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Vent’anni dopo
Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<
Sembra di rivivere la trama di “Vent’anni dopo” di Alexandre Dumas padre, quando D’Artagnan va a cercare i suoi vecchi amici moschettieri e li ritrova, certo, ma totalmente cambiati. Aramis è diventato abate e appoggia La Fronda nemica di Mazzarino; Porthos è un conte infelice perché vuole diventare barone; Athos è tutore di un rampollo che forse è anche suo figlio. E anche lui, D’Artagnan, s’è venduto al cardinale per ottenere una promozione. Insomma, i protagonisti sono rimasti se stessi ma la vita li ha trasformati nel profondo. Come succede più o meno a tutti.
segue a pag 5
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Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 24 del Camposampierese Est Servizio a pag. 10 Carnevale:
la
grande
Sfilate in tutto il Camposampierese tra maschere, coriandoli, carri allegorici e pubblico da record BORGORICCO Il Comune vince il bando per l’impianto di riscaldamento 6 CAMPOSAMPIERO Evasione fiscale: recuperati 500 mila euro di Imu e Tasi 9 LOREGGIA Trasporto pubblico: di domenica il paese è isolato 13 PIOMBINO DESE Illuminazione pubblica: è scontro in consiglio comunale 23 MASSANZAGO Un milione di euro per l’estensione della rete fognaria 16 TREBASELEGHE Centro di ascolto: apre in biblioteca lo sportello gratuito 24 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE FEBBRAIO 2023
torna
colorata
festa nelle piazze
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NOI SIAMO verde
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Polizia locale: altri 7 apparecchi
Vent’anni dopo
Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<
Dopo le ultime elezioni si respira la stessa aria trionfante di vent’anni fa, quando il centrodestra di Berlusconi era vincente e la bandiera era il famoso 61 a 0 della Sicilia, ottenuto polverizzando gli avversari. Per carità, la destra-centro di Meloni oggi ha tutto il diritto di cantare vittoria, perché ha davvero trionfato in Lombardia e nel Lazio. E la maggioranza di governo è più salda. Vero. Alla pari dei moschettieri tutto è come allora ma tutti i protagonisti sono cambiati. A sinistra non ci sono più D’Alema e Prodi, a destra c’è una coalizione assai diversa, oggi con baricentro spostato e come leader una deputata che ha i toni grintosi e non quelli melliflui dell’ex cavaliere; non c’è neanche più neanche la Lega schiacciasassi d’un tempo come non esiste più l’Ulivo, bensì un Pd che cerca se stesso neanche fosse Diogene ed è anima di una sinistra come sempre divisa e litigiosa. Tutti sono se stessi e tutti sono cambiati. Anche l’elettorato non è più lo stesso: sei elettori su dieci sono rimasti a casa. Dato allarmante quant’altri mai. Perché? Perché gli elettori non hanno sempre ragione, spiega Calenda. Troppo comodo. Invece sì, in democrazia vince chi vota e ci si deve interrogare di fronte alla marea di persone rinunciatarie verso questo diritto. Intanto non è più vero che a votare vanno soprattutto gli elettori con una motivazione ideologica: alta astensione uguale vittoria della sinistra, si sosteneva. No. Alta astensione vuol dire che sono stati a casa tutti, di qui e di là. E ha vinto la destra.
Poi queste elezioni hanno visto affievolirsi l’idea di un centro ago della bilancia: non è così, al massimo è un centrino. Invece bisogna ammettere che gli elettori stanno a casa perché le proposte non hanno affascinato né sono state affascinanti.
Sono entrati in funzione nei giorni scorsi sul territorio della Federazione dei dieci Comuni del Camposampierese per sanzionare chi non rispetterà l’obbligo di arresto con il semaforo rosso, 7 nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche.
“Gli impianti installati - ha detto il comandante della Polizia locale del Camposampierese, Antonio Paolocci - aumenteranno la sicurezza stradale, limitando il numero degli incidenti e svolgendo una efficace azione preventiva, in particolare nei confronti dell’utenza fragile”.
Gli impianti si trovano complessivamentea Borgoricco in via Desman all’incrocio con via Roma in direzione Massanzago; a Borgoricco in via Desman all’intersezione con via Roma in direzione San Michele delle Badesse; a Loreggia in via Loreggiola all’incrocio con via Pila e via Monte Grappa in direzione Castelfranco Veneto; A Massanzago in via Roma all’incrocio con via Cornara in direzione Massanzago; tre a San Giorgio delle Pertiche: in via Trieste incrocio con via Roma in direzione San Giorgio delle Pertiche; in via Piovego all’incrocio con via Roma in direzione Villa del Conte; in via Anconetta allo svincolo con via Brenta in direzione San Giorgio delle Pertiche.
A questi si aggiungono quelli già esistenti da tempo a Camposampiero all’intersezione tra via Trento e via Cosma in direzione Padova, a Villanova di Camposampiero lungo via Caltana all’incrocio con via Roma in direzione Campodarsego. Tutti i semafori dotati delle nuove apparecchiature, trovandosi in centro abitato e quindi con limite di velocità di 50 Km/h, hanno una durata del giallo di 4 secondi. Il sistema si attiva solo quando il semaforo proietta la luce rossa, per cui non si corre alcun rischio se è accesa la luce gialla. (n.m.)
Quando ci sono in ballo questioni che toccano nel profondo, le persone si muovono: al referendum del 2016, quello che perse Renzi, l’afflusso fu alto; alle elezioni di settembre nel Veneto la percentuale è stata superiore alle regionali del 2020. Si voleva dare una spallata. Stavolta no. Tocca all’opposizione, come da copione, intercettare il cambiamento: altrimenti Meloni & c. governeranno cinque e altri cinque anni.
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Rileveranno
del
Est
1142
12.04.1994;
iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
le infrazioni semaforiche agli incroci
Camposampierese
Questa
edizione raggiunge le zone di Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese e Trebaseleghe per un numero complessivo di 14.277 copie.
Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n.
del
numero
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994
Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 20 febbraio 2023
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
da Giuseppe
Efficientamento
energetico. L’amministrazione comunale aveva partecipato al bando del PNNR
Il Comune vince il bando per l’impianto di riscaldamento municipale
L’Amministrazione Comunale di Borgoricco è risultata vincitrice di un bando ministeriale, connesso dal PNRR REACT-EU, che consentirà di finanziare la sostituzione dell’impianto di riscaldamento del municipio, prestigiosa sede e opera architettonica progettata dall’architetto Aldo Rossi, già nei prossimi mesi per oltre 215 mila euro.
Si tratta dell’Avviso del Ministero per la Transizione Ecologica – Direzione generale Incentivi Energia, avente per oggetto:
“C.S.E. 2022 - Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica, relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzio-
palto dovrà essere effettuata al massimo entro il 25 febbraio 2023, pertanto l’avvio dell’esecuzione della fornitura dovrà avvenire entro il primo marzo 2023. Nella stessa richiesta d’offerta è stato indicato che la conclusione della fornitura dovrà avvenire entro il 30 maggio di quest’anno.
Tutto ciò è stato possibile grazie al grande lavoro di squadra effettuato da Amministratori e tecnici comunali che, sfidando termini e burocrazia, hanno lavorato senza sosta nella consapevolezza dell’importanza di risultare aggiudicatari di questo importante stanziamento finanziario in favore del nostro Ente.
ne di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA)”.
Queste le tappe che interesseranno le operazioni legate alla realizzazione dell’intervento: entro il 30 dicembre è stata comunicata all’impresa l’aggiudicazione dei lavori, così che essa si possa organizzare per predisporre il progetto esecutivo e programmare i lavori da eseguire. La stipula del contratto d’ap-
“Vogliamo sottolineare l’importanza di aver recuperato un finanziamento statale che ci ha dato la possibilità di sbloccare spazi finanziari notevoli senza ricorrere ad indebitamento, senza mettere le mani nei capitoli delle opere pubbliche già in programmazione ma che soprattutto, proprio grazie all’efficientamento energetico, ridurrà progressivamente la spesa corrente con conseguente maggiori risorse da investire in servizi ai cittadini” sottolinea il sindaco e onorevole Alberto Stefani.
“Sistemiamo un impianto che da oltre 10 anni dava problemi di ogni genere e che inficiava anche le murature e i pavimenti. Siamo particolarmente soddisfatti - afferma l’assessore all’ambiente Giulio Ruffato -. Un ringraziamento va ai tecnici che, con solerzia, si sono messi a disposizione per vincere questa sfida”.
Nicoletta Masetto
Gruppo Avis: successo per la 56esima Festa del Donatore
Una festa di gioia e convivialità per tutti gli avisini di Borgoricco che hanno partecipato numerosi alla 56esima Festa del donatore. Un’occasione importante in cui non sono mancati il divertimento e lo spirito di gruppo, ma prima ancora i ringraziamenti a tutti i donatori.
La 56esima Festa del Donatore del gruppo comunale Avis di Borgoricco ha visto il ritrovo al Centro parrocchiale seguito dalla celebrazione della messa e dalla cena da “Campagnaro” a Pionca di Vigonza. “La Festa del Donatore di sangue – ha detto il presidente Avis, Andrea Guion – è un’occasione per ringraziare tutte le persone che, in modo gratuito, donano una parte di sé e del proprio tempo per fare del bene e aiutare il prossimo. Un grazie ai partecipanti, ai membri del consiglio direttivo, che si sono adoperati per il successo di questo annuale evento, a tutti gli amici e simpatizzanti che
hanno sponsorizzato la lotteria sostenendo l‘associazione. Grazie al parroco don Giovanni, al sindaco Alberto Stefani e all’amministrazione comunale, al presidente provinciale Luca Marcon e al dottor Roberto Ferrari per Avis Nazionale per le parole spese, a tutti gli alfieri delle consorelle che hanno condiviso con noi questo momento di festa, durante la celebrazione e durante la serata, e a tutte le attività di Borgoricco che hanno sostenuto l’iniziativa fornendo gratuitamente i premi. Il grazie più grande va, però, a tutti i donatori, compresi i 10 nuovi, che rendono possibile la promozione del dono”. Il presidente ha annunciato una festa speciale per premiare i vari donatori. “Sono davvero tanti, a causa del Covid non è stato possibile farlo prima, per questo abbiamo pensato a un momento esclusivo in cui premiare i traguardi raggiunti nel 2020, 2021 e 2022.”. (n.m.)
6 www.lapiazzaweb.it Borgoricco
L’assessore Ruffato: “Sistemiamo un impianto che, da oltre dieci anni, creava problemi”
Mibact-Pnrr. L’amministrazione comunale ottiene dal Ministero fondi per 499 mila euro euro
Il Centro civico culturale Aldo Rossi diventa modello di inclusività
Il Centro culturale Aldo Rossi, si candida a diventare un modello di inclusività sul territorio. Un luogo di cultura e ed i eventi pienamente accessibile a tutti, anche a persone con disabilità fisiche e mentali Un progetto ambizioso del valore di mezzo milione di euro, 499 mila perl’esattezza, che sarà interamente finanziato dal bando governativo Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo è quello di rendere il Museo un luogo visitabile e fruibile da tutti, sia in presenza che da remoto, eliminando ogni tipo di barriera architettonica, adeguando i dispositivi di sicurezza ed introducendo l’uso di tecnologie elettroniche ed informatiche di ultima generazione. Strumenti che consentiranno, non solo di vivere esperienze immersive nella storia romana attraverso riproduzioni in 3D, ma anche la piena fruizione degli spazi e dei servizi da parte di persone ipovedenti, sorde o con disabilità cognitive.
«L’obiettivo primario sarà terminare gli interventi entro il prossimo 30 giugno – spie-
gano il sindaco Alberto Stefani e il vicesindaco Maria Chiara Franchin -. Vogliamo poi proseguire con una programmazione coerente che mantenga il progetto vitale ed efficiente nel tempo. A medio e lungo termine l’obiettivo sarà quello di sfruttare questa progettazione per attivare processi di sensibilizzazione sul tema dell’inclusione capaci di coinvolgere non solo la comunità locale e provinciale, ma anche quella regionale e nazionale, proponendo appuntamenti a cadenza fissa aperti a tutti i pubblici. L’urgenza di rendere fruibile a tutti tale conoscenza passa attraverso un museo che sia riferimento culturale ma anche “casa” in cui tutta la comunità e le categorie sociali possano trovare le proprie radici” . Tante le opere in programma, tra le altre, l’implementazione dei percorsi per non vedenti che saranno arricchiti da mappe tattili e dispositivi sonori per facilitare l’orientamento, a partire dall’ingresso del Centro culturale. Negli ascensori, così
come nei servizi igienici, saranno inseriti pulsanti con scritte in caratteri braille. Per i non udenti sarà installato un apposito dispositivo telefonico che permetterà di dialogare, tramite display e tastiera, direttamente con la sala d’emergenza. Saranno inoltre disponibili delle apposite app con video tradotti nel linguaggio dei segni. All’interno del Museo sarà poi attivato un sistema audio per non vedenti e riproduzioni idonee ad esplorazioni tattili. Sul piano infrastrutturale, tutti gli spazi saranno adeguati alle esigenze di persone con mobilità ridotta o che usino la sedia a rotelle.
Saranno eliminati ostacoli, disconnessioni o pendenze eccessive sia sui percorsi di accesso alla struttura che in tutti gli spazi interni al Centro culturale.
Saranno inoltre azionati screen radar per permettere l’ascolto del menu a discesa e, per le persone con disabilità cognitive, dell’apprendimento o con autismo, saranno disponibili foto e testi semplificati. Anche sulla pavimentazione e sulle scale saranno posizionate segnalazioni plantari, con contrasti cromatici e integrazioni con avvisi sonori. (n.m.)
