p.31
Salute
p.35
Garden
p.41
on-line:
della Bassapadovana
APRILE 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.58
Regione
Fotografa il QR code e rimani aggiornato sulle notizie de laPiazza della tua Città Partecipa ai nostri
Concorsi a Premi
5 9 12 13 18 31
Monselice ancora divisa su Tari e raccolta rifiuti I gruppi di opposizione chiedono di parlarne in Consiglio Comunale, intanto il Comune si affida ad un ente terzo per la valutazione del piano economico
servizio a pag 6
MONSELICE, IL CASO
L’arrivo di un nuovo supermercato accende il confronto MONSELICE, L’ACCORDO
Patto tra Comune e Ater per una edilizia sostenibile ESTE, LA POLEMICA
Il riccio di Bordalo II ha i giorni contati e verrà cancellato ESTE, LA MANIFESTAZIONE
Este in Fiore non si farà: “attendiamo tempi migliori” ESTE. LA NUOVA SEDE
Polizia locale: la tecnologia per la sicurezza PIANO DI RIPRESA
Il Veneto alza la voce, Calzavara: “Rivendico il ruolo della Regione
La forza di rialzarsi Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
I
ntere categorie produttive stanno vivendo la loro seconda primavera di restrizioni. Aziende, imprenditori e lavoratori che attendono solo di poter ripartire, molti dopo un anno di stop forzato. Ci sono i mondi della ristorazione, degli eventi, i lavoratori dello spettacolo e della moda, delle palestre e delle piscine. Una schiera alla quale sono stati chiesti sacrifici immani, a fronte di aiuti risicati. segue a pag 5
Scopri di più su www.4all.it Clicca mi Rimani sempre aggiornato con leADnews in tempo realeOTTICA direttamente tuo smartphone PROMO facebook.com/lapiazzaweb piace! CONNESSIONI INTERNET IN FIBRA FINO A sul 1 GBPS A PARTIRE DA €22,90
5
Facciamo il punto
www.lapiazzaweb.it
Monselice si divide sul nuovo supermercato
I
n via Marconi (nella foto qui sopra l’area interessata) sorgerà un nuovo supermercato. Questo la proposta di accordo tra il comune di Monselice e la Ditta Stecchini Albina per la realizzazione di un punto vendita Eurospin in un’area di 6.783 mq che oggi ospita alcuni fabbricati (tra cui uno produttivo) e una abitazione. Per la realizzazione del supermercato andrebbe approvata una variante urbanistica e sciolto il vincolo esistente di verde pubblico. “La proposta di accordo persegue un indubbio rilevante interesse pubblico in quanto, sotto il profilo urbanistico ed ambientale, la realizzazione di una sede commerciale al dettaglio per la vendita di prodotti alimentari e non alimentari favorisce l’effettiva riqualificazione e il concreto recupero dell’area degradata di proprietà della parte privata” si legge in una nota di Palazzo Tortorini “sul versante sociale ed economico risponde ai bisogni primari e agli interessi della comunità locale ed agli obiettivi di sviluppo e di miglioramento dei servizi e dal punto di vista occupazionale permette la creazione di nuovi posti di lavoro”. L’operazione, inoltre, permetterà al comune di ricavare circa 168mila euro che saranno investiti nei lavori di restauro dell’ex Chiesa di Santo Stefano. “Questa scelta prosegue nella pratica dello svuotamento del centro storico, di fatto destinato alle sole attività della movida e precluso a residenti e famiglie” sostiene il consigliere di minoranza Francesco Miazzi “L’area interessata riveste un ruolo delicato dal punto di vista paesaggistico in quanto rientra nel cono visivo del Colle della Rocca e l’edificio, che interesserà quasi 2000 mq, ancora una volta porterà al sacrificio di aree destinate a verde pubblico”.
Per il Comune c’è un interesse pubblico, minoranze critiche
La forza di rialzarsi Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Mentre la campagna vaccinale prosegue a strattoni, tra continui stop and go, promesse e dubbi, allarmi e annunci, in questo primo quadrimestre del 2021 molti, moltissimi lavoratori e imprenditori sono stati costretti a rimanere alla finestra, a chiudere, a fermarsi ancora, oppure a non ripartire per nulla, come chi è bloccato ormai da più di un anno. Hanno dovuto misurarsi con i bilanci da far quadrare in ogni caso, con i posti di lavoro da salvaguardare, la necessità di programmare un futuro che ancora deve concretizzarsi ma che va comunque programmato. A loro è stato chiesto, per lunghi, lunghissimi mesi, di resistere. Di attende. Di sperare. Finora non hanno certezze, se non quella dei sacrifici affrontati dall’inizio della pandemia. Gli aiuti - chiamiamoli pure ristori o sostegni, poco cambia - si sono rivelati, fino a questo momento un debole rimedio, per molti una vera e propria delusione. C’è chi è sceso in piazza, chi ha aperto per protesta, chi ha chiesto a gran voce di non continuare ad essere dimenticato. Qualcuno ha dovuto anche gettare la spugna. “Fateci lavorare”, è il coro che si alza unanime nella certezza di poter avere tutte le carte in regola e le potenzialità per garantire una riapertura in sicurezza, nell’affrontare una stagione che ci porterà fuori dall’emergenza. Ciò che non è mai venuto meno, in questi mesi, è stata la forza d’animo, la tensione che precede lo scatto, accompagnata dalla creatività e dall’inventiva. Ci sono negozi e attività che anche durante il periodo di chiusura hanno trovato il modo di mantenere il contatto con i propri clienti attraverso incontri on line o eventi social, oppure palestre che hanno reinventato la loro programmazione all’aperto, realtà sportive che hanno trovato forme alternative di allenamento, promotori di eventi che non hanno mai spezzato il filo che li unisce al loro pubblico. Esempi, storie di tenacia e forza d’animo, di idee e di coraggio, che cerchiamo di raccontare anche da queste pagine e sui nostri canali web. Un ringraziamento è doveroso a chi continua a resistere ed è pronto a ripartire.
Martina Toso
della Bassapadovana
è un marchio proprietà di
Srl
È un periodico formato da 20 edizioni locali mensilmente recapitato a 373.576 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Monselice e Este per un numero complessivo di 9.106 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 aprile 2021
6
Monselice
www.lapiazzaweb.it
La discussione. Presa di posizione dei consiglieri di minoranza
Tari e rifiuti ancora al centro del confronto in Consiglio Comunale “S
ono in gioco la gestione del ciclo rifiuti e le bollette di tutti i cittadini della bassa padovana”: è con queste parole che i consiglieri di minoranza chiedono la convocazione di un consiglio comunale per discutere sul tema dei rifiuti. Il dibattito sulla Tari, aperto lo scorso dicembre con la presa d’atto da parte della maggioranza del piano economico finanziario in attesa della validazione del Consorzio Padova Sud, torna centrale ai piedi della Rocca. E lo fa sulla scorta di una missiva del comune di Villa Estense che, a gennaio, aveva contestato al Consorzio il suo ruolo di ente competente in materia di Pef e della risposta data dalla Regione Veneto negli ultimi giorni. “Si ritiene che, sulla base della norma regionale in materia di organizzazione territoriale del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, il Cps non abbia titolo e requisiti per definire i livelli di imposizione tariffaria e, di conseguenza, non possa adottare alcuna determinazione che riguardi l’approvazione del Pef dei Comuni consorziati” è quanto si legge nella nota della regione. Una situazione, quella che si è venuta a creare dopo il commissariamento dei consorzi Padova Tre e Quattro nel 2012, che sembra tutt’altro che risolta. Se da un lato è già stato istituito il nuovo ente per la gestione del servizio rifiuti, Consiglio di Bacino Padova sud, dall’altro è necessario vengano liquidati i consorzi commissariati per dargli piena operatività. “Chiediamo sostanzialmente di intimare al Consor-
zio Padova Sud di arrestare la validazione Pef del nostro comune” sottolineano i consiglieri Biscaro, Bozza, Giuliani, Mamprin, Miazzi e Muttoni “e di prendere immediatamente contatti con il commissario liquidatore, l’ing. Gianni Carlo Silvestrin, per capire quali siano le sue valutazioni riguardo la ricognizione della situazione economica e patrimoniale degli Enti di bacino”. “La posizione del comune di Monselice è quella di andare avanti per conto proprio” fa loro eco il sindaco Giorgia Bedin “chiedendo la rivalidazione dei piani del 2020 a un ente terzo e la validazione ex novo dei piani economici finanziare del 2021. Nel frattempo le tariffe non saranno toccate”. E sono proprio le tariffe il punto focale dell’intera questione secondo le opposizioni che nei mesi si sono più volte espresse in merito alla tassazione che andrebbe a pesare sulla cittadinanza. “Anche nella validazione fatta dal Cps, per quanto contestata e contestabile, sostanzialmente l’aumento rispetto al 2019 è del 5,6%, entro i limiti di legge stabiliti da Arera, che si traduce in una somma di circa 135mila euro per il comune di Monselice” ha precisato il primo cittadino della Rocca “ma noi come Amministrazione abbiamo intenzione di coprire questa differenza con i soldi del Fondone. Quindi anche se prendessimo per buone le validazioni del Cps, i cittadini monselicensi per quest’anno non subirebbero alcun aumento in bolletta”. Martina Toso
Sopra, il consigliere di opposizione Gianni Mamprin
Cementeria, la Buzzi porta il Comune davanti al Tar Era la fine del 2019 quando la Buzzi Unicem ha avviato tutti gli iter necessari per ricevere l’autorizzazione a costruire un nuovo silo di stoccaggio. La struttura, che andrebbe a integrarsi con quelle già esistenti, sarebbe utilizzata per l’alimentazione degli ossidi di ferro necessari alla produzione del clinker per evitare depositi all’aperto. “Fino ad oggi è rimasta inevasa la richiesta al Comune di Monselice di autorizzazione edilizia e di stipula di apposita convenzione, per disciplinare le migliori modalità di inserimento dell’intervento nel contesto di riferimento” si legge in una nota della Società “Decorsi i termini previsti dalla legge, l’azienda è stata costretta a ricorrere alla magistratura amministrativa, atto ritenuto necessario per ottenere risposta alle istanze presentate”. Una posizione, quella di Palazzo Tortorini, che “appare immotivata, dal momento che la realizzazione dell’opera in progetto ha
ottenuto l’approvazione dal punto di vista ambientale e paesaggistico dalla Provincia di Padova, mediante la modifica non sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Anche l’Ente Parco ha rilasciato l’Autorizzazione Paesaggistica, dopo un procedimento che ha coinvolto la competente Soprintendenza, a riscontro degli indubbi benefici ambientali sopra descritti” come spiega la Buzzi Unicem. “Nel ricorso viene chiesto che sia dato un termine di 30 giorni al comune per rilasciare il permesso di costruire questo silo e, se così non fosse, verrà nominato un commissario ad acta” ha sottolineato Giorgia Bedin “Noi siamo convinti della nostra posizione: il permesso a costruire è subordinato, come definito dall’Ente Parco Colli, alla sottoscrizione di una convenzione, cosa che ancora non è avvenuta”. Il comune ha già incaricato il legale Alessandro Calegari per occuparsi della questione. (m.t.)
8
Monselice
www.lapiazzaweb.it
Il progetto. Riqualificazione del canale Bisatto
La Cavana nell’atlante degli interventi innovativi A
nnunciato solo qualche settimana fa, il progetto di una cavana e di un infopoint turistico lungo l’argine del Bisatto ha già ottenuto un riconoscimento. Il piano di riqualificazione infrastrutturale del canale monselicense si è, infatti, meritato un posto nell’atlante multimediale della call trasformazioni urbane innovative. A promuovere la raccolta degli interventi innovativi capaci di diventare elementi propulsori e significativi per le future azioni di rigenerazione è stato il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, attraverso il Dipartimento Agenda Urbana e Politiche Europee, con il Patrocinio dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. “Vedere riconosciuto questo progetto costituisce un onore ed uno stimolo per un rafforzato impegno che questa Amministrazione intende proseguire nel quadro di una più complessiva riqualificazione e rilancio della Città anche, nel settore turistico e nella sua vivibilità complessiva” ha sottolineato il sindaco Bedin “Tale importante riconoscimento al progetto della Cavana è per noi stimolo a proseguire nella programmazione di ul-
teriori interventi di rigenerazione urbana in tutta l’area compresa tra Campo della Fiera, Argine dx, Villa Pisani e Stazione ferroviaria in modo da farla diventare parte viva e vissuta della città, stringendola in modo serrato senza soluzione di continuità alla vita del Centro Storico”. A occuparsi del progetto, come ha ricordato il primo cittadino della Rocca, è stato l’architetto Mirco Simonato con il supporto dell’ufficio tecnico di Palazzo Tortorini. “L’incarico originario aveva per oggetto un intervento teso a promuovere il turismo fluviale connettendolo con la fitta rete di percorsi ciclabili che attraversa Monselice” ha spie-
gato il progettista “Il programma è stato colto e interpretato come occasione per una riflessione più ampia, estesa agli spazi limitrofi a quello assegnato, con lo scopo di dare avvio alla riqualificazione dell’intera area, oggi assolutamente marginale e irrisolta”. Il proposito iniziale ha, quindi, assunto una nuova prospettiva e al potenziamento dell’offerta turistica si è aggiunta l’idea di conferire all’area una funzione pubblica e sociale. “Auspico che il cantiere possa aprire in tempi brevi considerando che le risorse sono già state stanziate” ha concluso il sindaco Bedin. Martina Toso
Lapis confermata alla guida del Museo San Paolo Una riconferma per l’associazione Lapis Archeologia, Storia, Arte e Ricerca che si occuperà anche per il prossimo triennio della gestione del Museo San Paolo. L’appalto di affidamento del museo monselicense era scaduto lo scorso 30 dicembre e in questi giorni è giunta la notizia di una rinnovata collaborazione tra amministrazione della Rocca e associazione. La commissione, chiamata a valutare i progetti presentati, ha ritenuto valida la proposta di Lapis sia per gli aspetti più tecnici inerenti la custodia e il controllo degli accessi, l’accoglienza, il personale e la gestione generale del sito sia sul fronte economico. Dopo aver ottenuto già nel 2019 l’incarico, ora Lapis si occuperà del Museo San Paolo fino al 2024 ricevendo un contributo annuale di poco più di 16 mila euro. “Una conferma di una realtà associativa seria, preparata, che vanta già importanti esperienze in altri Musei” ha sottolineato l’assessore alla cultura Andrea Parolo “I prossimi tre anni vedranno impegnati, ancora una volta, l’Amministrazione e l’Associazione Lapis in una proficua collaborazione per valorizzare il nostro Museo Civico e per sviluppare iniziative di respiro culturale per la comunità di Monselice”. (m.t.)
