Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale. La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.
CHIOGGIA, SEMPRE
Dopo Biologia, il mondo accademico guarda ancora con interesse alla città lagunare. L’assessore regionale Lanzarin: “Strategica la scelta di incrementare, dopo Mestre e Mirano, la proposta formativa delle professioni sanitarie”
Servizi alle pagg. 8 e 9
Le interviste
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SICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE
La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro
Servizio a pag. 27
SCINTILLE SULL’AUTONOMIA SI APRE UNA FASE DECISIVA
Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”
Servizio a pag. 22
Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5
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Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
La sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini.
segue a pag. 5
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Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.
L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.
Stadio Ballarin, si torna a casa
Si torna a casa. È arrivato il 29 novembre il parere favorevole da parte della Commissione Pubblico Spettacolo per l’utilizzo dello Stadio Aldo e Dino Ballarin; dunque, i granata potranno finalmente tornare a giocare tra le mura amiche. Dopo il protrarsi dei lavori di ristrutturazione e i tentennamenti del Coni, arriva il via libera e, ironia della sorte, la prima partita casalinga sarà anche una delle più attese in calendario: Union Clodiense – Padova.
E’ iniziata anche la campagna abbonamenti. Un sospiro di sollievo per la cittadinanza e soprattutto la squadra; considerato quanto può incidere il tifo granata in questo momento difficile per la compagine guidata da mister Andreucci.
“Noi ci abbiamo creduto, ci siamo impegnati, ci siamo riusciti, ma la burocrazia delle volte non aiuta a ripagare l’impegno dei tecnici dell’ufficio comunale dei Lavori pubblici, i tecnici e operai di tutte le imprese che hanno lavorato al Ballarin per adeguarlo in tempi record alla serie C” commentava solo qualche giorno fa il sindaco Mauro Armelao, che aveva promesso che nel mese di novembre le partite casalinghe della squadra sarebbero state giocate al Ballarin.
“Mi dispiace molto che il Coni non abbia intuito l’importanza di decidere “in fretta” perché per me il Coni rappresenta lo sport in tutte le sue forme, e la nostra partita al Ballarin sarebbe stata una festa dello sport”.
E tuttavia il primo cittadino esprime soddisfazione per la splendida immagine dello stadio rinnovato.
La capienza attuale, a fine lavori, è di 2.000 posti, con una tribuna centrale (ovest) che ospita 408 posti d cui 6 per persone con disabilità; una tribuna est (Eros Seda – Lusenzo) con 468 posti; una tribuna sud (Ultras Union) con 640 posti e una nord (destinata agli ospiti) con 484 posti d cui 2 per persone con disabilità e 2 per accompagnatori.
“E ora – è l’invito del sindaco Armelao - tutti ad abbonarvi e vi aspetto allo stadio per sostenere la squadra!”
Luca
Rapacciuolo
I granata potranno tornare a giocare tra le mura amiche
Sanità, Veneto al top ma si può far meglio
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private.
Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare.
Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.
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Direzione,
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Ponte della Fossetta, trasferimento del Mercato ittico e trasporto pubblico locale: le priorità del 2025
Mauro Armelao: “L’esperienza da primo cittadino a Chioggia è stupenda ma mi sono trovato a gestire problematiche stratificate anche a causa dell’immobilismo che spesso ha preceduto la nostra Amministrazione”
L ’avvicinarsi della fine dell’anno è tradizionalmente uno dei momenti più frenetici a lavoro come nella vita di tutti i giorni. Allo stesso tempo si tratta dei giorni in cui si tracciano i bilanci di quello che è stato e dei buoni propositi per il futuro. Di questo e altro abbiamo parlato con il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao.
Il periodo della sosta natalizia è alle porte. A quali grandi temi sta lavorando l’Amministrazione in questi giorni?
“In questo periodo, di pari passo con l’avvicinarsi delle Feste e la consueta attività di organizzazione di manifestazioni ed eventi, siamo naturalmente impegnati anche in quella che per l’Amministrazione è la normale attività su questioni importanti per la città. Ne cito quattro su tutti: il bilancio di previsione 2025 che andrà a delineare le strategie per il prossimo anno, il progetto del Ponte della Fossetta, il trasferimento del Mercato Ittico all’Ingrosso, il trasporto pubblico locale, dato che dal 1 gennaio inizierà la gestione di Arriva Veneto e dovremo definire tutte le corse in modo che il servizio ai cittadini sia efficiente”.
Nel lavoro fatto in questi anni da tutta l’Amministrazione comunale, cosa rivendica con maggiore soddisfazione?
“Sono davvero tante le questioni sulle quali abbiamo lavorato in questi tre anni, impegni che avevamo preso in campagna
elettorale, punti del nostro programma di governo che abbiamo portato a termine. Metto le crociere a Chioggia tra i primi che mi vengono in mente, un obiettivo che mi stava a cuore e del cui successo ero certo. E poi molti altri, la riapertura del Ponte delle Trezze, l’avvio della progettazione per il recupero del Ponte della Fossetta, il potenziamento della videosorveglianza, frazioni comprese, che ricordo, sono sempre in cima alla lista dei nostri interventi. E poi ricordo con soddisfazione il ritorno dei grandi eventi in città, cito su tutti i concerti di quest’estate con i big della musica nazionale e la mostra internazionale The Mystery Man. E poi l’adeguamento dello stadio Aldo e Dino Ballarin, la riqualificazione degli spazi verdi, comprese le frazioni di Valli, Isola Verde e Sant’Anna, alla quale abbiamo destinato un’importante parte dei fondi Pnrr, la riqualificazione dell’area Arena Duse, la sistemazione di alcune scuole come la Chiereghin e la Marchetti. Senza dimenticare la chiusura dell’Hotel Capo Est, questo è stato un intervento apprezzato moltissimo dai residenti della zona, esasperati da 12 anni di illegalità”.
Quanto è difficile essere sindaco di una realtà particolare come Chioggia?
“L’esperienza di Sindaco è stupenda. Le difficoltà si superano se ci metti passione, volontà e amore per la tua città e voglio ringraziare ancora una volta i miei concittadini per
avermi dato la possibilità, con il loro voto, di vivere questa impagabile esperienza. Tuttavia, a volte è frustante non riuscire a dare risposte immediate a tutti ma economicamente e tecnicamente è impossibile. Le cose da fare in una città come Chioggia sono tantissime. Credetemi, noi stiamo intervenendo su annose problematiche che la città vedeva irrisolte da molti anni. Oltre alle emergenze quotidiane che necessitano di interventi immediati, mi sono trovato a gestire problematiche stratificate anche a causa dell’immobilismo che spesso ha preceduto la nostra Amministrazione”.
La città si sta trasformando. Quanto la Chioggia (e frazioni) di oggi si avvicina a quella che ha in mente lei?
“Innanzitutto mi fa piacere che la trasformazione, in positivo, della città sia visibile. Le cose da fare sono ancora tante ma i primi i interventi importanti sono già stati fatti e altre azioni sono in fase di avvio. Penso alle frazioni dove nel 2025, lo garantisco, arriveranno le asfaltature”.
Il Sindaco chiude quindi l’intervista con gli auguri per la cittadinanza.
“Desidero fare i miei migliori auguri di Buone Feste a tutti i miei concittadini, - concludein modo speciale a chi non sta bene, è ricoverato all’ospedale, a chi è in difficoltà, a tutti coloro che lavoreranno durante le Festività per garantire sicurezza, servizi sanitari e tutti i servizi pubblici essenziali. Natale significa anche ricordarsi degli ultimi,
non abbandonare nessuno. Siamo una comunità forte e generosa, non dimentichiamolo mai, siamo orgogliosi della nostra Chioggia! I numerosi volontari che quotidianamente operano nella nostra città e che ringrazio di cuore lo mettono in pratica ogni giorno. Ma possiamo farlo tutti sempre, tendere la mano a chi, vicino noi, è in difficoltà. Il mio pensiero va alle popolazioni che passeranno il Natale sotto le bombe, i civili vittime inermi dei conflitti che ancora oggi insanguinano tanti Paesi in tutto il mondo. Pace, è il regalo per questo Natale che più desideriamo. Pace, non ci stancheremo mai di lavorare per raggiungerla, anche nelle nostre pacifiche comunità”.
Luca Rapacciuolo
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Cos’è Gaia e cosa può fare per me? Come e dove posso pagare il bollo auto in Veneto?
Mauro Armelao
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Territorio. Dopo il corso di Biologia si amplia l’offerta formativa
Chioggia, sempre più una città universitaria
Il sindaco: “Definiremo insieme all’Università le strategie future e gli investimenti economici”
C hioggia sempre più città universitaria. Il mondo accademico si “affaccia” alla città lagunare con l’avvio del nuovo corso di Infermieristica dell’Università di Padova, inaugurato a metà novembre presso il padiglione Aspo dell’Autorità portuale.
Sono 40 le matricole locali (50 i posti totali disponibili), che iniziano un percorso triennale in parallelo alle altre sedi distaccate di Mestre e Mirano. Un traguardo per il territorio clodiense, che amplia l’offerta formativa (ricordiamo che da anni è attivo il corso di Biologia Marina dell’Università di Padova). A questo punto sarà importante che la città riesca a mantenere le aspettative dell’utenza e dell’ateneo patavino. Proprio nel mese di ottobre dalle opposizioni (Pd e M5S) giungeva la segnalazione della scarsa comunicazione tra Comune e istituzioni universitarie, in particolare in riferimento al rinnovo delle formali convenzioni con l’Ateneo e l’inadeguatezza dei locali messi a disposizione a Palazzo Grassi.
