Provincia autonoma

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I.R.

provincia

autonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

11/2012

Montagne in movimento

Rete tra scuole ed imprese

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

Tessera per gli invalidi civili

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL


colophon

sommario I.R.

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2 “SloMove” per monitorare il rischio geologico

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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

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montagne in movimento

Rete tra scuole ed imprese

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

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tessera per gli invalidi civili

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

www.provincia.bz.it/usp

Avviato un progetto triennale denominato “SloMove” per lo studio di aree geologiche instabili attraverso rilevazioni satellitari e strumentazioni all’avanguardia.

In copertina: Grazie ad una strumentazione all’avanguardia è in fase di realizzazione il progetto Interreg Italia – Svizzera “SloMove”. Inserto: “Informa“ A questo numero di “Provincia Autonoma” è allegato il nuovo numero della rivista “Informa”. Editrice: Giunta provinciale Direttore responsabile: Silvana Amistadi Numero coordinato da: Franco Grigoletto Redattori: Michele Bolognini Maja Clara Paolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle Inserto Consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner Abbonamento gratuito e info: Servizio Stampa Bolzano, piazza Silvius Magnago 1 usp@provincia.bz.it Tel. 0471 412213 La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf Chiusura numero: 22 ottobre 2012 USP L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione ©

4 Fare rete fra scuole ed imprese La creazione di una rete tra le scuole e le imprese sarà al centro del convengo “Skills for Jobs – Schools at Work” che si svolgerà il 15 novembre all’Eurac di Bolzano.

8 Nuova tessera per gli invalidi civili È plastificata, comoda e contiene, su richiesta esplicita delle persone con disabilità, solo poche ma significative informazioni.

11 Nuove infrastrutture a Lana Sono state inaugurate presso il ponte della tramvia sul fiume Adige a Lana una serie di infrastrutture realizzate dalla Ripartizione opere idrauliche della Provincia.

20 Europa: Alpeuregio Sommer School 2013 30 giovani laureati dell’Euregio nel giugno 2013 potranno partecipare ad un corso sulle istituzioni europee.

22 Euregio: Maggiori interscambi e mobilità Lo sviluppo scolastico è stato al centro della conferenza annuale dei dirigenti delle Scuole professionali per l’agricoltura dell’Euregio tenutasi a Laimburg.

33 Ladinia – L’Evaluazion à dat ndicazions ala Scola Rendicont dl Cumité per l’evaluazion dla scoles ladines

18 Quattro oasi della quiete Il progetto dell’Ufficio risorse idriche valorizza sorgenti di acque minerali altoatesine.

25 Scuola “Levinas” aperta al territorio La Scuola per le professioni sociali “Emanuel Levinas” di Bolzano in breve tempo si è affermata nel settore sociale per l’alta qualità dei servizi offerti.

35 I presidenti dei Consigli a Bolzano Disponibili a risparmiare, ma tutelando le istituzioni

36 Assistenza farmaceutica Nuove regole con le liberalizzazioni.

30 Sette musei in una notte Sette musei a ingresso libero, con mostre, visite guidate, laboratori, musica e tanto altro: avrà luogo venerdì 30 novembre la Lunga notte dei musei di Bolzano.

39 Più controlli sulle slot machines Grazie a una mozione e una legge approvate trasversalmente

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appuntamenti

il presidente

Dal 1° al 30 novembre Quattro corsi di formazione nel campo delle professioni sociali alla Scuola “E. Levinas“ di Bolzano p. 25 15 novembre Convegno “Skills for Jobs – Schools at Work” all’Eurac di Bolzano

Care lettrici, cari lettori,

p. 4

Dal 12 al 23 novembre Ilvo Diamanti (a Bolzano) e Tito Boeri (a Merano) “Eurovision – Lancia la tua idea per p. 27 l’Europa 2020” 30 novembre Lunga notte dei Musei di p. 30 Bolzano 30 novembre Conferenza di apertura del progetto “SloMove” all’Eurac p. 3

E

laborare una strategia comune per l’arco alpino sui temi dell’innovazione, dell’ambiente e dell’energia, del traffico transfrontaliero: è la richiesta ai Governi nazionali e all’UE lanciata dai Governatori delle Alpi in ottobre a Innsbruck in occasione della Conferenza delle Regioni alpine. L’obiettivo è quello di promuovere una strategia macroregionale per la tutela dell’arco alpino con il coinvolgimento non solo di Alto Adige, Trentino, Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta, Veneto e Friuli, ma anche delle regioni alpine di Austria, Svizzera, Francia, della Baviera e del Lichtenstein. Attraverso un’azione congiunta si punta ad unire le forze e risolvere i problemi presentandosi assieme a Roma e a Bruxelles. È una nuova iniziativa partita dal basso, dai territori e non dagli Stati come avvenuto per altre macroregioni. A Innsbruck lo abbiamo spiegato al presidente della Repubblica austriaca Heinz Fischer e al commissario UE alle politiche regionali Johannes Hahn: le Regioni alpine vogliono coordinarsi nelle politiche regionali, nazionali e europee che riguardano un territorio abitato da 70 milioni di persone e costituito da aree molto sviluppate, con un tessuto imprenditoriale e centri di innovazione di prim’ordine. La strategia macroregionale, che non significa nuove strutture né mag-

giori spese per i cittadini, mira a garantire lo sviluppo economico e l’occupazione in un ambiente preservato. Sviluppo fondato su tre pilastri: innovazione e competitività, ambiente e energia, accessibilità e trasporti. Per questo abbiamo sollecitato la Commissione UE e i Governi nazionali ad adottare tutti i passi necessari per favorire l’attuazione di questa strategia macroregionale per le Alpi. Perché in un’area sensibile come le Alpi l’innovazione passa solo attraverso la sostenibilità, l’adozione di responsabilità delle Regioni e la collaborazione transnazionale. In questo impegno siamo sostenuti dallo stesso commissario UE Hahn, che promuove l’idea della strategia della macroregione alpina perchè convinto che possa motivare gli Stati e contribuire ad abbattere i confini amministrativi. Non è un caso che abbia proposto alla Commissione europea di aumentare del 30% il finanziamento UE alla cooperazione transfrontaliera nel periodo 2014-2020, portando gli stanziamenti da 9 a 13 miliardi di euro. A novembre si entra nella fase decisiva, le Regioni si impegneranno a fondo per presentare progetti adeguati.

Luis Durnwalder

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storia di copertina

Tipici blocchi ricoperti di licheni che si trovano sul Rock Glacier

La continuità del funzionamento delle infrastrutture di alta montagna è fondamentale per il sostentamento delle attività economiche nelle zone alpine. Franco Grigoletto

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elle aree di alta montagna, le scelte nella localizzazione di infrastrutture come strade di accesso a valli remote, ferrovie, funivie per l’uso turistico o invasi per la produzione di energia idroelettrica, sono spesso molto limitate dalla mancanza di terreni con idonee caratteristiche geologiche o da altri motivi di tipo vocazionale. D’altro canto, le crescenti necessità di infrastrutture strategiche nei territori del settore alpino inducono continue trasformazioni del territorio che, nel contesto del cambiamento del clima, pongono importanti questioni di sostenibilità e di sicurezza. Affinché le autorità di tutela e salvaguardia territoriale confinanti

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possano confrontare i dati disponibili, e concordare sulle conseguenti valutazioni, devono condividere anche le scelte sui metodi e gli strumenti impiegati per il monitoraggio. Il geologo David Mosna, addetto al projectmanagement sotto il profilo amministrativo e tecnico e Claudia Strada, cordinatrice e responsabile del progetto Interreg Italia – Svizzera “SloMove”, sottolineano che lo scopo principale del progetto è quello di “Creare in Regione un polo scientifico (Eurac) che sia in grado di analizzare la grande quantità di dati che si possono ricavare dai satelliti Cosmos Skymed lanciati dall’Ente Spaziale Europeo (ESA) in collaborazione con la Protezione Civile anche sotto la spinta dei gestori delle infrastrutture (Ferrovie strade autostrade opere idrauliche) e della Provincia di Trento.

Monitoraggio geologico Il progetto si propone di analizzare oltre ai dati satellitari anche altri sistemi di monitoraggio di movimenti lenti di versante classici come il GPS e innovativi il telelaserscanning. Avere queste informazioni sul movimento è fondamentale nella pianificazione del pericolo sul territorio di montagna”. Nell`ambito di questo progetto vengono analizzate due aree test, che sono ubicate nelle rispettive province dei partner coinvolti. L’area test altoatesina si trova in Val Senales a Nord della località di Maso Corto a circa 2500 m.sl.m. La zona interessata dal progetto si trova sotto la cosiddetta Punta delle frane, già il nome di questa montagna evidenzia che in quest`area il fenomeno di caduta massi è frequente. L’accumulo di più eventi di caduta massi ha determinato una frana gravitativa che tuttora sta scivolando lentamente verso valle. In questo caso si può parlare di più fenomeni geologici, i più noti sono

i “rock glacier” e “rock avalanche”. “Il rock glacier”, sottolinea Claudia Strada, dell’Ufficio geologia e prove materiali, “è un ghiacciaio ricoperto di pietre.

Effetti del Permafrost Può essere generato da un ghiacciaio relitto o essere un effetto del Permafrost sull’acqua di infiltrazione che si ghiaccia creando una massa ghiacciata al di sotto del detrito di versante. Queste masse possono essere attive o inattive. Le masse attive si muovono a causa della plasticità del ghiaccio e della gravità creando problemi per le infrastrutture di alta montagna”. Un altro fenomeno geologico al centro del progetto “SloMove” è quello dei movimenti lenti di versante o “rock avalanche”. “Si tratta di frane di scivolamento o scorrimento ovvero dei movimenti che comportano uno spostamento per taglio lungo una o più superfici oppure entro uno strato di terreno plastico. Spesso” prosegue Claudia Strada “si tratta di Antenna del GPS utilizzata per i rilevamenti

Foto: David Mosna

Foto: Christian Iasio

“SloMove” per monitorare il rischio geologico


storia di copertina

Foto: David Mosna

Rock Glacier: ammasso di blocchi composti da paragneiss e micascisti che derivano dal monte Punta delle Frane

Deformazioni gravitative profonde di versante, attive o quiescenti, ovvero movimenti molto grandi in cui la superficie di scorrimento è molto profonda. Questo tipo di movimenti, seppur lento, può causare danni alle infrastrutture o generare, per l’improvviso rilascio delle tensioni, spesso causato da interferenze antropiche grandi fenomeni di massa catastrofici relativamente veloci. Anche lievi danni ad infrastrutture strategiche come dighe possono causare grosse catastrofi”.

Metodi di telerilevamento L`area di studio svizzera si trova a Pontresina (Cantone dei Grigioni) sul monte Schafberg, anche quest`area è collocata sopra “la linea degli alberi” a ca. 2800 m.s.l.m. L`istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) analizza questo rock glacier con il nome “Foura da L`amd Ursina” già da anni. Nell’ambito di questo progetto viene

osservato il movimento gravitativio. Si sfruttano i seguenti metodi di telerilevamento che vengono usati i contemporanea: TLS – terrestrial laser scanner, SAR (syntetic apertur radar) – multi-interferometry e GPS.

Rete di esperti sul campo Il progetto interreg SloMove intende contribuire a risolvere queste esigenze puntando sulle tecniche di monitoraggio da telerilevamento in Alto Adige e nel Cantone dei Grigioni e sullo sviluppo di una rete di esperti sul campo. Si tiene conto delle caratteristiche tecniche dei sensori più moderni già attivi, come il TerraSAR-X® ed il COSMO SkyMed®, e di quelli che l’ESA, l’Ente Spaziale Europeo, si accinge a rendere disponibili nell’ambito della missione Sentinel-1, oltre che dei servizi di monitoraggio terrestri di ultima generazione, come quelli basati sul laser scanning terrestre. L’assessore provinciale ai la-

vori pubblici Florian Mussner ritiene che il progetto possa contribuire in maniera significativa ad elevare la sicurezza delle popolazioni di montagna. “Il progetto Interreg Italia – Svizzera “SloMove” afferma il direttore dell’Ufficio geologia e prove materiali, Volkmar Mair “si prefigge, in primo luogo, di aumentare la capacità e la qualità tecnica dei prodotti realizzati dagli enti di trasferimento tecnologico e dalle piccole e medie imprese operanti nel settore dell’ingegneria e del monitoraggio ambientale nonché la competitività economica delle regioni interessate, tramite lo sviluppo delle capacità delle piccole e medie imprese e società di ingegneria nell’offrire tali servizi in tutta l’area alpina”. Il progetto “SloMove” è operativo dal 20 febbraio sino al 20 maggio 2014 il costo complessivo del progetto per la parte italiana è di 550.955 euro ai quali si aggiungono 127.625 euro erogati dalla Svizzera.

Progetto Interreg Italia-Svizzera: SloMove Validazione di sistemi di monitoraggio satelllitare e terrestri per deformazioni del suolo Il progetto triennale SloMove è cofinanziato dal programma Interreg IV Italia-Svizzera, Fondo Europeo per lo sviluppo regionale dell’Unione Europea. La conferenza d`apertura

del progetto SloMove avrá luogo il 30 novembre prossimo presso la sede dell’Eurac, in viale Druso, 1 a Bolzano. La homepage è: www.slomove.it Al progetto partecipano i seguenti partner: - Leadpartner: Ufficio Geologia e prove materiali, Provincia Autonoma di Bolzano

- Partner 1: EURAC research, Istituto per il Telerilevamanto Applicato (Alto Adige) - Partner 2: WSL - Istituto per lo studio della neve e delle valanghe, SLF (Davos, Cantone dei Grigioni, Svizzera) - Partner 3: Abenis AG (Chur, Cantone dei Grigioni, Svizzera)

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scuola/lavoro

Fare rete fra scuole e imprese Se ne parlerà nell’ambito del convegno”Skills for Jobs -Schools at Work. Scuola, economia e lavoro insieme oltre la crisi” che si terrà il 15 novembre 2012 nell’Auditorium dell’EURAC di Bolzano. Nuovo Servizio innovazione e buone pratiche e sigla protocollo d’intesa Intendenza scolastica – 20 enti Silvana Amistadi

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l Dipartimento cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana ha istituito il nuovo Servizio Innovazione e Buone Pratiche con l’obiettivo di incoraggiare percorsi di avvicinamento degli studenti al mondo delle imprese e del lavoro in generale, orientare sia a livello scolastico che a livello di eventuale inserimento futuro nel mercato occupazionale, sostenere iniziative che prevedano la possibilità per gli studenti di fare esperienze concrete all’interno di aziende del territorio. Si intende inoltre promuovere percorsi didattici attivati in sinergia con enti dell’extrascuola che sviluppino competenze in ambito imprenditoriale e consapevolezza delle conoscenze e abilità richieste per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. In tal senso il servizio fungerà da punto di riferimento sia per le istituzioni scolastiche sia per gli enti dell’extrascuola. Si metteranno in relazione le esigenze espresse dalle scuole con le opportunità offerte dal territorio razionalizzando l’offerta formativa proveniente dall’extrascuola e valorizzando le iniziative più significative per la formazione degli studenti inserendole in una proposta organica e coerente. Il Servizio offrirà agli istituti scolastici un supporto di tipo pedagogico-didattico ed amministrativo-organizzativo.

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Sono una ventina gli enti che hanno finora deciso di aderire al protocollo d’intesa fra Intendenza scolastica italiana e mondo dell’imprenditoria e del lavoro.

Sigla protocollo d’intesa Allo scopo di condividere i propri obiettivi con il mondo dell’extrascuola, il Servizio Innovazione e Buone Pratiche ha già contattato numerose associazioni e istituzioni presenti sul territorio, proponendo un protocollo d’intesa che impegna tutti i partners coinvolti a collaborare alla promozione di iniziative condivise nelle istituzioni scolasti-

In una realtà sempre più competitiva l’orientamento formativo è decisivo. Assumono importanza strategica un cambiamento culturale nella scelta formativa e l’attività in rete del mondo della scuola e di quello imprenditoriale e lavorativo da portare a sistema, accanto all’impegno di puntare sempre più verso il plurilinguismo. Christian Tommasini assessore alla scuola che. Una ventina, finora, gli enti che hanno deciso di aderirvi. La presentazione ufficiale del nuovo servizio e la sigla del protocollo d’intesa fra l’Intendenza scolastica italiana e le associazioni di categoria, istituti bancari, cooperati-

ve enti previdenziali avverranno nell’ambito del convegno “Skills for Jobs - Schools at Work. Scuola, economia e lavoro insieme oltre la crisi” che si terrà il 15 novembre 2012, dalle ore 9.30, nell’Auditorium dell’EURAC di Bolzano. L’obiettivo è quello di favorire la diffusione della cultura d’impresa e di cooperazione tra gli studenti, affinché possano acquisire e rafforzare lo spirito di imprenditorialità; sensibilizzare i dirigenti scolastici e i docenti alla promozione delle tematiche legate alla cultura d’impresa, di cooperazione ed alle attività ad esse collegate. Si intende creare sinergie e collaborazioni tra i diversi soggetti interessati al fine di sviluppare e consolidare una proficua coesione economica e sociale nel territorio, come modello virtuoso dell’economia e del lavoro, individuando strategie educative di concerto con i soggetti imprenditoriali ed altri operatori economici per sostenere iniziative adeguate di orientamento e per valorizzare una concreta conoscenza dell’economia locale, mediante organizzazione di visite guidate presso le aziende e stages di alternanza scuola-lavoro presso le imprese del territorio e altri operatori economici. Come ha sottolineato l’assessore provinciale alla scuola Christian Tommasini, in una realtà sempre più competitiva l’orientamento for-


scuola/lavoro mativo è decisivo per tale ragione si punta ad una sua riforma per portarlo verso la contemporaneità. In questo assume un’importanza strategica, da un lato un cambiamento culturale nella scelta formativa, e dall’altro l’attività in rete del mondo della scuola e di quello imprenditoriale e lavorativo da portare a sistema, accanto all’impegno di puntare sempre più verso il plurilinguismo. L’intendente scolastica Nicoletta Minnei ricorda come passi in questa direzione sono stati compiuti due anni fa con il riordino del 2° ciclo scolastico con un piano formatico più equilibrato con possibilità di avvicinamento a categorie lavorative. In futuro, come ha detto, ci cercherà di offrire tale possibilità anche agli studenti del 1° ciclo. Il direttore di Ripartizione, Renzo

Roncat, prendendo spunto dal titolo del convegno, pone in evidenza come la crisi economica costituisca un elemento di passaggio decisivo per le future generazioni e che parlando di “occupabilità dei giovani” l’orientamento debba fornire gli strumenti per interpretare il mondo attuale. In tale contesto è importante trovare ed inventare l’elemento di congiunzione fra scuola e realtà lavorativa imprenditoriale. Katia Tenti, direttrice del Dipartimento cultura italiana, ricorda l’importanza del bando di concorso dedicato alle scuole nell’ambito della Candidatura dell’Alto Adige assieme a Venezia ed al Nordest a Capitale Europea della cultura 2019, che consentirà ai giovani di portare proposte per un modello di sostenibilità scuola-formazione-impresa.

