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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
In questi giorni sentiamo spesso parlare di soldi, tanti soldi, i fondi del Pnrr. Miliardi di euro che l’Europa ci presta (è bene ricordarlo) per raggiungere una serie di obiettivi che permettano di gettare le basi di quella “next generation” a cui fa esplicito riferimento il piano. Due anni dopo la loro introduzione ci rendiamo conto di quanto sia arduo e incerto impiegare al meglio le generose risorse disponibili.
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Già presente in maniera capillare sul territorio, alla Polizia locale della Federazione del Camposampierese viene riconosciuto un ulteriore valore aggiunto rappresentato dal parco motociclette in uso agli agenti. La Polizia locale della Federazione ha attualmente in uso 4 motocicli, due Aprilia Pegaso 600, più leggere e manovrabili, utili per i controlli anche in zone impervie come gli argini ed i sentieri di campagna e due Yamaha Tracer 900, utilizzate per i servizi dove occorre velocità e potenza del mezzo.
“Il servizio svolto dalla nostra squadra motociclisti è molto apprezzato dalla cittadinanza e richiesto dalle amministrazioni spiega il comandante della Polizia locale del Camposampierese, Antonio Paolocci -. Nel 2022 abbiamo messo in strada 78 pattuglie che hanno percorso oltre 10 mila chilometri. Abbiamo garantito - la nostra presenza a più di venti manifestazioni e risposto a 108 richieste di intervento. Ben 389 sono stati i veicoli fermati e controllati, a seguito dei quali sono state accertate violazioni al Codice della Strada per oltre 53 mila euro, con 22 veicoli scoperti privi di assicurazione e sequestrati e 8 documenti di guida ritirati. Un’attività imponente volta alla sicurezza del nostro territorio. In prospettiva l’obiettivo è di mantenere i risultati fin qui ottenuti sia sul piano dei numeri che della qualità dei servizi, ma dove sarà possibile fare ancora meglio”.
Tra le mansioni: pattugliamento in strada, secondo il piano di controllo del territorio, chiamate di emergenza della centrale operativa, servizi di scorta per manifestazione e gare sportive, e attività di iniziativa, nel caso si riscontrino infrazioni o reati.
“Non si tratta solo di guidare la moto, ma di lavorare, con la moto. Per utilizzare le due ruote in servizio si devono possedere caratteristiche fisiche e psicologiche ben precise” conclude il responsabile della squadra motociclisti della Federazione, istruttore Michele Capovilla. (n.m.)
Abbiamo in mano un portafoglio pieno di soldi ma spenderli è più difficile del previsto e ormai è una corsa contro il tempo, vista la scadenza del 2026 sempre più vicina. Il governo non intende rinunciare, anche in parte, ai generosi fondi ma sta lavorando alla “rimodulazione” del piano per risolvere le criticità emerse negli ultimi mesi. L’intenzione è quella di eliminare i progetti che non potranno essere portati a termine nel 2026 e destinare le relative risorse ad altri interventi che invece potranno essere conclusi nei termini. Confindustria non nasconde la preoccupazione e teme che senza una strategia precisa il piano possa arenarsi. Quindi ben venga la trattativa con l’Europa per la rimodulazione. “Il Commissario Gentiloni - hanno dichiarato gli industriali nei giorni scorsi - ha aperto alla possibilità di maggiore flessibilità. Un segnale certamente positivo, ma l’Italia deve comunque dimostrare di essere un Paese credibile, rispettando le scadenze. Bisognerà puntare sui progetti effettivamente realizzabili e non sugli interventi a pioggia”.
Intanto su fronte politico si alza la voce critica delle opposizioni. Il Pd ha chiesto di fare chiarezza in Parlamento: “nella maggioranza è caos totale, basta scaricabarile, basta ritardi”. Il Movimento 5 stelle ricorda che “parliamo di soldi ottenuti con estrema fatica in Europa, dopo un lungo braccio di ferro con i Paesi frugali, risorse che rappresentano un’occasione unica per il rilancio dell’Italia”.
Ditigalizzazione e innovazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute: queste le sei “missioni”, i sei pilastri del Pnrr da cui discendono gli interventi da finanziare. Ma l’Italia si scontra con delle criticità strutturali proprio nell’impiegare le risorse a disposizione. La Cgia di Mestre ricorda che “secondo la Banca d’Italia, le opere durano un’eternità. Per un intervento medio di 300 mila euro di voglio 4 anni e 10 mesi, per un investimento da 5 milioni i tempi si allungano a ben 11 anni”. Le speranze sono riposte nelle riforme della pubblica amministrazione e nel nuovo codice degli appalti. Ma quanto è difficile spendere bene. È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Il comandante Paolocci: “Pattuglie agili richieste dai sindaci”
Èstata una Pasqua ricca per l’Amministrazione comunale di Campodarsego. Sono in arrivo, infatti, quasi 600 mila euro per efficientare le scuole primarie di via Verdi e via Aldo Moro e la secondaria di primo grado di via Giovanni da Cavino. Grazie a questi fondi, potrà dare il via alla sostituzione di serramenti e di corpi illuminanti oltre a poter installare un impianto fotovoltaico entro la prossima estate in modo da consentire ai ragazzi a settembre, all’inizio del nuovo anno scolastico, di utilizzare aule più confortevoli. Nel dettaglio il Comune ha ricevuto dei finanziamenti ad hoc per ogni singolo intervento: nelle casse municipali sono arrivati 230mila
vorando per numerose opere pubbliche che a breve verranno cantierate”. L’amministrazione rimane, comunque, al gran lavoro per realizzare quella che da sempre il sindaco Gallo considera una delle più grandi sfide per Campodarsego: la realizzazione della nuova cittadella scolastica, una scommessa importante per un progetto del valore dioltre 13 milioni di euro, già delineato durante la legislatura dell’ex sindaco Mirco Patron, di cui faceva parte l’attuale primo cittadino. Il nuovo polo delle scuole primarie sorgerà nell’area del parco del Santo, in un’area molto vasta di 15 mila metri quadrati di proprietà comunale.
euro per la sostituzione di infissi, relamping (sostituzione corpi illuminanti con luci a led) e il fotovoltaico nella scuola primaria di via Verdi: 143mila euro serviranno per gli stessi interventi migliorativi nel plesso scolastico di via Aldo Moro e 222mila euro saranno utilizzati per le stesse migliorie, ovvero la sostituzione di infissi e di corpi illuminanti con luci a led nella scuola secondaria di primo grado di via Da Cavino.
“L’impegno di efficientare gli edifici e di partecipare a nuovi bandi di finanziamento da parte dell’ufficio continuaassicura il sindaco Valter Gallo - L’Amministrazione sta la-
Il Comune ha già affidato l’incarico per la progettazione definitiva della nuova e ipertecnologica scuola primaria cittadina che andrà a sostituire il servizio dei sei vecchi e costosi plessi scolastici dislocati nel capoluogo e nelle frazioni.
“Il nuovo polo dovrà accogliere, in spazi ampi e all’avanguardia anche in fatto di didattica, i circa 700 alunni delle primarie del capoluogo e delle frazioni – spiega Gallo sottolineando le ragioni della scelta che vede impegnata l’amministrazione comunale -. Oggi le famiglie hanno bisogno di servizi e di una risposta adeguata: faremo di tutto per garantire il trasporto scolastico e offriremo proposte educative al passo con i tempi e con gli orari di lavoro dei genitori che non possono permettersi di andare ogni giorno a prendere il bambino all’ora di pranzo”. (g.b.)
Prosegue con successo Bibliobike, il progetto di promozione della cultura e della lettura voluto dall’amministrazione comunale di Campodarsego.
Il Comune ha acquistato e personalizzato una bibliobike, il mezzo di trasporto attraverso il quale la biblioteca può raggiungere il territorio compresi i luoghi più lontani rispetto alle proposte culturali esistenti.
Si tratta di una bicicletta con pedalata assistita (nella foto, davanti alla sede municipale), allestita per il trasporto dei libri, che consenta una minima esposizione dei libri stessi (ad esempio. albi illustrati), il loro eventuale prestito o la loro lettura potrebbe potenziare un progetto già attivo, grazie però all’utilizzo di uno strumento diverso dal precedente. L’acquisto della bicicletta bibliobike, e lo sviluppo di una programmazione culturale ad essa collegata come letture animate, prestito di libri, laboratori può of-
Con i fondi si potranno sostituire serramenti e corpi illuminanti e poter installare un impianto fotovoltaico entro la prossima estate in modo da consentire ai ragazzi a settembre, all’inizio del nuovo anno scolastico, di utilizzare aule più confortevoli
frire una rinnovata attenzione agli strumenti attraverso cui la biblioteca può raggiungere il territorio e agli spazi urbani, che per loro ubicazione risultano decentrati rispetto alle proposte culturali esistenti. Da anni la Biblioteca comunale raggiunge i parchi delle frazioni del territorio grazie al Librobus, una biblioteca itinerante che nei mesi di luglio e agosto porta proposte di lettura, possibilità di laboratori creativo-artistici e di prestito di libri per ragazzi nel territorio. Nel 2022 si è pensato di potenziare tale progetto grazie all’acquisto di un mezzo totalmente eco-sostenibile, garantendo il trasporto di libri dalla Biblioteca comunale al territorio sia nei mesi in cui il Librobus è attivo che nel periodo in cui tale automezzo non è attivo (maggio-giugno, settembre-ottobre). Il progetto Biblioteca a pedali è stato inserito nel sito dell’Art Bonus. (n.m.)
“Biblioteca a pedali”: libri e letture animate in tutto il territorioIl sindaco Gallo: “La nostra amministrazione al lavoro per aprire i cantieri di altre opere pubbliche”
Sono state posizionate le nuove isole ecologiche allestite nel territorio di Campodarsego. Le prime tre sono state installate in via A. Manzoni, in via A.W. Mozart nel Parco del Santo, in via G. Puccini. Una quarta isola verrà installata nelle prossime settimane in piazza san Martino per la quale saranno prima necessari dei piccoli lavori di adeguamento.
Alle nuove isole possono accedere circa 380 utenze, domestiche e non. Solo per queste utenze, da lunedì 3 aprile il servizio porta a porta per carta e cartone, vetro e imballaggi in plastica e metalli è definitivamente cessato e, quindi, l’unico modo per conferire h24 i rifiuti è rappresentato dalle isole posizionate nei giorni scorsi.
«Il posizionamento delle nuove isole ecologiche, che riguarda non tutto il territorio comunale, bensì solo 380 utenze, è stato re-
alizzato in stretta collaborazione tra amministrazione comunale, Etra e Bacino Brenta Rifiuti –spiega il sindaco di Campodarsego, Valter Gallo –. Lo scopo è migliorare la raccolta differenziata, facilitando l’accesso al servizio e, al tempo stesso, avendo cura del territorio a partire dal suo decoro. Grazie ai cittadini interessati per la collaborazione».
«L’obiettivo del servizio, voluto da Etra in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il
Consiglio di Bacino Brenta Rifiuti – afferma il Presidente del Consiglio di Gestione, Flavio Frasson –, è quello di migliorare la qualità e l’efficienza del servizio rifiuti. Le nuove isole sono, infatti, destinate a sostituire il servizio porta a porta o quello effettuato con contenitori condominiali, che verranno ritirati, per le categorie Carta e cartone, Imballaggi in Plastica e metalli e Vetro».
Per il conferimento dell’Umido rimarranno gli attuali conteni-
tori e il servizio di svuotamento porta a porta non subirà variazioni. Anche per il Secco residuo al momento il servizio rimarrà invariato, nonostante sia in fase di valutazione la possibilità di integrare l’isola ecologica di adeguate attrezzature ad accesso controllato.
I contenitori di Carta e Cartone e Vetro ad oggi in dotazione potranno essere tenuti per uso proprio, ma non dovranno essere più esposti su suolo pubblico; in alternativa sarà disponibile il servizio di ritiro gratuito o chiamando il numero telefonico 049
8098570 dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00 e al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 oppure inviando un’email all’indirizzo startup@etraspa.it indicando i dati dell’intestatario dell’utenza e un numero di telefono al quale essere ricontattati.
