laPiazza di Chioggia - Novembre 2023

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NOVEMBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 216

di Chioggia

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ROMEA COMMERCIALE, LA REGIONE CHIEDE UN FRONTE COMPATTO SULLA VARIANTE ALLA STATALE 309

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iciamoci la verità, nessuno fa i salti di gioia quando è il momento di pagare le tasse. E anche semplicemente parlarne suscita per lo più un moto di fastidio. Eppure molti, moltissimi, dovrebbero essere felici perché, semplicemente, di tasse ne pagano pochissime, oppure non le pagano affatto. A certificarlo sono i dati delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, diffusi nei giorni scorsi. Ebbene è emerso che il 14% scarso dei contribuenti italiani, quelli con redditi superiori ai 35 mila euro, paga quasi due terzio delle tasse, inoltre il 47% degli italiani non dichiara redditi. Fra questi ci sono anche i bambini, ma fatta la tara sono sempre numeri importanti. In valore assoluto, poi, aumenta il numero dei contribuenti ma il 42% si trovano nelle prime due fasce di reddito e quindi pagano l’1,73% dell’Iperf complessiva. Balza all’occhio, poi, il divario da Nord e Sud d’Italia: oltre il 57% dell’Irpef viene versata nel settentrione e la sola Lombardia paga più della parte meridionale della nostra penisola. Certo, numeri e percentuali da soli non bastano a spiegare la complessità e le contraddizioni del sistema fiscale italiano. Fra i molti redditi bassi ci sono nella stragrande maggiorana famiglie che veramente faticano ad arrivare a fine mese, ma sicuramente anche chi beneficia di condizioni migliori rispetto a chi le tasse è tenuto a pagarle.

L’assessore veneto De Berti convoca un tavolo di confronto con amministratori e categorie per presentare al Governo una unanime volontà di realizzare l’opera Servizi alle pagg. 6 e 9

Servizio a pag. 29

Infrastrutture

REBUS IN CHIAVE VENETA: TRA SCATTI IN AVANTI, AMBIZIONI E STRATEGIE, SI SCALDANO I MOTORI “LA CASA E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE” ELLY SCHLEIN DA MESTRE RILANCIA IL CONFRONTO POLITICO Servizio a pag. 30

Verso le elezioni

REFERENDUM FUSIONI DI COMUNI IL QUORUM RIBASSATO PREMIA DUE PROGETTI A PADOVA E BELLUNO Servizio a pag. 31

segue a pag. 5

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Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

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e possiamo affermare di aver retto l’urto dell’ondata di maltempo che si è abbattuta i primi giorni di novembre sul Veneto, così come su altre regioni d’Italia, è sicuramente grazie alla precisone dei modelli matematici previsionali e alle opere messe in cantiere dopo l’alluvione del 2010 per garantire la sicurezza idraulica del territorio veneto, con uno stanziamento di oltre due miliardi di euro. segue a pag. 5

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continua da pag. 1

Maltempo, il Veneto ha retto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Gli uffici del Commissariato verranno spostati nella Cittadella della Giustizia I

l consiglio comunale approva all’unanimità il trasloco verso Borgo San Giovanni, dunque, dopo che per anni la Polizia di Stato si è dovuta “accomodare” all’ex convento San Francesco. “Una soddisfazione enorme, sono veramente emozionato” sono parole del sindaco Mauro Armelao, che aggiunge: “fu una mia proposta dell’11 luglio 2012 quando avevo saputo che oramai il tribunale non sarebbe più tornato a funzionare a Chioggia. Per questo avevo proposto questa possibilità e da allora ho sempre sollecitato i vari questori a farsi carico delle problematiche del commissariato, iniziando appunto un dialogo con il comune di Chioggia”. Una delle prime battaglie per la città dell’attuale Primo cittadino fu proprio questa, nelle vesti di segretario generale regionale del sindacato di Polizia. “Sono sempre stato convinto che quella era la sede giusta per la polizia per diverse ragioni” racconta Armelao “in primis la nuova sede è vicinissima al centro storico, fuori dal problema dell’acqua alta. Poi c’è la possibilità di creare un ormeggio per eventuali imbarcazioni. Inoltre, si tratta di una sede isolata e indipendente. Ora il destino ha voluto che, grazie alla fiducia dei chioggiotti, sia proprio io a completare l’iter burocratico di questo storico risultato per la Polizia di Stato, per i poliziotti che vi lavorano e per l’intera città di Chioggia. Daremo così una dignità lavorativa ai poliziotti che servono il Paese e che lavorano nella nostra città”. I tempi per il “trasloco” effettivo non saranno immediati, considerato che manca l’ultimo passaggio formale notarile e soprattutto l’iter progettuale che porterà alla gara e inizio lavori. Qualche anno di attesa, che non toglie il sorriso al sindaco che, tra i tanti da ringraziare, ricorda in particolare un assessore della precedente legislatura. “Un ultimo grazie di cuore a Marco Veronese, che da vice-sindaco nella scorsa legislatura aveva sempre creduto e portato avanti questa proposta perché sicuro della bontà del progetto. Lui vigile del fuoco e io agente di polizia abbiamo dato risposte ai nostri colleghi e all’intera città”.

La soddisfazione del sindaco Armelao: fu una mia proposta nel 2012

Luca Rapacciuolo

di Chioggia

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Penso in particolare al bacino di laminazione di Caldogno, il primo ad essere realizzato dopo la grande piena di 13 anni fa ed ultimato nel novembre 2016; a quello di Montebello, che ha protetto il territorio del vicentino e del basso padovano e infine al bacino di laminazione sul Torrente Muson a Riese Pio X, che ha consentito di garantire il transito della piena in sicurezza nel territorio di Castelfranco Veneto e dell’alto padovano. Grandi opere, frutto dell’ingegno e della tecnologia, che come nel caso del Mose a Venezia, hanno contribuito a proteggere il nostro territorio e i nostri cittadini. Dalle prime ore dell’emergenza, con le previsioni del meteo regionale che annunciavano precipitazioni diffuse, abbondanti, e forti raffiche di vento, ho voluto che venisse istituita l’Unità di Crisi regionale coordinata dall’assessore Bottacin per seguire con tempestività l’evolversi della perturbazione, fornire le informazioni corrette ed assumere i provvedimenti con carattere di urgenza. Nei Comuni più esposti agli effetti del maltempo è stata anche disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: dobbiamo sempre far collimare gli interessi dei cittadini con la loro incolumità. Abbiamo registrato danni ingenti, con frane, smottamenti, colate detritiche, erosione delle spiagge, per i quali abbiamo già dichiarato lo stato di calamità naturale, ma il Veneto è riuscito a difendersi. Ancora una volta il ringraziamento va ai quasi 900 volontari di Protezione civile e agli oltre 250 Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. Il mio pensiero va in particolare a uno di loro, Walter Locatello, giovane pompiere di 44 anni, vittima della furia del ciclone Ciaran nel Bellunese.

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Poi non possiamo dimenticare il fenomeno dell’evasione o dell’elusione fiscale che non fa che aumentare le disuguaglianze fra chi fa il suo dovere con il fisco e chi avrebbe diritto a maggiori aiuti ma non riesce ad accedervi. Infine anche fra quella fetta di contribuenti che paga la maggior parte delle tasse c’è di tutto, compreso chi realizza grandi guadagni e beneficia di generosi sgravi. Secondo la nostra Costituzione tutti dovrebbero concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario dovrebbe seguire criteri di progressività. Ma la realtà è ben diversa e non sempre più giusta. La strada verso una maggiore equità fiscale resta tutta in salita. continua da pag. 1

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Chioggia, Sottomarina e per un numero complessivo di 13.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 13 novembre 2023


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Infrastrutture. L’assessore De Berti convoca amministratori e categorie per discutere una proposta da portare a Roma

Romea commerciale, sul tavolo regionale la variante alla SS309 L’obiettivo è dialogare insieme per trovare una soluzione definitiva alle criticità di una delle strade più pericolose d’Italia, senza spostare comunque l’attenzione sugli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza ordinari della statale

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a Romea deve cambiare volto e per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno del contributo di tutti. Sembra determinata nelle intenzioni l’assessore regionale Elisa De Berti, che a fine ottobre ha convocato un tavolo di discussione allargato al mondo delle associazioni di categoria (oltre che politico) per fare il punto sulla situazione di una delle strade più pericolose d’Italia. Più che di tecnicismi e costi, l’intenzione della De Berti è stato quello di “sondare” l’appoggio di Comuni e mondo produttivo di fronte ad una proposta da portare all’attenzione del Governo nazionale, quella della variante Mestre-Ravenna che garantirebbe un consistente “alleggerimento” del traffico quotidiano. “Ho convocato a Venezia i rappresentanti dei Comuni interessati da una potenziale variante della SS 309 Romea insieme con il sindaco della città metropolitana, le Province di Padova e Rovigo, le associazioni di categoria e il mondo sindacale. Obiettivo: dialogare insieme con il territorio sulla necessità di porre al Governo l’urgenza di trovare una soluzione definitiva alle criticità di una delle strade più pericolose d’Italia e, probabilmente, d’Europa” sono le parole dell’assessore, che ricorda come solo negli ultimi due anni ci siano stati ben 96 incidenti e 9 decessi. Il tema in realtà non è solo di importanza regionale. “Su 127 chilometri complessivi di lunghezza, sono 71 i chilometri del tratto veneto della SS 309 Romea, la quale attraversa due Regioni, Veneto ed Emilia-Romagna, e cinque Province: Padova, Rovigo, Venezia, Ferrara e Ravenna” ha precisato la vicepresidente De Berti, che sottolinea ancora come sarebbe assai spiacevole investire tempo ed energie in battaglie potenzialmente vanificate dagli stessi comitati locali contrari all’opera. Così non si può continuare e lo dicono un po’ tutti. Per questo le eventuali proposte sul tavolo non spostano l’attenzione sugli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza ordinari della statale già calendarizzati. “La necessità della variante – ha concluso De Berti – va di pari passo con quella di migliorare l’attuale livello di sicurezza della Romea, oggetto del piano che Anas ha illustrato, già avviato e riguardante l’intero tratto veneto, che continuerà il suo iter, a prescindere dello sviluppo della nuova infrastruttura”. Luca Rapacciuolo

L’assessore De Berti: indispensabile un’unione d’intenti per sollecitare il Governo ad affrontare la questione L’assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa de Berti, sperava attraverso l’incontro di ottobre, di trovare quell’unione di intenti espressa dal territorio per avere la forza necessaria per porre al Governo la questione della Romea che, come in più occasioni è stato amaramente osservato, rappresenta la strada più pericolosa d’Italia, se non d’Europa. La premessa è chiara. Un primo passo, “il punto zero” su quella che potrà essere la variante alla Romea, non significa rinunciare agli interventi che “Anas ha già nel contratto di programma, relativamente alla messa in sicurezza dell’attuale ss 309, anche se ormai appare evidente che, considerando i volumi di traffico che percorrono la strada in questione, saranno sempre insufficienti per poter garantire livelli di servizio adeguati”. La questione rappresenta dunque un problema che andava assolutamente affrontato “a 360 gradi – afferma l’assessore - tenendo conto di tutte le necessità del territorio e dei fabbisogni ma anche degli eventuali investimenti infrastrutturali che sono programmati, che vengono fatti o che il territorio richiede”. Una previsione di spesa è stata già fatta quando “il ministro De Micheli che aveva intenzione di finanziare il progetto con le risorse del Pnrr, unico investimento stradale, e aveva fatto una valutazione su una variante non a pedaggio: i costi si aggiravano intorno ai quattro miliardi, parliamo della variante da Ravenna a Mestre che interessa quindi Veneto ed Emilia Romagna”. Non se n’è fatto nulla ma, considerando quanto accaduto negli ultimi due anni, si può calcolare un incremento dei costi dei materiali del 50 per cento. “Parliamo

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– è la previsione dell’assessore - di un’opera che si aggira intorno ai 6 miliardi”. Questi soldi li deve finanziare il Governo italiano, del resto “è una variante ad una strada statale” sottolinea De Berti. Si tratta di chiedere al Governo di porre allo studio una soluzione insieme al territorio, che naturalmente dev’essere compatto e favorevole all’opera infrastrutturale. “I comitati del no- prosegue De Berti - hanno le loro ragioni, ma non stiamo parlando di una strada che ogni tanto fa registrare un incidente. Le infrastrutture si possono anche progettare nel modo meno impattante possibile. Sono fiduciosa credo che anche i comitati ambientalisti, che non necessariamente sono per il no, nel momento in cui si parlerà di un progetto e di un tracciato - e avremo qualcosa di più concreto su cui confrontarci - potranno dare il loro contributo e verranno ascoltati”. (o.j.)

