Bassapadovana nov2014 n140

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della Bassa Padovana

1994 - 2014

Sede: Montagnana (PD)

Partner

Via Mure Nord 59 Ang. Porta Vicenza Dal Lunedì al Venerdì 9:30 - 12.30

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 140 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Monselice Frecce Tricolori il club ricorda Franceschetti

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www.lapiazzaweb.it

Speciale Sanità Natale Ambulatori Appuntamenti epediatrici, consigli verso la nuova per le Feste verifica

Este, attrice Monica debutta sul grande schermo

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L’EDITORIALE

sculture in legno da alberi abbattuti

Buon natale e felice anno nuovo la Redazione*

Il sindaco di Este lancia l’appello per “salvare” gli alberi abbattuti dalla bufera del 13 ottobre. E’ pronto a reclutare scultori e artisti da ogni parte d’Italia per recuperare quel patrimonio arboreo che il maltempo ha spazzato via dalla città. pag. 10

gemellaggio a stelle e strisce

Un gemellaggio a stelle e strisce per Este. A metà novembre in città è stata ospitata una delegazione di amministratori e cittadini di Fredericksburg, città indipendente appartenente al Commonwealth della Virginia. pag. 10

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Ospedale operativo ora la prova dei fatti

Nosocomio intitolato a Madre Teresa atteso il riscontro di pazienti e lavoratori

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’ospedale unico di Schiavonia ora è realtà. Si chiama Ospedali Riuniti Padova Sud “Madre Teresa di Calcutta” ed è stato inaugurato lo scorso 5 novembre: è il nuovo polo unico dell’Usl 17, opera da 165 milioni di euro che servirà gli oltre 160 mila abitanti della Bassa Padovana. A tagliare il nastro dell’imponente struttura – 250 mila metri quadri di estensione – è arrivato direttamente il governatore veneto Luca Zaia, accompagnato da una nutrita schiera di amministratori e politici,

ma soprattutto da quasi 1.500 persone tra cittadini, personale dell’Usl 17 e curiosi. “Abbiamo speso 165 milioni di euro delle nostra tasse: questi sono soldi spesi bene. - ha affermato Zaia - Siamo tutti premi Nobel quando le cose funzionano, ma è bene ricordare anche chi, negli ultimi 50 anni, ha compiuto scelte impopolari chiudendo ben 49 piccoli ospedali. Scelte, queste, che hanno portato il Veneto a diventare un’eccellenza sanitaria”. Accanto a lui, sul palco, c’erano in particolare il presidente provin-

ciale Enoch Soranzo, il direttore generale dell’Usl 17 Giovanni Pavesi e il presidente della conferenza dei sindaci Francesco Lunghi, oltre al vescovo Antonio Mattiazzo che ha impartito la benedizione solenne. E che, e non poteva essere altrimenti, ha espresso grande soddisfazione per il nome scelto per l’ospedale: “Madre Teresa di Calcutta”, la donna che più “ha dato l’esempio di come si devono trattare i malati. Ben venga questa intitolazione”. pag. 9

ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Natale quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessione e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in questo numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messaggio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *redazione@givemotions.it

Intervento

In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro*

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ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

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L’INTERVENTO

Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

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Confindustria Padova

massimo finco prossimo presidente

Massimo Finco, 56 anni, Presidente e Amministratore Delegato di Officine Facco, è il candidato designato alla Presidenza di Confindustria Padova per il quadriennio 2015-2018. Lo ha votato il Consiglio Generale sotto la guida del Presidente Massimo Pavin, che ha approvato a maggioranza assoluta la relazione della Commissione di Designazione. Finco è È Presidente e Amministratore Delegato di Officine Facco & C. Spa di Campo San Martino (Pd), azienda fondata nel 1957 dal padre Luigi, leader mondiale nel campo delle forniture di impianti avicoli per la produzione di uova e carne. Dopo la mossa di Bitonci

ordinanza slot l’appe non ci sta

D’accordo sulle finalità, ma non sulle modalità: si potrebbe riassumere così la posizione dell’APPE, la principale associazione di categoria dei pubblici esercizi, sulla recentissima ordinanza del Sindaco di Padova che limita gli orari durante i quali si possono tenere accese le slot machines all’interno dei bar. Una decisione controversa. l’associazione è operativa

decrescita felice anche a padova

Anche a Padova ha messo radici il Movimento Decrescita Felice, costitudendo un’associazione presso la Ca’ Sana in via Santi Fabiano e Sebastiano 13 (zona aeroporto), organizzando serate-evento e cene nelle quali, in un clima conviviale e ospitale, ci si può liberamente informare su tutto ciò che concerne la filosofia e il pensiero del fondatore Serge Latouche. Tra gli argomenti più gettonati, i metodi di coltivazione alternativa e, nello specifico, l’agricoltura sinergica: una modalità di coltivazione che persegue l’auto-fertilità del suolo tramite la coltura vegetale.

n questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifica alla nuova legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della finanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è sufficiente ed è vanificato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”. di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

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Passeggiate ecologiche con i sacchetti per cani

Anche nella stagione invernale 20142015 il Comune di Padova adotta misure per contenere l’inquinamento atmosferico. E’ vietata la circolazione di: veicoli alimentati a benzina Euro 0 e Euro 1, veicoli alimentati a diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2, motoveicoli e ciclomotori a 2 tempi immatricolati prima dell’01/01/2000.

Regione

este, scuola Aula multimediale con lavagna Lim alla primaria “Unità d’Italia”

ambiente Centomila euro al Parco per rane e rospi

politica

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Parte la corsa alla Regione

acquisti

In Comune a Padova

sei mesi di lavoro per gli under 35

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A Natale scegli il regalo giusto pag.

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Cultura Scatti dal mondo di un ambasciatore

La Provincia di Padova ha confermato, anche per l’anno scolastico 2014/2015, le agevolazioni tariffarie pensate per famiglie numerose e per quelle che hanno più abbonati. L’iniziativa riguarda gli utenti delle linee del trasporto pubblico locale extraurbano su gomma di Aps (solo le corse dei Colli), Bus Italia-Sita Nord e Bonaventura Express. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo – è quello di incentivare l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico dando un valido sostegno economico alle spese di viaggio. Ottimi i riscontri tra le famiglie”.

padova vietata alle auto anziane

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MONSELICE

agevolazioni per le famiglie

limitazioni del traffico

Presso GIARDINO di PETER in via 2 Giugno - Campagna Lupia

Bassapadovana

Trasporto pubblico

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Il progetto consente di impiegare 62 giovani, fino a 35 anni, con occupazione presso i servizi del Comune di Padova, attraverso l’utilizzo di voucher (20 ore settimanali) e per un periodo della durata massima di 6 mesi. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Fondo Straordinario di Solidarietà. E’ rivolto a giovani in possesso di attestato di formazione professionale (triennale) o diploma di scuola superiore (quinquennale) o laurea e riguarda lo svolgimento di attività di miglioramento dei servizi alla città. Info e bando sul sito www.padovanet.it

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

è un marchio registrato di proprietà di

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 novembre 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese I DATI Il Veneto e tutto il Nordest si conferma l’area a più alta concentrazione di volontariato, con ben 24mila associazioni no profit e un coinvolgimento della popolazione pari al 16 per cento del totale. Sono questi i dati che emergono dalla prima rilevazione sul lavoro volontario di Istat insieme ai Centri di Servizio per il volontariato relativi al 2013. Tante anche in Veneto le storie di volontariato

Veneto, regione ad alto

di giovanni giovetti

A livello nazionale emerge che i volontari hanno un’istruzione superiore e spesso una situazione economica agiata

Gli uomini sono più attivi delle donne nel mondo del volontariato soprattutto nella fascia d’età tra i 55 e 64 anni

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eneto, e più in generale il Nordest, realtà ad alto tasso di volontariato, con ben 24mila associazioni no profit. Risulta evidente anche dai più recenti dati, relativi al 2013 - rilevazione che è frutto della convenzione stipulata tra Istat, Csvnet (rete dei Centri di Servizio per il Volontariato) e la Fondazione Volontariato e Partecipazione - dai quali si ricava la conferma che il lavoro volontario è più diffuso al Nord, con il tasso più elevato nel Nord Est, pari al 16 per cento della popolazione. Nella panoramica più ampia di un contesto nazionale emerge nel complesso una media di 12,6 per cento volontari rispetto al totale della popolazione, circa 6,63 milioni di persone di cui 4,14 milioni impegnate in contesti di volontariato organizzato (associazioni, club...). La regione con maggior numero di volontari è il Trentino Alto Adige con il 21,8 per cento di persone impegnate nel volontariato. Sempre a livello nazionale, gli uomini, con il 13,3 per cento, sono più attivi delle donne (11,9 per cento) mentre la fascia di età più coinvolta numericamente è quella compresa tra i 55 ed i 64 anni (il 15,9 per cento). Il contributo medio mensile di ciascun volontario è pari a 19 ore.

ospedale di padova a fianco dei bambini

Volontari in prima linea in Pediatria

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’associazione Gioco e Benessere è stata fondata ufficialmente nel 2008 ma è dal 1995 che gli operatori sono attivi, a fianco di medici ed infermieri dell’ospedale di Padova, nelle corsie del reparto Pediatria per rendere le giornate dei piccoli più “leggere” e ricche di gioia perché anche la permanenza all’interno della struttura ospedaliera il più piacevole possibile. Una missione non da poco quella di cui si fanno carico i volontari che scelgono di svolgere la loro attività ludico formativa intrattenendo i piccoli pazienti con giochi e attività rivolte a diverse fasce d’età. Un attività essenziale per il benessere psichico del bambino ricoverato che si trova a scoprire nuovi giochi e nuove attività da svolgere con la spensieratezza che sempre deve accompagnare i piccoli. Vari sono i reparti in cui i volontari, che vengono adeguatamente formati per affrontare le sale ospedaliere in maniera consapevole, vanno a svolgere quotidianamente la loro attività ossia: Pronto soccorso pediatrico e Pediatria d’urgenza, Nefrologia, dialisi, trapianti, Reparto degenze Pediatria 2 (Pediatria Generale, Endocrinologia, Diabetologia e Adolescentologia Pediatrica, Neurologia, Reumatologia). Reparto degenze Pediatria 3 (Cardiologia e Cardiochirurgia, Gastroenterologia, Epatologia, Malattie metaboliche ereditarie), Terapia Intensiva Pediatrica, Day Hospital, Poliambulatorio Pediatrico, Hospice (Centro Cure Palliative), Chirurgia Pediatrica. Una storia di volontariato fatta di piccoli gesti ma grande impegno che senza dubbio aiuta non solo i bambini ma anche le famiglie. M.C.

I volontari per lo più hanno un livello di istruzione superiore (il 22,1 per cento di chi ha avuto esperienze di volontariato ha conseguito la laurea), sono per lo più lavoratori o studenti. Il volontariato è un impegno che coinvolge soprattutto i componenti delle famiglie agiate. Questa in generale la fotografia nazionale del mondo del volontariato scattata da Istat, dalla quale emerge la stretta relazione fra lavoro, livello di istruzione, situazione economica e volontariato. Ma da cui si evince anche l’incremento del numero di volontari par ad un terzo rispetto alle rilevazioni precedenti. Opera di sensibilizzazione e desiderio di stare bene con la propria coscienza sono i due motivi principali che hanno determinato l’avvicinamento di molte persone alle associazioni operanti nei territori. Secondo il Censis, infatti, il 29,5 per cento degli italiani, afferma di trarre energia positiva dall’aiuto rivolto agli altri. Quanto all’opera di sensibilizzazione, va citato anche il progetto europeo SVE-servizio volontari europei che permette ai giovani di fare esperienze di volontariato all’estero interamente finanziate dall’Ue. I centri Servizi di volontariato nel Veneto. Sono sette,

gestiti dai coordinamenti provinciali del volontariato, raggruppano 1.716 associazioni, pari ad oltre il 70 per cento delle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Sono enti a valenza provinciale che operano gratuitamente per la promozione del volontariato che raggruppa più di 2000 associazioni. Scopo dei CSV è quello di sostenere e qualificare l’attività di volontariato, lavorando per una crescita qualitativa delle associazioni e della cittadinanza. Assolvono al compito di promuovere nuove iniziative di volontariato e di rafforzare quelle esistenti; di approntare strumenti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà; offrono formazione, consulenza ed assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività; favoriscono lo scambio di informazioni, documenti e dati sulle attività di volontariato anche a livello nazionale, e forniscono assistenza sulla normativa e sulle circolari applicative in materia. Nel corso del 2013 i CSV del Veneto hanno erogato a centinaia di associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, tramite appositi bandi oltre 2 milioni di euro.


Argomento del mese 5 Il rogazionista iracheno in missione

o tasso di volontariato Il progetto L’associazione padovana ha portato cure a 171 pazienti, 40 bambini

Filo D’Ajuto, missione umanitaria in Bangladesh di Martina Celegato

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na storia di profonda beneficenza e volontariato è quella che abbiamo cominciato a raccontare lo scorso anno spiegando il progetto Filo di Juta che vedeva coinvolti giovani operatori sanitari della provincia di Padova in attività sanitarie in una delle regioni più disagiate del Bangladesh, dove le cure mediche e preventive stentano ad arrivare e dove il concetto di pubblica sanità è praticamente inesistente. Si è da poco conclusa infatti l’ultima missione dell’associazione che ha visto impegnati nel distretto di Khulna, sud del Bangladesh ai confini con la Birmania, 2 infermieri, 2 medici, 1 cuoca e 1 fotografa che nell’arco della durata della loro permanenza in tale località hanno visitato e portato cure a ben 171 pazienti che hanno trovato non solo attenzioni mediche ma anche umane. In 19 sedute sono stati visitati 84 maschi e 86 donne di età media 33 anni. Di questi 40 sono stati bambini al di sotto dei 10 anni. 43 pazienti hanno ricevuto il trattamento direttamente in ambulatorio mentre 126 hanno ricevuto le cure direttamente a casa. Oltre alle cure sanitarie in questa missione si è dato molto spazio anche alla documentazione come prova la presenza di una fotografa che ha saputo raccontare al meglio le attività che sono state svolte e che saranno presentate l’11 dicembre in sala Dante a Conselve alle ore 21 proprio da alcuni dei volontari impegnati nella missione che ha potuto svolgersi in particolar modo grazie alle donazioni e all’interesse suscitato nel territorio dai volontari impegnati in prima persona che ha portato a raccogliere nell’arco di poco tempo la somma adeguata per sostenere le spese essenziali. Il progetto, chiamato Filo D’Ajuto, riprendendo il nome dell’associazione dalla quale il tutto ha preso il via, verrà narrato nei dettagli con l’alternarsi dei racconti dei volontari impegnati all’interno dell’ultima missione. La serata sarà presentata e introdotta dal Dottor Pierluigi Badon e nell’occasione verranno anche mostrati i filmati e le immagini di Beatrice Mancini.

“Ha vissuto in Arcella, a Padova, ora è tra i profughi in fuga dall’Isis” L

a situazione dei profughi in fuga dagli estremisti dell’Isis è preoccupante. I dati di un insieme di organismi (Focsiv, Avvenire, Iscos-Cisl, Mcl, Masci, Azione Cattolica, Banca Etica), che a fine ottobre hanno lanciato il progetto “Emergenza Kurdistan: non lasciamoli soli”, parlano di 1 milione e 800 mila rifugiati nel Kurdistan iracheno (nazione che, in precedenza, contava 5 milioni di abitanti). A fine ottobre erano 156 mila solo ad Erbil, città che dall’inizio ha accolto le persone che scappavano dalla violenza e dalle uccisioni dei combattenti dello Stato Islamico. Proprio ad Erbil vive e presta servizio padre Jalal Yako, un religioso rogazionista nato in Iraq, nella biblica Ninive, città antichissima a nord della Mesopotamia e capitale assira dal patrimonio archeologico inestimabile. Padre Yako è conosciuto a Padova, dove ha abitato per anni collaborando con la parrocchia di Gesù Buon Pastore all’Arcella. Partito come missionario per il suo Paese di origine a fine 2012, ora si trova ad essere l’unico religioso in loco e ogni giorno si reca nei centri profughi della città, cercando di portare aiuto e conforto. “Ad Erbil i centri per i rifugiati sono una trentina – ci spiega –. Li visito insieme a un gruppo di una ventina di giovani, anch’essi profughi, che hanno deciso di impiegare il loro tempo aiutando gli altri. Tentiamo di animare i bambini con giochi e canti, e i più grandicelli con attività di calcetto e pallavolo. Il desiderio è quello di far trascorrere loro qualche ora in serenità, ma osserviamo come, giorno dopo giorno, i comportamenti delle persone mutino in peggio. Persone da ormai cinque mesi costrette nei campi, in perenne attesa, senza poter lavorare o occuparsi in qualcosa. I ragazzi, che non possono frequentare le lezioni scolastiche, sono abbandonati a loro stessi. È lo stato psicologico a preoccupare maggiormente”. Quali sono i bisogni concreti più urgenti? “Nella fuga dalle loro case, le persone non sono riuscite a portare né soldi né vestiti; ora, giunto l’inverno, tanti cominciano ad ammalarsi a causa del freddo, specialmente coloro che alloggiano nelle tende: le piogge le hanno già allagate più volte. Mancano le coperte, i servizi igienici, i bagni, le docce, l’acqua calda. Nel centro profughi istituito nella scuola “Hadiab”, per esempio, vivono 50 famiglie, con numerosi bambini, per un totale di circa 300 persone. Vi è un fornellino ogni nove famiglie; necessitano di coperte e vestiti: anche ultimamente ho visto bambini girare ancora con indumenti estivi. C’è un unico boiler che deve scaldare l’acqua per 300 persone e file immense per fare una doccia, alla fine ovviamente fredda”. Come riescono a sopravvivere? “La gente vive degli aiuti esterni. Una confraternita e il centro di Mar Qardagh consegna a ogni famiglia un sacco con riso, latte, zucchero, tè, lenticchie; qualche aiuto arriva dagli Emirati Arabi. Alcune organizzazioni, anche italiane, stanno organizzando interventi, ma il futuro qui è incerto, la gente ha perso ogni speranza. All’orizzonte non appaiono esserci pane, casa, lavoro, prospettive”. Cinzia Agostini


6 Monselice Club Frecce Tricolori Una rappresentanza è stata ricevuta in Friuli

Monselice e il suo pilota Druppo è intitolato al colonnello Franceschetti al quale è dedicata una via e una pubblicazione di Emanuele Masiero

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on si ferma l’attività del 102° Club Frecce Tricolori di Monselice che continua a crescere e a proporre attività ed eventi. Nei giorni scorsi una rappresentanza dei soci del club è stata ricevuta in visita ufficiale presso l’aeroporto militare “Francesco Baracca” di Casarsa della Delizia, sede del V° Raggruppamento dell’Aviazione dell’Esercito “Rigel” per una giornata dedicata alla componente d’attacco dell’Esercito Italiano. Il club è giunto ormai all’undicesimo anno di attività ed è intitolato alla memoria del colonnello Davide Franceschetti, deceduto per incidente di volo l’8 febbraio 2001. Allo stesso colonnello è stata intitolata l’anno scorso, una via nel Comune di Monselice a cui hanno partecipato anche altre associazioni. Il club ha come obiettivo il sostegno dell’attività svolta dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale, la diffusione della passione per l’aviazione civile e militare attraverso la partecipazione a manifestazioni aeree nazionali ed internazionali e l’organizzazione

Il club Frecce durante la visita a Casarsa della Delizia di visite ai reparti aerei operativi dell’Aeronautica Militare e delle altre Forze Armate italiane. L’ultima gita organizzata del club ha portato i soci direttamente nella tana del “Mangusta”. “Abbiamo avuto il piacere di parlare con un capitano che può vantare al suo attivo circa 1.300 ore di volo sul “Mangusta” - ha spiegato Stefano Spoladore, Presidente del Club – Oltre a vedere da vicino questi importanti elicotteri abbiamo visitato anche le due sale espositive che raccolgono fotografie ed oggetti storici risalenti agli anni 80 e 90”. Al termine della visita è avvenuto anche il rituale di saluto tra il

responsabile del 102° e l’accompagnatore della visita per consolidare il rapporto di amicizia con il V° Rigel. In questi anni, il club di Monselice ha organizzato diversi eventi: la realizzazione di una pubblicazione sulla figura umana e professionale del colonnello Franceschetti, tre mostre fotografiche a tema, la partecipazione alle due manifestazioni aeree per il 45° ed il 50° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale, più di trenta visite ufficiali presso reparti di volo e una cinquantina di partecipazioni alle esibizioni delle Frecce Tricolori.

