GENNAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 5
di Cavarzere
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priamo il 2024 come abbiamo chiuso il 2023: diamo spazio, e continueremo a farlo anche i prossimi mesi, alle numerose iniziative dei nostri territori per ribadire, come abbiamo riportato anche sul nostro sito, che “l’amore vero non picchia, non urla, non uccide”. Attraverso le pagine dei nostri giornali, il web e la radio vogliamo tenere viva l’attenzione su quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza, anche se ce ne ricordiamo solamente di fronte alla triste contabilità dei femminicidi, di fronte alle storie delle vittime, alle loro richieste di aiuto spesso inascoltate o sottovalutate, agli allarmi arrivati troppo tardi. Siamo stati toccati da vicino dai drammi di Giulia e di Vanessa, dalle parole dei loro familiari, dal rumore che si è levato dalle piazze e dalle scuole, dalle promesse a fare di più e meglio perché tutto questo non si ripeta, perché vi sia un effettivo cambio di passo di fronte ad un fenomeno che purtroppo ha ancora solide radici nella nostra società. Eppure, eppure anche in queste settimane, esaurita la spinta emotiva e la curiosità intorno al fatto di cronaca in sé, ancora si fa strada la tentazione di voltare pagina, di volgere lo sguardo altrove, di evitare la fatica che costa percorrere strade nuove, usare parole più consapevoli e autentiche, ma anche azioni e gesti, a partire dal nostro quotidiano.
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AMMINISTRATIVE A CONA, IL SINDACO AGGIO SI RICANDIDA COL CENTRODESTRA NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ Esce allo scoperto il primo cittadino, il centrosinistra per il momento temporeggia, si vocifera anche di una possibile lista a favore della fusione con Cavarzere Servizio a pag. 14
Elezioni 2024
FRATELLI D’ITALIA, ECCO IL NUOVO PARTITO CHE ESCE DAI CONGRESSI E PUNTA AD OTTENERE LA LEADERSHIP IN VENETO
Servizio a pag. 22
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CANER: “TURISMO MOLTO BENE, INCOGNITA UE PER L’AGRICOLTURA, LA LEGA TORNI TRA LA GENTE” Servizio a pag. 23
DE POLI: “LA NOSTRA AGORA’ POLITICA SIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO CHE AMIAMO”
Politica
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Abbiamo aperto, il 28 dicembre, la Pedemontana Veneta. O meglio la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Un esempio di efficienza, di sostenibilità e rispetto ambientale. E’ nata negli anni ‘90, progettata e avviata nel 2000; ma era rimasta una delle grandi incompiute in Veneto. Abbiamo ripreso in mano il progetto, una sorta di “cadavere eccellente” che abbiamo ricevuto in eredità. segue a pag. 5
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Potresti avere diritto all’indennità di DISOCCUPAZIONE AGRICOLA 2024!
E’ INIZIATA LA RACCOLTA!
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Fino al 31 marzo 2024 puoi prendere appuntamento presso i nostri uffici UILA e fare richiesta di indennità di DISOCCUPAZIONE AGRICOLA, una prestazione economica a cui hanno diritto i lavoratori agricoli dipendenti e le figure equiparate.
REQUISITI:
1
ISCRIZIONE AGLI ELENCHI NOMINATIVI DEI LAVORATORI AGRICOLI DIPENDENTI PER IL 2023
2
ALMENO 2 ANNI DI ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA NEL SETTORE DELL’AGRICOLTURA
3
ALMENO 102 GIORNATE DI LAVORO EFFETTIVO NEL BIENNIO 20222023 Anche in cumulo con la contribuzione dipendente non agricola
O contratto a tempo indeterminato per parte del 2023
Periodo di riferimento 2022 - 2023
SEDI UILA VENEZIA Cavarzere:
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Chioggia:
Calle Scopici 102
Mestre:
Via Pietro Bembo 2B
Scorzè:
Via Onaro 23
SEDI UILA PADOVA Padova:
Via Bramante 26
Monselice:
Via Marconi 1
Cittadella:
Via Indipendenza 58
Camposampiero:
Via C.trà Madonna delle Grazie 6
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SCADENZA DOMANDA: 31 MARZO 2024 Affrettati a contattarci!
RIFERIMENTI SU VENEZIA
RIFERIMENTI SU PADOVA
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Facciamo il punto
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continua da pag. 1
Multe e autovelox, diventa un fatto politico
Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Fra investimenti e tecniche di realizzazione abbiamo trovato una complessa quadratura del cerchio. I lavori sono partiti nel 2017, e nonostante due anni di Covid, si sono conclusi dopo soli sei anni. Con la realizzazione di 168 chilometri complessivi di viabilità di strada: 94,5 km di infrastruttura autostradale - il 70% della quale interrata - più 68 km di opere complementari, 16 tra viadotti e ponti, due gallerie naturali e 16 artificiali, per un costo complessivo di 2,258 miliardi di euro. Con l’apertura della Pedemontana aspettando l’ultimo tassello, il casello sull’A4 - il Veneto si dota di un’infrastruttura che guarda al futuro, che consente di diminuire le emissioni in atmosfera perché si riducono i tempi di percorrenza e di conseguenza le quantità di carburante. Ma soprattuto consente una connessione con un’ampia parte del Veneto fino ad oggi rimasta isolata: ne beneficeranno i cittadini, le comunità locali e i nostri imprenditori.
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ontinua il confronto politico sulle multe date dal Comune di Cavarzere sulla strada. Sulla questione torna il gruppo di Sinistra Italiana. “Recentemente, in merito all’uso dell’autovelox per il controllo del traffico – spiegano in una nota - abbiamo criticato gli attuali amministratori della città di Cavarzere. E questo perché nel tempo in cui erano all’opposizione ne avevano biasimato aspramente l’impiego quando invece oggi, a dispetto di quanto fermamente sostenuto in precedenza, il capitolo delle entrate derivanti dalle sanzioni amministrative per violazione di norme in materia di circolazione stradale segnerà un aumento di quasi il 50% rispetto al 2022. Un record per Cavarzere”. “A stretto giro di posta sulla “Piazza di Cavarzere” – sottolinea il gruppo – è arrivata la risposta del vicesindaco Parisotto per il quale “si tratta di critiche pretestuose, il nostro intento è quello di scoraggiare chi corre troppo forte sulle nostre strade, va ricordato a chi ci critica che la priorità è la sicurezza stradale”. “In parole povere – conclude Sinistra Italiana - chi ha amministrato Cavarzere fino ad ottobre 2021 usava l’autovelox per fare cassa sulla pelle dei cittadini, mentre coloro che governano da due anni la nostra città lo utilizzano per limitare la velocità. C’è da rimanere basiti e, lo confessiamo, questi amministratori comunali, che non sanno cosa sia la coerenza, ci fanno un po’ tenerezza”.
Sinistra italiana replica a Parisotto: prima serviva a fare cassa ora per tutelare i cittadini
Alessandro Abbadir
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Invece, anche di fronte alle vicende più drammatiche o toccanti, continuano a serpeggiare un certo relativismo che spinge però nel territorio dell’indifferenza. “Ma di questo caso, di questa persona si sta parlando fin troppo, c’è chi ha troppa visibilità e chi non he ha affatto, ma cosa c’è dietro, perché di quell’altra vittima nessuno se ne occupa?”... e così via, in una desolante litania che rimbalza soprattutto fra i social ma che purtroppo continua a fare presa. L’impegno, invece, dovrebbe essere proprio quello di trovare in questo nuovo anno vocaboli e azioni nuove affinché di quanto succede in famiglia, nelle coppie, nei luoghi di lavoro se ne parli eccome. Ne abbiamo bisogno per non scivolare ancora nell’abitudine o nell’indifferenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, continuando a dare voce a chi si impegna con costanza e concretezza in questa direzione. continua da pag. 1
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Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere e Cona per un numero complessivo di 7.007 copie. Iscrizione testata al Tribu- tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< nale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 >www.lapiazzaweb.it<
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Cavarzere
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Amministrazione. L’intervista al sindaco Pierfrancesco Munari sui progetti per il futuro prossimo
“Il 2024 sarà l’anno dei cantieri che renderanno Cavarzere più moderna e sicura” Dopo via Matteotti, si proseguirà con l’impianto sportivo di via Spalato e la mensa in via Dante Alighieri, si partirà col Pinqua e il ponte sull’Adige. Sarà l’anno della svolta green della città
A
nno nuovo e tempo di previsioni anche a Cavarzere. Abbiamo chiesto al primo cittadino di elencare i buoni propositi per l’anno appena iniziato. Pierfrancesco Munari va nel dettaglio guardando ai prossimi 12 mesi. Il 2024, fa capire subito il sindaco, sarà un anno di trasformazioni epocali per l’intero territorio e i lavori legati al Pnrr saranno i più attesi. “Si tratterà - spiega Munari - di un 2024 all’insegna dei cantieri in tutto il territorio del nostro Comune. Sono già stati affidati infatti i 6 cantieri del Pnrr. E’ stata consegnata alla cittadinanza via Matteotti. Un cantiere ultimato nel rispetto di quello che è il programma dei lavori. Stanno iniziando poi gli accantieramenti dell’impianto sportivo di via Spalato e della mensa in via Dante Alighieri. Nel 2024 prenderanno vita tutti gli altri cantieri a partire dal Pinqua, che è quello più grande da 4 milioni di euro, e il ponte sull’Adige che è un’altra opera molto attesa, importante e necessaria per tutto il territorio cavarzerano”. “Il 2024 sarà all’insegna di una serie di lavori pubblici che sono epocali per la nostra cittadina con 10 milioni di euro di lavori cantierati da consegnare entro il 2025 – aggiunge Munari. Lavori che permetteranno di consegnare ai cittadini alla fine una Cavarzere più moderna e sicura con opere che permetteranno anche la messa in sicurezza della viabilità come, ad esempio, il ponte sull’Adige e la sistemazione di via Mat-
teotti”. Non mancheranno assicura inoltre il sindaco, interventi che anche su segnalazione dei cittadini, riguarderanno l’ordinaria amministrazione. Per capirci si intende la sistemazione di strade scuole e opere pubbliche che avessero bisogno di interventi urgenti. Non manca l’ambiente, il risparmio energetico e la sostenibilità: temi verso i quali il Comune ha posto particolare attenzione in questi anni. “Il 2024 sarà l’anno della svolta green della città - afferma il sindaco -. Andremo a sostituire i 3122 punti luce della città e delle frazioni. I lampioni che saranno collocati saranno quelli ovviamente a led. I nuovi impianti di illuminazione pubblica che saranno collocati permetteranno un risparmio del 60 % del milione e 150 mila chilowatt che attualmente utilizziamo all’anno e quindi, una volta realizzato, anche questo sarà un importantissimo obiettivo raggiunto”. Ma anche in altri settori il Comune continuerà ad essere attivo con le sue proposte. “Sul versante della cultura – conclude Munari - il Comune di Cavarzere sta promuovendo tante iniziative e continuerà a programmare gli spettacoli come è stato fatto negli ultimi 2 anni. Spettacoli che hanno riscosso grandissimo successo in termini di pubblico, non solo fra le famiglie, ma in tutte le fasce di età”. Alessandro Abbadir
Piefrancesco Munari
L’ex presidente del Consiglio comunale Sabrina Perazzolo: “L’attuale amministrazione si comporta come fosse la minoranza” cui non lo hanno adottato facendo perde“L’attuale amministrazione si comporre a Cavarzere entrate utili fino ad ora?” ta come se fosse la minoranza... attacca Perazzolo prosegue poi con la questiocontinuamente! Un continuo e poco cone del Ponte di Boscochiaro. struttivo brusio che non trovo abbia senso. Siete al governo? E allora governate!”. “Non entro in merito su chi abbia Sono le parole di Sabrina Perazzolo, ex torto o meno, non ne ho la competenpresidente del Consiglio comunale nella za, - dice - ci penseranno gli avvocati ed giunta Tommasi, che – attraverso i social eventuale Corte dei Conti. Mi viene facile manifesta la propria insofferenza. però chiedere il motivo, visto le giuste Fra gli argomenti esemplificativi, Pe- Sabrina Perazzolo lamentele sui costi lievitati a causa di un razzolo parte dal “Progetto green” con pagamento non fatto prima del ricorso, risparmio del 72% dei costi sul consumo elettrico dei per cui l’attuale amministrazione non abbia arginato lampioni con cambio di lampade a basso consumo. subito, una volta entrata ad amministrare, pagando “Sappiate, cari concittadini, che tale progetto – pro- il tutto, dato che la sentenza risale a luglio 2021 e segue - era bello e pronto ed impacchettato già da l’attuale amministrazione è entrata a pieno titolo lontano agosto 2021, bastava solo presentarlo al primo ad ottobre 2021. Forse anche loro hanno aspettato i Consiglio comunale utile dalla nuova attuale ammini- tempi di risposta degli avvocati incaricati a gestire la strazione. Sta di fatto che per due anni non si è fatto situazione?” niente pur essendoci un progetto pronto con firma “Penso – conclude - che abbassare i toni sia cose Tommasi”. buono e utile fino a che non si avrà un quadro generale “Che sia questo il motivo – si chiede dunque - per della situazione da chi ne avrà titolo”.
