La Piazza della Bassapadovana lug2022

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LUGLIO 2022

Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.125

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Dopo quarant’anni di attesa lavori al Campo della Fiera Intervento da mezzo milione di euro, finanziato con il Pnrr, per riqualificare l’area nel cuore di Monselice

MONSELICE,SICUREZZA

Sottopasso di Monticelli sempre pù vicino MONSELICE, L’INCONTRO

Primo passo ufficiale a Siena nel segno del Palio MONSELICE, LA NOVITÀ

All’Osteria Origini debutta la birra alla lavanda ESTE, IL RITROVAMENTO

Dagli scavi emergono reperti di età preromana ESTE, LA POLEMICA

BUONA ESTATE

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er giorni abbiamo avuto sotto gli occhi le impressionanti e dolorose immagini del disastro della Marmolada, quel fiume di ghiaccio e roccia che ha travolto vite e destini, quello squarcio azzurro sulla sommità del ghiacciaio morente, una ferita che non si rimarginerà più e che rimanda ad altre ferite, altri sfregi, dalla tempesta Vaia all’acqua granda a Venezia, dal mare che risale il Po in secca ai campi arsi dalla siccità o martoriati dalla grandine.

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Sottopasso Monticelli ora più vicino I

l nuovo sottopasso nella frazione Monticelli sempre più vicino alla realizzazione. Il progetto definitivo è stato, infatti, approvato nella Conferenza di Servizi decisoria a cui hanno partecipato il comune della Rocca e di Battaglia Terme ma anche Regione Veneto, Rete Ferroviaria Italiana, l’Ente Parco Colli Euganei e le società che gestiscono i sottoservizi. L’intervento, da anni atteso a Monselice, prevede l’eliminazione in via definitiva del passaggio a livello di via Rivella e la risoluzione, quindi, della questione traffico in entrata e in uscita della frazione della Rocca. L’intenzione di procedere alla soppressione del passaggio ferroviario non è cosa nuova a Monselice e lo dimostra il fatto che l’iter ha preso il via nel 2019 con l’approvazione preliminare del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Lo scorso anno, poi, l’annuncio che la documentazione era passata dalla Regione Veneto nelle mani di Rfi per l’approvazione e l’affidamento dei lavori. Un’opera che nel suo complesso ha un valore di circa 15 milioni di euro a carico di Rete Ferroviaria Italiana e della Regione Veneto e che avrebbe dovuto vedere la luce già nel 2023. Dalle previsioni iniziali, infatti, si stimava che i lavori dovessero iniziare entro il 2021 e protrarsi per circa due anni. La situazione pandemica, però, e le conseguenze a questa annesse hanno rallentato le diverse fasi procedurali spostando in avanti l’avvio degli interventi. “Rete Ferroviaria Italiana, soggetto attuatore dell’intervento, ha comunicato che è di prossima ultimazione il recepimento delle prescrizioni nel progetto definitivo” si legge in una nota di Palazzo Tortorini “Subito dopo RFI procederà con la verifica ai fini della validazione del progetto definitivo aggiornato, secondo la normativa vigente, e con la progettazione esecutiva”. L’apertura del cantiere è prevista nell’ultimo trimestre del 2023.

Via libera al progetto dalla conferenza dei servizi, lavori entro la fine del 2023

Gli sconvolgimenti climatici fanno parte della lunga storia della Terra, ma non possiamo continuare a parlare, di fronte ad ogni nuova tragedia, di “tragica fatalità” o di “evento imprevedibile”, come a voler allontanare responsabilità o anche un semplice coinvolgimento che vada oltre lo shock e l’emotività del momento. Purtroppo sulla Marmolada non è successo niente di straordinario, come ci hanno spiegato gli esperti già negli istanti successivi al disastro. Da decenni il ghiacciaio è in ritirata e ormai il fenomeno è irreversibile, accentuato da annate sempre più calde, anche in quota, e povere di precipitazioni. Un fatto imprevedibile con precisione, certo, pur nella consapevolezza che prima o poi sarebbe successo. Ed è successo nel pomeriggio di una calda domenica, mentre decine di escursionisti stavano rientrando dalla vetta. Il tragico crollo del ghiacciaio ci ha risvegliati dalla nostra indifferenza perché ormai è chiaro a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici li stiamo vivendo “in diretta”, evento dopo evento. Solo restando dentro i confini del nostro Veneto negli ultimi anni abbiamo assistito a furiose tempeste, esondazioni e allagamenti, smottamenti, trombe d’aria, grandinate, ma anche fenomeni come la subsidenza e il cuneo salino, il mare che non trovando alcun ostacolo risale per chilometri e chilometri il fiume in secca. Ma ci sono anche aspetti meno evidenti, come un’area umida che si prosciuga, una fontana di montagna che smette di zampillare, un bosco decimato dai parassiti. Il clima sta cambiando sotto i nostri occhi, questo è un dato di fatto, non un’opinione sulla quale si può tranquillamente dissertare. E non lo è certo da oggi anzi, da decenni gli scienziati, spesso zittiti come delle petulanti cassandre, mettono in guardia sulle conseguenze di quel mezzo grado di temperatura in più, di quei millimetri di pioggia in meno, ci ammoniscono sull’uso indiscriminato delle risorse naturali e sulla massiccia produzione di anidride carbonica. Di fronte all’ennesimo segnale non possiamo voltarci dall’altra parte, ora è il tempo della consapevolezza e della responsabilità.

Martina Toso

della Bassapadovana

è un marchio proprietà di

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Monselice e Este per un numero complessivo di 9.106 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< > < >www.lapiazzaweb.it< > <

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano > < >direttore@givemotions.it< Redazione > < >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’11 luglio 2022


Monselice

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L’annuncio. L’opera è possibile grazie a fondi stanziati dal Pnrr a cui attinge la Regione

Campo della Fiera, partono i lavori per la riqualificazione tanto attesa “U

n’altra opera attesa da 40 anni sta per prendere forma grazie all’impegno dell’amministrazione”: con queste parole il primo cittadino Bedin ha commentato la partenza dei lavori di riqualificazione del Campo della Fiera. L’area ai piedi della Rocca che attualmente è adibita a parcheggio e ospita il mercato settimanale subirà interventi di valorizzazione, sistemazione e ridefinizione degli spazi. L’opera, del valore complessivo di 500 mila euro, è resa possibile grazie ai fondi stanziati nell’ambito del Pnrr a cui la Regione Veneto parteciperà con un contributo. Il progetto, approvato dalla Giunta Bedin nel dicembre dello scorso anno, si inserisce all’interno di un più ampio programma di rigenerazione di tutto il centro storico della città.

Intervento da mezzo milione di euro, non saranno toccate le alberature esistenti, né le mura medievali Tra gli interventi, oltre a Campo della Fiera, figurano anche il recupero dell’ex chiesa di Santo Stefano, la riqualificazione di via Argine Destro, Piazza Mazzini e del tratto tra la Cavana e il Ponte di Ferro. Un piano di miglioramento e sistemazione, quindi, di più ampio respiro e che riguarderà da vicino diversi punti nevralgici della Rocca. Nello specifico, a occuparsi del progetto per dare una nuova veste al Campo della Fiera sono stati i due architetti Margherita Petranzan e Giuseppe Bovo, che operano in uno studio della città. Tra

gli obiettivi finali della riqualificazione figurano la pavimentazione completa dell’area, utilizzando materiali drenanti, l’installazione di un sistema di videosorveglianza e l’inserimento di colonnine per la ricarica di automobili e biciclette elettrice. Previsti, inoltre, un totem destinato alla riparazione bici, un punto informazioni e servizi igienici autopulenti. Al netto di tutti i cambiamenti e delle migliorie, questa zona della Rocca manterrà la destinazione d’uso attuale anche se l’amministrazione ipotizza che, nel suo nuovo assetto, il Campo della Fiera possa ospitare in un futuro non lontano anche eventi e manifestazioni. Da Palazzo Tortorini fanno sapere che non saranno toccate le alberature esistenti e le aree verdi, come neppure le mura medievali che costeggiano buona parte dell’area. Mura che, al contrario, saranno valorizzate grazie a un sistema di camminamento e di illuminazione appositamente pensati e proposti da Petranzan e Bovo. Alcune preoccupazioni hanno accompagnato l’annuncio di inizio lavori a causa della difficoltà, durante il periodo di cantieri, di sostare in Campo della Fiera. La Giunta Bedin ha, però, assicurato che l’opera sarà realizzata in più passaggi distinti così da non richiedere una chiusura totale dell’area ma, invece, limitando solo parzialmente l’accesso e la sosta. Seppur in maniera ridotta rispetto al solito, quindi, il Campo della Fiera continuerà a rispondere alla sua funzione principale e gli utenti potranno posteggiare le automobili negli spazi consentiti di volta in volta. Martina Toso

A fianco e sopra: due dettagli del Campo della Fiera nel cuore di Monselice

Monselice e Siena, primo incontro nel segno del Palio “Un primo passo davvero importante”: così il primo cittadino Giorgia Bedin ha definito l’incontro tra Monselice e Siena dello scorso 2 luglio. Un appuntamento, annunciato già alcune settimane fa, che ha visto protagonisti gli assessori monselicensi Luca Piccolo e Stefano Peraro accolti nella città toscana dal sindaco, Luigi De Mossi, e dall’assessore al turismo, Stefania Fattorini. Le due realtà sono simbolicamente legate da un evento tradizionale: a Siena, infatti, si svolge il palio tra i più famosi al mondo mentre Monselice nel mese di settembre, come da tradizione, diventa la cornice della Giostra della Rocca. “Un incontro informale tra l’amministrazione comunale di Monselice e quella di Siena nato con l’auspicio di una sempre crescente collaborazione tra due

amministrazioni che hanno in comune la passione per il proprio palio” ha commentato Luca Piccolo “Si ringrazia il comune di Siena per l’ospitalità ricevuta in primis il sindaco Luigi De Mossi, l’assessore al turismo Stefania Fattorini e tutti i collaboratori che ci hanno fatto vivere una giornata indimenticabile”. Un’occasione di conoscenza che ha dato la possibilità ai rappresentanti della Giunta Bedin di omaggiare gli amministratori senesi di un libro dedicato alla Giostra e di un’opera realizzata da un’artista locale. “Ora aspettiamo una delegazione di Siena a Monselice per la nostra stupenda Giostra della Rocca” ha concluso Piccolo riferendosi alla 37esima edizione della manifestazione che si terrà a Monselice dal 9 al 18 settembre prossimi. (m.t.)