Utilizzate tecnologie di ultima generazione
Oltre a soluzioni in 3D, percorsi inclusivi e realtà virtuale i fondi assegnati al Comune di Borgoricco per il Centro civico e culturale Aldo Rossi permetteranno l’utilizzo di tecnologie elettroniche ed informatiche di ultima generazione, versatili e con elevata personalizzazione, pensate per vari target di pubblico con molteplici esigenze fruitive attraverso modalità di interazione immediate e user friendly. Il sito web https://www. centroculturalealdorossi.it verrà implementato con un video di presentazione del museo e della centuriazione, con inserimento di contenuti scritti e sonori e con traduzione in lingua inglese e LIS; tutti i testi verranno tradotti in lingua inglese, tedesca, francese e spagnola. Sarà possibile acquistare i biglietti del museo e prenotare attività e servizi online. Il Centro civico culturale accoglie al suo interno, oltre al teatro comunale, anche il Museo della centuriazione romana.
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Borgoricco
Bilancio. La somma rientra nelle casse comunali con pochissimi contenziosi tributari
Lotta all’evasione: recuperati cinquecentomila euro di Imu e Tasi
Oltre cinquecentomila euro recuperati dall’evasione di tasse come Imu e Tasi. Per Camposampiero il Il 2022 è stato un anno record nella lotta all’evasione fiscale. Una cospicua somma finita nelle casse comunali grazie all’inaspettato rientro di soldi derivanti da posizioni che l’amministrazione pensava ormai irrecuperabili. E tutto questo, dato non secondario, con un contenzioso tributario praticamente a zero. “Un aspetto quest’ultimo che dimostra, come ci tiene a sottolineare l’assessore al bilancio Luca Masetto come “si cerchi sempre di trovare la soluzione migliore nei confronti di chi deve qualcosa all’erario. Non ci accaniamo nei confronti di nessuno e i numeri ci stanno dando ragione”.
Se l’anno scorso la lotta all’evasione ha contribuito in maniera determinante a far quadrare i conti pubblici, anche quest’anno un pilastro importante del bilancio sarà rappresentato dal recupero dell’evasione Imu. Nel 2023 sono previsti 400 mila euro che, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 86mila 600 euro, fissano l’importo netto a oltre 300 mila euro.
Il recupero dell’evasione fiscale ha contribuito a finanziare numerosi servizi alla cittadinanza come la scuola materna, il trasporto pubblico, gli aiuti alle società sportive e i servizi sociali. Nonostante l’esplosione dei costi
energetici, nel 2023 la tassazione del Comune rimarrà invariata. Con orgoglio l’assessore al bilancio sottolinea come per quest’anno verranno confermate tutte le tariffe in vigore. “L’attuale pressione tributaria, così come i costi di erogazione dei numerosi servizi alla comunità non è uno sforzo economico non indifferente per le nostre casse municipali in quanto dobbiamo anche far fronte ai significativi incrementi registrati dal trasferimento al distretto 4 dell’Ulss 6 Euganea delle funzioni sociali, dei nuovi casi di inserimento in struttura a carico dell’ente e dell’esplosione dei costi di luce e gas”.
Grazie anche al gettito extra del recupero fiscale proseguiranno le opere già finanziate dalla giunta municipale come la recinzione
e i nuovi spogliatoi del campo da rugby in via Corso, i nuovi spogliatoi nell’area Don Bosco e l’avvio dei lavori per la realizzazione di un nuovo campo da calcio, sempre in via zona San Marco, dotato di illuminazione. Negli ultimi anni l’amministrazione guidata dal Katia Maccarrone si è concentrata molto sul tema del recupero dell’evasione tributaria. “Dal 201 4 è stato attivato il servizio di invio a domicilio dei conteggi Imu a buona parte dei contribuenti - ricorda l’assessore a Bilancio e Tributi -. Le lunghe file, in prossimità delle scadenze di metà giugno e metà dicembre, sono solo un lontano ricordo. Questa nuova modalità, oltre a essere molto apprezzata dai cittadini, ha permesso all’ufficio, potenziato negli ultimi anni, di concentrarsi maggiormente sull’attività di accertamento. Con pazienza sono state incassate alcune importanti posizioni pregresse. L’attività di riscossione coattiva degli importi relativi al recupero dell’evasione, è giusto sottolinearlo, è condotta in maniera efficace e professionale tramite il concessionario privato Abaco. I riscontri si vedono e vogliamo proseguire su questa strada. Stiamo raccogliendo i frutti di una importante lotta all’evasione che stiamo perseguendo con tenacia, responsabilità e professionalità da parte di tutti. Una strada segnata dalla quale non si torna indietro”. (n.m.)
“Vi do un Bellotto”: Camposampiero omaggia il suo Mister
Sala Filarmonica gremita per l’omaggio a Gianfranco Bellotto, camposampierese doc, ex calciatore idolo delle tifoserie di Ascoli e della Sampdoria e allenatore di successo a Treviso e Venezia in serie B. Davanti a oltre 250 persone è stata presentata la biografia “Vi do un Bellotto”, l’Ascoli di Rozzi, gli anni doriani, il pulmino e Amantino, la storia di Franco, come lo chiamano gli amici, scritta e dal giornalista Carlo Cruccu, che affiancava il campione nella serata coordinata da Carlo Toniato. Un momento speciale per Camposampiero, ricco di aneddoti e tante storie di calcio e non solo, raccontate anche da molti compagni di avven-
tura presenti in sala tra cui Giancarlo Pasinato, il portiere Andrea Pierobon, il bomber Gigi Beghetto, Cristian Adami e l’inseparabile vice Roberto Salvalaio. Com’è nel suo stile, Bellotto, calciatore con una brillante carriera a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, si è raccontato con grande umanità, schiettezza
Nel 2023 previsto il ritorno di altri 400 mila euro che, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 86 mila e 600 euro, fissano l’importo netto in rientro a oltre 300 mila euro
e semplicità. Tra una confidenza e l’altra con l’amico Carlo Cruccu, sullo sfondo si potevano ammirare le foto, a colori e in bianco e nero, del Bellotto calciatore e allenatore. “Gianfranco sapeva fare squadra, era un uomo e un atleta che andava sempre con il cuore oltre l’ostacolo - il filo conduttore degli interventi -, una persona per bene, protagonista del calcio di una volta quando si giocava con il sorriso”. Al termine l’applauso scrosciante del pubblico con gratitudine al suo campione, uno sportivo che, fin dai sei anni, pensava solo a calciare il pallone, e che ha vissuto il calcio come la vita: con passione, serietà e onestà. (n.m.)
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L’assessore Luca Masetto
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Camposampiero
Celebrazioni.
Camposampiero
Le vicende di “eroi” della porta accanto ricostruite dal professor Dino Scantamburlo
Una lapide in municipio in ricordo di dodici Giusti che salvarono vite
Un a lapide commemorativa dei dodici Giusti di Camposampiero. È stata inaugurata nei giorni scorsi alla presenza di parenti e discendenti dei cittadini che negli anni della Seconda guerra mondiale nascosero e protessero famiglie ebree salvando vite innocenti. La lapide è stata posta in municipio. A scoprirla e a restituire con essa la storia dei Giusti alla città è stata, con emozione, il primo cittadino Katia Maccarrone. Il sindaco ha scoperto la targa in marmo che vede scolpiti i nomi dei Giusti sita nell’atrio di palazzo Tiso, vicino all’ingresso della sala consiliare.
È stato possibile ricostruire le vicende che videro come eroici protagonisti i cittadini di Camposampiero, i cui nomi compaiono nella lapide, grazie alla ricerca storica condotta da Dino Scantamburlo, ex sindaco e deputato. Questi alcuni nomi e storie. Giuseppe Artuso ospitò per più di un anno nella sua casa a Centoni i coniugi Samuel Bernath, medico ebreo di Venezia, la moglie Gesualda Roxas, i figli Giselda (10 anni) e Alessandro (9 anni); i quattro furono salvi. Giuseppe Cargnin di Rustega ospitò nella barchessa della sua casa rurale nel 1944-45 l’ebreo cecoslovacco Nicola Biheller, mandato da lui dal parroco don Francesco Leonardi; mentre Guido Colle, primario chirurgo all’ospedale di Camposampiero dal 1927 al 1950, nascose e protesse come finti malati in ospedale alcuni ebrei ricercati, tra cui il rabbino capo di Padova Eugenio Coen. Massimiliano Guiotto (noto con il soprannome di Canton) ospitò nell’estate-autunno 1944 nella sua casa di Borgo Padova una coppia di ebrei padovani; Santina
Mariscalchi ospitò nella sua casa una coppia di ebrei anziani e don Fernando Pavanello, cappellano a Camposampiero, operò su indicazioni del parroco monsignore
Rostirola (anch’egli considerato
Giusto) per trovare alloggi segreti a famiglie ebree. Ernesto Rubino, profugo a Camposampiero da Lama dei Peligni (Chieti), lavorò da novembre 1943 a maggio 1945 nell’ufficio anagrafe del Comune e procurò tessere annonarie e documenti falsificati per soccorrere ebrei e ricercati e favorirne lo spostamento all’estero, in particolare in Svizzera. Graziano Scarpazza di Centoni ospitò per un anno una
famiglia di ebrei, mentre don Sereno Venturin, già cappellano militare in Africa e rientrato dopo l’8 settembre 1943, convinse sua madre a ospitare Blimia Mayer Adler, ebrea fuggita prima da Vienna e poi da Padova e le prestò assistenza fino alla morte a dicembre 1944. Padre Sisto Ceccato, frate conventuale, nascose
per qualche mese nel suo convento a Vicenza una coppia di ebrei di Brescia. Infine, suor Artemisia Zuffellato, superiora delle suore dorotee nell’ospedale di Camposampiero, operò in accordo con il primario prof. Colle per accogliere, nascondere e proteggere nel sotterraneo dell’ospedale ebrei ricercati. (n.m.)
Carnevale 2023: la grande festa Grande successo di pubblico il carnevale di Camposampiero, il primo dell’anno nel territorio del Camposampierese. Altri imperdibili appuntamenti sono previsti in tutto il territorio: da Piombino Dese Campodarsego, il primo in notturna, a Borgoricco in calendario a fine mese. A chiudere le sfilate sarà Villa del Conte con la seconda edizione del Carnevale
prevista per domenica 7 maggio a partire dalle 17il per domenica notturna a fine febbraio. A Camposampiero pubblico da record per la sfilata di carri allegorici nelle vie del centro storico. Gli organizzatori dell’evento, la Pro loco e l’assessorato alle Manifestazioni della cittadina antoniana, sono soddisfatti. “È stata una sfilata sensazionale – ha detto l’assessore Carlo Gonzo - le nostre contrade di Casere e Centoni si sono impegnate nel realizzare delle attrazioni molto belle. Gli undici carri che transiteranno per due volte nelle piazze della nostra cittadina erano tutti di alta qualità. Li abbiamo chiamati i top 11 proprio perché hanno presentato movimentazioni ricercate. La gente ha tanta voglia di ritrovarsi e vivere eventi all’aperto, per questo è stata una grande festa per i bambini e le loro famiglie che hanno affollatole vie del paese, un’occasione per tornare al tanto auspicato ritorno alla socialità e poter rivivere insieme le tradizionali sfilate all’aperto di carri e gruppi mascherati giunti da tutto il Veneto”. Oltre alle contrade cittadine Centoni e Casere eran presenti i gruppi di Selva, San Giorgio in Bosco, Carmignano di Brenta e di dei comuni vicentini, veneziani e trevigiani.
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Sport. Inaugurato, a fianco del campo di calcio, il terreno di gioco atteso da anni
Il rugby trova finalmente casa a Camposampiero
Giornata storica per lo sport del Camposampierese. Il rugby ha finalmente una casa a Camposampiero. È stato inaugurato il nuovo terreno di gioco che si trova a ridosso del campo da calcio intitolato ad Emanuele Mason. Dopo anni di attesa, dunque, si è arrivati alla meta in una giornata di sole e di e festa imperdibile non solo per gli appassionati della palla ovale e non solo. Per l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Katia Maccarrone l’investimento è stato impegnativo: tra la realizzazione del nuovo campo, l’illuminazione, la recinzione e le fondamenta dei nuovi spogliatoi il Comune spenderà oltre 500 mila euro. Per il presidente di Checco Rugby, Antonio Cavallin il sogno di un nuovo campo omologato a disposizione è diventato realtà. “Dopo quindici anni di attività il rugby ha una casa propria a Camposampiero - ha affermato Cavallin con emozione e gioia che non è
riuscito a trattenere -. Un risultato atteso da tutti gli sportivi e da molte famiglie della nostra cittadina e del territorio”.
La cerimonia di inaugurazione, svoltasi a mezzogiorno, ha preceduto la prima partita ufficiale nel nuovo impianto che ha visto sfidarsi le formazioni di Checco Camposampiero e Polisportiva
Una festa la partita inaugurale tra Checco Rugby e Polisportiva Oltrefersina
Oltrefersina, gara valevole per il Campionato di serie C.
Il nuovo campo è un’opera pubblica che arricchisce l’offerta impiantistica e consente di ospitare in modo adeguato una disciplina che a Camposampiero ha preso piede e coinvolge moltissimi giovani atleti. I lavori, ad onor del vero, non sono ancora terminati
in via Corso per il nuovo tempio del rugby. A carico dell’associazione Checco Rugby ci sarà, a stralci, la costruzione degli spogliatoi e la realizzazione di un Club house. Il costo preventivato è di circa 100 mila euro, metà dei quali si spera arrivino dalla federazione nazionale. Nel periodo iniziale ed ancora per alcuni
mesi, i rugbisti di Camposampiero (in totale 180 atleti suddivisi in otto squadre che partono dagli under 15 alla prima squadra in serie C) utilizzeranno gli spogliatoi messi a disposizione dallo United Borgoricco Campetra nell’attiguo stadio Mason. In cambio lo United potrà utilizzare il terreno di gioco per gli allenamenti di alcu-
Premiati i vigili Giraldo e Favarotto: salvarono tre persone dalle fiamme
Premiati con encomio per aver messo in salvo due persone da una casa avvolta dalle fiamme a Santa Giustina in Colle. L’assistente Giorgia Giraldo e il viceistruttore Andrea Favarotto della polizia locale della Federazione del Camposampierese sono stati premiati a Udine in occasione delle celebrazioni della festa del patrono del Triveneto dei vigili urbani, San Sebastiano.
