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SETTEMBRE 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.155

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del Camposampierese Est

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Concorsi a Premi

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Arriva il lavoro condiviso per sostenere i giovani Procede il progetto di un cowork a Borgoricco per dare uno spazio accessibile a chi si affaccia sul mondo del lavoro

IL NEO PRESIDENTE ETRA

Flavio Frasson: “Meno sprechi e maggior qualità” CAMPOSAMPIERO

Arrivano 4 nuove isole ecologiche per la differenziata LOREGGIA

“Nonostante il centro, indietro con i vaccini” MASSANZAGO

Un nuovo campo sportivo, anche per la scuola PIOMBINO DESE

Torna il servizio di prescuola, con una nuova gestione TREBASELEGHE

Cgil: “Grafica Veneta, vertenza tra le più difficili”

Test d’autunno per sindaci e partiti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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d un primo sguardo potrebbe sembrare un appuntamento elettorale di secondo piano, di carattere squisitamente locale. Invece le ormai imminenti elezioni amministrative di inizio ottobre, per quanto circoscritte, almeno in Veneto, saranno pur sempre un piccolo test in itinere per la politica di casa nostra e quella nazionale, in vista delle consultazioni che ci attendono nel prossimo biennio, fino a chiudere il cerchio con le elezioni politiche. segue a pag 5

ALL’INTERNO DEL GIORNALE LO SPECIALE DI 4 PAGINE

Padova Urbs picta

IMMAGINI, COMMENTI E INFORMAZIONI UTILI

servizio a pag 6


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Facciamo il punto

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5 Test d’autunno per sindaci e partiti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La linea NoaleCamposampiero passa a Busitalia F

inisce un servizio e pure un’epoca. Da metà settembre Bonaventura non è più il nome del trasporto pubblico del Camposampierese. Il gruppo trevigiano, fondato nel 1958, ha 55 mezzi all’attivo e settanta dipendenti. “Siamo molto dispiaciuti di perdere questo servizio, purtroppo la Provincia ha deciso di indire una gara per il trasporto pubblico di tutto il bacino e noi, con i nostri mezzi, non potevamo soddisfare la richiesta – spiega l’ad Gianluca Bonaventura, figlio di Gianni e nipote del fondatore, il cavalier Rino -. Abbiamo comunque assicurato la nostra disponibilità a collaborare con Busitalia Veneto mettendo a disposizione i nostri pullman”. Bonaventura Express Srl cessa la gestione della linea “Noale, Badoere, Camposampiero” e della circolare “Camposampiero, Fratte, Villa del Conte, Arsego, S.Giorgio, S.Giustina, Camposampiero”. Aveva preso in concessione dalla Regione le linee di traporto pubblico locale oltre 50 anni fa, dapprima come Bonaventura Rino, ditta individuale, poi come Salet e infine come Bonaventura Express. “Abbiamo accompagnato milioni di persone e generazioni di studenti a Camposampiero ed oggi, al termine di questo percorso -prosegue l’azienda -, ci auguriamo di aver lasciato un segno di professionalità a attenzione verso il cliente”. La gestione completa in termini di orari, frequenze delle corse, calendario passa al nuovo gestore. Per gli studenti che dovranno abbonarsi e/o utilizzare il servizio sarà necessario richiedere a Busitalia Veneto una nuova tessera di riconoscimento per poter acquistare l’abbonamento. Lo si potrà fare in queste biglietterie: Trebaseleghe (tabaccheria Massarotto, via Martiri della Libertà 13), Arsego (tabaccheria Franco, via Roma 310), Borgoricco (merceria Bellina, via Desman 255) e Loreggia (tabaccheria Basso, Piazza Baratella 1).

“Abbiamo accompagnato generazioni di studenti”

In questo clima di perenne campagna elettorale la prossima chiamata alle urne riguarda nella nostra regione appena una decina di Comuni sopra i 15 mila abitanti e altri 74 municipi minori, ma l’attenzione e le manovre dei partiti lasciano intendere che, nel loro piccolo, queste elezioni amministrative saranno pur sempre un test di cui tenere conto. I protagonisti sono i sindaci, a partire da quelli uscenti in corsa per il secondo mandato e da chi aspira a diventarlo. Accanto a loro le liste civiche che il più delle volte, specie nelle realtà più piccole, hanno preso il posto delle classiche coalizioni composte dai partiti nazionali. Nelle schede gli elettori vedranno pochi simboli di partito e molti nomi, perche per le amministrative in particolare sono importanti i volti e le parole. Ma ciò non significa che i partiti siano estranei o indifferenti alla competizione elettorale. Anzi, in queste settimane l’attenzione della politica regionale e dei parlamentari si sta concentrando proprio sulla campagna elettorale, a partire dai centri maggiori, come Chioggia, Albignasego, Este, Cittadella, Montebelluna. Anche nelle realtà più piccole si avverte comunque una maggiore attenzione da parte dei “big” e dei rappresentanti dei maggiori partiti perché le possibili alleanze ma anche i cambi di rotta possono rappresentare un banco di prova in vista delle elezioni amministrative del 2022 che, Covid permettendo, potrebbero essere celebrate nella tarda primavera e coinvolgeranno importanti città, a partire da Padova. In Veneto la Lega cerca conferme e testa l’alleanza con Forza Italia mentre Fratelli d’Italia si aspetta un buon risultato. Il Partito Democratico insegue la rivincita e dialoga con il resto del centrosinistra mentre il Movimento 5 Stelle naviga ancora in acque agitate. Perciò il responso delle urne avrà la sua valenza anche sullo scenario nazionale e di conseguenza si rifletterà pure sulle scelte e le strategie dei partiti in casa nostra.

Nicoletta Masetto

del Camposampierese Est

è un marchio proprietà di

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È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese e Trebaseleghe per un numero complessivo di 14.277 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 settembre 2021


Borgoricco

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Servizi. Il sindaco Alberto Stefani racconta i progetti dell’amministrazione dedicati alle nuove generazioni

Progetto Cittadella studentesca: “Un passo dalla parte dei giovani” I

l progetto è ambizioso e guarda avanti, ma le prime basi si sono rivelate da subito un successo tanto che i risultati positivi non si sono fatti attendere. L’amministrazione comunale di Borgoricco sta lavorando ritmo serrato per ampliare le strutture a disposizione degli studenti e dei giovani. Il progetto, tra i fiori all’occhiello della giunta comunale guidata dal sindaco Alberto Stefani, è quello di creare un polo di strutture e servizi per i giovani: una vera e propria “Cittadella dello Studente” dedicata allo studio e, grande novità inserita nel progetto, a uno spazio interamente a disposizione per il coworking.

“Siamo al lavoro perché l’utilizzo di spazi comuni possa favorire, oltre allo studio, anche il co-working” “Siamo al lavoro perché l’utilizzo di spazi comuni, nel rispetto delle regole imposte dall’emergenza sanitaria, possa favorire, dopo lo studio, anche il lavoro “condiviso” – spiega il sindaco Stefani –. Stiamo allestendo alcuni spazi proprio sopra l’aula studio che prevedano la possibilità di destinare delle postazioni fisiche per giovani laureati che inizino il percorso lavorativo e possano esercitare, con spese ridotte di affitto e bollette, l’attività professionale. Abbiamo voluto fare un passo ulteriore dalla parte delle giova-

ni generazioni, forti anche del successo dell’aula studio comunale che ha registrato migliaia di ingressi in questi mesi da tutta l’Alta Padovana. Lasceremo alle future generazioni luoghi pubblici al loro servizio per socializzare, crescere, studiare e lavorare assieme. L’augurio è che possano esprimere sempre i loro talenti e realizzare i sogni che portano con sé: i due investimenti migliori. Questa è la missione più bella per un amministratore pubblico”. Borgoricco era stato tra i primi Comuni in Veneto ad aprire, a fine lockdown, un’aula studio, denominata “Il Cardo”, dove gli studenti hanno potuto finalmente tornare a studiare, incontrarsi, socializzare, confrontarsi. Il tutto nel rispetto delle norme, da quelle delle distanze all’uso delle mascherine fino a costanti pulizia, sanificazione e disinfezione degli spazi. In poche settimane erano stati registrati 1.600 accessi con un indotto stimato di oltre 30mila euro all’anno per le attività locali. Più che raddoppiate le convenzioni con gli esercizi commerciali del territorio che proseguono. Questo anche grazie alla preziosa collaborazione con l’associazione Purpleen. “Aprire un’aula studio a Borgoricco sembrava una scommessa impossibile, ma ci abbiamo creduto – conclude il primo cittadino -: i numeri e, ancor più, i riscontri da parte degli studenti ci stanno dimostrando, giorno per giorno, che si tratta di una scelta lungimirante”. Nicoletta Masetto

A sinistra, il sindaco Stefani. Sopra, l’aula studio “Il Cardo”

Dalla biblioteca all’ospedale: l’iniziativa che porta un libro per ogni cittadino ricoverato Libri da Borgoricco direttamente in ospedale a Camposampiero. Il Comune è al lavoro per realizzare quanto prima un’importante iniziativa voluta dal sindaco Stefani e dall’assessore alla Cultura, Maria Chiara Franchin. La Biblioteca di Borgoricco, grazie al proprio personale, consegnerà, direttamente in ospedale un libro per ogni cittadino di Borgoricco ricoverato. “Nei giorni in cui sono stato ricoverato in ospedale – spiega il sindaco – ho apprezzato quanto la compagnia di un libro possa aiutare a trascorrere meglio una degenza ospedaliera. Così ho chiamato Maria Chiara, delegata, tra le altre, alla Cultura, e abbiamo deciso di creare delle squadre di volontari che consegneranno libri (ed ebook) ai nostri cittadini ricoverati su prenotazione. Una vera e propria biblioteca “ambu-

lante”, che potrà rendere migliore la vita dei pazienti borgoricchesi, per la quale ci siamo messi al lavoro proprio in queste settimane di settembre. Da ogni situazione è bello ricavare un’opportunità di miglioramento”. A Borgoricco, intanto, la biblioteca che è rimasta aperta tutta l’estate continua a fornire i suoi servizi. Dopo un anno e mezzo, ad agosto, è stato finalmente possibile ricominciare a entrare in biblioteca per accedere agli scaffali e scegliere i libri in modo autonomo. L’accesso è per chi ha il green pass (con mascherina, mani sanificate e dopo aver controllato la temperatura all’ingresso). E per chi ne è sprovvisto? “Nessun problema – fa sapere il personale –:, il servizio di consegna e restituzione al bancone d’ingresso è garantito a tutti”. (n.m.)


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Borgoricco

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L’intervista. L’ex coordinatore dello Spisal ha assunto l’incarico a costo zero

Flavio Frasson neo presidente Etra “Meno sprechi e maggior qualità” “La mia parola d’ordine è concertazione. Etra sarà una “casa trasparente”. Un presidente può essere il più bravo sulla piazza, ma se è un uomo solo al comando non va da nessuna parte. Occorre ripristinare serenità e spirito di squadra”

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lavio Frasson è il nuovo presidente del Consiglio di gestione di Etra, la multiutility a totale proprietà pubblica che si occupa della gestione del servizio idrico integrato e della gestione dei rifiuti. Frasson, 63 anni, sposato con un figlio, ha alle spalle una lunga esperienza a livello amministrativo e dirigenziale, ma non solo. Già sindaco di Borgoricco, è stato consigliere regionale, presidente di Ater e della Farmacia comunale, in Cda di Pronet e vicepresidente vicario di Maap. Ex dipendente Usl (era coordinatore amministrativo dello Spisal) ricopre l’incarico a costo zero visto che è andato in pensione lo scorso luglio. Frasson, neanche il tempo di godersi la pensione… In effetti è cambiato tutto in fret-

ta. Pensavo ormai di “mettermi in pantofole” quando mi è stata chiesta la disponibilità per questo incarico. Mi ha fatto piacere, ringrazio tutti i sindaci che mi hanno sostenuto e votato. Ho fatto il sindaco, so bene quali sono i problemi che ti arrivano tutti i giorni sul tavolo. Saranno loro i miei primi interlocutori. Etra è una realtà importante a cui guardano in molti. Bastano i numeri: 1000 dipendenti, oltre 70 Comuni sparsi in un territorio di tre province con sedi in tutto il territorio. È una realtà complessa, non lo nascondo, ma dalle enormi, straordinarie potenzialità, dal green alla sostenibilità. Un laboratorio anche dal punto di vista del “buon governo”. Quali sfide la attendono?

La prima è quella di fornire servizi di sempre maggiore qualità. Ciò significa realizzare innovazione, a partire dal ciclo dell’acqua fino al biogas e, allo stesso tempo, continuare a investire sull’ordinario, sulle manutenzioni, sull’ottimizzazione di una rete idrica in molti casi colabrodo, per fare un esempio. L’acqua è un bene prezioso, non possiamo permetterci di sprecarla. Efficienza e qualità non devono, però, gravare sui cittadini: i prezzi delle bollette dovranno rimanere bassi. La seconda: abbiamo presentato progetti di sviluppo in vari settori della nostra attività, in riferimento ai finanziamenti del Recovery Fund, per 830 milioni di euro. Riceverne anche una parte sarà importantissimo per i Comuni. La nostra struttura permette

Flavio Frasson è stato anche sindaco di Borgoricco

di realizzarli, tra l’altro, entro i sei anni richiesti dal protocollo. Gli obiettivi a breve? Almeno due: avere una squadra di dirigenti e dipendenti che gira a mille e la collaborazione stretta con i sindaci. Il metodo nei rapporti, nelle relazioni, a partire da quelle con i lavoratori, è fondamentale perché la macchina giri. La mia parola d’ordine è concertazione. Etra sarà una “casa trasparente”. Un presidente può essere il più bravo sulla piazza, ma se è un

uomo solo al comando non va da nessuna parte. Occorre ripristinare un clima di serenità e uno spirito di squadra, che si realizzano solo attraverso il dialogo e il confronto. Tutti siamo importanti per la buona riuscita dei progetti, per dare insieme concretezza a una visione di futuro. Non mi interessano, allora, lavoratori fedeli, ma leali nei confronti del sottoscritto e, ancor più, della loro azienda. Nicoletta Masetto


Camposampiero

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Rifiuti. Recinzione metallica, videosorveglianza e utilizzo dedicato ai residenti con badge

Quattro nuove isole ecologiche Q

uattro nuove isole ecologiche per portare decoro e migliorare i conferimenti in zone ad alta densità abitativa. “Sono state realizzate in due quartieri in cui vi sono grandi condomini, concentrazione di utenze – spiega il sindaco Katia Maccarrone – e nei quali si verificano con frequenza problemi di abbandono selvaggio di rifiuti. Con un investimento di 135mila euro, isole ecologiche con recinzione metallica, videosorveglianza e utilizzo dedicato ai residenti con badge, abbiamo trovato la soluzione”. In accordo con Etra, il Comune ha individuato in via Puccini e nell’area condominiale Toca in via Giorgione i siti dove posizionare le isole. In diversi casi, i contenitori erano diventati oggetto di scarico selvaggio, con sacchi aperti e maleodoranti abbandonati tutt’intorno e necessità di onerosi interventi di Etra. “Il nostro impegno a favore dell’ambiente è massimo – prosegue Maccarrone –. Ringrazio tutti i cittadini che stanno dando il loro contributo. Anche questa sistemazione contribuirà a incrementare il rapido aumento, già in corso, del dato di raccolta differenziata. L’avvio del sistema con microchip dal 1° settembre 2019 sta dando i suoi frutti”. “Nel primo semestre 2021, rispetto all’analogo del 2020, la differenziata è cresciuta di ben 6 punti percentuali e ora sfiora

“Nel primo semestre 2021, rispetto all’analogo del 2020, la differenziata è cresciuta di ben 6 punti percentuali e ora sfiora il 70% (percentuale che arriva all’80% se si escludono i conferimenti di ospedale e Centro Servizi Bonora)”

Le nuove isole ecologiche

il 70% (percentuale che arriva all’80% se si escludono i conferimenti di ospedale e Centro Servizi Bonora): stiamo recuperando a grandi passi e grazie ai comportamenti civili dei nostri concittadini” continua il sindaco. “È davvero una soluzione ottimale e funzionale – spiega l’assessore all’Ambiente, Carlo Gonzo –: tali aree, delimitate da una recinzione completamente in metallo, saranno accessibili ai soli residenti tramite un badge che è stato consegnato solo agli utenti interessati. Rappresentano un sistema sicuro e garantito solo per i cittadini che avranno diritto all’utilizzo”. Le isole ecologiche saranno illuminate e videosorvegliate 24

ore su 24. Etra si è occupata di ritirare i vecchi contenitori e della logistica per i nuovi: l’accesso all’isola avverrà tramite riconoscimento della tessera, con microchip collegato all’utenza autorizzata, all’interno si troveranno i contenitori suddivisi per tipologia di rifiuto: umido, carta e cartone, plastica e metalli, vetro e secco residuo. “Ringraziamo non solo i cittadini di queste aree – conclude l’assessore al Bilancio, Luca Masetto -, ma anche gli amministratori condominiali. Hanno dato la massima disponibilità a trovare la migliore soluzione al problema, facendo da tramite con gli abitanti dei condomini”. Nicoletta Masetto

La ricerca delle pratiche edilizie diventa digitale Nuovo servizio on line del Comune di Camposampiero, in particolare del Settore Urbanistica ed Edilizia. È stata attivata la ricerca on line degli estremi di pratiche edilizie con l’obiettivo di andare incontro alle richieste dei cittadini e con la possibilità di evitare, ad esempio, di recarsi nella sede municipale a meno che non sia necessario. Un servizio, dunque, a portata di mano che punta a ottimizzare tempi e rapporti tra amministrazione e cittadini. “Abbiamo attivato questo nuovo servizio – spiega il primo cittadino, Katia Maccarrone – rivolto ai cittadini, ma anche ai tecnici che hanno bisogno di cercare gli estremi delle proprie pratiche edilizie. L’obiettivo è quello di

venire incontro alle esigenze di maggior rapidità e comodità per cittadini e tecnici. Il periodo di lockdown ha di sicuro reso necessario garantire questi servizi, evitando il più possibile gli spostamenti. Il post pandemia ci ha fatto capire che, quando è possibile, le risposte alle richieste dei cittadini si possono dare anche

on line”. Una prima consultazione, con la ricerca degli estremi delle proprie pratiche, è oggi possibile direttamente on line, senza dover preliminarmente consultare l’ufficio. Questo velocizza la prima fase propedeutica all’eventuale richiesta di accesso agli atti, per avere copia di quelle che interessano. “Prosegue così una serie di azioni che stiamo introducendo per dare più servizi on line - continua Maccarrone -. È già attiva la prenotazione dal sito del comune per chiedere gli appuntamenti in edilizia. A breve ci saranno altre innovazioni importanti. Ringrazio l’ufficio tecnico, guidato dall’architetto Zampieri, per queste novità”. (n.m.)


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Camposampiero

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Edilizia. Il Comune recepisce l’obbligo di legge

Approvati il Regolamento edilizio e la variante verde V

a in soffitta il vecchio Regolamento edilizio del Comune di Camposampiero. Il consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento e, nella stessa seduta, la variante “verde”. Il Comune ha, con questa deliberazione, recepito un obbligo di legge, determinato da un’intesa sancita a livello nazionale in Conferenza Governo, Regioni e Comuni e in seguito adottato dalla Regione Veneto, che ha dato ai Comuni altrettante precise indicazioni sul recepimento del Regolamento Edilizio tipo. “Lo scopo di queste nuove indicazioni, a livello nazionale e regionale, è l’uniformità delle definizioni da utilizzare in urbanistica-edilizia, al fine di superare le grandi diversità esistenti tra un territorio e l’altro sul tema – hanno spiegato sindaco e assessori competenti

ne, un incontro rivolto a questi operatori, che sono poi coloro che utilizzeranno tutti i giorni il Regolamento edilizio. Da loro sono pervenute proposte e osservazioni anche nelle settimane seguenti, alcune sono state recepite, a tutti è stato dato riscontro e risposta. Li ringrazio davvero per la loro partecipazione attiva e collaborativa”. Nicoletta Masetto

Adottata anche la Variante al Piano degli Interventi Nella stessa seduta di consiglio in cui è stato approvato il nuovo Regolamento edilizio è stata adottata la Variante n.22 al Piano degli Interventi. Il Comune ha voluto adeguare anche le norme tecniche (Nto) del Piano, alle nuove definizioni uniformi approvate nel Regolamento Edilizio, senza modificare le previsioni dimensionali. Si è inserito l’adeguamento alla lr 51/2019, che riguarda le nuove disposizioni per il recupero dei sottotetti a fini abitativi (di fatto già anticipato con delibera di consiglio nel mese di aprile). In particolare, è stato recepito il vincolo culturale relativo alla “Chiesa Arcipretale, campanile e sagrato della Parrocchia Santa Maria Assunta di Rustega”.

