bolzano

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società atesina e al contempo collegata alle liste elaborate da altri istituti.

Discipline sportive: la corsa Tra le discipline sportive è stata scelta per l’edizione di quest’anno la corsa, uno sport classico ma sempre attuale e molto popolare in Alto Adige, un po’ perché si può praticare ovunque anche senza costose attrezzature e un po’ perché l’Alto Adige offre sfide podistiche adatte a tutti, dal footing amatoriale alla maratona di montagna. Il libro si sofferma

sul panorama podistico altoatesino, il moderno speedhiking e le corse di città e paese organizzate dal VSS.

Associazioni grandi e piccole I circa 700 club sportivi altoatesini sono un punto fermo della nostra cultura sportiva. Strategie, obiettivi ed esigenze delle singole associazioni sportive variano a seconda del contesto. Tra i diversi fattori spicca la dimensione del club stesso, collegata direttamente al bacino d’utenza, alle discipline sportive praticate

e al numero di soci da gestire. Nel volume vengono prese in esame due associazioni di dimensioni molto diverse tra loro lo Sport Club Meran e l’Arco Club Laives. La pubblicazione “Sportforum” si rinnova ed in futuro diventerà una collana di monografie. Il libro può essere scaricato da internet nella sezione pubblicazioni del sito www.provincia.bz.it/sport oppure richiesto gratuitamente all’Ufficio sport della Provincia: email sportforum@provincia.bz.it, tel. 0471-412681.

Salute fattore di successo La Fondazione Vital ha scelto per la campagna di sensibilizzazione sugli aspetti della vita quotidiana che fanno star bene, oltre il concetto di non essere ammalati, il motto “Cosa ti fa bene?”. La domanda rivolta a tutti i cittadini è stata lanciata sulle emittenti radiofoniche, postata su Facebook e ripetuta sui manifesti. Tutti sono invitati a comunicare con una chiamata (al numero di tel. 0471 409333), una e-mail (all’indirizzo fabene@fondazionevital.it) o via Facebook/stiftungvital quello che ritengono faccia bene. I post potranno essere anche fotografici. Alla fine di luglio la Fondazione Vital sceglierà e premierà i consigli migliori. Star bene fa anche lavorare bene.

Solamente dirigenti e collaboratori motivati e qualificati sono in grado di dare buone prestazioni. Per rimanere competitivi è fondamentale promuovere la salute e il benessere dei dipendenti. Imprenditori ed esperti presenteranno degli esempi di good practice realizzati nell’ambito del management della salute nella propria azienda al convegno “Salute: fattore di successo” che la Fondazione Vital organizza per il 18 luglio 2013 alle ore 9.00 dalle 13.00 presso l’Accademia Europea di Bolzano Eurac, in viale Druso 1 a Bolzano. Iscrizioni entro il 16 luglio 2013 e-mail a info@ fondazionevital.it oppure per fax al numero 0471 409 707. Il convegno rientra nel progetto

FSE «Modello di valutazione “Impresa sana”» finanziato dall’Unione Europea, dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La partecipazione al convegno è gratuita. Interverranno gli assessori provinciali alla sanità Richard Theiner e al lavoro Roberto Bizzo.

Prima Fiera del Volontariato La Ripartizione famiglia e politiche sociali della Provincia in collaborazione con la Caritas della Diocesi Bolzano-Bressanone ed altri enti il 5 ottobre 2013, dalle ore 10.00 alle 17.00 presso la Casa San Michele (Caritas), in via Cassa di Risparmio, 1 a Bolzano, organizza la prima Fiera del volontariato. Pensata

quale prosecuzione della Giornata del Volontariato, la manifestazione aperta a tutte le persone interessate, intende fornire ai potenziali volontari la possibilità di informarsi sulla vasta gamma di offerta di volontariato esistente nel settore sociale. Con la fiera si dà altresì un segnale tangibile dell’importanza

del volontariato nella società attuale. Come sottolinea l’assessore provinciale Richard Theiner, per garantire l’elevata qualità dei servizi sociali, accanto agli operatori professionali, necessitiamo anche dell’operato prezioso dei volontari. Associazioni interessate ad esporre a questa fiera possono comunicare la loro adesione comunicandola entro il 19 luglio 2013 al Servizio volontariato della Caritas, tel. 0471 304330 o via e-mail info@freiwilligenmesse.bz.it  provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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valedes ladines

L’ultima pert dla strada nöia por Rina

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un n intervënt de 7,3 miliun de euro realisëia l’Assessorat provinzial por i laûrs publics la terza y ultima pert dla strada nöia da Rina. Chësc é le majer laûr che la Provinzia fej chësc ann tles valades ladines. “Na miù strada por Rina é sciöche na avëna por che le paîsc pois se mantignì y se svilupé” sotrissëia l’assessur Florian Mussner. Le terzo y ultimo lot por miorè la strada da Rina reverda la pert söinsom cina ´ sö da dlijia. Ti agn passà él bele gnü fat les prömes döes perts dla strada mëton man jö da pé pro la Gran Ega. “Sön la vedla strada se stentâ i auti dassënn da passè ia n camionn o na coriera, porchël êl debojëgn da miorè la strada da Rina por che le paîsc ciafes de mius prospetives por le dagnì” spliga l’assessur Florian Mussner. I laûrs vëgn fa´c dala firma Oberosler da San Laorënz che â davagné le concurs. Le terzo lot mosöra passa dui chilometri y é gnü partì sö te de pici tò´c da 400-500 metri. “Al gnarà laurè sön de pici tòc´ al iade a na manira

Rina ciafa la terza y ultima pert dla strada nöia: n’avëna de mantignimënt y svilup. che an pois tosc fà altamo n asfalt provisor y passè plü saurì” spliga le diretur di laûrs Gustavo Mischi. Tratan i laûrs ne él nia odü danfora deviaziuns, i atri podarà passè aladô de n semafer. Tles ores de majer movimënt, da doman y da misdé, vëgnel ciarè ´ da mëte a jì palses a na moda da garantì na miù viabilité. Aladô dla proietaziun, fata internamënter tl Assessorat por i laûrs

I jëuni va danora

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Jëuni dla cin valedes ladines se à 15 y 16 de juni ancuntà tl prim festival interladin la junëza, “I ladins dla cin valedes ie ujins che se anconta puech danter ëi, i jëuni ie stai boni de pité n festival dl’ancunteda, chësc ie n var de gran valor per la union ladina y la dà crëta per l daunì” sorissea l assessëur ai jëuni ladins Florian Mussner. Mo mei ne fovel unì metù a jì mumënc ulache i jëuni de Badia, Gherdëina, Fascia, Fedom y Ampezo possa viver si nteresc deberieda. L “Festival Jonëza” a Corvara à pità na lingia de ativiteies che va dala mujiga, al’teater, ert y sport te formes atratives per i jëuni. “Te chëla che i jëuni possa ntan l festival viver si pascion per la mujiga y per la truepa ativiteies se devertian deberieda, vëniel a se l dé mumënc de ancunteda y chësc ie de gran valor per la mendranza ladina” mët a cuer l assessëur Mussner che fej

