laPiazza di Adria - Novembre 2023

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NOVEMBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 211

di Adria

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iciamoci la verità, nessuno fa i salti di gioia quando è il momento di pagare le tasse. E anche semplicemente parlarne suscita per lo più un moto di fastidio. Eppure molti, moltissimi, dovrebbero essere felici perché, semplicemente, di tasse ne pagano pochissime, oppure non le pagano affatto. A certificarlo sono i dati delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, diffusi nei giorni scorsi. Ebbene è emerso che il 14% scarso dei contribuenti italiani, quelli con redditi superiori ai 35 mila euro, paga quasi due terzio delle tasse, inoltre il 47% degli italiani non dichiara redditi. Fra questi ci sono anche i bambini, ma fatta la tara sono sempre numeri importanti. In valore assoluto, poi, aumenta il numero dei contribuenti ma il 42% si trovano nelle prime due fasce di reddito e quindi pagano l’1,73% dell’Iperf complessiva. Balza all’occhio, poi, il divario da Nord e Sud d’Italia: oltre il 57% dell’Irpef viene versata nel settentrione e la sola Lombardia paga più della parte meridionale della nostra penisola. Certo, numeri e percentuali da soli non bastano a spiegare la complessità e le contraddizioni del sistema fiscale italiano. Fra i molti redditi bassi ci sono nella stragrande maggiorana famiglie che veramente faticano ad arrivare a fine mese, ma sicuramente anche chi beneficia di condizioni migliori rispetto a chi le tasse è tenuto a pagarle.

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“CANTIERI E RIQUALIFICAZIONI IMPORTANTI AL VIA: LA CITTÀ DEVE RIPARTIRE” Il vicesindaco e assessore al Bilancio Federico Simoni: “Ho trovato importanti capitoli di spesa praticamente azzerati” Servizio a pag. 6

Servizio a pag. 29

L’intervista

REBUS IN CHIAVE VENETA: TRA SCATTI IN AVANTI, AMBIZIONI E STRATEGIE, SI SCALDANO I MOTORI “LA CASA E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE” ELLY SCHLEIN DA MESTRE RILANCIA IL CONFRONTO POLITICO Servizio a pag. 30

Verso le elezioni

REFERENDUM FUSIONI DI COMUNI IL QUORUM RIBASSATO PREMIA DUE PROGETTI A PADOVA E BELLUNO Servizio a pag. 31

segue a pag. 5

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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

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e possiamo affermare di aver retto l’urto dell’ondata di maltempo che si è abbattuta i primi giorni di novembre sul Veneto, così come su altre regioni d’Italia, è sicuramente grazie alla precisone dei modelli matematici previsionali e alle opere messe in cantiere dopo l’alluvione del 2010 per garantire la sicurezza idraulica del territorio veneto, con uno stanziamento di oltre due miliardi di euro. segue a pag. 5

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Facciamo il punto

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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Penso in particolare al bacino di laminazione di Caldogno, il primo ad essere realizzato dopo la grande piena di 13 anni fa ed ultimato nel novembre 2016; a quello di Montebello, che ha protetto il territorio del vicentino e del basso padovano e infine al bacino di laminazione sul Torrente Muson a Riese Pio X, che ha consentito di garantire il transito della piena in sicurezza nel territorio di Castelfranco Veneto e dell’alto padovano. Grandi opere, frutto dell’ingegno e della tecnologia, che come nel caso del Mose a Venezia, hanno contribuito a proteggere il nostro territorio e i nostri cittadini. Dalle prime ore dell’emergenza, con le previsioni del meteo regionale che annunciavano precipitazioni diffuse, abbondanti, e forti raffiche di vento, ho voluto che venisse istituita l’Unità di Crisi regionale coordinata dall’assessore Bottacin per seguire con tempestività l’evolversi della perturbazione, fornire le informazioni corrette ed assumere i provvedimenti con carattere di urgenza. Nei Comuni più esposti agli effetti del maltempo è stata anche disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: dobbiamo sempre far collimare gli interessi dei cittadini con la loro incolumità. Abbiamo registrato danni ingenti, con frane, smottamenti, colate detritiche, erosione delle spiagge, per i quali abbiamo già dichiarato lo stato di calamità naturale, ma il Veneto è riuscito a difendersi. Ancora una volta il ringraziamento va ai quasi 900 volontari di Protezione civile e agli oltre 250 Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. Il mio pensiero va in particolare a uno di loro, Walter Locatello, giovane pompiere di 44 anni, vittima della furia del ciclone Ciaran nel Bellunese.

Le aree verdi si rimettono a nuovo

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e molte aree verdi adriesi si preparano a diventare più accoglienti. I fondi per farlo arrivano ancora una volta 6FDULFD O¶$SS FRQ dal Pnrr e permetteranno una riqualificazione di tutti quegli LO 45 FRGH spazi verdi che quotidianamente vengono vissuti dai cittadini, ma che necessitavano di interventi più o meno grandi: dalla predisposizione di cestini per mantenere il decoro all’istallazione di nuove panchine o aree gioco per bambini, dall’aggiunta di tavoli da picnic e portabici a interventi all’illuminazione, garantendo anche maggiore sicurezza. Con lo stesso obiettivo saranno sistemate, ove necessario, le recinzioni. Grande attenzione alla tutela della biodiversità, con la piantumazione di nuovi alberi e di piante capaci di attirare gli insetti impollinatori. In arrivo, per gli amanti dei cani, anche nuove aree dedicate al loro benessere, dove potranno scorrazzare liberi. “Con questi fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà possibile andare a sistemare tutte quelle aree vicino alle scuole e in generale ai luoghi maggiormente frequentati, intervenendo su tutte quelle attrezzature complementari che possono favorirne la fruizione - fa sapere il sindaco Massimo Barbujani -. È un progetto molto green per il quale dobbiamo ringraziare ancora una volta l’ingegner Andrea Portieri, che ha lo redatto per il Comune e che ha fatto in generale un ottimo lavoro, riuscendo a portare a casa tutto ciò che poteva dal Pnrr a beneficio della nostra città. Il nostro obiettivo è ora di riuscire a ottimizzare le tantissime aree verdi che abbiamo ad Adria e che sono state un po’ trascurate negli ultimi anni”.

di Adria

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Via al progetto grazie ai fondi del Pnrr

Poi non possiamo dimenticare il fenomeno dell’evasione o dell’elusione fiscale che non fa che aumentare le disuguaglianze fra chi fa il suo dovere con il fisco e chi avrebbe diritto a maggiori aiuti ma non riesce ad accedervi. Infine anche fra quella fetta di contribuenti che paga la maggior parte delle tasse c’è di tutto, compreso chi realizza grandi guadagni e beneficia di generosi sgravi. Secondo la nostra Costituzione tutti dovrebbero concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario dovrebbe seguire criteri di progressività. Ma la realtà è ben diversa e non sempre più giusta. La strada verso una maggiore equità fiscale resta tutta in salita. continua da pag. 1

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 13 novembre 2023


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Amministrazione. Il vicesindaco Federico Simoni fa il punto sui prossimi progetti in ballo

“Una grande responsabilità: è il momento di far ripartire la città” F

ederico Simoni, dopo aver trascorso gli ultimi cinque anni fuori dal consiglio comunale adriese durante l’amministrazione Barbierato, torna sulla scena politica adriese nel ruolo di Vicesindaco nell’amministrazione Barbujani-quater. Ricopre deleghe importanti quali quelle del Bilancio, Attività Produttive, Società Partecipate e Associazionismo. “Una vittoria sofferta ma fortemente voluta – commenta – ora abbiamo una grande responsabilità, quella di fare ripartire Adria dopo cinque anni di stallo e di isolamento politico che purtroppo la nostra amata città ha subìto.” Può farci una breve panoramica sulle cose che sono state realizzate e si stanno realizzando in questi primi mesi di mandato? “Appena insediati, ho fatto una ricognizione sulla reale situazioni di bilancio. Purtroppo, molti capitoli di spesa importanti soprattutto nel settore manutenzioni e sociale, li ho trovati quasi esauriti, se non del tutto azzerati. Non c’erano più stanziamenti per lo sfalcio dell’erba, per interventi verso minori e anziani nelle case di riposo nel settore sociale, ma anche i fondi a sostegno delle associazioni e della programmazione culturale e teatrale erano esauriti. La precedente amministrazione, per tirarsi la cosiddetta “volata” in campagna elettorale, aveva speso tutte le somme messe a bilancio per l’intero 2023 nei primi cinque mesi dell’anno. Al di là di questa strategia politica, che non condivido e che non voglio ulteriormente commentare, mi sono quindi mosso da subito per dare co-

pertura di spesa alle emergenze. Con un lavoro certosino di tagli e spostamenti di somme, assieme agli uffici finanziari abbiamo trovato 130mila euro per lo sfalcio dell’erba, e circa 180mila euro in favore dei disabili e minori ricoverati nelle strutture, di cui ben 130mila per integrare le rette degli anziani non autosufficienti ricoverati presso le case di riposo, che come quella di Adria hanno aumentato spaventosamente le rette, altro problema che dovremo velocemente affrontare. Inoltre, abbiamo risolto una diatriba con il personale riguardo ai fondi per i buoni pasto, che Barbierato non riconosceva, ed i sindacati in agitazione da ormai due anni. Anche qui, a breve, sigleremo l’accordo sindacale. Abbiamo poi ripreso il dialogo con poter riuscire a dirvi.” alcune aziende del territorio che Quali sono i prossimi progethanno importanti investimenti ti, quindi? da fare, e che chiedevano da mesi “Stiamo aprendo i cantieri di incontri con Barbierato il quale importanti opere pubbliche, però, ci dicono, da gennaio pra- tra cui il nuovo asilo nido di via ticamente si Bettola, già in faceva negare. “Appena insediato ho fatto via di comGrazie al lavopletamento, e una ricognizione sulla ro svolto con la riqualificareale situazioni gli uffici SUAP zione di Core dell’urbadi bilancio. Molti capitoli so Garibaldi e nistica del quartiere Cadi spesa importanti li ho collega asnareggio che, trovati quasi esauriti, se sessore Gioral di là delle non del tutto azzerati” gio Crepaldi, polemiche sui stiamo quindi social che cosbrogliando alcune matasse, ed munque sappiamo esserci, darà a breve presenteremo degli am- il via alla più importante rigenepliamenti ed alcuni nuovi inse- razione urbana e ecologica della diamenti produttivi. Cosa di cui nostra città. E di questo va dato la nostra città ha assolutamente merito al settore Lavori Pubblici bisogno. Anche nel settore del guidato dall’ingegnere Andrea commercio, grazie al dialogo con Portieri, che ha saputo portare a Regione e associazioni di catego- casa più di 25 milioni di euro dal ria, stiamo ottenendo finanzia- PNRR, dei quali sarà nostra cura menti che entro Natale spero di non perdere neanche un cente-

Il municipio di Adria e, sopra, il vicesindaco Federico Simoni

simo. Sto inoltre iniziando il percorso per la rivisitazione e il miglioramento del piano del mercato, che ha più di vent’anni e va assolutamente rivisto in accordo con le associazioni di categoria e gli esercenti e i cittadini di Corso Mazzini e Corso Garibaldi. Inoltre, sulla Romea Commerciale siamo rientrati nel gruppo dei Comuni interessati dal nuovo progetto, riallacciando i rapporti non solo con i comuni del Delta e del veneziano, ma soprattutto con la Regione Veneto ed il presidente Luca Zaia, che ha rivisto la giunta di Adria dopo cinque anni di totale assenza da Venezia.” State riscontrando difficoltà? Come è stata la risposta dei cittadini? “Le difficoltà per chi amministra ci sono e ci saranno sempre, ad Adria come in altri comuni. Noi, poi, paghiamo cinque anni di divisioni e tifoserie opposte e

avverse non solo in consiglio comunale, ma anche tra la gente, che ha subìto continue risse e beghe politiche innescate proprio dalla precedente amministrazione Barbierato. Noi ci siamo posti già a partire dalla campagna elettorale in ascolto delle persone, e questo stiamo facendo tutti i giorni, nessuno escluso, con un presenza costante e continua non solo all’interno del comune, ma anche nelle frazioni ed in generale tra la gente, le attività, le associazioni. Ai nostri cittadini chiediamo quindi pazienza, ci vorrà ancora qualche mese per impostare la nostra politica di bilancio, dato che ora stiamo governando con un bilancio 2023 approvato dalla precedente amministrazione, e dare quindi una nostra impostazione nuova e rinnovata di bilancio e, in generale, di politica. Quella politica tra la gente e per la gente che ci ha sempre contraddistinto.”

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L’incontro. Condivisa in Regione la richiesta al Governo di rimettere sul tavolo il progetto

“Con la nuova Romea la nostra città potrà uscire dall’isolamento viario” “

S i riparte con un progetto di una nuova infrastruttura importantissima per la nostra città. Una città che purtroppo è stata un po’ abbandonata a livello viario e questa infrastruttura viaria potrebbe finalmente toglierla da quell’isolamento cronico in cui da troppi anni versa”. Così il sindaco di Adria Massimo Barbujani accoglie l’impegno della Regione a chiedere al Governo di trovare una soluzione definitiva alla pericolosità della SS 309 Romea, tra le strade con il tasso di incidentalità più elevato in Italia. “Si parla di questa infrastruttura da moltissimo tempi sono circa quarant’anni che parliamo di Roberto Commerciale speriamo sia la volta buona” aggiunge il sindaco, presente a Venezia all’incontro convocato dalla vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti con i rappresen-

tanti dei Comuni interessati da una potenziale variante della SS 309 Romea insieme al sindaco della città metropolitana, le Province di Padova e Rovigo, le associazioni di categoria e il mondo sindacale. Obiettivo delll’incontro, “dialogare con il territorio sulla necessità di porre al Governo l’urgenza di trovare una soluzione definitiva alle criticità di una delle strade più pericolose d’Italia e, probabilmente, d’Europa, che negli ultimi due anni, secondo i dati forniti da Anas, ha visto ben 96 incidenti e 9 decessi” precisa De Berti. Unanime la condivisione da parte del mondo istituzionale, economico e sociale sull’esigenza di mettere in sicurezza un’arteria che, nei 71 chilometri del tratto veneto, vede transitare ogni giorno oltre 25 mila veicoli, il 20/25 per cento dei quali mez-

I sindaci riuniti a Venezia e, a lato, il sindaco di Adria Massimo Barbujani firma il documento condiviso nell’incontro

zi pesanti. “Su 127 chilometri complessivi di lunghezza, sono 71 i chilometri del tratto veneto della SS 309 Romea, la quale attraversa due Regioni, Veneto ed Emilia Romagna, e cinque Province: Padova, Rovigo, Venezia, Ferrara e Ravenna – ha precisato la Vicepresidente De Berti –. Riscontrata, ora, nel territorio la necessità di interventi di supporto ad un’infrastruttura caratterizzata da notevoli flus-

si di traffico e un insostenibile tasso di incidentalità, incontreremo il ministro per far inserire nell’agenda del governo la messa in sicurezza della Romea, con la valutazione di un tracciato in grado di assorbire il traffico pesante. Ovviamente, nell’ambito di un’eventuale progettazione dell’opera, andranno valutati complessivamente i problemi specifici posti da alcuni amministratori con riguardo al proprio

territorio”. “La necessità della variante – ha concluso De Berti – va di pari passo con quella di migliorare l’attuale livello di sicurezza della Romea, oggetto del piano che oggi Anas ha illustrato, già avviato e riguardante l’intero tratto veneto, che continuerà il suo iter, a prescindere dallo sviluppo della nuova infrastruttura”. Giorgia Gay