Etra ha inviato agli utenti delle prime tre isole una lettera infor-
mativa con tutte le informazioni utili e la nuova Ecocard personale che sostituirà quelle eventualmente in loro possesso, e che dovrà essere utilizzata per conferire i rifiuti e, solo per le utenze domestiche, anche per accedere al Centro di raccolta di via Luigi Galvani. Solo le utenze che hanno ricevuto la lettera potranno, dunque, utilizzare le nuove isole con accesso 24 ore su 24. I nuovi contenitori sono attrezzature innovative ad accesso controllato. I conferimenti non avranno addebiti e saranno tracciati esclusivamente a scopo statistico. Per non creare guasti che potrebbero bloccare le attrezzature, è importante riempire la bocca di carico in modo adeguato, senza eccedere con materiali troppo voluminosi o pesanti. Si raccomanda pertanto di non preparare sacchi di grandi dimensioni e di non abbandonare i rifiuti all’esterno dei contenitori.
Eccellenze. All’Innovation Hub Unox in via Pontarola protagonisti i talenti della meccatronica
All’istituto di Camposampiero é stato assegnato il premio nella categoria istruzione tecnica. A far parte del team classificatosi al primo posto gli studenti Gabriele Donà, Filippo Pauro, Matteo Vecchiato, Kevin Zacchello e Davide Fraccaro
Cento studenti suddivisi in 25 team di 13 istituti tecnologici e professionali a indirizzo meccanico e meccatronico si sono sfidati per aggiudicarsi la 7^ edizione della “olimpiade dei talenti meccatronici”, il contest nato per mettere alla prova abilità e competenze dei ragazzi delle classi 3^, 4^ e 5^ delle scuole delle province di Padova e Treviso, organizzato dal gruppo metalmeccanico di Confindustria
Veneto Est. L’evento che si è tenuto in via Pontarola, negli spazi dell’Innovation Hub di Unox, la multinazionale padovana che progetta e produce forni professionali intelligenti, ha lo scopo di sensibilizzare studenti e docenti sull’importanza delle competenze trasversali e multidisciplinari, oltre a quelle tecniche e professionali, sempre più richieste dalle imprese. Dopo due anni di pausa forzata e un’edizione online Confindustria Veneto Est ha rilanciato l’iniziativa mobilitando gli istituti tecnologici e professionali delle due provincie. «Il ritorno dell’Olimpiade in presenza e la risposta dei ragazzi e dei docenti sono un nuovo esempio della sinergia tra sistema educativo e imprese - dichiara Filippo Pancolini, presidente del gruppo metalmeccanico Confindustria Veneto Est - entrare in azienda, sperimentare come può nascere ed evolversi un prodotto, il lavoro di gruppo e l’attitudine all’innovazione, è un’esperienza coinvolgente che può aiutarli ad essere più consapevoli delle
proprie competenze e di come migliorarle. La tappa di un percorso che vede imprenditori ed insegnanti impegnati insieme per un più efficace orientamento dei ragazzi nell’approccio al mondo del lavoro».vAgli studenti è andato, inoltre, tutto il plauso dell’istituto a partire dalla dirigente professoressa Chiara Tonello: «Agli studenti che si sono distinti per competenza tecnica, capacità di team working e di problem solving, sono andati i più vivi complimenti di tutta la nostra a parte di tutta la comunità scolastica- è stato scritto in una nota pubblicata sul sisto istituzionale dlel’istituto -. Congratulazioni anche all’altro team (Mirko Savio, Matteo Bruzzese, Simone Masiero, Simon Tonello, Valentino Bressan), targato sempre Newton Pertini, per l’ottimo piazzamento!”.
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Nel corso della giornata i ragazzi sono stati chiamati ad eseguire calcoli, simulazioni, dimensionamenti e progetti reali a partire dai contenuti della prova prevista. I docenti invece hanno seguito un programma dedicato, con gli interventi di esperti nell’ambito delle competenze manageriali e dei processi di innovazione. Al termine del contest sono stati proclamati i vincitori. L’Istituto Newton-Pertini di Camposampiero con il team composto da Gabriele Donà, Filippo Pauro, Matteo Vecchiato e Kevin Zacchello, ha vinto il premio nella categoria Istruzione Tecnica. Il premio nella categoria Formazione Professionale è andato al EngimTurazza di Treviso e nella categoria ITS ha vinto l’ITS Meccatronico Veneto, sede di Treviso.
Nicoletta MasettoAmministratori ambasciatori dei buoni prodotti made in “Camposampierese”. È questa l’iniziativa lanciata dai sindaci della Federazione, tra cui il primo cittadino di San Giorgio delle Pertiche Daniele Canella che ha presentato il progetto con un lungo articolo pubblicato a metà marzo nella rivista dell’Associazione Nazionale di Protezione
Ambientale “Wigwam”: «Si tratta di un lavoro strategico portato avanti assieme all’IPA - Intesa Programmatica di Area - e alle associazioni di categoria del territorio con il contributo della Camera di Commercio di Padova. L’intento è quello di promuovere lo sviluppo del turismo nel Camposampierese attraverso una modalità che congiunga tradizione ed innovazione mettendo assieme imprese ed istituzioni» spiega Canella.
Occorrerà quindi individuare un pacchetto di prodotti che possano diventare parte integrante dell’offerta turistica ma anche oggetti per regali e/o souvenir enogastronomici caratterizzati e qualificati. Per questo scopo sono state coinvolte le aziende del territorio che hanno potuto partecipare candidando i propri prodotti entro fine marzo, in una sorta di concorso dell’eccellenza. Attualmente le candidature sono in fase di valutazione: verranno considerate, in particolare, la provenienza, la produzione degli ingredienti e la storicità delle ricette. Una volta selezionati i prodotti verrà apposto il marchio “Prodotto Ambassador del Camposampierese” e partirà la fase di vendita, con un marketing in evidenza nel sito turistico della Federazione.
Il progetto si inserisce in un quadro più ampio che punta a valorizzare il territorio. In particolare si punta su tre assi, denominati “distretti”. Quello industriale, che include servizi per le zone produttive, l’approvvigionamento energetico, la viabilità e il welfare; quello del cibo, per l’appunto; e quello del commercio, con la promozione dei commercianti e dei prodotti la cui immagine sarà coordinata, potenziata e quindi più attrattiva.
“Il Camposampierese e dei 10 comuni che lo compongono si distingue per il suo essere territorio ricco di risorse storiche, ambien-
Il sindaco Daniele Canella “ambasciatore” dei buoni prodotti “made in Camposampierese”. L’iniziativa voluta per attrarre turisti e valorizzare le aziende locali
tali, paesaggistiche e commerciali, che sono ben funzionali ad un turismo di tipo lento, quello che gli addetti ai lavori definiscono “Slow”, un nuovo modo di scoprire e viaggiare in cui un ruolo importante è rappresentato dall’esperienza enogastronomica”, chiosa la presidente della Federazione Antonella Argenti.
Andrea BenatoContinua la “pioggia” di finanziamenti a San Giorgio delle Pertiche. Dopo l’approvazione di diverse opere pubbliche grazie ai fondi del PNRR, il 17 marzo è arrivata la notizia che il comune si è aggiudicato 255.000 euro per opere di efficientemento energetico nella scuola
secondaria di primo grado Marco Polo. In particolare i lavori riguarderanno la sostituzione degli infissi e serramenti di tutte le aule scolastiche e didattiche, nonché del blocco uffici, migliorando la confortevolezza degli spazi. A dare la notizia è il sindaco Daniele Canella che specifica: «l’importo esatto è di 254.447,12 euro, provenienti dall’avviso C.S.E. 2022 (Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 257). Con questi interventi sarà possibile contenere la dispersione del calore d’inverno e calmierare l’aumento delle temperature nei periodi estivi, contribuendo sensibilmente al risparmio di energia e quindi alla diminuzione delle bollette a carico della comunità. Un ringraziamento doveroso va allo staff dell’ufficio tecnico comunale per l’efficace lavoro di programmazione e preparazione della documentazione per il bando, fondamentali per l’aggiudicazione di queste utili risorse a fondo perduto» conclude il primo cittadino. (a.b.)
Taglio del nastro del nuovo Innovation Lab “FCC - Officine Digitali” di San Giorgio delle Pertiche. Alla presenza del sindaco Daniele Canella e di altri amministratori e sindaci del Camposampierese, sono state aperte le porte degli spazi completamente ristrutturati e riqualificati dell’ex casa del segretario comunale, dove adesso hanno sede quattordici postazioni di co-working a disposizione della cittadinanza gratuitamente per tutto il 2023.
Nel corso della cerimonia sono stati ripercorsi i passaggi di questo importante traguardo e sono state delineate le funzioni della struttura: «un progetto partito nel 2019 quando l’amministrazione comunale di San Giorgio delle Pertiche ha messo a disposizione della Federazione dei Comuni del Camposampierese l’ex “casa del segretario”, a due passi dalla stazione, per parteci-
pare al bando regionale vinto nel 2021, quando è stato assegnato un contributo di 700 mila euro.
L’Innovation Lab rappresenta una porta aperta sul futuro del territorio, ideale per i «nomad worker», professionisti in grado di organizzare in maniera dinamica il proprio lavoro» spiega il primo cittadino. «Oltre alle postazioni per il “co” o lo “smart” working sono state realizzate anche sale dedicate a videocall o conferenze, un’area relax progettata come luogo dotato di wi-fi e prese per lavorare ma anche per momenti di networking. Grande spazio sarà dato alla formazione digitale: all’interno dell’hub si svolgeranno seminari (su temi quali, ad esempio, fact checking e fake news, smart city, IoT, realtà virtuale/aumentata) di alta formazione che Officine Digitali organizza con il supporto didattico e scientifico di Ca’ Foscari Challenge School» continua Ca-
nella. «Un giorno alla settimana sarà presente uno degli associati di Techstation come “animatore digitale”, per cementare una co-
munità giovane all’interno dello spazio, ma soprattutto per dare risposte su questioni digital a chiunque ne avrà bisogno. L’hub
Il cimitero di Arsego avrà finalmente un nuovo ingresso accessibile a tutti. L’approvazione del progetto è stata decisa durante una riunione di giunta comunale, nel corso della quale si è evidenziata l’urgenza di dare inizio ai lavori a causa delle vecchie barriere architettoniche poste all’ingresso del camposanto. Prossimamente sarà realizzata una nuova rampa di accesso dedicata ai disabili, avente le pendenze regolari previste da normativa, e un accesso più largo per i mezzi operativi.
I lavori proseguiranno poi sistemando tutta l’area interna adiacente l’ingresso, con messa in decoro del lavabo, degli annaffiatoi e realizzando un’area dedicata e “nascosta” per i bidoni dei rifiuti e per i contenitori del verde.
Il sindaco Daniele Canella spiega poi gli altri interventi: «Saranno realizzate due nuove cappelle “di famiglia”. La cappellina “A” sarà composta da 8 loculi e 5 ossari, mentre la cappellina “B” sarà composta da 8 loculi. L’importo complessivo delle
opere è di euro 130.000. I lavori dovrebbero essere realizzati entro la fine del 2023.
Il bando per la concessione per 99 anni delle cappelline private verrà pubblicato a breve dal settore Servizi Cimiteriali» continua Canella.
Nell’intenzione dell’amministrazione c’è poi la messa in sicurezza dell’area: bilancio permettendo si vorrebbe posizionare una telecamera di video sorveglianza per ogni cimitero di frazione, quindi anche a Cavino e a San Giorgio delle Pertiche. (a.b.)
sarà sede anche dell’Ufficio Europa della Federazione, a disposizione di associazioni, startup, cittadini nella ricerca di bandi e finanziamenti europei» conclude il sindaco.
Innovation Lab è dunque uno spazio importante e all’avanguardia che punta ad attrarre utenti da un’area potenzialmente molto ampia. Lo sottolinea Antonella Argenti, presidente della Federazione: «Officine Digitali è l’unico Innovation Lab della provincia di Padova e non a caso nasce proprio qui nel Camposampierese, dove la capacità di fare squadra dei sindaci ha da sempre rappresentato un fattore di accelerazione dello sviluppo territoriale. L’hub, insieme alle 10 palestre digitali disseminate nei Comuni, sarà presidio di sostegno, informazione e cultura digitale per tutti i nostri cittadini».
