Regione p. 37 Regione
SETTEMBRE 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.158
Cultura p. 29 Cultura
on-line:
Salute p. 41 Salute
di Chioggia
Fotografa il QR code e rimani aggiornato sulle notizie de laPiazza della tua Città Partecipa ai nostri
Concorsi a Premi
5 12 16 17 18 30
Elezioni amministrative: il centrosinistra punta su Lucio Tiozzo In corsa Mauro Armelao per il centrodestra, Daniele Stecco per il M5S, Alessandra Penzo per Obbiettivo Chioggia, Roberto Rossi per la lista Energia Civica, Mirko Righetto per Grande Nord e Rinascere Chioggia Servizi alle pagg. 6-16
EVENTI
Il noto influencer il Canal a Chioggia PRECISAZIONI
Il Comitato Gpl: non partecipiamo alle elezioni ALLESTIMENTI
InonDante, è stato un vero successo SCUOLA
Tutte le premesse per un anno scolastico in tranquillità RICONOSCIMENTI
Mario Scarpa è il Clodiense dell’anno CHIOGGIA VELA
Un riconoscimento a Silvia Zennaro
Test d’autunno per sindaci e partiti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
A
d un primo sguardo potrebbe sembrare un appuntamento elettorale di secondo piano, di carattere squisitamente locale. Invece le ormai imminenti elezioni amministrative di inizio ottobre, per quanto circoscritte, almeno in Veneto, saranno pur sempre un piccolo test in itinere per la politica di casa nostra e quella nazionale, in vista delle consultazioni che ci attendono nel prossimo biennio, fino a chiudere il cerchio con le elezioni politiche. segue a pag 5
ALL’INTERNO DEL GIORNALE LO SPECIALE DI 4 PAGINE
Padova Urbs picta
IMMAGINI, COMMENTI E INFORMAZIONI UTILI
2
www.lapiazzaweb.it
www.lapiazzaweb.it
3
4
www.lapiazzaweb.it
Facciamo il punto
www.lapiazzaweb.it
5 Test d’autunno per sindaci e partiti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Il Canal a Chioggia per il suo ultimo video I
l noto influencer trevigiano Nicola Canal – alias il Canal – è stato a Chioggia lo scorso 16 settembre per girare un video in quel luogo che in molti hanno definito la Wall Street dell’Adriatico, cioè la sala aste del Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia di via Poli. Reduce dall’ultima produzione “Vigne – buona vendemmia a tutti” (feat. Matteo Del Puppo – prod. Dj Paul Bryan) parodia composta sulle note del gettonatissimo tormentone estivo “Mille” di Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti, l’istrionico influencer della Marca ha scelto la pesca come tema del suo prossimo video e Chioggia e il suo mercato ittico come location per la registrazione. L’influencer trevigiano è noto anche per aver ospitato nei suoi video sulla vendemmia girati in location differenti del Veneto il presidente della Regione Luca Zaia in veste non ufficiale di comparsa/attore per promuovere i prodotti veneti. Emanuele Mazzaro – amministratore unico di S.S.T. spa società servizi territoriali & direttore del Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia commenta: “Sono molto lieto di quest’apparizione – ha commentato Emanuele Mazzaro, amministratore unico di Sst spa società servizi territoriali e direttore del Mercato ittico all’ingrosso - il Canal è l’influencer veneto più attivo con ben 204mila followers sulla piattaforma Instagram e milioni di visualizzazioni cumulative delle sue stories sui principali canali social come Facebook e Youtube. Il marketing territoriale ai giorni nostri non può prescindere da queste figure comunicative: godono di un vastissimo seguito anche tra i più giovani e sono spesso più popolari e apprezzati delle stars televisive del jet set mainstream. Bene fa la Regione Veneto e l’assessore alla cultura e alla pesca Cristiano Corazzari ad utilizzare questi profili per promuovere il territorio”.
di Chioggia
è un marchio proprietà di
Srl
Il noto influencer trevigiano Nicola Canal ha scelto la pesca e il Mercato ittico all’ingrosso come location per la registrazione
È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Chioggia, Sottomarina e per un numero complessivo di 13.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
In questo clima di perenne campagna elettorale la prossima chiamata alle urne riguarda nella nostra regione appena una decina di Comuni sopra i 15 mila abitanti e altri 74 municipi minori, ma l’attenzione e le manovre dei partiti lasciano intendere che, nel loro piccolo, queste elezioni amministrative saranno pur sempre un test di cui tenere conto. I protagonisti sono i sindaci, a partire da quelli uscenti in corsa per il secondo mandato e da chi aspira a diventarlo. Accanto a loro le liste civiche che il più delle volte, specie nelle realtà più piccole, hanno preso il posto delle classiche coalizioni composte dai partiti nazionali. Nelle schede gli elettori vedranno pochi simboli di partito e molti nomi, perche per le amministrative in particolare sono importanti i volti e le parole. Ma ciò non significa che i partiti siano estranei o indifferenti alla competizione elettorale. Anzi, in queste settimane l’attenzione della politica regionale e dei parlamentari si sta concentrando proprio sulla campagna elettorale, a partire dai centri maggiori, come Chioggia, Albignasego, Este, Cittadella, Montebelluna. Anche nelle realtà più piccole si avverte comunque una maggiore attenzione da parte dei “big” e dei rappresentanti dei maggiori partiti perché le possibili alleanze ma anche i cambi di rotta possono rappresentare un banco di prova in vista delle elezioni amministrative del 2022 che, Covid permettendo, potrebbero essere celebrate nella tarda primavera e coinvolgeranno importanti città, a partire da Padova. In Veneto la Lega cerca conferme e testa l’alleanza con Forza Italia mentre Fratelli d’Italia si aspetta un buon risultato. Il Partito Democratico insegue la rivincita e dialoga con il resto del centrosinistra mentre il Movimento 5 Stelle naviga ancora in acque agitate. Perciò il responso delle urne avrà la sua valenza anche sullo scenario nazionale e di conseguenza si rifletterà pure sulle scelte e le strategie dei partiti in casa nostra.
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 settembre 2021
Chioggia
6
www.lapiazzaweb.it
Elezioni amministrative. Appuntamento del 3-4 ottobre
Sei candidati per alla poltrona di sindaco Il centrosinistra punta su Lucio Tiozzo che sfiderà Mauro Armelao, centrodestra. Il M5S si affida a Daniele Stecco, Alessandra Penzo è sostenuta da Obbiettivo Chioggia, Roberto Rossi è il nome di Energia Civica mentre Mirko Righetto corre per Grande Nord e Rinascere Chioggia
Q
uella che si vivrà fino ai primi giorni di Ottobre sarà una delle campagne elettorali più veloci che si ricordi. I tempi per la presentazione dei candidati a sindaco di Chioggia e delle relative liste elettorali sono stati infatti davvero “risicati”. Non che a mancare sia stato il tempo, anzi. La posticipazione della tornata elettorale (da metà Primavera ad inizio Autunno) sembrava lasciare ampio spazio per il dialogo e la costruzione di proposte da presentare alla cittadinanza sfruttando anche il periodo estivo; condizione sicuramente “inedita” ma comunque percorribile. Invece è accaduto che, nell’incessante dialogo tessuto tra forze di centro destra, centro sinistra e liste civiche, si è giunti all’ufficializzazione di tutti i nomi solo nella prima settimana di Settembre. In alcuni casi forse si è trattato di “strategia elettorale”, in altri probabilmente c’era da cercare con attenzione volti e proposte. In ogni caso a concorrere per la poltrona di primo cittadino saranno in sei. L’unica donna a provarci sarà Alessandra Penzo, in rappresentanza della lista di Obbiettivo Chioggia, movimento nato ad inizio primavera e che raccoglie in parte gli esuli del Movimento 5 Stelle locale. In questi mesi il gruppo ha costruito una dimensione propria, definita; come racconta la stessa Penzo nell’intervista di questa edizione. Hanno giocato d’anticipo rispetto a tutti Mirko Righetto (noto professionista dell’intrattenimen-
to musicale) per le liste Grande Nord e Rinascere Chioggia e Roberto Rossi di Energia Civica, conosciuto dalla cittadinanza per la battaglia al deposito Gpl. Daniele Stecco è il candidato che dovrà proseguire la strada tracciata negli ultimi cinque anni dal Movimento 5 Stelle. Già inserito nella macchina amministrativa locale, in virtù dei numerosi referati ricoperti come assessore, a Stecco spetterà il compito di raccogliere sulle proprie spalle il lavoro iniziato dall’attuale giunta, non senza l’aggiunta di nuove proposte. A completare la rosa dei candidati alla poltrona di primo cittadino Lucio Tiozzo (lista PD e Chioggia Riparte) e Mauro Armelao per il centro destra (Lega, FI, FdI, Chioggia Protagonista). Per forza di cose (se non altro per l’importanza dei partiti che rappresentano), sono questi ultimi due i nomi che si è atteso a lungo di conoscere. A confronto ci saranno esperienze politiche e professionali diametralmente opposte, come anche un diverso modo di parlare alla cittadinanza. L’esperienza “certificata” di Tiozzo sarà contrapposta ad un modo sicuramente inedito di dialogo con la città e le istituzioni. La gente, i cittadini, sceglieranno in maniera oculata, ragionata; con l’atteggiamento critico che da sempre caratterizza l’elettorato nei momenti delle decisioni. Per ciascuno dei candidati la strada da seguire dovrà essere per forza di cose solo una: il bene della città di Chioggia. Luca Rapacciuolo
Il municipio di Chioggia
Le istruzioni per il voto Si voterà domenica 3 e lunedì 4 ottobre. Domenica urne aperte dalle ore 7 alle 23, mentre lunedì dalle 7 alle 15. A Chioggia, in virtù dei suoi oltre 48.000 abitanti, è prevista la possibilità del doppio turno, con l’eventualità del ballottaggio in programma domenica 17 e lunedì 18 ottobre prossimi. C’è la possibilità per l’elettore di dare due preferenze ai candidati consiglieri (un uomo e una donna). Per votare occorre avere compiuto 18 anni e presentarsi al seggio muniti di tessera elettorale e un documento d’identità, anche scaduto, purché la persona risulti riconoscibile. E’ accettata anche l’identificazione da parte del personale in servizio ai seggi o da persone conosciute da personale dei seggi. Per li elettori affetti da grave infermità tali da impedirne l’allontanamento dalla propria abitazione e gli elettori che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali è ammesso il voto a domicilio, che hanno inviato nei termini utili la dichiarazione attestante la volontà di
esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimorano. Il voto verrà raccolto, durante le ore in cui è aperta la votazione, e quindi dalle 7 alle 23 di domenica 3 e dalle 7 alle 15 di lunedì 4 ottobre prossimo, dal presidente dell’ufficio elettorale di sezione nella cui circoscrizione è compresa l’abitazione espressamente indicata dall’elettore. In considerazione del livello di esposizione al rischio di contagio da COVID-19 connesso allo svolgimento dei compiti istituzionali, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno un fondo con una dotazione di euro 11.438.910 per l’anno 2021, destinato a interventi di sanificazione dei locali sedi di seggio elettorale in occasione delle consultazioni elettorali dell’anno 2021.
