La Piazza di Cavarzere - 2012mrz n40

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di Cavarzere

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LA PIAZZA

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 40

È DISTRIBUITA DA

Centro per l’impiego Polemiche sulla riduzione del servizio pag.

Acat Curare la dipendenza dal gioco

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pag.

Sanità Un convegno sul Piano sociosanitario

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EDITORIALE

Sindaci eroi o parafulmini?

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

L’ANNIVERSARIO DEL 21 MAGGIO A BOSCOCHIARO

Sono trascorsi ben 62 anni dalla tragica caduta della passerella sul Gorzone, in cui hanno perso la vita quindici bambini di Boscochiaro. Il ponte che attraversa il fiume Gorzone, collegando il centro del paese con la località Martinelle, all’epoca era costruito in legno. pag.

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CONA DIVENTA “CITTÀ DEL VINO”

Il Comune di Cona ha ufficialmente aderito all’associazione nazionale Città del vino, costituita nel 1987 per difendere e sviluppare la qualità delle produzioni e dei territori, tramite iniziative e servizi nel campo della tutela, della promozione e dell’informazione.

Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

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di Mauro Gambin*

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La banca nel foyer del Serafin, scoppia il caso

Il sindaco orientato ad affittare il ridotto del teatro a privati per fare cassa risulta impopolare, l’opposizione va a nozze

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a un lato la questione culturale, dall’altro le oggettive difficoltà economiche, in mezzo il sindaco Henri Tommasi che si trova ad affrontare l’annosa questione e, pur manifestando la disponibilità a percorrere strade diverse da quella preannunciata, non nasconde ai cavarzerani l’urgenza di una soluzione economicamente sostenibile. Il caso spinoso è legato ai destini di una porzione di palazzo Danielato, quella riservata al prestigioso teatro Tullio Serafin, in

particolare al disegno del primo cittadino di affittare ad una banca locale il foyer. Apriti cielo! Il tempio della cultura di Cavarzere, tanto caro ai cittadini e alle attive associazioni culturali del territorio, utilizzato per soddisfare mere - seppur comprese da tutti - esigenze economiche! Questo il commento più volte ascoltato da parte degli oppositori alla proposta. Che il Comune sia in difficoltà finanziarie e in evidenti ristrettezze - oltre alla stretta dei trasferimenti statali con cui de-

vono confrontarsi tutti gli enti locali, si trova per il secondo anno di seguito a fare i conti con lo sforamento del patto di stabilità e relative sanzioni - è chiaro, ma che il sindaco ricorra all’affitto di parte dell’area del palazzo destinata al teatro per fare cassa aprendo ad una più “prosaica” banca uno spazio riservato alla cultura, questo è meno lampante, anzi ha suscitato reazioni di disapprovazione.

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Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto*

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pagg.

l prossimo 6 e 7 maggio saranno più di mille i comuni in tutta Italia che andranno alle votazioni per il rinnovo dei sindaci o per la riconferma di quelli che possono candidarsi per il secondo mandato. In Veneto saranno 86, con solo la città di Verona tra i capoluoghi di provincia con i cittadini alle urne. Il resto medi, piccoli e piccolissimi comuni. Per tutti sarà una sfida importante, a prescindere dalla durezza della campagna elettorale e dall’intensità dello scontro con le altre compagini in lizza, perché la vera sfida inizierà il giorno dopo dello scrutinio. Infatti, nella condizione in cui si trovano i bilanci degli enti locali, negli anni in cui la crisi impone di immaginare uno sviluppo diverso da come lo si è concepito finora e infine nella stagione dei tagli a 360 gradi, solo di sfida si può parlare perché non credo si possa trattare di opportunismo. Nella galassia delle nostre piccole e medie municipalità, stipendi e poltrone non attirano i professionisti della politica alla ricerca di stipendi comodi, anzi la riduzione degli onorari e del numero dei rappresentanti è iniziato proprio dai consigli comunali, dove già l’indennizzo per gli eletti era poco più che simbolico, nella maggior parte dei casi gettoni presenza. continua a pag. 3

N

ei periodi di crisi di qualunque tipo, emerge la tentazione all’interno delle società di attribuire la colpa della crisi a delle categorie specifiche di gruppi umani, insomma riparte la caccia di manzoniana memoria agli untori. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

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Sindaci eroi o parafulmini? Pettorazza Grimani

GLI ALUNNI RICORDANO LA MAESTRA CARLA

La scuola primaria di Pettorazza Grimani ha voluto ricordare la maestra Carla Pilotto intolando all’insegnante recentemente scomparsa uno degli alberi - un acero campestre - piantumati lo scorso marzo nel giardino dell’istituto. Una iniziativa nata nell’ambito del progetto “We love nature” realizzato con il contributo di Aliper e Ali spa che ha impegnato gli alunni della elementare in un percorso didattico molto articolato. All’interno di questo contesto l’iniziativa di dare ad una delle essenze alboree il nome della maestra cavarzerana scomparsa a febbraio. L’insegnante, affetta da carcinoma, aveva iniziato una cura chemioterapica ma a seguito di un malore aveva perso la vita dopo 15 giorni di rianimazione e un’intervento. La inaspettata scomparsa ha suscitato grande commozione anche tra i suoi allievi che hanno deciso allora di renderle omaggio con questa iniziativa.

I veri stipendifici sono rimasti intatti e soprattutto altrove. Nei comuni invece sono rimasti i sindaci “parafulmine” a prendersi le scariche di improperi per le scuole con le pluriclassi, per le politiche della Sicurezza alquanto incerte, per le opere da gestire con i bilanci ingessati dal patto di stabilità, per i servizi sociali da affrontare quasi esclusivamente con il solo volontariato. E poi le emergenze. Siano esse il tracimare dei fiumi, della disoccupazione, dell’incertezza sociale. Nei primi cento giorni degli amministratori che verranno eletti ci sarà sicuramente l’Imu. Nessuno dei sindaci uscenti si è preso la briga di calcolare le aliquote da applicare alle prime case, alle seconde, ai capannoni, ai fienili, ai pollai. La spiegazione più plausibile è che nessuno abbia voluto associare, prima del voto, il proprio nome alla stangata che con ogni probabilità colpirà famiglie e imprese. Qualche primo cittadino si è limitato a protestare e a rigettare l’ingrato compito di fare da gabelliere allo Stato. Restando così la legge, infatti, il 40% dell’imposta sulla seconda casa andrà a Roma, che non si può neanche più definire “ladrona” vista la scoperta di sodali di Ali Babà anche negli uffici della Regione Lombardia e in via Bellerio sotto le mentite spoglie di chi si autodefiniva simil-teutonico e per questo irreprensibile. La politica è un deserto nel quale, al pari degli altri, dovrebbe regnare il silenzio. Ma per tornare ai futuri sindaci va detto anche che tra le cose rimaste da fare, c’è il bilancio previsionale, di solito approvato prima del 31 dicembre ma quest’anno è prorogato fino a alla fine di giugno. Cosa potranno prevedere quei sindaci freschi di mandato è difficile da spiegare ma una cosa, con una certa attendibilità, si può già anticipare: amministrare sarà più duro che in passato. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it

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Premio della Bontà

VINCE IL GENERALE MASSIMO IADANZA

Cavarzere SOCIALE

Consegnato il Premio della Bontà al comandante interregionale dei Carabinieri, il generale di corpo d’armata Massimo Iadanza (nella foto da www. cavarzereinfiera.it). La cerimonia nel corso della serata dedicata alla lotta a tutte le mafie con la presenza a Cavarzere di don Luigi Merola. Il presidente del Comitato della Croce, che organizza il premio, Fiorenzo Tommasi ha voluto sottolineare nella motivazione “il prezioso lavoro di aiuto che i carabinieri del Veneto hanno svolto a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione del 2012”

ECONOMIA

La lezione di don Merola sulla giustizia pag.

CULTURA

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La Pro loco, le prossime iniziative e il territorio

SPORT Il Gordige premiato in Provincia

Provincia

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SICCITÀ

Stretta creditizia, aziende sempre più a rischio pag. 18

SPAZI APERTI

Pierre Cardin sceglie Marghera per il suo palazzo di Luce pag.

CULTURA

Regione Allarme agricoltura e scarseggia anche l’acqua potabile pagg. 26

SOCIALE

Poesia, dal 1° al 3 giugno i prossimi Flussidiversi pag. 25

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Spiagge e laghi promossi a pieni voti pag.

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TURISMO

IL 2 GIUGNO GARE E MOSTRE A CAVARZERE Si svolgerà il prossimo 2 giugno a Cavarzere la Prima regolarità Città di Cavarzere, la gara Csai di regolarità storica turistica e moderna riservata alle auto immatricolate dal 1952 sino al 1986, la prima, e alle auto in conformazione strettamente stradale immatricolate sino al 31/12/1995, la seconda. Le iscrizioni si apriranno il prossimo 2 e si chiuderanno il 29 maggio. La partenza della gara è prevista, tuttavia ancora da confermare, alle 14,30, l’arrivo è in programma alle 19,30, le premiazioni alle 21. In programma inoltre anche All Stars Rally, il raduno ad invito riservato alle vetture in versione rally che hanno contribuito in modo significativo alla storia dei rally negli anni ‘70, ‘80, ‘90 . Il raduno prevede una mostra statica la mattina del 2 giugno, la percorrenza di una parte del tracciato della regolarità ed uno spettacolo in Autodromo di Adria nel pomeriggio. Arrivo in serata nel Centro di Cavarzere. Infine il Decimo Raduno Auto e Moto d’epoca, riservato a tutte le auto e moto storiche e non. Prevede due itinerari differenziati, uno per auto l’altro per le moto, di circa 50 km, con partenza dal centro di Cavarzere alle 11. Le iscrizioni si effettueranno dalle 9 fino alle 10,45 presso i gazebo del Motoring C.C. posti in piazza a Cavarzere. Info www.motoringclassicclub.it

Parrocchia

I dati Inps: pensionati sempre più tartassati

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Auto e moto d’epoca

IL PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO Il Gruppo animazione culturale della Parrocchia di San Mauro organizza per il prossimo 29 aprile un pellegrinaggio al santuario “Madonna di Barbana” Grado e Aquileia. Info e iscrizioni Claudia G. 042653222; Raffaella P. 042652350 e presso la sagrestia del Duomo negli orari di apertura.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese LA CULTURA TRA “CUORE” E “PANCIA” Alle prese con un deficit di 300mila euro in bilancio il sindaco Tommasi apre la strada alla concessione a privati del piano terra di palazzo Barbiani e del foyer del teatro T.Serafin. Quest’ultima ipotesi è impopolare: si alza un coro di no. In prima linea le opposizioni, ma anche l’assessore alla Cultura Zulian e un comitato creato ad hoc. Il sindaco rassicura: lo faccio per garantire un futuro alle attività culturali del teatro

La banca nel foyer del tea

di Ornella Jovane

Tra gli oppositori l’assesore Zulian e Braga, presindente del Circolo Amici del M° Serafin

Tommasi: Gli introiti dell’affitto del foyer finanzierebbero le attività culturali

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a un lato la questione culturale, dall’altro le oggettive difficoltà economiche, in mezzo il sindaco Henri Tommasi che si trova ad affrontare l’annosa questione e, pur manifestando la disponibilità a percorrere strade diverse da quella preannunciata, non nasconde ai cavarzerani l’urgenza di una soluzione economicamente sostenibile. Il caso spinoso è legato ai destini di una porzione di palazzo Danielato, quella riservata al prestigioso teatro Tullio Serafin, in particolare al disegno del primo cittadino di affittare ad una banca locale il foyer. Apriti cielo! Il tempio della cultura di Cavarzere, tanto caro ai cittadini e alle attive associazioni culturali del territorio, utilizzato per soddisfare mere - seppur comprese da tutti - esigenze economiche! Questo il commento più volte ascoltato da parte degli oppositori alla proposta. Che il Comune sia in difficoltà finanziarie e in evidenti ristrettezze - oltre alla stretta dei trasferimenti statali con cui devono confrontarsi tutti gli enti locali, si trova per il secondo anno di seguito a fare i conti con lo sforamento del patto di stabilità e relative sanzioni - è chiaro, ma che il sindaco

ricorra all’affitto di parte dell’area del palazzo destinata al teatro per fare cassa aprendo ad una più “prosaica” banca uno spazio riservato alla cultura, questo è meno lampante, anzi ha suscitato reazioni di disapprovazione. Si è opposto - fra i primi - l’assessore alla Cultura Fabrizio Zulian che ha in più occasioni ribadito il concetto: Palazzo Danielato deve rimanere il palazzo della Cultura e non si può e non si deve “violare” ciò che è e che deve restare il simbolo della vita intellettuale di Cavarzere. Il professore fa notare che la destinazione dell’immobile realizzato nel XIX secolo a seguito della donazione del terreno da parte della famiglia Danielato, fu fin dalle origini riservata alle attività culturali. Dello stesso tenore la presa di distanza del presidente del Circolo Amici del M° Tullio Serafin, Maurizio Braga, che ha puntato il dito contro la “svendita del teatro” definendo la proposta un affronto per i cavarzerani ma anche rispetto all’illustre maestro di musica e ai tanti artisti, famosissimi, che si sono esibiti riconoscendo alla città - grazie allo spazio riservato alla cultura proprio attraverso il suo prestigioso te-

atro - una grande sensibilità artistica. A difesa dell’ “inviolabilità” del teatro si è quindi costituito anche un battagliero comitato, capitanato da Fanny Quagliato, che ha raccolto le firme dei cittadini in calce ad una petizione con lo scopo di voler portare all’attenzione del sindaco il segnale di disappunto diffuso. Il primo cittadino si è dimostrato disponibile verso il comitato con il quale, a fine marzo, si è anche incontrato e ha chiesto proposte alternative alla sua, ma concrete e praticabili. Non è stata fatta alcuna proposta percorribile. Tommasi ha sottolineato che la soluzione prospettata ha proprio la finalità di garantire un futuro alle attività stesse del teatro, in quanto gli introiti derivanti dall’affitto del foyer assicurerebbero quei 100 mila euro necessari a far funzionare il teatro. Soldi che il Comune non è in grado di reperire in altro modo. I numeri del bilancio sono spietati: nel 2012, pur applicando le aliquote di tassazione massima, si calcola uno sforamento di 300 mila euro.

CONTRARI

Rubboli critica il sindaco e organizza un Galà

A

l coro di no si aggiunge anche Daniele Rubboli, giornalista, presentatore e uomo di cultura legato a Cavarzere e al Teatro Tullio Serafin, fu tra coloro che misero in piedi lo spettacolo di inaugurazione delle attività teatrali che ebbe come testimonial Raina Kabaiwanska, una tra le più grandi interpreti della lirica mondiale. Rubboli critica l’idea del sindaco di affittare il foyer del Teatro Serafin ad una banca: “sarebbe - scrive nella sua lettera aperta - come affittare la cornice della Gioconda, il campanile del Duomo, i camminamenti sotterranei del Colosseo”. Il giornalista sta organizzando per il 17 aprile un Galà, dal titolo “Il teatro ai cittadini” con il coinvolgimento dell’assessore alla Cultura Zulian, le associazioni culturali cavarzerane e la stessa Pro loco. Sono stati invitati gli artisti del Triveneto ad offrire, a sostegno della vitalità del teatro in generale e di quello di Cavarzere in particolare, una breve performance. Oltre ai cantanti lirici sono attesi anche strumentisti e ballerini. L’invito infatti è esteso alle scuole di ballo da teatro e da sala, classico e moderno, del Triveneto. O.J.

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Argomento del mese 5 Dall’opposizione

Pier Luigi Parisotto. A sx l’interno del teatro

atro, difficile da... digerire Il Pd sostiene la linea del sindaco Tommasi Contro gli attacchi dell’opposizione

“ E’ l’unica strada per sovvenzionare le attività culturali” di Nicla Sguotti

A

nche il gruppo consiliare del Partito democratico prende ufficialmente posizione sulla questione teatro, lo fa con un documento in cui esprime sostegno alla linea espressa dal sindaco sul progetto relativo al foyer, per ricavarne un contributo economico e rilanciare l’uso e la funzione dell’intera struttura. “Le condizioni finanziarie del Comune – scrivono i consiglieri del Pd – sono allo stremo e impediscono ogni possibilità di manovra alternativa, ovunque per salvare i siti culturali, architettonici e archeologici si ricorre agli sponsor e alle iniziative commerciali e solo chi ha una visione miope può pensare che questa proposta svilisce e offende la funzione culturale del teatro”. I democratici dicono di provare sconcerto leggendo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici locali, apparse sulla stampa. “Prima di tutto il ricorso alla violenza verbale è davvero insolito per dei paladini della cultura – queste le parole dei democratici – per non parlare della discesa in campo in contemporanea dei barbari, dei mercanti del tempio e di Ponzio Pilato, l’evidente confusione spazio temporale ci preoccupa e ci dà la misura di come, in questa sottospecie di crociata, si siano perniciosamente messi insieme il diavolo e l’acqua santa, i responsabili della disastrata situazione finanziaria del Comune ora all’opposizione e un gruppo di persone che prima avrebbero fatto meglio a leggere i documenti”. Gli esponenti del Pd si rivolgono poi direttamente ai cittadini cavarzerani, li invitano a recarsi direttamente in municipio per chiedere delucidazioni e proporre nuove idee, invece di firmare una petizione che secondo loro non serve a risolvere i problemi. “In questo quadro, incompatibile con la linea espressa dalla maggioranza – conclude il Pd di Cavarzere – è la pubblica dissociazione esternata dall’assessore Fabrizio Zulian al quale chiediamo se sia soddisfatto e convinto delle spiegazioni, a nostro avviso esaurienti, offerte dal sindaco o se ha intenzione di percorrere altre carreggiate”.

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Pier Luigi Parisotto (Pdl)

“Assurde decisioni della giunta Tommasi” “B

isogna cacciare i mercanti dal tempio - in tempo pasquale rispolvera immagini bibliche per criticare l’operato del sindaco e della sua maggioranza il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto - che per noi è il teatro Tullio Serafin, e questa volta senza l’aiuto del Ponzio Pilato, impersonato per l’occasione dal professor Renato Belloni che sulla questione dell’uso commerciale del foyer del teatro comunale proposto dalla sua maggioranza, si è guardato ben dal sostenere il suo assessore Fabrizio Zulian, unico contrario”. Il giudizio è di natura politica e si traduce ben presto in attacco. “Nell’ultimo consiglio comunale del 14 marzo scorso - insiste l’ex primo cittadino - si è scritta la seconda brutta pagina per Cavarzere, regalataci in poco tempo dalla Giunta Tommasi. Dopo aver rovinato via Dei Martiri, in maniera deifnitiva e costosa, il sindaco Tommasi e il prode assessore Sacchetto cercano di fare ancora di peggio mettendo in moto la “valorizzazione dell’ingresso del teatro Serafin”, così l’hanno chiamata nella delibera votata in consiglio comunale dall’intera maggioranza, cercando di affittare o vendere parte di Palazzo Danielato, sede del teatro, decretando così, se andasse in porto l’idea, la chiusura definitiva del teatro stesso. Il tutto per presunti problemi di quadratura del bilancio di previsione 2012”. “Dati di bilancio - rincara la dose Parisotto - che ancora nè il sindaco Tommasi nè l’assessore al Bilancio Bettinelli si sono degnati di presentarci per capire l’eventuale entità del problema. In consiglio comunale si è assistito alla solita litania ormai noiosa, del lamentoso sindaco Tommasi che ha cercato invano di giustificare la scellerata scelta, difeso d’ufficio unicamente dal consigliere Nadio Grillo, neo paladino di buona amministrazione, dopo averne combinate come Bertoldo negli anni ‘80 e ‘90 quando era sindaco, ha snocciolato una serie incomprensibile di cifre per impressionare il consiglio comunale”. “Ma in realtà era già tutto deciso nel segreto delle stanze, - sostiene il consigliere d’opposizione - con la complicità clandestina e silenziosa dei consiglieri Renato Belloni e Cinzia Frezzato che sempre si sono vantati di essere persone di cultura, unito all’imbarazzo dell’assessore Zulian unica voce contraria, di una maggioranza di centrosinistra imbarazzatissima, che nel silenzio più totale ha votato, dando così avvio allo smantellamento non solo del teatro Serafin, ma anche di Palazzo Barbiani sede del Municipio, mettendo in affitto anche l’attuale sede dei vigili urbani. Magari ad un minimarket alla cinese “tutto ad un euro” o perché no un bel Kebab, il tutto sicuramente sarebbe intonato con “el ponaro de Cavarzere” di Via Dei Martiri per la gioia dei Cavarzerani”. Parisotto conclude riconoscendo al comitato spontaneo sorto a difesa del Tullio Serafin il merito di aver sensibilizzato anche la cittadinanza sulla annosa questione, garantisce l’appoggio del proprio partito a sostegno di questa “battaglia” contro le “assurde decisioni che la giunta Tommasi vuole fare per distruggere le principali O.J. bellezze culturali di Cavarzere”.


6 Approfondimento Il sindaco Henri Tommasi Il primo cittadino risponde alle critiche

“Voglio solo salvare il Teatro”

“L’opposizione ha strumentalizzato la questione, spaventando i cavarzerani: stiamo solo cercando soldi per foraggiare le attività culturali”

di Ornella Jovane

“U

na enorme strumentalizzazione, utilizzata dai più esperti e smaliziati per finalità prettamente politiche. Hanno soffiato sul fuoco per aizzare un polverone su una questione che è stata montata ad arte”. Il sindaco Herni Tommasi non ci sta ad essere accusato come nemico della cultura o, peggio ancora, profanatore del tempio. “Parole grosse ed esagerate per gettare fumo negli occhi - osserva - e far passare per verità quella che si sa bene essere una grossa bugia”. “Nessuno vuole vendere il teatro - sottolinea più volte - e nemmeno penalizzare in alcun modo le attività culturali che in esso si svolgono, ma al contrario l’intento è quello di salvare e soprattutto assicurare un futuro certo alle programmazioni culturali del Tullio Serafin per continuare a garantirne uno spessore e una qualità eccelsa, così com’è stato fino ad oggi. Per fare questo però non bastano le buone intenzioni, occorre una strategia che si concili con la realtà dei fatti:

Il sindaco Henri Tommasi con la penosa situazione finanziaria in cui si trovano gli enti locali ed in particolare i Comuni in questa delicata fase. Se poi consideriamo nello specifico il caso di Cavarzere, allora le cose si complicano”. “Chi oggi, - prosegue il primo cittadino - dall’opposizione, protesta e scomoda immagini bibliche per manifestare la propria indignazione, dimentica di dire che ha lasciato in eredità ai cavarzerani una situazione finanziaria drammatica, alla quale oggi siamo chiamati a provvedere con non poche

difficoltà per evitare il dissesto. Stiamo lavorando al bilancio che entro fine mese, al più tardi nei primi giorni di maggio, sarà compiuto, sia il consutivo sia quello previsionale. La cattiva gestione amministrativa di chi ci ha preceduto ha provocato conseguenze gravi sul piano economico, in particolare è emerso uno squilibrio nella parte corrente pari a 1 milione e 400mila euro. Voce per voce - sport, sociale, cultura... - abbiamo valutato tagli e ottimizzazioni delle risorse. Stiamo discutendo ora la questione relativa alla tassazione: seppure applicassimo le aliquote massime rimarrebbe uno squilibrio ancora di 300mila euro. L’ispettore ministeriale che ha controllato i conti del Comune ha già lanciato segnali d’allarme e ha dato indicazione di favorire le entrate correnti. Dal corposo piano delle alienazioni abbiamo concretizzato un minimo 10 per cento. Non può più accadere che fondiamo il bilancio su entrate ipotetiche. Come atto d’indirizzo si è aperta allora la strada per dare in concessione - per una

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locazione pluriennale - a privati una parte del foyer del teatro comunale - si tratta sottolineo di un’area limitata - ma anche il piano terra del municipio”. “Le opposizioni - continua ancora il sindaco - hanno scatenato il putiferio, vanno dicendo falsità per spaventare i cavarzerani: dicono che stiamo vendendo il teatro, organizzano raccolte di firme per salvare il teatro dalla chiusura. La verità è che a loro dei destini del teatro non interessa nulla. Se così non fosse non si limiterebbero a proteste senza fondamento ma farebbero delle proposte alternative, concrete e realizzabili. Io non ho sentito nessuna proposta. L’invito - ripetuto in più occasioni - è sempre lo stesso, lo rivolgo alle forze d’opposizione ma anche al comitato: sono disponibile al confronto, se qualcuno sa proporre soluzioni migliori, se ha individuato strade diverse per recuperare i 300mila euro necessari a chiudere il bilancio di previsione, allora si faccia avanti”. “Il fatto è - conclude Tommasi - che Co-

muni con situazioni finanziarie migliori della nostra hanno tagliato sulla cultura rinunciando a manifestazioni ed eventi. Il sociale, in tempo di crisi, chiede e assorbe sempre più risorse che invece sono sempre più limitate. Cosa si fa?Si è costretti a ridimensionare le attività culturali o a tagliare il sociale. L’alternativa per quelle amministrazioni che non vogliono rinunciare è il ricorso a capitali privati: è questa l’unica via. Questa strada della locazione del foyer a privati ha proprio lo scopo di assicurare entrate certe alla cultura e alle attività del teatro, per salvarne la qualità superiore non vogliamo scadere in una banalizzazione della programmazione per ridurre i costi - e garantire un futuro al tempio della cultura. Mi suona strano che dal centrodestra non condividano questa via. Sono disponibile a confrontarmi ancora col comitato, ma non accetto la strumentalizzazione politica che il centrodestra ne fa, a discapito degli stessi cavarzerani”.

