11:30
delle 17:30
18:30
ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto
Vent’anni dopo
Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<
Sembra di rivivere la trama di “Vent’anni dopo” di Alexandre Dumas padre, quando D’Artagnan va a cercare i suoi vecchi amici moschettieri e li ritrova, certo, ma totalmente cambiati. Aramis è diventato abate e appoggia La Fronda nemica di Mazzarino; Porthos è un conte infelice perché vuole diventare barone; Athos è tutore di un rampollo che forse è anche suo figlio. E anche lui, D’Artagnan, s’è venduto al cardinale per ottenere una promozione. Insomma, i protagonisti sono rimasti se stessi ma la vita li ha trasformati nel profondo. Come succede più o meno a tutti.
segue a pag 5
Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte
Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 23 della Bassapadovana Servizio a pag. 6 Benvenuti
Completato il nuovo punto di attracco in città lungo il canale Bisatto all’insegna del turismo sostenibile e slow MONSELICE, IL PROGETTO Ex chiesa di Santo Stefano, più vicina la ristrutturazione 5 MONSELICE, IL CASO SOS degrado per la zona industriale 8 MONSELICE, IL DIBATTITO Promozione turistica, Cittadella è più efficace? 9 ESTE, SICUREZZA Arrivano i fondi per i controlli nelle scuole 13 ESTE, L’INTERVENTO Anfiteatro dei giardini verso la riqualificazione 12 ESTE, LA STORIA Giovanissimi videomaker all’opera 16 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE
a Monselice via fiume grazie alla cavana
Notiziario delle
Notiziario delle
Notiziario delle 8:30 Notiziario
FEBBRAIO 2023
Vieni a trovarci nel WINDTRE con le ultime bollette per Via Cristoforo Colombo
WINDTRE STORE di MONSELICE per una consulenza gratuita Colombo 34 - tel. 0429 767207
Ex Chiesa di Santo Stefano verso il restauro
Primo passo verso la riqualificazione dell’ex chiesa di Santo Stefano: approvato il progetto definitivo. L’edificio di via Carboni, che da decenni versa in condizioni di conservazione precarie, avrà presto un nuovo volto. I lavori saranno organizzati in due momenti: dopo un primo intervento di consolidamento di tetto e muratura, quello più urgente, si procederà al restauro conservativo delle facciate e del campanile.
Fino a oggi il complesso monumentale è stato conservato e preservato solo grazie a lavori contingenti e provvisori ma con l’approvazione del piano definitivo di rigenerazione sarà possibile mettere in sicurezza la struttura una volta per tutte.
Il restauro e la valorizzazione dell’ex chiesa di Santo Stefano saranno finanziati grazie ai fondi del Pnrr di cui il comune della Rocca è risultato beneficiario.
Il finanziamento sarà diviso in due stralci: il primo di 500 mila euro e il secondo di 1.800.000 euro. “Con l’affido dell’intervento allo studio Faccio Engineering di Padova, entro il mese di aprile la città della Rocca vedrà quindi l’avvio della prima parte del progetto, che interesserà il tetto e le murature per il consolidamento e il miglioramento sismico” si legge in una nota dell’amministrazione.
La seconda parte dei lavori, quella che consiste nella sistemazione del sagrato e delle navate, è ancora in fase di elaborazione. Da Palazzo Tortorini fanno sapere che l’obiettivo è di “restituire la chiesa romanica alla cittadinanza monselicense nel corso del 2024 e di poterla utilizzare come sala per eventi ed altre attività”.
Martina Toso
Vent’anni dopo
Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<
Dopo le ultime elezioni si respira la stessa aria trionfante di vent’anni fa, quando il centrodestra di Berlusconi era vincente e la bandiera era il famoso 61 a 0 della Sicilia, ottenuto polverizzando gli avversari. Per carità, la destra-centro di Meloni oggi ha tutto il diritto di cantare vittoria, perché ha davvero trionfato in Lombardia e nel Lazio. E la maggioranza di governo è più salda. Vero. Alla pari dei moschettieri tutto è come allora ma tutti i protagonisti sono cambiati. A sinistra non ci sono più D’Alema e Prodi, a destra c’è una coalizione assai diversa, oggi con baricentro spostato e come leader una deputata che ha i toni grintosi e non quelli melliflui dell’ex cavaliere; non c’è neanche più neanche la Lega schiacciasassi d’un tempo come non esiste più l’Ulivo, bensì un Pd che cerca se stesso neanche fosse Diogene ed è anima di una sinistra come sempre divisa e litigiosa. Tutti sono se stessi e tutti sono cambiati. Anche l’elettorato non è più lo stesso: sei elettori su dieci sono rimasti a casa. Dato allarmante quant’altri mai. Perché? Perché gli elettori non hanno sempre ragione, spiega Calenda. Troppo comodo. Invece sì, in democrazia vince chi vota e ci si deve interrogare di fronte alla marea di persone rinunciatarie verso questo diritto. Intanto non è più vero che a votare vanno soprattutto gli elettori con una motivazione ideologica: alta astensione uguale vittoria della sinistra, si sosteneva. No. Alta astensione vuol dire che sono stati a casa tutti, di qui e di là. E ha vinto la destra.
Poi queste elezioni hanno visto affievolirsi l’idea di un centro ago della bilancia: non è così, al massimo è un centrino. Invece bisogna ammettere che gli elettori stanno a casa perché le proposte non hanno affascinato né sono state affascinanti.
Quando ci sono in ballo questioni che toccano nel profondo, le persone si muovono: al referendum del 2016, quello che perse Renzi, l’afflusso fu alto; alle elezioni di settembre nel Veneto la percentuale è stata superiore alle regionali del 2020. Si voleva dare una spallata. Stavolta no. Tocca all’opposizione, come da copione, intercettare il cambiamento: altrimenti Meloni & c. governeranno cinque e altri cinque anni.
5 www.lapiazzaweb.it
Dopo lunghi
Questa edizione raggiunge le zone di Monselice e Este per un numero complessivo di 9.106 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo
decenni di attesa approvato il progetto definitivo della Bassapadovana
Notiziario
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 20 febbraio 2023
L’inaugurazione. Il sindaco: “Opera simbolo di un turismo sostenibile e slow”
Turismo fluviale, un passo avanti con la nuova cavana sul Bisatto
Luogo di aggregazione, punto di promozione turistica e nuovo simbolo della città: La Cavana lungo il canale Bisatto è stata ufficialmente inaugurata. “Una innovativa e moderna struttura turistica di interscambio tra il turismo fluviale e il cicloturismo” ha spiegato il primo cittadino della Rocca, Giorgia Bedin “Due forme di turismo slow, di turismo sostenibile che come amministrazione vogliamo fortemente promuovere in quanto oggi più che mai rispondenti alle mutate esigenze ed aspettative dei turisti che cercano nei loro viaggi di vivere un’esperienza nel territorio”. Cavana che rilegge, in una chiave contemporanea, il legame della città di Monselice con il canale Bisatto, snodo di scambi commerciali nei secoli e fondamentale nella crescita economica del territorio. La struttura sarà adibita a ormeggio e alaggio di piccole imbarcazioni ma fungerà anche da punto di bike sharing e di ristoro per i ciclisti. Aspetto che risulta ancor più rilevante considerato che nel corso del 202 l’anello ciclopedonale dei Colli Euganei sarà completato con il collegamento dei due argini. In questo modo La Cavana diventerà a tutti gli effetti area di interscambio tra cicloturismo e turismo fluviale.
“La Cavana ha riqualificato uno spazio che pur essendo così vicino al centro storico ed avendo grandi potenzialità sia sotto il profilo dell’attrattività turistica che sotto il profilo della fruibilità da parte dei cittadini non era mai stato valorizzato” ha ribadito il sindaco della Rocca “Quest’opera di riqualificazione urbana
ridà dignità e decoro a quest’area intesa in senso ampio poiché questa è la prima di una serie di opere di rigenerazione urbana”.
Grazie ai fondi messi a disposizione nell’ambito del Pnrr, infatti, saranno realizzati interventi di riqualificazione e sistemazione di altri punti nevralgici della città tra cui Campo della Fiera, l’argine tra Cavana e il ponte di ferro, il fronte di Villa Pisani, i giardini di Argine destro fino ad arrivare a Piazza Mazzini. Assente alla cerimonia di inaugurazione dello scorso 21 gennaio, il Presidente Luca Zaia ha inviato una lettera di saluto, letta dal consigliere regionale Pan.
“Mi congratulo per questo nuovo spazio per l’attracco delle imbarcazioni, lungo il fiume Bisatto, e bike point, inserito in un contesto naturalistico importante, che aumenta l’offerta turistica del territorio e contribuisce a una mobilità sostenibile” le parole di Zaia “I nostri fiumi e canali sono una risorsa, anche al livello turistico e di navigazione fluviale, che può e deve avere ampi spazi di crescita. Il binomio turismo e sostenibilità, e quindi promozione e nel contempo tutela, sono fattori e condizioni che vanno di pari passo con lo sviluppo di una ricettività che sia rispettosa dell’ambiente, ma che sappia dare una risposta alla domanda sempre più crescente di un turismo slow”.
Il costo complessivo per la realizzazione della Cavana è stato di 426 mila euro finanziati per 277 mila euro dalla Regione Veneto, per 149 mila dal comune e per l’1% da soggetti privati.
Martina Toso
Borsa di Sport Agrologic, premiati 10 giovani monselicensi
Bravi nello studio e nello sport: sono 10 i giovani monselicensi ad aver ricevuto un riconoscimento nell’ambito della Borsa di Sport Agrologic. Con questa iniziativa, giunta alla terza edizione e promossa dal comune della Rocca in collaborazione con Aspiag, vengono premiati i meriti scolastici e sportivi di ragazze e ragazzi della Rocca. Tutti i premiati, infatti, sono iscritti alle società sportive di Monselice e si sono distinti nelle discipline di nuoto, tennis, ginnastica ritmica e atletica leggera. I vincitori di questa edizione sono: le ginnaste Agnese Garbo, Martina Nin e Laura Tcaci; gli atleti di atletica leggera Alessio Faggin, Matteo Manoli, Alessandro Marquez, Tommaso Triolo e Caterina Tuzzato; la nuotatrice Chiara Bertazzo e il tennista Diego Terzo.
“Lo sport è importante nella vita di ognuno e ognuno dei ragazzi qui presenti è meritevole del premio” ha sottolineato il primo cittadino, Giorgia Bedin “in quanto ha dimostrato, con ottimi risultati scolastici e sportivi, di essere in grado di conciliare lo studio con l’attività sportiva”. Nel corso della cerimonia di consegna degli attestati, i premiati hanno ribadito che l’attività sportiva insegni valori quali la determinazione e la collaborazione con i compagni di squadra e di scuola. A complimentarsi con i giovani anche la rappresentante di Aspiag, Francesca D’Alesio, che ha ribadito il sostegno di Agrologic Service Spa per iniziative di questa natura. (m.t.)
6 www.lapiazzaweb.it Monselice
A sinistra, l’inaugurazione della cavana
La polemica. Acceso botta e risposta in Consiglio sullo stato dell’area
Buche, odori e discariche SOS per la zona industriale
Buche profonde e segnaletica insufficiente ma anche odore e una discarica a cielo aperto: queste sono solo alcune delle criticità della zona industriale di Monselice. A denunciare il degrado che affligge un’area della città è la minoranza della Rocca. In sede consiliare, i consiglieri di opposizione si sono fatti portavoce dei residenti, stanchi di una situazione che si protrae da anni e che già più volte è stata segnalata a Palazzo Tortorini. Sotto la lente di ingrandimento, i rumori provenienti dalle industrie, gli odori acri che escono dai camini delle aziende e la sosta di camion che blocca l’accesso in via Fragose a cui si aggiunte una discarica nella laterale di via Trentino, dove sono stati depositati materiali e oggetti di varia natura. A rispondere all’interpellanza, l’assessore all’Ambiente Lucio Fortin che ha spiegato cosa è stato fatto dall’amministrazione e cosa è in previsione per risolvere la situazione denunciata in particolare da due famiglie di residenti. Arpav, coinvolto per i monitoraggi del caso, ha rilevato in uno solo dei due casi il supe-
ramento dei limiti acustici che è di fatto rientrato dopo la diffida del 2021. Stessa cosa vale per gli odori, rimasti entro le soglie consentite per legge. “Con il nuovo piano di zonizzazione acustica con la revisione del regolamento acustico che dovrebbero essere approvati entro il mese di giugno, andremmo a differenziale la classe acquisita” ha sottolineato Fortin “e mi auguro che i nuovi parametri possano permettere azioni impositi-
ve per far ridurre le emissioni rumorose della zona e dare un po’ di tranquillità ai residenti”.
Sul tema dei rifiuti, è già stata inviata richiesta di pulizia e messa in sicurezza alle ditte proprietarie dei terreni mentre per quanto riguarda le condizioni del manto e della sicurezza su strada, Palazzo Tortorini sta redigendo gli atti necessari per l’acquisizione dell’area. Risposta questa che non ha convinto Francesco Miazzi. “Alla luce di tutta la documentazione, chiederemo ai residenti una dettagliata risposta in quanto, tra le altre cose, non possiamo certamente essere d’accordo sul minimizzare gli effetti della sosta selvaggia e il funzionamento giorno e notte di camion frigo a poca distanza dalle abitazioni” ha precisato il consigliere di Monselice Ambiente e Società “Se da parte dell’amministrazione non vedremo azioni concrete volte a risolvere queste problematiche, ci riserviamo ulteriori iniziative, perché la situazione è diventata ormai veramente insostenibile”.
Veicoli abbandonati, parte un’azione antidegrado
Rimosse dalle aree pubbliche della città della Rocca auto e biciclette abbandonate. Dopo le diverse segnalazioni dei cittadini e il monitoraggio capillare sul territorio, infatti, la Polizia Locale ha provveduto a rimuovere forzatamente i mezzi che da tempo erano stati lasciati privi di custodia. L’azione anti degrado messa in atto dall’amministrazione ha riguardato tre autovetture, che si trovano ora nei centri di raccolta, e cinque biciclette, portate nel deposito comunale. La questione dell’abbandono di veicoli, così come di rifiuti, in alcune aree della città è un tema molto sentito dai monselicensi che si sono rivolti a Palazzo Tortorini in diverse occasioni per segnalare la presenza dei mezzi. Dal canto suo la Polizia Locale, dopo essere risalita ai proprietari delle auto, ha invitato a spostare i veicoli. Trascorsi i termini previsti per legge, però, è stato necessario procedere. “Questa è la prima vera azione intrapresa per risolvere tale incuria, presente soprattutto nelle aree adibite a parcheggio” ha spiegato il sindaco Giorgia Bedin “Uno dei principali obiettivi del mio mandato è infatti l’eliminazione dei fattori di degrado del nostro territorio, l’Amministrazione è particolarmente sensibile a tale tema e ringrazia i cittadini per l’attenzione dimostrata con le segnalazioni”. Grazie a una convenzione con la ditta di rimozione, l’intervento non ha comportato alcuna spesa per Palazzo Tortorini e per i cittadini. (m.t.)
