PROVINCIA AUTONOMA

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PROVINCIA Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

1-2/2014

AUTONOMA

Cambio della guardia

La nuova Giunta

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

Geologia: impegno costante PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

I.R.


colophon PROVINCIA

sommario I.R.

2 Una nuova era

AUTONOMA

Cambio alla guida della Provincia: Arno Kompatscher subentra a Luis Durnwalder

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

1-2/2014

I.R.

4 La nuova Giunta Cove

Biografia e competenze di Presidente e Assessori nella Legislatura fino al 2018

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Cambio della guardia

La nuova Giunta

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

Geologia: impegno costante PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE 16.0

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www.provincia.bz.it/usp

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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In copertina: 10 gennaio 2014, una data storica per l‘Alto Adige, quella del passaggio delle consegne fra il nuovo presidente Arno Kompatscher e il suo predecessore Luis Durnwalder, che lascia la guida della Provincia dopo 25 anni (Foto: Arno Pertl) Allegato a questo numero l‘inserto che ripercorre i 25 anni di Presidenza di Luis Durnwalder Editrice: Giunta provinciale Direttore responsabile: Silvana Amistadi

6 Dichiarazione di governo Documenti: la relazione del presidente Kompatscher davanti al Consiglio provinciale

15 Addio dopo 25 anni Lascia il presidente Durnwalder assieme a Bizzo, Widmann, Kasslatter Mur e Pichler Rolle

22 352 progetti di ricerca Il programma di attività 2014 del Centro di sperimentazione Laimburg comprende 352 progetti di ricerca, di cui 46 sono nuovi.

Numero coordinato da: Silvana Amistadi Redattori: Michele Bolognini Maja Clara Paolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Johanna Wörndle Inserto Consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier

24 18 Europa Il bilancio UE fino al 2020

20 Euregio I giovani si incontrano. Festival della Gioventù dal 9 al 12 aprile a Lienz, Brunico e Trento.

28 Ladinia Presentaziun dl liber „La storia di ladins dles Dolomites“; na publicaziun de Werner Pescosta

24 Treni: cooperazione tariffaria Dal mese di gennaio è attivo un nuovo accordo di cooperazione tariffaria transfrontaliera per i treni tra Land del Tirolo e Alto Adige

27 Ufficio geologia e prove materiali: impegno costante

Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner Abbonamento gratuito e info: Servizio Stampa Bolzano, piazza Silvius Magnago 1 usp@provincia.bz.it Tel. 0471 412213

Anche il 2013 è stato caratterizzato da un’intensa attività di prevenzione, di intervento e di costante monitoraggio da parte dei geologi provinciali.

30 Nuovo Ufficio di Presidenza Widmann presidente, Hochgruber e Stirner segretarie questore

31 L’elezione di Kompatscher Gli interventi sul suo programma di governo.

32 Le opinioni sulla Giunta Critiche e apprezzamenti dei consiglieri.

La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf Chiusura numero: 21 Gennaio 2014 © USP L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione che si esime da eventuali usi non appropriati.

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appuntamenti

il presidente

Care cittadine, cari cittadini,

24 febbraio 2014 Inaugurazione mostra “Frozen stories” al Museo p. 25 Archeologico fino al 28 febbraio 2014 Adesioni al Premio per tesi sulle Pari Opportunità p. 29 9-12 aprile 2014 Festival della Gioventù Euregio a Lienz, Brunico p. 20 e Trento

entro il 15 aprile 2014 Offerte per concorso per l’area fluviale p. 26 di Bressanone fino a maggio 2014 Percorso “Nel cerchio dell’arte” - Paesaggio a p. 23 Nordest

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on c’è niente di più bello tra la Provincia e il capoluogo, a dell’Alto Adige. O meglio, una rivedere radicalmente il bilancio cosa c’è: lavorare per l’Alto Adige! provinciale. Dopo l’elezione a Presidente della Il nostro programma di governo è Provincia, sono felice di poter coambizioso e sono fiducioso che asminciare il lavoro. sieme riusciremo ad attuare molNella mia dichiarazione di goverto di quanto ci proponiamo. Senza no in Consiglio provinciale ho dimenticare che in alcune prioriprecisato una serie di misure chiatà, strada facendo, gli obiettivi doramente definite che intendo convranno essere adeguati con nuovi cretizzare con la mia squadra di contenuti. Giunta. La nuova guida della I nostri sforzi sono inGiunta provinciale comdirizzati ad un obiettiporterà un cambiamenLavorare assieme vo: assieme vogliamo to, ma non una rivoluper la crescita condurre la nostra zione: né sul piano del e il futuro dell’Alto Adige provincia verso un fupersonale né su quello turo sicuro. Si tratta dei contenuti. Cambietanto di affrontare le rà naturalmente il mesfide nell’immediato quanto di todo di lavoro, ma si proseguirà sviluppare visioni per la crescita con i servizi e le misure che sinora dell’Alto Adige nel lungo termihanno funzionato e hanno fatto dine. Al centro della nostra azione, ventare l’Alto Adige un territorio quindi, c’è il tema dell’occupazioall’avanguardia, a vantaggio delle ne. Dopo tanti anni di piena occucittadine e dei cittadini. pazione ora dobbiamo attrezzare Il mio obiettivo è quello di valoil mercato del lavoro per il futuro. rizzare ciò che già ora è utile alla Il che non vuol dire soltanto assisocietà, la promuove e la fa progrecurare posti di lavoro o crearne dire. Ma allo stesso tempo ritengo di nuovi, ma anche di sviluppare importante che tutti noi si resti nuove prospettive per i giovani aperti a nuove strade. In tal senso altoatesini. vi invito tutti a affrontare assieme Nei primi 100 giorni ci vogliamo a me queste sfide del futuro.  impegnare anche a ridurre i co Arno Kompatscher sti della politica, ad avviare riforme sul piano istituzionale, ad intervenire sulla leva fiscale, a introdurre miglioramenti a favore delle persone meno abbienti, a porre su nuove basi il rapporto provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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Foto: Arno Perl

storia di copertina

Luis Durnwalder consegna ad Arno Kompatscher le “chiavi” di Palazzo Widmann

Una nuova era “Ogni cosa ha un inizio e una fine”. Con queste parole Luis Durnwalder ha lasciato il posto al nuovo Presidente della Provincia Arno Kompatscher. Finisce un’era durata 25 anni, ne inizia una nuova.

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he l’era Durnwalder fosse giunta al termine lo si sapeva da tempo. Ufficialmente dal 27 ottobre 2013, giorno in cui si sono svolte le elezioni provinciali senza che il suo nome fosse sulla scheda dei candidati. C’e-

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ra, invece, quello del suo successore: Arno Kompatscher. Da quel giorno, nel quale Kompatscher raccolse oltre 80mila voti di preferenza, sono trascorsi alcuni mesi, caratterizzati dalle trattative per trovare l’accordo di coalizione fra la Südtiroler Volkspartei e il Partito Democratico, preparare il programma di governo e formare la nuova Giunta. Una volta raggiunta l’intesa tra le due parti, è stato il momento dei passi ufficiali. Si inizia da qua: 9 gennaio 2014, sono da poco passate le ore 13. Il Consiglio provinciale elegge alla prima votazione (20 voti a favore, 14 schede bianche) Arno Kompatscher come nuovo Presidente della Provincia di Bolzano. “E adesso al lavoro”,

è stata la prima dichiarazione del nuovo governatore dell’Alto Adige, il quale ha detto di accettare con umiltà l’impegnativo compito, consapevole che non sarà facile: “Ma farò del mio meglio - ha spiegato – e questo è il minimo. Spero di poter contare sull’aiuto di molti per affrontare le sfide che ci attendono. E per far sentire che la politica è al servizio dei cittadini, non di interessi particolari”. Passano poco più di 24 ore, e tocca al passaggio di consegne ufficiale a Palazzo Widmann. 10 gennaio 2014, ore 16.15: finisce ufficialmente l’era di Luis Durnwalder, durata quasi 25 anni, inizia quella di Arno Kompatscher. “Faccio parte di quella


Foto: Thomas Ohnewein

storia di copertina

Il saluto dei dirigenti provinciali

re le chiavi di Palazzo Widmann e dell’ufficio che lui ha occupato per 25 anni. “Ogni cosa nella vita ha un inizio e una fine - ha commentato Durnwalder - e sono felice che questo passaggio di consegne avvenga in maniera ufficiale. Io mi sono impegnato per fare il massimo per questa terra, e sono convinto che anche tu, Arno, lavorerai con lo stesso obiettivo affrontando le nuo-

ve sfide che ti troverai di fronte. Ci saranno alti e bassi durante il tuo periodo di governo, l’importante è affrontarli con equilibrio”. Kompatscher ha concluso spiegando che “cercherò di trovare il mio modo di essere Landeshauptmann, senza voler fare concorrenza a Durnwalder, pur essendo consapevole della grande eredità che mi trovo a raccogliere”.

Foto: Thomas Ohnewein

generazione di altoatesini cresciuti con Durnwalder Presidente della Provincia - ha sottolineato Arno Kompatscher - e dunque questo per me è un momento particolarmente emozionante anche dal punto di vista personale. Luis: grazie per quello che hai fatto in questi 25 anni”. Durante la cerimonia, il Presidente emerito Luis Durnwalder ha consegnato al suo successo-

Ultima conferenza stampa da Presidente per Luis Durnwalder

Prima conferenza stampa da Presidente per Arno Kompatscher provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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politica

La nuova Giunta

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Arno Kompatscher

Richard Theiner

Presidente della Provincia

2° Vicepresidente della Provincia

Competente per: economia, finanze, innovazione, relazioni esterne Breve biografia: nato il 19 marzo 1971 a Fiè allo Sciliar, sposato, sei figli; laurea in giurisprudenza a Innsbruck e Padova; dal 2005 al 2013 sindaco di Fiè allo Sciliar, dal 2011 al 2013 Presidente del Consorzio dei comuni dell’Alto Adige.

Competente per: ambiente e energia Biografia: nato il 17 maggio 1958 a Malles, vive a Laces, sposato, due figli, giurista. Dal 1995 al 1998 vicesindaco di Laces, dal 1998 consigliere provinciale e vicepresidente della Giunta regionale, dal 2003 al 2013 assessore provinciale a sanità e politiche sociali.

Philipp Achammer

Arnold Schuler

Assessore

Assessore

Competente per: istruzione e cultura tedesca, integrazione Biografia: nato il 4 luglio 1985 a Bressanone, residente a Vandoies, celibe. Maturità scientifica, studia giurisprudenza a Innsbruck. Dal 2005 al 2010 è consigliere comunale a Vandoies, dal 2008 al 2009 referente provinciale dei giovani SVP.

Competente per: agricoltura e foreste, protezione civile, Comuni Biografia: nato il 19 agosto 1962, residente a Plaus, agricoltore. Sposato, tre figli. Per 24 anni sindaco di Plaus e per 4 presidente del Consorzio dei comuni dell’Alto Adige. In Consiglio provinciale dal 2008, da oltre 30 anni vigile del fuoco volontario.

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politica

Christian Tommasini

Florian Mussner

1° Vicepresidente della Provincia

Assessore

Competente per: scuola, formazione professionale e cultura italiana, edilizia e cooperative, opere pubbliche, libro fondiario e catasto Biografia: nato il 25 marzo 1975 a Bolzano, vive a Laives, sposato, due figli; laurea in scienze politiche, dal 2003 consigliere comunale a Laives e assessore alle Politiche sociali, ai giovani e alla cultura, dal 2008 vicepresidente della Provincia di Bolzano.

Competente per: istruzione e cultura ladina, musei e beni culturali, patrimonio, manutenzione, servizio strade e mobilità Biografia: nato il 22 luglio 1951, vive a Selva Gardena, sposato, due figlie. Dirigente bancario, nel 2001 assessore provinciale per il gruppo ladino. Dal 2003 al 2008 assessore ai lavori pubblici, scuola e cultura ladina, fino al 2013 anche a patrimonio, energia e ambiente.

Waltraud Deeg

Martha Stocker

Assessore

Assessore

Competente per: famiglia e organizzazione dell’Amministrazione Biografia: nata il 24 luglio 1972 a Bolzano, sposata, una figlia. Studi di giurisprudenza a Innsbruck e Graz. Dapprima insegnante, dal 2008 studio legale a Brunico, 2010-12 assessore comunale a Brunico (anziani, ambiente, edilizia abitativa, pari opportunità).

Competente per: welfare Biografia: nata il 19 aprile 1954 a Caminata di Tures, dove risiede, studi di storia e germanistica a Innsbruck, insegnante. Vicesegretaria SVP e vicepresidente FUEV, l’unione europea dei gruppi etnici. Dal 1998 è in Consiglio provinciale, già assessore regionale al welfare.

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Relazione sulla dichiarazione di governo

Foto: Thomas Ohnewein

documenti

Arno Kompatscher, Presidente della Provincia di Bolzano

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Società

Sgravi 6

gregia Signora Presidente, Stimati Consiglieri del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano,

il 30 dicembre 2013 i gruppi consiliari della Südtiroler Volkspartei e del Partito Democratico hanno depositato una dichiarazione di governo che indica il sottoscritto come candidato alla carica di Presidente della Provincia. Alla base di questa dichiarazione c’è l’accordo di coalizione sottoscritto lo stesso giorno dalla Südtiroler Volkspartei e dal Partito Democratico, che rappresenta anche la pietra angolare del programma di governo che, in caso di mia elezione, come previsto dall’ordinamento del Consiglio, depositerò ancora nella giornata odierna. Stimati Capigruppo, colgo l’occasione per ringraziarVi della possibilità che mi avete dato di presentare brevemente in questa occasione sia la dichiarazione di governo, sia il programma di governo, nonostante questo passaggio non fosse espressamente previsto dall’ordinamento dei lavori del Consiglio. Il programma di governo della XV Legislatura (che voi ricevete in italiano e in tedesco assieme al mio discorso) vuole mettere le cittadine e i cittadini, intesi come espressione della società, al centro di tutto. Vogliamo che la nostra azione di governo sia indirizzata ai loro bisogni e alle loro necessità, e vogliamo che le cittadine e i cittadini ritrovino più spazio di manovra e una maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Lo stesso deve valere per associazioni, portatori di interessi collettivi e imprese che, sulla base di iniziative e dichiarazioni di intenti, operano all’interno della società altoatesina. Per fare questo, dobbiamo puntare sugli sgravi dal punto di vista burocratico e finanziario, e sulla possibilità di un maggiore coinvolgimento nei processi politici e sociali. In quest’ottica dobbiamo però essere consapevoli che la politica non può risolvere tutti i problemi, e neppure quelli delle singole persone: questo fondamentale compito, ovvero quello di

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documenti prendere le decisioni sulla propria vita, deve essere lasciato alle cittadine e ai cittadini. Noi non vogliamo, né possiamo, assumere questo compito. Il nostro dovere, invece, è quello di creare le condizioni di base affinchè chi vive in questo territorio possa essere l’artefice del proprio successo, indipendentemente dal proprio status, dal proprio genere di appartenenza, dalla propria origine. Questo è l’obiettivo che ci poniamo, nella consapevolezza che il benessere materiale non può essere messo sullo stesso piano del benessere personale, e che il concetto di “sempre di più”, non può rappresentare la risposta giusta. La nostra azione politica, dunque, sarà orientata alla creazione di una società giusta, che si fonda su principi chiave quali la solidarietà e la sussidiarietà. Alla domanda “cosa possiamo fare per tutto ciò”, ad oggi non possiamo dare una risposta completa: le circa 50 pagine del programma di governo contengono ogni tipo di punti chiave, obiettivi e misure da intraprendere a tutti i diversi livelli politici. Nel corso della Legislatura, inoltre, si presenteranno sicuramente nuove sfide, che dovranno essere affrontate con nuove misure e nuovi provvedimenti che si renderanno necessari. Alla domanda “come vogliamo fare” possiamo però dare una risposta: ci impegniamo, infatti, verso una totale e completa apertura e collaborazione con tutti i gruppi consiliari e con tutti i gruppi di interesse. Vogliamo rivalutare il ruolo del Consiglio provinciale, e con esso rafforzare il ruolo delle cittadine e dei cittadini nel processo decisionale, proprio per affrontare al meglio le sfide che attendono la nostra terra. Ora vorrei presentare i punti centrali e più importanti del nostro programma di governo, restando a disposizione, nel corso del dibattito che seguirà questo mio discorso, per una più approfondita e dettagliata analisi di obiettivi e misure su come raggiungerli, sulla base delle vostre richieste. Nel corso di questa Legislatura, dopo parecchio tempo, il tema dell’occupazione dovrà tornare ad essere al centro della politica altoatesina. Dopo anni di piena occupazione, infatti, la priorità massima torna ad essere quella di mantenere i posti di lavoro attuali e di crearne di nuovi, puntando però non solo sulla quantità, ma sulla quantità dei posti stessi. Occorre partire dal presupposto che la Pubblica amministrazione non può più fungere da regolatore del mercato del lavoro, e che l’obiettivo deve essere quello di rafforzare il sito economico Alto Adige, accrescendo innanzitutto la competitività delle nostre imprese. Per l’implementazione dei singoli provvedimenti vogliamo aprire un costante confronto con tutti i gruppi consiliari e con le parti sociali, allo scopo di dare una base di consenso che sia il più ampia possibile.

