PROVINCIA AUTONOMA

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PROVINCIA AUTONOMA

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

11/2013

Modello di risparmio edilizio

Piano di settore dipendenze

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

Meno traffico, più qualità di vita

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL


colophon provincia

autonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

In CaSo DI manCato RECaPIto InVIaRE aL CPo BZ PER La REStItuZIonE aL mIttEntE PREVIo PaGamEnto RESI

11/2013

modello di risparmio edilizio

Piano di settore dipendenze

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

meno traffico, più qualità di vita

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

www.provincia.bz.it/usp

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

In copertina: Sono state aperte al traffico le circonvallazioni di Merano ed Ora. A breve il completamento di quella di Laives. Le tre grandi opere contribuiscono all’incremento della qualità di vita degli abitanti delle aree interessate. (Foto: SerCom)

sommario  2 Meno traffico, più qualità di vita Tre grandi opere pubbliche, tre interventi fondamentali per la viabilità. Sono le circonvallazioni di Merano, Ora e Laives.

Il piano rappresenta il documento base per il lavoro di tutti gli operatori del settore dipendenze

8 Anziani più assistiti Un nuovo regolamento disciplinerà l’accompagnamento e l’assistenza abitativa per gli anziani in Alto Adige.

9 Risparmio e compro casa Editrice: Giunta provinciale Direttore responsabile: Silvana Amistadi

Il nuovo modello di risparmio edilizio, per il quale la Giunta ha approvato i criteri, facilita le famiglie nell’accesso ad una casa di prorietà

Numero coordinato da: Silvana Amistadi Redattori: Michele Bolognini Maja Clara Paolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle Inserto Consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner

Chiusura numero: 21 ottobre 2013 USP L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione ©

Aprire il lettore QR-Code sul telefono cellulare, inquadrare il codice con la fotocamera per collegarsi alla pagina web del Servizio Stampa. Il lettore QR-Code può essere scaricato gratis dal sito http://i-nigma.mobi/ provincia autonoma | novembre 2013

23 Nuova certificazione GreenEvent Eventi che rispettano particolari criteri riferiti alla sostenibilità ambientale potranno fregiarsi del marchio “GreenEvent”

20 Europa Diritti dei pazienti e assistenza sanitaria transfrontaliera

22 Euregio Programma 2014 GECT

28 Da lëur per la jënt ladina Tl’Azienda Sanitera ti spieta mo 160 stieres ai ladins

9 15 Paesaggio a Nordest nell’arte Un percorso multimediale propone l’interpretazione artistica del paesaggio da parte di artisti del Nordest

Abbonamento gratuito e info: Servizio Stampa 17 Carta dei servizi in Fiera Bolzano, piazza Silvius Magnago 1 Presso lo stand della Rete Civica usp@provincia.bz.it saranno presentati nuovi servizi da Tel. 0471 412213 La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf

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5 Piano di settore dipendenze 2013-2018

utilizzare con la Carte dei Servizi

31 Velocità e trasparenza Bilancio della XIVa legislatura

33 La futura politica energetica Dibattito sulla relazione della commissione d’inchiesta SEL

35 I nomi dei rifugi Sì a quelli storici, no all’obbligo di esposizione della bandiera italiana

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appuntamenti

16-17 novembre 2013 Giornata delle erbe aromatiche al Centro di Sperimentazione Laimburg/Vadena p. 26

il presidente

Care lettrici, cari lettori,

20 novembre 2013 Premio alle eccellenze delle scuole di lingua italiana al Liceo Carducci a Bolzano p. 13 20-24 novembre 2013 Carta servizi alla Fiera d’Autunno a Bolzano p. 17 fino al 3 dicembre 2013 legge sulla disabilità: forum di discussione “Dai p. 24 il tuo contributo” entro il 19 dicembre 2013 domande per borse di studio per corsi all’estero p. 12 dal 1° gennaio 2014 in vigore regolamento per nuova assistenza abitativa per anziani p.   8

fino al 31 gennaio 2014 iscrizioni all’esame di p. 24 pesca fino a maggio 2014 Percorso multimediale “Paesaggio a Nordest” al Centro Trevi a Bolzano p. 15

T

ra le 44 misure che la Giunta provinciale ha deciso di attuare per garantire il lavoro e contrastare la disoccupazione in Alto Adige è fondamentale quella del ricambio generazionale, per dare concrete prospettive occupazionali ai tanti giovani che oggi devono fare i conti con la precarietà e la mancanza di sicurezze. L’auspicio è quello di fare da apripista anche per il settore privato, ma adesso il progetto deve partire dalla Pubblica amministrazione. Il primo passo consiste nell’elaborare un contratto integrativo di intercomparto che permetta concretamente di attuale il patto generazionale. E siamo a buon punto, perché a fine ottobre Provincia e sindacati hanno raggiunto l’accordo di massima sull’attuazione di questo patto generazionale nel pubblico impiego. Cos’è il patto generazionale? È l’opportunità, offerta a coloro che si trovano a pochi anni dalla pensione, di ridurre volontariamente il proprio orario di lavoro per favorire l’inserimento dei giovani. Il tutto con una decurtazione dello stipendio ma senza alcun taglio sui contributi pensionistici, che saranno tarati sulla retribuzione “piena”, con la differenza a carico dell’ente pubblico. Amministrazione provinciale e sindacati di categoria del pubblico impiego avevano avviato a fine

agosto un tavolo di confronto con lo scopo di discutere i vari aspetti della questione per arrivare ad elaborare un contratto integrativo di intercomparto che permettesse concretamente di attuare il patto. Dopo una serie di incontri con i rappresentanti dei lavoratori, l’obiettivo si può dire sostanzialmente raggiunto. È stata trovata un’intesa di massima e l’accordo sull’attuazione del patto è stato confermato a fine ottobre dalla Giunta provinciale, che ha dato il via libera alla firma tra Provincia e organizzazioni sindacali. La bozza prevede la possibilità di una riduzione dell’orario di lavoro del dipendente pubblico non inferiore al 25% del totale. Con i soldi risparmiati sugli stipendi verrebbe creato un fondo ad hoc, con l’obbligo per ogni ente pubblico di utilizzarlo per l’assunzione di giovani under 35 non occupati oppure di altre particolari categorie di lavoratori. Il patto generazionale è insomma una forma di flessibilità innovativa che sicuramente potrà portare vantaggi a tutte le parti interessate.

Luis Durnwalder

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storia di copertina

Meno traffico, più qualità di vita

Un momento dell’inaugurazione della Galleria di Ora.

Tre grandi opere pubbliche, tre interventi fondamentali per la viabilità. Aperte al traffico le circonvallazioni di Merano e Ora, tra breve sarà completata anche quella di Laives.

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a circonvallazione Nord-Ovest di Merano, quella di Ora, e la galleria di Laives. Autunno molto intenso per alcune delle più grandi opere stradali in corso di realizzazione in Provincia di Bolzano. Il primo tratto della circonvallazione di Merano è stato inaugurato e aperto al traffico, così come la nuova galleria San Daniele di Ora. La galleria di Laives, che consentirà ad auto e mezzi pesanti di by-passare il centro abitato, è stata invece presentata in anteprima, mentre l’apertura definitiva è prevista nelle prossime settimane.

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Ora, auto in galleria La prima opera ad essere inaugurata è stata la galleria San Daniele di Ora, secondo e ultimo tratto della nuova circonvallazione che incanala il traffico fuori dal centro abitato. La strada principale che attraversa la località della Bassa Atesina, infatti, da ottobre viene utilizzata solo per i collegamenti interni, mentre la nuova circonvallazione serve a smaltire la grande molte di traffico di transito dovuta al fatto che Ora rappresenta una sorta di mega-incrocio stradale fra statale del Brennero, statale della

Sono opere fondamentali per ridurre il traffico di transito nei centri abitati e aumentare la qualità di vita dei residenti Florian Mussner, assessore ai lavori pubblici

val di Fiemme, provinciale per Termeno, strada per Bronzolo e stazione ferroviaria. Le principali opere che caratterizzano i 2,9 km della circonvallazione di Ora, realizzata in due lotti, sono la galleria Castelfeder (lunga 998 metri), la galleria Montan (145 metri), una galleria artificiale di 200 metri e soprattutto la galleria S. Daniele, lunga 1064 metri, inaugurata di recente assieme alla rotatoria. Tutto il traffico di transito nord-sud verrà deviato sulla nuova statale del Brennero in galleria, passando anche attraverso la galleria artificiale di Ora Centro, e sotto la rotatoria della statale per la Val di Fiemme. Il nuovo tunnel presenta un camerone di dimensioni eccezionali (il maggiore in Italia, il sesto più grande nel mondo), posizionato all’imbocco sud, capace di accogliere la carreggiata principale e le rampe unidirezionali, in ingresso e in uscita, che collegano alla rotatoria di svincolo tra le statali del Brennero e della val di Fiemme. Nel tratto di maggiore dimensione, il camerone ha una larghezza di sca-


storia di copertina vo di circa 31 metri e un’altezza di 18 metri. Il costo totale del secondo lotto, compresa la rotatoria di Ora, è stato di 43 milioni di euro.

Laives, da dicembre città senza traffico Con una lunghezza complessiva di oltre 9 km, la circonvallazione tra Pineta, Laives e Bronzolo è una delle opere infrastrutturali più importanti degli ultimi anni in Alto Adige. Nel 2005 è stato ultimato il tunnel San Giacomo (2.234 metri), a inizio 2009 è stato aperto il tratto di Pineta della circonvallazione, mentre a dicembre sarà transitabile il tunnel di Laives, la parte più lunga dell’intero tratto con i suoi quasi 3 km. La città a sud del capoluogo registra ogni giorno il passaggio di almeno 22mila veicoli, ma grazie alla nuova galleria il centro abitato verrà by-passato dal traffico di transito. Il lotto di Laives della circonvallazione inizia a Pineta ed entra in galleria sul lato della montagna prima dell’ingresso nel centro abitato. Il tratto nord del tunnel (lungo 96 metri) è una galleria artificiale, mentre la parte restante è scavata nella roccia. Sono stati realizzati 4 cameroni per la sosta di emergenza, un tratto di strada a 3 corsie all’imbocco sud, 5 vie di fuga pedonali e una galleria di emergenza di 832 metri. Nei suoi 2.882 metri complessivi la galleria di Laives è dotata anche degli impianti di gestione del traffico, di radio GSM, di supervisione e controllo. Il tunnel termina a sud di Laives, all’altezza della zona industriale, e

La galleria di Laives vista dall’interno

Merano: Rotatoria sotterranea per la nuova circonvallazione il tracciato prosegue a cielo aperto fino all’altezza del cimitero di Bronzolo, dove finisce questo lotto della circonvallazione. Da segnalare l’innovativa pavimentazione in calcestruzzo: riduce i rischi di incendio, dura il doppio rispetto all’asfalto e abbatte del 25% il consumo di energia per l’illuminazione.

Merano, aperto il primo tratto Anche Merano, la seconda area più popolosa dell’Alto Adige, vede ridursi sensibilmente il traffico grazie alla nuova circonvallazione, un progetto da decenni al centro delle discussioni e che ora vede finalmente la luce grazie all’apertura del primo lotto che dallo svincolo MeBo di Marlengo si sviluppa in galleria sotto i frutteti di Lagundo e la stazione

ferroviaria fino a sfociare in via IV Novembre, dove è previsto l’unico accesso alla rete viaria cittadina. Qui il traffico è organizzato su tre livelli: in superficie con la viabilità ordinaria, a 7 metri di profondità con una rotonda che porta verso la stazione oppure verso Lagundo, e a 17 metri di profondità con la prosecuzione del tunnel verso la Val Passiria. Quest’ultimo tratto, però, fa parte del secondo lotto dei lavori che attualmente sono in fase di progettazione. Ecco le altre caratteristiche qualificanti del primo lotto: nei pressi dello svincolo di Marlengo, oltre alla deviazione del percorso della Me-Bo, sono stati realizzati un ponte e una rotonda, senza dimenticare le barriere antirumore lungo il rione Maria Assunta. Da qui sino alla stazione il tracciato corre sottoterra per circa 1 km., mentre nella zona dei frutteti di Lagundo una parte del tunnel è stata realizzata in scavo a sezione aperta, con un tracciato in sotterranea che ha permesso di risparmiare terreno agricolo e mantenere il cuneo verde. Il secondo lotto della circonvallazione prevede che dalla stazione ferroviaria il percorso interrato prosegua con la galleria di Monte S. Benedetto sino alla zona artigianale di Tirolo, ai piedi del monte Zeno. Qui è prevista una rotonda a cui si collegheranno la strada per Maia Alta, la zona artigianale, la Val Passiria e Tirolo. Il costo totale del primo lotto è stato di 73,2 milioni di euro, per l’intero progetto l’investimento sarà nell’ordine dei 192 milioni di euro.  provincia autonoma | novembre 2013

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dalla giunta provinciale

ambiente

Termovalorizzatore a Ecocenter

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nche dopo il periodo di prova il nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud sarà gestito da Ecocenter, società partecipata dei Comuni altoatesini e della Provincia.

La Giunta provinciale aveva chiesto un parere alla Libera Università di Bolzano in merito alla possibilità di assegnare a Ecocenter la gestione del termovalorizzatore senza dover passare per un bando di gara. “Il parere è stato positivo – spiega l’assessore all’ambiente Florian Mussner - in quanto si tratta di un passaggio che si svolge all’interno di enti a totale controllo pubblico”. Eco Center, infatti, è una società controllata per il 46% da 57 comuni altoatesini, per il 44% dal Comune di Bolzano, e per il restante 10% dalla Provincia. Il nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud, entrato in funzione nel luglio scorso, a pieno regime incenerirà 130mila tonnellate l’anno di rifiuti residui provenienti da tutto l’Alto Adige. Dal processo di smaltimento delle immondizie si potranno inoltre produrre calore ed energia in grado di coprire il fabbisogno di riscaldamento di 10mila alloggi e l’energia elettrica necessaria all’illuminazione di altri 20mila appartamenti.

università

Programma triennale per la LUB

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pprovata dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Sabina Kasslatter Mur la convenzione programmatico-finanziaria tra la Provincia e la Libera Università di Bolzano per il triennio 20142016. L’accordo pone le basi per lo sviluppo strategico della LUB sul territorio, fissando gli obiettivi per formazione, ricerca, personale e organizzazione. Per il 2014 verranno stanziati 55 milioni di euro, mentre nei due anni successivi il contributo della Provincia salirà di 10 milioni raggiungendo rispettivamente 65 e 75 milioni. La Fa-

sanità

Più medicina complementare

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a Giunta provinciale ha deciso, su proposta dell’assessore alla sanità Richard Theiner, di ampliare il servizio di medicina complementare in Alto Adige. Prima novità: il trattamento diventa totalmente gratuito per i pazienti oncologici. Uno studio della Charitè di Berlino comprova che tale trattamento migliora notevolmente la qualità della vita dei pazienti oncologici e fa aumentare le possibilità di guarigione. Pertanto non si è voluto precludere a nessuno l’opportunità di accesso a queste prestazioni: finora era prevista una compartecipazione ai costi, in futuro i trattamenti saranno gratuiti, indipendentemente dalla situazione reddituale del paziente. La seconda novità approvata dalla Giunta riguarda l’ampliamento territoriale del servizio ad altri ospedali oltre a quello di Merano. I lavori preparatori a Silandro sono conclusi, il personale è pronto, en-

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tro l’anno i trattamenti di medicina complementare saranno offerti anche a Silandro. A inizio 2014 toccherà a Bressanone, più avanti Brunico. Considerata la vicinanza a Merano, attualmente a Bolzano medicina complementare non è una priorità.

coltà di Scienze della formazione potrà beneficiare della stretta collaborazione con le altre istituzioni dell’Euregio e nel giro di 5 anni andrà a ricoprire un ruolo-guida a livello europeo per quanto riguarda la formazione del personale insegnante. Il rafforzamento della rete di cooperazione con le istituzioni accademiche altoatesine, a partire dal Conservatorio, e con le Università dell’Euregio, consentiranno l’elaborazione di progetti e programmi comuni come la Euregio-School of Education che garantirà una formazione di alto profilo del personale insegnante. Altri obiettivi: ricerca, plurilinguismo, corsi e iniziative aperte a chi non frequenta l’Università.


sociale

Presentato il “Piano di settore dipendenze 2013-2018” È stato presentato recentemente il “Piano di settore dipendenze 2013 – 2018”, frutto di una proficua collaborazione tra tutti gli operatori ed i servizi che si occupano di questo settore.

