laPiazza del Camposampierese Est - Settembre 2023

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Migranti: l’Europa tace, le nostre città accolgono

Quest’anno, probabilmente, in Italia avremo accolto più di 200 mila migranti. In Veneto abbiamo già superato quota 9 mila, dall’inizio dell’anno. L’accoglienza, questa la parola giusta, è un impegno quotidiano. Complesso, pieno di insidie, dove lo sforzo è comune: del Governo, delle Regioni, delle Prefetture. Ma anche e soprattutto della catena finale di questa lunga filiera: i Sindaci, le associazioni e i cittadini. Le problematiche sono quotidiane e pragmatiche. Abbiamo già vissuto nel recente passato tanti episodi “limite”, dove l’accoglienza è stata scambiata da alcuni come semplice “parcheggio” provocando enormi problemi di sicurezza e integrazione. L’accoglienza deve essere “sartoriale”, caso per caso, perché possa avere successo e non si trasformi in una resa indiscriminata. In tutto questo l’Europa guarda da lontano, da Bruxelles, in silenzio. Dove sono le forze di Protezione Civile dell’UE? Dove sono le navi europee? Dov’è il meccanismo di redistribuzione e, se necessario, di rimpatrio di Bruxelles? Domande che cadono nel vuoto. Lasciandoci soli - Governo italiano, Regioni e Sindaci - e cercare di fermare un’incredibile pressione. Attendo, con poca fiducia, risposte.

La riflessione del Presidente Zaia e il dibattito proseguono nelle pagine regionali di questa edizione.

del Camposampierese Est

CENTRO SERVIZI

BONORA: VITTORIO

CASARIN FA IL TRIS, LA CONFERMA ARRIVA ALL’UNANIMITA’

Terzo mandato per l’ex presidente della Provincia alla guida della struttura di Camposampiero, importante riferimento nel panorama dei Centri servizi per anziani

Servizio a pag. 11

Servizio a pag. 28

I SINDACI DISPONIBILI AL CONFRONTO SULL’ACCOGLIENZA DIFFUSA, NO AI MAXI ASSEMBRAMENTI

FORZA ITALIA IN VENETO È SEMPRE PIÙ FORTE, ADESIONI COERENTI CON UN PARTITO IN CRESCITA

Servizio a pag. 22

ECONOMIA, CON I 22 NUOVI INGRESSI SONO 139 I DISTRETTI DEL COMMERCIO IN VENETO Migranti

Servizio a pag. 30

Scuola, si può fare di più Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Teniamo fede anche noi alla tradizione di parlare di scuola, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. Del resto continua ad essere l’unica occasione dell’anno in cui si guarda un po’ meno distrattamente al mondo dell’istruzione, con tutte le sue pecche e le sue eccellenze, tra luci e ombre. In seguito, a parte gli addetti ai lavori, tendiamo a dimenticarcene, soprattutto se in casa non ci sono

SETTEMBRE 2023
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Luca Zaia
Periodico d’informazione locale Anno XXX n. 171
Nomine

Scuola, si può fare di più

Treviso-Ostiglia: 800 mila passaggi in un anno

Numeri da capogiro per la ciclovia Treviso Ostiglia. Sono stati 800 mila i passaggi registrati nel 2022 lungo la ciclabile. Numeri che confermano il trend di crescita. I servizi cicloturistici lungo il tracciato sono tra i principali punti di forza, ma non sono da meno la manutenzione e la promozione, coordinati dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese attraverso l’ufficio turistico Valle Agredo. La Treviso-Ostiglia è scelta da molti perché strada sicura, ombreggiata e pianeggiante e che permette di raggiungere in breve tempo centri e città tra le più note del Veneto. Rispetto al primo rilevamento, che si riferiva al 2016 con una stima di 200 mila passaggi annui, in sei anni il flusso di appassionati, amatori, turisti o semplici utenti saltuari è quadruplicato.

La pista ciclabile Treviso-Ostiglia, nel tempo, ha fatto registrare una crescita costante del numero di persone che la percorrono e oggi è considerata come una delle vie verdi più frequentate e conosciute a livello nazionale. Dal 2021, la Regione Veneto ha riconosciuto come soggetto gestore della ciclovia la Federazione dei Comuni del Camposampierese, cui è stato affidato il ruolo di gestione della manutenzione e della promozione turistica del tratto attualmente percorribile da Treviso fino a Montegalda, alle porte di Vicenza, per un totale di 65 km. «I cicloturisti sono in continuo aumento.

“Una crescita confermata dai numeri di persone che si rivolgono ai servizi di ristoro e noleggio bici lungo il percorso – commenta la presidente di turno della Federazione Antonella Argenti – . Un potenziale turistico enorme per il territorio, soprattutto se intercettato nei collegamenti ciclabili verso il Nord Europa. Dati che confermano l’attenzione e l’interesse verso il nostro territorio e premiano gli sforzi della Federazione nel promuovere un turismo green e slow, alla portata di tutti, adatto alle famiglie e a chi cerca la natura, il movimento nel paesaggio e il benessere”. (n.m)

La scuola ci riguarda e ci deve stare a cuore, come raccomandava don Milani attraverso il motto “I Care” che campeggia sul muro della sua povera aula di Barbiana. E’ l’esatto contrario del fascista “me ne frego”, un atteggiamento che ancora serpeggia - anche se non lo vogliamo ammettere - e ci induce a non rivolgere la dovuta attenzione alla scuola, che pure coinvolge un considerevole numero di persone, oltre agli stessi studenti. “Bisogna uscire, anche mentalmente, dalle categorie dell’ovvio e dello scontato, - raccomandava lo scorso anno il presidente della Repubblica Mattarella - dalla gestione senza respiro o burocratica. Abbiamo bisogno di recuperare entusiasmo, fantasia, coraggio, creatività, capacità di iniziativa. Investire nella scuola significa quindi costruire un domani più solido, per tutti. E quando parlo di investimenti non mi riferisco soltanto alle risorse finanziarie, che pure sono, ovviamente, assolutamente necessarie. Servono idee, proposte, riflessioni, innovazioni”. In questi ultimi anni, infatti, ci sono maggiori risorse economiche per le scuole, in particolare per gli edifici. Sappiamo bene quali sono le condizioni strutturali e quanto siano necessari gli interventi di adeguamento anche sul fronte della sicurezza e dell’efficienza energetica. Ma quello che si fa per la scuola, anche con le risorse del Pnrr che poi lasceremo come debito in eredità ai nostri figli, non può limitarsi al cappotto o alle nuove finestre. Proprio con i fondi europei si sta attuando infatti una riforma del sistema scolastico che punta a nuovi “ambienti di apprendimento” in cui la tecnologia la fa da padrona, a nuove figure di docenti, fino ad un nuovo sistema di valutazione della capacità didattica degli insegnanti. Ma poi c’è la realtà di tutti i giorni, dal precariato dei docenti alla mancata continuità di insegnamento in alcune classi, dalla penuria di insegnanti di sostegno ai costi in crescita per le famiglie, sia su fronte del libri che dei trasporti. Ecco allora che si può e si deve fare di più, giorno per giorno. È

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La ciclabile, conosciuta a livello nazionale, conferma il trend di crescita
Camposampierese Est Questa edizione raggiunge le zone di Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese e Trebaseleghe per un numero complessivo di
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Politiche giovanili. Iniziativa dell’amministrazione comunale per valorizzare le nuove generazioni

“Open brain” per incentivare progetti di laurea e innovare la comunità locale

Open Brain: Progetti di Laurea per Innovare il Nostro Comune”. È questo il titolo del progetto presentato dal sindaco di Borgoricco onorevole Alberto Stefani.

L’iniziativa ha come obiettivo prioritario la valorizzazione dei giovani talenti del territorio. L’amministrazione comunale ha ben chiari gli strumenti con cui tradurre in pratica le idee: tra i primi interventi concreti, la messa a disposizione borse di studio per progetti di laurea che contribuiscano a un significativo miglioramento e valore aggiunto per la comunità locale. In un mondo in costante cambiamento, il Comune di Borgoricco ha deciso di investire nel potenziale dei suoi giova-

biente saranno particolarmente incentivati e supportati dalla struttura comunale. “Abbiamo a cuore il futuro della nostra comunità e crediamo fortemente nel potenziale dei nostri giovani. Vogliamo creare un ambiente stimolante e un sostegno concreto per quei talenti locali che intendono impegnarsi nella ricerca scientifica e nell’innovazione a favore del nostro comune,” ha dichiarato il Sindaco. Il Comune di Borgoricco si impegnerà a fornire un incentivo economico simbolico per le migliori proposte di progetti presentati dai suoi studenti.

Questi incentivi rappresenteranno un prezioso riconoscimento per l’impegno e la dedizione degli studenti, incoraggiandoli a perseguire ulteriori traguardi di ricerca e innovazione per Borgoricco.

ni cittadini e nel loro impegno scientifico.

L’obiettivo è quello di intrecciare percorsi scolastici e universitari con gli interessi e le necessità della comunità, creando un solido legame tra istruzione e sviluppo locale. Il Progetto “Open Brain” premierà tesi di laurea, percorsi scolastici e tesi di dottorato che si concentrano su tematiche di grande interesse per il Comune.

La valorizzazione del patrimonio storico, progetti edilizi, opere pubbliche, riqualificazioni urbanistiche, iniziative socio-assistenziali e studi sull’am-

“Open Brain” promuoverà un approccio collaborativo, creando un’effettiva “intelligenza collettiva” che metterà a disposizione della comunità gli esiti delle ricerche e degli studi dei giovani borgoricchesi.

“L’amministrazione comunale – conclude il primo cittadino - ha fiducia che questa iniziativa porterà a grandi risultati in termini di creatività, efficientamento, innovazione e progresso per il Comune di Borgoricco. Grazie al progetto “Open Brain” e alla collaborazione con i giovani studenti, l’innovazione diventa la chiave per il progresso e la prosperità di tutta la comunità”.

Saranno premiati percorsi scolastici, tesi di laurea e di dottorato che si concentrano su tematiche di grande interesse per il Comune come la valorizzazione del patrimonio storico, progetti edilizi, opere pubbliche, riqualificazioni urbanistiche, iniziative socio-assistenziali e studi sull’ambiente

Stefani presidente della Bicamerale per l’autonomia

Il sindaco di Borgoricco e parlamentare Alberto Stefani è il nuovo presidente della Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo. La Lega nazionale serra le file mirando su uno dei grandi cavalli di battaglia del Carroccio: l’autonomia. E lo fa puntando su un giovane emergenteo e fedelissimo come Stefani, classe 1992, da poco eletto segretario della Lega del Veneto.

Il suo compito sarà quello di portare a compimento il disegno di legge firmato da Roberto Calderoli.

“Ringrazio il Presidente della Camera dei Deputati ed il Presidente del Senato per avermi nominato Presidente della Commissione Bicamerale per l’attuazione del federalismo – afferma il sindaco di Borgoricco e neo presidente della

Bicamerale –. Sono profondamente onorato di questa responsabilità che voglio mettere al servizio della mia terra, con impegno e tanto studio. Ora al lavoro per il Veneto e per l’autonomia. Lavorerò al meglio nell’interesse unico delle Regioni. Federalismo significa valorizzare i territori e avvicina il potere decisionale ai cittadini. Sarà una riforma che rinnoverà il Paese nel segno dell’efficienza e dell’equità”. Tra le prime attestazioni di stima e gli auguri di buon lavoro quella del presidente della Regione, Luca Zaia. «La nomina di Alberto Stefani è anche un riconoscimento al lavoro effettuato dall’intero Veneto per la riforma dell’autonomia”. (n.m.)

6 www.lapiazzaweb.it Borgoricco
Il sindaco Alberto Stefani: “Abbiamo a cuore il futuro della nostra comunità” Alberto Stefani e Roberto Calderoli

Cultura. La

In pensione Vanna Agostini, per 40 anni “custode” di cultura e storia

Dopo oltre quarant’anni di lavoro dedicati a far crescere e diffondere la cultura a livello locale è andata in pensione Vanna Agostini, funzionaria del Settore cultura del comune di Borgoricco. Per chi ha avuto modo di conoscerla e di lavorare con lei, Vanna è stata la colonna portante della biblioteca, ma anche degli eventi culturali, e in particolare della Mostra del libro, del Museo del Graticolato (con l’avvio delle visite da parte delle scuole), del Premio nazionale intitolato all’inviato del Corriere della Sera Cesco Tomaselli, a Borgoricco e in collaborazione con gli uffici Cultura degli altri Comuni del Camposampierese. In questi anni ha saputo creare una fitta rete di collaborazioni prima di tutto con le scuole, in particolare con l’istituto comprensivo di Borgoricco, quindi con gruppi e associazioni, coinvolgendo tanti volontari e soprattutto molti giovani proprio durante la Mostra del libro conosciuta ovunque e che quest’anno è giunta alla 36esima edizione. La carriera di Vanna, 61 anni, comincia nel 1982, quando a soli 20 anni fu assunta al Comune di Campodarse-

go, dove per quattro anni segue i settori Biblioteca e cultura. A Borgoricco arriva nell’agosto del 1986 e qui si occupa fino all’ultimo giorno di lavoro di Cultura, associazioni e sport. Vanna sarà salutata ufficialmente in consiglio comunale con altri tre dipendenti andati in pensione. Ma in queste settimane sono stati in molti a ringraziarla. Il sindaco e parlamentare Alberto Stefani l’ha salutata con un post significativo. “Ho avuto modo di conoscerti da bambino, da volontario, da cittadino, poi da consigliere comunale e oggi da sindaco, in qualità di responsabile dell’ufficio cultura – ha scritto Stefani ricordando il periodo della pandemia –. In fondo è questo quello che conta: metterci il cuore, anche nei momenti difficili. E tu, nel tuo lavoro e nella vita, l’hai sempre fatto. Grazie di tutto da parte dell’amministrazione comunale e da parte mia. Anche per tutte le volte che capitavo in ufficio con dieci idee diverse da mettere in pratica. Buona pensione”. Vanna Agostini ha lavorato con quattro assessori alla cultura: Lino Sorato, Piergiorgio Tomasin, Massimo Morbiato e Maria

Chiara Franchin. “È una persona che ha dato molto alla cultura, ha visto nascere il Museo del Graticolato e ha contribuito allo sviluppo culturale di Borgoricco” le parole dell’attuale assessore alla Cultura, il vice sindaco Maria Chiara Franchin. (n.m.)