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La petizione. Sono in corso due raccolte firme: una nel sito change.org e l’altra promossa da Legambiente

“Non tagliate i pini di corso Garibaldi” “L’intervento proposto è contrario al principio del Pnrr denominato Dnsh (Do No Significant Harm) che prevede di non causare danni significativi all’ambiente, un requisito importante per ottenere i finanziamenti del Pnrr”

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roseguono le iniziative di difesa dei 62 pini che rischiano di essere abbattuti nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana previsto per corso Garibaldi. Sono state attivate due petizioni in merito: una online su change.org e l’altra promossa dal circolo Legambiente di Adria Delta del Po. La petizione presentata da Legambiente invita l’amministrazione comunale di Adria e la giunta a rivedere il progetto Pnrr, per il quale è previsto un investimento di 3 milioni di euro per “la rigenerazione urbana di Corso Garibaldi e delle aree nel centro storico di Adria, comprese la creazione di spazi verdi e una pista ciclabile che connette al vecchio borgo Canareggio”. Secondo quanto affermato da Legambiente, il progetto prevede la rimozione dei 62 pini e un tiglio esistenti, sostituendoli con aceri e frassini, i quali non potranno garantire l’ombra offerta dagli attuali alberi se non tra molti anni. Inoltre, con la ristrutturazione funzionale dell’area, si perderanno 100 posti auto, passando dai 261 posti auto attuali a soli 160, di cui 6 saranno dedicati alle persone con disabilità e 9 saranno destinati ai motoveicoli. “L’intervento proposto-fa sapere Legambiente attraverso la petizione firmata dai cittadini- è contrario al principio del Pnrr denominato Dnsh (Do No Significant Harm) che prevede di non causare danni significativi all’ambiente, un requisito importante per ottenere i fi-

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Via Chieppara, 24 - Adria (RO) - 0426 21338 - info@fulviatour.com Uno degli alberi al centro della petizione

nanziamenti del Pnrr. Analizzando la Relazione Dnsh che accompagna il progetto sembra non approfondire adeguatamente i possibili danni ambientali derivanti dall’intervento”. I cittadini firmatari della petizione chiedono, quindi, alla giunta e all’amministrazione comunale una revisione del progetto e la presentazione pubblica del progetto definitivo-esecutivo che verrà effettivamente realizzato. Le firme già raccolte consentiranno di far approdare la questione come punto all’ordine del giorno di un prossimo consiglio

comunale,come previsto dall’articolo 45 dello statuto comunale. Nel frattempo sono apparse su alcuni alberi in Corso Garibaldi, delle strisce di stoffa con su scritto “l’albero è vivo”,“Albero=vita” e successivamente dei cartelli in legno con scritto dei nomi di persona sugli alberi per il progetto “I’m Bosco” . All’iniziativa dell’associazione Ultima Cultura, lanciata per censire con un nome gli alberi in città, possono partecipare tutti i cittadini comunicando le coordinate o la strada alla pagina Fb dell’associazione Ultima Cultura.

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La replica: “Tanta strumentalizzazione politica” “Stiamo portando avanti tutta la progettualità che era già stata pensata e in buona parte approvata dalla giunta. Furbescamente, infatti, chi mi ha preceduto non ha presentato il progetto per non affrontare le conseguenze di un disegno di tale entità, ma soprattutto di grande impatto per il cuore degli adriesi e ha pensato che sarebbe stato meglio rimandare a dopo le elezioni. Il progetto però era già finanziato e sull’abbattimento dei pini c’è la firma dell’ingegner Portieri”. Questa la replica del sindaco di Adria Massimo Barbujani. Il primo cittadino di Adria ribadisce: “Nel dopo elezioni abbiamo portato avanti i progetti esattamente come sono stati presentati proprio per non

intoppare l’iter autorizzativo. Quasi tutti i progetti sono portati avanti dall’ingegner Portieri e noi andiamo avanti, anche se

stiamo valutando tutte le problematiche relative all’abbattimento, ma soprattutto quella dei parcheggi perché l’aumen-

to del 22 percento del verde in Corso Garibaldi comporterà una diminuzione consistente del numero di parcheggi. Abbiamo già individuato alcune soluzioni e si va avanti, come sempre”. “Quello che mi sorprende – conclude Barbujani – è che un’associazione ambientalista di Adria sollevi adesso il problema, ma quando è stato abbozzato e poi presentato il progetto nessuno ha mosso dito. Tra l’altro, a fronte dell’abbattimento di diversi alberi di pregio che erano presenti all’interno dell’asilo, alberi molto più importanti e storici dei pini marittimi, nessuno ha detto nulla. Questo mi fa capire quanta strumentalizzazione politica ci può essere”.

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Il bilancio dei carabinieri forestali. Sono 42 le multe, ma non si sono riscontrati casi di violazioni penali

Un anno di controlli: aziende agricole (virtuose) sotto la lente T

empo di bilanci per i militari dei Nuclei Carabinieri Forestali di Porto Tolle, Adria, Rovigo e Trecenta in materia di utilizzazioni agronomiche degli effluenti zootecnici e di tutti i materiali assimilati, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti azotati. I carabinieri sottolineano l’attenzione a una terra in cui “il volontario e reiterato mancato rispetto ha originato una delle pagine più tristi della recente storia del Polesine per quanto riguarda gli infortuni mortali sul lavoro(leggi: caso CO.IM.PO.)”. Le forze dell’ordine, dunque, si adoperate “anche quest’anno nel prevenire e reprimere le condotte vietate dalla legge, con un’attività di monitoraggio svolto anche con l’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Belluno”. In tutta la provincia le condotte illecite contestate sono state 42, per un totale di circa 20mila euro di multe staccate. “Va tuttavia segnalato che non sono state rilevate violazioni di carattere penale” perchè tutte le aziende agricole controllate avevano regolarmente presentato il Pua (Piano di Utilizzazione Agronomica) e le distribuzioni interessavano materiali consentiti “e non apparivano celare, come purtroppo avvenuto in passato, l’illecito smaltimento di rifiuti anche di carattere industriale, a titolo esemplificativo: le calci utilizzate per l’abbattimento dei fumi degli impianti di termocombustione dei rifiuti solidi urbani)o i fanghi residui prodotti dalla cartiere e/o altri rifiuti contenenti elevate quantità di metalli ed idrocarburi2. Si tratta quindi di violazioni di carattere documentale ma anche, purtroppo, di violazioni alle norme tecniche, in particolare non venivano rispettate le indicazioni circa gli stoccaggi, soprattutto in campo e spesso non avveniva il previsto interramento degli effluenti entro le 24 ore dallo spargimento e ciò “oltre a provocare un sicuro disagio per chi risiede nelle immediate vicinanze, potrebbe anche generare spiacevoli conseguenze per la salute pubblica”. “Le aziende agricole, proprio per il fatto che il Polesine è dichiarato Zvn (Zona Vulnerabile ai Nitrati), hanno l’obbligo di ri-

spettare sempre, soprattutto in riferimento all’azoto, le quantità massime previste dalla norma, di rispettare le regole sugli accumuli temporanei in campagna” evidenziano i militari, ricordando che bisogna provvedere, “entro le 24 ore dallo spargimento, all’incorporazione dei materiali distribuiti o all’immediata incorporazione nel casi di fertilizzanti contenenti fanghi industriali, rifiuti urbani o digestati”. Le aziende agricole devono

evitare di distribuire gli effluenti il pomeriggio ed incorporarli il mattino seguente, in quanto, pur rientrando nelle 24 ore, lasciare gli effluenti sul campo tutta la notte potrebbe formare e diffondere aerosol verso aree non interessate da attività agricole e tale condotta potrebbe configurare a carico dell’agricoltore la violazione penale di cui all’art. 674 del c.p. per procurate molestie olfattive. Giorgia Gay

Croce Verde in aiuto di Auser Adria con un mezzo per il trasporto delle persone in carrozzina Auser Adria chiede aiuto, Croce Verde risponde presente. Vista la mancanza del mezzo per il trasporto di persona in carrozzina da parte dell’Auser di Adria, l’associazione di volontariato Croce Verde ha deciso di dare un sostegno concreto mettendo a

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disposizione un mezzo che possa essere utilizzato per il medesimo scopo. “Negli ultimi due anni abbiamo effettuato quasi 1.500 trasporti – spiega il presidente dell’Auser Adria Corrado Franzoso – per cui abbiamo avuto la necessità di ripartire il più presto possibile con questo servizio importantissimo per il territorio adriese. Croce Verde si è messa subito a disposizione e ci ha fornito questo mezzo, per cui non posso che essere contento e ringraziare l’associazione di volontariato per questo aiuto così importante e che ci fa continuare i nostri consueti servizi”. Sottolineando: “Stiamo cercando quanti più finanziatori possibili per un nuovo mezzo e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”. A commentare questa sinergia è anche il presidente di Croce Verde Andrea Roccato: “Appena abbiamo saputo di questo bisogno da parte di Auser, non ci abbiamo pensato due volte a mettere a disposizione un nostro mezzo per quella che è la loro attività quotidiana. Sappiamo quanto Auser sia importante per il territorio adriese e non potevamo esimerci dall’aiutarlo”.


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Sintonizzati sul futuro.

21 novembre 2023 - 7 gennaio 2024

Alberi di Natale, scenografiche luminarie e installazioni arricchiscono passa al sistema le principali vie dello shopping Veneto24 del centro storico di Venezia, delle Isole di ultima e di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, generazione DAB che permette di ascoltare anche Trivignano, Zelarino... Mercatino natalizio a Mestre Piazza Ferretto e vieperfetta. limitrofe. la radio con unainqualità audio

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Mestre, Piazza Ferretto

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Adria

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Movimento civico “Per il Bene Comune”. Le dure accuse della minoranza colpiscono il sindaco

“L’amministrazione Barbujani, tra promesse dimenticate e realtà” “

“ A cinque mesi dalle elezioni i cittadini di Adria hanno elementi sufficienti per valutare l’amministrazione Barbujani. A sentire le promesse elettorali sembrava che l’attuale sindaco avesse la bacchetta magica per risolvere nel giro di qualche giorno ogni questione da lui enfatizzata. Invece non è stato così e, anzi, l’auspicata evoluzione in senso positivo di alcune questioni si è trasformata in evoluzione negativa”. È con queste parole che il Movimento civico “Per il Bene Comune” di Adria, guidato dall’ex sindaco Omar Barbierato, commenta l’attuale amministrazione di Massimo Bobo Barbujani. “Non parliamo dell’erba alta e del decoro urbano della città, che nelle precedenti estati si presentava in forma decisamente più decorosa – prosegue il gruppo civico –. Parliamo in-

vece di un argomento che, da ex commerciante, dovrebbe stare più a cuore a Barbujani, ovvero le attività commerciali che, in questo mesi, hanno abbassato definitivamente le serrande: troppe per chi invece diceva di voler far rivivere velocemente il commercio nel centro storico”. “E che dire proprio dell’associazione che il sindaco non esita a definire “la mia associazione”, in crisi per le dimissioni irrevocabili della presidente e dell’intero direttivo con sindaco Barbujani, mentre era stata serena la convivenza con il sindaco Omar Barbierato?”, prosegue la minoranza. “Ma c’è un altro aspetto su cui vale la pena soffermarsi e sul quale Barbujani stesso puntava e paradossalmente continua a puntare il dito: la ristrettezza del personale. Ebbene in quattro mesi due dipendenti se ne sono andati, con una media di uno

ogni due mesi, mentre il ruolo di dirigente del settore finanziario, che doveva essere occupato nel giro di pochi giorni dall’insediamento della nuova giunta, è

ancora vacante. Proprio l’agente di polizia locale, giunto ad Adria con Barbierato e che ha compiuto un atto di eroismo riconosciuto recentemente da tutto il

consiglio comunale, abbandona Adria per prendere servizio nel miranese. Allora chiediamoci se, come qualcuno voleva e vuole fare intendere, era la precedente amministrazione che non riusciva a trattenere il personale”. “Capiamo tutti i molti impegni di Barbujani, sempre indaffarato nel celebrare l’ennesimo matrimonio, nel farsi selfie in tutte le pose e in tutte le occasioni – canzonano i componenti del Movimento civico – e dei suoi assessori, sempre intenti a promuovere l’immagine di Adria (o forse più di sé stessi?), ma le risposte ai problemi necessitano prima di tutto di pensiero e di programmazione. Altroché “mai fermi”: fermatevi per pensare e agite di conseguenza! Agitarsi a vuoto senza una seria programmazione per affrontare i problemi non porterà nulla di buono per la città”.

Barbierato e Bonato analizzano il mandato della maggioranza: “Assenti molti punti prioritari” “L’importante lavoro che abbiamo portato avanti, insieme ai gruppi di lavoro composti da attivisti e soci di Ibc, è stata l’analisi delle linee di mandato della maggioranza”. Esordiscono così i consiglieri di IBC Omar Barbierato ed Enrico Bonato. “Si tratta di documenti importanti che verranno tradotti nel Dup (Documento unico di programmazione), l’atto formale per cui l’amministrazione si impegna concretamente con i propri cittadini per i prossimi anni di amministrazione – spiegano i consiglieri Barbierato e Bonato –. L’ elaborato finale, costituito

da numerosi emendamenti, è stato formulato da una cinquantina di persone mosse dall’obiettivo comune di fare il bene per la nostra collettività”. “Gli emendamenti che abbiamo portato in consiglio comunale costituiscono un ponte che noi lanciamo per il bene della città”, afferma il capogruppo del Movimento civico “Per il Bene Comune”, Omar Barbierato. “Ci siamo accorti che nelle linee di mandato della maggioranza, sono totalmente assenti alcuni punti prioritari e fondamentali per la comunità – spiega il consigliere Enrico Bonato –. In primis

l’ambiente, per poi toccare la protezione civile e la cultura che non deve essere agganciata solo al mondo dei giovani. Altri punti sensibili sono la sanità pubblica, la casa di riposo per la quale è fondamentale la collaborazione attiva tra Comune e Csa, per evitare che la struttura di riviera Sant’Andrea diventi fondazione privata”. “Inoltre l’importanza di lavorare con i comuni limitrofi – prosegue Bonato – è essenziale per il completamento della Transpolesana che arrivi fino ad Adria, per realizzare l’infrastruttura viaria senza pedaggio”.