Al convegno “Skills for Jobs - Schools al Work” vi sarà proprio l’intervento di Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Università di Trento e presidente del Comitato Promotore della Candidatura dell’Alto Adige assieme a Venezia ed al Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019. Gli studenti ed i giovani già si stanno muovendo, come sottolinea Lorenzo Vianini, presidente della Consulta degli Studenti di lingua italiana e membro della Consulta giovani italiana, ricordando l’iniziativa in programma di un festival che indaghi il mondo del lavoro in un’ottica regionale ed europea e l’incontro pubblico, tenuto a metà ottobre presso la Libera Università di Bolzano, su iniziativa della Consulta Giovani sul tema “I giovani e il mondo del lavoro: il mercato oggi e domani”

Cresce il successo di Alto Adige Pass L’Alto Adige Pass, che ha superato i 100.000 abbonati, suscita un interesse sempre più evidente da parte delle regioni confinanti dell’area linguistica tedesca.

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’Alto Adige Pass non va inteso come un prodotto fatto e finito, bensì come un progetto assolutamente innovativo che viene progressivamente migliorato in base alle esigenze espresse dagli utenti e che tuttora possiede un notevole potenziale di sviluppo, afferma l’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann. Basti pensare che il software che sta alla base di questo servizio innovativo è stato sviluppato in Alto Adige sulla base delle esigenze del mercato locale e le sue funzionalità saranno progressivamente sviluppate. Se si considerano anche gli scolari e gli anziani attualmente oltre la metà della popolazione altoatesina utilizza un abbonamento annuale per il trasporto pubblico.

“Le caratteristiche innovative di questo prodotto” aggiunge Widmann “hanno suscitato un enorme interesse per Alto Adige Pass anche al di là dei confini regionali”. Nei mesi scorsi, infatti, varie delegazioni di esperti del settore del trasporto pubblico, politici provenienti dal Tirolo, di funzionari delle Camere di Commercio dei vari Länder austriaci, ma anche del Baden Württember e dalla Svizzera, sono giunte in Alto

Adige per informarsi sugli ultimi sviluppi di questo progetto vincente. Recentemente l’assessore Widmann ha preso parte ad un simposio organizzato a Salisburgo nel corso del quale ha informato gli esperti locali in merito al nuovo sistema tariffario adottato in Alto Adige. Analogo interesse è stato espresso da parte dell’Associazione Internazionale del

trasporto pubblico (UITP) che ha sede a Bruxelles, la quale ha compiuto una visita in Alto Adige. Nel contempo la stampa austriaca ha dedicato articoli estremamente positivi al sistema tariffario altoatesino. “Questi risultati” prosegue Widmann “sono per noi un’ulteriore conferma ed uno sprone a proseguire sulla strada dell’innovazione nel campo del sistema tariffario per il trasporto pubblico”. Entro l’autunno partirà un progetto pilota secondo il quale un certo numero di abbonamenti Alto Adige Pass saranno dotati di una ulteriore funzione. “Naturalmente ci sono ancora alcuni aspetti da perfezione sotto il profilo tecnico e della raccolta dei dati. Possiamo comunque affermare che grazie all’introduzione di questo progetto complessivo per il trasporto pubblico in Alto Adige, alla modernizzazione del materiale rotabile e delle infrastrutture, all’ampliamento dell’offerta abbiamo raggiunto il nostro obiettivo rappresentato fondamentalmente dalla semplificazione dell’accesso ai servizi attraverso moderni sistemi di obliterazione” conclude l’assessore.  FG provincia autonoma | novembre 2012

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dalla giunta provinciale casa

sanità

Sede Ipes e nuovi alloggi

Progetto Medical School

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a nuova sede dell’Istituto provinciale per l’edilizia sociale sará in via Milano a Bolzano. Nell’edificio, già di proprietà dell’IPES, troveranno posto tutti gli uffici facilitando gli utenti, che non dovranno più spostarsi nelle attuali tre sedi dell’istituto. In origine si voleva acquistare uno stabile vicino alla stazione ferroviaria, ma si poi si è scelta l’opzione del quartiere Don Bosco, in quella parte della città dove vi è il maggior numero di utenti.

Il programma planivolumetrico approvato dalla Giunta indica una spesa prevista di 22,7 milioni di euro. Su proposta dell’assessore competente Christian Tommasini la Giunta ha anche dato via libera alla permuta dell’edificio ex Telefoni di Stato in Corso Italia 34 a Bolzano, già delle Poste: verrà ceduto dalla Provincia in cambio di alloggi ultimati in vari Comuni altoatesini. Si pensava di abbattere l’immobile per realizzarvi 35 alloggi per il ceto medio, ma la relazione dei tecnici ha definito impraticabile questa strada in base ai costi, alla tempistica e all’iter. La Giunta ha quindi autorizzato l’indizione di una gara concepita come una permuta: in cambio dell’edificio, valore stimato oltre 7 milioni di euro, l’aggiudicatario dovrà offrire un congruo numero di alloggi, dei quali almeno 8 nel Comune di Bolzano. Gli alloggi passeranno alla Provincia che li trasferirà in proprietà all’IPES.

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er prevenire la carenza di medici la Giunta lavora per avviare a Bolzano una “Medical School”, una scuola di livello universitario e di alta qualificazione per formare i futuri medici operanti in Alto Adige: verrebbe attivata attraverso una rete interregionale e transfrontaliera con la partecipazione di diversi atenei (LUB di Bolzano, le università di Trento, Firenze e Innsbruck). Nella nuova scuola saranno attivati corsi trilingui (italiano, tedesco e inglese). Proprio

energia

Fotovoltaico sugli edifici pubblici

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uovo passo avanti in tema di energia pulita e fonti alternative: la Giunta ha deciso di incaricare l’assessore Florian Mussner di prendere contatto con un gruppo di imprese interessate ad installare pannelli fotovoltaici su tetti ed edifici in Alto Adige di proprietà della Provincia. A livello statale gli incentivi e le agevolazioni in questo settore sono stati tagliati in maniera drastica, ma per gli enti pubblici il vecchio regime di aiuti resterà in vigore fino al 31 dicembre prossimo. Sono diversi gli edifici provinciali con superfici utilizzabili per il fotovoltaico, e alla luce della disponibilità da parte di alcune aziende la Giunta provinciale sta valutando di lanciare un progetto di PPP (Public Private Partnership) con due op-

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zioni: richiedere ai privati il pagamento di un canone di affitto per la messa a disposizione delle superfici oppure come Provincia finanziare direttamente gli investimenti e poi gestire gli impianti.

questi presupposti del progetto (cooperazione transfrontaliera e insegnamento plurilingue) offrono la possibilità di ottenere a Roma il via libera del Ministero a questa forma di struttura, considerato che il Governo non autorizza l’istituzione di nuove facoltà di medicina in Italia. La Medical School prevede curriculum formativi della durata di 6 anni, di cui uno da frequentare all’estero. Un Comitato guida insediato su proposta dell’assessore Richard Theiner valuterà il piano finanziario (con costi che dovrebbero oscillare tra i 6 e gli 8 milioni di euro per l’intero percorso formativo), pensato per poter formare annualmente una quarantina di medici. Gli spazi per l’insegnamento saranno ricavati nella Claudiana e all’ospedale di Bolzano. Sarà l’università di Firenze (capofila del progetto) a rilasciare il titolo di studio ai nuovi medici.


scuola

Successo di pubblico alla Fiera della Formazione “Futurum“ La quarta edizione della Fiera della Formazione “Futurum“ è stata caratterizzata dalla presenza di quasi 16.000 visitatori. Franco Grigoletto

L

a Fiera della Formazione “Futurum”, che quest’anno ha registrato quasi 16.000 visitatori, è stata organizzata dalla Ripartizione Diritto allo studio, università e ricerca scientifica, in collaborazione con i Dipartimenti Istruzione e Formazione tedesca, italiana e ladina, la Ripartizione Formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica, gli Uffici Educazione permanente delle Ripartizioni Cultura tedesca ed italiana, con l’Associazione Provinciale Artigiani (APA) e la Fiera Bolzano.

Particolarmente soddisfatta di questa edizione della Fiera della Formazione l’assessora Sabina Kasslatter Mur che pone l’accento sulla “Notevole rispondenza delle famiglie che vedono questa manifestazione come una preziosa occasione per informarsi sui percorsi formativi e per conoscere da vicino anche l’offerta formativa della formazione professionale a livello provinciale”. “Nonostante la Fiera della Formazione fosse organizzata all’inizio dell’anno scolastico, comportando difficoltà per quanto riguarda la preparazione della stessa, si è riusciti, a potenziare il carattere orien-

tativo della Fiera di quest’anno, considerandola una manifestazione di apertura per le diverse attività di informazione ed orientamento scolastico, universitario e professionale” afferma il coordinatore della Fiera della Formazione, Günther Andergassen. Lo scambio diretto di informazioni con i rappresentanti delle scuole o le agenzie di offerte formative ed il colloquio con gli insegnanti e con gli studenti delle scuole in lingua italiana, tedesca e delle valli ladine, sono gli aspetti più qualificanti di questa importante manifestazione.

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sanità

Nuova tessera per gli invalidi civili È plastificata, comoda e contiene, su richiesta esplicita delle persone con disabilità, solo poche ma significative informazioni: la Ripartizione provinciale Famiglia e Politiche sociali e l’Azienda Sanitaria provvederanno ad inviare tra breve la nuova tessera per persone con invalidità civile ai richiedenti. Franco Grigoletto

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el mese di marzo la Giunta provinciale ha deliberato di introdurre un’apposita tessera per le persone con un’invalidità civile uguale o superiore al 46 %. La nuova tessera, una carta plastificata nel comodo formato di una carta di credito, a partire dalla fine di ottobre viene spedita alle persone con disabilità che hanno richiesto formalmente la tessera.

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L’assessore Theiner nel corso della confernza stampa ne Evelin Reinstaller dell’Azienda Sanitaria. “Quasi la metà dei 35.000 invalidi civili che hanno diritto alla tessera l’hanno già richiesta”.

Tutela della privacy

Tutti i nuovi richiedenti in futuro riceveranno la tessera insieme al verbale redatto dalla commissione medica.

futuro le persone con disabilità. “Tutte le indicazioni sui vari vantaggi possono essere inserite nel sito http://www.fss.bz.it/ e le persone con disabilità potranno quindi informarsi in merito alle agevolazioni legate al possesso della nuova tessera” informa Hofer. Insieme con il Consorzio dei Comuni e le varie associazioni per le persone con disabilità, la Federazione sta effettuando dei rilevamenti ed

Oltre al nome, codice fiscale e data di nascita, contiene solo il grado di invalidità civile e la data di validità: illimitata o con scadenza se è prevista una revisione. “Il vantaggio più importante della nuova tessera è che non viene descritta la patologia di cui si soffre” dice l’assessore Theiner. “La tessera tutela la privacy del titolare il quale può mostrare la tessera senza specificare la diagnosi”. La nuova tessera non sostituisce quelle già esistenti delle varie associazioni. Inoltre non è valida per l’uso gratuito dei mezzi di trasporto pubblico e non sostituisce il contrassegno esistente per il parcheggio per disabili rilasciato dal Comune che in futuro sarà sostituito da quello europeo. “L’interesse nei confronti della nuova tessera è molto alto” sostie-

“La tessera, assicurando delle agevolazioni al titolare, consente di alleviare almeno in parte gli svantaggi legati alla disabilità”, sottolinea Stefan Hofer, presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità. La Federazione raccoglie tutte le informazioni sulle agevolazioni di cui potranno usufruire in

elaborando delle proposte per le future agevolazioni presso gli impianti ed i servizi provinciali e comunali. La nuova tessera è completamente gratuita. I costi a carico della Provincia saranno di circa 30.000 euro, ai quali si aggiungeranno le spese postali.

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Agevolazioni per i titolari


cultura

Capitale 2019, via ai bandi

La presentazione del bando: da sinistra, Michl Ebner, Sabina Kaslatter Mur, Christian Tommasini, Gerhard Brandstätter e Andrea Grata.

Spazio alle idee: fino al 1° dicembre è aperto il concorso rivolto alle associazioni culturali locali, invitate a presentare progetti a sostegno della candidatura dell’Alto Adige, insieme a Venezia e al Nordest, a Capitale europea della cultura 2019.

C

on il concorso di idee rivolto alle associazioni culturali e che si chiude il 1° dicembre, sottolineano gli assessori provinciali alla cultura Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner, “prende il via la fase operativa della candidatura a Capitale europea della cultura 2019.” La somma a disposizione del bando è di 45mila euro e ad ogni progetto potrà essere assegnato un premio di 4.500 euro. Ma quello della Provincia, che coinvolge le Ripartizioni cultura di tutti e tre i gruppi linguistici, non sarà l’unico concorso di idee: altri sono in fase di definizione da parte di Fondazione Cas-

sa di Risparmio (rivolto agli enti culturali), Camera di Commercio (per le scuole superiori) e centrali cooperative (per le cooperative). Al bando possono partecipare tutte le associazioni culturali con sede in Alto Adige che da almeno un anno ricevono contributi dalle Ripartizioni cultura della Provincia. Tutte le domande saranno gestite dall’Ufficio cultura italiana (ufficio.cultura. italiana@provincia.bz.it), mentre la decisione sui premi da assegnare spetterà ad una giuria guidata dal presidente del Comitato dei promotori, Innocenzo Cipolletta, dai tre direttori di Ripartizione e da tre esperti del settore. Fra le principali tematiche che dovranno essere oggetto delle idee spiccano la storia del territorio in ottica plurilingue ed europea, nonchè la presentazione dell’attività culturale e artistica locale in connessione con la macroregione del NordEst.

Decisione nel 2014 “Vogliamo coinvolgere chi opera sul territorio nel settore della cultura osserva Tommasini - chiedendo loro di presentare idee per manifestazioni e iniziative da realizzare eventualmente in caso di successo della can-

didatura a Capitale della cultura”. “Questo percorso – ricorda dal canto suo l’assessore Sabina Kasslatter Mur - porterà buoni risultati solo se vedrà una partecipazione attiva delle persone e delle organizzazioni, in quanto renderà possibile una più forte identificazione con l’obiettivo 2019”. Dopo l’avvio della candidatura, si entra quindi in una seconda fase, che sarà caratterizzata da una maggiore operatività. Sulla base di ciò che l’Alto Adige con Venezia e il Nordest produrrà nei prossimi mesi, infatti, verrà realizzato il dossier che sarà consegnato alla UE, chiamata a decidere nel 2014 quale città italiana sarà la Capitale europea della cultura nel 2019. “Per l’Alto Adige è una grande occasione da sfruttare per creare un binomio positivo tra cultura ed economia: siamo infatti convinti che la cultura sia in grado di sostenere non solo il benessere sociale, ma anche lo sviluppo economico di un territorio”, aggiunge l’assessore Tommasini. Con la candidatura a capitale europea assieme al Nordest, la cultura viene messa in primo piano. L’Alto Adige è una zona di confine, un esempio di europeismo, e la particolarità di questo territorio potrà essere valorizzata.  provincia autonoma | novembre 2012

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turismo & agricoltura

Cento per cento Sarentino Allevato dal contadino di Sarentino, preparato dal macellaio di Sarentino, servito nel ristorante di Sarentino: se si cerca un modello di filiera corta che funziona, il progetto Leader ”Carne di Sarentino” è esemplare in tal senso.

I

l progetto ”Carne di Sarentino” è nato per ragioni molteplici: non solo e non tanto per l’idea della filiera corta e della promozione della cooperazione tra agricoltura e turismo, quanto in primo luogo per la volontà di assicurare prospettive ai masi di montagna della val Sarentina, che concentrano la loro attività nella produzione di latte. “Proprio per le piccole aziende contadine delle aree montane è importante poter contare su fonti di reddito diversificate, quindi non dipendere soltanto dai proventi della produzione di latte ma invece puntare anche ad altre attività”, conferma l’assessore

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provinciale Hans Berger. Nel caso di Sarentino, si è cercato di individuare alternative adeguate da offrire al contadino e le si è trovate nella carne di manzo. L’idea si è concretizzata attraverso l’impegno dell’associazione locale “Sarner Fleisch” (carne di Sarentino) e grazie al programma Leader promosso dall’UE. Per tutte le 20 aziende contadine coinvolte sono stati elaborati programmi con l’obiettivo di migliorare la qualità del prodotto ed è stata realizzata una nuova piattaforma per la commercializzazione della carne di manzo.

Dal contadino all’albergatore In quest’ultima fase sono entrati in gioco cinque esercizi alberghieri della valle che hanno concretizzato la cooperazione tra agricoltura e turismo: con il progetto “Sarner Fleisch” la carne di Sarentino viene infatti presentata nei menù dei cinque ristoranti. “Agli ospiti è pertanto offerto un piatto locale di alta qualità che non trovano in altre aree – ricorda l’assessore Berger

– e che contribuisce ad aumentare l’autenticità dell’offerta turistica dell’Alto Adige.” Il progetto della carne di Sarentino viene sostenuto anche dalla Cooperativa per lo sviluppo regionale e l’aggiornamento “Sarntal” e dal Servizio provinciale di consulenza tecnica per l’agricoltura di montagna. I risultati sono molteplici per l’intero territorio: “Da un lato i contadini riescono ad occupare una nicchia di mercato che promette entrate interessanti e quindi un futuro stabile, dall’altro gli albergatori possono offrire nel menù un prodotto molto apprezzato dall’ospite. E Sarentino e la sua valle contano su un punto di forza ulteriore”, sottolinea l’assessore Berger. Chi volesse saperne di più sul progetto può rivolgersi all’associazione “Sarner Fleisch” (presidente Richard Kienzl, Tel. 349 2745435, e-mail richard.kienzl@rolmail.net) o al Servizio consulenza tecnica contadini di montagna (Thomas Prünster, Palazzo provinciale 6, via Brennero 6, Tel. 0471 415026, e-mail thomas. pruenster@provincia.bz.it ).


lavori pubblici

Nuove infrastrutture a Lana

Il presidente Durnwalder ha preso parte alla cerimonia

Sono state inaugurate presso il ponte della tramvia sul fiume Adige a Lana una serie di infrastrutture realizzate a Lana e lungo il fiume Adige da parte della Ripartizione opere idrauliche della Provincia. Franco Grigoletto

N

egli ultimi anni sono state realizzate a Lana e lungo il fiume Adige una serie di opere e di infrastrutture come, ad esempio, l’allargamento dell’alveo del fiume all’altezza di Lana, il ponte della tramvia e l’installazione “La natura in contatto con la tecnica” nei pressi del ponte stesso, la pista ciclabile ed il sottopasso nei pressi di Sinigo. Nel corso della cerimonia di inaugurazione di queste infrastrutture, tenutasi nei pressi del ponte della tramvia, il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha sottolineato che le opere sono state realizzate

grazie alla proficua collaborazione tra la Provincia e le autorità forestali, la Comunità comprensoriale, i Comuni di Lana, Postal e Merano, nonché il Curatorium per i beni tecnico-culturali. Una delle opere di maggiore rilievo realizzate negli ultimi anni lungo il corso dell’Adige è rappresentata dal ripristino del cosiddetto ponte della tramvia all’altezza di Lana realizzato originariamente nel 1913 della ferrovie di Stato austriache per la linea tramviaria che collegava Lana, Postal e Lana di Sopra. Il ponte, oggi percorribile anche dai camion, è stato ripristinato circa 200 metri più a valle del suo sito originario, grazie all’impegno dell’Ufficio sistemazione bacini montani della Ripartizione opere idrauliche. Il costo dei lavori ammonta a circa un milione di euro. Nel contempo è stato anche ampliato il letto del fiume Adige nella zona di fronte alla stazione ferroviaria per un tratto di circa 520 metri con un costo complessivo di 400.000 euro. Per l’esecuzione dei lavori sono stati utilizzati 25.000

mc di materiale e la riva orografica destra dell’Adige è stata rinforzata con la creazione di una parete di protezione alta da 5 ad 8 metri costruita utilizzando massi ciclopici. Una terza opera è stata realizzata poco a monte del ponte della tramvia grazie all’impegno della Ripartizione opere idrauliche in collaborazione con il Curatorium per i beni tecnico-culturali e la Stazione forestale di Lana. Si tratta di un’area ricreativa denominata “La natura in contatto con la tecnica” nella quale sono state collocate una vettura tranviaria restaurata, tavole esplicative, panchine, tavoli ed una fontana. Nel corso della cerimonia è stato inaugurato ufficialmente anche il tratto Sinigo - Postal della pista ciclabile che si snoda lungo la riva orografica sinistra dell’Adige con il quale viene completata l’intera opera. Tra le nuove opere vi è anche il sottopasso della linea ferroviaria all’altezza del mercato degli artigiani. Il sottopasso ha una larghezza di cinque metri ed un’altezza di tre metri e mezzo.