“Delicati equilibri” di Maria Grazia Minto alla Gran Guardia

Cornice spettacolare e tanti visitatori per “Delicati equilibri”, personale di pittura di Maria Grazia Minto alla Gran Guardia di Padova conclusasi il 10 settembre. La mostra è stata ufficialmente aperta dalla responsabile dell’ufficio Cultura del Comune di Padova, che ha promosso l’iniziativa, Lucia Paganin insieme al sindaco e parlamentare del Comune di Borgoricco Alberto Stefani e

all’assessore alla Cultura Maria Chiara Franchin. Allestimento e presentazione sono stati affidati al curatore e critico d’arte Valerio Vivian. In esposizione 25 opere, eseguite con tecniche varie quali olio, acrilico, acquerello, tecniche miste a volte materiche, oltre all’inusuale tecnica dell’affresco strappato. Protagoniste delle opere giovani donne dai tratti adolescenziali, un po’ bambole e un po’ fate, realizzate con minuzia illustrativa, rivestite di merletti, broccati e passamanerie d’altri tempi che la pittrice ambienta in spazi metafisici o in fitti boschi lunari con ineludibili risvolti simbolici. (n.m.)

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funzionaria è stata tra gli ideatori della Mostra del Libro, evento conosciuto anche fuori provincia
Borgoricco

Bilancio. Il consiglio comunale si è riunito per verificare gli equilibri del documento economico

Conti in ordine e nuovi investimenti. Il Comune stanzia 275 mila euro per la sicurezza delle strade

Semaforo verde per i conti del comune. Questo in sintesi l’esito del consiglio comunale di Camposampiero chiamato a verificare gli equilibri di bilancio, adottando nel caso interventi correttivi. Ad attestare la regolarità dei conti il responsabile del servizio finanziario e dal Revisore Unico. Conti in ordine che hanno permesso all’amministrazione guidata dalla sindaca Katia Maccarrone di esprimere soddisfazione e annunciare nuovi importanti investimenti. Sono stati subito stanziati 275 mila euro per la sistemazione della viabilità cittadina. In queste settimane sono in corso vari interventi che interessano i marciapiedi dei quartieri centrali di Camposampiero (via Mogno, varie laterali tra cui anche l’area dell’asilo nido e i marciapiedi che portano al cimitero per complessivi 200 mila euro).

“Questi soldi rappresentano un nuovo pacchetto di risorse per la messa in sicurezza di strade e marciapiedi - spiega l’assessore al bilancio Luca Masetto -. I lavori prevedono di intervenire su via Sant’Anna, intervento cui seguirà l’efficientamento energetico che partirà a settembre, via Europa, già oggetto di efficientamento dell’impianto di illuminazione; il marciapiede

di via Pasubio con il completamento del lato ovest in direzione dell’Eurospar; il marciapiede in via Zingarelle fino al cimitero a Rustega in modo da mettere in sicurezza il percorso dalla chiesa replicando quanto avvenuto a Camposampiero, una parte di via Gornarina e la strada di via Albarella, già al centro nei primi mesi del 2023 di un altro intervento». Da palazzo Tiso buone notizie anche per il del centro storico: sono stati stanziati 70 mila euro per la riqualificazione di piazzetta Baratella, per valorizzare l’af-

faccio sul fiume Vandura in direzione del vecchio mulino. “Quest’ultimo intervento è un altro importante tassello - afferma l’assessore al commercio e alle attività produttive Moira Simeonato - in continuità con il riuscito intervento che ha interessato i marciapiedi lungo via Trento Trieste”. Nel corso della stessa seduta è stato fatto il punto sullo stato degli investimenti già finanziati. “Gli ultimi anni sono stati molto complessi, prima per il Covid e poi per l’impennata dei costi di luce e gas, per l’inflazione e la crescita dei costi dei cantieri - affermano la sindaca Maccarrone e l’assessore Masetto -. Questo non ha impedito al nostro Comune di continuare ad investire. Sono numerosi i cantieri in corso o al via, tra questi i lavori di rifacimento di Palazzo Nodari (un milione 620 mila euro), la messa in sicurezza delle vie di attraversamento del centro storico (700mila euro), il collegamento del biotrattamento con la provinciale 31 e regionale 308 (600 mila euro), la realizzazione del nuovo campo da calcio in via Corso (395 mila euro), la pista ciclabile di collegamento con la frazione di Rustega (oltre 4 milioni di euro) e l’ultimo tratto della pista ciclabile di via Straelle (500 mila euro)”. (n.m.)

Arrivano i lampioni in centro storico e a Rustega

Per illuminare meglio il centro storico e la frazione di Rustega, il Comune di Camposampiero potrà usufruire di un ulteriore contributo di 90mila euro grazie ai fondi del Pnrr. La giunta comunale ha infatti approvato il progetto definitivoesecutivo del nuovo lotto di interventi di efficientamento energetico 2023. A breve l’amministrazione municipale procederà con l’affidamento dei lavori, per rispettare le tempistiche sempre molto stringenti richieste dai finanziamenti del Piano nazionale. La scelta è ricaduta su un’area molto centrale come Contra’ Sant’Anna e Borgo Padova, all’ingresso di Camposampiero, dall’ospedale fino all’altezza della Cartiera. Inoltre sono previsti dei lavori di miglioramento dell’illuminazione pubblica in viale dell’Industria, con interventi anche sull’incrocio di immissione

sulla 307 e a Rustega dal vialetto che costeggia la scuola primaria in ingresso verso gli impianti sportivi ed il parcheggio. “Anche questa volta con la cifra ottenuta abbiamo deciso di finanziare interven-

Da palazzo Tiso novità anche per il centro storico: sarà riqualificata piazzetta Baratella valorizzando l’affaccio sul fiume Vandura in direzione del vecchio mulino

ti di efficientamento energetico commenta la sindaca Katia Maccarrone per proseguire nell’opera che ci ha visto molto impegnati in questi anni, con investimenti che hanno superato il mezzo milione

di euro. L’obiettivo è sicuramente il risparmio energetico, la riduzione dei costi in bolletta, ma anche un ammodernamento del sistema illuminotecnico del nostro comune e un maggior rispetto dell’ambiente”. “I nuovi interventi - aggiunge l’assessore all’ambiente Carlo Gonzo - ci permetteranno di ammodernare una via centrale come Contra’ Sant’Anna, che vedrà il posizionamento di moderni ed eleganti pali in continuità con gli interventi già effettuati in Borgo Padova. Novità anche per le finiture stradali grazie all’asfaltatura. Si tratta di un intervento di decoro che era atteso. Per Borgo Padova gli obiettivi sono efficienza, sicurezza e riduzione dei consumi. A Rustega verrà aumentata la visibilità in un punto centrale che si trova a lato del plesso scolastico”. n.m)

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Assessore Luca Masetto
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Camposampiero

Camposampiero

Servizi ai cittadini. L’assemblea dell’Agenzia per lo sviluppo e l’innovazione ha approvato il bilancio di esercizio

Patrimonio in crescita per Asi pronta ad aprire la nuova sede

U n patrimonio in crescita, un fatturato di circa due milioni di euro, zero debiti con le banche e un utile di circa 5 mila euro, in linea con quello dell’anno scorso. Sono dati molto positivi quelli contenuti nel bilancio di esercizio 2022 dell’Agenzia per lo sviluppo e l’innovazione con sede a Camposampiero, compartecipata al 79% dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese, con il 20% dalla multiutility Etra e con l’1% dal Comune di Carmignano di Brenta. É stato presentato dall’amministratore unico Michele Genovese e approvato dall’assemblea dei soci. I numeri della srl, che eroga servizi strumentali ai Comuni del territorio e a Etra, evidenziano un fatturato esattamente di 1.987.000 euro di cui il 90% da servizi ai soci (in diminuzione rispetto ai 2,5 milioni del 2021 a seguito del trasferimento all’esterno di alcune attività di tecnologia dell’informazione e comunicazione) e un utile netto di 5.163 euro in linea con quello dell’anno precedente e con gli obiettivi di budget. “Un risultato realizzato con un organico di 40 dipendenti – afferma Genovese -, sei in più rispetto al 2021, di cui due terzi donne con molti rapporti di lavoro a tempo parziale, in un contesto in cui il personale rappresenta la risorsa più importante dalla quale dipende la qualità dei servizi erogati. Sul piano patrimoniale e finanziario unico si registra un ulteriore rafforzamento della società che ora ha un patrimonio netto di 177 mila euro (nel 2016 i soci avevano ricapitalizzato la società con un capitale di 50mila euro), non ha debiti verso le banche e dispone di liquidità per oltre 267 mila euro dopo aver realizzato un importante investimento finanziato con mezzi propri nell’acquisto di un immobile a Camposampiero e locali per archivio e magazzino nelle vicinanze di Villa Querini, per risparmiare sugli attuali costi di affitto e per disporre anche di spazi da mettere a disposizione per nuovi servizi. Andremo nel corso del 2023 ad assumere un mutuo di circa 250 mila euro per i necessari lavori e gli arredi”. Nel 2022 è stato redatto anche il bilancio sociale. Questi alcuni dati interessanti: età media del personale 41,3 anni; 31 clienti serviti segno che diversi servizi (gestione personale e controllo di gestione soprattutto)

sono apprezzati e ricercati da altri Comuni e non si limitano ai 10 comuni del Camposampierese; 124 fornitori con un valore complessivo di 376.500 dai 10 soggetti più rilevanti; importanti nuovi servizi in crescita quali supporto alla FCC quale capofila dei 28 Comuni del nuovo Ambito Sociale territoriale dell’alta padovana, nella gestione dell’Ufficio turistico e della Treviso-Ostiglia che ha avuto prestigiosi riconoscimenti di best practice e nell’innovativo Ufficio Europa.

Nuovi uffici: appoggio della Federazione

Sull’acquisto della nuova sede di Asi c’è il pieno appoggio della dirigente della Federazione Anna Maria Giacomelli.

«L’acquisto dell’immobile - spiega - vede l’allocazione nella nuova sede di uffici sia della Federazione e del Suap e sia degli sportelli di Etra così da realizzare un’efficiente razionalizzazione di costi e raggruppando uffici che diversamente sarebbero dislocati in tre stabili differenti». Soddisfazione

viene espressa dalla presidente della Federazione, Antonella Argenti. “Se la Federazione è considerata una best practice nell’ambito delle Unioni dei Comuni, sicuramente è anche dovuto alla partecipata Asi che si configura come una sorta di spin off operativo della Federazione. Poter contare sulle competenze e sul capitale umano di Asi, dà alla Federazione gli strumenti e la flessibilità necessari per affrontare con qualità ed efficienza le sfide amministrative che riguardano tanto l’ente quanto i singoli Comuni”.

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L’amministratore unico Michele Genovese

Nomine. Terzo mandato consecutivo per Vittorio Casarin confermato presidente per altri cinque anni

Rinnovato il Consiglio di amministrazione del Centro servizi “Anna Moretti Bonora”

Nel corso della seduta di consiglio comunale prima della pausa estiva è stato nominato il Consiglio di amministrazione del Centro Servizi Bonora di Camposampiero, per il quinquennio 2023-2028. Confermato all’unanimità il presidente Vittorio Casarin, per il terzo mandato consecutivo, e riconfermati i consiglieri della maggioranza: Luisa Baggio, vicepresidente uscente, Renato Busato ed Emanuela Marconato. La minoranza ha votato come proprio rappresentante Walter Gumirato in sostituzione di Bruno Favero. Un Consiglio che procede, di fatto, nella continuità quasi totale, a dimostrazione che è stato molto apprezzato il lavoro svolto in questi anni, segnati dalle notevoli difficoltà provocate dal Covid e dall’incremento dei prezzi. Il Centro Servizi Bonora è una

struttura pubblica, Ipab, di grande rilievo, che conta circa 270 posti e offre una gamma di servizi socio-sanitari rivolti agli anziani ma non solo. A fine giugno il Consiglio di amministrazione era stato invitato in consiglio comunale per la relazione di fine mandato. Il presidente Casarin e il direttore Stefano Gallo ave-

Il sindaco Maccarrone:

“Moretti Bonora, struttura di riferimento nel panorama dei Centri servizi per anziani”

vano illustrato l’attività svolta nel periodo di mandato 20132023, soffermandosi sui servizi erogati, sugli aspetti finanziari, sulla difficoltà a trovare personale, sui progetti di investimento prossimi a partire riguardanti

l’Unità Riabilitativa e l’Ospedale di Comunità, la ristrutturazione del reparto C2 e la realizzazione di minialloggi. “Il Bonora è una struttura di riferimento nel panorama dei centri di servizi per anziani - ha detto il sindaco Ka-

tia Maccarrone augurando buon lavoro al nuovo Cda –. Da sempre si caratterizza per qualità e attenzione agli ospiti. In questi anni complessi l’attenta gestione ha consentito di superare i momenti più difficili, con la ca-

pacità di guardare avanti con nuove progettualità, che si stanno traducendo in investimenti e servizi in risposta alle demenze, sempre più precoci. Mi auguro che dalla Regione arrivi la riforma delle Ipab che attendiamo da più di vent’anni e che venga riconosciuto un plus di contribuzione per chi come il Bonora si occupa in prevalenza di persone gravemente non autosufficienti. Ringrazio di cuore il Presidente Vittorio Casarin e l’intero CdaA, la vicepresidente Luisa Baggio, il dottor Renato Busato, Emanuela Marconato e Bruno Favero, per questi cinque anni (2018 – 2023) di proficua attività di gestione del nostro Centro Servizi Bonora. Un plauso anche alla Direzione guidata da Stefano Gallo e a tutto il personale che opera con professionalità, ma soprattutto con umanità”. (n.m.)

Ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni residenti a Camposampiero hanno dedicato tutte le mattine dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30, alla cura dei beni comunali. Un successo per il progetto “Ci sto a(f)fare fatica” con risultati che l’amministrazione municipale guidata dalla sindaca Katia Maccarrone ritiene molto positivi. Il progetto che ormai è al quarto anno di svolgimento è tanto atteso tra i giovani perché possono finalmente dimostrare il concetto di cittadinanza attiva. La cura del bene comune attraverso semplici ma faticosi lavori di manutenzione, come premio finale un cosiddetto “buono-fatica” del valore di 50 euro spendibile presso in una delle attività commerciali del territorio. “Un progetto inclusivo – afferma spiega la consigliera comunale con delega alle politiche giovanili, Eleonora Visentin – che ha visto uno scambio intergenerazionale di conoscenze ed esperienze con un ritorno sul territorio sia in termini di utilità e di bellezza per il lavoro svolto dai giovani, sia economicamente proprio perché i “buoni-fatica”

si potevano spendere solo nelle attività commerciali del Comune, sia in termini di benessere sociale per la condivisione di valori come il volontariato e l’aiuto reciproco. Sono orgogliosa - conclude la consigliera - di aver cominciato questa tradizione a Camposampiero”. Le “squadre” al lavoro si sono dedicate alla manutenzione della palestra Don Bosco, luogo molto utilizzato dalla scuola e da varie associazioni sportive. Grazie al lavoro dei ragazzi impegnati nel progetto, da settembre chi usufruirà della palestra vicino alla chiesa di San Pietro troverà rinnovate le pareti interne della palestra e degli spogliatoi. Molto partecipata è stata la giornata ecologica in cui le squadre si sono dedicate alla cura del verde pubblico, delle aiuole e della pulizia di alcuni tratti di marciapiede e piazze del centro storico. Le squadre, composte ciascuna da 10 giovani, un tutor (giovane compreso tra i 19 e i 29 anni) ed un handyman (volontario con esperienza), hanno anche quest’anno avuto il piacere di inserire due giovani seguiti anche da un’assistente sociale. (n.m.)

11 www.lapiazzaweb.it Camposampiero
“Buono-fatica” ai giovani che si sono presi cura del territorio
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Il Centro Servizi “Anna Moretti Bonora” di Camposampiero

Manifestazioni. Tra gli eventi sfilata della banda Aurelia, mostra di auto e benedizione motori

Grande successo di pubblico per la tradizionale sagra di San Rocco

Dieci giorni di festa, durante i quali i loreggiani e non solo hanno animato le piazze e le vie del paese in occasione di uno degli appuntamenti

più attesi: la sagra di San Rocco. Piazza

Papa Luciani, prato Wollemborg e il pattinodromo sono stati i luoghi clou nei quali si sono svolti gli eventi Piazza

Papa Luciani è stata la sede della musica dance per i più giovani, animata anche da ospiti apprezzati, a volte con qualche capello bianco, come Gazebo o i Velvet Dress con un tributo agli U2. Prato Wollemborg, invece, ha ospitato il raduno dei trattori e la festa della trebbiatura, gli arcieri e il classico luna park, senza dimenticare lo stand gastronomico che per ogni serata ha preparato migliaia di coperti. Il pattinodromo che per tradizione è stato sempre il luogo del ballo, quest’anno si è trasformato in palcoscenico, dove si sono alternate orchestre di rilievo, galà di danza della Mun dance school con balli caraibici di gruppo, con un’inedita rappresentazione teatrale, con la Compagnia “Enne Enne Teatro”, che ha portato in scena una brillante

commedia in dialetto veneto, con lo scopo non solo di far divertire e farsi conoscere, ma soprattutto di far apprezzare sempre di più quest’altra forma d’arte che è la recitazione teatrale, che ha visto una grande affluenza di pubblico, da rendere quasi increduli anche gli stessi organizzatori, per la serata dedicata al fascino e la bellezza con l’elezione di Mister e Miss Aurelia. Tra i vari eventi va ricordata la sfilata della banda Aurelia e le majorettes, la classica mostra di auto e la benedizione dei motori del parroco don Anto-

nio Cusinato, la fiera degli uccelli la pedalata sotto le stelle e lo spettacolo pirotecnico finale. Quest’anno la sagra di San Rocco è stata, come dicono gli organizzatori e l’amministrazione comunale, un grande successo, soprattutto per l’Asd Nuova Loreggia calcio, associazione sportiva del paese capofila nell’organizzazione della sagra e per le tante associazioni che hanno lavorato insieme a questa grande manifestazione patrocinata dal Comune di Loreggia.

Il presidente Nardin: “Grazie a tutti per la ottima riuscita”

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di tutto questo gran lavoro, il sindaco Manuela Marangon, l’amministrazione comunale, che ci hanno aiutato e svolto molti adempimenti amministrativi”. Enorme soddisfazione per il presidente afferma Andrea Nardin presidente di Asd Nuova Loreggia Calcio Voglio ringraziare tutte le varie associazioni del territorio, gli sponsor, gli esercizi pubblici, ma soprattutto un grazie di cuore a tutti i volontari che han dato il loro tempo per montare stand, cucinare, servire, pulire, gestire i parcheggi, assicurare un pronto intervento medico e tanto altro ancora. Spero che questo risultato così sorprendente possa fare da monito a chi non ha voluto aggregarsi a noi, magari per timore di non riuscire” conclude il presidente Nardin con un arrivederci a tutti alla prossima estate. (e.s.)

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Lavori pubblici. Alla primaria Ganzina rifatte le tubature danneggiate da enormi radici

Nuovo look per i plessi scolastici del capoluogo e della frazione

Per la scuola secondaria Canova si è proceduto alle manutenzioni del collegamento delle grondaie ai pozzetti. Imminente il rifacimento della pavimentazione dei bagni

Il 13 settembre è iniziato il nuovo anno scolastico e per i nostri ragazzi abbiamo preparato un nuovo look nelle scuole primarie e secondarie di Loreggia, primaria di Loreggiola . I lavori sono iniziati appena possibile cercando di concluderli per tempo”. Dice il vicesindaco e assessore con delega pubblica istruzione. Oltre agli interventi di efficientamento energetico relativi all’illuminazione e caldaie, finanziati con fondi ministeriali derivanti dall’accesso al bando CSE, è iniziato, stanziando risorse proprie, con gli interventi di riqualificazione partendo proprio dal plesso della scuola primaria Ganzina con il rifacimento delle tubature, che si erano rotte a causa

delle enormi radici che si sono formate nel corso di tanti anni e la pavimentazione esterna. Questo permetterà ai ragazzi di giocare in sicurezza, senza sporcarsi o bagnarsi, risolven-

Il sindaco Marangon:

do l’annoso problema delle pozze d’acqua che si formavano durante le piogge ricorrenti causa delle tubature che non facevano defluire l’acqua. Sempre per la scuola Ganzina di Loreggia si è proceduto a sostituire la pensilina rimossa

perché pericolante e un prossimo intervento riguarda la tinteggiatura della mensa.Per la scuola secondaria Canova, sempre di Loreggia, si è proceduto alle manutenzioni per il collegamento delle grondaie ai pozzetti. Imminente il rifacimento della pavimentazione dei bagni.Per la scuola primaria Rodari di Loreggiola si sono effettuati lavori per impedire l’accesso ai colombi, inoltre si è proceduto all’acquisto di segnaletica stradale per la nuova viabilità, che garantirà maggiore sicurezza all’accesso dei ragazzi. Inoltre, per tutti tre gli stabili, si sono effettuate ordinarie manutenzioni e acquisto di arredi.

“Ci sto! Affare fatica”: progetto utile che piace ai ragazzi

Ottimo bilancio per il progetto “Ci Sto a Fare Fatica”, che ha visto due squadre di ragazzi di Loreggia, con le loro magliette colorate, all’opera vicino al Comune per tinteggiare pareti e ringhiere di recinzione, rendendo ancora più accoglienti gli spazi esterni della sede municipale. Fra gli interventi eseguiti, i volontari hanno ripulito l’area esterna, estirpando l’erba nelle zone di manovra, curando le aiuole e riverniciando tutto ciò che era da usurato, inoltre hanno ripulito dai rifiuti un tratto enorme del percorso Ostiglia. Oltre a fare fatica, per le due squadre c’è stato anche del tempo di interloquire il personale della Polizia Locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese che ha intrat-

tenuto i ragazzi dando loro risposte rispetto al codice della strada, regolamenti comunali e spiegano l’importanza delle forze dell’ordine nella vita quotidiana, tentando

di trasmettere fiducia oltre che sgomberare ogni dubbio. Molto apprezzato dai giovani, anche l’intervento del personale del gruppo di Protezione Civile di Loreggia.

Presenti al progetto anche alcuni carabinieri dell’arma del comando della stazione di Piombino Dese. In sala consiliare i ragazzi che hanno consegnato ai carabinieri documenti ed oggetti abbandonati lungo le strade. Materiale che è stato preso in consegna dai militari per poi essere restituito ai legittimi proprietari. “Ci sto? Affare fatica!”è stata un’occasione di lavori per la comunità ma anche di formazione ed educazione civica. Sono state due settimane per i quali gli assessori Pierluigi Santucci ed Enea Zorzi sono stati impegnati per tutto il tempo del progetto. Ringrazio i ragazzi per il lavoro svolto e gli assessori per il tempo che hanno dedicato ” conclude il sindaco Manuela Marangon. (e.s.)

15 www.lapiazzaweb.it Loreggia
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“Per tutti i tre plessi effettuate ordinarie manutenzioni e acquistati nuovi arredi”

Lavori pubblici. Intervento tra le vie Padovane e Fracalanza

Aperta la rotatoria all’incrocio

Èstata aperta la rotatoria all’incrocio tra via Padovane e via Fracalanza nel territorio del Comune di Massanzago. L’opera, costata 160 mila euro finanziati dal Comune di Massanzago con contributo statale e i cui lavori termineranno nel breve tempo è stata comunque aperta e resa percorribile e fruibile in quanto risolve una questione riguardante la viabilità delle strade comunali, favorendo la viabilità e il passaggio nelle stesse nell’area attigua alla zona industriale. La nuova opera risolve l’annoso problema dell’incrocio buio che creava difficoltà di transito anche per mezzi pesanti, favorendo in questo senso la scorrevolezza e la viabilità dell’area, a breve verrà realizzato un altro percorso viabilistico per accedere dalla zona industriale. La rotatoria è ancora in fase di ultimazione, il sindaco Stefano Scattolin assicura che i lavori riprenderanno verso metà settembre ed evidenzia come, nonostante le sue ridotte dimensione, l’opera viaria un particolare problema di viabilità facilitando il transito dei mezzi pesanti. I lavori hanno coinvolto anche via Bigolo

e via Ca’ Zorzi deteriorate dopo i lavori di posa delle condotte e delle fogne. In primavera, a conclusione degli interventi che coinvolgeranno l’area, ci sarà la completa riasfaltatura della carreggiata che ora è stata appunto asfaltata in modo provvisorio per garantirne sicurezza e percorribilità. Altri importanti lavori pubblici stanno coinvolgendo la scuola media del comune di Massanzago, durante il periodo estivo, sfruttando l’assenza delle studentesse e degli studenti per le vacanze estive, si è provveduto

alla sostituzione e installazione di nuove luci a neon nelle varie aule, con dei pannelli fotovoltaici, luci che si accendono automaticamente all’entrata di una persona e si spengono autonomamente in caso di prolungata assenza di persone. “L’importante progetto - osserva il sindaco Stefano Scattolin - rientra in un progetto più ampio riguardante il risparmio energetico negli edifici comunali, infatti i lavori coinvolgeranno anche la sede del comune, per migliorare e rendere più efficiente l’illuminazione favorendo un generale contenimento dei costi, lievitati negli ultimi mesi, sempre con l’attenzione all’ambiente e alla riduzione degli sprechi”. L’azione di sostituzione delle precedenti luci e l’installazione dei pannelli solari sono stati finanziati dal comune di Massanzago grazie ad alcuni risparmi di bilancio, afferma il sindaco Scattolin. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Edison, la quale si occuperà della gestione e della manutenzione del nuovo impianti per i prossimi dieci anni”.