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referimënt al gran bujën de miuré i cuntac danter i ladins che vif tla cin valedes dla Dolomites. “I jëuni à abù la ulentà de purté adum i jëuni dla cin valedes y ie cun l festival nce stai bon de la mëter a jì. Sëuraprò a pité n avenimënt per i jëuni sorissea Mussner nce doi fazions per n tëmp plu lonch: “Per la mendranza juda l festival a miuré i cuntac danter i ladins dla cin valedes, ai jëuni ti dal rejon de se identifiché mo de plu cun nosc ncësa.”

publics, gnaràl slarié la strada cina ´ a indöt 5,5 metri. Te de plü posc´ saràl ince ´ debojëgn da splanè la strada y da ingrandì les otes. Chisc intervënc´ se damana passa vint mëisc de laûr. Ajache al ne gnarà nia laurè ti mëisc plü frëic´ dorarà i laûrs feter dui agn. Le costimënt dl terzo lot dla strada nöia da Rina é de 7.341.650 euro y vëgn döt curì dala Provinzia de Balsan.  AS

Nutizies ladines tres internet

N

utizies d’atualità y nfurmazion de utl dala Provinzia vën publichedes nce tres internet. La pusciblteis neueves che la rë internet pieta, devënta, dantaldut per la generazion jëuna, plu y plu l mesun de nfurmazion prinzipel. Chësc nia me ajache n ti ruva permez da uni pert dl mond, ma nce ajache chëi che liej, cëla y scota su, possa rujené pea cun comentares persunei.  I canai de nfurmazion dla Provinzia tla rujeneda ladina www.provinzia.bz.it www.provinzia.bz.it/usp-ladin www.provinzia.bz.it/meteo-ladin Facebook: Jonta dla Provinzia de Bulsan www.twitter.com/ProvinziaBZ www.youtube.com/ProvinziaBulsan


Scola y Cultura

Scolines: trëi rujenedes cun sistem

Alexander Stuffer

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a realtà ti luesc ladins se damanda de savëi de plu rujenedes. L sistem scolastich ladin ti vën do a chësc bujën scumencian bele tla scolina a lauré cun trëi rujenedes. Acioche i mëndri ne vënie nia sëuraciariei, lëuren cun n sistem che fej orden, reprejentan uni rujeneda cun n auter culëur: cuëcen per l tudësch, ghiel per l talian y vërt per l ladin. La scolina à for inò fat vares inant te chësc nseniamënt plurilinguistich. Da una pert iel la maestres nstësses che à laurà ora materiai de nseniamënt aldò dl orden linguistich di trëi culëures. A livel scientifich iel nrescides neurolinguistiches che testemunieia che l cervel lëura te na maniera ntegreda y che a mparé rujenedes se nuzeiel de cumpetënzes linguistiches che l à bele.

foto Stuffer

N n bon lëur se damanda suvënz nce truep tëmp: do set ani che la scolines lëura bele cun na didatica speziela per nsenië trëi rujenedes zënza che i plu pitli ne vënie nia sëuraciariei, iel sën ´ unì dat ora na mapa de materiai didatics. A chësta maniera fej la scolines ladines n var de cualità cun metodologies inuvatives. Materiai per nsenië trëi rujenedes: n travert mpurtant per la scolines, sustenì da Roland Verra, Hannelore Insam, Theodor Rifesser, Edith Ploner, Rico Cathomas y Florian Mussner. La uniteies didatiches nueves à doi ponc zentrei: les ie fates a na maniera da nuzé la cunescënzes linguistiches che i pitli à bele. Cun l sistem di trëi culëures vëniel fat orden a na maniera che i pitli posse svilupé na strutura. “La metodologia visuela juda a tò su plu saurì la paroles nueves y a les lauré su” nscì l prufessëur Rico Cathomas. “L sistem scolastich cun de plu rujenedes ie for plu cunesciù ora dla valedes ladines y truepa families dl Sudtirol l ulëssa ënghe avëi” à dit l assessëur Florian Mussner pra la prejentazion dl material didatich a San Martin de Tor. Ma davia che nosta situazion de mendranza ie tan particulera, ne possel per l nse-

foto Stuffer

Orden linguistich per i mëndri dla scolina: uni rujeneda à n auter culëur.

niamënt nia unì cupià materiai da d’autri luesc. La culaburadësses dla scolina se à te chësc cajo dat dassënn da fé y l resultat ie n proiet de cualità: “L sistem scolastich cun plu rujenedes ie stat n suzes, la sarà for n majer suzes y l fajerà storia” à dit Mussner, sciche reprejentant ladin tla Jonta provinziela. La gran cualità dla mapa de lëur ie aldò dl ntendënt Roland Verra unida a se l dé ajache la ie unida laureda ora te n dialogh, fajan truepa proves pratiches y cun n gran barat de feedback via y ca. Sëuraprò iel materiai laurei ora da chiche lëura di per di cun i plu pitli. La mapa cun 30 uniteies didatiches che trata argumënc de natura, tieres, savëi dl corp, maië, culëures y stories tla trëi rujenedes. Chësc var de cualità per l nseniamënt tla scolines ladines ie unì fat te na gran culaburazion dla scolina cun l’università y l Servisc de Inovazion y cunsulënza. “Sce la scolines ladines ie bones de tenì chësc livel aut, iel nce per merit di mesuns y dla stieres che ie for inò unides metudes a jì tres l assessëur ladin” à sorissà l’ispeturia Edith Ploner pra la prejentazion tla sënta dl Istitut Culturel Ladin.  provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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musei

Laboratorio nel bosco a Castel Wolfthurn

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n luglio e agosto il Museo della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn organizza un laboratorio per bambini per scoprire la natura nel vicino sentiero naturalistico. Esplorare il sentiero naturalistico nei pressi di Castel Wolfsthurn, per scoprire la natura in maniera avventurosa: è l’iniziativa del Museo provinciale della caccia e della pesca – situato nel castello destinata a bambini tra i 6 e i 12

anni in programma ogni giovedì dal 4 luglio al 29 agosto (15 agosto escluso), dalle ore 10.30 alle 12.30. Sono consigliate scarpe adatte. Punto di partenza alla cassa del museo. Prenotazione consigliata allo 0472 758121 o a museo-della-caccia@museiprovinciali.it. Castel Wolfsthurn si trova a Racines/Mareta, Kirchdorf 25. Info: www.wolfsthurn.it.  IB