Solidarietà

Occupazione

In questa occasione voglio citare solo alcune delle misure che intendiamo intraprendere in materia di politica economica e dell’occupazione: ridurre il peso fiscale sulle imprese negli ambiti in cui la Provincia può avere margine di manovra, ovvero tramite un’ulteriore riduzione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), e sfruttare i margini di manovra riguardanti l’imposta comunale sugli immobili. La nuova competenza primaria in tema di tasse e imposte comunali rappresenta infatti una pietra miliare per quanto riguarda la politica autonomistica!!! Ora tocca a noi sfruttare al meglio questa opportunità garantendo tramite le apposite leggi provinciali maggiore sicurezza, chiarezza, certezza ed equità. In quest’ottica penso ad esempio a definizioni unitarie, metodi di calcolo più semplici e sgravi degli immobili utilizzati a fini produttivi, tenendo contemporaneamente esenti da pesi fiscali gli alloggi utilizzati come abitazione principale. n altro settore in cui la parola “sgravi” dovrà avere la priorità sarà quello della burocrazia. U Questa, egregi Consiglieri e Consigliere, sarà la sfida più grande che saremo chiamati ad affrontare, sia come legislatori che come amministratori. Le misure previste vanno dall’analisi dei costi di ogni provvedimento al check-up burocratico, per proseguire con l’ampliamento delle possibilità offerte dall’eGovernment in un’ottica di sempre maggiore snellimento del procedimento burocratico, fino a una revisione dell’impegno della Pubblica amministrazione nei singoli settori (il riferimento è alla prevista revisione del bilancio provinciale e dell’apparato amministrativo, su cui tornerò più avanti).

Semplificazione

Per quanto riguarda il sostegno all’economia, i punti-chiave dovranno essere rappresentati sempre più dai settori ricerca, sviluppo ed export, con un maggiore ricorso all’accensione di mutui dal fondo di rotazione e un minore ricorso ai contributi in conto capitale. Tutto ciò nella consapevolezza che le maggiori opportunità di crescita dell’economia e dell’agricoltura locale, all’interno di un contesto sempre più globale, risiedano nella regionalità e nell’auprovincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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documenti tenticità, con particolare attenzione al sostegno alle realtà locali. Proprio per questo motivo, sulla base delle linee guida sugli appalti tracciate a livello europeo, vogliamo elaborare al più presto – assieme a Voi Consiglieri - una legge provinciale sugli appalti in grado di sfruttare tutte le possibili opportunità di sostegno all’economia locale. Non vogliamo, inoltre, dimenticare l’importanza di mantenere e creare, anche nelle zone periferiche dell’Alto Adige, posti di lavoro qualificati: per fare ciò è necessario completare le necessarie infrastrutture sul territorio, con particolare attenzione alla banda larga, e offrire i servizi della Pubblica amministrazione in maniera più decentrata.

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Formazione

Se la priorità, nel breve e medio periodo, è quella di creare le condizioni di base affinchè il mercato del lavoro si stabilizzi, è necessario non perdere di vista lo sviluppo occupazionale di lungo periodo. Un ambito, questo, fortemente condizionato dal cambiamento demografico, che comporta un innalzamento dell’età media dei lavoratori e una riduzione dell’offerta di nuovi posti di lavoro. Per affrontare al meglio questa nuova sfida serve puntare con sempre maggiore forza sul sistema della formazione, e in maniera particolare sull’orientamento professionale. Mondo della scuola e mondo del lavoro devono interagire fra loro, sostenendosi a vicenda, con il flusso di informazioni provenienti dal mondo del lavoro che deve essere filtrato dal sistema formativo e utilizzato come base per indirizzare il proprio sviluppo. Il sistema duale della formazione professionale, inoltre, deve essere ulteriormente rafforzato alle luce delle piene competenze in materia richieste allo Stato centrale, favorendo anche lo svolgimento di tirocini professionali all’interno delle aziende.

Lingue

La formazione non deve essere vista solamente come la chiave per arrivare al successo nel mondo del lavoro, ma più in generale come strumento di base tramite cui garantire le pari opportunità e una vita personale più completa. Per mantenere e possibilmente accrescere l’elevata qualità del panorama scolastico e formativo altoatesino, vogliamo perseguire l’obiettivo di ottenere la competenza primaria in materia aprendo un fronte di trattative con Roma. Questo passaggio ci consentirebbe di adeguare l’offerta alle esigenze che emergono in sede locale, senza contare che un passaggio completo del personale scolastico alla Provincia consentirebbe di avere le competenze anche in tema di formazione dei docenti, concorsi e accesso alla professione. Restando in materia di scuola e formazione, un altro dei punti chiave per i prossimi cinque anni sarà il rafforzamento delle competenze linguistiche. La priorità, in ogni caso, continuerà ad essere data alla qualità dell’apprendimento della propria madrelingua: sia nell’insegnamento a bambini e ragazzi, sia nella formazione e nell’aggiornamento del personale docente. Allo stesso modo, riteniamo necessario intraprendere ulteriori e significativi sforzi per migliorare la conoscenza della seconda lingua attraverso misure a contrasto della carenza di docenti, per aumentare la continuità didattica laddove necessaria e l’efficienza dell’insegnamento, per consolidare la qualità e per perfezionare la formazione del personale docente di seconda lingua. Contemporaneamente dovrebbero essere agevolati e resi più semplici gli scambi tra studenti e insegnanti delle scuole secondarie tedesche, italiane e ladine, dando un ruolo centrale all’offerta formativa extrascolastica, aumentando i progetti (ad esempio nelle attività ricreative e nello sport) che consentano di mettere in contatto bambini e ragazzi dei diversi gruppi linguistici all’interno dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. In attuazione delle finalità del plurilinguismo, dovrebbe poi trovare un accesso più rafforzato nelle scuole secondarie anche l’apprendimento integrato delle singole materie nella seconda lingua o in un’ulteriore lingua straniera (metodo CLIL), sempre rispettando la tutela dei principi sull’insegnamento nella madrelingua contenuti nell’articolo 19 dello Statuto di autonomia. Altro nostro obiettivo è fare in modo che la formazione del personale insegnante venga portata avanti su nuove basi, affidandosi ad un progetto di cooperazione in ambito Euregio tra le Università di Bolzano, Trento e Innsbruck. Inoltre riteniamo che la scuola debba essere organizzata in modo da venire incontro ai ritmi di apprendimento degli studenti e alle esigenze di vita e di lavoro delle famiglie, tenendo in considerazione nuovi sviluppi per quanto riguarda sia il calendario scolastico, sia il contingente di ore a carico di bambini e ragazzi. Con un’organizzazione e un’amministrazione efficiente del sistema formativo si devono creare le condizioni affinchè la scuola possa tornare a concentrarsi sulle proprie attività centrali: dall’insegnamento alla pianificazione pedagogica. In tal senso sarà nostro impegno quello di snellire l’amministrazione scolastica attraverso una razionalizzazione del personale delle tre intendenze scolastiche e delle diverse istituzioni della formazione professionale.

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documenti Non da ultimo uno dei compiti centrali dei prossimi anni sarà la ricerca di un migliore coordinamento all’interno del sistema formativo provinciale, in particolare per quanto concerne l’istruzione al di fuori della realtà scolastica “classica”. In tale contesto rientra specialmente la collaborazione con gli istituti musicali e con le organizzazioni esterne alla scuola (ad esempio associazioni sportive o che lavorano con i giovani). Personalmente ritengo inoltre importante portare avanti queste riforme che riguardano il settore della formazione in costante e tempestivo contatto con le parti sociali, nonché in maniera partecipata, per dare modo al mondo della scuola di avere il tempo necessario di analizzarle e metterle in pratica al meglio. Un altro punto centrale della prossima legislatura sarà poi rappresentato dalla politica per la famiglia. I partner di coalizione si impegnano ad adottare tutte le misure che possano garantire alle famiglie le necessarie condizioni di sviluppo, tenendo conto che la famiglia va vista come compito trasversale che abbraccia molto più dell’assistenza ai figli o della conciliabilità famiglia-lavoro, comprendendo anche la politica fiscale, lo sviluppo del territorio, la mobilità, la politica abitativa e molto altro. Il punto di partenza è dato dalla creazione di un apposito Dipartimento della famiglia, che avrà il compito di tenere i contatti con le parti sociali e con la nuova Agenzia della famiglia, senza contare che tutte le misure varate dalla Giunta provinciale o dal Consiglio provinciale dovranno essere preventivamente valutate nella loro compatibilità in riferimento alla famiglia. Nostro obiettivo resta inoltre quello di armonizzare gli interventi a tutela della genitorialità tra il settore pubblico e quello privato, introducendo misure che consentano una reale possibilità di scelta fra l’accudire domestico dei figli e il loro affidamento alle strutture per l’infanzia. Ci impegneremo, inoltre, ad individuare la soluzione migliore per quanto riguarda il riconoscimento ai fini pensionistici dei periodi di accudimento dei figli, offrendo inoltre ai genitori che lavorano la garanzia di un’assistenza adeguata durante l’orario di lavoro. Di importanza centrale, ovviamente, resta la possibilità di assicurare le premesse essenziali per la creazione di una famiglia: ovvero la possibilità di avere una casa, un lavoro e un reddito. Oltre agli interventi in materia di politica abitativa (su cui tornerò più avanti) e a quelli già illustrati in tema di lavoro ed economia, vogliamo accrescere il potere di acquisto delle famiglie, passando dall’azzeramento dell’addizionale IRPEF per una determinata fascia di persone alla creazione di una “no tax area” per coloro che non raggiungono i 20mila euro di reddito all’anno. Tutto ciò potrà portare ad un miglioramento delle condizioni del cosiddetto ceto medio. Nell’elaborazione della nostra azione politica, inoltre, vorremmo avere un occhio di riguardo per bambini e ragazzi, dando loro spazi che possano gratificare la voglia di fare tipica dei giovani, e per fare in modo che il loro ottimismo di oggi diventi il successo di domani. Nostro obiettivo è quello di promuovere il volontariato giovanile, agevolare il passaggio dal mondo della formazione a quello del lavoro grazie anche al sostegno dei tirocini professionali, e alla diffusione del patto generazionale stipulato per il pubblico impiego. Le decisioni che verranno prese a livello politico, inoltre, dovranno essere valutate secondo il principio dell’equità tra generazioni, riducendo al minimo gli eventuali aggravi per il futuro. Il cambiamento demografico porterà con sé il fatto che in futuro i giovani dovranno confrontarsi con una popolazione anziana sempre più numerosa. La terza età può rappresentare una risorsa per la società non solo per l’esperienza accumulata negli anni, ma anche con la permanenza all’interno del mondo del lavoro. Nel programma di governo trovano posto infatti misure per creare posti di lavoro adeguati all’età, oltre alla possibilità di elevare le pensioni minime per i singles senza patrimonio e ulteriore reddito, di incentivare modelli di vita e abitativi adeguati alla terza età, e di assicurare le risorse per l’assistenza ai non autosufficienti. In Alto Adige vivono attualmente circa 43mila persone con cittadinanza straniera, provenienti da 136 paesi diversi (per la maggior parte europei): si tratta di circa l’8,3% della popolazione totale, formata per lo più da persone giovani che vivono nelle zone più abitate. Compito della politica e della società è quello di creare le migliori condizioni possibile affinchè questi nuovi cittadini possano integrarsi al meglio. Ciò non si raggiunge né con atteggiamenti di paura e di chiusura, ma neppure chiudendo gli occhi di fronte ai possibili problemi. Tutti devono operare ispirandosi a principi di apertura e tolleranza, tenendo bene a mente il rispetto di diritti e di doveri. La chiave dell’integrazione risiede con ogni probabilità nella conoscenza linguistica. Va pertanto potenziata l’offerta di trasmissione e di promozione della lingua e della conoscenza della nostra terra, della sua storia, delle sue tradizioni e delle sua specificità, ma ai cittadini

Famiglia

Generazioni

Inclusione

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documenti immigrati viene richiesta la volontà di attivarsi per l’inclusione sociale, collegando ad esempio determinate prestazioni all’impegno diretto all’apprendimento delle lingue provinciali. Ad assessori e referenti per l’immigrazione a livello comunale e comprensoriale devono essere messi a disposizione gli strumenti necessari a svolgere il lavoro di inclusione sul territorio, offrendo agli immigrati la possibilità di partecipare alla vita sociale e della comunità. Per quanto riguarda il ruolo dei centri linguistici e dei mediatori culturali che operano in scuole e asili, viene ribadita la centralità del loro compito, che dovrà essere adeguatamente riconosciuta, per consentire un rapido apprendimento linguistico e un altrettanto rapido inserimento nel mondo della scuola.