Nuova ciclabile per tre strade

“Esprime soddisfazione il sindaco Stefano Scattolin per i lavori eseguiti da Etra e riguardanti l’estensione della rete fognaria, con la chiusura parziale della sp 31 del Muson, nel Comune di Massanzago, ma anche nei comuni limitrofi di Camposampiero, Piombino Dese e Trebaseleghe “Siamo soddisfatti per l’inizio lavori ETRA per la posa della fognatura e sollevamenti in via Straelle : proseguiranno poi in via Rinaldi. Subito dopo verrà realizzata dalla Federazione (finanziamento Statale con contributo del Comune) la ciclabile nelle vie Straelle, Ca’ Moro, Rinaldi con il fine di unire con percorso ciclabile Camposampiero a Noale attraverso Massanzago”. I lavori sono stati coordinati da Etra con Federazione dei Comuni del camposampierese e Bacino Brenta, attraverso un unico iter per la progettazione, per l’appalto e per la realizzazione delle opere in questione. I lavori si inseriscono nell’opera di estensio-

ne della rete di fognatura a tutte le località e le vie periferiche ai centri cittadini nei Comuni serviti da Etra. Permetteranno la posa di 1850 metri di tubazioni e permetteranno di collegare circa 236 abitanti alla rete fognaria pubblica, saranno inoltre sostituiti 750 metri di condotte idriche che sono risultate vecchie. In questo senso la capacità di fare rete tra i diversi enti e organismi coinvolti nel territorio permetterà lo snellimento dei tempi per le procedure relative all’iter congiunto per la realizzazione dei lavori sulla rete fognaria e per la costruzione della nuova pista ciclabile. (s.v.)

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Massanzago

Politiche

”Premio-fatica”ai giovani che si sono presi cura dei beni pubblici

Anche quest’anno il progetto “Ci sto? Affare fatica!”, giunto nel comune di Massanzago alla sua terza edizione, è stato un successo. Una ventina tra ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni residenti nel Comune hanno dedicato tutte le mattine, per due settimane, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30, il loro tempo, la loro voglia ed entusiasmo per la cura dei beni pubblici nel territorio comunale. Giunto alla sua terza edizione il progetto “Ci sto? Affare fatica!” porta con sè risultati importanti per l’amministrazione. “Sono davvero molto contenta della partecipazione che anche quest’anno abbiamo avuto nel nostro comune”, osserva la vice sindaca e assessora Sabrina Schiavon che, in collaborazione con la consigliera Sabina Bertato, gli

uffici comunali e i volontari del progetto, ha promosso e realizzato l’iniziativa. “Abbiamo fatto squadra mettendo in campo risorse e tempo per l’ottima riuscita, anche per questa edizione, del progetto a cui noi, come amministrazione, crediamo molto” affermano assessora e consigliera. La cura del bene comune si è concretizzata in lavori di manutenzione che quest’anno hanno interessato il parco di Villa Baglioni e le frazioni. Per i venti giovani che hanno partecipato al progetto e per i loro tutor un premio finale chiamato “buonofatica” del valore di 50 euro spendibile in una delle attività commerciali del territorio. In questo senso, osserva Schiavon: “Abbiamo avuto un grande riscontro da parte delle attività commerciali del nostro comune, creando

un welfare locale e coinvolgendo le realtà del territorio”. Le squadre composte dai giovani, come si diceva, composte ciascuna da 10 volontari, un tutor (giovane compreso tra i 19 e i 29 anni) ed un handyman (volontario con esperienza), hanno anche quest’anno avuto il piacere, la voglia e la disponibilità di dedicare tempo alla propria comunità.

Massanzago e Sandono: sagre di successo e qualità

“Sono state due sagre di qualità”, osserva il sindaco di Massanzago Stefano Scattolin, quelle tenutesi a Massanzago, con la storica Sagra del Melone e poi a Sandono con l’omonima Sagra di Sandono. “Entrambi gli eventi - continua il primo cittadino - sono stati di grande successo, con tanti volontari che, anche nei mesi estivi, hanno dedicato il loro tempo per la comunità e per la riuscita degli eventi”. La Sagra del Melone, giunta alla sua quarantatreesima edizione, insignita lo scorso marzo del riconoscimento di “Sagra di qualità” da parte della Pro Loco nazionale, ha visto la fruttuosa collaborazione di numerose realtà locali a partire dal “Comitato Sagra del Melone”, dalla Pro Loco di Massanzago e dalle realtà associative che animano il tessuto della comunità, in particolare anche del gruppo di giovani di “Officina Baglioni” che ha organizzato aperitivi e momenti aggregativi per i più giovani. Tra i vari eventi, oltre alla musica, al luna park e allo stand gastronomico e

all’inaugurazione dell’opera posta nella nuova rotonda di Massanzago, dinanzi Ca’ Baglioni, l’edizione “Dipingi la copertina 2024”, concorso che premia la migliore copertina per la Sagra del Melone 2024. Lo scorso anno il concorso era stato vinto dall’artista Alessandro Dorella, la cui opera è stata simbolo della Sagra 2023. L’opera raffigura il mito “dell’Aurora” e richiama agli affreschi di Tiepolo: nell’opera Aurora arriva trionfante in una grande e succosa fetta di melone, con in mano i fiori gialli del frutto. La sagra parrocchiale di Sandono ha anch’essa richiamato grandi e piccini, con ottimo cibo, musica, pesca di beneficenza e il luna park con varie giostre. L’evento si è concluso con un grande spettacolo pirotecnico. Il sindaco Scattolin sottolinea “la presenza tra le fila dei volontari di numerosissimi giovani, che animano il nostro comune e la nostra comunità”. I ricavato degli eventi è stato devoluto alla parrocchia e alla scuola dell’infanzia e alle realtà associative locali. (s.v.)

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giovanili. Grande adesione per la terza edizione del progetto “Ci sto? Affare fatica!”
Massanzago

Sport e benessere. Grande successo per l’iniziativa promossa dal Tavolo degli assessorati allo sport del Camposampierese

Camminare, che passione! Tutti in strada per “Mivao-Percorsi da vivere”

È stata un grande successo l’edizione 2023 dell’evento “Mivao-Percorsi da vivere” svoltosi nel cuore di Piombino Dese, una delle undici tappe che hanno interessato i Comuni della Federazione del Camposampierese

Mivao-Percorsi da vivere è un evento organizzato e promosso dall’associazione MIVAO che ha avuto numerose edizioni in varie località e comuni del territorio tra maggio e settembre, si tratta essenzialmente di un evento di tipo benefico; nell’ambito del Comune di Piombino Dese l’evento è stato possibile grazie al dialogo e al lavoro delle numerose realtà locali a partire dalla Proloco piombinese, in collaborazione con gli Alpini e ai ragazzi dell’Apm. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Tavolo degli assessori allo sport della Federazione dei comuni del camposampierese. Mivao è, infatti, un appuntamento fisso per il ter-

ritorio dei dieci Comuni della Federazione del Camposampierese perchè abbraccia tutto il territorio con uno spirito sociale, culturale, sportivo e sostenibile. Ben undici gli appuntamenti in calendario nell’arco di quattro mesi che prevedono corsa o camminata a passo libero, tutti i percorsi attrezzati sono attrezzati con apposita segnaletica. La partenza della corso-camminata ludico motoria aperta a tutti e senza alcun limite, si è snodata tra le vie del territorio comunale di Piombino Dese in due tipologie di percorso, a seconda della capacità e delle forze. I due tracciati proposti sono stati rispettivamente di 6 km e di 12 chilometri. Le iscrizioni sono state aperte

un’ora prima della partenza, che avviene solitamente in serata alle 2030. A Piombino Dese il via è stato dato nel piazzale del Palazzetto dello sport del capoluogo. Il riuscitissimo evento si è concluso con il ristoro finale per tutte e tutti i partecipanti. Ciascuno dei numerosissimi podisti, anche semplici appassionati e cittadini, che hanno preso parte alla corsa ha contribuito con una quota di iscrizione di 3 euro. Parte del ricavato andrà a sostenere il progetto conductive Education dell’associazione il Pulcino onlus, che si occupa di bambini con disabilità motorie per la realizzazione di un nuovo centro terapeutico.

Endrius Salvalaggio

Progetto “Giovani Protagonisti”: pieno di adesioni al corso di “Design Thinking” per ragazzi tra i 18 e i 29 anni

Un nuovo, innovativo e dinamico progetto ha coinvolto ed interessato i giovani tra i 18 e i 29 anni che vorranno partecipare. Si è infatti svolto dal 25 agosto e fino all’ 8 settembre per tutti i giovani residenti nei comuni della federazione dei comuni del camposampierese tra cui appunto Piombino Dese, il progetto “Giovani Protagonisti”. Sulle pagine social del comune di piombino Dese è stata infatti condivisa questa iniziativa promossa nell’ambito della federazione dei comuni e non solo e realizzata nell’ambito dei Piani di Intervento in materia di Politiche Giovanili “Reti Territoriali per i Giovani Veneti - Re.Te. Gio-Ve (DGRV 1549/2021)” e “Giovani in Loco - GiL (DGRV 1550/2021)” - Pro-

getto “Giovani Protagonisti”, in collaborazione con la Federazione dei comuni del Camposam-

pierese, Jonathan Cooperativa Sociale e Cooperativa Carovana. Il corso di Design Thinking che viene proposto è un metodo, un processo che si è utilizzato per stimolare la creatività dei partecipanti per creare qualcosa di

nuovo, esso ha avuto come sfondo l’Agenda 2030 e gli obiettivi delle Nazioni Uniti riguardanti l’inclusione e la cittadinanza attiva. Il corso ha avuto l’obiettivo di aiutare i partecipanti a creare qualcosa (un evento, una locandina, una campagna social, un manifesto, etc…) che sia sentito come necessario. Il corso è appunto uno strumento di innovazione sociale che consente di trovare soluzioni creative a problemi sociali complessi tramite l’impiego della creatività ideato in California nel 2000 e largamente utilizzato oggi da aziende ed organizzazioni internazionali. Esso ha avuto luogo nella biblioteca comunale di Camposampiero tra il 25 agosto e l’8 settembre. (s.v.)

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Dese
Piombino
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Itinerari. Si può visitare entrando dalla ciclabile di via Casera nella frazione di Torreselle

Tra sorgenti e natura lo spettacolo del Parco regionale del fiume Sile

Ai confini tra Torreselle, nel territorio comunale di Piombino Dese, e Casacorba, nel Comune trevigiani di Vedelago, sorge da vistose polle d’acqua che gorgogliano in mezzo alla sabbia, il fiume Sile ossiail fiume di risorgiva più grande d’Europa cantato da dante nel IX canto del Paradiso di Dante. In quest’ultimo scorcio d’estate, e in particolare nei mesi di settembre e ottobre, il Parco è meta di tanti escursionisti e amanti della natura che lo percorrono a piedi o in bicicletta. Il parco del Sile si può visitare entrando dalla ciclabile di via Casera a Torreselle di Piombino Dese. Il Parco Regionale Veneto del fiume Sile è stato istituto nel gennaio del 1991. Si tratta del primo Parco naturale comprendente un ambito fluvia-

le a completa estensione regionale. Con l’istituzione del Parco si è voluto evidenziare il principio di tutela di un’area che, nonostante i molteplici interventi dell’uomo, mantiene in vita un assetto naturale molto vario nelle sue componenti floro-faunistiche. Il Sile, infatti, presenta ancora ambienti naturali che seppur limitati nello

In quest’ultimo scorcio d’estate, e in particolare nei mesi di settembre e ottobre, il Parco è meta di tanti escursionisti e amanti della natura che lo percorrono a piedi o in bicicletta

spazio, hanno conservato molte specie altrove scomparse oppure in serio rischio di estinzione. Sempre lungo le rive del fiume, a causa del fenomeno delle risorgive che abbassano la temperatura media delle acque, si rinvengono specie animali (farfalle, coleotteri ed altri insetti) e vegetali (bucaneve, campanellino maggiore) che costituiscono delle specie che normalmente crescono a quote più elevate caratterizzate da temperature medie inferiori a quelle della pianura dove scorre il Sile. Un altro fattore che aumenta l’importanza naturale del Sile, è costituito dal fatto che il fiume attraversa una campagna coltivata con sistemi moderni che hanno modificato gran parte dell’assetto naturale del territorio.

Longato serramenti taglia il traguardo del mezzo secolo di attività

L’zienda Longato serramenti che ha compiuto il cinquantesimo anniversario di attività. Per l’occasione è stata organizzata una grande festa con i dipendenti, collaboratori, studi di progettazione, autorità quali il sindaco di Piombino Dese e il maresciallo della caserma dei Carabinieri del comune e varie imprese locali, per un totale di circa 200 persone. Il grande traguardo è stato festeggiato anche con un ringraziamento ai 55 dipendenti, che raggiungono gli 80 dipendenti se si contano gli agenti di vendita e gli installatori artigiani. L’attuale amministratore delega-

to Riccardo Longato, figlio del fondatore, ha ricordato gli inizi dell’impresa fondata e creata dal padre, che nel 1973 decise di intraprendere la nuova attività dopo qualche anno di lavoro da dipendente, i primi lavori riguardavano le lavorazioni in alluminio, negli anni ’80 la svolta con la produzione dei primi profili in alluminio a taglio termico. Negli anni ’90 entra in azienda il figlio Gianluca, la seconda generazione della famiglia Longato, allora l’azienda contava cinque dipendenti. Si è ricordato poi la svolta digitale degli anni ’90 e la crescita della realtà imprenditoriale con base a Piombino

Dese, con l’entrata in azienda di Riccardo, attuale ad, nel 2004. Numerosi passi avanti sono stati fatti da quel lontano 1973, in particolare per quanto concerne lo sviluppo tecnologico e strutturale passato dalla realizzazione della moderna sede nel 2007, ampliata ulteriormente nel 2022. Mentre nel 2013, per i quarant’anni di attività l’azienda apre il suo showroom di successo a Borgoricco. Un traguardo di grande importante non solo per l’azienda stessa ma anche per la comunità di Piombino Dese, territorio fertile e ricco di attività produttive e imprese. (s.v.)

