PROVINCIA AUTONOMA

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PROVINCIA AUTONOMA

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

12/2013

Dossier immigrazione

Sviluppo regionale

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

Progetto Alba

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

I.R.


colophon I.R.

AUTONOMA

I.R.

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

12/2013

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Dossier immigrazione

Sviluppo regionale

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

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2013

Progetto Alba

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

www.provincia.bz.it/usp

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

In copertina: Il Dossier statistico 2013 sull’Immigrazione, presentato recentemente a Bolzano, rappresenta uno strumento importante per avere un quadro aggiornato sull’andamento dell’immigrazione in Alto Adige ed in Italia. (Foto: Ripartizione Lavoro) Allegato a questo numero c’è l’inserto del Consiglio provinciale sulle Elezioni 2013.

2 Dossier statistico sull’immigrazione Il Dossier Statistico 2013 sull’Immigrazione è stato presentato dall’assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo.

6 Strategie di sviluppo regionale È stato approvato nell’ottobre scorso dalla Giunta provinciale il documento “Strategie di sviluppo regionale 2014-2020”

La Provincia di Bolzano, il Tirolo, Belluno e Salisburgo hanno collaborato assieme al progetto transfrontaliero “SaporiAlpini”

Editrice: Giunta provinciale Direttore responsabile: Silvana Amistadi

Inserto Consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner

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Chiusura numero: 21 Novembre 2013 USP L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione che si esime da eventuali usi non appropriati. ©

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Cresce a livello locale ed internazionale l’attenzione verso le modalità intelligenti di gestione della mobilità

L’articolo illustra l’impegno del Servizio Strade della Provincia per garantire la viabilità anche durante i mesi invernali

18 Europa Euro Helpdesk

9 Presentata l’attività dell’Istituto di statistica L’Istituto provinciale di Statistica (ASTAT) svolge un intensa attività che è stata illustrata recentemente dalla sua direttrice, Johanna Plasinger

10 C’è ancora chi tratta Abbonamento gratuito e info: Servizio Stampa Nell’ambito di un apposito Bolzano, piazza Silvius Magnago 1 convegno è stato tracciato il usp@provincia.bz.it bilancio dei primi dieci anni Tel. 0471 412213 La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf

12 Idee per la mobilità del futuro

25 Servizio strade

Numero coordinato da: Franco Grigoletto Redattori: Michele Bolognini Maja Clara Paolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Johanna Wörndle

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8 Sapori alpini

del Progetto ALBA contro lo sfruttamento della prostituzione

20 Euregio Assistenza agli anziani

30 Ladinia

31 Il nuovo Consiglio provinciale Martha Stocker presidente, Roberto Bizzo vice.

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Foto: Dipartimento lavori pubblici

PROVINCIA

sommario


appuntamenti

il presidente

Care lettrici, cari lettori,

In dicembre (mercoledì, sabato, domenica) Visite guidate a Ridannap. 26 Monteneve

È 15 dicembre Entra in vigore l’orario invernale dei treni con p. 13 alcune novità Dal 1° al 31 marzo Preiscrizioni alle facoltà di medicina p. 22 austriache

Foto: Alto Adige Marketing

La redazione di Provincia Autonoma augura a tutti i lettori un Felice Natale

trascorsa qualche settimana ma pianificazione urbanistica, le assiabbiamo ancora tutti davanti curazioni, i sistemi di allertamenagli occhi le immagini di distruto e di gestione delle emergenze, sempre in stretta collaborazione zione e sofferenza – ultime di una con le singole autorità coinvolte. serie purtroppo lunga – arrivate E quando l’emergenza scatta davdalle Filippine e dalla Sardegna: case crollate, strade sommerse vero, ecco entrare in azione la cadall’acqua, danni enormi. E sopillare rete della protezione civile: gli operatori provinciali, i 15mila prattutto la disperazione di mivolontari, le organizzazioni di socgliaia di persone che hanno perso tutto, travolte da calamità naturali corso che presidiano il territorio e da incuria. altoatesino con grande professioDico questo non per nalità e sono indiassicurare agli alcati da tutti come esempio di buona toatesini che da noi Nella prevenzione dei pratica. qualcosa del genere pericoli naturali e nella Se poi la calamità non potrà mai accagestione dei rischi il nostro colpisce zone londere: purtroppo la impegno è costante, come sicurezza assoluta tane da noi, come nell’aiuto solidale alle persone colpite. non esiste, tanto appunto i recenti più in un’area di casi delle Filippine montagna. o della Sardegna, Ma proprio queste circostanze questo intervento non conosce richiamano il nostro impegno coconfini: la Provincia di Bolzano fornisce il suo contributo – attrastante nella prevenzione dei pericoli naturali e nella gestione dei verso mezzi finanziari o l’invio rischi. In tal senso l’Alto Adige di personale e attrezzature – per rappresenta da sempre un modelsostenere nella ricostruzione le popolazioni colpite. Una presenlo di efficienza e di attenzione, ad esempio, nell’applicazione della za che non va intesa come dovere direttiva europea 2007/60 che imistituzionale, ma come segno di sopone agli Stati membri la redaziolidarietà verso persone che hanno bisogno di aiuto.  ne, entro il 2015, di piani organici per la gestione del rischio di allu Luis Durnwalder vione. La Provincia si impegna sia attraverso le misure strutturali di mitigazione del rischio, come le sistemazioni dei corsi d’acqua, sia con quelle non strutturali, quali la provincia autonoma | dicembre 2013

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storia di copertina

Dossier Statistico 2013 sull’Immigrazione È stato presentato dall’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo e dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, il “Dossier statistico 2013 sull’Immigrazione. Rapporto UNAR – Dalle discriminazioni ai diritti”. Sono oltre 50.000 gli stranieri presenti in Alto Adige, pari all’8,3% della popolazione, una presenza strutturale con la quale tutti noi dobbiamo confrontarci. Franco Grigoletto

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el mondo vi sono 232 milioni di migranti, nell’Unione Europea gli straieri residenti sono 34,4 milioni pari al 6,4% della popolazione complessiva (dato Eurostat 2011), in Italia gli stranieri residenti sono 4,4 milioni pari al 7,4% della popolazione (Istat 2012), la presenza regolare complessiva nel 2012 si aggira intorno a 5,2 milioni di persone straniere (Stima del Dossier sull’immigrazione). Le aree di maggiore insediamento di persone immigrate sono il Nord con il 61,8% del totale, il centro con il 24,2% ed il Sud con il 14%. In Ita-

lia i soggiornanti di lungo periodo sono il 54,3% del totale, le acquisizioni di cittadinanza nel 2012 sono state 65.000 e 385.00 nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2011; i minori: oltre 1 milione, di cui 908.539 non comunitari e almeno 250mila comunitari (Stima Dossier), i nuovi nati in Italia: 79.894 (14,9% di tutti nati nell’anno); Iscritti a scuola: 786.630 (8,8% del totale), il 47,2% dei quali nato in Italia; i matrimoni misti: 18.005 (8,8% del totale); le proposte di riforma della legge sulla cittadinanza giacenti in Parlamento: 14 oltre il 72% dei cittadini italiani è favorevole all’acquisizione della cittadinanza per gli stranieri nati in Italia (Fonte Istat).

La Legge provinciale Questi alcuni dei dati resi noti nel corso della conferenza stampa organizzata dall’assessore al lavoro, Roberto Bizzo, per presentare unitamente al direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, il È in fase di creazione presso l’Assessorato al lavoro l’Ufficio antidiscriminazioni che andrà a completare quanto previsto dalla legge provinciale sull’integrazione dei cittadini stranieri L’Assessore Roberto Bizzo

Scuola Lingua ted.

Lingua ital.

% 9,6 25,6 nr. 1133 970 % 6,7 22,2 Sc. elementare nr. 1340 1389 % 5 22,8 Sc. media nr. 639 906 % 3,6 17,1 Sc. superiore nr. 523 1028 Immigrazione Dossier Statistico UNAR/IDOS Asilo

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Lingua lad.

Totale

6,3 42 3,4 43 3,2 26 1,5 7

13,2 10,1 8,9 7,4

IMMIGRAZIONE Dossier Statistico

2013

Dalle discriminazioni ai diritti

RAPPORTO UNAR

a cura del Centro Studi e Ricerche IDOS Centro Studi e Ricerche IDOS Immigrazione Dossier Statistico Tel. +39 06.66514345 idos@dossierimmigrazione.it

www.dossierimmigrazione.it

UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali Tel. +39 06.67792267 unar@unar.it

www.unar.it

Numero verde contro le discriminazioni: 800.90.10.10

“Dossier statistico 2013 sull’Immigrazione. Rapporto UNAR – Dalle discriminazioni ai diritti” elaborato dal Centro Studi e Ricerche IDOS. Nel suo intervento l’assessore Bizzo ha posto l’accento su quanto è stato sinora realizzato da parte della Provincia di Bolzano nel campo dell’inserimento dei cittadini stranieri ed ha citato l’apposita Legge provinciale sull’integrazione delle cittadine e dei cittadini stranieri e l’istituzione del Servizio coordinamento immigrazione presso l’Assessorato al lavoro, nonché l’Ufficio Antidiscriminazioni che è in fase di creazione presso la stessa struttura provinciale. Fernando Biague e Mattthias Oberbacher, estensori della parte del dossier riguardante la Provincia di Bolzano hanno quindi illustrato i dati statistici a livello nazionale (Biague) e lo “stato dell’arte” per quanto riguarda i cittadini stranieri in Alto Adige (Oberbacher).

Una presenza strutturale Nella nostra provincia sono presenti attualmente circa 50.000 cittadini stranieri regolari (1% degli stranieri presenti in Italia) in base ai dati raccolti dal Dossier Statistico redatto da Caritas e Migrantes,


Foto: Ripartizione lavoro

storia di copertina

di questi 42.522 sono residenti al 31.12.2012 ed il 15% di essi è nato in Italia. La percentuale degli stranieri rispetto alla popolazione altoatesina nel suo complesso è dell’8,3% mentre a livello nazionale questa percentuale è del 7,4%. Dei 35.000 cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Alto Adige il 27,7% sono minorenni ed il 73,1% è in possesso di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato (dati del Ministero degli Interni del 1° gennaio 2013). I Paesi d’origine degli stranieri residenti in Alto Adige maggiormente rappresentati sono l’Albania (12,2%), la Germania (10%), il Marocco (7,9%), il Pakistan (7,1%) la Romania (5,5%). A Bolzano sono presenti 13.979 stranieri, pari al 13,5 % della popolazione, a Merano 5.442 (14,4 %), a Bressanone 1.954 (9,3 %) ed a Brunico 1.462 (9,3 %). Nel corso del 2012 sono nati in Alto Adige 749 bambini da genitori stranieri.

Discriminazioni ed interventi Nella sua illustrazione Fernando Biague ha sottolineato che nel 2012 sono stati esaminati dall’UNAR (Unione Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) 1.283 casi di discriminazione, tra queste molto diffuse le discriminazioni per motivi religiosi, ma anche le discriminazioni legislative che ledono il principio della parità di trattamento come su tematiche come il bonus bebé, il contributo per l’affitto, le prestazioni sanitarie per i disabili, l’assegno

per le famiglie numerose, l’iscrizione anagrafica. È inoltre molto diffuso e crescente anche il razzismo quotidiano: clima intimidatorio, ostile, degradante e offensivo persino nello sport Tra gli interventi più urgenti nell’ottica delle pari opportunità, secondo il Dossier vi sono il diritto di voto amministrativo, la revisione della normativa sulla cittadinanza, la cura del linguaggio nei media, come auspicato nella “Car-

ta di Roma”, maggiori investimenti sulle politiche di integrazione e la diffusione delle “buone prassi”. Per quanto riguarda il futuro il dossier auspica il superamento dell’equazione “straniero” uguale “estraneo”, delle visioni utilitariste, favorire la partecipazione e passare dalle discriminazioni ai diritti. Il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ha inoltre posto in evidenza, sulla base di uno specifico grafico che non è assolutamente vero che gli immigrati “rubino” posti di lavoro ai residenti in quanto a fronte di oltre 27.000 cittadini stranieri occupati vi sono attualmente poco meno di 10.000 disoccupati iscritti di cittadinanza italiana. È vero al contrario che spesso i cittadini stranieri svolgono mansioni ed attività poco appetibili per i cittadini italiani e con un tasso di incidenti più alto rispetto alla media. Attraverso la conoscenza di questi dati e delle analisi elaborate nell’ambito del “Dossier” è possibile vedere la tematica dei cittadini stranieri presenti nella nostra provincia sotto una nuova luce e passare dal problema alle reali opportunità.

Intervista con il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn Qual è attualmente il numero di stranieri che lavorano in Alto Adige? Nei sei mesi scorsi circa 28.150 cittadini stranieri avevano un rapporto di lavoro dipendente in Alto Adige, pari a circa il 15% del totale degli occupati. Di questi oltre la metà sono residenti in Alto Adige. Quali sono i settori nei quali gli immigrati sono maggiormente presenti e quanti di loro hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato? La maggior parte degli stranieri sono occupati nel settore alberghiero, nel settore dei servizi come ad esempio le imprese di pulizie, il trasporto di merci, ecc, nel settore dei lavori a domicilio e di cura e nell’edilizia. Negli ultimi sei mesi in media erano presenti circa 12.100 lavoratori stranieri con contratto a tempo indeterminato e circa 16.000 a tempo determinato. I lavoratori stranieri tolgono il lavoro ai lavoratori locali? In singoli casi è possibile che lavoratori locali e stranieri concorrano allo stesso posto di lavoro. In generale però i lavoratori stranieri occupano per lo più posti di lavoro a tempo determinato e precari e ciò consente ai lavoratori locali di poter occupare posti di lavoro a tempo indeterminato e più ambìti.

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Rete provinciale dei referenti per l’integrazione

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a Rete provinciale dei referenti per l’immigrazione e l’integrazione è composta dalle Ripartizioni, dalle Intendenze e dal Dipartimento per l’innovazione e la consulenza che si occupano anche di temi legati all’immigrazione e all’integrazione. Attraverso questa rete si facilitano lo scambio, la consulenza e la creazione di sinergie per migliorare il coordinamento delle attività in questo settore. La rete funge da laboratorio di idee. I compiti della Rete sono: incardinare l’integrazione nella pubblica amministrazione e far progredire il “dialogo intercul-

turale”; trattare il tema dell’immigrazione e integrazione in modo trasversale e inter­disciplinare nei vari ambiti di competenza delle Ripartizioni; promuovere la collaborazione a progetti specifici; scambiare e predisporre informazioni e aggiornamenti sulla normativa; promuovere la consulenza reciproca tra tutti gli enti; proporre misure e strategie per l’elimi­nazione delle barriere all’integrazione; segnalare le criticità e proporre azioni e alternative migliorative; proporre campagne di sensibilizzazione e di informazione. La rete trova la sua

Foto: Ripartizione lavoro

storia di copertina

ragione giuridica nel regolamento di attuazione alla Legge provinciale n. 12 del 28 ottobre 2011 “Integrazione delle cittadine e dei cittadini stranieri”, art. 3 comma 1. Per ulteriori informazioni in merito alla Rete dei referenti per l’integrazione si può contattare Karin Girotto, presso la Ripartizione Lavoro, Servizio coordinamento immigrazione, Tel. 0471 41 85 90 Fax 0471 41 85 09 coordinamento-immigrazione@ provincia.bz.it .