9
Monselice
www.lapiazzaweb.it
L’intesa. Tra l’Ater di Padova e l’amministrazione comunale per l’efficientamento energetico
Accordo per un’edilizia sostenibile A
umentare l’efficientamento energetico degli edifici: questo il cuore della neo collaborazione tra il comune della Rocca e l’Ater di Padova. La decisione di lavorare insieme per ridurre l’impatto ambientale del patrimonio abitativo locale è nata dopo una serie di confronti e discussioni al termine delle quali l’amministrazione monselicense e l’Azienda provinciale hanno trovato un’intesa. Per gli interventi verranno sfruttate le detrazioni fiscali previste dal superbonus che saranno utilizzate per realizzare cappotto esterno, isolamento della copertura dei tetti ma anche sostituzione di serramenti e caldaie. I lavori, del valore totale di 2 milioni e mezzo di euro, interesseranno 60 alloggi condominiali delle vie Rovigana, Piave, F.lli Cervi, San Bortolo, Montefiorin, Motta, Tassello e La Marmora. “L’occasione del superbonus è una opportunità che non poteva essere ignorata. Grazie all’impegno messo in campo in stretta collaborazione con l’Ater di Padova, tra il 2020 e il 30 giugno 2023, termine di scadenza della detrazione, prevediamo di avviare un piano di interventi organico e massiccio di riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico” ha precisato il sindaco Giorgia Bedin “Attraverso questa progettualità alcuni fabbricati Erp miglioreranno non solo dal punto di vista estetico ma soprattutto saranno abbattute le emissioni inquinanti derivanti dagli impianti di riscaldamento
Il comune della Rocca e l’Azienda padovana interverranno su 60 alloggi condominiali monselicensi. Per gli interventi saranno sfruttate le detrazioni fiscali previste dal superbonus
Il presidente dell’Ater Gianluca Zaramella con il sindaco di Monselice Giorgia Bedin
e attivati risparmi evidenti nelle bollette per gli inquilini”. A occuparsi degli aspetti tecnici, dalla progettazione iniziale fino alla realizzazione dei lavori, sarà l’Azienda territoriale edilizia residenziale di Padova. “Siamo soddisfatti di questa collaborazione” ha sottolineato Gianluca. Zaramella, Presidente dell’Ater “Il punto di forza dell’Azienda è di fare squadra con i diversi enti del territorio. L’Ater ha acquisito negli ultimi anni la capacità di gestire finanziamenti pubblici con estrema efficienza. Siamo felici di mettere a disposizioni le nostre capacità di altri Enti nell’interesse delle comunità del territorio. Lo strumento del Superbo-
nus 110% verrà applicato anche su 130 alloggi Erp di proprietà dell’Ater di Padova situati nelle vie Rialto, Piazza Venezia, Burano, Torcello e Monte Fiorin nel territorio comunale di Monselice”. L’iniziativa, messa in campo grazie alla neo collaborazione, rientra a pieno titolo tra gli accordi pubblico-privato che negli ultimi anni ai piedi della Rocca hanno dato luogo a parternariati proficui per il territorio e la cittadinanza. Intese di questo tipo permettono ai comuni e agli enti, tra le altre cose, di contare su soggetti terzi da un punto di vista di credito fiscale e di non esporsi a rischi finanziari di sorta. Martina Toso
Alloggi Erp: gestione bandi e graduatorie all’Ater Ater e comune di Monselice hanno messo nero su bianco una ulteriore intesa. Con la sottoscrizione di una convenzione, infatti, l’Azienda territoriale edilizia residenziale della Provincia di Padova ha ottenuto l’affidamento delle procedure per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. “Sono veramente orgogliosa di aver avuto la possibilità di sottoscrivere questa convenzione” ci ha tenuto a sottolineare il sindaco di Monselice “perché finalmente possiamo dare una concreta applicazione all’articolo 15 della legge 241 del 1990 che espressamente consente alle pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per
disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”. Ad Ater spettano il compito e la responsabilità di predisporre eventuali bandi di concorso, gestire l’istruttoria delle domande attraverso l’in-
serimento dei relativi dati, attribuire i punteggi previsti ed elaborare le graduatorie definitive con gli assegnatari. “Con la sottoscrizione di questa Convenzione si conferma l’azione di buona amministrazione da parte degli Enti” le ha fatto eco Gianluca Zaramella, Presidente di Ater “con una corretta allocazione delle risorse disponibili infatti l’Ater, svolgendo da sempre tali procedure, permetterà al Comune di liberare risorse che saranno investite in altri settori”. “L’interesse comune è la certezza di procedure trasparenti in tema di assegnazione di alloggi popolari a vantaggio delle categorie più fragili e più bisognose” ha concluso Giorgia Bedin. (m.t.)
10
Monselice
www.lapiazzaweb.it
Il progetto. I cittadini possono contribuire al restauro con Art Bonus
Bonus e indagini storiche per l’ex chiesa di S. Stefano S
ostenere la riqualificazione dell’ex chiesa di Santo Stefano con Art Bonus, il contributo promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo MiBACT per favorire il mecenatismo culturale. “Oltre a ricercare altre fonti di finanziamento per il recupero e il riuso della Chiesa romanica di Santo Stefano abbiamo aderito a questa importante iniziativa di Art bonus per dare la possibilità a cittadini ed imprese di decidere su quale progetto specifico investire le proprie tasse a beneficio del proprio paese” hanno sottolineato il sindaco Bedin e l’Assessore alla cultura Parolo “Il progetto, che prevede il recupero del Campanile e della Navata principale come spazio per attività culturali, ha un costo indicativo di 400 mila euro che va ad integrare l’intervento realizzato negli anni scorsi per sistemare uno degli edifici storici più importanti del paese”.
ventivati. Motivo, questo, che ha alimentato nell’amministrazione l’esigenza di acquisire ulteriori informazioni sulla storia dell’ex Chiesa di Santo Stefano e su chi ne è stato proprietario. A occuparsi delle indagini sul bene della Rocca sarà l’architetto Caterina Redana, incaricata di fare luce sulla situazione del complesso di via Carboni. Martina Toso
Ciclo di incontri con Roberto Valandro per celebrare la memoria di Dante Alighieri In occasione dell’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la città della Rocca ha deciso di sviluppare una serie di eventi dedicati alla memoria del sommo poeta. L’iniziativa prevede la realizzazione di una serie di appuntamenti che si svolgeranno lungo tutto l’arco dell’anno e pianificati, di volta in volta, a seconda dell’emergenza sanitaria. “La biblioteca di Monselice ha incaricato il prof. Roberto Valandro di organizzare delle conversazioni sulla Divina commedia che si concretizzeranno in 6 video da vedere nei canali social della biblioteca” si legge in una nota della stessa “L’evento trae spunto dalla sua opera in stampa dal titolo Monselice Dante e non solo. Peregrinando tra le cantiche della divina commedia”. A inaugurare la rassegna è stato il professore Roberto Valandro con una videoconferenza dal titolo “La Divina Commedia un’autoesaltazione culturale, politica e teologica-religiosa”. L’incontro, primo del ciclo, è andato in onda il 25 marzo scorso nel
L’Amministrazione vuole fare luce con verifiche sulle fasi trasformative e sui passaggi di proprietà Un contributo, quindi, che garantirebbe agli investitori (privati o aziende n.d,r.) un credito di imposta del 65% sull’importo donato, facendoli diventare sostenitori attivi del patrimonio culturale pubblico italiano. Che l’ex chiesa di Santo Stefano necessiti di interventi urgenti di consolidamento strutturale e di restauro conservativo è un fatto assodato, sia per la maggioranza sia per la minoranza monselicensi. Ma è degli ultimi giorni la notizia che la giunta Bedin, prima di intervenire, vuole avere chiaro il quadro delle sequenze trasformative e dei vari passaggi di proprietà che hanno interessato il complesso. Un’esigenza nata sulla scorta del progetto di restauro redatto nel 2018 in cui veniva considerato anche il volume residuale dell’ex convento domenicano, annesso alla chiesa sul fianco orientale, ma che è di proprietà privata. Il Comune, quindi, dovrebbe acquistare il volume residuale dagli attuali proprietari e, solo ad acquisizione ultimata, procedere con gli interventi di restaura pre-
Sopra Roberto Valandro
giorno intitolato a Dante a livello nazionale e ribattezzato Dantedì dal linguista Franco Sabatini. Nel corso dei prossimi incontri in programma saranno approfondite e indagate altre tematiche, figure e luoghi presenti nella “Divina Commedia” con uno sguardo rivolto alla realtà più vicina e locale. Il calendario prevede, infatti, un appuntamento dedicato al ruolo del Veneto e di Padova nell’opera dantesca e uno in cui sarà presentata la figura di Sant’Andrea, un monselicense che si proclamava discendente della famiglia del vescovo martire Sabino, patrono medievale del Mons Silicis insieme a San Giorgio. (m.t.)
12
Este
www.lapiazzaweb.it
Il caso. L’opera dell’artista portoghese realizzata nel 2015 nell’ex stazione delle corriere
Il riccio di Bordalo II destinato all’estinzione, infuria la polemica I
l destino della street art atestina è al centro di un animoso dibattito. Ad alimentarla è la preoccupazione di perdere il riccio di Bordalo II, l’animale fantastico fatto di rifiuti che da sei anni campeggia in via San Girolamo, nell’ex stazione delle corriere. Il capolavoro dell’artista portoghese versa nell’incuria, circondato da erbacce e rifiuti e isolato dal parcheggio da una grata per evitare che i pezzi che si staccano dalla parete finiscano addosso alle auto. Per il riccio non solo non ci sono prospettive di manutenzione ma prossimamente verrà addirittura smantellato perché l’area è oggetto di un importante progetto di riqualificazione. L’Ouriço (riccio in portoghese) è stato realizzato nel 2015 in occasione di “Impatto 2.0”, un’iniziativa internazionale di arte contemporanea promossa da Sesa e curata da Lisa Celeghin. Bordalo
II è famoso in tutto il mondo per i suoi animali fantastici realizzati assemblando materiali di scarto per far riflettere sul consumismo e sui danni causati dall’uomo alla natura. Disseminati in tutta Europa e anche oltreoceano, gli animali dello street artist sono diventati un’attrazione. “Un’installazione di così grande pregio non meritava certo di essere abbandonata al declino” afferma il gruppo di opposizione delle Civiche d’Este. “L’artista stesso aveva dato una data di scadenza dicendo che sarebbe durata sei anni - precisa la sindaca Roberta Gallana - Purtroppo è stato inserito in un luogo da riqualificare: l’ex deposito ha gravi problemi di staticità che rendono pericolosi persino la manutenzione ordinaria”. Nelle intenzioni dell’amministrazione qui sorgerà un “campus della conoscenza” con annessa foresteria. “Nulla
vieta di richiamare l’artista per una nuova opera, su uno spazio riqualificato” osserva la Gallana. Ma i cittadini non sembrano per nulla disposti a rinunciare al loro riccio e anche nella politica c’è chi promette di fare il possibile per salvarlo “dall’estinzione”.
“Ci batteremo al massimo per salvare quest’opera e valorizzarla anche in ottica di rilancio turistico della città” promette Matteo Pajola, candidato sindaco delle Civiche d’Este. Anche i graffiti di via Olmo, realizzati nel 2012 da writers ferraresi su iniziativa
dell’associazione L’Angolo giro, sembrano avere i mesi contati. Al loro posto, sui 200 metri di muro arginale, potrebbe comparire un murale a tema archeologico, come tratto di congiunzione tra il sito dell’area Olmo e il Museo Nazionale Atestino. Intanto il gruppo civico Este che vorrEste (che sostiene insieme al Pd il candidato sindaco Giovanni Mandoliti) ha lanciato una petizione online per salvare l’opera d’arte. In mezza giornata sono già state raccolte già oltre 160 firme. Hanno aderito subito il Pd e l’Altra Este. Il gruppo promotore è convinto che siano possibili sia il restauro, sia la messa in sicurezza: una piccola tettoia per proteggerlo dalle intemperie e la sua integrazione all’interno di un’area aperta e creativa affinché l’Ouriço diventi fonte di ispirazione per tanti giovani artisti.
Buoni spesa per oltre mille famiglie: la pandemia ha generato nuove emergenze in città Nel 2020 sono state ben 1.064 le famiglie atestine che hanno beneficiato dei buoni spesa erogati a sostegno delle persone messe in difficoltà dalla pandemia. L’emergenza sanitaria, in città come nel resto del mondo, ha generato altre emergenze, prima fra tutte quella alimentare. Per farvi fronte, l’anno scorso il Comune ha speso poco meno di 155mila euro. Di questi, 68mila provengono dal bilancio comunale mentre la cifra restante è la somma dei fondi statali e della generosità di cittadini, associazioni e imprese. Le diverse
tranche hanno visto la consegna di pacchi spesa con generi alimentari e beni di prima necessità, e buoni spesa per pannolini e latte in polvere. Anche per il 2021 sono previsti interventi a vantaggio dei nuclei alle prese con difficoltà economiche dovute all’emergenza Covid. Il Comune può contare su 86mila euro di contributi statali. L’importo dei buoni sarà quantificato in proporzione al numero dei componenti del nucleo familiare: si va da un minimo di 100 euro per chi vive da solo a un massimo di 300 euro per le famiglie numerose, dai cinque
membri in su. Cifre a cui si aggiunge un “tesoretto” da 10mila euro per interventi a sostegno di situazioni particolarmente difficili. Tra il 2020 e il 2021 la cifra complessiva stanziata per l’emergenza alimentare è quindi di oltre 240mila euro. “Purtroppo la situazione è ancora critica per molte famiglie, per questo ci impegniamo a distribuire un’ulteriore tranche di buoni spesa” afferma la sindaca Roberta Gallana, definendo le 1.064 famiglie aiutate l’anno scorso “un numero davvero preoccupante”. (m. e. p.)
Maria Elena Pattaro
13
Este
www.lapiazzaweb.it
Marcia indietro. Cancellata la programmazione dell’evento
Este in Fiore non si farà “verranno tempi migliori” U
n’altra primavera senza Este in fiore, l’appuntamento più atteso dell’anno. A gennaio, in uno slancio di ottimismo la giunta atestina aveva inserito la tradizionale kermesse, seppur ridotta, nel calendario degli eventi, fissandola dal 20 al 25 aprile. A fine marzo l’amministrazione ha dovuto fare marcia indietro: la manifestazione non si farà. Una decisione caldeggiata a più riprese dalle opposizioni e abbastanza scontata visto l’andamento dell’epidemia. Il ripensamento quindi non ha suscitato particolare sorpresa in città. “Speravamo di lasciarci alle spalle una seconda ondata molto difficile, ma poi è sopraggiunta anche la terza e tuttora la situazione rimane critica – spiega la sindaca Roberta Gallana –. Quindi vista la fase prolungata in zona rossa, abbiamo deciso che non è certo il momento per pensare e fare Este in Fiore. Attendiamo tempi migliori. Ora siamo concentrati sulla salute pubblica e sul trovare, per quanto possibile, forme di aiuto anche per i commercianti e i pubblici esercizi
chiusi da troppo tempo. Ci stiamo confrontando con le associazioni di categoria e speriamo che nei prossimi mesi ci siano margini per organizzare altre iniziative con cui animare il centro storico”. A inizio anno, nel programmare il calendario degli eventi, la giunta aveva confermato la rassegna spiegando che si sarebbe svolta all’interno del perimetro della cinta muraria e sarebbe stata contingentata, nel pieno rispetto delle
norme anti Covid. Non erano mancate le critiche di chi riteneva opportuno rinunciare alla manifestazione erogando piuttosto aiuti agli operatori economici in difficoltà. La questione è approdata anche in consiglio comunale: nella seduta del 1° aprile scorso il gruppo di opposizione delle Civiche d’Este ha presentato un’interrogazione per avere una risposta chiara sulla cancellazione della kermesse. “L’incertezza non stava certo “aiutando” tutti coloro che in previsione della manifestazione si stavano organizzando sulla base di una “falsa” aspettativa – afferma il gruppo –. È mancata una comunicazione tempestiva e corretta, proprio in una delle situazioni dove invece serviva”. L’ultima edizione è stata quella del 2019 quando la kermesse ha festeggiato i suoi 18 anni, accogliendo in città circa 70mila visitatori. L’anno scorso invece l’emergenza sanitaria aveva costretto ad annullare la manifestazione, in calendario in pieno lockdown.. Maria Elena Pattaro
Commosso addio a Samuela Rinaldo presidente di Italia Nostra Se n’è andata a soli 45 anni, dopo aver lottato con tenacia contro la malattia. Samuela Rinaldo, presidente di Italia Nostra di Este è mancata verso la fine di marzo, all’ospedale di Padova, lasciando nel dolore il marito Marco e le figlie adolescenti Sara e Marta. La sua scomparsa ha segnato un lutto pesante per l’intera comunità, che la ricorda con affetto e stima. Il linfoma le era stato diagnosticato sette anni fa e nessuno si aspettava un tracollo improvviso. Filo rosso della sua vita la passione per l’arte, che l’ha portata prima a laurearsi a pieni voti all’università di Padova e poi a spendersi nella tutela del patrimonio storico e naturalistico della sua città, come presidente della sezione atestina dell’associazione Italia Nostra. Anche alla parrocchia del duomo la 45enne ha sempre dedicato le proprie energie: come membro del consiglio pastorale, animatrice e corista. “Era altruista e sempre disponibile con tutti – la ricorda il marito Marco Canazza – amava l’ambiente e non perdeva occasione di dare un contributo al volontariato”. (m.e.p.)