Imparare l’arte al Museo civico di Brunico

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n workshop per bambini del Museo civico di Brunico, “Tracce d’arte”, è pensato per far imparare i visitatori più piccoli giocando. Perché alcuni oggetti – in particolare le opere d’arte - sono considerati così speciali e trovano posto in un museo? E’ il tema del workshop per bambini dai 6 ai 12 anni, proposto dal museo. Appuntamento in via Bruder Willram 1, i martedì 6, 13,

20 e 27 agosto dalle ore 14 alle 17. I piccoli partecipanti risponderanno al quesito scoprendo il museo e creando nuove opere da esporre. La proposta si colloca nell’ambito dell’Anno dell’oggetto museale idea­to dalla Ripartizione provinciale Musei. Prenotazione obbligatoria al numero 0474 553292 o via e-mail a info@ stadtmuseum-bruneck.it.  IB

Estate per i bambini al Museo del vino

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alla metà di luglio a fine agosto il Museo del vino a Caldaro propone due appuntamenti specifici per i più piccoli: una speciale visita

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guidata per scoprire la vite e l’uva e un laboratorio per creare oggetti in ceramica. I mercoledì 24 e 31 luglio e 7, 14, 21

e 28 agosto, dalle ore 10 alle 12, avrà luogo kids@museum, speciale visita guidata in cui i bambini, dai 6 anni in su, potranno scoprire molte curiosità sulla vite e l’uva ammirando il museo. Ascolteranno inoltre leggende e storie, imparando modi di dire contadini e si cimenteranno nella stampa di piccole borse di stoffa. Nel laboratorio del vasaio, invece, i piccoli partecipanti scoveranno dei particolari recipienti esposti al museo imparando poi a riprodurli in ceramica. Il laboratorio del vasaio avrà luogo i venerdì 19 e 26 luglio e 2, 9, 16, 23 e 30 agosto in orario 10-11.30. Per partecipare alle due iniziative è necessaria la prenotazione allo 0471 963168 o a museo-del-vino@museiprovinciali.it. Il Museo del vino si trova a Caldaro in vicolo dell’Oro 1. Info: www.museo-del-vino.it  IB


musei sica, prodotti tipici e molto altro. Il programma della Lunga notte dei musei 2013 sarà disponibile a breve alla pagina web www.provincia. bz.it/lunga-notte-musei. Attenzione: i musei di Bolzano celebreranno la loro lunga notte venerdì 29 novembre 2013.  IB

La Lunga notte dei musei

U

n’occasione per scoprire musei e collezioni altoatesine e i tesori, ancora troppo poco noti, che

custodiscono; ma anche una serata piacevole, ricca di eventi avvolti da una suggestiva atmosfera notturna. Si presenta così la Lunga notte dei musei 2013, che si svolgerà sabato 21 settembre. Dalle ore 18 alle 23, decine di musei e collezioni altoatesine rimarranno aperti gratuitamente al pubblico proponendo un programma speciale con visite guidate alle mostre in corso, laboratori, letture, dimostrazioni di artigianato artistico, giochi, mu-

L’oggetto del mese: la macchina da scrivere Malling Hansen

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ata nel 1865, la Malling Hansen “Writing Ball” (letteralmente, “sfera per scrivere”) fu la prima macchina da scrivere al mondo prodotta in serie. Il particolare strumento prende il nome dal suo inventore, il pastore protestante Johan Rasmus Malling Hansen, allora direttore dell’Istituto per sordomuti di Copenha-

gen in Danimarca. Egli intendeva produrre una macchina con la quale fosse possibile scrivere alla stessa velocità del linguaggio dei segni utilizzato dai sordomuti. L’originale invenzione vinse il primo premio alle Esposizioni Universali di Vienna (1873) e Parigi (1878), ma non fu coronata da successo commerciale: ne vennero venduti solo poche centinaia di modelli. Il proprietario più famoso di una Malling Hansen fu probabilmente il filosofo tedesco Friedrich Nietszche, che ne acquistò una nel 1882, dopo essere divenuto quasi del tutto cieco. L’esemplare nell’immagine risale al 1867 ed è esposto, insieme ad altre centinaia di modelli storici, al Museo delle macchine da scrivere “Peter Mitterhofer” di Parcines. Info: www.typewritermuseum. com  IB

La lunga notte dei musei

La nuet longia di museums

Museen in Südtirol Musei dell’Alto Adige Museums te Südtirol

Jahr des Museumsobjektes Anno dell’oggetto museale Ann dl pez da museum 2013

www.museumstag.info www.giornatadeimusei.info

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

www.Lupe.it

Si terrà sabato 21 settembre la Lunga notte dei musei, con porte aperte e iniziative speciali a ingresso libero in decine di musei su tutto il territorio altoatesino.

21. 09. 13

Die lange Nacht der Museen

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

Festa del minatore a Ridanna Monteneve

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l 14 luglio al Mondeo delle miniere Ridanna Monteneve avrà luogo la tradizionale festa del minatore. Festa del minatore domenica 14 luglio al Mondo delle miniere Ridanna Monteneve. La manifestazione si aprirà alle ore 9.45 con il corteo delle associazioni degli exminatori, della banda musicale dei minatori e degli ospiti. Dopo una messa nella cappella di Santa Barbara, spazio alla musica, ai canti con i cori di Ridanna e “La Valle” della Val di Cembra, e alle danze con gli “Schuhplattler” di Campo di Trens. Nel pomeriggio previste visite guidate agli impianti minerari. Info: Mondo delle miniere Ridanna Monteneve, Masseria 48, Ridanna/ Racines, tel. 0472 656364, www.museominiere.it.  IB provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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cultura

Consegnato il premio Paul-Flora

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i è svolta a fine giugno a Glorenza la cerimonia di consegna del premio artistico “Paul-Flora 2013” agli artistici Johanna Tinzl e Stefan Flunger. L’opera artistica di Tinzl e Flunger è caratterizzata da un forte legame con le problematiche dell’attualità e da un impegno di carattere politico. Hanno esposto le loro opere in mostre collettive in Austria, Italia, Belgio, Danimarca e Turchia. L’ambito riconoscimento, con una dotazione di 10.000 euro, è stato consegnato agli artisti dalle

assessore alla cultura dell’Alto Adige, Sabina Kasslatter Mur, e del Tirolo del Nord, Beate Palfrader. Il premio, indetto dalla Provincia di Bolzano e dal Land del Tirolo del Nord, viene assegnato ad artisti al di sotto dei 40 anni operanti nel campo delle arti figurative, da una giuria composta da esperti del Tirolo, dell’Alto Adige e della famiglia Flora. Nel corso della cerimonia l’assessora Kasslatter ha sottolineato l’importanza del Premio Flora grazie al

quale l’opera artistica di Johanna Tinzl e Stefan Flunger potrà essere maggiormente conosciuta anche in Alto Adige. Il Premio, ha ribadito l’assessora, è un simbolo significativo della stretta collaborazione esistente tra l’Alto Adige ed il Land del Tirolo nel campo della cultura e dell’arte contemporanea in particolare. La giuria di quest’anno è stata composta da Beate Ermacora, Andreas Hapkemeyer e Katharina Flora Seywald.