AMBIENTE Per gli utenti del Consorzio Padova Sud

bolletta rifiuti pagata con lo smartphone

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asce una nuova gamma di servizi web a disposizione per tutti gli utenti dei Comuni del Consorzio Padova Sud. In primis la possibilità di pagare online le bollette dei rifiuti con carta di credito. Per farlo è sufficiente visitare il sito www.areasicurautenti.it e cliccare su “Paga online”. Saranno richiesti il codice fiscale, il codice ocr del bollettino allegato al documento da pagare e la propria email. Il sistema rimanda poi al sito della banca per procedere con l’inserimento dei dati della carta di credito. “Pur essendo ormai tutti abituati ai pagamenti online, Stefano Tromboni questo è senza dubbio un sistema innovativo – spiega Stefano Tromboni, Direttore del Consorzio Padova Sud – quando si tratta di pagamenti relativi ai tributi è raro avere la carta di credito tra i possibili metodi accettati. Inoltre qui vengono richiesti solo due dati, il tutto all’interno di un’interfaccia “responsive”, ovvero che si adatta al dispositivo da cui stiamo facendo l’operazione”. In pratica quindi si potrà pagare la bolletta anche tramite il proprio smartphone. Ma non è finita qui. E’ anche possibile richiedere la disattivazione dell’invio cartaceo della bolletta e riceverla quindi solo tramite e-mail. “Per attivare il servizio è necessario iscriversi nell’area riservata – ha continuato il Direttore – questo permette anche di vedere le proprie bollette e di accedere ad altri servizi personalizzati. Inoltre per il futuro abbiamo in cantiere altre funzionalità per ridurre al minimo le operazioni da svolgere allo sportello utenti. Questo significa meno perdite di tempo per gli utenti, meno code agli sportelli e meno difficoltà operative”. E.M.

tecnici comunali corso casa clima

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Nuovo SerpriNo D.o.c. e Fior D’ArANcio D.o.c.g. ANNAtA 2014.

essanta tecnici comunali saranno formati per costruire edifici sostenibili energeticamente: prende il via a Monselice un corso gratuito con il network CasaClima. Risanare energeticamente un edificio permette di adeguare la costruzione alle nuove esigenze degli abitanti in termini di spazi e di comfort abitativo, ottenendo nel contempo un notevole risparmio energetico. Da una casa la perdita di calore è notevole: il 25% dalle finestre, il 30% dall’areazione, il 25% dal solaio e il 15% dal tetto. Sono dati impressionanti anche considerata la crisi economica attuale e la necessità sempre più pressante di tutelare l’ambiente del nostro territorio. Per questo il Consorzio Padova Sud ha previsto, in collaborazione con CasaClima Network Padova Rovigo Venezia, l’organizzazione di un corso formativo sull’efficienza energetica e sui sistemi costruttivi di edifici sostenibili indirizzato a tutti i tecnici e agli amministratori dei Comuni del Consorzio. Il corso garantisce la formazione sulle conoscenze relative ai sistemi costruttivi di edifici sostenibili, con particolare riguardo all’efficienza energetica ed alle normative nazionali e regionali che regolano la materia. Il corso è completamente gratuito ed è strutturato in 3 moduli di 5 ore ciascuno che si terranno all’ostello di Monselice. Il primo modulo tratterà il comfort abitativo, l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e la certificazione. Il modulo 2 sarà dedicato ai contenuti della normativa nazionale e alla com-

prensione di una relazione tecnica per il contenimento del consumo energetico. Il modulo 3 tratterà la conoscenza dei materiali coibenti, gli elementi costruttivi e due casi pratici di progettazione e realizzazione di un edificio in muratura o in legno ed un intervento di riqualificazione energetica. In tutto hanno aderito quasi 60 tecnici da più di 30 Comuni. “Questo corso formativo rappresenta una risorsa importante per districarsi in un campo tanto fondamentale quanto complesso - ha spiegato Leonardo Ragazzo, presidente del CasaClima Network PadovaVenezia-Rovigo - Trasmettere alcuni spunti su un “nuovo” modo di costruire ai tecnici comunali significa divulgare e sensibilizzare tematiche su cui la normativa europea ci incalza da tempo. Si pensi alla scadenza del 2018-2020, che prevede che i nuovi edifici ad uso pubblico (2018), e privato (2020) siano ad E.M. energia quasi zero”.


La nostra priorità

un VENETO in SALUTE


8 Monselice Intervento

Viabilità Il progetto Il collegamento è breve ma mette fine ad un lungo “isolamento” della frazione

San Bortolo potrà “respirare” di Emanuele Masiero

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l primo effetto del nuovo ospedale unico è un cambio di viabilità. Sono diversi i progetti in campo, ma per il momento il più interessante è lo sblocco della Carceri-Legnago. L’iter per realizzare la variante della Sr10, attualmente ferma a Carceri, è ripreso. Per realizzare la nuova Sr 10, nello specifico, la Regione dovrà versare 33,5 milioni di euro all’ente che si è aggiudicato la concessione per la progettazione e la realizzazione della tratta. Insomma, la famosa Monselice-Mare sta diventando ben più importante anche considerato il prolungamento della Valdastico Sud. Il cantiere della nuova Sr 10 per arrivare a Legnago dovrebbe aprire i battenti entro gennaio 2016. I lavori dovrebbero durare non più di 48 mesi, e quindi essere conclusi almeno per il 2020. Intanto è tutto pronto per una nuova bretella per collegare in modo diretto la frazione di San Bortolo alla vicina zona industriale, evitando l’intasamento della statale in direzione del centro. Il progetto, presentato dal Consorzio Sette Chiese e ad un passo dalla realizzazione, prevede un innesto all’altezza della rotatoria sulla ss16. Non si tratta quindi di un collegamento diretto con il nuovo polo ospedaliero, ma un sistema collaterale di gestione del traffico che si trova tra la Sr10 e il centro di Monselice. In questo caso poi, sarebbe un valido supporto alla viabilità della frazione di San Bortolo. Dalla rotatoria della frazione si potrà infatti scendere verso via Lombardia. Attualmente le due strade hanno un dislivello di 70 centimetri, che sarà superato realizzando una bretella con una pendenza del 4%. Poi, la nuova strada di collegamento alla zona industriale proseguirà lungo il tracciato della strada già esistente, ora interrotta sulla rotatoria. La rampa avrà ai lati muretti di recinzione, che avranno anche funzione di contenimento dei sottofondi stradali. Inoltre, a fianco della bretella, non mancheranno i

CURIOSITà

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La nuova bretella collega la zona industriale evitando l’intasamento della statale, ospedale più vicino

Effetto ospedale unico anche sulla frazione di San Bortolo alle prese con il nodo dei collegamenti marciapiedi, che saranno realizzati sia sul lato sud che sul lato nord con una larghezza di 150 centimetri e con pendenze nel rispetto dell’accessibilità dei percorsi pedonali ai diversamente abili, secondo le norme vigenti. Complessivamente la bretella sarà di circa 70 metri, per una larghezza di 3,50 metri. Da una parte, verso sud, sarà fiancheggiata da un nuovo marciapiede, mentre dall’altra parte un’aiuola separerà la carreggiata dagli alberi che costeggiano il percorso. Si è preferito mantenere il senso unico di marcia, verso la zona commerciale-industriale, vietare il tran-

sito ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate e istituire un limite di velocità di 30 km/h. L’intervento, che ha ottenuto i pareri favorevoli della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Veneto e dell’Anas, prevede infine la realizzazione di un accesso carrabile per i veicoli che si immetteranno dalla bretella alla vicina concessionaria auto e l’accesso pedonale per la proprietà dell’ex casa Turetta. Insomma, si tratterebbe di un bel passo in avanti se pensiamo che fino a qualche anno fa l’accesso alla frazione di San Bortolo non aveva neppure la rotonda con problemi di sicurezza enormi.

In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro*

segue da pag.

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Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con una intensità che toglie il fiato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chilometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascoltare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fianco sospira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospedale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mamme e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresentano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”. Per info e donazioni: www.mediciconlafrica.org *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

Installati alcuni distributori automotici di sacchetti, kit di pulizia gratuiti

“PASSEGGIATE ECOLOGICHE” CON IL PROPRIO CANE

i siete dimenticati i sacchetti per le deiezioni del vostro cane? Non è più una scusa valida. Da qualche settimana il Comune di Monselice ha installato quattro nuovissimi distributori automatici e addirittura gratuiti. I totem delle deiezioni canine sono posizionati nelle zone “calde” delle passeggiate ecologiche: piazza Mazzini, i giardini tra il ponte della Pescheria e il ponte di Ferro, il parco Buzzaccarini e piazza San Marco. Il kit che

viene rilasciato è completo di sacchetto e paletta. Il distributore funge anche da cestino pertanto, una volta raccolte le deiezioni è possibile gettarle immediatamente. Il rifornimento dei kit e lo svuotamento del contenitore avviene quotidianamente. “Si tratta di un’iniziativa che ritengo utilissima per andare incontro alle esigenze di chi porta a passeggio il proprio cagnolino, ma anche di chi giustamente pretende di vedere marciapiedi e par-

chi puliti – ha spiegato Giorgia Bedin, assessore all’ambiente – Questa è stata una prima prova andata a buon fine e ora stiamo valutando la possibilità di installare questi distributori anche in altre zone sensibili alla problematica delle passeggiate ecologiche”. Insomma, massima attenzione: la scusa della mancanza di sacchetti non funziona più e la sanzione per i trasgressori rischia di essere ben salata. E.M. Anche a Monselice i distributori per cani


Monselice - Este 9 Ospedale Schiavonia Dopo il taglio del nastro il trasferimento dei reparti

Apertura progressiva Unificato il Pronto Soccorso per l’intera Bassa Da fine novembre sono attivi 64 ambulatori di Nicola Cesaro

Da sinistra: Pavesi, Zaia, Lunghi e Soranzo

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’ospedale unico di Schiavonia ora è realtà. Si chiama Ospedali Riuniti Padova Sud “Madre Teresa di Calcutta” ed è stato inaugurato lo scorso 5 novembre: è il nuovo polo unico dell’Usl 17, opera da 165 milioni di euro che servirà gli oltre 160 mila abitanti della Bassa Padovana. A tagliare il nastro dell’imponente struttura – 250 mila metri quadri di estensione – è arrivato direttamente il governatore veneto Luca Zaia, accompagnato da una nutrita schiera di amministratori e politici, ma soprattutto da quasi 1.500 persone tra cittadini, personale

Curiosità

Il nosocomio Padova Sud è stato intitolato a Madre Teresa di Calcutta dell’Usl 17 e curiosi. “Abbiamo speso 165 milioni di euro delle nostra tasse: questi sono soldi spesi bene. - ha affermato Zaia - Siamo tutti premi Nobel quando le cose funzionano, ma è bene ricordare anche chi, negli ultimi 50 anni, ha compiuto scelte impopolari chiudendo ben 49 piccoli ospedali.

Scelte, queste, che hanno portato il Veneto a diventare un’eccellenza sanitaria”. Accanto a lui, sul palco, c’erano in particolare il presidente provinciale Enoch Soranzo, il direttore generale dell’Usl 17 Giovanni Pavesi e il presidente della conferenza dei sindaci Francesco Lunghi, oltre al vescovo Antonio Mattiazzo che ha impartito la benedizione solenne. E che, e non poteva essere altrimenti, ha espresso grande soddisfazione per il nome scelto per l’ospedale: “Madre Teresa di Calcutta”, la donna che più “ha dato l’esempio di come si devono trattare

corridoi e divise colorate per orientarsi tra reparti

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ualcuno l’ha già ribattezzato “l’ospedale dei colori”: le scelte cromatiche adottate per il “Madre Teresa” non arrivano infatti a caso. Oltre a rendere più confortevoli gli spazi, i colori consentono agli utenti di identificare con maggiore facilità gli spazi dell’ospedale. Le due ali in cui si divide l’ospedale, ad esem-

i malati. Ben venga questa intitolazione”. Già il giorno dopo l’inaugurazione il polo unico ha cominciato la propria attività con i primi ambulatori: nella prima settimana sono stati ben 800 i pazienti visitati nel nuovo ospedale. Ai primi 5 ambulatori aperti il giovedì se ne sono aggiunti via via altri, arrivando a toccare 64 ambulatori attivi dal 20 novembre. E il lavoro, a quanto pare, non mancherà: le prenotazioni già registrate per prestazioni future sono infatti già 3.904. Sempre in fatto di numeri, l’Usl 17 ha

pio, sono state dipinte di blu (quella ovest) e di verde (quella est). Ogni reparto ha poi una tinta caratterizzante, “con l’accortezza di non ripetere mai lo stesso colore all’interno della stessa direttrice” spiegano dall’Usl 17 “Questo consente agli utenti, una volta presa confidenza con i nuovi spazi e con la segnaletica, di orientarsi con facilità”. Si va dunque dall’endoscopia di color marrone agli ambulatori chirurgici verdi, passando per il pronto soccorso viola, la terapia intensiva e beige e la foresteria rossa. Una specifica attenzione

conteggiato anche gli accessi della prima settimana dopo l’apertura agli sportelli Cup dei cinque ospedali: a Schiavonia si son presentate 1.260 persone, ancora troppo poche se si pensa che a Monselice ne sono arrivate 3.770 (da qui le lunghe code), a Este 2.700, a Montagnana 1.980 e a Conselve 1.600. Un incremento del lavoro per il “Madre Teresa” è arrivato il 17 novembre, quando è entrato in funzione il nuovo pronto soccorso unico di Schiavonia, sono cominciati i primi ricoveri di degenti e sono iniziate anche le prime operazioni chirurgiche.

è stata posta anche alle porte: la maggior parte è bianca, mentre quelle che portano ad ascensori e vani scale sono grigie. Qualsiasi sia il reparto, inoltre, i servizi igienici per il pubblico hanno tutti la porta azzurro “lago”, una tonalità tra il verde e l’azzurro, così da essere facilmente identificabili. L’attenzione al colore non è solo per muri e percorsi, ma anche per l’abbigliamento del personale. Tutti i dipendenti dell’Usl 17 hanno infatti ricevuto una nuova divisa, di diverso colore a seconda della mansione. N.C.

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10 Este La proposta La bufera di ottobre ha sradicato molte piante, il sindaco lancia un’idea

Sculture con gli alberi abbattuti Piva invita gli artisti a valorizzare i tronchi abbattuti e rivolge un appello a tutti gli interessati di Nicola Cesaro

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l sindaco lancia l’appello per “salvare” gli alberi abbattuti dalla bufera del 13 ottobre. E’ certamente un annuncio originale quello che arriva da Giancarlo Piva, pronto a reclutare scultori e artisti da ogni parte d’Italia per recuperare quel patrimonio arboreo che il maltempo dello scorso ottobre ha spazzato via dalla città.

“Assicureremo così una nuova vita agli alberi più belli, le opere nei luoghi pubblici” Piva ha scritto una lettera, diffusa poi tra i cittadini estensi, lanciando un’iniziativa curiosa: “Molti dei vecchi alberi a dimora nei giardini all’interno delle mura del castello sono stati sradicati, alterando completamente l’aspetto del parco, così come in tanti altri giardini storici del nostro territorio. La nostra città negli ultimi quattro anni ha dovuto purtroppo fare i conti più

PROGETTO Dodici imprese in rete

este “capitale” del matrimonio

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ste capitale italiana del matrimonio. E’ un’ambizione mica da poco quella dichiarata da “Este Weeding City”, il progetto che riunisce 12 imprese dedicate interamente al servizio del matrimonio. L’iniziativa, nata dall’intuizione dell’atelier Sposa D’Este coordinata da Confesercenti Padova, vede al momento collaborare una dozzina di realtà del territorio estense: San Rocco (catering), Studio 4A (foto e video), Martina (abbigliamento 0-16), Sposa D’Este (nelle sue varie diramazioni aziendali, dagli abiti da sposa alla sartoria), Sposi in Musica (animazione), Ferro (gioielli), D’Evento (organizzazione eventi), Uomo D’Este (formale e cerimonia), Denise Viaggi (viaggi di nozze) e L’Angolo Fiorito (fiori e bomboniere). Il progetto ha creato un rapporto di collaborazione tra imprese di alta qualità con un forte taglio artigianale e ha dettato un rigido decalogo al quale dovranno sottostare anche le altre aziende che vorranno aderire al progetto. Este non è stata scelta a caso: non solamente perché è sede delle imprese che aderiscono al sodalizio, ma anche perché la città murata – tra paesaggi incantevoli e mura medievali – rappresenta uno degli ambienti ideali in cui celebrare e vivere il giorno delle nozze. N.C.

volte con il clima che sta cambiando e l’ultima tromba d’aria è stata l’ennesimo evento che ha sconvolto la comunità e che ne ha cambiato irrimediabilmente il volto, specie nei luoghi a noi più cari come i giardini e i parchi, siano essi pubblici o privati”. Gli alberi caduti e danneggiati sono stati a decine. Alcune di queste piante sono già andate perse, rimosse in poche ore per questioni di emergenza. Altre, invece, aspettano solo di conoscere il loro futuro. Da qui l’idea: “Per assicurare una vita nuova ai nostri alberi più belli che sono stati sradicati, vorrei lanciare due appelli: invito scultori e artisti, siano essi di Este o di altre città d’Italia e del mondo, a mettere gratuitamente la propria arte a servizio della memoria collettiva della nostra città, valutando la possibilità di ricavare dai tronchi abbattuti delle opere, che saranno poi collocate in diversi luoghi pubblici”. E ancora: “Invito i cittadini, che hanno nei loro giardini tronchi o pezzi di tronchi e che desiderano farli rinascere con

Gli effetti della tromba d’aria su Este un nuovo aspetto, a mettere a disposizione di questo progetto le piante abbattute”. Chiunque fosse interessato può contattare l’Ufficio Verde Pubblico allo 0429617595 oppure inviare una mail all’indirizzo llpp@comune.este.pd.it. Chiude il sindaco: “Sono certo che con la sensibilità di tutti potremo lasciare alla memoria della nostra comunità l’attenzione e la cura con

Scuola Donati pc e lavagna alla Primaria

Dotazione multimediale alla “Unità d’Italia”

cui abbiamo amato gli alberi della nostra città”. Sergio Gobbo, consigliere comunale del Pdl, aveva avuto un’altra idea a pochi giorni dal violento evento meteo: mettere a disposizione rami e tronchi abbattuti alle famiglie bisognose della città, in modo da garantire a questi nuclei legna con cui affrontare l’inverno.

PREMIO Energia, “Kyoto Club”

“spendere senza soldi” è possibile

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’ecosostenibilità del Comune frutta un altro premio. Este ha infatti trionfato a “Spendere senza soldi”, premio di eccellenza promosso nell’ambito del progetto “Kyoto Club” da Acri, Banca Etica, Coordinamento delle Agende 21. L’iniziativa era rivolta ai Comuni che, negli anni 2010-2013, hanno investito con proprie risorse, generando investimenti di terzi nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Suddiviso in quattro categorie, il premio ha visto primeggiare Este nella categoria “Comuni dai 5.001 ai 20.000 abitanti” grazie in particolare al progetto del teleriscaldamento Sesa, intervento da 6,5 milioni di euro la cui rete in questi mesi è in fase di ampliamento. Commenta, ovviamente entusiasta, il sindaco Piva: «Si tratta di una politica per la sostenibilità che sta raggiungendo risultati importanti in termini di risparmio energetico, miglioramento della qualità della vita ed educazione alla salvaguardia del territorio vissuto, gratificati peraltro anche da numerosi riconoscimenti e premi come questo». Il premio è stato consegnato al Comune la Rimini, nel corso della fiera “Key Energy”. N.C.

gemellaggio a stelle e strisce

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entidue computer per altrettante postazioni operative, più una lavagna multimediale: è questo il contenuto della nuova aula multimediale che da metà novembre è operativa all’interno della scuola primaria “Unità d’Italia” di Este. L’allestimento della sala è stato possibile grazie alla collaborazione di Sesa Spa. Tutto il materiale è stato infatti donato e reso operativo proprio dalla società di via Comuna, come spiega il presidente Natalino Furlan: “Siamo felici di questo intervento perché dimostra la nostra attenzione al mondo della scuola, ed inoltre perché con questa operazione abbiamo dato risposta ad una richiesta che proveniva direttamente dai genitori dei bambini. Dotare una scuola di un’aula didattica vuol dire aiutare i ragazzi ad entrare in contatto con un orizzonte più ampio, e noi lo abbiamo fatto anche mettendo a disposizione le nostre professionalità interne perché non ci siamo limitati a donare i computer ma abbiamo chiesto ai nostri tecnici informatici di mettere tutto in rete in modo che l’aula funzionasse al massimo”. Il taglio del nastro ha visto la presenza del sindaco Giancarlo Piva, presente con fascia tricolore e letteralmente “bombardato” dalle domande curiose dei piccoli studenti: “Oggi è un bel giorno per la nostra città perché una scuola del nostro territorio viene dotata di strumenti con i quali aiutare

L’incontro con la delegazione dalla Virginia (Usa)

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L’aula multimediale i bambini a diventare cittadini del mondo. Siamo felici di essere riusciti in questo intento attraverso l’aiuto di Sesa che si dimostra vicina alle esigenze della nostra città. Vorrei ringraziare anche i genitori che sono stati uno stimolo importante”. I ringraziamenti della scuola, oltre che alla dirigente Paola Morato, sono stati affidati alla piccola Angela che ha letto ai rappresentanti di Sesa e del Comune una bella lettera a nome di tutti gli alunni. La dotazione dei computer è stata portata avanti da Sesa al termine di un ammodernamento del proprio parco computer: la società ha infatti acquistato i nuovi processori per i suoi uffici e ha poi messo a disposizione della scuola, dopo averli formattati, i N.C. computer dismessi.

n gemellaggio a stelle e strisce per Este. A metà novembre in città è stata ospitata una delegazione di amministratori e cittadini di Fredericksburg, città indipendente appartenente al Commonwealth della Virginia. La città statunitense è nota anche per le due battaglie che vi hanno avuto luogo durante la guerra di secessione. Este e Fredericksburg hanno molto in comune, dalla grandezza (25 mila abitanti) alla vocazione turistica: la valenza storica di questo luogo porta ogni anno 1,5 milioni di turisti. La città è conosciuta anche per essere il luogo in cui Thomas Jefferson scrisse il “Virginia Statute for Religious Freedom”, per essere il domicilio della famiglia di George Washington e del presidente James Monroe e per aver dato i natali a Link Wray, inventore del bicordo, strumento usato nella musica metal. Attorno alla città ruota un territorio molto attivo che conta più di 300 mila persone e viene considerato il quarto mercato interno degli Stati Uniti. La disoccupazione, in questo angolo

d’America, è solamente al 4%. Città vibrante molto attiva nella promozione del turismo, rivitalizzazione del proprio centro storico e la creazione di posti di lavoro, particolare attenzione viene data a Fredericksburg a progetti che coinvolgono i giovani o la rivitalizzazione di imprese già esistenti tramite vari programmi di incentivi fiscali. Un modello da imitare, dunque. “Siamo lieti di avere accolto la delegazione americana di Fredericksburg, grazie alla disponibilità e all’impegno di Massimo Giordano che ricopre un ruolo militare all’ambasciata di Washington e che per tanti anni ha operato nel nostro comitato gemellaggi” è il commento del sindaco Giancarlo Piva “Gli incontri hanno permesso una reciproca conoscenza tra le nostre comunità e la creazione di rapporti commerciali con realtà produttive di diversi settori del nostro territorio. Auspichiamo che possano essere messe le basi di un rapporto di amicizia che coinvolga i nostri giovani, le scuole e le attività produttive”. N.C.



