LUGLIO 2022
Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.129
di Chioggia Notiziario delle 8:30 Scarica la nuova App di La Piazza 24 e non perderti neanche un minuto dei tuoi notiziari preferiti.
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Due navi da crociera portano centinaia di turisti Una sosta a Chioggia di un giorno e mezzo per apprezzare le bellezze del territorio. Armelao: “Stiamo lavorando per offrire pacchetti escursione”
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PEDIATRIA
Pannelli dei cartoons in reparto VAL DA RIO
Ex discarica, si procede con la bonifica L’INTERVISTA
Il vicesindaco Daniele Tiozzo Brasiola ROMEA
Armelao: “Dev’essere una questione nazionale” TEATRO
Torna Pippo Zaccaria per l’Africa SPORT
La “Rossa volante” non conosce barriere
Niente di straordinario Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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er giorni abbiamo avuto sotto gli occhi le impressionanti e dolorose immagini del disastro della Marmolada, quel fiume di ghiaccio e roccia che ha travolto vite e destini, quello squarcio azzurro sulla sommità del ghiacciaio morente, una ferita che non si rimarginerà più e che rimanda ad altre ferite, altri sfregi, dalla tempesta Vaia all’acqua granda a Venezia, dal mare che risale il Po in secca ai campi arsi dalla siccità o martoriati dalla grandine. segue a pag 5
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I “Cartoons” dei “Leo” per regalare un sorriso ai bambini malati I
n ogni stanza un grande pannello, e in ogni pannello una scena dei grandi capolavori a cartoni animati: la Pediatria di Chioggia è diventata ancor più a misura di bambino grazie ad una donazione del Leo Club di Chioggia e Sottomarina. “Abitano con noi ora - spiega il primario, Andrea Cattarozzi - Peter Pan e Capitan Uncino, e poi Bambi e i suoi amici del bosco, e i personaggi di Nemo e tanti altri. Stanno nelle stanze di degenza, ma anche negli ambulatori e nello spazio di ingresso, e ci aiutano a rendere questo luogo più accogliente per i bambini durante la degenza”. Visitando il reparto, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha voluto sottolineare lo sforzo continuo per l’ospedale. “Questa donazione dei giovani Leo - ha sottolineato – rappresenta l’attenzione della comunità di Chioggia e di Sottomarina per il proprio ospedale. Questa collaborazione fattiva delle associazioni e dei privati si somma all’impegno dell’azienda sanitaria e della Regione per rendere sempre più forte il presidio ospedaliero di questa città. Anche in questi tempi, che sono stati e sono difficilissimi per il sistema sanitario, i cittadini di Chioggia possono essere certi che nel loro ospedale si risponde, si lavora, si rinnova e si interviene, per garantire alla popolazione il miglior servizio possibile”. I giovani Leo di Chioggia e Sottomarina hanno visitato il reparto insieme al direttore Contato. “Siamo qui a testimoniare - ha detto per tutti Stefano Penzo - come si possano fare cose importanti nel momento in cui si incontrino partner che sappiano collaborare: idee e proposte si concretizzano quando si dialoga nella chiarezza reciproca, sapendo dire tanti sì, e quando è necessario anche qualche no, ma sempre nel segno dall’apertura e della chiarezza reciproca”. Dai Leo e dalla Direzione dell’Ulss è giunto un grazie anche a sponsor privati che hanno collaborato per la realizzazione di dieci grandi pannelli, ciascuno alto quasi due metri, donati al reparto. (a.a.)
di Chioggia
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I giovani “Lions” donano alla Pediatria dell’ospedale dieci pannelli raffiguranti le fiabe di Walt Disney
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Chioggia, Sottomarina e per un numero complessivo di 13.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< > < >www.lapiazzaweb.it< > <
Gli sconvolgimenti climatici fanno parte della lunga storia della Terra, ma non possiamo continuare a parlare, di fronte ad ogni nuova tragedia, di “tragica fatalità” o di “evento imprevedibile”, come a voler allontanare responsabilità o anche un semplice coinvolgimento che vada oltre lo shock e l’emotività del momento. Purtroppo sulla Marmolada non è successo niente di straordinario, come ci hanno spiegato gli esperti già negli istanti successivi al disastro. Da decenni il ghiacciaio è in ritirata e ormai il fenomeno è irreversibile, accentuato da annate sempre più calde, anche in quota, e povere di precipitazioni. Un fatto imprevedibile con precisione, certo, pur nella consapevolezza che prima o poi sarebbe successo. Ed è successo nel pomeriggio di una calda domenica, mentre decine di escursionisti stavano rientrando dalla vetta. Il tragico crollo del ghiacciaio ci ha risvegliati dalla nostra indifferenza perché ormai è chiaro a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici li stiamo vivendo “in diretta”, evento dopo evento. Solo restando dentro i confini del nostro Veneto negli ultimi anni abbiamo assistito a furiose tempeste, esondazioni e allagamenti, smottamenti, trombe d’aria, grandinate, ma anche fenomeni come la subsidenza e il cuneo salino, il mare che non trovando alcun ostacolo risale per chilometri e chilometri il fiume in secca. Ma ci sono anche aspetti meno evidenti, come un’area umida che si prosciuga, una fontana di montagna che smette di zampillare, un bosco decimato dai parassiti. Il clima sta cambiando sotto i nostri occhi, questo è un dato di fatto, non un’opinione sulla quale si può tranquillamente dissertare. E non lo è certo da oggi anzi, da decenni gli scienziati, spesso zittiti come delle petulanti cassandre, mettono in guardia sulle conseguenze di quel mezzo grado di temperatura in più, di quei millimetri di pioggia in meno, ci ammoniscono sull’uso indiscriminato delle risorse naturali e sulla massiccia produzione di anidride carbonica. Di fronte all’ennesimo segnale non possiamo voltarci dall’altra parte, ora è il tempo della consapevolezza e della responsabilità.
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano > < >direttore@givemotions.it< Redazione > < >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’11 luglio 2022
Chioggia
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L’incontro in Comune. Obiettivo 2024 per Amministrazione e Commissario Unico
L’amianto non ferma l’intervento per la bonifica dell’ex discarica E
x discarica Val Da Rio bonificata entro il 2024. E’ questo l’obiettivo posto dall’Amministrazione Comunale e dal Commissario Unico per la Bonifica delle Discariche Nazionale Giuseppe Vadalà. Di tempistiche, costi e dettagli operativi si è parlato nell’incontro voluto dal Sindaco Mauro Armelao e tenutosi presso la Sala Consiliare del Comune di Chioggia il 28 Giugno. Il progetto di bonifica, definito ambizioso ed innovativo, ridisegna la scelta delle tecniche di trattamento dei rifiuti ipotizzate originariamente, a causa del rinvenimento di non trascurabili quantitativi di amianto. Lo ricorda nel proprio intervento il Maggior Aldo Papotto, Capo Divisione spesa economica e gestione finanziaria del Commissario: “In fase di inizio lavo-
L’imprevisto ritrovamento sarà gestito in sicurezza grazie a una tecnica di trattamento unica in Italia ri, con cantiere già consegnato, ci si è resi conto della presenza di amianto sparso. Si è resa necessaria una caratterizzazione addizionale, proprio a causa della presenza diffusa in tutto il corpo rifiuti”. Di fronte alla scelta tra la messa in sicurezza permanente dell’area e la prosecuzione delle attività di bonifica, si è optato per la seconda, anche in ragione della valenza strategica dell’opera ultimata. L’idea infatti, a lavori finiti, è quella di creare un’ulteriore banchina di attracco a servizio del porto di Chioggia, con potenziali benefi-
ci, quindi, anche dal punto di vista commerciale e per le imprese interessate nella futura realizzazione. I 300 carotaggi aggiuntivi che si sono resi necessari hanno determinato una stima totale di 10-15 metri cubi di amianto, presente in maniera sostanzialmente omogenea in tutto il corpo discarica: com’è noto, tra gli anni ’70 e ‘80 questa tipologia di materiale era largamente utilizzata in edilizia, per lo più sotto forma di cemento-amianto (eternit) presente ancora oggi nelle coperture di edifici vetusti; simili “incidenti di percorso” non sono poco frequenti per gli addetti ai lavori. Sta di fatto che la scelta fatta, di concerto con la Regione Veneto che partecipa al finanziamento dei lavori, è quella di proseguire con le attività. Si tratterà di una tecnica di bonifica presentata come “unicum a livello nazionale”, progettata con la partecipazione di Arpav e Spisal e che verrà dapprima testata su scala pilota (12.000 metri cubi). In sostanza, il materiale contaminato da amianto verrà trattato con acqua nebulizzata in ambiente depressurizzato e confinato, per evitare la dispersione delle microscopiche fibre inalabili (principale caratteristica che rende pericoloso l’amianto). Nei rispettivi interventi, da segnalare lo scambio di ringraziamenti reciproci tra l’assessore regionale Roberto Marcato e il primo cittadino Mauro Armelao, che sottolineano come la politica del fare debba essere rapida, condivisa e garante di sicurezza e tutela ambientale. Il valore complessivo dell’intervento è stimato in 35 milioni di euro. Luca Rapacciuolo
L’incontro in Comune
Lavoro sinergico con i soggetti del territorio che ha valore strategico per lo sviluppo portuale di Chioggia “L’avvio della prova pilota per la sperimentazione della metodologia operativa finalizzata alla decontaminazione da amianto dell’ex discarica di Val da Rio –è il commento dell’assessore regionale allo sviluppo economico che ha competenza sulla legge speciale per Venezia, Roberto Marcato - rappresenta l’occasione per ribadire l’approccio vincente sinora adottato dalla Struttura Commissariale per affrontare la problematica della messa a norma dei siti di discarica abusiva in procedura di infrazione. La Regione del Veneto, sin dalle fasi iniziali del complesso iter amministrativo per la bonifica del sito, si è fatta parte attiva per arrivare al recupero ambientale dell’area, che ha una significativa valenza strategica per lo sviluppo portuale della Città di Chioggia, anche in prospettiva dello sviluppo della crocieristica, stanziando a tal fine un contributo di 2.500.000 di euro”. “La notizia della ripartenza dei lavori –ha aggiunto il sindaco Mauro Armelao - mi dà fiducia, anche perché c’è bisogno di sistemare quella zona per l’espansione delle attività portuali”.
