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Cresce il numero delle denunce per infortuni sul lavoro in Polesine

Sono in aumento, nella provincia di Rovigo, i numeri negativi relativi a denunce, infortuni, malattie e morti sul lavoro. I dati impietosi emergono dall’elenco fornito dall’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Il riferimento è quello relativo al periodo gennaio-agosto 2022. L’elaborazione di Anmil, tiene conto di quello che le è stato fornito da Inail.

Il confronto trail 2021 e il 2022, vede il Polesine con numeri molto preoccupanti. Lo scorso anno gli infortuni totali denunciati erano stati 1.564, mentre quest’anno sono stati 2.012, facendo registrare un aumento pari al 28,6%. La media nazionale è del +38,7%, mentre quella regionale è del +32,1%. Questo il trend nelle altre province venete: Belluno 1.711 nel 2021 è passata a 2.304 nel 2022(+34,7%), Padova 7.900 nel 2021 - 9.614 nel 2022 (+21,7%), Treviso 8.160 nel 2021 - 11.286 nel 2022 (+38,3%), Venezia 7.252 nel 2021 - 10.715 nel 2022 (+47,8%), Verona 8.966 nel 2021 - 10.782 nel 2022 (+20,3%), Vicenza 8.258 nel 2021 -11.144 nel 2022 (+34,9%).

Sul fronte invece degli infortuni mortali denunciati, la provincia di Rovigo è passata da 5 morti nel 2021 a 6 nel 2022, adando in controtendenza a quella che è stata la variazione totale a livello generale è stata del -12,3 su tutto lo stivale. L’Italia è infatti passata dai 772 morti dello scorso anno ai 677 di quest’anno. In Veneto si è passati da 63 a 65. Questo l’andamento delle altre province venete: Belluno da 3 a 5, Padova da 11 a 9, Treviso da 13 a 5, Venezia da 9 a 12, Verona da 14 a 15, Vicenza da 8 a 13.

Infine, le malattie professionali denunciate sono state un vero record in Polesine, che non ha eguali: 94 nel 2021 - ben 272 nel 2022, facendo registrare un incredibile +189,4%. In ambito nazionale nel 2021 le malattie erano state 36.496, mentre nel 2022 sono passate a 39.367 (+7,9%). In Veneto si è passati da 2.249 a 2.525 (+12,3%). Questi i dati delle altre province venete: Belluno 72 nel 2021 - 82 nel 2022 (+13,9%), Padova da 631 a 773 (+22,5%), Treviso da 315 a 345 (+9,5%), Venezia da 369 a 351 (-4,9%), Verona da 388 a 349 (-10,1%), Vicenza da 380 a 353 (-7,1%).

Luciano Serafin, presidente provinciale di Anmil Rovigo, ha chiesto a gran voce, alla politica, di rimettere il tema della sicurezza sul lavoro tra le sue priorità.

“I dati Inail sul trend del 2022, parlano chiaro. C’è poco da interpretare. Rischiamo di vedere incrementate di quasi il 50% le denunce di infortunio e i decessi sul lavoro. Presentarsi in Europa alla vigilia della formulazione di importanti documenti non crediamo sia un bene per il nostro Paese. L’auspicio è che gli infortuni e le morti sul lavoro diventi- no oggetto di un’azione specifica, decisa e realmente efficace. E noi vogliamo farne parte”. Anche Rovigo, alla pari delle principali città italiane, ha ospitato la 72. Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Lo slogan scelto per questa manifestazione era “La nostra storia comincia dove finisce la prevenzione”. La città capoluogo del Polesine ha il monumento dedicato alle Vittime del Lavoro, posizionato all’esterno della sala Gran Guardia, in piazza Vittorio Emanuele II. Le rappresentanti dell’Inail, Cristina Occari e Marilena Callegaro, come da consuetudine, hanno avuto il compito di consegnare i brevetti e i distintivi d’onore, ai nuovi grandi invalidi del lavoro e agli invalidi minori, in quella che è una cerimonia sempre molto toccante ed emozionante.

“Presentarsi in Europa alla vigilia della formulazione di importanti documenti non crediamo sia un bene per il nostro Paese. L’auspicio è che gli infortuni e le morti sul lavoro diventino oggetto di un’azione specifica, decisa e realmente efficace”

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