8 www.lapiazzaweb.it
Monselice
Martina Toso
Cittadella più brava di Monselice?
“Negli ultimi mesi i media ci hanno più volte proposto gli elementi essenziali del successo della promozione turistica di un’altra città murata veneta: Cittadella”: con queste parole Silvia Muttoni torna sulla questione turismo. La stoccata alla Giunta Bedin non arriva come un fulmine a ciel sereno e non rappresenta un caso isolato.
Già nei mesi scorsi, infatti, il consigliere di Siamo Monselice aveva criticato le scelte della Giunta Bedin in tema di promozione turistica puntando il dito su alcune iniziative intraprese dalla maggioranza.
Una riflessione, quella di Muttoni, che si è arricchita di un ulteriore elemento: il confronto tra la realtà della Rocca e Cittadella. Pur essendo entrambe città murate, secondo il consigliere, Cittadella ha una formula di promozione turistica più efficace e caratterizzata da “manutenzione e valorizzazione seria del patrimonio storico-artistico, conoscenza dei target di riferimento e dell’offerta da proporre, biglietto unico per l’accesso a tutti i luoghi storici della città, campagna promozionale con sito e social dove ci si occupa anche di mobilità e recettività e merchandising dedicato”. Inoltre, nella sua nota, Muttoni sottolinea come partecipi a fiere di rilievo nazionali e internazionali.
La risposta della Giunta Bedin non si è fatta attendere. “La città di Monselice ha una propria identità turistica e territoriale” ha
precisato Francesca Fama, assessore al Turismo “È palese, anche a occhi non esperti, l’inopportunità di un paragone tra la nostra città, Monselice, e Cittadella: non solo per la diversa posizione geografica e paesaggistica, ma anche per la tipologia di patrimonio monumentale storico artistico a disposizione che ne comporta una differente fruibilità”.
Al netto della fondatezza o meno del confronto, poi, l’assessore ha voluto ripercorrere quelle che sono state le attività promosse dall’amministrazione e che coinvolgono anche il territorio delle Terme e dei Colli Euganei: la prima Borsa del Turismo e la Fiera del Turismo Esperienziale a Roma. Tra le criticità rilevate dal consigliere di Siamo Monselice, Silvia Muttoni, comparivano anche il portale turistico e il compendio della Rocca.
Se sul fronte digitale Francesca Fama ha concordato sulla neces-
Replica l’assessore Fama: “Abbiamo già provveduto ad avviare assieme alla Regione Veneto la definizione di un programma di valorizzazione integrato anche con il coinvolgimento di associazioni del territorio tra cui l’Associazione Amici dei Musei e la Pro Loco”
sità di implementare e rendere più funzionale il sito turistico, non si può dire lo stesso rispetto alle critiche sulla gestione del Colle.
“Questa Amministrazione ha già provveduto ad avviare assieme alla Regione Veneto la definizione di un programma di valorizzazione integrato anche con il coinvolgimento di associazioni del territorio tra cui l’Associazione Amici dei Musei e la Pro Loco” ha risposto Fama “Sono monselicensi volontari che, molti di loro sono anche non residenti ma che conservano un forte legame con la città nativa, dedicano il proprio tempo nel mettere a disposizione di tutti le esperienze acquisite in anni di rilevanti eventi dal punto di vista attrattivo con l’unico intento di migliorare e valorizzare la loro città, ai quali non possiamo che essere riconoscenti”.
Martina Toso
Gli appuntamenti in vista del Giubileo
Borsa del Turismo, Fiera del Turismo Esperienziale di Roma e Koinè di Vicenza: questo il quadro degli appuntamenti con il turismo a cui Monselice parteciperà nei prossimi mesi. Un calendario scandito per la città che già nelle prossime settimane sarà alla Fiera del Turismo Religioso, Koinè 2023, in quanto crocevia dei Cammini. Per l’occasione sarà allestito uno stand in collaborazione con la Parrocchia San Giuseppe Operaio.
“Sarà così valorizzato non solo tutto il Percorso Giubilare delle Sette Chiese, ma anche tutti i Cammini che attraversano il territorio” ha precisato l’assessore Fama “Tutto ciò in vista del Giubileo del 2025, anno in cui Monselice sarà visitata da migliaia di fedeli e non, e quest’Amministrazione si sta impegnando per arrivare a questa tappa con una seria valorizzazione e promozione del patrimonio sto-
rico-artistico già in atto”. Sarà, poi, la volta della Borsa del Turismo prevista per il prossimo maggio.
“La prima edizione 2022 della Borsa del Turismo ha visto la partecipazione di 76 seller e 47 buyer del settore turistico provenienti da tutta Italia e ha coinvolto, oltre all’Ascom di Monselice, molti degli esercizi commerciali e turistici della città” ha precisato l’assessore Fama.
“Nel mese di settembre scorso quest’Amministrazione ha partecipato alla Fiera del Turismo Esperienziale a Roma, in collaborazione e con la partecipazione della Giostra della Rocca.
A marzo parteciperemo alla nuova edizione di questo festival in cui potremo così consolidare le offerte turistiche del nostro territorio valorizzando i beni e le attività culturali ed economiche della nostra Città”. (m..t)
Il Carnevale tra allegria, fantasia e colori visto con gli occhi degli studenti
L’Istituto Comprensivo Zanellato ha partecipato all’iniziativa editoriale de La Piazza inviando questo coloratissimo contributo
Il Carnevale visto con gli occhi degli studenti. È questo il senso dell’iniziativa editoriale che la testata LaPiazza e LaPiazzaweb.it, edite dal gruppo Give Emotions, hanno avviato con l’obiettivo di avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione. In occasione infatti della festa più colorata e divertente dell’anno, abbiamo infatti deciso di raccogliere e pubblicare i lavori che in queste settimane sono stati prodotti dagli
alunni delle scuole venete, con la promessa di pubblicarli all’interno dell’edizione locale de La Piazza.
Un’opportunità che non è sfuggita all’istituto comprensivo Zanellato di Monselice, che ha inviato questi coloratissimi lavori. Il tema? Neanche a dirlo: il colore.
La redazione de La Piazza ringrazia l’Istituto per la partecipazione e si congratula per l’ottimo lavoro.
9 www.lapiazzaweb.it
Il dibattito. Dall’opposizione Silvia Muttoni incalza: “comunicazione più diretta ed efficace”
Monselice Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Istituto Comprensivo “Zanellato”
Scrive”:
Incidenti, rumore e pericoli Via Pozzonovo preoccupa
Incidenti, rumore e criticità: questa la situazione di via Pozzonovo e delle strade limitrofe che la incrociano quali via Muraglie, via Cappello, via Rosa, via Furlan e via San Bortolo. Già a settembre dello scorso anno era stata protocollata una petizione, firmata dai residenti, per segnalare le problematiche che affliggono la zona. Petizione che, però, non aveva ricevuto risposta. Ed è proprio sulla scorta di questo mancato riscontro che
La mozione presentata in Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimità dopo l’introduzione di alcune modifiche al testo
i consiglieri Biscaro, Bozza, Giuliani, Mamprin, Miazzi e Muttoni hanno deciso di riportare la questione sul tavolo della discussione.
Sotto la lente di ingrandimento, in particolare, una viabilità pericolosa che ha già dato luogo a incidenti gravi e anche mortali a cui si aggiunge l’inquinamento acustico. “I livelli di rumore registrati da ARPAV e il monitoraggio sulla sequenza dei veicoli, hanno evidenziato in vari momenti il superamento dei 60 decibel e un passaggio quotidiano di centinaia di mezzi tra moto, auto, furgoni, camion, autoarticolati con velocità, nonostante il limite di 50 Km/h, che a volte superava i 130 Km/h” hanno spiegato le opposizioni “La larghezza della carreggiata che in vari punti presenta evidenti criticità, rappresenta un’oggettiva pericolosità dovuta al traffico pesante determinato da camion, autobus di linea e autoarticolati che transitano liberamente nonostante i divieti”.
La mozione, presentata in sede di consiglio comunale, è stata approvata all’unanimità da maggioranza e minoranze a fronte di alcune modifiche apportate al testo originario. “Il Consiglio comunale impegna il sindaco e l’amministrazione a porre in essere ogni azione utile a rendere sicuro e meno inquinato, sotto il profilo acustico e atmosferico, il tratto di strada in parola” si legge nel testo condiviso.
A questo, si aggiunge la richiesta
di aprire un confronto urgente sia con la Provincia di Padova per valutare il declassamento di via Pozzonovo a strada comunale così da adottare provvedimenti di limitazione e dissuasione del traffico sia con BusItalia Veneto per individuare soluzioni più idonee per il transito dei mezzi. La situazione, che si protrae da anni, sembra essere giunta a un primo punto di svolta.
Appuntamento con la scrittura: ai piedi della Rocca torna “Monselice Scrive”. La rassegna, giunta alla 18esima edizione, è stata inaugurata da qualche giorno e terminerà nel mese di giugno. La novità di quest’anno è che a fare da cornice ai 14 appuntamenti con altrettanti autori sarà la Sala Grande della Biblioteca comunale di via San Biagio.
“Monselice scrive” è un’iniziativa ormai consolidata sul territorio e mette al centro la romanzi, raccolte poetiche, saggi storici e divulgativi realizzati da scrittori del luogo o che abbiano la città della Rocca come protagonista. Ad aprire i lavori Roberto
Valandro, docente all’Istituto J.F. Kennedy, con “Monselice e Dante Alighieri. Peregrinando tra le cantiche della Divina Commedia”. In questo volume il professore ha raccolto quanto delle vicende medievali di Monselice, e non solo, potesse confrontarsi con l’opera di Dante. Nei prossimi incontri interverranno, nell’ordine: Carla Montin con il suo “Come un vento di primavera”, Mauro Contato con “Taccuino 2022”, Chiara Rango con “Nel limbo sospesi”, Valeria Tevere con i racconti per bambini “Un arcobaleno di favole”, Nicoletta Canazza con il romanzo “Il ladro di fisarmoniche”, Resio Veronese con “All’ombra della povolata”, Giancarlo Fabbian con “Monselice Mosselese”, Ettore Pezzetti con il romanzo “Prima che sia troppo tardi”, Giannino Scanferla con “Stagioni”, Riccardo Ghidotti con “Monselice. Guida turistica”, Adolfo Gianni con gli appunti autobiografici “Zibaldino…ma non solo”. A concludere la rassegna sarà Andrea Augusto Tasinato e le sue “Poesie della mia vita”. Anche in questa edizione di “Monselice scrive” sarà ospite Paolo Malaguti (nella foto sopra), già vincitore del Premio Campiello nel 2021, che presenterà il suo nuovo romanzo. (m.t.)
10 www.lapiazzaweb.it
Viabilità. I consiglieri di minoranza portano il caso in Consiglio dopo le segnalazioni
“Monselice
fino a giugno maratona con gli autori
Monselice
Martina Tosoa
Il progetto. Lo spazio ospita eventi musicali di alto livello che richiamano migliaia di persone
Giardini del Castello, via libera alla riqualificazione dell’anfiteatro
L’anfiteatro dei Giardini del Castello, conosciuto come “Foro Boario” si rinnova e cambia veste: al via un progetto di riqualificazione per 180 mila euro finanziati dal Comune. Lo spazio che ha ospitato ed ospita eventi musicali di alto livello, come il concerto di Zucchero della scorsa estate, è al centro delle azioni dell’amministrazione di Este che punta a migliorare la fruibilità del luogo, garantendo la totale accessibilità a tutti attraverso la riqualificazione degli spazi per una migliore fruizione da parte dei visitatori, turisti e dei residenti. Infatti, uno dei punti focali del progetto è l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti per passare poi alla creazione di nuovi percorsi anche carrabili, che consentiranno il movimento dei mezzi per l’allestimento di fiere e mercati o per il carico e scarico delle attrezzature per gli
eventi musicali e teatrali.
Il cantiere prevede un ampliamento e la rimodulazione dell’area verde e la semina di un tappeto erboso ad alta resistenza al calpestio e alla siccità, in modo da poter passare ad ospitare da 5mila a 8mila persone e l’implementazione degli spazi tecnici dedicati alla funzione ludica e
la realizzazione di un impianto elettrico specifico, per ridurre le spese di gestione.
«Il Foro Boario rappresenta un luogo di incontro importante per la comunità, non solo per il prestigio storico, ma anche perché
è uno spazio dedicato a grandi eventi e manifestazioni, che ben si presta ad accogliere i numerosi appuntamenti culturali, musicali e turistici che rendono Este un fiore all’occhiello per il territorio» spiega il sindaco Matteo Pajola «L’iniziativa fa parte di un più
Turismo: “Aumentare le aree di sosta riservate ai camper”
Per migliorare la fruizione turistica della cittadina di Este ed aprirla maggiormente al target dei camperisti, il gruppo L’Altra Este lancia un’idea: «Aumentiamo le aree sosta dedicate ai camper e offriamo più servizi». Nella cittadina murata al momento sono presenti solo due aree di sosta destinate a questa tipologia di mezzi: «La situazione ci è stata segnalata dagli stessi camperisti» spiegano i portavoce del gruppo L’Altra Este «Hanno spiegato che è un peccato che non ci siamo luoghi accoglienti e ben strutturati per il loro modo di vivere il turismo, dato che invece trovano la cittadina molto appetibile per le emergenze storiche, enogastronomiche ed artistiche». Oggi chi viaggia in camper ed arriva ad Este può usufruire delle aree di sosta a loro dedicate che si trovano nel parcheggio comunale di via Principe Umberto: «Si tratta di un posteggio alberato, con due aree
ampio e ambizioso progetto di valorizzazione dei Giardini del Castello» conclude il primo cittadino «Si tratta del primo significativo passo per migliorare uno dei luoghi d’incontro più importanti della nostra città. Il secondo sarà quello di procedere con
soste dedicate ai camper, un numero troppo esiguo per le esigenze del target» continuano i portavoce. Il posteggio, a pagamento e con sbarra di accesso, offre anche il servizio di carico e scarico e di allacciamento elettrico, servizi non offerti dall’altra zona di sosta camper che si trova a ridosso del cimitero comunale: «Montagnana, Monselice e addirittura la piccola Pojana, mettono a disposizione dieci aree sosta dedicate ai camper. Se vogliamo che aumenti il turismo, con ricadute positive anche sulle attività commerciali, è necessario prevedere ad altre aree sosta per i camper. Il parcheggio comunale poi ha delle limitazioni, se arrivano camper lunghi più di sei metri, e sono la maggioranza, devono uscire da dove sono entrati, cioè dal senso unico. I camperisti spesso evitano la nostra città proprio per mancanza di aree sosta adeguate» conclude L’Altra
i lavori di sistemazione del Vallo Marchionale, previsti nel corso di quest’anno e che sono già stati finanziati».