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Biometano. Amministrazione, residenti e forze politiche si interrogano sulla questione
Ca’ Venier, perché la procedura non è stata completata?
Bar Venezia si avvicina alla prima decade e spegne la nona candelina!
C’è ancora preoccupazione dopo la risposta della Regione Sinistra italiana teme non sia ancora definitivamente scongiurata la possibilità di realizzare l’impianto, Parisotto perplesso
L
a questione dell’impianto di biometano di Ca’ Venier preoccupa ancora residenti, amministrazione comunale e forze politiche a Cavarzere. Ad una richiesta di notizie in merito alla chiusura della procedura di archiviazione della richiesta, la Regione ha risposto che la procedura non è ancora conclusa. “Il 12 maggio 2023 - spiega il gruppo Sinistra Italiana in una nota - l’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali ha espresso parere non favorevole alla realizzazione di un impianto di produzione di biometano ed alla sua liquefazione in località Ca’ Venier, alle porte di Cavarzere. Il 10 luglio 2023 la Regione Veneto ha pertanto comunicato alla ditta proponente la costruzione dell’impianto che non sussistono le condizioni per l’accoglimento della istanza presentata. Nella stessa comunicazione è pure riportato che la ditta avrebbe avuto diritto di presentare per iscritto le proprie
osservazioni, eventualmente corredate dalla documentazione ritenuta utile e pertinente al superamento dei motivi indicati, entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della stessa”. “Il 30 settembre scorso – continua la nota - Andrea Fumana, il nostro consigliere comunale, ha inoltrato alla direzione ambiente e transizione ecologica della Regione Veneto una richiesta di notizie in merito allo stato attuale dell’iter tecnico-amministrativo dell’impianto di Ca’ Venier. Il 28 novembre è arrivata al Consigliere Comunale la seguente risposta: “Con riferimento alla richiesta di informazioni di cui all’oggetto, si precisa che ad oggi il procedimento amministrativo in questione non è ancora concluso”. “È perlomeno strano che a distanza di quattro mesi la Giunta Regionale del Veneto non abbia ancora adottato la deliberazione di archiviazione della richiesta di costruzione dell’impianto di Ca’
Venier – conclude Sinistra Italiana. Che si chiede se ci sia il concreto rischio che l’impianto contestato possa “rientrare dalla finestra dopo che è stata fatta uscire dalla porta”. Anche il Comune di Cavarzere, che non era a favore dell’impianto di Ca’ Venier, con il vicesindaco Pierluigi Parisotto, si chiede cosa possa significare che la procedura non è ancora completata. Circolano voci, tra l’altro, di un possibile ricorso dell’azienda contro la decisione della Regione che comunicava che non sussistevano le condizioni per l’accoglimento della domanda. Insomma, si spera che con il 2024 la vicenda possa finalmente concludersi. Alessandro Abbadir
Dal 2014, in Piazza della Repubblica, Bar Venezia rimane un punto di riferimento per la colazione a Cavarzere ma non solo, pranzi veloci e aperitivi. Loris e Denis Sega, i due fratelli titolari e imprenditori che negli anni hanno acquisito anche Bar Adige in Piazza Vittorio Emanuele, si dicono orgogliosi e soddisfatti di dove sono riusciti ad arrivare oggi grazie al sostegno della famiglia, con Matteo, figlio di Loris come mascotte, degli amici e dei tanti clienti affezionati che ogni giorno passano a trovarli. “Siamo grati per il supporto che riceviamo, da mio fratello Denis, dalla mia compagna Corina, dalle nostre fedeli operaie e dai tantissimi clienti che ci scelgono ogni giorno” ci dice Loris, Una storia di sacrifici fin dalla prima esperienza imprenditoriale con il Bar Il Barone di Adria che per sei anni di duro lavoro e gavetta li ha formati “nell’animo e nel fisico” ci raccontano ridendo. Oggi, Loris e Denis, guardandosi indietro sorridono, un sorriso malinconico ma ottimista, certi di esserci sempre l’uno per l’altro, guardando insieme agli obiettivi futuri. Anna Bergantin
Avete un amico a quattro zampe e siete in difficoltà nel ritagliare per lui il giusto tempo e la corretta attività durante il giorno? O qualche mezza giornata a settimana? Avete mai pensato al guinzaglio come ad un legame tra due esseri senzienti? Alla condotta come ad un’opportunità di approfondimento della relazione e grande occasione per fare esperienze insieme... come una cosa sola? Da noi troverete competenza e un servizio di qualità rivolto al benessere animale seguendo i vostri amici per soddisfare i loro bisogni con escursioni in natura o in alternativa con incontri di socializzazione sotto la guida di figure esperte in comportamento.
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Territorio. Sinistra italiana pone al centro dell’attenzione la questione
Crisi demografica, serve un piano organico per invertire la rotta S
erve un piano organico per affrontare il tema della denatalità a Cavarzere. A fare l’analisi della situazione e a richiamare l’attenzione sul problema, numeri alla mano, è il gruppo politico Sinistra Italiana con il consigliere comunale Andrea Fumana. “La chiusura di due plessi scolastici per problemi strutturali, l’uno in via Piave e l’altro a Boscochiaro, oltre a comportare un indubbio disagio agli alunni ed ai loro famigliari, ha aperto di conseguenza un vivace dibattito sulle eventuali responsabilità di quanto accaduto” osserva. “È nostra fondata convinzione, a questo punto, - prosegue – che l’apertura di un confronto sul futuro delle scuole presenti nel nostro territorio sia indifferibile. Soprattutto se si pensa che quel futuro è strettamente connesso all’incremento demografico legato ai nuovi nati”. L’esponente di Sinistra italiana si sofferma quindi ad analizzare la situazione specifica del territorio cavarzerano. “Anche se il calo delle nascite è un fatto che coinvolge l’intero territorio nazionale – sottolinea - a Cavarzere la crisi demografica determinata in primis dal sensibile decremento dei nati
è un fatto incontrovertibile tale che dovrebbe destare nei cittadini e negli amministratori della città una più che seria preoccupazione. Da una rapida consultazione dei dati numerici relativi ai nati tra il 2021 ed il 2023 risulta che nel 2021 i nati sono stati 68 nell’anno anno 2022 i nati erano 67 e al 31 ottobre del 2023 i nati erano 50. Per ciò, poi, che riguarda la scuola, da quella dell’infanzia alla secondaria di primo grado, a Cavarzere gli studenti che l’hanno frequentata nell’anno scolastico 2018/2019 sono stati 970. Nell’anno scolastico 2022/2023 la frequenza è scesa a 870 unità, delle quali 197 sono state di stranieri, pari al 23% del totale. In 5 anni si è registrato un calo superiore al 10%”. Fumana passa quindi a valutare le conclusioni. “Ciò che si evince da questi numeri è per
chiunque facilmente immaginabile - afferma il consigliere comunale - e cioè la caduta verticale tra pochi anni del numero delle classi a partire dalla primaria con la conseguente chiusura di altri edifici e con la possibilità di perdere la sede della direzione scolastica a vantaggio di un altro centro cittadino più numeroso. E, infine, in un futuro non molto lontano, in assenza di immigrazione, la mancanza di un numero sufficiente di adulti giovani in età riproduttiva tale da mantenere almeno stabile il numero degli abitanti della nostra città”. Da qui l’appello e richieste precise. “I numeri riportati – conclude - imporrebbero un percorso in cui si potrebbe vedere il Comune e farsi carico di più confronti pubblici ove siano coinvolti il Consiglio Comunale, le istituzioni scolastiche, le associazioni e tutti coloro che possono portare un positivo contributo alla stesura di un piano economico e sociale per invertire la decrescita demografica di questa città. Lavoro, servizi e incremento della popolazione sono strettamente connessi: uno implica necessariamente l’altro”.
