La Piazza della Bassapadovana - Dicembre 2022

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MONSELICE, GLI EVENTI

É tempo di magico Natale per grandi e piccoli

MONSELICE, L’INTERVENTO

Ancora incertezza sull’avvio dei lavori al Mastio

MONSELICE, VIABILITA’

Nuovo casello sulla A 13, a breve il via agli espropri

ESTE, CONFRONTO ACCESO

Consigliera lascia la commissione, è bagarre in aula

ESTE, IL PROVVEDIMENTO

Il Comune si oppone alla nuova antenna vicino alle scuole

ESTE, IL DIBATTITO

Pari opportunità e diritti civili, ora c’è il gruppo di lavoro

“Salvare ambiente e lavoro, ma senza compromessi”

Mobilitazione unanime del territorio di fronte alla prospettiva dell’impiego di rifiuti nel cementificio di Monselice

Il Natale ritrovato

Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: finalmente, dopo due lunghi anni di restrizioni, incertezze e sacrifici potremo trascorrere il periodo delle festività come non accadeva dal 2019. Ma da allora molto è cambiato e anche questo sarà un Natale diverso dal solito, anzitutto per le ombre di una guerra che continua ad infuriare alle porte dell’Europa e che pare non aver fine.

segue a pag 5

Al
del
DICEMBRE 2022 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE
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Periodico d’informazione localeAnno XXIX n.230 della Bassapadovana servizi alle pagg 8 e 9
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Monselice: torna il tempo del magico Natale

tempo di Natale ai piedi della Rocca e non mancano gli appuntamenti dedicati ad adulti e bambini. Per le festività l’Associazione Pro Loco e l’amministrazione di Monselice riproporranno sia l’iniziativa dedicata alla più bella letterina destinata a Babbo Natale sia “Dona un gioco per un sorriso”. Quest’ultima, resa possibile dalla collaborazione con la Caritas locale e l’Ascom, permetterà anche ai bambini meno fortunati di ricevere un regalo donato da quanti vogliano contribuire con un gioco o un oggetto.

Nei fine settimana che precedono il Natale, poi, Piazzale Vittoria ospiterà il consueto villaggio di Natale con le casette e il mercatino. Nel pomeriggio di sabato 17 sarà la volta dell’animazione itinerante a cura di LachiKids oltre ai laboratori didattici per i più piccoli al Museo San Paolo e alle visite guidate alla Pieve di Santa Giustina per scoprirne architettura, arte e storia. La sera, dalle 20.30, la Chiesa di San Giacomo ospiterà il Concerto di Natale: a esibirsi la Scuola di Musica Junior Band e la “Banda Città di Monselice”, con la direzione artistica di Elvis Damolin e Isabella De Poli. La musica sarà protagonista indiscussa anche domenica 18 con gli Zampognari lungo le vie del centro e gli allievi del corso di formazione musicale dell’Associazione Culturale Consonanza con i canti natalizi nella cornice del Palazzo della Loggetta. Per i più piccoli, ci saranno le favole con sottofondo musicale raccontate dai nonni nella Torre Civica e passeggiate in sella ai cavalli in via Argine Destro. La musica sarà di nuovo al centro della scena anche lunedì 19 dicembre con il “Concerto delle meraviglie” nella Chiesa di Santa Maria del Carmine a cura degli allievi della Scuola di Musica Gualtieri. Ultimo, ma non per importanza, il concerto di Natale dell’Accademia Polifonica di Monselice nella Chiesa di San Giacomo il giorno di Santo Stefano, alle 17. Il calendario di appuntamenti dedicati alle Feste e alla magia del Natale ai piedi della Rocca terminerà con l’arrivo della Befana in Piazzale Vittoria nel primo pomeriggio di venerdì 6 gennaio.

Mobilitate la Pro Loco con le associazioni di categoria e il Comune: messo a punto un ricco calendario

Il Natale ritrovato

Dialogo e pace sembrano parole dimenticate, concetti ormai lontani per chi invece conosce e pratica benissimo il linguaggio delle armi e dell’odio. Da più parti non è mai venuto meno l’appello a lasciare spazio alla diplomazia, salvo poi constatare come anche nel nostro piccolo sia difficile affrontare questo argomento senza cedere a facili prese di posizione e arrivare allo scontro. Eppure non dobbiamo perdere la speranza, non possiamo rinchiuderci nella nostra indifferenza perché “tanto ci si abitua a tutto e non possiamo farci niente”.

Già con gli anni della pandemia siamo stati messi alla prova non solo sul fronte sanitario ma anche su quello della tenuta sociale, della coesione delle nostre comunità di fronte ad un’emergenza che aveva rapidamente stravolto le nostre vite, scardinando abitudini e certezze. Il conflitto che ha attraversato il 2022 ha lasciato il segno anche a casa nostra, ci ha costretto a fare i conti con le bollette sempre più care, con gli effetti di una speculazione selvaggia e incontrollata, con la necessità di far quadrare i conti in tempi di “economia di guerra”. I prossimi mesi saranno altrettanto impegnativi e anche il banco di prova per le misure di sostegno a famiglie e imprese adottate in queste settimane dal governo. L’Esecutivo, come ci si aspettava, sta impegnando notevoli risorse per far fronte alle difficoltà anche se non è semplice trovare la ricetta per accontentare tutti.

Nonostante tutto in questo mese ritroviamo il “nostro” Natale e ci regaliamo uno spazio di serenità e condivisione da vivere in famiglia, ma anche tra la gente della nostra comunità, riprendendo le consuetudini e gli appuntamenti che scandiscono le festività. E’ anche una boccata d’ossigeno per le tante attività commerciali delle nostre città e dei nostri paesi che più di altri hanno risentito sia degli effetti dell’emergenza sanitaria che della difficile congiuntura economica. Le luci - spesso e volentieri a basso consumo, nel segno di un Natale sostenibile - che si accendono in questi giorni nei centri storici e lungo le strade, insieme alle tante occasioni di incontro, sono il primo segnale che ci invita ad aver fiducia nel futuro. Buon Natale a tutti.

Questa edizione raggiunge le zone di Monselice e Este per un numero complessivo di 9.106 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da
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International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 12 dicembre 2022
Giuseppe Bergantin
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della Bassapadovana
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Il

ricordo. L’opera

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a dieci anni dalla morte “I suoi insegnamenti sempre validi”

“E

ra capace di anticipare le cose, di darsi da fare, di essere estremamente disponibile”: questo il ritratto di Nella Maria Berto tratteggiato da Riccardo Ghidotti. A dieci anni dalla morte della fondatrice dell’Opera Immacolata Concezione, il comune della Rocca ha voluto dedicarle il convegno “Nella Maria Berto. Nel lavoro, nella politica e nella vita” per ricordare quanto da lei realizzato nel corso della sua vita e quanti insegnamenti, validi ancora oggi, è stata capace di lasciare.

Nella Berto nasce a Ca’ Oddo nel 1930 e si trasferisce a Padova solo dopo aver compiuti ai piedi della Rocca gli studi elementari e l’avviamento. A Padova trova lavoro nelle Acli e questa occupazione segnerà il corso di tutta la successiva fase della sua vita fino alla concretizzazione del progetto Fondazione dell’Opera Immacolata Concezione, di cui è stata guida fino al giorno della sua morte con don Antonio Varotto e il Prof. Angelo Ferro.

“Girava per il mondo. Era sempre disponibile, era sempre attiva” ha aggiunto Ghidotti “aveva sempre come scopo quello di portare avanti quella che era la sua idea fondamentale: che gli anziani, che prevedeva saremmo diventati sempre più in numero maggiore, avrebbero avuto bisogno di assistenza sempre più qualificata, e sempre più importante”.

Nel 1980 Berto si candida, con la Dc monselicense, alle elezioni amministrative. “Il risultato elettorale alle amministrative fu davvero lusinghiero ed incoraggiante. L’ampia messe di consensi ottenuta, seconda per numero di preferenze raccolte, premiavano in lei la donna volitiva, piena di idee innovative e di progetti con-

creti, che nei vari incontri con i concittadini aveva avuto modo di illustrare e di far apprezzare: solidarietà, non assistenzialismo; sostegno alla famiglia; protezione per i più deboli, specie vecchi ed ammalati” ha ricordato in una lettera Lorenzo Nosarti, sindaco della Rocca nel biennio 19801982.

L’ex primo cittadino ha spiegato che Nella Berto, nominata Assessore al Bilancio in seguito alle elezioni, aveva un progetto importante: creare un centro per anziani all’interno del cosiddetto Bosco dei Frati.

“Chi ha modificato il modello assistenziale nel Veneto ed in Italia è stata Nella Maria Berto.

Era un’imprenditrice che non era chiusa qui” ne è convinto Battista Camporese, ex Direttore generale Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus “Non c’era paese che lei non avesse visitato.

E con questi viaggi lei andava a vedere tutto, praticamente cosa si faceva negli altri paesi. Questa era stata una delle sue grandi forze”.

Una vita, quella di Berto, trascorsa all’insegna dell’attenzione per gli altri che si è tradotta nella Fondazione dell’Opera Immacolata Concezione ma anche del complesso La Mandria.

“Ci sono stati uomini e donne che hanno lasciato un’impronta importante, lottando per un futuro migliore da affidare alle nuove generazioni” ha evidenziato il primo cittadino Bedin “In una stagione come la presente è del loro esempio che abbiamo bisogno, della loro intelligenza creativa, del loro entusiasmo, della loro abnegazione, dell’amore verso il prossimo, che hanno posto in essere, sospinti da forti ideali, civili e religiosi”.

Accesso al Mastio Federiciano, i lavori slittano ancora?

La questione dell’accesso al complesso monumentale della Rocca sembra non trovare una risoluzione: la Regione Veneto proroga il contratto di noleggio per la scala multifunzionale fino al 2023. Una decisione che non ha lasciato indifferente una parte della minoranza, critica rispetto alla gestione di una situazione che si protrae ormai da 5 anni. Nel 2017, infatti, avvengono gli ultimi accessi da parte del pubblico al Mastio Federiciano.

L’anno successivo, in seguito a un’interpellanza del consigliere regionale Piero Ruzzante, la Regione aveva spiegato che per la messa in sicurezza della scala di accesso sarebbe stato necessario il nullaosta della Soprintendenza. Da quel momento si sono susseguiti ritardi e rinvii che hanno impedito di fatto la riapertura dell’accesso al complesso monumentale della Rocca da parte degli utenti. E con questo ultimo provvedimento la data di inizio e conclusione lavori sembra slittare ancora una volta, a fronte di un impegno di spesa di 10mila euro.

“La vicenda rappresenta lo specchio fedele del reale interesse della Regione Veneto per questi beni monumentali e dell’assoluta incapacità di quest’amministrazione comunale di incidere sulla vicenda” ha sottolineato Francesco Miazzi di Monselice Ambiente e Società “Al netto dei comunicati, delle dichiarazioni, dei tavoli, dei selfie e dei post, la situazione si presenta

ancora uguale per tutto il Colle della Rocca”. Tra le criticità Miazzi ha ricordato anche la discarica in Cava, le condizioni dell’ex Casa Cattin, di Villa Duodo, dell’ex casa Bernardini e di Via del Santuario. “Il tutto avviene nell’indifferenza generale del Parco Colli e dell’Amministrazione Comunale” ha concluso il rappresentante di Monselice Ambiente e Società “ma soprattutto della Regione Veneto, proprietaria dei beni, che vive di annunci e concretizza immobilismo”. (m.t.)

