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Simoni: “Scriviamo insieme la nuova storia di Adria”

Tempo di bilanci per “Il Cantiere Adria”. “Un pensatoio. Una fabbrica delle idee. Ecco come ho sempre definito questa nostra associazione. Perché la finalità principale del Cantiere Adria è quella di scuotere le coscienze, di incuriosire le persone, di stimolare tutti a riflettere e pensare in merito alla nostra società, soprattutto in riferimento alla nostra amata città. Per questo il nome Cantiere Adria: perché Adria ha bisogno di risollevarsi, di essere ricostruita dalle fondamenta, per rilanciarsi nel panorama locale e provinciale.” Queste le parole del presidente dell’associazione Federico Simoni. “In questo 2022, – prosegue il presidente – abbiamo proposto alla città diversi momenti di riflessione. Abbiamo iniziato a marzo ospitando il noto politologo ed economista Carlo Pelanda, che ha fatto un’analisi a tutto tondo della nostra società e del futuro che ci aspetterà anche a seguito della pandemia, della guerra e della conseguente crisi economica. Abbiamo poi organizzato una tavola rotonda sul commercio tra Confesercenti e Confcommercio per un confronto sulle problematiche del settore del commercio e ristorazione e sulle possibili vie d’uscita future. Inoltre abbiamo svolto un dibattito sui quesiti dei referendum di settembre sulla riforma della giustizia, per poi concludere l’anno affrontando il grave problema della violenza contro le donne”.

“Possiamo dirci soddisfatti per aver visto diverse centinaia di persone partecipare ai nostri incontri, segno che l’interesse degli adriesi ad occuparsi della “polis”, non è per niente sparito. Forse l’attuale amministrazione comunale non è stata all’altezza non tanto di rilanciare, ma anche solo di governare come meriterebbe una città importante di quasi ventimila abitanti come Adria. Hanno allontanato i cittadini dal dibattito politico locale, rimanendo chiusi nei palazzi del comune e non vivendo in mezzo alla gente. Solo chi ha sempre vissuto Adria in tutte le sue sfaccettature, può avere davvero consapevolezza di cosa sia oggi e di cosa abbia bisogno per il proprio futuro. Ed è per questo che nel “Cantiere Adria” mettiamo in rete esperienze diverse per coinvolgere i cittadini in iniziative culturali e formative, in cui ognuno di noi è portatore di molteplici esperienze e conoscenze” ha aggiunto Simoni.

O E A (RO) FER

Barbujani: “L’amministrazione ha perso di vista il suo obiettivo principale”

Il presidente dell’associazione “Il Cantiere Adria” conclude invitando gli adriesi ”a non lasciare che siano altri a decidere per il futuro vostro e dei vostri figli: siate voi i protagonisti e scriviamo insieme la nuova storia di Adria. Mettiamo in campo le migliori forze e le più belle idee, e guidiamo insieme il treno che ci porterà fuori da questo binario morto in cui Barbierato e le sue truppe civiche lo hanno portato.

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“Anche il 2022, come gli ultimi tre anni, è stato particolarmente difficile: se è vero che da un lato c’è stata un’importante ripartenza grazie all’allentamento delle misure anti-Covid, dall’altro si è dovuto fronteggiare un preoccupante rincaro energetico che sta mettendo in ginocchio l’intera economia, soprattutto i piccoli imprenditori”.

Il consigliere comunale Massimo Barbujani riflette sui dodici mesi appena trascorsi, dedicando un ampio pensiero anche alla sua città: “Certamente non è stato un periodo semplice, questo nessuno lo può negare, ma credo che questa amministrazione abbia perso di vista il suo obiettivo principale, quello di dialogare, confrontarsi e coinvolgere i suoi cittadini. Sono state fatte ad esempio alcune belle iniziative che hanno avuto però un debole riscontro da parte degli adriesi perché poco pubblicizzate. Sembra che le cose vengano fatte più per dare risalto a loro stessi piuttosto che per le persone che realmente sono il cuore di questa città”. Barbujani, ripensando anche alla sua esperienza da primo cittadino, invita Barbierato e la sua squadra a riconsiderare alcuni aspetti, anche in vista delle prossime elezioni: “ La cultura e soprattutto la sanità, che è stata la bandiera di quest’amministrazione durante la scorsa campagna elettorale, hanno subito un forte stop, facendo addirittura dei passi indietro. Non mi piace parlar male del sindaco e non lo farò mai, perché si finirebbe solo per danneggiare Adria ma tra pochi mesi ci sarà una prova del fuoco a cui non si potrà fuggire, quella delle elezioni: saranno i cittadini a dire se quanto è stato fatto in questi anni merita di proseguire o se sarà necessario cambiare rotta ”. (c.t.)

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