www.lapiazzaweb.it
7
8
Chioggia
www.lapiazzaweb.it
Elezioni amministrative/2. Il candidato di Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia
Mauro Armelao: “Un centrodestra unito per il futuro della città” L’aspirante primo cittadino sottolinea la convergenza della coalizione sul proprio nome e sui progetti per Chioggia che consentono di puntare ad una programmazione a lungo termine
M
auro Armelao è il nome che il centro destra ha scelto nella corsa per l’elezione a primo cittadino della città di Chioggia. Mauro Armelao, alla fine è arrivata la candidatura a sindaco di Chioggia. Quali sono le sensazioni di queste giornate? “Le sensazioni sono molto positive proprio perché i cittadini hanno finalmente la possibilità di votare un candidato sindaco che rappresenta una coalizione di centro destra unita, a differenza degli anni scorsi. I cittadini oramai chiedono unità e non divisioni. L’unità del centro destra è frutto di una condivisione di programmi, progetti e idee per il futuro della nostra città”. “Se la cittadinanza dovesse scegliere lei come primo cittadino, quali sono i principali impegni su cui puntare? “Gli impegni saranno tantissimi e tutti importanti per una città che ha bisogno di essere svegliata e rilanciata. Gli argomenti su cui ci metteremo il massimo sono la sicurezza dei cittadini e della città, aumentando in primis l’organico della polizia locale e programmando una lotta senza sosta al commercio ambulante abusivo sulle nostre spiagge; il potenziamento della video sorveglianza, portandola anche in tutte le frazioni; riorganizzazione di tutta la viabilità cittadina, con la creazione del ponte su Brenta, l’allargamento di alcune strade e la creazione di altre. Penso che i nostri concittadini dovranno avere la possibilità di muoversi su tutto il territorio comunale senza percorrere la Romea e mi riferisco per raggiungere le frazioni a sud del centro storico cittadino. Inoltre serve una riorganizzazione radicale della macchina comunale, che ora soffre una tremenda carenza di organico di personale tecnico. Assieme poi ai problemi del mondo della pesca, turismo e agricoltura vorrei far costruire, con accordo pubblico/privato, un Parco acquatico degno di questo nome, così da creare centinaia di posti di lavoro per i
nostri giovani e disoccupati. Tutto questo tenendo presente il rispetto per l’ambiente, che non deve mai mancare. Aggiungo poi il sostegno alle associazioni di volontariato e sportive. Lo sport è vita mentre il volontariato è un pilastro della nostra società”. Si è trovata la convergenza del centro destra sul suo nome dopo un lungo dibattito. Una delle difficoltà della politica è proprio raggiungere risultati mediando diverse opinioni. E’ d’accordo? “Sì, alla fine di trattative durate mesi tra la Lega Forza Italia e Fratelli d’Italia si è trovata la convergenza su tutti gli argomenti. I partiti hanno storie diverse, sensibilità diverse e per questo è passato del tempo, ma ora siamo uniti e pronti ad amministrare la nostra Chioggia per dieci anni. Le idee e i progetti sono molti per la Chioggia del futuro quindi per vederli realizzati i dieci anni ci vorranno tutti”. Il suo nome circolava da qualche mese, addirittura dalla scorsa tornata elettorale. C’è un momento preciso in cui ha pensato: lo faccio, mi candido? “Io vengo da un’esperienza amministrativa durata 15 anni, cinque di assessore e dieci da consigliere comunale presso il comune di Spinea. Ero pronto già nel 2016 e avevo dato disponibilità al mio partito, la Lega, ma poi furono fatte altre scelte. Ora, dopo cinque anni, sono onorato di rappresentare tutto il centro destra unito e finalmente abbiamo la possibilità di andare ad amministrare la nostra città già dopo il primo turno. Mi sono candidato perché non ho alcun interesse personale, quindi sono libero di agire secondo coscienza, imparzialità, buon senso e per il bene della nostra città. Sarò aperto e disponibile a progetti provenienti dai cittadini, dalle categorie economiche e dal mondo imprenditoriale”. Luca Rapacciuolo
www.lapiazzaweb.it
Chioggia
9
Elezioni amministrative/3. Il candidato del Partito Democratico e Chioggia Riparte
Lucio Tiozzo: “Dobbiamo tutti volere più bene a Chioggia”
L’aspirante sindaco: “La nostra città non può più permettersi di perdere occasioni importanti”
I
l Partito Democratico clodiense, dopo lunghe settimane di mediazione con i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, negli ultimi giorni di agosto ha rotto gli indugi e deciso di correre alla sfida di Primo cittadino per la città di Chioggia con un proprio candidato: Lucio Tiozzo, classe 1956, con una carriera professionale e politica molto importante alle spalle. Dopo i rumors e le ipotesi circolate per diverse settimane, ha scelto di “scendere in campo” personalmente. Cosa l’ha spinta a questo passo? “Io ho scelto di accettare l’invito a candidarmi perché credo che la nostra Città non possa più permettersi di perdere occasioni. Troppe cose ci sono passate sotto gli occhi e non siamo stati in grado di afferrarle; costringendoci in una condizione di difficoltà e marginalità nel contesto regionale e metropolitano. Credo, invece, che Chioggia abbia tutte le possibilità di essere una reale protagonista dal punto di vista politico, economico e sociale. Metto a disposizione la mia esperienza, insieme ad una squadra che coniuga l’esperienza ad elementi di grande novità, perché sono convinto non ci sia più tempo. I fondi della Legge Speciale già arrivati e quelli Europei, stanziati per rilanciare il Paese dopo la pandemia, devono essere intercettati e diventare subito volano per rilanciare la città e sciogliere quegli storici nodi che l’hanno resa immobile e vulnerabile”. I temi “caldi”, quelli che non è possibile rimandare, per lei sono.... “La premessa fondamentale è che dobbiamo imparare tutti a voler più bene a Chioggia rispettandola, prendendocene cura in termini di decoro, pulizia, riorganizzazione della viabilità, dei parcheggi e
riqualificando il nostro patrimonio pubblico oggi abbandonato. Penso, ad esempio, alla Loggia dei Bandi, all’Arena, alla Silvio Pellico: spazi preziosi soprattutto in una città che oggi non offre luoghi per i giovani. L’altra urgenza è quella di varare un piano straordinario di restauro e riqualificazione di tutti i plessi scolastici. Le nostre frazioni non possono più aspettare: anche questo è un tema caldo. Servono maggiori collegamenti e servizi. Ovviamente la nostra Città non può più essere isolata dal punto di vista infrastrutturale: servono vie d’accesso sicure che garantiscano tempi di percorrenza certi”. Lei ha già una lunga esperienza politica, maturata in passato in città e in Regione Veneto. A suo modo di vedere, la politica è cambiata in questi anni? “La politica è molto cambiata in questi anni: eccessiva personalizzazione, una forte componente divisiva, incapacità di far sintesi sui grandi temi della città, la prevalenza del particolare sul generale e una tendenza a derubricare le questioni con slogan vuoti. Tutto questo ha fatto perdere all’amministrazione di Chioggia autorevolezza, peso e quella rappresentanza essenziale per risolvere i problemi dei cittadini”. Il tema del rispetto per gli avversari è sembrato ricorrente nelle presentazioni dei diversi candidati. Ritiene che con gli interlocutori con cui si confronterà sarà possibile, comunque vada, “fare squadra” per rilanciare la città? “Me lo auguro e fin da subito dichiaro la mia disponibilità. Del resto chi mi conosce e ha seguito il mio percorso sa che è esattamente il mio modo di intendere la politica”. Luca Rapacciuolo
Chioggia
10
www.lapiazzaweb.it
Elezioni amministrative/4. Il candidato del Movimento 5 Stelle e della lista Chioggia Sempre
Daniele Stecco: “Abbiamo ottenuto risultati importanti, ma un mandato non basta” I
l candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle di Chioggia sarà l’assessore uscente Daniele Stecco. Nella nostra intervista parla di Chioggia e della sfida che lo attende tra poche settimane Cosa l’ha spinta a intraprendere la sfida elettorale per la poltrona di primo cittadino? “Da cinque anni, grazie all’invito del sindaco Ferro, amministro la città con deleghe alla Pesca, all’Agricoltura, al Bilancio, alle Società partecipate. Abbiamo già ottenuto risultati importanti, ma un ciclo non è sufficiente a vedere realizzati i progetti appena avviati: sono una persona che porta a termine, con costanza, ogni mandato e impegno, per questo ho accettato volentieri di essere il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle e della lista civica Chioggia Sempre”. Nella precedente esperienza amministrativa ha avuto man-
Molti sono i progetti avviati che l’aspirante primo cittadino promette di portare a termine come successore di Alessandro Ferro dato di ricoprire diversi e importanti referati e di “toccare con mano” i problemi che vive Chioggia. Se la cittadinanza punterà su di lei, quali saranno i temi da affrontare fin da subito per la città? “Per essere efficienti occorre provvedere da subito alle assunzioni nella pianta organica del Comune, indicendo gli opportuni concorsi, perché altrimenti molte pratiche rimangono inevase a causa della carenza di personale. Poi prendo un impegno: risolvere finalmente la situazione del ponte della Fossetta, spingendo verso la progettazione di un nuovo manufatto. Quindi partiremo simultaneamente a disegnare la città del 2030, soprattutto per quanto riguarda la “rivoluzione” green e sostenibile nella viabilità e nella raccolta differenziata dei rifiuti, che sarà porta a porta nelle frazioni e pneumatica nei centri storici”.
Racconta ai nostri lettori qualcosa del percorso professionale e personale che ha preceduto questa importante “pagina” della sua vita? “Sono nato ad Arzignano (Vicenza) nel 1977, ho vissuto oltre dieci anni a Padova e un anno negli Stati Uniti allo scopo di
perfezionare l’apprendimento della lingua inglese. Sono laureato in Economia e Commercio e ho un master in europrogettazione, che mi ha permesso di lavorare per oltre 20 anni nel campo dei finanziamenti comunitari e nazionali, quale project manager in una società di consulenza
e da libero professionista, anche per conto della Regione Veneto. All’università ho conosciuto Federica, che nel 2007 è diventata mia moglie: grazie a lei ho amato Chioggia fin da subito, tanto da decidere di venire a viverci e a far crescere qui le nostre figlie Camilla e Matilde. Nel 2016 sono stato nominato assessore della giunta 5 Stelle”. Se le chiedessero di raccontare in poche righe la “sua” Chioggia del futuro, quella lei ha in mente, cosa risponderebbe? “Una città sostenibile, con servizi, sportelli e iniziative sociali dedicate alle età più fragili, dai bambini agli anziani. Una città che possa essere percorsa interamente a piedi, in bicicletta completando i percorsi ciclabili, utilizzando mezzi pubblici “verdi” e navette gratuite da parcheggi come l’hub di interscambio previsto a Val da Rio. Sempre in quella zona, quando sarà demolito il deposito di gpl che il M5S nel governo Conte II ha bloccato (per chi ha la memoria corta), collocheremo il polo ittico integrato, con il mercato all’ingrosso e le imprese di trasformazione dei prodotti del mare e della laguna. Ci sarà il ponte dalla cittadella della giustizia all’isola dell’Unione, per evitare il traffico di auto e camion nel centro storico di Chioggia. Il nuovo tracciato della Romea eviterà i centri abitati di Sant’Anna, Cavanella e Valli, bypassandoli dal basso Polesine fino a Santa Margherita ed evitando di impattare sul bosco Nordio. E vedo Chioggia capitale italiana della cultura nel 2024, grazie a un turismo innovato e all’arrivo di grandi eventi dai circuiti nazionali, come il Giro d’Italia”. Luca Rapacciuolo
www.lapiazzaweb.it
11
Chioggia
12
www.lapiazzaweb.it
Elezioni amministrative/5. Energia Civica punta su Roberto Rossi
“Con noi ogni cittadino si sentirà attore protagonista del cambiamento”
E
nergia Civica proporrà alla cittadinanza un proprio candidato sindaco. Il nome scelto è quello di Roberto Rossi, a cui abbiamo rivolto alcune domande sui temi della campagna elettorale. Energia Civica ha scelto lei come candidato sindaco. Questa idea c’era fin dall’ inizio o è maturata con il tempo? “I due promotori dai quali è partita l’iniziativa di lanciare la proposta civica alla città sono stati il sottoscritto e Maria Rosa Boscolo, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato No Gpl. Quando il gruppo si è consolidato si è deciso di puntare sul sottoscritto per una questione di maggior visibilità avuta negli anni precedenti (rapporti con la stampa, Clodiense dell’anno). Nella più assoluta sintonia si è poi deciso di candidare Maria Rosa come capolista”. Cosa vorrebbe fosse discusso in consiglio comunale fin da subito? Quali sono i temi caldi da affrontare per la città? “Il ripristino di un presidio di polizia locale alla Loggia dei Ban-
di, previo abbattimento delle barriere architettoniche per renderla accessibile a tutti. Il centro storico è ora lasciato a se stesso, privo di qualsiasi controllo e servizio. Lo spostamento dell’ufficio informazioni dal museo alla stessa Loggia,
“La prossima amministrazione dovrà gestire risorse importanti che potrebbero cambiare il futuro di Chioggia” in quanto i turisti che accedono al centro storico da Sottomarina o dai Saloni non possono uscire dalla città per avere le indicazioni necessarie. Ripristinare il percorso extraurbano di ArrivaVeneto attraverso via Cavour e via Maestri del Lavoro, riducendo esattamente della metà gli autobus di linea che transitano su Borgo San Giovanni, migliorando in questo modo la sicurezza del quartiere. Sarà necessario attivarsi prontamente per arrivare allo smantellamento del deposito di Gpl per il quale bi-
sognerà interloquire con i ministeri affinché lo stesso sia inserito nella trattativa per gli indennizzi alla Socogas. Analogamente sarà necessario bloccare l’iter progettuale del V-Gate perché questo sta procedendo con le autorizzazioni ministeriali, senza che nessuno in città se ne renda conto. Rischiamo di trovarci nella stessa situazione vissuta con il deposito di Gpl”. Ragionando in termini generali, tutti i partiti e le liste hanno individuato i candidati sindaco dopo lunghe e difficili mediazioni. Gli
stessi soggetti, unanimi, suggeriscono all’elettorato l’unità d’intenti per raggiungere gli obiettivi. Non la trova una discrasia agli occhi dei cittadini? “Noi non abbiamo avuto problemi ad individuare le persone disponibili a mettersi in gioco. Abbiamo dimostrato con l’azione del comitato, di cui vogliamo mutuare il metodo, che abbiamo coinvolto tutta la città per cercare di risolvere un problema enorme e i cittadini hanno capito e risposto ogni qualvolta li abbiamo chiamati a raccol-
ta. Questa è stata la chiave che ci ha permesso di arrivare alla soluzione del problema. Non tutti quelli che ora inneggiano all’unità e alla responsabilità hanno avuto un ruolo attivo in questa vicenda”. Anche se il Comitato No Gpl non è legato alla vostra iniziativa amministrativa, si tratta comunque di un “pezzo di storia” personale di alcuni di voi. Cosa vorrebbe riproporre di quell’esperienza? “L’esperienza del comitato ha creato una forte coesione lasciando una impronta positiva in tutti. Vogliamo mutuarne il metodo di lavoro. La prossima amministrazione dovrà gestire risorse importanti che potrebbero veramente cambiare il futuro della nostra città. Queste trasformazioni presuppongono una visione comunque unitaria, non solo dello schieramento che vincerà. La nostra amministrazione avrà queste specificità, informazione e partecipazione affinché ogni cittadino si senta un attore protagonista del cambiamento”. Luca Rapacciuolo
Riceviamo e pubblichiamo. “Il Comitato No Gpl non partecipa alle elezioni” Da più parti in questi giorni mi sento rivolgere questa domanda: ma è vero che il Comitato No Gpl partecipa alla campagna elettorale per l’elezione del Sindaco di Chioggia ? In qualità di Presidente del Comitato posso tranquillamente ma decisamente affermare che il Comitato No Gpl non partecipa affatto alle elezioni: ribadisco, infatti, il suo carattere civico, aperto ed apartitico sin dalla sua costituzione. La partecipazione di persone con diverso orientamento culturale, sindacale e politico è stata sin dall’inizio una sua caratteristica ed un suo punto di forza, il fatto poi che alcuni dei suoi membri liberamente, e legittimamente, abbiano scelto
di candidarsi su più liste nella prossima consultazione elettorale non inficia la natura stessa del Comitato. E’sbagliato, quindi, affermare pubblicamente, e sentire dire, che il Comitato No Gpl “ha cambiato pelle”, perché il Comitato in quanto tale non partecipa né si identifica in alcuna lista, Civica o di Partito, che partecipa alle elezioni del 3e 4 di Ottobre 2021. D’altronde, l’attività del Comitato No Gpl non si è affatto conclusa ma, anzi, prosegue tutt’ora su tre ben distinti piani: 1 ) cercare di interloquire con la Commissione preposta ai risarcimenti alla ditta Costa Bioenergie/Socogas per l’impossibilità di
far funzionare il deposito di Gpl, onde fornire elementi di conoscenza utili ai suoi lavori; 2) il 28 di Ottobre il Comitato sarà parte attiva presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto “ad adiuvandum” verso la Capitaneria di Porto di Chioggia a proposito delle osservazioni ostative, fatte nel corso degli anni, al transito delle navi gasiere nel Porto di Chioggia contro le quali la ditta Costa Bioenergie/Socogas ha fatto ricorso; 3) l’11 di Novembre il Comitato ed io stesso, Mario Gianni, in qualità di cittadino elettore di Chioggia, saremo parte civile presso il Tribunale di Venezia nel processo penale intentato contro alcuni dirigenti di Aspo