Un grande gesto e una bella storia che rende fieri i sindaci del Camposampierese. “Un gran-
de plauso ai nostri agenti: il loro operato è ancora una volta la dimostrazione della professionalità della squadra guidata dal comandante Antonio Paolocci”, afferma la presidente della Federazione, Antonella Argenti. Il 29 settembre 2020 Giraldo e Favarotto, senza perdere tempo, con freddezza, altruismo e professionalità, si sono gettati all’interno dell’appartamento di via Roma e hanno salvato da un violento incendio una donna di 90 anni in carrozzina e i due figli disabili. I due vigili ur-
bani stavano tornando da un servizio di pattuglia quando hanno visto all’improvviso davanti a sé una signora piombare in strada alla ricerca di aiuto. Appena visto il fumo nero uscire dall’abitazione i due agenti hanno lasciato la loro auto, hanno chiesto delle sommarie informazioni alla donna su chi c’era all’interno e, dopo aver allertato i pompieri, sono entrati immediatamente. All’interno il figlio disabile era stordito, la novantenne, in carrozzina, al primo piano. Grazie all’aiuto di un pas-
sante, l’agente Favarotto ha portato giù l’anziana con la carrozzina. L’altra figlia disabile si stava facendo la doccia e non si era accorta di quello che stava succedendo. Intercettata, ha indossato un accappatoio e per mano di un agente è uscita dall’appartamento che ormai aveva sprigionato il monossido. Pochi minuti dopo, quando le persone erano state già tratte in salvo, sono giunti anche i vigili del fuoco di Cittadella che hanno messo in sicurezza l’abitazione. (n.m.)
ne delle proprie compagini. “Grazie alla collaborazione e alla reciproca disponibilità, che smentiscono il luogo comune della rivalità tra calcio e rugbyha concluso il presidente Cavallin - avremo la possibilità di utilizzare fin d’ora l’impianto con vantaggi evidenti per entrambe le società sportive”. (n.m.)
12 www.lapiazzaweb.it Camposampiero
I vigili urbani premiati Andrea Favarotto e Giorgia Giraldo
Mobilità.
“Siamo un paese isolato: di domenica non passano bus”
Che la domenica Loreggia sia un paese raggiungibile sol con i propri mezzi è noto da molto tempo. Del resto, la linea ferroviaria è stata interrotta ancora nella Seconda guerra mondiale e, da allora, non è stata più ripristinata, mentre il bus di linea è stato cancellato una decina di anni fa.
Sul tema, ripreso anche sui canali social, è sceso in campo il sindaco di Loreggia, Manuela Marangon, che ben conosce la dinamica del problema.
Il primo cittadino ha ribadito che «soluzioni sul trasporto pubblico oggi per domani non ce ne sono e che, anche volendo, per fare muovere un pullman ci vogliono numeri elevati, vale a dire persone che utilizzano i mezzi così da coprire i costi del carburante e del personale, e senza dubbio un numero di autisti disponibili a percorrere la tratta. Un particolare quest’ultimo non da poco se solo si prendesse in considerazione proprio la carenza di conducenti.
Una soluzione potrebbe essere rappresentata dalla metropolitana di superficie, il cui progetto è fermo da almeno vent’anni in Regione. «Già con l’amministrazione Peron era stata individuata l’area della nuova stazione ferroviaria a Loreggia vicino all’attuale eco centro – afferma Laura Bastarolo del gruppo Progetto Loreggia –. Progetto
seppur fermo da oltre un ventennio, ripreso in mano dalla Regione del Veneto proprio in questi mesi e grazie ai fondi derivanti dal Pnrr».
La metropolitana di superfice ha la particolarità di essere un treno che passa all’incirca ogni 10 -15 minuti e sarebbe molto comodo per tutti, e non solo per Loreggia, per la linea che percorre sia nella tratta i n direzione Castelfranco Veneto e Cittadella e sia verso Padova, aggiunge il consigliere Bastarolo.
Il progetto della metropolitana di superfice è, senza dubbio, ambizioso, ma va da sé che non sarà attuabile nel breve periodo. Nella speranza che, a stretto giro, possa essere avanzata qualche soluzione attendibile, è auspicabile un accordo fra Mom ed l’attuale amministrazione comunale come già ci anticipa Giulio Centenaro, consigliere regionale di Lega-LV: “Il problema della mancanza di collegamento di bus di linea sulla direttiva tra Castelfranco e Padova e, in particolare l’assenza di fermate a Loreggia, zona strategica e ba-
ricentrica fra il trevigiano e il padovano, è noto da tempo ed è stato sollevato anche in questi giorni da alcuni cittadini” ha detto Centenaro. (e.s.)
“Sono molto vicino alle esigenze territoriali del Camposampierese – prosegue Centenaro - e solidale con il primo cittadino di Loreggia, Manuela Marangon e con l’assessore ai trasporti del comune, Enea Zorzi, che si stanno attivando perché si crei un miglior collegamento tra due aree strategiche della nostra regione del Veneto centrale.
L’assessore Zorzi ha incontrato di recente anche il presidente della Mom, azienda di trasporti trevigiana, Giacomo Colladon, che ha ribadito come la zona tra Castelfranco e Cittadella siano comunque “legate” grazie agli interessi relativi al polo scolastico, di cerniera tra il trevigiano e il padovano. E ha verificato nuovamente aperture da parte della Mom, nei confronti di eventuali servizi di trasporto su Loreggia”.
Nella speranza che Mom trovi un accordo con la nuova amministrazione comunale e che entro pochi mesi venga risolto il problema dell’assenza di fermate di bus a Loreggia, resta un grandissimo progetto quello della metropolitana di superfice che sarebbe se attuata un grande passo in avanti per tutta la direttiva tra Castelfranco e Padova.
Endrius Salvalaggio
Intervento al Punto ristoro Ostiglia
La ciclabile Treviso Ostiglia si sta rifacendo il look ampliando ed abbellendo alcune aree di sosta. Una di queste è il punto ristoro Ostiglia, nel punto in cui la ciclabile Treviso Ostiglia interseca la pista Asolo – Padova, a Loreggia. L’ intervento ha consentito di fare un importante passo avanti nell’ambito dell’accoglienza turistica, con la messa in opera di due panchine, un cestino e una rastrelliera porta bici dotata anche di una colonnina con gli attrezzi indispensabili per una manutenzione veloce delle biciclette. Ma chi l’ha detto che si deve solo pedale o camminare? Infatti, c’è anche una casetta di legno ben attrezzata, munita di ombrelloni per i mesi estivi dove si può sostare, riposare e bere qualcosa di fresco o di caldo, a seconda dei gusti, immersi nella natura. Per chi volesse avere più informazioni, sul sito www. ciclabile-treviso-ostiglia.it è disponibile un portale ben organizzato a portata di tutti. Una ciclabile lunga 70 km che ripercorre il tracciato dell’ex ferrovia Treviso Ostiglia, sicura, ben segnalata e molto apprezzata da tutti. (e.s.)
13 www.lapiazzaweb.it Loreggia
Si accende il dibattito sul trasporto pubblico carente
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Scuole.
residenti a Loreggiola
Avviato il servizio navetta per la scuola media “Canova”
Ormai da un mese è iniziato a Loreggia il servizio di trasporto pubblico per le scuole con servizio navetta per la tratta andata e ritorno che va da Loreggiola alla scuola secondaria “A. Canova” di Loreggia. Per accedervi è previsto un contributo proporzionato ai mesi di effettivo svolgimento del servizio e, quindi, pari a 180 euro, mentre per la tariffa annua si parla di 400 euro. Il servizio viene assicurato mediante utilizzo di uno scuolabus di proprietà comunale con il solo appalto del servizio di guida ad un soggetto privato.
È previsto altresì, come si legge dal disciplinare, che l’amministrazione comunale è responsabile degli alunni trasportati sin dal momento della salita sul mezzo a quello dell’arrivo a scuola e viceversa, mentre il famigliare è responsabile del minore nel tratto compreso tra l’abitazione e i punti di salita e di discesa.
Altra cosa importante, è che il servizio navetta è assicurato per la durata dell’anno scolastico, mentre in caso di sciopero degli addetti al trasporto scolastico, sarà il Comune a farsene carico segnalando alle scuole la data; in caso di sciopero del personale scolastico, saranno invece i dirigenti scolastici a comunicarlo al Comune con congruo anticipo. Avere un pullmino di proprietà consentirà il trasporto degli alunni non solo per il tragitto da casa
a scuola, ma anche per le altre occasioni didattiche. L’acquisto del pullmino è stato deciso dopo analisi di mercato.” Infatti, a fronte di un costo di oltre 50.000 euro richiestici per un anno di servizio esternalizzato – spiega il sindaco Manuela Marangoncon l’acquisto del mezzo andremo a sostenere, ogni anno, il solo costo di gestione ordinaria. Tale mezzo essendo di proprietà del Comune consentirà, inoltre, di effettuare il trasporto dei nostri alunni in biblioteca e nelle varie uscite a scopo didattico, senza dover prevedere ulteriori spese di affidamento”.
“Il nostro rammarico – afferma il primo cittadino - è quello di
Il pulmino, di proprietà comunale, consentirà il trasporto degli alunni per il tragitto da casa a scuola, ma anche per le altre occasioni didattiche. Il sindaco Marangon: “Potremmo accompagnare i nostri alunni in biblioteca e nelle varie uscite a scopo didattico, senza dover prevedere ulteriori spese”
Da
non essere riusciti ad attivare il servizio da inizio anno scolastico e questo perché la ricerca del mezzo più idoneo ha comportato qualche lungaggine burocratica in più e non prevedibile, oltre all’attivazione della tratta nuova non più coerente con quella di dieci anni fa”.
Va riconosciuto a questa amministrazione, a dispetto di tante altre amministrazioni dove il servizio del trasporto scolastico è stato dismesso o esternalizzato, di aver ripristinato un servizio seppur in via sperimentale nella tratta Loreggiola – scuola secondaria “A. Canova” a Loreggia.
Endrius Salvalaggio
Due progetti per le seconde e terze della secondaria
Grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Loreggia sono stati promossi due importanti progetti rivolti agli studenti delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado “A. Canova”.
Il primo progetto proposto dalla rete Biblioape e sostenuto dall’amministrazione comunale denominato “Escalation” si svolgerà fra i mesi di febbraio e marzo, e prevede il coinvolgimento delle tre seconde classi.
Un’idea che prende spunto dall’associazione Maranatha’ onlus, che si occupa proprio di solidarietà e di accoglienza. Nata ufficialmente nel 1983, giorno in cui a Padova in un piccolo appartamento viene accolto il primo adolescente dando realtà e
concretezza al progetto di accoglienza familiare e comunitaria iniziato già il 21 giugno dell’anno precedente con la creazione dell’associazione Maranathà. “Escalation” è un progetto educativo curato dal professor Corsini e che ha come obiettivo la prevenzione contro il bullismo, cyberbullismo nonché ogni forma di violenza psicologica fisica, verbale.
“I ragazzi saranno coinvolti in un’attività di circa due ore – spiega l’assessore Chiara Andretta con de-
lega all’istruzione - articolata in due fasi: la prima prevede l’ascolto di letture, mentre la seconda prevede una successiva attività laboratoriale emozionale”.
“Il secondo progetto è rivolto alle tre classi terze curato dalle cooperative Carovana e Jonathan – continua l’assessore Pierluigi Santucci con delega alle politiche giovanili - incaricate di dar avvio alla progettualità giovani protagonisti e riferita ai piani di intervento in materia di politiche giovanili rete territoriali per i giovani veneti RE.TE GIO-Ve e Giovani in loco - GIL, progetti approvati dalla Regione Veneto e ai quali quale hanno aderito i 28 comuni dell’Alta Padovana come partner operativi, mentre le cooperative e l’Ulss quali partner di rete”.(e.s.)
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Il trasporto pubblico scolastico viene utilizzato dagli alunni
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Massanzago
Opere pubbliche. Sono 1440 i metri di condotta che verranno posati duranti i lavori
Sarà estesa la rete fognaria nelle vie Ca’Zorzi e Bigolo
In questi mesi il Comune di Massanzago sarà interessato da importanti lavori pubblici, essi riguarderanno in primo luogo l’estensione della rete fognaria nelle vie Ca’ Zorzi e Bigolo, un intervento che allaccerà alla rete fognaria le utenze che non erano servite dalla stessa, attraverso la posa di 1440 metri di condotte, predisponendo altresì nelle vie interessate la sistemazione della pubblica illuminazione. Con determina del Consiglio del Bacino del Brenta è stata infatti definitivamente approvata la variante al Piano degli Interventi relativamente all’estensione della rete fognaria e sostituzione della rete idrica in Via Roma ed in Via Rinaldi. Complessivamente i costi per l’intervento, quantificati in 993 mila euro saranno così ripartiti: 880 mila saranno finanziati da Etra nell’ambito nel Piano d’Ambito del Bacino Brenta, mentre i restanti 53 mila euro saranno a carico del comune di Massanzago.
“I lavori inoltre- osserva il sindaco Stefano Scattolin - prevedono la predisposizione di una nuova illuminazione con poca di cavidotti, pozzetti e plinti”, saranno quindi lavori articolati e completi, che andranno a portare benefici all’ambiente anche attraverso un rinnovamento degli scarichi di raccolta delle acque che verranno portate alla depurazione. I lavori includeranno inoltre l’asfaltatura completa, per evitare difformità tra i diversi tratti stradali, del tratto interessato dai lavori.
La chiusura del cantiere è prevista per la fine del 2023. I lavori saranno effettuati in modo da limitare, per quanto possibile, disturbo alla viabilità e si provvederà al ripristino dell’intera sede stradale nel tratto interessato.
Al termine delle opere, gli utenti dovranno provvedere ad effettuare gli allacciamenti e si provvederà al rifacimento completo del manto stradale, per tutta la larghezza e lungo il tratto interessato dai cantieri.
Un secondo filone di lavori pubblici è stato avviato a inizio febbraio, con l’ordinanza di chiusura al traffico della strada comunale ricadente nella frazione di Zeminiana: Via Stradona, nel tratto in cui la via incrocia a ovest via Chiesa ed ad est via Ri-
vale , con esclusione dei mezzo di cantiere, dei mezzi di soccorso, dei residenti e dei mezzi del trasporto scolastico locale, con deviazione nelle strade, al fine di consentire i lavori di messa in sicurezza con completamento di percorso ciclopedonale. I lavori approssimativamente dovrebbero concludersi nel maggio di quest’anno.