Componenti della Rete provinciale dei referenti per l’integrazione Cultura tedesca Ufficio servizio giovani Referente per l’integrazione: Gertrud Gius gertrud.gius@provincia.bz.it, Tel. 0471 413 373 Ufficio educazione permanente Referente per l’integrazione: Sonja Logiudice sonja.logiudice@provincia.bz.it, Tel. 0471 413 394 Cultura italiana Ufficio cultura Referente per l’integrazione: Laura Kob Nicolussi Laura.kob@provincia.bz.it, Tel. 0471 411 236 Dipartimento Istruzione e Formazione tedesca Area innovazione e consulenza Referente per l’integrazione: Inge Niederfriniger inge-elisabeth.niederfriniger@provincia.bz.it Tel. 0471 417 241 Dipartimento Istruzione Formazione italiana Referente per l’integrazione: Silvano Trolese silvano.trolese@provincia.bz.it, Tel. 0471 411 307 Dip. istruzione, formazione e cultura ladina Referente per l’integrazione: Irene Costa irene.costa@provincia.bz.it, Tel. 0471 417 023 Lavoro Servizio coordinamento immigrazione Referente per l’integrazione: Sabine Hofer sabine.hofer@provincia.bz.it, Tel. 0471 418 596 Referente per l’integrazione: Karin Girotto karin.girotto@provincia.bz.it, Tel. 0471 418 590

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Dip. istruzione e formazione tedesca Area formazione professionale tedesca Formazione continua Referente per l’integrazione: Verena Hilpold verena.hilpold@provincia.bz.it, Tel. 0471 416 927 Area formazione professionale italiana Servizio formazione individuale Referente per l’integrazione: Silvia Casazza silvia.casazza@provincia.bz.it, Tel. 0471 413 811 Sanità Ufficio distretti sanitari Referente per l’integrazione: Simone Loro simone.loro@provincia.bz.it, Tel. 0471 418 073 Famiglia e politiche sociali Ufficio anziano e distretti sociali Referente per l’integrazione: Nadja Schuster nadja.schuster@provincia.bz.it, Tel. 0471 418 264 Edilizia abitativa - casa Referente per l’integrazione: Irene Chiti irene.chiti@provincia.bz.it, Tel. 0471 418 705 Artigianato, industria, commercio e turismo Referente per l’integrazione: Elisa Montali elisa.montali@provincia.bz.it, Tel. 0471 413 771 Diritto allo studio, università e ricerca scientifica Ufficio orientamento scolastico e professionale Referente per l’integrazione: Martine Rossi martine.rossi@provincia.bz.it, Tel. 0471 413 356


dalla giunta provinciale salute

28 nuove farmacie

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opo l’impugnazione del governo e la sentenza della Corte Costituzionale che ridisegna le competenze in materia, la Giunta si è occupata del piano provinciale per le farmacie. In futuro la Provincia continuerà a decidere il numero delle farmacie, mentre l’assegnazione sul territorio sarà a carico dei Comuni. Previste 28 nuove strutture. Le normative statali prevedono che vi sia una farmacia ogni 3.300 abitanti, ma con la possibilità di aprirne una seconda se nella zona interessata si arrivi a quota 4.951 residenti. In sostanza, questa opzione viene concessa ogni qualvolta si superi del 50% la soglia dei 3.300. La sentenza della Corte Costituzionale,

solidarietà

Aiuti alle Filippine

A

nche l’Alto Adige si è mosso per aiutare la popolazione filippina, duramente colpita nelle scorse settimane da un tifone di proporzioni gigantesche che ha provocato una vera catastrofe umanitaria. La Giunta provinciale ha stanziato 300mila euro per l’acquisto di medicinali e generi alimentari, e per le prime

opere di ricostruzione. I primi immediati aiuti consistono in un contributo di 100mila euro destinato alla Caritas altoatesina, che è già all’opera nelle zone colpite dal tifone Haiyan. “Questi fondi - spiega il presidente Luis Durnwalder, competente su protezione civile e cooperazione internazionale - sono utilizzati per gli interventi più urgenti, che riguardano l’acquisto di medicinali e generi alimentari”. Inoltre, l’esecutivo ha deciso di stanziare ulteriori 200mila euro per far fronte alle prime opere di ricostruzione delle strutture rimaste danneggiate. L’Alto Adige, tra l’altro, è presente da tempo nelle Filippine grazie al missionario Luis Kerschbaumer e alla fondazione “Josef Sullmann”, che si occupano principalmente di aiutare i bambini in difficoltà. Gli edifici che gestiscono sono stati seriamente lesionati dal passaggio del tifone e la Provincia è intervenuta per rilanciare queste iniziative di solidarietà: dal 1991 ad oggi ha contribuito alla nascita di 25 progetti di cooperazione allo sviluppo nelle Filippine, con un investimento totale di 650mila euro.

traffico

Piano per le circonvallazioni

P inoltre, pone dei paletti alla liberalizzazione avviata con il decreto Monti. “Per le nuove farmacie obbligatorie - precisa l’assessore alla sanità Richard Theiner - ovvero quelle da aprire una volta raggiunta la quota dei 3.300 abitanti all’interno della zona interessata, non vi sono margini di manovra al di fuori delle norme statali. Il discorso cambia, invece, quando si parla delle farmacie che si possono aprire, ovvero quando la zona è tra i 1.650 e i 3.300 abitanti: in questo caso la scelta è lasciata ai comuni d’intesa con la Provincia”. In Alto Adige ricadono all’interno di quest’ultima fattispecie 11 “possibili” nuove farmacie, mentre sono 17 quelle che dovranno essere aperte, di cui 5 a Bolzano e 2 a Bressanone.

riorità ai lavori in corso, solo a seguire si partirà con nuove infrastrutture: questa la linea fissata dalla Giunta provinciale nella realizzazione del programma di opere stradali per rendere più sicura la circolazione e liberare dal traffico i centri abitati. Si prosegue quindi con le circonvallazioni di Merano, Varna, Vandoies, Badia e Laives, informa l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner. La Provincia intende ultimare i lavori e le infrastrutture già in costruzione, prima di avviare nuovi interventi. No a cantieri aperti e fermi. Precedenza dunque ai lavori già pianificati sulle circonvallazioni: a Merano entro il 2013 la progettazione del secondo lotto (quello in direzione Passiria con annesso centro di mobilità e stazione autobus, importo massimo a bando 161 milioni di euro) e i relativi lavori; prioritarie sono state definite dalla Giunta anche la circonvallazione di Varna-Bressanone,

quella di Vandoies e l’accesso alla val Badia dalla Statale della Pusteria. Come detto, solo una volta ultimati questi progetti infrastrutturali già avviati si prenderanno in considerazione i nuovi interventi. La Giunta ne ha messi tre in cantiere, vale a dire le circonvallazioni di Castelbello, Perca e Chienes.

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economia

Strategie di sviluppo regionale I punti cardine del documento di programmazione riferito ai fondi strutturali “Strategie di sviluppo regionale 20142020” approvato in via definitiva il 21 ottobre scorso dalla Giunta provinciale sono: capitale umano, stabilizzazione e sviluppo delle aree rurali e innovazione e ricerca. Al via le trattative a livello politico. Silvana Amistadi

on questo importante documento programmatico, come afferma il presidente della Provincia Luis Durnwalder, la Provincia di Bolzano intende, da un lato integrare al meglio i fondi strutturali nel prossimo periodo di programmazione europea con le politiche provinciali, e dall’altro, sviluppare un metodo congiunto e concertato per lo sviluppo regionale in Alto Adige. Sulla base di questo documento nasceranno successivamente i singoli programmi operativi dei fondi strutturali 2014-2020, ovvero da un lato per i contributi compensativi in agricoltura, quindi per lo sviluppo delle aree rurali, poi programmi di collaborazione transfrontaliera Interreg (ad esempio quelli ItaliaAustria e Italia-Svizzera), i programmi Leader per aree con particolari difficoltà (come quelle dei comuni dell’Alta Val di Non di lingua tedesca Lauregno e Proves e Senale-San Felice, della Val Sarentino, della Valle Aurina, dell’Alta Val d’Isarco, della Val d’Ultimo), ed i progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo per la piena occupazione, integrazione lavorativa delle donne, riqualificazione professionale ecc.). Le trattative per i finanziamenti per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020, dopo una

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Foto: IPES

C

fase a livello tecnico, entro la fine dell’anno proseguiranno a livello politico e saranno condotte ancora dal presidente della Provincia Luis Durnwalder che, come afferma, cercherà di ottenere almeno i medesimi stanziamenti e possibilmente qualcosa in più benché le condizioni non siano le migliori. Martin Pazeller, direttore della Ripartizione agricoltura pone in evidenza l’importanza delle prossime trattative politiche a livello governativo affinché le regioni di piccole dimensioni possano ottenere la giusta attenzione in sede di programmazione. Nel predisporre il documento strategico, anche la Provincia di Bolzano, seguendo il modello dell’Unione Europea, come riferisce Thomas Mathà, direttore della Ripartizione affari comunitari, ha inteso condividere ampiamente queste strategie con i cittadini coinvolgendoli maggiormente per giungere ad una decisione ottimale e condivisa per

lo sviluppo regionale. Così dopo aver approvato il documento in prima lettura a fine luglio 2013, la Giunta provinciale ha adottato a tal fine una procedura di consultazione pubblica. Complessivamente, come ha riferito il prof. Gottfried Tappeiner dell’Istituto per la teoria, politica e storia economica dell’Università di Innsbruck, che ha predisposto il documento strategico, sono pervenuti 24 fra suggerimenti e 50 proposte delle quali 45 sono state integrate nel documento, approvato quindi in via definitiva il 21 ottobre scorso.

Punti cardine I punti cardine delle strategie per i prossimi sette anni, come riferisce il presidente Durnwalder, sono: il capitale umano, la stabilizzazione e lo sviluppo delle zone rurali, innovazione e ricerca. Parlando di capitale umano, dice “Vogliamo che tutti gli altoatesini abbiano un


economia posto di lavoro e intendiamo creare i presupposti a tal fine tramite il FSE ad esempio con iniziative per i giovani, finanziando corsi speciali di aggiornamento per lavoratori di una certa età o che hanno perso il lavoro”. Per quando attiene la stabilizzazione e lo sviluppo delle aree rurali, Durnwalder parla di aumentare ancora di più lo standard di vita evitando l’esodo creando anche strutture socio-sanitarie e migliorando la sicurezza puntando alla prevenzione dei rischi da catastrofi naturali, facendo sí che valga la pena vivere nelle aree rurali. Nel settore dell’innovazione e ricerca, come riferisce il presidente, vi è molto da fare per migliorare ad esempio, la concorrenzialità nel settore dell’export (dalla percentuale attuale del 18 per cento si dovrebbe giungere ad una del 30/40 per cento) migliorando la qualità dei prodotti e creando posti di lavoro di livello per gli accademici; un passo in questa direzione vi sarà anche attraverso il TIS. Come afferma il prof. Tappeiner, mantenendo gli elementi positivi emersi dalla passata programmazione per quella futura emergono quattro punti fondamentali. In

particolare cita il rafforzamento della periferia puntando al potenziamento di località centrali che mettono a disposizione dei comuni limitrofi determinati servizi e/o che hanno un flusso di pendolari nettamente positivo; di tali località centrali in provincia di Bolzano ne ha individuate 25 delle quali ha citato ad esempio Campo Tures per la zona di Predoi in Valle Aurina, oppure il centro produttivo di San Lugano per la zona compresa fra Redagno-Anterivo-Trodena.

Sviluppo in quattro mosse Altro punto essenziale è il buon livello della qualità della vita in periferia con la creazione di infrastrutture (puntando ad esempio su strutture per favorire la conciliazione famiglia-lavoro, su buoni collegamenti nel trasporto locale di persone) ed avvalendosi delle opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione TIC. Qui si tocca quindi un altro punto, quello dell’innovazione dove come già indicato in un documento predisposto da Libera Università di Bolzano LUB ed Accademia Europea Eurac si dovrà puntare sulle produzioni

energetiche alternative sul risparmio energetico, sulle tecnologie alimentari per migliorare la produzione agricola, sulle tecnologie green ad esempio per la mobilità sostenibile, sulle tecnologie alpine. Inoltre, è importante che i vari settori economici facciano più rete puntando alla regionalità. Fattore di rilievo sarà anche la politica riferita all’istruzione. Si dovrà, da un lato, ridurre ulteriormente la quota degli abbandoni scolastici e formativi prematuri, inoltre, è fondamentale per lo sviluppo, anche risvegliare nelle ragazze l’interesse per i corsi di formazione tecnico-naturalistici con un apposito servizio di orientamento con esperti. Fra i fattori per la crescita il prof. Tappeiner annovera anche l’urgente necessità di puntare ulteriormente ad una politica industriale decentrata con la creazione di moderne aziende industriali nelle periferie in grado di incrementare il valore aggiunto pro capite. Inoltre occorre che anche in periferia e nell’ambito della formazione artigianale venga acquisita una buona competenza linguistica nella seconda lingua e nella lingua inglese, ormai irrinunciabile.

Grazie dal Tirolo

I

l governatore del Tirolo Günther Platter e il presidente del Consiglio tirolese Herwig van Staa hanno conferito a Innsbruck al presidente Luis Durnwalder l’anello del Land, la massima onorificienza. Nel corso della cerimonia Platter ha ricor-

dato l’impegno di Durnwalder per la cooperazione transfrontaliera tra le Regioni europee, dall’Arge Alp fino all’Euroregione con Tirolo e Trentino. “Grazie alla nascita del GECT, a cui Durnwalder ha contribuito in grande misura, abbia-

Foto: Thomas Ohnewein

Durnwalder premiato da van Staa e Platter (a destra)

mo ora lo strumento giuridico per ampliare e affermare questa collaborazione tra territori.” Platter ha ricordato come nelle trattative a Bruxelles, sia nel Comitato delle Regioni UE che con i vari commissari europei, siano stati importanti l’esperienza, i contatti e le capacità politiche di Luis Durnwalder. Nel suo intervento di ringraziamento il festeggiato ha detto di considerare l’onorificienza non un merito personale, “ma un riconoscimento a tutto l’Alto Adige” e ha ribadito che negli anni di attività politica ha sempre cercato di fare il suo dovere, “lavorando per tutelare gli interessi comuni di Alto Adige e Tirolo. Oggi siamo partner, la collaborazione transfrontaliera nell’Euregio ci ha reso più europei e ci permette di farci sentire a Bruxelles.”  provincia autonoma | dicembre 2013

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agricoltura

Sapori alpini per l’agricoltura - e questo progetto Come valorizzare carne, consentito anche di rafforzare latticini, miele, patate e grano ha l’impegno per la filiera corta e credelle aree alpine? Il progetto are nuove possibilità di reddito a transfrontaliero “SaporiAlpini” livello regionale”. ha visto Belluno, Salisburgo, 9 prodotti, 40 partner il Tirolo e la Provincia di Con il finanziamento di 700mila Bolzano lavorare assieme per euro del programma UE Interreg promuovere i prodotti agricoli Italia-Austria, le quattro realtà alpine hanno deciso di muoversi insietipici. Con ottimi risultati.