Casa

Poiché i sostegni finanziari per l’acquisto e la locazione di alloggi hanno avuto tra gli effetti anche un aumento dei prezzi e degli affitti, nel settore dell’edilizia abitativa vogliamo in futuro agire in modo rafforzato sul versante dell’offerta, in modo appunto da far crescere l’offerta di appartamenti sul mercato dell’acquisto e della locazione e far ridurre quindi canoni di affitto e costo della casa. Un obiettivo che potremo tra l’altro raggiungere intensificando i controlli sul rispetto dei vincoli di legge sull’edilizia convenzionata, ma anche attraverso l’adozione di misure fiscali – penso qui in particolare alla citata nuova imposta immobiliare comunale – che possano favorire chi mette a disposizione alloggi per i residenti e incidere di più sul piano fiscale su chi invece lascia gli alloggi vuoti o li utilizza come seconda casa o nel tempo libero. Al contempo vogliamo avviare misure che privilegino l’utilizzo, l’ampliamento e il recupero di cubatura abitativa già esistente rispetto all’assegnazione di nuove superfici residenziali, e in questo contesto intendiamo proseguire con gli incentivi già contemplati per risanamento, recupero e riqualificazione energetica degli edifici. Il compito di sostenere i più deboli nella società è un tratto distintivo di una comunità solidale e il fermaglio che la mantiene coesa. Nessuno deve restare indietro, nessuno può essere lasciato solo. In questo periodo di Legislatura intendiamo impegnarci per perfezionare ulteriormente la rete sociale e adeguarla alle sfide del futuro. Sarà necessario esaminare l’efficienza della spesa sociale e – dove necessario e dove possibile grazie a nuove idee e nuovi strumenti – aumentare anche la sua efficace applicazione. È chiaro che l’ente pubblico non può assolvere questo compito da solo: deve poter contare sulla responsabilità e sulla solidarietà del cittadino. L’obiettivo resta un sistema sociale che non poggia esclusivamente su erogazione di assistenza e prestazioni, ma che promuove le capacità del singolo e le sostiene. Parimenti l’ente pubblico non può sostituirsi alla famiglia né può essere responsabile unico del sistema sociale, i cui servizi possono invece essere assunti anche da cooperative, associazioni, privato sociale, volontariato e fondazioni. Il principio di sussidiarietà pertanto non deve valere solo per l’organizzazione dei servizi, bensì anche per la loro ideazione e il loro ulteriore sviluppo. Obiettivo delle misure elencate in dettagli nel programma di governo – alle quali rimando – è una sicurezza di base commisurata la fabbisogno, che punti a soddisfare i bisogni primari di ciascun cittadino e contemporaneamente garantisca un’efficace applicazione, in modo da sostenere chi ha effettivamente più bisogno ed evitare il più possibile abusi.

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Salute

Il nostro sistema sanitario deve essere adeguato per poter affrontare le nuove sfide che si presentano ai nostri giorni. Il mutamento demografico, l’evoluzione epidemiologica, i cambiamenti negli stili di vita collegati a moto e alimentazione, le esigenze sociali riferite al trattamento di post-acuti e all’assistenza di persone malate e anziane, il progresso scientifico e tecnologico devono trovare corrispondenza nella pratica clinica e nell’assistenza sanitaria. Al centro restano ovviamente la persona e la sua salute (e non la malattia). La salute va tutelata attraverso la rete della medicina territoriale e degli ospedali e soprattutto – nel senso di un comportamento responsabile del singolo – va promossa attraverso la prevenzione, assegnando una rilevanza particolare all’attività sportiva e alla sana alimentazione. Le misure previste prevedono una nuova ripartizione dei compiti tra i singoli attori del sistema sanitario per garantire un’assistenza medica vicino a casa, adeguata alle necessità e di qualità, da raggiungere attraverso un rafforzamento della medicina di base, un’efficiente informatizzazione della rete territoriale, un’ottimizzazione dell’amministrazione dell’Azienda sanitaria. In questo contesto il programma di governo contiene anche un chiaro impegno per il mantenimento dei sette ospedali.

Cultura

L’autonomia dell’Alto Adige poggia sulla nostra identità culturale. La cultura crea identificazione e senso dei valori. Un investimento nella cultura equivale quindi a un investimento nello sviluppo della società e a una valorizzazione della nostra terra. Anche grazie all’attività di in-

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documenti numerevoli associazioni e organizzazioni, che vogliamo continuare a promuovere, il panorama culturale altoatesino negli ultimi anni ha registrato un enorme sviluppo, così che l’identità culturale poggia oggi su una base solida. Per questo i partner di coalizione concordano nella valutazione di inaugurare una nuova fase dello sviluppo culturale che si concretizza nella volontà di investire maggiormente nella creatività delle persone e meno nei muri (infrastrutture) e nella volontà di elaborare un Piano culturale dell’Euregio per favorire in maniera particolare lo scambio tra i mondi culturali di Alto Adige, Tirolo e Trentino. Siamo convinti di poter raggiungere una forza di penetrazione sovraregionale e europea anche e proprio grazie all’ulteriore sviluppo della nostra cultura tradizionale e popolare. In questo contesto, Signore e Signori del Consiglio, intendo spezzare anche una lancia a favore del volontariato in generale. Penso, e ne conveniamo tutti, che un segno distintivo dell’Alto Adige rispetto ad altre realtà regionali sia la capillare distribuzione di associazioni di volontariato nei settori del sociale, della religione, dell’ambiente, della cultura, dello sport e della protezione civile. Quattro volontari su 10 abitanti sono la testimonianza migliore di quanto le altoatesine e gli altoatesini si spendano per la comunità e di quanto in tal modo contribuiscano all’interazione sociale e all’aumento della qualità della vita complessiva. Nel programma di governo confermiamo quindi espressamente l’impegno a sostenere e a valorizzare ulteriormente le organizzazioni di volontariato, anche attraverso la semplificazione e la riduzione burocratica delle procedure di associazioni e federazioni, e a tutelare meglio i responsabili a titolo gratuito sul piano della responsabilità giuridica. Ho elencato una serie di obiettivi e di misure con cui intendiamo migliorare le condizioni di vita nonché la cornice entro cui si muovono le nostre concittadine e i nostri concittadini, così come le associazioni, le organizzazioni o le imprese. Presupposto per un’efficiente azione legislativa e di governo volta a raggiungere i traguardi contenuti nel programma di coalizione è tuttavia la più ampia forma di autonomia. Per questo i partner di coalizione concordano che l’autonomia dell’Alto Adige vada ampliata e rafforzata. In tal senso (cioè nel senso di un consolidamento e di un ampliamento della nostra autonomia) dobbiamo adeguare lo Statuto di autonomia alle mutate condizioni sul piano sociale, politico e dell’ordinamento giuridico (penso alla riforma costituzionale del 2001 come agli sviluppi a livello europeo). A tale scopo intendiamo elaborare e approvare assieme a Voi entro sei mesi dall’insediamento della Giunta provinciale una legge provinciale che istituisca una Convenzione per l’autonomia. Questa Convenzione dovrà essere composta da rappresentanti politici, delle parti sociali e della società civile e sarà chiamata a presentare al Consiglio provinciale entro un termine chiaramente stabilito proposte per la rielaborazione dello Statuto di autonomia. Attraverso la riforma dovranno essere perseguiti, con il maggior consenso possibile, i seguenti obiettivi: un ampliamento delle competenze primarie ovvero il ripristino delle stesse nei casi in cui a seguito della riforma costituzionale del 2001, anche alla luce del pronunciamento della Corte costituzionale, siano state limitate; una riforma dei rapporti tra la Provincia e gli altri livelli istituzionali. Ciò significa anche rivedere il ruolo della Regione e regolare in applicazione del principio di sussidiarietà i rapporti tra la Provincia e i Comuni. La rielaborazione dello Statuto dovrà porre su nuove basi anche la collaborazione transfrontaliera, i rapporti internazionali e quello con l’Unione europea. Allo stesso tempo vanno perseguiti una modernizzazione e un adeguamento del sistema di governo ottimizzando i rapporti tra la Giunta provinciale e il Consiglio provinciale, ripensando la qualità della legislazione e dei processi decisionali e in particolare prevedendo anche moderne forme di partecipazione democratica e di democrazia diretta. Tali forme partecipative devono naturalmente tenere conto delle peculiarità di una terra in cui convivono tre gruppi linguistici. La proposta di riforma deve puntare a migliorare costantemente e ulteriormente la convivenza delle persone di differenti culture, lingue e provenienza che vivono nella nostra provincia. I principi alla base di tutti i necessari adeguamenti dovranno essere quelli della tutela delle minoranze, della buona convivenza e della comprensione reciproca. Nello specifico dovrà essere individuata anche una regolamentazione che possa meglio garantire – rispetto a quella attualmente in vigore – la rappresentanza proporzionale dei tre gruppi linguistici nella Giunta provinciale e che comunque tenga conto del rispettivo risultato elettorale.

Autonomia

Prima delle elezioni si è molto discusso sul possibile o presunto possibile sviluppo politico della nostra provincia, su spostamenti di confini, Stato libero e tanto altro. In molte cittadine e molti cittadini si è ingenerata quindi la malintesa impressione che determinati sviluppi possano essere raggiunti in qualsiasi momento e semplicemente attraverso una dichiarazione di volontà sottoforma di referendum popolare. Ma non è così. L’Alto Adige è inserito nel sistema

Europa

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documenti giuridico della Costituzione italiana (incluso lo Statuto di autonomia), dell’Unione europea e della Comunità internazionale degli Stati e pertanto può agire, alle condizioni esistenti, solo entro questo quadro. In tale contesto le grandi opportunità di crescita dell’Alto Adige non risiedono in un ritorno all’idea di Stato nazionale e quindi in un allontanamento dall’Europa, bensì in un ampio sviluppo europeo. È stato il processo di unificazione europea che ha condotto a un abbattimento delle frontiere (dicasi Schengen) e a un sensibile avvicinamento all’interno del Tirolo storico. Proprio per questo i toni degli euroscettici, diventati più percepibili negli ultimi tempi anche in Alto Adige, sono particolarmente gravi e assolutamente non condivisibili. L’Europa si trova ora effettivamente a un bivio: o ricade nell’idea dello Stato nazionale a causa dell’attuale euroscetticismo generalizzato oppure l’Unione europea riesce a fare il salto di uno sviluppo post-nazionale per approdare a un’Europa delle Regioni, nella quale le principali linee guida siano ancor più indicate da Bruxelles, l’attuazione avvenga però in misura maggiore a livello regionale e sempre meno a livello statale. Il paradosso dell’attuale situazione sta nel fatto che all’Unione europea vengono imputate storture che sono in verità la conseguenza di una politica statale e nazionale egoista. In altre parole: in realtà è dimostrato che non è il Parlamento europeo bensì il Consigli europeo a fare la frittata.

Euregio

È in ogni caso nostro obiettivo dichiarato quello di impegnarci attivamente in questo periodo di Legislatura per uno sviluppo europeo che porti a un’Europa delle Regioni e di assumere in tal senso un ruolo di battistrada. In questo campo l’Alto Adige è avvantaggiato in partenza grazie alla sua ampia autonomia e all’Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. Ora bisogna rendere l’Euregio più percepibile per le persone, siano esse lo studente universitario, l’utente dei mezzi di trasporto pubblici, il paziente in ospedale oppure il cittadino in cerca di lavoro o l’imprenditore. Un ruolo centrale assumono in questo senso anche le tre Università dell’Euregio. Attraverso un’intensificata cooperazione che si accompagna alla specializzazione va ulteriormente sviluppato il sito universitario di Bolzano, in modo da poter essere ancor più competitivo anche in campo internazionale. Il paesaggio naturale e culturale dell’Alto Adige è un’eredità che va salvaguardata. Finora si è riusciti a preservare come spazio vissuto anche la montagna e ad assicurare, grazie a uno sviluppo prudente, benessere e sostenibilità ambientale. Va pertanto reso possibile anche in futuro, attraverso misure strutturali mirate, uno sviluppo equilibrato dello spazio rurale: tra queste rientrano le misure per il mantenimento dei servizi di vicinato (a partire dal negozio di paese), per la promozione delle opportunità abitative, di lavoro e di impresa nelle zone periferiche (specie anche nel settore turistico) – anche mediante un continuo ampliamento e un miglioramento delle infrastrutture – come pure un sostegno mirato dell’agricoltura di montagna: con una particolare attenzione alla qualità dei prodotti agricoli e agevolando le possibilità di forme di reddito aggiuntive e collaterali. Vogliamo completare la strategia di promozione dello spazio rurale mediante una politica mirata per le città, intesa come le grandi aree urbane e le periferie cittadine, che in parte presentano interessi e esigenze completamente diverse.

Territorio

La politica dello sviluppo territoriale ed urbanistico della provincia va adeguata alle nuove condizioni. Ciò significa non perdere di vista la conformazione topografica dell’Alto Adige, che mantiene bassa la superficie edificabile e limita attualmente al 7% la parte di territorio provinciale coperta da insediamenti. Si tratta pertanto di bilanciare gli interessi dell’economia con quelli dell’ambiente e del paesaggio. È quindi necessario sottoporre a una riforma la legge di sviluppo del territorio con gli obiettivi dichiarati della riduzione burocratica, della chiarezza normativa e interpretativa, della possibilità di pianificazione, ma anche quello della tutela del suolo. Strumenti di pianificazione strategica nel lungo periodo come il Piano di sviluppo e coordinamento territoriale (LEROP) vanno nuovamente rivalutati tenendo in particolare considerazione anche il Piano della mobilità. In maniera conseguente intendiamo privilegiare l’utilizzo di immobili vuoti nel comparto produttivo come nell’edilizia abitativa, l’ampliamento, il risanamento e il recupero (specie nei centri abitati) rispetto a una nuova assegnazione e allo stesso tempo contrastare la svendita della nostra terra con il sostegno alle relative misure dei Comuni e a limitazioni d’uso fissate contrattualmente. Per lo sviluppo del territorio è necessario anche adeguare la rete della viabilità (strade, tratte ferroviarie, piste ciclabili) alle moderne esigenze. Il traguardo resta la creazione di collegamenti veloci, capillari, efficienti (ed ecocompatibili) che possano garantire la mobilità di persone e merci. In tal senso risulta basilare proseguire l’impegno intrapreso da anni per

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documenti valorizzare il trasporto pubblico locale in Alto Adige. Poiché un’elencazione degli interventi previsti allo scopo sarebbe qui troppo lunga, rinvio al programma di coalizione a Vostra disposizione. L’obiettivo nell’ambito della tutela del clima è quello di affermare l’Alto Adige come cosiddetta “Green Region”. Un traguardo che vogliamo raggiungere lungo tre strade: attraverso il risparmio energetico, l’aumento dell’efficienza energetica (sulla base del modello di successo CasaClima) e la copertura con fonti rinnovabili del fabbisogno energetico residuo. In riferimento alla produzione di energia da fonti rinnovabili assume in Alto Adige una rilevanza particolare la produzione dall’idroelettrico. Del ricavato in questo settore di attività devono beneficiare tutte le cittadine e i cittadini, ad esempio adeguando le tariffe energetiche al fabbisogno base delle famiglie. Anche la partecipazione attraverso società e cooperative è un contributo in tale direzione. La popolazione deve trarre un concreto vantaggio dall’energia idroelettrica e i Comuni vanno coinvolti. Una riorganizzazione in senso convergente dei grandi soggetti pubblici dell’energia è tanto necessaria quanto la nuova regolamentazione nell’assegnazione delle concessioni di derivazioni idroelettriche, da fissare tramite una nuova legge provinciale che intendiamo elaborare assieme a Voi Consiglieri.