“Abbiamo voluto attuare un percorso partecipativo su questo importante tema, coinvolgendo gli operatori del settore” nell’illustrare il punto all’ordine del giorno della seduta di consiglio -. Parlare tutti lo stesso linguaggio è, dunque, l’obiettivo primario di queste modifiche regolamentari che ogni Comune sta adottando”. L’altro principio di fondo è però “l’invarianza urbanistica, vale a dire che le nuove definizioni non comporteranno una modifica delle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici comunali. In sostanza, dunque, non ci sarà una modifica delle cubature previste e delle previsioni oggi vigenti nel Piano degli Interventi e nemmeno nel modo di calcolare la cubatura assegnata”. “Abbiamo voluto attuare un percorso partecipativo su questo importante tema – precisa il sindaco Katia Maccarrone – coinvolgendo gli operatori del settore, architetti, ingegneri, geometri. Già prima di portare il nuovo Regolamento in consiglio avevamo promosso, nella sala consiliare del Comu-

È stata data poi data risposta a dieci domande di Variante verde, pervenute da cittadini di Camposampiero. Si tratta di cittadini non più interessati a mantenere le previsioni di cubature nei terreni di loro proprietà, che chiedono la riclassificazione di queste aree: “Abbiamo dato risposta positiva a queste dieci domande di variante verde, venendo incontro alle richieste dei cittadini non più interessati all’edificabilità – spiega il sindaco Katia Maccarrone –, restituendo aree a destinazione agricola o a verde privato, togliendo anche il relativo importo Imu. Ringrazio il Responsabile dell’ufficio Urbanistica, architetto Mirko Zampieri, e l’architetto incaricato, Roberto Cavallin per l’ottimo lavoro svolto. Ora la variante sarà pubblicata per 30 giorni, ci saranno poi altri 30 giorni per le osservazioni. Alla fine, la Variante tornerà in consiglio per l’approvazione definitiva”. (n.m.)


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Camposampiero

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Storie. Miriam, affetta da una sindrome rarissima e residente nella Rsa “La Casa Gialla”, si dedica all’arte

“Rosa che punge”: una canzone che invita a non mollare mai M

iriam è già nota ai lettori de La Piazza. Qualche anno fa abbiamo raccontato la storia di questa ragazza, trent’anni, residente da sei anni nella Rsa “La Casa Gialla” di Camposampiero, partendo dai versi del suo primo libro: “Macchie di comunicazione libera”, pubblicato nel 2018 e che ha avuto più ristampe. Oggi Miriam Madrone è protagonista di un altro piccolo grande sogno: ha scritto una canzone “Rosa che punge”. Il testo è suo, la musica della cantautrice trevigiana Erica Boschiero. La canzone ha debuttato in pubblico a Noale, accolta da calorosissimi applausi. Un altro successo dopo la poesia. Miriam, 30 anni, soffre fin dalla nascita di una grave disabilità. La sua patologia resta ancora un mistero ed è oggetto di studio. Il suo patrimonio

genetico è stato di recente inviato all’Università di Chicago per essere analizzato e la giovane sta contribuendo a dare un nome a questa sindrome rarissima e sconosciuta. Di se stessa ama dire: “Io sono speciale e più unica che rara, bisogna far sapere che la disabilità non è un limite e che tutti, nelle difficoltà, possono aiutarsi”. Scrive poesie e racconti con

“Non arrendersi alle difficoltà è lo spirito giusto per uscire dal roseto pieno di spine che si chiama vita” un “colpetto di testa”, come dice, e uno speciale computer, un joystick che muove il cursore sullo schermo e dà forma ai suoi pensieri. Il testo del suo ultimo lavoro è un chiaro invito a non molla-

re mai e a gettare il cuore oltre l’ostacolo: “Rosa che punge la vita nasconde, il fuoco amico del mattino, che si rispecchia giorno dopo giorno nel sole di ricordi sbiaditi … A volte il peso delle parole apre la porta del si-

lenzio, oltre il tempo dei ricordi e la corona di petali rosso sangue. Non arrendersi alle difficoltà è lo spirito giusto per uscire dal roseto pieno di spine che si chiama vita…. Il dolore chiama rispetto, il rispetto chiede

la ricerca e la conoscenza di sé. Cosa conviene essere: petali o spine della vita?”. “Miriam è una forza della natura, ama leggere e scrivere poesie, adesso anche canzoni. Frequenta vari tipi di attività dentro e fuori la Casa Gialla – spiega la coordinatrice della Rsa, Paola Gottardello -, dalla scrittura creativa alla dance ability, danza in carrozzina, all’interno della stanza multisensoriale dove la sua creatività prende il volo. Ultimamente alcune sue poesie sono state messe in musica. Le piace fare le cose con gli altri, in compagnia: nel 2010 ha conseguito il diploma al liceo scientifico e adesso si è iscritta al test di ingresso al DAMS - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Si sta dedicando all’arte perché le piace e perché l’arte aiuta”.

Non vaccinata, prende il Covid e finisce in Rianimazione: “Non rimandate, di Covid si muore” Non vaccinata, prende il Covid-19 e finisce 15 giorni in Rianimazione. Appena uscita, lancia subito un appello: “Non rimandate per dubbi o paura: si muore di coronavirus, non di vaccino”. Protagonista di questa storia è Tania Paggiaro, 48 anni di Rustega di Camposampiero, sposata e madre di tre figli, finita in Rianimazione all’ospedale di Cittadella a inizio agosto. “Avevo rimandato la vaccinazione due volte, avevo paura, nutrivo dei dubbi, non ero del tutto convinta. Beh, se avessi saputo cosa rischiavo. Rinviare ha messo la mia vita in serio pericolo. Ho preso il coronavirus dapprima solo con febbre poi, non

essendo ancora vaccinata, la situazione è rapidamente peggiorata – racconta Tania -. Mi mancava il respiro e sono stata ricoverata d’urgenza nella Terapia intensiva di Cittadella con un polmone già infettato e l’altro rimasto sano per un quarto. Il quadro clinico era molto grave – aggiunge - e le previsioni di non farcela non erano certo non tenute in considerazione. I medici mi hanno sedata, addormentata per una settimana. Miracolosamente le terapie hanno cominciato a fare effetto assieme a tutte le persone che mi sono state vicine e hanno pregato per me”. Ad ammalarsi, nella famiglia Paggiaro,

oltre a Tania, anche i tre i suoi figli, tutti non vaccinati, uno dei quali è dovuto ricorrere a cure ospedaliere, ma fortunatamente ripresosi in fretta. L’unico che non ha conosciuto il Covid è il marito, vaccinatosi prima dell’estate. Il dottor Guido Di Gregorio, direttore della a Rianimazione dell’ospedale di Cittadella, afferma: “Chi è stato attraversato dal Coronavirus, lo ha conosciuto da vicino, ha vissuto sul proprio corpo le difficoltà respiratorie, l’affaticamento generalizzato, il senso di impotenza di fronte a una malattia che toglie l’aria è il miglior “testimonial” dell’importanza del vaccino”. (g.b.)

Nicoletta Masetto


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Loreggia

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Covid. Il sindaco Bui affida ai social uno sfogo per i dati vaccinali della sua città

“Nonostante il centro, siamo ancora indietro con i vaccini” “R

icordo a tutti che presso il Palasport di Loreggia, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione dell’Ulss 6 Euganea uno dei centri vaccinali più organizzati”. Il primo cittadino di Loreggia, Fabio Bui, è seriamente preoccupato per l’indice di contagio che ha ricominciato a salire nei comuni padovani, in particolare nell’Alta padovana dove spiccano, per gli indici più alti, Loreggia e Camposampiero. Stando ai dati risultavano con l’indice Rt più alto di tutta la provincia le municipalità di Camposampiero (11.980 residenti), Loreggia (7.600 residenti), Galliera Veneta (7.085 residenti), San Pietro in Gù (4.350 residenti) e Campodoro (2.600). “Il mio rammarico – afferma il sindaco Bui – è che, nonostante abbiamo due centri vaccinali nell’Alta, non si brilli per numero di vaccinati. Il vaccino salva la vita e la politica non può essere discorde su questo punto per un pugno di voti. Non vi sono di grandi dimensioni, perché attualmente, da quanto ci risulta, i contagi corrono soprattutto nei nuclei familia-

possono influire. Ci sono stati alcuni casi di ragazzi che si sono infettati al campo scuola o al campo scout o di ritorno dalle vacanze e hanno trasmesso la malattia a tutto il nucleo famigliare. Viene allora questo stesso dubbio analizzando proprio i dati di Loreggia che con 316 di incidenza su 100mila abitanti dovrebbe essere blindata come Vo’ Euganeo ai tempi della prima diffusione. Giorgia Bortolato

Nuova illuminazione a Led “Stanno proseguendo nel territorio comunale i lavori di riammodernamento della rete di illuminazione pubblica con la sostituzione dei vecchi lampioni con quelli a luce a Led”. A riferirlo il sindaco Fabio Bui “Sono 500 circa i nuovi punti luce che verranno installati con questi primi 3 stralci e rappresentano uno dei più grandi inve-

“Il vaccino salva la vita e la politica non può essere discorde su questo punto per un pugno di voti” ri. Gli anziani contagiati sono pochissimi, mentre aumentano adulti, ragazzi, ma anche bambini sotto l’età vaccinabile. Infine, non è una novità: ho detto a più riprese che l’unico antidoto è il vaccino, senza se e senza ma. Occorre responsabilità, fosse per me lo renderei obbligatorio il vaccino. Non è possibile ci sia questo tira e molla quando i ricoveri negli ospedali ci dicono che la maggior parte sono di cittadini che non si sono vaccinati. Non c’è alternativa. È a rischio la ripartenza di settembre, cosa faremo in autunno-inverno? Rispetto i no vax, non tollero però chi usa la salute pubblica come terreno per conquistare voti. La politica deve basarsi sulla scienza che ci dice che ci salva il vaccino, non altro”. Come spiegano al Dipartimento di prevenzione dell’Ulss, ci sono dei fattori esterni che

stimenti per il futuro in quanto produrranno un risparmio nel consumo di energia elettrica di oltre il 50%” aggiunge. Il primo cittadini ricorda che “nel 2020 il Comune di Loreggia ha speso 134mila euro per gli oltre 1800 lampioni. Con la progressiva entrata in funzione dei nuovi lampioni, la spesa si ridurrà progressivamente e potrà essere destinata ad altri utili interventi”. I lavori sarebbero stati già stati completati da qualche settimana, ma le forniture di materiale stanno ritardando per le vicende legate al Covid. “I primi 3 stralci, in itinere, richiedono una spesa di circa 380.000 euro, parzialmente coperti da un contributo ministeriale di 70 mila euro”.


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Loreggia/Massanzago

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Cultura. Numerosi gli eventi estivi che si sono svolti a Massanzago, in autunno torna la rassegna “Nati per leggere”

La biblioteca comunale si rifà il look: nuovi libri e tanti appuntamenti Grazie ai finanziamenti del ministero della Cultura sarà possibile ampliare il patrimonio bibliografico, anche con l’acquisto di nuove scaffalature

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urante il periodo estivo le attività della rando per ripristinare alcuni posti per la biblioteca e dell’annesso ufficio cul- consultazione e lo studio individuale all’intura sono proseguite con i numerosi eventi terno della biblioteca, in ogni caso, come organizzati nel parco di Villa Baglioni. Il 26 da decreto si potrà accedere agli scaffali e giugno si è tenuta la presentazione del libro alla consultazione solo con il green pass e “Villa Baglioni e gli affreschi di Giambatti- rispettando le norme governative. Anche la biblioteca di sta Tiepolo. Storia e Arte” Massanzago ha approscritto da Marco Perin, biOra si sta lavorando fittato di alcuni finanbliotecario di Massanzago per ripristinare alcuni ziamenti per l’editoria e introdotto dal prof. Giuposti dedicati allo studio stanziati dal ministero seppe Pavanello. Dopo la della cultura nel decreto pausa estiva il progetto individuale 191/2021. I finanziamenti “Nati per leggere” riprene alle consultazioni che giungeranno dal miderà nel periodo autunnanistero saranno utilizzati le in concomitanza con la per rinnovare il patrimonio bibliografico ripresa delle attività scolastiche. Nel periodo autunnale oltre alla riaper- della biblioteca, in special modo per l’acquisto di nuovi libri per la sezione bambini/ tura della biblioteca con orario pieno, sarà possibile nuovamente la consultazione e infanzia e l’acquisto di nuove scaffalature. l’accesso agli scaffali, mentre si sta lavoSimone Vecchiato

Sì all’entrata anticipata anche per il nuovo anno scolastico a Loreggia L’amministrazione comunale di Loreggia ha confermato l’organizzazione del servizio di entrata anticipata anche per l’anno scolastico 2021/2022. Lo svolgimento del servizio è stato affidato a una cooperativa. “In funzione dell’orario attualmente in vigore - spiegano gli uffici comunali - l’entrata anticipata è stata definita secondo questo orario: nelle scuole primarie di Loreggia e Loreggiola sarà possibile accedere a partire dalle ore 7.307.40. Ovviamente il servizio sarà assicurato al raggiungimento di un numero minimo di iscritti, nel nostro caso dovranno essere almeno 15 e un massimo di 40 alunni per la scuola primaria di Loreggia, minimo 10 e massimo 20 per la primaria di Loreggiola”. Il Comune ha, poi, definito anche il costo annuo di servizio di entrata anticipata: 120 euro per l’entrata a partire dalle 7.30; 100 euro per

l’entrata a partire dalle 7.40. “Qualora le richieste, anche in base a necessità che si presenteranno nel corso dell’anno, dovessero superare il numero massimo previsto – proseguono gli uffici comunali -, verrà data priorità a queste situazioni: residenza a Loreggia; genitori entrambi lavoratori attivi; altre situazioni di disagio tali da richiedere l’entrata anticipata”. (g.b.)


Massanzago

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Opere pubbliche. Gli interventi in programma da parte dell’amministrazione comunale dedicati allo sport

Un nuovo campo sportivo: “Lo potranno usare alla primaria” Il parco di Villa Baglioni protagonista dei grandi eventi culturali di “E-state 2021”

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opo l’ampliamento di quattro anni fa con la realizzazione del nuovo campo sportivo a nord, l’amministrazione comunale si è attivata per la creazione di un nuovo campo in erba sintetica, il quale si caratterizzerà di un campo di allenamento a sud degli impianti sportivi che comprenderà per l’appunto un campo in erba sintetica, un nuovo impianto di illuminazione, un impianto automatico dotato di 11 irrigatori e quanto necessario per la manutenzione. Il campo, sottolinea il sindaco Scattolin, “sarà disponibile anche per l’adiacente scuola primaria G.B. Tiepolo; gli studenti potranno utilizzare il campo al mattino e nel

È stata un’estate ricca di eventi quella organizzata dall’Ufficio cultura del Comune di Massanzago, in collaborazione con la biblioteca e le diverse e dinamiche associazioni del comune. Il parco di Villa Baglioni si è infatti reso protagonista di una serie di eventi, manifestazioni e rassegne culturali. L’“E-State 2021” di Massanzago è iniziata il 2 luglio con l’evento organizzato dall’Accademia Filarmonica Veneta, proseguito il concerto con la serata musicale organizzata da Officina Baglioni e Massa Young Music

Il costo complessivo dell’opera sarà di 245mila euro sostenuti dal Comune con richiesta di mutuo a tasso zero tempo pieno”. Questo consentirà, continua il sindaco, “di offrire un nuovo spazio sportivo non solo alla scuola ma anche alla comunità”. Il nuovo campo potrà essere utilizzato anche per attività ricreative, per allenamenti e incontri amatoriali o altre manifestazione sportive. Il costo complessivo dell’opera sarà di 245mila euro sostenuti dal Comune con richiesta di mutuo a tasso zero inoltrato al Credito Sportivo. “La realizzazione del nuovo campo rappresenta un ulteriore passo verso la riqualificazione degli impianti di Via Cavinazzo, che in futuro potrebbero essere ampliati”. L’impianto sarà gestito dalla Fulgor Massanzago calcio in concertazione con il Comune. I lavori potrebbero iniziare ad ottobre 2021 o nella prima parte del 2022, osserva il sindaco Scattolin. Simone Vecchiato

Fest il 24 luglio, eventi per bambini come lo spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie” organizzato dalla compagnia teatrale Aigor di Limena sabato 31 luglio. Ultimi eventi il Galà della Cultura e il Galà dello Sport, organizzati in concomitanza alla Federazione dei comuni del Camposampierese, rispettivamente venerdì 17 settembre e venerdì 24 settembre presso il Parco di Villa Baglioni. Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla Cultura, Turismo e Associazionismo Antonella Fort. (s.v.)


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Piombino Dese

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Uffici comunali. “Vero e proprio cambio di paradigma che mette al centro il cittadino e i suoi bisogni”

Nuovissimi spazi per l’Anagrafe, al suo posto la polizia locale “C

on questa nuova organizzazione degli spazi, garantiamo finalmente delle adeguate condizioni lavorative agli addetti, ma, soprattutto, abbiamo voluto realizzare un vero e proprio cambio di paradigma che mette al centro il cittadino e i suoi bisogni”. Questo il significato dell’intervento, spiegato dall’assessore Luigi Benozzi, che ha portato alla realizzazione dei nuovissimi spazi dell’Ufficio anagrafe del Comune di Piombino Dese inaugurati il mese scorso dal sindaco Cesare Mason e dall’intera amministrazione comunale. L’ufficio anagrafico si sposta nell’ex sala consiliare di Villa Fantin, quadruplicando gli spazi e con una rivisitazione degli uffici, il cui intento è quello di portare l’amministrazione più vicina ai cittadini rendendo i servizi più accoglienti. “L’intera operazione – esordisce il sindaco Mason - è costata al Comune circa 50mila euro, somma che, tradotta in produttività e benessere organizzativo, verrà ammortizzata in pochissimi anni”. Nell’ex ufficio anagrafe troverà spazio la nuova stazione della polizia locale che, ad oggi, conta cinque agenti. “Il nuovo ufficio ha trovato spazio nell’ex sala consiliare, perché – spiega Claudio Bastarolo, assessore a Bilancio, Istruzione, Servizi Sociali e Innovazione tecnologica - la sala del consiglio, a sua volta, è stata temporaneamente spostata al piano superiore. L’ambiente non è di grandi dimensioni, ma sicuramente è accogliente e adeguato a ospitare i cittadini, oltre a essere fornito di tecnologie per la registrazione e la trasmissione in diretta in streaming. La stanza attigua è stata dotata di un collegamento video-audio con la sala consiliare, per poter garantire l’ascolto delle adunanze nel caso in cui ci fosse un pubblico più numeroso”. Tre gli spazi autonomi e indipendenti ricavati nella nuovissima area anagrafica: il primo per l’anagrafe, il secondo per l’ufficio demografico e, infine, il terzo per l’ufficio sociale, oltre a un ufficio per il responsabile d’area. “Con questa nuova organizzazione garantiamo, finalmente, adeguate condizioni lavorative agli addetti – spiega Luigi Benozzi, assessore a Lavori Pubblici, Patrimonio e Personale –, oltre alla conservazione

del delicato materiale documentale conservato nell’ufficio (lo spazio è più che raddoppiato rispetto all’attuale) e una diversa e più adeguata accoglienza degli utenti. Il cittadino non rimarrà più in piedi come spesso accade, ma avrà posti a sedere con il personale dipendente di fronte. Ringrazio l’Ufficio tecnico, attraverso il quale è stato possibile realizzare l’intervento nei tempi previsti”. Nicoletta Masetto

Terminati gli interventi alla primaria Stiffoni Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza in sicurezza dell’atrio delle elementari di Piombino Dese. “Il rischio di sfondellamento del soffitto – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Benozzi - è stato risolto rimuovendo tutto il vecchio soffitto e sostituendolo con uno in cartongesso a doppio stato. Il risultato: sicurezza assoluta ed enorme alleggerimento della struttura. Contemporaneamente abbiamo sabato le superfici esterne del tetto nei punti in cui dal cemento trasparivano i ferri delle armature”. Una parte del soffitto di copertura nell’androne della scuola primaria “A. Stiffoni”, situata nel capoluogo, era risultato gravemente compromesso a seguito di un problema cosiddetto di “sfondellamento”. L’amministrazione comunale, consapevole della gravità del problema, ha disposto che finanziamento venissero adotta-

te misure risolutive immediate per la messa in sicurezza ovvero per evitare il pericolo di distacco dell’intradosso del solaio. Il costo dell’intervento è stato di quasi 28mila euro. Tra gli altri interventi eseguiti, vi è anche l’accurata pulizia delle ampie vetrate dei corridoi della scuola primaria “Andrea Palladio” di Levada-Torreselle, in considerazione dell’opportunità di garantire il decoro e salubrità della struttura per gli alunni, per il personale scolastico e per gli avventori. L’intervento è stato affidato alla Cooperativa Sociale Persona di Piombino Dese. (n.m.)


