laPiazza di Adria - Luglio 2024

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Noi ci crediamo

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.

Torna la kermesse organizzata dal Comune con Adriashopping, punto di riferimento anche per i comuni limitrofi

Servizio a pag. 4

La riforma

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Impianti Fotovoltaici

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AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA

Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale

Servizio a pag. 17

UN “COLPO DI SCENA” PER I TRE TEATRI VENETI

Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi

Servizio a pag. 19

Impianti elettrici civili e industriali

Automazioni cancelli e sbarre

• Videosorveglianza telecamere

Antintrusione allarmi

SBye bye “galleggiamenti”

Nicola Stievano

>direttore@givemotions.it<

aranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.

segue a pag. 5

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Canalbianco: valori entro i limiti

Adria nei giorni scorsi ha ospitato la settima tappa di “Operazione Fiumi”, la campagna di citizen science di Legambiente Veneto. Quest’anno, con il supporto tecnico dell’ARPAV e il contributo di COOP Alleanza 3.0, l’iniziativa si è estesa per la prima volta anche al Canalbianco, affiancando il monitoraggio del fiume Po.

Il monitoraggio riguarda la presenza di batteri fecali Escherichia coli, oltre a Glifosate e Pfas, una novità per il 2024. I dati preliminari raccolti dai volontari di Legambiente hanno rilevato la presenza di batteri fecali, un indicatore della qualità della depurazione delle acque e di possibili inquinamenti dovuti a scarichi non autorizzati.

La novità di quest’anno include il monitoraggio di due punti sul Canalbianco: uno ad Adria, di fronte al teatro, e uno a Loreo. Il corso d’acqua, noto per la sua navigabilità commerciale e il potenziale per il turismo sostenibile, è stato inserito nel programma triennale di recupero delle plastiche previsto dalla Legge 60/2022 “SalvaMare”.

I primi risultati mostrano che i punti monitorati, dal Po al Canalbianco, presentano livelli di Escherichia coli entro i limiti, indicando una buona qualità microbiologica delle acque nel tratto veneto del Po. Tuttavia, persistono preoccupazioni per lo stato chimico delle acque. Arpav ha rilevato concentrazioni di PFOS superiori ai limiti di legge in diverse aree del Delta del Po,. Oltre ai PFAS, sono stati riscontrati superamenti dei valori normativi per AMPA, Azoxystrobin e Metolachlor ESA, sottolineando la necessità di un controllo più rigoroso e sollecitando interventi dalle autorità regionali competenti.

Con questa iniziativa, Legambiente punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della qualità delle acque e sulla necessità di interventi efficaci per ridurre l’inquinamento, proteggendo così la biodiversità e la salute umana.

Presentati i dati di “Operazione fiumi” di Legambiente

Bye bye “galleggiamenti”

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.

Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.

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Con la 32esima edizione di “Adria d’Estate” tanto divertimento in arrivo

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a preso il via a inizio luglio, ma proseguirà fino al 6 settembre, riempiendo le strade e arricchendo le serate adriesi di eventi, spettacoli e musica: è la 32esima edizione di “Adria d’Estate”.

“Trentadue anni sono già passati da quando i commercianti di Adria hanno deciso di investire su un’iniziativa che ha caratterizzato l’estate dell’intera terra polesana – afferma il sindaco del Comune di Adria, Massimo “Bobo” Barbujani –, perché “Adria d’Estate” è diventata un punto di riferimento per i tantissimi comuni del territorio e tantissime persone che si sono riversate nel nostro centro storico”.

“Tutto questo è stato possibile grazie al nuovo direttivo di Adria Shopping, con il quale ci sono stati diversi incontri per definire il programma – spiega Barbujani –. Un programma un po’ diverso dal solito, che mantiene tuttavia due luoghi cardine della kermesse, ovvero piazza Garibaldi e parco Mazzini, ai quali si aggiungono piazza Bocchi e piazza Grotto, per la movida adriese, e piazza Cavour, che sarà utilizzata più volte per creare un unicum che colleghi tutte le serate che si andranno a proporre”.

“Ci siamo messi a disposizione per l’amore di Adria – afferma Salvatore Del Gaudio, nuovo presidente del direttivo di Adria Shopping –, non si poteva perdere un’associazione come la nostra. Ci tengo dunque a ringraziare la mia squadra e anche i soci che hanno creduto in noi: il nostro obiettivo è raccogliere le idee di tutti loro, farle nostre e ridistribuirle per la città come

portavoce del pensiero di tutti i commercianti. Vogliamo interfacciarci con tutti gli enti che fanno parte della città, l’io deve essere dimenticato a favore del noi”.

Come anticipato, la lunga estate adriese terminerà il 6 settembre. “Quest’anno “Adria d’Estate” durerà una settimana in più, perché il 6 settembre ci sarà la serata dedicata alla “Notte bianca della cultura”, l’iniziativa che fa parte del circuito provinciale e su cui l’amministrazione comunale sta investendo tantissimo – spiega Barbujani –. “Adria d’Estate” infatti non è solo balli, spettacoli e divertimento, ma anche cultura: ecco perché abbiamo puntato moltissimo anche sul nostro Conservatorio, per dare una caratterizzazione diversa al programma di quest’anno”.

“Abbiamo voluto trovare una quadra anche a livello di bilancio, affinchè venisse dato supporto a tutti i soggetti che opereranno per la buona riuscita di “Adria d’Estate” – afferma il vicesindaco, Federico Simoni –. E sono particolarmente contento di ritrovare nel rinnovamento del direttivo dell’associazione Adria Shopping una tradizione che continua: fa molto piacere che un’associazione di questo valore non sia defunta come qualcuno aveva creduto, sbagliando. Il compito dell’amministrazione dev’essere proprio tutelare tutte le associazioni per non chiudere la loro attività. Ma Adria Shopping è qualcosa di più, il connubio tra mondo associativo, manifestazioni e commercio, una realtà in grado di portare davvero un valore aggiunto a tutto il ter-

ritorio: “Adria d’Estate” sarà lo stimolo per venire ad Adria e vivere le manifestazioni estive ma anche il commercio della città, perché questa manifestazione è nata per rilanciare la città a 360

gradi, soprattutto il suo tessuto produttivo”.

Spazio verrà dato però anche alle realtà sportive del territorio.

“Il 23 agosto in piazza Garibaldi ci sarà la serata delle associazioni

sportive, una kermesse e una vetrina importante per le nostre società – spiega Simoni – e tornerà anche una grande tradizione: il torneo di beach volley, il “Beach by night”, la cui prima edizione è stata nel 1994 e a cui io ho partecipato. Si terrà in piazza Cavour e vedrà giovani e meno giovani partecipare a una manifestazione che avrà dei ritorni importanti dal punto di vista sia numerico che sociale”.

Tanti i rappresentanti istituzionali invitati nella serata d’apertura di “Adria d’Estate” e che hanno dato prova dell’importanza che la kermesse adriese rappresenta per tutto il territorio. L’estate di Adria dunque sarà all’insegna di numerosissimi appuntamenti, voluti dall’amministrazione con l’intento di ricreare un profondo senso di comunità a tutto tondo. “Siamo qua per costruire, non per demolire”, afferma infatti Barbujani.

