La Piazza della Bassa Padovana - Giugno 2023

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Cosa ci dicono Treviso e Vicenza

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale.

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AL CENTRO DEL GIORNALE SCOPRI GLI EVENTI DEL DELTABLUES Periodico d’informazione locale Anno XXX n. 107 della Bassapadovana Servizio a pag. 10 La nostra
pronta a dare un aiuto Gli studenti di Monselice corrono a spalare fango in una scuola di Faenza, anche i volontari della Protezione Civile di Este si mobilitano MONSELICE VERSO IL VOTO L’appello dei Dem: “lavoriamo insieme per l’alternativa” 5 MONSELICE, LA DISCUSSIONE Bonus centri estivi, dubbi sui fondi messi a disposizione 6 MONSELICE, IL PROGETTO Un nuovo campo da calcio in via Marendole 8 ESTE, L’ARTE TRAFUGATA 40 anni dopo il furto ritrovato un ritaglio di una pala d’altare 13 ESTE, EDILIZIA POPOLARE Risorse dal Pnrr e superbonus per gli alloggi Ater 12 ESTE, VOLUTA DAL CONSIGLIO Una consulta per le 60 associazioni sportive 15 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE GIUGNO 2023 a s c o l t a l i s u laPiaz zaweb.it e s u ll e m ig li or i Em i t t e n t i Ra d i o d e l Ven e to
“meglio gioventù”

Elezioni 2024, il Pd di Monselice lancia un appello

Manca meno di un anno all’appuntamento con le elezioni comunali e Monselice e il Partito Democratico sta lavorando, insieme alle forze di opposizione, proposta alternativa all’attuale amministrazione. L’intento è quello di alimentare un dibattito che “non deve essere, secondo noi, espressione di singoli gruppi ma di un campo il più ampio, plurale e partecipato il possibile. Uno spazio aperto, che sia autenticamente frutto di impegno e senso di responsabilità collettivi.

In passato, allontanandoci come gruppi, - proseguono gli esponenti dm di Monselice - crediamo si siano commessi errori che ci hanno allontanati anche dalla concreta possibilità di raggiungere insieme questo obiettivo: offrire a Monselice una stagione nuova e di rilancio. A nostro avviso, tali ostacoli non devono più ripresentarsi. Per questo per primi ci sentiamo di fare un appello all’unità, alla coesione e al reciproco rispetto di quella dignità che come Pd riconosciamo sempre verso chi, come noi, nutre nel dialogo la strada per giungere a sintesi condivise.

È ragionevole lavorare perché i “nomi” siano un valore aggiunto al nostro dibattito e mai un elemento di divisione. Per questo crediamo sia giusto che consiglieri e riferimenti locali di tutti i gruppi si mettano a disposizione per collaborare, senza vincolare un progetto ampio come questo a proprie ambizioni personali che, seppur legittime, rischierebbero di ridurne la portata e la capacità aggregativa. I tempi sono maturi perché tutte e tutti coloro che intendono partecipare a questo percorso si riuniscano e costruiscano assieme, con i modi e i tempi che si vorranno condividere, un progetto che parli al presente e al futuro di Monselice. Diamo vita, tutti insieme -cittadini, partiti, associazioni- ad un percorso nuovo, partecipato e innovativo, che si riunisca in idee e proposte. Non possiamo tradire la fiducia di tante e tanti che ce lo chiedono. Facciamolo ora, - conclude il Pd - facciamolo per Monselice”.

È

Cosa ci dicono Treviso e Vicenza

È pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. È sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare.

È anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.

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di
Periodico
da Giuseppe Bergantin

Bonus centri estivi insufficienti? “Faremo una variazione di bilancio”

Palazzo Tortorini prevede un investimento di 11 mila euro di bonus centri estivi a sostegno della famiglia ma le opposizioni non ci stanno. A criticare l’inadeguatezza delle cifre stanziate per quest’anno erano state già Afi, Associazione Famiglie Italiane, e il Circolo Acli di Monselice in una lettera indirizzata all’amministrazione comunale. E nei giorni scorsi i consiglieri Biscaro, Bozza, Giuliani, Mamprin, Miazzi e Muttoni hanno portato la questione in sede consiliare. Il motivo? Secondo la minoranza monselicense la cifra preventivata dalla maggioranza, ossia 60 euro per il primo figlio, 65 euro per il secondo e 70 euro per il terzo per nuclei con Isee inferiore a 30 mila euro, sarebbe irrisoria e inadeguata rispetto alle reali necessità. Una criticità, quella rilevata, che pare emergere e trovare riscontro anche dal confronto con comuni più o meno limitrofi, in particolare Este e Albignasego.

“Ogni anno il contributo ai centri estivi si presenta con stanziamenti irrisori, salvo poi integrarli in ritardo e in misura insufficiente, solo a seguito delle proteste delle associazioni e dei genitori” si legge in una nota del Gruppo Ambiente e Società. Lo scorso anno, il comune della Rocca aveva erogato un totale di 261 bonus centri estivi del valore di 50 euro a bambino. E per l’estate 2023 l’investimento ha subito un aumento del 20%. “Nessuno ha detto che ci fermiamo a 11 mila euro e, sulla base dello scorso anno, è sicuro che dovremo fare una variazione di bilancio per raggiungere la somma necessaria e può anche essere che i bonus siano di più” ha spiegato Francesca Fama, assessore alle Politiche

sociali e della famiglia “Durante la riunione con i rappresentanti e gestori dei centri estivi noi abbiamo chiarito che era una somma in capitolo e che avremmo provveduto a operare per coprire tutte le somme”.

In merito al confronto con altri comuni, Fama ha voluto ricordare ai consiglieri parte delle iniziative che Monselice mette in campo durante l’intero anno per supportare e agevolare le famiglie della Rocca. Tra queste, le tariffe bloccate per l’asilo nido, il sostegno all’educazione parentale e l’assistenza domiciliare, l’investimento per i servizi scolastici integrativi e i progetti come “Ci sto? Affare fatica”. Per l’opposizione, a rendere complessa la situazione, sono però proprio le tempistiche di erogazione dei bonus a cui si aggiunge il vincolo Isee. “Per le famiglie i centri estivi sono una priorità e le risorse devono essere programmate per tempo e devono essere più significative rispetto a quelle stanziate quest’anno.

Il fatto che ci saranno stanziamenti successivi in parte ci può anche rincuorare ma non consente alle famiglie di fare alcuna programmazione perché non sanno quale sarà la risposta del comune di Monselice” ha sottolineato il consigliere di Siamo Monselice, Silvia Muttoni “Sui centri estivi l’aiuto deve essere anche alle famiglie normali altrimenti rischiamo di concentrare molte risorse su un numero certamente delicato ma ristretto di famiglie mentre abbiamo anche tutte le altre di cui dobbiamo prenderci cura se vogliamo essere un comune a favore della famiglia”.

È tempo di “Parole d’autore” ai piedi della Rocca

La parola passa agli autori ai piedi della Rocca. È tempo, infatti, dell’ormai consueto appuntamento di inizio estate con gli scrittori. Per l’edizione di quest’anno gli appuntamenti in calendario sono sette, distribuiti settimanalmente dal 15 giugno al 27 luglio.

La rassegna culturale, promossa dall’Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca San Biagio, è diretta da Bruna Coscia e organizzata dall’associazione culturale Cuore di Carta con l’obiettivo di rileggere il passato e il presente attraverso gli incontri con gli autori. E il filo conduttore dell’edizione 2023 é proprio una riflessione di ampio respiro sulla società, aiutati dai pensieri e dalle parole degli autori ospiti ai piedi della Rocca.

Ad aprire la kermesse sarà Umberto Galimberti con “La condizione giovanile nell’età del nichilismo”,

un’attenta analisi della società attuale partendo dalla formazione scolastica e dall’educazione famigliare. A seguire Dario Vergassola (nella foto a fianco) e Lorenzo Marini in “Storie vere di un mondo immaginario”, Dacia Maraini con “In nome di Ipazia”, Francesco Moser con “Un uomo, una bicicletta”, Tiziana Ferrario con “La bambina di Odessa” e Fulvio Delle Donne con “Federico II e la crociata della pace”.

L’ultimo incontro del 27 luglio vedrà protagonista Antonella Viola con “La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento”. Il primo appuntamento di “Parole d’autore 2023” si terrà ai Giardini di via Argine Destro mentre per le restanti date la cornice dell’evento sarà Piazza Mazzini. In caso di maltempo, gli incontri si svolgeranno al Cinema Corallo di via San Luigi. (m.t.)

6 www.lapiazzaweb.it Monselice
Una seduta del consiglio comunale a Monselice
Il caso. Dopo la lettera di Afi e Circolo Acli di Monselice, anche le opposizioni chiedono spiegazioni

Via Marendole. L’annuncio del Comune, investimento da 400 mila euro

Un nuovo campo da calcio per i giovani atleti nel 2024

Nel 2024 vedrà la luce un nuovo campo da calcio in via Marendole: lo studio di fattibilità è stato di recente approvato a Palazzo Tortorini dalla Giunta Bedin, in seguito a un accordo pubblico privato con la società Real Estate. Lo spazio complessivo di 7 mila metri quadrati permetterà un ampliamento dell’impianto esistente con un campo secondario, in erba sintetica, utile per gli allenamenti degli atleti. L’area, che sarà recintata da una rete metallica e illuminata da proiettori led, potrà ospitare anche partite di calcio a 5 e a 9. Un progetto, quello del nuovo spazio sportivo di via Marendole, che è stato elaborato dall’architetto Iunior Davide Parpagiola su richiesta dell’amministrazione Bedin intenzionata ad ampliare il numero di spazi destinati all’attività sportiva. Nel caso del secondo campo di via Marendole, per renderlo fruibile, è stato scelto il manto sintetico che, a differenza dell’erba naturale, necessita di minori interventi di manutenzione e permette di aumentare il carico di gioco.

“Sono soddisfatta di questo ulteriore

passo che si concretizzerà ufficialmente tra le opere pubbliche, entro la fine del 2024” ha sottolineato il primo cittadino, Giorgia Bedin “la spesa complessiva è di 400 mila euro. Una spesa a beneficio della collettività e di tutte le squadre giovanili che compongono i vivai delle nostre società sportive”. Se già con l’acquisto dell’area che ospiterà il nuovo campo era stato compiuto un passo importante, è con la recente approvazione dello studio di fattibilità che l’iter procedurale ha raggiunto un punto di svolta verso la concretizzazione. A questo punto, non resta che procedere con il

progetto definitivo-esecutivo che costituisce la tappa preliminare all’esecuzione dei lavori. Una nuova area di gioco e allenamento che andrà ad aggiungersi a quelle già esistenti ai piedi della Rocca e che interesserà soprattutto le squadre giovanili.

“Già dallo studio di fattibilità tecnico economica si desume come la scelta tecnica, tra le alternative possibili, sia quella che presenta il miglior rapporto tra costi complessivi da sostenere e benefici attesi per la collettività” fanno sapere da Palazzo Tortorini.

Sei chilometri di trekking per scoprire la frazione

Una passeggiata per scoprire le peculiarità storiche e naturalistiche di Marendole, antica frazione di Monselice. Questa l’iniziativa prevista per il 24 giugno prossimo, inserita nell’ambito del progetto “Dai Colli all’Adige” a cura del Gal Patavino e resa possibile dalla collaborazione con il comune della Rocca. Un percorso che, partendo dall’ingresso del Parco Buzzaccarini alle ore 9, si snoderà lungo la

ciclovia E2 Anello dei Colli Euganei tra Monselice ed Este, per un totale di 6 chilometri. L’obiettivo del progetto targato Gal Patavino è quello di accompagnare i partecipanti a conoscere la frazione di Marendole e la sua storia, antica e moderna, tra reperti archeologici, ville, leggende e curiosità paesaggistiche e morfologiche. Il tour prevede anche la visita alla Chiesa di San Nicola (nella foto) e a Villa Buzzaccarini, la struttura cinquecentesca immersa in un parco verde. Il trekking urbano lungo il percorso E2 durerà circa 5 ore, con pranzo al sacco, e la partecipazione è gratuita, previa prenotazione. (m.t.)