“Ho incontrato la Magnifica Rettrice dell’Università di Padova, Prof.ssa Daniela Mapelli, per definire insieme le strategie future che i due enti metteranno in campo per garantire, non solo il mantenimento del corso di Biologia Marina, ma anche per un miglioramento dell’offerta universitaria nella nostra città mediante un investimento di risorse economiche - chiarisce il sindaco Armelao, che aggiunge – gli uffici comunali del patrimonio e l’ufficio convenzioni dell’Università saranno al lavoro per scrivere la nuova convenzione plu-
riennale che dia ampie garanzie all’ateneo patavino circa l’utilizzo in via esclusiva di tutto l’edificio di palazzo Grassi. È stata anche l’occasione per rinnovare i ringraziamenti per l’impegno nel portare il nuovo corso di laurea di Infermieristica nella nostra città”. Con l’occasione il primo cittadino ha consegnato un quadro raffigurante la rosa dei venti contornata da tutti i nodi con il loro nome, auspicando simbolicamente che il legame tra Chioggia e l’Università di Padova sia sempre più forte.
Luca Rapacciuolo
Un finanziamento di quasi 100mila euro per il restauro dei capitelli di Sottomarina
Si partirà con gli interventi a metà del 2025. I capitelli interessati sono Berti, Riva Sud Lusenzo, Corte Granda nel vecchio centro storico di Sottomarina, Netti, Zona Nord di Sottomarina. Per tutti e tre i lavori riguarderanno, tra le altre cose, un restauro generale conservativo, il rinforzo delle murature e la sistemazione degli interni. “Ci sono voluti 11 mesi per portare a Chioggia l’atteso finanziamento, - è il commento dell’assessore ai Lavori pubblici Angelo Mancin - che consentirà di ristrutturare i capitelli del centro storico di Sottomarina. Un traguardo importante che ci permetterà di riportare all’antico splendore tre opere-testimonianza delle nostre tradizioni, lasciate per anni all’incuria. Sottolineo l’importante lavoro di squadra all’interno della filiera politica che ha dato i suoi frutti. Grazie alla collaborazione a livello ministeriale abbiamo seguito passo passo la nostra richiesta inoltrata a dicembre 2023 fino alla sua approvazione. Il prossimo passo, appena arriverà il nullaosta dal Provveditorato e dalla Soprintendenza, sarà di affidare i lavori alla ditta esecutrice intorno alla prima metà del 2025”. Tre sono le edicole che si possono incontrare passeggiando per il contro storico di Sottomarina e si trovano rispettivamente nella zona Netti, nella zona Berti e nella zona Corte Granda e prendono il nome dalla zona in cui sono stati edificati. Tutte le strutture architettoniche risalgono al 1926, quando, in occasione del giubileo, gli abitanti decisero di omaggiare la Madonna, costruendo a proprie spese, dei capitelli nei tre maggiori campielli di Sottomarina Vecchia. Dopo anni di incuria e di mancata manutenzione i tre sacelli si trovano in forte degrado. Da qui la necessità dell’intervento di restauro. (o.j.)
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Taglio del nastro per il nuovo corso di laurea in Infermieristica
Presente l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, che ha definito strategica la scelta di incrementare con quella di Chioggia, dopo Mestre e Mirano, la proposta formativa delle professioni sanitarie
I
l nuovo corso di laurea in Infermieristica è ormai una realtà. L’inaugurazione ufficiale, presso il padiglione Aspo, lo scorso 13 novembre, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin che ha avuto parole di apprezzamento per questo corso che ha definito strategico.
“Siamo attenti e preoccupati per la carenza di medici in tutto il Paese e nelle nostre strutture sanitarie, e stiamo lavorando in ogni modo per uscire da questa emergenza. Ma abbiamo davanti a noi anche la sfida delle professioni sanitarie, se è vero che il numero dei medici diplomati in un anno supera quello degli infermieri che nello stesso anno terminano i loro studi. La tenuta del sistema, e quindi la possibilità di invertire la rotta, passa attraverso investimenti e azioni come quelli fatti a Chioggia. Costruiamo, anche attraverso questa proposta formativa, le risposte nuove alle necessità di una popolazione che cambia, e di una sanità che cambia”.
Il nuovo Corso di Laurea si inserisce nell’offerta formativa universitaria dell’Ulss 3 Serenissima. “E’ dal 2010 che la nostra Azienda sanitaria – ha sottolineato il Direttore Generale Edgardo Contato – ospita il Corso di Laurea in infermieristica dell’Università di Padova, nelle sedi di Mestre e di Mirano. Negli anni, si è registrato un notevole aumento dell’interesse verso questo percorso formativo, con un incremento dei posti disponibili: si è passati dai 70 posti disponibili nel 2014 ai circa 250 offerti per l’anno accademico che si apre, grazie anche all’attivazione di questo nuovo percorso a Chioggia, che è stato avviato nei locali messi a disposizione dall’Autorità Portuale”.
“Decisiva – ha concluso Contato - è stata la sinergia tra Regione Veneto, Università di Padova, Autorità portuale e Comune di Chioggia. Abbiamo dato una nuova casa all’alta formazione qui a Chioggia, e questa nuova casa è il Padiglione Aspo, edificio dell’Autorità Portuale”.
“Lavorare con i territori e creare occasioni per il miglioramento del livello di servizi e di opportunità per la comunità portuale e, in generale, per la cittadinanza è parte del nostro modo di agire in modo sostenibile - commenta Fulvio Lino
Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale -. Per questo motivo, lo scorso aprile, abbiamo costruito insieme all’Ulss 3 e alle Istituzioni coinvolte un progetto specifico su Chioggia che, attraverso il rilascio della concessione demaniale di una parte del fabbricato 950 situato nel nostro porto, desse concretezza alle nostre azioni per il territorio”. “Vedere oltre 600me-
tri quadri, adeguati per contenere aule per la formazione infermieristica, ma anche per la formazione che sarà specificamente strutturata per il personale portuale e imbarcato, come i corsi medical care e di primo soccorso, e ancora laboratori e uffici amministrativi, popolati di studenti e studentesse, ci rende orgogliosi – ha sottolineato - e consapevoli, ancora una volta, che funzione sociale e operativo-portuale
possono convivere. A questo poi, si aggiunge la possibilità per gli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l’attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di cono-
scenze legate alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra attività”.
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Con gli iscritti di Chioggia, sono più di 250 le matricole di Infermieristica
Sono 40 gli studenti iscritti al nuovo corso di Chioggia, che si sommano ai 213 iscrit-
ti al primo anno - 13 in più dei 200 previsti - nelle sedi di Mestre e Mirano, superando “quota 250”. Ai 253 iscritti al primo anno, si aggiungono 162 studenti del secondo anno e 110 del terzo anno: il totale degli iscritti sale così a 525 studenti impegnati nel percorso di formazione.
Il sindaco di Chioggia Mauro Armelao ha augurato a tutti un buon lavoro, sottolineando ai ragazzi un contesto cittadino di apertura all’innovazione. “Vi auguro di studiare con passione - ha detto Vincenzo Baldo, Direttore del Corso di Laurea, della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova - e con il gusto di crescere personalmente e nella vostra professionalità, in una sede che davvero vi accoglie al meglio, e che nulla ha da invidiare agli altri contesti formativi della nostra Università”. (o.j.)
Ornella Jovane
Natale. Il centro storico di trasforma in un grande palcoscenico all’aperto
“Walking Christmas”, passeggiando tra arte, storia e spettacoli
Il sindaco Armelao: “Un grazie di cuore va ai commercianti e alle associazioni di categoria che hanno contribuito alla realizzazione di questo programma e che hanno dimostrato un enorme impegno a favore della città”
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L a magia di Natale diventa a Chioggia un percorso nel centro storico trasformato in un grande palcoscenico all’aperto con “Walking Christmas” passeggiando tra arte, storia e spettacoli. Gli eventi natalizi coinvolgeranno la città in tutti i fine settimana fino al 22 dicembre con la pedonalizzazione dell’intero Corso del Popolo nelle domeniche dell’1, 8, 15, 22 dicembre dalle ore 8.00 alle 20.00.
di opere di artisti locali. Anche per Chioggia si punta ad un’offerta di iniziative e proposte lungo tutto il corso dell’anno aumentando la qualità dei servizi grazie all’impegno e al coinvolgimento di tutti: negozi, ristorazione, strutture ricettive con il 25% degli alberghi che resteranno aperti anche nel periodo natalizio.
Vi sarà “La casa di Babbo Natale” al piano terra Palazzo Ravagnan (Palazzo delle Figure), mentre nello stesso palazzo al primo piano sarà allestita “La sala giochi di Babbo Natale”; dal 1 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 resterà aperta la pista di pattinaggio; saranno effettuate delle visite guidate con partenza da piazzetta Vigo nelle domeniche 1, 8, 15 e 22 dicembre; la Loggia dei Bandi, Palazzo Grassi in Riva Vena e la piazzetta Vigo saranno animate con originali proiezioni; saranno proposti anche vari istanti show con le coreografie di Gianluca Frezzato, Alessia Perini e vari punti di intrattenimento con musica live; a tutto ciò è da aggiungere anche il “Natale Medievale” con i figuranti del Palio della Marciliana, l’esibizione di artisti di strada, la “Babbo running” - la corsa dei Babbo Natale - domenica 22 dicembre, i mercatini natalizi e l’esposizione
“Questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per valorizzare il nostro centro storico - ha dichiarato l’assessore al Turismo Riccardo Griguolo in occasione della presentazione di “Walking Christmas” - coinvolgendo le famiglie, le attività commerciali e i visitatori in un’atmosfera di festa e condivisione. Ringrazio tutte le associazioni e le categorie economiche che hanno collaborato per rendere possibile questo straordinario programma natalizio”.
