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Prioritari gli interventi sulla viabilità, di efficientamento energetico e un corposo investimento per la riqualificazione di edilizia popolare. Il Pd critica: non tiene conto delle esigenze dei cittadini
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
C’
è un’emergenza che non passa mai di moda nelle corsie degli ospedali, negli ambulatori, nelle strutture di cura. Anzi, la pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle pare non abbia fatto altro che accrescere le statistiche delle aggressioni nei confronti del personale sanitario. I numeri parlano da soli: 1.600 aggressioni l’anno certificate dall’Inail.
Vale a dire che ogni giorno in Italia ci sono almeno 4 camici bianchi che finiscono nel mirino. E qualcuno ci rimette persino la vita.
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Provincia di Vicenza 2 Edizioni 61.000 copie
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Il 14 maggio nel centro storico di Cavarzere, si è svolto un raduno di auto e moto sportive in ricordo di Stefano Trovò, giovane ragazzo cavarzerano scomparso prematuramente nel 2020 a causa di un incidente con la moto. Il memorial, organizzato e voluto fortemente dalla famiglia, dall’amico Yari e da Davide, cugino di Stefano, ha il patrocinio del Comune di Cavarzere e dell’assessorato allo Sport. “Quando mi è stata presentata l’idea sono stato ben felice di adoperarmi affinché fosse realizzata nel miglior modo possibile – ha detto l’assessore Bernello – ringrazio la Pro Loco di Lina Figoni che è sempre pronta a darci una mano in tutti i tipi di eventi. E’ stato un bel momento per ricordare il caro Stefano”. “Giorni tristi e pensierosi sono trascorsi da quell’evento – hanno detto gli amici di Stefano - ripensiamo spesso a quante cose avevamo programmato di fare insieme, a quante cose avevamo ancora da conoscere. Sarebbero stati tanti i giri in moto da fare, le esperienze da vivere, gli scherzi e le burle da progettare, le gioie e le tristezze da condividere”. “Purtroppo, nulla sarà più come prima – continuano – ci mancherà per sempre un amico sincero, un cuore gentile, una spalla sulla quale si poteva contare, un amico che non guardava avanti con paura ma con la consapevolezza di quello che poteva valere”. Il raduno del 14 maggio ha voluto, dunque, ricordare i momenti felici di Stefano, trascorsi insieme agli amici e alla sua famiglia. “Stefano ha lasciato un vuoto incolmabile nei nostri cuori – hanno concluso gli amici – è stata una giornata in suo onore, nella quale abbiamo provato a scacciare la malinconia che ci pervade, cercando di nascondere il dolore e facendo risplendere la serenità e la spensieratezza che contraddistingue i ragazzi della nostra età: ragazzi con il mondo da scoprire e la vita ancora tutta da respirare”.
Nicola
Stievano >direttore@givemotions.it<Ad essere in pericolo non è solo chi lavora in prima linea, ad esempio nei pronto soccorso degli ospedali, oppure le guardie mediche, ma un po’ tutti gli operatori della sanità, a partire dagli infermieri, la categoria che più di altre deve far fronte agli attacchi dei pazienti. E le denunce ufficiali, spiega la federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno dai contorni preoccupanti perché per ogni caso che viene allo scoperto ce ne sarebbero almeno 26 che non vengono denunciati.
C’è poi un altro dato di questa inquietante statistica che va sottolineato: il 71% delle aggressioni ha riguardato le donne, dalle operatrici sanitarie alle psicologhe, dalle infermiere ai medici. Sono loro, il più delle volte, a subire le violenze di pazienti che non accettano le cure, che contestano una diagnosi, che pretendono una medicina o un trattamento che non possono avere. Il sindacato dei medici e dirigenti sanitari definisce senza giri di parole il fenomeno come “un bollettino di guerra”, al punto che in tanti, almeno uno su tre, se potessero cambierebbero lavoro.
Ma come? Giusto tre anni fa, mentre stavamo faticosamente uscendo dal primo lockdown, infermieri e medici venivano dipinti come gli eroi del nostro tempo. Era tutta retorica da “ne usciremo migliori”, vien da dire col senno del poi. Ma in questo caso l’intolleranza verso chi si prende cura di noi ha radici ben più antiche. Asciughiamo pure le statistiche dai casi, sempre numerosi, legati a situazioni di disagio psicofisico di alcune categorie di pazienti che più di altre sono soggette ad accessi d’ira e scatti di violenza. In certi ambienti i rischi non mancano ma questo non giustifica il concreto pericolo che quotidianamente affrontano gli operatori della sanità. Professionisti che dovrebbero concentrarsi sull’assistere e curare al meglio si trovano costretti a non abbassare la guardia nemmeno per un istante. “Infermiere, medico, difendi te stesso”, viene da dire. Non dovrebbe essere così, invece contro l’intolleranza e la prevaricazione sembra che al momento non vi sia una cura efficace. È
Benedetta Cesaroperiodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione,
< è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An)
Chiuso in redazione l’11 maggio 2023
Un ragazzo di vent’anni che amava i motori, la musica e il divertimento insieme agli amici di sempredi Cavarzere Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere e Cona, per un numero complessivo di 7.007 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Amministrazione. Approvato il bilancio di previsione
Prioritari sono gli interventi che verranno realizzati grazie ai fondi del Pnrr entro il 2026. Previsto inoltre un corposo investimento per il social hounsing e per l’edilizia popolare
Il Comune di Cavarzere approva il rendiconto e il bilancio di previsione per i prossimi 3 anni. “Le principali previsioni – spiega il sindaco Pierfrancesco Munari - riguardano gli interventi in opere pubbliche grazie ai fondi Pnrr che dovranno essere realizzati entro il 2026”.
Si tratta, fa capire il primo cittadino, di interventi molto attesi dal tessuto sociale ed economico considerati i cambiamenti che genereranno sul territorio comunale. Partendo dai lavori che riguarderanno le strade, marciapiedi e la viabilità spiccheranno quelli di via Matteotti con un investimento di 343 mila euro per il 2023. Ci sarà poi un investimento per l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione per oltre 90 mila euro. Tra gli altri lavori che daranno una impronta di cambiamento che va nella direzione della sostenibilità ecologica ci sarà quello inerente la mensa della scuola dell’infanzia “Carlo Collodi”, che costerà complessivamente 830 mila euro.
Il Comune di Cavarzere ha previsto un investimento per il social housing. Un intervento che è legato al piano innovativo per la qualità abitativa. Le linee che saranno seguite saranno quelle del piano Pinqua. Di cosa si tratta? Nel concreto il piano Pinqua ha l’obiettivo di costruire nuovi alloggi pubblici, riducendo le difficoltà abitative, riqualificando le aree degradate e puntando alla sostenibilità e all’innovazione verde. Si tratta di una nuova gestione dell’edilizia popolare, che sfrutta modelli inclusivi e stru-
menti utili a garantire il benessere sociale e il decoro urbano.
I progetti che beneficeranno dei finanziamenti sono stati selezionati per l’attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation Eu di “non arrecare danno significativo all’ambiente” e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico. Nello specifico per Cavarzere ci sono progetti complessivi in questo settore per 1 milione e 900 mila euro. Ad essere coinvolte saranno con il primo stralcio le aree di via Cavour e via Marconi. Per la riqualificazione degli edifici di edilizia popolare sono previsti investimenti di 5 milioni all’anno 2024 e 2025.
Per quanto riguarda invece i monumenti è prevista la ristrutturazione del ponte “Caduti per la libertà” che si trova sul fiume Adige. Per questo intervento sono previsti oltre 800 mila euro. Insomma, ora si tratta dio controllare con attenzione il rispetto del crono programma dei cantieri.
“Un bilancio di previsione che a detta del sindaco contiene progetti per 6 milioni e mezzo di euro legati ai progetti del Pnrr, una sfida importante senz’altro ma che poco guarda alla quotidianità dei nostri cittadini” è il commento del gruppo consiliare del Pd che lamenta come siano state fatte “scelte politiche che penalizzano i cavarzerani”.
“In questi giorni – si osserva in una nota - sta arrivando nelle case dei cittadini la tassa sui rifiuti e, come possiamo ben vedere tutti quanti, l’aumento è notevole.
Aumento della Tari, aumento dell’Imu, aumento delle tariffe legate ai cosidetti servizi a domanda individuale come l’assistenza domiciliare, la consegna pasti a domicilio e i buoni mensa della scuola. Questi ultimi sono aumentati dall’anno scorso a ben 0,40 euro a buono, una cifra molto importante che pesa sul
bilancio di una famiglia a fine mese”.
“E non si tratta di adeguamenti –prosegue la nota - ma di aumenti veri e propri che incideranno sui badget delle famiglie in un momento non facile per fare quadrare i conti”.
“Ben vengano – si prosegue - opere faraoniche o campi da padel ma Cavarzere innanzitutto ha bisogno di risposte alle necessità e urgenze che toccano ogni singolo cittadino: manutenzione strade, manutenzione alloggi popolari, manutenzione verde (che anche quest’anno non è stata seriamente organizzata lasciando ad oggi ancora zone prive di sfalcio), cimiteri .
“Crediamo – è la posizione del gruppo consiliare del Pd - che L’Amministrazione poteva evitare di far ricadere questi aumenti facendosene carico e utilizzando magari parte dell’avanzo di amministrazione per coprirli ma… si tratta di scelte politiche”.
Il Gruppo consiliare del Pd: “Opere faraoniche ma non si danno risposte ai cittadini”Heidi Crocco
Dal weekend dello sport, con la partecipazione di una ventina di associazioni sportive, alla gara ciclistica “Gran Premio Lions D” Memorial Luigi Marzola al debutto della “We run Cavarzere”
“Il mese di giugno, a Cavarzere, sarà il mese dello sport” sono queste le parole con le quali l’assessore allo Sport, Mattia Bernello, ha presentato gli eventi che animeranno Cavarzere a giugno. Visto il successo dell’anno scorso, anche quest’anno è stato organizzato il weekend dello sport che si terrà il 9 e 10 giugno e che vedrà coinvolta sia piazza Vittorio Emanuele II sia la piazza di fronte il Duomo. “Vedremo la partecipazione di una ventina di associazioni sportive e ci saranno anche diverse premiazioni con ospiti speciali. Grazie agli sponsor, le varie associazioni potranno esibirsi e farsi conoscere al pubblico. Inoltre, ci saranno vari tornei di basket e calcio. Anche quest’anno vogliamo premiare gli sportivi cavarzerani che si sono distinti a livello regionale, nazionale ed europeo –ha continuato Bernello – è bello sapere che, grazie a loro, Cavarzere è conosciuta in varie parti d’Italia”.
Nelle due serate saranno presenti anche vari truck food, dj set e spazi per il divertimento dei più piccoli.
Un fine settimana davvero ricco, poiché, domenica 11 ci sarà il “Gran Premio Lions D” Memorial Luigi Marzola, una gara ciclistica riservata alla categoria Giovanissimi+ PG e aperto ai non tesserati fino ai 12 anni di età. Il giro di circuito cittadino sarà di 900 metri da ripetere più volte a seconda della categoria. Il tutto sarà completamente chiuso al traffico, in sicurezza con ampie strade. Il ritrovo è previsto per le ore 8.30 in via Roma.
Ma le novità sportive non finiscono qui: venerdì 23 giugno, grazie al patrocinio della Regione del Veneto della Città Metropolitana di Venezia, del CONI e ovviamente dell’assessorato allo Sport del Comune di Cavarzere, per la prima volta ci sarà la “We Run Cavarzere”, una camminata e corsa non competitiva con un circuito di 4,500 km da percorrere
due volte.
Alle 18.30 è previsto un ritrovo in piazza Vittorio Emanuele II e la partenza sarà alle ore 19.30. Per l’occasione saranno premiati il primo uomo assoluto, la prima donna assoluta e i primi 3 gruppi. A tutti i partecipanti sarà donata una maglia in ricordo della camminata.
“Ovviamente non sarà una gara – ha detto Bernello – invito tutti a partecipare, magari portando anche i propri amici a quattro zampe”. Da non perdere anche la giornata del 4 giugno riservata al raduno di auto e moto d’epoca.
Benedetta CesaroIl sindaco di Cavarzere va a segno nella partita della solidarietà
Il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco
Munari va in rete ad un partita organizzata dalla nazionale dei sindaci che si è tenuta nelle scorse settimane al campo sportivo di Villanova di Camposampiero. Come tutti gli appuntamenti della nazionale dei sindaci, è stata una gara organizzata a scopo benefico. E’ stata una partita emozionante dove i sindaci hanno vinto sul campo 3-1, sulla squadra delle All Star ex- Padova, ma dove la solidarietà ha trionfato grazie ai 12mila euro raccolti a favore dell’Asd Lions Villanova per il settore giovanile e per progettualità di inclusione sportiva nell’ambito della diversa abilità. Ma ecco la cronaca. Dopo il calcio di inizio, dato dal sindaco di Villa Del Conte Antonella Argenti, la partita è entrata subito nel vivo. Dopo quattro minuti dal fischio d’inizio il sindaco di Cavarzere si è subito fatto notare segnando un bel goal. Dopo qualche salvataggio della propria porta e qualche occasione mancata, al 32° assist di Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, sulla fascia sinistra per Damiano Tommasi, sindaco di Verona ed ex calciatore professionista di serie A, che è andato in rete. Il secondo tempo si è aperto con il gol delle All Star, grazie a Tiziano Turiaco, che hanno accorciato la distanza. Pochi minuti dopo la squadra dei sindaci ha allungato con una bella combinazione di Padrin assist di Mauro Bonomelli e goal ancora del sindaco di Verona Tommasi. (al.ab.)