12 Este Il personaggio Ha studiato a Monselice e si è poi dedicata alla recitazione

Monica sul grande schermo E’ uno dei volti simbolo del film di Belluco sull’eccidio di Codevigo

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tato il liceo linguistico a Monselice, poi però ho studiato teatro anche se la mia vera aspirazione era fare l’attrice. Così ho iniziato a seguire corsi di specializzazione passando dal teatro l’Avogaria di Venezia, la scuola Giovanni Poli e altre sedi teatrali a Londra e New York”. Qual è stato secondo te il momento della “svolta”? “Ho fatto diversi spettacoli, ma ricordo con piacere “Ora e Veglia, il silenzio e la neve”. Si trattava di uno spettacolo di gran successo dove interpretavo il ruolo di una ragazza partigiana che viene uccisa dai nazisti. In pratica quindi una storia quasi opposta a quella raccontata nel film “il Segreto di Italia”. Cosa ti ha trasmesso questo film? “Fare l’attrice ti allarga le vedute. La ragione non è mai solo da una parte. Nel primo caso è morta un’eroina che si batteva per la libertà mentre nella seconda storia si trattava di una maestra che non aveva fatto nulla di male”. Come ti sei trovata a ricoprire ruoli così drammatici? “Quando voglio sdrammatizzare dico

che vado sempre a finire male! Ma scherzi a parte, devo dire che non è semplice fare parti così coinvolgenti sotto il profilo emotivo. Se non ti cali a pieno nella parte rischi di non essere credibile e di conseguenza di non interpretare bene la parte”. Nel dietro le quinte siete tutti tristi quando recitate scene tragiche? “Beh, ovviamente no. Almeno... non sempre. Nel set accade di tutto e gli attori cercano di isolarsi per riuscire a calarsi nei panni del loro personaggio. Questo significa che mentre qualcuno si dispera magari c’è chi sorride. E’ normale cercare di distaccarsi dagli altri. In ogni caso serve del tempo per riuscire ad isolarsi”. Cosa consigli a chi si vuole avvicinare a questo mestiere? “E’ un lavoro difficilissimo. E’ difficile perfino fare i provini, figuriamoci poi riuscire ad avere una parte. Bisogna farsi conoscere e poi ovviamente sperare che capiti l’occasione giusta dove è disponibile una parte compatibile con le proprie caratteristiche. Per riuscire ad arrivare al ruolo che ho avuto, ho atteso due anni tra un provino e l’altro”. Come vedi la bassa padovana sotto

“Il segreto di Italia”

sentimenti sullo sfondo del dramma

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di Emanuele Masiero i chiama Monica Garavello e in questi giorni è l’attrice più famosa della bassa padovana. Trentasei anni, originaria di Este, Monica ha avuto una parte nel film di Antonello Belluco “Il Segreto di Italia”. Una pellicola presentata a Roma e poi a Padova, con la partecipazione di Romina Power. Ispirato a fatti realmente accaduti nella primavera del 1945 , a deposizione delle armi avvenuta, Codevigo vive la guerra solo dopo la liberazione. Il dramma di una famiglia in quello che è stato l’eccidio di Codevigo commesso dai partigiani comunisti vissuto attraverso gli occhi e i sentimenti di una giovane ragazza: Italia. Monica ci racconta la sua esperienza. Monica qual è stata la tua parte nel film? “Io interpreto Corinna Doardo, una maestra che a 39 anni è stata torturata barbaramente, rasata, fatta sfilare pubblicamente e poi uccisa. Di fatto non è la protagonista, ma è un personaggio che aumenta moltissimo il carico emozionale”. Come ti sei avvicinata al mondo cinematografico? “Io sono originaria di Este e ho frequen-

IL FILM

Monica Garavello l’aspetto cinematografico? “Il cinema dovrebbe essere più incentivato nonostante il periodo storico. Il nostro territorio è ricco di storia e di poesia”. Chi ti ha sostenuto in questi anni di impegno formativo e lavorativo? “Per prima devo ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto nonostante le titubanze iniziali. Ma voglio ringraziare anche chi mi ha ostacolata: il loro atteggiamento mi ha spronato ad andare avanti per dimostrare che si sbagliavano”.

’ultimo film di Antonello Belluco parla della bassa padovana. Si intitola Il Segreto di Italia ed ha già fatto discutere, suscitando anche alcune polemiche. Ispirato a fatti realmente accaduti nella primavera del 1945, a deposizione delle armi avvenuta, Codevigo, paese della bassa padovana, vive la guerra solo dopo la liberazione. Il dramma di una famiglia in quello che è stato l’eccidio di Codevigo commesso dai partigiani comunisti vissuto attraverso gli occhi e i sentimenti di una giovane ragazza: Italia. “Con questo film non abbiamo voluto fare una rievocazione storico-ideologica di un eccidio avvenuto nel nostro paese subito dopo la deposizione delle armi nel 1945 – spiegano i produttori - Non è neppure un documento di indagine che voglia tracciare una linea di demarcazione tra “buoni e cattivi”. Si è voluto invece indagare gli stati d’animo individuali e i sentimenti della comunità in cui questi fatti terribili realmente accaddero. Abbiamo raccontato una storia forte, d’amore e di persone che furono raggiunte da una morte violenta, indiscriminata, proponendoci di capire e far rivivere il loro tragico percorso umano”. E.M.

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entomila euro per salvare rospi e rane. La Regione Veneto ha assegnato al Parco Colli uno stanziamento di 100 mila euro per realizzare interventi dedicati alla conservazione degli habitat delle specie animali che vivono nei colli. Il Parco ha deciso di destinare questa importante cifra agli ambienti acquatici in cui vivono rospi, rane e salamandre: si andrà quindi a valorizzare siti come lo stagno di Corte Borin ad Arquà Petrarca, il laghetto al Roccolo di Torreglia, la sorgente delle Volpi e il laghetto Laghizzolo di Vo’, rimuovendo piante infestanti, realizzazione opere idrauliche per il controllo dei flussi, creando fasce tampone di vegetazione e ancore impermeabilizzando alcune pozze per favorire il ristagno dell’acqua nei periodi di riproduzione degli anfibi. Il Parco ha inoltre assicurato di garantire, già nei prossimi mesi, massima cura alla manutenzione di reti e passaggi che si trovano in tutto il territorio euganeo, anche nell’area di Este e Baone. Le rassicurazioni dell’ente arrivano dopo la dura presa di posizione del Gruppo

Stanziamento a favore del Parco per salvare stagni e laghetti di Intervento Giuridico (Gig) del Veneto, che ha lanciato una forte accusa verso Parco Colli e Comuni per il rischio di estinzione che sta correndo negli ultimi tempi il rospo comune (Bufo bufo) degli Euganei: “Rane, rospi, salamandre e perfino tritoni vengono spappolati dalle auto ogni anno a migliaia sulle strade dei Colli Euganei, altri vengono fermati dalla giusta collocazione di reti anti-attraversamento che però non offre al contempo sottopassaggi per raggiungere gli stagni, interrompendo così la migrazione riproduttiva. Altri anfibi restano prigionieri negli stagni, resi ripidi e approfonditi rispetto al piano campagna dalle pratiche agricole”. Da qui la richiesta a Parco ed enti comunali di garantire progetti di salvaguardia per queste specie. N.C.


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14 Montagnana Grandi opere Oggi la strada si ferma a Carceri, resta aperta la polemica sul pedaggio

Sei anni per la nuova Regionale 10

Affiancano lo chef Matteo Grandi

ex studenti alberghiero volano in sardegna

Via libera da Venezia al contributo di 33,5 milioni di euro il cantiere aprirà tra poco più di un anno, 48 mesi di lavori di Nicola Cesaro

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tando alle carte, entro sei anni la nuova regionale 10 dovrebbe essere ultimata. La strada che collega Monselice a Legnago, oggi ferma a metà percorso – a Carceri per la precisione – dovrebbe essere portata a compimento non oltre il 2020. A sancirlo è la delibera firmata dalla giunta regionale di Luca Zaia: il documento di fatto approva il ricorso alla procedura di “defiscalizzazione” per la realizzazione della nuova regionale 10. Le misure agevolative per la realizzazione di opere infrastrutturali introdotte dalla legge di stabilità 2012, e rese operative dalle linee guida del Cipe, consentono infatti al soggetto pubblico – la Regione in questo caso - di evitare il pagamento immediato del contributo a fondo perduto che verrà erogato nel tempo sotto forma di riduzione di versamenti di imposte. Per realizzare la nuova Sr 10, nello specifico, la Regione dovrà versare 33,5 milioni di euro (a cui va aggiunta l’Iva) all’ente che si è aggiudicato la concessione (da 232 milioni di euro) per la progettazione e la realizzazione della tratta. Ad aggiudicarsi il bando di concessione è stato il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro spa (capogruppo), Nuova Co.Ed.Mar. srl e Intercantieri Vittadello spa. Sulla base del cronoprogramma offerto

C’ Il tracciato della strada Regionale 10 da Carcerci a Legnago dall’aggiudicatario, il contributo pubblico di 33,5 milioni di euro deve avvenire nei primi quattro semestri dall’avvio dei lavori. Con l’approvazione di questa delibera, la Regione ha scelto di evitare il versamento diretto del contributo utilizzando gli “sconti” sulle imposte offerti dalla “defiscalizzazione”. Ma più che scorciatoie legislative e accordi di programma, ai cittadini interessa sapere quando la nuova regionale 10 sarà finalmente percorribile da Monselice ai confini con il Veronese. Nella delibera di giunta la Regione scrive tuttavia che l’avvio dei lavori è previsto dopo tredici mesi dalla firma della convenzione, prevista entro la fine del 2014. Il cantiere della nuova Sr 10 per collegare Carceri a Legnago dovrebbe dunque aprire

i battenti, mal che vada, entro gennaio 2016. I lavori dovrebbero durare non più di 48 mesi, e quindi essere conclusi almeno per il 2020. Una data, questa, che per quanto messa per iscritto non consola: l’esigenza di avere una regionale 10 pienamente funzionale è tangibile già in queste settimane per chi ha dovuto raggiungere il nuovo ospedale di Schiavonia. La nuova Sr 10 è la via di comunicazione più diretta ed efficace per il polo unico dell’Usl 17, fondamentale in particolare per chi arriva dall’area del Montagnanese. Resta inoltre in piedi la questione del pedaggio, visto che la concessione regionale prevedeva l’esenzione per i i residenti toccati dalla strada, ma solamente per due anni. Su questo i sindaci hanno promesso battaglia.

è anche un po’ di “Jacopo da Montagnana” nel successo di “Hell’s Kitchen”, il talent show americano dedicato alla cucina che in Italia ha spopolato grazie alla conduzione di Carlo Cracco. Il vincitore della scorsa edizione, Matteo Grandi di Arcole, ha ottenuto come premio la possibilità di gestire la cucina del ristorante “Hell’s Kitchen” al Fort Village Resort in Sardegna. Il veronese ha portato con sé Roberto Roncolato, Marco Destro e Jennifer Cartolaro, ex studenti dell’alberghiero di Montagnana. Roncolato è il braccio destro di Grandi e lo affiancava nella gestione della cucina di “Hell’s Kitchen”. Destro era addetto alla preparazione di primi piatti e dessert, mentre la Cartolaro si occupava di secondi piatti ed antipasti. Sempre tra gli ex studenti dell’istituto montagnanese c’è anche Giulia Masiero: anche lei ha avuto la possibilità di vivere un’esperienza lavorativa al Fort Village, uno dei migliori villaggi turistici d’Europa, l’unico che contiene 21 ristoranti i cui titolari sono i più famosi chef al mondo: tra questi c’è anche Giancarlo Perbellini, titolare anche dell’omonimo ristorante a Isola Rizza. N.C.

Pontelongo Inaugurato lo scorso 4 novembre il museo Gesta

Il museo dedicato alla grande guerra prende vita e racconta le vicende della saccisica

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l museo GeSTA dedicato alla Grande Guerra prende vita. In occasione delle commemorazioni del 4 novembre è stato inaugurato il nuovo allestimento ospitato nelle sale del piano terra della restaurata ex scuola elementare di largo Cavalieri di Vittorio Veneto. Un restauro ancora in corso e che proseguirà con altri stralci operativi finanziati dal Gal “Antico Dogado”. Il museo GeSTA (Guerra e Saccisica Testimonianze Avvenimenti) lega le vicende della Grande Guerra al territorio della Saccisica, una parte della pianura veneta che non ha visto il fronte con le trincee ma che, dopo Caporetto, è diventata il grande paesaggio della seconda linea del Piave. “Nel nostro territorio - spiega la curatrice del museo, la storica Lisa Bregantin - si sono ammassati soldati di molte nazionalità, ospedali, materiali e prigionieri che a cent’anni di distanza hanno lasciato pochissimo dietro di sé. La Saccisica, come tutto il Veneto, è stata un grande bacino di reclutamento per le truppe. Uomini per lo più analfabeti hanno lasciato le campagne per raggiungere il fronte”. Chi erano questi uomini? In quanti sono partiti e non più tornati ? Com’era in quei lontani anni il paesaggio di questa pianura? Queste sono le principali domande a cui si propone di rispondere il museo che, se con il tempo accoglierà sempre più supporti multimediali come videoproiezioni, touch screen interattivi e audiovisioni, oggi propone già tanti oggetti originali quali armi, divise militari ed elementi dell’equipaggiamento dell’epoca che possono essere toccati con mano. L’obiettivo è creare un’esperienza multisensoriale che guidi il visitatore in maniera interattiva nel percorso proposto dal museo. “Ci stiamo organizzando - aggiunge poi l’assessore alla cultura Davide Canton - per garantire un’apertura regolare al pubblico. In ogni caso il museo spalancherà le sue porte durante le festività e in ogni momento alle scuole che lo vorranno visitare”. A.C.


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16 Montagnana Istruzione superiore La preoccupazione del Pd della città murata

L’offerta formativa perde un corso pregiato di Nicola Cesaro

L

’offerta scolastica di Montagnana perde un altro pezzo. A denunciarlo è il Pd della città murata: “Non partirà il liceo linguistico con lo studio della lingua russa presso l’Educandato Statale San Benedetto. - spiega la segretaria democratica Pierangela Vesentini - Qualcuno ha operato una scelta miope, mosso da intendimenti e ragionamenti che, pur a me sconosciuti, puniscono i nostri ragazzi privandoli della possibilità di cimentarsi in un percorso di studio nuovo. Un corso di studio che non contenderebbe iscrizioni ad altri, poiché non presente negli istituti superiori del territorio”. Chiuso il liceo classico europeo, sparito l’istituto agrario e con più di qualche problema allo scientifico, l’offerta formativa montagnanese scricchiola sempre di più: “Molti dei nostri ragazzi sembrano preferire Legnago che un’offerta molto ricca e una viabiltà piuttosto agevole. - continuano dal Pd - Il liceo linguistico che prevedeva lo studio del russo avrebbe sicuramente attirato iscrizioni dal Veronese e dal Vicentino, iscrizioni peraltro numerose presso la secondaria di primo grado del nostro Educandato. L’auspicio è che i genitori interessati si attivino per avere ragione di quanto negato e ancora che la locale amministrazione intervenga con energia presso chi ha competenza. Sembra che i nostri giovani debbano pagare lo scotto di azioni amministrative che non hanno saputo fare rete e prive di sincera passione per il bene futuro delle nuove generazioni”.

Chiuso il classico europeo, sparito l’istituto agrario, gli studenti vanno a Legnago Ad agosto, come già detto, la città murata aveva dovuto dire addio anche al liceo classico europeo. L’ambizioso corso di studi proposto dall’Educandato San Benedetto non ha avviato alcuna classe. La conferma era arrivata dalle disposizioni estive del Provveditorato, anche se da tempo era cosa nota che il corso di studi sarebbe andato a esaurimento. “Il corso era nato negli anni 2000. - ha spiegato la dirigente Lucia Canazza - Era un corso impegnativo, con 42 ore di lezione: non abbiamo mai avuto classi numerose, non hanno mai superato i 20-21 studenti. Nel momento in cui la normativa nazionale ha imposto tetto minimo di 27 alunni, non siamo più riusciti a formarle”. La scarsa attrattività della città medievale, priva di seri collegamenti con il resto del territorio, non ha certamente aiutato. Si è invece salvato in extremis lo scientifico

All’Educandato San Benedetto non partirà il liceo linguistico con lo studio della lingua russa

In media erano 21 gli studenti del corso di lingua russa all’Educandato San Benedetto, ormai troppo pochi per rispettare il minimo di 27 alunni per classe

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Si “salva” lo scientifico allo Jacopo da Montagnana grazie ai genitori allo “Jacopo da Montagnana”, che per il 2014 non avrebbe dovuto registrare classi prime ma che ha visto una provvidenziale mobilitazione da parte delle famiglie interessate. Questo ha permesso di avere i numeri necessari per partire con la classe, ma il problema potrebbe essere destinato a riproporsi in futuro.

PREMIO Segnalazioni entro il 31/12

“IL sanmicheli” per la comunità

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’è tempo fino al 31 dicembre per poter inviare le proprie candidature al Premio “il Sanmicheli”. Interpretando i desideri e i sentimenti della cittadinanza e alla luce del successo dell’anno scorso, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno bandire anche quest’anno il premio cittadino, destinato a coloro che con opere concrete abbiano in special modo giovato alla comunità di Montagnana. Il riconoscimento tocca tutti i settori della vita comune, dall’arte al lavoro, passando per scuola, solidarietà, volontariato e sport. Il premio verrà conferito poi a metà febbraio 2015 dal sindaco a tre soggetti individuati dall’editore del giornale “il Sanmicheli”, voce ufficiale del Comune, su suggerimenti e proposte dei cittadini e dei lettori. Le segnalazioni e le candidature sono state aperte lo scorso 3 novembre: è possibile inviare le proposte alla mail ilsanmicheli@comune.montagnana.pd.it. Le segnalazioni devono essere inviate all’indirizzo e-mail del giornale e devono riportare il nominativo del votante, il nominativo della persona o gruppo che si vuole premiare e in maniera sintetica riportare una motivazione, della lunghe di circa 200 battute. N.C.


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18 Cultura

Cultura 3

La mostra al Centro San Gaetano Fino all’11 gennaio la ricca antologica

I “pensieri nativi” di Mambor Classe 1936, dopo l’esordio come “cartellonista” per il cinema si è dedicato con successo all’arte, nel segno della “serialità” di laura Organte

F

ino all’11 gennaio il Centro Culturale Altinate San Gaetano ospiterà le opere di un grande artista, testimone e protagonista dell’arte contemporanea italiana. “Renato Mambor. Pensieri Nativi”, curata da MV Eventi e Enrica Feltracco, è una mostra antologica che intende ripercorrere la carriera del maestro attraverso settanta lavori che ne documentano le fasi salienti, dagli esordi all’attività più recente. Renato Mambor nasce a Roma nel 1936, ed esordisce come cartellonista per il cinema. Nel 1959 è nel cast della “Dolce vita” di Fellini e lo stesso anno lo vede esordire nel mondo dell’arte assieme a Mario Schifano e Cesare Tacchi presso la Galleria Appia Antica fondata da Emilio Villa. Negli anni Sessanta è parte della famosa Scuola di Piazza del Popolo, di cui faranno parte, oltre ai già citati amici e compagni di viaggio, anche Franco Angeli, Pino Pascali, Sergio Lomabrdo, Jannis Kounellis, Tano Festa e Mario Ceroli. Mambor visse appieno la stagione di ricerca nelle arti visive e di

rinnovamento culturale degli anni Sessanta e Settanta, dedicandosi non solo alla pittura ma anche al cinema e al teatro. Il cardine della sua esperienza artistica è il principio della serialità, i suoi segni sono ripresi dal mondo massmediatico, sono sagome ridotte ai minimi termini, l’immagine di un’immagine che va appiattendosi in forma di traccia. Considerato il caposcuola della cosiddetta “neofigurazione concettuale” ha esposto in numerose gallerie d’arte private in Italia e all’estero e sono state allestite mostre personali presso prestigiose istituzioni quali Palazzo Reale a Milano, la Galleria d’Arte Moderna a Roma e Palazzo Tè a Mantova. Alcuni tra i più importanti musei d’arte contemporanea espongono sue opere e si sono occupati della sua arte autorevoli critici, a cominciare da Achille Bonito Oliva, che su di lui scrive: “attratto dalla moltiplicabilità anonima dell’immagine, Mambor arriva alle “campionature” di uomini “statistici”, avendo ridotto la matrice delle figure a

teatro e musica

a cura di Laura Organte

LE PIÙ BELLE CANZONI DI NATALE Sabato 27 dicembre torna, spettacolare come non mai, l’appuntamento con le più belle canzoni natalizie al Gran teatro Geox, un evento irrinunciabile per calarsi in pieno nell’atmosfera delle feste. Sul palco patavino dalle 21.30 l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta da Diego Basso, il tenore Francesco Grollo, il compositore Francesco Sartori, 100 coristi e 80 orchestrali. Spettacolo assicurato.