Tra gli altri interventi è prevista la realizzazione di un parapetto in acciaio corten, in modo da migliorare il belvedere, dedicato alle attività ricreative e che sarà utilizzato anche come area tecnica per gli spettacoli. I cittadini ed i visitatori a metà aprile, durante Este in Fiore, potranno già godere di una prima parte dei lavori realizzata. Il cantiere terminerà entro luglio, per dare modo all’area di poter ospitare la stagione estiva di concerti ed eventi di spessore. Gli ultimi importanti lavori svolti nel Foro Boario risalgono al 2001, quando grazie ad un finanziamento europeo di 400mila euro era stata realizzata la piattaforma elevata in muratura.
Giada Zandonà
12 www.lapiazzaweb.it Este
Il sindaco Pajola: “L’iniziativa rientra in un più ampio e ambizioso intervento di valorizzazione dell’area”
Este. (g.z.) L’area camper a Este
L’anfiteatro accoglie ogni estate i più importanti eventi e spettacoli dal vivo
L’iniziativa. Al Comune 13 mila euro grazie al “Fondo Unico Giustizia”
Operazione scuole sicure, arriva il finanziamento
Per la prevenzione e il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, il Comune mette in campo 13 mila euro grazie al “Fondo Unico Giustizia” di cui è beneficiario. Si tratta di un importo che permetterà di realizzare azioni e attività educative e di sorveglianza nei plessi scolastici atestini, con l’obiettivo di prevenire le dipendenze nei più giovani.
«L’età dell’adolescenza è caratterizzata da una naturale curiosità, da una continua ricerca di nuove esperienze e da una generale insofferenza alle regole» commenta la vicesindaco e assessora ai servizi sociali Simonetta Spigolon «In questa delicata fase di crescita è importante cercare di informare i ragazzi sui corretti stili di vita, per affrontare il problema delle sostanze alla radice. I nostri ragazzi sono i cittadini del futuro e la prevenzione è fondamentale perché quando si arriva alla repressione è già tardi ed è una sconfitta per la nostra società».
Il progetto presentato dall’assessorato ai servizi sociali prevede attività edu-
cative nella scuola secondaria di primo grado “G. Carducci”, in collaborazione con le associazioni del territorio ed entro l’anno scolastico, saranno anche installate alcune telecamere di videosorveglianza all’esterno della scuola per garantire controllo e sicurezza. Nelle sedi degli istituti di istruzione superiore “Manfredini”, “IIIS Euganeo”, “G.B.
Ferrari” e “Atestino” è stata invece attiva da dicembre la sorveglianza da parte degli agenti della polizia locale negli orari di ingresso e uscita degli studenti.
Gli agenti impiegati in orario straordinario nel progetto sono in totale 10 e la loro attività è volta alla prevenzione e alla vigilanza rispetto allo spaccio e all’utilizzo di sostanze stupefacenti da parte degli studenti. L’attività nelle scuole viene eseguita con turni regolari, garantendo in maniera omogenea il controllo.
L’iniziativa “Scuole Sicure” è inserita in un ampio progetto promosso dal Comune per la prevenzione dell’uso e abuso di sostanze stupefacenti e per la consapevolezza sul rischio dovuto alla dipendenza da alcolici, droghe, comportamenti sbagliati. A partire dallo scorso anno, infatti, il Comune ha portato avanti l’iniziativa “Vie d’uscita” attraverso i social e con la programmazione di incontri e occasioni di confronto in collaborazione con Ulls6 SerD di Este e con altre istituzioni del territorio.
Giada Zandonà
Conferenza permanente dello sport, ecco i componenti
Sono stati nominati ufficialmente i membri della “conferenza permanente dello sport” del Comune di Este. Ad agosto scorso la giunta aveva deciso di creare un organismo che si mettesse a disposizione come interlocutore tra l’amministrazione comunale ed i vari gruppi sportivi del territorio, in modo da coinvolgere in modo più mirato le realtà sportive della cittadina murata, sia per la promozione dello sport, che per capire le esigenze o le criticità di chi lo pratica e per la realizzazione di manifestazioni ed eventi. La commissione, nominata dopo le candidature spontanee, è formata da Mirco Battistella e Giuliana Corazza della società asd polisportiva Redentore, da Giorgio Pavan per la società asd Star tt, da Renato Romito e Tanya Dall’O per la società Rugby Este. Del nuovo organismo fanno parte anche Giorgio Dotto per la società asd Virtus Este, Carlo Bigliotto e Liana Conte per la società asd Arcieri Niche, Vincenzo Biasin e Maria Facciolo per la società C’è l’Este Rugby. La conferenza ha tra gli obiettivi quello di favorire la collaborazione tra i vari gruppi sportivi, promuovendo anche progetti condivisi per lo sviluppo delle politiche sportive e, tramite azioni concrete per garantire alle pratiche sportive un ruolo centrale nella comunità. Si tratta di un ulteriore tassello per la valorizzazione e la promozione della cultura sportiva. (g.z.)
13 www.lapiazzaweb.it Este
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Il personaggio. Il maestro ha tagliato il traguardo dei novant’anni e si racconta
Lo sguardo di Mario Lasalandra dalla pittura alle foto d’autore
Èconsiderato uno dei protagonisti più innovativi della fotografia, con alle spalle 70 anni di lavoro nelle arti visive, dalla pittura alla fotografia espressiva, dalla regia di manifestazioni carnevalesche al disegno a matita. Mario Lasalandra è nato e cresciuto ad Este, nella bottega e nell’atelier del nonno materno Federico Tuzza, pittore e fotografo e lo scorso gennaio ha festeggiato i 90 anni di età.
«Mi sarebbe piaciuto fare il regista cinematografico, ma la vita mi ha portato ad essere il “regista” nella composizione delle mie fotografie» racconta il maestro che ha cominciato a soli 16 anni la sua attività artistica. Una macchina fotografica acquistata con l’aiuto del fratello maggiore ha dato il via alla sua carriera: «Ho fatto tutti i lavori inerenti alla fotografia, dalle foto tessere agli scatti di moda, ma ciò che più mi ha affascinato e coinvolto è la fotografia espressiva» spiega Mario.
Il maestro ha viaggiato molto, sia per lavoro che per la gioia della scoperta: «Bisogna essere curiosi, so che si dice sempre, ma è davvero così. La curiosità poi ti porta a trovare la tua strada anche se la maggior parte dei miei scatti ritrae Este e la sua gente». Scatti in bianco e nero che raccontano storie, equilibri e che disarmano lo spettatore: «Il bianco e nero è il mio stile, sottrae l’impurità ed
è più ricco di contenuto» continua Lasalandra «Bisogna avere un’idea precisa della propria calligrafia, cioè trovare un segno proprio, unico e distintivo e per poterlo fare c’è bisogno di molta preparazione, di studio e di lavoro». Il maestro porta alla memoria un fatto curioso che gli ha permesso di capire come generare il suo tratto distintivo: «Sono cresciuto davanti il Duomo di Este e dalla pala del Tiepolo ho imparato tante cose» continua Lasalandra «Entravo in chiesa con un binocolo, mi mettevo davanti al dipinto nell’abside e osservavo i particolari, ecco il mio maestro di fotografia è stato proprio Tiepolo». Mario ha fatto della fotografia la sua ragione di vita, ma ogni scatto è stato realizzato attraverso il disegno, la pittura, la com-
“Tiepolo è stato il mio maestro di fotografia: scrutavo con un binicolo la pala di Santa Tecla in Duomo. Prima di realizzare una foto, disegnavo un progetto a matita, preparavo un fondale e parlavo con le persone che volevo mettere all’interno della cornice”
posizione: «Ho dipinto molto ed ho capito che è la composizione ad essere alla base di tutto. Prima di realizzare una foto, disegnavo un progetto a matita, preparavo un fondale e parlavo con le persone che volevo mettere all’interno della cornice. Vedevo delle immagini e le ricostruivo, nella mente, nella carta e poi sulla pellicola. Scoprivo luoghi e immaginavo che fotografie realizzare, analizzavo i volti e le espressioni delle persone».
L’ultimo scatto realizzato dal maestro risale al 2016: «Tra la mia collezione di macchine fotografiche ne ho anche due digitali, le ho volute provare, ma la fotografia digitale non si porta dietro il procedimento e la magia dell’analogica».
Giada Zandonà
Casa della Comunità nell’area dell’ex ospedale, c’è il piano
Al via la creazione di un master plan per il recupero dell’area dell’ex ospedale di Este per adibirlo a “casa della comunità”. Dal 2019 tra il Comune di Este e l’azienda sanitaria Ulss 6 “Euganea” sono intercorse numerose comunicazioni e incontri per affrontare un piano organico di riqualificazione e di recupero dell’area dell’ex Ospedale, che comprende tutte le aree che ricadono nel perimetro compreso tra via San Fermo, via Settabile e via Consolazioni.
Il progetto dovrebbe preparare gli spazi per accogliere la “casa della comunità”, cioè un modello organizzativo per l’assistenza di prossimità, al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, sociosanitaria
e sociale. La “casa” accoglierà professionisti e sanitari, con la parte-
c’e bisogno di un “master-plan” o piano guida da allegare agli accordi di programma tra Comune e Ulss, in modo da sintetizzare e rendere più chiari gli indirizzi progettuali all’interno dell’area dell’ex ospedale.
cipazione della comunità nelle sue varie forme, associazioni, cittadini, pazienti, volontariato. Prima però di passare alla fase operativa
Tra gli altri interventi, quello di eliminare tutti gli edifici realizzati in epoche recenti che hanno alterato la percezione del complesso storico della chiesa di santa Maria degli Zoccoli e del Chiostro e di prevedere il mantenimento di alcuni edifici per adibirli a sedi associative connesse con le funzioni sanitarie ed in ultima, quello di creare dei percorsi di attraversamento dell’area per permettere una corretta fruizione pubblica. (g.z.)
15 www.lapiazzaweb.it Este
Mario Lasalandra, una lunga carriera di fotografo e artista
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
L’iniziativa. Hanno dato
vita al
progetto da studenti dell’Euganeo
Giovanissimi videomaker rendono attuale la storia
Un gruppo di giovanissimi appassionati di videomaker racconta la storia di Este attraverso video ed immagini. Il loro ultimo lavoro è “Bazar 33” un video documentario dedicato alla memoria della Shoah presentato ad Este nel Giorno della Memoria. Si chiama “Videostoria” il gruppo di studenti che ha dato vita al progetto alcuni anni fa tra i banchi di scuola dell’Istituto Euganeo di Este: «Eravamo al secondo anno di indirizzo informatica, quando quasi per gioco, con l’insegnante di storia è nata l’idea di realizzare un breve filmato animato sull’imperatore Augusto» raccontano i ventenni Giacomo Brochin, Sofia Greggio, Marco Conforto, Davide Bortoletto e Pietro Puozzo.
«Qualcosa di alternativo che un po’ animasse le tradizionali lezioni di storia. Da questo intreccio tra storia locale e storia generale nacque il nostro primo documentario, ma con una location decisamente degna di nota: il Museo Nazionale Atestino e l’area archeologica di via Tiro a Segno».
Da quella esperienza cominciò anche “Euganeo RTV”, la radiotelevisione dell’Istituto Euganeo: «Forse unica iniziativa di questo tipo nel panorama scolastico nazionale. Un’esperienza formativa dal punto di vista tecnico ed organizzativo, dato che non ci occupavamo solo di creare degli episodi ogni settimana - con soggetto, riprese, montaggio - ma anche di organizzare degli eventi all’interno della scuola. Delle vere e proprie trasmissioni in diretta con presentatori, ospiti, musicisti e tanto altro».
Con la maturità del 2022 l’avventura scolastica volge al termine: «Volevamo però in qualche modo continuare a portare avanti quello che avevamo costruito e quindi siamo ripartiti dalla mission originaria, sotto le insegne di Videostoria. Un nome che molto semplicemente unisce l’interesse per la storia alla volontà di volerla raccontare attraverso il video». La motivazione che sta dietro al lavoro del gruppo di giovanissimi è quella di cercare di fare crescere la conoscenza o anche solo la curiosità verso il patrimonio storico, culturale, artistico o architettonico del territorio «E lo
Mozione del Consiglio comunale contro l’impiego di rifiuti nelle cementerie
facciamo attraverso i documentari, che raccontano quell’esperienza diretta con la materia del passato che ciascuno di noi può avere indagando la storia e le vicende nascoste dietro un palazzo, una chiesa, una statua, una targa, emergenze di cui le nostre città sono piene e che hanno bisogno di essere raccontate» concludono Giacomo, Sofia, Marco, Davide e Pietro.
Giada Zandonà
Il Consiglio Comunale di Este ha votato all’unanimità la mozione contro l’utilizzo del Css nella cementeria di Monselice. Anche la città di Este, come tutti gli altri Comuni del Parco dei Colli Euganei, si è schierata al fianco della tutela del territorio per chiedere che nell’industria che sorge a ridosso del Monte Ricco, all’interno dell’area protetta del Parco non vengano utilizzati i rifiuti solidi secondari come combustibile. La consigliera Silvia Bottaro ha illustrato la mozione ed ha sottolineato come la cementeria sia collocata in un territorio prezioso da un punto di
vista ambientale, paesaggistico e per tutto il comparto del turismo: «L’articolo 19 del Piano Ambientale dell’ente Parco spiega come si possano attuare degli accordi di programma per evitare un rischio sull’occupazione, programmando la dismissione del sito e la ricollocazione occupazionale» spiega nella mozione la consigliera Bottaro «Dal tavolo Regionale convocato dalla Regione a novembre non è emersa alcuna crisi occupazionale della cementeria di Monselice. Chiediamo quindi che all’interno dell’industria di Monselice sia vietata la combustione di Css e chiediamo l’attivazione del tavolo dell’articolo 19 per trovare delle soluzioni condivise per il futuro del cementificio». La consigliera Eva Vigato ha spiegato come la mozione sia frutto di anni di lotte per la tutela dell’ambiente e della salute: «Auspico che questo sia un forte segno di attenzione verso i territori che subiscono una pesante impronta ecologica a causa delle industrie presenti. Inoltre, il co incenerimento dei rifiuti va in contro corrente rispetto alle linee europee» conclude Vigato. (g.z.)