Partendo dalla difficile situazione delle scuole, il consigliere Fumana allarga la sua analisi e sollecita un impegno corale (Consiglio comunale, associazioni…) per pianificare soluzioni efficaci: più lavoro e servizi
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Riceviamo e pubblichiamo. Si arriverà alle fusioni tra comuni per legge? Dopo l’ultimo fallimento della proposta di fusione tra comuni anche in Polesine, nonostante la riduzione della percentuale dei votanti, voci di esponenti governativi hanno già proposto come soluzione una imposizione per legge: in sostanza una soluzione per “salvare capra e cavoli”, ovvero riuscire a soddisfare, ad un tempo, opposte esigenze, eliminando in tal modo il campanilismo, un attaccamento esagerato e greto alla propria città o al proprio paese, come lo definisce il dizionario, quando nuoce agli stessi interessi del paese, uscendo dalle rivalità sportive. Una previsione quella dell’imposizione per legge, dispiace rilevarlo, di mussoliniana memoria che portò, tra l’altro, alla soppressione di diversi piccoli comuni anche polesani, tra cui Fasana e fin dal tempo napoleonico di
quello di Rottanova, diventate frazioni rispettivamente di Adria e di Cavarzere. Mentre nel dopoguerra venne respinta l’istanza dei rappresentanti consiliari di San Pietro d’Adige di diventare comune autonomo di Cavarzere con le frazioni circostanti. Motivo, sempre peraltro più attuale, gli esosi costi altrimenti per il mantenimento di tutti i servizi sociali in ogni piccolo comune, al quale con la fusione si farebbe fronte con i noti e finora trascurati incentivi regionali e governativi, anche perché non venga perduta una notevole conquista sociale che riguarda in particolare l’amministrazione pubblica, la scuola, gli asili nido, la vigilanza urbana…. Una fusione che si guarderà peraltro che sia equilibrata nel sua aspetto e sostanza, perché i comuni minori non diventino assogget-
tati al potere di quelli maggiori elettoralmente. Una visione questa, forse, già allo studio degli appositi organi governativi per eliminare le lagnanze in merito circa le fusioni e che hanno portato al rifiuto, nonostante gli incentivi previsti. Magari con un referendum pubblico in merito, forse anche nazionale, per espresso desiderio popolare. In attesa anche del rinnovo degli amministratori pubblici in tanti comuni previsto già per il prossimo anno, come quello di Cona: i cui attuali governanti della Lega preferirebbero a quella della Lega di Cavarzere quella della vicina Agna, nel Padovano, per il minor numero di abitanti appunto: e sempre per il timore di una eventuale soggezione al comune maggiore. Rolando Ferrarese
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Cavarzere
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Il dibattito. Pier Luigi Parisotto risponde a Sinistra Italiana e suggerisce il modo per invertire il trend
Crisi demografica? La fusione Cavarzere-Cona è la soluzione Il vicesindaco insiste sui vantaggi economici per le casse dell’ente che consentirebbero di incrementare servizi e opportunità di lavoro nel territorio
“L
a soluzione per accrescere il numero di residenti e fornire servizi e strumenti alle famiglie per incentivare le nascite che sono in calo? La fusione fra i Comuni di Cona e Cavarzere”. Il vicesindaco Pier Luigi Parisotto risponde alla questione sollevata da Sinistra Italiana relativamente alla crisi demografica. Per Sinistra Italiana la decrescita demografica a Cavarzere è determinata in primis dal sensibile calo dei nuovi nati e dovrebbe destare nei cittadini e negli amministratori della città una seria preoccupazione. Ma la soluzione per Parisotto c’è. “ll tema a noi è caro - spiega il vicesindaco – e un sistema per affrontarlo dando strutture al territorio come asili nido e altre soluzioni di welfare per le famiglie è la fusione fra i Comuni di Cavarzere e Cona. Con questa operazione ci si porterebbe a casa per 15 anni 2 milioni di euro all’anno che andrebbero nelle casse dell’ente, con cui si potrebbero fare tantissimi progetti e investimenti per aiutare le famiglie, per incentivare il tessuto sociale e le famiglie a fare più figli”. Ma non solo. “Con la fusione – aggiunge ancora Parisotto arriverebbero altri fondi, circa un milione di euro di fatto, subito per affrontare il tema delle armonizzazioni delle strutture amministrative”. “Insomma – conclude e insiste - ci troveremo davanti una serie di benefici davvero importanti. Con 2 milioni di euro in più all’anno per 15 anni si possono fare tantissime cose per il territorio”. Il problema è che, se da un lato Cavarzere spinge per la fusione, dall’altra parte a Cona l’amministrazione che governa ha già fatto capire che della fusione per ora proprio non se ne parla. Il dibattito però non è certo destinato a concludersi qui. (Al.Ab.)
Pierluigi Parisotto
i g u A Sintonizzati futuro. Buonsul Anno CAFFÈ & RISTORANTINO
Munari: “No al limite della regola del terzo mandato per sindaci, consiglieri e presidente della Regione”
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Pierfranceco Munari
Il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari a favore del terzo mandato per sindaci consiglieri regionali e presidente della Regione. “Sulla regola del terzo mandato per sindaci, consiglieri regionali e Presidente di Regione – sostiene – la mia idea è chiara. Ritengo che il popolo sia sovrano e se decide che un candidato è adatto e ha fatto bene il suo lavoro, non vedo perché si debba limitare questo diritto di scelta anche per più di tre mandati, come succede in molti casi nei piccoli comuni”. E quindi aggiunge le sue argomentazioni. “Non comprendo perché - continua e Munari - solo per i parlamentari questo limite non sia vigente; perché devono essere gli unici che possono essere eletti vita? Casini docet”. Munari infine conclude con una frecciatina polemica al Movimento 5 Stelle. “Ricordo poi, quasi con tenerezza - conclude- il mandato zero degli amici 5 stelle, il punto più basso della loro millantata “trasparenza” politica e di rinnovamento del parlamento”.
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Amministrative. Azione di Cavarzere e Cona invita le forze politiche a prendere una posizione
“Tanti motivi per cui è strategica la fusione dei due comuni” In vista delle elezioni a Cona il prossimo giugno la coordinatrice Paola Garbin sostiene l’utilità di creare un’unione amministrativa tra i due comuni e chiede ai futuri amministratori una posizione chiara
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e prossime elezioni amministrative al Comune di Cona saranno determinanti per il destino di questo territorio e chi si candiderà ad amministrare, sarà chiamato a dire una parola definitiva sulla questione della fusione dei due comuni Cavarzere e Cona”. Lo sottolinea Paola Garbin, la coordinatrice di Azione di Cavarzere e Cona, che insiste sull’importanza strategica di sostenere il processo di fusione tra Cavarzere e Cona, tema sempre attuale negli ultimi mesi ma che è tornato di stretta attualità in occasione dei primi rumors e delle prime dichiarazioni in vista delle elezioni amministrative di giugno 2024, appuntamento cui sono chiamati anche i cittadini di Cona per eleggere il nuovo sindaco. “Una visione lungimirante e attenta delle speranze dei cittadini in una migliore vivibilità – sostiene la Garbin - non può ignorare l’inarrestabile esodo che sta interessando dal 2002 ad oggi, i due comuni. Infatti, i due comuni da allora hanno perso 3.200 residenti (ovvero meno18% a Cavarzere e meno15% a Cona), con una flessione del settore produttivo ed imprenditoriale, pari ad un 14% a Cavarzere e ad un 21% a Cona”. “Questi sono dati che spaventano anche le persone più ottimiste - osserva ancora nella sua analisi - poiché a rischio vi è la rinascita dei nostri territori, che contano complessivamente circa
15mila abitanti”. La scorsa primavera vi è stato un acceso dibattito su questo tema, che ha visto contrapposte le amministrazioni dei due comuni, dove, maggioranza ed opposizione di Cavarzere si sono manifestate sostanzialmente favorevoli, mentre decisamente contrarie sono state le forze politiche di Cona. Azione è convinta che si debba accettare la sfida di questa fusione, procedendo alla unione amministrativa dei due comuni senza tentennamenti. “Riteniamo che le due popolazioni, insieme, potrebbero beneficiare di un sostegno economico mai visto prima, con oltre 2 milioni di euro all’anno di investimenti su un totale di 30,7 milioni previsti in quindici anni” insiste Paola Garbin. “Fondi che potranno essere destinati alla realizzazione di opere pubbliche, al miglioramento dei servizi pubblici e alla persona, alla riorganizzazione amministrativa e all’allineamento dei tributi e tariffe”. “I cittadini hanno l’obbligo di sapere quali vantaggi potrebbero ricavare dalla fusione dei due comuni. In primis – afferma la coordinatrice di Azione .- quella di migliorare uno dei problemi più critici che è quello dei servizi pubblici, e questo grazie alla massa critica che si determinerebbe dalla somma degli abitanti dei due comuni uniti”. Una migliore qualità della vita del territorio, unitamente ad in-
Paola Garbin
vestimenti mirati allo sviluppo, potrebbero creare un volano economico ed un nuovo sviluppo territoriale ed urbanistico e quindi nuovo lavoro e nuova residenza. “In gioco non c’è la scomparsa di un ufficio pubblico, del dialetto o delle sagre paesane rispetto all’Ente contiguo, - conclude - ma la sfida è quella di cogliere un’occasione unica e saper leggere come l’esperienza di altre realtà ci insegna che uniti si è più forti e resilienti”. L’invito dunque di Azione di Cavarzere e Cona ai partiti che si candidano a governare Cona è di riflettere attentamente sulle opzioni che hanno di fronte, e di non aspettare il dopo voto per prendere una posizione chiara rispetto all’ipotesi di fusione, per permettere ai cittadini di rapportarsi in modo chiaro con coloro che vogliono rappresentare Cona nel prossimo futuro. Ornella Jovane
Pegolotte dice addio, dopo 78 anni di presenza, alle suore in paese “Dopo 78 anni di presenza ininterrotta, le nostre suore, Figlie di Maria Ausiliatrice – ha fatto sapere il sindaco Alessandro Aggio rendendo nota la notizia anche sui social - ci salutano. Il paese si è stretto alle ultime sorelle che hanno abitato la scuola dell’infanzia, suor Carlina e suor Maria Luisa, per ringraziare loro e, attraverso loro, tutte le suore passate per Pegolotte, con una giornata di tributo che si è tenuta a dicembre. Un riconoscimento per il prezioso contributo che hanno dato alla comunità in questi decenni”. Tutto aveva avuto inizio cir-
ca 100 anni fa con una relazione dell’allora podestà Silvio Franzolin che rende un affresco chiaro del territorio a cavaliere
tra gli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso. In un paese rurale come Cona quasi tutte le madri erano costrette per buona parte della giornata ai lavori campestri
e affidano i piccoli ai più grandi impedendo così loro la frequentazione della scuola. Quindi, per combattere l’analfabetismo, curare l’infanzia e incrementare il lavoro agricolo finalmente il 31 maggio 1939 si dà avvio ai lavori di costruzione della scuola materna e il 6 marzo 1940 vi è la richiesta di Suore all’istituto canossiano di Venezia. La guerra sospende le attività e si deve arrivare al 1945 per vedere siglata la convenzione tra l’Amministrazione comunale e l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice”. Da qui fino allo scorso dicembre l’attività formativa delle suore è proseguita nel territorio.
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Cona
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Amministrative. Il sindaco ha deciso e annuncia pubblicamente in vista dell’appuntamento elettorale di giugno
Aggio: “Mi candido per tentare il bis, nel segno della continuità” Correrà con le stesse forze di centrodestra che lo hanno sostenuto nello scorso mandato, il centrosinistra invece temporeggia, spunta a sorpresa una lista di sostenitori della fusione con Cavarzere
I
l sindaco di Cona Alessandro Aggio si ricandida per il secondo mandato amministrativo e comincia a così a prendere il via il dibattito politico a Cona in vista delle prossime elezioni comunali che sono in programma per giugno di quest’anno. I temi sul tavolo della prossima campagna elettorale riguarderanno ovviamente il futuro del paese. Al centro dell’attenzione temi tradizionali, come la viabilità, i servizi e le attività produttive e anche l’immigrazione (anche se in modo diverso dall’epoca di Conetta); ma anche questioni che sono state oggetto di dibattito e riflessione negli ultimi anni, come ad esempio la fusione fra i Comuni di Cona e Cavarzere, per la quale potrebbe nascere addirittura una forza politica ad hoc. Il sindaco Alessandro Aggio, anche se, ovviamente, non ha formalmente ufficializzato la sua candidatura, ha deciso di ricandidarsi alla guida del Comune per proseguire con un secondo mandato amministrativo quanto intrapreso, nel segno della continuità e lo annun-
L’incontro del sindaco con i neodiciottenni
cia pubblicamente. “Io e la mia coalizione di centrodestra – fa sapere Aggio - abbiamo deciso di candidarci alla guida del Comune di Cona per il secondo mandato amministrativo. Ad appoggiarci ci saranno i partiti di Fratelli d’Italia la Lega e le liste civiche legate alle realtà territoriali, anche associative. Abbiamo deciso di voler portare avanti con la mia ricandidatura a sindaco il lavoro fin qui portato avanti con la convinzione che è stato fortemente apprezzato dai cittadini di Cona in questi 5 anni”. Se per il centrodestra c’è la conferma della ricandidatura del sindaco Alessandro Aggio, nel centrosinistra, per ora, tutto è ancora in alto mare. “Puntiamo - spiega il consigliere comunale Antonio Bottin - a dare agli elettori di Cona una alternativa a questa amministrazione di centrodestra che non ci ha per nulla convinto. Ora ci sarà un franco e stretto confronto con tutte le forze che ci appoggiano per mettere a fuoco candidatura e programma elettorale, necessari a dare risposte precise al territorio di Cona”.