(Azienda Speciale per il Porto ) per la costruzione di una canaletta, abusiva e realizzata oltre i tempi concessi, nella banchina A del Porto di Chioggia – quella stessa banchina che ospita i 3 maxi serbatoi di 3.000 mc ciascuno che avrebbero dovuto ricevere il Gpl dalle navi gasiere. Come si vede, l’attività del Comitato No Gpl continua con l’obiettivo da tutti auspicato della liberazione dal nostro porto del deposito di Gpl, ma è distinta ed autonoma dalla campagna elettorale alla quale non partecipa. Mario Gianni Presidente del Comitato NO GPL
www.lapiazzaweb.it
Chioggia
13
Elezioni amministrative/6. Obbiettivo Chioggia scommette su una donna
Alessandra Penzo: “Voglio dare continuità al mio lavoro e terminare ciò che ho iniziato” “Ho una squadra di ex-consiglieri della precedente amministrazione che mi hanno supportato e mi appoggiano. Siamo convinti che la città abbia bisogno di qualcosa di nuovo”
N
ella contesa delle prossime elezioni amministrative comunali, l’unico volto femminile per la poltrona di primo cittadino sarà quello di Alessandra Penzo, candidata per Obbiettivo Chioggia. L’abbiamo intervistata a pochi giorni dalla tornata elettorale. Alessandra Penzo, quali sono le ragioni che la hanno spinta a candidarsi a sindaco di Chioggia? “Le ragioni sono sicuramente legate al fatto che durante i precedenti due anni di mandato amministrativo in Comune ho portato avanti molte battaglie per le quali vorrei garantire continuità; portare a termine ciò che ho iniziato. Inoltre molte persone, soprattutto donne, mi hanno chiesto di rimettermi in corsa e terminare quanto ho iniziato. Aggiungo che ho una squadra di ex-consiglieri della precedente amministrazione che mi hanno supportato fin da subito e mi appoggiano costantemente. Facciamo tutto questo perché siamo convinti che la città abbia bisogno
di qualcosa di nuovo”. Sappiamo che a Chioggia c’è molto da fare. Per forza di cose però bisogna partire da alcune priorità. Quali sono le sue? “Sicuramente una delle priorità maggiori è il riordino del centro storico; quindi la rivalorizzazione culturale, storica e ambientale del nostro territorio. Poi c’è bisogno che Chioggia si trasformi in una città moderna. In questo senso uno dei simboli di queste idee è il nuovo lungomare. C’è già il progetto esecutivo, che ho seguito durante il mandato di assessore, pronto per essere realizzato ma che è rimasto “nel cassetto”. Poi è importante lo sviluppo del turismo, l’ampliamento economico del nostro territorio. Uno dei miei cavalli di battaglia è il diportismo nautico e lo sviluppo infrastrutturale, inteso come viabilità vera e propria e cicloturismo. Ripeto, i nostri cinque punti cardine da cui partire sono: diportismo nautico, cultura e sport accessibili a tutti, completamento strade e piste ciclabili, incremento e mi-
glioramento delle aree verdi e la scuola al centro dello sviluppo dei ragazzi”. Cosa resta di buono della precedente esperienza come assessore? “Rimane di buono l’importante esperienza maturata in due anni e i rapporti sociali che ho stretto con le persone, in primis i cittadini, le associazioni e gli Enti. Ritengo buoni anche i progetti che ho avviato, sia quelli ultimati come quelli che sono in attesa di essere portati avanti. La gratitudine che ho ricevuto durante i miei anni di mandato anche solo per il piano riasfaltature è un qualcosa che mi è rimasto dentro”. Anche se ha già ricoperto un importante ruolo a livello amministrativo, il suo resta un volto nuovo e giovane per la politica cittadina. Vuole raccontarsi brevemente? “Nasco come professionista, architetto. Ho lavorato prima in alcuni studi di Chioggia e poi ho maturato esperienze fuori dall’ambito clodiense. Insieme all’at-
tività professionale ho portato avanti anche una delle mie passioni, quella legata alla grafica e comunicazione. Sempre e comunque mi sono presa il tempo da dedicare ai miei affetti, in particolare le mie due figlie. Amo lo sport, crossfit e corsa, e per questo ci tengo in particolare alla valorizzazione delle aree sportive libere, all’aperto”. Luca Rapacciuolo
14
www.lapiazzaweb.it
www.lapiazzaweb.it
15
Chioggia
16
www.lapiazzaweb.it
Verso le elezioni/7. Il candidato di Grande Nord e Rinascere Chioggia
Mirko Righetto: “Oggi Chioggia è la “cenerentola” del turismo”
“Dobbiamo chiederci perché abbiamo perso visibilità, perché non ci conoscono praticamente più? E dobbiamo cercare di affrontare la questione”
M
irko Righetto, candidato sindaco per Chioggia, è uno dei sei volti che chiederanno all’elettorato clodiense di fare ripartire la città. Siamo riusciti ad intercettarlo in uno dei pochi momenti liberi delle sue giornate, che si dividono tra attività lavorativa e campagna elettorale. Mirko Righetto, lei è molto noto in città grazie alle attività nel mondo dell’intrattenimento. Vuole raccontarsi brevemente a chi la conosce meno? “Certo, per chi non mi conosce sono un imprenditore del mondo dello spettacolo. Per il mio trascorso, credo di essere una garanzia per le mie esperienze nel settore divertimento e, appunto, spettacolo. Ma ricordo anche che da imprenditore capisco benissimo le necessità della mia città, anche perché la vivo tutti i giorni”. Quali sono le priorità per la città di Chioggia che le piacerebbe venissero affrontate da subito? “Sicuramente partirei con turismo e spettacoli. Mi impegnerei soprattutto nello stringere accordi bilaterali e idee innovative per lanciare una “Sottomarina Terme”. Non dimentichiamo anche la manutenzione ordinaria della città. Basterebbe tenere in ordine l’esistente e uscire da questo de-
Mirko Righetto
grado indecente perché Chioggia e il suo comune diventassero una delle più belle realtà del Nord Italia. Attenzione fin da subito anche ai servizi alla pesca. Siamo la marineria più importante d’Italia e i nostri imprenditori della pesca meritano di trovare strutture adeguate. Sicuramente c’è bisogno che il Comune sia al loro fianco per tutti gli imprevisti che caratterizzano questa attività”. A suo modo di vedere, la Chioggia di oggi come è rispetto a quando lei era più giovane? “Se parliamo del settore del turismo, ricordo quando la mia famiglia aveva negli anni 80/90 una nota attività in pieno centro storico a Sottomarina. Proprio Sottomarina e Chioggia erano
piene di turisti provenienti da mezza Italia; tantissimi erano gli stranieri provenienti soprattutto da Germania e Olanda. Adesso siamo diventati una sorta di “Cenerentola”; praticamente non ci conoscono più. Allora mi chiedo: se abbiamo perso visibilità ci sarà un motivo? Perché non affrontiamo il tema?” Ritiene possibile una fattiva collaborazione con tutti gli altri candidati e forze politiche che parteciperanno alla tornata elettorale? “Dico con chiarezza che corriamo per vincere! Poi è chiaro che se non saremo noi ad andare al ballottaggio, inizieremo a dialogare con tutti e poi si vedrà”. Luca Rapacciuolo
Grande successo per “InonDante”, l’installazione in omaggio all’Alighieri “InonDante”, una suggestiva installazione che ha caratterizzato per tutta l’estate 2021 il canal Vena di Chioggia nella ricorrenza dei 700 anni della morte di Dante Alighieri: braccia e mani che uscivano dall’acqua partendo da quanto raccontato nel canto XXXII dell’Inferno per rappresentare da una lato i dannati immersi nella palude ghiacciata di Cocito per colpa dei loro peccati, le debolezze e i limiti dell’uomo, ma nello stesso tempo anche la volontà di riemergere, di uscire e rivedere la luce e le stelle, ritrovare la speranza. La proposta di Sandro Varagnolo, Roberto Doria ed Emilio Pregnolato dell’associazione Clodiacom di commemorare con una installazione acquatica Dante e la Divina Commedia spazia dalla pittura alla scultura alla poesia nella
suggestiva cornice del canale che attraversa tutto il centro storico di Chioggia. L’opera ha incuriosito tutti gli abituali frequentatori di riva Vena, ma anche i numerosissimi turisti che trascorrono le vacanze a Chioggia, Sottomarina e Isola Verde che si sono imbattuti in questa realizzazione inizialmente prevista per un mese - dal 25 giugno al 25 luglio - ma che poi si è protratta fino alla prima setti-
mana di settembre. E nella casa del Glicine in calletta Cipriotto altre opere ispirate al genio dantesco aprono nuovi scenari e nuovi punti di vista sulla Divina Commedia dove spicca il quadro di una donna - Beatrice che si immerge nell’acqua con le mani delle anime dannate che si protendono verso di lei nella vana speranza di raggiungere la salvezza. (e.f.)
Chioggia
www.lapiazzaweb.it
17
L’intervista. La dirigente dell’Iis “G. Veronese-G. Marconi”
La scuola riparte in sicurezza: disposizioni, protocolli e comportamenti E
’ ripartita da poco la scuola nonostante i dubbi e le incertezze: tamponi, vaccini, greenpass, Dad, come ci si comporterà? Abbiamo chiesto alla Dirigente dell’Istituto d’Istruzione superiore “G. Veronese-G. Marconi” Daniela Boscolo di chiarire modalità, protocolli e comportamenti da tenere a scuola. Com’è stato riorganizzato il rientro a scuola? “Le misure di contenimento Covid-19 per il rientro a scuola 2021 non si discostano di molto da quelle dello scorso anno scolastico: ingressi differenziati logisticamente e/o temporalmente al fine di garantire il distanziamento e ridurre il rischio di assembramento, distanziamento fisico almeno di un metro, uso obbligatorio, anche in situazioni statiche, della mascherina che, quest’anno, deve essere chirurgica o superiore. Quindi niente mascherine di comunità. Inoltre, è prevista una costante areazione, igienizzazione/ sanificazione dei locali in uso”. Nel caso ci fosse un positivo in una classe, come si procederà? “E’ prevista ancora la quarantena dei contatti stretti che quest’anno sarà diversificata. Per gli studenti vaccinati sarà di 7 giorni mentre per chi non si è ancora vaccinato durerà 10 giorni”. Sono previste lezioni a distanza? “L’attività scolastica e didattica ordinaria sarà in presenza. Come da DL 111, 06/08/21, la misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’inclusione scolastica di alunni con bisogni educativi speciali. Naturalmente si ricorrerà alla didattica a distanza per gli studenti in quarantena o in particolari situazioni cliniche di fragilità”. Qualora un insegnate rifiutasse
sia il tampone sia il vaccino, quali decisioni saranno prese? “In ottemperanza alle previsioni del D.L. n. 122 del 10/09/21, chiunque voglia accedere agli edifici scolastici deve essere in possesso del green pass. Al personale scolastico (docente e personale ATA) che non fosse in possesso del green pass è precluso l’accesso a scuola. Scatta quindi l’assenza ingiustificata che arrivata a n. 5 giorni, anche non consecutivi, comporterà la sospen-
sione dal servizio senza stipendio ed un’ammenda amministrativa di minimo 400 euro.” Quali sono i propositi per l’anno nuovo? “Tutti noi speriamo di poter ritornare ad un’attività didattica “normale”, caratterizzata dall’indispensabile e preziosa socializzazione, da esperienze di comunità, anche extrascolastiche. Incrociamo le dita!” Samuele Contiero
Al via un corso formativo per “Conoscere l’affido” Il Casf, Centro per l’Affido e della Solidarietà familiare del Comune di Chioggia, Cona, Cavarzere, propone un corso formativo, un percorso di accompagnamento rivolto a tutti coloro che desiderano diventare una famiglia di appoggio o affidataria. Le incertezze legate al tema della conoscenza dell’affido familiare possono essere molte: dai requisiti necessari per diventare una famiglia affidataria, al percorso da realizzare, alle energie e alle risorse da mettere in campo per accogliere temporaneamente nella propria casa un bambino, la cui famiglia naturale sta vivendo un momento di difficoltà.
Il corso gratuito di quattro appuntamenti “Conoscere l’Affido” ha proprio l’obiettivo di dare risposta non solo a queste, ma a tante altre domande sul ruolo del genitore affidatario. Il primo incontro informativo inizierà martedì 21 settembre prossimo dalle 18 alle 19.30, presso il Centro per l’affido e la solidarietà familiare di Palazzo Morosini (sede dei Servizi Sociali - Corso del Popolo 1327, Chioggia). Seguiranno le date di martedì 28 settembre, martedì 5 e 12 ottobre 2021. L’iniziativa è proposta dall’equipe multiprofessionale costituita da una psicologa, un’assistente sociale ed una educatrice del Centro per l’Affido del Comune di Chioggia, in collaborazione con la dott. ssa psicologa e psicoterapeuta Cristina Pesce, supervisore dell’equipe. Per informazioni ed iscrizioni: tel. 0415534093, e-mail: casf@chioggia.org
18
Chioggia
www.lapiazzaweb.it
Il personaggio. La cerimonia di proclamazione
Mario Scarpa è il Clodiense dell’anno “Match analist” tattico della nazionale di calcio italiana, ha ottenuto l’ambito riconoscimento nella sesta edizione del premio, del tutto straordinaria a causa della pandemia
M
arco Scarpa, “match analist” tattico della nazionale di calcio italiana, è il Clodiense dell’anno. La sesta edizione del premio, straordinaria perché a causa dell’emergenza legata alla pandemia di Covid -19 non è stato possibile organizzare le edizioni 2020 e 2021 che avrebbero dovuto svolgersi secondo regolamento nel mese di marzo, si è tenuta all’Indiga di Sottomarina il 4 agosto scorso alla presenza delle autorità religiose, civili e militari della città, oltre ad una nutrita rappresentanza di sportivi e di persone intervenute, e della Banda Cittadina. La presidente Stefania Lando e il Direttivo del premio hanno fortemente voluto procedere in ogni caso con la proclamazione del Clodiense dell’Anno, anche in concomitanza di un evento importantissimo per la città e per l’intera Nazione. La recente vittoria della nazionale di calcio italiana ai campionati europei di calcio ha contribuito ad una ritrovata unità nazionale e ad un senso di orgoglio e di coesione tra le persone. La soddisfazione del mondo dello sport e non solo al momento della premiazione di Marco Scarpa hanno chiaramente fatto intuire che la scelta è stata assolutamente condivisa e gradita, una cerimonia di premiazione che si è svolta immediatamente dopo quella di presentazione alla città della squadra di calcio e della dirigenza della Union Clodiense per la stagione 2021/2022. Scarpa nel corso della serata ha commentato una serie di foto che ripercorrevano non solo il suo personale percorso sportivo, ma anche i momenti salienti della competizione europea. E’ stato proiettato anche il video ufficiale prodotto dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, fatto pervenire al comitato Clodiense dell’Anno dal dottor Paolo Corbi, responsabile nazionale della comunicazione della squadra di calcio Figc. La presidente Lando, premiando Marco, “idealmente ha girato, suo tramite, il riconoscimento a tutti i suoi compagni giocatori allenatori ed al ct Mancini”. Il padre di Marco Scarpa, visibilmente emozionato, ha raccontato a tutti i numerosi presenti che la più grande soddisfazione che gli ha dato suo figlio in tutta la sua carriera sportiva è stata quando da giovane calciatore ha ricevuto il premio
FairPlay, conferito all’epoca al giocatore più corretto della stagione calcistica. Il Leon d’oro, trofeo che la Banca Patavina ha voluto sponsorizzare fin dalla prima edizione, è stato consegnato a Marco Scarpa dal sindaco della città di Chioggia Alessandro Ferro assieme al professor Dino Memmo, membro del Comitato del premio ed insegnante di Scarpa quando frequentava la scuola media, mentre la Banda Cittadina suonava l’inno nazionale. Eugenio Ferrarese
Riccardo Ravagnan, il “weather strategist” dei velisti spagnoli alle Olimpiadi Due medaglie di bronzo a Tokyo 2020 nelle regate veliche per la squadra olimpica spagnola, una conquistata nei Finn e una nel doppio 470 maschile, ma dietro questi successi in mare dell’Equipo Olímpico de España c’è il chioggiotto Riccardo Ravagnan. Geologo e velista, classe ’88, Ravagnan è il “weather strategist”, analista meteo-ambientale dei velisti spagnoli a cui è stato affidato il compito di preparare, nella Baia di Enoshima, atleti e tecnici iberici agli scenari metereologici e ambientali che avrebbero trovato in gara e supportarli durante le regate nella definizione di una strategia vincente. Il risultato: due medaglie e tante emozioni. Per quasi un mese Ravagnan alla sua prima Olimpiade da protagonista ha vissuto a stretto contatto con i componenti della squadra olimpica spagnola tra analisi, briefing e debriefing, sopralluoghi, bollettini e uscite in mare. “Durante le Olimpiadi è inevitabile accumulare un po’ di stress. Gli atleti sono esseri umani
e la componente psicologica è fondamentale. Saper mettere a proprio agio il proprio interlocutore, instaurare con lui un rapporto di fiducia è importante quanto un’accurata analisi meteorologica”, ha spiegato Ravagnan che nel ruolo di weather strategist non ha mai trascurato l’aspetto psicologico, collegato al comfort e alla sicurezza durante la performance, considerando anche i timori generali per l’arrivo di un tifone. “È stato un fenomeno che come gli altri abbiamo monitorato e studiato, potendo contare sulle tecnologie e sui team di Meteomed e nPhysis, due realtà (una specializzata nei modelli matematici, una per l’elaborazione dei dati) con cui lavoro da tempo”, ha aggiunto Ravagnan, già pronto per una nuova avventura. (e.f.)