Per il turismo nella nostra regione si è trattato di un’annata assai positiva e tutto ciò ha riguardato anche Chioggia. La collaborazione tra le varie associazioni ha già permesso nel corso dell’estate di realizzare eventi e iniziative di vario genere che hanno ottenuto notevole successo.
“Un grazie di cuore va ai commercianti e alle associazioni di categoria - ha aggiunto il sindaco Mauro Armelao - che hanno contribuito in maniera fondamentale alla realizzazione di questo bellissimo programma e che hanno dimostrato un enorme impegno a favore della città. Pur avendo subito un taglio considerevole del Funt, Fondo Unico Nazionale del Turismo, siamo riusciti, tutti assieme, a realizzare un eccezionale calendario eventi. Lasciatevi stupire dal Natale a Chioggia”.
Eugenio Ferrarese
Il sindaco Armelao racconta l’incontro con il Papa
“Il recente incontro con il Santo Padre è stato un momento indescrivibile. È davvero difficile da riassumere a parole, mi sentivo al contempo emozionato e orgoglioso di rappresentare la Città di Chioggia di fronte al Papa in una giornata importante come quella dedicata al mondo della pesca. Mi ha colpito moltissimo la sua forza di volontà, Papa Francesco è entrato nella Sala Paolo VI dove tutti lo attendevamo da solo, camminando appoggiandosi al bastone, affaticato ma fiero, in un gesto che io ho interpretato come di condivisione con le difficoltà del mondo della pesca, quasi a dire: con la forza di volontà ci sono può rialzare”. Sono le parole del sindaco Mauro Armelao che descrive il toccante incontro con il Santo Padre, lo scorso 23 novembre,
in occasione dell’udienza in Sala Nervi in Vaticano riservata al mondo della pesca. Il primo
cittadino ha donato a Papa Francesco un bragozzo realizzato da Roberto Carisi.
Amministrazione. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle critico
Legge Speciale, la gestione
dei fondi non piace alle opposizioni
La scelta di dirottare 1,5milioni di euro verso altri interventi è penalizzante per Riva Vena, a cui tali fondi erano inizialmente destinati per la sua riqualificazione
L a gestione amministrativa dei fondi legati alla Legge Speciale per Venezia non piace alle opposizioni. È notizia delle ultime settimane la scelta, da parte dell’Amministrazione Armelao, di dirottare 1,5 milioni di euro inizialmente destinati alla riqualificazione di Riva Vena ad altri interventi di interesse pubblico. Totale disaccordo viene espresso dal Movimento 5 Stelle, che attraverso il capogruppo in Consiglio comunale Daniele Stecco dichiara: “Riva Vena è rinata grazie agli investimenti privati, ma l’amministrazione Armelao ha scelto di deviare i fondi pubblici stanziati per questo scopo, penalizzando lo sviluppo e la riqualificazione di un’area strategica per la città”.
Il consigliere pentastellato ritiene che l’operazione di restyling di uno degli scorci più belli del comune necessitasse di
altri interventi, capaci di rendere più organico e strutturato il processo di abbellimento. “Questi fondi, fortemente richiesti dalle categorie economiche, - afferma - erano destinati alla rivalutazione di Riva Vena, un progetto che avrebbe potuto includere interventi importanti come la realizzazione di plateatici galleggianti, il miglioramento del decoro urbano e la creazione di isole ecologiche adeguate al centro storico, capaci di valorizzare l’intera area in maniera armonica e sostenibile.”
A Stecco non è piaciuta l’idea di dividere i fondi a disposizione in due tranche per interventi che rischiano rimanere “cantieri aperti”. Infatti, 750.000 euro verranno destinati alla sistemazione delle strade del centro storico, altrettanti ai lavori dell’Arena Duse.
“Non sono contrario a questi
interventi – puntualizza il consigliere pentastellato – ma resta incomprensibile il motivo per cui, nonostante in bilancio ci siano oltre 2 milioni di euro fermi dal 2021 destinati alla pavimentazione del centro storico e delle rive del Lusenzo, ancora non si veda l’ombra di un cantiere. Aggiungere ulteriori fondi senza una chiara pianificazione temporale non è una soluzione. Quando
verranno effettivamente spesi?”.
Il capogruppo, che sull’arena quindi ritiene rischioso per l’Amministrazione un impegno per la ristrutturazione esterna senza una certezza per il completamento degli interni, auspica un cambio di passo generalizzato per gli interventi su edifici di pubblica utilità.
“Mi auguro – conclude - che la giunta Armelao acceleri final-
Un progetto che punta sullo sport per riqualificare la riva del Lusenzo
L’area in questione è la riva del Lusenzo, dalla quale spesso arrivano segnalazioni di giovani che si comportano male, il progetto vede impegnato l’assessorato alle Politiche sociali in collaborazione con Ets Prometeo e Leoni di San Marco, Titoli Minori, Lavia, oltre ai Salesiani, enti e associazioni molto attive sul territorio che da tempo portano avanti progetti di inclusione rivolte ai giovani. Prevede una serie di appuntamenti ed iniziaitve che sono partite lo scorso 16 novembre e sono programmate fino
a maggio del 2025, con la calendarizzazione di incontri anche con le scuole. “Come Amministrazione vogliamo dare un segnale nel percorso di presidio del territorio, oltre che di inclusione, grazie anche alle associazioni e agli enti del terzo settore impegnati nello sport” è il commento del sindaco Mauro Armelao. “Il progetto nasce dalla necessità di riqualificare una zona urbana che i giovani della città frequentano abitualmente. L’iniziativa mira a trasformare queste aree in luoghi sicuri, accoglienti e sti-
molanti e allo stesso tempo fornire ai giovani opportunità di crescita personale e di sviluppo delle competenze sociali attraverso attività sportive, creative e di formazione. Si tratta di un progetto ambizioso ma il benessere dei nostri ragazzi è una delle nostre priorità” ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Sandro Marangon Il progetto coinvolge, a vario titolo, alcune delle associazioni e degli enti che da tempo operano sul territorio e che proprio per questo lo conoscono bene: Prometeo Sociale Onlus e
I Leoni di San Marco, da anni coinvolti nella diffusione dello sport come linguaggio trasversale e inclusivo per avvicinare all’attività fisica ragazzi con disabilità psichica. Saranno coinvolti anche gli educatori di Titoli Minori che mapperanno il Lungo Lusenzo con l’obiettivo di entrare in contatto con i ragazzi e le ragazze e renderli protagonisti del loro tempo e del loro spazio. Questi progetti vanno ad integrarsi con quelli già in corso organizzati dai Salesiani, a sostegno dei giovani e delle famiglie. (o.j.)
mente sui lavori di riqualificazione delle pavimentazioni del centro storico, delle rive, ma anche del cinema Astra, di Palazzo Granaio e del ponte della Fossetta, perché i cittadini meritano risposte concrete e rapide. Lo stadio Ballarin dimostra che, con indicazioni chiare, gli uffici possono lavorare in tempi celeri. Serve lo stesso impegno su tutti i fronti”. Luca Rapacciuolo
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il ravvedimento operoso? Mi fa risparmiare?
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Daniele Stecco Sandro Marangon
Turismo. Rinnovo
Raffaella Boscolo alla guida di Cisa camping-Faita
L’associazione, che riunisce le strutture ricettive all’aria aperta e che rappresentano una parte importantissima dell’economia turistica e dell’economia della città, ha scelto una donna
U na donna alla guida di Cisa camping-Faita. L’associazione, che riunisce le strutture ricettive all’aria aperta e che rappresentano una parte importantissima dell’economia turistica e dell’economia della città contribuendo con quasi il 50% alle presenze di Chioggia Sottomarina Isola Verde, avrà Raffaella Boscolo quale nuovo presidente per il triennio 2024/27. Laureata in Ingegneria elettrica nel 1997 e iscritta all’albo degli ingegneri di Venezia, ha una famiglia che si è sempre dedicata al settore del turismo all’aria aperta dapprima nella gestione del campeggio Internazionale e successivamente in quella del campeggio Atlanta. Raffaella Boscolo si occupa di tematiche legate alla sostenibilità ambientale e sociale accompagnate dalla sua passione
per progettazione, formazione e turismo.
La neopresidente ha ringraziato il presidente uscente Leonardo Ranieri, tutti i soci e tutti i collaboratori per la fiducia a lei accordata.
“Penso che la nostra associazione, assieme alle altre sigle di categoria, possa essere di sostegno all’amministrazione comunale per far crescere la nostra città. Il settore turistico è fiorente e merita di essere valorizzato partecipando alle decisioni che lo riguardano in modo diretto. Penso ad esempio al gettito proveniente dalla tassa di soggiorno che va reinvestito in servizi per i turisti, ma anche per la collettività”. Raffaella Boscolo intende rivolgere un’attenzione massima alla formazione poiché, in un periodo di grandi incertez-
ze per il futuro, “investire nella creazione di competenze potrà assicurare solidità alle nostre aziende oltre che garantire un lavoro gratificante ai nostri giovani”. Faranno parte del direttivo Cisa camping anche i consiglieri Sara Boscolo Moretto, Laura Tiozzo Netti, Massimo Boscolo Meneguolo, Elena Tiozzo Fasiolo, Martina Boscolo Anzoletti e il presidente uscente Leonardo Ranieri.
“Era doveroso un cambiamento di presidenza per lasciare ai giovani la conduzione dell’associazione - ha sottolineato Leonardo Ranieri. - Per la prima volta abbiamo scelto una donna che con spirito di sacrificio ha deciso di dare il proprio contributo e di mettere a disposizione la propria preparazione. Le sfide del prossimo futuro sono
Raffaella Boscolo
importanti e riteniamo che il territorio debba essere ancor più valorizzato soprattutto nella componente della sostenibilità ambientale e dei servizi per gli ospiti. Dovremmo sicuramente lavorare per migliorare l’urbanistica della nostra città, le in-
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frastrutture, l’arredo urbano, ma anche migliorare la qualità delle nostre strutture e soprattutto investire in formazione e nelle professionalità del lavoro che dovranno continuare lo sviluppo del comparto”.