“Il merito – ha osservato a sua volta il Gen. Giuseppe Vadalà - è del lavoro sinergico con i soggetti del territorio, con il dialogo tra macchina pubblica e attori privati, con la condivisione degli obiettivi, con lo scambio di competenze”. Fulvio Lino Di Blasio Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, dichiara: “Questo è un passaggio importante – sono in conclusione le parole di Fulvio Lino Di Blasio Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - che si colloca nel più ampio processo di completamento del sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale con il pieno e completo allargamento a Chioggia. L’Autorità di Sistema Portuale ha concentrato i propri sforzi sul tema della sostenibilità, presidiando immediatamente l’adempimento degli obblighi di bonifica e riqualificazione ambientale delle aree di Val da Rio, caratterizzate da aree su cui insiste una discarica per rifiuti solidi urbani che, a bonifica avviata, però, è risultata contaminata da amianto”.
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Amministrazione. Le considerazioni dell’assessore al commercio, attività produttive, istruzione e sport Daniele Tiozzo Brasiola
“Nessuno avrà motivo di dire che non ci siamo impegnati al massimo” P
roseguono le nostre interviste per conoscere meglio gli assessori della Giunta guidata da Mauro Armelao. Questo mese abbiamo raccolto le parole di Daniele Tiozzo Brasiola, assessore al Commercio, attività produttive, Suap, politiche giovanili, pubblica istruzione, sport. Assessore come giudica questi mesi di attività per la nuova Giunta Comunale? “Il mio giudizio non può che essere positivo, c’è molta voglia di fare e di ripartire. La città non è certamente facile da amministrare ma questo lo sapevamo. Senza la presunzione di chi crede di avere la soluzione a tutti i problemi, ci stiamo mettendo la faccia nel gestire alcune problematiche che attendono risposta da tempo. La città percepisce il forte impegno, alcuni risultati già si vedono altri arriveranno con le dovute tempistiche”. Tra i suoi referati, c’è anche quello di commercio e attività produttive. In questo ambito, quali i punti di forza e dove c’è
più da lavorare? “Sono dei settori che in maniera importante hanno risentito della situazione pandemica. Il nostro territorio ha la fortuna di veder un importante aumento delle presenze durante la stagione estiva che dà ossigeno alle nostre attività e da slancio all’economia. La visibilità portata dalla candidatura a Capitale della Cultura, l’attenzione della stampa estera e l’arrivo delle navi da crociera creano le condizioni affinché si possa concretizzare quell’allungamento della stagione sul quale molte amministrazioni avevano puntato. Gestendo al meglio il supporto dei consorzi di promozione, delle associazioni di categoria e lavorando assieme ad obiettivi utili per la città possiamo puntare a consolidare l’aumento di presenze nella nostra città che porta beneficio a tutte le categorie. In questo momento mi sento di poter definire la nostra offerta enogastronomica un punto di forza”. Politiche giovanili e sport sono parole che per forza di
cose vanno “a braccetto”. Su cosa si concentrerà, durante il mandato, per affrontare le oggettive carenze di infrastrutture sportive e luoghi di aggregazione? “Abbiamo molte associazioni sportive che possiamo tranquillamente definire d’eccellenza per i risultati che ottengono e per il livello di preparazione a cui portano i propri atleti. Purtroppo in molti casi vediamo i nostri atleti dover uscire dal territorio per ambire alle massime categorie. Stiamo lavorando per creare, dove possibile, rete tra le associazioni ricercando le condizioni per un lavoro in fun-
zioni di prime squadre che possano ambire alle categorie più alte, questo ottimizzando spazi e risorse. Allo stesso tempo dobbiamo porre rimendi all’assenza di programmazione ereditata ed individuare e progettare un’area che possa dar sfogo alla necessità di spazi e nuovi impianti che ha la città. Per quanto riguarda i luoghi di aggregazione la soluzione alla carenza di strutture per lo svago e il divertimento dei giovani non può che passare attraverso il confronto con gli investitori privati. Dimostrando di essere un’amministrazione che lavora per agevolare chi vuol investire nella nostra città e che non si perde in burocrazia ed ostruzionismo potremmo essere attrattivi per quegli imprenditori che riscontreranno nella nostra città opportunità. Gli spazi non mancano”. Mettendo per un secondo da parte le innumerevoli bellezze che offre il territorio, cosa “invidia” ad altre realtà turistiche nazionali e farebbe proprie anche per Chioggia?
“Non per far del campanilismo ma non mi sento di invidiare nulla alle altre realtà. Chioggia offre molto e ne va dato risalto il più possibile. Quel che serve è un po’ di amore in più verso la nostra città e la consapevolezza che il bene pubblico non è una cosa che non appartiene a nessuno ma bensì il contrario. La città è di tutti noi e abbiamo il dovere di rispettarla e tenerla come fosse casa nostra. A mio avviso basta poco per alzare l’asticella ma questo passa dalla presa di coscienza della cittadinanza”. In qualità di vicensindaco, ha la possibilità di mandare un messaggio ai tanti lettori che si aspettano molto dal vostro lavoro. “Siamo noi stessi i primi ad avere alte aspettative. Non abbiamo nessuna intenzione di sottrarci neanche davanti alle tematiche più spinose. Solo a fine mandato riusciremo a capire quanto del nostro lavoro si sarà concretizzato in soluzione a problemi o opportunità per la città. Quel che mi sento di garantire è che nessuno avrà mo-
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Chioggia
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Turismo. Una sosta di un giorno e mezzo per centinaia di turisti, quasi tutti americani
Due navi da crociera fanno scalo a Chioggia N
avi da crociera a Chioggia: buona la prima. Si può definire un successo l’arrivo di due navi da crociera della compagnia Viking Ocean Cruises a Chioggia nel mese di giugno. Anche i più distratti e chi non legge i giornali, non avrà potuto fare a meno di notare uno skyline diverso dal solito per gli ultimi due week end del mese, con questo “grattacielo” del mare a solcare lentamente le acque della Laguna Sud. Una sosta di circa un giorno e mezzo per centinaia di turisti (per lo più statunitensi) per apprezzare le tante bellezze del territorio; ampiamente pubblicizzate a livello mediatico sin dall’inizio del 2022. Un “bel colpo” per l’Amministrazione comunale e la città; che sembra avere ormai innescato in maniera definitiva la marcia giusta per uscire dall’isolamento di cui soffre da decenni e che si auspica sia precursore di futuri investimenti infrastrutturali. “Già nel programma elettorale avevamo scritto che eravamo a favore della crocieristica” racconta il sindaco Mauro Armelao. “A pochi giorni dalla mia elezione mi sono messo subito al lavoro e adesso con la stagione estiva siamo riusciti nell’intento. Arriveranno altre navi a Chioggia, ma la speranza è che il 2023 veda Chioggia come una tappa fissa delle rotte. La nostra città non dovrà essere considerata un’alternativa a Venezia, ma essere una vera e propria destinazione”. Al momento non sono stati segnalati intoppi, lamentele o criticità logistiche, ma chiaramente il
Il sindaco Armelao: “Stiamo lavorando per offrire dei pacchetti-escursione che comprendano visite ai musei, alle chiese, ai centri storici”
Il sindaco Mauro Armelao
meccanismo andrà “rodato”. “Sono felice e i passeggeri americani mi risulta abbiano fatto compere importanti – prosegue il primo cittadino, che aggiunge – ora ci sarà da capire se a livello logistico tutto è andato per il meglio, ma il risultato complessivo ci fa ben sperare per il prossimo anno. Come città stiamo lavorando per offrire dei pacchetti-escursione per Chioggia, che comprendano visite ai musei, chiese e i centri storici. I passeggeri devono soggiornare da noi”. La buona riuscita dell’operazione è frutto di un lavoro di più soggetti; lo sottolinea nelle pro-
prie considerazioni finali lo stesso Armelao: “Ringrazio il Presidente dell’ Autorità Portuale Fulvio Lino Di Blasio. Un sentito grazie anche alla Capitaneria di Porto che ha seguito la parte tecnica delle operazioni. Ancora una volta ha vinto la squadra”. La compagnia dovrà scegliere se considerare lo scalo di Chioggia come home-port per l’itinerario dell’Adriatico orientale. Sicuramente un passo in avanti per l’immagine e l’economia locale; che si va ad unire alle esigenze di sostenibilità della vicina Venezia. Luca Rapacciuolo
Nuovo look per via Lungo Brenta: pronta la ciclabile che costeggia il fiume E’ entusiasta il sindaco Mauro Armelao quando, attraverso profilo social network, mostra alla cittadinanza il nuovo tratto di pista ciclabile che costeggia un tratto del fiume Brenta. “Vi mostro via lungo Brenta prima e dopo – scrive il primo cittadino, che aggiunge – Dopo anni di abbandono sono quasi ultimati i lavori di messa in sicurezza e ripristino, che si concluderanno a fine giugno. Il tratto della pista percorre via lungo Brenta e arriva a Ca Lino/Isola Verde. Dalle parole ai fatti!”. La notizia che si sta finalmente pensando concretamente allo sviluppo della rete di collegamenti a due ruote anche nel Clodiense (questione mai seriamente affrontata dalle amministrazioni comunali che si sono succedute in passato) non può fare che pia-
Prima
cere agli amanti della bicicletta e ai potenziali soggetti coinvolti nell’indotto. Il vero tema, ora, sarà costruire un progetto “organico”, ovvero pensare a realizzare “un mattoncino alla volta” percorsi interconnessi e razionali per offrire al turista la possibilità di percorrere tratte di diversa lunghezza. Mobilità quindi che deve sfruttare le tantissime potenzialità della città (per esempio, il giro del Lusenzo è molto più prezioso di quanto sia
Dopo
realmente percepito da parte della cittadinanza) e integrarle con le vie di comunicazione che conducono alle frazioni. Il vero ciclista “di strada”, infatti, raramente sceglie come punto di partenza la caotica città, vista al contrario come “punto di arrivo”. Ecco che potenziare anche i percorsi più periferici del comune (in primis Ponte sul Brenta) potrebbe offrire inaspettate occasioni di sviluppo economico. (l.r.)