Proloco e solidarietà
Continuano anche a Massanzago così come nei comuni vicini la raccolta di beni, cibo e altri materiali a favore e in solidarietà della popolazione Ucraina che, dallo scorso 24 febbraio, sta subendo l’invasione nel proprio territorio sovrano di un altro stato, senza alcun tipo di legittimazione. In questi mesi gli appelli a favore della pace e della risoluzione diplomatica del conflitto sono state vane. Il sindaco di Massanzago Stefano Scattolin invita, sui social, a donare beni e altri materiali per la popolazione civile coinvolta nel conflitto, scrive “Continua in Ucraina la guerra assurda e tragica che porta distruzione e morte anche di molti civili: gli appelli e le iniziative di pace non
hanno i risultati sperati. Continuano anche iniziative di solidarietà, c’è tanto bisogno”. Sarà in particolare il consorzio delle Pro Loco del graticolato a occuparsi della raccolta e dell’invio dei materiali e dei beni di prima necessità donati. Si raccoglieranno beni di prima necessità tra cui cibo a lunga conservazione e materiali vari (quali abiti, vestiario per affrontare il freddo e beni per l’igiene personale) e medicinali, a Massanzago saranno la farmacia Pajetta e la farmacia Ai due Santi (Sandono) a occuparsi della raccolta delle donazioni di medicinali. Successivamente sarà la Pro Loco a occuparsi dell’invio dei beni raccolti, i quali saranno destinati al comune di Reni, località Anadol, presso la regione di Odessa. (s.v.)
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Simone Vecchiato
Solidarietà.
I primi cittadini di 82 Comuni firmano una carta di intenti e di buone pratiche
Anche il sindaco Scattolin in prima linea contro lo spreco alimentare
Anche il sindaco di Massanzago
Stefano Scattolin era presente sabato, con altri colleghi primi cittadini padovani, in Prato della Valle a Padova per siglare il “Patto anti spreco” promosso dalla Fondazione Nervo Pasini che si occupa della gestione delle cucine economiche popolari di Padova. L’evento, che si inseriva nella Giornata nazionale contro lo spreco alimentare celebrata per la prima volta in Italia nel 2014, è stato anche un momento di convivialità e di confronto nell’ambito delle iniziative che celebrano i 140 anni delle Cucine economiche popolari della città, promosse dalla Fondazione Nervo Pasini con la Diocesi di Padova.
“Molte erano le realtà locali, le associazioni e i sindaci presenti – ha sottolineato il sindaco Scattolin -. Sono stati pubblicati dati che dovrebbero farci riflettere: pensiamo, ad esempio, al fatto che ogni persona, di media, butta via 67 chili di cibo ogni anno”.
Il “Patto anti spreco” è stato sottoscritto da 82 sindaci, alla presenza di rappresentanti della Provincia di Padova, del vescovo Claudio Cipolla, di numerose associazioni coinvolte, della Coldiretti, dell’istituto alberghiero di Abano Terme. “La giornata, che aveva come motto ‘Niente è spreco, Nessuno è spreco’ -, continua il sindaco – è stata un momento di particolare sensibilizzazione in merito allo spreco alimentare, che chiama noi sindaci a portare e a favorire azioni concrete nei nostri territori”.
I sindaci della provincia di Padova, attraverso la firma della carta d’intenti curata dalle Cucine economiche popolari e dalla Provincia, si sono impegnati a nome di altrettante amministrazioni locali a favorire la cultura della prevenzione allo spreco e della solidarietà contro la povertà alimentare, attraverso percorsi scolastici rivolti ai più piccoli e sinergie tra i vari attori sociali per sensibilizzare anche gli adulti.
ll vicepresidente della Provincia di Padova, Vincenzo Gottardo ha presentato la Carta d’intenti, sottoscritta dagli 82 primi cittadini padovani, consegnandola al vescovo di Padova, Claudio Cipolla. L’evento è stato realizzato in collaborazione con la Provincia di Padova e con la partecipazione e il sostegno dei Vigili del Fuoco e della CroceRossa Italiana di Padova. (s.v.)
Tanti eventi
“Per non dimenticare”
Anche quest’anno il Tavolo degli Assessorati alla Cultura della Federazione dei Comuni del Camposampierese, uno strumento di particolare importanza nell’ambito della promozione di eventi, di incontri e per favorire l’aggregazione e i momenti culturali a Massanzago e nell’area del Camposampierese, in occasione della Giornata della Memoria, ha voluto ricordare alcuni Giusti tra le nazioni italiani, cioè non ebrei che durante l’Olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei
perseguitati; persone che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. In questo senso anche il Comune di Massanzago, con l’assessorato alla cultura guidato da Antonella Fort, ha partecipato ai momenti di sensibilizzazione e di riflessione per la Giornata della Memoria, una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto, come è stato definito dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria. In Italia la Giornata della Memoria fu istituita con la legge 211/2000. Il 10 febbraio di ogni anno inoltre si commemora il Giorno del ricordo, per non dimenticare le foibe e l’esodo degli italiani al confine orientale, una tragedia a lungo dimenticata, giornata istituita con la legge 92/2004. Le giornate di sensibilizzazione, che hanno avuto luogo soprattutto mediante una compagna di riflessione e di ricordo attraverso le piattaforme online, sono promosse dal Coordinamento Territoriale Assessorati alla Cultura del Camposampierese Comuni di: Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero. (s.v.)
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Massanzago
Consiglio comunale. La giunta ha deciso di spegnere le luci per contenere i costi
Illuminazione pubblica: scintille tra maggioranza e opposizione
Aspro e intenso confronto tra maggioranza e opposizione in merito alla questione dell’illuminazione pubblica. Nel corso di uno degli ultimi consigli comunali la minoranza ha, infatti, presentato una mozione dal titolo “Illuminazione pubblica e sicurezza sociale”, la quale ha preso spunto dalla delibera della giunta comunale, con cui a partire dal 9 gennaio scorso, si è determinato lo spegnimento nell’area del territorio comunale di circa 1200 punti luce su 1800, al fine di contenere i costi derivanti dall’incremento del costo dell’energia. Nella mozione si legge che “… si rende pertanto ripristinare nell’immediato l’illuminazione pubblica su tutto il territorio comunale, tenuto conto anche dello scontento generale, della forte preoccupazione manifestata dai nostri cittadini”.
La consigliera Luisa Peron (della lista civica Ornella Bonutto sindaco- autonomia) ha ribadito che “la presentazione della mozione è soprattutto un atto nei confronti dei nostri concittadini che non si sentono al sicuro. Non si sentono al sicuro né in strada con l’illuminazione pubblica spenta, ma neanche nelle proprie case”, continuando affermando, inoltre, che “è una vergogna arrivare ad un provvedimento così drastico, soprattutto inaspettato”. In questo senso sono continuate le riflessioni, anche da parte della
consigliera Maria Baggio, la quale ha rilevato come “se i tempi sono duri sono duri per tutti, si devono fare delle economie. Le scelte vanno discusse, valutate e concertate anche con i cittadini e anche con le minoranze. Poi si devono capire e valutare anche gli effetti che producono sul territorio. Queste cose non sono state fatte”, ribadendo altresì la necessità di potersi sentire protetti in un luoghi sicuri.La stessa consigliera Baggio ha proseguito osservando come l’amministrazione avrebbe potuto fare altri tagli, sottolineando come le opposizioni non siano state interpellate e nemmeno la cittadinanza.
Il sindaco Cesare Mason, rispondendo alla consigliera Baggio, ha sottolineato come “non è stata sicuramente una scelta piacevole quella a cui siamo arrivati,
La replica del sindaco Cesare Mason: “Non è stata una decisione piacevole, però è stata una scelta obbligata”.
Il vicesindaco Benozzi: “Il rapporto è paritetico: su 1800 punti luce sono 900 quelli totalmente spenti”
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però è stata una scelta obbligata”. Il vicesindaco Luigi Benozzi ha comunicato poi, a chiusura della discussione concernente la mozione presentata dall’opposizione, che “allo stato abbiamo 32 vie totalmente spente, ne abbiamo 23 con la corrente, con l’alternanza di accensioni, quindi sostanzialmente c’è un rapporto quasi paritetico tra le due, circa 900 lampioni spenti sui 1.800 totali. Avevamo previsto lo spegnimento di 1.200 lampioni sui 1.800 totali (nella delibera di giunta ndr). Non son cose che si fanno a cuore leggero”. La mozione, che verrà votata ma respinta dal consiglio comunale, sicuramente lascerà degli strascichi nel rapporto tra maggioranza ed opposizione e la questione continuerà a far parlare di sé.
Simone Vecchiato
Fondazione Stevanato dona 70 mila euro per iniziative sociali ed educative rivolte alla comunità
Fondazione Stevanato è un’organizzazione a livello regionale che opera nell’ambito dell’assistenza sociale e socio sanitaria, dell’istruzione, della formazione, nonché a supporto delle attività culturali, educative e della ricerca scientifica. In particolare, la Fondazione Stevanato si occupa di progetti a sostegno di bambini e giovani che vivono situazioni di disagio sociale o sanitario, fornendo un aiuto fattivo anche alle loro famiglie. La Fondazione ha annunciato, assieme al comune di Piombino Dese, di aver definito con atto pubblico notarile che prevede la donazione di una somma pari a 70mila euro
in favore del Comune stesso. La donazione fa seguito alle richieste di aiuto e sostegno avanzate dalla stessa amministrazione del Comune di Piombino Dese per ovviare ad eventi straordinari e imprevedibili che hanno eroso le disponibilità economiche del co-
mune nella gestione di determinati progetti a scopo educativo. In particolare la donazione sarà diretta a sostegno delle istituzioni educative e di associazioni impegnate nell’ambito dell’educazione e dell’assistenza sociale ed educativa.
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Piombino Dese
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Apre il Centro d’ascolto per assistere la persona, la coppia e la famiglia
È partito nei giorni scorsi il servizio gratuito di “Centro d’ascolto”, che si svolge presso la biblioteca comunale grazie alla convenzione fra il Comune di Trebaseleghe e l’associazione “Ateneo Terzo Valore”. Lo scorso settembre, la giunta di Trebaseleghe ha stabilito di concedere per l’attività dello sportello di ascolto, l’uso a titolo gratuito per due mezze giornate nei giorni di lunedì dalle 16.30 alle 18 ed il venerdì pomeriggio dalle 17.30 alle 19.
L’associazione “Ateneo Terzo Valore”, iscritta nell’elenco dei consultori familiari socio-educativi della Regione Veneto, mette a disposizione quattro consulenti che si alterneranno il lunedì e venerdì pomeriggio. I quattro consulenti sono specialisti nell’area neuro-psicologica, comunicazione, educazione professionale e relazione d’aiuto. Il servizio è svolto a titolo di volontariato e seguirà il calendario scolastico. L’accesso da parte della cittadi-
nanza è libero, ma è preferibile la prenotazione.
Il presidente dell’associazione
Marco Monda spiega che si tratta di “un centro d’ascolto a favore della persona, della coppia e della famiglia, con finalità sociale, educativa ed assistenziale con professionisti a disposizione ed in grado di per ascoltare, as-
sistere e indirizzare tutti coloro che hanno bisogno di confidarsi o confrontarsi su problematiche familiari, necessità di supporto individuale nella relazione umana e interpersonale, indicazioni sul miglioramento dei risultati scolastici dei propri figli o supporto nel vivere al meglio la terza età”.
Nello specifico, questo servi-
zio si basa sull’ascolto a favore della persona, della coppia e della famiglia, con finalità sociale, educativa ed assistenziale, che erogherà per tutto il triennio 2023-25 le seguenti attività: sportello d’ascolto individuale per l’adolescente, i giovani, l’adulto e l’anziano, con all’interno dei gruppi di metodo di studio e apprendimento; percorsi di crescita personale; mediazione per la coppia e per la famiglia; progetti per il sostegno alla genitorialità; percorsi di educazione all’affettività e gestione delle emozioni; eventi informativi sul-
Piombino Dese: arriva il riconoscimento “Città che legge”
Grazie alle numerose attività promosse dalla Biblioteca, dall’Assessorato alla cultura e dalle numerose Associazioni del territorio tramite le quali si trova fermento e valorizzazione l’attività, il comune di Piombino Dese è stato menzionato della qualifica di “Città che legge” per le annualità 2022 e 2023.
Un importante riconoscimento e un grande risultato a ribadire, come hanno sottolineato con soddisfazione gli amministratori che “la lettura consente da sempre all’essere umano di manifestare la sua intrinseca capacità di pensare e di produrre cultura”. Lo sviluppo e la promozione delle iniziative volte a favorire e promuovere la lettura, in particolare nelle scuole, proseguono gli amministratori, si inserisce nell’ottica di promuovere lo sviluppo umano e
sociale della comunità.
la prevenzione in ambito pediatrico (manovre salvavita) e temi relativi all’infanzia e adolescenza; prevenzione al decadimento cognitivo nell’anziano; seminari per lo sviluppo del potenziale rivolto a tutte le età; ogni altra formazione generale e specialistica volta alla riduzione del disagio socio-culturale.
“L’amministrazione comunale ha aderito con grosso entusiasmo alla proposta di attivazione del consultorio socio-educativo a Trebaseleghe, - afferma il Sindaco Antonella Zoggia - perché siamo consapevoli dell’impor-
È così che, con questa consapevolezza e con questi valori, il Centro per il libro e la lettura, in accordo con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha deciso di conferire il titolo di Città che legge, al fine di promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. La città che legge, e dunque è il caso di Piombino Dese, favorisce l’aggregazione culturale, i festival letterari, la biblioteca come luogo di incontro e di diffusione della cultura e la mobilitazione delle lettrici e dei lettori, alle associazioni e agli eventi e alle iniziative che orientano e promuovono lo sviluppo culturale e sociale della comunità. (s.v.)
tanza di poter confrontarsi con professionisti competenti e disponibili quando si attraversano momenti di difficoltà sociale, relazionale o psicologica nella propria vita. Abbiamo bisogno di chi possa ascoltare le persone, capirne i bisogni e indirizzarle ai servizi competenti, aumentandone la resilienza e le capacità di adattamento”.