IL FRONTE DEL NO È AGGUERRITO

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l fronte del no all’utilizzo di parte del foyer del Tullio Serafin per un’attività commerciale, al fine di introitare le risorse necessarie a chiudere il bilancio comunale, si allarga. Di esso fanno parte le molte associazioni culturali attive a Cavarzere che si sono riunite nel Comitato Salviamo il Teatro Tullio Serafin ma anche l’assessore alla cultura Fabrizio Zulian (in foto) e tanti semplici cittadini convinti che Palazzo Danielato, l’unico del centro a non essere stato distrutto dall’ultima guerra e oggi polo culturale della città, non debba essere sacrificato per recuperare poco più di 100mila euro. Animato dalla convinzione che cedere per un numero imprecisato di anni a un’attività commerciale parte del teatro significherebbe distruggere quello che dopo tanti sforzi si era ottenuto, il fronte del no ricorda che il Teatro Tullio Serafin non è solo l’aula in cui si svolgono gli spettacoli ma comprende, come tutti i teatri, i ridotti e il foyer con i locali accessori, compresi i bagni. “Difendo il teatro per vari motivi – così l’assessore Zulian – è il simbolo culturale del nostro paese, ne è la coscienza intellettuale, è l’identità stessa della cittadinanza. Ci troviamo in grosse difficoltà ma nulla può giustificare la violazione di quello che ritengo il tempio della cultura e mi auguro che quelle che sono ancora proposte si dissolvano e sia allontanata ogni minaccia”. Preservare intatta la storia più che centenaria di Palazzo Danielato è ciò che si propone il Comitato, una storia che coincide con quella della città stessa e che si vuole perciò difendere. Nella sua prima assemblea il Comitato

ha scelto il proprio direttivo: presidente Fanny Quagliato, vicepresidente Andrea Castello, segretario Valentina Parisotto e consiglieri Roberta Ruzza e Lorenza Cavallaro. Il Comitato ha promosso una petizione contro la cessione di parte del Teatro a privati, che prosegue e ha ormai superato la soglia delle mille adesioni. Convinzione del Comitato e dei firmatari è che un’amministrazione che si rispetti si debba prodigare per la cultura e che ciascuna città è tenuta a difendere i suoi teatri, a tutelare l’arte e la cultura senza farne merce di scambio. Tra i contrari all’affitto del foyer il Circolo “Amici del M° Tullio Serafin”, promotore dell’intitolazione del teatro al celebre direttore d’orchestra. “Sarebbe un affronto e un’offesa nei confronti di Cavarzere e dei suoi cittadini – così il presidente Maurizio Braga – oltre che una ingiuria nei confronti dello stesso maestro Serafin. Pur nella consapevolezza che la cultura non sfama da sola i popoli, crediamo che privare Cavarzere di questo corrisponderebbe a togliergli un’opportunità impareggiabile di crescita, di arricchimento e di speranza, di fatto il futuro stesso”. Nicla Sguotti


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8 Cavarzere L’Intervento

Lavoro

Crisi e caccia agli untori

Il caso La Provincia decide di ridurre i costi e l’orario del Cpi e dell’Urp di Cavarzere e Cona

Il Centro per l’impiego non va chiuso di Nicla Sguotti

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Una raccolta di firme promossa da 5 consiglieri del centrosinistra per conservare un servizio considerato indispensabile per il territorio Imbarazzo nella Lega e nel centrodestra locale

l Centro per l’impiego di Cavarzere sembra essere diventato oggetto di una profonda contrapposizione tra i diversi schieramenti politici, sia a livello comunale che provinciale. La questione è chiara, la Provincia di Venezia ha deciso di ridurre l’orario del Cpi e dell’Urp di Cavarzere a uno o massimo due giorni la settimana, scelta che sarebbe stata fatta nella direzione della riduzione dei costi di un ufficio che, stando alla Provincia, avrebbe un’utenza alquanto contenuta. Tale decisione ha incontrato la ferma opposizione da parte di cinque consiglieri di maggioranza del Comune di Cavarzere, i quali hanno promosso un apposito ordine del giorno nonché una raccolta firme a sostegno dello stesso, rinnovando l’appello ai cittadini di Cavarzere e Cona a firmare la petizioni a tutela del servizio offerto dal Centro per l’impiego. I cinque consiglieri – precisamente Nadio Grillo, Renato Belloni, Romano Angelo Garbin, Chiara Tasso e Cinzia Frezzato – hanno ricordato che il nuovo Centro per l’impiego fu aperto a Cavarzere, in via Dante Alighieri, nel 2007 per volontà della Giunta provinciale di centrosinistra di allora e hanno tracciato una breve descrizione dei servizi offerti dalla struttura. “In questi anni – scrivono i cinque consiglieri – sono stati garantiti eccellenti servizi alla nostra Approvato un ordine Provincia di Venezia già comunità e diverse miglia- del giorno in cui s’impegna pesantemente penalizzaia di cittadini di Cavarzere sindaco e giunta ta”. e Cona hanno usufruito dei ad attivare le inizative Il Consiglio comunale servizi pubblici degli uffici a tutela del servizio ha approvato, con i voti in questione. La chiusura favorevoli di Pd, Sel e liste di questi determinerebbe un nuovo pesante impo- civiche e l’astensione di Pdl e Lega Nord, l’ordine verimento della nostra città e creerebbe ulteriori e del giorno con il quale si impegnano sindaco, Giunta pesanti disagi agli abitanti, soprattutto quelli appar- e capigruppo consiliari ad attivare tutte le iniziative tenenti alle categorie più deboli, di una parte della necessarie al fine di evitare la chiusura del Centro

NEWS

La sede del Centro per l’impiego in via Dante

per l’impiego e dell’Ufficio relazioni con il pubblico di Cavarzere e Cona. “I cittadini – affermano i promotori dell’iniziativa – sottoscrivono a centinaia la petizione da noi promossa e in soli dieci giorni sono oltre settecento le firme raccolte. Il Centro per l’impiego e l’Urp di Cavarzere e Cona non devono chiudere e auspichiamo che le forze politiche, sindacali, economiche e sociali facciano sentire la loro voce perché il servizio sia mantenuto”.

di Amos Luzzatto* segue da pag.

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C’è la forte tentazione di attribuire le colpe della crisi e del disagio che si sta vivendo a delle specifiche categorie che vengono individuate fra le minoranze indifese e chiaramente identificabili. “Bisogna” perciò trovare il colpevole e perseguitarlo per quello che sta succedendo. Storicamente gli “untori” a cui veniva attribuita la diffusione della peste o di altre calamità, sono stati identificati nei gruppi umani degli ebrei degli zingari degli omossessuali, categorie di persone chiaramente identificabili per cultura atteggiamenti, orientamento sessuale religione. Ma negli ultimi anni anche altre categorie sono state oggetto di attacchi razzisti, diffamatori e si sono aggiunte a quelle storicamente perseguitate: si tratta di categorie più generiche e sfumate: gli extracomunitari, di chi arriva da fuori e ruba il lavoro “nostro”, della “gente dell’est europeo” i “musulmani”. I fatti di Tolosa in Francia in cui sono stati uccisi dei bambini ebrei in una scuola, e tanti altri segnali di rinascita dell’antisemitismo in Europa sono un monito importante. Sono episodi di una intolleranza antica, di un odio, di un mostro che può rinascere e attecchire nelle società occidentali, soprattutto in questo momento di crisi. In Italia segnali che episodi come quelli accaduti in Francia si verifichino per il Governo non ce ne sono al momento, questo però non basta ad abbassare la guardia. Anzi. Fatti del genere accadono quando chi vuole colpire ha la sensazione che l’altra parte sia debole. Il metodo migliore per combattere il terrorismo però è non farsi prendere dal panico e non cambiare il proprio modo di vivere, che è proprio lo scopo invece di chi organizza attentati ed uccisioni. Bisogna però nello stesso tempo tenere alta la guardia e lavorare in ogni direzione, con tutti gli strumenti utili, per prevenire e disinnescare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, fenomeni che purtroppo anche se ora con nuove modalità, abbiamo già visto svilupparsi nel corso della storia. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

I consiglieri provinciali di Cavarzere Valerio(Lega) e Tosello (Pdl)

“IL SERVIZIO RIMANE, ANCHE SE RIDOTTO: È GIÀ UN BUON RISULTATO”

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ià prima dell’adozione dell’ordine del giorno da parte del Consiglio comunale i consiglieri provinciali di Cavarzere Riccardo Tosello e Michael Valerio avevano espresso, in una nota, la propria soddisfazione per il raggiungimento di un accordo che prevede l’apertura del Centro per l’impiego di Cavarzere un giorno la settimana, evitandone la prospettata chiusura. “La situazione economica delle finanze pubbliche, aggravata dai tagli operati a livello centrale – così Tosello e

Valerio – costringono la Provincia di Venezia a mettere in campo sempre maggiori energie al fine di ridurre quanto possibile le spese e i costi che l’ente deve sostenere”. Evidenziano poi che l’alternativa sarebbe stata la chiusura del Cpi e il conseguente trasferimento dei servizi nel centro di Chioggia, con ricadute negative per Cavarzere che ha, come essi sottolineano, nel Cpi un punto di riferimento. “C’è stato un lungo confronto con l’assessore al Lavoro, Paolino D’Anna – queste le parole dei due consiglieri – che ha

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portato a una soluzione condivisa da amministrazione e noi consiglieri provinciali. Il servizio continuerà a essere garantito, seppur un giorno a settimana e con personale ridotto rispetto all’organico attuale, manterrà la sua collocazione garantendo così ai cavarzerani di non doversi trasferire a Chioggia, senso di responsabilità e collaborazione istituzionale hanno prevalso permettendo così anche di giungere a una soluzione in favore di Cavarzere”. N.S.

Riccardo Tosello e Michael Valerio

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Cavarzere 9 Patologie e dipendenze L’Acat di Chioggia e Cavarzere attiva un nuovo tipo di trattamento

Un club per curarsi dal gioco Dal “gratta e vinci” al gioco on line, sono in aumento anche nel basso Veneziano i casi di giocatori “patologici”

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La crisi economica ha incrementato il fenomeno, ma vi sono anche altre motivazioni più soggettive scommesse effettuate, che comprendono ad esempio il lotto, il superenalotto, il bingo, i gratta e vinci, con un’impennata nel 2011. Basti pensare che a livello nazionale, relativamente all’anno scorso, la raccolta dei giochi pubblici si è assestata sui 76,6 miliardi di euro, una crescita del 25,7% in più rispetto ai 61 miliardi conteggiati alla fine del 2010 e con un raddoppio rispetto al 2006, + 92% (dati ricerca “Gioco Ergo Sum 2”). Il fenomeno ha subito un incremento innanzitutto a livello macroscopico a causa della facile reperibilità: basta recarsi in qualsiasi tabaccheria per notare qualche macchinetta presente. Inoltre fa giocoforza la legalizzazione del gioco on-line ed il conseguente battage pubblicitario a cui il pubblico è sottopo-

sto. Il gioco on line permette, innanitutto, di giocare lontano da occhi indiscreti, 24 ore su 24, soprattutto tra i giovani, più avezzi alla tecnologia. Non da ultimo bisogna ricordare il miraggio delle vincite facili, che in questo periodo di crisi possono sicuramente attrarre moltissime persone, magari disoccupate. “A livello individuale, come per l’alcol, non è possibile indicare una causa unica: ipoteticamente, dietro ogni persona che gioca d’azzardo si cela un motivo diverso” spiega il presidente dell’Acat, Guglielmo Nordio. “E’ possibile però indicare – prosegue - due principali motivi per cui una persona chiede aiuto: lo scontrarsi con i problemi finanziari che il gioco ha portato e l’accorgersi delle difficoltà relazionali, soprattutto in seno alla propria famiglia, che il gioco d’azzardo, nella sua versione patologica, ha causato”. L’Acat ha deciso di creare questo servizio proprio perchè, a livello terriroriale, il fenomeno si sta manifestando nella sua ampiezza, anche attraverso le molteplici richieste

La città che cambia

IL PATRONATO SAN PIO X IN VENDITA

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di Melania Ruggini l 61,5% degli appassionati di gratta e vinci e scommesse sportive è malato di gioco: è quanto emerge dall’indagine della Commissione Bicamerale Antimafia che rivela come in Italia, su 1 milione e 300mila giocatori abituali, 800mila sono patologici, cioè affetti da gap (gioco d’azzardo patologico), disturbo del comportamento caratterizzato da una forte dipendenza dal gioco che condiziona la vita del malato e le sue relazioni. Tuttavia il gioco d’azzardo continua ad aumentare (+220% dal 2004 al 2011) e nonostante gli avvertimenti, il gap rimane una patologia molto trascurata o sottovalutata. Come contrastarla? Ci ha pensato, per il territorio di Chioggia e Cavarzere, l’Acat Associazione Club Alcologico Territoriale, che a breve attiverà un nuovo club per il trattamento del gioco d’azzardo patologico. Negli ultimi anni si è assisitito, per l’appunto, ad un incremento notevole delle

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di aiuto che stanno giungendo al Ser.T di Chioggia. Per questo l’Acat, in stretta collaborazione con il Ser.T di Chioggia, attiverà nel giro di qualche mese un gruppo per il trattamento di tale dilagante problema, al fine di dare una risposta a livello territoriale a quanti chiedono aiuto e soffrono di gap. “Al momento è previsto un club unico a Chioggia, che ovviamente è aperto a chiunque ne faccia richiesta, e dal quale dipende anche Cavarzere, che fa parte del territorio dell’Ulss 14” osserva il presidente Nordio. Chiunque fosse interessato ad entrare nel gruppo o volesse anche solo qualche informazioni, può contattare il Ser.T di Chioggia al numero 041 5534475 o l’Associazione Acat Chioggia Cavarzere al numero 380 1887162.

scaduto lo scorso 30 marzo il tempo per presentare le offerte di acquisto relative alla vendita del Patronato San Pio X in via Umberto I. Cambiano i tempi e la città evolve e così quelli che erano ampi spazi da dedicare ai ragazzi si erano trasformati già da un po’ in un “angolo” stretto tra le costruzioni che sono sorte intorno in tempi successivi. Per cinquant’anni punto di riferimento per i parrocchiani di San Mauro, da alcuni l’ampio edificio era lasciato a se stesso. La struttura dei padri Canossiani, compreso il teatro Goldoni, necessitava infatti di un’importante ed impegnativa manutenzione. Queste le motivazioni che hanno portato Diocesi e Parrocchia alla decisione di cedere lo spazio che verrà destinato, così come previsto dal nuovo Piano degli interventi, per lo più ad uso residenziale. Il nuovo polo di attrazione e di ritrovo per la parrocchia si conferma l’oratorio in via Tullio Serafin, struttura per la quale sono in programma ampliamenti e ristrutturazioni.

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10 Cavarzere Sanità Il Pd locale organizza un convegno sui cambiamenti del Piono regionale socio sanitario

Servizi sociali e sanitari: serve un’integrazione In quattro punti le richieste dei cavarzerani ai consiglieri regionali Tiozzo, Azzalin e Pigozzo. Fra le proposte quella di sviluppare la Cittadella

di Nicla Sguotti

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l Partito democratico di Cavarzere ha promosso a marzo un convegno per porre all’attenzione della cittadinanza, di istituzioni e associazioni del territorio i cambiamenti previsti dal nuovo Piano regionale socio sanitario. Hanno partecipato tre consiglieri regionali, Bruno Pigozzo, Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, ai quali il Pd ha consegnato le proprie riflessioni, sintetizzate in quattro punti. Precise le richieste, in primis una vera integrazione tra servizi sociali e sanitari, necessità che scaturisce dalla stretta economica operata in ambito sanitario nonché dal conseguente aumento della domanda di sociale. “La stretta del sociale, che un Comune come il nostro si vedrà costretto a operare – così il Pd di Cavarzere – farà aumentare la domanda di sanità, compromettendo quel particolare tipo di patto che esiste tra la comunità locale e gli enti preposti all’erogazione dei servizi”. Tra i punti posti all’attenzione dei con-

L’incontro dei tre consiglieri regionali del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin con la cittadinanza e le istituzioni locali siglieri Pigozzo, Azzalin e Tiozzo vi è la realizzazione di un centro di medicina integrata che risponda alle esigenze di sanità in ogni momento della giornata, inoltre è stata evidenziata l’importanza di dare a Cavarzere la possibilità di essere riconosciuta come zona franca rispetto alle competenze territoriali delle prestazioni sanitarie dell’Ulss di riferimento. “La nostra popolazione – questo quanto espresso dal Pd – oggi si rivolge ad Adria e Chioggia e per questo vi è la necessità di

vedersi riconosciuta la facoltà di operare una libera scelta rispetto ai presidi disponibili, senza trovarsi penalizzata. Facoltà che si giustifica ancor di più considerando che il nostro Comune ha dovuto migrare da un’Ulss a un’altra per suddivisioni territoriali che inseguivano il mito dell’organizzazione ideale”. Le proposte formulate dai democratici locali hanno anche sottolineato la disponibilità di Cavarzere a ospitare una struttura di ricovero intermedia, vista la sua collocazio-

NEWS

I POMERIGGI DI FIABA

Incontri pubblici

LA LEZIONE DI DON MEROLA SULLA GIUSTIZIA

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n emozionante incontro per la cittadinanza e le scolaresche di Cavarzere con don Luigi Merola. Il sacerdote di origine napoletana, è infatti noto alle cronache per il suo impegno e la sua lotta contro la mafia. Dopo l’invito dell’assessore alla Cultura Fabrizio Zulian e del Comitato della Croce rappresentato da Fiorenzo Tommasi, don Luigi Merola (nella foto di Marco Moretto da www.cavarzereinfiera.it) ha accettato di venire a raccontare la sua esperienza alla città. Una vita non facile, segnata da continue minacce, dalla presenza costante di una scorta, dalle continue “attenzioni” offerte dalla malavita campana. Una vita, però, anche rallegrata dalla consapevolezza di portare avanti una causa giusta, necessaria ad educare la popolazione, soprattutto i bambini, all’amore per la libertà e per la giustizia, per il rispetto e per la correttezza. A salire sul palco con don Luigi Merola, altre due persone che in passato hanno pagato il proprio impegno per la giustizia con continue minacce da parte della criminalità organizzata: il sostituto procuratore della Provincia di Rovigo, il dottor Dario Curtarello e il magistrato dottor Francesco Saverio Pavone. Una serata che è servita per tutti i presenti come spunto di riflessione per comprendere quanto sia importante l’amore per la giustizia e che ruolo fondamentale giochi l’educazione, sin da bambini, per imparare a rispettare i valori collettivi. “Io penso che se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo anzitutto cambiare le persone – ha detto don Luigi Merola durante il suo coinvolgente intervento. – La mafia, i boss, sono coperti prima di tutto dalle persone che sanno ma non vogliono parlare, fanno finta di non vedere perché hanno paura o perché pensano che quello sia il

ne geografica e la disponibilità di immobili oggi vuoti. Il Pd di Cavarzere pensa a un ospedale di comunità, senza tuttavia escludere un’apertura verso altri campi, quali un polo di specializzazione in settori non ancora sviluppati. Il vicesindaco Otello Piazzon, intervenuto al dibattito, ha detto che la Cittadella sociosanitaria potrebbe svilupparsi diventando un polo riabilitativo a medio alta specializzazione e contemporaneamente accogliere strutture di ricovero, tra le quali la residenzialità per disabili gravi, un hospice per cure palliative e la residenza per post acuti che potrebbero aggiungersi alla già funzionante Comunità terapeutica protetta. Nelle conclusioni Lucio Tiozzo ha evidenziato la massima disponibilità, da parte dei tre consiglieri regionali presenti, a farsi portavoce delle richieste del Pd di Cavarzere, città che merita una riflessione accurata affinché per essa sia scelto il migliore futuro possibile in ambito socio sanitario.

giusto modo di agire. Io invece, da quando ho deciso di diventare sacerdote, ho scelto di non essere un sacerdote che vive passivamente la sua missione: da sempre ho voluto impegnarmi per la giustizia come segno di amore per le comunità e le persone con cui sono entrato in contatto. Ho capito che la cosa più importante sono i bambini, perché l’educazione deve essere coltivata soprattutto tra i più piccoli. Nella realtà napoletana, ci sono tantissimi minorenni che vivono per strada, destinati, se non si interviene, ad una fine nella malavita. Il mio impegno è proprio quello di togliere questi ragazzi dalla strada, insegnare loro tutto, dalle materie prettamente scolastiche, alla ginnastica, alla musica, alla recitazione… Questo dev’essere il comandamento per tutti i giovani: studiare ed imparare, altrimenti, se si vive nell’ignoranza, non si avrà mai un paese governato dalla giustizia.” Un intervento che per l’intensità e per l’amore che faceva trapelare (amore per i giovani, per la giustizia, per la libertà, l’educazione…) ha emozionato tutti, in primis l’assessore Zulian che ha pubblicamente elogiato l’operare del sacerdote. “Preme anche a me sottolineare - ha detto - come l’educazione sia il passaggio fondamentale per una società fondata sulla giustizia. Credo anche che sia doveroso per tutti noi esprimere una profonda e sincera gratitudine per tutte le persone che, come don Luigi Merola, mettono a rischio la propria vita per amore della libertà.” Al termine della serata, è stato anche presentato il testo scritto da Merola “Il cancro sociale: la camorra” i cui proventi andranno alla sua fondazione che aiuta far crescere i bambini campani in una società di giustizia. Paola Teson

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ella scuola primaria Giovanni XXIII sono sbarcati “Play” i “pomeriggi di Fiaba” ossia letture animate e laboratori manuali per bambini e famiglie Sabato 21 marzo dalle ore 16.30 si è svolto infatti il terzo magico appuntamento per i bambini e le loro famiglie promosso dall’amministrazione comunale, assessorato alla Cultura in collaborazione con il circuito teatrale regionale Arteven, la Provincia di Venezia e l’assessorato alla Cultura e con la Fondazione della Comunità Clodiense. L’associazione culturale di Marcon Iris – Gruppo Marcondirondero ha preparato per grandi e piccini, nonni e nipoti, genitori e figli un fantastico viaggio racchiuso in una divertente lettura animata, seguita da un divertente laboratorio sulle macchie. Protagonisti di “Play” Roberta Coldel e Monica Bortoletti e la musica dal vivo con Franco Vecchiato in “L’unione fa la forza”, liberamente tratto da La rapa gigante di Tolstoj, una movimentata ed esilarante storia a catena che pone l’accento sulla solidarietà. I protagonisti sono un vecchietto, una vecchietta, il loro orto, i loro animali e una rapa molto speciale. Il laboratorio “Ma - C - Chè Macchie” è stato un utile confronto, dato che per i bambini il gioco è la palestra per imparare a scoprire il mondo, mettendo in moto capacità creative ed emozioni che saranno essenziali per la crescita. Nel laboratorio i bambini hanno appreso come ogni macchia di colore possa risvegliare in chi le fa e in chi le guarda sempre nuove suggestioni. Dalle macchie affiorano infatti racconti fatti di forme e colori, per dare vita a creazioni di storie inconsuete, insolite, personali e mai banali. Per gli adulti, invece, si è rivelato un’ottima occasione per rinverdire il piacere per il gioco condiviso con i piccoli. Ultimo appuntamento di “Play” è fissato per sabato 14 aprile con Pomoscorso, liberamente tratto da Fiabe italiane di Italo Calvino, e il laboratorio Suoni, rumori e fantasia. Melania Ruggini

NEWS Piano socio sanitario

IL PD REGIONALE ACCUSA LA MAGGIORANZA: NON C’È LA VOLONTÀ DI FARE SCELTE

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tre consiglieri regionali del Partito democratico, Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin, sono intervenuti lo scorso 17 marzo a Cavarzere nel confronto con la cittadinanza e le istituzioni organizzato dai compagni di partito del circolo locale con l’amministrazione di Cavarzere. Oggetto d’approfondimento del dibattere le prospettive che si aprono (“o si chiudono” osservano provocatoriamente gli esponenti del Pd) con il Piano socio sanitario regionale. Illustrato da Pigozzo, che è componente della Commissione Sanità, il principio guida del piano: “rappresentato - ha spiegato - dallo spostamento dell’asse dagli ospedali per acuti a quella dei servizi intermedi organizzati territorialmente e supportati dalla rete dei medici di famiglia”. Il consigliere regionale si è quindi soffermato sul tema della programmazione e della disomogeneità di costi e servizi. “Dopo oltre 15 anni ha osservato - durante i quali, invece di programmare, la soluzione dei problemi è stata affidata a delibere specifiche e discrezionali si è prodotta una disomogeneità di servizi e di costi che la nuova pianificazione si propone di annullare. Come Pd condividiamo le linee programmatiche del Pssr, ma pretendiamo che queste vengano tradotte in azioni concrete. Invece, con la mancata inclusione nel piano delle schede ospedaliere e delle schede territoriali, la maggioranza dimostra la volontà di non voler ancora compere le scelte necessarie”. Un tema ripreso da Graziano Azzalin. “L’eccesso di offerta in alcune zone - ha detto quest’ultimo -, lo squilibrio che si è prodotto fra pubblico e privato, la permanenza di sacche di spreco, gli squilibri fra i servizi ed i tagli alle risorse che nel 2012 ammonteranno a 100 milioni, nel 2013 a 160 e nel 2014 a ben 480 milioni, sono i nodi che il nuovo Pssr deve concretamente e tempestivamente risolvere”. La conclusione è del consigliere Lucio Tiozzo. “Secondo il piano – ha spiegato - l’offerta sanitaria si articolerà in ospedali hub, che dovrebbero essere uno per provincia, e spoke, il cui primo criterio di scelta è stato individuato in uno ogni 250mila abitanti, questo vuol dire che sono a rischio, fra gli altri, gli ospedali di Adria, Porto Viro e Chioggia. Ma di questo la maggioranza non vuole parlare, così come non vuole o non sa spiegare con quali risorse intende implementare la rete delle cosiddette strutture intermedie. I tagli pesantissimi sul sociale vengono fatti colpevolmente ricadere sulle spalle dei Comuni, mettendo sempre più in crisi i sindaci ormai non più in grado di fornire risposte ai propri cittadini”. Alla maggioranza Tiozzo chiede risposte concrete. G.G.