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Piombino Dese - Trebaseleghe

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Il rientro. Affidato a una cooperativa sociale per “promuovere occasioni di lavoro per le persone svantaggiate”

Torna il servizio di prescuola, con una nuova gestione La scuola di Ronchi e l’assessore all’Istruzione Claudio Bastarolo

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ono quasi mille gli alunni tornati in classe, in queste settimane, nelle aule dei vari plessi dell’istituto comprensivo di Piombino Dese. “Un vero e proprio esercito “esercito” – spiega l’assessore all’Istruzione Claudio Bastarolo –, che ha imposto all’amministrazione comunale di partire in anticipo con tutti quei servizi e interventi strutturali per garantire lo svolgimento dell’anno scolastico in ambienti adeguati e nelle migliori condizioni possibili per l’apprendimento e le relazioni”. Tra le varie misure adottate dall’amministrazione di Piombino Dese, la sorveglianza degli alunni che accedono ai plessi scolastici anticipatamente per motivi di lavoro dei genitori. Un provvedimento strettamente collegato, poi, all’articolazione oraria delle corse del servizio di

trasporto scolastico comunale. Il servizio interesserà la fascia oraria 7,30-8; è gratuito per gli alunni che fruiscono del servizio di trasporto scolasticocomunale mentre per gli alunni che ne fruiscono per motivi di lavoro dei genitori la tariffa annuale è di 150 euro. Visto che il precedente appalto andava a scadenza, il Comune ha provveduto a un nuovo bando sulla base delle esigenze di ingresso nella scuola dell’Infanzia di Ronchi e per le tre scuole primarie di Piombino Dese-capoluogo, Ronchi e Levada-Torreselle dove, per il nuovo anno scolastico, gli alunni sono oltre 450. “Abbiamo ritenuto doveroso, per quanto di nostra competenza, provvedere a fornire il servizio ora che il personale della scuola non è più in grado di poter fornire la propria collaborazione – prosegue l’assessore Bastarolo

che ha anche la delega al Sociale -. Inoltre è stato pubblicato un apposito bando per l’assegnazione del servizio rivolto esclusivamente a cooperative sociali. Nell’ambito delle politiche per la promozione dell’occupazione perseguite dalla nostra amministrazione occorre, infatti, investire risorse, per contrastare il forte rischio di emarginazione che alcune persone corrono sul mercato del lavoro. Da parte nostra, dunque, c’è l’oggettiva necessità di interventi volti a promuovere occasioni di lavoro per le persone svantaggiate del territorio. La stipula di apposite convenzioni con le cooperative sociali costituisce, allora, un valido strumento per la collocazione di tali persone”. Ad aggiudicarsi il servizio per l’anno scolastico in corso è stata la cooperativa sociale Persona che ha sede in via Ronchi Destra, 15 a Piombino Dese. (g.b.)

Un nuovo accesso per disabili nel bocciodromo di Trebaseleghe Nel bocciodromo comunale di Trebaseleghe, in occasione della gara nazionale a coppie cat. A, è stato inaugurato il nuovo accesso per disabili alle corsie di gioco. All’evento erano presenti, oltre al presidente della Bocciofila “Ai Tre Mulini”, Mauro Zorzetto, il sindaco di Trebaseleghe Antonella Zoggia, l’assessore allo Sport Francesca Pizziolo, il presidente del Comitato Paralimpico Veneto Ruggero Vilnai e il Presidente della Fib Veneto Renzo Cuzzolin. Il passaggio per i disabili, realizzato da un associato, ha visto il taglio della barriera laterale in legno che si alzerà e si abbasserà con un semplice movimento per garantire a tutti la pratica di questo sport. L’assessore allo Sport Francesca

Pizziolo commenta così: “I nostri ringraziamenti vanno all’associazione Ai Tre Mulini per l’eliminazione delle barriere architettoniche permettendo così a tutti di usufruire delle attività che si organizzano costantemente e con tanto entusiasmo e passione. L’associazione è attivissima nel nostro comune creando momenti di svago per i nostri cittadini”.

Anche il sindaco di Trebaseleghe Antonella Zoggia ringrazia la società Tre Mulini che gestisce il bocciodromo di via Fermi: “L’intensa attività sportiva promossa dall’associazione anche in questi mesi di pandemia ha valorizzato questo sport così inclusivo e accessibile agli appassionati di ogni età. Il nuovo impianto di illuminazione (realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale) e il nuovo accesso alle corsie di gioco per le carrozzine dimostrano ancora una volta la sensibilità sociale e la dedizione con cui la società Tre Mulini porta avanti il bocciodromo a Trebaseleghe. Siamo orgogliosi e riconoscenti a tutti dirigenti e volontari per il loro impegno e successo”. (e.s.)


Trebaseleghe

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Il caso di Grafica Veneta. Vittime diversi lavoratori stranieri che prestavano lavoro di imballaggio

La Cgil: “Una vertenza fra le più gravi che abbiamo affrontato” S

ta entrando nel vivo la vertenza Grafica Veneta, che ha visto come vittime diversi lavoratori stranieri che prestavano lavoro di imballaggio, attraverso la ditta Bm Service di Trento, nella società di Trebaseleghe. “Questa vertenza è fra le più gravi che abbiamo affrontato perché parla di lavoro nero, di pestaggi, di sfruttamento. Parla di aziende che non vogliono riconoscere le proprie responsabilità e di un sistema industriale malato e distruttivo” commenta Loris Scarpa, segretario generale della Fiom di Padova. metti il punto dopo la parola Padova. “Stiamo parlando di persone costrette a lavorare in condizioni inaccettabili, prive di qualunque tutela, sette giorni su sette senza possibilità di riposi – ricorda il segretario generale Cgil Veneto, Christian Ferrari –. Chi cercava di ribellarsi veniva brutalmente picchiato. Fenomeni di caporalato che in Veneto sono tutt’altro che circoscritti. Negli ultimi anni la Cgil ha denunciato più volte il fenomeno che, nella nostra regione, interessa in particolare settori come l’edilizia e la logistica, oltre naturalmente all’agricoltura. Che organizzazioni criminali di questo tipo possano inserirsi anche negli appalti di un’azienda di fama internazionale come Grafica Veneta dovrebbe allarmare non solo i sindacati, ma tutta la società civile”. Intanto si legge, dalle ultime dichiarazioni fornite dall’Ansa, che i due manager dell’azienda Grafica Veneta di Trebasele-

ghe, coinvolti nell’inchiesta su intermediazione illecita di manodopera e violenze ai danni di 11 operai, hanno presentato richiesta di patteggiamento. “Quanto accaduto - continua il segretario generale della Cgil Veneto - ci deve far riflettere al di là del piano giudiziario e farci rendere conto del processo degenerativo che sta subendo il sistema degli appalti e dei subappalti. Questo si fonda sulla riduzione dei costi scaricati per intero sulle spalle dei lavoratori, anche per ciò che riguarda la loro sicurezza, e sulla massimizzazione dei profitti. È in questo meccanismo che si infiltrano vere e proprie organizzazioni criminali che praticano non solo il caporalato, ma una diffusa illegalità economica, che va dall’evasione fiscale e contributiva alla violazione dei contratti collettivi, per arrivare a calpestare i diritti fondamentali di chi per vivere ha bisogno di lavorare. Grazie all’impegno del sindacato è stata reintrodotta la responsabilità solidale per l’azienda appaltatrice rispetto alle imprese in appalto, il che determina che in caso di mancato pagamento degli stipendi o di contributi da parte delle seconde, risponda in solido la prima. Ma non basta, va fatto valere il principio per cui il ciclo produttivo non deve essere frantumato strumentalmente e l’appalto reso possibile solo per attività effettivamente specialistiche ed esterne rispetto a ciò che l’azienda produce”. Endrius Salvalaggio

Un momento della conferenza stampa e, sopra, il segretario generale di Cgil Veneto Christian Ferrari

“Condanniamo ogni forma di prevaricazione sul lavoro” Sulla vicenda Grafica Veneta, azienda con sede a Trebaseleghe che la vede coinvolta, assieme ad un’altra società, in un’indagine da parte della magistratura su un presunto caso di sfruttamento di lavoratori stranieri, anche il sindaco Antonella Zoggia ha fatto sentire la propria voce in occasione del consiglio comunale del 23 luglio scorso attraverso una mozione. “Il consiglio comunale – si legge nella mozione - non può e non vuole entrare nel merito delle questioni giudiziarie che riguardano Grafica Veneta. È giusto che la magistratura faccia il suo corso con equità e con rapidità. Si ritiene però doveroso condannare ogni forma di prevaricazione nei luoghi di lavoro, fenomeni purtroppo diffusi in tutto il territorio nazionale, che, oltre all’intollerabile sopruso nei confronti dei la-

voratori, creano ingiusti vantaggi competitivi alle aziende che agiscono illegalmente. Ritiene anche di ribadire il sostegno alle aziende del territorio, un patrimonio da tutelare e difendere perché contribuisce all’occupazione e al benessere di tutta la comunità”. Il consiglio comunale presidiato dal sindaco Zoggia, nel rispetto di quelle che saranno le future decisioni della magistratura, auspica una rapida definizione circa le responsabilità individuali in

questa vicenda, ribadendo la propria solidarietà affinché vengano tutelate le maestranze e la realtà produttiva in Grafica Veneta, così importante per il territorio di Trebaseleghe. “In merito alla vicenda è stato doveroso da parte del consiglio comunale di Trebaseleghe far sentire la propria voce ed esprime la vicinanza ai lavoratori e all’Azienda Grafica Veneta, risorsa produttiva fondamentale per tutto il territorio locale sia economica che sociale, impiegando per la sede di Trebaseleghe quasi 500 dipendenti. In questi anni Grafica Veneta ha sempre dimostrato una grande sensibilità e generosità in situazioni di bisogno sociale, culturale e civile non solo per la realtà di Trebaseleghe ma anche in ambito nazionale e internazionale”, conclude il primo cittadino sindaco Antonella Zoggia. (e.s.)


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Cultura

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Graphic novel. Accurata ricostruzione storica e un tocco umorismo nella nuova opera dei due autori locali

Un albo a fumetti per raccontare le vicende di Ezzelino III “E

zzelino III – Del Falco e della Spada” è un albo a fumetti realizzato da Valentino Villanova, disegnatore che, tra le tante opere, ha realizzato il bellissimo fumetto sul Tiepolo, ambientato nella Villa Baglioni di Massanzago, sede municipale che, al piano nobile, custodisce i preziosi affreschi dell’artista. E proprio a Massanzago abita Valentino Vilanova che ha realizzato questo albo a fumetti con lo sceneggiatore con cui lavora spesso, Fred Dalla Rosa. Il fumetto è stato presentato in occasione di Noale Comix ad agosto. A volere la pubblicazione l’Academia Sodalitas Ecelinorum, associazione culturale e di rievocazione storica di San Zenone degli Ezzelini (Treviso), organizzatrice della manifestazione biennale “Nella Terra di Ezzelino”, evento che attrae centinaia di partecipanti e figuranti da tutta Europa. Per questo evento l’associazione ha voluto “rievocare” la storia del signore della Marca Trevigiana Ezzelino da Romano, la sua epoca e le sue battaglie tramite un fumetto destinato ai bambini (ma che potesse appassionare anche i più grandi). “È un fumetto che racconta una pagina molto importante della storia del nostro territorio – spiegano Villanova e Fred -, senza fare ricorso alla violenza tipica del periodo medioevale né alla didascalica pedanteria tipica di produzioni analoghe. Abbiamo scelto, inoltre, un approccio più nelle nostre corde, quindi utilizzando l’umorismo. Questa scelta non ha inficiato una corretta e documentata ricostruzione storica, ma ha aggiunto alla narrazione un tocco ‘alla Asterix’ (il pluripremiato fumetto dei francesi Goscinny e Uderzo, ndr), con ben congegnati inserti in cui la voce narrante introduce la figura immaginaria di come potesse essere Ezzelino da bambino”.

Un approccio che, alla fine, ha il pregio di alternare documentazione storica e scene d’azione con gag esilaranti, sottolineando l’importanza del gioco nello sviluppo della personalità di ogni individuo, ora come allora

Un approccio che, alla fine, ha il pregio di alternare documentazione storica e scene d’azione con gag esilaranti, sottolineando l’importanza del gioco nello sviluppo della personalità di ogni individuo, ora come allora. Ezzelino (o Ecelino) III da Romano, detto il Terribile (nato a Onara di Tombolo, nell’Alta padovana il 25 aprile 1194 e morto a Soncino il 27 settembre 1259), fu un condottiero, signore della Marca Trevigiana. Appartenente alla famiglia germanica dei Da Romano, detti anche Ezzelini, era il figlio primogenito di Ezzelino II il Monaco ed Adelaide di Mangona. Audace, astuto e valoroso, la sua decisione e volontà di dominio sfociarono in atti di spietatezza e crudeltà. Tra i suoi appellativi “feroce” e “terribile”, anche se molte delle nefandezze attribuitegli sono frutto di leggende. Nicoletta Masetto

Libri. L’ultima fatica letteraria dell’autore Dino Scantamburlo Storie di donne e uomini che vissero esperienze sconvolgenti nel ‘900 “Dalla paura alla speranza. Sette storie di vita del Novecento con testimonianze degli ultimi protagonisti dal territorio padovano” è l’ultimo libro scritto da Dino Scantamburlo per le Edizioni Bertato Ars et Religio di Villa del Conte. Scantamburlo, già docente di Lettere alle superiori, sindaco di Camposampiero e deputato, racconta nel volume, presentato ufficialmente il 4 settembre ai Santuari Antoniani, le storie di donne e uomini che vissero esperienze sconvolgenti nel corso del Novecento. Tra queste: l’epidemia della febbre spagnola; lo sfollamento e dell’esilio nel secondo conflitto mondiale; il sacrificio di un padre che si sostituisce al figlio; le condizioni di vita a est del muro che divideva il mondo; le peregrinazioni nei mari alla ricerca di una vita dignitosa. Storie tra dramma e speranza di straordinaria attualità. L’intero ricavato della vendita del libro sosterrà il progetto “Recupero alla vita di circa duecento bambini gravemente denutriti”, nel Centro medico della missione delle Suore Salesie a Estalagem, Luanda (Angola). “In ciascuno di questi racconti – spiega Scantamburlo– emergono elementi

contrastanti che hanno accompagnato i sentimenti, la psiche, le azioni dei protagonisti: l’ansia, in certi momenti il terrore di non farcela, il rischio di rinuncia e di disperazione. Vicende animate, però, da un’apertura permanente al futuro, dall’affidamento a un senso di cambiamento desiderato, da tenace speranza”. Nell’introduzione il contributo di Fabio Bui, presidente della Provincia e sindaco di Loreggia: “L’opera racconta tappe difficili, ma fondamentali di vita padovana lungo il ‘900, superate dai protagonisti grazie a virtù personali e collettive. Nell’epoca ‘dell’usa e getta’, queste storie ci aiutano a esercitare il nostro dovere alla conoscenza, un dono per tutti i lettori, soprattutto per i più giovani”. Katia Maccarrone, sindaco di Camposampiero: “Dalla paura alla speranza è il titolo che vorremmo dare ai nostri giorni presenti. Il tempo che viviamo, carico di incertezze, ci ha improvvisamente ricordato la nostra fragilità umana. Il libro riporta alla luce eventi straordinari che hanno interessato i nostri territori, e allo stesso tempo ci aiuta a leggere il presente”. (n.m)


Sport

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Azzurra Pattinaggio Corsa. Conquistato anche un bronzo nella 10mila metri a punti su pista

Elena sul gradino più alto del podio: il titolo europeo è tutto suo G

li atleti di Azzurra Pattinaggio Corsa sono stati tra i protagonisti dei Campionati Europei di Pattinaggio Corsa che si sono svolti in Portogallo, a Estarreja, una cittadina a sud di Porto. Della rappresentativa italiana, formata dai migliori pattinatori selezionati dal ct Massimiliano Presti, hanno fatto parte due atleti della società di Trebaseleghe: nella categoria Senior Maschile, Matteo Barison, ennesima convocazione per lui visto il suo livello sempre alto di prestazione; per la categoria Juniores Femminile, reduce da una stagione ricca di allori nazionali, Elena Rossetto. Per la forte atleta di Trebaseleghe è l’esordio agli Europei con il body della Nazionale Italiana, ma a Elena non tremano le gambe ed è stata protagonista in terra Lusi-

tana. L’atleta ha fatto un grande lavoro di squadra per le compagne della Nazionale e, con grande sagacia tattica, è riuscita a mettere la sua firma nelle gare in cui le era chiesto di fare risultato. Sono così arrivate una medaglia di bronzo nella 10mila metri a punti su pista alle spalle della Belga Vanhotte e della Ceka Kainova. Ma il capolavoro l’atleta di Trebaseleghe lo compie nella 10mila metri a punti su strada, gara difficile dove resistenza e tecnica fanno la differenza. Alle prime due concorrenti che transitano sul traguardo vengono assegnati 2 e 1 punto. Fino a poco più di metà gara Elena Rossetto lascia che siano le altre a contendersi i punti fino a quando, a meno di 13 giri alla fine approfittando di un rallentamento in testa al gruppo,

cambia passo andando in fuga. Dietro di lei le compagne di nazionale coprono l’azione della fortissima atleta dell’Azzurra Pattinaggio che va a trionfare ottenendo il titolo continentale medaglia d’oro. Alle sue spalle la spagnola Zubiri e

l’altra italiana Marletti. Grandissima la soddisfazione per l’allenatore dell’Azzurra Pattinaggio Raul Cavinato, che lavora tutto l’anno con gli atleti preparandoli nel migliore dei modi. Matteo Barison è stato utilizza-

to dal ct solo per alcune gare nelle quali ha sempre ben figurato rispondendo a quelli che erano gli ordini di squadra disputando quindi un dignitosissimo europeo. Grande soddisfazione per il pesidente dell’Azzurra Pattinaggio, Giulio Fortuni: “Sono felice. Ancora una volta questi risultati ci ripagano di tutti i sacrifici che, soprattutto in periodo di pandemia, sono stati fatti dalla società per garantire in sicurezza la possibilità a questi atleti di continuare con passione a rincorrere i loro sogni che poi diventano anche i nostri”. Per Elena e Matteo le fatiche e gli impegni non sono terminati: prossimo appuntamento saranno i Mondiali dove in tanti si augurano di vede vederli ancora protagonisti. Nicoletta Masetto

Dopo Tokyo2020. La soddisfazione di Ruggero Vilnai, presidente del Comitato Paralimipico del Veneto, di Villa del Conte. “Grazie anche a queste Paralimpiadi la cultura sta crescendo” “Bei risultati. Belle storie. Belle immagini e commenti. Grazie anche a queste Paralimpiadi la cultura sta crescendo. La gente ci segue e, soprattutto, tanti giovani trovano finalmente il coraggio di uscire di casa e si avvicinano allo sport”. Sorride Ruggero Vilnai, presidente del Comitato Paralimipico del Veneto, padovano di Villa del Conte. Il sorriso esprime da solo la grande, immensa soddisfazione per le recenti Paralimpiadi che si sono svolte a Tokyo nel corso delle quali il Veneto si è distinto con tanti atleti in altrettante discipline. “È un bilancio mai raggiunto – sottolinea Vilnai -. Per i nostri 17 atleti un risultato pazzesco: su

69 medaglie conquistate alle Paralimpiadi di Tokyo ben 26 portano la firma di atlete e atleti veneti, vale a dire il 28 per cento. Siamo ancora carichi di emozione per le soddisfazioni che i nostri ragazzi ci hanno dato. Li festeggeremo a breve come meritano”. Per il 28 settembre il Comitato Italiano Paralimpico del Veneto ha organizzato una serata in cui festeggerà le sue stelle in programma all’Hotel Alexander ad Abano Terme (Padova). Vilnai non nasconde la gioia per queste vittorie. Sa bene il presidente, riconfermato alla guida del Comitato fino al 2024 per il terzo mandato consecutivo, cosa sta dietro a un tempo raggiunto,

Gli atleti italiani alle Paralimpiadi e, sopra, Ruggero Vilnai

a una medaglia portata sul collo, a un traguardo tagliato. Vilnai è stato atleta di pallacanestro in carrozzina, fondatore della società Aspea e oggi giocatore di bocce paralimpiche. “Le Paralimpiadi di Tokyo sino state un’emozione grandissima, infinita per tutti – spiega Vilnai –. Ancor più per i no-

stri atleti, un premio per i sacrifici, per la dedizione e per le tante storie di coraggio e speranza, di sport e vita che stanno dentro a ognuno di loro. Questi nostri ragazzi sono un esempio forte per altrettanti giovani, un modello da imitare, uno sprone a uscire di casa e a praticare sport nei confronti di

molti ragazzi per i quali, ad esempio, non è ancora possibile a praticare uno sport. I loro risultati ci stanno dando una mano incredibile nel promuovere questa nuova cultura con particolare riferimento a un approccio sempre più capillare alle discipline sportive. Anche in Veneto stiamo cercando di farci conoscere nelle scuole e in tutti i luoghi frequentati dai ragazzi. Quest’anno alle Paralimpiadi hanno partecipato in 17, erano 10 alla prima edizione, stiamo lavorando perché il numero di chi vi parteciperà continui a crescere. Il Veneto, l’Italia saranno sempre più presenti. Non ci fermeremo, siamo già al lavoro”. (n.m.)