Sulla questione delle nomine dell’Ipab Danielato si scatena la polemica politica a Cavarzere. Ad intervenire sono gli esponenti di Azione, Paola Garbin, e Sinistra Italiana con il consigliere Andrea Fumana.
“È notizia recente che il Consiglio di Stato - spiega Paola Garbin - ha dato ragione al sindaco Munari che aveva azzerato il Cda della Casa di Riposo Danielato di Cavarzere, nominato dal suo predecessore Tommasi. Le motivazioni del Consiglio di Stato suonano come condanna inappellabile dell’operato dell’ex sindaco: “conclamata assenza di indirizzi generali per le nomine in Ipab per il corrispondente quinquennio postelettorale 2021-2026” nonché designazione di soggetti amministratori “privi di esperienza specifica e di competenza professionale nel settore dell’assistenza pubblica”.
“Dunque, una censura netta – prosegue Garbin - di un’improvvida scelta politica che ha perseguito logiche elettoralistiche, a detrimento delle casse dei due enti: Comune e Cda Casa di Riposo e, quindi, ai cittadini che pagano le tasse. Plaudiamo dunque all’emissione dell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la nomina dei
componenti del Cda dell’Ipab Danielato che si allinea all’indirizzo generale già fissato dal Consiglio Comunale. Spiace però registrare che lo stesso avviso non fissa i criteri, l’indicazione di punteggi e quant’altro possa assicurare che la scelta dei consiglieri avvenga realmente su competenze professionali”.
“Vi si trovano indicazioni di principio – conclude Garbin - sacrosante, ma senza alcuna cogenza oggettiva su come redigere una graduatoria. In pratica una cambiale in bianco al sindaco che non cambia nei fatti il metodo di scelta. Azione Cavarzere invita il sindaco Munari e la giunta a rivedere l’avviso”.
Sinistra italiana chiede di
quantificare i costi aggiuntivi costati al Comune la scelta di Tommasi.
“Non serviva – spiega Sinistra Italiana - grande acume politico per comprendere che la forzatura politica e istituzionale, messa in atto a settembre 2021 dall’ex sindaco di Tommasi con la nomina del nuovo Cda dell’Ipab Danielato, avrebbe generato un conflitto insanabile tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Munari e il Cda. Gli avvenimenti del 2022 e dei primi mesi del 2023 dimostrano che quanto da noi anticipato e temuto è accaduto: ricorsi e controricorsi al Tar ai quali il Consiglio di Stato, in questi giorni, ha posto fine. I componenti del Cda nominati dall’ex sindaco Tommasi sono decaduti ed il sindaco Munari, che ha provveduto alla nomina di tre componenti, integrerà il Cda con due nuovi membri. Tutti coloro che hanno condiviso la scelta di Tommasi dovrebbero ora riflettere a cosa sia servitala forzatura. Per noi, ha prodotto problemi, inasprendo i rapporti politici ed amministrativi ed arrecando un aggravio per il bilancio comunale. Quantificheremo il costo complessivo sostenuto dal Comune e quello toccato all’Ipab”. Alessandro Abbadir
La paura c’era ed era stata esplicitata in varie occasioni da tanti esponenti politici nei vari Comuni. Si era paventato il rischio infatti che potessero essere messi in discussione a causa della questione legata al Bosco dello Sport del Comune di Venezia i progetti complessivi che riguardano 27 Comuni dell’area metropolitana di Venezia per un totale di 45 milioni di euro, legati al finanziamento “Più sprint”.
Si era parlato addirittura in qualche paese del Veneziano di progetti a rischio ed erano già arrivate notizie alle amministrazioni comunali di assegnazioni delle gare di appalto da parte dell’agenzia statale Invitalia.
A rassicurare che i soldi che erano previsti per il Comune di Carvarzere arriveranno senza problemi è stato direttamente il sindaco Pierfrancesco Munari
che nelle scorse settimane lo ha reso noto anche sui social intendendo così spazzare via polemiche e timori.
Per il Comune di Cavarzere sono previsti fondi complessivi per 1 milione e 569 mila euro. “E’ stato confermato – spiega Munari - il finanziamento “Più sprint” della Città metropolitana di Venezia per il Comune di Cavarzere. Dopo l’esclusione del progetto di Venezia (bosco dello sport), vi erano forti timori che anche gli altri progetti fossero esclusi. Ieri invece, la conferma che l’intervento del campo di via Spalato verrà eseguito a breve. Ringrazio il sindaco Luigi Brugnaro per il grande lavoro svolto per i Comuni metropolitani”.
Invito al primo cittadino a fissare criteri oggettivi per la selezioni dei due membri del Cda. Fumana invece pone l’attenzione sui costi aggiuntivi per il Comune della scelta di Tommasi
Ipab Danielato. Le riflessioni politiche di Azione e di Sinistra ItalianaPaola Garbin Pierfrancesco Munari e Luigi Brugnaro
“Abbiamo raccolto - spiega la Crocco - le firme per chiedere alla Regione un intervento immediato sulla terribile situazione della sanità pubblica in tutto il suo territorio”
Afine aprile il circolo Pd di Cavarzere ha iniziato, con un primo appuntamento in piazza a Cavarzere, una raccolta di firme per sostenere la campagna per la sanità pubblica in Veneto. A spiegare il perché dell’iniziativa, che ha riscosso interesse e adesioni, è la segretaria comunale del partito Heidi Crocco. Problemi quelli della sanità pubblica che investono anche l’area di Cavarzere, fa notare il Pd locale.
“Abbiamo raccolto - spiega la Crocco - le firme per sostenere le istanze del partito democratico del Veneto che chiede alla Regione un intervento immediato sulla terribile situazione della sanità pubblica in tutto il suo territorio”.
“I tre punti fondamentali - spiega – sono innanzitutto le liste di attesa insopportabili. Nel 2022 su 29 milioni di ricette sono state erogate solo 16 milioni di prestazioni, le altre sono rimaste inevase. Ciò significa che molti cittadini hanno rinunciato a curarsi e altri hanno pagato per poterlo fare”.
Anche sulla carenza di medici di medicina generale il Pd a Cavarzere ha messo l’accento.
“In Veneto sono state oltre 450 le zone carenti di medici (causa pensionamento medici mai sostituiti), manca personale infermieristico e amministrativo, mancano operatori dei servizi sociosanitari. C’è bisogno di aumentare il numero di professionisti soprattutto nei Pronto Soccorso che sono al collasso. Salute mentale per giovani: aumentano sempre più i casi di persone con disturbi intellettivi ma non ci sono servizi pubblici per la salute mentale adeguati il Veneto, tra l’altro, risulta fra le regioni che investono meno. Siamo in presenza di una grave emergenza sanitaria della quale la regione è responsabile in termini di non programmazione. La raccolta di firme serve per far arrivare a chi governa la drammaticità dei territori”. Tutti hanno diritto ad essere curati non solo sottolinea il Pd a Cavarzere “chi può pagare”. Il Pd chiede alla Regione Veneto di cambiare rotta, di investire di più sulla salute pubblica.
“Quale eccellenza la sanità veneta? Avanzano bei discorsi sulla sanità, sui servizi di assistenza so-
ciosanitaria presenti nella nuova legge sulla non autosufficienzadice la Crocco - Si parla di servizi territoriali che vedono portare sul territorio nuove case di comunità. Come sarà possibile pensare a tutto ciò se la Regione non è in grado di assicurare e programmare il servizio di medicina di base ai cittadini?” Le scelte della Regio-
ne per la Crocco si sono orientate verso un sistema che “ha favorito una gestione privatistica della sanità portando al collasso invece il servizio sanitario pubblico, tutto ciò danneggiando soprattutto la popolazione anziana”. Il Pd chiede di invertire la rotta e “di dare risposte ai territori che chiedono aiuto e supporto”. Gli appuntamenti sul tema della sanità pubblica continueranno a Cavarzere anche nei prossimi mesi con altre iniziative per sensibilizzare la popolazione.
Alessandro AbbadirGiovedì 20 aprile, presso la scuola secondaria di primo grado Aldo Cappon, si è svolta un’esercitazione di evacuazione in collaborazione con la Dirigente Dott.ssa Ilaria Finotti, l’assessore Marco Grandi, l’Ingegnere responsabile della sicurezza Dario Campaci e la Protezione Civile di Cavarzere.
“Le sirene di emergenza sono suonate – ha detto Grandi - ma per fortuna era solo una simulazione. I docenti, i ragazzi e tutto il personale scolastico hanno simulato l’evacuazione dall’istituto seguendo tutte le procedure del caso previste”.
I ragazzi sono usciti nel cortile, nei vari punti di ammassamento indicati, e sono state svolte tutte le procedure (per esempio quelle di intercettazione del gas e dell’elettricità) che si dovrebbero svolgere in caso di emergenza vera e propria.
“Al termine della prova, i ragazzi sono ritornati all’interno delle loro aule – ha continuato –successivamente c’è stato un debriefing nel quale sono stati analizzati tutti i passaggi dell’esercitazione e sono emerse sia le aree funzionali sia quelle deboli o che possono essere migliorate”.
I volontari si sono poi divisi per le varie classi parlando dei comportamenti virtuosi attuati dagli alunni ed evidenziando anche i comportamenti che si possono, anzi, si devono migliorare per gestire al meglio l’emergenza.
“Una giornata importante –ha concluso – sono sempre più convinto che la miglior gestione delle emergenze, sperando non accadano mai, parte da una buona ed efficace prevenzione. Grazie a tutti”.
Benedetta CesaroFumana insiste: necessaria la mobilitazione dei cittadini. Il sindaco invece ribadisce: ci opporremo in tutte le sedi legali
L ’impianto del biometano a Cavarzere a Ca’ Venier preoccupa maggioranza e opposizione. A sollevare la questione sono le forze di opposizione con Sinistra Italiana, ma anche il sindaco Pierfrancesco Munari è dalla parte dei residenti contrari alla possibile realizzazione dell’impianto e annuncia alcune novità.
“La risposta della giunta regionale del Veneto alla interrogazione sull’impianto di Ca’ Venier, dei consiglieri regionali Cristina Guarda, Erika Baldin, Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni, – spiega Sinistra Italiana di Cavarzere in una nota - ha il merito di avere reso manifesto il parere della Regione verso l’impianto. Parere, in conclusione, favorevole che tuttavia non si è ancora concretizzato nel rilascio di un prov-
vedimento autorizzativo perché manca il responso dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali in ordine al rischio alluvioni”.
“E nostra convinzione – spiega Sinistra Italiana - che il solo ricorso al Tar del 24 ottobre 2022, se non accompagnato da iniziative finalizzate al coinvolgimento ed alla mobilitazione dei cittadini, non basterà di certo a bloccare la realizzazione dell’impianto.
E’ chiaro il danno insanabile che verrebbe alla nostra cittadina per gli effetti dell’impianto e considerato il poco tempo rimasto per opporre una vigorosa opposizione, è di difficile comprensione l’atteggiamento del sindaco contrario alla convocazione di un consiglio comunale aperto. Richiesta già pervenutagli ad agosto 2022 da ol-
tre 750 cittadini. Considerato, il 30 aprile poi sono scaduti i 240 giorni concessi dalla Regione alla ditta che dovrebbe realizzare l’impianto per predisporre la documentazione necessaria alle valutazioni, sarebbe dovere degli amministratori informare puntualmente la città sullo stato dell’iter del ricorso
al Tar e sul parere della Autorità di Bacino sul rischio alluvioni”.
Preoccupate le conclusioni.
“Confidiamo - conclude Sinistra Italiana - nell’ottimismo della speranza coniugato al serio e fermo proposito di contrastare con ogni mezzo legittimo la risoluzione della Regione. Nel caso in
“Martina continua a farci sognare” è così che i compagni di classe di Martina Ballarin, 8 anni di Boscochiaro, hanno scritto su un cartellone per accoglierla al suo ritorno dopo la vittoria di Sanremo Junior.
Il 25 marzo, infatti, Martina ha trionfato sulle note della canzone di Mina “Mi sei scoppiato dentro al cuore” sbaragliando gli altri cantanti presenti.
“Non sono mai stata così felice – ha raccontato Martina –all’inizio non mi sono resa conto di aver vinto perché ero tanto
emozionata”.
Martina studia canto da quasi un anno presso la scuola “Centro studi Musicali DM Academy” di Piove di Sacco diretta dal Maestro Diego Mazzucato e, quando la sua insegnante Anna Danieli le ha proposto di partecipare a Sanremo, la sua risposta è stata solo una: “Se si vince partecipo!”.
E così, Martina, ragazzina di terza elementare ma con il carattere già determinato, il 23 marzo è partita per Sanremo insieme a mamma Manola e papà
Andrea.
Nella mattina del 25 marzo ha affrontato le semifinali con gli altri concorrenti della sua categoria e, dopo aver appreso di essere passata in finale, alla sera è salita sul palco e ha cantato lasciando i giudici a bocca aperta.
Gli occhi di Martina brillano quando parla della sua esperienza e della sua passione per il canto, infatti, nel futuro, le piacerebbe partecipare ad “America’s got talent” certa di ciò che vuole essere e fare per tutta la vita: la cantante. (b.c.)
cui invece le speranze venissero frustrate si deve prendere atto che l’impianto per la produzione di biometano di Ca’ Venier avrebbe un impatto epocale sul territorio, talmente devastante da pregiudicare definitivamente il futuro dell’intera città”.
