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Bottecchia lascia Cavarzere e si stabilisce a Piove di Sacco
Bottecchia ripartirà da Piove di Sacco. La storica azienda produttrice di biciclette di Cavarzere, il cui stabilimento è stato devastato in gran parte da un terribile incendio lo scorso settembre, punta ora sul trasloco della produzione in una nuova sede nel padovano a partire dal mese di maggio, abbandonando così la storica sede di Cavarzere.
A dare la notizia è stato Mariano Roman, l’amministratore delegato del gruppo Fantic, che ha rilevato l’azienda cavarzerana lo scorso anno con l’obiettivo di un rilancio a livello internazionale.
La scelta del trasferimento parrebbe dettata anzitutto dalla dimensione del capannone, che a Piove di Sacco risulta essere più grande e adatto alla produzione.
“A Cavarzere non avevamo altri capannoni che potessero sostituire quello che è ancora attualmente sotto sequestro - spiega infatti il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari -. Ovviamente la speranza è che la questione sia temporanea e che l’impianto di Piove di Sacco possa essere considerato come un ampliamento dell’azienda, dato che è molto cresciuta in fatturato.
Non ho ancora sentito i proprietari ma lo farò, in ogni caso i tempi per poter tornare in possesso del capannone di Cavarzere purtroppo non sono ancora noti”. Resta dunque viva la speranza del territorio di Cavarzere. Nel mentre Bottecchia ha ripreso la sua produzione e punta ad inaugurare la nuova sede (di ben 7mila metri quadrati) nella primavera,
La storica azienda produttrice di biciclette, il cui stabilimento è stato devastato da un terribile incendio lo scorso settembre, punta ora a una nuova sede a Piove di Sacco con l’obiettivo di aumentare la propria produzione, fino a ottenere addirittura un raddoppio del proprio attuale fatturato. Alla realizzazione del progetto hanno contribuito Unicredit e Sace, strutturando un’operazione di ben 1,8 milioni di euro in favore dell’azienda di due ruote.
Gaia Ferrarese
Sinistra Italiana: “Il trasferimento della sede a Piove di Sacco è una perdita per la nostra
“Alcuni giorni dopo l’incendio i dirigenti della Fantic Motor, proprietaria del marchio, hanno manifestato ottimismo sulla ripartenza della produzione, quantificata in tre mesi. Da allora di mesi ne sono trascorsi quattro e in assoluto silenzio fino all’8 febbraio si sono apprese notizie assai poco rassicuranti sul futuro della fabbrica Bottecchia”.
A denunciarlo è con una nota il circolo di Sinistra Italiana di Cavarzere e Cona.
“In base a quanto riportato appreso - spiegano - le lavorazioni, attualmente ospitate a Cavarzere in un secondo stabilimento di minori dimensioni rispetto a quello distrutto, da maggio saranno dismesse per l’entrata in funzione di un nuovo impianto a Piove di Sacco nel padovano. Cinquanta sono i dipendenti operativi a Cavarzere e, se così fosse, è chiaro che la nostra cit-
città”
da pendolari con le conseguenti ricadute negative sul piano economico, sociale e familiare. È chiaro che sul futuro di Bottecchia, già da ottobre 2022, sindaco e assessore delegato della nostra città avrebbero dovuto coinvolgere l’intero Consiglio comunale e tutte le forze economiche, sindacali, politiche e sociali di Cavarzere”.
tà, oltre a perdere un’importante fetta di produzione industriale, resterebbe priva di un prestigioso marchio di fabbrica con il conseguente ulteriore e grave decadimento economico e sociale della nostra area”.
“I lavoratori cavarzerani coinvolti dalla futura scelta della Bottecchia - sottolinea Sinistra italiana - inizierebbero una vita
“Per parte nostra, il 9 febbraio scorso - spiega il partito - il nostro consigliere comunale, Andrea Fumana, ha chiesto al sindaco Munari di aprire immediatamente un tavolo tecnico al quale partecipino la proprietà, le organizzazioni sindacali e i lavoratori interessati. Il nostro auspicio è che, adesso, non sia troppo tardi”.
Insomma, si chiede di far presto prima che il prestigioso marchio si trasferisca a Piove di Sacco nel padovano. (a.a.)