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Infrastrutture. A Chioggia maggioranza e opposizione si dividono nel valutare la soluzone

Il sindaco sostiene a pieno la proposta, Montanariello è più cauto Se Armelao ritiene che questa sia la strada per trovare finalmente una soluzione al problema della Romea, l’esponente Dem e consigliere regionale pone l’attenzione sul metodo e insiste: mettere prima in sicurezza l’attuale

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ieno sostegno per trovare finalmente una soluzione al problema della Romea arriva dal sindaco Mauro Armelao. Non potrebbe essere altrimenti, considerati i numerosi incidenti mortali che hanno coinvolto cittadini clodiensi negli ultimi anni. “Ho partecipato a Venezia all’incontro convocato dalla vicepresidente della Regione Veneto De Berti sul tema della Romea” dichiara Armelao, che poi racconta le intenzioni per dare seguito a quanto discusso. “Nel mio intervento – riporta - ho ringraziato l’assessore per aver convocato tutti, amministratori, categorie economiche, sigle sindacali. L’argomento è di primaria importanza. Lavoreremo su un ordine del giorno

unitario da portare in Consiglio comunale per dare così maggior forza all’assessore nel presentare al governo nazionale la questione”. Il primo cittadino dichiara di avere già sottoscritto un documento programmatico e che lo step successivo è il coinvolgimento del Consiglio comunale. “Ho sostenuto quanto detto dalla De Berti, cioè che non siano messi in discussione i progetti già concordati di messa in sicurezza dell’attuale Romea. Da ora in avanti però si parte con il dire sì o no ad una variante della Romea. Proseguendo per questo cammino si analizzeranno nuovi progetti, ipotesi e tracciati condivisi. L’importante è andare avanti tutta senza fermarsi”.

Mauro Armelao e Jonatan Montanariello

Il tema legato alla Nuova Romea anima anche il PD che attraverso Jonathan Montanariello ritiene che debba essere valutato con attenzione il metodo che porti ad una soluzione condivisa. “Se da un lato è cosa scontata l’esigenza di fare fronte comune e di avviare un confronto a tutto capo attorno al progetto per la

nuova Romea, - sostiene - dall’altro è necessario rivedere il metodo di questo approccio”. L’esponente Dem in particolare ritiene che sia prioritario evitare lungaggini che potrebbero determinare ulteriori decenni di attesa e insiste che sia necessaria da subito la messa in sicurezza dell’attuale tracciato.

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“La proposta di sottoscrivere un documento di intenti, pur essendo ovvia la necessità di coinvolgere il Governo e di lavorare per una intesa comune territoriale, non è condivisibile” dichiara Montanariello. “Serviva una lettura ed un esame preparatorio del documento ben prima, - aggiunge - dando ad ogni istituzione coinvolta il tempo adeguato per studiarne i contenuti. Serve in generale un lavoro di approfondimento attorno ad un progetto che non può ritenersi affidabile solo per il fatto che a farvi parte c’è anche l’Emilia-Romagna”. Il consigliere regionale, in veste di vice-presidente della commissione Infrastrutture, chiede inoltre chiarezza di intenti e risorse a disposizione alla “catena di comando” (nazionale, regionale e comunale nel caso di Chioggia) presieduta da forze di destra. Luca Rapacciuolo


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Infrastrutture. Il comitato Opzione Zero fra gli oppositori

“Opere costose, ad elevato impatto e lunghe nella realizzazione” I

l comitato Opzione Zero che da sempre si batte contro la Romea Commerciale va all’attacco della Regione e dell’assessore Elisa De Berti. “Sulla questione “Romea” – spiega per il Comitato Mattia Donadel - siamo alle solite, sono passati 30 anni dalla proposta di nuova autostrada, nel mezzo è successo di tutto: guerre, crisi economiche, rivoluzione informatica, tangentopoli nazionali e locali (vicenda Mose), alluvioni, tornado, siccità, la pandemia; nel frattempo il Veneto è diventato una delle regioni più cementificate e inquinate del Paese. Ma il Governo regionale è rimasto imbalsamato alla vecchia “ricetta” del cemento e dell’asfalto, come se niente fosse successo”. Chi semina strade raccoglie traffico, era lo slogan coniato dal Comitato Rete No Autostrada Romea (oggi Opzione Zero) nel 2004. “La giunta Zaia e l’assessore Elisa De Berti, prima di pensare a nuove autostrade o superstrade – spiega Opzione Zero - dovrebbero spiegare ai cittadini veneti quali tasse o quali tagli

Si batte per la messa in sicurezza della statale Romea e contro il suo raddoppio: il problema è nelle rotonde mai realizzate al posto degli incroci pericolosi e la mancanza di svincoli adeguati

intendo imporre a loro discapito per far fronte al “buco nero” nelle casse regionali provocato della Pedemontana, uno degli emblemi del fallimento delle politiche regionali in tema di infrastrutture. Parliamo di almeno 100 milioni di euro all’anno da sborsare per i prossimi 39 anni che saranno inevitabilmente prelevati dalle nostre tasche”. Ma non solo. “Queste opere come diciamo da anni - continuano gli attivisti – sono estremamente costose, lunghe nella loro realizzazione dunque inefficaci rispetto ai problemi da

risolvere, e soprattutto altamente impattanti per l’ambiente e per la salute. Insomma, servono solo a chi le fa, intanto sulla Romea continua la striscia di sangue”. Per il comitato che da molti anni si batte per la messa in sicurezza della statale Romea e contro il suo raddoppio, il problema degli incidenti sta prima di tutto nel ritardo delle opere tanto promesse e mai realizzate come le rotonde al posto degli incroci pericolosi, svincoli adeguati, attraversamenti ciclopedonali sicuri. (Al.Ab.)

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NON VERGOGNARTI, NON TENERLE NASCOSTE…

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I sindaci di Cona e Cavarzere sono favorevoli, più “tiepidi” quelli della Riviera del Brenta I Comuni di Cavarzere e Cona con i loro sindaci Pierfrancesco Munari e Alessandro Aggio hanno espresso un parere positivo sulla proposta della Regione Veneto in tema di infrastrutture come la messa in sicurezza della Romea e il potenziamento con una nuova arteria con l’ipotesi di una Nuova Romea. “La Nuova Romea è un’opera necessaria al territorio e alla comunità – dice Munari - Abbiamo chiesto a Regione e Città Metropolitana fin dall’inizio dell’anno di spingere su quest’opera. Abbiamo lottato per portare a casa fondi per l’infrastruttura. Da parte della Regione c’è vivacità sull’argomento. La parte sud della provincia e quella di Rovigo sono a favore. Non lo sono o sono più freddi i Comuni della Riviera del Brenta. Va spiegato che però questi Comuni hanno a disposizione un’opera infrastrutturale come la A4 che li lambisce e inve-

SONO MANI ESPERTE, DOVE PUOI AFFIDARE CON FIDUCIA LE TUE COSE PIÙ CARE… Piefrancesco Munari e Alessandro Aggio

ce noi no. Per questo siamo decisi a portare a casa quest’opera”. Della stessa opinione anche il sindaco di Cona Alessandro Aggio. “Quello della Regione è un intervento auspicabile per mettere in sicurezza - sottolinea - un’opera davvero importante che può favorire lo sviluppo economico dell’intera area sud della provincia di Venezia. Ci schieriamo perciò a favore di questo intervento e per questo riteniamo che debba essere portato avanti con determinazione da enti locali e

Regione”. Ma i Comuni della Riviera del Brenta però, con il presidente dei sindaci di quell’area e cioè il sindaco di Mira Marco Dori, non hanno sottoscritto il documento. “Si tratta – dice il sindaco di Mira Marco Dori - di una proposta che va invece approfondita. Noi siamo per la messa in sicurezza dell’attuale statale 209 Romea, riteniamo cioè che una nuova autostrada non serva proprio. Si facciano i lavori che sono in programma da parte dell’Anas da anni”. (Al.Ab.)

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Territorio

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Turismo. La Conferenza dei sindaci del Litorale Veneto con il secondo Summit del Mare

Al centro dell’attenzione la salvaguardia ambientale, la logistica e l’enogastronomia Chioggia fa gli onori di casa e ospita l’evento. Il sindaco Armelao: “Per la nostra Amministrazione è fondamentale essere parte attiva e dialogare in maniera costruttiva con gli altri Comuni”

Lotta al granchio blu, la Regione ha approvato un piano di azione coordinata

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an Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino-Treporti, Venezia e Chioggia, in provincia di Venezia e Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle in quella di Rovigo. Sono i dieci comuni aderenti alla Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto che hanno partecipato il 6 ottobre scorso all’Auditorium comunale di Chioggia alla seconda edizione del Summit del Mare – Costa Veneta Green lab. per discutere sul turismo costiero sostenibile, l’agricoltura e la pesca. “Si tratta di un momento fondamentale per la nostra città - ha sottolineato il sindaco di Chioggia Mauro Armelao - che ha avuto l’onore di ospitare un evento così prestigioso. Per la nostra Amministrazione è fondamentale essere parte attiva nella Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto e dialogare in maniera costruttiva con gli altri Comuni. Seppure con caratteristiche molto diverse, noi comuni del Litorale condividiamo la vocazione al turismo e anche molte delle questioni aperte che da tempo stiamo segnalando”. Enti pubblici e operatori privati si sono incontrati in tavoli di lavoro dislocati in vari luoghi della città per discutere e proporre iniziative per la promozione dei vari territori interessati trattando temi quali la ciclabilità, la salvaguardia ambientale, il trasporto sostenibile, la sicurezza, la logistica, il turismo e l’enogastronomia, la difesa idraulica, l’occupazione. Il Summit del Mare è poi proseguito con la sintesi dei lavori delle varie commissioni, la sottoscrizione dell’Addendum alla Carta della Costa Veneta Sostenibile e la consegna di riconoscimenti alle aziende che si sono distinte nei settori produttivi dell’agricoltura, della pesca e del turismo con azioni concrete di salvaguardia ambientale e sostenibilità economica e sociale. Tra le aziende premiate per Chioggia figurano Darsena Le Saline, Grego Pesca e Azienda Agricola Fioroni. Eugenio Ferrarese

I sindaco presenti alla conferenza

Sintonizzati sul futuro. cambiare look

La lotta al granchio blu non è finita. Nonostante i mesi caldi dell’anno siano alle spalle e l’eco mediatico dell’emergenza sia leggermente scemato, si continua a lavorare per limitare gli effetti del granchio sull’ecosistema lagunare e marino. La Regione Veneto, sul finire di ottobre, ha finalmente approvato un piano regionale di azione coordinata, che prevede quattro principali linee di azione. Anzitutto verranno acquistate e posizionate nasse a doppia came-

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ra, al fine di ridurre il numero di esemplari. Altra azione importante è l’installazione di recinti di rete realizzati a protezione della semina di vongole. Un terzo intervento riguarderà l’acquisto esterno della stessa semina per rilanciare la produzione e infine verrà istituito un sistema di monitoraggio continuo in grado di proporre scenari e dare quindi la possibilità di agire con anticipo. Il tutto finalizzato non tanto all’estirpazione del granchio blu (impossibile in tempi brevi), ma piuttosto ad una pacifica convivenza che non mandi in crisi il sistema della pesca. Approvazione bipartisan per il piano in tutto il Consiglio Regionale, compresi i tre consiglieri clodiensi. Intanto già tra i banchi dei supermercati si nota una crescita del prezzo, in particolare delle vongole veraci; non un bel segnale anche per i consumatori finali. (l.r.)


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Pesca. A Chioggia tre giorni di confronto tra gli esperti di oltre 50 Paesi del mondo

Acquacoltura, un settore in espansione… “responsabile” Il “Woah National Focal Points for Aquatic Animals” è un evento internazionale sulla gestione degli allevamenti di pesci e molluschi bivalvi, sull’applicazione delle misure di controllo delle malattie e degli standard di biosicurezza e di benessere

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l pesce allevato ha ormai superato la quota di quello pescato. Il settore dell’acquacoltura è in forte espansione anche in conseguenza dell’aumento della popolazione mondiale, ma la protezione degli ecosistemi naturali richiedono un’acquacoltura praticata in modo responsabile e sostenibile, attenta in primo luogo allo stato di salute e benessere degli animali. Su questi temi si sono confrontati per tre giorni fino al 20 ottobre scorso nell’Auditorium comunale di Chioggia delegati di oltre 50 Paesi del mondo. Il “Woah National Focal Points for Aquatic Animals” è un evento organizzato dall’Organizzazione mondiale della sanità animale (WOAH) in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) per un confronto internazionale sulla gestione degli allevamenti di pesci e molluschi bivalvi, in particolare sull’applicazione delle misure di controllo delle malattie e degli standard di biosicurezza e di benessere animale negli alleva-

menti ittici. Altro tema discusso ha riguardato l’uso prudente e responsabile degli antimicrobici in acquacoltura, per ridurre al minimo lo sviluppo della resistenza agli antibiotici e garantire la salute degli animali acquatici. La scelta di Chioggia per questo importante appuntamento internazionale non è casuale. “La pesca rappresenta, con il turismo, - ha affermato il sindaco di Chioggia Mauro Armelao - il primo settore economico del nostro territorio. Con le nostre circa 300 imbarcazioni, quella chioggiotta è tra le prime flotte pescherecce d’Italia e le tematiche come quelle affrontate dagli esperti nel corso di questo workshop sono per noi fondamentali. Eventi come l’arrivo del granchio blu nei nostri mari rappresentano una minaccia per la nostra economia e anche per l’ambiente. Mettersi attorno ad un tavolo e condividere dati e studi è la strada per arrivare a soluzioni condivise.” D’altra parte l’Italia è uno dei più importanti produttori a livello europeo nel settore dell’acqua-

coltura; il Nordest contribuisce con il 50% alla produzione nazionale, soprattutto con molluschi bivalvi, trote, branzini e orate. “L’acquacoltura - ha aggiunto Antonia Ricci, direttrice generale dell’IZSVe - sta affrontando in questi anni una serie di sfide epocali: cambiamenti climatici, sostenibilità e benessere animale, abbiamo bisogno di strategie in grado di sostenere le produzioni, ridurre l’impatto ambientale, garantire la biosicurezza degli allevamenti ed il benessere degli animali, anche attraverso l’uso prudente degli antibiotici e l’utilizzo dei vaccini”. Eugenio Ferrarese