15
Este
www.lapiazzaweb.it
Sociale. Il punto dell’attività dello sportello DonneDeste con il Centro Veneto Progetti Donna
Mamme con figli chiedono un aiuto contro la violenza di genere Lo scorso anno a Este 14 donne si sono rivolte allo sportello, 12 di loro sono italiane, la metà ha figli minori, bambini e bambine costretti ad assistere a episodi di violenza dentro le mura domestiche
L
a violenza di genere continua a colpire. Nel 2020 sono state ben 14 le donne di Este che hanno chiesto e trovato aiuto presso il Centro Veneto Progetti Donna, anche grazie allo sportello DonneDeste attivo in città, in via Vallesina 15. Tra le vittime, 12 sono di nazionalità italiana mentre 2 provengono da Paesi stranieri. La metà di loro ha figli minori, per un totale di 11 bambine e bambini costretti a vivere gli episodi di violenza all’interno delle mura domestiche insieme alle loro madri. Le donne accolte e supportate hanno un’età che va dai 33 ai 71 anni. Il report dei dati relativi al 2020 non fa che ribadire, ancora una volta, che il fenomeno della violenza maschile contro le donne è trasversale e tutti i segmenti di popolazione. Colpisce tutte le fasce d’età, persone di ogni contesto sociale, occupate o disoccupate, con diversi gradi di istruzione. “Nella totalità dei casi che abbia-
mo avuto in città, l’autore della violenza è un partner attuale o passato della vittima – spiega l’assessore alle Politiche sociali Lucia Mulato –. La forma di violenza segnalata più di frequente è quella psicologica. Seguono quella fisica, quella economica e poi lo stalking”. Il primo contatto con il Centro antiviolenza avviene solitamente attraverso il numero verde (1522) oppure i numeri verdi dello sportello (049.8721277 e 800.814.681). La maggior parte delle donne che contattano il Centro antiviolenza lo fa in maniera autonoma e se nei suoi trent’anni di attività il Centro Veneto Progetti Donna ha aiutato e sostenuto circa 10.500 donne di tutta la provincia, nel 2020 il numero di accessi è stato inferiore all’anno precedente: 907 contro 1.082. Un calo dovuto non alla diminuzione del fenomeno ma alla difficoltà a chiedere aiuto causata dal lockdown: nei mesi di isolamento
le vittime hanno trascorso molto più tempo a contatto con i loro aguzzini. “Il 2020 è stato un anno faticoso anche per riuscire a garantire l’apertura dei nostri centri antiviolenza. Nonostante la pandemia e le limitazioni imposte non abbiamo mai smesso di essere al fianco delle donne e di ascoltare le loro storie – dichiara Mariangela Zanni, presidente del Centro Veneto Progetti Donna –. I dati sulle accoglienze del 2020 dimostrano la natura essenziale di un servizio come il nostro. La sfida per il 2021 sarà quella di garantire una risposta ancora più concreta alle tante donne che decidono di uscire dalla violenza. Crediamo nella forza della rete e nella collaborazione continua tra gli attori che operano per il contrasto della violenza maschile sulle donne”. Maria Elena Pattaro
Commosso addio a Gianfranco Lavezzo “i suoi dipinti così luminosi in tempi di Covid” L’arte, per lui, è stata la voce attraverso cui raccontare e raccontarsi. Pittore per passione e negli ultimi anni anche abile intagliatore su legno, Gianfranco Lavezzo si è spento il mese scorso. Aveva 81 anni e da tre combatteva contro un tumore che alla fine ha avuto la meglio. Toni, come lo chiamavano gli amici, era un autodidatta: aveva imparato a disegnare e a dipingere negli anni trascorsi in orfanotrofio, dopo aver perso la madre. Originario di Rovigo, si era poi trasferito a Este dove aveva fondato insieme alla moglie una ditta di grafica pubblicitaria, senza mai abbandonare la sua
passione per la pittura, soprattutto per i ritratti e i paesaggi. “Papà ha dipinto fino all’ultimo” racconta la figlia Dialma. I quadri realizzati in tempo di Covid raffigurano interni luminosi. Lo stile originale era valso a Lavezzo gli apprezzamenti e la stima
di maestri di fama internazionale. E anche dalla sua città era arrivato un importante riconoscimento: nel 2019 infatti il Comune di Este gli aveva conferito il Premio Magnifica Comunità per il contributo alla crescita civile e culturale della città (nella foto la premiazione). “Talento e disponibilità hanno tracciato un percorso di vita all’insegna della positività e dell’altruismo”, si legge nella motivazione del premio. Al lutto della moglie Santa (Roberta), delle due figlie Annita e Dialma e del genero Vanni Mengotto, ex sindaco di Este, si è unito il cordoglio dell’intera comunità. (m. e. p.)
16
Este
www.lapiazzaweb.it
L’accordo. Tra comune di Este e Ase, società sotto il controllo di AcegasApsAmga
Edifici comunali più efficienti con l’investimento da 610 mila euro O
ltre 610mila euro di investimento per riqualificare 33 edifici comunali. È il frutto dell’accordo siglato lo scorso marzo tra il Comune di Este e Ase, società sotto il controllo di AcegasApsAmga (uno tra i più importanti operatori dei servizi energetici del Nord Est). Il contratto prevede la gestione e la riqualificazione, appunto, di 33 edifici di proprietà del Comune. I vantaggi sono due: da un lato un risparmio energetico annuo superiore a 608mila kWh che si traduce in minori spese per le utenze, dall’altro una importante riduzione delle emissioni inquinanti. L’investimento sarà tutto a carico di Ase e tra gli altri ne beneficeranno, oltre alla sede comunale, la biblioteca, dodici scuole, tre palestre, il centro anziani e diversi uffici tra cui la nuova sede della polizia locale. Grazie alle migliorie edilizie e impiantistiche, dodici edifici raggiungeranno un efficientamento del 20%. Gli obiettivi energetici verranno raggiunti attraverso l’introduzione di 570 lampade a led, nuovi generatori di calore per una potenza di 1.695 kW, insieme a 444 nuove valvole termostatiche e nuovi impianti solari termici e fotovoltaici. Il contratto firmato rientra nel più ampio progetto che coinvolge 19 Comuni per un totale di 141 edifici. “Avremo un grosso risparmio dal punto di vista dei consumi ma, soprattutto, un sensibile abbattimento delle emissioni inquinanti e di polveri sottili in atmosfera – afferma la sindaca Roberta Gallana. - “L’obiettivo che ci eravamo posti come amministrazione era di investire nell’efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale anche per migliorare e tutelare l’ambiente e la salute pubblica – le fa eco l’assessore all’Ambiente e allo Sport Sergio Gobbo –. Abbiamo investito molte risorse e ora, grazie a questo ultimo intervento, andremo a riqualificare anche tre impianti sportivi da mettere a disposizione delle società cittadine”. Paolo Rosin, assessore ai Lavori pubblici, guarda già alle prossime mete: “Non ci fermiamo qui – assicura –. Abbiamo in programma di aderire ai prossimi
Il sindaco Roberta Gallana con i dirigenti di AcegasApsAmga
bandi che il Governo ha annunciato di mettere a disposizione tramite il “conto termico” e agli incentivi offerti dal Gestore dei Servizi Energetici. Stiamo valutando attentamente a quali interventi dare priorità”. Maria Elena Pattaro
L’educazione ambientale si impara tra i banchi di scuola Imparare a prendersi cura dell’ambiente: la sensibilizzazione delle nuove generazioni passa anche attraverso la scuola. È per questo che Gestione Ambiente, azienda di supporto a Sesa nella gestione dei rifiuti, ha coinvolto gli studenti di prima e seconda media dell’Istituto Carducci in un ciclo di laboratori di educazione ambientale. Sfruttando la didattica a distanza, a un primo momento di riflessione sulle tematiche ambientali ne è seguito uno operativo, in cui gli alunni hanno realizzato manufatti con diversi materiali di recupero. L’attività ruota infatti attorno al tema del riciclo così da rendere consapevoli i giovani cittadini di quanto sia importante ridurre al minimo gli sprechi. Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di stimolare all’adozione di stili di vita responsabili e sostenibili, ma anche di saper stabilire un
rapporto emotivo con l’ambiente così da spingere i ragazzi all’adozione di corrette abitudini per la salvaguardia e il rispetto delle risorse ambientali. “L’educazione ambientale è uno strumento fondamentale per sensibilizzare le generazioni del futuro a una maggiore responsabilità verso l’ambiente e il territorio – afferma l’assessore all’Ambiente Sergio Gobbo –. Attraverso lezioni divertenti e interattive si possono favorire corrette abitudini per l’ecologia e la salvaguardia del nostro pianeta. È indispensabile individuare occasioni e strumenti che ci aiutino a modificare i nostri comportamenti quotidiani per vedere il rifiuto come una risorsa e non come uno scarto”. (m. e. p.)
18
Este
www.lapiazzaweb.it
La nuova sede. Nei locali al primo piano dell’ex Pretura in via Principe Umberto
Più tecnologia per la Polizia Locale “passo avanti per la sicurezza” P
iù spaziosa, funzionale e dotata di strumentazioni ad alta tecnologia: è la nuova sede del comando della polizia locale. Di recente i vigili hanno traslocato da via San Rocco a via Principe Umberto, al primo piano dell’edificio ottocentesco dell’ex Pretura, cha al pianterreno ospite l’ufficio centale di Poste italiane: 380 metri quadri interamente ristrutturati e adeguati alle esigenze operative degli agenti. La situazione pandemica ha costretto a rinviare a tempi migliori l’inaugurazione ufficiale della nuova sede alla presenza del prefetto e del questore di Padova. Intanto sono state le autorità cittadine a fare visita al nuovo comando: la sindaca Roberta Gallana insieme
Incrementati i lettori targhe nei luoghi strategici della città, facilitando così le indagini anche delle altre forze dell’ordine alla sua giunta e il luogotenente Severino Permunian, comandante della stazione carabinieri di Este, sono stati accolti nella sede in cui operano i 14 agenti del corpo di polizia locale, coordinati dal comandante Gabriele Mighela. Anche l’unità cinofila, con il cane poliziotto Achille, può contare su uno spazio dedicato. La ristrutturazione è costata 110mila euro e sempre al primo piano dell’edificio è presente anche lo Sportello unico delle attività produttive. «Il nuovo comando di polizia locale rappresenta un ulte-
riore passo avanti per il tema della sicurezza – commenta la sindaca Roberta Gallana –. La nuova sede sarà un punto di riferimento anche per gli altri comuni che fanno parte del Saple, il distretto di polizia locale che comprende Baone, Cinto Euganeo, Este, Lozzo Atestino, Sant’Elena e Vo’». Percorrendo i nuovi ambienti, spicca la sala dedicata alla videosorveglianza, dotata di un grande monitor da cui controllare le 130 telecamere installate nel territorio. “Il Comune di Este ha sempre avuto una progettualità a lungo termine che ha permesso anche questo ulteriore passo avanti nel campo della sicurezza. – afferma il comandante Mighela –. Grazie ai fondi regionali e comunali abbiamo iniziato anche il rinnovo del parco auto, con vetture elettriche e ibride”. Negli ultimi anni è stato potenziato il sistema di videosorveglianza e anche gli agenti ora sono dotati di bodycam. Sulla scia dell’innovazione tecnologica, sono stati implementati anche i lettori targhe posizionate nei luoghi strategici della città, facilitando le indagini anche delle altre forze dell’ordine, come ha sottolineato il luogotenente Permunian. Ai vantaggi concreti del cambio di sede, se ne aggiunge un altro, legato alla posizione strategica, secondo il vicesindaco Aurelio Puato: «La nuova location permetterà anche una maggior visibilità al comando di polizia locale. La posizione centrale e ben in vista potrà fungere da deterrente per molti, diventando essa stessa un incentivo alla sicurezza”. Maria Elena Pattaro
Il sindaco con il comandante della Polizia Locale e il luogotenente dei Carabinieri
Sport all’aperto: nuova area fitness in via Tacito Area fitness all’orizzonte per il parco pubblico di via Tacito, nel quartiere della Salute. L’intenzione è far sorgere un nuovo punto di riferimento sportivo, di aggregazione e socialità. Per questo l’amministrazione ha partecipato all’avviso pubblico promosso da Anci (Associazione nazionale dei Comuni) e Sport Salute spa relativo al progetto “Sport nei Parchi”. Il Comune confida in un finanziamento che permetta di realizzare un’area fitness per l’allenamento individuale, in una zona di circa 950 metri quadri all’interno dell’area verde compresa tra via Tacito e via Augustea. A illustrare il progetto è l’assessore allo Sport Sergio Gobbo: «L’intervento prevede nuove aree attrezzate, con strutture fisse per lo svolgimento di attività sportiva all’aperto a corpo libero e
attrezzature polivalenti per l’allenamento isotonico e cardio, anche per persone con disabilità e bambini. La gestione avverrà attraverso l’adozione dell’area da parte di una associazione o società sportiva operante sul territorio o individuata dal Comune attraverso un apposito bando pubblico». Aggiunge la sindaca Roberta Gallana: «La chiusura forzata di centri sportivi e palestre ha reso ancor più evidente quanto lo sport aiuti a mantenere il benessere fisico e psicologico. È un toccasana per staccare dalle incombenze quotidiane, ancor più rigenerante se svolta all’aperto, in compagnia, con le dovute misure di prevenzione e distanziamento. Soprattutto per bambini e ragazzi rappresenta una valvola di sfogo essenziale in questo periodo». (m. e. p.)