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12 Frazioni Boscochiaro Il 21 maggio di 62 anni fa la tragedia

Si ricordano i 15 piccoli angeli

Durante la processione ci fu il crollo del ponte sul Gorzone, persero la vita i bambini. Fu un dramma per l’intera comunità di Paola Teson

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ono trascorsi ben 62 anni dalla tragica caduta della passerella sul Gorzone, in cui hanno perso la vita quindici bambini di Boscochiaro. Il ponte che attraversa il fiume Gorzone, collegando il centro del paese con la località Martinelle, all’epoca era costruito in legno. Durante una processione in cui tanti fedeli stavano attraversando il ponte, si verificò il tragico crollo. Moltissime persone caddero nelle acque del fiume: a perdere tragicamente la vita furono dei bambini, poiché nonostante i soccorritori avessero fatto il possibile per salvare tutti, la confusione e lo scorrere del fiume non resero possibile il salvataggio di quelle vite. All’epoca il parroco del paese era don Mosè Lionello, scomparso un paio di anni fa, che si è prodigato per mettere in salvo più persone possibili, e che ha sempre portato il dolore di quella tragedia nel cuore in tutti gli anni della sua vita. Nonostante siano passati più di sessant’anni, la frazione ricorda sempre con commozione questa tragica vicenda, la cui storia viene trasmessa di generazione in generazione. Domenica 20 maggio, alle ore 10.30, verrà

Il parroco era don Lionello Mosè che ha sempre portato il dolore di quella tragedia nel cuore Il monumento a ricordo della tragedia che tutti gli anni viene ricordata, ancora oggi con grande commozione celebrata una messa in suffragio di quelli che sono stati ribattezzati “i piccoli angeli” del paese. Durante la cerimonia, solitamente officiata da Don Vincenzo Tosello e dal parroco del paese, don Benvenuto Orsato, partecipano attivamente i bambini dell’asilo di Boscochiaro, che cantano con gioia le canzoni che animano la liturgia: un segno per sottolineare come la vita sia sempre e comunque fonte di speranza e di gioia. A seguito della cerimonia religiosa, a cui partecipano solitamente le rappresentanze delle as-

sociazioni e dell’amministrazione comunale, una folla nutrita di fedeli si reca presso il “Ponte degli Angeli”, dove i bambini del paese gettano un fiore per ciascun bambino scomparso nel 1950 su quel ponte. Ad accompagnare la processione, la Banda Musicale Cittadina di Cavarzere. Il tempo che passa non permetterà di dimenticare o affievolire il rispetto e la commozione che ogni anno accompagna l’omaggio che tutto il paese dedica ai suoi piccoli angeli.

NEWS Compleanno

ALICE, LA NONNA DI GRIGNELLA HA FESTAGGIATO 95 ANNI

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ovantacinque candeline per la signora Alice Marcomini. Un traguardo importante, raggiunto il 15 marzo scorso, per questa nonna originaria di Grignella. A festeggiarla sono stati tutti gli ospiti della casa di riposo di Adria, dove Alice è ospite da qualche anno, il figlio Gino venuto apposta da Roma, i suoi tre Alice Marcomini nipoti, Katia, Andrea e Daniele e la cugina Severina. Alice è sempre stata una donna molto impegnata nel sociale, cercando di promuovere sempre il bene del proprio paese, Grignella appunto, in cui è vissuta dalla nascita fino a qualche anno fa, quando si è spostata ad Adria. Impegnata nella propria parrocchia anche con il canto in chiesa, Alice ha sempre dimostrato uno spirito d’iniziativa innato, anche nel coordinamento della attività sociali. Ma certamente il suo impegno non era esclusivamente rivolto al sociale: una donna come Alice, come la tradizione delle nostre campagne voleva, ha sempre dimostrato un grande impegno e delle ottime capacità sia nel lavoro di casalinga, con i figli e con le faccende di casa, che nel lavoro dei campi, dove è sempre stata l’ottima e fondamentale collaboratrice del marito Odillio Crepaldi, detto Guerrino. Una donna che, come ama definirla la nipote: “Ha sempre lasciato il segno in tutte le attività in cui si è cimentata”. Tutti i suoi parenti, amici e compaesani le augurano di cuore un buon compleanno…e altri cento di questi giorni! P.T.

“GLI ANGELI”: 5 UNITÀ CINOFILE OTTENGONO IL BREVETTO

Foto di gruppo del brevetto

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en 5 unità cinofile (cane e condutture) del gruppo cinofilo da soccorso “Gli Angeli” di Cavarzere hanno ottenuto lo scorso 4 marzo il brevetto operativo di persone scomparse in superficie. Unità cinofile che avevano già ottenuto nel 2010 il brevetto attitudinale. In totale domenica 4 marzo si presentavano per essere giudicati 12 binomi alcuni provenienti dal gruppo di protezione civile “Il Gelso” di Padova. I giudici designati dall’Enci erano Giovanni Martinelli e Stefano Codemo. Le prove si sono svolte per la parte di ricerca disperso in località Panarella nelle golene del Po. Il giudice Martinelli aveva nascosto preventivamente dei figuranti per simulare una reale ricerca, qui ha potuto valutare la preparazione, l’affiatamento e le tecniche di intervento usate dalle unità intervenute. Ci si è spostati poi a Cavarzere presso il campo di addestramento del gruppo cinofilo di Cavarzere per le prove di obbedienza e di passaggio su ostacoli, in questa fase i concorrenti sono stati giudicati dal giudice Codemo. Le prove da

brevetto comprendono oltre alla conduzione del cane con e senza guinzaglio, il passaggio in un gruppo di persone l’indifferenza alla presenza di un altro cane, il salto in alto, in lungo, il superamento di una barriera, il passaggio in acqua, l’abbandono del conduttore e l’indifferenza a rumori e distrazioni di mezzi meccanici. Le cinque unità del gruppo “Gli Angeli” passate sono Nicola Brun Nicola con Tobia (meticcio), Mauro Zagato con Alba (Pastore Tedesco), Giacomo Cecconello con Fanta (Labrador), Simone Nonnato con Achille (Labrador), Donatella Pavanello con Odissea (Labrador). Le sfortunate unità che non sono passate ma che hanno ottenuto comunque gli elogi dei giudici verranno presto riportate a giudizio vista la loro alta preparazione. Tutte queste unità insieme alle unità in fase di addestramento posizionano questo gruppo nel panorama regionale e nazionale tra i gruppi pronti ad intervenire in qualsiasi momento. G.G.


G.A.L. Antico Dogado AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE

COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)

Sostenere gli imprenditori ed aiutare il territorio

Il GAL “Antico Dogado“ dà i numeri dell’attività del 2011, e si tratta di cifre davvero consistenti. Cifre che dimostrano come si possa promuovere il territorio agricolo con azioni efficaci e mirate. Ma ecco i numeri di questo lavoro: in poco più di un anno sono state attivate 10 Misure/Azioni presenti nel “Programma di Sviluppo Locale”, attraverso bandi o progetti a regia e gestione diretta. L’importo complessivamente dato ai beneficiari ad oggi è complessivamente di 1.764.936 euro di spesa, pari al 37 % della disponibilità complessiva. Questa cifra ha permesso investimenti nel territorio di competenza pari a 5.437.378 euro. Ma chi sono stati i beneficiari? I beneficiari sono stati 42 e in rappresentanza di diverse categorie: 23 imprenditori agricoli che hanno investito nella diversificazione della loro attività (agriturismi, fattorie plurifunzionali ed energia) e nell’ammodernamento della propria azienda, 6 Enti di Formazione accreditati, 8 Comuni e una Ulss con interventi nei servizi sociali, una “Impresa di trasformazione e Commercializzazione“ dei prodotti agricoli. E poi: Veneto Agricoltura per un progetto rivolto al miglioramento paesaggistico–ambientale di “Bosco Nordio” a Chioggia, il Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia per un progetto sulla promozione del prodotto orticolo, e infine un progetto del GAL finalizzato agli studi e censimenti sul patrimonio. Ma l’attività del 2012 non sarà da meno. I bandi e le occasioni di finanziamento sono tantissime anche quest’anno. Sono in attesa di conformità da parte della Regione Veneto, diversi i bandi. Ci sono bandi che puntano alla creazione di nuove fattorie plurifunzionali, altri valorizzano la svolta turistica dell’attività. Si finanziano recuperi di aree rurali, patrimoni rurali e creazioni di sentieri e percorsi didattico-educativi. Ma vediamo i bandi nel dettaglio:

I nuovi bandi:

Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 1 “Creazione e consolidamento di fattorie plurifunzionali”. Con questo bando si punta alla creazione di fattorie plurifunzionali (sociali, didattiche, creative), con la ristrutturazione, l’adeguamento di fabbricati esistenti, già in uso all’impresa agricola, l’acquisto di attrezzature e beni durevoli, la realizzazione di percorsi didattici e sistemazione delle aree esterne. Sono a disposizione 264.825 euro. Il livello d’aiuto è del 40% della spesa per gli investimenti fissi, del 35 % per gli altri investimenti. Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 2 “Sviluppo dell’ospitalità agrituristica”. Gli imprenditori agricoli possono realizzare investimenti finalizzati a: ospitare in stanze o alloggi o agri campeggi. Possono adeguare locali per attività di presentazione, degustazione e offerta di prodotti. Creare attività ricreative, escursionistiche e culturali. Sono a disposizione 158.342 euro. Aiuto del 30 % per investimenti fissi, del 25 % per gli altri investimenti. Misura 221 “Primo imboschimento di terreni agricoli” Azione 3 “Impianti a ciclo breve”. Si punta alla realizzazione impianti a ciclo breve (inferiore a 15 anni). L’importo complessivo messo a bando è di euro 20.000. Il livello d’aiuto è del 90% della spesa per i soggetti pubblici, mentre per i privati è dell’80%. Nelle zone comprese all’interno della Rete Natura 2000, il sostegno sarà del 90% della spesa, purché realizzato completamente all’interno. Misura 227 “Investimenti forestali non produttivi” Azione 1 “Miglioramenti paesaggistico-ambientali”.

IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE Ultimi bandi, i decreti di finanziabilità

Bandi in scadenza

Consultando il nostro sito è possibile visionare i decreti di finanziabilità e le graduatorie dei bandi scaduti delle Misure 121 “Ammodernamento delle Aziende Agricole” e 133 “Attività d’informazione e promozione agroalimentare”. Due Misure molto utili alle aziende agricole in fase di rinnovamento e promozione sul territorio.

Il 3 aprile 2012 scadrà il termine dei 60 giorni per la presentazione delle domande di aiuto relative alla Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche Azione 2 “Accoglienza”. Questa Misura consente di realizzare o adeguare piccole strutture e infrastrutture finalizzate alla costituzione di punti di accoglienza e informazione sulle aree rurali e relativi percorsi.

Potranno partecipare al bando: proprietari privati di foreste; associazioni, consorzi di proprietari privati di foreste o associazioni di proprietari pubblici di foreste; comuni; Veneto Agricoltura; province; Consorzi di bonifica. A disposizione 108.327 euro con un livello di aiuto del 85% della spesa. Gli interventi sono: realizzazione, ripristino e manutenzione di sentieri, itinerari e percorsi didattico-educativi; realizzazione, ripristino e manutenzione della confinazione, di recinzioni, staccionate. E poi: creazione e manutenzione straordinaria di giardini botanici a fini didattici e ambientali rustiche; operazioni straordinarie di tutela e di valorizzazione degli alberi monumentali; realizzazione di siepi perimetrali sui due lati maggiori delle piantagioni di pioppo.

livelli d’aiuto del 40% per soggetti privati, al 50% per imprenditori agricoli, fino al 75% per enti pubblici.

Misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 3 “Valorizzazione e qualificazione del paesaggio rurale”. Questa Azione punta al ripristino e al recupero di elementi tipici e caratteristici del paesaggio rurale e di manufatti. L’importo messo a bando è di euro 200.000 e i livelli d’aiuto sono gli stessi dell’Azione precedente.

Misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 4 “Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali”. E’ rivolta agli enti pubblici in Misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimo- particolare per interventi di recupero di edifici destinati a nio rurale” Azione 2 “Recupero, riqualificazione e fruizione culturale. A disposizione 200.000 euro e il livello valorizzazione del patrimonio storico e architettoni- d’aiuto è del 75 %. co”. Questa azione consente a proprietari, sia pubblici che privati, di edifici rurali di particolare interesse storico-archi- Per informazioni, contattare il GAL. tettonico, di eseguire manutenzioni straordinarie, restauri e L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al risanamenti conservativi. A disposizione 560.000 euro con venerdì dalle 8 alle ore 12 previo appuntamento telefonico. A Chioggia

Il G.A.L. alla Fiera del Radicchio In occasione della “2° Fiera Campionaria delle attività economico –produttive del territorio “Chioggia Capitale Del Radicchio” al Mercato Orticolo di Brondolo, il GAL è stato presente con un proprio stand istituzionale. Con questa fiera, il cui slogan era “Il prodotto promuove il territorio”, gli operatori istituzionali ed economici si sono posti l’obiettivo di ottenere un’integrazione operativa tra le organizzazioni delle filiere agroalimentari, dell’artigianato, del commercio e del turismo. Integrazione che porti un sinergico sviluppo economico del complesso delle diverse imprese del territorio. La manifestazione ha avuto successo di pubblico, e tante sono state le persone che hanno affollato il nostro desk informativo per ricevere informazioni sulle prossime attività del GAL.

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14 Cona Promozioni Il Comune ha aderito all’associazione nazionale coinvolgendo nell’iniziativa la Cantina sociale

Cona diventa ufficialmente Città del vino di Nicla Sguotti

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l Comune di Cona ha ufficialmente aderito all’associazione nazionale Città del vino, costituita nel 1987 allo scopo di difendere e sviluppare la qualità delle produzioni e dei territori che ad essa aderiscono, tramite iniziative e servizi nel campo della tutela, della promozione e dell’informazione. In particolare l’associazione difende la vitivinicoltura di qualità, i vitigni autoctoni, le attività rurali in via di cessazione, il paesaggio storico, i prodotti tipici locali ma anche le autonomie e le diversità locali delle risorse naturali, storiche, architettoniche, culturali, umane e imprenditoriali, nonché i vini di pregio. Promuove inoltre lo sviluppo economico locale, l’offerta turistica integrata basata sulla qualità del territorio, la cooperazione a livello europeo e internazionale, il rapporto tra produttori ed enti pubblici e l’adozione di strumenti urbanistici appropriati alle caratteristiche dei territori delle Città del vino. Come spiega il vicesindaco Antonio Bottin, i comuni nei quali, come a Cona, si producono vini a denominazione d’origine che documentino un’adeguata tradizione enologica, possono diventare soci ordinari dell’associazione. Questi si impegnano a recepire nello Statuto comunale i valori della vitivinicoltura di qualità, del paesaggio e dell’ambiente, inoltre devono introdurre nella propria pianificazione i principi della certificazione ambientale e impegnarsi a contrastare l’introduzione di materiale geneticamente modificato in agricoltura. “L’adesione comporta alcuni indubbi vantaggi sia fattivi che d’immagine per il Comune – così il vicesindaco – la Cantina sociale di Cona e Cavarzere è una realtà produttiva importante e radicata nel territorio, attualmente il 50 per cento della produzione concerne vino prosecco Doc biologico e convenzionale, un altro 20 per cento è costituito da merlot Igt e un 10 per cento di pinot grigio Doc e Igt, il rimanente annovera vini Igt quali raboso, refosco, marzemino e moscato”. Insieme all’adesione a Città del vino, il Comune di Cona ha siglato un protocollo d’intesa con la locale Cantina sociale in cui questa si impegna a farsi carico dell’onere economico per la quota di iscrizione e le quote annuali che il Comune socio dovrà versare all’associazione. Nello stesso documento sono previste anche altre forme di collaborazione di carattere sociale e culturale, in particolare in esso trovano spazio iniziative tese allo sviluppo e alla conoscenza della realtà storico-agricola del territorio. “Sono previste attività didattiche, informative e culturali di vario genere – precisa Bottin – che vanno dall’organizzazione di visite in loco per le scolaresche all’allestimento della Festa della vendemmia, inoltre

L’adesione consente di dare maggiori visibilità, alle produzioni locali oltre ad offrire una importante vetrina per il territorio

LA SOLIDARIETÀ NON COSTA NULLA

Il vicesindaco Antonio Bottin A sx la Cantina sociale di Cona e Cavarzere

la Cantina ha dimostrato la propria disponibilità a sviluppare forme di collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali per favorire l’inserimento sociale di persone in stato di bisogno seguite dall’ufficio assistenza del Comune”.

NEWS All’elementare di Pegolotte

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na mattinata all’insegna della musica per festeggiare l’arrivo della primavera. Mercoledì 21 marzo la scuola elementare di Pegolotte ha visto andare in scena l’inedita iniziativa, denominata “Concerti di Primavera”, ideata dai quattro docenti di strumento musicale della scuola media statale “Aldo Cappon” della sezione ad indirizzo musicale, che li ha visti esibirsi altresì nelle scuole elementari Dante Alighieri, Giovanni XXIII, Tullio Serafin di Rottanova, Lombardo Radice di Boscochiaro, via Piave. La formazione era la classica cameristica del quartetto: violino, violoncello, clarinetto e pianoforte, proponendo brani classici, fiabe sonore, musiche giamaicane, canzoni irlandesi, scozzesi e come gran finale un tango! I bambini hanno dimostrato entusiasmo ed interesse per l’iniziativa, applaudendo a lungo e con curiosità, hanno posto domande sugli strumenti, sulla modalità di esecuzione e sulle motivazioni professionali degli strumentisti, sorprendendo a volte le loro maestre per la grande voglia di conoscere, oltre che per l’attenzione. Il successo di questi concerti, dovuto senz’altro al fatto che la musica rappresenta sempre una forma importante di aggregazione, indipendentemente dalle differenze di età, colore, ideologie, è dovuto inoltre all’evidente affiatamento tra i colleghi strumentisti: Monica Lorenzi al violino, Elio Andriotto al violoncello, Antonio Brazzo al clarinetto e Micaela Tiozzo al pianoforte, legati da una lunga amicizia, rispetto reciproco e comune dedizione all’insegnamento, concepito come trasmissione di valori che la musica riesce in ogni situazione ad M.R. esprimere.


Cultura locale 15 Feste e manifestazioni Il neo presidente della Pro loco Maurizio Braga illustra il programma e i prossimi appuntamenti

“Ci impegneremo a mettere in mostra il territorio”

IN BREVE Ad aprile la scrittura è giovane

La Festa dei fiori e quella degli aquiloni le prossime in calendario: molte le novità di Melania Ruggini

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opo il grandioso e inaspettato succes- di questi animali eleganti, che affascinano so del Carnevale in piazza, i prossimi specialmente i bambini e i ragazzi. Come ogni anno il 1° maggio in località appuntamenti della Pro Loco sono all’insegna dei colori di primavera, della Piantazza, sulla riva destra del fiume Adige, vita all’aria aperta e della condivisione: si in collaborazione con vari gruppi e scuole, la tratta di due storiche e consolidate tradizoni, Pro Loco organizza la “Festa dell’Aquilone”. la Festa dei fiori e la Festa degli aquiloni, Manifestazione di grandr successo popolare, la festa ha tuttavia perso un po’ di smalto arricchite di alcune gustose sorprese. Quest’anno la Festa dei Fiori cadrà negli ultimi anni, riducendosi piuttosto al chiassoso pic-nic pridomenica 29 aprile e oltre alla classica e Braga: “Cercheremo maverile, piuttosto che concentrandosi nella gioiosa esposizione, di coinvogere le sfavillante gara degli ci potrebbero essere realtà economiche, aquiloni. Pertanto è in cantiere delle ina- sociali e associative nelle intenzioni del spettate novità, come per darne visibilità” presidente Maurizio la presenza delle bancarelle dei sapori in Piazza del Municipio Braga e del vice Lina Figoni restituire al concon le specificità e i prodotti tipici locali, corso una marcia in più, focalizzando magesposti dalle aziende del territorio. Inoltre, giormente l’attenzione del pubblico sugli la festa potrebbe essere accompagnata da aquiloni più belli e su quelli che volano più una particolarissima manifestazione con la in alto, incrementandone la partecipazione. Il nuovo presidente Braga spiega come presenza di cavalli e carrozze, per animare il centro storico e per fare un bel tuffo nel intende proseguire in questa nuova veste, passato, riscoprendo le tradizioni e la magia che sembra cadergli a pennello: “Nella re-

ADRIA NUOTO

Maurizio Braga A sx un’edizione passata della Festa dei fiori lazione al bilancio consuntivo e previsionale del 2012 – spiega- ho accettato questo nuovo incarico in continuità con quanto fatto dalla Pro Loco in questi anni, dato che l’associazione ha realizzato tante cose belle e importanti. Già col Carnevale quest’anno abbiamo avuto una partecipazione impensabile, grazie anche al successo dei protagonisti stessi della kermesse”. Rivolgendosi ai prossimi progetti, Braga anticipa le altre idee nel cassetto della Pro Loco. ”Altre iniziative in cantiere ci sono, dice - tutte collegate all’amministrazione comunale, per coinvolgere le realtà economiche, sociali ed associative del paese e darne visibilità. La Pro Loco a mio avviso dovrà non solo realizzare manifestazioni di interesse, ma anche essere il la per mettere in mostra ciò che è utile e produttivo nel nostro terri-

torio, al fine di favorire al meglio quelli che sono i nostri luoghi. L’associazione intende porsi come un mediatore importante tra le parti intessendo contatti utili, dal lato della comunicazione tra i vari soggetti, compresi i comitati cittadini, con i quali non sempre è stato facile il rapporto. Tra le altre iniziative, contenute anche nel bilancio di previsione del 2012, vi sarà la grande manifestazione corredata dal coinvolgimento delle scuole, gli “Scacchi viventi in piazza”, mentre a luglio cercheremo di vivacizzare il sabato sera in città con alcune iniziative e sorprese. A settembre (prima metà del mese) vorremmo inoltre ricreare la Festa della polenta e dei ristoranti in piazza, organizzandola con tutti i crismi, in modo da portare anche un riscontro alla nostra associazione in termini di autofinanziamento”.

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La locandina della manifestazione

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roseguono gli appuntamenti con la scrittura “giovane” presso la sala convegni di palazzo Danielato organizzati dall’Università popolare in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Cavarzere. Giovedì 19 aprile sarà proposto il volume di Laura Moretto dal titolo “Lago D’argento”. Presenta Nicla Sguotti. Il 26 aprile invece Fanny Quagliato presenterà l’autore Paolo Malaguti e il suo “Sillabario Veneto-Viaggio sentimentale tra le parole venete”. Si tratta di giovani aspiranti scrittori al debutto con le loro opere prime ma che hanno dimostrato già di avere grande talento. Gli incontri con l’autore hanno inizio alle ore 16. Saranno presenti l’assessore comunale alla Cultura Fabrizio Zulian, e per la Bilblioteca comunale Fanny Quagliato.

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LO IN BREVE

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SPORT in PRIMO PIANO Calcio “Trasferta” istituzionale per le atlete cavarzerane

Adria nuoto

FUCINA DI CAMPIONI

in da piccoli insegnano come il nuoto sia uno degli sport più completi e stando ai successi macinati fino ad oggi dagli atleti di Adria Nuoto è indubbio come questo sport possa diventare anche una grande palestra agonistica, che la realtà adriese va ad onorare competizione dopo competizione. Un bel momento quello attuale per la società sportiva che vanta tra le sue fila atleti di vari discipline, da pallanuoto a nuoto sincronizzato fino ai campionati di categoria. Ben due atlete hanno preso parte ai campionati di nuoto di categoria primaverili che si sono tenuti a Riccione dal 31 marzo al 1 aprile: la “veterana” Silvia De Biaggi, classe 1995 tra le più note atlete adriesi e Claudia Braggion, tra le più giovani, classe 1999. Partecipazioni importanti che hanno segnato il ritorno in grande stile del Polesine all’interno della panorama nazionale. Di rilievo sono anche le prestazioni che fino ad ora hanno caratterizzato il campionato di Pallanuoto con le squadre adriesi, Under 13, Under 15 e Under 17, in acqua con grinta e instancabile volontà per affrontare squadre molto forti, senza mai scoraggiarsi ma portandosi sempre al limite delle proprie capacità. Soddisfacenti anche le prestazioni della squadra degli atleti esordienti Adrianuoto (categorie C,B e A1) che ha partecipato al XI meeting Nazionale Giovanissimi tenutosi a Riccione il 17 e 18 marzo scorsi in cui molti giovani atleti si sono contraddistinti per tempistiche e prestazioni da veri e propri professionisti. Gli Esordienti sono stati anche impegnati nella fase di qualificazione del Trofeo Staffette lo scorso 25 marzo ad Imola. Ottima la performance ottenuta all’interno del Trofeo Interleghe, tenutosi lo scorso 11 marzo a Cervia dove Adrianuto ha partecipato grazie alla qualificazione di Luca Cappelli, allenato da Monica Sandri, piazzatosi al III posto con i 50 dorso. La squadra Master Codigoro ha invece partecipato al XI Trofeo repubblica di San Marino lo scorso 10 marzo sono stati conquistate ben 2 medaglie d’oro (Benazzi, 200 misti e Barboni, 100 stile), 3 argenti (Benazzi, 5 farfalla, Guerzoni 100 rana e 200 misti) e 2 bronzi (Barboni 50 farfalla e Klimova, 100 stile quest’ultima qualificatasi anche per i mondiali). Buone anche le prestazioni per i Mondiali master per i quali Adrianuoto ha ottenuto Ma.Ce. ben 3 qualifiche (Sandi, Barillari e Garbellini).

Il Gordige in Provincia di Ornella Jovane

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n premio per i successi sportivi ottenuti che hanno reso grande la fama della squadra ma anche l’intero territorio, non solo di Cavarzere, ma del Veneziano. Con questa motivazione l’assessore provinciale allo Sport Raffaele Speranzon ha convocato lo scorso 15 marzo le ragazze del Gordige Calcio a Ca’ Corner e nella prestigiosa sala Affreschi le ha premiate con una targa istituzionale e una borsa che riportava lo slogan “Life in better with sport”, contenente una maglietta e due pubblicazioni, una sullo sport e l’altra sul prestigioso Museo archeologico di Torcello. Alla premiazione erano presenti il consigliere provinciale Michael Valerio, l’assessore allo Sport del Comune di Cavarzere Ezio Bettinelli, l’allenatore Giannino Babetto, il dirigente Giovanni Fabian e una delle socie fondatrici della squadra femminile Chiara Fabian. “E’ un riconoscimento - ha commentato Speranzon - che va ad una società che

L’assessore provinciale allo Sport Raffaele Speranzon premia il mister Foto della trasferta veneziana da www.gordigecr.it nell’arco di vent’anni ha saputo portare risultati di prestigio per il nostro territorio. Oggi rappresenta un’eccellenza per la realtà veneziana e dopo i successi nel nuoto di Federica pellegrini, mi fa piacere constatare che ad emergere siano ancora una volta le donne. Questi risultati sono i figli di una valida e seria programmazione”. L’assessore ha avuto parole di elogio per una società che senza grandi proclami e con le difficoltà

diffuse di trovare di questi tempi sponsorizzazioni ha saputo comunque proseguire in silenzio e con successo portando la squadra “nel calcio che conta”. Da qui l’intento di valorizzare e dare maggiore visibilità a questa bella realtà cavarzerana con un premio e una vetrina istituzionale prestigiosa. La squadra biancoceleste lo scorso anno ha vinto il campionato in serie B e quest’anno milita nella prestigiosa serie A2. Oltre il risultato sportivo c’è quello umano per le ragazze del Gordige - la società nata il 1° gennaio 1991 - e riguarda l’aspetto educativo che nasce dalla pratica sportiva, dallo stare insieme, dal rispetto delle regole del gioco, dal mettere insieme le energie e l’entusiasmo per raggiungere un traguardo importante. L’assessore ha voluto sottolineare anche quest’aspetto ringraziando per il lavoro svolto in questo senso il mister e i dirigenti.