16 www.lapiazzaweb.it
Este
Uno dei video realizzati dai giovani
Turismo lento. Le due guide ambientali impegnate nel traccciare il percorso Stefano e Alessia tracciano il nuovo cammino da 220 km
Un nuovo Cammino di 220 km, diviso in 15 tappe, alla scoperta dei due gruppi collinari del Veneto meridionale: i Colli Berici ed i Colli Euganei, ispirato alla famosa “via degli Dei”. Si chiama “La via Berico Euganea da Vicenza a Padova a piedi (e viceversa)” il progetto ideato da Alessia Toso e Stefano Torcelli, residenti tra Este e Cinto Euganeo e guide ambientali escursionistiche Aigae, che in questi mesi sta prendendo forma. «Il nostro lavoro e la passione ci hanno portato a scoprire dei cammini sconosciuti ed altri più famosi. Mentre percorrevamo la scorsa estate la via degli Dei che collega Bologna a Firenze, abbiamo pensato di realizzare un progetto simile nelle nostre aree naturali, un cammino che permetta di scoprire gli angoli più belli dei gruppi collinari a noi più cari e conosciuti: i Colli Berici ed i Colli Euganei» spiegano le due guide. Il turismo lento è una realtà sempre più richiesta dai visitatori: «Il turismo sostenibile è diventato un vero e proprio stile di vita per moltissime persone, oltre che una scelta per le vacanze. La Via Berico - Euganea vuole essere un nuovo cammino che unisce tutti gli attori del territorio, portando valore a queste aree, abbracciando l’ideale del turismo lento» continuano Alessia e Stefano «Un viaggio che può essere intrapreso per più giorni o giornalmente, in base alle possibilità di ogni escursionista, con l’ausilio di una guida cartacea e digitale e, per chi vorrà, accompagnato da guide locali».
In questi giorni i due soci stanno portando avanti la mappatura dei sentieri: «La via si snoda da Vicenza a Padova attraversando i gruppi collinari dell’area meridionale della nostra regione, un itinerario studiato per toccare i siti storico-naturalistici più notevoli di entrambi i gruppi, cercando di creare la via più logica e confortevole per gli escursionisti. Infatti, il Cammino attraversa molti borghi e si snoda nei pressi di strutture ricettive, dove il viandante può trovare ristoro e alloggio». Percorrendo sentieri sterrati, vie secondarie e principali asfaltate, carrarecce e strade arginali, il camminatore può fare tutto il percorso in circa 15 tappe, considerando una media di
15 km al giorno, per 220 km totali e con un dislivello davvero notevole che tocca i 5000 metri, per un’altezza massima di 601 metri, sulla sommità dell’euganeo monte Venda. «Le tappe possono essere suddivise a piacere e per ogni luogo saranno indicate le emergenze architettoniche, storiche, naturalistiche da visitare» concludono Stefano e Alessia.
Giovanni Morello confermato nel team delle Frecce Tricolori
Giovanni Morello è entrato ufficialmente a far parte delle “Frecce Tricolori”. Il capitano Morello ha 31 anni e può già vantare un lungo curriculum nei cieli, ma lo scorso gennaio è arrivato a toccare uno dei traguardi più ambiti dai piloti.
In Friuli Venezia Giulia, nella base di Rivolto è stata presentata la nuova formazione che solcherà i cieli nel 2023 esibendosi anche per il centenario dell’Aeronautica Militare Italiana.
Il tenente colonnello Stefano Vit, comandante del 313° gruppo di addestramento acrobatico, chiamato anche Pony 0, ha confermato le anticipazioni
della squadra: il capo formazione Poni 1 è il maggiore Pierluigi Raspa mentre Poni 6, il leader della seconda sezione è il maggiore Franco Paolo Marocco. Il capitano Morello invece, sarà il Poni 9, secondo fanalino, il vertice posteriore della formazione che fa parte del “rombetto” e che completa l’asse centrale composto da Poni 1 e Poni 6. Nell’ultimo passaggio con i fumi colorati, Morello sarà il primo veicolo a destra con la fumata bianca.
La carriera del Capitano ha registrato anche la sua posizione come pilota di Eurofighter nel XII Gruppo del 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari). La bravura, l’impegno e da dedizione è una tradizione nella famiglia Morello, infatti, i genitori del capitano sono stati per decenni i gestori del centralissimo Hotel Beatrice di Este mentre il fratello Alberto è il titolare dei locali Gigi Pipa, che di recente ha aperto una nuova sede a padova e che per la pizzeria gourmet di Este ha ricevuto tre spicchi di Gambero Rosso. Gli atesini ora staranno con il naso all’insù, in attesa di vedere volare nei cieli di tutta Italia in spettacolari acrobazie il loro concittadino. (g.z.)
18 www.lapiazzaweb.it
Scarica gratuitamente la nuova App del giornale più diffuso del Veneto.
L’INFORMAZIONE LOCALE A PORTATA DI CLICK.
Giada Zandonà
Este
Alessia Toso e Stefano Torcelli durante le loro uscite sui Colli
Tempo di riforme istituzionali: sarà una vera rivoluzione?
Èvero. In alcuni casi se ne parla da decenni, dividendosi tra favorevoli e contrari, tra speranzosi e scettici. Fatto sta che non se ne è fatto nulla.
Di cosa stiamo parlando? Delle grandi riforme istituzionali che dovrebbero cambiare definitivamente il volto al nostro Paese.
AUTONOMIA, NOVITÀ E PROSPETTIVE
Quella certamente più sentita, almeno nel nostro territorio, è certamente la riforma in senso federale del nostro Paese.
Negli anni passati, Veneto e Lombardia celebrarono anche un referendum, la cosiddetta autonomia è stata la madre di tutte le battaglie.
Il presidente Zaia chiese, a gran voce, un impianto autonomista articolato su 23 materie prevedendo, inoltre, di trattenere i 9 decimi del residuo fiscale.
In buona sostanza gli autonomisti Veneti chiedevano di poter tenere il 90% dei soldi delle tasse dei veneti garantendo di gestire, senza nulla chiedere allo Stato Centrale, 23 materie, scuola compresa.
A questa visione totalmente autonomista se ne contrapposero almeno altre due: quella dei contrari che considerano questa riforma uno “smembramento dell’Unità Nazionale” e quella dei possibilisti che, però, non parlano di residuo fiscale e che considerano più “realistico” concentrarsi su nove materie e non 23.
Rispetto a questo dibattito, dunque, quale è oggi la novità?
La novità è che il Ministro Roberto Calderoli ha portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri una cornice autonomista. Certo, c’è ancora molto da fare a partire dai cosiddetti Lep (i livelli essenziali di prestazione: quegli indicatori che dovrebbero dimostrare come in qualsiasi regione, anche in presenza di una riforma autonomista, i servizi ai cittadini siano gli stessi), ma almeno è stato messo un primo punto.
PRESIDENZIALISMO E COSTITUZIONE
La seconda grande riforma della quale si parla molto è tornata alla ribalta all’indomani della vittoria elettorale di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Parliamo, ovviamente, del presidenzialismo.
Ma cos’è? Per capirci: oggi l’Italia è una Repubblica Parlamentare dove al centro di tutto ci sono, appunto, la
Camera dei Deputati e il Senato che hanno il compito, tra le altre cose, di votare la fiducia al Presidente del Consiglio incaricato e di eleggere il Presidente della Repubblica. Con una modifica della Costituzione si vorrebbe, almeno questo è l’intendimento di alcune forze politiche di Governo, introdurre il presidenzialismo. In buona sostanza si sposterebbe si sposterebbe, in modo sostanziale, il focus dalle Camere alla figura del Presidente sia esso Presidente del Consiglio o della Repubblica che, in quel caso, sarebbe eletto direttamente dai cittadini.
In buona sostanza il potere esecutivo è nelle mani del Presidente che, eletto dai cittadini, diventa sia il capo del Governo sia il capo dello Stato ma non ha la possibilità di sciogliere le Camere che, elette in modo indipendente, hanno il potere legislativo e di controllo, ma non possono sfiduciare il Presidente.
Secondo i suoi sostenitori, il Presidenzialismo dovrebbe garantire maggiore stabilità politica e la possibilità di assumere decisioni in modo più agile.
Secondo i detrattori, viceversa, servirebbe una migliore legge elettorale per garantire stabilità e lavoro, non una riforma istituzionale che rischia, inoltre, di avere un Presidente che muove in una direzione e un parlamento in un’altra creando un cortocircuito paralizzante.
In questo caso, a differenza di quanto sta accadendo con l’Autonomia per la quale almeno c’è una prima e parziale cornice che servirà per aprire un dibattito, non c’è ancora nulla.
Anzi è già in corso un derby tra le forze politiche della maggioranza di Governo per quale delle due riforme debba viaggiare più speditamente e per comprendere se vi siano elementi di contraddizione tra loro.
mandati è entrata in vigore dopo i suoi primi cinque anni in laguna: se passasse questa modifica, quindi, Zaia potrebbe ricandidarsi per il suo terzo mandato, visto che il primo (che sommati fa 4) non verrebbe conteggiato.
Anche in questo caso il dibattito è in corso tra i favorevoli che sostengono come gli anni della pandemia abbiano allungato i processi amministrativi e quindi per completare il lavoro servirebbe “un’aggiunta” e i contrari che ritengono “malsano” per la democrazia la mancanza di ogni tipo di alternanza. Staremo a vedere.
PROVINCE, RITORNO AL PASSATO
In realtà di riforme ce ne sarebbe anche una quarta, quella legata alle Province.
La cosiddetta “Riforma Delrio” ha declassificato le Province a enti di secondo livello, ovvero soggetti eletti soltanto dagli amministratori comunali del territorio e non più dai cittadini e con competenze molto più ridotte rispetto al passato: una sorta di grande “conferenza dei sindaci” concentrata principalmente su viabilità e edilizia scolastica.
Anche in questo caso è in corso un dibattito, questa volta non per fare qualcosa di nuovo, ma per “tornare al passato” ovvero a delle Province elette dai cittadini e con competenze maggiormente “solide”.
Si apre un periodo cruciale per l’autonomia, il presidenzialismo, il terzo mandato e la “riscossa” delle Province
SINDACI,
SPUNTA IL TERZO MANDATO
L’altro grande dibattito in corso è legato al terzo mandato per i Sindaci e i Presidenti di Regione. Anche in Veneto sarebbero molte le città interessate: da Venezia, dove il Sindaco Brugnaro finirà il proprio secondo mandato nel 2025 e, ad oggi, non potrebbe ricandidarsi a Padova dove Sergio Giordani ha appena avviato il proprio secondo.
Ma la grande incognita riguarderebbe la Regione Veneto. Il Presidente Zaia finirà il proprio terzo mandato nella primavera 2025, ma la “regola” che ha introdotto il limite dei due
Se ne parla, se ne parlerà ancora, ma anche questo elemento potrebbe contribuire ad un cambiamento importante degli assetti istituzionali del nostro Paese.
Di cose che bollono in pentola ce ne sono molte. Bisognerà capire come si combineranno gli ingredienti, quale sarà il primo ad essere pronto e se, alla fine, il piatto che ne uscirà sarà appetitoso, ma soprattutto nutriente.
Noi proveremo a raccontare, da qui in avanti, tutti i passaggi che si susseguiranno, raccogliendo opinioni e pareri dei protagonisti di quella che potrebbe essere una vera rivoluzione o, semplicemente, un nuovo buco nell’acqua.
Ogni giorno 5 notiziari locali, in onda in FM e in streaming, portano l’informazione locale a chi è in movimento. Breaking news locali ascoltate da oltre 200.000 ascoltatori al giorno: un canale unico ed esclusivo di informazione e promozione.
Podcast Rubriche
di 3 minuti su salute lavoro scuola economia ed impresa, in onda in FM e in streaming, a cura di esperti di settore.
Spot
Campagne spot dedicate e di use sulle più importanti emittenti radiofoniche regionali.
23 www.lapiazzaweb.it
tematiche
Radio Pico e Volami nel Cuore Radio Pico e Volami nel Cuore Radio Pico e Radio Pico e Radio Pico e Volami nel Cuore
laPiazza24
Prodotti
QR code
ascolta l’ultimo Notiziario
oggi i nostri Notiziari audio in
web e
migliori emittenti
Veneto
su: Provincia
Oltre 200.000 ascolti al giorno su FM e Streaming Fotografa il
e
Da
streaming sul
in FM sulle
radio del
In streaming su in FM
Il dibattito. Si accende il confronto politico, e non solo, sui possibili scenari
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Sociale. L’associazione è stata fondata nell’autunno 2021 da un gruppo di genitori
Il “Giardino della ricerca” coltiva e sostiene progetti di speranza
L’associazione “Il Giardino della Ricerca ODV” è nata per volontà di tredici genitori che hanno vissuto la malattia oncologica di un figlio e si occupa di raccogliere fondi per la ricerca e la cura dei sarcomi e dei tumori rari pediatrici al fine di trovare terapie sempre più mirate e efficaci.
Presidente Benedetta Pizzeghello, quando e come è nata la vostra associazione?
“Nasciamo ufficialmente il 29 ottobre 2021 in un giardino dove abbiamo accarezzato il sogno di poter fare qualcosa di più sul fronte della ricerca. Siamo partiti dal sostegno individuale che le nostre famiglie davano ad un progetto di ricerca per la mappatura del dna dei sarcomi presso i laboratori di ricerca della Fondazione Città della Speranza e che oggi sosteniamo come Associazione”.
Qual è il vostro obiettivo?
“E’ il sostegno della ricerca contro i sarcomi e i tumori rari pediatrici, incrementando la conoscenza nei confronti di queste malattie che non hanno una facile diagnosi. Nella maggior parte dei casi infatti, non sono diagnosticabili con un esame del sangue, ma necessitano di individuazione del tumore e di biopsia per avere una diagnosi certa.
Per queste malattie in quanto rare non vi sono ricerche recenti, molti farmaci sono gli stessi da oltre 30 anni. Speriamo che attraverso i progetti in corso ed altri che potranno nascere, si possa arrivare all’utilizzo di nuovi farmaci mirati soprattutto per quei tumori resistenti alle terapie tradizionali. Vogliamo attirare l’attenzione e far conoscere malattie che nonostante i progressi fatti
dalla medicina hanno ancora delle percentuali di guarigione insoddisfacenti”.
Qual è stata la più emozionante esperienza vissuta con l’Associazione?