19
Provincia
www.lapiazzaweb.it
Sociale. Colloquio con il professor Riccardo Rossi, referente scientifico dell’associazione
“Piccoli Punti”, imprenditori uniti per aiutare la ricerca sul melanoma L’
Associazione “Piccoli Punti” nasce nel 2006 per iniziativa di un gruppo di imprenditori veneti, che si sono impegnati a sostenere l’attività clinica e scientifica svolta a Padova dall’Istituto Oncologico Veneto su un particolare tipo di tumore cutaneo molto diffuso: il melanoma. Abbiamo intervistato il Professore Carlo Riccardo Rossi, Referente scientifico dell’Associazione “Piccoli Punti”, già Direttore dell’Unità Operativa Uoc Chirurgia Oncologica dei tessuti molli, del peritoneo e dei melanomi presso lo Iov Padova. Nel 2021 avete raggiunto il traguardo dei 15 anni. Quali sono le più importanti attività di cui vi occupate? “L’Associazione “Piccoli Punti” ha tre obiettivi principali: educazione, prevenzione e ricerca sul melanoma. Promuove progetti di prevenzione primaria - ovvero quella forma di educazione che mira ad istruire sulla corretta esposizione al sole - e prevenzione secondaria volti a promuovere atteggiamenti responsabili in grado di permettere diagnosi precoci su individui a rischio. L’Associazione sostiene inoltre progetti di ricerca scientifica sul melanoma erogando borse di studio e borse di ricerca per progetti promossi dallo IOV e dall’Università degli Studi di Padova e contribuendo all’acquisto di strumentazioni utili per una diagnosi accurata e sempre più
L’Associazione eroga borse di studio e borse di ricerca per progetti promossi dallo IOV e dall’Università degli Studi di Padova e contribuisce all’acquisto di strumentazioni utili per una diagnosi accurata e sempre più tempestiva
Foto di gruppo del consiglio direttivo dell’associazione “Piccoli Punti”
tempestiva”. Qual è il vostro punto di forza? “Il punto di forza dell’Associazione “Piccoli Punti” è la rete di persone, siano esse personale medico, scientifico o volontari, che si è costruita negli anni attorno ai progetti. Grazie a loro sono stati raggiunti importanti risultati ed è stato possibile dare continuità nel sostegno a tutte le iniziative in programma, anche in questo ultimo anno così difficile”. I vostri progetti? “Sul fronte della ricerca scientifica negli ultimi anni la Piccoli Punti sta diventando sempre più attiva e capillare nel territorio, sostenendo l’attività clinica e di ricerca sul melanoma a Padova. Per quanto riguarda la prevenzione primaria, l’Associazione promuove già da alcuni anni
SunLab for Kids, un progetto educativo pensato per gli alunni delle scuole primarie che informa i bambini su come prendere il sole “dal verso giusto” evitando ustioni in giovane età, una delle cause di insorgenza del melanoma nell’adulto. Iniziato nel 2012, giunge al decimo anno con un traguardo di più di 3mila bambini e loro insegnanti coinvolti. Dall’anno scorso il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cariparo nell’ambito del progetto Attivamente. La prevenzione secondaria si traduce invece in azioni di comunicazione volte a promuovere atteggiamenti responsabili in grado di permettere diagnosi precoci su individui a rischio. In questo segnaliamo il sostegno dato dalla Piccoli Punti al Progetto Retemela https:// www.retemela.it”. Fanny Xhajanka
Il digitale in azienda, in aumento le richieste di specialisti La pandemia fa crescere la richiesta di figure specializzate nel digitale. Non è un caso che nel 2020 per i professionisti dell’information communication technology (Ict) le assunzioni in Veneto siano state 5.290 nel 2020. Una domanda che sta accelerando in modo esponenziale. A gennaio 2021 le imprese hanno già previsto in Veneto 2.110 assunzioni di profili legati al digitale (+151,2% rispetto a dicembre 2020). E per il trimestre gennaio-marzo i contratti di lavoro sono 5.310, di cui 2.110 a Padova e Treviso (Unioncamere-Anpal, Excelsior). È l’effetto della crisi pandemica, a cui le imprese hanno risposto innescando cambiamenti difficilmente reversibili e accelerando la trasformazione digitale. Fra i più ricercati, specialisti digitali, ingegneri e tecnici informatici, telematici, delle tlc. Profili come analisti e sviluppatori app, Ict operation manager, specialisti di big data, cybersecurity, IoT, digital marketing. Proprio le competenze digitali
saranno uno dei principali driver per agganciare la ripresa. Ma c’è un problema, 6 assunzioni su 10 di specialisti e tecnici informatici previste in Veneto appaiono di difficile reperimento. E potrebbero rimanere vacanti, per mancanza di profili o di competenze adeguati. «La pandemia se da un lato sta accelerando l’adozione del digitale in tutti i contesti lavorativi e di formazione - dichiara Francesco Nalini, consigliere delegato Assindustria Venetocentro -, dall’altro ha messo in evidenza la mancanza di sufficienti professionalità Ict e giovani adeguatamente preparati per far fronte alle richieste di innovazione delle imprese e di tutto il Paese. È importante quindi aumentare i percorsi formativi, guardando alle competenze digitali e trasversali come leva strategica di cambiamento, creare occasioni di qualità e fornire strumenti per lo sviluppo e l’aggiornamento continuo delle competenze”.
20
Provincia
www.lapiazzaweb.it
Il personaggio. Valentino Brugnotto racconta la genesi delle sue opere e i progetti futuri
“La mia rivoluzione del colore” I
l pittore Valentino Brugnotto nato a Treviso nel 1954, vive e lavora a Padova. Gli angoli della Città del Santo sono i soggetti più rappresentati nella maggior parte dei suoi quadri, l’artista ci racconta la sua rivoluzione del colore, spiega le sue opere e i suoi progetti futuri. Come nasce questa sua passione? “La mia passione nasce da una forte esigenza naturale di rappresentare la vita quotidiana”. Ci spiega la sua rivoluzione del colore? “Si tratta di dipinti totalmente ricostruiti secondo un itinerario inventivo che ricompone idealmente dopo aver dissezionato le parti con cromatismo fantasioso leggero e ricco di brillanti riverberi”. Quali sono le caratteristiche dei suoi quadri? “Colori vivaci che provengono da un’intima interiorità e si imprimono spontaneamente sulla tela secondo un preciso impianto prospettico”. Quali sono i soggetti e i suoi temi rappresentati? “I soggetti più rappresentati sono gli angoli della città di Padova. Fin da ragazzo vagabondavo per la città, raccogliendone i profumi i colori, le chiacchiere e gli incontri”. Le sue più importanti esposizioni? “Dai primi anni ottanta ho esposto le opere in mostre personali e collettive. Recentemente ho ricevuto nel 2018 e successivamente nel 2019 il riconoscimento del premio “Pennello d’oro” al Concorso “Premio nazionale di pittura” Fighille - Perugia. Nel 2020 ho ricevuto l’attestato al merito del premio “Mestre di pittura, concorso nazionale”. La sua opera a cui è più legato e perchè? “Non c’è un’opera a cui sono legato particolarmente rispetto ad altre. Ogni opera però è il risultato di una incessante e continua evoluzione”. Ci racconta qualche aneddoto di qualche suo quadro? “Penso che ogni quadro, in un modo tutto suo, nasca dai sentimenti provenienti dalla visione della vita quotidiana poi riprodotta su tela con dovuta minuzia”. Chi è stato il suo grande maestro? “Quello che reputo il mio maestro è stato il pittore padovano
Opera dedidata a Piazza dei Signori
Lotta all’inquinamento, Comuni padovani uniti
Ansoldi”. I suoi progetti futuri? “Intensificare il lavoro artistico partecipando sempre più concretamente a concorsi ed esposizioni a livello nazionale”. Il suo sogno nel cassetto come artista? “Continuare a dipingere liberamente e con tale ispirazione sino alla tarda età”. Fanny Xhajanka
Al via le misure straordinarie previste per contrastare l’inquinamento atmosferico. I dettagli sono stati discussi nel Tavolo tecnico zonale provinciale coordinato dalla Provincia di Padova, convocato per spiegare ai Comuni cosa cambierà con il nuovo provvedimento varato dalla Regione Veneto per intervenire sulla qualità dell’aria. “E’ in gioco la qualità della vita e la nostra salute – ha spiegato il presidente Fabio Bui – sull’inquinamento dobbiamo lottare uniti perché abbiamo il compito di consegnare alle generazioni future un territorio sano e meno inquinato. Servono azioni strutturali che, come Provincia, abbiamo sempre cercato di coordinare e ora è arrivato il momento di agire in maniera univoca e forte”. “Si tratta di un pacchetto di misure straordinarie – ha aggiunto il Consigliere provinciale all’Ambiente Fabio Miotti – che la Regione Veneto, a seguito di un più ampio coordinamento con le quattro Regioni del nord del bacino padano, ha approvato dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea. Lo scorso 10 novembre 2020, infatti, a livello europeo è stata aperta una procedura di infrazione per violazione sistematica e continuativa dei limiti di Pm10. Il Veneto è interessato per quanto riguarda il superamento giornaliero tra gli anni 2008 e 2017. Come Provincia abbiamo ritenuto di informare i Comuni sul contenuto della delibera regionale, rispondere alle domande e dare supporto ai sindaci che dovranno ora emettere le relative ordinanze”. Il nuovo pacchetto di misure anti inquinamento contenute nella delibera regionale riguarderà le principali fonti di inquinamento che incidono sulla qualità dell’aria: trasporti, riscaldamento, agricoltura. Per tutti i settori sono previsti divieti e incentivi economici in modo da poter ridurre del 38% le emissioni di pm10 primario (prodotto principalmente dalla combustione di biomasse), del 39% gli ossidi di azoto (derivanti in prevalenza dal sistema di trasporto pubblico e privato), del 22% l’ammoniaca rilasciata soprattutto dalle attività agricole. (m.t.)
SCONTATI DEL
DAL 22 APRILE AL 5 MAGGIO 2021
Hamburger di Bovino adulto Despar Premium
al kg
8,29€ al kg
Insalata di Lusia igp Despar Premium 150g - 7,93 €/kg
Mele Pinova 1° qualità origine Italia Passo dopo passo Despar
1,19€
1,49€ al kg
al pezzo
B
ANCO
SU
RG
TI
Convenienza e qualità:
due valori fondamentali per Despar. Per questo, dal 22 aprile al 5 maggio 2021 potrai trovare fino a 1.000 prodotti delle linee a marchio Despar scontati del 20% per riempire il tuo carrello della qualità di sempre.
7,40€
EL
A
Fino a 1000 prodotti firmati Despar scontati del 20%.
LA CARNE È IN OFFERTA NEI PUNTI VENDITA PROVVISTI DI REPARTO.
Fesa di Tacchina Passo dopo passo Despar
12 bastoncini di merluzzo Despar 300 g- 6,30 €/kg
Yogurt greco 0% assortito Despar 150 g - 5,27 €/kg
1,89€
0,79€
Ricottine Despar 2x100 g- 4,95 €/kg
Stracchino Despar 200 g- 7,95 €/kg
al pezzo
0,99€ al pezzo
Offerte valide dal 22 aprile al 5 maggio 2021
al pezzo
1,59€ al pezzo
Meno tempo in cucina, più tempo per te
Sugo allo scoglio Era ora Despar 450 g- 6,64 €/kg
3 pizze margherita Era ora Despar 840 g- 3,56 €/kg
1,49€
2,99€
2,99€
Pancetta affumicata o dolce a cubetti Despar 2x70 g - 11,79 €/kg
4 wurstel di pollo e tacchino Despar 100 g- 5,90 €/kg
6 uova allevate a terra Passo Dopo Passo Despar
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
1,65€
0,59€
Bontà 100% vegetale
TI
RG
EL
Contorno con Verdure grigliate Era ora Despar 450 g- 3,31 €/kg
al pezzo
ANCO
EL
A
TI
RG
EL
B SU
TI
ANCO
SU
RG
B
A
ANCO
A
B SU
I PRODOTTI E I PREZZI SONO IN OFFERTA FINO AL 5 MAGGIO 2021. SALVO ADESIONE ALL’INIZIATIVA O ESAURIMENTO SCORTE. I PREZZI POSSONO VARIARE NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI, RIBASSI O MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. DISEGNI E FOTOGRAFIE HANNO VALORE PURAMENTE ILLUSTRATIVO. INIZIATIVA VALIDA NEI PUNTI VENDITA ADERENTI.
Per pranzi e cene da preparare al volo, Era Ora Despar è la soluzione: tanti prodotti pronti per rendere speciale qualsiasi menu. Qualità, sicurezza e convenienza sono le caratteristiche principali di questa linea firmata Despar, per portare sulla tua tavola prodotti selezionati e genuini.
al pezzo
1,64€
36 prodotti, di cui 23 biologici, buoni, sicuri e certificati dedicati a chi cerca una gustosa alternativa ai piatti a base di carne.
Chi ha particolari esigenze alimentari, come l’intolleranza al lattosio, al glutine, al lievito o la celiachia, può andare sul sicuro con i prodotti della linea Despar Free From.
Miniburger pomodori secchi e olive o quinoa e zucchine bio Veggie 160 g - 12,44 €/kg
Pasta di mais e riso ditalini senza glutine Despar Free From 500 g - 2,38 €/kg
1,99€ al pezzo
1,19€ al pezzo
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Pasta all’uovo paglia e fieno Despar 250 g- 3,16 €/kg
0,79€
Pasta di semola assortita Despar 500 g- 0,88 €/kg
0,44€ al pezzo
Più gusto al tuo benessere. La soluzione ideale per un’alimentazione equilibrata è Despar Vital. Una linea completa di prodotti funzionali che promuovono salute e benessere senza rinunciare a gusto e convenienza.
Patatine aromatizzate assortite Despar 150 g - 5,27 €/kg
al pezzo
0,79€
Riso arborio Despar 1 kg
3 Piadine sfogliate Despar 330 g- 2,39 €/kg
1,59€
0,79€
al pezzo
al pezzo
Soia drink Despar Vital 1L
1,39€ al pezzo
al pezzo
Yogurt magro gusti assortiti Despar Vital 2x125 g- 2,36 €/kg
0,59€ al pezzo
Vaschetta gelato alla soia gusti assortiti Despar Vital 500 g- 5,38 €/kg
Filetti di sgombro all’olio di oliva Despar Vital 125 g- 15,92 €/kg
Gallette di mais bio Despar Vital 120 g- 8,25 €/kg
al pezzo
al pezzo
al pezzo
2,69€
Offerte valide dal 22 aprile al 5 maggio 2021
1,99€
0,99€
I PRODOTTI E I PREZZI SONO IN OFFERTA FINO AL 5 MAGGIO 2021. SALVO ADESIONE ALL’INIZIATIVA O ESAURIMENTO SCORTE. I PREZZI POSSONO VARIARE NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI, RIBASSI O MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. DISEGNI E FOTOGRAFIE HANNO VALORE PURAMENTE ILLUSTRATIVO. INIZIATIVA VALIDA NEI PUNTI VENDITA ADERENTI.
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Lenticchie lessate o Ceci Despar 250 g - 2,08 €/kg
Olive nere denocciolate Despar 125 g- 9,52 €/kg
0,52€
1,19€
al pezzo
al pezzo
Maionese Despar 150 ml - 4,20 €/kg
Filetti di alici distese o arrotolate in olio di oliva Despar 90 g- 26,56 €/kg
Pomodori pelati Despar conf. da 3 pz. x 400 g- 1,13 €/kg
al pezzo
al pezzo
al pezzo
0,63€
2,39€
L’esperienza del gusto.
Formaggio Asiago Fresco D.O.P produtto della montagna Despar Premium
Cultura, passione e tradizione sono i valori fondanti di Despar Premium e che meglio raccontano la storia degli oltre 400 prodotti della linea. Una storia ricca di tradizione, di attenzione alla tipicità dei processi di produzione e di attenta selezione delle materie prime per portare sulla tua tavola tutta l’eccellenza di prodotti da ogni parte del mondo e italiani riconosciuti IGP e DOP.
al kg
1,35€
Olio extra vergine di oliva 100% italiano Despar Premium 1L
9,90€
6,39€
Miele Italiano di Bosco, Tiglio, Eucalipto, Arancio Despar Premium 300 g - 9,97 €/kg
Riso Basmati Despar Premium 500 g - 2,58 €/kg
Latte fresco alta qualita’ montagna Despar Premium 1L
al pezzo
al pezzo
al pezzo
2,99€
al pezzo
1,29€
1,09€
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Tè despar assotiti 25 filtri Despar 42,5 g - 25,65 €/kg
Succo di frutta 100% assortito Despar 1L
1,09€
0,95€
Frollini panna, zucchero o integrali Despar 400/350g - 2,48 €/kg
6 croissant farciti assortiti Despar 240/300 g - 3,30 €/kg
Bibite Zero assortite Despar 1 L
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
0,99€
0,99€
al pezzo
0,49
Despar Bebè è la linea di prodotti specifici per l’igiene, la cura e l’alimentazione dei più piccoli. Un assortimento completo e colorato, tutto con la proverbiale qualità e la convenienza Despar.
Pannolini misure assortite pacco doppio Despar Bebè
6,79€ al pezzo
Offerte valide dal 22 aprile al 5 maggio 2021
Omogeneizzati alla frutta bio Despar Bebè 2x100 g- 4,45 €/kg
Crema di riso o semolino Despar Bebè 220 g- 9,05 €/kg
0,89€
1,99€
al pezzo
al pezzo
I PRODOTTI E I PREZZI SONO IN OFFERTA FINO AL 5 MAGGIO 2021. SALVO ADESIONE ALL’INIZIATIVA O ESAURIMENTO SCORTE. I PREZZI POSSONO VARIARE NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI, RIBASSI O MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. DISEGNI E FOTOGRAFIE HANNO VALORE PURAMENTE ILLUSTRATIVO. INIZIATIVA VALIDA NEI PUNTI VENDITA ADERENTI.