Padova

Urbs picta

NUMERI DA RECORD PER IL PATRIMONIO UNESCO I CICLI AFFRESCATI ATTRAGGONO IL TURISMO

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i sono grande entusiasmo e altrettanto fermento attorno all’eccezionale valore artistico e storico dei capolavori della “Padova Urbs picta”, sui quali il 24 luglio scorso l’UNESCO ha posto il proprio sigillo, riconoscendoli alla fine di un percorso lunghissimo e corale, durato venticinque anni, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Entusiasmo confermato dai numeri dei visitatori, mai così elevati in nessuno degli otto luoghi che compongono il “sito seriale”. Nei mesi di giugno, luglio e agosto la Cappella degli Scrovegni (dove nel periodo di Ferragosto c’era il tutto esaurito) ha registrato circa 27.000 ingressi, una media di novemila al mese. Quattromila visite al mese per il Palazzo della Ragione. Un successo, se si considera che gli ingressi sono sottoposti alle rigide regole dell’emergenza sanitaria. Moltissimi gli stranieri, tanti dei quali soggiornano in città. “Ma il nostro grande obiettivo è di rafforzare l’offerta e di arrivare a 35mila ingressi all’anno per ogni luogo”, dichiara l’assessore alle Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio. Piani di implementazione che, subito dopo l’iscrizione, sono diventati il nuovo obiettivo del Comitato di Candidatura, tramutato in Comitato di Pilotaggio del sito. Alla fine di agosto la giunta del Comune di Padova ha approvato un articolato progetto del valore di un milione di euro per il Museo degli Eremitani, che sarà presentato al Ministero dei Beni Culturali per concorrere all’assegnazione dei Fondi Cultura stanziati per la tutela, la conservazione, il restauro, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale. L’obiettivo è valorizzare il complesso artistico, raggiungendo un’offerta culturale e complessiva, con strumenti sempre aggiornati ed efficaci di monitoraggio, finalizzati alla conservazione preventiva. Ma anche con nuovi strumenti di comunicazione e valorizzazione tecnologicamente avanzati. Proprio a questo scopo è in preparazione il bando di gara per l’assegnazione della campagna

di comunicazione e promozione turistica di “Padova Urbs picta”, i cui costi saranno coperti con una tranche del finanziamento da due milioni di euro concesso dal Ministero dei Beni Culturali al Comune di Padova. Il Comitato di Pilotaggio, inoltre, ha aperto dei tavoli di lavoro con l’Orto Botanico – sito UNESCO dal 1997 – per avviare, così come richiesto dal Ministero e dal Centro del Patrimonio Mondiale, una stretta collaborazione per la costruzione di azioni sinergiche di promozione e comunicazione a livello locale e non solo. Altro obiettivo è la creazione di un dialogo con la cittadinanza sul tema della cultura e dell’arte padovana che possa essere declinato nelle diverse forme di benessere della comunità. Una delle prime attività – legate ai tavoli delle Idee, costituiti durante l’iter di candidatura e fulcro del dialogo fra Comitato, associazioni del territorio e cittadini – è “Padova Urbs picta – ROADMAP nei Quartieri”: un ciclo di incontri dedicati al racconto del sito UNESCO nelle varie sale civiche della città. Essere Patrimonio Mondiale significa anche saper creare nuove connessioni con enti e luoghi omologhi, che comunque abbiano una simile vocazione culturale e turistica. Ecco allora che il Comune di Padova è pronto alla firma di un protocollo di intesa fra la Regione del Veneto, l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e gli enti che rappresentano i siti e gli elementi UNESCO, allo scopo di favorire la diffusione della conoscenza e la valorizzazione del Patrimonio presente nel territorio in tutte le scuole. Anche l’attività di conservazione prosegue, con i lavori di restauro in corso alla Cappella di Santa Caterina – conosciuta anche come Cappella delle Benedizioni – nella Basilica del Santo. I lavori, voluti dalla Pontificia Basilica Antoniana, sono diretti dalla professoressa Giovanna Valenzano, prorettore al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’Università degli Studi di Padova e sono resi possibili da un co-finanziamento di CariPaRo e Comune di Padova.


Padova Urbs picta

UN RISULTATO STORICO FRUTTO DI UN’ALLEANZA VIRTUOSA FRA ENTI PUBBLICI, PRIVATI E RELIGIOSI A SOSTEGNO DI UN PROGETTO PER LA CITTÁ IL VESCOVO "CAPOLAVORI DI VITA E DI FEDE"

F U I L C O M I TAT O PER LA C A N D I D AT U R A A DECIDERE CHE GLI OTTO SITI DOVESSERO ESSERE C O N S I D E R AT I UN UNICUM INSCINDIBILE

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ulla nasce per caso. L’inserimento della “Padova Urbs picta” nella World Heritage List ha avuto nel Comitato per la Candidatura UNESCO un sostegno fondamentale e prezioso. Costituito formalmente nel 2016, il Comitato ha alle spalle una collaborazione fra i partner già avviata da alcuni anni. Capofila, il Comune di Padova. Membri, gli enti proprietari degli edifici e dei complessi monumentali che conservano i cicli affrescati: l’Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, la Basilica e il Convento di Sant’Antonio, la Delegazione Pontificia e Veneranda Arca del Santo, la Diocesi di Padova. A cui vanno aggiunte la Regione del Veneto e la consulenza scientifica del Ministero della Cultura attraverso l’Ufficio UNESCO, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, le province di Belluno Padova e Treviso, oltre naturalmente all’Università degli Studi di Padova. Il 19 aprile 2018 nel corso di una cerimonia a Palazzo della Ragione gli enti pubblici, privati e religiosi protagonisti di questa

alleanza virtuosa sottoscrissero un protocollo di intesa per la definizione del piano di gestione degli otto luoghi. Proprio perché sono considerati un unicum inscindibile per la stretta relazione che c’è fra le opere realizzate, la decisione fu che i siti dovessero essere gestiti unitariamente e in modo coordinato e sinergico fra i vari attori. Dopo anni di collaborazione con il Comune di Padova – che è proprietario della Cappella degli Scrovegni, di Palazzo della Ragione e dell’Oratorio di San Michele – e con il Ministero della Cultura per definire nel modo migliore il documento di candidatura, la soddisfazione del risultato storico raggiunto è stata immensa da parte di tutti.

IL SUPPORTO SCIENTIFICO DELL’UNIVERSITÁ Nella lunga fase di messa a punto della candidatura, il Comitato è stato affiancato per la parte scientifica dall’Università di Padova. “Gioisco come cittadino”, ha dichiarato il rettore Rosario Rizzuto quando ha appreso la notizia della proclamazione UNESCO, lo scorso 24 luglio. “Vedere inserita la Padova Urbs picta nella World Heritage List è una soddisfazione anche per l’ateneo e per tutto il mondo accademico che con entusiasmo ha dato il suo contributo al successo della proposta. L’idea, innovativa nel suo campo, di proporre un sito seriale per la candidatura si è rivelata vincente e – spiega il rettore – restituisce al meglio l’idea di una città, qual è Padova, nella quale arte e cultura sono diffuse capillarmente, capaci di innervare tutto il territorio”. Per Rizzuto “l’Urbs Picta si affianca, nei patrimoni UNESCO della città, all’Orto Botanico dell’Università di Padova, in un’efficace sinergia con l’obiettivo di valorizzare sempre più la nostra splendida città”. L’Orto Botanico di Padova, il più antico orto botanico del mondo, venne istituito nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, che allora costituivano la grande maggioranza dei “semplici”, medicamenti che provenivano direttamente dalla natura. Nei secoli è stato al centro di una fitta rete di relazioni internazionali, esercitando una profonda influenza nell’ambiente della ricerca e svolgendo un ruolo preminente nello scambio di idee, di conoscenze, di piante e di materiale scientifico. Per questo nel 1997 è diventato Patrimonio Mondiale UNESCO come bene culturale, testimoniando uno scambio di influenze considerevoli nelle scienze botaniche e costituendo una testimonianza eccezionale di tradizione culturale.

“Siamo molto felici di questo importante riconoscimento che porta la città e una parte significativa del suo patrimonio artistico, culturale ma anche religioso a un’appartenenza mondiale dell’umanità, riconoscendone il valore universale. Essere patrimonio – dichiara monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova – indica non solo la preziosità del bene ma anche il suo grande essere generativo di altri beni per l’oggi e per il futuro, qualcosa da tutelare, custodire e tramandare”. La Diocesi di Padova è proprietaria di due dei complessi monumentali del “sito seriale”: lo splendido Battistero del Duomo, capolavoro di Giusto de’ Menabuoi, e la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, a due passi dalla Cappella degli Scrovegni. “Beni che danno lustro alla città, ma che rendono merito anche alla sua storia e alla sua cultura, così pregne di testimonianze di fede. Tutti i siti del circuito – afferma il vescovo – raccontano una Padova del Trecento in cui vita e fede, concretezza e spiritualità, ambito civile e religioso si intrecciano fortemente. Se pensiamo al Battistero, siamo di fronte all’intera storia della salvezza, un gioiello artistico che ancora oggi è aperto al culto per vivere in particolare il sacramento del battesimo, punto d’inizio della vita cristiana. Altro luogo di culto è la Chiesa degli Eremitani, che porta il segno e la memoria di ulteriori storie: la ferita dei bombardamenti e l’impegno del recupero. Chi visiterà questi ambienti potrà ammirare la bellezza artistica nel contesto di una vita religiosa tutt’ora presente e praticata. C’è l’augurio che queste realtà siano colte dal visitatore anche nel loro valore di testimonianza di fede”.


Padova Urbs picta

I LUOGHI DELLA PADOVA DEL TRECENTO DALLA BASILICA E DAL CONVENTO DEL SANTO AGLI SPLENDORI DELLA REGGIA CARRARESE LA PROCLAMAZIONE A PAT R I M O N I O U N E S C O È U N R I N N O VAT O IMPEGNO A CUSTODIRE E DIFFONDERE U N PAT R I M O N I O D ’A RT E UN I C O A L M O N D O

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no degli straordinari complessi monumentali del sito seriale dei cicli affrescati del Trecento patavino è rappresentato dalla Basilica e dal Convento di Sant’Antonio, con il limitrofo Oratorio di San Giorgio. Per padre Oliviero Svanera, da pochi giorni ex rettore della Basilica, essere in prima fila con i propri tre siti nella proclamazione UNESCO “diventa motivo non solo di un rinnovato impegno nel custodire e diffondere un patrimonio d’arte unico al mondo”. È di più. “Per noi Chiesa – spiega – diventa un’opportunità per rinnovare una proposta di incontro con la fede che ha originato queste opere”. Attraverso gli affreschi presenti nella Basilica, infatti, “va ricordato anche l’immenso patrimonio d’arte rappresentato dalle sculture della tomba del Santo, piuttosto che del Donatello del presbiterio. Vogliamo far emergere – afferma padre Svanera – oltre agli aspetti turistici o tecnici o culturali di sguardo sulla bellezza di queste opere, la possibilità di incontro con colui che in queste opere è significato, Cristo Salvatore. È la via del Vangelo, della evangelizzazione attraverso la via pulchritudinis di cui parla papa Francesco in ‘Evangelii gaudium’. La via della bellezza che, a partire dall’esperienza dell’incontro con l’arte che suscita stupore, può aprire la strada della ricerca di Dio e disporre il cuore e la mente all’incontro col Cristo, bellezza incarnata offerta da Dio agli uomini per la loro salvezza”. Altro luogo straordinario, la Reggia Carrarese

con la splendida Cappella affrescata da Guariento. Reggia che è di proprietà dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti e che, come spiega il suo presidente Antonio Daniele, ha condiviso attivamente il progetto di candidatura e sviluppato la collaborazione con gli altri soggetti coinvolti. “Ci auguriamo – afferma Daniele – che ci siano nuove simpatie e solidarietà, interesse dei pubblici poteri e mecenatismo attivo tali da metterci nella condizione di rafforzare l’opera di conservazione, tutela e valorizzazione del complesso monumentale della Reggia Carrarese. L’Accademia, grazie al contributo e alla competenza dei suoi soci, non mancherà di offrire il suo apporto costante in termini di approfondimenti scientifici e ampie occasioni divulgative, tali da far progredire la consapevolezza collettiva e specialistica rispetto a un bene architettonico e pittorico che merita senz’altro la definizione di patrimonio universale dell’umanità”.

APP E BIGLIETTO UNICO PER I VISITATORI “Padova Urbs picta” è l’applicazione ufficiale per smartphone per immergersi nella città del Trecento: interazione di immagini, testi, mappe, racconti e musica, uno strumento di arricchimento e guida, con la possibilità di visualizzare e ascoltare la narrazione dei contenuti di approfondimento sui vari siti. La app è stata creata per il Comune di Padova dalla startup Meeple dell’ateneo patavino con il contributo della Regione del Veneto e di DoIT Viaggi. Con la “Padova Urbs picta Card” i visitatori avranno a disposizione un biglietto unico per tutti i luoghi del sito. Per i turisti la card potrà avere validità 48 o 72 ore – al costo rispettivamente di 28 e 35 euro – e include nel prezzo l’utilizzo dei mezzi pubblici. Per i residenti della provincia di Padova è disponibile una card della durata di 6 mesi al costo di 25 euro (l’utilizzo dei mezzi pubblici non è compreso). Questo biglietto unico può essere acquistato sia in formato fisico che digitale e viene venduto alla biglietteria dei Musei Civici, attraverso il sito web della Cappella degli Scrovegni www.cappelladegliscrovegni.it, tramite il Contact Center +39 049 2010020 e ai punti IAT della città.


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CURIOSITÁ DEL “SITO SERIALE” UNESCO IL SITO IN CIFRE 4 componenti – Scrovegni ed Eremitani; Cittadella antoniana; Palazzo della Ragione, Reggia, Battistero e le loro piazze; San Michele. 8 luoghi – Cappella degli Scrovegni; Chiesa dei santi Filippo e Giacomo agli Eremitani; Palazzo della Ragione; Battistero della Cattedrale; Cappella della Reggia Carrarese; Basilica e Convento del Santo; Oratorio di San Giorgio; Oratorio di San Michele. 19,96 – sono gli ettari di zona dei siti. 530 – sono gli ettari di zona di protezione dei siti. 3.694 – sono i metri quadrati di pareti affrescate. 6 artisti – Giotto, Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi, Jacopo da Verona. 9 partner del progetto – Comune di Padova, Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, Basilica e Convento di Sant’Antonio – Delegazione Pontificia, Veneranda Arca del Santo, Diocesi di Padova, Università degli Studi di Padova, Soprintendenza, Ministero della Cultura, Regione del Veneto. 100 – le associazioni e i privati cittadini coinvolti nel percorso di partecipazione “Tavoli delle idee”. 95 – gli anni di storia dell’arte condensati in un unico percorso.

IL REALISMO E LA SCIENZA C’è un’immagine che stride con l’immaginario iconografico del Medioevo nella narrazione dell’Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni. È la stella cometa che accompagna i tre saggi verso la capanna in cui è nato Gesù, rappresentata da Giotto come una palla infuocata che illumina il cielo notturno. Contravvenendo alla tradizione della stella a più punte, secondo gli storici Giotto avrebbe infatti rappresentato la stella cometa di Halley, che nel 1301 aveva solcato i cieli di Padova. L’artista avrebbe assistito a quel passaggio e deciso di rappresentare la cometa in maniera realistica, proprio così come l’aveva vista.

Giotto, "Adorazione dei Magi" Cappella degli Scrovegni

GIOTTO, LA RESA DELLE EMOZIONI

Giotto, "Le madri" Cappella degli Scrovegni

La ricerca dell’espressività dei personaggi rappresentati costituisce uno degli elementi della “rivoluzione giottesca”, proseguita dai suoi seguaci. Sono tante le figure della vita laica e della tradizione religiosa nella narrativa di Giotto che nel sito dei cicli affrescati della Padova del Trecento esprimono emozioni, sofferenze, gioie e paure attraverso espressioni dei volti, posizioni dei corpi, gestualità rappresentate. C’è un particolare venuto alla luce nella Cappella degli Scrovegni solo nel corso della campagna di restauri del 2000: nella scena che rappresenta la Strage degli Innocenti, caratterizzata da un’atmosfera di grande dolore, si vedono le lacrime delle madri disperate per l’uccisione dei loro piccoli.

LA PROSPETTIVA PRIMA DELLA PROSPETTIVA A rendere unici al mondo gli affreschi inseriti nella World Heritage List dell’UNESCO c’è l’uso della prospettiva prima della prospettiva. Nella storia dell’arte questa tecnica di rappresentazione dello spazio viene teorizzata da Leon Battista Alberti nel Quattrocento, ma si riscontra in tutta la pittura giottesca. La ricerca innovativa e all’avanguardia intuita da Giotto trova la sua massima espressione nei due affreschi ai lati dell’arco trionfale della Cappella degli Scrovegni: due finti spazi architettonici che costituiscono una novità assoluta, mai dipinta in precedenza. Sono i cosiddetti “coretti”, due stanze vuote e senza figure che consentono al maestro toscano di dimostrare la propria abilità nella resa dello spazio, con una prospettiva ancora empirica e intuitiva, che Giotto concepisce pienamente solo a Padova.

Giotto, "Coretto" Cappella degli Scrovegni

IL PRIMO BACIO DELLA STORIA DELL’ARTE Giotto, "Incontro di Gioacchino ed Anna alla Por ta Aurea" Cappella degli Scrovegni

Fra le scene della Vita di Maria e della Vita di Cristo dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni c’è un episodio che meraviglia e illanguidisce l’occhio attento: è la rappresentazione del bacio tra Anna e Gioacchino, genitori di Maria e nonni di Gesù. In un Vangelo apocrifo si racconta che Gioacchino fosse stato mandato in esilio perché incapace di generare figli. Lontano dalla sua amata sposa, vive un’esistenza di solitudine ma, grazie all’intervento divino, giunge un angelo a dargli la lieta novella: Anna aspetta un figlio e lui può essere riammesso alla vita della comunità. Giotto dipinge la scena del ricongiungimento dei sue sposi, che suggellano la ritrovata unione con un bacio di vero amore.