PREMIO GALILEO, LA GIURIA È già tutto pronto per la nona edizione del Premio Letterario Galileo: a presiedere la prestigiosa giuria scientifica che avrà il compito di premiare il vincitore sarà, quest’anno, Vittorio Andreoli, noto psichiatra già Direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona/Soave e membro della New York Academy Sciences. Si attende ora il 16 novembre per conoscere la cinquina finalista, dalla quale verrà scelto il vincitore che sarà premiato la prossima primavera, per la precisione l’8 maggio 2015 nel corso della consueta cerimonia ufficiale.

BALLETTO AL GEOX Doppietta con la grande danza a Padova in occasione del Natale. Come ormai da tradizione, il Balletto di Mosca “La Classique”, diretto da Elik Melikov, si esibirà sul palco del Gran teatro Geox con due spettacoli del più classico repertorio: il 25 dicembre alle 21.30 andrà in scena il Lago dei cigni, mentre il pomeriggio del 26 sarà la volta dello Schiaccianoci, entrambi opera del genio musicale di Cajkovskij.

Mambor posa con una delle sue opere timbro, per poi giungere ad illustrazioni di azioni e verbi elementari (camminare, abbracciare, asciugarsi, chiudere la porta) con conseguente riappropriazione del loro significato, dove è l’arte a produrre un rinnovato ed innocente apprendimento elementare, ma attraverso un’esibita neutralità esecutiva che discende dal rifiuto di considerare l’artista come un individuo privilegiato nella società”. E, già nel 1968, il critico Filiberto Menna affermava: “occorre dare atto a

Mambor della sua lucidità critica, della sua capacità di condurre una doppia riflessione sulla pittura, una affidata alla pittura stessa, mediante un esercizio raffreddato dei mezzi della rappresentazione che stacca nettamente il segno dal referente, l’altra a un esercizio teorico, a un diario critico che non esiterei a considerare uno dei più lucidi testi di artisti sulla propria opera, e sui processi che presiedono alla costituzione dell’opera stessa”.

restaurato Madonna con Gesù al Museo Diocesano

L

e feste natalizie, per chi rimane in città, sono l’occasione per riscoprire Padova e i suoi tesori. Al Museo Diocesano, fino al 6 gennaio, sarà esposta al pubblico un’opera Un particolare d’arte di grande dell’opera importanza, offerta ai visitatori nella sua veste rinnovata dopo il restauro. Si tratta della Madonna con Gesù bambino in trono, un dipinto su tavola realizzato negli anni quaranta del Quattrocento da Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna. In origine era parte di un trittico destinato alla chiesa di San Moisé a Venezia, ma i due pannelli laterali si trovano oggi alla National Gallery di Londra, mentre la parte padovana, donata nei Settecento ai padri Filippini, è di proprietà della parrocchia di San Tomaso Becket. La preziosa opera viene presentata nell’ambito di un’esposizione che ne ricostruisce le fasi del restauro e ne svela i contenuti simbolici consentendone una lettura approfondita. L.O.

Palazzo Zuckermann Mostra dedicata al grande imperatore romano

I fasti della città sotto Augusto “Opulentissima Patavium” P

adova celebra il bimillenario della morte di uno degli uomini politici più grandi di tutti i tempi: Cesare Ottavano Augusto. Una mostra dedicata al fondatore dell’Impero romano sarà allestita fino al 1 marzo prossimo nelle sale per esposizioni temporanee di Palazzo Zuckermann, dove sarà esposta una selezione di reperti appartenenti al patrimonio dei Musei Civici cittadini. Ma perché una mostra su Augusto a Padova? Il titolo scelto per l’evento, “Opulentissima Patavium”, è già un indizio: durante l’era augustea, la città, divenuta municipium romano tra il 49 e il 42 a.C., era la seconda più importante dopo Roma e Cadice, nonché una delle più ricche, anche grazie al commercio di cavalli, di cui i patavini erano da sempre rinomati allevatori. A dare lustro a Patavium fu anche un cittadino illustre, che con la sua opera rese omaggio all’impero consegnandone ai posteri la storia millenaria. Si tratta di Tito Livio, lo storico che con i 142 libri della celebre Ab urbe condita raccontò le vicende di Roma dalle origini alla morte di Druso, il figliastro di Augusto, nel 9 a.C. Di questo passato di prosperità e splendore non resta quasi nulla: dal V al VII secolo d.C. le invasioni barbariche, che culminano con la distruzione della città ad opera dei Longobardi, cancellarono secoli di storia eli-

Una moneta romana con l’effigie di Ottaviano Augusto

Il “municipium” era il secondo più importante dopo Roma e Cadice minandone quasi del tutto le testimonianze. Per fortuna non tutto è andato perduto, e la mostra allestita a Palazzo Zuckermann consente di ricostruire quell’epoca straordinaria. Una parte del percorso espositivo si focalizza in modo specifico sul ruolo di Patavium

nel tessuto economico dell’impero, che in età augustea conobbe un inusitato sviluppo economico, sostenuto da una riforma monetale. Essa prevedeva monete d’oro, d’argento, di ottone e rame, coniate in una serie di nove nominali, tra loro in rapporto di cambio fisso e costante. Un riscontro del successo di questo intervento epocale è ancor oggi leggibile nei ritrovamenti monetali di Padova e del suo territorio, particolarmente cospicui per questo periodo. L.O.


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Guariento: onviviale di fine stagione “non scordiamo le nostre radici, alla Cartura Nalin alle il patronato, “Distillerie Clandestine” di e i valori di rispetto e amicizia” Cagnola, “covo” del team del dipresidente Walter Enzo lottoRango presente con tutti i vertici societari atleti,rappoli genitoridi epalloncini simpatizzanti. neroverdi, uno una raccomandazione ai genitori: “LasciaSerata striscione all’insegna appeso con dell’allele scritte rigoro- mo tranquilli i ragazzi, pochi di loro saranno gria samente di bilancicon mai anche colori societari uno “primi campioni, ma tutti hanno il diritto di giocare Il campione forzature”. veneto dall’inizio sguardo alla sull’imminente fine” tutto questo futuro all’entrata senza dannose Giovanni Sergiano con il papà Di grande impatto le dichiarazioni del dell’auditorium annunciato dalla dell’istituto messa in tecnico bella Kennedy allenatore Stefano divista Monselice della bicicletta per la serata marchiata dedicata alla pre- responsabile del settore giovanile Bernardo scordiamo le nostreallievi radici sentazione “Olympia”della storico squadre marchio della di Piove Rocca.di All’inSacco cheGuariento: equipaggerà“Non il ritorno della squadra partono dal patronato, terno (già sala annunciato stipata nel in ogni nostro ordini giornale di posto a settembre) con chenella prossima stagione. dobbiamo continuare con lo spirito checonquistata vige in quel giocatori Appesa (250allatesserati bici in grande a coprire evidenza tuttelalemaglia di campione veneto, conluogo: una rispetto amicizia divertimento”. Precategorie volata regale, dai piùnella piccoli garaalla di prima Saccolongo, squadra) dall’ esordiente secondogioia annoeGiovanni Sergiano, sente anche il consigliere regionale Stefano tecnici, punta didirigenti, diamantegenitori di tutto eil movimento, simpatizzantiche diretto dall’ammiraglia da papà Stefano ha Perarotrae strada per l’amministrazione locale l’asdelconquistato club. Ragguardevole in questa stagione anche 14 il parterre vittorie, ripartite pista e notturne tipo pista. sessorevelocista allo sport Tasinato: abbiadegli Un risultato ospiti sistemati eccezionale in unchepalco ha portato sopraeleil possente di Andrea Due Carrare al 5. “posto dovere di impegnarcinelle per classifi far crescere vato dellarispetto graduatoria la sala.nazionale A condurre redatta la serata da infociclismo, lo mo il un sito specializzato che spiker delle Marco due ruote. Lanza che tra la presentazione sempre di più queste straordinarie realtà”. menzionare ancheconcedeva la stagionemicrodegli altriAnche ragazzi la stampa esordienti: eraGiampietro ben rappresentata Scalabrin,da di unaDasquadra e l’altra Tommaso Businaro tasso più volte piazzati. Ottorino Positivo Cavinato anche definito il percorso dallo spiker dei Gio-“la fono e parola ai varie Giacomo personaggi presenti, penna giovanile”. “Sonosempre sempre vanissimi da Massimo Berto: acutidelvincenti per del Alexcalcio Sturaro e Nicolò Berto, ecco allora guidati le parole del “grande capo tornare Riccardo qui- ha Sabbion, detto Cavinato protagonisti e spesso sul podio Daniele Tosello,felice PietrodiPincerato, Demis calcio regionale” Giuseppe Ruzza: “questa anni fa per ho laallenato ottenendo e Manuel Berto. pianoimportante organizzativodove confermato, prossima stagione anche l’efè Berto tradizionalmente una Sul società buoni risultati, in boccaallestito al lupoinacollaboratutti giocafettuazione del GphaEurotermoidraulica, ai Giovanissimi, perché da sempre una predilezione gara per riservata società”. per il ritorno del Gp città di il zione settore congiovanile, lo sponsor ricordiamoci e dirigente EdycheSturaro, una e tori si stae lavorando Auguri eper saluti anche dagli arbitri della società senza settore è come una Cartura, riservato agligiovanile esordienti, non effettuato quest’anno motivi economici. W.L. persona senza scarpe, non fa strada”. Poi sezione di Este portati dal presidente Enrico

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BASKET FEMMINIlE. Fila San Martino di lupari

la marcia trionfale delle “lupe” ai vertici del massimo campionato

Finesso (a sinistra) e Ruzza Zago. Grande protagonista naturalmente il presidente neroverde Claudio Finesso, che ha annunciato un connubio con l’Avis locale: “sport e solidarietà a braccetto” ha consegnato il gagliardetto neroverde a tutti gli ospiti in ricordo della bella serata e ha avuto parole di ringraziamento e incoraggiamento per tutti, non dimenticando di augurare pronta guarigione a Mauro Contato un ex mister neroverde bloccato su un letto d’ospedale dopo un incidente stradale.

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confermato il ritorno degli allievi

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onviviale di fine stagione alla Cartura Nalin alle “Distillerie Clandestine” di Cagnola, “covo” del team del presidente Enzo Rango presente con tutti i vertici societari atleti, genitori e simpatizzanti. Serata all’insegna dell’allegria di bilanci ma anche uno Il campione veneto sguardo sull’imminente futuro Giovanni Sergiano con il papà annunciato dalla messa in bella allenatore Stefano vista della bicicletta marchiata “Olympia” storico marchio di Piove di Sacco che equipaggerà il ritorno della squadra allievi (già annunciato nel nostro giornale a settembre) nella prossima stagione. Appesa alla bici in grande evidenza la maglia di campione veneto, conquistata con una volata regale, nella gara di Saccolongo, dall’ esordiente secondo anno Giovanni Sergiano, punta di diamante di tutto il movimento, che diretto dall’ammiraglia da papà Stefano ha conquistato in questa stagione 14 vittorie, ripartite tra strada pista e notturne tipo pista. Un risultato eccezionale che ha portato il possente velocista di Due Carrare al 5. posto della graduatoria nazionale redatta da infociclismo, un sito specializzato nelle classifiche delle due ruote. Da menzionare anche la stagione degli altri ragazzi esordienti: Giampietro Scalabrin, Tommaso Businaro e Giacomo tasso più volte piazzati. Positivo anche il percorso dei Giovanissimi guidati da Massimo Berto: acuti vincenti per Alex Sturaro e Nicolò Berto, sempre protagonisti e spesso sul podio Daniele Tosello, Pietro Pincerato, Riccardo Sabbion, Demis Berto e Manuel Berto. Sul piano organizzativo confermato, per la prossima stagione l’effettuazione del Gp Eurotermoidraulica, gara riservata ai Giovanissimi, allestito in collaborazione con lo sponsor e dirigente Edy Sturaro, e si sta lavorando per il ritorno del Gp città di Cartura, riservato agli esordienti, non effettuato quest’anno per motivi economici. W.L.

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la marcia trionfale delle “lupe” ai vertici del massimo campionato

La formazione della squadra padovana

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l terzo posto della classifica dopo sette partite. Se a inizio anno qualcuno avesse fatto questo pronostico, probabilmente più di qualche addetto ai lavori avrebbe risposto con un amaro sorriso. C’è poco da ridere, invece, di fronte alla fame e alla determinazione del Fila San Martino di Lupari, formazione padovana che dopo un anno da matricola ora domina il massimo campionato italiano di basket femminile. Le Lupe di coach Larry Abignente si sono ritagliate con gran merito un posto tra le formazioni più agguerrite del campionato di serie A/1: dopo sette giornate, il Fila è non a caso al terzo posto in coabitazione con il Gesam Gas Lucca, grazie ad un ruolino invidiabile di 5 vittorie e 2 sole sconfitte, di 513 punti segnati e 453 subiti. Davanti alle giallonere ci sono solo Famila Schio e Passalacqua Ragusa, squadre di ben altro spessore che viaggiano ancora immacolate. La marcia delle Lupe è stata ostacolata solo in due occasioni, in casa del Cus Cagliari (sconfitta di soli 5 punti) e

ancor più amaramente alla prima giornata di campionato contro la Virtus La Spezia (71-68 per le liguri), in quello che per il basket padovano è stato un weekend storico. San Martino di Lupari ha infatti ospitato l’Opening Day di serie A, ossia la due-giorni di pallacanestro che ha portato nel palazzetto delle Lupe tutte le formazioni della massima serie. Il Fila ha quindi raccolto un successo altrettanto storico contro le cugine dell’Umana Reyer Venezia, e poi contro Saces Mapei Napoli, Acqua&Sapone Umbertide, Azzurra Orvieto e Calligaris Triestina. Tra le protagoniste di quest’avvio di stagione c’è sicuramente Jasmine Bailey, l’americana arrivata nella passata stagione che ha messo nei primi due mesi di gioco ben 123 punti in saccoccia. Dietro a lei ci sono la connazionale Taysha Pye (99), Marcella Filippi (80) e Angela Gianolla (74), quest’ultima anche regina degli assist. Per la Filippi è arrivata anche la convocazione nella nazionale sperimentale. Nicola Cesaro

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l terzo posto della classifica dopo set- ancor più amaramente alla prima giornata NOVITA’ ASSOLUTA 2014 VOGLIAMO DARVI una te partite. Se a inizio anno qualcuno di campionato contro la Virtus La Spezia PRONTO (71-68 per le liguri), in quello che per il avesse fatto questoSERVIZIO pronostico, proba- DI gestione degli immobili bilmente più di qualcheINTERVENTO addetto ai lavori basket padovano è stato un weekend storiseria e innovativa, avrebbe risposto con un amaro sorriso. C’è co. San Martino di Lupari ha infatti ospitato poco da ridere, invece, di fronte alla fame e l’Opening Day di serie A, ossia la due-giorni garantendo:

alla determinazione del Fila San Martino di di pallacanestro che ha portato nel palazLupari, formazione padovana che dopo un zetto delle Lupe tutte le formazioni della anno da matricola ora domina il massimo massima serie. Il Fila ha quindi raccolto un nel proprio operato con attenzione nella femminile. contabilitàsuccesso del condominio, altrettanto storico tutto contro leviecugine campionato all’aitaliano di basket dell’Umana Reyer Venezia, e poi contro Le Lupe di coach Larry Abignente si sono spetto umano e sociale della professione; ne condotto in modo chiaro e onesto nellaSaces Mapei Napoli, Acqua&Sapone Umberritagliate con gran merito un posto delle tra le spese gestione di bilancio, nella scelta formazioni più agguerrite del campionato tide, Azzurra Orvieto e Calligaris Triestina. fornitori dovuti. Tra le protagoniste di quest’avvio di di serie A/1: dopo settedei giornate, il Fila èe nei compensi di una gestione seria e accurata nondella a casovostra al terzo posto in coabitazione stagione c’è sicuramente Jasmine Bailey, l’americana nella passata stagione con il Gesam Gas Lucca, grazie ad unaruoliVenite trovarci perarrivata una consulenza casa con interventi rapidi ed efficaci, massiche ha messo nei primi due mesi di gioco no invidiabile di 5 vittorie e 2 sole sconfi tgratuita e senza impegno, potremmo ma disponibilità in caso di urgenze, gestioben 123 punti in saccoccia. Dietro a lei ci te, di 513 punti segnati e 453 subiti. il servizio ne delle controversie volta alla risoluzione Taysha Pye (99), Davanti alle giallonere ci sono solopresentarVi Fa- sono la connazionale dei problemi in modo sereno ed milaefficacie. Schio e Passalacqua Ragusa, squadre Marcella Filippi (80) e Angela Gianolla quest’ultima anche regina deglieasaltro anno, spessore chesiviaggiano ancora (74), * * Nel caso in cui il condominio, dopodi ilben primo non ritenga soddisfatto dell'operato dell'amministratore sist. Per la Filippi è arrivata la convoimmacolate. La marcia delle Lupe è stata non riconfermi la nomina, sarà rimborsato del 25% del compenso annuale fatturato durante il primo anno anche di gestione. ostacolata solo in due occasioni, in casa cazione nella nazionale sperimentale. Cus5Cagliari (sconfi tta di(PD) soli 5 Tel. punti)049/8611299 e Nicola Cesaro Via Niccolò Paganini, 5/adelint. Abano Terme Fax 049/8602477

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Politica

Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra

Ora l’obiettivo è sconfiggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita di Maria Pavan

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ambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri a firma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfida per le primarie del centrosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo. “E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’europarlamentare nella sfida a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”. A fine giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzativa - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.

“Un grandissimo risultato e un grandissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”. Con queste parole il segretario regionale del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fine novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfida vera: la sfida a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfida ad una Regione lacerata dalle lotte

Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...” interne alla sua maggioranza; la sfida ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle imprese della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”. Si sono espressi per scegliere il candidato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione. “Le primarie sono state un grande esercizio di partecipazione - ha sottolineato con

soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi, il Pd si conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di partecipazione da nessuno e sfido qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”. Dall’altra parte della barricata il Governatore in carica dichiara che la sua “campagna sarà non fare campagna. Farò il governatore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”. “Non commento le primarie in Veneto - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a commentare con il solito stile che lo contraddistingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”. Eppure lei, già Lady like, a questa sfida ci crede davvero e è già al lavoro per costruire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini. “Dobbiamo creare - ice nel suo programma elettorale - una volta arrivati al governo, un ufficio indipendente guidato da una figura di grande competenza e autorevolezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per

Alessandra Moretti quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affidati all’ufficio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”. In campo sanitario Moretti ha in programma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura

per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fino agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governatore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.


Il Veneto in primo piano 23 1 Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità

Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere” Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante: la presenza femminile passa dal 20 al 34% di Nicola Stievano

A

pprovare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge- genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando, Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossiregistrato un astensionismo mai visto ma legislatura emergesse ancora una prima. “Di tutti i dati e le discussioni Non si aprirebbero volta uno scenario obiettivamente sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - corsie privilegiate, imbarazzante, come quello che, semcredo che quello in grado di mettere la doppia pre nella tornata di domenica scorsa, tutti d’accordo sia il numero delle preferenza si è verificato in Calabria. Qui infatti donne elette in Consiglio regionale: sarebbe facoltativa è stata eletta solo una donna su 31 ben 17 su 50, con una crescita-boom consiglieri: non a caso, malgrado la della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’introE tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so- duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-

focus

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derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non significa aprire corsie privilegiate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di effettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una riflessione rapida che porti ad una altrettanto rapida approvazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifiuterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustificato”. Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-

Lucio Tiozzo ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e assessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commissione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.

vitalizi

idv, stop al cumulo e revoca assegno per chi ha patteggiato

on una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via definitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel

contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parlamento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento). “Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i finanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che

chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pubblico, possa beneficiare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.


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25 Dopo il successo del “black friday” grandi speranze per il periodo delle Feste

Dopo il successo del “black friday” grandi speranze per il periodo delle Feste di Alessandro Cesarato

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l commercio della città del Santo tira il fiato dopo un che ci hanno sostenuto nel nostro sforzo; ringrazio poi i anno di “apnea” e guarda con speranza al periodo commercianti, i baristi e i ristoratori che hanno creduto natalizio per risollevare le sorti del settore e dell’eco- nella nostra proposta; ringrazio i tantissimi che hanno scelto Padova come confermata capitale dello shopnomia in genere. Un primo segnale positivo è arrivato dal “black fri- ping; ringrazio i giovani che hanno colto l’occasione per day”, il “venerdì nero” dello shopping importato dagli regalarsi una serata all’insegna della serenità e del diUsa e adattato alla realtà padovana. Se l’anno scorso vertimento; ringrazio le famiglie che hanno approfittato il debutto era stato in parte condizionato dal cattivo della bella serata per regalarsi una Padova di notte non tempo, quest’anno è stato un successo, per ammissio- sempre percepita come luogo scevro da pericoli; ringrazio le associazioni di categoria che ne degli stessi commercianti. Una hanno fatto quadrato attorno ad sorta di prova generale del periodo “ Ringraziamo i tantissimi che un’idea affatto semplice; ringrazio natalizio e un boccata d’ossigeno hanno scelto Padova la polizia municipale per la presenper i negozi padovani. come capitale za discreta ma importante; ringraLo conferma Patrizio Bertin dello shopping” zio l’organizzazione tecnica per il dell’Ascom di Padova, “padre” prezioso lavoro svolto e ringrazio riconosciuto della manifestazione che ha stimato in almeno 150mila persone la folla dei anche quanti, “gufi” della prima ora poi convertiti e clienti delle tre ore di shopping ultra scontato del vener- “gufi” che sono rimasti fedeli al loro credo di “duri e dì che avrebbero portato nelle casse di negozi, bar e puri anti Black Friday” perchè le loro motivazioni, leristoranti una cifra intorno ai 5 milioni di euro. “E’ stata gittime ma evidentemente errate, ci hanno spronato a un’iniezione di fiducia per i negozianti anche in vista fare sempre di più. Senza il loro pungolo, forse, ci saremmo impegnati delle festività, - spiega Bertin - ma è stato soprattutto una grande festa per la città. Ringrazio innanzitutto di meno ed il successo non sarebbe stato così clamol’amministrazione e il vicensindaco Eleonora Mosco roso”.