FINO A 1000 PRODOTTI FIRMATI DESPAR SCONTATI DEL
Detersivo lavastoviglie tutto in 1 limone 30 caps Despar
Detersivo piatti limone o aceto 1 L Despar
3,90€
0,85€
Detersivo lavatrice liquido assortito 30 lavaggi 1500 ml Despar
Shampoo o Balsamo assortito Xme Despar 250 ml
Bagno schiuma assortito Xme Despar 500 ml
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
al pezzo
2,79€
1,10€
1,49€
Carta igienica 10 rotoli Despar
Asciugatutto 2 rotoli 100 strappi 2 veli Despar
1,35€
1,99€
al pezzo
al pezzo
Stick gatto assortiti Molly 10x50 g - 27,00 €/kg
Bocconcini gatto assortiti Molly 100 g- 2,80 €/kg
Pate’ cane assortito Scotty 150 g g- 3,13 €/kg
1,35€
0,28€
0,47€
al pezzo
al pezzo
al pezzo
DAL 22 APRILE AL 5 MAGGIO 2021
SCONTATI DEL
Tutti i giorni nei nostri punti vendita trovi anche tantissime occasioni di risparmio e qualità Offerta
Prodotti venduti a un prezzo promozionale, che variano ogni 14 giorni, consultabili nel volantino.
App Despar Tribù
L’App Despar Tribù è il modo più immediato che abbiamo per starti vicino e per farti risparmiare. Scaricala e resta aggiornato sulle ultime offerte e accumula Punti Cuore per approfittare di tanti vantaggi pensati per te.
Punti cuore
Tanti prodotti contrassegnati dal cuore rosso che consentono di ottenere più punti cuore mostrando in cassa il codice personale dell’App Despar Tribù. Più punti cuore raccogli più risparmi.
Prodotti del territorio
Cerca il marchio Sapori del Nostro Territorio per scegliere le eccellenze locali prodotte da materie prime uniche e secondo processi di produzione tramandati di generazione in generazione.
Tutto il nostro impegno per rendere la tua spesa più sicura La tua spesa avviene in totale sicurezza grazie a tutte le misure che sono a tua disposizione: ingressi contingentati, come da indicazioni anti Covid-19, regolare e certificata sanificazione dei negozi e barriere protettive in plexiglass alle casse, e tanto altro.
Fai la spesa con un click È attivo il servizio di spesa a casa al sito www.despar.it/everli Verifica sul sito se la tua zona è coperta dal servizio.
29
Cultura
www.lapiazzaweb.it
L’esposizione. All’ex Macello di Padova la mostra interattiva di fisica, chimica e scienze
Sperimentando, ragazzi detective tra scienza e cambiamenti climatici
È
giunta alla sua XIX edizione Sperimentando, la mostra interattiva di fisica, chimica e scienze naturali allestita presso l’ex Macello di Padova fino al 28 aprile. Dedicata a “Scienza e clima”, l’esposizione indaga i fenomeni meteorologici particolarmente violenti di questi anni, per contribuire con nuovi elementi di riflessione al dibattito sui cambiamenti climatici in corso. Sfruttando le conoscenze di fisica e chimica, Sperimentando offre al visitatore le chiavi di lettura per capire quali fattori influenzano il clima, come agiscono e come si misurano. Grazie alla biologia, invece, vengono esaminate le conseguenze di questi fattori sulla biosfera. Il percorso espositivo parte dagli strumenti utilizzati per misurare il clima dalla terra, come termometro, barometro, anemometro e pluviometro. Si possono toccare con mano e riprodurre vari fenomeni atmosferici: pioggia, arcobaleno, piogge acide, neve, grandine, vento, tornado, fulmini ed effetto serra, per capire infine come vengono realizzate le previsioni meteorologiche, con quale accuratezza e affidabilità. Un aspetto particolarmente interessante della mostra riguarda l’analisi del clima sui vari pianeti del sistema solare in relazione alla loro distanza dal Sole e alla loro atmosfera.
Alla mostra sono associati alcuni laboratori didattici e due concorsi rivolti alle scuole secondarie per la realizzazione del logo e per la realizzazione di esperimenti da esporre
L’esame delle modifiche che le attività umane stanno apportando all’ambiente naturale, supportato da un’analisi storica dell’andamento del clima sulla Terra, permette al visitatore di capire come i comportamenti dell’uomo incidano sul clima e qual è l’impatto di questi cambiamenti sul mondo animale e vegetale. Non mancano gli spunti di riflessione sull’uso e sulla produzione di energia e sulla gestione dei rifiuti, fattori determinanti anche nelle variazioni climatiche. In particolare, la mostra analizza il ruolo dell’uomo sulle biocenosi di acqua, terra e aria e quali conseguenze possa aver prodotto in questi habitat. Vengono approfondite l’importanza delle foreste, dei ghiacciai, della biodiversità e le gravi ripercussioni dell’inquinamento dell’aria per la salvaguardia del nostro piane-
ta azzurro. Realizzata grazie alla collaborazione di molti soggetti del mondo accademico e scientifico padovano e sostenuta dalla Fondazione Cariparo, Sperimentando vuole essere un’occasione di riflessione per un pubblico più vasto possibile, in particolare per le generazioni più giovani. Alla mostra, infatti, sono associati alcuni laboratori didattici e due concorsi rivolti alle scuole secondarie per la realizzazione del logo e per la realizzazione di esperimenti da esporre. Sono inoltre previste, nel corso dell’anno, conferenze presso le scuole di Padova e presso l’Università Popolare “G. Oselladore” di Chioggia, oltre a spettacoli e altri eventi.Le visite si prenotano sul sito https://sperimentandoaps.wordpress.com. Sono garantite, su prenotazione, anche viste guidate virtuali. Enrico Beda
Premio Prospettiva Danza Teatro, aperte le iscrizioni alla XII edizione, candidature entro il 10 maggio C’è tempo fino al 10 maggio per presentare le candidature al “Premio Internazionale Prospettiva Danza Teatro”, rivolto ai giovani coreografi residenti in Italia e nel mondo. Giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, il premio chiama a raccolta gli autori di età compresa tra i 18 e i 40 anni, intenzionati a realizzare un progetto di danza contemporanea della durata minima di 15 minuti e massima di 25 minuti, che porti in scena un gruppo di danzatori da 2 a 5 elementi. Ideato da Laura Pulin, direttrice artistica anche dell’omonimo Festival, in collaborazione con il Circuito Regionale Arteven, il riconoscimento mantiene inaltera-
to lo spirito delle edizioni passate: “Questo premio continua promuovere la giovane danza contemporanea guardando al futuro - affermano gli organizzatori - Attraverso il sostegno all’innovazione di linguaggi e pratiche, vuole sostenere la ricerca e promuovere creatività e talento, offrendo la possibilità ai
coreografi di realizzare e presentare il proprio lavoro al pubblico. Ancora una volta, la città di Padova si riconferma come fucina dell’innovazione artistica e comunità aperta alla sperimentazione e alla ricerca”. In palio un premio in danaro di 5.000 euro, oltre ad una settimana di residenza coreografica per il vincitore. I finalisti, inoltre, parteciperanno alla cerimonia di premiazione in programma il prossimo settembre presso il Teatro G. Verdi, nell’ambito del Festival Prospettiva Danza Teatro che da 23 anni porta in scena artisti della danza nazionale e internazionale. (e.b.)
30
Sport
www.lapiazzaweb.it
L’intervista. Nicola Bernardi, direttore generale del club e vice presidente della Lega B
Virtus Padova: settantacinque anni di basket nel cuore della città L’
Antenore Energia Virtus Padova sta vivendo una stagione particolare da tutti i punti di vista. Per il 75° anniversario dalla fondazione, per il ritorno del derby con la Guerriero, ma anche e soprattuto a causa della pandemia, che ha reso imprevedibile il campionato e richiesto grande spirito di adattamento a tutta la società. Ne abbiamo parlato con Nicola Bernardi, Direttore Generale del club, ma anche Vicepresidente della Lega B. Qual è il bilancio di questa prima parte di stagione? Sicuramente positivo. Abbiamo chiuso il girone C1 al terzo posto e ci apprestiamo ora ad affrontare le squadre marchigiane ed abruzzesi con grande ottimismo. Eppure sono stati molti i momenti difficili… Proprio così. Avevamo costruito un roster competitivo, con un bel mix di esperienza e gioventù.
Poi però diversi nostri atleti hanno contratto il Covid-19 e altri hanno subito infortuni. La squadra però non ha mai mollato. Anzi, ha trovato energie anche inaspettate. In che senso? Alcuni dei nostri giovani si sono caricati le responsabilità sulle loro spalle e sono diventati protagonisti, sopperendo alle mancanze forzate. Siamo molto soddisfatti del loro contributo, sicuramente sarà un valore aggiunto per il futuro. Di chi è il merito di questa crescita? Innanzitutto loro, perché sono ottimi ragazzi. Della società che non si è mai arresa di fronte alle difficoltà. Ma soprattutto di coach Rubini e del suo staff, sempre abili a far emergere il massimo da ogni atleta, lavorando sulla tecnica e sulle motivazioni. Un nome su tutti? Sono tanti i protagonisti e sarebbe riduttivo citarne uno solo.
Nicola Bernardi con Giordani e Bonavina
Morgillo sta facendo una stagione strepitosa, Schiavon è una garanzia, Bocconcelli, Bianconi e Ferrari sono cresciuti moltissimo. Pellicano è una scommessa vinta, ragazzi come Rizzi e Brigato, seppur arrivati in corsa, hanno dato un grande contributo. Ma in generale, tutta la squadra ci sta dando grandi soddisfazioni. Peccato aver gli spalti vuoti. Purtroppo ci manca molto l’apporto del pubblico. Devo dire,
però, che da questo punto di vista la Lega ha fatto grandi investimenti per mostrare la serie B in diretta streaming. I dati di visualizzazioni delle nostre partite ci confermano il grande affetto dei padovani. Come sta il basket italiano, ad un anno dall’inizio della pandemia? I club di tutta Italia stanno vivendo una stagione difficile, soprattutto dal punto di vista economico. Molti club fanno fatica a
far quadrare i conti. Dal nostro punto di vista, non finirò mai di ringraziare i nostri sponsor, a partire da Antenore Energia, che continuano a sostenerci con entusiasmo. Ma anche le amministrazioni di Padova e Rubano, i sindaci Giordani e Doni, gli assessori allo sport Bonavina e Sacco. Come vi state organizzando per reagire a questa situazione? Abbiamo creato l’associazione Virtus nel cuore presieduta da Giorgio Maso, per allargare la partecipazione e coinvolgere le forze economiche della città. E continuiamo ad investire nel nostro settore giovanile, che da 75 anni è la linfa di questa società.
Padova Marathon 2021, appuntamento al 26 settembre: “La ricetta vincente non cambia” Cambia la data della Padova Marathon che, a causa dell’incertezza legata alla pandemia, non si terrà come inizialmente previsto il 18 aprile, ma si svolgerà domenica 26 settembre 2021.“Nel 2020, quando abbiamo capito che non sarebbe stato possibile organizzare l’evento, ci siamo subito dati da fare preparando le Stracittadine Virtual Edition, che tanto successo hanno riscosso, richiamando oltre 3.000 iscritti da tutto il mondo - afferma il Presidente di Assindustria Sport Leopoldo Destro - Da lì in poi non ci siamo più fermati, abbiamo continuato a lavorare per programmare l’even-
to nel 2021 e studiare le modalità per ripartire in totale sicurezza. La data prevista, il 18 aprile, alla luce delle attuali dinamiche dell’emergenza, era ancora esposta al rischio di un secondo annullamento e non avrebbe garantito ai partecipanti i mesi necessari per programmare la propria partecipazione e prepararsi adeguatamente. Per questo, di concerto con la Federazione Italiana di Atletica Leggera, abbiamo deciso di posticiparla al 26 settembre”. “Non cambieremo nulla della ricetta che ha fatto crescere la Padova Marathon in questi anni - continua
Destro - confermeremo la gara principale da 42 chilometri che scatta dallo Stadio Euganeo e la mezza maratona con partenza da Abano Terme. E confermiamo da subito la voglia di coinvolgere le tante onlus che hanno deciso di associare alla sfida sportiva una sfida solidale, così come confermiamo l’obiettivo di accompagnare la competizione agonistica a un nutrito programma di iniziative legate all’arte, la storia, la musica e l’ambiente. Perché la Padova Marathon è tutto questo; un’occasione per rilanciare quel turismo che oggi ha subito un duro colpo”. (e.b.)
Enrico Beda
www.lapiazzaweb.it
#Regione
31
Le prospettive. Il Consiglio Regionale ha votato anche due risoluzioni sul tema
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Ora il Veneto vuole poter dire la sua” “V
ogliamo dire la nostra sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, porteremo a Roma le proposte del Veneto e le necessità del nostro territorio”: Francesco Calzavara, assessore regionale al bilancio, rivendica il ruolo delle regioni nei giorni in cui il confronto si fa più intenso in vista del 30 aprile, data entro la quale il Piano dovrà essere presentato alla Commissione Europea. Il Consiglio Regionale del Veneto ha dibattuto a lungo e votato due risoluzioni. “In questo piano, - osserva Calzavara - le Regioni non sono state coinvolte. Nell’ambito della leale collaborazione istituzionale è stata completamente dimenticata la fase ascendente; l’impostazione centralistica finora seguita è destinata a portare pochi frutti e non tiene conto dei reali bisogni espressi dai territori. Le Regioni, invece, devono essere parte attiva nell’utilizzo delle risorse europee, che vedono quali priorità la digitalizzazione, l’innovazione, la transizione verde ed ecologica, l’inclusione sociale e la salute”. L’assessore aggiunge che il Veneto ha comunque cercato di raccogliere le principali priorità facendo sintesi di una serie di progetti necessari per la crescita del nostro territorio, confezionando un Piano regionale per la ripresa e la resilienza che si articola in 13 macro- progetti (crescita e valorizzazione del capitale umano; energia sostenibile; inclusione sociale; infrastrutture per la competitività e per l’attrattività turistica e culturale; innovazione; mitigazione del rischio idrogeologico; olimpiadi invernali Milano Cortina 2026; rafforzamento, innovazione e digitalizzazione delle istituzioni pubbliche; recupero e risanamento ambientale; resilienza sanitaria; gestione delle risorse
idriche; conversione eco-sostenibile del sistema della mobilità), in 155 schedeprogetto, per un valore complessivo di 25 miliardi. “Un piano, peraltro, coerente con il programma di governo illustrato dal Presidente della Regione Luca Zaia, per un Veneto più sicuro, più equo, che cresce sotto l’aspetto della digitalizzazione, creando vere e proprie autostrade digitali per le nostre imprese e famiglie. Investiremo molto anche sulle infrastrutture viarie. Auspico quindi una nuova stesura del Piano – conclude Francesco Calzavara - che dovrà per forza essere arricchito dai contributi che provengono dalle Regioni. E desidero ricordare il grande lavoro svolto nelle ultime settimane dalle diverse commissioni consiliari, nelle materie di rispettiva competenza, e il numero dei soggetti portatori di interesse ascoltati e coinvolti”. Due le risoluzioni approvate dal Consiglio su questo tema. La prima, proposta da Alberto Villanova e Giuseppe Pan chiede di coinvolgere maggiormente le Regioni e le Autonomie Locali per consentire una governance efficace dei processi decisionali, una maggiore attenzione e un puntuale monitoraggio di tutte le azioni a sostegno della ripresa e della lotta alla pandemia. “Dobbiamo utilizzare la transizione ecologica per far ripartire la nostra economia- spiega Alberto Villanova – Le Regioni devono contare di più ed essere pienamente coinvolte nell’utilizzo dei più importanti Fondi europei. dare una mano alle nostre aziende in difficoltà, ai nostri artigiani e liberi professionisti, in modo da distribuire la ricchezza sul territorio. La transizione ecologica rappresenta infatti un fondamentale pilastro, ma non va ridotta a una
Francesco Calzavara
plastic tax, ovvero non deve bloccare la crescita, bensì rappresentare una concreta possibilità di sviluppo per i nostri territori”. Elisa Venturini (Forza Italia) sottolinea che ora il vero problema è il coordinamento delle diverse azioni e il rispetto delle tempistiche indicate per l’impiego delle risorse”. Approvata anche la risoluzione sottoscritta dal Capogruppo Dem Giacomo Possamai, e da Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Andrea Zanoni e Francesca Zottis. “Il Veneto del futuro dovrà essere più digitale, più green, più inclusivo. Siamo di fronte a una straordinaria opportunità per progettare un futuro diverso per la nostra regione, in linea con quanto prevede il Recovery Fund e nel rispetto
L’assessore Calzavara: “Facciamo sentire la nostra voce a Roma, presentando i nostri progetti, le Regioni non sono state coinvolte eppure esprimono i reali bisogni dei nostri territori” delle sue linee portanti: transizione ambientale, digitalizzazione, innovazione e inclusione sociale. Va sfruttata la filiera dell’idrogeno”. La Risoluzione “impegna il Presidente e la Giunta regionale, in particolare, a promuovere e sottoscrivere un “Patto per il Veneto del 2030”.