R

afforzare la filiera corta e la collaborazione tra agricoltura e turismo in 4 aree alpine: questo il principale obiettivo del progetto Interreg IV “SaporiAlpini” che ha coinvolto Belluno, Salisburgo, Tirolo e la Provincia di Bolzano attraverso la Ripartizione formazione professionale agraria, forestale e di economia domestica). A novembre sono stati presentati i risultati dell’azione transfrontaliera che ha valorizzato le aree montane e i loro prodotti agricoli tipicista. Il progetto, sviluppatosi lungo 35 mesi di cooperazione tra scuole e enti, ha individuato i punti di forza e le criticità dei vari territori e confrontato modelli innovativi e buone pratiche. “Riuscire a combinare le specificità di realtà diverse è un valore aggiunto - sottolinea il presidente della Provincia uscente Luis Durnwalder nonché competente

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me per promuovere prodotti agricoli regionali, migliorare i rapporti transfrontalieri e attuare misure di formazione e informazione, salvaguardare il paesaggio culturale e i posti di lavoro nelle zone rurali. In tre anni sono stati 40 i partner coinvolti nella cooperazione e 9 i prodotti al centro dell’attenzione: carne bovina, pecora, formaggio, miele e patate in tutte le regioni, poi ciascuna con un proprio prodotto specifico (per l’Alto Adige il grano saraceno). Il progetto favorisce in modo concreto la destagionalizzazione di prodotti e servizi e l’incremento della competitività, “e siamo molto contenti che i nostri studenti, assieme ai loro insegnanti e grazie al sostegno dei partner di cooperazione, siano riusciti a raggiungere risultati tangibili”, aggiunge Durnwalder. Grazie al progetto transfrontaliero - protagoniste locali le scuole professionali Salern di Varna, Teodone e la alberghiera di Brunico - sono

nati infatti il libro didattico di cucina con 54 ricette tipiche delle 4 regioni, realizzate da docenti cuochi e allievi, un ampio materiale multimediale per i giovani, l’opuscolo sull’intero progetto, la digitalizzazione in “Google Maps” delle sedi delle azioni formative.

Giovani più competenti Inoltre le escursioni e i seminari organizzati nelle varie regioni coinvolte sono prova della validità del lavoro svolto: risultati che sono anche espressione della creatività e del potenziale innovativo messo in campo dagli abitanti di queste regioni alpine. Molte delle manifestazioni dedicate ai prodotti di qualità sono disponibili anche in formato video. Il direttore della Ripartizione formazione professionale agraria, forestale e di economia domestica Stefan Walder ricorda che attraverso la creazione di nuovi rapporti socio-economici sono state rafforzate le competenze di operatori in agricoltura e turismo e di giovani in formazione sul lavoro. Tali misure concrete di formazione professionale, sia teoriche che pratiche (visite tecniche e stages), per giovani e adulti sono state implementate e valutate in stretta cooperazione tra i partner. La Provincia intende ora proseguire in queste collaborazioni transfrontaliere che fanno incontrare agricoltura e turismo. Essenziali diventano le trattative con Bruxelles e Roma per il riparto dei fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020.


statistica

Presentata l’attività dell’ASTAT In occasione della terza Giornata nazionale della statistica è stata presentata dalla direttrice dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), Johanna Plasinger, l’attività svolta da questo istituto a livello provinciale.

L

e metodologie e le regole per giungere a dati affidabili che stanno alla base dell’attività dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) sono state presentate nel corso di un incontro con la stampa dalla direttrice dell’Istituto, Johanna Plasinger, e dai suoi collaboratori, Fabio Bonifaccio, Timon Gärtner e Gregorio Gobbi. Ogni giorno viene elaborata una mole gigantesca di dati ed informazioni statistiche; le fonti sono molteplici, i risultati spesso diversi, a volte contrastanti. In occasione della Giornata italiana della statistica e per celebrare adeguatamente

Foto: Archivio USP

Franco Grigoletto

l’Anno internazionale della statistica 2013, i rappresentanti dell’Istituto provinciale di statistica hanno quindi illustrato i metodi per misurare l’affidabilità di un dato statistico ed hanno spiegato come il cittadino possa avere fiducia nella statistica e quali siano le regole di comportamento per chi produce e diffonde dati statistici. Le statistiche ufficiali rispettano le norme sulla qualità e rispondono ai bisogni delle Istituzioni, delle Amministrazioni pubbliche, degli Istituti di ricerca, delle imprese e del pubblico in generale.

Risultati costanti nel tempo Gli aspetti importanti delle statistiche sono i seguenti: la pertinenza è l’aspetto della qualità del dato relativo agli obiettivi dell’indagine; l‘accuratezza esprime la vicinanza di un valore rilevato al corrispondente valore vero. Una misurazione è attendibile se i risultati rimangono costanti allo stesso modo nel tempo. In questo caso si avrà un’alta affidabilità. La tempestività delle informazioni statistiche è la capacità di produrre i risultati in tempi ravvicinati rispetto all’esecuzione dell’indagine. A differenza

dell’accuratezza, la tempestività può essere direttamente osservata dagli utenti.

Dati chiari e comprensibili Le statistiche possono essere considerate coerenti sinché basate su definizioni, classificazioni e standard metodologici comuni e condivisi. La confrontabilità è la possibilità di confrontare nel tempo e nello spazio le statistiche riguardanti il fenomeno di interesse. Le statistiche ufficiali devono essere presentate in una forma chiara e comprensibile; essere diffuse in maniera conveniente e opportuna ed essere disponibili e accessibili. Un dato statistico è „ufficiale” quando scaturisce dall’attività svolta dagli uffici del Sistan o del Sistema statistico provinciale in attuazione dei rispettivi Programmi statistici Un dato statistico è “ufficiale” quando ad esso possono essere collegati effetti giuridici ed amministrativi. I prodotti elaborati dall’ASTAT, ha affermato la direttrice dell’Istituto, sono caratterizzati da: obiettività, qualità, significatività, attualità, tempestività. I servizi garantiscono: continuità, regolarità, semplicità ed efficienza.  provincia autonoma | dicembre 2013

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sociale

Bilancio positivo dei 10 anni del progetto ALBA “C’è ancora chi tratta“: è questo il tema del convegno organizzato per iniziativa della Ripartizione provinciale famiglia e politiche sociali in collaborazione con le associazioni Volontarius, La Strada-der Weg ed il consorzio Consis. Franco Grigoletto

D

opo 10 anni è giunto il momento di fare un bilancio sul progetto ALBA. Con questo progetto, nato nel 2003, la Provincia si è impegnata concretamente per offrire alle persone la possibilità e gli strumenti per uscire dalla schiavitù e dallo sfruttamento della prostituzione e di offrire loro nuove prospettive. “I risultati del progetto ALBA sono soddisfacenti e confortanti” ha sostenuto nel corso del convegno Luca Critelli, direttore della Ripartizione provinciale famiglia e politiche sociali, che finanzia il progetto “ALBA”. Secondo Critel-

li, i partner della rete, dai servizi sanitari ai consultori familiari, al privato sociale, agli enti di formazione, svolgono un importante servizio e contribuiscono in maniera determinante alla ricostruzione per queste persone di un progetto di vita nella legalità e nella dignità. La giudice Donatella Marchesini della Procura della Repubblica, responsabile del Gruppo di lavoro tutela della persona e della salute” ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto in questi dieci anni dal progetto ALBA che “Ha la capacità di agganciare le vittime della tratta e della prostituzione e di avviare con loro un percorso di recupero sociale in stretta collaborazione con le Forze dell’ordine.

Storia e struttura del progetto La prostituzione in questi anni si è trasformata, ora non si svolge più solamente in strada e negli appartamenti, bensì sempre più spesso attraverso Internet. Un fenomeno di adescamento che coinvolge molti minori nell’inconsapevolezza delle famiglie”.

Nel corso del convegno Sonia Santi, della Ripartizione provinciale famiglia e politiche sociali, responsabile del coordinamento istituzionale del progetto ALBA, ha illustrato nel dettaglio l’evoluzione e lo sviluppo del progetto dall’emersione del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione nel 1998 alla formazione degli operatori (2002) sino all’approvazione del progetto da parte della Giunta provinciale nel febbraio del 2003 ed al suo avvio operativo nel settembre dello stesso anno. Il progetto è costituito dall’unità di contatto costituita da cinque persone dell’Associazione Volontarius, dalla fase di accoglienza e di accompagnamento educativo gestita da cinque operatori dell’Associazione La Strada - Der Weg, seguita dalla formazione e dall’inserimento lavorativo gestito da 3 operatori del Consorzio sociale Consis. Un’equipe multidisciplinare è responsabile della presa in carico delle singole persone. Il finanziamento dell’intero progetto è a carico del Fondo Sociale Europeo gestito dalla Provincia, della Ripartizione famiglia e politiche sociali, della Presidenza del Consiglio - Dipartimento per i diritti e le pari opportunità e co-finanziato dagli enti partner.

Foto: U. Malknecht

Un percorso di successo

Gremita la sala di Palazzo Widmann in occasione del convegno sul progetto ALBA

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Dal 2003 al 2013 sono state prese in carico dal progetto ALBA complessivamente 67 persone (63 donne, 3 uomini ed 1 transgender), 49 delle quali hanno avuto accesso alla fase di formazione e di inserimento lavorativo; 36 hanno concluso il percorso con un con contratto di lavoro, 6 sono ancora in progetto e nella fase di formazione e stage professionale; 7 hanno completato la formazione ed il bilancio di competenze e per motivi diversi hanno abbandonato il progetto. 43 su 49 hanno usufruito dell’opportunità di compiere un percorso di formazione e di inseri-


sociale Secondo la commissione UE nel 2010 sono state 10.000 le vittime della tratta di persone, l’80% delle quali erano donne. Il 62% delle vittime sono state sfruttate sessualmente, circa un quarto delle vittime sono state costrette al lavoro coatto.

Un problema internazionale

C’È ANCORA CHI TRATTA

mento lavorativo (87,7%). Negli ultimi dieci anni a Bolzano sono state contattate sulla strada 518 persone mentre dal 2006 al 2012 sono state contattate in appartamenti in vari centri della provincia, secondo dati dell’Associazione Volontarius, 587 persone diverse. Inoltre sono più di 400 le persone che hanno richiesto un sostegno telefonico o una visita domiciliare Ulteriori dettagli sul progetto ALBA sono stati quindi forniti nel

Per le vittime i problemi principali sono il limitato diritto di soggiorno, la mancanza di tutela sociale e di opportunità lavorative, l’alloggio e le misure di sostegno, che non sono disponibili su tutto il territorio ed il loro finanziamento. “In generale è necessario che le vittime di tratta di persone vengano tutelate in modo migliore e che la protezione dei testimoni venga disciplinata adeguatamente” ha affermato Küblbeck. Per ulteriori informazioni sul convegno gli interessati possono contattare l’Ufficio Famiglia, donna e gioventù della Ripartizione famiglia e politiche sociali, che ha sede in via Gamper,1 a Bolzano, Tel. 0471 41 82 32/39 - Fax 0471 41 82 49; email: monica.magagna@provincia.bz.it; roberta.petrungaro@ provincia.bz.it; www.provincia. bz.it/politiche-sociali

corso del convegno da Francesco Campana dell’associazione Volontarius, Elisabetta Kalb dell’associazione La Strada-Der Weg, Maria Susat del consorzio sociale Consis e Rose Maria Callà del Centro informativo per l’immigrazione della Provincia di Trento. Alcune cifre sono state inoltre fornite da Eva Küblbeck del “Koordinierungskreises gegen Frauenhandel und Gewalt an Frauen” che ha sede a Berlino.

Mercato del lavoro news mente più anziani. Il progressivo invecArbeitsmarkt Mercato del lavoro Il maggior invecchiachiamento dei cosidmento dell’età media detti “baby boomers” dei lavoratori si rerappresenta una delgistra nella pubblile principali cause ca amministrazione dell’innalzamento (+6,8 anni nel corso di dell’età media. L’ausolo 15 anni), nel commento dell’età pensiomercio (+6,5) e nel nabile farà sì che nei manifatturiero (+5,5), prossimi anni l’età mentre in agricoltumedia dei lavoratori ra, nel settore edile, aumenterà ancora. turismo e negli altri “ L’ i nv e c c h i a m e n servizi si registrano aumenti meno to della società e di conseguenza significativi. anche della forza lavoro sarà una In effetti il settore edile ed il turidelle grandi sfide future che dobsmo costituiscono, con un’età mebiamo affrontare” afferma il diretdia di entrambi di 36,8 anni, i settotore Sinn. Le aziende e soprattutto ri “più giovani.” L’età media supera le pubbliche amministrazioni docon 43,3 i 40 anni solo nel settore vranno trovare delle strategie su pubblico.  come gestire i lavoratori sensibilFG

news

Beobachtungsstelle

für den Arbeitsmarkt Osservatorio del

mercato di lavoro

www.provinz.bz.it/arbeit

www.provincia.bz.it/lavoro

Das Durchschnittsalter der Arbeitnehmer

L’età media dei lavoratori dipendenti

In den letzten 15 Jahren hat sich der Arbeitsmarkt erheblich gewandelt. Eine der deutlichsten Veränderungen ist der Anstieg des Durchschnittsalters der Arbeitnehmer. Dieser lässt sich auf verschiedene Faktoren zurückführen, die größtenteils wirtschaftlich-juristische und soziodemographische Ursachen haben.

Il mercato del lavoro ha subito notevoli trasformazioni durante gli ultimi 15 anni. Uno dei cambiamenti più evidenti consiste nell’aumento dell’età media dei dipendenti. Dietro a tale aumento si nascondono molteplici fattori collegati per buona parte ad aspetti economicogiuridici e socio-demografici.