6 www.lapiazzaweb.it Monselice
Alcuni degli ospiti intervenuti al convegno dedicato al ricordo di Nella Maria Berto l’esempio Nella Maria Berto
convegno

Il dibattito. Il Comitato “Lasciateci Respirare” ricorda i precedenti “Emissioni pericolose, il territorio va tutelato”

a Cementeria produce 160mila mc di fumi ogni ora, che con il loro carico inquinante si disperdono nell’atmosfera, ricadono sui nostri terreni e nei nostri polmoni” spiega il Comitato Lasciateci Respirare che da anni porta avanti una costante azione di vigilanza, studio ed analisi sull’impatto determinato dalla presenza dell’ultimo cementificio rimasto nel territorio e sulla pericolosità delle emissioni che potrebbero derivare dall’utilizzo nel ciclo di produzione del Css, il combustibile solido secondario. Il Comitato infatti, ha portato alla luce l’impatto determinato dalla presenza di tre cementifici nel raggio di 5 km ed ha sensibilizzato le amministrazioni locali, il Parco Colli, la Provincia, la Regione, l’Ussl 6 e le categorie economiche, portandole a una valutazione oggettiva.

Nel 2017 per iniziativa del Comitato era stato fatto analizzare in un laboratorio certificato, un pollo ruspante che viveva alle pendici del Colle, ed i risultati avevano portato a dichiararlo “non commestibile” per le elevate presenze di

diossine e Pcb. Nelle successive campagne di monitoraggio eseguite da Arpav tra il 2018 e il 2019, sono state rinvenute sostanze tossiche e cancerogene di origine industriale come Pcb, diossine, benzene, Ipa proprio nelle zone di ricaduta dei fumi del cementificio, risultando in alcuni casi superiori alla soglia di contaminazione, in altri superiori ai livelli di attenzione.

Queste aree contaminate interessano il Monte Ricco, il Monte Piccolo e comprendono anche i dintorni del laghetto

della Costa, patrimonio dell’Unesco e dal quale si estraggono i fanghi utilizzati nel bacino termale. Inoltre, il cortile di un plesso scolastico a poche centinaia di metri dal cementificio tre anni fa è bonificato, a causa dell’elevata presenza di inquinanti organici in grado di persistere nell’ambiente e bioaccumularsi. “Parlare ora d’investimenti su questo impianto e di utilizzo di combustibili derivati da rifiuti, con conseguente rischio per la salute dei cittadini e il futuro di tante attività economiche, rappresenta un passaggio inaccettabile - chiosa il comitato -. Le cementerie sono industrie insalubri e questa di Monselice, si trova all’interno del Parco Colli, che nel Piano Ambientale è definita incompatibile con le sue finalità” conclude il comitato. “È tempo applicare l’art. 19 che sancisce il percorso per contenere le emissioni, le strategie per la riconversione e/o rilocalizzazione, i tempi delle eventuali dismissioni, dei programmi d’investimento e del riassorbimento occupazionale”.

Le categorie: “Vanno creati altri tipi di occupazione, operai impegnati nell’area termale”

Una delle dichiarazioni più importanti in merito alle ripercussioni nel territorio della cementeria è stata quella di Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme Abano e Montegrotto: “Leggere che il territorio non è più ecologicamente sostenibile per noi è un grosso problema, - spiega Boaretto - dato che rappresento un comparto con 5mila lavoratori. Se ci fossero problemi occupazionali, i lavoratori impiegati nella cementeria potrebbero trovare subito lavoro nelle terme». Luca Trivellato, presidente di Cia ha sottolineato la posizione degli agricoltori: “Vogliamo difendere determinati lavori a discapito di ambiente e salute o vogliamo creare altri tipi di occupazione? Il cementificio è impattante nell’agricoltura e del turismo. È in questi due fronti che noi vediamo una reale evoluzione e non nel mantenimento di una cementeria”. Marco Calaon presidente del Consorzio di tutela vini dei Colli Euganei ha preso la parola anche a nome del presidente di Coldiretti Massimo Bressan: “Invito la sindaca a continuare nella posizione di tutela con l’applicazione dell’articolo 19 del Parco come strumento di concertazione. Oggi abbiamo bisogno di coerenza e di lavorare in un’altra ottica, altrimenti apriamo cementifici dappertutto e chiudiamo con il resto” . (g.z.)

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“L
Monselice

La mozione. Sindaci del territorio, associazioni e istituzioni condividono una posizione unanime

“No all’uso dei rifiuti in cementeria”

“L a prospettiva occupazionale collegata alle difficoltà energetiche del cementificio di Monselice non deve essere un pretesto per bruciare rifiuti”. Questo è il fulcro della mozione votata all’unanimità nel Consiglio Comunale straordinario a cui hanno partecipato i sindaci del territorio, Federalberghi Terme, Coldiretti, Cia, Bioce, Consorzio vini dei Colli Euganei e i Consiglieri regionali padovani. Il motivo che ha spinto la convocazione del Consiglio aperto ruota attorno all’incontro in Regione sull’occupazione dei lavoratori della cementeria collegata alle difficoltà energetiche.

Sedici sindaci e le più importanti associazioni di categoria hanno condiviso i contenuti della mozione che ha impegnato la sindaca Giorgia Bedin a portare al tavolo di crisi le preoccupazioni e le posizioni del territorio, che si sono dimostrate unite e compatte sulla futura strada da intraprendere in merito al lavoro, all’ambiente, alla salute e all’economia.

Per tutti infatti il riferimento a non meglio precisate “difficoltà energetiche” prefigura la volontà del Cementificio Buzzi, che si trova a ridosso del centro abitato e all’interno del Parco Colli, ad utilizzare combustibili derivati da rifiuti: il cosiddetto Css. Un fatto che potrebbe mettere a rischio la salute e il futuro di molte attività economiche che hanno già più volte fatto sentire la

loro voce assieme a quella dei cittadini.

Questo il commento della prima cittadina, dopo aver partecipato all’unità di crisi aziendale in Regione con oggetto “prospettive occupazionali del settore dei cementifici Bassa padovana” a cui erano presenti i vertici di Buzzi, l’assessora Elena Donazzan, la direzione unità di crisi e direzione lavoro, i sindacati, Assoindustria, la Provincia e il Comune. Dall’incontro è emerso che non c’è alcuna crisi occupazionale e sono invece emerse le prospettive di investimenti futuri della cementeria. “Buzzi ha spiegato di avere tre linee di sviluppo ed intervento - spiega Bedin - combustibili alternativi (Css), produzione di cementi con meno clinker e impianti fotovoltaici.

Ho ribadito con forza il mandato che ho avuto dal mio Consiglio comunale: questo territorio non vuole che si utilizzi il Css, il combustibile “alternativo” derivato dai rifiuti. Ho rimarcato le posizioni e la volontà delle nostre comunità di promuovere l’avvio del percorso per l’applicazione dell’art. 19 del Piano Ambientale del Parco Colli, che consentirebbe di trattare tutte le tematiche del cementificio, tutelando l’occupazione dei lavoratori impiegati nel cementificio sia di quelli impiegati nei settori che oggi rappresentano il futuro ed il volano economico del territorio e per i quali, in questi anni, tanto è stato fatto ad ogni livello amministrativo e politico”, conclude Bedin.

I sindacati si schierano a fianco dei lavoratori: “Venga garantita l’occupazione nel rispetto della salute pubblica”

Scendono in campo anche i sindacati per spiegare il motivo della convocazione del tavolo in Regione: “Si garantisca la continuità occupazionale nel pieno rispetto della salute pubblica misurando e valutando i dati scientifici che certifichino il pieno rispetto degli impegni sulla transizione climatica e delle norme in materia” scrivono in una nota i sindacati Fillea Cgil Padova, Filca Cisl Padova e Rovigo e Fneal Uil Veneto.

I sindacati spiegano che il tavolo è la ripresa del percorso dell’osservatorio dei cementifici nella Bassa padovana: “Si è reso necessario poiché ad ogni richiesta di continuità lavorativa e di investimenti volti a sostenerla, l’azienda ha sempre ribadito che al di là del fatto di avere ordinativi, capacità pro-

duttiva ben al di sopra di quanto espressa attualmente - continuano i rappresentanti dei lavoratori - e che potrebbe essere ampliata anche con l’aumento dell’occupa-

zione, la stessa non era in grado di poter fare e completare gli investimenti necessari per sostenere lo stabilimento La parziale sospensione degli investimenti è in parte dovuta al riferimento, spesso strumentale, a quanto previsto dal Piano ambientale del Parco Colli e anche per una visione approssimativa dello sviluppo del territorio in quanto all’attività di produzione dello stabilimento vengono attribuite solo conseguenze negative”. I sindacati sottolineano come sia necessario conciliare i grandi temi dell’ambiente con quelli del lavoro: “Crediamo di dover garantire una piena occupazione a tutte le lavoratrici e i lavoratori nell’assoluto e totale rispetto della salute e del futuro dello stesso Parco Colli”. (g.z.)

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Il cementificio di Monselice di nuovo al centro del dibattito
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Il sindaco Bedin: “Ho ribadito con forza il mandato che ho avuto dal mio Consiglio comunale: questo territorio non vuole che si utilizzi il Css, il combustibile “alternativo” derivato dai rifiuti”
Monselice

Monselice

Nuovo casello autostradale, ora si passa agli espropri

A pprovato il progetto definitivo del nuovo casello Monselice sud-Pozzonovo: ora si procederà alle pratiche per gli espropri e alla validazione del progetto esecutivo da parte di un tecnico. Dopo i ritardi dovuti alla situazione pandemica, la realizzazione del casello sembra essere davvero vicina e, quanto mai prima, reale. Un’opera a lungo attesa che garantirà lo spostamento del traffico pesante dal centro della città verso la zona industriale, migliorando la viabilità non solo a Monselice ma

Si chiamerà Monselice Sud - Pozzonovo. Il sindaco Bedin: “Opera attesa a lungo che garantirà lo spostamento del traffico pesante dal centro verso la zona industriale”

in tutto il territorio circostante.

Il progetto del nuovo casello riguarda un’area complessiva di circa 97 mila metri quadrati tra le due realtà che gli daranno il nome, ossia Monselice e Pozzonovo.

“L’iter procede per questa importantissima opera strategica per lo sviluppo economico di tutto il territorio nonché fondamentale per liberare il casello attuale dal traffico pesante” ha sottolineato il primo cittadino Bedin “Ringrazio Aspiag, Aspi e gli uffici per il grande lavoro svolto sempre in stretta sinergia, nonché l’onorevole Arianna Lazzarini, Sindaco di Pozzonovo, per il grande supporto anche nei rapporti con le istituzioni governative e parlamentari”. Il sindaco della Rocca è, poi, entrata nel merito dell’aspetto economico. “Ci sarà un probabile aumento dei costi dell’operazione causato dalla congiuntura economica, dal conflitto in Ucraina e dalla difficoltà di reperimento dei materiali” ha spiegato la Bedin “Questo verrà discusso con gli enti competenti per valutarne l’effettiva entità e per trovare delle soluzioni”. Aspiag Service, la società che si farà carico delle spese di realizzazione dell’opera, si è dichiarato soddisfatto per il raggiungimento di questo obiettivo. “La realizzazione del secondo casello autostradale di Monselice è un’opera strategica non solo per

Monselice “Città che legge”, arriva il riconoscimento del ministero

la città ma per tutta la Bassa Padovana e rappresenta un volano economico fondamentale per il territorio” ha dichiarato Aspiag. Il progetto definitivo approvato dalla Giunta sarà esaminato da un tecnico preposto che dovrà validare il progetto esecutivo. Una volta conclusa la validazione, il tutto passerà nelle mani di Aspiag Service che dovrà esaminarlo e inviarlo al Ministero per l’approvazione finale.