www.lapiazzaweb.it
Provincia
19
Controllo della diffusione del Covid. La sperimentazione nel Veneziano
Lecca lecca per i bambini e chewin gum per i ragazzi: i kit salivari prima di entrare in classe U
n tampone salivare prima di fare colazione e prima di lavarsi i denti. Per un minuto, gli studenti grandi lo masticheranno come un chewing gum e gli alunni piccoli lo terranno in bocca come un lecca lecca, con l’ausilio di un bastoncino. Poi i 141 studenti veneziani infileranno il nuovo tampone nella provetta, lo caricheranno nello zaino e lo consegneranno a scuola. Saranno i primi utenti a utilizzarlo. Avrà la durata dell’intero anno scolastico e punta a coinvolgere circa 1.500 studenti il monitoraggio Covid nel liceo Ettore Majorana di Mirano e nell’istituto comprensivo Daniela Furlan di Spinea. L’Ulss 3 Serenissima ha già pronti i primi 141 kit di autosomministrazione, muniti di etichette identificative elaborate ad hoc per gli allievi. Lo scorso 14 settembre, il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’azienda sanitaria ne ha consegnati 120 alla Furlan e i restanti al Majorana. Ha fornito una sessione di istruzioni e tutoraggio agli studenti, che hanno portato a casa il test per praticarlo il mattino a stomaco vuoto. Una volta eseguito, appena sono arrivati in classe, l’ambulatorio mobile dell’Ulss 3 è passato a scuola per il ritiro dei prelievi salivari degli studenti. Nel giro di mezz’ora erano già nel laboratorio di microbiologia dell’Angelo per essere analizzati. Con una media di 24 ore per garantire il risultato. È una prassi che gli studenti si abitueranno a compiere ogni due settimane. “Accompagneremo i ragazzi e i bambini per tutto l’anno scolastico con un progetto voluto dal Ministero della salute, al quale la Regione Veneto sta dando concretezza dice il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato -. Nelle due scuole sentinella che andremo a monitorare, il progetto sarà implementato fino alla copertura di tutti gli studenti. In questo modo contribuiremo a monitorare l’andamento dell’epidemia anche all’interno della realtà scolastica”. “Bambini, ragazzi, genitori e insegnanti, saranno accompagnati nel corso di tutto questo percorso, che diventa importante anche per osservare l’evoluzione del contagio in un contesto sociale così importante come quello della scuola” ricorda il direttore dei servizi socio sanitari Massimo Zuin. “Più il tampone diventa autonomo, in autosomministrazione, più si semplifica il monitoraggio - spiega il direttore del Sisp Vittorio Selle -. Utilizziamo per la prima volta questa “spugnetta”, che è di due tipi: i ragazzi più grandi utilizzeranno la versione masticabile, i bambini, per motivi di sicurezza, quella da tenere in bocca con l’aiuto di un bastoncino. Si tratta in entrambi i casi di un test molecolare, non ci sarà quindi bisogno di altre conferme in caso di positività rilevata. Per quanto riguarda invece il monitoraggio, questo campione sull’andamento dell’epidemia diventa significativo
Un monitoraggio in due scuole sentinella, il liceo Majorana di Mirano e l’istituto Furlan di Spinea, che durerà tutto l’anno per osservare l’evoluzione del contagio nell’ambiente scolastico
solo se accorpato a tutte le altre scuole selezionate dalla Regione, facendo poi riferimento al progetto nazionale”. Il progetto ha lo scopo di attuare tutte le azioni di sanità pubblica per mantenere il più possibile la didattica in presenza e in sicurezza, ma l’adesione da parte di famiglie e studenti è volontaria e gratuita, e non è un requisito di accesso o esclusione dalle attività didattiche. Nelle realtà scolastiche del territorio, al momento, non cambia nulla rispetto alle regole di prevenzione e tracciamento della malattia: una volta riscontrata l’eventuale positività del minore o dell’adulto, verrà fatta la ricerca dei contatti con l’ausilio del referente scolastico.
Provincia
20
www.lapiazzaweb.it
Regali inaspettati. Da Recanati a Caltana, l’iniziativa diventa virale in tutto il veneziano
Sassi colorati per le strade della città: un sorriso per scaldare il cuore U
n sasso decorato con un fiore rosa e sul retro la scritta “Un sasso per un sorriso Facebook” è stato trovato da una signora di Caltana di Santa Maria di Sala sulla recinzione di casa in un caldo pomeriggio di agosto. Incuriosita dal ritrovamento, la cittadina ha fotografato il sasso e postato la foto nel gruppo Facebook “sei Caltana se...” in cerca di spiegazioni, scatenando un vero e proprio tamtam digitale. Molte le reazioni e i commenti che hanno animato il post nei giorni successivi e, così, si è scoperto che, da qualche settimana, anche altre persone stanno trovando, a Caltana, nascosti nei prati, nelle piazze, nei giardini delle proprie case, su panchine e marciapiedi, sassi colorati e divertenti, con disegni e frasi gentili. Insomma, chi
li vede non può fare proprio a meno di sorridere Non si tratta, però, di un fenomeno isolato. L’iniziativa, che prende il nome di “Un sasso per un sorriso”, è infatti partita da Heidi Aelling, un’artista di origini svizzere che vive a Recanati. e, nel giro di poco più di un anno, si è diffusa in diverse città italiane e altri Paesi, per esempio in Australia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Thailandia, arrivando a 143.671 membri attivi su Facebook. Un regalo inaspettato per regalare allegria e sorrisi al prossimo e fare sentire tutti un po’ meno soli in un periodo ancora complesso: è questo l’obiettivo della proposta “Un sasso per un sorriso”. La particolarità è che, essendo fatti a mano, tutti i sassi sono decorati in modo diverso tra loro. I
soggetti includono fiori, piante, paesaggi, animali, personaggi di cartoni animati, ritratti, simboli, frasi motivazionali e molto altro ancora. Anche le tecniche sono molto varie, dalla pittura acrilica fino al découpage. Chi, camminando per strada, nota per caso un sassolino colorato può de-
cidere se tenerlo per sé oppure lasciarlo dove lo ha trovato, per regalare altri sorrisi. Se decide di tenerlo, può scattargli una foto e condividerla nel gruppo Facebook “Un sasso per un sorriso”, provando a cercare lo sconosciuto autore del piccolo regalo.Per continuare a seminare
sorrisi in giro per la città, basta invece unirsi al gruppo e seguire alcune semplici regole: “Disegniamo o scriviamo frasi carine sui sassi, poi facciamo una foto per farli vedere al gruppo. Lasciamo i sassi fuori, in un luogo ben visibile, per esempio su una panchina o in mezzo ai fiori, per regalare un sorriso a chi li trova. Dietro ogni sasso scriviamo “Un sasso per un sorriso Gruppo Facebook”. Buon divertimento”. Intanto, a Caltana, si è riusciti a scovare l’autrice del primo sasso colorato e la fortunata persona che lo ha trovato si dice interessata a partecipare all’iniziativa. Chissà che, allora, altri adulti e bambini della frazione e di altre città continuino a sorridere e far sorridere, raccogliendo, decorando e liberando sassi. Anna Serena
Il “Nodo sciolto”: un nuovo centro di inclusione sociale nel cuore di Venezia Un nuovo luogo di socializzazione e inclusione si apre alla città: è stato inaugurato in Calle dei Nicoli un nuovo punto della rete dei servizi dell’Ulss 3 Serenissima. “Questo nuovo spazio, centro di inclusione sociale - ha sottolineato il Direttore Sanitario dell’Ulss 3 Serenissima, Giovanni Carretta - si propone anche come spazio aperto a tutta la cittadinanza, in relazione con le associazioni del territorio, che offre occasioni di socialità e arricchimento culturale. Nasce all’interno del progetto della Salute mentale della nostra Azienda sanitaria, ma si costituisce come sede di programmazione e impulso di attività rivolte a tutta la popolazione, finalizzate a contrastare il pregiudizio sulle malattie psichiatriche e a favorire il dialogo sui temi del disagio collegato a queste malat-
tie, per superarlo insieme”. Il nuovo centro di inclusione sociale, per il quale operatori e utenti hanno scelto come nome “Il Nodo Sciolto”, è stato promosso dal Dipartimento di Salute mentale dell’Ulss 3 Serenissima, in stretta collaborazione con l’associazione partner AITSaM di Venezia e con il supporto del Comune di Venezia: “Il suo principale obiettivo e principio ispiratore - sottolinea la dottoressa Maria Bianco, Primario della Psichiatria di Venezia e Chioggia - è sostenere il protagonismo dell’utenza in un luogo di incontro, aggregazione e scambio con la comunità locale, in un ambito separato ma in stretta continuità con le cure istituzionali. Dal 13 settembre il “Nodo Sciolto’ è aperto con iniziative a favore di tutta la comunità: operatori e volontari, insieme alle persone
che nel centro vivranno le loro esperienze di socializzazione, hanno già in programma una serie di iniziative, e tra le prime attività già disponibili alla frequenza sono il corso di alfabetizzazione informatica, il corso di italiano per stranieri, il corso di yoga, il cineforum e il percorso di guida al benessere. E molte altre attività saranno programmate e avviate nei prossimi mesi, grazie ad un impegno che vede coinvolti, al fianco degli operatori dell’Ulss 3, l’associazione AITSaM e la grande ricchezza del volontariato associativo”. In occasione dell’inaugurazione del “Nodo Sciolto”, nei locali del centro è stata presentata al pubblico una mostra di dipinti, intitolata “Ri-Blum, rifiorire durante la pandemia”: la mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione degli utenti dei Centri di Sa-
lute Mentale di Venezia e del Lido, con le opere di arteterapia realiazzata durante la pandemia. Per ogni informazione sulle attività del centro, si può telefonare allo 041.5294811 e al 339.8302603, oppure si può scrivere a ve.csm@aulss3.veneto.it e aitsamvenezia@gmail.com.
Cultura
www.lapiazzaweb.it
29
Pubblicazioni. Il volume a cura di Luigi Boscolo Bielo
“Madonne d’acqua”, il viaggio tra storia, culto e tradizioni
P
ercorsi d’acqua che segnano il territorio tra Chioggia e Pellestrina di tante presenze mariane - chiese, statue, capitelli… - che hanno accompagnato la storia e le tradizioni locali. “Madonne d’acqua”, un agile libro curato da Luigi Boscolo Bielo nato da un’idea di Piergiorgio Bighin e che si avvale delle foto di Diego Zanetti, non vuole offrirci notizie e informazioni delle numerose chiese dedicate alla Madre di Cristo, ma vuole soprattutto offrire le riflessioni di persone le cui vicende si incrociano con questa presenza mariana. Il “viaggio” comincia dalla porta di Santa Maria che ti permette l’ingresso nel centro storico di Chioggia subito accompagnato dalla Madonna del Refugium Peccatorum che si specchia nel canale Perotolo, mentre di fronte abbiamo la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta. Basta superare il piccolo ponte della Cuccagna sul canal Vena e poi giungere all’altro canale di S. Domenico dove troviamo la chiesa dei padri Salesiani dedicata a Maria Ausiliatrice, tanto invocata in questo periodo segnato dalle drammatiche vicende della pandemia, la cui statua festosamente viene accompagnata in una singolare processione d’acqua lungo la laguna del Lusenzo mentre la gente dalla riva e in barca recita il rosario nell’ultima domenica di maggio. Qualche chilometro più a sud la
Il libro racconta di percorsi che segnano il territorio tra Chioggia e Pellestrina attraverso le riflessioni delle persone le cui vicende si incrociano con queste presenze mariane
Madonna della Navicella appariva poco più di 500 anni fa ad un ortolano dopo un furioso uragano che aveva devastato gli orti. Dalla prima chiesetta costruita sul luogo dell’apparizione si passò ad una ben più grande alla fine del Cinquecento, purtroppo demolita dopo le vicende napoleoniche, ma nuovamente ricostruita dopo la II guerra mondiale. Ma il culto per la “Madona de la Navezela” non è mai mancato grazie al trasferimento dell’immagine miracolosa e dello zocco su cui era seduta Maria col Cristo morto sulle braccia nella chiesa di S. Giacomo, immagine poi incoronata nel 1859 e raffigurata anche nelle numerose “tolele” (ex voto) che narrano dei molti salvataggi in mare e guarigioni grazie all’intervento mariano. A queste chiese si aggiungono i tanti capitelli mariani sparsi nelle calli compre-
sa la “Stella del Marinar” all’ostello Domus Clugiae in calle Luccarini, il bassorilievo dell’Annunciazione sul ponte di Vigo, poco più lontano la Madonna Stella Maris in prossimità della bocca di porto di collocata sopra una bricola che saluta i pescherecci mentre si allontano verso il mare e al loro ritorno, la statuetta della Madonnina del Forte S. Felice, nel lato opposto a Caroman la bianca statua della Vergine - la madonnina dei tuffi - e infine la Madonna dell’apparizione di Pellestrina con la grande festa del 4 agosto che fa convergere nel santuario tutta la gente dell’isola. La pubblicazione è il frutto di un progetto che ha coinvolto il Centro culturale Terzo Millennio, Opera Baldo Chioggia e l’associazione nazionale di promozione sociale “Santa Caterina da Siena”. Eugenio Ferrarese
Una mostra sulle pandemie e il contributo di Venezia nel contrastarle Le pandemie, la loro storia, la loro attualità in mostra. E il contributo che Venezia ha dato nei secoli a contrastarle con le sue soluzioni ingegnose. I lazzaretti, il cordone sanitario internazionale, la quarantena, le sedi di sanità, le patenti di sanità (l’antenato del green pass), i medici della peste distribuiti nel territorio: sono i temi affrontati in occasione dell’esposizione allestita all’ospedale Civile di Venezia, “Le pandemie, una lunga storia: dalla peste al Covid-19”. Venti step narrano questa evoluzione, ricordando peste, vaiolo, colera, sifilide, tubercolosi, con volumi storici, pubblicazioni, e la documentazione sulla prima vaccinazione contro il vaiolo fatta proprio al Civile di Venezia.
Alla Scuola Grande di San Marco in occasione dell’avvio della mostra “Pandemie: la lezione di Venezia nella Storia”Giorgio Palù, presidente di Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha sottolineato l’importanza della ricerca e dell’approfondimento in luoghi deputati allo studio della storia della medicina quali appunto la Scuola Grande di San Marco. Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha invece voluto sottolineare la centralità dell’esperienza storica veneziana non solo nella gestione medica delle pandemie: “Consapevoli della necessità di certificare i propri commerci, i veneziani sono stati pionieri non solo nella cura e nell’assistenza dei malati, ma anche della gestione
delle epidemie quanto a contrasto al contagio, e ancora della costruzione di quelle garanzie commerciali indispensabili per rassicurare i mercati nei periodi di difficoltà e in particolare alla fine di un’epidemia”. “Una lezione importante, quella veneziana, e di grande attualità”: lo ha ricordato presentando la mostra e i suoi obiettivi anche Walter Pasini, responsabile scientifico dell’evento insieme ad Isabella Angela Pasini. La mostra resta aperta fino a tutto il mese di settembre.