Il ruolo strategico dell’Italia, Paese trainante del settore La grave problematica del granchio blu si aggiunge ad altri problemi anche meno recenti come la carenza di seme naturale nelle vongole veraci, soprattutto qui in Veneto. “Noi dell’IZSVe, come centro di ricerca, - ha ricordato Giu-

seppe Arcangeli, direttore del Centro di referenza nazionale per le malattie dei pesci, molluschi e crostacei, IZSVe - siamo chiamati a fare squadra con altri enti come l’Università, il CNR e l’Ispra, per capire le cause di questi fenomeni in cui si

intrecciano varie componenti che dobbiamo saper leggere ed interpretare correttamente, per dare risposte efficaci”. “L’Italia - ha sottolineato Mario Latini, delegato dell’Ufficio sub-regionale per l’Asia Centrale del WOAH: - è uno dei Paesi

trainanti nel settore dell’acquacoltura in Europa, e ha quindi un ruolo peculiare nel favorire il confronto e la collaborazione fra diverse realtà internazionali, in funzione del controllo delle malattie e dell’uso responsabile degli antibiotici, impegni

che sono al centro della strategia WOAH per l’acquacoltura e che richiedono il fondamentale supporto tecnico degli Istituti Zooprofilattici per quanto riguarda la ricerca, la formazione e l’applicazione delle norme”. (e.f.)

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Ambiente

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Il progetto. L’amministrazione sta lavorando per centrare questo ambizioso obiettivo

Le Tegnue, patrimonio naturale dell’Unesco Il sindaco Armelao: “Sul percorso di tale riconoscimento informeremo Chioggia e le associazioni delle categorie economiche e turistiche perché sono e saranno un patrimonio dell’intera città”

Serena De Perini

L

e Tegnue patrimonio naturale dell’Unesco. Il Comune di Chioggia sta da tempo lavorando per questo progetto. Dopo aver portato avanti con tenacia l’obiettivo del riconoscimento da parte della Regione Veneto della piena gestione della zona da parte del Comune di Chioggia, ora si vogliono rendere operativi alcuni progetti strategici per quest’area di mare antistante il litorale chioggiotto. “Sul percorso di riconoscimento delle Tegnue come patrimonio dell’Unesco – ha spiegato il sindaco Armelao - informeremo la città e le associazioni delle

categorie economiche e turistiche perché le Tegnue sono e saranno un patrimonio dell’intera città. Pronti sempre a collaborare con tutte le associazioni che hanno a cuore questo patrimonio in fondo al mare e che propongono attività per valorizzarne le bellezze”. Alcuni progetti prevedono l’utilizzo di fondi del Pnrr per riqualificare in maniera seria e completa il campo boe con dei galleggianti all’avanguardia realizzati con materiali sostenibili, geolocalizzabili con Gps. “Un progetto importante anche dal

punto di vista economico - sottolinea Serena De Perini, assessore all’Ambiente - che stiamo portando avanti con Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) partnership che stiamo adottando anche per gli altri due: quello per il ripopolamento delle ostriche e poi quello sul recupero delle reti abbandonate nei fondali. Inoltre, stiamo definendo altre iniziative con la Regione sempre sulla pulizia del fondale dalle reti e alcune collaborazioni con l’Università di Padova”. Eugenio Ferrarese

“Cosa bolle in pentola”, si replica con prodotti gastronomici locali L’entusiasmo del sold out per l’iniziativa “Cosa bolle in pentola?”, che ha riempito di visitatori e turisti i locali di Riva Vena a fine settembre, è ancora vivo tra gli organizzatori dell’evento tanto che è nata spontanea la decisione di replicare in futuro il successo, ma questa volta con i prodotti gastronomici locali. Vista l’adesione immediata dei locali di Riva Vena, circa una ventina tra bacari e ristoranti in occasione dell’evento di fine settembre, sono ottimi i presupposti per la buona riuscita. Confesercenti e Associazione Riva Vena, con la collaborazione del Mercato ittico e ortofrutticolo, di Enaip Veneto, Ascot, Lidi di Chioggia e del Comune di Chioggia che ha patrocinato l’evento, non hanno alcun dubbio: di appuntamenti così la città ha bisogno per rilanciare la sua attrattiva turistica e l’economia locale. “Ben vengano – ha commentato il sindaco Armelao - queste iniziative che partono dal territorio e dalle associazioni di categoria e che mirano alla valorizzazione dei prodotti locali e della nostra città che diventa così sempre più attrattiva”. Daniele Tiozzo Brasiola, Vicesindaco di Chioggia e assessore al Commercio:” Creare un calendario con appuntamenti nei quali itinerari gastronomici possano divenire un ulteriore elemento di attrattività è un progetto sul quale vale la pena continuare a lavorare”.

Tanti progetti al Cavanis di Chioggia Sintonizzati sul futuro.

190.000,00 euro. Il progetto si concluderà Robotica in Rete Il 2024 a Chioggia si verso fine 2024. prospetta come un anno Il progetto “Robotica in Rete” è stato ricco di novità e di presentato dalle tre scuole professiona- Artigiani del Cielo festeggiamenti. Le novità li: Fondazione Cavanis di Chioggia (VE), sono date dai nuovi SFP Lodovico Pavoni di Montagnana (PD), Più di due anni fa la Fondazione presentò Fondazione San Gaetano di San Bonifacio una propria proposta al bando “Educare Alcuni degli studenti selezionati per il progetto “Artigiani del Cielo” progetti che arricchiranno Fondazione Cavanis è Capofila del Insieme” della Presidenza del Consiglio l’offerta complessiva della Veneto24(VR). passa al sistema di ultima progetto. scuola con iniziative di dei anche ministri. Due mesi, a settembre, fa rispettivi settori: la lavorazione delle otti- teatro all’aperto in grado di accogliere fino generazione DAB che permette di diascoltare L’idea delle tre scuole è quella allestire arrivò la conferma di finanziamento del che astronomiche; la costruzione del tele- a 180 persone: tutto ecosostenibile e a grande interesselae di radio con una qualità audio perfetta. e implementare altrettanti laboratori de- progetto “Artigiani del Cielo”. scopio e della montatura; la realizzazione basso consumo energetico, recuperando coinvolgimento per dicati alla Robotica industriale, autonomi Il progetto, attualmente in fase di start- del locale da adibire a osservatorio. un’area attualmente inutilizzata all’interstudenti e docenti. I e indipendenti, allocati presso i rispetti- up, darà vita ad un laboratorio intergene- L’osservatorio sarà aperto anche alla cit- no della scuola. L’istruttoria del bando è festeggiamenti saranno vi istituti, da mettere in rete sviluppando razionale con lo scopo di promuovere e tadinanza e diverrà un progetto guida per ancora in corso e si concluderà in qualche www.veneto24.it delle modalità interattive e collaborative favorire il dialogo tra le vecchie e le nuove la scuola nei prossimi anni, con lo scopo mese. I partecipanti sono moltissimi e le dati dalla conclusione dei di utilizzazione di tali laboratori impie- generazioni e il trasferimento di cono- di incanalare le capacità e le passioni dei risorse limitate per cui sarà veramente progetti, di cui scriveremo gando anche le tecnologie della realtà scenze, tecniche e passioni dai vecchi ar- nostri studenti in attività di grande remu- difficile essere selezionati, ma se questo più oltre, in concomitanza aumentata. Si tratta di realizzare delle tigiani ai giovani studenti. Nella fattispe- nerazione intellettiva ed emozionale. dovesse accadere (incrociamo le dita) col 70° anniversario della modalità di formazione dei nuovi opera- cie, esso porterà alla realizzazione, entro avremmo a disposizione una meravigliosa scuola di Chioggia e col tori e tecnici, che abbiano una forte inter- il 2024, di un osservatorio astronomico Giardino con Teatro all’aperto struttura dove fare tutti i festeggiamenti 250° anniversario della connessione con le esigenze del mondo completo operativo presso la scuola di di cui si parlava all’inizio. E saranno granindustriale e con gli orientamenti attuali Chioggia. nascita di Padre Marco Questo è l’ultimo bando a cui abbiamo di festeggiamenti. della Industria 4.0. Cavanis. Per guidare i 15 ragazzi e ragazze che partecipato SCARICA L’APP RADIO VENETO24 e si riferisce al PNRR. La noIl progetto si è classificato primo tra i 33 progetti presentati a livello regionale ed è stato finanziato integralmente per oltre

parteciperanno al progetto saranno chiamati alcuni degli artigiani più quotati nei

stra proposta prevede la realizzazione di un giardino di piante autoctone e di un Ascolta

Di Vincenzo Giannotti, Direttore della Fondazione Cavanis

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Amministrazione

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Lotta al degrado. Gli interventi dureranno fino a prima di Natale

Partiti i lavori di restauro delle opere cittadine Si tratta dello Stendardo di Piazzetta XX Settembre, della Colonna Vigo e della targa commemorativa di palazzo Naccari per un costo complessivo di circa 10mila euro

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ono partiti lo scorso 24 ottobre e dureranno fino a prima di Natale i lavori di restauro e risanamento conservativo di alcune delle opere-simbolo della città. Si tratta dello Stendardo, tra il Palazzo comunale e la Loggia dei Bandi, della Colonna di Vigo e della targa commemorativa posta sulla facciata nord di casa Naccari. Per quanto riguarda lo Stendardo di Piazzetta XX Settembre l’amministrazione ha deciso di intervenire in maniere sostanziale, dopo un deprecabile atto vandalico compiuto a luglio scorso che ha portato alla rottura di parti di due gradini. Nel periodo dell’intervento alcuni banchi del mercato del giovedì, che solitamente stazionano nei pressi dell’opera, verranno spostati in altri posti dedicati. La colonna Vigo è stata restaurata recentemente, ma verranno ripuliti i gradini. Le deiezioni dei cani, l’incuria e la sporcizia hanno reso particolarmente degradati i gradini che verranno ripuliti. Infine, la Targa commemorativa di palazzo Naccari: si è crepata la lastra in marmo e quindi verrà sistemata e ripulita. Il costo complessivo degli interventi è di 10mila euro circa. “Dalle parole ai fatti. Anche in questo caso interventi necessari e importanti, non più

procrastinabili, - ha commentato il sindaco Mauro Armelao - che ridaranno lustro a opere d’arte nel nostro centro città. Abbiamo ereditato una situazione di abbandono in città, tantissime cose da fare e da sistemare e questo è l’ennesimo esempio di quanta poca attenzione è stata riservata a queste opere, tra l’altro molto apprezzate anche dai turisti. Credo che la nostra città meriti rispetto e attenzione e non incuria e abbandono. Stiamo intervenendo in tutto il territorio. Aggiungo che realizzeremo anche interventi di asfaltatura ma se solo in passato ci fosse stata una programmazione delle opere ora non

ci troveremmo in questa situazione”. “Si tratta di interventi importanti – ha aggiunto Angelo Mancin, assessore ai Lavori pubblici - perché coinvolgono luoghi cari alla città, in particolare alla Colonna di Vigo verranno posizionati dei paletti con catenelle al posto degli attuali “panettoni” e questo renderà il monumento più bello. Dopo questi lavori di restauro valuteremo, in accordo con la Soprintendenza, un intervento sulla parte lignea sopra le colonne sulla facciata della Loggia dei Bandi. Si tratta di una parte danneggiata dal tempo che necessita di restauro”.

Muncipio in rosa per sensibilizzare la prevenzione Il Palazzo Municipale di Chioggia in rosa nel mese di ottobre così come avviene per i più famosi monumenti e palazzo del mondo per la campagna di sensibilizzazione e informazione sulla

prevenzione e diagnosi precoce del carcinoma mammario a sostegno dell’iniziativa “LILT for WOMEN – Nastro Rosa” promossa ogni anno dalla LILT (Lega Italiana lotta contro i tumori). Ogni anno si contano ancora in Italia 60.000 nuovi casi ed una possibile

compromessa guaribilità causata dal ritardo della campagna di screening. A tal proposito sabato 28 ottobre 2023 davanti al Palazzo Comunale di Chioggia la delegazione Lilt di Chioggia ha allestito un tavolo informativo sulla prevenzione con la collaborazione dell’associazione commercianti ASCOM, della Confartigianato, dell’associazione Pasticceri Artigiani Ciosoti e della PRO LOCO Chioggia Sottomarina. Sempre nel mese di ottobre il Palazzo Municipale di Chioggia si è anche tinto di rosa e azzurro a sostegno delle Giornate per la consapevolezza sulla perdita perinatale e infantile. Si tratta di un’iniziativa a livello mondiale per promuovere la prevenzione delle morti evitabili e migliorare l’assistenza alle famiglie colpite. Nell’ambito del programma “Ottobre Rosa” altre iniziative sono state promosse anche dal comitato ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno) di Chioggia che con il progetto “Conosci e Controlla il tuo Seno”

ha organizzato due incontri gratuiti - il 14 ottobre alla farmacia S. Michele e il 24 ottobre alla farmacia S. Spirito - con la dott.ssa Grazia Guzzetta (radiologa senologa) a disposizione per insegnare a

tutte le partecipanti a conoscere e controllare il proprio seno. E lunedì 16 ottobre 2023 è giunto a Chioggia il ‘vaporetto rosa’ con la possibilità di salire a bordo per effettuare visite senologiche e per avere tutte le informazioni utili alla prevenzione. (e.f.)

