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Al via il progetto per la città

Il consiglio metropolitano ha votato e messo a bilancio questi fondi nell’ambito del Programma

Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, prevedendo 2,6 milioni di euro per Cavarzere

Al via un progetto di rigenerazione urbana a Cavarzere, grazie al sostegno della città metropolitana nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua).

“I progetti riguardano interventi di rigenerazione urbana e di rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici nonché di riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale nei territori dei Comuni di Cavarzere, Ceggia, Dolo, Jesolo, Marcon, Pianiga, San Donà di Piave e Stra” fa sapere l’amministrazione metropolitana, che aveva presentato la proposta, ammessa a finanziamento con un contributo di oltre 12 milioni di euro. Fondi che serviranno, appunto, anche per la riqualificazione di due aree di edilizia residenziale pubblica in città, vocate al social housing.

Nei giorni scorsi il consiglio metropolitano ha votato e messo a bilancio questi fondi, prevedendo 2,6 milioni di euro per i cantieri a Cavarzere.

“Si tratta di un intervento su due blocchi di case popolari, uno in via Marconi, uno in via Cavour, che verranno abbattuti per lasciar spazio a dei caseggiati di un piano solo – sottolinea il sindaco Pierfrancesco Munari -, un intervento che da un lato garantirà una maggiore accessibilità per gli inquilini non più giovani e dall’altro maggior decoro nelle rispettive zone”. In particolare, si tratta degli edifici di via Marconi, fronte Monte Equina, e di via Cavour, lato chiesa.

Un risultato non scontato, quello ottenuto dal Comune, dal momento che sono state cambiate in corsa le regole di partecipazione e l’ente si è dovuto adeguare per non perdere l’opportunità.

“Il Pinqua è stato un progetto molto ambizioso, che inizialmente è stato portato avanti dalla precedente amministrazione – ricostruisce infatti il primo cittadino -. Poi però è stato completamente stravolto. Il progetto iniziale prevedeva infatti lavori e costi spalmati su dieci anni, mentre con il Pnrr ci hanno obbligato a dimezzare il tempo previsto. Sostanzialmente è stato chiesto a tutte le amministrazioni che avevano aderito se volevssero continuare con questi nuovi requisiti o tirarsi indietro. Noi abbiamo scelto di rimodulare le spese e gli interventi e abbiamo deciso di andare avanti ugualmente. Volevamo assolutamente garantire il decoro a quelle aree della città”.

Giorgia Gay

Atti vandalici, il sindaco promette tante ore di lavori socialmente utili ai colpevoli

“I soliti imbecilli che oltre a danneggiare i beni pubblici e privati, rischiano anche di ammazzarsi.

Quando li beccherò, e li beccherò, oltre a pagare i danni, vorrei vederli a fare tante, ma tante, ore di lavori socialmente utili. Mi auguro che le famiglie di questi delinquenti siano d’accordo sulla punizione esemplare”. La rabbia, affidata a un post del sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari, con a corredo la foto degli ultimi atti vandalici di fine gennaio. In un sabato sera qualunque, qualcuno ha infatti pensato bene di abbattere il muretto vicino alle scuola secondaria di primo gra- do “Aldo Cappon”.

“Purtroppo in quel punto non ci sono telecamere, quindi difficile trovare i responsabili – ammette il sindaco Munari, sentito sulla vicenda -, ma stiamo vedendo con i privati della zona se qualcuno può fornirci qualche genere di aiuto”.

Il primo cittadino tiene a precisare che l’area è stata subito messa in sicurezza.

Ma non riesce a nascondere il rammarico per quello che definisce “un atto ignobile, anche perché poi questo richiede interventi che pesano sul bilancio comunale e quindi doppiamente a danno di tutta la comunità”. (g.g.)

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