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l “Piano di settore dipendenze 20132018” rappresenta, come è stato sottolineato nel corso della sua presentazione dal direttore di Dipartimento, Florian Zerzer, una sorta di “pietra miliare” per il lavoro di tutti gli operatori del settore ed è il frutto di un capillare lavoro in rete che ha visto coinvolte tutte le componenti coinvolte, dal sociale, alla sanità, dalle strutture pubbliche alle private, sia a livello provinciale che comunale, non trascurando le forze dell’ordine e le scuole. Come sottolinea nell’introduzione al Piano l’assessore provinciale competente “Nessuno può dirsi immune della dipendenza. Può colpire chiunque, di qualsiasi strato sociale ed a qualsiasi età. Il Piano di settore riunisce le esperienze di tutto il lavoro fatto sulla dipendenza in Alto Adige.

Impulsi per i servizi È un documento che può dare risultati solo attraverso il lavoro ed il confronto quotidiano di tutti i collaboratori coinvolti. Esso dà importanti impulsi affinché i servizi esistenti e la rete di intervento trovino azioni concordate per affrontare le nuove sfide e riuscire così a raggiungere sempre più incisivamente quelle persone che si trovano nelle più diverse situazioni di vita e di bisogno”. I princìpi ispiratori del Piano di settore sottolineano che la persona è al centro dell’attenzione, pongono l’accento sulla necessità di parteci-

Foto: Ravanelli

Franco Grigoletto

pazione e di messa in rete delle informazioni da parte di tutti gli operatori, mira alla valorizzazione ed alla qualificazione degli operatori all’interno del sistema dei servizi, ribadisce la specializzazione e l’autonomia tecnico-professionale dei servizi operanti nel settore delle dipendenze, sottolinea infine la necessità di un impiego sostenibile delle risorse. I pilastri su cui si basa il Piano sono la prevenzione, il trattamento e gli interventi sociali. La prevenzione è intesa come processo a lungo termine che mira direttamente e indirettamente alla promozione della salute: a questo scopo il Piano mira al perfezionamento della campagna contro l’abuso di alcol e tabacco, ma sono previste anche iniziative selettive contro l’abbandono scolastico. Inoltre il Piano affronta la sicurezza sulle strade e sulle piste da sci e si occupa in modo specifico anche del tema attuale del gioco d’azzardo, prevedendo un finanziamento trasversale per potenziare gli interventi, il sostegno di gruppi di mutuo aiuto e la realizzazione di una campagna informativa. La seconda priorità nella lotta contro le dipendenze si indirizza al trat-

tamento e prevede di rafforzare la già esistente rete di servizi, ottimizzando i percorsi di trattamento, e di migliorare gli interventi garantendo, ad esempio, un adeguato trattamento di disassuefazione in regime residenziale per le farmacodipendenze o potenziando il trattamento del gioco patologico d’azzardo.

Cooperative sociali La terza priorità riguarda gli interventi sociali per prevenire un’ uscita dal contesto sociale della persona dipendente. Per questo è importante il lavoro delle cooperative sociali nell’ ambito dell’inserimento lavorativo. Nel Piano si punta a predisporre anche un’offerta capillare di “streetwork”, l’ampliamento di strutture notturne e di forme residenziali assistite per persone socialmente emarginate. Indispensabili diventano la promozione dei gruppi di auto mutuo aiuto e di progetti innovativi per il tempo libero e l’incoraggiamento del volontariato. La versione integrale del Piano di settore dipendenze può essere consultata al seguente indirizzo: http://www.provincia.bz.it/politiche-sociali/temi/2192.asp.  provincia autonoma | novembre 2013

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sanità

Sportelli del Comprensorio sanitario di Bolzano.

Sanità altoatesina al top in Europa Nonostante i tagli alla spesa sanitaria la sanità altoatesina si attesta al top in Europa. Alcuni dati relativi alla Relazione sanitaria 2012. Silvana Amistadi

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a spesa sanitaria iscritta nel bilancio provinciale, come ricorda l’assessore provinciale alla sanità Richard Theiner, è passata dai 1.171,1 milioni di Euro del 2011, a 1.158,8 milioni di Euro nel 2012 e a 1.148,9 milioni di Euro nel 2013. Nel 2012 sono state erogate presso le strutture provinciali 7,8 milioni prestazioni di specialistica ambulatoriale; di queste il 98,1 per cento sono state effettuate in strutture pubbliche. Il numero complessivo delle prestazioni ha evidenziato una

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lieve diminuzione rispetto a quanto rilevato nel 2011 (-1,3 per cento). L’importo tariffario complessivo delle prestazioni erogate ammonta a 106 milioni Euro, mentre la partecipazione del paziente alla spesa sanitaria, misurata attraverso il ticket, è pari a 20,8 milioni di Euro (di cui il 94,0 per cento incassato da strutture pubbliche).

Puntare sulla qualità Benché lo stato di salute della popolazione altoatesina è buono per il suo stile di vita, con alimentazione sana e attività fisica diffusa, la richiesta di prestazioni alla luce dello sviluppo demografico, però, è sempre maggiore. Per tale ragione, come riferisce l’assessore Theiner, è importante puntare sulla qualità. In quest’ottica si pone anche

l’accreditamento per le operazioni di tumori che va nell’interesse dei pazienti. Per una regione di confine come l’Alto Adige, come prosegue, è importante offrire qualità per essere concorrenziali. Qualità di servizi, che viene riconosciuta anche dai cittadini come testimoniano i dati rilevati dall’indagine con questionari condotta dall’Institute for Quality of Government dell’Università di Göteborg che attestano la sanità altoatesina, quale unica in Italia, in posizione assolutamente concorrenziale al top europeo. Come riferisce il prof. Christian Wiedermann, Primario al reparto Medicina Interna dell’Ospedale di Bolzano e neo presidente della Fondazione Vital di Bolzano, se l’Italia si è attestata al 25° posto rispetto a complessivi 27 paesi europei, la Provincia di Bolzano, assieme a quella


sanità di Trento ed alla Regione Valle d’Aosta occupa i primi tre posti della classifica delle regioni italiane e si posiziona al 9° posto nel raffronto con 120 regioni europee (Trento al 17° posto ed il Tirolo al 107° posto). Per quanto attiene l’aspetto della correttezza sociale il sistema sanitario altoatesino di posizione al 22° posto, su 172 regioni, mentre è al 52° per quanto riguarda la correttezza delle prestazioni. I dati dell’Institute for Quality of Government dell’Università di Göteborg, come prosegue Wiedermann, confermano anche i dati dei rilevamenti fatti eseguire dalla Provincia di Bolzano in precedenza, spesso messi in discussione.

Circa 140 mila malati cronici L’ospedale di Bressanone L’età media della popolazione è pari a 41,7 anni (40,4 anni per la popolazione maschile e 43,0 per quella femminile), ed è cresciuta di 0,9 anni nell’ultimo quinquennio. L’indice di vecchiaia è pari a 121,3 anziani (65 anni e oltre) ogni 100 ragazzi (014 anni). Tale indice è cresciuto di 9 punti negli ultimi cinque anni. Nel corso del 2012, la popolazione altoatesina con almeno una malattia cronica è risultata essere pari al 27,6 per cento (1 persona su 4); i malati cronici si attestano così sui 139.296, dove vi è una correlazione età media e malati cronici, 10.784 i nuovi malati. Il 77 per cento dei malati cronici

sono quelli che utilizzano il 27,6 per cento delle prestazioni sanitarie. I nuovi nati si attestano a 5.668, mentre i morti su 3.977. L’età media dei cittadini è di 41,7 anni. Andando ad analizzare la cause di morte si nota un trend in crescita (1985-2011) per i malati da malattie del sistema circolatorio e stabile per i malati affetti da patologie tumorali. Il tasso di natalità si attesta sui 10,4 in Alto Adige, in linea con il tasso europeo di 10,6, superiore rispetto a quello nazionale 9,4 ed austriaco 9,5. La mortalità infantile si attesta a 3,7 su 1.000.

Oltre il 60 per cento con peso forma La speranza di vita in provincia di Bolzano è di 85,8 anni per le donne e di 80,5 anni per gli uomini. Per quanto attiene all’attività fisica, risultano attivi il 54,4 dei cittadini (di età compresa fra i 18-69 anni), praticano regolarmente sport il 37,3 per cento, mentre solo il 9 per cento conduce una vita sedentaria. Il 63,7 per cento dei cittadini altoatesini presenta un peso forma, il 26,2 per cento è in sovrappeso, il 7,3 per cento è obeso, mentre il 4 per cento è sottopeso (in Italia risulta essere in sovrappeso il 42 per cento della popolazione). I ricoveri nelle strutture ospedaliere per acuti si attestano sui 89.548 complessivi con 6,7 giorni di media di degenza. Per quanto attiene l’assistenza in Hospice vi sono stati 569 accessi per 7.162 giornate di assistenza e una degenza media di 14,1 giorni.  info

Sono circa 90.000 i ricoveri per acuti nelle strutture ospedaliere

Dal sito è possibile scaricare il testo completo della Relazione sanitaria: http://www.provincia.bz.it/oep/relazionesanitaria/relazione-sanitaria.asp Il link dove sono pubblicati gli esiti dell’indagine dell’Institute for Quality of Government dell’Università di Göteborg http://dx.doi.org/10.1080/00343404.201 3.770141

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sociale

Anziani più assistiti Nuova offerta di assistenza abitativa per la terza età in Alto Adige: non solo servizio domiciliare, ma una serie di prestazioni direttamente garantite, dai pasti alle pulizie, a servizi specifici di assistenza alla persona anziana.

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rriva un nuovo regolamento che disciplina l’accompagnamento e l’assistenza abitativa per gli anziani in Alto Adige. Il dispositivo, approvato dalla Giunta provinciale in ottobre, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, famiglia e sanità Richard Theiner, si inserisce tra la fattispecie dell’assistenza totale nella casa di riposo e il servizio domiciliare – già funzionanti – e completa così le tipologie di offerte della Provincia. L’offerta di assistenza alla terza età in Alto Adige prevede, accanto alla tipologia tradizionale della casa di riposo o delle strutture pubbliche in genere, anche il servizio domiciliare. Queste forme di sostegno vengono ora perfezionate con l’introduzione di due nuove modalità: il servizio di “assistenza abitativa parziale” e l’offerta di “assistenza abitativa”. La differenza sta nel fatto che il servizio domiciliare prevede una persona di riferimen-

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to che accompagna l’anziano nella vita quotidiana, mentre “con le due nuove offerte possono essere garantite direttamente anche diverse prestazioni”, sottolinea l’assessore provinciale Theiner. In concreto, nel caso di assistenza abitativa parziale gli anziani beneficiano di prestazioni di sostegno, di tre pasti al giorno e della pulizia dei loro spazi abitativi. Nel caso di assistenza abitativa si aggiungono prestazioni di assistenza fisse e qualificate.

Destinatari e tariffe Il nuovo servizio si rivolge in particolare alle persone anziane per le

quali il sostegno nel proprio alloggio sottoforma di servizio domiciliare non è più sufficiente, e per i quali allo stesso tempo l’accoglienza in casa di riposo o centro di degenza non rappresenta la soluzione adatta. In concreto, gli utenti destinatari delle nuove offerte dimorano in un’abitazione per anziani o in alloggio in affitto e l’aspetto centrale del servizio è dato dalla flessibilità: a seconda del bisogno, nello stesso alloggio si può passare da accompagnamento abitativo “semplice” a assistenza abitativa parziale e assistenza abitativa. Responsabili del servizio sono i Comuni, che nella maggior parte dei casi ne affidano la gestione alle strutture per anziani esistenti, con esperienza ed organizzazione adeguate alle necessità. Attraverso l’ultima delibera di ottobre la Giunta ha fissato anche le tariffe massime dei nuovi servizi, che non potranno essere oltrepassate, mentre quelle effettive saranno stabilite dai Comuni. Il nuovo regolamento entra in vigore il 1° gennaio 2014, fino ad allora il lasso di tempo viene utilizzato per predisporre al meglio, sul piano organizzativo e gestionale, le nuove offerte. Maggiori informazioni vengono fornite dall’Ufficio provinciale anziani e distretti sociali, incaricato anche di approvare il servizio.


edilizia abitativa

Risparmio e compro casa I criteri di adesione al modello di risparmio edilizio (il cosiddetto “Bausparen”) e le modalità di gestione sono stati approvati a fine ottobre dalla Giunta provinciale. Accesso facilitato al credito e agevolazioni fiscali sono i due punti forti del provvedimento, passo importante per garantire alle famiglie una casa di proprietà.

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l modello del risparmio edilizio varato dalla Giunta provinciale è uno strumento innovativo per la concessione di fondi e garantire una casa in proprietà. “Con il Bausparen – sintetizza il modello l’assessore provinciale competente Christian Tommasini – la Provincia incentiva il risparmio privato per la costruzione, l’acquisto e il recupero della prima casa attraverso l’adesione a un programma pluriennale gestito da soggetti pubblici e privati, come Pensplan, convenzionati con la Provincia.” In concreto, il Bausparen è un percorso costruito con capitale proprio risparmiato per un periodo minimo di 8 anni, al quale vanno aggiunti un mutuo con maggiorazione provinciale aggiuntiva per gli anni oggetto del risparmio - attinta dai 50 milioni di euro dello specifico fondo di rotazione - e l’accesso facoltativo a un secondo mutuo a condizioni particolarmente agevolate con una banca convenzionata. “Il Bausparen - sottolinea Tommasini - pone la Provincia di Bolzano all’avanguardia a livello nazionale per quanto riguarda il sostegno all’edilizia agevolata: offriamo a tutti, ma soprattutto alle giovani famiglie, la possibilità di accedere ad un sistema innovativo di aiuti e contributi che consente di capita-

lizzare al meglio i propri risparmi per realizzare il sogno di una casa propria.”

Come accedere al Bausparen A fine ottobre la Giunta uscente, in uno degli ultimi atti della legislatura, ha approvato su proposta di Tommasini la delibera che fissa i criteri attuativi per l’accesso al modello di risparmio edilizio: “Consentirà di arrivare ad un alloggio in proprietà - sottolinea l’assessore e vicepresidente della Provincia - con l’accesso sicuro al credito e significative agevolazioni fiscali. Di questi tempi non è poco.” L’assessore anticipa anche il prossimo passo operativo, “che riguarda la convenzione con le banche che aderiranno al progetto del risparmio edilizio.” I

nuovi criteri di adesione al modello regolano l’ambito di applicazione, le modalità per la banca convenzionata e i requisiti dei cittadini che desiderano aderire al risparmio edilizio. Tra questi, i 5 anni di residenza in Alto Adige, un periodo di risparmio di almeno 8 anni vincolato al nuovo modello, la richiesta del mutuo con durata superiore a 18 mesi e importo non superiore al doppio della posizione individuale del risparmiatore. Sono nel frattempo in corso le due gare bandite dalla Provincia e rivolte agli istituti di credito locali per individuare i presupposti più favorevoli alla convenzione: una relativa alla gestione del fondo di rotazione destinato al Bausparen, l’altra riferita alle condizioni praticate al risparmiatore nel caso di accensione del mutuo bancario.  provincia autonoma | novembre 2013

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costruzioni

Nuovi laboratori per l’“Einaudi” Entro fine maggio 2015 saranno pronti i nuovi laboratori del Centro di formazione professionale “Luigi Einaudi” di via Santa Geltrude 3, a Bolzano.