Sport
30
www.lapiazzaweb.it
Eventi. Dal 4 al 19 settembre
Chioggia Vela, una edizione speciale per il decimo anno La manifestazione ripropone la centralità della vita di mare a Chioggia, una città tradizionalmente, culturalmente ed economicamente legata al mare
“C
hioggiaVela”, la rassegna ideata e voluta nel 2012 dal Circolo Nautico Chioggia insieme al Comune di Chioggia ed organizzata quest’anno grazie alla collaborazione della Pro Loco di Chioggia e Sottomarina e Vela Veneta, con questa nuova edizione tocca quota 10. Si tratta di un evento velico che dal 4 al 19 settembre ha coinvolto i numerosi appassionati che, fin dalla sua prima edizione, ripropone la centralità della vita di mare in una città tradizionalmente, culturalmente ed economicamente legata al mare qual è Chioggia. Corrado Perini, presidente del Circolo Nautico Chioggia, in occasione della presentazione dell’evento sportivo, si è detto soddisfatto di quanto fatto in questi primi dieci anni di Chiog-
giaVela e al tempo stesso pronto a lavorare per una maggiore affermazione della manifestazione nel prossimo futuro. “ChioggiaVela sta prendendo l’indirizzo che ci eravamo prefissati fin dalla sua prima edizione”, ha spiegato Perini, “riuscendo anche ad incentivare sempre di più nel corso degli anni una collaborazione progettuale con le altre associazioni veliche del territorio”. Il calendario di ChioggiaVela 2021 è stato ancora più ampio delle precedenti edizioni con tre weekend di regate da sabato 4 settembre con la novità del Rally della Laguna Sud in collaborazione con la Lega Navale Italiana di Chioggia, proseguendo con Bart’s Bash sabato 11 settembre, Meteorosa in collaborazione con lo Yacht Club Padova domenica 12 settembre, con
il Trofeo ChioggiaVela e la Meteor al Crepuscolo sabato 18 settembre e infine domenica 19 settembre con il Trofeo Meteorsharing e le premiazioni. L’organizzazione ha anche voluto ricordare Gigi Nava, scomparso nel 2018, che qualche anno prima era stato ospite di una serata organizzata dal CNC in Auditorium San Nicolò. Skipper oceanico, tre
“giri del mondo” all’attivo, Nava è stato per molti anni il Capitano di Adriatica, l’imbarcazione di “Velisti per caso”. Il libro “Dalle stalle alle stelle” (il Frangente edizioni) scritto dalla moglie Irene Moretti ripercorre la sua vita di uomo di mare, dagli inizi ai grandi traguardi: quarant’anni di navigazioni in barca a vela vissuti con straordinario entusiasmo, tra difficoltà e
Un riconoscimento alla velista Silvia Zennaro di ritorno dalle Olimpiadi di Tokyo La presentazione della X edizione di Chioggia Vela è stata anche l’occasione, per il Circolo Nautico Chioggia, per consegnare un riconoscimento a Silvia Zennaro, recentemente tornata a Chioggia dalla sua seconda partecipazione olimpica ai giochi di Tokyo 2020 e dal 2018 socia onoraria del Circolo Nautico Chioggia. “Anche io come voi sono partita da qui, per raggiungere poi quello che era il mio sogno delle Olimpiadi. Bisogna sempre credere nei propri sogni e cercare di realizzarli; a Tokyo ho solo sfiorato la medaglia, per que-
sto ora penso già a Parigi 2024”, ha commentato Silvia Zennaro, madrina e vincitrice della quinta edizione di Chioggia Vela al timone de Il Moro di Venezia, rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze della squadra agonistica Optimist del Circolo Nautico Chioggia che le hanno portato un omaggio floreale. La velista chioggiotta alle olimpiadi giapponesi era riuscita a conquistare, nella classe Laser Radial/Ilca6, la Medal Race, la regata finale tra le prime dieci imbarcazioni della classifica generale. Ha provato ad attaccare il
podio rischiando il tutto per tutto giungendo infine settima, ma assai soddisfatta della prestazione conseguita. Il prossimo impegno di Silvia Zennaro sarà il matrimonio fissato per la fine del mese di settembre. Successivamente riprenderà gli allenamenti al Centro sportivo vela della Guardia di Finanza a Gaeta e le regate internazionali con lo sguardo già rivolto alle prossime olimpiadi di Parigi tra tre anni nel 2024 per puntare ad una medaglia. C’è andata vicino, perché non provarci ancora? (e.f.)
grandi svolte. Marco Donadi, presidente della Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, ha voluto ricordare l’importante aspetto culturale che unisce questa manifestazione e quindi lo sport della vela al mondo del mare. “ChioggiaVela”, organizzata dal Circolo Nautico Chioggia e dal Comune di Chioggia, si avvale della collaborazione della Pro Loco Chioggia Sottomarina, VelaVeneta, Lega Navale Italiana - Sez. Chioggia, Lega Navale Italiana - Sez. Padova, Il Portodimare, lo Yacht Club Vicenza, Yacht Club Padova, I Venturieri e TuttaChioggiaVela. Parter della manifestazione sono: Darsena Le Saline, Porto Turistico San Felice, Darsena Mosella, Meteorsharing, Best Western Hotel Bristol, Panathlon Chioggia, l’associazione ONDA. La manifestazione gode del patrocinio del comune di Chioggia, dell’Università di Padova e del dipartimento MAPS dell’Università di Padova. Eugenio Ferrarese
www.lapiazzaweb.it
31
32
www.lapiazzaweb.it
Padova
Urbs picta
NUMERI DA RECORD PER IL PATRIMONIO UNESCO I CICLI AFFRESCATI ATTRAGGONO IL TURISMO
C
i sono grande entusiasmo e altrettanto fermento attorno all’eccezionale valore artistico e storico dei capolavori della “Padova Urbs picta”, sui quali il 24 luglio scorso l’UNESCO ha posto il proprio sigillo, riconoscendoli alla fine di un percorso lunghissimo e corale, durato venticinque anni, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Entusiasmo confermato dai numeri dei visitatori, mai così elevati in nessuno degli otto luoghi che compongono il “sito seriale”. Nei mesi di giugno, luglio e agosto la Cappella degli Scrovegni (dove nel periodo di Ferragosto c’era il tutto esaurito) ha registrato circa 27.000 ingressi, una media di novemila al mese. Quattromila visite al mese per il Palazzo della Ragione. Un successo, se si considera che gli ingressi sono sottoposti alle rigide regole dell’emergenza sanitaria. Moltissimi gli stranieri, tanti dei quali soggiornano in città. “Ma il nostro grande obiettivo è di rafforzare l’offerta e di arrivare a 35mila ingressi all’anno per ogni luogo”, dichiara l’assessore alle Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio. Piani di implementazione che, subito dopo l’iscrizione, sono diventati il nuovo obiettivo del Comitato di Candidatura, tramutato in Comitato di Pilotaggio del sito. Alla fine di agosto la giunta del Comune di Padova ha approvato un articolato progetto del valore di un milione di euro per il Museo degli Eremitani, che sarà presentato al Ministero dei Beni Culturali per concorrere all’assegnazione dei Fondi Cultura stanziati per la tutela, la conservazione, il restauro, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale. L’obiettivo è valorizzare il complesso artistico, raggiungendo un’offerta culturale e complessiva, con strumenti sempre aggiornati ed efficaci di monitoraggio, finalizzati alla conservazione preventiva. Ma anche con nuovi strumenti di comunicazione e valorizzazione tecnologicamente avanzati. Proprio a questo scopo è in preparazione il bando di gara per l’assegnazione della campagna
di comunicazione e promozione turistica di “Padova Urbs picta”, i cui costi saranno coperti con una tranche del finanziamento da due milioni di euro concesso dal Ministero dei Beni Culturali al Comune di Padova. Il Comitato di Pilotaggio, inoltre, ha aperto dei tavoli di lavoro con l’Orto Botanico – sito UNESCO dal 1997 – per avviare, così come richiesto dal Ministero e dal Centro del Patrimonio Mondiale, una stretta collaborazione per la costruzione di azioni sinergiche di promozione e comunicazione a livello locale e non solo. Altro obiettivo è la creazione di un dialogo con la cittadinanza sul tema della cultura e dell’arte padovana che possa essere declinato nelle diverse forme di benessere della comunità. Una delle prime attività – legate ai tavoli delle Idee, costituiti durante l’iter di candidatura e fulcro del dialogo fra Comitato, associazioni del territorio e cittadini – è “Padova Urbs picta – ROADMAP nei Quartieri”: un ciclo di incontri dedicati al racconto del sito UNESCO nelle varie sale civiche della città. Essere Patrimonio Mondiale significa anche saper creare nuove connessioni con enti e luoghi omologhi, che comunque abbiano una simile vocazione culturale e turistica. Ecco allora che il Comune di Padova è pronto alla firma di un protocollo di intesa fra la Regione del Veneto, l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e gli enti che rappresentano i siti e gli elementi UNESCO, allo scopo di favorire la diffusione della conoscenza e la valorizzazione del Patrimonio presente nel territorio in tutte le scuole. Anche l’attività di conservazione prosegue, con i lavori di restauro in corso alla Cappella di Santa Caterina – conosciuta anche come Cappella delle Benedizioni – nella Basilica del Santo. I lavori, voluti dalla Pontificia Basilica Antoniana, sono diretti dalla professoressa Giovanna Valenzano, prorettore al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’Università degli Studi di Padova e sono resi possibili da un co-finanziamento di CariPaRo e Comune di Padova.
Padova Urbs picta
UN RISULTATO STORICO FRUTTO DI UN’ALLEANZA VIRTUOSA FRA ENTI PUBBLICI, PRIVATI E RELIGIOSI A SOSTEGNO DI UN PROGETTO PER LA CITTÁ IL VESCOVO "CAPOLAVORI DI VITA E DI FEDE"
F U I L C O M I TAT O PER LA C A N D I D AT U R A A DECIDERE CHE GLI OTTO SITI DOVESSERO ESSERE C O N S I D E R AT I UN UNICUM INSCINDIBILE
N
ulla nasce per caso. L’inserimento della “Padova Urbs picta” nella World Heritage List ha avuto nel Comitato per la Candidatura UNESCO un sostegno fondamentale e prezioso. Costituito formalmente nel 2016, il Comitato ha alle spalle una collaborazione fra i partner già avviata da alcuni anni. Capofila, il Comune di Padova. Membri, gli enti proprietari degli edifici e dei complessi monumentali che conservano i cicli affrescati: l’Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, la Basilica e il Convento di Sant’Antonio, la Delegazione Pontificia e Veneranda Arca del Santo, la Diocesi di Padova. A cui vanno aggiunte la Regione del Veneto e la consulenza scientifica del Ministero della Cultura attraverso l’Ufficio UNESCO, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, le province di Belluno Padova e Treviso, oltre naturalmente all’Università degli Studi di Padova. Il 19 aprile 2018 nel corso di una cerimonia a Palazzo della Ragione gli enti pubblici, privati e religiosi protagonisti di questa
alleanza virtuosa sottoscrissero un protocollo di intesa per la definizione del piano di gestione degli otto luoghi. Proprio perché sono considerati un unicum inscindibile per la stretta relazione che c’è fra le opere realizzate, la decisione fu che i siti dovessero essere gestiti unitariamente e in modo coordinato e sinergico fra i vari attori. Dopo anni di collaborazione con il Comune di Padova – che è proprietario della Cappella degli Scrovegni, di Palazzo della Ragione e dell’Oratorio di San Michele – e con il Ministero della Cultura per definire nel modo migliore il documento di candidatura, la soddisfazione del risultato storico raggiunto è stata immensa da parte di tutti.
IL SUPPORTO SCIENTIFICO DELL’UNIVERSITÁ Nella lunga fase di messa a punto della candidatura, il Comitato è stato affiancato per la parte scientifica dall’Università di Padova. “Gioisco come cittadino”, ha dichiarato il rettore Rosario Rizzuto quando ha appreso la notizia della proclamazione UNESCO, lo scorso 24 luglio. “Vedere inserita la Padova Urbs picta nella World Heritage List è una soddisfazione anche per l’ateneo e per tutto il mondo accademico che con entusiasmo ha dato il suo contributo al successo della proposta. L’idea, innovativa nel suo campo, di proporre un sito seriale per la candidatura si è rivelata vincente e – spiega il rettore – restituisce al meglio l’idea di una città, qual è Padova, nella quale arte e cultura sono diffuse capillarmente, capaci di innervare tutto il territorio”. Per Rizzuto “l’Urbs Picta si affianca, nei patrimoni UNESCO della città, all’Orto Botanico dell’Università di Padova, in un’efficace sinergia con l’obiettivo di valorizzare sempre più la nostra splendida città”. L’Orto Botanico di Padova, il più antico orto botanico del mondo, venne istituito nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, che allora costituivano la grande maggioranza dei “semplici”, medicamenti che provenivano direttamente dalla natura. Nei secoli è stato al centro di una fitta rete di relazioni internazionali, esercitando una profonda influenza nell’ambiente della ricerca e svolgendo un ruolo preminente nello scambio di idee, di conoscenze, di piante e di materiale scientifico. Per questo nel 1997 è diventato Patrimonio Mondiale UNESCO come bene culturale, testimoniando uno scambio di influenze considerevoli nelle scienze botaniche e costituendo una testimonianza eccezionale di tradizione culturale.
“Siamo molto felici di questo importante riconoscimento che porta la città e una parte significativa del suo patrimonio artistico, culturale ma anche religioso a un’appartenenza mondiale dell’umanità, riconoscendone il valore universale. Essere patrimonio – dichiara monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova – indica non solo la preziosità del bene ma anche il suo grande essere generativo di altri beni per l’oggi e per il futuro, qualcosa da tutelare, custodire e tramandare”. La Diocesi di Padova è proprietaria di due dei complessi monumentali del “sito seriale”: lo splendido Battistero del Duomo, capolavoro di Giusto de’ Menabuoi, e la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, a due passi dalla Cappella degli Scrovegni. “Beni che danno lustro alla città, ma che rendono merito anche alla sua storia e alla sua cultura, così pregne di testimonianze di fede. Tutti i siti del circuito – afferma il vescovo – raccontano una Padova del Trecento in cui vita e fede, concretezza e spiritualità, ambito civile e religioso si intrecciano fortemente. Se pensiamo al Battistero, siamo di fronte all’intera storia della salvezza, un gioiello artistico che ancora oggi è aperto al culto per vivere in particolare il sacramento del battesimo, punto d’inizio della vita cristiana. Altro luogo di culto è la Chiesa degli Eremitani, che porta il segno e la memoria di ulteriori storie: la ferita dei bombardamenti e l’impegno del recupero. Chi visiterà questi ambienti potrà ammirare la bellezza artistica nel contesto di una vita religiosa tutt’ora presente e praticata. C’è l’augurio che queste realtà siano colte dal visitatore anche nel loro valore di testimonianza di fede”.
Padova Urbs picta
I LUOGHI DELLA PADOVA DEL TRECENTO DALLA BASILICA E DAL CONVENTO DEL SANTO AGLI SPLENDORI DELLA REGGIA CARRARESE LA PROCLAMAZIONE A PAT R I M O N I O U N E S C O È U N R I N N O VAT O IMPEGNO A CUSTODIRE E DIFFONDERE U N PAT R I M O N I O D ’A RT E UN I C O A L M O N D O
U
no degli straordinari complessi monumentali del sito seriale dei cicli affrescati del Trecento patavino è rappresentato dalla Basilica e dal Convento di Sant’Antonio, con il limitrofo Oratorio di San Giorgio. Per padre Oliviero Svanera, da pochi giorni ex rettore della Basilica, essere in prima fila con i propri tre siti nella proclamazione UNESCO “diventa motivo non solo di un rinnovato impegno nel custodire e diffondere un patrimonio d’arte unico al mondo”. È di più. “Per noi Chiesa – spiega – diventa un’opportunità per rinnovare una proposta di incontro con la fede che ha originato queste opere”. Attraverso gli affreschi presenti nella Basilica, infatti, “va ricordato anche l’immenso patrimonio d’arte rappresentato dalle sculture della tomba del Santo, piuttosto che del Donatello del presbiterio. Vogliamo far emergere – afferma padre Svanera – oltre agli aspetti turistici o tecnici o culturali di sguardo sulla bellezza di queste opere, la possibilità di incontro con colui che in queste opere è significato, Cristo Salvatore. È la via del Vangelo, della evangelizzazione attraverso la via pulchritudinis di cui parla papa Francesco in ‘Evangelii gaudium’. La via della bellezza che, a partire dall’esperienza dell’incontro con l’arte che suscita stupore, può aprire la strada della ricerca di Dio e disporre il cuore e la mente all’incontro col Cristo, bellezza incarnata offerta da Dio agli uomini per la loro salvezza”. Altro luogo straordinario, la Reggia Carrarese
con la splendida Cappella affrescata da Guariento. Reggia che è di proprietà dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti e che, come spiega il suo presidente Antonio Daniele, ha condiviso attivamente il progetto di candidatura e sviluppato la collaborazione con gli altri soggetti coinvolti. “Ci auguriamo – afferma Daniele – che ci siano nuove simpatie e solidarietà, interesse dei pubblici poteri e mecenatismo attivo tali da metterci nella condizione di rafforzare l’opera di conservazione, tutela e valorizzazione del complesso monumentale della Reggia Carrarese. L’Accademia, grazie al contributo e alla competenza dei suoi soci, non mancherà di offrire il suo apporto costante in termini di approfondimenti scientifici e ampie occasioni divulgative, tali da far progredire la consapevolezza collettiva e specialistica rispetto a un bene architettonico e pittorico che merita senz’altro la definizione di patrimonio universale dell’umanità”.