Ma fra centrodestra e centrosinistra potrebbe arrivare anche una terza formazione, quella cioè dei cosiddetti “fusionisti”, una lista civica di persone di Cona che avrebbero come obiettivo quello di portare avanti il progetto della fusione dei Comuni fra Cavarzere e Cona fin qui voluta solo dal Comune di Cavarzere ma decisamente rifiutata dal Comune di Cona. Freddezza verso questa soluzione infatti, a Cona, è stata espressa sia dalle forze di maggioranza che da quelle dell’opposizione di centrosinistra che siedono nel parlamentino cittadino. Si vedrà se si presenterà questa lista di cui si vocifera. Motivi e argomenti per discutere del futuro di Cona ce ne saranno molti fino al prossimo giugno quando alla fine la parola passerà agli elettori che potranno esprimersi con il voto nelle urne. Alessandro Abbadir
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Una tradizione che si era persa nel tempo ma che l’amministrazione ha voluto ripristinare: l’incontro con i ragazzi che entrano nella maggiore età. Un invito che è stato accolto con partecipazione dai ragazzi chiamati in causa i quali hanno partecipato, a novembre dello scorso anno, ad un incontro in municipio per parlare di diritti e doveri acquisiti. “Qualche nozione fondamentale – commenta il sindaco Alessandro Aggio – di diritto costituzionale, con la consegna della Costituzione ad ognuno di loro e un confronto con gli amministratori sulle infinite possibilità che la loro età concede”.
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Servizi. Il sindaco Alessandro Aggio spiega l’iter che dura da una decina d’anni
Una farmacia per Cantarana, l’ultima possibilità per riaprire I
l Comune di Cona punta a realizzare una nuova farmacia nella frazione di Cantarana ma in paese scoppia la polemica. “Da una delibera regionale del 1982 – spiega il sindaco Alessandro Aggio - è prevista per la frazione di Cantarana del Comune di Cona una sede farmaceutica rurale. Circa 12 anni fa il farmacista, un dottore che proveniva da un’altra regione, ottenne la possibilità di aprire una farmacia più vicino a casa e chiuse quella di Cantarana. E da allora Cantarana è rimasta sprovvista della farmacia”. La Regione Veneto ricorda il sindaco, nel 2010 ha fatto un bando per l’assegnazione delle farmacie regionali vacanti. “Quel bando - continua Aggioha creato una graduatoria che è stata scorsa per 10 interpelli, di cui l’ultimo ad inizio 2023. Tale ultimo interpello ha chiuso definitivamente il bando regionale del 2010. Per le farmacie ulteriormente vacanti dopo questo iter, la Regione Veneto il 16 ottobre 2023, ha mandato una email ai Comuni interessati dicendo che entro 60 giorni avrebbero potuto fare richiesta di prelazione mantenendo la titolarità della farmacia Con questo meccanismo il Comune ha perciò concretamente una serie di strumenti per vedere riaperta la farmacia nel territorio: o gestirla in house, o creare una società partecipata pubblico privata, o, tramite
Quando venne chiusa circa 12 anni fa, la Regione fece un bando per l’assegnazione che è scaduto nell’ottobre 2023, ora l’iniziativa passa al Comune che è interessato a ripristinarla
Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. bando pubblico, creare una convenzione per darla totalmente in gestione a terzi, a fronte della corresponsione di un canone”. Il Comune di Cona ha così chiesto la prelazione alla Regione Veneto e nei prossimi mesi è intenzionato ad intraprendere la strada della convenzione tramite bando pubblico. “Si tratta – sottolinea il sindaco - dell’ultimo tentativo per tenere in vita la farmacia di Cantarana, per dare un servizio fondamentalmente a quella frazione. Se non andrà a buon fine il bando comunale, la Regione Veneto po-
trà cancellare la farmacia dalla frazione di Cantarana rendendo impossibile in futuro la possibilità di ripristinarla, visto che la legge ora parla di una farmacia ogni 3mila abitanti”. “E’ quindi – conclude il primo cittadino - nostra intenzione tentare questa strada così, oltre a poter fornire un servizio ai cittadini, il Comune potrà ottenere un canone annuo, al momento ancora da quantificare, ma che sarà tarato da soggetti indipendenti e terzi sulla base di altri esempi simili”. Alessandro Abbadir
Le opposizioni: “Con quali risorse il Comune può investire sull’avvio della farmacia a Cantarana?” Le opposizioni di centrosinistra del Comune di Cona non sono convinte dell’azione del sindaco Alessandro Aggio per realizzare la nuova farmacia a Cantarana e vanno all’attacco con i consiglieri Comunali. “Il parlamentino cittadino sarà chiamato a deliberare sulla scelta di assumere la titolarità della sede farmaceutica numero 2, istituita nella frazione di Cantarana di Cona – spiegano - Ci chiediamo come il Comune possa mettere i soldi per l’avvio della farmacia a Cantarana, visto che per l’acquisto dei primi medicinali, ci vorranno almeno 150.000 euro; poi ci sono i lavori di siste-
Antonio Bottin e Franco Necchio
mazione e gli arredi per una ulteriore spesa di altri 100.000 euro. Complessivamente una spesa stimata in 250.000 mila euro”. Le forze di opposizione esprimono altre perplessità. “C’è da chiedersi – affermano - inoltre chi gestirà la farmacia? Nella proposta di delibera non vi
è stato allegato nessun piano finanziario e neppure chi la gestirà. Questa Amministrazione cerca forse il consenso a Cantarana con questa iniziativa che non si potrà concretizzare in quanto non ne ha le risorse”. Nette le richieste di chiarimenti da parte delle opposizioni con i consiglieri Antonio Bottin e Franco Necchio. “Chiediamo quindi – concludono - con urgenza di conoscere il piano finanziario e su come il Comune di Cona a questo punto intende gestire la farmacia, per rispetto verso i cittadini di Cantarana”.
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Grandi Eventi
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Nei 700 anni dalla morte. Dal 27 gennaio al 13 febbraio la città celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori
Tutto pronto per il Carnevale di Venezia, nel nome di Marco Polo Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti internazionali
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er il Carnevale veneziano sarà un anno all’insegna del ritorno alle tradizioni più antiche e con una dedica obbligata: quella a Marco Polo e alla strada per il Catai nei suoi 700 anni. Sarà il suggestivo titolo “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo” ad accompagnare il Carnevale di Venezia 2024 che dal 27 gennaio al 13 febbraio celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori in occasione dei 700 anni dalla sua morte, avvenuta l’8 gennaio del 1324, Marco Polo torna dunque in laguna da protagonista e non poteva che farlo durante il Carnevale, quando Il tema del viaggio, della scoperta e dell’incontro con mondi prima solo immaginati si unisce al tema del percorso alla ricerca dei molti se stessi, diversi da quando si era partiti ma ancora con la voglia di tornare a mettersi in viaggio. L’edizione 2024 del Carnevale di Venezia sarà dunque un viaggio verso l’Oriente sulle tracce del percorso che Marco Polo intraprese alla scoperta delle nuove meraviglie dell’allora Catai. Doppia, in effetti, la ricorrenza: i 700 anni dalla morte di Marco Polo e i 770 anni dalla nascita, nel 1254 a Venezia da una famiglia patrizia di facoltosi mercanti, originaria di Sebenico in Dalmazia. Nel 1269, quando il padre e lo zio fanno ritorno a Venezia dai viaggi in Oriente, Marco ha quindici anni; e poco più tardi, ancora giovinetto, probabilmente nella primavera o nell’estate del 1271, parte insieme con loro per la Cina, dove rimarrà per circa venticinque anni. Durante tutta la sua permanenza presso la corte mongolica, per conto del Gran Khan, Marco svolgerà attività amministrative, lunghe e delicate ambascerie e incarichi diplomatici di prestigio, compiendo a tal fine diversi viaggi. A sette secoli di distanza, la città di Venezia, dal 27 gennaio al 13 febbraio, diventerà quindi la sede di un secondo viaggio fantastico che condurrà gli ospiti per le calli e i campi in
In foto, l’immagine ufficiale del Carnevale di Venezia 2024 dedicato a Marco Polo
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un Carnevale diffuso in tutto il territorio cittadino dove si ripercorreranno quelle avventure eccezionali, Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti del panorama internazionale nel campo della clownerie, ma non mancheranno gli appuntamenti ormai tradizionali con la maschera più bella e la selezione delle dodici Marie, a Ca’ Vendramin Calergi il Dinner Show ufficiale del Carnevale, intitolato “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter e lo spettacolo sull’acqua. “Terra incognita” all’Arsenale. Ma l’arte e il teatro torneranno anche
Show ufficiale “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter
a celebrare il Carnevale con una programmazione di spettacoli negli spazi culturali della città con il Carnevale della Cultura in collaborazione con Biennale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 porta la firma del Direttore Artistico e scenografo del Teatro La Fenice, Massimo Checchetto. Sui principali siti stranieri, intanto, l’evento è già partito alla grande e con aspettative altissime. Scrivono ad esempio su uno dei principali fornitori di pacchetti viaggio per la Germania: “Il Carnevale di Venezia 2024 è pronto a esplodere in un turbine di eccitazione e divertimento!Il conto alla rovescia è già partito e la città lagunare è pronta a celebrare uno dei suoi più grandi eroi: Marco Polo. Immaginatevi catapultati in un’avventura epica, mentre viaggiate attraverso le calli e le piazze di Venezia, immergendovi in uno spettacolo magico che unisce storia, cultura e creatività senza limiti! È un’opportunità unica per esplorare non solo terre remote, ma anche il proprio viaggio interiore alla ricerca di sé stessi e dell’avventura mozzafiato di Marco Polo”. Massimo Tonizzo
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Infrastrutture e Mobilità
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L’inaugurazione dei lavori. Presente anche il vicepremier e ministro dei Trasporti Salvini
Finalmente il treno arriverà all’aeroporto Marco Polo U
