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UN AMORE SURREALISTA

Ci sono degli amori che non finiscono mai, che valicano confini, che superano tutte le categorie spazio-temporali conosciute per concretizzarsi in opere d’arte. Un esempio di tali storie d’amore può essere quella tra la pittrice Leonora Carrington e Marx Ernst, considerati entrambi tra i maggiori esponenti della pittura surrealista. Leonora venne totalmente catturata dal fascino e dalle abilità del pittore tedesco. La donna s’innamora dunque prima del pittore che dell’uomo. Per entrambi l’età e la bellezza fisica non contano dinnanzi a tale afflato creativo e a una sinergia d’intenti che si traduce in corrispondenza d’amorosi sensi a tutti gli effetti. Non si tratta certo solo di sintonia artistica, ma di affinità elettive. Due artisti che decidono di scegliersi volontariamente, senza se e senza ma. Basti pensare al fatto che la loro relazione fece scalpore dato che il pittore la rese pubblica mentre era ancora sposato. La storia d’amore fra i due potrebbe essere tradotta in un romanzo o una serie tv netflix per i colpi di scena e le peripezie che hanno dovuto affrontare. Leonora era la tipica figlia ribelle appartenente ad una famiglia ricca, una ragazza piena di passioni e con il desiderio di girare il mondo. Fu proprio in occasione di una mostra d’arte surrealista che lei si trovò innanzi le opere di Ernst. Infatti conobbe l’artista tedesco poco tempo dopo aver visitato la mostra, durante una festa. Età, nazionalità e situazioni sentimentali completamente diverse avrebbero potuto essere limitanti per loro, ma quando si ama, e il cuore comincia a battere forte, è praticamente nullo qualsiasi tentativo di reprimere le proprie emozioni. Vissero felici in Francia e frequentarono i circoli letterari e gli artisti dell’epoca. Soltanto lo scoppio della seconda guerra mondiale riuscì a dividerli. Il pittore tedesco venne imprigionato diverse volte perché considerato uno traditore straniero. Leonora, a causa della sua depressione e dei suoi crescenti stati d’ansia, venne internata. Dopo varie vicissitudini i due decisero di frequentare altre persone e di sposarsi, ma a dir la verità, solo uno fu il vero amore di Ernst, Leonora Carrington. Il dipinto Leonora nella luce della mattina, realizzato poco dopo

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Sono solo voci?

che Max riuscì a uscire dal campo di reclusione lo dimostra. In una verdeggiante giungla dall’aspetto onirico, con piante sinuose che tutto avvolgono, l’amata Leonora appare, con la sua folta chioma nera, facendosi largo tra la vegetazione, vestita con lo stesso fogliame della foresta. È un’apparizione quasi mitologica. E’ una ninfa dei boschi, una madre natura e una dea in terra. Una creatura, insomma, più divina che umana. Così, probabilmente, Max considerava la sua Leonora.

Cristina Pappalardo

In fondo a via Orlanda dove c’era il concessionario auto, poco prima della rotatoria con via Martiri della Libertà, sta sorgendo un grande capannone. Crediamo che in molti si siano chiesti quale potesse essere la funzione di questa struttura dalle dimensioni importanti. Sembrerebbe, stando ad alcune notizie apparse di recente nella stampa locale, che a lavori ultimati diventi la nuova sede del supermercato “Lidl”. Se venisse confermata la notizia, significherebbe che l’unica attività commerciale di questo genere presente a Campalto si allontanerebbe ulteriormente dal centro accrescendo i non pochi disagi delle persone che non possono, o semplicemente non lo desiderano, muoversi in auto per fare la spesa.

Sarebbe inoltre un disagio di non poco conto per gli ospiti del campeggio. Contemporaneamente era apparsa la notizia che la catena “Alì” sarebbe interessata ad aprire un punto vendita in via Passo nell’area occupata dai fatiscenti capannoni in disuso ormai da decenni.

Per il momento sono solo voci che circolano ma crediamo che, trattandosi di attività di basilare importanza per un territorio come il nostro che ha visto negli anni un graduale impoverimento delle proposte commerciali, sia un diritto sacrosanto del cittadino avere una informazione tempestiva e corretta da parte degli organi preposti.

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