Chioggia
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Sicurezza stradale. Il sindaco sulla Statale 309 dopo i drammatici incidenti estivi
Armelao: “Romea, è una questione nazionale” L
a sicurezza stradale al centro dell’azione politica dell’Amministrazione. Più che una scelta, una vera e propria esigenza, considerate le tragiche notizie di cronaca nera di queste prime giornate estive. Due le tragedie, parimenti drammatiche, che hanno scosso l’opinione pubblica. La prima riguarda l’incidente che è costato la vita ad un 25enne di Oriago di Mira, avvenuta all’altezza di Campagna Lupia presso la statale Romea SS309, quotidianamente attraversata da migliaia di chioggiotti. La seconda, ancora più scioccante, ha spezzato il futuro di un giovanissimo chioggiotto, Alessandro Spanio, schiantatosi con il proprio ciclomotore in Viale Mediterraneo; in prossimità dell’inizio zona spiagge. Drammi diversi legati che lasciano senza parole per quella triste sensazione che si possa sempre fare di più per evitarli. Quanto a tragedie la SS309 è se-
Per il primo cittadino un primo passo sarebbe il potenziamento del collegamento Cavanella D’Adige-Santa Margherita, già esistente, stesso discorso per il successivo tratto Santa Margherita-Campagnalupia conda a poche altre arterie stradali; è noto da anni. Le soluzioni certo non potranno essere immediate e da subito efficaci, ma il sindaco Mauro Armelao ha dichiarato che intende portare con decisione la questione all’attenzione della politica nazionale. Servono idee e finanziamenti. Un primo passo, nelle intenzioni del primo cittadino, sarebbe il potenziamento del collegamento Cavanella D’AdigeSanta Margherita, già esistente. Stesso discorso per il successivo tratto Santa Margherita-Campagnalupia. Discorso diverso legato alla viabilità cittadina, con il sindaco che, unito al cordoglio dei familiari della vittima, aggiunge: “Non nascondo la volontà di chiedere al Prefetto l’autorizzazione di installare autovelox in Viale Mediterraneo, Borgo San Giovanni e Lungomare Adriatico. Quando c’è traffico, tutto si muove in lentezza, ma nelle ore serali/notturne e nei pomeriggi estivi qui le macchine sfrecciano a velocità elevata”. Luca Rapacciuolo
“Safe Night”, i lati oscuri dello sballo Sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire strumenti pratici di aiuto. Con questa finalità è partito il progetto “Safe Night”, pensato con la collaborazione della Cooperativa Sociale Onlus Titoli Minori clodiense. A partire dal giorno 8 luglio e per tutta la durata della Sagra del Pesce saranno presenti proprio a Chioggia due camper ed un’unità mobile che forniranno supporto e informazioni in merito alle dipendenze da alcool, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo. I dati del clodiense parlano di una vera e propria piaga sociale, con un abbassamento sensibile dell’età per la prima “sbronza” e consumo di droghe. Safe Night ha come finalità proprio la prevenzione; facendo capire quali sono i
“lati oscuri” dello sballo. Si tratta di un’iniziativa della Regione Veneto articolata in diversi progetti che riguardano differenti parti del territorio, con il fine ultimo della prevenzione selettiva del consumo di sostanze nei luoghi del divertimento. A disposizione degli operatori della prevenzione ci sono strumenti come le Unità Mobili e l’etilometro; mentre per l’utenza l’importante possibilità di dialogare con veri e propri punti di riferimento per la gestione delle problematiche legate a dipendenze. Il progetto è in fase di evoluzione e sta abbracciando altre realtà regionali. (l.r.)
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Chioggia
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Spettacoli e sociale. Tiziano Marchesan parla del suo ultimo lavoro “Storia de Ciosa”
Chioggia sul palcoscenico per aiutare l’Africa P
ippo Zaccaria tornerà in Africa forse a fine ottobre 2022. “Finché la salute riuscirà a sostenermi, cercherò di darmi da fare per raccogliere quante più donazioni possibili perché c’è sempre tanta necessità”. Con le ultime esibizioni e le donazioni ricevute è stata superata la soglia dei 200mila euro che sono stati o saranno utili per piccoli, ma importanti interventi: la realizzazione di un pozzo, la raccolta dell’acqua, operazioni chirurgiche, la scolarizzazione di centinaia di bambini e tanto altro ancora. Tiziano Marchesan, in arte Pippo Zaccaria, intende partire per il Kenya per poter visionare di persona quanto è stato fatto, quanto ancora sia possibile fare e per portare il suo caloroso abbraccio agli operatori ed ai bambini a cui è tanto affe-
zionato. Nel suo recente spettacolo “Storia de Ciosa” - diventato anche un libro il cui ricavato è anch’esso destinato alla solidarietà - si è cimentato in un miscuglio di vicende reali e altre frutto della sua fantasia e vena artistica per raccontare, a modo suo, la storia della sua
Pippo Zaccaria porta in scena la vita della sua città per raccogliere fondi per il Kenia città accompagnato da due legionari, catturando per un paio d’ore l’attenzione del pubblico accorso numeroso tanto da esaurire in breve tempo in posti disponibili in Auditorium comunale e ipotizzare una replica
nei prossimi mesi. “La storia de Ciosa - scrive Pippo Zaccaria - ha anche altri contorni fatti dai personaggi che s’incontrano tutti i giorni”. Ecco allora che accanto a nomi assai noti - Enea, Dante, Napoleone, Garibaldi… - troviamo il chioggiotto pescatore, il marinante ortolano, il turnista che va a Marghera, la gente che corre per recarsi al mercato del giovedì, gli amici all’osteria, il turista che chiede informazioni… Anche loro fanno parte della storia della città lagunare. “Ciosa te mette buonumore, te mette allegria - aggiunge Pippo Zaccaria - grazie anca ai ciosoti e alla so’ simpatia”. E nel frattempo propone il “Mercore a Ciosa” con il Pippo Zaccaria Show in riva Vena nei pressi del Ponte Scarpa. Eugenio Ferrarese
Inaugurata la galleria Bac art Studio di Paolo Baruffaldi Paolo Baruffaldi torna a casa. Non si può sintetizzare con espressione migliore l’apertura della galleria Bac art Studio presso il piano terra di Palazzo Carlo Goldoni. Chioggiotto di nascita, Baruffaldi è artista a “tutto tondo”, capace di spaziare tra i meandri del mondo dell’incisione (su rame, ottone, zinco) come in quello dell’immagine digitale, funzionale ad alcune opere pop esposte proprio nella sede clodiense. L’artista ha maturato la propria esperienza soprattutto fuori da Chioggia. In particolare, nel 1976 inizia le prime sperimentazioni grafiche come incisore al Centro
Internazionale della Grafica di Venezia, per poi arrivare ad inizio anni ’80 ad esporre in saloni e fiere d’arte a Parigi, Arles, Grenoble, Nizza, Bordeaux, Bruxelles, Anacapri. La dimensione internazionale di Baruffaldi è testimoniata dalle sue opere esposte alla Fiera di Bologna, a Barcellona, Parigi, Ginevra e Melbourne. Un pezzo di storia contemporanea chioggiotta che torna quindi dove tutto è iniziato. “Già dal 2016 avevo trasferito il laboratorio di incisione a Valli, nell’entroterra della città – racconta Baruffaldi - ma ora c’è un elemento di novità. Chioggia vive una fase di rinascita, credo dovuta
principalmente alla candidatura a capitale della cultura italiana 2024, sebbene poi sfumata. Uno sforzo collettivo che mi auguro dia frutti tanto al turismo quanto alla cultura. Chioggia vanta una lunga tradizione di vedutisti e altrettanti ne ha ispirati quando hanno visitato la città. Quel che spero di poter fare, con questa piccola operazione, è portare un elemento di maggiore contemporaneità che forse negli anni è mancato”. La Galleria ha aperto ufficialmente l’8 Luglio. Per Info e contatti Paolo Baruffaldi| expo@ bacart.com - 041 241 28 98 Venezia / 041 40 615 61 Chioggia.