na nuova linea ferroviaria collegherà l’Aeroporto Marco Polo di Venezia con la rete ferroviaria nazionale in modo da da potenziare l’intermodalità treno-aereo e incentivare i passeggeri a utilizzare il treno per i propri spostamenti, anche in vista dell’aumento dei flussi turistici in occasione delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Un tratto di 8 Km di cui 3,4 in galleria, sulla linea Mestre-Trieste che affiancherà la bretella autostradale per l’aeroporto e arriverà al Marco Polo, dove sarà realizzata la stazione passante “Venezia – Aeroporto”, interrata a due binari e collegata al terminal aeroportua-
patibilità ambientale, nessuna interruzione stradale sarà prevista” ha sottolineato Vincenzo Macello, Commissario straordinario di Governo e vicedirettore Generale Operations RFI. Per Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato, l’opera è un “esempio chiaro di sviluppo dell’intermodalità che Fs intende percorrere. Il nostro gruppo contribuirà per 2 punti di Pil con le nostre opere. Ora bisogna correre”. E Giovanni Cerchiarini, amministratore delegato dell’impresa Rizzani de Eccher ha precisato: “Abbiamo suddiviso l’intervento in quattro aree di cantiere in contempora-
ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro -. Il mio grazie va al consiglio comunale, ai consiglieri comunali e di Municipalità che si sono spesi in questi anni per spiegare ai nostri cittadini la bontà di quest’opera che nel corso di vent’anni si è scontrata con molte difficoltà, a partire dai ricorsi di chi dice sempre no, fino ai personalismi e alle dispute di interessi”. ”Opera cruciale per l’ulteriore sviluppo della rete di voli di lungo raggio del Marco Polo, terzo scalo intercontinentale italiano – ha evidenziato Enrico Marchi, Presidente di Save -. Un’opera che favorirà anche l’occupazione
I lavori dureranno due anni. Il tracciato sarà lungo 8 chilometri, di cui la metà in galleria
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nea per concludere i lavori per tempo. Un nuovo inizio per un domani più connesso”. “Dobbiamo guardare con attenzione al futuro. Rilanciare l’ammodernamento del sistema Italia significa legare la generazione attuale con quella che verrà” è stato il commento di Pier Luigi Di Palma, presidente Enac, mentre per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia “si realizza un sogno, in una stazione passante 18 treni alta velocità e 43 regionali in transito, un treno ogni 15 minuti. L’Olimpiade poi farà da traino anche ad altre opere”. “Il Comune di Venezia ha sempre seguito con grande attenzione l’iter che oggi ci porta a inaugurare l’avvio dei lavori -
e l’economia dell’area, considerando che oggi lo scalo genera lavoro per oltre 21.000 persone tra diretti e indiretti”. Molte e positive le reazioni: “Un’ottima notizia – ricorda Massimiliano Schiavon Pesidente di Federalberghi Veneto - si tratta di un’opera attesa da decenni, imprescindibile nel principale aeroporto della regione e tra i primi in Italia, fondamentale per il Veneto che è la prima destinazione turistica europea.” “L’opera sosterrà lo sviluppo del Veneto e diventerà un tassello decisivo per la competitività del sistema economico regionale” aggiunge Patrizio Bertin presidente di Confcommercio Veneto. Riccardo Musacco
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#Regione
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Politica. I congressi provinciali hanno prodotto una reale inversione di rotta
Fratelli d’Italia si prepara a guidare il Veneto I
n Fratelli d’Italia, il partito del Premier Giorgia Meloni, soffia un vento di profondo cambiamento e in Veneto, in questo senso, si sono visti, nel corso dei congressi provinciali, i segnali maggiormente evidenti. A innescare, almeno in Veneto, questo significativo cambio di rotta è stato il congresso provinciale di Treviso, il primo non unitario celebrato. A vincerlo, probabilmente contro ogni pronostico, è stato il giovane vicesindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, solida tradizione di destra con uno
“L’appuntamento elettorale del 2024 sarà un passaggio fondamentale. I risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali” spiccato sguardo al sociale. Dopo Treviso, uno dopo l’altro, praticamente tutti i presidenti provinciali sono cambiati. Volendo semplificare si potrebbe dire che il Veneto ha voluto dare un forte segnale al proprio coordinatore regionale, il senatore bellunese Luca De Carlo. Se ci si affidasse, però, a una lettura di questo tipo non si comprenderebbero fino in fondo le ragione di un cambiamento così radicale. L’inversione di rotta, infatti, non ha tratti personalistici - anche se la vittoria di Borgia a Treviso proprio nel collegio elettorale di De Carlo costituisce una battuta d’arresto – ma di vera e propria fisionomia del partito. “In questi anni – ci spiega il neo-segretario trevigiano, Claudio Borgia – in
troppi ci siamo sentiti dirigenti politici di secondo livello. Il nostro limite? Non esserci iscritti a Fratelli d’Italia il giorno stesso della sua fondazione. Giorgia Meloni in questo è stata bravissima perché ha sempre lavorato per allargare il partito e per garantire a tutti la stessa agibilità politica. Io ho una storia saldamente radicata a destra, da sempre. Che è culturale prima che partitica. Una destra che parte dei territori, che ha dei valori ben precisi che sono, tra gli altri: l’amor di Patria, il merito, l’equità, la difesa delle tradizioni e dell’identità, che è maggiormente attenta ai temi sociali e quindi impegnata a difesa di chi ha più bisogno. E poi una destra che, con profonda ispirazione risorgimentale, avverte con emozione il senso dell’orgoglio nazionale.” “Con questo congresso – continua Borgia – si rafforza un importante patto generazionale e di radicamento territoriale voluto proprio da Giorgia Meloni attraverso il quale ha riunito il partito e bloccato sul nascere, di fatto, le correnti. Il nostro obiettivo è, e deve essere, quello di stare sempre di più in mezzo alla gente in particolar modo in un momento difficile come questo nel quale le nostre famiglie e le nostre imprese stanno realmente soffrendo per le scelte scriteriate degli anni passati. In tutti questi anni di impegno - prima da presidente provinciale dei giovani di Alleanza Nazionale, poi da rappresentante degli studenti universitari a Bologna (dove si trovò a lavorare, pur da posizioni diverse, fianco a fianco alla segretaria del PD, Elly Shlein all’epoca studentessa e rappresentante della sinistra universitaria NdR) e da vicesindaco di Montebelluna (recordman veneto di preferenze nella tornata 2021,
Claudio Borgia
anno della sua rielezione NdR) - ho imparato che per provare, realmente, a rappresentare chi ti ha eletto, e anche chi non ti ha votato, devi esserci sempre; non puoi pensare di comprendere le cose stando in un ufficio a guardare le cose con distacco, magari affidandoti a schemi precostituiti. Devi darti da fare concretamente per migliorare la qualità di vita dei tuoi cittadini, cosa che ho sempre cercato di fare.” Partendo da questi presupposti l’obiettivo dichiarato di FDI è la Regione Veneto. “Piano. Prima delle Regionali ci saranno le amministrative e le Europee del prossimo giugno. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare, e se possibile accrescere, il nostro voto po-
litico e di aumentare significativamente la nostra pattuglia di amministratori locali. Proprio per questo sto visitando tutti i circoli per individuare i candidati migliori da mettere in campo. Io sono, infatti, fermamente convinto che si debbano individuare le persone giuste, le più preparate, quelle che maggiormente possano interpretare il contesto nel quale sono chiamate a impegnarsi. Anche in questo caso non esistono forme precostituite o rendite di posizione se vogliamo veramente fare del bene al nostro territorio. La nostra ambizione, per le prossime amministrative nella provincia di Treviso, è quella di sederci al tavolo con gli alleati avendo sempre un nome all’altezza da presentare come candidato sindaco, poi, insieme, sceglieremo quello o quella maggiormente adeguato. L’appuntamento elettorale del 2024, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale. È evidente che i risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali. Del resto la regola è sempre stata questa: chi ha maggiore consenso nel territorio ha il diritto e il dovere di esprimere il candidato; è sempre stato così, sarebbe veramente curioso che sta volta le cose non andassero allo stesso modo. In questo senso noi di Fratelli d’Italia siamo pronti. Anche in questo caso, per me, vale sempre lo stesso requisito: si deve trovare il candidato maggiormente adeguato, senza posizioni precostituite. Fratelli D’Italia potrà dire certamente la propria non soltanto per la nostra forza elettorale, ma perché, già oggi, noi siamo in grado di proporre candidati, sia civici sia di partito, di altissimo valore”.
Primo bando sulle comunità energetiche rinnovabili, Marcato: “Vogliamo creare una rete virtuosa” “Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono, insieme a fotovoltaico e idrogeno, i caposaldi delle linee strategiche del nuovo piano energetico regionale che stiamo predisponendo”. A dirlo è Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, all’indomanni del via libera dalla giunta veneta al bando di finanziamento che sostiene la creazione e lo sviluppo delle nuove comunità energetiche. “Sono tasselli fondamentali della transizione energetica, - aggiunge l’assessore - in attesa di
Roberto Marcato
indicazioni a livello nazionale, abbiamo approvato un primo bando da un milione di euro per garantire il sostegno alla creazione di queste nuove comunità. E’ da anni infatti che stiamo lavorando per definire un modello energetico regionale votato alla progressiva indipendenza, puntando in particolare alle fonti rinnovabili. Questo è solo il primo bando in materia. A partire da quest’anno appena iniziato le iniziative saranno numerose a supporto di imprese, enti e cittadini”. Il bando concede una agevolazione,
nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, nel limite massimo di euro 30.000 euro. Non saranno ammesse le domande i cui progetti comportano spese ammissibili per inferiori ai diecimila euro. La gestione amministrativa del bando è affidata ad Avepa. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del primo febbraio prossimo per tutto il mese, fino alle 17 del 29 febbraio, tramite il sistema informativo regionale “SIU”.