Monselice è una “Città che legge”. La città della Rocca, infatti, ha ottenuto per la prima volta la speciale qualifica assegnata dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della cultura per il biennio 2022-2023. “Essere Città che legge è un attestato non soltanto allo sforzo profuso per la promozione della lettura tra la popolazione, in particolare quella giovane e giovanissima” ha spiegato il primo cittadino Bedin “ma è anche sprone per il futuro, affinché l’Amministrazione si impegni con costanza a favorire lo sviluppo di un humus culturale

imprescindibile per la crescita intellettuale, sociale ed economica di una comunità”. Il riconoscimento, assegnato dal Ministero e dall’Anci, ha come obiettivo quello di valorizzare l’impegno profuso dalle amministrazioni comunali nella promozione della lettura e della cultura sul proprio territorio. “Riceviamo questo speciale riconoscimento con grande orgoglio” ha sottolineato il sindaco della Rocca “segno anche del grande lavoro che la biblioteca comunale sta portando avanti sul nostro territorio”. In qualità di neo designata “Città che legge”, Monselice dovrà garantire ai cittadini l’accesso ai libri e alla lettura, organizzando momenti dedicati, ospitando rassegne e partecipando a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteca, scuole, librerie e associazioni. La sottoscrizione di un Patto Locale per la Lettura con alcune realtà locali darà, inoltre, all’amministrazione la possibilità di partecipare ai bandi che il Centro per il libro lancerà nel corso del 2023 e che prevedono l’attribuzione di finanziamenti e incentivi. (m.t.)

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Viabilità. Approvato il progetto definitivo, interessa un’area di circa 97 mila mq

Il caso. La consigliera puntualizza: “Il mio impegno verso l’amministrazione non è cambiato”

Resente lascia la Prima Commissione “Ma non c’è nessuna crisi politica”

S coppia un piccolo caso politico nell’amministrazione di Matteo Pajola dopo le dimissioni della consigliera comunale Vanilla Resente dal suo ruolo di presidente della prima commissione consiliare. L’opposizione vede una profonda frattura nella maggioranza e una mancanza di dialogo al suo interno, ma il primo cittadino rassicura che non c’è nessuna crisi interna e che i lavori dell’amministrazione procedono come da programma. Dopo un anno di lavoro intenso nessuno si aspettava che a novembre, durante la convocazione della commissione che avrebbe dovuto prendere decisioni importanti, la consigliera Resente presentasse le dimissioni dal suo ruolo da presidente. “È stata una decisione personale, non c’è nessuna crisi politica nè interna nè tra me ed altre parti, si tratta di un caso isolato”,

spiega Resente membra del Partito Democratico di Este. “Pretendiamo il rispetto del nostro lavoro da tutte le forze coinvolte nella commissione consiliare. Ci sono stati dei passaggi che non hanno consentito di terminare il lavoro che stavamo facendo da

un anno. Il mio impegno verso l’amministrazione non è cambiato e continuerò a lavorare in sintonia con tutte le parti, come ho fatto sino ad ora” conclude la consigliera. Anche il primo cittadino Matteo Pajola e il consigliere Stefano Agujari Stoppa, chiamato in causa dal gruppo

di opposizione Este Sì, sottolineano la coesione nell’amministrazione della città e vedono le dimissioni come scelte personali: “Da mesi stavano lavorando alla modifica del regolamento del Consiglio Comunale e, nel corso delle discussioni, - spiega Stoppa -sono emerse le sensibi-

lità dei singoli gruppi su alcune modifiche, come è normale che sia in questi casi. Ho parlato con Vanilla Resente che si è detta dispiaciuta per non essere riuscita nell’intento di una concertazione comune per poter chiudere il lavoro. Non c’è nessuna rottura” conclude il consigliere.

Non la pensa così la consigliera di opposizione Roberta Gallana: “La presidente Resente si è dimessa perché è stanca del “fai e disfa” delle Civiche d’Este”. Continuiamo ad assistere ai “capricci” di Stoppa e alle sue tele di Penelope. Infatti da un anno stavamo lavorando con un clima sereno in commissione alle modifiche al regolamento del Consiglio Comunale, mesi di incontri e lavori su linee comuni, pagati dai cittadini e dal nostro impegno, che vengono vanificati dai continui “no” e “tira e molla” portati avanti con forza da Stoppa- continua Gallana - Con questo atteggiamento sono riusciti a far stancare anche la presidente, noi avevamo già capito che le Civiche non vogliono un dialogo e un cambiamento ed ora lo stanno vedendo anche le altre forze politiche ed i cittadini”.

“Vanno abolite tutte le commissioni, ci sono troppe intromissioni”: questa è la dura protesta del consigliere comunale di minoranza Aurelio Puato a fronte delle problematiche emerse dalla prima commissione consiliare. Il leghista ed ex vicesindaco ha annunciato ufficialmente di non voler più partecipare alle commissioni consigliari e ha anticipato la volontà di presentare una mozione che chieda addirittura la soppressione di tutte le commissioni stesse. La decisione arriva a seguito dalle dimissioni della presidente Vanilla Resente, consigliere di maggioranza del Pd e alla guida della commissione. “Troppo alto il rischio di vedere vanificato il risultato ottenuto dopo mesi di impegno e lavoro a causa delle intromissioni dell’amministratore “dittatore” di turno” chiosa Puato, che dice di non voler più riconoscere il lavoro scaturito dalle commissioni “in

quanto possibilmente viziato da interventi postumi e non rappresentativi delle espressioni dei commissari”.

Il consigliere chiederà inoltre l’abolizione delle commissioni consiliari: “Sono rese inefficaci dalle azioni arbitrarie e postume delle Civiche d’Este. Peraltro l’articolo 38 del Tuel non prevede l’obbligo di esistenza delle commissioni consiliari permanenti, pertanto si possono abolire” conclude Puato.

La presa di posizione del consigliere e la sua opinione in merito alle decisioni perentorie delle Civiche d’Este ricalcano il pensiero dell’opposizione di Roberta Gallana che, dall’inizio del mandato di Matteo Pajola, continua a sostenere che i fili dell’amministrazione siano mossi da quello che Puato ha definito “l’amministratore dittatore di turno”, cioè il consigliere Stefano Agujari Stoppa. (g.z.)

12 www.lapiazzaweb.it Este
Agujari Stoppa ribadisce la coesione della maggioranza mentre dall’opposizione Gallana va all’attacco
Puato va giù duro: “A questo punto aboliamo tutte le commissioni”
I consiglieri Vanilla Resente e Stefano Agujari Soppa

Antenna vicino alle scuole: dal Comune arriva il no

L’amministrazione comunale di Matteo Pajola dice in modo chiaro “no” all’installazione di una nuova antenna di telefonia vicino agli istituti scolastici. Arriva un secco diniego verso la richiesta dall’azienda Iliad Italia spa di installare un impianto di telefonia nel terreno di via Martin Luther King. I consiglieri Eva Vigato, Carla Marigo, Giovanni Mandoliti e Vanilla Resente, nel consiglio comunale di metà novembre hanno presentato la mozione “progetto per l’installazione di una antenna”, votata dalla sola maggioranza, con la quale hanno chiesto delucidazioni in merito e una presa di posizione contraria all’iniziativa della società telefonica. Durante i lavori del consiglio è stato ben chiarito il “no” netto dell’amministrazione all’installazione dell’antenna.

“Lo scorso 28 giugno è stato presentato al Suap il progetto di installazione di un impianto tecnologico di radio-telecomunicazioni per telefonia cellulare - spiega il sindaco Matteo Pajola- per conto dell’azienda Iliad Italia spa, in una zona agricola di via Martin Lu-

ther King. Presa in carico la domanda di installazione, a seguito del normale procedimento amministrativo e preso atto della volontà di Iliad di non retrocedere rispetto alla propria iniziativa, è stato notificato alla società, in data 22 settembre, un preavviso di diniego con-

tenente i motivi ostativi all’installazione dell’impianto”. Lo stesso diniego definitivo è stato poi formalizzato dal Comune di Este attraverso una comunicazione inviata ad Iliad Italia il mese scorso: “L’elemento di maggiore criticità rilevato dall’ente è la vicinanza, a meno di 100 metri dalla zona individuata per l’installazione dell’antenna, dal perimetro in cui sorge l’asilo nido comunale - continua Pajola - Per l’asilo nido stesso, oltretutto, sono previsti lavori di ampliamento per oltre 280mila euro, che ridurrebbero ulteriormente la distanza della struttura dal sito dell’impianto. La presenza di un’antenna a meno di 100 metri dall’area afferente all’edificio, oltre che inaccettabile, comprometterebbe anche i lavori pianificati da tempo, con un ulteriore danno per l’intera comunità. Il no dell’Amministrazione, dunque, è stato netto - rimarca il sindaco - Continueremo ad adoperarci contro qualsiasi operatore di telefonia, affinché non sorgano antenne in quella zona”.

Arriva la fibra ultraveloce: “Puntiamo a cablare metà città i prossimi mesi”

La fibra ultra veloce, per una connessione internet sino a 1 gigabit/s è già arrivata in 500 famiglie e l’obiettivo e di aumentarle entro fine anno. Grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale procede velocemente il piano nazionale di cablaggio in tecnologia Ftth di FiberCop, la società infrastrutturale del Gruppo Tim, per un investimento di 1,8 milioni di euro. Grazie a questo piano, Este sarà dotata di una rete in fibra ottica ancora più performante che, renderà disponibili collegamenti fino a 200 megabit per 6.100 unità immobiliari. “L’ambizioso obiettivo di cablare il 50% della città già nella prima parte del 2023 è alla nostra portata, - spiega il sindaco Matteo Pajola -. In questi giorni stiamo programmando degli incontri pubblici per spiegare lo stato di avanzamento dei lavoro”. Le attività di cablaggio saranno ulteriormente intensificate in modo da raggiungere oltre 4.500 unità immobiliari, tra case, uffici, scuole e tutte le strutture turistiche dell’area, alla conclusione del piano. “Si tratta di un’infrastruttura in grado di erogare volumi di traffico sempre maggiori e con una qualità elevatissima che consentirà a Este di fare un passo importante sulla strada dell’innovazione - spiega Franco Tiziani, responsabile Field Operations Line Veneto di Tim. (g.z.)

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La decisione. Nessun impianto ammesso a meno di 100 metri dagli istituti
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Il confronto

in Consiglio. Critica dai banchi della minoranza l’ex sindaco Gallana

Pari opportunità, politiche di genere e diritti civili: commissione al lavoro

I

l regolamento della commissione per le pari opportunità, le politiche di genere e i diritti civili è stato approvato nel consiglio comunale dopo il dibattito fra maggioranza e opposizione. Non si tratta di una commissione consigliare, ma di un gruppo, non superiore ai tredici partecipanti, che coinvolge singole persone della comunità atestina, come i rappresentanti delle associazioni e delle organizzazioni di categoria, gli studenti e gli insegnanti. Si tratta di un organismo propositivo e di consultazione: “Tratterà i temi che attraversano trasversalmente una società sempre più plurale dove le differenze possono diventare una ricchezza, se giustamente valorizzate e non produrre violenze o discriminazioni - spiega l’assessore alle pari opportunità Loris Ramazzina. La Commissione mira a proporre politiche e interventi sui modelli socioculturali volti a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale, culturale, economico e istituzionale, che possono costituire una discriminazione diretta o indiretta per motivi di genere, orientamento sessuale, origine etnica, lingua, religione, condizione psico-fisica ed età. “È molto difficile tradurre in regole l’agire di una commissione su temi così importanti e delicati per la loro universalità- continua Ramazzina, - proprio per questa

difficoltà auspico si possa andare oltre alle singole appartenenze e collaborare unitariamente e proficuamente alla riuscita di questa esperienza. C’è senza dubbio la soddisfazione di essere riuscito, assieme a tutta l’amministrazione, a concretizzare un momento stabile di confronto e propositivo su temi che riguardano diritti universali di grande attualità. Non è semplice tradurre in regole concetti così profondi che toccano i diritti della persona. Proprio per questo ritengo importante la collaborazione di tutti indipendentemente dalle appartenenze” conclude l’assessore.