Il sindaco Pierfrancesco Munari si schiera contro l’impianto.
“Sulla questione è nota la nostra netta contrarietà come amministrazione comunale – spiega Munari - supportata dal parere dell’Ulss. C’è tempo fino a fine mese per produrre un certificato di rischio idraulico perché è stato depositato un documento diverso da quello necessario. E’ fermo, così sospeso in questo momento l’iter autorizzato. Resta ferma la contrarietà del Comune di Cavarzere all’impianto, che ha dato incarico ad un legale di portare avanti questa posizione in tutte le sedi legali”.
Alessandro AbbadirL’attività principale rimane il trasporto sociale delle persone anziane che ha visto aumentare le richieste. Ma dal sociale, alla cultura l’associazione ha proposto diverse iniziative
Il 2022 ha visto l’associazione Auser impegnata su più fronti. L’attività principale è il trasporto sociale delle persone anziane ed inabili del territorio ai luoghi di cura sia all’interno del Comune che verso gli ospedali di Chioggia, Mestre, Padova, Rovigo per visite e/o terapie. Le richieste sono aumentate nell’anno post-pandemia, sia perché è in aumento la popolazione anziana che necessita di questo servizio per mancanza di una rete famigliare o di mezzi pubblici, sia perché i servizi sanitari specialistici, tipo gli interventi di oculistica o le visite e terapie oncologiche, si devono fare fuori comune.
Sono stati percorsi nell’anno 27.144 Km, le richieste del servizio sono state 534 con un impegno dei volontari di 1.398 ore.
Il trasporto sociale impegna tre automezzi dell’Associazione e una decina di accompagnatori volontari.
“A maggio 2022 – racconta la presidente Auser di Cavarzere e Cona Floriana Nicolè - abbiamo acquistato un nuovo automezzo, con un impegno finanziario importante per l’Associazione. L’acquisto è stato possibile anche grazie al contributo 5 per mille e dell’Avis oltre alle liberalità dei soci che hanno usufruito dei servizi dell’Associazione”.
Il trasporto sociale è sostenuto dal Progetto Stacco, con un contributo Regionale tramite il CSV, e del Comune di Cavarzere.
Con il Comune di Cona è stata rinnovata la convenzione per il servizio di vigilanza davanti alle scuole che ha impegnato due volontari.
L’Auser gestisce dal 2015, come capofila, il Centro Sollievo per persone con disturbi neurocognitivi o Alzheimer in fase iniziale, che ha accolto 20 persone di Cavarzere e Cona con una frequenza bisettimanale. Per la gestione del Progetto Sollievo l’Ulss 3 ha erogato un contributo annuale.
“Nel campo culturale – prosegue - abbiamo organizzato con il gruppo cultura e tempo libero
Al tavolo la Presidente dell’Auser di Cavarzere Floriana Nicolé, il vice presidente Luciano Mantoan, Dino Ferrari in veste di segretario, Renza Campaci estensore del bilancio e con la partecipazione della Presidente Auser Provinciale Luisa Bottazzi
la visita alla mostra di Kandinsky a Rovigo. Si sono tenute le letture in gruppo con il progetto “Il libro è servito” con adesioni in aumento.
In occasione della Giornata internazionale della donna è stato organizzato un evento pubblico con l’intervento di due scrittrici su temi femminili.
Sono state organizzate gite culturali a Torino in primavera e a Procida, capitale della cultura 2022, con soggiorno di 6 giorni ad Ischia.
“Nel 2022 – proseguono - abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad un bando del CSV Centro Servizi per il Volontariato di Venezia, con il progetto “ Anziani in movimento - percorsi natura” che ha visto una grande partecipazione alle diverse proposte. E’ stata organizzata poi per il secondo anno l’attività motoria in piscina termale a Montegrotto, ereditata dal Gruppo Speranza di Cona, con circa 30 partecipanti nei due turni.
Una forte sensibilità verso i diritti umani ha impegnato l’Associazione in conferenze ed iniziative di sensibilizzazione in occasione dell’8 marzo sulla promozione della parità di genere e per il 25 novembre contro la violenza sulle donne e a Cona sulla lotta delle donne Iraniane con testimonianze dirette, iniziative realizzate in collaborazione con lo SPI Cgil.
Non è mancata la partecipazione dell’Auser a manifestazioni cittadine, come contro la guerra in Ucraina, all’indomani dell’invasione da parte della Russia, o con la Pro Loco a Pasqua e l’adesione alla giornata ecologica promossa dal Comune e Legambiente. Il 2022 ha visto una ripresa delle iscrizioni all’Associazione dopo la pandemia, raggiungendo 347 tesserati.
L a Piazza e LaPiazzaweb sono liete di annunciare la collaborazione con la Scuola secondaria di primo grado Aldo Cappon di Cavarzere relativa al progetto “Cronisti in classe”.
Grazie alla disponibilità della Dirigente dell’IC Cavarzere, Dott.ssa Ilaria Finotti, e all’accordo con la redazione, ogni mese i ragazzi della classe 3B pubblicheranno degli articoli scritti in classe, coadiuvati dalla loro docente di Lettere Lisa Vuocolo.
Continua l’esperienza della scuola secondaria «Cappon» al museo Gughenaimm di Venezia, le classi 3°B e 3°C hanno lavorato al progetto «Il Collettivo», conclusosi con l’esperienza al museo che vi abbiamo presentato nella scorsa edizione; la classe 2°B invece realizzerà l’uscita al museo nel mese di maggio, ma la tematica affrontata é stata per questa classe il viaggio e il tempo. Hanno quindi sviluppato un percorso disciplinare su questo tema, partendo dalla figura di Ulisse, passando per Proust, Galileo, coniugando così la letteratura italiana, francese, l’arte e le scienze. Incuriositi dalla figura di Ulisse, con l’aiuto di due alunni di 2°B abbiamo approfondito questo personaggio e ripassato anche l’opera di Dante, abbiamo pensato quindi di condividere con voi le informazioni raccolte. La Commedia è la narrazione del viaggio di Dante e, in modo allegorico, del cammino dell’umanità verso il Bene e la Perfezione. All’interno del grande affresco spicca, in modo straordinario, il viaggio di Ulisse, l’eroe del “folle volo”. Ulisse è il personaggio leggendario che Dante incontra nel XXVI Canto dell’Inferno. Parla della sua Itaca, dell’amore per Penelope, per il vecchio padre e per il figlio Telemaco. Ma soprattutto racconta del desiderio di ripartire dalla sua terra natale per affrontare il mare
e tentare nuove esperienze in territori mai attraversati. vincer potero dentro a me l’ardore ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore. (Inf., XXVI, 97-99)
Dante lo ammira per la sua tenacia e il suo ardore ascoltando l’esortazione rivolta ai marinai timorosi di fronte al pericolo.
«Considerate la vostra semenza:/ fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguire virtute e canoscenza». (Inf., XXVI, 118-120)
Il personaggio che incontriamo nell’Inferno dantesco non è più il protagonista dell’Odissea, l’Ulisse che torna a Itaca, e ai suoi affetti, ma l’uomo che da Itaca vuole ripartire per tentare nuove scoperte. È affascinante la modernità e l’attualità di Dante che proietta in questo viaggio, oltre le colonne d’Ercole, il valore della conoscenza. Dante non giudica l’eroe greco temerario, gli affida il messaggio di una vita che vale se spesa per il sapere, la verità, il coraggio.
Ulisse rappresenta il simbolo dell’amore per la conoscenza, l’eroe che per il desiderio di sapere non ha esitato a spingersi oltre i limiti che nessun uomo aveva mai tentato di superare. Il suo viaggio terminerà tragicamente perché lui e i suoi compagni moriranno in fondo al mare a causa della tempe-
Sempre più spesso sentiamo questo termine, ma cosa significa?
Il BODY SHAMING - dall’inglese “body” (corpo) e “shaming” (vergogna) - definisce l’atto di prendere di mira o criticare in maniera denigrante una persona per la sua forma fisica. L’insulto rivolto a soggetti in sovrappeso (FAT SHAMING) è indubbiamente quello più diffuso in quanto i nuovi modelli sono snelli e slanciati, muscolosi e tonici, frutto di quella “sovrarappresentazione dell’apparire, della forma fisica, dell’aspetto giovanile e performante in una società in cui il fitness e la
dieta, o l’attività fisica spesso non equilibrata e commisurata all’età, sono diventati la norma” (Rivoltella, 201 5, p.48). L’ultima tendenza delle ragazze CURVY sta però cercando di scalfire questa “normalità irreale” proposta dai social media attraverso campagne denigratorie nei confronti delle persone più magre (THIN SHAMING), definite come “pelle e ossa”. Il corpo è indubbiamente uno degli elementi fondamentali che concorrono a definire il sé di un individuo e il valore che ne deriva è “intersoggettivo”, in quanto ha bisogno della conti-
sta. Dante scrive di un “folle volo” perché Ulisse, superando lo Stretto di Gibilterra, ha varcato il limite posto da Dio alle conoscenze umane ed è stato giustamente punito. Resta la memoria di un’impresa mai tentata prima in nome della volontà di scoperta, con l’animo pieno di audacia. Così le parole di Ulisse manifestano il sentimento di Dante che riconosce il valore della grande missione di Ulisse e proietta la sua impresa nell’orizzonte della sua vita. Il viaggio è quindi allegoria dell’esistenza, ma anche dell’esilio, e rappresenta la condizione dell’uomo politico lontano dalla sua città. Immagine universale dell’uomo lontano dalla sua vera patria e lontano dalla Felicità del Bene ultimo. Il viaggio nei tre Regni dell’oltretomba è la rappresentazione dell’arduo cammino per trovare la “diritta via” la quale, smarrita nella “selva oscura”, può essere raggiunta attraverso la ragione e la fede. Una rigenerazione che, simbolicamente, non riguarda solo l’uomo Dante, ma l’umanità intera. Il poeta è il protagonista e il testimone di un destino di riscatto che la Commedia rivela possibile e sublime. Continuate a seguirci, nel prossimo numero troverete anche le foto del progetto concluso. Gli alunni della 3°B con la collaborazione Di Nour e Rebecca, classe 2°B.
nua conferma da parte dell’altro (Barthes, 1998). Se il giudizio che ne viene dato è negativo, dunque, l’autostima del soggetto può risentirne considerevolmente. Sono infatti correlati i disturbi legati all’alimentazione, come l’anoressia e la bulimia, molto diffusi soprattutto tra gli adolescenti e i soggetti di sesso femminile. Quindi, é necessario porre molta attenzione alle parole che utilizziamo, alle foto che postiamo, ai pensieri che condividiamo, in quanto si può facilmente far del male a chi ci ascolta, ci legge… Gli alunni della 3* B
La campagna pubblicitaria di Visit Italy, la guida online dell’Italia, nelle ultime settimane ha raccolto più di 60 milioni di views in tutto il mondo, attestandosi così come la campagna video più riuscita di sempre per la promozione della nostra destinazione. Ci sia-
mo quindi interrogati sul perché di tanto successo, anche perché non tutti hanno accettato di buon grado questa pubblicità, anzi critiche sono giunte da più parti, senza dubbio però le visualizzazioni sono molte e si può affermare davvero che questa pubblicità inno-
vativa, diversa, a metà strada fra passato, la Venere del Botticelli e presente, la Venere é reinterpretata, giovane, gira l’Italia scattandosi selfie, stanno colpendo le persone e quindi si tratta di una trasposizione mediatica di indubbio successo.
La Regione Veneto non impugnerà la legge nazionale che incorpora il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2023 con ricadute sulle scuole a rischio chiusura per via delle riduzioni del numero di classi Munari nel Consiglio delle Autonomie Locali della Regione del Veneto
L a Regione del Veneto non impugnerà la legge nazionale che incorpora il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2023. E questo avrà delle ripercussioni anche sulle scuole di Cavarzere, in particolare quelle che riguardano la frazione di Boscochiaro. A spiegare il perché è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin. “La decisione di non impugnare la legge nazionale in questione è stata comunicata dall’assessora Elena Donazzan, replicando all’interrogazione a risposta scritta che lo scorso 22 febbraio le avevo rivolto - spiega la Baldin - Il tema era l’organizzazione scolastica e chiedevo appunto l’impugnazione della legge di bilancio del governo Meloni poiché vìola la Costituzione, legiferando in via esclusiva relativamente all’istruzione, ovvero una materia a legislazione concorrente”. Analoga impugnazione avanti la Corte Costituzionale era stata decisa dalle giunte regionali di Campania, Puglia, Toscana ed Emilia Romagna, tutte a guida di centrosinistra.
“Ma anche la Regione Sardegna, che è di centrodestra - prosegue Baldin - ha inteso impugnare la Finanziaria. Per il Veneto invece vale la regola non scritta, secondo cui non si impugnano le leggi di un governo politicamente amico”.
Secondo la legge di bilancio, le Regioni devono provvedere entro il 30 novembre di ogni anno al dimensionamento della rete scolastica, in base a criteri che definiscono la dotazione dei dirigenti e la loro distribuzione.
