della Bassa Padovana
Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 62 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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Sport locale Da Este al podio le cheerleader si fanno notare
Montagnana Don Marco Pozza riempie il duomo con 800 studenti
Este, ambiente Auto elettriche in centro per Poste e Comune
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EDITORIALE
cementifici, via libera ai rifiuti nell’impianto
Il Veneto vota una nuova identità di Mauro Gambin*
Per la Provincia può procedere: è arrivato l’ok all’utilizzo di rifiuti nel processo produttivo della Cementeria di Monselice. La giunta provinciale ha autorizzato il cementificio , a impiegare determinati scarti e rifiuti. Alcune tipologie di ceneri potranno essere usate per 165.000 tonnellate all’anno. pag. 6
bacino unico rifiuti 50 sindaci contrari
Chi pensava che la Tares fosse la novità dell’anno in tema rifiuti, si sbaglia di grosso. A sorpresa è arrivata la notizia di un probabile ambito unico sui rifiuti tra Padova Sud e Padova Centro. Decisione a cui si sono opposti a gran voce 50 sindaci con le loro firme in una istanza presentata alla Regione Veneto. pag. 8
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Autovelox “random” sulla Regionale 10
Este ha deciso, rilevatore di velocità per invitare gli automobilisti a non correre
A
rrivano gli autovelox sulla nuova regionale 10. Non più un proclama, bensì una certezza visto l’ok ricevuto dagli organi competenti. Nel tratto che va da Pra’ d’Este e Carceri saranno dislocate alcune gabbie per ospitare un rilevatore di velocità mobile. Attualmente le scatole installate sono due, anche se è intenzione di Comuni e distretto di polizia Euganeo Estense estendere le gabbie su tutta la tratta, dove il limite di velocità è attualmente di 70 chilometri orari. Lo conferma il sindaco atestino Gian-
carlo Piva: “Accoglieranno, sia di giorno che di notte, l’apparecchiatura che rileva la velocità dei mezzi. Lo strumento a disposizione del nostro distretto è uno solo, che quindi verrà collocato a random nelle varie scatole disseminate in entrambi i sensi di marcia. Questa strada ha avuto negli ultimi anni almeno quattro mortali, senza contare gli incidenti che fortunatamente non hanno avuto epiloghi così tragici. Era necessario fare qualcosa per rallentare la velocità della tratta, dove in certi punti gli automobilisti
toccano addirittura i 140 chilometri orari”. Praticamente il dobbio del limite consentito. Concorda il sindaco di Ospedaletto Euganeo, Antonio Battistella: “Per toccare con mano quanto pesante sia il fenomeno dell’alta velocità sulla nuova Sr 10 basta contare i pezzi di carrozzeria e i danni alla rotatoria che periodicamente si trovano a Carceri: è una vera gara a chi corre di più, e come amministrazioni pubbliche non potevamo essere ciechi di fronte al pericolo” pag. 10
l primo partito è quello degli astenuti. Il dato macroscopico emerso dalla tornata elettorale, che tra la fine di maggio e gli inizi di giugno ha portato al rinnovo dei consigli di quarantasette comuni in Veneto, riguarda in primis le persone che non hanno esercitato il loro diritto di voto. Ovunque l’affluenza alle urne è stata al di sotto della media registrata alle amministrative precedenti, anche dove si è votato recentemente a seguito del commissariamento del municipio. Che questo larga assenza alle urne rappresenti lo scollamento della società dai suoi riferimenti politici è stato detto fino alla noia, tanto da diventare una giustificazione automatica seppur vera. Poi, per carità, anche per il Veneto, volendo, ci si può dilungare in analisi che comprovino la tenuta dei partiti tradizionali grazie alla fedeltà della propria base elettorale, la credibilità dei candidati capaci di fare risultati malgrado il momento di appannamento del proprio partito, il Pd per esempio, lo sfaldamento di quelli “personali”, come il Pdl o il M5s, e l’implosione di quelli fortemente ideologici come la Lega. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it
L’Intervento
“No all’aumento dell’Iva”
di Giuseppe bortolussi*
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’Iva è’ stata introdotta nel nostro ordinamento fiscale 40 anni fa: in questo periodo di tempo l’aliquota ordinaria è variata ben 8 volte raggiungendo il valore massimo del 21%, quello in vigore. *Segretario Cgia Di Mestre
continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
Il Veneto vota una nuova identità
Confindustria Padova
“luci sull’impresa” premiate le scuole
L’I-Pad da applicare al carrello per fare la spesa in modo più rapido e innovativo, il tecno-bracciale fashion che lancia l’allarme in caso di aggressione, la finestra che auto-regola l’illuminazione in casa, il cuocipasta attivabile con il cellulare ovunque ci si trovi. Sono solo alcuni dei progetti nati dalla creatività d’impresa under 18. Coltivarla e indirizzarla è l’obiettivo dell’attività di orientamento promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Padova che quest’anno ha coinvolto 44 istituti della provincia e 4.000 studenti nell’ambito del progetto “Luci sull’impresa”, premio scuola in collaborazione con la Camera di Commercio.
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Tutto vero ma a mio avviso c’è qualcosa di nuovo da cogliere nel panorama politico uscito dalle recenti elezioni amministrative ed è il segno di discontinuità che questa regione è riuscita ad imprimere compiendo scelte che in precedenza parevano impossibili. E’ come se i veneti, politicamente ma forse non solo, fossero in cerca di una nuova identità. Per anni lo specchio del Veneto è stata l’idea di essere la “locomotiva del Nord Est”, ossia la macchina da soldi che funzionava bene se veniva ben oliata e soprattutto se aiutata nel proprio incedere togliendo ostacoli burocratici, lacci e laccioli. La Lega, va riconosciuto, è stato il partito più audace nel farsi interprete di queste aspettative e anzi ha contribuito a creare un’immagine fortemente identitaria di questa regione, certo magari un po’ razzista e un po’ arrogante ma ricca e questo bastava per dimostrare che il modello autarchico del “paroni a casa nostra” funzionava. Oggi queste convinzioni paiono incrinate, il Veneto soffre questa crisi nello stesso identico modo delle altre regioni, forse anche di più, il “Miracolo” è finito e i moloch della politica nostrana, come Manuela Dal Lago, a Vicenza, o Giancarlo Gentilini, a Treviso, sono stati letteralmente buttati giù dal piedistallo. Più che la loro abitudine a proporre solo e sempre se stessi, è stata la loro politica a base di parole d’ordine, ormai scaduta, a determinarne il crollo. Gentilini si aspettava una riconferma per tutto quello che aveva fatto per Treviso ma in realtà quello che conta per i trevigiani e quello che si farà a partire da domani. I volti nuovi, gli sganciati dagli apparati della politica (più che gli inquisitori della politica) sembrano essere stati considerati più credibili e persuasivi nel proporre la nuova identità per il veneto del futuro, un’identità forse meno tracotante e sprezzante e forse per questo più convincente. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it
“run for children” battuto il record
Padova può vantare un nuovo record: l’organizzazione della “Onlus Run for children” ha infatti battuto all’ultimo respiro il Guinness del maggior numero di persone di corsa continuativamente sulla distanza dei 100 metri a staffetta in 12 ore, 2404, contro le 2400 del precedente record detenuto dalla città di Gaza. Oltre 30mila gli euro raccolti dalla onlus che sostiene la ‘Fondazione Citta’ della Speranzà, la quale si occupa di supportare la ricerca pediatrica sulla oncoematologia. La competizione disputata in Prato della Valle.
Bassapadovana monselice Internet veloce in centro storico e in alcuni quartieri pag. 6
este, la storia
Festeggiata a 102 anni nonna Maria, che “dialoga” con gli studenti pag. 10
è un marchio registrato Srl
Provincia spazi aperti Costeggiare il Brenta per 38 chilometri
Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
prendere il sole dal verso giusto
Fusioni: molti ne parlano qualcuno lo fa
Vision, storico salto in C pag.
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Cento anni di lirica all’Arena di Verona pag.
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Musica
Prosciutto solidale per il palasport da completare pag. 14
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Al Parco Venturini-Natale di Via Ponte Ognissanti al Portello, ha preso il via “Navighiamo Padova”, un servizio di noleggio barche a remi e con motore elettrico che possono essere guidate senza patente. L’attracco è il nuovo pontile dotato di passerella e di una banchina dove le barche potranno essere noleggiate per “scoprire” il territorio da un punto di vista decisamente inedito. Progetto di prevenzione
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Sport
Regione Comuni
montagnana
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
Editore
Avviata a Padova l’analisi energetica gratuita dei condomini centralizzati, promossa congiuntamente da Domotecnica Divisione Condomini e Anac Padova. A dimostrare la necessità di interventi urgenti nel territorio padovano, moltissime le diagnosi gratuite già prenotate: c’è tempo fino a luglio 2013 per iscriversi all’analisi gratuita nel territorio di Padova (per richiederla scrivere a risparmioincondominio@ domotecnica.it). Troppi edifici della provincia presentano gravi situazioni di inefficienza energetica con un eccessivo dispendio di risorse.
padova in barca dal portello
premio impatto zero per le buone prassi
Staffetta di solidarietà
condomini esosi analisi energetica
Nuovo servizio di navigazione
Giornata dell’Ambiente
Nella Giornata mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno, ha preso il via la terza edizione del “Premio Impatto Zero”: il concorso che mira a diffondere la cultura della sostenibilità valorizzando le buone prassi ecologiche. Obiettivo è far emergere azioni, progetti o servizi ideati da cittadini, associazioni e cooperative per ridurre lo spreco di energia.
Analisi gratuita fino a luglio
Due campagne di prevenzione per insegnare ai bambini e agli adolescenti come prendere il sole in modo responsabile: il progetto “Sunlab for Kids” e “Provalo sulla tua pelle” insegneranno, per tutta l’estate, le regole per una corretta esposizione al sole con iniziative pensate in modo specifico per le diverse fasce di età. Questa la proposta educativa promossa su tutto il territorio della città e della provincia, lanciata dall’Associazione Piccoli Punti onlus, dal 2006 impegnata nella lotta contro il melanoma, patrocinata dall’Ufficio Città Sane del Comune e dalla Provincia.
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 maggio 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese TURISMO Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro
Turismo, la nuova legg
di Alessandro Abbadir
Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”
Rivoluzione nella promozione del settore con la creazione di 8 sistemi turistici tematci
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urismo, tutti i poteri alla Regione o almeno tanti di più e Pro loco sul piedistallo. Sono queste le linee guida della nuova legge quadro del turismo del Veneto, approvata a fine maggio e fortemente voluta dall’assessore Marino Finozzi. Il provvedimento legislativo, votato praticamente all’unanimità con 39 sì, tre astensioni, sono confluiti quattro diversi disegni di legge, è destinato a mettere ordine in un settore che, nella nostra regione è contrassegnato da tantissime competenze e sovrapposizioni. Qualche dato per capire di che settore si tratta: il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro. “Con questa legge - ha spiegato il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - mettiamo al centro il turista e costruiamo intorno un’offerta adeguata all’evoluzione dei profili della domanda”. Vediamo cosa prevede nel dettaglio. La nuova legge ridisegna competenze: la Regione avoca a sè le politiche turistiche, lascia poco da fare
i dati. nel 2012 gli alberghi hanno risentito della crisi
Italiani in fuga, gli stranieri salvano il Veneto
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uasi tutti con il segno negativo i dati relativi ai movimenti turistici degli italiani in Veneto lo scorso anno: la crisi si fa sentire soprattutto per gli alberghi e la clientela italiana, mentre tiene la presenza degli ospiti stranieri. Se la passano decisamente meglio le attività agrituristiche, le uniche a registrare, in controtendenza, un deciso incremento, sia sul fronte degli arrivi che delle partenze. La conferma arriva dai dati sui flussi turistici elaborati dalla Regione, dai quali emerge che se nel 2011 l’industria veneta del turismo era riuscita a riprendersi registrando variazioni significative nell’arco dei dodici mesi, l’anno scorso la situazione è nettamente peggiorata, in particolare per i clienti italiani, che hanno fatto registrare un calo medio del 2,9% per quanto riguarda gli arrivi e dell’8,7 per cento sul fronte delle presenze. A controbilanciare l’effetto negativo ci pensano i turisti stranieri, il 2,2% in più rispetto al 2011 per quanto riguarda gli arrivi e il 2,7% per le presenze. Maglia nera gli alberghi a due e una stella, che registrano un calo di oltre il 3,5% sugli arrivi e del 6,3% sulle presenze, unici a perdere anche clientela straniera. A seguire le altre categorie di alberghi, i campeggi e gli alloggi privati, i quali però riducono il danno grazie alla presenza degli stranieri, dall’Europa in particolare. Sorridono invece gli agriturismi, gli unici a registrare un deciso aumento, in media del 5% per gli italiani e del 12-15% per gli stranieri, in media l’8,5% in più. dopo l’ottima crescita dell’anno precedente. In valore assoluto si tratta di numeri modesti, che incidono su poco più dell’1 per cento dei flussi turistici, ma il fenomeno continuerà a crescere anche nei prossimi anni. L’anno scorso sono arrivati in veneto 5,5 milioni di turisti italiani e ben 10 milioni di stranieri.
alle Province, esclude completamente i Comuni e pone su un piedistallo le Pro loco. Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”, esperienza mutuata sulla scorta di simili fatte in Umbria, Toscana, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. L’albergo diffuso consentirà ai borghi di montagna e ai centri storici del Veneto la possibilità di gestire l’ospitalità del turismo anche in fabbricati diversi, purché non più distanti di quattrocento metri. Una misura che serve per arginare l’abbandono dei centri storici del Veneto. Sul piano delle strutture ricettive tradizionali, la nuova disciplina distingue gli alberghi, le strutture all’aperto, le strutture complementari. Supera così la storica frattura ormai anacronistica, tra strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. Con la nuova legge la Regione intende regolarizzare campeggi e villaggi turistici. Nuove norme anche per gli Iat: avranno anche alla possibilità di prenotazioni alberghiere, di spettacoli e biglietti di trasporto. Rivoluzionati anche i Consorzi di promozione turistica: fuori gli enti pubblici, ne potranno far parte solamente soggetti privati, che tuttavia potranno presentare progetti finanziabili dalla parte pubblica. Poi la ripartizione territoriale. Sono stati infatti definiti i
sistemi turistici tematici: Venezia e laguna, Dolomiti e montagna, Lago di Garda, mare e spiagge, pedemontana e colli, Terme euganee, Po e il suo Delta, città d’arte, centri storici, forti e ville venete. Ma tutti i comuni saranno considerati comuni turistici in modo da favorire al massimo la valorizzazione del patrimonio storico artistico ambientale ed architettonico. In sede di emendamenti dell’ultima ora, si è assistito all’introduzione dei cosiddetti Dmo, tavoli di coordinamento per destinazione turistica, lo stanziamento di risorse ad hoc per la Provincia di Belluno, e la definizione dell’uscita della parte pubblica dai consorzi di promozione entro 18 mesi. Durante la discussione per l’approvazione della nuova legge quadro sul turismo è emerso come servano per rilanciare questo settore ”semplificazione, meno vessazioni burocratiche e ammodernamento del patrimonio edilizio”. Va ricordato infatti come questa industria posa diventare volano di sviluppo, essendo l’unica non delocalizzabile e che non crea danni all’ambiente. Insomma una rivoluzione normativa che nelle intenzioni dei promotori aiuterà un settore considerato sempre più strategico in tempi di crisi.