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Sanità. Apre un nuovo punto tamponi Covid nel maggior centro vaccinale del Veneziano
Un nuovo drive through “estivo” al Pala Expo di Marghera S
iamo nel pieno dell’estate, ma assenti nel Veneziano (un solo pail Covid non arresta la sua cor- ziente con patologie pregresse in sa: sono infatti risaliti i contagi nel terapia intensiva). Insomma, i dati Veneziano, dove l’Ulss 3 Serenis- dell’Ulss confermano ancora una sima ha messo in campo a partire volta l’efficacia del vaccino. dalle scorse settimane nuovi stru“L’attività vaccinale condotta fimenti per prevenire la diffusione nora continua ad avere la funzione del virus. Niente a che vedere con di frangiflutti per le situazioni gravi le precedenti ondate Covid co– ha spiegato nel corso della conmunque, assicurano dall’azienda ferenza stampa all’inizio di luglio sanitaria: l’adesione della maggior il direttore del Sisp, Vittorio Selle -. parte della popolaPer quanto riguarzione alla campada l’infezione lieve, Crescono i contagi, gna vaccinale ha invece, persiste ed ma nessun caso grave: è quella che sta cainfatti portato ottisintomi lievi e mi risultati, abbasricando l’azienda sando la gravità del di tamponi da proparainfluenzali quadro clinico dei cessare, tra gli 800 nuovi contagiati, la e 1100 al giorno”. cui età media si aggira attorno ai Con l’aumento dei contagi dun48 anni, costretti a letto da quella que è salito, conseguentemente, che apparentemente sembrereb- anche il numero dei tamponi. Per be essere una semplice influenza, questo motivo, “in questo periodo ma non più ricoverati o con una cerchiamo di diversificare le fonti sintomatologia particolarmen- per accedere al tampone – ha afferte grave: il numero dei casi non è mato il direttore generale dell’Ulss quindi associato ai ricoveri, quasi 3, Edgardo Contato –. L’andamen-
to di queste settimane ci ha infatti messi nelle condizioni di rimodulare le aperture dei drive through, con un continuo ritocco quotidiano a seconda delle esigenze: i drive through di Oriago e Favaro sono attualmente dormienti, pronti a tornare operativi al bisogno, ma abbiamo già aperto un nuovo drive through al PalaExpo di Marghera. Il nuovo drive through, soltanto nella prima giornata di attivazione, ha servito più di 150 utenti. Valuteremo se sarà necessario attivare ulteriori punti tampone, ma per farlo dobbiamo riorganizzare i turni. La grande difficoltà che abbiamo nella gestione del personale deriva dal fatto che la malattia colpisce anche i collaboratori e questo ci obbliga a razionare il personale predisposto alla somministrazione dei tamponi”. Sono 160 infatti i sanitari, da sempre esposti al rischio di contrarre il virus per la continua esposizione sul campo, attualmente contagiati.
L’azienda sanitaria non è tuttavia sola nel fronteggiare questa nuova ondata: “Stiamo chiedendo una mano ai privati – ha concluso Contato –, anche i medici di base del territorio sono per noi punti di riferimento, insieme alle farmacie”. Gaia Zuccolotto
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Urbanistica. L’annuncio dell’assessore del Comune di Venezia Massimiliano De Martin
Nasce il polo logistico a Dese U
na variante urbanistica al piano degli interventi, per creare nella zona di Dese un hub destinato esclusivamente alla logistica. Questo provvedimento è stato presentato nelle scorse settimane a Mestre in municipio, alla presenza dell’assessore comunale all’Urbanistica Massimiliano De Martin. L’area riguarderà due comparti produttivi, il comparto C e il comparto D. Prevista la riduzione di cubatura ealtezza, e il cambio di destinazione d’uso. “Si tratta di un unico intervento, seppure su due comparti che hanno una situazione diversa perché uno è scaduto dal punto di vista amministrativo, mentre l’altro è ancora vigente - ha detto De Martin -. Apporteremo modifiche sostanziali dal punto di vista degli indici parametrici urbanistici, con una riduzione di superfici e altezze. Il comparto C passerà da 43.411 1a circa 23.600 metri quadri con un calo di oltre il 40 per cento. Per il D invece, la riduzione sarà di circa il 20 per cento, da 43 mila a 37.500 metri quadri. Quanto alle altezze, il precedente strumento urbanistico dava la possibilità di arrivare fino a 45 metri, mentre ora questo limite viene posto a 25. Un aspetto importante - ha proseguito l’assessore De Martin
logistica nei magazzini, gli altri 145 l’ambito amministrativo e organizzativo. In questo momento, nel quale tante aziende cercano lavoratori ma non riescono a trovarne, è importante creare nuove opportunità di impiego”. Ci saranno interventi significativi sul fronte della mobilità, cercando di favorire l’arrivo nell’area attraverso i mezzi pubblici, e si punta a realizzare fabbricati che non siano energivori. La variante urbanistica dovrà ora essere discussa nel Consiglio comunale di Venezia. Il via ai lavori è previsto con l’inizio del 2023.
Il calzaturiero punta sui giovani È tornato nelle scorse settimane il tradizionale appuntament con la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti del Politecnico Calzaturiero. L’evento, che si è svolto per la prima volta a Villa Sagredo a Vigonovo, ha visto la partecipazione di autorità, imprenditori della Riviera del Brenta, rappresentanti del mondo confindustriale e delle famiglie degli allievi. Sono 105 i ragazzi che hanno ricevuto l’attestato per aver completato il corso intensivo di modelleria classica, il 2° anno di modelleria avanzata classica, il 2° anno di modelleria sportiva, il 3° anno di industrializzazione modelli e strutture, il 3°anno di progettazione e design e il 3° anno di calzature di lusso fatte a mano. Nel corso della cerimonia sono stati, inoltre, riconoscimenti e borse di studio. “L’anno accademico appena concluso ci ha accompagnati fuori dalla pandemia. Ha visto una diversificazione dell’offerta formativa e l’introduzione di nuovi moduli didattici, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle dinamiche operative aziendali. In questo
L’investimento previsto è di 50 milioni di euro, e si stima che il nuovo centro logistico creerà 250 posti di lavoro, - sarà la rivisitazione completa delle destinazioni. Finora, quelle ammesse, per entrambi i comparti, erano: attività produttive, attività direzionali, servizio alle persone, commercio al minuto e pubblici esercenti, servizi di riparazione, servizi privati alla persona e all’abitazione. Con questa variante invece, tutti questi saranno eliminati e resterà soltanto il comparto produttivo logistico. Il nuovo hub sarà un riferimento per la merce in arrivo, anche per la sua posizione in prossimità dell’ingresso della tangenziale”. L’investimento previsto è di 50 milioni di euro, e si stima che il nuovo centro logistico creerà 250 posti di lavoro, un aspetto rimarcato da De Martin: “Il dato occupazionale è forse quello più rilevante di tutto il progetto. Dei 250 posti di lavoro previsti, 105 05 riguarderanno la gestione della
senso, il Politecnico prosegue il proprio cammino a fianco delle imprese, per accompagnare la formazione delle competenze e favorire l’innovazione tecnologica- ha affermato il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin.“Bisogna puntare sul ricambio generazionale e trasmettere conoscenza. Solo così potremo avere professionalità in grado di reggere le esigenze dei mercati e delle aziende. Puntando sull’innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Il capitale umano è sempre il driver fondamentale nel successo di una realtà imprenditoriale, e affinché il made in Italy continui ad avere un ruolo primario sulla scena internazionale, bisogna formare figure specializzate” ha dichiarato il presidente di Assocalzaturifici Siro Badon.
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Cultura
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Il cartellone. Degli otto titoli, sei sono produzioni del Teatro Stabile del Veneto
Tutto pronto per la nuova stagione al Goldoni “facciamo tornare il pubblico ad emozionarsi” G
randi nomi del teatro italiano e internazionale, oltre a progetti speciali, nel prossimo cartellone del teatro Goldoni di Venezia. Sarà la star Isabelle Adjani, reduce dal red carpet di Cannes, a calcare per prima il palcoscenico il 15 e il 16 ottobre con lo spettacolo “Le Vertige Marylin”, una co-produzione dello Stabile del Veneto. In un cartellone con otto titoli, sono sei le produzioni e co-produzioni firmate Tsv, tornato Teatro nazionale, che si alterneranno durante tutto il corso della stagione: il 20 e il 21 ottobre si accenderanno le luci su “Da qui alla luna”, con Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo che raccontano la tragedia della tempesta “Vaia”. Dal 17 al 20 novembre, invece, uno spettacolo legato alle celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini: PA’, testo scritto a quattro mani da Marco Tullio Giordana, che ne cura anche la regia, e Luigi Lo Cascio, interprete in scena. È uno dei titoli di punta di questa stagione che debutterà in prima nazionale proprio a Venezia. Segue una co-produzione tra TSV, Tieffe Teatro Milano e Viola Produzioni che, dal 15 al 18 dicembre, vedrà in scena Maddalena Crippa nella nuova regia de “Il compleanno” di Harold Pinter. Una storia intensa e ricca di emozioni è invece quella de “Il figlio” di Florian Zeller con Cesare Bocci in scena dal 19 al 22 gennaio.