Eugenio Ferrarese
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po aspettava un’iniziativa di questo tipo.
Il nuovo corso, che da quest’anno accademico 20242025 si svolgerà presso gli spazi appositamente allestiti nell’area del Porto clodiense grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, rappresenta un punto fermo nell’offerta didattica dell’Ulss 3 Serenissima e si inserisce nell’offerta formativa universitaria dell’Ulss 3, che si fonda su un’esperienza più che decennale: «È dal 2010 che la nostra azienda sanitaria - ricorda il direttore generale, Edgardo Contato - ospita il corso dell’Università di Padova. Negli anni, si è registrato un notevole aumento dell’interesse verso questo percorso formativo, con un incre-
della formazione sanitaria regionale, raggiungendo e superando l’obiettivo di “quota 250”.
“Mai come in questo momento storico è stata lungimirante la decisione di aprire un nuovo corso di
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nin, ha impartito la sua benedizione, augurando agli studenti e a tutto il personale coinvolto nel corso di laurea un’esperienza di crescita professionale e personale al servizio della comunità.
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Lavori pubblici. Sorgerà nell’area “Parco degli Orti”
Cittadella dello Sport sempre più vicina
La giunta approva il Masterplan del nuovo Polo sportivo multifunzionale. Il sindaco Armelao: “Con questo passaggio abbiamo ufficializzato le nostre intenzioni”. Costerà poco più di 99mila euro
Cittadella dello Sport, un passo in avanti verso la sua realizzazione. La Giunta ha infatti approvato il Masterplan del nuovo polo sportivo multifunzionale. La società BS Progetti di Pianiga a cui era stato affidato l’incarico di redigere il progetto, ha infatti portato a termine l’incarico, producendo una serie di elaborati e relazioni tecniche necessarie per passare poi alla realizzazione del polo, per un costo totale stimato in poco più di 99mila euro. “La commissione consigliare del 1° ottobre scorso – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Mancin - aveva dato esito positivo al progetto presentato. Diamo seguito a quell’atto con questa delibera di giunta per dare formalmente indirizzo che negli strumenti pianificatori ed urbanistici di prossima stesura sia concordemente prevista la creazione di un Nuovo Polo Sportivo Multifunzionale Cittadino, con idonea destinazione urbanistica”. Il Polo sportivo sorgerà nell’area detta “Parco degli Orti” e prevede un campo di atletica regolamentare (400m-8 corsie), una tribuna con circa 800 posti a sedere, servizi annessi alla pista, aree per gare di atletica leggera, aree di possibile espansione per cittadella del calcio, parcheggi. Prevede inoltre un’are polifunzionale con infopoint, campi da beach tennis, campi padel, campi tennis, campi basket/volley playground, skatepark, aree di possibile espansione per motocross/mountain bike. E’ previsto inoltre un palazzetto dello Sport da circa 3.000 posti a sedere; un’arena polifunzionale e parcheggi. E infine una piscina olimpionica coperta, una semiolimpionica e una riabilitativa, aree esterne polifunzionali.
“Con l’approvazione del masterplan in Giunta – conclude il sindaco Mauro Armelao - abbiamo ufficializzato le nostre intenzioni di realizzare la Cittadella dello Sport. Ora inseriremo la zona nel Pat (Piano di Assetto del Territorio) e poi troveremo le risorse, pro-
cederemo con eventuali espropri per poi passare alla fase esecutiva del progetto a partire dalla pista di atletica”.
La Festa dell’Albero per creare la cultura della tutela dell’ambiente
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Nuove piantumazioni e visite guidate al giardino botanico di Palazzo Grassi. Sono molte le iniziative che sono state promosse dall’amministrazione comunale di Chioggia in occasione della Festa dell’Albero. “Si tratta di contribuire a creare la sensibilità e la cultura della tutela dell’ambiente - ha affermato l’assessore all’Ambiente e al Verde pubblico Serena De Perini - a partire dalla piantumazione di 4 alberi alla scuola Madre Teresa di Calcutta. Queste nuove piante che verranno collocate permetteranno, crescendo, di mostrare agli alunni come la natura cambia in base alle stagioni”. È stata presentata anche la riqualificazione del parco di via Terracini a Borgo San Giovanni per restituire al quartiere una
zona verde dove i ragazzi potranno anche giocare liberamente a pallone e per sradicare cattive abitudini visto la segnalazione di persone spesso incuranti del rispetto delle regole, del decoro e degli allestimenti presenti nel parco. Nella stessa giornata il Cea, Centro di Educazione Ambientale, ha guidato le classi della scuola primaria Marchetti alla visita del piccolo giardino botanico di Palazzo Grassi. Nel pomeriggio la visita è stata possibile per tutti. “La nostra Amministrazione - ha sottolineato il sindaco Mauro Armelao - si sta muovendo per riqualificare, sia dal punto di vista ambientale che da quello della vivibilità, zone che erano degradate e abbandonate. Le cose da fare sono tantissime, arriveremo dappertutto. Sappiamo che il degrado porta degrado. Sistemare questi luoghi pubblici non solo dà tranquillità ai cittadini, ma il bello chiama bello e mi auguro anche il rispetto per le cose di tutti”. (e.f.)
Sopra la zona dove sorgerà il polo sportivo. A sinistra i dettagli del progetto .
Gli Stati generali delle donne. Nella città lagunare si è svolto il decennale
Chioggia, città delle donne e del rispetto
Chioggia, città delle donne, cornice ideale per celebrare il decennale degli Stati generali delle donne, che si sono svolti lo scorso 29 novembre. Figure di spicco del mondo delle istituzioni, delle forze dell’ordine, del mondo del lavoro, della cultura, dell’imprenditoria e della politica si sono trovate per confermare insieme, con il loro impegno e la loro testimonianza, una visione di futuro più equa e sostenibile per realizzare un mondo migliore. Dieci anni di visione, determinazione e coraggio: si può riassumere così l’impegno degli Stati Generali delle Donne. “Celebrare nella nostra città il decennale degli Stati Generali delle Donne – ha sottolineato la vicesindaco Elena Zennaro aprendo i lavori –conferma l’impegno di Chioggia quale Città delle Donne e apre la stagione del turismo congressuale. Abbiamo alzato l’asticella dei nostri standard culturali e istituzionali grazie ad una mostra pittorica curata da Nella Talamini, alle performance del gruppo Salotto Donata Doni, alle Ambassador di tutta Italia degli Stati Generali delle Donne e agli importanti esponenti delle istituzioni che ci hanno voluto onorare della loro presenza”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco, Mauro Armelao, e dell’assessore Serena De Perini, sul palco dell’Auditorium San Nicolò, si sono alternate figure di spicco del mondo delle istituzioni
come Roberta Nesto, Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa veneta che ha portato la sua esperienza di avvocato, spesso impegnata in casi di difesa di donne vittime di abusi ma anche di donna in politica. Importante anche la presenza del Maggiore Martina Perazzolo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Chioggia, che ha ricordato il costante impegno in difesa delle donne e la recente creazione di una “Stanza tutta per sé”, riservata alle donne che chiedono aiuto all’interno della caserma dei Carabinieri di Chioggia. L’onorevole Martina Semenzato, Presidente della bicamerale sul femminicidio e violenza di genere, ha parlato del suo impegno in Parlamento contro la violenza di genere, un impegno che inizia fin da bambina grazie alla forma mentis trasferita a lei dai suoi genitori. La stessa che oggi lei desidera veicolare nel suo impegno politico e che prima ancora ha portato avanti come dirigente scolastica. “Gli Stati Generali delle Donne, con il suo motto ottomarzotuttolanno e ilfuturoedichilofa, - ha commen-
tato Isa Maggi, Coordinatrice Nazionale Stati Generali delle Donne - ci ricordano che il futuro è nelle nostre mani”. La giornata di lavori è proseguita con l’annullo filatelico di Poste Italiane che raffigura il tradizionale bragozzo chioggiotto con alle spalle l’emblematico Ponte di Vigo e la scritta “Chioggia Città delle Donne, Città del rispetto”. E’ intervenuto anche il Console Gianvito Camiscasca, vicepresidente di Fenco, federazione nazionale dei consoli esteri in Italia che ha parlato dell’importanza di coltivare i rapporti tra istituzioni per riportarli su una vera parità di genere. Letti i saluti istituzionali del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, visti i video saluti di Letizia Moratti e Cynthia Asmar, giornalista e Presidente dell’assemblea nazionale femminile del Partito Forze Libanesi, i lavori sono proseguito con la premiazione di donne che si sono distinte per l’impegno nell’impresa coma la chioggiotta Emy Tiozzo Brasiola, titolare di Alchemyst. Per gli Uomini Illuminati, tra i premiati, Gino Cecchettin. Ornella Jovane
Lavori pubblici. Al via i lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Inizieranno a metà dicembre - e dureranno per 4 mesi circa - i lavori per l’eliminazione di barriere architettoniche di strade e marciapiedi della città.
Gli interventi, affidati alla ditta Cooperativa Cavallo, sono finalizzati a migliorare l’accessibilità e la sicurezza delle infrastrutture urbane, con una particolare attenzione verso le esigenze delle persone con disabilità ed hanno un costo complessivo di 146.000 euro.
“Vogliamo migliorare sempre più l’accessibilità per tutti alla nostra città. In particolare, - commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Mancin - nel centro storico, in modo che diventi davvero fruibile per tutti, residenti e turisti”. Gli interventi in questione riguardano diverse aree della città, e prevedono sia la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni esistenti (Corso del Popolo,
Fondamenta Lungolusenzo lato sud) che la risoluzione di criticità legate alle barriere architettoniche (risoluzione di alcuni salti di quota dei marciapiedi, creazione di attraversamenti pedonali rialzati).