Andrea BenatoIl sindaco Moreno Giacomazzi è il nuovo presidente della Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio dell’Usl 6 Euganea. Subentra al sindaco di Monselice
Giorgia Bedin, che assume la presidenza dell’esecutivo; vice presidente di entrambi gli organismi è il sindaco di Piove di Sacco Davide Gianella.
Giacomazzi mantiene la presidenza del Distretto numero 4 Alta Padovana, organismo collegiale rappresentativo dei 28 comuni del territorio dell’ex Usl 15 Alta padovana che raggruppo le aree del Camposampierese e del Cittadellese per un totale di circa 200 mila abitanti.
“Anche si stratta di una presidenza in turnazione, il mio impegno è quello di portare avanti i lavori in corso e mantenere la stessa armonia che c’è sempre stata tra presidenti cercando di affrontare le sfide in una situazione che cambia. La popolazione invecchia e c’è bisogno come non mai di servizi sempre più adeguati e al passo con queste necessità. Si sta pure formalizzando la costituzione degli Ats, Ambiti Territoriali Sociali, che la Regione sta per riconoscere come entità giuridica. Diventerebbero una struttura
indipendente e questo rappresenterà una sorta di cambiamento epocale”.
Giacomazzi interviene poi su una questione di attualità come quella relativa all’elisuperficie dell’ospedale di Camposampiero.
L’’entrata in funzione è prossima, salvo nuovi imprevisti. Sono stati affidati lavori per gli adeguamenti anticendio. L’opera doveva essere pronta entro il 2019, poi la data di inaugurazione era slittata, complice il Covid, a giugno 2021 infine, il 24 gennaio 2022 l’Usl 6 sui social annunciava il cantiere alle battute finali.
Ma a novembre 2022, nel corso del sopralluogo per il collaudo, eseguito dai tecnici del vigili del fuoco per il rilascio del certificato di prevenzione incendi, sono state
rilevate delle «carenze dei requisiti e dei presupposti per l’esercizio dell’attività; pur essendo l’opera realizzata in totale conformità al progetto approvato dallo stesso Comando, sono state formulate delle ulteriori prescrizioni per l’adeguamento dei lavori eseguiti alle norme in materia di sicurezza antincendio» ha spiegato la direzione tecnica dell’Usl 6, nella delibera di affidamento dei lavori firmata nei giorni scorsi.
I “lavori minimali” di adeguamento alle norme antincendio, necessari per ottenere la certificazione e procedere al collaudo e all’attivazione dell’elisuperficie, sono stati affidati alla Mac Costruzioni srl di Resana che ha realizzato l’intera opera.
Il costo di questo nuovo intervento è pari a 15.809 euro per cui l’importo complessivo per la costruzione dell’elisuperficie sale a 4.197.466 euro.
“L’opera è a posto e conclusa dal punto di vista strutturale – assicura e conclude il neo presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl 6 –. Si stanno completando i corsi di formazione per gli operatori che saranno addetti alla piattaforma e poi entrerà in funzione”. (g.b.)
Alla elementare “G. Rodari” sono stati installati, nei giorni scorsi, i nuovi serramenti ad altissima efficienza termica ed acustica. “Abbiamo scelto di investire sulla scuola elementare “G. Rodari” ed
iniziare la riqualificazione energetica dell’edificio, con il contributo di 70.000 euro ottenuto dal Ministero dell’Internoaffermano gli amministratori comunali -. I nuovi serramenti consentono la riduzione dei consumi energetici ed offrono ai nostri piccoli alunni aule più confortevoli, grazie a sistemi di aperture ad anta e vasistas, che permettono il ricambio naturale dell’aria in sicurezza, ambienti più silenziosi, piú freschi d’estate e più caldi d’inverno”. L’amministrazione comunale ha messo a punto una serie di interventi riguardanti gli edifici pubblici tra cui altri plessi scolastici. (g.b.)
Per non dimenticare. Nella strage compiuta dai tedeschi in ritirata furono uccisi 135 civili
Come ogni anno, da quegli ultimi giorni di aprile del 1945, Santa Giustina in Colle si fermerà per ricordare i suoi morti.
Una pagina dolorosa, e in fondo una ferita mai del tutto rimarginata, che i più anziani ricordano in maniera indelebile anche perché segnò l’inizio di una lunga scia di sangue che portò all’uccisione, da Santa Giustina in Colle passando per Villa del Conte (Abbazia Pisani), San Giorgio in Bosco (Sant’Anna Morosina, e San Martino di Lupari per arrivare a Castello di Godego, di 135 civili da parte delle truppe tedesche in ritirata.
La commemorazione del 78esimo anniversario dell’eccidio, organizzata dall’amministrazione comunale, è prevista per giovedì 27 aprile. Il ritrovo è alle 10.30 nella chiesa di Santa Giustina in Colle per la messa solenne presieduta dal parroco don Claudio. Seguirà alle 11.30 la cerimonia civile con la partecipazione delle classi terze della scuola media “J.F. Kennedy” e del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze. Gli alunni leggeranno dei pensieri e delle riflessioni preparate da loro per ricordare questa pagina di storia.
Alle 13.30 le campane della parrocchiale di Santa Giustina suoneranno 24 rintocchi, ognuno per ciascuna delle vittime. A conclu-
sione sarà osservato un minuto di silenzio di fronte al muro dei martiri.
Nella serata del 26 aprile, alle 20.30 in sala consiliare, a cui è invitata la cittadinanza, sarà presentato il libro “La vita continua di fame” diario di Vito Frasson internato militare 1943-1945. Il volume è curato da Luciano Bert. Dialogherà con l’autore Andrea Pietrobon. Il diario racchiude la storia di Vito, uomo semplice, che con un italiano spesso sgrammaticato riporta alla brutale quotidianità di una prigionia durante la quale, nonostante tutto sopravvivono tracce di umanità
L’eccidio di Santa Giustina in Colle fu una strage compiuta dai nazisti subito dopo la fine ufficiale delle ostilità. Ebbe luogo il 27 aprile 1945 a seguito di un rastrellamento per catturare un partigiano.
Una pagina dolorosa che i più anziani ricordano in maniera indelebile anche perché segnò l’inizio di una lunga scia di sangue. A farne memoria con pensieri e riflessioni i ragazzi delle classi terze della media “Kennedy” insieme con il Consiglio comunale dei ragazzi
Tra gli ostaggi ne vennero scelti una ventina: furono condotti sotto la spianata vicino al campanile, dove oggi sorge il muro, e furono uccisi con un colpo di pistola alla testa. Poco dopo anche il parroco don Giuseppe Lago e il cappellano don Giuseppe Giacomelli vennero trucidati barbaramente. La loro morte lasciò un profondo segno nella comunità, tanto che oggi ci son varie Pietre della Memoria che ricordano l’evento, proprio dove avvenne, al muro dei martiri.
Nel 2016 è uscito il docufilm “La memoria di Giano”, del regista Mauro Vittorio Quattrina, che propone una ricostruzione degli avvenimenti che hanno portato alla strage di Santa Giustina in Colle, alternando scene di fiction con interviste ad alcuni sopravvissuti dell’epoca.
Nicoletta MasettoPossono essere presentate fino al 30 aprile le nuove domande per l’iscrizione nell’ Elenco Regionale dei Luoghi Storici del Commercio, vale a dire le attività commerciali con valore storico o artistico il cui esercizio costituisce testimonianza dell’identità commerciale delle aree urbane di antica formazione.
Le attività commerciali che possono essere qualificate come luoghi storici del commercio sono: attività commerciali al dettaglio su area privata; attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; mercati su aree pubbliche; attività artigianali, con annessa attività di vendita, integrate in un contesto urbano caratterizzato dalla presenza di attività commerciali; farmacie; alberghi o locande nei quali vi sia
somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
I luoghi storici vengono iscritti in un elenco regionale, ad ogni luogo storico è attribuito un logo ufficiale, approvato secondo le
modalità stabilite dalla Giunta regionale. Il logo viene rilasciato dalla Sezione Commercio regionale.
Tra i requisiti: riconoscibilità di un valore architettonico oppure
storico o artistico o merceologico del luogo; apertura al pubblico dell’attività da almeno 40 anni o, per il mercato su aree pubbliche, esercizio dell’attività mercatale da almeno 40 anni anche in una sede diversa dall’originaria; attività aperta e non chiusa al momento della domanda; ubicazione dell’attività all’interno del centro urbano; interazione tra il luogo storico del commercio e le politiche attive di rilancio dell’offerta locale; nell’ipotesi di mercato su aree pubbliche, il mercato deve essere stato individuato dal Comune con il Piano del commercio su aree pubbliche.
Le domande vanno inviate via Posta elettronica certificata (Pec) alla Regione del Veneto (industriartigianatocommercioservizi@pec.regione.veneto.it). (g.b.)
Villa del Conte si proietta sempre più nel futuro legato al mondo digitale. È stato presentato il 1° marzo dal sindaco Antonella Argenti “Innovation Lab”, «un altro pezzo di puzzle nella grande crescita in servizi e digitalizzazione del comune. Di cosa si tratta? L’iniziativa, declinata a livello comunale, rientra nel più ampio progetto “Officine Digitali”, il primo Innovation Lab della provincia di Padova, spazio d’innovazione della Federazione dei comuni del Camposampierese. L’obiettivo del progetto è promuovere innovazione e cultura digitale sul territorio puntando allo sviluppo digitale delle comunità in modo inclusivo. Fra i progetti dell’Innovation Lab, ampio spazio troverà la gestione degli open data: i dati «aperti», infatti, sono un patrimonio comune. Un sito istituzionale li raccoglierà e proporrà alla popolazione, con l’ausilio di infografiche e applicazioni digitali per renderne più immediata la fruizione. I propositi sono dunque dei migliori. Ma, in concreto, come sarà possibile fruire di queste nuove opportunità? Va anzitutto precisato che la sede centrale
è stata individuata in un edificio storico vicino alla stazione ferroviaria di San Giorgio delle Pertiche, in via Roma. Tuttavia i singoli comuni aderenti al progetto adottano soluzioni di diverso tipo per ospitare l’iniziativa: Villa del Conte, ad esempio, ha optato per gli spazi della biblioteca comunale.
«A brevissimo saranno a disposizione postazioni e access point per cittadini, studenti, lavoratori e viaggiatori di passaggio. Presso gli spazi della biblioteca comunale saranno attivati progetti formativi sulle nuove frontiere per aziende e nuove generazioni. Ci saranno nuovi servizi per i nostri cittadini e le nostre realtà produttive» spiega la prima cittadina. «Sono molto orgogliosa sia come presidente di Federazione
sia come sindaco di un comune dove parte la prima palestra digitale. Portiamo alla portata di tutti i cittadini la possibilità di entrare nel mondo della digitalizzazione, insegniamo loro come usare i servizi e li portiamo a domicilio. Grazie al grande entusiasmo degli amministratori e dello staff che ha seguito il progetto, ogni comune ha la propria palestra aperta non sono ai cittadini ma anche a passanti e a chiunque voglia utilizzare i servizi, disponibili gratuitamente. Invito quindi tutti i nostri cittadini anche a una semplice visita alla nuova palestra digitale che è frutto di investimenti che guardano al futuro puntando sull’inclusività» conclude Argenti.
Andrea BenatoÈ commosso Vittorio Ometto, inossidabile testimone di storia di Villa del Conte, che il 24 marzo ha spento bel 99 candeline. Gli auguri gli sono stati recapitati dal sindaco Argenti a nome di tutti i cittadini comitensi e abatini (Ometto è nato proprio ad Abbazia Pisani). Di recente l’anziano ha preso parte alla festa per i 60 anni del gruppo Alpini locali ed è stato spesso presente alle commemorazioni per le festività civili. Qualche anno fa l’alpino ultra novantenne ha dettato ad una vicina di casa, Maria Serafini, i ricordi di quando era soldato durante la seconda guerra mondiale. Classe 1924, nel 1943 conobbe l’orrore dei campi di concentramento, finendo nel lager di Fallingbostell assieme ad altri 59 commilitoni.
Ometto fu costretto a lavorare agli altiforni dove si fabbricavano missili aerei e bombe. 8 ore di lavoro, 4 ore
per arrivare alla fabbrica, 4 per tornare e appena 4 di sonno. Una vita infernale che aveva portato lui e gli altri prigionieri ad uno stato psicofisico debilitato, ad un passo dalla fine. Dopo aver compiuto 20 anni all’interno del campo venne infine liberato e riuscì a tornare a casa il 4 settembre 1945. Un’esperienza di cui ancora fatica a parlare ma che, anche grazie al diario, potrà essere raccontata agli studenti di oggi e di domani. (a.b.)