L’area ricreativa nei pressi del ponte di Lana provincia autonoma | novembre 2012

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salute

Interesse per la conferenza provinciale sulla salute Si è svolta presso il Centro Pastorale di Bolzano la “1a Conferenza provinciale della salute” incentrata sul tema “2020: quale sanità, quale salute?” alla quale hanno preso parte l’assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, e Zsuzsanna Jakab, direttrice regionale dell’OMS per l’Europa.

mente di razionalizzare e di contenere i costi sempre crescenti della sanità pubblica legati all’aumento dell’età della popolazione ed all’esigenza di rispondere adeguatamente alle richieste della popolazione in questo settore. La spesa pro-capite per la sanità in Alto Adige è quindi passata dai 2237 euro del 2010 ai 2181 del 2011”. Gli obiettivi della sanità provinciale entro il 2020 sono principalmente rappresentati dall’ampliamento dei servizi sanitari sul territorio e dal completamento della riforma clinica già avviata.

OMS - Salute 2020 Franco Grigoletto

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Un plauso particolare è stato espresso dall’assessore Theiner nei confronti dell’impegno svolto dalla Fondazione Vital per contribuire a dare una dimensione sempre più sociale alla sanità altoatesina. Nel suo intervento la dott.ssa Zsuzsanna Jakab, direttrice Regionale OMS per l’Europa, responsabile del lavoro dell’OMS nei 53 Paesi membri della Regione Europea ha trattato il tema “OMS - Salute 2020”. Salute 2020 è un piano di politica

Foto: Arno Pertl

L’

assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, ha aperto i lavori della “1a Conferenza provinciale della salute” con un intervento nel quale ha tracciato a grandi linee il quadro della sanità provinciale, una sanità che si colloca ai vertici a livello nazionale e può contare su strette collaborazioni con numerose strutture a livello europeo. Nel suo intervento Theiner ha posto l’accento sull’esigenza, in linea con quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che vi sia una corresponsabilizzazione di tutta la popolazione nei confronti della sanità e della prevenzione. “La salute è compito di tutta la società e di tutti gli ambiti della politica perché tutti i settori concorrono a definire il quadro complessivo di salute di una società, dai trasporti all’ambiente, dalla scuola al lavoro” ha affermato Theiner. Nel corso del 2011 la Provincia di Bolzano ha impegnato ben 1,172 miliardi di euro del proprio bilancio nel settore della sanità collocandosi in questo modo ai vertici nazionali. “Nel contempo la pubblica amministrazione” ha proseguito l’assessore “ha cercato progressiva-

sanitaria messo a punto attraverso un processo di partecipazione che ha visto il coinvolgimento dei 53 Paesi membri della Regione Europea dell’OMS e di altri partner, tra cui l’Unione Europea, varie organizzazioni della sanità pubblica, network di professionisti e accademici, nonché la società civile. Zsuzsanna Jakab ha quindi sottolineato che “Salute 2020 rappresenta uno sforzo sistematico di tradurre nella realtà, per la Regione Europea dell’OMS, un disegno che aspira a sostenere l’intera popolazione a raggiungere le sue massime potenzialità sul piano della salute e del benessere e in cui i Paesi si impegnano - sia singolarmente che congiuntamente - a ridurre le disuguaglianze sanitarie all’interno della Regione ed anche oltre i suoi confini”. Il piano “Salute 2020” individua due principali obiettivi strategici: una maggiore equità - lavorando per migliorare la salute di tutti e riducendo le disuguaglianze a livello sanitario; una governance migliore - migliorando la leadership e la gestione partecipativa nel settore sanitario.

L’assessore Richard Theiner nel corso della conferenza


Foto: Arno Pertl

salute

La sala gremita di operatori della sanità Il Piano identifica altresì quattro priorità di politica comune: investire nella salute tramite un approccio che si sviluppa sull’intero arco della vita e dare alla popolazione gli strumenti necessari per divenire autonoma e responsabile; far fronte alle maggiori sfide in materia sanitaria - quali le malattie trasmissibili e non trasmissibili; rafforzare i sistemi sanitari incentrati sui bisogni della popolazione, migliorare le capacità della sanità

pubblica e la prontezza nel rispondere alle emergenze; creare comunità resilienti e ambienti in grado di fornire sostegno.

Crisi economica e sanità La dott.ssa Jakab ha quindi posto l’accento nel suo intervento sul fatto che “Le attuali difficoltà economiche, che la maggior parte dei Paesi si trova ad affrontare, rendono il quadro d’azione Salute 2020 ancora

più importante e urgente. L’impatto che la crisi economica attuale ha sulla salute potrebbe potenzialmente erodere i progressi duramente raggiunti a livello di sanità pubblica, esponendo ai rischi maggiori soprattutto i gruppi più vulnerabili della nostra società. In un tale contesto economico i sistemi sanitari sono posti di fronte alla prospettiva di una minore spesa sanitaria pubblica, di minori aiuti allo sviluppo in campo sanitario, di una erogazione di servizi ostacolata dalla carenza di risorse, di maggiori esigenze sanitarie da parte della popolazione e di pressioni sui meccanismi di protezione sociale. Salute 2020 è un quadro d’azione strategico che può aiutare i Paesi a sostenere e a promuovere la salute intesa come risorsa sociale di primaria importanza e come capitale a disposizione per affrontare il periodo attuale di sfide economiche”. La Conferenza della salute ha visto la partecipazione di numerosi operatori nel campo della sanità e del sociale, rappresentanti della politica, dell’economia, della ricerca, delle organizzazioni dell’ambito sanitario e sociale.

A Markus Bacher il premio Paul-Flora È stato consegnato all’artista Markus Bacher di Kitzbühel il premio “Paul-Flora 2012”. La cerimonia si è svolta ad Innsbruck alla presenza delle assessore alla cultura dell’Alto Adige, Sabina Kasslatter Mur e del Tirolo del Nord, Beate Palfrader.

S

i è svolta, presso lo Studio 3 di ORF ad Innsbruck, la cerimonia di consegna del premio artistico “Paul-Flora 2012” all’artista di Kitzbühel, Markus Bacher. L’ambito riconoscimento, con una dotazione di 10.000 euro, è stato consegnato

all’artista dalle assessore alla cultura dell’Alto Adige, Sabina Kasslatter Mur e del Tirolo del Nord, Beate Palfrader. Il premio, indetto dalla Provincia di Bolzano e dal Land del Tirolo del Nord, viene assegnato ad un artista al di sotto dei 40 anni operante nel campo delle arti figurative, da una giuria composta da esperti del Tirolo, dell’Alto Adige e della famiglia Flora. Nel corso della cerimonia l’assessora Kasslatter ha sottolineato l’importanza del Premio Flora grazie al quale l’opera artistica di Markus Bacher potrà essere maggiormente conosciuta anche in Alto Adige. Il Premio, ha ribadito l’assessora, è un simbolo significativo della stretta collaborazione esistente tra l’Alto Adige ed il Land del Tirolo nel campo della

cultura e dell’arte contemporanea in particolare. La giuria di quest’anno è stata composta da Beate Ermacora, Andreas Hapkemeyer e Katharina Flora Seywald.  FG

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lavoro

Tirocini estivi, trend costante Come nei due anni precedenti, anche nell’estate 2012 sono stati più di 4 000 i giovani che hanno svolto un tirocinio formativo e di orientamento presso una delle 2 700 aziende coinvolte. Silvana Amistadi

L

a maggior parte dei tirocinanti proveniva da una scuola superiore (62%), un quarto da una scuola professionale e solo poco più di un decimo dall’università. Più di 2 400 studenti (ovvero circa il 60% di tutti i tirocinanti estivi) hanno svolto un tirocinio per la prima volta. L’assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo sottolinea l’importanza per i giovani di poter avere la possibilità di fare esperienze di orientamento e di lavoro durante le vacanze estive. La percentuale delle imprese che ha offerto ripetutamente posti di tirocinio, è aumentata negli ultimi dieci anni dal 59% al 75%. Tale fenomeno mostra il crescente interesse da parte delle imprese per questa forma occupazionale. Il 31% delle imprese interessate

Tirocini estivi autorizzati per sesso, età e scuola – 2008-2012 2008

2009

2010

2011

2012

’08-‘12

1 884

1 763

2 021

2 156

2 139

49,4% Uomini

2 069

2 037

2 094

2 012

1 989

50,6% Donne

Età al primo giorno di tirocinio 2 646

2 483

2 670

2 711

2 657

65,3% 14-17 anni

1 053

1 050

1 171

1 156

1 157

27,7% 18-21 anni

254

267

274

301

314

7,0% più di 21 anni

Scuola frequentata 791

811

967

940

1 019

22,5% Scuola prof.le

2 684

2 526

2 656

2 674

2 552

64,9% Scuola superiore

478

463

492

554

557

12,6% Università

3 953

3 800

4 115

4 168

4 128

100,0% Totale

Fonte: Ufficio servizio lavoro

opera nel settore alberghiero e ristorativo, il 25% nel commercio, il 17% nell’artigianato e il 15% nell’industria. Meno rilevante è il numero di tirocini estivi nei settori “Agricoltura” e “Altri servizi”, sebbene quest’ultimo settore abbia registrato un progressivo aumento. Per quanto riguarda i profili professionali, nel commercio prevalgono le professioni di commesso, operatore d’ufficio e magazziniere, mentre nel settore alberghiero sono richiesti maggiormente camerieri, cuochi e baristi. Nell’artigianato i tirocini sono richiesti soprattutto per la professione di elettricista, falegname, muratore, fabbro e carpentiere. Il 17% dei giovani svolge il tirocinio

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come operatore d’ufficio, un’attività presente trasversalmente in tutti i settori. Su tutto il territorio circa un terzo dei giovani risulta aver maturato esperienza nel mercato del lavoro nel periodo estivo. Particolarmente elevata è la quota di tirocinanti nella parte orientale della provincia, dove la percentuale degli studenti residenti che ha svolto un tirocinio è stata superiore al 20%. In Val Venosta e nel Burgraviato tale quota scende al 10%. Come per i contratti di apprendistato, la quota di tirocinanti estivi residenti nelle città e nei centri distrettuali (fatta eccezione per Brunico) risulta piuttosto ridotta.


sanità

Nuovo elenco telematico per verifica esenzioni ticket A partire dal 1° novembre la verifica del diritto all’esenzione ticket per motivi di reddito avviene solo in via telematica tramite il supporto del Sistema della Tessera Sanitaria.

Q

uesta la principale novità prevista dal decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, emanato l’11 dicembre 2009. La Giunta Provinciale, con propria deliberazione del maggio scorso, ha recepito tale decreto.

Cosa cambia? La validità dell’attuale modulo per l’autocertificazione ai fini dell’esenzione ticket per motivi di reddito è stata prorogata dal 31 agosto al 31 ottobre 2012 ma, a partire dal 1° novembre 2012 solo le persone il cui nominativo compare nell’elenco telematico del Sistema della Tessera Sanitaria, hanno diritto a tale esenzione (ad eccezione del codice 99). Sempre dal 1° novembre il codice d’esenzione ticket per motivi di reddito deve essere annotato sulla prescrizione solo ed esclusivamente dal medico. Sarà però il cittadino a dover far presente al medico prescrivente che è in possesso dei relativi requisiti e che intende beneficiare dell’esenzione ticket per motivi di reddito. Dal 1° novembre è compito del medico

verificare se il cittadino sia effettivamente presente nell’elenco sopracitato. Qualora il cittadino risulti iscritto, il medico può trascrivere il relativo codice d’esenzione sulla prescrizione.

Criteri per l’elaborazione dell’elenco L’elenco degli aventi diritto all’esenzione per reddito è stato stilato in base ai dati contenuti in uno specifico archivio separato dell’Anagrafe Tributaria e ad un flusso informativo appositamente dedicato dell’Istituto Nazionale per la Previdenza sociale (I.N.P.S.). In particolare, vi dovrebbero già comparire i nominativi degli appartenenti alle seguenti categorie: • Soggetti con meno di 6 o più di 65 anni con reddito complessivo familiare annuale inferiore a 36.151,98 euro (codice E01). • Titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico (codice E03). • Titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni – e loro familiari a carico – con reddito complessivo familiare annuale inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (codice E04). • Soggetti di età tra i 6 e i 14 anni non compiuti con reddito complessivo familiare annuale inferiore a 36.151,98 euro (codice E21). • Figlie e figli a carico (codice E22).

Come verificare se il proprio nominativo è presente nell’elenco Per verificare se il proprio nominativo è riportato nell’elenco delle persone aventi diritto all’esenzione ticket per motivi di reddito è possibile rivolgersi al distretto sanitario di appartenenza, o chiamare uno dei numeri elencati di seguito comunicando il

proprio numero di codice fiscali: • Bolzano - 0471 907 392 • Merano - 0473 671 706 • Bressanone - 0472 813 655 • Brunico - 0474 586 503 Il servizio telefonico è attivo da lunedì a venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 12.00, dal 01 ottobre al 30 novembre 2012.

Se non si è nella lista? Se si è sicuri di avere diritto all’esenzione ma il proprio nome, o quello di un familiare a carico, non compare nella lista è sufficiente recarsi presso il distretto sanitario di appartenenza dove, previa autocertificazione e rilasciato un “certificato di esenzione”, si provvederà all’immediato inserimento del nominativo in detto elenco.

Indigenti e disoccupati Per quanto riguarda l’esenzione ticket con codice 99, riservata agli indigenti, si continueranno ad applicare le vigenti disposizioni in merito al relativo accertamento tramite i Servizi per l’assistenza economica sociale. Nella lista non sono riportati i disoccupati ed i loro familiari a carico che, per essere inseriti nel database, devono rivolgersi al proprio distretto sanitario per richiedere, sulla scorta di un’autocertificazione, il rilascio di un apposito “certificato di esenzione”.  info Ripartizione Comunicazione e Marketing dell’Azienda sanitaria - Tel. 0471 907 138.

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ambiente

Ortles: primi esiti dalle carote di ghiaccio Il ghiaccio più profondo sull’Ortles ha conservato memoria annuale delle caratteristiche dell’atmosfera del passato. Evidente, lo strato leggermente radioattivo risalente all’anno 1963. L’età del ghiaccio basale dell’Ortles potrebbe risalire a 2664 anni fa. Silvana Amistadi

I

l Progetto Ortles è un progetto di ricerca internazionale, coordinato dal Byrd Polar Research Center dell’Università dell’Ohio (USA) e dalla Ripartizione protezione antincendi e civile della Provincia autonoma di Bolzano, e supportato dalla National Science Foundation americana che si avvale della collaborazione scientifica dell’Università e l’IDPA-CNR di Venezia, l’Università di Innsbruck, l’Università di Berna,

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l’Accademia Russa delle Scienze di Mosca, l’Università di Padova (TeSAF), l’Ufficio Geologia e prove materiali della Provincia autonoma di Bolzano, l’Università di Pavia, Waterstones s.r.l. di Varna e il gruppo di Remote Sensing dell’EURAC di Bolzano. Questo progetto ha come scopo lo studio del ghiaccio profondo dell’Ortles quale prezioso archivio di informazioni delle condizioni climatiche e ambientali del passato sulle Alpi Orientali. “Lo studio delle carote di ghiaccio è accompagnato da un monitoraggio della calotta dell’Ortles quale osservatorio strategico dei cambiamenti climatici in atto in alta quota, con particolare attenzione alle variazioni fisiche del ghiacciaio sommitale ed al permafrost” spiega Roberto Dinale dell’Ufficio Idrografico della Provincia.