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Regione
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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner sulle prospettive per il 2024
“Turismo a gonfie vele, continuerà a crescere, l’agricoltura risente delle contraddizioni europee” Da trent’anni leghista, si augura un cambio di rotta: “Dobbiamo tornare tra la gente e realizzare la vera autonomia”
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ederico Caner, assessore al turismo, all’agricoltura e ai fondi UE della regione Veneto, partiamo quindi dal turismo: cosa ci dobbiamo aspettare dal 2024? Se i dati dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso confermeranno il trend fin qui registrato, il 2023 probabilmente è destinato a superare per presenze turistiche il 2019. Stiamo lavorando molto sulla qualità del turismo dei nostri territori, in modo da garantire maggiore redditività non solo al comparto ricettivo ma anche a tutto l’indotto. Per il 2024 le previsioni sono molto buone, lo confermano le prenotazioni di queste settimane. Il comparto termale sta andando molto bene e anche la montagna è in crescita nonostante ci fossero delle perplessità legate all’aumento dei costi per l’inflazione. Invece gli accessi e le vendite di skipass sono aumentati in media di un 15 per cento, con punte del 30 a Cortina. La stagione invernale dunque è partita molto bene, ci auguriamo che anche gennaio e febbraio continui al meglio e che il
meteo sia dalla nostra parte. Altro settore di sua competenza è l’agricoltura, condizionata da maltempo ed eventi estremi. Come sta il settore primario veneto? In effetti veniamo da un anno difficile perché il cambiamento climatico si è fatto sentire con la grandine e altri eventi che hanno messo a dura prova non solo la viticoltura ma anche gli altri comparti. C’è poi il problema dell’acqua, o è troppa con le precipitazioni violente oppure manca per lunghi mesi. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo con il fondo rischi nazionale e alcune risposte sono arrivate. Nonostante queste difficoltà il sistema ha tenuto grazie ai nostri agricoltori. I prezzi delle materie prime, l’altra emergenza per il settore, sono in calo e ci auguriamo che questo continui. L’anno scorso gli imprenditori hanno pagato un alto prezzo per fertilizzanti e sementi mentre nel momento della raccolta hanno risentito del calo dei quotazioni delle produzioni, e questo non ha permesso di recuperare i maggiori costi
sostenuti nei mesi precedenti. Lei è anche assessore ai fondi UE: l’Europa ci aiuta? È vicina al territorio? Ci sono due aspetti da considerare, da una parte è positiva la disponibilità di fondi che per una regione virtuosa come la nostra permettono importanti investimenti sia per il turismo che per l’agricoltura. Pensiamo al turismo, in questa tornata abbiamo raddoppiato la disponibilità di fondi grazie ai quali si sono finanziate la rigenerazione delle imprese, l’ammodernamento degli alberghi e dei servizi turistici. A queste risorse sia lo Stato che la Regione aggiungono poi altri fondi. L’aspetto negativo dell’Europa riguarda l’agricoltura perché l’Ue vede il settore come una fonte di inquinamento anziché come un importante generatore di risorse non solo economiche, ma anche di cibo e materie prime in ambito alimentare, per garantirci una maggiore autosufficienza. Ci troviamo con un’Europa a doppia faccia. Chiudiamo con una domanda
Federico Caner
politica. I rapporti con la Lega ultimamente non sono stati sereni. Cosa sta accadendo? Sono nella Lega da trent’anni e non mi sono mai sottratto al confronto. Ritengo che la linea politica intrapresa in questi mesi non sia lungimirante, ci occupiamo meno del territorio e più di questioni nazionali. Il partito si è spostato molto a destra, lo abbiamo visto anche il mese scorso a Firenze con la presenza di esponenti dell’estrema destra europea. Francamente questo non fa parte del mio dna, quindi ho posto la questione e ho chiesto al partito di tornare a quello che è il suo
“core business”, vale a dire il federalismo e l’autonomia, quella vera e non annacquata. Si dice che il nord Italia è ricco, in realtà non è così perché è vero che le nostre regioni producono molto ma sul territorio rimane poco. Penso al tema idrogeologico, solo in Veneto abbiamo bisogno di un piano da due miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio. Però le risorse non le abbiamo perché le mandiamo a Roma. Ecco, io mi aspetto un partito che lavori su questo e non che pensi al ponte di Messina. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Arteven rinnova il Cda, Massimo Zuin rieletto presidente Riconfermato all’unanimità Massimo Zuin alla guida per i prossimi cinque anni di Arteven, il circuito teatrale della Regione Veneto. Il Consiglio di Amministrazione è formato da Silvano Guarda, Pierangelo Molena e Irene Lissandrin quali consiglieri, revisori dei conti Massimo Sorarù presidente assieme ai revisori Enrico Tosetto e Andrea Morino, supplenti Saverio Nardi e Umberto Scarso. Il componente designato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto è Federico Pupo, che porta il numero complessivo a 5 consiglieri.
Presentato inoltre il nuovo Documento programmatico, che parte dal ruolo di Arteven, nell’attuale panorama teatrale italiano, di “Sistema regionale teatrale in rete”. Un ruolo che svolge attraverso l’ideazione di progetti contenenti le quattro discipline ministeriali (Prosa, Danza, Circo Contemporaneo e Musica), condivisi con gli enti locali associati e gli enti privati. Un’attività progettuale che prevede nel territorio del Veneto il coinvolgimento di oltre un milione e trecentomila spettatori in cinque anni, per circa cinquemila spettacoli suddivisi tra le
diverse discipline. “Vogliamo arrivare in modo più puntuale nel territorio – ha dichiarato Zuin – e partire dai più piccoli, il teatro può dare molto per il comportamento civico dei giovani, il nostro futuro” “Abbiamo garantito un finanziamento di 1 milione di euro – ha dichiarato la Presidente della VI Commissione Regione del Veneto Francesca Scatto – abbiamo chiuso il bilancio assieme all’assessore Calzavara. Un riconoscimento per il lavoro che Arteven svolge.”(r.p.)
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Massimo Zuin
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L’analsi. Antonio De Poli, senatore Udc: “La nostra agorà politica al servizio del territorio”
“Diamo voce ai fatti, alle notizie, alle persone” “A
scoltare il territorio che amiamo. Questa è la forza della Politica: oggi siamo chiamati a fare ciò che gli antichi Greci chiamavano l’Agorà, la piazza della Polis. Le nostre Comunità hanno bisogno di guardarsi negli occhi, parlare e confrontarsi. I Cittadini sono delusi e traditi dal linguaggio dei likes e dei tweet sui social eci chiedono più presenza nel territorio”. A parlare di una nuova “stagione” della politica è il Senatore Udc Antonio De Poli che traccia un bilancio dei primi 15 mesi di legislatura e guarda alle prossime sfide del futuro, a partire dall’Autonomia. Senatore De Poli, lei rappresenta l’area moderata nel centrodestra. Quali sono i risultati ottenuti in Parlamento? Nel nostro Dna politico c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia. Ecco perché in Manovra abbiamo voluto fortemente 1 miliardo di risorse in più, prevedendo strumenti come l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli, il rafforzamento del bonus asilo nido, il Fondo mutui prima casa e il bonus bollette. Abbiamo imboccato la strada giusta.
Capitolo tasse: cosa avete fatto? Abbiamo tagliato le tasse ai redditi più bassi, lasciando più soldi in busta paga ai lavoratori e abbiamo Bankitalia, 600 euro in più all’anno nelle tasche di 3 contribuenti su 4. La nostra priorità è dare più attenzione a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Come fa un buon padre di famiglia, bisogna sostenere chi, fra i propri figli, è più indietro. Quali sono le misure a sostegno delle imprese? Per noi del Centrodestra il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese (artigianali, commerciali, agricole e industriali). Ecco perché, in Manovra, abbiamo previsto le maxi deduzioni al 120% per chi assume con contratto a tempo indeterminato nel 2024 e al 130% per chi assume under 30, donne con figli ed ex percettori del Reddito. Abbiamo archiviato l’assistenzialismo del passato. E, ancora, siamo riusciti ad ottenere l’ok dell’UE alla revisione del PNRR con 12,4 miliardi di risorse alle imprese per la transizione green. Da Roma a Venezia, quali sono i risultati ottenuti dalla filiera del
Antonio De Poli
centrodestra per il Veneto? La nostra Regione è la locomotiva d’Italia.Abbiamo il dovere di farla correre. E’ stato approvato l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Veneto, con oltre 607,6 milioni per le infrastrutture viarie, la messa in sicurezza del territorio,
la riqualificazione urbana, i settori dei trasporti e della mobilità. Dobbiamo proseguire in questa direzione e lavorare, per portare a casa quei risultati che stanno a cuore al nostro territorio, come il completamento della SR 10 nella Bassa Padovana; il potenziamento della SP47 nell’Alta
padovana e il raddoppio della SR308 Strada del Santo. Autonomia, a che punto siamo? Per la prima volta, grazie al Centrodestra, vediamo il traguardo. Il 16 gennaio il ddl passerà all’esame del Senato. Abbiamo un appuntamento con la Storia: realizzare la volontà di 2,3 milioni di veneti che, nel 2017,con il referendum, ci hanno dato un indirizzo chiaro: riformare e modernizzare le nostre Istituzioni. Quali sono le prospettive per il 2024? Tanti gli obiettivi raggiunti, tanta la strada da fare. Dobbiamo lavorare per dare risposte ed essere un punto di riferimento concreto per il Veneto della concretezza,di chi lavora, di chi fa impresa ,di chi opera nel volontariato e promuove la solidarietà a tutela dei più deboli (anziani, non autosufficienti, disabili). La nostra Politica è restare uniti, insieme a chi - arrivando da diversi mondi che provengono anche dalle liste civiche - si riconosce nell’Agorà dei nostri Valori e, con noi, vuole fare squadra al servizio del Territorio.