Non la pensa così la consigliera di opposizione Roberta Gallana che con il suo gruppo si è astenuta dall’approvare la commissione: “La ritengo la commissione bigotta e generica, dato che non

entra nel merito delle questioni e non da una direzione - spiega Gallana -. Per questo abbiamo chiesto al presidente del consiglio comunale Stefano Stoppa, di poter inserire nel regolamento dei contenuti che diano una posizione più precisa sul grave fenomeno dello stalcker e di aggiungere un riferimento per la comunità Lgbtq. Con la scusa di un tecnicismo ha detto no come ha detto no alla panchina Arcobaleno. Inoltre le minoranze possono decidere solo 2 dei 13 componenti della commissione. Il resto li decide la maggioranza e li individua tra associazioni, sindacati ecc. Alle minoranze quindi, restando nel tema, viene negato il principio di pari opportunità” conclude Gallana.

Il capitano Giovanni Morello sale sulle Frecce Tricolore

Il capitano Giovanni Morello, 31 anni ed originario di Este, sarà una nuova “Freccia tricolore”. Morello è uno dei due piloti che entreranno a far parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aereonautica Militare Italiana (Pan) e durante il periodo natalizio, verrà presentato ufficialmente nella nuova formazione delle Frecce Tricolore e scoprirà quale sarà la sua posizione in Pattuglia.

Morello ha operato nel 12° gruppo del 36° Storno di Gioia del Colle (Bari) con 900 ore di volo, di cui 500 su un veivolo Eurofighter. Ai nuovi ingressi nelle “Tricolori” solitamente vengono affidate le postazioni 7, 8 e 9 e a breve il capitano potrà scoprire la sua. Morello è da tempo molto conosciuto ad

locale di Este che si è guadagnato tre spicchi pizza sulla guida Michelin.

Morello ha lanciato un video nei social, in un intervista con il capitano Luca Pozzani di Agrate Brianza, a conferma che i due sostituiranno i maggiori uscenti Alfio Mazzoccolo e Massimo Salvatori. nel raccontare la sua esperienza ed ha sottolineato: “Non scorderò mai il momento in cui mi hanno comunicato l’ingresso nella Pan - racconta il capitano -Ero impegnato in un’operazione fuori dai confini nazionali con alcuni colleghi, e lì ho ricevuto la notizia”, conclude il capitano. Non si esclude che la cittadina murata celebri in qualche modo l’importante traguardo del concittadino. (g.z.)

L’assessore Ramazzina: “Tratterà i temi che attraversano trasversalmente una società sempre più plurale dove le differenze possono diventare una ricchezza, se giustamente valorizzate e non produrre violenze o discriminazioni”

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Este, infatti, i genitori del capitano hanno gestito per anni il centra- lissimo hotel Beatrice e il fratello Alberto è il titolare e pizzaziolo di “Gigi Pipa”, un noto ed apprezzato Giada Zandonà Il Municipio di Este, via libera alla commissione sulle pari opportunità e politiche di genere
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Gli eventi. Il clou sarà il 23 e 24 dicembre con tante attività nelle piazze Nel cuore di Este è già Natale da condividere con serenità

Il Natale ad Este si accende di divertimento, mostre ed animazioni. Sino al 15 gennaio la sala dell’ex pescheria ospita una rassegna dedicata ai presepi, mentre nella sala Delmo Verone sarà possibile visitare la mostra “tavolozza di Natale” a cura di Roberto Proietti. Piazza Maggiore invece si veste a festa con il mini luna park ed il trenino di Babbo Natale e tutti i fine settimana sarà allestita con giochi, animazioni, laboratori didattici con i folletti e spettacoli di magia. Piazza Trento sabato 17 dicembre dalle 15 ospita la Legoteca, un’area dedicata ai Lego mentre domenica 18 dicembre alle ore 10 ci sarà la camminata con i babbi Natale alle ore 10 e dalle 15 mercatino ed animazioni per tutte le età a cui si aggiungerà lo spettacolo “Funkasin streat band” con musica itinerante.

Nel pomeriggio di giovedì 22 dicembre in biblioteca ci saranno le letture animate per bambini mentre il clou degli eventi sarà venerdì 23 e sabato 24 dicembre con tante attività nelle piazze ed uno spettacolo teatrale in scena venerdì al teatro dei Filodrammatici dal titolo “vita e avventure di babbo Natale”.

Le animazioni proseguono il 26 dicembre ed il 6 gennaio con spettacoli ed animazioni in centro dalle ore 15 e con le befane sull’acqua a Prà d’Este alle ore 16.

Sabato 7 gennaio invece piazza Trento ospiterà la “danza delle befane” mentre in piazza Maggiore ci saranno laboratori didattici con gli aiutanti delle befane. Gli eventi di Natale terminano domenica 8 gennaio con il concerto di Natale nella chiesa del Meggiaro.

“Quest’anno, nonostante le difficoltà, abbiamo voluto mantenere nella nostra città quell’atmosfera natalizia che accende le feste - spiega l’assessora alle attività produttive Simonetta SpigolonLe luminarie sono a basso consumo e verranno spente nelle ore notturne, per dare un segnale e invitare tutti a comportamenti virtuosi.

Abbiamo inoltre assegnato un contributo all’associazione Este in Centro per gli allestimenti natalizi, perché la collaborazione con le realtà commerciali cittadine è importante per far vivere la nostra città. Non mancheranno, poi, musica e rappresentazioni

Bonifica, all’orizzonte un nuovo aumento del tributo annuale

teatrali, anche per i più piccoli, che troveranno giochi e intrattenimenti tra la piazza Maggiore e le piazzette. Confidiamo, in questo modo, di poter regalare a tutti momenti di divertimento, di serenità e di speranza”. Il calendario di appuntamenti e iniziative è veramente ricco, non mancheranno poi molte altre iniziative delle attività di Este per vivere insieme il periodo delle feste natalizie.i

Dopo l’approvazione del bilancio preventivo 2023, il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo annuncia dei possibili aumenti, sino al 9%, delle quote annuali dei consorziati. Lo scorso anno il tributo, aveva visto aumentare la quota del 5%, un aumento che non veniva fatto da sette anni, ma che era stato dovuto per poter affrontare un aumento dei costi di gestione. Per la prossima annualità si prospetta una situazione analoga, data l’esponenziale salita dei costi a livello nazionale e mondiale. A fine novembre l’assemblea ha votato il bilancio preventivo 2023, con il voto contrario del

rappresentante della Regione

Veneto Antonio Salvan: “Si tratta di un aumento ponderatospiega il presidente del Consorzio Michele Zanato -. I prezzi quest’anno sono schizzati alle stelle e abbiamo dovuto prevedere un aumento su quello che abbiamo speso quest’anno e dobbiamo farlo proiettando i costi del 2022 nel 2023”. Il presidente però sottolinea una variabile: “Non si tratta di un aumento definitivo, a marzo prossimo faremo un secondo step per capire che percentuale di aumento ci servirà davvero, a fronte degli aumenti o delle diminuzioni dei costi a livello nazionale. Non era mai capitato nella storia del Consorzio di dover fare due step, ma abbiamo preferito prospettare un aumento anche in base alle difficili vicende dell’estate”. Conclude Zanato: “Dobbiamo garantire il funzionamento dell’ente, la quota consorziale serve a questo. Un aumento non fa mai piacere, ma se le pompe non funzionano andiamo tutti sotto acqua oppure facciamo seccare le coltivazioni, non ci sono alternative”. (g.z.)

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Este
Il centro storico di Este con le luminarie natalizie

In piscina c’è la terza vasca: “per tutte le età ed esigenze”

“P iscina di Este c’è, per tutte le età, in tutte le stagioni e per tutte le esigenze” questa è la filosofia degli impianti comunali di via dello Stadio che lo scorso novembre hanno inaugurato una terza vasca. Si tratta di una struttura di 11 metri di lunghezza per 7 metri di larghezza, con una profondità media di 130 centimetri, entrata in funzione lo scorso 26 ottobre. Un importante tassello per la società sportiva che gestisce gli impianti da settembre 2020 e che, a causa del Covid e di alcuni lavori di manutenzione, ha conosciuto degli anni difficili: “Ci sono stati degli interventi importanti che ci hanno permesso di poter ampliare le nostre proposte e gli spazi di fruizione dedicati agli utentispiega il coordinatore Emanuele Ginori -. Le caratteristiche della nuova vasca ci permettono di accoglie corsi di ginnastica in acqua dedicati ai più piccoli, agli anziani, alle persone fragili e alle donne in gravidanza. Si tratta di un percorso di ampio respiro che porteremo avanti per ampliare ulteriormente i nostri spazi e il nostro pubblico”.

La piscina di Este oggi conta 500 iscritti alla scuola nuoto e circa 1500 utenti, un punto di riferimento importante per la cittadina e per il circondario, che oltre agli spazi interni, nel periodo estivo propone attività nella piscina all’aperto anche con centri estivi. “La terza vasca vorrebbe essere il primo passo verso un percorso di rinnovamento dell’impianto. L’inaugurazione è stato un momento simbolico e una testimonianza tangibile di amore per lo sport e per la città, che da oggi gode di nuovi spazi dedicati alle attività acquatiche, spazi ideali per le attività ginniche e i corsi di scuola nuoto” spiega il vice Presidente di “Nuova sportiva” Luca Bosi. “Ma anche dedicati a nuove potenziali attività, che ci auguriamo di poter sviluppare grazie al nostro staff qualificato, attento e propositivo e grazie anche a nuove interazioni, con le altre associazioni sportive e con l’amministrazione comunale” conclude Bosi.

“Abbiamo coniato lo slogan “Piscina Este C’è”, simbolo della piscina, ma anche dell’energia, della resilienza e della voglia di fare che sono il vero patrimonio

Associazioni trovano “casa” negli spazi di piazzale Ca’ Pesaro

di questo territorio”. La consigliera con delega allo sport Carla Marigo è stata molto soddisfatta per i risultati raggiunti e molto felice di vedere numerosi bambini ed adulti impegnati nelle pratiche sportive. Del resto una città come Este deve poter contare su un impianto all’altezza delle necessità e delle aspettative dei cittadini e delle associazioni che ruotano attorno a questo mondo.

Lo stabile comunale che si trova in piazzale Ca’ Pesaro si arricchisce di nuove associazioni e si dimostra un polo culturale grazie alla concessione da parte del Comune di alcuni locali ai gruppi sociali del territorio che ne hanno fatto richiesta. La stanza denominata 1 ospiterà le associazioni “Giovani d’Este” e “Rotary Club” mentre la stanza numero 2 è stata ritenuta idonea per accogliere in un utilizzo condiviso le associazioni “Riprogettare la vita”, “Aisf” e “Valentina Penello”. La sala numero 4 invece è stata concessa all’associazione “Vespeste” che utilizzerà il locale A, “Presepi Tradizioni e dintorni aps”

utilizzerà la stanza B, mentre il locale C è stato dato ad “Arca di Noè”. La disposizione interna della sala infatti permette l’utilizzo a più gruppi in contemporanea. La stanza 5 invece, dotata di un accesso indipendente con rampa per disabili, è stata assegnata alle associazioni “Aiutiamoci insieme Sm” e “Auser”. L’associazione A.L.I.I. invece continuerà ad usare la stanza numero 6 e la condividerà con il gruppo “Aia”. La stanza dell’ex biblioteca che si trova al primo piano è stata data a due associazioni che hanno bisogno di maggiori spazi ed è quindi stata assegnata ad “Amour Braque” e “Matricola 0”, mentre la stanza numero 2 è stata destinata alla produzione musicale dato che permette di ospitare in modo permanente una struttura semovibile destinata alla musica. A breve verranno sottoscritti i contratti di locazione e nel mentre le associazioni potranno apportare nei documenti interni la variazione di indirizzo della sede associativa. Il Polo di Ca’ Pesaro si conferma il punto di riferimento associativo della cittadina murata, un luogo in cui realtà diverse convivono e cooperano assieme con lo stesso obiettivo sociale. (g.z.)