Im Zeitraum 1998 bis 2013 ist das Durchschnittsalter der Bevölkerung in der Altersgruppe 15-64 um rund 3 Jahre gestiegen und liegt nun bei etwa 41 Jahren. Das Durchschnittsalter der abhängig Beschäftigten wurde „mitgezogen“ und liegt jetzt bei 39,8 Jahren, das ist um 5,5 Jahre höher als 1998.

Nell’arco di tempo tra il 1998 e il 2013 l’età media della popolazione nella fascia d’età 1564 è aumentata di circa 3 anni, assestandosi attorno ai 41 anni. L’età media dei lavoratori dipendenti è stata “trainata” da quella della popolazione ed è ora pari a 39,8 anni: 5,5 anni in più rispetto al 1998.

Durchschnittsalter – 1998-2013 Età media – 1998-2013

43

Bevölkerung (15-64) Popolazione (15-64)

L’età media dei lavoratori dipendenti aumenta costantemente ed è arrivata attualmente a 39,8 anni. L’aumento sarà ancora più consistente nei prossimi anni.

42 41 40 39

Arbeitnehmer Dipendenti

36 35

11/2013

uscito il nuovo numero del bollettino “Mercato del lavoro news”, edito a cura dell’Osservatorio del mercato del lavoro, incentrato sul tema “L’età media dei lavoratori dipendenti”. L’età media dei lavoratori dipendenti oggi è aumentata di 5,5 anni rispetto a 15 anni fa ed attualmente le lavoratrici dipendenti hanno un’età superiore rispetto ai colleghi.

Insgesamt Totale Männer Uomini

38 37

È

Frauen Donne

November/Novembre

34

mit Daten Juli 2013 con dati luglio 2013

33

Frauen Donne

Insgesamt Totale Männer Uomini

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Quelle: Amt für Arbeitsmarktbeobachtung

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Abteilung 19 - Arbeit

Fonte: Ufficio osservazione mercato del lavoro

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione 19 - Lavoro

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Foto: Dipartimento Mobilità

mobilità

Idee per la mobilità del futuro Il primo presupposto verso una mobilità più sostenibile è una rete efficiente di trasporto pubblico ed un mix intelligente di diverse soluzioni che tiene presente anche l’uso della bicicletta.

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a libertà di movimento è diventato un fattore irrinunciabile dal punto di vista sociale ed economico, ma il settore offre ottime potenzialità di riduzione delle emissioni e abbattimento dei consumi. Cresce l’attenzione a livello locale ed internazionale verso le modalità intelligenti di gestione della mobilità. L’attualità dell’argomento si è rispecchiata nell’ampia adesione al convegno “Prossima tappa il futuro: idee per una mobilità più sostenibile nei Comuni“ che ha portato a Bolzano a metà novembre 2013 un centinaio di partecipanti provenienti da Adige, Tirolo e Centro e Nord Italia. Implementare forme innovative e sostenibili di trasporto e rafforzare la sensibilità per la mobilità ecosostenibile, questo l’obiettivo alla base del convegno transfrontaliero. L’evento era stato organizzato nell’ambito del progetto Interreg “Mobilità senza barriere”, un progetto comune promosso dall’Allean-

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za per il clima Tirolo, dall’Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige, dalla Ripartizione mobilità della Provincia di Bolzano e dal Land Tirolo, cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale e che ha come obiettivo l’abbattimento delle barriere al trasporto pubblico, alla mobilità pedonale e ciclabile e l’informazione e sensibilizzazione a favore delle varie forme di mobilità sostenibile.

Rete efficiente di trasporto pubblico “In una giornata lavorativa media, il 77 per cento della popolazione altoatesina si mette in movimento, un terzo di questi si sposta per motivi di lavoro: la mobilità è diventata un elemento imprescindibile della nostra quotidianità”, ha evidenziato l’assessore alla mobilità Thomas Widmann nella sua introduzione. Motivo in più per promuovere con forza le alternative ecologiche alla macchina individuale, sostiene Widmann. Il primo presupposto verso una mobilità più sostenibile è una rete efficiente di trasporto pubblico, realizzata ed estesa in modo rilevante negli ultimi anni nel territorio altoatesino. Ora, secondo Widmann, la sfida si giocherà sul piano delle soluzioni specifiche per le zone a maggiore traffico automobilistico, ma anche

sensibilizzando nuovi gruppi target rispetto alle loro abitudini di spostamento e investendo in progetti innovativi che permettano di ridurre le emissioni. Uno dei temi centrali è anche la mobilità ciclabile. Per Andreas Pichler, direttore dell’Ökoinstitut Südtirol/ Alto Adige “La mobilità del futuro sarà un mix intelligente di diverse soluzioni. La bici e gli approcci che ne facilitano l’utilizzo nella pianificazione territoriale rivestono la stessa importanza di un’offerta funzionante di trasporto pubblico.”

Strade in fiore Nel corso della manifestazione sono stati premiati anche i vincitori del concorso “Strade in fiore”, organizzato nell’ambito della Settimana europea della mobilità a settembre 2013 con l’obiettivo di intervenire in modo creativo per trasformare le strade in spazi vitali. Su 16 Comuni altoatesini e del Nord Tirolo partecipanti, per l’Alto Adige è risultato vincitore il Comune di San Leonardo in Passiria, dove le strade sono state colorate dai giovani in collaborazione con l’ufficio giovani locale, mentre il Comune di Wörgl è risultato vincitore del Land Tirolo per aver trasformato e ravvivato un tratto di strada chiuso al traffico con un ricco programma di intrattenimento.


mobilità

Treno Alto Adige: novità con l’orario invernale Buone prospettive per i Flirt anche in Bassa Atesina passeggeri dei treni in Alto E di novità ce ne sono altre: Per la Adige: l’entrata in vigore prima volta, Trenitalia sostituirà parte del proprio materiale rotadell’orario invernale il 15 bile con treni FLIRT, che d’ora in dicembre si accompagnerà poi circoleranno anche in Bassa Atesina effettuando quasi un cola diverse novità che legamento all’ora, contraddistinti amplieranno l’accessibilità, nei libretti orari dal simbolo della il comfort e l’offerta del doppia freccia. Nelle stazioni dotate trasporto ferroviario regionale. di marciapiedi rialzati ed ascenso-

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ateriale rotabile moderno e il massimo del comfort a bordo segneranno il trasporto ferroviario regionale in Alto Adige a partire dal prossimo 15 dicembre. La flotta di treni FLIRT sarà infatti ampliata con la messa in servizio di 8 nuovi convogli. “Dopo aver completato la procedura di immatricolazione, i primi sei convogli sono pronti a partire il 15 dicembre, altri due seguiranno a inizio 2014”, spiega l’assessore alla mobilità Thomas Widmann.

Wi-fi gratuito

Foto: Dipartimento Mobilità

Di nuovo c’è anche il collegamento wi-fi per l’accesso gratuito a internet a bordo, che successivamente verrà installato anche sulla precedente flotta di treni FLIRT. Massima comodità durante il viaggio anche grazie ai nuovi sedili: il modello è stato selezionato dai passeggeri stessi, la stoffa in loden appositamente prodotta dalla ditta tessile Moessmer della Val Pusteria.

re (es. Laives e Ora), i nuovi treni garantiranno un accesso completamente privo di barriere.

Collegamento diretto Bolzano-Innsbruck Si parte la sera da Bolzano alla volta di Innsbruck, si ritorna il mattino presto - il tutto senza cambio mezzo al Brennero. Saranno soprattutto gli studenti ad apprezzare il nuovo collegamento diretto BolzanoInnsbruck attivo dal 15 di dicembre. Il collegamento sarà effettuato con un treno FLIRT altoatesino, motivo che ha portato ad escludere l’opzione inversa (partenza a Bolzano al mattino e ritorno da Innsbruck alla sera), perché imporrebbe di tenere fermo il convoglio a Innsbruck per tutta la durata della giornata. “Il nuovo collegamento è un primo passo importante verso una mobilità ferroviaria transfrontaliera. Stiamo comunque lavorando con il VVT, l’azienda di trasporto tirolese, per offrire lo stesso collegamento in senso inverso di marcia in futuro“, sottolinea l’assessore Thomas

Widmann. Per il momento, la nuova offerta prevede le seguenti corse: partenza da Bolzano ore 20:32 – arrivo a Innsbruck ore 22:30 (tutti i giorni esclusi i feriali precedenti domeniche o festivi); partenza da Innsbruck ore 06:22 – arrivo a Bolzano ore 08:20 (giorni feriali)

Sospesi i treni corridoio Interrotta invece la circolazione dei cosiddetti treni corridoio tra Lienz ed Innsbruck a partire dal 15 dicembre; in Val Pusteria saranno sostituiti da treni FLIRT, con orari di partenza pressoché invariati. A Fortezza ci saranno, alternandosi, collegamenti immediati per Bolzano oppure verso Brennero. Al contempo, il cadenzamento alla mezz’ora in Val Pusteria sarà perfezionato e garantito, come l’anno scorso, anche nei fine settimana durante la stagione sciistica.

Nuova fermata ferroviaria Bolzano/Casanova “Disporre di buoni collegamenti al trasporto pubblico è uno dei fattori determinanti per la qualità della vita di un paese o quartiere”. In accordo con questa affermazione, la realizzazione di una fermata ferroviaria nei rioni bolzanini di Casanova e Firmian è stato un progetto prio­ ritario, come sostiene l’assessore competente Thomas Widmann. La realizzazione si è conclusa in tempi record sotto la supervisione della STA - Strutture Trasporto Alto Adige spa. La nuova fermata completa di ascensore, fermata autobus e ca. 120 posteggi coperti per biciclette entrerà in servizio il 15 dicembre 2013, inizialmente con fermate a cadenza oraria. Quando i treni circolanti sulla tratta in futuro saranno esclusivamente di tipo FLIRT, le fermate potranno essere effettuate con cadenza semioraria.  provincia autonoma | dicembre 2013

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sanità

La campagna di sensibilizzazione avviata dall’Associazione Diabetici dell’Alto Adige in collaborazione con la Fondazione Vital persegue i seguenti obiettivi: sensibilizzare e prevenire.

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econdo la relazione sanitaria provinciale 2011 il 4% della popolazione Alto Atesina è diabetica, si tratta quindi di circa 20.000 persone. Queste sono solo le persone che sanno di esserlo. Molti soffrono di questa patologia senza neanche accorgersene. Il diabete di tipo II, se diagnosticato in tempo, può essere curato con uno stile di vita sano. Il diabete è ormai una patologia molto diffusa tra la popolazione. Dai 45 anni in poi aumenta di molto il rischio di contrarre il diabete.

Il diabete di tipo I e di tipo II: qual è la differenza?

Foto: Fondazione Vital

Quando si è affetti dal diabete di tipo I il sistema immunitario distrugge le cellule del pancreas che producono l’insulina, un ormone essenziale senza il quale le sostanze nutritive contenute negli alimenti (come il glucosio) non vengono trasportate all’interno delle cellule, dove invece sono indispensabili come fonte energetica e sostanze di sintesi. La conseguenza è un’alte-

I 180 collaboratori della Camera di Commercio hanno preso parte alla campagna contro il diabete.

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razione del metabolismo degli zuccheri (iperglicemia) e vari disturbi dell’assorbimento delle proteine e dei grassi. In queste condizioni, si producono anche dei gravi danni ai vasi sanguigni. Per evitare queste conseguenze, chi soffre di diabete di tipo 1 deve seguire una terapie insulinica per tutta la vita. Il diabete di tipo II, detto anche “diabete senile“, è dieci volte più diffuso del tipo 1. In questo caso, l’insulina è prodotta in quantità sufficiente, ma ha un effetto rallentato sulle cellule, sicché il pancreas, per compensazione, cerca di produrne in quantità maggiore, creando uno squilibrio che, alla fine, fa crollare tutto il meccanismo della produzione insulinica. I fattori che facilitano l’insorgenza del diabete di tipo 2 sono: la predisposizione genetica, il sovrappeso e l’obesità, l’ipertensione, l’iperlipidemia (troppi grassi nel sangue), la scarsa attività fisica e soprattutto il sovrapporsi di più fattori contemporaneamente, il che accelera ulteriormente l’insorgere della patologia.

Come si può prevenire il diabete di tipo 2? Nella la prevenzione al diabete tipo 2 lo stile di vita sano con alla base un’alimentazione equilibrata, il mantenimento del peso corporeo, una regolare attività fisica e un equilibrio psico-fisico è fondamentale. Ecco alcuni consigli pratici da poter attuare ogni giorno: il pasto principale dovrebbe essere equilibrato, assumendo 2/3 del piatto alimenti di origine vegetali e 1/3 di origine animale; assumere giornalmente un prodotto integrale, come per esempio pane integrale, pasta integrale, polenta integrale, impasti integrali. È constatato che la fibra soprattutto dei cereali diminuisce il rischio diabetico; introdurre nell’alimentazione legumi come per esempio le minestre di legumi, pasta con legumi, insalata di legumi; evitare bevande zuccherate; evitare alimenti ricchi di grassi e sostituire i grassi animali con oli vegetali

Foto: Fondazione Vital

Diabete: prevenzione!

Per diagnosticare il diabete tipo 2 è sufficiente prelevare una goccia di sangue dalla punta di un dito come l’olio d’oliva; mangiare regolarmente noci e pesce azzurro; fare attenzione al proprio peso corporeo ed evitare il sovrappeso. La circonferenza addominale non dovrebbe superare 102 cm per gli uomini e 88 cm per le donne.

Movimento Fare settimanalmente almeno 150 minuti di attività fisica, ideale è suddividerla in 3 volte la settimana; integrare il movimento nelle faccende quotidiane, come per esempio andare a piedi o in bici al lavoro, usare le scale al posto dell’ascensore; introdurre giornalmente piccoli esercizi di equilibrio come ad esempio lavarsi i denti su un piede solo, stare per 10 secondi sulle punte dei piedi; evitare lo stress acuto e cronico e introdurre nella quotidianità momenti di rilassamento. Per diagnosticare il diabete tipo 2 è sufficiente prelevare una goccia di sangue dalla punta di un dito, prevenendo in questo modo danni gravissimi a organi essenziali come gli occhi, i reni, gli arti inferiori o il sistema cardiocircolatorio. Importante però è anche uno stile di vita sano. “Con uno stile di vita sano sin dall’infanzia, che oltre a una dieta equilibrata con molta frutta e verdura deve comprendere un’attività fisica regolare, si può prevenire il diabete tipo II, ed è proprio su questo aspetto che si focalizza la nostra iniziativa” afferma Franz Plörer, direttore della Fondazione Vital.


sociale

Legge partecipata sulla disabilità “Niente su di noi senza di noi” all’insegna di questo slogan si è svolto recentemente presso la LUB un incontro pubblico per delineare le linee guida della futura legge provinciale sulla disabilità. Franco Grigoletto

Niente su di noi senza di noi” all’insegna di questo slogan si è svolto presso la sede della LUB di Bolzano l’incontro pubblico, strutturato in nove workshop, nel corso del quale sono stati raccolti dai diretti interessati suggerimenti e proposte per delineare le linee guida della futura legge provinciale sulla disabilità. Sino al 3 dicembre la popolazione ha potuto presentare proposte, suggerimenti, esperienze ed eventuali critiche per il lavoro di rielaborazione della legge provinciale sulla

disabilità contattando un sito della rete Civica dove era in funzione il forum di discussione “Dai il tuo contributo”. La Ripartizione famiglia e politiche sociali della Provincia di Bolzano ha aperto il forum di discussione per raccogliere input, suggerimenti e critiche direttamente dai diretti interessati, dalle loro famiglie e dagli operatori sociali per giungere ad una rielaborazione “partecipata” della legge provinciale sulla disabilità, in vigore da trent’anni e che ora necessita di una rielaborazione sostanziale. “Sono oltre 100 i messaggi giunti sinora al sito del forum di discussione dalla sua apertura” ha spiegato Luciana Fiocca, direttrice dell’Ufficio provinciale per persone con disabilità “e riguardano i vari ambiti di competenza e di intervento della legge provinciale sulla disabilità. Queste proposte sono state raccolte dalla professoressa Anna Aluffi, docente della LUB, ed il 14 marzo saranno al centro di un apposito

convegno nel corso del quale saranno presentati i risultati del processo partecipativo”.