Mostra fotografica sui bunker

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ino al 31 agosto 2013 presso il Rifugio antiaereo Hofer, in Via Fago a Bolzano, è visitabile la Mostra fotografica “Bunker: le fortificazioni del Vallo Alpino in Alto Adige, 1939-1989” con il seguente orario: venerdì dalle 17.00 alle 19.00 e sabato dalle 14.30 alle 18.30 (prenotazione visita Cooperativa Talia Bolzano, http://www.taliabz. org/, 0471 502028 - 339 1003619)

La mostra, predisposta dalla Ripartizione Amministrazione del Patrimonio della Provincia, è dedicata al Vallo Alpino, il sistema di fortificazioni italiane progettate e in parte realizzate in Alto Adige dalla metà degli anni ‘30 al 1942 a protezione dei confini settentrionali. Si tratta di bunker e manufatti difensivi concepiti come sbarramento difensivo contro le truppe del

Patto di Varsavia (fortificazione permanente). Il rifugio, interamente ricavato in galleria sul versante roccioso del Guncina, è il più ampio della città di Bolzano con un’estensione stimata in circa 4.500 m² e fu realizzato dalle truppe tedesche durante il periodo di occupazione dell’Alto Adige (Zona di operazioni Prealpi Alpenvorland).  SA

edizione della mostra “Panorama” (incentrata sugli artisti locali) a Fortezza, viene riferito nella nuova edizione di “Scripta Manent 2012”. È in distribuzione gratuita presso l’Ufficio Cultura , in via del Ronco 2 a Bolzano, ufficio.cultura.italiana@ provincia.bz.it.

volume dal titolo “Intrecci migranti: la cultura come spazio di incontro-Il progetto Con nuove culture a Bolzano” a cura di Giovanna Guerzoni (responsabile scientifica) e Gabriella Presta del Dipartimento Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna. La documentazione pubblicata intende essere un contributo ed uno strumento di riflessione e di lavoro per gli operatori culturali impegnati a delineare una programmazione ed un proposta culturale rispondenti alle necessità ed alle sfide di una società che muta per passare da un’offerta culturale pensata “anche per” i nuovi cittadini ad una costruita “anche con” i nuovi cittadini. Il volume può essere richiesto alla Ripartizione cultura italiana, in via del Ronco 2 a Bolzano, e-mail cultura.italiana@provincia.bz.it

editoria

Rapporto sulle iniziative culturali 2012 Nonostante il taglio alle spese, il Dipartimento Cultura italiana è riuscito a mantenere progetti importanti come il rilancio del Centro Trevi e il Cerchio dell’Arte, oltre alle nuove edizioni del Festival delle Resistenze contemporanee, Liberamente ed i progetti nei quartieri. Si è lavorato alla candidatura di Venezia con Nordest Capitale Europea della Cultura 2019 che, nonostante le difficoltà, è un progetto strategico per confermare un Alto Adige ponte tra culture”. Di questi ed altri progetti quali ad esempio il progetto di volontariato linguistico, o la quarta

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Riflessioni per la proposta culturale con i nuovi cittadini Il percorso progettuale del progetto “Con Nuove Culture” promosso dal Dipartimento cultura italiana della Provincia, è documentato nel


Difesa civica: 30 anni di attività La Difensora Volgger: “Cresciuta la fiducia di cittadini e amministratori”.

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ono passati 30 anni dall’istituzione della Difesa civica della Provincia di Bolzano, nata il 9 giugno 1983: quello che secondo il pres. Maurizio Vezzali è “un percorso di successo”, è stato festeggiato dalla Difensora civica Burgi Volgger con una cerimonia in Consiglio, cui sono intervenuti autorità, consiglieri,

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(da sx) Franchini, Stoisitis, Volgger, Vezzali e Lorenz.

rappresentanti delle amministrazioni, ombudsman dell’area austriaca e di altre province d’Italia, nonché l’ex Difensore civico Werner Palla e la vedova del primo Difensore Heinold Steger, predecessori di cui Volgger ha ricordato gli sforzi per ampliare le competenze dell’istituzione: Steger, eletto nel 1985, da subito criticò le procedure restrittive della legge istitutiva e la scarsa disponibilità degli amministratori; Palla, che gli successe nel 1992, operò in un quadro normativo più aperto, con la Difesa insediata presso il Consiglio e non più presso la Giunta e competente anche per i Comuni e nuovi settori. Volgger, eletta nell’aprile 2004 e confermata nel 2010, con il suo staff di giuriste ha dedicato molti sforzi a migliorare la comunicazione con gli uffici e concludere le convenzioni con tutti i Comuni altoatesini. Come riconosciuto dalla coordinatrice nazionale degli ombudsman Lucia Franchini, l’attuale Difensora ha contribuito notevolmente a far conoscere l’istituzione, anche con rubriche sui quotidiani e una pagina web interattiva.

Nel corso della cerimonia, Volgger ha sottolineato che “solo con la collaborazione e il rispetto reciproco tra Difesa e amministrazioni è possibile aiutare i cittadini”, mentre la difensora civica austriaca Terezija Stoisitis ha definito la Difesa civica “un sismografo dello sviluppo di amministrazione e politica”. Walter Lorenz, rettore della LUB, ha lodato il contributo della Difesa civica alla democrazia. In tre decenni, la Difesa civica ha conquistato indipendenza, competenze, autonomia di programmazione, vedendo crescere il numero di utenti dai 500 del 1983 ai 2.000 del 1998, fino ai 3.400 del 2012. Fin dai primi anni, i reclami hanno riguardato in particolare casa, agevolazioni edilizie, urbanistica e contenziosi in campo sanitario. Più di recente, come sottolineato dal pres. Vezzali, la Difesa civica è diventata interlocutore privilegiato di persone che manifestano disagio sociale e povertà: le relazioni annuali testimoniano questo sviluppo, dando importanti input all’attività della politica e all’amministrazione.

Mostra sui diritti dell’infanzia Promossa dalla garante Nicolussi-Leck, sarà installata sulla ciclabile per Monguelfo.

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u iniziativa della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, alunni e alunne delle Orsoline di Brunico e gli artisti dell’atelier integrato di Brunico hanno realizzato delle opere per una mostra itinerante sul tema “diritti dell’infanzia”,

un’esposizione che verrà messa a disposizione di chiunque desideri sensibilizzare sulla tutela e applicazione di questi diritti, per comporre poi il calendario 2014 promosso dall’ufficio della Garante. “Il grande valore attribuito al tema proposto emerge con chiarezza dalle opere”, sottolinea la Garante Vera Nicolussi-Leck, annunciando che in autunno la mostra sarà installata lungo la pista ciclabile fra Valdaora e Monguelfo.