LA COMMITTENZA FEMMINILE Una delle caratteristiche peculiari del sito è che una buona parte delle committenze agli artisti erano fornite da cittadini e personaggi laici della comunità patavina. Spiccano i nomi di due personaggi femminili, potenti e noti all’epoca. Agli Eremitani si distingue la committenza femminile della nobildonna Traversina Cortellieri a Giusto de’ Menabuoi per la decorazione della cappella dedicata al figlio Tebaldo. Nel Battistero della Cattedrale è palese quella di Fina Buzzaccarini, che incaricò lo stesso de’ Menabuoi, che rese sentimenti ed espressività secondo una sensibilità femminile pur mantenendo sempre vivo l’intento celebrativo delle pitture. Nella “Storia della Salvezza” risalta il nuovo interesse rivolto alle donne: oltre a Fina, presente in diverse scene nel suo abito rosso, sono raffigurate le sue tre figlie e la sorella suor Anna accanto a personalità della corte dei Carraresi, come il Petrarca.

Giusto de' Menabuoi, "La rinascita di san Giovanni Battista" Battistero del Duomo


#Regione

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Innovazione. Nasce Tech4Life, la rete che mette a sistema le maggiori realtà regionali

La tecnologia robotica a servizio della medicina P

assa attraverso il grande tema della salute una delle sfide oggi più alte per il mondo dell’innovazione e, pure, delle amministrazioni pubbliche. A esserne convinto Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo economico e all’Innovazione, anima e motore di Tech4Life, la rete innovativa del biomedicale, la ventunesima istituita in Veneto, interamente dedicata alla realizzazione di progetti nel campo della ricerca industriale di nuove tecnologie robotiche in ambito sanitario e per lo sviluppo di dispositivi medici che abbiano come obiettivo il miglioramento di salute e benessere delle persone. Un progetto fortemente voluto dalla Regione, in prima linea proprio Marcato, che ha chiamato a raccolta Università venete e imprese attraverso Confindustria. “Sono 58 i protagonisti della nuova rete che mette a sistema le maggiori realtà regionali attive nell’innovazione tecnologica legata al benessere e alla salute – spiega l’assessore –: 38 piccole e medie aziende e 10 grandi imprese dell’industria biotecnologica, 7 Dipartimenti universitari degli atenei di Verona, Padova, Venezia (Ca’ Foscari), una Digital Innovation Hub e un’ associazione di categoria, Confindustria. La Regione ci mette le risorse, la rete d’imprese svilupperà gli strumenti. Abbiamo messo in campo il meglio per affrontare una sfida che nessuno si

sarebbe mai aspettato e alla quale non potevamo certo sottrarci. In tre anni abbiamo investito 97 milioni di euro per reti innovative, la pandemia ci ha imposto un salto di qualità con l’avvio di un nuovo network. Tech4Life è la risposta tutto questo, vale a dire all’imperativo di dare riposte immediate e di assoluta eccellenza a un cambiamento che chiede di essere, piaccia o no, governato”. Di cosa si occuperà, nel concreto, la nuova rete nata su iniziativa di Confindustria Verona, Veneto Centro e regionale? “Promuoverà la realizzazione di progetti nel campo della ricerca industriale di nuove tecnologie

Sono 58 i protagonisti tra imprese e dipartimenti universitari. Marcato: “In tre anni abbiamo investito 97 milioni, la pandemia ci ha imposto un salto di qualità” robotiche in ambito sanitario e per lo sviluppo di dispositivi medici rivolti al miglioramento del benessere della persona – illustra Marcato –. Entrando nel dettaglio, particolare attenzione sarà rivolta agli ambienti di cura pubblici e privati con riferimento al monitoraggio da remoto di casi cronici e ai temi legati alla telemedicina, la valutazione rapida delle condizioni del paziente, l’accesso semplificato

alle prestazioni sanitarie oltre all’efficientamento delle piattaforme per l’identità digitale del paziente come chiave di accesso alla digitalizzazione delle interfacce di comunicazione degli istituti ospedalieri pubblici e privati con gli utenti. Svilupperà i temi dell’assistenza, per una vita indipendente e migliorata, sfruttando le potenzialità tecniche della medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata”. La Regione sta lavorando già dalla precedente programmazione 20142020 per supportare il tessuto imprenditoriale nell’affrontare le sfide che l’Europa aveva fatto proprie in epoca pre Covid. Tra queste: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologi-

L’intervento Giacomo Possamai chiede un cambio di rotta

“Consumo di suolo, mettiamo un freno al cemento” “Nonostante la Regione Veneto nel 2017 abbia approvato la legge n.14 per il “contenimento del consumo di suolo”, continuiamo ad essere tra le regioni peggiori d’Italia”. Così Giacomo Possamai, consigliere regionale del Partito Democratico, di fronte ai dati del recente rapporto Ispra. Con 217.744 ettari totali sottratti alla campagna, di cui 682 solo nel 2020, il Veneto si piazza subito dopo la Lombardia, un dato che sta facendo discutere. “Segno che quella legge davvero non funziona - aggiunge Possamai - e che non basta. E segno, soprattutto, che è necessario un cambio di mentalità prima e di rotta poi, che dimostri una volta per tutte che la Regione ha a cuore

il tema e non si volta dall’altra parte di fronte ad un problema enorme”. Il consigliere ricorda che la lotta alla cementificazione è fra le priorità e si inserisce nel più ampio contesto della tutela dell’ambiente e del contrasto ai cambiamenti climatici, le vere sfide del presente e futuro. Ricorda anche le proteste degli agricoltori, visto che nel conto del terreno consumato c’è anche tanto suolo agricolo, compreso quello occupato per impianti fotovoltaici a terra. E ancora: i sempre più frequenti fenomeni di grave maltempo che colpiscono il territorio trovano gioco facile nel provocare danni se la terra è oggetto di una cementificazione senza freni. Non da ultimo,

le opportunità legate alla rigenerazione degli edifici, dagli ingenti contributi statali rivolti agli enti locali ai bonus nel settore dell’edilizia destinati ai privati, offrono un’occasione straordinaria per restituire vita alle tantissime costruzioni vetuste. “Sorge spontaneo chiedersi come mai in Veneto si continui a divorare suolo ogni anno continua Possamai - quando vi sono sparsi sul territorio migliaia di capannoni abbandonati ed intere aree industriali dismesse che potrebbero essere tranquillamente riqualificati e resi nuovamente utilizzabili, anche per accogliere, quei pannelli fotovoltaici che si moltiplicano inspiegabilmente su suolo coltivato”.

co e l’innovazione. Oggi il supporto continua attraverso una nuova programmazione 2021-2027 che punta a guidare il mondo produttivo verso un’ economia innovativa, intelligente e verde. “Nel triennio, per le 20 reti riconosciute dalla giunta regionale tra 2016 e 2020, abbiamo messo in campo 56 milioni di euro, quindi 8,5 milioni di euro dalle Università e 32,4 dalle imprese. Ciò significa che, in totale – conclude l’assessore Marcato –, il Veneto ha investito 97 milioni di euro in tre anni per sostenere ricerca e innovazione delle nostre aziende che, come sappiamo bene, sono in prevalenza piccole e medie imprese”. Nicoletta Masetto


Regione

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Turismo. Confortanti i primi dati su arrivi e presenze in Veneto, il punto al G20 delle spiagge a Jesolo

“Ad agosto tutto esaurito al mare, milioni di presenze sulle coste”

L’assessore Caner: “fondi raddoppiati con la nuova programmazione”. Calzavara fa il punto sulle concessioni demaniali e coinvolge le destinazioni turistiche

E

ra nazionale, in ambito turistico, dopo il blocco della pandemia, che ci consente di fare delle riflessioni importanti sul mondo del turismo – continua Caner -. Il Covid ha evidenziato alcune criticità nel modello di sviluppo delle destinazioni balneari e, di conseguenza, ha accelerato alcune riflessioni. Ragionamenti che saranno al centro del nuovo piano strategico del turismo regionale”. L’innovazione di prodotto, tema che continua ad essere centrale per superare determinati paradigmi di maturazione delle destinazioni, ma anche la valorizzazione dell’accoglienza e del capitale umano e una spinta dell’offerta sul digitale, diventano oggi le chiavi di lettura per ritornare a essere competitivi a livello internazionale. “Grazie alla comunicazione e alla promozione dobbiamo essere capaci di trasferire questi valori nell’offerta turistica regionale per rigenerare l’incoming nelle nostre destinazioni”, conclude l’assessore al turismo. Altro tema toccato dal G20 è quello, delicatissimo e controverso, della gestione delle spiagge, patrimonio demaniale, al centro

’ il turismo balneare a trascinare la ripresa del settore in buona parte del Veneto. La conferma arriva dalla quarta edizione del G20 delle spiagge, il summit delle destinazioni balneari italiane con almeno 1 milione di presenze turistiche annue, ospitato quest’anno a Jesolo. “Oggi, nella seconda estate ai tempi del Covid, gli arrivi e le presenze ci lasciano ben sperare. – afferma l’assessore al Turismo Federico Caner - Sulla costa veneta, in montagna ma anche al lago abbiamo raggiunto percentuali importanti (con tassi di occupazione che hanno sfiorato il 97% nel periodo di ferragosto) che segnano la ripresa del comparto. Oggi le presenze domestiche rappresentano una percentuale importante nella bilancia turistica Veneta, con un livello di soddisfazione percepita che supera l’88% rispetto ai dati del 2020. Il primo semestre 2021, periodo che non tiene dunque conto del boom dei mesi clou dell’estate e con un giugno ancora in parte interessato dalle limitazioni imposte dalla pandemia, si chiude con 2,8 milioni di arrivi

e più di 10,5 milioni di presenze. Flussi che garantiscono una boccata di ossigeno a tutti i comprensori turistici. Fino a giugno, nei 120 km di costa Veneta abbiamo raggiunto i 4 milioni di presenze e credo che, grazie anche a questo momento di confronto con le altre destinazioni balneari, oggi più che mai, sia necessario guardare con ottimismo a questa ripartenza, puntando anche sul tema della sicurezza. Dobbiamo essere bravi a reagire e, insieme, cercare di andare il più lontano possibile per gettare le basi del futuro delle nostre realtà turistiche”. L’assessore ha anche indicato le linee strategiche che il Veneto intende perseguire per definire il futuro della politica turistica regionale: “Blu economy, utilizzo dei fondi Next Generation EU e nuova programmazione comunitaria, con fondi raddoppiati rispetto al passato per un importo complessivo pari al miliardo di euro da utilizzare anche nel comparto turistico, per investimenti nel ricettivo e valorizzare il capitale umano”. “Questo summit rappresenta di fatto il primo evento di caratu-

“Otto infermieri che si turnano ogni 100 ospiti, la cui età media è di 85 anni, attrezzature sanitarie spesso inadeguate. Sono solo la punta dell’iceberg di una miriade di criticità riscontrate nelle 355 Rsa venete e che la pandemia non ha fatto altro che acuire”. Il Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, chiede “senza spirito polemico, ma in maniera costruttiva” la ripresa di un confronto in Regione sulla riforma delle Ipab, ferma addi-

Autonomia. La richiesta di Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale

Francesco Calzavara e Federico Caner

della discussa direttiva europea Bolkestein. Il demanio, nella prima regione italiana per numero di arrivi e presenze, rappresenta una leva strategica all’interno dell’offerta turistica Veneta. “Gli elementi di incertezza che stiamo vivendo da 17 anni, -sottolinea l’asessore regionale al Demanio Francesco Calzavara - e che interessano direttamente le concessioni balneari della costa Veneta, devono suggerire alle pubbliche amministrazioni e agli imprenditori dei percorsi per ripensare alla spiaggia non più solo come luogo di balneazione ma come prodotto turistico integrato nel territorio”. Nella speranza che la normativa italiana abbia forza rispetto alle richieste di chiarimento da parte della Comunità Europea, è comunque auspicabi-

“Riprendiamo il confronto sulla riforma delle Ipab” rittura dal 2000. “È prevista da una legge dello Stato di due decenni fa – commenta – il ritardo dell’amministrazione regionale al riguardo è incommensurabile”. Peraltro, aggiunge lo stesso Lorenzoni, non basta il mero accreditamento, “ma delle iniziative finalizzate a controlli costanti all’interno di queste

strutture, cui i famigliari degli assistiti ripongono massima fiducia”. Oggi, di fatto, le Rsa ospitano quasi esclusivamente anziani non autosufficienti e con patologie invalidanti; ragion per cui sono sensibilmente aumentate le attività e le prestazioni di carattere sanitario. “Tale evoluzione non è sempre

stata accompagnata da interventi concreti ed efficaci finalizzati a migliorare le procedure, le normative e i servizi”. Ecco perché è urgentissima la ripresa di un confronto: “L’attuale contesto ci impone di avere uno sguardo lungimirante. A questo riguardo le Ipab sono destinate a venire trasformate in Centri

le intraprendere percorsi virtuosi, che non siano solo a macchia di leopardo. Calzavara ritiene che “le sedici Organizzazioni di Gestione della Destinazione previste dalla nostra legge turistica, possano in futuro giocare un ruolo chiave nella definizione dell’evoluzione corretta della destinazione balneare come realtà turistica e molti progetti che stiamo portando avanti cvanno proprio in questa direzione-. Come il concetto allargato di destinazione, che si potrà estendere all’insieme delle località balneari venete, ma anche a quelle del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna. Un’idea di modello di sviluppo turistico sostenibile dell’Alto Adriatico (Obere Adria) che sta già evolvendo rispetto ai decenni precedenti”.

servizi organicamente inseriti nella filiera dei servizi sociosanitari e socio-assistenziali a livello territoriale. Fra le misure concrete, ad esempio, dovrebbe essere presente un medico h24”. Nell’ambito della riforma, infine, “potrebbero rientrare una serie di interventi relativi all’assistenza domiciliare, reale alternativa alle medesime strutture residenziali. Noi, come gruppi di opposizione, ci stiamo ad un dialogo senza pregiudizi”.


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. Regione

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Politica. Parla Alberto Stefani, coordinatore regionale in Veneto

“La Lega continua a crescere sul territorio e a raccogliere consensi fra gli amministratori”

“I

n Veneto ben quattordici sindaci, una media di due al mese, e quaranta amministratori locali hanno deciso di iscriversi alla Lega nel 2021. Il nostro è un partito in salute, cresciamo giorno per giorno ovunque, dalle grandi città fino alle realtà periferiche che ci stanno regalando soddisfazioni inaspettate in termini di risultati”. È un bilancio positivo quello tracciato da Alberto Stefani, coordinatore regionale della Lega del Veneto (la nomina a Natale 2020, l’insediamento effettivo a gennaio di quest’anno). Parlamentare e sindaco di Borgoricco, Stefani è partito, giovanissimo militante, dalla base per arrivare ai vertici. “Non è un caso che dal territorio sia iniziato anche il mio lavoro di coordinatore regionale della Lega in Veneto – spiega –. La base è la nostra “anima” autentica, quella più vera. Il territorio è il nostro primo, prezioso e insostituibile interlocutore. Tutte le settimane incontro militanti, sindaci, amministratori e tanti cittadini che sempre più si riconoscono nel nostro partito, nei nostri ideali, nel nostro modo di operare. La prima uscita? In Polesine. L’ultima, solo qualche giorno fa, nel Bellunese”. Un “viaggio” nelle sezioni, poco meno di quattrocento, che ha portato Stefani in tutte le province del Veneto. “Il contatto con le persone, le relazioni, il confronto, la conoscenza dei territori e delle problematiche che i nostri sindaci e amministratori si trovano ad affrontare sono la “cifra” del nostro partito, il tratto distintivo, quello per il quale le persone ci scelgono e ci danno fiducia – aggiunge il coordinatore –. L’altro marchio, riconosciuto sul campo, è la buona amministrazione. Quando siamo al governo, di realtà importanti come di piccole realtà, non ci batte nessuno. La Lega è il contenitore naturale della buona amministrazione”. Il coordinatore ha visitato più della metà delle quasi quattrocento sezioni della Lega in Veneto, le rimanenti nei prossimi mesi. “La politica non si fa nelle stanze dei bottoni, bensì fuori, in mezzo alla gente – prosegue –. Se vuoi capire come e cosa sta cambiando devi uscire, ascolta-

Alberto Stefani

re e dare riposte. È quello che stiamo facendo, ad esempio, con i nostri gazebo presenti in maniera capillare sul territorio grazie ai nostri militanti e, in queste settimane, nelle sfide elettorali”. In Veneto sono oltre 140 i sindaci leghisti e numerose le amministrazioni in cui la Lega è in maggioranza. La prossima sfida si giocherà ora nei circa 80 Comuni (una decina sopra i 15 mila abitanti) in cui si andrà al voto a ottobre. “Una presenza che, a partire dalle prossime amministrative, vorremmo incrementare – auspica Stefani –. Dalla nostra, un trend che ci fa guardare al futuro con entusiasmo e sempre maggiore energia e passione: in questi mesi, in Veneto, è in vertiginosa crescita il numero di giovani che hanno aderito alla Lega o che comunque partecipano alle nostre iniziative. E se il buongiorno si vede dal mattino …”. Nel 2022 in calendario alcune tra le sfide elettorali più importanti: Padova, Verona, Belluno. “Siamo al lavoro per mettere insieme squadre che siano il volto migliore della città che rappresentano. Nomi, storie, esperienze di spessore e di valore, dal volontariato alle professioni, nelle quali la gente possa riconoscersi e alle quali affidare la buona amministrazione non del domani o del dopodomani, ma dei prossimi cinquant’anni. Prima dei nomi vengono i progetti, sia chiaro. È questo il senso del nostro impegno per Padova, città che merita di sognare in grande. Una visione capace finalmente di andare oltre l’ordinaria amministrazione, pure questa spesso mancata”. Una battuta finale sulle divisioni interne al partito. “La Lega è sempre stata una, lo è anche ora. Noi guardiamo avanti, non abbiamo tempo per le chiacchiere o per chi vorrebbe dividere”. Nicoletta Masetto


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SETTEMBRE 2021

Salute Vaccini anti Covid

Un vademecum dell’Istituto superiore di sanità contro le fake news

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“Bufale” e vaccini, le risposte che fanno chiarezza Vaccinazioni anti Covid, a Treviso un ambulatorio per rassicurare i genitori a pag 38 42

Covid 19, possibile la diagnosi dai campioni di saliva lasciata sui rifiuti a pag 39 43

ufale” e vaccini, le risposte che fanno chiarezza. I vaccini anti Covid causano il contagio, sono sperimentali, non si conoscono ancora gli effetti a breve e lungo termine, modificano il nostro Dna… Sono molte le fake news che circolano sul tema, per questo motivo il Gruppo Vaccini dell’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato sul proprio sito web un vademecum con le risposte alle “bufale” più diffuse che si sentono in giro e si trovano in rete, allo scopo di fare un po’ di chiarezza. “Non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine, i vaccini sono stati prodotti troppo velocemente e le uniche informazioni vengono dalle aziende”. Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Dopo i risultati degli studi autorizzativi effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età, che sono stati condotti anche in questo caso, vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali di possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso vengano evidenziati eventi avversi non manifestatisi durante gli studi autorizzativi, se dopo un’indagine approfondita viene sospettata o dimostrata una relazione causale con la vaccinazione, vengono aggiunti all’elenco delle reazioni avverse e che sono elencate nelle schede informative dei vari vaccini (farmacovigilanza post marketing). Prosegue alla pag. seguente

La sfida contro lo stress in ambiente di lavoro a pag 40 44


Salute

42 Vaccinazioni anti Covid e giovanissimi Consulenza scientifica

A Treviso un ambulatorio per rassicurare i genitori YOGA Ganesha Yoga A.s.d. Via San Marco, 17 - Camposampiero Pd web: www.ganeshayoga.it Cell:347/5515793