Monselice

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La novità. Prodotta artigianalmente in esclusiva per l’Osteria Origini

Ecco la birra alla lavanda C

osa accade quando la creatività dell’osteria contemporanea Origini incontra i profumi della lavanda di Arquà Petrarca e l’artigianalità di un birrificio euganeo? Accade che nasce “Lavanda Flavour” una birra blanche artigianale alla lavanda! Luppolo, malto d’orzo, frumento, scorza di arancio, coriandolo lievito e lavanda officinale, questi sono i semplici e genuini ingredienti della birra dal sapore acidulo con un leggero sentore di lavanda sul palato. I profumi arrivano all’inizio, lasciano spazio al gusto della birra per poi ritornare tra le papille gustative. Non filtrata, non pastorizzata e prodotta esclusivamente per l’Osteria di piazza Mazzini a Monselice dal birrificio Monterosso di Montegrotto Terme. L’ingrediente protagonista è ovviamente la lavanda officinale per uso alimentare, coltivata alle pendici dei Colli Euganei dal Lavandeto di Arquà Petrarca. Un prodotto di eccellenza che si abbina a numerose proposte culinarie e perfetta per un fresco aperitivo estivo, sorseggiato all’ombra del Colle della Rocca. “Abbiamo presentato la prima cotta di “Lavanda Flavour”, una birra esclusiva ed originale, fresca ed estiva, nata

Da sinistra: Marco Zuccato del Birrificio Monterosso, Riccardo Pitteo di Origini e Roberto Bressanin del Lavandeto di Arquà

da due collegamenti importanti con il territorio che si aggiunge agli altri prodotti marchiati Origini, come l’olio, il vino ed il nostro orto - spiega Riccardo Pitteo titolare dell’osteria contemporanea - Quando ho proposto l’idea al birraio è rimasto stupito ma ha creduto nel progetto e dopo mesi di test abbiamo dato vita alla birra blanche marchiata Origini, a km 0”. La presentazione del nuovo prodotto si è tenuta lo scorso 7 luglio alla presenza del cantante Johnson Righeira e dell’amministrazione comunale di Monselice. Ovviamente non potevano mancare anche i titolari del Lavandeto di Arquà Petrarca e del Birri-

ficio Monterosso. “Coltiviamo da tempo lavanda edibile ad uso alimentare, ma è la prima volta che la mettiamo a disposizione per la produzione di una birra - spiega Cristina Salvan titolare del Lavandeto di Arquà Petrarca - Un delizioso progetto a cui abbiamo partecipato con piacere e, dopo aver assaggiato il risultato, siamo convinti che la birra alla lavanda piacerà a tantissime persone” conclude Cristina. “Lavanda Flavour” si può degustare in esclusiva nell’osteria contemporanea Origini, assieme ad altri deliziosi prodotti locali e ai piatti preparati dallo chef Marco Danelli. Giada Zandonà

Concorso letterario: 347 gli elaborati in gara, l’11 settembre la premiazione “L’elevato numero degli elaborati non fa che confermare l’importanza di queste iniziative e la necessità di promuoverle e sostenerle anche in futuro” sono le parole di Maira Tietto in merito al concorso letterario “Monselice per le pari opportunità - Emozioni”. L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, prevede che i partecipanti possano concorrere nelle due distinte sezioni di prosa e poesia e che a giudicare le opere sia una giuria di esperti di altissimo livello. Per quest’anno i lavori pervenuti alla data di scadenza sono stati 374 ripartiti in 177 poesie, 158 racconti e 39 elaborati realizzati da 6 scuole. Un’ampia partecipazione che secondo l’assessore Francesca Fama è sintomatica di una profonda sensibilità verso le tematiche promosse dal concorso. Tutto ora è nelle mani dei componenti della giuria, formatasi in questi giorni, e i cui nomi saranno resi noti solo a conclusione dei lavori di lettura e valutazione delle opere. Per coloro che saliranno sui primi tre gradini del podio, sia per la prosa sia per la poesia, è prevista una targa di riconoscimento a cui si aggiungerà un premio pecuniario per il primo e secondo posto. Ai terzi classificati, invece, la riproduzione di un dipinto di Van Gogh. La cerimonia conclusiva si svolgerà domenica 11 settembre prossimo nella cornice del Castello di Monselice. (m.t.) Messaggio pubbliredazionale

Comune di Monselice - Luglio 2022

AL VIA GLI APPUNTAMENTI ESTIVI CON LA CULTURA Dalla musica, al cinema, al teatro fino ad arrivare alla storia del territorio: l’estate a Monselice prevede un fitto calendario di eventi e incontri che animeranno la città fino alla fine di agosto La cultura, in tutte le sue forme, è l’ingrediente principale dell’estate ai piedi della Rocca. Oltre all’evento itinerante Euganea Film Festival e alla rassegna “Parole d’autore”, infatti, troveranno spazio momenti di incontro con il teatro, l’arte, la musica ma anche l’enogastronomia e le tradizioni secolari. Tutti i mercoledì con la rassegna “Parole d’Autore”, ci sono appuntamenti e incontri con autori per confrontarsi sui temi più caldi del nostro tempo. Si è partiti mercoledì 29 giugno con Vincenzo Mollica e il 6 luglio con Paolo Crepet. Mercoledì 13 luglio, Cinzia Tani ha raccontato “Quella notte a Valdez”, in Alaska. Spazio al presente mercoledì 20 luglio con la “Guerra infinita” di Lorenzo Cremonesi. «Sono vissuto a lungo racconta il celebre inviato del Corriere della sera - nei conflitti, tra i soldati al fronte, più ancora con le popolazioni colpite, negli ospedali, assieme ai profughi, cercando di comprendere le loro ragioni e spiegarle. Intanto in Europa si magnificava il nostro come uno dei periodi più pacifici nella storia. Ma, come vediamo oggi in Ucraina, la guerra è sempre parte di noi e l’avevamo solo rimossa». Mercoledì 27

luglio evento finale con la giornalista Silvia Sciorilli Borrelli e “Ribelliamoci. Si può diventare un paese per giovani. Basta volerlo”: una lettura critica da parte della corrispondente da Milano del Financial Times sulle tante storture che ostacolano la crescita italiana. Tutti i sabati di luglio, e fino all’11 agosto, Villa Pisani farà da sfondo alle proiezioni all’aperto nell’ambito di “Estate al cinema Monselice”. Le pellicole che saranno proiettate variano da “Welcome Venice” di Andrea Segre e “Madres Paralelas” di Pedro Almodovar a “Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson e “House of Gucci” di Ridley Scott. Riflettori puntati, però, anche su Villa Duodo che ospiterà la terza edizione di “Monselice - A spasso tra Teatro, Arte e Musica”. La rassegna estiva dedicata alla musica e al teatro ha visto il 15 luglio la compagnia CAST di Simone Toffanin esibirsi in “C’era un volta un giudice…anzi no, due!!” e il sabato 16 luglio gli artisti del territorio per “Monselmusica” con la direzione artistica di Sergio di Nardo. Giovedì 21 luglio la Compagnia Matricola Zero porterà sul palco il monologo “No look” di Marco Mattiazzo con Eleonora Marchiori e la regia di Michele Tonicello

mentre venerdì 22 luglio si terrà l’evento conclusivo della rassegna, “Musical”, a cura della Compagnia Mouge. E ancora la musica sarà protagonista nel fine settimana del 23 e 24 luglio. Per il sabato, infatti, è previsto nella Pieve di Santa Giustina il concerto lirico “Carmen” tratto dall’opera di Bizet e dal romanzo di Mérimée ed eseguito dal coro Ars Amanda con la direzione del Mo. Paola Burato. La domenica, invece, nei giardini dell’Ercole al Castello si terrà il “Concerto al tramonto”. A concludere luglio, il 30, una notte interamente dedicata al Medioevo “La Notte di Federico II” in Centro Storico, in cui la nostra città si vestirà a tema con spettacoli di fuoco, acrobati, fachiri e

trampolieri per rivivere il fascino della Corte di Federico II. Il mese di agosto si aprirà, a sua volta, con un evento dedicato alla cultura, ai sapori e ai profumi della Grecia. Durante “Agorà Festa Greca” che si svolgerà dal 4 al 7 agosto in via Argine Destro, sarà possibile assaggiare le specialità enogastronomiche tipiche di questa terra ma anche assistere a spettacoli musicali e teatrali e cimentarsi nei balli tradizionali greci. Il 15 agosto a cura della Proloco, commedia teatrale “Galina canta e Galo tase” presso i Giardini del Castello. Il 20, poi, torna “Moto&Rock”, il motoraduno sotto le stelle all’insegna di street food, mercatino ed esposizione di moto. Dal 26 al 27 agosto sarà, infine, il momento

del “Festival Stupor Mundi” presso i Giardini di Via Argine Destro con cui celebreremo lo stretto legame della nostra città con l’Imperatore Federico II. Nella programmazione estiva di quest’anno, però, oltre a musica, arte, cultura e teatro troveranno spazio i tour Cre.Sco alla scoperta di alcune delle peculiarità della nostra Monselice. Giovedì 21 si partirà da Campo della Fiera per approfondire la millenaria vocazione edilizia di Monselice. Il venerdì 22, invece, sarà il turno della ceramica e delle tradizioni artigianali locali con la visita al Museo San Paolo, che ospita reperti ceramici risalenti al Bronzo antico, e un laboratorio esperienziale sotto la guida di Leila Bachir. Sabato 23, infine, è previsto il tour esperienziale al Mercato della Freschezza AgriMons seguito da laboratori interattivi ad hoc. Un calendario ricco di appuntamenti che animerà l’estate ai piedi della Rocca creando occasioni di incontro e di arricchimento per tutti.