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Associazionismo. Nominato il nuovo consiglio di amministrazione

Ail, Laura Cassetta riconfermata Presidente

Da Adria nostra sostegno all’Emilia Romagna alluvionata L’ Associazione ADRIA NOSTRA Aps ha donato in beneficenza all’ Assessore Raffaele Alberoni del Comune di Conselice (Ravenna) la somma di 1.500 euro per i gravi danni che

A

fine ottobre, si è tenuta l’assemblea ordinaria dei soci dell’Ail (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) Rovigo “Sara e Fabio Bellato”, con la partecipazione di 30 soci effettivi e 14 delegati. Durante l’assemblea sono stati presentati e accolti i nuovi soci e la presidente uscente, Laura Cassetta, ha fornito dettagli sulle attività, i traguardi e gli impegni affrontati nel triennio 2020/2023. Un momento significativo dell’assemblea è stata la conferma della composizione del Comitato scientifico dell’associazione, presieduto dal dottor Giovanni Mandoliti e composto dai dottori Adriano Rossi e Mario Barbujani. Questo comitato avrà il compito di valutare ed approvare i nuovi progetti medico/scientifici che Ail Rovigo sosterrà e finanzierà. Inoltre, è stata riconfermata la dottoressa Ylenia Carlini nell’Organo di Controllo Monocratico per il prossimo triennio. Dopo che l’assemblea ha deliberato la riduzione a 7 del numero dei consiglieri, la commissione elettorale, guidata

da Roberto Trombin e composta dalle scrutatrici Luana Andreello e Lisa Libanore, ha avviato il processo di voto per l’elezione dei nuovi consiglieri. Durante queste operazioni, le dottoresse Marta Pillon e Lara Mussolin, ricercatrici dell’Università di Padova, hanno presentato lo stato dell’arte dei progetti di ricerca scientifica finanziati da Ail. I consiglieri eletti sono stati: Benvenuto Buora, Laura Cassetta, Carlo Crivellari, Vittoria Destro, Marzia Suman, Giovanni Tinazzo e Tiziana Zecchi. L’Assemblea ha accolto con un caloroso applauso il neoeletto consiglio di ammi-

nistrazione e ha confermato Laura Cassetta come Presidente di Ail Rovigo per il triennio 2023/2026. La presidente e consigliera del consiglio nazionale Ail Laura Cassetta ha annunciato che il primo incontro del nuovo cda si terrà entro novembre, per continuare a lavorare a sostegno dei pazienti affetti da malattie ematologiche e per definire gli ultimi dettagli della prossima campagna di sensibilizzazione “Stelle di natale ail 2023,” prevista per l’8-9-10 dicembre nelle piazze, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca.

l’area ha subito nelle ultime alluvioni. L’ Associazione già in agosto aveva organizzato una cena di beneficienza, il cui ricavato è stato ieri consegnato nella sede dell’ Amministrazione Comunale. Il Presidente Giovanni Rinaldi ha rivolto un pensiero di solidarietà alla popolazione di Conselice così duramente colpita, ricordando poi la tragica alluvione del Polesine del 1951. Il direttivo dell’associazione Adria Nostra, con il Sindaco Massimo Barbujani e il Presidente di Bancadria Dr. Mauro Giuriolo ha accolto l’ Assessore Alberoni. A seguire un momento di ringraziamento da parte del sindaco e del Presidente Giuriolo verso Adria Nostra per il prezioso aiuto che da tanti anni porge a favore di sfortunate gravi situazioni, non solo sul proprio territorio comunale ma anche a livello nazionale ed estero. Carolina Gallinaro

Tanti progetti al Cavanis di Chioggia Sintonizzati sul futuro.

190.000,00 euro. Il progetto si concluderà Robotica in Rete Il 2024 a Chioggia si verso fine 2024. prospetta come un anno Il progetto “Robotica in Rete” è stato ricco di novità e di presentato dalle tre scuole professiona- Artigiani del Cielo festeggiamenti. Le novità li: Fondazione Cavanis di Chioggia (VE), sono date dai nuovi SFP Lodovico Pavoni di Montagnana (PD), Più di due anni fa la Fondazione presentò Fondazione San Gaetano di San Bonifacio una propria proposta al bando “Educare Alcuni degli studenti selezionati per il progetto “Artigiani del Cielo” progetti che arricchiranno Fondazione Cavanis è Capofila del Insieme” della Presidenza del Consiglio l’offerta complessiva della Veneto24(VR). passa al sistema di ultima progetto. scuola con iniziative di dei anche ministri. Due mesi, a settembre, fa rispettivi settori: la lavorazione delle otti- teatro all’aperto in grado di accogliere fino generazione DAB che permette di diascoltare L’idea delle tre scuole è quella allestire arrivò la conferma di finanziamento del che astronomiche; la costruzione del tele- a 180 persone: tutto ecosostenibile e a grande interesselae di radio con una qualità audio perfetta. e implementare altrettanti laboratori de- progetto “Artigiani del Cielo”. scopio e della montatura; la realizzazione basso consumo energetico, recuperando coinvolgimento per dicati alla Robotica industriale, autonomi Il progetto, attualmente in fase di start- del locale da adibire a osservatorio. un’area attualmente inutilizzata all’interstudenti e docenti. I e indipendenti, allocati presso i rispetti- up, darà vita ad un laboratorio intergene- L’osservatorio sarà aperto anche alla cit- no della scuola. L’istruttoria del bando è festeggiamenti saranno vi istituti, da mettere in rete sviluppando razionale con lo scopo di promuovere e tadinanza e diverrà un progetto guida per ancora in corso e si concluderà in qualche www.veneto24.it delle modalità interattive e collaborative favorire il dialogo tra le vecchie e le nuove la scuola nei prossimi anni, con lo scopo mese. I partecipanti sono moltissimi e le dati dalla conclusione dei di utilizzazione di tali laboratori impie- generazioni e il trasferimento di cono- di incanalare le capacità e le passioni dei risorse limitate per cui sarà veramente progetti, di cui scriveremo gando anche le tecnologie della realtà scenze, tecniche e passioni dai vecchi ar- nostri studenti in attività di grande remu- difficile essere selezionati, ma se questo più oltre, in concomitanza aumentata. Si tratta di realizzare delle tigiani ai giovani studenti. Nella fattispe- nerazione intellettiva ed emozionale. dovesse accadere (incrociamo le dita) col 70° anniversario della modalità di formazione dei nuovi opera- cie, esso porterà alla realizzazione, entro avremmo a disposizione una meravigliosa scuola di Chioggia e col tori e tecnici, che abbiano una forte inter- il 2024, di un osservatorio astronomico Giardino con Teatro all’aperto struttura dove fare tutti i festeggiamenti 250° anniversario della connessione con le esigenze del mondo completo operativo presso la scuola di di cui si parlava all’inizio. E saranno granindustriale e con gli orientamenti attuali Chioggia. nascita di Padre Marco Questo è l’ultimo bando a cui abbiamo di festeggiamenti. della Industria 4.0. Cavanis. Per guidare i 15 ragazzi e ragazze che partecipato SCARICA L’APP RADIO VENETO24 e si riferisce al PNRR. La noIl progetto si è classificato primo tra i 33 progetti presentati a livello regionale ed è stato finanziato integralmente per oltre

parteciperanno al progetto saranno chiamati alcuni degli artigiani più quotati nei

stra proposta prevede la realizzazione di un giardino di piante autoctone e di un Ascolta

Di Vincenzo Giannotti, Direttore della Fondazione Cavanis

FONDAZIONE CAVANIS Campo Marconi 112 - 30015 Chioggia (Ve) | Tel. 041 40 09 22 - cell. 320 7645136 www.cavanischioggia.it | info@cavanischioggia.it


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Sintonizzati sul futuro. Sei un lavoratore

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Potresti avere diritto all’indennità di DISOCCUPAZIONE AGRICOLA 2024!

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Adria

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Sanità. Il presidente Mori: “Evento tanto atteso, emozione palpabile per gli ospiti e i loro famigliari”

Al Csa soffia aria di normalità con il ritorno dei “pranzi di famiglia” F

esta al Centro servizi anziani di Adria che ha ripreso la tradizione, temporaneamente interrotta, dei “Pranzi in Famiglia”. “Un evento tanto atteso dagli ospiti di Riviera Sant’Andrea e dai loro familiari”, come spiega la struttura in una nota. Il nucleo Rosa ha dato il via a questa tradizione all’interno della struttura, e con circa 32 partecipanti, ha trasformato l’occasione in una vera e propria festa. “Lo staff della cucina, come sempre, ha dimostrato le sue abilità culinarie offrendo piatti di alta qualità, e “un sentito ringraziamento va alle educatrici e ai ragazzi del Servizio Civile, che hanno coordinato il pranzo con grande cura nei dettagli” dichiara il presidente Simone Mori. “L’emozione era palpabile tra gli ospiti, i quali hanno apprezzato il ritorno alla normalità – prosegue Mori -. Era dal 2020, dall’inizio della pandemia, che questa iniziativa mancava all’interno del Centro Servizi Anziani. La gioia e la felicità degli ospiti sono state contagiose, e l’evento ha rappresentato un importante passo verso il ripristino delle attività e delle tradizioni che hanno un significato speciale per la realtà di Riviera Sant’Andrea”. “Ma il dialogo e il progresso non si fermano qui – precisa Morti -: Il cda del Centro Servizi Anziani ha continuato a lavorare in collaborazione con la nuova giunta presieduta dal sindaco Massimo

L’appello di Mori: “La politica deve essere al fianco delle Ipab, per portare avanti proposte, come quella dell’Irpef di scopo, che stanno incontrando ostacoli nella loro attuazione”

u on e F e s t e B Sintonizzati

Falegnameria sul futuro. Artigiana rtigiana Papozze

Nella foto, lo staff della cucina che ha reso possibile l’evento

Barbujani. Durante un incontro, il presidente Mori e l’intero Cda hanno evidenziato come le azioni messe in atto per superare le difficoltà poste dalla pandemia stiano iniziando a dare frutti. Queste azioni erano state condivise con la Regione Veneto nel piano di rientro”. Mori in questa sede ha sottolineato la situazione attuale dell’intero comparto, evidenziando le sfide che tutte le Ipab del Veneto stanno affrontando, ribadendo che “mancano 100 milioni di euro, manca personale medico e infermieristico”. E ha aggiunto: “Per

questo motivo la politica deve essere al fianco delle Ipab, per portare avanti proposte, come quella dell’Irpef di scopo, che stanno incontrando ostacoli nella loro attuazione”. Nel concludere, il Presidente Mori ha ribadito la necessità di una visione futura condivisa tra tutte le Ipab pubbliche della provincia, perché “solo attraverso la collaborazione con la politica si può arrivare a creare un unico soggetto, che possa affrontare le prossime sfide future, perché da soli non si va da nessuna parte”.

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“su misura per te!” Ascolta

Giorgia Gay

In primavera Lino Banfi protagonista ad Adria Il sindaco di Adria Massimo Barbujani ha preso parte a Genova all’assemblea dell’Anci. In questa occasione ha incontrato il sindaco di Andria, Giovanna Bruno, nel corso del quale “i due primi cittadini hanno concordato di organizzare un’iniziativa culturale e di solidarietà ad Adria, nella prossima primavera, che vedrà la partecipazione del Maestro Lino Banfi e del sindaco di Bari e Presidente Anci, Antonio Decaro”, come annuncia il Comune -. Il Maestro Banfi è una persona da sempre impegnata nella solidarietà: dal 2001 è diventato Ambasciatore di Pace per la Fao (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura che si occupa della

Il primo cittadino Massimo Barbujani con il sindaco di Andria, Giovanna Bruno

fame nel mondo). Ha ricoperto questo ruolo onorario e senza stipendio, partecipando a 5 missioni solidali in Africa e Haiti e diventando testimonial di diverse campagne di informazione ed è Ambasciatore dell’Unicef, sempre dal 2001, per lo storico ruolo di Nonno Libero nella seguitissima serie televisiva «Un medico in

Famiglia». L’evento sarà un momento per celebrare le qualità umane rare e sempre propense alla vicinanza agli umili e gli indifesi dell’artista, attraverso la sua arte, in grado di suscitare sempre sorrisi di gioia e lacrime di profonda umanità, affinché possa fungere da esempio per le future generazioni.

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Bottrighe

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Il personaggio. Titolo regionale conseguito da un ventiseienne alla fiera di Longarone

Federico Domeneghetti: il miglior sommelier del Veneto è bottrighese

F

ederico Domeneghetti, ventiseienne di Bottrighe, è il miglior sommelier 2023 del Veneto. Ciò è avvenuto alla fiera Longarone, nel bellunese. Al secondo posto del concorso regionale Enrico Panizzuti di Venezia e terzo classificato Aldo Naddeo di Verona. Grande soddisfazione per il giovane sommelier bottrighese, per papà Floriano, già dipendente autista di Croce Verde Adria, mamma Fiorella Rizzi e naturalmente per i tanti amici, dopo essersi diplomato all’istituto alberghiero “Cipriani” di Adria, lavora al prestigioso Belmond Hotel Cipriani di Venezia. “Arrivare fin qui- ha detto soddisfatto Domeneghetti- è sempre una grande emozione perché faccio il sommelier di professione, la stagione è lunga ed impegnativa ed il tempo di studiare è sempre poco, però si cerca sempre di dare il massimo con tutti questi ragazzi che

sono tutti bravi e mi aiutano a migliorare giorno dopo giorno”. “Devo dire- conclude Federicograzie all’Ais, l’associazione italiana sommelier nazionale, del Veneto e a tutte le persone che mi stanno vicino. Questo è un grande sogno che si realizza, fatto di sacrifici, di notti insonne, di tanto duro lavoro, ma anche di grandi vini e grandi bevute, perché il vino è questo…sudore

e gioia allo stesso tempo”. Per Giampaolo Breda, presidente di Ais Veneto è “Una competizione importante quella di Longarone che ha visto sfidarsi questi re campioni sino all’ultima goccia di vino. Abbiamo visto decantazione, degustazione, riconoscimento di distillati, un percorso duro ed impegnativo, però i ragazzi si confrontano tra di loro e studiano insieme con grande spirito di gruppo e senso di appartenenza. Queste sono occasioni fondamentali, non solo concorsi regionali, ma anche ai master che vengono fatti su prosecco, raboso, per i ragazzi stessi, per far acquisire loro autorevolezza, responsabilità, consapevolezza per promuovere e valorizzare sempre più questo straordinario prodotto che è una colonna importante del settore agroalimentare, ma anche della nostra economia”. Roberto Marangoni

Tante iniziative in vista delle festività Ricco programma a Bottrighe per le prossime festività. Il Gruppo Sportivo renderà bello il centro con abete, luci, addobbi e con il particolare presepe chiuso nel vetro, oltre alle tradizionali luminarie installate dal comune.

Ail proporrà le stelle di natale per aiutare la ricerca della leucemia. Accademie natalizie si alterneranno nelle scuole, mentre le messe delle principali festività saranno sottolineate dai canti del coro polifonico “San Francesco”. Da venerdì 8 a domenica 10 dicembre, nei successivi giorni in recupero in caso di maltempo, per le vie e piazze del paese ci saranno

le sfilate canore dei babbi natale con slitta del gruppo folkloristico “Bontemponi” che raccoglieranno fondi per le malattie genetiche, tumorali e per sostenere la scuola materna del luogo. Tutte le famiglie saranno omaggiate dal nuovo calendario 2024 dell’associazione. Domenica 24 dicembre, notte della vigilia di Natale, nei pressi della chiesa, dopo la messa solenne, il Gruppo Sportivo offrirà a tutti una tazza di cioccolato caldo. Venerdì 5 gennaio arriva la festa della befana con animazioni varie in piazza e con la “Vècia” che giungerà dall’alto con l’aiuto dei vigili del fuoco per portare dolciumi ai bambini, una nuova iniziativa dell’associazione Aribo insieme ai Bontemponi. Si potranno visitare l’artistico presepe della parrocchiale e quello dell’artigiano Giuliano Girotto in via Curicchi. (r.m.)