Nove workshop I lavori del Forum di discussione preso la LUB di Bolzano sono stati suddivisi in nove workshop riguardanti rispettivamente i seguenti ambiti tematici: famiglia, salute, scuola e formazione, lavoro, abitare, tempo libero-mobilità ed accessibilità, inclusione e discriminazione ed infine partecipazione-coordinamento. Particolarmente soddisfatto del successo di forum di discussione Reinhard Gunsch, direttore dell’Ufficio sviluppo del personale della Ripartizione famiglia e politiche sociali, nonché promotore dell’iniziativa “Cultura socialis”, il quale ha sottolineato la valenza partecipativa dell’incontro per l’elaborazione di una nuova legge che tenga effettivamente conto delle esigenze delle persone disabili e delle loro famiglie.   provincia autonoma | dicembre 2013

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sport

Sport e migrazione in un progetto europeo

Laura Savoia

I

l progetto transnazionale, rivolto a tecnici e dirigenti che operano nel mondo dell’associazionismo sportivo, è inserito nel programma Grundtvig “Lifelong Learning” e vede la partecipazione di partner istituzionali provenienti da cinque diverse realtà europee: la Stiria in Austria (lead partner), il Portogallo, il Regno Unito, la Croazia e, appunto, l’Alto Adige. La migrazione, una delle maggiori sfide socio-politiche per la realtà europea e non solo, si configura come tematica sempre più attuale anche nella nostra provincia, dove gli stranieri ufficialmente residenti ammontano all’8,3% della popolazione e ben due terzi di loro sono extracomunitari.

Il Festival sportivo interculturale “let’s play” a Bressanone Dopo gli incontri di Bolzano, Lousada (Portogallo) e Zagabria (Croazia), ad ottobre 2013 a Ware nel Regno Unito si è tenuto il quarto e penultimo meeting MATCH, nel corso del quale i partner europei hanno approfondito alcune good practices, tra cui il festival sportivo multiculturale “let’s play” orga-

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nizzato annualmente dalla onlus “OEW-Organizzazione per Un mondo solidale” a Bressanone e raccontato in prima persona dalla responsabile Sonja Cimadom. L’idea di un torneo sportivo per persone del posto e migranti insieme è tanto semplice quanto geniale: le squadre si confrontano non solo in giochi per noi “classici” come il calcio o il beachvolley ma anche in discipline considerate “esotiche” dalla comunità locale come il cricket. In questo modo la mera inclusione dei nuovi arrivati nella realtà locale lascia il posto a un torneo costruito insieme, a tutto vantaggio dello scambio e della conoscenza reciproca.

Il problema dell’accesso alle competizioni sportive ufficiali Nel corso dell’incontro si è parlato anche dei problemi collegati al binomio sport e migrazione. La delegazione altoatesina, in particolare, ha evidenziato la criticità strutturale collegata all’applicazione in Italia dei regolamenti sportivi internazionali per combattere la tratta dei talenti. I limiti al tesseramento e lo schieramento in gara di atleti letsplay © oew

Insieme al Comitato provinciale di Bolzano del CONI, l’Ufficio sport della Provincia autonoma di Bolzano partecipa al progetto europeo “MATCH. MigrAtion and SporTs – a CHallenge for Sports Associations and Trainers” sull’integrazione dei migranti nello e attraverso lo sport.

stranieri, infatti, in Italia risultano particolarmente vincolanti, perché non vige lo ius soli (i bambini nati in Italia da genitori stranieri non acquisiscono la cittadinanza per diritto) e le procedure per la richiesta di cittadinanza sono lunghe e laboriose.

Una guida pratica sulle competenze interculturali nello sport A questa criticità strutturale, la cui soluzione esula evidentemente dal progetto MATCH, si aggiungono molte difficoltà di natura socio-culturale, connesse alla partecipazione dei migranti alla vita sportiva della comunità locale ed emerse anche durante la condivisione delle good practices e delle situazioni problematiche. Per permettere agli operatori di affrontare queste difficoltà in modo più consapevole, i partner del progetto stanno realizzando una guida pratica sulle competenze interculturali applicate al contesto sportivo, da distribuire a tecnici e dirigenti sportivi. La guida sarà presentata durante la conferenza finale del progetto, che si terrà a maggio 2014 a Graz. Per maggiori informazioni www.match-eu.at.


opere pubbliche

Appalti: OK l’Agenzia unica! L’Agenzia unica per i contratti pubblici ACP ha iniziato a svolgere l’attività nel settembre 2012. Nonostante l’attività dell’Agenzia stia andando a regime solo ora, l’incidenza degli appalti gestiti dalla Stazione unica in termine di valore sul mercato degli appalti pubblici locali risulta evidente. Silvana Amistadi

U

n terzo dell’importo a base di gara di tutte le gare pubblicate in Alto Adige nel periodo gennaioottobre 2013 (pari a 656 milioni di euro) sono state indette dall’Agenzia per i contratti pubblici (218,7 milioni di Euro) tramite la sua Stazione unica per gli appalti. Come riferisce il presidente della ACP, Thomas Mathà, l’Agenzia per i contratti pubblici è il maggior committente in provincia di Bolzano; inoltre, si configura quale centro di competenza per il complesso settore giuridico degli appalti pubblici in

provincia di Bolzano, Stazione Unica Appaltante e Centrale d’acquisti. Come specifica il direttore Paolo Montagner, l’Agenzia fornisce sostegno e consulenza alle circa 650 stazioni appaltanti esistenti in Alto Adige, attraverso il portale elettronico www.ausschreibungen-suedtirol.it/ che nel corso del prossimo anno dovrebbe essere allestito come una piattaforma di scambio. L’Agenzia effettua gare d’appalto di lavori e acquisisce beni e servizi per le amministrazioni locali, le società e gli enti della Provincia e dei Comuni mettendo in pratica le disposizioni comunitarie e statali in materia.

Gare collettive Un importante obiettivo che si prefigge l’Agenzia è il risparmio dei soldi dei contribuenti. Un passo in questa direzione è l’indizione di gare d’appalto collettive come avvenuto già, ad esempio, per i materiali d’ufficio, la fornitura del gas ecc.. Così avviene anche per la gara che l’ACP - Agenzia unica per gli appalti ha pubblicato relativa alla fornitura di generi alimentari per le mense pubbliche e per l’Azienda sanitaria provinciale, per un ammon-

tare di oltre 100 milioni di Euro. Si tratta della gara d’appalto di maggiori dimensioni sinora indetta dalla ACP. Come spiega il direttore di settore della centrale per gli acquisti, Gianluca Nettis, l’appalto si riferisce a 650 prodotti ed è suddivisa in dieci lotti. Per venire incontro all’imprenditoria locale si è puntato molto sui criteri qualitativi che incidono per il 60 per cento, mentre il rimanente 40 per cento si riferisce al ribasso del prezzo. Inoltre, sono previsti dei punti per la disponibilità di prodotti biologici aggiuntivi, o di prodotti del commercio equo e solidale oppure di prodotti cosiddetti a chilometri zero. Altri punti sono previsti in riferimento ai tempi di consegna, all’ubicazione del centro di stoccaggio, alla modalità di trasporto e ad informazioni complementari sulla rintracciabilità dei prodotti. La gara è una gara telematica a procedura aperta; le offerte potranno pervenire entro metà gennaio 2014 online sul portale dell’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ovvero Agenzia per i contratti pubblici (ACP), www. ausschreibungen-suedtirol.it/  provincia autonoma | dicembre 2013

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europa

Euro Helpdesk: una soluzione innovativa per l’Alto Adige Beneficiare di finanziamenti dell‘UE non è un’impresa impossibile, ma si deve sapere come agire nel modo più efficiente. È necessaria un’ottima preparazione e soprattutto avere le idee chiare. Per questa ragione è stato istituito su iniziativa dell’amministrazione provinciale il cosiddetto “€uro Helpdesk“.

gurato lo sportello del cosiddetto “€uro Helpdesk“; un servizio operante nell’ambito dei finanziamenti diretti e della gestione progettuale dell’UE. Si tratta esclusivamente del settore dei finanziamenti diretti, cioè dei casi in cui una persona giuridica con sede nell‘UE presenta un progetto in seguito ad un “call” della Commissione Europea. Se il progetto soddisfa i criteri richiesti, viene concesso il finanziamento – anche se questo non copre mai il 100% dei costi, bensì solo di parte di essi, trattandosi di un “cofinanziamento”.

Vesna Caminades, Ufficio di Bruxelles

Nuovo servizio

G

ià da qualche tempo la Giunta provinciale altoatesina ha riconosciuto la necessità di sfruttare in modo efficace le possibilità di finanziamento diretto offerte dall‘UE. Per questa ragione è stato recentemente ufficialmente inau-

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Le risorse possono essere erogate in vari settori, come l’energia, la ricerca, la gioventù, l’istruzione, l’ambiente, i trasporti, ecc. Come si svolgono concretamente le cose? La Ripartizione Europa dell’ammi-

nistrazione provinciale dell’Alto Adige sta lavorando alla realizzazione e alla predisposizione di questo nuovo servizio con l’appoggio dell’Ufficio per l’integrazione europea assieme all‘Europe Direct di Bolzano e all’Ufficio di Bruxelles. L’€uro Helpdesk offrirà vari servizi. Si è effettuato un rilevamento del fabbisogno con un questionario, allo scopo di orientare il più possibile l’attività alle esigenze concrete. Questo questionario serve a trasmettere le informazioni all‘€uro Helpdesk, che vengono utilizzate per vari scopi. Innanzitutto per appurare quanti stakeholder attuali e potenziali siano presenti in Alto Adige, desiderosi di attingere ai finanziamenti diretti dell‘UE o a richiederli in modo più efficace. Su questa base può essere elaborato un servizio su misura, in cui non ci si limiti a informazioni generali in forma di newsletter, opuscoli e homepage, bensì si tra-


europa smetta una comunicazione mirata che affronti i principali ambiti di interesse indicati nel questionario. In concreto: se un’impresa dichiara di essere attiva soprattutto nel settore delle energie rinnovabili, riceverà le informazioni filtrate e non notizie generali relative a tutti i settori.

Vari strumenti In generale l’offerta di servizi si articolerà in vari strumenti: ad esempio, informazioni generali fornite mediante l’organizzazione di giornate informative, conferenze e seminari, la pubblicazione di una newsletter bilingue, la risposta a richieste, notizie mirate sui bandi e i programmi di lavoro in connessione con i finanziamenti diretti europei, consulenze, contatti e networks in loco a Bruxelles, ecc. Di particolare interesse e innovativa è la decisione di reclamizzare l’€uro Helpdesk anche nei “social media“, allo scopo di raggiungere un grado di notorietà possibilmente ampio. Si tratta soprattutto di Twitter, Facebook e Linkedin. In questo modo i partecipanti vengono reciprocamente messi in rete, fatto che può agevolare contemporaneamente anche la ricerca del partner progettuale. L’idea di base originaria dell’€uro Helpdesk era quella di sostenere le imprese nell’utilizzo dei finanziamenti diretti dell’UE. Poiché però la struttura intende supportare anche soggetti pubblici e privati che non sono imprenditori è di enorme importanza che gli interessati siano informati sull’esistenza di questo strumento e soprattutto sul fatto che i servizi offerti sono gratuiti.

o attraverso un feedback si può rendere effettivamente “interattivo“ il servizio. Cos’è che invece l‘€uro Helpdesk non può fare? Scrivere le proposte progettuali. Gli interessati possono però recarsi con le loro domande e i loro dubbi all‘Eurosportello o personalmente a Bolzano oppure (virtualmente) a Bruxelles, potendo contare su un sostegno concreto.

Uso delle lingue Particolarmente interessante è il lavoro dell‘€uro Helpdesk anche riguardo all’uso delle lingue. L’italiano e il tedesco sono le lingue più utilizzate. Tuttavia soprattutto nell’ambito delle newsletter o del calendario dei bandi in corso o previsti vengono talvolta inseriti concetti in inglese. Si vogliono così familiarizzare coloro che non ci sono abituati con il famigerato “gergo dell’Unione Eu-

ropea”, anche in lingua inglese. L‘€uro Helpdesk svolgerà quindi un ruolo estremamente pratico, ma anche una funzione strategica. “Pratico“, perché i programmi di lavoro delle singole linee di finanziamento diretto dell‘UE verranno vagliati per stabilire quali possibilità si offrano ai proponenti altoatesini. Si tratta in concreto di capire chi possa presentare un progetto in quale ambito di finanziamento. D’altro canto la funzione strategica consiste nell’influire sui contenuti di questi “work programs“ nel momento in cui vengono scritti e prima che vengano ufficialmente deliberati e approvati dagli organi competenti dell‘UE. Conoscendo, infatti, le principali aree di interesse degli stakeholder altoatesini, sarà possibile in futuro inserire le relative voci nei programmi di finanziamento della Commissione Europea. Grazie alla partecipazione ai networks europei a Bruxelles tale attività di lobbying risulta molto più semplice, anche perché ci si può alleare con altre regioni con lo stesso orientamento e aumentare così il proprio peso specifico. Con questa struttura innovativa – l‘€uro Helpdesk – si può quindi influire in misura consistente sulla gamma dei finanziamenti. Non appena la partecipazione ai programmi di finanziamento dell’UE diventerà una prassi abituale, il tasso di successo dei progetti presentati tenderà presumibilmente a salire in misura consistente. La finalità è in fin dei conti quella di creare una nuova cultura dei finanziamenti, allo scopo di usufruire in misura maggiore delle risorse stanziate dall’Unione Europea.