Sindaco di Monselice AVV. GIORGIA BEDIN


Este

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Il ritrovamento. Riportate alla luce dieci tombe di età preromana, quindi di oltre duemila anni fa

Dal cantiere ecco il tesoro nascosto U

n tesoro nascosto spunta dagli scavi durante un cantiere dell’acquedotto. A metà del mese scorso, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, la Soprintendenza ha reso noti i dettagli e il valore del ritrovamento avvenuto nel 2019 in via Versori, ma appunto divulgato al pubblico solo da qualche settimana. Si tratta di almeno dieci tombe vecchie di oltre duemila anni., databili all’età preromana, tra la fine del V secolo a.C. e l’inizio del IV. La più importante, chiamata “tomba 6”, racconta la storia della vita nel Veneto e della manifattura dell’epoca. Una cassetta di lastre in scaglia rosa dei Colli Euganei parzialmente conservata, accompagnata da un importante corredo funebre. La Tomba 6 è composta da un vaso situliforme usato come ossuario, due coppe su stelo a fasce rosse e nere, una tazzina, un bicchiere, una fibula di tipo Certosa, accompagnati da alcuni reperti in bronzo che elevano il valore del ritrovamento. Si tratta di uno “scettro” frammentario sul fondo della cassetta e di un cinturone in bronzo, disposto con l’intento di alludere a una “vestizione” dell’ossuario, come testimoniato in numerosi contesti nel Veneto antico. Sotto la direzione di Carla Pirazzini della Soprintendenza e con l’assistenza della Ditta Geoarcheologi Associati, oltre alle ceneri della defunta, sono stati trovati numerosi frammenti di lamine in bronzo, alcuni con evidenti tracce di combustione, in-

La più importante, chiamata “Tomba 6”, racconta la storia della vita nel Veneto e della manifattura dell’epoca. Una cassetta di lastre in scaglia rosa dei Colli Euganei parzialmente conservata, accompagnata da un importante corredo funebre

Un dettaglio dei reperti portati alla luce nella Tomba 6 in via Versori

fatti, c’è l’ipotesi è che si tratti di un secondo cinturone indossato al momento della cremazione. La tomba sicuramente apparteneva ad una donna di un buon ceto sociale, come testimonia anche il ritrovamento di una lamina ritagliata e riutilizzata, che riporta una raffigurazione fantastica di un animale alato. Le tombe erano emerse tre anni fa durante la posa di un impianto di raccolta delle acque all’interno del parcheggio del centro commerciale Extense, area già nota per aver regalato numerose tombe di età preromana e sottoposta a vincolo archeologico nel 1982. Per recuperare al meglio i reperti, la Soprintendenza aveva deciso di recuperare i nuclei tombali ri-

mandando le operazioni di microscavo e restauro dei reperti in laboratorio, un lavoro infatti terminato lo scorso giugno. La città di Este regala con una certa frequenza importanti ritrovamenti archeologici e nel corso degli anni è diventata un punto di riferimento importante per gli archeologici e gli studiosi del mondo preromano e romano. Ora la città di Este attende di vedere la Tomba 6 esposta al Museo Nazionale Atestino, con un evento particolare di presentazione al pubblico. Solo qualche mese fa, durante gli scavi dell’acquedotto in via Settabile è emerso il tracciato di una strada preromana, ancora in corso di studi. Giada Zandonà

Il cane poliziotto Achille premiato in Campidoglio Achille, l’amato cane poliziotto è stato premiato in Campidoglio, a Roma. Il 17 giugno il cane rottweiler con il suo addestratore Aldo Taietti e i suoi ex conduttori Alessia Spada e Alessio Braggiato hanno partecipato alla XXª edizione del Premio Cartagine conquistando un premio vinto nella sezione volontariato per l’attività svolta ad Este per tre anni e per il servizio che ora offre come volontario per le forze di Polizia e Protezione civile. Achille è l’unico cane riconosciuto Agente di Polizia d’Italia con matricola e tessera specializzato in ricerca persone e sostanze stupefacenti. L’amico peloso ha una lunga storia alle spalle, dopo essere stato adottato nel 2018 in

occasione del progetto “Uomini e cani insieme buoni cittadini” promossa dall’ amministrazione comunale di Este e organizzata dall’Associazione cinofila “Ma-

donna della strada” il cane già addestrato in precedenza, entra in servizio come nuovo agente a 4 zampe per la Polizia locale di Este. Addestrato per la difesa, il cane poliziotto affianca gli agenti nelle diverse attività di controllo e completa il suo addestramento specifico per la ricerca di persone e sostanze stupefacenti. Nei 3 anni di servizio è stato amatissimo dalla popolazione e dopo varie vicissitudini dopo aver dismesso la carica di agente e ritornato nell’associazione cinofila che lo aveva adottato inizialmente, oggi svolge servizi per le forze di Polizia e della Protezione Civile e può vantare di aver conquistato il prestigioso premio del Campidoglio. (g.z.)


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Este

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La polemica. L’ex sindaco insieme al gruppo di opposizione Este Sì sullo stato di alcuni lavori

Gallana: “I ritardi e i rallentamenti sui cantieri pubblici preoccupano” L

a consigliera Roberta Gallana e il gruppo Este Sì denunciano i ritardi sui cantieri pubblici del Comune di Este. Rallentamenti sui tempi di esecuzione di alcune opere pubbliche e lungaggini burocratiche hanno fatto registrare alcune problematiche in merito alla pista ciclabile di Motta e alla gestione del Campus delle Associazioni del quartiere Pilastro. Il cantiere della pista ciclopedonale della frazione di Motta doveva essere terminato entro la fine del 2021, con una tempistica contrattuale di 240 giorni dalla posa: “Sono raddoppiati i tempi di esecuzione, tutto doveva terminare alla fine dello scorso anno ed invece hanno da poco gettato il massetto base in questi giorni - spiega Gallana - Poi dovrà essere terminata la pista e solo allora comincerà il delicato lavoro della messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale nella Sr 10. Sono molti i disagi sulla viabilità e l’allungamento del cantiere sta esasperando i cittadini che vivono nel disagio, nel pericolo e nella polvere con una continua chiusura e apertura dei lavori”. La consigliera sottolinea che questo non è l’unico cantiere che ha subito rallentamenti: “L’elenco delle opere pubbliche rallentate è davvero lungo. Queste lungaggini ci preoccupano, sono spazi pubblici sui quali come precedente amministrazione abbiamo lavorato molto per progettare, trovare le risorse e bandire gli appalti ed i cittadini si aspettano di poterne usufruire entro i tempi annunciati - continua Gallana - Inoltre Pajola ha chiuso solo per motivi burocratici il Campus in cui aveva sede il Centro Sollievo per i malati di Alzheimer. Potevano trovare un’altra soluzione, i malati non possono aspettare la burocrazia” conclude la consigliera. Il sindaco Matteo Pajola spiega però che le tempistiche della pista ciclabile sono dovuti ad interventi di terzi nel cantiere: “I tempi si sono un poco allungati certo, si tratta però di tempistiche dovute a cause tecniche, che non si potevano ovviare ed entro poche settimane la pista ciclabile sarà fruibile- continua Pajola -. In merito al Campus, ci sono stati dei passaggi tra Ater e Comune a breve la struttura diventerà di

A sinistra Roberta Gallana, consigliere di minoranza, e il sindaco Matteo Pajola

nostra proprietà. Dovevamo fare la permuta e dei passaggi catastali e appena concluso l’iter gli spazi saranno riassegnati alle associazioni. Un passaggio dovuto anche per capire al meglio gli spazi per le varie realtà che usufruiscono del Campus” conclude il primo cittadino, il quale assicura che il programma della giunta procede come stabilito. Giada Zandonà

Il posto studio in biblioteca ora si può prenotare on line La postazione per lo studio individuale in Biblioteca si prenota direttamente online. Questa la nuova iniziativa partita i primi di luglio per andare incontro alle esigenze degli studenti atestini. Il portale prenotazioni online del Comune di Este si arricchisce anche di una sezione dedicata alle postazioni studio della Biblioteca Civica accessibile direttamente da smartphone, tablet e pc. Sono ben 41 i posti riservati agli studenti che potranno effettuare la loro prenotazione digitalmente, accedendo al portale con i propri dati personali. È possibile prenotare con un solo click fino a due fasce orarie: dalle 8.30 alle 14 e dalle 14 alle 19 dal lunedì al venerdì, il sabato mattina dalle 8.30 alle 12.00. Il servizio terminerà 15 minuti prima della chiusura della Biblioteca. Al momento della prenotazione, ogni studente riceverà una mail automatica di

conferma, da esibire al bancone d’ingresso all’arrivo in Biblioteca, il personale della Biblioteca si occuperà di indicare allo studente la propria postazione. L’utilizzo del portale permette agli studenti anche di verificare la presenza di postazioni libere in tempo reale: le fasce orarie saranno infatti di colore verde in presenza di posti liberi; di colore rosso qualora tutte le postazioni fossero occupate. L’Aula Studio Norma Cossetto, al piano terra della Biblioteca, ospita fino a 20 postazioni studio. Al primo piano, presso la Sezione Locale, sono a disposizione altre 6 postazioni, infine, presso la Sala PC situata al secondo piano, sono presenti 15 posti. Il Portale per la Prenotazione Online è raggiungibile dall’homepage del sito del Comune. (g.z.)


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Gli eventi. Al mondo del cinema sono dedicate ben tre rassegne in città

La lunga estate di divertimento a Este, 120 proposte per la famiglia A

i grandi nomi della musica italiana ed internazionale che stanno calcando il palco dei Giardini del Castello con la rassegna “EstEstate festival”, si aggiungono 120 intrattenimenti adatti a tutta la famiglia in scena sino a settembre. Rassegne teatrali e letterarie, proposte musicali di musica, classica, jazz, pop, cinema sotto le stelle, danza, shopping al chiaro di luna, conferenze e Astrotour. Non solo grandi nomi della musica, l’estate di Este propone da luglio anche venti concerti di musica dal vivo di vario genere, che si svolgeranno nel Chiostro di San Francesco. Sempre nel mese di luglio, i grandi protagonisti della letteratura contemporanea, tra cui spiccano Francesca Valente, autrice di Altro nulla da dichiarare e vincitrice del premio Campiello opera prima, il giallista Fulvio Ervas, Paolo Colagrande, Tiziano Scarpa, Jana Karšaiová,

si racconteranno nel Cortile della Biblioteca e in altre location, in nove appuntamenti per “Estemporanea” che comprenderanno anche reading musicali e la presenza della delegazione del premio Campiello per la prima volta in città. Al mondo del cinema invece sono dedicate tre rassegne, “Ci-

A chiudere la programmazione a settembre torna l’attesa Festa dello sport in Piazza Maggiore nema sotto le stelle, “Cinema in Biblioteca: A volte ritornano” con film d’autore, “Cinema nelle frazioni”, un progetto itinerante in 6 tappe con la collaborazione di Euganea Movie Movement. Spazio al teatro con “Intrecci: parole che salvano”, una rassegna che

porta in scena i grandi classici greci e latini con uno sguardo al presente ed ai temi del mondo contemporaneo. Numerosi anche gli appuntamenti di teatro per ragazzi, di danza e spettacoli all’aperto, che si svolgeranno nell’affascinante cornice del

Chiostro dell’ex Vescovile. Anche la conoscenza della città avrà il suo spazio, con venti visite guidate a tema, tra cui l’intrigante “Astrotour” di Astronomitaly, per vivere l’emozione di osservare stelle, galassie, nebulose e pianeti nella Notte di San Silvestro.