Frazioni e capoluogo hanno allestito il presepe vivente, in arrivo anche i re magi

Il presepe vivente di Codevigo

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Si tratta di 18 posti, ottenuti dove la larghezza della carreggiata lo consente, poco prima della chiesa di Santa Croce, ma a quanto pare merce preziosa in questo periodo consacrato agli acquisti. Non solo, il Consiglio comunale cittadino ha approvatola riduzione dell’80 per cento dell’Osap, la tassa di occupazione degli spazi pubblici e plateatici per i mesi invernali.

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Codevigo

atale 2014 con il presepe vivente. In occasione del decimo anniversario dell’unità pastorale, che oltre al capoluogo comprende anche le frazioni di Cambroso, Santa Margherita e Rosara, i parrocchiani delle quattro comunità hanno deciso di mettere insieme le forze per dar vita ad una rappresentazione della Natività. “Già da un paio di mesi - spiega don Michele Fanton - una ventina di volontari si sono messi all’opera per costruire la struttura che è stata ricavata nello spazio verde, messo a disposizione dal Comune, che si trova sul retro della vecchia scuola elementare. Le rappresentazioni inizieranno la vigilia di Natale dopo la messa. Le altre date in calendario sono: 26, 28 dicembre e 1 e 4 gennaio, dalle 15.30 alle

Nel frattempo l’amministrazione padovana ha messo a punto il programma delle festività natalizie cercando di portare i padovani e non solo, ad uscire e a scegliere i negozi del centro per gli acquisti. Per invogliarli hanno messo a disposizione anche alcuni posti auto gratuiti nella centralissima Via Vittorio Emanuele, dove proprio i commercianti si erano lamentati dello scarso giro d’affari dovuto all’impossibilità di parcheggiare.

18.30: In occasione dell’Epifania ci saranno anche i Re Magi che in processione dalla chiesa raggiungeranno il presepio. “Siamo molto lieti - commenta il vice sindaco Nicola Frison - di ospitare questo evento. Già nella celebrazione dell’anniversario dei 10 anni dell’unità pastorale avevamo espresso la nostra sincera ammirazione per questo traguardo, segno di umiltà e maturità, e il nostro supporto per attività che rafforzino la coesione fra la nostra popolazione. Il Comune darà il suo patrocinio e la massima disponibilità per la diffusione dell’evento”. Nel giorno dell’Epifania in programma anche la presenza in centro di mercatini in modo da concludere al meglio le festività natalizie. A.C.

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26 Shopping di Natale: i consigli degli esperti

Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualità di Germana Urbani

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’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro. Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più eleganti esercizi commerciali del Veneto.

Continua alla pagina seguente

Isabella

Ninfea Adria

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econdo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.

Piera

Giancarlo

Arte della Tavola Piove di Sacco

Ekle Conselve

er un regalo d’effetto che arricchisca le tavole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza, le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cenerentola, una favola in edizione limitata. Per chi invece ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.

egalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro consiglio è scegliere tenendo conto che la stagione non è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bello. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.

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“P

Maria Stella

Rossella

Stil Bimbi Porto Viro

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uest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda. L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.

Mela Rossa Mira

“U

n gioco per i più piccoli è sempre graditissimo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a maneggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.


27 Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un oggetto, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di

una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!

segue dalla pagina precedente

Laura

Natale Compagno

Argenteria Touch Conselve

Enoteche Piave Spinea

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uest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!

ul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunello, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.

Ivano e Manola Bruggin

Michela

Fratelli Magagna Carni Cartura

La Gusteria Miranese

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redo che se si decide di regalare del cibo, si debba scegliere solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conoscere la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.

l trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consigliamo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esempio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.

Michele Ragazzo

Roberto Peron

Mi.Ko, parrucchiere uomo-donna Robegano

Sunline & Beauty Vigonza

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osa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”. 17

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e un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Torna alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.

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Messaggio pubblicitario

Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il decennale di attività nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territoriale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commerciale di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostante l’attuale quadro economico generale dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presidente della società –. La chiave vincente di

Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clienti. Gli elementi decisivi sono infatti la capillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti». Sia per le utenze private sia per le aziende, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni tipologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti. Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al

venerdì, e dalle 9 alle 12,30 il sabato. Anche l’area clienti online sul sito www.argosenergia.com è gestita direttamente da addetti Argos ed è ottimizzata per rendere intuitivi e immediati il fai-da-te e il controllo di ogni fase della fornitura. A partire dall’autolettura, che garantisce all’utente il controllo totale dei suoi consumi e della relativa spesa, mettendolo al riparo da qualsiasi brutta sorpresa in bolletta. E anche quest’ultima è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettivamente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa. «Con noi il cliente è tutelato a 360 gradi – continua Peruzzo –, perché non solo conosce direttamente la persona con cui ha

stipulato il contratto, ma può anche contattarla personalmente per ogni esigenza di informazione o chiarimento. La nostra filosofia è semplice: l’utente, che sia una famiglie o un cliente business, si deve sentire sempre accolto e ascoltato. Il risultato di tutto questo è che ogni sua esigenza trova sempre accoglienza diretta e qualificata. Il suo interlocutore non sarà mai impreparato, né tanto meno gli risponderà un call center ubicato chissà dove, senza alcun legame con il territorio e con il servizio erogato». Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, personalizzazione del rapporto, trasparenza della fatturazione, competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.

Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, trasparenza della fatturazione, www.argosenergia.com competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia. Numero verde 800-178997

I.S. “Monselice e Conselve” sede di Monselice, Liceo “C. Cattaneo” e Istituto professionale “Duca d’Aosta”

Sabato 10 gennaio 2015 1° turno 15:00 - 16:30 2° turno 16:30 - 18:00

Sede centrale: via G. Matteotti, 10 35043 Monselice (PD) tel. 0429 72135 fax 0429 711519 e-mail pdis003009 www.iscattaneo.it

Sede di Conselve: via Traverso, 6 35026 Conselve (PD) tel. 049 5385198 fax 049 5385527 www.matteiconselve.it

Sabato 13 dicembre 2014

Domenica 11 gennaio 2015

1° turno 15:00 - 16:30 2° turno 16:30 - 18:00

1° turno 9:00 - 10:30 2° turno 10:30 - 12:00

Domenica 14 dicembre 2014

Sabato 7 febbraio 2015

1° turno 9:00 - 10:30 2° turno 10:30 - 12:00

1° turno 15:00 - 16:30 2° turno 16:30 - 18:00


Cultura veneta 29

1 Cultura veneta Fotografia artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

di Alain Chivilò

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a Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benazzo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografie scattate nel corso del suo agire internazionale. Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte perennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esistente che lo porta a filtrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possibilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografia. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codificato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifica costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore. L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata positivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazione in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesaggio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esortava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografica d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Treviso, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Collezione Peggy guggenheim

Natale museale a Vicenza

“AZIMuT/h. CONTINuITÀ E NuOvO”

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e dovessimo individuare quali artisti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fino al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”. Una sequenza di 77 opere che vanno a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fine degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da questa nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H finale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contemporanee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì personalità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infinite estroflessioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la percezione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori. Al.Ch.

on queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il progetto di questa mostra, una volta di più, nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidissimo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccolga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inaugura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una finestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fine Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fino ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arrivando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra definisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omaggia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di Al.Ch. visitatori.


Presepe Vivente Pontelongo XIIIª Edizione Parrocchia di S. Andrea e il Gruppo Presepe Vivente

Date delle Rappresentazioni

Avviso Sacro

24-12-2014 dalle 24.00 alle 01.30 L’entrata del Presepe è dalla porta centrale della chiesa, 25-12-2014 dalle 16.00 alle 18.30 seguendo il percorso troverete 26-12-2014 dalle 15.00 alle 18.30 popolare locale, 28-12-2014 dalle 15.00 alle 18.30 anche quest’anno completamente 04-01-2015 dalle 15.00 alle 18.30 rinnovato e articolato su 05-01-2015 dalle 21.00 alle 22.30 (sfilata figuranti con fiaccolata)

PIÙ DI 2000 METRI QUADRATI DI SUPERFICIE

06-01-2015 dalle 15.00 alle 18.30 All’uscita verrà distribuita cioccolata calda 11-01-2015 dalle 15.00 alle 18.30 www.presepevivente.info - mail: info@presepevivente.info - Tel. Parrocchia 049 9775024 - 333 8792783

SCUOLA DELL’INFANZIA e PRIMARIA PARITARIA ANTONIO GALVAN Via Mazzini 331- 35029 Pontelongo (PD) tel./fax: 049/9775039 e-mail: antoniogalvan@libero.it

OPEN DAY - scuola aperta-

VENERDI 19 DICEMBRE Dalle ore 09:00 alle ore 11:00 MERCOLEDI 7 GENNAIO Dalle ore 14:00 alle ore 16:00

Scuola dell’infanzia

Accoglie bambini dai 3 ai 5 anni Gli orari sono simili a quelli della sezione primavera(dai 2 ai 3 anni) con tre possibili momenti di uscita 8:00 – 9:00 /11:30 8:00- 9:00 /13:50 con pranzo incluso 8:00-9:00/ 15:50 con pranzo incluso e riposo o attività pomeridiane MOLTEPLICITà DI LABORATORI. Laboratorio di ed. motoria Laboratorio logico matematico Laboratorio manipolativo Laboratorio di inglese per i 4 – 5 anni Laboratorio di pre-scrittura per i 5 anni Laboratorio di filosofia “ Il filo di Sofia”

Scuola primaria paritaria

L’orario delle lezioni è il seguente: 8:00 /13:00 – 14:00/ 16:00 con pranzo escluso 8:00/ 16:00 con pranzo incluso Ampliamento dell’offerta formativa: OLTRE ALLE NORMALI ORE CURRICULARI LA SCUOLA OFFRE: • Laboratorio di Lingua Spagnola (classi III-IV-V) • Laboratorio musicale-chitarra (classi IV-V) • Progetto “Più sport a scuola”. • “Spazio compiti”: uno spazio orario, per andare incontro alle esigenze delle famiglie, in cui gli alunni potranno svolgere i compiti a scuola affiancati dagli insegnanti. • Percorso educativo in preparazione alle principali festività liturgiche (Immacolata, Natale, Pasqua). • Attività in collaborazione con il Comune e la Protezione Civile. • Attività con le famiglie. • Uscite didattiche. • Certificazione di un ente accreditato (Trinity College) per la lingua inglese. AULA COMPUTER COMPLETAMENTE RINNOVATA

Altra importante novità per l’anno 2014/2015: la lavagna multimediale LIM anche per la scuola dell’infanzia.

DOTAZIONE IN OGNI AULA DELLA LAVAGNA INTERATTIVA E MULTIMEDIALE (LIM)


Cultura 31 Letteratura Premio Settembrini di Mestre

Andrea Bajani vince con “La vita non è in ordine alfabetico” È

La rassegna

MiraLibri, gli autori veneti presentano le loro storie e i loro libri

di Ornella Jovane

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bbiamo solo ventuno lettere, ha detto il maestro. Con quelle dovremo fare tutto: ridere, piangere, consolare, amare, contraddirci. Dire quando siamo felici, non far capire quando non lo siamo più, ingoiare una parola che potrebbe ferire, tenercene una tra le mani come una cosa fragilissima e preziosa”. Andrea Bajani con il volume di racconti “La vita non è in ordine alfabetico” (Einaudi Torino, 2014) conquista la giovane giuria di lettori e vince la 52a edizione del premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre”. La cerimonia si è svolta lo scorso 28 novembre nel corso di una serata che si è tenuta al Teatro Toniolo di Mestre. Lo scrittore-giornalista, romano di origine e piemontese d’adozione che nel suo stile ricorda Antonio Tabucchi, con i suoi 38 racconti brevi immortala alcuni frammenti della vita, tutti ispirati da una singola parola, misteriosa e affascinante combinazione di 21 lettere. La vita intera passa attraverso le molteplici combinazioni di quelle ventuno

lettere: sorprese, delusioni, imprevisti, nascita e crescita, persino la morte. Brevi quadretti, pieni di poesia, che hanno convinto i ragazzi delle varie scuole superiori chiamati a giudicare l’opera migliore fra i cinque finalisti. In gara, oltre ad Andrea Bajani anche Simone Lenzi con “Mali minori” (Editori Laterza Roma 2014), Mari Accardi con “Il posto più strano dove mi sono innamorata” (Terre di Mezzo editore Milano 2013), Mario Fortunato con “Le voci di Berlino” (Bompiani RCS libri 2014), Massimiliano Forza con “Triestiner - Storie di triestini che vivono a London” (Santi Quaranta Treviso 2013). Il premio è nato nel 1959 per promuovere il genere letterario del racconto-novella. La manifestazione è ripresa nel 1991, dopo un’interruzione durata un quinquennio, per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l’organizzazione. Nelle ultime edizioni, la Regione ha introdotto alcune innovazioni tra cui la scelta di affidare la designazione del vincitore, all’interno di una cinquina di finalisti indicati

Musica

Il premio “Olga Brunner Levi” per gli studenti delle scuole superiori

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a Fondazione Ugo e Olga Levi onlus bandisce il Premio “Olga Brunner Levi” - edizione 2015 per un videoclip realizzato da studenti delle Scuole Secondarie di II grado del Triveneto. Il tema principale e conduttore del videoclip dovrà riguardare la produzione e performance musicale femminile (composizione musicale, canto, esecuzione strumentale, direzione d’orchestra o di gruppi musicali, composizione di testi per musica, didattica della musica, organizzazione musical) o la condizione della donna e la musica nel corso della storia, dall’antichità al mondo contemporaneo. Sono ammessi video di durata non superiore ai 5 minuti che siano stati realizzati dopo il 15 febbraio 2014. Le opere vanno presentate in PAL o NTSC su supporto digitale (DVD o Blu-ray entrambi region free); nel caso di supporto Blu-ray è comunque necessaria una copia in DVD entro il prossimo 10 febbraio 2015. La scheda di iscrizione al Premio e il video dovranno essere inviati per posta alla Fondazione Ugo e Olga Levi onlus, San Marco 2893 - 30124 Venezia oppure via e-mail all’indirizzo info@fondazionelevi.it Designerà il vincitore una giuria tecnica, nominata dalla Fondazione Ugo ed Olga Levi onlus, composta da Roberto Calabretto, Università di Udine, Maria Roberta Novielli, Università di Venezia, Luisa Zanoncelli, Fondazione Levi. Il miglior videoclip otterrà un premio corrispondente al valore di 500 euro. L’opera vincitrice del premio sarà proiettata nel corso del Ca’ Foscari Short Film Festival 2015 (18-21 marzo 2015) nell’ambito del quale avrà luogo anche la cerimonia di assegnazione del premio. Info tel. 041 786777; info@fondazionelevi.it;www.fondazionelevi.it

Il volume “La vita non è in ordine alfabetico” e l’autore Andrea Bajani da una giuria tecnica, a una giuria composta da studenti dei Licei Franchetti, Morin, Bruno di Mestre, Foscarini, Benedetti e Marco Polo di Venezia e degli Atenei Ca’ Foscari di Venezia e di Padova. La serata del 28 novembre scorso è stata inframmezzata da un concerto jazzistico a cura dei Conservatori del Veneto, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica. Si sono esibiti l’Ensemble Jazz del Conservatorio Cesare Pollini di Padova (direttore Marcello Tonolo) e il Quintetto Jazz del Con-

servatorio Benedetto Marcello di Venezia (direttore Arrigo Cappelletti). “Il premio – è il commento del vicepresidente della Regione, Marino Zorzato – ha visto nel tempo crescere e consolidare il suo prestigio nel panorama delle manifestazioni culturali del Veneto e ha sicuramente una posizione di rilievo fra i numerosi Premi Letterari a livello nazionale, mantenendo immutata la qualità che lo ha sempre contraddistinto, oltre che la sua peculiarità essendo il solo premio in Italia dedicato ai racconti”.

Il libro Presentato il volume in distribuzione nelle librerie del Nordest

Agostino Amadi e l’arte di costruire le barche L

a storia di Burano e di Venezia negli ultimi cento anni vissuta con gli occhi di un imprenditore della tradizione, titolare di un cantiere dove si costruiscono imbarcazioni tipiche veneziane. “Agostino Amadi: Il Cantiere della Vita”, a cura di Tullio Cardona e pubblicato da Cierre Edizioni con i patrocini del Comune di Venezia, Municipalità di Venezia, Burano e Murano, la Camera di Commercio e Confartigianato di Venezia, racconta in 350 pagine e 220 illustrazioni la storia di un cantiere di barche dove, in 55 anni di attività, la tradizione e l’innovazione si sono incontrate, confrontate e fuse, con entusiasmanti risultati. Amadi ha attraversato tutte le fasi della cantieristica minore, dalle lavorazioni sulle barche a remi, con fasciame e calafataggio, alla loro prima motorizzazione, per proseguire con la costruzione di imbarcazioni già predisposte al motore, peraltro realizzando per primo le caorline in compensato marino, i mototopi in vetroresina e quelli con motorizzazioni ibride (diesel ed elettriche). Proseguendo la tradizione familiare, Amadi è stato poi capace di innovare e di trasformare sia le barche da lavoro che quelle da piccolo diporto lagunare. Fondamentali le sue conoscenze in merito alle barche tipiche

Il volume “Agostino Amadi: il Cantiere della Vita” veneziane, dalla caorlina al sandolo, dalla mascareta al pupparino, allo s-ciopon. Nel suo cantiere a Burano ne ha costruite più di 1.500, affrontando pressoché tutte le tipologie a fondo piatto della tradizione lagunare e con carene per affrontare il mare. Il volume racconta le vicende di un uomo, che si imbatte nella storia di Burano e di Venezia durante i loro ultimi cent’anni. Intende fornire spiegazioni tecniche sulle vecchie e nuove metodologie costruttive, per non dimenticare il passato degli squerarioli e guardare al futuro dell’attuale cantieristica. Una testimonianza che non vuol essere mera trattazione scientifica, ma il percorso esperienziale di un artigiano, imprenditore, innovatore.

in corso fino al prossimo 18 giugno la rassegna “MiraLibri”, ospitata nella barchessa di Villa Venier Contarini, sede dell’Istituto Regionale Ville Venete. Gli incontri in programma a MiraLibri, che vede protagonisti autori prevalentemente veneziani e veneti, hanno come obiettivi conoscere l’autore, la storia che lo ha condotto a scrivere il libro e conoscere il libro. La rassegna è curata da Pompeo Volpe e Davide Meggiato. Tutti gli incontri si svolgono alle ore 18 in Villa Venier Contarini, via Capitello Albrizzi 3, Mira, Venezia. Questi i prossimi incontri ancora in programma: il 18 dicembre prossimo Paolo Birolini presenterà “Luoghi comuni. Un taccuino emiliano”, Lampi di Stampa 2014; il 15 gennaio Guido Barbujani parlerà di “Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati”, Einaudi 2014; il 19 febbraio Nico Pirozzi racconterà “Storie della Shoah”, Cento Autori 2010 e il 19 marzo Corrado Poli illustrerà “La cattedrale dissolta. Racconti”, CLEUP 2014. Info presso Villa Venier Contarini, Via Capitello Albrizzi n. 3 – 30034 Mira (VE); tel. 041.5235606; Fax. 041.5225219; segreteria@irvv.net

La mostra La poesia della luce. Disegni veneziani dalla National Gallery of Art di Washington

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entotrenta straordinari disegni provenienti da una delle più importanti collezioni al mondo ripercorrono l’arte e il mito di Venezia, dal Rinascimento all’Ottocento. In mostra i grandi maestri da Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano fino a Veronese,Tiepolo, Piazzetta e Canaletto; e poi gli stranieri innamorati di Venezia come Callowe Sargent. Disegni preparatori, schizzi rapidi a fermare l’idea, modelli e studi per la bottega maanche composizioni finite, opere autonome capaci di proporre una poetica diversa,fatta di linee, ombre, chiaroscuri, lumeggiature, definizione di forme e movimenti,traduzione di sentimenti e visioni, esplorazione delle infinite possibilità della luce. In mostra a Venezia, al Museo Correr, inaugurata il 6 dicembre scorso e fino al prossimo 15 marzo, giungono della National Gallery of Art di Washington le opere realizzate tra il XV e il XIX secolo a Venezia, quando la città dei Dogi e la terraferma rappresentavano la culla dei più raffinati artisti italiani. Info: www.correr.visitmuve.it; call center 848082000.