“Come amministrazione comunale siamo consapevoli che il panorama dei servizi socio sanitari è in continua evoluzione e ciò rende sempre più evidente la necessità di integrare i servizi pubblici con quelli del privato sociale. L’obiettivo è quello di favorire l’istituzione di spazi nei quali affrontare i bisogni specifici delle diverse fasce d’età, favorendo così benessere del singolo e della comunità” conclude l’assessore alle politiche sociali Rosanna Trevisan.
Endrius Salvalaggio
24 www.lapiazzaweb.it Trebaseleghe-Piombino Dese
Politiche sociali. Lo sportello gratuito, attivo due mezze giornate, realizzato con “Ateneo Terzo Valore”
Lo sportello attivato in convenzione per il triennio 2023-2025
Cultura. Tra gli scrittori ospiti Morao, Zilio, Toniato e Maronese
“Rassegna d’inverno”: proseguono gli incontri con gli autori locali
Nuovi appuntamenti con gli autori nell’ambito del ciclo di incontri “Rassegna d’inverno”. L’assessorato alla cultura e gli Amici della biblioteca hanno organizzato l’iniziativa che proseguirà sino a fine marzo. Le serate a ingresso libero si terranno in biblioteca comunale. È consigliabile contattare la biblioteca e prima di ogni appuntamento “Questa rassegna coinvolge autori e curatori del nostro territorio e l’ho seguita personalmente – spiega Rosa Chiara Casarin consigliere comunale delegato all’istruzione e alla cultura –. La serie d’incontri tocca l’aspetto della memoria, della storia, della letteratura, i diversi aspetti dell’esperienza umana: gioia, dolore, coraggio, paura, amicizia, solitudine, verità, inganno. Saranno serate utili e preziose per aprire qualche salutare finestra sul mondo passato e odierno grazie alla disponibilità degli ospiti presenti nei venerdì programmati”.
Dopo la serata del 17 febbraio scorso Lorenzo Morao e la sua
opera “Ciò che resta del sogno”, il 24 febbraio è toccato a Diego Zilio con la storia di Giorgio Tumiati protagonista del suo libro “Inganno”, i prossimi appuntamenti saranno il 17 marzo con “Scarpe al chiodo” di Carlo Toniato, undici racconti legati dalla passione viscerale per il calcio, vissuta con gli occhi di un bambino che diviene adulto. e il 24 marzo con Fabrizia Maronese e il libro “Felice di averti incontrato”
L’Acat, forse per la prima volta, rompe il muro tra interno/esterno e regala uno spaccato di vite, esperienze, condivisioni che ben
Parte il 3 marzo il nuovo corso di scacchi
Partirà il 3 marzo prossimo, e si concluderà a maggio, il nuovo corso di scacchi che si svolgerà in biblioteca comunale. Lo scorso era stato proposto un laboratorio di avvio agli scacchi per i ragazzi, che ha avuto un buon riscontro e che ha convinto l’amministrazione comunale a riproporsi anche quest’anno con un corso vero e proprio e tenuto da un istruttore. Il corso si articola in 10 lezioni, il venerdì dalle 16.30 alle 18.30. È dedicato ai ragazzi dai 6 ai 16 anni, fino
a un massimo di 12 partecipanti, è gratuito grazie al contributo del Comune, che lo patrocina, le associazioni che lo organizzano sono
La Fenice di Trebaseleghe e L’Alfiere di Santa Maria di Sala, utilizzando scacchiera gigante murale e scacchiere da tavolo. Si tratterà di un corso con modalità interattiva, particolarmente coinvolgente per i ragazzi. Gli obiettivi sono: conoscere le basi del gioco degli scacchi e creare un ambiente in cui la partita e la scacchiera diventano
“Le serate toccano l’aspetto della memoria, della storia, della letteratura e le esperienze umane come gioia, dolore, coraggio, paura, amicizia, solitudine, verità e inganno” spiega Rosa Chiara Casarin, consigliere comunale delegato all’Istruzione e alla Cultura
descrivono la forza del cambiamento e il suo impatto familiare e sociale. Fabrizia Maronese, ormai da anni membro del Club, ideatrice e curatrice del libro, ne racconta la genesi, perché da questo seme possa germogliare un frutto in grado di creare nuovi e straordinari percorsi da vivere insieme. Il testo è una raccolta di testimonianze/racconti di vita, di persone che hanno scelto l’astinenza dall’alcool, dopo aver affrontato difficoltà legate all’uso, raccolta dall’Acat Portogruerese, Associazione Club Alcolici territoriali.
Endrius Salvalaggio
uno spazio per imparare qualcosa di nuovo e stimolante per la mente dei ragazzi. Alle lezioni potrà essere presente, come spettatore e aiutante, anche qualche genitore. (e.s.)
“Enciclopedia della donna perfetta”: spettacolo il 9 marzo in auditorium
Si terrà giovedì 9 marzo alle ore 20.30nell’auditorium di Trebaseleghe, via Don Orione, 2 lo spettacolo teatrale “Enciclopedia della donna perfetta” di Stefania Carlesso, con Evarossella Biolo e Stefania Carlesso promosso dal Comune e dalla Biblioteca comunale.
Come si dispongono gli ospiti a casa? Qual è il metodo migliore
per dimagrire? Come si organizzano le pulizie di casa? ÈE’ possibile conciliare famiglia e lavoro?
Due fantomatiche venditrici invitano tutte a scoprire i consigli dell’enciclopedia della donna perfetta, acquistabile anche in comode rate. Ironico, pungente, fin troppo attuale, lo spettacolo teatrale offerto dall’assessorato alla cultura a tutte le donne del
territorio, è davvero un divertente stupidario per aspiranti fidanzate, mogli e madri ideali. (e.s.)
25 www.lapiazzaweb.it Trebaseleghe
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Tempo di riforme istituzionali: sarà una vera rivoluzione?
no allungato i processi amministrativi e quindi per completare il lavoro servirebbe “un’aggiunta” e i contrari che ritengono “malsano” per la democrazia la mancanza di ogni tipo di alternanza. Staremo a vedere.
Èvero. In alcuni casi se ne parla da decenni, dividendosi tra favorevoli e contrari, tra speranzosi e scettici. Fatto sta che non se ne è fatto nulla.
Di cosa stiamo parlando? Delle grandi riforme istituzionali che dovrebbero cambiare definitivamente il volto al nostro Paese.
AUTONOMIA, NOVITÀ E PROSPETTIVE
Quella certamente più sentita, almeno nel nostro territorio, è certamente la riforma in senso federale del nostro Paese.
Negli anni passati, Veneto e Lombardia celebrarono anche un referendum, la cosiddetta autonomia è stata la madre di tutte le battaglie.
Il presidente Zaia chiese, a gran voce, un impianto autonomista articolato su 23 materie prevedendo, inoltre, di trattenere i 9 decimi del residuo fiscale.
In buona sostanza gli autonomisti Veneti chiedevano di poter tenere il 90% dei soldi delle tasse dei veneti garantendo di gestire, senza nulla chiedere allo Stato Centrale, 23 materie, scuola compresa.
A questa visione totalmente autonomista se ne contrapposero almeno altre due: quella dei contrari che considerano questa riforma uno “smembramento dell’Unità Nazionale” e quella dei possibilisti che, però, non parlano di residuo fiscale e che considerano più “realistico” concentrarsi su nove materie e non
23.
Rispetto a questo dibattito, dunque, quale è oggi la novità?
La novità è che il Ministro Roberto Calderoli ha portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri una cornice autonomista. Certo, c’è ancora molto da fare a partire dai cosiddetti Lep (i livelli essenziali di prestazione: quegli indicatori che dovrebbero dimostrare come in qualsiasi regione, anche in presenza di una riforma autonomista, i servizi ai cittadini siano gli stessi), ma almeno è stato messo un primo punto.
PRESIDENZIALISMO E COSTITUZIONE
La seconda grande riforma della quale si parla molto è tornata alla ribalta all’indomani della vittoria elettorale di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Parliamo, ovviamente, del presidenzialismo.
Ma cos’è? Per capirci: oggi l’Italia è una Repubblica Parlamentare dove al centro di tutto ci sono, appunto, la Camera dei Deputati e il Senato che hanno il compito, tra le altre cose, di votare la fiducia al Presidente del Consiglio incaricato e di eleggere il Presidente della Repubblica.
Con una modifica della Costituzione si vorrebbe, almeno questo è l’intendimento di alcune forze politiche di Governo, introdurre il presidenzialismo. In buona sostanza si sposterebbe si sposterebbe, in modo sostanziale, il focus dalle Camere alla figura del Presidente sia esso
Presidente del Consiglio o della Repubblica che, in quel caso, sarebbe eletto direttamente dai cittadini. In buona sostanza il potere esecutivo è nelle mani del Presidente che, eletto dai cittadini, diventa sia il capo del Governo sia il capo dello Stato ma non ha la possibilità di sciogliere le Camere che, elette in modo indipendente, hanno il potere legislativo e di controllo, ma non possono sfiduciare il Presidente.
Secondo i suoi sostenitori, il Presidenzialismo dovrebbe garantire maggiore stabilità politica e la possibilità di assumere decisioni in modo più agile.
Secondo i detrattori, viceversa, servirebbe una migliore legge elettorale per garantire stabilità e lavoro, non una riforma istituzionale che rischia, inoltre, di avere un Presidente che muove in una direzione e un parlamento in un’altra creando un cortocircuito paralizzante.
In questo caso, a differenza di quanto sta accadendo con l’Autonomia per la quale almeno c’è una prima e parziale cornice che servirà per aprire un dibattito, non c’è ancora nulla.
Anzi è già in corso un derby tra le forze politiche della maggioranza di
Governo per quale delle due riforme debba viaggiare più speditamente e per comprendere se vi siano elementi di contraddizione tra loro.
SINDACI, SPUNTA IL TERZO MANDATO
L’altro grande dibattito in corso è legato al terzo mandato per i Sindaci e i Presidenti di Regione. Anche in Veneto sarebbero molte le città interessate: da Venezia, dove il Sindaco Brugnaro finirà il proprio secondo mandato nel 2025 e, ad oggi, non potrebbe ricandidarsi a Padova dove Sergio Giordani ha appena avviato il proprio secondo. Ma la grande incognita riguarderebbe la Regione Veneto. Il Presidente Zaia finirà il proprio terzo mandato nella primavera 2025, ma la “regola” che ha introdotto il limite dei due mandati è entrata in vigore dopo i suoi primi cinque anni in laguna: se passasse questa modifica, quindi, Zaia potrebbe ricandidarsi per il suo terzo mandato, visto che il primo (che sommati fa 4) non verrebbe conteggiato.
Anche in questo caso il dibattito è in corso tra i favorevoli che sostengono come gli anni della pandemia abbia-
PROVINCE, RITORNO AL PASSATO
In realtà di riforme ce ne sarebbe anche una quarta, quella legata alle Province.
La cosiddetta “Riforma Delrio” ha declassificato le Province a enti di secondo livello, ovvero soggetti eletti soltanto dagli amministratori comunali del territorio e non più dai cittadini e con competenze molto più ridotte rispetto al passato: una sorta di grande “conferenza dei sindaci” concentrata principalmente su viabilità e edilizia scolastica. Anche in questo caso è in corso un dibattito, questa volta non per fare qualcosa di nuovo, ma per “tornare al passato” ovvero a delle Province elette dai cittadini e con competenze maggiormente “solide”.
Se ne parla, se ne parlerà ancora, ma anche questo elemento potrebbe contribuire ad un cambiamento importante degli assetti istituzionali del nostro Paese.
Di cose che bollono in pentola ce ne sono molte. Bisognerà capire come si combineranno gli ingredienti, quale sarà il primo ad essere pronto e se, alla fine, il piatto che ne uscirà sarà appetitoso, ma soprattutto nutriente.
Noi proveremo a raccontare, da qui in avanti, tutti i passaggi che si susseguiranno, raccogliendo opinioni e pareri dei protagonisti di quella che potrebbe essere una vera rivoluzione o, semplicemente, un nuovo buco nell’acqua.
26 www.lapiazzaweb.it Provincia
Il dibattito. Si accende il confronto politico, e non solo, sui possibili scenari
Si apre un periodo cruciale per l’autonomia, il presidenzialismo, il terzo mandato e la “riscossa” delle Province
#Regione
Via libera dal Governo. Il ministro: ad inizio 2024 saranno esaminate le proposte presentate dalle Regioni
Autonomia: “Adesso si fa sul serio”
Calderoli: “Tra un anno sarà legge”
Inizia la lunga marcia, a tappe forzate, per l’autonomia. Il primo passo con il via libera in Consiglio dei Ministri alla prima bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata messo a punto dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli. Ora la palla passa al Parlamento che entro un anno, non di più, dovrebbe approvare la legge mentre nello stesso periodo la Cabina di regia lavorerà ai Lep, i “Livelli Essenziali delle Prestazioni”, vale a dire i servizi che lo Stato deve fornire in modo uniforme in tutto il Paese per garantire il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini.