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Monselice

L’appello. Il comitato “Lasciateci Respirare” scrive ad associazioni, scuole e parrocchie

“Una riflessione sulle porte aperte”

“Vi chiediamo una riflessione ponderata e attenta quando Buzzi Unicem si proporrà di aprire a voi le porte, mettendo a disposizione spazi e incentivi che nessuna altra industria di Monselice offre in modo analogo”: questo l’appello di Lasciateci Respirare rivolto a scuole, associazioni, contrade e parrocchie. A scatenare il dissenso del comitato monselicense sono state le recenti iniziative ospitate e promosse dallo stabilimento Buzzi Unicem, tra cui un evento dedicato ai giovani sul tema della Costituzione e uno screening gratuito di prevenzione organizzato dalla Croce Rossa Italiana. Queste due iniziative, ultime in termini temporali, si inseriscono in un più ampio progetto della società che gestisce la cementeria e che prevede di collaborare attivamente con realtà locali aprendo le porte della struttura.

“La cementeria Buzzi Unicem che da tempo tiene particolarmente a reclamizzare la sua sostenibilità e cerca in tutti i modi di acquisire consenso nel campo della promozione sociale, artistica e culturale” si legge nella lettera aperta “Le altre aziende di Monselice invece non perseguono questa strada. Vi siete chiesti perché lo fa?”. Non è la prima volta che, ai piedi della Rocca, la cementeria è sul tavolo della discussione. Il nocciolo della questione per Lasciateci Respirare è sempre il medesimo: l’impatto dell’attività di

Buzzi Unicem in termini ambientali e di ripercussioni sulla salute pubblica. E a destare nuovamente perplessità e critiche da parte del comitato monselicense è l’intento di promuovere la propria sostenibilità da parte di un’industria “definita incompatibile con lo sviluppo del Parco Regionale dei Colli Euganei”. Da qui parte l’idea di rivolgersi direttamente alle realtà del territorio per muoverle a riflessione. “Il futuro di Monselice e del nostro territorio deve essere costruito adesso, con la partecipazione attiva di tutte le forze sociali, non può ridursi a merce

Secondo gli ambientalisti le iniziative della cementeria in collaborazione con le realtà locali stridono con l’impatto dell’azienda nel contesto paesaggistico e del Parco dei Colli Euganei

di scambio tra interessi particolari. Il consenso può essere comprato? La salute e l’ambiente sono valori da barattare con qualche evento artistico, teatrale, sportivo?” chiede Lasciateci Respirare nella sua lettera “Ignorare la realtà, appiattirsi acriticamente su una narrazione unilaterale, dettata da legittimi interessi economici di un particolarissimo stabilimento industriale decontestualizzato rispetto al Parco Regionale dei Colli Euganei, nuoce alla salute di tutto il nostro contesto sociale”.

La replica di Buzzi Unicem: “Nel segno della sinergia con il territorio in questi anni abbiamo connesso idee”

A seguito delle recenti polemiche sollevate dal comitato Lasciateci Respirare, lo stabilimento monselicense conferma la propria volontà di continuare sulla strada intrapresa e di concretizzare progetti con le realtà locali

“Da sempre poniamo al centro della nostra azione l’uomo e la sua relazione con impresa e territorio, anche attraverso veri e propri rapporti di partenariato con associazioni culturali, sportive, onlus, istituzioni sociali e religiose, in un vicendevole arricchimento e confronto”. A scriverlo è la società Buzzi Unicem in una nota che arriva a pochi giorni dalla lettera aperta di Lasciateci Respirare. A spingere il Comitato a rivolgersi direttamente alle realtà locali sono state alcune recenti iniziative ospitate all’interno dello stabilimento.

“Queste azioni sono costante-

mente accompagnate dal rigoroso rispetto di tutte le disposizioni e prescrizioni applicabili nel costante miglioramento delle prestazioni, anche ambientali, dell’impianto” ha sottolineato la Buzzi “A tal riguardo precisiamo ancora una volta che nessun monitoraggio con-

negativi sulle matrici ambientali e, particolare, su aria e suoli”.

dotto e nessuna indagine eseguita dagli enti di controllo Arpav e Ulss ha mai riscontrato che l’attività svolta abbia determinato impatti

Nel corso degli anni lo stabilimento ha promosso, organizzato e fatto da cornice a diversi eventi. Ultimo in ordine temporale l’AEuganeus Basketball Party, il torneo dedicato alla categoria Aquilotti. In occasione della seconda edizione della manifestazione, sono scesi in campo anche i giocatori della squadra Redentore Baskin Este e si sono esibiti i Tamburini dell’Augusta Contrada di Marendole. “In questi primi 6 anni a Monselice, abbiamo connesso idee e iniziative, al fianco di diverse associazioni, costruendo importanti collaborazioni e rendendo concrete progettualità che non si pensava potessero essere prerogativa di una sinergica integrazione tra industria e territorio” hanno concluso dalla cementeria “Continueremo a farlo”. (m.t.)

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Una delle iniziative aperte al pubblico alla cementeria di Monselice
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Monselice

Solidarietà. Coinvolti trenta ragazzi, la dirigente: “Hanno imparato molto”

Gli studenti del Kennedy “angeli del fango” a Faenza

Solidarietà e la volontà di aiutare in modo concreto: trenta studenti dell’istituto di istruzione superiore “J. F. Kennedy” sostenuti dalla sezione Avis di Monselice sono andati in aiuto degli alluvionati di Faenza. A fine maggio i ragazzi avevano manifestato la volontà di potersi rendere utili e così, un’insegnante che in passato aveva lavorato a Faenza si è messa in contatto con il dirigente Daniele Ghingheri dell’istituto agrario “Persolino Strocchi” di Faenza, una delle zone più pesantemente colpite dall’alluvione per organizzare

Hanno dato una mano a ripulire l’istituo agrario “Strocchi”, insieme agli uomini della protezione civile del posto

una giornata di sgombero e pulizia nelle abitazioni compite dall’alluvione.

“Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze - spiega la dirigente Antonina Volpe - il dirigente ha fatto da ponte tra i due istituti e la Protezione Civile ed in pochi giorni abbiamo messo in atto questa iniziativa. Abbiamo chiesto agli studenti maggiorenni se volessero partecipare ad una giornata di solidarietà ed aiuto e la risposta è stata ovviamente molto positiva”.

Gli insegnanti durante l’organizzazione dell’esperienza hanno ricevuto la proposta dal docente Giorgio Riello, presidente Avis sezione di Monselice, di poter utilizzare il mezzo di trasporto dell’associazione per recarsi nelle zone alluvionate: “C’è stata una gara di solidarietà e per questo ringraziamo Avis di Monselice per la pronta risposta”. I trenta studenti, tra ragazze e ragazzi, sono saliti all’alba sul pullman e si sono diretti al “Persolino Strocchi” di Faenza. Dopo essere stati accolti dagli insegnanti hanno incontrato la Protezione Civile che ha spiegato loro le attività previste:

“Abbiamo dato agli studenti degli strumenti ed altri li ha dati la Protezione Civile che li ha condotti nei luoghi in cui c’era bisogno e li ha messi al lavoro” continua Volpe. I giovani, con stivali, guanti, dispositivi di sicurezza e tanta voglia di aiutare, per tutta la mattina hanno spalato il fango dalla cantina di una signora recuperando anche le opere d’arte del marito, nel pomeriggio si sono messi a disposizione per spostare materiali in altre case ed

Il turismo in scena ai piedi della Rocca con 40 operatori

hanno svolto altre attività di sostegno ed aiuto.

“Sono stati felici di quello che hanno fatto, erano sporchi e stanchi, ma con il sorriso stampato nel volto e il desiderio di condividerlo con le persone colpite da questa tragedia. Hanno imparato tanto, è stata la più bella e formativa lezione di educazione civica che potessero ricevere e mettere in atto”, conclude la dirigente Volpe.

“I nostri ospiti hanno apprezzato molto l’ospitalità, oltre al nostro patrimonio storico, culturale e naturalistico, tanto da definire Monselice la Città del sorriso”: con queste parole il primo cittadino della Rocca, Giorgia Bedin, ha voluto commentare il successo della seconda edizione della Borsa del Turismo Incoming Veneto.

La manifestazione dedicata al turismo, andata in scena nelle scorse settimane, ha visto la partecipazione di 40 operatori del turismo provenienti da territorio nazionale ed estero e 5 giornalisti di testate del turismo che hanno potuto visitare la città. “Il volto

del turismo è profondamente cambiato negli ultimi anni. E la risposta a queste nuove esigenze, arriva dai beni architettonici, artistici e culturali, dalle importanti manifestazioni e dalle esperienze che Monselice offre ai suoi ospiti” ha spiegato Giorgia Bedin “Il nostro territorio può offrire molto, costituendo, questo, un impulso anche per le nostre attività economiche non necessariamente collegate direttamente al turismo”.

La Borsa del Turismo Incoming Veneto, organizzata da PromoNu, è stata promossa dall’Assessorato al Turismo di Monselice ma ha ricevuto il patrocinio anche di Provincia, Regione, Proloco della Rocca, Ascom, Consorzio Terme Euganee e associazioni di settore. “Un importante evento giunto alla seconda edizione, che vuole avvicinare la domanda e l’offerta turistica che il territorio di Monselice può offrire” ha sottolineato Francesca Fama, assessore al Turismo “Le nostre strutture alberghiere ed extra alberghiere, i nostri castelli, le nostre bellezze artistiche e storiche, le nostre manifestazioni e il nostro bellissimo paesaggio collinare devono costituire punto di interesse per chi vuole passare una vacanza a Monselice”. (m.t.)

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Giada Zandonà

Edilizia

popolare. Entra nel vivo l’ambizioso piano di ristrutturazione ed efficientamento energetico

Oltre duecento alloggi dell’Ater a nuovo con Pnrr e Superbonus

Èentrato nel vivo l’ambizioso piano di ristrutturazione ed efficientamento energetico di 219 alloggi di edilizia residenziale popolare di Este: il primo step dei lavori che coinvolge 100 alloggi sta procedendo a pieno ritmo. Le scorse settimane il sindaco di Este Matteo Pajola, il presidente Ater Tiberio Businaro e il direttore Ater Marco Bellinello hanno effettuato il sopralluogo degli appartamenti di via Scarabello, oggetto dei lavori di coibentazione del tetto, di sostituzione caldaia e serramenti e di cappotto termico.

“L’obiettivo finale, di più ampio respiro, è la sistemazione dell’intero patrimonio Erp della nostra Città. Grazie ad una proficua collaborazione fra il Comune e l’Ater di Padova, abbiamo iniziato i lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico dei primi 100 alloggi” spiega Pajola. Le ristrutturazioni si collocano

in diverse iniziative: il Superbonus 110% per gli alloggi Erp del Comune e per quelli di Ater, per un valore di 14 milioni di euro, ma anche con il finanziamento

“Fondo complementare Pnrrsicuro verde e sociale” destinato ad altri alloggi Erp di proprietà del Comune. Con il “Superbonus 110%”, si potranno riqualificare 10 condomini, per un totale di circa 60 appartamenti, dislocati in diverse zone della città.

Le opere in programma riguardano il miglioramento energetico dell’involucro edilizio, degli impianti tecnologici e l’introduzione di sistemi di alimentazione da fonti di energia rinnovabile.