Energia

Se si vogliono attuare in modo efficiente le indicazioni politiche, il buon funzionamento della macchina dell’Amministrazione provinciale è un presupposto fondamentale. Inevitabilmente nuovi obiettivi politici comportano anche l’esigenza di un adeguamento dell’organizzazione amministrativa. Per me questo significa che è del tutto escluso un mero aggiornamento della pianificazione di bilancio: ogni capitolo di spesa va invece analizzato alla luce dei nuovi obiettivi e della sua efficacia. La nostra proposta prevede che questo Consiglio insedi allo scopo un gruppo di lavoro tecnico nel quale sia garantita la rappresentatività tanto delle minoranze politiche che delle parti sociali. I lavori di questa commissione dovranno essere accompagnati anche da un comitato ad hoc del Consiglio provinciale, così che a conclusione di questo processo di revisione della spesa e di “zero base budgeting“ le proposte relative alla revisione del bilancio provinciale e al conseguente necessario adeguamento della struttura organizzativa possano poggiare su un’ampia base politica e sociale ed essere quindi anche attuabili. Le tante ulteriori misure progettate per riorganizzare l’Amministrazione provinciale, con l’obiettivo della massima semplificazione procedurale possibile, della trasparenza e della vicinanza al cittadino, le potete desumere dal programma di governo. Il calo della partecipazione al voto dimostra che anche in Alto Adige molte cittadine e molti cittadini hanno voltato le spalle alla politica. È necessario pertanto ripristinare e consolidare la fiducia nella politica, nei politici e nelle istituzioni: ciò significa tra l’altro che la gestione della società non può restare concentrata nelle mani di pochi. Vogliamo quindi rafforzare la partecipazione diretta delle cittadine e dei cittadini nei processi decisionali della politica. A cominciare dalla legge sulla democrazia diretta, che ci piacerebbe vedere confermata dal referendum, ma che comunque siamo pronti a rielaborare con Voi in direzione di un abbassamento della soglia di accesso e di altre facilitazioni di carattere procedurale.

Partecipazione

Con il Vostro consenso vorremmo aprire ancor di più il processo legislativo nel Consiglio provinciale attraverso un maggiore coinvolgimento di esperti, associazioni e gruppi di interesse nonché facendo nuovamente risiedere e in maniera rafforzata l’azione legislativa nel Consiglio provinciale. A tutte i gruppi consiliari va data la possibilità di venire coinvolti già nella fase di elaborazione di disegni di legge, in modo che una discussione oggettiva possa aver luogo già prima di quella nell’Assemblea. Ho potuto constatare che, a seguito di specifico invito della nostra stimata Presidente del Consiglio provinciale, dai gruppi consiliari sono già state presentate simili e ulteriori buone proposte per valorizzare il Consiglio provinciale. Sono certo che su questa strada ci riuscirà di migliorare assieme, in maniera notevole, le condizioni di lavoro di questo Consesso, un risultato che alla fine andrà a beneficio di cittadine e cittadini. A livello personale mi sta concretamente a cuore l’eventuale introduzione di comitati di lavoro ad hoc (come già proposto in relazione alla spending review) nei quali sarebbe pensabile trovare accanto al componente della Giunta provinciale, in base alle competenze, la presenza di due esponenti ciascuno della maggioranza e dell’opposizione. Alla luce delle modifiche del quadro giuridico e sociale e davanti alle sfide che ci aspettano va regolato ex novo il rapporto tra i vari livelli politici. Questo nuovo rapporto tra Provincia,

Comuni

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documenti Comprensori e Comuni va ispirato al principio di sussidiarietà: le competenze vanno quindi esercitate dal livello superiore solo nei casi in cui riesca a farlo meglio del livello immediatamente inferiore. Alla base della nuova regolamentazione vanno collocati anche il principio dell’autonomia finanziaria con l’obiettivo del rafforzamento del potere di autofinanziamento (ad esempio grazie alle entrate dal settore energetico) e quello dell’equa suddivisione dei trasferimenti ai Comuni. Su questo piano si terrà conto del fabbisogno finanziario oggettivo, della capacità di autofinanziamento di ciascun Comune e dell’efficienza dell’amministrazione comunale. La Provincia deve in ogni caso garantire l’equità del sistema per riequilibrare sia le inevitabili distorsioni nella ripartizione che le situazioni di svantaggio causate da elementi strutturali. In tal senso, ad esempio, saranno da considerare in maniera particolare gli oneri finanziari aggiuntivi sostenuti da Bolzano quale Comune capoluogo. Tale modello della suddivisione oggettiva dei trasferimenti ai Comuni dell’Alto Adige sarà gestito in maniera dinamica e aggiornato periodicamente in accordo tra il Consiglio dei Comuni e la Giunta provinciale.

Idee

Egregi Signore e Signori, il programma di governo che abbiamo presentato è il risultato di scambio e partecipazione, nel quale sono confluite le idee di numerose cittadine e numerosi cittadini, di associazioni e organizzazioni. Conseguentemente intendiamo questo programma come base per un lavoro comune, come un laboratorio che resta sempre aperto alle buone idee, a prescindere da quale parte esse provengano. Il nostro traguardo è e resta quello di proseguire e di valorizzare ciò che già oggi è utile alla società, che la promuove e la fa crescere, e allo stesso tempo vogliamo intraprendere nuove strade, ove questo sia necessario.

Assieme

Egregia Signora Presidente, egregi Consiglieri del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, consentitemi in conclusione un’osservazione personale. Sono qui davanti a Voi, con la dotazione di un grande credito di fiducia concessomi da molte cittadine e molti cittadini, ma anche con la consapevolezza di enormi aspettative e della grande responsabilità che sono collegate alla carica istituzionale a cui sono candidato. È un peso che sicuramente non potrei portare da solo, perché la forza e le capacità di un singolo non sarebbero mai sufficienti allo scopo. Io sono tuttavia ottimista sul fatto che riusciremo ad affrontare i compiti e le sfide che ci attendono, perché spero e conto sul contributo costruttivo di tutti i responsabili politici e di tutte le responsabili politiche in questo Consesso. Anzi, di più: sono addirittura certo che noi (e con ciò intendo tanto le rappresentanti e i rappresentanti della maggioranza quanto quelli della minoranza politica) soltanto assieme riusciremo a condurre l’Alto Adige verso il futuro in piena responsabilità e per il bene delle sue cittadine e dei suoi cittadini. Dott. Arno Kompatscher

Bolzano, 9 gennaio 2014

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Foto: Thomas Ohnewein

politica

25 anni da Presidente

Durnwalder omaggiato dai giornalisti al termine dei suoi 25 anni di presidenza

Dopo 25 anni alla guida della Provincia autonoma di Bolzano, dal 9 gennaio 2014 Luis Durnwalder è diventato presidente emerito. Il suo è stato un cammino segnato da quattro obiettivi: la convivenza, il consolidamento dell’autonomia, lo sviluppo dell’Alto Adige, l’apertura all’Europa.

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anni in Consiglio provinciale, 35 anni nella Giunta provinciale, 25 anni da presidente della Provincia: la carriera di Luis Durnwalder in Alto Adige ha un solo termine di paragone, quella di Silvius Magnago. Proprio a Magnago Durnwalder era succeduto nel 1989 a Palazzo Widmann. Un’intera generazione di altoatesine è cresciuta sotto la sua presidenza. Dopo 25 anni la differenza tra l’Alto Adige ereditato da Magnago e quello che Durnwalder lascia al successore Arno Kompatscher è ovviamente

notevole: “Poche settimane prima del mio insediamento scoppiavano ancora le bombe degli attentati”, ricorda Durnwalder, che ha fatto della riconciliazione tra i gruppi linguistici e la pacifica convivenza uno dei suoi quattro principali obiettivi politici. Il risultato è stato raggiunto: “Oggi in Alto Adige c’è la pacificazione etnica, si è passati da un vivere gli uni accanto agli altri a un vivere assieme”, sostiene l’ex presidente. Il secondo grande obiettivo dell’era Durnwalder è stato il consolidamento dell’autonomia, segnato da assunzione di nuove competenze (tra cui personale docente, rete stradale, energia elettrica), un nuovo finanziamento dell’autonomia (con l’Accordo di Milano e il suo aggiornamento), la delega di competenze dalla Regione alla Provincia o, simbolicamente, nel 2001 l’introduzione di “Südtirol” nella Costituzione italiana. L’obiettivo numero tre di Durnwalder è stato creare le premesse per una crescita economica dell’Alto Adige, passato da una delle realtà territoriali più arretrate d’Europa ad area avanzata per PIL pro capite,

qualità di vita, benessere e occupazione. “Abbiamo cercato innanzitutto di recuperare il gap infrastrutturale degli anni Sessanta”, spiega Durnwalder. Questo è avvenuto con la realizzazione di scuole, ospedali, strade di collegamento, linee telefoniche ed elettriche, strutture culturali, musei, ecc. che hanno portato nuovi e fondamentali servizi alla popolazione. Il quarto obiettivo raggiunto riguarda l’apertura dell’Alto Adige all’Europa, a cominciare dalla collaborazione con le Regioni vicine: “Oggi possiamo contare sull’Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino, un prezioso strumento nel panorama internazionale nonché sul piano della competitività”, osserva l’ex presidente. Inoltre l’Alto Adige è stato visitato da numerose delegazioni da tutto il mondo interessate all’esempio di autonomia e di tutela delle minoranze sviluppato a Bolzano. “E che gli osservatori internazionali parlino di modello Alto Adige è in fondo il miglior complimento che ci possano fare”, conclude Luis Durnwalder, dal 9 gennaio 2014 presidente emerito della Provincia.  provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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politica

L’entusiasta Più moderne ed efficienti, meno burocratizzate, al passo con i tempi: in Provincia di Bolzano, negli ultimi 10 anni, mobilità ed economia hanno fatto rima con Thomas Widmann.

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homas Widmann lascia in eredità tanti progetti: alcuni completati, altri da realizzare, per i quali si è impegnato con contagioso entusiasmo. Dal 2003 al 2014 ha gestito la politica della mobilità, e sotto la sua guida il sistema del trasporto pubblico locale ha vissuto alcuni passaggi epocali: la linea ferroviaria della Val Venosta è stata riattivata, quella del Val Pusteria è stata riammodernata, ed è entrata in funzione la nuova funivia del Re-

non, senza contare il cadenzamento Alto Adige e il nuovo AltoAdige Pass. Dai progetti ai dati: durante il decennio di Thomas Widmann sono state risanate 42 stazioni su tutto il territorio, i km. percorsi dai treni in Provincia di Bolzano sono passati da 2,8 a 5,99 milioni, quelli percorsi dai bus sono cresciuti da 22,1 a 31 milioni, e sono ben 283mila gli altoatesini che hanno in tasca l’AltoAdige Pass. Oltre alla mobilità, c’è anche l’economia, altro settore gestito da Widmann. “L’obiettivo prioritario – sottolinea l’ex assessore – è stato quello di sostenere lo sviluppo della Provincia di Bolzano come Green Region”. Tra le altre “creazioni” dell’ultimo decennio spiccano la nascita della BLS, società che si occupa di promuovere l’insediamento di aziende, il sostegno all’export

e la riforma delle zone produttive. Su quest’ultimo punto, il passaggio chiave è quello che consente di ridurre da 7 anni a circa 6 mesi il tempo necessario ad assegnare un terreno per attività produttive.

torio eredità importanti come la copertura wi-fi in diversi punti della città capoluogo e l’accordo con Enel Green Power per porta-

re un centro di ricerca al Parco Tecnologico. Ed eccoci, dunque, al secondo obiettivo: far nascere a Bolzano Sud una vera e propria città dell’innovazione e della ricerca che, secondo le stime, creerà 3.800 posti di lavoro e ospiterà 160 imprese. In un’epoca di tagli a volte indiscriminati, inoltre, si è riusciti non solo a far quadrare i conti, ma anche a ridurre la pressione fiscale: lo dimostrano l’abbattimento dell’addizionale IRPEF per i redditi più bassi, e l’azzeramento quinquennale dell’IRAP per i nuovi insediamenti di imprese. La Provincia di Bolzano, inoltre, è stata chiamata a far fronte alla crisi economica e alle sue ricadute occupazionali: gli ammortizzatori sociali in deroga hanno mitigato l’impatto della crisi, e con il patto generazionale nel pubblico impiego sono state date nuove e concrete prospettive alle future generazioni.

L’innovatore Dal Parco Tecnologico all’Innovation Festival, dal patto generazionale all’azzeramento di IRAP e IRPEF. Questi i principali risultati raggiunti dall’assessore uscente Roberto Bizzo.

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ntrato in Giunta provinciale nel febbraio 2010, Roberto Bizzo ha concentrato buona parte della sua azione di governo sul tema dell’innovazione. La sua “creatura” più importante è senza ombra di dubbio l’Innovation Festival: nel corso delle prime due edizioni, oltre 40mila visitatori hanno assistito a 120 eventi con la partecipazione di ben 240 relatori. Un successo per certi versi inaspettato, che ha lasciato sul terri-

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politica

La riformatrice Riforma delle scuole superiori, nuovo calendario scolastico, Centro di storia regionale, maturità professionale, Museion: nei suoi 15 anni in Giunta provinciale, Sabina Kasslatter Mur ha profondamente inciso sul panorama formativo e culturale.

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el suo ultimo giorno di lavoro come assessore provinciale, Sabina Kasslatter Mur ha reso noto il risultato di un sondaggio svolto nella scuola in lingua tedesca: il 73% degli intervistati (insegnanti, genitori, studenti, dirigenti) è favorevole al nuovo calendario e alla nuova ripartizione dei periodi di vacanza. Oltre

un anno fa, al momento dell’entrata in vigore della riforma, il panorama era decisamente diverso, e la Kasslatter Mur era alle prese con una serie di attacchi frontali. Quella del calendario scolastico è solo una delle tante riforme portate avanti da Sabina Kasslatter Mur nel corso dei suoi 15 anni da assessore provinciale. Per quanto riguarda la scuola spiccano la riforma delle superiori, l’introduzione della maturità professionale e la legge sull’apprendistato, per quanto riguarda la cultura da sottolineare la nascita del Centro di storia regionale e la creazione di una rete di musei capillare e diffusa sul territorio. Esempio lampante, la realizzazione del Museion di Bolzano, inaugurato con lo scandalo della rana di Kippenberger che ha segnato la carriera politica della stessa Kasslatter Mur. “Non sono riuscita a trasmettere alla collettività – commenta l’ex assessore - i motivi per

cui l’opera di Kippenberger sarebbe dovuta rimanere esposta”. Al netto di questo episodio, l’azione di Sabina Kasslatter Mur nelle ultime tre legislature è stata ispirata a criteri di apertura e rinnovamento, senza dimenticare l’importanza delle tradizioni.

Il semplificatore Una riforma urbanistica per ridurre la burocrazia e valorizzare i Comuni, nuove direttive sull’efficienza energetica, la tutela delle Dolomiti patrimonio Unesco: gli 11 mesi da assessore di Elmar Pichler Rolle.