“Il 29 ottobre 2022 abbiamo festeggiato il nostro compleanno con un concerto dal titolo “Incanto”. Abbiamo invitato i nostri sostenitori e altre associazioni, è stata una serata dove le emozioni
Dai sindaci parere positivo e unanime al bilancio della Provincia
Via libera dall’assemblea dei sindaci al bilancio di previsione della Provincia con 35 milioni di euro di investimenti. I 71 sindaci o delegati presenti, in rappresentanza dell’84% della popolazione provinciale hanno dato parere positivo al documento programmatico, successivamente approvato dal consiglio provinciale. “Non abbiamo mai rallentato - commenta il presidente Giordana - ma adesso entriamo nella completa operatività. Le competenze della Provincia sono numerose e importanti, dalla viabilità alla scuola, fino al trasporto pubblico e all’ambiente, e il bilancio prevede importanti investimenti e progetti in questi settori. Ma soprattutto dobbiamo lavorare assieme per superare le difficoltà e far crescere tutti i Comuni del territorio provinciale. Se prendiamo la Provincia nel suo complesso, sia in termini di numero di abitanti
che di attività economiche sia industriali che commerciali, dislocate sul territorio, vediamo che le potenzialità sono grandissime. Si tratta di fare squadra assieme, mettendo al centro della nostra attività prima di ogni altra cosa le necessità dei cittadini e delle imprese della nostra Provincia. La squadra di consiglieri che ho a fianco è una garanzia in questo senso.
per i testi delle canzoni si sono intersecate alle emozioni per i grandi passi fatti in un anno che hanno portato al sostegno a due progetti: il progetto “identikit” di mappatura del dna dei tumori e soprattutto il progetto “colture primarie” che ha consentito ai ricercatori di sviluppare in vitro un tumore rarissimo. Ora hanno quindi nuove armi per testare terapie innovative e farmaci alternativi”.
I vostri progetti per il futuro? “Vorremmo riuscire a creare una rete con altre Associazioni, non solo locali, per poter supportare sempre più progetti di ricerca. Ci stiamo anche attivando per sostenere, in modo pratico, le famiglie che si trovano ad affrontare la malattia di un figlio, ma è un progetto sul quale stiamo ancora “sognando” e seminando. Solo chi semina raccoglie”.
Fanny Xhajanka
“Rappresenta una vera soddisfazione il voto unanime dei 71 Comuni presenti, - conclude Giordani - ma anche uno sprone a fare tutto il possibile per spendere al meglio le risorse a disposizione, grazie ad investimenti diretti e contributi Pnrr dallo Stato, per migliorare e rendere più sicure le strade provinciali, ma anche più efficienti gli edifici scolastici delle scuole superiori e le piste ciclabili del nostro territorio”. La presentazione del bilancio ai sindaci padovani
24 www.lapiazzaweb.it Provincia
Xxx
L’esposizione.
A Padova il Centro Culturale San Gaetano ospita un’altra mostra di richiamo
Frida Khalo e Diego Rivera, coppia tra passione e talento artistico
Èuna delle mostre più attese a Padova nel 2023: Frida Kahlo e Diego Rivera, dedicata alla coppia di artisti messicani, verrà ospitata al Centro Culturale San Gaetano fino al 4 giugno. Un evento di rilievo per la città di Padova, unica tappa italiana per una mostra che, dopo essere già stata allestita a Melbourne, proseguirà verso Londra, New York per poi tornare quindi in Messico. Frida Kahlo e Diego Rivera, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e organizzata da Vergel Foundation, MondoMostre e Skire, in collaborazione con l’Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura (INBAL), si propone di far conoscere l’arte e il legame di due artisti che hanno lasciato un’importante traccia nell’arte messicana e mondiale e che hanno vissuto un rapporto intenso e talora turbolento, caratterizzato da una grande passione ma anche da tradimenti da ambo le parti.
Una coppia unita anche dal talento artistico che seppe conquistare numerosi estimatori, come Jacques e Natasha Gelman, dalla cui collezione privata proviene il cuore della mostra ospitata a Padova con la curatela di Daniela Ferretti: ventitré opere di Frida Kahlo e nove di Diego Rivera, compresi numerosi autoritratti della pittrice diventati ormai iconici. La collezione statunitense
del regista Jacquee Gelman e della moglie include numerose opere di alcuni degli artisti più rappresentativi dell’arte contemporanea, da Picasso a Bacon, ma fu con la coppia di artisti messicani che i collezionisti instaurarono un rapporto diretto e intenso, diventando anche protagonisti di alcuni loro ritratti. Oltre trenta opere che permetteranno non solo di esplorare l’arte di Frida Kahlo e di Diego Rivera, ma anche di compiere un viaggio in Messico, terra tanto amata dalla pittrice: la mostra include infatti anche un’esposizione di costumi tradizionali messicani, nei quali si possono riconoscere gli stessi colori e la stessa forza espressiva che si ritrovano nelle opere dei due artisti.
Altra protagonista della mostra è la fotografia, forma d’arte che ebbe una forte influenza su Fri-
Interessante anche l’esposizione di costumi tradizionali messicani, nei quali si possono riconoscere gli stessi colori e la stessa forza espressiva che si ritrovano nelle opere dei due artisti
da Kahlo. Il padre, Karl Wilhelm Kahlo, era un fotografo d’architettura e la figlia, da giovane, lo accompagnava spesso nei suoi viaggi in Messico, potendolo quindi ammirare all’opera. Il legame fra la pittrice e il mondo della fotografia trovò espressione anche in vari ritratti che alcuni dei migliori fotografi internazionali del suo tempo vollero dedicarle e che fanno parte della mostra.
Scatti di Héctor Garcia, Manuel Álvarez Bravo, Giséle Freund, Martin Munkacsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch e Edward Weston permetteranno ai visitatori di gettare un ulteriore sguardo su un’artista che, a quasi settant’anni dalla sua scomparsa, continua ad affascinare con la sua storia, il suo vissuto e la sua arte.
Barco Teatro: musica, prosa e arte fino al 20 maggio
È iniziata lo scorso gennaio la seconda parte della stagione di Barco Teatro, che fino a maggio proporrà un programma ricco di eventi teatrali e musicali. Nato nel 2018 dal desiderio di creare in città uno spazio dedicato a nuove modalità di fare cultura e spettacolo, Barco Teatro persegue la sua missione puntando su una proposta originale e varia, il tutto in uno spazio particolarmente affascinante, situato nella ristrutturata barchessa di Villa Tron. La seconda parte della stagione 2022/2023 propone una doppia programmazione: una stagione musicale e una teatrale. La stagione musicale denominata “La scatola sonora” prevede un totale di otto concerti di musica
classica introdotti da musicologi e storici musicali. La direzione artistica è affidata ad Alessandro Tommasi con la consulenza di
a tema allestite in platea. Fra gli spettacoli in programma: Maschere. Cronache di servitori e padroni nella Commedia dell’arte (11 marzo), Prova Generale (teatro d’improvvisazione, 25 marzo- nella foto qui a fianco), Le Allegre comari (22 aprile), Raccontare la resistenza (25 aprile), La Castellana (12/13 maggio), La pazzia di Isabella (20 maggio).
Giacomo Susani per la chitarra classica.
“Innesti teatrali” è invece il titolo scelto per la stagione teatrale, un totale di undici spettacoli con la direzione artistica di Bruno Lovadina preceduti da cene
Fra teatro e musica, spazio anche all’arte: Barco Teatro ospita infatti una mostra d’arte dedicata al pittore e scultore padovano Carlo Schiavon (creatore anche di oggetti scenici per registi del calibro di Liliana Cavani e Giorgio Strehler), visitabile durante gli appuntamenti della stagione. (f.t.)
25 www.lapiazzaweb.it Cultura
Francesca Tessarollo
L’arrivo delle opere esposte al Centro Culturale San Gaetano fino al 4 giugno
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Basket. Il punto sulla stagione con il coach Riccardo De Nicolao
Virtus crede in un pronto riscatto “Il nostro sogno è arrivare quarti”
Un inizio di campionato un pò incerto, per Virtus Antenore Energia, poi sette vittorie consecutive un record, infine alla ripresa del 2023 alcune brutte partite, giocate bene e finite male, che hanno compromesso classifica e anche un pò il morale. “La squadra ha reagito bene alle sconfitte”, commenta il coach di Virtus Basket Padova, Riccardo De Nicolao, “abbiamo ricominciato ad allenarci con impegno, per cui siamo fiduciosi delle prossime partite.
In classifica eravamo quarti a quattro punti dalla quinta, a causa di questi risultati negativi siamo stati raggiunti dalle squadre che avevamo dietro, anche per i risultati negli scontri diretti con Lumezzane e Desio, poi con Mestre abbiamo fatto una buona prestazione ma nel finale abbiamo perso la partita”.
Anche all’inizio del campio-
nato c’era stato qualche risultato positivo, poi avete infilato una bella serie di gare e di successi. Come in questa fase del campionato. Cosa ci vuole per sbloccare la situazione in questi casi ?
“Ci vuole la vittoria. L’abbiamo già vissuto nel girone di andata. Alla fine conta la classifica:
quando vinci ti aiuta a lavorare meglio, con più fiducia. Noi in questo momento abbiamo bisogno di una vittoria per riuscire a sistemare tutto”.
Degli avversari che avete incontrato quali squadre l’hanno colpita ?
Orzinuovi è nettamente la squadra più forte, riesce a mettere una fisicità che non ha pari nel nostro campionato: i risultati parlano da soli, sono primi in classifica senza competitor. Dopodiché anche Mestre è un’ottima squadra, come pure San
Vendemmiano anche se con alti e bassi, queste sono le squadre che mi hanno impressionato.
Dopo di loro c’è un gruppone di squadre equivalenti, c’è grande equilibrio in questa parte centrale della classifica, E questo provoca ancora maggiore incertezza
Con trenta campi da gioco Padova è la capitale veneta del padel
Padova è la capitale veneta del Padel: nel padovano ci sono dieci strutture sportive per il panel con una trentina di campi. Nel Veneto in totale ci sono 34 strutture con complessivi 85 campi. E’ uno sport che in Italia è arrivato negli anni ’90 e poi è esploso sull’onda del successo nei paesi latini e in Spagna e poi in tutto il mondo: oggi il padel si gioca in 91 paesi, lo praticano 15 milioni di persone, anche in Cina, Giappone e Australia. Il gioco del padel nacque casualmente quando il signor Enrique Courcuera decise di costruire un campo da tennis nel suo giardino.
Lo spazio a disposizione però non era sufficiente e venne così realizzata un’area di gioco più piccola, circondata da mura (poi sostituite con pareti in plexiglas) e da rete metallica che aveva il compito di impedire alla palla di uscire dal campo. Il Padel si gioca a coppie e vengono utilizzate delle
racchette più piccole di quelle del tennis e a piatto pieno con forellini, ossia non incordato. Il punteggio adottato è identico a quello di tennis.
In Italia la Federazione Italiana Gioco Padel (FIGP) è nata nel febbraio 1991; nell’aprile 2008 il padel è stato riconosciuto dal Coni attraverso l’inserimento del Settore Padel nell’ambito della Federazione Italiana Tennis. Il padel è uno sport nato in Messico negli anni ’70 e ha avuto una rapida diffusione in tutto il Sud America, in Spagna e negli Stati Uniti, fino ad arrivare negli anni ’90 in Italia: uno dei primi campi da gioco è stato realizzato in Veneto. I campi da gioco si sono dimostrati un ottimo investimento: sono più di 2200 e stanno rapidamente crescendo, come pure il numero di appassionati. Una disciplina in rapida ascesa, che conquista e crea occasioni di svago e divertimento. (d.b.) Il
nella fase di quelli che saranno i play off perché arrivare quinti o dodicesimo cambia poco”. Arrivare insieme alle quattro squadre che ha nominato sarebbe un grande risultato, il quarto posto sarebbe possibile per Virtus ?
“Il nostro sogno di quest’anno è arrivare quarti. E’ anche vero che con la formula che c’è quest’anno arrivare quinti sarebbe una mezza delusione, in realtà sarebbe il miglior campionato che Virtus ha fatto in serie B, perché comunque arrivare quinti è un ‘ottimo risultato. Dobbiamo essere bravi innanzitutto ad agguantare il quarto posto, se così non fosse dobbiamo riuscire a non demoralizzarci a capire che comunque stiamo facendo una buona stagione per affrontare i play off la B1 nel migliore dei modi”.
Diego Buonocore
26 www.lapiazzaweb.it Sport
“Le vittorie ovviamente fanno la differenza e aiutano a ritrovare fiducia ed entusiasmo, ce la possiamo fare”
padel è sempre più diffuso a Padova
Gli atleti della Virtus in campo durante l’incontro a Mestre
#Regione
Via libera dal Governo. Il ministro: ad inizio 2024 saranno esaminate le proposte presentate dalle Regioni
Autonomia: “Adesso si fa sul serio”
Calderoli: “Tra un anno sarà legge”
Inizia la lunga marcia, a tappe forzate, per l’autonomia. Il primo passo con il via libera in Consiglio dei Ministri alla prima bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata messo a punto dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli. Ora la palla passa al Parlamento che entro un anno, non di più, dovrebbe approvare la legge mentre nello stesso periodo la Cabina di regia lavorerà ai Lep, i “Livelli Essenziali delle Prestazioni”, vale a dire i servizi che lo Stato deve fornire in modo uniforme in tutto il Paese per garantire il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini.
“Se entrambi daranno il via alla legge e ai Lep, ed è un auspicio visto che i tempi del Parlamento non possono essere dettati, mi auguro che ad inizio del 2024 inizieremo a esaminare le proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni”, ha osservato Calderoli, sottolineando che “spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta sag-
gezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento”. Materiale da maneggiare con cura, ha aggiunto il ministro, richiamando tutti alle proprie responsabilità sulle 23 materie che possono essere devolute alle regioni: “Possono piacere o non piacere ma sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare. Io sono autore di una riforma che mo-
dificava il Titolo V che purtroppo è stato bocciato da un referendum popolare. Dieci anni dopo lo stesso tentativo fu fatto dal governo Renzi e anch’esso fu bocciato. Quando c’è una Costituzione la si rispetta”. La riforma, ha concluso Calderoli, “è necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono regioni che
fanno da traino ed altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed Enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. A Venezia la notizia ovviamente è stata accolta con entusiasmo, sottolineando la portata storica del disegno di legge. Zaia non ha dubbi in proposito: “Diamo corso alla volontà dei Padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio. Si apre una grande sfida per questo Paese perché stiamo scrivendo una vera e propria pagina di storia. Va riconosciuto a questo Governo che con molta coerenza e rispetto per gli elettori ha mantenuto gli impegni, avviando il percorso dell’autonomia”. A chi non si dice convinto e sottolinea i punti deboli del disegno di legge Zaia ribatte: “Non è il momento di polemiche, dimostreremo con i fatti che autonomia
Le reazioni. Il centrosinistra sottolinea i punti deboli della riforma, soddisfazione nel centrodestra
non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. L’autonomia sarà una grande opportunità anche per il Sud del Paese; non sarà una nemica ma un’opportunità di crescita insieme e l’occasione di valutare fino in fondo gli amministratori. Nord e Sud sono legati a doppio filo come gemelli siamesi”. Il governatore difende a spada tratta il disegno di legge e i provvedimenti che ne seguiranno: “Ben venga la definizione dei Lep, un elemento di civiltà in un Paese in cui su questo tema non si è mai voluto fare chiarezza fino ad oggi. Se esiste un paese a due velocità non è colpa dell’autonomia ma del centralismo tanto decantato da chi si ostina a contrapporlo al percorso dell’autonomia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione quindi è chi è contro l’autonomia a essere contro la Costituzione. Ci sono state più conferme sulla correttezza giuridica e istituzionale del percorso”.