Infatti sui tetti che hanno una corretta esposizione verrà installato un impianto fotovoltaico che servirà per l’energia comune, ad esempio per l’illuminazione delle scale.

Altri 30 alloggi saranno invece

efficientati grazie al Pnrr, per un totale di 5milioni e 200 mila euro. In questo caso, si punterà alla sostituzione dei serramenti, delle caldaie e dei portoncini d’ingres-

so. Gli interventi, nel complesso, riusciranno a rimettere a nuovo circa il 90% degli edifici Erp del Comune, costruiti dagli anni ’50 agli anni ’90. “La collaborazio-

Volontari della Protezione civile in aiuto degli alluvionati in Emilia Romagna

La Protezione Civile di Este sul campo per l’emergenza meteo in Emilia Romagna. I volontari della Protezione Civile del Distretto Colli Euganei Sud si sono attivati lo scorso maggio per l’emergenza maltempo e hanno dato un grande contributo per affrontare una situazione difficile e impegnativa. Per tutti i giorni di permanenza i volontari hanno effettuato interventi di prosciugamento, sgombero delle abitazioni dalla mobilia ormai rovinata e lavaggi interni ed esterni con moduli antincendio e idropulitrici, ma anche pulizia delle strade e dei cortili dal fango e dai detriti con pale meccaniche e mezzi pesanti. I volontari sono stati coordinati dall’unità di crisi locale della Regione Veneto con due funzionari e due segretari dell’agesci.

“Ci siamo recati nei vari centri operativi comunali e dai sindaci per le valutazioni sul da farsi e successivamente

ci hanno destinato alla frazione di Spazzate-Sassatelli di Imola. Il lavoro era tanto ma siamo anche riusciti a strappare un sorriso ai residenti e per noi questo è importante, significa che abbiamo fatto bene il nostro lavoro, oltre ad averli aiutati nei lavori manuali, abbiamo portato qualcosa in più”, spiega Federico Facco coordinatore Protezione Civile di Este. “Questo ci fa capire quanto sia importante il volontariato di protezione civile, siamo sempre alla ricerca di volontari e ci auguriamo che altri cittadini si aggiungano al nostro gruppo. E se ci fosse ancora la necessità, siamo pronti a portare il nostro aiuto dove serve”, conclude Facco. “Ringraziamo di cuore i volontari che hanno prontamente risposto all’emergenza, recandosi in Emilia Romagna per prestare aiuto”, commenta la consigliera delegata alla Protezione Civile Eva Vigato. (g.z.)

ne tra Ater Padova e il Comune di Este, regolata da una apposita convenzione, - aggiunge il presidente Ater Tiberio Businaro - ha rappresentato un’importante opportunità per implementare interventi di efficienza energetica all’interno della residenzialità pubblica.

Nonostante l’esclusione dei Comuni dalla possibilità di beneficiare del Superbonus 110% per legge, l’Ater Padova ha consentito di sfruttare appieno queste agevolazioni. Attraverso questa iniziativa e ai fondi del Pnrr, si potrà migliorare significativamente la qualità di vita dei cittadini senza arrecare particolari disagi”. Tra gli altri interventi previsti, c’è quello di realizzare 18 unità abitative nelle frazioni di Schiavonia e Pra’ mentre altri 18 appartamenti saranno oggetto di una riqualificazione.

12 www.lapiazzaweb.it Este
I volontari di Este impegnati nelle aree alluvionate dell’Emilia Romagna Il sindaco Pajola e il presidente di Ater Padova davanti ad un cantiere a Este

La restituzione. L’opera consegnata dai carabinieri a 40 anni dal furto

L’arte ritrovata: un ritaglio della pala di Zanella

Dopo 40 anni un ritaglio della Pala di Francesco Zanella tornerà nel suo luogo originario: la chiesa di san Martino di Este. La restituzione ufficiale delle opere si è tenuta a fine maggio, al polo teologico di Torino, alla presenza di don Lorenzo Mocellin, parroco della parrocchia delle Grazie. La cerimonia ha visto la presenza di altri rappresentanti, dato che sono state riconsegnate 19 opere d’arte trafugate da chiese negli anni ’80. Si tratta infatti di una vicenda che parte da lontano, nella notte di Natale del 1981, quando una banda di malviventi si introduce nella romanica chiesa di san Martino che risale all’anno 1000. I ladri, che sicuramente agiscono su commissione, salgono sugli altari e staccano dalle pareti le tre gradi pale realizzate da Francesco Zanella, da Antonio Zanchi e da un autore sconosciuto. Opere dal valore di 30 milioni di euro. Oltre all’affronto al sito religioso, che ha visto il danneggiamento anche dell’altare, il gesto aveva colpito pesantemente la comunità di Este.

Per quarantadue anni delle pale non si

sente più parlare, sino a quando il Nucleo carabinieri di tutela del patrimonio culturale di Torino recupera una parte della refurtiva. In questi decenni il ritaglio della Pala di Francesco Zanella è passato in mano a vari proprietari, ignari forse della provenienza illecita. Una Pala era già stata riportata nella città di Este nel 2007, dopo essere stata recuperata dai carabinieri di Alba (Cuneo). La Pala recuperata di recente invece è stata identificata grazie ad un sofisticato sistema di indagini dopo la verifica con la banca dati. Il 17 giugno dello scorso anni i carabinieri di Torino hanno scoperto che un’opera fotografata durante le indagini corrispondeva ad una porzione della Pala un tempo conservata nella chiesa di san Martino. Tre putti raffigurati in un quadro di piccole dimensioni. Dopo un incrocio di riscontri i milita-

ri hanno capito che si trattava appunto di una parte della Pala trafugata nel 1981, che raffigurava nel complesso sant’Agnese, san Pietro e san Paolo e san Francesco di Sales. Il ritaglio è stato fatto volutamente dalla banda o dai committenti, in modo da renderne difficile l’identificazione da parte dei successivi acquirenti. Ora ai fedeli ed ai cittadini non resta che sperare che anche il resto della Pala venga ritrovata e riconsegnata ala città.

Da due anni punteggio pieno per il nido Arcobalena

Un asilo da 100 e lode: il nido Arcobalena ha superato brillantemente anche quest’anno la verifica dei requisiti con il massimo del punteggio. Per il secondo anno consecutivo l’Asilo Nido Arcobalena ha ottenuto l’accreditamento a pieni voti da parte dell’azienda sanitaria locale. L’Asilo comunale Arcobalena nei mesi scorsi è stato oggetto di una verifica da parte dell’Ulss proprio per il rinnovo dell’accreditamento. La struttura atestina che accoglie un massimo di 44 bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età ha superato brillantemente la verifica dei requisiti con il massimo del punteggio anche quest’anno: 100 e lode. L’accreditamento è un provvedimento con il quale le strutture autorizzate, per lo più quelle dedicate ai servizi per l’infanzia, ottengono lo status di “soggetto idoneo ad erogare prestazioni sociali per conto del Servizio sanitario nazionale. Tra i parametri di valutazione ci sono la qualità del servizio, la programmazione educativa annuale e didattica di sezione, il coinvolgimento delle famiglie. Con l’accreditamento, si riconosce la possibilità di fornire servizi che possono essere compensati con risorse pubbliche. Una grande soddisfazione per l’amministrazione e per tutto il personale che lavora con passione e dedizione dimostrando una grande professionalità e attenzione ai bisogni educativi dei più piccoli. (g.z.)

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L’iniziativa. Voluta dal consiglio comunale è guidata da Donato Benardinello

Le sessanta associazioni sportive rappresentate dalla Conferenza

La Conferenza permanente delle realtà sportive della Città di Este è finalmente realtà.

Nata con una deliberazione del Consiglio Comunale nel luglio 2022, la conferenza è attiva da circa un mese ed è composta dal presidente Donato Bernardinello, dalla consigliera con delega allo sport Carla Marigo in rappresentanza dell’amministrazione e da dieci membri delle associazioni cittadine che hanno presentato la propria auto-candidatura a membri attivi della stessa. Si tratta infatti di una consulta composta dall’amministrazione e appunto da alcuni rappresentanti delle associazioni sportive cittadine, finalizzata alla promozione dello sport in città.

Este conta oltre 60 associazioni sportive attive e regolarmente inscritte all’albo delle associazioni comunale e la conferenza avrà il compito di promuovere lo sport a tutto tondo, come attività centrale nella comunità atestina, permettendo il perseguire obiettivi di inclusione, solidarietà e socialità. Lo scopo principale della conferenza è infatti quello di favorire l’integrazione solidaristica e la cooperazione tra i vari gruppi presenti nel territorio,

creando un ponte fra amministrazione comunale e le società sportive per facilitare il dialogo, la cooperazione tra i vari gruppi presenti sul territorio, promuovendo progetti condivisi di sviluppo nell’ambito delle politiche sportive.

Oltre al Presidente Donato Bernardinello dell’associazione Corri Este, fanno parte della Conferenza Mirco Battistella e Giuliana Corazza per la società Asd Polisportiva Redentore, Giorgio Pavan per la società Asd Star TT, Renato Romito e Tanya Dall’O per la società Rugby Este, Giorgio Dotto per la società ASD Virtus Este, Carlo Bigliotto e Liana Conte per la società Asd Arcieri Niche e Vincenzo Biasin e Maria

Avrà il compito di promuovere lo sport a tutto tondo, come attività centrale nella comunità atestina, permettendo il perseguire obiettivi di inclusione, solidarietà e socialità

Facciolo per la società C’è l’Este Rugby. Durante la prima seduta della Conferenza sono state invitate tutte le associazioni sportive, per effettuare le elezioni del Consiglio direttivo della conferenza. Sono stati infatti eletti Mirco Battistella a Vicepresidente, Renato Romito a segretario e Giuliana Corazza a consigliera.

“La Conferenza si sta ora organizzando per convocare la prima assemblea conoscitiva con tutte le Associazioni Sportive cittadine a breve - spiega la consigliera Carla Marigo - L’obiettivo di questo primo incontro è quello di far emergere segnalazioni e proposte da parte dei gruppi sportivi”.

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Sicurezza idraulica: acqua risorsa da gestire

La gestione automatizzata, il costante controllo del territorio, una panoramica totale ed immediata delle criticità: così il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo gestisce le acque della Bassa Padovana. Dopo mesi di siccità che stavano mettendo a rischio l’agricoltura e la gestione delle acque, lo scorso maggio la provincia di Padova ha dovuto affrontare delle piogge copiose che hanno rischiato di far esondare il fiume Fratta e che in alcune parti hanno creato ristagni ed allagamenti nella campagne.

Una situazione difficile che però è stata gestita con produttività e con un sistema di emergenza automatico che ha scongiurato danni importanti ai campi coltivati e ai centri abitati. Le circa 60 idrovore che il Consorzio gestisce nel territorio di competenza sono state automatizzate circa due anni fa grazie ad un sistema tecnologico che ha permesso agli ingegneri di poter ridurre i tempi di azione e

di avere appunto una panoramica in tempo reale, e visibile persino sul cellulare, della situazione delle acque e del lavoro delle idrovore. Questo permette di poter capire anche con 6-7 ore di anticipo lo scenario che si configura in una determinata area in base alle precipitazioni.