20 www.lapiazzaweb.it Piombino Dese

Riconoscimenti. La domanda era stata presentata dal Comune alla Prefettura di Padova

Il Presidente Mattarella ha firmato il decreto: Trebaseleghe è ora Città

La richiesta della giunta Zoggia per il riconoscimento di Città indirizzata al Prefetto di Padova Raffaele Grassi è stata accolta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella poche settimane fa firmando il decreto di concessione. “È un risultato che abbiamo fortemente e caparbiamente voluto – spiega il sindaco Antonella Zoggia - e ha comportato un accurato lavoro da parte degli uffici comunali ed altri “addetti ai lavori”, fra cui l’ex segretario comunale e nostro concittadino Salvatore Palazzolo, che ha curato tutta la parte storica e generale,

del valore del nostro territorio e di quanto è stato costruito finora, in ogni campo, compresi chi c’era ed ora non c’è più e per chi verrà”. La popolazione passata da 4.270 abitanti nel 1871 agli attuali 13.023 (31 dicembre 2022).

Il notevole aumento è strettamente collegato, dal secondo dopoguerra ad oggi, alla radicale trasformazione del territorio comunale, da un paese prettamente agricolo a una delle realtà italiane più sviluppate dal punto di vista industriale e commerciale. Per l’alto numero delle iscrizioni nei registri delle imprese, Trebasele-

cano. La sola sede di Trebaseleghe conta circa 500 dipendenti.

E poi, Moncler Industries S.p.A, azienda internazionale quotata alla Borsa di Milano, che opera nel settore dell’abbigliamento e accessori alto di gamma e che nel 2021 ha superato i 2 miliardi di euro di fatturato di Gruppo. Ha a Trebaseleghe il polo di gestione industriale e di servizi per il brand Moncler, dove si trova anche il dipartimento incaricato alla gestione della filiera produttiva sia diretta che indiretta, oltre a un polo di eccellenza con diverse linee di prototipia, modelleria

“È un risultato che abbiamo fortemente e caparbiamente voluto – spiega il sindaco Antonella Zoggia – . Ha comportato un accurato lavoro da parte degli uffici comunali e di addetti ai lavori, fra cui l’ex segretario comunale e nostro concittadino Salvatore Palazzolo”

e che ringrazio di cuore. Questo titolo sono fiduciosa porterà una maggiore promozione e valorizzazione del nostro territorio, rafforzerà l’identità della nostra comunità e ci porterà riconoscimenti che andranno a vantaggio delle nostre attività produttive, sociali, sportive, culturali”. “I nostri cittadini del dopoguerra hanno creato in tempi brevi, oltre ad una moderna economia agricola, una realtà innovativa di industrie, di servizi, di attività commerciali, - prosegue il primo cittadino -. La nostra volontà era di evidenziare il ruolo storico di Trebaseleghe fin dalle epoche più antiche, sottolineare lo sviluppo recente in ambito industriale, dei servizi, del commercio e delle vie di comunicazione del nostro territorio posizionato strategicamente al confine delle grandi provincie di Padova, Treviso e Venezia, oltre che valorizzare l’evoluzione numerica e sociale della nostra comunità, accrescendo il senso di identità e tramandandone i “valori” che ne hanno caratterizzato lo sviluppo. Un riconoscimento

ghe viene definita un “Paese di imprese”. Al 31 dicembre 2020 risultavano iscritte alla Camera di Commercio di Padova 1362 imprese per un numero totale di 4729 addetti. Il settore agricolo comprende, oltre all’agricoltura tradizionale, quella ortofrutticola, l’arboricoltura e gli allevamenti. Esso è costituito da moderne imprese ben organizzate, e favorito inoltre dalla fertilità della terra, ricca di acque di sorgiva. L’attività manifatturiera occupa 1995 addetti, il 42,19% del totale degli addetti, con le due attività più note a livello mondiale: Grafica Veneta, primo player italiano e secondo europeo nel settore della stampa dei libri, con oltre 300 milioni di copie l’anno. Si articola su di una piattaforma produttivo/logistica di oltre 100.000 metri quadrati coperti. Nel 2021 ha acquisito la quota di maggioranza della Lake Book Manufacturing Inc. di Melrose Park (Illinois- USA) storica azienda attiva nella produzione dei libri, grazie alla quale si appresta a divenire leader anche nel mercato ameri-

e di produzione del campionario.

A Trebaseleghe a fine 2022 erano impiegate oltre 700 persone. Oltre a queste due grandi industrie di livello internazionale, vi sono numerose, importanti imprese manifatturiere che operano in particolare nella metalmeccanica, nell’agroalimentare, tessile, chimico, lavorazione del legno, edile. Gran parte della produzione viene esportata in tutto il mondo. Le aziende artigianali operano principalmente nei settori edilizio, metalmeccanico, falegnameria, tessile-abbigliamento, arredamento e artigianato di servizio, grazie alla loro creatività e all’uso delle più moderne tecnologie. Anch’esse esportano in tutto il mondo. Particolare menzione merita il settore vitivinicolo, che a Trebaseleghe ha avuto uno sviluppo particolarmente significativo fin dal dopoguerra con la produzione di vini pregiati e di grande qualità ampiamente riconosciuta sia a livello locale sia all’estero, in particolare in Europa e negli Stati Uniti.

Endrius Salvalaggio

21 www.lapiazzaweb.it Trebaseleghe
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Impianti sportivi. Conclusi i lavori di ristrutturazione che erano stati avviati un anno fa

Apre il palasport, sarà sede casalinga delle partite di Alta Volley Fratte

S ono terminati i lavori che ha tenuto il palasport di Trebaseleghe inutilizzato a causa di una ristrutturazione che è durata circa un anno. Gusto in tempo per le riaperture delle scuole e l’inizio di tutte le attività, ripartono finalmente i vari allenamenti e le competizioni per tutte le società sportive che utilizzano la struttura, gestita da Silvolley in convenzione col Comune di Trebaseleghe. L’appalto di ristrutturazione, che ha compreso lavori di efficientemento sismico di tutta la struttura più la sistemazione e l’adeguamento statico della copertura, si sono aggiunti anche lavori per opere che riguardano il miglioramento energetico per un totale complessivo di 1milione e duecento mila euro, finanziati utilizzando fondi dell’amministrazione e contributi GSE (gestore dei servizi energetici). Iniziato l’iter di affidamento nel 2021, i lavori sono iniziati a luglio 2022, pertanto subito dopo la chiusura delle attività sportive, cercando di contenere il più possibile i

tempi di realizzazione, in modo da creare minori disservizi possibili, soprattutto alle società sportive e alla scuole medie, che lo utilizzano per l’attività motoria. Il Palazzetto, che ormai ha circa 40 anni, necessitava di un intervento importante sul tetto, che negli ultimi anni presentava anche problemi di infiltra-

zioni d’acqua consistenti, nonché di lavori di adeguamento sismico e termico. Le opere di miglioramento strutturale e il rifacimento del tetto sono quindi state integrate con la coibentazione a cappotto delle pareti verticali del fabbricato, usufruendo anche degli incentivi GSE, e con l’aumento della produzione di energia rinnovabile attraverso un ampliamento dell’impianto fotovoltaico posto sul tetto. Oltre a questo sono stati fatti lavori di manutenzione e messa a nuovo con la manutenzione ordinaria dei

Scavi archeologici nel sottosuolo di piazza Marconi

È dalla fine di luglio che si stanno svolgendo degli scavi archeologici per indagare il sottosuolo di piazza Marconi di Trebaseleghe. Di recente sul luogo c’è stato un sopralluogo alla presenza di archeologi, progettisti dell’ufficio tecnico comunale, tecnici della parrocchia, dell’assessore Giuliano Mason e del sindaco Antonella Zoggia con il parroco Rolando Nigris. Sin dai primi scavi, sotto il manto di asfalto, sono stati trovati ossa umane e questo perché stiamo parlando di una chiesa che prima era stato anche un cimitero. Si è proceduto a scavare ed indagare, come richiesto dalla Soprintendenza, anche in via Roma, con la garanzia che una volta conclusi tutti gli accertamenti determinati, si potrà procedere speditamente con la realizzazione dei lavori. Il progetto, redatto dallo studio Negri e Fauro architetti associati, sarà realizzato per stralci. In tal

modo si ridurranno i disagi per i cittadini, mantenendo i parcheggi. Il primo stralcio interesserà via Roma e la parte sud ovest della Piazza. In accordo con la parrocchia e la curia, in corrispondenza della parte di Chiesa interessata dall’intervento, si approfitterà dei lavori di riqualificazione della piazza, per realizzare uno scavo con l’esecuzione di un drenaggio perimetrale a ridosso delle fondazioni e si collegheranno i pluviali della chiesa alla rete delle acque meteoriche.

“Bisognerà sostenere qualche disagio, ma quando i lavori saranno conclusi, i cittadini potranno trovare un luogo trasformato, - spiega il sindaco Antonella Zoggia - attraverso una riqualificazione dell’ambito intorno alla chiesa, maggiore spazio a verde, arredo urbano e nuove pavimentazioni per favorire la pedonalizzazione”. (e.s.)

dispositivi antincendio (estintori, porte rei resistenti agli incendi, dei dispositivi di segnalazione delle vie e uscite di sicurezza), rinnovo della pratica di prevenzione incendi, tinteggiatura di tutto il piano terra, spogliatoi, bagni, corridoi, pulizia straordinaria del Palazzetto, spazzatura e lavaggio delle pavimentazioni del campo da gioco e delle gradinate, pulizia dei 2 canestri e della struttura portante, dei servizi igienici, degli infissi, lavaggio completo delle vetrate interno ed esterno, intervento di pulizia delle aree verdi, sfalcio erba, spollonatura e innalzamento rami delle alberature presenti. Per non dover posticipare la riapertura della struttura che servono a tante società sportive della neo Città di Trebaseleghe e dei paesi limitrofi, per quanto riguarda la messa a punto degli spogliatoi si è dovuto rimandare i lavori di ristrutturazione

più consistenti al prossimo anno.

“Quest’anno per la prima volta il palasport ospiterà anche gli allenamenti e soprattutto il campionato

di volley A2 femminile – spiega il primo cittadino, Antonella Zoggia -, infatti la squadra di Alta Fratte Volley ha scelto proprio il nostro palazzetto e la nostra Città, come propria sede casalinga. Squadra, fra le altre cose, che è stata promossa proprio alla fine dell’ultimo campionato. Pertanto, dopo tanti anni avremo una squadra padovana che gioca nel campionato volley di A2 che inizierà il campionato da qui l’8 ottobre prossimo”. “Abbiamo fatto le corse per poter consegnare il palasport e finire i lavori importanti entro il 21 agosto. – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Giuliano Mason – Anche per questo desidero ringraziare gli uffici tecnici e le maestranze, per l’estrema disponibilità a tutte le modifiche e gli imprevisti che accadono sempre in appalti importanti come questi. Siamo contenti di restituire alla comunità di Trebaseleghe una struttura sportiva completamente rinnovata e adeguata agli standard di sicurezza e comfort più moderni”. (e.s)

22 www.lapiazzaweb.it Trebaseleghe
Il palazzetto, che ormai ha circa quarant’anni, necessitava di un intervento completoimportante

#Regione

Migranti.

“Il Veneto sta facendo la sua parte ma l’Europa è distante e assente”

Sotto pressione ancora una volta i sindaci e i prefetti alle prese con la gestione degli arrivi ancora numerosi e le inevitabili tensioni sul territorio

Con l’arrivo dell’autunno non si parlerà più di emergenza migranti, almeno non nei termini usati in queste ultime settimane. La questione, però, resta più aperta che mai e gli sbarchi, dopo la fisiologica flessione invernale, riprenderanno la prossima primavera e di nuovo si tornerà ad usare il termine emergenza. Sotto pressione, ancora una volta, i sindaci e i prefetti, alle prese con la gestione degli arrivi e le tensioni che inevitabilmente si creano. L’accoglienza diffusa è indicata come la via maestra ma le difficoltà non mancano. Nei mesi scorsi il presidente del Veneto Luca Zaia aveva proposto una cabina di regia con gli enti locali per sperimentare forme di accoglienza diffusa. A caldo, complici le numerose tensioni, questa

proposta non fu raccolta. Guardando però al futuro dei prossimi mesi una strategia condivisa è ormai irrinunciabile anche se di difficile realizzazione.

Zaia intanto tende la mano ai sindaci.

“Sono i sindaci che hanno conoscenza dei propri territori - mette in chiaroe sanno quale è il livello di ospitalità che possono garantire o hanno garantito. Non dimentichiamo che il Veneto ha dato ospitalità e un progetto di vita a oltre 550 mila migranti, che si sono insediati e integrati e rappresentano il 12 per cento popolazione regionale”.

Zaia continua sottolineando che “i sindaci stanno facendo la loro parte ma non possiamo continuare a chiamarli all’appello, pensando che si possa ospitare all’infinto. Al di là della sostenibili-

tà, serve dignità nell’ospitalità. Ma c’è anche una comunità che sta cambiano pian piano fisionomia e che avrà bisogno di modificare i propri modelli educativi, di servizi dell’educazione. Di questo nessuno parla”. Intanto resta sul piatto la necessità di dare una risposta di fronte all’emergenza. “Con questi numeri la situazione è insostenibile e l’Europa è latitante, - aggiunge il presidente del Veneto - è il convitato di pietra. Ma a voi sembra normale che l’Europa percepisca Lampedusa come il confine italiano, quando è lo stesso migrante che arriva a Lampedusa a pensare di essere in Europa. Ma l’Europa non c’è. Andate a chiedere in Ue che fine ha fatto la redistribuzione dei migranti che sbarcano e arrivano in Italia. Praticamente siamo a zero. Molto spesso, infine, stiamo dando assistenza per lo più a migranti economici, si pensi solo che solo l’8 per cento dei migranti arrivati avrà il riconoscimento dello status di rifugiato. Questo dà la dimensione dello sforzo che dedichiamo

anche ai migranti economici, quando invece dovremo dedicarci ad ospitare chi veramente scappa dalla morte. L’Europa - conclude il governatoredeve prendere la situazione in mano, e lo dice un europeista convinto, e non

lasciare sola l’Italia che non può diventare il ventre molle del Mediterraneo”.