Sarà la star Isabelle Adjani, reduce dal red carpet di Cannes, a calcare per prima il palcoscenico il 15 e il 16 ottobre con lo spettacolo “Le Vertige Marylin”. A novembre lo spettacolo legato alle celebrazioni del centenario di Pier Paolo Pasolini
Elena Sofia Ricci dal 23 al 26 febbraio sarà a Venezia con “La dolce ala della giovinezza”, con la regia di Pier Luigi Pizzi, interpretando un personaggio sul bordo dell’abisso che cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò. Con la partecipazione straordinaria di Giorgio Ferrara nel ruolo di Sir Wilfrid, dal 23 al 26 marzo va in scena “Testimone d’accusa” di Agata Christie con la regia di Geppy Gleijeses ed in scena Vanessa Gravina e Giulio Corso. Infine l’immancabile Carlo Goldoni: il regista lituano Rimas Tuminas porta in scena “Un curioso accidente” il cui debutto prima nazionale a Venezia è previsto dal 20 al 23 aprile. “Un programma che punta
dritto al cuore dello spettatore e conferma l’alta qualità dell’offerta culturale veneziana, anche in ambito teatrale, grazie a politiche culturali virtuose che attuano buone pratiche a beneficio della cittadinanza e dei visitatori della più antica città del futuro” commenta la consigliera Giorgia Pea, presidente della commissione Cultura. “Vogliamo far tornare il pubblico ad emozionarsi a teatro, vogliamo che torni ad innamorarsi dello spettacolo dal vivo - sottolinea il presidente del Tsv Giampiero Beltotto -. Dopo due anni di pandemia venire a teatro rappresenta una presa di posizione, una forma di militanza nei confronti di una civiltà che sta scomparendo a causa dello stordimento dei tempi”.
Al Toniolo di Mestre i grandi nomi del palcoscenico Tanti, troppi per essere citati tutti, i grandi nomi che calcheranno il palcoscenico del teatro Toniolo di Mestre il prossimo autunno. Per citarne alcuni, Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Anna Foglietta, Andrea Pennacchi, Paolo Ruffini, Emilio Solfrizzi. Appuntamento poi con la danza della Parsons Dance, compagnia internazionale che si esibisce nei maggiori teatri del mondo. “Un cartellone straordinario che conferma questo teatro come una realtà d’eccellenza della Venezia metropolitana, luogo di incontri e contaminazioni continue tra artisti e pubblico” ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro nel presentare la stagione. Si comincia il 25 ottobre e si
finisce il 4 maggio 2023, per un totale di 19 spettacoli. L’apertura della nuova stagione è affidata al musical “Mamma Mia!”, la celebre commedia musicale che dal suo debutto ha registrato il sold out in tutti i teatri italiani. Con l’arrivo dell’autunno ri-
apre le porte anche il Teatro Momo che torna ad accogliere il pubblico dei più giovani con la tradizionale stagione Domenica a Teatro, giunta alla 28^ edizione. Il cartellone propone 10 spettacoli, dal 6 novembre al 26 marzo 2023.
Sport
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Il personaggio. Oltre lo sport l’inclusione sociale, forse il traguardo più difficile
La “Rossa volante” non conosce barriere I
l percorso sportivo di Francesca Porcellato comprende 14 medaglie (3 d’oro, 4 d’argento, 7 di bronzo) vinte partecipando alle Paralimpiadi estive ed invernali, gareggiando in 3 diverse discipline: atletica, sci di fondo e handbike a cui si deve aggiungere la partecipazione a 98 maratone internazionali (con 74 vittorie), ai Campionati mondiali ed europei ed anche ai Giochi del Mediterraneo e quindi altre medaglie d’oro, d’argento e di bronzo… L’atleta paralimpica nell’incontro intitolato “Solstizio d’estate sul mare...con Francesca che si racconta” tenutosi al Granso Stanco di Sottomarina martedì 21 giugno 2022, introdotta dal presidente del Panathlon Club di Chioggia Stefania Lando, ha presentato la sua storia davvero singolare di una ragazzina che, rimasta paraliz-
zata ad un anno e mezzo a causa di un incidente, ha sempre coltivato il sogno di praticare lo sport. Ha così iniziato con l’atletica vincendo una maratona a 17 anni per poi passare allo sci di fondo e infine al paraciclismo grazie alla sua caparbietà, alla determinazione di non arrendersi anche si pensa che tutto sia finito, all’impegno continuo accompagnato da un costante
La coinvolgente serata con la campionessa paralimpica Francesca Porcellato lavoro - affiancata dal maritoallenatore Dino Farinazzo - che le ha permesso di ottenere successi superando gli infortuni ed anche le conseguenze della recente pandemia. Nella bandiera delle Paralimpiadi compaiono
3 cerchi aperti - rosso, verde e giallo - che simboleggiano il cuore, lo spirito e la mente necessari per compiere ogni impresa sportiva. Francesca Porcellato ha raccolto la sua vicenda in un libro
intitolato “La rossa volante” (Baldini e Castoldi Milano 2022) scritto con Matteo Bursi e con prefazione di Giovanni Malagò, presidente del Coni. L’inclusione sociale è stato forse il traguardo più difficile,
quello su cui c’è ancora molto da lavorare non solo per eliminare le barriere architettoniche che troppo spesso costituiscono un impedimento per chi deve usare una carrozzella per potersi spostare, ma anche per allontanare tutti quei pregiudizi ancora presenti nella mentalità comune nei confronti delle disabilità di ogni tipo. Nel 2004 è stata nominata Cavaliere della Repubblica Italiana dal presidente Ciampi, nel 2010 Commendatore dal presidente Giorgio Napolitano ed ha ricevuto per due volte, nel 2011 e nel 2021, il Collare d’oro al merito sportivo, la più alta onorificenza del Coni. Francesca Porcellato ha anche collaborato con l’equipe per l’assegnazione dei Giochi Olimpici invernali del 2026 a Milano e Crtina: un’altra sfida vinta. Eugenio Ferrarese
Successo per l’Aquathlon dell’Asd Delfino: hanno concorso e nuotato in 150 Corsa, nuoto, corsa: circa150 atleti suddivisi in varie categorie - mini cuccioli 5-6 anni, cuccioli 7-8 anni, ragazzi 9-10 anni, esordienti 11-12 anni, Youth a 13-14, Youth b 15-16, juniores 17-18 e le successive categorie adulti e senior - si sono cimentati nell’Aquathlon di Chioggia organizzato da ASD Delfino Triathlon e disputato con condizioni climatiche ottimali il 19 giugno 2022 con partenza e arrivo allo stabilimento Bagni Clodia di Sottomarina. Il percorso comprendeva una corsa di 50 metri, 25 metri a nuoto e un’altra corda di 50 metri per i più piccoli fino ad arrivare ai 2500 metri di corsa seguiti da un chilometro a nuoto e infine altri 2500 metri di corsa per i più grandi.
Nella categoria adulti la vittoria è andata a Marco Lorenzon che ha completato l’Aquathlon in 26 minuti e 5 secondi, seguito da Alessio Morellato e Alesssandro Fagherazzi; la gara femminile è stata vinta Claudia Carmela Paladini in 29:54, seconda Benedetta Basso e terza Martina Dogana. Gli atleti chioggiotti Michele Bellemo e Nicola Doria si sono classificati al secondo e terzo posto nella categoria M2.; podio anche per Alessandro Boscolo, secondo nella categoria S1. Tra i giovani soci del Delfino Triathlon si sono distinti Pietro Bellemo, primo nella categoria Youth A, e Nicolas Bellemo, primo nella categoria Youth B. A Klagenfurt in Austria domenica 3 luglio 2022
otto triatleti chioggiotti, sei dei quali soci del Delfino Chioggia, sono riusciti a completare - finisher - l’impegnativo Ironman che comprende 3 chilometri a nuoto, 180 chilometri con la bicicletta e infine una maratona di 42 chilometri e 195 metri. Il miglior risultato lo ha ottenuto Gianluca Sal-
vagno giunto al traguardo in 11 ore e 12 minuti. Altro importante appuntamento sportivo sarà il 27 agosto 2022 quando si svolgerà, ospitato ai Bagni Lungomare di Sottomarina, l’Aquathlon classico, nuova tappa di Coppa Veneto e gara valevole per il Campionato Nazionale ASI. (e.f.)