Deserto rende omaggio a don Gianni Gambin con due intitolazioni A Deserto sono arrivate due intitolazioni dedicate alla memoria di Don Gianni Gambin. Il parroco, nato il 15 marzo 1943 a Casale di Scodosia e scomparso nel 2021, è stato sacerdote della parrocchia di Santa Croce di Deserto per quattordici anni, tra il 1990 e il 2004 e molto amato da tutta la comunità. Su iniziativa dell’assessore Alberto Fornasiero, a seguito della mozione presentata in qualità di Consigliere nell’aprile 2021, e su sollecito dei cittadini, la Piastra Polivalente e l’area giochi di via Paolo II a Deserto d’Este, sono state dedicate al prete tanto caro alla comunità.

Nella sua permanenza a Deserto, Don Gianni Gambin, nel 1998, è ricordato per aver reclutato e coordinato 50 volontari per la ristrutturazione della scuola dell’infanzia ‘San Giuseppe’, consentendo un risparmio di 90 milioni di lire su una spesa complessiva di circa 300 milioni. Negli stessi anni, ha stimolato l’amministrazione per la sistemazione di via Paolo II, oggi punto di aggregazione per la frazione. Insieme alla Sezione locale dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, ha collaborato per la realizzazione del monumento intitolato a Santa Barbara. Nel 2004, a causa di una diffici-

le condizione di salute, si ritirò nella Casa del clero di Padova, dove rimase fino alla fine. “Ho riconosciuto in Don Gianni una persona meritevole di essere adeguatamente ricordata, per il suo proficuo operato nella vita della Parrocchia di Deserto, dove ha più volte dimostrato di concepire la missione della Chiesa come promotrice di umanità. Era un uomo gentile e sempre disponibile a colloquiare con chiunque - racconta l’assessore Fornasiero -. Era d’animo profondo e ha lasciato un vivo ricordo in tutti coloro che l’hanno conosciuto”. (g.z.)

A chiudere la programmazione ritorna l’attesissima Festa dello Sport in piazza Maggiore in programma in settembre, che per due anni non è potuta andare in scena a causa del Covid. Tra gli eventi collaterali, il Festival della creatività, la sagra del Risotto, lo Slalom dei Colli Euganei e un ciclo di conferenze dedicate al pittore Antonio Zanchi. Il programma completo degli eventi è disponibile nel sito del Comune di Este e nei canali social. “Le manifestazioni e gli eventi pensati per la stagione estiva vogliono promuovere momenti di socializzazione fra i cittadini, ma anche attrarre visitatori e turisti, grazie all’incremento dell’offerta di appuntamenti -spiega l’assessora Luigia Businarolo - Auguro a tutti un’estate serena e ricca di occasioni d’incontro”, conclude Businarolo. Giada Zandonà


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Provincia

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L’emergenza. Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione: “dobbiamo essere responsabili”

La siccità non concede tregua, messi a punto i turni di irrigazione I

l Consorzio Bacchiglione ha deciso di attivare, a partire da fine giugno, alla turnazione irrigua, nei bacini Pratiarcati e Sesta Presa in destra Brenta, per garantire una migliore distribuzione dell’acqua. Le disposizioni prevedono la suddivisione dei due bacini in aree per le quali sono stati predisposti i turni di irrigazione. E’ un provvedimento d’emergenza adottato dal Consorzio a seguito dell’aggravarsi della situazione idrica che vede la sofferenza dei fiumi con il conseguente abbassamento dei livelli e la riduzione delle portate derivate. Con la turnazione il Consorzio Bacchiglione intende migliorare la distribuzione dell’acqua per farla giungere anche alle aree più lontane dalle derivazioni dai fiumi. Sull’azione messa in pratica interviene il presidente del Consorzio Paolo Ferraresso: “Il mio appello – spiega è rivolto a tutti, dobbiamo utilizzare l’acqua in maniera responsabile. Evitiamo gli sprechi, utilizziamo solo l’acqua strettamente necessaria. Agli agricoltori chiedo il massimo rispetto delle indicazioni che sono state date per le varie zone, per metterci nelle condizioni di garantire il servizio irriguo, per quanto possibile, a tutti. Per il momento il canale Leb riesce ancora ad immettere nel fiume Bacchiglione acqua proveniente dal fiume Adige (una portata di circa 6.000 litri al secondo) e garantire in questo modo un po’ di acqua nei fiumi. La situazione è in continua evoluzione, quindi le direttive potranno essere modificate. Ci appelliamo al buon senso e alla collaborazione di tutti”. I turni sono consultabili nella home page del sito consortile e saranno costantemente aggiornati con l’evolversi della situazione. “Si precisa che- sottolinea il Consorzio con una nota visto lo stato di crisi, potrebbero verificarsi le condizioni per cui anche nelle aree in cui è prevista la turnazione non è possibile soddisfare la richiesta” idrica”. Il Consorzio Bacchiglione è in stretto collegamento con gli uffici regionali del Genio Civile per gestire al meglio le portate del fiume, sempre più scarse, nonostante che il Consorzio LEB immetta in Bacchiglione costantemente 6.800 litri d’acqua al secondo, acque provenienti dall’Adige A Padova le acque del Bacchiglione vengono suddivise: alimentano i corsi

d’acqua del centro storico, sono indirizzate verso sud tramite il Canale Battaglia, proseguono tramite i canali San Gregorio, Piovego, Naviglio Brenta e Novissimo. Le acque del nodo di Padova alimentano i corsi d’acqua di un territorio di 50.000 ettari che comprende il centro storico di Padova, le aree del Pratircati, del Piovese, della Rivera del Brenta, fino a Conche di Codevigo e Valli di Chioggia nel Delta Brenta. (a.ab.)

Caon: “Non più rinviabile il completamento dell’Idrovia” “L’allarme siccità di questi mesi, allarme che purtroppo rischia di proseguire a lungo è figlio naturalmente della situazione meteorologica e climatica ma anche della mancata programmazione delle opere sul territorio. Stiamo vivendo, in senso inverso, la situazione del 2010, anno del grande alluvione. Allora ne siamo usciti progettando invasi e bacini di laminazione, ora servono opere per regolare al meglio la risorsa idrica: e il completamento dell’idrovia Padova - Mare può giocare un ruolo importante”. Lo dichiara Roberto Caon, deputato di Forza Italia, che due anni fa ha portato in parlamento la mozione, votata all’unanimità, per il completamento del canale di collegamento tra Padova e l’Adriatico. “L’idrovia non è solo un importante canale scolmatore in caso di alluvioni e bombe d’acque — prosegue Caon — ma

può svolgere anche il ruolo di riserva d’acqua. Stiamo parlando di un canale di 28 chilometri che attraversa un’area molto importante a livello agricolo, una sorta di “autostrada” nella rete di scoli che precede la laguna veneta. Non solo, avere un’importante via d’acqua in grado di raccogliere le precipitazioni in eccesso e portarle in mare consentirebbe, inoltre, di mantenere il resto della rete idrica a livelli più alti, senza timori di improvvisa esondazioni. Le associazioni di categoria, a partire da quelle che rappresentano gli agricoltori, lo sanno benissimo e da anni chiedono a gran voce il completamento dell’opera”. (a.ab.)


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Cultura

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L’esposizione. Dal 24 settembre al Palazzo Monte di Pietà a Padova

L’occhio in gioco, nuovo modello espositivo dedicato all’arte cinetica È

stata ufficialmente presentata l’attesa mostra L’occhio in gioco. Percezioni, impressioni e illusioni nell’arte dal Medioevo alla Contemporaneità, che verrà inaugurata il prossimo 24 settembre al Palazzo del Monte di Pietà. La presentazione, che si è svolta a fine giugno all’Orto Botanico di Padova, ha dato un’anticipazione di quello che è attesto come uno degli eventi artistici e culturali di maggior rilievo della stagione. Una mostra promossa dalla Fondazione in collaborazione con l’Università degli studi di Padova in occasione delle celebrazioni degli ottocento anni dell’ateneo patavino e che prosegue idealmente il percorso di ricerca dei legami fra arte e scienza intrapreso a partire dalla mostra Rivoluzione Galileo, l’arte incontra la scienza del 2017. Il duplice obiettivo della mostra, che rimarrà visitabile fino al 26 febbraio 2023, sarà da una parte accompagnare il visitatore alla scoperta di come le diverse forme d’arte abbiano indagato il tema del movimento, dall’altra studiare i rapporti fra la psicologia della percezione e la creatività. Una duplice visione che troverà espressione in un nuovo modello espositivo, che comprenderà due percorsi espositivi per certi versi autonomi ma con dei forti tratti d’unione, a partire dal periodo storico su cui entrambi di focalizzeranno, gli anni Sessanta, e la comune rappresentazione del nuovo che irrompe nel mondo dell’arte. Il percorso espositivo si comporrà quindi di due sezioni: la prima, con il nome “La scuola patavina di psicologia della percezione, il gruppo N e l’arte programmata” sarà curata, fra gli altri, dal prof. Guido Bartorelli e dal prof. Giovanni Galfano, entrambi dell’Università di Padova; la seconda, quella dedicata alla percezione, al movimento, al colore e all’optical come caleidoscopio sarà curata da Luca Massimo Barbero. Attraverso delle opere selezionate, i visitatori avranno quindi modo di esplorare la produzione del gruppo N, il collettivo attivo a Padova negli anni Sessanta e che comprendeva artisti quali Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi e Manfredo Massironi, e di comprendere me-

Alberto-Biasi: “Spazio-oggetto Ellebi”, 1967 -20_Archivio Alberto Biasi

glio gli aspetti teorici riguardanti i fenomeni percettivi alla base delle opere realizzate dagli artisti del gruppo, conosciuto per il contributo dato all’arte cinetica. La seconda sezione della mostra partirà invece dalla rappresentazione del cosmo attraverso delle miniature e dei dipinti del Quattrocento messi a confronto con l’arte cinetica e optical per accompagnare poi i visitatori in un viaggio alla scoperta della

rappresentazione del movimento nella storia e nell’arte, dalla pittura antica al futurismo. Non solo esposizione: i visitatori di tutte le età saranno coinvolti in laboratori ludico-scientifici e artistici, alla scoperta di un mondo visivo e percettivo affascinante e istruttivo. Un viaggio insolito, dunque, inedito e tutto da vedere. Francesca Tessarollo

Estate al planetario: alla scoperta delle stelle e dell’arte Sarà un’estate alla scoperta delle stelle e dell’arte quella padovana, grazie al ricco calendario di eventi e iniziative organizzati nell’area dell’ExMacello Cornaro dal Planetario di Padova e dall’Accademia dell’affresco in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Padova. Il programma degli eventi comprende corsi estivi di astronomia e affresco, conferenze, proiezioni, esposizioni e la rievocazione di una bottega medievale di affresco, il tutto in un contesto, quello dell’ex macello, oggetto di recenti lavori di restauro e di progetti di valorizzazione. Un luogo da scoprire sia dal punto di vista naturalistico che architettonico che per tutta l’estate farà da degna cornice a eventi culturali e di divulgazione scientifica. Gli appassionati d’arte avranno modo di ammirare alcuni affreschi grazie alle esposizioni dedicate o addirittura di ci-

mentarsi in prima persona con questa forma d’arte partecipando ai laboratori, ma ci sarà spazio anche per l’esplorazione del cielo e delle stelle con la mostra Above and Beyond, dedicata alle più importanti osservazioni astronomiche e scoperte astrofisiche degli ultimi 100 anni, e con le presentazioni di divulgazione curate da astronomi e tenute nella sala proiezione del Planetario. Sono inoltre previsti eventi dedicate alla notte di San Lorenzo, con la spiegazione del fenomeno dalla cupola del Planetario e le istruzioni per ammirarlo al meglio. Non mancheranno, infine, eventi di connessione fra arte e scienza, come nel caso de “La cometa di Giotto e le comete”, approfondimento sulla scena della natività di Giotto in concomitanza con le aperture serali della Cappella degli Scrovegni. (f.t.)