Mario Conte: “Noi sindaci in prima linea, costretti a fare i salti mortali”

“Si chiede di risolvere un problema alla radice partendo dalle foglie”. Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto, sulla questione migranti sgombra il tavolo da ogni equivoco: “I sindaci sono l’elemento più basso della filiera, ma il problema deve essere risolto a monte”. Fa appello agli enti superiori, Europa in primis, affinché si mettano una mano sulla coscienza ed evitino uno scaricabarile che, via via, arriva fino ai comuni, “con i sindaci costretti a fare i salti mortali senza strumenti, senza spazi, senza risorse, passando per quelli che non sono in grado di gestire e soprattutto dovendo dare spiegazioni alle comunità”. Secondo Conte infatti, se un’emergenza viene gestita bene, viene anche capita: “Perché le comunità reagiscono bene a fronte di organizzazione e scelte condivise e spiegate, ma se ci sono casualità, imposizioni e cattiva gestione allora reagiscono male. Il Covid ce l’ha insegnato”. Una linea di pensiero che in questi giorni viene analizzata in occasione degli Stati Generali dei Comuni del Veneto, in programma a Verona, dove tra i tanti temi sul piatto c’è anche quello dell’emergenza umanitaria

dei migranti. “Noi sindaci siamo disponibili a fare la nostra parte, ma non possiamo risolvere da soli i problemi della migrazione dall’Africa, fermo restando che oggi stiamo gestendo Africa, Afghanistan, Ucraina e comunità locali, perché le emergenze sociali in essere sono tantissime”, precisa il primo cittadino di Treviso, sottolineando la fase

Agli Stati Generali dei Comuni veneti di Anci un appello per l’emergenza umanitaria

particolarmente difficile che i comuni si trovano a vivere, dai costi elevati agli sfratti. “In questo momento storico tutto è molto più complicato e non si tratta di una questione di volontà. Parlo con sindaci che politicamente dovrebbero essere molto più accoglienti, più aperti e disponibili, ma – racconta Conte – rispondono che non hanno né risorse, né spazi e temono, proprio per la fase par-

ticolare che stiamo attraversando, di non trovare nemmeno la sensibilità da parte della loro comunità”.Nella sua Treviso, alla ex caserma Serena, dal 2015 è attivo uno dei centri di accoglienza più grandi della regione. Passato da 600 a 180 presenze quando Matteo Salvini era ministro dell’interno, l’hub trevigiano in questi anni non è mai stato svuotato. Ora il riempimento è ricominciato. “Si va a fasi alterne, ma del resto o l’Europa decide di investire seriamente sui Paesi di partenza per cercarse di costruire un futuro a queste persone nei loro territori, oppure è necessario pensare a qualcosa di diverso”. Un gesto simbolico, un avvicinamento fra un’emergenza e un’esigenza, è in fase di realizzazione proprio in questi giorni.

“Stiamo censendo le esperienze professionali dei migranti che accogliamo alla Serena per provare ad avvicinare parte economica e sociale. Presenteremo l’elenco – spiega il sindaco di Treviso – alle aziende, agli artigiani, agli industriali. Poi però rimane il tema della casa, perché è davvero una questione tanto articolata”.

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Zaia, “raggiunti i livelli massimi di ospitalità”, alla ricerca di una strategia oltre l’emergenza
Mario Conte Luca Zaia

Regione

Il dibattito. Gli interventi dei sindaci di Padova, Vicenza e Verona

Dopo l’emergenza affrontata anche in Veneto in seguito agli sbarchi estivi i sindaci delle tre principali città della regione sono disponibili ad un confronto pragmatico sull’accoglienza diffusa e sulle soluzioni per affrontare l’arrivo dei migranti. Ecco le loro posizioni

Sergio Giordani (Padova):

“Orgoglioso della nostra risposta”

“Sono assolutamente convinto che la scelta di collaborare a Ferragosto con la Prefettura sia stata giusta; la rivendico, e ha protetto la città, l’unica cosa che a me interessa. Spero sia chiaro a tutti che, in quei giorni, con tutti i “no” che venivano opposti all’accoglienza diffusa, se non avessi aperto io le porte a una soluzione temporanea, per senso di responsabilità e collaborazione Istituzionale, oggi a Padova con probabilità ora avremmo un hub”. “Sono orgoglioso, come sempre, della nostra straordinaria Padova e della sua gente. Dalle cittadine e i cittadini dei quartieri interessati, alle parrocchie, alle associazioni, alle scuole, alla Croce Rossa tutte e tutti hanno compreso la scelta temporanea ed emergenziale e hanno aiutato come potevano. Mi ha commosso sapere che dei bambini hanno fatto trovare delle lettere per i profughi. Questa è Padova, al netto delle grandi e piccole strumentalizzazioni”.

“Ribadisco con schiettezza e serenità quello che ho sempre detto: sono contrario a maxi hub. Una scelta sbagliata e miope che rappresenterebbe un grave fallimento del sistema di gestione nazionale, un problema per la comunità, una soluzione non dignitosa per chi viene ospitato, con le ovvie conseguenze sul territorio. Farò tutto quello che posso fare per evitare imposizioni in questo senso nei prossimi tempi. A Padova come a Roma, lavoriamo perché si prenda atto che un’estate come questa sempre sull’orlo dell’emergenza non ci deve più essere. Usiamo il tempo che abbiamo davanti per trovare soluzioni virtuose frutto di buon senso, pragmatismo e cooperazione, soluzioni che, per essere buone, non possono che prevedere di sistemare queste persone in piccoli nuclei diffusi”.

Giacomo Possamai (Vicenza):

“Anticipare i tempi, ciascuno faccia la sua parte”

“Come amministratori, siamo oggi chiamati a lasciare da parte valutazioni di mera utilità elettorale a breve termine e, invece, a concentrarci su soluzioni che siano effettivamente efficaci e utili per le nostre comunità. Dobbiamo anticipare i flussi migratori, lavorando a stretto contatto con le organizzazioni internazionali e nazionali, per sviluppare piani d’azione condivisi, chiari e ben definiti. Insieme a tanti altri sindaci del nostro Veneto e del paese, in questi mesi abbiamo insistito su un principio di base: dobbiamo distribuire equamente le persone all’interno di tutto il nostro territorio. Se tutti fanno la loro parte, proporzionalmente, questa è una sfida che possiamo vincere. L’accoglienza diffusa è un approccio che evita la concentrazione di migranti in un unico luogo, soluzione che si è già rivelata completamente errata. Ogni quartiere può contribuire in modo unico all’accoglienza, offrendo opportunità culturali, sociali e di lavoro. Questo è l’approccio che può contribuire a ridurre le tensioni e promuovere la coesione sociale. Dobbiamo investire in servizi che promuovano l’integrazione linguistica, culturale e sociale dei migranti. Una persona che arriva nei nostri territori deve trovare un’abitazione dignitosa, ma deve anche avere modo, rapidamente, di conoscere la nostra lingua e le nostre tradizioni per potersi integrare. Su queste basi sono estremamente disponibile a lavorare nei prossimi mesi con Governo, presidente Zaia e i miei colleghi sindaci, nella speranza di arrivare alla prossima estate senza trovarsi, un’altra volta, punto a capo, ma capaci di affrontare la questione con uno sguardo lungo e vincente nella gestione dei flussi migratori.”

Damiano Tommasi (Verona):

“Collaborare

“Il legislatore non assegna ai Sindaci ruoli specifici nella gestione dei migranti, ma non possiamo non fare la nostra parte anche perché ci sono due aspetti decisamente dirimenti. Il primo è rappresentato dalle ricadute sui territori: la regia nazionale ha il bisogno e il dovere di confrontarsi; il secondo è legato al tipo di risposta e ai servizi da garantire. Purtroppo temo che, come è già stato in passato e come avviene su certi temi delicati, che diventano elettorali, le polemiche prendano il sopravvento sul dialogo. Io non mi stancherò mai di ripeterlo: il fenomeno migratorio va gestito con criterio nella distribuzione dell’accoglienza che, ricordo, è in capo alle Prefettura, ma serve un supporto delle amministrazioni. Questo ovviamente risolverà parte della questione, ma non basterà perché le prefetture hanno bisogno anche del dialogo con il privato sociale, con le realtà che con competenza e professionalità possono seguire questi fenomeni. Altrimenti tutto viene esasperato. Oggi il Comune sostiene 62 rifugiati, tra cui donne e minori, con l’accoglienza diffusa. Al momento invece non abbiamo spazi a portata di mano da gestire, già pronti, come Cas. Credo, semmai, che uno degli ambiti su cui si potrebbe investire di più sia quello di dialogare con associazioni di categoria come quelle dell’agricoltura, o Confcommercio: hanno l’accesso ai flussi, controllati, per quanto riguarda ambiti lavorativi. E aziende hanno bisogno di lavoratori. Io confermo la mia disponibilità a lavorare in questo senso con tutti quelli che comprendono che non è con i grandi Hub che si può fare il bene del nostro Paese e di queste persone costrette alla fuga dai loro territori di origine”.

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“Accoglienza diffusa, siamo pronti al confronto”
con le prefetture e il privato sociale”

L’intervista.

più forte, adesioni coerenti con un partito in crescita”

Italia in Veneto è

Si parla molto in questo momento dei cambi di partito che stanno interessando alcuni gruppi, soprattutto la Lega. Chiediamo a Flavio Tosi, coordinatore veneto, com’è la situazione di Forza Italia?

“Oggi Forza Italia a livello nazionale, anche perché abbiamo un leader credibile, capace e competente come Antonio Tajani, riesce a dare l’affidabilità che gli elettori cercano. Una volta c’era più ricerca di demagogia, più populismo nelle scelte, ma oggi prevale il pragmatismo e la concretezza che Forza Italia riesce a offrire. Anche a livello veneto oggi siamo considerati un partito in crescita, con una base che si allarga e con persone credibili e capaci di amministrare. Insomma, stiamo recuperando il terreno che una volta in Veneto avevamo perso”.

Ci sono nomi in questi cambi che stanno facendo scalpore. Può confermarne qualcuno?

“Finchè non si fanno annunci ufficiali, per rispetto degli interessati, non confermo nulla. È vero però che di

settimana in settimana comunicheremo nuove adesioni a tutti i livelli, comunale, provinciale e regionale”. Quindi è vero che c’è un certo fermento?

“Assolutamente sì. Oggi Forza Italia è un partito forte, i sondaggi ci danno come secondo partito a livello nazionale. Non siamo più il terzo partito. Questo porta ovviamente a nuove adesioni: Forza Italia,

contrariamente a quanto dicevano i corvi di sventura, è in crescita”. La scomparsa di Silvio Berlusconi ha aperto necessariamente una nuova fase nel partito e ci si presenta a due appuntamenti importanti prossimamente: le elezioni europee del 2024 e le elezioni regionali nel 2025. Come sta lavorando Forza Italia per consolidare la crescita del partito?

“D opo la scomparsa del nostro grande presidente molti prefiguravano sciagure. Il nome di Berlusconi e quello di Forza Italia sono stati un binomio inscindibile, ma i nostri elettori votavano e votano il partito per i valori al suo interno. Finora siamo stati un partito con poche sedi, pochi iscritti, poche riunioni: ora stiamo riorganizzando Forza Italia affinché diventi più presente sul territorio, anche in vista delle europee e delle amministrative. L’anno prossimo si vota in più di metà dei Comuni del Veneto e dell’Italia: è fondamentale avere un partito vero, organizzato e presente”.

Tema regionali. Se Zaia non potesse ricandidarsi, si è fatto il nome Flavio Tosi. È uno scenario possibile?

“A ndrebbe prima compreso se ci sarà un altro mandato per Luca Zaia. In questo scenario, ovviamente sarebbe lui il naturale candidato. A oggi tuttavia, se si dovesse fare una scommessa, è molto poco probabile che ci possa essere un ulteriore mandato. In questo caso dunque

nel 2025 si andrà a votare in nove regioni e a quel punto Tajani, Meloni e Salvini si confronteranno e faranno le loro proposte in base anche al risultato delle prossime europee. In questo contesto la Lega è già molto rappresentata, dunque è normale che Fratelli d’Italia e Forza Italia avanzeranno una loro proposta”. L e figure politiche di cui nelle prossime settimane verrà confermato il passaggio di partito rischiano di minare i rapporti degli alleati di centrodestra?

“A ssolutamente no. Quello che conta è che resti nel centrodestra, nella stessa alleanza. Per molto tempo Forza Italia ha visto propri iscritti andare in altri partiti di centrodestra, dunque il fenomeno opposto resta comunque fisiologico. Nessuno degli alleati si pone il problema: quello che conta è che si resti nel centrodestra, nella stessa alleanza. Anzi, in verità stiamo assistendo a migrazioni anche da altri partiti come il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico”.

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L’analisi del coordinatore Flavio Tosi, dai nuovi ingressi agli impegni elettorali
“Forza
sempre
Regione
Falvio Tosi, coordinatore veneto di Forza Italia.

Economia. L’assessore regionale Roberto Marcato illustra

“Avanti con i nuovi distretti del commercio, sono strumenti collaudati ed efficaci”

Sul fronte ambientale destinati 31,3 milioni di euro dal Pnrr per la bonifica delle aree contaminate. Maestri vetrai di Venezia: “raccontano al mondo l’unicità di questa arte”

Attenzione allo sviluppo del commercio locale per ridare vita ai centri urbani, tutela dell’ambiente attraverso interventi di bonifica dei “siti orfani” e promozione delle eccellenze che danno lustro all’artigianato veneto. Sono questi alcuni dei fronti, tra gli altri, sui quali Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico, energia e Legge Speciale per Venezia si sta muovendo in queste settimane mettendo a disposizione risorse e iniziative a sostegno del tessuto produttivo veneto, a tutti i livelli. Riguardo al commercio prosegue infatti l’impegno della Regione nel favorire la nascita e l’attività di nuovi distretti del commercio, sia urbani che territoriali, diventati uno strumento fondamentale per rilanciare e ravvivare la rete di negozi e attività di centri grandi e piccoli.