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ssessore provinciale per quasi un anno con le competenze su sviluppo del territorio, tutela del paesaggio, catasto e libro fondiario, Elmar Pichler Rolle ha messo il suo sigillo sulla riforma urbanistica, “che doveva essere piccola ma che ha assunto una grande portata: riduzione della burocrazia, maggiore responsabilità affidata ai Comuni, procedure più veloci e trasparenti.” Nei mesi in Giunta ha lavorato anche per una restrizione sulle

assegnazioni di aree edificabili: “Risparmiare terreno prezioso è una delle priorità, favorire il concetto di usato prima del nuovo, vale a dire il recupero di immobili senza dover sfruttare nuove aree verdi”, spiega Pichler Rolle. Di qui una delle priorità che resta anche per

la nuova Giunta provinciale: “Puntare sul risanamento degli edifici esistenti e dei centri storici, coinvolgendo i costruttori e le aziende.” Questo anche grazie alle direttive UE sull’efficienza energetica, applicate in Alto Adige ancora prima che a livello nazionale. L’altro fronte del suo impegno da assessore ha riguardato la natura e il paesaggio: “Serve una nuova piattaforma di dialogo per favorire la partecipazione dei vari gruppi di interesse, che finora, invece di collaborare per la soluzione dei problemi, troppo spesso si sono scontrati sui progetti di maggiore criticità”. Nei suoi mesi in Giunta Pichler Rolle ha lavorato in tal senso e per rafforzare le Dolomiti patrimonio mondiale Unesco, con miglioramenti nei Centri visita, nella segnaletica e nell’informazione, ma anche puntando ad ampliare il Parco naturale Sciliar-Catinaccio sino al Sassolungo e al Sassopiatto.   provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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europa

Il bilancio UE fino al 2020 Dopo due anni e mezzo di difficili trattative il Parlamento e il Consiglio hanno approvato il bilancio pluriennale dell’UE per il periodo 2014-2020. Complessivamente l’UE può assumere per i prossimi 7 anni impegni finanziari per un importo massimo di 960 miliardi di euro. Per i pagamenti da erogare effettivamente sono a disposizione 908 miliardi di euro. Arno Schuster

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n considerazione della difficile situazione di bilancio di molti Stati UE si riscontra per la prima volta una contrazione del bilancio comunitario, che può essere però impiegato in modo più flessibile. Circa il 94 % del bilancio complessivo viene investito nei singoli Stati UE, allo scopo di sostenere i cittadini e di dare slancio all‘economia. Il princi-

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pale capitolo di spesa è rappresentato dalla politica di coesione: con 366,8 miliardi di euro (corrispondenti al 34 % del bilancio complessivo) diventa il principale strumento della politica di investimenti dell‘UE, allo scopo di realizzare gli obiettivi di Europa 2020, consistenti nella crescita e nella creazione di posti di lavoro, nella lotta ai mutamenti climatici e alla dipendenza energetica, nonché nella riduzione della povertà e dell’esclusione sociale.

Interventi per la crescita La crescita e l’occupazione in Europa dipendono in modo determinante dagli investimenti e dalle infrastrutture. Il nuovo strumento finanziario con una dotazione di 33,3 miliardi di euro “Connecting Europe“ (CEF) rappresenterà in futuro il principale strumento per gli investimenti strategici nelle infrastrutture a livello europeo. Le risorse verranno impiegate nella


europa costruzione di strade, collegamenti ferroviari, linee elettriche e gasdotti, e andranno a beneficio delle infrastrutture e dei servizi del mercato interno digitale. In esito alla riforma della politica agricola comune (PAC) l’EU è ben preparata ad affrontare le grandi sfide dei nostri tempi, come la sicurezza alimentare, i mutamenti climatici, la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro nelle aree rurali. Per le spese connesse al mercato e i pagamenti diretti nell’ambito della PAC verranno stanziati finanziamenti per un ammontare di oltre 312 miliardi di euro. Con circa 80 miliardi di euro l’UE intende investire quasi un terzo in più che in passato nella ricerca e sviluppo. Il programma quadro sulla ricerca ”Horizon 2020“, che a partire dal 2014 subentrerà al settimo programma quadro sulla ricerca, dovrà aiutare ad affrontare le grandi sfide sociali, come i mutamenti climatici, la disponibilità di alimenti sicuri o l’invecchiamento della popolazione. Circa il 99 % di tutte le imprese europee è costituito da PMI, due addetti su tre nell’economia privata lavorano in una PMI. COSME rappresenta il primo programma UE ritagliato sulle esigenze delle PMI che consente loro l’accesso ai mercati comunitari ed extracomunitari e offre loro fideiussioni e capitale di rischio per agevolare l’ottenimento di finanziamenti.

Interventi per il lavoro Coloro che sono alla ricerca di un posto di lavoro possono contare su misure di sostegno attinte al futuro bilancio UE. Grazie alle risorse stanziate dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), si fornisce un notevole contributo alla creazione di posti di lavoro. Sono a disposizione in questo ambito almeno 70 miliardi di euro nell’ambito del FSE a integrazione delle misure adottate a livello nazionale in questo settore. Mediante la nuova offensiva per l’occupazione giovanile con una dotazione finanziaria di almeno 6 miliardi di euro, colle-

gata al FSE, s’intende supportare l’attuazione della “garanzia per i giovani” del 2014 e del 2015. Questa prevede che ogni giovane disoccupato sotto i venticinque anni riceva entro 4 mesi un’offerta di un impiego, di un apprendistato o almeno di un tirocinio. Più giovani che in passato possono effettuare un soggiorno all’estero grazie ai finanziamenti stanziati con il nuovo programma UE Erasmus+. Questo prevede per la promozione delle qualifiche e dell’occupabilità uno stanziamento di circa 15 miliardi di euro (cioè superiore al passato in termini reali del 40%). In base a questo programma oltre 4 milioni di persone riceveranno contributi per poter studiare all‘estero, concludere una formazione, lavorare o svolgere un‘attività di volontariato. Vengono inoltre sostenuti 600 partenariati nel settore dello sport, tra cui manifestazioni sportive europee senza fini di lucro. Anche la cultura, il cinema, la televisione, la musica, la letteratura, le arti figurative e il patrimonio culturale europeo, nonché le aree affini, potranno avvantaggiarsi del maggiore finanziamento accordato nell’ambito di “Europa Creativa“, che si fonda sull’esperienza e i successi dei programmi Cultura e Media. Con quasi 1,5 miliardi di euro il programma nei prossimi 7 anni dovrà dare slancio al settore della cultura e delle attività creative, che rappresentano circa il 4,5% del PIL della UE e creano quasi il 4% dei posti di lavoro. Le capitali della cultura europea, il marchio UE per il patrimonio culturale, le giornate europee del patrimonio e i cinque premi europei vengono analogamente finanziati con le risorse del programma “Europa Creativa”.

Innovazioni Le regole per ottenere i finanziamenti sono state nettamente semplificate, in modo da risultare molto più comprensibili per i beneficiari e da non indurli così frequentemente in errore. È previsto, inoltre, l’insediamento

di un gruppo di esperti in materia di risorse proprie, allo scopo di avviare la riforma di questo sistema. Per garantire che ogni euro venga impiegato là ove è più necessario, soprattutto in tempi di restrizioni di bilancio, nell’accordo di giugno del 2013 il Parlamento aveva insistito affinché i pagamenti non ancora effettuati (stanziamenti di pagamento) potessero essere spostati quasi senza limiti tra due esercizi di bilancio e si potesse operare con la stessa flessibilità con gli stanziamenti di impegno tra un anno e l’altro e categorie di spesa diverse. In base ad una “clausola di revisione“ richiesta dal Parlamento, la Commissione UE dovrà effettuare nel 2016 una valutazione del funzionamento del quadro finanziario pluriennale in considerazione dell’attuale situazione economica e riflettere sull’opportunità di operare un adeguamento del periodo di bilancio settennale ai cicli quinquennale delle istituzioni UE. Le valutazioni della Commissione dovranno rappresentare la base per una revisione legislativa.

info Per ulteriori informazioni sul bilancio UE 2014-2020 si rinvia alla homepage della Direzione Generale Programmazione Finanziaria e Bilancio della Commissione Europea al seguente indirizzo: http:// ec.europa.eu/budget/biblio/documents/ fin_fwk1420/fin_fwk1420_de.cfm

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euregio

I giovani si incontrano

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Foto: Eurac press

l sistema democratico è di fronte ad un cambiamento radicale: vi è maggiore consapevolezza fra i cittadini che manifestano disaffezione verso una certa politica. Da qui l’importanza di introdurre strumenti innovativi e complementari che permettano anche ai cittadini la partecipazione attiva ai processi decisionali. A differenza di quanto avviene nelle forme di democrazia diretta, quali il referendum, nei processi partecipativi la cittadinanza svolge una funzione consultiva e propositiva che apporta argomentazioni ulteriori nella discussione favorendo il consenso e la condivisione delle decisioni degli enti pubblici. Le amministrazioni che hanno coinvolto la cittadinanza nella valutazione di opere pubbliche o nella discussione del bilancio comunale hanno riscontrato interesse e partecipazione attiva, ed hanno tratto importanti benefici da questo approccio.

L’analisi di esperimenti di democrazia partecipativa e delle loro potenzialità per combattere la disaffezione e il disinteresse per la politica sono stati al centro del convegno “Democrazia nel sistema multilivello e partecipazione dei cittadini” organizzato a metà gennaio 2014 a Bolzano dall’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, EURAC e dall’Università delle scienze amministrative di Speyer (D). All’iniziativa erano invitati tutti i sindaci dell’area Euregio. Il convegno ha segnato la conclusione di un progetto di ricerca dell’Istituto per Studio del Federalismo e del Regionalismo dell’EURAC svolto in collaborazione con l’Università tedesca e finanziato dalla Provincia di Bolzano.

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13 26, fax 0471 41 14 69, annalisa.gallegati@provincia.bz.it  SA

Euregio vista dagli studenti universitari

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uindici studenti della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano hanno affrontato con creatività il tema Euregio Tirolo–Alto Adige–Trentino. Da questo lavoro sono nate 43 stampe serigrafiche che raccontano le peculiarità, le differenze e le analogie dell‘EUREGIO dal punto di vista sociale, culturale ed economico. I lavori realizzati dagli studenti sono confluiti nella mostra “Euregio-landia” ospitata nel mese di gennaio 2014 presso l’Eurac a Bolzano che ha illustrato il ruolo culturale, il significato e le interpretazioni dell’Euregio TiroloAlto Adige-Trentino nel contesto della cultura quotidiana delle tre regioni partner. I lavori esposti hanno spaziato tra illustrazione, tipografia e grafica.

Come sottolinea Birgit Oberkofler dell’ufficio del GECT di Bolzano, compito l’Euregio ha anche il compito di instillare un nuovo moderno modo di pensare, di agire e di vivere. Le stampe artistiche sono autografate e sono state realizzate nell’officina serigrafica della Facoltà di Design e Arti. Sono in edizione limitata e sarà possibile acquistarle a partire dalla primavera 2014 nel Bookshop del Museion.

Foto: Euregio A. Gluderer

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al 9 al 12 aprile 2014, a Lienz, Brunico e Trento, avrà luogo la terza edizione del Festival della Gioventù dell’Euregio. Il target sono un centinaio di giovani di età compresa tra i 16 e i 19 anni del Land austriaco del Tirolo, e delle Province di Bolzano e Trento, che avranno modo di scoprire le proprie potenzialità per un certo tipo di studio, per la scelta della professione e per un impegno nel volontariato. Suggerimenti tecnici, workshop in piccoli gruppi, la discussione con personale esperto e un ricco programma di contorno costituiranno gli ingredienti del Festival della Gioventù dell’Euregio. Il tema del Festival della Gioventù 2014, “Studio, lavoro, società: scopri le tue potenzialità”, è stato proposto dai partecipanti alle due prime edizioni. Relazioni, foto e video dei primi Festival della Gioventù al link www.europaregion.info Informazione e registrazione: Intendenza scolastica provinciale Italiana, Annalisa Gallegati, tel. 0471 41

Foto: Euregio Brian Boa

Democrazia partecipata


lavoro

Rapporti di lavoro: 280.000 comunicazioni online nel 2013 Dalla sua istituzione, nel dicembre del 2008, il sistema di comunicazione elettronica obbligatoria dei rapporti di lavoro istituito presso la Ripartizione lavoro della Provincia denominato “ProNotel2” ha consentito la registrazione online da parte delle aziende di poco meno di 1,5 milioni di rapporti di lavoro e 280.000 sono stati effettuati nel solo 2013.

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l direttore della Ripartizione lavoro della Provincia, Helmuth Sinn, rileva che il sistema “ProNotel2” è indubbiamente uno degli strumenti di e-government più utilizzati nell’ambito della Rete civica e la gestione delle informazioni in questo settore non è più gestibile senza questo importante servizio online. Tutti i soggetti obbligati, ossia tutti i datori di lavoro che sottostanno all’obbligo di comunicazione secondo la normativa, la cui sede di lavoro è in provincia di Bolzano, sono

tenuti a comunicare, direttamente o tramite delega a soggetti abilitati (ad es. consulenti del lavoro), all’Ufficio osservazione mercato del lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano l’instaurazione, l’eventuale trasformazione, la proroga e la cessazione dei rapporti di lavoro subordinato, del lavoro autonomo: in forma coordinata e continuativa, anche nella modalità a progetto, di socio lavoratore di cooperativa e di associato in partecipazione con apporto lavorativo e dei tirocini di formazione e orientamento; la modifica della ragione sociale del datore di lavoro, il trasferimento d’azienda o di ramo di essa (p. es. per cessione o fusione). Le comunicazioni di inizio del rapporto di lavoro devono essere effettuate al più tardi il giorno prima dell’avvio del rapporto di lavoro mentre per le altre entro i primi cinque gironi. In caso di inosservanza di queste scadenze è prevista un’ammenda di 100 euro per ogni singolo caso. Nel 2013 solamente l’1,1% delle comunicazioni sono state effettuate oltre queste scadenze ed il 91% di quelle effettuate erano corrette. Grazie al sistema elettronico “ProNotel2” i dati possono confluire

La sede della Ripartizione lavoro anche all’INAIL, all’INPS, alla Questura e vengono inoltre utilizzati, sottolinea Stefan Luther, direttore dell’Osservatorio del mercato del lavoro, per la raccolta di importanti dati per la valutazione del mercato del lavoro altoatesino.  FG

Nuovo sistema di finanziamento delle case di riposo

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al 1° gennaio 2014 sono entrate in vigore alcune modifiche

al sistema di finanziamento delle residenze per anziani, che avran-

no ripercussioni anche sulle modalità di pagamento della retta da parte degli ospiti. Da marzo 2014 entreranno inoltre in vigore criteri unitari a livello provinciale per le graduatorie delle case di riposo. Per informare ospiti e familiari su tali novità è disponibile un foglio informativo sul portale della Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali all’indirizzo http://www.provincia.bz.it/politiche-sociali/ (sezione “attualità”, voce “case di riposo - centri di degenza”).  FG provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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agricoltura

352 progetti di ricerca Il programma delle attività 2014 del Centro di Sperimentazione Laimburg comprende 352 progetti di ricerca di cui 46 sono nuovi.

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ove progetti avvengono con finanziamento esterno che consentono al Centro di lavorare a temi complessi in modo interdisciplinare. Una particolare novità è la collaborazione con il Parco Tecnologico di Bolzano, con un programma articolato per il quale sono destinati 3,3 milioni di Euro, la fetta maggiore del budget. Per garantire la qualità degli alimenti dalla pianta fino al prodotto raffinato, il Centro di Sperimentazione Laimburg, nell’ambito Tecnologie alimentari del Parco Tecnologico, amplierà di ulteriori

competenze le proprie ricerche sui vari aspetti di coltivazione e cura delle piante. Questo know-how sarà disponibile anche alle aziende del settore per lavorare a questioni di mantenimento della qualità dei propri prodotti e allo sviluppo di prodotti innovativi. Nel settore della Qualità dei prodotti agroalimentari saranno proseguiti i progetti Pomosano, Monalisa e di diversificazione delle specie, nonché APPL 2.0 e APPL Clust riferiti alla malattia degli “scopazzi” per le mele.