Cinema sotto le stelle fino ad agosto ai Giardini Zen

Pop corn alla mano e relax: ai Giardini Zen di Adria ha infatti preso il via la rassegna dedicata al cinema: tutti i mercoledì, dallo scorso 19 giugno e fino al 28 agosto, alle ore 21:30 nel parco sarà infatti proiettato un film sotto le stelle.

Il prossimo 17 luglio andrà in scena “Nata per te” della regia di Fabio Mollo. Seguirà il 24 luglio “Il principe di Roma” di Edoardo Falcone. Il 31 luglio sarà invece il turno di “Le 8 monta-

gne”, regia di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Gli appuntamenti di agosto prenderanno il via con “Un colpo di fortuna” di Woody Allen, il 7 agosto, e proseguiranno il14 agosto con “Un eroe” di Asghar Farhadi. Il 21 agosto sarà la volta di “Dogman” della regia di Luc Besson. Infine, il 28 agosto si concluderà con un film a sorpresa.

L’ingresso per partecipare agli appuntamenti cinemato-

grafici di Adria è gratuito. In caso di maltempo la proiezione è rinviata al giorno successivo.

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zioni bancarie, viene garantita a tutti la con-

li, uguali in tutta Italia, sono quelle definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dell’energia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo Unico Nazionale – PUN).

A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela. La fatturazione continua a essere bimestrale.

Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica

In un territorio importante come la provincia di Rovigo, Hera manterrà lo stesso modello di servizio che l’ha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che fisici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione delle proprie soluzioni e decisa propensione nell’accompagnare famiglie e imprese verso le

L’orientamento alla sostenibilità è attestato, fra le altre, da due importanti evidenze. Già oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è “a valore condiviso”, cioè legato ad attività che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilità ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirà al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con verifiche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.

dai 75 anni in su, in condizioni di di coltà economica o residenti in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.

Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali

La fornitura di energia elettrica a condizioni standard definite da Arera.

Minoranza. Parla Andrea Michieletto, esponente di Impegno per il Bene Comune ed ex assessore al Turismo

“Un anno di Barbujani, un anno senza eventi e manifestazioni”

In appena un anno di governo, la giunta Barbujani ha infatti annullato molte delle manifestazioni più importanti per la città, come “La Pensa”, “DeltArte il Delta della Creatività”, “DeltaBlues”, la “Notte Verde” della Croce Verde, il Carnevale, “Voci per la Libertà” e l’intera stagione teatrale”

LVeneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.

’estate continua e con essa i tanti appuntamenti presenti in tutto il territorio veneto, ma nel Comune di Adria c’è chi non è soddisfatto. “La situazione attuale della città, sotto la guida del sindaco Barbujani, sembra essere caratterizzata da una serie di assenze e annullamenti di manifestazioni che un tempo erano simbolo di vivacità e coinvolgimento della comunità locale –afferma Andrea Micheletto, ex assessore al Turismo e alla Comunicazione dell’amministrazione Barbierato –. In appena un anno di governo, la giunta Barbujani ha infatti annullato molte delle manifestazioni più importanti per la città, come “La Pensa”, “DeltArte il Delta della Creatività”, “DeltaBlues”, la “Notte Verde” della Croce Verde, il Carnevale, il Festival Biblico (che si è svolto senza il sostegno del comune), “Voci per la Libertà” e l’intera stagione teatrale”.

“Questo rappresenta un netto cambiamento rispetto alla precedente amministrazione Barbierato, quando tali eventi non solo venivano svolti, ma erano anche coordinati direttamente dal comune attraverso il Calendario degli Eventi gestito da me e dall’ex assessore Stoppa – prosegue Micheletti –. Oltre all’annullamento degli eventi, la città ha anche perso importanti finanziamenti, come il bando del “Distretto del Commercio” e il bando GAL “Le Stanze della Storia”, entrambi progetti significativi per lo sviluppo e la promozione del territorio”.

vrà affrontare se l’attuale gestione continuerà su questa strada, mettendo a repentaglio il lavoro e i progressi fatti nel passato”.

“A questo proposito non capiamo il senso del fantomatico sportello unico per le associazioni annunciato da Simoni: sarebbe bastato confermare l’incontro settimanale per gli eventi che ormai era entrato nella testa delle associazioni come momento di confronto e chiarimenti – dichiara Micheletto –. Simoni dice che le associazioni devono aggiornare i dati del registro. Noi avevamo cominciato proprio a sollecitare le associazioni su questo punto e avevamo aggiornato gli elenchi togliendo le associazioni non più attive e che non rispondevano alle richieste”.

La nostra Falegnameria, nata nel 1961, fornisce prodotti di alta qualità garantita dalla pregiata materia prima, il legno, da noi selezionato a magazzino, arieggiato per non alterare la qualità originale del legno.

Insomma, “l’attuale amministrazione si sta distinguendo per la sua immobilità e la mancanza di iniziative, elementi che rischiano di compromettere i risultati ottenuti nei precedenti cinque anni – sostiene l’esponente del gruppo Impegno per il Bene Comune –. La comunità adriese si interroga su quali altre conseguenze negative do-

E conclude: “Come Impegno per il Bene Comune, ci chiediamo cos’altro dovrà subire la nostra amata città da qui in avanti con un’amministrazione assente e colpevolmente immobile, mentre pezzo dopo pezzo perdiamo tasselli di un lavoro durato cinque anni”.

Gaia Ferrarese

Omar Barbierato rinuncia al suo posto in consiglio:

“Dopo 13 anni lascio, mi prendo il mio spazio”

Omar Barbierato, ex sindaco, lascia il Consiglio comunale di Adria, il testimone ora passerà a Sandra Moda. “Lascio il testimone in Consiglio Comunale a Sandra Moda, ex Assessore al sociale, che sono certo saprà continuare, come Consigliere di minoranza, il fondamentale ruolo di controllo e di proposta politica del movimento civico Impegno per il Bene Comune, gruppo politico che oggi rappresenta con i suoi due Consiglieri, le liste civiche Siamo Adria, Adria Civica, Insieme con i Paesi e Impegno per il Bene Comune - afferma Barbierato -. La decisione, condivisa anche col Direttivo del mio gruppo, non ha carattere politico ma personale. Il mio impegno civico continuerà in Impegno per il Bene Comune, in particolare nell’attività di comunicazione del movimento civico, portando il mio supporto in termini di memoria politica e competenze acquisite in questi anni”.

“Desidero ringraziare tutte le persone con cui ho avuto l’onore ed il piacere di collaborare in questi 13 anni di impegno civico da Cittadino, Consigliere Comunale e Sindaco della nostra Adria - conclude Barbierato -. Sono stati anni molto impegnativi in cui ho speso molto della mia vita per cercare di onorare al meglio gli impegni presi, ed è arrivato il momento per me di recuperare alcuni spazi e tempi fondamentali”.