“Questo – dice la Baldin - apre le porte alla chiusura di non pochi istituti, già prevista nel testo stesso della norma, per via degli accorpamenti e della riduzione del numero delle classi. Come è già avvenuto in diverse località periferiche dell’area metropolitana di Venezia, poco servite dai mezzi di trasporto pubblici”. Il caso di Boscochiaro, frazione di Cavarzere, è noto. “Secondo la giunta regionale al momento non ci sono criticità - spiega la Baldin - dato che il numero medio di allieve e allievi per ogni dirigente scolastico ammonta a 972 unità, contro le 900 fissate dal governo. Tuttavia, questo dato non è territorialmente omogeneo, e visto il continuo calo demografico niente esclude che nuove
difficoltà possano emergere già il prossimo anno, soprattutto per le classi prime della scuola primaria. Il Veneto è fatto anche di montagne, isole, zone difficilmente assimilabili alle altre, dove anche il passaggio di uno scuolabus non è agevole. Confido negli esiti delle impugnazioni promosse da altre giunte regionali”.
Alessandro AbbadirIl sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari votato all’unanimità dai colleghi della Città metropolitana di Venezia come componente del Consiglio delle Autonomie Locali della Regione del Veneto. Il primo cittadino ha ringraziato, onorato dell’incarico. “Uno stimolo – ha detto – ulteriore per operare per il bene di tutti i cittadini del nostro territorio veneziano”.
Al premio Festa di San Marco presso Palazzo Ducale a Venezia, lo scorso 25 aprile, il sindaco Piefrancesco Munari, ha premiato personalmente l’Università popolare di Cavazere per il costante impegno verso la città. “Ringrazio – ha commentato durante la cerimonia di premiazione – il professor Fabrizio Zulian e la professoressa Anna Maria Cerbone per aver condiviso con me questo momento questo momento che li ripaga per il tanto servizio reso!”
Lavori, riaperto il ponte di Bocochiaro
Viabilità, proseguono i lavori sulla provinciale della sinistra
Gorzone
mentre il ponte di Boscochiaro ha riaperto lo scorso 21 aprile. “Un grazie – ha commentato il sindaco Munari – alla ditta che ha eseguito i lavori nel modo più celere possibile e al genio civile che ha coordinato assieme alla Città metropolitana di Venezia”.
Il sindaco Aggio replica: “Il Centro Anziani sarà ricollocato al piano terra della Scuola media che diventerà uno spazio importante. Nello stesso stabile potenzieremo gli ambulatori medici”
ACona la questione del ricollocamento del comando della Polizia Locale sta facendo discutere le forze politiche. A sollevare il problema è la lista di opposizione Insieme per Cona che va all’attacco anche sui social network.
“Qualche mese fa – spiega la lista di centrosinistra di opposizione Insieme per Cona - eravamo stati informati dal sindaco Alessandro Aggio di questa decisione ed avevamo già espresso la netta contrarietà a trasferire il comando di Polizia Locale nel centro anziani dietro al municipio, ora con una delibera di giunta l’amministrazione approva tale irrazionale progetto.
Vogliamo ricordare che tale struttura ha consentito, per diversi anni, l’occasione per gli anziani di ritrovarsi la domenica per un momento di socialità per giocare alla tombola e poi mangiare una pizza assieme. Pensiamo che la ricollocazione del comando dei vigili urbani sia un grave errore da parte di questa amministrazione che va a danneggiare una popolazione fragile come quella degli anziani. Anzi chiediamo che le attività del Centro di Sollievo di Cavarzere per i cittadini del Comune di Cona vengano fatte proprio nell’attuale centro anziani”.
E non tutte le soluzioni vanno bene a Insieme per Cona. “Non ci si venga a dire – spiega la lista - che il centro anziani si farà al piano terra delle scuole medie in quanto le scuole del comune di Cona devono diventare attrattive e si devono impiegare gli spazi disponibili per fare le attività di doposcuola con laboratori, aule studio, ecc. e gli spazi scolastici devono rimanere tali e messi a disposizione delle giovani generazioni anche per i centri estivi. Chiediamo quindi al sindaco di bloccare l’iniziativa”.
Dal sindaco di Cona Alessandro Aggio una risposta netta alle richieste dell’opposizione.
“La soluzione su cui puntiamo per ricollocare il centro anziani è proprio quella del piano terra delle scuole medie – dice Aggio - Questo spazio diventerà impor-
tante anche per l’archivio storico del Comune che ora giace sottoterra e ha documenti dei secoli scorsi che rischiano di marcire.
E sempre nello stesso stabile è nostra intenzione potenziare gli ambulatori medici a servizio di una popolazione che in questi
Un momento dell’apertura del Centro Anziani
anni è invecchiata sempre più e che quindi ha bisogno di assistenza soprattutto nelle fasce elevate d’età”.
Insomma la discussione sui nuovi spazi al primo piano delle medie continuerà a far discutere. Alessandro Abbadir
“Con la primavera – spiega il sindaco Alessandro Aggio – anche quest’anno inizieranno i consueti trattamenti anti zanzara come da protocolli Ulss. Il Comune di Cona ha concluso il nuovo appalto con la ditta preposta e a breve inizieranno i trattamenti presso i punti più sensibili alla proliferazione di detti insetti, come le caditoie nelle pubbliche vie e i fossati con acqua stagnante”. “Dalla seconda metà di maggio – spiega - nelle mattinate dei sabato di maggio e giugno, grazie ai volontari della Protezione Civile di Cona presso la loro sede in via Rialto 1, riprenderà la consegna gratuita delle pastiglie anti larvali per la cittadinanza. Per la grande estensione del Comune di Cona, ricco di canali e fossi consorziali e privati, è necessaria la collaborazione di tutti nel seguire i comportamenti base nella lotta alle zanzare”. Quindi dovrà essere cura di tutti non lasciare all’aperto oggetti o contenitori dove possa ristagnare l’acqua, svuotare quotidianamente tutti i contenitori come secchi, innaffiatoi, tenere chiusi bidoni e cisterne e utilizzare i repellenti cutanei. “Tutti accorgimenti necessari – conclude il sindaco - per la prevenzione dalle punture della zanzara Culex, la quale può veicolare il virus West Nile, divenuto autoctono”. (al.ab.)
La querelle politica. Il ricollocamento del comando di Polizia Locale fa discutereAllarme West Nile: il Comune di Cona fa partire la campagna di disinfestazione
Ridurre l’impatto di emissioni inquinanti delle navi da crociera, con la volontà di proseguire lungo la strada della sostenibilità e della tutela ambientale. È questo, in sintesi, il contenuto dell’Accordo Venice Blue Flag 2023 che è stato firmato lo scorso 21 aprile a Ca’ Farsetti, frutto della collaborazione tra i Comuni di Venezia e Chioggia, le rispettive Capitanerie, le compagnie di navigazione, ben 33, e gli agenti marittimi.
Se la crocieristica rappresenta un’attività fondamentale per il turismo e l’economia, tuttavia non si può non considerare il delicato ecosistema della Laguna, con la fragilità delle sue città. La tecnologia rappresenta un sempre più efficace supporto ma è necessario anche “educare” i passeggeri al rispetto degli spazi e dei monumenti. E’ nel complesso ciò che si propone di fare l’Accordo.
“Si tratta di una sottoscrizione volontaria – ha esordito l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin –non di un obbligo di legge e quindi siamo onorati di rinnovare questo accordo per la salvaguardia del territorio. A differenza che in passato, quando si faceva riferimento solo ad un periodo di alcuni mesi legati alla stagione turistica, da alcuni anni la durata del patto che firmiamo è annuale. E nell’arco di questo anno, oltre alle attuali 33 compagnie di navigazione firmatarie, altre potranno aderire. La politica ambientale, che ruota
attorno alla crocieristica e all’attività portuale, deve essere fatta su larga scala. Infine, credo che definire con il Governo, in tempi rapidi, il futuro dei Porti di Venezia e Chioggia sia strategico dal punto di vista economico, infrastrutturale e della tutela ambientale”.
Oltre all’assessore De Martin, che ha fatto gli onori di casa, erano presenti il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, l’assessore all’Ambiente del Comune di Chioggia, Serena De Perini, il comandante della Capitaneria di Porto di Venezia, Piero Pellizzari, il comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, Dario Riccobene, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionalePorti di Venezia e Chioggia, Fulvio Lino Di Blasio, il presidente di Venezia Terminal Passeggeri, Fabrizio Spagna, gli agenti delle compagnie crocieristiche.
Anche il presidente dell’Autorità di Sistema portuale Di Blasio si è soffermato sull’importanza della collaborazione tra enti. “L’accordo Blue Flag – ha ribadito – estende il perimetro dell’intesa al porto di Chioggia dove, ormai da un anno, stiamo valorizzando una
Grazie anche al supporto della tecnologia si vuole proseguire sulla strada della tutela ambientale, insieme a quella del lavoro e dello sviluppo economico
nicchia importante del traffico crocieristico che si concentra sul segmento lusso. Gli obiettivi del Blue Flag sono coerenti con la politica dell’Autorità e della struttura commissariale che intende dare soluzione ai flussi crocieristici sulla base delle indicazioni governative, ma che si pone anche l’obiettivo di strutturare una nuova modalità di fruizione turistica della laguna, più attenta alle esigenze locali e focalizzata sul valore aggiunto delle destinazioni gestite, dove le forze produttive del territorio e le istituzioni culturali saranno sempre più coinvolte per creare nuovo valore e occupazione di qualità”.
L’accordo, dallo scorso anno, assume maggiore rilievo in un contesto modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal DecretoLegge 20 luglio 2021, n. 103, che ha portato Venezia a dover costruire un nuovo modello di crocieristica che deve contemperare le esigenze di sostenibilità ambientale e salvaguardia della laguna proprio con quelle di tutela del lavoro e dello sviluppo economico.
Una sensibilità verso la sostenibilità dell’attività crocieristica è necessaria.
“Così come è fondamentale tutelare e promuovere gli importanti aspetti ricettivi ed economici legati al crocierismo, - ha insistito il sindaco di Chioggia Mauro Armelao - altrettanto importante è proteggere l’ambiente. Quello che circonda Chioggia, come tutta la laguna veneta, è un ecosistema delicato, basti pensare alle nostre Tegnue, la cosiddetta barriera corallina che si trova sui fondali antistanti Chioggia. L’adozione di buone pratiche, come questo accordo, rende possibile un turismo sostenibile,
rispettoso dell’ambiente, del territorio e della tipicità. Il mio grazie va, oltre al Comune di Venezia, ancora una volta all’Autorità portuale, che ha creduto nel sogno di portare le crociere a Chioggia e, con noi, in un turismo integrato nel territorio, non impattante e leva economica a servizio della collettività”.
Tra le novità, l’accordo quest’anno prevede che le compagnie di navigazione si impegnino a forni-
re ai croceristi in visita alle Città di Venezia e Chioggia, qualora previsto nei pacchetti di viaggio, prodotti e/o materiali plastic free al fine di ridurre la dispersione della plastica.
“Un tassello importante sulla strada di una maggior consapevole tutela ambientale delle acque della laguna – hanno commentato i comandanti delle Capitanerie di Porto di Venezia, Pellizzari, e di Chioggia, Riccobene – poiché l’accordo attesta la rinnovata volontà degli operatori della crocieristica e degli enti firmatari di proseguire sulla strada della sostenibilità e della tutela ambientale”.
Dopo un’appassionante gara a colpi di costumi e trucco, ecco i vincitori del contest “Carnevale in Piazza” che ha infiammato i mesi di febbraio e marzo su laPiazzaweb.it Sono venuti in sede de la Piazza proprio i primi classificati per ritirare i loro premi!
Ad arrivare al terzo posto i FOX Nata nel 2005 e originaria di Legnaro, è una società di hockey in line composta da promettenti e giovani atleti. A ritirare il premio di 100 euro in buono spesa Despar, sono venuti i rappresentanti delle categorie U10, U12 e U14 Aryan, Filippo e Davide assieme alle loro due coordinatrici Marta e Anna. Bravi ragazzi e in bocca al lupo per le prossime competizioni!
Sul secondo gradino del podio invece è salita “Ocio al Mocio”! La dolce e bellissima Angelica, di soli 12 anni, con il suo super e originale travestimento da “mocio” ha catturato l’attenzione dei votanti che l’hanno premia-
ta con la medaglia d’argento. A lei va il premio di 150 euro in buono spesa Despar.
Standing ovation per la più piccola, che a soli 10 mesi, è riuscita a battere gli altri partecipanti. Sofia, con la sua maschera da Minnie , ha rapito i cuori dei lettori de LaPiazzaweb.it che proprio non hanno saputo resisterle. A mamma Andree il ricco premio di 250 euro di buono Antenore Energia consegnato dal delegato Manuel Viola.
Dopo questa colorata competizione tocca ai nostri amici animali mettersi in gioco nel contest “Qua la zampa!”. Anche questa volta basta andare su laPiazzaweb.it e caricare una foto del proprio pet.
C’è tempo fino al 30 giugno! Per le 3 foto più votate ancora buoni Antenore e Despar, ma anche fino a 175 kg in alimenti per il tuo amico peloso! Tutto il regolamento sul sito. Rimettete le mani agli obiettivi, e che abbia inizio una nuova sfida!