Parafarmacia dott.sa Natascia. Primo compleanno per l’attività di via Lupati

Un anno di grandi soddisfazioni grazie Sintonizzati ai miei clienti, che sono sul la mia energia futuro.

P

rima perdi la ultima “Parafarmacia dott. Veneto24 passa al candelina sistema Natascia”, che ha aperto ad Adria il 19 generazione DAB che sa permette di ascoltare anche novembre 2022. Un momento di festa per la la radio con titolare una qualità audio che perfetta. Natascia Brancalion, coglie l’occasione

per i ringraziamenti di rito: “Primi tra tutti, la famiglia e il mio compagno che mi hanno sostenuto in un’avventura che mi sta dando tante soddisfazioni. www.veneto24.it E poi ovviamente i miei clienti, con cui abbiamo instaurato un rapporto umano di amicizia e di fiducia. Ci tengo a dire a tutti loro che io ci sono sempre, anzi smentisco categoricamente voci di chiusura, perché conto di andare avanti tanto tanto tempo”. Carta vincente della parafarmacia? La varietà dei prodotti e il servizio. “Ricordo che è possibile venire ad acquistare i prodotti senza glutine, utilizzare i buoni erogati dall’Ulss e che si possono anche trovare i farmaci veterinari con ricetta per le piccole

patologie dei propri amici a quattro zampe”. Molte anche le iniziative speciali che hanno riscontrato un buon successo, come la giornata del capello che ha richiamato tanti curiosi. Il prossimo evento sarà il 1° dicembre, con una giornata dedicata al make up: per tutta la giornata (su appuntamento) sarà a disposizione delle clienti una make up artist che gratuitamente verrà a truccare e a dar consigli di make up. Guardandosi indietro, il bilancio del primo anno non può che essere positivo per la dott.sa Natascia: “Certo, ci sono stati alti e bassi e dei momenti non semplici dato che io qui sono da sola e non ho collaboratori. Ammetto che a volte mi sono chiestaSCARICA se stessi andando direzione giusta ma L’APP RADIOnella VENETO24 la risposta me l’hanno sempre data i miei clienti. Ogni giorno trovo infatti un riscontro da parte loro

e ci sono sempre persone nuove che vengono a trovarmi. Quindi sono molto contenta, stringo i denti e vado avanti con cose sempre nuove”. Anche la scelta della location della parafarmacia, che si trova in via Lupati, si è rivelata vincente: “Ho deciso di aprire in questa zona di Adria per dare un sostegno a un’area che non era direttamente servita dalle farmacie. Ricordo che la mia attività è aperta dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle19: sto cercando di garantire un orario che dia l’opportunità alle persone che lavorano di trovare aperto prima di andare a lavoro”. Dal prossimo anno cosa si aspetta? “Spero che sia un anno grandioso. Ripongo grande fiducia nei miei clienti: sono loro la mia energia perché mi danno la spinta per fare bene il mio lavoro. Quindi, ancora, grazie”.

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NATALE Sintonizzati 2023

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sul futuro.

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PADOVA si veste di

luci e colori per accendere la magia del Natale in città

L

Il 24 novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 2 dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città, con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni.

’atmosfera e la magia della festa più l’accensione dell’elemento più iconico del attesa dell’anno sono pronte ad in- nostro Natale. vadere Padova. Conto alla rovescia E poi a ruota l’inaugurazione dei mercatiper la suggestiva atmosfera di luci e de- ni, gli spettacoli di videomapping, la pista corazioni tipiche del Natale. di pattinaggio e tutte le attività che da Ad accompagnare il Black Friday, il 24 anni trasformano Padova in un irresistinovembre, saranno le 60 installazioni bile polo di attrazione durante le festività previste ad illuminare i principali palazzi natalizie. comunali quali Palazzo Moroni, Loggia La città si popolerà di mercatini durante Amulea, il Teatro Verdi, e poi gli alberi di il periodo delle feste, il Natale toccherà Prato della Valle, alcune principali delle quasi tutto il centro storico con le sue caprincipali rotonde e le piazzette di tutti i sette di legno. In uno degli scorci più tipici quartieri. A queste luci si uniranno le tra- di Padova, da sabato 25 novembre si riacdizionali luminarie dei negozianti che at- cenderà l’atmosfera natalizia fino a dometraversano le strade, sostenute anche dai SCARICA L’APP RADIO VENETO24 contributi che il Comune ha erogato con apposito bando pubblico concluso a inizio novembre. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la Ascolta tecnologia LED a basso impatto. Per completare l’atmosfera natalizia il tradizionale appuntamento, il 2 dicembre dalle 16.30, con l’accensione dell’albero di Natale, quest’anno a cura di Tigotà. L’evento si aprirà con un coro Gospel e i saluti istituzionali che accompagneranno

nica 7 gennaio. Torna anche quest’anno il “Villaggio di Babbo Natale”, promosso da Ascom Confcommercio all’interno di Piazza Eremitani. Mercatino natalizio, allestimenti a tema, giostre per i più piccoli, la casetta ospiterà Babbo Natale e poi ancora attività di animazione itinerante che riguarderà tutto il centro storico. E poi ancora “Fiera di Natale” dall’8 dicembre al 7 gennaio con le bancarelle tradizionali in centro nelle piazze. Infine, ci sarà il famoso “Natale Artigiano” in piazza Capitaniato dal 7 dicembre al 7 gennaio, che da oltre vent’anni espone creazioni artisti-

che realizzate completamente a mano da circa una quarantina di artigiani. C’è grande attesa per “Il trenino di Natale” che dal 25 novembre percorrerà le vie della città. Un viaggio itinerante in centro storico per assaporare la magia natalizia. Torna, dall’8 dicembre, lo spettacolo delle proiezioni di luci e del videomapping sulle facciate monumentali di Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta, Piazza dei Signori e sulla Chiesa di Sant’Antonino all’Arcella. Le luci esalteranno le linee architettoniche dei monumenti e ci porteranno a fare un viaggio nella storia della città. A Natale a Padova non può mancare la pista di pattinaggio su ghiaccio per passare una serata con gli amici o con tutta la famiglia. Novità di quest’anno, nella magnifica cornice di Prato della Valle dal 26 novembre al 28 gennaio, arriva una grande pista di pattinaggio di 600 metri quadrati. Tutto questo per accompagnare i cittadini e chi sceglierà di venire a trascorrere le festività in Veneto con un vero e proprio spettacolo di luci da guardare con il naso all’insù.


Bottrighe

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Iniziative. Auspicato un vero gemellaggio tra Grugliasco, Adria, Porto Viro e Delta

Successo dei Bontemponi in Piemonte per il 72° dalla Grande alluvione T

ornato a Grugliasco per la quinta volta, il gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe è giunto nuovamente in Piemonte. Nella città, di quarantamila abitanti, vivono oltre seicento famiglie di origine polesana che qui si trasferirono a seguito dell’alluvione del 1951. E proprio per ricordare il 72° della tragedia che sconvolse la nostra provincia, la città di Grugliasco, attraverso Antonio Ferri, originario di Corbola, ha voluto dedicare due giorni di manifestazioni di ringraziamento. Una festa iniziata nel gremitissimo, di oltre 500 persone, palateatro del parco Le Serre, con gli interventi del vice sindaco di Grugliasco Dario Lorenzoni,dei sindaci di Collegno Francesco Casciano, di Adria Massimo Barbujani con il consigliere Fabrizio Romani, della consigliera Chiara Bovolenta di Porto Viro e dello storico Nerino Albieri del Gruppo Sportivo Bottrighe. Da parte dei Bontemponi, per i coniugi Antonio Ferri e Paola Maddalena, un piatto ricordo con alcuni scorci di Bottrighe, dipinto a mano dall’artista Micaela Bagatin. Dopo gli scambi di omaggi, sono seguiti gli interventi che hanno sottolineato la tenacia dei polesani “Che hanno saputo costruirsi una famiglia impegnandosi nel lavoro e nel sacrificio- ha sottolineato Lorenzoni- inserendosi nella società, contribuendo allo sviluppo delle loro nuove città, portando sempre alti i valori della vita e di civiltà”. A seguire due ore ininterrotte di spettacolo dei Bontemponi che hanno travolto il calorosissimo pubblico di emozioni e commozione per uno show d’altri tempi che ha saputo trasmettere, alla memoria dei polesani – grugliaschesi e dell’interland, i ricordi della loro terra di origine, attraverso le cante e le ballate della tradizione locale con i coinvolgenti dialoghi in vernacolo e le ironiche battute. Il giorno successivo la celebrazione della messa nell’affollato duomo di San Cassiano, con appropriati canti dei Bontemponi, di seguito la sfilata in centro storico con la banda e majorette di Grugliasco, delle autorità e delle varie “fameje” dei Polesani nel Mondo giunte da Beinasco, Rivoli, Nichelino, Alpignano, sino a

Largo Polesine inaugurato nel 2011. Qui altri momenti di ricordo, ma anche per sottolineare, quanto il Polesine ed il suo Delta del Po, siano oggi ricchi di attrattive turistiche.Prima della chiusura della manifestazione con altri tre canti dei Bontemponi, Ferri ha auspicato la nascita di un vero e proprio gemellaggio tra Grugliasco, Adria, Porto Viro ed eventuali altri comuni del Delta. Roberto Marangoni

Tutti in piazza per la “Castagnata Butrigana” La “Castagnata Butrigana”,iniziata a metà ottobre e terminata in questi giorni di novembre, ha ottenuto come sempre un grande successo. Tradizione di San Martino ancora una volta rispettata grazie al Gruppo Sportivo Bottrighe, organizzatore dell’evento. In piazza Cinzio Cassetta

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l’apposito stand dell’associazione ha distribuito svariati quintali di prelibati “marun caldi” e la “Mistoca”, il tipico dolce povero con farina di castagne, uvetta ed altri ingredienti “segreti” tramandati dal veterano “Mario d’Lego” che in gioventù stazionava con la sua bancarella di leccornie lungo “el stradon d’la ciesa” oggi piazza Libertà. La Mistocaoggi è preparata dalle sapienti mani di Nerino Albieri e Natalino Crepaldi. Numerosi i volontari dell’associazione che per lunghe ore sono stati impegnati nel tagliare e cuocere il prelibato frutto stagionale. Il ricavato di ciò andrà utilizzato non solo per autofinanziare le iniziative dell’associazione, ma anche per iniziative benefiche a favore del paese. (r.m.)

Le tre S-cioptà a cura di Roberto Marangoni

> Da l’albaro as’cgnosse i fruti > Carne cà cresse no la pol star ferma > Tardi in pescarìa, presto in becarìa


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Territorio

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Lavoro. Cgia: “Spingere sulla contrattazione decentrata e rispettare le scadenze di rinnovo dei contratti”

In Polesine le buste paga più basse del Veneto, primeggia Vicenza R

ovigo fanalino di coda nella classifica delle buste paga nelle province del Veneto. A confermarlo è un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre su dati Inps, che evidenzia differenze salariali importanti tra Nord e Sud Italia, ma anche tra le aree urbane e quelle rurali del Veneto. In particolare, nel 2021, in Veneto le buste paga più “pesanti” sono state erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato della provincia di Vicenza, con una retribuzione media annua pari a 24.139 euro (+10,4 per cento rispetto alla media nazionale). Seguono i colleghi di Treviso con 23.836 euro (+9 per cento), di Padova con 23.788 (+8,8 per cento), di Verona con 22.726 euro (+3,9 per cento), di Belluno con 21.754 (-0,5 per cento rispetto alla media Italia), di Venezia con 20.454 euro (-6,5 per cento) e, infine, di Rovigo con 19.811 euro (-9,4 per cento). Tra le maestranze occupate nella provincia berica e quelle alle dipendenze delle imprese polesane, le prime avevano una retribuzione annua lorda superiore alle seconde del 22 per cento. A livello regionale, sempre nel 2021, il salario medio annuo in Veneto è stato di 22.852 euro, la Regione al quarto posto a livello nazionale dopo la Lombardia (27.285 euro), l’Emilia Romagna (23.798 euro) e il Piemonte

Tra Vicenza e Rovigo si registra una differenza di retribuzione annua lorda del 22 per cento

(23.661 euro). Il dato medio nazionale era di 21.868 euro. Da questi dati emerge che le differenze salariali sono state ridotte sono in parte attraverso l’impiego del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl). Per questo, nella sua analisi, Cgia suggerisce di “spingere” sulla contrattazione decentrata: oggi infatti solo il 20% dei lavoratori italiani è interessato da un contratto di secondo livello, anche se il Veneto si colloca al secondo posto per contratti attivi dopo Lombardia ed Emilia Romagna: sono 1.081, di cui 1.013 aziendali e 68 territoriali. In questo modo, per Cgia, si darebbe risposta soprattutto alle maestranze del Nord e in parti-

colar modo del Veneto che, a seguito del boom dell’inflazione, in questi ultimi due anni, hanno subito un’importante perdita del potere d’acquisto. Oltre ad estendere l’applicazione della contrattazione decentrata però, l’Ufficio studi della Cgia ritiene che per appesantire le buste paga sarebbe necessario rispettare le scadenze entro le quali rinnovare i contratti di lavoro. All’1 settembre infatti il 54 per cento dei lavoratori dipendenti del settore privato in Italia aveva il Ccnl scaduto e questo ostacola gli accordi sugli aumenti retributivi entro le scadenze previste. Gaia Ferrarese

L’assessore Marcato: “Urgente finanziare la Zls”

“È

necessario che finalmente la Zls Porto di Venezia – Rodigino venga finanziata già da questa legge finanziaria che stanzia 1.800 milioni di euro per la Zes unica del mezzogiorno e nessun euro per le Zls del nord. Per questo ho portato in Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome un emendamento specifico al Ddl Bilancio”. L’iniziativa è dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico ed Energia, Roberto Marcato. “Ho ritenuto opportuno porre l’attenzione della Conferenza Stato Regioni – precisa l’esponente della giunta veneta- perché questo è un problema che va risolto: è inaccettabile che si trovino le risorse per la Zes del Sud e non per

le Zls del Nord. Il territorio chiede risposte dai decreti attuativi al finanziamento. Da anni l’impegno

della nostra regione è costante per dare un concreto aiuto allo sviluppo economico di zone del Veneto

con grandi potenzialità”. La Zls Porto di Venezia - Rovigo è stata istituita dalla Regione con Dpcm del 5 ottobre 2022. Come sottolinea la Regione, la Zls ha “l’obiettivo di dare al Veneto uno strumento in grado di fungere da volano di sviluppo per tutta l’economia regionale. Si tratta di un’iniziativa potenzialmente in grado di determinare, nell’arco del prossimo decennio: un’occupazione addizionale pari ad oltre 177mila unità; un aumento dell’export (quindi del business per le imprese) fino al 40% in più rispetto a quello generato sul territorio; un aumento degli investimenti di 2,4 miliardi; un aumento del traffico container dell’8,4% medio annuo (in Italia tale traffico negli ultimi anni è aumentato in media dell’1,1%). (g.g.)