32 Cultura Il libro Edito da Apogeo, l’opera costituisce una vera pietra miliare

Finalmente le rime del “cieco di Adria” La pubblicazione arriva a quattro secoli di distanza dall’ultima stampa, avvenuta addirittura nel 1610 di Melania Ruggini

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’opera del cieco di Adria, Luigi Groto, ritorna in volume, dopo 4 secoli dall’ultima stampa, quella veneziana del 1610. Questa nuova edizione critica è intitolata “Le Rime di Luigi Groto, Cieco d’Adria“ ed è curata da Barbara Spaggiari. L’insigne docente universitaria, con cattedra in filologia romanza a Ginevra, per anni si è dedicata alle “Rime” di Luigi Groto curandone l’edizione critica dopo quattro secoli dalla prima e unica pubblicazione integrale risalente al 1610. Il Groto stesso aveva curato una editio minor delle “Rime, col titolo di “Prima parte”, pubblicate per nove volte tra il 1577 ed il 1605. A tale scopo ha soggiornato in più occasioni nella città etrusca per studiarne i testi conservati nella biblioteca comunale e nell’archivio antico. Ne è risultata una ponderosa pubblicazione di tutte le “Rime” del Groto in due volumi di quasi duemila pagine a cura dell’editore adriese Apogeo. L’operazione è stata resa possibile grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il cui presidente Antonio Finotti ha voluto scrivere la prefazione all’opera. Lo stesso presidente Finotti ha presenziato le

Spesso misconosciuto in patria, all’estero il talento del letterato è da tempo noto, stimato e celebrato due presentazioni, ad Adria presso la sala dell’ex Circolo Unione lunedì 24 novembre, e a Rovigo presso l’Accademia dei Concordi, martedì 25

tempio DRASTICO TAGLIO DI FONDI LA ROTONDA POTREBBE CHIUDERE

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l simbolo architettonico per eccellenza della città di Rovigo, il tempio della Beata Vergine del Soccorso, meglio noto come la Rotonda, potrebbe chiudere a fine anno. Il problema è sempre lo stesso: il comune di Rovigo, proprietario della chiesa, ha dovuto tagliare pesantemente sui finanziamenti. E così se nel 2012 destinava qualcosa come 30mila euro, si passa ai 25mila euro dell’anno successivo, mentre quest’anno, in ritardo di 10 mesi, ne sono stati stanziati soltanto la metà, ossia 12.500 euro. E i soldi sono arrivati solo ad ottobre. La drastica riduzione dei fondi starebbe provocando dei forti disagi all’ente, dato che il finanziamento non è sufficiente a gestire il monumento e i suoi dipendenti, che tra l’altro si trovano in pesante ritardo con i pagamenti se si pensa che l’ultima mensilità riscossa dai sacristi risale a luglio. Considerando che la Rotonda si presta anche alle funzioni religiose, c’è da segnalare un altro dato negativo, ossia la riduzione dei fedeli che frequentano le celebrazioni, con la conseguente diminuzione delle offerte. Tuttavia non si dà per vinto Giovanni Boschetti, ex presidente del sindacato che segnala il problema e vuole correre ai ripari: “Il monumento storico ed artistico della città non merita di essere trascurato – sottolinea Boschetti - La Rotonda custodisce una galleria della pittura barocca veneziana in cui sono visibili grandi tele del 1600 e 1700 dal valore di 5milioni di euro. Inoltre all’interno è presente un organo di Gaetano Callido usato per numerosi concerti importanti”.

novembre. La monumentale opera è occasione per riscoprire, come ben sottolinea la curatrice Spaggiari, il troppo trascurato autore adriese la cui fama si è estesa ben oltre i confini italiani per rappresentare, soprattutto in Spagna e in Inghilterra, tanta parte della cultura del nostro Seicento. Personaggio di spicco della letteratura cinquecentesca, il Cieco di Adria deve la sua notorietà alle opere drammatiche da lui scritte e rappresentate, oltre che all’attività di oratore e epistolografo testimoniata da due raccolte a stampa, le Orationi volgari (1586) e le Lettere Famigliari (1601). A causa di questa prospettiva parziale, instauratasi precocemente nella storia della critica letteraria, è stata finora elusa la questione delle Rime, dal Groto assiduamente composte fino alla vigilia della morte. Si tratta di oltre mille e trecento poesie, delle quali una Prima Parte uscì in due edizioni curate dall’autore stesso (1577 e 1584). La Seconda e Terza Parte furono invece raccolte e edite dal Dei nel 1610, in una silloge per più versi benemerita. Ad esse è legato lo straordinario successo del Groto.

LA MOSTRA Rivive la figura di Matteotti

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’ stata allestita fino all’8 dicembre per visitare, a Fratta Polesine, la mostra storicodocumentaria “Giacomo Matteotti” in occasione del novantesimo anniversario della morte del politico socialista e antifascista polesano. Allestita in villa Badoer la mostra, nata per il cinquantenario dell’assassinio, fu originariamente presentata il 25 novembre 1976 all’Archivio centrale dello Stato e successivamente a Rovigo, Urbino e in altri centri italiani. Si compone di una vasta selezione documentaria di oltre 385 pezzi, provenienti da più collezioni e archivi di stato, tra cui quello di Rovigo. Come sottolinea lo storico Adriano Romagnolo: “La mostra del 1976 resta una testimonianza unica di collaborazione tra istituzioni e di sinergia di forze, con uno straordinario e ancora validissimo apparato didascalico e soprattutto iconografico e costituisce una valida sintesi tra l’esigenza di presentare a un pubblico non iniziato la figura del socialista divenuto mito con il suo martirio e quella di promuovere nuovi indirizzi di ricerca in grado di aprire filoni inesplorati o quasi”. L’istallazione, è stata restaurata grazie alla collaborazione tra associazioni e istituzioni del Polesine. In abbinamento alla mostra è stato presentato il documentario inedito, realizzato da Romagnolo Me.Ru. su “Giacomo e i Matteotti nel Polesine”.

LA RASSEGna Assieme Conservatorio Venezze, Concordi e Fondazione Banca del Monte

Per “musica e pittura” e’ arrivata la chiusura in bellezza

S La salvezza potrebbe arrivare prevedendo l’ingresso all’interno solamente a pagamento La situazione rimane grave: se entro fine anno non arriveranno altri aiuti economici da parte del comune, si paventano le dimissioni del cda composto da Orazio Capellari, presidente del sindacato della Rotonda, e da quattro consiglieri. Gabriele Cappato e Luciano Zanforlini, due dei componenti del cda, hanno già dato le loro dimissioni mentre Graziella Andreotti non intende dimettersi finché non sarà il comune a provvedere. Da parte sua racconta come abbia fatto da guida nella chiesa e come abbia denunciato alla Soprintendenza i danni al Tempio. “Ho scritto al commissario Claudio Ventrice che non abbandonerò la nave che affonda e che sono pronta a traghettarla da sola fino al nuovo sindacato; è mio dovere rimanere”. E propone come soluzione al taglio dei fondi l’ingresso a pagamento: in questo caso la Rotonda potrebbe essere addirittura autonoma rispetto alla Me.Ru. gestione comunale.

i è chiusa in bellezza la rassegna “Musica e Pittura”: giunta alla XIX edizione, è un’iniziativa di Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio “Francesco Venezze” e Accademia dei Concordi. Due strumenti, violino e chitarra, sono stati i “protagonisti” del concerto di domenica 23 novembre in occasione di “Danze da suonare”: un interessante confronto tra la lezione cinque-seicentesca e il successivo canone vivaldiano. È all’interno di questi due estremi che ha preso corpo la suite strumentale di danze - sintesi di precedenti ritratti di vita reale colti da svariate tradizioni europee - che trova il suo apice in Johann Sebastian Bach. Il programma è stato eseguito dalla violinista Claudia Lapolla e dal chitarrista Mauro Lombardo. La rassegna, conclusasi il 30 novembre scorso, è proposta come un unico corpus insieme agli incontri di Musica e Poesia, realizzati nel mese di ottobre. I tre enti promotori, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio Venezze e Accademia dei Concordi, consolidano la collaborazione proponendo l’elevato messaggio di coesione che rafforza la consapevolezza del valore identitario del territorio , intendendo divulgare la cultura, con particolare riferimento al patrimonio e ai talenti del Polesine. Giunta alla XIX edizione, la tradizionale proposta di coniugare musica e pittura s’innova di continuo in quanto propone un tema diverso ogni anno mentre porta alla conoscenza dei cittadini di Rovigo il patrimonio pittorico della locale Pinacoteca Concordiana, cui si accompagnano brani di grande valore musicale, eseguiti da maestri e allievi del Conservatorio, vanto cittadino noto a livello mondiale. Tema della rassegna era il ritratto nel Barocco veneto, tratteggiato sia nell’aspetto figurativo che musicale. Attraverso l’arte dei suoni è infatti possibile “dipingere” ritratti naturali e antropici, attraverso lo sviluppo di figure melodiche e armoniche che da un lato sottendono a canoni ben precisi sul fondamento del basso continuo che

L’iniziativa si è idealmente legata agli incontri avvenuti nella cornice di “Musica e poesia” organizzati a ottobre governa sia le composizioni vocali sia quelle strumentali, mentre dall’altro acquistano una straordinaria forza espressiva attraverso sinuose e complesse linee orizzontali da cui scaturisce un ricco catalogo delle molteplici passioni umane, a iniziare dal grande capolavoro dei Madrigali guerrieri e amorosi di Claudio Monteverdi, e di numerosi aspetti del mondo naturale, vegetale e animale. Per quanto riguarda la pittura, il tema del ritratto nel Seicento Barocco veneto è stato messo in luce dai pittori di cui la Pinacoteca dei Concordi conserva ed espone alcune opere. Me.Ru.


Cultura 33 Personaggi Dalle prime feste fra amici alle manifestazioni di successo a Codevigo

“Staff Canton”, storie di eventi, discoteche e d’amicizia La storia di tre amici, Alberto Andrea e Nicola, che di giorno lavorano e di sera si “trasformano” in Dj Buraz, Havana Boy e Cippo, organizzano serate e loro spettacoli di Alessandro Cesarato

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agari un giorno riusciranno a esibirsi davanti a migliaia di persone in una delle discoteche più in voga e grandi del mondo. Intanto si godono con leggerezza la loro amicizia e la loro giovinezza (hanno un’età compresa dai 23 ai 25 anni), coltivando insieme sogni e progetti. Loro sono Alberto Buratto, Andrea Viale e Nicola Gardin, in altre parole lo “Staff Canton”. “Nel 2009, quasi per scherzo - raccontano i tre amici - abbiamo iniziato a organizzare piccole feste. Subito ci siamo accorti che era un’attività che ci divertiva e appassionava molto. Così, gradualmente e con grande tenacia, abbiamo iniziato a presentare le nostre idee a locali e manifestazioni varie. Oggi collaboriamo con le più importanti discoteche del territorio e riempiamo i palasport della zona”. Alberto, Andrea e Nicola, che abitano tutti in paese, finita la loro normale giornata lavorativa si trasformano e diventano Dj Bu-

Staff Canton, da sinistra Andrea Viale, Nicola Gardin e Alberto Buratto raz, Havana Boy e Cippo. “Anche se lo viviamo come un hobby - continuano - in realtà è come fosse un secondo lavoro perché organizzare le serate in discoteca, nei bar e nei palasport richiede sempre molto tempo. Un giorno ci piacerebbe che tutto questo diventasse il nostro vero lavoro, a condizione che la passione rimanga però la stessa di oggi”.

Organizzare un evento non è mai facile, ci sono sempre mille imprevisti e bisogna cercare di risolverli tutti nel migliore dei modi. “In genere ci muoviamo con due mesi di anticipo - spiegano - perché c’è da coordinare tutta la burocrazia con i locali che ci ospitano e con i Comuni che ci concedono i permessi per realizzare eventi nelle loro strutture. Poi c’è da armonizzare l’azione di tutte le per-

sone che ruotano attorno a uno spettacolo e che ne permettono la riuscita. Per fortuna abbiamo amici che ci sostengono e ci danno una mano”. Gioie e dolori dello Staff Canton? “L’unica cosa che ci dispiace quando organizziamo un evento - svelano - è che dura solo poche ore. Poi si smonta tutto, si sistema e si riporta tutto alla normalità. Le

soddisfazioni sono invece molte. Sapere che il pubblico si diverte e chiede impaziente le date dei prossimi eventi per noi è un grande riconoscimento. Ci piace lavorare in mezzo alla gente, stare in contatto con le persone e capire cosa vogliono”. “Soddisfazione - aggiungono - è anche quando ricevi i complimenti dai genitori i cui figli hanno partecipato alle nostre feste. E’ un orgoglio sentirsi dire che siamo organizzati bene e che ci riconoscano il fatto che ci diamo sempre molto da fare perché sia garantita la massima sicurezza”. Progetti per il futuro? “Stiamo organizzando - anticipano - la festa di fine anno nel palasport di Codevigo. In generale puntiamo a diventare una guida e un punto di riferimento per i giovani che hanno voglia di divertirsi”. L’ultima curiosità è legata al nome Staff Canton. “E’ un richiamo alle nostre origini, quando organizzavamo le primissime feste tra amici, in un’abitazione che si trova alla fine di via Canton”.

NATALE Da 18 anni la frazione di Codiverno si mobilita

310 FIGURANTI AL GRANDE PRESEPIO VIVENTE

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18 anni dall’inizio dell’esperienza del Presepio vivente, il piccolo paese di Codiverno di Vigonza ritorna a presentare il mistero del Natale accostandolo agli assetati. Infatti, il tema di quest’anno ha come frase simbolica: “Chi ha sete, venga!” Il Natale a Codiverno ha un significato speciale. Da ormai più di tre lustri, nello spazio compreso tra la chiesa ed il centro parrocchiale, adulti, anziani, bambini, ragazzi, vestono Il presepio di Codiverno ruoli antichi, vivono esistenze del passato e rappresentano la Natività nel suo cammino attraverso i secoli. Dalla Betlemme che ha visto nascere Gesù, ai villaggi di nomadi pastori che sono accorsi alla sua culla, fino al mondo di oggi, l’uomo è rappresentato nel suo cammino alla scoperta del mistero di questa nascita speciale. Una rappresentazione che raccoglie il contributo di tutto il paese, circa 310 figuranti, in uno spazio sempre rinnovato ed allargato di oltre 3.300 mq, dove ognuno dà qualcosa in termini di capacità, competenze, tempo, abilità, passione. Le rappresentazioni hanno superato di gran lunga i 23.000 visitatori che, ammirati dal lavoro svolto, hanno accompagnato amici e conoscenti a visitare l’artistico presepio vivente. Anche quest’anno l’Associazione Noi 2000 – 2000 Noi ha voluto prendere parte ai lavori di costruzione ed organizzazione per il presepio vivente. “Come ogni anno i preparativi per il presepio sono impeccabili – ci racconta Don Fernando Fiscon, nuovo parroco di Codiverno – e il messaggio evangelico di quest’edizione riguarda tutte le persone che sono in cerca della comprensione del mistero della Fede. Ecco perché chi ha sete ha di Verità, si deve abbeverare alla fonte di Dio che chiama tutti i suoi fedeli a sé”. L’apertura del presepio vivente ai visitatori inizierà la notte della Vigilia di Natale, il 24 dicembre, e continuerà in tutte le date festive del periodo natalizio (domeniche incluse) fino a domenica 25 gennaio 2015. M.G.M.

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Sport 35

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la città Anche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

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fine novembre la “Corri x Padova” ha fatto tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili. Già molte federazioni del mondo paralimpico hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strutture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occasione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) insegnando ad andare in bici e rispettare il codice della strada ai bambini di tutte le scuole della città. L’aspetto educativo dell’Associazione si completa con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

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na festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella intitolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se consideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo. Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani). Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assindustria Sport.

COSA OFFRE Il vIllAggIO CXP

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opo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota direttamente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca. Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Carnia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfitta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fino ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.


36 Sport Una bella storia E’ sempre tempo di iniziare a tirare

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i avvicina a tagliare il traguardo del primo decennio di attività la A.s.d. Arcieri del Piovese, società fondata nel 2005 da un gruppo di persone con la passione per il tiro con l’arco e con la voglia di crescere e fare conoscere questa disciplina. E’ affiliata alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco

ed è riconosciuta dal Coni. Oggi la società conta due istruttori federali e più di venti atleti, con un’età variabile dai 9 ai 50 anni. Tuttavia non c’è un limite di età per iniziare a tirare. Gli Arcieri del Piovese partecipano regolarmente a gare provinciali e regionali e negli anni qualche suo elemento ha raggiunto importanti successi

anche a livello nazionale. Per allenarsi, nel periodo da aprile a settembre, gli Arcieri del Piovese possono utilizzare, senza vincoli di giorno e orario, il campo di tiro estivo comunale di via Don Bosco. Nel periodo invernale il campo di tiro è allestito all’interno della palestra di Campagnola. Per iniziare a tirare con l’arco

è ovviamente necessario frequentare un corso. Tutta l’attrezzatura necessaria è messa a disposizione dalla società stessa. Per ricevere informazioni basta visitare il sito www.arcieridelpiovese.it e scrivere a info@arcieridelpiovese.it. A.C.

Il libro Edito da Apogeo, l’opera costituisce una vera pietra miliare

Il tiro con l’arco è uno sport di precisione ma appassionante

di Alessandro Cesarato

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residente, nonché uno dei fondatori degli Arcieri del Piovese, è il quarantenne Alberto Convento. Una grande passione per il tiro con l’arco che l’ha portato a crescere in questo sport e a raggiungere la qualifica di istruttore federale. A lui chiediamo cosa bisogna fare per avvicinarsi a questa disciplina. “Organizziamo - ci spiega - corsi introduttivi alle diverse discipline di tiro. I corsi si articolano in cinque lezioni di due ore ciascuna, durante le quali sono descritte le diverse componenti dell’arco, le tecniche di tiro con e senza mirino, le regole di sicurezza nonché le tecniche di riscaldamento e stretching propedeutici all’attività fisica che ci si appresta a sostenere”. Terminato il corso, è possibile continuare a tirare con l’attrezzatura fornita dalla società per un periodo di tempo di un mese finché non sarà acquistata l’attrezzatura propria. “L’attrezzatura per il tiro con l’arco - aggiunge Convento - ha dei costi estremamente vari. Per acquistare un arco nudo di medio livello occorrono circa 400 euro, mentre per ac-

Alberto Convento

Un’offerta pallavolistica di qualità a ragazzi e ragazze che vivono nel territorio compreso tra Padova e Cona

La disciplina Dal 1972 riammesso tra le gare olimpiche

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quistare un arco olimpico la spesa cresce leggermente. Ovviamente è estremamente facile superare queste cifre, soprattutto se si punta ad acquistare attrezzatura sempre più tecnica. Nel nostro caso cerchiamo di

indirizzare i neofiti all’acquisto dell’attrezzatura maggiormente idonea alle proprie caratteristiche fisiche, di tiro e di abilità”.

I corsi si articolano in cinque lezioni di due ore ciascuna, durante le quali sono descritte le diverse componenti dell’arco, le tecniche di tiro con e senza mirino, le regole di sicurezza nonché le tecniche di riscaldamento e stretching

i ritiene che la prima raffigurazione di un arco si possa indicare in un graffito di circa trentamila anni fa. Considerato uno dei primi congegni evoluti dell’umanità, da mezzo di caccia si è trasformato in uno svago e uno sport. Il tiro con l’arco comparve per la prima volta ai giochi olimpici del 1900 a Parigi. Escluso dopo il 1920, è stato riammesso dalle Olimpiadi di Monaco di Baviera nel 1972. Le specialità sono fondamentalmente tre. Arco Nudo: anche detto “tiro istintivo”, consiste nel mirare al bersaglio solamente con la punta della freccia quale unico punto di riferimento. In questa disciplina non sono ammessi “aiuti” come ad esempio il mirino, fatta eccezione per un peso montato nella parte anteriore dell’arco per stabilizzare lo Le specialità sono fondamentalmente tre. stesso. Arco Nudo, Arco Olimpico: più tecnica Arco Olimpico e Arco rispetto alla precedente, questa Compound disciplina permette una maggiore precisione nel tiro grazie alla possibilità di utilizzare numerosi accessori quali mirino, stabilizzazioni di tiro e clicker. Arco Compound: questo tipo di arco si distingue dall’arco olimpico principalmente per la sua forma corta e per un sistema di carrucole di tipo eccentrico che permettono di trasmettere alla freccia una maggiore forza e velocità rispetto a un arco dello stesso libraggio. Anche per questa disciplina è previsto l’uso di stabilizzazioni e mirino. A.C.