Eventi

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La rassegna. Dal 9 novembre si alza il sipario con interpreti e spettacoli di caratura internazionale

Colpisce dritto al cuore la nuova stagione del Teatro Verdi di Padova C

on undici titoli in abbonamento, un extra speciale e due progetti dedicati ai giovani, il cartellone della nuova stagione del Teatro Verdi di Padova presenta un programma in cui si alterneranno produzioni, coproduzioni, talenti emergenti, artisti di calibro nazionale ed eventi realizzati in collaborazione con prestigiose istituzioni del territorio. L’interesse del pubblico al centro della programmazione padovana con l’obiettivo di voler far tornare gli spettatori ad innamorarsi del teatro “ Abbiamo una maggiore responsabilità proprio perché il Teatro Stabile del Veneto ha ottenuto la qualifica di Teatro Nazionale: per questo si è pensato ad un programma importante di caratura internazionale - ha spiegato afferma Giampiero Beltotto, Presidente di Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale – Il cartellone offre titoli trasversali rispetto alle generazioni e ai gusti portando. Sarà la più bella stagione teatrale degli ultimi 40 anni. Una stagione che segna anche l’avvio di importanti interventi di ammodernamento del Teatro Verdi, a cominciare dalle poltrone più comode e di colore rosso “. “Il Teatro Stabile del Veneto è una grande fabbrica di cultura e siamo orgogliosi del fatto che la prossima stagione del Teatro Verdi presenti un programma di così alta qualità- aggiunge Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova - Siamo soddisfatti anche delle molteplici iniziative messe in campo per avvicinare al Teatro i bambini e

Beltotto: “Il cartellone offre titoli trasversali rispetto alle generazioni e ai gusti portando. Sarà la più bella stagione teatrale degli ultimi 40 anni. Una stagione che segna anche l’avvio di importanti interventi di ammodernamento”

La presentazione della nuova stagione al Teatro Verdi di Padova

i ragazzi: sono loro gli spettatori del futuro, andare a teatro fin dalla più tenera età rappresenta una tappa importante per la loro crescita umana e culturale” Sarà una produzione del Teatro Stabile del Veneto ad alzare il sipario mercoledì 9 novembre: Spettri di Ibsen con protagonista Andrea Jonasson nelle vesti di Helen Alving per la regia di Rimas Tuminas. Il 26 novembre Andrea Pennacchi, accompagnato dalle note di Giorgio Gobbo, porta sul palco il suo nuovo libro Shakespeare and me. Come il Bardo mi ha cambiato la vita. Dal 30 novembre va in scena un grande classico scritto dal Bardo: Il mercante di Venezia, con la regia di Paolo Valerio e in scena Franco Branciaroli. Uno spettacolo basato sulle ossessioni per la giustizia, per la libertà, per l’usura, che corrode il mondo: è un assaggio della trama di Ezra in gabbia, con Mariano Rigillo per la regia di Leonardo Petrillo, in programma dall’11 gennaio. Spazio alla musica dal 25 gennaio con cinque serate speciali, insieme al trombettista Paolo Fresu in Tango Ma-

condo, un viaggio musicale che parte da Mamoiada in Sardegna e arriva a Macondo. Lo scontro reale tra la scozzese Maria Stuarda e sua cugina Elisabetta d’Inghilterra: arriva a febbraio sul palcoscenico padovano Maria Stuarda interpretato da Elisabetta Pozzi e Laura Marinoni. Ferzan Ozpetek firma la regia di Mine vaganti con Francesco Pannofino e Iaia Forte, uno spettacolo intrigante e umoristico che lascia intatto lo spirito della famosa pellicola prodotta da Domenico Procacci. Con la partecipazione straordinaria di Giorgio Ferrara nel ruolo di Sir Wilfrid va in scena una delle più apprezzate commedie di Agata Christie: Testimone d’accusa con la regia di Geppy Gleijeses ed in scena Vanessa Gravina e Giulio Corso. Sale sul palcoscenico del Teatro Verdi dal 12 aprile, Silvio Orlando in La vita davanti a sé di Romain Gary, portando il pubblico dentro la vicenda con leggerezza ed ironia nonostante il testo sia commovente e di grande attualità. Infineun altro cult del teatro shakespeariano: Riccardo III, con Paolo Pierobon.

Il grande teatro d’estate porta in scena i giovani Al Teatro Verdi di Padova torna la tradizionale rassegna estiva promossa dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale in collaborazione con il Comune di Padova. Una rassegna che porta in scena cinque spettacoli, con adattamenti contemporanei e soggetti originali. Uno spettacolo a settimana, con repliche ogni sera dal martedì al sabato alle ore 19. Dopo la messa in scena, alcuni spazi del teatro ospitano un momento di convivialità in cui gli spettatori possono intrattenersi degustando un aperitivo.

Dopo il debutto affidato a Madre Coraggio e i suoi figli - uno studio, il 16 luglio va in scena il canto d’amore a due voci ispirato al Romeo e Giulietta di William Shakespeare, da cui è libera ispirazione lo spettacolo R+G. Ancora un testo di Shakespeare ad essere protagonista del terzo appuntamento: la Dodicesima Notte, regia e adattamento di Veronica Cruciani. È, invece, un adattamento di Andrea Pennacchi lo spettacolo La bisbetica domata ad andare in scena da martedì 26 luglio. Lo spettacolo ruota intor-

no a due ragazzi problematici che si incontrano e cominciano una storia a modo loro, cercando uno spazio in una società in cui non si riconoscono. Chiude la rassegna Don Chisciotte, un’originalissima avventura legata alla rappresentazione del romanzo di Cervantes.In scena produzioni e co-produzioni firmate Teatro Stabile del Veneto. Ad essere protagonisti del palcoscenico sono i giovani, dalle allieve e allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni agli attori e attrici della Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto.


Sport

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Basket. Dal prossimo campionato la serie B sarà divisa in B1 e B2, confermato il coach De Nicolao

Virtus Padova guarda al futuro e punta a scalare la classifica P

er Antenore Energia Virtus il prossimo sarà un campionato un po’ diverso per la riforma delle nuove categorie: la serie B andrà divisa in B1 e B2, obiettivo della società è riuscire a raggiungere almeno il traguardo della B1, cioè arrivare tra le prime otto squadre classificate. Un obiettivo ambizioso ma certamente auspicabile per una formazione che in questi anni ha sempre affrontato da protagonista ogni stagione. “Le regole saranno uguali per tutti”, dice il confermato coach Riccardo De Nicolao, “le squadre migliori si stanno attrezzando, per noi la B1 è un traguardo ambizioso, un campionato importante, una vera e propria promozione.

Confermati anche Leonardo Marangon, e l’esperto Michele Ferrari, per lui sarà la quinta stagione in neroverde Serve un squadra sicuramente competitiva, una squadra lunga e con giocatori di esperienza, ci saranno partite decisive nelle quali la differenza la faranno i giocatori esperti. Vorrei mantenere l’ossatura delle squadra dell’anno scorso con alcuni inserimenti”. Assieme alla conferma del coach sono arrivate le prime conferme anche di alcuni dei giocatori che hanno disputato lo scorso campionato: Leonardo Marangon classe 2005, proveniente dal settore giovanile della Pallacanestro Vigodarzere, che era richiesto da alcune importanti società anche

della massima serie, disputerà la sua terza stagione con la prima squadra Virtus. Confermato anche l’esperto Michele Ferrari: per lui si tratta della quinta stagione in Virtus, dove è arrivato nell’estate 2018 da capitano di Udine in A2. Rimarrà in neroverde anche Marco Lusvarghi, per nulla scoraggiato dalla nuova formula del campionato: “entrare tra le prime 8 potrebbe essere uno stimolo in più: la scorsa stagione l’ottavo posto ci è sfuggito di poco e quest’anno dovremo alzare il nostro livello per arrivarci”. Riconfermato anche il playmaker padovano Francesco De Nicolao alla sua quinta stagione con il neroverde Virtus: il giocatore classe 1993 nella sua carriera vanta grande esperienza in A2 con le maglie di Piacenza, Imola e Verona tra le altre, ed è cugino del coach dell’Antenore Energia Riccardo De Nicolao. “Per entrare tra le prime otto dovremo essere coesi per tutta la stagione, creando un ambiente unito e positivo e avere grandi motivazioni nel fare bene”. Lasciano la Virtus Niccolò Pellicano e Pietro Bocconcelli. “Per i giocatori di esperienza puntiamo a qualche innesto da fuori”, conferma il coach De Nicolao, “Stiamo osservando alcune situazioni, il mercato si è concentrato su alcuni giocatori importanti e di esperienza, ne cerchiamo uno per ruolo, e puntiamo anche su qualche scommessa del nostro settore giovanile che vogliamo portare in prima squadra”. Diego Buonocore

A fianco, l’allenatore dell’Antenore Energia Virtus confermato anche per la prossima stagione