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Eventi

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Teatro. Il cartellone da novembre 2023 ad aprile 2024

Acqua alta, dieci spettacoli con i grandi protagonisti Si esibiranno al teatro don Bosco e all’Auditorium comunale san Nicolò. La XXIX edizione si arricchisce della rassegna “Play”, con 5 appuntamenti la domenica pomeriggio per le famiglie

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ieci spettacoli da novembre 2023 ad aprile 2024 con grandi protagonisti del teatro e della danza che si esibiranno a Chioggia al teatro don Bosco e all’Auditorium comunale san Nicolò. Si tratta della XXIX edizione di Acqua Alta - promossa dalla Città di Chioggia, Regione Veneto, Città Metropolitana di Venezia, il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e la collaborazione e di Proloco Chioggia Sottomarina - a cui si aggiungono anche la rassegna “Play” con 5 appuntamenti la domenica pomeriggio per le famiglie, per far scoprire ai più piccoli la magia del teatro, gli spettacoli rivolti alle scuole del territorio per il “Giorno della Memoria” e per la “Giornata del Ricordo”, il “Teatro Ragazzi” che coinvolge gli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola media compreso anche uno spettacolo in lingua inglese, e il progetto “Un palco per la scuola. Vitamine creative 2024” con un corso di aggiornamento condotto da Bruno Lovadina rivolto ai docenti per realizzare con i propri studenti uno spettacolo che sarà messo in scena nel maggio 2024. “Anche per questa stagione - ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Chioggia Elena Zennaro - abbiamo dato massima fiducia ad Arteven e abbiamo confermato il format degli anni precedenti: da Acqua Alta a Play, passando per un Palco per la scuola. Avremo, quindi, la possibilità di passare delle piacevoli serate al teatro Don Bosco e le domeniche pomeriggio in Auditorium, con la famiglia. I nostri studenti troveranno sicuramente interessante l’offerta per le scuole”. La rassegna teatrale è stata aperta dallo spettacolo degli Oblivion il 9 novembre; seguirà il 24 novembre la Compagnia Baccalà; il 17 dicembre “Omaggio a Rossini” con le coreografie di Mauro Astolfi; Gaia de Laurentis e Max Pisu il 20 dicembre; Naturalis Labor con le coreografie di Luciano Padovani il 21 gennaio 2024; Francesco De Carlo l’8 febbraio; MM Contemporary Dance Company con le coreografie di Bigonzetti e Merola l’11 febbraio; Amanda Sandrelli e Gigio Alberti il 29 febbraio; Mari Pia Timo il

14 marzo; Corrado Nuzzo e Maria di Base il 12 aprile. In occasione della presentazione di Acqua Alta 2023-24 avvenuta nella Sala Lampadari del Palazzo Comunale è stata consegnato alla moglie di Pierluca Donin, direttore di Arteven recentemente scomparso, un suo ritratto realizzato dall’artista Sergio Brambillasca donato da Ascom (associazione commer-

cianti) Chioggia, sottolineando come le iniziative promosse da Donin - e tra queste anche “Le baruffe in calle” - abbiano rivitalizzato la nostra città. “È stato un visionario con i piedi per terra, un fuoriclasse della cultura”. Informazioni sugli spettacoli e prenotazione biglietti su www. myarteven.it e www.vivaticket. com. (e.f.)

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Università Popolare, il programma del 43° Anno Accademico L’Università Popolare “Guido Oselladore” ha iniziato con la presentazione del programma lo scorso 10 ottobre il suo 43° Anno Accademico. Il presidente Eolo Bullo ha rivolto un ringraziamento all’amministrazione comunale, ai docenti, ai soci e alla Bcc Patavina. Sono molte le iniziative rivolte agli oltre 150 iscritti per i quali si è reso necessario organizzare le conferenze non nella sede di calle Madonna (ex scuola elementare Principe Amedeo), ma al Cinema

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Teatro don Bosco. Assai vari gli argomenti affrontati nei due appuntamenti settimanali del martedì e venerdì: il cantiere Poli, l’Interdetto del 1606, la poesia celtica di Ossian, gli ospedali a Chioggia nell’Ottocento, la Scuola di Barbina, religione e superstizione, la civiltà dell’acqua, alfabetizzazione finanziaria, la Luna, i Promessi Sposi, in viaggio con l’arte, l’emigrazione italiana in Brasile e negli Stati Uniti… Il calendario delle attività prevede inoltre due rassegne di guida all’ascolto della musica (lirica, operetta, canzoni e balletti), due rassegne per conoscere la “settima arte” (il cinema) e un corso di informatizzazione di base. A queste si aggiungono anche delle visite culturali che saranno effettuate nel corso dell’anno accademico e altre iniziative estese anche ai non soci: la presentazione di libri di autori locali (da novembre 2023 ad aprile 2024), attività estive con “Il salotto nel cortile” arrivato alla quinta edizione e la maratona di lettura promossa dalla Regione Veneto con il patrocinio di “Chioggia città che legge”. La presentazione del programma è stata accompagnata degli intermezzi musicali al pianoforte dalla prof.ssa Micaela Tiozzo. (e.f.)


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Eventi

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Festività. La 28esima edizione, protagonisti l’orchestra sinfonica e il coro T. Serafin

Si rinnova l’appuntamento col grande Concerto di Natale Si terrà nella Cattedrale di S. Maria Assunta il prossimo 22 dicembre alle 21

La seconda Festa del Volontariato per celebrare la ricchezza del dono

T

ornerà venerdì 22 dicembre, nella Cattedrale di S. Maria Assunta, il tradizionale Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro Tullio Serafin diretti dal M° Renzo Banzato; l’appuntamento, che giunge quest’anno al traguardo della 28^ edizione, si inserisce all’interno delle iniziative natalizie programmate dall’Amministrazione comunale di Chioggia. La serata si aprirà con alcuni brani selezionati dall’oratorio “Va’! Scolpisci!”, opera musicale per soli, doppio coro, organo e orchestra sinfonica composta dal M° Banzato nell’Anno Giubilare 2011 e presentata, nel 2018, in Inghilterra, presso la Facoltà di Musica dell’Università di Cambridge. La serata proseguirà poi accostando autori del periodo barocco e del classicismo viennese a compositori attualmente in attività, come Frisina. L’orchestra e coro dialogheranno inoltre con la solista Erica Zulikha Benato nel delicato Vesperae Solennes de Confessore di Mozart; il valente mezzosoprano proporrà anche una selezione dal Magnificat di Vivaldi e sarà successivamente impegnato in altre pagine del repertorio sacro. Una parte della serata sarà naturalmente dedicata alla produzione musicale tradizionalmente legata alla Natività, nella suggestiva versione per coro, organo, soli e orchestra sinfonica. Il tutto sotto la direzione del M° Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, istituzione dove il maestro ricopre la carica di consigliere accademico, direttore del Coro di voci bianche ed è inoltre a capo del dipartimento di teoria, analisi, composizione e direzione. Si tratta certamente di un programma di grande fascino, che non deluderà le aspettative del numeroso pubblico che ogni anno attende con entusiasmo questo appuntamento con la grande musica, un appuntamento che nelle precedenti 27 edizioni ha sempre visto il Duomo della città clodiense gremito in ogni ordine di posti. La serata è realizzata dalla Città di Chioggia e si avvale del sostegno di alcune realtà produttive del territorio. L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.00; l’ingresso è libero.

Il direttore Renzo Banzato

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Sono oltre una ventina le associazioni di volontariato del territorio di Chioggia che hanno animato a metà ottobre il Corso del Popolo per partecipare alla “II Festa del Volontariato” presentando nei vari stand tutte le iniziative e le attività che svolgono nel corso dell’anno. Alla Loggia dei Bandi nei pressi del Palazzo Municipale il sindaco Mauro Armelao ha tagliato il nastro e salutato le associazioni presenti insieme con l’assessore all’Associazionismo e Volontariato Sandro Maragon.

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“Voglio esprimere un sentito grazie da parte mia e di tutta l’Amministrazione - ha affermato il sindaco di Chioggia - a tutti i volontari che operano ogni giorno, su più fronti, nel nostro territorio. Senza di loro il “sistema Italia” si fermerebbe. Rappresentano un esempio importante per tutti noi”. “Dopo il successo dello scorso anno - ha aggiunto l’assessore Marangon - abbiamo deciso di riproporre questo momento di festa per tutta la nostra città, per celebrare l’importanza del mondo del volontariato. Il messaggio che i nostri volontari ci inviano attraverso il loro impegno gratuito personale è quello del fare rete, del donarsi. Per questo è importante che si facciano conoscere, soprattutto ai giovani”. (e.f.)


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Provincia

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Servizi. Dopo lo studio della Fondazione Fiba la First Cisl lancia l’allarme

“No alla desertificazione bancaria nel vasto territorio veneziano” S

empre meno sportelli e, di conseguenza, sempre meno dipendenti bancari nella provincia di Venezia. E il segretario di First Cisl Venezia, Matteo Cavallin, è preoccupato: “Fermiamo la desertificazione”. La sigla sindacale, attraverso l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria, riporta gli studi e le analisi del Comitato scientifico della Fondazione Fiba (Federazione italiana bancari assicurativi) eseguite poche settimane fa. Dagli approfondimenti di quest’ultima, aumenta il numero dei Comuni in Italia dove non è presente una filiale bancaria. Negli ultimi sette anni, dal 2015 al 2022, la Città Metropolitana di Venezia ha perso 156 sportelli e ben 725 dipendenti. In poche parole, nel primo caso 22 ogni anno, nel secondo, 103 ogni dodici mesi. Numeri molto alti, anche se ci sono province venete e italiane che stanno molto peggio, con territori privi di sportelli. Le situazioni più critiche nel veneziano sono a Cinto Caomaggiore, Fiesso d’Artico, Fossalta di Piave, Gruaro, Teglio Veneto e Torre di Mosto dove ce n’è uno solo nell’intero comune. Nello specifico, se nel 2015 nella provincia di Venezia erano presenti 480 sportelli, il numero è via via diminuito sino ai 319 registrati alla metà di ottobre 2023. Meno sportelli bancari significa pure un calo dei dipendenti, passati dai 3.794 del 2015 ai 3.069 alla fine dello scorso anno. Per Cavallin, un paese che vuole dirsi realmente moderno e com-

Negli ultimi sette anni, dal 2015 al 2022, la città metropolitana di Venezia ha perso 156 sportelli e ben 725 dipendenti. In poche parole, nel primo caso 22 ogni anno, nel secondo, 103 ogni dodici mesi.

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Falegnameria sul futuro. Artigiana

Matteo Cavallin e gli sportelli bancari

petitivo non può prescindere dal guardare ai giovani ed al futuro ed è chiaro che l’home banking, con la digitalizzazione dei processi segue questa strada, ormai irreversibile. Ma in ogni caso servono soluzioni immediate, per garantire a tutti i cittadini e alle imprese il pieno accesso ai servizi finanziari. “Serve la presenza ed il sostegno al territorio da parte delle banche, altrimenti si rischia di perdere un servizio fondamentale e sociale per le comunità”. Sempre secondo le analisi di Fondazione Fiba, nei primi nove mesi dell’anno si conferma la tendenza delle banche italiane a diminuire la loro presenza sui territori; gli sportelli chiusi sono 635, con i Comuni “desertificati” in ulteriore crescita

(più 3 per cento), mentre aumenta il numero delle persone (più 7,3 per cento, quasi 4,3 milioni in totale) e delle imprese (più 18 mila, 250 mila in totale) che non hanno accesso ai servizi bancari nel Comune di residenza. “Anche per le banche, che hanno un ruolo molto importante sotto l’aspetto sociale - continua Cavallin - il futuro sarà legato alla sostenibilità. Non dimentichiamoci come l’articolo 47 della Costituzione garantisca l’incoraggiamento e la tutela del risparmio in tutte le sue forme. Mi auguro ci sia un sostegno massiccio verso i territori, non siano abbandonati, non lasciando indietro i più deboli, chi è meno informatizzato: penso ad esempio alle persone anziane”.

rtigiana Papozze

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La denuncia della Cgil: dalla manovra tagli agli enti locali “Tra i tanti tagli previsti in manovra che avranno conseguenza diretta sui cittadini nel territorio, vi è la previsione di una spending review del valore di 350 milioni per le Regioni, 200 per i Comuni e 50 per Province e Città Metropolitane. Tagli che si aggiungono ai mancati rifinanziamenti di misure importanti, gestite dagli enti locali e rivolte direttamente ai cittadini”. E’ la posizione della Cgil Venezia sulla manovra del governo. “Da anni - dichiarano Daniele Giordano, segretario generale Cgil Venezia e Marco Busato, segretario generale Fp Cgil Venezia - assistiamo ad un importante calo del personale in servizio negli enti locali. Nel territorio metropolitano,

la diminuzione del personale ha superato il 10%, con molti Comuni che superano il 15%. Emerge su

tutti il dato drammatico del Comune di Venezia dove il personale è calato addirittura di 500 unità. La diminuzione dei trasferimenti prevista in Legge di Bilancio sarà il colpo d’accetta definitivo a ser-

vizi già oggi allo stremo. Per far fronte alla minore disponibilità di risorse per i servizi, i Comuni necessariamente proseguiranno nella direzione della riduzione del personale”. “Denunciamo poi da tempo proseguono e concludono Giordano e Busato - l’inesorabile crescita dell’età media, con più di 1800 dipendenti over 57 su 4808 totali. Per quanto il governo si impegni a rendere sempre più difficile accedere alla pensione, il dato evidenzia la necessità di prevedere un importante ricambio del personale. Ritardare questo momento significa anche mettere in difficoltà la trasmissione delle conoscenze e delle competenze maturate da lavoratrici e lavoratori”.