Strato radioattivo ed età I risultati relativi alle prime analisi delle carote di ghiaccio estratte esattamente un anno fa lungo lo spessore di 75 metri del ghiacciaio sommitale dell’Ortles, a 3859 m di quota in Alto Adige, sono stati presentati nell’ambito del convegno internazionale di paleoclimatogia “IPICS 2012”, tenutosi di recente a Marsiglia (Francia). Nonostante i ripetuti fenomeni di fusione superficiale che hanno interessato il ghiacciaio dell’Ortles soprattutto durante le estati più recenti, il ghiaccio più profondo ha conservato memoria annuale delle caratteristiche dell’atmosfera del passato. Le analisi, coordinate da Paolo Gabrielli del Byrd Polar Research Center di Columbus in Ohio (USA), hanno ad esempio mostrato che nel ghiaccio estratto a 41 metri di profondità è presente lo strato leggermente radioattivo risalente all’anno 1963. Quest’anomalia, comunemente identificata nei siti di

perforazione glaciali del pianeta dall’Antartide fino alla Groenlandia, è infatti riconducibile al periodo storico di massima frequenza dei test nucleari in atmosfera ed è utile per la datazione delle carote di ghiaccio. “Sempre a questo scopo, il ritrovamento a 74 metri di profondità di un’aghifoglia di conifera trasportata in alta quota dai venti durante l’antichità, ha permesso di ottenere, tramite la tecnica di analisi del carbonio 14, una prima indicazione dell’età del ghiaccio basale dell’Ortles che potrebbe risalire a 2664 anni fa, all’epoca della transizione tra la prima e la seconda Età del Ferro”, aggiunge Gabrielli. “Questi primi risultati- commenta Hanspeter Staffler, direttore della Ripartizione Protezione antincendi e civile - sono incoraggianti in quanto abbiamo potuto verificare di essere riusciti a recuperare questo importante archivio di informazioni climatiche ed ambientali prima che venisse compromesso dalla fusione causata dal forte riscaldamento osservato in quota durante le estati degli ultimi 30 anni.” Le prossime analisi forniranno indicazioni più precise sulla lunghezza della storia climatica ed ambientale delle carote di ghiaccio estratte dall’Ortles.


natura

Sviluppo rurale sostenibile in Uganda e Tanzania Nell’ambito del programma transfrontaliero di sviluppo rurale sostenibile realizzato in Uganda e Tanzania dalle tre province dell’Euregio si è tenuta a Masaka in Uganda una conferenza sull’impatto del cambiamento climatico in Uganda e in Tanzania. Silvana Amistadi

L

’obbiettivo della conferenza era quello di identificare strategie di contenimento del gas responsabile dell’effetto serra da una parte, ma soprattutto di identificare strategie che i contadini possano concretamente attuare per adattare le pratiche di coltivazione agli effetti della variabilità climatica, drasticamente aumentata negli ultimi decenni. Tra le varie misure di adattamento si possono citare alcune particolarmente importanti: la costruzione di sistemi di raccolta di acqua piovana, come dighe o semplici tank; l’uso di piante e sementi resistenti alla siccità e ad alcune

malattie; l’uso ridotto di fertilizzanti chimici; misure per prevenire l’erosione dei terreni. Nonostante l’Africa contribuisca solamente con il 4 % alle emissioni di CO2, Uganda e Tanzania stanno facendo grandi sforzi per prevenire la deforestazione a favore dell’utilizzo sostenibile dei terreni oltre ad investire nella riforestazione di zone altamente degradate. Dopo aver ascoltato esperti del settore provenienti dal Ministero dell’Agricoltura e del Ministero dell’Ambiente e dalle più rinomate Università dei due paesi, gli 85 partecipanti provenienti dai Dipartimenti tecnici dei tre distretti coinvolti nel programma e da altri distretti partner in progetti sostenuti dal Trentino e dall’Alto Adige, hanno potuto constatare durante una visita sul campo gli effetti devastanti della deforestazione dove la distruzione delle foreste lascia spazio alla coltivazione commerciale di ananas. La pretesa dei contadini di poter praticare l’agricoltura cosiddetta commerciale sostituendo quella di sussistenza è legittima. La sfida è quella di trovare delle soluzioni che

possano conciliare un uso commerciale delle risorse naturali con metodi di produzione eco sostenibili, che non vadano a danno dell’ambiente, della società e che non compromettano il futuro delle nuove generazioni, promuovendo inoltre una gestione comunitaria delle risorse ambientali. L’intenzione è quella di presentare alle autorità locali strategie in grado di definire le politiche future e un piano d’azione condiviso sul cambiamento climatico che possa anche influenzare le politiche nazionali in questo settore. Un piano simile esiste già in altri 3 distretti nell’est dell’Uganda che, in un partenariato simile con il sostegno del governo inglese hanno potuto identificare delle prassi di contenimento degli effetti devastanti della variabilità climatica. La Provincia di Trento, che si e’ posta l’obiettivo di diventare una provincia ad emissioni zero come anche la Provincia di Bolzano, che vanta un economia fortemente “green” possono contribuire in maniera decisiva allo sviluppo eco sostenibile delle aree del programma trasferendo il know-how, l’esperienza e le nuove tecnologie verdi ai loro partner in Uganda e Tanzania.

I partecipanti alla conferenza sui cambiamenti climatici alla presenza del Ministro ugandese dell’ambiente e dell’acqua Prof. Ephrahim Kamuntu (5° da sx, prima fila davanti), Pöder Alexandra coordinatrice del programma transfrontaliero (sempre in prima fila) e Maximilian Lösch, entrambi dell’Ufficio Affari del Gabinetto della Provincia Autonoma di Bolzano con competenza per la Cooperazione allo Sviluppo (in terza fila)

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ambiente

Nuove Oasi della quiete Sono quattro le nuove Oasi della quiete inaugurate ultimamente. Il progetto dell’Ufficio gestione risorse idriche valorizza sorgenti di acque minerali altoatesine. Altre tre in progettazione. Silvana Amistadi

I

n Alto Adige sono state riconosciute come minerali 32 sorgenti; sono state scelte tra molte, utilizzate già da tempo come Bagni rustici, stabilimenti di cura o imbottigliate e

commercializzate come acque minerali. Queste acque “fanno parte del patrimonio indisponibile della Provincia di Bolzano” e devono perciò essere tutelate. In conformità ad un’apposita legge provinciale per le acque minerali dell’ Alto Adige sono istituite le relative aree di tutela. Per l’assessore provinciale all’ambiente Florian Mussner, l’acqua è un bene comune insostituibile e non vi è alcun dubbio sull’importanza che esso debba rimanere “pubblico”; è, pertanto, importante sensibilizzare la popolazione riscoprendo culture e tradizioni legate all’acqua.

L’Ufficio Gestione risorse idriche, diretto da Wilfried Rauter, si è assunto il compito, di descrivere la varietà delle acque minerali dell’Alto Adige installando cartelli informativi e di valorizzare le sorgenti alla loro origine, risanandole e captandole nuovamente secondo il motto “L’acqua racconta, scorre, agisce”. Il risanamento delle opere di presa delle sorgenti minerali con l’installazione di fontanelle consente così modo a chiunque di apprezzare, assaggiandole, la ricchezza di queste acque. Come afferma Rauter, il territorio altoatesino è assai ricco dal punto di vista geologico in particolare per l’elevato contenuto di elementi, impiegati in passato nei Bagni rustici. La creazione delle Oasi della Quiete consente di far conoscere ed apprezzare la ricchezza di acque minerali del territorio altoatesino. Il progetto, di cui è responsabile Thomas Senoner, interessa undici sorgenti. Senoner ricorda che a salvaguardia delle acque minerali con particolari Piani di tutela viene salvaguardato il relativo bacino imbrifero che in pratica va a interdire tutte le attività che potrebbero mettere a rischio la sorgente. Tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre 2012 sono state inaugurate quattro nuove Oasi della quiete: Plan de Salt/Bagni di Cortina a San Vigilio di Marebbe, Bagno Lad e Bagnetti/Lotterbad a San Pancrazio in val d’Ultimo, e quella dei Bagni di Stava/Naturno. Sono in fase di progettazione altre tre Oasi della quiete, quelle della Sorgente Valluzza a Funes, quella dei Bagni di Salto a Martello e quella dei Bagni di Razzes a Castelrotto.

Oasi Plan de Salt

Inaugurazione dell’Oasi di quiete Bagno Lad a San Pancrazio d’Ultimo con l’assessore provinciale all’ambiente Florian Mussner (1° da dx). Accanto a lui da dx a sx: la sindaca del Comune di Ultimo, Beatrix Mairhofer, il direttore dell’Ufficio Gestione risorse idriche, Wilfried Rauter, e Christian Holzner, referente per l’acqua potabile del Comune di San Pancrazio/Ultimo.

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L’Oasi Plan de Salt è stata allestita sul sentiero “Tres la Val” lungo il Rio di San Vigilio, poco sopra la località S. Vigilio di Marebbe in direzione Pederü. È stata realizzata nell’estate 2012. Dalla sorgente minerale Bagni di Cortina che si trova ca. 50 m a monte dell’Oasi, l’acqua


ambiente L’Oasi della quiete Bagno Lad si trova direttamente sul sentiero n.2 che collega S. Pancrazio con S. Valburga. Dal centro del paese di S. Pancrazio sono circa 30 minuti seguendo le indicazioni. Il nome di una proprietà chiamata Lad (“Ladguot”) è documentato dall’anno 1357 e citato come luogo di trasbordo sulla vecchia strada della Val d’Ultimo. All’inizio del XX° sec. il bagno era conosciuto a livello europeo, ma a causa delle Guerre Mondiali perse molto di notarietà. Lo stabilimento per bagni fu demolito nel 1948

I Bagnetti – Ultimo/Lotterbad

L’attivitá dei Bagnetti si protrasse fino al 1914. La sorgente dei Bagnetti è classificata come ferruginosa leggermente mineralizzata. Contiene iodio e tracce di alluminio, bario, piombo e litio. la temperatura alla sorgente è di 8°C.

Oasi della quiete Bagni di Stava - Naturno L’acqua minerale dello stabilimento per bagni noto dal 1695 con il nome “Kochenmoos” viene descritta come “…acqua sulfurea dalle grandi capacità curative”. Essa veniva indicata per la cura di disturbi della circolazione, reumatismi, disturbi addominali ed urologici, malattie del metabolismo e come rimedio a debolezza e disturbi allo stomaco. Le analisi di laboratorio descrivono l‘acqua come leggermente mineralizzata, sulfurea, fluorata e iodata con tracce di boro, litio, bario, uranio, bromo, arsenico e molibdeno. la temperatura dell’acqua alla sorgente è di 13°C. Si raggiunge percorrendo la strada statale n. 38 della Val Venosta, a 300 m dal bivio per la località Stava a Nord della strada. La sorgente minerale veniva utilizzata nel bagno rustico Bagni di Stava che dal 1695 aveva uno stabilimento per bagni. Le due guerre mondiali incisero molto sull’attività del bagno che proseguí però fino alla fine del XX sec.

Oasi Bagno Lad

La sorgente “I Bagnetti” viene nominata per la prima volta come Bagno “Innerbad” nel 1697. Da allora sino al 1914 il bagno venne frequentato specialmente dalla popolazione semplice, come ne testimonia il nome tedesco “Lotterbad” ovvero bagno dei poveri. L’acqua minerale risulta batteriologicamente conforme alla normativa, chimicamente evidenzia un elevato contenuto di ferro e manganese rispetto ai limiti stabiliti per l’acqua potabile. Sulla Strada Provinciale della Val d’Ultimo tra S. Pancrazio e S. Valburga si svolta in direzione Proves; dopo pochi metri si segue una piccola strada a destra, passato il Rio Valsura a sinistra si trova l’Oasi della quiete.

Oasi della quiete sorgente minerale Bagno Lad si trova nel Comune di S. Pancrazio 920 m s.l.m. Nell’acqua minerale si trovano oltre a fluoro, stronzio, ferro e manganese anche litio, bario, rame, zinco e boro ed inoltre tracce di rubidio e cesio. L’acqua minerale di Bagno Lad determina incrostazioni tipiche di colore rosso. L’acqua di Bagno Lad venne utilizzata in passato soprattutto per la cura di articolazioni, reumatismi, malattie del sangue e stati di debolezza. Quest’acqua è batteriologicamente pura. Rispetto all’acqua potabile però essa ha un elevato contenuto di ferro e manganese. La sorgente minerale di Bagno Lad nasce circa 40 metri sopra l’Oasi della quiete direttamente dalla roccia. La sua temperatura alla sorgente è di 10°C

Sorgente minerale Bagni di Stava - Naturno

viene condotta sia alla fontana che alla pietra sagomata tipica del progetto. L’acqua minerale è microbiologicamente conforme alla normativa e può essere assaggiata alla fontana. L’acqua di Bagni di Cortina venne apprezzata nell’Ottocento per la cura di vari disturbi. È descritta come solfata, fluorata, calcica con iodio e tracce di boro, bario e bromo. Viene classificata come acqua mediamente mineralizzata; la temperatura dell’acqua alla sorgente è di 6,5°C.

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europa

Alpeuregio Summer School 2013 Tra il 17 ed il 26 giugno 2013 presso la rappresentanza comune dell’Euregio TiroloAlto Adige-Trentino a Bruxelles 30 giovani laureati residenti nelle tre realtà territoriali potranno partecipare ad un corso di approfondimento sulle istituzioni europee. Veronika Meyer

L’

Unione Europea e Bruxelles sono quotidianamente presenti nei media, negli ultimi tempi prevalentemente con brutte notizie e previsioni catastrofiche sulla crisi economica e le misure di risparmio da adottare. Oggetto di discussione sono il previsto ombrello per il salvataggio dell’euro e le ipotesi su una possibile uscita della Grecia dall’unione monetaria. L’integrazione europea potrà andare avanti, nonostante l’attuale situazione di crisi? Cosa s’intende fare a livello europeo per promuovere la crescita economica e contrastare la disoccupazione giovanile? E come vanno le cose a Bruxelles? Chi sono le persone che nelle varie direzioni generali della Commissioni lavorano a proposte di direttive e regolamenti su tematiche come l’istruzione, la salute, la tutela dell’ambiente e dei consumatori, che dovranno essere applicate a più di 500 milioni di persone in 27, presto 28, Stati membri? Come vengono scelte? Quali priorità hanno i rappresentanti eletti dell’Alto Adige, del Tirolo e del Trentino che hanno la possibilità di votare nel Parlamento Europeo le proposte della Commissione? Quale ruolo svolgono il Consiglio, il Comitato delle Regioni e il Comitato economico e sociale in questi procedimenti, quale influenza hanno i lobbisti? E cosa accade di preciso se uno Stato membro non applica le direttive e i regolamenti? Quali compiti hanno gli uffici di contatto regionali e come si svolge la giornata di un ambasciatore? Regioni, come l’Alto Adige, il Tirolo e il Trentino,

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continueranno a ricevere finanziamenti dall‘UE, com’è avvenuto finora, anche se soprattutto nei nuovi Stati membri ci sono regioni molto meno benestanti? E last but not least, cosa può offrire una città come Bruxelles, oltre alla sua qualità di sede di importanti istituzioni europee e della NATO? Risposte a queste ed altre domande sull’Unione Europea e Bruxelles verranno fornite dall’Alpeuregio Summer School, che verrà organizzata quest’anno ormai per la terza volta dall‘Euroregione Tirolo – Alto Adige – Trentino.

Dietro le quinte delle istituzioni UE Quest’iniziativa comune di formazione per giovani laureati e laureate si pone non solo l’obiettivo di approfondire le conoscenze sulla politica e le istituzioni europee, acquisite durante lo studio universitario, bensì soprattutto di offrire ai partecipanti la possibilità di gettare uno sguardo dietro le quinte di queste istituzioni. Oltre alle lezioni su tematiche come la storia dell’integrazione europea, le istituzioni europee e le procedure decisionali dell’UE, il mercato interno e i principali ambiti della politica dell’UE, nonché il lobbismo dell’UE, è prevista anche la visita a istituzioni europee, come il Parlamento, la Commissione e il Consiglio. Oltre a ciò i partecipanti potranno entrare diffusamente in contatto nell’ambito dell‘Alpeuregio Summer School con i relatori, che sono prevalentemente alti funzionari dell‘UE, acquisire informazioni sul loro futuro professionale e farsi consigliare sul modo migliore per stabilirsi a Bruxelles. I funzionari dell‘UE, i membri del Parlamento Europeo e i lobbisti informeranno estesamente sui loro ambiti di attività e racconteranno aneddoti tratti dalla loro quotidianità lavorativa nel contesto interculturale delle istituzioni europee.

Contesto lavorativo europeo Grazie a questa iniziativa comune dell‘Euregio Tirolo-Alto Adige-Tren-

tino, i partecipanti e le partecipanti all‘Alpeuregio Summer School verranno familiarizzati con il contesto lavorativo europeo, conformemente alla strategia Europa 2020, che si pone come obiettivo fondamentale anche quello di aumentare il tasso di occupazione delle persone tra 20 e 64 anni. Dovranno essere inoltre anche motivati al lifelong learning e incoraggiati ad usufruire dei relativi programmi dell’Unione Europea. Con un budget di circa 7 miliardi di euro (2007-2013) il programma “lifelong learning“, declinato nei programmi Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci e Grundtvig, prevede una serie di misure, come programmi di scambio, visite di studio e attività di networking. Questi progetti, accessibili non solo a singoli studenti o discenti, bensì anche agli insegnanti, ai formatori e a tutti gli altri operatori della formazione a carattere generale e professionale, offrono non solo la possibilità di accumulare preziose esperienze professionali o di studiare in un’università estera, bensì soprattutto di conoscere la popolazione e il paese, di ampliare il proprio orizzonte personale e di rendersi conto che in altri Stati membri dell’UE non si vive e pensa in modo così diverso come si potrebbe ritenere a prima vista. Attualmente si sta negoziando il nuovo periodo finanziario 2014-2020 del programma “Erasmus per tutti“ e non c’è che da sperare che venga mantenuto il budget del periodo precedente.

Dati e fatti L’Alpeuregio Summer School è prevista per 30 giovani laureati provenienti dal Tirolo, dall’Alto Adige e dal Trentino, e si terrà tra il 17 e il 26 giugno 2013 nella rappresentanza comune dell‘Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino a Bruxelles. Alla procedura di selezione per il corso di approfondimento gratuito sono ammessi esclusivamente cittadini e cittadine dell‘UE che abbiano concluso uno studio universitario, non abbiano ancora compiuto il


europa trentesimo anno di età alla fine del periodo previsto per la presentazione delle candidature e che risultino residenti nel Land Tirolo, nella Provincia Autonoma di Bolzano o nella Provincia Autonoma di Trento. I candidati dovrebbero inoltre disporre di conoscenze di inglese sufficienti per partecipare attivamente alle lezioni. Un’importante novità

dell‘Alpeuregio Summer School 2013 è che per la prima volta possono partecipare anche interessati che abbiano conseguito la laurea triennale. La selezione dei candidati avviene in base al certificato di laurea. Il fatto di avere già svolto un tirocinio in collegamento con le istituzioni europee o con organizzazioni affiliate ad esse rappresenta un vantaggio.

info Il bando e il programma dell‘Alpeuregio Summer School 2013 verranno presumibilmente pubblicati entro febbraio 2013 sulla homepage della rappresentanza comune dell‘Euroregione Tirolo – Alto Adige – Trentino a Bruxelles http://www.alpeuregio.org).

Successo per la 1° Giornata della Cooperazione Europea Con oltre 180 eventi a fine settembre 2012 è stata celebrata per la prima volta in tutta Europa la Giornata della Cooperazione Europea (European Cooperation Day ECD). Vi ha partecipato anche il Programma Interreg IV Italia – Austria.

H

anno aderito all’iniziativa secondo il motto “Festeggiare la cooperazione territoriale - Crescere insieme oltre le frontiere!” oltre l’80 per cento dei programmi di cooperazione territoriale europea (Interreg) organizzando oltre 180 eventi locali, dalle gare automobilistiche transfrontaliere alle esibizioni teatrali

per bambini, dalle competizioni fotografiche alle mostre di progetti. Grazie ad esempi concreti la popolazione europea ha avuto modo di comprendere come vengono impiegati i fondi comunitari e vedere gli esiti positivi della cooperazione tra paesi e regioni europee. Fin dall’inizio degli anni Novanta oltre 20.000 progetti, cofinanziati dall’Unione europea, hanno contribuito a migliorare la vita dei cittadini europei al di là delle frontiere, grazie alla creazione di posti di lavoro e ai miglioramenti nell’ambito della tutela dell’ambiente, dell’energia, dei trasporti e dei servizi di assistenza sanitaria.

La partecipazione di Interreg IV italia-Austria Il Programma Interreg IV Italia-

Tra i progetti di Interreg IV Italia-Austria è stato presentato lo scambio transfrontaliero delle lingue nelle scuole per l’infanzia partner di Sillian, Heinfels, Dobbiaco e San Candido che ha coivolto bambini e famiglie.