F
ronte politico veneto spaccato sull’autonomia. Da una parte il centrodestra esulta, dall’altra il centrosinistra sottolinea le molte incertezze di un percorso ad ostacoli, lungo e insidioso. Chi brinda al disegno di legge è il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “La meta dell’autonomia si fa sempre più vicina. È inconfutabilmente un risultato targato Giorgia Meloni: i cittadini alle ultime elezioni hanno scelto la concretezza e la coerenza di Fratelli d’Italia, premiandoci con la loro fiducia. In Veneto un cittadino su tre ha creduto in noi e questo ci onora, e la loro fiducia va ripagata: lo facciamo oggi, con atti concreti e non con slogan, promesse o chiacchiere che hanno caratterizzato i passati
governi”.
Andrea Martella, senatore e segretario del Pd Veneto è netto: “L’autonomia si arricchisce di un nuovo annuncio. Si tratta di una recita a soggetto, destinata ad arricchire scaffali di carta e destinata ad arenarsi in Parlamento per le troppe
contraddizioni che contiene.“Le modalità con le quali si è arrivati a questo provvedimento non sono state adeguate alla serietà della questione in gioco - aggiunge il senatore dem -. Basti pensare al fatto che il ministro Calderoli non ha neppure convocato le Regioni,
saltando a piè pari su un confronto che era sacrosanto. La verità è che a questa destra non interessa il merito e neppure il confronto vero sull’autonomia, sulle materie realmente realizzabili, sui Lep e sulle risorse indispensabili per realizzare la riforma. D’altra parte l’unico obiettivo era quello di saldare una cambiale elettorale alla Lega di Salvini propinando la solita propaganda. Tentando così di spostare in avanti il momento in cui emergeranno le reali divisioni della maggioranza, destinate a far arenare il disegno di legge una volta giunto in Parlamento”.
Per Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, “l’autonomia proposta da Calderoli è un contentino tra alleati dato alla Lega ma
spaccherà il paese: l’unica cosa che rimarrà uguale per tutti i cittadini italiani sarà che saranno loro a fare le spese delle scelte ideologiche di questo governo. Quello sull’autonomia differenziata è un progetto che per essere anche solo considerato dovrebbe stare ad alcune condizioni. Una è avere un confronto costante con le regioni: il ministro Calderoli non le ha nemmeno convocate. Altre sono la chiarezza e la razionalità nelle materie, una predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni, prevedere coperture adeguate per garantirli, tenere conto degli enormi divari già esistenti nel nostro Paese. Il testo uscito dal consiglio dei Ministri non fa nessuna di queste cose: è semplicemente irricevibile”.
27 www.lapiazzaweb.it
Zaia: “Non è il traguardo ma l’inizio di una grande sfida. Questa non è la secessione dei ricchi
De Carlo: “Ripagata la fiducia dei cittadini”, Martella: “Solo un altro annuncio”
In foto Roberto Calderoli e Luca Zaia
Luca De Carlo Andrea Martella
Sfide digitali. Integrati quaranta servizi on line della pubblica amministrazione
ViviVeneto, la “super app” della Regione
Si chiama ViviVeneto, è disponibile su Apple store e su Play store, ed è la nuova “super app” della Regione Veneto, come l’ha definita l’assessore all’agenda digitale e innovazione Francesco Calzavara.
Al suo interno sono state per ora convogliate 4 app e sono attualmente disponibili 40 servizi. Dalla sanità al turismo, dagli eventi culturali ai servizi amministrativi.
Un’App sicura, veloce e gratis che, autenticandosi una sola volta con Spid o carta elettronica digitale, permette di fruire dei principali servizi digitali della nostra regione. Ma è solo l’inizio perché l’app sarà continuamente implementata con nuovi servizi. Un servizio costato 150mila euro e 8 mesi di lavoro.
A tenere a battesimo la app (www.viviveneto.it) insieme all’assessore Calzavara, il presidente del Veneto Luca Zaia, che l’ha presentata così: “Abbiamo messo ordine al disordine. Questa app ViviVeneto è qualcosa di straordinario e sarà implementata all’ennesima potenza. Arriveremo a fissare tutte le visite mediche tramite attraverso questo strumento, non appena le agende cartacee saranno digitalizzate. E con ViviVeneto stiamo anticipando anche un fenomeno internazionale. Tra le dieci strategie tecnologiche emergenti del 2023 ci sono le ‘super App’, cioè le applicazioni mobili in grado di fornire molteplici servizi tra cui l’elaborazione di pagamenti, la ricezione di comunicazioni ed effettuare altre transazioni. Ancora una volta, anticipiamo i tempi con la nostra super app del Veneto”. “Si tratta di un contenitore che continuerà ad arricchirsi, in particolare con servizi della pubblica amministrazione ma non solo - ha aggiunto Calzavara -. Ad esempio nella sezione ‘Turismo’ ci sono le informazioni di Unioncamere veneto. Sempre in ambito turistico, abbiamo in progetto di prevedere una volta a settimana una mes-
saggistica ad hoc con le varie esperienze offerte dal nostro territorio”.
Un progetto in fieri, dunque, “un percorso che inizia e che testimonia l”obiettivo della digitalizzazione e della semplificazione digitale prevista nel programma 2020-25 del presidente Zaia – ha ricordato Calzavara –. Preciso che siamo i primi in Italia a
realizzare un progetto così. E ricordo che il Veneto non ha un’agenzia esterna per la digitalizzazione, ma fa tutto con risorse interne. Abbiamo centrato un importante risultato, ma non ci fermeremo qui. ViviVeneto è un’App che valorizza gli investimenti fatti in questi anni dalla regione in ambito digitale e li mette a sistema, creando benefici diretti per i cittadini e generando economie di scala. L’App è stata
realizzata coinvolgendo ed ascoltando i cittadini, sia nella fase di progettazione sia di test e crescerà nel tempo. Infatti, tra le 16 schede del Pnrr regionale una è dedicata al potenziamento delle infrastrutture digitali e servizi per ViviVeneto, la Casa del Cittadino Veneto”. Tra gli obiettivi futuri della app, anche una sezione “Lavoro” da mettere in piedi con Veneto Lavoro offrendo un match tra domanda e offerta.
Cosa si può fare con la nuova applicazione
Nell’area Salute è possibile cercare e controllare l’affluenza nei pronto soccorso del Veneto, gestire i propri documenti sanitari (certificati, esami, visite), scegliere e cambiare il proprio medico di base. Nell’area Amministrativa si può fare tutto ciò che prima richiedeva l’accesso tramite web ai portali regionali MyPA, BolloAuto, ViviPass, come ad esempio gestire in completa autonomia tutto quello che riguarda il bollo per cittadini e imprese (pagare, controllare, prendere appuntamento, gestire avvisi di accertamento).
Novità importante riguarda la gestione dei contrassegni e delle targhe per i disabili (Cude E Ztl), dal proprio smartphone anziché doversi recare in Comune. Nell’area Turismo è possibile cercare e informarsi su eventi, spettacoli, attività, beni e luoghi del Veneto, scoprire i sentieri pedonali, ciclabili, equestri e quelli dedicati agli sport invernali, ma anche cercare le strutture ricettive per programmare le proprie vacanze e trovare notizie sul territorio, sui prodotti locali e sul meteo. Tutto questo è disponibile anche in lingua inglese.
28 www.lapiazzaweb.it Regione
Il presidente Zaia e l’assessore Calzavara presentano l’app Ecco il qr-code per accedere a ViviVeneto
Dalla sanità al pagamento del bollo auto, dalla cultura al turismo: tutto in un solo strumento facilmente accessibile. Calzavara e Zaia: “Passo importante sul fronte della semplificazione digitale, anticipiamo i tempi”
L’intervista. Il 26 febbraio la sfida delle primarie del Partito Democratico Bonaccini:
“La differenza tra me e Elly? Voglio un partito di governo, non di protesta”
Stefano Bonaccini ha vinto nel voto nei circoli del Pd con circa il 55% dei consensi. Per la leadership dei democratici manca solo un passaggio: le primarie del 26 febbraio nel quale affronterà Elly Shlein, che nel voto tra gli iscritti Pd si è fermata al 33%.
C’è stato un dibattito sulla sopravvivenza stessa del partito. C’è ancora dunque del Pd nel nostro Paese?
“Da quasi due mesi sto facendo un viaggio d’ascolto nel Paese, ovunque registriamo grande partecipazione e voglia di confrontarsi. Se le chiami, le persone arrivano. È una comunità che chiede di ripartire. Per farlo servono un nuovo gruppo dirigente, una nuova agenda e un partito popolare e più forte, che torni fra la gente e parli dei problemi reali: lavoro, scuola, sanità, ambiente. Si sono già espressi 128mila iscritti e ben oltre la metà mi ha accordato la propria fiducia. Sono convinto che dalle primarie del
26 febbraio, dove potranno partecipare tutti, non solo gli iscritti, uscirà un’ulteriore spinta”.
La vittoria delle regionali in Emilia del 2020 ha testimoniato, nonostante fosse un test nazionale e non soltanto amministrativo, che c’è un Pd che può vincere. Quale la ricetta?
“Non dimentichiamo che il Pd esprime sindache e sindaci quasi nel 70 per cento dei comuni italiani, abituati ogni giorno ad
ascoltare i cittadini e dare loro risposta: donne e uomini che hanno vinto le elezioni nei territori mentre, magari lo stesso giorno, venivano perse a livello nazionale. Con me c’è quindi una classe dirigente già rodata, per troppi anni tenuta in panchina: intendo ripartire da loro e dal coinvolgimento vero della base. La mia ricetta, come quella dei sindaci, è stare ogni giorno dove la gente studia, lavora, si cura o si diverte. Perché un partito popolare è così, in sintonia con le persone”. Circoli e militanti. Molti iscritti non si sentono completamente valorizzati. Come invertire la tendenza?
“Se resterà questa pessima legge elettorale, da segretario farò le primarie per scegliere i parlamentari: devono essere i citta-
dini a scegliere i propri rappresentanti. Di sicuro non accadrà più ciò che ho visto alle politiche del 25 settembre, quando nessun dirigente nazionale si è candidato nel proprio collegio e i nomi sono stati paracadutati da Roma. Barmsta, adesso si cambia”. Cosa differenzia la sua proposta da quella degli altri candidati alla corsa alla segreteria? E quale il loro ruolo in caso di sua vittoria?
“C’è un confronto molto civile. Nessun partito fa più un congresso per decidere la propria identità e scegliere chi lo guida, dobbiamo essere orgogliosi di questo. Da noi scelgono iscritti ed elettori, mentre gli altri decidono in quattro a Roma nel chiuso di una stanza. La differenza principale? Io non voglio un partito di pro-
testa ma di governo, pragmatico e non ideologico. L’obiettivo è tornare a vincere. Se toccherà a me guidare il Pd, chiederò ai miei sfidanti di darmi una mano”. Quali prospettive politiche per il Veneto, storicamente una regione nella quale il centrosinistra fa più fatica nonostante le ottime esperienze nelle amministrazioni comunali?
“Conosco piuttosto bene il Veneto: non solo siamo contigui, ma condividiamo una rete sociale e un tessuto produttivo forti. Anche a questa Regione serve una politica industriale, una formazione continua che accompagni i lavoratori nella trasformazione, una rete di servizi che sostenga l’occupazione femminile, le famiglie, la natalità. Dobbiamo rimettere al centro i giovani”.
l’informazione locale sempre con te!
Oltre UN MILIONE DI utenti al mese
Oltre 2.550.000 pagine visualizzate al mese
laPiazza digital
Social
Creazione e gestione dei profili Facebook e Instagram del cliente, strategia di comunicazione digitale e organizzazione di campagne ADV sulle piattaforme social. Per le attività già in possesso dei profili social verrà effettuata una revisione degli stessi in un’ottica di miglioramento della brand awareness.
Annunci WhatsApp
Servizio di comunicazione diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e i suoi clienti attraverso un numero geolocalizzato appositamente creato per il servizio e tutelato dalle correnti normative per la privacy. Il numero, gestito attraverso una piattaforma di controllo, può spedire fino a 10.000 messaggi con pacchetti da 3,5 o 12 invii/anno a seconda delle esigenze. L’attivazione, l’invio e il monitoraggio del servizio è a carico degli sviluppatori di Give Emotions. Lo stile della comunicazione e le proposte da inviare saranno studiati dall’azienda cliente assieme alla strategist per massimizzare l’efficacia del servizio.
Siti Web
Creazione di siti web, dalla landing page al sito web strutturato il tutto ottimizzato per la visualizzazione da cellulare e per i motori di ricerca.
Sito a Norma
Gestione del sito internet del cliente e della Cookie e Privacy policy Verifica SSN con eventuale configurazione e aggiornamenti annuali. Proposta valida anche per domini già esistenti.
L’INFORMAZIONE LOCALE A PORTATA DI CLICK.
Scarica gratuitamente la nuova App del giornale più diffuso del Veneto.
29 www.lapiazzaweb.it
Regione
“L’obiettivo è tornare a vincere, serve una forza politica pragmatica e non ideologica, ma anche popolare e in sintonia con le persone”
In foto Stefano Bonaccini
Sviluppo sostenibile. L’obiettivo è intercettare le eccedenze di cibo, favorendone la redistribuzione
Da scarto a risorsa, l’impegno di Despar contro lo spreco alimentare
Lo spreco alimentare è un elemento cruciale dello sviluppo sostenibile e uno dei temi fondamentali per la sfida della sicurezza alimentare. Proprio nell’ottica di promuovere stili di vita sostenibili e comportamenti responsabili per ridurre gli sprechi, proteggere l’ambiente e garantire una sicurezza alimentare per tutti, l’Agenda ONU 2030, attraverso l’SDG 12, ha messo al centro il tema dello spreco del cibo con l’obiettivo di “dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”. In questo quadro la GDO svolge un ruolo di primo piano per intercettare le eccedenze di cibo prima che diventino spreco, ridando loro una seconda possibilità, favorendo la redistribuzione di alimenti ancora buoni ma non più vendibili su altri canali, e innescando un circuito virtuoso per aiutare le persone più bisognose e in difficoltà. E questo è anche l’impegno
Tre domande a Last Minute Market
Da dove nasce l’idea di Last Minute Market (LLM) e come si è sviluppata la sua rete sul territorio?
Last Minute Market nasce fra la fine anni ‘90 e l’inizio anni 2000 come progetto di ricerca accademica applicata per affiancare le aziende della Grande Distribuzione Organizzata nel recupero delle eccedenze alimentari a fini solidali. Nel tempo Last Minute Market ha ampliato e perfezionato i suoi ambiti di intervento, occupandosi di prevenzione delle perdite e degli sprechi a 360°, e promuovendo i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile così come declinati dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, permettendo di dare un contributo fattivo al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU. Dal 2022, inoltre, LMM è membro della Piattaforma Europea sulle perdite e sprechi alimentari.