Innovazione. In partenza la nuova “palestra digitale” grazie al progetto “Officine Digitali”
Non si perde tempo a Villa del Conte. Dopo l’approvazione del D.U.P. (Documento Unico di Programmazione)
durante il consiglio comunale del 28 febbraio, la nuova riunione del consesso cittadino ha chiamato gli amministratori a votare per gli ultimi nulla osta necessari alla costruzione della nuova mensa scolastica presso la scuola primaria Giovanni XXIII di Abbazia Pisani. In particolare si rende necessario ridurre la fascia di rispetto cimiteriale e autorizzare la riduzione della distanza della strada.
Il nuovo edificio che ospiterà la mensa è solo una delle molte opere previste per i prossimi mesi ed anni.
Come spiega il vicesindaco
Giacinto Pegoraro «alcuni fra gli interventi prioritari previsti nel mandato amministrativo sono in corso di realizzazione e riguardano gli incroci fra via Maso e via Rettilineo e fra Via Commerciale e via Martiri della Libertà, curando in generale la manutenzione ordinaria e straordinaria e la messa in sicurezza dell’intera rete stradale.
Ci sarà inoltre un miglioramento dell’illuminazione pubblica presso gli incroci pericolosi, anche grazie alla sostituzione (già in corso) dei vecchi impianti con i nuovi punti luce a LED.
E’ stata poi implementata sia la segnaletica verticale sia quella orizzontale con individuazione di strade riservate a senso unico in prossimità delle scuole per la sicurezza dei ragazzi. Ancora, si lavorerà allo studio di fattibilità per un sottopasso ferroviario in via Rettilineo».
Il D.U.P. è indubbiamente ambizioso, ma può beneficiare dei fondi del P.N.R.R. Tra gli altri interventi in programma, continua Pegoraro, vi sono la «realizzazione di una vera e propria rete di percorsi all’interno del sistema delle piste ciclabili del Camposampierese che però richiede la collaborazione anche dei comuni limitrofi, della provincia e della regione; in quest’ottica si colloca l’avvio, da parte della Federazione, della progettazione per l’edificazione della ciclabile sugli argini del Tergola nel tratto che coinvolge il territorio comunale. In-
Dai primi di marzo Villa del Conte può contare su nuovi raccoglitori per l’olio domestico esausto e per il vestiario usato. Il giallo sgargiante delle nuove
fine, nel corso del 2023 prevediamo di intervenire con lavori straordinari di manutenzione del parcheggio di via Risaie a servizio della scuola primaria e della scuola materna di Abbazia Pisani. Sempre quest’anno verrà completata la realizzazione dell’impianto fotovoltaico presso la sede municipale» conclude Pegoraro.
Andrea Benatoinstallazioni non fa certamente passare inosservati i nuovi contenitori, posizionati sia nel capoluogo che in frazione dal comune in collaborazione con Etra SpA. L’azienda gestirà anche la raccolta dei tessili in collegamento con Humana, a garanzia di una corretta gestione e dell’eventuale smaltimento. Gli uffici tecnici ricordano ai cittadini che si tratta di bidoni per olio domestico (non olio motore), che vengono regolarmente svuotati dal gestore. Pertanto lo smaltimento va sempre effettuato utilizzando gli appositi contenitori, evitando metodi alternativi che risultano nocivi e dannosi per l’ambiente. (a.b.)
Il sindaco Argenti al Senato
Trasferta romana per Antonella Argenti, prima cittadina di Villa del Conte, che il 3 marzo ha visitato l’aula del Senato assieme ad altri colleghi e colleghe del padovano. L’invito è arrivato dal senatore questore Antonio De Poli, anch’egli rappresentante del Veneto, che ha organizzato l’iniziativa. “Cicerone” d’eccezione, per l’occasione, è stato il vice presidente Gianmarco Centinaio che ha accompagnato gli amministratori del Camposampierese nella visita di uno dei due rami del Parlamento. Nella stessa giornata alcuni dei sindaci - tra cui Argenti - hanno preso parte ad un vertice con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per parlare dell’annoso problema della Strada Regionale 308. (a.b.)
pubbliche. In cantiere molti interventi con priorità a viabilità e manutenzioni
Sarah Gaiani ha 36 anni e nella vita fa l’avvocato, nata e cresciuta a Villanova di Camposampiero ed è la prosecuzione del sindaco uscente di Cristian Bottaro. Scelta unanimanete dalla giunta uscente, raccoglie il testimone dell’attuale primo cittadino, candidata della lista RinnoviAMO Villanova.
“È stato per me un grande onore ricevere questo mandato dalla mia squadra – spiega Gaiani – ho accettato di candidarmi perché credo che il nostro Comune in questi ultimi anni abbia vissuto una vera e propria stagione di rinascimento in termini di disponibilità verso i nostri concittadini, di opere pubbliche (realizzate con pochissime risorse) e di iniziative per l’infanzia, i giovani, le famiglie, la terza età e la diversa abilità. Sono convinta che nei prossimi anni, mantenendo i servizi esistenti, grazie al prodigioso riordino dei conti pubblici che la nostra Amministrazione ha operato, avremo la grande opportunità di fare ancora di più e ancora meglio”.
Con la precedente esperienza nel campo del volontariato, in parrocchia e nell’associazionismo civico, e nell’ambito comunale, Gaiani, dopo essere stata consigliere delegato all’associazionismo e alle Politiche Giovanili, dal 2021 ha ricevuto la nomina di assessore alla
cultura, attività produttive, turismo, affari legali, edilizia privata.
“L’improvvisazione è un’insidia dalla quale bisogna guardarsi bene – prosegue la candidata –: proprio per questo motivo sono davvero molto entusiasta della mia squadra che rappresenta un mix perfetto in termini di esperienza in campo amministrativo e innovazione. Dopodiché ho fortemente voluto dare rappresentanza a tutto il nostro territorio: a Murelle e a Murelle Vecchia, a Mussolini e al capoluogo. Abbiamo tre frazioni una località, ma per quanto mi riguarda siamo un’unica grande comunità”.
Sarah Gaiani non ha tessere di partito. “Non mi candido per rappresentare un partito politico – ha
Gaiani, 36 anni, è avvocato. Raccoglie in continuità il testimone dal sindaco uscente Bottaro. dopo essere stata consigliere delegato all’associazionismo e alle Politiche giovanili, nel 2021 è stata nominata assessore a cultura, attività produttive, turismo, affari legali, edilizia privata
sottolineato – ma per mettermi a servizio della mia comunità, con tutto il mio impegno e con quello del mio gruppo”.
Priorità: “Dobbiamo parlare chiaro ai nostri concittadini, non ci sono mai piaciute le promesse delle campagne elettorali – ha evidenziato Sarah Gaiani – al tempo stesso RinnoviAMO Villanova guarda al futuro con molto ottimismo e concretezza. Noi vogliamo lavorare per dotare il territorio di altre piste ciclopedonali, per la sicurezza in ogni campo: urbana, stradale, idraulica ed idrica, per dare al Comune un’anima ancora più green e, aspetto importantissimo, per fornire alle famiglie servizi sempre più performanti”.
Endrius Salvalaggio
Già assessore e vicesindaco del comune Giampaolo Novello guida la lista si chiama “Villanova Insieme Novello Sindaco”, lista civica che si presenta alle prossime elezioni amministrative con un candidato sindaco che può mettere a disposizione soprattutto tempo essendo pensionato.
“Vogliamo essere una lista aperta, trasparente e partecipativa, che mette al centro il bene comune e il futuro di Villanova – ci ha anticipato Novello -. Il nostro programma si basa su quattro assi: attenzione all’impatto ambientale; adeguamento e riqualificazione delle strutture comunali, sportive e culturali; maggiore attenzione alla socialità, alle comunità e al supporto alle associazioni presenti sul territorio; supporto alle famiglie e sportelli di ascolto e supporto diretto per la cittadinanza”.
Novello è nato a Borgoricco nel 1953 da un padre artigiano e una madre casalinga, secondo di quattro fratelli. Ha iniziato la carriera professionale come magazziniere nel 1975 e l’ho conclusa, da dipendente, nel 2015 come dirigente di una multinazionale. Ha continuato l’attività come imprenditore di una piccola azienda operante nel settore del monitoraggio delle acque sia reflue che potabili. Dal 1995 al 2000 sono stato assessore a Villanova di Camposampiero con deleghe per l’ambiente, la cultura e l’istruzione, le attività produttive.
La lista Villanova Insieme, riporta in una nota Novello, è un mix di persone con esperienza amministrativa come Silvia Fattore, Fedora Rover e Federica Agnese Carraro, ma anche Flavio Veronesi e Maurizio Tosatto, professionisti dalle grandi competenze e di giovani
studenti dell’Università di Padova con esperienze varie, dagli scout all’associazionismo studentesco passando per i comitati di frazione in paese.
“Abbiamo scelto di chiamarci Villanova Insieme perché crediamo che solo insieme si possa costruire un Comune migliore - conclude Novello -. Invitiamo tutti i cittadini a conoscerci e a confrontarsi con noi sulle nostre proposte. Siamo convinti che Villanova abbia ancora molto da offrire e da crescere”. (e.s.)
Amaggio i cittadini di Villanova di Camposampiero saranno chiamati a decidere chi dovrà rappresentarli per i prossimi 5 anni e lo stato di salute della comunità viene illustrata dal candidato sindaco Giacomo Favaro trentottenne, residente a Murelle, sposato con Ilenia da 11 anni e da poco più di un anno papà di uno splendido bambino. Ingegnere energetico, esperto di riqualificazione energetica di edifici ed impianti, lavora a Padova per una delle più grandi Energy Service Company d’Italia. Attivo in parrocchia e da 15 anni, fa sapere il nuovo candidato sindaco è impegnato in vari percorsi socio-politici di partecipazione, formazione e confronto. Maratoneta per hobby, dice che le sue caratteristiche sono il rispetto, l’ascolto e la passione.
“Lo stato di salute della nostra comunità non è dei migliori e lo si capisce guardandosi attorno.
Ci sono centri abitati con edifici fatiscenti e spazi inutilizzati che nessuno vuole riqualificare o su cui investire, giovani assenti perché non trovano a Villanova quel che cercano, anziani sempre più soli, per non parlare della mancanza di pianificazione sostenibile nello sviluppo produttivo del nostro territorio”.
A fronte di questa situazione la cosa più grave, continua Favaro, manca la visione di una Villanova futura, quella su cui lavorare tutti insieme, pubblico e privato.
La grande novità di questo ultimo anno è che molta gente ha manifestato in vari modi l’esigenza di una proposta che parta da qui e possa consegnare ai cittadini l’idea e la progettualità
di un futuro sostenibile, generativo e solidale. Diverse persone, seppur impegnate in vari ambiti, si sono messe a disposizione per cambiare il nostro destino e portare a riaccendere le nostre comunità.
È nata “La Villanova che vorrei…”, un progetto di partecipazione, ascolto e confronto aperto
25 Aprile 1945-2023. Celebrazione del 78° anniversario della Liberazione a Villanova di Camposampiero, il 25 aprile, con la santa messa nella chiesa di Murelle.
A seguire il ritrovo presso il monumento ai caduti di tutte le Guerre, in memoria del partigiano Antonio Ceron, con il successivo alzabandiera e l’onore ai caduti.
Proprio quest’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita di quest’uomo straordinario, medaglia d’oro al valore militare. Ceron, dopo essere stato prelevato presso la fattoria Bassi, ubicata in via Cornara, nei pressi dell’incrocio con via Caltana, fu trucidato dai nazisti a Campodarsego, il giorno 11 aprile 1945. Per l’occasione, l’amministrazione comunale, in collaborazione con l’asso-
ciazione nazionale combattenti e reduci – sezione di Villanova e Murelle, ha previsto un momento di approfondimento storico, curato dal professor Luciano Biasiolo, in memoria di offrì la sua vita per la libertà. Non va dimenticato che il professore, studioso e divulgatore della storia locale, scrisse nel 2006, “Antonio Ceron e la resistenza a Villanova di Camposampiero – i racconti dei protagonisti e dei testimoni”.