Adria

Piazza Affari Tedesco. L’iniziativa pensata

Promozione turistica: il Colombo vince il concorso del Goethe-Institut

La 4B sezione turistica dell’Iis Cristoforo Colombo di Adria, in tandem con il Tour Operator Aqua Srl di Taglio di Po, ha vinto il concorso del Goethe-Institut, Piazza Affari Tedesco.

Piazza Affari Tedesco, giunto alla sua dodicesima edizione, è un concorso pensato per creare un collegamento tra scuola e mondo del lavoro, favorire lo spirito creativo degli studenti e agevolare il loro orientamento professionale. L’obiettivo di Piazza Affari Tedesco è fare in modo che gli allievi si affaccino sulla realtà economica del proprio territorio, che scelgano la loro impresa partner e sviluppino insieme un’idea imprenditoriale.

Dall’inizio del concorso, nel 2012, hanno partecipato 250 classi e altrettante aziende. In alcuni casi l’idea imprenditoriale degli studenti è stata poi realizzata dalle aziende partner del progetto.

L’idea vincitrice si chiama Triathlonweg ed è un’escursione a tappe, destinata ai turisti tedeschi che vogliono coniugare la passione dello sport con le gite nella natura. Il Kombitour ideato dagli studenti e le studentesse della 4B prevede un giro in Sup sul mare di Rosolina Mare, un giro in bici nella pineta della foce dell’Adige e, a conclusione, un’escursione in canoa sulle acque del Delta del Po, nel Giardino Botanico di Porto Caleri. Guidata dalla prof. Licia Cisotto, la classe ha eseguito una piccola ricercadi mercato sia del target turistico, sia del territorio. Secondo lestatistiche fornite dalla Regione Veneto sull’incoming turistico dellaprovincia di Rovigo, al primo posto

con 380mila visitatori annui ci sono itedeschi, seguiti da turisti provenienti dalla Polonia, Austria e Svizzera.A questo bacino d’utenza, per la maggior parte di lingua tedesca, vieneofferto un percorso che, secondo lo slogan scelto, offre tre volte sport,tre volte natura e tre volte divertimento. La proposta turistica ha tenuto conto anche del piano di rilancio regionale destinato al Parco del Delta del Po, che prevede un investimento di 30 milioni di euro per migliorarne l’offerta turistica. La classe 4B si è distinta non solo per la ricerca sul territorio e l’idea imprenditoriale, ma anche per le proposte creative per promuovere il Triathlonweg: una brochure esplicativa in tedesco e uno spot per YouTube per il quale studenti e studentesse hanno anche composto e cantato il jingle.

Gino Cecchettin entra nella famiglia di Don’t Forget Me

Gino Cecchettin ha fatto visita ai soci di “Don’t Forget Me”, l’associazione composta da persone che hanno subito la scomparsa di persone care e condividono la volontà di reagire alla perdita. All’incontro di auto mutuo soccorso erano presenti anche i consulenti tecnici del sodalizio presieduto da Marco Santarato, i dottori Luciano Finotti, Valentina Baio, Katia Mattiazzi e Alberto Menardi. Tra le persone partecipanti anche la mamma di Giulia Lazzari, la giovane cameriera e madre, strangolata dal marito Roberto Lo Coco nell’ottobre 2019. Il dottor Luciano Finotti, nel suo intervento, ha fatto un bilancio delle attività degli ultimi otto mesi dell’associazione, evidenziando la crescita empatica del gruppo e l’importanza dell’interazione spontanea tra i partecipanti. “Il senso di queste serate è quello di condividere il dolore per sentirsi meno soli” ha sottolineato una mamma dell’associazione.

“La serata è stata un momento di confronto importante tra genitori e familiari, con Gino come figura nota, ma presente in qualità di genitore che ha perso una figlia – ha commentato un’altra mamma –. Molti partecipanti all’incontro hanno apprezzato il suo

modo di elaborare il dolore e il suo desiderio di far riflettere le persone su situazioni di vita simili”. Gino Cecchettin ha ringraziato tutti i presenti per averlo accolto nella “famiglia” di Don’t Forget Me, esprimendo la sua gratitudine e incoraggiando i membri a vivere la vita nel migliore dei modi, nonostante tutto. Ha sottolineato l’importanza di continuare a condividere esperienze e a sostenersi reciprocamente. Roberto, referente dell’associazione Penelope, ha evidenziato l’importanza di portare nelle scuole testimonianze di vita come quelle dei soci di Don’t Forget Me, per sensibilizzare i giovani e insegnare loro ad ascoltare e comprendere il valore della vita e della solidarietà. Il presidente Marco Santarato, nel fare il punto sulla collaborazione dei consulenti tecnici che hanno fornito supporto volontariamente, ha ricordato gli obiettivi dell’associazione: le borse di studio per studenti di scienze infermieristiche, perché, come ha spiegato Santarato, “come sapete, sono coloro che assistono chi ne ha più bisogno.” Un’altra missione dell’associazione è il trasporto per i pazienti di oncologia pediatrica e alcune iniziative mirate ad esaudire i desideri dei piccoli pazienti del reparto. (gu.fe.)

Dall’inizio del concorso, nel 2012, hanno partecipato 250 classi e altrettante aziende. In alcuni casi l’idea imprenditoriale degli studenti è stata poi realizzata dalle aziende partner del progetto

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Bontemponi. Il quinto cd raccoglie canti popolari raccolti nel territorio polesano

Folk e tradizione si mescolano nel nuovo disco

P

rodotto della Edizioni Musicali Trevisan di Bottrighe e registrato nel palazzo civico di piazza Libertà, è stato presentato ufficialmente alla 33^ “Serata d’Onore” il nuovo lavoro discografico del gruppo folkloristico “Bontemponi”. È il quinto compact disc, frutto di continue ricerche effettuate dai componenti dell’associazione, soprattutto tra le testimonianze delle persone anziane nel territorio polesano, in particolare nell’area del Parco Regionale Veneto del Delta del Po.

“A me ricordo” è il titolo del disco ed è tratto dall’omonimo recente brano scritto nel testo dalla corista Lorella Guarnieri e composto nella musica dal chitarrista Sergio Salmi. Brano che parla dei ricordi gioiosi di gioventù in campagna di un anziano seduto davanti al focolare. Il cd si apre con un’introdussion in vernacolo con la musica composta dal fisarmonicista Giuliano Trevisan, accompagnato dalla chitarra di Sergio Salmi. Sono dodici le canzoni di questa nuova raccolta, una di queste, “La Marianna/come porti i capelli bella bionda”, arrangiata in porpury. Tra i brani anche “Na volta g’hera”, “I vol ca me marida” e “Le anguille del Po”, classici veneti molto conosciuti. Ed ancora “E gnarà chel dì”, allegra filastrocca dei giorni di mercato e “Dammi un riccio” canto di saluto di due giovani innamorati, prima di partire per la guerra. Nel disco anche la mitica “La Filomena” in un arrangiamento migliorativo di Trevisan, “La bela la va al fosso” e la toccante “Amici miei”.