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l centro di formazione professionale “Luigi Einaudi” è uno dei più grandi istituti scolastici in lingua italiana della città di Bolzano. Il primo nucleo risale al 1975. Nel 2006 nell’ambito del programma di ampliamento e ristrutturazione si è provveduto alla sopraelevazione dei volumi della aule. Ora si provvederà al completo rifacimento dei laboratori dopo la demolizione. Agli inzi di ottobre vi è stata

la cerimonia della prima pietra. Come hanno fatto presente il presidente ed il vicepresidente della Provincia, Luis Durnwalder e Christian Tommasini, la costruzione di strutture formative rientra nelle priorità della Giunta provinciale che negli ultimi anni ha compiuto notevoli sforzi in questa direzione perché gli investimenti nelle intelligenze restano. Sono necessarie, infatti, strutture all’avanguardia per preparare al meglio gli studenti per la realtà lavorativa. Nel settore dell’edilizia scolastica, come ha posto in evidenza l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, il Dipartimento lavori pubblici negli anni scorsi ha portato avanti undici grandi progetti per la scuola di lingua italiana. Otto opere sono state realizzate, due

sono in fase di costruzione ed una è in fase di ultimazione. La costruzione dei nuovi laboratori per il CFP “Einaudi” costituisce uno dei progetti più rilevanti. Il nuovo edificio ospiterà 16 grandi spazi didattici, ed una autorimessa da 40 posti. I nuovi laboratori presentano una cubatura complessiva pari a 48.000 m³. I costi complessivi ammontano a circa 25,7 milioni di Euro. Al piano interrato sono ricavati, oltre all’autorimessa, gli spogliatoi per gli studenti e per gli insegnanti. Al piano terra trovano posto gli insegnamenti più pesanti, come i laboratori di saldatura, carpenteria, ecc.. Vi è inoltre un grande atrio dove sono posizionati gli ascensori, i montacarichi ed i servizi. Ai due lati esterni vi sono le scale d’emergenza. Al primo piano trovano posto le quattro officine automeccaniche, che sono rese accessibili da via Castel Flavon attraverso un grande terrazzo di servizio e movimento. Al secondo piano sono ricavati gli spazi dedicati ai laboratori grafici e di stampa con le relative aule computer. Al terzo piano sono inseriti gli spazi per l’elettronica, l’elettrotecnica, la fluidodinamica e le energie alternative, che godono di uno spazio didattico in copertura.  SA

Nuova fermata treni Brunico Nord

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a nuova fermata treni Brunico Nord è stata inaugurata ufficialmente a metà ottobre 2013. Si trova nelle immediate vicinanze dell’Ospedale di Brunico e presenta grandi vantaggi che ne derivano. Consente un collegamento agevole sia per i pazienti ed il personale ospedaliero, che dalla nuova fermata dei treni potranno raggiungere l’Ospedale compiendo solo pochi passi, che per gli abitanti dei quartieri residenziali limitrofi. Con l’ammodernamento complessivo della linea ferroviaria della Pusteria, con le nuove fermate, e con il nuovo progetto dei collegamenti in

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treno per raggiungere le località sciistiche, come ha fatto presente l’assessore provinciale alla mobilità Thoma Widmann, si aprono nuovo prospettive di raggiungibilità sostenibile e comoda dei compensori sciistici. Grande interesse per il nuovo tre-

no FLIRT delle ferrovie altoatesine che si è potuto visitare per la prima volta. È dotato di nuovi allestimenti con le sedute rivestite di tessuto di Loden rosso scuro prodotto dalla ditta locale “Moessmer” e di collegamento gratuito ad Internet.  SA


lavoro

Record di tirocinanti estivi Il nuovo numero del bollettino “Mercato del lavoro news”, edito a cura dell’Osservatorio del mercato del lavoro, si incentra sul tema “I tirocini estivi”.

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ell’estate 2013 è stato registrato un nuovo record: 4.306 tirocinanti estivi. Il dato corrisponde ad un incremento del 4,3 per cento rispetto all’anno precedente. Come sottolinea l’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, si tratta di un dato assai positivo, ma tuttavia è opportuno incrementare la percentuale di giovani di età compresa fra i 15 ed i 19 anni che durante il corso dei loro studi compiono un’esperienza lavorativa estiva. Un orientamento ed un’esperienza sul mercato del lavoro costituiscono un fattore di estrema rilevanza per i giovani in vista del loro futuro inserimento lavorativo. Dai dati emerge che circa un terzo dei giovani altoatesini di 15-19 anni di età fa un’esperienza lavorativa in

estate. Con l’aumentare dell’età cresce di molto anche il loro numero. Accanto all’apprendistato e al tirocinio si aggiungono anche altre forme di occupazione. Tra i diciannovenni è già quasi la metà a lavorare in estate. In questa classe di età oltre il 15% è attivo nell’ambito di un rapporto di lavoro dipendente (per il 40% a tempo indeterminato). Circa la metà di essi passa direttamente dalla scuola al mondo del lavoro dopo aver superato l’esame di maturità. Come riferisce il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, esistono grandi differenze non solo a seconda dell’età, bensì anche a seconda del territorio. Se complessivamente circa un terzo di tutti i giovani di età compresa tra 15 e 19

anni svolge un’esperienza lavorativa in estate nelle città di Bolzano e di Merano la quota scende rispettivamente al 20% e al 24% e risulta inferiore alla media anche nei comuni limitrofi . I rimanenti centri comprensoriali rientrano più o meno nella media. Particolarmente positiva è la situazione nei comuni della metà orientale del territorio, dove soprattutto la percentuale dei tirocini estivi e degli apprendistati riveste grande importanza. Queste due tipologie costituiscono ben oltre la metà dell’esperienza lavorativa estiva dei giovani. Nei comuni rurali sembra che per i giovani sia più facile trovare un’occupazione nei mesi estivi (principalmente sotto forma di tirocinio) rispetto ai centri circoscrizionali e alle città.  SA

Favorevoli alle famiglie

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Foto: Arno Pertl

tudi effettuati hanno dimostrato che nelle imprese certificate la motivazione dei collaboratori è più forte, che conseguentemente il rendimento e l’impegno sono più alti e che è possibile registrare meno assenze, meno stress ed una minore fluttuazione del personale. Questi studi e le venti imprese premiate quest’anno con il certificato “audit famigliaelavoro” dimostrano che la

conciliabilità tra famiglia e lavoro non può solo rappresentare un abbassamento dei costi interni per gli imprenditori, ma motiva anche i collaboratori; ciò costituisce un vantaggio competitivo per le imprese, che non va sottovalutato. Le imprese certificate hanno introdotto con l’aiuto di auditori professionisti l’audit famigliaelavoro, un sistema di gestione riconosciuto a livello

europeo e finalizzato all’ottimizzazione di una politica aziendale attenta alle esigenze della famiglia. Finora quasi 50 imprese in Alto Adige hanno ricevuto il certificato, dopo il compimento del processo di auditing. Da oltre cinque anni il Dipartimento all’economia e la Camera di Commercio tramite l’auditing “famigliaelavoro” si impegnano a migliorare la conciliazione tra famiglia e lavoro nelle aziende. La Camera di commercio ha istituito il servizio “Impresa che concilia lavoro e famiglia”, presso il quale imprese interessate ricevono consulenza gratuita per l’implemento di misure family-friendly tel. 0471 945731.  SA provincia autonoma | novembre 2013

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lingue

Studenti per tre mesi a scuola in Germania Il Dipartimento cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana anche per l’anno scolastico 2014/2015 propone agli studenti del quarto anno di scuola superiore di secondo grado un soggiorno-studio della durata di tre mesi in Germania.

È

un progetto che prevede per 50 ragazzi, selezionati tra tutti gli istituti superiori di II grado in lingua italiana della provincia di Bolzano, un soggiorno di tre mesi presso famiglie germaniche in Baviera e nel Baden-Württemberg. L’assessore alla scuola in lingua italiana, Christian Tommasini, ha potuto constatare come in questi anni “gli scambi linguistici in Germania

hanno visto una sempre maggiore partecipazione dei nostri ragazzi. Nei prossimi anni vogliamo estenderli anche alle aree anglofone”. Gli studenti altoatesini avranno la possibilità di frequentare le scuole locali, proprio come i loro coetanei germanici, partecipando attivamente alle lezioni e alla fine del soggiorno riceveranno la valutazio-

ne delle competenze acquisite, che verranno comunicate alla scuola di provenienza come elementi utili per la valutazione quadrimestrale. Referente per la Provincia di Bolzano è l’Ufficio amministrazione scolastica dell’Intendenza scolastica Italiana, che funge da elemento di raccordo fra le famiglie, l’agenzia linguistica, individuata con apposita gara, e le scuole. Ai ragazzi selezionati per quest’esperienza è richiesta sicuramente una forte motivazione, ed un grande impegno sia durante il soggiorno che al rientro. Il progetto, infatti, punta all’apprendimento linguistico ed alla crescita personale, più che all’approfondimento delle conoscenze nelle discipline tradizionali. Informazioni riguardo alla prossima edizione (2014) dei soggiornistudio sono consultabili al sito web dell’Intendenza Scolastica: http:// www.provincia.bz.it/intendenza-scolastica.  FG

Borse di studio per corsi all’estero

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’Ufficio diritto allo studio, università e ricerca scientifica informa che è stato pubblicato il bando per la concessione di borse di studio a favore di richiedenti frequentanti fuori dalla provincia di Bolzano, scuole superiori o corsi di formazione professionali a tempo pieno, non esistenti in Alto Adige, della durata minima sei mesi, per l’anno scolastico 2013/14. Si tratta di borse di studio che, a seconda del reddito famigliare, vanno da 1500 a 4000 euro, e sono destinate a studenti che frequentano, nel corso dell’anno scolastico 2013/14, al di fuori del territorio provinciale o all’estero, scuole superiori o corsi di formazione professionale a tempo pieno, con una durata minima di

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sei mesi, non esistenti in Alto Adige  Le domande per la concessione delle borse di studio, disponibili anche nel sito http://www.provincia. bz.it/diritto-allo-studio/default.

asp, devono essere presentate presso l’Amministrazione Provinciale, Ufficio Assistenza Scolastica, via Andreas Hofer,18 Bolzano entro il 19 dicembre 2013.  FG


scuola

Valorizzazione della professione docente Si è svolto presso la Libera Università di Bolzano un seminario di approfondimento sul tema “Valorizzazione della professione docente”, organizzato dal Dipartimento Istruzione e formazione italiana. Rosella Li Castri

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’iniziativa, rivolta ai docenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado, alle famiglie, agli studenti e alle parti sociali del mondo della scuola, ha riscosso un notevole interesse, registrando una partecipazione molto numerosa anche da parte di genitori e ragazzi. Il seminario si è articolato in momenti di riflessione e confronto comune, in apertura e in chiusura del seminario, e in gruppi di lavoro che hanno approfondito i due aspetti attualmente più significativi della professione docente: le relazioni, intese nel senso più ampio del termine e cioè quelle che i docenti vivono all’interno della scuola con gli alunni e i colleghi, ma anche quelle

con gli interlocutori esterni, quali i genitori, i sindacati, i media; la formazione/innovazione, fondamentale in una professione chiamata a confrontarsi quotidianamente con le profonde trasformazioni economico-sociali e con la richiesta di sempre maggiori competenze da parte di una realtà complessa, quale quella attuale. In apertura dei lavori l’assessore Christian Tommasini ha ricordato che il seminario costituisce il primo momento pubblico di un percorso avviato già alla fine dell’anno scolastico scorso con l’istituzione di un gruppo di lavoro di docenti e dirigenti scolastici, affiancati dallo staff dell’Area pedagogica, al fine di creare un dialogo costruttivo e soprattutto un’alleanza di sistema tra la scuola, le famiglie, la società, per il riconoscimento del ruolo educativo-formativo della scuola e dell’extra-scuola. Nei gruppi di lavoro docenti, dirigenti scolastici, genitori, studenti, rappresentanti dei sindacati e gli ispettori del Dipartimento si sono confrontati su tematiche concrete, complesse, punti di criticità e punti di forza, mettendo a fuoco le questioni che richiedono una particolare attenzione e meritano interventi prioritari. Alla luce dei

riscontri positivi raccolti da parte dei partecipanti nell’ambito delle riflessioni a conclusione dell’incontro e nei giorni successivi, e della forte richiesta da parte loro di proseguire con il lavoro avviato, il Dipartimento istruzione e formazione in lingua italiana ritiene opportuno continuare il percorso in questa direzione, creando ulteriori occasioni di confronto e condivisione.

Il 20 novembre Premio alle eccellenze

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i svolgerà mercoledì 20 novembre, alle ore 16.30, nell’Aula Magna del Liceo Classico Carducci di Bolzano, la “Premiazione delle eccellenze”. Nel corso della cerimonia verranno premiati gli studenti che si sono distinti durante l’anno scolastico 2012/2013 e che sono stati segnalati dai dirigenti dei singoli istituti scolastici. In totale saranno quasi 150 studenti ( tra singoli e classi) che riceveranno l’attestato di “Eccellenza” o di “Menzione onorevole”.

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cooperazione

“Artis”: un riferimento nel campo dello spettacolo La neo-costituita cooperativa Artis, “(fatta) da artisti per (altri) artisti” rappresenta una novità assoluta nel panorama cooperativo altoatesino.

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ostituita e avviata con il supporto di Confcooperative Bolzano “Artis”, alla cui presentazione ufficiale ha preso parte anche il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, è la prima cooperativa locale specializzata in spettacolo nelle sue molteplici forme e specifiche. L’obiettivo che si pone è quello di far sì che professionisti che lavorano da anni nel settore forniscano un valido punto di riferimento in loco ad artisti emergenti o che finora non si sono sentiti adeguatamente rappresentati. La struttura vuole offrire un punto di riferimento efficiente, flessibile e aperto alla cooperazione con realtà di regioni limitrofe, entro il quale tutti colo-

ro che si occupano a vario titolo di spettacolo, arte e cultura, in particolare attori, ballerini, fantasisti, dj, clown, musicisti, registi, maghi ed entertainer, ma anche tecnici fono e audio, rigger, assistenti alla produzione e perfino di blogger, trovino la tutela di cui hanno bisogno, ma anche la possibilità di scambiarsi reciprocamente idee, opinioni, spunti, input di ogni genere su programmi mirati alla crescita e all’incremento dell’attività. “Artis è una struttura giovane”, ha commentato l’assessore alla cultura italiana Christian Tommasini, “che fonda il suo lavoro esclusivamente sulla cooperazione dei soci e sull’interscambio di idee, lavori e progetti. La cultura crea benessere attraverso la partecipazione. Per questo in questi anni abbiamo sostenuto fortemente i finanziamenti culturali e la nascita di nuove realtà cooperative”. Al suo interno un team di professionisti si occupa di selezionare le richieste, fornire servizio di consulenza, ascoltare e coordinare le esigenze dei singoli

settori, per operare al meglio e creare lavoro soprattutto sul territorio altoatesino. Artis non intende infatti solo rappresentare artisti che già lavorano, ma altresì creare occasioni di lavoro e divenire un punto di riferimento di cui la professionalità, i progetti, le idee e la cooperazione siano il motore portante e l’amministrazione un servizio che si lega alle esigenze dei settori operativi. Con riferimento al team di cui sopra, figura chiave è quella del promotore, garante, insieme al responsabile marketing, della diffusione e promozione delle competenze della cooperativa. Il che significa creare eventi legati al mondo dello spettacolo, ma anche organizzare e seguire convention, fiere, avvenimenti culturali realizzati in collaborazione sia con istituzioni pubbliche, sia con enti privati, musei, fondazioni e simili. Sempre nell’ambito di Artis saranno sviluppati un servizio didattico che si occuperà di formazione di figure professionali competenti nei vari settori attraverso corsi di musica, arte, tecnica, cinema, fotografia e altro, in collaborazione con strutture già esistenti o in autonomia. Si mira altresì, attraverso ulteriori forme di specializzazione, a collaborare con le scuole del territorio - sia d’infanzia, sia superiori - per offrire progetti educativi oltre che didattici e forme di cooperazione. Ampio spazio sarà inoltre riservato all’interno della cooperativa, sempre attraverso opportuni corsi di formazione, alla promozione della sicurezza sul lavoro.  FG La Scheda

L’assessore Tommasini nel corso della presentazione della cooperativa

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Denominazione: Artis – Pianeta spettacolo Soc. Coop. Sede: via G. Galilei 2/E - Bolzano Tel. 0471 44 18 50 - Fax. 0471 44 18 90 E-mail: info@artiscoop.it Sito web: www.artiscoop.it


cultura

Marghera vista dal maestro Canaletto

Paesaggio a Nordest nell’arte “Paesaggio a Nordest”, il titolo della nuova mostra multimediale del progetto “Nel cerchio dell’arte” proposto in collaborazione con il Dipartimento cultura italiana della Provincia fino a maggio 2014 presso il Centro culturale Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano. Silvana Amistadi

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a nuova iniziativa è rivolta ad un vasto pubblico ed agli studenti, con l’obiettivo di presentare e approfondire le opere di artisti che, per nascita, adozione o soggiorno temporaneo hanno operato in Trentino - Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia rimanendo affascinati dagli scenari naturali, sociali e architettonici di un ampio territorio che si è recentemente candidato a Capitale Europea della Cultura 2019. Come sottolinea l’assessore provinciale alla cultura ita-

liana Christian Tommasini, questo è uno dei progetti innovativi pensati sia per un pubblico giovane che adulto, per appassionare i cittadini verso l’arte e la cultura dotandoli degli strumenti per comprendere appieno l’arte contemporanea grazie anche ad incursioni in quella del passato. Nelle parole della curatrice Simonetta Lucchi: “Il progetto espositivo virtuale intende mettere in evidenza rapporti e legami che fin dai tempi più remoti intercorrono tra queste regioni, di natura sia storica che linguistica, economica e culturale” In campo artistico emerge un’interpretazione della realtà in cui gli elementi del linguaggio visivo della luce e del colore hanno un ruolo assolutamente dominante nella resa artistica del paesaggio.” Seguendo questo filo la curatrice ha operato una selezione di opere appartenenti a varie epoche. Tale selezione sarà proposta nella sala di proiezione circolare con approfondimenti interattivi sugli artisti, sulle epoche e le correnti, sviluppati e proposti su tavoli multitouch, monitor lcd, e parete interattiva al fine di incontrare

le esigenze dei due pubblici di riferimento e offrono approfondimenti storici, momenti di interattività e un percorso a giochi sui tavoli interattivi pensato appositamente per i più piccoli. Inoltre, è possibile sperimentare in prima persona utilizzando i tablet in dotazione per scoprire informazioni e curiosità su un’opera presente in sala a conclusione della visita. Inoltre, è esposta un’opera di grandi dimensioni proveniente dal Museion, una fotografia a colori intitolata “Ninfee #16” ed è stata realizzata da Goldiechiari nel 2007. Le ninfee sono fotografate nel fiume Tevere nei dintorni della città di Roma. Il percorso è aperto da lunedì a venerdì, la mattina per le scolaresche, mentre di pomeriggio (lu-ve 14.3018.30 e giovedì fino alle 20.000) per il pubblico.  info web: http://www.provincia.bz.it/ nelcerchiodellarte/ facebook: https://www.facebook.com/ NelCerchioDellArte tel. 0471 300980 Centro Culturale Trevi

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scuola

Matematica in città Vedere ciò che ad uno sguardo comune appare invisibile e scoprire un alfabeto speciale i cui caratteri sono linee, proporzioni, principi matematici che descrivono architetture, elementi naturali, oggetti della vita quotidiana, è questo l’obiettivo del progetto “Matematica in città” promosso dall’intendenza scolastica per le scuole di lingua italiana.