Argomento del mese 5 A Padova il dibattito fra Pro Loco e ristoratori
ge rivoluziona il settore La novità La figura, proposta da Matteo Toscani, sarà introdotta per la stagione estiva 2014
“Accompagnatore di mezza montagna” per il turismo e l’occupazione di Nicola Stievano
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spalla pag 5 per padova
alla prossima stagione nasce la figura dell’accompagnatore di mezza montagna, una guida alpina che è anche guida turistica. Creare nuove opportunità occupazionali in zone a forte vocazione turistica come la montagna ma con dinamiche lavorative problematiche, ampliare l’offerta per gli ospiti e migliorare la sicurezza degli escursionisti. A questo punta il progetto di legge presentato dal vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani che va a modificare la legge sulla professione di guida alpina, introducendo anche in Veneto, su richiesta del territorio e degli operatori, una nuova figura: l’accompagnatore di mezza montagna. “Si tratta - spiega il consigliere della Lega Nord - di chi svolte professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, l’attività di accompagnamento in escursioni su terreno montano, nelle zone rocciose, nei ghiacciai, nei terreni innevati e in tutti gli itinerari che richiedono l’uso di tecniche e materiali alpinistici. Inoltre illustra ai turisti le caratteristiche dell’ambiente circostante. Senza alcun costo per le istituzioni, viene fortemente qualificata l’offerta turistica, dando importanti opportunità di lavoro ai giovani che vogliono restare a vivere in queste zone e a tutte quelle figure professionali impegnate nella sola stagione invernale, come i maestri di sci. Un altro effetto positivo di questo progetto di legge è il miglioramento della sicurezza per gli escursionisti che, anche se non particolarmente esperti e avvezzi alle ostilità dell’ambiente alpino, potranno effettuare le loro uscite con serenità, proprio perché accompagnati da professionisti riconosciuti. Ci sono tutte le condizioni - afferma ancora il vicepresidente dell’assemblea regionale - affinché, per la stagione estiva 2014, la legge sia operativa e vi sia un’adeguata promozione di queste figure. Al progetto hanno dato il loro contributo il presidente delle Guide Alpine Lio De Nes con Bepi Casagrande, il Cai e il Soccorso Alpino”.
vademecum sagre “Doc”
Sicure, sostenibili, e garantite feste di paese “certificate” C
ome ogni estate torna la querelle sulle sagre e le varie feste paesane in contrapposizione con l’offerta di ristoranti e trattorie, che si sentono danneggiati dal proliferare di ogni genere di iniziative. Al punto che in tanti arrivano a chiedere controlli sulle cosiddette “false sagre?”. Per distinguere le vere “sagre doc” organizzate dalle Pro Loco dalle iniziative estemporanee volte a “fare cassa”, ora c’è il vademecum delle “3S: Sagre Sicure e Sostenibili” promosso dal Comitato Provinciale Pro Loco di Padova e dai 5 Consorzi intercomunali. Storicità, tipicità e finalità non-profit sono alcuni degli elementi distintivi. Niente più polemiche, quindi, tra ristoratori, pubblici esercizi e pro loco: è questo l’obiettivo cui l’Unpli padovana vuole arrivare, attraverso il confronto con le Associazioni di categoria. Il tema è stato affrontato in occasione della Festa delle Pro Loco padovane a Due Carrare. L’iniziativa, dedicata quest’anno al tema “Pro Loco: amUnione delle Pro Loco basciatrici dell’identità territoriale”, padovane, mano tesa ha radunato le 89 associazioni della verso gli altri operatori: provincia e gli oltre 12.000 soci a “lavoriamo insieme Due Carrare, in occasione dei festegper il turismo” giamenti per gli 800 anni dei Carraresi. Interessante il dibattito sul “Progetto 3S: una carta dei valori per le Sagre Sicure e Sostenibili”. “L’opuscolo sagre e feste con gli eventi a marchio pro loco e la carta dei valori delle 3S ha riscosso anche quest’anno grande successo di pubblico; dobbiamo usare la cultura come promozione del territorio e trovare un percorso di collaborazione con il mondo della ristorazione” ha detto l’assessore provinciale Leonardo Comacchio. “La strada intrapresa con le 3S è quella giusta. Noi siamo disposti a metterci attorno a un tavolo e sigillare l’accordo per lavorare insieme, ma dobbiamo trovare la possibilità di condivisione con le realtà economiche del territorio che ora sono in difficoltà” ha affermato il presidente Ascom Fernando Zilio.”Grazie a tutti i volontari pro loco che danno valore sociale ma anche economico al territorio. Ma bisogna far diventare le sagre valore aggiunto e contrastare le operazioni meramente commerciali. Chi vigila? Anche i Comuni devono aderire e validare le sagre doc. Siamo tutti d’accordo sul concetto che dobbiamo capire quali sono le vere sagre. Ma quali sono gli occhi sul territorio? Chi rispetta le regole deve essere premiato e incentivato” ha commentato il direttore Confesercenti Maurizio Francescon. “L’Unpli Padova con questa iniziativa ha accelerato il percorso di condivisione e avanzato una proposta concreta alle associazioni di categoria. Da oggi dobbiamo impegnarci a far rispettare la nostra carta dei valori e i Comuni, in accordo con pro loco e associazioni di categoria, devono assumersi la responsabilità di distinguere le vere sagre della tradizione da iniziative estemporanee” ha concluso il presidente Unpli Padova Fernando Tomasello. Le Pro Loco, dunque, sono protagoniste a pieno titolo nella nuova Legge Regionale sul turismo e il loro ruolo nel far emergere la cultura di un luogo e dello stare insieme è fondamentale.
6 Monselice Nuova connessione A realizzare la rete è la Parsec Nec di Monselice
Internet super veloce Investimento da un milione di euro, raggiunti i quartieri Marco Polo, Redentore e il centro di Emanuele Masiero
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sentirne parlare sembra solo una bella favola e invece è già una realtà. La dorsale che garantisce internet ad altissima velocità è già stata completata e va dall’uscita dell’autostrada al liceo Cattaneo di via Matteotti, mettendo potenzialmente in rete il quartiere di Marco Polo, quello del Redentore, il centro storico, il quartiere di San Giacomo e, prossimamente, anche la zona industriale. Un progetto innovativo che tenta addirittura di mettere in rete tutto il territorio comunale grazie a ventidue chilometri di fibra ottica finanziati con la formula del project financing. Il nuovo impianto riuscirà infatti ad offrire alle utenze domestiche e a quelle industriali connessioni ad altissima velocità, senza costi per le casse comunali. A realizzare la rete, dopo essersi aggiudicata la gara, è la Parsec Nec di Monselice, pronta a sborsare circa un milione di euro per l’investimento. In cambio ha ottenuto una concessioneventennale, oltre al contributo dei privati (che varierà tra i 50 e i
200 euro) che vorranno, a parità di costo, accedere alla rete a una velocità fino a dieci volte superiore a quella attuale. “Il cambiamento sarà certamente apprezzato da tutti,ma soprattutto dalle imprese e dagli uffici - spiega il sindaco Francesco Lunghi - Anche la pubblica amministrazione guadagnerà in termini di risparmio economico e di efficienza, con 78 edifici (tra i quali il Comune, le scuole, le sedi dei carabinieri e della polizia municipale) collegati fra loro dalla nuova rete a costo zero”. Un progetto avveniristico su cui sono riposte molte aspettative. Tanto che già si pensa agli sviluppi futuri: entro un anno la fibra ottica raggiungerà anche le zone periferiche e le frazioni, ad eccezione di quelle di San Cosma, Monticelli, Marendole e Cà Oddo che saranno comunque connesse con il wireless al nodo vicino. Un risultato sorprendente se si pensa che molte di queste zone non sono nemmeno raggiunte dalla “normale” Adsl. Già da subito quindi, si potrà usare la rete, senza alcuna spesa, per
comunicare e trasmettere dati tra Comune, scuole, forze dell’ordine, ospedale e altri centri pubblici. Il cittadino potrà usufruire di vari servizi e interfacciarsi con il Comune direttamente da casa. Quando la rete sarà completata, i privati si potranno collegare da casa, pagando una piccola quota una tantum e appoggiandosi poi al loro operatore, con connessione ultraveloce. Finora sono stati posati i primi otto km di cavidotti e tre km e mezzo di cavi ottici, ma in pochissimo tempo sarà completata la rete promessa.
SOCIALE Finanziato grazie all’intervento di 28 aziende e attività
pulmino gratuito per i servizi sociali
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ove non arrivano i fondi comunali a volte arriva la solidarietà. Così grazie all’intervento di 28 aziende e attività commerciali locali, i servizi sociali del Comune hanno un nuovo Fiat Doblò, utilissimo per il trasporto persone. Il sindaco Francesco Lunghi ha provveduto al taglio del nastro nei giorni scorsi e alla consegna de- La consegna del pulmino ai servizi gli attestati a tutte le ditte sponsor. sociali Il mezzo sarà fondamentale per il lavoro dell’associazione Anteas Informanziani che nel corso del 2012 ha effettuato più di 1000 servizi mettendosi a disposizione a titolo gratuito a favore di cittadini disabili o anziani per l’accompagnamento per visite mediche terapie, e piccole commissioni. Il Doblò è stato concesso in comodato gratuito dalla Pmg Grazie al contributo delle 28 aziende del territorio. “Azioni come questa hanno un grande valore sociale – ha commentato il sindaco – ringraziamo tutti per la generosità”. Rimanendo nel tema servizi sociali si è tenuta nei giorni scorsi una tavola rotonda per discutere anche dl futuro dei centri per anziani. L’incontro, organizzato in memoria del dottor Oscar Garbin, ha portato ad una proposta completamente nuova: un micro villaggio per anziani. Nelle attuali case di riposo, le persone sono assistite e protette, ma sono anche limitate nella loro autonomia. L’idea quindi sarebbe di creare un villaggio in cui possano vivere persone anziane accanto ad altre sole e bisognose. Inoltre questa struttura dovrebbe diventare autosufficiente mediante la realizzazione di attività produttive. L’architetto Gian Paolo Sanguin ha spiegato come si possa arrivare a costruire un villaggio di 40 miniabitazioni e di parti comuni realizzate secondo i criteri di bioarchitettura con i servizi adatti per svolgere le attività di giardinaggio, agricoltura e allevamento. “Questo progetto avrebbe un importante valore sociale in termini di sicurezza, protezione, salute, prevenzione e possibilità di trasmettere le conoscenze ai giovani” ha concluso il sindaco Lunghi. E.M.
la cementeria potrà bruciare rifiuti
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er la Provincia di Padova si può procedere: è arrivato l’ok all’utilizzo di rifiuti nel processo produttivo della Cementeria di Monselice. La giunta di Palazzo Santo Stefano ha autorizzato il cementificio, ora di proprietà del Gruppo Zillo, a impiegare determinati scarti e rifiuti. Alcune tipologie di ceneri potranno essere usate per 165.000 tonnellate all’anno. A queste vanno aggiunte altre ceneri per 20.000 tonnellate e infine rifiuti da desolforazione di altri processi per 40.000 tonnellate. In totale, 225.000 tonnellate all’anno di rifiuti non pericolosi che saranno utilizzati per sostituire in tutto o in parte la materia prima. “La decisione della Provincia rappresenta un fatto gravissimo – ha commentato il consigliere comunale Francesco Miazzi - A questa delibera si è giunti ignorando il contenuto di circa 70 osservazioni, trasmesse da comitati e associazioni ambientaliste, da enti locali e da semplici cittadini. Un parere che non ha preso in considerazione le segnalazioni che evidenziavano come alcuni edifici compresi nell’area della Cementeria di Monselice richiedevano un’attenta verifica perchè apparivano abusivi dal punto di vista urbanistico-edilizio”. L’avvio dell’utilizzo di rifiuti potrebbe essere rapidissimo. Non è prevista la realizzazione di nuovi impianti o strutture. Le ceneri leggere saranno recuperate per mezzo di un impianto già impiegato, per l’utilizzo di ceneri della stessa natura. Le ceneri pesanti saranno utilizzate tramite l’impianto di trasporto e stoccaggio delle
materie prime, e verranno inserite nel ciclo per la preparazione della farina, la miscela cruda artificiale. Mentre i gessi da desolforazione, saranno recuperati tramite l’impianto già in uso. “Per uscire dalla crisi del settore, la Cementeria di Monselice ha licenziato 70 lavoratori, ha sospeso la produzione nello stabilimento di Este e ora intende sostituire la marna e le argille con i rifiuti speciali – ha tuonato Miazzi - L’uso dei rifiuti nei cementifici porterà ad uno scenario tremendo, dal punto di vista della salute e dell’impatto ambientale. E che siano bruciati, inceneriti o mescolati non cambia la prospettiva”. Ma per la commissione Via, dall’uso dei rifiuti ci sono solo benefici: risparmio di risorse naturali, di energia, riduzione globale delle emissioni di CO2. Insomma, dopo il Revamping, si apre un nuovo fronte di forte discussione. E.M.
8 Monselice L’Intervento
La polemica
“No all’aumento dell’Iva”
Riorganizzazione territoriale La Regione ha deciso di accorpare la Bassa con Padova città
Bacino unico rifiuti, 50 no di Emanuele Masiero
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hi pensava che la Tares fosse la novità dell’anno in tema rifiuti, si sbaglia di grosso. A sorpresa è arrivata la notizia di un probabile ambito unico sui rifiuti tra Padova Sud e Padova Centro. Decisione a cui si sono opposti a gran voce 50 sindaci con le loro firme in una istanza presentata alla Regione Veneto. Un gesto silenzioso, ma al tempo stesso assordante, arricchito da un importante colpo di scena. A sostegno dei primi cittadini c’è addirittura il Presidente della Provincia Barbara Degani che ha deciso di firmare la lettera accogliendo l’istanza dei sindaci. Ma andiamo con ordine e raccontiamo gli eventi che hanno portato a questa scelta. Quando ormai lo scenario della gestione rifiuti in provincia di Padova sembrava definito, è arrivato uno scossone. La VII Commissione Consiliare, nella seduta del 15 maggio ha infatti espresso parere favorevole alla creazione di un unico Bacino territoriale per l’esercizio in forma associata delle funzioni di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani che accorpi “Padova Centro” e “Padova Sud” (ovvero da Padova città fino a Montagnana, passando per Piove di Sacco, Conselve, Monselice ed Este). Il rischio concreto sarebbe una tariffa ben più alta per la bassa padovana con punte del 50% di rincaro. Senza contare che di fusione in fusione si sta creando non poco caos tra i cittadini. E pensare che una soluzione di buon senso era già stata individuata dalla giunta regionale il 25 marzo prevedendo tre diversi ambiti: uno interprovinciale tra le provincie di Padova e Vicenza costituito da 73 Comuni e denominato Bacino “Brenta”, e due ambiti provinciali uno denominato “Padova Centro” (costituito da 5 Comuni e comprendente la città di Padova) e uno denominato “Padova Sud” composto da 56 Comuni e identificabile con il territorio della Bassa Padovana.
SANITA’
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Petizione dei sindaci: “Una scelta che penalizza il nostro territorio e ricade negativamente su famiglie e aziende” In diversi Comuni della Bassa la raccolta differenziata avviene con il “tag” ideato dalla Padova Tre che permette di contare gli svuotamenti per utente e otimizzare il servizio
Il parere contrario dei primi cittadini deriva quindi dalle profonde diversità tra Padova Centro e Padova Sud per quanto riguarda modalità operative di raccolta, standardizzazione dei costi dei servizi industriali e uniformità delle modalità di tariffazione e riscossione. “Chiediamo alla Giunta Regionale e alla VII Commissione di rivedere la scelta di accorpamento – hanno spiegato i sindaci nella lettera – La storia e la situazione della raccolta differenziata nei nostri Comuni è diversa da quella di Padova città. E non stiamo parlando solo di tariffe. Ci riferiamo alle abitudini radicate nelle 120.000 famiglie che costi-
tuiscono le utenze del nostro Consorzio”. La paura dei primi cittadini è di perdere i riferimenti costruiti in questi 10 anni di raccolta differenziata rischiando di trovarsi a interloquire con Padova città dove le dinamiche sono completamente diverse. “La differenza morfologica del territorio rende difficile la gestione di una fusione di questo tipo – hanno continuato – Come sindaci abbiamo espresso il nostro disagio firmando un documento che chiede alla Giunta e alla VII Commissione di ripensarci. Una scelta unitaria e di fortissima coesione territoriale. Siamo certi che si riuscirà a trovare una soluzione che tenga conto di questa istanza”.
di Giuseppe bortolussi* segue da pag.
Stiamo parlando dell’Iva, molto probabilmente, subirà un ulteriore incremento di un altro punto percentuale. L’ultimo ritocco è avvenuto nel 2011: nonostante l’aliquota ordinaria sia salita dal 20 al 21%, il gettito Iva, tra la metà di settembre del 2011 ed il dicembre del 2012, è diminuito di 3,5 miliardi di euro. Dall’inizio della crisi alla fine del 2012 il Pil nazionale è diminuito di 7 punti percentuali e la spesa delle famiglie di 5. La caduta di 5 punti corrisponde, in termini assoluti, ad una diminuzione media della spesa pari a circa 3.700 euro a famiglia. Se non scongiuriamo l’aumento dell’Iva previsto tra un mese corriamo il pericolo di penalizzare ulteriormente la domanda peggiorando la situazione economica delle famiglie e quella delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi che vivono di consumi interni. Nella Relazione annuale, la Banca D’Italia segnala che in termini pro capite la spesa è tornata ai valori del 1998: quella di 14 anni fa. Dal 1973 al gennaio di quest’anno, l’incremento più importante si è registrato proprio in Italia. Se nel 1973 l’aliquota era al 12% ora si attesta al 21%, con un aumento di 9 punti. Seguono la Germania, con una variazione di + 8 punti (era all’11%, adesso si attesta al 19%), l’Olanda, con un aumento di 5 punti (16% nel 1973, 21% nel 2013), l’Austria e il Belgio, con degli aumenti registrati nel periodo preso in esame rispettivamente del +4 e del +3. La Francia è l’unico paese che ha visto diminuire il peso dell’aliquota di questa imposta. Se nel 1973 era al 20%, ora si attesta al 19,6% (-0,4). Se è vero che in questi 40 anni abbiamo registrato l’incremento d’aliquota più significativo, è altresì vero che nel 1973 quella applicata in Italia era, ad esclusione della Germania, la più contenuta. Se l’aumento a luglio ci sarà, i consumatori si troveranno a subire l’aliquota Iva ordinaria più elevata tra tutti i principali paesi dell’area dell’euro. *Segretario Cgia Di Mestre
I tagli dei trasferimenti alla Regione hanno comportato una riduzione degli staziamenti
LA CRISI NON RISPARMIA NEMMENO I SERVIZI alle fasce deboli
a crisi non risparmia niente e nessuno. Nemmeno la sanità e di questo si è discusso ampiamente nell’incontro organizzato dalla sezione locale dell’Anffass di Monselice. Un evento messo in piedi per capire cosa ci attende in futuro visto che sembra avvicinarsi la fine dei lavori per l’ospedale unico della bassa. Un progetto che porterà certamente un forte cambio di abitudini nei cittadini. Durante l’incontro l’assessore regionale Remo
Sernagiotto ha posto l’accento sulla necessità di una compartecipazione delle famiglie al funzionamento dei centri diurni per la disabilità: “la compartecipazione deve essere rapportata al reddito dell’utente – ha commentato l’assessore - come avviene in altre regioni italiane. In Veneto ci sono 6.400 posti Ceod che sono coperti dal bilancio regionale grazie ad uno stanziamento da parte dello Stato per l’anno 2013 per un valore di 85 milioni di euro.