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Prevenzione. La Questura di Venezia annuncia maggiore presenza nella stagione invernale

In arrivo più controlli sul territorio contro i furti in casa Stilato un vademecum per proteggersi dai ladri: con alcune semplici regole è possibile ridurre il rischio di visite sgradite

L

e giornate più corte, con il buio che arriva mentre la gente non è ancora rincasata, mettono a maggiore rischio di furti nelle abitazioni. La Polizia di Stato di Venezia, pertanto, sta effettuando un rafforzamento dei servizi di controllo del territorio mirati a prevenire tali episodi delittuosi. Ma per garantire la sicurezza serve la collaborazione di tutti. Ecco perchè dalla Questura di Venezia arriva un vero e proprio vademecum, con alcune semplici buone pratiche da seguire. Può bastare davvero poco, insomma, per stare più tranquilli. Un esempio? “Chiudere sempre la porta di ingresso a chiave con le mandate, cosa molto importante in quanto la porta blindata non chiusa con le mandate è apribile in maniera estremamente facile;

la porta può essere protetta anche con una catena di sicurezza o con un paletto” spiega la Questura. Così come è importante chiudere accuratamente le finestre, specialmente quelle situate al piano terra ed evitare di lasciare all’interno grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore, a meno che non si disponga di una cassaforte per custodirli in sicurezza. Un’altra raccomandazione è di “utilizzare sistemi di allarme e laddove possibile sistemi di videosorveglianza” e di “tenere presente che la visibilità di luce ed il rumore creano effetto deterrente per malintenzionati perché simulano la parvenza della presenza di persone; è possibile attuare anche ulteriori accorgimenti idonei a simulare la presenza di persone, come ad esempio farsi svuotare la cassetta della posta da familiari o

amici di fiducia (in quanto l’accumulo di posta dimostra che in casa non c’è nessuno) o utilizzare timer per l’accensione automatica della luce o del televisore”. Per quanto riguarda le chiavi di casa, serve prudenza: il consiglio è, se occorre effettuare la riproduzione di una chiave, di farlo personalmente o incaricare una persona di fiducia e di evitare di riportare sulle targhette delle chiavi il nome e l’indirizzo di riferimento. In caso di smarrimento o furto, poi, è importante procedere tempestivamente al cambio della serratura. “Se si ha a disposizione una cassaforte, utilizzarla per custodire denaro o oggetti di valore - prosegue il vademecum -. E si consiglia di conservare fotografie di oggetti di valore: in caso di furto potranno essere utilizzate per le ricerche”. La prudenza corre anche sui social: “Evitare di pubblicare su social network programmi di viaggi o vacanze” si raccomanda

la Questura. E in caso di assenze di lunga durata, “laddove possibile, informare vicini o amici/ parenti di comprovata fiducia affinché prestino attenzione all’abitazione”. E se poi alla fine si subisce un furto? “Nel caso in cui ci si accorga di aver subito un furto, chiamare immediatamente i numeri

di emergenza 112 o 113 ed evitare di toccare, spostare o in qualsiasi altro modo manipolare le cose ed i luoghi che sono stati interessati dall’azione dei criminali, in modo tale da conservare l’integrità delle possibili prove che possono essere raccolte dalla polizia o dai carabinieri”. Giorgia Gay

La mostra. Gli “itinerari dell’anima” retrospettiva di Giampaolo Berto “Itinerari dell’anima” è il titolo della retrospettiva di Giampaolo Berto allestita nella chiesetta di san Martino a Chioggia nei pressi della Cattedrale fino al 26 novembre prossimo. Sarà una occasione per ricordare e rendere un omaggio a questo noto artista, scomparso un anno fa, ripercorrendo il suo intenso e instancabile percorso creativo che, tra le innumerevoli tematiche affrontate ed esposte nella mostra, non ha tralasciato il suo amore per la città di Chioggia, rappresentata innumerevoli volte con passione e sentimento unici.

Si tratta di una iniziativa ideata e promossa da Dario Ballarin e Alberto Naccari con il supporto diMarta Boscolo, Renzo Ravagnan, Giampiero Baldin, Piergiorgio Chiereghin e Dino Memmo che hanno conosciuto e frequentato il maestro Berto durante le sue periodiche vacanze a Chioggia raccogliendo opere di collezionisti locali che generosamente hanno aderito alla proposta rendendo disponibili i dipinti e incisioni di loro proprietà. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di Studio G5, Pro Loco Chioggia Sottomarina e l’amministrazione comunale. (e.f.)

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Cultura Xxx

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Appuntamenti. Chioggia, Cavarzere, Noale e Santa Maria sono coinvolte nel palinsesto

“Suoni d’acqua”, quattro città per il festival diffuso della musica

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hioggia, Cavarzere, Noale e Santa Maria di Sala sono le città coinvolte nella seconda edizione di “Suoni d’Acqua”, il festival diffuso dei territori d’acqua dal jazz alla musica classica alla musica etnica, organizzato da Musica Chioggia in collaborazione con Ministero della Cultura, Regione Veneto, Rete Eventi, Rete Mondiale Unesco dei Musei dell’acqua, Centro Internazionale Civiltà dell’acqua e Epica dell’Acqua. “Suoni d’Acqua - spiega Gabriele Vianelli, Co-direttore Artistico di Suoni d’Acqua - riunisce in un unico palinsesto tanti eventi culturali e produzioni originali, riservando spazio ad un’importante collaborazione con il Premio Tomorrow’s Jazz organizzato da Veneto Jazz. I giovani talenti del jazz in cartellone sono orientati al jazz contemporaneo e stanno elaborando linguaggi personali, ricchi di influenze e contaminazioni mediterranee, nordiche, elettroniche ed etniche. Affianchiamo ai giovani talenti artisti di fama internazionale che si esibiscono da moltissimi anni nei migliori palcoscenici del mondo come il Maestro Bogino e Miomira Vitas” “Educare a nuove consapevolezze sul valore e su usi più lungimiranti dell’acqua - aggiunge Eriberto Eulisse, direttore Rete Mondiale Unesco dei Musei dell’acqua e Centro Internazionale Civiltà dell’acqua - richiede necessariamente sia momenti di educazione formale che informale, come viene proposto in questa serie di concerti organizzati da Musica Chioggia per sensibilizzare il più ampio pubblico su temi urgenti che affliggono il nostro paese e che non possono più essere affrontati solo con le solite e stereotipate logiche emergenziali”. Il festival “Suoni d’acqua” attraverso il linguaggio universale della musica dà luce alla cultura dell’acqua, alle sue fragilità, al suo essere indispensabile e dar visione alla sostenibilità, offre occasioni di scambio e di turismo sostenibile coinvolgendo anche luoghi apparentemente ‘minori’ del territorio, promuove momenti d’incontri tra le persone e la bellezza. “Jazz, musica etnica ma anche musica classica, che permette un’intensa armonia tra suoni e mente - sottolinea Pietro Perini, Co-direttore Artistico del festival. - La musica classica si intende

Si riuniscono eventi culturali e produzioni originali nella serie di concerti che propongono anche momenti di educazione, formale e informale, sul valore e gli usi lungimiranti dell’acqua

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come cultura e radici; come una radice scava, va a fondo e non si lascia trascinare dalla moda del momento ma penetra cercando la linfa vitale nelle cose più profonde e pregnanti. La nostra cultura basata fin dai tempi antichi sull’ evoluzione delle arti non può non tenere conto di questi importanti e basilari valori di civiltà che questa disciplina trasmette a chi la pratica e a chi la ascolta”. Dopo gli appuntamenti di San-

ta Maria di Sala, Noale, e il 18 novembre a Cavarzere, il festival “Suoni d’acqua” propone all’Auditorium san Nicolò a Chioggia il 1 dicembre il Concerto di Natale con il Coro Lirico Patavino “G.Verdi”- Ensemble D’archi “G.Zarlino” diretti dal maestro Pietro Perini e il 9 dicembre il concerto jazz “Songs for a desert island” con il Duo Castelli e Ponchiroli. Eugenio Ferrarese

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Sport

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Panathlon. L’incontro nell’anno sociale dedicato all’atletica leggera

Due campionesse dell’atletica ospiti nel Club di Chioggia Due atlete delle Fiamme Oro, Elisa Molinarolo ed Enrica Copolloni hanno raccontato la loro esperienza sportiva, ripercorrendo le principali tappe della loro carriere e i successi ottenuti

D

ue atlete delle Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato, sono state ospiti il 23 ottobre scorso del Panathlon Club di Chioggia: la campionessa olimpionica di salto con l’asta Elisa Molinarolo - che quest’estate ai Mondiali di atletica di Budapest è stata la prima azzurra in grado di conquistare una finale in una competizione mondiale - ed Enrica Cipolloni, altista, multiplista ed eptathlonista, pluricampionessa in varie discipline dell’atletica. Il Panathlon Chioggia, come ha ricordato Stefania Lando, presidente del Club, ha voluto dedicare l’anno sociale 2023 proprio all’atletica leggera. Le due campionesse hanno raccontato la loro esperienza sportiva anche attraverso dei

filmati che hanno ripercorso le principali tappe della loro carriera e i successi ottenuti. Hanno inoltre sottolineato l’importanza delle Fiamme Oro, le grandi opportunità offerte agli sportivi dal corpo d’armata e il progetto sociale “Scintille Oro - accendiamo il futuro” sullo sviluppo dell’atletica a tutti livelli. All’incontro del Panathlon Club erano presenti monsignor Simone Zocca, nuovo vicario generale della diocesi, il consigliere regionale Marco Dolfin, il presidente del Rotary club di Chioggia Paolo Venerucci e la campionessa Manuela Levorato, socia del Club chioggiotto. E tra gli argomenti discussi anche la realizzazione a Chioggia di impianti sportivi adeguati alla città e, in particolare, una nuova

L’incontro Panathlon con le campionesse di atletica

pista di atletica leggera. Il prossimo appuntamento per i soci del Panathlon Chioggia sarà la festa degli Auguri del Club con la con-

segna di alcune targhe oro e guidoni di benemerenza a sportivi, dirigenti e/o società sportive che nell’anno 2023 si sono partico-

larmente distinti a livello sportivo per risultati raggiunti e per la promozione dello sport. Eugenio Ferrarese

Un lungo tour in barca a vela per valorizzare la risorsa acqua, il patrimonio blu Un lungo tour per tutta l’estate veleggiando lungo le coste della penisola con partenza da Lerici in Liguria e arrivo a Termoli. Anche la città di Chioggia ha accolto nel mese di ottobre alla darsena Le Saline l’arrivo dell’imbarcazione “Jancris” aderendo al Blue Tour 2023 organizzato da Italian Blue Route, un itinerario culturale per la valorizzazione del patrimonio blu e della risorsa acqua, dalla Lega Navale Italiana Delegazione Universitaria Tor Vergata e dall’Associazione Velica Jancris con il coordinamento

della Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici. Contribuire alla sensibilizzazione al risparmio idrico e ad un turismo più responsabile, attraverso la valorizzazione del patrimonio identitario e l’innovazione tecnologica è una delle sfide della “Blue Economy”. L’equipaggio di “Jancris”, capitanato da Alfredo Giacon, ha incontrato a Chioggia in rappresentanza della città il vicesindaco Daniele Tiozzo Brasiola, il Consigliere Delegato al Turismo Riccardo Griguolo, Pietrangelo

Pettenò di Italian Blue Route e il consigliere regionale Marco Dolfin. Alfredo Giacon - skipper, scrittore e giornalista, collabora con riviste del settore e con quotidiani locali - ha percorso oltre 140.000 miglia di navigazione. Insieme alla moglie Nicoletta su Jancris si è classificato terzo al giro del mondo nella regata Millenium Odyssey. Ha organizzato molte missioni ambientaliste internazionali ed ha vinto due premi internazionali per l’ambiente. (e.f.)