Franco Grigoletto

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l progetto “Matematica in città”, presentato recentemente alla stampa, è stato realizzato dal Dipartimento istruzione e formazione in lingua italiana in collaborazione con il Comune di Bolzano, le Università di Trento e Milano, il Centro Matematita, l’Ufficio Giovani della Provincia di Bolzano e l’Associazione ARCI Ragazzi. “Matematica in città” invita i cittadini ad osservare, con l’occhio del matematico, la realtà che quotidianamente li circonda: un edificio, le colonne di una chiesa, la tessitura di

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una pavimentazione saranno occasioni di scoperta grazie ai materiali illustrativi trilingui ed all’estensione virtuale attraverso i QR-code, che sono posizionati nei pressi dell’oggetto da esaminare. L’idea è quella di realizzare del materiale illustrativo (posters, depliants, installazioni in plexiglas, che presenti in breve (in tre lingue) i principi matematici alla base di alcune forme o di alcuni oggetti comuni, caratteristici del territorio. Le colonne di una chiesa, la struttura del Museo di arte moderna, alcuni ponti o, ancora, la frutta e

la verdura presentata sui banchi di Piazza delle Erbe, le diverse forme di pane prodotte dai fornai locali, la disposizione dei fiori nelle aiuole, le guglie del Duomo sono costruzioni o oggetti che contengono implicitamente principi matematici. MIC propone alla cittadinanza ed al turista una descrizione comprensibile e plurilingue degli oggetti da un punto di vista matematico. Allo scopo sono state installate in varie parti della città come ad esempio Il Museion, il Duomo, Piazza Walther, Piazza Parrocchia, Palazzo Widmann, via Streiter, Parco Mignone delle tabelle illustrative nei pressi di

alcuni edifici o costruzioni e sono stati realizzati dei pieghevoli, che descrivano l’aspetto o gli aspetti, significativi dal punto di vista della Matematica, nascosti in tali oggetti. Le installazioni illustrative, che sono state pro g ettate, hanno le seguenti caratteristiche: riportano una b r e v e descrizione della Matematica nascosta nell’o ggetto, un cenno per suscitare la curiosità del passante, sono plurilingui: i testi sono redatti in lingua italiana, tedesca e inglese, privilegiando la contemporaneità delle lingue in ciascuna delle soluzioni illustrative, sono arricchiti da schede di approfondimento per ciascun oggetto descritto. Le schede sono disponibili nel sito dedicato all’iniziativa http://www.matematicaincitta.bz.it/. Il primo anno, ha sottolineato Paolo Lorenzi del Dipartimento istruzione e formazione, Matematica in città coinvolgerà il capoluogo con una decina di posters, ma si estenderà, negli anni successivi, ad altri centri urbani della provincia. Il progetto partecipa alle iniziative individuate per la candidatura dell’Alto Adige con Venezia e il Nordest a capitale europea della Cultura 2019. La realizzazione del progetto è stata possibile in particolare grazie all’impegno di Maria Dedò, Università di Milano, Italo Tamanini, Università di Trento, Ester Dalvit, Università di Trento, Gilberto Bini, Università di Milano ed a Valentina Malossi, che ha curato e seguito per conto di Teslab e Arciragazzi tutta la realizzazione dei poster. Info: http:// www.matematicaincitta.bz.it/.


innovazione

Carta Servizi in Fiera Anche quest’anno, durante la Fiera d’Autunno, la Carta Servizi sarà protagonista presso lo stand della Rete Civica.

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a Carta Servizi è una carta con tante funzioni: oltre ad essere tessera sanitaria, tessera di assistenza sanitaria europea e codice fiscale, rappresenta infatti una chiave elettronica e digitale per entrare in contatto diretto con la pubblica amministrazione. Con essa, grazie alla presenza di un microchip, è possibile accedere in maniera sicura e protetta, e direttamente dal proprio computer, a una serie di servizi pubblici evitando code e inutili perdite di tempo. Sulla Rete Civica, ogni cittadino ha a disposizione un’area riservata tramite la quale gestire in maniera semplice e immediata la comunicazione con gli uffici. Sino ad ora sono più di 30 i servizi online a disposizione del cittadino, e altri se ne aggiungeranno nei prossimi mesi, mentre le carte attivate, e dunque pronte per l’utilizzo, sono

56mila. Per presentare tutte le novità più recenti, la Carta Servizi sarà presente anche quest’anno alla Fiera d’Autunno di Bolzano. Presso lo stand della Rete Civica, infatti, i cittadini potranno chiarire eventuali dubbi e testare “sul campo” l’effettiva funzionalità dei servizi online offerti dalla pubblica amministrazione, ma non solo. Saranno infatti presenti i tecnici dei Comuni di Bolzano e Merano, che consentiranno ai cittadini di attivare la propria Carta Servizi direttamente in Fiera. I collaboratori del Call Center, inoltre, risponderanno personalmente a domande sull’installazione del lettore, oppure sul download del software sul computer. Ma quali sono le principali novità che verranno presentate presso lo stand della Rete Civica? Innanzitutto la possibilità di iscriversi online agli esami di bi- e trilinguismo. A partire dal mese di novembre, infatti, l’iscrizione agli esami, e la richiesta di riconoscimento di certificazioni linguistiche o titoli di studio, potrà essere effettuata direttamente dal proprio computer. L’utente avrà l’enorme vantaggio di ricevere in tempo reale, nella pro-

pria Area Riservata, la conferma dell’avvenuta iscrizione, la successiva convocazione all’esame e tutte le altre comunicazioni relative alla sua richiesta. Ogni volta che un nuovo documento verrà depositato, inoltre, l’utente sarà avvisato per sms ed e-mail. Presso lo stand verrà poi spiegato come compilare e salvare nella banca dati provinciale la DURP (Dichiarazione unificata di reddito e patrimonio), e come verificare lo stato di avanzamento di una domanda di contributi sulla propria Area Riservata. Ampio spazio anche per la Carta famiglia, che prevede sconti e agevolazioni a livello provinciale per le famiglie altoatesine in diversi negozi e esercizi, che potrà essere attivata direttamente presso lo stand. Ai visitatori, infine, verrà richiesto di contribuire alla stesura del Manifesto per l’agenda digitale dell’Alto Adige con idee e proposte.  info Stand Rete Civica - Fiera d’Autunno D25/64 Settore CD www.provincia.bz.it/cartaservizi 800 816 836

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musei

Lunga notte dei musei di Bolzano

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ei musei in una notte, sei musei immersi in un’avvolgente atmosfera che offrono gratuitamente un programma speciale: è la Lunga notte dei musei di Bolzano, che avrà luogo nel capoluogo altoatesino venerdì 29 novembre. Dalle ore 16 alle 01, Museo Civico, Museo di Scienze Naturali, Museo Archeologico, Museion, Museo Mercantile e Castel Roncolo terranno aperte le loro porte offrendo mostre, letture, musica, visite guidate, laboratori e tante

nuove scoperte, tutto a ingresso libero. Fino alle ore 20 protagonisti saranno le famiglie e i bambini, con giochi, cacce al tesoro, workshop e altre occasioni per divertirsi e imparare. Per rendere più agevoli gli spostamenti, un apposito bus navetta collegherà Castel Roncolo al centro città (fermate in via Cassa di Risparmio davanti all’Archeologico e nel parcheggio del castello). Il programma dettagliato della manifestazione è consultabile sul sito

internet www.lunganotte.it o negli opuscoli blu disponibili in tutti i musei aderenti.  IB

La natura degli oggetti in mostra

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ul materiale di cui sono realizzati gli oggetti museali si concentra l’originale mostra temporanea “Alles Natur? Pura natura!”, visitabile al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano dal 12 novembre 2013 all’8 giugno 2014.

L’esposizione, allestita al pianterreno del museo, passa in rassegna una sessantina di oggetti museali di pregio, presentandoli da un punto di vista molto particolare: quello della loro composizione. Quelli esposti sono, per provenienza e caratteristiche, oggetti insoliti per un museo di scienze naturali: manufatti, prodotti, creazioni artificiali. Tuttavia anch’essi sono natura: in fondo, esiste qualcosa che non sia naturale, che non possa essere ri-

Foto: Oskar Verant

L’oggetto del mese: il rosario di vertebre di biscia

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i realizzava un tempo in alcuni masi contadini del Tirolo, tradizione che, ancora oggi, Hermann Mitterrutzner di Albes porta avanti con dedizione: è composto da grani del tutto particolari, vertebre di colubro di Esculapio (una specie di biscia diffusa anche

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nel territorio altoatesino), il rosario nell’immagine a sinistra. Esso è uno dei tanti originali esemplari, alcuni dei quali storici, esposti nella mostra temporanea “Ritus Rosarium” del Museo San Procolo a Naturno, da poco conclusasi. Il Museo di San Procolo si trova presso l’omonima antichissima chiesa a Naturno, celebre per i suoi affreschi risalenti forse all’VIII secolo d.C. Il percorso museale presenta proprio gli affreschi, staccati dai muri della chiesa intorno al 1920, oltre che offrire un viaggio, anche in forma multimediale, attraverso 1500 anni di storia del territorio, dal tardo antico al periodo della terribile peste del ‘600. Info: www.prokulus.org  IB

conducibile ai 118 elementi chimici noti? E così scopriamo che la fluorescenza giallo-verde di uno splendido servizio boemo degli anni ‘20 composto da caraffa, bicchiere e bicchierino è dovuta alla presenza, nel vetro, di uranio – allora non se ne conosceva la pericolosità radioattiva. O che l’artificiale bachelite (resina ottenuta da formaldeide e fenolo) di un telefono da tavolo che le Poste federali tedesche davano a noleggio tra gli anni ’50 e ’70 è, in fin dei conti, un derivato del petrolio. Ma visitatori e visitatrici potranno soddisfare numerose curiosità suggerite dalla natura stessa degli oggetti in mostra. La mostra temporanea “Alles Natur? Pura Natura!” è aperta fino all’8 giugno 2014 tutti i giorni, escluso il lunedì (e 25 dicembre, 1° gennaio e 1° maggio), dalle ore 10 alle 18. Sono previsti anche dei laboratori, suddivisi per fasce d’età dei partecipanti, per sperimentare e lavorare il vetro, che si terranno a gennaio e febbraio 2014 presso il centro specializzato di formazione Vetroricerca Glas & Modern a Bolzano. Per informazioni contattare il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, telefono 0471 412964. Ampio, infine, il programma di attività didattiche, consultabile sul sito del museo www.museonatura. it. Informazioni e prenotazioni per le scuole al numero telefonico 0471 412975 (mar-ven, ore 9-15).  IB


cultura

Pensiero filosofico per tutti Con il titolo “Della Gloria, della del caffè filosofico è“Della Gloria, Fama Mortalità ed immortaFama Mortalità ed immortalità della lità delle umane speranze”, da una delle umane speranze” al perifrasi di una frase di Walter BenCentro Trevi in Via Cappuccini jamin, filosofo, scrittore e critico letterario tedesco. 28, a Bolzano la rassegna Il primo appuntamento si è svolto filosofica Café Philosophique a metà ottobre. Protagonista della serata incentrata sul tema “Un a cura di Andrea Felis mondo comune per noi mortali” è proposta in collaborazione stata Ilaria Possenti - Università di Verona e Pisa, impegnata su diversi con il Dipartimento cultura fronti della ricerca che si confronta italiana della Provincia. In con varie realtà del presente. abbinamento “Theatrum Appuntamenti Philosophicum”. Silvana Amistadi

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’obiettivo del “Café Philosophique” è quello di affrontare grandi temi filosofici in modo chiaro ed accessibile in una sorta di salotto dei pensieri per profani ed esperti, in cui affrontare varie tematiche legate nell’ambito di incontri con alcuni dei pensatori di spicco del panorama filosofico italiano, noti ed emergenti. Questo “salotto dei pensieri” è rivolto a tutti, profani ed esperti, interessati al discorso filosofico, che sono invitati a partecipare agli appuntamenti. Il tema scelto per la rassegna 2013

Gli altri appuntamenti in calendario, sempre di venerdì sera alle ore 20.30, presso il Centro culturale Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano sono il 22 novembre con il tema “Divulgazione di arte e cultura:esperienze con i media”; nel corso della serata vi sarà la presentazione del DVD “Il Café Philosophique 2012/2013”, con Antonio Lampis e Andrea Felis. Il 29 novembre Fabrizio Meroi dell’Università di Trento tratterà il tema “Pensatori di fronte alla morte: rinascite”. Il 6 dicembre è la volta di Simona Forti dell’Università del Piemonte Orientale con il tema “Vecchi e nuovi demoni”.

Il 13 dicembre prevista la “Lectio” di Remo Bodei dell’University of California UCLA, USA. La rassegna filosofica proseguirà anche nel 2014. Il progetto si completa con la rassegna “Theatrum Philosophicum” in collaborazione con il Teatro Stabile di BolzanoTSB e Michele Flaim, che approfondisce in chiave filosofica testi e autori selezionati dalle proposte della stagione in corso. Si è aperta l’8 novembre 2013 al Centro Trevi con l’appuntamento dedicato allo spettacolo che ha inaugurato la stagione “La brocca rotta” di H. von Kleist. I prossimi appuntamenti saranno, a partire dalle 17.30, il 24 gennaio 2014 “Il teatrante” di Thomas Bernhard ed il 28 febbraio 2014 “Galileo” di Marco Paolini) Nella passata edizione al centro del dibattito vi sono state le passioni private e civili. Entrambe le rassegne hanno riscosso un successo di pubblico che ha partecipato sempre numeroso, eterogeneo sia per età che per estrazione.  info Ufficio Cultura, tel. 0471 411236 – 0471 411230 Centro Trevi, tel. 0471 300980 www.provincia.bz.it/cafephilosophique www.provincia.bz.it/theatrumphilosophicum

Le rassegne Café Philosophique e Theatrum Philosophicum sono molto seguite. Il pubblico è numeroso ed eterogeneo sia per età che per estrazione. provincia autonoma | novembre 2013

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europa

Diritti dei pazienti e assistenza sanitaria transfrontaliera In futuro i cittadini dell’UE potranno usufruire più agevolmente dell’assistenza sanitaria in altri Stati dell’UE grazie alla direttiva sulla mobilità dei pazienti 2011/24/UE. Si potrà in tal modo porre fine ai lunghi mesi di attesa di un determinato trattamento sanitario. Agli Stati membri rimane però uno strumento per bloccare l’esodo di massa dei pazienti. Arno Schuster

L

a direttiva sulla mobilità dei pazienti 2011/24/UE stabilisce il principio secondo cui l’assicurato può ora recarsi in un altro Stato dell‘UE anche appositamente per usufruire di un trattamento medico, potendo beneficiare in tale Stato dei servizi sanitari senza autorizzazione preventiva secondo le regole

Veduta dell’ospedale di Merano

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dello Stato di destinazione. Riceverà in cambio un rimborso spese dalla propria assicurazione sanitaria secondo l’importo previsto a livello nazionale. Questa normativa si è resa necessaria dopo che la Corte di Giustizia in varie pronunce aveva confermato che la libera circolazione passiva dei servizi vale anche per il settore sanitario e che quindi tutti i cittadini dell’Unione hanno diritto a cure mediche in tutta l’area dell’UE. I pazienti non devono però essere incentivati a procurarsi l’assistenza sanitaria in un altro Stato membro. L’UE ritiene che i flussi di pazienti resteranno esigui tra gli Stati membri e che la maggioranza dei pazienti continuerà a usufruire dei servizi sanitari nella propria regione. Se le cose però dovessero andare diversamene e se la popolazione locale dovesse esserne danneggiata (ad esempio a causa di un prolungamento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie), gli Stati membri che erogano le prestazioni potranno introdurre limitazioni per ragioni di pubblica sicurezza e di programmazione.