Un altro importante tassello per scongiurare il più possibile situazioni gravi è la sinergia di lavoro con il genio Civile: “Il nostro sistema di gestione ci permette di entrare in emergenza in modo automatico - spiega il presidente

del Consorzio di Bonifica Michele Zanato -. Abbiamo messo le persone giuste al posto giusto. Il nostro team infatti è composto anche da ingegneri informatici, elettronici ed idraulici appunto per farci aiutare nei vari passaggi dalla tecnologia che si è rivelata un’alleata essenziale per gestire situazioni di criticità. Non ci sono più gli operai che fisicamente manovrano le idrovore, ma si azionano in automatico”. Il presidente sottolinea questo passaggio, perché nell’ultima emergenza di maggio molti soci del Consorzio chiedevano perché non ci fossero i tecnici al lavoro sul campo. “Ora ci resta da capire che estate dovremo affrontare, se siccitosa o con piogge. Il nostro lavoro viene messo in seria crisi dalla mancanza d’acqua, ci auguriamo che gli Enti preposti continuino a lavorare al meglio in varie strade per garantire l’afflusso idrico per le coltivazioni”, conclude Zanato. (g.z.)

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Este
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Dall’opposizione. Roberta Gallana passa in rassegna il documento economico

“Che delusione il bilancio, mancano contenuti concreti”

“Il bilancio consultivo del 2022 è fatto solo di chiacchiere, si dimostra vuoto di contenuti e fatti concreti”, questo è l’attacco da parte della consigliera di opposizione Roberta Gallana alla deliberazione del bilancio da parte dell’amministrazione di Matteo Pajola nel consiglio comunale di fine maggio.

“Analizzando quanto proposto sulla carta mi sono chiesta il significato profondo delle parole “amministrare la cosa pubblica” - continua Gallana -. Chi amministra la cosa pubblica si impegna in primo luogo a dedicare attenzione ai più fragili, alle persone sole, a chi è vittima della crisi economica sociale del post covid, alle famiglie numerose, ai disabili, ai più deboli. Con questo bilancio, rimasto immutato per il sociale, l’amministrazione ha dimostrato di non aver capito che esistono delle emergenze sociali molto più gravi, rispetto al passato”.

La consigliera sottolinea come la povertà in Italia e ad Este è aumentata del 10 %mentre le dipendenze e le persone con problemi psicologici e psichiatrici sono aumentati di quasi il 30%. “L’amministrazione di tutto questo non ne tiene conto e non ha operato con progetti e risorse adeguate,chiosa Gallana - amministrare la cosa pubblica significa dare delle priorità e rispondere ai bisogni reali dei cittadini. Il sindaco Pajola rincorre la sistemazione del Foro Boario del Castello quando invece ci sono moltissime strade e marciapiedi, sia del centro storico che delle frazioni e dei quartieri, che sono molto pericolose”. Secondo l’esponente dell’opposizione gli unici soldi spesi sono stati quelli per i cantieri trovati già aperti: “E’ che purtroppo sono fermi da un anno e mezzo. La mancanza di priorità ha creato grandi disagi anche negli uffici tecnici comunali- continua Gallana - Per amministrare la cosa pubblica serve un patto di onestà e trasparenza ed invece come primi atti il Sindaco ha raddoppiato lo stipendio dei rappresentanti di Sesa. Infine un buon amministratore deve saper tagliare gli sprechi e le spese. Un anno fa abbiamo denunciato in un consiglio che l’amministrazione stava spendendo in un solo anno più di 300 mila euro per consulenze. A distanza di un anno, con un’interrogazione consilia-

La proposta: “Serve uno spazio accessibile,per l’inclusione lavorativa

re, hanno comunicato una spesa di più di mezzo milione di euro per consulenze date ai liberi professionisti, solo in parte per progetti.Questo bilancio è la prova tangibile che l’amministrazione sta spendendo a vanvera, senza controllo, parsimonia e sobrietà. Questi primi due anni di gestione mettono in luce un vuoto profondo per la città e temo che sarà così anche per i prossimi anni”.

“Serve uno spazio accessibile a tutti, volto all’inclusione lavorativa e all’ospitalità delle persone disabili”: questa la mozione della consigliera di opposizione Roberta Gallana che ha presentato la proposta nello scorso consiglio comunale. “Un caffè letterario potrebbe essere allestito a Palazzo Contarini, dopo una opportuna ristrutturazione, utilizzando i fondi del Pinqua di circa 1 milione e 500 mila euro, dato che versa in condizioni precariespiega la consigliera - Potrebbe essere destinato al turismo accessibile, creando uno spazio di

ristorazione ed eventi, accompagnato da un bed&breakfast, in cui potrebbero lavorare le persone fragili, portatrici di disabilità, ovviamente affiancate da un tutor. Anche il parco Corradini dovrebbe essere riqualificato in continuità con l’idea di un turismo accessibile, in modo da avere un polo accessibile a tutti, rimuovendo le barriere architettoniche e con magari realizzando dei percorsi sensoriali specifici”.

La consigliera Gallana spiega che progetti di questo tipo sono sorti in molte città, dimostrando degli ottimi risultati, sia in termine di ricezione turistica, sia per il miglioramento della vita delle persone che vi operano: “Chi lavora in questi progetti trova delle possibilità concrete per inserirsi nel mondo lavorativo. Credo nell’unicità delle capacità relazionali di queste persone, che sono sicuramente in grado di dare dignità a se stesse anche nel lavoro. L’inclusione sociale passa anche dalle opportunità che si concedono alle persone più fragili”, conclude la consigliera. (g.z.)

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Este
Roberta Gallana critica l’amministrazione sul bilancio

Porto Tolle

venerdì 2 giugno

Luke Winslow King e Roberto Luti duo

Piazza Matteotti

venerdì 16 giugno

Geno & His Rockin’ Dudes

sabato 17 giugno

“Blues Cruise” nel Delta del Po ore 17.30

Max “Alligator” Lazzarin

Piazza Cavour

Rossana Casale Quintet “Joni”

giovedì 22 giugno

Mad Fellaz

giovedì 29 giugno

Sugarpie & The Candymen

Piazze e vie del centro storico

sabato 24 giugno

Deltablues on The Road

nell’ambito della Festa Europea della Musica

Lendinara

domenica 25 giugno

Joyce Yuille Quintet

Rosolina Mare ore 21.30

30 giugno, 1 e 2 luglio

Deltablues “Rock Around the Blues”

con The 6 Fireballs, Jumpin’ Rockets, Danny D and the Hotbillies, The Glad Rags, Sylvia Sands and her Band

Rovigo

venerdì 7 luglio

Finali IBC / The Honey Island Swamp Band

sabato 8 luglio

Ale Ponti - Jimi Barbiani Band

Sugar Blue Band “The Colors of Blues”

domenica 9 luglio

Daria Biancardi & Groove City

Tommy Castro & The Painkillers

Î foto: Claudio Cecchetti

Cultu ale la spesa.

Cultu ale la spesa.

à ch e a i valori

i in tor a che ogni giorno per servire le comunità con cui lavoriamo

i in tor l che ogni giorno per servire le comunità con cui lavoriamo

online

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à ch e a i valori

Ente Rovigo , sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Comuni di Rovigo, Adria, , il patrocinio della Provincia di Rovigo Conservatorio Statale “Francesco Venezze”

Partner per la realizzazione di questa edizione sono: Rovigo Jazz Club, Delta Foggy Rokers, Assonautica Acque Interne Veneto-Emilia, Slow Food Rovigo di Rovigo, il mensile

ANTEPRIMA BLUES CRUISE NEL DELTA DEL PO

All’insegna del gemellaggio ideale tra i delta del Po e del Mississippi la trentaseiesima edizione del Festival Deltablues ripropone dopo la pandemia la “Blues Cruise” nel Delta del Po. Protagonisti un duo di musicisti, Luke WinslowKing & Roberto Luti, che incarnano al meglio il Blues di New Orleans. Luke Winslow King è un affermato cantante e chitarrista maestro della “slide guitar”, originario del Michigan, ma affermatosi musicalmente a New Orleans dove risiede da giovanissimo. E’ considerato tra i migliori interpreti del “Blues della Louisiana” ed è presenza fissa nei maggiori festival internazionali. Lo accompagna il chitarrista livornese Roberto Luti, senz’altro tra

Luke Winslow King è un affermato cantante e chitarrista maestro della “slide guitar”, originario del Michigan, ma affermatosi musicalmente a New Orleans dove risiede da giovanissimo.

È considerato tra i migliori interpreti del “Blues della Louisiana” ed è presenza fissa nei maggiori festival internazionali. Lo accompagna il chitarrista livornese Roberto Luti, senz’altro tra i migliori esponenti della scena musicale Blues italiana avendo soggiornato per oltre dieci anni negli Stati Uniti dove ha collezionando collaborazioni con i più grandi interpreti statunitensi.

IN MEMORY OF ENZO “ORSO” VALSECCHI CON JAMES COTTON - DELTABLUES, 1993 ASSIPOOL info@assipool.net - Corso Mazzini 50, Adria - Tel. 0426.23382 Dal 1988 soluzioni assicurative per la Cooperazione e per il Terzo Settore RETE NAZIONALE ETICAPRO - INTERMEDIARI ACCREDITATI
Claudio Curina, Claudio Donà, Paolo Mariotto, Andrea Boschetti Sito web, Ufficio stampa, comunicazione social Antonio Boschi, A-Z Blues
2023
Fancy Grafica – Claudia Biasissi ©Mauro Presini e Carlo Chiarion
Un evento da non perdere nel magico ambiente del Delta del Po dove si potrà godere delle note Blues assieme alle bellezze ambientali e Venerdì 2 giugno ore 19.00 - Cà Tiepolo, Porto Tolle Luke Winslow-King & Roberto Luti Enzo “Orso” Valsecchi IN MEMORY OF ENZO “ORSO” VALSECCHI CON JAMES COTTON - DELTABLUES, 1993 ASSIPOOL info@assipool.net - Corso Mazzini 50, Adria - Tel. 0426.23382 Dal 1988 soluzioni assicurative per la Cooperazione e per il Terzo Settore RETE NAZIONALE ETICAPRO - INTERMEDIARI ACCREDITATI ANTEPRIMA BLUES CRUISE NEL DELTA DEL PO Venerdì 2 giugno ore 19.00 - Cà Tiepolo, Porto Tolle Luke Winslow-King & Roberto Luti

GIUGNO 2023

Venerdì 16 giugno ore 21.30 - Loreo, Piazza Matteotti

Venerdì 16 giugno ore 21.30 - Loreo, Piazza Matteotti

Geno & His Rockin’ Dudes feat. Little Til’

Geno & His Rockin’ Dudes feat. Little Til’

Musicista e scrittore, appassionato del periodo riguardante la genesi nell’immediato dopoguerra della musica rock, con particolare riguardo all’impatto sociale che questa musica ha avuto negli anni ’50, secolo con i mensili Jamboree, Elle Decor e Jam. Ha inoltre scritto libri per Editori Riuniti e Hoepli e ha partecipato a programmi, presentazioni e seminari presso radio, scuole e università.

