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“Faremo un’opposizione costruttiva, propositiva e di controllo”

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“Il nostro scopo è e rimane il bene comune”.

Sono le parole di Omar Barbierato, sindaco uscente di Adria, dopo la sconfitta al ballottaggio contro Massimo Barbujani.

“Quasi quattromila adriesi hanno dato fiducia all’amministrazione uscente e questo ci dà la forza e il dovere di fare un’opposizione costruttiva, propositiva e di controllo rispetto ai progetti e ai bandi che abbiamo portato a casa per la rigenerazione di Adria - aggiunge Barbierato -, che possono e devono far crescere la città in una logica di area vasta, dialogando da una parte con il Parco del Delta del Po e dall’altra con Rovigo e il medioalto Polesine attraverso l’autorità urbana di Rovigo”.

Archiviata la sconfitta elettorale, Barbierato guarda a questi 5 anni da sindaco e traccia un bilancio. Tra i risultati ottenuti, ricorda i 25 milioni di euro per progetti che prevedono il nuovo asilo nido, la rigenerazione dei parchi pubblici, investimenti nelle frazioni, nel quartiere Canareggio e interventi nel sociale, oltre al recupero di piani e strumenti che ad Aria mancavano da tempo come un piano urbanistico aggiornato, il piano barriere architettoniche, il piano del verde e il piano delle onde elettromagnetiche. “Non cambierei nulla di questi 5 anni” commenta Barbierato, che però osserva: “Probabilmente questo enorme lavoro ci ha tolto il tempo di andare in mezzo alle persone per comunicarlo; basti pensare che il piano urbanistico era vecchio di 31 anni, mentre il piano di eliminazione barriere architettoniche, quello delle onde elettromagnetiche e quello del verde non erano mai stati fatti”. Come “dono” al nuovo sindaco anche la risoluzione del problema decennale di A.I.A. che, chiarisce Barbierato, “permette alla Cartiera del Polesine di poter investire e aumentare la propria capacità produttiva e al Comune di Adria di liberare parte dei 500mila euro che sono stati congelati in bilancio in questi anni”. Altri progetti a cuore della neonata opposizione sono la nuova piscina comunale e l’attivazione di luoghi di aggregazione per i giovani.

Da non dimenticare la pandemia e il problema dei rincari energetici che l’amministrazione Barbierato si è trovata a fronteggiare, ma, nonostante questo, per l’ex sindaco la sua squadra “ha saputo dimostrare di poter amministrare la seconda città del Polesine (per numero di abitanti) e creare importanti rapporti con altri Comuni attraverso i progetti di area vasta, come Auro, la Saccisica ed entrando nel direttivo dell’Ente Parco del Delta del Po”.

“Colgo l’occasione – conclude Barbierato – per ringraziare gli assessori e i consiglieri per il loro impegno profuso e tutte le persone che si sono impegnate per il nostro progetto civico che proseguiremo nei prossimi anni”.

(g.f.)

Il museo archeologico ritrova i numeri pre pandemia

Ottima ripartenza per il Museo Archeologico Nazionale di Adria che, dopo un difficile biennio dovuto alle restrizioni per il Covid, ha registrato in questi primi mesi del 2023 un numero di visitatori di poco inferiore a quello del periodo pre-lockdown.

“Siamo davvero molto felici che da quest’anno siano tornate a farci visita tante scolaresche, provenienti sia dal Veneto che da altre regioni. I più piccoli hanno particolarmente apprezzato anche il nuovo parco giochi a tema” spiega la direttrice Alberta Facchi.

Il museo nell’ultimo periodo si è orientato sempre di più verso le famiglie: “I bambini qui sono i benvenuti. Oltre alle quattro installazioni con cui possono divertirsi fuori (l’ingresso al parco è sempre gratuito), possono scoprire anche tutte le nostre sale attraverso una coinvolgente caccia al tesoro.”

Non sono solo i più giovani comunque ad aver scelto di visitare il museo di Adria in questi primi mesi del 2023. Sono difatti arrivati anche numerosi turisti stranieri, soprattutto americani, che hanno avuto modo di partecipare alle conferenze e alle visite guidate proposte nel periodo invernale: “È un orgoglio per tutti noi, ci ripaga del grande lavoro fatto nelle ultime settimane, dalla traduzione di tutto il materiale in inglese all’aumento delle giornate di apertura del museo, nonostante il personale sia in questo momento dimezzato. Mi auguro però che oltre a loro possa aumentare anche il turismo italiano. Chi viene a trovarci la domenica mattina spesso lamenta di non saper dove fermarsi perché trova tutto chiuso. Eppure Adria è situata nella zona strategica del Delta e avrebbe tantissimo da offrire, è un vero peccato per tutti lasciare andare via le persone così o non incentivarle a tornare. Speriamo che le cose possano al più presto cambiare” conclude Facchi.

Chiara Tomao

Amministrative. La candidata di Fratelli d’Italia ha mancato per un soffio il ballottaggio contro Barbujani

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