Autorizzazione preventiva Ai fini dell’assunzione dei costi del trattamento ospedaliero transfrontaliero lo Stato membro, cui fa capo l’assicurazione sanitaria, può prevedere un sistema di autorizzazioni preventive, ai fini dell’assunzione dei costi del trattamento sanitario transfrontaliero, allo scopo di evitare una destabilizzazione della programmazione e/o del finanziamento del proprio sistema sanitario. Lo Stato membro in cui si è assicurati deve sempre rilasciare questa autorizzazione preventiva, se il paziente ha diritto alla relativa prestazione e se questa cura nello Stato di origine non può essere prestata entro un lasso di tempo accettabile sotto il profilo medico. Può essere richiesta un’autorizzazione preventiva per cure mediche residenziali ospedaliere o per un trattamento ambulatoriale che richiedano un’infrastruttura medica ed equipaggiamenti altamente specialistici e costosi. L’autorizzazione può essere rifiutata se la cura prevista non rientra nelle prestazioni contemplate nello Stato in cui si è assicurati, oppure se l’assistenza medica, in considerazione del momentaneo stato di salute e del decorso presunto della malattia, può essere erogata in un lasso di tempo accettabile sotto il profilo medico nello Stato membro in cui si è assicurati. È previsto il diniego anche in caso di trattamenti che comportino un particolare rischio per i pazienti o la popolazione, oppure in presenza di riserve sul fatto che il prestatore di servizi soddisfi gli standard qualitativi richiesti. Lo Stato con cui s’intrattiene il rapporto assicurativo può, tra l’altro, rimborsare anche costi collegati all’assistenza sanitaria transfrontaliera, come i costi di pernottamento o di viaggio. Gli assicurati hanno inoltre diritto a un rimborso spese in caso di assistenza sanitaria con


europa sanitari, il cui obiettivo sia quello di agevolare mediante la concentrazione e l’integrazione delle risorse o del know-how disponibili la diffusione di nozioni tecniche in Europa, promuovendo l’accesso a prestazioni altamente specialistiche.

Vantaggi e svantaggi

le risorse della telemedicina. Sono esclusi dall’ambito di attuazione della direttiva i servizi nel settore della lungodegenza, per l’assegnazione e l’accesso al trapianto di organi e per programmi pubblici di vaccinazione. Gli Stati membri riconoscono anche la validità di prescrizioni mediche di altri Stati membri, purché riguardino medicinali autorizzati nel loro paese. Il paziente ottiene quindi solo il rimborso dei medicinali che vengano riconosciuti come rimborsabili dal prontuario del proprio Stato di origine.

Punti di contatto nazionali

Nell’ottica del singolo paziente la direttiva sulla mobilità dei pazienti rappresenta sicuramente un passo avanti, visto che potrà praticamente scegliere in quale Stato membro curarsi. Non si sa ancora quante persone usufruiranno effettivamente di questa possibilità. Le barriere culturali e linguistiche, il costo del viaggio, oltre alla necessità di anticipare la spesa per le cure assumeranno comunque, anche in futuro, un peso importante per i pazienti. Poiché i costi vengono rimborsati solo fino alla concorrenza dell’importo che sarebbe stato corrisposto per l’erogazione della prestazione nello Stato di provenienza, risulta fortemente ostacolata la mobilità dei pazienti di Stati con un’esigua offerta di prestazioni e con bassi tassi di rimborso, concretamente per pazienti provenienti da Stati dell’Europa dell’est in cerca di cure mediche negli Stati dell’UE con un alto livello retributivo. D’altro canto i pazienti e le casse malati degli Stati con un alto livello retributivo possono avvantaggiarsi dei bassi

costi in Europa dell’est: potrebbero invadere massicciamente i sistemi sanitari di questi Stati rendendo più disagevole l’assistenza sanitaria per la popolazione locale. Gli Stati membri interessati possono in tali frangenti bloccare l’accesso al sistema sanitario, anche se c’è da chiedersi se i locali prestatori di servizi siano disposti a rinunciare senza colpo ferire a tali ulteriori introiti.

Recepimento Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva sulla mobilità dei pazienti entro il 25 ottobre 2013. Se la direttiva non è stata completamente e correttamente trasposta nell’ordinamento nazionale, i pazienti potranno ugualmente richiamarsi nei confronti dello Stato inadempiente alle disposizioni che risultino immediatamente applicabili, cioè non condizionate e sufficientemente precise. Queste disposizioni dovranno essere applicate direttamente dai tribunali e dalle amministrazioni nazionali in riferimento ai rapporti giuridici tra i singoli e lo Stato. La Direzione Generale Salute e Consumatori della Commissione Europea ha allestito un portale sull’assistenza sanitaria transfrontaliera, consultabile all‘indirizzo: http://ec.europa.eu/health/ cross_border_care/policy/index_en.htm

La direttiva sulla mobilità dei pazienti rappresenta una sfida considerevole per gli Stati membri. Ogni Stato membro deve allestire, ad esempio, uno o più punti di contatto nazionali per l’assistenza sanitaria transfrontaliera. Questi punti di contatto devono fornire ai pazienti ampie informazioni sulla qualità delle prestazioni di tutti i prestatori di servizi pubblici e privati, nonché sui diritti dei pazienti, le procedure di reclamo e la responsabilità. Contemporaneamente gli Stati membri devono fare in modo che i pazienti possano avere accesso ai propri dati sanitari e che il loro diritto a una cartella medica scritta o elettronica venga rispettato. Gli Stati membri dovranno anche sostenere la creazione di reti europee di referenze di prestatori di servizi provincia autonoma | novembre 2013

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euregio

Euregio 2014 Fondi per la ricerca e il recupero edilizio, collegamenti ferroviari, scambi per i giovani e progetti per la salute: il Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) dell’Euregio, braccio operativo di Alto Adige, Tirolo e Trentino, ha fissato il programma 2014. La presidenza di turno, a cadenza biennale, è passata da Luis Durnwalder a Günther Platter.

N

ell’ottobre 2011 il GECT “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino” aveva iniziato il suo cammino a Castel Tirolo, in ottobre a Novacella gli organi del GECT hanno tracciato un bilancio del biennio e hanno delineato il programma per il 2014. La presidenza di turno è passata dalla Provincia di Bolzano al Land Tirolo. Il presidente uscente Luis Durnwalder ha ricordato i numerosi progetti avviati a favore delle popolazioni dei tre territori: “Ora si tratta di proseguire su questa strada per radicare l’Euroregione anche nella testa e nel cuore di altoatesini, trentini e tirolesi.” Nel primo anno operativo del GECT, il 2012, sono stati realizzati 16 progetti, nel 2013 l’attività si è concentrata su 13 progetti specifici dell’Euregio, a cui si è aggiunto il coordinamento di 19 progetti promossi dalle 3 Amministrazioni provinciali e la partecipazione a 6 progetti europei.

Progetti avviati…. Alcune iniziative esemplari del primo biennio riguardano la carta geografica comune del’Euregio, il libro di storia comune che ripercorre le vicende di Alto Adige, Trentino e Tirolo, il volume fotografico “Terra in montanis”. Nel settore dell’energia l’Euregio ha raggiunto un risultato

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I tre presidenti Platter (Tirolo), Durnwalder (Alto Adige) e Pacher (Trentino) eccezionale: assieme ad altri partner ha dato vita al progetto UE “SINFONIA” e nei prossimi 5 anni potrà contare su contributi milionari da Bruxelles per accelerare i lavori di risanamento e recupero di vecchi edifici a Bolzano e Innsbruck. Nel campo della sanità è stata avviata con successo una collaborazione nella prevenzione e nella terapia degli ictus, mentre è in fase approfondita la discussione sulla mobilità transfrontaliera del paziente, in attuazione dell’imminente direttiva UE. Uno dei punti centrali della cooperazione economica è stata la valorizzazione dei prodotti regionali di qualità per potenziare la promozione a livello transfrontaliero. Proseguirà anche nel 2014. Grande risposta hanno registrato le iniziative pensate per bambini e ragazzi: il concorso musicale dell’Euregio UPLOAD, l’Euregio-Summercamp, il Festival giovanile Euregio, il concorso scolastico EDUCACOOP nel settore cooperativo e DIVERSITY4KIDS, progetti per maggiore tolleranza e convivenza interculturale rivolto agli studenti. Il Presidente ha illustrato all’Assemblea del GECT anche i mezzi su cui potrà contare nel 2014: il budget annuale complessivo dell’Euregio si aggira sui 450mila euro per progetti diretti, mentre il finanziamento di progetti europei e dell’attività di coordinamento viene garantita dalle singole ripartizioni di ciascuna Provincia e da fondi UE.

…e quelli nuovi Uno dei temi cruciali dei prossimi decenni sarà quello dell’assistenza

alla popolazione anziana: nel 2014 l’Euregio si concentra sull’elaborazione di uno studio comparativo su modelli di buone pratiche nella cura della terza età. Proseguirà poi il progetto delle terme dell’Euregio, con la creazione di una piattaforma di comunicazione congiunta. Sarà intensificata la politica comune del traffico e in tal senso nel vertice Alto Adige e Tirolo hanno siglato un impegno politico volto a garantire i collegamenti ferroviari diretti tra Bolzano e Innsbruck, senza cambio al Brennero, e da fine 2014 un cadenzamento ogni 2 ore delle corse tra Lienz e Fortezza attraverso la Pusteria. L’intesa politica prevede inoltre l’obiettivo di offrire tariffe convenienti e un biglietto unico per l’intera tratta. È in cantiere anche una “Borsa dei transiti nelle Alpi”. Il successo sperimentato con l’Euregio-Summercamp porterà nel 2014 ad organizzare un evento parallelo, il primo EuregioSportcamp che punta ad avviare la collaborazione nel settore sportivo. Tra le iniziative con maggiore potenziale strategico del 2014 i responsabili dell’Euregio sottolineano l’istituzione di un fondo Euregio dedicato alla ricerca, per dare nuovo impulso all’economia e ai giovani ricercatori, nonché la costruzione di un’alleanza tra Alto Adige, Trentino e Tirolo nel settore dell’energia a cominciare dalle linee elettriche di interconnessione al Brennero.  info www.europaregion.info


ambiente

Nuova certificazione GreenEvent Eventi che rispettano bilità sociale nell’utilizzo migliore e responsabile delle risorse, come particolari criteri riferiti alla sottolinea l’assessore provinciale sostenibilità ambientale all’ambiente ed all’energia Florian Mussner. potranno fregiarsi del marchio “GreenEvent”. La Marchio per eventi sostenibili certificazione e l’assegnazione La certificazione e l’assegnazione del marchio da utilizzare del marchio “GreenEvent” avverrà avverrà tramite l’Agenzia tramite l’Agenzia provinciale per l’ambiente. Per ottenere la certifiprovinciale per l’ambiente. Silvana Amistadi

P

info Agenzia provinciale per l’ambiente Gudrun Reden tel. 0471 411883 http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/ projekte/4292.asp

Foto: Arno Pertl

er “GreenEvent” si intende eventi programmati, organizzati e posti in essere secondo criteri sostenibili ed in particolare tramite l’utilizzo di prodotti ecologici, con la gestione dei rifiuti, la mobilità dolce, la valorizzazione dei prodotti locali e la responsabilità sociale e seguendo i principi dell’efficienza energetica. Il trend che vede un’attenzione all’ambiente anche per gli eventi pubblici è sempre in aumento anche in Alto Adige. Tali principi rispondono alla strategia per il clima portata avanti dalla Provincia con l’obiettivo di ridurre le emissioni annue pro capite di CO² sotto le 4 tonnellate entro il 2020 e sotto le 1,5 tonnellate entro il 2050. È importante pensare al futuro e sensibilizzare sempre più verso la responsa-

cazione gli organizzatori dell’evento devono rispettare una serie di criteri da diverse aree tematiche (rifiuti, mobilità, ristorazione, energia, comunicazione, acustica, barriere, aspetti sociali). Presupposto per avviare la certificazione “GreenEvent” è la partecipazione a un incontro informativo (i primi si sono svolti il 25 ottobre a Bolzano ed il 7 novembre a Bressanone) Quindi, è necessaria l’iscrizione sulla pagina web dell’agenzia provinciale per l’ambiente (http:// www.provinz.bz.it/umweltagentur/projekte/4292.asp) Prima che l’evento parta deve essere compilata una lista (Checklist) dove si indicano quali misure verranno attuate durante la manifestazione. Si tratta di misure che spaziano dall’utilizzo di carta riciclata per le stampe all’utilizzo di stoviglie lavabili fino ai prodotti

regionali passando per il risparmio energetico e la raccolta differenziata dei rifiuti. Segue, quindi, la valutazione a cura dell’Agenzia e la consegna del riconoscimento che per il primo anno sarà di “going GreenEvent”, e al secondo anno, se i tre quarti delle misure indicate saranno rispettate, alla certificazione “GreenEvent”. Il controllo avviene sia con la relazione finale che con il feedback dei partecipanti chiamati a compilare un questionario. Attraverso l’organizzazione di una manifestazione sotto la certificazione GreenEvent non viene garantito solo un contributo all’ambiente, ma con le misure previste aumenta l’impatto mediatico e quindi un notevole vantaggio nei confronti di sponsor, finanziatori e dell’opinione pubblica.

La nuova certificazione è stata presentata dall’assessore provinciale Florian Mussner (3° da sx) assieme a Sonja Abrate di Ecoistituto Alto Adige (1a da sx) e per l’Agenzia provinciale per l’ambiente, da Giulio Angelucci, direttore Ufficio gestione rifiuti (2° da dx) e Gudrun Reden (2a da sx). provincia autonoma | novembre 2013

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in breve

Accordo tra Archivio provinciale e bande musicali

È

stato avviato nei giorni scorsi un accordo di collaborazione nel campo della ricerca storica tra l’Archivio provinciale e l’associazione che raggruppa le bande musicali altoatesine (Verband Südtiroler Musikkapellen) allo scopo di approfondire la storia delle bande musicali in Alto Adige nel periodo del fascismo, durante l’occupazione nazista e negli immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Que-

sto lavoro di ricerca sarà inoltre collegato al contesto storico che ha caratterizzato nelle stessa epoca anche il Trentino ed il Tirolo del Nord. Il presidente l’associazione che raggruppa le bande musicali altoatesine, Josef Fauster, si è dichiarato particolarmente interessato all’avvio della ricerca storica in merito ad un periodo sinora poco conosciuto della recente storia delle bande musicali locali.  FG

Legge disabilità: aperto il forum di discussione

È

stato avviato sino al 3 dicembre dalla Ripartizione famiglia e politiche sociali il forum di discussione “Dai il tuo contributo” aperto a tutta la popolazione per raccogliere proposte, suggerimenti, espe-

rienze ed eventuali critiche per il lavoro di rielaborazione della legge provinciale sulla disabilità. Sono trascorsi trent’anni dall’approvazione della legge provinciale sulla disabilità tuttora vigente che è stata più volte modificata ed integrata ed ora necessita di una rielaborazione sostanziale. La rielaborazione, secondo gli intendimenti della Ripartizione famiglia e politiche sociali è ispirata al motto “Niente su di noi senza di noi”. Per questa ragione i responsabili del settore invitano tutta la popolazione ad esprimere proposte, suggerimenti, esperienze ed eventuali critiche

nell’ambito di un forum di discussione denominato “Dai il tuo contributo” che rimarrà aperto sino al 3 dicembre 2013 sulla homepage della Ripartizione famiglia e politiche sociali: http://www.provincia. bz.it/politiche-sociali/. I contributi che perverranno al forum di discussione saranno raccolti e riassunti in una relazione che sarà presentata durante un convegno che avrà luogo in febbraio. Essi inoltre faranno parte della documentazione messa a disposizione dei gruppi di lavoro che lavoreranno concretamente alla riformulazione della nuova legge.  FG

Iscrizioni al prossimo esame di pesca

I

l prossimo esame di pesca avrà luogo dal 3 al 6 marzo 2014 nella sala Raiffeisen di Terlano. Iscrizioni sino al 31 gennaio 2014. L’esame si suddivide, come di consueto, in due parti, una prova scritta in forma di quiz e, qualora il candidato raggiunga il punteggio fissato, una prova orale, la quale si terrà nell’arco della medesima giornata. Le domande di ammissione all’esame possono essere inoltrate, qualora ciò non abbia già avuto luogo, fino al 31 gennaio 2014 presso l’Ufficio caccia e pesca - 39100 Bolzano, Via Brennero n. 6 (info: tel. 0471/415171 - 0471/415172). Le

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domande dovranno essere munite di una marca da bollo da 16,00 €. Il modello per la domanda può essere scaricato dal sito: http://www. provincia.bi.it/foreste/ All’esame verranno ammesse solo le persone che alla data del 3 marzo 2014 hanno già compiuto i quattordici anni. I candidati verranno informati per iscritto sul giorno e ora d’esame cui dovranno presentarsi all’esame. Le materie d’esame riguardano: ittiologia, legislazione sulla pesca, attrezzi ed esche, norme comportamentali durante la pesca, nonché conoscenze generali sulla tutela dell’ambiente.  FG


ambiente

Piani per gestire i bacini idrografici La Ripartizione Opere idrauliche della Provincia seguendo le direttive europee ha predisposto Piani di gestione di alcuni bacini idrografici. In elaborazione quelli per il Rio di Solda, l’alto corso del Torrente Aurino e per il Rio Mareta.