Una delle opere in mostra. provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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Audizione sui consigli di vigilanza (da sx) Preinfalk, Vezzali, Weibel, Lenze.

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Rappresentanti di diverse emittenti ne hanno spiegato le funzioni.

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a presenza di un consiglio di vigilanza e del pubblico aumenta la qualità del servizio di un’emittente pubblica: è quanto hanno testimoniato i rappresentanti di tali organi nelle TV austriaca, svizzera e bavarese, convocati in Consiglio dal pres. Maurizio Vezzali per attuare una mozione dei Freiheitlichen che chiedeva un confronto sul tema, ipotizzando un tale organo anche presso una RAI provincializzata. Composizione e competenze specifiche dei consigli sono diversi, ma tutti operano con incontri regolari e l’obiettivo di garantire maggiore qualità alle trasmissioni. Hans Preinfalk ha segnalato che il Consiglio dell’ORF discute dei programmi insieme agli organi direttivi, e che su 35 componenti, 17 sono nominati dal cancelliere e 13 da varie organizzazioni; la nomina diretta di 6 componenti è stata cancellata dalla Corte costituzionale. Interrogato da Sigmar Stocker (F) ed Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) sul ruolo dei

Nuovi gruppi Egger si stacca dai Freiheitlichen e fonda “Wir Südtiroler”, Artioli cambia nome: “Team Autonomie”.

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e a inizio legislatura erano 9, oggi sono 12 i gruppi consiliari. Dopo la scissione del PdL in tre monogruppi, si è costituito infatti nella seduta di giugno anche il nuovo gruppo “Wir Südtiroler”, creato da Thomas Egger che ha lasciato la frazione dei Freiheitlichen. Nello stesso tempo, ha cambiato nome il gruppo della consigliera Elena Artioli, che da Lega Nord è diventato Lega Nord-Team Autonomie.

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componenti politici, Preinfalk lo ha difeso, in quanto rappresentanti dei cittadini. Bernd Lenze, del Consiglio del Bayerischer Rundfunk, ha riferito di 47 componenti, di cui un quarto di rappresentanza partitica. Al contrario di quanto accade per la ORF, essi non possono essere cambiati in corsa, perché rappresentano tutti gli spettatori, e il Consiglio ha competenze anche su budget e suddivisione dei tempi di trasmissione; ogni reclamo di cittadini è attentamente considerato. Il Consiglio del pubblico della svizzera SRG-SSR, emittente che ha forma di associazione, è eletto dai componenti dell’associazione stessa, ha spiegato Walter Weibel, sottolineando che i 26 componenti partecipano allo sviluppo dei pro-

grammi e li supervisionano; esiste anche un Garante della qualità per ognuna delle 4 lingue del territorio. L’efficacia del Consiglio è garantita dal costante aggiornamento e dal canale di fiducia creato con chi programma. Interrogato da Pius Leitner (F), Preinfalk ha sottolineato che vengono corrisposti da ORF solo i gettoni di presenza di 102 €, Lenze ha segnalato che ai componenti vengono dati 700 € al mese e 100 € a seduta, Weibel che costi dell’organo sono coperti dai soci della SRG. Su richiesta di Maria Hochgruber Kuenzer (SVP), è stato chiarito che l’offerta di podcast è ancora poco sfruttata, ma i giovani ne fanno sempre più uso, e che la TV pubblica cerca di differenziarsi dal privato, i cui programmi virano al trash.

Democrazia digitale Promossa dalla conferenza dei presidenti dei Consigli austriaci e tedeschi.

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a rete digitale offre sempre maggiori opportunità: uno sviluppo che deve interessare anche i Parlamenti, al fine di rafforzare non solo l’interesse verso la politica e l’identificazione con la democrazia rappresentativa, ma anche la partecipazione. Questa convinzione è stata sottolineata dai presidenti dei Consigli dei Länder tedeschi e austriaci e del Consiglio provinciale di Bolzano nella “Dichiarazione di Krems sul parlamentarismo e la partecipa-

zione civica nella moderna società dell’informazione”, sottoscritta nel corso dell’assemblea biennale ospitata quest’anno a Krems, nella Bassa Austria. L’Alto Adige vi era rappresentato dalla vicepresidente del Consiglio Julia Unterberger.  Unterberger con i presidenti dei Consigli dei Länder.


26.000 firme per un referendum Lo prevede la nuova legge sulla democrazia diretta, che, di contro, annulla il quorum di partecipazione.

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’Alto Adige ha una nuova legge sulla democrazia diretta: approvata con i soli voti SVP (18 sì, 12 no e 2 astensioni) essa prevede la richiesta popolare, con cui 4mila cittadini possono chiedere al Consiglio di disciplinare una materia, l’iniziativa popolare, con 8.000 firme necessarie per richiedere l’approvazione o l’abrogazione di leggi, e il referendum, che si può richiedere con 26.000 firme se non vengono accolte le prime due proposte: prima ne bastavano 13.000, ma, di contro, la

possibile la consultazione popolare, anche perché le firme raccolte “al primo turno” non resteranno valide anche per il secondo. Si tratta di una “patata bollente” che Durnwalder lascia in eredità ad Arno Kompatscher. Oltre al numero di firme, Eva Klotz e Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit) hanno criticato anche la discrezionalità prevista dalla legge, in quanto il referendum salta anche in caso di approvazione dell’iniziativa popolare in forma modificata, ma corrispondente alle finalità dell’iniziativa secondo un’apposita commissione di giudici. La consigliera ha criticato anche che referenda non siano possibili nei 12 mesi dalla fine legislatura e nei 3 iniziali, mentre Andreas Pöder (BürgerUnion) ha ritenuto che la proposta SVP rego-

La norma è stata difesa dai presentatori SVP: Hochgruber Kuenzer ha sottolineato che ci sono ben 6 mesi per raccogliere le firme, anche online, e che l’iniziativa popolare con 4.000 firme non sarà ignorata, ha aggiunto che l’iniziativa referendaria è un’eccezione in casi particolari, mentre normalmente vale la rappresentanza; Schuler ha rivendicato di aver cercato il consenso degli altri gruppi, scontrandosi operò con opinioni contrastanti, e difeso il “doppio scalino”, che l’associazione tedesca e quella austriaca per la democrazia diretta proporrebbero come modalità per cercare un consenso preventivo. Considerando infine che un consigliere ha bisogno di 8.000 voti per essere eletto, e a volte aspetta anni prima che una

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Nuove regole per le consultazioni popolari.