Il Teatro Villa dei Leoni di Mira ha da poco concluso l’edizione 2022-2023 della rassegna serale “Mira il Teatro fa centro” – progetto culturale promosso e organizzato dal Comune di Mira con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale e con la collaborazione de La Piccionaia, ed è tempo di bilanci. Dati alla mano, si riscontra un significativo aumento del pubblico abbonato che sfiora il 40% rispetto all’anno precedente (212 spettatori nel 2022-2023 rispetto a 154 nel 2021-2022) e si segnala che ben 4 spettacoli su 8 in programma hanno registrato il tutto esaurito. “Un indicatore rilevante – spiegano gli organizzatori - che dimostra la bontà della proposta artistica di questa rassegna è relativo alla media degli spettatori presenti ad ogni spettacolo. In un teatro che ospita 300 posti a sedere, per ogni appuntamento le poltrone occupate erano mediamente 281”. Da novembre a marzo sono stati otto gli appuntamenti di teatro
Il progetto culturale promosso e organizzato dal Comune di Mira con il circuito regionale Arteven ottiene un buon successo, con un aumento del pubblico abbonato che sfiora il 40%
contemporaneo in cartellone, con titoli che spaziavano dalla prosa, alla danza, alla narrazione. Si sono conclusi anche gli appuntamenti del progetto teatrale tutto dedicato alle giovani generazioni de La Piccionaia, promosso dal Comune di Mira, in collaborazione con Regione del Veneto e Ministero della Cultura. La rassegna “Famiglie a Teatro” con 4 appuntamenti la domenica pomeriggio dedicati ai bambini - e le loro famiglie - dai 3 agli 11 anni, si sono sviluppati da dicembre 2022 a marzo 2023,
registrando 857 presenze totali, con una media di 214 persone a spettacolo.
Praticamente raddoppiate le presenze medie rispetto alla stagione precedente che ancora vedeva
una capienza ridotta per la pandemia, ma risultato superiore di almeno un 20% anche se confrontato con le ultime stagioni pre-Covid.
Risultati estremamente positi-
Nasce in provincia di Milano nel 1927. A vent’anni vengono pubblicati i suoi primi disegni a fumetti; lavora nella capitale lombarda, ma anche a Londra negli anni ?60. La vita in famiglia è problematica, la moglie muore. Poi si allontana da Milano nel ’70 perché voleva andare in Vietnam per vedere la guerra che illustrava per le copertine de la “Domenica del Corriere”, lontano da tutto e da tutti. In realtà andrà a Livigno, ma successivamente giunge vagabondando a Pellestrina e in quell’isola della laguna veneta “lunga dieci e larga tre” si costruisce un atelier sull’acqua, una palafitta che chiama “Il mondo della Luna”.
Il libro a cura di Giovanni Scarpa “Giorgio Foresto - Avventure a colori di un pittore fuggiasco” (Edizioni NPE 2022) racconta le vicende di Giorgio De Gaspari, noto illustratore, che vive come un barbone dormendo nella
barca di un pescatore di Pellestrina, ma che col pennello o la matita riesce a realizzare opere visionarie che suscitano interesse e ammirazione.
“Giorgio Foresto” per qualche tempo si allontana dalla laguna, va in India, a Singapore, in Nuova Zelanda, in Australia… una vita strampalata e anticonvenzionale, ma poi a Pellestrina ritorna sempre e continua a produrre dipinti e disegni che finiscono nelle case dell’isola, ma anche in giro per il mondo. La vita di Giorgio De GaspariGiorgio Foresto si conclude a 85 anni nel 2012.
Nel volume illustrato - frutto delle lunghe e appassionanti ricerche di Giovanni Scarpa, docente della scuola media “Paolo VI” di Sottomarina - oltre agli approfondimenti biografici sono presenti alcune opere di Giorgio Foresto, “straniero” di Pellestrina. (e.f.)
vi anche per la rassegna Teatro Scuola, dedicata agli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Mira e della provincia di Venezia. Rispetto al programma iniziale di 20 spettacoli, sono state aggiunte anche due repliche per la richiesta da parte delle scuole.
Un anno scolastico, questo 20222023, che volge al termine e che è stato segnato dal ritorno alla normalità anche nelle uscite al Teatro Villa dei Leoni. La rassegna si è conclusa 18 aprile con “Vulcania”, spettacolo di Catalyst sulla Costituzione e si sono registrate 5.933 presenze con un tasso di occupazione medio del 90%. Un risultato che conferma ancora una volta l’importanza del teatro per i ragazzi nei percorsi formativi delle scuole, con un bacino d’utenza per il 65% mirese e per il resto provinciale. Praticamente tutti gli istituti scolastici e i plessi del Comune di Mira hanno partecipato al Teatro Scuola e alcune sezioni anche più di una volta durante l’anno.
Tennis. Importante accordo nelle scorse settimane in Riviera del Brenta con Banca Prealpi
Nelle scorse settimane nella sede del Tennis Club Dolo, si è tenuta la presentazione del “Progetto Giovani”, nato dalla sinergia tra l’associazione sportiva dolese e Banca Prealpi SanBiagio, l’istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo (Treviso). All’evento, che ha preceduto l’assemblea di bilancio 2023 e l’elezione del nuovo direttivo dell’Asd Tennis Club Dolo, hanno preso parte il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, l’assessore allo Sport Cristina Nardo, il presidente del Tennis Club Dolo, Mario Pigato, assieme alla vice presidente Micaela Barbuni e al membro del consiglio direttivo Stefano Borgo, il consigliere e maestro nazionale Andrea Spolaore oltre a una rappresentanza dei ragazzi e delle ragazze iscritte. Presente in rappresentanza di Banca Prealpi SanBiagio, Luca De Luca, vice presidente vicario, Renato Antonio Segatto, consigliere di amministrazione, e Ines Mazzetto, direttrice della filiale di Dolo. Strutturato lungo un percorso triennale, il progetto punta ad ampliare ulteriormente l’ offerta e il bacino di iscritti del Tennis Club, che oggi conta 8 squadre giovanili e un totale di oltre 110 giovani atleti, di cui oltre 80 frequentanti la scuola tennis e circa una trentina impegnati a livello agonistico. La struttura tecnica vede invece un maestro nazionale, tre istruttori, due preparatori
atletici e uno psicologo, supportati da un’alimentarista e da un massaggiatore esterni. In particolare, l’associazione potrà potenziare diverse attività, tra cui i corsi annuali, tramite l’acquisto di nuovo materiale tecnico, le competizioni giovanili, i corsi preparatori e l’ormai tradizionale “Summer Camp”, il cui avvio è previsto a giugno per cinque settimane. La partnership prevede, inoltre, la creazione di 10 borse di studio per premiare gli atleti con il miglior rendimento in campo e in classe, coniugando quindi l’impegno sportivo con quello scolastico. Mario Pigato, presidente del Tennis Club Dolo, ha commentato: “la genesi del progetto è stata molto breve, ha avuto inizio con un primo contributo al torneo giovanile nel 2022 al quale hanno fatto seguito alcune ipotesi di collaborazione
Doppia promozione dal campionato di Seconda categoria a quello di Prima per le squadre di Riviera e miranese. Sono giunti al termine i campionati di calcio dilettantistico e due squadre sorridono per aver ottenuto la promozione diretta nella serie superiore, si tratta dello Stra Riviera del Brenta e del Campocroce di Mirano. La formazione rivierasca dello Stra è stata promossa senza giocare. Infatti, a causa di un numero dispari di squadre nel suo girone, ha riposato nell’ultima giornata mentre la Camponogarese, che era seconda a soli due punti, giocava l’ultima gara di campionato sul campo del Ponte San Nicolò e vincendo l’avrebbe scavalcata in classifica ma, invece, ha perso è così lo Stra ha ottenuto la pro-
mozione riposando. Grande soddisfazione per l’allenatore Agostini che ha diretto un insieme di ragazzi che strada facendo hanno saputo amalgamarsi e creare un gruppo unito e capace di primeggiare. Gioia anche per il presidente Alberto Menegazzo che dirige la società dal 2019 e che ha saputo ridare entusiasmo ad un ambiente che tornerà a calcare i campi di Prima categoria dopo 16 anni. Nel miranese si festeggia anche a Campocroce. Il team allenato da Federico Michelato ha condotto una stagione di testa e sembrava avviarsi ad una promozione tranquilla sino a poche giornata dal termine. Ma quando era pronto a
più ampia formulate in un incontro nello scorso novembre con i vertici della banca. L’obiettivo è la crescita di giovani individui attraverso la pratica di uno sport”.“Quale istituto - dice Luca De Luca, vice presidente vicario di Banca Prealpi SanBiagio - che da sempre punta alla crescita dei territori in cui opera, anche nelle aree di più recente insediamento, vogliamo supportare la missione educativa di realtà esemplari, come il Tennis Club Dolo”. L’Asd Tennis Club Dolo è attiva dal 1979 e gestisce un complesso di cinque campi in terra rossa, di cui due a copertura fissa tutto l’anno, situato all’interno di una vera e propria cittadella dello sport dotata di una notevole varietà di impianti, tra cui una piscina comunale, un campo di rugby, un palasport e una pista di pattinaggio.
L’Asd Tennis Club Dolo è attiva dal 1979 e gestisce un complesso di cinque campi in terra rossa, di cui due a copertura fissa tutto l’anno. È situato all’interno di una vera e propria cittadella dello sport
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festeggiare ha prima perso lo scontro diretto con i secondi, lo Sporting ScorzèPeseggia, poi pareggiato una gara vedendo scendere ad una solo punto il vantaggio sui rivali, punto difeso strenuamente sino all’ultima giornata. Grande gioia per il presidente Rossetto, e per i poco meno di duemila residenti nella frazione miranese che ora sperano che l’esperienza in Prima duri più delle tre precedenti volte quando la squadra retrocedette subito. (l.p.)
Il mondo dello sport dilettantistico è preoccupato e s’interroga su quali potranno essere gli effetti che porterà l’applicazione del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri con cui sono state approvate le modifiche, relativo all’attuazione della riforma del rapporto di lavoro sportivo. Le novità sono incisive e riguardano non solo i profili previdenziali, ma anche fiscali del rapporto di lavoro sportivo. Ma cosa cambierà? Sono state stabilite tre diverse fasce di compensi. Fino a 5.000 euro, lo sportivo dilettante potrà beneficiare dell’esenzione totale sia dagli obblighi contributivi, sia ai fini fiscali. Per i compensi superiori a 5.000 euro e fino a 15.000 euro, sarà dovuto solo il pagamento dei contributi, ma non l’Irpef. Gli atleti potranno fruire della detassazione completa dei compensi, non più entro il massimale di 10.000 euro an-
nui, ma entro il maggior limite di 15.000 euro, però, scatterà l’obbligo di copertura previdenziale. Superata la nuova soglia sarà dovuta sia l’Irpef e dovranno essere versati anche i relativi contributi previdenziali. E’ un provvedimento che il presidente del calcio Dolo, Moreno Volpe giudica preoccupante. “Alcuni colleghi
“Si devono pagare i contributi. Un aggravio: non solo i giocatori, ma anche i tecnici e i collaboratori”
presidenti - lancia l’ allarme Volpe - per protesta si sono dimessi. Anch’io ci ho pensato ma per ora preferisco solo sperare che la commissione sorta in Federazione possa modificare questa nuova disposizione che dovreb-
be entrare in vigore dal prossimo primo luglio e che è unita anche allo svincolo di tutti i giocatori, non più dai 25 anni in su”. Volpe spiega cosa lo preoccupa di più. “Premetto - continua - che il tetto dei 5.000 euro ai compensi dei
La pesca come momento inclusivo per chi soffre di disabilità. Con questo spirito si è svolta una giornata di “pesca inclusiva” che ha coinvolto, oltre al Comune di Salzano anche quelli di Scorzè e Zero Branco nel lago San Rocco di Scandolara. Un’occasione di inclusione ed amicizia, di socialità ed aggregazione. È stato proprio questo lo spirito della “Giornata di pesca inclusiva” che ha goduto della collaborazione di Opes Italia (Organizzazione per l’educazione allo sport) e del gruppo di pesca sportiva Piranha Asd e che a questa prima edizione ha coinvolto oltre 35 persone diversamente abili, di età differenti. Queste associazioni, supportate da un gruppo di volontari che fanno parte di più realtà associative del territorio e dalla supervisione di due pescatori del Comitato Italiano Paralimpico, si sono cimentate nella pratica della
pesca sportiva, con l’assistenza dei volontari e in piena sicurezza, in un contesto naturale di grande pregio. I sindaci di Zero Branco Luca Durighetto, di Salzano Luciano Betteto e di Scorzè Nais Marcon, sottolineano: “come rappresentanti delle amministrazioni locali siamo impegnati a promuovere lo sport non solo come sana pratica sportiva, ma anche come veicolo di inclusione, in quando ricopre un ruolo centrale per il benessere psicofisico delle persone con disabilità, più e meno gravi. Organizzare una giornata di questo tipo, frutto del gioco di squadra tra tre Comuni e della collaborazione con molte associazioni del territorio, risponde a questa sensibilità”. All’evento hanno presenziato anche il consigliere comunale Andrea Favaretto, di Salzano e gli assessori allo sport Michela Muffato e al sociale Chiara D’Angelo. (l.p.)
giocatori dilettantistici lo trovo giusto per il contenimento dei costi che sono diventati elevati. Ma quello che mi preoccupa è il fatto che se si supera questa soglia si debbano pagare i contributi. Un aggravio non indifferente
perché non si tratta solo di pagare i giocatori ma anche i tecnici, i collaboratori, tutte le figure che gravitano nel mondo del calcio. Siamo dilettanti e non possiamo anche pagare dei commercialisti per poter continuare a funzionare”. Ma non solo. “Nella nostra società vi operano circa 300 atleti a cui si aggiungono una cinquantina di collaboratori, per lo più volontari. Abbiamo tutte le squadre giovanili che sono classificate nei primi cinque posti dei loro gironi. Ma se non dovesse esserci più il vincolo, rischiamo di perdere ogni anno decine di ragazzi e questo ridimensiona il nostro impegno a farli crescere con la speranza che un giorno arrivino alla prima squadra. Sarebbe la fine dei settori giovanili perché più nessuno avrebbe interesse ad investire, un duro colpo per il movimento calcistico in genere”.