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razie ai Piani di gestione dei bacini idrografici è possibile prendere in esame vari aspetti quali l’utilizzo delle risorse territoriali, la prevenzione di rischi naturali ed aspetti di ecologia del paesaggio. Da oltre un decennio la Ripartizione Opere idrauliche della Provincia diretta da Rudolf Pollinger, si è attivata predisponendo Piani di gestione per i corsi d’acqua ed i rispettivi bacini idrografici. Partendo da un’analisi della situazione vengono programmate ed attuate misure di gestione sostenibile.

In elaborazione Attualmente, come spiega Willigis Gallmetzer, coordinatore del settore progettazione della Ripartizione Opere idrauliche, tra i Piani di

gestione è in fase di preparazione quello per il bacino idrografico del Rio Mareta in alta Val Ridanna. Il relativo pregetto è finanziato dal programma operativo “competitività regionale e occupazione” del Fondo europeo per lo sviluppo regionale FESR 2007-2013. Il progetto terminerà alla fine del 2014 con la predisposizione di una serie di strategie di sviluppo sostenibile. Di recente si è svolta un’escursione guidata in zona dove si è potuto, tra il resto, prendere visione del tratto rivitalizzato di Rio Mareta, esempio ben riuscito di protezione contro i pericoli naturali e di miglioramento dell’ecologia acquatica. Sono inoltre in fase di elaborazione i Piani per il Rio di Solda e per l’alto corso del Torrente Aurino.

Piani pronti Per il basso corso del Torrente Aurino esiste già un Piano di gestione (1999-2002) grazie al quale sono già stati realizzati sette interventi di rivitalizzazione.Un altro Piano riguarda l’alto corso del fiume Isarco (2004-2006) che prevede una serie di interventi per ridurre il rischio di piena in particolare nella zona di Vipiteno e per la valorizzazione delle aree fluviali. In alta Val Venosta sono state at-

tuate la gran parte delle misure di protezione da piena previste ad esempio a Sluderno, Glorenza e Montechiaro. Inoltre, è stato predisposto un Piano di gestione fluviale per la città di Bressanone. Un altro esempio di gestione di bacini idrografici e fluviali è quello realizzato lungo il Fiume Passirio a Merano nell’ambito di un progetto Interreg IV A. L’area di ricerca era di 41,3 ettari. Un altro progetto ha interessato il Fiume Drava che ha un bacino d’interesse di circa 160 chilometri quadrati.

Piattaforma di discussione In sede di preparazione dei Piani di gestione dei bacini idrografici, come spiega Gallmetzer, al fine di garantire trasparenza ed ottenere la massima accettanza da parte della popolazione interessata, vengono organizzate iniziative informative in loco. Questi incontri pubblici costituiscono dei forum che equivalgono a degli organismi consultivi. In queste sedi si sviluppa collaborazione fra amministrazione ed i rappresentanti di gruppi d’interesse. In tal modo l’adozione di decisioni può avvenire in modo trasparente ed anche “legitti­ mato”.  SA

Entro la fine del 2014 saranno pronte le strategie per lo sviluppo sostenibile del bacino idrografico di Rio Mareta in alta Val Ridanna. provincia autonoma | novembre 2013

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agricoltura

Mele per succhi

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Scoprire il mondo delle erbe

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aranno le erbe le protagoniste del primo convegno sulle erbe Arge Alp e della giornata delle erbe aromatiche il 16 e 17 novembre presso il Centro di Sperimentazione Laimburg di Vadena. Sabato, 16 novembre, gli esperti delle erbe aromatiche presenteranno le loro conoscenze ed esperienze sulla coltivazione delle erbe nell’arco alpino e le prospettive per il futuro nell’ambito del primo convegno Arge Alp. Domenica, 17 novembre, dalle ore 10.00 alle 18.00, il pubblico avrà occasione di scoprire il mondo delle erbe. Nella Cantina nella Roccia, i coltivatori delle erbe aromatiche dell’Alto Adige presteranno i loro prodotti che potranno essere degustati, ed informeranno sui modi d’utilizzo delle erbe in cucina. Inoltre, l’associazione di esperti pedagoghi delle erbe dell’Alto Adige organizzerà l’officina delle erbe per i bambini ed adulti, dove gli appassionati potranno cimentarsi nella lavorazione di sale aromatizzato. Ai visitatori saranno offerte specialità e formaggi raffinati con erbe aromatiche.  SA

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ra le oltre 300 varietà di melo diverse che vengono esaminate nelle prove varietali presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, per il progetto POMOSANO, finanziato dal programma operativo “competitività regionale ed occupazione FESR 2007-2013”, ne sono state scelte oltre 50. I succhi monovarietali prodotti dalle varietà scelte dalle raccolte dei prossimi tre anni saranno descritti sensorialmente ed analizzati con metodologie particolari utilizzando strumentazioni all’avanguardia della chimica analitica moderna. Tra i composti analizzati si trovano gli zuccheri ed acidi organici, le vitamine, i polifenoli, le fibre e gli aromi. Le conoscenze evinte dallo studio scientifico sono fondamentali per poter individuare il potenziale delle singole varietà per la produzione di succhi e formano così la base per lo sviluppo di nuovi prodotti in questo campo. Si valuteranno anche aspetti quali l’epoca di raccolta ottimale della

frutta per la produzione di succhi, l’influenza del sito di produzione e della carica produttiva degli alberi o del colore delle bottiglie sulla qualità sensoriale ed analitica dei succhi. Oltre alle analisi citate è programmato uno studio clinico sull’effetto del consumo di mele sulla salute. Sarà ricercato il valore salutistico delle varietà a polpa rossa.  SA

Attorno alle api e all’apicoltura

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resso la Scuola professionale “Laimburg”, il perito agrario Andreas Platzer, in collaborazione con la Lega degli apicoltori altoatesini (Imkerbund), in presenza di un numero minimo di 8/10 partecipan-

ti, organizza anche corsi di aggiornamento in apicoltura in lingua italiana. È altresì possibile per le classi delle scuole elementari e medie di lingua italiana concordare visite guidate in lingua italiana attorno alle api, al loro ciclo vitale ed ai loro compiti rilevanti in ambito ambientale (contatto: p.a. Andreas Platzer tel. 0471 599141, segreteria scuola tel. 0471599109 - lu-ve 8.0012.00, mar e gio anche 14.00-16.30). Corsi base di apicoltura in lingua italiana per le persone interessate vengono, invece, organizzati in primavera a cura di Emanuele Grandi (cellulare 3349142934) della Scuola professionale di frutti- viticoltura in lingua italiana con sede in via Vallarsa 16 a Laives con visita all’Apiario provinciale del Centro di ricerca e sperimentazione Laimburg.  SA


agricoltura

Il Regiograno convince I dati relativi alla raccolta ed alla commercializzazione di cereali altoatesini sono positivi. Sono gli esiti del progetto “Regiograno”.

È

cresciuta a 82 ettari la superficie cerealicola coltivata in Val Venosta, Valle Isarco, e Val Pusteria. 2013, i 58 agricoltori aderenti al progetto “Regiograno” hanno ottenuto una raccolta di 350 tonnellate di segale e farro. La raccolta 2013 convince soprattutto per la sua qualità: il 99 per cento dei cereali raccolti ha corrisposto alle alte esigenze qualitative del progetto Regiograno.

Produzione redditizia Gli studi effettuati nel 2012 sui costi di produzione avevano messo in evidenza che la coltivazione di cereali nell’ambito del progetto Regiograno è redditizia. I risultati della raccolta 2013 hanno confermato l’analisi dell’anno precedente. Come ha ribadito la collaboratrice del Progetto Regiograno, Simone Seling, gli studi sui costi di produzione nel progetto Regiograno mostrano che i costi mediamente non superano un terzo dei ricavi.

Esperti del Centro di Sperimentazione Laimburg assieme al Molino di Merano ed al presidente dell’associazione panettieri altoatesina, Benjamin Profanter di recente a Tendone/Brunico hanno discusso dei dati relativi alla raccolta. Oltre a questioni relative alla redditività e qualità dei cereali coltivati in Alto Adige, i partner del progetto hanno parlato delle loro esperienze di commercializzazione dei cereali e delle specialità di pane fatte con le varietà locali di cereali.

Pane apprezzato Il pane con il marchio Regiograno incontra il favore dei consumatori che apprezzano il pane fatto di cereali coltivati in Alto Adige. Come ha detto Benjamin Profanter, presidente dell’associazione panettieri altoatesini, l’intenzione è di continuare ad ampliare Regiograno: in tal senso si sta compiendo i primi passi per avviare anche la coltivazione di frumento. Nella commercializzazione dei prodotti, i panettieri vengono sostenuti dall’Organizzazione Export Alto Adige (EOS). I pani speciali fatti con i cereali coltivati e lavorati in Alto Adige portano il marchio di qualità Alto Adige. La lavorazio-

ne del prodotto è oggetto dei severi controlli del marchio di qualità che garantisce al consumatore l’alta qualità del prodotto. Il marchio Regiograno garantisce l’impiego di cereali di origine locale L’obiettivo del progetto Regiograno è di creare una solida rete tra i principali partner del settore “grano regionale” dell’Alto Adige e di deliberare sulle attività pilota del circolo del grano locale con il fine di accrescere il valore aggiunto regionale. I cereali coltivati in provincia vengono lavorati presso il Molino Merano. La farina serve per produrre delle specialità di pane tradizionale. Il TIS coordina il progetto e ha avviato la cooperazione tra agricoltori, Molino e panettieri con i rispettivi accordi di utenza e prezzo. L’associazione provinciale dei coltivatori altoatesini, Südtiroler Bauernbund, ha assunto gli agricoltori che aderiscono al progetto, mentre il Centro di Sperimentazione Laimburg si occupa della consulenza dei contadini dalla coltivazione alla raccolta. L’organizzazione Export Alto Adige (EOS) e l’Unione Commercio Turismo Servizi Alto Adige (hds) sostengono i panettieri per ottimizzare la commercializzazione di pane marchio “Regiograno”.  SA provincia autonoma | novembre 2013

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valedes ladines

Entrada nöia tla Val Badia: preparaziun rovada

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e proiet peliminar y chël presentè por l’entrada nöia tla Val Badia cun n tunel y n punt tl raiun dl comun da San Laurënz é gnüs stlüc´ jö, le proiet esecutif é dan man y vëgn al momënt valuté.

é gnü damanè les autorisaziuns plü importantes sciöche l’arat de valutaziun dl dann sön l’ambiënt y la detlaraziun de conformité urbanistica y ince ´ les prozedöres d’espropriaziun é bele gnüdes inviades ia.

n’acordanza y la Junta provinziala à bele de mà aprovè i mesi finanziars che va debojëgn por chësc laûr de spostamënt. Al é ince ´ bele gnü fat les analises sc’al jiss debojëgn da eliminé relic´ dla vera.

“Le proiet preliminar y chël presentè” spliga l’assessur por i laûrs publics Florian Mussner é gnüs portà a fin y aprovà, al é gnü fat la registraziun tl plan urbanistich, al

Sciöche pröm laûr por la costruziun dl’entrada nöia mëssel gnì spostè la condüta dal gas dla sozieté Erdgas Società Nazionale Metanodotti Snam; por chësc éson bele rovà a

Le proiet esecutif é bele dan man y vëgn atualmënter valuté. I laûrs de costruziun dess gnì scric´ fora te chësc ann che vëgn, insciö l’assessur por i laûrs publics.

L vën slargià la streda da Pruca ite

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l Assessorat provinziel ai lëures publics iel unì sëurandat i lëures per slargë l stradon de Gherdëina da Pruca ite, tl raion “Villnad”. La ncëria ti ie jita ala firma Oberosler SF de Bulsan.

ziel per la stredes, i chemuns y la Repartizion per nfrastrutures de stredes vëniel cialà de slargë i prim chilometri dla streda de Gherdëina da Pruca ite. Tl raion “Villnad” fovel i ultimi ani unì zarà ju l vedl

mulin y slargià la streda. Davia che l puent fova tlo plu strënt dla streda cumededa, univel a se l dé n pont de pericul a furné oravier. Nsci iel dan trëi ani unì fat doi puenc nueves y slargià la streda.

Trëi chilometri dedite da Pruca, ulache pea ora la streda per Solaion, fovel bele unì fat doi puenc nueves y slargià la streda per garantì n miëur culegamënt per ruvé ´ te Gherdëina. Sën iel unì sëurandat i lëures per realisé la terza pert di lëures de miuramënt dla streda tl raion “Villnad”.

Foto: USP/Ufize tecnich Stredes zënter-sud

L se trata de slargë la streda sun n toch de feter 170 metri che ie drët strënt. “Te chësta luegia se stënta doi majeri mesuns sciche na curiera o n camion dassënn a passé via, y riesc vëniel a se l dé codes de auti” mutivea l Assessëur provinziel Florian Mussner l bujën de chësc ntervënt. La firma Oberosler SF de Bulsan ova pità n priesc 17,9 percënt plu bas dla soma scrita ora y à aldò di criteries de valutazion venciù l cuncors per la realisazion. Per miuré la streda de Gherdëina sun chësc terzo lot fej la Provinzia na nvestizion de 647.000 euro che tol ite la preparazion tecnica, la despuscions y i lëures. L ie plu de diesc ani che te na culaburazion danter Servisc provin-

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La streda de Gherdëina da Pruca ite vën miureda: ulache l fova bele unì fat lëures, vëniel sën realisà la terza pert per slargë la streda


mendranza ladina

Fé pea cuncorsc per stieres tla Sanità For plu persones se stënta nce tl Sudtirol a abiné da lëur, perchël se da la Jonta provinziela ju cun plu dedizion a chësta problematica. Per la populazion ladina iel mo da giapé stieres publiches, dantaprima tl ciamp dla Sanità: aldò dl pruporz ti spieta ala grupa de rujeneda ladina tlo mo 160 stieres. Alexander Stuffer