“Stiamo progettando la Chioggia del futuro. Gli assessori Boscolo Chio (Urbanisica) e Mancin (Lavori pubblici) e i rispettivi uffici – è il commento del sindaco
Mauro Armelao - stanno lavorando proprio per dare delle risposte a tutti i cittadini, e anche ai turi-
Figure di spicco del mondo delle istituzioni, delle forze dell’ordine, del mondo del lavoro, della cultura, dell’imprenditoria e della politica si sono trovate per confermare insieme, con il loro impegno e la loro testimonianza, una visione futura di un mondo migliore
sti, con particolare attenzione alle persone con disabilità”.
Il progetto dei lavori, infatti, si orienta verso una città sempre più inclusiva, più accessibile e sicura per tutti.
“La scelta accurata dei materiali e delle tecniche esecutive – conclude l’assessore Mancin - garantirà la durabilità degli interventi, minimizzando l’impatto sull’ambiente e preservando il contesto storico e culturale della città di Chioggia”. (o.j.)
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A sinistra Martina Semenzato, a fianco un momento dell’incontro
Sopra Angelo Mancin, a fianco un’immagine di Via Roma dove è previsto uno degli interventi
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confermato: Banca dell’anno in Italia.
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secondo The Banker.
Questo traguardo, raggiunto per la seconda volta di seguito, è stato reso possibile solo dalla dedizione dei nostri dipendenti, grazie ai quali continuiamo a guidare l’eccellenza bancaria a livello nazionale e internazionale.
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Musica. L’appuntamento il prossimo 23 dicembre nella Cattedrale di S. Maria Assunta
Il grande concerto di Natale
S i terrà il prossimo 23 dicembre, nella Cattedrale di S. Maria Assunta, il tradizionale Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro Tullio Serafin diretti dal M° Renzo Banzato; l’appuntamento, che giunge quest’anno al traguardo della 29 esima edizione, è realizzato dalla Città di Chioggia, in collaborazione con il Rotary Club di Chioggia e la Pro Loco.
Nella ricorrenza del 35° Anniversario della Fondazione del Coro T. Serafin la serata, presentata dal professor Paolo Padoan, si aprirà con le maestose note del “Te Deum”, composto da Haydn fra il 1799 e il 1800 per l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria; seguirà l’imponente “Tantum Ergo”, scritto da Mozart all’età di soli 16 anni. Ampio spazio sarà dedicato alla produzione musicale tradizionalmente dedicata alla Natività (proposta nella suggestiva versione per coro, soli, organo e orchestra) e ad alcuni brani “storici” entrati ormai stabilmente nel repertorio del coro, come il celebre “Hallelujah” di Händel.
Non mancherà un sentito omaggio a Luigi Donorà, musicista scomparso nel 2022 e legato da sentimenti di profonda stima e amicizia con il M° Banzato: del compositore istriano l’orchestra eseguirà il delicato “Intermezzo” tratto dall’oratorio “Venite pueri”. L’orchestra e coro dialogheranno con il soprano Chiara Milini attraverso le note del “Panis Angelicus” di Franck, successivamente con il dolce “Wiegenlied” di Schubert e il toccante “Pie Jesu” di G. Faurè, autore di cui ricorre il centenario della morte.
Il tutto sotto la direzione del M° Renzo Banzato, docente al Con-
e Coro Tullio Serafin, sopra il direttore
servatorio di Adria, istituzione dove è a capo del dipartimento di teoria, analisi, composizione e direzione, consigliere accademico e direttore del Coro di voci bianche. Si tratta di un programma di grande fascino, che non deluderà le aspettative del pubblico.
La serata è realizzata dalla Città di Chioggia, Rotary Club di Chioggia, Pro Loco, in collaborazione con Banca Adria Colli Euganei, Lidi di Chioggia, Associazione Albergatori, Avis e si avvale del sostegno di alcune realtà produttive del territorio.
L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.00; l’ingresso è libero.
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Oltre 300 volontari impegnati nella Colletta alimentare
Sono stati una ventina i punti vendita nel territorio di Chioggia che hanno partecipato alla 28esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare svoltasi con la partecipazione di 300 volontari. L’iniziativa coinvolge in tutta Italia 12.000 tra supermercati e negozi di generi alimentari (nel Veneto oltre 700).
Questo evento vuol sensibilizzare le persone sul problema della povertà richiamando la gratuità e la carità: condividere i bisogni per condividere il senso della vita.
I numerosi volontari di ogni età - giovani, adulti, anziani ed anche bambini con i genitori - dalle 8.00 alle 21.00 si sono poi recati nei vari punti vendita per raccogliere prodotti alimentari. Le persone che entravano nei negozi e supermercati ricevevano un sacchetto arancione che poi riconsegnavano all’uscita con quanto avevano deciso di donare. I prodotti donati venivano successivamente smistati dai volontari nei cartoni predisposti per essere portati nei centri della “Colletta alimentare”.
Nel Veneto in un giorno sono stati raccolte 605 tonnellate di generi alimentari; la città di Chioggia ha contribuito con circa 8.500 kg. Questi prodotti saranno distribuiti alle mense per i poveri, casefamiglia, comunità per i minori e centri d’ascolto, aiutando quasi due milioni persone in difficoltà.
La Colletta Alimentare è proseguita anche online fino al 10 dicembre su alcune piattaforme dedicate consultando il sito “colletta.bancoalimentare.it”. (e.f.)
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A sinistra l’Orchestra Sinfonica
Renzo Banzato
Il libro. La presentazione del volume a Roma, presso il Senato della Repubblica
le emozioni di sentirsi a casa, raccontate in versi e attraverso le immagini
Un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti
PRIMI CITTADINI
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Si è tenuta a Roma, presso il Senato della Repubblica a Palazzo Madama, la presentazione di “Home”, un’opera firmata da Renzo Cremona e Alessandro Boscolo Agostini. Il libro, composto da 58 fotografie e oltre 10 poesie in italiano e in lingua locale chioggiotta, rappresenta un omaggio unico alla città di Chioggia, esplorandone i paesaggi, la cultura e il profondo significato del termine “casa”.
“Siamo ciò che siamo quando capiamo veramente dove è la nostra casa, dove sono le nostre radici e dove si conserva la nostra identità e, quindi, la nostra storia”. Così il senatore Questore Antonio De Poli ha sottolineato il valore simbolico dell’opera.
l’importanza delle connessioni emotive e dei legami con la propria terra”.
Vincenzo Gottardo
alle 10:10 - 13:10 - 16:10 - 19:10
“Home”, infatti, è un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti.
Il vicesindaco di Chioggia e assessore alla Cultura, Elena Zennaro, ha definito il libro “come una raccolta di emozioni che sono state catturate nelle fotografie e nelle poesie. Un’opera che ci invita, nel contesto globale in cui viviamo, a riconsiderare
Renzo Cremona, autore delle poesie, già noto per la sua “Grammatica chioggiotta” e della prima traduzione del “Piccolo Principe” in chioggiotto, ha descritto la “casa” come una dimensione linguistica e affettiva. “La casa è certamente la sede degli affetti –spiega Cremona, scrittore e autore delle poesie - ma è soprattutto la lingua, il luogo dove possiamo essere noi stessi, lo spazio dove possiamo abitare e che possiamo allargare grazie alle parole che la costituiscono. Home è proprio questo: la lingua che crea la casa e dove noi ci sentiamo a casa”.
Alessandro Boscolo Agostini, fotografo professionista da quasi
30 anni, ha definito il libro come un viaggio nell’anima, spiegando che “Le case descritte nel libro – fa notare - sono quasi sempre chiuse. Qualche volta, è vero, c’è una finestra aperta ma l’ingresso è proibito. A quel punto, Home diventa anche e soprattutto il territorio dove ti muovi e, in un gioco di rimandi semantici, finisce per costituire non più solo un cumulo di mattoni ma uno spazio dove il cuore può fermarsi a riposare”. Come recita la quarta di copertina, “semo tère che sta in mèso. In dove che ti te vòlti nòma che confin”. Chioggia è il simbolo di una continua ricerca di equilibrio tra radici, identità e apertura verso il mondo.
Guendalina Ferro
Adriatic Lng continua a promuove i giovani talenti musicali della Serafin Youth Symphony Orchestra
Ritorna Lunedì 30 Dicembre (alle ore 21.00), presso il Teatro T. Serafin di Cavarzere, la nona edizione dell’atteso Concerto Sinfonico di Fine Anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza oltre cinquanta giovani talenti del territorio, nata da un progetto del M° Renzo Banzato e appoggiata con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete.
Quest’anno il programma confezionato dal M° Banzato per salutare il 2024 sarà interamente dedicato alla più celebri colonne sonore della storia del cinema. Indubbiamente nel rapporto tra immagine e musica la parte musicale ha sempre avuto un
ruolo rilevante nel rafforzare il contenuto delle immagini, ruolo che ha assunto via via una funzione essenziale a partire dalla seconda metà del novecento e sino a oggi. Il programma della serata, presentato dal Prof. Paolo Fontolan, proporrà pertanto le colonne sonore che hanno contribuito in modo determinante a rendere molte pellicole “uniche e indimenticabili” grazie all’efficace commento musicale affidato alle partiture scritte dai più gran-
di e ispirati compositori: da Forrest Gump a Il gladiatore, da Via col vento a La mia Africa, passando attraverso Colazione da Tiffany, 2001 Odissea nello spazio, I magnifici sette, Jurassic Park e molti altri. Le composizioni saranno proposte nella versione sinfonica originale e il concerto si svolgerà sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria. Alla luce di queste premesse l’evento incontrerà sicuramente l’apprezzamento di numerosi appassionati ed estimatori musicali. La serata è realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng. Informazioni e prenotazione posti presso Serafin Youth Simphony Orchestra (tel. 335 – 6139668).