legge “Partecipazione civica in Alto Adige”, firmata da Arnold Schuler, Elmar Pichler Rolle e Maria Hochgruber Kuenzer ne consente la raccolta online e annulla il quorum, pertanto i referendum saranno validi a prescindere dal numero votanti. Poiché il dlp è stato approvato senza la maggioranza dei 2/3, potrà essere sottoposto a referendum se lo richiedono 1/50 degli elettori o 7 consiglieri, e l’opposizione ha già annunciato che si attiverà. Secondo Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) la SVP ha inserito tanti ostacoli, a partire dai due turni, ovvero dal passaggio da richiesta e iniziativa popolare prima di arrivare al referendum, da rendere im-

lasse tutto nei dettagli limitandolo, e contestato la discrezionalità della commissione di giudici. Critico anche Pius Leitner (F), secondo cui la SVP ha fatto solo finta di volere la partecipazione civica, in realtà ostacolandola con una raccolta firme possibile solo a gruppi organizzati. Elena Artioli (Team Autonomie) ha definito la legge “una bancarotta”; Donato Seppi (Unitalia), criticando l’alto numero di firme, ha anche contestato l’annullamento del quorum, perché un 10% di cittadini potrà decidere per tutti; Thomas Egger (Wir Südtiroler) ha sottolineato che rimandando tutto all’anno prossimo si sarebbero evitati “i veti di Durnwalder”.

sua mozione venga discussa, i cittadini avrebbero possibilità maggiori e tempi più veloci. Pichler Rolle ha ribadito l’apertura della SVP a più riprese (smentita da Knoll), aggiungendo che la precedente legge aveva permesso speculazioni sull’astensione, cosa che ora non sarà più possibile: quindi anche se ora dovrà essere il 7% degli elettori a promuovere un referendum, l’astensionismo non potrà pregiudicarlo. Secondo Walter Baumgartner, che ha ricordato che potranno essere sottoposte a giudizio popolare anche delibere amministrative, un eventuale referendum sulla nuova legge non è negativo, perché permetterà alla gente di esprimersi in merito.  provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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Centri linguistici per stranieri I

genitori di una bimba mistilingue iscritta alla scuola tedesca, che aveva carenze in tedesco, si sono visti negare l’iscrizione presso il Centro linguistico di Bressanone in quanto riservato a figli di genitori stranieri: lo ha segnalato Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore), chiedendo di garantire corsi a costo

Formazione I Freiheitlichen: anche in tedesco quella per seguire alunni disabili.

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ius Leitner (F) ha chiesto che le lezioni di pedagogia riabilitativa si svolgano anche in tedesco, invece che solo in italiano come avviene da che la scuola Hannah Arendt ha smantellato questo corso. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha spiegato che i candidati di lingua tedesca erano pochi e gli sbocchi scarsi, pertanto ora l’Istituto pedagogico italiano offre corsi anche in tedesco; si è detta però disponibile a una verifica dell’offerta: così corretta, la proposta è passata con 22 sì.

Pellets I Freiheitlichen: portino il marchio “Alto Adige”.

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nche i pellets porteranno il marchio Alto Adige: l’aula ha infatti accolto (25 sì, 2 ast.) la mozione con cui Sigmar Stocker (Die Freiheitlichen) incaricava la Giunta di suggerire ai produttori di bricchetti e pellets operanti in provincia di utilizzare il marchio di localizzazione Alto Adige sugli imballaggi, a garanzia di qualità. Una soluzione che l’ass. Thomas Widmann ha condiviso.

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ridotto anche per bambini locali. La proposta è stata sostenuta in pieno da Donato Seppi (Unitalia), mentre Eva Klotz (STF) ha contestato la definizione di “mistilingui”, difesa da Elena Artioli (Team Autonomie) che ha rivendicato l’appartenenza a questo gruppo e apprezzato la proposta di Urzì. Il tema ha favorito interventi sulla proposta di Durnwalder di una scuola mistilingue per stranieri, criticata, oltre che da Artioli, anche da

Sven Knoll (STF) e Thomas Egger (Wir Südtiroler); Pius Leitner (F) ha detto che se ne può discutere, invitando poi a migliorare la preparazione degli insegnanti di seconda lingua. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha chiarito che i centri linguistici sono per i ragazzi stranieri di cui si vogliono migliorare le competenze, dato che per i giovani italiani esistono corsi scolastici aggiuntivi. La mozione è stata respinta con 19 no.

Casa e risparmio La Destra: promuovere gli affitti, ridurre i canoni IPES, aiutare i giovani.

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a difficoltà di trovare un alloggio a prezzi accettabili è stata sollevata da Mauro Minniti (La Destra) con tre diverse mozioni: con la prima chiedeva di favorire la reimmissione sul mercato degli alloggi sfitti con incentivi o sgravi fiscali, anche sull’IRPEF, per chi affitta; con la seconda di contrastare il rischio povertà riducendo i canoni IPES e considerando per i contributi i redditi netti, con la terza di favorire l’accesso dei giovani alla casa con strumenti come la garanzia pubblica per i prestiti personali, accordi con per tariffe notarili agevolate, assegnazione di una percentuale alloggi in cooperativa. Favorevole alla prima proposta Eva Klotz (STF), che ha invitato a utilizzare la cubatura disponibile anSeehauser

L’Alto Adige nel cuore: accesso anche agli italiani.

dando incontro a chi teme i rischi che comporta affittare; in quanto ai giovani, ha invece sottolineato il valore del risparmio edilizio e respinto i contributi generalizzati senza vincoli di reddito, così come Sven Knoll, che però ha apprezzato la richiesta di riduzione di tariffe notarili. L’ass. Christian Tommasini ha replicato che ci sono già contributi per il risanamento di alloggi da affittare e che anche l’IMU sulle seconde case induce a farlo, ma la Giunta non ha competenze tributarie. Ha ricordato che per le agevolazioni l’IPES sottrae dal reddito lordo, che considera al 75%, le detrazioni per coniuge e figli. In quanto ai giovani, ha segnalato che la legge sull’edilizia agevolata prevede apposite facilitazioni, e che e il programma “mille alloggi per il ceto medio” propone affitti a canone ragionevole o proprietà con riscatto. Le tre mozioni sono state quindi respinte.  La Destra chiede alloggi a prezzi accettabili.


Aeroporto: spesa o risorsa? Discussione sul futuro dell’aeroporto di Bolzano.

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Approvata la richiesta del Gruppo Verde: la STA fuori da Air Alps.