Austria ha partecipato alla Giornata della Cooperazione Europea (European Cooperation Day) con tre eventi presentando l’attività svolta dai tre Consigli Interreg. L’iniziativa era coordinata dal programma INTERACT in collaborazione con la Commissione europea e sostenuta dal Comitato delle Regioni e dal Parlamento Europeo. Il Consiglio Interreg “Terra Raetica” ha illustrato molteplici progetti posti in essere nell’ambito della tutela della natura e del turismo naturalista, tra i quali le settimane dell’orso “Bärenwochen” o gli interventi a salvaguardia di una specie di pipistrello. Il Consiglio Interreg “Wipptal” ha proposto una “Escursione senza confini intorno al Tribulaun”, coinvolgendo tutti i 18 comuni della regione. Il Consiglio Interreg “DolomitiLive” nell’ambito di una giornata delle porte aperte ha presentato lo scambio transfrontaliero delle lingue nelle scuole per l’infanzia partner di Sillian, Heinfels, Dobbiaco e San Candido che ha coinvolto bambini e famiglie. Per due anni i bambini delle quattro scuole hanno svolto uno scambio linguistico seguiti da due pedagogiste una italiana ed una tedesca. I piccoli senza difficoltà alcuna hanno potuto interagire oltre i confini linguistici. Per consentire ai bambini di continuare il progetto anche a casa, sono state organizzate delle lezioni in italiano o in tedesco per i rispettivi genitori. A fronte del successo riscosso dalla manifestazione congiunta si conta di riproporla anche per il 2013.  provincia autonoma | novembre 2012

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euregio

Maggiori interscambi e mobilità

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o sviluppo scolastico, gli scambi interscolastici e la formazione comune del personale insegnante sono stati i temi su cui si è incentrata la conferenza annuale dei dirigenti delle Scuole professionali per agricoltura ed economia domestica dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino tenutasi presso la Scuola per la frutti- viti- e orticoltura Laimburg Come ha sottolineato l’assessore provinciale competente Hans Berger è importante favorire gli scambi interscolastici per offrire ai giovani la possibilità di conoscere gli sviluppi in atto in altri paesi. In quest’ottica ha salutato la decisione di estendere a tutto il territorio Euregio la settimana di mobilità sperimentata in Tirolo. Per favorire la collaborazione fra scuole ed economia, come ha detto Berger, è opportuno incentivare lo svolgimento di tirocini aziendali presso le aziende delle regioni partner.

Un aspetto di rilievo trattato nel corso della conferenza annuale è stata la formazione degli insegnanti, congiunta, specialistica e interregionale. A tal riguardo Birgit Oberkofler del GECT Gruppo europeo di cooperazione territoriale ha sottolineato le misure già applicate ricordando il convegno per gli insegnanti di te-

desco 2013 che si terrà a Bolzano e al quale sono invitati tutti gli insegnanti di tedesco dell’Euregio. Parlando di sviluppo scolastico è stato presentato il progetto innovativo finanziato dal Fondo Sociale Europeo “InnPro22” che ha quale obiettivo il costante miglioramento dell’offerta formativa e di consulenza.  SA

Conosci la tua Euregio

L

’Ufficio Euregio di Bolzano in occasione della Lunga notte della ricerca, svoltasi a fine settembre presso l’Accademia Europea Eurac a Bolzano, ha offerto la possi-

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bilità ai cittadini di partecipare ad un quiz sull’Euregio sotto il motto “Conosci la tua Euregio”. Sono state alcune centinaia le persone che hanno aderito all’iniziativa aggiu-

dicandosi i simpatici premi loro riservati, coprisella per la bicicletta, borse porta computer, libri di cucina dell’Euregio. La predisposizione del quiz sull’Euregio “Conosci la tua Euregio?” si basava sulla considerazione che in Tirolo, Alto Adige e Trentino benché si parlino varie lingue, viene condivisa la gran parte della storia. Tra i quesiti posti, ad esempio, “Quale antica strada romana collega le tre regioni?”, o “Chi è considerato il fondatore del Tirolo?”, ma anche “Per che cosa sta l’acronimo GECT?” oppure “Dove si trova l’ufficio comune dell’Euregio?”. L’obiettivo dell’iniziativa, come spiega Birgit Oberkofler, segretaria generale dell’Euregio, era quello di migliorare la conoscenza su questa istituzione e realtà territoriale ponendo in evidenza le radici comuni e le opportunità ed i vantaggi della collaborazione interregionale fra Tirolo, Alto Adige e Trentino.  SA


cultura

Il “Campus delle lingue” per imparare divertendosi Durante il periodo delle vacanze di Ognissanti il Dipartimento cultura e scuola in lingua italiana ha ideato un campus linguistico rivolto agli alunni della scuola italiana, primo e secondo ciclo, che si è svolto a Bolzano, Merano, Bressanone e Laives.

N

el periodo di Ognissanti si è svolta a Bolzano, Merano, Bressanone e Laives l’iniziativa “Campus delle lingue rivolta agli alunni delle scuole per l’infanzia, delle elementari e delle medie. Il progetto ideato dal Dipartimento cultura e scuola in lingua italiana è stato organizzato in collaborazione con molte realtà attive su tutto

il territorio provinciale nell’ambito dell’educazione linguistica, tra cui Alpha Beta Piccadilly, il Centro Multilingue di Bolzano, il VKE (Bolzano) il Punto d’incontro Cilla e la Mediateca Multilingue (Merano), mentre per le scuole medie la manifestazione è stata realizzata in collaborazione con i centri giovanili Vintola 18 e Pippo. A Laives il campus è stato realizzato dal Centro giovani Don Bosco e a Bressanone dal Circolo Acli. A tutte le iniziative hanno preso parte anche anche Hocus & Lotus con i supporto logistico di leitmotiv. “Grazie al Campus delle lingue” sottolinea il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini “gli alunni e gli studenti delle scuole per l’infanzia, delle elementare e delle medie hanno avuto un’ulteriore opportunità per approfondire in maniera ludica la conoscenza della

seconda lingua ed anche dell’inglese. Il Campus si è inserito a pieno titolo tra le iniziative promosse dal Dipartimento per potenziare la conoscenza linguistica, intesa come elemento fondamentale di cittadinanza in questa terra plurilingue”. Questa esperienza per i più piccoli è stata ospitata anche nelle scuole, mentre per i ragazzi delle medie, è stata ideata una formula specifica con alcune giornate a disposizione da dedicare a tedesco e inglese con ritmi diversi dalla scuola. Durante il periodo sono state quindi organizzate tre giornate nei Comuni principali in collaborazione con i Centri Giovanili Pippo. stage e Vintola 18, perseguendo una delle linee guida del Dipartimento che promuove una stretta sinergia tra scuola ed extra scuola per agevolare il più possibile l’apprendimento linguistico.  FG

Lascito Alfons Benedikter

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intrapresi in decenni. È pertanto importante documentare questo divenire e favorire le ricerche per consentire la comprensione degli antefatti e dei retroscena. Il lascito di Alfons Benedikter va ad aggiungersi ai recenti lasciti di Silvius Magnago ed Alcide Berloffa, nonché agli archivi dei partiti politici queli SVP, SFP, UfS e Verdi nonché alle documentazioni provenienti dagli Uffici e Ripartizioni dell’Amministrazione provinciale, come ha sottolineato l’assessora Kasslatter Foto: USP/A.Pertl

l lascito di Alfons Benedikter, uno dei padri dell’Autonomia altoatesina, è in consegna permanente all’Archivio provinciale e a disposizione della ricerca sulla storia contemporanea. Consta di 500 raccoglitori che comprendono tematiche che costituiscono l’ABC dell’Autonomia. Come sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder, ai nostri giorni caratterizzati dai rapidi mutamenti, non siamo più consapevoli che la nostra Autonomia è il risultato di numerosi singoli passi

Consegna simbolica del lascito di Alfons Benedikter all’Archivio provinciale. Da sx: Kasslatter Mur, Rudi Benedikter, pres. Durnwalder, Christine Roilo

Mur. In tal modo l’Archivio provinciale offre un’ampia fonte documentale per scrivere la storia dell’Autonomia. Alfons Benedikter (1918-2010) assieme a Silvius Magnago (1914-2010) appartiene alla generazione fondatrice del partito della “Südtiroler Volkspartei”; negli anni Sessanta assieme a Friedl Volgger (1914-1997) ha partecipato al dibattito riferito alla questione altoatesina davanti all’ONU e dal 1972 ha partecipato fattivamente all’attuazione dell’autonomia. 1948-1998 fu membro del Consiglio provinciale di Bolzano; 1960-1988 assessore provinciale per l’edilizia abitativa agevolata, urbanistica e programmazione economica, ed anche per la tutela del paesaggio. Critico nei confronti delle trattative autonomistiche della fine degli anni Ottanta, Benedikter ruppe con la SVP per fondare un partito di opposizione, l’”Union für Südtirol”, che rappresentò in Consiglio provinciale 1988-1998.  SA provincia autonoma | novembre 2012

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ambiente

Successo del progetto “Regiograno” 40 agricoltori della Val Pusteria, Valle d’Isarco e della Val Venosta coltivano segale e farro altoatesino su 71 ettari, pari a circa un terzo della superficie cerealicola dell’Alto Adige. Recentemente sono stati presentati nell’ambito di un convegno tenutosi a Teodone/Brunico i lusinghieri risultati di questa prima sperimentazione. Franco Grigoletto

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68 tonnellate di segale e 48 tonnellate di farro sono stati raccolti dai 40 agricoltori aderenti al progetto “Regiograno” sostenuti dalla Cooperativa Produttori Sementi della Val Pusteria e dal Maschinenring Südtirol. Il grano verrà lavorato dal mulino di Merano e poi trasformato in specialità tipiche altoatesine dai 40 panettieri coinvolti nel progetto. A causa dell’andamento meteorologico sfa-

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La sede del Centro di sperimentazione di Laimburg vorevole 46 tonnellate del raccolto non hanno raggiunto gli standard qualitativi richiesti. Oltre alla consulenza degli agricoltori in tutte le questioni pratiche dalla scelta varietale fino alla coltivazione e alla raccolta, il team guidato da Giovanni Peratoner ha studiato in Val Pusteria 15 varietà di segale ed 6 varietà di farro. “I ri-

sultati di tali ricerche costituiscono la base della consulenza varietale locale”, ha spiegato nel corso di un convegno tenutosi a Brunico convegno Simone Seling collaboratrice del progetto Regiograno presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. La coltivazione di cereali nell’ambito del progetto “Regiograno” rende, ha ribadito Simone Seling: “Gli studi sui costi di produzione nel progetto “Regiograno” mostrano, infatti, che i costi non superano un terzo dei ricavi.” Il principale obiettivo del progetto “Regiograno” è di creare una solida rete tra i principali partner del settore”grano regionale” dell’Alto Adige e di deliberare sulle attività pilota del circolo del grano locale con il fine di accrescere il valore aggiunto regionale. I cereali coltivati in provincia vengono lavorati nel Molino di Merano. La farina serve per produrre delle specialità di pane tradizionale. Il TIS coordina il progetto ed ha avviato la cooperazione tra agricoltori, Molino e panettieri con i rispettivi accordi di utenza e prezzo.


formazione

Scuola “Levinas” aperta al territorio La Scuola per le professioni sociali “Emanuel Levinas” di Bolzano ha aperto i battenti due anni fa ed in breve tempo si è affermata nel settore sociale per l’alta qualità dei servizi offerti e la moderna dotazione di laboratori. Franco Grigoletto

S

i tratta di una struttura aperta al territorio anche grazie ad un’offerta di corsi di formazione continua sul lavoro che contano circa un migliaio di iscritti nell’arco dell’anno. Di seguito riportiamo i corsi che stanno per iniziare nel mese di novembre. Prendersi cura alla fine della vita: le cure palliative (dal 7 al 28 novembre) Sempre più spesso persone anche giovani o giovanissime, sono coinvolte da diagnosi di malattie inguaribili. Chi si occupa sia degli aspetti sanitari, sia assistenziali delle persone ammalate deve farsi carico da un lato di accogliere e di far fronte all’impatto psicologico e sociale provocato sul malato e sulla sua famiglia, e dall’altro di fornire prestazioni e cure atte a garantire una qualità di vita rispettosa socio del malato, anche negli ultimi istanti di vita. Il corso offre l’opportunità a chi si prende cura di una persona alla fine della sua vita di approfondire l’approccio delle cure palliative. Tra le mura di casa maltrattamenti ed abusi all’infanzia (15 e 16 novembre) Il maltrattamento e l’abuso su bambini ed adolescenti è un fenomeno dai contorni non chiaramente definiti. Un fenomeno complesso per i differenti contesti, situazioni e modalità con cui può manifestarsi e per i processi di disadattamento che implica a livello personale, familiare e sociale. E’ largamente sommerso,

spesso si cela all’interno di situazioni familiari di maltrattamento fisico e psicologico perpetrate nel tempo. Il corso mira ad aumentare la sensibilità dell’operatore verso i fenomeni di violenza domestica, al fine di instaurare con la vittima un rapporto di fiducia che sia in grado di sostenerla e accompagnarla nel percorso di ricostruzione dell’integrità psicofisica. Riabilitazione psicosociale (modello V.A.D.O.) base (dal 21 novembre al 5 dicembre) Il metodo V.A.D.O. (Valutazione di Abilità e Definizione di Obiettivi) è uno strumento messo a punto da un gruppo di lavoro costituito da ricercatori ed operatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Fatebenefratelli di Brescia, dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma e dell’Istituto di Psichiatria del II Ateneo di Napoli. Tale metodo comprende due componenti: una re-

lativa alla valutazione del paziente (VA) ed una alla pianificazione del programma riabilitativo e alla sua verifica (DO). Il corso è rivolto a tutte le figure professionali operanti nell’équipe psichiatrica e nei servizi socio-psichiatrici e si propone di approfondire la conoscenza di un modello strutturato e validato a livello nazionale per la valutazione e la pianificazione degli interventi riabilitativi, di verificarne e perfezionarne le modalità di utilizzo nelle proprie realtà lavorative. Prendersi cura della propria vita: ascolto e narrazione di sé (30 novembre e 1° dicembre) Sperimentarsi in percorsi di ricerca attraverso la narrazione di sé è utile per rintracciare le linee di continuità e cambiamento che caratterizzano ogni storia individuale. Nel corso, aperto ad operatori sociali e sanitari, vengono valorizzate e contestualizzate le esperienze dei partecipanti che potranno portare con sé scritti personali, immagini, fotografie, spezzoni di film rappresentativi dei propri paesaggi interiori, personali e professionali. Le testimonianze verranno utilizzate come stimoli narrativi.   info Scuola Provinciale per le Professioni Sociali E. Levinas Bolzano, Piazza Angela Nikoletti, 1 Uff. Formazione Continua sul Lavoro, tel.0471 440900 fax 0471 4440929; www.sociale-levinas.fpbz.it

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lavori pubblici

Innovazione per la sicurezza L’innovazione e la ricerca sono di casa all’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia, il tutto al servizio della sicurezza. Silvana Amistadi

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li esperti dell’Ufficio geologia e prove materiali, come fa presente il direttore Volkmar Mair, si occupano di prove distruttive e non distruttive su materiali da costruzione. L’ufficio deve garantire che gli utenti finali di questi materiali li possano utilizzare in sicurezza per lungo tempo. Esso si occupa atresì di progettazione, direzione dei lavori, contabilità e collaudi; rilevazioni e pareri geologici; carte delle zone a rischio; analisi di materiale di riciclaggio.

Laboratorio Prove materiali Compito del Laboratorio Prove Materiali è quello di offrire all’industria, agli Uffici pubblici e dell’Amministrazione, ai Comuni nonchè ai privati, un’ampia serie di prove sui materiali da costruzione. In quest’ambito vengono svolte ricerche sulle pietre presenti in natura in territorio altoatesino al fine di indurre al loro impiego nelle opere a livello locale.

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Innovazione e sicurezza sono abbinate ed è necessario sensibilizzare sempre più verso l’innovazione al fine di incrementare la sicurezza. Assessore provinciale ai lavori publici, Florian Mussner Inoltre, in caso di grandi opere, soprattutto la costruzione di strade, vengono ad esempio analizzati suoli e terreni. Vengono studiati innovativi materiali di substrato per la costruzione di strade forestali e piste ciclabili. Altresì vengono testati nuovi asfalti per contenere l’inquinamento acustico o materiali più adatti per la costruzione di gallerie. Nel laboratorio, come fa presente Ivan Centomo, vengono eseguiti i test previsti dalla legge per garantire la massima sicurezza e la miglior qualità dei prodotti, in particolare quelli sul calcestruzzo. A seguito di una certificazione ISO le attestazioni rilasciate dal laboratorio hanno valore a livello europeo.

Settore Geologia Il settore Geologia si occupa delle principali attività geologiche svolte

in Alto Adige ed è attivo, altresì in progetti interregionali, come quello di rilevamento del permafrost. Come ricorda Volkmar Mair, direttore dell’Ufficio geologia e prove materiali, in collaborazione con l’Ufficio protezione civile è stato istituito un servizio di reperibilità, con lo scopo, in caso di emergenze, di fornire una consulenza geologica, sul luogo dell’evento entro due ore. Per le costruzioni di proprietà della Provincia vengono redatti pareri geologici e realizzati progetti di tipo geologico e geotecnico.
 L’Ufficio geologia e prove materiali, nella sede a Cardano, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00.  info www.provincia.bz.it/edilizia/temi/geologia.asp


scuola

Dai giovani visioni per l’Europa 2020

Eurovision.

Cos’è Lib

LiberaMente

dai 16 ai 25 an

dello youth-le

devono esser

dello svilupp

della Provinc

Giunto alla te

La nuova edizione del progetto “Liberamente” promosso dal Dipartimento cultura italiana della Provincia si incentra sul tema “Eurovision. Lancia la tua idea per l’Europa 2020!”. Tra le novità i campus residenziali, uno a Merano e uno a Bruxelles.