Al termine della cerimonia, un altro alzabandiera, in Piazza Mariutto, nel capoluogo, vicino all’oratorio dedicato a San Domenico confessore, sacello che al termine della Prima Guerra Mondiale è stato riconosciuto Monumento ai Caduti, dall’allora amministrazione comunale, per volere della cittadinanza.
a tutti, che ho il privilegio di guidare. A partire dai bisogni e desideri della cittadinanza, abbiamo sviluppato un percorso anche di formazione grazie al contributo di alcuni professori dell’Università di Padova e di alcuni sindaci della Provincia.
“Il percorso che abbiamo realizzato in questi mesi ha avvicinato
moltissime persone, in particolare giovani, desiderosi di mettersi a servizio della nostra comunità. Ed è già un successo tutto questo. Ma possiamo e dobbiamo tradurre questo entusiasmo in concretezza. Pensando al futuro che vorrei per mio figlio, ho accettato di mettermi a disposizione e candidarmi a sindaco alle prossime elezioni per “La Villanova che vorrei – Generiamo futuro”, partendo dalle esigenze di oggi, ma soprattutto leggendo quelle di domani, per progettare oggi il nostro futuro. Civica è la lista, non potrebbe essere altrimenti visto il percorso civico, aperto e trasparente che ha portato a formarla”.
Non siamo avversari di qualcuno o qualcosa, proponiamo un progetto da condividere e aperto a tutti, che porti al necessario salto di qualità dell’azione amministrativa.
Endrius Salvalaggio
futuro”
“Rispetto, ascolto, passione: queste le parole d’ordine”(e.s.) “Il percorso che abbiamo realizzato in questi mesi ha avvicinato moltissime persone, in particolare giovani. Ed è già un successo. Ma possiamo e dobbiamo tradurre questo entusiasmo in concretezza” afferma Favaro, 38 anni, ingegnere, sposato con Ilenia e papà di un bambino di un anno
Illustrazioni. Il libro è stato presentato a Venezia al Museo Creature di Gomma
Èincredibile, ma tutti noi adoriamo rettili estinti che pesano tonnellate. A esserne fermamente convinto il fumettista di Massanzago Valentino Villanova, in arte “Vale”, che a queste “mostruose” creature ha dedicato il suo nuovo fumetto pubblicato in queste settimane.
Villanova che, con il suo team appassionato, da anni è attivo nel panorama locale e nazionale con opere artistiche in forma di fumetto, illustrazioni, caricature e altro ancora, torna ora con la una nuova opera artistica dal titolo “Mamma, voglio disegnare dinosauri!”, firmata da lui e Fred, edito da Comica Edizioni e disponibile in tutti i bookshop online.
Il fumetto è stato presentato ufficialmente lo scorso 2 aprile nella splendida cornice del Museo Creature di Gomma-Collezione Fontanella a Venezia: con l’occasione gli autori hanno tenuto un laboratorio/show per bambini in cui i giovani paleontologi hanno avuto la possibilità di scoprire tante curiosità scientifiche sui lucertoloni del passato e... qualche trucco per disegnarli. Infatti, legato al libro, gli autori hanno sviluppato “Dinosauri a fumetti!”, un divertente laboratorio per ragazzini proprio sui dinosauri che sarà proposto presso teatri, musei e biblioteche in tutta Italia.
Villanova aveva realizzato, tra gli altri suoi lavori, il fumetto “Stella e l’affresco Scottante” con il qua-
le l’amministrazione comunale di Massanzago, con il sostegno della biblioteca, ha avviato il progetto di promozione e diffusione della storia degli affreschi conservati in Villa Baglioni. Il fumettista sempre con il suo personaggio Stella ha realizzato fumetti anche per altre amministrazioni comunali come quella di Villanova di Camposampiero
In questo agile e colorato libro/ gioco il fumettista Vale, con l’aiuto e la collaborazione del suo dinamico team, dispensa a tutti i consigli utili a disegnare e colorare, in questo caso con l’aiuto di Laura Fongaro, Tirannosauri, Spinosauri, Titanosauri e tanti altri sauri della preistoria con una particolare attenzione per i dinosauri italiani, che sono inseriti all’interno di una divertente storia scritta da Fred. La
L’attività di Vale e del suo team si inserisce in un contesto ampio di lavori editoriali e fumettistici che ha portato alla pubblicazione di “Papiri d’autore” nel 2010, “Lode al papiro di laurea”, nel 2017 e di una serie di importanti mostre personali o con altri artisti a partire dal 2012, mentre dal 2020 Valentino Villanova tiene alcuni corsi di fumetto per ragazzi in collaborazione con Kid Pass. Il nuovo progetto, avente come protagonista per l’appunto il mondo dei dinosauri è l’ideale seguito del precedente “Mamma, voglio fare il fumettista!”,
un fumetto manuale in cui si spiegavano le basi del fumetto, anche in questo caso i due autori si trasformano in personaggi a fumetti questa volta coinvolgen-
Legato al libro, gli autori hanno sviluppato “Dinosauri a fumetti!”, divertente laboratorio per ragazzini che sarà proposto presso teatri, musei e biblioteche in tutta Italia
storia, narrata e arricchita con i colorati fumetti, storia che strapperà non pochi sorrisi ai giovani lettori ma anche a quelli non più giovani, perché i dinosauri e l’umorismo piacciono a tutte le età.
do nel progetto un paleontologo di fama internazionale come Simone Maganuco che spiegherà i segreti di come si scoprono e si studiano i fossili di questi animali estinti ma ancora così vivi e presenti nella nostra fantasia. “Mamma voglio disegnare i dinosauri” è interamente in collaborazione con l’azienda Geomodel che, a Quarto d’Altino (VE), realizza le paleosculture dei dinosauri a grandezza naturale in vetroresina ospitati dalle esposizioni di “Dinosauri in Carne e Ossa” presenti in tutto il territorio del nostro paese. (s.v.)
Siamo al punto decisivo del campionato di Basket di serie
B. Pochi decisivi incontri e vedremo se la classifica sorriderà alla Virtus Basket Antenore Energia. Per ora sì. I neroverdi sono a un passo dai play off, il che vuol dire promozione. La squadra ha sempre dimostrato di esserci, buone individualità, tanta ricerca del collettivo, alcune individualità eccezionali. Il bilancio personale del coach Riccardo De Nicolao è più che positivo.
“Se mi avessero detto a inizio stagione che saremmo arrivati a questo punto della stagione a questo punto della classifica risponderei che siamo in linea con il nostro obbiettivo. È ovvio che quando ti trovi per più settimane al quarto posto e vinci vuoi vincere sempre di più. Dobbiamo essere obbiettivi e dire a noi stessi che la stagione è più che positiva, purtroppo abbiamo anche
avuto a che fare con il lungo stop di Lusvarghi, si è infortunato nel derby con il Petrarca e non l’abbiamo ancora recuperato. Sono stati bravi i ragazzi a rimediare anche a questa assenza. Il percorso è positivo: ora che arriva
il clou della stagione dobbiamo finire bene le ultime partite e poi farci trovare prontissimi per il turno play off”.
Quali sono stati fino a questo punto del campionato i punti di forza e di debolezza della squadra?
“Una cosa che mi è piaciuta molto di questa squadra è il fatto che non ha mai avuto lo stesso protagonista, in ogni partita poteva esserci un protagonista diverso, in moltissime partite ci sono stati anche più protagonisti, abbiamo fatto partite con cinque o sei
Manuel Piva è il vincitore della seconda tappa del Trofeo di mountain bike Euganeo specialità cross country di Teolo. La gara si è svolta su un tracciato di sette chilometri con un dislivello di 290 metri a giro, da percorrere più volte a seconda della categoria di appartenenza. Piva è alla sua seconda vittoria tra i veterani della categoria A. “La gara si è svolta su un percorso inedito, molto bello e adatto a tutti. Per me è stata davvero una grande soddisfazione riuscire a recuperare sugli atleti più giovani e aggiudicarmi la gara con il miglior tempo assoluto”.
Per rendere ancora più viva ed emozionante la gara è stato realizzato in Piazza Perlasca a Teolo un mini circuito per piccoli biker che si sono cimentati in un percorso con differenti ostacoli e gradi di difficoltà, che ha permesso loro di imparare le prime tecniche di guida in sella
alla mountain bike.
giocatori in doppia cifra e questo è un segnale importante di uno sport davvero di squadra: riuscire a suddividere le responsabilità ed avere delle prestazioni importanti è sicuramente un nostro punto di forza di cui sono molto contento. Se devo trovare un
“È stata una gara dura con tanta salita e un tratto guidato nel bosco molto bello e divertente”, ha dichiarato all’arrivo Mattia Calgaro, vincitore dei Senior A; “il circuito si è svolto su un tracciato con fondo secco e in alcuni punti polveroso con un primo tratto veloce seguito da un lungo strappo più esigente in salita, interrotto da alcuni single track di sottobosco molto divertenti che terminavano con una lunga discesa, veloce e tecnica”, ha commentato Mirco Tagliaferro, primo classificato dei Veterani B.
Le ultime quattro tappe del circuito di mountain bike toccheranno alcune delle location più suggestive dei Colli Euganei, con partenze da Galzignano, Arquà Petrarca, Montegrotto e Rovolon. (d.b.)
punto sul quale stiamo cercando di lavorare è la costanza di rendimento, perché ogni tanto abbiamo delle giornate un po’ più difficili, abbiamo dei giri a vuoto ogni tanto, questo non va bene e stiamo cercando di lavorare su questo aspetto”.
Come saranno i prossimi incontri, chi la preoccupa degli avversari?
“Esclusa Orzinuovi che è la prima in classifica e che sta nettamente dominando il campionato, e Palermo che è fanalino di coda, Vicenza, Capo d’Orlando e Ragusa sono scontri diretti perché fanno parte di quel gruppone di centro classifica. Al momento Virtus è in testa a questo gruppo, ma i prossimi saranno scontri diretti. Ho parlato con i ragazzi: è il momento di giocarcela partita per partita e vediamo dove ci troviamo alla fine del campionato”.
Diego Buonocore“Facciamo per davvero gioco di squadra: riuscire a suddividere le responsabilità ed avere delle prestazioni importanti è un nostro punto di forza”Manuel Piva ha conquistato la seconda tappa del Trofeo Mtb Euganeo a Teolo Un’azione di gioco durante il match con il Brianza (foto On/Off Production)
Il recente taglio al cuneo fiscale, che dovrebbe alleggerire il peso delle tasse per i lavoratori con i redditi più bassi, è l’ultimo dei provvedimenti adottati dal governo per fronteggiare mesi ancora impegnativi per i conti di famiglie e imprese. Sarà sufficiente? Che altro fare? Ne parliamo con il senatore veneziano Raffaele Speranzon, che a Palazzo Madama è anche vice presidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia.
Senatore, qual è il fronte più caldo che vede impegnato il governo Meloni?
Stiamo lavorando soprattutto sulla riduzione delle tasse, per questo abbiamo messo a punto una finanziaria che taglia il cuneo fiscale e aumenta la platea dei cittadini che si troveranno qualcosa di più in busta paga, partendo dai redditi medio bassi. La nostra riforma fiscale ha l’obiettivo di tagliare le tasse a tutti, a cominciare da chi si trova in maggiore difficoltà. Vogliamo allargare la platea dei cittadini che da questa riforma avranno qualcosa in più.
Come sostenere concretamente le famiglie?
Abbiamo introdotto vari bonus energetici per pagamento bollette, che hanno permesso alle famiglie di affrontare l’impennata dei costi energetici. Abbiamo anche raddoppiato tutti i benefici per i genitori che mettono al mondo dei figli e introdotto un congedo parentale più lungo e più ore di permesso retribuito. Da quest’anno l’assegno unico è aumentato, così come le pensioni minime. In una situazione economica come quella attuale, ancora difficile e con una quotidiana instabilità a livello internazionale, dobbiamo far fronte anche all’aumento dell’inflazione. Che risposte dare invece al mondo delle imprese?