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GIANLUCA VALLESE, 15 ANNI, GIÀ CAMPIONE REGIONALE

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n altro colpo messo a segno, è proprio il caso di dirlo, nel mondo del pugilato cavarzerano. Un giovanissimo atleta, Gianluca Vallese, di appena quindici anni, è il nuovo campione regionale dopo aver partecipato al Campionato Triveneto di Torneo Debuttanti per la categoria super velter (70 kg). Il giovane atleta appartiene alla scuola di pugilato Boxe Cavarzere, ovvero alla Pugilistica Fontolan. La scuola ha cambiato nome proprio perché, dopo 20 anni di attività e di successi, vuole portare il nome della città agli onori della cronaca sportiva, considerando anche che l’anno scorso ha raggiunto il record per numero di combattimenti. L’ultimo successo sostenuto con orgoglio dalla scuola di pugilato è appunto stato dato da questo giovane di Boscochiaro, che sebbene sia entrato da poco tempo nel mondo della boxe, ha dimostrato un talento innato. Da tempo impegnato nel karate, dove pure ha sempre raggiunto ottimi risultati, Gianluca Vallese ha iniziato a praticare boxe dal mese di settembre. La curiosità era nata proprio dopo aver visto un incontro di boxe realizzato durante la sagra del paese, chiamata “Boscochiaro in Festa”. Dopo questo primo approccio da spettatore, Vallese ha deciso di mettersi in gioco in prima persona, scoprendo uno sport sicuramente diverso dal karate, ma decisamente adatto al suo fisico ed alle sue capacità: da quando ha iniziato ad

Gianluca Vallese allenarsi, ha svolto quattro combattimenti risultando sempre imbattuto. Durante il Torneo di Debuttanti, si è scontrato in semifinale con il veronese Lanza, un giocatore molto forte sul quale però Vallese ha avuto la meglio. Passando in finale, poi, Vallese ha incontrato Campostrini di Rovereto, risultando ancora una volta vincente. Il titolo ottenuto da Vallese, gli permette ora di partecipare ai campionati italiani di questa categoria. Enorme soddisfazione da parte dell’allenatore Nicola Fontolan: “Tutti rimangono sorpresi che Gianluca abbia appena quindici anni e che sia entrato nella boxe solo da qualche mese, poiché il suo stile di combattimento è da vero professionista. Sono molto felice che abbia raggiunto già questo importante risultato, e sono certo che farà molto bene anche in occasione dei campionati nazionali per la categoria 14-16 anni. Non posso che essere soddisfatto e onorato di avere nella mia squadra un atleta così in gamba”. Paola Teson


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Economia e finanza I dati di Cofidi Veneziano nel 2011

Stretta creditizia, aziende a rischio

Il direttore di Cofidi Venezia, Mauro Vignandel

Il fenomeno del credit crunch va ad aggiungersi al periodo di crescita zero, allo stallo nella ristrutturazione delle imprese, al crollo dei fatturati e al declassamento del rating delle aziende

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l credito dalle banche alle imprese veneziane in difficoltà? Un sogno per le piccole imprese anche se gli istituti di garanzia tentano in tutti i modi di sbloccare liquidità. La situazione è quella di imprenditori che in Veneto e anche in provincia di Venezia sono stretti dai debiti. Debiti di cui le banche chiedono i rientri in tempi rapidissimi. Sopraffatti dalla disperazione questi imprenditori nei casi estremi si suicidano (il caso del falegname di Noventa di Piave di qualche settimana fa è esemplare). I dati emersi da una analisi di Cofidi Veneziano sono a luci ed ombre: per le imprese la stretta creditizia rischia di rappresentare la loro fine. Cofidi Veneziano è una delle strutture di garanzia del credito più importanti in Veneto con oltre 8.000 aziende associate in provincia di Venezia e ha fatto il quadro della situazione con il suo direttore generale Mauro Vignandel. “Il 2011- dice Vignandel - si è stato un

La proposta di Bortolussi (Cgia) anno durissimo per le piccole e medie im- Rispetto al 2010 si registrano variazioni prese di tutta la provincia. La lieve crescita positive nelle richieste di prestiti per invenei fondamentali nel primo trimestre ha la- stimenti (43,4 milioni di euro contro 36,5 sciato il posto a numerose problematiche: milioni di euro del 2010), a indicare un una nuova stretta creditizia si è aggiunta tentativo di nuova apertura delle aziende al periodo di “crescita zero” per l’occupa- sui mercati. Ma i problemi restano tutti. “E’ un segnale positivo - conclude il zione e alla questione legata alla cassa integrazione, con lo stallo delle politiche direttore di Cofidi - non supportato però dalla dinamica degli di ristrutturazione delle affidamenti: rispetto imprese. Una situazio- Cofidi Veneziano ne pesante, aggravata sottolinea un incremento al 2010, infatti in provincia di Venezia, dal crollo dei fatturati nell’operatività: gli affidamenti a bree dal conseguente ab- da191milioni nel 2010 ve termine segnano bassamento del rating, a oltre 205 milioni una forbice ancora più cosa che ha impedito alle imprese di ottenere finanziamenti da ampia su quelli a medio termine 141,587 milioni contro 63,419 milioni (69,06% parte delle banche”. Vignandel sottolinea un incremento contro 30,94%) sintomo del perdurare nell’operatività di Cofidi Veneziano. E’ dell’incertezza nelle politiche aziendali”. passato dai 191.103.000 del 2010 ai Cresce l’importo medio deliberato da Co205.007.366 milioni dell’anno appena fidi Veneziano alle imprese, passato dai trascorso (+7,28% di volumi). Credito 55.072 euro emessi nel 2010 ai 59.199 ottenuto e destinato prevalentemente a del 2011. operazioni di ristrutturazione del debito.

“SERVE UN FONDO DI SOLIDARIETÀ”

“A

fronte della drammatica situazione che stanno vivendo moltissimi piccoli imprenditori a corto di liquidità - dice Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - la nostra proposta è quella di istituire un fondo di solidarietà per mancanza di credito gestito in stretta collaborazione con i Consorzi Fidi. Uno strumento che possa essere utilizzato da chi, dopo aver subito un rifiuto dalla banca, non sa più a chi rivolgersi. Le modalità potrebbero essere simili al fondo di solidarietà già esistente per chi è vittima dell’usura e del racket”. Da anni, ricorda la Cgia di Mestre, le vittime dell’usura e del racket possono farne uso: stiamo parlando del fondo che può risarcire coloro che abbiano subito danni a causa di attività estorsive, per aver deciso di collaborare con le istituzioni per combattere il racket o di smettere di pagare

il “pizzo”. Con un plafond iniziale di qualche decina di milioni di euro, questo fondo di solidarietà per mancanza di liquidità, potrebbe essere utilizzato secondo la Cgia, da quei piccoli imprenditori che in questa situazione di forte contrazione del credito non sanno più dove “sbattere” la testa, magari per aver subìto un rifiuto per qualche migliaia di euro. Precise le conclusioni di Bortolussi. “In buona sostanza –dice– bisogna in tempi celerissimi realizzare un intervento straordinario per ammortizzare una situazione che rischia di diventare esplosiva. Lo strumento è solo abbozzato e merita ancora dei forti approfondimenti. Tuttavia, bisogna far presto: questo intervento deve essere messo in campo il prima possibile”. A.A.

LA PROVINCIA ZACCARIOTTO: “PAGHIAMO IN TEMPI RAPIDI”

“O

ggi si muore per i troppi crediti. A sostenerlo sono i rappresentanti delle categorie economiche, e mi trovo completamente d’accordo. La maggior parte delle nostre piccole imprese oggi è “strozzata” dai crediti, e il suicidio di un artigiano di Noventa di Piave ci addolora profondamente, un gesto estremo che spinge tutti, e per tutti intendo il mondo del credito, le istituzioni e le associazioni delle imprese a trovare presto una soluzione praticabile e condivisa”. A dirlo è la presidente della provincia di Venezia Francesca Zaccariotto dopo che le categorie economiche nelle scorse settimane hanno inviato una lettera alla Provincia sul problema del credito che stritola le imprese. “Tre le richieste avanzate nella loro accorata

lettera - spiega la Zaccariotto - una legge che garantisca pagamenti in tempi certi e tuteli l’imprenditore, la collaborazione delle banche, norme urbanistiche che spingano verso un’edilizia a impatto zero. Sul primo punto desidero ricordare che la Provincia negli ultimi due anni di questa amministrazione, ha raggiunto l’obiettivo prefissato di pagare tutti i fornitori in circa in quaranta giorni, il dato medio è 39,5 giorni. Tempi accettabili, considerati i ritardi abnormi che si registrano un po’ ovunque nella pubblica amministrazione“. La Zaccariotto torna sulla questione suicidi. “Questi suicidi - afferma - vengono chiamati “omicidi legalizzati”. Ciò fotografa una piaga del nostro sistema imprenditoriale, costituito quasi prevalentemente dalle piccole e medie imprese,

dove tanti piccoli imprenditori coraggiosi sono stritolati tra debiti e crediti, non più in grado di rispettare i loro impegni, di dare risposte alle loro famiglie, ai loro dipendenti. Non possiamo lasciarli soli, bisogna fare i fatti, non si può abbandonarli. Ci sono ampi spazi di lavoro con le banche, e come Provincia possiamo condividere l’esperienza che stiamo conducendo in campo ambientale”. Chiara la richiesta finale. ”Chiedo a viva voce di organizzare un tavolo tra istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e mondo del credito. Cerchiamo di fare in modo che le banche collaborino allo sviluppo aprendo i cordoni della borsa al credito”.


Spazi aperti 19 3 Il caso Il Palazzo della Luce

Pierre Cardin sceglie Marghera Si tratta di un’opera monumentale che ospiterà l’Ateneo internazionale della moda. La Regione Veneto interessata

Il Palazzo della luce. Fonte Regione Veneto

di Ornella Jovane

S

arà Pierre Cardin lo stilista francese di origini italiane, trevigiane per la precisione, a regalare un futuro “luminoso” a Porto Marghera? Pierre Cardin come il nuovo Lorenzo il Magnifico, in tempi moderni generoso mecenate per Venezia e il Veneto? Il suo straordinario progetto, il Palais lumière, trionfale, imponente e avveniristico monumento architettonico, potrebbe dare avvio ad una nuova fase in un’area industriale ora degradata. Presentato nel 2010 e accolto già all’epoca con attenzione, il progetto ha ottenuto lo scorso 20 marzo l’interesse della Regione Veneto - una formula prevista dall’articolo 32 delle norme sulla programmazione in deroga alle procedure urbanistiche ordinarie - che fa seguito al “placet” del sindaco di Venezia Orsoni e all’entusiastica accoglienza della presidente della Provincia Francesca Zaccariotto. Il Palazzo della luce, grandioso e ambizioso, è una monumentale costruzione alta 244 metri distribuiti in 60 piani dove dovrebbero essere collocate residenze, alberghi e ristoranti, attività direzionali e commerciali ma soprattutto una prestigiosa università della moda, con il centro congressi e centri di istruzione superiori. Intorno 60 ettari di aree verdi. Un sogno, la torre Eiffel del Veneto, ma anche l’ina-

spettata svolta per un contesto avvilito e fatiscente come si presenta oggi quell’area, di fronte a Venezia, posta nella prima ex zona industriale di Porto Marghera, tra il canale industriale ovest, via del Commercio, via Fratelli Bandiera e la stazione ferroviaria di Mestre. Di fatto la realizzazione dell’edificio comporterebbe il recupero e la valorizzazione urbanistica e paesaggistica dell’area e presenta anche un’ipotesi di sistemazione della viabilità, con la connessione diretta alla stazione ferroviaria di Mestre e il prolungamento del sistema metropolitano di accesso a Marghera. Oltre alla realizzazione della torre e la dismissione degli attuali edifici in stato di forte degrado, e alla necessaria bonifica dei suoli e delle acque, nel progetto è inserita la creazione di un grande parco con servizi, opere viarie, percorsi ciclopedonali, parcheggi. E’ previsto anche un polo nautico. Il vipresidente della Regione Veneto, Marino Zorzato, lo definisce “un grande complesso polifunzionale che rappresenterà un polo di economia creativa e di innovazione di grande interesse per la città di Venezia ma anche per l’intera regione”. “Voglio fare il Palais Lumière qui per dare lavoro alla gente e per dare una forma unitaria simbolica all’area” ha ribadito lo stilista italofrancese che è disposto ad in-

vestire quasi un miliardo e mezzo di euro per consentire la realizzazione di questa ambiziosa aspirazione. Di questa somma, 758 milioni sono destinati alla realizzazione del Palazzo e delle opere di urbanizzazione strettamente connesse, 240 milioni per opere di interesse pubblico e 475 milioni per altri oneri e opere di riqualificazione. Sarà un intervento innovativo a impatto zero sul piano dei consumi energetici, in quanto verrà realizzato sfruttando fotovoltaico, eolico e geotermico. “Cardin si presenta come il nuovo Lorenzo il Magnifico - ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia -. Si tratta di un’operazione che va a risanare circa 200 ettari ma soprattutto che dà un’opera simbolo al Veneto. A noi serviva un mecenate per riuscire a bonificare e fare un’opera simbolo. A Pierre Cardin per questo va tutto il mio ringraziamento per aver scelto Venezia”. “Posso dire che il suo disegno è fare qualcosa di unico. Sarà un’opera di alta ingegneria ma anche di alta architettura, - ha aggiunto - con il fior fiore delle firme internazionali. Alla fine il ragionamento di Cardin è che chi verrà a Venezia - ha concluso Zaia - non potrà fare a meno di vedere il Palais Lumière, anche per la sua caratteristica di essere un palazzo pieno di luce, di

grande visibilità soprattutto di notte. Diventerà la porta d’ingresso alla città di Venezia”. “Confermo la mia grande soddisfazione” ha commentato la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto che ha parlato di vera e propria “rinascita” per Marghera. “Un Ateneo internazionale della moda potrà significare - ha detto - il rilancio di Marghera, e soprattutto la possibilità di bonificare l’area e di offrire occupazione qualificata”. La ricaduta occupazionale è infatti l’altro tema di forte interesse per il territorio. Si prevede l’impiego di circa 10mila addetti per la realizzazione dell’opera. A lavori compiuti la struttura procurerà nuova occupazione per 4500 addetti in occupazione diretta e indiretta nell’ambito del Palais (di cui il 40 per cento con altre professionalità) e altri 2500 nell’indotto. In quattro anni potrebbe essere costruito il Palazzo della Luce ma la strada è ancora lunga. Innanzitutto si dovrebbe passare alla convocazione della Conferenza dei servizi tra i soggetti interessati e quindi all’Accordo di programma. Cardin ha fretta e ha chiesto tempi contenuti. In caso di lungaggini, le alternative non mancano: i russi hanno manifestato vivo interesse, i cinesi sono già “candidati”.

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Manuntenzione ordinaria e straordinaria nel 2012 L’assessore all’Edilizia scolastica della Provincia Giacomo Gasparotto

Un milione di euro per rimettere a posto le scuole Sono destinati a Venezia e al comprensorio lagunare 390mila euro, a Mestre, Mirano e Riviera vanno 410mila euro, a San Donà e Portogruaro 160mila, a Chioggia e Cavarzere 195mila di Alessandro Abbadir

L

e scuole si rifanno il look con interventi di manutenzio- oltre un milione di euro (1.155.000)”. L’assessore va poi ne ordinaria e straordinaria deliberati dalla Provincia a nello specifico e spiega in che modo saranno suddivisi gli marzo e che ammontano ad 1 milione e 155mila euro. interventi. “Gli interventi per il 2012 – dice l’assessore - saranno Gli interventi in programma si faranno durante tutto il 2012 , ma i principali cantieri saranno avviati soprattutto in suddivisi in quattro aree: a Venezia e nel comprensorio lagunare 390.000 euro; a Mestre, Mirano e Riviera 410.000 estate, quando cioè le scuole sono chiuse. A spiegare cosa si farà è l’assessore all’Edilizia scolastica euro; a San Donà di Piave e Portogruaro 160.000 euro; a Chioggia e Cavarzere 195.000 della Provincia Giacomo Gasparotto. euro. I lavori saranno affidati a diversi “Il nostro patrimonio edilizio - spie- Gli interventi operatori economici procedendo per ga - è costituito da oltre un centinaio di sono per lo più interventi che riuniscano sia la manuedifici distribuiti su tutto il territorio, da programmati tenzione ordinaria e straordinaria per Cavarzere a Portogruaro. Si tratta di durante la pausa gli edifici scolastici, sia l’uso patrimoun patrimonio immobiliare di carattere estiva niale per gli altri edifici. Nello specifistorico nel caso di Venezia; costituito da ville importanti lungo la Riviera del Brenta, e da edifici co prevediamo interventi ordinari come la manutenzione di di recente costruzione nelle altre zone dove sono ospitate serramenti, la dipintura dei locali e le piccole manutenzioni scuole, impianti sportivi, uffici, caserme ed altri pubblici delle coperture”. Per quanto riguarda la manutenzione servizi. Tutti gli edifici richiedono sia interventi di manuten- straordinaria si prevedono interventi specifici come l’adeguazione costante nel tempo per poterne garantire l’utilizzo in mento alla normativa antincendio di una parte di palazzo sicurezza; sia interventi di manutenzione straordinaria per Savorgnan sede dell’istituto Algarotti a Venezia; nella casergarantirne la conservazione e l’adeguamento alle normative ma dei Vigili del Fuoco di San Donà di Piave e di Chioggia, e L’istituto Alberti a San Donà. In alto l’assessore Giacomo Gasparotto per lo specifico utilizzo. Nel corso di quest’anno investiremo all’istituto scolastico Alberti sempre a San Donà.

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Il concorso sulla sicurezza stradale

T

utto pronto per la seconda edizione del concorso fotografico, e grafico, rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole superiori della provincia di Venezia sul tema della sicurezza stradale. Il concorso, è realizzato da Pasav (Precedenza Alla Sicurezza Associazione Venezia) in collaborazione con la Provincia di Venezia. Due le sezioni proposte per il 2012: “Velocità” e “Uso dei cellulari alla guida”. Il concorso è aperto a tutti gli studenti che, nell’anno scolastico 2011/2012, sono iscritti alle quarte e quinte delle scuole superiori della provincia. I partecipanti dovranno realizzare un’opera grafica o fotografica su uno dei due temi in cui si articola il concorso per comunicare un messaggio educativo sulla sicurezza stradale, rivolto agli utenti della strada. La consegna dei lavori è prevista entro il 4 maggio 2012. Per info, iscrizioni e bando www.provincia.venezia.it oppure www.pasav.it. La partecipazione al concorso è gratuita. A.A.


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Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14

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Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

La prevenzione precoce del melanoma Il melanoma è un tumore della pelle sempre più comune al giorno d’oggi; Ha nel Veneto una incidenza di circa 20 nuovi casi all’anno ogni 100.000 abitanti e colpisce ogni fascia di età, ad iniziare dai 15 anni , per raggiungere un picco intorno ai 45. I fattori di rischio riconosciuti sono molteplici (familiarità, fototipo cutaneo chiaro, presenza di un nevo congenito gigante, stato di immunodeficienza ecc..), tuttavia i due fattori che dovrebbero essere sempre tenuti in considerazione risultano essere l’eccessiva esposizione solare e le ustioni cutanee. Le fasce orarie per l’esposizione solare raccomandate dovrebbero essere rigorosamente rispettate: mai esporsi al sole nell’intervallo di tempo che corre tra le 11.00 a.m. e le 16.00 p.m. e, nei periodi di tempo consentiti, utilizzare sempre creme con fattore di protezione solare consigliati sulla base del fototipo. Una saggia e moderata esposizione al sole porta senza dubbi benefici. La luce del sole, infatti, è il più importante attivatore della vitamina “D” nell’organismo. La carenza di questa vitamina può portare seri problemi alla salute quali l’osteoporosi e l’invecchiamento prematuro. Vale sempre lo slogan: “Il troppo fa sempre male, sia in un senso che nell’altro”. Chioggia è una città di mare, con una numerosa quota di pescatori e di agricoltori, occupazioni che li espongono al principale fattore

di rischio: l’ esposizione prolungata ai raggi solari.

Informa

le Specia le Specia

Ulss 14 ATTIVITÀ DI PREVENZIONE Dal 2009 il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 14 ha iniziato una raccolta dati, allo scopo di monitorare l’incidenza dei tumori nella popolazione di Chioggia, Cavarzere e Cona. Gli archivi da cui si attingono i dati sono: • le domande ex L. 80/2006 (richiesta di riconoscimento di invalidità civile per patologie neoplastiche) • le domande di invalidità civile con iter normale • i casi non negativi agli screening e successivamente diagnosticati come tumori maligni • le richiesta di esenzione ticket per patologia neoplastica • le diagnosi istologica/citologica di patologia neoplastica maligna • gli elenchi presenti presso la locale Oncologia per casi diagnosticati/operati altrove ma in trattamento chemioterapico locale • gli elenchi presenti presso la locale Ematologia per casi trattati in loco.

età, andamento temporale, sopravvivenza, confronti intra ed extra comunali negli anni, standardizzazioni) e ne diffonde i risultati. I risultati sono stati oggetto di riunioni specifiche negli ultimi anni sia con il gruppo oncologico aziendale che con tutti i Medici dell’A.ULSS. interessati.

Il Registro, gestito dal Dr. Paolo Mancarella, provvede a tutte le analisi statistico-epidemiologiche (incidenza per sesso, tipo, fasce di

La collaborazione con l’Associazione “Progetto Flavia” La collaborazione tra l’Azienda Ulss 14 e l’Associazione di Volontariato “Progetto Flavia” risale a circa un anno fa. L’associazione, nata allo scopo di sensibilizzare la popolazione della città sui rischi legati alla degenerazione patologica dei nei ha attivato una serie di iniziative atte a dare una risposta alle esigenze di una località come Chioggia – Sottomarina che durante il periodo estivo viene affollata da migliaia di turisti. L’Ulss 14 ha patrocinato una serie di iniziative di sensibilizzazione

e diagnosi precoce del melanoma promosse dall’Associazione: interventi formativi e informativi presso scolaresche e rivolti alla popolazione, giornate dedicate alle visite specialistiche dermatologiche, attivazione di ambulatori lungo il litorale nei mesi estivi per dare al turista informazioni e

consigli sulla corretta esposizione solare, ma anche attivando una rete di prevenzione, diagnosi e cura per la presa in carico completa delle persone con lesioni cutanee o anche per l’effettuazione di un primo screening dermatologico. Tutto ciò ha richiesto un approc-

cio al problema condiviso che va dalla prevenzione secondaria, al trattamento terapeutico, in una logica di integrazione di professionisti sia dell’Ospedale che del Territorio (medici di famiglia, dermatologi, chirurghi ospedalieri e del territorio) incentrata sul cittadino.

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it


Marzo 2012

Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14

ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ULSS 14 E “PROGETTO FLAVIA

A sinistra la firma dell’accordo, sopra un momento dell’incontro del 16 marzo

Il progetto ha lo scopo di attivare un ambulatorio dermatologico di prevenzione (visite di 1° livello) del melanoma. Il progetto vede tra gli attori protagonisti l’Associazione “Progetto Flavia”, le Associazioni di categoria (pesca, agricoltura, operatori turistici), lo IOV (specialista dermatologo) e l’Azienda Ulss 14. L’Associazione Flavia mette a disposizione un dermatoscopio computerizzato e remunera con i fondi propri il dermatologo. Lo IOV (Istituto Oncologico Veneto) mette a disposizione uno specialista in dermatologia che effettua le visite di 1° livello il sabato mattina. L’ambulatorio sarà attivo il sabato mattina dal mese di aprile 2012. In tale occasione si è ufficializzata la donazione da parte dell’Associazione di un dermatoscopio di ultima generazione per la migliore diagnostica, dotato di un duplice corredo fotografico rispettivamente per la documentazione e per la mappatura dei nei e di un software atto a redigere la cartella clinica informatizzata completa di eventuale documentazione fotografica A chi è rivolto il progetto di prevenzione? Le tre categorie che costituiscono il target cui è rivolto il progetto (pescatori, agricoltori e bagnini professionisti), sono sovrapponibili quanto a rischio di esposizione; forse gli operatori balneari si espongono meno settimane all’anno degli altri, ma sicuramente si espongono con maggiore intensità. Recenti studi affermano che i maschi di

età superiore ai 50 anni costituiscono la categoria a maggior rischio, dal momento che a questa età il melanoma incide di più rispetto alle età precedenti. Inoltre più l’età avanza, meno il soggetto si esamina e meno è sensibile alle informazioni; Oltre all’età ed all’esposizione solare, i fattori di rischio di cui tener conto sono la familiarità per melanoma,un pregresso melanoma, il fototipo (occhi e capelli chiari, tendenza alla scottatura in età infantile) e il numero di nevi. Per selezionare i soggetti è opportuno quindi partire dall’età: - i pensionati delle categorie - target; - i lavoratori a partire da 50 anni. Al fine di dare una priorità nel gruppo da esaminare, sarà effettuata una selezione con l’ausilio di un breve questionario di autovalutazione del soggetto composto di semplici domande quali: a) ha già avuto un melanoma o un tumore della pelle? b) nella sua famiglia (genitori, fratelli, figli, cugini), ci sono stati casi di melanoma? c) colore degli occhi, colore dei capelli a 20 anni, da bambino si è scottato al sole (arrossamento, bruciore, vesciche e perdita della pelle)? Le domande servono per dare un punteggio di maggior rischio nella stessa fascia di età. La selezione è importante, infatti, per cominciare con i soggetti che presentano un rischio maggiore per poi man mano coinvolgere la categoria per intero. Nei più giovani infatti il rischio di

malattia è minore. Il coinvolgimento delle associazioni di categoria Grazie al coinvolgimento delle Associazioni di categoria (Ascot, Gebis, Cisa, Upa, Cia, Ortomercato) che hanno accolto favorevolmente il progetto facendosi carico di sensibilizzare al problema i loro associati, venerdì 16 marzo u.s. si è svolta al Kursaal di Sottomarina una riunione con gli operatori i ed i rappresentanti delle categorie interessate al progetto (circa 90 persone). Il Progetto è stato illustrato dal presidente dell’Associazione, dr. Marino Ioseffini e dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione, dr. Massimo Boscolo Nata; successivamente la Dermatologa dello IOV che effettuerà le visite specialistiche, dr.ssa Cristiana Albertin, ha spiegato i fattori di rischio delle patologie cutanee. Nell’occasione si è proceduto alla distribuzione e raccolta dei questionari di autovalutazione che sono già stati valutati e stratificati in base al rischio.