Vaccinazioni anti Covid e giovanissimi

A Treviso un ambulatorio per rassicurare i genitori

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accinare i più giovani, quelli dai 12 ai 18 anni, quelli che rientrano a scuola, che tornano a praticare sport e che vogliono continuare ad incontrare gli amici. Sono molti i ragazzi che sono propensi a vaccinarsi ma che talvolta incontrano le resistenze dei genitori, timorosi sui possibili rischii della vaccinazione accinare più giovani, quellianti dai Covid. E spesso capita che gli 12 ai 18 anni, quelli chesiano rientrastessi ragazzi che a ricorrere dei no a scuola, tornanoall’aiuto a praticare sanitari per rassicurare genitori titusport e che vogliono continuare ad inbanti o addirittura peri timore contrare gli amici. contrari Sono molti ragazzi degli effetti collaterali. che sono propensi a vaccinarsi ma Pertalvolta fugareincontrano dunque i ledubbi dei che resistengenitori sulla vaccinazione contro il ze dei genitori, timorosi sui possibili Covid-19 nei bambini e nei ragazzi, rischi della vaccinazione anti Covid. l’Ulss 2 Marca E spesso capitaTrevigiana che sianohaglideciso stessi di attivare presso Operativa di ragazzi a ricorrerel’Unità all’aiuto dei saniPediatria dell’Ospedale Ca’ Foncello tari per rassicurare genitori titubanti Treviso un contrari nuovo Ambulatorio deodi addirittura per timore degli dicato. effetti collaterali. “L’Ambulatorio – spiega il primario Per fugare dunque i dubbi dei gedel reparto, Stefano Martelossi nitori sulla vaccinazione contro –il avrà l’obiettivo di fornireeinformazioni Covid-19 nei bambini nei ragazzi, el’Ulss consulenze riguardo alle ha vaccina2 Marca Trevigiana deciso zioni anti-Covid nell’età 12-18 anni.di di attivare presso l’Unità Operativa E’ attivo a partire dallo scorso 24 Pediatria dell’Ospedale Ca’ Foncello agosto e sarà operativo tutti i martedì di Treviso un nuovo Ambulatorio dedalle 16 alle 18”. dicato. A disposizione dei genitori, per ri“L’Ambulatorio – spiega il primario spondere ai quesiti, fugare possibili del reparto, Stefano Martelossi – avrà dubbi, valutare eventuali casi parti-e l’obiettivo di fornire informazioni colari, ci sarà il primario Martelossi: consulenze riguardo alle vaccinazioni l’accesso all’Ambulatorio anti-Covid nell’età 12-18 sarà anni.suborE’ atdinato alla prenotazione potrà tivo a partire dallo scorso che 24 agosto

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e sarà operativo tutti i martedì dalle L’Ulss 2 Marca 16 alle 18”. Trevigiana ha A disposizione dei genitori, per rispondere ai quesiti, fugare possibili attivato un servizio dubbi, valutare eventuali casi partia disposizione per colari, ci sarà il primario Martelossi: l’accesso all’Ambulatorio sarà suborrispondere a quesiti, dinato alla prenotazione che potrà fugare dubbi, essere richiesta alla segreteria della Pediatria, telefono 0422-322263, dalvalutare casi le 8.30-15.00. particolari “L’ambulatorio che è stato attivato al Ca’ Foncello dal primario MartelosL’Ulss 2 Marca Trevigiana ha attivato un si – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi a - sarà un utile struservizio disposizione per rispondere a mento a disposizione delle famiglie quesiti, fugare dubbi, valutare casi particolari che hanno qualche dubbio circa l’importanza della vaccinazione dei propri essere richiesta segreteria della dei propri figli. Andrà ad affiancarsi figli. Andrà ad alla affiancarsi all’imporPediatria, telefono 0422-322263, daltante lavoro che, sul tema, stanno già all’importante lavoro che, sul tema, lefacendo 8.30-15.00. i pediatri di libera scelta sul stanno già facendo i pediatri di libera “L’ambulatorio che è stato per attivato territorio. Colgo l’occasione ricor- scelta sul territorio. Colgo l’occasione aldare Ca’ aiFoncello dal primario Marteragazzi e alle loro famiglie il per ricordare ai ragazzi e alle loro falossi – sottolinea il direttore ruolo della vaccinazione, sia ingenetermi- miglie il ruolo della vaccinazione, sia rale, Francesco Benazzi sarà ni di prevenzione della malattia eun del in termini di prevenzione della malatutile strumento a disposizione delle contagio, sia per permettere ai nostri tia e del contagio, sia per permettere famiglie hanno qualche dubbio ai nostri ragazzi il ritorno a scuola in ragazzi ilche ritorno a scuola in presenza circa l’importanza della vaccinazione presenza senza correre rischi”. senza correre rischi”.

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Vaccini anti Covid

Un vademecum dell’Iss contro le fake news “I vaccini anti Covid sono sperimentali” Con il termine vaccini (o in generale farmaci) sperimentali ci si riferisce a farmaci non ancora autorizzati all’immissione in commercio. Questo non è il caso dei vaccini per Covid-19, il cui uso clinico è stato regolarmente autorizzato dall’Ema. Nel caso dei vaccini anti Covid-19 il processo di sviluppo ha subito un’accelerazione senza precedenti a livello globale, tuttavia come riporta la stessa Ema sul proprio sito “un’autorizzazione condizionata garantisce che il vaccino approvato soddisfi i rigorosi criteri Ue di sicurezza, efficacia e qualità e che sia prodotto e controllato in stabilimenti approvati e certificati in linea con gli standard farmaceutici compatibili con una commercializzazione su larga scala”. “I vaccini provocano l’infezione” I vaccini attualmente in uso in Italia usano la tecnologia a mRNA(Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca e Janssen). In entrambi i casi si introducono nell’organismo le “istruzioni” per produrre frammenti della proteina che il virus usa per “agganciare” la cellula. Quindi non viene utilizzato il SArs-CoV-2 vivo e infettante. Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino. “I vaccinati sono contagiosi” Questo è possibile perché, come per tutti i vaccini esistenti, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%, e ci possono essere quindi i cosiddetti “fallimenti vaccinali”. Inoltre anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo. Un livello di copertura della popolazione alto minimizza il rischio di trasmissione tra individui suscettibili all’infezione. I dati provenienti dai paesi con una campagna vaccinale avanzata, Italia compresa, hanno dimostrato che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori della malattia, dal ricovero al decesso, oltre 9 persone ogni 10 vaccinate. La vaccinazione riduce anche la capacità di infettare dei vaccinati. “Vengono nascosti effetti collaterali e decessi post vaccino” I dati della farmaco-vigilanza sono pubblici. In Italia l’Agenzia Italiana per il farmaco (Aifa) pubblica periodicamente il resoconto

e le segnalazioni di sospetti eventi avversi (https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanzavaccini-covid-19), e lo stesso fa l’autorità europea Ema. “Il vaccino causa infertilità e aborti” Al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza, le prime osservazioni, soprattutto dei dati Usa dove sono migliaia le donne immunizzate durante la gestazione, non hanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi per madri e neonati. “Il vaccino modifica il nostro DNA” I vaccini anti Covid-19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il Dna. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-Cov-2. “Il vaccino causa trombosi e miocarditi” Tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto beneficirischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali. “Dai 19/20 anni in giù per i soggetti sani è impossibile morire per Covid e pure manifestare sintomi gravi” Anche se nelle fasce più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Dall’inizio della pandemia al 17 luglio ad esempio ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni. In ogni caso lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare a livello di popolazione la circolazione del virus e permettere quindi di uscire dalla pandemia, oltre che di proteggere i soggetti più fragili. “Più vacciniamo più escono nuove varianti” Le varianti emergono perché il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni. I vaccini, riducendo la circolazione, limitano quindi la possibilità che il virus muti. Le varianti in circolazione in questo momento inoltre, compresa la “Delta”, sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre, quando ancora le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi paesi.


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Epidemiologia e sorveglianza sanitaria

Covid 19, possibile la diagnosi dai campioni di saliva lasciata sui rifiuti Il risultato di un recente studio condotto dalle Università di Perugia, Padova e Venezia insieme all’ISS su una popolazione di 650mila abitanti in un’area del Nord Italia durante il secondo picco della pandemia

Covid-19 e salute mentale. Sono aumentate le richieste di sostegno

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ltre alle diagnosi dirette (tamponi faringei, tamponi nasali, test sierologici), quelle ricavate dai campioni di saliva lasciati sui rifiuti. Secondo uno studio recentemente pubblicato nella prestigiosa rivista “Science of the Total Environment”, dal titolo “An innovative approach for the non-invasive surveillance of communities and early detection of SARS-CoV-2 via solid waste analysis”, condotto da ricercatori e tecnici delle Università di Perugia, Padova, Venezia e dell’Istituto Superiore di Sanità, è infatti possibile eseguire la sorveglianza sanitaria mediante campionamento indiretto di saliva lasciata sui rifiuti. La ricerca ha indagato la potenziale presenza di Rna di Sars-CoV-2 in 20 diversi siti in un’area del Nord Italia caratterizzata da una superficie di 570 kmq ed una popolazione di 650.000 abitanti durante il secondo picco di Covid-19 (in un periodo compresto tra il 9 gennaio e il 20 febbraio di quest’anno). In ciascun sito è stato campionato un numero da 50 a 100 unità di rifiuti che sono stati a contatto con la saliva umana (tazze da caffè in plastica, bicchieri di plastica, lattine per bevande e bottiglie di plastica) e trasportati in un laboratorio dove sono stati opportunatamente trattati per essere sottoposti ad analisi tramite tampone. Infine, tutti e venti i tamponi (uno per sito) sono stati analizzati presso i laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità; in tre tamponi è stata rilevata la presenza di Rna di Sars-CoV-2. Con l’impatto che il Sars-CoV-2 ha avuto e che sta ancora avendo nella società, si stanno sempre più affermando nell’epidemiologia nuovi approcci multidisciplinari per il monitoraggio e contenimento della diffusione del virus. Fra questi risulta essere di particolare interesse la sorveglianza ambientale di matrici rappresentati dagli scarti urbani e definiti dal gruppo di ricerca “urban waste products”, quali i reflui urbani, i rifiuti solidi, gli aerosol, il particolato atmosferico Essa è caratterizzata da analisi e monitoraggi di tipo non intrusivo, a complemento della sorveglianza clinica, basata invece sulle diagnosi dirette. “I risultati della nostra ricerca – spiega il profes-

sor Alberto Pivato del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Padova, uno degli autori dello studio – aprono nuovi orizzonti per l’applicazione di un approccio per la sorveglianza sanitaria-ambientale basato sul rilevamento di Rna di Sars-CoV-2 su rifiuti che sono stati a contatto con la saliva umana. Il vantaggio principale è quello di poter potenzialmente restituire in tempi rapidi informazioni utili a determinare la presenza del Sars-CoV-2 e/o di altri virus simili non nel singolo soggetto, ma in piccole comunità (come ad esempio scuole, mense, fabbriche, etc.) senza l’ausilio di personale medico specializzato. Tale approccio consentirebbe di rilevare con continuità ed in maniera economica e tempestiva la presenza di virus, consentendo interventi di contenimento più rapidi ed efficaci”.

I Sotto il professor Alberto Pivato

servizi di Salute mentale dell’Ulss 3 Serenissima segnalano, tra il 2020 e il 2021, un significativo aumwento degli accessi di persone che subiscono le conseguenze dell’epidemia “C’è tutta un’area molto importante dal punto di vista qualitativo e quantitativo – ha spiegato il Direttore del Dipartimento di Psichiatria dell’azienda sanitaria veneziana, il dottor Moreno De Rossi – che ha a che fare con il disagio psicologico prodotto dall’epidemia. Abbiamo voluto fare un’indagine presso i nostri Centri di Salute mentale, otto distribuiti in tutto il territorio, che sono i punti a cui principalmente si rivolgono le persone bisognose d’aiuto. Ebbene, abbiamo notato un incremento significativo di accessi: soprattutto alla fine del 2020 e nei primi mesi di questo 2021 abbiamo avuto circa un 25% di aumento delle richieste di aiuto e di cura”. L’Ulss 3 Serenissima ha verificato la diretta correlazione tra questo impennarsi degli accessi e il Covid-19. “Buona parte delle persone che ci hanno chiesto aiuto – ha sottolineato il Primario De Rossi – si rivolgevano a noi per la prima volta, tanto che questi “primi accessi” sono aumentati addirittura del 30%; si è trattato di persone che prevalentemente presentavano problemi d’ansia, stati depressivi, reazioni di adattamento difficile alla situazione determinata dall’epidemia; tra questi soggetti, numerosi sono quelli colpiti direttamente dalla pandemia: persone contagiate, o ricoverate, o che hanno subìto dei lutti in famiglia. Numerose anche le persone che hanno avuto un effetto diretto della pandemia sulla loro vita personale, soprattutto dal punto di vista economico e lavorativo, e che quindi pagano a livello psicologico i danni notevoli provocati dal Covid-19 nella loro situazione complessiva di vita”.


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La salute negli ambienti di lavoro

La sfida del millennio contro lo stress Un disagio psicologico e di conseguenza fisico che è legato alla sensazione di inadeguatezza, di non corrispondere alle aspettative degli altri

“Elemento Anima”, per il proprio benessere psicofisico

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l benessere psicofisico in tutte le sue declinazioni, quello che porta ad ascoltare se stessi con passione per conoscersi meglio, rispettarsi e migliorarsi nel modo di porsi e affrontare la quotidianità. E’ questo l’obiettivo di Genny Giambrone e Augusta Basile, due amiche di lunga data prima che colleghe e socie che, già direttrici della scuola di danza di Dance4fun Ssd, hanno deciso ora di dare il via ad una nuova proposta, “Elemento Anima”, uno spazio dedicato alla pratica yoga, in tutte le sue sfaccettature, e alla meditazione. Genny, ballerina professionista ed insegnante oltre che istruttrice di yoga, e Augusta, ballerina professionista laureata in farmacia e in scienze motorie, hanno voluto mettere in comune le loro esperienze e sensibilità. Ne è nato un felice connubio in cui i percorsi di medicina e benessere della cultura occidentale si fondono con le discipline olistiche e spirituali dell’oriente. Dopo un periodo d’inevitabile disagio legato alla pandemia che tuttavia non ha impedito, grazie anche alla comunità in cui sono inserite, alle due donne di continuare a proporsi ai propri iscritti (ne contavano 500 prima della diffusione del Covid) in questi due anni con attività all’aperto della scuola di danza Dance4fun Ssd, Genny e Augusta sono ripartite con questa nuova avventura. Hanno aperto il loro studio “Elemento Anima”, in via Europa 4 ad Albignasego (Pd), dove dal 13 settembre i clienti troveranno un orario composto da diverse tipologie di yoga e meditazione (come Vinyasa, Yin, Yoga in gravidanza e per bambini, Animal Flow, Mindfulness) oltre che al fitness, personal training, pilates, kickboxing, ginnastica dolce e workout in modalità classe o privata, arti miste di combattimento. Ci sono anche i collaboratori olistici che operano sia privatamente che durante i workshops e incontri a proposito di Ayurveda, Reiki, Cristalloterapia, Mindfulness, Massaggi di vario genere, riequilibrio energetico, medicina cinese, i sette chakra e molto altro, come ad esempio i corsi di cura della pelle e di make up con prodotti naturali. Uno spazio creato da un team giovane che vuole rivolgersi a tutti con una particolare attenzione per i giovani e l’invito a prendersi cura, anche solo per un paio d’ore a settimana, dell’ “Elemento anima” per aprire un varco da cui far passare la propria luce personale grazie ad una gestione più consapevole delle emozioni, della mente, dello spirito e delle energie. Un percorso, completo, di conoscenza di sé che parte dal fitness per addentrarsi nei meandri della propria interiorità e che può essere particolarmente efficace non solo negli adulti ma anche, e questo è il messaggio, e soprattutto nei giovani e giovanissimi. Bastano poche ore per ottenere un miglioramento globale della qualità della propria vita nella gestione degli impegni e della quotidianità. Un team d’insegnanti giovani, entusiasti e motivati, oltre che molto qualificati, contribuisce al raggiungimento del buon risultato.

articolo da mettere in piu edizioni: padsud e padova citta (DA GUARDARE BENE)

e si potesse stilare una classifica delle pa- termina se la mansione opera in un contesto role più utilizzate in ambito lavorativo ne- lavorativo a rischio Basso, Medio o Alto segli ultimi venti anni, c’è da scommettere che condo una scala di valori predefinita. Giusto tra le prime posizioni figurerebbe certamen- per fare qualche esempio, tra i quesiti viene te il termine STRESS. Dare una definizione richiesto di specificare il livello di turn-over di questo termine, indagare le ragioni psico per la specifica mansione, piuttosto che l’efsociali che determinano questa spiacevole fettiva fruizione di un congruo periodo di fecondizione e comprenderne possibili rimedi rie; oppure ancora la chiara identificazione di è certamente una delle sfide del millennio. Il ruoli e responsabilità. Sono inoltre tema riguarda anche e soprattutto la Salute e valutati aspetti legati alle vere e L’Inail ha messo Sicurezza negli ambienti di lavoro. In partico- proprie condizioni di lavoro, come a punto una lare, si parla di stress lavoro correlato quando la presenza persistente di elevato esiste un soggetto in un contesto lavorativo rumore di fondo negli ambienti o metodologia (datore di lavoro, collaboratore, lavoratore lo svolgimento di attività in orario di valutazione ecc..) che non si sente in grado di corrispon- notturno. In aggiunta, considerata dere alle aspettative che su di lui vengono la estrema dinamicità e impreveche è in grado riposte. Questo senso di “impotenza” crea un dibilità delle condizioni sociali (e di identificare disagio principalmente psicologico (ansia, su- quindi aziendali) in cui viviamo al scettibilità, tristezza, irritabilità); che se pro- giorno d’oggi, il legislatore richiela “temperatura tratto nel tempo potrebbe determinare ma- de che questo stesso approccio di stress” presente lessere fisico (emicrania, stanchezza, disturbi venga ripetuto ogni due/tre anni; digestivi) o addirittura inabilità psicologica sostanzialmente aggiornando la in azienda permanente. Un problema dunque che deve valutazione e “rimisurando la temessere affrontato con attenzione e precisione peratura” all’azienda. dai Datori di lavoro delle aziende; che peraltro Lo stress da lavoro correlato è una patolosono obbligati a valutare in maniera formale gia subdola, ma contrastarla è possibile. Serquesto aspetto ai sensi dell’ art. 28 del D.Lgs ve certamente un buono sforzo organizzativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza). Ma e la volontà di tutti i soggetti (datore di lavoInaugurato ad Albignasego uno spazio in cui si può trovare un orario come riuscire a quantificare importate e lavoratori) di investire compostoquesto da diverse tipologie diroyoga e meditazione oltre che alparte fitnessdel e proprio fattore di rischio? Come riuscire a determitempopilates per laesalute. Non è giusto che questa workout, arti miste di combattimento, molto altro nare se la “sensazione di inadeguatezza” è condizione possa rovinare il lavoro e la vita di causata veramente da criticità aziendali o da chi ne è esposto. una condizione di fragilità del soggetto dovuta a fattori personali (Es. problemi di salute, instabilità nella sfera affettiva e in generale psicosociale)? Per rispondere a questi quesiti e soprattutto fornire ai professionisti della sicurezza uno strumento di lavoro facile e standardizzato, l’INAIL ha messo a punto una metodologia di valutazione che è in grado di identificare in maniera diretta e imparziale la “temperatura di stress” presente in azienda. Si tratta di una check list organizzata in 3 macro-aree (Eventi Sentinella, Indicatori di Contenuto, Indicatori di Contesto) per un totale di poco più di 70 domande. Essa viene somministrata a soggetti rappresentanti di ciascuna mansione aziendale e deve essere compilata, per ovvi motivi, mantenendo l’anonimato. La risposta a ciascun quesito assegna dei punteggi standardizzati, la somma dei quali de-


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I Chakra, centri evolutivi dell’uomo, La sfida del millennio contro lo stress il primo centro anche detto centro della radice

La salute negli ambienti di lavoro

Un disagio psicologico e di conseguenza fisico che è legato allaprecedenti sensazione inadeguatezza, o già parlato in articoli dei più di antica che garantisce la sopravvivenza chakra come centri evolutivi dell’uoe la salvaguardia dell’individuo e della spedi non corrispondere alle aspettative degli altri