“Se entrambi daranno il via alla legge e ai Lep, ed è un auspicio visto che i tempi del Parlamento non possono essere dettati, mi auguro che ad inizio del 2024 inizieremo a esaminare le proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni”, ha osservato Calderoli, sottolineando che “spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta sag-
gezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento”. Materiale da maneggiare con cura, ha aggiunto il ministro, richiamando tutti alle proprie responsabilità sulle 23 materie che possono essere devolute alle regioni: “Possono piacere o non piacere ma sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare. Io sono autore di una riforma che mo-
dificava il Titolo V che purtroppo è stato bocciato da un referendum popolare. Dieci anni dopo lo stesso tentativo fu fatto dal governo Renzi e anch’esso fu bocciato. Quando c’è una Costituzione la si rispetta”. La riforma, ha concluso Calderoli, “è necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono regioni che
fanno da traino ed altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed Enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. A Venezia la notizia ovviamente è stata accolta con entusiasmo, sottolineando la portata storica del disegno di legge. Zaia non ha dubbi in proposito: “Diamo corso alla volontà dei Padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio. Si apre una grande sfida per questo Paese perché stiamo scrivendo una vera e propria pagina di storia. Va riconosciuto a questo Governo che con molta coerenza e rispetto per gli elettori ha mantenuto gli impegni, avviando il percorso dell’autonomia”. A chi non si dice convinto e sottolinea i punti deboli del disegno di legge Zaia ribatte: “Non è il momento di polemiche, dimostreremo con i fatti che autonomia
Le reazioni. Il centrosinistra sottolinea i punti deboli della riforma, soddisfazione nel centrodestra
non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. L’autonomia sarà una grande opportunità anche per il Sud del Paese; non sarà una nemica ma un’opportunità di crescita insieme e l’occasione di valutare fino in fondo gli amministratori. Nord e Sud sono legati a doppio filo come gemelli siamesi”. Il governatore difende a spada tratta il disegno di legge e i provvedimenti che ne seguiranno: “Ben venga la definizione dei Lep, un elemento di civiltà in un Paese in cui su questo tema non si è mai voluto fare chiarezza fino ad oggi. Se esiste un paese a due velocità non è colpa dell’autonomia ma del centralismo tanto decantato da chi si ostina a contrapporlo al percorso dell’autonomia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione quindi è chi è contro l’autonomia a essere contro la Costituzione. Ci sono state più conferme sulla correttezza giuridica e istituzionale del percorso”.
F
ronte politico veneto spaccato sull’autonomia. Da una parte il centrodestra esulta, dall’altra il centrosinistra sottolinea le molte incertezze di un percorso ad ostacoli, lungo e insidioso. Chi brinda al disegno di legge è il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “La meta dell’autonomia si fa sempre più vicina. È inconfutabilmente un risultato targato Giorgia Meloni: i cittadini alle ultime elezioni hanno scelto la concretezza e la coerenza di Fratelli d’Italia, premiandoci con la loro fiducia. In Veneto un cittadino su tre ha creduto in noi e questo ci onora, e la loro fiducia va ripagata: lo facciamo oggi, con atti concreti e non con slogan, promesse o chiacchiere che hanno caratterizzato i passati
governi”.
Andrea Martella, senatore e segretario del Pd Veneto è netto: “L’autonomia si arricchisce di un nuovo annuncio. Si tratta di una recita a soggetto, destinata ad arricchire scaffali di carta e destinata ad arenarsi in Parlamento per le troppe
contraddizioni che contiene.“Le modalità con le quali si è arrivati a questo provvedimento non sono state adeguate alla serietà della questione in gioco - aggiunge il senatore dem -. Basti pensare al fatto che il ministro Calderoli non ha neppure convocato le Regioni,
saltando a piè pari su un confronto che era sacrosanto. La verità è che a questa destra non interessa il merito e neppure il confronto vero sull’autonomia, sulle materie realmente realizzabili, sui Lep e sulle risorse indispensabili per realizzare la riforma. D’altra parte l’unico obiettivo era quello di saldare una cambiale elettorale alla Lega di Salvini propinando la solita propaganda. Tentando così di spostare in avanti il momento in cui emergeranno le reali divisioni della maggioranza, destinate a far arenare il disegno di legge una volta giunto in Parlamento”.
Per Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, “l’autonomia proposta da Calderoli è un contentino tra alleati dato alla Lega ma
spaccherà il paese: l’unica cosa che rimarrà uguale per tutti i cittadini italiani sarà che saranno loro a fare le spese delle scelte ideologiche di questo governo. Quello sull’autonomia differenziata è un progetto che per essere anche solo considerato dovrebbe stare ad alcune condizioni. Una è avere un confronto costante con le regioni: il ministro Calderoli non le ha nemmeno convocate. Altre sono la chiarezza e la razionalità nelle materie, una predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni, prevedere coperture adeguate per garantirli, tenere conto degli enormi divari già esistenti nel nostro Paese. Il testo uscito dal consiglio dei Ministri non fa nessuna di queste cose: è semplicemente irricevibile”.
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Zaia: “Non è il traguardo ma l’inizio di una grande sfida. Questa non è la secessione dei ricchi
De Carlo: “Ripagata la fiducia dei cittadini”, Martella: “Solo un altro annuncio”
In foto Roberto Calderoli e Luca Zaia
Luca De Carlo Andrea Martella
Sfide digitali. Integrati quaranta servizi on line della pubblica amministrazione
ViviVeneto, la “super app” della Regione
Si chiama ViviVeneto, è disponibile su Apple store e su Play store, ed è la nuova “super app” della Regione Veneto, come l’ha definita l’assessore all’agenda digitale e innovazione Francesco Calzavara.
Al suo interno sono state per ora convogliate 4 app e sono attualmente disponibili 40 servizi. Dalla sanità al turismo, dagli eventi culturali ai servizi amministrativi.
Un’App sicura, veloce e gratis che, autenticandosi una sola volta con Spid o carta elettronica digitale, permette di fruire dei principali servizi digitali della nostra regione. Ma è solo l’inizio perché l’app sarà continuamente implementata con nuovi servizi. Un servizio costato 150mila euro e 8 mesi di lavoro.
A tenere a battesimo la app (www.viviveneto.it) insieme all’assessore Calzavara, il presidente del Veneto Luca Zaia, che l’ha presentata così: “Abbiamo messo ordine al disordine. Questa app ViviVeneto è qualcosa di straordinario e sarà implementata all’ennesima potenza. Arriveremo a fissare tutte le visite mediche tramite attraverso questo strumento, non appena le agende cartacee saranno digitalizzate. E con ViviVeneto stiamo anticipando anche un fenomeno internazionale. Tra le dieci strategie tecnologiche emergenti del 2023 ci sono le ‘super App’, cioè le applicazioni mobili in grado di fornire molteplici servizi tra cui l’elaborazione di pagamenti, la ricezione di comunicazioni ed effettuare altre transazioni. Ancora una volta, anticipiamo i tempi con la nostra super app del Veneto”. “Si tratta di un contenitore che continuerà ad arricchirsi, in particolare con servizi della pubblica amministrazione ma non solo - ha aggiunto Calzavara -. Ad esempio nella sezione ‘Turismo’ ci sono le informazioni di Unioncamere veneto. Sempre in ambito turistico, abbiamo in progetto di prevedere una volta a settimana una mes-
saggistica ad hoc con le varie esperienze offerte dal nostro territorio”.
Un progetto in fieri, dunque, “un percorso che inizia e che testimonia l”obiettivo della digitalizzazione e della semplificazione digitale prevista nel programma 2020-25 del presidente Zaia – ha ricordato Calzavara –. Preciso che siamo i primi in Italia a
realizzare un progetto così. E ricordo che il Veneto non ha un’agenzia esterna per la digitalizzazione, ma fa tutto con risorse interne. Abbiamo centrato un importante risultato, ma non ci fermeremo qui. ViviVeneto è un’App che valorizza gli investimenti fatti in questi anni dalla regione in ambito digitale e li mette a sistema, creando benefici diretti per i cittadini e generando economie di scala. L’App è stata
realizzata coinvolgendo ed ascoltando i cittadini, sia nella fase di progettazione sia di test e crescerà nel tempo. Infatti, tra le 16 schede del Pnrr regionale una è dedicata al potenziamento delle infrastrutture digitali e servizi per ViviVeneto, la Casa del Cittadino Veneto”. Tra gli obiettivi futuri della app, anche una sezione “Lavoro” da mettere in piedi con Veneto Lavoro offrendo un match tra domanda e offerta.
Cosa si può fare con la nuova applicazione
Nell’area Salute è possibile cercare e controllare l’affluenza nei pronto soccorso del Veneto, gestire i propri documenti sanitari (certificati, esami, visite), scegliere e cambiare il proprio medico di base. Nell’area Amministrativa si può fare tutto ciò che prima richiedeva l’accesso tramite web ai portali regionali MyPA, BolloAuto, ViviPass, come ad esempio gestire in completa autonomia tutto quello che riguarda il bollo per cittadini e imprese (pagare, controllare, prendere appuntamento, gestire avvisi di accertamento).
Novità importante riguarda la gestione dei contrassegni e delle targhe per i disabili (Cude E Ztl), dal proprio smartphone anziché doversi recare in Comune. Nell’area Turismo è possibile cercare e informarsi su eventi, spettacoli, attività, beni e luoghi del Veneto, scoprire i sentieri pedonali, ciclabili, equestri e quelli dedicati agli sport invernali, ma anche cercare le strutture ricettive per programmare le proprie vacanze e trovare notizie sul territorio, sui prodotti locali e sul meteo. Tutto questo è disponibile anche in lingua inglese.
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Il presidente Zaia e l’assessore Calzavara presentano l’app Ecco il qr-code per accedere a ViviVeneto
Dalla sanità al pagamento del bollo auto, dalla cultura al turismo: tutto in un solo strumento facilmente accessibile. Calzavara e Zaia: “Passo importante sul fronte della semplificazione digitale, anticipiamo i tempi”
L’intervista. Il 26 febbraio la sfida delle primarie del Partito Democratico Bonaccini:
“La differenza tra me e Elly?
Voglio un partito di governo, non di protesta”
Stefano Bonaccini ha vinto nel voto nei circoli del Pd con circa il 55% dei consensi. Per la leadership dei democratici manca solo un passaggio: le primarie del 26 febbraio nel quale affronterà Elly Shlein, che nel voto tra gli iscritti Pd si è fermata al 33%.
C’è stato un dibattito sulla sopravvivenza stessa del partito. C’è ancora dunque del Pd nel nostro Paese?
“Da quasi due mesi sto facendo un viaggio d’ascolto nel Paese, ovunque registriamo grande partecipazione e voglia di confrontarsi. Se le chiami, le persone arrivano. È una comunità che chiede di ripartire. Per farlo servono un nuovo gruppo dirigente, una nuova agenda e un partito popolare e più forte, che torni fra la gente e parli dei problemi reali: lavoro, scuola, sanità, ambiente. Si sono già espressi 128mila iscritti e ben oltre la metà mi ha accordato la propria fiducia. Sono convinto che dalle primarie del
26 febbraio, dove potranno partecipare tutti, non solo gli iscritti, uscirà un’ulteriore spinta”.
La vittoria delle regionali in Emilia del 2020 ha testimoniato, nonostante fosse un test nazionale e non soltanto amministrativo, che c’è un Pd che può vincere. Quale la ricetta?
“Non dimentichiamo che il Pd esprime sindache e sindaci quasi nel 70 per cento dei comuni italiani, abituati ogni giorno ad
ascoltare i cittadini e dare loro risposta: donne e uomini che hanno vinto le elezioni nei territori mentre, magari lo stesso giorno, venivano perse a livello nazionale. Con me c’è quindi una classe dirigente già rodata, per troppi anni tenuta in panchina: intendo ripartire da loro e dal coinvolgimento vero della base. La mia ricetta, come quella dei sindaci, è stare ogni giorno dove la gente studia, lavora, si cura o si diverte. Perché un partito popolare è così, in sintonia con le persone”. Circoli e militanti. Molti iscritti non si sentono completamente valorizzati. Come invertire la tendenza?
“Se resterà questa pessima legge elettorale, da segretario farò le primarie per scegliere i parlamentari: devono essere i citta-
dini a scegliere i propri rappresentanti. Di sicuro non accadrà più ciò che ho visto alle politiche del 25 settembre, quando nessun dirigente nazionale si è candidato nel proprio collegio e i nomi sono stati paracadutati da Roma. Barmsta, adesso si cambia”. Cosa differenzia la sua proposta da quella degli altri candidati alla corsa alla segreteria? E quale il loro ruolo in caso di sua vittoria?
“C’è un confronto molto civile. Nessun partito fa più un congresso per decidere la propria identità e scegliere chi lo guida, dobbiamo essere orgogliosi di questo. Da noi scelgono iscritti ed elettori, mentre gli altri decidono in quattro a Roma nel chiuso di una stanza. La differenza principale? Io non voglio un partito di pro-
testa ma di governo, pragmatico e non ideologico. L’obiettivo è tornare a vincere. Se toccherà a me guidare il Pd, chiederò ai miei sfidanti di darmi una mano”. Quali prospettive politiche per il Veneto, storicamente una regione nella quale il centrosinistra fa più fatica nonostante le ottime esperienze nelle amministrazioni comunali?
“Conosco piuttosto bene il Veneto: non solo siamo contigui, ma condividiamo una rete sociale e un tessuto produttivo forti. Anche a questa Regione serve una politica industriale, una formazione continua che accompagni i lavoratori nella trasformazione, una rete di servizi che sostenga l’occupazione femminile, le famiglie, la natalità. Dobbiamo rimettere al centro i giovani”.
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Regione
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“L’obiettivo è tornare a vincere, serve una forza politica pragmatica e non ideologica, ma anche popolare e in sintonia con le persone”
In foto Stefano Bonaccini
Sviluppo sostenibile. L’obiettivo è intercettare le eccedenze di cibo, favorendone la redistribuzione
Da scarto a risorsa, l’impegno di Despar contro lo spreco alimentare
Lo spreco alimentare è un elemento cruciale dello sviluppo sostenibile e uno dei temi fondamentali per la sfida della sicurezza alimentare. Proprio nell’ottica di promuovere stili di vita sostenibili e comportamenti responsabili per ridurre gli sprechi, proteggere l’ambiente e garantire una sicurezza alimentare per tutti, l’Agenda ONU 2030, attraverso l’SDG 12, ha messo al centro il tema dello spreco del cibo con l’obiettivo di “dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”. In questo quadro la GDO svolge un ruolo di primo piano per intercettare le eccedenze di cibo prima che diventino spreco, ridando loro una seconda possibilità, favorendo la redistribuzione di alimenti ancora buoni ma non più vendibili su altri canali, e innescando un circuito virtuoso per aiutare le persone più bisognose e in difficoltà. E questo è anche l’impegno
Tre domande a Last Minute Market
Da dove nasce l’idea di Last Minute Market (LLM) e come si è sviluppata la sua rete sul territorio?