APP E BIGLIETTO UNICO PER I VISITATORI “Padova Urbs picta” è l’applicazione ufficiale per smartphone per immergersi nella città del Trecento: interazione di immagini, testi, mappe, racconti e musica, uno strumento di arricchimento e guida, con la possibilità di visualizzare e ascoltare la narrazione dei contenuti di approfondimento sui vari siti. La app è stata creata per il Comune di Padova dalla startup Meeple dell’ateneo patavino con il contributo della Regione del Veneto e di DoIT Viaggi. Con la “Padova Urbs picta Card” i visitatori avranno a disposizione un biglietto unico per tutti i luoghi del sito. Per i turisti la card potrà avere validità 48 o 72 ore – al costo rispettivamente di 28 e 35 euro – e include nel prezzo l’utilizzo dei mezzi pubblici. Per i residenti della provincia di Padova è disponibile una card della durata di 6 mesi al costo di 25 euro (l’utilizzo dei mezzi pubblici non è compreso). Questo biglietto unico può essere acquistato sia in formato fisico che digitale e viene venduto alla biglietteria dei Musei Civici, attraverso il sito web della Cappella degli Scrovegni www.cappelladegliscrovegni.it, tramite il Contact Center +39 049 2010020 e ai punti IAT della città.
Padova Urbs picta
CURIOSITÁ DEL “SITO SERIALE” UNESCO IL SITO IN CIFRE 4 componenti – Scrovegni ed Eremitani; Cittadella antoniana; Palazzo della Ragione, Reggia, Battistero e le loro piazze; San Michele. 8 luoghi – Cappella degli Scrovegni; Chiesa dei santi Filippo e Giacomo agli Eremitani; Palazzo della Ragione; Battistero della Cattedrale; Cappella della Reggia Carrarese; Basilica e Convento del Santo; Oratorio di San Giorgio; Oratorio di San Michele. 19,96 – sono gli ettari di zona dei siti. 530 – sono gli ettari di zona di protezione dei siti. 3.694 – sono i metri quadrati di pareti affrescate. 6 artisti – Giotto, Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi, Jacopo da Verona. 9 partner del progetto – Comune di Padova, Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, Basilica e Convento di Sant’Antonio – Delegazione Pontificia, Veneranda Arca del Santo, Diocesi di Padova, Università degli Studi di Padova, Soprintendenza, Ministero della Cultura, Regione del Veneto. 100 – le associazioni e i privati cittadini coinvolti nel percorso di partecipazione “Tavoli delle idee”. 95 – gli anni di storia dell’arte condensati in un unico percorso.
IL REALISMO E LA SCIENZA C’è un’immagine che stride con l’immaginario iconografico del Medioevo nella narrazione dell’Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni. È la stella cometa che accompagna i tre saggi verso la capanna in cui è nato Gesù, rappresentata da Giotto come una palla infuocata che illumina il cielo notturno. Contravvenendo alla tradizione della stella a più punte, secondo gli storici Giotto avrebbe infatti rappresentato la stella cometa di Halley, che nel 1301 aveva solcato i cieli di Padova. L’artista avrebbe assistito a quel passaggio e deciso di rappresentare la cometa in maniera realistica, proprio così come l’aveva vista.
Giotto, "Adorazione dei Magi" Cappella degli Scrovegni
GIOTTO, LA RESA DELLE EMOZIONI
Giotto, "Le madri" Cappella degli Scrovegni
La ricerca dell’espressività dei personaggi rappresentati costituisce uno degli elementi della “rivoluzione giottesca”, proseguita dai suoi seguaci. Sono tante le figure della vita laica e della tradizione religiosa nella narrativa di Giotto che nel sito dei cicli affrescati della Padova del Trecento esprimono emozioni, sofferenze, gioie e paure attraverso espressioni dei volti, posizioni dei corpi, gestualità rappresentate. C’è un particolare venuto alla luce nella Cappella degli Scrovegni solo nel corso della campagna di restauri del 2000: nella scena che rappresenta la Strage degli Innocenti, caratterizzata da un’atmosfera di grande dolore, si vedono le lacrime delle madri disperate per l’uccisione dei loro piccoli.
LA PROSPETTIVA PRIMA DELLA PROSPETTIVA A rendere unici al mondo gli affreschi inseriti nella World Heritage List dell’UNESCO c’è l’uso della prospettiva prima della prospettiva. Nella storia dell’arte questa tecnica di rappresentazione dello spazio viene teorizzata da Leon Battista Alberti nel Quattrocento, ma si riscontra in tutta la pittura giottesca. La ricerca innovativa e all’avanguardia intuita da Giotto trova la sua massima espressione nei due affreschi ai lati dell’arco trionfale della Cappella degli Scrovegni: due finti spazi architettonici che costituiscono una novità assoluta, mai dipinta in precedenza. Sono i cosiddetti “coretti”, due stanze vuote e senza figure che consentono al maestro toscano di dimostrare la propria abilità nella resa dello spazio, con una prospettiva ancora empirica e intuitiva, che Giotto concepisce pienamente solo a Padova.
Giotto, "Coretto" Cappella degli Scrovegni
IL PRIMO BACIO DELLA STORIA DELL’ARTE Giotto, "Incontro di Gioacchino ed Anna alla Por ta Aurea" Cappella degli Scrovegni
Fra le scene della Vita di Maria e della Vita di Cristo dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni c’è un episodio che meraviglia e illanguidisce l’occhio attento: è la rappresentazione del bacio tra Anna e Gioacchino, genitori di Maria e nonni di Gesù. In un Vangelo apocrifo si racconta che Gioacchino fosse stato mandato in esilio perché incapace di generare figli. Lontano dalla sua amata sposa, vive un’esistenza di solitudine ma, grazie all’intervento divino, giunge un angelo a dargli la lieta novella: Anna aspetta un figlio e lui può essere riammesso alla vita della comunità. Giotto dipinge la scena del ricongiungimento dei sue sposi, che suggellano la ritrovata unione con un bacio di vero amore.
LA COMMITTENZA FEMMINILE Una delle caratteristiche peculiari del sito è che una buona parte delle committenze agli artisti erano fornite da cittadini e personaggi laici della comunità patavina. Spiccano i nomi di due personaggi femminili, potenti e noti all’epoca. Agli Eremitani si distingue la committenza femminile della nobildonna Traversina Cortellieri a Giusto de’ Menabuoi per la decorazione della cappella dedicata al figlio Tebaldo. Nel Battistero della Cattedrale è palese quella di Fina Buzzaccarini, che incaricò lo stesso de’ Menabuoi, che rese sentimenti ed espressività secondo una sensibilità femminile pur mantenendo sempre vivo l’intento celebrativo delle pitture. Nella “Storia della Salvezza” risalta il nuovo interesse rivolto alle donne: oltre a Fina, presente in diverse scene nel suo abito rosso, sono raffigurate le sue tre figlie e la sorella suor Anna accanto a personalità della corte dei Carraresi, come il Petrarca.
Giusto de' Menabuoi, "La rinascita di san Giovanni Battista" Battistero del Duomo
#Regione
www.lapiazzaweb.it
37
Innovazione. Nasce Tech4Life, la rete che mette a sistema le maggiori realtà regionali
La tecnologia robotica a servizio della medicina P
assa attraverso il grande tema della salute una delle sfide oggi più alte per il mondo dell’innovazione e, pure, delle amministrazioni pubbliche. A esserne convinto Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo economico e all’Innovazione, anima e motore di Tech4Life, la rete innovativa del biomedicale, la ventunesima istituita in Veneto, interamente dedicata alla realizzazione di progetti nel campo della ricerca industriale di nuove tecnologie robotiche in ambito sanitario e per lo sviluppo di dispositivi medici che abbiano come obiettivo il miglioramento di salute e benessere delle persone. Un progetto fortemente voluto dalla Regione, in prima linea proprio Marcato, che ha chiamato a raccolta Università venete e imprese attraverso Confindustria. “Sono 58 i protagonisti della nuova rete che mette a sistema le maggiori realtà regionali attive nell’innovazione tecnologica legata al benessere e alla salute – spiega l’assessore –: 38 piccole e medie aziende e 10 grandi imprese dell’industria biotecnologica, 7 Dipartimenti universitari degli atenei di Verona, Padova, Venezia (Ca’ Foscari), una Digital Innovation Hub e un’ associazione di categoria, Confindustria. La Regione ci mette le risorse, la rete d’imprese svilupperà gli strumenti. Abbiamo messo in campo il meglio per affrontare una sfida che nessuno si
sarebbe mai aspettato e alla quale non potevamo certo sottrarci. In tre anni abbiamo investito 97 milioni di euro per reti innovative, la pandemia ci ha imposto un salto di qualità con l’avvio di un nuovo network. Tech4Life è la risposta tutto questo, vale a dire all’imperativo di dare riposte immediate e di assoluta eccellenza a un cambiamento che chiede di essere, piaccia o no, governato”. Di cosa si occuperà, nel concreto, la nuova rete nata su iniziativa di Confindustria Verona, Veneto Centro e regionale? “Promuoverà la realizzazione di progetti nel campo della ricerca industriale di nuove tecnologie
Sono 58 i protagonisti tra imprese e dipartimenti universitari. Marcato: “In tre anni abbiamo investito 97 milioni, la pandemia ci ha imposto un salto di qualità” robotiche in ambito sanitario e per lo sviluppo di dispositivi medici rivolti al miglioramento del benessere della persona – illustra Marcato –. Entrando nel dettaglio, particolare attenzione sarà rivolta agli ambienti di cura pubblici e privati con riferimento al monitoraggio da remoto di casi cronici e ai temi legati alla telemedicina, la valutazione rapida delle condizioni del paziente, l’accesso semplificato
alle prestazioni sanitarie oltre all’efficientamento delle piattaforme per l’identità digitale del paziente come chiave di accesso alla digitalizzazione delle interfacce di comunicazione degli istituti ospedalieri pubblici e privati con gli utenti. Svilupperà i temi dell’assistenza, per una vita indipendente e migliorata, sfruttando le potenzialità tecniche della medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata”. La Regione sta lavorando già dalla precedente programmazione 20142020 per supportare il tessuto imprenditoriale nell’affrontare le sfide che l’Europa aveva fatto proprie in epoca pre Covid. Tra queste: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologi-
L’intervento Giacomo Possamai chiede un cambio di rotta
“Consumo di suolo, mettiamo un freno al cemento” “Nonostante la Regione Veneto nel 2017 abbia approvato la legge n.14 per il “contenimento del consumo di suolo”, continuiamo ad essere tra le regioni peggiori d’Italia”. Così Giacomo Possamai, consigliere regionale del Partito Democratico, di fronte ai dati del recente rapporto Ispra. Con 217.744 ettari totali sottratti alla campagna, di cui 682 solo nel 2020, il Veneto si piazza subito dopo la Lombardia, un dato che sta facendo discutere. “Segno che quella legge davvero non funziona - aggiunge Possamai - e che non basta. E segno, soprattutto, che è necessario un cambio di mentalità prima e di rotta poi, che dimostri una volta per tutte che la Regione ha a cuore
il tema e non si volta dall’altra parte di fronte ad un problema enorme”. Il consigliere ricorda che la lotta alla cementificazione è fra le priorità e si inserisce nel più ampio contesto della tutela dell’ambiente e del contrasto ai cambiamenti climatici, le vere sfide del presente e futuro. Ricorda anche le proteste degli agricoltori, visto che nel conto del terreno consumato c’è anche tanto suolo agricolo, compreso quello occupato per impianti fotovoltaici a terra. E ancora: i sempre più frequenti fenomeni di grave maltempo che colpiscono il territorio trovano gioco facile nel provocare danni se la terra è oggetto di una cementificazione senza freni. Non da ultimo,
le opportunità legate alla rigenerazione degli edifici, dagli ingenti contributi statali rivolti agli enti locali ai bonus nel settore dell’edilizia destinati ai privati, offrono un’occasione straordinaria per restituire vita alle tantissime costruzioni vetuste. “Sorge spontaneo chiedersi come mai in Veneto si continui a divorare suolo ogni anno continua Possamai - quando vi sono sparsi sul territorio migliaia di capannoni abbandonati ed intere aree industriali dismesse che potrebbero essere tranquillamente riqualificati e resi nuovamente utilizzabili, anche per accogliere, quei pannelli fotovoltaici che si moltiplicano inspiegabilmente su suolo coltivato”.