A Padova con Zaia e Giordani la presentazione di Veneto24, la prima e unica radio di informazione in Veneto Cinquanta notiziari al giorno, informazione regionale ogni 20 minuti, rubriche di approfondimento su politica, economia, attualità, impresa. Questa è Veneto24, la prima e unica radio di informazione regionale, presentata ufficialmente a Padova, al Centro culturale San Gaetano, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani e di molti rappresentanti della politica e delle istituzioni regionali, insieme alla squadra che ogni giorno lavora ai contenuti messi in onda. Veneto24, nata da pochi mesi ma già conosciuta in tutta la regione, è edita da Give Emotions, gruppo veneto che ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di comunicazione, aggiungendo l’informazione radiofonica a quella “tradizionale” cartacea de La Piazza, mensile che da 30 anni arriva nelle case dei cittadini veneti, e a quella on line del quotidiano “LaPiazzaweb”. L’emittente radiofonica, diretta dalla giornalista Giorgia Gay, sfrutta le potenzialità del digitale con il nuovo sistema Dab+, destinato a sostituire il tradizionale Fm. “Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle
persone” è il claim della radio, ascoltabile anche attraverso l’app, lo streaming dal sito web www.veneto24.it e i dispositivi smart speaker. Tutti i contenuti sono inoltre distribuiti come podcast su app e sito, per poter essere ascoltati anche in modo asincrono, quando e dove si preferisce. Al nuovo progetto editoriale ha rivolto un plauso e un augurio il presidente della Regione Luca Zaia, che vede in questa iniziativa un ulteriore motivo per sottolineare il “Veneto pride”: “Noi veneti siamo bravi, ci diamo da fare, lavoriamo sodo - ha detto Zaia - perciò dobbiamo essere
orgogliosi dei nostri risultati, delle nostre eccellenze e di tutto ciò che riusciamo a fare di buono e di bello. Veneto24 è una radio giovane e frizzante, un’interessante novità nel panorama dell’informazione, complimenti e auguri a tutti”. Il sindaco di Padova Giordani ha ricordato che la sede della radio e a Padova, città che si conferma un punto di riferimento nel Nordest nei settori più disparati, una città viva che ispira iniziative sempre nuove. “Più di 3 milioni e mezzo di veneti ascoltano la radio ogni settimana – ha spiegato Costantino Da Tos, station manager di Veneto 24 -. La radio è il mezzo ideale
per rimanere aggiornati su quanto accade, offre un servizio gratuito e in tempo reale. Tra le emittenti radiofoniche della nostra regione Veneto24 è la radio che mancava”. “Ogni giorno nei nostri notiziari riferiamo ciò che accade nei palazzi della politica, commentiamo l’attualità con i suoi protagonisti, raccontiamo le tante storie che arrivano dai territori del nostro veneto, dalle grandi città come dai piccoli paesi di provincia – ha aggiunto il direttore Giorgia Gay -. E poi l’economia: diamo voce agli esperti, raccontiamo i risultati delle nostre eccellenze, coinvolgiamo i sindacati, le associazioni di categoria, gli imprenditori per capire dove sta andando il nostro Veneto. Ogni giorno, ci impegniamo a dare voce al Veneto che conta, come dice il nostro claim, ai suoi protagonisti. E lo facciamo in un modo completamente nuovo”. “Tutto ciò ha permesso di arrivare a una tappa importante, per la quale siamo qui, ma non definitiva per il nostro gruppo, che posso definire come l’unico multimediale e multipiattaforma del Veneto” ha concluso l’editore Giuseppe Bergantin.(g.g)
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GENNAIO 2024
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Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore
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Montagna, gli sport che fanno bene alla salute
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a settimana bianca è alle porte, con l’arrivo dell’inverno torna anche la voglia di praticare gli sport “stagionali”, dallo sci alpino, a quello da fondo, dallo snowboard al pattinaggio su ghiaccio, e tanti altri ancora. Queste attività, oltre a regalare momenti di divertimento e relax, garantiscono una corretta combinazione di movimenti per un allenamento completo, sia di potenziamento cardiovascolare che muscolare, oltre ad avere positive ricadute sul benessere mentale. L’azienda Ulss 2 Marca trevigiana ha stilato un elenco sui benefici della pratica, a qualsiasi livello, di uno sport invernale. Innanzitutto, si sottolinea l’elevato consumo di calorie: il freddo infatti accelera il metabolismo, consentendo al corpo di bruciare più calorie in minor tempo. La pratica degli sport invernali, inoltre, comporta il coinvolgimento dei principali gruppi muscolari e delle articolazioni: sciare o fare snowboard, o altre attività simili, allena contemporaneamente diversi gruppi muscolari e articolazioni e, di conseguenza, permette di sviluppare l’equilibrio e la flessibilità. Oltre al benessere fisico c’è da tenere in considerazione anche quello mentale: praticare sport invernali all’aperto in compagnia contribuisce Prosegue alla pag. seguente
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Infezioni respiratorie, alcuni consigli
Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore
Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore
Il professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, risponde alle domande L’ Azienda ospedaliera Università di Padova, con il contributo del professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria, ha realizzato un video per rispondere alle domande più frequenti sulle infezioni alle vie respiratorie e dare alcuni consigli. Qual è la situazione delle infezioni respiratorie in questo periodo? “Via via che ci addentriamo nella stagione invernale la situazione delle infezioni respiratorie tende a complicarsi. Persiste il rischio di infezioni da Covid-19, la positività dei tamponi è attualmente intorno al 20% e che il numero delle ospedalizzazioni sta crescendo. In secondo luogo, dobbiamo affrontare anche il problema del cosiddetto virus respiratorio sinciziale, virus che colpisce soprattutto l’età pediatrica che già l’anno scorso è stato causa di numerose infezioni ed, infine, si avvicina al rischio dell’epidemia influenzale”. Cosa possiamo fare per evitare il contagio e i rischi conseguenti? “Per evitare il rischio di contagio dobbiamo mantenere alcune delle misure che tutti noi abbiamo conosciuto durante il Covid. E’ importante usare la mascherina quando si frequentano ambienti affollati e chiusi, mantenere l’igiene delle mani e, naturalmente, rimanere a casa nel momento in cui le condizioni fisiche non siano ottimali, quando per esempio vi sia un rialzo febbrile. Per i soggetti a rischio che abbiano contratto infezione da Covid-19 esistono terapie antivirali
Segue dalla pag. precedente
efficaci che possono essere prescritte anche dal medico di medicina generale e che devono essere assunte entro i primi 5 giorni dalla positività del tampone. Vale invece la pena ricordare che per quanto riguarda l’infezione Covid ma anche per l’infezione influenza da virus influenzale gli antibiotici vanno assunti esclusivamente dopo consulto con il medico. Infatti assumere inappropriatamente antibiotici non è utile e provoca, quale unico effetto, quello di determinare lo sviluppo di resistenze alla stessa terapia farmacologica”. Quando è necessario rivolgersi al Pronto soccorso? “Nella maggior parte dei casi le infezioni respiratorie possono essere curate a casa. Ci sono però delle condizioni in cui è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso. In primo luogo se l’infezione ha colpito una persona con co-patologia – cardiopatico, emopatico oppure di età molto avanzata - in secondo luogo se la persona colpita dall’infezione riporti dispnea, e cioè sensazione di mancanza di fiato, e in terzo luogo nel caso in cui la polsosimmetria, cioè quella semplice misura che molti di noi hanno imparato ad utilizzare durante il Covid - la polsosimmetria misurata al dito - fornisca un valore di saturazione ossimoemoglobinica uguale o inferiore al 92%. Qualora siano presenti queste tre condizioni a fronte di un’infezione respiratoria è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso”.
benessere psicologico e mentale. Le maestose montagne offrono panorami mozzafiato, che promettono avventure indelebili nella memoria e una connessione straordinaria con la natura. Questo è un privilegio, però, che va vissuto assumendosi in parallelo l’importante responsabilità di praticare le attività in montagna in modo sicuro. Rispettare la montagna significa in effetti preservare l’integrità di questo ambiente straordinario ma anche la nostra sicurezza e quella degli altri. Ecco, quindi, che possono risultare preziosi i semplici ma efficaci consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana da seguire per intraprendere avventure sicure e consapevoli in montagna. Innanzitutto, è opportuno controllare le condizioni meteorologiche prima di programmare qualsiasi attività poi è bene informare amici o parenti del percorso intrapreso, senza trascurare di avere l’equipaggiamento adatto per l’attività. È indispensabile essere sempre consapevoli dei propri limiti e, quando il corpo ce lo fa capire, è bene prendere una pausa. Nelle escursioni in montagna è bene pianificare in anticipo il percorso, che dev’essere disegnato prendendo sempre decisioni informate. Ultimo dei consigli, ma non meno importante, è quello di portare cibo e acqua sufficienti per l’intera escursione. Uno degli sport invernali ancora poco praticati sulla neve ma bello e appagante è quello che presuppone l’uso delle ciaspole, attrezzature che consentono di camminare sulla neve profonda. La loro base larga distribuisce il peso, rendendo più agevole l’avanzata. Per praticare questa attività in modo sicuro e confortevole – si legge tra i consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana - è consigliabile avere, oltre alle ciaspole in regola, comodi e caldi scarponi da neve, bastoncini da trekking per mantenere l’equilibrio, abbigliamento adeguato e impermeabile. Molti non lo sanno ma sono numerosi benefici che questo sport può portare. Camminare con le ciaspole, infatti, è un ottimo esercizio aerobico. Questo tipo di attività stimola il sistema cardiovascolare, migliorando la circolazione e contribuendo al benessere generale del cuore. Rafforza i muscoli, perché tale attività fisica coinvolge soprattutto gambe e glutei, favorendo la tonicità e la resistenza di questi gruppi muscolari. Infine ha importanti ricadute a livello mentale: l’aria fresca e l’incantevole paesaggio invernale, caratteristiche delle escursioni con le ciaspole, hanno un impatto positivo perché offre un momento di relax e, riducendo lo stress, contribuisce a migliorare l’umore complessivo.
Parafarmacia dott.sa Natascia. Primo compleanno per l’attività di via Lupati
Un anno di grandi soddisfazioni grazie Sintonizzati ai miei clienti, che sono sul la mia energia futuro.
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rima perdi la ultima “Parafarmacia dott. Veneto24 passa al candelina sistema Natascia”, che ha aperto ad Adria il 19 generazione DAB che sa permette di ascoltare anche novembre 2022. Un momento di festa per la la radio con titolare una qualità audio che perfetta. Natascia Brancalion, coglie l’occasione
per i ringraziamenti di rito: “Primi tra tutti, la famiglia e il mio compagno che mi hanno sostenuto in un’avventura che mi sta dando tante soddisfazioni. www.veneto24.it E poi ovviamente i miei clienti, con cui abbiamo instaurato un rapporto umano di amicizia e di fiducia. Ci tengo a dire a tutti loro che io ci sono sempre, anzi smentisco categoricamente voci di chiusura, perché conto di andare avanti tanto tanto tempo”. Carta vincente della parafarmacia? La varietà dei prodotti e il servizio. “Ricordo che è possibile venire ad acquistare i prodotti senza glutine, utilizzare i buoni erogati dall’Ulss e che si possono anche trovare i farmaci veterinari con ricetta per le piccole
patologie dei propri amici a quattro zampe”. Molte anche le iniziative speciali che hanno riscontrato un buon successo, come la giornata del capello che ha richiamato tanti curiosi. Il prossimo evento sarà il 1° dicembre, con una giornata dedicata al make up: per tutta la giornata (su appuntamento) sarà a disposizione delle clienti una make up artist che gratuitamente verrà a truccare e a dar consigli di make up. Guardandosi indietro, il bilancio del primo anno non può che essere positivo per la dott.sa Natascia: “Certo, ci sono stati alti e bassi e dei momenti non semplici dato che io qui sono da sola e non ho collaboratori. Ammetto che a volte mi sono chiestaSCARICA se stessi andando direzione giusta ma L’APP RADIOnella VENETO24 la risposta me l’hanno sempre data i miei clienti. Ogni giorno trovo infatti un riscontro da parte loro
e ci sono sempre persone nuove che vengono a trovarmi. Quindi sono molto contenta, stringo i denti e vado avanti con cose sempre nuove”. Anche la scelta della location della parafarmacia, che si trova in via Lupati, si è rivelata vincente: “Ho deciso di aprire in questa zona di Adria per dare un sostegno a un’area che non era direttamente servita dalle farmacie. Ricordo che la mia attività è aperta dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle19: sto cercando di garantire un orario che dia l’opportunità alle persone che lavorano di trovare aperto prima di andare a lavoro”. Dal prossimo anno cosa si aspetta? “Spero che sia un anno grandioso. Ripongo grande fiducia nei miei clienti: sono loro la mia energia perché mi danno la spinta per fare bene il mio lavoro. Quindi, ancora, grazie”.