Un altro progetto nuovo si riferisce alla viticoltura ed in particolare a cinque varietà storiche Fraueler, Versoalen, Weißterlaner, Batterle e Furner per ottenere l’iscrizione nel Registro Nazionale. Oltre i rilievi tradizionali, sono previste anche delle analisi biomoleculari per l’identificazione esatta di queste varietà. Inoltre è prevista anche l’analisi degli aromi e metaboliti. Nell’ambito del progetto Regiograno saranno valutate le possibilità di successo della coltivazione di frumento vernino in Alto Adige.  SA

Premi per la ricerca scientifica

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Foto: Arno Pertl

ue premi istituiti dalla Giunta provinciale, il Premio di ricerca ed il Premio scientifico dell’Alto Adige, sono stati indetti per sostenere dal punto di vista finanziario le ricercatrici ed i ricercatori che si sono distinti in maniera particolare per la propria attività, ed anche quello di dare a loro e più in genera-

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le alla ricerca scientifica una maggiore visibilità. 24 i candidati che hanno partecipato alla 1° edizione dei premi. Il premio di ricerca, riservato a giovani scienziati e ricercatori al di sotto dei 40 anni, ha una dotazione di 30mila euro. La commissione di esperti di Eurac, LUB e Cen-

tro Laimburg lo ha assegnato alla 36enne biologa Barbara Beikircher, nata a Brunico e ricercatrice presso l’Istituto di botanica dell’Università di Innsbruck. La dottoressa Beikircher nella sua ricerca intende indagare la correlazione fra le malformazioni nel legno delle piante di melo e la minor resistenza delle stesse alla siccità. Il premio scientifico dell’Alto Adige, che punta a premiare un ricercatore che attraverso il suo lavoro scientifico è riuscito ad ottenere attenzione anche a livello internazionale. Il riconoscimento è stato assegnato a Diego Calvanese. 47 anni, nato ad Innsbruck, dopo aver completati gli studi presso l’Università “La Sapienza” a Roma, dove ha anche svolto dottorato di ricerca, è ora docente presso la Facoltà di informatica della Libera Università di Bolzano. 10mila Euro la dotazione finanziaria.  SA


cultura

Paesaggio a Nordest: eventi collaterali Fino a maggio 2014 presso il Centro culturale Trevi a Bolzano sarà visitabile “Nel cerchio dell’arte” sostenuto dal Dipartimento scuola e cultura italiana della Provincia.

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l percorso multimediale che utilizza le nuove tecnologie per avvicinare alla storia dell’arte in maniera coinvolgente e interattiva in una veste inedita, dedicato alla nuova tematica: il paesaggio. Con il titolo “Paesaggio a Nordest,” il percorso di cui è curatrice Simonetta Lucchi, riguarda le opere e il lavoro di artisti che hanno raffigurato il territorio compreso fra le Dolomiti e la laguna veneziana. Si tratta delle opere di artisti di ieri e di oggi, accomunati dall’essere vissuti per periodi anche brevi nella zona del Nordest dell’Italia e dall’essere rimasti affascinati dai colori e dalla luce dei suoi luoghi. “Paesaggio a Nordest” è un’iniziativa organizzata dal Dipartimento Cultura italiana e dal Dipartimento Istruzione e formazione in lingua italiana- Area pedagogica della Provincia. Ogni momento che compone la visita del percorso è stato sviluppato sia per il pubblico generico che per

le classi di studenti, dalla prima elementare alla quinta superiore: è possibile dunque immergersi in un nuovo video circolare, si può interagire con gli approfondimenti e i giochi su tavoli touch e parete interattiva, per concludere con l’esplorazione in realtà aumentata degli originali su tablet. La collaborazione con enti e musei locali ha permesso inoltre la variazione periodica delle opere originali presenti in sala, che ogni tre mesi sono sostituite con altre, differenti per stile e tecnica. Al fine di offrire uno sguardo esaustivo sul tema di “Paesaggio a Nordest”, il percorso è arricchito di un variegato programma di eventi collaterali intitolato “Paesaggi possibili, paesaggi raccontati”. Gli appuntamenti comprendono conferenze tenute da personalità di spicco del panorama locale e nazionale, interventi di approfondimento a cura di storici dell’arte e incontri informali con i rappresentanti di enti dotati di un’attitudine inusuale e virtuosa nel considerare il paesag-

Lingue con Youtube

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l Centro Multilingue Bolzano, servizio del Dipartimento Cultura italiana della Provincia con sede in via Cappuccini 28 a Bolzano, ha aperto un canale YouTube sul quale è possibile trovare playlist di video-corsi in lingua originale selezionati dai tutor madrelingua di cui si avvale il Centro stesso. Il canale (http://www.youtube.com/ user/CentroMultilingue) costituisce un nuovo strumento per aiutare l’apprendente nel suo percorso di studio autonomo. I videocorsi sono stati selezionati da tutor

madrelingua e suddivisi in playlist per lingua ed età (kids channel), e sono destinati a persone di ogni età e di tutti i livelli di conoscenza linguistica. Su Youtube in generale si possono reperire lezioni gratuite di lingua, ma spesso non si è sicuri della loro validità. Iscrivendosi al canale http://www. youtube.com/user/CentroMultilingue si riceveranno gli aggiornamenti delle playlist, e se l’utente conosce qualche video interessante può mandare il link a centromultilingue@provincia.bz.it.  SA

gio. Il programma è consultabile sul sito internet e nel profilo facebook dell’iniziativa. L’ingresso a “Paesaggio a Nordest”, è libero e aperto a tutti negli orari pomeridiani del centro. Si effettuano inoltre visite guidate per le classi di studenti delle scuole primarie e secondarie, su prenotazione chiamando il numero 0471 411448. Ulteriori informazioni sul sito internet http://www.provincia.bz.it/nelcerchiodellarte o presso il frontoffice del Centro culturale Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, tel. 0471 300980.  SA

Parchi naturali: addetti cercansi

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’Ufficio Parchi naturali della Provincia cerca 20 persone addette al servizio stagionale protezione natura per i mesi di luglio, agosto e settembre 2014. Le domande dovranno essere redatte per iscritto e pervenire entro le ore 12.00 del 4 marzo 2014 presso l’Ufficio Parchi naturali, Via Renon 4, 39100 Bolzano. Info: www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/servizioprotezione-natura-stagionale. asp, Ufficio Parchi naturali, tel. 0471 417770) e presso le sedi distaccate di Merano „Esplanade”, piazza della Rena 10 (tel. 0473 252255, solo mercoledì mattina), Brunico, piazza Municipio 10 (tel. 0474 582330, solo lunedì e mercoledì mattina), San Vigilio di Marebbe, Via Catarina Lanz 96 (tel. 0474 506120, solo lunedì e mercoledì mattina) e Monguelfo, Santa Maria 10/A (tel. 0474 947360, solo lunedì e mercoledì mattina).  SA

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mobilità

Cooperazione tariffaria per il traffico ferroviario transfrontaliero Dal mese di gennaio è attivo un nuovo accordo di cooperazione tariffaria transfrontaliera che riguarda i collegamenti ferroviari tra Tirolo e Alto Adige. Per la prima volta i passeggeri delle corse transfrontaliere possono acquistare un biglietto unico dalla stazione di partenza a quella di arrivo sia in Alto Adige che al di là del Brennero.

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l Dipartimento alla mobilità da diverso tempo sta lavorando per ampliare e rendere più accessibile il trasporto ferroviario transfrontaliero, obiettivo ripetutamente auspicato anche dalle assemblee legislative del Land Tirolo e delle Province di Bolzano e Trento e ribadita nella

lettera di intenti firmata da Tirolo e Alto Adige lo scorso 10 ottobre. Ed è proprio questo l’obiettivo alla base dell’accordo di cooperazione tra SAD, DB Italia e ÖBB Regionalverkehr Tirol, siglato nel mese di gennaio che prevede l’applicazione di tariffe attrattive ed uniformi. “Grazie alla nuova cooperazione tariffaria per la prima volta i passeggeri delle corse transfrontaliere possono acquistare un biglietto unico dalla stazione di partenza a quel-

Operativa la fermata dei treni nel quartiere Casanova

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entrata in funzione nel mese di dicembre la nuova fermata dei treni Bolzano Casanova. Per costruire la nuova fermata dei treni nel quartiere Casanova ci sono voluti solo otto mesi di lavoro e la sua apertura al traffico ferroviario, nel dicembre scorso, rappresenta indubbiamente un passo

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in avanti importante nell’ambito degli interventi per ampliare i servizi di trasporto pubblico in provincia di Bolzano. La fermata serve uno tra i quartieri più popolosi del capoluogo e la sua realizzazione ha richiesto un investimento di 2,1 milioni di euro, parte dei quali (1,4 milioni di euro) sono stati messi a disposizione dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale. Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione il direttore di Ripartizione, Günther Berger, gli assessori comunali Judith Kofler Peintner e Luigi Gallo, il direttore di STA, Joachim Dejaco e Pier Paolo Olla in rappresentanza di RFI.  FG

la di arrivo sia in Alto Adige che al di là del Brennero, pagando per ciascuna tratta la tariffa ivi in vigore”, spiega il Direttore di ripartizione competente Günther Burger. Il prezzo per il viaggio transfrontaliero si compone pertanto come segue: per le tratte nell’ambito di competenza del Trasporto Integrato Alto Adige (Brennero-Mezzocorona) si applica la tariffa della carta valore (12 centesimi/km), mentre sulla tratta tra Brennero e Lienz, ovvero Innsbruck, si applica la tariffa ÖBB. Chi ne ha diritto può inoltre usufruire di eventuali riduzioni limitatamente alla tratta di competenza dell’impresa di trasporto che le eroga. In caso di utilizzo di treni Eurocity tra Bolzano e Lienz/Innsbruck è previsto il pagamento di un supplemento di 2 euro (3 euro in caso di acquisto a bordo fino al 1° febbraio 2014, dopo tariffa standard di 2 euro). I bambini fino a 6 anni viaggiano gratis, mentre i bambini fino al 15esimo compleanno pagano la metà della tariffa adulti. I biglietti per viaggi transfrontalieri possono essere acquistati presso tutte le biglietterie, i punti vendita autorizzati e presso le biglietterie automatiche in Alto Adige; i supplementi per viaggiare con treni Eurocity sono disponibili presso i punti vendita di DB Italia. Attraverso la rete di vendita ÖBB (biglietterie, biglietterie automatiche, vendita online) sono disponibili sia i biglietti transfrontalieri che i supplementi per treni Eurocity.   FG


musei

Mostra “Frozen stories”: reperti e storie dai ghiacciai alpini Sarà inaugurata lunedì 24 febbraio presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige la mostra temporanea “Frozen stories” che rimarrà aperta sino al 22 febbraio 2015.

al destino dei nostri antenati, dimostrandoci che l’uomo si spinge da sempre tra le altezze inospitali delle Alpi, nonostante il freddo, la neve e le condizioni climatiche pressoché insostenibili. “Frozen stories” mostra reperti rari e, in parte, relativamente recenti rinvenuti nei ghiacciai delle Alpi, alcuni dei quali sono esposti

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a nuova mostra temporanea del Museo archeologico dell’Alto Adige, denominata “Frozen strories”, mette in luce una caratteristica inaspettata del cambiamento climatico: il lato archeologico, che rivela quello che, per lungo tempo, è rimasto nascosto nei ghiacciai. Da questo punto di vista, Ötzi non è il solo caso fortunato degli ultimi decenni: molti altri reperti sono emersi dal ghiaccio e raccontano storie del passato lontano e recente. La neve e il ghiaccio congelano oggetti, storie e destini, che lo scioglimento dei ghiacciai ci restituisce a distanza di millenni o di secoli, giustificando l’esistenza di un ramo relativamente recente della ricerca storica: l’archeologia dei ghiacciai. Spesso sono gli alpinisti a imbattersi direttamente in questa “eredità umana”; legno, metallo, pelle, stoffa e molti altri materiali si conservano in modo ottimale grazie alle bassissime temperature e all’assenza di luce e aria. Questi elementi nascosti ci mettono di fronte alle storie e

per la prima volta. Un percorso multimediale con animazioni, video e ritrovamenti originali rende comprensibile il fenomeno dei ghiacciai ed affascina per la sua attualità. Sin dall’inizio della mostra il visitatore si confronta con la problematica del cambiamento ed il drammatico aumento delle temperature

registrato negli ultimi decenni, fattore scatenante del significativo scioglimento dei ghiacciai dell’area alpina, che sta portando alla luce nuovi reperti. La mostra mette inoltre in risalto la differenza tra conservazione nel ghiaccio e quella sulla terra, evidente nel confronto tra Ötzi e una tomba dello stesso periodo. Contrariamente all’archeologia “comune”, quella dei ghiacciai deve far fronte ad alcune particolarità. Le tecniche applicate vengono illustrate sulla base della documentazione relativa al recupero di un complesso di reperti rinvenuto recentemente. La storia e le storie dei ghiacciai vengono raccontate soprattutto attraverso reperti originali selezionati che spaziano in un arco di tempo molto ampio, dall’epoca di Ötzi fino al XX secolo. L’ordine dell’esposizione segue dunque i motivi che hanno spinto l’uomo a recarsi nelle aree innevate: la caccia, il commercio, la guerra o il moderno alpinismo. Ciascuno dei reperti originali cela una storia di coraggio, necessità o disperazione umana sui ghiacciai, consentendoci di gettare uno sguardo del tutto particolare al destino degli uomini alle massime altitudini. Alla fine della mostra, le fotografie (in grande formato) dell’artista Lois Hechenblaikner invitano ad interrogarci criticamente sul nostro rapporto con i ghiacciai alpini. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Ufficio Beni archeologici della Provincia autonoma di Bolzano.  FG provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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ambiente

Gestione sostenibile della Drava La Ripartizione Opere idrauliche, punta ad una gestione sostenibile del fiume Drava. Le prime misure a tal fine prendono forma.