L

iberaMente è un progetto, voluto e promosso dal vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, pensato da e per giovani dai 16 ai 25 anni che vuole promuovere il

Vogliamo dare vita a un vero e proprio ‘think tank’ che garantisca ai giovani la possibilità di confrontarsi con esperti di rilievo e tra di loro sui temi che saranno decisivi per il loro futuro e quello di tutto il nostro territorio. Christian tommasini, vicepresidente Provincia principio dello “youth-led development” secondo il quale i giovani devono essere i reali promotori del cambiamento e dello sviluppo. La nuova edizione del progetto, la terza, è incentrata sul tema “Eurovision. Lancia la tua idea per l’Europa 2020!”. Previsti due campus residenziali uno locale a Merano ed uno europeo a Bruxelles caratterizzati da seminari, incontri e workshop basati su innovative metodologie di partecipazione che coinvolgeranno i ragazzi nell’affrontare tematiche attuali quali mondo del lavoro, lo sviluppo sostenibile e il ruolo delle nuove tecnologie. 60 i ragazzi sele-

una nuova ve

zionati per partecipare alla nuova edizione del progetto. Informazioni su www.liberamente.bz.it e facebook.it/liberamentebz

Il programma Il progetto prenderà il via con l’incontro del 12 novembre 2012, alle ore 21.00, presso la Libera Università di Bolzano, con Ilvo Diamanti incentrato sul tema “I giovani e la partecipazione in Europa”. L’incontro, aperto alla cittadinanza, è organizzato in collaborazione con l’iniziativa Candidatura della Capitale Europea della Cultura 2019. Ilvo Diamanti è professore di Scienza politica a Urbino, dove è pro-rettore alle relazioni internazionali e dirige il Laboratorio di Studi Politici e Sociali, nonché docente del master in Etudes Politiques presso l’Università Paris II e collaboratore di numerose testate nazionali. Vi sarà quindi un campus residenziale locale a Merano dal 23 al 25 novembre 2012 abbinato a due incontri aperti alla cittadinanza. Il primo incontro, in collaborazione con l’iniziativa Candidatura della Capitale Europea della Cultura 2019, sarà il 23 novembre 2012, alle ore 21.00, al Pavillon des Fleures presso il Kurhaus a Merano: Tito Boeri nella sua relazione parlerà de

uno europeo

Di cosa Quest’anno i

nuovi scenari

questa cornic

da sempre so

Lancia la tua idea per l’Europa 2020! campus per ragazzi dai 16 ai 25 anni

“I giovani e merano il mercato del lavoro 23-25 nov. 2012 in Europa”. Tito Boeri è docente bruxelles di Economia 7-10 dic.alla 2012 Bocconi, direttore della Iscrizioni Fondazione Rodolfo Debeentro il novembre 2012 nedetti, 11già consulente del Fondo www.liberamente.bz.it Monetario Internazionale, della facebook.it/liberamentebz Banca Mondiale, della Commissione europea e del Governo italiano. Boeri, insieme ad altri economisti, ha fondato tra l’altro il sito www. lavoce.info, rivista online su cui si confrontano le opinioni sull’economia italiana e internazionale, ed è direttore scientifico del Festival dell’Economia di Trento. Il 24 novembre 2012, alle ore 21.00, sempre a Merano, nella Sala Civica vi sarà un dialogo con le associazioni, gli abitanti e le istituzioni sulle idee dei partecipanti di LiberaMente 2012, dal titolo “Visioni per un’Europa condivisa”. Dal 6 al 9 dicembre 2012 si terrà il campus residenziale europeo a Bruxelles dove i ragazzi avranno possibilità di presentare le loro “eurovisioni” alle istituzioni dell’Unione Europea.  SA

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lavoro, lo svil tecnologie.

Come si

I protagonist partecipanti

discussioni co

innovative m

permetteran

sviluppare le

presentare le

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cultura

Dialogo fra culture La nuova tematica prioritaria concordata nell’ambito del Tavolo di coordinamento tra Provincia e Organizzazioni e valida per l’attività di educazione allo sviluppo e alla mondialità sul territorio provinciale per gli anni 2013-2014 è “Il diritto ad un’informazione critica e il ruolo dei media nel dialogo tra culture”. Silvana Amistadi

I

partecipanti al Tavolo di coordinamento, dopo un’ampia discussione, hanno concordato, a larga maggioranza e tra le varie proposte presentate dalle organizzazioni, la nuova tematica prioritaria per il prossimo biennio (2013-2014). La nuova tematica “Il diritto ad un’informazione critica e il ruolo dei media nel dialogo tra culture” si affiancherà alla tematica prioritaria individuata l’anno scorso e valida per gli anni 2012-2013 “Il cambiamento dei modelli di crescita: massimizzazione del profitto o economia del bene comune?”. La scelta della nuova tematica fa riferimento, come spiega Elisabeth Spergser, direttrice dell’Ufficio affari del gabinetto della Provincia, ad alcune considerazioni: “Che le persone debbano pensare in modo indipendente e critico è stata una delle richieste fondamentali dell’Illuminismo che ha caratterizzato il mondo occidentale dal 18° secolo. L’Occidente ritiene importante la tolleranza verso altre fedi, la tutela dei diritti umani e la libertà di stampa. Nelle diverse culture sussistono modelli di pensiero diversi. Questo porta a volte alla reciproca incomprensione, fraintendimenti e a conflitti. Lì dove si incontrano culture diverse, diventano visibili diversi modi di pensare e ragionare. Tolleranza e rispetto diventano con-

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dizioni indispensabili per favorire proficue collaborazioni tra tutte le parti coinvolte. I media, indicati anche come il quarto potere dello stato per sottolineare la loro influenza sulla vita politica e sociale, hanno una particolare responsabilità nelle situazioni di conflitto nel Sud del mondo. Tramite le loro notizie, i lettori e gli ascoltatori, vengono quotidianamente informati e sensibilizzati e possono quindi contribuire ad una migliore comprensione delle diverse posizioni del conflitto e disinnescare scontri oppure, tramite messaggi distorti, inasprirli.” All’incontro hanno partecipato le rappresentanti della Cooperazione allo sviluppo della Provincia (Ufficio Affari di gabinetto 1.1) e delle seguenti organizzazioni: OEW - Organisation eine Welt/ Organizzazione per un mondo solidale, Caritas, Associazione per i popoli minacciati/Gesellschaft für bedröthe Völker, Fondazione Alexander Langer Stiftung, Operation Daywork, Amici del Burkina Faso/Freunde von Burkina Faso, Botteghe del Mondo dell’Alto Adige/Südtiroler Weltläden, Frauenmuseum/Museo delle donne e Human Rights International, Missio

- Centro missionario della Diocesi Bolzano Bressanone, Cooperativa Onlus blufink, Confcooperative Bolzano, Sabina Morosini (Oxfam), blufink e Adel Jabbar (esperto di cooperazione). Presenti anche due componenti del Comitato tecnico per la Cooperazione allo sviluppo della Provincia (Wolgang Penn e Sissi Prader).

Domande entro novembre Ogni anno la Provincia destina circa il 15% del proprio budget di cooperazione allo sviluppo al sostegno di progetti e iniziative legate all’educazione allo sviluppo e alla mondialità. I progetti per le attività riferite all’anno 2013 dovranno essere consegnati all’Ufficio Affari del gabinetto entro e non oltre il 30 novembre 2012. Il relativo modulo e la domanda di finanziamento è scaricabile dal sito: www.provincia. bz.it/cooperazioneallosviluppo. La misura del finanziamento provinciale delle iniziative può oscillare dal 60 all’’80% della spesa ammessa per progetti che si occupano delle tematiche prioritarie e dal 50 al 70% per i progetti che si occupano di tematiche diverse.


cultura

Centro giovani temporaneo in Stazione

T

emporary playroom and exhibition – Isole di Meraviglia” l’evento finale che ha trasformato l’ex Sala d’aspetto al binario 1 della Stazione ferroviaria a Bolzano in centro giovani temporaneo e sede della mostra dei lavori dei ragazzi nell’ambito dell’omonimo progetto ha registrato interesse. È il risultato del lavoro comune dei cinque centri che, con il sostegno Dipartimento cultura italiana della Provincia, hanno prodotto il progetto triennale “Isole di Meraviglia - Le Camere dell’Alto Adige”: Corto Circuito, Orizzonte e Vintola di Bolzano, Connection di Bressanone e Gruppo Giovani Salorno di Salorno. La curatela era di Denis Isaia in collaborazione con Massimiliano Gianotti. Oltre un centinaio i ragazzi coinvolti. Con “Temporary playroom and exhibition - Isole di Meraviglia”, attraverso una sperimentazione innovativa, lavori artistici, attività ludiche e passatempi di vario tipo sono stati a disposizione degli studenti, dei turisti, dei pendolari e di chiunque passava per la stazione tra il 12 ottobre ed il 2

Gli organizzatori in posa con le sagome artistiche disponibili presso il centro giovani temporaneo novembre 2012, che hanno così avuto la possibilità di trascorrere il tempo in forma inconsueta e originale facendo conoscenza con l’attività dei Centri giovani. Come sottolinea l’assessore provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, è importante questa sorta di “appropriazione” da parte dei giovani di uno spazio urbano e della sua trasformazione in un centro di cultura giovanile nell’ambito di un progetto di sviluppo di cittadinanza e di arricchimento. Se la camera, nu-

cleo tematico dei workshop seguiti dai ragazzi assieme a quattro artisti (Serena Osti, Jacopo Candotti, Hannes Egger e Dido Fontana) e del progetto intero, è luogo di rielaborazione, di riflessione e di intimità il centro giovani è invece il luogo della conoscenza, della ricezione di stimoli nuovi, del confronto con gli altri e della scoperta. La sintesi di queste dimensioni è trasportata all’interno di uno spazio insolito, la stazione, crocevia di storie ed esperienze diverse.  SA

Panorama 4: chiusura interattiva

I

l primo bilancio dell’esposizione “Panorama 4” che presso il Forte di Fortezza per tre mesi ha presentato 33 posizioni artistiche di arte “nuova” dell’Alto Adige, viene definito positivo dagli organizzatori che constatano come non solo l’arte proposta abbia dimostrato di essere avvincente, ma che ha anche catturato l’interesse del pubblico. La festa campestre tradizionale si è

abbinata alle proposte degli artisti. Così il gruppo di danza popolare in costume (Arge Volkstanz) si è esibito sulla piattaforma realizzata dall’artista Hannes Egger quale opera dal titolo “Perform yourself ” con l’invito al pubblico di rappresentare se stessi sul palco. Da parte sua Jacopo Candotti ha proposto il progetto “Un caffè in cerca d’autore”, dove in uno spazio

Foto: alexandra pan

Panorama 4 - in mille alla festa finale, fra tradizione e performances

comunicativo informale preparando caffè per il pubblico ha instaurato un dialogo ed uno scambio di visioni sul contemporaneo prendendo quale spunto la sua scultura “Cambio d’umore”. L’artista Agata Erlacher proseguendo la sua performance, avviata all’apertura dell’esposizione, incentrata sul suo naso ha posto i quesiti “che cosa fa si che l’arte sia arte” e “il naso dell’artista è arte?”. Il duo Scaf.Scaf (Arta Ngucaj e Arben Beqiraj) per concludere in bellezza l’esposizione hanno coinvolto il pubblico per far si che i visitatori stessi entrassero a far parte della mostra; a tal fine hanno invitato i visitatori a portare delle foto di sè stessi che saranno integrate in un archivio apposito che sarà integrato nel Forte.  SA provincia autonoma | novembre 2012

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musei

Sette musei in una notte Sette musei a ingresso libero, con mostre, visite guidate, laboratori, musica e tanto altro: avrà luogo venerdì 30 novembre 2012, dalle ore 16 all’una di mattina, la Lunga notte dei musei di Bolzano. Fino alle ore 20 il programma è pensato apposta per le famiglie. Igor Bianco

C’

è la mostra sulle testimonianze di storia ebraica a Castel Roncolo, con figuranti in costume a riprodurre scene medievali; ma anche quella che il Museo Civico dedica al “Krampus” (il diavolo che, nella tradizione tirolese, accompagna il corteo di San Nicolò), o una rappresentazione teatrale con protagoniste scarpe, berretto e frecce di Ötzi al Museo Archeologico. E a chi desidera imparare a scrive-

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re in modo ordinato, il Museo della scuola offrirà un laboratorio di calligrafia, mentre i più curiosi potranno scoprire le cantine medievali del Palazzo Mercantile, da poco aperte al pubblico. Al Museo di Scienze Naturali tutto ruoterà intorno al suolo e ai suoi abitanti, mentre Museion inaugurerà ben tre progetti proponendo visite guidate a due esposizioni e, in chiusura di nottata, una proiezione sulla facciata mediale. Questo è solo un assaggio della Lunga notte dei musei di Bolzano: venerdì 30 novembre 2012, dalle ore

16 all’una di notte, ben sette musei del capoluogo altoatesino terranno aperte le proprie porte gratuitamente offrendo un ampio programma ideato apposta per la serata. Fino alle ore 20 protagoniste saranno le famiglie con bambini, con cacce al tesoro, giochi, visite interattive e workshop per divertirsi e imparare nei musei. Bus navetta gratuiti collegheranno Castel Roncolo al centro città. Le fermate si trovano in via Cassa di Risparmio davanti al Museo Archeologico e nel parcheggio sotto il maniero. La Lunga notte dei musei di Bolzano giunge quest’anno alla sua undicesima edizione e fin dal suo debutto nel 2002 è generosamente sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. Il programma dettagliato della Lunga notte dei musei di Bolzano è anche consultabile alla pagina web www.lunganotte.it o nella brochure blu “Lunga notte dei musei di Bolzano” distribuita in tutti i musei aderenti.


musei Lunga notte dei musei di Bolzano 2012 - Programma Ingresso gratuito dalle ore 16 alle 01 nei sette musei aderenti. Castel Roncolo, via S. Antonio 15 Denaro e commercio nel Medioevo. Castel Roncolo, che ospita la mostra “Simon e Sarah”, è una testimonianza di storia ebraica grazie all’affresco con una raffigurazione unica di tre ebrei che assistono ad un torneo cavalleresco. Le competenze linguistiche ed in materia economica e monetaria nonché le loro ampie relazioni rendevano gli ebrei degli importanti partner commerciali. La Lunga Notte dei Musei a Castel Roncolo sarà dedicata al tema del denaro e del commercio nel Medioevo. Le associazioni medievali “Niedertor mit Gefolge” e “Ulrich von Starkenberg” mostreranno come venivano coniate le monete, quali merci erano allora particolarmente amate e che aspetto aveva un contratto di vendita nel Medioevo. ore 17: La vita quotidiana degli ebrei nel Medioevo. Guida alla mostra “Simon e Sarah a Bolzano”. ore 18–24: Animazione medievale e workshop sul tema denaro e commercio con le associazioni medievali “Niedertor mit Gefolge“ e “Ulrich von Starkenberg“. Kostenloser Shuttle-Dienst – Servizio di bus navetta gratuito

Museo Civico, via Cassa di Risparmio 14 “Krampus”. Il Krampus, come viene chiamato in Alto Adige, ovvero il diavolo, in lingua italiana, il Teufel, in lingua tedesca, è il bizzarro protagonista di una interessante mostra divisa tra Museo civico e Galleria civica di Bolzano, dove, del mostruoso accompagnatore di San Nicolò, vengono esposte splendide maschere e curiose antiche cartoline, firmate: “Saluti dal Krampus”, una tradizione che era presente in tutta la Mitteleuropa dall’Ottocento a circa metà del Novecento. Iniziative per i più piccoli: in contemporanea con le due sezioni della mostra, ci sarà un concorso per bambini, intitolato “Disegna il tuo Krampus”: ai bambini (fino a 12 anni) che verranno al Museo ed in Galleria civica durante la Lunga notte verrà consegnato un foglio dove potranno disegnare il loro Krampus. Il foglio potrà poi essere riconsegnato entro il 4 dicembre alle ore 16 al Museo civico dove una commissione sceglierà vincitore e 2° e 3° classificato. La premiazione avverrà al Museo civico il 6 dicembre, giorno di San Nicolò, con una bella sorpresa… Inoltre, come lo scorso anno, tutti i bambini che verranno alla Lunga notte del Museo civico tra le 16 e le 20 potranno partecipare ad una caccia al tesoro a premi.

Museo Archeologico dell’Alto Adige, via Museo 43

Museo d’arte moderna e contemporanea Bolzano, via Dante

Piacere, io sono la scarpa destra di Ötzi. Cosa ci racconterebbero le scarpe, il berretto o le frecce di Ötzi se potessero parlare? Questa notte gli oggetti prendono vita e acquisiscono una voce. Venite a conoscerli privatamente, ascoltate i loro pensieri. Gli attori del teatro di movimento Caracho li impersoneranno. ore 17–23: Vi racconto la mia storia… Seguite i pensieri, ascoltate i racconti e scoprirete un lato nuovo e diverso degli oggetti di Ötzi. ore 23.15: Il bacio della buona notte. Visita guidata in lingua tedesca. ore 23.30: Il bacio della buona notte. Visita guidata in lingua italiana.

Tre “prime” a Museion. In occasione della “Lunga notte dei musei di Bolzano” inaugurano al piano terra di Museion tre progetti: la mostra personale di Gabriela Oberkofler, la mostra di Natale delle gallerie altoatesine (Antonella Cattani Gallery, Galleria Goethe, Galleria Leonardo ed ES contemporary art) e l’installazione natalizia Presepe sull’albero di Marcello Jori. Nell’ambito dell’esposizione The New Public verrà presentata una performance dell’artista svizzero San Keller. Fino a mezzanotte sarà inoltre possibile visitare le mostre: Migros Meets Museion. 20th Century Remix e Art = Life = Art. Dada > Fluxus. Alle ore 1.00 verrà infine “attivata” la facciata mediale di Museion ore 16–20: laboratorio per bambini ore 18–22: dialoghi sull’arte (in tedesco e italiano) ore 18–23: visite guidate (ogni ora, in tedesco e italiano) ore 24: visita guidata “notturna” con la direttrice di Museion Letizia Ragaglia ore 01: Proiezione sulla facciata mediale

Museo della Scuola, via Cassa di Risparmio 24 Per vivere e ri/vivere il tempo della scuola… Ore 16–19: Caccia al Tesoro nel Museo della Scuola ore 16–22: In viaggio con i fratelli Grimm ore 19–22: “Pennino, inchiostro e calamaio”: laboratorio di calligrafia per bambini ore 21: “I sussidiari degli anni ’50-’60: oltre l’Abc”: conversazione con Milena Cossetto dalle ore 22.30: proiezione di immagini di oggetti delle collezioni del Museo della Scuola

Museo Mercantile, via Portici 39/via Argentieri 6 Le cantine medioevali del Palazzo Mercantile Ore 16–01: Il nuovo percorso nelle cantine sotterranee del Palazzo Mercantile, recentemente restaurate, porta il visitatore a rivivere il periodo del Medioevo (XIII secolo) nella città di Bolzano. Questo mondo nascosto, con il suo fascino misterioso, diventa ora accessibile a tutti. In particolare per i bambini sono previste dalle ore 16 alle 20 visite interattive nelle cantine.

Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1 Il mondo sotterraneo Dalle ore 16–24: osservazione di terrari con diversi organismi del suolo Dalle ore 16 alle 20: tanti coloratissimi animaletti da costruire con materiali semplici e tanta fantasia. Dai 6 a 99 anni. Dalle ore 17 alle 21: adulti e bambini potranno farsi dipingere sulla faccia e sulle mani animali, piante e creature del sottosuolo Dalle ore 18: teatrino (kamishibai) sul favoloso mondo del suolo e suoi abitanti. Dalle ore 20 alle 1: musica con il gruppo Mood Filter.

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Cultura Ladina

foto USP/Pertl

Cianté l Avënt ladin a Bulsan

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i luesc ladins iel unì mantenì na cultura particulera de cianté l Avënt. L Assessorat provinziel Ladin pieta ai 14 de dezëmber l’ucajion de audì chësta particularità ladina te n cunzert d’Avënt tl Dom de Bulsan. Dala sies da sëira inant puderan audì sies grupes ladines. Chësta scumenciadiva culturela ladina se à nce metù l fin de pité n’alternativa al gran muvimënt cumerziel dan Nadel.