La GDO è un partner importante per la raccolta del cibo, come è nata la collaborazione con Aspiag Service?
A partire dal 201 3 Last Minute Market collabora con Aspiag Service per recuperare i prodotti rimasti invenduti ma ancora consumabili. La collaborazione ha consentito di costruire gradualmente un’iniziativa strutturata attraverso cui ogni punto vendita è messo in condizioni di donare la merce in eccedenza ancora perfettamente integra ed utilizzabile, alimentare o non alimentare, ad uno o più enti del proprio territorio che assistono persone in difficoltà. Grazie a quest’iniziativa, contestualmente all’apertura di ogni nuovo negozio Aspiag Service, vengono individuati gli enti beneficiari presenti su quel territorio e viene attivato il recupero delle eccedenze. Ad oggi, oltre 9.150 tonnellate di prodotti in eccedenza sono stati donati dall’inizio della collaborazione alle 200 organizzazioni non lucrative che aiutano persone in situazione di difficoltà.
Come funziona la rete che avete creato sul territorio Veneto, quali le realtà alle quali donate e come vengono scelte?
Last Minute Market non gestisce direttamente i prodotti, ma affianca l’azienda per la corretta gestione del recupero secondo la normativa vigente. Le strutture beneficiarie coinvolte in questo tipo di iniziativa sono principalmente Empori solidali, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Case-famiglia, Comunità Terapeutiche. Tutte le strutture coinvolte sono impegnate quotidianamente nell’attività di assistenza a persone fragili. L’obiettivo è quello di accreditare gli enti beneficiari prossimi alla sede di recupero e con le caratteristiche adatte per gestire in massima sicurezza tipologia e quantità di alimenti. Una volta attivate le relazioni territoriali, LMM supervisiona le attività di recupero, ne monitora l’andamento ed interviene in caso di necessità. Inoltre, al fine di prevenire l’insorgere di
che vede Aspiag Service in prima linea dal 2003 in tutte le regioni in cui l’azienda opera. Un impegno che ha permesso alla concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia di recuperare ingenti quantitativi di cibo invenduto da destinare alle persone bisognose. “É un’attività di cui andiamo particolarmente orgogliosi e che si inserisce perfettamente nelle nostre azioni di responsabilità sociale di impresa”, spiega Giovanni Taliana, Direttore Regionale di Aspiag Service per il Veneto. Un’azione resa possibile grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare che ha consentito ad Aspiag Service di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative dei territori in cui l’azienda è presente. Nel 2022 Aspiag Service ha così recuperato, nelle diverse regioni in cui opera, più di 1 400 tonnellate di alimenti, appartenenti a tutte le categorie merceologiche, consentendo la preparazione di oltre 3 milioni di pasti.
di Giovanni Taliana
É un risultato a cui ha contribuito in modo significativo anche il Veneto attraverso il longevo e proficuo rapporto con Last Minute Market e a fianco del tessuto di volontariato sociale della nostra regione.
In Veneto nel 2022 sono state quasi 600 le tonnellate di cibo recuperate e donate a numerose associazioni sul territorio.
I prodotti raccolti e redistribuiti hanno consentito la preparazione di quasi 1,3 milioni di pasti, generando un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi e degli scarti.
In Veneto la quantità totale di merce recuperata ha infatti permesso di ottenere una riduzione dei rifiuti prodotti dall’azienda pari a 556 tonnellate, equivalenti a quasi 1.235 cassonetti della spazzatura.
Inoltre, ha consentito di non sprecare oltre 2 tonnellate di CO2 emessa e quasi 1,2 milioni di metri cubi di acqua utilizzata per produrre gli alimenti rimessi in circolo.
criticità operative e di mantenere un confronto costruttivo con gli enti no profit partner, LMM e Aspiag Service organizzano periodicamente incontri di restituzione dei risultati, e corsi di formazione, destinati agli operatori degli enti beneficiari finalizzati in particolare a fornire tutti gli strumenti necessari per la gestione in massima sicurezza dei recuperi.
I dati legati al recupero dei prodotti in eccedenza ci hanno permesso sia di aiutare concretamente le persone più bisognose, sia di intervenire in termini di sostenibilità ambientale.
La lotta allo spreco alimentare è un impegno che continueremo a perseguire, in armonia con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che la nostra azienda ha scelto come linee guida per il proprio sviluppo in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale.
30 www.lapiazzaweb.it
IL PUNTO
Regione
Una sostenibilità che guarda all’ambiente e alle persone
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
In foto Matteo Guidi, AD e socio fondatore di Last Minute Market – Impresa sociale
Progetto “Polis”. Entro il 2026 saranno 7mila gli uffici trasformati, 500 quelli del Veneto
La rivoluzione digitale dei piccoli comuni
Dall’Isee al passaporto, tutto alle Poste
Sono 500 gli uffici postali dei piccoli comuni del Veneto che entro il 2026 verranno trasformati fisicamente e digitalmente in uno Sportello Unico di prossimità, con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’accesso dei cittadini ai servizi della pubblica amministrazione. Di questi, 105 sono in provincia di Vicenza, 91 di Padova, 84 di Verona, 83 di Treviso, 48 di Rovigo, 59 di Belluno e 30 di Venezia. Il progetto si chiama “Polis” ed è stato presentato a fine gennaio a Roma da Poste Italiane con un evento che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio dei ministri Gorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, di quasi tutti i ministri del Governo, del Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, del Presidente di Anci Antonio Decaro e di 3.500 su 7mila sindaci alla guida di comuni con meno di 15mila abitanti. Costerà 1,2 miliardi di euro: 800 milioni di euro finanziati con risorse del piano complementare al Pnrr e 400 milioni a carico di Poste Italiane. La ristrutturazione degli uffici postali non sarà innovativa solo dal punto di vista strutturale, con l’abbattimento ad esempio di tutte le barriere architettoniche: nei nuovi “Uffici Polis” saranno installati dei totem self-service grazie ai quali il cittadino, affiancato da personale appositamente formato, potrà fare richiesta di alcuni documenti e certificati: carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile
e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale (compresa quella del primo codice fiscale dei neonati), estratto conto delle posizioni debitorie, visura delle planimetrie catastali, esenzione del canone Rai, deleghe
per i soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta di duplicato della patente. Non è tutto, perché i nuovi uffici postali dei 7mila comuni coinvolti vedranno l’installazione di ATM
Nei centri con meno di 15mila abitanti i cittadini potranno richiedere attraverso un totem certificati e servizi della pubblica amministrazione.
Un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro 800 milioni sono finanziati con il Pnrr
Postamat, di lockers per la consegna di pacchi (attivi 24 ore su 24), di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, di impianti fotovoltaici per l’alimentazione degli stessi uffici e di sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Alcuni degli uffici saranno dotati, all’esterno, di spazi attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Dalla trasformazione degli edifici direzionali di Poste e dei grandi uffici postali presenti in tutte le province, inoltre, saranno creati anche 250 “Spazi per l’Italia”, rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine dell’anno.
“Il mondo è cambiato, ma la vocazione di Poste Italiane di tenere unito il Paese si conferma”, ha dichiarato il Presidente Mattarella, che ha voluto sottolineare come la mancanza di servizi nei piccoli centri abbia portato a un impoverimento dell’Italia. Le comunità sotto i 15mila abitanti rappresentano il 90 per cento dei comuni,
coprendo una superficie dell’80 per cento del territorio nazionale. Un’area nella quale vivono 16 milioni di italiani.
“Oggi l’Italia ha il dovere di garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità e la stessa qualità del vita”, ha dichiarato la presidente di Poste, Maria Bianca Farina, che ha spiegato come il progetto “offra servizi essenziali con connessioni internet ad alta velocità alle zone periferiche, comunità piene di vita e di saperi che nel tempo hanno perso popolazione perché non efficientemente connesse”. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste, ha aggiunto che l’attuazione del progetto “contribuisce ad accelerare anche la trasformazione digitale del Paese”. Per Giorgia Meloni si tratta di “un progetto imponente e capillare per avvicinare istituzioni e cittadini, un modello di innovazione e inclusione sociale che insegna all’Europa, che unisce l’Italia, che dice no ai servizi di serie A e di serie B, garantendo a tutti il diritto di accedere ai servizi in maniera semplice e veloce, guardando al futuro e facendo risparmiare tempo”.
Sara Salin
Il ministro Nordio difende il lavoro dei giornalisti: “La stampa libera è fondamento della democrazia”
L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni. È del 3 febbraio 1963 la legge che istituì la professione, voluta dal veronese Guido Gonella, primo presidente dell’Ordine, oltre che segretario della Democrazia Cristina, ex ministro di Grazia e giustizia e della Pubblica istruzione. E proprio nel Veneto di Gonella si sono aperte le celebrazioni nazionali, con un convegno organizzato alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia su “I valori del giornalismo, le sfide dell’informazione”, seguito il 3 febbraio a Roma da un evento aperto con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
che, partendo dall’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di informazione e del pensiero del cittadini, ha sottolineato come i giornalisti abbiano una responsabilità enorme. “Una
responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica – ha detto Mattarella – viene affidato il ruolo di
espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.
Alla celebrazione nella capitale hanno preso parte il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il suo vice Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il costituzionalista Giovanni Maria Flick.
“La stampa libera è uno dei fondamenti della democrazia liberale e della cultura”, ha detto nel suo intervento il Guardasigilli, che ha sottolineato l’importanza di “coniugare la sua prerogativa con il rispetto della dignità e della libertà dei cittadini, che può essere violata, violando la segretezza delle loro conversazioni”. Precisando che “se un giornalista pubblica una notizia riservata su un’indagine giudiziaria, la colpa non è del giornalista, che non va né incriminato né censurato. La colpa è di chi consente la diffusione di queste notizie e non vigila abbastanza”. (s.s.)
31 www.lapiazzaweb.it Regione
Sergio Mattarella e Matteo Del Fante
Salute
Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme
Sicurezza stradale, la parola passa ai ragazzi. Saranno loro gli ideatori dei prossimi messaggi di prevenzione che la Regione Veneto utilizzerà per sensibilizzare i più giovani al tema della sicurezza sulle strade.
La sfida è partita, “Un’altra strada challenge”, e invita alla partecipazione attiva al progetto i ragazzi della secondaria di secondo grado del Veneto, attraverso un’attività che si svolgerà nelle scuole.
Sicurezza stradale, la parola ai ragazzi
“Guidare ti fa sentire… libero! Niente più bus affollati la mattina, niente più genitori che ti aspettano fuori, niente più pioggia finito l’allenamento. Ma non è tutto rose e fiori. – recita lo spot di presentazione del progetto che in questi giorni rimbalza nel web da una pagina all’altra delle Ulss venete - Ci sono limiti e regole pensati per proteggerci perché, in fondo, essere liberi significa anche questo: rispettare la libertà degli altri. Scegliamo di essere responsabili. Contribuire a una strada più sicura è qualcosa che dobbiamo prima di tutto a noi stessi e puoi farlo anche tu. Partecipa a un’altra strada chellenge realizzando messaggi di prevenzione efficaci e creativi. Eh sì, anche i meme vanno bene. Con la tua classe potrai vincere un’opportunità di crescita per te e i tuoi compagni e fondi da investire nella tua scuola. Accetta la sfida”.
“Un’altra strada challenge” è, dunque, un concorso che mette alla prova gli studenti, sfidandoli a creare il messaggio di prevenzione più efficace e accattivante, e promuovendo in loro comportamenti consapevoli e prudenti.
Prosegue alla pag. seguente
FEBBRAIO 2023 on-line: /category/salute/
Salute
L’appello
Usa il cellulare con intelligenza
Tutela la salute e l’ambiente
La campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute rilanciata dall’Ulss 2 Marca Trevigiana sul corretto utilizzo degli smartphone
Un’altra strada è un progetto che vuole creare awareness nelle scuole, invitando gli studenti a realizzare contenuti sul tema della sicurezza stradale, portandoli a riflettere su 3 concetti fondamentali: libertà, responsabilità e sicurezza.
Dopo un primo momento di approfondimento sul tema della sicurezza stradale, gli studenti saranno chiamati a realizzare contenuti brevi ed efficaci, con l’obiettivo di diffondere i valori della prevenzione e della responsabilità con un tono di voce fresco e creativo, mirato a diffondere consapevolezza proprio fra i giovani.
Chi può partecipare al concorso di idee?
Tutte le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di Formazione professionale del territorio Veneto, presentando una o più proposte oh messaggi sul tema della sicurezza stradale.
Da quando e fino a quando può essere presentata la domanda?
La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione del Bollettino ufficiale regionale (Bur) e nel portale Internet regionale (piattaforma telematica “bandi online” della Regione del Veneto: https//bandi.regione.veneto.it/), secondo le indicazioni e le procedure indicate nell’avviso contenuto nell’allegato della deliberazione.
Quante classi possono partecipare per singolo istituto?
Non esiste un limite, però l’adesione al bando è effettuata dall’Istituto, che pertanto dovrà coordinare le proposte presentate dalle proprie classi o gruppi di studenti. Scopo dell’iniziativa è di sensibilizzare ciascuno studente al tema della sicurezza stradale e di raccogliere il maggior numero di proposte al fine di individuare quella con la maggiore efficacia a livello comunicativo.
La domanda di partecipazione può essere presentata anche da un singolo alunno?
“Usa il cellulare con intelligenza. Tutela la salute e l’ambiente”. E’ il messaggio che si rinnova nella campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute e che l’Ulss 2 Marca trevigiana fa proprio veicolandone, nella sua pagina Facebook, i punti salienti attraverso una infografica sul tema.
“Gli smartphone - si legge - sono ormai parte integrante della nostra vita e sono in molti ad utilizzarli per più ore consecutive, per motivi legati alla propria professione o perché lontani dai propri affetti. Uno dei dubbi più comuni sull’uso massiccio dei telefoni cellulari è il possibile effetto nocivo dei campi elettromagnetici in radiofrequenza. Sul tema sono stati condotti numerosi studi”.
L’obiettivo è dunque informare e chiarire qualche dubbio per utilizzare correttamente gli smartphone, nell’ottica di un approccio basato sulla prevenzione.
Lo smartphone e onde elettromagnetiche. Le evidenze scientifiche attualmente disponibili sul tema affermano che le emissioni di telefoni cellulari e cordless non sono pericolose per l’utilizzatore, le ricerche tuttavia sono ancora in corso: non sono ancora disponibili osservazioni fatte a più di 15 anni dall’inizio dell’uso, mentre sono ancora limitate le evidenze per le esposizioni durante l’infanzia e l’adolescenza.