A

cioche la stieres tla Sanità per ladins possa nce unì curides da jënt ladina, fej l assessëur ladin Florian Mussner n apel de fé pea i cuncorsc per stieres tla Sanità. Davia che l’Azienda Sanitera dl Sudtirol ne à nia abinà assé nteressei de rujeneda ladina, iela nchinamò stata sfurzeda a tò su culaburadëures de autra grupes de rujeneda. “Tla Sanità iel 366 stieres ududes dant per la jënt ladina, de chëstes Publicazion cuncorsc per stieres tl’Azienda Sanitera www.sabes.it/de/Stellenangebote.asp www.asdaa.it/it/offerte-di-lavoro.asp La stieres tl’Azienda Sanitera vën dates ca nscì: - scrijan ora cuncorsc (plata web, zaites, ..) - sun la basa de graduatories provisories - tres cuntrac a tëmp per ncëries spezifiches Furmazion per lauré tl ciamp dla sanità Per deventé nfermier (Krankenpfleger/in)  Scola Claudiana a Bulsan (3 ani) www. claudiana.bz.it Per deventé dutor  universiteies de medejina (per ejëmpl a Dispruch, Viena, München, Verona, Padova, Roma) Nfurmazion pieta nce la Südtiroler Hochschülerschaft (www.asus.sh)

ie 160 stieres mo da curì cun jënt de rujeneda ladina” spiega l assessëur ladin Florian Mussner. La stieres che ti spieta ai ladins ne puderà nia unì curides dutes te un n iede, ma n puech al iede aldò che l’Azienda Sanitera scrij ora cuncorsc. “Canche l vën scrit ora stieres tla Sanità dëssa la jënt ladina fé pea i cuncorsc, nce sce i ie scric ora per n’autra grupa de rujeneda” mët a cuer l assessëur ladin Mussner, spiegan che sce l’Azienda Sanitera ne abina deguni dla rujeneda damandeda, possa la stiera unì data a zachei de n’autra grupa. “La graduatories che vën fates tres n cuncors vel nchin a doi ani y ie la basa per tò su mo d’autri culaburadëures, zënza scrì ora n cuncors nuef ”, spiega Mussner. La 160 stieres che ie mo resservedes ala jënt ladina reverda 20 culaburadëures aministratives, 78 stieres spezialisedes (nce artejans y cueghes) 30 nfermieres, 28 dutores y 5 primares. L’Azienda Sanitera publichea la stieres a

desposizion sun si plata web www. sabes.it/de/Stellenangebote.asp. Tl’aministrazion publica n generel iel de ndut mo feter 360 stieres ududes dant per la populazion ladina che ne ie nia curides. Dlongia chëles tl’Azienda Sanitera, nen iel mo passa 100 te istituzions stateles y feter 40 tla Provinzia. Nteressei a na stiera giapa nfurmazions sun la stieres scrites ora sun la plata web “Arbeitsbörse/Borsa lavoro” al adres www.provinzia.bz.it/arbeit/ jobsuche/214.asp. La dificultà de abiné da lëur se lascia sentì for de plu nce tla valedes ladines. “La situazion se muda dassënn danter la sajons turistiches y ora de sajon”, spiega Mussner. Danter jené y merz fovel chëst ann na media de 60 persones scrites ite tla lites de chiche ie a desposizion. Da auril a lugio nen fovel de media 175. “Pra chësta zifres iel da mëter verda ajache les muessa unì metudes n relazion a chëi che ne à nia nteres a se lascé mëter sun la listes” sorissea Mussner. Purempò iel ti prim set mënsc dl 2013 da udëi ora n aumënt de feter 30% permez al ann dant.  provincia autonoma | novembre 2013

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ambiente

Risparmiati 86 mio di litri di gasolio

I

n Alto Adige 71 centrali di teleriscaldamento a biomassa approvvigionano le abitazioni con calore, e 24 di esse anche di energia (di cui 13 prodotta esclusivamente da legno di provenienza locale). Facendo riferimento ai dati 2012, le 71 centrali di teleriscaldamento in provincia di Bolzano producono oltre 750 milioni kWh di calore, mentre le 24 centrali che producono anche energia hanno totalizzato una produzione di oltre 60 milioni kWh. La rete del teleriscaldamento in Alto Adige è di circa 788 chilometri di lunghezza e conta circa 15.000 allacciamenti, un trend in costante incremento. Come sottolinea l’assessore provinciale competente, Florian Mussner, le centrali

di teleriscaldamento contribuiscono in modo determinante a portare avanti una politica energetica all’insegna della sostenibilità ambientale che è il presupposto primario nel Piano clima 2050. In questa direzione è rilevante anche il risparmio ottenuto di equivalenti 86 milioni di litri di gasolio che corrisponde ad una riduzione complessiva di CO² di 245.000 tonnellate, un dato che testimonia il ritorno positivo dei contributi erogati per le centrali di teleriscaldamento. I dati sono pubblicati all’indirizzo http://www.provincia. bz.it/agenzia-ambiente/download/Impianti_di_telerisc._a_ biomassa_in_AA_2012_detagliato_it.pdf  SA

Qualità dell’aria: Attenti ai gas combusti

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su come gestire la propria caldaia. La brochure può essere ritirata gratuitamente presso l’Ufficio aria e rumore, in via Amba Alagi 35 a Bolzano, oppure può essere scaricata dalla pagina dell’Agenzia per l’Ambiente nella quale sono disponibili ulteriori informazioni riguardanti gli impianti di riscaldamento (http://www.provincia. bz.it/agenzia-ambiente/aria/ impianti-termici.asp).  SA

li esperti dell’Ufficio aria e rumore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente della Provincia hanno predisposto una brochure dal titolo “Il controllo dei gas di combustione degli impianti termici”. L’opuscolo chiarisce chi è obbligato a far eseguire la misura delle emissioni dell’impianto di riscaldamento, con che periodicità, quali sono gli inquinanti che vengono misurati, inoltre fornisce alcuni consigli pratici

Dedicato agli alberi altoatesini

Foto: Othmar Seehauser)

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Il cirmolo “Klosterzirm”

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li alberi sono testimoni della storia: il loro fusto, la loro chioma, le venature del loro legno riflettono il passaggio dei secoli. In occasione dell’Anno internazionale delle foreste 2011 la Ripartizione Foreste della Provincia si era posta l’obiettivo di predisporre una documentazione di alberi esemplari per l’età, dimensioni, valore storico e paesaggistico presenti nelle varie aree boscate dell’Alto Adige. Dalle varie stazioni forestali sono quindi giunte comunicazioni riferite a 52 esemplari degni di nota che sono

stati così fotografati e descritti nel volume “Custodi del bosco - gli alberi dell’Alto Adige raccontano”. Autori sono il fotografo e pubblicista Othmar Seehauser (fotografie e testi brevi) e l’ex direttore dell’Ufficio Ecologia del paesaggio della Provincia Martin Schweiggl (testi). Accanto ai dati informativi sugli alberi, vengono proposti anche aneddoti e citazioni. Il volume è in vendita nelle librerie al prezzo di 25 Euro; con il ricavato sarà realizzato un progetto di cura boschiva in provincia di Bolzano.  SA


Il bilancio della XIV legislatura Più leggi, più rapidità, più trasparenza, e una serie di sostituzioni a legislatura in corso: l’andamento degli ultimi 5 anni.

Il Consiglio per temi di interesse Iniziative di consiglieri e consigliere (interrogazioni, mozioni, disegni di legge ecc.) per settore 0

200

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Temi generali e amministrazione

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hi negli ultimi anni ha più volte assistito dalla tribuna alle sedute del Consiglio provinciale avrà sicuramente notato un cambiamento. Basta lunghe mezz’ore dedicate alla lettura di relazioni e articoli, stop all’alzarsi di mani per le votazioni con relativa conta, come accadeva più volte nel corso di una seduta, spazio a lavori più veloci a scapito di atti ripetitivi e rituali: è il risultato di una riforma del regolamento che, attuata non senza malumori, ha però regalato al Consiglio maggiore rapidità, non ultimo con l’introduzione della votazione elettronica. Nella XIVa legislatura, terminata con le elezioni del 27 ottobre, il Consiglio provinciale ha approvato 85 leggi, più che nelle due legislature precedenti. Tra queste, anche un “osso duro” come la toponomastica, in passato sempre crollata sotto i colpi dell’ostruzionismo. Questo è stato infatti fortemente limitato dal nuovo regolamento, che impedisce ordini del giorno “da elenco telefonico”, con i quali in passato un singolo consigliere poteva bloccare l’esame di una legge. A lungo rimandata è stata anche la legge elettorale provinciale (era in vigore quella regionale), pure approvata nella legislatura che si conclude: essa prevede tra l’altro quote rosa, il voto per corrispondenza e una limitazione delle spese elettorali. Se si suddividono per ambiti di intervento le più di 7.000 iniziative di consiglieri e consigliere – interrogazioni, mozioni, disegni di legge ecc. – si può scoprire di cosa l’aula

Finanze e bilancio Sanità e sociale Infrastrutture e patrimonio Agricoltura e foreste Mobilità Enti locali Urbanistica e ambiente Scuola e cultura Acque pubbliche e energia Economia Edilizia abitativa

I temi al centro dell’interesse dell’aula nel corso della XIVa legislatura. si è occupata, dal punto di vista dei contenuti. L’interesse principale è stato rivolto a “temi generali e amministrazione”, ovvero ad argomenti relativi non solo all’amministrazione provinciale ma anche alla Giunta, al Consiglio stesso e a questioni riguardanti l’Autonomia; al secondo posto, troviamo “sanità e sociale”, e quindi “scuola e cultura”. Negli ultimi 5 anni il Consiglio provinciale non è diventato solo più veloce, ma anche più trasparente: le sedute dell’aula possono ora essere seguite in diretta via web, e gli interventi dei singoli consiglieri e consigliere si possono facilmente recuperare nell’archivio video anche successivamente.

Infine, la XIVa legislatura è stata caratterizzata anche da una serie di sostituzioni in corsa, che a volte hanno fatto scalpore. Ben sette eletti hanno lasciato il loro posto durante il mandato: due in seguito ad elezione a Roma (Michaela Biancofiore, Hans Berger), tre per decadenza a causa di ineleggibilità (Barbara Repetto, Christian Egartner, Dieter Steger), uno per dimissioni in seguito ad inchiesta giudiziaria (Michl Laimer) e uno, infine, per prematura scomparsa (Seppl Lamprecht). Questi e altri dati sono raccolti nella relazione di fine legislatura: presentata nei prossimi giorni, sarà poi scaricabile dalla website del Consiglio (www.consiglio-bz.org).  provincia autonoma | novembre 2013

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S. Francesco a Bolzano A

nche il Consiglio provinciale di Bolzano ha contribuito alla mostra di impronte francescane in Italia, organizzata a margine della Conferenza dei Consigli regionali ospitata ad Assisi ad ottobre. Il Servizio cerimoniale del Consiglio ha raccolto delle immagini della campana della cappella di Sant’Erardo nel Convento dei Francescani a Bolzano, che sarebbe stata suonata dal giovane Francesco quando accompagnava il padre alle fiere nel capoluogo altoatesino. Il pannello è stato presentato dal pres. Maurizio Vezzali al presidente del Senato Pietro Grasso.

Il pres. Vezzali (a sx) con il presidente del Senato Pietro Grasso (al centro) davanti al pannello del Consiglio provinciale di Bolzano.

Wolf

Ad Assisi la mostra sulle tracce del Santo nelle regioni.

Nuovi standard UE per i Consigli Ne ha discusso la Conferenza dei presidenti dei Landtage austriaci.

A

lla Conferenza dei presidenti dei Consigli dei Länder austriaci svoltasi a Riegersburg, presente la vicepresidente Julia Unterberger (il Consiglio provinciale di Bolzano vi è tradizionalmente invitato), sono state trattate anche questioni che interessano l’Alto Adige, come gli standard che il Parlamento UE intende imporre alle assemblee le-

gislative regionali: tra questi, criteri uniformi per i bilanci, in modo da poterli comparare. Si è discusso anche della CALRE, la conferenza dei presidenti dei parla-

menti regionali UE con competenze legislative da cui Germania e Austria pensano di uscire, per istituire una rappresentanza comune a Bruxelles.

Unterberger (in giacca gialla) con i presidenti delle assemblee dei Länder austriaci.

Bilancio 2014 e regolamenti Stanziati 8,7 mio. €.

I

l bilancio di assestamento 2013 del Consiglio prevede entrate e uscite per 9.480.678,75 € totali (592.939,03 € in più della previsione): la relativa delibera ha ricevuto 23 sì (e 3 ast.). Con 19 sì (5 ast.) è invece stato approvato il bilancio di previsione 2014 - puramente tecnico in attesa

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delle decisioni del prossimo Ufficio di Presidenza - che dispone spese e entrate per 8.742.000 €. Il plenum ha introdotto poi nel regolamento interno (23 sì, 4 ast) le modifiche rese necessarie dalla nuova legge elettorale, tra cui gli articoli riguardanti l‘elezione del presidente della Provincia sulla base di una dichiarazione di gover-

no e di una proposta di composizione della Giunta e l‘introduzione della sfiducia costruttiva. Con 22 sì (1 no, 5 ast.) è stato quindi approvato il Regolamento della pubblicità di situazione patrimoniale e spese elettorali: nella dichiarazione patrimoniale si dovranno indicare anche titoli di Stato e quote di fiduciarie.


Dibattito sulla politica energetica L

a discussione della relazione della commissione d’inchiesta sulla SEL e la politica energetica della Provincia è stata l’occasione per dare una valutazione dei passi intrapresi fino ad oggi dalla Giunta in questo settore. La relazione non conteneva un giudizio politico ma, come ammesso a malincuore dalla presidente della commissione Elena Artioli (Lega Nord-Team Autonomie), era un mero elenco di chi è stato audito in commissione, essendo stato deciso, con voto ponderato determinante della maggioranza, di cancellare la parte politica, che avrebbe denunciato – ha spiegato la consigliera come i tecnici erano stati messi in difficoltà da una legge volutamente poco chiara, e che nella scelta dei responsabili era stata privilegiata la fedeltà alla competenza, sulla base di un sistema che le proposte dell’esperto Caia sembravano voler salvare. Di contro, c’erano tre relazioni di minoranza: nella prima, Thomas Egger (Wir Südtiroler) si concentrava sulle società fiduciarie, le quali avevano coperto conflitti d’interesse che coinvolgevano i vertici dirigenziali SEL, come scoperto grazie alle denunce sue e dei Freiheitlichen; nella seconda, Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ricordava lo scandalo della sostituzione, nell’ufficio dell’assessore competente, dei progetti relativi a 12 centrali, che aveva sottratto opportunità soprattutto ai Comuni; sottolineava l’impossibilità che Durnwalder non fosse a conoscenza delle irregolarità e dei patti-capestro SEL-ENEL, il tutto causato da un “esplosivo conflitto di interessi” per via del doppio ruolo della Provincia; invitava a riassegnare le concessioni ai migliori tra i progetti regolarmente presentati, cedendo le quote SEL della Provincia ai Comuni, sottolineando che

questa società è ampiamente in debito verso la Provincia, alla quale ha fruttato 25 milioni avendone ricevuti ben 372; nella terza, Andreas Pöder (BürgerUnion) denunciava gli appetiti di politici SVP e cordate finanziarie sulla SEL, e i conseguenti danni per la credibilità della politica altoatesina, la democrazia, le famiglie e i Comuni, proponendo di uscire dall’impasse con soluzioni di compromesso tra le parti, e coinvolgendo il Consiglio provinciale. In quanto al respingimento della reCome gestire in futuro l’energia idroelettrica?

lazione della commissione, Elmar Pichler Rolle (SVP) l’ha giustificato sottolineando che con essa si voleva colpire la SVP alla vigilia delle elezioni: per questo egli si era opposto, proponendo un emendamento che non gli era stato permesso di presentare; secondo gli esperti giuridici – ha aggiunto - le gare si erano svolte secondo le norme di legge, a prescindere dal doppio ruolo della Provincia: era pertanto necessario trovare un accordo tra tutti gli attori, senza fare nuove gare. Secondo Pius Leitner e Roland Tinkhauser (F), oltre agli scandali legati alla fiduciaria Stein an Stein e alla centrale S.Antonio c’era lo scandalo dell’occultamento del tutto, ed era da valutare anche il ruolo del nuovo presidente SEL Sparber, coinvolto nella Echoterm, così come da considerare che pagare eventuali danni sarebbe stato molto costoso per il bilancio provin-

ciale; i Comuni, hanno detto, non vorranno entrare in SEL prima di sapere quanti sono i danni da pagare. Hans Heiss (Gruppo Verde) ha sottolineato i lauti guadagni di Enel grazie ai vincoli cui è legata SEL, mentre Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit) ha chiarito che più che di “scandalo SEL” bisognerebbe parlare di “scandalo della Giunta provinciale” o di “scandalo SVP”, che ha negato strenuamente la trasparenza sui contratti e respinto le mozioni di sfiducia delle opposizioni. Seehauser

Discussa in aula la relazione della Commissione d’inchiesta sulla SEL.

Nella sua replica, l’ass. Florian Mussner ha ammesso che serve una regolamentazione in merito alle fiduciarie, e sottolineato che la revoca della concessione alla Stein an Stein era stata un atto giuridicamente necessario. La Provincia, ha aggiunto, sta lavorando da più di un anno per trovare una via d’uscita alla questione “concessioni”, ed è sulla strada giusta: si sta parlando di alleanze e collaborazioni, anche con AE e i soggetti venostani, nonché con i Comuni, che devono svolgere un ruolo importante. Ci vuole anche una riflessione sull’autonomia energetica, non solo per garantire gli attuali e i futuri posti di lavoro, ma anche per fare in modo che l’Alto Adige sia un modello dal punto di vista energetico e possa offrire una migliore politica di prezzo: a questo scopo vanno coinvolti pure istituti scientifici come la LUB o l’Eurac.  provincia autonoma | novembre 2013

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Evasione fiscale Gruppo Verde: combatterla con l’aiuto dei Comuni.