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La struttura. Può accogliere corsi di ginnastica in acqua per bambini e fragili
Este
Una panoramica della piscina di Este
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L’associazione. Approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due realtà

È nata Confindustria Veneto Est: quattro province insieme per crescere

Le Assemblee degli Associati di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso e Confindustria VeneziaArea Metropolitana di Venezia e Rovigo, riunite in contemporanea al nuovo Centro Congressi di Fiera di Padova, hanno approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due Associazioni. Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta, denominato Confindustria Veneto Est Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso.

Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5.000 imprese associate e 270.000 addetti.

Rappresenta un territorio chiave dell’economia italiana, una metropoli di fatto con 3 milioni di abitanti, che genera 96 miliardi di Pil, 32,5 miliardi di export, il 55% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 6,8% di quello nazionale (27 miliardi nel 2021), dando così concreta attuazione al vertice veneto del nuovo Triangolo industriale, con Milano e Bologna metropolitane, nel cuore dell’Europa.

L’Accordo di integrazione è stato sottoscritto dai Presidenti, Leopoldo Destro di Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese di Confindustria VeneziaRovigo davanti alla platea di im-

prenditori. La governance e la struttura organizzativa di Confindustria Veneto Est saranno efficaci e pienamente operative dal 1 gennaio 2023.

Le Assemblee dei Soci hanno anche approvato lo Statuto della nuova Associazione. La fase di avvio, dal prossimo gennaio alla data di elezione del 2024, vedrà alla guida il Presidente in carica con più elevata durata residuale del mandato, Leopoldo Destro. Nel Consiglio Generale vi sarà il cumulo delle cariche in corso fino all’Assemblea Generale del 2023 e nel Consiglio di Presidenza fino all’Assemblea

Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5mila imprese associate e 270mila addetti

del 2024.

Il Progetto di integrazione tra le due Associazioni aveva preso avvio nel 2019. È proseguito in modo partecipato e condiviso, con i lavori della Commissione Paritetica (temporaneamente sospesi causa pandemia), la conferma del mandato assembleare ai Presidenti alla prosecuzione del Progetto, la firma del Protocollo preliminare di aggregazione (gennaio 2021). Ha visto impegnati in un intenso lavoro i Presidenti e le strutture, coadiuvati dalla Commissione

Paritetica composta da: Claudio De Nadai, Enrico Del Sole, Francesco Nalini e Alessandro Vardanega per Assindustria Venetocentro e da Gigliola Arreghini, Luca Fabbri, Roberto Gasparetto e Mauro Zennaro per Confindustria Venezia-Rovigo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha aperto i lavori della Parte Pubblica dell’Assemblea Generale fondativa di Confindustria Veneto Est, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla presenza di duemilacinquecento imprenditori, rappresentanti dell’economia e della politica. È seguita la conversazione con i Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese condotta da Andrea Cabrini e Roberta Floris. Il Vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis ha poi trattato, nella sua relazione, il peso economico e manifatturiero del Veneto Est e del nuovo Triangolo industriale nel benchmark con l’Europa, ponendo le basi per i successivi confronti. Il primo è stato quello con il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il secondo ha visto dialogare i Sindaci di Venezia, Treviso, Rovigo, Luigi Brugnaro, Mario Conte, Edoardo Gaffeo e il Vice Sindaco di Padova Andrea Micalizzi. È seguito quindi l’intervento di Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

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I presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese
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Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta

Statale 10, “urge il completamento” De Poli interroga il ministro Salvini

l completamento della nuova Strada Statale 10 è una priorità infrastrutturale di questo Governo. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, infatti, rispondendo all’interrogazione da me posta sulla ex Sr 10, ha detto di essere impegnato in prima persona per garantire la realizzazione di ‘opere di preminente interesse’ e la prosecuzione della ex Sr 10 a Montagnana rientra fra queste. Questo Governo, dopo 40 giorni, dà una prima risposta positiva al territorio della Bassa Padovana. E’ per noi un grande segnale di fiducia a cittadini e imprese che attendono da troppo tempo questa opera di vitale importanza”. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli commentando la risposta del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini che, nel corso del Question Time a Palazzo Madama ha risposto a

un’interrogazione parlamentare presentata da De Poli sulla nuova Strada Statale 10.

“In questi 40 giorni ho incontrato più volte l’assessore regionale Elisa De Berti e il governatore del Veneto Luca Zaia”, ha detto il ministro che ha poi aggiunto: “Questi chilometri tra Carceri e Montagnana sono prioritari e sono sul tavolo del Ministero”. De Poli, illustrando l’interrogazione al Governo, aveva chiesto in primis di mettere a terra le risorse per realizzare il tratto tra Carceri e Borgo Veneto, prevedendo così l’innesto con la A31 Valdastico, e al tempo stesso ulteriori risorse per proseguire fino a Montagnana (Padova). “Mi faccio portavoce delle categorie economiche della Bassa Padovana – ha evidenziato De Poli - , le quali più volte in questi anni hanno chiaramente detto alla politica e alle istituzioni ‘Senza

la nuova Strada statale 10 non c’è ripresa’. Il territorio della Bassa Padovana, pur essendo una delle zone più produttive del Nordest, senza questa opera, resterebbe tagliato fuori dai principali corridoi commerciali italiani ed europei. Non possiamo permetter-

celo. Ecco perché accolgo molto positivamente le parole del Ministro Salvini. E’ un primo segnale importante che va nella giusta direzione”, conclude De Poli.

Intanto arriva il via libera per la terza corsia autostradale tra Monselice e Padova, annunciato

“Il libro di Padova”: le foto di Castella in mostra all’Orto Botanico

La città di Padova è protagonista della mostra fotografica “Vincenzo Castella. Il libro di Padova”, ospitata in uno dei luoghi simboli della città: l’orto botanico. Visitabile fino all’8 gennaio e compresa nel biglietto d’ingresso all’orto botanico, la mostra è basata su una quarantina di fotografie scattate da Vincenzo Castello e contenute ne Il libro di Padova, edito da Silvana Editoriale con testi di Salvatore Lacagnina. Inaugurata lo scorso novembre, la mostra è realizzata con il sostegno dei Hermès e con la collaborazione di Silvana Editoriale e Studio la Città nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova.

Fino all’8 gennaio i visitatori alla mostra avranno modo di intraprendere un percorso alla scoperta della città di Padova attraverso quattro temi: il mondo vegetale, rap-

presentato dall’orto botanico; la pittura e soprattutto gli affreschi conservati in chiese ed efficaci storici; l’architettura, intesa spesso come spazio interno; l’Università, simbolo storico della città e nodo cruciale dell’intera cultura europea.

Gli scatti, presentati in due formati (panoramico e quadrato) sono stati realizzati fra il 2020 e il 2021 da un artista, Vincenzo Castello, particolarmente apprezzato per la capacità di esprimere la complessità e gli intrecci delle grande città. Una raccolta di foto che ritraggono Padova facendo emergere alcune delle meraviglie della città e che non parlano però solo di Padova, ma più in generale della cultura europea, di cui Padova è rappresentante, e della sua capacità di produrre ancora significati anche in un presente spesso incerto. (f.t.)

sempre dal ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini. E il plauso arriva dai parlamentari leghisti. “Il via libera alla norma sblocca-lavori voluta dal ministro Salvini - dice il deputato padovano e coordinatore veneto della Lega Alberto Stefani - rappresenta un importante traguardo per lo sviluppo. La A13 è un’asse viario fondamentale per il territorio e per il potenziamento infrastrutturale della nostra regione. Un risultato concreto e una prova di buongoverno della Lega”. Per la collega Arianna Lazzarini, sindaco di Pozzonovo e deputata, “la realizzazione della terza corsia della A13 MonselicePadova è una risposta importante per la viabilità della nostra regione, una boccata di aria fresca per la mobilità di tutta la bassa padovana che da tempo attende l’ampliamento dell’arteria autostradale”.

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Infrastrutture. Intanto dal ministero arriva il via libera alla terza corsia tra Monselice e Padova
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Antonio De Poli durante il question time al Senato

L’originale esposizione. Al Centro Culturale San Gaetano fino al 26 febbraio

Geronimo Stilton Live Experience, la mostra interattiva a Padova

Dopo aver fatto tappa a Novara, arriva a Padova la Geronimo Stilton Live Experience, la prima grande mostra interattiva basata sulle avventure del famoso topo, già protagonista di molti libri amati dai bambini.

Ideata da Way Experience e Atlantic Entertainment, realizzata da Pleiadi Science Farmer e promossa dal Comune di Padova, la Geronimo Stilton Live Experience sarà ospitata fino al prossimo 26 febbraio al Centro Culturale San Gaetano, dove i piccoli visitatori potranno lanciarsi in un’avventura a ritroso nel tempo, divertente e al contempo educativa. La narrazione della Geronimo Stilton Live Experience si basa sulla serie editoriale “Viaggio nel Tempo” di Elisabetta Dami, molto apprezzata dai giovani lettori, che per l’occasione diventa totalmente immersiva grazie alle scenografie e alle ambientazioni a tema e all’utilizzo della realtà virtuale. L’avventura si struttura in diverse fasi e parte da una stanza analogica iniziale dedicata al prof. Amperio Volt, in cui i partecipanti possono apprendere alcune nozioni legate ai viaggi nel tempo, all’ingegno degli antichi egizi, all’isola dei tesori e ai pirati, gli ingredienti principali della Geronimo Stilton Live Experience. In seguito i partecipanti hanno modo di rivivere tre diversi periodi storici: si comincia con l’epoca preistorica, dominata dai dino-

sauri; si passa alla civiltà dell’antico Egitto; infine, si arriva in un “non luogo” senza tempo, ossia l’isola del tesoro. Fra dinosauri, egizi e pirati i bambini vengono accompagnati da un ranger del tempo nella visita, un’avventura che ha lo scopo di salvare Geronimo Stilton. Per raggiungere lo scopo, ai piccoli visitatori viene chiesto di risolvere enigmi e superare delle prove in grado di stimolare la loro curiosità e di farli divertire al tempo stesso: devono proteggere le uova dei dinosauri, risolvere gli enigmi della sfinge e andare alla ricerca di un tesoro perduto. Divertendosi, i piccoli avventurieri hanno modo di affinare il proprio intuito, di mettersi alla prova e, perché no, di rileggere in chiave ludica alcune delle nozioni apprese fra i banchi di scuola. Una volta concluso il viaggio nel tempo si torna al pre-

sente, con la possibilità di partecipare a dei laboratori didattici a cura di Pleiadi che permettono di avvicinarsi al mondo Steam (acronimo che sta per Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) grazie ad una serie di attività scientifiche e creative pensate per stimolare l’apprendimento e rivolte agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.

Un’esperienza divertente, educativa e immersiva grazie anche all’utilizzo di diverse tecnologie, dal mapping, con la proiezione di video su oggetti e superfici, al digital signage, un dispositivo che permette di controllare i contenuti su ledwall, touchscreen o mirror display, arrivando alla realtà aumentata, protagonista della sala dedicata all’antico Egitto.