Lino PeriniUn investimento di 2 miliardi di euro con l’obiettivo di arrivare a 20 milioni di passeggeri al 2037. Sono i dati del Masterplan 2023–2037 dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, terzo gateway intercontinentale nazionale. Un piano che si fonda su quattro valori: concretezza, responsabilità, sostenibilità, fare rete, come sottolineato dal presidente del gruppo Save Enrico Marchi, che ha presentato il progetto in Regione Veneto, affiancato dal presidente Luca Zaia.
Sotto i riflettori lo strumento di programmazione degli interventi di sviluppo che interesseranno l’aeroporto nei prossimi anni, basato sulle previsioni dei progressivi incrementi del traffico. In particolare, le proiezioni di traffico al 2037 sono di 20,8 milioni di passeggeri, un dato che rende necessari gli interventi previsti, senza i quali lo scalo raggiungerebbe il livello di saturazione di 12,5 milioni di passeggeri già nel 2026. Quanto ai costi, l’85% dell’impegno economico totale è di competenza di SAVE, il restante 15% potrebbe essere a carico di imprese terze private. Dei 2 miliardi complessivi, 380 milioni andranno in opere legate alla sostenibilità ambientale.
I dettagli dell’intervento
Nessuna seconda pista: il Masterplan2037 conferma lo schema con singola pista di volo. È comunque prevista l’estensione della pista di rullaggio esistente “affinché abbia lunghezza pari alla pista secondaria, con gli obiettivi di aumentare la capacità del sistema, migliorare l’operatività, collegare la nuova area destinata ai vettori courier prevista a nord-est del sedime aeroportuale” fa sapere Save: “La pista secondaria è usata come via di rullaggio (taxiway) e solo in caso di chiusura della pista principale come pista di volo”. Previsti due nuovi interventi di ampliamento laterale al terminal esistente, sia a nord (area Schengen) che a sud (area extra-Schen-
Marchi e Zaia illustrano i dettagli dell’intervento: un quinto delle risorse andranno in opere legate alla sostenibilità ambientale
gen) per un totale di circa 100.000 mq, che si aggiungeranno agli attuali 90.000 mq. “Gli ampliamenti del terminal e in generale tutti i nuovi edifici previsti nel Piano saranno realizzati secondo i più alti standard adottati a livello internazionale, che promuovono un approccio orientato alla sostenibilità a partire dal progetto e dalla scelta dell’ubicazione delle infrastrutture, e comprendono il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito” specifica Save.
Attenzione all’ambiente
E proprio sul fronte della sostenibilità ambientale sono diversi gli interventi, secondo macro filoni. Il primo, la transizione energetica, con l’obiettivo di azzerare entro il 2030 le emissioni nette di CO2 prodotte dall’attività dell’aeroporto e dismettere ogni utilizzo di combustibili di origine fossile. Secondo, l’obiettivo principale di ridurre al minimo il consumo di acqua potabile, utilizzando le acque del nuovo depuratore inaugurato lo scorso marzo e le acque meteoriche. Terzo, economia
circolare e gestione dei rifiuti. Infine, lo sviluppo dell’aeroporto in armonia con il contesto ambientale e il territorio circostante è una priorità. Tra i principali interventi in quest’ambito, vi sono la riqualificazione ambientale di aree come quelle a ridosso del fiume Dese, lo sviluppo di progetti che favoriscono la biodiversità, il costante monitoraggio e il ripristino dell’assetto morfologico di zone barenali. E ancora, la mobilità di accesso all’aeroporto cambierà radicalmente nei prossimi anni a favore di una drastica riduzione di emissioni di CO2, in particolare con la realizzazione del collegamento con il sistema ferroviario e la creazione di un nuovo polo di intermodalità dedicato agli autobus e ad altri sistemi di trasporto pubblico. È previsto, poi, lo sviluppo della nuova mobilità aerea avanzata, che prevede l’utilizzo di droni a propulsione elettrica per il trasporto di merci e persone, e che necessita di una rete di vertiporti, alla quale Save sta da tempo lavorando.
I commenti
“Siamo nel quadrante più vitale d’Europa: il Veneto nel 2022 ha
raggiunto 65,9 milioni di presenze turistiche, - ha sottolineato Zaia - 1 8 milioni di arrivi, una terra fatta di 4mila strutture alberghiere e una straordinaria rete di ospitalità diffusa. Ma il Veneto è anche la Regione capace, sempre nel 2022, di crescere a livello economico di oltre il 4% di PIL rispetto all’anno precedente. Questo strumento di programmazione e sviluppo di un’infrastruttura fondamentale come l’aeroporto, non può che essere davvero un altro, fondamentale, asset di questo territorio. L’interconnessione fra Venezia, il Veneto ed il mondo deve poter crescere, per gestire –grazie a SAVE – l’importante incremento dei flussi turistici che hanno quasi del tutto raggiunto i livelli del pre-pandemia”.
“Il nuovo Masterplan – ha aggiungo Marchi - conferma il nostro impegno per lo sviluppo del Marco Polo, infrastruttura centrale per la mobilità, l’occupazione e l’economia della regione e dell’intero Paese. In untempo in costante trasformazione il Piano, nella sua modularità, disegna il futuro del terzo scalo intercontinentale nazionale con la concretezza
e la responsabilità proprie del nostro Gruppo, che ha saputo riunire in un unico sistema gli aeroporti del Nord Est, dimostrando l’efficacia di una gestione in rete, determinante anche nel far fronte alla crisi che ha duramente colpito l’intero settore aeroportuale”. “Puntiamo ai massimi livelli di sostenibilità e innovazione,-ha concluso Monica Scarpa, amministratore delegato di Save - integrando soluzioni ambientali e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica con contenuti sociali e occupazionali. Le attività di ampliamento della rete di voli e il parallelo adeguamento delle infrastrutture, sono accompagnati da una progressiva modifica delle modalità di apporto energetico allo scalo, basate su fonti rinnovabili e autoproduzione di idrogeno, in un’ottica di economia circolare applicata in particolare al riutilizzo dell’acqua e alla gestione dei rifiuti. In questo quadro di sostenibilità ambientale, si inseriscono i progetti di collegamento con il sistema ferroviario e la nuova mobilità aerea avanzata con l’utilizzo di droni per il trasporto di merci e persone”.
IL MASTERPLAN. Lo scalo veneziano punta a diventare il terzo in Italia
“Entro il 2037 venti milioni di passeggeri”Luca Zaia con il presidente del gruppo Save, Enrico Marchi Monica Scarpa, amministratore delegato del gruppo Save
Venezia capitale della navigazione con cinque giorni dedicati alla passione per la navigazione, tra yacht e superyacht, première italiane e mondiali, prove in acqua, convegni, esposizioni e regate. Torna all’Arsenale di Venezia, dal 31 maggio al 4 giugno, la quarta edizione del Salone Nautico Venezia, che rientra ormai a pieno titolo nel palinsesto dei maggiori eventi della città. Un punto di riferimento per l’Adriatico e tutta la lunga rotta che da Venezia porta a Istanbul lungo il Mediterraneo Orientale.
V enezia torna dunque ad essere protagonista della grande nautica con la quarta edizione del Salone Nautico, che abiterà gli spazi dello storico Arsenale, cuore ancora pulsante della marineria della Serenissima. Un’edizione, questa, concentrata in un numero inferiore di giorni rispetto al passato, in linea con i saloni nazionali e internazionali più importanti, e i cui numeri confermano la vocazione della città verso il mare. Un’edizione, inoltre, che vede un consistente incremento della presenza della vela e dell’elettrico. Il Salone è organizzato da Vela Spa per conto del Comune di Venezia e grazie alla collaborazione della Marina Militare Italiana.
L ’Arsenale è composto da bacini acquei di 55.000 mq, all’interno dei quali saranno installati oltre 1.100 metri lineari di pontili, e 30.000 mq di spazi espositivi esterni. Le grandi tese, che in passato hanno accolto la costruzione delle Galere, accoglieranno il meglio del design e dell’arredo nautico e la cantieristica artigianale veneziana per un totale di 5.000 metri quadrati. In totale, saranno più di 220 gli espositori che porteranno a Venezia 300 imbarcazioni, di cui 250 in acqua per una lunghezza totale di 2,7 chilometri.
H anno confermato la loro pre-
senza i grandi gruppi leader della costruzione navale nazionale e internazionale. Tornano Ferretti Group, Azimut Benetti, Sanlorenzo, Sunseeker, Beneteau, Absolute, FIM, Pardo, Sirena e Arcadia. Espongono per la prima volta a Venezia i cantieri Invictus, Fountaine Pajot 67 a motore, Nautor Swan
shadow, Solaris Power, Prestige e Sensesyacht. Significativa la tendenza, spiegano gli esperti, che si registra del ritorno della barca a vela, confermando un fenomeno che dopo il Covid vede un aumento dell’interesse verso l’acquisto di barche a vela, in un rapporto di eco sostenibili-
tà con il mare. Tra le presenze riconfermate compaiono i cantieri Beneteau, Lagoon, Dufour, More, Jeaneau e Pegasus e Italia Yacht, mentre arrivano per la prima volta all’Arsenale Elan, Bavaria, Solaris, Neo Yacht, Nautor Swan con Nautor Swan 65 – l’ammiraglia a vela del Salone – Kufner e HallbergRassy dalla Svezia. Grande crescita si evidenzia anche nel settore dell’elettrico. Un trend che risponde alla richiesta di avere barche sempre più evolute sia dal punto di vista della loro impronta ambientale, che deve essere sempre più ridotta con l’utilizzo di materiali ecosostenibili, sia da quello del maggiore comfort. Da qui la richiesta di spazi più ampi, senza in ogni caso rinunciare al lusso. All’Arsenale tornano X Shore, Candela, Green Line 40, Alfastreet Marine, Fap (Falegnameria Artigianale Pesce) e Rand Boats. Tra le novità, invece Free Power, Green Dream Boats, Amperetta e Sea Bubble.
S empre sul filone della sostenibilità, che vede Venezia in prima
linea anche per la sua candidatura a Capitale mondiale, al Salone Nautico Venezia saranno esposte anche le ultime novità nel campo della propulsione verso un futuro più ecologico. E ancora, torna la terza edizione della E-regatta con la scenografica parata sul Canale Grande e con le prove competitive all’interno del bacino dell’Arsenale e presso l’Idroscalo di Venezia. Come sempre trova spazio nel Salone la cantieristica tradizionale veneziana, con le barche che ogni giorno servono alla città per vivere, costruite nei cantieri della laguna con il loro profumo di tradizione ma anche di tecnologia.
I cinque giorni di manifestazione saranno anche l’occasione per dare spazio all’intrattenimento con regate e trofei, con programma molto ricco tra cui spiccano manifestazioni motonautiche come l’arrivo della Pavia Venezia, oltre a molte occasioni di relax per le famiglie e i bambini con attività, punti di ristorazione, voga e vela e riscoperta dei luoghi dell’Arsenale. Molti i convegni in programma, il cui focus sarà l’innovazione, i servizi, la formazione e la sostenibilità; appuntamenti che permetteranno il confronto degli addetti ai lavori sulle tante tematiche che coinvolgono un settore in costante crescita.
Sui pontili e a terra troveranno posto 300 imbarcazioni di oltre 220 espositori
Nel segno della sostenibilità le propulsioni e gli allestimenti orientati verso un futuro più ecologico
passato. I trenta partecipanti della Riviera, insieme alle altre migliaia che ogni anno da tutta Europa si recano in Polonia, non hanno solo visto quanto accaduto, ma lo hanno conosciuto, e da questa conoscenza dell’orrore deriva l’impossibilità di lasciare questo orrore all’oblio.
sario per rispondere ai timori di chi, come la senatrice Segre, conosce la necessità di combattere l’indifferenza per aver vissuto in prima persona i rischi che l’indifferenza crea.
“Son o estremamente pessimista e penso che tra qualche anno, dopo la morte dell’ultimo di noi, la storia della Shoah tra negazionismi e oblii, non ci sarà più: sarà prima ridotta ad un capitolo, poi una riga nei libri di storia e poi non ci sarà più.”
Quelle pronunciate poco tempo fa dalla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, sono parole dure, sconsolate, di chi per tutta la vita ha cercato di mantenere viva la memoria di uno dei punti più neri della storia del Novecento europeo e che oggi vede le sue fatiche messe a rischio.