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I cartelli per moderare la velocità nel centro abitato dovrebbero valere anche quando si parla di politica. Perché è sempre in agguato la tentazione di pestare sull’acceleratore del ragionamento quando si tocca il tasto del “centro”. Eppure in tanti casi è solo una sirena, una suggestione, frutto di fascinazioni antiche. Il “centro” aveva un senso nella Prima Repubblica, quando comandavano le ideologie e il “centro” era simbolo di moderazione e stabilità rispetto all’estremismo della sinistra, mentre la destra missina non era neanche considerata. La buonanima di Aldo Moro parlò per sette ore, diconsi sette, al congresso di Napoli il 27 gennaio 1962 per convincere la Dc ad aprire ai socialisti per far
#Regione Il Punto
Cercasi leader di Antonio Di Lorenzo
nascere il centrosinistra. Questi erano i muri ideologici. Ma quel “centro” non è replicabile oggi, sessant’anni dopo. Invece moltissimi sono i partiti, gli schieramenti e i movimenti che si richiamano al centro, convinti che esista tale e quale a un tempo. C’è il Pd che sfogliando i petali della Margherita è convinto di far innamorare quei reduci. Poi c’è l’Udc di Antonio De Poli, per non parlare del tentativo del sempiterno Luigi D’Agrò di far rinascere perfino con il nome la gloriosa Dc. E poi al centro si
richiamano Matteo Renzi con l’Italia dei valori come Luigi Brugnaro e il suo Coraggio Italia. Coraggio in effetti ce ne vuole parecchio per farsi largo in un campo affollato come nessun altro. C’è l’anima governatorile della Lega di cui tenere conto, con Zaia, Giorgetti e Fedriga, che molti vedrebbero bene a reggere il timone del partito e anche dell’Italia, in un asse con Forza Italia la cui vocazione centrista è connaturata al suo essere. E mancava solo Luigi Di Maio e la sua scissione a complicare i giochi.
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La politica sta cercando di sistemare le cose sostenendo la necessità di una riforma elettorale in senso proporzionale, che è assai difficile da realizzare prima delle prossime elezione: sia per i tempi, sia perché la Lega di Salvini nicchia. E allora? Vale la pena di ricordare il commento del politologo Paolo Feltrin alle ultime amministrative, quando ha sottolineato che il corpo elettorale si sta sempre più radicalizzando in due poli. Ha ragione. Se questo è il quadro, al centro restano solo gli elettori, che quel centro l’hanno sempre abitato. Il vero problema è un altro: mancano i leader che nei diversi schieramenti sappiano affascinarli. Ma questo guaio non lo risolve nessuna riforma elettorale.
L’annuncio. Il ministro Mariastella Gelmini porterà la legge quadro al Consiglio dei Ministri
Autonomia, Roma finalmente batte un colpo Zaia: “svolta storica per l’intero Paese” I
n una calda giornata d’estate arriva da Roma il segnale che tutti aspettavano. L’autonomia sarà presa in esame dal Governo, stavolta per davvero. A Venezia la notizia è accolta con soddisfazione ma ora si attendono i fatti. Tutto è iniziato con l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera. L’esponente del governo, infatti, ha fatto sapere che il disegno di legge sull’autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all’esame del Consiglio dei Ministri. L’ultimo miglio, dunque, per arrivare al traguardo tanto agognato. Il commento del presidente veneto Luca Zaia non si fa attendere: “Fa piacere finalmente vedere che si comincia a parlare dell’adozione della legge quadro sull’autonomia. Come Regione abbiamo svolto tutta l’attività, siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro, abbiamo saputo anche rispondere a quelle perplessità che possono naturalmente venire ai cittadini che non fanno parte di questo progetto, fermo restando che non
stiamo parlando di un atto sovversivo, non stiamo parlando della ‘secessione dei ricchi’, ma stiamo parlando semplicemente dell’applicazione degli articoli della Costituzione. Quindi ci sembra veramente fuori luogo e fuori dalla storia immaginare che ci siano ancora persone convinte che l’applicazione di alcuni articoli della Costituzione sia un atto di assoluta pericolosità, a differenza di altri articoli della Carta”. Una puntualizzazione doverosa per il governatore, alla luce del dibattito di questi anni dopo il famoso referendum. Infatti aggiunge: “La verità è che noi siamo disponibili a spiegare a chiunque che l’autonomia differenziata non è assolutamente un atto di egoismo, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità. È un segno di modernità e, volenti e nolenti, se questo Paese non vuole portare i libri in tribunale prima o poi questo passo lo deve fare. Lo deve fare per gradi, lo deve fare ovviamente come è stato impostato il lavoro, ma pensare di andare avanti con questa modalità di interpretazione e gestione del Paese è fuori dal
Il governatore: “Non stiamo parlando della secessione dei ricchi ma dell’applicazione degli articoli della Costituzione”
tempo e fuori dalla storia, una visione medievale che deve essere superata con una modernità che già molti Paesi hanno adottato, dimostrando sul campo che funziona. Noi siamo della partita e siamo
assolutamente pronti ad affrontare questa sfida. Spero vivamente - conclude Zaia – che il governo adotti la legge quadro, dando per scontato che il testo finale sia espressione delle istanze che come Regione abbiamo presentato, e che il Parlamento veda in questa adozione della legge quadro una grande svolta per il Paese e non ancora l’ennesima occasione per una guerra tra poveri”. Concetti ribaditi dal presidente dell’intergruppo Lega - Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto Alberto Villanova: “Le parole del ministro Gelmini fanno ben sperare soprattutto chi sta affrontando la complessa partita sull’autonomia. È da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta, ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta. Spero vivamente che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese”.
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Regione
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La nuova legge. Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento
Il Veneto riconosce le comunità energetiche “incentivare la produzione e l’autoconsumo” M
entre i prezzi dell’energia continuano a la produzione, l’accumulo e il consumo di enercorrere all’impazzata e spingono l’infla- gia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche zione il Consiglio regionale del Veneto approva energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce dell’autoproduzione è oggi al centro dell’intee promuove le comunità energetiche. Si tratta di resse generale per le opportunità che si stanno un intervento legislativo in una materia concor- aprendo con l’innovazione della gestione enerrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata getica, anche con notevoli possibilità di risparattualità per la crisi energetica e il contrasto al mio. L’energia elettrica scambiata e condivisa cambiamento climatico. Il testo approvato dal beneficia infatti di un contributo economico del ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino di tre proposte di legge iniziali, presentate ri- fino in fondo questa opportunità”. spettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda Arriva anche il plauso del presidente Luca (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il doconsiglieri del gruppo misto e di opposizione e mani e la Regione vuole rispondere, mettendo dà attuazione alle direttive a disposizione diversi strudella Commissione europea menti. Sono felice che la legMarcato: “Nella nuova che impongono di agevolage sia stata approvata all’uprogrammazione dei re i gruppi di cittadini che nanimità, segno del valore di fondi comunitari ci si organizzano per forme di questo provvedimento per autoconsumo dell’elettricitutto il nostro territorio”. saranno dieci milioni di tà. Le comunità energetiche L’assessore allo sviluppo euro per le comunità sono gruppi di persone, imeconomico ed energia Roenergetiche” prese e soggetti pubblici che berto Marcato è soddisfatto condividono la produzioe sottolinea «l’ampia collane in proprio e il consumo di energia elettrica: borazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di un provvedimento strategico che ci permetterà contenere i costi e produrre benefici per i soci di affrontare la sfida energetica, oggi di prioridella comunità, e non di realizzare profitti. tà assoluta. Nella nuova programmazione dei “La legge veneta – spiega il relatore Marco fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro Andreoli (Lega), presidente della commissione per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato per le politiche economiche – favorisce la cre- si è impegnato a trovare “con il benestare del azione di gruppi di autoconsumo, costituiti da collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse soggetti pubblici e privati che si associano per per quella che ha definito “una priorità assoluta
La proposta di Elisa Venturini: “Limitiamo l’aria condizionata nella sede del Consiglio regionale”
dell’agenda politica”. “Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche - aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni - Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.
Rottamazione vecchie stufe, Bottacin: “4 milioni per migliorare la qualità dell’aria” Via al bando regionale per incoraggiare la sostituzione delle vecchie stufe a legna, pellet o cippato, purché di potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. “Una nuova e ulteriore azione per migliorare la qualità dell’aria - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - con l’obbiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica”. L’iniziativa è rivolta ai residenti privati nel territorio regionale con un Isee familiare non superiore a 50mila euro. Il contributo regionale è aggiuntivo ri-
spetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare (fattore principale), nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. “In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie - continua Bottacin -, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100% della spesa ammessa. Ovviamente, per le medesime ragioni, abbiamo scelto come criterio prin-
cipale il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. In programma c’è anche il bando per la sostituzione delle auto, che sarà pronto a breve. Questo per confermare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro, - conclude l’assessore - per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e con l’efficientamento energetico”.
“Ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al quale ho inviato una lettera a questo scopo, di modificare le modalità in uso per la climatizzazione di palazzo Ferro Fini”. Così la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini che aggiunge: “Visto il momento di difficoltà e la necessità di contenimento dei consumi energetici, sarebbe opportuno introdurre delle misure per calmierare l’abbassamento della temperatura negli uffici e soprattutto nelle parti comuni del palazzo. Una misura di contenimento dei consumi energetici da parte del Consiglio regionale, anche se simbolica, sarebbe significativa. Chiedo quindi di valutare misure di contenimento, ad esempio tarando in aumento la temperatura dei vari uffici e delle sedi deputate alle attività dei Consiglieri, prevedendo fasce orarie di non uso della climatizzazione o ancora evitando di climatizzare spazi comuni come l’atrio o i corridoi”.