In pre-chiusura “Nina Ninà”, struggente antichissima ninna nanna polesana, raccolta dagli etnografi Chiara Crepaldi e Paolo Rigoni. L’inno “Oh Bottrighe!” chiude il disco.

Le registrazioni ed il mixaggio sono di Nicola Donà e Andrea Leccioli, fonici del gruppo. In copertina del cd, un acquerello realizzato dell’artista adriese Micaela Bagatin, è raffigurata una coppia in costume tipico mentre balla in piazza Libertà. Nel retro cd la foto dei componenti dell’associazione in uno scorcio di campagna polesana.

Roberto Marangoni

Via Risorgimento, la palazzina va recuperata

La palazzina di via Risorgimento, sede uffici dell’ex zuccherificio di Bottrighe, poi di Polychimica, ha urgente bisogno di intervento. Sul tetto, da dodici anni, si è creato un buco di notevoli dimensioni, questo potrebbe cedere da un momento all’altro. Occorre fare molto presto per salvare questo palazzo dal degrado, che ne renderebbe sempre più difficile il recupero. L’edifico, stile liberty, risale agli anni venti. Il suo valore architettonico è davvero interessante. Fu costruito qualche anno dopo la messa in funzione dello stabilimento. L’abbandono dell’immobile e il segno del tempo continuano inesorabilmente e sarebbe un peccato che ciò andasse perduto.

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L’amministrazione comunale non è direttamente coinvolta, essendo una proprietà privata, ma sicuramente può esserne l’interprete giusto per trovare un futuro al sito. Il comune potrebbe tentare di tenersi per se la palazzina e l’area circostante, cercando magari di valutare la possibilità di accedere a finanziamenti per il recupero di siti dell’archeologia industriale. Ma anche un eventuale accordo pubblico-privato. L’edificio, ristrutturato e mantenuto nel suo aspetto, potrebbe diventare un polo culturale, magari quale sede di ricerca storica locale o anche di un museo dell’industria saccarifera, come più volte scritto anche in queste pagine. Potrebbe davvero rappresentare il centro di memoria della storia della comunità. (r.m.)

Le tre S-cioptà

a cura di Roberto Marangoni

> Tempo, done e siuri, fa quel chì vol lùri

> Quando tuti i te dise imbriago, và i nèto

> Né nà parola dita, né un sasso butà, no torna più indrìo

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mostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.

Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.

DANZA

Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.

PUBBLICITÀ

Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero

destramento subacqueo.

Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.

Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.

100 Paesi di provenienza

Il nuovo sindaco. “Tutti devono sentirsi ed essere parte attiva per un’azione amministrativa

Grassetto: “Il lavoro sarà la mia stella polare per i prossimi 5 anni”

Il giorno dopo la sua elezione, il nuovo sindaco di Pettorazza Grimani, Andrea Grassetto, si è recato in Comune alle 8 del mattino per iniziare il suo mandato.

“Sarò presente in Comune ogni giorno, salvo altri impegni istituzionali. Il lavoro sarà la mia stella polare per i prossimi cinque anni”, ha dichiarato Grassetto. Ad affiancare il primo cittadino c’è Francesca Capuzzo come vicesindaca. Capuzzo, 58 anni, ex candidata sindaco nel 2019, avrà le deleghe alle politiche alla persona, politiche di genere, diritti umani, associazionismo e volontariato.

“Sarò

presente in Comune ogni giorno, salvo altri impegni istituzionali”

rente per i lavori pubblici, polizia locale, protezione civile, bilancio e risorse umane. “Sono nomine condivise dal gruppo di maggioranza, come è giusto che sia. Per quanto riguarda i consiglieri, sto lavorando con loro per individuare specifiche deleghe, perché tutti devono sentirsi ed essere parte attiva e responsabile per un’azione amministrativa efficace” ha commentato Grassetto.

Alberto Marcato, 32 anni, è stato nominato assessore con deleghe all’istruzione, cultura, biblioteca, informazione e trasparenza. Il sindaco Grassetto sarà refe-

A completare l’organico del consiglio comunale ci saranno Filippo Gibin, Valentina Concon, Matteo Talpo, Sandra Davin e Nicola Munaro. Per la minoranza, oltre a Matteo Cesaretto, sono entrati i consiglieri Germano Piccinini e Serena Fedito.

Il sindaco ha rivolto un invito ai consiglieri di minoranza:

“Spero e auspico ci possa essere un confronto costruttivo con la minoranza nelle sedi opportune e non sui social, che dovrebbero essere strumenti di informazione e non di dibattito e di critiche tra consiglieri. Dobbiamo az-

“Troppo poco scarto per parlare di vincitori e perdenti,

“Al netto delle schede annullate e bianche, lo scarto che non ci concede l’opportunità di amministrare è di una decina di voti. Troppo poco per dire che ci siano vincitori e perdenti, e di questo la nuova amministrazione dovrà necessariamente tenerne conto”. Ha esordito così Matteo Cesaretto al termine delle elezioni comunali che hanno registrato la vittoria del neo sindaco Andrea Grassetto.

“In campagna elettorale – prosegue il neo consigliere – abbiamo schivato ogni tipo di polemica, ignorando dicerie che ci dipingevano come inadatti al ruolo. Non

abbiamo offeso nessuno, abbiamo ascoltato la proposta avversaria con rispetto e senza deridere. Puntavamo all’intelligenza e al cuore delle persone e, nonostante tutto, siamo ancora convinti di aver fatto la cosa giusta. Il piccolo scarto che non ci vede amministratori, in realtà, parla della validità e solidità delle nostre idee e progetti, e continueremo ad esserne garanti per chi ci ha scelto e per i tanti indecisi. Avremmo voluto ci venisse concessa l’opportunità di dimostrare nei fatti il nostro valore, ma evidentemente il cambiamento spaventa. Eppure, è e

zerare la campagna elettorale e ogni consigliere eletto deve svolgere il proprio ruolo per il bene del paese”.

Grassetto conclude sottolineando l’importanza di un lavoro collettivo e condiviso per il fu-

turo di Pettorazza Grimani, invitando tutti i membri del consiglio comunale a collaborare attivamente per il bene della comunità.

l’amministrazione dovrà tenerne conto”

rimane la strada necessaria. Chi millanta cambiamento ora lo deve praticare”.

“Ora è il tempo di guardare al futuro – incalza Cesaretto –. Di ricostruire la democrazia a partire dalle persone. Ai messaggi di affetto e scoramento rispondiamo: non vi abbandoniamo. Dobbiamo ricostruire nuovamente il futuro. Valuteremo ogni singola decisione della nuova amministrazione (a partire dalla composizione della prossima giunta) con intelligenza e serietà. Saremo lì a ricordare le loro promesse fatte e pretendere coerenza e lavoro. Proveremo a

portarli nel terreno dell’interesse comune. Lavoreremo senza sosta nell’interesse dei nostri figli. A tutti i nostri sostenitori diciamo: grazie infinite. Grazie per la fiducia

assegnata, duole non avervi resi felici. Avremo ancora bisogno di voi perché le strade in salita mica ci spaventano e convinceremo anche l’altra metà del paese.” (gu.fe.)