Quota che si ridurrà nel 2014 ad 84 milioni di euro e nel 2015 ad 83 milioni di euro. Una riduzione dovuta a causa della “spending review”. Senza contare che i tagli ai trasferimenti alla Regione hanno comportato una riduzione degli stanziamenti a favore dei progetti vita indipendente e agli assegni di cura. Sarà essenziale sostenere le persone disoccupate con lo stesso riguardo di tante altre categorie sociali in forte difficoltà”. E.M. L’assessore regionale Remo Sernagiotto
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Monselice 9 La novità Campagna di Liberambiente e Padova Tre nelle scuole del territorio
Vietato gettare i libri Contenitori negli istituti per raccogliere i testi usati, in cambio verranno donati risme di carta di Emanuele Masiero
I contenitori consegnati alle scuole per i libri di testo usati
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ibri di testo usati? Grazie a “Libro Zone” nella bassa padovana si raccolgono a scuola. E’ iniziato in questi giorni l’innovativo progetto messo in campo da Liberambiente insieme a Padova Tre per dare una seconda vita ai libri di testo usati. L’iniziativa è valida per la scuole secondarie di primo grado ed è tanto semplice quanto incisiva. Gli alunni possono consegnare i loro libri di testo usati in un contenitore apposito all’interno della loro scuola. I libri saranno poi controllati e reimmessi nel mercato dell’usato mentre alla scuola verranno con-
Giunta
segnate due risme di carta ogni 20 chili di libri raccolti. L’idea quindi è quella di creare un circolo virtuoso dove ci guadagnano tutti: la scuola, le famiglie meno abbienti e anche l’ambiente. Per la verità in alcuni istituti si è già cercato di costruire iniziative simili, ma mai con una portata così ampia e una cabina di regia unica in grado di standardizzare la raccolta, la distribuzione e la garanzia di rispetto per l’ambiente. “Liberambiente da anni è impegnato nella tutela dell’ambiente e nella formazione delle nuove generazioni attraverso progetti e attività che coinvolgo-
no le scuole del nostro territorio – spiegano i responsabili – Per questo abbiamo messo in campo un’importante campagna finalizzata al recupero dei libri di testo usati attuali da reimmettere nel mercato”. Il libro scolastico usato diventa troppo spesso un rifiuto che magari a distanza di anni dall’utilizzo, finisce impropriamente nella raccolta della carta, quando invece potrebbe essere riutilizzato da subito con un evidente vantaggio sia in termini economici che ambientali. “Tutto ciò è in linea con il concetto di riduzione e riutilizzo del rifiuto
romano gelsi assessore allo sport dopo due anni
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ssociazioni ed istituzioni sportive hanno un nuovo referente nel Comune di Monselice. Romano Gelsi è il nuovo assessore allo sport. Il sindaco Lunghi ha ufficializzato la nomina nei giorni scorsi variando così l’assestto della giunta comunale della città della Rocca. Così l’attuale assessore agli
che molto spesso trattiamo con i ragazzi – continuano – Grazie a Libro Zone avrai la possibilità di dare una seconda vita ai tuoi libri, aiutare l’ambiente, sostenere la collettività e la tua scuola. Infatti buttare i libri nel contenitore della carta è un gesto corretto, ma potendoli riutilizzare, diventa uno spreco”. Il progetto è corredato da un sito web (www.librozone.it) e da una pagina Facebook (facebook.com/librozonescuola) per interagire rapidamente con la segreteria di Liberambiente. Al momento le scuole aderenti sono 28 sparse in tutto il territorio
accordi di programma, piani erp, sportello unico attività produttive e agricoltura si occuperà ora anche di sport e impianti sportivi. Una delega rimasta vacante da fine 2011, dopo le dimissioni del consigliere Lucio Perin. L’incarico di seguire le varie realtà sportive era stato provvisoriamente affidato a diversi assessori, ma con relativo successo. Non sarà quindi un compito semplice soprattutto ora che di fondi i Comuni ne hanno sempre meno: cultura e sport sono gli
da Piove di Sacco a Montagnana, passando per Conselve, Monselice ed Este. La raccolta dei libri è già iniziata e continuerà fino a fine luglio. “Le scuole aderenti hanno esposto all’esterno uno striscione con il logo del progetto – concludono gli operatori Liberambiente – In ogni caso Libro Zone è solo l’inizio. Da settembre il progetto si evolverà con importanti iniziative. Stiamo già strutturando un concorso diverso dal solito. Inoltre la raccolta dei libri usati avrà un seguito importante e completamente nuovo”.
ambiti dove si taglia con più facilità e far fronte alle richieste delle associazioni sarà estremamente difficile. “Le associazioni e le società sportive stanno attraversando un momento di grande difficoltà, soprattutto per la diminuzione dei contributi – ha commentato il sindaco Lunghi - Credo quindi sia importante che possano essere seguite e ascoltate a tempo pieno da un assessore. Ho individuato in Romano Gelsi la persona giusta per questa sfida”. E.M.
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10 Este Il provvedimento Gli apparecchi saranno collocati a rotazione nelle postazioni
Autovelox sulla Sr 10
Nel tratto da Prà d’Este a Carceri velocità sotto controllo per prevenire incidenti, limite di 70km/h di Nicola Cesaro
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rrivano gli autovelox sulla nuova regionale 10. Non più un proclama, bensì una certezza visto l’ok ricevuto dagli organi competenti. Nel tratto che va da Pra’ d’Este e Carceri saranno dislocate alcune gabbie per ospitare un rilevatore di velocità mobile. Attualmente le scatole installate sono due, anche se è intenzione di Comuni e distretto di polizia Euganeo Estense estendere le gabbie su tutta la tratta, dove il limite di velocità è attualmente di 70 chilometri orari. Lo conferma il sindaco atestino Giancarlo Piva: “Accoglieranno, sia di giorno che di notte, l’apparecchiatura che rileva la velocità dei mezzi. Lo strumento a disposizione del nostro distretto è uno solo, che quindi verrà collocato a random nelle varie scatole disseminate in entrambi i sensi di marcia. Questa strada ha avuto negli ultimi anni almeno quattro mortali, senza contare gli incidenti che fortunatamente non hanno avuto epiloghi così tragici. Era necessario fare qualcosa per rallentare la velocità della tratta, dove in certi punti gli automobilisti
SESA Fatturato a quasi 66 milioni
QUADRUPLICATI GLI UTILI, 13 MILIONI
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tile quadruplicato, dipendenti triplicati e fatturato raddoppiato. E’ questo il bilancio di Sesa al passaggio di testimone tra Mario Sandrin e il nuovo presidente Natalino Furlan. Oggi il capitale sociale di Sesa è di 20 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri 5 accatastati in un conto di riserva. Il fatturato è di 65,9 milioni di euro, l’utile ante imposte è di 13 milioni di euro. Al netto, il 2012 si è chiuso con l’utile invidiabile di 8,374 milioni. Sesa investe ogni anno 20 milioni di euro (gran parte delle risorse sono state destinate al progetto del teleriscaldamento e all’installazione dell’impianto per il vaglio del secco), credendo anche nelle risorse umane visto che i 94 dipendenti del 2006 sono oggi oltre 300. Tra gli obiettivi futuri ci sono il perfezionamento della struttura organizzativa dell’azienda, l’estensione del teleriscaldamento, lo spostamento dell’impianto di compostaggio. Quest’operazione, in particolare, richiederà un investimento di 20-24 milioni di euro, ma permetterà di allontanare di 700 metri l’impianto dai centri abitati. In programma ci sono la cinturazione verde degli impianti e l’acquisto di un macchinario per la selezione più precisa della plastica. N.C.
IN BREVE Progetto informativo del Dipartimento di Prevenzione
vaccinarsi e’ importante, l’uls 17 spiega perche dal vivo e su internet
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sl 17 in prima fila a livello nazionale sul fronte delle vaccinazioni. Il dottor Antonio Ferro, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria, è infatti il coordinatore nazionale del progetto “Vaccinarsì”, che si propone di fornire ai cittadini un’informazione il più possibile completa e facilmente comprensibile su questo tema così importante. Tra le iniziative proposte dal progetto spicca l’avvio del sito internet www.vaccinarsi.org, che propone una ricca serie di informazioni e approfondimenti su come funzionano le vaccinazioni, i loro benefici e i chiarimenti sui timori più diffusi. L’Usl 17 vanta da sempre tra le percentuali più alte di vaccinazioni a livello veneto. N.C. Nuovo bando a poco più di un milione per lo stabile
Autovelox in arrivo lungo la Strada Regionale 10 toccano addirittura i 140 chilometri orari”. Praticamente il dobbio del limite consentito. Concorda il sindaco di Ospedaletto Euganeo, Antonio Battistella: “Per toccare con mano quanto pesante sia il fenomeno dell’alta velocità sulla nuova Sr 10 basta contare i pezzi di carrozzeria e i danni alla rotatoria che periodicamente si trovano a Carceri: è una vera gara a chi corre di più, e come amministrazioni pubbliche non potevamo essere ciechi di fronte ad un pericolo
così grande all’incolumità della gente”. L’assenza di piazzole di sosta non ha perlatro mai permesso postazioni di carabinieri e polizia, un altro motivo per ritenere la nuova Sr 10 una strada ad alta pericolosità. Visto che il limite dei 70 chilometri orari è osservato ad oggi da un minima parte di utenza, è probabile che il nuovo autovelox mieta più di qualche vittima. Meritoriamente, se a risparmiate saranno invece le vittime della strada.
Novità Piva: “vogliamo dare il buon esempio”
Auto elettriche in centro usate da Comune e Poste
all’asta l’ex sede dell’uls 17 in via salute in quattro anni prezzo a -380 mila euro
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a ancora all’asta l’ex sede dell’Usl 17 in via Salute, uno degli immobili più noti del quartiere. Il prezzo a base d’asta è di 1.068.000 euro, 400 mila in meno rispetto alla data del primo avviso di alienazione del 2010. Allora il prezzo base era di 1.450.000. L’asta, anche in seguito al dicembre 2010, è andata sempre deserta. L’edificio per anni è stato il cuore pulsante dell’Usl 17. Attualmente è sede dell’unità operativa di Statistica, Comunicazione e Sviluppo. Fino all’anno scorso ospitava anche l’Ufficio Protocollo. Servizi, questi, tutti destinati ad essere trasferiti a breve nel nuovo polo di Schiavonia. N.C.
i cartelli di nonna maria e l’itis
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l centro storico atestino si gira…con i mezzi elettrici. A dare il buon esempio sono il Comune di Este e Poste Italiane. L’amministrazione comunale atestina continua con la azioni concrete indirizzate alla sostenibilità e punta sull’uso di veicoli alimentati da energia elettrica. A spiegare l’iniziativa ecosostenibile è il sindaco Giancarlo Piva: “Per convincere i cittadini a migliorare l’ambiente dobbiamo per primi, come amministrazione comunale, dare l’esempio. Per questo, dovendo sostituire un Ape Car in uso al nostro personale addetto ai lavori pubblici, abbiamo ritenuto di indirizzarci verso l’acquisizione di un veicolo completamente elettrico”. L’acquisto è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione e al supporto del Consorzio Padova Sud, che ha sostenuto economicamente l’iniziativa: «Ora possiamo utilizzare un mezzo elettrico che mantiene tutte le funzionalità del precedente mezzo, anzi ha un maggiore potenziale di carico e soprattutto non inquina. Un mezzo di questo tipo consente di ridurre di una tonnellata annua l’emissione di Co2 e contemporaneamente consente anche di risparmiare nell’acquisto di carburante». Il mezzo sarà utilizzato quasi esclusivamente per gli spostamenti in centro storico. Ma non c’è solo il Comune a brillare per sensibilità ambientale. Qualche mese fa era
Gli studenti dell’Itis festeggiano i 102 anni di nonna Maria
D Il sindaco e l’auto elettrica toccato a Poste Italiane, che ad Este ha portato il “Free Duck”, un nuovo mezzo elettrico ecologico per i portalettere della città. Si tratta di un quadriciclo leggero dotato di motore elettrico per la trazione, particolarmente indicato per il recapito in centri urbani a traffico limitato e in centri storici con strade anguste o chiuse al traffico. Il cuore atestino risponde proprio a queste caratteristiche. Spiegano da Poste Italiane: “La nostra flotta aziendale, composta da un più ampio numero di tipologie di mezzi rispetto alla precedente, risponde alle specifiche esigenze operative e alla salvaguardia dell’ambiente. In linea con le direttive europee e con le norme nazionali in tema di tutela dell’ambiente l’azienda si sta impegnando per contribuire al miglioramento della qualità della vita, assumendo un comportamento socialmente responsabile”. N.C.
a anni, ad ogni ricorrenza, espongono fuori dal loro balcone dei cartelloni per gli studenti dell’Itis Euganeo, la scuola che si trova proprio dirimpetto a casa. Maria Legnaro, 102 anni da compiere a breve, e la figlia Carla Canazza sono ormai entrate a pieno diritto nel cuore degli studenti dell’Itis. Da ormai cinque anni la coppia di anziane espone dei cartelloni con saluti e messaggi diretti proprio agli studenti. Ne è al corrente Francesco Bussi, dirigente scolastico dell’istituto, che racconta con oroglio: “A inizio anno invitano i ragazzi allo studio, a Natale e Pasqua lasciano gli auguri per le feste, a fine anno fanno i complimenti per l’anno trascorso e augurano delle buone vacanze. I nostri studenti ovviamente non restano a guardare, ma rispondono in quello che ormai è diventato uno scambio di gentilezze a suon di cartelli”. Gli ultimi due cartelloni esposti dalle nonnine portano questi messaggi: “Buone vacanze ragazzi” e soprattutto “Nonna Maria compie 102 anni”. E così studenti e
Da cinque anni gli studenti e le due anziane comunicano a distanza docenti dell’Itis hanno pensato di non limitarsi alla semplice risposta con cartellone. I ragazzi hanno disegnato una grande torta su un megabiglietto d’auguri, contornata dalle firme degli studenti. Quindi il biglietto, assieme ad una torta e ad un mazzo di fiori, è stato recapitato a casa di nonna Maria direttamente da una rappresentanza di studenti e docenti. Con loro c’erano anche il dirigente Bussi e Daniela Foletto, rappresentante dei genitori dell’istituto, entusiasta di questo strano rapporto: “E’ una storia bellissima, che deve assolutamente essere raccontata ai genitori dei ragazzi che frequentano questa scuola, ma anche a tutta la città. Di questi tempi è veramente difficile assistere ad episodi come questi!”. N.C.
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12 Este Cambia il centro storico Il progetto di riqualificazione richiederà almeno due anni
Via le auto intorno alle mura del Castello di Nicola Cesaro
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ia le auto dal castello. Il vallo del castello marchionale ritorna indietro di qualche secolo e dice addio al parcheggio, abbracciando invece l’idea di marciapiedi e spazi verdi. E’ una vera e propria rivoluzione estetica e culturale quella che in queste settimane vede protagonista l’area all’ombra delle mura del castello. L’amministrazione comunale ha infatti dato il via al cantiere per la riqualificazione dell’area del vallo. Si tratta del primo stralcio di lavori che interesseranno la parte di vallo che va dall’ufficio turistico fino all’incrocio tra via Negri e via Vigo di Torre. A spiegare l’intervento è Stefano Agujari Stoppa, assessore ai lavori pubblici e vicesindaco: “La ghiaia sparirà e con essa anche l’attuale marciapiede. Sarà realizzata una pavimentazione in trachite che si estenderà per 8 metri di profondità. Dal termine del marciapiede fino alle mura sarà invece realizzato uno spazio verde. I lavori si dovrebbero concludere entro la fine di settembre: abbiamo scelto questo periodo estivo per evitare disagi a cittadini e visitatori”. L’investimento del Comune sarà di ben 220 mila euro. Durante la fase di cantiere saranno comunque garantiti gli accessi all’ufficio turistico, ai giardini e al bar del castello. Parte del vallo che dà sui via Vigo di Torre, invece, verrà utilizzata come deposito di cantiere, per cui spariranno almeno una quindicina di posti auto. Diverso discorso vale invece per il mercato del sabato, che si vedrà costretto al trasloco: “In quest’area stazionavano
Eliminato il parcheggio del vallo dove al posto della ghiaia ci saranno trachite e verde
Destinati a scomparire i posti auto accando alle mura del Castello perché il Comune vuole cambiare il volto di questa zona del tutto particolare della cittadina
“Ora la presenza di nuovi parcheggi ci permette di fare questa scelta per riqualificare” storico”. La rivoluzione del vallo, tuttavia, richiederà un altro sforzo dell’amministrazione comunale in fatto di parcheggi: in programma c’è infatti il raddoppiamento dell’area di sosta di via Isidoro Alessi, vicino all’ospedale. L’intervento totale di riqualificazione del vallo potrebbe concludersi entro due anni, risorse economiche permettendo. Il centro atestino cambierà radicalmente volto e con esso anche le abitudini di residenti e turisti.
FOCUS Le vie e le aree interessate
residenti in centro nuovi parcheggi
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Agujari Stoppa: “Si sposteranno anche i banchi dei venditori ambulanti” alcune bancarelle, soprattutto per la vendita di frutta e ortaggi: i commercianti sono stati convocati in municipio per discutere una nuova sistemazione, che non sia penalizzante per il loro tradizionale giro d’affari. Dispiace creare disagi, ma l’intervento era annunciato da tempo e ritenuto prioritario”. I lavori estivi fanno da embrione ad un progetto ben più ambizioso del Comune, che vuole estendere la trachite e il verde a tutto il vallo estense, come conferma il vicesindaco: “Siamo bloccati dai fondi, ma la volontà è quella di rendere esteticamente più gradevole il vallo fino all’hotel Beatrice. Per questo spariranno tutti gli spazi di parcheggio che attualmente l’area del castello mette e disposizione. D’altro canto, abbiamo liberato l’ex deposito di via San Girolamo proprio per non far mancare spazi di parcheggio al centro
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MONTAGNANA
MONSELICE
proposito di parcheggi, l’amministrazione comunale ha deciso di tendere la mano alle esigenze dei residenti. L’ultimo piano che distribuiva posti auto ai residenti del centro storico era del 2001. A distanza di un decennio, con la domanda di posti per la sosta in continua crescita, il Comune ha dovuto rivedere la disponibilità di aree di sosta per tutti quei cittadini che vivono in centro storico ma sono privi di spazi privati o garage, ricavando nuovi posteggi per gli estensi. A San Rocco, nei pressi delle torre campanaria, ne sono stati ricavati due. Altri sette sono quelli di via Ca’ Mori e undici di via San Pietro. Ai residenti delle vie Azzo II, San Girolamo, Farinelli e Guido Negri andranno venti dei sessantasei posti auto dell’ex deposito autobus di via San Girolamo. Il canone annuo per l’occupazione di questi spazi è di 206 euro, mentre è dimezzato per gli stalli non numerati individuati su via San Girolamo. La delibera comunale che concede i nuovi spazi sottolinea l’attenzione nel non aver alterato comunque il numero di posti, gratuiti e non, a disposizione di tutti i cittadini e visitatori di Este. N.C.