Un vero e proprio grido di allarme che pone all’attenzione di tutti la necessità di essere parte di una memoria attiva nel passato e utile per costruire il futuro. È anche col peso di queste parole, che risuonano come un monito forte e un patto tra generazioni, che questa primavera trenta ragazze e ragazzi dei comuni della Riviera del Brenta hanno affrontato “Promemoria_Auschwitz”, il viaggio della Memoria che dal Veneto li ha portati a Cracovia e ai campi di concentramento nazisti di Auschwitz e Birkenau. Un progetto fortemente voluto dagli amministratori dei comu-
ni di Dolo, Camponogara, Stra, Mira e Vigonovo che ha visto coinvolti partecipanti tra i 18 e i 25 anni. Giovani che hanno seguito una formazione specifica nel corso dell’inverno per poi partire alla volta della Polonia. Accompagnati dall’associazione di Promozione sociale Deina si sono riuniti ad altri 450 giovani provenienti da Trentino Alto Adige e Tirolo austriaco in un viaggio che li ha portati dentro la storia del Novecento. Quattro giorni intensi: si è iniziato con la visita alla città di Cracovia, il museo della fabbrica di Oskar Schindler, l’antico quartiere ebraico della città e i resti del ghetto costruito dai nazisti. Si è proseguito con la visita al campo di concentramento di Auschwitz e al campo di sterminio di Birkenau, giornata emozionante, densa e faticosa. Infine, in assemblea plenaria, tutti e cinquecento i partecipanti provenienti dalle diverse regioni
si sono confrontati sull’esperienza vissuta e su che cosa significhi, oggi, addentrarsi in una delle più grandi tragedie dell’umanità.
Ed è proprio in questo momento, tra la fatica del viaggio, la difficoltà di dover provare a fare sintesi di tutto quello che si è assorbito, e anche un certo smarrimento e timore nel provare a raccontare in pubblico ciò che si prova, è in quel momento, palpabile, che si percepisce l’emozione della nascita di una comunità viaggiante, fatta di centinaia di teste, occhi, opinioni e punti di vista che si sommano per costruire una nuova consapevolezza, quella della responsabilità collettiva.
Le ragazze e i ragazzi che hanno preso parte al viaggio della Memoria della Riviera del Brenta sanno di non essersi recati in quei luoghi di dolore solo per fare della semplice, anche se sicuramente utile, memoria del
Andare ad Auschwitz così, insieme, come comunità, significa prendersi carico di quel passato ed esserne responsabili non solo per preservarne il ricordo, ma anche per impedire che esso ritorni oggi sotto nuove, terribili forme.
La voglia di raccontare e le tante belle azioni di restituzione alle comunità che i partecipanti stanno ora organizzando, sono il modo migliore per rispondere alla chiamata della memoria attiva e necessaria. Non si tratta solo di trenta importanti esperienze, ma di trenta possibilità che intere comunità, in questo caso quelle della Riviera del Brenta, si sono date per poter avere al proprio interno gli anticorpi necessari a combattere il revisionismo e l’indifferenza.
La responsabilità della conoscenza è alla base di quel patto generazionale sulla memoria che ancora oggi è più che mai neces-
Chi, come gli accompagnatori di questo viaggio di memoria, ha visto le reazioni dei partecipanti, ha raccolto il loro pensiero e accolto le loro paure, sa che questo tipo di progetti sono la miglior risposta ai giusti timori di chi, avendo conosciuto la brutalità dello sterminio, non vuole che l’oblio possa portare l’umanità a commettere gli stessi tragici errori.
I trenta ragazzi e ragazze della Riviera, insieme ai tanti altri che come loro hanno scelto di caricarsi della responsabilità di conoscere, stanno rispondendo con forza all’appello per non lasciar cadere nel dimenticatoio questa pagina di storia. Fino a quando qualcuno avrà voglia di conoscere e ricordare quanto accaduto, ci sarà la possibilità di ricordare a tutti cosa significa essere umani.
Fino a quando ci sarà chi vorrà conoscere per viaggiare, quella pagina di storia non sarà dimenticata.
Francesco Filippi
• Chi è Francesco Filippi
Classe ‘81, trentino, Storico della mentalità, formatore, organizza viaggi di memoria nei luoghi simbolo della storia europea. Autore di saggi e manuali sul rapporto tra passato e presente
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Quattro giorni tra Cracovia e i campi di concentramento, l’esperienza e le emozioni dei giovani di fronte ad una delle più grandi tragedie dell’umanità
Èun Guinness World Record tutto padovano quello che ha portato la Y-40, realizzata nel 2013 all’Hotel Millepini di Montegrotto Terme, a essere dichiarata la piscina più profonda del mondo. Ora, esattamente dieci anni dopo, un nuovo progetto dell’architetto Emanuele Boaretto ambisce ad affiancarsi, letteralmente, alla Y-40 ampliandone le potenzialità. Si tratta della PHI 1 2, un cilindro dal diametro di 12 metri e profondo 30 metri, riempito usando acqua termale a 32/34°C. Aperto al cielo, sarà in grado di accogliere speciali attrezzature di grandi dimensioni calate dall’alto, ma anche esercitazioni e simulazioni uniche nel loro genere. In particolare, il nuovo spazio acquatico termale sarà dedicato alla ricerca scientifica, medico-subacquea e aerospaziale, la formazione di forze specializzate
in ricerca e recupero, le produzioni cinematografiche.
“Un’architettura subacquea che darà molteplici opportunità e diverrà nuova attrazione turistica. La naturale evoluzione di Y-40 in un’opera aperta in grado di ispirare. Uno spazio sommerso aperto all’imprevedibile, al nuovo, all’inatteso” dichiara l’architetto Emanuele Boaretto. Lo spazio acquatico di PHI 1 2 sarà infatti raddoppiato dando maggiore risalto ad alcune delle applicazioni per le quali si è dimostrato Y-40 nei primi dieci anni.
Per quanto riguarda il nome di battesimo della nuova struttura, si legge Fi dodici e si scrive Ф12 e deriva dalla lettera dell’alfabeto greco. In matematica è il simbolo della sezione aurea e l’iniziale del nome greco dello scultore e architetto Fidia, ma in architettura indica anche il dia-
metro, in questo caso del cilindro di 12 metri.
PHI 12 sarà inoltre un’opera sostenibile che eviterà l’immissione in atmosfera di oltre mille tonnellate di CO2. Questo sarà possibile perché la struttura non impiegherà acqua da bere, ma riutilizzerà sola acqua calda di origine profonda ipertermale salsobromoiodica, con un ciclo di filtrazione che consentirà un utilizzo efficiente. “L’impiego della risorsa termale, oltre a non sprecare acqua potabile, eviterà anche di dover riscaldare l’intera struttura. Dalla piscina al bar caffetteria, dallo shop agli uffici, tutti
gli ambienti saranno mantenuti in temperatura grazie alla geotermia, evitando ogni anno una produzione di oltre 1.000 tonnellate di CO2 rispetto ad un comune riscaldamento a gas per questi volumi” spiega l’architetto.
L’opera, all’interno del parco dell’Hotel Terme Millepini come Y-40, sarà aperta anche ai visitatori che potranno scoprire la piscina fino al fondo, grazie ad un ascensore subacqueo panoramico trasparente che ne consentirà la visita scendendo assieme ad apneisti e sub alla base del cilindro profondo, dove vivere in diretta il momento del touch
down delle persone in immersione. “Grazie alla vetrata subacquea che lo circonda interamente alla profondità di 5 metri, sarà consentito girare intorno a tutto il cilindro per assistere a spettacoli di animazione e danza interpretati in acqua, come spettatori di un vero teatro subacqueo. Sarà, così, anche un grosso attrattore di flussi turistici come già è stata Y-40 in questi primi dieci anni di vita” sottolinea l’architetto Boaretto.
La struttura dovrebbe essere pronta in circa due anni. Insomma, parte il countdown per un’altra struttura da record nel nostro territorio.
IL BILANCIO. Nel corso del 2022 sono stati supportati numerosi progetti culturali e sportivi sul territorio regionale
Ècontinuato anche nel 2022 l’impegno di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, per consolidare la propria presenza in Veneto, puntando sulla valorizzazione dei prodotti e dei produttori locali e sostenendo iniziative a sfondo sociale per continuare ad essere ogni giorno parte attiva delle comunità in cui l’azienda si inserisce.
Guardando allo sviluppo del business in Veneto, nel 2022 Aspiag Service Despar ha realizzato un fatturato al pubblico complessivo di oltre 918 milioni di euro, sia per gli esercizi diretti che affiliati e, grazie ai 30 milioni di euro di investimenti, ha proseguito nel suo progetto di sviluppo e potenziamento della rete vendita che conta oggi 161 negozi attivi in regione, di cui 89 diretti e 72 affiliati. Uno sviluppo che ha portato anche ad un allargamento della “famiglia Despar” con 192 nuove assunzioni, che fanno salire a 3.921 il numero dei collaboratori in regione.
Anche per il passato esercizio ha avuto una particolare rilevanza la valorizzazione dei prodotti locali e delle filiere corte attraverso il progetto “Sapori del Territorio” che raccoglie in Veneto oltre 3.700 referenze a scaffale, provenienti da più di 700 produttori locali e che, ormai da molti anni, testimonia
concretamente la vicinanza e il sostegno di Despar alla cultura enogastronomica e alla produzione agroalimentare di qualità presenti in regione. Un’ulteriore declinazione sul territorio di questa strategia che mira alla piena sinergia con i produttori locali è il protocollo regionale di promozione delle tipicità territoriale “The Land of Venice”, attivo in Veneto da oltre tre anni, che contrassegna nei punti vendita dell’abete delle sette province del nostro territorio tutti i diversi prodotti certificati e caratterizzati dalla presenza di specifiche denominazioni geografiche.
Accanto a ciò, Aspiag Service Despar ha continuato a essere motore di crescita per il territorio: una scelta che si è concretizzata nel 2022 in moltissime iniziative a sfondo sociale
che Despar ha promosso per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto. Sono state così supportate molte società sportive, iniziative e realtà culturali del Veneto, impiegando direttamente una buona parte degli oltre 223 mila euro complessivamente investiti nel 2022 per lo sviluppo dei progetti a ricaduta sociale in regione. Anche il mondo del volontariato e dell’associazionismo è stato coinvolto in progetti specifici di raccolta fondi, come nel caso della vendita delle originali shopper biodegradabili con la grafica realizzata dalla Cooperativa Down Dadi, o di sensibilizzazione sociale come per la promozione della campagna di prevenzione di truffe e raggiri a danno dei cittadini effettuata assieme alla Polizia di Stato in tutto il territorio regionale.
La rete vendita in Veneto cresce all’insegna della sostenibilità
Nel 2022 Aspiag Service Despar ha proseguito nel progetto di sviluppo e potenziamento territoriale della rete vendita in Veneto e incrementato il numero degli esercizi commerciali di altri 5 punti vendita, di cui quattro localizzati nelle province di Venezia e uno nella provincia di Vicenza. L’azienda ha inoltre proseguito nel processo di riammodernamento dei propri negozi con le ristrutturazioni di un punto vendita diretto Eurospar a Verona e di un punto vendita affiliato a Padova. Particolarmente significativa nel corso del 2022 è stata poi l’apertura del punto vendita Despar di Ponte del Teatro, un nuovo negozio nel cuore di Venezia a servizio di residenti e turisti che rappresenta la volontà di offrire un servizio di prossimità e si inserisce perfettamente nella strategia di sviluppo della rete vendita in un’ottica green. La sostenibilità è infatti uno dei driver strategici di sviluppo
per Aspiag Service Despar che anche per il 2022 ha continuato il percorso di allineamento del proprio modello di business e delle proprie performance ai sette obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che l’azienda ha scelto come linee guida per il proprio sviluppo in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale. Tutte le nuove aperture e le ristrutturazioni sono infatti progettate in una prospettiva green, attraverso soluzioni che permettono un’attenzione verso la riduzione delle emissioni di CO2 e il controllo dei consumi energetici. A ciò si aggiunge l’attenzione che l’azienda pone alle modalità di sviluppo della propria rete vendita che si concretizza nella scelta di prediligere per le nuove aperture una strategia
Tra le iniziative sociali più significative del 2022 va ricordata inoltre l’annuale campagna de “Il mondo ha bisogno delle donne”, attività charity che ormai da diversi anni rappresenta un’occasione per lanciare un forte messaggio di solidarietà sostenendo progetti e associazioni impegnate nell’ambito della promozione dei diritti e del benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel solo Veneto grazie a questa raccolta fondi sono stati raccolti quasi 60 mila euro, che sono stati destinati ai programmi di ricerca e cura dell’Endometriosi e alla collegata campagna di prevenzione negli istituti scolastici regionali. Inoltre, anche nel 2022 è proseguito l’impegno di Despar per la lotta allo spreco alimentare che ha permesso di recuperare in Veneto più di 550 tonnellate di cibo invenduto, distribuito attraverso una rete territoriale di solidarietà di oltre 800 Onlus, che hanno consentito la preparazione di quasi 1,2 milioni di pasti destinati ai più bisognosi. Un impegno che, oltre alle importanti ricadute in ambito sociale, ha permesso anche di fare bene all’ambiente, permettendo un risparmio totale di oltre 2.025.431 kg di Co2 equivalente e oltre 1.198.016 m3 di acqua (che corrispondono rispettivamente ad oltre 15 mila viaggi in auto da Milano e Napoli e 374 piscine olimpioniche!).
Nonostante un contesto macroeconomico difficile e sfidante per tutto il settore della GDO come quello passato, tra inflazione, rincari energetici e rialzo dei prezzi, anche nel 2022 Aspiag Service Despar ha continuato nel suo percorso di crescita in Veneto, diventando sempre di più un punto di riferimento importante per le persone e le comunità dei territori in cui siamo presenti. L’espansione del business e gli investimenti per lo sviluppo e il consolidamento della rete vendita ci hanno permesso di rafforzare il nostro ruolo nel settore della grande distribuzione in Veneto, impegnandoci a mantenere i prezzi di vendita accessibili per i nostri clienti e favorendo l’aumento dell’occupazione.
di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse con l’obiettivo di restituire alle comunità zone inaccessibili, evitare il consumo di suolo, valorizzare edifici ed elementi architettonici di pregio e innescare un circolo virtuoso attraverso la collaborazione con aziende del territorio.
