1 minute read
ANITA MENEGOZZO
In Equilibrio Al Caso
Per più della metà di ogni mio passo ho osato oltre il previsto senza nessun bisogno di pretesto Ho avuto per selciato orme che a volte riconosco a stento così ho imparato presto mio malgrado a navigare a istinto. Ciò che ero più che certo d'aver perso pare che in fondo non sia mai esistito e il mio futuro prossimo venturo se ne sta tutto ancora rannicchiato come se fosse un feto nel suo sogno. Del più che impercettibile dettaglio dell'attimo ineffabile mi accorgo che respiro
Advertisement
Ma infine sono ancora sempre quello non altro che un acrobata del tempo in equilibrio al caso
Zona di puro arbitrio immeritato da cui non si guarisce che morendo
Evoluzione
...Ma appena rivolgemmo gli sguardi verso l' alto ci apparve il nostro mare a testa in giù sospeso color piombo . Le stelle conficcate fra le onde come carcasse bianche tra le dune Vedemmo le radici disperate protese ad implorare a mani nude almeno per un sole ed i licheni secchi coprire il viso a tutti i vecchi tronchi per il troppo pudore di quanto andò perduto
Nessuno che arrischiasse ormai di bere quell' acqua color melma, più densa di una colpa e dura a deglutirsi
La si sorbiva poca e lentamente dai pori della pelle curando di evitare le ferite. Si era sopravvissuti tutti o quasi, solo per il timore di contarci E si restava eretti grazie ai ginocchi immersi in fanghi asciutti . Cosi che nell’oblio pietoso dell’attesa in un residuo spasmo di bellezza ma inconsapevolmente ci trasformammo in fiori.