Montagnana 13 L’incontro Il sacerdote è cappellano del carcere “Due Palazzi” di Padova
Mille studenti in Duomo Don Marco Pozza su invito della parrocchia si è confrontato con i giovani sul suicidio di Nicola Cesaro
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on era forse mai capitato di vedere 800 ragazzi, tutte le scuole superiori di Montagnana, riunite in un unico posto. Tanto meno in una chiesa. Il “miracolo” è riuscito alla parrocchia di Montangnana, ai dirigenti scolastici della città e a don Marco Pozza, cappellano del carcere Due Palazzi di Padova. Il sacerdote ha avuto il doppio merito di calamitare per due ore l’attenzione di quasi mille adolescenti sull’ostico argomento del suicidio. Lo scorso 29 maggio il duomo di Montagnana ha ospitato l’assemblea d’istituto dal titolo “Io sogno. E voi lasciatemi sognare”. Gli organizzatori hanno voluto ritagliare con gli studenti un momento di riflessione dopo i recenti lutti che la cittadina e le scuole locali sono state costrette a sopportare, tra giovani morti e suicidi di studenti poco più che adolescenti. L’ultimo, quello che ha scatenato una forte reazione del mondo religioso e civile e dell’associazionismo montagnanese, è stato il suicidio del diciassettenne David Peruffo.
I ragazzi delle scuole in Duomo con don Marco Pozza Don Marco Pozza, con i suoi modi vicini ai giovani, a invitato i giovani uditori a “riprendere in mano la vita. Tutte le volte in cui sentite dire da qualche prete o politico che “i giovani sono il futuro della società”, dovete ribellarvi. Dovete fregarvene delle rassicurazioni del futuro e dovete volere che il presente sia vostro. Vorrei vedere preti che entrano nelle case, nelle discoteche e negli stadi, e insegnanti che non si perdono a lamentarsi per le buste paga troppo ristrette, ma capaci di far battere il cuore agli studenti e di formare loro un pensiero
“cervelloni” premiati al liceo
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li studenti di Montagnana tra i cervelloni d’Italia. Il liceo scientifico “Jacopo da Montagnana” ha raccolto un successo inaspettato alla più importante gara nazionale di informatica per la scuole superiori. Da debuttante l’istituto montagnanese ha già raccolto un successo da protagonista. Alla finalissima di Roma delle olimpiadi di “Problem Solving” dello scorso 18 maggio, la squadra dell’istituto montagnanese ha ottenuto un eccezionale terzo posto. La delegazione padovana era composta da Andrea Fogagnolo, Alberto Girardello, Alberto Miola e Massimo Pesavento (tutti della 2A liceo scientifico delle Scienze applicate, nella foto qui soptra), preparati e guidati dalla professoressa Elisa Stevanato: i quattro si sono messi alle spalle ben venti scuole superiori italiane, finendo dietro solo ai colleghi liceali di Trento e Tricase (Puglia). Il successo arriva dopo aver superato brillantemente le fasi provinciali e regionali delle olimpiadi di informatica, organizzate dal Ministero della Pubblica Istruzione. C’è soddisfazione, ovviamente, da parte del dirigente scolastico Francesco Rossignoli: “Il risultato è ancor più notevole se si pensa che
è la prima volta che la nostra scuola partecipa a questa manifestazione, alla quale molti istituti dedicano da anni energie e risorse. Si tratta infatti della più importante gara di informatica per il primo biennio della scuola superiore. Il merito è degli studenti e della docente, che hanno trovato nel liceo scientifico di Montagnana l’ambiente favorevole per mettere a frutto le loro doti”. Sempre tra le scuole della Bassa padovana, spicca il primo premio per le scuole secondarie di secondo grado raccolto dall’Itis “Euganeo” di Este al concorso regionale “Quale idea!” organizzato dall’Arpav, con il progetto “Conosciamo la natura per poterci salvare”. Una delegazione è stata premiata a Padova. Al concorso partecipavano 4.000 studenti di 28 scuole del Veneto. Sempre da Este, precisamente dal liceo “Ferrari”, proviene invece Giulio Deangeli, il vincitore delle Olimpiadi Nazionali delle Neuroscienze, competizione che si è svolta a Trento. Il giovane si è aggiudicato la borsa di studio per rappresentare l’Italia alla sfida mondiale di settembre a Vienna, dal 21 al 26 settembre, in occasione del World Congress of Neurology. N.C.
libero e forte”. Concetti forti, che sono stati ripetuti anche la sera in un incontro al teatro Bellini a cui erano invitati solamente i genitori: “Ci sono genitori che per punizione mandano i figli in camera, non sapendo che fanno loro un piacere, lasciandoli soli con un computer in cui un ragazzo o una ragazzo possono costruirsi cinque identità e isolarsi dal mondo. Si fingono dietro allo schermo uomini, donna e trans, passano da Montagnana a Stoccolma con un click”. Riflessioni, queste, che hanno colpito anche le famiglie.
NEWS Urbana rende omaggio all’artista del Montagnanese
biblioteca intitolata al pittore franco santi
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ue iniziative forti per ricordare due figure importanti per il territorio Montagnanese. Il Comune di Urbana ha deciso di dedicare la biblioteca comunale al pittore Franco Santi. Nato a Urbana nel 1936, Santi è scomparso l’anno scorso: con la sua carriera e le sue opere ha contribuito a promuovere la storia e la cultura di Urbana e San Salvaro. Le sue opere spesso raffiguravaLa targa ricordo nella biblioteca no i paesaggi rurali legati alla vita di campagna e in alcuni casi i suoi ricordi di vita ad Urbana (è il caso dei quadri “Il Monastero di San Salvaro”, “Villa Capodivacca” e “Il Municipio e la sua gente”). L’intitolazione della biblioteca comunale è già avvenuta lo scorso 19 maggio con una cerimonia pubblica, alla presenza Mary Stellin e Silvia e Alessandra, moglie e figlie dell’artista, oltre che del sindaco Marco Balbo, del giornalista Mario Sileno Klein, dell’ex preside Luigi Sammarco e del pittore Flavio Perbellini. In onore di Santi è stata aperta anche una mostra con le sue principali opere. E’ stata invece dedicata a Giuliano Nicoletti la sala consigliare del municipio di Santa Margherita d’Adige. Scomparso lo scorso settembre a 64 anni per una malattia, Nicoletti ha tenuto le redini del paese per quasi vent’anni: era stato eletto primo cittadino nel 1995, confermato poi nel 1999 e ancora nel 2009, con una parentesi da vice di Daniela Marzia Costantin. Una targa all’ingresso della sala consiliare ricorderà il suo nome per sempre. Alla cerimonia di intitolazione del 18 maggio hanno preso parte i familiari, i sindaci dell’Unione Megliadina, gli amministratori del Parco produttivo del Fiumicello, i compagni di maggioranza e i rappresentanti delle forze dell’ordine, polizia Megliadina in prima fila. N.C.
14 Montagnana Maratona solidale Durante la festa una serata è stata riservata alla raccolta di fondi
Il prosciutto aiuta gli sportivi Gara di solidarietà per finanziare le tribune della palestra “Ex Gil”, premiati i giovani atleti di Nicola Cesaro
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uasi mille persone hanno partecipato alla “maratona di prosciutto” dedicata allo sport montagnanese. La festa del prosciutto di Montagnana ha infatti allungato il programma di un giorno per fare da cornice ad un evento di solidarietà civica: per una serata i proventi delle vendita del prosciutto sono stati infatti destinati allo sport montagnanese. L’Isola del Gusto della festa, lo stand gastronomico che ha proposto le migliori qualità di prosciutto dell’area berica-euganea, è rimasto funzionante e ha destinato quasi tutto il ricavo alla realizzazione degli spalti nel palazzetto “Ex Gil” di viale Trento. La palestra, realizzata ormai da qualche anno, è infatti tuttora priva di tribune: per realizzarle occorrono almeno 12 mila euro. Aziende e produttori, in quella serata, hanno trattenuto solamente il costo della carne, devolvendo ogni guadagno all’amministrazione comunale e quindi al progetto degli spalti in palestra. La città e gli sportivi hanno risposto alla grande, arrivando quasi
a superare i mille partecipanti. Nell’occasione saranno premiati i giovani atleti montagnanesi che si sono distinti nell’ultimo anno, in un momento tanto voluto dl sindaco Loredana Borghesan e dall’assessore Matteo Mantoan: “Siamo orgogliosi di sapere che Montagnana è ricca di atleti promettenti. Quando vincono, fanno vincere l’intera comunità che li ha cresciuti. Siamo profondamente convinti dell’importanza educativa che lo sport riveste soprattutto nei confronti delle giovani generazioni e che per questo sia doverosa l’attenzione ed il sostegno dell’amministrazione e di tutta la città”. Questi i premiati nel corso della serata: Stefano Raimondi del Team Euganeo di nuoto per essersi classificato al primo posto nei 100 e 200 metri delfino ai campionati italiani giovanili di nuoto; Germano Vicentini, dell’associazione Corri Le Mura, per i grandi successi nelle maratone di tutto il mondo; Giulia e Martina Bazzan e Riccardo Spoladore del Musashi Montagnana, che hanno raccolto piazzamenti di prestigio ai
I giovani atleti schierati durante la premiazione campionati mondiali Wku 2012 e in quelli italiani Wtka 2013. E poi la squadra di pallavolo dell’Educandato San Benedetto, che ha vinto la medaglia d’oro alle Convittiadi che si sono svolte in Sardegna; il tecnico Alessandro Comisso della Pallacanestro Montagnana, reduce dal secondo posto regionale con l’Under 17; i Musici e Sbanideratori “Città Murata”, da un decennio
dominatori della scena italiana; Tommaso Zoccatelli dell’Atletico Montagnana Tennis Tavolo, primo nel torneo regionale Under 21; gli atleti dell’istituto “Chinaglia” Gaia Scianamè, Lara Tognolo e Matilde Montagna; le squadre giovanissimi e pulcini dell’Ac Montagnana; Nicolò Marchioro, primo posto nel campionato due ruote motrici “Rally Race Day 2012-2013”.
SALUTE Montagnana in prima linea
UNA GIORNATA LIBERA DAL FUMO
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ontagnana dichiara guerra al fumo. Da quest’anno il Comune ha deciso di partecipare alla giornata Mondiale senza tabacco, ricorrenza che si è celebrata in tutto il mondo il 31 maggio. L’invito, a tutti i cittadini, è stato quello di astenersi, per almeno 24 ore, dal consumo di tabacco. L’assessorato alle politiche sociali della città murata ha ritenuto opportuno realizzare, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 17, un progetto triennale per la prevenzione del tabagismo e promozione di stile di vita libero dal fumo che vede come protagonisti tutti i componenti della scuola “Jacopo da Montagnana”: studenti, personale docente e non docente, genitori. Questo progetto, intitolato “Scuola libera da fumo… si può” è iniziato quest’anno e lo scorso 31 maggio ha visto la proiezione nel salone d’ingresso dell’istituto e all’ufficio Informagiovani, all’interno della sede municipale, di immagini relative ai manifesti predisposti dall’Organizzazione mondiale della sanità negli ultimi 10 anni per la divulgazione dello slogan “Fumo di meno…. respiro di più”. N.C.
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Spazi Spazi Aperti aperti 17 13 Da Padova a Carmignano Al via i lavori del nuovo itinerario ciclopedonale finanziato da Provincia, Fondazione Cariparo e Regione
Costeggiare il Brenta per 38 chilometri Lo spettacolare tracciato attraversa ben 9 comuni e costa 3,2 milioni di euro e si incrocia con la Treviso-Ostiglia
Dopo l’anello ciclabile fluviale intorno alla città e quello dei Colli Euganei
di Emanuele Masiero
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rendono il via i lavori per il nuovo itinerario ciclopedonale lungo il fiume Brenta. Un tracciato spettacolare che parte da Pontevigodarzere nel Comune di Padova e si conclude a Carmignano di Brenta transitando attraverso gli scorci della via d’acqua a nord di Padova, fino al confine con la provincia di Vicenza. L’opera è stata finanziata dalla Provincia di Padova con un contributo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. All’inaugurazione erano presenti la presidente dell’amministrazione provinciale Barbara Degani e il presidente della Fondazione Antonio Finotti che hanno illustrato il progetto ai nove sindaci interessati dall’itinerario. “Ci troviamo in una delle aree storico naturalistiche più prestigiose del nostro territorio – ha detto la presidente Degani – Il nostro obiettivo è di farne un itinerario di livello europeo che, insieme all’anello dei Colli già percorribile e alla Treviso Ostiglia, ci collegherà a nord con Trento, a Est con Venezia, a ovest con Verona e a sud fino a Ferrara. Viene così realizzato un sistema integrato di percorsi che fa di Padova il luogo ideale per viaggiare. Una soluzione che ci sta dando grandi
soddisfazioni, basta vedere l’affluenza delle persone lungo i tratti già percorribili”. Per Antonio Finotti, presidente della Fondazione, il nuovo percorso ciclabile sarà un’occasione di avvicinare la natura ai cittadini padovani: “questa iniziativa offrirà ai padovani la possibilità di compiere uno splendido itinerario tra natura, storia e cultura. L’intervento del nostro ente rientra all’interno di un impegno più ampio volto a promuovere la salvaguardia dell’ambiente. Siamo convinti che un ambiente più sano contribuisca non solo a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche a determinare benefici concreti per il territorio, come dimostra ad esempio la crescente diffusione del cosiddetto turismo sostenibile”. I comuni attraversati dal percorso del Brenta sono nove: Padova, Vigodarzere, Limena, Piazzola sul Brenta, Campo San Martino, Grantorto, San Giorgio in Bosco, Fontaniva e Carmignano di Brenta. Lungo il tracciato la pista del Brenta interseca la pista ciclo-pedonale TrevisoOstiglia e va a confluire nell’anello fluviale di Padova. L’itinerario ha una lunghezza complessiva di 38 chilometri e si inserisce nel progetto unitario proposto dalla federazione italiana amici della bicicletta e approvato
PEllET DI QuAlITA’ CON Il NuOvO “GAP”
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l settore della termica da biomasse registra forti potenzialità di sviluppo offrendo una valida alternativa all’utilizzo dei tradizionali combustibili fossili per il riscaldamento. Per questo ha preso vita il progetto “Gap”, un gruppo di acquisto del famoso pellet. L’iniziativa, firmata sportello energia di Legambiente insieme a Padova Tre nasce dalla volontà di offrire qualità a buon prezzo in un settore in forte crescita e dove sono più probabili le truffe: l’Italia rappresenta il più grande mercato a livello europeo sia per quanto riguarda il consumo che l’importazione di pellet. Nel 2010 sono state importate oltre 900.000 tonnellate a fronte di una produzione locale stimata in 650.000. Il Gap della bassa padovana garantisce la certificazione Enplus A1, sinonimo di salute e rendimento: vengono verificati molti parametri e la presenza di sostanze come, zolfo, cloro, arsenico e metalli pesanti. Al bando del Gap hano partecipato 12 aziende con 20 offerte: tra queste ne sono state scelte 4 per le diverse aree territoriali della bassa. Naturalmente tutte hanno garantito la certificazione Enplus A1 e un prezzo calmierato. Complessivamente gli aderenti al Gap sono stati 72 per la fornitura di 128 bancali, corrispondenti a circa 130 tonnellate. Insomma il progetto è agli inizi ma per la prossima edizione si prospettano numeri molto interessanti. “Nei mesi successivi al Gap sono arrivate molte richieste – spiegano dallo sportello energia – Abbiamo già 150 potenziali interessati all’acquisto per il
La diffusione delle stufe impone una scelta attenta delle biomasse da impiegare prossimo periodo invernale, per circa 270 tonnellate di pellet”. Per il prossimo inverno quindi è facile ipotizzare che le tonnellate vendute saranno almeno 500 anche in virtù della crisi economica che non molla. In ogni caso alla base del gruppo d’acquisto sul pellet non c’è solo il risparmio sul prezzo di vendita: la vera differenza sta anche nella qualità del prodotto. In termini concreti questo si traduce nel rispetto per l’ambiente, meno manutenzione per le stufe e un potere calorico maggiore. Insomma, con un pellet di qualità, bisogna consumarne molto meno per avere gli stessi risultati. Per informazioni è possibile contattare il numero E.M. verde 800.238.389.
L’avvio dei lavori del percorso ciclopedonale lungo il fiume Brenta, per lo più sulle sommità arginali
nel master plan della Regione Veneto per realizzare il collegamento da Venezia a Trento, passando per Bassano del Grappa e il lago di Caldonazzo. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 3.200.000 euro di cui 1.600.000 stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, 960.000 dalla Provincia e la somma restante dalla Regione Veneto. Sotto il profilo naturalistico il corso del Brenta è interessante per la ricchezza di meandri, paleoalvei, golene boscate, zone umide e le molteplici cave abbandonate. Sotto il profilo storico culturale, s’incontrano edifici di pregio storico e architettonico, oltre a manufatti idraulici. Il percorso corre sulle sommità
arginali lungo la riva sinistra del Brenta da Padova a Limena, per poi passare nelle aree golenali della riva destra tra Piazzola sul Brenta e Carmignano di Brenta. Attualmente il tracciato lungo il percorso arginale è già fruibile, ma verrà reso conforme agli standard delle piste ciclabili europee. Poiché alcune zone golenali sono impraticabili, è necessario prevedere anche dei tratti di collegamento lungo la via ordinaria per garantire la continuità del percorso. In particolari stagioni, però, verrà data la possibilità di percorrere le varianti più belle. In coincidenza di attraversamenti con strade provinciali ad alta percorrenza sono previsti impianti semaforici a chiamata.