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per averci scelto e per continuare a sceglierci

Pettorazza Grimani
Guendalina Ferro

Nuovi incarichi. La dirigente del Pd polesano sostituirà Alessandro Zan, eletto al Parlamento europeo

Nadia Romeo entra alla Camera: “Un onore rappresentare il territorio”

Con l’elezione di Alessandro Zan al Parlamento Europeo, Nadia Romeo è pronta a rappresentare le province di Padova e Rovigo alla Camera dei Deputati. Nelle prossime settimane, la dirigente polesana del Partito Democratico, già assessore e presidente del consiglio a Palazzo Nodari, subentrerà all’attivista patavino, essendo stata la prima dei non eletti nel collegio alle elezioni politiche del 2022. Romeo ha espresso il suo impegno a creare una collaborazione solida tra istituzioni, economia e sindacati. Priorità immediata sarà l’incontro con le realtà locali, con particolare attenzione a Rovigo e provincia, per promuovere lo sviluppo del territorio.

Come si sente all’idea di entrare alla Camera? Quali sono priorità per i territori che rappresenterà?

“È un grande onore rappre-

sentare il mio territorio, specialmente in un periodo come questo. La notizia del mio ingresso in Parlamento l’ho avuta il 10 giugno, che coincide con l’anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti. Essendo socialista, questo ha avuto un significato particolare per me.

“Voglio dare particolare attenzione al territorio di Rovigo, che negli ultimi anni non ha ricevuto l’attenzione che meritava. Lavorerò per il Polesine anche a livello nazionale”

Le priorità iniziali saranno di creare una forte collaborazione tra tutte le realtà istituzionali, economiche e sindacali del territorio. Credo che facendo squadra possiamo fare la differenza e far decollare il territorio

di Rovigo e Padova. Abbiamo molte sfide importanti davanti a noi: voglio assicurarmi che gli strumenti che abbiamo a disposizione siano sfruttati al meglio”.

Può darci qualche dettaglio sui tempi di ufficializzazione del passaggio?

“Siamo in contatto con Alessandro Zan e attendiamo che

vengano chiuse tutte le operazioni di voto a Roma. Alessandro nel frattempo ha scelto una delle due circoscrizioni in cui è stato eletto al Parlamento Ue, la Nordest. Credo che il primo incontro della nuova consiliatura europea sia il 16 luglio, quindi dovrebbe essere tutto ufficializzato prima di quella data”. Quali saranno le sue prime

azioni una volta insediata?

“La mia prima preoccupazione sarà quella di incontrare tutte le realtà locali, comprese le istituzioni, il mondo economico e quello sindacale, per iniziare a lavorare insieme in maniera coordinata. Voglio dare particolare attenzione al territorio di Rovigo, che negli ultimi anni non ha ricevuto l’attenzione che meritava. Lavorerò duramente per far pesare il Polesine anche a livello nazionale”.

C’è un messaggio che vorrebbe mandare ai cittadini di Padova e Rovigo?

“Sono determinata a rappresentare i nostri territori, con dedizione e impegno, e a lavorare per portare risultati concreti. È un momento di cambiamenti strutturali e abbiamo la possibilità di fare grandi cose insieme”.

Giacomo Capovilla

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“Asta navigabile”. Un’occasione per discutere sul potenziamento del sistema idroviario

Idrovie come volano di sviluppo: il Canalbianco diventa protagonista

Brioschi: “Il sistema idroviario del Nord Italia, grazie al suo potenziale supporto ai target di decarbonizzazione, si trova dinanzi a una opportunità di rinascita”

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I500 milioni di euro (3% del Pil di Rovigo e Mantova).

l Canalbianco visto come una grande autostrada blu, lunga 135 chilometri, collegante la provincia di Mantova con quella di Rovigo, per concludersi nel veneziano a Chioggia. Se ne è parlato nella sala conferenze dell’Interporto, in occasione del convegno “Asta navigabile: una nuova risorsa per il Paese”, organizzato da Confindustria Veneto Est, in collaborazione con Regione, Infrastrutture Venete, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - Porti di Venezia e Chioggia, Confindustria Mantova, Interporto di Rovigo, Provincia di Rovigo e Provincia di Mantova. E’ stata l’occasione per esaminare le prospettive e le potenzialità dell’ottimizzazione del sistema idroviario nel Nord Italia, riunendo rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, insieme ai membri della comunità imprenditoriale. L’incontro ha fornito anche l’occasione per delineare lo stato dell’arte del sistema idroviario del Nord Italia e dei benefici economici, occupazionali e ambientali, potenzialmente attivabili dalla relativa ottimizzazione. Dal 2015 ad oggi il trasporto idroviario del Nord Italia è cresciuto del 160% e la filiera estesa vola verso il miliardo e mezzo entro il 2030. Secondo lo studio The European House-Ambrosetti per Confindustria Veneto Est e Confindustria Mantova, il sistema idroviario coinvolge 25 macro-settori economici, generando un valore aggiunto di

“La filiera estesa del sistema idroviario, che ha nell’idrovia Fissero-Tartaro-CanalbiancoPo di Levante un elemento chiave, incide solo per lo 0,1% dei volumi di merci trasportate, rispetto ad una media di oltre il 20% nei primi 5 Paesi benchmark europei - spiega Benedetta Brioschi (Partner Teha) -. Il settore dei trasporti incide per oltre il 30% dei consumi energetici italiani: per raggiungere i target di decarbonizzazione europei, è richiesta una crescita del +25% del trasporto idroviario comunitario. In questo scenario, il sistema idroviario del Nord Italia, grazie al suo potenziale supporto ai target di decarbonizzazione, si trova dinanzi ad una opportunità di rinascita.” Nel corso di una tavola rotonda, è stato presentato il rapporto “La rete navigabile italiana: una nuova risorsa per il Paese. Le opportunità offerte dall’ottimizzazione e dall’efficientamento del sistema idroviario del Nord Italia”. Hanno partecipato Elisa De Berti, vicepresidente del Veneto e assessore a lavori pubblici, infrastrutture e trasporti; Fulvio Lino Di Blasio, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale; Alberto Lisatti, presidente Unione Navigazione Interna Italiana, Moreno Massetti di Fagioli SpA. Sono inoltre intervenuti: Enrico Ferrarese, presidente della Provincia, Alessandra Ferrari,

presidente di Interporto Rovigo, Alessandra Grosso, direttore generale Infrastrutture Venete. Ha concluso i lavori, l’intervento di Edoardo Rixi, vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est e delegato a trasporti e logistica, dichiara: “I dati sulla logistica del 2023 sono importanti: 135,4 miliardi di euro pari all’8,2% del PIL. A questo si aggiungono la strategicità per l’economia del nostro Paese, il legame imprescindibile con l’industria manifatturiera, peraltro confermati nello scenario complesso e inatteso degli ultimi tre anni. Il buon assetto logistico-infrastrutturale del Paese è, quindi, uno strumento essenziale di competitività, soprattutto per un’industria, come quella italiana e veneta, fortemente orientata all’export. In questo contesto, e nella logica di sviluppare l’intermodalità, il sistema delle vie navigabili interne padano-venete, insieme alle infrastrutture logistiche, come porti e interporti, costituisce un patrimonio il cui potenziale, in fatto non solo di trasporti, ma anche economico, ambientale e turistico è amplissimo e da valorizzare con un piano di medio-lungo termine. Anche in funzione del pieno dispiegamento delle potenzialità della Zls e dei distretti produttivi a monte e a valle dell’asta navigabile del Po e, guardando al futuro, dell’Hydrogen Valley.”