Domenica in Musica alla Sala dei Giganti del Liviano

Da Ravel a Brahms, passando per Bach e Debussy. Una domenica con giovani talenti degli Amici della Musica vincitori di premi in concorsi nazionali e internazionali, per scoprire repertori inediti e riascoltare grandi capolavori. È la Domenica in musica, in programma alla Sala dei Giganti del Palazzo Liviano dal 15 gennaio 2023: dieci appuntamenti con un repertorio che spazia dal classico-romantico alla musica del Novecento. Per questa nuova edizione quattro concerti saranno recital di pianoforte; un concerto ospiterà un quartetto e un concerto sarà affidato ad un flautista; mentre gli altri concerti vedranno differenti duo: violino-pianoforte,

clarinetto-pianoforte e sopranopianoforte. Ad aprire la stagione il pianista Alessandro del Gobbo, uno dei due vincitori del Premio

mento, domenica 22 gennaio. A febbraio si alterneranno alla tastiera del pianoforte i due vincitori del prestigioso Premio Venezia. Il primo e il secondo premio di quello che è uno dei concorsi pianistici più importanti in Italia sono stati assegnati a Nicolò Ferdinando Cafaro e Riccardo Martinelli. Domenica 12 febbraio sarà la volta di un altro talento: il flautista Alberto Navarra, insignito del premio come allievo più meritevole della classe di flauto dell’ESMRS direttamente dalle mani di Sua Maestà la Regina Sofía di Spagna. Per l’occasione suonerà musiche di J.S. Bach e C.PH. E. Bach, Mercadante, Debussy e infine un pezzo brillante di S. Karg Elert.

Narrazione “immersiva” del viaggio nel tempo grazie alle scenografie e alla realtà virtuale. Poi si torna al presente con la possibilità di partecipare ai laboratori didattici sulle attività scientifiche a cura di Pleiadi

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Brunelli 2022, che presenterà un programma di grande impatto emotivo con musiche di Ravel e Debussy. Il Duo Althea, vincitore del Bando Peruzzi, sarà il protagonista del secondo appunta- Francesca Tessarollo Geronimo Stilton al Centro San Gaetano presenta la mostra padovana
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La storia. É campionessa italiana e ora partecipa alla competizione internazionale

Beatrice Cogo “vola” ai mondiali: “Pole sport apre a sperimentazioni”

Ci vuole forza, flessibilità, agilità. Ma anche determinazione, coraggio, resistenza morale e psicologica. Sono le caratteristiche che Beatrice Cogo ha messo in campo per laurearsi campionessa italiana nella categoria “Senior Women Competitive” al campionato nazionale 2022 di Pole Sport svoltosi a Cesenatico. La Pole Sport è una disciplina sportiva che unisce figure acrobatiche eseguite al palo a passi di danza e coreografie eseguite a tempo di musica. “Aver conquistato il campionato italiano mi ha ripagata di tantissimi sforzi e di duro lavoro”, racconta Beatrice. “Vengo dalla ginnastica artistica, ho frequentato la società Blukippe di Salboro e poi la Corpo Libero, a Padova. Non ho più potuto continuare a causa di un infortunio e volevo trovare un’altra attività sportiva: nel 2017 ho trovato il Pole e me ne sono innamorata.

Essendo uno sport nuovo mi ha dato la possibilità di confrontarmi subito con gli altri atleti e la voglia di sperimentare: l’aver iniziato subito a fare competizioni mi ha spronato molto a migliorarmi”. Beatrice ha 18 anni, vive a Selvazzano con la famiglia ed è studentessa del primo anno alla facoltà di Scienze Biologiche a

Ferrara.

La sua vita scorre tra Padova e Firenze, dove si trova la sua società sportiva, la “Is Top Asd” di Scandicci, ed è seguita dal punto di vista tecnico e coreografico dai tecnici Ingrid Maddalena

e Bianca Breschi. L’allenamento è diventato quotidiano, almeno tre ore al giorno, in palestra e poi anche a casa.

“Ho una stanza che ho trasformato in una piccola palestra dove ho

Basket, la decisa rimonta della Virtus: “Ci siamo sbloccati”

Virtus Basket è in ripresa. Dopo l’inizio di campionato piuttosto incerto, con tre sconfitte di seguito rimediate contro Gemini Mestre (74-80), Longiman Crema (67-82) e Luxarm Lumezzane (72-88) i neroverdi della Virtus Basket Antenore Energia hanno infilato ben sei vittorie consecutive che hanno risollevato morale e classifica. La svolta è iniziata con la vittoria in trasferta a Monfalcone contro Pontoni Falconstar per 80 a 78, ed è poi proseguita con i risultati positivi contro San Vendemiano, Bergamo, Vicenza e Ragusa.

“Il punto di svolta è stata proprio Monfalcone”, commenta il coach di Virtus Basket Padova, Riccardo De Nicolao, “non tanto per la prestazione o la squadra contro cui giocavamo ma proprio per aver fatto la prima vittoria che poi ci ha sbloccati. Siamo partiti con un po’ troppa pressione: abbiamo condotto una campagna acquisti importante e

messo due pali per allenarmi. Da un anno ho iniziato a insegnare Pole sport in varie palestre e mi piacerebbe aprire una palestra dove poter insegnare, qualcosa di mio dove poter portare avan-

ti questa passione e trasmetterla alle atlete più giovani.

Quest’anno in Italia si tengono due competizioni mondiali, e io partecipo a entrambi: il 10 e 11 dicembre a Sassuolo i mondiali di Pole sport, il 3 e 4 dicembre a Cesenatico la Pole art”. Accanto a lei atlete di molti paesi, le più forti sono le ucraine e le americane, ma anche le atlete italiane sono di ottimo livello.

Dietro una grande campionessa c’è una grande famiglia: “I più grandi tifosi sono i miei genitori”, racconta Beatrice, “in questi anni mi hanno sempre sostenuto e portato in giro a fare lezione per darmi la possibilità di crescere nel mio bagaglio tecnico e artistico. Mi sostengono in tutto, mio padre mi aiuta quotidianamente nei miei allenamenti e mi da un sostegno psicologico molto importante”.

le aspettative di società e tifosi erano alte. La squadra ha risentito della tensione di dover dare soddisfazione a queste richieste. E la tensione ci ha un po’ bloccati nelle prime gare. Poi, conquistata la prima vittoria, ci siamo un sbloccati e quindi è diventato tutto un po’ più facile.

Abbiamo avuto un inizio fin troppo negativo, poi siamo stati bravi a correggere alcune cose, a ritrovarci e quindi adesso dobbiamo confermarci, perché abbiamo visto nelle ultime partite quelle che sono le nostre potenzialità. Adesso abbiamo una serie di partite difficili, da qui fino alla sosta di campionato, e dobbiamo provare a fare risultato su tutte; dobbiamo confermarci a questi livelli per cui Il nostro obiettivo è andare avanti in questo stato di forma e di concentrazione e fare risultato in tutte le partite, non sarà facile ma dobbiamo provarci”. (d.b.)

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A causa di un infortunio ha dovuto lasciare la ginnastica artistica. A 18 anni ha trovato una nuova opportunità
Beatrice Cogo è campionessa italiana di Pole Sport “Senrion women competitive”

Fine d’anno, tempo di bilanci. C’è chi festeggia, chi ha un sorriso a mezza bocca e chi spera che il 2023 porti miglior fortuna. I brindisi di Capodanno non potranno che essere scintillanti per Fratelli d’Italia che viaggia con percentuali superiori al 30% e che il giudizio positivo degli elettori – così com’è certificato dai sondaggi – non faranno che aumentare. Nel Veneto il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato maggiore rispetto a molte Regioni: tutto fa pensare che apparterrà a Fratelli d’Italia il nuovo governatore. Del resto, difficile ipotizzare un capovolgimento in una Regione che di sinistra non è mai stata. La Lega ha dimezzato i suoi voti nel Veneto attestandosi al 14%: il bilancio vira al rosso e non c’è granché da brindare. È vero che il partito di Salvini si consola non solo con la partecipazione al governo ma anche intestandosi vari successi del governo (il tetto al Pos, i contanti, la revisione radicale del reddito di cittadinanza…) grazie

#Regione

Il Punto Chi brinda e chi no

all’attivismo del leader. Ma è indubitabile che una stagione per la Lega si sia conclusa, quella del partito che viaggiava a percentuali stellari. Ormai nell’elettorato di centrodestra la Lega è stata in gran parte sostituita dai Fratelli di Giorgia Meloni. E deve anche riflettere sulle battaglie interne delle correnti, che, negate da tutti, in realtà esistono e combattono. Non è domo il leader Bossi, non lo sono nemmeno coloro che fanno riferimento a Luca Zaia, anche se adesso il gruppo è indicato come “marcatiani”. Sta di fatto che, nella competizione interna, e come è stato sottolineato da tutti gli osservatori,

Salvini non ha dato spazio nelle liste a Zaia e il vincente tra i due appare il segretario federale, noto per essere un uomo che non molla mai.

Zaia, dal canto suo, mentre evoca l’unità in questa stagione congressuale della Lega, può vantare a livello amministrativo di aver risparmiato ancora ai veneti l’applicazione dell’Irpef regionale, come pure era stato paventato. Ma soprattutto, se le cose seguono la strada intrapresa, potrà incassare il successo dell’autonomia differenziata. Anche se servirà un anno.

Il Pd, batostato in quasi tutta Italia, nel Veneto mantiene la sua percentuale del 16%

e non è crollato. Non è poco. Mantenere le posizioni è già un successo quando il mondo attorno si disfa. Anche il partito del segretario Andrea Martella può alzare un calice. Ma uno solo. Del doman non v’è certezza per il Pd.

Zaia: “L’autonomia arriverà presto E altri grandi progetti per il Veneto”

S trascichi della pandemia, assenza di personale sanitario, ma anche autonomia e futuro dell’industria: sono le parole chiave del 2022 per il Veneto secondo il governatore Luca Zaia che, nonostante tutto, guarda al prossimo anno con fiducia. Come valuta l’anno che sta terminando e cosa si aspetta dal 2023?

“È stato un anno difficile, considerato che abbiamo avuto prima il covid e poi la guerra in Ucraina. Lo definirei annus horribilis da un punto di vista sociale, con non poche difficoltà. Però noi sappiamo che dopo la pioggia torna sempre il sereno. Questa guerra si concluderà: ho molte speranze. Penso che sia giunto il momento di lasciare spazio alla diplomazia e che entrambi contendenti, l’aggressore e aggredito, decidano di fare un passo indietro, perché si possa trovare un’intesa. Non ci possiamo permettere nessuna guerra, tantomeno questa che è vicina a noi e pesa moltissimo nella geopolitica internazionale”.

Come giudica la manovra del governo Meloni?

“Positivamente. Su 35 miliardi 21 sono dedicati al sociale, alle famiglie. È come se il Governo avesse versato più o meno un miliardo alla Regione. Noi non ci saremmo mai riusciti, con nessuna manovra tributaria: saremmo riusciti forse a incassare 180, 150, 120 milioni di euro. Ecco, il Governo ha fatto un’operazione da 21 miliardi di euro che poi avrà una ricaduta positiva sui costi che le famiglie si sono visti aumentare per il costo dell’energia”.

Come è considerato il Veneto dal governo?

“Come veneti ci possiamo attribuire il merito di avere uno standing che anni fa non avevamo. D’altra parte se non hai considerazione non porti a casa le Olimpiadi e non tratti con Intel un investimento di 10 miliardi di euro che è il più grande investimento nella storia del Paese. E stupiremo ancora perché abbiamo grandi progetti”.

A proposito dell’autonomia, nel recente incontro con il ministro

Calderoli lei ha affermato “ora o mai più”. Perché?

“Perché ci sono tutti i presupposti: siamo davanti a un ministro che s’è mosso con celerità, in un governo che comunque mantiene la parola data ai cittadini. Ovviamente stiamo parlando della più grande riforma della storia assieme al presidenzialismo: in questa legislatura l’una e l’altro dovranno essere assolutamente approvati. L’articolo 144 nella legge di stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e

la stagione dei compiti per casa. Entro fine dell’anno avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni standard, un passaggio indispensabile per procedere verso la delega di poteri alle Regioni”.

La Regione ha di recente emanato un bando per 393 medici per far fronte all’assenza di personale. Sono sufficienti?