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Mondo scuola 15
Educazione alimentare Progetto “Campagna Amica” in decine di scuole
Mangiare sano e sicuro si impara in classe
Coinvolti oltre 3.500 alunni nelle iniziative alla scoperta delle eccellenze nelle aziende agricole della nostra provincia di Martina Celegato
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i è concluso in Fiera campionaria il pro- zioni sulle etichette dei cibi, visite didattiche getto di educazione alimentare delle in fattoria, incontri con genitori, percorsi scuole primarie e secondarie di primo formativi dall’uovo alla gallina nonché l’orlivello padovane promosso dalla Camera di to a scuola. Particolari e coinvolgenti sono Commercio di Padova con la preziosa colla- stati i momenti didattici di lettura animata con Stefano Marcato e borazione di Coldiretti Massimo Farina duranPadova che per tutto Premiate le l’anno scolastico ha scuole “Leopardi” te il laboratorio “Gusta anche con l’udito” e il animato le lezioni sco- di Padova laboratorio tattile con lastiche alla scoperta e “Longo” Marcella e Diana. del buono e salutare di Curtarolo Un’iniziativa molto cibo e attraverso il concorso fotografico “Scegli, scatta e… sentita dagli insegnanti che fin da subito mangia con gusto”. Un percorso che ha coin- ne hanno colto l’essenza profondamente volto ben 64 scuole della provincia per un educativa ma anche ludica in grado di cointotale di 182 e 3561 alunni e che ha mes- volgere in prima persona i ragazzi e rendere so a disposizione degli insegnati 9 percorsi tutte le attività simili ad un gioco. La concluformativi. Nel dettaglio sono state realizzate sione del progetto è stata una vera e propria attività di educazione alimentare, lezioni mattinata di festa e formazione che non ha con i comici locali “Marco & Pippo”, istru- smentito la vocazione inziale con la presen-
La premazione della classe seconda A della scuola media “Poloni” di Monselice durante la festa conclusiva in Fiera a Padova za delle fattorie didattiche e gli “Assaggi di ricetta locale realizzata con prodotti tipici educazione alimentare” che hanno permes- e stagionali con la descrizione dettagliata so di svolgere laboratori su prodotti come di tutti i suoi segreti che sono stati preil miele, le piante, il pane e scoprire anche miati dai dirigenti di Coldiretti e Camera di il mondo animale grazie al maneggio in Commercio che hanno scelto i progetti più innovativi e particolari. Fiera. A rendere ancoPer il concorso “Scegli, ra più coinvolgente la “Merenda ideale” scatta e…mangia giornata è intervenuto alla “Poloni” con gusto”, sezione il gruppo teatrale “Gli di Monselice e primarie il premio è Alcuni” presso la sala ricetta alla “Don Carraresi con lo spetta- Bosco” di Padova andato alla 4° B della colo “Ahi, ahi, ahi… primaria “G. Leopardi” si sciolgono i ghiacciai”, che ha scatenato di Padova coordinata dalla maestra Carla l’ilarità del pubblico, al termine del quale si Ghion che ha proposto il “Risotto con i Bruè tenuta la merenda a base di prodotti tipici scandoli”, mentre per le scuole secondarie della campagne di Padova. è stata premiata la 2° B della scuola “P.B. Ma protagonista della giornata è stata Longo” di Curtarolo coordinata dai docenti senza dubbio la premiazione del concorso Patrizia Callegaro e Vittorio Carotenuto che a cui hanno partecipato i ragazzi attraver- hanno coinvolto anche nella famiglie nel so elaborati scritti e fotografici narranti una laboratorio di cucina che ha portato alla
realizzazione di vari menù. Il premio per la “Merenda ideale” è stato attribuito alla 2° A della secondaria “Vincenza Poloni” che ha presentato “Le uova e i dieci fratelli asparagi” coordinati dalla docente Rachele Nicoluzzi mentre come “Ricetta gustosa e rispettosa dell’ambiente” sono stati scelti i “Gnocchetti di pane al pesto di erbe e fiori. Profumi di antichi sapori” della 2° B dell’Istituto “Don Bosco” di Padova coordinata da Barbara di Luzio. Il Presidente di Coldiretti Padova Federico Miotto ha affermato a riguardo “Un percorso che durante l’anno scolastico ha coinvolto ben mille alunni in più rispetto alla scorsa edizione. Ben nove le offerte formative oltre al concorso che anche quest’anno ha confermato l’entusiasmo e l’interesse dei ragazzi per le tipicità del territorio e il loro uso nell’alimentazione quotidiana.”
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Slovenia: tradizione Wellness Green, Active and Healthy: ecco le tre parole che sono in grado di riassumere l’anima di questa terra. Quest’ ultima si riferisce anche all’antica tradizione termale slovena nata dalle proprietà terapeutiche delle acque che hanno richiamato per secoli un costante flusso di visitatori, rendendo celebri i centri termali sparsi su tutto il territorio, sia sulla costa che nell’entroterra. In un’epoca di grande attenzione per la salute psicofisica e per l’aspetto estetico del proprio corpo, cresce il numero di quanti – e si commetterebbe un errore pensando che si tratti in maggioranza di donne – si concedono una vacanza con intenti salutari. Le località termali della Slovenia, con le loro moderne attrezzature, l’elevato livello ricettivo e il buon rapporto prezzoqualità, si rivelano ideali per questo scopo. Infatti su una superficie inferiore a quella della Lombardia si concentrano ben 22 stazioni termali, di cui le 15 maggiori riunite i un’apposita associazione, con 87 diverse sorgenti, distribuite dalla riviera adriatica alle Alpi fino alla pianura pannonica ad est, con una disponibilità complessiva di 13.500 posti letto e di 37.000 m2 di superfici acquatiche, il che ne fa la nazione
con la maggior concentrazione termale. Tutte queste località sono raggiungibili in meno di due ore e mezzo d’auto da Trieste, alcune in meno di un’ora. Il livello qualitativo dei servizi specialistici offerti ed il loro costo contenuto e decisamente competitivo rispetto all’Italia, costituiscono uno dei motivi di richiamo per i turisti italiani, che ormai da anni occupano il primo posto tra i ospiti stranieri. Appare significativo il fatto che ogni tre pernottamenti in alberghi sloveni, uno di questi avvenga in strutture termali. Nel caso di Catez, Portorose e Rogaska Slatina, tre dei centri maggiori e più famosi, gli italiani rappresentano una percentuale rilevante nelle presenze straniere. Oltre alle benefiche acque minerali e termali si impiegano fanghi salutari, peloidi minerali e torba, acqua marina e salmastra. E poi ci sono innumerevoli possibilità di gite, passeggiate, avvenimenti culturali, manifestazioni, occasioni di shopping, sport e svaghi, casinò compresi. Occorre tenere presente che in Slovenia vige il concetto mitteleuropeo delle terme: non tanto un luogo di cura riservato ad invalidi, anziani ed ammalati, quanto una destinazione di vacanza, di svago e di relax dove si può fare anche qualcosa per conservare e migliorare il benessere, la forma e la salute, prevenendo i malanni. Tutte le terme slovene hanno predisposto dei programmi comuni di wellness, cioè di benessere, per puntare a stare bene sia fisicamente che mentalmente. In estrema sintesi essi si basano congiuntamente su alimentazione, movimento, riposo e trattamenti estetici. Ai margini della pianura pannonica si trovano le terme di
Radenci, famose per l’acqua minerale con i tre caratteristici cuori rossi in campo verde che già all’inizio del secolo scorso si beveva alla corte di Vienna e in Vaticano. Buon punto di partenza per visitare la regione attorno al fiume Mura sono le terme di Moravske Toplice, di Radenci e di Lendava, le prime dotate anche di campo da golf, mentre nel cuore della Stiria slovena la bellissima cittadina di Ptuj, di origine romana, ospita le terme omonime sulle rive del fiume Drava. Una tradizione ultrasecolare vantano le terme di Rogaska Slatina, la cui acqua risulta unica per l’elevato contenuto di magnesio e la purezza batteriologica, frequentate già nell’800 dalla nobiltà asburgica. Le vicine terme di Olimia possiedono una serie di piscine ben strutturate, mentre un’antica tradizione possiedono anche quelle di Dobrna e di Lasko. Le più giovani sono quelle di Zrece, collegate con il centro sciistico, sportivo ed escursionistico del monte Rogla. Sempre in collina si trovano le terme di Topolsica, interessanti per il loro clima. Ampie e diversificate strutture ricettive offrono le terme di Catez, le cui piscine scoperte e coperte formano la maggior riviera termale d’Europa; non lontane da Novo Mesto si trovano quelle di Smarjeske Toplice e di Dolenjske Toplice, poi si passa al litorale adriatico per trovare infine le terme di Strugnano e di Portorose, quest’ultima il maggior centro balneare sloveno, che eseguono la talassoterapia con l’acqua marina. Esistono poi alcuni alberghi, a 4 e 5 stelle, che dispongono al loro interno di impianti termali e di strutture per il fitness.
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Foto: archivio LTO Kranjska Gora
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Volley Vittoria meritata per la formazione di Ospedaletto allenata da Battistella
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di Nicola Cesaro
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traordinario successo per le ginnaste della Pgs Carrarese che guidate dalle allenatrici Giorgia Passarin, Ylenia Destro, Virginia Tarantino e dalla coordinatrice Elena Favarin hanno conquistato a Rimini, nel corso della gara nazionale Acse ritmica oltremare Open International, disputata da oltre 800 atlete, tra cui rappresentanti di Turchia Lussemburgo e Israele, un prestigioso argento di squadra, nella categoria giovanile Joy con Emma Banzato, Gaia Parisotto, Isabella Ernesti Moro, Letizia Crivellari e Martina Fasolato protagoniste di un applaudito e travolgente esercizio ai cerchi. Di rilievo anche le prestazioni individuali che hanno portato il 5. posto di Alessia Mautone, con un esercizio al cerchio nella categoria Joy 3. fascia. 9. posto per Emma Banzato, categoria Joy 1.fascia con un esercizio a corpo libero. In evidenza nella categoria Silver 1. Fascia Gaia Parisotto con un buon 11. posto e Erika Ghiraldo 7. nella categoria Joy 4. Fascia con un esercizio al cerchio. Alla fine la coordinatrice Elena Favarin esprime grande soddisfazione: “un elogio a tutte allenatrici e ginnaste, che giorno dopo giorno dimostrano amore per questo meraviglioso sport e soprattutto mi riempie d’orgoglio la crescita costante del livello tecnico delle nostre Walter Lotto meravigliose atlete”.
stata una stagione esaltante quella della Vision Volley di Ospedaletto Euganeo. A dodici anni dalla nascita del settore maschile e a due dalla promozione in D, ecco il nuovo storico salto in serie C. La formazione allenata da Marco Battistella ha dominato il campionato, strappando con risultato eccezionale che conferma il valore della società della Bassa padovana. Dalla prima alla ventiduesima giornata di campionato, l’obiettivo è stato per la Vision Volley l’avvicinamento alla vetta: per salire di categoria bisognava arrivare nei primi due gradini della classifica. Con impegno e con passione la squadra ha risalito gradualmente la classifica, fino a condividere in alcune giornate il secondo posto con il Servicemed-Intrepida, in attesa dello scontro diretto in programma alla penultima giornata di campionato. Il sorpasso è avvenuto al “Copernico” di Verona con un perentorio 3-1, mentre la promozione in C è arrivata con il 3-1 casalingo sull’Occhiobello, ovviamente bagnata da un mare
Le ragazze di Este sono allenate dall’istruttrice Alice Rampin
A
Rampin, Elena Trivellato, Linda Baldo, Matilde Corradin e Olga Navarin per la categoria Group Stunt All Girl Senior. “Quest’ultimo risultato è stato davvero sorprendente in quanto alla viglia della gara raggiungere un podio in questa categoria appariva impresa assai ardua”, conferma l’istruttrice Alice Rampin. Qualche mese fa l’Asd Cheer School Click aveva partecipato anche al suo primo campionato internazionale di cheerleading e cheerdance, la Millenium Cup di Trieste, che ha visto impegnate le migliori cheerleader di Italia e Balcani. La squadra atestina era in gara con 12 atlete di età compresa tra i 9 e i 21 anni. Alice Rampin ha letteralmente portato la cultura del cheerleading in un territorio in cui la disciplina era praticamente sconosciuta: “In questo ultimo periodo abbiamo fatto buoni progressi, ma la strada da percorrere è ancora tanta e ne siamo consapevoli”. La società, quest’anno, ha fatto tappa anche in scuole e centri estivi per promuovere la disciplina. N.C.
di tifo e festeggiamenti. Questa la rosa della Vision Volley, targata anche per quest’anno Galante Intersport: Marco Bellamio, Marco Bisterzo, Andrea Canazza, Luca Celadin, David Clauser, Francesco De Marchi, Filippo Fornasiero, Marco Lazzari, Matteo Maron, Enrico Padovan, Paolo Pulsoni, Enrico Ravagnan, Filippo Rizzo, Marco Valle. Allentatore: Marco Battistella. Dirigete responsabile: Ilario Zanato. Ma non è finita qui, imbattutta per 17 partite, la formazione femminile Under 14 della Vision ha conquistato il titolo provinciale. Il campionato è stato vinto dopo un’entusiasmante finale contro il Thermal Volley, squadra già sconfitta per 3-1 all’andata e al
ritorno nel girone, e poi fermata in finale per 3-2, con tanto di un concitato 15-13 nel tie break. Queste le atlete campionesse provinciali: Filomena Ardolino, Siliva Barollo, Giulia Carturan, Athena Cascini, Elisa Dovigo, Maila Liziero, Alice Mazzuccato, Lucia Melato, Kidist Migliori, Greta Negro, Elena Parolo, Lisa Saoncella, Elena Scarparo, Valeria Sperando, Benedetta Tonin. Allenatrici: Patrizia Rizzo e Buson Anna. Resposanbile: Antonio Ardolino. L’anno prossimo, in campionato seniores, la società schiererà due squadre in serie C, una nel campionato maschile e una nel femminile: un bel modo per steggiare i 25 anni di pallavolo nel territorio.