“Tra ville e giardini” fa tappa ad Adria con “Strighe maledette!”

L a 25esima edizione di “Tra ville e giardini”, itinerario di musica e teatro nelle ville e nelle corti del Polesine, farà tappa ad Adria il 30 luglio prossimo con lo spettacolo “Strighe maledette!”. Il tragicomico evento teatrale di Stivalaccio metterà in scena le donne perseguitate dall’Inquisizione come streghe.

Sostenuta e cofinanziata dalla Provincia di Rovigo nell’ambito di RetEventi, la rassegna culturale vede il fondamentale intervento della Regione Veneto e della Fondazione Cariparo, partner sin dagli esordi, e il supporto operativo dell’Ente Rovigo Festival.

“Ciò che ha contraddistinto le 25 edizioni di Tra Ville e Giardini sono state le proposte che hanno dialogato fra generazioni diverse, mettendo in luce il rapporto tra tradizione, modernità e novità attraverso una programmazione attenta ai cambiamenti – spiega il direttore artistico Claudio Ronda –. Il nostro obiettivo è sempre sta-

to quello di evidenziare le caratteristiche costanti e la vocazione della rassegna, dove il popolare e il colto si mescolano attraverso le storie e i racconti dei numerosi protagonisti”. Il cartellone della rassegna è riuscito, nel corso delle varie edizioni, ad attirare un pubblico di

provenienza nazionale, a mettere in rete una grande quantità di enti pubblici e soggetti privati, a offrire eventi culturali di spessore a prezzi popolari e a distinguersi nel folto panorama degli eventi estivi veneti e italiani per un programma inclusivo e accessibile a tutti.

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Rispetto per i luoghi trasformati in palcoscenico e lo spessore delle proposte culturali offerte sono i tratti distintivi della rassegna. In questa edizione celebrativa dei 25 anni, che terminerà il 21 agosto, sono previsti complessivamente 17 appuntamenti nel cartellone di “Tra ville e giardini 25”, per al-

trettante location all’aperto nei 17 Comuni partner e ospiti delle serate. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21:30. Ingresso con biglietto unico di 10 euro, da acquistare in prevendita su diyticket.it e alle biglietterie di Ente Rovigo Festival (tel. 0425/691288 – 329/8369238). Guendalina Ferro

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Calcio. Punta generosa e col fiuto del gol, classe ’96 proviene dal Cjarlins Muzane

Ritorno importante per l’Adriese: Szymon Fyda torna in squadra

U

n ritorno importante per l’Adriese di mister Vecchiato che sta predisponendo la rosa che affronterà il campionato di serie D la prossima stagione. Il club presieduto da Luciano Scantamburlo ha ufficializzato l’arrivo, anzi ritorno dell’attaccante Szymon Fyda. Punta generosa e col fiuto del gol, classe ’96 proviene dal Cjarlins Muzane, dove in un campionato chiuso con la retrocessione dei friulani, ha messo a segno 5 reti. Il ventottenne, nato a Rovigo da genitori originari di Cracovia, può vantare già un’importante carriera alle spalle. Dopo gli inizi nelle giovanili di Spal e Padova l’attaccante inizia a misurarsi sui campi da gioco di serie D ed Eccellenza con i colori di Adriese, Este, Lentigione, Copparese e Sandonà. Tocca con mano la realtà dei professionisti con il Ravenna nella stagione 2019-20 (16 presenze totali tra Campionato, Coppa Italia e Coppa Serie C), ma il vero exploit arriva in Friuli nel campionato successivo di serie D quando mette a segno 12 reti in 37 incontri con la maglia della Manzanese. Fyda si ripete su altissimi livelli nel 2021-22 centrando la promozione in serie C con l’Arzignano Valchiampo (13 gol e 2 assist in 34 presenze). Resta punto fermo dei giallocelesti anche nella terza categoria nazionale (2022-23), dove totalizza 29 apparizioni impreziosite da 3 centri. Ora il ritorno in Veneto, precisamente ad Adria, dopo 10 anni. “Sono molto contento di essere ritornato ad Adria dopo 10 anni dalla mia ultima esperienza. La scelta non è stata difficile perché la società granata è rinomata. Ho sentito una grande voglia di fare una stagione competitiva, cercando di lottare per un qualcosa di importante” , le parole di Fyda. “Non vedo l’ora di iniziare. Sicuramente la mia voglia di rivalsa è tanta dopo la passata stagione. Adria potrebbe essere la scelta migliore per un campionato in cui raggiungere dei risultati significativi. Sono convinto che ad Adria ci sia la possibilità di lavorare bene e di portare a casa più risultati utili possibili”

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Grandi emozioni per il Nuovo Loreo 23 Dopo l’ospitata alla Domenica Sportiva della prima squadra è arrivata una giornata ricca di emozioni per il settore giovanile del Nuovo Loreo23 che ha varcato i cancelli del centro Tecnico Federale di Coverciano, la casa degli azzurri. I giovani atleti hanno avuto la possibilità di conoscere e vivere in prima persona un’intera giornata nel tempio del calcio nazionale di altissimo livello. Dopo il benvenuto della Federazione, i calciatori hanno avuto l’onore di allenarsi con i tecnici specializzati della Figc che li hanno esortati ad impegnarsi nello studio, oltre che nello sport, e hanno dispensato preziosi consigli mettendoli alla prova non solo a livello calcistico ma anche personale. “E’ stata una bellissima esperienza importantissima sul piano formativo, dice il presidente Cesare Mirto. Come società continuiamo a perseguire il nostro obiettivo principale: la costante

crescita dei ragazzi che, anche in questa occasione, hanno potuto conoscere una realtà di spicco per il panorama sportivo nazionale e mondiale comprendendone anche i sacrifici e l’impegno richiesti per riuscire ad operare a certi livelli.” Importante e fondamentale è stato anche lo scambio e il dialogo con il team di dirigenti, accompagnatori e mister che ha partecipato a questo incontro: “Siamo tornati con nuovi stimoli e con importanti suggerimenti che non vediamo l’ora di mettere in pratica, racconta Mirto. Avere l’opportunità di toccare con mano l’eccellenza del calcio è un’opportunità che fa bene a tutta la società.” Il pomeriggio è stato dedicato alla visita alle strutture utilizzate dalla nazionale italiana e al Museo del Calcio dove anche gli atleti più piccoli hanno potuto conoscere la storia dei grandi campioni del passato e hanno potuto ammirare le maglie e gli scarpini di campioni attuali. (c.a.)