Bruno Caneo nuovo allenatore dei biancoscudati Il Calcio Padova riparte da Bruno Caneo, il nuovo allenatore dei biancoscudati. Da giocatore in campo è stato mediano negli anni ’80 con il Genoa, Palermo, Perugia, Pisa con il quale conquistò una promozione in serie A. Il Pisa è la squadra con cui Caneo ha giocato di più nella sua carriera, vincendo pure la Mitropa Cup. Come allenatore viene dalla Turris, nello scorso campionato eliminata al primo turno dei play-off dal Foggia (per 2 a zero. Il mister vuole una squadra con lo stesso carattere che metteva lui in campo quando ha affrontato Maradona, “aggressivo, dinamico, intraprendente: ho tante cose in testa ma una in specifico”, ha detto l’allenatore nella sua prima conferenza stampa. “Padova per me è un punto di partenza per raggiungere i traguardi importanti che noi sappiamo”. Una nuova stagione in serie C per la società Calcio Padova vuol dire dover fare il conto anche sui bilanci: le entrate ancora

non bilanciano le uscite nonostante l’apporto di capitale, e la Presidente Alessandra Bianchi annuncia “ritocchi al budget, del 20%”. Nonostante le soddisfazioni per il settore giovanile il Padova non ha centrato l’obiettivo che ci si era posti tre anni fa, la promozione; siamo arrivati a perdere quattro match point in due stagioni senza riuscire e centrarli, per cui ripartiamo da qua”. ha detto Bianchi. “Ho voluto fortemente mister Caneo a Padova”, ha detto Massimiliano Mirabelli direttore sportivo del Padova. “Ci attende un cammino non facilissimo, “ci ritroviamo a dover rinegoziare contratti pluriennali, il budget di quest’anno è già impegnato e abbiamo nove giocatori in scadenza, quindi ci dovremo inventare qualcosa affinché si riesca a recuperare risorse per acquistare i giocatori. Vogliamo continuare ad essere ambiziosi, di certo organizzeremo una squadra competitiva di cui i tifosi saranno orgogliosi.”(d.b.)


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I cartelli per moderare la velocità nel centro abitato dovrebbero valere anche quando si parla di politica. Perché è sempre in agguato la tentazione di pestare sull’acceleratore del ragionamento quando si tocca il tasto del “centro”. Eppure in tanti casi è solo una sirena, una suggestione, frutto di fascinazioni antiche. Il “centro” aveva un senso nella Prima Repubblica, quando comandavano le ideologie e il “centro” era simbolo di moderazione e stabilità rispetto all’estremismo della sinistra, mentre la destra missina non era neanche considerata. La buonanima di Aldo Moro parlò per sette ore, diconsi sette, al congresso di Napoli il 27 gennaio 1962 per convincere la Dc ad aprire ai socialisti per far

#Regione Il Punto

Cercasi leader di Antonio Di Lorenzo

nascere il centrosinistra. Questi erano i muri ideologici. Ma quel “centro” non è replicabile oggi, sessant’anni dopo. Invece moltissimi sono i partiti, gli schieramenti e i movimenti che si richiamano al centro, convinti che esista tale e quale a un tempo. C’è il Pd che sfogliando i petali della Margherita è convinto di far innamorare quei reduci. Poi c’è l’Udc di Antonio De Poli, per non parlare del tentativo del sempiterno Luigi D’Agrò di far rinascere perfino con il nome la gloriosa Dc. E poi al centro si

richiamano Matteo Renzi con l’Italia dei valori come Luigi Brugnaro e il suo Coraggio Italia. Coraggio in effetti ce ne vuole parecchio per farsi largo in un campo affollato come nessun altro. C’è l’anima governatorile della Lega di cui tenere conto, con Zaia, Giorgetti e Fedriga, che molti vedrebbero bene a reggere il timone del partito e anche dell’Italia, in un asse con Forza Italia la cui vocazione centrista è connaturata al suo essere. E mancava solo Luigi Di Maio e la sua scissione a complicare i giochi.

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La politica sta cercando di sistemare le cose sostenendo la necessità di una riforma elettorale in senso proporzionale, che è assai difficile da realizzare prima delle prossime elezione: sia per i tempi, sia perché la Lega di Salvini nicchia. E allora? Vale la pena di ricordare il commento del politologo Paolo Feltrin alle ultime amministrative, quando ha sottolineato che il corpo elettorale si sta sempre più radicalizzando in due poli. Ha ragione. Se questo è il quadro, al centro restano solo gli elettori, che quel centro l’hanno sempre abitato. Il vero problema è un altro: mancano i leader che nei diversi schieramenti sappiano affascinarli. Ma questo guaio non lo risolve nessuna riforma elettorale.

L’annuncio. Il ministro Mariastella Gelmini porterà la legge quadro al Consiglio dei Ministri

Autonomia, Roma finalmente batte un colpo Zaia: “svolta storica per l’intero Paese” I

n una calda giornata d’estate arriva da Roma il segnale che tutti aspettavano. L’autonomia sarà presa in esame dal Governo, stavolta per davvero. A Venezia la notizia è accolta con soddisfazione ma ora si attendono i fatti. Tutto è iniziato con l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera. L’esponente del governo, infatti, ha fatto sapere che il disegno di legge sull’autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all’esame del Consiglio dei Ministri. L’ultimo miglio, dunque, per arrivare al traguardo tanto agognato. Il commento del presidente veneto Luca Zaia non si fa attendere: “Fa piacere finalmente vedere che si comincia a parlare dell’adozione della legge quadro sull’autonomia. Come Regione abbiamo svolto tutta l’attività, siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro, abbiamo saputo anche rispondere a quelle perplessità che possono naturalmente venire ai cittadini che non fanno parte di questo progetto, fermo restando che non

stiamo parlando di un atto sovversivo, non stiamo parlando della ‘secessione dei ricchi’, ma stiamo parlando semplicemente dell’applicazione degli articoli della Costituzione. Quindi ci sembra veramente fuori luogo e fuori dalla storia immaginare che ci siano ancora persone convinte che l’applicazione di alcuni articoli della Costituzione sia un atto di assoluta pericolosità, a differenza di altri articoli della Carta”. Una puntualizzazione doverosa per il governatore, alla luce del dibattito di questi anni dopo il famoso referendum. Infatti aggiunge: “La verità è che noi siamo disponibili a spiegare a chiunque che l’autonomia differenziata non è assolutamente un atto di egoismo, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità. È un segno di modernità e, volenti e nolenti, se questo Paese non vuole portare i libri in tribunale prima o poi questo passo lo deve fare. Lo deve fare per gradi, lo deve fare ovviamente come è stato impostato il lavoro, ma pensare di andare avanti con questa modalità di interpretazione e gestione del Paese è fuori dal

Il governatore: “Non stiamo parlando della secessione dei ricchi ma dell’applicazione degli articoli della Costituzione”

tempo e fuori dalla storia, una visione medievale che deve essere superata con una modernità che già molti Paesi hanno adottato, dimostrando sul campo che funziona. Noi siamo della partita e siamo

assolutamente pronti ad affrontare questa sfida. Spero vivamente - conclude Zaia – che il governo adotti la legge quadro, dando per scontato che il testo finale sia espressione delle istanze che come Regione abbiamo presentato, e che il Parlamento veda in questa adozione della legge quadro una grande svolta per il Paese e non ancora l’ennesima occasione per una guerra tra poveri”. Concetti ribaditi dal presidente dell’intergruppo Lega - Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto Alberto Villanova: “Le parole del ministro Gelmini fanno ben sperare soprattutto chi sta affrontando la complessa partita sull’autonomia. È da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta, ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta. Spero vivamente che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese”.


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Regione

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La nuova legge. Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento

Il Veneto riconosce le comunità energetiche “incentivare la produzione e l’autoconsumo” M

entre i prezzi dell’energia continuano a la produzione, l’accumulo e il consumo di enercorrere all’impazzata e spingono l’infla- gia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche zione il Consiglio regionale del Veneto approva energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce dell’autoproduzione è oggi al centro dell’intee promuove le comunità energetiche. Si tratta di resse generale per le opportunità che si stanno un intervento legislativo in una materia concor- aprendo con l’innovazione della gestione enerrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata getica, anche con notevoli possibilità di risparattualità per la crisi energetica e il contrasto al mio. L’energia elettrica scambiata e condivisa cambiamento climatico. Il testo approvato dal beneficia infatti di un contributo economico del ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino di tre proposte di legge iniziali, presentate ri- fino in fondo questa opportunità”. spettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda Arriva anche il plauso del presidente Luca (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il doconsiglieri del gruppo misto e di opposizione e mani e la Regione vuole rispondere, mettendo dà attuazione alle direttive a disposizione diversi strudella Commissione europea menti. Sono felice che la legMarcato: “Nella nuova che impongono di agevolage sia stata approvata all’uprogrammazione dei re i gruppi di cittadini che nanimità, segno del valore di fondi comunitari ci si organizzano per forme di questo provvedimento per autoconsumo dell’elettricitutto il nostro territorio”. saranno dieci milioni di tà. Le comunità energetiche L’assessore allo sviluppo euro per le comunità sono gruppi di persone, imeconomico ed energia Roenergetiche” prese e soggetti pubblici che berto Marcato è soddisfatto condividono la produzioe sottolinea «l’ampia collane in proprio e il consumo di energia elettrica: borazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di un provvedimento strategico che ci permetterà contenere i costi e produrre benefici per i soci di affrontare la sfida energetica, oggi di prioridella comunità, e non di realizzare profitti. tà assoluta. Nella nuova programmazione dei “La legge veneta – spiega il relatore Marco fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro Andreoli (Lega), presidente della commissione per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato per le politiche economiche – favorisce la cre- si è impegnato a trovare “con il benestare del azione di gruppi di autoconsumo, costituiti da collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse soggetti pubblici e privati che si associano per per quella che ha definito “una priorità assoluta

La proposta di Elisa Venturini: “Limitiamo l’aria condizionata nella sede del Consiglio regionale”

dell’agenda politica”. “Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche - aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni - Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.

Rottamazione vecchie stufe, Bottacin: “4 milioni per migliorare la qualità dell’aria” Via al bando regionale per incoraggiare la sostituzione delle vecchie stufe a legna, pellet o cippato, purché di potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. “Una nuova e ulteriore azione per migliorare la qualità dell’aria - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - con l’obbiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica”. L’iniziativa è rivolta ai residenti privati nel territorio regionale con un Isee familiare non superiore a 50mila euro. Il contributo regionale è aggiuntivo ri-

spetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare (fattore principale), nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. “In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie - continua Bottacin -, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100% della spesa ammessa. Ovviamente, per le medesime ragioni, abbiamo scelto come criterio prin-

cipale il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. In programma c’è anche il bando per la sostituzione delle auto, che sarà pronto a breve. Questo per confermare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro, - conclude l’assessore - per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e con l’efficientamento energetico”.

“Ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al quale ho inviato una lettera a questo scopo, di modificare le modalità in uso per la climatizzazione di palazzo Ferro Fini”. Così la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini che aggiunge: “Visto il momento di difficoltà e la necessità di contenimento dei consumi energetici, sarebbe opportuno introdurre delle misure per calmierare l’abbassamento della temperatura negli uffici e soprattutto nelle parti comuni del palazzo. Una misura di contenimento dei consumi energetici da parte del Consiglio regionale, anche se simbolica, sarebbe significativa. Chiedo quindi di valutare misure di contenimento, ad esempio tarando in aumento la temperatura dei vari uffici e delle sedi deputate alle attività dei Consiglieri, prevedendo fasce orarie di non uso della climatizzazione o ancora evitando di climatizzare spazi comuni come l’atrio o i corridoi”.



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a cura di Petrus

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Partendo dalle caselle grigie, inserire due parole (una orizzontale e una verticale) rispondenti alle seguenti definizioni:

PUZZLE CON REBUS PUZZLE CON REBUS In stato inserito inserito un In questo questo puzzle puzzle èè stato un rebus rebus all’interno. all’interno. Se Se non non siete siete capaci capacididirisolverlo, risolverlo,lalachiave chiave finale vi rivelerà Gianna, cantante rock fi nale vi rivelerà la soluzione CHIAVE (frase: 5,5). Medici specializzati in odontoiatria la soluzione. CHIAVE (frase: 5,5)....................................…................................................................................…. RETTE GABER ABBRUTITI Quindi, regolandosi con gli incroci e con le lettere stampate, ABBRUTITI ADELE ADELE ANCHE ANCHE ATOUT BINDOLO ATOUT BISIO BINDOLO CANOSSA CESPI BISIO CORTEI CANOSSA DEGNO DETROIT CESPI DIVULGATI D’URSO CORTEI EGADI

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inserire le altre parole qui appresso definite alla rinfusa e annerire altre 6 caselle. DEFINIZIONI:Località africana in cui fu sconfitto Rommel - Il piano Marshall (sigla) - Il padre di Pantagruel - Azione incalzante - Desiderio impaziente Abbonda sulla bocca degli stolti - Vaste praterie russe Corso d'acqua - Un furto per la strada - Giullari, menestrelli - Formaggio greco - Dotato di grande forza Iniziali del direttore d'orchestra Muti - La capitale presso l'antica Cartagine - Formano le città - Unisce due cuori... a Parigi - Reparto Investigazioni Scientifiche - L'attrice Holmes - Fuori mano, isolata - Il nome di Pennac - I confini del Kansas - Il portico in cui insegnava Zenone Occupato, coinvolto - È bello se non piove - Colorare con una polvere organica - Congiunge in Inghilterra - Una battuta maldestra - Per Procura - Aletta di pesce - Alberi affini alle querce - Lo Stevens che canta Father and Son Cantava con i Primitives.

TRANCI NOTIZIARI: Radio Pico Radio Italia e Volami nel Cuore NOTIZIARI: Radio Pico Radio Italia e Volami nel Cuore NOTIZIARI: Radio Pico Radio Italia e Volami nel Cuore NOTIZIARI: Radio Pico Radio Italia e Volami nel Cuore NOTIZIARI: Radio Pico Radio Italia e Volami nel Cuore

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pasquale.petrullo@gmail.com CRITTO Per risolvere il gioco, aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero CRITTO uguale corrisponde uguale. Per risolvere il gioco,lettera aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero uguale corrisponde lettera uguale. 1

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cento in una risma - 2. La terra in cui nessuno è profeta - 3. I DEFINIZIONI una commedia di Aristofane - 4. La dea romana con arco e 1. Cinquecento in una risma Barbuti nanetti delle fiabe - 6. Un soldato in trincea - 7. Il La terra una in cui nessuno Achab ne2.insegue bianca - 8.è profeta La neve lo forma candido.

3. I batraci di una commedia di Aristofane 4. La dea romana con arco e frecce 5. Barbuti nanetti3.delle fiabe4. DIANA 5. GNOMI 6. :1. FOGLI 2. PATRIA RANE . BALENA MANTO. 6. Un8.soldato in trincea 7. Il capitano Achab ne insegue una bianca 8. La neve lo forma candido.

Gli arancini di Montalbano

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FRAMMENTO INCROCIATO Petrus FRAMMENTO INCROCIATO Petrus ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine - 7. Christopher, regista di Memento - 10. La colomba ne è il ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine 7. Christopher, regista di Memento 10. La colomba ne è il simbolo - 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, distinguere - 15. Fornita del simbolo 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia 14. Differenziare, distinguere 15. Fornita del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del proprio intuitoper - 21.vivere Collocare o immaginare - 22. Principio adisé Archimede - 23. Sigla Bolzano - 24. Due necessario - 16. Si aprono tirandoli - 17. Scende in di piazza per protestare - 20. Fidarsi del estremi a bridge. proprio intuito - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due estremi a bridge.

VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore TV Borghese - 2. Intrecciare o tramare - 3. Strumento a fiato del gruppo degli ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere il servizio - 8. Esclamazione di dolore - 9. AvvicinareTV - 10.Borghese Registri contabili - 12. Anna Maria scrittrice- 3. Strumento a fiato del VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore - 2. Intrecciare o tramare romana - 13. Enrico giornalista - 16. Solido a volte tronco - 17. Un'unità di bestiame - 18. Centro di posa gruppo degli ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere 19. "La ...", novella di Verga.

il servizio - 8. Esclamazione di dolore - 9. Avvicinare - 10. Registri contabili - 12. Anna Maria scrittrice romana - 13. Enrico giornalista - 16. Solido a volte tronco - 17. Un'unità di bestiame - 18. Centro di posa 19. "La ...", novella di Verga.

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on-line:

Nel pieno dell’estate, ma occhio a caldo e sole

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Salute Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno

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’estate è la stagione più amata, sinonimo di bel tempo, mare e vacanze, ma non è tutto oro ciò che luccica: il clima estivo, le alte temperature e il sole possono causare problemi molto seri, soprattutto per le categorie più deboli come anziani e bambini, e anche gli animali e i migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani, soffrono. Non è mai male quindi rammentare alcuni consigli utili traendo spunto dal prezioso vademecum preparato dall’Asl 6 Euganea. Non uscire negli orari più caldi e, durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, quelle tra le 11 e le 18. Evitare, ovviamente, a maggior ragione, l’esercizio fisico in questo lasso temporale e comunque, se si effettua attività fisica,bere molti liquidi e reintegrare i sali minerali.

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Salute

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Viaggiare in sicurezza e salute, le buone pratiche per non correre rischi

Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno

opo due anni di stop, con l’arrivo dell’estate si In primo luogo è sempre il caso di contattare il torna a viaggiare, le destinazioni tanto sognate proprio medico 4-6 settimane prima del viaggio in questo periodo di pandemia tornano ad essere – è il suggerimento dell’infografica predisposta più facilmente raggiungibili, soprattutto se si tratta dall’Ulss trevigiana sulla pagina face book dell’adi mete estere. zienda sanitaria – per ricevere un consulto. C’è dunque molto entusiasmo e tanta voglia di E’ bene tenere presente che i rischi sanitari camrecuperare il tempo perduto ma attenzione a non biano in base alla meta: alimentazione, condizioni improvvisare: lo spirito d’avambientali e parassiti – si legge ventura – ce lo ha insegnato a Dopo due anni di stop, – possono essere molto diversi maggior ragione questo tempo da quelli cui si è abituati. ci si sposta all’estero. di Covid – dev’essere sempre La raccomandazione è di fare Attenzione alle mete: supportato da una sana conparticolare attenzione a bambisapevolezza dei rischi e da un ni, anziani, donne in gravidanè bene informarsi già impegno a tutelare la propria za e individui immunodepressi prima di partire salute e quella di chi è vicino. perché sono maggiormente L’Ulss 2 Marca trevigiana ha vulnerabili. messo a punto un piccolo elenco di buone regole Infine tra i fattori da tenere in considerazione ci per viaggiare in sicurezza da osservare già prima sono allergie, malattie preesistenti e prescrizioni in di partire. Il consiglio è di tenere in considerazione corso. questi suggerimenti a maggior ragione quando si Da tener presente anche lo stato vaccinale, per parte all’avventura per mete lontane caratterizzate raggiungere alcune mete potrebbero infatti essere da condizioni diverse da quelle a cui siamo abituati. necessarie ulteriori vaccinazioni.

Bere molti liquidi, acqua in particolare, e mangiare frutta fresca, è in generale una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Per converso, va moderata l’assunzione di bevande con caffeina e vanno evitate quelle alcoliche. Consumare pasti leggeri: la digestione per l’organismo umano èun vero “lavoro” che aumenta la produzione di calore nel corpo. Quindi, scegliere cibi ricchi di acqua e sali minerali, come frutta, verdura. Un’ottima accortezza è anche quella di migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Naturalmente è efficace l’impiego dell’aria condizionata, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura eccessivo. Un valido aiuto arriva in tal senso dal deumidificatore. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali, evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Il tutto specialmente per i bambini Quando si viaggia, poi, ricordarsi di ventilare l’abitacolo dell’autoprima di partire, anche se per spostamenti di breve durata. Se ci si deve mettere in viaggio per una lunga percorrenza, anche qui è bene evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. Tenere la massima cautela e assistere le persone più a rischio quali, come detto, anziani e i bimbi piccoli: controllare la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino. Avere un occhio di riguardo anche per gli animali domestici, a cui va data molta acqua fresca lasciandola in zone ombreggiate: evitare anche qui le passeggiate al guinzaglio negli orari più caldi, i cani rischiano anche ustioni ai polpastrelli. Capitolo a parte, poi, per i “bagnanti” e per la prevenzione per la pelle dai raggi del sole, soprattutto per i “primi” soli. Anche qui non guasta ricordare qualche buona pratica per scongiurare “scottature” o conseguenze anche peggiori. Ad esempio, consultare l’indice della radiazione ultravioletta (UV) nelle previsioni del tempo può aiutare comprendere quando le radiazioni sono più intense. Limitare il tempo di esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10 e le 16. Evitare nel periodo estivo altre fonti di raggi ultravioletti, quelle artificiali, come le docce solari. Ciò che invece non si deve evitare, ma anzi, non va risparmiata, è la crema solare, possibilmente quella più alta nelle prime giornate di mare della stagione, ricordando di applicarla ogni due ore e subito dopo aver fatto il bagno. Buone vacanze, ma con intelligenza e la cura per se stessi e per chi ci sta vicino.