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RITORNO A SCUOLA: MA COME? di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola.

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Settimanali locali

Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

VALPERGA Prima grana

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco

A Leini calcio in quarantena

Rivarolo. Finisce la «guerra»

San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone

L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt»

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

A PAGINA 5

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

A PAGINA 3

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa

di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti?

canale

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segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era. segue a pagina 47

IL RACCONTO

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

ALLE PAGINE 28 e 29

segue a pagina 46

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Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

di Giovanni Cominelli La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

canale

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

BRENO

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

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VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

CUORGNÈ Martedì

viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100 LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Benigno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

ALTO CANAVESE E’ stato un

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE

IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo D’Azeglio nella mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

IVREA

Vaccino antinfluenzale sì o no? Sta per iniziare la campagna d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

la MONTATURA è in OMAGGIO

Montalto Dora

Una petizione per salvare l’ufficio postale

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

La colletta per pagare la causa persa al Crist

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

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Il vaccino in arrivo... non per tutti

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A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

L’INCHIESTA Viabilità

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea

TV CIRCUITALI

EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

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NATALE 2023

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PADOVA si veste di

luci e colori per accendere la magia del Natale in città

L

’atmosfera e la magia della festa più attesa dell’anno sono pronte ad invadere Padova. Conto alla rovescia per la suggestiva atmosfera di luci e decorazioni tipiche del Natale. Ad accompagnare il Black Friday, il 24 novembre, saranno le 60 installazioni previste ad illuminare i principali palazzi comunali quali Palazzo Moroni, Loggia Amulea, il Teatro Verdi, e poi gli alberi di Prato della Valle, alcune principali delle principali rotonde e le piazzette di tutti i quartieri. A queste luci si uniranno le tradizionali luminarie dei negozianti che attraversano le strade, sostenute anche dai contributi che il Comune ha erogato con apposito bando pubblico concluso a inizio novembre. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la tecnologia LED a basso impatto. Per completare l’atmosfera natalizia il tradizionale appuntamento, il 2 dicembre dalle 16.30, con l’accensione dell’albero di Natale, quest’anno a cura di Tigotà. L’evento si aprirà con un coro Gospel e i saluti istituzionali che accompagneranno

Il 24 novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 2 dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città, con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni. l’accensione dell’elemento più iconico del nostro Natale. E poi a ruota l’inaugurazione dei mercatini, gli spettacoli di videomapping, la pista di pattinaggio e tutte le attività che da anni trasformano Padova in un irresistibile polo di attrazione durante le festività natalizie. La città si popolerà di mercatini durante il periodo delle feste, il Natale toccherà quasi tutto il centro storico con le sue casette di legno. In uno degli scorci più tipici di Padova, da sabato 25 novembre si riaccenderà l’atmosfera natalizia fino a dome-

nica 7 gennaio. Torna anche quest’anno il “Villaggio di Babbo Natale”, promosso da Ascom Confcommercio all’interno di Piazza Eremitani. Mercatino natalizio, allestimenti a tema, giostre per i più piccoli, la casetta ospiterà Babbo Natale e poi ancora attività di animazione itinerante che riguarderà tutto il centro storico. E poi ancora “Fiera di Natale” dall’8 dicembre al 7 gennaio con le bancarelle tradizionali in centro nelle piazze. Infine, ci sarà il famoso “Natale Artigiano” in piazza Capitaniato dal 7 dicembre al 7 gennaio, che da oltre vent’anni espone creazioni artisti-

che realizzate completamente a mano da circa una quarantina di artigiani. C’è grande attesa per “Il trenino di Natale” che dal 25 novembre percorrerà le vie della città. Un viaggio itinerante in centro storico per assaporare la magia natalizia. Torna, dall’8 dicembre, lo spettacolo delle proiezioni di luci e del videomapping sulle facciate monumentali di Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta, Piazza dei Signori e sulla Chiesa di Sant’Antonino all’Arcella. Le luci esalteranno le linee architettoniche dei monumenti e ci porteranno a fare un viaggio nella storia della città. A Natale a Padova non può mancare la pista di pattinaggio su ghiaccio per passare una serata con gli amici o con tutta la famiglia. Novità di quest’anno, nella magnifica cornice di Prato della Valle dal 26 novembre al 28 gennaio, arriva una grande pista di pattinaggio di 600 metri quadrati. Tutto questo per accompagnare i cittadini e chi sceglierà di venire a trascorrere le festività in Veneto con un vero e proprio spettacolo di luci da guardare con il naso all’insù.


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#Regione

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L’analisi. Le ambizioni di Fratelli d’Italia, l’opzione Zoppas, il terzo mandato e la campagna elettorale

Rebus Veneto, grandi manovre nei palazzi del potere S

i prospetta un periodo particolarmente intenso per la nostra Regione. Le trattative tra Palazzo Chigi, Palazzo Balbi e Ca’ Farsetti sono febbrili. Sembrano passare proprio da li, più che dalle segreterie dei partiti, le alleanze e le mosse per il futuro del Veneto. L’incrocio possibile è un po’ complesso, ma cerchiamo di metterlo in ordine.

IL QUADRO DEL NORDEST Gli scenari politici, profondamente mutati nel corso degli ultimi anni, non possono più “supportare” l’ipotesi che tutte le regioni del nordest siano a trazione leghista. Il friulano Fedriga è stato riconfermato lo scorso aprile, quindi il derby in casa salviniana si gioca tutto tra Lombardia e Veneto. I bene informati sono pronti a giurare che il Capitano, Matteo Salvini abbia già scelto: senza terzo mandato per Zaia sarà il Veneto a essere sacrificato per mantenere a Milano, sul Pirellone, ben visibile il vessillo legista con l’Alberto da Giussano. A questo punto il Veneto toccherebbe, senza ombra di dubbio, a Fratelli d’Italia e la Presidente Giorgia Meloni sembra che stia trattando in prima persona il dossier. Un cambio epocale che l’attenta premier non vorrebbe fosse anche traumatico sopratutto per la tenuta del rapporto con gli alleati di Governo. Ecco perché l’orientamento in casa FdI sarebbe quello di scegliere un candidato il più “civico” possibile. L’OPZIONE ZOPPAS Il nome giusto per il candidato Presidente della Regione civico, ma in quota Fratelli d’Italia sarebbe quello dell’imprenditore delle acque naturali (tra le altre cose), Matteo Zoppas. Sembra che il giovane imprenditore, dopo che i rispettivi sherpa hanno avvicinato le parti, abbia ricevuto la proposta direttamente da Giorgia Meloni: Zoppas sarebbe molto allettato dalla possibilità. Chi sta gettando acqua sul fuoco e spegnendo, in un certo senso, gli entusiasmi sarebbe la famiglia dell’imprenditore che non ve-

drebbe di buon occhio un’esposizione diretta in politica. Dalle parti di Fratelli d’Italia sembrano essere consapevoli di quanto l’opzione Zoppas, per quanto sia la preferita, sia tutt’altro che certa, quindi il lavoro di scouting per il Presidente non si è fermato. Staremo a vedere. PRESIDENZIALISMO E TERZO MANDATO Presidenzialismo e Terzo Mandato potrebbero essere fortemente intrecciati tra loro molto più di quanto non possa apparire ad un primo sguardo. Alcuni esponenti dei gruppi parlamentari leghisti hanno, infatti, protocollato un disegno di legge, poche settimane addietro, attraverso il quale consentire ai presidente di Regione di proporsi per un terzo mandato. Poteva sembrare una mossa simbolica più che sostanziale, ma quando a distanza di poche settimane la Premier Meloni ha aperto il dibattito sulla riforma in chiave presidenzialista dell’ordinamento istituzionale, più di qualcuno ci ha visto un nesso. Lo scambio, infatti, potrebbe essere: voto per il Presidenzialismo in cambio dell’introduzione del terzo mandato per i presidente di Regione. Una condizione, questa, che rimetterebbe prepotentemente in gioco Luca Zaia che non ha mai fatto mistero di avere come priorità per il proprio futuro politico proprio il confermarsi alla guida della Regione Veneto. Del resto alla pattuglia leghista veder arrivare prima il Presidenzialismo che il Federalismo è assolutamente indigesto. Sul terzo mandato ai presidente di Regione potrebbero trovarsi, inoltre, anche delle importanti convergenze. Elly Schlein, da sempre contraria, potrebbe rivedere, in una fase di debolezza, la sua convinzione: tutto sommato anche alla leader Dem potrebbe fare comodo, nonostante le profonde divergenze politiche e personali, non aprire fronti con Michele Emiliano, presidente della Puglia, Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e soprattutto Vincenzo DeLuca in Campania. Non ri-

Sopra: Metteo Zoppa A destra:Alessandra Moretti

Dall’alto a sinistra, in senso orario: Matteo Zoppas, Alessandra Moretti Elena Donazzan e Luigi Brugnaro

candidarli, infatti, metterebbe, infatti, seriamente a rischio la conferma al centrosinistra di tre regioni fondamentali per le sorti della stessa segretaria dei Democratici. LA CORSA ALLE EUROPEE Se a Zaia non fosse consentito il terzo mandato (nel suo caso sarebbe il quarto , ma la legge sul limite dei mandati è entrata in vigore dopo che il primo giro a Palazzo lo aveva già completato) sarà lui, con ogni probabilità, la punta di diamante della corsa leghista a Bruxelles. Sempre in casa Lega sarà impegnata a cercare la riconferma, invece, ci sarà Rosanna Conte. Grandi movimenti nel PD. Ci riproverà, senza dubbio, Alessandra Moretti, non dovrebbe essere della partita, invece, l’altro vicentino, Achille Variati. Insieme a loro si sussurra, anche, delle possibili candidature di Alessandro

Zan, alfiere dei diritti civili, e della veronese, già parlamentare Alessia Rotta. Potrebbero esserci anche candidare “civiche” legate al mondo della cultura o pescate da Il Veneto che Vogliamo, formazione distante dal PD, ma affine alla segretaria Schlein. Fratelli d’Italia sembra intenzionata a schierare l’assessore regionale, Elena Donazzan che potrebbe correre in ticket con l’avvocato trevigiano, Fabio Crea. Per quello che riguarda Forza Italia molto dipenderà come andranno i congressi provinciali, ancora non convocati. La nuova era targata Flavio Tosi, non è un mistero, sta producendo un certo subbuglio: si sono avvicinati ai forzisti molti leghisti delusi, tra i quali l’ex vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin e lo scontro con i Berlusconiani doc non ha ancora un vincitore annunciato.

LA VARIABILE BRUGNARO Se Zaia andasse realmente in Europa perché privato del terzo mandato, o facesse realmente un pensierino a candidarsi sindaco di Venezia come ventilato da alcuni ambienti nelle scorse settimane, Luigi Brugnaro potrebbe essere l’alternativa della Meloni in caso di rifiuto di Zoppas. È pur vero che Brugnaro ha un proprio movimento politico, Coraggio Italia, ma difinirlo uomo di partito in senso stretto appare eccessivo. Ecco perché Brugnaro potrebbe rispondere all’identikit di uomo di impresa non legato direttamente a formazioni politiche nazionali, ma collocato stabilmente nel centrodestra e con il valore aggiunto di avere una certa esperienza amministrativa visti i due mandati da sindaco di Venezia. Il diretto interessato pare coltivi questa ambizione da tempo e i viaggi a Roma dei suoi uomini di fiducia si starebbero facendo sempre più frequenti.