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#Regione

LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera

Autonomia differenziata, la lunga marcia

Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.

Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”

Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.

Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con

la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.

ZAIA, “IL VENETO

E’ PRONTO”

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo

consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”, ha concluso Zaia.

LA LEGA ESULTA

Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la storia della Lega”.

Gli fa eco il senatore Massi-

mo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce.

La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.

FRATELLI D’ITALIA

PLAUDE AL GOVERNO

E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-

ve del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.

Il Dem Martella: “E’ solo una scatola vuota,

con

effetti risibili e contraddittori”

Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere

prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà effetti

positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”.

Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle

lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.

Andrea Martella

ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles

Il verdetto delle europee: vincitori e vinti

Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)

Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.

Ma andiamo con ordine.

Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani

di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022.

A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-

drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.

La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dell’alto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze

delle quali 14.088 nelle Marca.

L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.

Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che

Artigianato. Il rapporto presentato da Confartigianato Imprese Veneto a Mogliano

comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)

Il Veneto tiene ma i costi per le imprese sono cresciuti

Negli ultimi quattro anni le micro e piccole aziende hanno speso 4,8 miliardi di euro in più per energia, tassi di interesse e carenza di manodopera

Il rapporto “Le prospettive dell’economia veneta nel panorama italiano ed europeo” presentato da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, durante l’incontro “Il Veneto si racconta” a Mogliano Veneto, ha evidenziato come, nonostante eventi ad alto impatto economico quali la pandemia, invasione dell’Ucraina, crisi energetica, stretta monetaria e crisi del commercio internazionale, il Veneto abbia risposto con forza negli ultimi quattro anni. Le micro e piccole imprese venete hanno affrontato maggiori costi per 4,8 miliardi di euro in energia, tassi di interesse e carenza di manodopera. Tra gli ospiti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ringraziato Confartigianato per il supporto costante nel percorso verso l’autonomia, esortando gli artigiani a mantenere viva la loro motivazione, elemento fondamentale per il successo e il valore riconosciuto a livello internazionale dei

prodotti e servizi Made in Italy. Tornando ai numeri del rapporto, tra il 2019 e il 2023, il Veneto ha registrato la crescita più alta del PIL a livello nazionale, con un incremento del 5,9%, superando la media nazionale di 2,4 punti. La regione ha anche raggiunto la più alta percentuale di occupazione nel Nord Italia, contribuendo a far crescere l’occupazione nazionale del 4,5% rispetto al 2021, un dato migliore rispetto a Germania e Francia. Nel 2023, il Veneto è diventato leader nei settori manifatturieri che coinvolgono quasi 100.000 imprese, eccellendo in moda, abbigliamento, accessori, arredamento, editoria e farmaceutica. Con un peso occupazionale del 28,7%, il Veneto supera abbondantemente la media nazionale del 20,1%, collocandosi al primo posto, seguito dalle Marche (27,6%) e dall’Emilia Romagna (27,3%).

L’incontro, organizzato dopo un lungo percorso di rinnovo delle cariche che ha portato all’elezio-

ne di una nuova classe dirigente di Confartigianato Imprese Veneto, composta da 12 presidenti di Federazione e 67 presidenti di Gruppi di Mestiere, ha offerto una solida base di partenza politico-economica e sociale per la programmazione e rappresentanza dei prossimi quattro anni. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, ha introdotto l’evento sottolineando la rilevanza delle PMI in Veneto, che contano 404.522 imprese con 1,1 milioni di addetti, rappresentando il 99,2% del tota-

le delle imprese. Ha evidenziato le principali sfide come la glaciazione demografica, la difficoltà nel reperire manodopera, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, necessitando di formazione e competenze.

Dai dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese emerge che il Veneto è leader nazionale nel digitale, con il 70,7% delle imprese che investono in questo settore. Tuttavia, la regione è in ritardo sulla transizione verde, con solo il 25,3% delle aziende che riducono

le emissioni o investono nel risparmio energetico. Boschetto ha sottolineato l’importanza del ruolo di rappresentanza per i neoeletti presidenti delle federazioni, affermando che “nell’era in cui l’aggregazione è sinonimo di forza contrattuale e competitiva, sono certo che noi, come corpi intermedi, stiamo recuperando spazio e autorevolezza nelle sfere decisionali. Rappresentiamo non solo le imprese, ma anche filiere e distretti che operano e collaborano in un quadro organico e collettivo.” (r.m.)

Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova rassegna

Con il Teatro Stabile del Veneto 350 giornate di spettacoli dal vivo

“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni

Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?

Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il

pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.

L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?

Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-

ché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio.

C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?

Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.

Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?

Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un

Il programma. Tra le iniziative estive gli aperitivi teatrali a luglio

mio grande amico.

L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?

È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.

La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?

Se vogliamo essere essere in serie

A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in

poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.)

Al Verdi di Padova un mix di ispirazioni classiche e contemporanee

A Padova il Teatro Stabile del Veneto propone già diverse iniziative nel periodo estivo, in attesa della nuova stagione al Teatro Verdi. Proprio al Verdi nel mese di luglio torna il tradizionale appuntamento con gli aperitivi teatrali delle 19. Sempre in questo mese, accanto ad attori e registi di fama, i giovani artisti e i nuovi linguaggi della scena trovano spazio al Teatro Maddalene di Padova, luogo eletto per la sperimentazione: grazie alla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione TSV

torna Maddalene Factory la rassegna che conferma anche nel 2025 la sinergia con l’Università di Padova in un’attività di divulgazione teatrale su temi scientifici con Performing Science.

Il “colpo di scena” che aprirà al Teatro Verdi la declinazione padovana del Teatro Stabile del Veneto sarà lo spettacolo “Parenti Terribili” di Jean Cocteau dal 6 al 10 novembre, la prima produzione firmata dal nuovo direttore artistico Filippo Dini, nei panni di attore e regista, quindi dal

20 al 24 novembre Alessandro Preziosi porta in segna “Aspettando Re Lear”. A dicembre “Re Chicchinella” scritto e diretto da Emma Dante, a gennaio sarà la volta di Giulia De Sio con “Cose che so essere vere”, quindi “Molto rumore per nulla” (in scena dal 22 al 26 gennaio), e così via fino a maggio. Il programma completo è sul sito teatrostabileveneto.it.

A Padova la proposta dei “Fuoriserie” è particolarmente orientata alla narrazione a sfondo sociale e affronta tematiche di bruciante at-

tualità come la violenza sulle donne con Giuliana Musso, il sistema giudiziario italiano con Mauro Pescio, l’uso dei dati sensibili con Lorenzo Maragoni, il cambiamento climatico con Telmo Pievani e i delitti di mafia con Simone Luglio. Il programma si completa con un omaggio a Giorgio Albertazzi, evocato nelle parole di Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni e Mariangela D’Abbraccio, per poi concludersi con un viaggio nel teatro shakespeariano condotto da Massimo Cacciari.

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Filippo Dini

Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli

L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?

Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!

Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.

In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.

Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.

La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui

viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.