Un momento della presentazione
Istruione. Il 60% dei diplomati prosegue gli studi e principalmente sceglie economia e lingue
Eduscopio premia l’Istituto Algarotti, scuola aperta al mondo e all’innovazione
L’Istituto Tecnico “Francesco Algarotti” di Venezia eccelle per preparazione universitaria e lavoro nel turismo, con moderni laboratori e focus sulle lingue straniere.
T
anto per chi punta a proseguire gli studi all’Università che per chi vuole cercare un buon lavoro nel settore del Turismo e delle relazioni internazionali subito dopo il diploma, l’Istituto Tecnico economico
“Francesco Algarotti” di Venezia si conferma un’ottima scelta. Lo certifica anche Eduscopio 2024, il portale della Fondazione Agnelli che ogni anno compila la classifica delle migliori scuole di ogni territorio. Tutti i dati sul sito: https://eduscopio.it/.
“Il 60% dei nostri diplomatidice il preside dell’istituto Diego Bottacin - prosegue gli studi e lo fa principalmente verso Economia e verso Lingue. Eduscuola misura i risultati scolastici di questi studenti nel secondo anno di università e quelli usciti dal nostro istituto hanno ottenuto agli esami universitari una media di voti molto buona. La piattaforma misura
anche quanti studenti, tra quelli che si sono diplomati due anni fa, hanno oggi un lavoro stabile e, soprattutto, se è un’occupazione coerente con il titolo di studio conseguito. Anche in questo caso i nostri diplomati che scelgono di cercare subito un lavoro (sono quasi il 40% del totale) hanno trovato impiego stabile nel settore turistico o del marketing internazionale.
E’ in rapida crescita anche il numero di coloro che scelgono l’Istituto Tecnico Superiore (ITS Academy), un corso biennale di alta formazione tecnica post diploma. I diplomati Algarotti si orientano soprattutto verso i corsi di Hospitality, Marketing and Comunication e di Tourism Innovation-Digital 4.0 che hanno sede a Jesolo e il nuovo corso aperto a Mestre di Art&culture A.I. Digital innovation appositamente disegnato per l’unicità della città di Venezia”.
L’Algarotti si trova nel centro
Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere:
Il Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere ha consegnato i nuovi banner informativi dedicati alla sensibilizzazione e alla prevenzione della violenza di genere. L’iniziativa mira a garantire una presenza costante di questa importante comunicazione nei luoghi pubblici di Cavarzere, non solo durante il mese simbolo di novembre, ma tutto l’anno.
I banner, che riportano messaggi di incoraggiamento e il numero di contatto del Centro Antiviolen-
za, saranno esposti in diverse sedi strategiche del territorio. Tra queste, è già stata inclusa la Biblioteca Comunale, come sottolineato dall’assessore alle Pari Opportunità, Mattia Bernello. Ulteriori consegne hanno interessato la scuola superiore IPSIA “Guglielmo Marconi” e le scuole medie di Cavarzere, in un’ottica di sensibilizzazione rivolta anche ai più giovani. Durante la cerimonia di consegna, erano presenti la Polizia Locale di Cavarzere e i rappresentanti
Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema?
storico di Venezia, a sei minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, presso la prestigiosa sede di Palazzo Savorgnan, splendido edificio settecentesco, che ospita la maggior parte delle aule e dei laboratori. “Grazie ai fondi PNRR - continua il dirigente - tutte le aule sono dotate di smart TV, è stata rinnovata l’attrezzatura delle sei aule informatiche, tutte le aule possono essere trasformate in classe digitale con un pc con-
banner informativi
nesso per ogni alunno, sono state realizzate due aule immersive dotate di visori 3D per esperienze didattiche in realtà aumentata, è stato recentemente inaugurato il nuovo laboratorio di videomaking e podcasting. L’insegnamento delle lingue straniere è da sempre il fiore all’occhiello. Già dal secondo anno gli studenti possono frequentare gli stage linguistici di due settimane all’estero. Nonostante la guerra sono stati attivati anche gli
stage di russo, grazie ad una scuola russa di Riga in Lettonia e all’ospitalità presso famiglie russofone. Oltre alle lingue curricolari, Inglese (per tutti) e Spagnolo, Francese, Tedesco e Russo, gli studenti hanno la possibilità di seguire corsi extracurricolari (al pomeriggio) di Cinese e Coreano. Al pomeriggio possono anche seguire corsi per la certificazione linguistica e corsi per la Patente europea del computer (ICDL)”.
per contrastare la violenza di genere tutto l’anno
dei Servizi Sociali, sottolineando il lavoro sinergico delle istituzioni locali nel contrastare questa problematica. L’assessore Bernello ha ribadito l’importanza dell’esposizione permanente dei banner: “Dobbiamo parlare di violenza di genere ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Non dobbiamo fare silenzio, ma fare rumore, sensibilizzando e rendendo accessibili i contatti per ottenere aiuto, conforto e supporto. Questo è il nostro obiettivo principale.”
L’Assessore ha inoltre evidenziato l’impegno costante del suo assessorato nel portare avanti iniziative concrete a contrasto della violenza di genere e nel creare una rete di sostegno per chiunque ne abbia bisogno. L’esposizione dei banner rappresenta un simbolo visibile di questo impegno, un richiamo per tutta la comunità a non abbassare mai la guardia su un tema così cruciale. I numeri riportati sui banner consentono di contattare direttamente il Centro
Antiviolenza, offrendo supporto immediato e una parola di conforto alle persone in difficoltà. (a.b.)
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Sviluppo ed economia. Il “Venice Hydrogen Forum” si è tenuto nelle scorse settimane all’Hilton Molino Stucky
Idrogeno, la transizione energetica internazionale passa per Venezia
L’Italia, grazie alla posizione strategica, punta a diventare hub per l’idrogeno nella transizione energetica, come discusso al Venice Hydrogen Forum.
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L’idrogeno è una delle risorse chiave per la transizione energetica e l’Italia, grazie alla sua posizione strategica di “cerniera” tra l’Europa e il Mediterraneo, che ha in Venezia uno dei suoi principali gateway, può ambire a ricoprire un ruolo importante nelle reti del prossimo futuro. E’ questo quello che è emerso all’Hilton Molino Stucky a Venezia in cui si è tenuto nelle scorse settimane il “Venice Hydrogen Forum”. L’evento, organizzato da Green Hydrogen Organisation (Gh2) e Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (Vsf), con il supporto tra gli altri di Snam, Eni ed Edison (soci della Fondazione), si inserisce nelle attività di attrazione di investimenti e di promozione dello sviluppo tecnologico della Vsf che, già lo scorso anno, aveva prodotto, in collaborazione con Bcg, uno studio sul fabbisogno di idrogeno delle imprese venete. “Stiamo vivendo un momento storico di rilevanza assoluta caratterizzato dalla questione della transizione energetica e della lotta ai fenomeni derivati - ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - dai cambiamenti climatici. Il
Mose è un esempio virtuoso di adattamento agli effetti del climate change poiché garantisce la piena vivibilità nel territorio in cui sorge”. “I problemi connessi al riscaldamento terrestre - ha ricordato il ministro - sono ormai alla base di molte scelte politiche a livello mondiale. “Gli impegni europei - ha concluso il ministro - ci impongono di puntare entro il 2030 a una produzione comunitaria di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e a 10 milioni di tonnellate di importazioni. Per far ciò dobbiamo collaborare con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo che saranno collegati al continente europeo attraverso i 3.300 chilometri di condotte del South Corridor. In questo scenario l’Italia, che ha già destinato oltre 3,5 miliardi di euro per la produzione nazionale di idrogeno, si propone
come hub di accesso di questi flussi energetici”. “Fino a poco tempo fa Venezia - ha spiegato Renato Brunetta presidente Vsf - era considerata un problema dalla comunità internazionale, perché esempio di una situazione non sostenibile dal punto di vista ambientale. Eppure, quattro anni fa il Mose, la più grande opera di ingegneria idraulica del mondo ha cominciato ad operare mettendo la città in sicurezza e garantendole un futuro certo. Una scommessa tecnologica che oggi ci permette di ragionare di sviluppo e di crescita”.“Oggi - ha concluso il presidente Brunetta - ci troviamo a Venezia a parlare di idrogeno decarbonizzato e di tecnologie innovative, perché la nostra città e il suo territorio intendono tornare ad essere un modello di sviluppo per il mondo” .
Alessandro Abbadir
L’impegno di Snam al processo di decarbonizzazione
“Il Venice H2 Forum - ha detto Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization Unit di Snamè stato un momento importante per riflettere sullo stato dell’arte dello sviluppo del mercato dell’idrogeno e dell’impegno italiano, come sottolineato dal Ministro Pichetto Fratin. Snam sta facendo numerosi passi avanti fatti in questo ambito, in particolare sul SoutH2Corridor, dall’ottenimento dello status di Pci agli accordi intergovernativi fino al Mou firmato di pochi giorni fa in Algeria. Il SoutH2 Corridor, iniziativa cross-border per trasportare l’idrogeno verde prodotto in Nord Africa fino in Baviera attraverso Italia e Austria, svolge un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione, grazie alla collaborazione tra tre grandi operatori infrastrutturali euro-
pei, le istituzioni dei paesi coinvolti, quelle europee ed i paesi della sponda sud del Mediterraneo che hanno ribadito il loro impegno in tal senso”. Tutto ciò rappresenta al meglio per Ercoli l’impegno di Snam nella realizzazione di iniziative concrete che abilitino il percorso di decarbonizzazione del paese, impegno “confermato anche nel
primo Transition Plan presentato in questi giorni alla comunità finanziaria e a tutti i nostri stakeholder, che definisce una roadmap chiara e credibile per traguardare la neutralità carbonica al 2040 e il Net Zero al 2050”. Tra i tavoli organizzati c’è stato un focus sulle possibili modalità di collaborazione tra Europa e Medio Oriente.