Il primo obbiettivo era scongiurare chiusure di massa, fallimenti e ascesa della disoccupazione. Una volta messo in sicurezza il
nostro sistema economico e produttivo siamo pronti a ripartire. La previsione di crescita dell’1% inserita nel Documento di economia e finanza approvato lo scorso 11 aprile è anche la risposta che diamo ai vari gufi, secondo i quali eravamo ormai sull’orlo del fallimento. Invece il 2023 sarà un anno di crescita, anche se c’è ancora molto da fare. A questo proposito, come superare l’impasse del Pnrr?
Stiamo cercando di snellire procedure per raggiungere gli obiettivi fissati. È bene ricordare che per due decenni l’Italia ha gestito i fondi strutturali per la formazione e per miglioramento della qualità dei lavoratori, oltre che per l’implementazione delle infrastrutture e delle tecnologie. Non siamo riusciti a spendere quasi la metà di questo denaro, ora abbiamo il quadruplo delle risorse, quindi vanno modificate e trasformate le procedure. L’obiettivo è creare le condizioni perché la burocrazia non sia un ostacolo, ma ci aiuti ad utilizzare al meglio questi fondi. Abbiamo centralizzato tutto su Palazzo Chigi proprio per lavorare su questo aspetto cruciale.
Per l’opposizione non state facendo abbastanza, cosa rispondete?
Rispondiamo con i fatti, ormai da mesi: abbiamo riformato il codice degli appalti, abbiamo in
cantiere la riforma della giustizia per garantire a tutti un giusto processo in tempi brevi, perché la lentezza della giustizia produce impunità, stiamo lavorando ad una proposta di legge che va a gravare le pene per chi occupa immobili abusivamente. Abbiamo adeguato il contratto degli insegnanti, bloccato da oltre un decennio. Abbiamo dato il via alla riforma dell’autonomia differenziata e a quella delle province, all’orizzonte c’è anche la riforma del presidenzialismo. Non siamo certo con le mani in mano. Altro fronte che ci vede impegnati è quello della sovranità alimentare e il no al cibo artificiale con cui si vorrebbe uniformare l’alimentazione in tutto il mondo. Noi difendiamo la dieta mediterranea e la nostra filiera di qualità che vale centinaia di miliardi e garantisce anche un’elevata aspettativa di vita.
Si parla ancora di emergenza immigrazione, che fare?
Dobbiamo far comprendere che il confine italiano è un confine comunitario, quindi l’emergenza riguarda l’Europa intera che non può continuare a stare alla finestra. Tutta l’Europa deve sentirsi coinvolta e responsabile, per evitare scelte drastiche e pesanti conseguenze. Vanno stretti accordi con tutto il Nord Africa e gli altri Paesi del bacino mediterraneo, serve una forte azione
comune se vogliamo evitare altre tragedie.
In Veneto fra poco si vota a Vicenza e Treviso: com’è il rapporto con gli alleati?
Anche stavolta siamo riusciti a fare sintesi sui candidati che guideranno queste città per i prossimi anni, siamo sicuri saremo ancora premiati dal consenso degli elettori, come è stato di recente nel vicino Friuli Venezia Giulia e prima in Lazio e Lombardia. A livello regionale orma è chiaro che Fratelli d’Italia è la forza politica più importante. Confidiamo nella disponibilità di Zaia a dare ascolto alle proposte, alle idee e ai suggerimenti del primo partito in Veneto. Da parte nostra non verrà mai a mancare la lealtà nei confronti della giunta regionale. Ha fatto discutere la presa di posizione di Fratelli d’Italia sulle carriere alias a scuola. Perché quella lettera al liceo?
Più che una lettera al singolo istituto sarebbe stato meglio
fare una lettera aperta su questo tema così complesso che richiede una seria riflessione. Oggi in Italia prima dei 18 anni un giovane non viene considerato sufficientemente maturo per guidare un’auto, votare, consumare alcolici. Anche sul fronte penale un minorenne che commette un reato ha responsabilità attenuate. Riteniamo che sia prematura ogni decisione sulle cosiddette carriere alias da parte di un adolescente. Ad ogni cosa il suo tempo, il cambio di sesso è previsto e regolato dalla legge, è un diritto legittimo ma deve essere frutto di una decisione matura, non presa sull’onda dell’emotività. L’adolescenza invece è una fase di conflittualità permanente, dobbiamo andarci cauti. Meglio se le scuole, anziché occuparsi di questo, si concentrano sul loro ruolo didattico e sulla formazione dei ragazzi.
Nicola StievanoIl Consiglio regionale del Veneto ha votato il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza senza particolari contraccolpi all’interno della maggioranza, in particolare nel rapporto di forza tra Lega e Fratelli d’Italia.
Sono stati confermati il presidente Roberto Ciambetti (Lega-LV), con 37 voti, i vicepresidenti Nicola Finco (Lega-LV) per la maggioranza, con 36 voti, e Francesca Zottis (Partito Democratico) per la minoranza con 9 voti, nonché i segretari Alessandra Sponda (Lega-LV) per la maggioranza con 34 voti, ed Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) per la minoranza con 9 voti. “Il voto di metà legislatura - spiega il presidente Ciambetti - è previsto
dal regolamento del Consiglio regionale: si tratta di una procedura che serve anche come strumento di verifica e controllo dell’operato di chi gestisce l’assemblea.
Il voto espresso non solo sancisce il riconoscimento del buon lavoro fatto finora ma rappresenta anche un segnale per il percorso che ci condurrà, nei prossimi due anni e mezzo, alla conclusione della legislatura: l’attività legislativa che ci vedrà impegnati è ancora molta, sia in termini di quantità di provvedimenti, sia soprattutto in termini di qualità. Il rinnovo di tutti i componenti rappresenta quindi una continuità che consentirà all’assemblea legislativa di proseguire al meglio”.
Afianco degli studenti e del loro disagio, manifestato in più occasioni, anche in momenti solenni come l’inaugurazione dell’Anno Accademico all’Università di Padova.
Rachele Scarpa, parlamentare del Partito Democratico, non sottovaluta l’appello che arriva dai giovani alle prese con le difficoltà quotidiane nell’affrontare il percorso di studi.
“La Rete degli studenti medi, l’Unione degli Universitari e il Sindacato pensionati italiani (Spi Cgil) - ricorda la deputata veneta - hanno presentato alla Camera i dati della loro ricerca ‘Chiedimi come sto’. É successa una cosa importante: i 30mila studenti e studentesse che ci dicono come stanno, quanto difficile sia stata la pandemia, che pensano sia necessario un supporto psicologico fruibile e a portata di mano impongono un impegno urgente del Parlamento, come in queste settimane è emerso spesso”.
A fronte di questa situazione l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi hanno presentato in Parlamento una proposta di legge sul benessere psicologico degli studenti, con la proposta di istituire un presidio psicologico con psicologi in ogni scuola e università.
“La scuola e l’università - aggiunge Scarpa - sono l’epicentro da cui parte un grido di aiuto e devono essere quindi l’epicentro della nostra risposta: dai luoghi di istruzione si possono intercettare condizioni di disagio e difficoltà, dei singoli e dei contesti familiari, ma soprattutto si può fare prevenzione e promozione del benessere psicologico”.
“L’istruzione pubblica - continua la deputata del Pd - deve diventare un’àncora di salvezza per chi è in difficoltà e il primo luogo di acquisizione degli strumenti psicologici, sociali e culturali per stare bene: poi servono risposte complesse e di sistema. Serve lo psicologo di base,
perché il benessere di una persona non può essere legato al fatto di potersi permettere di pagare un professionista. E ancora bisogna pensare alla situazione nelle carceri, o alle condizioni limite di chi arriva nel nostro paese dopo aver attraversato il Mediterraneo. Serve una rete di supporto sociale per gli anziani, per non lasciarli soli. Servono sguardi ampi e una grande volontà politica di fare sintesi, con trasversalità e determinazione. Utilizzeremo, per questo, l’intergruppo parlamentare per il benessere psicologico da me promosso: dall’ascolto degli studenti e dal confronto in Parlamento devono partire le risposte urgenti che
la mia generazione sta chiedendo”, conclude Scarpa.
“La nostra proposta di legge - spiega Camilla Velotta, dell’esecutivo nazionale della Rete Studenti Medi - punta ad istituire, regolare e finanziare un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counselling scolastico e universitario, che possa basarsi su personale professionista e interfacciarsi con il servizio sanitario territoriale assicurando la presa in carico degli studenti che ne avessero bisogno. Oggi molte scuole e università offrono un servizio psicologico, ma le risorse economiche e il personale a disposizione sono gravemente insufficienti: infatti, noi chiediamo che lo Stato investa almeno cento milioni di euro all’anno per arruolare sul territorio dei team multidisciplinari di professionisti, le cui competenze devono garantire l’assistenza in relazione alle necessità specifiche degli studenti”.
Con la tappa a Vicenza si è concluso il tour “Comunità Energetiche Rinnovabili e gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente. Uno strumento per la transizione energetica” che ha toccato tutte province venete.
“Il bilancio di questa esperienza è estremamente positivo - commenta Roberto Marcato, assessore
regionale allo sviluppo economico ed energia -. Complessivamente, nell’arco di un mese, ho potuto incontrare oltre 500 sindaci, toccando in pratica tutto il territorio regionale. Ho riscontrato che c’è ampia consapevolezza che le comunità energetiche sono uno strumento importante sul quale investire per il nostro futuro.
Noi faremo la nostra parte come
stiamo già facendo, ora ci aspettiamo dal Governo i decreti attuativi. Ci aspettiamo che renda l’utilizzo delle comunità energetiche molto semplice e facile da costruire e mettere a sistema. Abbiamo davvero l’opportunità di scrivere una pagina importante vero l’autonomia energetica - conclude Marcato -. È una partita fondamentale e ne va dello sviluppo del nostro territorio”.
“Siamo andati ad individuare una necessità delle nostre generazioni. - osserva Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete - Vedere concretamente lo stato di malessere all’interno dei nostri coetanei ha fatto scattare la scintilla su quella che avrebbe dovuto essere la strada da percorrere. A fronte di un’ampia coscienza del proprio stato di disagio, uno dei principali rischi è quello che si vada verso l’assunzione del malessere come parte integrante della propria vita. L’intento politico è sempre stato, dunque, quello di far emergere questa ‘fragilità generazionale’ come punto di partenza per la costruzione di una rivendicazione sul diritto al benessere psicologico, un diritto quasi per nulla esistente, ma che riteniamo debba essere prioritario in futuro e, partendo da questo, bisogna costruire le basi affinché si fondi sui principi di universalità e su misure di welfare pubblico”.
Rachele Scarpa chiede un impegno urgente al Parlamento per garantire un presidio psicologico e una rete di supporto socialeRoberto Marcato Rachele Scarpa e Ivan Pedretti (Spi Cgil)
L’inaugurazione. Aperto al traffico il collegamento da Spresiano alla A27, due chilometri costati 66 milioni di euro
Anche l’ultimo tratto della Pedemontana in provincia di Treviso è stato aperto al traffico. Due chilometri, realizzati quasi tutti in trincea e con un costo di 66 milioni di euro, che collegano il casello di Spresiano con la A27. Alle Dolomiti da una parte, mentre dall’altra, grazie all’innesto con la A28 e più in là ancora con la A4, a Pordenone, Portogruaro, Udine, Trieste, l’Austria, la Slovenia. Insomma, il Nordest e il Nord Europa connesse da una superstrada definita all’unanimità strategica. Al completamento del progetto mancano ancora 12 chilometri, quelli che vanno da Montecchio Maggiore a Malo: se tutto filerà liscio, entro la fine dell’anno il casello di Montecchio (di competenza
della Brescia-Padova) verrà aperto e allora si potrà parlare davvero di grande anello est-ovest dell’intero Nordest.
Per “varare” l’interconnessione della Marca sono arrivati in tanti. Dal vice presidente del Consiglio dei ministri con delega alle infrastrutture e ai trasporti Matteo Salvini al governatore Luca Zaia con la giunta regionale al completo. Parlamentari e sindaci, ordini professionali e vertici della Dogliani, l’impresa che ha realizzato l’opera. “La storia della Pedemontana parte con i primi progetti degli anni Novanta. Si blocca, va in stallo, e solo negli ultimi anni l’impegno della Regione ha portato all’avvio dei cantieri.