Il nostro gruppo lavora in filiera e questo è un vantaggio per gestire al meglio aumenti importanti di prezzo e favorire economie di scala che consentono di calmierare il costo del prodotto, lavorando a stretto contatto con i fornitori locali e con i diversi paesi che, come noi, fanno parte del gruppo internazionale SPAR Austria. In un contesto di incertezza come quello vissuto, filiera ed economie di scala sono state dunque le parole chiave per fronteggiare il caroprezzi e continuare a sostenere le famiglie mitigando l’effetto del caro-vita, in linea con il nostro impegno al fianco delle persone e delle comunità che ci ospitano. Anche per il futuro, vogliamo continuare nell’impegno verso i territori in cui siamo presenti, continuando il nostro percorso di sviluppo all’insegna della qualità, prossimità, competenza, partecipazione e inclusione: valori da sempre condivisi da tutta la grande famiglia Despar e che ogni giorno ci permettono di essere un riferimento per le comunità in cui il nostro abete ha messo le sue radici.
Attività fisica, sana alimentazione, riposo e meditazione sono il “segreto” per stare bene con sé stessi
V ivere in modo sano e stare bene con sé stessi, un obiettivo sulla carta condiviso da tutti ma non sempre, complice uno stile di vita frenetico, preso nella giusta considerazione all’interno della routine quotidiana.
Eppure, è estremamente importante una buona “salute per tutti”, tanto da dedicare una Giornata mondiale su questo tema - lo scorso 7 aprile è stata la 75esima - per sensibilizzare l’opinione pubblica e informare sulle buone pratiche che aiutano a vivere meglio.
Come? Praticando attività fisica, con un’alimentazione sana e bilanciata, non trascurando il riposo e ritagliandosi uno spazio di tempo per un po’ di meditazione.
Il benessere come priorità è un traguardo che si raggiunge innanzitutto praticando una corretta attività fisica. La costanza, infatti, comporta molteplici benefici non solo a livello fisico ma anche mentale. L’attività fisica, infatti, non aiuta solo a mantenerci in forma, a tenere sotto controllo il peso corporeo e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e circolatorie, ma produce benefici effetti anche a livello psicologico.
L’Organizzazione mondiale della Sanità definisce attività fisica “qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico”.
“Per attività fisica, s’intende – sono le indicazioni dell’Ulss 6 Euganea - tutto il movimento che viene svolto durante la giornata (gli spostamenti a piedi o in bicicletta, le attività svolte nel tempo libero al lavoro, lo sport, le faccende domestiche il giardinaggio). La cosa migliore però è praticare attività fisica moderata e vigorosa”.
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Giovani e salute
Un altro fattore importante è il tempo in una settimana dedicato all’attività fisica.
“Evidenze scientifiche - si legge dalla pagina Facebook dell’azienda sanitaria padovanadimostrano che praticare attività fisica moderata e vigorosa per almeno due ore e mezza alla settimana produce effetti benefici sulla riduzione del rischio di sviluppare il tumore mammario, cervico-uterino e del colon retto. L’effetto benefico dell’attività fisica dipende dall’innesco di meccanismi biologici come l’aumento della sensibilità dei tessuti all’insulina che riduce il livello di glucosio, l’attivazione del metabolismo dei grassi, la riduzione dei livelli di ormoni sessuali, la stimolazione del sistema immunitario, la riduzione del marker dell’infiammazione”.
Non meno importante è il beneficio sulla sfera psicofisica: migliore percezione di sé e delle proprie capacità, stimolo alla socializzazione e alla condivisione.
Si c hiama “binge drinking” la pratica assai diffusa tra i giovani di “tracannare” alcolici fino a stordirsi. Un tema su cui l’Ulss 5 Polesana invita a riflettere in occasione del mese di aprile, dedicato alla prevenzione alcologica.
Il consumo di alcol, infatti, è purtroppo sempre più diffuso tra i giovani. Ma spesso si ignorano le conseguenze negative dei ricorrenti episodi di ubriachezza e relative al consumo di alcolici in età giovanile.
Bere e ubriacarsi fin dall’adolescenza danneggia le cellule di molti organi, tra cui fegato e sistema nervoso centrale: in particolare, tra i 1 2 e i 25 anni il cervello subisce danni irreversibili per l’incapacità di metabolizzare l’alcol. Inoltre, è un fattore di rischio alla guida: in Italia sono
circa 6000 gli incidenti stradali alcol-correlati, prima causa di morte per i giovani italiani tra i 1 5 ed i 24 anni. In più, predispone a comportamenti violenti e autolesionisti, è associato al rischio di gravidanze non desiderate e di malattie a trasmissione sessuale. Infine, porta a disturbi dell’apprendimento, incidendo sul rendimento scolastico.
Nel lungo termine, poi, favorisce l’insorgere di varie malattie croniche come cancro, diabete, malattie cardiovascolari e disturbi psichici, senza contare il fatto che rende più inclini a sviluppare una dipendenza da alcol in età adulta.
La corretta informazione sugli effetti provocati dal consumo di alcolici per i più giovani, ma anche per gli adulti, rappresenta dunque la prima forma di prevenzione.
Per stare bene è altrettanto importante un’alimentazione equilibrata, sana e bilanciata. “L’organismo ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente e rendere possibili i processi fisiologici. Alcuni nutrienti infatti sono essenziali per provvedere alla richiesta di energia, per alimentare il ricambio cellulare, altri invece hanno funzioni protettive” sono le indicazioni del Ministero della Salute che in dieci punti elenca le buone abitudini per mangiare sano. 1) É consigliato seguire un’alimentazione varia ed equilibrata sia sul piano qualitativo che quantitativo. 2) Non va mai trascurata la prima colazione che fornisce una buona energia per affrontare gli impegni della giornata. 3) L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumare almeno 5 porzioni tra frutta e verdura, al giorno dalle quali trarre le quantità di vitamine necessarie di cui il nostro corpo ha bisogno. 4) É buona abitudine bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, anche senza aspettare di avere sete. 5) É importante cucinare con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori. 6) Bisogna sempre fare attenzione alle modalità di preparazione degli alimenti e non eccedere nei condimenti. 7) Limitare il consumo del sale e preferire quello iodato. Non consumare troppi dolci e bevande zuccherate. Aumentare in casa la scelta di frutta e verdura limitando la disponibilità di alimenti e snack troppo calorici. 8) Limitare il consumo di bevande alcoliche, evitandolo in gravidanza. 9) Coinvolgere i bambini nella preparazione dei diversi alimenti giocando con i colori e le differenti consistenze, impareranno a conoscerli. 10) Leggere l’etichetta prima di acquistare un alimento per conoscere cosa contiene e per essere informato sul contenuto di energia e nutrienti.
Un ulteriore elemento a cui bisogna prestare attenzione è la qualità del nostro sonno. Gli esperti consigliano di dormire dalle 7 alle 9 ore a notte; dormire bene è importante per essere vigili e attivi durante la giornata, ma è anche essenziale per il corretto funzionamento della memoria e delle cellule del corpo.
La meditazione è il quarto pilastro del vivere in salute. Di recente è cresciuto l’interesse e la sensibilità verso questo tema.
La meditazione è una pratica che consente di concentrarsi su un unico pensiero, allontanando qualsiasi forma di negatività che può derivare dall’ambiente esterno. Gli ormoni rilasciati durante la meditazione consentono di essere più rilassati, aiutano a controllare gli stati d’ansia e a sviluppare una maggiore fiducia in sé stessi.
bertiIn Italia sono circa 6000 gli incidenti stradali alcol-correlati, prima causa di morte per i giovani italiani tra i 15 ed i 24 anni
Atrofia muscolare. I risultati aprono nuovi orizzonti terapeutici e diagnostici
Pe rdita di massa muscolare con conseguente insorgenza di uno stato di debolezza e affaticamento, se non addirittura, in caso di determinate patologie, di minore risposta alle terapie. È il processo noto col nome di atrofia muscolare, indotto dall’invecchiamento ma anche da particolari condizioni quali l’immobilizzazione, la malnutrizione, le infezioni, i tumori, il diabete e l’obesità, le patologie epatiche, cardiache, renali e polmonari. La perdita di forza è una condizione che impatta fortemente sulla qualità della vita delle persone. I meccanismi molecolari che inducono l’atrofia muscolare non sono ancora completamente definiti e, ad oggi, non esistono terapie per prevenirla o contrastarla.
Tuttavia, è stato di recente individuato un gene che regola l’integrità del muscolo scheletrico grazie allo studio del gruppo di ricerca guidato dal professor Marco Sandri, Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) e Professore Ordinario in Patologia Clinica e Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista “Nature Communications”.
Uno degli scopi del laboratorio del Prof.
Sandri è di studiare i “geni oscuri” - sconosciuti tra quelli che codificano le proteine: dei 20.000 geni conosciuti, più di 5.000 sono inesplorati, i cosiddetti dark genes - e capirne la loro funzione all’interno del muscolo scheletrico.
I risultati della ricerca, contenuti all’interno dello studio coordinato da Anais Franco Romero e Jean Philipe Leduc-Gaudet (primi
Lo studio del gruppo di ricerca guidato da Marco Sandri, Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare e Professore dell’Università di Padova, è stato pubblicato sulla rivista “Nature Communications”
fatti portare a una diminuzione della massa muscolare, mentre al contrario un blocco di questo processo potrebbe portare ad un accumulo di organelli e di proteine danneggiate che impediscono una normale contrazione muscolare.
Nello specifico, i ricercatori hanno visto come l’inibizione acuta di questo nuovo gene abbia un ruolo protettivo in caso di tumore, immobilizzazione e assenza di nutrimenti.
in cui i ricercatori hanno trovato una riduzione di espressione di questo nuovo gene. “La scoperta di nuovi geni che controllano la qualità dei nostri muscoli apre nuovi orizzonti non solo terapeutici, con la possibilità di sviluppare nuovi farmaci che preservino la forza, ma anche diagnostici” ha sottolineato Marco Sandri.
co-autori dello studio) hanno portato all’identificazione di un nuovo gene - chiamato MYTHO (Macroautophagy and YouTH Optimizer) – importante per l’integrità del muscolo scheletrico e in particolare del processo di degradazione delle proteine e degli organelli. Questo processo cellulare deve funzionare correttamente e in modo bilanciato: un eccesso di degradazione proteica potrebbe in-
Tuttavia, poiché la funzione di questo gene è critica per la pulizia della cellula, non si può ridurre la sua funzione per periodi prolungati perché si causa un accumulo di materiale non degradato, risultando in una degenerazione cellulare e diminuzione della forza muscolare. Quest’ultima situazione sembra verificarsi in una malattia muscolare genetica chiamata Distrofia muscolare di tipo 1 (DM1),
“Grazie alla conoscenza di questi geni e del loro funzionamento saremo in grado di identificare nuove cure per tutti i pazienti che hanno malattie ereditarie, di cui non si conosce il gene mutato”.
Lo studio, sostenuto in Italia da Fondazione Cariparo e in Francia dalla Fondazione AFM Telethon è stato condotto in stretta collaborazione con un team di ricercatori della prestigiosa McGill University di Montreal, diretto da Gilles Gouspillou e Sabah NA Hussain.
ARIETE
Comincia per voi un nuovo ciclo particolarmente favorevole per realizzare voi stessi e concretizzare i vostri progetti grazie ad un ritrovato equilibrio che inseguivate da tempo
Vi potete finalmente concedere una pausa dopo un periodo particolarmente impegnativo e stressante anche se ricco di successi. Ora è tempo di raccogliere quanto avete a fatica seminato
Riceverete finalmente il giusto riconoscimento e anche una meritata gratifica per quanto avete fatto fin qui. La vostra perseveranza e la convinzione saranno premiate
La fortuna è dalla vostra parte e vi aiuterà a raggiungere il gradino più alto, con significative affermazioni nel lavoro ma anche nella vita privata. Non lasciatevi sfuggire le giuste occasioni
Questo mese rappresenterà una svolta definitiva che vi consentirà di sistemare molte situazioni lasciate in bilico. Le cose stanno cominciando ad andare come da tempo desiderate
Non è tempo di inoltrarsi in nuove esperienze. Vale la pena mettere a posto prima ciò che è rimasto in sospeso. Trovate l’energia e il coraggio per definire situazioni incerte
Vi trovate di fronte ad una serie di novità inaspettate. Interpretatele come delle sfide, applicatevi perché i risultati arriveranno presto e saranno occasione di gratificazione e grandi soddisfazioni
Vi concederete qualche sfizio in più perché a voi piace il lusso ed il bello. Vi meritate qualche premio dopo tanti sacrifici e un periodo non proprio soddisfacente
Dovete avere ancora un po’ di pazienza e aspettare il momento giusto per rimettervi in gioco. Non tarderà ad arrivare anche per voi l’occasione che da tempo attendete
Vivete un periodo ricco di emozioni, talvolta anche contrastanti che vi esaltano o vi confondono. Cercate un equilibrio che vi consenta una serenità duratura. Troverete il passo giusto, come sempre
Siete in una fase di riflessione nella quale state riconsiderando molte situazioni. Vi sentite disorientati ma cominciate a fare ordine. Le giuste risposte arriveranno presto
Riceverete gradi soddisfazioni sul piano professionale e riuscirete anche a stabilizzare una situazione da tempo precaria. Un successo che avrà positive ricadute anche nella sfera privata