L

a provincia di Bolzano non è esente da evasione fiscale, come dimostrano i dati della Guardia di Finanza sulla presenza di 166 evasori totali (2011) per 350 milioni €: lo ha segnalato Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ricordando che l’accordo Governo-Regioni-Comuni del febbraio 2012 prevede la collaborazione dei Municipi nella lotta all’evasione attraverso l’incrocio

Seehauser

La sede dell’Agenzia delle entrate.

A casa con i figli BürgerUnion: sostegno alle famiglie che fanno questa scelta.

A

ndreas Pöder (BürgerUnion) ha chiesto che i pagamenti diretti alle famiglie che optano per la cura e l’educazione in casa di figli piccoli siano pari ai costi di un posto in una microstruttura per il quale la Provincia pagherebbe 800 €. L’ass. Richard Theiner ha chiarito che per un posto in microstruttura la mano pubblica spende 343 € al mese, e che la richiesta di Pöder costerebbe 57 mio. €. La mozione è stata respinta con 6 sì, 18 no e 3 astensioni

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di dati in loro possesso, e chiedendo che la Giunta stipulasse con l’Agenzia delle Entrate - su cui probabilmente acquisirà la competenza - un’intesa per la collaborazione dei Comuni in quest’ambito. Il consigliere ha sollecitato poi l’attuazione dell’art. 82 dello Statuto sugli accertamenti erariali da parte della Provincia. Per i Freiheitlichen, Roland Tinkhauser ha replicato che i controlli fiscali in Alto Adige sono tre volte tanto che nel resto del Paese, e invitato a sostenere le imprese più che a promuovere denunce, Pius Leitner ha sottolineato le resistenze dei Comuni ad attuare controlli. Eva Klotz (STF) ha criticato l’alta evasione fiscale esistente in Italia. L’ass. Roberto Bizzo ha precisato che bisogna differenziare tra evasione stimata ed effettivo riscosso: i dati presentati da Dello Sbarba sono delle previsioni, non entrate certe. La norma di attuazione dell’art. 82 è pronta, ma giace sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Dello Sbarba ha ribattuto che è mancato l’impegno dei parlamentari sudtirolesi, ma la sua mozione è stata respinta con 3 sì, 21 no e 5 astensioni.

Anziani attivi La Destra: promuovere iniziative di partecipazione sociale.

A

i fini di promuovere un’anzianità attiva, Mauro Minniti (La destra) ha proposto alla Giunta di intervenire in quattro ambiti: associazionismo sociale, protagonismo civile, aggregazione nei centri di quartiere, trasmissione di saperi. Eva Klotz (STF), Ulli Mair (F) e Otto von Dellemann (SVP) hanno criticato imposizioni dall’alto e sottolineato il valore di iniziative spontanee, Maria Hochgruber Kuenzer (SVP) ha affermato che la mano pubblica fa già molto, e ha citato la banca del tempo. Per Thomas Egger (Wir Südtiroler) i problemi degli anziani sono ben altri, in primis la povertà e il fabbisogno di assistenza. L’ass. Richard Theiner, sottolineando il valore dell’anzianità attiva, ha ricordato che nel 2012, anno europeo ad essa dedicato, un gruppo di lavoro provinciale aveva fissato priorità riguardanti lavoro, volontariato, povertà, lungodegenza e altro, su cui si continua a lavorare. Minniti ha replicato che molti interventi riguardano solo la periferia e il gruppo tedesco, ma la mozione è stata respinta con 2 sì, 19 no e 8 astensioni.

IRPEF da alleggerire I Freiheitlichen: aboliamo l’addizionale.

L

’abolizione dell’addizionale regionale IRPEF lascerebbe in circolo più soldi, con buoni effetti sull’economia: lo ha affermato Pius Leitner (F), che ha chiesto che la Giunta procedesse in questo senso, come promesso da Durnwalder quando si discusse il bilancio 2011. D’accordo Andreas Pöder (Bürger­ Union) che però ha proposto l’abolizione per chi guadagna meno di 35.000 € e l’aumento per chi

guadagna più di 70.000 €, una riduzione a scaglioni apprezzata da Hans Heiss (Gruppo Verde). Sven Knoll (STF) ha sottolineato l’assenza di sovranità fiscale, Thomas Egger (Wir Südtiroler) ha criticato le esenzioni IRPEF per i contadini; Maria Hochgruber Kuenzer (SVP) ha ricordato che essi la pagano sulle seconde attività. L’ass. Roberto Bizzo ha ricordato gli sgravi già promossi in vari settori dalla Giunta provinciale, per un minor gettito totale di 47 mio. €, e la mozione è stata respinta dall’aula (13 sì, 16 no).


I nomi storici dei rifugi alpini Il Consiglio approva due richieste di Süd-Tiroler Freiheit.

Seehauser

Il rifugio Pio XI.

L

a Giunta proseguirà i suoi sforzi affinché i rifugi alpini trasferiti alla Provincia autonoma di Bolzano in futuro portino unicamente il loro nome storico, siano cancellati i nomi fascisti e l’obbligo di issare la bandiera italiana davanti all’edificio, questo per riparare il torto storico della sottrazione dei rifugi ai legittimi proprietari durante il fascismo e dell’italianizzazione del loro nome: sono i punti approvati (24 sì) della mozione di Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit) dedicata ai rifugi alpini. Il consigliere chiedeva anche (ma l’aula ha respinto) il trasferimento alla Provincia del Rifugio Bolzano e dei rifugi alpini divenuti di proprietà del CAI “a seguito

di un esproprio illegittimo”, nonché interventi contro la “illegale occupazione” da parte della Guardia di Finanza del rifugio Vetta d’Italia. La proposta è stata contestata da Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore), che ha definito quella di Knoll e Klotz “una vera e propria ossessione verso il fascismo”, che impedirebbe loro di interessarsi di questioni che interessano i cittadini: Eva Klotz (STF) ha ribattuto che non si tratta di un’ossessione, ma di una liberazione.

Ostetricia

Edificio Pascoli Aiuti sociali

Wir Südtiroler: mantenere il reparto a San Candido.

Alto Adige nel cuore: conserviamo il complesso.

Team Autonomie: privilegiare gli altoatesini.

T

I

S

homas Egger (Wir Südtiroler) ha chiesto di garantire il mantenimento del reparto di ostetricia dell’ospedale di San Candido, con la copertura del relativo primariato, nonostante non raggiunga il numero minimo di 300 parti l’anno. La richiesta è stata sostenuta da Eva Klotz e Sven Knoll (STF), secondo cui gli ospedali periferici devono restare, Pius Leitner (F), critico anche sulla certificazione oncologica, Hans Heiss (Gruppo Verde), che ha evidenziato le proteste dei cittadini contro la chiusura, Andreas Pöder (Bürger­Union), che ha contestato i presunti risparmi dell’Azienda unica. L’ass. Richard Theiner si è espresso per il mantenimento dei 7 ospedali periferici: non si offrirà tutto ovunque, ma cooperando i servizi potranno essere ampliati. L’aula ha respinto (15 no, 9 sì, 2 ast.).

l complesso scolastico Pascoli/Longon a Bolzano va mantenuto, e non demolito: lo ha chiesto Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) sollecitando una rivisitazione del progetto, magari accogliendo la proposta di piani sopraelevati, anche per destinare i previsti 90 milioni a obiettivi più oculati in un momento di crisi. Contrari Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit), che ha ritenuto che si volesse salvare l’architettura fascista, e Hans Heiss (Gruppo Verde), secondo cui la qualità del nuovo polo bibliotecario va considerata prioritaria. L’ass. Florian Mussner ha replicato che non si è mai parlato di 90 milioni, aggiungendo che non è possibile arrestare i lavori, che saranno appaltati entro il 2013. Con il nuovo polo Bolzano diverrà il centro della cultura altoatesina. La mozione è stata respinta con 3 sì, 27 no.

Il presidente della Provincia Luis Durnwalder si è detto “totalmente d’accordo” con il contenuto della mozione, ritenendola però non opportuna in un momento di trattative. Il rifugio Vetta d’Italia, ha aggiunto, è di proprietà della Provincia, come dimostrano i dati del catasto; in quanto ai nomi dei rifugi, i proprietari possono decidere liberamente, solo se si tratta di un ente locale il nome deve essere bilingue; nessuno, infine, può imporre l’esposizione della bandiera.

econdo Elena Artioli (Lega Nord/Team Autonomie), molti stranieri indigenti ricevono fino a 1.200 € al mese e i loro parenti anziani, appena arrivati, hanno subito la pensione: bisogna quindi rivedere i criteri degli aiuti sociali a favore della popolazione locale, alla quale è stato tolto anche il contributo all’affitto, “mentre gli stranieri hanno diritto a ticket nullo, corsi di lingua e pasti gratis, assistenza dai fondi di emergenza, come accade con i profughi a Bressanone”. L’ass. Richard Theiner ha replicato che le leggi provinciali cercano di rispettare le esigenze della popolazione locale, senza però contrastare con la normativa UE che impedisce vincoli di residenza necessari per accedere a certi servizi. L’aula ha respinto la mozione con 1 sì, 19 no e 8 astensioni.  provincia autonoma | novembre 2013

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Al sicuro, anche nella Rete Un laboratorio promosso dalla Garante per l’adolescenza.

zioni in forma di canzoni, rappresentazioni teatrali, poesie, che sa-

ranno trasformate in pièce teatrale da portare nelle scuole.  La Garante Vera Nicolussi-Leck (al centro, con giacca marrone) con i ragazzi del laboratorio.

L

’ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha organizzato un laboratorio di scrittura dedicato a giovani di 13 anni e denominato “Diritto alla tutela e all’informazione - social networking”. Nella sede AVS del Lago di Landro i ragazzi hanno approfondito temi quali amicizie in rete, foto postate anonimamente, dipendenze da gioco ed altro, esprimendo idee e preoccupa-

Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde Pubblicità della SEL Pius Leitner ha chiesto quanto hanno speso la SEL e le sue affiliate in pubblicità nel primo semestre del 2013, a chi sono stati affidati gli incarichi e per quali importi. L’ass. Florian Mussner ha spiegato che sono stati spesi 179.063 €, con 40 incarichi dati a diverse agenzie.

Contributo al canone Il contributo al canone di locazione è per molti inferiore al precedente sussidio casa: Riccardo Dello Sbarba ha chiesto dati in merito. L’ass. Richard Theiner ha spiegato che i nuovi criteri di valutazione reddito-patrimoniale non sono peggiorativi. Fino al 31 luglio 2013, 6.272 persone hanno avuto di un contributo, rispetto ai 4.700 circa dello stesso periodo del 2012.

Assicurazione agricoltori Secondo Thomas Egger, i contributi agli agricoltori per l’assicurazione antigrandine contrastano con il principio di rischio imprenditoriale: “È vero che esso è dell’80% del premio? Altre categorie hanno uguali sostegni?”.

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provincia autonoma | novembre 2013

Il pres. Luis Durnwalder ha chiarito che l’80% viene pagato solo in casi eccezionali, da UE e Provincia, e che anche nel settore turistico, industriale e artigianale ci sono contributi per emergenze.

Uranio nell’acqua In diversi comuni di Burgraviato e Venosta l’uranio nell’acqua potabile supera il limite indicato dall’OSM di 15-30 microgrammi/l: Alessandro Urzì ha chiesto come agisce la Provincia. L’ass. Richard Theiner ha spiegato che lo Stato non ha ancora legiferato, ma il valore OSM è generalmente rispettato: dove è superato, si è intervenuto collegandosi ad altre fonti.

MEMC Mauro Minniti ha chiesto quali garanzie aveva preteso la Giunta dalla MEMC prima di intervenire, e qual è la situazione attuale. L’ass. Roberto Bizzo ha chiarito che si tratta dell’unico esempio europeo di autorizzazione a una merchant line aziendale; inoltre Merano rientra nello spin-off aziendale dedicato al silicio per semiconduttori.

Toponomastica Il recente accordo sui toponimi nella segnaletica è causa, secondo Eva Klotz, dell’aggiunta del “falso nome italiano” Casola a quello di “Gassl”, finora monolingue. Il Comune, ha spiegato Luis Durnwalder, ha chiarito che il nome italiano era usato precedentemente: questa decisione non c’entra con l’accordo sulla toponomastica.

Inceneritore Elena Artioli ha chiesto dati sull’inquinamento prodotto dall’inceneritore di Bolzano. L’ass. Florian Mussner ha spiegato che le PM 10 sono di 20 microgrammi/metro cubo, pari ai valori di fondo, ai quali altri valori sono addirittura inferiori.

Fondi FSE irregolari La presunta assegnazione irregolare di fondi FSE alla scuola Einaudi è stata oggetto di un’interrogazione di Andreas Pöder. Il pres. Luis Durnwalder ha spiegato che si è trattato di un solo caso, dovuto ad assegnazione a sub-affidatari. L’assegnatario ha rinunciato da sé ai contributi.


info

musei provinciali e Touriseum e Giardini

Mt. Gran Pilastro 3509m Ridanna

Passo Resia 1507m

di Castel Trauttmansdorff Merano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

Curon Venosta

Predoi

Brennero 1374m

Mareta

Cadipietra Campo Tures

Vipiteno

Mt. Palla Bianca 3738m Teodone

Rienz a

Brunico

Novacella

Passo Stelvio 2757m

Adige Prato allo Stelvio

Castelbello Laces

Ortles 3905m

Lana

San Candido

Sciliar

Laives

Caldaro

Catinaccio 3002m

Mt. Cristallo 3221m

Tre Cime 2998m Cortina d’Ampezzo

Marmolada 3343m

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Ora

u Castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Bolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

Mezzocorona

a Museo provinciale delle miniere

p Museo provinciale degli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654298 | www.museominiere.it

Centro climatico Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

www.museominiere.it

Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it Avventura in miniera Monteneve Passiria Moso in Passiria Rifugio Monteneve Corvara 42/43 tel. 0473 647045 | www.monteneve.org Museo delle miniere Granaio Cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99 tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

´ de Tor s Museum Ladin Ciastel S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa “Jan Batista Rinna“ tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

enti e servizi Giunta provinciale p.zza S. Magnago 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 411111 (centrale) www.provincia.bz.it Consiglio provinciale p.zza S. Magnago 6 | 39100 Bolzano Tel. 0471 946111 www.consiglio-bz.org info@consiglio-bz.org Giunta regionale Sede di Trento: Via Gazzoletti 2 Tel. 0461 201111 Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3 Tel. 0471 322111/12 www.regione.taa.it/ Ufficio della Provincia a Roma Via del Gesù 57 | 00186 Roma Tel. 06 69791120 ufficiodiroma@provincia.bz.it

Ufficio della Provincia a Bruxelles Rue de Pascale 45-47 B-1040 Bruxelles | Tel. +32 27432700 alto.adige@alpeuregio.org Ufficio Euregio Viale Druso 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 402026 info@europaregion.info www.europaregion.info Servizio esami di bi- e trilinguismo Via Perathoner 10 | 39100 Bolzano Tel. 0471 413900 www.provincia.bz.it/ebt zdp.ebt@pec.prov.bz.it Difesa civica Via Cavour 23 | 39100 Bolzano Tel. 0471 301155 www.difesacivica.bz.it posta@difesacivica.bz.it

Centro tutela consumatori e utenti Alto Adige Via Dodiciville 2 39100 Bolzano Tel. 0471 975597 Fax 0471 979914 www.centroconsumatori.it info@consumer.bz.it INFOPollini 0471 950431 www.provincia.bz.it/pollini Informazione statistica Via Canonico Gamper 1 39100 Bolzano Tel. 0471 418400 www.provincia.bz.it/astat astat@provincia.bz.it Centrale provinciale di emergenza Tel. 118 (Servizi di soccorso) Tel. 115 (Vigili del fuoco)

Sillian

San Martino in Badia

Castel Forte

Bolzano

Mt. Cevedale 3757m

Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

Bressanone

Velturno

Merano

e

t Museo provinciale del vino

Castel Coira Silandro

ig Ad

dell’Alto Adige Bolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

Tirolo

Malles

Isar co

Abbazia Monte Maria

r Museo Archeologico

Heinfels Dobbiaco

Valdaora Monguelfo

Centrale viabilità Tel. 0471 200198 | Fax 0471 201157 www.provincia.bz.it/vmz vmz@provincia.bz.it INFOMobilità 840 000471 Informazioni turistiche Alto Adige Marketing piazza Parrocchia 11 | 39100 Bolzano Tel. 0471 999999 info@suedtirol.info | www.suedtirol.info Valori dell’aria Tel. 0471 417140 www.provincia.bz.it/aria labchinfis@provincia.bz.it Info valanghe e meteo Via Mendola 33 | 39100 Bolzano Tel. 0471 414740/41 Bollettino telefonico 0471 270555 www.provincia.bz.it/meteo hydro@provincia.bz.it provincia autonoma | novembre 2013

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