Interazione

Alpeuregio Summer School 2014

Un aspetto di eminente rilievo è rappresentato dall’interazione con soggetti effettivamente o potenzialmente interessati a questo settore. Interazione significa che gli stakeholder non solo ricevono una moltitudine di informazioni, bensì possono anche scrivere all‘Helpdesk, proponendo e richiedendo determinati servizi. Infatti, solo formulando domande e suggerimenti

D

opo il successo delle edizioni passate, l’Alpeuregio Summer School apre le sue porte anche nel 2014. Nella prima metà di luglio 30 giovani laureandi del Tirolo, Alto Adige e Trentino potranno approfondire le loro conoscenze riguardo alle Istituzioni e alle varie politiche europee. Temi UE d’attualità verranno discussi nel corso di lezioni

e discussioni varie grazie all’intervento di esperti delle Istituzioni, il tutto in lingua inglese. Bruxelles sarà per 10 giorni al centro dell’attenzione, anche per scoprire quali possibilità di carriera esistono nella capitale europea. Il tutto verrà organizzato dalla Sede comune della Regione europea del Tirolo-Alto Adige e Trentino di Bruxelles.

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euregio

IV Simposio dell’Euregio ad Innsbruck sugli anziani Si è svolto presso la Landhaus 1 ad Innsbruck, il IV Simposio dell’Euregio incentrato sull’assistenza agli anziani, rivolto specificatamente agli operatori del settore.

Federalismo fiscale ed autonomie territoriali

L

’Euregio Tirolo-Alto Adige–Trentino può rappresentare la dimensione strategica ottimale per il governo delle autonomie territoriali, perché concilia esigenze locali e tendenze globali. È questa la tesi degli autori del libro “Federalismo fiscale e autonomie territoriali: lo stato dell’arte nell’Euregio Tirolo – Alto Adige/ Südtirol – Trentino” realizzato dai ricercatori dell’Istituto per lo Studio del Federalismo e del Regionalismo dell’EURAC in collaborazione con l’Euregio. Il testo è stato curato da Francesco Palermo, Sara Parolari e Alice Valdesalici dell’Istituto per lo Studio del Federalismo e del Regionalismo dell’EURAC.

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Per analizzare queste tematiche il GECT Euregio ha attivato una ricerca finalizzata ad approfondire lo stato in cui versano gli utenti che usufruiscono di tali servizi e, in particolar modo, gli abitanti over 75 dei rispettivi territori. Dalla ricerca emerge, secondo Brigitte Waldner, direttrice dell’Ufficio anziani e distretti sanitari, presente al convegno di Innsbruck in rappresentanza dell’assessore Theiner, la disponibilità di tutti i partner del GECT Euregio a rafforzare la rete

di servizi allo scopo di migliorare il servizio complessivo che viene offerto agli utenti. Secondo lo studio sarà possibile migliorare l’offerta di servizi nei confronti dei pazienti più anziani grazie alla messa in rete di servizi di carattere ospedaliero ed ambulatoriale e rafforzando la presenza di servizi come gli alloggi assistiti. Il testo dello studio è disponibile all’indirizzo Internet: http:// www.europaregion.info/it/studio-assistenza-anziani.asp.

Media ed integrazione

L

’Euregio, con il convegno “Il POTERE dell’informazione Mass media ed integrazione”, tenutosi ad Innsbruck a metà novembre 2013, ha inteso analizzare come l’attività comunicativa dei media incida sull’opinione pubblica e di conseguenza, influisca sui suoi atteggiamenti. Come ha riferito Helmuth Sinn, direttore della Ripartizione lavoro della Provincia di Bolzano, i mezzi di comunicazione altoatesini, in base all’analisi condotta dal Servizio di coordinamento immigrazione, ottengono buoni voti; maggior riflessione sulla scelta della terminologia linguistica ed una migliore descrizione del contesto potrebbe costituire un fattore di miglioramento.

I relatori hanno posto in evidenza che trattando il tema immigrazione sia necessario evitare i luoghi comuni e che necessiti una grande sensibilità al di là del principio che “Only bad news are good news”. L’immigrazione ed i migranti non dovrebbero, pertanto, essere messi in connessione solo con problematiche sociali o abbinati alla cronaca riferita a fatti criminosi. Il giornalista si muove entro un quadro giuridico ed etico che lo indirizza verso un utilizzo responsabile delle notizie. Ad esempio in Italia dal 2008 sono state fissate precise regole con la cosiddetta “Charta di Roma”, che, come è stato suggerito, dovrebbe essere estesa anche al territorio austriaco.  SA

Tra gli altri, hanno partecipato al Convegno Media ed integrazione. Da sx: Luis Vahrner (direttore responsabile Tiroler Tageszeitung TT), l’assessora provinciale Christine Baur, Gerhard Fritz (consigliere comunale di Innsbruck), Benedikt Sauer (giornalista), Enrico Paissan (Ordine dei giornalisti) Foto: Land Tirol/Visinteiner

N

ei prossimi vent’anni si prevede che il numero di persone giudicate non autosufficienti sarà raddoppiato, di conseguenza le offerte di prestazioni e servizi, forme di assistenza e abitative esistenti non saranno in grado di sostenere tale incremento in modo adeguato. Per quanto riguarda l’Alto Adige, in base ad una previsione dell’ASTAT il numero di persone al di sopra dei 70 anni passerà dalle 62.000 unità del 2010 alle 73.000 del 2020.


ambiente

Giardini vincenti

Foto: Giardini di Castel Trauttmansdorff

Grazie a circa 400.000 visitatori ed al titolo di “Giardino Internazionale dell’Anno 2013” è terminata una stagione di successi per i Giardini del Touriseum

P

oco prima dell’inizio della stagione 2013 i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno ricevuto il premio più rinomato nell’ambito del turismo verde: la giuria del Garden Tourism Council a Toronto (Canada) ha deciso di premiarli come Giardino Internazionale dell’Anno 2013 per la loro varietà, bellezza e qualità per il loro ruolo di “battistrada” turistico nel settore del turismo verde. Anche nella stagione 2013 (dal 29 marzo al 15 novembre) quasi 400.000 persone hanno visitato i Giardini di

Castel Trauttmansdorff e confermato così il suo ruolo di meta turistica più amata dell’Alto Adige; in media questo significa 1700 ospiti al giorno. Solo nel mese di maggio sono stati 68.224 gli ospiti, ma anche ad ottobre sono stati oltre 41.000. Si registra un chiaro aumento degli ospiti locali che hanno raggiunto quasi quota 42.000 persone. Allo stesso tempo sono aumentati i visitatori internazionali, provenienti dal Giappone, dal Sudafrica, dall’Australia, da Israele, dalla Russia e dall’Arabia Saudita hanno vi-

sitato i Giardini, uno sviluppo che va a braccetto con la premiazione come “Giardino Internazionale dell’Anno 2013” e che deve essere solo l’inizio della notorietà e di un network internazionale. A novembre i Giardini di Castel Trauttmansdorff erano presenti al World Tulip Summit di Istanbul per rappresentare l’Italia. Nella nuova stagione 2014 è annunciata l’apertura della nuova Serra nei Boschi del mondo, e la mostra temporanea “Amore in Fiore - L’Eros nel Mondo Vegetale”.  SA

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in breve

Iscrizioni alle facoltà di medicina in Austria

L

a preiscrizione alle tre facoltà universitarie austriache di medicina ed odontoiatria potranno essere effettuate da 1° al 31 marzo 2014 ed il 4 luglio si svolgerà l’esame di ammissione. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito http://medizinstudieren.at/cms3/. La ripartizione diritto allo studio, università e ricerca scientifica probabilmente organizzerà in collaborazione con l’Associazione degli studenti universitari sudtirolesi (Südtiroler Hochschülerschaft) un

corso intensivo di preparazione all’esame di ammissione con relativa simulazione del test per tutti gli studenti interessati. Ulteriori infor-

mazioni saranno inoltre rese note tra breve nei vari istituti superiori provinciali.  FG

Duplicati a 20 Euro

I

l costo per i duplicati dei documenti di viaggio per il servizio di trasporto pubblico altoatesino Alto Adige Pass, Abo+ e 65+ è stato unificato a 20 Euro. Lo ha deciso la Giunta provinciale agli inizi di novembre 2013 su proposta dell’assessore

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Thomas Widmann. In precedenza per duplicare gli abbonamenti gratuiti abo+, a differenza dei normali Alto Adige Pass, era necessario sborsare 50 Euro. L’importo maggiorato serviva a invitare ad un uso più consapevole degli abbonamenti

gratuiti. Ogni anno, infatti, pervenivano alcune migliaia di richieste di duplicato agli uffici competenti. Come spiega l’assessore Widmann, in considerazione del fatto che, ad esempio, gli abbonamenti gratuiti degli studenti abo+, che spesso vengono deteriorati o persi, hanno ora validità pluriennale e per altre argomentazioni, è stato necessario ripensare la tariffa per i duplicati equiparandola a quella prevista per l’Alto Adige Pass. Quest’anno in via eccezionale, inoltre, chi ha dovuto richiedere nuovamente l’emissione dell’abo+ perché convinto che scadesse con lo scadere dell’anno scolastico, ha potuto ottenere il duplicato gratis se ne aveva fatto richiesta entro il 15 settembre. Attenzione, l’abo+ degli studenti mantiene la sua validità quale documento di viaggio anche quando gli alunni iniziano un apprendistato o vanno all’Università. In questo caso basta solo versare l’importo dovuto di 150 Euro.  SA


scuola

Le “eccellenze” delle scuole di lingua italiana

L

segna dei diplomi e dei premi. La consegna è stata effettuata dall’assessore provinciale alla scuola e cultura italiana, Christian Tommasini, dall’ispettore Andrea Felis, in rappresentanza della sovrintendete scolastica, Nicoletta Minnei, dal dirigente scolastico Andrea Pedevilla e dal coordinatore dell’Area formazione professionale, Franco Russo.

“Questo vuole essere” secondo l’assessore Tommasini “un momento di particolare rilevanza per sottolineare le capacità, lo spirito d’iniziativa e la creatività dei ragazzi delle nostre scuole e per premiare l’impegno dimostrato. Si tratta naturalmente di ambíti traguardi raggiunti anche grazie all’impegno degli insegnanti e delle famiglie”.  FG

Foto: USP © Arno Pertl

a cerimonia di premiazione delle “eccellenze” si è svolta nell’Aula Magna del Liceo Classico “Carducci” di Bolzano alla presenza di oltre un centinaio di giovani studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e professionali, nonché di numerosi genitori e docenti che hanno seguito, comprensibilmente soddisfatti, la con-

E-learning: “Copernicus&Trio”

È

dal 2011 che il Servizio di formazione continua sul lavoro della Formazione professionale italiana offre una serie di corsi online grazie al sistema di e-learning “Copernicus&Trio”. Alla tradizionale offerta di corsi di aggiornamento professionale che ogni anno il Servizio formazione continua sul lavoro propone, il sistema di formazione a distanza on-line denominato “Copernicus&TRIO” consente di accedere a più di 100 corsi di formazione professionale. Grazie ad un tutoraggio online l’utente può quindi seguire gratuitamente un iter formativo presso un learning.-center o da casa propria grazie ad un semplice computer dotato di collegamento ad Internet utilizzando così un sistema estre-

mamente flessibile ed efficace”. Copernicus nasce nel 2003 da un’idea della Formazione professionale italiana che intendeva ampliare e supportare la propria offerta forma-

tiva rivolta a lavoratori e cittadini adulti anche attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, TRIO (Tecnologia, Ricer-

ca, Innovazione e Orientamento). “Con questo sistema” afferma l’assessore Tommasini “di formazione continua a distanza è possibile aumentare la flessibilità e le opportunità di accesso delle persone alla formazione mettendo a punto e realizzando modelli didattici e organizzativi in grado di cogliere la molteplicità dei bisogni di formazione.” Le aree formative nelle quali si esplica l’attività di “Copernicus e TRIO” sono le seguenti: amministrazione, marketing, sicurezza, informatica (alfabetizzazione informatica, informatica livello medio, informatica avanzata, open source), inglese, italiano per stranieri. L’indirizzo per accedere al portale di elearning è: www.provincia.bz.it/ copernicusetrio.  FG provincia autonoma | dicembre 2013

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agricoltura

Scopazzi del melo sotto analisi

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Foto: Centro Sperimentazione Laimburg

a malattia “scopazzi del melo” è un problema attuale che viene affrontato seriamente dal Centro di Sperimentazione Laimburg tenendo conto della crescita di infestazioni nel Burgraviato e la bassa Val Venosta. Fino al 2011 sono stati spesi 1,5 milioni di Euro per affrontare il tema focale degli scopazzi del melo. Dal 2012 al 2017 saranno messi a disposizione altri 3,2 milioni di Euro per continuare la ricerca su questa malattia insidiosa. Gli sforzi della ricerca di questa malattia fatti finora proseguono con due progetti di ricerca ad hoc che concentrano le indagini per individuare quali sono i fattori decisivi che influenzano la crescita di infestazioni nelle regioni più colpite dagli scopazzi. La malattia, infatti, si è riscontrata anche in altre zone della

Fogliame a ramazza

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provincia, ma con un numero molto basso di piante malate rispetto al Burgraviato e la Val Venosta. Nelle sue ricerche il Centro di Sperimentazione Laimburg collabora strettamente con il Centro di Consulenza in Fruttiviticoltura con un continuo scambio di dati e conoscenze.

Individuato insetto vettore Negli ampi studi effettuati gli scienziati hanno ottenuto importanti conoscenze sugli scopazzi del melo. La psilla Cacopsylla picta è risultato quale insetto vettore principale in Alto Adige. Questa conoscenza ha formato la base per lo sviluppo di misure e strategie contro le psille. Inoltre, è stato sviluppato un metodo di diagnostica molecolare degli scopazzi che permette di riconoscere le piante malate prima che i sintomi della malattia diventino visibili. Sono stati testati dei preparati con effetto rafforzante del sistema immunitario delle piante. La soppressione dei sintomi della malattia tramite queste sostanze è risultata solamente temporanea.

Abbattere le piante malate In attesa che la ricerca individui una sostanza in grado di trattare con successo gli scopazzi del melo,

Foto: Centro Sperimentazione Laimburg

Nei prossimi anni il Centro di Sperimantazione Laimburg spenderà 3,2 milioni di Euro per progetti di ricerca in atto sugli scopazzi del melo. In attesa di metodi validi per sconfiggere la malattia, le piante malate devono essere abbattute per evitare contagi.