Agli inizi del mese Marcato ha annunciato infatti l’approvazione da parte della giunta della delibera che iscrive nell’apposito elenco regionale 22 nuovi distretti del commercio (13 distretti urbani e 9 territoriali) con il coinvolgimento di 39 Comuni. Sale così a 139 il totale dei distretti regionali (95 urbani e 44 territoriali) con il coinvolgimento di 248 amministrazioni comunali. “Il modello dei distretti del commercio - commenta l’assessoresi sta dimostrando sempre più vincente rispetto all’obiettivo di rivitalizzare i centri urbani del Veneto. Lo dimostra anche quest’anno il numero di richieste ricevute, ma soprattutto la qualità dei progetti presentati. Abbiamo continuato a lavorare molto in questi anni con i Comuni, attraverso l’ANCI, e con le associazioni di categoria per arrivare a far sì che i distretti diventassero strumenti efficaci e davvero i risultati ci danno ragione. I distretti del commercio oggi in Veneto sono strumenti già collaudati e apprezzati dagli imprenditori, che, grazie alla stretta collaborazione con le amministrazioni comunali, stanno diventando vero e proprio volano per il rilancio commer-

ciale del nostro tessuto urbano e delle attività che lo rendono vivo”.

Non viene meno poi l’attenzione all’ambiente e alla laguna di Venezia con il via libera ai nuovi interventi dei “siti orfani” contaminati con l’obiettivo di completare la riqualificazione entro i primi tre mesi del 2026. I “siti orfani” sono aree contaminate il cui ripristino risulta essere, per diverse motivazioni, a carico della pubblica amministrazione, principalmente ai Comuni. In questi casi responsabile dell’inquinamento non è stato individuato o non risulta individuabile oppure, se identificato, non provvede agli adempimenti previsti dalla normativa in materia di bonifiche di siti contaminati, né vi provvede altro soggetto eventualmente interessato, come ad esempio il proprietario privato dell’area. Ora la Regione finanzierà con 31,3 milioni del Pnrr dieci interventi. Di questi sei sono ricadenti nel territorio del Bacino scolante nella Laguna di Venezia, situati nei comuni di Spinea, Cavallino Treporti, San Martino di Lupari (PD) e Venezia (tre interventi) per un importo pari a 19 milioni di euro; quattro invece nel restante territorio regionale e riguardano i Comuni di Adria, Portogruaro, Isola Rizza e Sarego, per un importo di 12 milioni di euro. “Prosegue senza sosta il lavoro di tutela dell’ambiente e la nostra preziosa laguna a supporto delle amministrazioni comunali - spiega Marcato -. Si tratta di cifre importanti che confermano il nostro impegno per porre rimedio al grave problema dei siti orfani. Negli ultimi anni, a partire dalle risorse legate alla Legge Speciale per Venezia, abbiamo messo in campo un numero crescente di finanziamenti per garantire la restituzione alle rispettive comunità di aree che sono state inquinate da gente senza scrupoli. In questo caso grazie al Pnrr, mettiamo a disposizione ulteriori risorse, di cui una parte importante nel territorio del Bacino Scolante nella Laguna di Venezia.

L’assessore inoltre ha presentato l’edizione 2023 di “The Venice Glass Week”, il festival internazionale dedicato all’arte vetraria che ha coinvolto oltre duecento realtà partecipanti in 250 eventi tra Venezia, Murano e Mestre. “La Regione ha, da sempre, voluto essere vicina a questi maestri artigiani. - conclude - E lo facciamo anche con la The Venice Glass week per raccontare al mondo quale unicità straordinaria sia il vetro di Murano. Qui celebriamo la capacità di reazione e resistenza di questi maestri artigiani, artisti straordinari”.

30 www.lapiazzaweb.it Regione
le recenti attività
Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico

La pubblicazione. In Veneto sono 3.700 i prodotti della filiera corta

del Territorio”, un viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche locali

Raccontare la bellezza e la bontà che nascono sui territori, valorizzando i prodotti e i produttori che, da sempre, sono i veri custodi delle tradizioni enogastronomiche locali: è per questo che Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha dato vita nel 2015 a “Sapori del Territorio”, il brand che negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui l’azienda è presente, raccoglie oggi più di 8.800 referenze a scaffale provenienti da oltre 1.000 produttori locali. Nel solo Veneto sono 3.700 i prodotti presenti nei punti vendita che arrivano da 700 produttori della regione. Un progetto con il quale Aspiag Service rafforza il legame profondo con i territori, promuovendo le filiere corte, raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale, i loro artigiani produttori e i luoghi dove nascono.

“Sapori del Territorio”, infatti, non parla solo di prodotti ma della storia delle persone che li realizzano, strettamente connessa ai territori di provenienza, un racconto che Aspiag Service Despar ha scelto di valorizzare con attività e iniziative di comunicazione che hanno lo scopo di rendere riconoscibili i prodotti di eccellenza attraverso un marchio dedicato che contraddistingue le referenze regionali all’interno del punto vendita, mettendo in risalto le caratteristiche e le peculiarità del prodotto e, soprattutto, delle

aziende produttrici locali. A questo scopo Aspiag Service Despar promuove anche degustazioni ed eventi per far conoscere a fondo le caratteristiche delle produzioni a chilometro zero fungendo da cassa di risonanza per quei piccoli artigiani del buon cibo che meritano di essere conosciuti da quante più persone possibili.

“Sapori del Territorio” è inoltre una testimonianza concreta della strategia di sviluppo sostenibile di Aspiag Service Despar che

ha proprio tra le sue linee guida l’importanza di valorizzare il territorio e le migliori produzioni locali, generando evidenti benefici positivi in ambito economico, sociale e ambientale, con l’obiettivo di accompagnare le imprese locali verso nuove vie di sviluppo, di crescere in modo etico rispettando l’ambiente e di valorizzare gli aspetti della cultura di un territorio che passano anche attraverso un elemento profondamente identitario come i prodotti della tradizione.

Tre domande a Antonello Santi, Direttore Vendite e Trade Marketing di Lattebusche

1.Quando è iniziata la storia di Lattebusche e come è cambiata nel tempo la Cooperativa?

Lattebusche è una cooperativa che ha sede a Busche, in provincia di Belluno, zona ricca di pascoli ai confini del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, patrimonio UNESCO. Nata nel 1954 per iniziativa di 36 Soci fondatori, la Latteria Sociale Cooperativa della Vallata Feltrina, oggi Lattebusche, è passata in quasi 70 anni di storia da piccola azienda locale a importante realtà del settore lattiero caseario. Ha sempre mantenuto i valori e i pilastri su cui è stata fondata a partire dall’impegno di puntare sulla filiera produttiva locale utilizzando il latte dei propri Soci produttori. Una delle ragioni del successo di Lattebusche è la continua innovazione, assieme all’orientamento alla soddisfazione del Cliente e alla Qualità delle produzioni. La gamma di prodotti è ampia e profonda: 4

formaggi DOP, come Piave, Grana Padano, Asiago e Montasio, formaggi tipici, latte, latticini e formaggi biologici, latte Alta Qualità e gelati a base di latte fresco.

2.Come è nata la collaborazione con Aspiag Service Despar e che cosa significa per voi essere parte del brand Sapori del Territorio in termini di valorizzazione dei produttori e delle filiere locali?

La collaborazione con Aspiag è nata molti anni fa ed è cresciuta nel tempo, sia in termini di presenza che di visibilità per i nostri prodotti nei loro punti vendita; una crescita graduale ma sempre in forte consolidamento. Da sempre ci accomunano i medesimi valori e filosofie aziendali, quali il rispetto e la valorizzazione del territorio e del suo tessuto socioeconomico. Sono proprio i prodotti tipici di qualità, valorizzati in Aspiag con il brand “Sapori del Territorio”, il file rouge che lega Lattebusche

a questo importante Gruppo e che ci permettono di tutelare la nostra Terra e i nostri Soci, “custodi” del nostro bellissimo territorio montano, notoriamente fragile e difficile da vivere.

3.Centrali nella strategia di sviluppo di Lattebusche sono la sostenibilità e il rapporto con il territorio, come li mettete concretamente in pratica nella vostra attività?

Lattebusche è un’azienda che ha sempre cercato di crescere in armonia con il territorio, la fonte della propria eccellente materia prima, il latte fresco, che dona caratteristiche organolettiche distintive e talvolta uniche alle proprie produzioni. Fondamentale è anche l’impegno di Lattebusche nel garantire le condizioni per cui i propri Soci allevatori possano rimanere in montagna, mantenendo un presidio fondamentale per la cura dell’ambiente naturale. Al centro del progetto di Lattebusche c’è il consumatore. Per

questo motivo l’azienda, oltre a continui e rigorosi controlli lungo tutta la filiera (oltre 500.000 all’anno), ha destinato importanti investimenti per l’aggiornamento tecnologico degli impianti produttivi, garantendo così elevati standard qualitativi e igienico sanitari.

Un rapporto sempre più stretto con i produttori locali: quando la GDO accorcia la distanza tra produttore e cliente

Unire localismo e sostenibilità per generare valore condiviso, supportando un consumo consapevole e uno sviluppo sostenibile del tessuto produttivo locale, stringendo legami sempre più forti con i produttori del territorio: sono questi i presupposti su cui si fonda l’impegno di Aspiag Service Despar per valorizzare, attraverso la propria rete distributiva, i prodotti tipici realizzati grazie alla passione e alla competenza di tante imprese che hanno le loro radici nelle cinque regioni in cui siamo presenti. Un rapporto tra Aspiag Service Despar e i produttori locali che nasce dalla comune volontà di valorizzare le produzioni di eccellenza e che si fonda sulla consapevolezza degli aspetti positivi che una filiera corta presenta sia per i produttori che per il cliente finale in termini di sviluppo delle economie e delle realtà locali, di minor impatto ambientale, di maggiore trasparenza e tracciabilità e non ultimo della maggiore focalizzazione sulla qualità dei prodotti. Un legame con i produttori del territorio che ha anche lo scopo di facilitare la crescita del valore del sistema produttivo agroalimentare locale attraverso il potenziamento e l’innovazione di canali promozionali e di commercializzazione che possano favorire la nascita di sinergie e collaborazioni tra le diverse realtà. In questo quadro si inserisce la partecipazione di Aspiag Service Despar a manifestazioni ed eventi sul territorio quali “Made in Malga” e “Formaggio in Villa” che rappresentano occasioni per rafforzare la relazione con i produttori, ribadendo il ruolo di Aspiag Service Despar come promotore delle filiere locali all’interno del mercato della grande distribuzione.

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“Sapori
di Annamaria Buso Responsabile progetto Sapori del Territorio Aspiag Service Despar
Regione
Antonello Santi

All news. Informazione locale ogni 20 minuti. Dalle 7 di mattina tutti i giorni,

tutto il giorno

Radio Veneto24 è davvero la radio che mancava

Grande entusiasmo intorno all’iniziativa editoriale che offre informazione locale no stop, in onda già su app, streaming, smart device

Data di nascita: lunedì 4 settembre 2023. Segni particolari: unica nel suo genere. È questa la carta di identità di Radio Veneto24, la prima radio all news in Veneto che ha ufficialmente iniziato le trasmissioni con il primo lunedì di settembre. Un successo travolgente per i primi giorni di messa in onda: innumerevoli i feedback positivi degli ascoltatori che hanno iniziato a seguire i notiziari e le rubriche quotidiane attraverso la app (per Ios e Android), i dispositivi smart, lo streaming nel sito. Radio Veneto24 ha dimostrato di essere davvero la radio che mancava, catalizzando l’attenzione dei veneti che hanno scritto, commentato, chiesto maggiori informazioni su questa iniziativa editoriale fortemente voluta da Give Emotions, editore anche dei mensili La Piazza e della testata web quotidiana Lapiazzaweb.it.

I NOTIZIARI.

Radio Veneto24 propone informazione locale ogni 20 minuti.

Dalle 7 di mattina tutti i giorni, tutto il giorno, la redazione si occupa di informare senza stop gli ascoltatori. Politica, cronaca, attualità, economia, ma anche informazione di servizio, cultura, sanità sono i temi che trovano spazio nei notiziari in continuo aggiornamento. Un flusso ininterrotto di notizie che sono scritte e lette dai due redattori: Marta Zatta e Mirco Cavallin, coordinati dal direttore Giorgia Gay. Sul campo, ogni giorno a raccontare le storie del territorio, ci sono i corrispondenti locali: Sara Busato da Padova, Marika Andreoli da Venezia, Elena dal Forno da Treviso, Antonio Di Lorenzo da Vicenza, Alessia Soriolo da Verona, Giovanni Monforte dal Veneto Orientale. A completare il team, lo speaker Matteo Zini, Calogero Gambino in produzione.

LE RUBRICHE QUOTIDIANE.