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L’INTERVISTA. ALDINO PADOAN IL NUOVO DIRETTORE DEL MERCATO ITTICO DI CHIOGGIA
I NOSTRI PESCATORI, ARMATORI E OPERATORI SONO UN’ECCELLENZA EUROPEA UNA PRATICA DIREZIONE DEL MERCATO PUÒ TROVARE SOLUZIONI A PROBLEMI CHE SI PROTRAGGONO DA ANNI
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resente, passato e futuro della pesca chioggiotta. Di tutto questo abbiamo parlato nella nostra intervista ad Aldino Padoan, nuovo Direttore (pro tempore) del Mercato Ittico di Chioggia.
Per la Direzione del mercato ittico le attività verranno portate avanti nel segno della continuità con il suo predecessore? “Siamo ancora in una fase di valutazione, alcune attività verranno mantenute, alcune completamente ridimensionate, altre totalmente abbandonate. Sono dell’idea che la direzione del mercato ittico debba essere pratica, dando garanzie con decisioni che vadano esclusivamente nell’interesse degli operatori, in maniera consona e sostenibile chiaramente. Il mercato è qui dal 1960, la pesca dall’età dei tempi, e questo lo dobbiamo esclusivamente alle donne e agli uomini che hanno reso questa professione unica in tutto il mondo, indipendentemente dal direttore del mercato ittico pro tempore”. Il mondo della pesca vive settimane difficili. Come si ripercuotono concretamente queste situazioni con le attività del mercato ittico? “Il maggior responsabile della crisi odierna è il caro gasolio, dovuto, come ben tutti sanno, alla guerra in atto tra la Russia e l’Ucraina, non prevedo tempi brevi per ritornare ai prezzi del combustibile anteguerra, a mio avviso lo Stato dovrebbe trovare delle agevolazioni per la categoria così fortemente penalizzata”.
del Distretto del Nord Adriatico e intende portare all’attenzione delle istituzioni europee e nazionali le peculiarità e le istanze di questo importante area ittica. La prima tappa degli Stati Generali della Pesca del Veneto pone l’attenzione sulla pesca professionale e l’acquacoltura nelle aree interne. Partendo dal documento della Carta Ittica Regionale per le aree lagunari e deltizie si vogliono evidenziare le peculiarità regionali di tale attività e contribuire alla definizione delle linee strategiche per il sostegno e lo sviluppo delle imprese che vi operano.
Gli Stati Generali della pesca sono ormai alle porte. Di cosa si parlerà e perché sono importanti per una città come Chioggia? “Gli “Stati generali della Pesca del Veneto” sono una iniziativa che organizza quattro incontri dal 5 al 8 Luglio 2022 in quattro diverse location rappresentative della filiera ittica veneta. Nei primi tre incontri in programma a Chioggia, Porto Tolle e Caorle il focus è posto per ciascuna giornata su tre tematiche guida: pesca e acquacoltura nelle acque interne, sostenibilità, programmazione europea FEAMPA. Nell’ultima giornata che si svolge a Venezia, lo sguardo si allarga all’area
Per le attività che dovrà gestire farà riferimento a qualche altra figura di supporto? “Attualmente, grazie alla mia ultradecennale esperienza nella Pubblica Amministrazione, mi sono ambientato, senza molte difficoltà, in Sst, Società che comprende la direzione generale e la direzione del mercato ittico. Fin da subito, ho creato un dialogo costante e produttivo con i dipendenti cercando di comprendere le loro potenzialità. Per quando riguarda l’ipotetica figura di supporto sarà l’assemblea a decidere, quindi mi atterrò alla volontà dell’amministrazione comunale”.
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Da guida dei ‘Custod i dell’ Adriatico’, quale messaggio vuole lanciare a chi ci legge? “Offro la mia massima disponibilità e professionalità alla marineria chioggiotta, soprattutto in questo momento di grave crisi del settore, per raccogliere le numerose problematiche e portarle nelle sedi istituzionali dovute. Sono convinto che una pratica direzione del mercato, in piena sintonia con l’amministrazione comunale, possa trovare delle soluzioni a problemi che si ripercuotono da anni, decidendo una scala di priorità. I nostri pescatori, armatori e operatori sono una eccellenza europea e devono avere la possibilità di tramandare la propria professionalità anche ai loro figli. Faremo di tutto perché ciò avvenga”.
LUGLIO 2022
on-line:
Nel pieno dell’estate, ma occhio a caldo e sole
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Salute Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
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’estate è la stagione più amata, sinonimo di bel tempo, mare e vacanze, ma non è tutto oro ciò che luccica: il clima estivo, le alte temperature e il sole possono causare problemi molto seri, soprattutto per le categorie più deboli come anziani e bambini, e anche gli animali e i migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani, soffrono. Non è mai male quindi rammentare alcuni consigli utili traendo spunto dal prezioso vademecum preparato dall’Asl 6 Euganea. Non uscire negli orari più caldi e, durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, quelle tra le 11 e le 18. Evitare, ovviamente, a maggior ragione, l’esercizio fisico in questo lasso temporale e comunque, se si effettua attività fisica,bere molti liquidi e reintegrare i sali minerali.
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Salute
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Viaggiare in sicurezza e salute, le buone pratiche per non correre rischi
Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
opo due anni di stop, con l’arrivo dell’estate si In primo luogo è sempre il caso di contattare il torna a viaggiare, le destinazioni tanto sognate proprio medico 4-6 settimane prima del viaggio in questo periodo di pandemia tornano ad essere – è il suggerimento dell’infografica predisposta più facilmente raggiungibili, soprattutto se si tratta dall’Ulss trevigiana sulla pagina face book dell’adi mete estere. zienda sanitaria – per ricevere un consulto. C’è dunque molto entusiasmo e tanta voglia di E’ bene tenere presente che i rischi sanitari camrecuperare il tempo perduto ma attenzione a non biano in base alla meta: alimentazione, condizioni improvvisare: lo spirito d’avambientali e parassiti – si legge ventura – ce lo ha insegnato a Dopo due anni di stop, – possono essere molto diversi maggior ragione questo tempo da quelli cui si è abituati. ci si sposta all’estero. di Covid – dev’essere sempre La raccomandazione è di fare Attenzione alle mete: supportato da una sana conparticolare attenzione a bambisapevolezza dei rischi e da un ni, anziani, donne in gravidanè bene informarsi già impegno a tutelare la propria za e individui immunodepressi prima di partire salute e quella di chi è vicino. perché sono maggiormente L’Ulss 2 Marca trevigiana ha vulnerabili. messo a punto un piccolo elenco di buone regole Infine tra i fattori da tenere in considerazione ci per viaggiare in sicurezza da osservare già prima sono allergie, malattie preesistenti e prescrizioni in di partire. Il consiglio è di tenere in considerazione corso. questi suggerimenti a maggior ragione quando si Da tener presente anche lo stato vaccinale, per parte all’avventura per mete lontane caratterizzate raggiungere alcune mete potrebbero infatti essere da condizioni diverse da quelle a cui siamo abituati. necessarie ulteriori vaccinazioni.
Bere molti liquidi, acqua in particolare, e mangiare frutta fresca, è in generale una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Per converso, va moderata l’assunzione di bevande con caffeina e vanno evitate quelle alcoliche. Consumare pasti leggeri: la digestione per l’organismo umano èun vero “lavoro” che aumenta la produzione di calore nel corpo. Quindi, scegliere cibi ricchi di acqua e sali minerali, come frutta, verdura. Un’ottima accortezza è anche quella di migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Naturalmente è efficace l’impiego dell’aria condizionata, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura eccessivo. Un valido aiuto arriva in tal senso dal deumidificatore. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali, evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Il tutto specialmente per i bambini Quando si viaggia, poi, ricordarsi di ventilare l’abitacolo dell’autoprima di partire, anche se per spostamenti di breve durata. Se ci si deve mettere in viaggio per una lunga percorrenza, anche qui è bene evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. Tenere la massima cautela e assistere le persone più a rischio quali, come detto, anziani e i bimbi piccoli: controllare la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino. Avere un occhio di riguardo anche per gli animali domestici, a cui va data molta acqua fresca lasciandola in zone ombreggiate: evitare anche qui le passeggiate al guinzaglio negli orari più caldi, i cani rischiano anche ustioni ai polpastrelli. Capitolo a parte, poi, per i “bagnanti” e per la prevenzione per la pelle dai raggi del sole, soprattutto per i “primi” soli. Anche qui non guasta ricordare qualche buona pratica per scongiurare “scottature” o conseguenze anche peggiori. Ad esempio, consultare l’indice della radiazione ultravioletta (UV) nelle previsioni del tempo può aiutare comprendere quando le radiazioni sono più intense. Limitare il tempo di esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10 e le 16. Evitare nel periodo estivo altre fonti di raggi ultravioletti, quelle artificiali, come le docce solari. Ciò che invece non si deve evitare, ma anzi, non va risparmiata, è la crema solare, possibilmente quella più alta nelle prime giornate di mare della stagione, ricordando di applicarla ogni due ore e subito dopo aver fatto il bagno. Buone vacanze, ma con intelligenza e la cura per se stessi e per chi ci sta vicino.