140 “cacciatori” di ogni età a Bosco Nordio
Sono giunti da varie parti d’Italia e si sono cimentati su un percorso che è stato assai apprezzato per la scelta delle piazzole e la collocazione dei bersagli
B osco Nordio a Sant’Anna di Chioggia ha ospitato una competizione di tiro con l’arco Fiarc (Federazione Italiana Arcieri di Campagna) organizzata dalla Compagnia Arcieri del Mare –Chioggia. Alla gara di tipo “Tracciato” hanno preso parte circa 140 “Cacciatori” di ogni età giunti da varie parti d’Italia che si sono cimentati su un percorso che è stato assai apprezzato per la scelta delle piazzole e la collocazione dei bersagli. Il tiro con l’arco di campagna è uno sport che per lo più si svolge all’aria aperta (esistono anche competizioni indoor), in mezzo alla natura dove l’impegno tra corpo e mente trova un equilibrio che poche altre attività agonistiche sanno offrire.
Gli Arcieri del Mare da oltre vent’anni promuovono la disciplina del tiro con l’arco di campagna che, a giudicare dai sempre più numerosi nuovi partecipanti ai corsi preparatori, sta vivendo un grande momento di rinascita. L’associazione chioggiotta, nata nel 2001, è affiliata alla Fiarc (Federazione Italiana tiro da campa-
gna) che a sua volta aderisce all’ Ifaa (International Field Archery Association) ed anche dal 2019 alla Fidasc (Federazione Italiana discipline armi sportive da caccia) affiliata Coni.
Per l’Asd Arcieri del Mare alla competizione del 24 novembre non sono mancate le soddisfazioni con diversi atleti sul podio nella categoria “Cuccioli” (classe dai sette ai dodici anni) arco ricurvo - Sofia Giuliani, Simone e Tommaso Nordio, Marco Pagane nella categoria “Cacciatori” con le medaglie d’argento conquistate da Andrea Doria nell’arco storico, Franco Stravaganti e Giovanna Grandis nell’arco ricurvo.
Il 21 e 22 settembre 2024 a Chioggia si è svolto anche il X Campionato Italiano Individuale di Tiro con l’arco Fidasc.
Nel corso del 2025 saranno molti gli impegni sportivi degli Arcieri del Mare che parteciperanno a varie gare regionali, interregionali, nazionali ed anche internazionali. Nel mese di maggio due arcieri chioggiotti, Andrea Doria e Mario Taufer, gareggeranno ai mondiali
Fiarc che si terranno in Sudafrica.
A Chioggia saranno organizzate due gare Fiarc a febbraio e a giugno 2025, mentre nel mese di novembre 2025 si terrà una com-
Calcio, un novembre grigio per l’Union Clodiense
Continua anche nel mese di novembre il momento grigio per l’Union Clodiense. La classifica per la compagine guidata da mister Andreucci inizia a farsi decisamente problematica, considerato che il bottino dopo 16 giornate è di soli 9 punti. Penultima posizione in classifica e morale sotto i tacchi per i granata, che sperano che a partire da dicembre quantomeno che il fattore campo (si torna all’Aldo e Dino Ballarin) possa aiutare. Sconfitte amare quelle contro Vicenza
e Albinoleffe, tutto sommato buoni i pareggi maturati con Renate e Novara. La società per bocca del presidente Ivano Boscolo Bielo fa quadrato intorno all’allenatore e al direttore sportivo Alberto Cavagnis, rinnovando l’appello alla città per un sostegno in termini di supporto sugli spalti e anche economico. Non è un mistero, infatti, che ci si attendesse un segnale più marcato dal mondo imprenditoriale locale, per fronteggiare i costi inevitabilmente cresciuti nella
nuova categoria. Peraltro, si dovrà valutare anche se intervenire con alcuni ritocchi nella formazione durante il mercato di gennaio, considerato che le partite fino ad oggi disputate dai granata hanno messo in luce un gap esperienziale abbastanza marcato. I match con Padova, Caldiero Terme e Lecco prima della sosta natalizia saranno sicuramente importanti per restare agganciati al treno delle squadre che possono ambire alla salvezza. (l.r)
petizione Fidasc. Il direttivo degli Arcieri del Mare, presieduto da Roberto Penzo, comprende Ermanno Scaroni vicepresidente, Andrea Doria se-
gretario, Lorenzo Chieregato tesoriere, i consiglieri Renzo Alfiero, Marco Nordio, Matteo Giuliani e Francesca Beggiato. Eugenio Ferrarese
#Regione
Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte
Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”
Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”
Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.
Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001, - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.
Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore veneto.
La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della
squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.
Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.
Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”
Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costituzionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative
e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici.
Le stesse materie non Lep, quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro
che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.
Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni visto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - con-
Il segretario veneto del Pd Andrea Martella
clude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 15 anni”. (n.s.)
Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli
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L’intervista. L’assessore Gianpaolo Bottacin
“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”
Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.
Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?
Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia. E per il prossimo futuro c’è altro?
Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della
regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.
Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?
Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione. Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?
C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più.
Staremo a vedere”.
Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti
Strade e interporti tra opere e progetti
La vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione
Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza. Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?
Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.
E in vista delle Olimpiadi?
è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026.
Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?
(a cura di Nicola Stievano)
CHIOGGIA
Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente
Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)
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Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti
Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”
Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani.
Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Mae-
stri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”.
Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche for-
mandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e relazionali. Alla Regione chiediamo di
continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad
acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro Veneto”.
Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni. Economia.
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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto
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Il legale
Il caso. Fa discutere la recente legge che sanziona anche il “turismo procreativo”
Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero
Si parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani. L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuon.d.r.) o di embrioni (uovo fecondaton.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito secondo la legge italiana”. Si configura quindi
un c.d. “reato universale”.
Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.
Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”. Seppure in
materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.
Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.
Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.
Luigi Migliorini
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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TERRITORI:
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Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa
Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione.
Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.
Come dipingere una stanza
Dipingere una stanza è uno dei progetti faida-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:
• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.
• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tossica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.
• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore pre-
cisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.
• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.
Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio
Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:
• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.
• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.
• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.
• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.
L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:
• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.
• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.
• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.
• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te.
Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.
Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti
Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostituire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede
solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.
Anche se si tratta di progetti fai-da-te, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri.
Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.
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Buone Feste
Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità
Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:
1. Bonus Ristrutturazioni
Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
2. Superbonus
Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.
3. Sismabonus
Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.
4. Bonus Barriere Architettoniche
Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.
5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.
6. Bonus Verde
Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.
Come Prepararsi per il 2025
I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.
Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.
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Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento
Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.
ISintonizzati sul futuro.
l settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione. Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura,
spiacevoli sorprese.
Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.
Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di in-
MATERASSI - RETI - LETTI
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pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda. Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.
Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.
Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri come inquilino o proprietario aiuta a prevenire
vestire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.
Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.
Le Tendenze del Mercato per il 2025
Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.
Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile.
Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.
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Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari
Ldelibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali. L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”. Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile, con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assisten-
L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali
ziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.
Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:
• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.
• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.
• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.
• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.
Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici
Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.
È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.
“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.
Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni.
L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.
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A BREVE FARMACIA DEI SERVIZI
Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni
Medici e Pediatri, sette avvicendamenti a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima
Ulss 3 Serenissima accoglie 7 nuovi medici e pediatri per garantire continuità e qualità delle cure primarie in vari comuni, semplificando il passaggio degli assistiti.
L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali.
A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre
sostituito dal dottor Stefan Tiron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto. A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi della medicina di gruppo di via Caltana. Dal primo dicembre, il dottor Mohamed Bassam
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Augur
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per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.
A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico,
assumerà l’incarico definitivo nello stesso ambulatorio, con il passaggio degli assistiti gestito direttamente dall’Ulss 3. A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporaneamente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.
San Bortolo: eseguito il primo prelievo di cuore a “cuore fermo”
donazione».
Martedì 12 novembre, l’ospedale San Bortolo di Vicenza ha effettuato per la prima volta un prelievo di cuore da un donatore in morte cardiaca. Questa tecnica innovativa, introdotta in Italia meno di un anno fa all’ospedale di Padova, rappresenta una nuova speranza per i pazienti in attesa di trapianto.
Oltre al cuore, sono stati prelevati polmoni e pancreas, trapiantati a Padova, il fegato destinato a Verona, le cornee a Treviso e i reni, trapiantati direttamente al San Bortolo. «Questo risultato è frutto dell’eccellenza delle nostre équipe e della collaborazione con il Centro Regionale Trapianti e la Cardiochirurgia di Padova diretta dal prof. Gino Gerosa – spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica –. Le donazioni a “cuore fermo” ampliano le possibilità per i pazienti in lista d’attesa, con Vicenza in prima linea grazie a un territorio sensibile al tema della
La procedura prevede un esame ECG in assenza di attività cardiaca per 20 minuti, seguito dal rapido intervento per il prelievo degli organi. «Il prelievo del cuore è particolarmente complesso – sottolinea il dott. Vinicio Danzi, Direttore di Anestesia e Rianimazione –. Il cuore, fermo da oltre 20 minuti, viene perfuso per ripristinare ossigenazione e circolazione, consentendo che riparta una volta trapiantato. Questo risultato richiede tecnologie avanzate e la stretta collaborazione tra anestesisti, perfusionisti e cardiochirurghi». Vicenza ha già esperienza nella tecnica: sono 9 i prelievi a “cuore fermo” eseguiti negli ultimi 18 mesi.