Meleto colpito però, dal momento che le piante malate non possono essere guarite, devono essere assolutamente estirpate. Ora a fine raccolta i frutticoltori sono invitati a compiere un ulteriore giro d’ispezione nei propri meleti per verificare la presenza di alberi infetti, quindi a segnarli e a procedere senza indugi al loro abbattimento. L’esperienza insegna, infatti, che proprio a raccolta conclusa è possibile individuare altre piante malate. I sintomi tipici sono le foglie aggiuntive ingrossate e le formazioni fogliari, spesso dal colore rossastro, a forma di ramazza. L’Ufficio frutti- viticoltura della Provincia assieme alle organizzazioni di distribuzione VOG e Vi.p, all’associazione provinciale dei contadini ed al Centro di Consulenza in Fruttiviticoltura invitano i frutticoltori ad addivenire al taglio per evitare il contagio delle piante ancora sane.  SA


Foto: Dipartimento lavori pubblici

strade

Servizio strade attrezzato per la stagione invernale I sei uffici di zona del Servizio Strade della Provincia sono attrezzati per intervenire in caso di neve e ghiaccio sulla rete stradale altoatesina. Per il Servizio invernale sono pronti 500 stradini che operano in ben 47 punti logistici distribuiti sul territorio provinciale. Silvana Amistadi

I

n presenza di un manto nevosi di almeno 5 centimetri di neve fresca gli addetti del Servizio strade sono pronti ad intervenire. A tal fine , come ricorda l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, si è provveduto a rinforzare il servizio di reperibilità e pronto intervento e le dotazioni di sale e ghiaia. Inoltre, un valido aiuto nella programmazione ottimale degli interventi giunge dalle stazioni meteo dislocate nei comprensori.

La direttiva resta quella degli anni scorsi, vale a dire contenere l’uso del sale sulle strade intervenendo in maniera oculata con i mezzi spargisale. Con questa misura, come fa presente l’assessore provinciale Florian Mussner, si intende limitare i danni provocati dal sale avvalendosi della tecnologia di spargimento cosiddetta “a sale umido”, che consente di contenere l’uso del sale rispetto allo spargimento di sale asciutto. Gran parte degli spargitori di sale su cassone per il servizio invernale in dotazione alla Provincia è dotato di questa attrezzatura, con un sensore che regola lo spargimento del sale in funzione della temperatura, evitando sprechi. Per calcolare l’esatta quantità di sale da spargere, infatti, il Servizio strade misura con il computer la temperatura della superficie stradale e calibra poi il relativo intervento. In media ogni inverno vengono sparse circa 18.000 tonnellate di sale sui 2.700 km di strade provinciali e comunali. Per l’avvio della stagione invernale sono stati dislocati sette

nuovi grandi silos di sale ed altri cinque più piccoli con una capacità complessiva di 1.270 tonnellate. Altri quattro silos di sale saranno messi a disposizione per il 2014 con una capacità aggiuntiva di 600 tonnellate. La fornitura di sale, come spiega l’assessore Mussner, è stata garantita per i prossimi due anni attraverso un appalto complessivo per Provincia e Comuni gestito dall’Agenzia dei contratti riuscendo così ad ottenere un prezzo vantaggioso. Anche gli automobilisti devono fare la propria parte. Il Servizio strade rinnova pertanto l’invito a non farsi trovare impreparati dall’inverno: con gomme antineve ma anche impianto luci adeguato, catene e spatola raschiaghiaccio. Altra raccomandazione è quella di moderare la velocità, specie con catene montate, e di calcolare sempre un maggiore spazio di frenata. Inoltre, sottolinea l’assessore provinciale Florian Mussner, è sempre bene fare i conti con le previsioni meteo e, in caso di maltempo, anticipare la partenza.  provincia autonoma | dicembre 2013

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musei

Visite guidate natalizie a Ridanna Monteneve Visite guidate natalizie al Mondo delle miniere Ridanna Monteneve, per scoprire la miniera più alta d’Europa e i suoi oltre 800 anni di storia.

Ridanna Monteneve con la neve

Igor Bianco

Aperture straordinarie in dicembre per il Mondo delle miniere Ridanna Monteneve a Masseria di Rracines. Solitamente chiuso in inverno per la pausa stagionale, in concomitanza con il mercatino natalizio di Vipiteno il museo minerario proporrà in via eccezionale a orari predefiniti le visite guidate “Monteneve compatto”, della durata di due ore circa e accessibile anche a carrozzine e disabili. “Monteneve compatto” conduce visitatori e visitatrici all’interno di una galleria del giacimento il-

lustrando il lavoro dei minatori, le tecniche e gli strumenti di estrazio-

Foto: Oskar Verant

L’oggetto del mese: il vetro all’uranio

L

a fluorescenza verde di questa caraffa, parte di un servizio degli anni ’20 di probabile fabbri-

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cazione boema che comprende anche bicchiere da acqua e bicchierini da liquore, è dovuta alla presenza, nel vetro, di un particolare elemento: l’uranio. A inizio del Novecento tale vetro era molto in voga, nonostante un chilo di esso contenga dai 10 ai 20 grammi dell’elemento radioattivo. Parte di una collezione privata, il servizio boemo in vetro all’uranio è attualmente esposto alla mostra temporanea “Alles Natur? Pura natura!”, visitabile fino all’8 giugno 2014 al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige di via Bottai 1 a Bolzano. L’originale mostra propone una sessantina di oggetti storici o più recenti presentati da un punto di vista molto particolare: quello del materiale di cui sono fatti. Info: www.museonatura.it  IB

ne nonché gli impianti per la lavorazione del minerale. Prima o dopo la visita è possibile anche ammirare l’esposizione permanente dedicata alla storia quasi millenaria della miniera. Le visite guidate natalizie avranno luogo per tutto dicembre il mercoledì, il sabato e la domenica alle ore 11.15 e nel periodo dal 26 al 31 dicembre tutti i giorni alla stessa ora (24 e 25 dicembre chiuso). Previa prenotazione, i gruppi potranno fissare una visita anche negli altri giorni ad orari concordati. Masseria è facilmente raggiungibile da Vipiteno con l’autobus di linea. Inoltre, fino al 24 dicembre al mercatino di Natale di Vipiteno il museo minerario proporrà due attrazioni: il conio di monete e la frantumazione del minerale.  informazioni e prenotazioni Mondo delle miniere Ridanna Monteneve, Masseria 48, Racines (BZ), tel. 0472 656364, web www.museominiere.it


musei

I Santi e la guarigione Una mostra al Museo della Farmacia di Bressanone indaga il rapporto tra oggetti religiosi e guarigione.

D

a tempi immemorabili il divino è associato alla guarigione e ai miracoli. Racconti di guarigioni miracolose si trovano nell’Iliade di Omero. Nella mitologia greco-romana, una divinità molto importante era Esculapio (o Asclepio), che prometteva la guarigione nel sonno e il cui segno identificativo era il serpente, presente ancora oggi nel simbolo dei medici e dei farmacisti. Nella tradizione cristiana, in particolare ai martiri si attribuivano speciali forze taumaturgiche e si pregava per la loro intercessione. La diffusione delle loro reliquie in

tutto il mondo avrebbe dovuto garantire ai credenti un aiuto in ogni luogo e in ogni momento. E proprio al rapporto tra oggetti religiosi e guarigione è dedicata la piccola, ma interessante mostra temporanea allestita fino al 15 maggio 2014 al Museo della farmacia di Bressanone, intitolata “I Santi e la Guarigione”. Inserendoli nel contesto della loro (presunta) efficacia medica, l’esposizione presenta una serie di oggetti di questo tipo antichi e contemporanei. Il nucleo principale proviene dalla cappella di famiglia dei Peer, che gestiscono il museo e, da generazioni, la storica farmacia ad esso attigua. La mostra si inserisce negli eventi dell’”Anno dell’oggetto museale”, un’iniziativa della Ripartizione provinciale Musei e dell’Associazione musei altoatesini.  IB

info Museo della Farmacia, via Ponte Aquila 4, Bressanone, tel. 0472 209112, www. museofarmacia.it.

orari mar-mer ore 14-18, sab ore 11-16, nel periodo di Avvento anche dom ore 11-16.

Ampliata l’offerta culturale di Castel Tirolo Si è svolta nei giorni scorsi a Castel Tirolo la presentazione di due nuove offerte culturali che contribuiranno a far conoscere il maniero ad un numero sempre maggiore di visitatori di tutte le età.

castello per allietare e intrattenere i loro abitanti. A loro disposizione ci saranno anche i ruoli di cavaliere e di badessa, oltre alla possibilità di cavalcare un finto destriero!

astel Tirolo per i bambini” è una sorta di piccolo palcoscenico teatrale per bambini tra gli otto e gli undici anni, che farà palpitare i cuori dei piccoli visitatori dando loro l’eccezionale possibilità di indossare preziosi abiti, realizzati dall’artista Carmen Müller, e di impersonare il ruolo di diverse figure del Medioevo. In un attimo diverranno Margarete, contessa del Tirolo, o suo padre Enrico, che per tre anni fu re di Boemia ma che continuò a portare la corona con orgoglio. Oppure danzeranno e suoneranno nei panni del musicante Toldo, che con tamburo, piffero e liuto andava di castello in

Foto: Museo provinciale Castel Tirolo

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“Castel Tirolo per bambini” offre così un primo approccio ai desideri e alle fantasie dei piccoli visitatori; in un secondo momento invece queste figure accompagnano alla scoperta degli oggetti espositivi e delle tematiche del museo provinciale di Castel Tirolo. Un salto indietro nel tempo che darà la possibilità inoltre scoprire molteplici e avvincenti aspetti della storia del nostro territorio, anche grazie alle diverse offerte di mediazione per grandi e piccini. La seconda novità è il gabinetto numismatico nella Turris parva, dove trova degna collocazione l’intera raccolta numismatica di Castel Tirolo; in dieci raccoglitori vengono esibiti al pubblico circa 140 esemplari unici, dal grosso aquilino di Mainardo II fino alle medaglie commemorative del XX secolo. Interessanti informazioni fornite da una speciale animazione di computer-grafica aiuteranno, esperti e non, ad immergersi nell’appassionante mondo della numisma­ tica.  FG provincia autonoma | dicembre 2013

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cultura

DVD gratuiti

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a rassegna filosofica “Café Philosophique”, con il titolo “Della Gloria, della Fama Mortalità ed immortalità delle umane speranze”, a cura di Andrea Felis, è proposta in collaborazione con il Dipartimento cultura italiana della Provincia. L’obiettivo del café è quello di affrontare grandi temi filosofici in modo chiaro ed accessibile in una sorta di salotto dei pensieri per profani ed esperti, in cui affrontare varie tematiche legate nell’ambito di incontri con alcuni dei pensato-

ri di spicco del panorama filosofico italiano, noti ed emergenti. Questo “salotto dei pensieri” è rivolto a tutti, profani ed esperti, interessati al discorso filosofico. La prima edizione dell’iniziativa “Café philosophique” ha riscosso un notevole successo di pubblico. Gli incontri sono ora documentati in un DVD realizzato da Antonio Longo, in distribuzione gratuita. Info: Ufficio Cultura, tel. 0471 411236 - 0471 411230 - Centro Trevi, via Cappuccini 28 Bolzano, tel. 0471 300980 Dopo il grande successo ottenuto nel 2012 con la presentazione della documentazione filmica “Bolzano in movimento” ora è in uscita il relativo DVD. Si tratta del DVD col documentario realizzato come collage di spezzoni di filmati amatoriali e professionali consegnati nell’ambito del progetto Interreg IV “La vita in movimento” per la conservazione e digitalizzazione di materiali filmici di documentazione storica. ighlights sono, il film

del 1912 “Bozen mit dem Luftkurorte Gries”, la ricostruzione del Duomo dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il circo ed i suoi elefanti nelle strade di Bolzano (1960), il viaggio al Renon sulla tramvia in partenza da piazza Walther, la demolizione delle Semirurali negli anni Ottanta. Il DVD è in distribuzione gratuita presso l’Ufficio audiovisivi della Ripartizione cultura tedesca, in via Andreas Hofer 18 a Bolzano (lu-ve 9.00-17.00, tel. 0471 412901, email: av-medien@provinz.bz.it) e dalle ore 18 tutti i giorni nel foyer del Filmclub.  SA

Formazione continua sul lavoro

Corsi per l’aggiornamento professionale gennaio - dicembre 2013

editoria

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Corsi per l’aggiornamento professionale

Corsi della Formazione continua di lingua italiana

Formazione continua sul lavoro gennaio - dicembre 2014

Sarà a disposizione di tutti gli interessati a partire dal prossimo gennaio la guida ai “Corsi di aggiornamento professionale – Formazione continua sul lavoro gennaio – dicembre 2014”. Si tratta di uno strumento fondamentale per avere una panoramica completa sui corsi proposti dalla Formazione continua sul lavoro di lingua italiana nelle sue varie strutture e dalle apposite agenzie formative. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi direttamente all’Ufficio Amministrazione e sviluppo della formazione professionale italiana, via S. Geltrude,3 Bolzano Telefono: +39 0471 41 44 96, Fax: +39 0471 41 44 99, http://www.provincia.bz.it/formazione-professionale.

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

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Interventi sui beni culturali Nonostante i mezzi finanziari ridotti, nel 2011 la ripartizione Beni culturali della Provincia è stata in grado di portare a termine un programma sorprendente. Elevato il numero di restauri nel settore dei Beni architettonici e artistici, tra i quali gli interventi al Castello di Brunico ed alle rovine di Castel Rafenstein. Inoltre vi sono stati 63 scavi archeologici con esiti interessanti, quale le fondamenta di un battistero paleocristiano a Terlano, e per l’Archivio provinciale l’acquisizione del Fondo Silvius Magnago Gli interventi eseguiti nel 2011 nel settore sono riassunti nel volume di 256 pagine “Tutela dei Beni Culturali in Alto Adige 2011” pubblicato dalla Ripartizione Beni culturali della Provincia.

Grammatica comparativa ladina Nell’ambito del programma “Lingue a confronto”, l’area Innovazione e consulenza ladina ha pubblicato una grammatica comparativa delle tre lingue scolastiche in Alto Adige. La grammatica è rivolta essenzialmente a insegnanti e studenti delle scienze della formazione e a quanti hanno interesse per le lingue. È stato presentato recentemente alla sede di Bressanone della LUB il terzo volume, dedicato alla sintassi del periodo, della grammatica comparativa di tedesco, italiano e ladino.


ambiente

Pronti per le emergenze L’esercitazione annuale antipiena 2013 sull’Adige e sull’Isarco, i due maggiori fiumi dell’Alto Adige, tenutasi a metà novembre, si è conclusa con esiti positivi. Silvana Amistadi

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partizione Opere idrauliche, Rudolf Pollinger, che ha seguito l’esercitazione quale osservatore, le procedure di preallarme, di allarme e di comunicazione fra le forze in campo indicate nei protocolli d’intervento sono state seguite pari passo. Si è così potuto testarne le varie forme, via internet, per radio o telefono e verificare logistica e documentazione; per avere una situazione realistica le centrali operative erano presiedute con un numero di addetti minimale. Dopo anni di esercitazioni, si può dire che tutti i partecipanti hanno svolto il loro compito in modo professionale con esiti molto positivi. Per poter comunque inserire migliorie nel modus operandi è già prevista una riunione di riflessione post esercitazione.