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a Ripartizione Opere Idrauliche della Provincia è uno dei partner che aderiscono al progetto internazionale SEE River che punta alla gestione sostenibile interdisciplinare di fiumi transnazionali nell’Europa sud-orientale. Il programma di coo­ perazione, cofinanziato dall’Uninone Europea che si conclude nel settembre 2014, interessa anche i primi chilometri del fiume Drava a Sesto Pusteria e San Candido. Già con un primo progetto “ProDrava” (2009-2011) erano state valutate varie varianti possibili per lo sviluppo sostenibile del corridoio fluviale della Drava ed in particolare per ottimizzare i piani esistenti volti a ridurre il rischio idraulico di San Candido e Sesto Pusteria. Ora gli esiti dello studio sono pronti e saranno discussi, ulteriormente approfonditi ed ottimizzati, come afferma Willigis Gallmetzer, coor-

dinatore del progetto della Ripartizione Opere idrauliche sottolineando come nel progetto SEE River si cerca di migliorare ulteriormente i percorsi di sensibilizzazione e informazione della popolazione, dal momento che un piano di gestione fluviale per avere ricadute positive deve essere applicato in modo partecipativo e proporre soluzioni conidivise per lo svilup-

po futuro dell’area interessata. Come spiega Sandro Gius, direttore dell’Ufficio Sistemazione bacini montani Zona Est, tra le misure in programma, per la messa in sicurezza degli abitati di Moso e Sesto si conta di realizzare un bacino per trattenere le acque del Rio di Sesto e del Rio Fiscalina in caso di piena. Inoltre, dovrebbe essere predisposto un canale di sversamento: in caso di emergenza il surplus di acqua trasportata dal Rio di Sesto sopra l’abitato di Sesto verrebbe convogliato nel bacino e quindi in seguito fatto confluire nella Drava. A Versciaco sono previsti dei terrapieni ed un leggero allargamento del letto della Drava. Nella primavera 2014, inoltre, è prevista la reintroduzione della specie ittica del ghiozzo di ruscello. Nell’ambito del progetto transnazionale SEE River a fine 2013 si è tenuta un’escursione in Stiria per raccogliere suggerimenti al fine di implementare misure di gestione dei corridoi fluviali.  SA Info http://www.see-river.net/

Concorso per area fluviale Bressanone

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er l’area fluviale di Bressanone è stato indetto un concorso internazionale d’idee. Il relativo bando è stato pubblicato online sul sito dell’Agenzia provinciale per i contratti pubblici. www.ausschreibungen-suedtirol.it/. Oggetto del bando è l’elaborazione di un progetto innovativo e funzionale di alto valore creativo per la realizzazione di una protezione contro le piene e la valorizzazione dell’area fluviale come spazio di vita attrattivo all’interno della zona urbana di Bressanone. Il concorso viene realizzato nell’ambito del programma operativo dell’UE “Competitività regionale ed occupazione - FESR 2007-2013” come progetto approvato e finanziato dall’UE e in-

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titolato “Progetto protezione dalle piene Bressanone”. La commissione giudicatrice dispone di una somma totale di 56.500.euro da assegnare ai progetti premiati ed agli altri progetti ritenuti meritevoli, a titolo di rimborso spe-

se. I singoli premi ammontano a: 1° premio: 20.000 euro, 2° premio: 14.000 euro, 3° premio: 8.500 euro. Per riconoscimenti è disponibile un importo complessivo di 14.000 euro. Le offerte dovranno pervenire entro il 15 aprile 2014.  SA


ambiente

Ufficio geologia e prove materiali: impegno costante Anche il 2013 è stato caratterizzato da un’intensa attività di prevenzione, di intervento e di costante monitoraggio da parte dell’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia. Franco Grigoletto

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el corso del 2013” afferma Volkmar Mair, direttore dell’Ufficio geologia e prove materiali “sono stati effettuati complessivamente 210 interventi a livello provinciale, rispettivamente 139 nella prima metà dell’anno e 71 negli ultimi sei mesi; 124 interventi dell’Ufficio geologia e prove materiali hanno riguardato la Protezione civile ed 86 il Servizio strade. Nel primo semestre del 2013 sono state inoltre seguite e monitorate in continuazione diverse frane. La frana in Val Badia è stata tenuta sotto osservazione, la frana Dantercepies al Passo Gardena è stata controllata dal 2 maggio in poi. A Salorno, a sud dell’abitato, viene monitorata in continuazione una parete rocciosa alta 200 m. Il monitoraggio è partito nel gennaio del 2012 quando sono stati registrati numerosi crolli dalla suddetta parete con conseguenze per la viabilità lungo uno dei più importati assi di comunicazione tra le province di Trento e Bolzano (frequenti chiusure della strada con disagi e difficoltose deviazioni soprattutto per il traffico pesante). Nel secondo semestre si è registrato, in giugno, un crollo di 9 mc. sulla SS 508 in Val di Vizze che ha distrutto un furgoncino dei Bacini montani; sempre in giugno è stato rilevato uno scorrimento nei pressi del maso Aichner-Söhrer a Scaleres, nel Comune di Varna; il 30 settembre si è registrato un crollo nei pressi dell’uscita nord della galleria del Virgolo,

La frana verficatasi in via Defregger a Bolzano sulla strada statale del Brennero ed il 24 ottobre un crollo nella zona di via Defregger a Bolzano dove circa 150 mc di roccia si sono staccati dalle pareti sovrastanti causando l’evacuazione degli inquilini di una palazzina. Il 30 ottobre si è verificato un crollo di 200 mc. sulla strada provinciale di S. Genesio che ha di-

strutto alcune barriere paramassi ed ha oltrepassato la strada finendo nel torrente sottostante. Di seguito una statistica degli interventi per frane degli ultimi 5 anni eseguiti dall’Ufficio geologia e prove materiali. Si tratta di interventi per eventi franosi quali crolli, scorrimenti, colate.

Anno 2008: tot. interventi 192 - di cui 81 per l’ufficio protezione civile e 111 per il servizio strade Anno 2009: tot. interventi 178 - di cui 81 per l’ufficio protezione civile e 97 per il servizio strade Anno 2010: tot. interventi 267 - di cui 103 per l’ufficio protezione civile e 164 per il servizio strade Anno 2011: t ot. interventi 209 - di cui 94 per l’ufficio protezione civile e 115 per il servizio strade Anno 2012: t ot. interventi 188 - di cui 69 per l’ufficio protezione civile e 119 per il servizio strade Anno 2013: tot. Interventi 210 - di cui 124 per l’ufficio protezione civile e 86 per il servizio strade.

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Ladinia

Le liber sön la storia di ladins dles Dolomites de Werner Pescosta pësa incër cater chili y à indöt 800 plates. Laìte él da ciafé la storia di ladins dles Dolomites dal tëmp dl brom mesan cina ´ ai tëmps da sëgn ´ cun indöt bëgn 490 fotografies.

Foto: Arno Pertl

La storia di ladins dles Dolomites

C

hësc liber de storia é n meso por mëte plü en mostra la cultura di ladins y al é ince ´ n sëgn de daurida tl vers di atri” dit l’assessur Florian Mussner. “Por mantignì y svilupé inant la cultura ladina ôl ester strotöres adatades, mo nia ma - la cultura mëss ince ´ gnì vita y chilò él le sistem de formaziun y l’Istitut cultural che dà n gran contribut” alzè fora Mussner. L’assessur descrit chësc liber nü sön la storia di ladins dles Dolomites sciöche na pera miliara por dè inant la storia y sciöche simbol dl impëgn da colié le passè, le presënt y le dagnì. Le presidënt dl Istitut ladin Micurà de Rü Albert Videsott dit che le liber à ince ´ la funziun de punt danter les generaziuns tla mendranza ladina; al fej capì les carateristiches de basa dla cultura ladina y renforzëia insciö ince ´ l’identité ladina. “Propi por na mendranza él d’importanza da se tignì bun a mënt

süa storia” alzè fora l’autur dl liber Werner Pescosta. “Te ot capitui descrî le liber la storia di ladins dles Dolomites dal tëmp dl brom mesan cina ´ al tëmp da sëgn; ´ la majera lerch ti vëgn dedicada ala storia di ultimi 200 agn” splighé Werner Pescosta. Tl liber ne vëgnel nia ma stlarì le svilup dl lingaz, mo al é ince ´ reproduziuns de 50 documënc, ´ 22 chertes storiches y 490 imajes. Tl zënter él tres le svilup politich, sozial, economich y cultural che à portè pro a formè la mendranza ladina, so lingaz, süa cultura y süa originalité. “I tesc´ é gnüs metüs jö do agn d’archirida te archifs y te biblioteches; le material dles fontanes é gnü elaborè danü sön la basa dles conescënzes storiches plü jones” à dit Pescosta. Pro la traduziun àn tres messü ti-

gnì cunt dl fat che degöna tematica n’é tan zitia co chëra dl’identité, dit la professuria universitara Ulrike Kindl, che à fat la traduziun dl liber dal talian. L’identité di ladins é caraterisada da tröc punc´ de rotöra, y plü avisa linguistics, politics, geografics y i.i., mo al é propi chësta framentaziun che é deventada n punt de forza di ladins y i à renforzè positivamënter, dit le professur universitar Günther Pallaver. Sciöche Leander Moroder le diretur dl Istitut cultural ladin Micurà de Rü anunzié gnaràl tosc fora n’ediziun dl liber ascoratada por les scores ladines. Le liber “Die Geschichte der Dolomitenladiner” é da ciafè da cumprè tles botëghes de libri a 65 euro.

GECT: pagina web anche in ladino

A

ccanto alle versioni in lingua tedesca ed italiana ora la pagina web dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino è disponibile anche nelle versioni ladina ed inglese. In lingua ladina ed in lingua inglese sono stati tradotti contesti generali con dati riferiti all’Euroregione, nonché informazioni su organismi e funzioni, nonché notizie e comunicazioni d’interesse. Come sottolinea Birgit Oberkofler,

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funzionaria Euregio, l’obiettivo perseguito con la pagina in lingua ladina è quello di coinvolgere in modo attivo i ladini informandoli nella loro lingua madre sulle attività dell’Euroregione. Attraverso questo canale, come prosegue, “intendiamo stringere i contatti con le popolazioni ladine in provincia di Bolzano e di Trento e trasmettere loro la sensazione che l’Euregio opera per

le loro esigenze ed aspirazioni”. La pagina in versione inglese, invece, costituisce una sorta di biglietto da visita per l’Euregio in un mondo sempre più globale ed allo stesso tempo una vetrina per cittadini interessati, studenti ed istituzioni esteri. In particolare, come fa presente Oberkofler, “raggiungiamo in particolar modo i nostri partner a Bruxelles ed i 41 GECT istituiti in Europa”.


in breve società

Foto: Arno Pertl

Premio pari opportunità: entro il 28 febbraio le adesioni

F

ino al 28 febbraio 2014 possono essere presentate le tesi di diploma o di laurea, le tesi di dottorato, i lavori di ricerca e le tesi di master concernenti la condizione della donna nella società o le pari opportunità tra donna e uomo per concorrere al Premio dedicato indetto dalla Commissione provinciale per le pari opportunità. Il premio incentivante mira a motivare le/gli studentesse/ studenti ad occuparsi del tema della pari opportunità nella società o di altre tematiche che tengono conto dell’ottica di genere. Contemporaneamente gli elaborati scientifici

migliori, possono servire per trarre stimoli per migliorare la situazione delle donne e della pari opportunità. I criteri e le modalità per la concessione di premi incentivanti per elaborati scientifici, approvati dalla Giunta provinciale, su proposta della Commissione provinciale per le pari opportunità nel 1999, sono stati rivisti e sono state apportate alcune modifiche. Ad esempio, sono stati ridefiniti i criteri di ammissione delle domande e gli elaborati che ora possono essere presentati anche in lingua inglese. Le domande possono pervenire al al Servizio donna, Via Dante 11 a Bolzano. Per informazioni generali, criteri di valutazione, bando di concorso e modulistica si può consultare il sito del Servizio donna http:// www.provincia.bz.it/pariopportunita/  SA

lavoro Aziende e disabili

I

n provincia di Bolzano sono assunte tramite il collocamento obbligatorio oltre 1.900 persone presso aziende private e pubbliche. Nell’anno 2013 sono state già state assunte tramite il collocamento obbligatorio 231 persone disabili e e oltre 630 sono iscritte in cerca di occupazione. Si tratta prevalentemente di invalidi civili e per le quali le commissioni mediche non deliberano la possibilità di un collocamento diretto. Seguendo il trend dell’anno 2012, delle 231 assunzioni avvenute un 40 per cento è a tempo indeterminato e un 45 per cento è part-time. Sono stati stipulati nell’anno 2013 circa 60 programmi d’assunzione che prevedono l’assunzione di oltre 200 persone disabili nell’arco di 24 mesi. Per quanto riguarda le persone in con-

venzione di affidamento sono mensilmente 150 persone in progetto di osservazione e addestramento, 170 in progetti di inserimento lavorativo assistenziale e 14 in progetti per l’avviamento al lavoro. La Aspiag Sercice srl di Bolzano, come ha spiegato Helmuth Sinn, direttore della Ripartizione lavoro della Provincia e presidente del Comitato di valutazione, ha ottenuto il Premio integrazione lavorativa 2013 sia per l’inserimento lavorativo esemplare di persone disabili, che per le precedure di accompagnamento adottate ed anche per la crescente e fattiva collaborazione che l’azienda dimostra verso i Centri di mediazione lavoro negli ultimi anni nell’assunzione di persone disabili afferenti anche a varie aree della disabilità.  SA

sociale Novità per l’assegno al nucleo famigliare

I

l primo pagamento dell’assegno provinciale al nucleo famigliare con il nuovo importo di 200 Euro, riferito alla mensilità di gennaio 2014, verrà effettuato a fine febbraio 2014. Lo rende noto l’Agenzia per lo Sviluppo sociale ed economico della Provincia ricordando che,

così come deciso dalla Giunta provinciale nell’ottobre 2013, a partire dal mese di gennaio 2014 l’importo dell’assegno provinciale al nucleo famigliare è stato raddoppiato. L’assegno passa quindi da 100 a 200 euro mensili e per coloro che già percepiscono la prestazione non è necessaria la presentazione di una nuova domanda. Poiché la liquidazione dell’assegno avviene ordinariamente il mese successivo, il primo pagamento dell’assegno provinciale al nucleo famigliare con il nuovo importo di 200 euro, riferito alla mensilità di gennaio 2014, verrà effettuato quindi a fine febbraio 2014.  SA provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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Foto: Wolf

Nuovi vertici

Primi voti Formate le quattro commissioni legislative.

N

(da sx) Tinkhauser, Hochgruber Kuenzer, Widmann, Stirner Brantsch, Bizzo.

Widmann eletto presidente con 20 voti (14 a Klotz). Hochgruber Kuenzer e Stirner Brantsch segretarie questore con Tinkhauser.