PER INFORMAZIONI L’ambulatorio dermatologico di primo livello, gestito da Dermatologi IOV inizierà nella seconda quindicina di aprile. Gli interessati saranno contattati telefonicamente ai numeri già forniti con il questionario di autovalutazione, durante la telefonata sarà comunicata la data e l’ora della visita; questa sarà l’unica modalità di arruolamento all’indagine.

Ulss 14 informa

le Specia le Specia


24 6 Personaggio Laura Andreotti Da anni studia per perfezionarsi in danza orientale

Una ballerina da medaglia d’oro

E’ stata premiata da Carla Fracci alla competizione internazionale World Dance Tophy

di Nicla Sguotti

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uella di Laura Andreotti per la danza è una vera e propria passione che nasce praticamente insieme a lei, oggi a 26 anni ha alle spalle molti anni di studio e perfezionamento. Laura abita da sempre a Cavarzere, ha iniziato frequentando i corsi di danza contemporanea, con Romina Zangirolami e danza del ventre con Sabrina Scarpati, presso l’associazione Akcademia di Adria, perfezionandosi poi come ballerina di danza del ventre presso la scuola di Catrine Rouillet e partecipando a diverse edizioni del Congresso internazionali delle danze orientali e del Convegno internazionale delle danze orientali di Venezia, nei quali ha preso parte a lezioni di grandi artisti a livello mondiale. Ha ottenuto poi il diploma di insegnante di danza orientale frequentando il corso di formazione del Centro studi di danza e

cultura orientale tenuto dal maestro di fama mondiale Zaza Hassan. Da un paio d’anni, unendosi ad altre ballerine e insegnanti, Laura ha fondato l’associazione “Occhi d’Oriente”, scuola per la promozione della danza orientale che insegna e realizza spettacoli nelle province di Venezia e Rovigo. Da anni collabora con le scuole elementari e dell’infanzia e con l’animazione estiva di Cavarzere, preparando programmi specifici per avvicinare i bambini al mondo della danza e del movimento, inoltre tiene diversi corsi per allieve di tutte le età che sono oggi circa una quarantina. Qualche giorno fa per Laura è arrivata una grande conferma: la medaglia d’oro, insieme alle altre atlete della compagnia di danza Bellysimo Company della pluricampionessa mondiale Simona Minisini, al

World Dance Tophy, competizione internazionale che ogni anno riunisce a Lignano Sabbiadoro migliaia di danzatori. Quest’anno i partecipanti si sono esibiti davanti a una giuria di veri e proprio mostri sacri della danza, presieduta da Carla Fracci, che ha assegnato al gruppo della Bellysimo Company il primo posto, regalando a Laura Andreotti la sua prima medaglia d’oro. Cosa significa per te questo riconoscimento? “Il trofeo – così Laura – mi ha dato l’occasione di misurarmi con colleghi di ogni nazionalità e quindi di fare un’esperienza formativa davvero significativa. La medaglia d’oro rappresenta sicuramente una grande conferma, mi fa capire la validità della strada che, con tenacia e mille sacrifici, ho deciso di intraprendere e mi dà un’ulteriore motivazione per continuare a studiare e impegnarmi

“Il trofeo è una grande conferma e mi stimola a continuare ad andare avanti nella danza”. Tu hai molte allieve e sei spesso chiamata a esibirti, qual è il segreto del successo della danza orientale? “Oltre a essere una specialità raffinata e di grande fascino, la danza orientale offre a chi la pratica la possibilità di entrare totalmente in armonia con il proprio corpo, accresce la capacità di autostima e in più dona benessere all’intero organismo. È però necessario affidarsi a insegnanti competenti che abbiano

Laura Andreotti durante una sua esibizione

alle spalle anni di formazione perché deve essere praticata in maniera corretta e non improvvisata”. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? “Sicuramente continuerò a perfezionarmi e a beneficiare degli insegnamenti della grande Simona Minisini nella sua compagnia, proseguirò nella strada della danza e magari proverò a realizzare qualche sogno sul quale però, per il momento, non voglio svelare nulla”.

22 Mostra Cinofila a

città di Cavarzere in NOTTURNA

Città di Cavarzere Assessorato allo Sport

SABATO 9 GIUGNO ORE 20:00

Per informazioni: Franco cell. 338.3549151


Cultura provinciale 25 7 Caorle Dal 1° al 3 giugno prossimi Flussidiversi

Il trionfo della poesia, autori e fruitori di versi si incontrano di Ornella Jovane

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a poesia come linguaggio universale, nizzati e programmati all’interno del centro profondo, sostanziale nella sua capaci- storico della città di Caorle: nelle sue calli, tà di cogliere l’essenza e, per questo, campi e piazze, tra lo splendido campanile cilindrico in stile romanico e il suggestivo spirituale, assoluto. In tempi di maggiori difficoltà e di crisi santuario della Madonna dell’Angelo, ma le coscienze avvertono più marcata l’esigen- anche su motonavi cariche di poeti e poesie za di ritemprarsi guardando oltre l’effimero. da cui diffondere versi lungo le spiagge delLa prospettiva si fa più ampia, nell’ambi- la laguna cara ad Hemingway. Il linguaggio universale della poesia zione di trovare una risposta all’assillo che spesso riaffiora nell’animo quando cerca un troverà la sua espressione in una varietà di senso più alto, duraturo e motivante della lingue - italiano, tedesco, ungherese, sloveno e croato - e dialetti, vita e dell’esistere. E di poesia ne Il meeting fa incontrare, quelli che si parlano zampillerà tanta, come tra loro e col pubblico, nei sei stati nazionali sottili getti d’acqua, i poeti di quel territorio e nelle regioni che appartengono alla Coper ogni dove - in stra- definito Alpe-Adria, da, per mare, in chie- un tempo Mittleuropa munità di Alpe-Adria. L’ospite d’onore sa - e chiunque potrà confrontarsi con essa da compositore e da della kermesse 2012 sarà il vicentino Ferfruitore, indifferentemente, nel corso della nando Bandini, “un poeta eccezionale tra tre giorni che si terrà a Carole dal 1° al 3 pacatezza e meditazione” lo definì Zanzotgiugno prossimi. to che gli fu molto amico. Bandini ha pubE’ la quinta edizione di Flussidiversi, il blicato poesie in italiano, vicentino e latino. meeting annuale che fa incontrare, tra loro E per i suoi versi in latino ha ottenuto impore con il pubblico, i poeti di quell’ampio terri- tanti riconoscimenti al Certamen poeticum torio che oggi viene definito Alpe-Adria e che Hoeufftianum di Amsterdam e al Certamen storicamente si richiama alla Mittleuropa. Vaticanum della Fondazione Latinitatis. Poche settimane fa è stato insignito Sarà un susseguirsi di incontri, readings, seminari, eventi, laboratori per bambini orga- anche di quel premio che per il suo prestigio

Pittura. La mostra organizzata dall’Università Ca’ Foscari

WILLIAM CONGDON A VENEZIA

“W

illiam Congdon è l’unico pittore, dopo Turner, che ha capito Venezia, il suo mistero, la sua poesia, la sua passione. Il suo modo d’esprimersi è moderno, la sua comprensione vecchia quanto la città stessa. Egli ha saputo cogliere l’effettiva essenza di molti secoli e fonde questa visione in un sogno così fantastico e bello che i suoi dipinti lasciano senza respiro. Sono fatti di lava; sono lampeggianti; palpitano della vita e della passione di tutti i veneziani che da lungo tempo riposano nella loro ultima dimora”. Così scriveva Peggy Guggenheim nel 1953, esprimendo il suo entusiasmo di fronte alle Venezie di Congdon. Ora, l’occasione del primo centenario della nascita di colui che è uno dei maggiori anche se più trascurati protagonisti dell’Action Painting americana è colta dall’Università Ca’ Foscari per realizzare, in collaborazione con la William G. Congdon Foundation di Milano-Washington e con Assicurazioni Generali, una mostra “William Congdon a Venezia (1948-1960): uno sguardo americano” con oltre 40 opere sul lungo soggiorno dell’artista nella città lagunare. La mostra sarà aperta al pubblico dal 5 maggio al l’8 luglio prossimi, dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 18,

escluso il martedì. Congdon, come aveva avuto modo di osservare ancora Peggy, “non appartiene a nessun gruppo di pittori. Sta a parte. Non appartiene a nessuna scuola. Nessuno ha cercato di dipingere alla sua maniera prima di lui. I veneziani non vedono mai i suoi quadri...”, e infatti questa sarà la prima rassegna di opere di Congdon che avrà sede a Venezia. La mostra ospitata negli spazi di Ca’ Foscari Esposizioni, curata da Giuseppe Barbieri e Silvia Burini, con l’apporto di Rodolfo Balzarotti, riunisce molti degli esiti più significativi della produzione di William Congdon sul soggetto veneziano. Oltre che dalla Fondazione Congdon le opere provengono da collezioni private italiane e americane, nonché da numerosi musei americani e da quello inglese dell’Università di Cambridge. Le tele di Congdon saranno esposte nelle sale del piano nobile, affiancate da gigantografie, da bacheche con lettere e schizzi. Info 0412346947 - congdoninvenice@unive.it

viene definito il “Nobel italiano” della lirica, il Premio Librex Montale. Bandini sarà dunque il protagonista di questa edizione di Flussidiversi, raccogliendo il testimone dal poeta magiaro Géza Szocs che fu “incoronato re del meeting 2011” iscrivendo il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione insieme ad Andrea Zanzotto, Christoph Wihelm Aigner e Patrizia Valduga, già iscritti negli anni precedenti. Per tre giorni la poesia, con la sua comunità di poeti, occuperà la scena con readings ufficiali e altri improvvisati che prenderanno vita in ogni angolo della caratteristica e suggestiva città lagunare. La musica e l’amicizia, nata dal “bel piacer” di stare insieme poetando, ascoltando e improvvisando renderanno ancora più unica l’esperienza. In omaggio ad Andrea Zanzotto, verrà allestita nel Centro civico una mostra fotografica, che rimarrà aperta al pubblico fino al 1° luglio prossimo. Verranno esposte una cinquantina di immagini realizzate dal fotografo e amico Graziano Arici. Flussidiversi continua la sua collaborazione con la Mostra internazionale dell’Infanzia di Sarmede che ha prodotto anche

La città di Caorle che diventa con le sue calli, i campielli e il mare la cornice ideale per readings spontanei e programmati di poesie. A destra Fernando Bandini per questa edizione la mostra “Segnidi- la signoria del tempo viene accolta, amata, versi” e i laboratori per i bambini dove si giusto perché riusciamo ad andare oltre il insegna a disegnare la poesia. tempo che l’amore per la vita riasssume in E’ previsto inoltre un intervento di Davi- una dimensione di compiaciuta, riscoperta de Rondoni con il suo “Apocalisse Amore”. sacralità”. Sarà Fernando Bandini a chiudere l’ori“Non si tratta di una ribalta estempoginale festival con la cerimonia, il pomerig- ranea ed autoreferenziale - conclude il segio di domenica 3 giugno, di incisione sulla gretario alla Cultura per la Regione Veneto scogliera del lungomare di Caorle di alcuni Angelo Tabaro - nella quale i poeti vengosuoi versi, come hanno già fatto i poeti che no ad esibirsi e il tutto viene fruito solo al momento in cui avviene; flussidiversi vuole lo hanno preceduto nelle edizioni passate. essere un momento di Il meeting annuale incontro per costruire di poesia Flussidiversi Ospite d’onore della è promosso dalla Co- quinta edizione il poeta qualcosa nel territorio: sono coinvoltele scuole munità di Lavoro Alpe Fernando Bandini, e i bambini delle città, Adria, dalla Regione dedicata una mostra Veneto e dal Comune fotografica a Zanzotto con progetti didattici mirati e laboratori ad di Caorle, con il sostehoc; ci sarà un primo nucleodi una sorta di gno del gruppo Euromobil. “Flussidiversi - spiga il curatore scienti- officina degli editori di poesia che potranno fico dell’evento Antonio Cassuti - indica il incontrarsi tra di loro e incontrare il pubblidivenire dinamico, ma sereno al tempo stes- co; ci saranno letture che potranno poi contiso. Suggerisce il modificarsi della realtà e la nuare a cena, con i poeti a leggere poesie di centralità del movimento della parola. Porta altri poeti; e momenti di studio e momenti il lettore a mettere in moto la sua fantasia: di ascolto, ma tutto pensato per rimanere, farla cosa viva attraverso il fluire del verso, per lasciare una traccia, per essere un primo alla scoperta (ri-scoperta meglio) di ciò che mattone di una casa che voremmo solida e sta altrove, ma più reale della realtà, più forte per il futuro del territorio”. vero del vero. Vita e sogno si mescolano. E

Venezia Il 20 maggio, rievocazioni storiche nel segno della tradizione

Ritorna la festa della Sensa D

omenica 20 maggio a Venezia si terrà la tradizionale festa della Sensa: lo sposalizio del Mare. Ogni anno questo evento richiama molti visitatori attratti da una situazione che fa rivivere la millenaria storia della Serenissima, il suo intimo rapporto con il Mare e con la pratica della voga alla veneta. La festa della Sensa era una festività della Repubblica di Venezia in occasione del giorno dell’ascensione di Cristo (Sensa è il termine in dialetto veneziano). Questa festività commemora due eventi importanti per la Repubblica: il 9 maggio dell’anno mille il doge Pietro II Orseolo soccorse le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi, mentre il secondo evento è collegato all’anno 1177, quando, sotto il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa stipularono a Venezia il trattato di pace che pose fine allo storico scontro tra papato e impero. In occasione di questa festa si svolgeva il rito dello Sposalizio del Mare e oggi, in quel giorno, si propone la storica cerimonia dove il Doge a bordo del Bucintoro, raggiungeva Sant’Elena all’altezza di San Pietro di Castello, per ricevere la benedizione del Vescovo, anche lui a bordo di una barca dalle

Una festa dei tempi della Repubblica di Venezia per rievocare la fine dello scontro tra papato e impero

La mediazione della Serenissima Repubblica fra l’imperatore Federico Barbarossa e papa Alesandro III

sponde dorate. Per sottolineare il dominio della Serenissima col mare, la festa culminava con una sorta di rito propiziatorio: il Doge, una volta raggiunta la Bocca di Porto, lanciava nelle acque un anello d’oro. L’attività del comitato festa della Sensa, che dal 1965 è tornata a celebrare l’evento, oltre la rievocazione: il “Gemellaggio Adriatico” riunisce oggi alla Serenissima una città o un’area geografica che ha avuto nella storia un particolare rapporto con Venezia, unite in un vincolo culturale, di amore per il mare e per le attività ad esso collegate. Nel 2011 l’anello che lo simboleggia è passato da una città di Cipro ai comuni di Forno di Zoldo e Zoldo Alto nel bellunese.

Durante la giornata si consegna il “Premio Osella d’Oro della Sensa” assegnato ad enti, istituzioni e privati cittadini che, con la loro attività nel settore della cultura, dell’artigianato e del commercio, hanno dato lustro alla città. Tra gli eventi collaterali si allestisce il mercatino della Sensa presso la chiesa di San Nicolò di Lido, si tengono delle competizioni di voga alla veneta, si disputa il corteo acqueo delle associazioni remiere e numerose altre manifestazioni, per ricordare che questa storica data rimane per Venezia un momento di grande unione, di presa di coscienza della storia e delle tradizioni dell’isola. Roberta Pasqualetto


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IL VENETO

in PRIMO PIANO Fa più paura della grande sete del 2003 Siccità record in pianura e montagna

Niente pioggia e neve in inverno e primavera, fiumi e laghi a secco di Nicola Stievano

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otrebbe andare peggio del 2003”: gli addetti Nel frattempo gli agricoltori sono i primi a risentire della ai lavori sperano tanto di sbagliare ma questo penuria d’acqua: il mais appena seminato fatica a germoinizio di primavera, dopo un inverno completa- gliare e le altre colture, dalla vite al granoturco, dalla frutta mente all’asciutto, non promette niente di buono. Manca- agli ortaggi, senza acqua non maturano. L’irrigazione è già no ancora due mesi al periodo più caldo dell’anno eppure iniziata, con oltre un mese di anticipo, ma rischia di non poter proseguire perché la poca acqua fino ai primi di aprile di pioggia se disponibile non basta per tutti, anzi ne è vista veramente poca. Da metà Allarme dovrà essere razionalizzata. dello scorso novembre sono caduti in per l’agricoltura A fine marzo nella nostra regiomedia fra i 50 e gli 80 millimetri di ma scarseggia ne, stando ai dati dell’Anbi, l’associapioggia in pianura e in montagna la anche l’acqua zione nazionale delle bonifiche, manneve non si e quasi vista al di sotto ad uso potabile cano all’appello oltre 140 millimetri dei 1800-1500 metri. I laghi alpini e i bacini nel Bellunese, Trevigiano e Vicentino sono in di pioggia, che significa 140 litri d’acqua per metro quadrasecca e la portata dei fiumi è ridotta al minimo. Insomma to. Come se non bastasse la falda nell’area centrale delle niente pioggia e pochissima neve in montagna, una conco- risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, mezzo mitanza di fenomeni che hanno lasciato a secco le riserve metro al mese, e le portate di tutti i principali corsi d’acd’acqua e stanno mettendo a rischio anche l’approvvigio- qua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi. namento degli acquedotto, tanto che si parla addirittura di Rispetto alla media che viene calcolata a partire dal 1994, razionalizzare l’acqua per uso potabile. Alla fine di marzo i bacini idrografici del nostro territorio hanno registrato un la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi dopo l’en- deficit pluviometrico medio del -34%, in particolare: Lemenesimo incontro con i tecnici e gli amministratori di tutti ne -49%; Piave -35%; Brenta Bacchiglione -30%. i consorzi di bonifica, delle autorità di bacino regionali e Le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e interregionali, degli enti gestori degli impianti idroelettrici. Confagricoltura lanciano l’allarme: “Dopo i rincari di inizio

anno di gasolio e tasse come l’Imu – spiegano i rappresentanti degli imprenditori del primario – che già hanno eroso il reddito delle imprese, ora ci troveremo a fare i conti con i danni della siccità e del maltempo che in qualsiasi momento potrebbe abbattersi nella nostra regione. Ormai le condizioni climatiche sono cambiate e non possiamo passare da un’emergenza all’altra”. In campagna le difficoltà sono evidenti. “La stagione delle semine si è concentrata in pochi giorni – spiega Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia – perché finché hanno potuto gli agricoltori hanno aspettato che la situazione cambiasse. Così la richiesta di sementi e prodotti correlati si è concentrata in un periodo di tempo ristrettissimo, provocando anche problemi di approvvigionamento. Con la siccità del 2003 l’agricoltura ha perso oltre la metà del mais veneto e gran parte delle altre colture. Quest’anno partiamo con il grosso handicap di un inverno praticamente all’asciutto, che ha costretto ad anticipare le irrigazioni, dove questo è possibile. Le prossime settimane saranno ancora più critiche”. “Stiamo lavorando al piano contro il rischio di allagamenti causati da eventi alluvionali – ha aggiunto – ma dovremo pensare ad un piano per affrontare i ricorrenti periodi

di siccità, in cui anche le casse di espansione potrebbero tornare utili”. Tra gli interventi strutturali si è convenuto di dare priorità al potenziamento della barriera contro la risalita del cuneo salino sull’Adige. A Venezia la Regione ha deciso di procedere con la razionalizzazione dell’acqua. “In base alla specificità di ogni singolo bacino, - spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Conte - sarà prevista la riduzione dei valori del deflusso minimo vitale, accompagnata dalla contestuale riduzione dei prelievi irrigui o dalla turnazione nell’ambito dell’operatività dei singoli consorzi di bonifica. I soggetti gestori degli invasi idroelettrici dei bacini montani dovranno trattenere integralmente le risorse idriche così risparmiate nei serbatoi, allo scopo di renderla disponibile nel periodo estivo. L’Arpav verificherà le effettive portate prelevate e effettuerà i necessari periodici controlli sulla situazione generale”. Conte ha fatto presente che l’applicazione di queste misure avrà effetto sull’intero sistema di gestione dell’acqua, compreso il recupero dei livelli delle falde idriche sotterranee anche mediante il risparmio idrico dei prelievi e il controllo sull’uso della risorsa, a beneficio principalmente degli impianti acquedottistici e dei prelievi attraverso pozzi da falde di qualità.

EFFETTO SICCITÀ SUI PREZZI MANZATO METTE IN GUARDIA: “OCCHIO ALLE SPECULAZIONI”

U

n “effetto collaterale” della siccità è il rischio speculazione, con l’immancabile impennata dei prezzi che si registra ad ogni nuova emergenza. A denunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. In queste settimane le colture venete sono in sofferenza e la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però Franco Manzato attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di

questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – spiega l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come

‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita, senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti

da Paesi dove il problema non esiste”. Manzato invita tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori, “Perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.


Il Veneto in primo piano 27 7 L’emergenza Dal Polesine alla Bassa Padovana si aggrava la minaccia di inquinamento delle falde

L’acqua del mare risale i fiumi in secca e “brucia” le colture N

on è solo la mancanza d’acqua a preoccupare perché un’altra minaccia arriva dal mare, soprattutto per il Polesine e la Bassa Padovana. Si tratta del fenomeno del cuneo salino, vale a dire della risalita dell’acqua del mare lungo i fiumi durante i periodi di magra. L’assenza di piogge e la scarsità delle risorse idriche ha prosciugato i corsi d’acqua principali, dal Brenta all’Adige, ora esposti alla minaccia del cuneo salino. L’acqua salata può risalire anche per diversi chilometri per poi inoltrarsi nelle falde sotterranee, inquinandole, e “bruciando” le coltivazioni in vaste zone fra Chioggia, Adria, Cavazere, Piove di Sacco e Conselve. Preoccupa il livel-

IL CASO

lo dell’Adige. La siccità degli ultimi tempi ha abbassato la portata del fiume a meno 3,66 metri rispetto allo zero idrometrico al livello di Boara Pisani. A questa quota corrisponde una portata variabile tra gli 80 ed i 100 metri cubi d’acqua al secondo: insufficiente perché possa funzionare lo sbarramento antisale posto alla foce dell’Adige, costruito negli anni ’90 e non più adeguato alla portata minima che il fiume ha fatto registrare nell’ultimo decennio. Il Consorzio di bonifica Delta del Po, competente per comprensorio, non ha le disponibilità economiche sufficienti per gli interventi strutturali necessari per rimodernare la barriera antisale. “La soluzione al proble-

ma non può essere la costante danza della pioggia dei polesani – commenta amaro il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo – Il Veneto sta dando un brutto esempio di gestione del territorio e, per il secondo anno consecutivo, stanzia zero euro per le opere di contrasto all’abbassamento del suolo (e al conseguente fenomeno del cuneo salino). Sono tagli devastanti e autolesionisti. I polesani sanno bene che la subsidenza sta pericolosamente continuando nel nostro territorio ed è conseguenza anche dalle estrazioni metanifere degli anni ’50. Per riparare questi danni, lo Stato aveva riconosciuto dei fondi speciali ai territori colpiti: Polesine, ferrarese

e ravennate. Infatti, al contrario del Veneto, la regione Emilia Romagna nei propri bilanci sta continuando ad indirizzare i fondi statali verso le opere di bonifica dei propri territori colpiti dalla subsidenza”. “Per fermare l’acqua dolce che si disperde in mare e impedire la risalita del cuneo salino nell’asse BrentaBacchiglione-Gorzone - spiega l’ingegner Giuseppe Gasparetto, direttore del consorzio di bonifica Adige Euganeo - abbiamo già pronto e finanziato il progetto dello sbarramento a Chioggia. Un’opera da quasi 25 milioni di euro che ci permetterebbe di risolvere una volta per tutte il problema. I soldi ci sono già, ma non c’è tempo da perdere”.

TORNA IL CONTRIBUTO AI CONSORZI DI BONIFICA PER TUTTI I PROPRIETARI

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assa sulla bonifica, la Regione ci ripensa e cancella l’esenzione per i contribuenti “urbani” e per tutti coloro che pagavano meno di 16,54 euro. Dopo due anni viene reintrodotto il contributo ai consorzi di bonifica per tutti i proprietari di terreni e fabbricati. La legge non funzionava, hanno ammesso gli amministratori regionali, perché ai consorzi di bonifica vengono a mancare ben 10 milioni di euro, che comunque sono dovuti. A quanto pare non è praticabile la strada che siano le aziende di gestione dell’acquedotto a pagare i consorzi di bonifica per la loro attività relativa agli scoli nei centri abitati serviti di fognatura. Quindi verrà riammesso il tributo

anche in zona urbana, anche se c’è da stabilire cosa accadrà per le zone urbane che scaricano direttamente in fiumi come il Bacchiglione, che non è di competenza dei consorzi stessi. Non solo: sparisce l’esenzione per chi doveva pagare meno di 16,54 euro, ma il meccanismo stabilito è che la Regione vedrà quanti soldi ha a disposizione per far fronte al mancato incasso dei consorzi e poi deciderà a che livello far scattare la possibile esenzione. Dagli ambienti di Palazzo Ferro Fini pare che la quota di esenzione sarà a 7 euro, ma sarà una delibera di Giunta a stabilirlo. E sarà da vedere anche se ci sarà un effetto retroattivo del tributo, relativo al 2011.