Cuntenuc de scola per nglëisc

A

livel naziunel iel udù dant che tla scoles autes possa vel materies nce unì nseniëdes tla rujeneda nglëija. Tla situazion particulera dl Südtirol cun la segonda rujeneda, ne lascia i regulamënc chësc mo nia pro. Ma tla scoles autes ladines se an bele metù sun la streda dl nseniamënt de cuntenuc nce tla rujeneda nglëija. Chëst ann vëniel per l prim iede nsenià vel argumënc tla rujeneda nglëija cun l fin de ti pité ai jëuni de miëura pruspetives per l daunì. Tla cuarta y cuinta tlasses de duta la scoles autes di luesc di ladins vë-

Edith Ploner presidënta ladina

L

e Consëi scolastich provinzial à lité sü presidën nüs por i proscimi cater agn. La in iaria de presidënt vëgn curida a rotaziun danter i grups linguistics. L’ultimo ann sarà Edith Ploner a e de chësc majer organn consultif dles scores tla Provinzia de Balsan. Le Consëi scolastich provinzial à cun sü 63 comëmbri na funziun consultiva por les gran dezijiuns

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niel chëst ann tratà vel argumënt per nglëisc aldò dl metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Tl Lizeum d’ert Cademia vëniel dantaprima nsenià argumënc de chimica urganica per nglëisc. Ti isitutc tecnics a Urtijëi y a La Ila uniral fat uniteies che reverda la geografica economica, la corispundënza, storia, sozietà y economia. L proiet de nsenië singuli argumënc per nglëisc à l fin de ti pité ai jëuni na miëura basa per l’amiscions a universiteies y per l mond dl lëur.

che reverda les scores. Tres indô él debojëgn da se adatè ai tëmps y insciö vëgn chësc consëi cherdè a dè jö na minunga da espert sön programs de scora, materies o in e sce ara se trata da mëte sö o tó jö scores. Tl plenum vëgnel tratè i gragn argomën che reverda düć trëi i grups linguistics. Tratan i pröms trëi agn sarà n iade Christoph Hartung von Hartungen presidënt y spo Carlo Runcio. Le sistem de presidënt a rotaziun danter i trëi grups linguistics vëiga danfora che i atri dui surantoles dagnora l’inćiaria de vizepresidënt. La Scora ladina à indöt 8 comëmbri te chësc consëi.


Scora Ladina

Por ot agn alalungia à n comitê sostignì le Sorvisc por l’evaluaziun dles scores. Les analises sön les competënzes di scolars à fat da fondamënta por les indicaziuns sön co svilupè le sistem scolastich ti paîsc ladins. Te chësc momënt éson tl laûr da analisé les competënzes d’inglesc di scolars ladins.

D

a chësc ann inant se crüzia na colaboradëssa dl’Intendënza, che tignarà n contat plü strënt cun i sorvisc di atri grups linguistics, dl laûr d’evaluaziun.

Le comitê che à ina ëgn acompagné le laûr dl Sorvisc por l’evaluaziun, à svilupè dal 2004 inant, canche al ê gnü metü sö, standarg por les scores. Do avëi inrescì i bojëgns dles scores tres tröpes incuntades, àn spostè le focus dl’evaluaziun sön l‘analisa dles competënzes di scolars. A chësta manira él ti ot agn de ativité dl comitê gnü laurè tröp sön les competënzes linguistiches, la pert sterscia dla scora paritetica ladina. “L’evaluaziun é sciöche n zagher che va debojëgn por mostrè sö la direziun olache la scora dess jì” à dit l’assessur Florian Mussner dala presentaziun dla relaziun de contlujun a Balsan. L’evaluaziun dles scores ne dess aladô dl assessur por la scora ladina nia gnì odüda sciöche sistem de control, mo bëgn sciöche n sorvisc che dëida, olache al vëgn laurè fora impulsc de svilup y de programaziun. Tl tëmp che le comitê à laurè por l’evaluaziun él gnü dè fora

Foto: USP/Stuffer

L’evaluaziun ti à dè indicaziuns ala scora

Reconescënza al Comitê por l’evaluaziun: (d.m. ) Roland Verra, Silvia Demetz, Lois Ellecosta, Rosmarie Mussner, Florian Mussner, Gerda Videsott y Eveline Moroder (al man ia Theodor Rifesser); sües publicaziuns sön la scora ladina y sön le livel arjunt dai scolars. “Chëstes publicaziuns mostra sö te na manira obietiva che al é gnü fat vari inant” à dit l’intendënt Roland Verra. La gran importanza che ti vëgn dada al plurilinguism tl monn dla scora ladina é aladô dl intendënt n spidl dl bojëgn dla comunanza. Sce an ti iara de revers al laûr fat él danterater in e da laldè i vari por presentè le sistem scolastich ladin al monn dles scores todësces y talianes. Te süa relaziun finala à le presidënt dl comitê, Lois Ellecosta in e recordè la formaziun che é gnüda fata a na moda che al foss te vigni scora porsones de referimënt por l’evaluaziun y che al gniss analisé internamënter les perts stersces y debles dla singola scora cun le fin da portè dant propostes. In e sce le comitê é gnü tut jö, él tres iamò na porsona che se dà jö cun l’evaluaziun dles scores ladines tl’intendënza. Sciöche odü danfora gnaràl intensifiché la cola-

boraziun cun les atres intendënzes. Te chësc momënt é Rosmarie Mussner tl laûr da analisé deboriada cun esper dl’université scri de 560 scolars por i che reverda sües competënzes d’inglesc. Por n ater ann él spo odü danfora na publicaziun di resulta dl’analisa te cater lingac. Por le dagnì se imaginëia l’assessur Florian Mussner n sorvisc de evaluaziun por les scores de dü trëi i grups linguistics. Aladô de chësta vijiun dess la scora ladina avëi na porsona de referimënt y tl medemo tëmp in e le meso da se confrontè cun i atri sistems scolastics. Te chësta prospetiva ti vëgnel dè importanza ala poscibilité da se daurì y mantignì porimpò la singolarité dl sistem ti paîsc ladins. “I messun in e ester daver ai atri, ajache te nosta situaziun de mendranza sunse massa pici en cunt de cumpëdes” à dit Mussner. L’intendënt à anunzié, che canche an arà stlüt jö l’analisa dles competënzes ti cater lingac, gnarà l’evaluaziun slariada fora in e ala scolina.  provincia autonoma | novembre 2012

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sport

A Vipiteno, Watles e Lana il milione CONI del 2012 Nel corso della sua recente seduta la commissione mista permanente Provincia-CONI ha concordato il programma di intervento congiunto per il 2012 e definito i progetti da ammettere a contributo CONI. Laura Savoia

I

l protocollo d’intesa, rinnovato ogni quattro anni, prevede un impegno comune di Provincia e CONI nella promozione dello sport in Alto Adige. L’accordo comporta, tra l’altro, la concessione gratuita al CONI provinciale dell’utilizzo della Casa dello sport in piazza Verdi a Bolzano, di proprietà della Provincia, e l’impegno del CONI a contribuire con un milione di euro all’anno alla realizzazione e al miglioramento delle strutture sportive sul terri-

torio provinciale, con particolare riguardo verso gli impianti ad alto livello e/o legati alla preparazione olimpica. Il milione di euro che il CONI mette a disposizione per il 2012 sarà investito in tre diversi progetti: l’ampliamento dello stadio del ghiaccio di Vipiteno (360.000 euro), la costruzione di una pista da skicross nel comprensorio sciistico Watles (360.000 euro) e il rifacimento dell’impianto di atletica a Lana (280.000 euro). Lo stadio del ghiaccio di Vipiteno sarà dotato di un nuovo fabbricato in legno, nel quale troveranno spazio due spogliatoi aggiuntivi, uffici amministrativi e una sala fitness. Lo skicross è una disciplina del freestyle, sport olimpico giovane e sempre più praticato anche dalle nostre parti. La pista di Watles aprirà nuove possibilità a tutti gli appassionati di questo sport e in particolare agli atleti della scuola provinciale dello sport di Malles. In

La seduta della commissione mista permanente Provincia - CONI

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questo senso, il comitato provinciale della Federazione italiana sport invernali e l’Ufficio sport della Provincia si sono fatti promotori di un progetto di diffusione, avvalorato anche dalle gare di coppa del mondo a San Candido. L’impianto di atletica nella zona sportiva di Lana, sempre più spesso al centro di attività provinciali della Federazione di atletica leggera, sarà completamente rinnovato: saranno rifatti la pista per le discipline di corsa e le pedane per i salti e i lanci. Alla riunione della commissione mista permanente hanno partecipato il presidente della Provincia Luis Durnwalder, il segretario generale della FISI Fausto Cartasegna, il presidente del comitato provinciale del CONI Heinz Gutweniger, il funzionario del CONI centrale di Roma Attilio Magni e i due esperti altoatesini di impiantistica sportiva Ralf Dejaco Alessandro Marzola.


I presidenti consiliari a Bolzano Foto: Wolf

La Conferenza: sì ai risparmi, no ad attacchi alle Regioni come istituzione. E Minniti propone una riduzione delle spese e più trasparenza.

R

iunita a Bolzano su invito del presidente Mauro Minniti, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali e delle Province autonome si è confrontata sulla riduzione dei costi della politica e in particolare sul decreto legge 174 del Governo, che disciplina come i tagli devono avvenire: i presidenti hanno espresso, spiega Minniti, la “comune volontà di marciare insieme sulla strada della riduzione dei costi, sottolineando nello stesso tempo la necessità che il Governo riconosca il ruolo istituzionale delle Regioni e le peculiarità delle Autonomie speciali”. Una posizione evidenziata anche dal presidente dell’Assemblea Francesco Cascio (Sicilia), secondo cui i presidenti condividono le preoccupazioni del Capo dello Stato Napolitano relativamente alla riduzione dei costi delle Regioni, e dal vicepresidente Eros Brega (Umbria), per il quale “la storia quarantennale delle Regioni non può essere sporcata da 10 mascalzoni”. Il vicepresidente Clodovaldo Ruffato (Veneto), dal canto suo, ha ribadito la comune volontà di Consigli e Giunte di attuare il decreto velocemente, confermata dall’istituzione a Roma di un tavolo tecnico composto proprio dai relativi presidenti, al quale è delegato anche il compito di verificare i punti poco chiari del decreto: tra questi, hanno detto i presidenti delle Assemblee, le disposizioni relative ai vitalizi,

Al centro, il pres. Minniti con il presidente dell’Assemblea Cascio. Ai lati, i vicepresidenti Brega (sx) e Ruffato (dx). i controlli della Corte dei Conti e la tutela dei dipendenti dei gruppi consiliari. Cascio ha anche chiarito che i vitalizi sono già stati aboliti, a partire dalla prossima legislatura, da tutti i Consigli regionali, e che essi si sono già messi in moto per la riduzione del numero dei consiglieri. È previsto anche un incontro dei presidenti delle Province e Regioni autonome, per valutare “come agire con le Regioni ordinarie alla luce loro particolari prerogative”, aggiunge Minniti, ricordando che nel decreto legge 174 è già stato inserito un comma relativo alle Autonomie speciali, che specifica come esse debbano agire “compatibilmente con i propri statuti di autonomia e le relative norme di attuazione”. Per quanto riguarda il Consiglio provinciale di Bolzano, esso non si sottrae alla responsabilità di contribuire alla riduzione dei costi della politica: ora che il Consiglio regionale ha fatto la sua parte anche quello provinciale si muoverà. Esistono diverse proposte in merito, avanzate dai gruppi consiliari: in una conferenza stampa, il pres. Min-

niti ha illustrato la sua, ovvero una riduzione (“del 20% o più”), delle spese di rappresentanza dell’Ufficio di Presidenza, una riduzione delle indennità di funzione, l’introduzione di limiti di spesa riguardo alle uscite per i km percorsi e le spese di vitto e alloggio dei consiglieri, da rimborsare solo a fronte di fatture e ricevute, la trasparenza dei bilanci dei gruppi consiliari, che dovrebbero documentare le spese fatte, come già alcuni fanno. In direzione del contenimento delle spese sarà infine necessario, secondo Minniti, evitare i monogruppi (attualmente 6 in Consiglio provinciale). In quanto alla rendicontazione esterna dei bilancio dei gruppi, il presidente si è detto favorevole, pur sottolineando che questo presupporrebbe delle spese. Gli interventi proposti dal presidente saranno discussi in conferenza dei capigruppo: questa passerà poi le sue proposte all’Ufficio di Presidenza e alla commissione regolamento, cui spetta elaborare le relative delibere da sottoporre al voto del Consiglio.  provincia autonoma | novembre 2012

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Liberalizzazione: più farmacie La Giunta, sentito il Consiglio dei Comuni, ne determinerà il numero.

In Alto Adige ci saranno 17 farmacie in più.

a legge sull’assistenza farmaceutica, approvata con 28 sì e 4 astensioni, recepisce il “decreto liberalizzazioni” in merito: abolisce la pianta organica delle farmacie aumentandone il numero (17 in più in provincia), delega alla Giunta, sentiti Consiglio dei Comuni e Ordine dei Farmacisti, la determinazione del numero spettante a ogni Comune, stabilisce un orario di apertura minimo, chiarisce l’obbligo di servizio nelle lingue ufficiali e introduce sanzioni in assenza di “bugiardino” in tedesco. Nell’illustrarla, l’ass. Richard Theiner ha segnalato il timore che con le novità del Governo le farmacie si concentrino nei centri urbani, “ma l’obbligo del bilinguismo per il titolare frenerà l’abbandono delle periferie”. Un abbandono temuto anche da Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit),

Oratori PdL: vanno sostenuti

C

on il disegno di legge “Sostegni per le funzioni sociali ed educative degli oratori”, Mauro Minniti (PdL), ha proposto di sostenere queste strutture finanziariamente e con un protocollo di intesa tra Provincia e Diocesi. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha segnalato che l’attività degli oratori è già incentivata, e l’ass. Christian Tommasini ha riferito che gli oratori rientrano in una rete di istituzioni e centri giovanili: la Provincia non differenzia tra centri laici o parrocchiali, mentre la legge proposta farebbe fare un passo indietro. Minniti ha sottolineato che è necessario fare ancora di più per i giovani, soprattutto nelle periferie, ma il dlp è stato bocciato con 18 no, 9 sì e 1 astensione.

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Foto: Seehauser

L

che ha proposto di contrastarlo permettendo ai medici di vendere medicinali, come in Svizzera: Theiner ha replicato che la legge non lo permette. Anche Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha espresso riserve sulle periferie, criticando poi il potere dell’industria farmaceutica dimostrato dall’incentivazione degli psicofarmaci ai bambini. Hans Heiss (Gruppo Verde) ha invece paventato che un aumento di farmacie faccia aumentare i farmaci venduti, e quindi i costi per il sistema: Theiner ha chiarito che in Alto Adige c’è comunque il consumo di farmaci più basso d’Italia.

La legge è stata approvata con un emendamento di Thomas Egger (F), in base al quale la Giunta dovrà motivare una eventuale decisione contrastante con il parere del Consiglio dei Comuni sul numero di farmacie in un comune: emendamento apprezzato da Riccardo Dello Sbarba (GV), che in commissione aveva proposto addirittura l’intesa con il Consiglio. Eva Klotz (STF) ha chiesto come mai tale proposta non era stata accolta: Theiner ha chiarito che se la competenza passasse ai Comuni il servizio periferico potrebbe rimetterci.

Aiuti allo sviluppo Gruppo Verde: finanziare la cooperazione con lo 0,25% delle entrate.

S

econdo Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde), la cooperazione allo sviluppo è una Cenerentola nel bilancio provinciale, poiché ne riceve da 20 anni solo lo 0,01%: egli ha quindi proposto di vincolare a questo scopo lo 0,25% delle entrate, come già previsto dalla Provincia di Trento e indicato dal Global Marshall Plan. La modifica impedirebbe la fluttuazione dei finanziamenti, passati dai 2,3 mio. € del 2009 all’1,7 del 2012. Hans Heiss (Gruppo Verde) ha chiarito che la percentuale si può anche rivedere, importante è che se ne stabilisca una, e Andreas Pöder

(BürgerUnion) ha ricordato che “abbiamo una responsabilità per i Paesi in via di sviluppo”. Sigmar Stocker (F) ed Eva Klotz (STF) si sono detti contrari al dlp, il primo perché una percentuale fissa non è garantita nemmeno alla popolazione locale, la seconda perché la Provincia non ha ancora la competenza in materia. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha ricordato che il modello di aiuti altoatesino è esemplare e fatto riferimento alla prossima legge sul personale pubblico, che sosterrà i dipendenti che fanno volontariato. Esso è stato citato anche da Luis Durnwalder, che ha ricordato anche che ai Paesi in via di sviluppo vengono ceduti macchinari dismessi e finanziati corsi di formazione professionale. Il dlp è stato respinto con 3 sì, 25 no e 5 astensioni.


Approvato il rendiconto 2011 I

l dlp relativo a entrate (5,2 mld €) e uscite 2011, presentato dall’ass. Roberto Bizzo, è stato discusso soprattutto per gli articoli aggiuntivi, che secondo le opposizioni (F, Gruppo Verde, STF, FLI), poco c’entravano con la contabilità. In particolare è stato contestato l’articolo 9ter, che recependo la spending review, autorizzava la Giunta ad accorpamenti di strutture: secondo Hans Heiss (Gruppo Verde) era un assegno in bianco all’esecutivo, e Alessandro Urzì (FLI), ritenendo che esso mirasse all’accorpamento delle Intendenze scolastiche, ha proposto un emendamento soppressivo e un ordine del giorno contro tale accorpamento. Anche 6 consiglieri SVP (Julia Unterberger, Elmar Pichler Rolle, Veronika Stirner Brantsch, Arnold Schuler, Rosa

Impugnazioni No ai decreti “sviluppo” e “spending review bis”.

È

stata ratificata con 29 sì, 2 no e 1 astensione la delibera giuntale che impugna i decreti “sviluppo” e “spending review bis”: secondo il pres. Luis Durnwalder, essi ledono lo Statuto poiché dettano i criteri per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche, interferiscono sui compensi dei presidenti dei comprensori, impongono vincoli non concordati. Eva Klotz (STF), Elmar Pichler Rolle (SVP), Thomas Egger (F) e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) si sono schierati a difesa delle competenze della Provincia, mentre Alessandro Urzì (FLI) ha invitato a rivedere il sistema delle Comunità comprensoriali.

Thaler Zelger e Hanspeter Munter) hanno chiesto con ordine del giorno che la Giunta attuasse l’articolo in modo da “da non violare alcuna legge provinciale vigente”, richiesta che Leitner, Dello Sbarba e Urzì hanno ritenuto da un lato ridicola, dall’altro un atto di accusa alla Giunta. È stato poi lo stesso Bizzo, negando, come l’ass. Christian Tommasini, di voler accorpare le scuole, a chiedere di votare contro l’articolo. Discussa poi la tabella relativa agli 1,2 mld € accantonati per il patto di stabilità: per Bizzo, sono “soldi che ci sono, ma non possono essere spesi”, Eva Klotz (STF) ha ribattuto che sono il 26% del bilancio, e certamente mancheranno ai cittadini. Nell’ambito della discussione della legge è stato anche contestato il congelamento di 300.000 € di assegnazioni al Consiglio provinciale da parte della Giunta: alla protesta del segretario questore Roland Tinkhauser (F) per avere appreso il taglio dai giornali si sono asso-

ciati Heiss, Knoll, Urzì e Pius Leitner (F), oltre al presidente Mauro Minniti e alla vice Unterberger, che hanno confermato di non essere stati informati. In una riunione dei capigruppo l’ass. Bizzo è tornato sui suoi passi, impegnandosi a versare la quota non assegnata. “Il Consiglio”, ha commentato il presidente Minniti, “ha rivendicato la propria dignità istituzionale davanti alla Giunta, contestando non i risparmi, ma la loro imposizione dall’alto”.   5,2 mld € sono entrati nel 2011 nelle casse provinciali. Foto: © Thorben Wengert / PIXELIO

Stralciato l’articolo sulla spending review, per le opposizioni un assegno in bianco alla Giunta.