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mo. Questi infatti, sono rappresentati come dei vortici conduttori di energia che interessano e governano delle precise zone o funzioni corporee, stati psichici a questi collegati, nonchè elementi e attività cosmiche anche dette “sottili”. Muladhara Chakra o Centro della Radice è il primo dei sette chakra più importanti ed è situato tra gli organi genitali e l’ano, nel centro del perineo, ed è proprio qui che si colloca l’ingresso della Sushumna la NADI (o canale ) centrale. Il primo chakra appare come un loto colore giallo dorato con 4 petali scarlatti. L’elemento al quale è legato è la terra. Proprio quest’ultima o Gaia, il pianeta in cui viviamo, fornisce un solido punto d’appoggio per tutti noi e una base di crescita per tutte le forme di vita, che altro non sono, che la manifestazione della Coscienza Divina. Ugualmente il nostro corpo fornisce le basi all’espansione della Coscienza Individuale. Muladhara è il più elementare tra i sette centri, ma non per questo il meno importante in quanto sostiene tutto ciò che sta sopra. L’organo di senso ad esso collegato è l’olfatto, che ha sede nel cervello rettiliano, ovvero quella parte di cervello

cie stessa. L’organo di azione sono i piedi che si ancorano alla terra attraverso la forza di gravità, ma che allo stesso tempo forniscono all’individuo un basamento che permette al corpo di alzarsi e tendere verso l’alto. Il Bijamantra è LAM. Il primo chakra si collega al mondo fisico (AnnamayaKosha involucro fisico fatto di carne e ossa) trasmettendo le energie cosmiche a livello terreno e fisico, consentendo a queste energie di raggiungere la nostra struttura sottile. Ed è qui che veniamo in contatto con lo “Spirito della Madre Terra” e siamo in grado di percepirne la sua forza primordiale, il suo amore, la sua pazienza, e che, non dobbiamo mai dimenticare nel corso della nostra vita. Rientrano nella sfera di influenza di Muladhara chakra i bisogni primari dell’individuo sia individuali sia generali, inoltre i bisogni dell’uomo legati alla sua sopravvivenza su Gaia. Coloro che riescono a portare equilibrio in questo centro evolutivo, accettano la loro vita sulla terra nella sua totalità; comprendendo quindi anche la morte come parte integrante della vita stessa. Sono disponibili a vivere e agire in armonia con le forze della natura

da cui traggono insegnamenti utili, sono in relazione (la relazione è al di là di soggetto e oggetto) con la NATURA stessa che è la manifestazione di AMORE, ma è anche impermanente... L’energia di questo centro ci fornisce la stabilità materiale, la base sulla quale edificare le nostre vite. Più la nostra base è solida, più saremo costruttivi ottenendo risultati positivi. Il primo chakra dovrebbe sempre funzionare in armonia con il 7° chakra. Per portare equilibrio a questo centro ci sono svariati modi tra i quali: fare attività fisica magari all’aria aperta, camminare in natura possibilmente provando a camminare scalzi sentendo i piedi a contatto con la terra, la meditazione, attraverso la pratica delle asana (yoga), la ripetizione di un mantra, il Tamburo Sciamanico e liberarsi dagli attaccamenti terreni (regalando un oggetto che ci è caro, ma non usiamo più). Le asana (posizioni) yoga adatte a portare armonia in questo chakra sono TAe si potesse stilare una classifica delle paDASANA, VRKASANA, PASHIMOTTANArole più utilizzate in ambito lavorativo neSANA, UTTANASANA, JANU SIRSASANA, gli ultimi venti anni, c’è da scommettere che UTKATA KONASANA... tra le prime posizioni figurerebbe certamen“Non dimenticate che la terra si diletta te il termine STRESS. Dare una definizione a sentire i vostri piedi nudi e i venti desidi questo termine, indagare le ragioni psico derano intensamente giocare con i vostri sociali che determinano questa spiacevole capelli”. Kahlil Gibran condizione e comprenderne possibili rimedi è certamente una delle sfide del millennio. Il tema riguarda anche e soprattutto la Salute e Sicurezza negli ambienti di lavoro. In particolare, si parla di stress lavoro correlato quando esiste un soggetto in un contesto lavorativo (datore di lavoro, collaboratore, lavoratore ecc..) che non si sente in grado di corrispondere alle aspettative che su di lui vengono riposte. Questo senso di “impotenza” crea un disagio principalmente psicologico (ansia, suscettibilità, tristezza, irritabilità); che se protratto nel tempo potrebbe determinare malessere fisico (emicrania, stanchezza, disturbi digestivi) o addirittura inabilità psicologica permanente. Un problema dunque che deve essere affrontato con attenzione e precisione dai Datori di lavoro delle aziende; che peraltro sono obbligati a valutare in maniera formale questo aspetto ai sensi dell’ art. 28 del D.Lgs 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza). Ma come riuscire a quantificare questo importate fattore di rischio? Come riuscire a determinare se la “sensazione di inadeguatezza” è causata veramente da criticità aziendali o da una condizione di fragilità del soggetto dovuta a fattori personali (Es. problemi di salute, instabilità nella sfera affettiva e in generale psicosociale)? Per rispondere a questi quesiti e soprattutto fornire ai professionisti della sicurezza uno strumento di lavoro facile e standardizzato, l’INAIL ha messo a punto una metodologia di valutazione che è in grado di identificare in maniera diretta e imparziale la “temperatura di stress” presente in azienda. Si tratta di una check list organizzata in 3 macro-aree (Eventi Sentinella, Indicatori di Contenuto, Indicatori di Contesto) per un totale di poco più di 70 domande. Essa viene somministrata a soggetti rappresentanti di ciascuna mansione aziendale e deve essere compilata, per ovvi motivi, mantenendo l’anonimato. La risposta a ciascun quesito assegna dei punteggi standardizzati, la somma dei quali de-

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termina se la mansione opera in un contesto lavorativo a rischio Basso, Medio o Alto secondo una scalaA.s.d. di valori predefinita. Giusto Ganesha Yoga perSan fareMarco, qualche17 esempio, tra i quesiti viene Via richiesto di specificare - Camposampiero Pd il livello di turn-over per la specifica mansione, piuttosto che l’efweb: www.ganeshayoga.it fettiva fruizione di un congruo periodo di feCell:347/5515793 rie; oppure ancora la chiara identificazione di ruoli e responsabilità. Sono inoltre valutati aspetti legati alle vere e L’Inail ha messo proprie condizioni di lavoro, come a punto una la presenza persistente di elevato rumore di fondo negli ambienti o metodologia lo svolgimento di attività in orario di valutazione notturno. In aggiunta, considerata la estrema dinamicità e impreveche è in grado dibilità delle condizioni sociali (e di identificare quindi aziendali) in cui viviamo al giorno d’oggi, il legislatore richiela “temperatura de che questo stesso approccio di stress” presente venga ripetuto ogni due/tre anni; sostanzialmente aggiornando la in azienda valutazione e “rimisurando la temperatura” all’azienda. Lo stress da lavoro correlato è una patologia subdola, ma contrastarla è possibile. Serve certamente un buono sforzo organizzativo e la volontà di tutti i soggetti (datore di lavoro e lavoratori) di investire parte del proprio tempo per la salute. Non è giusto che questa condizione possa rovinare il lavoro e la vita di chi ne è esposto.


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on-line: SETTEMBRE 2021

Garden

Le bulbose da piantare a settembre Il periodo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno è ideale per piantare bulbi di numerose piante stagionali che si svilupperanno in concomitanza con l’arrivo della primavera

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arcisi, Giacinti, Gigli, Crocchi o Tulipani. Sono le Bulbose, piante dotate di un organo ipogeo, che rappresenta una riserva di energia dalla quale si svilupperanno la parte aerea e l’infiorescenza della pianta. Sono piante fiorite che durante questo arco di tempo svilupperanno le loro radici, fondamentale per nutrire la piantina che nascerà. La caratteristica principale delle bulbose è che, una volta seminate, cresceranno e fioriranno sempre nello stesso periodo. Sono facili da coltivare, non richiedono troppa fatica e sanno regalare grandi soddisfazioni. Per un davanzale, un giardino ricco di colori vivaci e di profumi rilassanti ecco alcuni consigli utili per scegliere i bulbi da piantare in questa stagione. Ma come scegliere i bulbi? Tutto dipende dalla stagione. Infatti, esistono i bulbi autunnali che si piantano tra settembre e ottobre e fioriscono in primavera, e quelli primaverili che, invece, vengono piantati tra l’inverno e l’inizio della stagione calda e fioriscono in tarda primavera o inizio estate. Per quanto riguarda la coltivazione, queste piante vanno interrate prima dell’arrivo delle gelate; inoltre, è consigliabile preparare il terreno aggiungendo del compost in modo da renderlo più fertile. Per la pianificazione delle piantagioni in giardino, si possono suddividere in due grandi gruppi. Il primo comprende le

specie che si piantano nel prato o sotto i cespugli come anemoni, crochi, muscari, scilla, bucaneve, erantis, puschkinia, agli, tulipani botanici, tazzette e giunchiglie, e dente di cane. Il secondo gruppo annovera le specie che perdono con il tempo il loro splendore: vanno piantate in aiuole lavorate e, dopo la fioritura, vanno tolte dal terreno. È il caso di tulipani ibridi, narcisi ibridi e giacinti. Entrambi i gruppi si possono piantare anche in contenitore per davanzali, balconi e terrazzi. Se utilizziamo vasi o cassette bisogna tenere a mente che ogni bulbo deve avere a disposizione intorno a sé un diametro pari a una volta e mezzo il diametro del bulbo stesso. Interriamo i bulbi con la punta o la gemma rivolta verso l’alto, a una profondità pari a quella del bulbo stesso, che deve quindi essere coperto da appena un velo di terra, ben pressato. Annaffiamo senza eccedere e, dopo dieci minuti, svuotiamo e togliamo il sottovaso. Poniamo il contenitore in un punto soleggiato anche in inverno, o a mezz’ombra. Basterà annaffiare leggermente ogni 1520 giorni se non piove. Nonostante vi siano diverse tipologie in base alla stagione, ecco le tre migliori e più diffuse. Il tulipano, caratterizzato da un fogliame verde intenso con i fiori a forma di coppa grandi e colorati, dal rosso al viola, fino al giallo e bianco. È un bulbo

autunnale e si presta sia alla coltivazione nel terreno sia in vaso. Necessita di luce, ma predilige anche zone d’ombra. Come il tulipano, anche il narciso fiorisce in primavera. Si distingue per i fiori chiamati trombette dal colore giallo o bianco e per il profumo leggero e delicato. Amano la luce e le zone semi ombreggiate ma riparate dal vento. L’iris è il bulbo da fiore più comune della stagione primaverile. Cresce bene sia in zone con clima mite che in zone più fredde. Per avere delle belle fioriture i bulbi vanno piantati a gruppo oppure in file a poca distanza l’uno dall’altro, 8-10 cm circa. Si tratta di un bocciolo elegante, perfetto per decorare il giardino o il balcone.


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Le agevolazioni. Prevista la detrazione Irpef del 36% per le spese sostenute

Bonus verde per giardino e terrazzo confermato per il 2021 Ristrutturare, abbellire giardini, balconi e terrazzi, ecco tutte le informazioni per usufruire della detrazione fiscale per chi cura il verde di casa

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ettembre è il mese migliore per ristrutturare, abbellire il giardino, i balconi o le terrazze. A volte però non vengono curati perché non sempre si ha a disposizione il budget necessario per la manutenzione. Ma grazie al Bonus Verde è possibile prendersi cura dell’esterno e dargli un nuovo look. Tra i bonus casa prorogati dalla Legge di Bilancio 2021, compare anche la detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Danno diritto alla detrazione anche le spese di progettazione e manutenzione se connesse all’esecuzione di questi interventi. L’agevolazione fiscale che si applica nella dichiarazione dei redditi deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo e deve essere calcolata considerato un limite massimo di spesa pari a 5.000 Euro per ciascuna unità immobiliare avente uso abitativo. Quindi la detrazione massima che si potrà ottenere, è pari a 1.800 Euro, ovvero il 36% di 5.000 Euro. Per comprendere meglio quali siano gli interventi compresi dal Bonus verde 2021, è utile analizzare gli obiettivi fondamentali di questo incentivo: promuovere e incrementare la superficie verde delle città e dei comuni italiani e il riconoscimento che le spese per il

verde urbano sono un “investimento”, anche dal punto di vista economico. Infine, disincentivare i lavori svolti in economia – da proprietario o da personale non qualificato - che spesso causa danni al patrimonio verde italiano. Per questo motivo è facile come la detrazione abbraccia tutte le spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte di abitazioni già esistenti purché si tratti di un “radicale rinnovamento” o di una sistemazione a verde ex novo” e la realizzazione di recinzioni e impianti di irrigazione. Sono tutte categorie legate agli obiettivi fondamentali Rientrano quindi tra le spese ammesse in detrazione: gli impianti di irrigazione; la realizzazione di pozzi; la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. E ancora grandi potature; riqualificazione prati; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Inoltre, sono ammesse le spese di progettazione purché relative a lavori successivamente effettuati. Sono invece escluse dalle detrazioni la manutenzione ordinaria di giardini già esistenti e con regolarità periodica; l’acquisto di attrezzature specifiche per la cura del giardino - pale, picconi, tagliaerba - e gli interventi lavorativi in economia da parte del proprietario. Ecco due esempi che possono aiutare a fare chiarezza: qualora acquistiate delle piante in un vivaio o garden cen-

ter, potrete agevolare la spesa solo nel caso in cui la loro messa a dimora sia ad opera di un giardiniere qualificato. Nel caso in cui decidiate di posizionarle personalmente o di affidarvi a lavoratori occasionali, la spesa non potrà essere detratta; allo stesso modo, in caso di semina del prato, l’acquisto della semenza e i lavori di manodopera potranno essere interessati dal bonus solo se effettuati da un professionista. I beneficiari della detrazione sono coloro che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono stati eseguiti gli interventi per i quali si sono sostenute le relative spese. Quindi possono usufruire del bonus il proprietario dell’immobile; il nudo proprietario; chi ha l’usufrutto; inquilino in affitto; la persona che ha l’immobile in comodato, un Ente pubblico o privato che corrisponde l’Ires e le case popolari. Il beneficio non è previsto per immobili aventi una destinazione diversa da quella abitativa, come negozi o uffici che restano pertanto esclusi. In caso di lavoro effettuati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di una professione o un’attività commerciale,

la detrazione si riduce della metà. Lo stesso bonus può essere applicato per gli interventi realizzati su parti comuni di edifici condominiali. I condomini riceveranno il rimborso solo se avranno contribuito economicamente all’esecuzione dei lavori e in base ai limiti della loro quota millesimale, purché egli abbia contribuito economicamente all’esecuzione dei lavori. Per esempio, un giardino condominiale fruibile da tutti i condòmini, ha la necessità di inserire o di sostituire l’impianto d’irrigazione. Il progettista, dopo aver effettuato i rilievi, stabilisce un progetto d’impianto. Successivamente si rivolge a un Centro di Giardinaggio per l’acquisto di tutti i materiali necessari, regolarmente fatturati e, avendo il Centro di Giardinaggio anche il Servizio di manutenzione e realizzazione giardini, lo incarica della messa in opera dell’impianto. I lavori iniziano a novembre con emissione di fattura regolarmente pagata nel 2021 da tutti i condòmini secondo quote millesimali mediante bonifico bancario. Anche il progettista di giardini invia fattura al condominio, e l’Amministratore provvede a ripartire

l’importo secondo la quota millesimale di ciascun condomino, che paga di nuovo con bonifico bancario. Entro il mese di marzo 2022 l’Amministratore farà avere a tutti i condòmini l’importo che ciascuno potrà portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2022 sui redditi 2021. Infine settembre è il mese migliore per realizzare un nuovo prato, sia ex novo dopo una ristrutturazione dell’edificio, sia dopo aver eliminato il vecchio tappeto erboso ormai rovinato. Utilizzare il Bonus Verde è conveniente, la rimozione del vecchio manto e la semina del nuovo lo è ancora di più. Sono tutte operazioni che richiedono professionalità e specializzazione. L’Azienda o il Centro eseguiranno tutti i lavori, anche in tempi rapidi e l’intervento regolarmente fatturato e saldato nel 2021 con pagamento tracciabile, verrà portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2022, detraendo il 36% dell’importo. Il privato dovrà invece conservare la fattura dell’Azienda o Centro Giardinaggio e la ricevuta del pagamento tracciato e consegnarle al Caf o al commercialista.


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Gli interventi. Un giro al vivaio di fiducia è necessario per poter recuperare l’attrezzatura

I lavori di settembre: in casa, in giardino, nell’orto e nel frutteto! L

a campanella non suona solo per i bimbi, che in questi giorni tornano tra i banchi di scuola, ma anche per tutti gli appassionati di giardinaggio, chiamati a riporre nel cassetto della memoria i ricordi delle vacanze e ad affrontare le necessarie attività di ripristino di balconi, giardini, orti e frutteti. Settembre è un mese strategico per pianificare tutte le attività botaniche casalinghe e per preparare i terreni per i mesi invernali. Dalla semina ai trapianti, dalla potatura alla concimazione, fino al controllo delle erbe infestanti e l’allestimento delle aiuole: sono davvero tante le attività con cui poter impiegare gli ancora dolci pomeriggi di questo mese. E se avete bisogno di qualche spunto, oltre alle innumerevole rubriche di approfondimento sul tema, segnaliamo anche la presenza di fiere e mostre di settore da poco riaperte al pubblico in presenza. La miglior fonte di ispirazione, però, resta madre natura: giardini e orti botanici offrono lo spettacolo incredibile delle ultime fioriture estive preannunciando il tripudio di colori offerto dal foliage autunnale Un giro al vivaio di fiducia è necessario per poter recuperare tutta l’attrezzatura necessaria per poter impostare il proprio giardino casalingo, si tratti qualche di metro di prato a disposizione dietro casa o di qualche vaso da balcone. Vanno, innanzitutto, reidratate le piante e il relativo terriccio. Il segreto delle nonne per ottenere un risultato ottimale è quello di coprire abbondantemente con acqua le piante: inserite i vasi in una grande bacinella coprendo le piante d’acqua fino al bordo del vaso e lasciatele immerse per circa mezz’ora. Scolate l’acqua in esubero. Per le piante messe a dimora in terra è importante ricordarsi di innaffiare al mattino presto o di sera dopo il tramonto, come di consuetudine. Anche per chi apprezza coltivare fiori, la stagione è perfetta per piantare nuovi bulbi e seminare le piante rustiche annuali come ad esempio il papavero, l’iberis o le calendule, ma anche tulipani e narcisi. Quanto alle viole, alle margheritine, alle bocche di leone o ai ciclamini, ricordatevi di seminarli in letto caldo. Come tutti i mesi di transizione, settembre

Per il prato è il momento di valutare un intervento di risemina o di diserbo selettivo. Qualsiasi azione eseguita in questi giorni farà sì che l’erba si rigeneri e si presenti ben sviluppata all’arrivo dell’inverno

è poi un periodo intenso e delicato anche per i lavori in giardino, a cominciare dalla semina dei tappeti erbosi. Qualora le condizioni del vostro prato si rivelassero particolarmente preoccupanti, potete anche valutare un intervento di risemina o di diserbo selettivo. Qualsiasi azione eseguita in questi giorni farà sì che l’erba si rigeneri e si presenti ben sviluppata all’arrivo dell’inverno. Lavorate il terreno delle vostre aiuole e pulitelo dalle foglie secche che cominceranno a cadere, soprattutto a partire dalla seconda metà del mese. Particolare attenzione anche alla cura dell’orto: non solo potete procedere alla raccolta degli ultimi ortaggi estivi e delle erbe aromatiche, ma avete la possibilità di preparare il terreno per la semina delle varietà che potranno essere raccolte ad autunno. Cavoli verza, lattughino, prezzemolo, radicchio, ravanelli, spinaci sono solo alcune delle varietà che non possono mancare. Per chi ha un frutteto, oltre alla raccolta (è tempo di mele, fichi, pere e melograni), c’è da pensare alle ordinarie attività di preparazione per le piantumazioni invernali, potatura, innesti e impianti. Settembre, infine, è il tempo privilegiato della vendemmia. Se siete tra i fortunati che possiedono qualche filare, questo è il mese in cui raccoglierete i frutti di un anno intero di cure, pazienza e lavoro.


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Garden

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La curiosità. Anche se le giornate si accorciano e le temperature scendono il giardino è ancora attivo

I fiori di fine estate: i settembrini Le Dalie sono perfette per donare una spruzzata di colore fino ai primi freddi invernali, soprattutto grazie alle loro corolle gioiose e da colori più variegati. Anche gli Astri sono di facile coltivazione e creano una splendida macchia di colore.