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Regione

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Un nuovo piano. Per la segretaria del Pd “la politica è stata latitante mentre l’emergenza abitativa cresceva”

Elly Schlein a Mestre per le politiche abitative: “Immaginiamo la casa come un diritto fondamentale” S

ono tanti i punti toccati dal “Piano nazionale per il diritto alla casa” del Partito Democratico, presentato nelle scorse settimane all’M9 di Mestre nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione anche della segretaria del partito Elly Schlein. Innanzitutto, l’incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica, senza però prevedere ulteriore consumo di suolo. “Il piano casa del Pd – ha specificato Schlein – parte dalla rigenerazione urbana, dalla riqualificazione del patrimonio esistente nell’immediato: in tempi molto brevi possiamo ridurre le liste d’attesa e dare una casa a chi ne ha diritto e ancora lo sta aspettando”. Tra gli aspetti centrali anche la visione della casa in un’ottica integrata, “come punto dove convergono giustizia sociale e giustizia climatica”, che per questo necessita di politiche che abbassino bollette ed emissioni clima alteranti. Altro nodo cruciale quello

della reintroduzione del Fondo per l’affitto: “Le risorse vanno reinserite e triplicate per sostenere le famiglie che sono scivolate verso una povertà assoluta che impedisce loro di pagare l’affitto, ma bisogna farlo con misure proporzionate, altrimenti il rischio è quello di mettere le fasce più fragili in competizione tra di loro”. Quindi sul Fondo per la morosità incolpevole: “Le politiche pubbliche possono fare moltissimo per dare garanzie sulle eventuali morosità e per ricostruire quel rapporto di fiducia tra proprietari e inquilini che è fondamentale”. La segretaria del Pd ha quindi evidenziato la necessità impellente di agire anche per regolamentare il mercato degli affitti brevi “che stanno avendo un effetto distorsivo sul mercato”. Per la Schlein la situazione abitativa di una grande città come Venezia è però diversa da quella di Firenze, Milano o Bologna, così come è differente l’esigenza abitativa delle

aree interne rispetto a quelle montane. “Non possiamo pensare di scrivere a Roma politiche che si adattino ai bisogni di territori e comunità che sono diverse: la politica deve riabbracciare questa consapevolezza e scrivere politiche su misura” ha detto. Il tema casa è però ormai sempre più anche terreno di scontro politico: la segretaria Schlein ha infatti affermato di essere rimasta “colpita” leggendo l’annuncio del ministro Salvini “sul primo tavolo su un piano per la casa entro la fine di quest’anno” e dal palco ha dichiarato: “Se aspettiamo Salvini, non vedremo nulla sulla casa nemmeno in questa legislatura. Per fortuna che c’è il Pd che ha fatto un percorso di quattro o cinque mesi per arrivare ad alcune proposte concrete”. In sostanza, la casa insieme al salario minimo diventa il secondo tema che caratterizzerà la politica del Partito Democratico su cui Schlein è convinta che “si possano trovare

La platea all’M9 di Mestre durante il convegno del Pd, a fianco (o sotto dipende dall’impaginazione) Elly Schlein durante il suo intervento

importanti convergenze con le altre forze di opposizione”. “Io credo che serva un piano nazionale, ma soprattutto una politica che senta l’esigenza di fare proprio questo tema e che risponda al cambiamento dei bisogni abitativi delle persone in Italia” ha dichiarato in chiusura la segretaria del Pd. Tra punti toccati, anche le difficoltà degli studenti fuori sede per cui “il diritto alla casa non soddisfatto diventa un

ostacolo anche al diritto allo studio”, apprezzamento per le esperienze di co-housing “che possono essere uno strumento per preservare l’autonomia delle persone disabili o anziane” e un incoraggiamento alla creazione di un ministero ad hoc “per evitare di vedere diventare la casa la cenerentola di altre politiche dove è più facile andare a tagliare i nastri alle inaugurazioni”. Marika Andreoli

Elezioni, Ciambetti: “La par condicio è una legge ormai superata” come le fake news”. Lo ha detto in apertura del consegno promosso dal Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni del Veneto. “Ciò che colpisce, - ha aggiunto Ciambetti - è che nello scenario dell’era informatica, tra social e intelligenza artificiale, big data ed effluvio di informazioni, la propaganda politica sia regolamentata da una legge obsoleta. La Par Condicio funziona bene nella gestione delle controversie nella propaganda politico-amministrativa locale.

A pochi mesi dal ritorno alle urne per le elezioni europee e amministrative il dibattito politico in Veneto investe anche la legge sulla “par condicio” che regola l’informazione durante le campagne elettorali. Per Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale del Veneto, “la par condicio è una legge superata dai tempi: facilmente aggirata, è resa obsoleta anche dai social media, che consentono un dialogo non filtrato con gli elettori e moltiplicano il messaggio politico anche con risvolti non esattamente positivi,

Tuttavia, paradossalmente, sono toccati dalla norma tutti i candidati delle elezioni in cui i cittadini esprimono le preferenze, principalmente le elezioni amministrative comunali, le Regionali e quelle Europee: e questo è un vero e proprio “vulnus”, perché, per assurdo, una norma nata per difendere l’accesso democratico al mezzo televisivo, per garantire condizioni eque e di parità tra i soggetti della politica, oggi colpisce la democrazia e non tutela i cittadini. L’auspicio che faccio è che questa legge venga rivista”.

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Regione

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Le consultazioni. L’assessore Calzavara: “Passo importante, nel segno della democrazia diretta”

Referendum sulle fusioni di Comuni, promossi due progetti su quattro Nasceranno Santa Caterina d’Este (Padova) e Setteville (Belluno), da valutare il risultato tra Sovizzo e Gambugliano, no alla fusione tra Polesella e Guarda

D

ue fusioni approvate e due bocciate: i ventimila veneti chiamati alle urne per i referendum in otto Comuni si sono espressi a favore del “matrimonio” fra enti locali nel padovano e nel bellunese. Non passano invece le altre due proposte nel rodigino e nel vicentino. Questa prima tornata del referendum regionale consultivo con la nuova legge porta alla nascita di due nuovi Comuni. Nella bassa padovana Santa Caterina d’Este conterà 2350 abitanti dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este. In provincia di Belluno nasce Setteville, con 5793 abitanti, tra Quero Vas e Alano di Piave. Il più soddisfatto, oltre ai proponenti dei progetti di fusione, è l’assessore al bilancio e agli enti locali Francesco Calzavara: “L’abbassamento del quorum di

partecipazione ha sicuramente incentivato la partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato interesse e adesione a questo importante istituto di democrazia diretta. Questo risultato dimostra quanto sia importante continuare a ragionare sulla razionalizzazione della governance, individuando la dimensione media ottimale degli enti in grado di assicurare anche tutte le funzioni comunali – prosegue Calzavara -. Il Veneto, con i suoi 563 comuni, è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 Comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio. La consultazione è stata il primo piccolo passo, ma importante, per raggiungere questo risultato”.

Francesco Calzavara

Nel padovano Tiberio Businaro, sindaco di Carceri, plaude alla fusione con Vighizzolo: «Da due genitori è nata una figlia: Santa Caterina d’Este. Ora, il progetto che portiamo avanti dal 2011 diventerà realtà. Una lunga genesi, con tanti ostacoli, ma ci abbiamo creduto sino in fondo ed i cittadini lo hanno

fatto con noi. I cittadini di Santa Caterina d’Este avranno molti benefici, sarà un Comune inclusivo, aperto e che potrà disporre di fondi e di servizi- continua Businaro - Il territorio potrà crescere e desideriamo essere un esempio anche per altri Comuni. I cittadini ci hanno premiato, siamo stati ascoltati e ora dimostreremo con i fatti e con la concretezza che hanno fatto la cosa giusta nel votare “si” alla fusione. Saranno le due comunità che faranno crescere questa nuova figlia. Vorrei inoltre tranquillizzare i nostri residenti. Non chiuderà nessuna delle due sedi comunali ed anche i servizi ai cittadini resteranno tali ed anzi, verranno incrementati. Le poste e le farmacie resteranno tali ed avremmo a disposizione un vigile in più”. Per quanto riguarda i due progetti bocciati, bisogna fare una distinzione. Mentre a Polesella non è stato raggiunto il quorum (27%, con la maggioranza di “sì”) a Guarda è stato raggiunto, ma

ha vinto il no, per cui non passa il referendum sulla fusione. “Per certi versi è il risultato più sorprendente – specifica l’assessore Calzavara -: nonostante ci fosse l’unanimità dei consigli comunali si è forse dato per scontato l’esito, non comprendendo anche le legittime contrarietà”. Diverso ancora quanto successo tra Sovizzo e Gambugliano. Mentre a Gambugliano è stato raggiunto il quorum con il 64% di sì, nel comune di Sovizzo sono mancati solamente 25 voti al raggiungimento del quorum, con la maggioranza di cittadini che hanno espresso il voto favorevole alla proposta di fusione (il sì è 94,17% il no 5,83%). In questo ultimo caso, la legge regionale dà facoltà al Consiglio della Regione del Veneto di effettuare una valutazione complessiva sul referendum, considerato che hanno partecipato al referendum una percentuale non inferiore a 5 punti rispetto al quorum previsto. Giada Zandonà

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NOVEMBRE 2023

on-line:

Il Rapporto sulle nascite in Italia

I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita

Mamme in età sempre più avanzata ma molto più controllate

L’ 89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20% delle madri sono straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. È quanto risulta dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero, presentato a fine ottobre. La rilevazione – istituita dal Decreto del Ministro della sanità 16 luglio 2001, n. 349 – costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita e rappresenta uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale, con un livello di copertura pressoché totale. I trend 2012 – 2022. Nel Rapporto sono stati introdotti alcuni elementi innovativi, relativi agli andamenti di tendenza, dal 2012 al 2022, delle principali variabili osservate: il luogo del parto, le caratteristiche delle madri, la gravidanza, il parto, il neonato e le tecniche di procreazione medicalmente assistita. La percentuale dei parti pretermine (<37 settimane) passa da circa 7 ogni 100 a 6; aumenta l’età media delle madri al primo figlio (sia per le italiane che per le straniere); l’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. Per le donne straniere l’età media al primo figlio passa da 27,7 a 29,2 anni. Prosegue alla pag. seguente


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Patologie dell’anca nei giovani, l’ospedale di Cittadella all’avanguardia nella chirurgia preventiva

Il dr. Paolo Lorenzon al fianco del direttore dell’UOC Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella, dr. Giovanni Castiello

C

ontrariamente a ciò che di solito si pensa la patologia dell’anca non è un problema legato solo alla popolazione anziana. Di fatto “le patologie dell’anca si riscontrano anche nei giovani adulti e, persino, negli adolescenti – spiega il dr. Giovanni Castiello, direttore dell’Uoc Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea –; la prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale nel trattamento dell’artrosi giovanile e rappresenta da sempre, per il nosocomio cittadellese, uno dei fiori all’occhiello”. Uno studio mirato della patologia porta a una maggiore comprensione di questi disturbi e al loro eventuale trattamento chirurgico in fase iniziale (pre-artrosica) evitando così la necessità di una protesi d’anca e permettendo un’ottima ripresa delle proprie attività senza dolori o disturbi. ”A partire dal 2019 – prosegue il dr. Castiello –, è stata ulteriormente intensificata l’attività di chirurgia conservativa dell’anca volta a impedire lo sviluppo dell’artrosi nel paziente giovane; que-

sto tipo di chirurgia, altamente specialistica e realizzata in pochissimi centri in Italia, è praticata dal dr. Paolo Lorenzon, che si avvale di metodiche all’avanguardia ispirate alla scuola del prof. Reinhold Ganz di Berna, uno dei massimi esperti mondiali su questo tema”. Un esempio è “l’impingement femoro acetabolare”, dove un eccesso d’osso sul versante femorale o acetabolare limita i movimenti creando continui microtraumi che finiscono per portare all’artrosi. In tal caso, un’asportazione chirurgica di questo eccesso d’osso risolve il problema. Allo stesso modo, nelle forme di displasia, l’anca non riesce a funzionare correttamente per un insufficiente sviluppo dell’acetabolo. Un nuovo orientamento di questo elemento del bacino, ottenuto tramite apposite osteotomie, è sufficiente per ripristinare la corretta funzione dell’articolazione. Anche malattie dell’anca nell’accrescimento come esiti di epifisiolisi e morbo di Perthes possono beneficare di questa chirurgia.

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I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita Segue dalla pag. precedente

Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie (seppur meno marcatamente); nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri con più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diversificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove essi avvengono. La percentuale di donne che ricorre alla fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (Fivet) passa dal 37% del 2012 al 48% dell’anno 2022 e continua ad essere la tecnica più utilizzata; aumenta invece solo lievemente la percentuale di chi ricorre al metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (Icsi). Nel complesso i parti con procreazione medicalmente assistita Pma aumentano del 73% nel periodo considerato, ma diminuisce notevolmente la percentuale di parti plurimi in gravidanza con Pma (21% nel 2012, 9% nel 2022). Continua il fenomeno della denatalità (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur lievemente) la percentuale di nati morti. Dove partoriscono le donne in Italia. L’ 89,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.). Nelle Regioni in cui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialmente diverse. Il 62,2% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Le caratteristiche delle madri. Nel 2022, circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,7%) e dell’Unione Europea (19,6%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,3% e il 7,9% delle madri straniere. Delle donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% ha una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 24,7% sono casalinghe e il 14,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. I neonati. Lo 0,9% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test di valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,5% dei nati ha riportato un punteggio a 5 minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10. Sono stati rilevati 994 nati morti corrispondenti a un tasso di natimortalità, pari a 2,4 nati morti ogni 1.000 nati, e registrati 4.332 casi di malformazioni diagnosticate alla nascita.