«La donazione è un dono che offre vita a chi è in gravi condizioni – conclude Danzi –. Il paziente, una persona generosa, aveva espresso la volontà di aiutare il prossimo. Abbiamo realizzato questo desiderio, con il consenso della famiglia».
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L’iniziativa. Nei punti nascita dell’Ulss 6 verrò proposto di immunizzare i nuovi nati
La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite
In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.
Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200
bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso.
“Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”.
La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola iniezione che garantisce protezione per tutta
la stagione”.
“La prevenzione con anticorpo monoclonale –commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.
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A volte possono essere necessari più appuntamenti, dedicati semplicemente alla reciproca conoscienza, prima di riuscire ad iniziare il piano terapeutico.
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Bambini traumatizzati significa ripudio alle cure della propria bocca anche in età adulta. Avere un approccio dolce con i più piccoli non è facile e non da tutti nel nostro settore.
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Confidando che il tuo dentista corrisponda alla figura di chi ha empatia con i bambini, l’augurio è che i nostri figli necessitino solo di visite di controllo in totale serenità.
Per qualsiasi dubbio e qualora volessi dei chiarimenti, siamo a tua disposizione.
Buon Natale e a presto!
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Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto: riporta alla luce una pagina dimenticata
Per 47 giorni le Brigate Rosse tennero in ostaggio l’allora direttore del Petrolchimico per poi ucciderlo brutalmente. La reazione del movimento operaio segnò l’inizio della fine degli anni di piombo
N
elle due anteprime a Mestre il film “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, diretto dal regista Mario Chiavalin, ha registrato il tutto esaurito con un pubblico profondamente coinvolto e una partecipazione di alto profilo, confermando il valore culturale e sociale di questa produzione cinematografica.
L’opera ricostruisce il dramma di Giuseppe Taliercio, direttore del Petrolchimico di Porto Marghera, rapito dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1981 tenuto prigioniero per 47 giorni in condizioni di estrema crudeltà prima di essere brutalmente assassinato. E’ stato uno dei momenti più drammatici degli Anni di Piombo, un periodo che vide il nostro Paese attraversato da tensioni politiche, sociali e violenze estreme. Tuttavia, la figura di Taliercio, simbolo di dignità e sacrificio, è rimasta per troppo tempo relegata a una memoria di nicchia.
Con “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, Mario Chiavalin riporta alla luce questa storia, intrecciando i fatti storici con un profondo racconto umano, e offrendo una riflessione sulla società di quegli anni e sull’eredità che ci hanno lasciato e soprattutto la coesione sociale creata con i lavoratori che hanno portato una spaccatura nelle Brigate Rosse, che ne hanno segnato successivamente la fine con il rapimento
Dozier. Il film, di grande impatto emotivo, si distingue per la sua capacità di raccontare una vicenda storica con grande sensibilità e rispetto, senza cadere nel sensazionalismo. La regia di Mario Chiavalin è stata particolarmente attenta ad alternare momenti di tensione a momenti di riflessione, immergendo lo spettatore nel contesto sociale e politico di quel periodo. Dai primi fotogrammi, il film cattura l’attenzione dello spettatore attraverso una fotografia suggestiva e una sceneggiatura che bilancia il racconto dei fatti e l’approfondimento delle emozioni dei protagonisti. La scelta di rappresentare la dinamica del rapimento e la prigionia di Taliercio attraverso immagini potenti e dialoghi essenziali ha conferito al film un’intensità unica, che ha emozionato il pubblico.
Al termine della proiezione, Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe Taliercio, ha espresso il messaggio centrale lasciato da suo padre, sottolineando l’importanza del suo esempio umano e morale: “Mio padre non si è mai rassegnato anche nelle situazioni più difficili, e si è sempre appoggiato alla propria famiglia, ai propri amici e alla fede. Quello che vorrei che rimanesse della visione di questo film, è che non ci si fermi alla commozione o alla visione di un fatto storico, ma si rifletta su
come l’abbracciare una qualsiasi ideologia senza esercitare un giudizio critico, possa portare a vedere il proprio nemico privo di umanità, questa è la lezione di mio padre, che ha sempre messo al centro l’uomo e la sua dignità”.
Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto sottolineare l’importanza storica e simbolica di Giuseppe Taliercio, legandola alla memoria collettiva della città: “Al Palasport con questo nome io e Mario ci siamo cono-
sciuti tanti anni fa, e da lì è nata anche la curiosità di scrivere questa storia. Voglio ringraziare tutti gli artisti, gli attori e i produttori, insomma, chi ha lavorato per questo film. Ma penso che bisogna sottolineare una cosa, e lo voglio dire chiaramente: la parte storica e politica è forse la cosa più importante. Le Brigate Rosse hanno cominciato a essere sconfitte proprio quando le persone, il movimento operaio, le hanno rifiutate.”
Un momento particolarmente intenso della serata è stato quello in cui il giornalista Adriano Favaro ha letto la lettera della vedova di Alfredo Albanese, vittima del terrorismo brigatista: “La proiezione del film che ricorda l’ingegnere Giuseppe Taliercio sarà l’occasione per riflettere su quello che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più rivivere. Il film ricorderà non solo la vittima, ma anche la persona, con la sua vita, i suoi affetti, il suo lavoro, prima di cadere per mano criminale. Il film rispecchia anche l’opportunità di dare voce a chi ha subito la violenza terroristica, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai familiari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti. Ed è doveroso mettere in luce racconti di vera verità sugli ‘Anni di Piombo’, anche perché la storia di quegli anni è stata raccontata troppo spesso dando voce solamente ai criminali.”
Il frate francescano Andrea Vaona in rappresentanza dei Frati del Santo (da dove è iniziata la ricerca con la collaborazione con Padre Francesco Ruffato a cui è stata dedicata l’opera) ha voluto ringraziare il regista e sottolineare il valore di un’opera di questo tipo per la comunità: “A nome dei Frati, ringrazio davvero per quest’opera e, come Mestrino, ringrazio doppiamente perché ce n’era bisogno”. Dopo la prima del film a Mestre, il regista Mario Chiavalin è stato invitato alla trasmissione di Rai Uno Il Cinematografo, presentata da Gigi Marzullo. Durante la trasmissione alcuni importanti critici di settore hanno commentato positivamente il film.
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Il film. Il regista Mario Chiavalin porta sul grande schermo il drammatico rapimento e assassinio
Il regista Mario Chiavalin con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
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Dmo energetico e ridurre l’impatto
avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio. Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.
Con l’integrazione di Pollo dell’Avvenire e il potenziamento continuo della filiera, Delta Group Agroalimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di
Il Gruppo, grazie ad una mirata pianificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più
Zootecniche di Confindustria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con
benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver. Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione per ottimizzare il consu-
Con dicembre arriva il Natale, il profumo di spezie e i dolci da condividere con chi si ama. Il freddo ci porta a sperimentare nuove ricette semplici e gustose.
MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA
Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto.
Ingredienti: 500 gr di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale fne; q.b. di pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo
Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
RISOTTO AI CARCIOFI CON FONTINA E NOCI
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino
Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.
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TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI
Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero
Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia
Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.
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Rubrica a cura di Sara Busato
ARIETE (Voto: 8)
Dicembre porta energia e ottimismo. Ottimo periodo per concludere progetti. In amore si respira aria di serenità. Preparati a festeggiare con entusiasmo!
TORO (Voto: 7)
Un mese stabile ma senza grandi sorprese. Concentrati sul rafforzare legami familiari e amorosi. Sul lavoro, chiudi l’anno con ordine per iniziare il 2025 al meglio.
GEMELLI (Voto: 8)
Dicembre sarà stimolante e vivace, con nuovi incontri interessanti. In amore, evita scelte impulsive. Sul lavoro, idee creative ti porteranno riconoscimenti.
CANCRO (Voto: 7)
Un mese di bilanci: riflettere sul passato aiuterà a pianificare il futuro. In amore, sii più aperto e sincero. Le festività porteranno calore in famiglia.
LEONE (Voto: 9)
Dicembre è il mese della vostra rinascita. Le stelle vi spingono a brillare sia in amore che sul lavoro. Colpi di fortuna renderanno tutto più entusiasmante.
VERGINE (Voto: 8)
La vostra precisione sarà fondamentale per chiudere progetti importanti. In amore, armonia e dialogo saranno protagonisti. Concedetevi il meritato relax.
Dicembre
Le stelle sorridono nel mese delle feste, tra energie nuove, ottimismo e rinascia
Sintonizzati sul futuro.
BILANCIA (Voto: 9)
Il mese sarà armonioso e ricco di gioie, soprattutto nelle relazioni. Sul lavoro, una nuova proposta potrebbe sorprendervi. Ottimo periodo per bilanciare vita e obiettivi.
SCORPIONE (Voto: 8)
La passione domina dicembre, sia in amore che nei progetti personali. Fate attenzione a non essere troppo rigidi. Le feste saranno un momento di connessione.
SAGGITARIO (Voto: 8)
La vostra vitalità rende questo mese speciale. Grandi soddisfazioni vi attendono in ambito lavorativo. In amore, l’intesa con il partner è alle stelle.
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d’informazione
CAPRICORRNO (Voto: 9)
Mese produttivo: chiudete l’anno con risultati concreti. In amore, piccole incomprensioni possono essere risolte con dialogo. Le feste porteranno pace interiore.
ACQUARIO (Voto: 7)
Nuove idee e progetti personali vi entusiasmano, ma fate attenzione a non trascurare le relazioni. Dicembre è ideale per ritrovare equilibrio e serenità.
PESCI (Voto: 6)
Un mese di introspezione. Fate chiarezza su ciò che desiderate davvero per il futuro. Le feste saranno un momento di riflessione e ripresa. Attenzione all’umore.
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