Venturini e Bozza: “Bene i vaccini nelle farmacie, ora diventino centri di stoccaggio per i medici di base” “Raggiunta l’intesa con le farmacie come Hub vaccinali, occorre organizzarsi e farsi trovare pronti sul piano operativo a livello regionale e territoriale. Auspichiamo si possa procedere in maniera univoca nei Distretti sanitari provinciali, perché più si agirà uniti in tutta la Regione, prima si riuscirà a debellare questo virus”. Lo affermano i consiglieri regionali di Forza Italia, Elisa Venturi-
ni e Alberto Bozza, i quali ricordano di aver posto il problema come gruppo consiliare di Forza Italia: “fin dall’inizio del nostro mandato ci siamo spesi per il coinvolgimento anche delle Strutture private e delle farmacie per sostenere e integrare il Sistema Sanitario pubblico, dapprima nei tamponi e poi nella campagna vaccinale”. Ora, aggiungono, le farmacie possono diventare anche cen-
tri di stoccaggio e fornitura dei vaccini per i Medici di base, compatibilmente con le modalità di somministrazione e le caratteristiche del vaccino medici di base e farmacie, infatti, possono collaborare nella gestione degli aspetti logicisti e pratici della campagna vaccinale. “Ribadiamo come sia prioritario, - continuano Venturini e Bozza - che gli stessi farmacisti vengano inseriti tra
le categorie prioritarie per ricevere la profilassi, al pari di quanto è stato giustamente fatto per medici e operatori sanitari. Ma ciò che più conta è che sul piano politico finalmente si sia riuscito a raggiungere un’intesa tra Governo e farmacie, che possono fungere anche da presidio territoriale dove prenotare le vaccinazioni attraverso il portale di Azienda Zero”.
32
Regione
www.lapiazzaweb.it
L’intervista. L’analisi di Giacomo Possamai, capogruppo PD in Consiglio Regionale
Recovery Fund, occasione da non perdere: investire per un Veneto digitale, green e inclusivo “L
e risorse del Recovery Fund sono un’occasione straordinaria da mettere al servizio di un progetto di rilancio e sviluppo del Veneto, per una Regione digitale, green e inclusiva, i tre indirizzi dati dalla Commissione Europea per il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza”. Così Giacomo Possamai, Capogruppo per il PD in Consiglio regionale, evidenzia il contenuto della proposta presentata al Consiglio, il ‘Patto per il Veneto 2030’. “Chiediamo alla Giunta di promuovere fin da adesso questo patto, coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti di questa partita: enti locali, associazioni di categoria, e ambientaliste, sindacati, Camere di commercio, Università, Ufficio scolastico regionale, realtà del Terzo settore e del volontariato e banche. Il Patto deve contenere obiettivi chiari, come la neutralità carbonica entro il 2050, e l’uso esclusivo di rinnovabili entro il 2035, come ha messo nero su bianco già l’Emilia Romagna”. Ad esempio, secondo Possamai è importante puntare sulla filiera dell’idrogeno: “Gli ultimi due Governi vogliono investire fortemente su questa fonte rinnovabile per eccellenza. Il Veneto ha tutto per ospitare hub per ricerca e produzione, mettendo in rete atenei, categorie economiche e mondo dell’impresa. Ma finora dalla Regione nessuno detto niente. Sulla digitalizzazione le direttrici sono soprattutto due, pubblica amministrazione e scuola. Per quanto riguarda la prima, servono investimenti finalizzati a semplificare i rapporti con le imprese,
A fianco Giacomo Possamai, capogruppo Pd in Consiglio Regionale
“Chiediamo alla Giunta di promuovere fin da adesso il Patto per il Veneto 2030, coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti di questa partita, fissando obiettivi chiari, come la neutralità carbonica entro il 2050, l’uso esclusivo di rinnovabili entro il 2035, le infrastrutture digitali, la sanità, la sicurezza del territorio”
aiutandole ad essere competitive. Se per sbrigare una pratica impiego lo stesso tempo online o recandomi di persona in ufficio non serve a niente. Per la scuola, invece, siamo di fronte ad una grande sfida: le chiusure rigettano nell’angoscia le famiglie venete. Con la didattica a distanza abbiamo sperimentato come la scuola non in presenza acuisca le diseguaglianze. Ciò che serve, al contrario, è un grande progetto di innovazione digitale in cui le famiglie costrette alla Dad abbiano una possibilità in più, e non una penalizzazione”. In questo contesto rientra anche la necessità di potenziare la banda larga e le infrastrutture digitali anche
nelle zone periferiche della regione, come quelle montane, che vanno preservate da un possibile spopolamento derivante proprio dalla difficoltà ad accedere ai servizi essenziali, come il medico di base o l’ufficio postale. “Sul fronte della sanità pubblica dobbiamo avere degli obiettivi per il futuro – prosegue Possamai -. Bisogna investire non solo per ristrutturare gli ospedali, ma anche per ammodernarli, realizzando camere singole che permettano l’isolamento per la riduzione dei rischi da infezione. E potenziare in tutta la regione la medicina di territorio e la strumentazione tecnologica per i distretti, in modo che la sani-
tà pubblica faccia ciò che deve fare: diagnosi precoce, screening gratuiti e vaccinazioni. Anche in questo campo va rafforzata la digitalizzazione, così da assicurare la connessione con i sistemi di assistenza medica, infermieristica e terapeutica ambulatoriale per garantire ai pazienti un’assistenza coordinata e continuativa”. Da associazioni di categoria, consorzi e non solo, emerge forte la necessità di mettere in sicurezza il territorio e di avviare con urgenza il Piano invasi con opere che, finalmente, dopo anni di progettazione, vengano realizzate. “Sono interventi strategici che permettono, da un lato, un risparmio della risorsa idrica favorendo la competitività delle imprese agricole e, dall’altro, di ridurre il rischio di alluvioni e frane: abbiamo visto negli ultimi anni le conseguenze dei cambiamenti climatici, con eventi non più sporadici – conclude Giacomo Possamai -. Crediamo, inoltre, che il sistema agricolo dovrebbe essere maggiormente valorizzato, specialmente per quanto riguarda ricerca e sviluppo, e le numerose aziende giovani che non riescono a trovare dalla Regione sufficiente supporto alle loro progettualità. Si tratta di sostenere le piccole realtà con produzioni locali, che hanno bisogno di essere messe in rete per riuscire a competere con il sistema della grande distribuzione”. Eva Franceschini
33
Regione
www.lapiazzaweb.it
L’intervista. Michele Ghezzo, presidente del Consorzio Promozione Sviluppo Delta del Po
“Al lavoro per un’estate sicura” M
ichele Ghezzo, presidente del Consorzio Promozione Sviluppo Delta del Po, racconta quelle che sono le speranze, in ottica estiva, quando ancora tutta l’Italia si trova a dover fare i conti con numerose ristrettezze dovute alla pandemia in atto. Presidente, quali sono le prospettive per l’imminente stagione estiva? “In un periodo così particolare è difficile fare previsioni. Gli ospiti veneti stanno apprezzando ogni anno di più la nostra località, e anche per questa estate le prenotazioni continuano ad arrivare, soprattutto per i mesi di luglio e agosto. Per quello che riguarda giugno molto dipenderà dalle limitazioni e restrizioni. Una vera e grande sorpresa è rappresentata dal mese di settembre, che è sempre stata appannaggio del mercato tedesco, ma che negli ultimi anni ha avuto un maggiore apprezzamento anche per il mercato italiano”. Come stanno preparando-
si gli operatori balneari delle spiagge del Delta del Po? “Tutte le attività stanno facendo del loro meglio per poter accogliere gli ospiti nel modo migliore per la prossima estate, forti degli insegnamenti avuti l’estate scorsa. Posso dire con certezza che saremo in grado di garantire misure e condizioni adeguate alle necessità di tutti i turisti”.
“Anche per questa estate le prenotazioni continuano ad arrivare, soprattutto per i mesi di luglio e agosto” Al riguardo, come vi state attrezzando? “Siamo impegnati in percorsi di formazione e abbiamo attivato una rete di collaborazione tra gli operatori, per poter creare una filiera che possa garantire un servizio migliore, con standard condivisi in tutte le località marittime deltizie. Inoltre, stia-
Nell’immagine Michele Ghezzo (foto di repertorio pre emergenza Covid)
mo facendo un percorso con i portatori di interesse e le amministrazioni comunali, che ci porterà ad avere una reale percezione di un’unica destinazione, da poter fare su tutto il vasto territorio del Delta del Po”. Che cosa vi aspettate di diverso, rispetto all’anno scorso? “Ci aspettiamo più consapevolezza, da parte degli operatori e degli ospiti, circa il difficile momento che stiamo vivendo. Siamo consapevoli di svolgere il lavoro più bello del mondo, ossia l’accoglienza, che sia sotto l’ombrellone, o nel servire un piatto al ristorante oppure nell’ospitare un cliente in hotel. Per questo, tutti quanti, ci stiamo impegnando per offrire una vacanza serena e in totale sicurezza”. Marco Scarazzatti
/category/salute/
on-line:
APRILE 2021
Salute Vaccinarsi in gravidanza
Il messaggio di speranza di due mamme
P
Anna e Valentina, le bambine nate già con gli anticorpi contro il Covid Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto a pag 36
Lo studio che “scagiona” la scuola in presenza a pag 37
osso fare il vaccino contro il Covid 19 in gravidanza? E’ una delle domande che in modo ricorrente si sono poste molte donne in attesa. E fra queste anche Anna Parolo, 36 anni, e Valeria Bernardi, 37 anni, due professioniste sanitarie, la prima immunologa dell’Ulss 6 Euganea, la seconda ginecologa, che lo scorso dicembre, quando è partita la campagna vaccinale, si sono trovate di fronte a questa scelta, anche perché rientravano fra le categorie a rischio, essendo entrambe professioniste sanitarie. E loro hanno deciso, fra le prime donne in gravidanza, di sottoporsi alla vaccinazione. Anna e Valeria hanno discusso con gli esperti dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6, fra cui il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe e la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè, sull’opportunità della vaccinazione in relazione al loro rischio lavorativo, personale e della salute fetale. Prosegue alla pag. seguente
Malattia genetica neurologica. A Padova il primo screening neonatale a pag 38
Salute
36
Consulenza scientifica
Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto Uno strumento a disposizione dei cittadini per chiarire dubbi e avere informazioni sicure da fonti autorevoli
Io mi vaccino, la campagna di informazione della Regione Veneto
L
e domande sui vaccini sono molte e non sempre le risposte sono chiare o attendibili. Per andare incontro all’esigenza di informazioni autorevoli e chiarificatrici la Regione Veneto ha dato il via lo scorso 26 marzo alla campagna informativa “Io mi vaccino”. Una campagna a sostegno della lotta al Covid 19 tramite il vaccino, con l’obiettivo di supportare il cittadino nella scelta, con informazioni che provengono da fonti sicure e pere domande vaccini sono molmunque fare il vaccino? sone autorevoli, sui cercando di chiarire dubbi esupportare perplessità. l’iniziativa. te e non sempre le risposte sono Il primo protagonista, interpella“Sì, basta una sola dose come diUn Supereroe, un gigante buono è il “testimonial” della chiare o attendibili. Per andare into per fare luce su dubbi e timori, mostrano studi molto recenti”. campagna di vaccinazione contro il Covid19. contro all’esigenza informazioni è eil protettivo professorche Palù, presidente Aifa, Si può contrarre il virus tra prima Raffigura il vaccino, didall’aspetto benevolo autorevoli e chiarificatrici la RegioAgenzia spiega e protegge, che si destreggia attraverso le tanteItaliana e spes- del farmaco, che e seconda dose? ne Veneto ha dato il via lo scorso risponde a delle “E’ possibile perché la copertuso confuse informazioni, mettendo in risalto quelle corrette per semplici domande. 26 marzo alla campagna informatiDi seguito le più frequenti. ra immunitaria, cioè gli anticorpi allontanare dubbi e comunicare in modo semplice, lineare e va “Io mi vaccino”. Una campagna Che garanzia di efficacia offrono neutralizzanti, si forma nel tempo, sintetico l’importanza di un atto così semplice e protettivo. E’ anato sostegno della lotta al Covid 19 i vaccini? quindi c’è una finestra in cui siamo dalla matita di Maria Gianola, disegnatrice veneziana che tramite il vaccino, con l’obiettivo di “I vaccini – è la risposta del proancora infettabili”. ha messo a disposizione la sua creatività per supportare l’inisupportare il cittadino nella scelta, fessor Palù - sono molto efficaci, Quando comunicare malattie o ziativa. con informazioni cheinterpellato provengono fino pere cento, quindi non allergie? Il primo protagonista, per fare lucealsu95 dubbi da fonti e persone autorevoli, abbiamo maidelavuto “Sì, vaccini cosìsola dose “Nelcome momento in cuistudi ci simolto vaccina timori, è ilsicure professor Palù, presidente Aifa, Agenzia Italiana basta una dimostrano recercando di chiarire dubbi e perplesefficaci. L’efficacia si misura sulla c’è un medico che fa un’anamnesi. farmaco, che risponde a delle semplici domande. Di seguito le centi”. sità. prevenzione della malattia, sappia- il virus Quello il momento cui si indipiù frequenti. Si può contrarre traèprima e secondaindose? Un Supereroe, un gigante buono mo che vaccini così efficaci possono cano tutte le condizioni patologiche Che garanzia di efficacia offrono i vaccini? “E’ possibile perché la copertura immunitaria, cioè gli antiè il“I“testimonial” della campagna di Palù prevenire anche le allergie altro” vaccini – è la risposta del professor - sono molto ef- l’infezione”. corpi neutralizzanti, si pregresse, forma nel tempo, quindiec’è una finestra vaccinazione contro il Covid19. Dopo quanto tempo il vaccino ha Quali sono gli effetti collaterali ficaci, fino al 95 per cento, quindi non abbiamo mai avuto vac- in cui siamo ancora infettabili”. Raffigura il vaccino, dall’aspetto effetto? dei vaccini? cini così efficaci. L’efficacia si misura sulla prevenzione della Quando comunicare malattie o allergie? benevolo e protettivo che spiega e possono “Solitamente un’im-in cui ci“Gli effettic’ècollaterali malattia, sappiamo che vaccini così efficaci prevenire per indurre “Nel momento si vaccina un medicosono che faquelli un’aprotegge, che si destreggia attravermunità protettiva in grado di neudi tutti i vaccini. I primi nella sede anche l’infezione”. namnesi. Quello è il momento in cui si indicano tutte le condisoDopo le tante e spesso inforpassarepregresse, locale:ledolore, arrosquanto tempo ilconfuse vaccino ha effetto?tralizzare il virus devono zioni patologiche allergie rigonfiamento, e altro” mazioni, mettendo in risalto quelle almeno 21 giorni. C’è, per quasi tutti samento, nel giro di poche ore o al “Solitamente per indurre un’immunità protettiva in grado di Quali sono gli effetti collaterali dei vaccini? corrette per allontanare dubbi e coi vaccini, bisogno di una seconda massimo nell’arco di una giornata. neutralizzare il virus devono passare almeno 21 giorni. C’è, per “Gli effetti collaterali sono quelli di tutti i vaccini. I primi nelmunicare modo bisogno semplice, lineare di solito, possono essere nel 30, nel 40 giro forse quasi tutti iinvaccini, di una secondadose doseche che sisi fa fa aa distanza, la sede locale: dolore, Ci rigonfiamento, arrossamento, di edistanza, sintetico l’importanza di un atto di tre o quattro settimane e, quindi, anche 50 per cento dei segni sistedi solito, di tre o quattro settimane e, quindi, bisogna poche ore o al massimo nell’arco di una giornata. Ci possono così semplice protettivo. E’per nato mettere altri30,dieci mici molto come astenia, domettere in controealtri dieci giorni avere bisogna un’immunità com- in contro essere nel 40 forse anche 50 banali, per cento dei casi sistemici dalla matita die neutralizzante”. Maria Gianola, di- giorni per avere un’immunità comlorabilità muscolare, dolore articolapleta, protettiva molto banali, come astenia, dolorabilità muscolare, dolore artisegnatrice veneziana che comunque ha messo farepleta, protettiva e neutralizzante”. e febbre che si risolvono di solito Se ho avuto il Covid devo il vaccino? colare e febbre che si re risolvono di solito molto precocemente”. a disposizione la sua creatività per Se ho avuto il Covid devo co- molto precocemente”.