L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.

Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).

L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.

BENVENUTI

al primo appuntamento

di ciascuna delle 23 edizioni territoriali de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.

Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano. Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.

Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.

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Benvenuti
delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno

Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici

Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?

Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.

ENERGIA SOLARE

L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.

ENERGIA EOLICA

L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-

paesaggistiche e dall’impatto visivo.

ENERGIA IDROELETTRICA

L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.

ENERGIA GEOTERMICA

L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento

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o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica. BIOMASSA

La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.

Come mai?

“Semplice: ha installato impianto fotovoltaico, pompa di calore e batteria d’accumulo. Prima dell’intervento spendeva circa 2.000 euro l’anno di gas. Oggi, per tutte le sue esigenze di luce, riscaldamento, raffreddamen-

tutto l’investimento, dalle spese per le componenti sino alla manodopera. Un ulteriore vantaggio che merita di essere sfruttato”.

Quali sono i marchi che piacciono di più ai clienti?

“Dipende. Noi installiamo prodotti delle mi-

Una bella soddisfazione…

“La vera soddisfazione è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.

SOLAR Piazzetta Curte Rodulo,
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te bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni

La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.

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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.

Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.

L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.

L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.

Tecnologia green per l’edilizia sostenibile

La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.

Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.

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Vacanze 2024 all’insegna della sicurezza

VACANZE SICURE 2024

Usalute.

E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.

“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi.

“Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.

“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-

Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti

diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”. C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.

La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento.

Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. “Siamo

pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”. Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.

Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.

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Farmacia Nadalini

In estate aumenta il tempo trascorso all’aperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti

Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione

La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna d’informazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze

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Una puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie più diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e l’Encefalite da morso di zecca (TBE), quest’ultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika.

Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.

Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare.

Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi all’estero.

Usare i repellenti. E’ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. E’ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.

di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). E’ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti. Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne l’efficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.

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L’abbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti all’estate (lino, cotone, ecc.). Se si fa un’escursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per l’abbigliamento.

I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare.

Le zanzariere vanno tenute abbassate.

Evitare ristagni d’acqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni d’acqua. E’ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinché le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte d’acqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte d’acqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dell’erba, potatura delle siepi). I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce l’acqua) dove c’è acqua stagnante. Sono i prodotti più importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno un’efficacia duratura. Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base

Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticità sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densità di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dell’intervento.

I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali.

Escursioni in montagna. E’ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sull’erba. Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterà di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilità di infezione con un’idonea rimozione.

E’ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino.

Viaggi all’estero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, c’è il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrà dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati. Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.

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Medicina Turistica a Rosolina Mare e Porto Tolle

Due ambulatori e dieci medici per i villeggianti delle spiagge

Medicina turistica, attivi due ambulatori, a Rosolina Mare e a Bonelli di Porto Tolle, riservati ai villeggianti che nel periodo estivo soggiornano nel litorale rodigino.

lservizio che l’Azienda Ulss 5 Polesana assicura è garantito a tutti i non residenti della località turistica, compresi i cittadini stranieri, secondo le tariffe in vigore.

I residenti nella Regione Veneto possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, con domanda presentata presso l’Azienda Ulss di appartenenza, se rientrano nelle seguenti categorie: minori di 12 anni; cittadini di età superiore agli anni 60; lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori dal proprio domicilio; cittadini portatori di handicap con grado di menomazione superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.

I residenti in altre Regioni devono rivolgersi alle Aziende Sanitarie di appartenenza per informazioni su eventuali rimborsi.

L’ambulatorio di Rosolina Mare si trova in Viale dei Lauri, 80 e può essere contattato ai numeri telefonici 3474461228 e 042668245. E’ attivo già dal 1° giugno e rimarrà a disposizione dell’utenza fino al

prossimo 15 settembre tutti i giorni, compresi i prefestivi ed i festivi, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Viro (Ex Guardia Medica) al numero 0425078180.

L’ambulatorio di Bonelli di Porto Tolle, che si trova nel Villaggio “Barricata Holiday Village”, può essere contattato ai numeri telefonici 3334901075 e 0426389930. E’ attivo dal 1° giugno e sarà operativo fino al prossimo 1° settembre solo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9.00 - 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Tolle (Ex Guardia Medica) al numero 0425078160.

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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto

Le squadre del Dragon boat scendono in acqua

Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale

Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!

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ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.

“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.

Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt. Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute. Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”. In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il

In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia

APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI

Meduse, come comportarsi in caso di contatto

L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti. Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.

Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!

L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in

caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.

Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.

Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astrin-

gente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi

MEZZEMANICHE CON PESTO DI BARBABIETOLA

Un piatto colorato e saporito, perfetto per accontentare tutti gli ospiti.

Ingredienti: 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Preparare il pesto di barbabietole. Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con la feta sbriciolata sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.

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CAESAR SALAD (SENZA POLLO)

Un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto.

Ingredienti: : 2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire; 2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b.

CROSTATA

DI FRUTTI DI BOSCO

Una ricetta perfetta per un dolce estivo che sfrutta la dolcezza e la freschezza dei frutti di stagione

Ingredienti: 250 g di farina 00; 125 g di burro freddo a cubetti; 100 g di zucchero a velo; 1 uovo; 1 pizzico di sale; Scorza grattugiata di 1 limone (opzionale). Ingredienti per la crema pasticcera: 500 ml di latte intero; 4 tuorli d’uovo; 150 g di zucchero; 50 g di amido di mais; vaniglia a piacere; 300 g di frutti di bosco freschi (mirtilli, lamponi, fragoline, more)

Preparazione: Preparazione: Separare le foglie di lattuga ed eliminare quelle esterne troppo dure, scegliendo le foglie interne più tenere. Tagliare il pane a fette di circa 1 cm di spessore, rimuovere la crosta e tagliare a cubetti. Scaldare un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una padella antiaderente e tostare i cubetti di pane a fuoco medio. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire, disporre l’insalata in un’insalatiera, aggiungere due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere sale, pepe macinato fresco, succo di limone e salsa Worcestershire, quindi mescolare nuovamente. Assaggiare e aggiustare di condimento se necessario.

Preparazione:Per la base. Mescolare farina e sale in una ciotola grande. Aggiungere burro freddo a cubetti e lavorare fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere zucchero a velo e scorza di limone (opzionale). Incorporare l’uovo e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Per la crema pasticcera: Portare a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia inciso o l’estratto di vaniglia. In una ciotola, sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere l’amido di mais e mescolare bene. Versare il latte caldo a filo sul composto di uova, mescolando continuamente. Rimettere il composto nella casseruola e cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente, finché la crema non si addensa. Togliere dal fuoco, trasferire la crema in una ciotola e coprirla con pellicola trasparente a contatto. Lasciare raffreddare completamente. Preriscaldare il forno a 180°C. Stendere l’impasto in uno stampo da torta. Cuocere in forno fino a doratura.

Lasciare raffreddare. Riempire la base della crostata con la crema pasticcera fredda.Decorare con frutti di bosco freschi.

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Rubrica a cura di Sara Busato

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