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Cultura

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A cura del Conservatorio Buzzolla. In scena la storia dei coniugi Ferrante Mecenati e Rosita Lusardi

“Nel salotto dei Mecenati”: Adria rende omaggio ai suoi benefattori

Nel salotto dei Mecenati” è lo spettacolo stato messo in scena lo scorso 25 ottobre all’auditorium Mecenati a cura degli allievi di canto lirico e dei docenti del Conservatorio Antonio Buzzolla, per raccontare di come è nato il conservatorio di Adria. Ideato dal direttore del conservatorio Paolo Zoccarato, per rendere omaggio ai coniugi Ferrante Mecenati e Rosita Lusardi, “lo spettacolo è stato una finestra sul passato che ci ha dato la possibilità di entrare in maniera delicata su quella che è stata la vita di Ferrante e Rosita Mecenati” ha spiegato il presidente del Conservatorio Giuseppe Carinci. Lo spettacolo ha ottenuto anche il patrocinio del teatro della Fenic “Un lascito importante Villa Mecenati, sede oggi del conservatorio, che prevede una rendita permanente che viene investita per la manutenzione della villa e

per erogare delle borse di studio agli studenti più meritevoli ”ha sintetizzato il docente di arte scenica del Conservatorio di Adria Matteo Mazzoni, autore del testo dello spettacolo, tratto dai testi di Gianfranco Scarpari e dal materiale raccolto dalle studentesse del corso di Ricerca musicologica tenuto dalla docente Paola Cossu. A supportare lo spettacolo, anche con materiale di scena, l’ex presidente del conservatorio Mara Bellettato, la signora Martinolli Scarpari e i suoi due figli, Giovanni Battista e Monica. “È stata una serata doppiamente speciale - ha commentato la docente di canto Veronica Simeoni che insieme ai docenti Simone Alberghini e Giorgio Susana ha preparato gli allievi per lo spettacolo -. Dopo 17 anni dal mio diploma conseguito nel 2005, sono tornata ad Adria come inse-

Nella foto, Denis Forasacco nei panni di Ferrante Mecenati e Giorgia Cavaliere nei panni di Rosita Mecenati

gnante. Quando ero studente ho usufruito di due borse di studio dei coniugi Ferrante e Rosita Mecenati, per cui per me è un grazie speciale a tutta Adria e soprattutto a loro, ai coniugi Mecenati, che mi hanno sostenuto nello studio e consentito di intraprendere la carriera come cantante di lirica”. Tra il pubblico anche altri ex al-

lievi del conservatorio che hanno intrapreso brillanti carriere come cantanti e strumentisti. ”Uno spettacolo molto bello e interessante, per averci fatto scoprire qualcosa in più sui due benefattori che ci hanno accompagnato durante i nostri anni di studi musicali. Un alternarsi di duetti e brani estratti da opere impor-

tanti e famose, con delle musiche anche originali. Davvero una bella serata” ha commentato la cantante Silvia Frigato. Ma la serata è stata anche un omaggio ai grandi cantanti come Renzo Casellato, scomparso recentemente e a Giuliana Trombin, salita sul palco per il saluto finale, insieme a tutti gli allievi protagonisti, a Camilla Zen, presidente dell’Associazione Società Concerti Antonio Buzzolla e ai vertici della Fondazione Mecenati che gestiscono il lascito dei due illustri benefattori. La serata, in cui passato, presente e futuro si sono mescolati in maniera perfetta, ha dato l’avvio alle celebrazioni del cinquantesimo dell’Autonomia del Conservatorio di Adria (avvenuta nel 1974) che termineranno nell’ottobre del 2024 con l’intitolazione della biblioteca del conservatorio a Nino Catozzo.

Partita la 216° stagione concertistica del Buzzolla La 216ª stagione concertistica dell’Associazione Società Concerti A. Buzzolla Aps di Adria è stata inaugurata con l’esibizione della violinista Emy Bernecoli. Il concerto per archi, frutto della collaborazione con il Conservatorio di Musica Arrigo Pedrollo di Vicenza, ha offerto non solo il talento di Bernecoli ma anche le prestazioni delle allieve del primo violino concertatore, che presto diventerà parte del corpo docente del Conservatorio A. Buzzolla di Adria. L’Associazione Società Concerti A. Buzzolla Aps, originariamente fondata nel 1806 come Società Filarmonica, è ora presieduta da Camilla Zen. Nel corso degli anni, ha subito una trasformazione per diventare una società concerti nel 1928. Negli anni settanta, ha contribuito alla creazione dell’attuale Conservatorio di Musica, che aveva sede nei locali della biblioteca intitolata a Luigi Groto. Con il trasferimento a Villa Mecenati nel 1977,l’associazione si è dedicata esclusivamente all’organizzazione di eventi musicali che

hanno solidificato il ruolo di Adria come centro musicale di riferimento per il territorio. La 216ª edizione della stagione concertistica ha finora registrato una serie di concerti molto apprezzati, oltre al maestro violinista Bernecoli: l’esibizione del Venezze Brass Quintet e il duo Alessandra Catania al violino e Sara Castellano al pianoforte. Per il prossimo 19 novembre è in programma un concerto commemorativo dedicato al maestro Luca Simoncini, eseguito da un quartetto di violoncelli composto dagli allievi dello stesso Simoncini: Vittorio Piombo, Marina Pavani, Cecilia Zanni e Tiziano Berardi. La stagione concertistica 202 , che si avvale del patrocinio della fondazione Mecenati, del conservatorio Buzzolla, della pro loco e del Comune, si concluderà con un recital pianistico di Alessandro Cesaro, domenica 3 dicembre,con inizio alle ore 17 nell’auditorium Mecenati.

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Cultura

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Progetti. L’associazione punta allo scouting culturale, alla diffusione della controcultura e dell’underground

“Ultima Cultura” riparte: tanti progetti al via dopo lo stop S

ono riprese le attività del gruppo “Ultima Cultura”, l’associazione costituita alcuni anni fa che è tornata in queste settimane a essere operativa dopo lo stop dovuto al periodo del Covid. A far parte dell’associazione adriese, persone accomunate dalla passione per la cultura a 360 gradi che mettono insieme competenze, predisposizioni, percorsi lavorativi e di vita tra di loro diversi, ma che sfociano in un corale desiderio di dare un contributo attivo al tessuto cittadino. Una delle iniziative

“Stiamo studiando e perfezionando nuovi progetti che speriamo coinvolgano più persone possibile” degne di nota è la raccolta fondi a favore del Marocco, Paese recentemente colpito dal terremoto che ha provocato la perdita di molte vite umane e danni strutturali ingenti, in collaborazione con una pizzeria del territorio adriese, la quale ha permesso di disporre di una importante cifra da inviare alla popolazione terremotata. “‘Ultima Cultura’ – fanno sapere gli associati – si prefigge di agire in campi d’azione di-

“In questo momento l’associazione ha aderito a ‘Viva Vittoria’, organizzazione di volontariato che abbraccia la dura lotta contro la violenza sulle donne tramite la realizzazione -coperte fatte a mano” spiegano gli associati

Sintonizzati sul futuro. di Rossella Franzoso

versi, dove si inseriscono molteplici progetti: attività sociali, arte, sport, musica, cittadinanza attiva, in base alle proposte dei componenti del gruppo culturale, che rispecchiano ovviamente la sensibilità verso i diversi temi, che ogni associato porta come bagaglio personale”. “In questo momento – proseguono – l’associazione ha aderito a “Viva Vittoria” organizzazione di volontariato che abbraccia la dura lotta contro la violenza sulle donne. Il progetto consiste nella realizzazione di ‘quadrotti’ di 50 x 50 centimetri eseguiti a maglia o a un-

cinetto, di foggia e colori a fantasia dell’esecutore che insieme formeranno delle coperte che saranno vendute per sostenere i centri antiviolenza che seguono le donne vittime”. “Altri progetti, – concludono i soci – si stanno studiando e perfezionando, completamente diversi per natura e tipologia da quelli già portati avanti, per certi versi anche innovativi o perlomeno non convenzionali. Speriamo possano attirare l’attenzione coinvolgendo più persone alla partecipazione attiva nel campo dell’associazionismo”.

La storia della squadra Adriese in un libro Venerdì 1 dicembre il Comunale di Adria diventerà il palcoscenico per un evento speciale in cui verrà presentata la “Storia del Calcio ad Adria e dell’Unione Sportiva Adriese”. Il libro, scritto da autori esperti e prodotto dalla Famiglia Sarti-Franchin, che getta uno sguardo approfondito sulla storia del calcio nella città etrusca, coprendo un periodo che va dal 1894 ai giorni nostri. Il calcio è uno degli sport che ha lasciato un’impronta indelebile nella vita sociale e civile di Adria, e l’evento culturale in programma sarà l’occasione per raccontarne la storia. Gli autori, Alessandro Ceccotto, Gabriele Crocco, Sergio Sottovia e Renzo Sarti, hanno unito le loro conoscenze e passione per

creare una panoramica completa del calcio ad Adria. Il libro è composto da circa 380 pagine ed è diviso in due parti: la prima parte copre la storia del calcio ad Adria dal 1894 in avanti, con foto e informazioni che svelano i retroscena interessanti. La seconda parte si concentra sull’esperienza sportiva e sociale dell’Unione Sportiva Adriese, includendo dati, informazioni sui calciatori, allenatori e presidenti che hanno segnato diverse epoche. Il libro è disponibile al prezzo di 25 euro, e coloro che prenoteranno il libro e lo ritireranno il giorno della presentazione, avranno diritto a dei posti a sedere nel Teatro. Il secondo obiettivo della presentazione che verrà realizzata in

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Sport

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Racing. Su sei appuntamenti quattro podi, tre terzi ed un secondo, per un terzo posto complessivo

Grandi soddisfazioni per Bolza Corse alla Misanino Cup: “Vittoria sfiorata”

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a fine del mese di ottobre ha coinciso con la chiusura del sipario su numerosi campionati e tra questi la Misanino Cup ha portato in dote importanti soddisfazioni in casa Bolza Corse, team adriese, sul terzo gradino del podio con Daniele Paganin e Ruggero Carpenedo. La serie, corsa su sei appuntamenti al Misanino KCE, ha visto la coppia della compagine adriese firmare quattro podi, tre terzi ed un secondo, che si sono tradotti in un terzo posto tra i gentlemen sul rinomato tracciato romagnolo. “L’assenza di un team manager a bordo pista si è fatta sentire – racconta Paganin – ed è una figura molto importante quando si parla di endurance. Abbiamo sfiorato la vittoria, in più di un’occasione, arrivando a pochi secondi dal successo, ma queste gare sono così. Bisogna sempre avere un passo costante ed anche un po’ di fortuna. Abbiamo portato a casa

quattro podi in sei gare quindi non possiamo che essere soddisfatti della nostra stagione. I nostri complimenti agli avversari, ai quali rinnoviamo la sfida per un 2024 che aspettiamo con ansia”. Ma la sezione karting della squadra corse adriese è stata protagonista anche in occasione della consueta 500 Miglia di Pomposa che si è corsa sull’omonimo tracciato. Di scena trenta contendenti, pronti a sfidarsi sulla durata di quindici ore, con Ruggero Carpenedo che ha chiuso la qualifica a metà griglia, prima di passare il testimone ad un Daniele Paganin che, autore di una partenza fulminea, viaggiava a ridosso del podio fino alla sesta ora. L’arrivo della pioggia rimescolava le carte e l’assenza tra le proprie fila di uno specialista del bagnato rallentava il passo del team, costretto a giocare in difesa. Una buona strategia per la fase conclusiva consentiva al

quartetto di recuperare varie posizioni in extremis, risalendo fino alla sesta piazza in categoria Silver. “Purtroppo non siamo riusci-

ti a ripetere il podio della passata edizione – conclude Paganin –. Questa trasferta ha insegnato tante cose a tutti noi, guardando al futuro, con l’obiettivo di

arricchire la bacheca di una Bolza Corse che ci ha sempre dato fiducia e che vogliamo ripagare, a suon di risultati prestigiosi”.

Stagione altalentante per l’Adriese, ma arriva Signorini E’ una stagione di alti e bassi quella dell’Adriese che, in attesa del mercato di riparazione di dicembre, si è rinforzata in difesa con Simone Signorini, svincolato classe 2004. Signorini è andato in panchina per la prima volta lo scorso 28 ottobre nella trasferta di Montecchio Maggiore conclusa in parità, 1-1. Il giovane calciatore arriva dalla Primavera del Verona dove ha militato pochi mesi in maglia gialloblù poiché poi un brutto infortunio lo ha messo fuori gioco. Signorini nella stagione 2020-

21 ha giocato nel Chievo Under 17, poi nel 202122 ha disputato il campionato Primavera 2 con l’Ascoli Calcio giocando anche gare in Coppa Italia. “Sono molto contento di esser entrato a far parte di questo gruppo e mi sono trovato bene fin da subito, ha detto il giovane veronese. È il mio primo anno in serie D e lo prendo come una sfida anche per me stesso per mettermi in gioco e migliorare. Vorrei dare un aiuto alla squadra in questo periodo un po’ complicato e rendermi disponibile in qualsiasi momento”. (c.a.)

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Grandi Eventi

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Il programma. Coinvolto tutto il territorio comunale, dal centro storico alle isole e terraferma

A Venezia arriva il Natale: “Segno di speranza e fiducia” La magia della festa più attesa dell’anno tra luminarie, installazioni, piste di pattinaggio e appuntamenti culturali. Il sindaco Brugnaro: “Simboli e gesti della nostra tradizione, segni di vita nuova”

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uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si attrezza installando le luci che illuminano calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Un calendario di eventi, dal titolo “Venezia accende il Natale” – promosso dal Comune di Venezia in collaborazione con Vela spa – per ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di iniziative per tutte le età. Primo appuntamento sarà l’accensione dell’albero e delle luminarie: prima in Piazza Ferretto, giovedì 23 novembre alle ore 17.30, e a seguire, il giorno dopo alla stessa ora, la cerimonia di apertura si sposterà in Piazza San Marco. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono insieme il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere chi vive e visita la città durante le feste. Inoltre, American Express - ancora una volta sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma e Lista di Spagna – supporta in particolare il tessuto commerciale veneziano. In centro storico il calore del Natale sarà caratterizzato da luminarie nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole, per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. Le Procuratie Vecchie saranno invece illuminate grazie al progetto “Murano illumina il mondo”, in collaborazione con The Venice Glass Week. Grande attenzione sarà data, anche quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento delle luminarie a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. “Venezia vuole continuare a celebrare il Natale mantenendo vivi i segni della tradizione, come le luminarie diffuse sul territorio e i grandi alberi addobbati a

festa – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze e i mercatini, diventano elementi che arricchiscono l’emozionante clima natalizio, per i nostri concittadini e per chi sceglierà di visitare il nostro territorio, a misura di famiglia”. Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia”, dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto, come da tradizione sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da qui si estendono lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino. Dopo l’accensione dell’albero di Piazza Ferretto, l’apertura della sua pista di pattinaggio su ghiaccio e dei mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, sarà la volta dell’accensione dell’albero in Piazza San Marco, seguita dall’apertura della scenografica pista di pattinaggio di Venezia, in Campo San Polo. Grandi e bambini potranno inoltre pattinare sul ghiaccio anche a Marghera in Piazza Mercato, dove verranno ospitate esibizioni di pattinaggio, animazioni con dj set e sfilate. Sarà la Biennale di Venezia a curare un Natale contemporaneo, a Forte Marghera dal 16

dicembre al 6 gennaio, grazie al progetto “Abies electronicus (contemporary Christmas tree)”, una installazione sonora e luminosa che reinterpreta il classico albero di Natale posizionando, nell’area prospiciente la darsena, un albero alto 25 metri, dotato di suoni e luci e di una scala all’interno del tronco che porta in cima formando un belvedere sulla sommità. Ma il Natale 2023 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei aperti durante le festività natalizie, a partire dalle collezioni di recente acquisizione quale la straordinaria donazione Gemma De Angelis Testa alla Galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro, o il recente riallestimento delle collezioni di Mariano Fortuny nell’omonimo Palazzo oltre alle mostre temporanee tra cui “Marcel Duchamp e la seduzione della copia” alla Peggy Guggenheim Collection (fino al 18 marzo 2024), e “Chagall. Il colore dei sogni” al Centro Culturale Candiani di Mestre (fino al 13 febbraio 2024). Per la Notte di San Silvestro, come da tradizione, il Bacino di San Marco si illuminerà di mille colori con lo spettacolo pirotecnico che accoglierà il nuovo anno. Non mancheranno corse e re-

gate di Natale con gli atleti vestiti da Babbo Natale, mentre nel parco Albanese di Mestre tornerà il Bissuola Winter Village, un vero e proprio luna park per far divertire piccoli e adulti. E poi al Lido e Pellestrina sarà allestito il tradizionale Villaggio di Natale, insieme al trenino. La musica

non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Fabio Luisi, lunedì 1° gennaio 2024 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).