DuE CARRARE. l’ottava edizione è stata una delle più spettacolari
CHEERLEADER DI ESTE MIETONO SUCCESSI AL CAMPIONATO ITALIANO IN ROMAGNA
rrivano le prime medaglie per l’Asd Cheer School Click, il gruppo atestino di cheerleading fondato ormai due anni e mezzo fa dall’istruttrice federale Alice Rampin. Il 2 giugno a Gambettola (Forlì-Cesena) si è svolto il campionato Italiano FisacGym di Cheerleading e Cheerdance. Le società rappresentate non erano molte, ma in compenso erano tutte di buon livello rispetto alla media italiana. E da qui sono arrivati degli inaspettati, ma tanto attesi, successi. Per la società atestina hanno partecipato dodici atlete, che hanno ottenuto anche due medaglie di bronzo. Nella categoria unificata Cheerdance Freestyle Duo, per il senior Elena Trivellato e Olga Navarin hanno guadagnato il terzo posto assoluto, mentre tra le junior al quarto posto si sono classificate Giulia Castellano Spadone e Siliva Raimondi. Nel Group Stunt All Girl Junior un’altra medaglia di legno per Anna Larosa, Beatrice Vignato, Margherita Slanzi, Federica Baù e Camilla Vignato. L’altra medaglia di ferro, ancora di bronzo, è stata messa al collo di Alice
Le atlete della Vision Volley neo promosse in serie C
amico volleY, 24 ore no stop, avventura entusiasmante per ben 20 formazioni
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arà ricordata come una delle edizio- per la prima volta hanno trionfato i ragazzi ni più riuscite e spettacolari l’ottavo della Pgs locale, guidati dal tecnico Antotorneo “Amico Volley” messo in nio Ferrato, che in una serratissima finale Siti E-commerce & Web Application cantiere dalla Pgsinternet, Carrarese Euganea, con hanno domato di misura (2-1) i campioni softuscenti ware, il patrocinio del comune eSviluppo della Fipav padellaMobile Black poolsoft Volleyware (Casalserudovana, disputato all’interno del patronato go-Correzzola) il bronzo è andato alla FanConsulenza e Assistenza informatica Don Bosco a San Giorgio di Due Carrare. Il tasy Usma. Alla premiazione è intervenuto Progettazione crescente successo della 24 ore non stop il primo cittadino reti locale aziendali Sergio Vason, coaPianificazione grafica aziendale riservato alla categoria open Under 12, che diuvato dall’assessore alla cultura e attività unico nel suo genere prevede il pernotta- giovanili Roberta Amati e da Cinzia Busimento di atleti e dirigenti presso le strutture naro, membro e responsabile volley del sportive del paese, è evidenziato dai nu- comitato provinciale. La manifestazione si meri record che l’anno caratterizzata: 20 è conclusa con una cena, serviti oltre 400 da grandi -coperti, dello stand gastronomiCavarzeresquadre (VE) -partecipanti, Tel. (+39)pubblico 0426.310.691 Cell. all’interno (+39) 320.68.21.774 eventi, entusiasmo e tifo da stadio. co allestito all’interno del patronato che ha www.electricsheeps.com Alla fine delle incertissime eliminatorie, - info@electricsheeps.com coinvolto i partecipanti. W.L.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO Fusioni dei comuni: molti ne parlano qualcuno lo fa
Risparmiare si può Auspicabile un saggio riordino degli enti locali
Cogliere lo spirito dei tempi non è da poco, specie se questo significa lasciarsi dietro le spalle una parte della propria storia di Germana urbani
R
isparmi certi e servizi migliori. Sono questi l’assessore regionale Roberto Ciambetti - e’ che in sintesi i grandi vantaggi che ricaverebbe- si possa eleggere il nuovo Consiglio comunale ro i Comuni che decidessero di fondere i nella primavera del 2014, alla naturale scadenpropri campanili, propri uffici amministrativi e so- za del mandato delle attuali amministrazioni. prattutto i propri cittadini. Oltretutto, è stata ap- Questi ultimi passaggi chiudono un percorso provata a livello regionale una legge che garanti- iniziato anni or sono, ma che ha già portato a grandi sinergie tra rebbe loro dei contributi i due comuni con importanti da spendere A fine ottobre risultati veramente per la riorganizzazione il referendum per la di uffici e servizi ma prima fusione dei comuni importanti, ai quali mi auguro guardino con non solo. Non resta che polesani. Nascerà interesse anche altre avviare i processi ma Civitanova Polesine amministrazioni. Cito per farlo occorre che i politici siano dotati di visioni di lungo periodo e di un fatto che e’ indicatore delle opportunità che coraggio. Quello che serve per spiegare ai propri nascono dalla sinergia e dal lavorare assieme: cittadini che “perdere” una parte dell’identità Vas e Quero, grazie a una campagna comune di storica e civica garantirà loro una più alta qualità informazione e coinvolgimento della cittadinanin fatto di servizi e risparmi. Solo due mesi fa za, sono riusciti nel volgere di pochissimo tempo la Regione ha dato il via libera alla fusione di a passare dal 60 all’85 per cento di raccolta due comuni feltrini, Vas e Quero, presto divisi differenziata, un dato a dir poco nordeuropeo, solamente dal Piave. Infatti adesso la parola dimostrando un livello singolare di efficienza e ritorna ai cittadini che dovranno esprimersi con qualità”. “E’ una questione di sopravvivenza un referendum consultivo che comunque, non – afferma Andrea Biasioitto, sindaco di Vas sarà vincolante. “La mia speranza – afferma - Se la fusione dovesse saltare il futuro del no-
scelte lungimiranti
I
comuni del Veneto sono oggi 581, solo una piccola parte degli oltre 8000 sparsi in ogni angolo d’Italia. E se si vuol fare un ragionamento di un qualche peso, rispetto alla necessità di tagliare la spesa pubblica, occorre tener presente che l’Italia conta circa 60 milioni di abitanti residenti in questi 8000 comuni, per una popolazione media di circa 7000 abitanti. Ma sono moltissimi i Municipi con popolazioni ben al di sotto dei 5000 abitanti. Detto ciò, basta dare uno sguardo oltralpe per capire dove sta uno dei tanti nostri problemi:
Immagine tratta dal sito www.rovigooggi.it
stro Comune è comunque a rischio. Avremmo l’elezione di un sindaco e sei consiglieri senza nemmeno la possibilità di nominare assessori. Una gestione meramente di facciata, con il rischio di non potere più erogare i servizi che finora, pur con sacrificio, siamo riusciti a fornire ai cittadini. Parlo di mensa e trasposto scolastico, servizi sociali e persino la luce pubblica”. Dalla fusione il nuovo Comune ricaverà dei risparmi ma anche fusione un sostegno economico sia dello Stato sia della Regione. Stando al decreto sulla revisione della spesa pubblica, il contributo straordinario previsto dalla normativa nazionale ai municipi che si fondono e’ pari al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti nel 2010. Non vanno poi dimenticati i contributi previsti dalla legge regionale n. 18 del 2012 predisposta pro-
prio per spingere le amministrazioni locali fino a 5.000 abitanti a concentrare uffici e risorse al fine di ottenere risparmi di scala. E sono decisi a cogliere l’opportunità anche gli amministratori di sei comuni polesani che hanno già scelto il nome del “nascituro” nuovo comune: Civitanova Polesine. I sindaci dei sei comuni, Antonio Bombonato (Costa di Rovigo), Claudio Rosa (Arquà Polesine), Ennio Pasqualin (Frassinelle Polesine), Renzo Visentini (Pincara), Valerio Galvan (Villamarzana) e Fabio Giacometti (Villanova del Ghebbo) hanno terminato a metà maggio il tour nei sei municipi di assemblee pubbliche per la presentazione ai cittadini del progetto di fusione mentre lo studio di fattibilità, che contiene lo studio sul territorio del nuovo comune e i vantaggi che ne derivano, in termini di risparmio,
Sopra l’assessore regionale Roberto Ciambetti è in fase di discussione. Il processo di fusione è talmente a buon punto che esiste già il sito internet del nuovo comune che conterà circa 12mila abitanti, su una estensione di 101 km quadrati. Nel sito viene spiegato come siano significativi i risparmi economici dovuti al taglio dei costi fissi sostenuti oggi dai singoli comuni, si dà conto della possibilità di ricevere contributi statali e regionali e si assicura che rimarrà inalterata l’identità del singolo territorio con il mantenimento del toponimo. Inoltre si manterranno i municipi in ogni comune, inclusi i servizi primari resi ai cittadini, e si svolgeranno pure le elezioni per i sei consigli di municipalità scelti dai cittadini, i cui membri eletti non percepiranno alcuna identità. Se tutto andrà per il meglio, come sembra, il referendum tra la popolazione si svolgerà ad ottobre.
ma quanto ci costano i campanili? la Germania, per esempio, ha 80 milioni di abitanti e circa 1600 comuni, per una popolazione media di circa 50.000 abitanti. L’ultima riforma degli enti locali ha tagliato il numero dei consiglieri e degli assessori comunali in modo trasversale e, paradossalmente, non ha tagliato il personale politico di altri enti che spesso appaiono più inutili e hanno bilanci di spesa ben più pesanti e grigi. Il caso Fiorito, esploso come un bubbone in seno al consiglio regionale del Lazio ha messo ben in evidenza il problema. Tornando ai comuni, però, non
sono pochi coloro che sostengono che sarebbe stato meglio che la legge obbligasse i piccoli comuni a fondersi piuttosto che tagliare il numero dei consiglieri. Se si tien conto che nel 2008 i comuni italiani hanno speso complessivamente 83,682 miliardi di euro, cioè il 10,8% della spesa pubblica totale, e di questi, quasi un terzo, 24,5 miliardi, se ne sono andati per “l’amministrazione, la gestione ed il controllo”, ossia per la mera esistenza della burocrazia comunali, ben si comprende come sia assolutamente necessario imboccare
la via maestra per la razionalizzazione della spesa pubblica locale: quella della fusione dei comuni. Questa operazione consentirebbe di sfruttare delle economie di scala per ridurre considerevolmente gli sprechi ed ottimizzare i servizi. Se si arrivasse ad avere circa 2000 comuni (di 30.000 abitanti di media) si potrebbero unificare servizi, fondere uffici, razionalizzare il personale e risparmiare diversi miliardi di euro all’anno.
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Chilogrammi Vivere in leggerezza
Dimagrire è difficile. È una realtà che non si può negare. E che spesso rende la vita dolorosa e triste. I chili di troppo riducono la mobilità, le energie, rallentano le attività fisiche e mentali e aumentano in generale i rischi per la salute. Per non parlare della mancanza di autostima. È vero che l’obesità è un disturbo del metabolismo che può favorire l’insorgenza di numerose malattie, come ad esempio il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, un maggior rischio di ictus e infarto, malattie croniche degenerative delle articolazioni... Ma talvolta il peso in eccesso è per colpa nostra. Ciò significa che ci stiamo facendo del male da soli. Proprio per questo è assolutamente necessario affrontare il problema con decisione, per risolverlo in modo efficace. Il problema del sovrappeso viene affrontato, con risultati più o meno positivi, da molti adulti, ma ciò che preoccupa maggiormente è il numero crescente, registrato negli ultimi due decenni, di bambini obesi. Alle Terme Šmarješke Toplice ci occupiamo da oltre dieci anni dei problemi legati al moderno stile di vita. Il Centro di wellness medico Vitarium Spa&Clinique ha, infatti, iniziato la propria missione proprio con i programmi di detossificazione e dimagrimento sano. Abbiamo iniziato a rendere consapevoli le persone del fatto che, per essere protagonisti attivi della propria vita quotidiana, è necessario essere in condizioni fisiche e psichiche ottimali. Vitarium è considerato oggi uno dei servizi più completi mirati alla prevenzione delle cosiddette malattie della società moderna. Gli efficaci programmi rilassanti sono un primo passo verso la buona salute, il benessere, il rinnovamento delle energie del corpo, la bellezza esteriore e la perfetta forma fisica e mentale.
tessuti adiposi dove si accumulano generalmente i nocivi xenobiotici. Il programma di detossificazione con digiuno alimentare tiene inoltre in considerazione il benessere mentale, per questo comprende anche benefici massaggi rilassanti con oli essenziali spremuti a freddo, che riducono lo stress, e, inoltre, particolari trattamenti del corpo. Oggi possiamo affermare con certezza che il programma risulta molto convincente, non solo per le solide basi scientifiche su cui è fondato, ma anche per la varietà dell’offerta, nonché per l’entusiasmo con cui i terapisti svolgono il loro lavoro e l’evidente soddisfazione degli ospiti, che tornano sempre volentieri a sottoporsi a quello che ormai è diventato quasi un rito. Primario Tomislav Majic, dott. med., spec. medicina interna: “La detossificazione del corpo è un ottimo metodo per ristabilire l’equilibrio all’interno dell’organismo. Per evitare l’insorgere di eventuali problemi di salute, è necessario però eseguirla in modo corretto e sotto il controllo di esperti.”
Per vincere... Ma vi siete mai chiesti PERCHÉ è così difficile dimagrire? Le risposte sono, generalmente, le stesse per tutti: poca costanza, scarsa motivazione, poco tempo a disposizione, mancanza di denaro, errato approccio alla dieta. La pluriennale esperienza dei nostri esperti e i risultati ottenuti dai nostri ospiti dimostrano che i nostri programmi di dimagrimento si stanno rivelando davvero efficaci e soddisfacenti. Il comune denominatore di tutti i nostri programmi è un connubio tra attività fisica, dieta, applicazione di metodi fisici e motivazione nel raggiungimento della meta prefissata. Ci adoperiamo costantemente per risolvere i problemi metabolici e migliorare le condizioni psicofisiche delle persone che si affidano a noi per vincere la loro battaglia con i chili in eccesso.
Per iniziare... Al giorno d’oggi è molto difficile, se non impossibile, riuscire ad evitare l’introduzione di sostanze nocive nel nostro organismo, poiché ciò avviene costantemente e sfugge spesso al nostro controllo. L’insorgere delle cosiddette malattie della società moderna e delle patologie collegate – malattie cardiovascolari, cancro, malattie del metabolismo, ipertensione e obesità – è una conseguenza dello stile di vita di oggi che impone alle persone cambiamenti troppo repentini, che sovente non sono in grado di affrontare adeguatamente. Ognuno di noi può fare molto, a livello personale, per mantenere efficiente il proprio sistema immunitario, ma può essere di grande utilità affidarsi a persone esperte e sottoporsi ai nostri programmi specifici. L’esclusivo programma di detossificazione VitaDetox, eseguito sotto la supervisione di un consulente nutrizionista e un personal trainer, favorisce l’eliminazione delle sostanze nocive dal corpo e migliora l’equilibrio energetico. Parte integrante del programma è l’attività fisica personalizzata (PACE, Pilates, training in altura, cardiocross). L’esercizio fisico agisce positivamente sul funzionamento degli organi di secrezione, perché la migliore circolazione sanguigna ne favorisce le funzioni e contemporaneamente, grazie al dimagrimento, si riducono i
valori calorici e gli indici glicemici; voi dovrete descrivere il vostro attuale stile di alimentazione, le preferenze alimentari, le eventuali allergie e semplicemente fornire altre eventuali informazioni di questo tipo. In base alle abitudini alimentari e al fabbisogno energetico, il nutrizionista vi proporrà un menù contenente tutte le sostanze necessarie al vostro organismo, tenendo comunque conto degli alimenti che, per motivi di salute o personali, non volete o non potete assumere.
Saper cogliere i doni della natura Come mantenersi in salute, essere in equilibrio con se stessi e sentirsi in splendida forma, ogni giorno, sono domande che ciascuno di noi si pone costantemente. La risposta, chiara e inequivocabile, risiede nei nostri geni. Alle Terme Šmarješke Toplice abbiamo perciò arricchito i nostri efficaci programmi di mantenimento e di aumento della salute con un programma speciale che permette di conoscere, in base ad un’analisi genetica, le specifiche esigenze del vostro corpo. Il programma Vita-Gen si fonda infatti sulla nutrigenomica: gli esperti valutano i risultati dell’analisi genetica ed elaborano un programma di alimentazione e attività fisica personalizzato. Con un’alimentazione adeguata e uno stile di vita corretto, è possibile prevenire l’insorgenza di determinate malattie (ad es. malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, osteoporosi).
Vivere una vita sana...
Un nuovo stile di vita... ... è assolutamente indispensabile se avete dei chili in eccesso e non volete più correre il rischio di essere affetti dalle tipiche malattie causate dal sovrappeso, come il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, il maggior rischio di ictus e infarto, le malattie croniche degenerative delle articolazioni. Alle Terme Šmarješke Toplice, tutti quelli che soffrono di disturbi metabolici potranno perdere peso in modo sano e iniziare a vivere meglio e in salute. Il programma Slim Fit è un insieme di attività fisiche, alimentazione dietetica, applicazione di metodi fisici e motivazionali per il raggiungimento del traguardo prefissato, finalizzato ad eliminare, a lungo termine, i disturbi metabolici e migliorare le capacità psicofisiche. Il suo vantaggio è la personalizzazione. Prima di iniziare l’attività fisica, vi sarà certamente di conforto pensare di potervi rivolgere ad un esperto che saprà consigliarvi il tipo di esercizio più adeguato alla vostra situazione. In questo programma l’istruttore, grazie ad un cardiotest, valuterà la vostra resistenza fisica, la risposta del vostro corpo a varie attività, e pianificherà, in base ai risultati ottenuti, degli obiettivi realistici, scegliendo le attività fisiche più adatte, per esercitarsi in sicurezza e senza rischi per la salute. Il fattore più importante del dimagrimento è certamente l’alimentazione, per questo abbiamo previsto anche un colloquio con un nutrizionista che vi illustrerà i modelli di alimentazione, la composizione degli alimenti, i
... è il cardine fondamentale su cui si basa la strategia di prevenzione delle Terme Krka. La solita scusa “ho poco tempo” non è più accettabile. Sarete voi a scegliere il dimagrimento mensile guidato “da casa”, quando VOI preferite, e tutte le relative attività si svolgeranno alle terme soltanto quando VOI avrete tempo. Quindi... non ci sono più scuse! Sarete voi ad impegnarvi. Per voi stessi. Benvenuti su questo nuovo percorso, in questa nuova vita, in cui potrete finalmente stare e sentirvi bene, liberi dai “pesi” che vi hanno limitato fino ad oggi. Sarete di nuovo vitali, sani, creativi e orgogliosi di voi stessi.
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28 Voci da palazzo
Voci da palazzo 15
Economia-agricoltura I dati del Centro studi del Consiglio regionale
Il Veneto si accorge di aver cementificato troppo Negli ultimi 40 anni sotto al cemento è finito il 18 per cento della superficie coltivata. Si tratta di un’area grande come il Polesine
L’opinione
di Mauro Gambin
Clodovaldo Ruffato, Pdl
“in veneto È mancata la pianificazione urbanistica”
“I
n Veneto si è cementificato troppo”. Lo conferma lo studio statistico elaborato dal centro studi del Consiglio regionale del Veneto, diffuso di recente. Una constatazione arrivata fuori tempo massimo, verrebbe da dire, visto che l’eccessiva cementificazione è riscontrabile ad occhio nudo. Non servivano certo dei numeri per convincerci che le cose non funzionano. La campagna, un tempo sterminata oltre l’orizzonte, ora è ridotta a piccoli francobolli incorniciati da strade in asfalto e strisce di capannoni, in più, se non bastasse piangere per il paesaggio perduto, da valutare ci sono anche le ripercussioni portate da questa cementificazione estensiva. Sono terminate solo qualche settimana fa le piogge che hanno trasformato l’acqua da risorsa a minaccia: fiumi, laghi e pur il piccolo fossato dietro casa sono stati avvertiti come portatori di esiziali disastri. Che si tratti di grandi alluvioni o di piccoli allagamenti di scantinati, le imprecazioni sono spesso rivolte all’imponderabile ma non c’è da prendersela con i Santi, è alla modello della locomotiva del Nord-Est, modello peraltro cattiva gestione del territorio che si dovrebbero rivolge- mai teorizzato e di fatto mai esistito, era fondato sulre gli strali. Del resto se nel sottopasso dell’autostrada la diffusione della micro-industria. Non di modello si è dopo un acquazzone primaverile ci finiscono tre metri trattato ma, come ormai noto, di sostanziale assenza di d’acqua, sei carpe e due pesci siluro, non è che la colpa pianificazione per uno sviluppo sostenibile. Comunque il la si può dare al clima che negli ultimi anni è cambiato! rapporto stilato dal centro studi del Consiglio regionale Poi, per carità, non ci saranno più le mezze stagioni del Veneto, in buona sostanza, non dice nulla di più di però sul concetto di calamità occorrerebbe essere chiari, quanto Gian Antonio Stella in un suo articolo sul “Corinnanzi tutto non è per niente naturale quella che di- riere della Sera”, di ormai qualche tempo fa, avesse pende dagli uffici degli enti locali. già anticipato in forma metaforiL’accusa non suoni come l’ennesi- Modello ca: “Mettendo in fila i capannoni mo scaricabarile, però è doveroso del Nord-Est industriali e artigianali costruiti riflettere se in questi anni i cambia- fondato sulla negli ultimi anni nelle province di menti sociali siano stati supportati diffusione della Vicenza e Treviso, si formerebbe con appropriate politiche. Per ren- micro-industria un “treno” di qualche centinaio di dercene conto basta un semplice chilometri di lunghezza”. Un treno, confronto. Nel 1951 gli abitanti, in Italia, erano 47 va specificato, di cemento al quale, come sappiamo, milioni, circa, ed occupavano appena 750.000 ettari possono essere associati dei calcoli, quelli del professor urbanizzati (sui 30 milioni di ettari complessivi, pari al Rinaldo dell’Università di Padova, ad esempio, rivelano 2,5%) ma nel 1986 la popolazione cresciuta di “soli” che ad una progressiva urbanizzazione, mettiamo del 10 milioni occupava una superficie urbanizzata di oltre 20%, corrisponderebbe un aumento di portata idrica 2.100.000 ettari. Il triplo in soli 35 anni! Che cosa per il deflusso delle acque pari al 100%. Il rapporto è successo? La risposta è semplice, in questo lasso di è semplice: 1 a 5, spesso, però, è stato applicato al tempo l’Italia ha cambiato la sua economia da agricola contrario e alla crescita estensiva del cemento pari a a industriale-manifatturiera. Nel veneto tale metamor- 5, i canali di scolo sono rimasti gli stessi di 1 secolo fa, fosi è risultata essere anche più accentuata, visto che il quelli, per intenderci, delle bonifiche di fine ‘800. Dun-
“I
que, per tornare ai dati contenuti nello studio statistico del centro studi del Consiglio regionale del Veneto, non può suonare come una scoperta la constatazione che negli ultimi 40 anni sotto al cemento ci sia finito il 18 per cento della superficie coltivata. La perdita è sostanziosa, equivale all’intera provincia di Rovigo, difficile non accorgersene. Evidentemente il punto è un altro ed è fortemente connesso al momento storico che stiamo vivendo, la locomotiva traina meno a causa della crisi e oggi per tornare a crescere si prendono in esame altri modelli. Si parla di rilancio del primario di incentivare il turismo quindi dietro alla perdita del territorio agricolo e del paesaggio diventa inutile ricercarvi solo l’insulsa insistenza di cementificatori selvaggi, certo, l’anello al naso qualche amministratore locale, incline a farsi ingranaggio dell’unta macchina delle speculazioni edilizie, deve averlo avuto ma è evidente che la campagna è arretrata soprattutto per effetto della scarsa redditività. L’agricoltura ha iniziato a dissolversi esattamente nello stesso istante in cui hanno iniziato a scomparire gli agricoltori. Viene da chiedersi allora se questa regione abbia impiegato nei decenni le proprie risorse con lungimiranza e se oggi lo scoprirsi cementificati non porti un po’ di quella vergogna provata dai biblici progenitori, accortisi nudi, proprio nel momento di abbandonare il paradiso terreste.