È

Thomas Widmann il nuovo presidente del Consiglio, eletto al posto della neo-assessora Martha Stocker. L’ex assessore provinciale, proposto da Dieter Steger, è stato eletto con 20 voti, uno in più dei quelli di SVP e PD. L’opposizione aveva chiesto che la maggioranza le cedesse la carica, a dimostrazione del “nuovo clima tra maggioranza e opposizione annunciato da Kompatscher”, ha detto Sven Knoll (STF), proponendo di eleggere Eva Klotz anche per la sua lunga esperienza in aula”. Klotz ha segnalato di voler garantire un’effettiva possibilità di scelta democratica. Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ha ricordato che anche la DC accettò di dare la presidenza del Parlamento al PCI; per i Freiheitlichen, Pius Leitner ha contestato che l’elezione di Widmann si desse per scontata, tanto che la successiva delibera portava già il suo nome, e Ulli Mair ha criticato che non ci fosse stato un confronto preventivo. Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore) ha constatato la mancanza di

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volontà, da parte della maggioranza, di riconsiderare le sue decisioni, e Andreas Pöder (BU - Ladins Dolomites - Wir Südtiroler) ha criticato che la presidenza fosse stata usata come parcheggio per futuri assessori, una modalità che la Verde Brigitte Foppa ha assimilato al giro di pietanze sui tavoli del ristorante cinese. Arno Kompatscher ha replicato che la SVP aveva garantito la trasparenza annunciando da subito la candidatura di Widmann, e che l’intenzione è di rivalutare il Consiglio, ma Hans Heiss (Gruppo Verde) ha specificato che l’unica coerenza era stata quella di mettere l’opposizione davanti ai fatti compiuti, e che Widmann in passato aveva violato le procedure del Consiglio. Thomas Widmann è stato infine eletto, mentre Eva Klotz ha ricevuto 14 voti. Il neopresidente ha promesso di garantire i diritti di tutti e di collaborare con tutti “per riavvicinare i cittadini alla politica e rivalutare il Consiglio, rendendone più efficace la gestione”. Quali segretarie questore, al posto di Theiner e Schuler, eletti in Giunta, sono state scelte Maria Hochgruber Kuenzer, con 25 voti, e Veronika Stirner Brantsch, con 19 (9 schede bianche, 2 nulle): entrambe avevano già svolto questo incarico nella precedente legislatura.

ella XVa legislatura le commissioni legislative restano 4, ma la 2a e la 4a non avranno più 9 componenti, bensì 7. La decisione è stata approvata dall’aula all’unanimità, così come l’attribuzione delle stesse competenze del passato. Grazie a una rinuncia da parte di STF e F, anche BU-Ladins Dolomites-Wir Südtiroler e 5 Stelle avranno un loro rappresentante. Nel dettaglio: 1a comm. (Affari istituz., istruzione, cultura, sport, cooperaz. e sviluppo, rapporti internazionali/UE, comunicazione): Amhof, Foppa, Klotz, Mair, Noggler, Steger, Stirner, Tschurtschenthaler, Urzì. 2a comm. (Agricoltura e foreste, ambiente, urbanistica, acque pubbliche, energia): Dello Sbarba, Hochgruber, Noggler, Schiefer, Sigmar Stocker, Wurzer, Zimmerhofer. 3a comm. (Finanze e patrimonio, lavori pubblici, industria, artigianato, turismo, programm. economica, ricerca scientifica e tecnologica, coordinam. finanza pubblica e sistema tributario): Artioli, Heiss, Hochgruber, Köllensperger, Renzler, Steger, Tinkhauser, Tschurtschenthaler, Wurzer. 4a comm. (Lavoro e professioni, edilizia, assistenza, sanità, alimentazione, volontariato, trasporti): Amhof, Blaas, Dello Sbarba, Pöder, Renzler, Schiefer, Stirner Brantsch. Quali componenti del Comitato d’intesa tra Stato e Provincia sono stati designati Pius Leitner, Helmuth Renzler e Roberto Bizzo; l’aula ha poi dato il suo assenso ai nomi di Edith Engl e Veronika Meraner quali giudici del TAR: la scelta spetta al Governo.


Il nuovo presidente della Provincia ottiene la fiducia di SVP, PD e Team Autonomie. Critiche alla “vecchia logica partitica”.

Foto: Wolf

20 voti per Kompatscher Solo ai banchi della Giunta prima dell’elezione della squadra di governo: il neo presidente della Provincia Arno Kompatscher.

P

untando su parole d’ordine quali “responsabilità ai cittadini”, “solidarietà e sussidiarietà”, “collaborazione”, e indicando come prioritari gli interventi per rafforzare le imprese al fine di garantire più posti di lavoro, promuovere sgravi burocratici e fiscali, sostenere la famiglia, rinnovare l’amministrazione anche con una mirata spending review, promuovere l’Euregio, rinnovare l’Autonomia con un’apposita Convenzione e rivalutare il Consiglio provinciale coinvolgendo nel processo legislativo tutti i gruppi consiliari e creando commissioni ad hoc su singoli temi, Arno Kompatscher ha ottenuto l’incarico di presidente della Provincia: ai 18 voti “scontati” di SVP e PD si è aggiunto anche quello di Elena Artioli (Team Autonomie), che ha ritenuto di non poter negare il voto a chi ha avuto più di 80.000 preferenze, sottolineando però che non mancherà di fare opposizione e di battersi per una “burocrazia zero” per le imprese e un’amministrazione accogliente verso i cittadini. Gli altri gruppi di opposizione hanno invece definito una “vecchia logica partitica” quella alla base della coalizione di Governo: sia i Verdi che i Freiheitlichen avrebbero voluto assumersi responsabilità di Giunta, ma sono state preferite le vecchie dinamiche: “Siete voi i Neinsager, non i Verdi”, ha detto Riccardo Dello Sbarba criticando la sete di poltrone del PD, mentre Pius Leitner ha segnalato che l’accordo PD-SVP per tutte le elezioni, dalle comunali alle europee, non rispetta la volontà dei cittadini: “Per il resto, il programma è al 90% condivisibile, tuttavia esso non considera il futuro della

provincia”, che i Freiheitlichen vedrebbero nel libero Stato. Anche la Süd-Tiroler Freiheit, con Sven Knoll ed Eva Klotz, ha segnalato che molti annunci sono irrealizzabili in quanto la Provincia dipende dallo Stato, e criticato il progressivo allontanamento da Innsbruck nonché l’intenzione di rivedere lo Statuto per allargare la Giunta a un secondo assessore italiano. Secondo Andreas Pöder (BU-Ladins Dolomites-Wir Südtiroler), il mercanteggiamento dei posti ha impedito di concentrarsi sulle vere esigenze dei cittadini, in primis i lavoratori cui andrebbe tolta l’addizionale IRPEF e le madri che dovrebbero poter stare a casa con i figli piccoli. Critica sulla spartizione di poltrone e sulle competenze “tradizionali” lasciate alle assessore anche Brigitte Foppa (Gruppo Verde), che ha invitato a puntare sulla scuola plurilingue, mentre il collega Hans Heiss ha sottolineato che la volontà collaborazione di Kompatscher mira più all’efficienza che alla democrazia, “tuttavia parti della dichiarazione sono apprezzabili: anche la Convenzione per l’autonomia, purché coinvolga tutti i cittadini”. Paul Köllensperger (Movimento 5 Stelle) ha invitato a fare una politica a favore dei cittadini, in primis rivedendo la legge sulla democrazia diretta,

e apprezzato la volontà di sburocratizzare e ampliare l’autonomia, pur criticando il patto SVP-PD e la poca attenzione all’ambiente. Per il PD, Christian Tommasini ha evidenziato, della dichiarazione di Kompatscher, la volontà di rispondere alle sfide di una società profondamente cambiata, promuovendo una cittadinanza attiva, ma anche sussidiarietà, solidarietà e plurilinguismo, “strumento grazie al quale tutti possono sentirsi a casa”. Dieter Steger, capogruppo SVP, ha sottolineato l’importanza della collaborazione democratica con gli altri partiti al fine di affrontare crisi, disoccupazione e uno sviluppo europeo post-nazionale, come confermato in replica dallo stesso Kompatscher, il quale ha anche difeso le trattative di coalizione come “normale prassi”, e annunciato che si contratteranno con Roma nuove competenze. Ha poi risposto a singole osservazioni dei consiglieri e ribadito la volontà di promuovere una nuova cultura dell’ascolto e del dialogo, sottolineando che si dedicherà all’interesse della comunità in generale; ha inoltre difeso il valore dell’Autonomia altoatesina, la cui ampiezza è tale da frenare spinte secessionistiche; “E ora”, ha concluso, “rimbocchiamoci le maniche, e al lavoro!”.  provincia autonoma | gennaio - febbraio 2014

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Punti di vista sulla nuova Giunta Foto: Wolf

Critiche, apprezzamenti e sollecitazioni da parte dei consiglieri.

I

l fatto che la Giunta sia stata eletta con i soli voti SVP e PD (19 sì, 16 no) dimostra l’atteggiamento critico delle opposizioni, nonostante il pres. Kompatscher abbia argomentato la scelta di ogni assessore, a partire da Tommasini, vicepresidente per dare riconoscimento al gruppo italiano, che ottiene anche le opere pubbliche in quanto collegate all’edilizia, e Theiner, la cui esperienza ha spinto ad affidargli competenze importanti come energia e ambiente; a se stesso Kompatscher riserva l’economia quale settore fondamentale in tempi di crisi. Le opposizioni hanno contestato la scelta di Theiner, non estraneo allo scandalo SEL, all’energia, e la minoranza tedesca ha criticato l’assegnazione della vicepresidenza a Tommasini, responsabile dell’iniziativa “Bolzano Capitale della cultura”, e l’intenzione di allargare la Giunta, in futuro, a un secondo assessore PD. Hanno poi respinto le critiche di Vespa all’Autonomia, proponendo come soluzione agli attacchi il suo allargamento alle altre Regioni (Verdi, Team Autonomie) o il distacco dall’Italia (F, STF); secondo Kompatscher bisogna invece far capire che essa, legata alla minoranza, avvantaggia anche lo Stato. In quanto ai singoli temi, l’opinione dei Freiheitlichen, che hanno

La nuova Giunta: (da sx.) Deeg, Achammer, Schuler, Theiner, Kompatscher, Tommasini, Stocker, Mussner. apprezzato la scelta di Schuler poiché non legato al Bauernbund, è che l’immigrazione vada contenuta, le imprese locali e i giovani sostenuti, i grandi progetti – come il Parco tecnologico – abbandonati. Il Gruppo Verde ha apprezzato la volontà di separare amministrazione e politica e di riformare l’Autonomia, purché coinvolgendo tutti; ha criticato il vincolo di certe prestazioni sociali agli immigrati all’apprendimento delle lingue locali, invitato a riportare legalità in campo energetico, a ritirare le delibere su Antersasc e aeroporto. SüdTiroler Freiheit ha ribadito che senza indipendenza il programma non è attuabile, invitato a tutelare la madrelingua, chiesto di contenere l’immigrazione e promuovere la democrazia diretta. Alto Adige nel cuore ha criticato che il programma non definisse tempistica né modalità di realizzazione, chiesto di abbandonare grandi progetti puntando invece sull’edilizia per il ceto medio, le imprese e il riassetto energetico;

Urzì si è poi proposto come portavoce della sottorappresentata comunità italiana, ma Artioli (Team Autonomie) lo ha ritenuto corresponsabile della perdita di voti del centrodestra; la consigliera ha poi invitato a puntare sulle imprese, che garantiscono lavoro, sulla casa e su un’amministrazione amichevole. Per BU-Ladins-Wir Südtiroler l’economia andava affidata a uno specifico assessore, e il programma di governo ha scarsa propensione sociale e non accenna all’equità fiscale, mentre Movimento 5 Stelle ha ritenuto che si debba dare più spazio ai cittadini, sia con la democrazia diretta che nella Convenzione, nonché ridurre i costi della politica e garantire vera sussidiarietà. A favore del programma sono intervenuti Hochgruber Kuenzer (SVP), che ha però criticato l’accorpamento della formazione agricola a quella professionale, e Steger, che ha sottolineato il valore dato a innovazione, spending review, riordino dell’amministrazione ed Euregio.

Uniti contro il centralismo

Foto: Wolf

I

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presidenti dei Consigli di Alto Adige, Trentino e Tirolo si sono incontrati a Bolzano per discutere della prossima Seduta congiunta (in autunno a Innsbruck). Secondo Thomas Widmann, Bruno Dorigatti e Herwig van Staa, (foto) il “Dreier Landtag” non deve disperdere la sua efficacia nell’esame di decine di mozioni su

temi diversi, ma concentrare l’attenzione sui compiti della Macroregione e la loro concreta attuazione, nonché su uno stretto rapporto con il GECT. La Macroregione, è stato detto, è uno strumento utile per contrastare le spinte centralistiche, oltreché intervenire sul processo legislativo europeo.


info

musei provinciali e Touriseum e Giardini

Mt. Gran Pilastro 3509m Ridanna

Passo Resia 1507m

di Castel Trauttmansdorff Merano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

Curon Venosta

Predoi

Brennero 1374m

Mareta

Cadipietra Campo Tures

Vipiteno

Mt. Palla Bianca 3738m Teodone

Rienz a

Brunico

Novacella

Passo Stelvio 2757m

Adige Prato allo Stelvio

Castelbello Laces

Ortles 3905m

Lana

San Candido

Sciliar

Laives

Caldaro

Catinaccio 3002m

Mt. Cristallo 3221m

Tre Cime 2998m Cortina d’Ampezzo

Marmolada 3343m

D

o

l

o

m

Ora

u Castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Bolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

Mezzocorona

a Museo provinciale delle miniere

p Museo provinciale degli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654298 | www.museominiere.it

Centro climatico Predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38a tel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

www.museominiere.it

Mondo delle miniere Ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it Avventura in miniera Monteneve Passiria Moso in Passiria Rifugio Monteneve Corvara 42/43 tel. 0473 647045 | www.monteneve.org Museo delle miniere Granaio Cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99 tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

´ de Tor s Museum Ladin Ciastel S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa “Jan Batista Rinna“ tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

enti e servizi Giunta provinciale p.zza S. Magnago 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 411111 (centrale) www.provincia.bz.it Consiglio provinciale p.zza S. Magnago 6 | 39100 Bolzano Tel. 0471 946111 www.consiglio-bz.org info@consiglio-bz.org Giunta regionale Sede di Trento: Via Gazzoletti 2 Tel. 0461 201111 Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3 Tel. 0471 322111/12 www.regione.taa.it/ Ufficio della Provincia a Roma Via del Gesù 57 | 00186 Roma Tel. 06 69791120 ufficiodiroma@provincia.bz.it

Ufficio della Provincia a Bruxelles Rue de Pascale 45-47 B-1040 Bruxelles | Tel. +32 27432700 alto.adige@alpeuregio.org Ufficio Euregio Viale Druso 1 | 39100 Bolzano Tel. 0471 402026 info@europaregion.info www.europaregion.info Servizio esami di bi- e trilinguismo Via Perathoner 10 | 39100 Bolzano Tel. 0471 413900 www.provincia.bz.it/ebt zdp.ebt@pec.prov.bz.it Difesa civica Via Cavour 23 | 39100 Bolzano Tel. 0471 301155 www.difesacivica.bz.it posta@difesacivica.bz.it

Centro tutela consumatori e utenti Alto Adige Via Dodiciville 2 39100 Bolzano Tel. 0471 975597 Fax 0471 979914 www.centroconsumatori.it info@consumer.bz.it INFOPollini 0471 950431 www.provincia.bz.it/pollini Informazione statistica Via Canonico Gamper 1 39100 Bolzano Tel. 0471 418400 www.provincia.bz.it/astat astat@provincia.bz.it Centrale provinciale di emergenza Tel. 118 (Servizi di soccorso) Tel. 115 (Vigili del fuoco)

Sillian

San Martino in Badia

Castel Forte

Bolzano

Mt. Cevedale 3757m

Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

Bressanone

Velturno

Merano

e

t Museo provinciale del vino

Castel Coira Silandro

ig Ad

dell’Alto Adige Bolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

Tirolo

Malles

Isar co

Abbazia Monte Maria

r Museo Archeologico

Heinfels Dobbiaco

Valdaora Monguelfo

Centrale viabilità Tel. 0471 200198 | Fax 0471 201157 www.provincia.bz.it/vmz vmz@provincia.bz.it INFOMobilità 840 000471 Informazioni turistiche Alto Adige Marketing piazza Parrocchia 11 | 39100 Bolzano Tel. 0471 999999 info@suedtirol.info | www.suedtirol.info Valori dell’aria Tel. 0471 417140 www.provincia.bz.it/aria labchinfis@provincia.bz.it Info valanghe e meteo Via Mendola 33 | 39100 Bolzano Tel. 0471 414740/41 Bollettino telefonico 0471 270555 www.provincia.bz.it/meteo hydro@provincia.bz.it

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