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Polesine

Natale a Fratta luminarie sulla storia

LA CITTADINA CARA AL PALLADIO E A LUCREZIA GONZAGA E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETE IN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALE DEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLO ALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE MA NON MANCHERANNO EVENTI PIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICI E RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ C’È PURE UNA MOSTRA DI VECCHI FERRI DA STIRO

nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione “le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)

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e la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto apposta per girarci dei film a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei riflettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografica ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del film “Notte senza fine” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un film sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidonna mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura

veneziano Giampaolo Manfrone. A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazione dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ovvero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manifestazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di eventi. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre figlio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimitero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografica dedicata a Giandomenico Tiepolo e

alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritrovata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografico). L’appendice sarà dedicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro. L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emigranti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato Continua alla pagina seguente


38 Sì, viaggiare

Sì, viaggiare 3

PoLESINE

Natale a Fratta luminarie sulla storia

IL FASCINO DEL MULINO

segue dalla pagina precedente

“Storie di vita e di migrazione fra novelle e poesie”, incontro inserito nella Settimana dei beni culturali in Polesine, si tiene alle 16 di domenica 14 dicembre nella sala consiliare del municipio, che pure è una villa storica affacciata sullo Scortico, il corso d’acqua che attraversa Fratta. Immancabile anche una rivisitazione della Natività: il 26 dicembre, alle 15, si terrà lungo le vie del centro storico la rappresentazione del presepe vivente, suggestiva messa in scena con personaggi in costume calati nella realtà della Betlemme del tempo che, in caso di maltempo, sarà rinviata al 28 dicembre. Ad un periodo ancora più lontano si rifà, invece, l’incontro “Tessere e filare nell’età del Bronzo” che esperti di archeologia ambienteranno sabato 20 dicembre alle 15,30 nella ideale cornice del Museo Archeologico Nazionale, istituzione culturale di cui Fratta va fiera per la ricchezza dei reperti della tarda età del Bronzo esposti, in particolare quelli rinvenuti in quarant’anni di ricerche archeologiche nel villaggio di Frattesina e nelle sue necropoli. Nell’occasione sarà inaugurato un nuovo telaio verticale che si rifà ai modelli dell’epoca. Lo ha costruito un arti-

giano locale, Carlo Prando, in collaborazione con l’associazione culturale Manegium. Poco prima, alle 15, Federica Gonzato, direttrice del museo, terrà una conferenza su “Trame preziose dal Mediterraneo a Frattesina”. Appuntamento culturale di rilievo anche il 7 dicembre: lo stesso Museo Archeologico Nazionale propone alle 11 la proiezione di un video dedicato agli scorci più suggestivi di Fratta realizzato dal Fotoclub Adria, mentre alle 15,30 il professor Gianfranco Cordella presenterà “Magico Iran”, un documentario di viaggio sull’Iran archelogico e moderno. Non di sola storia sarà comunque condito il Natale a Fratta Polesine. Per chi non sa rinunciare alle atmosfere più familiari, ovvero a mercatini, luminarie, albero di Natale, vetrine illuminate e cioccolata a gogò (una goduria specialmente per i bambini) è previsto un 8 dicembre da incorniciare: la magia del Natale più popolare andrà in onda, sempre sotto i soliti familiari riflettori, nel centro storico della cittadina che i patrizi della Serenissima vollero così bella e così unica. Lo spettacolo, se così si può chiamare, si ripeterà durante tutte le giornate festive che precederanno il Natale e anche durante

le vacanze. Il 14 dicembre, nella graziosa chiesetta di San Francesco, sarà alzato il sipario sulla ventesima mostra dei presepi artistici, un appuntamento che ormai ha fidelizzato un pubblico numeroso. Lo stesso giorno alle 16 nella casa Sacra Famiglia i protagonisti saranno gli allievi della scuola di musica che offriranno un saggio della loro bravura. Il 20 dicembre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Paolo è in programma un grande concerto di Natale. Domenica 21 dicembre sarà ancora lo straordinario scenario architettonico e naturale del centro storico a fare da sfondo all’evento “Dai quattro cantoni per cantare il Natale”, canzoni e nenie natalizie lungo le vie e sotto l’albero. Il 22 dicembre la città, sindaco Tiziana Virgili in testa, farà gli auguri a tutti alle 19 nella sala civica “Giacomo Matteotti”: una bella usanza. Ma il momento più atteso, e qui anche l’aristocratica Fratta deve inchinarsi, è l’arrivo di Babbo Natale con i suoi pacchi di doni. E’ atteso la vigilia di Natale in piazza Matteotti. Verso le 17, puntualità del servizio slitte permettendo.

N

on v’è dubbio che “Le giornate della Carboneria” rappresentino per Fratta il momento cruciale dell’attività culturale annuale. Hanno fruttato persino un gemellaggio con Brno, la città morava dove si trova lo Spielberg, il carcere duro dove finirono i carbonari arrestati per cospirazione dagli Austriaci l’11 novembre 1818 a Villa Molin Avezzù. Evento questo ricordato con la riproposizione in chiave teatrale nella stessa Villa Avezzù Molin del banchetto durante il quale avvenne l’arresto dei patrioti seduti al tavolo di Cecilia Monti e del marito, il generale francese Jean Baptiste D’Arnaud. La domenica più vicina all’11 novembre poi Fratta si veste d’Ottocento per riproprre anche all’aperto i fatti dell’epoca. Una manifestazione curatissima. Durante le giornate carbonare aprono i battenti alle visite anche alcune ville private che appartennero a nobili legati alla Carboneria. Dal punto di vista turistico Fratta offre molto altro. Inserita in un percorso ciclabile che tocca molti altri interessanti centri polesani, la città cara a Lucrezia Gonzaga oltre alle sue splendide ville, a Casa Matteotti, al Museo Archeologico Nazionale, alle sue chiese, presenta interessanti aspetti ambientali. Come il Mulino del Pizzon, oggi anche ristorante e locanda, posto alla confluenza dello Scortico con il Tartaro - Canal Bianco. Un piccolo tesoro di archeologia industriale dove è stato allestito anche un interessante museo etnografico.


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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale

Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla

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1 Concerti e non solo Concerti e non solo 41 1141

MILLE E ANCORA MILLE... pagina a cura di graziano edi corazza

in veneto eventi gran Teatro geox di Padova, 11 dicembre 2014

15 gennaio PADOvA – gran Teatro geox

verona, Teatro Nuovo, 13 dicembre 2014

Giovedì 11 dicembre 2014 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova saliranno i 2CELLOS, il duo di violoncellisti sloveno-croato che reinterpreta con il violoncello i più grandi successi della storia del rock e del pop. Con la loro musica i 2Cellos hanno stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta: “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta” così il grande Elton John ha detto a proposito dei 2CELLOS, che ha chiamato in molti dei suoi tours e ha coinvolto anche nel docufilm “Elton John – The Million Dollar Piano”. Nell’ultimo disco, “In2ition” ci sono collaborazioni eccellenti: Steve Vai nella rivisitazione di “Highway to Hell” degli AC/ DC, in “Clocks” dei Coldplay la star cinese del pianoforte Lang Lang, che ad inizio febbraio in occasione del capodanno cinese ha suonato con i 2CELLOS davanti a 950 milioni di telespettatori, l’attrice Naya Rivera in “Supermassive Black Hole” dei Muse e Zucchero Fornaciari in “Il Libro dell’amore”, rivisitazione di “The Book of Love” dei Magnetic Fields e diventata famosa grazie a Peter Gabriel e “ovviamente” Sir Elton John nella rivisitazione di “Oh well” dei Fleetwood Mac. Un nuovo successo planetario senza precedenti per questi due giovani artisti, unitisi nel 2011, i cui nomi sono Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, forti di un’eccellente preparazione classica, si scatenano nelle interpretazioni di grandi successi del rock, suonando pezzi di stars e bands di culto come AC/ DC, Michael Jackson, Coldplay, Nirvana, Guns N’ Roses, Muse e tanti altri utilizzando solamente i loro due violoncelli. Dopo aver impressionato il pubblico della rete e conquistato grandi musicisti, i 2Cellos si sono confermati anche dal vivo con concerti e tournée da tutto esaurito.

Ripianificate a Gennaio 2015 le date italiane di Anastacia, costretta a cancellare 3 delle 4 date a causa di una forte laringite, a Roma, Firenze e Padova. Anche la data di Milano verrà replicata a vantaggio degli spettatori del 27 ottobre 2014. Che Anastacia sia un’artista fuori dal comune si è capito da tempo. Ma è dai dettagli che si comprende la vera grandezza della star e della persona. Costretta a cancellare tre delle quattro date del suo tour italiano, completamente sold out, a causa di una pesante laringite peggiorata proprio nel corso del concerto che si è tenuto al Fabrique di Milano, ha deciso di riprogrammare non solo i 3 concerti cancellati (previsti a Roma il 29 ottobre, Firenze il 30 e Padova il 1 novembre), ma in particolare quello di Milano che sarà un concerto speciale con cui Anastacia ringrazierà i suoi fans che l’hanno così calorosamente sostenuta durante la sua esibizione di lunedi scorso. Un caso unico, per un’artista che lo è altrettanto. Anastacia ha dichiarato dopo aver dovuto rinviare le date del tour italiano dopo uno spettacolo molto emozionante a Milano: “Sono veramente addolorata di dover dire a tutti voi che devo per forza, su istruzioni del mio medico, spostare il resto del tour del mio tour europeo. Ho cercato di fare tutto quanto in mio potere per salvare la mia voce e continuare con gli spettacoli, come previsto, ma le istruzioni dei medici sono che non sarò in grado di cantare per le prossime 3 o 4 settimane. Questo purtroppo non ci dà abbastanza tempo per riprogrammare le date di questa parte dell’anno a causa delle vacanze di Natale e la disponibilità delle strutture. Milano … sto tornando per te! Con la voce !!! Ero devastata all’idea di non poter dare a voi ragazzi la vera Resurrezione/Esperienza così insieme a tutti gli altri territori, ci vediamo presto … come avete detto voi ragazzi “Sono troppo dura da rompere … e allora grazie, grazie, grazie. mi sento così in colpa di dover farvi aspettare ancora ma il “RESURRECTION TOUR 2015” sarà ancora più grande e migliore che mai. Vi amo tutti” QUESTE LE NUOVE DATE del 2015 11 gennaio ROMA Auditorium Parco della Musica 12 gennaio FIRENZE – ObiHall 14 gennaio MILANO Fabrique 15 gennaio PADOVA – Gran Teatro Geox

Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infinità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, ed il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la cantante e cantautrice Cassandra Wilson dalla voce scura, ruvida e calda, ha la capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music. Classe 1955, Cassandra Wilson inizia la sua carriera musicale nei primi anni ’80 come vocalist per diversi gruppi jazz, tra cui quelli di Abbey Lincoln e Dave Holland, nel cui entourage incontra il sassofonista Steve Coleman e diventa la voce ufficiale del M-Base Collective. Dopo diversi albums composti di materiale originale, la svolta arriva nei primi anni ’90, con la firma per la storica Blue Note: il repertorio diventa più orientato verso il blues, e comprende estratti dal repertorio pop. Brani originali anche per l’ultimo LP, “Another Country”, co- prodotto

2cellos

posticipato a gennaio 2015 il concerto di anastacia a causa di una forte laringite

cassandra Wilson, la signora del Jazz

con il chitarrista padovano residente a New York: Fabrizio Sotti. Registrato in Italia, New Orleans e New York, è stato pubblicato nel 2012. A Verona, Teatro Nuovo, il 13 dicembre 2014, sarà accompagnata da Gregoire Maret (armonica), Brandon Ross (chitarra), John Cowherd (pianoforte), Lonnie Plaxico (contrabbasso), John Davis (batteria). Il concerto di Cassandra Wilson è inserito all’interno della rassegna CultNet rassegna che coinvolge i maggiori teatri del Triveneto, organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con Eventi.

“50 anni di rocK: 1964 / 2014”

nuovo aggiornamento ed ebooK a dicembre 2014 e libro in inglese nel 2015

G

raziano Edi Corazza, il nostro musicologo, è sempre in giro per librerie, radio e tv per presentare “50 anni di rock! 1964/2014”. Il libro è nuovamente aggiornato. Uscirà per Natale 2014 od al massimo nel nuovo anno 2015. “Si tratta di non aumentare il numero di pagine, 700, ma semplicemente di aggiungere - dice Edi - fatti e dischi del 2014.” Inoltre sempre per non tradire il progresso è pronto anche l’ebook aggiornato. E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2015 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese dal titolo

“50 YEARS of ROCK”. Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage). Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa, visto 1140 concerti, e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock. Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock. Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

Nella foto il chitarrista Filippo Piva ed il bassista Luca Belloni

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com


42 1 Crucilibro

Un libro è come un profumo: strettamente personale Regalare un romanzo a Natale significa donare una storia che parli al cuore e faccia sognare come non mai

Domenica Starnone

Giorgio Ponte

Luca Scarlini

Patrick Modiano

Vanda, abbandonata dal marito

Marta, trentenne siciliana

Luisa Casati

Dora Bruder, quindicenne

Alter Ego

Aldo, il marito

Un instancabile ottimismo

L’alta società parigina

L’autore

Location

Napoli e Roma

Milano

Milano e Venezia

Parigi

I ricordi, i giorni passati insieme

Un gruppo di amici

Gli artisti di inizio ‘900

I testimoni, la storia

Dopo aver scoperto che la sua “grande occasione” lavorativa è in realtà una bufala di dimensioni ciclopiche, Marta decide di non dire niente ai suoi e di cercarsi un lavoro qualsiasi, in attesa di una nuova opportunità

Luisa era nata ricchissima nel lusso di una borghesia settentrionale benestante e operosa. Già a 14 anni sfoggiava una fisionomia impressionista, “sembrava la modella ideale per Egon Schiele”

Dora, un’adolescente ebraica di origine francese in fuga nella Parigi dell’Occupazione, forse con l’illusione di sfuggire ad Auschwitz scompare. A partire dall’annuncio di ricerca dei genitori l’autore inizia la sua inchiesta

Eroe - Eroina

Co-Protagonisti

Intrigo

Finale

Cosa dire del libro

Leggere… Leggere

Il marito di Vanda se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. Vive a Roma con una sconosciuta. Si sono sposati forse troppo giovani, ma allora andava così. Oggi la famiglia è un peso. Niente è piú radicale dell’abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che si è provato a mettere da parte. Ma si può perdonare? Una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti che sembrano insuperabili ma che ci fanno compagnia per la vita

Domenico Starnone Lacci Einaudi, pp. 138 € 17.50

La ragazza, rimasta orfana Si ritrova a fare tante cose finché Patrick Modiano cerca indizi, i più ricchissima, sposa Camillo Casati decide di chiedere aiuto a un santo lontani nel tempo, effettuando ricerche Stampa. Dopo aver avuto una speciale... Armata di un gruppo di in uffici, tra documenti personali, bambina La Marchesa Casati è amici fedeli e di un instancabile otti- “ormai pronta ad assumere il ruolo lettere, testimonianze, registri di polizia mismo, Marta decide di conquistarsi di moderna femme fatale della Belle e archivi, ma dopo anni raccoglie solo il suo posto al sole . lacunose ricostruzioni Epoque italiana, il suo mito si andava consolidando” Una biografia appassionata Un romanzo che parla della tenacia Un’inchiesta appassionata che vuole che riscopre una donna regina che serve a realizzare un sogno, dare un volto, una voce, una storia ad dell’eleganza, pioniera e anzi il sogno della vita e di tutto una persona scomparsa tra le pieghe di anticipatrice di moda che ispirò gli l’aiuto di cui si ha bisogno per farlo una storia troppo feroce artisti più in voga dell’epoca

Giorgio Ponte Io sto con Marta! Giunti, pp.420 € 16.00

Luca Scarlini Memorie di un’opera d’arte Skira, pp.112 € 14.00

di Germana Urbani · www.einaudi.it<>www.guinti.it<>www.skira.net<>www.guanda.it<

Patrick Modiano Dora Bruder Guanda, pp.142 € 14.50


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Damy Cucciolo di circa 3-4 mesi, taglia media contenuta, circa 12-15 chili. Ancora cuccioli non voluti ed abbandonati a causa della mancata sterilizzazione. Questo maschietto aspetta una famiglia che lo voglia adottare.

Jack Un anno, maschio, taglia media contenuta, circa 15 kg. Jack ha una storia di abbandono tormentata. Ora è un ospite fisso a.p.a in cerca di casa. Carattere buono, equilibrato, adatto per tutti i contesti familiari. Se cerchi un peloso d’amare Jack è perfetto. Saprà ricambiare in modo esagerato il bene che gli vorrai.

Oliver Maschio di 3 mesi circa. Futura taglia grande, 25 Kg circa, ultimo di 5 fratellini. Sembra che nessuno si interessi a lui. Oliver è una meraviglia tutta bianca. Futura taglia Labrador, dal carattere socievole. Passate in rifugio e venite a vederlo.

Diesel Maschietto piccolo, circa 5-6 kg, circa 3 anni. Sembra un volpinetto, tutto peloso e tanto piccino. E’ stato legato ad un distributore in tarda serata! Ora Diesel cerca casa ed affetto. Il suo carattere è tranquillo e buono.

Argo Bassottone maxi, maschio. Circa 3-4 anni recuperato in un maneggio, visibilmente disorientato. Argo è un peloso tranquillo, non aggressivo e molto denutrito. Moltissimi visitatori del rifugio lo ignorano. Argo non è un peloso bellissimo, ma ha un carattere d’oro. Cerchiamo una persona che apra il suo cuore e vada oltre al fatto estetico!

Nino Cucciolo maschio bellissimo, circa 2-3 mesi, futura taglia medio-contenuta. Max 15 kg. Questo cucciolo è penalizzato, gli manca un pezzettino di zampetta. Davanti Nino è un cucciolo normalissimo e fa esattamente tutto quello che fanno i suoi 2 fratellini. Cerchiamo qualcuno che gli voglia bene, anche con la sua piccola imperfezione.

Simba Maschio, di circa 2-3 anni. taglia medio-contenuta, circa 15-18 kg. Carattere un po’ schivo, diffidente. Non dà confidenza subito alle persone, ma dopo capisce che si può fidare e si lascia coccolare. L’inverno è arrivato vogliamo lasciare che soffra dentro una gabbia? Cerchiamo una famiglia amorevole.

Maya Femmina, sterilizzata, circa 8 kg, 2 anni. Carattere peperino e un po’ diffidente. Maya nei 2 anni della sua vita è stata un pacchetto postale. Spostata da una famiglia all’altra comprese pensioni di ogni tipo. Per Maya serve un posto sereno ed equilibrato. Basterebbe solo un po’ di pazienza e Maya diventerebbe la compagnia ideale.

prossimamente: i consigli dell’esperto scrivici alla mail: redazione@givemotions.it tel. 049 8704884 per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - 3289620233



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L’Editoriale

lA MEdICINA dI GENErE vErSo lA tErApIA Ad pErSoNAM

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Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversificate xNuove frontiere in chirurgia protesica continua a pag. 49 29

xServizio di Agoaspirato Ecoguidato - Citologia per risposte immediate continua a pag. 49 30

di Francesco Noce*

onostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ eccezione della sfera riproduttiva,per molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista biofisiologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”. Questo ha fatto sì che le sperimentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne. L’ attenzione alle donne è stata confinata,possiamo dire fino agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle definendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella. E’ nel 2001 infatti che viene riconosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologicosessuali che studiando le diverse manifestazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fisiopatologia diversa nei due sessi, ne tiene conto ai fini della diagnosi e della terapia. Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo continua a pag.

xI tranelli della dieta continua a pag. 50 32

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48 2

Consulenza scientifica scientifica sTUDio Psicologia DENTisTico Dott. Dr A.Mauro Nanni Rubinato Rosolia Via Don Eugenio Bellemoin- DSA Psicologo - Specializzato chioggia (Ve)dell’apprendimento e Difficoltà tel. Via041405006 Matteotti 79, Conselve Fax. 04155091055 rosoliaantonio@gmail.com Tel. 3455698160 sTUDio DENTisTico Dott. lucio Vianello CITOLOGIA ECOGUIDATA V.le Verona 3/aDott. Roberto Vendraminelli sottomarina di chioggia (Ve) tel. 041Dossetti 401133 1, Piazza Piove di Sacco (Pd) MEDiciNa www.unixpoliambulatorio.it Francesco sacco Dott. Tel. 049 9708688 Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) Tel. 041 421836 UDITO Dimensione Udire Bovolenta (Pd): Via G. sTUDio DiETisTico D’Annunzio, 35 Dott.ssa Rita smanio Tel. 049 8804078 Rovigo, Badia Polesine, solesino,17 Monselice (Pd): Via Zanellato, Monselice, Battaglia Terme, - Tel. 0429 700091 Tel. 3491250982

sTUDio dentistico DENTisTico studio Dott. Claudio Mauro Rubinato Dott. Bovo Via Palladio, Don Eugenio Bellemo - (Pd) Via 10 - Monselice chioggia Tel. 0429 (Ve) 74849 - cell.: 347 tel. 041405006 3759438 Fax. 04155091055 email: info@polimabulatorio.it www.poliambulatoriopalladio.it sTUDio DENTisTico Dott. lucio Vianello ORTOPEDIA V.le Verona 3/a-Furlan Dott. Emanuele sottomarina Ortopedia di chioggia (Ve) tel. 041Dossetti 401133 1, Piazza Piove di Sacco (Pd) MEDiciNa www.unixpoliambulatorio.it Dott.049 Francesco sacco Tel. 9708688 Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) Tel. 041 421836 Fisioterapia Dott. Fabio Gomiero Fisioterapista specializzato sTUDio in terapia DiETisTico manuale ed Dott.ssa Rita- smanio osteopatia Via XXV Aprile Rovigo, Badia Polesine, solesino, 2A - Camponogara (Ve) Monselice, Battaglia Terme, 3478137789 Tel. 3491250982 ERBORISTERIA La Finestra Naturale Via Pava, 17 Galta di Vigonovo (Ve) Tel: 049 9832493 www.erboristerialafinestranaturale.it

lo sport come medicina naturale Muoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

L’intervento

Attenzione all’esercizio abusivo della professione!

di Dott. Bruno Noce* l codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista. L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo accertato da le mani numerosissimi in bocca alstudi paziente” che lo sport andando è ideale oltre per le proprie pro- competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti teggeredalle e migliorare impronte l’effi fornite cienzadaicardiovascolare, dentisti, costruisce controllando protesi dentarie il impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’odontotecnica. colesterolo HDL, A differenza l’iperovimento dell’odontoiatra aumenta il dispendio quindi, all’odontotecnico di calorie, e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. attiva L’odontotecnico il metabolismohae contribuisce quindi il compito ad unadi:sensazione realizzare dile benessere protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che generale. provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente.
Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano. La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conseguita presso una Università della durata di ben sei anni.
 L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva.
Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo.
 Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute. A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario.
In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere debellata.
È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature.
Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri. *Presidente dentisti Rovigo

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L’Editoriale segue da pag.

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lA MEdICINA dI GENErE vErSo lA tErApIA Ad pErSoNAM di Francesco Noce* Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra sostanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche maggior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale. La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una maggiore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintomatologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di influenza che traggono in inganno e infine arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa. Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna. La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabolica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infiammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue. Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentuale che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumenta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini. Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi. Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela efficace solo nella prevenzione dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via. Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla differenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per configurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam. L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

odoNtoIAtrIA, lA StorIA E lE NorME IN MAtErIA Siamo felici davvero segue da pag.

se stiamo bene

Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare di049 Dott.8704884 Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo - info@givemotions.it


mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ formati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascorbico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

calorico).