co e l’innovazione. Oggi il supporto continua attraverso una nuova programmazione 2021-2027 che punta a guidare il mondo produttivo verso un’ economia innovativa, intelligente e verde. “Nel triennio, per le 20 reti riconosciute dalla giunta regionale tra 2016 e 2020, abbiamo messo in campo 56 milioni di euro, quindi 8,5 milioni di euro dalle Università e 32,4 dalle imprese. Ciò significa che, in totale – conclude l’assessore Marcato –, il Veneto ha investito 97 milioni di euro in tre anni per sostenere ricerca e innovazione delle nostre aziende che, come sappiamo bene, sono in prevalenza piccole e medie imprese”. Nicoletta Masetto
Regione
38
www.lapiazzaweb.it
Turismo. Confortanti i primi dati su arrivi e presenze in Veneto, il punto al G20 delle spiagge a Jesolo
“Ad agosto tutto esaurito al mare, milioni di presenze sulle coste”
L’assessore Caner: “fondi raddoppiati con la nuova programmazione”. Calzavara fa il punto sulle concessioni demaniali e coinvolge le destinazioni turistiche
E
ra nazionale, in ambito turistico, dopo il blocco della pandemia, che ci consente di fare delle riflessioni importanti sul mondo del turismo – continua Caner -. Il Covid ha evidenziato alcune criticità nel modello di sviluppo delle destinazioni balneari e, di conseguenza, ha accelerato alcune riflessioni. Ragionamenti che saranno al centro del nuovo piano strategico del turismo regionale”. L’innovazione di prodotto, tema che continua ad essere centrale per superare determinati paradigmi di maturazione delle destinazioni, ma anche la valorizzazione dell’accoglienza e del capitale umano e una spinta dell’offerta sul digitale, diventano oggi le chiavi di lettura per ritornare a essere competitivi a livello internazionale. “Grazie alla comunicazione e alla promozione dobbiamo essere capaci di trasferire questi valori nell’offerta turistica regionale per rigenerare l’incoming nelle nostre destinazioni”, conclude l’assessore al turismo. Altro tema toccato dal G20 è quello, delicatissimo e controverso, della gestione delle spiagge, patrimonio demaniale, al centro
’ il turismo balneare a trascinare la ripresa del settore in buona parte del Veneto. La conferma arriva dalla quarta edizione del G20 delle spiagge, il summit delle destinazioni balneari italiane con almeno 1 milione di presenze turistiche annue, ospitato quest’anno a Jesolo. “Oggi, nella seconda estate ai tempi del Covid, gli arrivi e le presenze ci lasciano ben sperare. – afferma l’assessore al Turismo Federico Caner - Sulla costa veneta, in montagna ma anche al lago abbiamo raggiunto percentuali importanti (con tassi di occupazione che hanno sfiorato il 97% nel periodo di ferragosto) che segnano la ripresa del comparto. Oggi le presenze domestiche rappresentano una percentuale importante nella bilancia turistica Veneta, con un livello di soddisfazione percepita che supera l’88% rispetto ai dati del 2020. Il primo semestre 2021, periodo che non tiene dunque conto del boom dei mesi clou dell’estate e con un giugno ancora in parte interessato dalle limitazioni imposte dalla pandemia, si chiude con 2,8 milioni di arrivi
e più di 10,5 milioni di presenze. Flussi che garantiscono una boccata di ossigeno a tutti i comprensori turistici. Fino a giugno, nei 120 km di costa Veneta abbiamo raggiunto i 4 milioni di presenze e credo che, grazie anche a questo momento di confronto con le altre destinazioni balneari, oggi più che mai, sia necessario guardare con ottimismo a questa ripartenza, puntando anche sul tema della sicurezza. Dobbiamo essere bravi a reagire e, insieme, cercare di andare il più lontano possibile per gettare le basi del futuro delle nostre realtà turistiche”. L’assessore ha anche indicato le linee strategiche che il Veneto intende perseguire per definire il futuro della politica turistica regionale: “Blu economy, utilizzo dei fondi Next Generation EU e nuova programmazione comunitaria, con fondi raddoppiati rispetto al passato per un importo complessivo pari al miliardo di euro da utilizzare anche nel comparto turistico, per investimenti nel ricettivo e valorizzare il capitale umano”. “Questo summit rappresenta di fatto il primo evento di caratu-
“Otto infermieri che si turnano ogni 100 ospiti, la cui età media è di 85 anni, attrezzature sanitarie spesso inadeguate. Sono solo la punta dell’iceberg di una miriade di criticità riscontrate nelle 355 Rsa venete e che la pandemia non ha fatto altro che acuire”. Il Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, chiede “senza spirito polemico, ma in maniera costruttiva” la ripresa di un confronto in Regione sulla riforma delle Ipab, ferma addi-
Autonomia. La richiesta di Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale
Francesco Calzavara e Federico Caner
della discussa direttiva europea Bolkestein. Il demanio, nella prima regione italiana per numero di arrivi e presenze, rappresenta una leva strategica all’interno dell’offerta turistica Veneta. “Gli elementi di incertezza che stiamo vivendo da 17 anni, -sottolinea l’asessore regionale al Demanio Francesco Calzavara - e che interessano direttamente le concessioni balneari della costa Veneta, devono suggerire alle pubbliche amministrazioni e agli imprenditori dei percorsi per ripensare alla spiaggia non più solo come luogo di balneazione ma come prodotto turistico integrato nel territorio”. Nella speranza che la normativa italiana abbia forza rispetto alle richieste di chiarimento da parte della Comunità Europea, è comunque auspicabi-
“Riprendiamo il confronto sulla riforma delle Ipab” rittura dal 2000. “È prevista da una legge dello Stato di due decenni fa – commenta – il ritardo dell’amministrazione regionale al riguardo è incommensurabile”. Peraltro, aggiunge lo stesso Lorenzoni, non basta il mero accreditamento, “ma delle iniziative finalizzate a controlli costanti all’interno di queste
strutture, cui i famigliari degli assistiti ripongono massima fiducia”. Oggi, di fatto, le Rsa ospitano quasi esclusivamente anziani non autosufficienti e con patologie invalidanti; ragion per cui sono sensibilmente aumentate le attività e le prestazioni di carattere sanitario. “Tale evoluzione non è sempre
stata accompagnata da interventi concreti ed efficaci finalizzati a migliorare le procedure, le normative e i servizi”. Ecco perché è urgentissima la ripresa di un confronto: “L’attuale contesto ci impone di avere uno sguardo lungimirante. A questo riguardo le Ipab sono destinate a venire trasformate in Centri
le intraprendere percorsi virtuosi, che non siano solo a macchia di leopardo. Calzavara ritiene che “le sedici Organizzazioni di Gestione della Destinazione previste dalla nostra legge turistica, possano in futuro giocare un ruolo chiave nella definizione dell’evoluzione corretta della destinazione balneare come realtà turistica e molti progetti che stiamo portando avanti cvanno proprio in questa direzione-. Come il concetto allargato di destinazione, che si potrà estendere all’insieme delle località balneari venete, ma anche a quelle del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna. Un’idea di modello di sviluppo turistico sostenibile dell’Alto Adriatico (Obere Adria) che sta già evolvendo rispetto ai decenni precedenti”.
servizi organicamente inseriti nella filiera dei servizi sociosanitari e socio-assistenziali a livello territoriale. Fra le misure concrete, ad esempio, dovrebbe essere presente un medico h24”. Nell’ambito della riforma, infine, “potrebbero rientrare una serie di interventi relativi all’assistenza domiciliare, reale alternativa alle medesime strutture residenziali. Noi, come gruppi di opposizione, ci stiamo ad un dialogo senza pregiudizi”.
www.lapiazzaweb.it
Regione
39
Politica. Parla Alberto Stefani, coordinatore regionale in Veneto
“La Lega continua a crescere sul territorio e a raccogliere consensi fra gli amministratori”
“I
n Veneto ben quattordici sindaci, una media di due al mese, e quaranta amministratori locali hanno deciso di iscriversi alla Lega nel 2021. Il nostro è un partito in salute, cresciamo giorno per giorno ovunque, dalle grandi città fino alle realtà periferiche che ci stanno regalando soddisfazioni inaspettate in termini di risultati”. È un bilancio positivo quello tracciato da Alberto Stefani, coordinatore regionale della Lega del Veneto (la nomina a Natale 2020, l’insediamento effettivo a gennaio di quest’anno). Parlamentare e sindaco di Borgoricco, Stefani è partito, giovanissimo militante, dalla base per arrivare ai vertici. “Non è un caso che dal territorio sia iniziato anche il mio lavoro di coordinatore regionale della Lega in Veneto – spiega –. La base è la nostra “anima” autentica, quella più vera. Il territorio è il nostro primo, prezioso e insostituibile interlocutore. Tutte le settimane incontro militanti, sindaci, amministratori e tanti cittadini che sempre più si riconoscono nel nostro partito, nei nostri ideali, nel nostro modo di operare. La prima uscita? In Polesine. L’ultima, solo qualche giorno fa, nel Bellunese”. Un “viaggio” nelle sezioni, poco meno di
quattrocento, che ha portato Stefani in tutte le province del Veneto. “Il contatto con le persone, le relazioni, il confronto, la conoscenza dei territori e delle problematiche che i nostri sindaci e amministratori si trovano ad affrontare sono la “cifra” del nostro partito, il tratto distintivo, quello per il quale le persone ci scelgono e ci danno fiducia – aggiunge il coordinatore –. L’altro marchio, riconosciuto sul campo, è la buona amministrazione. Quando siamo al governo, di realtà importanti come di piccole realtà, non ci batte nessuno. La Lega è il contenitore naturale della buona amministrazione”. Il coordinatore ha visitato più della metà delle quasi quattrocento sezioni della Lega in Veneto, le rimanenti nei prossimi mesi. “La politica non si fa nelle stanze dei bottoni, bensì fuori, in mezzo alla gente – prosegue –. Se vuoi capire come e cosa sta cambiando devi uscire, ascoltare e dare riposte. È quello che stiamo facendo, ad esempio, con i nostri gazebo presenti in maniera capillare sul territorio grazie ai nostri militanti e, in queste settimane, nelle sfide elettorali”. In Veneto sono oltre 140 i sindaci leghisti e numerose le amministrazioni in cui la Lega
è in maggioranza. La prossima sfida si giocherà ora nei circa 80 Comuni (una decina sopra i 15 mila abitanti) in cui si andrà al voto a ottobre. “Una presenza che, a partire dalle prossime amministrative, vorremmo incrementare – auspica Stefani –. Dalla nostra, un trend che ci fa guardare al futuro con entusiasmo e sempre maggiore energia e passione: in questi mesi, in Veneto, è in vertiginosa crescita il numero di giovani che hanno aderito alla Lega o che comunque partecipano alle nostre iniziative. E se il buongiorno si vede dal mattino …”. Nel 2022 in calendario alcune tra le sfide elettorali più importanti: Padova, Verona, Belluno. “Siamo al lavoro per mettere insieme squadre che siano il volto migliore della città che rappresentano. Nomi, storie, esperienze di spessore e di valore, dal volontariato alle professioni, nelle quali la gente possa riconoscersi e alle quali affidare la buona amministrazione non del domani o del dopodomani, ma dei prossimi cinquant’anni. Prima dei nomi vengono i progetti, sia chiaro. È questo il senso del nostro impegno per Padova, città che merita di sognare in grande. Una visione capace finalmente di andare
oltre l’ordinaria amministrazione, pure questa spesso mancata”. Una battuta finale sulle divisioni interne al partito. “La Lega è sempre stata una, lo è anche ora. Noi guardiamo avanti, non abbiamo tempo per le chiacchiere o per chi vorrebbe dividere”. Nicoletta Masetto
40
www.lapiazzaweb.it
on-line:
/category/salute/
SETTEMBRE 2021
Salute Vaccini anti Covid
Un vademecum dell’Istituto superiore di sanità contro le fake news
“B
“Bufale” e vaccini, le risposte che fanno chiarezza
ufale” e vaccini, le risposte che fanno chiarezza. I vaccini anti Covid causano il contagio, sono sperimentali, non si conoscono ancora gli effetti a breve e lungo termine, modificano il nostro Dna… Sono molte le fake news che circolano sul tema, per questo motivo il Gruppo Vaccini dell’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato sul proprio sito web un vademecum con le risposte alle “bufale” più diffuse che si sentono in giro e si trovano in rete, allo scopo di fare un po’ di chiarezza. “Non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine, i vaccini sono stati prodotti troppo velocemente e le uniche informazioni vengono dalle aziende”. Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Dopo i risultati degli studi autorizzativi effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età, che sono stati condotti anche in questo caso, vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali di possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso vengano evidenziati eventi avversi non manifestatisi durante gli studi autorizzativi, se dopo un’indagine approfondita viene sospettata o dimostrata una relazione causale con la vaccinazione, vengono aggiunti all’elenco delle reazioni avverse e che sono elencate nelle schede informative dei vari vaccini (farmacovigilanza post marketing). Prosegue alla pag. seguente
Salute
42 Vaccinazioni anti Covid e giovanissimi
A Treviso un ambulatorio per rassicurare i genitori
V
accinare i più giovani, quelli dai 12 ai 18 anni, quelli che rientrano a scuola, che tornano a praticare sport e che vogliono continuare ad incontrare gli amici. Sono molti i ragazzi che sono propensi a vaccinarsi ma che talvolta incontrano le resistenze dei genitori, timorosi sui possibili rischi della vaccinazione anti Covid. E spesso capita che siano gli stessi ragazzi a ricorrere all’aiuto dei sanitari per rassicurare genitori titubanti o addirittura contrari per timore degli effetti collaterali. Per fugare dunque i dubbi dei genitori sulla vaccinazione contro il Covid-19 nei bambini e nei ragazzi, l’Ulss 2 Marca Trevigiana ha deciso di attivare presso l’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso un nuovo Ambulatorio dedicato. “L’Ambulatorio – spiega il primario del reparto, Stefano Martelossi – avrà l’obiettivo di fornire informazioni e consulenze riguardo alle vaccinazioni anti-Covid nell’età 12-18 anni. E’ attivo a partire dallo scorso 24 agosto
e sarà operativo tutti i martedì dalle 16 alle 18”. A disposizione dei genitori, per rispondere ai quesiti, fugare possibili dubbi, valutare eventuali casi particolari, ci sarà il primario Martelossi: l’accesso all’Ambulatorio sarà subordinato alla prenotazione che potrà essere richiesta alla segreteria della Pediatria, telefono 0422-322263, dalle 8.30-15.00. “L’ambulatorio che è stato attivato al Ca’ Foncello dal primario Martelossi – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi - sarà un utile strumento a disposizione delle famiglie che hanno qualche dubbio circa l’importanza della vaccinazione dei propri figli. Andrà ad affiancarsi all’importante lavoro che, sul tema, stanno già facendo i pediatri di libera scelta sul territorio. Colgo l’occasione per ricordare ai ragazzi e alle loro famiglie il ruolo della vaccinazione, sia in termini di prevenzione della malattia e del contagio, sia per permettere ai nostri ragazzi il ritorno a scuola in presenza senza correre rischi”.
L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha attivato un servizio a disposizione per rispondere a quesiti, fugare dubbi, valutare casi particolari
www.lapiazzaweb.it
Vaccini anti Covid
Un vademecum dell’Iss contro le fake news “I vaccini anti Covid sono sperimentali” Con il termine vaccini (o in generale farmaci) sperimentali ci si riferisce a farmaci non ancora autorizzati all’immissione in commercio. Questo non è il caso dei vaccini per Covid-19, il cui uso clinico è stato regolarmente autorizzato dall’Ema. Nel caso dei vaccini anti Covid-19 il processo di sviluppo ha subito un’accelerazione senza precedenti a livello globale, tuttavia come riporta la stessa Ema sul proprio sito “un’autorizzazione condizionata garantisce che il vaccino approvato soddisfi i rigorosi criteri Ue di sicurezza, efficacia e qualità e che sia prodotto e controllato in stabilimenti approvati e certificati in linea con gli standard farmaceutici compatibili con una commercializzazione su larga scala”. “I vaccini provocano l’infezione” I vaccini attualmente in uso in Italia usano la tecnologia a mRNA(Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca e Janssen). In entrambi i casi si introducono nell’organismo le “istruzioni” per produrre frammenti della proteina che il virus usa per “agganciare” la cellula. Quindi non viene utilizzato il SArs-CoV-2 vivo e infettante. Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino. “I vaccinati sono contagiosi” Questo è possibile perché, come per tutti i vaccini esistenti, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%, e ci possono essere quindi i cosiddetti “fallimenti vaccinali”. Inoltre anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo. Un livello di copertura della popolazione alto minimizza il rischio di trasmissione tra individui suscettibili all’infezione. I dati provenienti dai paesi con una campagna vaccinale avanzata, Italia compresa, hanno dimostrato che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori della malattia, dal ricovero al decesso, oltre 9 persone ogni 10 vaccinate. La vaccinazione riduce anche la capacità di infettare dei vaccinati. “Vengono nascosti effetti collaterali e decessi post vaccino” I dati della farmaco-vigilanza sono pubblici. In Italia l’Agenzia Italiana per il farmaco (Aifa) pubblica periodicamente il resoconto
e le segnalazioni di sospetti eventi avversi (https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanzavaccini-covid-19), e lo stesso fa l’autorità europea Ema. “Il vaccino causa infertilità e aborti” Al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza, le prime osservazioni, soprattutto dei dati Usa dove sono migliaia le donne immunizzate durante la gestazione, non hanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi per madri e neonati. “Il vaccino modifica il nostro DNA” I vaccini anti Covid-19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il Dna. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-Cov-2. “Il vaccino causa trombosi e miocarditi” Tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto beneficirischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali. “Dai 19/20 anni in giù per i soggetti sani è impossibile morire per Covid e pure manifestare sintomi gravi” Anche se nelle fasce più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Dall’inizio della pandemia al 17 luglio ad esempio ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni. In ogni caso lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare a livello di popolazione la circolazione del virus e permettere quindi di uscire dalla pandemia, oltre che di proteggere i soggetti più fragili. “Più vacciniamo più escono nuove varianti” Le varianti emergono perché il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni. I vaccini, riducendo la circolazione, limitano quindi la possibilità che il virus muti. Le varianti in circolazione in questo momento inoltre, compresa la “Delta”, sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre, quando ancora le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi paesi.