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Turismo sociale e inclusivo. L’Ulss 6 Euganea e 16 Comuni del territorio promuovono una progettualità condivisa

Le buone pratiche per rendere accessibili a tutti le Terme e i Colli

Con il progetto finanziato da Regione Veneto e Ministero per le Disabilità si vuole sviluppare una piattaforma organizzativa condivisa per mettere a sistema iniziative per un turismo “all included”

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endere il nostro territorio, con le sue bellezze naturali, artistiche, architettoniche, accessibile veramente a tutti: si può fare? L’Ulss 6 Euganea ci crede con convinzione e nell’ultimo anno ha contribuito a costruire solide basi. Lo stato dell’arte è stato tracciato a Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia dove si è svolto l’evento regionale “Turismo Sociale Inclusivo”, progetto finanziato dalla Regione del Veneto e dal Ministro per le Disabilità che ha promosso, a livello regionale, le buone pratiche per agevolare l’accessibilità e la più ampia ospitalità dei turisti portatori di handicap e dei loro familiari e caregiver. Per lo sviluppo di questa progettualità, l’Ulss 6 ha coinvolto il Comune di Montegrotto Terme in qualità di partner per i 16 comuni del territorio Terme Colli dell’Organismo di Gestione della Destinazione Turistica, impegnati con l’obiettivo di incrementare l’accessibilità alle località turistiche del territorio per le persone con disabilità (motoria, sensoriale,

psichica) attraverso interventi strutturali, modalità di comunicazione e opportune attrezzature. E’ stata predisposta una guida ai punti di interesse accessibili dell’Anello Ciclabile Colli Euganei E2, promosso un corso per operatori turistici, coinvolte oltre duecento persone con disabilità in attività ricreative, esperienze inclusive e tirocini lavorativi. E’ stato inoltre presentato il sito web “Tutti inclusi”, piattaforma che consentirà di conoscere e partecipare alle attività, noleggiare cicli per percorrere i tratti dell’E2, richiedere tirocini lavorativi. “L’obiettivo di questo sforzo condiviso è sviluppare – ha detto il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna aprendo l’evento regionale, alla presenza dell’assessore alla Sanità e al Sociale della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin - una piattaforma organizzativa condivisa capace di mettere a sistema iniziative nel campo del turismo a volte molto interessanti ma non ancora amalgamate in modo organico. Gra-

zie al sostegno della Regione del Veneto, l’Ulss 6 ha l’occasione per dare concretezza assieme agli altri stakeholders coinvolti – enti e imprese locali, strutture ricettive, enti del terzo settore, associazioni di volontariato – alla progettazione e promozione di un turi-

smo “all included”, nessuno escluso”. “Il progetto della nostra Azienda consiste – ha evidenziato il Direttore sociosanitario Maria Chiara Corti - nel trasformare il concetto ormai entrato familiare nelle nostre esperienze turistiche dell’ “all inclusive”,

pacchetti tutto incluso, in un turismo “all included”, nessuno escluso, attraverso lo sviluppo e il potenziamento della cultura dell’inclusione tra gli operatori turistici e culturali per una migliore accoglienza delle persone con disabilità”.

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Grandi Eventi

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Il programma. Coinvolto tutto il territorio comunale, dal centro storico alle isole e terraferma

A Venezia arriva il Natale: “Segno di speranza e fiducia” La magia della festa più attesa dell’anno tra luminarie, installazioni, piste di pattinaggio e appuntamenti culturali. Il sindaco Brugnaro: “Simboli e gesti della nostra tradizione, segni di vita nuova”

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uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si attrezza installando le luci che illuminano calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Un calendario di eventi, dal titolo “Venezia accende il Natale” – promosso dal Comune di Venezia in collaborazione con Vela spa – per ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di iniziative per tutte le età. Primo appuntamento sarà l’accensione dell’albero e delle luminarie: prima in Piazza Ferretto, giovedì 23 novembre alle ore 17.30, e a seguire, il giorno dopo alla stessa ora, la cerimonia di apertura si sposterà in Piazza San Marco. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono insieme il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere chi vive e visita la città durante le feste. Inoltre, American Express - ancora una volta sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma e Lista di Spagna – supporta in particolare il tessuto commerciale veneziano. In centro storico il calore del Natale sarà caratterizzato da luminarie nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole, per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. Le Procuratie Vecchie saranno invece illuminate grazie al progetto “Murano illumina il mondo”, in collaborazione con The Venice Glass Week. Grande attenzione sarà data, anche quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento delle luminarie a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. “Venezia vuole continuare a celebrare il Natale mantenendo vivi i segni della tradizione, come le luminarie diffuse sul territorio e i grandi alberi addobbati a

festa – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze e i mercatini, diventano elementi che arricchiscono l’emozionante clima natalizio, per i nostri concittadini e per chi sceglierà di visitare il nostro territorio, a misura di famiglia”. Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia”, dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto, come da tradizione sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da qui si estendono lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino. Dopo l’accensione dell’albero di Piazza Ferretto, l’apertura della sua pista di pattinaggio su ghiaccio e dei mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, sarà la volta dell’accensione dell’albero in Piazza San Marco, seguita dall’apertura della scenografica pista di pattinaggio di Venezia, in Campo San Polo. Grandi e bambini potranno inoltre pattinare sul ghiaccio anche a Marghera in Piazza Mercato, dove verranno ospitate esibizioni di pattinaggio, animazioni con dj set e sfilate. Sarà la Biennale di Venezia a curare un Natale contemporaneo, a Forte Marghera dal 16

dicembre al 6 gennaio, grazie al progetto “Abies electronicus (contemporary Christmas tree)”, una installazione sonora e luminosa che reinterpreta il classico albero di Natale posizionando, nell’area prospiciente la darsena, un albero alto 25 metri, dotato di suoni e luci e di una scala all’interno del tronco che porta in cima formando un belvedere sulla sommità. Ma il Natale 2023 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei aperti durante le festività natalizie, a partire dalle collezioni di recente acquisizione quale la straordinaria donazione Gemma De Angelis Testa alla Galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro, o il recente riallestimento delle collezioni di Mariano Fortuny nell’omonimo Palazzo oltre alle mostre temporanee tra cui “Marcel Duchamp e la seduzione della copia” alla Peggy Guggenheim Collection (fino al 18 marzo 2024), e “Chagall. Il colore dei sogni” al Centro Culturale Candiani di Mestre (fino al 13 febbraio 2024). Per la Notte di San Silvestro, come da tradizione, il Bacino di San Marco si illuminerà di mille colori con lo spettacolo pirotecnico che accoglierà il nuovo anno. Non mancheranno corse e re-

gate di Natale con gli atleti vestiti da Babbo Natale, mentre nel parco Albanese di Mestre tornerà il Bissuola Winter Village, un vero e proprio luna park per far divertire piccoli e adulti. E poi al Lido e Pellestrina sarà allestito il tradizionale Villaggio di Natale, insieme al trenino. La musica

non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Fabio Luisi, lunedì 1° gennaio 2024 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).


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A tavola

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Idee in cucina, facili e sfiziose

Rubrica a cura di

Sara Busato

In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi

TORTA SALATA ALLA VERZA (SENZA UOVA) Una pietanza semplice e conveniente da preparare. Un’ottima soluzione per gustare l’ormai celebre cavolo verza in una versione insolita ma molto gustosa. Aggiungendo pancetta e parmigiano, la torta diventa un delizioso antipasto rustico. Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia; 1 kg di verza; 100 g di pancetta a dadini; 70 g di parmigiano reggiano grattugiato; 1 spicchio d’aglio; 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva; sale; pepe nero e rosmarino Preparazione: Mettere la pancetta a dadini in una padella antiaderente e lasciarla rosolare senza aggiungere altri grassi. Nel frattempo, tagliare la verza a striscioline e poi a pezzetti. Quando la pancetta è abbrustolita, tenerla da parte e nella stessa padella riscaldare l’olio insieme all’aglio. Lasciar rosolare l’aglio, poi eliminarlo e aggiungere la verza. Mescolare, unire mezzo bicchiere d’acqua, coprire la padella con un coperchio e lasciar cuocere per 5 minuti. Unire sale, parmigiano e pepe. Mescolare bene e poi aggiungere la pancetta abbrustolita. Disporre la pasta sfoglia in uno stampo da 30 cm di diametro. Aggiungere la verza distribuendola bene e schiacciando lievemente con un cucchiaio di legno. Spolverare con il formaggio grattugiato rimasto e rivoltare i bordi della pasta sul ripieno. Cuocere in forno ventilato, preriscaldato a 180°, per 30 minuti. Lasciare intiepidire la torta salata alla verza prima di sformarla e servirla. A piacere, cospargere del rosmarino.

CREMA DI ZUCCA

TORTA PERE E NOCI

Una zuppa calda e confortante, perfetta per l’autunno ma anche per tutto il periodo invernale. Si può gustare calda oppure tiepida, come primo piatto o piatto unico. Ingredienti: 600 g zucca; 200 g patate; 80 g cipolle bianche; brodo vegetale (un litro); pepe nero; sale; olio extravergine di oliva; cannella in polvere; noce moscata Preparazione: Scaldare il brodo vegetale. Pulire la zucca, togliere la buccia esterna e i semi, quindi tagliarla a cubetti di circa 4 o 5 centimetri. Pelare le patate e tagliarle a cubetti della stessa dimensione. Pulire la cipolla, tritarla, quindi metterla in pentola con l’olio e farla imbiondire. Unire la zucca e le patate, aggiungere il brodo fino a coprire quasi completamente le verdure, conservando quello in eccesso. Aggiustare di sale e pepe, quindi portare a ebollizione a fuoco alto e ridurre il calore, lasciando cuocere per circa venti minuti. Aggiungere ulteriore brodo se necessario. Cuocere per altri 10 minuti. Frullare con un frullatore a immersione fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Unire la cannella e la noce moscata e mescolare. La crema di zucca è pronta..

Un dolce goloso, soffice e piacevolmente croccante al morso, grazie alla frutta secca sbriciolata. Perfetto per una colazione genuina o da gustare a merenda con un infuso bollente o una tazza di cioccolata calda. Ingredienti: 4 pere; 80 g di noce; 300 g di farina 00; 230 g di zucchero semolato; 150 ml latte; 100 g burro; 16 g lievito in polvere per dolci; 3 uova, estratto di vaniglia; limone

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Preparazione: Sbucciare 2 pere, eliminare il torsolo e tagliarle a pezzetti. Sistemare i pezzi di pera in un piatto fondo e spruzzarli con il succo di limone per evitare l’ossidazione. Tenere da parte. Rompere le uova in una ciotola, aggiungere lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Versare il burro fuso e il latte a temperatura ambiente. Unire la farina setacciata e il lievito. Profumare con l’estratto di vaniglia e mescolare accuratamente gli ingredienti. Incorporare i pezzetti di pera e 65 g di gherigli di noce sminuzzati. Versare il composto ottenuto in una tortiera da 24 cm di diametro rivestita con carta da forno. Sbucciare le pere rimanenti, tagliarle a fettine e disporle a raggiera sulla superficie del dolce. Quindi cospargere con i restanti gherigli di noce tritati e spolverizzare con un cucchiaio di zucchero semolato. Cuocere in forno statico a 180°C per circa 40 minuti. Una volta terminata la cottura, sfornare la torta e farla raffreddare per 10 minuti. Sformare il dolce su un piatto da portata e spolverizzarlo con dello zucchero a velo.


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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Non rimanete più in superficie ma sentite l’esigenza di approfondire le relazioni con le persone che contano nella vostra vita, selezionando tra chi è veramente importante e chi è solo di passaggio.

Vi sentite cambiati da qualche esperienza che vi ha messo alla prova. Ma adesso siete pronti per ripartire grazie ad un nuovo, conquistato, equilibrio che vi rende più consapevoli.

TORO Si ripresenterà qualche ombra nelle vostre giornate ma si tratta di nuvole di passaggio; non isolatevi e supererete brillantemente i momenti critici, tornando a brillare con tutta la vostra luce.

Novembre Novembre, intimità, raccoglimento e riflessione

GEMELLI Dovrete ritornare a considerare qualche impegno che avevate lasciato in sospeso, soprattutto in ambito lavorativo. Ma non sarà un mese dedicato solo al lavoro.

CANCRO State ritornando in piena forma fisica e psichica. Questo vi consente di dare il meglio di voi e di prendere tutto ciò che desiderate. Vi metterete in gioco e sarà divertente.

SCORPIONE Avete una grande energia che volete investire in tutti quei progetti che avete lasciato da parte da tempo. Vi buttate a capofitto ma non esagerate nelle cose, siate accorti e lungimiranti.

SAGITTARIO

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LEONE

Avete bisogno del vostro tempo e della vostra routine per ritrovare il giusto ritmo e dare la forma che desiderate alle vostre giornate. Concentratevi su di voi senza sensi di colpa.

CAPRICORNO Avete ricominciato a ritmo serrato e subito in quarta. Rallentate il passo perché il cammino è lungo ed è necessario dosare le energie. La vostra generosità non basta ma voi siete caparbi.

ACQUARIO

L’autunno vi porta ad essere più casalinghi, a cercare la tranquillità delle mura domestiche e un po’ di silenzio. Non sarete soli: le persone che vi amano sanno starvi accanto sempre.

Siete sempre messi di fronte a nuove sfide e anche questa volta vi rimboccate le maniche e affrontate la prova. Impegno, costanza e decisione saranno le armi vincenti.

VERGINE

PESCI

Avete voglia di colorare certe giornate un po’ grigie e anche se lo fate con la vostra proverbiale accortezza vi concederete qualche sfizio in più e qualche uscita un po’ “folle”.

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Ascolta

Vi siete proposti di essere parsimoniosi per realizzare un bel sogno che da tempo avevate nel cassetto. E’ arrivata l’ora di dare vita al vostro progetto e farlo decollare. Sarà un successo.


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21 novembre 2023 - 7 gennaio 2024

Alberi di Natale, scenografiche luminarie e installazioni arricchiscono passa al sistema le principali vie dello shopping Veneto24 del centro storico di Venezia, delle Isole di ultima e di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, generazione DAB che permette di ascoltare anche Trivignano, Zelarino... Mercatino natalizio a Mestre Piazza Ferretto e vieperfetta. limitrofe. la radio con unainqualità audio

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Mestre, Piazza Ferretto

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