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Dott.ssa Floriana Bertani specialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino Via carrarese 66/6 Piove di sacco Tel. 339 3558149

Dr. lorenzo Vecchiato Medico chirurgo - odontoiatra Via Roma, 147 - 30038 spinea (VE) Tel e Fax 041-998877

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il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

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’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia degeneativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartilagine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore). Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fisiche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), infiltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgiche si potrebbe essere un candidati alla chirurgia. L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginocchio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazione totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artificiale. Questa opzione di trattamento di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio. Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fisiologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

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monocompartimentale), così da poter essere meno invasivi e garantire riprese più veloci e complete. Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Resurfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompartimentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permettendo un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trattamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospedaliera a 2-3 giorni. Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianificare il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianificato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi. Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Concluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

servizio unixdi agoaspirato medica1Ecoguidato oK citologia con risposta immediata Una tecnica semplice, sicura e generalmente indolore

Dott. Roberto Vendraminelli

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’agoaspirato ecoguidato è una tecnica semplice, sicura e generalmente indolore, che consente di prelevare, attraverso un ago sottilissimo, materiale biologico da punti del corpo e organi superficiali come ad esempio la tiroide o la mammella. Il campione prelevato, costituito prevalentemente di cellule, viene poi inviato al laboratorio per le analisi Citologiche. L’uso di questa metodica è frequente in campo oncologico e si esegue, solitamente, come approfondimento a seguito di esami diagnostici quali Ecografie, Radiografie, Tac, Risonanze Magnetiche. La seduta per il prelievo con agoaspirato dura pochi minuti, non richiede ricovero né anestesia, è senza

controindicazioni, il paziente può tornare subito dopo alla sua abituale attività. Il dott. Roberto Vendraminelli, specialista in Anatomia Patologica, in un’unica seduta esegue il prelievo delle cellule e, contestualmente esegue le analisi citologiche. La risposta per il paziente è quindi immediata. Dott. Roberto Vendraminelli citologia ecoguidata Delta Medica srl Monselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000 www.deltamedica.it

L Dott. Emanuele Furlan

Dott. Emanuele Furlan - ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd) www.unixpoliambulatorio.it Tel. 049 9708688 Delta Medica srl Monselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000 www.deltamedica.it

aurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002 Specializzazione con il massimo dei voti in Ortopedia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Padova. Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012. Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chirurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione. Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Traumatology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha partecipato all’attività scientifica di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

La sordità non si vede: è riconoscibile solo al momento di comunicare!

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i può dire che la sordità sia una patologia che oggi, nel nostro Paese, fa molto più “rumore” che in passato. E’ infatti la più diffusa fra le malattie che colpiscono gli organi di senso e in Italia interessa il 12% della popolazione totale. La sordità è associata in genere a persone adulte, ma si tratta di una patologia che colpisce in maniera diffusa fin dalla nascita. Chi ha un problema di udito non è sordo: la sordità è la perdita totale dell’udito e riguarda solo casi rari. Il più delle volte ciò che si verifica è un semplice abbassamento dovuto all’età: l’udito c’è, ma è solo un po’ più debole. La questione non è solo terminologica: questa errata convinzione porta a negare il disturbo di udito, minimizzarlo, nasconderlo, “far finta di niente” e, assai peggio, a trascurarlo. Le conseguenze? La vergogna a chiedere di ripetere. Il timore che gli altri siano pronti a prenderci in giro, l’insicurezza negli incontri con gli amici; tutto questo non fa altro che accentuare l’isolamento evitando le quotidiane conversazioni e relazioni. Bisogna vincere ogni diffidenza Il primo passo è prenotare un controllo dell’udito presso un centro acustico Dimensione Udire. Se il controllo rivela un calo dell’udito, lo specialista valuterà la situazione e ti consiglierà la soluzione più adatta a te. Ogni soluzione è personalizzata, per garantire il massimo livello di soddisfazione in ogni situazione di ascolto. Gli apparecchi acustici proposti da Dimensione Udire, infatti, sono molto piccoli, dal design piacevole e allo stesso tempo potenti. Proprio per le dimensioni ridottissime, possono anche essere nascosti nelle stanghette degli occhiali, posti dietro i padiglioni auricolari oppure nel

condotto uditivo, risultando quasi praticamente invisibili. Consentono un ascolto chiaro e naturale, adattandosi alle differenti situazioni di ascolto, sonore ambientali. Il “fattore umano” dei centri acustici Dimensione Udire Se si avverte un disturbo all’udito non si deve esitare a chiamare uno dei centri Dimensione Udire più vicini. Ritardare o non correggere tempestivamente la disabilità uditiva può comportare danni irreversibili. I professionisti specializzati di Dimensione Udire sono disponibili ad effettuare un controllo dell’udito completamente gratuito. Svolgono da oltre 30 anni l’attività di prevenzione e cura dei problemi dell’udito. Ma è la qualità della relazione audioprotesista-paziente, cioè il fattore umano che contraddistingue e garantisce il successo e il maggior beneficio della riabilitazione uditiva nei centri Dimensione Udire. In modo personale e specifico ogni paziente riceve una assistenza continua, fatta di dialogo, costruita attraverso un’adeguata informazione anche con i familiari. Viene programmato il percorso rieducativo, tutelando il bene del paziente, il benessere fisico e relazionale, nell’osservanza delle norme e standard etici, della promozione dei diritti della persona in cura, guidando nella scelta audioprotesica più adatta alle esigenze e allo stile di vita. Dimensione Udire Monselice: Via Zanellato, 17 Tel. 0429 700091


rosolia ok 50

i tranelli della dieta Che cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato?

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hi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metterla in atto si è reso conto di non saper resistere a un determinato cibo, complice la convinzione “tanto è solo per una volta” oppure “ricomincio domani”? Ma ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa e una caduta dell’autostima. Se l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi è quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagine continua ad accompagnarci durante il giorno, la nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, facendoci mettere in atto tutta una serie di comportamenti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a controllare il regime alimentare adottato, ma poi basta una delusione, un momento di stress, una discussione... ed il frigorifero è lì ...invitante, pronto a consolare una parte di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fisici e risulta quanto mai complesso il legame tra emozioni e cibo. Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pensieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti . L’attuale tendenza nei confronti di persone che desiderano perdere peso è quella di un approccio multidisciplinare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affiancare ad un’educazione alimentare , un

training psicologico che aiuti la persona a prendere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fisica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così. Negli ultimi anni i training psicologici, in concomitanza ad una dieta bilanciata, hanno finalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spesso consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fin da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscontri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale. Dr. a.Nanni Rosolia - Dott.sa Flori Fadelli centro di Psicologia cognitiva e comportamentale Via g.Matteotti 79, conselve Pd Tel. 3455698160 rosoliaantonio@gmail.com

xLo sapevate che ...hanno fallito l’adattamento!

xDi tutte le parti del corpo umano, i denti, sono gli ultimi a resistere alla civilizzazione x er alcune ragione i denti, che sono la parte più dura del corpo, sono anche la più vulnerabile, perché incapaci di adattarsi alla vita contemporanea. Nel corso della vita i denti sono soggetti a normale usura con la masticazione. Se la dieta comprende cibi fatti con materiali abrasivi il deperimento sarà più veloce. Le superfici dei denti, in contatto tra loro, sono molto pulite, con cuspidi che si appianano e scompaiono. Non può essere fatto niente per fermare il processo di erosione, mentre altre patologie possono essere curate o prevenute (es. carie…). Un’altra forma di attrito è causata da malattie paradontali, che possono essere curate dal dentista. I disturbi alle gengive, la maggiore causa di caduta dei denti, affliggono il 90% della popolazione. Possono svilupparsi delle anomalie durante lo sviluppo del dente nel periodo fetale o nell’infanzia: denti non formatisi bene, malamente posizionati, crescita di denti extra… Se per tutta la vita si mantiene un rapporto

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Oreste Tombolini, tecnico ortopedico

costante con un dentista, le probabilità è quella di avere un buon funzionamento dei denti per tutta la vita. Alle lunghe è molto più economico del costo della negligenza, che comporta grande lavoro per rimpiazzare i denti perduti. Dott. Bovo oresteClaudio Tombolini - Tecnico ortopedico Via Palladio, Medisan s.a.s.10 - Monselice (Pd) Tel. 0429 74849 cell.: 347 3759438 Via gramsci, 76 --30035 Mirano (Ve) email: info@polimabulatorio.it Tel: 0415700930 - Fax 0415704063 www.poliambulatoriopalladio.it www.medisansrl.it - infomedisan@tin.it

Lombalgia, sciatalgia, ernia… e salute” Presentazione clinica “sorriso ma quanta confusione con questi termini!

S N

ono state almeno due le spinte per questo grande progetto: certezza della validità deo, fissazione del rene, congeella -Lapratica quotidiana in e dell’efficacia di un modello studiato. stione pelvica); studioamilungo accorgo che molto -Laspesso consapevolezza che il territorio in cui esso − aderenze cicatriziali (taglio cevi è molta confusione nasce è discarso di iniziative spessore e qualità in sareo, appendicectomia); nell’uso un termine rispettodi ad ambito − densificazioni muscolo-fasciali un altro,“Sanitario”. inoltre molto spesso non è diventata realtà − stile di vita del paziente (lavoro, vi è L’idea nemmeno una vaga ideaalmeno di sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabopostura, ali cosa sia successo alla propria schieratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il mentazione, stress...) na! modello gestionale e di marketing sono stati da subito Lombalgia e lombosciatalgia premiati nei risultati nellaindicano soddisfazione dell’utenza. Ma cosa si può fare quando sono termini genericieche E’ statodove presentato per la prima compare un’ernia? il distretto si manifesta un volta in Italia, a Chioggia, un format che haè capire suscitato interesse anche L’ernia di per se è trattabile didolore, tutt’altra questione all’estero che avrà sempre sulla laguna veneta il rettamente solo chirurgicamente, quale sia ilma problema e dove questo suo punto e di coordinamento. con la terapia manuale si possono sia! infatti disi riferimento ha la percezione del esclusivamente trattare le disfundolore solamente dove troviamo Il dr. Fabio Gomiero Una struttura che in maniera zionimette che siinsieme, instaurano a causa un recettore sufficientemente stie Odontoiatria e dell’ernia.Medicina Molto spesso l’ernia viene“tradizionale” degradata dal simolato. Questo vuol dire che se ho un dolore localizzato sinergica, convenzionale” un ambiente in cui non stema immunitario (ilin“rientro” dell’ernia) ma aesiste volte alla schiena non necessariamente il problema risiede “non di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo purtroppo questo non succede. Con il trattamento delle nella schiena, infatti una lombalgia può essere dovuta niente l’offerta èdapossibile parte della Clinica Polifunzionale sia la disfunzioni quindi ripristinare la funzionalità a numerose cause, per esempio restando nell’ambito che ampia possibile e che dalla collaborazione di più dell’apparato muscolo-scheletrico in quel distretto, perdelle disfunzioni senza rientrare nella patologia vera e più realtà nascacosì la risposta più qualifi cata, in ambito memettendo all’organismo di compensare la lesione propria: dico e odontoiatrico, domanda un pubblico discale e fare in modoverso che la questa diventidiasintomatica. − blocco della mobilità vertebrale sempre più attento sia all’aspetto professionale che − blocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica); economico delle proposte. − irritazione di un nervo (sciatico, femorale); Dott. Fabio Gomiero − disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, Fisioterapista in terapia Poliambulatoriospecializzato sorriso e salute caviglia/piede; manuale ed osteopatia Dr. sanitario Dott. Raimondo Pische − disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e Via giovanni XXV Aprile 2A Via da Verrazzano n.38 ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizza Camponogara (Ve) - 30015 chioggia (Ve) zione della colonna); 3478137789 Tel: 331 6820570 - chioggia@dentalcoop.it − attaccamento viscerale (spasmi del colon sigmoi

come prevenire Come la sindrome influenzale

In erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

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’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’influenza, la principale patologia che si contrae in quefluenza, sta stagione, è un’infezione virale del tratto respiratorio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malattia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario deficitario, si ammalano di influenza. influenza. Risulta, quindi, deficitario, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il influenzale e rendere meno intensi i sintomi del virus influenzale efficace raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di rafinfluenza, mal di gola e come coadiuvante freddore, influenza, nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poiché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si sufficiente chiedere trovano varie formulazioni, sarà sufficiente fiducia per avere indicazioni alla propria erborista di fiducia precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fondamentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante; RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i disturantinfiammatorie bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario; MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi; I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, influenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per fluenza, acne, stomatiti e diarrea. la Finestra Naturale La Via Pava, 17 galta di Vigonovo (Ve) Galta Tel: 049 9832493 www.erboristerialafinestranaturale.it



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Il Gioco del Mese Crittografico

A numero uguale corrisponde lettera uguale. Completate lo schema.

RIDIAMOCI SU… Avvocati… • Un avvocato e un ingegnere stanno pescando ai Caraibi. L’avvocato dice: “Io sono qui perché la mia casa è bruciata e con lei tutto ciò che possedevo. L’assicurazione ha pagato tutto”. E l’ingegnere: “Ma guarda la coincidenza. Io sono qui perché la mia casa e tutti i miei beni sono stati distrutti da un’inondazione, e la mia assicurazione ha pagato per tutto”. L’avvocato rimane un po’ perplesso e poi chiede: “Ma come diavolo hai fatto a provocare l’inondazione?” Pierino… • È il primo giorno di scuola, il maestro chiama Pierino e gli dice: “Ascoltami con attenzione, io non amo dire molte parole, quindi quando io ti faccio un cenno alzando la mano e indicandoti, ti alzi e vieni subito qui, chiaro?” Prontamente Pierino risponde: “Sì, però quando io scuoto la testa vuol dire che non ho voglia e non vengo.” Le grandi domande della vita… • Zucchero soffre di diabete? • Aumentare le imposte sulla casa significa ritrovarsi con troppe finestre? • La via Crucis che CAP ha?

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Chuck Norris… • Quando sul suo pickup Chuck Norris aziona le quattro frecce, non è per indicare che sta per fermarsi, ma per indicare che sta per svoltare in quattro direzioni diverse. • Le ciabatte di Chuck Norris sono addestrate a riportargli il cane quando serve. All’università… • Esaminando ed esaminatore. “Mi dice che cos’è la frode?” “Professore, vorrei spiegarlo con un esempio: se le mi bocciasse, commetterebbe una frode!” “E come mai?” “Semplice, perché il codice penale definisce il reo di frode come colui che approfitta dell’ignoranza altrui per procurargli un danno! Umorismo demenziale… • Un calvo si guarda allo specchio e dice: “Quasi cinquant’anni e neanche un capello bianco.” • Lui: “Lo leggo nei tuoi occhi che non vedi l’ora di sposarmi!” Lei: “Analfabeta!” Nuovi papà… • Un neopadre è nella sala d’attesa del reparto maternità che aspetta fremente. Arriva una infermiera tutta sorridente che porta in brac-

Soluzioni:

Adele ADELE - ALBUM ANNO - BLUE BRAVURA BRITANNICA CANTANTE CHASING - COLD GRAMMY INTERESSE LAURIE - LIVE MONDO - OSCAR OTTIMA PAVEMENTS POP - POSIZIONE PREMI - PRIMA SHOULDER SINGOLI SKYFALL - SOUL TABLES - VOCE Chiave (7,2,3,4) Una sua canzone: ……............................................ ....................................................

Parole Crociate Mini ORIZZONTALI 1. Piccolo soldo - 7. Disossano, lavorano la terra - 8. Spada - 11. Poco... sale - 12. Avanti Cristo - 13. Nome maschile 14. Como - 15. Si ripete nel brindisi - 16. Congiunzione... telegrafica - 17. Cagliari - 18. Roditore... dormiglione - 20. Carezze, coccole. VERTICALI 1. Corpulenti, compatti - 2. Materiale per sacchetti - 3. Non è più - 4. Si usano per produrre sigarette - 5. Aggettivo per... rimpicciolire - 6. In provincia di Napoli - 9. Oggetto per esperimenti - 10. Derivato del vino - 16. Epoche - 18. Gorizia - 19. Preposizione semplice.

cio due bei gemelli. L’uomo li guarda un po’ in silenzio poi dice: “Ok! Prendo questo a destra!” • Durante una violenta discussione con i genitori un adolescente si scatena contro le restrizioni impostegli. “Voglio divertirmi, voglio

avventura, soldi e donne!” grida “A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado, e non cercate di fermarmi!” Detto questo, il ragazzo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. “Ti ho detto di non cercare di fermarmi!” “E chi

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4 A tavola

A tavola 53 La rubrica di cucina

GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.

Ingredienti per 2 persone Per gli gnocchetti: 40g farina di castagne 85g farina di grano tenero 00 250g ricotta vaccina cannella sale

Per il condimento: 1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa 210g cotechino precotto ¼ cipolla bianca 7g burro aromatico alle erbe 1 cucch.no miele millefiori 1 cucc.no gomasio semi di finocchio salvia cannella

Procedimento Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel suo involucro, ponendolo in una pentola con acqua bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e gomasio; addolcire con il miele ed unire, per ultimi, i semi di finocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le farine, unire la ricotta ed insaporire con sale e cannella. Impastare a formare un composto leggermente umido ma lavorabile, tirare dei cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella padella con il radicchio (evitare di scolarli per mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura). Mescolare bene, aggiungere il parmigiano e servire.

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.COM

A PADOVA IN ANTEPRIMA LA DISCOVERY SPORT

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rande successo di pubblico alla presentazione della nuova Discovery Sport, in anteprima per il Veneto. Oltre mille persone erano presenti venerdì 21 novembre a Padova al Kube – Net Center per la presentazione organizzata dal Gruppo Autoserenissima, concessionario Land Rover per le provincie di Padova, Venezia e Vicenza. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato del Gruppo Autoserenissima, Stefano Brunazzetto. Il design della location ha fatto da cornice ad uno spettacolo emozionante. Tra giochi di luci e ombre, passi di danza classica e note di violino suonate dal vivo è stata svelata al pubblico presente la nuova Discovery Sport,

il SUV compatto premium più versatile del mondo, e primo membro della nuova famiglia Discovery. Unica nel segmento, la Discovery Sport abbina linee dinamiche e configurabilità dei 5+2 posti all’integrità ingegneristica e progettuale, il tutto in un veicolo dall’impronta a terra compatta. Con la nuova Discovery Sport debutta un ventaglio di novità Land Rover mirate alla massima resistenza, sicurezza ed efficienza. La Discovery Sport è stata progettata per la massima sostenibilità sia ambientale sia in termini di economia di gestione. Fra i particolari caratteristici emergono il cofano a conchiglia, la griglia a due barre con maglie esagonali e gli stilemi caratteristici che integrano proporzioni perfettamente bilanciate. Il cofano scende rapidamente, con un gradino pronunciato, verso la linea di cintura, creando un assetto spettacolare, mentre il tetto leggermente assottigliato verso il basso, conferisce al veicolo ancora maggiore dinamismo.

MANUELA E SILVIA BIZZO


54 1 Oroscopo ARIETE

DAL 21/03 AL 20/04

FASCINO il

VostRo natuRale entusiasMo Vi aiuta a VinCeRe ogni ResistenZa Del paRtneR e a otteneRe CiÒ CHe il VostRo CuoRe speRa. FoRZa! S ALUTE siete in splenDiDa FoRMa, pieni Di eneRgia e Di Voglia Di MuoVeRVi. appRoFittatene e isCRiVeteVi aD un CoRso, MagaRi Di Ballo

TORO DAL 21/04 AL

20/05

FASCINO sBilanCiateVi

un po’ Di piÙ negli aFFetti puR ValutanDo aDeguataMente il CanDiDato. ottiMo peRioDo peR FaRe nuoVe ConosCenZe. SALUTE la gRinta CHe Vi ContRaDDistingue È ai MassiMi liVelli, iniZiate un Bel pRogRaMMa Di Fitness senZa poRVi gRossi liMiti

oroscopo IL 2014 ORAMAI VOLGE ALLA FINE MA IN QUEST’ULTIMO MESE NON MANCHERANNO SORPRESE INSPERATE visita il nostro sito: www.marchioriettore.it

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

La nostra Passione... sono i Vostri Lavori !!!

CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

Coppie CollauDate RitRoVeRanno slanCio gRaZie aD un atteggiaMento Meno intiMista. aFFRontate tutto Con intRapRenDenZa. SALUTE sentite il Bisogno Di aRMonia e Fl essuositÀ, sCegliete la DanZa, il pilates Ma anCHe DisCipline CHe si RiVolgono a CoRpo e spiRito

FASCINO le

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

sentite FoRte il Bisogno Di ConQuista e le noVitÀ sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di FiaMMa Vi teRRanno iMpegnati. S ALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti FASCINO

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO Questo

Mese potReBBe pResentaRe DiVeRsi aspetti ConFlittuali nelle sFeRe piÙ intiMe. la VostRa tRanQuillitÀ tRaBalla. CoRaggio. S ALUTE attenZione al neRVosisMo, non pensate tRoppo ai pRoBleMi e Date piÙ spaZio al CoRpo e al MoViMento, Vi aiuteRÀ.

FASCINO Vi attenDono ConosCenZe inteRessanti gRaZie alla VostRa spiCCata soCialitÀ. Buone pRospettiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. S ALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe possessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe possessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ. S ALUTE CeRCHeRete il BenesseRe FisiCo attRaVeRso la CuRa Dell’aliMentaZione, pRoVate RiCette non ConVenZionali senZa esageRaRe

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO pRiMa

Di iMpegnaRe seRiaMente il CuoRe CHieDeteVi se ne Vale VeRaMente a pena. non siate tRoppo sBaRaZZini, Valutate Con CuRa. S ALUTE gaMBe e aRtiColaZioni potReBBeRo DaRVi pRoBleMi. tenete sotto ContRollo il neRVosisMo e sCegliete una DisCiplina spoRtiVa DolCe

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

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