Salute
www.lapiazzaweb.it
43
Epidemiologia e sorveglianza sanitaria
Covid 19, possibile la diagnosi dai campioni di saliva lasciata sui rifiuti Il risultato di un recente studio condotto dalle Università di Perugia, Padova e Venezia insieme all’ISS su una popolazione di 650mila abitanti in un’area del Nord Italia durante il secondo picco della pandemia
Covid-19 e salute mentale. Sono aumentate le richieste di sostegno
O
ltre alle diagnosi dirette (tamponi faringei, tamponi nasali, test sierologici), quelle ricavate dai campioni di saliva lasciati sui rifiuti. Secondo uno studio recentemente pubblicato nella prestigiosa rivista “Science of the Total Environment”, dal titolo “An innovative approach for the non-invasive surveillance of communities and early detection of SARS-CoV-2 via solid waste analysis”, condotto da ricercatori e tecnici delle Università di Perugia, Padova, Venezia e dell’Istituto Superiore di Sanità, è infatti possibile eseguire la sorveglianza sanitaria mediante campionamento indiretto di saliva lasciata sui rifiuti. La ricerca ha indagato la potenziale presenza di Rna di Sars-CoV-2 in 20 diversi siti in un’area del Nord Italia caratterizzata da una superficie di 570 kmq ed una popolazione di 650.000 abitanti durante il secondo picco di Covid-19 (in un periodo compresto tra il 9 gennaio e il 20 febbraio di quest’anno). In ciascun sito è stato campionato un numero da 50 a 100 unità di rifiuti che sono stati a contatto con la saliva umana (tazze da caffè in plastica, bicchieri di plastica, lattine per bevande e bottiglie di plastica) e trasportati in un laboratorio dove sono stati opportunatamente trattati per essere sottoposti ad analisi tramite tampone. Infine, tutti e venti i tamponi (uno per sito) sono stati analizzati presso i laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità; in tre tamponi è stata rilevata la presenza di Rna di Sars-CoV-2. Con l’impatto che il Sars-CoV-2 ha avuto e che sta ancora avendo nella società, si stanno sempre più affermando nell’epidemiologia nuovi approcci multidisciplinari per il monitoraggio e contenimento della diffusione del virus. Fra questi risulta essere di particolare interesse la sorveglianza ambientale di matrici rappresentati dagli scarti urbani e definiti dal gruppo di ricerca “urban waste products”, quali i reflui urbani, i rifiuti solidi, gli aerosol, il particolato atmosferico Essa è caratterizzata da analisi e monitoraggi di tipo non intrusivo, a complemento della sorveglianza clinica, basata invece sulle diagnosi dirette. “I risultati della nostra ricerca – spiega il profes-
sor Alberto Pivato del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Padova, uno degli autori dello studio – aprono nuovi orizzonti per l’applicazione di un approccio per la sorveglianza sanitaria-ambientale basato sul rilevamento di Rna di Sars-CoV-2 su rifiuti che sono stati a contatto con la saliva umana. Il vantaggio principale è quello di poter potenzialmente restituire in tempi rapidi informazioni utili a determinare la presenza del Sars-CoV-2 e/o di altri virus simili non nel singolo soggetto, ma in piccole comunità (come ad esempio scuole, mense, fabbriche, etc.) senza l’ausilio di personale medico specializzato. Tale approccio consentirebbe di rilevare con continuità ed in maniera economica e tempestiva la presenza di virus, consentendo interventi di contenimento più rapidi ed efficaci”.
I Sotto il professor Alberto Pivato
servizi di Salute mentale dell’Ulss 3 Serenissima segnalano, tra il 2020 e il 2021, un significativo aumwento degli accessi di persone che subiscono le conseguenze dell’epidemia “C’è tutta un’area molto importante dal punto di vista qualitativo e quantitativo – ha spiegato il Direttore del Dipartimento di Psichiatria dell’azienda sanitaria veneziana, il dottor Moreno De Rossi – che ha a che fare con il disagio psicologico prodotto dall’epidemia. Abbiamo voluto fare un’indagine presso i nostri Centri di Salute mentale, otto distribuiti in tutto il territorio, che sono i punti a cui principalmente si rivolgono le persone bisognose d’aiuto. Ebbene, abbiamo notato un incremento significativo di accessi: soprattutto alla fine del 2020 e nei primi mesi di questo 2021 abbiamo avuto circa un 25% di aumento delle richieste di aiuto e di cura”. L’Ulss 3 Serenissima ha verificato la diretta correlazione tra questo impennarsi degli accessi e il Covid-19. “Buona parte delle persone che ci hanno chiesto aiuto – ha sottolineato il Primario De Rossi – si rivolgevano a noi per la prima volta, tanto che questi “primi accessi” sono aumentati addirittura del 30%; si è trattato di persone che prevalentemente presentavano problemi d’ansia, stati depressivi, reazioni di adattamento difficile alla situazione determinata dall’epidemia; tra questi soggetti, numerosi sono quelli colpiti direttamente dalla pandemia: persone contagiate, o ricoverate, o che hanno subìto dei lutti in famiglia. Numerose anche le persone che hanno avuto un effetto diretto della pandemia sulla loro vita personale, soprattutto dal punto di vista economico e lavorativo, e che quindi pagano a livello psicologico i danni notevoli provocati dal Covid-19 nella loro situazione complessiva di vita”.
Salute
44
www.lapiazzaweb.it
La salute negli ambienti di lavoro
La sfida del millennio contro lo stress Un disagio psicologico e di conseguenza fisico che è legato alla sensazione di inadeguatezza, di non corrispondere alle aspettative degli altri
“Elemento Anima”, per il proprio benessere psicofisico
S
I
l benessere psicofisico in tutte le sue declinazioni, quello che porta ad ascoltare se stessi con passione per conoscersi meglio, rispettarsi e migliorarsi nel modo di porsi e affrontare la quotidianità. E’ questo l’obiettivo di Genny Giambrone e Augusta Basile, due amiche di lunga data prima che colleghe e socie che, già direttrici della scuola di danza di Dance4fun Ssd, hanno deciso ora di dare il via ad una nuova proposta, “Elemento Anima”, uno spazio dedicato alla pratica yoga, in tutte le sue sfaccettature, e alla meditazione. Genny, ballerina professionista ed insegnante oltre che istruttrice di yoga, e Augusta, ballerina professionista laureata in farmacia e in scienze motorie, hanno voluto mettere in comune le loro esperienze e sensibilità. Ne è nato un felice connubio in cui i percorsi di medicina e benessere della cultura occidentale si fondono con le discipline olistiche e spirituali dell’oriente. Dopo un periodo d’inevitabile disagio legato alla pandemia che tuttavia non ha impedito, grazie anche alla comunità in cui sono inserite, alle due donne di continuare a proporsi ai propri iscritti (ne contavano 500 prima della diffusione del Covid) in questi due anni con attività all’aperto della scuola di danza Dance4fun Ssd, Genny e Augusta sono ripartite con questa nuova avventura. Hanno aperto il loro studio “Elemento Anima”, in via Europa 4 ad Albignasego (Pd), dove dal 13 settembre i clienti troveranno un orario composto da diverse tipologie di yoga e meditazione (come Vinyasa, Yin, Yoga in gravidanza e per bambini, Animal Flow, Mindfulness) oltre che al fitness, personal training, pilates, kickboxing, ginnastica dolce e workout in modalità classe o privata, arti miste di combattimento. Ci sono anche i collaboratori olistici che operano sia privatamente che durante i workshops e incontri a proposito di Ayurveda, Reiki, Cristalloterapia, Mindfulness, Massaggi di vario genere, riequilibrio energetico, medicina cinese, i sette chakra e molto altro, come ad esempio i corsi di cura della pelle e di make up con prodotti naturali. Uno spazio creato da un team giovane che vuole rivolgersi a tutti con una particolare attenzione per i giovani e l’invito a prendersi cura, anche solo per un paio d’ore a settimana, dell’ “Elemento anima” per aprire un varco da cui far passare la propria luce personale grazie ad una gestione più consapevole delle emozioni, della mente, dello spirito e delle energie. Un percorso, completo, di conoscenza di sé che parte dal fitness per addentrarsi nei meandri della propria interiorità e che può essere particolarmente efficace non solo negli adulti ma anche, e questo è il messaggio, e soprattutto nei giovani e giovanissimi. Bastano poche ore per ottenere un miglioramento globale della qualità della propria vita nella gestione degli impegni e della quotidianità. Un team d’insegnanti giovani, entusiasti e motivati, oltre che molto qualificati, contribuisce al raggiungimento del buon risultato.
articolo da mettere in piu edizioni: padsud e padova citta (DA GUARDARE BENE)
e si potesse stilare una classifica delle pa- termina se la mansione opera in un contesto role più utilizzate in ambito lavorativo ne- lavorativo a rischio Basso, Medio o Alto segli ultimi venti anni, c’è da scommettere che condo una scala di valori predefinita. Giusto tra le prime posizioni figurerebbe certamen- per fare qualche esempio, tra i quesiti viene te il termine STRESS. Dare una definizione richiesto di specificare il livello di turn-over di questo termine, indagare le ragioni psico per la specifica mansione, piuttosto che l’efsociali che determinano questa spiacevole fettiva fruizione di un congruo periodo di fecondizione e comprenderne possibili rimedi rie; oppure ancora la chiara identificazione di è certamente una delle sfide del millennio. Il ruoli e responsabilità. Sono inoltre tema riguarda anche e soprattutto la Salute e valutati aspetti legati alle vere e L’Inail ha messo Sicurezza negli ambienti di lavoro. In partico- proprie condizioni di lavoro, come a punto una lare, si parla di stress lavoro correlato quando la presenza persistente di elevato esiste un soggetto in un contesto lavorativo rumore di fondo negli ambienti o metodologia (datore di lavoro, collaboratore, lavoratore lo svolgimento di attività in orario di valutazione ecc..) che non si sente in grado di corrispon- notturno. In aggiunta, considerata dere alle aspettative che su di lui vengono la estrema dinamicità e impreveche è in grado riposte. Questo senso di “impotenza” crea un dibilità delle condizioni sociali (e di identificare disagio principalmente psicologico (ansia, su- quindi aziendali) in cui viviamo al scettibilità, tristezza, irritabilità); che se pro- giorno d’oggi, il legislatore richiela “temperatura tratto nel tempo potrebbe determinare ma- de che questo stesso approccio di stress” presente lessere fisico (emicrania, stanchezza, disturbi venga ripetuto ogni due/tre anni; digestivi) o addirittura inabilità psicologica sostanzialmente aggiornando la in azienda permanente. Un problema dunque che deve valutazione e “rimisurando la temessere affrontato con attenzione e precisione peratura” all’azienda. dai Datori di lavoro delle aziende; che peraltro Lo stress da lavoro correlato è una patolosono obbligati a valutare in maniera formale gia subdola, ma contrastarla è possibile. Serquesto aspetto ai sensi dell’ art. 28 del D.Lgs ve certamente un buono sforzo organizzativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza). Ma e la volontà di tutti i soggetti (datore di lavoInaugurato ad Albignasego uno spazio in cui si può trovare un orario come riuscire a quantificare importate e lavoratori) di investire compostoquesto da diverse tipologie diroyoga e meditazione oltre che alparte fitnessdel e proprio fattore di rischio? Come riuscire a determitempopilates per laesalute. Non è giusto che questa workout, arti miste di combattimento, molto altro nare se la “sensazione di inadeguatezza” è condizione possa rovinare il lavoro e la vita di causata veramente da criticità aziendali o da chi ne è esposto. una condizione di fragilità del soggetto dovuta a fattori personali (Es. problemi di salute, instabilità nella sfera affettiva e in generale psicosociale)? Per rispondere a questi quesiti e soprattutto fornire ai professionisti della sicurezza uno strumento di lavoro facile e standardizzato, l’INAIL ha messo a punto una metodologia di valutazione che è in grado di identificare in maniera diretta e imparziale la “temperatura di stress” presente in azienda. Si tratta di una check list organizzata in 3 macro-aree (Eventi Sentinella, Indicatori di Contenuto, Indicatori di Contesto) per un totale di poco più di 70 domande. Essa viene somministrata a soggetti rappresentanti di ciascuna mansione aziendale e deve essere compilata, per ovvi motivi, mantenendo l’anonimato. La risposta a ciascun quesito assegna dei punteggi standardizzati, la somma dei quali de-
www.lapiazzaweb.it
45
Oroscopo
46
Ariete Si ricomincia con nuovi propositi e buone abitudini da riprendere dopo la pausa estiva, per ritrovare gradualmente il ritmo e l’efficienza nel tran tran quotidiano
Settembre
Toro Siete di fronte ad una scelta impegnativa che vi impone di prendere posizione, meglio la strada conosciuta o una nuova? Se volete voltare pagina dovete mettere in conto anche il rischio dell’incerto
www.lapiazzaweb.it
Bilancia La vostra pazienza sarà messa alla prova ma potete superare ogni difficoltà con un po’ di umorismo e tanta comprensione. Come sempre saprete ritrovare il vostro sano equilibrio
Scorpione
Si avvicina l’autunno tra buoni propositi e qualche incertezza. Dopo il riposo, è tempo di ripartire con convinzione ed entusiasmo
La vostra indecisione a volte vi condiziona e vi fa sembrare pigri. Cercate nuovi stimoli per tornare in azione e inseguire nuovi obiettivi
Gemelli
Sagittario
Siete in armonia con gli altri, il periodo è buono per riequilibrare vecchie situazioni rimaste in sospeso e iniziare nuove frequentazioni. In questo periodo siete particolarmente socievoli
Avete ripreso in salita la vostra vita quotidiana ma, dopo un iniziale disorientamento, riuscirete a ritrovare il filo conduttore del cammino
Cancro
Capricorno
Vi apprestate ad iniziare un periodo in cui vi sentite particolarmente sicuri e determinati. Il riposo estivo ha prodotto i suoi risultati. Ora si tratta di progetti
Vi muovete fra alti e bassi, tra grandi soddisfazioni e inaspettate preoccupazioni. Siate più fiduciosi, potreste vedere le cose in modo più equilibrato e armonioso
Leone
Acquario
Dopo un’estate di riflessione tornate ad essere sereni e comunicativi, l’entusiasmo vi porterà a scrutare nuovi orizzonti. Si riparte con energia e rinnovate motivazioni
E’ difficile coniugare il sogno con la realtà, soprattutto ora che, dopo un’estate di evasione, si torna alle cose della quotidianità
Vergine
Pesci
Le preoccupazioni legate a situazioni irrisolte condizioneranno il vostro umore e le vostre azioni. Guardate avanti con razionalità senza farvi condizionare dalle emozioni
Nutrite tante aspettative e qualche sogno nel cassetto ancora da realizzare che ad ogni nuovo inizio torna a recriminare un suo spazio. Se ci credete vi rimetterete in gioco
www.lapiazzaweb.it
47
48
www.lapiazzaweb.it