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Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria
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Smartphone e social network. “Adolescenti online”, le buone regole
Dipendenze e giovani: le insidie della rete U
na mini guida destinata ai genitori, per aiutarli a gestire i propri adolescenti quando si muovono nell’intricato ed insidioso mondo della rete. E’ quella realizzata dal Dipartimento per le Dipendenze dell’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana che, attingendo da autorevoli fonti, ha elaborato dei contenuti informativi sul mondo dei videogiochi e, più in generale, sulla vita on-line dei ragazzi. E’ pur vero che non sono da demonizzare in toto i videogiochi, - è la premessa della presentazione della mini guida - i quali, anzi, possono vantare numerosi punti di forza, come ad esempio il fatto che favoriscono la socializzazione, migliorano la prontezza nel prendere decisioni e il pensiero strategico, stimolano la curiosità e generano divertimento. Tuttavia vi sono delle criticità che è bene non sottovalutare, in particolate l’utilizzo eccessivo, la distorsione nella percezione del tempo, l’esposizione a contenuti non semwww.lapiazzaweb.it
pre adatti all’età, la violazione della privacy o richieste indesiderate di contatti e amicizie. Se gli adolescenti di oggi sono nativi digitali e padroneggiano i dispositivi con naturalezza, non è così per i genitori. “La rivoluzione digitale – si legge nella pagina facebook dell’azienda Ulss trevigiana - ha prodotto profondi cambiamenti nelle abitudini quotidiane e nei comportamenti collettivi ed individuali. Le tecnologie digitali sono diventate parte integrante della quotidianità di ciascuno. Gli adulti però hanno conosciuto e imparato a muoversi negli ambienti digitali quando già la loro identità era formata e hanno competenze digitali meno estese. Inoltre non possono fare riferimento a modelli precedenti per poter trasmettere ai figli con naturalezza un insieme di regole autorevole ed efficace nell’ambito dell’utilizzo dei device e delle nuove tecnologie”. Del resto la disinvoltura con cui i giovani si approcciano alla rete
non sempre corrisponde ad una capacità di valutazione delle opportunità e dei rischi della rete stessa. E l’intervento genitoriale rispetto all’utilizzo adeguato dei device, dei videogiochi e di Internet non può limitarsi a vietare o ridurre l’uso dei dispositivi. Non è un approccio sufficiente e va integrato ad una educazione digitale più ampia che nasca dalla conoscenza di Internet, del suo funzionamento e dei rischi connessi. In primo luogo bisogna considerare le esperienze che i ragazzi vivono nell’ambiente digitale come vere e proprie esperienze di vita. Se dunque le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie sono tantissime, altrettante sono le possibilità di abuso: sono le nuove dipendenze da smartphone, social network e videogiochi. Nel dettaglio se ne analizza l’uso improprio. Lo smartphone: se il cellulare è ormai indispensabile nella vita
Salute
quotidiana, questo non deve scusare un utilizzo eccessivo. E’ due volte più presente negli adolescenti rispetto agli adulti. I social network: sono utilizzati dai più giovani per rimanere in contatto con i coetanei ma possono anche essere fonte di distrazione per allontanare emozioni spiacevoli come la solitutudine, l’ansia e la difficoltà a interagire in altri modi. Videogiochi: la loro attrattiva sta nella natura immersiva: mondi complessi da esplorare, personaggi sfaccettati e oppurtunità di socializzare con altre persone. Aspetti che risultano molto attraenti per i giovani più suscettibili allo stress emotivo, che tendono quindi a rifugiarsi in questi mondi fino ad allontanarsi dalla realtà. Il manuale “Adolescenti online:
mini guida per i genitori” si trova nel portale online Indipendo da dove può essere scaricato al link https://www.indipendo.it/famiglia/
Acido ialuronico? Sì grazie
Lo studio dell’Università di Pisa, in collaborazione con quella di Padova e con l’University of California Irvine
L’estetica periorale come completamento di trattamenti odontoiatrici
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’estetica periorale si interessa del miglioramento estetico delle zone intorno alla bocca. Si parla quindi di quelle che normalmente chiamiamo “punturine”. Il trattamento consiste nell’iniettare nella zona da trattare una sostanza sintetica biocompatibile (ACIDO IALURONICO RETICOLATO DI ORIGINE NON ANIMALE). Una fiala di acido ialuronico ci permette di rimpolpare non solo le labbra, ma anche il fastidioso codice a barre e le famose rughe d’espressione, senza però cambiare totalmente i connotati della persona. Il dott. Edoardo Boscolo Nata è entrato da poco a far parte dell’équipe dello Studio Dentistico Penzo e vi seguirà durante tutte le fasi del trattamento estetico, dal consulto, alla scelta del giusto prodotto, all’esecuzione del trattamento; capita che sia lo stesso dott. Giorgio Penzo (chirurgo orale e implantologo) a consigliare ad un paziente che ha subito uno smile makeover di sottoporsi ad un intervento di
estetica periorale per “completare” la trasformazione. Il fastidio percepito durante l’ inoculazione è molto soggettivo e varia a seconda delle zone da trattare ma comunque molto gestibile e sopportabile. Allo studio dentistico Penzo,-
sito in centro storico a Chioggia, trovate uno staff con esperienza pluri decennale pronto a seguirvi in tutte le fasi dei vari trattamenti odontoiatrici, estetici e nelle fasi di richiesta di finanziamento, unendo così esperienza e modernità.
Studio Dentistico Penzo Calle Fattorini,221 - 30015 Chioggia (VE) tel. 041/404422 - 3204283247 studiodentisticopenzo Studio Dentistico Penzo www.studiodentisticopenzo.com
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L’indagine del team di ricerca del professor Sambataro. Esaminati 79 soggetti guariti dall’infezione da Sars.Cov2 e 17 soggetti sani
Non ammalarsi di Covid fa bene anche alla... mente Uno studio dell’Università di Padova dimostra che chi si ammala ha più probabilità di sviluppare sindromi depressive
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accinarsi e seguire scrupolosamente tutte le norne e le buone prassi anticontagio contro il Covid-19 fa bene anche alla salute “interiore”, della mente, oltre che a quella fisica. I pazienti affetti dal virus, infatti, anche dopo la guarigione, presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporo-parietale. La circostanza poteva anche essere “intuita” considerando il calvario che molte persone hanno vissuto per superare la malattia e gli strascichi che ha lasciato, ma ora è stata provata anche scientificamente dallo studio “Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in Covid-19” pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» e condotto da un team di ricercatori del
Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, coordinato dal prof. Fabio Sambataro. L’équipe di esperti ha dimostrato che il virus, oltre alle note manifestazioni “sistemiche”, può provocare anche sintomineuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress, i quali sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all’infezione del virus, come il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale. “Considerando la portata mondiale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti” spiega il prof. Sambataro, illu-
strando anche le modalità con cui è stata condotta la ricerca. Grazie alla collaborazione con ireparti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, sono stati esaminati 79 soggetti guariti e 17 sani senza storia di infezione da SARS-COV2 e di patologie neuropsichiatriche. Tutti i partecipanti allo studio hanno svolto una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid è stata effettuata dopo lanegativizzazione del tampone molecolare, e hanno completato una valutazione neuropsicologica. “In particolare - prosegue Sambataro -, abbiamo indagato laconnettività funzionale localecerebrale a riposo tramite lo studio dell’omogeneità regionale, tecnica che consente di valutare la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale. Abbiamo inoltre approfondito con questionari i sintomi depressivi
Fabio Sambataro
tramite il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), i sintomi ansiosi con la scala General Anxiety Disorder 7-item (GAD7) e la fatica tramite la Multidimension Fatigue Inventory (MFI)”. Il risultato ha evidenziato, appunto, che i pazienti guariti dal Covid hanno un’incrementata connettività funzionale locale nell’ippocampo di destra e diminuita connettività nella cortecciatemporale destra e nel parietale di sinistra e che la gravità dei sintomi depressivi post-Covid si correla a queste variazioni neurofisiologiche. “È peraltro interessante notare – conclude il coordinatore del team di ricerca - che tali aree sono coinvolte in una varietà di processi sociali, tra cui la regolazione dell’emotività, l’empatia e la si-
mulazione degli stati mentali degli altri. Inoltre, queste regioni risultano attivate quando i soggetti sono esposti a esclusione sociale, come negli individui sottoposti a quarantena. Infine, l’ippocampo è una struttura primariamente coinvolta nello sviluppo di sintomi depressivi e le alterazioni evidenziate dallostudio potrebbero essere associate sia direttamente all’infezione daCovid-19 che alla sintomatologia depressiva collegata allacondizione di limitazione sociale» In conclusione, dunque, la ricerca dimostra che i pazienti affetti dal virus presentano alterazioni nella connettività funzionale locale nelle aree temporoparietali e limbiche e che tali anomalie si associano ai sintomi depressivi, un motivo in più per evitare di restare contagiati.