Associazioni di Categoria
“e’ giunto il momento di fare un collettivo mea culpa”
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inalmente si prende coscienza a livello collettivo della centralità dell’agricoltura - commenta soddisfatto il presidente Coldiretti Jacopo Giraldo - unico settore produttivo che produce crescita e nuova occupazione”. “Non basta una nuova legge urbanistica - rilancia il direttore Cia, Walter Brondolin - serve un patto sociale sottoscritto da tutti per fermare l’esodo dalle campagne e dalle montagne e recuperare terreno coltivato”. “I dati del rapporto dimostrano che abbiamo sbagliato l’intera pianificazione del territorio - ha aggiunto Andrea Crestani, direttore dell’Unione veneta delle bonifiche - In Veneto ogni anno abbiamo perso quasi 5 mila ettari di superficie coltivata e siamo andati a cementificare
anche quel grande bacino sottratto dalle acque che sono i territori di bonifica, che valgono circa un terzo della superficie complessiva della nostra regione”. Per Crestani non basta favorire il recupero e la riqualificazione dell’edificato esistente, bloccando nuovo consumo del territorio: “Bisogna salvaguardare l’invarianza idraulica - avverte - altrimenti continueremo a produrre nuova cementificazione”. Anche per Adolfo Andrighetti di Confagricoltura veneto la priorità è fermare il consumo di territorio agricolo, con adeguati strumenti di legge come la proposta di legge dell’ex ministro Mario Catania. “Ma le leggi da sole non bastano - ha avvertito Franco Bonesso, vicesindaco di Trevignano e rappresentante di Anci Veneto - perchè ogni norma contiene
anche possibilità di deroga. Della distruzione del suolo coltivabile siamo tutti responsabili, anche gi agricoltori allettati dalla redditività del cambio di destinazione d’uso. Ma ora è giunto il momento di fare un collettivo “mea culpa’ e di invertire la rotta”.
l bilancio è drammaticamente in rosso in tutta Italia - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - nella Clodovaldo nostra penisola sono spariti 5 Ruffato milioni di ettari coltivati, una superficie equivalente a Lombardia, Liguria, Emilia Romagna messe insieme. Il Veneto non si discosta: le province di Padova e di Treviso nel 2011 risultano tra le 10 più cementificate d’Italia, rispettivamente con il 23% e il 19% del proprio territorio occupato da superfici edificate (la media italiana è del 6,7%). Le campagne coltivate sono scese dal 54 per cento al 44 per cento dell’intero territorio veneto, sfondando la soglia critica individuata dagli urbanisti. Quando il terreno coltivato è meno del 50 per cento della superficie complessiva, nelle aree di pianura è già allarme potenziale per l’equilibrio idrogeologico”. Ruffato, e rappresentanti del mondo agricolo concordano: In Veneto è mancata la pianificazione urbanistica e le ultime leggi, come la legge 11 del 2004, ha aperto il varco a troppe deroghe: “Servirebbe una moratoria di almeno tre anni per nuove urbanizzazioni e nuove costruzioni - rilancia Ruffato - e norme legislative che incoraggino il recupero dell’esistente. Bene il nuovo piano casa che consente solo di ampliare su superfici già edificate, ma serve una nuova legge quadro dell’urbanistica che riordini la selva di norme attualmente esistenti e stoppi nuove cubature e nuovo consumo del territorio”. Per Ruffato va data priorità al riuso delle superfici edificate, anche mediante la leva fiscale, e si possono incentivare le imprese agricole a fare manutenzione del suolo e del paesaggio in collaborazione con Genio civile, consorzi e enti di bonifica e enti locali, premiando il ruolo dell’imprenditore agricolo custode del territorio.
bruno Pigozzo, Pd
“la strada percorsa È stata quella sbagliata”
“I
n Veneto, purtroppo, la strada percorsa è stata quella sbagliata - ha sottolineato il consigliere del Pd Bruno Pigozzo - le dichiarazioni d’intenti sul consumo di Bruno Pigozzo suolo zero, che siamo pronti a rilanciare e fare nostre, non possono essere usate come un velo per nascondere i tanti punti neri ancora presenti. Si pensi alla legge sul commercio ed a quella sullo sportello unico del 2012, che sono state impugnate a livello nazionale, perché in contrasto con le norme di protezione ambientale, ma anche allo stesso Piano casa che, seppur pensato per favorire il recupero dell’esistente e ridurre le nuove costruzioni, contiene alcuni aspetti potenzialmente pericolosi. Come Pd siamo pronti a confrontarci nel merito su questo terreno, perché crediamo che giocare con le parole e rinviare ulteriormente la soluzione del problema del consumo di suolo sia colpevole”.
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18 Cultura veneta
Cultura veneta 31
Grandi eventi Il 10 agosto 1913 venne messa in scena per la prima volta L’Aida
Cento anni di lirica all’Arena di Verona
Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91° edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita di vesna Maria brocca
Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona
L
’inaugurazione del Festival lirico, a metà giugno, da quasi un secolo rappresenta un importante evento mediatico e culturale per la città di Verona e per tutti gli appassionati di opera nel mondo. Nel 2013 si festeggeranno i 100 anni dalla prima rappresentazione di Aida in Arena, con un programma ricco di eventi ed ospiti internazionali, a coronare cent’anni di successi ed inaugurare i prossimi cento. “Mio padre era seduto a un tavolino del Löwenbrau, - racconta Nina Zenatello Consolaro, figlia del tenore Giovanni Zenatello - insieme al maestro Tullio Serafin, a Ferruccio Cusinati, a Ottone Rovato e alla cantante Maria Gay. Naturalmente parlavano di musica, di opera lirica e di Giuseppe Verdi. A un tratto mio padre addita l’Arena e con accento di trionfo dice: Ecco, questo è il teatro che io cerco. Qui si potrebbero fare delle rappresentazioni uniche al mondo”. Il tenore Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato si assumono quindi il
Giovanni Zenatello indicando l’Arena: “Ecco, questo è il teatro che io cerco rischio finanziario di promuovere in Arena una grandiosa manifestazione lirica per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi: il 10 agosto 1913 va in scena Aida, con lo stesso Zenatello nel ruolo di Radamès ed Ester Mazzoleni come Aida; sul podio Tullio Serafin e lo scenografo Ettore Fagiuoli. Il successo è strepitoso, decretato da un pubblico proveniente da tutto il mondo. Fra gli ospiti più illustri figurano Arrigo Boito, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Riccardo Zandonai, Massimo Gorki e Franz Kafka. Da quell’evento l’Arena di Verona diventa il primo teatro lirico italiano all’aperto, nonché il più grande del mondo: un primato che mantiene ancora oggi. Il 2013 è l’anno del festival del centenario, che celebra il primo secolo del Festival lirico all’Arena di Verona ed inaugura i prossimi 100 anni all’insegna della grande opera. Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91esima edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita. Per questo eccezionale avvenimento il Festival
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del Centenario 2013 vedrà Plácido Domingo in qualità di Direttore Artistico Onorario. Inaugura il Festival il nuovo allestimento della celeberrima Aida, per l’attesissima regia della Fura dels Baus. Aida, titolo areniano per eccellenza, viene riproposta dal 10 agosto anche nella “rievocazione” del 1913 a cura di Gianfranco de Bosio. Dal 15 giugno sempre per la regia di De Bosio in scena il dramma di Nabucco, accanto alla trilogia popolare verdiana composta da La Traviata (dal 22 giugno) per la regia di Hugo de Ana, Il Trovatore (dal 6 luglio) nell’allestimento di Franco Zeffirelli e Rigoletto (dal 9 agosto) per la regia di Ivo Guerra. Ritorna in cartellone dal 31 agosto Roméo et Juliette di Charles Gounod, titolo stabile del repertorio areniano, per la messa in scena di Francesco Micheli. Ancora Verdi con la Messa da Requiem il 13 luglio: diretti da Myung-Whun Chung Orchestra e Coro dell’Arena di Verona insieme a Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Al compositore di Busseto sarà ancora intitolato il gala del 17 luglio. Quest’anno si festeggia anche il compositore tedesco Richard Wagner. A lui e a Verdi sarà dedicata la serata di gala del 15 agosto. Completa il programma il gala del 20 agosto, dove Daniel Oren dirigerà il maestro Domingo e i vincitori delle ultime edizioni del concorso Operalia.
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Rubriche 33
Appuntamenti Dall’11 al 13 settembre a Padova Fiere
Flormart, grandi opportunità green Convegni dedicati al verde urbano e premiazioni. Novità di quest’anno l’ingresso gratuito riservato agli operatori del settore
I
l verde, che sia passione o lavoro, è un appuntamento che di anno in anno si rinnova in fiera a Padova sotto il nome di Flormart, la fiera che oltre a costituire il punto d’incontro e di riferimento per il settore italiano del florovivaismo, con tutti i protagonisti della floricoltura e del vivaismo nazionale e internazionale, dall’altro permette di valutare dal vivo la situazione del settore, con le migliori potenzialità per instaurare nuove relazioni commerciali, per rinsaldare quelle esistenti e per porre le migliori basi per il rilancio di tutto il settore. L’importante appuntamento dedicato al “green”, che quest’anno si terrà dall’11 al 13 settembre, sarà anche momento per l’approfondimento delle tematiche di maggior attualità grazie ad un nutrito programma convegnistico e formativo. E’ il caso della gestione del verde urbano che vedrà l’espansione di quella che è l’evoluzione di T-Verde, il Salone del Verde Tecnologico che permette di far conoscere tutte le fasi di produzione dei sistemi proposti in esposizione. Inoltre, il Flormart sarà anche l’occasione di premiazioni, la tre giorni, infatti, ospiterà la cerimonia di consegna del Premio “La Città per il Verde”, iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano giunta alla 14a edizione. Il riconoscimento nazionale assegnato alle
amministrazioni comunali e provinciali che si sono distinte per l’incremento e la gestione del patrimonio verde pubblico si arricchisce quest’anno del premio speciale “Il Comune più organico”, dedicato agli enti che hanno attuato sul proprio territorio politiche informative e operative rivolte alla filiera riduzione-recupero-riciclo dei rifiuti biodegradabili e compostabili, patrocinato da Assobioplastiche, Cic – Consorzio italiano compostatori e Conai – Consorzio per il Recupero degli imballaggi. Aggiornamenti, approfondimenti e novità sono le chiavi di lettura di un Flormart 2013 ancora più attento e sensibile alle esigenze del settore. PadovaFiere infatti propone tariffe espositive più contenute, possibilità di pagamento dilazionato del proprio spazio espositivo grazie a diverse formule di finanziamento a condizioni agevolate. “Una Fiera come la nostra - dichiara Paolo Coin AD di PadovaFiere – ha il compito di studiare il mercato, prevederne le evoluzioni e prendere decisioni che consentano alle aziende di resistere alla turbolenze economiche a cui sono sottoposte. Ed è per questo, continua Coin, che abbiamo deciso di affiancarle, in questo momento economico, proponendo le migliori soluzioni a nostra disposizione, come il nuovo servizio di finanziamento dilazionato, che riscuote già larga approvazione”.
Paolo Coin Tempo di ferie
chi mi innaffia le piante se sono in vacanza!