Last Minute Market nasce fra la fine anni ‘90 e l’inizio anni 2000 come progetto di ricerca accademica applicata per affiancare le aziende della Grande Distribuzione Organizzata nel recupero delle eccedenze alimentari a fini solidali. Nel tempo Last Minute Market ha ampliato e perfezionato i suoi ambiti di intervento, occupandosi di prevenzione delle perdite e degli sprechi a 360°, e promuovendo i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile così come declinati dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, permettendo di dare un contributo fattivo al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU. Dal 2022, inoltre, LMM è membro della Piattaforma Europea sulle perdite e sprechi alimentari.
La GDO è un partner importante per la raccolta del cibo, come è nata la collaborazione con Aspiag Service?
A partire dal 201 3 Last Minute Market collabora con Aspiag Service per recuperare i prodotti rimasti invenduti ma ancora consumabili. La collaborazione ha consentito di costruire gradualmente un’iniziativa strutturata attraverso cui ogni punto vendita è messo in condizioni di donare la merce in eccedenza ancora perfettamente integra ed utilizzabile, alimentare o non alimentare, ad uno o più enti del proprio territorio che assistono persone in difficoltà. Grazie a quest’iniziativa, contestualmente all’apertura di ogni nuovo negozio Aspiag Service, vengono individuati gli enti beneficiari presenti su quel territorio e viene attivato il recupero delle eccedenze. Ad oggi, oltre 9.150 tonnellate di prodotti in eccedenza sono stati donati dall’inizio della collaborazione alle 200 organizzazioni non lucrative che aiutano persone in situazione di difficoltà.
Come funziona la rete che avete creato sul territorio Veneto, quali le realtà alle quali donate e come vengono scelte?
Last Minute Market non gestisce direttamente i prodotti, ma affianca l’azienda per la corretta gestione del recupero secondo la normativa vigente. Le strutture beneficiarie coinvolte in questo tipo di iniziativa sono principalmente Empori solidali, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Case-famiglia, Comunità Terapeutiche. Tutte le strutture coinvolte sono impegnate quotidianamente nell’attività di assistenza a persone fragili. L’obiettivo è quello di accreditare gli enti beneficiari prossimi alla sede di recupero e con le caratteristiche adatte per gestire in massima sicurezza tipologia e quantità di alimenti. Una volta attivate le relazioni territoriali, LMM supervisiona le attività di recupero, ne monitora l’andamento ed interviene in caso di necessità. Inoltre, al fine di prevenire l’insorgere di
che vede Aspiag Service in prima linea dal 2003 in tutte le regioni in cui l’azienda opera. Un impegno che ha permesso alla concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia di recuperare ingenti quantitativi di cibo invenduto da destinare alle persone bisognose. “É un’attività di cui andiamo particolarmente orgogliosi e che si inserisce perfettamente nelle nostre azioni di responsabilità sociale di impresa”, spiega Giovanni Taliana, Direttore Regionale di Aspiag Service per il Veneto. Un’azione resa possibile grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare che ha consentito ad Aspiag Service di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative dei territori in cui l’azienda è presente. Nel 2022 Aspiag Service ha così recuperato, nelle diverse regioni in cui opera, più di 1 400 tonnellate di alimenti, appartenenti a tutte le categorie merceologiche, consentendo la preparazione di oltre 3 milioni di pasti.
di Giovanni Taliana
É un risultato a cui ha contribuito in modo significativo anche il Veneto attraverso il longevo e proficuo rapporto con Last Minute Market e a fianco del tessuto di volontariato sociale della nostra regione.
In Veneto nel 2022 sono state quasi 600 le tonnellate di cibo recuperate e donate a numerose associazioni sul territorio.
I prodotti raccolti e redistribuiti hanno consentito la preparazione di quasi 1,3 milioni di pasti, generando un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi e degli scarti.
In Veneto la quantità totale di merce recuperata ha infatti permesso di ottenere una riduzione dei rifiuti prodotti dall’azienda pari a 556 tonnellate, equivalenti a quasi 1.235 cassonetti della spazzatura.
Inoltre, ha consentito di non sprecare oltre 2 tonnellate di CO2 emessa e quasi 1,2 milioni di metri cubi di acqua utilizzata per produrre gli alimenti rimessi in circolo.
criticità operative e di mantenere un confronto costruttivo con gli enti no profit partner, LMM e Aspiag Service organizzano periodicamente incontri di restituzione dei risultati, e corsi di formazione, destinati agli operatori degli enti beneficiari finalizzati in particolare a fornire tutti gli strumenti necessari per la gestione in massima sicurezza dei recuperi.
I dati legati al recupero dei prodotti in eccedenza ci hanno permesso sia di aiutare concretamente le persone più bisognose, sia di intervenire in termini di sostenibilità ambientale.
La lotta allo spreco alimentare è un impegno che continueremo a perseguire, in armonia con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che la nostra azienda ha scelto come linee guida per il proprio sviluppo in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale.
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IL PUNTO
Regione
Una sostenibilità che guarda all’ambiente e alle persone
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
In foto Matteo Guidi, AD e socio fondatore di Last Minute Market – Impresa sociale
Progetto “Polis”. Entro il 2026 saranno 7mila gli uffici trasformati, 500 quelli del Veneto
La rivoluzione digitale dei piccoli comuni
Dall’Isee al passaporto, tutto alle Poste
Sono 500 gli uffici postali dei piccoli comuni del Veneto che entro il 2026 verranno trasformati fisicamente e digitalmente in uno Sportello Unico di prossimità, con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’accesso dei cittadini ai servizi della pubblica amministrazione. Di questi, 105 sono in provincia di Vicenza, 91 di Padova, 84 di Verona, 83 di Treviso, 48 di Rovigo, 59 di Belluno e 30 di Venezia. Il progetto si chiama “Polis” ed è stato presentato a fine gennaio a Roma da Poste Italiane con un evento che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio dei ministri Gorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, di quasi tutti i ministri del Governo, del Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, del Presidente di Anci Antonio Decaro e di 3.500 su 7mila sindaci alla guida di comuni con meno di 15mila abitanti. Costerà 1,2 miliardi di euro: 800 milioni di euro finanziati con risorse del piano complementare al Pnrr e 400 milioni a carico di Poste Italiane. La ristrutturazione degli uffici postali non sarà innovativa solo dal punto di vista strutturale, con l’abbattimento ad esempio di tutte le barriere architettoniche: nei nuovi “Uffici Polis” saranno installati dei totem self-service grazie ai quali il cittadino, affiancato da personale appositamente formato, potrà fare richiesta di alcuni documenti e certificati: carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile
e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale (compresa quella del primo codice fiscale dei neonati), estratto conto delle posizioni debitorie, visura delle planimetrie catastali, esenzione del canone Rai, deleghe
per i soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta di duplicato della patente. Non è tutto, perché i nuovi uffici postali dei 7mila comuni coinvolti vedranno l’installazione di ATM
Nei centri con meno di 15mila abitanti i cittadini potranno richiedere attraverso un totem certificati e servizi della pubblica amministrazione.
Un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro 800 milioni sono finanziati con il Pnrr
Postamat, di lockers per la consegna di pacchi (attivi 24 ore su 24), di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, di impianti fotovoltaici per l’alimentazione degli stessi uffici e di sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Alcuni degli uffici saranno dotati, all’esterno, di spazi attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Dalla trasformazione degli edifici direzionali di Poste e dei grandi uffici postali presenti in tutte le province, inoltre, saranno creati anche 250 “Spazi per l’Italia”, rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine dell’anno.
“Il mondo è cambiato, ma la vocazione di Poste Italiane di tenere unito il Paese si conferma”, ha dichiarato il Presidente Mattarella, che ha voluto sottolineare come la mancanza di servizi nei piccoli centri abbia portato a un impoverimento dell’Italia. Le comunità sotto i 15mila abitanti rappresentano il 90 per cento dei comuni,
coprendo una superficie dell’80 per cento del territorio nazionale. Un’area nella quale vivono 16 milioni di italiani.
“Oggi l’Italia ha il dovere di garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità e la stessa qualità del vita”, ha dichiarato la presidente di Poste, Maria Bianca Farina, che ha spiegato come il progetto “offra servizi essenziali con connessioni internet ad alta velocità alle zone periferiche, comunità piene di vita e di saperi che nel tempo hanno perso popolazione perché non efficientemente connesse”. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste, ha aggiunto che l’attuazione del progetto “contribuisce ad accelerare anche la trasformazione digitale del Paese”. Per Giorgia Meloni si tratta di “un progetto imponente e capillare per avvicinare istituzioni e cittadini, un modello di innovazione e inclusione sociale che insegna all’Europa, che unisce l’Italia, che dice no ai servizi di serie A e di serie B, garantendo a tutti il diritto di accedere ai servizi in maniera semplice e veloce, guardando al futuro e facendo risparmiare tempo”.
Sara Salin
Il ministro Nordio difende il lavoro dei giornalisti: “La stampa libera è fondamento della democrazia”
L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni. È del 3 febbraio 1963 la legge che istituì la professione, voluta dal veronese Guido Gonella, primo presidente dell’Ordine, oltre che segretario della Democrazia Cristina, ex ministro di Grazia e giustizia e della Pubblica istruzione. E proprio nel Veneto di Gonella si sono aperte le celebrazioni nazionali, con un convegno organizzato alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia su “I valori del giornalismo, le sfide dell’informazione”, seguito il 3 febbraio a Roma da un evento aperto con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
che, partendo dall’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di informazione e del pensiero del cittadini, ha sottolineato come i giornalisti abbiano una responsabilità enorme. “Una
responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica – ha detto Mattarella – viene affidato il ruolo di
espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.
Alla celebrazione nella capitale hanno preso parte il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il suo vice Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il costituzionalista Giovanni Maria Flick.
“La stampa libera è uno dei fondamenti della democrazia liberale e della cultura”, ha detto nel suo intervento il Guardasigilli, che ha sottolineato l’importanza di “coniugare la sua prerogativa con il rispetto della dignità e della libertà dei cittadini, che può essere violata, violando la segretezza delle loro conversazioni”. Precisando che “se un giornalista pubblica una notizia riservata su un’indagine giudiziaria, la colpa non è del giornalista, che non va né incriminato né censurato. La colpa è di chi consente la diffusione di queste notizie e non vigila abbastanza”. (s.s.)
31 www.lapiazzaweb.it Regione
Sergio Mattarella e Matteo Del Fante
Salute
Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme
Sicurezza stradale, la parola passa ai ragazzi. Saranno loro gli ideatori dei prossimi messaggi di prevenzione che la Regione Veneto utilizzerà per sensibilizzare i più giovani al tema della sicurezza sulle strade.
La sfida è partita, “Un’altra strada challenge”, e invita alla partecipazione attiva al progetto i ragazzi della secondaria di secondo grado del Veneto, attraverso un’attività che si svolgerà nelle scuole.
Sicurezza stradale, la parola ai ragazzi
“Guidare ti fa sentire… libero! Niente più bus affollati la mattina, niente più genitori che ti aspettano fuori, niente più pioggia finito l’allenamento. Ma non è tutto rose e fiori. – recita lo spot di presentazione del progetto che in questi giorni rimbalza nel web da una pagina all’altra delle Ulss venete - Ci sono limiti e regole pensati per proteggerci perché, in fondo, essere liberi significa anche questo: rispettare la libertà degli altri. Scegliamo di essere responsabili. Contribuire a una strada più sicura è qualcosa che dobbiamo prima di tutto a noi stessi e puoi farlo anche tu. Partecipa a un’altra strada chellenge realizzando messaggi di prevenzione efficaci e creativi. Eh sì, anche i meme vanno bene. Con la tua classe potrai vincere un’opportunità di crescita per te e i tuoi compagni e fondi da investire nella tua scuola. Accetta la sfida”.
“Un’altra strada challenge” è, dunque, un concorso che mette alla prova gli studenti, sfidandoli a creare il messaggio di prevenzione più efficace e accattivante, e promuovendo in loro comportamenti consapevoli e prudenti.
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FEBBRAIO 2023 on-line: /category/salute/
Salute
L’appello
Usa il cellulare con intelligenza
Tutela la salute e l’ambiente
La campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute rilanciata dall’Ulss 2 Marca Trevigiana sul corretto utilizzo degli smartphone
Un’altra strada è un progetto che vuole creare awareness nelle scuole, invitando gli studenti a realizzare contenuti sul tema della sicurezza stradale, portandoli a riflettere su 3 concetti fondamentali: libertà, responsabilità e sicurezza.
Dopo un primo momento di approfondimento sul tema della sicurezza stradale, gli studenti saranno chiamati a realizzare contenuti brevi ed efficaci, con l’obiettivo di diffondere i valori della prevenzione e della responsabilità con un tono di voce fresco e creativo, mirato a diffondere consapevolezza proprio fra i giovani.
Chi può partecipare al concorso di idee?
Tutte le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di Formazione professionale del territorio Veneto, presentando una o più proposte oh messaggi sul tema della sicurezza stradale.
Da quando e fino a quando può essere presentata la domanda?
La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione del Bollettino ufficiale regionale (Bur) e nel portale Internet regionale (piattaforma telematica “bandi online” della Regione del Veneto: https//bandi.regione.veneto.it/), secondo le indicazioni e le procedure indicate nell’avviso contenuto nell’allegato della deliberazione.
Quante classi possono partecipare per singolo istituto?
Non esiste un limite, però l’adesione al bando è effettuata dall’Istituto, che pertanto dovrà coordinare le proposte presentate dalle proprie classi o gruppi di studenti. Scopo dell’iniziativa è di sensibilizzare ciascuno studente al tema della sicurezza stradale e di raccogliere il maggior numero di proposte al fine di individuare quella con la maggiore efficacia a livello comunicativo.
La domanda di partecipazione può essere presentata anche da un singolo alunno?
“Usa il cellulare con intelligenza. Tutela la salute e l’ambiente”. E’ il messaggio che si rinnova nella campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute e che l’Ulss 2 Marca trevigiana fa proprio veicolandone, nella sua pagina Facebook, i punti salienti attraverso una infografica sul tema.