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l futuro dell’aeroporto di Bolzano è stato oggetto di discussione in aula. Se la mozione con cui Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde), rilevando che il Consiglio regionale ha deciso l’uscita della Regione da Air Alps, chiedeva che la Giunta invitasse la STA (sua al 100%,) a fare lo stesso è stata approvata con 25 sì, 1 no e l’appoggio del pres. Luis Durnwalder, sono state respinte (18 no) due proposte volte a bloccare il finanziamento della struttura. Pius Leitner (F) ha chiesto che non si stanzino più fondi pubblici a questo scopo, privilegiando invece accordi con Innsbruck e Verona, Eva Klotz (STF) che si rinunci all’ampliamento. Leitner ha sottolineato che l’aeroporto, è un pozzo senza fondo, cui i treni ad alta velocità fanno concorrenza; Klotz ha chiarito che l’ampliamento andrebbe a vantaggio dello Stato, proprietario dell’area aeroportuale, e che in 4,5

ore si raggiunge Roma in treno. Le proposte sono state appoggiate da Hans Heiss (Gruppo Verde), secondo cui, nonostante un numero di transiti minimo rispetto ad Innsbruck, lì il turismo è cresciuto del 6% e in Alto Adige del 16%, e da Sven Knoll (STF), che ha contestato l’affidabilità di Darwin Airline. Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore) ha invece difeso il valore strategico dell’aeroporto, oggetto semmai di scelte strategiche sbagliate. L’ass. Thomas Widmann, dopo aver spiegato che non la Provincia, ma Ministero ed ENAC scelgono le linee aeree, ha chiarito che grazie all’assunzione della concessione si

Modifiche statutarie Chieste da Team Autonomie e BürgerUnion.

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ue proposte di modifica dello Statuto sono state discusse a giugno: Elena Artioli (Team Autonomie) ha proposto l’inserimento di un articolo che stabilisca che l’acqua è un bene comune e il servizio idrico è gestito esclusivamente da enti pubblici, Andreas Pöder (BürgerUnion) ha invitato a ridurre da 35 a 25 i consiglieri provinciali, introducendo la possibilità di sciogliere il Consiglio su richiesta di 5 consiglieri/e e con maggioranza dei 2/3. La prima proposta è stata appoggiata dallo stesso Pöder, e da Thomas Egger (Wir Südtiroler), secondo cui

va considerato bene comune anche lo sfruttamento idroelettrico, ma il pres. Luis Durnwalder ha replicato che l’acqua è già tutelata dalla Costituzione. In quanto allo sfruttamento idroelettrico, un intervento sarebbe bloccato a Roma e Bruxelles. Alla seconda proposta, ritenuta da Sven Knoll (STF) una boutade pre-elettorale, si sono opposti anche Pius Leitner (F), secondo cui piuttosto si deve abolire la Regione, e Thomas Egger (Wir Südtiolrer), per il quale un consigliere che lavora bene merita il proprio stipendio. Il pres. Durnwalder ha definito una riduzione problematica per la rappresentanza dei gruppi linguistici. Le due proposte sono state bocciate (risp. con 18 e 26 no).

sono ridotti voli militari e da diporto, e che gli interventi per la sicurezza sono necessari per mantenere la titolarità, che altrimenti andrebbe ad altri: magari all’aeroporto di Innsbruck, orientato ad espandersi. Ha segnalato che si vogliono aggiungere due ulteriori destinazioni, che si andrà a Roma con 133 € più le tasse, che un grande imprenditore internazionale investirebbe in provincia se venisse garantito l’aeroporto. Ha chiarito infine che quest’anno per la prima volta si è avuto un calo di turisti, mentre Tirolo e Tirolo orientale, grazie all’aeroporto, hanno conquistato nuovi mercati.

Lungodegenti STF: Le rette per l’accoglienza nelle strutture siano deducibili.

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l contrario delle spese mediche, quelle per l’assistenza ai lungodegenti non sono detraibili: Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) ha chiesto che la Giunta contattasse il Governo per verificare questa possibilità. Il modello, ha detto il cofirmatario Sven Knoll, è già applicato in altre regioni. La proposta, sostenuta anche da Pius Leitner (F), è stata respinta dal pres. Luis Durnwalder: da un lato non si intende negoziare ogni possibile detrazione, dall’altro sarebbe stato più opportuno un voto. L’aula ha bocciato la mozione (6 sì, 15 no, 4 ast.)  provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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Vezzali alla Città dei ragazzi Il presidente intervistato dai redattori di BOH.

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l presidente Maurizio Vezzali ha fatto visita, insieme al sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, alla Città dei ragazzi, ospitata nel Palasport di Bolzano e autogestita

dai giovani con l’aiuto del VKE. In questo luogo dove si sperimentano diverse professioni, è stato intervistato dai redattori del quotidiano autogestito “BOH”, che gli hanno chiesto quale sia la cosa più difficile nel suo lavoro. La risposta? “Tenere calmi i consiglieri.”

Vezzali e Spagnolli con i ragazzi.

Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde I lavoratori MEMC

Tedesco standard

La MEMC è stata al centro di 4 interrogazioni di Alessandro Urzì, che ha chiesto di presentare regolari relazioni in merito all’aula e domandato dati sulla situazione dei cassa integrati. L’ass. Roberto Bizzo ha rivendicato di aver dato informazioni, aggiungendo che al tavolo tecnico del ministero a volte partecipano i sindacati; ha spiegato che alla MEMC è stata concessa una “merchant line” per avere energia sul mercato europeo con TIWAG, che la cassa è prorogata fino al 31.12, che a chi non raggiunge il minimo vitale spettano integrazioni e che ci sono interventi per aiutare chi ha un mutuo. L’azienda, che negli anni ha ottenuto un contributo di 2,6 mio. € per ricerca e sviluppo non vincolati a misure sociali (di cui 775.000 erogati), ha riconvertito tutti gli impianti in produzioni per l’elettronica, non in crisi, e questo dà fiducia.

Pare che in provincia le nozioni di tedesco standard siano scarse: Pius Leitner ha chiesto alla Giunta come intende provvedere. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha smentito: dai confronti internazionali risulta che i ragazzi sudtirolesi hanno le stesse nozioni di tedeschi e svizzeri, e in parte sono più bravi di quelli austriaci. Lo “hochdeutsch” va comunque migliorato, a tutela della minoranza linguistica: a questo scopo è previsto un nuovo pacchetto di misure per le scuole.

Rio Ambach Sul rio Rambach dovrebbe essere realizzata una centrale di potenza inferiore ai 3.000 KW: Riccardo Dello Sbarba ha chiesto dei dati. L’ass. Florian Mussner ha citato 3 decreti del ‘20, ‘33 e ‘86 e la l.p. 7/2005 quale base normativa per le concessioni e la valutazione dei progetti, aggiungendo che la Giunta sta elaborando una legge per velocizzare le procedure, prevedendo un limite di 1.000 KW per procedere a gara. Il Comune di Glorenza, Hydropower e Rienza srl hanno già presentato dei progetti.

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36 settimane di scuola Andreas Pöder ha chiesto se si intende introdurre dall’anno prossimo la 36a settimana scolastica. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha risposto che non si procederà dal 2013/14: tuttavia, nei Paesi europei le settimane di scuola sono 38-39, e ci sono lamentele, in Alto Adige, sull’intensa attività scolastica durante l’anno. Tutto questo va discusso, anche con insegnanti, genitori e alunni: l’eventuale delibera di Giunta sarà emanata entro febbraio.