L’apertura del collegamento con la
A27 – ha dichiarato Zaia – permette ora di fare l’atteso salto di qualità: decine di comuni, migliaia di aziende, tantissimi abitanti di questi territori hanno finalmente un’arteria importante per il traffico veicolare, in una delle aree produttive più importanti del Paese. Questo significa anche un aiuto all’economia, all’attrazione di investimenti, alla crescita di una porzione di Veneto che viveva sotto scacco di una viabilità secondaria ormai satura”. Da Pordenone a Bassano in un’ora e 55 minuti. Da Portogruaro a Vicenza in un’ora e 20 minuti. Da Treviso Nord a Montecchio in 50 minuti. Numeri che rivoluzionano gli spostamenti in una parte d’Italia storicamente imbottigliata nel traf-
fico. Numeri dettati non soltanto da quei 94,5 chilometri di Superstrada Pedemontana Veneta, ma anche dai 68 chilometri di nuova viabilità ordinaria connessa alla grande opera. L’appello accorato di Zaia (e di Salvini) a usare l’infrastruttura
(“Utilizzatela, utilizzatela, utilizzatela”) va inevitabilmente letto come risposta a chi mette sul piatto i costi dei pedaggi. “I flussi di traffico sono in aumento, con il valore finora record di 33.943 veicoli raggiunto
il 10 marzo scorso. Gli introiti andranno ad aumentare nei prossimi mesi e anni, favorendo una piena sostenibilità economica”, da detto il presidente della Regione. Che tradotto significa: la Pedemontana ci è costata 2 miliardi e 258 milioni di euro, secondo i piani arriveremo a velocità di crociera al nono anno di vita, più viene utilizzata prima finiamo di pagarla e prima potremo iniziare ad abbattere i pedaggi.
Sara SalinZaia invita ad usarla: “è un aiuto all’economia di una parte della nostra regione che viveva sotto scacco di una viabilità satura, prima finiamo di pagarla e prima potremo iniziare ad abbattere i pedaggi”L'inaugurazione della "Pedemontana Veneta"
L’intervista. La riflessione di Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto
L a crisi idrica non molla la presa in Pianura Padana, con fiumi e laghi alle quote minime. La scarsità di pioggia (17 millimetri soltanto a marzo, contro la media mensile di 65, e ad aprile non sta certo andando meglio) sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e il presidente del Veneto, Luca Zaia, il mese scorso ha firmato un’ordinanza regionale che invita i cittadini a evitare gli sprechi d’acqua e a predisporre piani di emergenza per l’approvvigionamento. Secondo le parole del presidente veneto, servirebbe dunque un piano d’azione che consisterebbe nel ripulire gli invasi alpini, rendere le cave di pianura dei bacini veri e propri, ottimizzare la rete di distribuzione per l’agricoltura rispetto all’attuale colabrodo che comporta la perdita del 70-80% di risorsa idrica. Ne abbiamo parlato con Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto. Crisi idrica. Come ovviare al
problema e in che tempi?
“La situazione è davvero critica. Non siamo intervenuti in tempo e ora dobbiamo efficientare velocemente, accelerando i tempi.
Abbiamo pensato a trovare modi per incanalare e far defluire l’acqua verso mari e laghi, senza pensare a come gestire davvero questa risorsa che potrebbe invece comunque essere recuperata. Stiamo parlando di circa 22 miliardi di metri cubi di acqua che potrebbero essere recuperati,
depurati e disposti per tantissimi usi, tra cui quello agricolo. Serve dunque mettere in campo un piano, magari facendo ricorso anche al Pnrr per attuare questi interventi, puntando a un cambiamento in tempi magari non brevissimi ma comunque ristretti”. Un problema attuale con radici lontane. Come affrontarlo?
“Non possiamo semplicemente pensare di costruire nuovi invasi per la raccolta delle acque, perché il deficit pluviometrico è
allarmante e come riempiremmo i nuovi invasi? Sarebbe bene piuttosto intervenire sugli invasi che già ci sono con un’attività di manutenzione, aumentandone la capacità. Serve ragionare nello straordinario, e a questo siamo stati abituati negli ultimi anni. Ma serve anche un cambio di passo nell’ordinario”. Si sente parlare spesso ultimamente del ricorso a dissalatori. Cosa ne pensa?
“In alcune zone, come nel Delta del Po, si è già fatto ricorso a questa pratica, ma per un utilizzo legato a una carenza momentanea. Sicuramente possono aiutare, ma hanno costi importanti e richiedono un grande dispendio energetico che a lungo andare non aiuterebbe. Inoltre, nel trattamento restano dei reflui, dei fanghi, che poi vanno smaltiti. C’è poi anche da tenere presente che, proprio anche nel caso del Delta del Po, l’acqua desalinizzata era sconsigliata agli ipertesi, perché
presentava comunque alti contenuti di salinità e in Italia abbiamo una percentuale importante di cittadini con questi problemi che sarebbero quindi esclusi dal privilegio dell’utilizzo di questa risorsa. Dissalatori sì, dunque, ma soltanto nell’emergenza: non possono essere la soluzione”.
In Triveneto ed Emilia-Romagna il progetto, ideato e promosso da Aspiag Service nel 2006, si espande e diventa digitale
330 i stituti scolastici di 127 Comuni, oltre 120.000 alunni formati, 350 eventi e 1640 ore di laboratorio organizzati: sono alcuni importanti numeri che descrivono l’attività de “Le Buone Abitudini”, il programma per l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita, avviato nel 2006 da Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, nelle proprie regioni di riferimento. Un programma che, grazie alla collaborazione con il Consorzio Despar Italia e le società che ne fanno parte, da quest’anno si allarga su scala nazionale: il progetto, diventato una best practice in Triveneto ed Emilia-Romagna dove è stato avviato diciassette anni fa, è stato infatti esteso a tutte le 17 regioni italiane in cui il Consorzio e le sue società sono presenti.
Le Buone Abitudini è un programma innovativo nato con l’obiettivo di supportare scuole e famiglie, nel perseguire e raggiungere un concetto ampio di qualità della vita, con particolare attenzione ai temi della sana alimentazione, del movimento fisico e del rispetto per l’ambiente. Il programma
è stato studiato come un ciclo educativo completo per accompagnare insegnanti, alunni e famiglie lungo tutto il cammino della scuola primaria, dalla classe prima alla classe quinta. Nel dettaglio, il programma è strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria. Attraverso una metodologia attiva di insegnamento, grazie alla quale i bambini possono approfondire e mettere in pratica quello che imparano con sperimentazioni pratiche e semplici azioni quotidiane, il percorso formativo permette così di sviluppare competenze e tematiche trasversali in linea con le indicazioni nazionali del MIUR.
Il progetto, volto da sempre a coltivare nei cinque anni di scuola primaria un seme speciale, fatto di curiosità, sensibilità ed esperienza, che germogliando possa aiutare i bambini a crescere in modo sano e consapevole, a partire dall’anno scolastico 2022/2023 ha cambiato pelle per rivolgersi verso una dimensione innovativa e digitale. Oggi, infatti, “Le Buone Abitudini” è un programma fru-
ibile interamente online attraverso una piattaforma gratuita (https://www.lebuoneabitudini.despar.it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive messi a disposizione come video, approfondimenti, materiali didattici digitali e stampabili, attività esperienziali in classe e in famiglia. I contenuti per gli insegnanti si integrano poi con un sistema digitale più ampio rivolto alle famiglie a cui vengono messi a disposizione contenuti e materiali sul sito del programma www.lebuoneabitudini.despar.it, oltre che sulla pagina Facebook e il canale YouTube de “Le Buone Abitu-
dini”, con ricette, consigli degli esperti e attività manuali da svolgere insieme ai bambini. Una vocazione al sociale è parte del DNA di Aspiag Service che ogni giorno si impegna per favorire un modello di sviluppo fondato sulla costruzione di relazioni e valore condiviso per le comunità in cui l’azienda si inserisce.
domande a Filippo Brocadello, membro del team LBA Medico, specialista in scienza dell’alimentazione e fitoterapeuta
Le Buone Abitudini è un ciclo educativo completo che si articola in cinque percorsi specifici per ciascuna classe della scuola primaria. Come sono state scelte le tematiche e quali sono le specificità del programma?
Le tematiche e le competenze sviluppate dal progetto sono trasversali e in linea con le Indicazioni Nazionali del MIUR. Attraverso la nuovissima piattaforma digitale, i nostri specialisti offrono agli insegnanti una formazione qualificata, attendibile e sempre aggiornata. Tutti i percorsi de Le Buone Abitudini si avvalgono della metodologia attiva , grazie a cui i bambini e le bambine diventano protagonisti, a scuola e a casa, approfondendo e mettendo in pratica ciò che imparano attraverso attività esperienziali e semplici azioni quotidiane.
La scuola ha un ruolo importante
nel diffondere corrette abitudini alimentari, ma altrettanto fondamentale è il ruolo della famiglia. In che modo questo programma rappresenta un ponte tra scuola e famiglia su un tema così importante?
Il nostro ciclo educativo si fonda sulla relazione tra società, scuola e famiglia e permette a insegnanti e genitori di lavorare fianco a fianco attraverso la nostra piattaforma e non solo. In tutti i percorsi è prevista la restituzione a casa dei contenuti appresi a scuola, attraverso attività, esperienze e video da visionare in famiglia. Grazie ai nostri canali on-line, inoltre, è possibile fare rete, condividere il lavoro svolto, i consigli degli esperti, approfondimenti, ricette, eventi e tanto altro.
Quali sono gli errori più comuni che si commettono rispetto all’alimentazione di bambini e ragazzi? Può dar-
ci qualche consiglio pratico su come educarli a stili di vita salutari e a un’alimentazione equilibrata?
Uno degli errori più comuni è senz’altro l’eccessivo ricorso (anche più che quotidiano) a merendine, snack, bibite e succhi di frutta, che anziché essere consumati una volta ogni tanto, per esempio nelle occasioni come feste e compleanni, entrano nella dieta di tutti i giorni come fossero indispensabili, andando così a confondere ciò che rientra in un concetto di alimentazione equilibrata rispetto a quello di eccezione. Il consiglio più utile è certamente la coerenza . I più piccoli, infatti, oltre a seguire quanto viene scelto per loro in famiglia, imparano principalmente osservando i comportamenti degli adulti di riferimento, che fungono da esempio fondamentale nell’indirizzare le loro scelte.
sana alimentazione e stili di vita salutari nelle scuole primarieFilippo Brocadello, membro del team LBA, medico specialista in scienza dell'alimentazione e fitoterapeuta
Il mondo scientifico esprime per lo più una posizione a favore del cibo coltivato in laboratorio
Cibo coltivato in laboratorio, quello che nel linguaggio comune è stato impropriamente chiamato “sintetico”, una nuova frontiera che spacca l’opinione pubblica e fa registrare anche tra gli esperti e addetti ai lavori posizioni contrastanti che si dividono tra favorevoli e contrari.
Una questione aperta dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods e a quelli della GOOD Meat.
Attualmente la carne sintetica è un prodotto che non è ancora entrato nel mercato europeo. Qualora l’Autorità europea sulla Sicurezza alimentare (EFSA) dovesse approvare la sicurezza della carne coltivata, questa potrà entrare nel mercato europeo e potrà essere acquistata.
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Tra i contrari si colloca il senatore
Luca De Carlo, presidente della commissione industria, commercio turismo agricoltura e produzione agroalimentare, che ha esultato, lo scorso 29 marzo, per l’approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”, che vieta la produzione, l’importazione e la vendita di alimenti “sintetici” in Italia.
“È una grande vittoria per l’intero comparto agroalimentare italianoha dichiarato il senatore, - l’Italia è la prima nazione al mondo che ha dimostrato il coraggio di fermare questa deriva con provvedimenti concreti e lo ha fatto anche con uno strumento chiaro e snello, composto da soli sei articoli”.
Anche Coldiretti si è mobilitata contro il cibo sintetico raccogliendo in tutta Italia mezzo milione di firme a supporto della nuova normativa.
La petizione ha ricevuto l’adesione anche di ministri, sottosegretari, parlamentari nazionali ed europei, governatori, sindaci, personalità della cultura, dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e anche numerosi vescovi.
“Dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods e a quelli della GOOD Meat, il rischio è una diffusione an-
In Italia l’approvazione, lo scorso 29 marzo, in Consiglio dei ministri del disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”, ha ulteriormente contribuito ad esacerbare il dibattito.