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28 8 Il Veneto in primo piano Sociale I dati Inps regionali parlano di situazioni di estrema difficoltà

Pensionati sempre più tartassati Aumentano i suicidi e quelli che si accollano le spese dei figli disoccupati con bimbi piccoli di Alessandro Abbadir

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ivere di pensioni all’epoca della crisi, un dramma nel dramma anche in Veneto. A rendere sempre più pesante una situazione che già lo era, sono stati i provvedimenti presi da qualche mese dal governo Monti. Spesso i pensionati si devono far carico anche della situazione di disperazione dei figli che in diversi casi sono sposati e non riescono a dare una vita dignitosa ai loro bimbi. Dai dati Inps, disponibili alla fine del 2011 in Veneto c’erano quasi 1 milione e 300 mila pensionati di fondi pensione, compresi tutti quelli autonomi considerando anche le pensioni assistenziali. Ma andiamo alle pensioni più basse, quelle cioè con meno di 1000 euro al mese, sono in tutto 550 mila e di queste 210 mila riguardano trattamenti di invalidità civile (210 mila). E poi: le pensioni erogate dal Fondo Lavoratori Autonomi (196 mila) per effetto della bassa contribuzione prevista per queste categorie e, le restanti, sono pensioni dei superstiti, generalmente pagate alle vedove di lavoratori deceduti e

rendite per infortuni subiti. Per queste non c’è stato il blocco degli adeguamenti. Quelle che invece hanno subito il blocco sono state 374.000, ossia coloro che percepiscono più di 1.405 euro al mese e subiranno il blocco dell’importo della pensione nel 2012 e nel 2013, pari al 29% di tutti i pensionati veneti. A livello regionale le cose sono differenti provincia per provincia. “I pensionati più “ricchi” dalle statiche Inps sembrano essere quelli di Venezia e provincia. Qui sono 8.645 quelli con pensioni superiori a 1.405 euro che non avranno così l’adeguamento.

Continueranno, invece, a beneficiare dell’adeguamento dell’importo della pensione all’aumento del costo della vita per il 2012 e gli anni futuri circa 919 mila pensionati in tutto il Veneto che percepiscono una o più pensioni per un importo inferiore ai 1.405 euro mensili. Il primato regionale di questi pensionati “poveri” con più di 170 mila casi spetta a Verona, ultima Belluno (anche per motivi demografici) con 47 mila. Ma vivere di pensione, una pensione che per le giovani generazioni è un vero e proprio sogno, che forse non sarà raggiunto, per molti anziani

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sta diventando un dramma sociale. “Abbiamo avuto – spiega Don Dino Pistolato direttore di Caritas Venezia – tanti casi in tutta la regione di anziani che si sono suicidati, perché non erano in grado di far fronte alle esigenze della vita. Gli anziani sono in questo momento di crisi l’unica risorsa per tante giovani coppie che hanno fatto famiglia, hanno bambini e sono disoccupati . Molti genitori ospitano in casa queste famiglie senza lavoro . Diventano “baby sitter” e sopperiscono a servizi di welfare che non ci sono. Ridurre le loro entrate rischia così, in

questo momento di crisi economica, di essere un dramma, oltre che per loro, anche per i figli e nipotini”. Si assiste poi alla caduta nell’indigenza soprattutto delle vedove che si vedono decurtata la pensione del marito alla sua morte e che magari vivono ancora in affitto. A dire il vero poi la “botta“ contro i pensionati sarebbe potuta essere ancora più pesante, ma per fortuna le pressioni dei sindacati hanno fatto innalzare il tetto originariamente previsto a 1000 euro del non adeguamento.

Problema esodati

SI CERCA UNA SOLUZIONE

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roblema esodati, il governo promette una soluzione , ma a tre mesi dal varo della Riforma della Previdenza non si sa nemmeno quanti siano. Ad ammettere che il numero è incerto, ma sicuramente superiore a quello calcolato inizialmente, è stato direttamente il direttore dell’Inps nazionale Antonio Mastropasqua che su questo tema è stato sentito direttamente alla Camera dei Deputati. Ma chi sono gli “esodati”? Con questo termine si va ad indicare quei lavoratori che, in seguito alla riforma della previdenza varata dal ministro per il Welfare, Elsa Fornero, rischiano di restare senza lavoro e senza pensione a causa dell’aumento dell’età pensionabile. La riforma di Natale ha conservato le regole precedenti per chi, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, aveva accettato di lasciare il lavoro o era stato licenziato. Con questa riforma viene garantita la pensione secondo i requisiti preesistenti, ma le risorse sono limitate e non tutti potranno accedervi. Qualche calcolo sulle “platee“ di persone interessate comunque è stato fatto. Si pensa che siano circa 350mila gli italiani interessati a questo problema (e con loro decine di migliaia di veneti) e che non sanno cosa sarà del loro destino. Cioè se riusciranno ad andare in pensione o meno. Su questo problema stanno lavorando alacremente da settimane al ministero del Lavoro dove è stato creato un tavolo di coordinamento a cui partecipano anche Ragioneria generale dello Stato e Inps. Si spera che per l’inizio dell’estate si trovi una soluzione o almeno si dica esattamente a queste persone quale sarà il loro destino. Fra le ipotesi che il governo sta mettendo in campo ce ne sono diverse ma arriva anche il conto salato dell’operazione. Il costo potrebbe sfiorare i 3 miliardi l’anno, per un risarcimento massimo di cinque anni. Emerge così l’ipotesi di una sorta di indennità di mobilità transitoria che accompagni questi lavoratori alla pensione. Tutto dovrebbe essere deciso con un decreto ad hoc che sarà emanato entro il 30 giugno. Nel frattempo sono scesi in campo i sindacati e il 13 aprile la Cgil anche per questo problema ha indetto uno sciopero. A.A.


Il Veneto in primo piano 29 9 Turismo

NEWS

Balneazione I dati della Regione a seguito dei monitoraggi

Promossa a pieni voti l’acqua veneta di Ornella Jovane

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’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte dà l’annuncio e il collega al Turismo Marino Finozzi se ne rallegra entusiasta. La questione riguarda la qualità dell’acqua dei mari, dei laghi e in generale di balneazione che risulta eccellente al 91 per cento nel Veneto. “Tutti devono sapere” ripete l’assessore veneto in vista dell’imminente stagione estiva e dell’arrivo dei vacanzieri nelle nostre spiagge e località turistiche. “I nostri turisti - commenta Finozzi - cercano, vogliono e hanno diritto di pretendere la qualità dell’acqua di balneazione. Invito tutti i nostri tour operators a diffondere i dati assieme alle loro proposte”. I dati sono quelli ufficiali della Regione a seguito di controlli e monitoraggi realizzati nel corso degli anni e diffusi in prospettiva della stagione balneare 2012, ormai alle porte. Nel Veneto, dunque, il bagno dei turisti sarà in acque eccellenti al 91 per cento - non solo in spiaggia ma anche al lago o nei fiumi - buone per il 6 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle) e sufficienti per il 3 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle). “All’inizio della stagione 2012, che va dal 15 maggio al 15 settembre, - assicura l’assessore Conte - tutte le acque di balneazione del Veneto vanno considerate idonee alla balneazione”. “Il Veneto - fa osservare - ha già largamente raggiunto l’obiettivo che impone la normativa europea 2006/7/CE che tutte le acque di balneazione dovranno essere dal 2015 almeno di qualità sufficiente. Con riferimento alla nuova classificazione che riguarda il periodo 2008-2011 e che è valida per l’inizio della stagione balneare 2012 in Veneto risulta che nessuno dei punti in campionamento costantemente controllati durante tutta la passata stagione ha fatto registrare qualità scarsa”.

NEWS

G

Il 91 per cento delle acque balneabili in Veneto è eccellente, il 6 per cento buona e il 3 per cento sufficiente

L’eccellente qualità dell’acqua balneabile alimenta buone aspettative per la stagione turistica estiva I controlli anche quest’anno, con il rinnovo del protocollo d’intesa, saranno svolti dall’Arpav in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera della Direzione marittima del Veneto. “Un impegno fattivo e rilevante - fa presente il Contrammiraglio Tiberio Piattelli, Direttore Marittimo del Veneto - per il quale sono stati messi a disposizione nella stagione 2011 otto mezzi acquei presso i comandi costieri e sul lago di Garda, per 73 missioni e 235 ore di navigazione complessive”. L’assessore Conte fa sapere che, nonostante la difficile fase economico-finanziaria, non ci sarà nessun allentamento del monitoraggio delle acque di balneazione. Del resto - aggiunge - il turismo balneare, con oltre 145 km di coste, è un settore strategico sia per l’economia che per la valorizzazione ambientale del Veneto. “Abbiamo circa 150 km di coste utilizzabili per il turismo, tra spiagge marine e litorali del Lago di Garda - commenta Finozzi - rispetto alle quali la riconosciuta

qualità delle acque è un elemento essenziale”. “Dei quasi 63 milioni e mezzo di presenze turistiche , che generano un fatturato di circa 15 miliardi di euro - prosegue il suo ragionamento l’assessore - le presenze nelle località balneari sono 26.485.634, pari cioè al 41,77 per cento del totale. Avere le acque a posto, anzi di qualità è un valore aggiunto che mi rende ottimista sull’andamento della prossima stagione, pur in un oggettivo periodo di generale difficoltà economica”. Il direttore dell’Arpav, Carlo Emanuele Pepe, ha sottolineato come 7 anni di risultati favorevoli possano far guardare al futuro in termini ottimistici e ha ricordato che nelle 169 stazioni di campionamento (96 sull’Adriatico, 65 sul Lago di Garda, 8 sugli altri laghi veneti) è prevista nella stagione 2012, inziando dalla fine di aprile, la raccolta di 104 campioni e l’effettuazione di 23.322 rilievi e analisi. Sul sito web dell’Arpav, www. arpa.veneto.it, saranno disponibili sia i bollettini periodici che i dati analitici per conoscere la situazione in tempo reale.

Ospitalità

UN PROGETTO PER RENDERE IL VENETO FRUIBILE DA TUTTI

U

n turismo attento alle esigenze delle persone con disabilità motorie, visive, uditive, alimentari e a tutte le situazioni dove anche solo l’accoglienza di bambini e di anziani comporta un’ospitalità capace di soddisfare le particolari richieste. Un turismo insomma per tutti: è l’obiettivo di un innovativo progetto grazie al quale il Veneto vanta in Europa il suo primato, come regione pilota. Se ne è parlato nel corso di Gitando All, l’evento che si è svolto alla Fiera di Vicenza a fine marzo scorso, un’amplissima sezione dedicata all’ospitalità per tutti nell’ambito del salone dedicato al turismo e al tempo libero Gitando. “Non sono le persone che devono “superare” le loro disabilità, ma è il territorio che deve diventare accessibile a tutti”. ha affermato l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi all’apertura della seconda edizione dell’Agorà della Solidarietà, intervenuto assieme al direttore generale della Fiera Corrado Facco, al presidente dell’asIl turismo dell’accoglienza sociazione Village per tutti prevede nuove for all Roberto Vitali competenze e al presidente del professionali, tra cui Centro servizi per il quella del sorriso volontariato Csv, che organizza l’iniziativa, momento di incontro e di confronto tra le varie realtà del volontariato italiano. “Trasformare il Veneto in modo da renderlo fruibile a tutti - a osservato l’assessore Finozzi - è anche un affare economico, perché dà una spinta ulteriore ad un settore, quello dell’accoglienza, che anche lo scorso anno ha raggiunto risultati da primato e dove il Veneto rappresenta la maggiore realtà italiana. In proposito bisogna considerare che solo in Europa sono almeno 60 milioni le persone che hanno problemi di difficoltà motorie, sensoriali e nutrizionali. Ma non è solo questo, perché significa aiutare nel contempo i residenti e creare posti di lavoro”. L’economia dell’ospitalità richiede tuttavia nuove professionalità e nuova formazione. In questo contesto l’assessore veneto all’Istruzione e al lavoro Elena Donazzan ha sottolineato l’esigenza di formare “professionisti del sorriso”. “Gli operatori - ha ricordato - mi hanno evidenziato la necessità di formare al sorriso, che non è un paradosso, ma un O.J. fattore vincente della politica dell’accoglienza”.

Turisti stranieri

GLI UCRAINI SOGNANO LE VACANZE IN VENETO

li ucraini sognano il Veneto quando pensano alle loro vacanze, estive e al mare soprattutto ma non solo. E’ la conclusione cui è giunto l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi a seguito delle manifestazioni d’interesse espresse dai locali in occasione della 18esima edizione dell’Ukraine international traverl et tourism exhibition, il più importante salone delle vacanze ucraino. Il Veneto vi ha partecipato per proporre la propria offerta turistica sia estiva sia per tutto il periodo dell’anno. E ha riscosso, sorprendendo positivamente anche gli

operatori del settore presenti, un ottimo successo che è stato valutato anche dalla lunghezza della coda formata dagli ucraini interessati a conoscere le soluzioni di vacanza made in Veneto. La regione che quest’anno ha ottenuto il primato in Italia per quanto riguarda il turismo ha saputo catturare l’interesse degli ucraini in particolar modo per il pacchetto vacanze orientato al mare, ma anche la montagna in inverno ha saputo esercitare il proprio fascino così come le città d’arte. Località irresistibili ma anche prodotti inimitabili, oggetto di

desiderio di molti aspiranti turisti dell’est attratti dal Veneto anche per questioni di shopping. “C’è anche la voglia di shopping e di made in Italy - ha commentato l’assessore - che in questo Paese che si sta affacciando prepotentemente sui mercati occidentali è rappresentato proprio dal miglior fashion delle aziende Anche i negozi venete”. Del resto le presenze degli ucraini in Veneto sono in costante crescita negli ultimi anni anche se complessivamente e i prodotti made in di fronte ai circa 63 milioni e mezzo di presenze complessive, Veneto “catturano” gli stranieri risultano essere ancora un numero contenuto. P A D O V A

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30 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Consiglio regionale Approvata la legge finanziaria per il 2012

Polemiche su consorzi, ticket e acque minerali Con 31 voti favorevoli e 22 contrari approvati i primi 27 articoli di Mauro Gambin

“P

rima i veneti” era uno degli slogan usati dal sa maggioranza se non dello stesso partito. Qualche presidente Luca Zaia durante la campagna collaborazione, certo, ma il grosso della discussione è elettorale. Durante le fasi che hanno portato girato attorno a tre articoli. Infatti le parole più grosse all’approvazione della legge finanziaria e del bilancio sono volate per l’emendamento presentato dal Pdl, con previsionale per il 2012, è stato usato come un fa- il quale sono state prorogate al triennio 2013-15 le stidioso pungolo dagli esponenti dell’opposizione per riduzioni di pagamento dei diritti di prelievo di acque sottolineare il ritardo con il quale il Consiglio è andato minerali, seguito dalle nuove modalità per l’esenzione al voto. Il primato, infatti questa volta è negativo. Il dal pagamento dei ticket sui farmaci mentre per il ritorVeneto è arrivato dopo le altre 19 Regioni ricorrendo no del tributo ai consorzi di Bonifica c’è stato addirittura inoltre all’istituto dell’esercizio provvisorio. L’iter è stato uno smarcamento del Consigliere Nicola Finco dal suo lungo anche a causa del quadro economico finanziario compagno di partito Maurizio Conte che ne ha proponazionale alquanto incerto, il dibattitto è stato comun- sto il rinserimento, salvo poi votare complessivamente que acceso e i temi importanti. Tanto per fare un esem- la legge insieme al resto della Lega. Temi importanti, pio, nelle settimane che hanno preceduto il voto si è dunque, non solo perché su questi si sono accapigliati parlato di un sostanziale riordino di Veneto Agricoltura, gli esponenti di palazzo Ferro Fini ma piuttosto perché in chiave più “economica” ovviamente; degli stanzia- riguarderanno da vicino le tasche dei cittadini. Con menti per salvare Veneto Strade dal default; di equi- l’emendamento presentato dal Pdl per prorogate fino parare i costi del difensore civico al triennio 2013-2015 le ridue del difensore dei minori a quelli Maglia nera zioni del pagamento dei diritti delle figure apicali di enti regionali per il Veneto, di prelievo di acque minerali in o di società controllate. Insomma il Consiglio scadenza a fine 2012, la magspendere meno o risparmiare di al voto gioranza che guida la Regione ha più? Con le idiosincrasie politiche per ultimo scelto di non incassare una bella non è sempre possibile spigare cifra per i prossimi anni. Infatti, le ragioni di un bilancio che tra le tante cose avrebbe alle aziende che imbottigliano l’acqua è stato fatto un dovuto risolvere almeno in minima parte anche le ur- sconto: pagheranno 1,50 euro per ogni metro cubo di genze delle imprese in balia dei rovesci provocati dalla acqua e suoi derivati anziché i 3 euro di canone. Per la crisi. Ma su questo fronte non è stato deciso molto, Regione ciò si traduce in un mancato incasso di 3,5 mianzi niente, niente nemmeno sulla riorganizzazione di lioni di euro l’anno che moltiplicato per i tre previsti dal Veneto Agricoltura il cui articolo è stato stralciato, niente provvedimento porta alla cifra di i 10 milioni di euro. sulla costituzione del gruppo regionale di Protezione Ci- Somma che a molti sarebbe parso più giusto incassare vile e anche l’articolo 3, riguardante l’Attribuzione alla per destinarla alle aziende in difficoltà. “Esisteva l’idea Regione del gettito derivante dalla lotta all’evasione in di un fondo di rotazione per il sostegno delle piccole immateria di compartecipazione regionale all’Iva, è rima- prese - ha commentato Stefano Peraro dell’Udc – ma sto un cassetto vuoto dentro al quale non è stato messo in questo modo si è deciso di aiutare solo quelle che imgran che. Non per questo sono mancati scontri, accesi bottigliano l’acqua”. “La Regione non ha soldi – gli ha diverbi e rimarcati distinguo anche all’interno della stes- fatto eco Pietrangelo Pettenò, della Federazione della

Marino Zorzato, Pdl

“ARTICOLO 18 ANCHE AI DIPENDENTI PUBBLICI?”

“L

a bocciatura dell’ordine del giorno sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da parte di un inedito asse Lega-PD è di fatto una vittoria del PDL”. Lo affermano il vicepresidente della Giunta regionale Marino Zorzato e il capogruppo del PdL Dario Bond dopo il voto del documento presentato dal gruppo del Popolo della Libertà e respinto in aula da una maggioranza rosso-verde. Il documento ha come obiettivo l’estensione dei contenuti della riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori anche ai dipendenti pubblici. “Crea stupore - afferma Zorzato - che nel 2012 la classe politica esprima ancora valori discriminatori come questi. Nella nostra visione del mondo liberale - prosegue il vicepresidente della Giunta - non vediamo differenze tra tipologie di lavoratori e vogliamo che vengano superate le eventuali disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e tra lavoratori di piccole aziende e di grandi aziende. Quando si riforma il mercato del lavoro non ci possono essere lavoratori di serie A e di serie B - sottolinea Marino Zorzato - ma solamente lavoratori con uguali livelli di protezione sociale. Ringrazio, infine, i colleghi del mio gruppo politico del Pdl in Consiglio regionale del Veneto - conclude Zorzato - per aver sollecitato un argomento così importante per il futuro del nostro Paese”.

Laura Puppato, Pd

OTTENUTI FONDI PER LE PARI OPPORTUNITÀ

“S

iamo riusciti a garantire la sopravvivenza di alcune realtà fondamentali che faticano quotidianamente ad andare avanti, malgrado la funzione di prevenzione e di tutela sociale che sanno svolgere sul territorio”. Questo il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato, dopo l’annuncio dell’inserimento a bilancio di 470 mila euro nell’ambito delle pari opportunità, come richiesto dai democratici. “Avevamo chiesto 1,2 milioni ed è dunque chiaro che in sede di assestamento bisognerà ritoccare in alto queste cifre. Ritengo comunque importante, dopo gli azzeramenti che inizialmente la Giunta voleva imporre, lo stanziamento per i centri anti-violenza (130 mila) così come quello per le politiche comunali e scolastiche sulla parità di genere (300 mila) fondamentali per la sensibilizzazione dei giovani”.

Soddisfatti e non Andrea Bassi, Lega Nord

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VAS

E

Il Consiglio regionale presso palazzo Ferro Fini Sinistra – ma decide di aiutare chi ogni anno spende quattro miliardi di euro in pubblicità”. Toccherà le tasche dei veneti anche il reinserimento del tributo ai consorzi di Bonifica anche per coloro che sono allacciati alla rete fognaria, voluto dell’assessore del Carroccio, Maurizio Conte, e le nuove modalità con le quali verrà accordata l’esenzione dal pagamento dei ticket sui farmaci. In precedenza la dispensa avveniva sulla base dell’Isee, ora invece come parametro verrà usato il reddito complessivo familiare legato all’Irpef, diminuendo in questo modo il numero di coloro che in futuro potranno beneficiare dell’esenzione. Dal lungo dibattito costitutivo della legge finanziaria e quello legato all’approvazione sono rimasti fuori alcuni problemi che verranno affrontati con provvedimenti legislativi ad hoc nei prossimi mesi. Tra questi esiste l’intenzione di un riordino dei servizi di trasporto pubblico locale in un’ottica di razionalizzazione e di una più equa ripartizione delle risorse finanziarie tra le aziende di tutto il territorio veneto da applicare con criteri diversi da quelli della spesa storica. Un impegno in questo senso è stato formalizzato con un ordine del giorno che, tra l’altro, affida ad una commissione tecnica lo studio della definizione dei servizi minimi per il trasporto pubblico locale nei settori automobilistico, lagunare e tramviario. Il dibattito, dunque, è destinato a continuare. Graziano Azzalin, Pd

“IL NOSTRO CONTRIBUTO È STATO DETERMINATE”

“I

l contributo che il Pd ha dato a questa finanziaria è importatnte – spiega Graziano Azzalin – del resto Lega e Pdl sono sempre più divisi fra loro e al loro interno. Isi Coppola ha rivendicato a se il merito dei due milioni per il ripascimento degli arenili ma nel bilancio presentato con la sua firma tale cifra non compariva nemmeno e che il finanziamento è arrivato grazie a un emendamento firmato da me e dal collega Lucio Tiozzo e a tal proposito vorrei ricordare che all’appello ancora mancano tre milioni per la subsidenza e per i maggiori costi sostenuti per la difesa idraulica in Polesine. Importanti ritocchi sono stati ottenuti dal Pd anche per quanto riguarda la piccola pesca costiera, l’allevamento, i Caa, gli impianti di sollevamento delle acque, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, le borse di studio, la cooperazione, la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, il contrasto della criminalità organizzata, i centri antiviolenza. Azzerati, invece i Confidi, i fondi di rotazione e i fondi di sostegno agli affitti”.

sprime soddisfazione il consigliere della lega Nord per l’approvazione da parte del Consiglio veneto di un proprio emendamento alla finanziaria che introduce nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica per gli strumenti urbanistici attuativi. “Questo emendamento - spiega Bassi - determina in quali casi deve essere disposta la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), seguendo da un lato la direttiva comunitaria e dall’altro il codice ambientale. I benifici derivanti da queste nuove disposizioni sono molteplici, a partire dalla semplificazione amministrativa, che consente finalmente di chiarire le modalità di intervento in una selva di leggi nazionali confuse e in continuo cambiamento. Cristiano Corazzari, Lega Nord

DIVERSI INTERVENTI RIGUARDANO IL POLESINE

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onostante le ristrettezze economiche spiega Corazzari - abbiamo cercato di dare una risposta anche al Polesine. A tal proposito voglio sottolineare l’importanza di alcuni provvedimenti, a cominciare dall’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Giunta al reperimento delle risorse a favore dell’ex Ospedale Psichiatrico di Ficarolo che oggi versa in grave situazione debitoria. Non meno significativa è l’approvazione della rateizzazione in 10 anni dei canoni pregressi dal 2003 al 2009 per i passi carrai lungo la rete di Veneto Strade, che consentirà di dare un sostegno a quei privati e alle piccole imprese. Altri vantaggi sono rappresentati dallo stanziamento di 2 milioni di euro per la bonifica dei territori del Delta e il milione di euro per interventi di ripascimento e difesa delle coste marittime. Carlo Alberto Tesserin, Pdl

“BENE PER GLI AIUTI ALLA PESCA”

“E

’ una prima importante risposta al comparto della pesca che versa in condizioni drammatiche. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada dialogando sia con il Governo nazionale che con l’Unione europea”. Così il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin ha commentato lo stanziamento di 400 mila euro a favore del settore della pesca in accoglimento di un emendamento “dedicato” presentato dallo stesso Tesserin con il collega del Pdl Mauro Mainardi. “L’utilità di questo emendamento è dimostrata anche dalla convergenza trovata in aula con i consiglieri Lucio Tiozzo e Pietrangelo Pettenò”, rimarca il presidente della Commissione Statuto che rileva anche il sostegno degli assessori Manzato e Ciambetti. “Manzato deve proseguire negli sforzi in corso e saper dialogare con tutte le Istituzioni nazionali ed europee. Dobbiamo dare risposte urgenti”.