“Sul mercato non ci sono professionisti e quelli che ci sono hanno la possibilità di attraversare la strada e andare dal privato che li paga di più. Mancano i medici e

questa divaricazione tra domanda e offerta ci sta mettendo non poco in difficoltà. Quanto ai medici in pensione, io chiedo che il pubblico possa fare quello che può fare un privato, cioè tenere su base volontaria i propri professionisti”.

È nata Confindustria Veneto est, la più grande del Paese, che unisce quelle di Venezia e Rovigo e Confindustria Veneto centro. Come valuta questa fusione? “Oltre ai numeri, c’è anche un dato quantitativo che è importantissimo: questo raggruppamento significa oltre 86 miliardi di fatturato, quasi metà di quello Veneto arriva da questa associazione. Direi che è un bel segnale, soprattutto perché punta all’economia di scala, a razionalizzare. È un segnale che anche il pubblico dovrebbe cogliere. L’economia di scala ci permette di risparmiare, di essere più efficienti e avere sempre come ultimo obiettivo quello di fornire servizi al cittadino”.

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Gay
Giorgia
L’intervista. Il presidente della Regione traccia un bilancio e guarda con speranza al 2023
ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO

Valori, determinazione e sorriso: “Porto la voce della mia generazione”

Dopo l’emozionante debutto in Parlamento il lavoro sulle emergenze attuali: “Sento grande la responsabilità, ci sono delle urgenze comuni che attendono risposte, ma i provvedimenti del Governo sono inadeguati”

a mia generazione è la grande assente, in Parlamento:

il Partito Democratico ha scelto di rappresentarla e per questo sento la grande responsabilità di provare a portarne la voce.” Così Rachele Scarpa, trevigiana, 25 anni la più giovane Parlamentare della Repubblica Italia si presenta al suo debutto sugli scranni di Montecitorio. Un’emozione unica associata, però, ad una grande determinazione, a dei valori non negoziabili e ad un sorriso che in questa strana campagna elettorale in molti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare.

“I temi – spiega l’Onorevole Scarpa - che stanno a cuore a me e ai miei coetanei sono chiari, li portiamo nelle piazze da anni: politiche coraggiose in difesa dell’ambiente, lotta alla precarietà e al lavoro povero, una maggiore considerazione della salute a tutto tondo, anche quella psicologica, emersa come grande difficoltà a partire dalla pandemia. Su quest’ultimo tema ho voluto agire subito. Serve una grande consapevolezza tra tutte le parti politiche sul fatto che la salute mentale è salute e che non può essere un lusso di chi se lo può permettere: per questo ho voluto far nascere un Intergruppo parlamentare dove avviare una discussione trasversale e porre una nuova luce su un problema diffusissimo ma silenzioso.”

Un avvio subito estremamente concreto quello di Rachele Scarpa che a poche settimane dall’insediamento si è subito messa al lavoro rendendosi protagonista già di molti provvedimenti. “Non è solo alla mia generazione, però, che voglio parlare: ci sono delle urgenze comuni che richiedono risposte: il costo della vita, i salari che non crescono da trent’anni, la drammatica assenza dei medici di base nel nostro territorio, l’inquinamento della nostra aria e della nostra acqua.”

“Sono tutti problemi – continua l’Onorevole PD - Che non trovano risposte nell’attuale manovra di bilancio, in cui spiccano l’inadeguatezza delle misure di contrasto alla crisi energetica e alle tensioni inflazionistiche e l’iniquità delle iniziative, di natura fiscale e non, nell’ambito del lavoro, della lotta alla povertà e in campo pensionistico.

Si accentueranno i divari tra cittadini e territori avvantaggiati e svantaggiati: in uno scenario in cui l’inflazione si avvicina al 12% e il paese va verso la recessione, si risponde con la completa eliminazione dell’unica misura destinata alla povertà, con una sperequazione nella tassazione sul reddito tra lavoratori dipendenti e autonomi, col ritorno dei voucher, con un taglio insufficiente e non strutturale

del cuneo fiscale, con misure sulle pensioni limitate al 2023, regressive e discriminatorie (come Opzione donna, ridotta e legata al numero dei figli). Sull’ evasione fiscale, tra tetto al contante, stralcio delle cartelle, e possibilità degli esercenti di rifiutare i pagamenti in carta sotto i 60 euro, torniamo indietro di 15 anni.

Allarmanti sono anche le assenze, in questa manovra: mancano glii investimenti in ambiente, istruzione, sanità. Quelli che per noi sono i pilastri di una società che funziona e cura i cittadini subiscono un grave disinvestimento, dove non tagli. La direzione in cui andare è opposta: salario minimo, sostegno alle imprese che promuovono la sostenibilità e vanno e verso la conversione ecologica, investire sulla medicina di prossimità, più risorse in istruzio-

ne e ricerca, un fisco più equo. Solo così garantiremo la dignità delle persone, in tutti gli aspetti della loro vita. Dignità è vivere in un ambiente salubre, senza dover temere il prossimo disastro climatico. È accedere ai servizi a prescindere dalla propria disponibilità economica, o dalla zona di residenza: sanità, psicologo di base, ma anche servizi per l’infanzia o trasporto pubblico. È lavorare e non rimanere poveri lavorando, è dare a tutti la possibilità di progettare liberamente il proprio futuro con studi e formazione adeguati e accessibili. È avere un tetto sopra la testa e un salario adeguato. Anche nel nostro Veneto tutto ciò va portato fortemente in luce, queste infatti non sono utopie: sono il minimo indispensabile, e lo difenderemo infaticabilmente, dentro e fuori dal Parlamento”.

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“L
Rachele Scarpa. La giovane deputata si racconta e sottolinea tutte le mancanze della manovra di bilancio La neo deputata Rachele Scarpa davanti a Montecitorio e fra la gente

“Attenzione a truffe e raggiri, in aumento con il caro bollette”

S

ono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine da cittadini alle prese con l’emergenza truffe e raggiri. Episodi particolarmente odiosi perché le vittime sono spesso persone anziane. Carabinieri e amministrazioni locali hanno intensificato nelle ultime settimane le attività di informazione alla cittadinanza e le associazioni a difesa dei consumatori sono sempre più impegnate in attività di orientamento, soprattutto in un momento in cui il caro bollette spinge i più spregiudicati ad allettare con proposte all’apparenza vantaggiose su energia, acqua e telefonia, che nei casi peggiori si trasformano in vere e proprie truffe. Ne parliamo con Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Veneto.

Presidente, qual è la situazione nella nostra regione?

“Purtroppo ogni settimana i nostri sportelli raccolgono denunce di raggiri per la vendita di mer-

ci, ma anche per la fornitura di servizi. Gli argomenti utilizzati dai malintenzionati sono i più disparati, e sono anche molto diversificate le tecniche per far cadere in trappola le persone. Un esempio è la cosiddetta “truffa

del catalogo”: la persona viene contattata telefonicamente e poi raggiunta a casa per quello che sembra essere un semplice ritiro di una tessera sconto per fare acquisti in un negozio locale. Si chiede quindi la sottoscrizione di un modulo di consegna che poi si rivela essere un vero contratto, magari con un impegno di spesa anche di parecchie migliaia di euro.

Oppure è ancora molto in voga la vendita dei rilevatori di gas, soprattutto a danno degli anziani: viene affisso, nell’androne del condominio, un cartello, con scritto che di lì a breve ci sarà la visita di alcuni incaricati per il rilevamento delle fughe di gas negli appartamenti. La comunicazione è anche un po’ ambigua: sembra quasi che sia un obbligo di legge installare questi dispositivi, ma in realtà non c’è nessun obbligo. La cosa peggiore è che contestualmente viene richiesto il pagamento - solitamente loro

sono dotati di bancomat - ed anche ottocento euro se ne vanno seduta stante per questa spesa”. Il caro bollette sta peggiorando la situazione?

“Certo. Un caso frequente è quello - che un tempo avveniva più tramite vendita porta a porta, mentre oggi soprattutto per telefono - dei contratti dell’energia elettrica del gas, con vari stratagemmi che fanno leva su un’offerta imperdibile. Viene carpito il consenso dell’interlocutore e concluso un contratto telefonicamente. E così ci si ritrova attivata la fornitura”.

Ma a cose fatte ha senso informare le forze dell’ordine o è già troppo tardi per rimediare?

“Il consumatore fa sempre bene ad avvisare le autorità, perché abbiano il polso della situazione. Però consigliamo di rivolgersi alle associazioni di consumatori, che hanno ormai acquisito una competenza e un’esperienza nel settore piuttosto corposa, e

sono in grado di trovare le soluzioni più efficaci per ogni singola fattispecie. Il mio consiglio è di parlarne, denunciare, informarsi, mettere in campo la strategia di comunicazione e di tutela più ampia possibile, in modo tale che si eviti che passi del tempo, scorrano i termini e poi davvero non si possa più intervenire per rimediare la situazione”. E la vostra associazione cosa fa sul fronte della prevenzione?

“Da questo punto di vista il nostro impegno è totale e portiamo avanti un programma di incontri nell’ambito dell’energia e dell’educazione finanziaria, per raggiungere quante più persone possibili e informarle sui loro diritti”.

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L’intervista. I consigli di Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Veneto Il presidente di Adiconsum Veneto, Davide Cecchinato ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24

La Piazza 24: l’informazione dà voce al territorio

Il 2022 ha segnato l’arrivo di un prodotto totalmente nuovo nel panorama dell’offerta di informazione in Veneto: non uno, ma ben quattro notiziari audio giornalieri con notizie dalle città della regione, siano esse capoluoghi o piccoli centri, con grande attenzione alla cronaca, all’attualità, alla politica e all’approfondimento.

I notiziari della Piazza24, trasmessi da numerose emittenti radio, ma anche in streaming e dagli smart speaker, raccontano ogni giorno il territorio con lo stile della Piazza, che da oltre 28 anni ha fatto dell’informazione locale una vera e propria missione.

Lo fa attraverso un team di giornalisti, tecnici, speaker di alto livello. Una squadra che ogni giorno garantisce un prodotto che, mese dopo mese, ha riscontrato sempre maggior interesse e apprezzamento da parte del pubblico. “Il merito di un prodotto così valido è tutto del nostro teamracconta il direttore Giorgia Gay -. Nelle principali città del Veneto abbiamo giornalisti che quotidianamente ‘presidiano’ il territorio, dialogano con i protagonisti, raccontano ciò che accade con grande professionalità. La nostra redazione centrale, poi, raccoglie i principali fatti di cronaca, le interviste con esponenti politici e istituzioni per andare oltre la semplice notizia, proponendo approfondimenti pur nel breve spazio di un notiziario audio. La nostra sfida è proprio questa: fare più informazione possibile, nel miglior modo possibile, dando voce al territorio”.

In redazione le notizie vengono aggiornate fino all’ultimo minuto possibile, per essere sempre “sul pezzo”. Ma non è solo la squadra dei giornalisti a rendere possibile la messa in onda del prodotto. Il team si avvale di un esperto in produzione che garantisce la

messa in onda e la diffusione dei notiziari, la condivisione nei social network, l’analisi dei risultati e il rapporto con le emittenti.

E poi ci sono le voci, gli speaker professionisti che si alternano al microfono. Senza dimenticare la rete vendita, ogni giorno “sul campo” per coinvolgere nuovi inserzionisti.

I notiziari sono trasmessi dal lunedì al sabato in Fm su “Radio Cafè”, “Radio Pocket”, “Radio Pico”, “Radio Clodia” e “Radio Attiva la voce del veneto solidale”; nel sito www.lapiazzaweb.it e sulle principali piattaforme streaming: Spotify, Google Podcasts, iTunes, Apple Podcasts, Spreaker, Deezer, Amazon music, Audible, anche Alexa e l’Assistente Google.