Foto: Ripartizione Opere idrauliche

ome afferma il direttore della Ripartizione Opere idrauliche, Rudolf Pollinger: le procedure di preallarme e di allarme e comunicazione fra le forze in campo hanno funzionato senza intoppi. Principalmente nel corso dell’esercitazione è stato testato il funzionamento dell’allertamento e di intervento in caso di piena in base al relativo piano provinciale al fine di valutare la catena di comu-

nicazione e, quindi, individuare i punti deboli al fine di eliminarli. Come sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder, la comunicazione fra le forze in campo è di assoluta importanza affinché tutto proceda senza intoppi e con efficienza. Hanno partecipato all’esercitazione antipiena nei circondari della Protezione civile di Bressanone/Val d’Isarco, Merano, Bolzano e Bassa Atesina circa 150 collaboratori delle Ripartizioni provinciali, dell’Ufficio idrografico della Provincia, del Commissariato del Governo, delle Forze dell’Ordine, nonché del Corpo permanente e dei Corpi volontari dei Vigili del Fuoco. Per citare un dato, solo via fax sono state spedite 245 comunicazioni, e solo in due casi senza esito. Come riferisce il direttore della Ri-

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publicazions nueves

Storia dla leteratöra ladina

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a storia dla leteratöra ladina de Rut Bernardi y Paul Videsott nes dà por le pröm iade na vijiun generala sön 230 scrituries y scriturs dles cinch valades ladines dles Dolomites dal scomenciamënt dla leteratöra ladina (17ejimo secul) cina ´ a chëra contemporana. Ti articui che reverda les scrituries y i scriturs desvalis él da iade a iade na biografia completa, na lista de dötes sües operes y na discusciun

les sorts de leteratöra desvalies y sü temesc, sön la storia dl’inrescida, sön le gnì dant dla leteratöra ladina ti media ladins, sön la presënza dla Ladinia tla leteratöra taliana y todëscia sciöche in´ce da n indesc de inoms final de prësc 3000 iscriziuns.

dl’opera intiera tres na cerna le plü poscibl rapresentativa de tesc´ originai cun na traduziun todëscia laprò. Chësta opera standard nöia dla retoromanistica vëgn completada dai capitui d’introduziun sön le scomenciamënt y le svilup dla leteratöra ladina, sön

Terza pert dla gramatica cumparativa per l tudësch, ladin y talian

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ciamp Inovazion y consulënza dl Departimënt educazion y cultura ladina à dat ora l terzo liber dla culana “Lingac n cunfront” sun la gramatica dl tudësch, ladin y talian; l liber sun la strutura dla frasa scëmpla, ie unit prejentà tla Facultà dla scienzes dl’educazion a Persenon. L intendënt dla scoles ladines Roland Verra à auzà ora la mpurtanza de na gramatica cumparativa per la scola ladina, ulache la trëi rujenedes ladin, tudësch y talian vën adurvedes uni dì. L à rengrazià l’autora Heidi Siller Runggaldier y i autores Horst Sitta y Peter Gallmann per la bona culaborazion y si gran mpëni. La revijion y consulënza per la frases ladines ti ejëmpli ie inò unida fata da Marco Forni y Giovanni Mischì dl Istitut Ladin “Micurà de Rü”. I ejëmpli talians ie unic cialei ju da Francesca Santevecchi, culaburadëura per l talian al Istitut de romanistica dl’Univer-

sità de Dispruch. Horst Sitta, prufessëur emerità dl’Università de Turitg (Zürich) ti à dat mpurtanza al’adurvanza de na gramatica cumparativa per n bon nseniamënt dla rujenedes. A cuer ti stà a d’ël de formulé la strutures cumplesses dla rujeneda a na maniera che la maestres y i maestri posse les ntënder y les dé inant te scola. L autor Peter Gallmann, prufessëur de gramatica tudëscia al’Università de Jena, à ilustrà cun l ejëmpl di pronoms tl tudësch, tan cumplicheda che la gramatica possa vester; ma l à nce dit che n ne daussa nia se desperé: iust l liber sun la frasa scëmpla stimulea a ti cialé ala gramatica de nosta rujeneda cun n “uedl fulestier” che juda a ntënder la strutures de nosta rujeneda, chëla strutures che nes semea tan natureles y de chëles che ne se ntendon nianca che les ie. Canche on ntendù la strutura sota de nosta

rujeneda pudons nce la cunfrunté cun chëla de d’autra rujenedes y la mparé. Heidi Siller Runggaldier, prufessëura de romanistica al’Università de Dispruch, à mustrà su cun ejëmpli la regules dla posizion dla paroles tla frasa. Chësta regules ie defrëntes tla trëi rujenedes de nosta provinzia y perchël iel de utl les cunfrunté per chi che mpera la rujenedes. Nscila pudons tla pratica schivé nterferënzes. Tla descuscion cun l publich se à l’autora y i autores mbincià che l liber unisse nuzà da chëi che lëura cun la mutans y i mutons te nosta scoles. Tl daunì dëssel nce unì laurà ora material didatich y pità cursc de furmazion per i cuntenuc dl liber. Ntant lëura l’autora y i autores bele sun l proscim liber dla culana “lingac n cunfront” che ie dedicà ala frasa cumposta.

La rë dla telecomunicazions provinziela crësc

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ce te Gherdëina vëniel laurà inant per slargë ora la rë dla telecomunicazions provinziela. Tl Ufize Cuestions aministratives dla Repartizion provinziela Frabiches y servisc tecnich iel unit dat ora la ncëries di lëures per mëter ju la cundotes danter Urtijëi y Sëlva.

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I lëures per mëter ju la cundotes danter Urtijëi y Sëlva unirà ti proscimi tëmps fac da pert dla firma de costruzion Globalbau GmbH sun ncëria dla Provinzia. La firma se à segurà la ncëria cun na ufierta de 271.000 euro pra na spëisa scrita ora de ndut 351.000 euro, che stluj ite i

cosc´ per la segurëza de 12.800 euro. De ndut à set firmes de costruzion presentà na ufierta tl cheder dla pruzedura per la sëurandata dla ncëries dejëuta dala Provinzia. L tëmp dla dureda di lëures ie unit dat dant tl cuncors cun 60 dis dala sëurandata dla ncëria.


Il nuovo Consiglio provinciale

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l Consiglio provinciale ha il suo nuovo Ufficio di Presidenza: nella seduta del 22 novembre, inizialmente presieduta dal consigliere più anziano, Oswald Schiefer, affiancato dai più giovani Philipp Achammer e Christian Tommasini, l’aula ha eletto presidente Martha Stocker, vice Roberto Bizzo e segretari questori Richard Theiner, Arnold Schuler e Roland Tinkhauser. Il tutto solo dopo lunghe discussioni, nate dalla proposta del presidente della Provincia designato dalla SVP, Arno Kompatscher, di definire una Presidenza provvisoria in attesa di accordarsi per la maggioranza di governo: vi si sono opposti Freiheitlichen, SüdTiroler Freiheit, Verdi, che hanno accusato la SVP di essere rimasta legata a vecchie logiche, e L’Alto Adige nel cuore, che ha anche chiesto che ogni gruppo linguistico eleggesse il suo rappresentante. Critica pure

la BürgerUnion-Ladins-Wir Südtiroler, che però, come Team Autonomie e Movimento 5 Stelle, ha sollecitato a cominciare al più presto a lavorare per i cittadini. Dopo l’elezione a presidente di Martha Stocker con 18 voti (10 a Pius Leitner, proposto da Ulli Mair), nonostante il tentativo di Alessandro Urzì non si è arrivati a una candidatura unica per il vicepresidente del gruppo italiano, ed è quindi stato eletto (19 voti) Roberto Bizzo, proposto dal PD e sostenuto dalla SVP. In quanto all’elezione dei segretari questori, di cui uno dell’opposizione, secondo i Freiheitlichen e SüdTiroler Freiheit essa era da rinviare, non essendo ancora chia-

ra la maggioranza di governo. Verdi, Team Autonomie e Alto Adige nel cuore hanno invece ricordato gli accordi presi con Kompatscher relativamente a un’elezione provvisoria, e dopo che Martha Stocker ha assicurato che nel caso in cui il presunto rappresentante dell’opposizione dovesse entrare in maggioranza il suo ruolo decadrebbe, Arnold Schuler e Richard Theiner sono stati eletti con 20 e 19 voti quali rappresentanti della maggioranza relativa, e Roland Tinkhauser ne ha ottenuti 19 come rappresentante della (attuale) opposizione. Niente da fare per Paul Köllensperger del Movimento 5 Stelle (4 voti), proposto da Dello Sbarba.

La Presidenza provvisoria: (da sx) Achammer, il segretario generale Peintner, Schiefer e Tommasini.

Wolf

Martha Stocker eletta presidente, Roberto Bizzo vice, Schuler, Theiner e Tinkhauser segretari questori.

Wolf

L’Ufficio di Presidenza: (da sx.) Tinkhauser, Theiner, Stocker, Bizzo e Schuler.

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Parte del gruppo SVP.

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Urzì (L’Alto Adige nel cuore).

Artioli (Team Autonomie).

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Pöder (BürgerUnion-Ladins Dolomites-Wir Südtiroler).

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Köllensperger (5 Stelle).

La SüdTiroler Freiheit.

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I Verdi – Grüne – Verc.

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I Freiheitlichen.

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Tommasini e Bizzo (PD).

Karl Oberleiter

Sono 9 i gruppi consiliari costituitisi in Consiglio provinciale. Ecco i rappresentanti di SVP, Freiheitliche, Gruppo Verde, SüdTiroler Freiheit, Partito Democratico, Team Autonomie, Movimento 5 Stelle, BürgerUnionLadins Dolomites-Wir Südtiroler, L’Alto Adige nel cuore alla prima seduta del plenum.


info

musei provinciali e Touriseum e Giardini

Mt. Gran Pilastro 3509m Ridanna

Passo Resia 1507m

di Castel Trauttmansdorff Merano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

Curon Venosta

Predoi

Brennero 1374m

Mareta

Cadipietra Campo Tures

Vipiteno

Mt. Palla Bianca 3738m Teodone

Rienz a

Brunico

Novacella

Passo Stelvio 2757m

Adige Prato allo Stelvio

Castelbello Laces

Ortles 3905m

Lana

San Candido

Sciliar

Laives

Caldaro

Catinaccio 3002m

Mt. Cristallo 3221m

Tre Cime 2998m Cortina d’Ampezzo

Marmolada 3343m

D

o

l

o

m

Ora

u Castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Bolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

Mezzocorona

a Museo provinciale delle miniere

p Museo provinciale degli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654298 | www.museominiere.it

Centro climatico Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

www.museominiere.it

Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it Avventura in miniera Monteneve Passiria Moso in Passiria Rifugio Monteneve Corvara 42/43 tel. 0473 647045 | www.monteneve.org Museo delle miniere Granaio Cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99 tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

´ de Tor s Museum Ladin Ciastel S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa “Jan Batista Rinna“ tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

enti e servizi Giunta provinciale p.zza S. Magnago 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 411111 (centrale) www.provincia.bz.it Consiglio provinciale p.zza S. Magnago 6 | 39100 Bolzano Tel. 0471 946111 www.consiglio-bz.org info@consiglio-bz.org Giunta regionale Sede di Trento: Via Gazzoletti 2 Tel. 0461 201111 Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3 Tel. 0471 322111/12 www.regione.taa.it/ Ufficio della Provincia a Roma Via del Gesù 57 | 00186 Roma Tel. 06 69791120 ufficiodiroma@provincia.bz.it

Ufficio della Provincia a Bruxelles Rue de Pascale 45-47 B-1040 Bruxelles | Tel. +32 27432700 alto.adige@alpeuregio.org Ufficio Euregio Viale Druso 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 402026 info@europaregion.info www.europaregion.info Servizio esami di bi- e trilinguismo Via Perathoner 10 | 39100 Bolzano Tel. 0471 413900 www.provincia.bz.it/ebt zdp.ebt@pec.prov.bz.it Difesa civica Via Cavour 23 | 39100 Bolzano Tel. 0471 301155 www.difesacivica.bz.it posta@difesacivica.bz.it

Centro tutela consumatori e utenti Alto Adige Via Dodiciville 2 39100 Bolzano Tel. 0471 975597 Fax 0471 979914 www.centroconsumatori.it info@consumer.bz.it INFOPollini 0471 950431 www.provincia.bz.it/pollini Informazione statistica Via Canonico Gamper 1 39100 Bolzano Tel. 0471 418400 www.provincia.bz.it/astat astat@provincia.bz.it Centrale provinciale di emergenza Tel. 118 (Servizi di soccorso) Tel. 115 (Vigili del fuoco)

Sillian

San Martino in Badia

Castel Forte

Bolzano

Mt. Cevedale 3757m

Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

Bressanone

Velturno

Merano

e

t Museo provinciale del vino

Castel Coira Silandro

ig Ad

dell’Alto Adige Bolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

Tirolo

Malles

Isar co

Abbazia Monte Maria

r Museo Archeologico

Heinfels Dobbiaco

Valdaora Monguelfo

Centrale viabilità Tel. 0471 200198 | Fax 0471 201157 www.provincia.bz.it/vmz vmz@provincia.bz.it INFOMobilità 840 000471 Informazioni turistiche Alto Adige Marketing piazza Parrocchia 11 | 39100 Bolzano Tel. 0471 999999 info@suedtirol.info | www.suedtirol.info Valori dell’aria Tel. 0471 417140 www.provincia.bz.it/aria labchinfis@provincia.bz.it Info valanghe e meteo Via Mendola 33 | 39100 Bolzano Tel. 0471 414740/41 Bollettino telefonico 0471 270555 www.provincia.bz.it/meteo hydro@provincia.bz.it provincia autonoma | dicembre 2013

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Editrice: Giunta provinciale di Bolzano · Stampa: Tezzele by Esperia - Bolzano - via Innsbruck, 27 · Responsabile: Silvana Amistadi · Registrazione: Tribunale di Bolzano n. 31 del 4 novembre 1991 · Il mensile «Provincia Autonoma» non è in vendita; può essere richiesto gratuitamente alla Segreteria del Servizio stampa della Giunta provinciale, 39100 Bolzano, piazza Silvius Magnago 1, tel. 0471 412211, fax 0471 412220 · e-mail: USP@provincia.bz.it · Tiratura: 48.000 copie, di cui 29.000 in lingua tedesca e 19.000 in lingua italiana - Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE Bolzano. TAXE PERCUE/TASSA PAGATA. ANNO XXII - n. 12/2013 Dicembre


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