32 10 Intorno a noi Tragedia e impresa Dall’inizio della crisi 50 imprenditori si sono tolti la vita

Le ragioni dei suicidi nel dna dei veneti Camon: “C’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padre-marito-nonno è lavorare e far lavorare” di Mauro Gambin

A

Le Pmi vantano crediti per 900 milioni. Non vengono corrisposti a causa del patto di stabilità

ntonio Tamiazzo di Montecchio Maggiore a capodanno di quest’anno ha deciso di farla finita. Qualche giorno dopo Umberto Ventura di San Giorgio delle Pertiche ha scelto di compiere lo stesso gesto. Il 9 marzo sulle pagine dei giornali veneti è comparso il nome di Ivano Polita di Noventa di Piave seguito a distanza di appena undici giorni da quello del bellunese Giampietro Benvegnù. Li chiamavano imprenditori ma prima di tutto erano e restano uomini. Cinquanta, secondo i calcoli della Cgia di Mestre che dall’inizio della crisi hanno visto naufragare la loro attività, impotenti davanti all’insensibilità della banche a concedere loro credito e all’indifferenza delle regole europee che non permettono agli enti locali di pagare le prestazioni già ottenute. Per questo, si dice, hanno compiuto il gesto estremo. Ed infatti secondo i dati di Bankitalia da novembre a dicembre 2011 sono stati accordati 2,7 miliardi di euro in meno alle imprese regionali, mentre secondo quelli di Unioncamere ammontano a circa 900 milioni i crediti verso la pubblica amministrazione che l’intero sistema delle Pmi matura ogni anno ma che non vengo-

2,7 miliardi di euro il taglio al credito rivolto alle imprese regionali no corrisposti a causa del patto di stabilità. Se al quadro generale creato dalla crisi aggiungiamo anche che la locomotiva del Nord Est ha esaurito la sua spinta propulsiva già da qualche anno, a causa di mancanze strutturali dovute: al calo demografico; alla carenza di lavoratori locali; alla gestione familiare delle imprese, alla difficoltà nel passaggio generazionale; alla saturazione di una campagna progressivamente urbanizzata e senza più spazi per le infrastrutture, si comprende perché Marco Paccagnella di Federcontribuenti parla di una sfida che per il futuro “non riguarda più la competitività ma la sopravvivenza”. Ne è convinto anche Giuseppe Bortulussi. della Cgia di Mestre: “Sicuramente – ha spiegato - qualcosa si è rotto. Quando famiglia e impresa sono tutt’uno, come qui nel Veneto non c’è più nessuna distinzione di ruoli. Il lavoro, è vissuto come un valore

L’INTERVENTO

Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione di Alessandro Abbadir

*dottore oculista

L

Campolongo

L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI

e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1

professionalità risultati

E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo).

L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.

relax

LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE

La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011

igiene

Territorio

AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ

Chioggia

Sanità

TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA

cortesia

Economia

Provincia

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PRIMO PIANO

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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 16 eV\# 30 Ulss 14 e osped CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia?

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Il caso Intoppi per la riscossione dei bonus gas

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MOSTRE A PADOVA

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Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.

di Chioggia

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Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto

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“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA

EDITORIALE

Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione

Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II.

di Alessand

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ro Abbadir

randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta Velocità nel e la compattezza tra i diversi partiti orientale. i gruppi politici Veneto del partito nella e passata esperienza eV\# 28 sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico coeso, di Tiozzo, “di un grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino procon idee ben di Venezia. Ma ra parte del partito. l’arte anco- si appresta le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa chiare, che tutti i veneti. su la creazione di Si pensi per scheletri alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3 eV\# 21

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in grado di garantire il benessere senza il quale non si può vivere”. Non c’è dubbio che la società veneta sia laburista, ossia che fortemente si identifica con il lavoro. Infatti, come conferma uno studio della Fondazione Nordest, il 53,4% dei veneti vede nel lavoro il carattere che contraddistingue i suoi conterranei ed è dunque ovvio che in questo momento di crisi rappresenti la preoccupazione principale della popolazione. “La sparizione del lavoro diventa spartizione della vita – ha dichiarato Ferdinado Camon in un’intervista a Linkiesta – quando l’azienda entra in crisi il padrone soffre a dismisura il non poter pagare i suoi dipendenti e vederli in ristrettezze. Una buona parte dei suicidi è avvenuta anche per questa ragione. Non è una ragione marxiana che sta nell’economia. È una ragione freudiana che sta nel sentimento”. Anche Ilvo Diamanti se ne era accorto nel lontano 1996 quando in un’intervista a Gian Antono Stella aveva confidato il pericolo di un’idolatria del produttivismo. “Occorre fare attenzione – spiegava – il denaro sta diventando il nuovo dio”. “Siamo nel cuore del Veneto – spiegava ancora Camon in un suo editoriale - la morale cattolica è piantata profondamente fino ad insorgere e dirci: “Ridurre lo spazio della vita all’azienda è un errore della cultura imprenditoriale”. Ma qui c’è una cosa delicata da capire, ed è la specialissima natura dell’imprenditore di questa parte d’Italia: c’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padremarito-nonno è lavorare e far lavorare. Non è questione di soldi, ma di vita”.



34 12 Cultura veneta Museo Correr di Venezia Fino all’otto luglio la mostra sulla Secessione viennese

Tanti auguri Klimt

In esposizione il “Fregio di Beethoven”, il “Girasole” e per la terza volta nella storia le due Giuditte di Alain Chivailò

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l Museo Correr di Venezia fino all’otto luglio si può vantare di avere la seconda esposizione al mondo, per qualità e importanza, di opere di Gustav Klimt dopo il Museo Belvedere di Vienna. Inoltre poter esibire, una di fronte all’altra, per la terza volta nella storia Giuditta I (1901) dal Belvedere e Giuditta II (Salomè 1909) da Cà Pesaro è senza dubbio sinonimo di grande evento. Da Vienna arriva anche l’olio su tela “Girasole” del 1907 recentemente acquisito dal Belvedere e esposto per l’occasione come prima mondiale. “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione” è la mostra che festeggia in Italia il 150° dalla nascita di Klimt (Vienna 1862 – Neubau 1918) e nel contempo richiama i 102 anni dalla IX Biennale di Venezia del 1910, in cui il Maestro esibisce 22 opere tra cui Giuditta II (Salomè) acquisita poi linguaggio di allegorie, metafore, con una stilizzazione di dalla Biennale stessa. Venezia per Klimt rappresenta il suo figure e una forte impronta decorativa. In Italia è il Liberty, primo viaggio all’estero, avvenuto nel maggio 1899, dove Art Nouveau in Francia e Belgio, Modern Style in Gran dalla visita della Basilica di San Marco è colpito talmente Bretagna. L’architettura per la prima volta è in simbiosi dai mosaici d’oro che nasce in lui l’ispirazione, consolidata con le arti figurative e decorative e il focus su Hoffmann, poi dal soggiorno a Ravenna, per il architetto e interior design, vuole suo “periodo d’oro”. Storicamente Per Klimt Venezia dimostrare proprio quest’aspetto. la “Secessione” nasce tra 1800 fu il suo primo L’esposizione che ne deriva, si e ‘900 con grandi trasformazioni viaggio all’estero. articola nell’evoluzione storica del politico, sociali ed economiche. Un Rimase folgorato movimento con documenti e opere periodo di sentite e forti contraddi- da San Marco di Gustav Klimt e fratello Ernst, Moll, zioni dove la mentalità ottocentesca Match, Hoffmann e altri. Grande ims’imbatte in una voglia di cambiamento data dal nuovo patto è sicuramente l’allestimento della sala con il “Fregio secolo. Vienna è un laboratorio intellettuale e artistico che di Beethoven” di Klimt disposto su tre pareti, che decorava anticipa queste problematiche con la nascita nel 1897 la sala di Beethoven nella sede della Secessione a Vienna. della “Secessione” con i primi aderenti quali G. Klimt, Wa- Una mostra evento, che ha saputo esporre un percorso vagner, Olbrich, Hoffmann, Moll, Moser e Roller. Il rifiuto di lido e interessante nell’anno in cui tutto il mondo reclama quanto è stato, unito al clima del Simbolismo, porta a un opere di Gustav Klimt e della “Secessione”.

A PALAZZO FORTUNY Il fashion dalla Vreeland

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ella sede di moda e sperimentazione d’arte di Venezia, ossia Palazzo Fortuny, fino al 26 giugno è in essere un’esaustiva mostra dedicata a Diana Vreeland (Parigi 1903 – New York 1989) donna poliedrica, complessa e originale del mondo del fashion. Un percorso per interpretare il suo pensiero e relativo stile fornendo varie letture: “Diana Vreeland after Diana Vreeland”. Tre sono i cardini della sua carriera nella moda: nel 1936 è scoperta da Carmel Snow, che la vede ballare una sera al St. Regis in Chanel, iniziando così la collaborazione con la rivista “Harper’s Bazaar” di cui diventa fashion editor nel 1939. Dal 1962 lavora per Vogue America, passando quasi subito alla direzione, fino al 1971. L’anno successivo entra nel Metropolitan Museum of Art di New York presso il Costume Institute in qualità di consulente speciale. Il percorso espositivo tocca queste diverse fasi con documenti personali, pubblicazioni e vestiti di Yves Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga, Chanel, Schiapparelli, Missoni, Pucci e costumi dei Balletts. Le sue sentenze e diktat sono conosciuti come “non amo il narcisismo, ma approvo la vanità”, “la maggiore volgarità è qualsiasi imitazione della giovinezza e della bellezza”, “perché non trasformare la vostra pelliccia d’ermellino in un accappatoio?”, “il bikini è l’invenzione più importante dopo la bomba atomica” e infine “l’eleganza è rifiutare”. Vivace, brillante, carismatica ha introdotto argomenti inesplorati per l’epoca come il benessere, la cura del corpo e della pelle, la chirurgia plastica, traducendo ai più un mondo della moda in continuo cambiamento. Il noto fotografo Richard Avedon, che collaborò con la Vreeland a Harper’s Bazaar, di lei disse: “Diana è vissuta per un’immaginazione Al.Ch. governata dalla disciplina. Nessuno l’ha eguagliata”.

Intervista a Vittoria Chierici

Vittoria Chierici

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ell’ambito della fase organizzativa della mostra “Variazioni, riproposizioni, modifiche” di Budrio (Bologna) presso le Torri dell’Acqua, fino al 5 maggio, l’intervista con l’artista poliedrica Vittoria Chierici è diventato d’attualità grazie ad una notizia: da Firenze, Palazzo Vecchio, sono stati rilevati dei pigmenti sottostanti l’affresco di Vasari compatibili con colori usati da Leonardo Da Vinci in diverse opere e di conseguenza nella “Battaglia di Anghiari” del 1503, che per l’incompiutezza complessiva fu coperta nel 1557 dagli affreschi Vasariani. Il richiamo dunque è d’obbligo e all’artista chiediamo: qual è stato il fascino che ha trovato in tale scena di battaglia? Nel 1996 ho iniziato a studiare la vicenda della Battaglia di Anghiari, un murale di Leonardo da Vinci perduto nel tempo, mai completamente realizzato dallo stesso Leonardo. Ho portato avanti questa ricerca per quasi dieci anni, cercando di capire quale

L’Anghiari leonardesco ritrovato e reinterpretato fosse stato il progetto compositivo di Leonardo. Avevo appena terminato due anni prima gli studi di cinema e questo mi ha aiutata a costruire un contesto quasi cinematografico. Ho posizionato gli episodi della Battaglia tratte dai disegni originali di Leonardo come se fossero state scene di un film, utilizzando la fotografia e non la prospettiva per dare al mio dipinto profondità di campo. Non ho mai avuto un vero rapporto con la storia del Rinascimento, per quanto cerchi nel mio lavoro un tipo di semplicità che si può definire classica, ma è un’idea molto generica e non propriamente del rinascimento. Nel ciclo sulla Battaglia di Anghiari, volevo dare un significato emblematico alla guerra, passando attraverso un’icona famosa e sfortunata come quella rappresentata da quest’opera incompiuta. Mi sono divertita a usare tecniche digitali assieme alla pittura gestuale. Non ho interpretato le figure Leonardo,

ho ingrandito i disegni originali per poterli spostare da un piano all’altro della superficie pittorica, seguendo non certo l’istinto, ma gli studi compiuti dagli studiosi vinciani sulla ricostruzione della Battaglia. In fondo, è stato tra i miei lavori, quello più teorico. Va detto, che nella storia dell’arte le battaglie rappresentano anche delle scuole stilistiche e questo mio sviluppo lungo il percorso della Battaglia di Anghiari, mi ha dato l’opportunità di mettere in relazione tra loro tecniche diverse, vecchie e nuove. Quando sono in Italia, mi è quasi impossibile non “vedere” la tradizione. Il passato è ovunque, nel cibo, per le strade. Persino negli astrattisti milanesi. Si nota dalla composizione, dalla divisione dello spazio, dall’eleganza delle forme. Le battaglie nascono da questo atteggiamento, ma anche dal mio passato personale. E’ impensabile per me esprimermi solo in un modo autobiografico su una solida piattaforma storica.

Alcuni suoi cicli pittorici: le stelle, le cocacola, i fiori. Una breve disamina. Molti cicli sono pensati come processi, come giochi mentali che si evolvono nel tempo anche tecnicamente. Sono nati negli anni ‘80 e c’è l’influenza della Pop Art e del minimalismo

con uno spirito ludico tipico di Alighiero Boetti. Tutti questi argomenti hanno un nesso con la storia e si ripetono per anni oltre ad appartenere a un’unica installazione come i 10 pezzi Coca Cola Classic e le Stelle di Galla Placidia.


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Sì,viaggiare viaggiare 36 24 Sì MARCHE

Dormire (e sognare) fra le opere d’arte

WEEK END DELL’EDUCAZIONE

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uesta è proprio bella: Vittorio Sgarbi l’ha classificato fra le 26 opere d’arte selezionate per la Biennale non trasportabili a Venezia. L’Alexander Palace Museum Hotel, unico albergo italiano nella Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa, è una creazione unica nel suo genere. Un’opera d’arte nel suo complesso, appunto. Da Biennale. “Una performance permanente - lo ha definito il suo eccentrico proprietario e ideatore, il conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina - dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso”. Nove piani di arte contemporanea, con 63 stanze firmate da 75 artisti diversi, affacciati sul lungomare di Pesaro. Dove l’albergo-museo è “annunciato” dalla stele alta 16 metri realizzata da Enzo Cucchi. Un luogo bizzarro e seducente, unico. “La modestia è dei modesti”, dice il conte (che è stato anche ambasciatore d’Italia in Bolivia) mentre descrive la stele con alle sue spalle un esercito di manichini rosso fuoco che lo scrutano con occhi lucenti. L’Alexander era un vecchio albergo anni ‘60. la cenerentola del gruppo di hotel di Marcucci Pinoli, che vanta altre strutture importanti a Pesaro e a Urbino. Ora l’Alexander è il fiore all’occhiello del gruppo. E’ diventato lo sfondo originale e unico di opere create da Giò e Arnaldo Pomodoro, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Simon Benetton, Primo

Come aperitivo, conversazioni sull’educazione, e poi ospiti a cena. L’invito viene dal conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina che prosegue la sua crociata a favore dell’educazione e dello stile. Ogni settimana organizza all’Alexander degli incontri con personaggi che si distinguono per cultura, stile, savoir faire. Vi sono ammesse solo 10 persone alla volta che avranno così modo di confrontarsi con i relatori e potranno poi proseguire la conversazione a tavola, suoi ospiti. Per conoscere date e tema degli incontri, e prenotarsi, basta telefonare allo 0721 3441 o mandare una mail a alexander@viphotels.it Non solo, sempre con la primavera partono all’Alexander Museum Palace Hotel gli Week End dell’Educazione. Lo scopo? Far diventare questo straordinario Art Hotel affacciato sul lungomare pesarese il luogo in cui si ritrovano persone che condividono valori di educazione, eleganza, senso del bello, amore per l’arte e la cultura. In programma incontri su questi temi, piacevoli conversazioni, tanto relax. Due coppie, fra i partecipanti, a sorteggio, saranno ospiti. SOPRA: IL CONTE NANI MARCUCCI PINOLI NELLA PISCINA DELL’HOTEL; A DESTRA LA STELE DI CUCCHI E UNA CAMERA; PIÙ SOTTO: I FAMOSI MANICHINI, LA RECEPTION E LA PISCINA AL CREPUSCOLO. SOTTO: ALTRE IMMAGINI DELL’ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL, LO CHEF MARCO DI LORENZI E UN SUO PIATTO

Formenti, Nanni Valentini e da tantissimi altri artisti, amici del conte (artista pure lui...). Il bello è che in ogni camera si può entrare attraverso il sito www.alexandermuseum.it Le parti comuni sono state decorate da altri 25 artisti. Ad essere decorate non sono soltanto le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sè stante, realizzata con diversi materiali

(dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al decoupage). Le opere d’arte adornano ogni angolo dell’albergo, anche l’esterno, dove la piscina per un gioco di altezze, si confonde con l’orizzonte del mare. L’anno scorso, durante il Festival della felicità di Pesaro, Margherita Hack ha scritto: “Ho dormito in uno splendido museo di arte moderna”. Mentre per Marcello Veneziani all’Alexander si sogna da svegli e ci si sveglia nel sogno... Il bello è che i prezzi non sono inavvicinabili: per dormire in doppia, con prima colazione (buffet di prodotti marchigiani),

si parte da 120 euro per due persone (non in agosto...). Il modo migliore per approcciare questa realtà è andarci a cena. Sì, perchè il conte ha avuto l’accortezza di aprire il ristorante anche agli esterni. Durante la settimana cena a la carte (prezzo medio sui 25 euro, bevande escluse), il venerdì e il sabato buffet a prezzo fisso (molto ricco, fidatevi) a 23 euro. Il mercoledì serata sorpresa a 23 euro. Dalla sala da pranzo, molto minimal, luminosa e “marina” si vede l’orizzonte del mare perchè il conte ha calibrato l’altezza delle vetrate. Lo chef è Marco Di Lorenzi, pesarese già allievo di Mei al Four Season.

Esprime le sue qualità con una cucina basata sulla qualità della materia prima e sulla freschezza. Propone anche aperitivi, cocktail e finger food a bordo piscina. Il suo piatto preferito è la composizione d’astaco (così i pesaresi chiamano l’astice), buona anche l’insalata di bottarga col pecorino sardo. Nei buffet trionfano il pesce fresco, la carne e i formaggi marchigiani. “I dolci poi - dice Di Lorenzi - sono da sempre la mia specialità”. Alexander Museum Palace Hotel viale Trieste 20, Pesaro 0721 34441 www.alexandermuseum.it


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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA “Questo non e’ mio figlio”. Test del dna per determinare in concreto la paternita’.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cosa fare quando c’e’ il dubbio e la certezza di non essere il padre del proprio figlio

Gent.li Lettrici e Lettori, traendo ispirazione da alcune Vostre richieste e da un fatto di cronaca di alcuni giorni fa in cui un professore di Padova scopriva quasi per gioco che i suoi due figli non erano suoi ma, anzi, di altri due diversi papà, mi accingo a fornirVi alcune indicazioni giuridiche che Vi possono essere utili nell’affrontare, se necessario, la questione. In Italia, da una ricerca effettuata emerge che almeno il 2% dei padri ignora che il figlio non è il proprio il che in sostanza vuol dire che su dieci figli almeno 2 non sono del padre che si ritiene ufficialmente tale. Preso atto di ciò e del progresso scientifico, divulgato anche tramite internet a prezzi sufficientemente contenuti rispetto a quelli di laboratorio, molti padri hanno deciso di fare un salto nel buio acquistando i test del DNA per definitivamente chiarire i loro dubbi. C’è da dire che il più delle volte lo stato di incertezza e patimento del padre viene, dopo aver conseguito il risultato, letteralmente travolta dalla tragedia della scoperta con conseguente impossibilità emotiva di proseguire il rapporto

familiare. La comparazione delle tracce genetiche deve essere autorizzata dalle parti e il risultato del test analizzato da un professionista competente atteso che l’esito è da ritenersi preciso al 99,9% in caso affermativo e al 100% in ipotesi di esclusione. Ma cosa fare quando viene scoperto che il figlio non è il proprio? Dal punto di vista giuridico, per quel che attiene la questione paternità e non anche quella relativa la conclamata infedeltà della moglie, il padre potrà agire in via giudiziale per ottenere il disconoscimento della paternità del figlio tramite un’azione che dovrà essere proposta, anche se il figlio è ancora minorenne, avanti al Tribunale ordinario competente (luogo in cui i genitori risiedono). Tuttavia corre il dovere di precisare di come l’azione di disconoscimento della paternità del figlio concepito durante il matrimonio è ammissibile ex art. 235 c.c. in soli tre casi: 1) se i coniugi non hanno coabitato nel periodo compreso fra il 300° e il 180° giorno prima della nascita;

2) se durante il tempo predetto il marito era affetto da impotenza, anche se soltanto di generare; 3) se nel detto periodo la moglie ha commesso adulterio o ha tenuto celata al marito la propria gravidanza e la nascita del figlio. In tali casi il marito è ammesso a provare che il figlio presenta caratteristiche genetiche o del gruppo sanguigno incompatibili con quelle del presunto padre, o ogni altro fatto tendente ad escludere la paternità. La sola dichiarazione della madre non esclude la paternità. L’azione di disconoscimento può essere esercitata anche dalla madre o dal figlio che ha raggiunto la maggiore età in tutti i casi in cui può essere esercitata dal padre. Dunque con questa azione è possibile superare la presunzione di concepimento da parte del marito del figlio in costanza di matrimonio, sussistente ai sensi dell’art. 231 c.c.., atteso che il legislatore, ha ammesso l’esame genetico ed ematologico del figlio al fine di verificarne la paternità biologica. V’è da dire che importante è stato l’intervento

della Corte Costituzionale che con la sentenza del 6 luglio del 2006 n. 266, ha ritenuto illegittimo l’art. 235 comma I n. 3 c.c. laddove richiedeva ai fini dell’azione di disconoscimento della paternità il previo accertamento dell’adulterio della moglie. Conseguono dalla sentenza di disconoscimento, annotata a margine dell’atto di nascita, i seguenti effetti giuridici: 1) perdita per il marito della qualità giuridica di padre con effetto sin dalla nascita; 2) eliminazione per il figlio dello status di figlio legittimo con effetto fin dalla nascita; 3) acquisto per il figlio dello status di figlio naturale riconosciuto della sola madre e quindi sua possibilità di essere riconosciuto dal padre naturale ex art. 250 c.c.; 4) perdita del cognome paterno; 5) perdita del cognome del marito alla moglie, al figlio disconosciuto e ai suoi discendenti (figli); 6) perdita dei diritti successori. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

Per info su questo articolo m.nuvoletti@gmail.com

L’ARCHITETTO

Imu tra rincari e aliquote alleggerite Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 L’ IMU la nuova imposta sostitutiva dell’Ici, introdotta dal decreto «Salva-Italia», è attualmente oggetto di non poche attenzioni da parte degli italiani dato che ha introdotto i cosi detti “moltiplicatori per il valore catastale degli immobili delle categorie produttive”. In particolare negozi e uffici vedranno un incremento del valore catastale del 60% e per le imprese del 20%. L’Imu è ancora più severa con l’agricoltura, riportando la tassazione per gli immobili “rurali” e levando le riduzioni sul valore imponibile dei terreni, in particolare di quelli più piccoli. In poche parole le aliquote di riferimento vanno a raddoppiare l’imposta rispetto a quelle della vecchia Ici per quanto riguarda negozi e uffici, mentre per i capannoni e gli altri immobili strumentali all’attività d’impresa l’incremento di partenza arriva al 40% e l’imposta si moltiplica di sette-otto volte se parliamo di un terreno agricolo di piccole dimensioni. Adesso, partendo dai valori indicati dalla normativa, i sindaci devono determinare le nuove aliquote IMU, ognuno per il proprio Comune, ma è quasi certo che per recuperare risorse dai tagli già effettuati dallo Stato stanno studiando aumenti di aliquota. In tutt’Italia, cifre alla mano vi sono categorie di contribuenti particolarmente colpite: la prerogativa è di non modificare ulteriormente le addizionali Irpef, per esempio a Milano, e di concentrare invece tutte le attenzioni sull’ Imu, l’aliquota «ordinaria» (per gli immobili diversi dalle abitazioni principali) che dovrebbe attestarsi al 9,6 per mille! Parlando invece di imprese e spostandoci nella capitale: su un capannone di 2mila

metri quadri in zona industriale a Roma si passera da un’Ici intorno ai 2mila euro a un’Imu sino a quota 40mila! Viste le premesse, dai primi orientamenti delle Amministrazioni appare l’esigenza di differenziare le aliquote Imu. Ora la parola spetta quindi ai Comuni, che sulla carta sembrerebbero avere margini di manovra. Infatti l’art. 13 del DL 201/2011 prevede la facoltà di ridurre l’aliquota fino al 4 per mille per alcune categorie più penalizzate. Ma quali sono queste categorie? Stiamo parlando degli IMMOBILI LOCATI, dei FABBRICATI APPARTENENTI ALLE IMPRESE e degli IMMOBILI DEI SOGGETTI IRES (imposta sul reddito delle società), che subiscono la penalizzazione derivarne dall’aggravio dell’aliquota del tributo patrimoniale (indeducibile dal reddito di impresa) insieme alla duplicazione con le imposte sui redditi. L’articolo 8 del Digs 23/2011, consente almeno di differenziare le riduzioni di aliquote per categorie di immobili. Si può allora considerare che per “categorie di immobili” si intenda non solo le categorie catastali ma ANCHE LE TIPOLOGIE D’USO cui gli stessi immobili sono destinati. In altre parole, si è dell’avviso che siano legittime le differenziazioni non fondate sulla mera appartenenza ad una categoria catastale. Si deduce quindi che potranno ridurre le aliquote per gli immobili delle imprese artigiane, per quelli delle imprese neo costituite e ancora per gli stabilimenti industriali. Per gli immobili locati, si ritiene senz’altro ammissibile una specifica aliquota, anch’essa di vantaggio, per i fabbricati locati con contratti a canone concordato

rispetto a contratti a canone di mercato. In questo caso poi, se non avvenisse una riduzione, è logico pensare che i locatori saranno costretti a riversare tale pesante aggravio di costi sugli inquilini che si vedranno rinnovare e /o stipulare contratti con canoni di locazione più elevati. Al di fuori dei casi delle riduzioni di aliquote previsti da normativa, la differenziazione è ammessa ma conviene una certa cautela. Ad esempio non pare possibile deliberare aliquote diversificate a seconda del numero degli immobili posseduti. Difatti le aliquote Imu non sono progressive ma proporzionali e questo limite legislativo non può essere superato dal Comune. Le regole quindi devono ancora essere chiarite, appare chiaro invece che non è finanziariamente possibile introdurre aumenti per categorie specifiche, che si trovano ad essere tassate due volte. Infine per soggetti che hanno situazioni reddituali o patrimoniali “svantaggiate”, individuate in fase di delibera comunale, sembra opportuno deliberare le riduzioni aggiuntive. Guardando vicino a casa, riportiamo però la soluzione positiva e di valenza sociale adottata dal COMUNE DI VIGONZA (PD), in cui, grazie anche ad uno studio dell’Assessore ai Servizi Sociali Cesare Paggiaro, si è creato un “FONDO DI SOLIDARIETA’ PER L’IMU”, che con l’indispensabile ausilio dei Servizi Sociali contribuisce a destinare dei fondi ai cittadini in disagio finanziario. Resta solo da confidare che anche altre amministrazioni trovino soluzioni altrettanto positive.