Rimangono tra i suoi momenti indimenticabili un’intervista a Jerry Lee Lewis e una lunga e ravvicinata amicizia con Chuck Berry, con il quale ha avuto la fortuna di suonare e il privilegio di cantare Johnny B. Goode nella sua ultima tournée europea. Alla serata di Loreo del 16 giugno, anteprima del Deltablues Rock Around The Blues sezione del festival dedicata alla musica anni ’50, presenterà con la sua band Geno & His Rockin Dudes

questo mito della musica rock and roll e r&b: . II suo è uno spettacolo che ricrea in maniera quasi maniacale il sound, il feeling e i ritmi del boogie e del rock and roll anni 50, uno spettacolo che inevitabilmente sa far muovere e ballare gli spettatori. I Rockin’ Dudes che lo (basso), Francesco Rivabene (batteria), Ludovico Attilio

Visita il Polesine con Sabato 17 giugno è in programma dalle 15.00 alle 20.45

Visita il Polesine con Sabato 17 giugno è in programma dalle 15.00 alle 20.45

Blues Cruise con concerto di Max “Alligator” Lazzarin lungo il “Fiume di Mezzo” da Adria al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano

Blues Cruise con concerto di Max “Alligator” Lazzarin lungo il “Fiume di Mezzo” da Adria al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano

Visita guidata al Museo Archeologico Nazionale Adria

Letture di Gianni Sparapan: “Aneddoti in lingua Veneta”

Degustazione prodotti polesani a Km 0 proposti da Slow Food Rovigo

Il concerto ad Adria alle ore 21,30 di Rossana Casale avrà un allettante prologo pomeridiano che unisce la musica alla scoperta delle bellezze paesaggistiche del Polesine e delle origini millenarie, della sua cultura popolare e dei prodotti

Si inizia con la visita guidata al Museo Archeologico Nazionale

Adria dalle 15,00 alle 16,30 con importanti reperti delle civiltà

Etrusca e Veneta che qui si incontrarono e convissero, e poi di epoca Romana, per poi imbarcarsi alle 16,45 presso il vicino

Durante la navigazione, Max “Alligator” Lazzarin cantante e pianista a cui il Festival è particolarmente legato, porterà le note del Blues di New Orleans di cui è grande interprete sulle

acque del “Fiume di Mezzo”, il Canalbianco, che scorre nel All’arrivo al Parco Belvedere di Lama di Ceregnano sarà protagonista Gianni Sparapan, scrittore, poeta, autore di testi teatrali e racconti in “lingua” veneto-polesana, che racconterà la cultura popolare del Polesine con il reading letterariomusicale “Aneddoti in lingua Veneta” e interventi musicali di Prima dell’imbarco per rientrare ad Adria, sempre con il Blues di Max Lazzarin, i partecipanti potranno degustare presso il locale “El Barachin” alcuni prodotti a km 0 “simbolo” della tradizione polesana: “salame, formaggio, pan biscotto e vin” proposti da

(specializzata nell’organizzazione di visitazioni turistiche e musealiAssonautica Acque Interne Veneto Emilia

Aqua srl - Tel. +39 366 324 0619 - info@fiumedimezzo.it

Sabato 17 giugno ore 17.00

• ore 16,45: imbarco e partenza

Blues Cruise sul fiume Canalbianco da Adria a Ceregnano

Max “Alligator”

Lazzarin piano/voce

Max, grazie a queste esperienze culturali e musicali, ha ottenuto via via dei risultati artistici di sempre maggior valore che lo hanno portato ad essere uno degli esponenti più validi della scena musicale italiana ed europea, da anni una presenza costante sui palchi di festival e club in Italia e in tutta Europa.

Sabato 17 giugno, ore 21.30 - Adria, Piazza Cavour

Sabato 17 giugno, ore 21.30 - Adria, Piazza Cavour

In collaborazione con Rovigo Jazz Club

In collaborazione con Rovigo Jazz Club

Rossana Casale Quintet “JONI”

Rossana Casale Quintet “JONI”

Mitchell considerata la grande madre del cantautorato americano. Il suo stile si muove tra il folk e il jazz, tra il pop, il rock e la world : “Lei è stata la mia prima guida, il mio primissimo ascolto, insieme ai dischi di Jazz di mio padre”. “Da lei, ho tratto ispirazione per le mie scelte armoniche nella composizione e nei brani che scrivevano per me”. “In questo album ho rispettato la sua scrittura nello svolgimento di ogni brano per poi dare al jazz il ruolo del volo, del pittore che spazia con i colori Rossana Casale condivide con la Mitchell oltre che una

vocalità leggera ma intensa ed espressiva, soprattutto la scelta di un percorso artistico critica, ottenendo molti riconoscimenti

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PLAY JAZZ

Giovedì 22 giugno ore 21.30 - Rovigo P.zza Annonaria

Giovedì 22 giugno ore 21.30 - Rovigo P.zza Annonaria

Band di giovani musicisti di Bassano del Grappa che propone brani interamente originali autoprodotti che nascono da forti suggestioni dei grandi del passato come King Crimson, Gentle Giant, Pink Floyd, Banco del Mutuo Soccorso, Yes, Jetro Tull ma anche di band recenti come Opeth, Porcupine Tree, Tool, Beardfish e tanti altri. Sebbene le influenze principali provengano dunque dal progressive-rock, i Mad Fellaz rifiutano di cristallizzarsi in un genere già codificato e creano una loro cifra musicale originale risultato della originale interpretazione di diversi stili (rock, blues, fusion, jazz, latina o tribale…) con l’obiettivo di creare musica indipendente e innovativa.

Nascono nel 2010 come trio sperimentale formato da Paolo Busatto ed Emanuele Pasin alle chitarre elettriche e Marco Busatto alla batteria. Presto si uniscono Carlo Passuello al basso, Enrico Brunelli

la formazione si allarga ed evolve con alcuni

in Italia e in Europa, tra cui ArtRock Festival (Reichenbach, DE), Ascona Jazz Festival (Ascona, CH). Soprattutto nell’ultimo album

To Planet Circus” prodotto da Fabio Trentini) segna una svolta per il genere della band con una evoluzione stilistica del sound evidente con predominanti elementi di Jazz-rock, Fusion, Funk e Afrobeat, in composizioni dove ogni strumento viene valorizzato nella propria identità

Paolo Busatto (chitarra) - Ruggero Burigo (chitarra) - Rudy Zilio - sax/flauto/synth) – Luca Brighi (voce) - Carlo Passuello (basso) – (Filippo Zonta (percussioni) - Andrea Cecchetto (batteria).

Sabato 24 giugno, 18.00 / 20.30 - Rovigo Piazze e vie del centro storico

Sabato 24 giugno, 18.00 / 20.30 - Rovigo Piazze e vie del centro storico

In collaborazione con Rovigo Jazz Club, Conservatorio F. Venezze, Assessorato alla Cultura Teatro Sociale Comune di Rovigo, Scuole Medie ad Indirizzo Musicale della provincia di Rovigo

In collaborazione con Rovigo Jazz Club, Conservatorio F. Venezze, Assessorato alla Cultura Teatro Sociale Comune di Rovigo, Scuole Medie ad Indirizzo Musicale della provincia di Rovigo

Deltablues on The Road nell’ambito Festa Europea della Musica 2023

Deltablues on The Road nell’ambito Festa Europea della Musica 2023

• Francesco Garolfi & Giorgio Peggiani Duo Bar Coghetto, Via Cavour-Piazza Vittorio Emanuele;

• Max Lazzarin & Federico Paternello Enoteca Sur Lie, Piazza Merlin;

- tromba / chitarra / batteria (Conservatorio Venezze Dipartimento Via De Laurenti fronte libreria “Libraccio”;

• Mauro Pani Trio - chitarra / basso / batteria (Conservatorio Venezze Dipartimento Jazz). Piazzetta Annonaria, ingresso su Via X Luglio;

• St. Germain Swing 4et - voce maschile e tromba / sax / chitarra / contrabbasso (swing Luogo:

• Half Cigar Blues Band Corso del Popolo, fronte Conservatorio F. Venezze.

Domenica 25 giugno, ore 21.30 - Lendinara Piazza Risorgimento

In collaborazione con Rovigo Jazz Club

JOYCE YUILLE QUINTET

ben sei anni, la vuole al suo fianco in tutti i tour

cantante newyorkese con

un repertorio che spazia dal soul al blues e al jazz grazie a doti vocali riesce sorprendere e colpire sia lo spettatore più raffinato sia il grande pubblico con un’energia coinvolgente

Alunna della High School for the Music & Performing Arts di Manhattan, studia e

Dopo gli studi decide di lasciare gli Stati

Nel 2015 incide “Welcome to My World” primo album solista che esplora con feeling incredibile sonorità jazz e blues, un lavoro che ottiene recensioni entusiastiche in tutta

Nel 2020 arriva il secondo album solista Soul of Porter” il quale si misura egregiamente con il repertorio del leggendario compositore americano del XX

Il suo stile vocale elegante, maturo e potente, abile nel passare da un appassionato standard

jazz a una melodia soul interpretata con raffinatezza e disinvoltura, la porta ad esibirsi nei più prestigiosi festival e club europei, tra cui anche Deltablues, invitata nel 2014 dal compianto Marco Tamburini ad esibirsi con la Rovigo Jazz Department Power Collective tenere una Masterclass di canto per gli studenti

A Lendinara per il Festival Deltablues sarà accompagnata dalla sua attuale band composta da quattro musicisti di Michele Bonivento (Sax), (batteria).

Venerdì 7 luglio ore 21.00 - FINALI IBC al Cen.Ser.

Venerdì 7 luglio ore 21.00 - FINALI IBC al Cen.Ser.

Honey Island Swamp Band nome da una palude che si trova al confine tra Louisiana e Mississippi, la Honey Isle Swamp, nome appropriato per questa band che si rifà in modo originale alla musica di quei due stati, una miscela di Blues, R&B, funky, country-cajun il tutto condito dalle sonorità tipiche di New Orleans.

è considerato da pubblico e critica uno dei talenti del Blues “Made in Italy” con un repertorio musicale che spazia dal Chicago style a quello di New Orleans, dallo stile di Austin a quello di Memphis quasi a ripercorrere proprio la Highway 61, lungo la quale si sono sviluppati I diversi stili del Blues. Dal 2005 ininterrottamente chitarrista di Edoardo Bennato, con cui ha un sodalizio artistico che dura tutt’ora, ha all’attivo una ventennale importante carriera fatta di collaborazioni illustri, oltre a Bennato,

Il gruppo nato nel 2005 non a New Orleans, ma nella San Francisco Bay Area, dove Aaron Wilkinson, Chris Mule, Sam Cost e Garland Paul erano tutti sfollati da New Orleans in seguito all’uragano Katrina. La band tornò a New Orleans nel 2007, aggiungendo Trevor Brooks sull’organo Hammond B-3 iniziando così una carriera che li qualifica come una delle più interessanti band della nuova generazione.

Il loro è un raoots rock-blues che ricorda il sound saturo dei Little Feat, degli Allman Brothers e The Band, un suono denso, rotondo, in grado di ricreare alla maniera delle migliori band del sud il mood che si respira tra la Louisiana e il Mississippi. Grazie anche all’apporto di Luther Dickinson, produttore dei North Mississippi

All Stars, annoverano dal 2009 ben sette CD, tra i quali quello registrato “dal vivo”

“Live At The 2022 New Orleans il più importante festival che annualmente si tiene a New Orleans al quale la band ha partecipato in Il quintetto, che annovera il polistrumentista

Aaron Wilkinson Lee Yankee , il tastierista presenterà al Deltablues il loro ultimissimo “Custom Deluxe” si annuncia come l’album più riuscito e

Sabato 8 luglio ore 21.00

- Cen.Ser.

Sabato 8 luglio ore 21.00 - Cen.Ser.

Festival di Chicago 2018 suona in alcuni festival italiani, Roots Vintage Inzago, Rottsway e Blues Made in Nel 2022 vince la selezione del concorso nazionale organizzato dal Festival Deltablues per la partecipazione all’edizione dell’International Blues Challenge di Memphis ben figura arrivando fino alle semifinali.

La voce matura, sporcata dalla terra del Delta, e lo stile chitarristico fingerpicking lo collocano stabilmente nelle sonorità acustiche del sud degli Stati Uniti durante gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. Tempi e terre che sembrano

che si esprime al meglio grandi artisti Blues mondiali come B.B. King, John Mayall, Robert Plant, John Mooney, Greg Allman, Joe Bonamassa, Eric Sardinas, Brian Auger e tantissimi altri.