Oltre ai notiziari, laPiazza24 è anche approfondimento, grazie alle rubriche podcast di punta: “ilPunto Di Antonio di Lorenzo” e “Zoom” con Ilaria Morelli. Entrambe si possono ascoltare

sia nel sito www.lapiazzaweb. it e sulle piattaforme streaming. “IlPunto” è uno spazio di commento politico dedicato agli argomenti più caldi del panorama nazionale e locale. “Zoom” esplora invece l’attualità, per capire e raccontare al meglio il Veneto che viviamo ogni giorno, con un’intervista in ogni puntata a un ospite competente e autorevole. Senza dimenticare le rubriche “Salute” e “Scuola&Lavoro”, che si possono ascoltare sia sul web sia in fm: si tratta di spazi podcast dedicati agli ambiti della salute, del benessere, dell’estetica, dell’istruzione, delle università. Con l’arrivo de LaPiazza24 è nato un vero e proprio sistema di comunicazione integrato, che ha aggiunto l’informazione audio a quella tradizionale dei mensili “La Piazza” e del sito “LaPiazzaweb”. E nel 2023 non mancheranno altre novità.

Ecco tutti i modi per ascoltarci: In radio

I notiziari su LaPiazzaweb.it, Radio Pico (frequenze 90.6) e Radio Pocket (107.7): dal lunedì al venerdì alle ore 8:30 - 11:3017:30 - 18:30, sabato alle 8:30 e alle 11:30.

Su Radio Cafè (95.3): lunedìvenerdì alle 7.00 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 7.00 e alle 12.00.

Su Radio Clodia (103.6): lunedì - venerdì alle 8.30 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 8.30 e alle 12.00.

Su Radio Attiva la Voce del Veneto Solidale (AM 1278): lunedì - venerdì 6:55 - 08:40 - 11:40 - 17:4018:40, sabato 6:55, 08:40 e 11:40.

Siamo anche sui dispositivi Alexa, scarica la skill!

Basterà dire: “Alexa, apri La Piazza 24!”, “Alexa, chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.

Oppure scarica la Google Action e chiedi all’Assistente Google: “Parla con La Piazza 24!”, “Chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.

Puoi ascoltarci dal sito www.lapiazzaweb.it e tramite la nostra app “LaPiazza24” dall’App Store e da Google Play

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L’iniziativa. I notiziari sono trasmessi da emettenti radio ma anche in streaming
Quattro appuntamenti quotidiani con notizie e approfondimenti, in presa diretta con i protagonisti
Il Team de LaPiazza24, da sinistra: Giulio Segala, Ilaria Morelli, Giorgia Gay, Giuseppe Bergantin, Marta Zatta, Sara Busato, Calogero Gambino. App store

Salute

La campagna di comunicazione

Le regole per promuovere la salute

Regione e Ulss insieme per sensibilizzare la cittadinanza a stili di vita orientati al benessere

Un tam tam mediatico, che da un’azienda sanitaria all’altra rimbalza in tutto il Veneto. É la campagna di comunicazione che la Regione ha inserito come punto cardine nel Piano regionale prevenzione, con lo scopo di promuovere uno stile di vita sano. “Vivo bene”, dunque, non è solo uno slogan: vivo bene, mangio in modo sano, mi muovo, evito comportamenti rischiosi, presto attenzione nei luoghi di lavoro per promuovere la mia salute.

É un’iniziativa di sensibilizzazione ed educazione alla salute rivolta alla popolazione che, nel tradurre le linee guida del Piano regionale di prevenzione, si propone in un messaggio di raggiungere tutti, senza distinzione di età, sesso e condizione.

La medicina che si occupa di preservare la salute, e non solo curare la malattia, rappresenta un po’ l’orizzonte cui guardare in questo approccio che parte dal presupposto che la salute è il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente.

Prosegue alla pag. seguente

DICEMBRE 2022 on-line: /category/salute/
“Vivo
bene”, una questione di… stile

Salute

La tua voce per una sanità migliore

Pianificare e progettare insieme un sistema sanitario di qualità, attraverso le valutazioni di tutti gli attori del sistema sociosanitario regionale

Le regole per promuovere la salute

Il Piano regionale della prevenzione, approvato con DGR n. 1859 del 29 dicembre 2021, in attuazione al Piano Nazionale Prevenzione, ha durata di 5 anni e rappresenta il documento guida delle Aziende Ulss riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute.

In 5 anni il Piano si propone di creare e rafforzare ambienti favorevoli alla salute delle persone, cioè contesti che agevolino stili di vita sani, tra questi la scuola, i luoghi di lavoro, i comuni attivi, le comunità che promuovono la salute della famiglia nei primi 1000 giorni di vita. Il secondo obiettivo è quello di sviluppare percorsi integrati di presa in carico delle persone per il contrasto alla fragilità. Il terzo obiettivo è quello di contrastare le disuguaglianze in salute e sostenere l’approccio di genere.

“Veneto per la salute” è invece un protocollo d’intesa nato a supporto del Prp 20202025 e sancisce la collaborazione tra diverse direzioni regionali e altri enti esterni con l’obiettivo di promuovere il benessere, il diritto alla salute attraverso l’adozione, nelle proprie politiche, di linee strategiche coerenti con gli obiettivi dello stesso Prp. Le direzioni /Enti aderenti concorrono con le loro strategie alla creazione di ambienti favorevoli alla salute delle persone.

In queste settimane la campagna di comunicazione “Vivere bene” ha trovato ampia eco attraverso la pubblicazione di un video che sintetizza in pochi minuti le poche ma importantissime “regole” per promuovere, come singoli cittadini, uno stile di vita orientato al benessere psico-fisico.

“Vivere bene infondo non è difficile, soprattutto in una regione come la nostra che si prende cura dei suoi cittadini. Anche noi però possiamo fare la nostra parte” è l’incipit del messaggio.

Una sanità di qualità sempre migliore da costruire assieme, con il contributo di tutti, ascoltando la voce degli attori direttamente interessati, siano essi interni al sistema sanitario o cittadini che hanno ricevuto assistenza sanitaria. Con questo spirito si rinnova “La tua voce per una sanità migliore”, giunto alla terza edizione, un insieme di progetti che hanno la finalità di valorizzare il contributo, facilitandone la partecipazione, di cittadini e di tutti gli interlocutori della sanità nel progettare e realizzare un sistema sanitario di qualità. Prende così il via, a partire da dicembre, il “Sistema coordinato per la valutazione e la valorizzazione di qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale (Sssr)”, della regione Veneto, allo scopo di promuovere ed implementare la valutazione dei servizi sanitari regionale tenendo conto di più punti di vista.

I progetti si propongono di raggiungere più obiettivi. Intanto consolidare un programma regionale di rilevazione, analisi e valutazione dell’esperienza e della soddisfazione degli utenti del Servizio Socio Sanitario Regionale (Sssr). Quindi definire e consolidare strumenti di rilevazione di aspetti dell’assistenza che influiscono in misura importante sulla percezione che gli utenti hanno della qualità del servizio.

E, per finire, consolidare un sistema condiviso e diffuso di gestione delle segnalazioni degli utenti dei servizi sanitari e socio sanitari, in forma di reclamo, suggerimento

o apprezzamento-elogio.

Tutte le Aziende Sanitarie della Regione del Veneto sono coinvolte e prenderanno progressivamente parte attiva in alcuni progetti specifici.

A dicembre, e fino al 22 gennaio prossimo, ha preso il via l’Indagine di Clima Organizzativo, per una valutazione della qualità dal punto di vista interno sul clima delle Aziende, rivolto specificatamente ai dipendenti delle Aziende Sanitarie, quindi seguirà il Progetto PREMS (Patient Reported Experience Measures) per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti che hanno avuto un ricovero in ospedale. Poi Progetto PROMs (Patient Reported Outcome Measures) per la misurazione degli esiti e dell’esperienza con il percorso oncologico per il tumore maligno alla mammella riportati dalle pazienti, rivolto ai pazienti in cura allo IOV. Ci sarà anche il Progetto PaRIS (PatientReported Indicators) promosso dall’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti affetti da cronicità che hanno effettuato una prestazione specialistica.

Per la progettazione, la sperimentazione e il consolidamento di questi programmi Regione Veneto si avvale del supporto tecnico metodologico di Azienda Zero e la collaborazione del Laboratorio MeS (Management e sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Come fare allora? “Mangiamo sano, privilegiando la dieta mediterranea, e sempre nel rispetto della natura. Muoviamoci un po’ di più: possiamo andare al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta, salire le scale, invece di prendere l’ascensore, fare un po’ di ginnastica”.

Non vanno trascurati i consigli giusti, quelli del nostro medico su prevenzione e vaccini.

“Prestiamo più attenzione quando siamo a casa, in strada e in tutte le situazioni che tendiamo a sottovalutare, anche quando siamo impegnati nelle nostre professioni”, rappresenta un’altra buona norma da tenere in considerazione.

E naturalmente non trascuriamoci. “Controlliamo più spesso la nostra salute – è la sollecitazione - è utile per prevenire efficacemente le patologie croniche, evitiamo comportamenti scorretti e cattive abitudini che ci isolano e ci allontanano dalle cose che contano di più”.

“Se stiamo bene con noi, - è l’osservazione conclusiva - stiamo bene anche con gli altri perché anche la salute è un gioco di squadra. La nostra salute rende tutti più forti”.

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Ariete

É il momento di fare un restyling e riproporvi sotto un’angolatura diversa per riscoprire a far riscoprire agli altri talenti e aspetti di voi che avete trascurato

Dicembre

La famiglia riunita in occasione delle festività rappresenta per voi una gioia e una ricchezza a cui non sapete rinunciare, nonostante tutto il resto. Godetevi momenti di serenità domestica

Dicembre, verso una nuova rinascita

Siete in una fase favorevole che vi consente di tentare di intraprendere, sicuri di riuscire, ogni progetto lasciato in sospeso sin qui. Siate coraggiosi e inarrestabili

State bene quando vi sentite in grado di dare affetto e sicurezza alle persone che amate. L’atmosfera delle feste e un momento di stacco dalla quotidianità vi faranno sentire realizzati

Leone

Inizia il periodo della leggerezza. Scaricate dalle vostre spalle le tensioni e i problemi affrontati negli ultimi mesi. É tempo di raccogliere ciò che di buono avete seminato in questo tempo

Vergine

Siete irresistibili e inarrestabili. Una condizione che vi consente di cimentarvi in qualsiasi nuova avventura e in qualsiasi campo della vostra vita. Fatevi tentare e rischiate anche un po’

Saprete riportare le cose nel giusto equilibrio e questo vi consentirà di vivere al meglio le vostre esperienze. Novità all’orizzonte apriranno nuove strade. Percorretele con fiducia

Scorpione

Siete frizzanti e inarrestabili e per questo avrete voglia di non fermarvi mai. É il periodo giusto per viaggiare, conoscere persone e posti nuovi

Sagittario

Una sorpresa dietro l’altra in questo periodo scuoterà la vostra vita dalla consuetudine e dalla quotidianità. Scoprirete esigenze, prospettive e ritmi nuovi. Vi sentirete rigenerati

Capricorno

Vi aspetta un periodo davvero speciale, sottolineato dalla ricorrenza del vostro compleanno che festeggerete quest’anno finalmente come meritate. Sono tante le soddisfazioni

Acquario

Questo periodo potrebbe essere per voi un nuovo inizio: affidatevi al destino e assecondate gli eventi. Non siate forti ad ogni costo, abbassate le difese e mostratevi in tutto il vostro splendore, senza paura

Bilancia Pesci

Avete acquisito una certa sicurezza in voi stessi che vi renderà più affascinanti agli occhi della gente e più determinati nei confronti di voi stessi.

Pretendete di essere ciò che volete

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Toro Gemelli Cancro
Oroscopo

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