L
www.lapiazzaweb.it
Vaccinarsi in gravidanza
Il messaggio di speranza di due mamme
A
sostenerle in questa scelta anche i loro compagni, entrambi professionisti sanitari. Preziosa anche la collaborazione con il dottor Roberto Rigoli, direttore della Microbiologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, e del professor Fausto Baldanti, direttore della Virologia molecolare del Policlinico San Matteo di Pavia. E quindi entrambe le professioniste sanitarie, che non erano mai state contagiate dal virus, si sono sottoposte, nel corso del terzo trimestre di gravidanza, volontariamente a inizio gennaio alla prima dose di vaccino e, a distanza di tre settimane, alla seconda. Il decorso è stato regolare per entrambe le gravidanze: le due donne non hanno segnalato effetti collaterali dopo l’inoculazione del vaccino. Anna (la figlia di Valeria) è nata il 9 marzo scorso e Valentina (la bimba di Anna) il 16 marzo; entrambe alla nascita pesavano circa 3 chili, entrambe stanno bene e sono state allattate al seno. Ma c’è di più: le bambine presentano gli anticorpi contro il Covid 19. “Con la vaccinazione è stata protetta l’ultima parte della mia gravidanza – racconta l’immunologa Anna Parolo – che è quella più rischiosa in caso di infezione da Covid. Sono doppiamente contenta di sapere che anche la mia bambina ha gli anticorpi perché mi fa sperare che sia ben protetta. Consiglio di approcciarsi molto serenamente alla vaccinazione”. “Un’infezione alle vie respiratorie a termine della gravidanza potrebbe rivelarsi anche molto grave – sostiene la ginecologa Valeria Bernardi – Gli studi sottolineano come l’infezione da Coronavirus nei bambini molto Mamme in attesa piccoli possa essere molto seria e professioniste e avere conseguenze importanti. Sono questi i motivi che mi hanno sanitarie, hanno spinto a vaccinarmi, tenendo conto deciso di vaccinarsi del fatto che i rischi di un vaccino sono sicuramente minimi. La mia nell’ultimo trimestre esperienza è stata positiva”. della gravidanza “Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – sottolinea il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6 – infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale”. “Gli studi sono limitati – rileva ancora il dottor Jorizzo – ma concordi nel suggerire che non ci sono effetti collaterali sulla mamma e sul feto. La vaccinazione quindi potrebbe essere indicata, anche in gravidanza, nelle situazioni con fattori di rischio, come suggerito dalle Società di Ginecologia Italiane”. “L’esperienza di queste mamme è rassicurante perché sono riuscite a sottoporsi ad entrambe le dosi e a partorire a 5,6 settimane dall’ultima dose di vaccino, l’allattamento non è stato compromesso. Il messaggio che vogliamo trasmettere è di fiducia” aggiunge la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè. “Sarà interessante in futuro capire – sostiene - se il passaggio di questi anticorpi a seguito della vaccinazione materna contro il Sars-CoV-2 possa proteggere il neonato come avviene in seguito alla vaccinazioni contro difterite, tetano e pertosse. In tal caso bisognerebbe definire se esiste una fase ideale della gravidanza per la vaccinazione”. E’ quindi importante offrire anche alle future mamme e alle mamme in allattamento il vaccino anti Covid, - concludono Jorizzo e Ngaradoumbe - se appartengono a categorie a rischio.
Salute
www.lapiazzaweb.it
37
Covid 19 e diffusione tra i banchi
Lo studio che “scagiona” la scuola in presenza
E
siste realmente una relazione tra diffusione del Covid 19 e la scuola in presenza? La scuola può essere un potenziale luogo che amplifica il contagio? L’argomento è delicato e complesso e se n’è dibattuto a lungo, con le due posizioni, e relative scuole di pensiero, - chi sostiene che vi sia un rischio concreto e chi invece ritiene che non sia così – a confronto quotidiano sulla questione. Un recente studio, tuttavia, nel fare un po’ di chiarezza sul ruolo di bambini e ragazzi in età scolare e delle scuole nella diffusione di SARS-CoV-2, “scagiona” la scuola e i bambini dall’ “accusa” di essere “amplificatori” della pandemia. Lo studio è stato coordinato dal professor Luca Scorrano del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare e dalla professoressa Sara Gandini, epidemiologa dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, in collaborazione con l’Aulss 9 Scaligera di Verona, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata e AbaNovus di Sanremo. Questo studio, “A cross-selectional and prospective color study of the role of schools in the SARS-CoV-2 second wave in Italy”pubblicato sulla prestigiosa rivista “The Lancet Regional Health – Europe”, indica che l’impennata dell’epidemia osservata tra ottobre e novembre 2020 non può essere imputata all’apertura delle scuole e come la loro chiusura totale o parziale, in particolare in due regioni italiane, non abbia influito sulla diminuzione dell’indice Rt. “Abbiamo pertanto confrontato l’incidenza del Covid 19 tra gli studenti e tra il personale scolastico (docente e non) con quella popolazione generale, dello stesso range di età nel caso del personale scolastico - spiega il professor Scorrano - Abbiamo valutato se in concomitanza con l’apertura della scuola l’incidenza del Covid19 aumentasse prima tra le persone in età scolare che nella popolazione generale, se gli studenti o il personale scolastico positivi al Covid-19 provocassero focolai nelle scuole, se i focolai in contesti scolastici fossero causati principalmente da
Da una ricerca pubblicata su “The Lancelot Regional Health – Europa” sull’impennata della pandemia in Italia tra ottobre e novembre 2020 emerge che gli studenti non sarebbero “amplificatori” delle infezioni da SARS-CoV-2
Ragazzi “influencer” per promuovere una sana alimentazione
Da sinistra: il professor Luca Scorrano e di seguito l’epidemiologa Sara Gandini
studenti, e infine se a livello delle diverse regioni italiane l’aumento dell’indice Rt seguisse le date di apertura della scuola (diverse da regione a regione) a un intervallo di tempo costante. Un intervallo di tempo costante tra apertura delle scuole e aumento dell’indice Rt sarebbe infatti un importante indicatore di correlazione tra scuole in presenza e circolazione virale nella popolazione generale”. Il nostro studio mostra come l’incidenza di Covid 19 tra gli studenti sia stata inferiore rispetto alla popolazione generale – dice la professoressa Sara Gandini. - Le infezioni secondarie a scuola erano Le infezioni secondarie a scuola erano inferiori all’1% e i focolai si sono verificati nel 5-7% delle scuole analizzate. L’incidenza tra gli insegnanti era paragonabile a quella registra tata nella popolazione di età comparabile a quella degli insegnanti. Le infezioni secondarie tra gli insegnanti erano rare e si verificavano più frequentemente quando il caso indice era un insegnante rispetto a uno studente. Nel periodo che ha di poco preceduto l’apertura delle scuole in Veneto e in concomitanza con l’apertura stessa, l’incidenza di Covid 19 è cresciuta massimamente non
tra gli studenti ma negli individui di 2029 e 45-49 anni. Lo sfasamento tra le diverse date di apertura delle scuole nelle regioni italiane e l’aumento dell’indice Rt regionale non è stato uniforme. Infine le chiusure in due regioni dove sono state attuate prima di altre misure restrittive non hanno influenzato la diminuzione di Rt che era già in atto”. “Nel loro complesso, queste evidenze non supportano un ruolo degli individui in età scolare e delle aperture scolastiche come “motore” della seconda ondata di Covid-19” osserva il professor Scorrano. “Il nostro lavoro si aggiunge alle molteplici evidenze accumulate nel corso di quest’ultimo anno che nel loro complesso hanno “scagionato” la scuola in presenza. In salute pubblica – conclude la professoressa Gandini dobbiamo sempre bilanciare rischi e benefici. Alla luce della mancanza di solide evidenze che la scuola in presenza contribuisca significativamente alla diffusione della pandemia, ci sembra che il beneficio non sia chiaro e che il rischio qui sia soprattutto quello delle gravi ripercussioni causate della chiusura delle scuole sulla salute di bambini ed adolescenti”.
375
ragazzi e 13 istituti alberghieri coinvolti nel progetto “La salute nel Piatto” Ragazzi “influencer” per promuovere una corretta e sana alimentazione, perché la salute si trova anche nel piatto. E proprio “La salute nel piatto” è il nome del progetto che ha il patrocinio della Regione Veneto e dell’Istituto Oncologico Veneto e che vede coinvolti gli studenti e le studentesse di 13 istituti alberghieri di tutto il territorio regionale. In tutto 375 ragazzi chiamati a realizzare delle ricette seguendo le indicazioni dei nutrizionisti della Lilt; potranno scegliere al massimo due ingredienti tra quelli indicati dall’équipe di nutrizionisti e creare una ricetta sul tema della corretta alimentazione, specificandone le proprietà nutrizionali e le accortezze da adottare in cottura per ridurre al minimo le alterazioni di tali proprietà e la formazione di possibili composti dannosi. In questo contesto i ragazzi sono chiamati a parlare ai loro coetanei, con un linguaggio vicino alla loro sensibilità, svolgendo un ruolo attivo di “influencer” nel diffondere questo messaggio attraverso i social più praticati dai giovani. L’iniziativa è stata presentata in occasione della Settimana nazionale per la Prevenzione Oncologica dal Coordinamento Lilt del Veneto e che ha visto la partecipazione di Dino Tabacci, coordinatore Lilt Veneto e Presidente Lilt di Pado-
va, che ha fatto gli onori di casa, il Consigliere e membro della Giunta dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Orio Mocellin – simbolo della sana alimentazione è stato individuato l’olio extra vergine di oliva, principe della dieta mediterranea e considerato elisir di lunga vita - l’astrochef ed esperto in sana alimentazione, nonché testimonial del progetto, Stefano Polato. Il progetto ha riscosso grandi manifestazioni di approvazione anche da paerte dell’assessore regionale alla Scuola Elena Donazzan. “Trovo particolarmente apprezzabile ed efficace – ha osservato in occasione della presentazione - che si sia scelto di puntare sul linguaggio e sulle piattaforme social preferite dai più giovani: la consapevolezza deve partire infatti dalla scuola, perché i nostri ragazzi saranno presto chiamati ad essere i professionisti della ristorazione, un mondo che spazia dal bar sotto casa al ristorante stellato, magari puntando a quella vetta rappresentata dal testimonial di questa iniziativa, l’astrochef Stefano Polato”. I 375 ragazzi si sono divisi in 37 gruppi e si sfideranno nella realizzazione di Piatti della salute, sani, replicabili a casa, in grado di valorizzare ingredienti del territorio e di ottenere una buona visibilità sui social. A fine maggio il miglior piatto della salute verrà premiato dalla Commissione di esperti Lilt.
Salute
38
www.lapiazzaweb.it
Malattia genetica neurologica. A Padova “nasce” il primo screening neonatale A fianco il dottor Alberto Burlina, direttore dell’Unit Operativa Complessa Malattie Metaboliche ed Ereditarie dell’Azienda Ospedale/ Università di Padova
Cometa A.S.M.M.E: dal 1992 al fianco di chi lotta contro le Malattie Metaboliche Ereditarie
P
I
n Italia un neonato su 2000 è affetto da malattie metaboliche ereditarie: a causa di un’alterazione del DNA il metabolsmo non funziona in modo corretto e le sostanze assunte come cibo, anziché trasformarsi in nutrimento, diventano tossiche e producono gravi danni all’organismo. Per sconfiggere le malattie metaboliche ereditarie, nel 1992 un gruppo di famiglie fonda Cometa A.S.M.M.E, che oggi conta più di 3000 tra soci e sostenitori in tutta Italia. L’Associazione, che ha la sua sede a Ponte San Nicolò in provincia di Padova, da quasi 30 anni è al fianco di malati metabolici ereditari, bambini e adulti, per sostenerli e accompagnarli nelle cure quotidiane. Grazie alla tenacia della Presidente Annamaria Marzenta, all’impegno dei volontari e alla generosità delle famiglie, Cometa A.S.M.M.E ha già investito più di due milioni di euro in progetti di ricerca, prevenzione ed assistenza, tra cui l’acquisto della strumentazione “Tandem Mass Spettrometria” necessaria per lo screening neonatale metabolico allargato, e altri due spettrometri per la ricerca sulle malattie neurodegenerative e sulle malattie lisosomiali. L’associazione ha contribuito a realizzare il nuovo Laboratorio di 1 livello per le MME a Padova al Campus Biomedico Pietro d’Abano, in grado di effettuare ogni anno 40.000 analisi su campioni biologici provenienti da 4 provincie del Veneto (Padova, Venezia, Treviso e Belluno), dal Friuli e dalla provincia autonoma di Trento. L’associazione sostiene costantemente anche borse e progetti di studio per medici specializzati, organizza conferenze e convegni medici e momenti di sensibilizzazione per promuovere la conoscenza e la ricerca sulle MME.