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#Regione

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L’analisi. Le ambizioni di Fratelli d’Italia, l’opzione Zoppas, il terzo mandato e la campagna elettorale

Rebus Veneto, grandi manovre nei palazzi del potere S

i prospetta un periodo particolarmente intenso per la nostra Regione. Le trattative tra Palazzo Chigi, Palazzo Balbi e Ca’ Farsetti sono febbrili. Sembrano passare proprio da li, più che dalle segreterie dei partiti, le alleanze e le mosse per il futuro del Veneto. L’incrocio possibile è un po’ complesso, ma cerchiamo di metterlo in ordine.

IL QUADRO DEL NORDEST Gli scenari politici, profondamente mutati nel corso degli ultimi anni, non possono più “supportare” l’ipotesi che tutte le regioni del nordest siano a trazione leghista. Il friulano Fedriga è stato riconfermato lo scorso aprile, quindi il derby in casa salviniana si gioca tutto tra Lombardia e Veneto. I bene informati sono pronti a giurare che il Capitano, Matteo Salvini abbia già scelto: senza terzo mandato per Zaia sarà il Veneto a essere sacrificato per mantenere a Milano, sul Pirellone, ben visibile il vessillo legista con l’Alberto da Giussano. A questo punto il Veneto toccherebbe, senza ombra di dubbio, a Fratelli d’Italia e la Presidente Giorgia Meloni sembra che stia trattando in prima persona il dossier. Un cambio epocale che l’attenta premier non vorrebbe fosse anche traumatico sopratutto per la tenuta del rapporto con gli alleati di Governo. Ecco perché l’orientamento in casa FdI sarebbe quello di scegliere un candidato il più “civico” possibile. L’OPZIONE ZOPPAS Il nome giusto per il candidato Presidente della Regione civico, ma in quota Fratelli d’Italia sarebbe quello dell’imprenditore delle acque naturali (tra le altre cose), Matteo Zoppas. Sembra che il giovane imprenditore, dopo che i rispettivi sherpa hanno avvicinato le parti, abbia ricevuto la proposta direttamente da Giorgia Meloni: Zoppas sarebbe molto allettato dalla possibilità. Chi sta gettando acqua sul fuoco e spegnendo, in un certo senso, gli entusiasmi sarebbe la famiglia dell’imprenditore che non ve-

drebbe di buon occhio un’esposizione diretta in politica. Dalle parti di Fratelli d’Italia sembrano essere consapevoli di quanto l’opzione Zoppas, per quanto sia la preferita, sia tutt’altro che certa, quindi il lavoro di scouting per il Presidente non si è fermato. Staremo a vedere. PRESIDENZIALISMO E TERZO MANDATO Presidenzialismo e Terzo Mandato potrebbero essere fortemente intrecciati tra loro molto più di quanto non possa apparire ad un primo sguardo. Alcuni esponenti dei gruppi parlamentari leghisti hanno, infatti, protocollato un disegno di legge, poche settimane addietro, attraverso il quale consentire ai presidente di Regione di proporsi per un terzo mandato. Poteva sembrare una mossa simbolica più che sostanziale, ma quando a distanza di poche settimane la Premier Meloni ha aperto il dibattito sulla riforma in chiave presidenzialista dell’ordinamento istituzionale, più di qualcuno ci ha visto un nesso. Lo scambio, infatti, potrebbe essere: voto per il Presidenzialismo in cambio dell’introduzione del terzo mandato per i presidente di Regione. Una condizione, questa, che rimetterebbe prepotentemente in gioco Luca Zaia che non ha mai fatto mistero di avere come priorità per il proprio futuro politico proprio il confermarsi alla guida della Regione Veneto. Del resto alla pattuglia leghista veder arrivare prima il Presidenzialismo che il Federalismo è assolutamente indigesto. Sul terzo mandato ai presidente di Regione potrebbero trovarsi, inoltre, anche delle importanti convergenze. Elly Schlein, da sempre contraria, potrebbe rivedere, in una fase di debolezza, la sua convinzione: tutto sommato anche alla leader Dem potrebbe fare comodo, nonostante le profonde divergenze politiche e personali, non aprire fronti con Michele Emiliano, presidente della Puglia, Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e soprattutto Vincenzo DeLuca in Campania. Non ri-

Sopra: Metteo Zoppa A destra:Alessandra Moretti

Dall’alto a sinistra, in senso orario: Matteo Zoppas, Alessandra Moretti Elena Donazzan e Luigi Brugnaro

candidarli, infatti, metterebbe, infatti, seriamente a rischio la conferma al centrosinistra di tre regioni fondamentali per le sorti della stessa segretaria dei Democratici. LA CORSA ALLE EUROPEE Se a Zaia non fosse consentito il terzo mandato (nel suo caso sarebbe il quarto , ma la legge sul limite dei mandati è entrata in vigore dopo che il primo giro a Palazzo lo aveva già completato) sarà lui, con ogni probabilità, la punta di diamante della corsa leghista a Bruxelles. Sempre in casa Lega sarà impegnata a cercare la riconferma, invece, ci sarà Rosanna Conte. Grandi movimenti nel PD. Ci riproverà, senza dubbio, Alessandra Moretti, non dovrebbe essere della partita, invece, l’altro vicentino, Achille Variati. Insieme a loro si sussurra, anche, delle possibili candidature di Alessandro

Zan, alfiere dei diritti civili, e della veronese, già parlamentare Alessia Rotta. Potrebbero esserci anche candidare “civiche” legate al mondo della cultura o pescate da Il Veneto che Vogliamo, formazione distante dal PD, ma affine alla segretaria Schlein. Fratelli d’Italia sembra intenzionata a schierare l’assessore regionale, Elena Donazzan che potrebbe correre in ticket con l’avvocato trevigiano, Fabio Crea. Per quello che riguarda Forza Italia molto dipenderà come andranno i congressi provinciali, ancora non convocati. La nuova era targata Flavio Tosi, non è un mistero, sta producendo un certo subbuglio: si sono avvicinati ai forzisti molti leghisti delusi, tra i quali l’ex vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin e lo scontro con i Berlusconiani doc non ha ancora un vincitore annunciato.

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LA VARIABILE BRUGNARO Se Zaia andasse realmente in Europa perché privato del terzo mandato, o facesse realmente un pensierino a candidarsi sindaco di Venezia come ventilato da alcuni ambienti nelle scorse settimane, Luigi Brugnaro potrebbe essere l’alternativa della Meloni in caso di rifiuto di Zoppas. È pur vero che Brugnaro ha un proprio movimento politico, Coraggio Italia, ma difinirlo uomo di partito in senso stretto appare eccessivo. Ecco perché Brugnaro potrebbe rispondere all’identikit di uomo di impresa non legato direttamente a formazioni politiche nazionali, ma collocato stabilmente nel centrodestra e con il valore aggiunto di avere una certa esperienza amministrativa visti i due mandati da sindaco di Venezia. Il diretto interessato pare coltivi questa ambizione da tempo e i viaggi a Roma dei suoi uomini di fiducia si starebbero facendo sempre più frequenti.


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Regione

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Un nuovo piano. Per la segretaria del Pd “la politica è stata latitante mentre l’emergenza abitativa cresceva”

Elly Schlein a Mestre per le politiche abitative: “Immaginiamo la casa come un diritto fondamentale” S

ono tanti i punti toccati dal “Piano nazionale per il diritto alla casa” del Partito Democratico, presentato nelle scorse settimane all’M9 di Mestre nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione anche della segretaria del partito Elly Schlein. Innanzitutto, l’incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica, senza però prevedere ulteriore consumo di suolo. “Il piano casa del Pd – ha specificato Schlein – parte dalla rigenerazione urbana, dalla riqualificazione del patrimonio esistente nell’immediato: in tempi molto brevi possiamo ridurre le liste d’attesa e dare una casa a chi ne ha diritto e ancora lo sta aspettando”. Tra gli aspetti centrali anche la visione della casa in un’ottica integrata, “come punto dove convergono giustizia sociale e giustizia climatica”, che per questo necessita di politiche che abbassino bollette ed emissioni clima alteranti. Altro nodo cruciale quello

della reintroduzione del Fondo per l’affitto: “Le risorse vanno reinserite e triplicate per sostenere le famiglie che sono scivolate verso una povertà assoluta che impedisce loro di pagare l’affitto, ma bisogna farlo con misure proporzionate, altrimenti il rischio è quello di mettere le fasce più fragili in competizione tra di loro”. Quindi sul Fondo per la morosità incolpevole: “Le politiche pubbliche possono fare moltissimo per dare garanzie sulle eventuali morosità e per ricostruire quel rapporto di fiducia tra proprietari e inquilini che è fondamentale”. La segretaria del Pd ha quindi evidenziato la necessità impellente di agire anche per regolamentare il mercato degli affitti brevi “che stanno avendo un effetto distorsivo sul mercato”. Per la Schlein la situazione abitativa di una grande città come Venezia è però diversa da quella di Firenze, Milano o Bologna, così come è differente l’esigenza abitativa delle

aree interne rispetto a quelle montane. “Non possiamo pensare di scrivere a Roma politiche che si adattino ai bisogni di territori e comunità che sono diverse: la politica deve riabbracciare questa consapevolezza e scrivere politiche su misura” ha detto. Il tema casa è però ormai sempre più anche terreno di scontro politico: la segretaria Schlein ha infatti affermato di essere rimasta “colpita” leggendo l’annuncio del ministro Salvini “sul primo tavolo su un piano per la casa entro la fine di quest’anno” e dal palco ha dichiarato: “Se aspettiamo Salvini, non vedremo nulla sulla casa nemmeno in questa legislatura. Per fortuna che c’è il Pd che ha fatto un percorso di quattro o cinque mesi per arrivare ad alcune proposte concrete”. In sostanza, la casa insieme al salario minimo diventa il secondo tema che caratterizzerà la politica del Partito Democratico su cui Schlein è convinta che “si possano trovare

La platea all’M9 di Mestre durante il convegno del Pd, a fianco (o sotto dipende dall’impaginazione) Elly Schlein durante il suo intervento

importanti convergenze con le altre forze di opposizione”. “Io credo che serva un piano nazionale, ma soprattutto una politica che senta l’esigenza di fare proprio questo tema e che risponda al cambiamento dei bisogni abitativi delle persone in Italia” ha dichiarato in chiusura la segretaria del Pd. Tra punti toccati, anche le difficoltà degli studenti fuori sede per cui “il diritto alla casa non soddisfatto diventa un

ostacolo anche al diritto allo studio”, apprezzamento per le esperienze di co-housing “che possono essere uno strumento per preservare l’autonomia delle persone disabili o anziane” e un incoraggiamento alla creazione di un ministero ad hoc “per evitare di vedere diventare la casa la cenerentola di altre politiche dove è più facile andare a tagliare i nastri alle inaugurazioni”. Marika Andreoli

Elezioni, Ciambetti: “La par condicio è una legge ormai superata” come le fake news”. Lo ha detto in apertura del consegno promosso dal Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni del Veneto. “Ciò che colpisce, - ha aggiunto Ciambetti - è che nello scenario dell’era informatica, tra social e intelligenza artificiale, big data ed effluvio di informazioni, la propaganda politica sia regolamentata da una legge obsoleta. La Par Condicio funziona bene nella gestione delle controversie nella propaganda politico-amministrativa locale.

A pochi mesi dal ritorno alle urne per le elezioni europee e amministrative il dibattito politico in Veneto investe anche la legge sulla “par condicio” che regola l’informazione durante le campagne elettorali. Per Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale del Veneto, “la par condicio è una legge superata dai tempi: facilmente aggirata, è resa obsoleta anche dai social media, che consentono un dialogo non filtrato con gli elettori e moltiplicano il messaggio politico anche con risvolti non esattamente positivi,

Tuttavia, paradossalmente, sono toccati dalla norma tutti i candidati delle elezioni in cui i cittadini esprimono le preferenze, principalmente le elezioni amministrative comunali, le Regionali e quelle Europee: e questo è un vero e proprio “vulnus”, perché, per assurdo, una norma nata per difendere l’accesso democratico al mezzo televisivo, per garantire condizioni eque e di parità tra i soggetti della politica, oggi colpisce la democrazia e non tutela i cittadini. L’auspicio che faccio è che questa legge venga rivista”.

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Regione

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Le consultazioni. L’assessore Calzavara: “Passo importante, nel segno della democrazia diretta”

Referendum sulle fusioni di Comuni, promossi due progetti su quattro Nasceranno Santa Caterina d’Este (Padova) e Setteville (Belluno), da valutare il risultato tra Sovizzo e Gambugliano, no alla fusione tra Polesella e Guarda

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ue fusioni approvate e due bocciate: i ventimila veneti chiamati alle urne per i referendum in otto Comuni si sono espressi a favore del “matrimonio” fra enti locali nel padovano e nel bellunese. Non passano invece le altre due proposte nel rodigino e nel vicentino. Questa prima tornata del referendum regionale consultivo con la nuova legge porta alla nascita di due nuovi Comuni. Nella bassa padovana Santa Caterina d’Este conterà 2350 abitanti dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este. In provincia di Belluno nasce Setteville, con 5793 abitanti, tra Quero Vas e Alano di Piave. Il più soddisfatto, oltre ai proponenti dei progetti di fusione, è l’assessore al bilancio e agli enti locali Francesco Calzavara: “L’abbassamento del quorum di

partecipazione ha sicuramente incentivato la partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato interesse e adesione a questo importante istituto di democrazia diretta. Questo risultato dimostra quanto sia importante continuare a ragionare sulla razionalizzazione della governance, individuando la dimensione media ottimale degli enti in grado di assicurare anche tutte le funzioni comunali – prosegue Calzavara -. Il Veneto, con i suoi 563 comuni, è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 Comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio. La consultazione è stata il primo piccolo passo, ma importante, per raggiungere questo risultato”.