Ma cos’è la carne coltivata?
che nell’Unione Europea dove già quest’anno – denuncia la Coldirettipotrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Dopo la carne la sperimentazione si è estesa al pesce ed al latte mettendo a rischio la naturalità degli alimenti più presenti nella dieta”.
“La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali –osserva il presidente Ettore Prandini, contestando le motivazioni dei sostenitori del cibo coltivato in laboratorio - non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali”.
Coldiretti Veneto, inoltre, mette in risalto come produzioni da primato siano messe a rischio.
“Rispetto al mercato nazionale, - si sottolinea - il Veneto vanta numeri da leader, concentrando oltre il 40% degli allevamenti avicoli. A questi si aggiungono il 15% del settore bovino e il 10% di quello suino, tanto che la regione è quarta per valore aggiunto in agricoltura con oltre 3 miliardi di euro, grazie anche alle sue 95 certificazioni di origine fra Dop e Igp. Primati che, secondo Coldiretti, in prospettiva rischiano di essere però insidiati dalla decisione della Fda”.
“È un tipo di carne prodotta in laboratorio a partire da cellule animali” si legge nelle pagine del sito della Fondazione Umberto Veronesi, che già nel 2019 si era espressa a favore di queste tecniche attraverso la pubblicazione di un documento di Roberto Defez, dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Napoli e membro del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi, intitolato “Dagli allevamenti intensivi all’agricoltura cellulare”.
“Attualmente - si legge - la carne coltivata è un prodotto che nasce a partire da cellule animali che vengono prelevate tramite una biopsia e fatte crescere su un terreno ricco di nutrienti. Dal punto di vista della sicurezza alimentare - è la posizione della Fondazione Veronesi - il consumo di carne coltivata non presenta un rischio per la salute umana. In Unione Europea la carne coltivata è considerata un novel food e quindi deve sottostare a stretti controlli e normative che regolamentano l’introduzione di questi alimenti sul nostro mercato”.
Insomma, il dilemma è naturale contro sintetico. Ma di naturale ormai nella produzione attuale di carne c’è ben poco, è l’osservazione che si legge nelle pagine del sito la Fondazione Veronesi, senza considerare i problemi che derivano dalla gestione del mantenimento degli allevamenti attuali, di tipo etico, ambientale e di salute “se pensiamo alla possibilità di diffusione di zoonosi e alla responsabilità rispetto all’antibiotico resistenza”. Chi sostenendo la necessità di trovare perciò delle alternative al consumo di carne la Fondazione veronese ritiene che la carne coltivata sia una delle più valide. “Dal punto di vista nutrizionalesi afferma - non sono presenti degli aspetti negativi da considerare. Dal punto di vista della sicurezza alimentare, crescendo in un ambiente controllato si riduce il rischio di malattie di origine animale e non c’è la necessità di impiegare antibiotici. Diventa inoltre possibile confezionare un alimento in un unico luogo evitando contaminazioni
esterne”. Non mancano gli aspetti negativi che riguardano invece il punto di vista etico. “Una prima riflessione - si prosegue - riguarda il benessere animale: a oggi viene utilizzato il siero fetale bovino, sottoprodotto industriale della carne come ingrediente fondamentale del terreno di coltura per le cellule Tuttavia sono attualmente in sviluppo alternative che prevedono l’utilizzo di prodotti vegetali”. Del cosiddetto “cibo sintetico” “ci si sta preoccupando troppo presto” e “si è arrivati a definire delle regole quando mancano ancora elementi per decidere”, rileva da parte sua il genetista Michele Morgante, dell’Università di Udine e membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei. “L’agricoltura cellulare nasce per rispondere al problema della sostenibilità della produzione animale, molto impattante su ambiente”, ha osservato.
“La prima condizione perché l’agricoltura cellulare si diffonda è che riesca a garantire una produzione sostenibile dal punto di vita ambientale ed economico: entrambe - ha rilevato - dipenderanno dalla disponibilità di fonti energetiche a basso impatto ambientale. Solo in quel caso diventerà più sostenibile rispetto all’allevamento animale tradizionale, ma ancora è tutto da verificare”.
Il mondo scientifico, tuttavia, si esprime per lo più a favore del cibo sintetico.
“Non ci sono, a priori, - osserva ancora Morgante - motivi per cui prodotti da colture cellulari potrebbero presentare rischi diversi rispetto a quelli da allevamento tradizionale. Al contrario, ci sono molte ragioni per dire che le carni coltivate sono più sicure in quanto non contengono ormoni né antibiotici, non c’è il rischio di contaminazione da parte di organismi patogeni. La coltivazione avviene infatti in un ambiente sterile e controllato”.
Anche l’immunologa Antonella Viola, sostiene che la “carne sintetica” può produrre “solo vantaggi per uomo e animali” e critica la posizione dell’Italia che esclude il nostro paese “dall’alimentazione del futuro”.
Per l’immunologa, gli allevamenti intensivi, oltre che poter costituire un problema etico, “sono un pericolo per la salute dell’umanità intera” perché “rappresentano un enorme rischio di zoonosi”. Al contrario, a suo avviso, “la carne prodotta in laboratorio è più salubre: niente microbi o antibiotici”.
I risultati di un recente studio. Un team internazionale di ricercatori anche dell’Università di Padova
Il brain-derived neurotrophic factor (BDNF), che garantisce il pieno sviluppo e la corretta funzionalità delle cellule del cervello, è importante anche per la contrazione ed il rilasciamento del muscolo del miocardio. La sua stimolazione migliorerebbe la funzionalità cardiaca negli infartuati
Ricercatori dell’Università di Padova nel team internazionale di ricerca che ha individuato specifici stimolanti capaci di limitare il danno causato da infarto cardiaco e migliorare il benessere nel lungo tempo. Una proteina capace di limitare il danno causato da infarto cardiaco e, nel lungo tempo, migliorare il benessere. È il risultato di uno studio, β3AR-dependent brain-derived neurotrophic factor (BDNF) generation limits chronic post-ischemic heart failure, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Circulation Research” e condotto da un team internazionale di cui fanno parte anche ricercatori dell’Università di Padova. La proteina in questione è il brain-derived neurotrophic factor (BDNF) conosciuta perché garantisce il pieno sviluppo e la corretta funzionalità delle cellule del cervello. Di recente, però, si è visto che il BDNF è molto importante anche per la contrazione ed il rilasciamento del cuore. Infatti, eliminando le strutture che lo legano sulla membrana delle cellule cardiache, i cosiddetti recettori
TrkB, si nota una riduzione sia della contrazione sia del rilasciamento del muscolo cardiaco. Meno chiaro è il ruolo svolto dal BDNF/TrkB nel contesto dell’infarto del miocardio, ovvero della disfunzione del ventricolo sinistro dopo un arresto di flusso in una delle arterie che fanno arrivare sangue alle cellule cardiache.
Il recente studio ha evidenziato come la quantità di BDNF prodotta dalle cellule cardiache in risposta ad un infarto sia inizialmente alta ma poi cali nelle settimane successive in coincidenza con la riduzione della capacità del cuore di contrarsi efficacemente. In alcune cellule del cervello, il BDNF è prodotto attraverso la stimolazione di alcune strutture presenti sulla membrana dei neuroni, i cosiddetti recettori βadrenergici (βAR). Questi recettori sono fondamentali per la funzione cardiaca; infatti, vengono stimolati per far aumentare il lavoro fatto dal cuore tutte volte che ci siano condizioni di stress, sia “fisiologico”, come l’esercizio fisico, sia patologico,
come, ad esempio, durante ipertensione arteriosa o altre malattie cardiovascolari. In genere, quando una malattia cardiaca è ormai pienamente manifesta il numero o la funzionalità dei βAR recettori cala drammaticamente.
Sulla base di questa evidenza, i ricercatori si sono chiesti se la stimolazione dei βAR recettori fosse responsabile della produzione di BDNF da parte delle cellule che compongono il muscolo cardiaco, spiegando così la scarsa produzione di questa proteina nel cuore infartuato che ha perso forza di contrazione. Poi, se fosse possibile trovare altre possibilità per riportare la produzione di BDNF da parte delle cellule cardiache in un ambito di normalità. In particolare, gli studiosi hanno preso in considerazione la possibilità che, stimolando direttamente i recettori TrkB che sono sulla superficie delle cellule cardiache, si possa indurre la produzione di BDNF in queste stesse cellule e, così facendo, far aumentare la loro sopravvivenza e capacità di fare lavoro anche
dopo un infarto cardiaco.
“Abbiamo scoperto che, alcune settimane dopo l’infarto, i cuori di topi normali mostravano una drammatica riduzione della sopravvivenza delle cellule responsabili della contrazione cardiaca - spiega il professor Nazareno Paolocci, docente del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova e co-autore dello studio -, e che questo danno era fortemente aggravato nei topi il cui cuore era stato reso incapace di produrre BDNF al suo interno, attraverso delle manipolazioni genetiche. In una fase successiva dello studio, abbiamo somministrato sostanze chimiche capaci di stimolare sia i recettori TrkB sia i recettori βAR3, una variante dei recettori βAR che ha funzione di protezione contro l’infarto a livello sperimentale. In entrambi i casi, questi agenti hanno migliorato la funzione cardiaca dei topi infartuati, anche a distanza di tempo dall’iniziale infarto. Da notare che sia l’uno sia l’altro farmaco aumentavano il contenuto cardiaco di BDNF.
La protezione offerta da questi agenti chimici era, invece, quasi del tutto scomparsa o molto attenuata nei topi, il cui cuore è incapace di produrre BDNF all’interno delle sue stesse cellule”.
I ricercatori hanno inoltre evidenziato che le azioni benefiche del BDNF prodotto dalle cellule cardiache attraverso questi stimolanti specifici non era limitato soltanto alle cellule cardiache che si contraggono (e che quindi producono lavoro cardiaco) ma anche a quelle cellule nervose e ai vasi che raggiungono il cuore: le prime controllano/ propagano l’impulso elettrico al suo interno, le altre lo riforniscono di sangue.
ARIETE
Avete deciso di stare bene e per questo vi siete concentrati soprattutto sulla vostra mente. È tempo di abbandonare le cattive abitudini e incentivare le buone pratiche
Vi concedete più distrazioni del solito e prediligete il tempo libero agli impegni quotidiani. Fermatevi un attimo a riorganizzare le vostre giornate cercando un giusto equilibrio tra piacere e dovere
TORO SCORPIONE
Avete accumulato un bagaglio di esperienze tali che vi consentono a questo punto di far decollare tutti i vostri programmi. Siate sicuri e sereni, le risposte sono dentro di voi
Con l’arrivo della primavera vi siete dati dei nuovi obiettivi. Si tratta ora di organizzarvi per valorizzare al meglio le vostre risorse. Concentratevi, non mancherete di centrare il bersaglio
Siete al top della vostra forma fisica e mentale. Avete voglia di frequentare i vostri amici, stare in compagnia e allargare la vostra schiera di conoscenze per condividere esperienze e momenti di evasione
Vi sentite molto operosi e per questo avete deciso di dedicarvi alle vostre attività con grande impegno per costruire le basi solide di un futuro progetto che da tempo avete intenzione di realizzare
GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA Oroscopo
Avete giornate ricche di impegni eppure sentite il bisogno di dedicarvi ai vostri affetti e ai sentimenti che talvolta vi distrarranno dalle incombenze quotidiane. Concedetevi qualche pausa piacevole
Avete tirato un po’ troppo la corda fin qui. È tempo di fermarsi e fare dei bilanci, selezionando ciò che realmente merita impegno da ciò che può momentaneamente essere messo da parte
ACQUARIO CAPRICORNO
Avete bisogno di grandi cambiamenti e voglia di iniziare nuove esperienze. Vi sentite intraprendenti e sicuri ma fermatevi un attimo per mettere ordine tra le vostre priorità
È un periodo ricco di sorprese e di risposte, anche inaspettate, alle vostre attese. Dovete comunque pensare più a voi e programmando con maggiore precisione le vostre giornate
Dovete fare un po’ di ordine dentro di voi e aprirvi alle persone che vi sono più vicine per ritrovare slancio ed equilibrio e ripartire con rinnovate motivazioni verso nuovi traguardi