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I risultati di una nuova ricerca. La scoperta potrebbe cambiare l’approccio alla malattia
Tumore dell’ovaio, una diagnosi precoce è sempre più un obiettivo possibile U
na diagnosi precoce per il tumore dell’ovaio è oggi un obiettivo più vicino alla realtà: grazie, infatti, a nuove tecniche di analisi genomica è possibile identificare nei tamponi usati per il Pap test, il comune esame di screening dei tumori del collo dell’utero, la presenza di alterazioni molecolari, specifiche del tumore ovarico, con anni di anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia. La diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, i cui sintomi si manifestano tardivamente, è fondamentale per la sopravvivenza. Questa passa, infatti, a cinque anni dalla diagnosi, da appena il 30% per i tumori diagnosticati al III stadio a oltre il 90% per i tumori identificati al I stadio, quando la malattia è ancora nella fase inziale di sviluppo. “La sopravvivenza al tumore dell’ovaio dipende fortemente dal momento in cui la malattia viene scoperta: cambiare la nostra capacità di fare diagnosi precoce, significa cambiare le possibilità di cura. Ed è quello che crediamo sia possibile fare grazie a un approccio innovativo, implementabile su larga scala e non invasivo utilizzando i tamponi dei Pap test e applicando tecniche di analisi genomica in grado di identificare un’importante firma molecolare di questo tumore: la sua instabilità genomica”. Lo sostengono Maurizio D’Incalci, professore di farmacologia in Humanitas University e responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in Irccs, Istituto Clinico Humanitas, e Sergio Marchini, responsabile dell’Unità di Genomica traslazionale dello stesso istituto, che hanno ideato e coordinato lo studio, pubblicato sulla rivista “Science Translational Medicine”. La ricerca è stata condotta in maniera retrospettiva a partire dai tamponi di Pap test di 113 pazienti, raccolti e analizzati in collaborazione con numerosi centri su tutto il territorio italiano: Irccs Ospedale San Gerardo di Monza, Irccs Policlinico Gemelli di Roma, Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Istituto Mario Negri di Milano e l’Università degli Studi di Padova. In Italia ogni anno vengono diagnosticati più di 5000 nuovi casi di tumore all’ovaio, che si aggiungono alle circa trentamila donne che sono già in cura per la patologia. La forma più frequente di tumore ovarico è chiamato “carcinoma ovarico sieroso ad alto grado” (Hgsoc). Costituisce il 70% di tutte le diagnosi e rappresenta purtroppo la forma più aggressiva e letale della malattia, spesso resistente ai farmaci chemioterapici anche perché
L’applicazione di tecniche innovative di genomica permetterebbe di rilevare tracce di tumore ovarico con anni di anticipo rispetto alla manifestazione dei sintomi, grazie all’analisi del DNA sui tamponi utilizzati per il Pap test.
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diagnosticata in fase avanzata. Il tumore all’ovaio è infatti una patologia che non dà sintomi facilmente riconoscibili. “Il tumore all’ovaio viene diagnosticato quando ormai è in fase avanzata, quando cioè la malattia è diffusa in più organi. Il trattamento in questo stadio è molto complesso e spesso le pazienti vanno incontro a resistenza alla terapia” ribadisce la la professoressa Chiara Romualdi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova che ha partecipato alla pubblicazione su Science Translational Medicine. Negli ultimi decenni diversi gruppi di ricerca nel mondo hanno provato a mettere a punto una tecnica di diagnosi precoce per il tumore ovarico, senza successo. “A fare la differenza, questa volta, è l’idea di guardare a una caratteristica molecolare delle cellule tumorali: la loro instabilità genomica – spiega Ser-
gio Marchini –. Oggi sappiamo che già nelle prime fasi del processo di trasformazione tumorale, il DNA delle future cellule neoplastiche è caratterizzato da profonde anomalie nella sua struttura e organizzazione. L’instabilità genomica è quindi una caratteristica primitiva e non condivisa con le cellule sane, e quindi un’ottima base di partenza per sviluppare un test di diagnosi precoce”. “Avere dei metodi per la diagnosi precoce diventa cruciale: nello studio appena pubblicato abbiamo dimostrato come sia possibile (usando campioni che vengono abitualmente presi per il Pap test, cioè, campioni non invasivi, facili da ottenere e già utilizzati per altri screening) identificare con largo anticipo rispetto al momento della diagnosi le alterazioni genomiche precoci tipiche delle cellule tumorali. Il lavoro – sottolinea la professoressa Romualdi– ha un’ampia parte sperimentale e una, altrettanto grossa, parte computazionale”.
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Lo studio retrospettivo su 113 pazienti con tumore ovarico Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno raccolto i Pap test effettuati, anni prima della diagnosi, da 113 donne con tumore all’ovaio. I tamponi sono stati analizzati con una tecnica di sequenziamento del DNA che permette di rilevare anche piccole tracce di DNA tumorale e di misurare la loro instabilità genomica. I risultati così ottenuti sono poi stati confrontati con un gruppo di controllo: i Pap test di 77 donne sane, che non hanno ricevuto negli anni successivi alcuna diagnosi di tumore. “Per la prima volta nella ricerca sulla diagnosi del tumore ovarico, i dati sono davvero promettenti: dimostrano che la tecnica impiegata
è in grado di riconoscere nei tamponi la presenza di DNA tumorale con anni di anticipo rispetto alla manifestazione della malattia, in un caso addirittura nove anni prima. Il numero di falsi positivi nel gruppo di controllo è molto basso, così come il numero di falsi negativi tra i tamponi delle pazienti con tumore”, spiegano Lara Paracchini e Laura Mannarino, prime autrici dello studio, di cui hanno curato rispettivamente gli esperimenti in laboratorio e l’analisi bioinformatica dei dati. E’ bene precisare che si tratta però solo del primo, seppur fondamentale, passo verso la dimostrazione di fattibilità ed efficacia di una tecnica di diagnosi precoce per questa malattia.
“I test diagnostici sono particolarmente complessi da testare perché vanno valutati nel mondo reale, su grandi numeri di pazienti e in modo prospettico. Solo così sarà possibile dimostrare che rilevando queste tracce di DNA altamente instabile siamo davvero in grado di predire la malattia e di implementare un percorso di monitoraggio che può salvare delle vite - osserva il professor Maurizio D’Incalci che conclude - I dati appena pubblicati su Science Translational Medicine aprono una strada: ora serve il sostegno di tutti per avviare un ampio e robusto studio prospettico, volto a confermare i dati e trasformare il sogno di una diagnosi precoce del tumore ovarico in una realtà concreta”.
ANCHE DA ASPORTO
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“Gender gap”. Il dossier dell’Ulss 3 Serenissima
Medicina declinata al femminile per vincere le diseguaglianze Il “Bilancio di Genere”, mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, negli ospedali e nel territorio, cercando di individuare eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative
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ivono in media cinque anni in più rispetto agli uomini, eppure le donne, che sono quindi mediamente più longeve e più fragili, fanno registrare un tasso di ospedalizzazione sensibilmente inferiore: basterebbe questo dato per far interrogare sulle diseguaglianze di genere che si registrano anche in sanità. L’Ulss 3 Serenissima ha scelto di compiere un’analisi approfondita del cosiddetto “gender gap”, ed ha realizzato il proprio “Bilancio di Genere”. “Le progettualità della nostra Ulss 3 Serenissima a favore delle donne - ha sottolineato il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin - sono state avviate da tempo: l’Ulss 3 Serenissima è in prima linea su temi quali il contrasto alla violenza sulle donne, la “medicina di genere” che declina gli interventi terapeutici con attenzione particolare all’universo femminile, la prevenzione delle patologie tipicamente femminili, i nuovi linguaggi per il benessere della donna quando è oggetto di interventi sanitari anche nell’ambito del disagio mentale o delle dipendenze: questo “Bilancio di Genere”, che è diventato un fascicolo, ottanta pagine piene di dati e indicatori, segna un passaggio cruciale, su cui ci misureremo, quanto alle azioni in questo ambito, anche negli anni a venire”. Il “Bilancio di Genere” mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, sia negli ospedali che nel territorio, e li legge cercando di individuare in ogni intervento eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative. “Con la sua ricerca, l’Azienda sanitaria veneziana, inoltre - ha sottolineato la dottoressa Consuelo Celebrin, del Servizio Innovazione e Sviluppo dell’Ulss 3 Serenissima -, evidenzia
i progressi che sono stati compiuti nella cosiddetta “medicina di genere”, cioè nell’approccio di terapia e di assistenza declinato in modo diverso e il più possibile efficace a seconda che si intervenga su un paziente di sesso femminile o di sesso maschile”. L’Ulss 3 Serenissima si è concentrata anche sulla verifica delle diseguaglianze tra uomini e donne all’interno della propria struttura e nell’organizzazione operativa della propria attività. Tra i circa ottomila dipendenti le donne sono più del doppio degli uomini, segnala la ricerca, e il trend che parla di una predominanza al femminile è confermato an-
che dall’analisi delle assunzioni negli ultimi anni. “Si registra anche - sottolinea il Direttore Zuin - una sensibilissima riduzione del gap tra uomini e donne a livello dirigenziale: se nel 2018 i dirigenti maschi erano 598 e i dirigenti femmina erano solamente 484, nel 2022 è avvenuto il ‘sorpasso’, con 541 dirigenti donne a fronte di 536 dirigenti uomini”. Un plauso al Bilancio di Genere dell’Ulss 3 Serenissima è giunto da Giovanna Badalassi, esperta di gender budgeting e di valutazione delle politiche pubbliche in materia di pari opportunità.
Ospedale di Conegliano. La “Stanza dell’abbraccio” per accogliere le donne vittime di violenza
IRE DA PREZZI A PART
39 € - 49 € - 59 € Corso Vittorio Emanuele II, 50 Adria Rovigo T. 347 69 35 743
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orario dalle 15:30 alle 19:30
La “Stanza dell’abbraccio” è un ambiente dedicato all’accoglienza di donne, anche con i loro figli, vittime di violenza. Amministrazioni, associazioni e operatori sanitari in stretta, generosa collaborazione hanno contribuito al compimento di questa iniziativa, che si inserisce nelle progettualità messe in atto dall’Ulss 2 Marca trevigiana a supporto delle donne vittime di violenza e dei loro bambini. E’ stata allestita nel Pronto soccorso dell’Ospedale di Conegliano (Tv) e inaugurata a metà dicembre. La dr.ssa Martina Barban, medico di Pronto Soccorso negli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto referente per le donne vittime di violenza afferenti al PS di Conegliano, con il supporto di alcune infermiere, ha coordinato la realizzazione del progetto, ideando eventi svoltisi nel corso dell’anno - dalle cene solidali ai concerti, dagli spettacoli teatrali alle vendite di noci - per la raccolta di fondi, con il supporto di associazioni, istituzioni e amministrazioni locali, dando il via a una gara di
solidarietà finalizzata all’acquisto degli arredi della stanza. Gli interventi della presidente della V Commissione Politiche Socio sanitarie, Sonia Brescacin, dell’assessore e responsabile del Centro Antiviolenza di Vittorio Veneto per il distretto Pieve di Soligo, Antonella Caldart, della presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Treviso, Olga Rilampa, e del sindaco della Città di Conegliano, Fabio Chies, presenti all’inaugurazione, hanno sottolineato la necessità di sostenere iniziative di questo genere, coordinate tra più attori
quali forze dell’ordine, servizi sociali, ospedali, che supportano e sostengono in sicurezza le donne vittime di violenza: oggi nel nostro territorio esiste una rete di interventi che permette alle donne in difficoltà di sentirsi protette. La dr.ssa Barban spiega come l’idea della Stanza dell’Abbraccio sia nata dalla necessità di accogliere la donna, con eventuali figli, che con coraggio e sofferenza chiede aiuto, lasciando tutto per cercare di sopravvivere. Si tratta di donne che arrivano al Pronto Soccorso senza nulla cui, grazie a questa iniziativa, viene fornito un kit (tuta, biancheria intima, necessario per l’igiene personale) restituendo loro un minimo di dignità. “Ringrazio tutti coloro cha hanno contribuito alla realizzazione della Stanza dell’Abbraccio - il commento del direttore generale, Francesco Benazzi -. Questa è un’iniziativa d’amore per le donne che hanno bisogno di un aiuto concreto, ma, anche, un monito per noi uomini, contro l’indifferenza alla violenza”.
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