adova si conferma ancora una volta un’eccellenza mondiale nella ricerca scientifica, questa volta grazie al team diretto dal dottor Alberto Burlina, direttore dell’Unità Operativa Complessa Malattie Metaboliche ed Ereditarie dell’Azienda Ospedale/ Università di Padova. Nelle scorse settimane l’equipe ha proposto per la prima volta al mondo un nuovo screening neonatale per una malattia genetica neurologica, chiamata AADC o deficit delle decarbossilasi degli aminoacidi aromatici, che determina una grave disabilità motoria con capacità intellettive normali. Per questa malattia è stata recentemente trovata una terapia genica molto efficace ma le possibilità terapeutiche sono strettamente legate alla diagnosi precoce: la malattia, infatti, è molto difficile da diagnosticare e spesso i pazienti vengono riconosciuti solo dopo anni, quando non c’è più molto da fare. I clinici di Padova diretti dal dottor Alberto Burlina sono riusciti a rilevare nella goccia di sangue con cui vengono eseguiti gli screening di legge, una molecola, la cosiddetta “3 metildopa”, che presenta una struttura simile alla “tirosina”, già presente nei kit diagnostici utilizzati in tutto il mondo per lo screening neonatale esteso (per legge italiana attivo dal 2016). La novità interessante è che non ci sarà bisogno di ulteriori reagenti né di processi diagnostici lunghi e complessi per la diagnosi, ma sarà sufficiente aggiungere la struttura molecolare del composto alla strumentazione in uso per lo screening: la Tandem Mass Spettrometria, un macchinario ad hoc acquistato nel 2015 dall’associazione Cometa A.S.M.M.E e donato al Laboratorio MME di Padova per eseguire gli screening neonatali. Pubblicata dalla rivista americana “Molecular Genetics and Metabolism”, una delle più importanti riviste nel campo genetico metabolico e organo della Società Americana di Malattie Metaboliche Ereditarie, la ricerca è frutto dell’esperienza maturata nel campo diagnostico dalla Divisione diretta dal dottor Burlina, diventata negli anni uno dei modelli
più avanzati al mondo nel campo delle prevenzione delle malattie metaboliche ereditarie. “Sono molto orgoglioso del lavoro svolto da tutto il team, che si conferma ancora una volta un’eccellenza mondiale nel suo campo - afferma il Dottor Alberto Burlina - Grazie alla nostra scoperta la diagnosi precoce di questa malattia sarà possibile senza dover sostenere ulteriori costi di strumentazioni o reagenti. Siamo contenti che una rivista prestigiosa come “Molecular Genetics and Metabolism” abbia immediatamente accolto la nostra ricerca”. Molto soddisfatta anche Annamaria Marzenta, Presidente di Cometa A.S.M.M.E. che nel 2015 ha acquistato e donato lo spettrometro Tandem Mass Spettrometria: “Siamo davvero felici di aver dato il nostro piccolo, grande, contributo a questa ricerca - afferma Marzenta - Da quanViene proposto do è nata la per la prima volta al mondo nostra associazione nel per l’AADC, deficit delle 1992, non decarbossilasi degli aminoacidi abbiamo mai smesso aromatici che determina una di investire grave disabilità motoria ma con in progetti di ricerca, capacità intellettive normali prevenzione e cura, acquistando questo ed altri macchinari indispensabili per lo screening neonatale, ma anche sostenendo borse e progetti di studio per medici specializzandi. Questa scoperta ripaga il contributo e l’impegno delle nostre famiglie e dei nostri volontari. Grazie al dottor Burlina e alla sua equipe per il loro lavoro quotidiano”. Congratulazioni al team di lavoro arrivano anche da Giuseppe Dal Ben, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, che si è complimentato con tutti i professionisti coinvolti per aver raggiunto questo ambito traguardo.
on-line:
APRILE 2021
Garden
I colori ed i profumi dei fiori primaverili Ecco le varietà ideali per la stagione e per arricchire terrazzi, balconi e giardini
P
assato il grigiore invernale ed il freddo pungente, anche il pollice verde di ciascuno di noi può uscire dal letargo! Con l’arrivo della primavera e delle giornate maggiormente soleggiate è davvero istintivo pensare ai colori ed ai profumi del terrazzo, balcone o giardino. Parliamo di fiori, simbolo inevitabile del risveglio della natura e, diciamolo, grandi alleati del nostro benessere, per due motivi principalmente. Perché veder sbocciare i fiori ed ammirarne i colori ed i profumi di certo migliora il buonumore, così come l’autostima se li abbiamo piantati noi! Senza dimenticare che l’attività fisica derivante dal giardinaggio contribuisce notevolmente alla “remise en forme” propedeutica alla prova costume. Vediamo allora qualche esempio fiorito per la primavera che sboccia. LA PRIMULA Il classico fiore da piantare in primavera, esiste in oltre 500 varianti e con un’ampia scelta di colori: fucsia, giallo, rosso, blu, arancione e moltissimi altri. Le primule si possono piantare all’inizio della primavera in vasi da mettere in giardino o sul balcone: hanno bisogno di uno spazio a mezza ombra per restare sane e robuste. Il terreno deve sempre essere tenuto umido, ma l’ac-
qua non deve mai ristagnare. LA STERLITZIA La strelitzia è originaria dell’Africa e rispecchia davvero la natura rigogliosa, per la forma inusuale e per l’esplosione di colori che dona durante la fioritura, che avviene verso la fine della primavera. La strelitzia ama il sole, spesso viene coltivata in serre (per la vendita come fiore reciso), teme il gelo, vuole innaffiature regolari e un’attenta concimazione. Può essere piantata in giardino ma anche in vaso ed è facile da coltivare. IL CICLAMINO Il ciclamino appartiene alla famiglia delle primulacee e ha circa una quindicina di specie di piante perenni. Si può coltivare in vaso e tenere in casa, oppure in giardino o anche sui balconi, purchè nella brutta stagione sia messo al riparo. Il ciclamino ha bisogno di luce, senza tuttavia essere esposto direttamente al sole. Due le caratteristiche principali, le foglie a forma di cuore ed il profumo che emanano i fiori, sempre molto carichi di colore.
da giardino. I bellissimi narcisi, che a dispetto della delicatezza del loro aspetto sono piante robuste, stanno bene in un terreno a mezz’ombra e vanno annaffiati con molta frequenza. I colori classici di questo fiore sono il giallo e il bianco, ma esistono molti ibridi con altre varianti cromatiche.
IL NARCISO Il narciso è una pianta da terrazzo e
IL RODODENDRO Il rododendro appartiene alla famiglia
delle ericaceae; il suo nome deriva dalle parole greche rhodon (rosa) e dendron (albero). È arrivato in Europa dall’Asia soltanto nell’ottocento. Sono piante sempreverdi da esterno, l’ideale è piantarle in giardino in una zona luminosa ma ombreggiata, dal momento che temono il sole diretto. Anche il rododendro annuncia l’arrivo della primavera, con i suoi fiori coloratissimi dalla forma a campanula.
Garden
42
www.lapiazzaweb.it
L’orto fai da te con i consigli dei tutor Silvia Girotto e Marco Facchin
Coldiretti incontra i consumatori con il pollice verde O
ltre alla spesa a kmzero i cittadini hanno potuto conoscere i segreti della cura di piante e fiori guidati dai tutor dell’orto di Coldiretti che hanno verificato il pollice verde dei consumatori mentre facevano acquisti tra i banchi dei produttori. Una delle tante proposte offerte dagli operatori agricoli per assecondare la passione di giovani e anziani per la coltivazione della terra e la raccolta dei frutti che proprio a causa degli effetti della pandemia registra un boom determinato quest’anno dall’ esigenza di svago nel lungo lockdown in zona rossa ma anche in molti casi per aiutare i bilanci familiari provati dalla crescente crisi, proprio come avveniva in tempo di guerra. Il 33% degli italiani – spiega Coldiretti – ha deciso di esprimere la sua passione per l’agricoltura nel proprio giardino di casa, in terreni di famiglia ma anche in spazi pubblici o negli orti urbani messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni o a titolo gratuito o con affitti simbolici. Esiste poi una quota del 12% che sfoga l’amore per le piante su balconi e terrazzi, verande e davanzali con una vera e propria esplosione di piante e fiori che iniziano a punteggiare di verde e colori il grigio delle città. Il movimento degli hobby farmers, dai balconi ai terreni familiari rappresenta uno spaccato sociale importante che trova nella cura delle piante del verde un importante momento di sfogo contro ansia e stress generati dalla pandemia e dalle limitazioni agli spostamenti fuori casa. Il ritorno degli italiani in orti e
Il 33% degli italianiha deciso di esprimere la sua passione per l’agricoltura nel proprio giardino di casa, in terreni di famiglia ma anche in spazi pubblici o negli orti urbani
Il decalogo per un orto (quasi) perfetto
giardini ha un alto valore sociale ed economico in uno dei momenti più difficili per il Paese con una passione che non richiede per forza grossi investimenti o grandi spazi con diverse opportunità e investimenti: dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi. L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua la Coldiretti – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono – conclude la Coldiretti - alcune delle
regole fondamentali per ottenere buoni risultati. L’erba gatta si può coltivare in terrazza ed è utile per il micio di casa, la menta e l’origano abbelliscono i davanzali e servono anche in cucina, primule e pansè colorano di primavera vasi ornamentali e giardini. L’atteso equinozio del 21 marzo è stato festeggiato nei mercati di Campagna Amica con lezioni di giardinaggio e consigli utili per il green “fai da te”. Nel padovano le clip di Silvia Girotto dell’azienda Sle di Anguillara sono anche on line e seguite da molti followers coinvolti nei suggerimenti della giovane florovivaista che svela i segreti nascosti dei bouquet, il linguaggio e la stagione ideale di tanti fiori Made in Italy. Come lei anche Marco Facchin dell’azienda bio “Piccolo ortolano” di Saccolongo impegnato ad intrattenere il pubblico in azienda e nelle piazze istruendo le famiglie sulle fasi lunari e i misteri della semina dall’insalata alle piante aromatiche.
1. Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. 2. Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari. 3. Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle. 4. Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale. 5. Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota). 6. Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza. 7. Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. 8. Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti; 9. Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. 10. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.
www.lapiazzaweb.it
.
Garden
43
Complementi d’arredo. Gettonati i colori vivaci, dal limone al cobalto , dal pistacchio al fucsia
Quali sono le nuove tendenze per l’arredo giardino 2021? Vasi da pavimento, tavolini da caffè, vasi da fiori, tele di tende da sole, ombrelloni: ognuno di questi elementi può aggiungere atmosfera all’esterno della casa e donare la sensazione di relax
I
nnanzitutto, va specificato che non intendiamo solamente i giardini delle ville, ma anche balconi, logge, verande, terrazze e patio. Iniziamo dai colori, che devono essere vivaci. I colori neutri hanno dominato le tendenze degli ultimi anni, nel 2021 continueranno ad arredare gli eleganti spazi esterni. Ma per il 2021 è in arrivo un’ondata color limone. Ma tra i colori di tendenza del 2021 ci sono il cobalto, il rosso, il pistacchio, il fucsia. Si tratta di toni rilevanti non solo per i mobili per verande e cortili, ma anche per gli accessori. Nella progettazione di cortili e verande, l’armonia con la natura è di fondamentale importanza. Per questo motivo non si può fare a meno dei materiali che la stessa ha creato. Quest’anno vale la pena scommettere sulla diversità utilizzando complementi d’arredo realizzati con i tessuti di juta e cotone naturale, che creano un’atmosfera naturale e aggiungono compatibilità ambientale. I tappeti di iuta sono uno degli accessori più di tendenza nel 2021. La trama naturale sembra incredibilmente elegante e la combinazione con pavimenti in pietra o legno conferisce all’ambiente un tocco esotico. Che si abbia un giardino, un patio o un terrazzo non importa. Nel 2021 è categorico avere uno spazio nel quale concedersi momenti di piacevole riposo all’aria aperta. Può essere un comodo divano o una bellissima chaise longue in vimini. Oppure un dondolo o addirittura una struttura a baldacchino. L’importante è potersi ricavare uno spazio consacrato al relax ed immerso nella natura. E la modularità è il vero re-
quisito del 2021. I divani possono essere facilmente trasformati in due o tre poltrone, le poltrone possono essere unite in un divano o smontate in pouf, i tavoli, se necessario, fungono da bracieri. Se il tempo non permette di concedersi una giornata in pieno relax in giardino, questi elementi possono essere facilmente spostati da qualche parte in un garage o sotto una tettoia. Vasi da pavimento, tavolini da caffè, vasi da fiori, tele di tende da sole, ombrelloni: ognuno di questi elementi può diventare un complemento d’arredo espressivo in grado di aggiungere atmosfera all’esterno della casa e donare la sensazione di relax. Il nostro spazio esterno verrà sfruttato in particolar modo nel periodo estivo, ma si deve pensare ad un sistema di illuminazione ad hoc per il salotto esterno. Le lampade da terra rendono l’ambiente molto piacevole e creano zone di illuminazione dal sapore romantico, perfetto per le calde serate estive. In alternativa si possono scegliere delle candele da posizionare in bocce di vetro oppure delle lanterne. Il “giardino commestibile” è l’ultima tendenza dell’architettura del paesaggio in voga durante quest’anno. Quando si organizza l’arredo di un giardino, le piante, non possono mancare assolutamente. Fiori, erbe aromatiche e piccoli arbusti, piantati nel terreno o collocati in vasche e vasi da fiori, diventano una decorazione dello spazio esterno. Questa tendenza implica la progettazione di giardini e prati non solo con piante ornamentali ma anche con colture utili.
Garden
44
www.lapiazzaweb.it
I consigli. Dalla scelta del vaso alla sua preparazione
Piante aromatiche, è arrivato il periodo giusto I
mesi giusti per seminare le piante aromatiche sono quelli che vanno da aprile a maggio. Iniziamo dal vaso, con una piccola precisazione. I vasi in terracotta sono molto più traspiranti, quindi in presenza di un clima secco le piante avranno bisogno di più acqua. Tutto qui. Perché per le piante aromatiche non c’è un’indicazione precisa, quindi, terracotta a parte, sbizzarriamoci con i colori ed i materiali che meglio si abbinano alla casa ed al giardino. Sul fondo del vaso deve esserci sempre dell’argilla, o della ghiaia, che serve a drenare per bene. Poi si aggiunge il terriccio ed alla fine la piantina aromatica acquistata. Ultimo strato di terriccio ed un consiglio: le piante aromatiche stanno molto bene l’una vicina all’altra. Non si tratta esclusivamente di una questione estetica, ma anche biologica. Le piante aromatiche traggono beneficio dalla presenza di altre piante aromatiche nelle vicinanze, perché vi-
cine sono in grado di creare una sorta di microclima che per la loro crescita è ottimale. Facendo tuttavia attenzione allo spazio, perché le piante aromatiche devono avere spazio libero tra di loro, senza ostacoli o intralci. Quando pensiamo alle erbe aromatiche ci viene in mente l’estate, la piccola aiuola profumata da realizzare in giardino o al massimo tanti vasi da collocare sul balcone. Ma attenzione alla temperatura! Queste piante hanno bisogno della classica temperatura presente dentro casa durante l’inverno. L’ideale è un ambiente che oscilla tra i 18 e i 22 gradi. E se di notte la temperatura scende anche a 15 gradi, poco importa, le piante aromatiche staranno bene lo stesso. Il basilico, la più gettonata delle piante aromatiche, ha bisogno di tanta luce ma non ha bisogno di tanta acqua: meglio bagnarlo poco ma spesso. La salvia, invece, è la pianta aromatica che si adatta meglio perché non ha bisogno di cure particolari. Anche
l’origano non ha bisogno di particolari accorgimenti, solo la potatura dopo la fioritura. Il prezzemolo e la menta possono vivere bene anche all’ombra, mentre il rosmarino ha bisogno di molto spazio. Il timo invece resiste bene anche alle temperature più fredde.
46
Oroscopo
Ariete Avete bisogno di dedicarvi un po’ più a voi stessi e alle vostre passioni. Rallentate il ritmo e ascoltate di più voi stessi.
Toro Toro: E’ un periodo di grande inventiva e di buoni propositi. Mettetevi in gioco, il momento è propizio.
Aprile Il sole torna ad illuminare le nostre giornate e restituisce nuove energie e speranze
www.lapiazzaweb.it
Bilancia Siete determinati verso il vostro obiettivo: ci avete lavorato tanto, è tempo di concretizzare gli sforzi fatti fin qui.
Scorpione Avete bisogno di aria nuova ma per ora dovrete desistere da nuove avventure per rimanere con i piedi ben saldi a terra.
Gemelli
Sagittario
E’ il tempo dei colori e della creatività. Non arrendetevi: siate fantasiosi e tenaci, nella vita e nelle relazioni.
Avete voglia di riscatto. Il momento è buono per tentare di realizzare i vostri desideri, anche se non tutti.
Cancro
Capricorno
Novità in vista che toglieranno un po’ di “polvere” alla vostra vita e vi rimetteranno in moto.
Il vostro proverbiale autocontrollo vacillerà. Inizia un periodo di grande romanticismo, sarete distratti e sognatori.
Leone
Acquario
Vivete alla giornata e continuate con il vostro entusiasmo ad affrontare le sfide di ogni giorno. Avrete le giuste soddisfazioni.
La vostra curiosità vi porterà a conoscere persone nuove. Siete ben disposti verso gli altri. Periodo favorevole.
Vergine
Pesci
Alla fine gli affetti sicuri e il vostro giro di amicizie si rivelano essere indispensabili, non cercate altrove ciò che già avete.
Siete alla ricerca di nuovi stimoli e ritmi nuovi. Lasciatevi andare al cambiamento: il nuovo orizzonte vi stupirà