“Gli smartphone - si legge - sono ormai parte integrante della nostra vita e sono in molti ad utilizzarli per più ore consecutive, per motivi legati alla propria professione o perché lontani dai propri affetti. Uno dei dubbi più comuni sull’uso massiccio dei telefoni cellulari è il possibile effetto nocivo dei campi elettromagnetici in radiofrequenza. Sul tema sono stati condotti numerosi studi”.
L’obiettivo è dunque informare e chiarire qualche dubbio per utilizzare correttamente gli smartphone, nell’ottica di un approccio basato sulla prevenzione.
Lo smartphone e onde elettromagnetiche. Le evidenze scientifiche attualmente disponibili sul tema affermano che le emissioni di telefoni cellulari e cordless non sono pericolose per l’utilizzatore, le ricerche tuttavia sono ancora in corso: non sono ancora disponibili osservazioni fatte a più di 15 anni dall’inizio dell’uso, mentre sono ancora limitate le evidenze per le esposizioni durante l’infanzia e l’adolescenza.
“In quest’ottica – si legge nell’infografica - è prudente cer-
care di ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto per i più piccoli, in attesa che studi specifici in corso forniscano evidenze utili.
Le chiamate sono il momento in cui si è più esposti, pertanto è consigliabile utilizzare l’auricolare o il vivavoce, preferendo quando possibile i messaggi. E’ inoltre preferibile utilizzare il telefono in condizioni di buona ricezione, così il segnale trasmesso sarà meno forte.
Se si è portatori di pacemaker è bene non tenere il cellulare vicino al cuore.
Non distrarsi col cellulare sulle strade. Niente chiamate, messaggi, foto, videogiochi, fumetti o libri mentre si è al volante o in strada. Mentre si guida o si cammina la strada non dev’essere mai persa di vista. E’ opportuno evitare di ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari.
Il Codice della strada, peraltro, lo prevede: è vietato toccare il telefono mentre si guida, anche se fermi in fila nel traffico, al semaforo o al casello. Il cellulare, infatti, aumenta il rischio di incidenti: scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione, si abbassa la soglia di attenzione e aumentano i tempi di reazione come quando si beve troppo. Dove smaltire il vecchio cellulare. E bene rivolgersi direttamente ai punti vendita. E’ un servizio che viene fornito gratuitamente e senza l’obbligo di acquisto.
No, la partecipazione al concorso di idee effettuata dall’Istituto scolastico, eventualmente anche in forma associata con altre scuole e potrà interessare più classi. Non è prevista la possibilità di presentare proposte direttamente da parte degli studenti.
Gli step del progetto sono tre: preparazione, creatività, partecipazione dei migliori progetti.
La preparazione.
Ogni insegnate che intende iscrivere il proprio istituto scolastico può registrarsi e scaricare il “Kit dello studente” e i documenti allegati da leggere con attenzione insieme agli studenti.
Creatività.
L’invito rivolto agli studenti è di creare il contenuto più interessante (sia esso un meme divertente oppure un video emozionante), virgola facendoli lavorare da soli o in gruppo.
La partecipazione
L’insegnate individuerà i prodotti migliori selezionando i lavori più efficaci dei suoi studenti, poi dovrà caricare il materiale tramite il profilo della scuola, senza dimenticare nessun documento al momento dell’upload.
Premi in palio. Al termine del concorso una giuria esaminerà i contenuti e decreterà le tre opere vincitrici che saranno premiate con una somma di denaro: 5.000 euro per la scuola prima classificata 3.000 euro per la seconda classificata e 2.000 euro per la scuola terza classificata.
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Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme
La
testimonianza.
Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS racconta
I fantastici cinque schierati per abbattere le barriere architettoniche
La storia di cinque ragazzi, tra i 20 ed i 28 anni, affetti da autismo, che realizzano colorate rampe di mattoncini Lego, utilizzate nei negozi e in strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria
Si chiamano Enrico Balestra, Nicola Barzon, Ludovico Lancia, Enrico Ortile e Alessandro Padrin, hanno tra i 20 e i 28 anni e sono accomunati dal fatto di essere tutti e cinque affetti da autismo e di lavorare in nome di un obiettivo comune: aiutare chi - come loro – convive con una disabilità. Come? Realizzando delle coloratissime rampe di mattoncini Lego che vengono utilizzate all’interno di negozi e strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria e abbattere così le barriere architettoniche.
E’ una bella storia che viene raccontata attraverso la testimonianza di Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS, che raggruppa otto realtà che, tra le altre cose, si occupano – con la piattaforma “Habile” - di inserimento lavorativo di persone con disabilità e con cui il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) della Ulss 6 Euganea da tempo collabora.
“Eravamo durante il primo lockdown – racconta Rizzardi - e dovevo organizzare un laboratorio di comunicazione un paio di po-
meriggi la settimana per tre giovani seguiti dal SIL. Dopo un inizio tentennante abbiamo applicato concretamente la maieutica di socratica memoria, facendo emergere da loro gli ambiti su cui se la sentivano di affinare le abilità di espressione, sapendo che autismo e comunicazione sono spesso due mondi ben lontani. Ludovico ed Enrico Ortile mi dissero che a loro piaceva scrivere e anzi il primo aveva anche già pubblicato un libro. Enrico Balestra invece mi disse che a lui piacevano i Lego e la volta dopo mi portò un Super Mario di mattoncini di cui andava tanto fiero perché lo faceva sentire forte e sicuro di sé. Anche agli altri due ragazzi piacque l’idea di cimentarsi in qualcosa di pratico durante questo laboratorio: unendo questi loro intenti con l’idea della nonna tedesca Rita Ebel, che già da tempo costruiva le rampe per i disabili con i Lego, venne fuori la nuova missione del nostro laboratorio: realizzare per il nostro territorio questo tipo di rampe”. Da questi esordi ad oggi la strada fatta è stata tanta: i Talents sono diventati cinque, le rampe costruite sono arrivate a sette – dislocate
tra il padovano e il vicentino – e ce ne sono in cantiere almeno altrettante: a Padova, e poi a Selvazzano Dentro, Rubano, Conselve, Noale. Ogni rampa è costituita da migliaia di pezzetti che, prima di essere minuziosamente assemblati, vengono raccolti e selezionati. I ragazzi basano quindi il loro lavoro sulla generosa disponibilità di mattoncini che provengono sia da privati cittadini che da negozi, che vengono a sapere dell’iniziativa attraverso il tam tam mediatico e i testimonial, tra cui c’è il campione paralimpico Damiano Marini. “La tenacia, la dedizione, la precisione e la costanza di Enrico Balestra e degli altri ragazzi permettono di realizzare qualcosa di concreto per chi si trova ad affrontare quotidianamente il dramma delle barriere architettoniche e questa intuizione – conclude Rizzardi – ha consentito di sviluppare una comunicazione di Habile e delle nostre imprese sociali come non avremmo mai potuto immaginarla, veicolando concetti complessi in maniera pop e leggera e consentendo di immaginare una concreta inclusione lavorativa in un ambito creativo come quello della comunicazione”.
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Prevenzione. La campagna di screening della Regione Veneto
Prevenzione del tumore del collo dell’utero, con una diagnosi precoce si può curare
Tumore del collo dell’utero, si può prevenire e curare, grazie ad una diagnosi precoce, che può davvero salvare la vita. E’ questo il mantra che è stato in più occasioni ribadito. Il messaggio rivolto alle donne è chiaro e si può sintetizzare in tre parole: informati, aderisci allo screening e fai il vaccino.
La campagna della Regione del Veneto sulla sensibilizzazione alla prevenzione del tumore del collo dell’utero parte proprio dal programma di screening oncologico della cervice uterina.
In generale, si spiega sulla pagina web della Regione, i Programmi di Screening hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione, sono rivolti a tutte le persone che abitano in Veneto e che sono in una fascia di età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più alto.
Nello specifico quello della cervice uterina è un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione. Ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione.
L’invito ad aderire è rivolto a tutte le donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni.
Il Programma di Screening della cervice uterina, propone tramite lettera d’invito, il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV e il test HPV ogni 5
anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali. Differenze tra test HPV e Pap test. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, per tale ragione, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni. Come si procede. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della Ulss di appartenenza. Una volta effettuato il test, se l’esito è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se la risposta è invece positiva, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia): Successivamente, in caso di diagnosi di lesione
A partire dai 25-30 anni e fino ai 64 anni di età l’invito rivolto alle donne è di aderire al percorso gratuito di controllo, diagnosi e cura della eventuale lesione pretumorale
Antibiotici, vanno usati in modo corretto per essere efficaci
pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso. Se il test HPV risulta positivo, viene effettuato, sullo stesso campione, il Pap test. Se anche il Pap test risulta positivo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia).
Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.
Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno.
E’ bene precisare che un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.
La vaccinazione contro il papilloma virus. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi, a partire dagli 11 anni di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di sei mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.
Come difendersi dai cyberbulli, alcuni suggerimenti proposti dall’Ulss 5 Polesana
Cyberbullismo e giovani. L’occasione per riflettere sul tema è stata offerta dalla celebrazione, lo scorso 7 febbraio, della Giornata mondiale contro il bullismo, in tutte le forme in cui esso si manifesta.
L’Ulss 5 Polesana ha concentrato l’attenzione proprio sul cyberbullismo e ha fornito, attraverso la sua pagina Facebook, un serie di indicazioni per aiutare i ragazzi che hanno a che fare con questo tipo di molestie.
Intanto, è opportuno sapere che per cyberbullismo s’intende l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, infastidire, mettere a disagio o escludere altre persone.
Quando accade la prima cosa da fare – secondo le indicazioni dell’Ulss
5 Polesana – è inviare un messaggio al bullo, esplicitando il fatto che il suo comportamento infastidisce e disturba, invitandolo a non continuare con il suo atteggiamento.
E’ opportuno non avviare un botta e risposta con chi offende on-line. Il rischio è di fare il suo gioco.
La mossa successiva è quella di bloccare tutti i profili social del bullo. E’ la strategia più efficace per non rimanere intrappolati nella sua dinamica.
In ogni caso, conviene tenere traccia delle conversazioni o degli sms molesti: potrebbero tornare utili come prova in caso di denuncia.
Non è il caso di visitare community o chat in cui si è attaccati in modo offensivo;
Antibiotici
così come non è il caso di isolarsi ma, piuttosto, reagire informando i genitori o un adulto di riferimento su quanto sta avvenendo.
L’invito rivolto ai ragazzi è quello di denunciare sempre, se si è testimoni, gli episodi di cyberbullismo perché questo tipo di testimonianza rappresentano un valido aiuto per chi si trova in difficoltà.
sì, ma con cautela.
E’ il monito che anche la Regione Veneto rinnova, invitando ad un uso corretto e consapevole di tali medicinali. Un uso improprio degli antibiotici contribuisce, infatti, a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti.
Inoltre, è bene sottolinearlo, gli antibiotici sono efficaci solo contro le infezioni da batteri, non aiutato perciò a guarire dalle infezioni causate da virus, come i comuni raffreddori o l’influenza.
Gli antibiotici, pertanto, vanno usati solo con prescrizione e su indicazione del medico. Forse non tutti lo sanno ma gli antibiotici non utilizzati non devono essere conservati e vanno smaltiti secondo modalità ben precise. Da questo
punto di vista molto utili possono essere le indicazioni fornite dal farmacista.
Se continueremo ad usare gli antibiotici nella stessa quantità in cui lo facciamo oggi, potrebbe accadere in futuro che non funzionino più, proprio nel momento in cui potrebbero essere più necessari. La conclusione, quindi, è che possiamo contribuire a mantenere efficaci gli antibiotici solo se ricorriamo ad essi quando servono e lo facciamo in modo corretto.
Chi volesse avere ulteriori informazioni al riguardo può consultare la pagina web della Regione Veneto all’indirizzo www. regione.veneto.it/web/sanita/ antimicrobico-resistenza
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Salute
ARIETE
Siete partiti in quarta e riuscite finalmente ad affrontare e risolvere tutte le questioni rimaste in sospeso, in ambito domestico, familiare ma anche lavorativo
State attraversando una fase di passaggio che talvolta genera confusione e disorientamento, ma è un percorso necessario. Presto tutto sarà più semplice e chiaro
E’ un periodo di alti e bassi dal punto di vista emotivo. Non lasciatevi travolgere e date spazio alla razionalità che in questo periodo vi guiderà nelle vostre scelte
Il mese è iniziato nel migliore dei modi. Una rinnovata energia vi consente di ottenere approvazione e successo, a volte anche insperati. Approfittatene per puntare in alto nei vostri obiettivi
Se le cose non vanno proprio come avevate sperato affidatevi all’ottimismo e alla vostra innata gioia di vivere che vi consentiranno di superare con successo tutte le ostilità
All’impulsività che vi tenta talvolta opponete il vostro sano realismo che vi consente di affrontare con lucidità ogni prova. Ne trarrete beneficio in ogni situazione
E’ tempo di rialzarsi in piedi e tirare fuori tutta la grinta di cui siete capaci per lasciarvi alle spalle quella fase di incertezza che avete vissuto in modo passivo. Si volta pagina e si ricomincia
Il cuore avrà la meglio, accompagnato da una fervida immaginazione che vi consentirà di mettervi in gioco con più leggerezza nelle relazioni. Non fatevi distrarre troppo
La situazione è molto più semplice di quanto possa apparire se affrontate le cose con un po’ di spensieratezza e col sorriso. Gli amici sono una risorsa incredibile
Non vi smentite mai: la vostra forza è nella determinazione e, ancora una volta, sarà la vostra carta vincente. Nessuno potrà fermarvi, neanche la stanchezza. La vostra grinta avrà la meglio
E’ il momento giusto per lasciare da parte tutti i dubbi e i sensi di colpa. Guardate oltre e pensate solo a voi stessi. Gli altri se la caveranno da soli
Concentratevi su ciò che volete davvero cambiare e cominciate a pensarci concretamente. Un passo dopo l’altro arriverete a ottenere ciò che desiderate. Siate tenaci
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