Francesco Calzavara

Nel padovano Tiberio Businaro, sindaco di Carceri, plaude alla fusione con Vighizzolo: «Da due genitori è nata una figlia: Santa Caterina d’Este. Ora, il progetto che portiamo avanti dal 2011 diventerà realtà. Una lunga genesi, con tanti ostacoli, ma ci abbiamo creduto sino in fondo ed i cittadini lo hanno

fatto con noi. I cittadini di Santa Caterina d’Este avranno molti benefici, sarà un Comune inclusivo, aperto e che potrà disporre di fondi e di servizi- continua Businaro - Il territorio potrà crescere e desideriamo essere un esempio anche per altri Comuni. I cittadini ci hanno premiato, siamo stati ascoltati e ora dimostreremo con i fatti e con la concretezza che hanno fatto la cosa giusta nel votare “si” alla fusione. Saranno le due comunità che faranno crescere questa nuova figlia. Vorrei inoltre tranquillizzare i nostri residenti. Non chiuderà nessuna delle due sedi comunali ed anche i servizi ai cittadini resteranno tali ed anzi, verranno incrementati. Le poste e le farmacie resteranno tali ed avremmo a disposizione un vigile in più”. Per quanto riguarda i due progetti bocciati, bisogna fare una distinzione. Mentre a Polesella non è stato raggiunto il quorum (27%, con la maggioranza di “sì”) a Guarda è stato raggiunto, ma

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ha vinto il no, per cui non passa il referendum sulla fusione. “Per certi versi è il risultato più sorprendente – specifica l’assessore Calzavara -: nonostante ci fosse l’unanimità dei consigli comunali si è forse dato per scontato l’esito, non comprendendo anche le legittime contrarietà”. Diverso ancora quanto successo tra Sovizzo e Gambugliano. Mentre a Gambugliano è stato raggiunto il quorum con il 64% di sì, nel comune di Sovizzo sono mancati solamente 25 voti al raggiungimento del quorum, con la maggioranza di cittadini che hanno espresso il voto favorevole alla proposta di fusione (il sì è 94,17% il no 5,83%). In questo ultimo caso, la legge regionale dà facoltà al Consiglio della Regione del Veneto di effettuare una valutazione complessiva sul referendum, considerato che hanno partecipato al referendum una percentuale non inferiore a 5 punti rispetto al quorum previsto. Giada Zandonà


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NOVEMBRE 2023

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Il Rapporto sulle nascite in Italia

I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita

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L’ 89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20% delle madri sono straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. È quanto risulta dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero, presentato a fine ottobre. La rilevazione – istituita dal Decreto del Ministro della sanità 16 luglio 2001, n. 349 – costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita e rappresenta uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale, con un livello di copertura pressoché totale. I trend 2012 – 2022. Nel Rapporto sono stati introdotti alcuni elementi innovativi, relativi agli andamenti di tendenza, dal 2012 al 2022, delle principali variabili osservate: il luogo del parto, le caratteristiche delle madri, la gravidanza, il parto, il neonato e le tecniche di procreazione medicalmente assistita. La percentuale dei parti pretermine (<37 settimane) passa da circa 7 ogni 100 a 6; aumenta l’età media delle madri al primo figlio (sia per le italiane che per le straniere); l’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. Per le donne straniere l’età media al primo figlio passa da 27,7 a 29,2 anni. Prosegue alla pag. seguente

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Patologie dell’anca nei giovani, l’ospedale di Cittadella all’avanguardia nella chirurgia preventiva

Il dr. Paolo Lorenzon al fianco del direttore dell’UOC Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella, dr. Giovanni Castiello

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ontrariamente a ciò che di solito si pensa la patologia dell’anca non è un problema legato solo alla popolazione anziana. Di fatto “le patologie dell’anca si riscontrano anche nei giovani adulti e, persino, negli adolescenti – spiega il dr. Giovanni Castiello, direttore dell’Uoc Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea –; la prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale nel trattamento dell’artrosi giovanile e rappresenta da sempre, per il nosocomio cittadellese, uno dei fiori all’occhiello”. Uno studio mirato della patologia porta a una maggiore comprensione di questi disturbi e al loro eventuale trattamento chirurgico in fase iniziale (pre-artrosica) evitando così la necessità di una protesi d’anca e permettendo un’ottima ripresa delle proprie attività senza dolori o disturbi. ”A partire dal 2019 – prosegue il dr. Castiello –, è stata ulteriormente intensificata l’attività di chirurgia conservativa dell’anca volta a impedire lo sviluppo dell’artrosi nel paziente giovane; que-

sto tipo di chirurgia, altamente specialistica e realizzata in pochissimi centri in Italia, è praticata dal dr. Paolo Lorenzon, che si avvale di metodiche all’avanguardia ispirate alla scuola del prof. Reinhold Ganz di Berna, uno dei massimi esperti mondiali su questo tema”. Un esempio è “l’impingement femoro acetabolare”, dove un eccesso d’osso sul versante femorale o acetabolare limita i movimenti creando continui microtraumi che finiscono per portare all’artrosi. In tal caso, un’asportazione chirurgica di questo eccesso d’osso risolve il problema. Allo stesso modo, nelle forme di displasia, l’anca non riesce a funzionare correttamente per un insufficiente sviluppo dell’acetabolo. Un nuovo orientamento di questo elemento del bacino, ottenuto tramite apposite osteotomie, è sufficiente per ripristinare la corretta funzione dell’articolazione. Anche malattie dell’anca nell’accrescimento come esiti di epifisiolisi e morbo di Perthes possono beneficare di questa chirurgia.

I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita Segue dalla pag. precedente

Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie (seppur meno marcatamente); nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri con più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diversificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove essi avvengono. La percentuale di donne che ricorre alla fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (Fivet) passa dal 37% del 2012 al 48% dell’anno 2022 e continua ad essere la tecnica più utilizzata; aumenta invece solo lievemente la percentuale di chi ricorre al metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (Icsi). Nel complesso i parti con procreazione medicalmente assistita Pma aumentano del 73% nel periodo considerato, ma diminuisce notevolmente la percentuale di parti plurimi in gravidanza con Pma (21% nel 2012, 9% nel 2022). Continua il fenomeno della denatalità (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur lievemente) la percentuale di nati morti. Dove partoriscono le donne in Italia. L’ 89,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.). Nelle Regioni in cui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialmente diverse. Il 62,2% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Le caratteristiche delle madri. Nel 2022, circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,7%) e dell’Unione Europea (19,6%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,3% e il 7,9% delle madri straniere. Delle donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% ha una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 24,7% sono casalinghe e il 14,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. I neonati. Lo 0,9% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test di valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,5% dei nati ha riportato un punteggio a 5 minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10. Sono stati rilevati 994 nati morti corrispondenti a un tasso di natimortalità, pari a 2,4 nati morti ogni 1.000 nati, e registrati 4.332 casi di malformazioni diagnosticate alla nascita.

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Turismo sociale e inclusivo. L’Ulss 6 Euganea e 16 Comuni del territorio promuovono una progettualità condivisa

Le buone pratiche per rendere accessibili a tutti le Terme e i Colli

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endere il nostro territorio, con le sue bellezze naturali, artistiche, architettoniche, accessibile veramente a tutti: si può fare? L’Ulss 6 Euganea ci crede con convinzione e nell’ultimo anno ha contribuito a costruire solide basi. Lo stato dell’arte è stato tracciato a Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia dove si è svolto l’evento regionale “Turismo Sociale Inclusivo”, progetto finanziato dalla Regione del Veneto e dal Ministro per le Disabilità che ha promosso, a livello regionale, le buone pratiche per agevolare l’accessibilità e la più ampia ospitalità dei turisti portatori di handicap e dei loro familiari e caregiver. Per lo sviluppo di questa progettualità, l’Ulss 6 ha coinvolto il Comune di Montegrotto Terme in qualità di partner per i 16 comuni del territorio Terme Colli dell’Organismo di Gestione della Destinazione Turistica, impegnati con l’obiettivo di incrementare l’accessibilità alle località turistiche del territorio per le persone con disabilità (motoria, sensoriale, psichica) attraverso interventi strutturali, modalità di comunicazione e opportune attrezzature. E’ stata predisposta una guida ai punti di interesse accessibili dell’Anello Ciclabile Colli Euganei E2, promosso un corso per operatori turistici, coinvolte oltre duecento persone con disabilità in attività ricreative, esperienze inclusive e tirocini lavorativi. E’ stato inoltre presentato il sito web “Tutti inclusi”, piattaforma che consentirà di conoscere e partecipare alle attività, noleggiare cicli per percorrere i tratti dell’E2,

Con il progetto finanziato da Regione Veneto e Ministero per le Disabilità si vuole sviluppare una piattaforma organizzativa condivisa per mettere a sistema iniziative per un turismo “all included”

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richiedere tirocini lavorativi. “L’obiettivo di questo sforzo condiviso è sviluppare – ha detto il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna aprendo l’evento regionale, alla presenza dell’assessore alla Sanità e al Sociale della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin - una piattaforma organizzativa condivisa capace di mettere a sistema iniziative nel campo del turismo a volte molto interessanti ma non ancora amalgamate in modo organico. Grazie al sostegno della Regione del Veneto, l’Ulss 6 ha l’occasione per dare concretezza assieme agli altri stakeholders coinvolti – enti e imprese locali,

strutture ricettive, enti del terzo settore, associazioni di volontariato – alla progettazione e promozione di un turismo “all included”, nessuno escluso”. “Il progetto della nostra Azienda consiste – ha evidenziato il Direttore sociosanitario Maria Chiara Corti - nel trasformare il concetto ormai entrato familiare nelle nostre esperienze turistiche dell’ “all inclusive”, pacchetti tutto incluso, in un turismo “all included”, nessuno escluso, attraverso lo sviluppo e il potenziamento della cultura dell’inclusione tra gli operatori turistici e culturali per una migliore accoglienza delle persone con disabilità”.

Un esperimento di accessibilità per scoprire che le barriere sono anche paura e pregiudizio Uno scalino, una rampa, un ascensore, un gradino più alto del normale: tutte cose che diamo per scontate nella nostra vita di tutti i giorni e che possono, invece, rappresentare sfide insormontabili per le persone con disabilità.

Inclusivo”, si è svolto in presenza presso l’Auser di Montegrotto Terme una prova pratica con un “esperimento di accessibilità”: persone normalmente deambulanti, quindi autonome e indipendenti negli spostamenti, hanno sperimentato cosa vuol dire muoversi

esistono barriere fisiche ma, prima ancora, atteggiamenti di paura e di pregiudizio che escludono e che sono, in fondo, i primi segnali di discriminazione delle persone con disabilità. “Il lavoro da fare è ancora tanto –

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in carrozzina. Un’esperienza illuminante e sorprendente - fatta all’interno del Comune di Montegrotto Terme, alla presenza del sindaco Riccardo Mortandello, e del vice sindaco, Elisabetta Roetta -, per scoprire che

ha commentato l’assessore Roetta in merito al progetto regionale di “Turismo Sociale Inclusivo” - ma abbiamo capito che l’inclusione è fondamentale per lo sviluppo di una società e anche della sua vocazione turistica. E già questo è un grande passo”.

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giovani, l’ospedale di Cittadella all’avanguardia nella chirurgia preventiva

alla fecondazione assistita

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno, nota con l’acronimo OSAS è dovuta al collasso della faringe, responsabile dell’ostruzione delle vie aeree superiori, intermittente e parziale (ipopnea) oppure completa (Apnea).

Nell’ambito di questa patologia uno dei ruoli chiave Segue dalla pag. precedente dell’odontoiatra è quello di sentinella nell’intercettare e Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie (seppur intervenire prima che le complicanze interessino l’appameno marcatamente); nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre rato cardiovascolare. Inoltre, compromettendo il riposo notturno, le fi- delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri nelapnee 76,7% niscono per determinare un calo del livello dicon attenzione più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce durante il giorno. drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Per questo motivo, ogni anno in Italia circa il 20% degli Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diverincidenti stradali èaltamente attribuibile alle apnee del sonno. Dott.ssa ne; questo tipo di chirurgia,