“In quest’ottica – si legge nell’infografica - è prudente cer-
care di ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto per i più piccoli, in attesa che studi specifici in corso forniscano evidenze utili.
Le chiamate sono il momento in cui si è più esposti, pertanto è consigliabile utilizzare l’auricolare o il vivavoce, preferendo quando possibile i messaggi. E’ inoltre preferibile utilizzare il telefono in condizioni di buona ricezione, così il segnale trasmesso sarà meno forte.
Se si è portatori di pacemaker è bene non tenere il cellulare vicino al cuore.
Non distrarsi col cellulare sulle strade. Niente chiamate, messaggi, foto, videogiochi, fumetti o libri mentre si è al volante o in strada. Mentre si guida o si cammina la strada non dev’essere mai persa di vista. E’ opportuno evitare di ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari.
Il Codice della strada, peraltro, lo prevede: è vietato toccare il telefono mentre si guida, anche se fermi in fila nel traffico, al semaforo o al casello. Il cellulare, infatti, aumenta il rischio di incidenti: scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione, si abbassa la soglia di attenzione e aumentano i tempi di reazione come quando si beve troppo. Dove smaltire il vecchio cellulare. E bene rivolgersi direttamente ai punti vendita. E’ un servizio che viene fornito gratuitamente e senza l’obbligo di acquisto.
No, la partecipazione al concorso di idee effettuata dall’Istituto scolastico, eventualmente anche in forma associata con altre scuole e potrà interessare più classi. Non è prevista la possibilità di presentare proposte direttamente da parte degli studenti.
Gli step del progetto sono tre: preparazione, creatività, partecipazione dei migliori progetti.
La preparazione.
Ogni insegnate che intende iscrivere il proprio istituto scolastico può registrarsi e scaricare il “Kit dello studente” e i documenti allegati da leggere con attenzione insieme agli studenti.
Creatività.
L’invito rivolto agli studenti è di creare il contenuto più interessante (sia esso un meme divertente oppure un video emozionante), virgola facendoli lavorare da soli o in gruppo.
La partecipazione
L’insegnate individuerà i prodotti migliori selezionando i lavori più efficaci dei suoi studenti, poi dovrà caricare il materiale tramite il profilo della scuola, senza dimenticare nessun documento al momento dell’upload.
Premi in palio. Al termine del concorso una giuria esaminerà i contenuti e decreterà le tre opere vincitrici che saranno premiate con una somma di denaro: 5.000 euro per la scuola prima classificata 3.000 euro per la seconda classificata e 2.000 euro per la scuola terza classificata.
34 www.lapiazzaweb.it
Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme
Prevenzione. La campagna di screening della Regione Veneto
Prevenzione del tumore del collo dell’utero, con una diagnosi precoce si può curare
Tumore del collo dell’utero, si può prevenire e curare, grazie ad una diagnosi precoce, che può davvero salvare la vita. E’ questo il mantra che è stato in più occasioni ribadito. Il messaggio rivolto alle donne è chiaro e si può sintetizzare in tre parole: informati, aderisci allo screening e fai il vaccino.
La campagna della Regione del Veneto sulla sensibilizzazione alla prevenzione del tumore del collo dell’utero parte proprio dal programma di screening oncologico della cervice uterina.
In generale, si spiega sulla pagina web della Regione, i Programmi di Screening hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione, sono rivolti a tutte le persone che abitano in Veneto e che sono in una fascia di età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più alto.
Nello specifico quello della cervice uterina è un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione. Ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione.
L’invito ad aderire è rivolto a tutte le donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni.
Il Programma di Screening della cervice uterina, propone tramite lettera d’invito, il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV e il test HPV ogni 5
anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali. Differenze tra test HPV e Pap test. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, per tale ragione, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni. Come si procede. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della Ulss di appartenenza. Una volta effettuato il test, se l’esito è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se la risposta è invece positiva, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia): Successivamente, in caso di diagnosi di lesione
A partire dai 25-30 anni e fino ai 64 anni di età l’invito rivolto alle donne è di aderire al percorso gratuito di controllo, diagnosi e cura della eventuale lesione pretumorale
Antibiotici, vanno usati in modo corretto per essere efficaci
pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso. Se il test HPV risulta positivo, viene effettuato, sullo stesso campione, il Pap test. Se anche il Pap test risulta positivo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia).
Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.
Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno.
E’ bene precisare che un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.
La vaccinazione contro il papilloma virus. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi, a partire dagli 11 anni di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di sei mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.
Come difendersi dai cyberbulli, alcuni suggerimenti proposti dall’Ulss 5 Polesana
Cyberbullismo e giovani. L’occasione per riflettere sul tema è stata offerta dalla celebrazione, lo scorso 7 febbraio, della Giornata mondiale contro il bullismo, in tutte le forme in cui esso si manifesta.
L’Ulss 5 Polesana ha concentrato l’attenzione proprio sul cyberbullismo e ha fornito, attraverso la sua pagina Facebook, un serie di indicazioni per aiutare i ragazzi che hanno a che fare con questo tipo di molestie.
Intanto, è opportuno sapere che per cyberbullismo s’intende l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, infastidire, mettere a disagio o escludere altre persone.
Quando accade la prima cosa da fare – secondo le indicazioni dell’Ulss
5 Polesana – è inviare un messaggio al bullo, esplicitando il fatto che il suo comportamento infastidisce e disturba, invitandolo a non continuare con il suo atteggiamento.
E’ opportuno non avviare un botta e risposta con chi offende on-line. Il rischio è di fare il suo gioco.
La mossa successiva è quella di bloccare tutti i profili social del bullo. E’ la strategia più efficace per non rimanere intrappolati nella sua dinamica.
In ogni caso, conviene tenere traccia delle conversazioni o degli sms molesti: potrebbero tornare utili come prova in caso di denuncia.
Non è il caso di visitare community o chat in cui si è attaccati in modo offensivo;
Antibiotici
così come non è il caso di isolarsi ma, piuttosto, reagire informando i genitori o un adulto di riferimento su quanto sta avvenendo.
L’invito rivolto ai ragazzi è quello di denunciare sempre, se si è testimoni, gli episodi di cyberbullismo perché questo tipo di testimonianza rappresentano un valido aiuto per chi si trova in difficoltà.
sì, ma con cautela.
E’ il monito che anche la Regione Veneto rinnova, invitando ad un uso corretto e consapevole di tali medicinali. Un uso improprio degli antibiotici contribuisce, infatti, a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti.
Inoltre, è bene sottolinearlo, gli antibiotici sono efficaci solo contro le infezioni da batteri, non aiutato perciò a guarire dalle infezioni causate da virus, come i comuni raffreddori o l’influenza.
Gli antibiotici, pertanto, vanno usati solo con prescrizione e su indicazione del medico. Forse non tutti lo sanno ma gli antibiotici non utilizzati non devono essere conservati e vanno smaltiti secondo modalità ben precise. Da questo
punto di vista molto utili possono essere le indicazioni fornite dal farmacista.
Se continueremo ad usare gli antibiotici nella stessa quantità in cui lo facciamo oggi, potrebbe accadere in futuro che non funzionino più, proprio nel momento in cui potrebbero essere più necessari. La conclusione, quindi, è che possiamo contribuire a mantenere efficaci gli antibiotici solo se ricorriamo ad essi quando servono e lo facciamo in modo corretto.
Chi volesse avere ulteriori informazioni al riguardo può consultare la pagina web della Regione Veneto all’indirizzo www. regione.veneto.it/web/sanita/ antimicrobico-resistenza
35 www.lapiazzaweb.it
Salute
La
testimonianza.
Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS racconta
I fantastici cinque schierati per abbattere le barriere architettoniche
La storia di cinque ragazzi, tra i 20 ed i 28 anni, affetti da autismo, che realizzano colorate rampe di mattoncini Lego, utilizzate nei negozi e in strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria
Si chiamano Enrico Balestra, Nicola Barzon, Ludovico Lancia, Enrico Ortile e Alessandro Padrin, hanno tra i 20 e i 28 anni e sono accomunati dal fatto di essere tutti e cinque affetti da autismo e di lavorare in nome di un obiettivo comune: aiutare chi - come loro – convive con una disabilità. Come? Realizzando delle coloratissime rampe di mattoncini Lego che vengono utilizzate all’interno di negozi e strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria e abbattere così le barriere architettoniche.
E’ una bella storia che viene raccontata attraverso la testimonianza di Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS, che raggruppa otto realtà che, tra le altre cose, si occupano – con la piattaforma “Habile” - di inserimento lavorativo di persone con disabilità e con cui il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) della Ulss 6 Euganea da tempo collabora.
“Eravamo durante il primo lockdown – racconta Rizzardi - e dovevo organizzare un laboratorio di comunicazione un paio di po-
meriggi la settimana per tre giovani seguiti dal SIL. Dopo un inizio tentennante abbiamo applicato concretamente la maieutica di socratica memoria, facendo emergere da loro gli ambiti su cui se la sentivano di affinare le abilità di espressione, sapendo che autismo e comunicazione sono spesso due mondi ben lontani. Ludovico ed Enrico Ortile mi dissero che a loro piaceva scrivere e anzi il primo aveva anche già pubblicato un libro. Enrico Balestra invece mi disse che a lui piacevano i Lego e la volta dopo mi portò un Super Mario di mattoncini di cui andava tanto fiero perché lo faceva sentire forte e sicuro di sé. Anche agli altri due ragazzi piacque l’idea di cimentarsi in qualcosa di pratico durante questo laboratorio: unendo questi loro intenti con l’idea della nonna tedesca Rita Ebel, che già da tempo costruiva le rampe per i disabili con i Lego, venne fuori la nuova missione del nostro laboratorio: realizzare per il nostro territorio questo tipo di rampe”. Da questi esordi ad oggi la strada fatta è stata tanta: i Talents sono diventati cinque, le rampe costruite sono arrivate a sette – dislocate
tra il padovano e il vicentino – e ce ne sono in cantiere almeno altrettante: a Padova, e poi a Selvazzano Dentro, Rubano, Conselve, Noale. Ogni rampa è costituita da migliaia di pezzetti che, prima di essere minuziosamente assemblati, vengono raccolti e selezionati. I ragazzi basano quindi il loro lavoro sulla generosa disponibilità di mattoncini che provengono sia da privati cittadini che da negozi, che vengono a sapere dell’iniziativa attraverso il tam tam mediatico e i testimonial, tra cui c’è il campione paralimpico Damiano Marini. “La tenacia, la dedizione, la precisione e la costanza di Enrico Balestra e degli altri ragazzi permettono di realizzare qualcosa di concreto per chi si trova ad affrontare quotidianamente il dramma delle barriere architettoniche e questa intuizione – conclude Rizzardi – ha consentito di sviluppare una comunicazione di Habile e delle nostre imprese sociali come non avremmo mai potuto immaginarla, veicolando concetti complessi in maniera pop e leggera e consentendo di immaginare una concreta inclusione lavorativa in un ambito creativo come quello della comunicazione”.
36 www.lapiazzaweb.it Salute
Risotto con crema di radicchio rosso e gorgonzola
Il risotto al radicchio è una ricetta che vede protagonista uno degli ortaggi simbolo della stagione. La sua sfumatura rosso rubino e un gusto lievemente amarognolo si abbina alla perfezione con la dolcezza del gorgonzola: si ottiene così un risotto cremoso, avvolgente senza l’aggiunta di burro.
Ingredienti per 4 persone:
- 300g circa di riso per risotto
- 1 vaso di crema di radicchio rosso bio DELSANTO
- 150g di formaggio gorgonzola
- 800ml circa di brodo vegetale
- Q.B. sale
- Q.B. olio evo
- Q.B. formaggio grattuggiato
PROCEDIMENTO
Preparate il brodo vegetale: il classico è carote-cipolla-sedano a dadini, sale e pepe, cotto in abbondante acqua per circa un’ora. A piacere potete usare quello in polvere bio disponibile in commercio. In una casseruola mettete un filo d’olio e tostate il riso per pochi minuti. Cominciate ad aggiungere un mestolo di brodo vegetale un po’ alla volta e mescolate, aggiungendone mano a mano che si assorbe, portandolo quasi a cottura. Aggiungente la crema di radicchio in vaso e finite la cottura del riso. A cottura ultimata spegnete il fuoco e aggiungente dei pezzettini di gorgonzola, del formaggio grattugiato e mescolate per bene. Lasciate riposare per un paio di minuti in modo che il tutto si amalgami bene. Distribuite nei piatti: a piacere potete aggiungere dei pezzetti di noce come guarnizione, accompagnato da formaggio grattugiato a parte.
37 www.lapiazzaweb.it
A tavola
ARIETE
Siete partiti in quarta e riuscite finalmente ad affrontare e risolvere tutte le questioni rimaste in sospeso, in ambito domestico, familiare ma anche lavorativo
Febbraio
State attraversando una fase di passaggio che talvolta genera confusione e disorientamento, ma è un percorso necessario. Presto tutto sarà più semplice e chiaro
Febbraio regala sempre un po’ di leggerezza
E’ un periodo di alti e bassi dal punto di vista emotivo. Non lasciatevi travolgere e date spazio alla razionalità che in questo periodo vi guiderà nelle vostre scelte
Il mese è iniziato nel migliore dei modi. Una rinnovata energia vi consente di ottenere approvazione e successo, a volte anche insperati. Approfittatene per puntare in alto nei vostri obiettivi
Se le cose non vanno proprio come avevate sperato affidatevi all’ottimismo e alla vostra innata gioia di vivere che vi consentiranno di superare con successo tutte le ostilità
All’impulsività che vi tenta talvolta opponete il vostro sano realismo che vi consente di affrontare con lucidità ogni prova. Ne trarrete beneficio in ogni situazione
E’ tempo di rialzarsi in piedi e tirare fuori tutta la grinta di cui siete capaci per lasciarvi alle spalle quella fase di incertezza che avete vissuto in modo passivo. Si volta pagina e si ricomincia
Il cuore avrà la meglio, accompagnato da una fervida immaginazione che vi consentirà di mettervi in gioco con più leggerezza nelle relazioni. Non fatevi distrarre troppo
La situazione è molto più semplice di quanto possa apparire se affrontate le cose con un po’ di spensieratezza e col sorriso. Gli amici sono una risorsa incredibile
Non vi smentite mai: la vostra forza è nella determinazione e, ancora una volta, sarà la vostra carta vincente. Nessuno potrà fermarvi, neanche la stanchezza. La vostra grinta avrà la meglio
E’ il momento giusto per lasciare da parte tutti i dubbi e i sensi di colpa. Guardate oltre e pensate solo a voi stessi. Gli altri se la caveranno da soli
Concentratevi su ciò che volete davvero cambiare e cominciate a pensarci concretamente. Un passo dopo l’altro arriverete a ottenere ciò che desiderate. Siate tenaci
38 www.lapiazzaweb.it
TORO GEMELLI CANCRO
LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE Oroscopo