Competenze Eva Klotz e Sven Knoll hanno chiesto una valutazione sugli effetti dell’Accordo di Milano e le competenze “sottratte” di cui la SVP si sarebbe lamentata con il Governo Letta. Il pres. Luis Durnwalder ha risposto che l’Accordo di Milano, adegua-

to per via di novità nazionali e UE, è valido e ha portato vantaggi concreti: “Per esempio RAI, Università, Conservatorio”. Ora però si cercherà di stipulare un nuovo patto, e anche Letta è d’accordo. In quanto alle competenze, impugnazioni governative e sentenze hanno cercato di limitarle: per questo si è deciso di far valutare la situazione ad esperti dell’Università di Innsbruck.

Allagamenti a Sinigo L’emersione della falda acquifera a Sinigo, con conseguente allagamento di cantine e strada, è secondo Mauro Minniti una realtà da Terzo Mondo: “Come si garantirà la sicurezza?”. Il pres. Luis Durnwalder ha risposto che la causa del problema sta nelle precipitazioni straordinarie degli ultimi mesi, che hanno alzato una falda già abbondante: non ci sono però rischi per cittadini e alloggi.

IMU Josef Noggler ha chiesto quanto incide l’aumento del valore catastale degli immobili conseguente all’introduzione dell’IMU per i concessionari di grandi derivazioni idroelettriche, in particolare per SEL. L’ass. Florian Mussner ha risposto che Hydros e le società collegate alla SEL hanno pagato l’IMU sulla base dei valori catastali indicati dai Comuni. L’ass. Elmar Pichler Rolle ha aggiunto che i Comuni hanno previsto integrazioni, e che si cerca un metodo unitario per una valutazione dei tributi dei gestori di centrali.


info

musei provinciali e Touriseum e Giardini

Mt. Gran Pilastro 3509m Ridanna

Passo Resia 1507m

di Castel Trauttmansdorff Merano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

Curon Venosta

Predoi

Brennero 1374m

Mareta

Cadipietra Campo Tures

Vipiteno

Mt. Palla Bianca 3738m Teodone

Rienz a

Brunico

Novacella

Passo Stelvio 2757m

Adige Prato allo Stelvio

Castelbello Laces

Ortles 3905m

Lana

San Candido

Sciliar

Laives

Caldaro

Catinaccio 3002m

Mt. Cristallo 3221m

Tre Cime 2998m Cortina d’Ampezzo

Marmolada 3343m

D

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l

o

m

Ora

u Castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Bolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provinciale degli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Mezzocorona

a Museo provinciale delle miniere

www.museominiere.it

Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

Avventura in miniera Monteneve Passiria Moso in Passiria Rifugio Monteneve Corvara 42/43 tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio Cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99 tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Museo delle miniere Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654298 | www.museominiere.it

Centro climatico Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654523 | www.io-respiro.it ´ de Tor s Museum Ladin Ciastel S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa “Jan Batista Rinna“ tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

enti e servizi Giunta provinciale p.zza S. Magnago 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 411111 (centrale) www.provincia.bz.it Consiglio provinciale p.zza S. Magnago 6 | 39100 Bolzano Tel. 0471 946111 www.consiglio-bz.org info@consiglio-bz.org Giunta regionale Sede di Trento: Via Gazzoletti 2 Tel. 0461 201111 Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3 Tel. 0471 322111/12 www.regione.taa.it/ Ufficio della Provincia a Roma Via del Gesù 57 | 00186 Roma Tel. 06 69791120 ufficiodiroma@provincia.bz.it

Ufficio della Provincia a Bruxelles Rue de Pascale 45-47 B-1040 Bruxelles | Tel. +32 27432700 alto.adige@alpeuregio.org Ufficio Euregio Viale Druso 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 402026 info@europaregion.info www.europaregion.info Servizio esami di bi- e trilinguismo Via Perathoner 10 | 39100 Bolzano Tel. 0471 413900 www.provincia.bz.it/ebt zdp.ebt@pec.prov.bz.it Difesa civica Via Cavour 23 | 39100 Bolzano Tel. 0471 301155 www.difesacivica.bz.it posta@difesacivica.bz.it

Centro tutela consumatori e utenti Alto Adige Via Dodiciville 2 39100 Bolzano Tel. 0471 975597 Fax 0471 979914 www.centroconsumatori.it info@consumer.bz.it INFOPollini 0471 950431 www.provincia.bz.it/pollini Informazione statistica Via Canonico Gamper 1 39100 Bolzano Tel. 0471 418400 www.provincia.bz.it/astat astat@provincia.bz.it Centrale provinciale di emergenza Tel. 118 (Servizi di soccorso) Tel. 115 (Vigili del fuoco)

Sillian

San Martino in Badia

Castel Forte

Bolzano

Mt. Cevedale 3757m

Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

Bressanone

Velturno

Merano

e

t Museo provinciale del vino

Castel Coira Silandro

ig Ad

dell’Alto Adige Bolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

Tirolo

Malles

Isar co

Abbazia Monte Maria

r Museo Archeologico

Heinfels Dobbiaco

Valdaora Monguelfo

Centrale viabilità Tel. 0471 200198 | Fax 0471 201157 www.provincia.bz.it/vmz vmz@provincia.bz.it INFOMobilità 840 000471 Informazioni turistiche Alto Adige Marketing piazza Parrocchia 11 | 39100 Bolzano Tel. 0471 999999 info@suedtirol.info | www.suedtirol.info Valori dell’aria Tel. 0471 417140 www.provincia.bz.it/aria labchinfis@provincia.bz.it Info valanghe e meteo Via Mendola 33 | 39100 Bolzano Tel. 0471 414740/41 Bollettino telefonico 0471 270555 www.provincia.bz.it/meteo hydro@provincia.bz.it provincia autonoma | luglio-agosto 2013

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Editrice: Giunta provinciale di Bolzano · Stampa: Tezzele by Esperia - Bolzano - via Innsbruck, 27 · Responsabile: Silvana Amistadi · Registrazione: Tribunale di Bolzano n. 31 del 4 novembre 1991 · Il mensile «Provincia Autonoma» non è in vendita; può essere richiesto gratuitamente alla Segreteria del Servizio stampa della Giunta provinciale, 39100 Bolzano, piazza Silvius Magnago 1, tel. 0471 412211, fax 0471 412220 · e-mail: USP@provincia.bz.it · Tiratura: 48.000 copie, di cui 29.000 in lingua tedesca e 19.000 in lingua italiana - Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE Bolzano. TAXE PERCUE/TASSA PAGATA. ANNO XXII - n. 7-8/2013 Luglio-Agosto


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