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it



I nostri esperti 39 PSICOLOGIA DEL LAVORO

La motivazione al lavoro Dott. Lara Tasso

Leggiamo quotidianamente sui giornali di aziende che chiudono, di lavoratori senza futuro, di uomini e donne che nonostante sforzi e sacrifici non trovano un’occupazione, di imprenditori che arrivano a gesti estremi dopo aver tentato con tutte le forze di salvare ciò che avevano creato con impegno e coraggio. In uno scenario di questo tipo chi ha un lavoro se lo tiene ben stretto, ma questo non significa mettere in secondo piano il piacere e il coinvolgimento derivanti dallo svolgere un’attività. Si lavora solo per soldi? Per molti, che mettono la questione economica al primo posto, questa è una domanda retorica, ma la retribuzione non è né il primo né l’unico motivo per cui si lavora. Alcuni teorici individuano, oltre alla motivazione razionale-economica, la motivazione sociale, che spinge a lavorare per far parte di un gruppo, conoscere persone, ottenere uno status nella società, e la motivazione all’autorealizzazione che si basa sul bisogno di curiosità, di

apprendimento, di successo. Non sono poche le persone che sceglierebbero un lavoro anche meno remunerativo, ma meno monotono che permetta loro di imparare, di mettersi alla prova. Basti pensare all’alienazione derivante dal lavoro a catena e da altre attività ripetitive, dove l’uomo è ridotto a macchina per produrre, dove ogni movimento è controllato e registrato. Una parte importante nel lavoro è ricoperta dalla motivazione alla realizzazione (need of achivement) che si basa sul desiderio di creare qualcosa di difficile per la conseguente gratificazione che ne deriva. Le persone che hanno un alto bisogno di realizzazione tendono a preferire compiti di difficoltà intermedia, sono in grado di sopportare una gratificazione ritardata, tendono a raggiungere gradi elevati d’istruzione e sono più orientati alla speranza piuttosto che al timore. Tra i principali bisogni che si cercano di soddisfare attraverso il lavoro, uno spazio importante riveste la ricerca di successo

e potere. Il bisogno di successo si basa sulla motivazione a fare le cose nel miglior modo possibile per un intrinseco bisogno si affermazione, di perfezione e di eccellenza. Il bisogno di potere è l’esigenza di esercitare ovunque possibile il proprio controllo. Chi ha questo bisogno molto forte ama attrarre l’attenzione altrui su di sé, non teme il confronto e la competizione e mira a occupare posizioni di comando. Molte volte dietro questo bisogno si cela uno stato di disagio e insicurezza interiore che si riduce attraverso la strumentalizzazione degli altri per dimostrare le proprie capacità. La motivazione economica, quindi, fa parte di una schiera molto ampia di motivi che spingono al lavoro e che lo rendono piacevole. Chi lavora soltanto per la retribuzione raggiunge difficilmente alti livelli di gratificazione dalla propria attività, con conseguenti ripercussioni sulla qualità del proprio lavoro e della propria salute. Molte aziende sono consapevoli di questo, perciò investono sulla motivazione al lavoro dei propri dipendenti puntando sull’affiatamento

nei gruppi di lavoro, sul rendere i compiti interessanti e in grado di soddisfare il bisogno di realizzazione dei collaboratori. Le aziende che investono in questo avranno lavoratori con alti livelli di compliance, ossia attaccamento e coinvolgimento attivo alla realtà per cui lavorano, che si traduce, per esempio, nell’essere sempre puntuali, nel non perdere tempo in inutili conversazioni, nell’avere un atteggiamento corretto e onesto nei confronti del proprio lavoro.

DOTT. LARA TASSO - Psicologo del Lavoro – Tel. 3381151335 – e-mail: lara.tasso@libero.it


40 I nostri esperti L’OTTICO

Lenti oftalmiche Valentino Micaglio

Il CR39 o poliallil-diglicol-carbonato (PADC) è un polimero plastico appartenente alla classe dei poliesteri. Il suo nome deriva dal fatto di essere il trentanovesimo composto studiato nell’ambito di un progetto per la ricerca di resine trasparenti da parte di una divisione della PPG Industries; tale progetto era denominato “Columbia Resins”.[1] Questo polimero garantisce proprietà ottiche e meccaniche vantaggiose rispetto al vetro, con lo stesso indice di rifrazione (circa 1,5) e bassa dispersione cromatica (numero di Abbe 58) ma peso specifico 1,3, circa la metà del vetro con resistenza all’impatto 4 volte superiore. L’utilizzo principale di questo materiale è nelle lenti infrangibili ad uso oftalmico (occhiali). Vi sono altri materiali organici ad uso oftalmico ma il CR39 rimane quello di uso più comune e diffuso. Il CR39 è inoltre ampiamente impiegato per la rivelazione di tracce nucleari (particelle alfa, prodotti di fissione) mediante

attacco chimico della superficie e successiva analisi con microscopio ottico. Il confronto con altri materiali ottici quali il metacrilato con cui sono costruiti alcuni accessori ottici di qualità medio-bassa quali gli occhiali premontati permette di comprendere la bontà del materiale e la sua diffusione. Il metacrilato pur avendo caratteristiche ottiche molto simili al CR39, ha invece caratteristiche fisico-meccaniche molto inferiori quali la resistenza all’impatto, la durezza superficiale (graffi), alta termolabilità (si altera se esposto al sole) e un basso numero di Abbe con la conseguenza di un’alta aberrazione cromatica (disperde la luce come l’arcobaleno) che ne pregiudica la qualità ottica rispetto al CR39. Il CR39, nelle leggere varianti prodotte da ogni azienda, risulta essere il materiale di base per le lenti oftalmiche di medio basso potere. La resistenza chimica del CR39 è ottima, la superficie non viene intaccata da diversi solventi:

acqua, alcool etilico, trielina, acetone e diluente nitro. La resistenza alle abrasioni del CR39 è media, per migliorarla si può effettuare un trattamento antigraffio sulle superfici in modo da aumentarne la resistenza alle abrasioni. Un ulteriore trattamento disponibile e consigliato è l’antiriflesso, che permette di ridurre drasticamente i riflessi residui delle superfici. I trattamenti antiriflesso odierni sono molto evoluti e sempre combinati a un trattamento indurente apposito per la lente base e a un trattamento per rendere la superficie esterna (del trattamento) più resistente, meno sensibile allo sporco e all’appannamento. Il CR39 si può colorare normalmente per immersione in un bagno apposito e si possono ottenere tutte le tinte possibili. Le lenti fotocromatiche organiche o infrangibili, nelle quali si ha il fotocromatismo (cioè un aumento della tonalità della lente proporzionale alla luce), non utilizzano come materiale base il CR39 per incompati-

bilità con il trattamento di superficie. Per realizzare lenti fotocromatiche infrangibili viene utilizzato invece un prodotto leggermente diverso quale il CR330. L’unico limite di questo materiale è la ridotta elasticità e resistenza meccanica, tale per cui il CR39 non risulta essere il materiale migliore per occhiali cosiddetti “a giorno”, comunemente nominati “senza montatura” o “Glasant”. In questi occhiali le lenti sono agganciate alla montatura con delle viti o supporti simili. Anche se il montaggio è tecnicamente possibile, si rischia, quando lo spessore è meno

di 4-5 mm, un’eccessiva fragilità delle lenti. Anche per montature in cui la lente è tenuta con un filo di nylon (chiamate Nylor) il problema è più o meno lo stesso, si rischia sempre una rottura o scheggiatura della lente data da urti, pressioni eccessive o schiacciamenti. In questi casi è consigliato l’uso di lenti, sempre infrangibili, ma di materiale idoneo a questo tipo di montature, cioè policarbonato, trivex o altri materiali organici ad alto indice. BIBLIOGRAFIA - Wikipedia OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<

IL NOTAIO

A cura di: Giannenrico Cocito, Notaio in Porto Tolle

Nuove categorie catastali per i fabbricati rurali e provvedimenti per la crisi del settore agricolo

Potrebbe essere di una qualche utilità dare conto di alcune recenti novità che lambiscono il mondo dell’agricoltura. Anzitutto, sono state definite le modalità applicative per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati. Il dato normativo chiarisce che sono attribuite le categorie catastali A/6 e D/10, rispettivamente, alle unità immobiliari ad uso abitativo e a quelle strumentali all’attività agricola, per le quali sussistono i requisiti di ruralità. A beneficio dei lettori ricordiamo che essi sono sommariamente i seguenti: a) il fabbricato deve essere posseduto dal soggetto titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale sul terreno, ovvero dall’affittuario del terreno; b) l’immobile deve essere

utilizzato quale abitazione dai soggetti di cui alla lettera a), sulla base di un titolo idoneo,ovvero da dipendenti esercitanti attività agricole per un numero annuo di giornate lavorative superiore a cento; c) il terreno cui il fabbricato è asservito deve avere superficie non inferiore a 10.000 metri quadrati ed essere censito al catasto terreni con attribuzione di reddito agrario; d) il volume di affari derivante da attività agricole del soggetto che conduce il fondo deve risultare superiore alla metà del suo reddito complessivo; e) i fabbricati ad uso abitativo “di lusso” non possono comunque essere riconosciuti rurali. E’ stata inoltre istituita la classe «R», senza determinazione della rendita catastale, per le unità

immobiliari ad uso abitativo censite nella categoria A/6. Per i fabbricati già censiti nel catasto edilizio urbano, la domanda di variazione della categoria catastale per l’attribuzione delle nuove categorie ( A/6 o D/10) dev’essere accompagnata da un’autocertificazione. Essa deve contenere la dichiarazione che l’immobile possiede, in via continuativa, a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda, i requisiti di ruralità. I fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni devono essere denunciati al catasto fabbricati entro il 30 novembre 2012. Secondariamente ricordiamo che a partire dal luglio 2011 anche agli imprenditori agricoli in stato di crisi o di insolvenza hanno la possibilità

di accedere alle procedure di cui agli artt. 182-bis (accordi di ristrutturazione dei debiti) e 182-ter (transazione fiscale)

Giannenrico Cocito Notaio in Porto Tolle - Sarò lieto di rispondere ai quesiti dei lettori da inviarmi al seguente indirizzo:gcocito@notariato.it

della legge fallimentare (r.d. n. 267/1942), in attesa di una più completa ed organica riforma della materia.


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Chiave (4) - Il nome...........................

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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

On the roads (Sulle strade) Impariamo l’inglese

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6) – Storica casa automobilistica inglese...................................................................................

Soluzioni:

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• La gioia non la si trova negli oggetti che ci circondano, ma nel più profondo dell’anima. (Madre Teresa di Calcutta) • L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo. • Amare è breve, dimenticare è lungo.

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Aforismi sull’amore

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po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • C’è Pierino che torna a casa dallo stadio con i vestiti tutti sgualciti. La madre preoccupata: “Ma cosa ti è successo Pierino? Sei tutto pieno di graffi.” “Sapessi mamma è stata una rissa terribile! Botte da orbi! Pensa 2 contro 100!” “E come è andata a finire?” “Li abbiamo battuti tutti e due!” • Pierino va a trovare la mamma che ha avuto un altro figlio. Guardando il fratellino appena nato, ancora rosso e pelato esclama: “Accidenti, quanto è brutto! Adesso capisco perché l’hai tenuto nascosto per nove mesi.” • Interrogazione di geografia. L’insegnante: “Pierino, sai dirmi dov’è il canale di Suez?” Pierino: “Si, sul digitale terrestre.”

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• “Pierino, che cosa seguì all’età del ferro?” “L’età della ruggine.” • Pierino è fermo ad una fermata dell’autobus e continua a dire fra se e se: “88, 88, 88.” Quando arriva il bus, si aprono le porte, Pierino sale e nel mettersi in un posto del bus affollatissimo e continua a dire: “88, 88, 88. “Continua a dire la stesa frase per diverse fermate e finalmente, arrivato nei pressi della sua fermata, preme il pulsante per prenotare la sosta sempre dicendo: “88, 88, 88.” L’autobus si ferma, si stanno aprendo le porte. Pierino sta per scendere continuando con: “88, 88, 88.” Quando un tizio gli chiede: “Scusa, ma perché continui a dire “88, 88, 88,”?” Pierino di rimando: “89, 89, 89. Eccone un altro che non si fa mai gli affari suoi.” • Un bambino racconta ad compagno di scuola: “Sai, il mio cavallo è molto gentile. Ogni volta che dobbiamo fare un salto si ferma e mi permette di andare per primo!” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un

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Barzellette su Pierino

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AD - DA - EL - LO - OP - ADE DON - NAA - NOR - RIO - RNA SIR - SOS - TOR - TOT - UFO ANNA - ARGO - IERI - ONOR SUSA - ATONO - DUALE ETERE - OFIDE - IDROPE ARGENTO - SORELLA

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ANNA - CANORA - CORA DARIO - DEBUTTA - FAITH FILM - FIORE - FRANCIA HORROR - LIEBESTOD MORGAN - ZOO

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Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

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SOPRA E SOTTO


A tavola 43 CUCINA

VINO

Denis Meneghini

I VINI BIODINAMICI

SFORMATINI DI ZUCCHINE CON CUORE FILANTE AI FIORI

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ECENTEMENTE SI È SVOLTA A VERONA LA FIERA PIÙ IMPORTANTE DEL PANORAMA VINICOLO MONDIALE: IL VINITALY.

MIGLIAIA I PRODUTMA FORSE NON TUTTI SANNO CHE C’È UN ALTRO EVENTO, CERTAMENTE POCO CONOSCIUTO, CHE RACCOGLIE MOLTISSIMI APPASSIONATI DI VINO. E’UNA MANIFESTAZIONE TOTALMENTE DIVERSA DAL VINITALY, SIA PER NUMERO DI PRODUTTORI CHE PER AFFLUENZA DI PUBBLICO. SI CHIAMA VINI VERI ED È UN PROGETTO CHE VUOLE SALVAGUARDARE I VINI FATTI “COME UNA VOLTA”. SONO VINI FATTI ESATTAMENTE COME TANTO TEMPO FA, COME LI FACEVANO I NOSTRI NONNI, ALLEVATI IN VIGNA CON POCHISSIMI INTERVENTI E PRODOTTI SOLO CON L’AMORE PER IL VINO BUONO E NON COSTRUITO. A QUESTO CONTESTO SI UNISCONO I VINI BIODINAMICI. LA BIODINAMICA È UNA CULTURA LE CUI BASI FURONO GETTATE DAL FILOSOFO AUSTRIACO RUDOLF STEINER E CHE CONSIDERA IL SUOLO E LE PIANTE CHE VI CRESCONO COME PARTE DI UN UNICO ORGANISMO CHE È L’INTERO UNIVERSO. L’AGRICOLTURA BIODINAMICA SEGUE DETERMINATE REGOLE CHE RIGUARDANO LA ROTAZIONE DELLE COLTURE, L’UTILIZZO DI PREPARATI BIODINAMICI, AD ESEMPIO PER LA VITE VENGONO USATI L’ORTICA, LA CAMOMILLA, LA VALERIANA, IL ROVERE, DILUITI OGN’UNO NELLA SUA GIUSTA DOSE IN GRANDI QUANTITÀ DI ACQUA, IL RISPETTO DEL CALENDARIO LUNARE E ASTRALE PER LA SEMINA E PER LE OPERAZIONI IN CAMPO, E LA CONCIMAZIONE CON MATERIALE BIOLOGICO. LA VITICOLTURA BIODINAMICA NON TOLLERA FERTILIZZANTI E DISERBANTI, MA BEN VENGANO I PRODOTTI A BASE DI RAME E ZOLFO, PURCHÈ LA PIANTA PRENDA DAL TERRENO LE SOSTANZE NUTRITIVE E NON SI ALTERI IL SUO ECOSISTEMA. I PRIMI VITICULTORI A SPOSARE QUESTA CULTURA FURONO I TORI CHE HANNO DATO LA POSSIBILITÀ A SVARIATE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE DI ASSAGGIARE I LORO PRODOTTI.

FRANCESI NEL CORSO DEGLI ANNI OTTANTA ED ORA ANCHE DA NOI QUESTA MENTALITÀ SI STA FACENDO STRADA.

HO

VOLUTO PARLARVI DEI VINI BIODINAMICI

PERCHÉ MI È SEMBRATO GIUSTO DARE UN PO’ DI

RILIEVO A QUESTA REALTÀ, SOPRATTUTTO PERCHÉ, ESSENDO ABITUATI AI SOLITI VINI, CI SI PUÒ SBIZZARRIRE CON UN ALTRO MONDO E CON ALTRI TIPI DI PEN-

SIERO E QUESTO MI SEMBRA PROPRIO INTERESSANTE.

DENISMENEGHINI@ALICE.IT

PERCHÉ I FIORI DI ZUCCHINA SONO BUONI NON SOLO PASTELLATI E FRITTI. QUESTI SONO PICCOLI BOCCIOLI DI ROSA SONO STATI REALIZZATI CON GLI INGREDIENTI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVI

DELLA TIEPIDA PRIMAVERA: LE ZUCCHINE ED I LORO FIORI. MOLTO RICERCATO IL CONTRASTO TRA IL GUSCIO DOLCE E DELICATO, RISPETTO AL RIPIENO FILANTE E DECISAMENTE SAPORITO GRAZIE ALLA

PRESENZA DELLE ACCIUGHE. OCCORRE PERÒ FARE ATTENZIONE: LE ZUCCHINE SONO UNA VERDURA RICCA DI ACQUA, PER NOI QUINDI È STATO NECESSARIO RIDURRE LE DOSI DEL LATTE ED AUMENTARE DI POCO LA FARINA, PER DARE COSÌ MAGGIORE SOLIDITÀ AL COMPOSTO.

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6 ZUCCHINE LUNGHE; 2 UOVA; 100G FARINA; 1 CUCCHIAIO MARGARINA; 125G MOZZARELLA VACCINA; FILETTI DI ACCIUGHE SOTT’OLIO; COLATURA DI ALICI; FIORI DI ZUCCHINA; 150ML LATTE; FOGLIE DI BASILICO FRESCO; 1 CUCCHIAIO PARMIGIANO GRATTUGIATO; OLIO EVO; AGLIO IN POLVERE; SALE TAGLIARE A JULIENNE LE ZUCCHINE E LESSARLE, POI FRULLARLE CON IL BASILICO. SBATTERE LE UOVA CON LA FARINA. SCALDARE IL LATTE CON LA MARGARINA ED IL FORMAGGIO GRATTUGIATO; VERSARLO NEL COMPOSTO DI UOVA E MESCOLARE BENE. UNIRE LE ZUCCHINE ED INSAPORIRE CON AGLIO E SALE. NEL FRATTEMPO SCALDARE IN UN PADELLINO I FIORI CON UN FILO D’OLIO, AGGIUNGERVI LA COLATURA E LE ACCIUGHE. VERSARE METÀ DEL COMPOSTO DI ZUCCHINE NEGLI STAMPI IN SILICONE, METTERE I FIORI, I DADINI DI MOZZARELLA E COPRIRE CON IL RESTANTE COMPOSTO. CUOCERE IN FORNO A 200° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA UN’ORA, DI CUI I PRIMI 45 MINUTI NEL RIPIANO PIÙ BASSO DEL FORNO. MANUELA E SILVIA BIZZO

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FASCINO IL PIANETA DELL’AMORE VI CONDUCE PER MANO. COME SIETE FORTUNATI, POTETE PERMETTERVI DAVVERO DI TUTTO. APPROFITTATENE! · SALUTE CHI HA PROBLEMI DI SALUTE POTRÀ IMBOCCARE LA STRADA PER LA GUARIGIONE, O PER MIGLIORAMENTI DI RILIEVO. FATEVI CORAGGIO

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO

AC-

CANTONATE L’ECCESSIVO BISOGNO DI SICUREZZA E DI ABITUDINI CONSOLIDATE, PER METTERVI IN GIOCO CON LEGGEREZZA E ALLEGRIA · S ALUTE VI SENTIRETE SCATTANTI E LEGGERI. TENDERETE QUINDI A PREDILIGERE SPORT DOVE LA PRONTEZZA DI RIFLESSI AVRÀ LA MEGLIO SULLA RESISTENZA

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO LE RELAZIONI

IMPOSSIBILI POTREBBERO DIVENTARE PROBABILI, CON QUALCHE RITORNO DI FIAMMA: SENZA DI VOI SI STA MALE! · S ALUTE APPROFITTATE DELL’OTTIMA FORMA PER DARE L’ADDIO A QUALCHE CATTIVA ABITUDINE UN PO’ DIFFICILE DA SRADICARE, COME IL FUMO

CANCRO

DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SARETE CAPACI DI INTERCETTARE LE PIÙ IMPERCETTIBILI VIBRAZIONI DELL’ANIMO MA NON DIMENTICATE DI FARE UN PERIODICO ESAME DELLA REALTÀ · SALUTE EVITATE COSE SCONTATE PER TENERVI IN FORMA. LEZIONE DI ACQUA-GYM A RITMO DI MUSICA FARÀ BENE AL CORPO E ALL’UMORE

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO L’AUMENTO

DELLE OCCASIONI DI SOCIALITÀ CREERÀ UN’ATMOSFERA MAGICA, CON SPLENDIDE OPPORTUNITÀ DI CONOSCENZE E DI SINTONIE SPECIALI· S ALUTE PER CHI HA PROBLEMI, EVENTUALI MASSAGGI LINFODRENANTI SORTIRANNO EFFETTI MIRACOLOSI, REGALANDOVI LEGGEREZZA E BENESSERE

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO IL PARTNER VI SOLLECITERÀ AD ESSERE MENO RIGOROSI E PIÙ ELASTICI, MENO PUNTIGLIOSI E PIÙ GIOCOSI. SEGUITE I SUOI CONSIGLI· S ALUTE RINFORZATE LE ZONE DEL CORPO PIÙ A RISCHIO IN QUESTO PERIODO, COME I BRONCHI E LA COLONNA VERTEBRALE. SÌ AL PILATES

Oroscopo “LE MANIERE DI UNA PERSONA SONO LO SPECCHIO NEL QUALE MOSTRA IL SUO RITRATTO” DICEVA GOETHE. SIATE GENTILI, NE RICEVERETE LUCE E FASCINO

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO CHI È IN CERCA DELL’ANIMA GEMELLA POTRÀ CONTARE SU FORMIDABILI OCCASIONI DI NUOVI INCONTRI, PURCHÉ SI METTA IN GIOCO · S ALUTE NESSUN MUSCOLO INDOLENZITO, LA PELLE È LISCIA E DISTESA. EVITATE EXPLOIT IMPROVVISI SEGUITI DA LUNGHE PAUSE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO COME SEMPRE IL VOSTRO APPROCCIO GIOCOSO LA FARÀ DA PADRONE MA QUESTO VI GARANTISCE LA LEGGEREZZA DI CUI AVETE BISOGNO· S ALUTE SE NE AVETE BISOGNO IL PERIODO È INDICATO PER REGIMI DEPURATIVI O DIETETICI. DECIDETEVI UNA VOLTA PER TUTTE!

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO NON

AMATE LA TRANQUILLITÀ E SPESSO SEMBRA CHE ANDIATE PROPRIO A SCEGLIERVI PARTNER “DIFFICILI”, O INACCESSIBILI· SALUTE ASCOLTATE I SEGNALI DEL VOSTRO CORPO E CURATE RIPOSO E ALIMENTAZIONE. EVITATE LO STRESS DA TROPPA PALESTRA, NON SERVE

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

FASCINO ABBIATE CURA QUOTIDIANA PER UN RAPPORTO DI COPPIA BASATO SU DIALOGO E CONDIVISIONE, PIÙ CHE SU SLANCI BRUCIANTI · S ALUTE CHI SI IMPEGNERÀ OTTERRÀ RISULTATI OTTIMALI NELLA CURA DI SE’ CON L’APPLICAZIONE QUOTIDIANA ALLO SPORT EQUILIBRATO

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO NUOVO OSSIGENO E SMALTO ALLE VOSTRE STRATEGIE SEDUTTIVE, CON SPLENDIDE OCCASIONI DI CONOSCENZE CHE AVRANNO FUTURO· S ALUTE SI SCIOGLIERANNO BLOCCHI ENERGETICI, APRENDO LA MENTE E LO SPIRITO A NUOVE DISCIPLINE E REGALANDOVI SCIOLTEZZA E AGILITÀ

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO ATTENZIONE AL CARATTERE: POSSIBILI DISARMONIE NASCERANNO IN AMBITO DOMESTICO, PER QUESTIONI DI PRINCIPIO. EVITATE!· S ALUTE NON AFFATICATE STOMACO E BRONCHI CON UN’ALIMENTAZIONE SREGOLATA E CON PESSIME ABITUDINI COME FUMO E DOLCIUMI VARI


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Ed inoltre un grande riconoscimento al nostro Presentatore Stefano Giorio, alla Protezione Civile, alla Polizia Municipale per come hanno gestito una giornata veramente diffcile. Un abbraccio a tutto il direttivo Pro Loco, ai soci ed ai collaboratori impagabili,che hanno cooperato con noi per la riuscita di questa grande manifestazione.

CLASSIFICA CARRI ALLEGORICI A CAVARZERE 2012 CATEGORIA CARRI PROFESSIONISTI

CATEGORIA SCUOLE

CATEGORIA GRUPPI MASCHERATI

1° Primi classificati pari merito: LOONEY TUNES di Carmignano ROMANTICAMENTE CARNEVALE di Rossano Veneto 2° Secondi classificati pari merito: FAVOLANDO e MATEMATICA… MENTE Bassano del Grappa

1° GLI SCOZZESI E UGO IL DRAGO da Galliera Veneta 2° Secondi classificati pari merito: GREESE scuola materna di Ca’ Venier MARY POPPINS scuola dell’infanzia Andersen

1° MALSERKAMPUS Sud Tirolo

PROSSIMI APPUNTAMENTI: 29 Aprile 2012 FESTA DEI FIORI e 1 Maggio 2012 FESTA DEGLI AQUILONI


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