C

ontrariamente a ciò che di solito si sificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove essi avvengono. Sonia Donà e realizzata in pochissimi pensa la patologia dell’anca non è specialistica TRATTAMENTO La percentuale di donne che ricorre alla fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’uteodontoiatria e protesi dentaria è praticata dalanni, dr. Paolo un problema legato solo alla po- centri in Italia, (Fivet) passa dal 37% del 2012 al 48% dell’anno 2022 e continua ad•Laurea esserein la tecnica più utilizzata; aumenta Ormai da diversi il dentista costituisceroun’impor•Laurea in scienze biologiche si avvale metodiche con gli specialisti polazione anziana. Di fatto “le patologie Lorenzon, che tante figura didi collaborazione invecenella solo lievemente chi apnee ricorre inal età metodo in vitro tramite iniezione di Riguardo la al percentuale trattamentodidelle evo- di fecondazione •Master di secondo livello Idell’anca sintomi si dell’OSAS sono: medicina delalla sonno nell’approccio alle apneespermatozoo ostruttive, inlutiva, l’odontoiatra ispirate scuola del riscontrano anche nei gio- all’avanguardia citoplasma (Icsi). ha un ruolo chiave nel riconoscere Presso l’Università degli studi di Padova In •Russamento di adolescenti soffocamento •Eccessiva essendo orali, soprattutto Nel i dispositivi e sintomi di propria competenza, ponendo l’atten-Pma aumentano ODONTOIATRIA prof. Reinhold Ganz gli di apparecchi Berna, uno dei vani adulti e, •Sensazione persino, negli complessosegni i parti con procreazione medicalmente assistita delPEDIATRICA 73% nel ED periodo considesonnolenza diurna •Apnee notturne (riferite dal partner) di avanzamento mandibolare MAD, trattamenti di prima ORTODONZIA IN ETÀ EVOLUTIVA zione nell’esame clinico, alle caratteristiche cranio facmassimi esperti mondiali su questo – spiega il dr. Giovanni Castiello, diretrato, ma diminuisce notevolmente la percentuale di parti plurimi in gravidanza con Pma (21% nel 2012, 9% nel •Calo della memoria e ridotta capacità di concentrazione linea nella OSAS lieve o moderata in pazienti adulti. ciali connesse, alla respirazione orale, al volto allungato, 2022). tema”. tore dell’Uoc Ortopedia e Traumatologia •Cefalea al risveglio •Ipertensione Questi apparecchi intraorali sono progettati per miglioraal mento piccolo e retruso, all’affollamento dentale e al Continua della denatalità (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur femoro dell’ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Un esempio reè la“l’impingement pervietà della faringe posteriore elevando la satura-il fenomeno palato alto e stretto. In presenza solo di alcuni deiquindi suddetti sintomi, è zione ossigeno. lievemente) la Le percentuale di natidell’OSAS morti. pediatrica non tratconseguenze acetabolare”, dovedi un eccesso d’osso Euganea –; anche la prevenzione gioca consigliabile effettuare indagini diagnostiche specifi che. Infemorale base al loroo meccanismo di tata le sono: scarso rendimento scolastico, Dove tipi partoriscono donne in Italia. L’ 89,0% dei partisonnolenza è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, sul versante acetabolared’azione vi sono diversi un ruolo fondamentale nel trattamento Effettuando un semplice esame, la polisonnografia, dispositivi intraorali, (OA). Generalmente la loro funzione diurna, problemi comportamentali, deficit dellastruttura crescita,di assistenza, domicilio, etc.). Nelle Regioni in il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15% altrove (altra creando continui dell’artrosi giovanile e rappresenta da limita i movimenti è possibile verificare lo stato di salute del proprio sonno. è quella di avanzare la mandibola sostenendo la lingua in cefalea mattutina e aumento del rischio di malattie car- alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialcui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto microtraumi posizione che finiscono per (dispositivo portare di ritegno linguale- TRD) diovascolari. sempre,consiste per il nosocomio cittadellese, L’esame nella registrazione di alcuni parametri anteriore La tua1.000 salute, buone mani mente diverse. Il 62,2% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno partiinannui. all’artrosi. Inspecialmente tal caso, un’asportazione uno dei ilfiori all’occhiello”. durante sonno notturno, è indolore ed assolutamente nei pazienti edentuli. Attualmente, l’espansione rapida del palato (ERM) favoriLe caratteristiche delle madri. Nel 2022, circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. non CPAP eccesso rimane lad’osso sceltari-d’elezione nei casi di OSAS sce l’aumento del diametro trasversale dell’arco mascelUnoinvasivo. studio mirato della patologia porta chirurgica diLaquesto Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove moderata. Questo dispositivo produce una pressione lare e della cavità nasale, migliorando la permeabilità a una maggiore comprensione di questi solve il problema. I fattori che possono contribuire positiva continua delle vie aeree. Dovrebbe essere utilizpiù del 26% dei parti avviene da madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono nasale. modo, nelle forme di didisturbi e al loro eventuale trattamento Allo stesso zato all’insorgenza di OSAS sono: durante il sonno e collegato al paziente tramite una Dispositivi e apparecchi funzionali, inoltre,Lepossoquella dell’Africa (28,7%)orali e dell’Unione Europea (19,6%). madri di origine Asiatica e Sud Americana costitusplasia, l’anca non riesce a funzionare chirurgico in fase iniziale (pre-artrosica) •Anomalie scheletriche e dei tessuti molli maxillo-facmaschera facciale. no essere ilutili nel trattamento dei bambini anomalie iscono rispettivamente 19,3% e il 7,9% delle madri con straniere. correttamente un insufficiente evitando così endocrini la necessità una•L’obesità protesi •Fattori ciali •Disturbi •Il di fumo geE’ per in grado di risolvere lasviquasi totalità dei quadri patocraniofacciali considerate fattori di rischio Delle donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% hadell’OSAS; una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% netici di alcolun’ottima •Fattori posizionali logici di apnee ostruttive, ma purtroppo rimane difficile Un nuovo orienal riguardo, è stato ipotizzato, nei casi di russamend’anca•Ileconsumo permettendo ripre- luppo dell’acetabolo. ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). l’aderenza alla terapia da parte del paziente. to semplice e apnea ostruttiva lieve, come il elemento del bacino, sa delle proprie attività senza dolori o tamento di questo L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il L’ OSAS si associa molto spesso a gravi malattie Per i casi gravi di OSAS, il trattamento varia ampiamente trattamento ortodontico sia la prima scelta. ottenuto tramite apposite osteotomie, disturbi. 24,7% sono casalinghe e il 14,5% sono o in sintomi cerca dia prima occupazione. come ictus, infarti cardiaci, insufficienza cara seconda del paziente, ma nella maggior parte di questi Invitiamo tutti i pazienti chedisoccupate presentino questi sufficiente per deve ripristinare la correttaad un intervento Ichirurgico. ”A partire dal ipertensione 2019 – prosegue il dr. diètipo diaca, aritmie, e diabete II. casi essere sottoposto neonati. Lo 0,9% deidalnati ha un peso diinferiore recarsi proprio dentista fiducia. a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test Castiello –, è stata ulteriormente in- funzione dell’articolazione. Anche madi valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,5% dei nati ha riportato un punteggio a 5 tensificata l’attività di chirurgia con- lattie dell’anca nell’accrescimento come minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10. Via MazziniSono 48/A 45014 | info@venetamed.it www.venetamed.it servativa dell’anca volta a impedire lo esiti di epifisiolisi e morbo di Perthes stati rilevati 994 nati morti corrispondenti a un tasso di|natimortalità, pari a 2,4 nati morti ogni 1.000 nati, sviluppo dell’artrosi nel paziente giova- possono beneficare di questa chirurgia. e registrati 4.332 casi di malformazioni diagnosticate alla nascita.

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I nati nel 2022, Patologie dell’anca nei Disturbi del sonno?il dentista tie maggiore puòricorso aiutare meno cesarei


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Turismo -- Sì, Sì viaggiare Turismo viaggiare

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CROAZIA

A Spalato c’è più gusto Così Diocleziano “conquista” il Mediterraneo di Renato Malaman

La città dalmata, crocevia di culture e di tradizioni adriatiche, grazie al festival internazionale “Taste the Mediterranean” che ogni anno propone uno stimolante incontro-confronto fra tante cucine e tanti chef del Mare Nostrum, esibisce in modo originale le sue bellezze artistiche, l’esclusività della sua marina, le sue isole ma anche la tipica “gregada” ancora oggi servita nelle caratteristiche konobe di Velj Varos, l’antico borgo spalatino dei pescatori All’imperatore romano Diocleziano, narciso e campanilista com’era, l’idea sarebbe piaciuta molto. Spalato, la sua Spalato, nuova capitale del Mediterraneo. Suona anche bene. Certo, stiamo fantasticando di cucina, mica di imperi. Ma non siamo molto lontani dalla realtà, perché la splendida città dalmata, in tema di gusto e soprattutto di riscoperta dei valori della cucina mediterranea, può dire la sua grazie al successo (confermato nell’edizione svoltasi nelle settimane scorse) del festival internazionale “Taste the Mediterranean”, geniale idea della giornalista croata Ingrid Badurina, responsabile per la Croazia della prestigiosa guida francese Gault e Millau. Il festival ha avuto il triplo merito di portare a Spalato una trentina di affermati chef croati ed esteri (l’ospite d’onore quest’anno era Leonor Espinosa, cuoca e ristoratrice colombiana che lo scorso anno venne eletta miglior chef donna del mondo dalla prestigiosa giuria della World’s 50 Best Restaurants), di far riscoprire i valori della Dieta Mediterranea che, ricordiamo, dal 2014 sono patrimonio Unesco, e di aver messo Spalato sotto i riflettori del grande palcoscenico turistico europeo e internazionale in chiave contemporanea. Spalato, crocevia di culture e di tendenze, dunque, seconda città della Croazia e dalmata nell’anima, venata anche di cultura romana e veneziana, austriaca e pure balcanica, dove la cucina oggi assurge al ruolo di volano di nuove idee, contaminazioni, ricerca, sperimentazioni… Diocleziano ne godrebbe, visto che a Spalato nacque (quando la città era la romana Salona, di cui oggi vanno visitate le vestigia nell’area archeologica) e perché a Spalato l’imperatore romano visse gli ultimi anni della sua vita (dal 305 al 313 d.C.), lasciando come testimonianza il palazzo che tutt’oggi porta il suo nome, il più grande mai costruito nel periodo dell’antica Roma. Palazzo intorno a cui si sviluppò la stessa Spalato e dove, per tornare al “Taste the Mediterranean”, il festival ha vissuto alcuni momenti glamour, in un clima che, specie sul lungomare e nell’esclusiva marina, ha ricordato la “dolce vita”. Che la cucina sia un buon pretesto, anzi un pretesto gustoso e stimolante, per conoscere meglio il capoluogo dalmata, lo conferma il caratteristico quartiere dei pescatori di Velj Varos, il popolare agglomerato di antiche case di pietra della città, il cui labirinto di viuzze si adagia sui fianchi del monte Marjan. Rione pittoresco il Velj Varos, in cui convivono reliquie d’arte come la piccola chiesa di San Nicola, dell’XI secolo, e tanti esempi di architettura residenziale spontanea. Quartiere dove si affacciano, per tornare al legame con la tradizione gastronomica locale, vecchie konobe, ovvero taverne e osterie dove ancora oggi il piatto più servito è la “gregada”, una zuppa di pesce tipica della Dalmazia che riprende nel suo gioioso miscuglio di pesci, crostacei e mitili il “brodetto” che si consuma da secoli anche sull’altra sponda dell’Adriatico, dalla Puglia alle Marche. Ma c’è pure la “pastižada”, che forse qualche lontana parentela con quella veronese ce l’ha, pur essendo diversa. Meraviglie della cucina, che unisce culture e avvicina popoli. Il festival del gusto mediterraneo - che si è avvalso della consulenza di uno chef istriano, Fabrizio Veznaver (a conferma del melting pot culturale che connota la manifestazione), lo scorso anno premiato come il migliore della Croazia – ha messo in luce le ambizioni di Spalato per il futuro. Città dinamica, attiva, che guarda al suo mare come a un orizzonte simbolico quanto concreto. Culturale ed economico. Città che coniuga la bellezza incantevole delle sue isole, da Brazza a Solta (che ha ospitato l’evento clou del festival), all’arditezza di costruzioni contemporanee come la Dalmazia Tower, l’edificio inaugurato tre anni fa che oggi è il più alto della Croazia con i suoi 135 metri. Spalato è tante città in una. Quella romana innanzitutto, di cui il Palazzo di Diocleziano è tappa ineludibile, perché oltre la Porta Aurea si ritrovano tesori come la cattedrale di San Doimo (Svet Duje), nata come mausoleo dell’imperatore, che poi però venne “sfrattato” dal suo sarcofago per lasciare posto al santo; il battistero di San Giovanni con la preziosa fonte battesimale e poi a oriente la Porta Argentea. Anche il quartiere Lucac è custode di presenze storiche come la chiesa di Santa Clara e il forte veneziano, uno dei tanti che ancora caratterizzano la costa (da non perdere quelli di Kastela). Dall’altra

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CALCIO VENETO A cura di

Stefano Edel

Ascolta la rubrica dedicata al calcio in Veneto, un appassionante viaggio attraverso il mondo del pallone nella nostra regione. In onda tutte le mattine dalle 9:30 e il sabato dalle 9:38. Nella foto grande il lungomare di Spalato con, sullo sfondo, il campanile di San Doimo. Sotto: la tipica “gregada” di pesce, l’anfiteatro romano di Salona, una ricostruzione virtuale del Palazzo di Diocleziano, una casa di pescatori nel quartiere di Velj Varos, il manifesto di “Taste the Mediterranean e la sua fondatrice Ingrid Badurina (al centro) nella storica konoba Dujkin Dvorin, dove da sempre si tifa Hajduk

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parte della città è piazza della Repubblica, con i suoi portici che ricordano le veneziane Procuratie di piazza San Marco, ad accogliere il visitatore. Il preludio al Palazzo di Diocleziano che ancora oggi abbaglia per le sue dimensioni, la sua arte e la sua… unicità. Come è unico il carattere di Spalato, città sanguigna e passionale, legatissima anche alla sua storica squadra di calcio, l’Hajduk. Quando gioca in casa, lo stadio Poljud ribolle come un’arena... C’è da giurarci: Diocleziano sarebbe fra gli ultras.


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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Non rimanete più in superficie ma sentite l’esigenza di approfondire le relazioni con le persone che contano nella vostra vita, selezionando tra chi è veramente importante e chi è solo di passaggio.

Vi sentite cambiati da qualche esperienza che vi ha messo alla prova. Ma adesso siete pronti per ripartire grazie ad un nuovo, conquistato, equilibrio che vi rende più consapevoli.

TORO Si ripresenterà qualche ombra nelle vostre giornate ma si tratta di nuvole di passaggio; non isolatevi e supererete brillantemente i momenti critici, tornando a brillare con tutta la vostra luce.

Novembre

SCORPIONE

Novembre, intimità, raccoglimento e riflessione

GEMELLI Dovrete ritornare a considerare qualche impegno che avevate lasciato in sospeso, soprattutto in ambito lavorativo. Ma non sarà un mese dedicato solo al lavoro.

CANCRO State ritornando in piena forma fisica e psichica. Questo vi consente di dare il meglio di voi e di prendere tutto ciò che desiderate. Vi metterete in gioco e sarà divertente.

LEONE L’autunno vi porta ad essere più casalinghi, a cercare la tranquillità delle mura domestiche e un po’ di silenzio. Non sarete soli: le persone che vi amano sanno starvi accanto sempre.

SAGITTARIO

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VERGINE Avete voglia di colorare certe giornate un po’ grigie e anche se lo fate con la vostra proverbiale accortezza vi concederete qualche sfizio in più e qualche uscita un po’ “folle”.

Avete una grande energia che volete investire in tutti quei progetti che avete lasciato da parte da tempo. Vi buttate a capofitto ma non esagerate nelle cose, siate accorti e lungimiranti.

Avete bisogno del vostro tempo e della vostra routine per ritrovare il giusto ritmo e dare la forma che desiderate alle vostre giornate. Concentratevi su di voi senza sensi di colpa.

CAPRICORNO Avete ricominciato a ritmo serrato e subito in quarta. Rallentate il passo perché il cammino è lungo ed è necessario dosare le energie. La vostra generosità non basta ma voi siete caparbi.

ACQUARIO Siete sempre messi di fronte a nuove sfide e anche questa volta vi rimboccate le maniche e affrontate la prova. Impegno, costanza e decisione saranno le armi vincenti.

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Vi siete proposti di essere parsimoniosi per realizzare un bel sogno che da tempo avevate nel cassetto. E’ arrivata l’ora di dare vita al vostro progetto e farlo decollare. Sarà un successo.


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di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

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RITORNO A SCUOLA: MA COME? di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola.

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n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00

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Settimanali locali

Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

VALPERGA Prima grana

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco

A Leini calcio in quarantena

Rivarolo. Finisce la «guerra»

San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone

L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt»

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

A PAGINA 5

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

A PAGINA 3

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa

di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti?

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segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era. segue a pagina 47

IL RACCONTO

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

ALLE PAGINE 28 e 29

segue a pagina 46

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Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

di Giovanni Cominelli La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

canale

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

BRENO

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS)

Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27

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VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

CUORGNÈ Martedì

viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100 LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Benigno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

ALTO CANAVESE E’ stato un

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo D’Azeglio nella mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

IVREA

Vaccino antinfluenzale sì o no? Sta per iniziare la campagna d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

la MONTATURA è in OMAGGIO

Montalto Dora

Una petizione per salvare l’ufficio postale

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

La colletta per pagare la causa persa al Crist

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

sidenziale Influenza redella a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

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A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

L’INCHIESTA Viabilità

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea

TV CIRCUITALI

EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

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