La band propone brani originali e qualche classico Rock/Blues in uno show veramente molto coinvolgente con forti influenze di artisti come

“The Colors Of Blues”

l’armonica come strumento

Hendrix, Joe Bonamassa,

Jeff Beck, Allman Brothers

Il suono inconfondibile dell’organo Hammond di Pietro Taucher, tastierista ormai considerato fra le Top Five Keyboards di questo genere, si fonde con la

Blue continua il suo viaggio

artistico senza confini e si riconnette alle sue origini musicali: dai primi inizi a New York alle radici del Blues in Africa, cercando l’identità più profonda della musica Blues, abbracciandone l’evoluzione e guardando al futuro con Supportato da un quartetto di musicisti altrettanto eclettici, questo spettacolo si inserisce nella tradizione afroamericana con nuovi arrangiamenti originali di Sugar Blue intensi ed (harmonica voc), Damiano Della Torre organ/ accordion), Lantieri Whiting Sergio Montaleni CJ. Tucker (kamalengoni/ balafon/djembe).

22.00: Gennaro Porcelli RR Band 23.00: Honey Island Swamp Band 22.45: Sugar Blue Band 21.00: Ale Ponti 21.45: Jimi Barbiani Band

Dal 21 giugno, tra le location anche i Giardini di Este e Villa Selvatico a Battaglia Terme

Al via Euganea Film Festival 2023 il cinema racconta il territorio

Parchi, castelli, ville, giardini e piazze del territorio euganeo e berico: al via dal 21 giugno la 22ª edizione di Euganea Film Festival, il più importante appuntamento con il cinema del territorio. Più di quaranta serate tra proiezioni ed eventi che uniscono cinema d’autore, teatro e musica saranno proposte in location di eccellenza ed insolite, che ospiteranno artisti e ospiti di alto livello.

Il Festival, conosciuto ed apprezzato anche a livello internazionale per la scelta di opere che riflettono sul rapporto tra ambiente, uomo e territorio, conferma anche quest’anno la sua vocazione itinerante e la volontà di valorizzare contesti di particolare pregio naturalistico, storico e artistico. Tutte le proiezioni e gli eventi che compongono il ricco calendario si terranno infatti nei luoghi più suggestivi del territorio compreso tra il Parco dei Colli Euganei e i vicini Colli Berici. Tra i protagonisti anche la giornalista

Francesca Mannocchi, le rockstar indie Davide Toffolo e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Il festival per la prima tappa sarà a Monselice, sede dell’associazione Euganea Movie Moviment, promotrice dell’iniziativa.

Le altre location individuate nel padovano per l’edizione di quest’anno sono: Villa Selvatico a Battaglia Terme, recentemente riaperta al pubblico, la Barchessa di Vigna Contarena e i Giardini a Este, Cà Martinengo a Valsanzibio, Villa Draghi a Montegrotto Terme. Mentre i due gli appuntamenti in provincia di Vicenza, si terranno a Zovencedo e al Monte della Croce di Sossano. Per ridurre i consumi energetici, Euganea Film Festival continua a puntare sul Solar Cinema, un progetto innovativo e all’avanguardia, sostenuto da Crédit Agricole Italia, nato dall’esigenza di coniugare le proiezioni itineranti con l’idea di sostenibilità, risparmio energetico e rispetto ambientale:

un furgone equipaggiato con un impianto fotovoltaico permetterà, infatti, di abbattere le emissioni che una normale proiezione inevitabilmente comporta. «Cambia il clima e di conseguenza mutano i territori, si spostano i popoli e la nostra “normalità” subisce metamorfosi» spiega Marco Trevisan, Presidente di Euganea Movie Movement

«Convinti che un cinema coraggioso abbia ancora il potere di catturare le sfumature e le complessità di un mondo ricco di aspirazioni e contraddizioni, l’obiettivo del Festival è di offrire un tentativo di comprendere e di ripensare il rapporto delle società con l’ambiente. Il filo conduttore del programma è incentrato sulle storie che interpretano la ricerca ostinata, lo studio appassionato e l’osservazione paziente come elementi imprescindibili per decifrare il mondo». Il programma è disponibile sul sito .Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.

Antonio Scarabello, perito agrario di 59 anni è alla guida del Parco Regionale dei Colli Euganei. Dal 2021 Scarabello ha ricoperto il ruolo nel consiglio direttivo dell’Ente Parco Colli, con deleghe alle attività agricole e ambientali, ai rapporti con la Regione, Provincia, Comuni e Federparchi, ai contratti e convenzioni, ai fondi comunitari, al turismo rurale, all’organizzazione per la gestione della destinazione turistica e agriturismo, al rapporto Terme - Parco. Tra gli incarichi gli era stato conferito anche il ruolo di vice presidente, per affiancare Riccardo Masin, presidente dell’Ente che è rimasto in carico sino allo scorso 15 maggio. Masin infatti sino a quella data ha ricoperto il ruolo di sindaco di

Galzignano Terme e con le elezioni di quest’anno è stato riconfermato alla guida del Comune. Il suo ruolo di presidente del Parco, con la nuova elezione a sindaco era ufficialmente decaduto e le attuali procedure rendono quindi necessaria una nuova delibera di attribuzione della presidenza dell’Ente, nomina che spetta alla Regione del Veneto. Nel mentre, l’Ente non poteva rimanere senza una guida e per questo Antonio Scarabello ha assunto le funzioni di presidente, rimanendo comunque attivo nel consiglio direttivo. Ora resta da capire se la Regione Veneto riconfermerà la guida di Riccardo Masin o se si proseguirà con la gestione dell’ente Parco da parte di Antonio Scarabello. (g.z.)

25 www.lapiazzaweb.it � ���O! ✔ e prenota una dimostrazione a casa tua oppure vieni a trovarci in Via Orsati 23 a Casalserugo (PD). La
rassegna.
Este
Scarabello al timone del Parco Colli Euganei Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Economia.

Energia senza consumo di suolo con il fotovoltaico sui capannoni

Un nuovo studio conferma l’ipotesi padovana: si potrebbe raggiungere l’autosufficienza energetica e abbattere i costi delle bollette senza contraccolpi per l’ambiente: “Ora interventi grazie ai fondi Pnrr”

L’installazione di pannelli solari sui tetti dei capannoni industriali e artigianali della provincia di Padova coprirebbe l’84,5% del fabbisogno energetico delle aziende: Confartigianato Imprese Padova ne aveva parlato un anno fa e ora l’analisi trova conferma anche nei numeri descritti dallo studio di Smart Land per l’associazione di categoria, ripreso dall’ufficio studi nazionale dell’associazione di categoria. “Lo abbiamo detto un anno fa e lo ribadiamo oggi: il fotovoltaico sui tetti dei 16.912 capannoni industriali e artigianali della provincia di Padova ci permetterebbe di avvicinarci all’indipendenza energetica – spiega Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova -. Conti alla mano, le nostre aziende potrebbero migliorare la loro competitività, non essendo più esposte alla fluttuazione dei costi energetici. Non solo: con l’installazione sui tetti, si eviterebbe il consumo del suolo, rispettando l’ambiente”.

La crisi energetica iniziata nel 2021 ed amplificata dal conflitto in Ucraina ha avuto ricadute pesanti sui costi delle imprese: nel-

la provincia di Padova le micro e piccole imprese hanno registrato un aumento del costo dell’energia elettrica e del gas di 498 milioni di euro.Si tratta di costi altissimi, che hanno portato i padovani a scegliere soluzioni alternative.

Nel 2021, la nostra provincia è stata quella che ha investito di più in Italia in fotovoltaico, con 186 Kw di potenza installata per chilometro quadrato contro una media nazionale di 75.

Al 31 dicembre 2021, erano 30.939 gli impianti installati in provincia di Padova. Inoltre, nel corso del 2021, la nostra provincia è stata quella che ha installato

il maggior numero di impianti in Veneto: 3.205. “Si tratta di dati significativi ma non sufficienti, se pensiamo al deficit energetico provinciale: abbiamo, infatti, 5.209 Gwh di consumi, mentre la produzione di energia nella nostra provincia è di 1.396 Gwh, dei quali 399 nel fotovoltaico –precisa Dall’Aglio. L’inclinazione dei padovani verso il fotovoltaico va sostenuta con interventi strutturali ad hoc, pensati per le imprese. L’utilizzo dei fondi del Pnrr deve essere ripensato in quest’ottica, altrimenti rischiamo di perdere un’opportunità straordinaria”.

Cava Bomba, nuove passerelle di accesso alle fornaci

Inaugurate le nuove passerelle di accesso alle fornaci del complesso museale di Cava Bomba. Per rendere accessibile in sicurezza l’intero complesso ai visitatori, era necessario ripristinare le passerelle di collegamento ai forni, passaggi utilizzati per il trasporto dei materiali utilizzati nella lavorazione della calce (vi transitavano i vagoncini della ferrovia Decauville carichi di pietra da cuocere e carbone per la combustione). Grazie all’intervento di restauro della Provincia di Padova, le passerelle sono ora accessibili in sicurezza, offrendo ai visitatori un punto di vista unico su questo prezioso “documento storico all’aria aperta”. L’ex-fornace, utilizzata nell’800 per l’estrazione e la produzione della calce, è oggi una testimonianza straordinaria della fiorente attività produttiva tipica del territorio dei Colli Euganei del passato, e segna inoltre il punto di partenza del sentiero del Monte Cinto. Un binomio più unico

che raro di archeologia industriale e itinerario geologico che nasce da un rigoroso restauro e una valorizzazione iniziata negli anni Settanta. “Un momento speciale per la comunità”, ha commentato il vicepresidente della Provincia di Padova Daniele Canella, “in particolar modo per l’area dei Colli e per Cinto Euganeo. Riaprono le passerelle che permettono di visitare e di apprezzare quella che è la bellezza di questo sito culturale. Cava bomba riapre in tutto il suo splendore, verso i cittadini, la popolazione, i turi-

sti e soprattutto rivolgendosi alle nuove generazioni, alle scolaresche che potranno apprezzarne in pieno le peculiarità e la bellezza”.

Durante l’inaugurazione è stato presentato anche il nuovo sito web museocavabomba.it, realizzato dagli studenti dell’IIS “Euganeo” di Este. Questo sito web rappresenta un’ottima opportunità per conoscere la struttura, che unisce natura, storia e scienza, attraverso i suoi spazi espositivi, la didattica museale e gli itinerari naturali.

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Confartigianato: “con i pannelli sui tetti si soddisferebbe l’85 per cento del fabbisogno”
Pannelli fotovoltaici installati sui tetti dei capannoni, sono sempre più numerosi

Turismo

a Padova. A due anni dalla proclamazione UNESCO i numeri sono in costante crescita

Effetto Urbs Picta: app e biglietto unico per immergersi nel Trecento

Padova è tra le città più richieste d’Italia, una delle mete più ambite fra le grandi città d’arte europee. Gli otto siti dell’itinerario Unesco sono sempre pieni di visitatori, e negli alberghi le stanze risultano costantemente occupate. A confermare il trand sono i numeri del primo trimestre dell’anno. Turisti in aumento rispetto all’anno scorso (+51,1%) e si evidenzia un migliorando la performance dell’anno record, il 2019, dei pernottamenti. La destinazione Padova sta assumendo una crescente centralità nel mercato delle grandi città d’arte italiane. Dopo la proclamazione Unesco del 24 luglio 2021, l’attenzione degli operatori, della stampa e delle stesse istituzioni è stata rivolta prevalentemente alla dimensione culturale del ricono-

scimento. Infatti, anche il numero di presenze nei Musei Civici continua ad aumentare, grazie sicuramente alla sua posizione strategica a pochi passi dalla cappella degli Scrovegni. Anche questo lo possiamo chiamare

“effetto” Urbs Picta: lo scrigno giottesco, dopo il conferimento del sigillo Unesco all’itinerario trecentesco di cui fa parte, è perennemente sold out e fa da traino per le sale attigue, grazie anche al biglietto unico.