Laimer si è dimesso Istituita inoltre la commissione d’inchiesta sulla politica energetica provinciale.

I

n seguito agli ultimi sviluppi del “caso SEL” e alle ipotesi di procedure truccate nell’assegnazione di 11 concessioni idroelettriche, dato che i progetti della SEL sarebbero stati cambiati nell’ufficio dell’ex ass. Michl Laimer a termini scaduti, questi si è dimesso anche da consigliere provinciale. In aula, sollecitato da Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) che ha definito “gravi” le ultime notizie sulla politica energetica, il pres. Luis Durnwalder ha so-

stenuto di essere stato sorpreso dall’avvio del procedimento e dalle accuse: “Se fossero vere, sono cose molto gravi, ma la Giunta non ne sapeva nulla”. Su richiesta dei gruppi consiliari Freiheitlichen, SüdTiroler Freiheit, Gruppo Verde, PdLBerlusconi per l’Alto Adige, FLI, Lega Nord e BürgerUnion è quindi stata istituita una commissione d’inchiesta, con rappresentanti di tutti i gruppi (Pichler Rolle, Egger, Bizzo, Dello Sbarba, Knoll, Urzì, Minniti, Vezzali, Pöder, Artioli e Seppi), con i compiti di una generale verifica della politica energetica della Provincia e una valutazione politica del rilascio di concessioni di grande derivazione e dell’attività delle fiduciarie nel settore.   provincia autonoma | novembre 2012

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Altre mozioni

Semafori a LED

Presentate da BU, PdLBerlusconi e Lega Nord.

PdL: incentivarne l’uso da parte dei Comuni.

ndreas Pöder (BürgerUnion), ha chiesto che la Giunta rinegozi i contratti dei manager di società pubbliche o partecipate riducendone gli stipendi. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha segnalato che non si può intervenire su contratti in corso, cosa fattibile, invece, per Elena Artioli (Lega Nord). L’ass. Roberto Bizzo ha risposto che rescindere i vecchi comporta penali alte, e la mozione è stata respinta (7 sì, 16 no, 6 ast.). Maurizio Vezzali (PdL- Berlusconi per l’Alto Adige) ha chiesto di prevedere benefici (anche solo di punteggio) per i docenti che si aggiornano sui Disturbi Specifici di Apprendimento. La proposta è stata apprezzata da Andreas Pöder (BU), Veronika Stirner Brantsch (SVP), secondo cui prevenire costa meno che curare, ed Elena Artioli: “La dislessia è spesso scambiata per svogliatezza”. Eva Klotz (STF) ha chiesto dati sul fenomeno. L’ass. Christian Tommasini ha sottolineato che gli insegnanti di sostegno aumentano e ci sono molti corsi e progetti, e gli ass. Mussner e Kasslatter Mur hanno assicurato pari attenzione nella scuola ladina e tedesca; la mozione è stata approvata all’unanimità. Elena Artioli ha criticato il fasto degli aperitivi in occasione del “giusto riconoscimento” attribuito a Merano ai pres. Napolitano e Fischer, e chiesto di dimezzare i costi dei banchetti ufficiali. Sven Knoll (STF) sostenuto che in certe occasioni bisogna offrire qualcosa, seppur criticando i costi, ed Eva Klotz ha segnalato le interferenze del Quirinale nella scelta del menù pagato dalla Provincia, ma Pius Leitner (Die Freiheitlichen), Elmar Pichler Rolle e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) hanno ritenuto la mozione populista, così come il pres. Luis Durnwalder. Essa è quindi stata respinta con 1 sì e 25 no.

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L

a Giunta inviterà i Comuni altoatesini a sostituire le lampade tradizionali dei semafori con i LED: è quanto ha confermato l’ass. Florian Mussner accogliendo la proRidurre il consumo energetico dei semafori.

Foto: Seehauser

A

posta di Mauro Minniti (PdL) in questo senso. il consigliere ha spiegato che i LED garantiscono un risparmio energetico del 90% e il contenimento delle emissioni di CO2. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha apprezzato la proposta, ma segnalato che essa è già contenuta nella recente legge sull’inquinamento luminoso, e l’ass. Florian Mussner ha confermato che la Giunta si sta muovendo in questa direzione già da qualche anno: per le nuove progettazioni sono sempre previste le lampade a LED, mentre per una sostituzione totale si attende che i costi di tale lampade diminuiscano, come è probabile accada entro un paio d’anni. La mozione, ha detto Mussner, va quindi nella direzione che la Giunta si prefigge, anche se non è possibile dare contributi finanziari ai Municipi. La mozione di Minniti ha ricevuto 23 sì e 1 astensione.

Consulta per separati SVP: utile per considerare le loro difficoltà.

R

iferendosi alle difficoltà di separati/e e divorziati/e, Julia Unterberger (SVP) ha chiesto di istituire presso la Ripartizione Famiglia una Consulta loro dedicata, composta da giudici, avvocati, componenti di associazioni e dal direttore dell’Ufficio Famiglia, e di creare un gruppo di lavoro con organizzazioni maschili per trattare il ruolo dell’uomo in famiglia. Questa parte della mozione è stata stralciata con emendamento di Ulli Mair (F), che con Sigmar Stocker l’ha definita “derisoria”. Critici anche Alessandro Urzì (FLI), che ha ritenuto saccente lo stile di Unterberger, Thomas Egger e Pius Leitner (F), che ha evidenziato che troppe consulte rischiano di dividere e difeso il fatto che la legge parta dal presupposto di famiglie in-

tatte, Donato Seppi (Unitalia) per il quale non serve una Consulta per separarsi. Eva Klotz (STF) ha chiesto lumi sulla prossima legge sulla famiglia, Andreas Pöder (BU) si è detto favorevole a una “Consulta della famiglia”, non solo di divorziati, Maurizio Vezzali (PdL-Berlusconi per l’Alto Adige) ha chiesto di sostenere le associazioni già attive, e Hans Heiss (Gruppo Verde) ha proposto di creare un centro di competenza presso la Difesa civica. Le cofirmatarie Martha Stocker e Rosa Thaler Zelger hanno sottolineato che la Consulta potrà dare consigli alla Giunta su questioni concrete, come il calcolo degli stipendi degli ex coniugi per le prestazioni sociali, e che la proposta era concordata con la Männerinitiative. L’ass. Richard Theiner ha evidenziato che manca la disponibilità del Tribunale, ma essa è quindi stata approvata (19 sì, 2 no e 8 ast.).


Limiti al gioco A

lessandro Urzì (FLI), Roland Tinkhauser (F), Mauro Minniti (PdL), Julia Unterberger, Elmar Pichler Rolle e Martha Stocker (SVP) hanno chiesto, con diverse mozioni poi riassunte in un unico documento, di rilevare le slot machines nelle aree di rispetto, verificare come trasferire ai sindaci la competenza per l’autorizzazione di sale gioco, impegnare i Comuni a comunicare annualmente licenze e slot machines revocate, stanziare almeno l’1,5% delle entrate da gioco per prevenzione e cura. Pichler Rolle e Tinkhauser hanno inoltre cofirmato un voto per chiedere a Roma di inasprire disposizioni e controlli e trasmettere alla Provincia le competenze (contrario a questo Urzì). Thomas Egger, Pius Leitner e Ulli Mair (F) hanno aderito, pur segnalando che non tutto il gioco è dipendenza. Mair ha anche criticato il Forum prevenzione, difeso dall’ass. Richard Theiner e da Riccardo

Lavori pesanti SVP: chi li svolge vada in pensione prima.

E

lmar Pichler Rolle (SVP) ha proposto con voto di sollecitare Roma a consentire a chi fa lavori usuranti il part-time pre-pensione o una progressiva cessazione dell’attività, come in Germania. Favorevoli Maria Hochgruber, Georg Pardeller (SVP), Hans Heiss (Gruppo Verde) Andreas Pöder (BürgerUnion), Alessandro Urzì (FLI). Eva Klotz, Sven Knoll (STF), Thomas Egger e Pius Leitner (F) hanno messo in dubbio la realizzabilità della richiesta. L’ass. Roberto Bizzo ha condiviso il voto, approvato con 27 sì e 3 astensioni.

Dello Sbarba (Gruppo Verde). Eva Klotz e Sven Knoll hanno invitato a non puntare solo su indagini e prevenzione. Andreas Pöder (BU) ha posto l’accento su successi e inosservanza della legge, e il pres. Luis Durnwalder si è espresso per prevenzione e ruolo dei Comuni. Mozione e voto hanno avuto 28 e 30 sì. L’aula ha poi dato il via libera, con 25 sì e 3 astensioni, alla legge (di Unterberger) che dà ai sindaci più sostegno per intervenire contro gli apparecchi illegali: essi andranno rimossi entro due mesi.   Foto: Seehauser

Proposte trasversali per controllare le slot machines.

Cura dei figli

Più poteri ai sindaci per contenere la diffusione degli apparecchi da gioco.

STF per la libera scelta

E

va Klotz (SüdTiroler Freiheit), ha chiesto che si dia ai genitori effettiva possibilità di scelta tra affidamento all’asilo e cura domestica dei bimbi piccoli. A favore si sono schierati Pius Leitner e Thomas Egger (F), che ha ritenuto un inganno la campagna “Danke Mami“ proposta dalla SVP, Ulli Mair (F), Elena Artioli (Lega Nord) e Andreas Pöder (BU). Per la SVP, Martha Stocker ha ricordato le agevolazioni regionali per le mamme e chiarito che “Danke Mami” aveva scopo di sensibilizzazione, Veronika Stirner e Julia Unterberger hanno ricordato l’importanza del lavoro femminile, Elmar Pichler Rolle ha messo in guardia dalle ideologie, Maria Hochgruber Kuenzer ha chiesto di appoggiare le diverse scelte, così come Hans Heiss (Gruppo Verde), che però ha criticato l’approccio della mozione. L’ass. Richard Theiner ha annunciato che quanto richiesto sarà inserito nella prossima legge sulla famiglia, e la mozione è stata respinta (11 sì, 19 no).

Stop all’accattonaggio Lo hanno chiesto i Freiheitlichen, ma l’aula ha respinto.

I

n alto Adige esiste l’accattonaggio organizzato: l’ha denunciato Pius Leitner (Die Freiheitlichen), chiedendo di incaricare la Giunta di intervenire per limitarlo, pretendere controlli e chiedere al Governo di vietarlo. Sull’esistenza del fenomeno hanno concordato Elena Artioli (Lega Nord), che ha evidenziato che la competenza è dei sindaci, ed Eva Klotz (STF) secondo cui è difficile capire si tratta di accattonaggio organizzato o meno. Maria Hochgruber Kuenzer,

Elmar Pichler Rolle, Julia Unterberger e Veronika Stirner Brantsch (SVP) hanno evidenziato che c’è chi elemosina per bisogno, che non si può vietare, come confermato da Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde), e che la competenza è comunale. Thomas Egger, Ulli Mair e Sigmar Stocker (F), cofirmatari della mozione hanno invece invitato la politica ad intervenire; anche secondo Alessandro Urzì (FLI) il Consiglio deve dire la sua. Secondo l’ass. Florian Mussner, un divieto di elemosina sarebbe esagerato; bisogna inoltre tutelare la libertà personale. La mozione è stata respinta con 21 no.   provincia autonoma | novembre 2012

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Vera Nicolussi-Leck ad Eisenstadt La Garante per l’infanzia al convegno dei colleghi austriaci.

L

a Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vera Nicolussi-Leck ha partecipato al convegno d’autunno dei Garanti per l’infanzia e l’adolescenza austriaci. Nei due giorni di incontri, i Garanti hanno affrontato molti temi riguardanti il mondo dei minori,

elaborando strategie comuni. Tra le altre cose, ci si è confrontati sull’opportunità di organi di mediazione per bambini e ragazzi accolti in istituti o comunità, i criteri di qualità per esperti in procedure di affido, il comportamento irrigidito dei genitori separati, il sostegno a vittime di violenza famigliare. Accanto ai temi tecnici sono state discusse anche le opportunità di collaborazione e appoggio reciproco transfrontalieri.

Nicolussi-Leck (prima a sx) con i Garanti dei minori austriaci.

Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde Accordo di Milano

Sono circa 200.000 i pensionati cui l’INPS ha chiesto di restituire la quattordicesima 2009: Elena Artioli, sottolineando che a chi riceve una pensione tra i 300 3 i 500 € verranno trattenuti circa 31 € mensili, ha chiesto quanti sono i casi in Alto Adige. Ha quindi domandato a cosa serve l’Autonomia, se non si può intervenire in queste occasioni. Secondo il pres. Luis Durnwalder, si tratta di 2.272 pensionati altoatesini, tra cui alcuni residenti all’estero. Gli importi da detrarre variano tra i 28 e i 42 € al mese.

Eva Klotz ha domandato come mai, in un’intervista, Durnwalder avesse parlato di “interpretazione” dell’Accordo di Milano, criticando inoltre che l’Accordo fosse nato da trattative del solo presidente. Il pres. Luis Durnwalder ha risposto che l’Accordo ha grandissimo valore, e che l’interpretazione riguarda certe imposte introdotte successivamente, che lo Stato stesso vorrebbe trattenere per intero. Da definire sono anche le competenze e i finanziamenti ai comuni confinanti: “Io vorrei un fondo provinciale e non regionale”.

Pendolari Riferendosi all’abolizione dell’indennità per pendolari, Elmar Pichler Rolle ha chiesto informazioni sui nuovi criteri, i tempi di attesa e la possibilità di inserire i contributi in busta paga; Pius Leitner ha domandato quanti sono gli esclusi e perché, nonostante l’aumento del costo della benzina, è da anni invariato il contributo di 0,0389 €/km. L’ass. Thomas Widmann ha spiegato che si è agito per via della spending review di Monti, aggiungendo che se non ci sono soldi è inutile accogliere le domande, tra il resto aumentate nonostante i forti investimenti nel trasporto pubblico. È stato creato, ha aggiunto, un gruppo di lavoro per stabilire nuovi criteri: i contributi andranno solo a chi ne ha bisogno.

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Legge sull’integrazione Riccardo Dello Sbarba ha chiesto notizie sull’impugnazione governativa della legge sull’integrazione (relativamente a rappresentanza unica di Questura e Commissariato del Governo, 5 anni di residenza per le prestazioni sociali economiche, restrizioni sul ricongiungimento Degli Schützen si finanziano solo progetti culturali, non quelli politici.

familiare e altro), e quando si darà vita a Consulta per l’immigrazione, Centro antidiscriminazioni e programma pluriennale. L’ass. Roberto Bizzo ha riferito di un’udienza il 9 ottobre, e segnalato che i programmi di attuazione sono stati elaborati: tre di essi (Consulta, Centro anrtidiscriminazioni, programma pluriennale) sono stati deliberati dalla Giunta, sul registro dei mediatori interculturali si sta lavorando.

Contributi agli Schützen Andreas Pöder ha chiesto informazioni sul taglio dei contributi agli Schützen, ipotizzando che avvenga per motivi politici. Il presidente Luis Durnwalder ha replicato che gli Schützen vengono trattati come le altre associazioni, ricevendo contributi (che per tutti hanno subito dei tagli); i progetti di attività politiche non sono però finanziati, mentre si sostengono quelli culturali (108.000 € nel 2012).  Foto: Seehauser

Quattordicesime


info

musei provinciali e Touriseum e Giardini

Mt. Gran Pilastro 3509m Ridanna

Passo Resia 1507m

di Castel Trauttmansdorff Merano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

Curon Venosta

Predoi

Brennero 1374m

Mareta

Cadipietra Campo Tures

Vipiteno

Mt. Palla Bianca 3738m Teodone

Rienz a

Brunico

Novacella

Passo Stelvio 2757m

Adige Prato allo Stelvio

Castelbello Laces

Ortles 3905m

Lana

San Candido

Sciliar

Laives

Caldaro

Catinaccio 3002m

Mt. Cristallo 3221m

Tre Cime 2998m Cortina d’Ampezzo

Marmolada 3343m

D

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l

o

m

Ora

u Castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Bolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provinciale degli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Mezzocorona

a Museo provinciale delle miniere

www.museominiere.it

Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

Avventura in miniera Monteneve Passiria Moso in Passiria Rifugio Monteneve Corvara 42/43 tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio Cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99 tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Museo delle miniere Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654298 | www.museominiere.it

Centro climatico Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654523 | www.io-respiro.it ´ de Tor s Museum Ladin Ciastel S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“ tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

enti e servizi Giunta provinciale p.zza S. Magnago 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 411111 (centrale) www.provincia.bz.it Consiglio provinciale p.zza S. Magnago 6 | 39100 Bolzano Tel. 0471 946111 www.consiglio-bz.org info@consiglio-bz.org Giunta regionale Sede di Trento: Via Gazzoletti 2 Tel. 0461 201111 Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3 Tel. 0471 322111/12 www.regione.taa.it/ Ufficio della Provincia a Roma Via del Gesù 57 | 00186 Roma Tel. 06 69791120 ufficiodiroma@provincia.bz.it

Ufficio della Provincia a Bruxelles Rue de Pascale 45-47 B-1040 Bruxelles | Tel. +32 27432700 alto.adige@alpeuregio.org Ufficio Euregio Viale Druso 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 402026 info@europaregion.info www.europaregion.info Servizio esami di bi- e trilinguismo Via Perathoner 10 | 39100 Bolzano Tel. 0471 413902 www.provincia.bz.it/ebt ebt@provincia.bz.it Difesa civica Via Cavour 23 | 39100 Bolzano Tel. 0471 301155 www.difesacivica.bz.it posta@difesacivica.bz.it

Centro tutela consumatori e utenti Alto Adige Via Dodiciville 2 39100 Bolzano Tel. 0471 975597 Fax 0471 979914 www.centroconsumatori.it info@consumer.bz.it INFOPollini 0471 950431 www.provincia.bz.it/pollini Informazione statistica Via Canonico Gamper 1 39100 Bolzano Tel. 0471 418400 www.provincia.bz.it/astat astat@provincia.bz.it Centrale provinciale di emergenza Tel. 118 (Servizi di soccorso) Tel. 115 (Vigili del fuoco)

Sillian

San Martino in Badia

Castel Forte

Bolzano

Mt. Cevedale 3757m

Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

Bressanone

Velturno

Merano

e

t Museo provinciale del vino

Castel Coira Silandro

ig Ad

dell’Alto Adige Bolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

Tirolo

Malles

Isar co

Abbazia Monte Maria

r Museo Archeologico

Heinfels Dobbiaco

Valdaora Monguelfo

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