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Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria


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Salute

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Smartphone e social network. “Adolescenti online”, le buone regole

Dipendenze e giovani: le insidie della rete U

na mini guida destinata ai genitori, per aiutarli a gestire i propri adolescenti quando si muovono nell’intricato ed insidioso mondo della rete. E’ quella realizzata dal Dipartimento per le Dipendenze dell’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana che, attingendo da autorevoli fonti, ha elaborato dei contenuti informativi sul mondo dei videogiochi e, più in generale, sulla vita on-line dei ragazzi. E’ pur vero che non sono da demonizzare in toto i videogiochi, - è la premessa della presentazione della mini guida - i quali, anzi, possono vantare numerosi punti di forza, come ad esempio il fatto che favoriscono la socializzazione, migliorano la prontezza nel prendere decisioni e il pensiero strategico, stimolano la curiosità e generano divertimento. Tuttavia vi sono delle criticità che è bene non sottovalutare, in particolate l’utilizzo eccessivo, la distorsione nella percezione del tempo, l’esposizione a contenuti non sem-

pre adatti all’età, la violazione della privacy o richieste indesiderate di contatti e amicizie. Se gli adolescenti di oggi sono nativi digitali e padroneggiano i dispositivi con naturalezza, non è così per i genitori. “La rivoluzione digitale – si legge nella pagina facebook dell’azienda Ulss trevigiana - ha prodotto profondi cambiamenti nelle abitudini quotidiane e nei comportamenti collettivi ed individuali. Le tecnologie digitali sono diventate parte integrante della quotidianità di ciascuno. Gli adulti però hanno conosciuto e imparato a muoversi negli ambienti digitali quando già la loro identità era formata e hanno competenze digitali meno estese. Inoltre non possono fare riferimento a modelli precedenti per poter trasmettere ai figli con naturalezza un insieme di regole autorevole ed efficace nell’ambito dell’utilizzo dei device e delle nuove tecnologie”. Del resto la disinvoltura con cui i giovani si approcciano alla rete

non sempre corrisponde ad una capacità di valutazione delle opportunità e dei rischi della rete stessa. E l’intervento genitoriale rispetto all’utilizzo adeguato dei device, dei videogiochi e di Internet non può limitarsi a vietare o ridurre l’uso dei dispositivi. Non è un approccio sufficiente e va integrato ad una educazione digitale più ampia che nasca dalla conoscenza di Internet, del suo funzionamento e dei rischi connessi. In primo luogo bisogna considerare le esperienze che i ragazzi vivono nell’ambiente digitale come vere e proprie esperienze di vita. Se dunque le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie sono tantissime, altrettante sono le possibilità di abuso: sono le nuove dipendenze da smartphone, social network e videogiochi. Nel dettaglio se ne analizza l’uso improprio. Lo smartphone: se il cellulare è ormai indispensabile nella vita

quotidiana, questo non deve scusare un utilizzo eccessivo. E’ due volte più presente negli adolescenti rispetto agli adulti. I social network: sono utilizzati dai più giovani per rimanere in contatto con i coetanei ma possono anche essere fonte di distrazione per allontanare emozioni spiacevoli come la solitutudine, l’ansia e la difficoltà a interagire in altri modi. Videogiochi: la loro attrattiva MEDICA sta ROVIGO nella natura immersiva: mondi Dott. Francesco Oliva complessi da esplorare, personaggi Specialista in Urologia e Andrologia sfaccettati e oppurtunità di socializVia Luigi Einaudi 80/82 zare con altre persone. Aspetti che - 45100 Rovigo (RO) per - (AREA risultano molto attraenti i gio-TOSI) vaniTel: più 0425.474769 suscettibili allo stress emotivo,WhatsApp: che tendono327.0241874 quindi a rifugiarsi mini guida per i genitori” si trova in questi mondi fino ad allontanarsi nel portale online Indipendo da E-mail: info@rovigomedica.it dove può essere scaricato al link dallawww.rovigomedica.it realtà. Il manuale “Adolescenti online: https://www.indipendo.it/famiglia/

Chirurgia Mini-Invasiva nelle Patologie Prostatiche I

l 10 Giugno è stata la giornata nazionale dell’urologia. Sono oltre 10 milioni gli italiani che soffrono di un problema urologico. Il tumore alla prostata rappresenta la più grande preoccupazione per la salute degli uomini ed è fondamentale aumentare la consapevolezza di tutti sull’importanza della prevenzione. Un uomo su otto può essere colpito da neoplasia prostatica, una patologia che ogni anno fa registrare un numero crescente di casi in Italia, con un aumento anche sotto i 55 anni. Il Centro di Urologia Robotica e Mini Invasiva del Policlinico di Abano Terme con il primario Daniele Romagnoli, il Dr. Francesco Oliva e il resto dello staff di giovani urologi, esegue interventi chirurgici con le più moderne tecnologie, dalla chirurgia robotica con il Robot Da Vinci, che consente di ap-

portare i vantaggi dell’approccio robotico alle procedure di chirurgia maggiore a carico di prostata, vescica, rene, fino alla chirurgia benigna per calcolosi, ipertrofia prostatica e andrologia. “Oggi la scienza e le tecnologie sono in continua evoluzione - dice il Dr. Francesco Oliva, Urologo del Policlinico di Abano Terme che visita anche presso il centro Rovigo Medica - sempre di più utilizziamo il Robot da Vinci per le patologie oncologiche e la chirurgia rispetto a 10 anni fa è molto cambiata”. La tecnologia robotica consente di eseguire interventi altamente risparmiativi, riducendo al minimo il trauma sui tessuti nobili preservando la continenza urinaria e la funzionalità erettile. Inoltre la magnificazione visiva, gli strumenti miniaturizzati e l’eliminazione del fisiologico tremore della mano umana, garantiti dalla piattafor-

ma robotica, permettono un basso trauma sul paziente riducendo il sanguinamento con ricoveri di massimo 3-5 giorni. “La prevenzione sta assumendo un ruolo sempre più importante e spesso cerchiamo sempre di più di mettere al centro il paziente fornendo maggiore consapevolezza e cercando di scegliere insieme un trattamento che più possibile venga incontro alle sue esigenze. Se prima infatti i pazienti per la cura dell’ipertrofia prostatica necessitavano di un intervento di chirurgia addominale molto più impegnativo e con maggiori rischi, oggi siamo in grado di mettere da parte il bisturi e di utilizzare tecniche innovative.” Presso l’Unità Operativa di Urologia del Policlinico Abano Terme l’ipertrofia prostatica, una delle patologie più frequenti del sesso maschile over 40 viene trattata con gli

ultimi ritrovamenti tecnologici e sempre con tecnica mini-invasiva, come il laser ad olmio HOLEP e i nuovissimi trattamenti Rezum e Aquabeam che impiegano solo energia termica e vapore acqueo. L’elevata esperienza dello staff chirurgico, che vanta una delle più ampie e consolidate casistiche del panorama nazionale, consente di trattare pressoché qualsiasi volume prostatico agarantendo tempi di degenza e di recupero più brevi e risultati efficaci. Dr. Francesco Oliva

ROVIGO MEDICA Dott. Francesco Oliva Specialista in Urologia e Andrologia Via Luigi Einaudi 80/82 - 45100 Rovigo (RO) - (AREA TOSI) Tel: 0425.474769 WhatsApp: 327.0241874 E-mail: info@rovigomedica.it www.rovigomedica.it


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Salute

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L’indagine del team di ricerca del professor Sambataro. Esaminati 79 soggetti guariti dall’infezione da Sars.Cov2 e 17 soggetti sani

Non ammalarsi di Covid fa bene anche alla... mente Uno studio dell’Università di Padova dimostra che chi si ammala ha più probabilità di sviluppare sindromi depressive

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accinarsi e seguire scrupolosamente tutte le norne e le buone prassi anticontagio contro il Covid-19 fa bene anche alla salute “interiore”, della mente, oltre che a quella fisica. I pazienti affetti dal virus, infatti, anche dopo la guarigione, presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporo-parietale. La circostanza poteva anche essere “intuita” considerando il calvario che molte persone hanno vissuto per superare la malattia e gli strascichi che ha lasciato, ma ora è stata provata anche scientificamente dallo studio “Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in Covid-19” pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» e condotto da un team di ricercatori del

Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, coordinato dal prof. Fabio Sambataro. L’équipe di esperti ha dimostrato che il virus, oltre alle note manifestazioni “sistemiche”, può provocare anche sintomineuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress, i quali sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all’infezione del virus, come il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale. “Considerando la portata mondiale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti” spiega il prof. Sambataro, illu-

strando anche le modalità con cui è stata condotta la ricerca. Grazie alla collaborazione con ireparti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, sono stati esaminati 79 soggetti guariti e 17 sani senza storia di infezione da SARS-COV2 e di patologie neuropsichiatriche. Tutti i partecipanti allo studio hanno svolto una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid è stata effettuata dopo lanegativizzazione del tampone molecolare, e hanno completato una valutazione neuropsicologica. “In particolare - prosegue Sambataro -, abbiamo indagato laconnettività funzionale localecerebrale a riposo tramite lo studio dell’omogeneità regionale, tecnica che consente di valutare la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale. Abbiamo inoltre approfondito con questionari i sintomi depressivi

Fabio Sambataro

tramite il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), i sintomi ansiosi con la scala General Anxiety Disorder 7-item (GAD7) e la fatica tramite la Multidimension Fatigue Inventory (MFI)”. Il risultato ha evidenziato, appunto, che i pazienti guariti dal Covid hanno un’incrementata connettività funzionale locale nell’ippocampo di destra e diminuita connettività nella cortecciatemporale destra e nel parietale di sinistra e che la gravità dei sintomi depressivi post-Covid si correla a queste variazioni neurofisiologiche. “È peraltro interessante notare – conclude il coordinatore del team di ricerca - che tali aree sono coinvolte in una varietà di processi sociali, tra cui la regolazione dell’emotività, l’empatia e la si-

mulazione degli stati mentali degli altri. Inoltre, queste regioni risultano attivate quando i soggetti sono esposti a esclusione sociale, come negli individui sottoposti a quarantena. Infine, l’ippocampo è una struttura primariamente coinvolta nello sviluppo di sintomi depressivi e le alterazioni evidenziate dallostudio potrebbero essere associate sia direttamente all’infezione daCovid-19 che alla sintomatologia depressiva collegata allacondizione di limitazione sociale» In conclusione, dunque, la ricerca dimostra che i pazienti affetti dal virus presentano alterazioni nella connettività funzionale locale nelle aree temporoparietali e limbiche e che tali anomalie si associano ai sintomi depressivi, un motivo in più per evitare di restare contagiati.




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