Una città sempre più attrattiva non solo grazie alla cappella degli Scrovegni e al sistema Urbs

Picta, veri e proprio indicatori degli arrivi e delle presenze, ma soprattutto anche grazie all’ampia l’offerta culturale. A tal punto che quest’anno non ci sarà nessuna flessione estiva. Diverse, infatti, le mostre e gli appuntamen-

ti in programma in questo mese di giugno a Padova. Da citare la mostra “All’ombra di Canaletto. Paesaggi e capricciose invenzioni del Settecento veneziano”, visitabile al Museo Eremitani, che offre un ampio panorama sul tema del paesaggio veneto nelle sue varie sfaccettature.

Nel frattempo, il Centro Cultura-

le Altinate si sta preparando ad accogliere, da settembre, la mostra dal titolo “American Beauty”, una selezione di 130 opere che raccontano luci e ombre della nazione che più di ogni altra ha caratterizzato l’ultimo secolo a livello globale: gli Stati Uniti. Ad offrire questo originale ritratto degli States saranno 120 artisti,

americani ma non solo, con 130 opere.

Per visitare gli otto siti di Urbs Picta (Musei civici agli Eremitani e Cappella degli Scrovegni, Palazzo della Ragione, Loggia e Odeo Cornaro, Oratorio di San Michele, Oratorio di San Rocco), la Padova di Giotto che nel 2021 è entrata a far parte del Patrimonio Unesco, è sufficiente un unico biglietto. A disposizione due diversi tipi di biglietto: uno della durata di 48 ore, a 28 euro, o in alternativa uno valido per 72 ore al costo di 35 euro., con l’ingresso ai siti e all’utilizzo illimitato dei mezzi pubblici in città. Per i cittadini della provincia di Padova, invece, c’è un biglietto apposito: valido sei mesi, al costo di 25 euro, che permette sempre un ingresso per ogni sito ma senza l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Sugarpulp StudioS, nuova Factory creativa e laboratorio culturale a Padova, Palazzo Esedra

Sugarpulp, associazione padovana che da oltre un decennio si distingue nel settore dell’ideazione e organizzazione di eventi culturali (e non solo), ha aperto una nuova sede in città. Una sede che punta a diventare un polo aggregatore per i professionisti culturali della città del Santo.

Inaugurati a fine maggio con un secret party, gli Studios avranno diverse funzioni: redazione centrale della rivista Sugarpulp Magazine, centro di progettazione per gli eventi e i format firmati Sugarpulp (800 Padova Festival, Chronicae, Sugarpulp’s Apartment, SugarCON…), ma anche una factory multimediale per la creazione di video e podcast.

“Gli Sugarpulp StudioS nascono dalla volontà di avere un quartier generale che diventi

il punto di riferimento per tutte le nostre attività” racconta Giacomo Brunoro, presidente di Sugarpulp, che insieme ad Andrea Andreetta e Massimo Zammataro dirigerà i lavori della nuova struttura padovana. “Sempre a Palazzo Esedra c’è anche l’ufficio di Nordest Boulevard, società di Silvia Gorgi e Matteo Strukul, due colonne portanti di Sugarpulp. In questo modo riusciamo a creare una sinergia diretta tra di noi, aprendo le porte anche a chi vuole far parte in maniera attiva di un modo nuovo di concepire il professionismo culturale”.

“All’interno di questa nuova avventura sarà determinata l’apporto di Spazio 7023, studio di architettura di Chiara De Luca e Maristella Cosci con una grande esperienza nel mondo

del design, degli eventi, delle mostre e della progettazione culturale”, sottolinea Andrea Andreetta, responsabile multimedia Sugarpulp. “Avremo anche un centro di produzione per la realizzazione di video, podcast e dirette streaming che vogliamo condividere con chi è in sintonia con la nostra idea di cultura”.

“L’aspetto innovativo degli Studios consiste proprio nella loro multidisciplinarietà” conclude Brunoro, “un visione pop della cultura che mescola online e offline. Proprio per questo abbiamo deciso di organizzare due volte al mese degli Sugarspritz, eventi su invito per i professionisti culturali. Un modo informale per fare network senza prendersi troppo sul serio”.

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Gli affreschi di Giusto de’ Menabuoi al Battistero del Duomo a Padova

L’anniversario. Le iniziative nel centenario della nascita del grande scrittore

“Anche ad essere si impara”: così Padova celebra Italo Calvino

Dalle letture animate alle trasposizioni teatrali di luglio al teatro giardino di Palazzo Zuckermann fino alla musica dal vivo: la rassegna comprende appuntamenti sia per adulti che per bambini, con laboratori pensati per far avvicinare i più piccoli

Il prossimo 15 ottobre Italo Calvino avrebbe compiuto cent’anni. Nel centenario della nascita dell’indimenticato scrittore de Il Barone rampante, Marcovaldo e Il sentiero dei nidi di ragno, solo per citare alcune delle opere più famose, la città di Padova celebra l’arte e l’inventiva di Calvino con una rassegna a lui dedicata e che prende il titolo da Il Cavaliere inesistente, uno dei suoi più celebri romanzi: “Anche ad essere si impara”.

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A cura di Acli Arte e Spettacolo Padova con il Patrocinio del Comune di Padova, di Acli Arte e Spettacolo Nazionale e della FAP Padova e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, la rassegna è stata realizzata in collaborazione con Librosteria Padova, La Casetta del Custode e le Associazioni Jonathans Performing Art’s, I Rumoristici, Enne Enne Teatro, Dimensione Arte, L’Arlecchino, La Fornace e il Gruppo Dada. Obiettivo: portare in città spettacoli, incontri, performance e letture dedicate a uno dei più grandi scrittori del secolo scorso, in grado di parlare a lettori di diverse età e generazioni. Non a caso la rassegna comprende appuntamenti sia per adulti che per bambini, con laboratori pensati per far avvicinare i più piccoli alle opere di Calvino in modo divertente e creativo.

“Anche ad essere si impara” andrà a coprire l’intero anno; se

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la seconda parte della rassegna inizierà solo dopo l’estate, la prima parte è entrata nel vivo: già a partire da aprile la Librosteria di via Savonarola e la Casetta del Custode di via Adria hanno ospitato conferenze, performance teatrali e laboratori per bambini dedicati allo scrittore; fino alla fine di luglio gli appuntamenti proseguiranno in altre location storico-culturali di Padova, come il Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann e l’Odeo Cornaro, testimonianza del Rinascimento padovano.

Proprio quest’ultimo farà da cornice alla lettura animata “Il castello dei destini incrociati” a cura di Dimensione Arte (il primo luglio), per passare poi il testimone al Teatro Giardino di Palazzo Zuckermanm, che ospiterà tre eventi nel mese di luglio: si inizia con la trasposizione tea-

trale de Il Cavaliere inesistente a opera di Jonathan’s performing arts con la collaborazione dell’associazione Danzar Cortese, un affascinante mix fra letteratura, teatro e danza (8 luglio). Si prosegue quindi con il reading con musica dal vivo Blues in Ti con Zero, a cura di EffeEnne Teatro e con la regia di Antonio Sonno (il 22 luglio), e si conclude con l’adattamento teatrale de Le Cosmicomiche, a cura di Acli Arte e Spettacolo e con la regia di Gianluca Meis (il 29 luglio); un’occasione per scoprire o riscoprire la capacità di Calvino di mescolare e sintetizzare due generi diversi, il racconto fantascientifico e la prospettiva comica. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere un’email all’indirizzo info@aaspadova.it.

All’Ombra di Canaletto: la Venezia del Settecento in mostra

Non solo Canaletto: a ritrarre Venezia, dall’inizio del XVIII secolo sino alla fine della Repubblica, furono molti altri artisti, più o meno noti. Importanti testimonianze dello spirito dell’epoca, le loro opere sono oggi protagoniste della mostra curata da Federica Spadotto “All’ombra di Canaletto”, visitabile fino al 17 settembre prossimo presso il Museo Eremitani.

Organizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la mostra si compone di oltre ottanta dipinti provenienti dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal Museo Revoltel-

la di Trieste, dal Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza, dalle collezioni del Museo d’Arte Medievale e Moderna dei Musei

maestri quali il già citato Canaletto, Francesco Zuccarelli, Luca Carlevarijs e Francesco Guardi, ma anche i quadri, mai esposti prima, di artisti meno noti quali Giovan Battista Cimaroli e Giacomo Guardi.

Civici di Padova e da collezioni private, e permetterà ai visitatori di ammirare opere di grandi

Un percorso pensato per far scoprire la Venezia del Settecento, la sua ascesa così come la sua caduta, attraverso dipinti diversi: da un lato le vedute realistiche di paesaggi ritenuti fra i più affascinanti al mondo, oggetto del desiderio dei viaggiatori dell’epoca, dall’altro il genere del capriccio, con le sue vedute ideali in cui reale e immaginario si mescolano, e che ci restituisce una fotografia dei gusti e dello spirito della nobiltà veneziana dell’epoca. (f.t.)

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Cultura
Francesca Tessarollo Fino a tutta luglio il teatro giardino di Palazzo Zuckermann ospiterà la rassegna

Monselice

in rosa Mtb. Per la quarta edizione anche una gara dedicata ai più piccoli

Monselice si tinge di rosa con la Granfondo di mountain bike

La Monselice in Rosa Mtb è tornata ai piedi della Rocca. Questa quarta edizione della gara, che deve il suo nome dalla tappa del Giro d’Italia, giunta a Monselice nel 2020, ha visto la partecipazione di un numero nutrito di atleti che si sono sfidati a colpi di pedalate lungo un percorso di circa 56 km. Il tragitto tracciato prevedeva un dislivello complessivo di quasi 1600 metri in un alternarsi di salite, Monte Ricco, Scajara, via Dea Santa, Monte Rusta e 7 Guadi e discese come Pozzetto, Giampi Rock, Palma Trail, Dei 30 e Fangara. Oltre a Monselice, i partecipanti hanno attraversato altri comuni dei Colli Euganei: Arquà Petrarca, Baone, Cinto Euganeo e Galzignano Terme. Il via alla gara è stato dato a Argine Destro, e nel primo tratto le atlete e gli atleti hanno attraversato il centro storico della Rocca per poi prose-

guire in direzione Monte Ricco e oltre.

Il primo a tagliare il traguardo per la gara maschile è stato Aleksei Medvedev, che ha completato il percorso in poco più di

A conquistare il primo gradino del podio Lorena Zocca e Aleksei Medvedev , numerosi i volontari

due ore. Subito dietro, Andrea Righettini e Davide Foccoli. Per la competizione femminile il primo posto è stato di Lorena Zocca, con un tempo di poco meno di 3 ore. Secondo e terzo gradino del podio per Ylenia Colpo e Luisa De Lorenzo Poz.

La Granfondo di Mountain Bike ai piedi della Rocca è stata organizzata da Gianluca Barbieri

con il coinvolgimento di Atheste Bike e Acd Monselice, numerosi volontari, Remiera e sommozzatori addetti alla sicurezza lungo percorso.

“Lo sport cresce gli individui, trasmette ideali e valori dai più grandi ai piccoli, mette in relazione realtà diverse creando socialità e legami” ha commentato il primo cittadino della Rocca,

Giorgia Bedin “Con i due giorni dedicati alla Monselice in Rosa Mtb abbiamo avuto l’esempio di tutto questo e le emozioni sono state veramente tante”.

La gara andata in scena il 4 giugno si inserisce a pieno titolo nei circuiti Rampitek e Deltos Cup, Triveneto Mtb e Appenino Superbike.

L’edizione del 2023 ha visto

una novità importante: la Mini Monselice in Rosa Mtb dedicata ai più piccoli che si è svolta nel pomeriggio di sabato 3 giugno al Bike Park di via Puglia. La logistica generale della Granfondo, invece, come consuetudine è stata predisposta al Centro Commerciale Airone.