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ettembre è arrivato, ma l’estate ancora non è finita! I nostri splendidi fiori sanno ancora donarci tanta bellezza e rallegrarci in queste giornate che cominciano ad accorciarsi e si fanno più fresche. Per gli appassionati dei giardini fioriti, sono molti i fiori a margherita che possono essere piantati nel terreno di casa. Fiore simbolo di questo mese, gli Aster o settembrini, fioriscono fino all’inizio dell’autunno. Il termine significa “stella” e fa riferimento alla forma di questo fiore, che ricorda un astro del cielo. Le piante sono per lo più perenni, ma ne esistono anche alcune specie annuali che creano uno splendido cespuglio che raggiunge i 90 cm, a seconda della specie. Alla famiglia delle Asteracee appartengono ben 23mila specie nel mondo, ve ne proponiamo alcune va-

rietà che fioriscono splendidamente sino alla fine di settembre, e anche oltre. Gli Astri spiccano sui bancali dei Centri Giardinaggio in varietà alte da giardino e basse da balcone o terrazzo, in tutti i colori freddi. Sono fiori di facile coltivazione, in terreno o in vaso e creano una splendida macchia di colore. Amano le zone luminose e soleggiate e devono essere frequenti sia nella fase di sviluppo che in quella di fioritura. Tra i fiori più conosciuti non possiamo non ricordare le Dalie, perfette per donare una spruzzata di colore fino ai primi freddi invernali, soprattutto grazie alle loro corolle gioiose e da colori più variegati: bianco, rosa, giallo, arancio, rosso, porpora, viola. Si schiudono a getto continuo da giugno fino a ottobre inoltrato, perché non temono un

freddo. Per facilitare la produzione di nuovi boccioli, è opportuno tagliare regolarmente i capolini appassiti, subito sopra il germoglio sottostante. La Rudbeckia è una pianta perenne originaria del Nord America, diffusa anche alle nostre latitudini e nelle regioni boreali del Mondo. Le più diffuse in Europa sono la varietà Hirta e la Bilobata, caratterizzate da lunghi fusti e generose fioriture di differenti dimensioni e colori. Il fiore ricorda una

grande margherita dai toni caldi – giallo, arancio e rosso – con un disco centrale marrone scuro, del diametro di 10, portata da steli di circa 110 centimetri. Si pianta in giardino, in terreni ben drenati, in pieno sole o al massimo a mezz’ombra. L’Helenium, comunemente chiamato Elenio o girasole delle paludi, è una pianta erbacea da fiore, ideale per abbellire le aiuole del giardino, facile da coltivare anche in vaso e apprezza-

to anche come fiore reciso. È un fiore che resiste dalla pianura fino all’alta montagna, ma solo su un terreno ricco e umido perché gli steli necessitano di molta acqua. Le annaffiature devono essere continue e abbondanti. Anche se necessita di più attenzione, questo fiore regala un’abbondanza di corolle dai toni del rosso, giallo, arancio e mogano. E come tutte le margherite rappresentano una risorsa preziosa per le api.


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Emilia Romagna

I bilancioni da pesca come orizzonte di Renato Malaman

Dalla Foce del Lamone alla riserva dell’Ortazzo: fra Ravenna e Cervia il Parco del Delta del Po si stempera in pinete e saline che profumano d’antico, offrendo rifugio anche al raro cavaliere d’Italia. Natura, cultura, terme e qualità della vita, più una schietta enogastronomia romagnola: c’è tutto

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’orizzonte dove ‘danzano’ i bilancioni da pesca, protesi sull’acqua come figure metafisiche. Simbolo di una civiltà, tratto distintivo di un paesaggio. Quello che meno ti aspetti a Ravenna. Le valli circondano la città, la proteggono, la cingono di verde come in un abbraccio. Il Parco del Delta del Po arriva fin qui, comprende anche le pinete di San Vitale e di Classe, al cui interno si celano riserve naturali che sono diventate rifugio privilegiato di specie rare dell’avifauna, come il cavaliere d’Italia. Pinete antiche, relitti verdi, dove si alternano ‘staggi’, ovvero i cordoni dunosi, e le ‘bassure’, avvallamenti acquitrinosi che fanno la gioia di garzette altre specie di valle. I romantici bilancioni su palafitte, che all’imbrunire si stagliano all’orizzonte conferendo al paesaggio una nota di struggente bellezza, impreziosiscono la foce del Lamone verso Marina Romea (dove sullo stretto tratto di arenile si affacciano tanti ristorantini) e le riserve naturali dell’Ortazzo e dell’Ortazzino. Ambienti naturali che è bello visitare in barca, lentamente, assaporando ogni dettaglio. Come la danza saettante dei cefali che spuntano dall’acqua o quella più sontuosa dei cavalieri d’Italia. Bella Ravenna, bella e discreta. Di una bellezza che ama farsi scoprire con gli occhi e con il cuore. Ravenna, nel 2021, ha scalato le vette nelle classifiche delle città italiane dove si vive meglio. Sotto tanti punti di vista. Anche quelli che piacciono di più ai giovani. E chi l’avrebbe detto? Ravenna, la capitale dell’Impero Romano d’Occidente, resa famosa dai suoi mosaici oggi tutelati dall’Unesco: imperdibili quelli della basilica di San Vitale e del mausoleo di Galla Placidia. La città di Teodorico, il barbaro colto, e poi di Dante, che qui visse il suo esilio, fino alla morte avvenuta esattamente sette secoli fa. Ecco, questa città che potrebbe vivere nel ricordo dei suoi fasti, oggi è ancora capitale, ma della provincia bella, discreta e colta, di un benessere non esibito, frutto di laboriosità e intraprendenza commerciale. Semmai impreziosita da una cultura con la ‘c’ maiuscola. Per monumenti e per iniziative. Oggi il suo porto, erede di quello di età augustea (di Classe, da Classis: flotta), è il principale dell’Adriatico per movimento di merci e ha un suo ruolo nell’intero Mediterraneo. Nei giorni in cui la città celebra i 700 anni dalla morte del sommo poeta Ravenna pullula di iniziative. Dante ha preso per mano la città ancora una volta. Alcuni suoi versi sono diventati festoni luminosi, come le scritte al neon (oggi al led) di certi bar degli anni ’60. Questi cordoni luminosi colorati, che vanno a formare

delle parole, sono stati tesi da un palazzo all’altro, creando una suggestiva porta d’ingresso alle vie del centro storico. Ravenna è legata al commercio del sale delle saline di Cervia, che oggi sono un parco naturale da poter visitare a piedi, in bici o in barca. Il sale ‘dolce’ integrale marino di quest’area ha proprietà tali da essere utilizzato anche nella cosmesi. Questo oro bianco accanto a quello ‘nero’ (il Fango Liman) è il punto di forza delle Terme di Cervia, luogo di design d’autore, di gusto razionalista-liberty. Il progettista Carlo Viganò le pensò come elemento del paesaggio della vicina pineta. La metodica tradizionale delle Terme di Cervia, unica in Italia, abbina i benefici del Fango Liman a quelli dell’elioterapia. Il fango di salina è paragonabile, per efficacia terapeutica, a quello del Mar Morto. La sua applicazione ha un effetto benefico per artrosi, osteoporosi, reumatismi e per problemi estetici e dermatologici come la psoriasi. La Mindfulness abbinata all’idroterapia è una nuova modalità ideata all’interno del progetto “Respira, sei alle Terme”, per il recupero del benessere psicofisico post lockdown. Ravenna e Cervia, insieme, offrono anche un ventaglio ricco di locali che rendono onore all’enogastronomia più schietta della Romagna. L’Osteria da Liberio in via del Confine a Cervia, per esempio. Liberio Delorenzi dal 1969 gestisce questo bar-tabacchino e sede dei patiti dei biliardo. Tagliatelle di casa al ragù, salumi artigianali altroi. Ma soprattutto che atmosfere da film neorealista. Autentiche, come i personaggi che frequentano il posto, dove si mangia ancora spendedno 15-18 euro. Lui invece si chiama Gilles, come Villeneuve, ed è al timone di uno dei ristoranti più grandi d’Italia, ‘La Campaza’, a Fossa delle Ghiaie, a sud di Ravenna. Locale da 1200 posti, eppure raffinato e rappresentativo, vetrina ricca del proprio territorio. Indimenticabili i tortelli con la burrata su guazzetto di canocchie e salicornia e le tante declinazioni di Albana. Tutt’intorno c’è il Villaggio delle Cicogne, oasi con oltre cento grandi trampolieri. Alla foce del Lamone, a Marina Romea, c’è ‘La Piaggia’: tanto buon pesce dell’Adriatico, che sembra appena tolto dai vicini bilancioni. In centro a Ravenna c’è Ca’ de Ven, ristoranteenoteca con l’anima da osteria, fucina di cose buone e vetrina di buoni vini di Romagna. Infine il rito dell’aperitivo al Mercato Coperto di Ravenna, che un bel restauro ha restituito alla città, con tanti corner dedicati al gusto. Stile metropolitano, ma in piacevole salsa di provincia.


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Film e serie tv visti da vicino

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a cura di Paolo Di Lorenzo

Nine Perfect Strangers riesce a metà N

ine Perfect Strangers è la miniserie basata sull’omonimo romanzo dell’autrice australiana Liane Moriarty (Big Little Lies). Nicole Kidman e Melissa McCarthy sono le protagoniste di questo adattamento affidato allo stesso team produttivo di Big Little Lies capeggiato da David E. Kelley, il quale torna a lavorare per la terza volta con Kidman dopo il recente successo di The Undoing. Girato la scorsa estate a Byron Bay, in Australia, il thriller psicologico è ambientato in un wellness resort californiano di lusso, la Tranquillum House. Estremamente selettiva con gli ospiti che decide di accogliere, la struttura promette loro un processo di guarigione e trasformazione nell’arco di soli dieci giorni. La mistica del luogo è irradiata dalla figura di Masha Dmitrichenko (Kidman), guru del benessere, nazionalità russa nonché direttrice del centro. La sua missione è quella di ritemprare le menti e i corpi dei visitatori. Ciò che i nove estranei non sanno, tuttavia, è che ad attenderli non è soltanto un percorso di benessere. Avvalendosi di un cast stellare - ad affiancare Kidman e McCarthy ci sono Tiffany Boone, Bobby Cannavale, Luke Evans, Michael Shannon, Regina Hall, Manny Jacinto, Melvin Gregg, Samara Weaving e Asher Keddie - la miniserie non può che infondere in chi guarda la sensazione di essere di fronte al pinnacolo della prestige television, termine usato per definire la serialità televisiva che si atteggia a cinema attraverso una certa patina di pretenziosità. Tuttavia è nei punti in cui Nine Perfect Strangers si adagia sugli allori che risultano ancora più visibili le crepe del suo impianto. Una Kidman poco utilizzata che non porta mai la sua Masha al punto di rottura fa da capobanda ad un gruppo di personaggi il cui sviluppo risulta troppo spesso didascalico. Nel momento in cui vogliamo scoprire di più sul conto di uno di loro, lo sguardo si posa sul successivo. Le risposte non tardano mai ad arrivare, e a risentirne è la tensione narrativa che fatica ad avvalersi di un crescendo. Il risultato complessivo è piuttosto discreto se si prende in considerazione il pedigree di questa miniserie che sembra essere troppo studiata a tavolino per risultare valida. Un cast di grandi nomi, la collaborazione di David E. Kelley e Liane Moriarty dopo il successo di Big Little Lies e la partecipazione di Nicole Kidman, qui coinvolta anche in veste di produttrice esecutiva, e Melissa McCarthy, non basta per dissuadere chi guarda dal pensare che questa serie sia stata congegnata per essere un successo assicurato, ed è proprio questa spavalderia che inibisce alcun tipo di empatia nei confronti della vicenda portata sullo schermo. Chissà se Masha avrebbe una cura anche per questo.

Heels, le finte botte dei veri supereroi del ring B

Ph Credits Nine Perfect Strangers: Amazon Prime Video

otte da orbi nella serie Heels su Starzplay. Scritta e creata dal produttore esecutivo Michael Waldron (sceneggiatore in ascesa ad Hollywood grazie al successo di Loki, la serie Marvel), Heels è la storia di un gruppo di uomini e donne che inseguono i loro sogni nel mondo del wrestling professionistico delle piccole città. Un drama sul wrestling - la più teatrale tra le commistioni di sport e spettacolo che gli Stati Uniti abbiano mai inventato, capace di arrivare al cuore di chi guarda - Heels zoppica nei primi episodi a causa di un ritmo talvolta impari nel racconto. Ambientato in una comunità affiatata della Georgia, la serie segue i tronfi e le sconfitte della Duffy Wrestling League (DWL), una federazione di wrestling a conduzione familiare contraddistinta da due anime. Quelle di Jack (Stephen Amell, al suo primo ruolo da protagonista dopo la fine di Arrow) e Ace (Alexander Ludwig, reduce da Vikings dove ha interpretato Bjorn “Fianco di Ferro”), due fratelli rivali che combattono per decretare chi dei due debba seguire le orme del defunto padre. Quando sono sul ring, Ace deve interpretare il bravo ragazzo e Jack la sua nemesi, il mascalzone (in inglese “heel”). Una volta tornati nel mondo reale, questi ruoli possono essere difficili da mantenere e talvolta finiscono per invertirsi. Quello che perde in incisività, tuttavia, la serie lo riguadagna grazie ad una scrittura convincente e ad un gruppo di personaggi radicati nella realtà e ben interpretati da un cast corale capace di fare gioco di squadra. La direzione narrativa è chiara, così come lo è il costante ricorso alla commedia, ingrediente imprescindibile del wrestling stesso, per raccontare le diverse sfaccettature dei personaggi. Nel caso di Heels, il mondo del wrestling professionistico diventa l’ambientazione e il motore primo di una grande soap opera familiare dove pathos, antagonismi e fragilità sono esasperati con grande sapienza e autoironia. Prima che i supereroi saturassero il piccolo e il grande schermo a partire dall’inizio degli anni Duemila, a farla da padrone erano gli eroi del wrestling come Eddie Guerrero, The Undertaker e Rey Mysterio. Per Stephen Amell, il quale ha passato quasi un decennio a indossare il costume di Oliver Queen in Arrow, i due generi sono più simili di quanto uno creda. “Heels è assolutamente una serie tv sui supereroi” ribadisce Amell. “Il mio personaggio, Jack, ha una personalità tutta sua quando non è sul ring” continua l’attore, che spiega: “Dopodiché cambia costume, indossa la calzamaglia, parte la musica, entra in scena e diventa una persona completamente diversa che non ha alcuna somiglianza con chi lui è nella vita di tutti i giorni. Cosa c’è di più supereroe di questo?”.


A tavola

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Proposte per una cucina biologica, integrale, vegetariana, in sintonia con la natura Orzo alla zucca

Polpette di canellini

Strudel di mele

Ingredienti: 250 g di orzo - 200 g di zucca - 1 grossa cipolla - 2 spicchi d’aglio - 1 costa di sedano - sale e olio q.b. - una manciata di prezzemolo tritato.

Ingredienti: 400 g Ingredienti: 400 g di canellini - 4 porri - 2 cipolle - 2 spicchi d’aglio - origano - olio - sale.

Ingredienti: 250 g di farina - 1 uovo - 1 pizzico di sale - 1 C di olio - 1 dl. di acqua calda - ½ c di lievito da dolci - 2 mele - 100 g di uvetta sultanina - 1 C di zucchero - 1 C di pane grattugiato - 100 g di mandorle o pinoli - 3 C di marmellata - 2 C di malto.

Carmen Bellin Educatore Alimentare dell’Associazione Culturale La Biolca di Padova: tiene corsi e conferenze su alimentazione e cucina, collabora al mensile Biolcalenda, ha pubblicato Metti una sera a cena libro di ricette e consigli utili per una cucina in armonia con i ritmi della natura.

Preparazione: cuocere l’orzo dopo averlo lavato e messo in ammollo per 2-3 ore con il doppio di volume d’acqua. Nel frattempo pulire la zucca, tagliarla a dadini così pure la cipolla, tritare l’aglio e tagliare a rondelle il sedano, fare rosolare quest’ultimo in una teglia antiaderente, oliata, toglierlo ancora ben solido e tenerlo da parte. Quando sia il cereale che la zucca saranno cotti, unire il tutto, amalgamare, unire il prezzemolo e una parte del sedano, il restante utilizzarlo in ogni singolo piatto come guarnizione.

Preparazione: mettere le fave a bagno per almeno 12 ore, sgocciolarle, pelarle e pestarle assieme alle cipolle, all’aglio e ai porri tagliati affettati. Amalgamare bene tutti gli ingredienti e unire l’origano; l’impasto dovrà risultare simile a una purea. Fare delle polpettine, passarle nella farina di mais, metterle in una teglia da forno con un filo d’olio e qualche goccia di tamari. Far cuocere in forno per 20 minuti, girarle e continuare la cottura finchè non saranno dorate.

Preparazione: setacciare la farina, aggiungere un pizzico di sale, l’uovo, l’acqua calda, il lievito e impastare il tutto. Lasciare riposare per 20 minuti, stendere su una tovaglia la pasta molto sottile. Spalmare la marmellata sulla sfoglia, distribuire le mele affettate sottilmente, spargere l’uvetta, lo zucchero, il pane grattugiato e le mandorle sfilettate o i pinoli. Arrotolare e porre in una teglia oliata, infornare a 200° per mezz’ora. Appena estratto dal forno spennellare lo strudel con un po’ di malto sciolto con un goccio d’acqua. Il restante si può usare come guarnizione sul piatto.

LA BIOLCA · www.labiolca.it info@labiolca.it · tel. 049 9101155

Note

La quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipo per 4 persone. Abbreviazioni usate: C = cucchiaio · c = cucchiaino g = grammo · kg = chilogrammo L = litro · dl = decilitro olio (quando non è specificato altro) = olio extra vergine di oliva q.b. = quanto basta.


Oroscopo

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Ariete Si ricomincia con nuovi propositi e buone abitudini da riprendere dopo la pausa estiva, per ritrovare gradualmente il ritmo e l’efficienza nel tran tran quotidiano

Settembre

Toro Siete di fronte ad una scelta impegnativa che vi impone di prendere posizione, meglio la strada conosciuta o una nuova? Se volete voltare pagina dovete mettere in conto anche il rischio dell’incerto

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Bilancia La vostra pazienza sarà messa alla prova ma potete superare ogni difficoltà con un po’ di umorismo e tanta comprensione. Come sempre saprete ritrovare il vostro sano equilibrio

Scorpione

Si avvicina l’autunno tra buoni propositi e qualche incertezza. Dopo il riposo, è tempo di ripartire con convinzione ed entusiasmo

La vostra indecisione a volte vi condiziona e vi fa sembrare pigri. Cercate nuovi stimoli per tornare in azione e inseguire nuovi obiettivi

Gemelli

Sagittario

Siete in armonia con gli altri, il periodo è buono per riequilibrare vecchie situazioni rimaste in sospeso e iniziare nuove frequentazioni. In questo periodo siete particolarmente socievoli

Avete ripreso in salita la vostra vita quotidiana ma, dopo un iniziale disorientamento, riuscirete a ritrovare il filo conduttore del cammino

Cancro

Capricorno

Vi apprestate ad iniziare un periodo in cui vi sentite particolarmente sicuri e determinati. Il riposo estivo ha prodotto i suoi risultati. Ora si tratta di progetti

Vi muovete fra alti e bassi, tra grandi soddisfazioni e inaspettate preoccupazioni. Siate più fiduciosi, potreste vedere le cose in modo più equilibrato e armonioso

Leone

Acquario

Dopo un’estate di riflessione tornate ad essere sereni e comunicativi, l’entusiasmo vi porterà a scrutare nuovi orizzonti. Si riparte con energia e rinnovate motivazioni

E’ difficile coniugare il sogno con la realtà, soprattutto ora che, dopo un’estate di evasione, si torna alle cose della quotidianità

Vergine

Pesci

Le preoccupazioni legate a situazioni irrisolte condizioneranno il vostro umore e le vostre azioni. Guardate avanti con razionalità senza farvi condizionare dalle emozioni

Nutrite tante aspettative e qualche sogno nel cassetto ancora da realizzare che ad ogni nuovo inizio torna a recriminare un suo spazio. Se ci credete vi rimetterete in gioco


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