U
na volta bastava suonare il campanello del vicino o telefonare ad un parente e si poteva partire tranquilli: al ritorno dalle ferie le nostre piante d’appartamento sarebbero state in forza e l’orto non ne avrebbe risentito per nulla. Oggi, però, non è più così. La solidarietà tra vicini è poca, se oltretutto l’inquilino della porta accanto è costretto dalla crisi a rimandare le vacanze chiedergli questo favore potrebbe essere fuori luogo. Quindi meglio far da sé. Se partite lasciando un intero giardino a se stesso, qualche settimane prima spendete un po’ di tempo e denaro per interrare un buon impianto a goccia. E’ il metodo d’irrigazione più sostenibile sia per l’orto che per il giardino. Si tratta di un tubo per l’irrigazione, bucherellato, da distribuire accanto al solco della semina in modo che l’acqua che vi scorre venga rilasciata lungo il percorso una goccia dopo l’altra. Questo tipo di irrigazione consente al terreno di appropriarsi dell’acqua in piccole quantità, facendo tesoro di tutta quella che riceve ed evitando che evapori o vada altrove. A questo va aggiunta poi una buona tecnologia per gestire l’irrigazione in modo razionale ed efficiente. Le alternative sul mercato sono numerose e comprendono la possibilità di associare al sistema di irrigazione desiderato un pannello di controllo da tenere in casa e dal quale regolare il tempo, la durata e le zone di irrigazione. Potete anche decidere di affidarvi a sistemi di rilevazione wireless che sentono il livello di umidità nell’aria e percepiscono se è appena avvenuto un temporale o se al contrario è in procinto di scatenarsene uno. Se collegati al pannello di controllo possono ricevere informazioni dalle centrali meteo e quindi agire in modo proattivo rispetto alle previsioni. In questo modo, si evita l’irrigazione quando non necessaria o superflua perché ci ha pensato madre natura o sta per farlo. Se volete risparmiare esistono metodi fai da te con i quali una settimana o due si superano facilmente senza bisogno che nessuno vi sostituisca con l’innaffiatoio in mano. Per prima cosa ricordate di riunire i vasi in un unico punto della casa e ben illuminato e di lasciare lì vicino dei recipienti pieni d’acqua cosicché l’acqua, evaporando, creerà un ambiente umido. Se invece le piante si trovano all’esterno spostatele in una posizione meno soleggiata possibile. Se sarete assenti per più di una settimana potete garantire loro l’acqua di cui hanno bisogno usando per ognuna una grande bottiglia o un contenitore. La bottiglia dovrà essere posizionata vicino al vaso ma ad un’altezza superiore. Riempite la bottiglia d’acqua e immergetevi da 3 a 10 strisce di stoffa già bagnate e interrate l’altro capo nella terra del vaso per qualche centimetro. In questo modo l’acqua passerà dalla bottiglia alla terra con facilità. www.renault.it
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FITNESS E BENESSERE
Sport in estate Come fare a mettersi in forma sotto il sole Arriva il caldo! Che sport faccio? E quando lo faccio? I mesi più piacevoli per fare sport, all’aperto o in ambienti freschi
Marco Canova E CHI LO DICE CHE IN ESTATE è TROPPO CALDO PER FARE SPORT? Le giornate che si allungano, la luce, il caldo, tantissime altre opportunità di muoversi (feste a bordo piscina, balli all’aperto, la zumba nei parchi o nelle piscine), insomma in estate le opportunità si moltiplicano IN ESTATE LE OPPORTUNITA’ di fare SPORT si MOLTIPLICANO. COSA FARE ED A CHE ORA FARE ATTIVITA’ FISICA? PICCOLI CONSIGLI PER MANTENERSI IN FORMA NEL PERIODO PIU CALDO DELL’ANNO. Finalmente è arrivata l’estate: caldo, afa, sole… però fa troppo caldo per fare sport o andare in palestra! Questa è una delle tante affermazioni (sbagliate) che spesso si sentono dire in estate da “Chi dovrebbe fare sport“. Ma allora, in estate, che fare? Ci fermiamo completamente buttando via tutti i mesi di sacrificio e sudore fatti in palestra o piscina questo inverno? Niente di più sbagliato! Forse proprio in estate è il momento più bello per poter continuare o iniziare a far sport (sport all’aperto, in piscina, in palestra, tra amici). Caldo= Acqua= Nuoto= Acquagym= Hydrobike ma non solo. Anche palestra si può ad esempio Zumba…..sul giardino estivo della palestra o a bordo piscina (o Acqua Zumba in piscina) Alcune regolette però è bene tenerle in considerazione: In estate chi fa sport diminuisce drasticamente rispetto all’inverno. E il calo (ben il 40 per cento in meno) coinvolge soprattutto i giovani fra gli 11 e i 24 anni (i geniotri, stanchi di una attività sportiva durata 9 mesi, fermano i figli in estate: errore), mentre è molto più contenuto fra gli adulti: quelli che si impigriscono sono circa il 20 per cento. Ma c’è uno sport che durante l’estate ha un incremento forte: - il jogging registra un aumento - nuoto ed acquagym subiscono un’impennata di sicri rispetto all’inverno,
- corsi fitness se in palestra c’è l’aria condizionata o se proposti all’aperto (Sempre più diffusi i corsi di Zumba all’aperto in parchi delle piscine o altre location) Mentre per i più giovani la diminuzione della pratica sportiva in estate ha una sua motivazione, per così dire, fisiologica - in genere fanno sport a livello agonistico e sono quindi finiti i vari tornei e campionati - per i più adulti pare esserci una sorta di turnover. Vi è uno zoccolo duro di praticanti che non viene affatto influenzato da fattori stagionali, vi è una parte che invece si prende una vacanza ma la pigrizia di questi ultimi viene parzialmente compensata dagli sportivi dell’estate, da tutti coloro i quali, appesi al chiodo gli impegni di lavoro, hanno voglia di “mettere in moto” il loro fisico. Gli sportivi dell’estate sono il 6 per cento, circa 800 mila persone, e sono quelli più a rischio incidenti se non rammentano tutta una serie di precauzioni, Questi alcuni consigli e raccomandazioni: 1-Graduare sempre l’intensità dell’esercizio fisico. 2-Se si fa sport in compagnia (attenzione a non farsi plagiare dai ritmi magari troppo sostenuti degli altri). 3-Curare l’alimentazione e l’idratazione: specie se si fa sport la mattina presto o la sera si deve prestare attenzione allo stato di nutrizione e di digestione. 4-L’attrezzatura non è marginale: l’abbigliamento e calzature adeguati, non coprirsi troppo, bisogna avere un po’ di freddo all’inizio della pratica sportiva. 5-Non avere mai timore di chiedere consi-
gli a chi già fa da tempo l’esercizio fisico che si vuole svolgere. Se la corsa è il vostro sport prediletto, ma volete coniugarla al mare – in vacanza o tutti i giorni se avete la fortuna di vivere sulla costa – ecco alcuni semplici consigli per correre in sicurezza senza sacrificare l’allenamento ma al tempo stesso senza incorrere in guai dovuti a posture scorrette ed errori nel passo. E’ preferibile, tanto per cominciare, correre su sabbia più possibile compatta. La sabbia secca solitamente permette al piede di affondare più facilmente rispetto alla battigia, più soda e dunque più adatta alla corsa grazie alla stabilità che offre. Correre sulla sabbia secca è anche più faticoso: abituatevi gradualmente, alternando percorsi sulla sabbia bagnata e brevi tratti sulla sabbia asciutta. Attenzione ai dislivelli che spesso nelle spiagge sono la costante, essendo generalmente digradanti verso il mare. Scegliete tratti di spiaggia più pianeggianti possibili per evitare problemi alle articolazioni. QUANDO FARE SPORT? C’è chi va a correre la mattina prima di colazione perchè pare che aiuti a purificare l’organismo ...la temperatura è molto importante nella scelta dell’orario perchè d’estate, durante il giorno, uno rischia di fare il triplo della fatica, di disidratarsi e di stancarsi subito a discapito di efficacia e durata dell’allenamento.... forse d’estate è meglio allenarsi la mattina tra le 9 e le 11 (o anche prima se riesci ad alzarti presto) o la sera dopo le 20.30...in autunno-inverno è diverso....hai più impegni da conciliare, di sera è più freddo quindi si corre più volentieri per scaldarsi (ipotizzando che lo sport in questione sia la corsa).... Quando si sceglie di intraprendere l’attività fisica per bruciare i grassi in eccesso nell’organismo, è necessario scegliere uno “stile d’allenamento”: la scelta migliore consiste nel trovare esercizi semplici ed efficaci, da eseguire in qualsiasi posto e a qualsiasi ora del giorno per sfruttare il proprio tempo libero.
L’ideale per l’allenamento estivo è sicuramente la spiaggia: al mattino presto o al tramonto è piacevole allenarsi a piedi nudi sulla sabbia fredda per rilassarsi e nel contempo potenziare i muscoli messi a riposo durante le ore lavorative. È preferibile scegliere un allenamento cardiofitness, considerando un tempo di sforzo che va dai 30 ai 60 minuti, comprese piccole pause tra un esercizio e l’altro. I piegamenti sono un ottimo esercizio per rafforzare i muscoli delle gambe: partendo da una posizione standard che prevede gambe piegate e mani a terra, bisogna darsi un forte slancio fino a raggiungere il punto più alto con un saltello. In discesa, bisogna atterrare dolcemente sulle gambe, tornando così nella posizione di partenza. L’esercizio va ripetuto in sequenza per circa un minuto. Una variante di questo esercizio coinvolge anche le gambe: la posizione di partenza sarà questa volta in piedi e il saltello coinvolgerà anche le gambe. Il nuovo esercizio consiste nel saltare alzando una delle due gambe e cercare di toccare con entrambe le mani la punta del piede mosso, magari alternando gamba destra e sinistra. Alcune posizioni delle gambe possono essere un utile esercizio di riscaldamento prima dell’attività di cardiofitness: ad esempio, per distendere i muscoli si consiglia di stendersi al suolo quasi completamente con l’addome rivolto verso la sabbia, una gamba piegata in direzione della pancia e l’altra completamente stesa nella direzione opposta. Invertendo la gamba piegata e mantenendo una posizione simile a quella relativa alle flessioni, sarà possibile compiere un lavoro di resistenza. Un’ottima occasione per allenare le braccia consiste in un esercizio che ricorda lo sport del pugilato: mantenendo una
posizione stabile per le gambe, muovere velocemente le braccia in avanti come per sferrare un pugno a un sacco da boxe invisibile. Per non trascurare gli addominali, e allenare i muscoli nella parte alta e bassa dell’addome contemporaneamente, esiste un esercizio particolarmente indicato per chi vuole raggiungere la forma fisica nel minor tempo possibile: partendo da una posizione supina, bisogna fare forza sulla schiena e sulle gambe nello stesso momento, in modo da formare una specie di lettera “V” mantenendo in tensione gli addominali. E PER CHI RESTA IN CITTA’? COSA FARE? Beh, ormai la scelta è ampia: continuare l’attività fatta durante l’inverno: in palestra (possibilmente in strutture dotate di adeguato sistema di aria condizionata), continuando così il percorso iniziato mesi e mesi fa e che sicuramente a settembre si andrà a riprendere, oppure in Piscina frequentando corsi di Acquafitness, Hydrobike, Nuoto ed abbinare così lo sport al relax al sole, e la corsa (come ampiamente descritto sopra) con tutti gli accorgimenti del caso. Scegliere centri sportivi che offrono la Possibilità di fare piscina e palestra, corsi all’aperto ed in palestra, elasticità di prezzi ed orari. Se poi uno è amante del cavallo, del tennis o di altri sport, niente di meglio l’estate per dedicarsi ad uno degli sport pre¬feriti; unica accortezza: evitare le ore calde e bere….bere…. bere molta acqua o Sali minerali.
BUON SPORT A TUTTI
Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia. Info: >canovasport@alice.it < >www.canovasport.it<
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The House (la casa) • Due topi vanno davanti ad un cinema: “Entriamo?” Dice uno. “No, ci sono solo quattro gatti.” • Che cosa fa un maiale che cade dal quinto piano? Speck. • Una funga dice a un fungo: “Non fare il porcino!” • Un signore che deve andare a lavorare esce di fretta da casa e si avvia verso la macchina. Dopo qualche metro si rende conto di un uccellino che svolazzando è finito contro il vetro davanti dell’auto. Allora scende, lo raccoglie e lo porta a casa. Lo mette in una gabbietta con pane, acqua e una copertina e poi va a lavorare. Dopo un’ora l’uccellino si sveglia. Vede le sbarre e le guarda sorpreso. Vede il pane e lo guarda sorpreso. Vede l’acqua e la guarda sorpreso. Vede la coperta e la
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guarda sorpreso. Poi dice: “Cavolo, devo averlo mandato proprio fuori strada per esser stato mandato in prigione.” • Un signore entra in un cinema con un elefantino e chiede alla cassiera: “Mi può dare due biglietti per lo spettacolo delle 22:30?” La cassiera gli risponde: “Signore, gli animali all’interno del cinema non sono ammessi.” Il signore se ne va e ritorna dopo 20 minuti circa. Ha con se l’elefantino messo in mezzo a due fette grosse di pane. La cassiera spazientita sta per riprendere di nuovo il signore ma lui l’anticipa e le dice:”Oh, io dentro il panino ci metto quello che mi pare!” • Un’elefante apre il frigorifero e dice: “Ele-fante?” • Tra pesci: “Ti dico un segreto. Mi raccomando però, acqua in bocca!”
A B La Grotta di Sale
Impariamo l’inglese
ATTIC (mansarda) BATH TUB (vasca da bagno) BATHROOM (bagno) CAVERN (caverna) CLEAN (pulita) COLD (fredda) COMFORTABLE (confortevole) GARDEN (giardino) HOT (calda) HUT (rifugio) INTERIOR (interni) LIVING ROOM (salotto) LUNCH (pranzo) MOBILE (mobili) MODERN (moderna) SHOWER (doccia) SOFA (divano) TENT (tenda) VASE (vaso) WORK (lavoro) Chiave (6) - Può avere molti.......................................................................................... Aforismi sull’amore
Soluzioni: 1) Palazzo dei Principi; 2) Casinò; 3) Giardino Esotico; 4) Fontvieille
Sugli animali
• Per amare bisogna essere coraggiosi. • Ami veramente una persona quando non puoi fare a meno dei suoi difetti. • Amate e lasciatevi amare.
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INGREDIENTI 1 PANCIA DA 600 GR., 100 GR. FILETTO DI MAIALINO, 50 GR. ZENZERO, AROMI (SALVIA, ROSMARINO, TIMO, PREZZEMOLO), 1 MELA VERDE, 4 TIPI DI INSALATINA (VALERIANA, LOLLO, RICCIA, GENTILINA), OLIO DI OLIVA E ACETO DI MELE Q.B.
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CUORE DI BRODO ALLE VERDURE
4 SPICCHI D’AGLIO 00
FARINA SALVIA MENTA
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I CONSIGLI DI PAOLO
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MOJTO ALLA LIQUIRIZIA
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2/10 LIME SPREMUTO. 4/10 RUM CHIARO. 4/10 SODA WATER. 1 RAMETTO DI LIQUIRIZIA. 2 GOCCE ELISIR ALLA LIQUIRIZIA, MENTA FRESCA. PROCEDIMENTO: SI PREPARA NEL TUMBLER, AGGIUNGENDO PRIMA LO ZUCCHERO POI LA MENTA E LA LIQUIRIZIA E PESTARLI LEGGERMENTE FINO AD ESTRARRE LE ESSENZE. AGGIUNGERE TUTTI GLI ALTRI INGREDIENTI E GUARNIRE CON FOGLIE DI MENTA E LIQUIRIZIA FRESCA. INFO@TERRAZZAINPIAZZA.IT
INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 600G PETTO DI TACCHINO A FETTE 1 LIMONE 1 CUCCH SENAPE
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TACCHINO PROFUMATO ALLE ERBETTE PRIMAVERILI UN’IDEA SEMPLICE E VELOCE PER PREPARARE IL TACCHINO UTILIZZANDO LE ERBETTE PRIMAVERILI: UNA SPADELLATA PROFUMATA E LEGGERA, UN PIATTO POCO IMPEGNATIVO CHE SI RIVELA DAVVERO GUSTOSO E IDEALE PER QUALSIASI OCCASIONE.
ESECUZIONE SGRASSARE BENE LA PANCIA DEL MAIALINO, ED APRIRE COME UN PORTAFOGLIO. SALARE, PEPARE, INSERIRE GLI AROMI TRITATI E LO ZENZERO. QUINDI AGGIUNGERE IL FILETTO, ARROTOLARE IL TUTTO E LEGARE BENE CON UNO SPAGO. ROSOLARE - IN UNA CASSERUOLA OVALE D’ALLUMINIO - PERFETTAMENTE SU TUTTI I LATI, BAGNARE CON VINO, AGGIUNGERE GLI AROMI E LASCIARE CUOCERE LENTAMENTE PER 1 ORA. LAVARE BENE LE INSALATE, DISPORRE SUI PIATTI, SALARE E CONDIRE CON LA VINAIGRETTE DI MELE, AGGIUNGERE LE MELE TAGLIATE A FIAMMIFERO E IL ROTOLO DI MAIALINO TAGLIATO A FETTINE SOTTILI.
by Paolo Marani
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TAGLIARE LE FETTE DI TACCHINO A STRACCETTI E PASSARLE NELLA FARINA. SOFFRIGGERE L’AGLIO IN PADELLA CON L’OLIO, UNIRE LA CARNE E FAR DORARE. PORTARE A COTTURA CON VINO BIANCO, INSAPORIRE CON IL CUORE DI BRODO, LA SENAPE E REGOLARE DI SALE E PEPE. LAVARE LE ERBETTE E SMINUZZARLE FINEMENTE, UNIRLE AGLI STRACCETTI IN PADELLA, ASSIEME ALLE SCORZETTE DEL LIMONE. TENERE SUL FUOCO BAGNANDO CON IL SUCCO DEL LIMONE. SERVIRE LA CARNE CON IL FONDO DI COTTURA E DECORARE CON QUALCHE ERBETTA FRESCA. MANUELA E SILVIA BIZZO
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Impara a valorizzare i tuoi punti di forza
Alla domanda “C’è qualcosa di te che cambieresti a livello estetico?”, sicuramente ognuna di noi avrebbe la risposta pronta! E questo “qualcosa” rischia di diventare un complesso. Ricordate però che i complessi sono innanzitutto una questione di testa. Aspettiamo quindi prima di demoralizzarci o ricorrere alle mani del chirurgo estetico. Premesso che non siamo contrari a priori alla chirurgia estetica, tuttavia si vedono ragazze rifarsi il seno solo perché il loro (tra l’altro bello) era ritenuto troppo piccolo; altre gonfiarsi la bocca perdendo il loro sorriso naturale. E spesso, una volta sperimentata la prima modifica, si tende a perseguire la strada del rifacimento. La bellezza è fatta anche di dettagli: un naso pronunciato, un viso spigoloso, delle rughe di espressione, delle forme morbide… Invece di focalizzarci su ciò che non ci piace di noi, iniziamo a valorizzare i nostri punti di forza! Siamo sicure di averli individuati? Sappiamo esprimerci al meglio? La minigonna è bella, sexy, ma può diventare controproducente se non possiamo permettercela. Magari evidenziamo il nostro bel seno. Sappiamo truccarci in modo da
valorizzare dettagli del nostro viso? Perché non imparare un po’ di accorgimenti? Tra l’altro ci permetterebbero non solo di apparire più interessanti e belle, ma anche di dedicarci del tempo positivo, concentrandoci su ciò che ci piace di più di noi stesse. Si dice che una donna, quando è innamorata, diventi più bella, ed è vero, ma non perché si modifica esteticamente, bensì perché traspare dal suo viso la gioia, la serenità, le emozioni positive! Il nostro stato d’animo, la stima che abbiamo di noi stesse, la consapevolezza del nostro valore, la serenità delle nostre relazioni, tutto contribuisce a rasserenare il nostro volto, i nostri lineamenti, a donarci quella particolare luce che gli altri percepiscono. Gmb Group Academy in collaborazione il centro Estetica Senza Tempo bellezza&lifestyle, hanno pensato di unire le diverse competenze creando una giornata tutta al femminile, che vi permetta di conoscervi meglio, sia fuori che dentro. Per le lettrici de la Piazza una speciale occasione, una giornata imperdibile dedicata alla vostra bellezza, fascino ed eleganza. Un workshop messo a punto dall’Academy af-
Marta Calore mentre consiglia sul make-up durante la fiera Campionaria
finché abbiate la possibilità di trascorrere una giornata in compagnia di Marta Calore estetista/Make-up artist&Look Maker e la dott.ssa Cristina Bordin, Psicologa. I temi affrontati saranno i seguenti: • abbellimento del viso attraverso il self make up (portare la propria trousse) • come migliorare la propria immagine • come curare la propria pelle • imparare a comunicare meglio con il nostro corpo • la comunicazione non verbale • Individuare le principali caratteristiche di personalità e lavorare sui punti di forza Riconoscere le nostre principali caratteristiche di personalità per saperle valo-
rizzare, e magari lavorare su alcune aree di miglioramento che ci permettano di essere più efficaci nella comunicazione, negli approcci, nella relazioni in generale. In poche parole: diventare più seducenti! Il workshop si terra il giorno 13 luglio 2013 in Via Palestro n.32, Padova. Un’ulteriore data possibile è il 19 luglio 2013. Per l’occasione, per tutte voi lettrici di questo mensile, l’offerta è di 99,00 euro anziché 150,00! Per info e iscrizioni: www.gmbgroupacademy.it info@gmbgroup-academy. it Tel. 049/2023141. Pagine Facebook: Gmb Group Academy oppure Senza Tempo bellezza&lifestyle
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