In 154 atleti sui pedali per l’atteso trofeo Euganeo Cross country “del Poeta” sui Colli

Ben 154 atleti hanno partecipato alla quarta tappa del Trofeo Mountain Bike Euganeo- Cross country “del Poeta” ad Arquà Petrarca. Perfette le condizioni del circuito: nonostante le intense piogge dei giorni precedenti avessero fatto temere un un percorso fangoso e a tratti scivoloso, il terreno si è invece rivelato compatto, ideale per una vera gara di Cross country. Gli atleti hanno affrontato un tracciato di cinque chilometri, con un dislivello di 200 metri a giro, da percorrere più volte a seconda della categoria di appartenenza. Tredici le categorie in gara, dai Primavera ai Supergentleman B. Il percorso prevedeva partenza e arrivo in prossimità del laghetto delle tartarughe in via Dei Ciliegi ad Arquà Petrarca. Gli atleti sono stati messi alla prova fin da subito da una prima salita non troppo impegnativa all’interno di un boschetto, seguita a breve distanza da una vera salita selettiva sul Monte Calbarina susseguite da

divertenti single track guidati e discese, fino al traguardo.

Primo classificato della categoria Junior e detentore del miglior tempo assoluto Alessandro Bergamasco: “il tracciato è stato veramente divertente”, ha dichiarato all’arrivo. Siamo stati anche graziati dal meteo che ci ha concesso una giornata bellissima e proprio per questo un pensiero doveroso va agli amici dell’Emilia Romagna per i quali abbiamo osservato un minuto di silenzio e un pensiero per la loro ripresa”.

Per promuovere e incentivare la disciplina del cross country tra gli atleti più giovani, categorie Primavera e Debuttanti, hanno ricevuto il loro numero di pettorale a costo zero. Per questa e le ultime due gare in programma, infatti, per tutti i giovani atleti correre alle gare del Trofeo MTB Euganeo sarà gratuito, con la speranza che tale incentivo possa portare ad una crescita notevole dei loro numeri. (d.b.)

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Il sindaco di Monselice Giorgia Bedin al nastro di partenza con gli atleti della gara

#Regione

Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto

Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito,

e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano, in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale

Spiccano

di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai

che nazionale. Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?

Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori. Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del

Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesine, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.

Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete. Qual è la sua analisi, senatore?

Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a

fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.

Al di là dei risultati del voto, uno dei temi che si è imposto in questa campagna elettorale anche in Veneto è quello legato all’ambiente e alla tutela del territorio. Quali risposte dare, anche alla luce di quanto successo in Emilia Romagna con l’alluvione?

In tempi non sospetti, più di un anno fa, posi la questione in Parlamento su siccità e sicurezza del territorio. Ricordo il monito dei nostri giovani su questi temi che sono estremamente legati fra di loro. A febbraio scorso il Governo ha accolto la mia richiesta per un Piano strategico nazionale contro la crisi idrica. Ora bisogna riempirlo di contenuti per salvaguardare l’acqua che è il bene più prezioso che abbiamo. Bisogna fare lo stesso per la lotta contro il dissesto idrogeologico per passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione.

Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025. Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una grande rete e

aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.

La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i succes-

si di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-

mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona.

Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”.

Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra

se vuole vincere non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.

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“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini ci chiedono presenza sul territorio”
il risultato di Treviso con la netta affermazione
Antonio De Poli Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”
Andrea Martella

Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli

Autonomia, confronto acceso tra Regione e sindacati

Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”.

“La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineatoi essere pronto anche a un referendum abrogativo.

“Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non

sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”. Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva di tutte le ventitré

materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.

È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per

l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia

rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Ro berta Vianello.

Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”

“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello sviluppo economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire

la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia

necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.

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Il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e a lato Roberto Ciambetti durante l’audizione in Senato Gianfranco Refosco

Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa l’attività formativa verso gli amministratori

Pnrr e autonomia le sfide di Anci Veneto da mezzo secolo a fianco dei sindaci

Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.

“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni.

Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emer-

genze alla carenza di personale.

A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.

Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli inter-

venti sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche trattenute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là

delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’“Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La

grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi. “Noi ci siamo per dare pareri, –aggiunge Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.

“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.

La Cgia: “le piccole imprese pagano 19 miliardi di tasse in più dei giganti del web”

Nel 2020 le nostre piccole con meno di 5 milioni di euro di fatturato hanno versato 19,3 miliardi di euro di imposte. Nel 2021, invece, le 25 filiali italiane dei principali gruppi mondiali di web e software hanno corrisposto al nostro erario 186 milioni di euro. Da questo confronto, spiega l’Uf-

ficio Studi della Cgia di Mestre, emerge che “nell’ultimo anno in cui i dati sono disponibili i piccoli imprenditori hanno pagato 19,1 miliardi in più delle multinazionali del web presenti in Italia. Importo, quest’ultimo, certamente sottodimensionato. Il risultato di questa comparazione mette in

luce una contraddizione evidentissima: additati di essere i principali responsabili dell’evasione, il popolo delle partite Iva, invece, paga un ammontare complessivo di tasse 104 volte superiore ai principali giganti del web che, nell’immaginario collettivo, rappresentano il successo, l’innova-

zione e il futuro. L’aggregato delle controllate appartenenti al settore del WebSoft ha registrato nel 2021 un giro d’affari nel nostro Paese pari a 8,3 miliardi di euro. I 3 milioni di piccole imprese con meno di 5 milioni di fatturato, invece, nel 2020, anno in cui moltissime di loro a causa del Covid

sono state addirittura chiuse per molti mesi, hanno generato un fatturato di 735,8 miliardi. Con l’eventuale eliminazione dell’IRAP- conclude la Cgia - rischiamo di appesantire ulteriormente il carico fiscale su coloro che le tasse le pagano correttamente in Italia”.

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Da sinistra: Maria Rosa Pavanello, Mario Conte, Elisa Venturini

Le iniziative. Via libera allo schema di acccordo di collaborazione tra Regione e province

Spicca il volo “RetEventi Cultura Veneto 2023”

“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzariche comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rivelato negli anni estre-

mamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.

Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia. Ecco le iniziative tra Padova, Ro-

vigo, Treviso, Vicenza e Venezia. Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.

Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musica, teatro, reading

musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio. “Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.

Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.

“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnografico organizzati

dal Gruppo Folcloristico Trevigiano.

Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.

Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.

34 www.lapiazzaweb.it Regione
Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”

Il

UniCredit sostiene famiglie e imprese italiane con un nuovo pacchetto da 10 miliardi di euro

La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)

UniCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.

Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e

famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.

Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clien-

ti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”

La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che comprendono: flessibilità nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus

di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.

Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, po-

tranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.

Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.

35 www.lapiazzaweb.it Economia
piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit

Salute

Le regole per un’abbronzatura in tutta sicurezza

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma

“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso. Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”. Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.

Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole. “Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.

Prosegue alla pag. seguente

GIUGNO 2023 on-line: /category/salute/

Salute Pfas, ecco

Università di Padova

come provocano l’ipertensione

arteriosa

Quando il sole diventa nemico della salute della pelle

Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.

La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione.

Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFAS - PFOA e PFOS – rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.

La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Envi-

ronmental Pollutants and Arterial Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.

“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.

I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.

La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.

I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).

L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature; D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.

Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:

1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;

2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;

3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;

4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;

5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;

6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;

7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;

8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;

9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;

10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.

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Un team di ricercatori spiega il meccanismo che innesca l’aumento della pressione
Il professor Gian Paolo Rossi

Sottomarina di Chioggia. L’impegno dell’Ulss 3 Serenissima per la popolazione e i turisti

sicure”, la rivoluzione dei soccorsi sulla sabbia

Ambubike e visori iperconnessi, percorsi dedicati agli infartuati, volo notturno dell’elisoccorso: sono le novità per potenziare i servizi sanitari durante la stagione estiva, apprezzate e sottolineate anche dal governatore del Veneto Luca Zaia

Attività di emergenza-urgenza e, più in generale, i servizi sanitari per la popolazione e per i turisti. Le “vacanze sicure” sono una priorità che da tempo l’Ulss 3 Serenissima insieme con il Comune di Chioggia vuole garantire ai turisti che questa estate soggiorneranno a Sottomarina. E quest’anno sono state introdotte ulteriori novità per il potenziamento dei servizi sanitari che rivoluzionano i soccorsi sulla sabbia. Novità di cui si è fatto portavoce lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, sottolineandone l’importanza.

Ogni anno a ridosso dell’estate è necessario riequilibrare il sistema dei servizi sanitari e la rete dell’emergenza-urgenza per renderla più performante e garantire un’estate scura e meglio vivibile alle centinaia di visitatori che scelgono di soggiornare a Sottomarina. “Lo possiamo fare - spiega il direttore generale Edgardo Contato - attraverso il potenziamento del Pronto soccorso, dei mezzi di soccorso, dei servizi ospedalieri e con ambulatori nel cuore delle aree balneari. Ma ancora, è fondamentale l’impegno diffuso delle attività di comunicazione e di prevenzione, che permettono appunto di prevenire i casi sanitari gravi, e di far sì che quando si verificano siano gestiti al meglio”.

Tra le novità presentate nel progetto “Vacanze sicure 2023” c’è il volo notturno

dell’elisoccorso: l’elicottero del Suem118 da quest’anno potrà utilizzare anche dopo il tramonto l’elisuperficie dell’ospedale di Chioggia, garantendo un presidio sanitario fondamentale.

Insieme ad ambulanze, automediche, moto e quad di soccorso, viene introdotta quest’anno, l’Ambubike: si tratta di una bicicletta a pedalata assistita attrezzata per il soccorso, di cui saranno dotati per la prima volta gli operatori e che permetterà loro interventi più puntuali e rapidi, in particolare in area balneare, sulla spiaggia, sulla battigia.

Tra le novità tecnologiche c’è l’adozione di speciali visori per la realtà aumentata: indossati dai sanitari, permettono all’operatore che interviene su un soccorso o su un malore di trasmettere in tempo reale le immagini di ciò che vede allo specialista e di dialogare in modalità biunivoca con l’Ospedale. Attraverso questi speciali visori, il luogo del soccorso e il paziente infortunato vengono quindi collegati in tempo reale con l’assistenza medica necessaria.

Altrettanto importante l’introduzione di un nuovo protocollo per la gestione del paziente che è vittima di un problema cardiologico: “Abbiamo costruito intorno al paziente - ha sottolineato il primario del Pronto soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo - una vera e

propria rete, con un programma di monitoraggio anche successivo al malore, dentro il quale gli esami necessari vengono programmati e garantiti in via automatica”.

Il progetto “Vacanze sicure 2023” ripropone ai Bagni Ascot, Astoria, Stella Maris e Smeraldo i punti infermieristici con personale addestrato; a questi si aggiungono i due ambulatori di medicina turistica all’Ascott e di Isola Verde.

La numerazione delle torrette, collegata alla mappatura corretta degli accessi alla spiaggia, permetterà anche quest’anno di accelerare l’intervento dei soccorsi: “Al riguardo chiediamo a tutti i cittadini di Chioggia, ai gestori dei bagni, ai villeggianti - fa un appello il primario Tiozzo - di aiutarci utilizzando con precisione questi riferimenti nei momenti di difficoltà. È proprio grazie al sistema di coordinate utili ai soccorritori che possiamo agire ancor più tempestivamente: abbiamo avuto lo scorso anno parecchie persone che hanno avuto bisogno di soccorsi per annegamento, alcuni anche gravi, ma nessuno di questi è esitato in un decesso”.

Tra i potenziamenti ospedalieri, per il secondo anno si incrementa il punto di Pronto soccorso odontoiatrico, utile in un territorio e in un periodo in cui è frequente che traumi e cadute portino problemi alla bocca, specie per i bambini.

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