Il palinsesto di Radio Veneto24 propone rubriche quotidiane a cura di opinionisti esperti in diversi settori: Riccardo Sandre per l’economia, Stefano Edel per lo sport, Micaela Faggiani per “Protagonisti a Nordest” e “Mondo Donna”, che vi abbiamo presentato nel precedente numero del nostro giornale. A loro si è aggiunta anche la voce di Alda Vanzan con la rubrica quotidiana “Alda Frequenza, Politica e dintorni”. Veneziana, giornalista e scrittrice, firma de Il Gazzettino, si occupa di politica, cronaca, costume. Ha raccontato le elezioni che hanno fatto la storia del Veneto, i retroscena della vita dei partiti e firmato inchieste sui costi della politica e sulle “parentopoli” in società pubbliche, dalle autostrade alle aziende di trasporto.

Alda Vanzan

Veneziana, giornalista e scrittrice, firma de Il Gazzettino, si occupa di politica, cronaca, costume. Ha raccontato le elezioni che hanno fatto la storia del Veneto, i retroscena della vita dei partiti e firmato inchieste sui costi della politica e sulle “parentopoli” in società pubbliche, dalle autostrade alle aziende di trasporto

Grande l’attenzione di Radio Veneto24 per lo sport, grazie a una redazione dedicata che si occupa di informare sulle discipline più seguite ma anche sugli sport minori. A cura di Stefano Edel è l’appuntamento quotidiano con il calcio delle squadre venete di serie A, B e C. Appuntamenti settimanali sono poi dedicati alla pallavolo (serie A e B) con Giovannni Monforte e al Rugby veneto di serie A e B con Cristiano Aggio, che si occupa anche di raccontare il calcio veneto “minore”. Al basket dà voce Mirco Cavallin, a cui è affidato anche il riepilogo degli ap-

puntamenti del weekend sportivo, ogni sabato. Infine, spazio alle altre discipline sportive nella rubrica settimanale a cura di Monforte. Tra i contenuti quotidiani, trova anche spazio un appuntamento con il notiziario della giunta regionale del Veneto a cura dell’Agenzia Veneto Notizie. E poi spazio alle rubriche “Le buone abitudini” ed “Eventi e spettacoli”, mentre altre sono di imminente attivazione: Salute e Agricoltura. Insomma, il palinsesto già ricco è destinato a crescere ancora con l’unico obiettivo di informare, sotto ogni punto di vista.

COME ASCOLTARCI.

A casa, a lavoro, in mobilità: Radio Veneto24 è sempre accessibile. Al momento è possibile ascoltare i contenuti attraverso la app scaricabile negli store, con gli smart device attivabili attraverso il comando vocale “Alexa, fammi ascoltare Radio Veneto24”, in streaming dal sito www.veneto24.it. Imminente la diffusione anche nel sistema Dab, destinato ad affiancarsi al “vecchio fm”.

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Lavoro, alimentazione, attività fisica: ricominciare nel segno del benessere

Si torna alla routine quotidiana

Settembre è un mese in genere difficile: ricomincia la routine quotidiana e, dopo le vacanze, è faticoso ritornare a mantenere i ritmi sostenuti della vita di tutti i giorni. La ripresa può essere impegnativa, a volte anche causa di stress – il lavoro, il traffico, le corseeppure qualche piccolo accorgimento per combattere la “sindrome da rientro” e ripartire ritrovando energia e motivazione può essere utile. Il rientro al lavoro e l’organizzazione delle giornate produttive, fra impegni scadenze e appuntamenti, sono passaggi che vanno affrontati gradualmente, per consentire a mente e fisico di riabituarsi alla routine pre-vacanza. Può essere una buona abitudine fare una programmazione compilando delle “to do lists”, “planning” con gli obiettivi da raggiungere nell’arco della giornata. Affinché si possa adempiere a tutti i compiti, è bene partire con pochi obiettivi e cercare di portarli a termine nel modo migliore possibile. E’ utile pensare al mese di settembre come un tempo per “carburare”, incrementando gradualmente la lista delle cose da fare, fino ad arrivare allo standard cui si è abituati. All’interno dei planning vanno inserite anche le attività lavorative. E’ stata dura riprendere a lavorare dopo un periodo di svago e ancora risulta faticoso mantenere i ritmi e gli orari di quando si è a pieno regime; il trucco è vivere questa fase con più serenità possibile, limitando l’ansia e cercando Prosegue alla pag. seguente

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SETTEMBRE 2023
“Sindrome da rientro”, i segreti per ripartire alla grande
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Giovani e Salute

Tornare a scuola senza avere nostalgia delle vacanze

Si torna alla routine

Segue dalla pag. precedente

Ricominciare non è facile per nessuno e, come gli adulti devono riprendere a settembre la loro routine così anche i bambini e i ragazzi devono fare i conti con il tanto temuto inizio della scuola, dopo tre mesi di relax! Le vacanze sono già un ricordo lontano e la campanella di scuola ha già decretato il nuovo inizio ma ancora si fa fatica a trovare il ritmo giusto e la giusta concentrazione: bisogna svegliarsi presto, fare i compiti, studiare…. Ma ci sono anche gli aspetti positivi che rendono piacevole il ritorno a scuola: si ritrovano gli amici, ricominciano le gite, si può stare in compagnia e riprendono le uscite. Se da una parte, però, rivedere i compagni di classe può aiutare ad affrontare meglio la scuola, dall’altra, nonostante i libri delle vacanze estive, non si è più abituati alla routine scolastica fatta di compiti, verifiche, interrogazioni, lezioni… All’inizio può sembrare pesante, ma si può iniziare con il cambiare le abitudini: ad esempio, si potrebbe andare a dormire prima, in modo tale da fare meno fatica a svegliarsi la mattina più attivi per seguire attentamente le lezioni e fare i compiti. Bisogna, poi, sempre iniziare con calma e procedere gradualmente: i primi giorni è possibile ambientarsi facendo lezioni più brevi e meno intense, con un carico più limitato di compiti, in modo equilibrato senza ecces-

si faticosi che possono scoraggiare in partenza. Lo studio, poi, non deve occupare tutto lo spazio nella giornata dei ragazzi che devono poter coltivare le loro passioni. È bene, dunque, insegnare sia ai più grandi sia ai più piccoli a pianificare la giornata: andare a scuola, fare i compiti dandosi degli orari e delle scadenze, per poi finire all’orario prestabilito e ricompensarsi con un’uscita con gli amici, la pratica di un hobby o di un’attività sportiva.

Lo sport, peraltro, è fondamentale per i ragazzi: aiuta a mantenerli attivi, a sfogarsi e a sviluppare la loro vita sociale.

Per muoversi di più, inoltre, i ragazzi, potrebbero andare e tornare da scuola a piedi o in bici!

Accompagnare l’attività scolastica ad una dieta sana ed equilibrata è fondamentale: mangiare bene migliora lo sviluppo fisico e cognitivo dei ragazzi, aiutandoli a mantenere la concentrazione in classe, durante il pomeriggio mentre studiano e fanno i compiti e anche nelle attività sportive.

Ci può essere l’ansia soprattutto per chi inizia un nuovo percorso e non conosce nessuno e cambia insegnanti; in questo caso, anche se un po’ di paura ci può stare, è bene contenerla e vivere il passaggio con curiosità ed entusiasmo verso nuovi obiettivi di crescita.

di svolgere al meglio le incombenze lavorative, la cui mole all’inizio è bene sia contenuta per poi incrementare con progetti più impegnativi in un secondo momento. Dopo le vacanze, inoltre, è bene tornare ad una sana alimentazione, dopo le concessioni e gli abusi estivi. Questo non significa sottoporsi ad un regime alimentare punitivo e restrittivo, ma semplicemente corretto e bilanciato: una persona che segue uno stile di vita sano tutto l’anno non compromette il lavoro svolto per qualche giorno di relax! Le vacanze, al contrario, possono essere produttive anche da questo punto di vista perché aiutano a ricaricare il corpo e la mente abbassando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress che è causa, ad esempio, di gonfiore e ritenzione idrica. Non produce risultato ridurre drasticamente le calorie: il corpo e la mente non daranno gli stimoli giusti per le attività della ripresa già di per sé faticosa e impegnativa; al contrario si può optare per una dieta bilanciata nei suoi macronutrienti e con i dovuti sfizi che una volta a settimana sono più che meritati. Non va trascurata l’idratazione che aiuta ad eliminare il gonfiore, a drenare i liquidi in eccesso, ma anche a mantenere il tono muscolare.Si riparte anche con l’attività fisica che scarica le tensioni e fa stare bene. Anche in questo caso il segreto è la gradualità con cui si torna a praticare l’esercizio fisico, per ritrovare lentamente durata ed intensità negli allenamenti, stabilendo degli obiettivi raggiungibili e per questo gratificanti nei risultati non solo sul piano fisico ma anche psicologico. Le sedute di allenamento vanno programmate con cura e nel rispetto dei propri limiti.Riprendere piano piano tutte le attività, iniziando a mangiare sano e facendo movimento, il tutto gradualmente senza imporsi di riuscire a raggiungere immediatamente i livelli precedenti alle vacanze rappresenta dunque un buon inizio. Calma e pazienza, insomma, sono le parole chiave. Può sembrare stressante pensare alla routine quotidiana e questo è il motivo per cui è bene dedicare del tempo al relax ma anche continuare a praticare attività all’aria aperta, proseguendo anche se in modo più limitato ciò che più di frequente si fa nel periodo estivo: uscite, passeggiate, viaggi, senza rinchiudersi drasticamente in spazi chiusi. Fra le attività da praticare all’aria aperta potrebbe essere una buona idea quella di fare un po’ di meditazione; bastano anche pochi minuti al giorno! La meditazione aiuta ad abbassare i livelli di cortisolo e migliora lo stato di salute. Aiuta, insomma, ad affrontare le giornate, soprattutto quelle stressanti, in modo lucido e controllato. Aiuta, inoltre, a migliorare la respirazione e a bruciare gli accumuli di adipe migliorando il metabolismo. Bisognerebbe, poi, per far fronte a giornate piene ed impegnative, dedicare il giusto tempo al sonno: almeno 8 ore a notte gli adulti, 10-12 ore i più piccini. La mattina si è più ricchi di energie, con ricadute positive anche sull’attività cerebrale. Infine, è bene ritagliarsi qualche momento da dedicare a qualcosa che sia appagante e che faccia stare bene: una giornata di shopping per ricompensarsi, una serata fuori con gli amici, un pomeriggio al parco…; insomma ogni tanto è anche giusto dedicarsi una piccola coccola, prendersi del tempo da regalare a se stessi e alle passioni per compensare gli sforzi che si fanno durante l’anno e di cui si capisce la mole proprio al rientro dalle vacanze, quando diventa difficile la ripresa. Per ricominciare e per portare avanti una routine che durerà gran parte dell’anno è bene, dunque, avere equilibrio e consapevolezza, gli eccessi al contrario non aiutano!

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Buone pratiche. Anche l’Università di Padova fra le 139 organizzazioni mediche e scientifiche

Un’alleanza globale per incentivare l’attività fisica

Nellosport la salute. E’ in estrema sintesi il messaggio che dal mondo scientifico e da quello medico viene sostenuto a gran voce per promuovere la pratica dell’attività fisica. E’ un trend confermato quello dell’aumento in tutto il mondo di malattie croniche non trasmissibili, tra cui la malattia coronarica, l’ictus, l’ipertensione arteriosa, il diabete tipo 2, la demenza, la depressione e i tumori. Spesso queste malattie sono associate a una mancanza di attività fisica. Ed è partendo dalle constatazioni di questi presupposti che 139 organizzazioni mediche e scientifiche, insieme a istituzioni sportive e governative si sono unite a sostegno di una “Alleanza globale per la promozione dell’attività fisica”, tra queste anche l’Università degli Studi di Padova. A livello globale, è stato riscontrato, i livelli di attività fisica nella popolazione sono inferiori a quelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una mancanza o un’inadeguata quantità di attività fisica aumenta il rischio di morbilità e mortalità, peggiora la qualità della vita e aumenta i costi economici che gravano sulle persone e sulla società. In risposta a questa tendenza, nell’aprile 2021 numerose organizzazioni si sono riunite ad Amburgo, in Germania “sotto un unico ombrello”, e hanno firmato la “Hamburg Declaration”. Questa dichiarazione rappresenta un impegno internazionale per intraprendere le azioni necessarie ad aumentare il livello di attività fisica e migliorare la salute dei singoli individui e delle intere comunità. Esperti e organizzazioni stanno lavorando insieme come “Global Alliance for the Promotion of Physical Activity” per favorire il cambiamento a lungo termine del comportamento individuale e a livello di popolazione, collaborando con tutti gli stakeholder presenti nella comunità: ospedali attivi, specialisti dell’attività fisica, servizi per la comunità e operatori sanitari, tutti con lo scopo di raggiungere obiettivi di salute sostenibili per i loro pazienti/clienti.

La “Hamburg Declaration” chiama i responsa-

bili politici nazionali e internazionali ad adottare azioni concrete per promuovere l’attività fisica e l’esercizio fisico quotidiani a livello di popolazione e all’interno delle strutture sanitarie. Anche Padova adotta le indicazioni internazionali della Declaration, trovando nel Dipartimento di Medicina dell’Università impegno attivo per l’attuazione di linee guida volte a migliorare qualità e impegno dell’esercizio fisico quale indispensabile “attivatore” di salute.

“Exercise is Medicine Italy” sostiene la Dichiarazione di Amburgo per un’Alleanza Globale al fine di promuovere l’attività fisica. Il nostro obiettivo specifico in questa alleanza è implementare la valutazione dell’attività fisica e della fitness cardiorespiratoria nella routine clinica, per una prescrizione di esercizio adattato su misura, applicabile ai diversi contesti sanitari” spiegano i loro rappresentanti, i professori Roberto Vettor, Andrea Ermolao e Daniel Neunhaeuserer del Dipartimento di Medicina dell’Università.

“È ora che i medici considerino sempre l’attività fisica come un’opzione fondamentale nel quadro degli interventi terapeutici a fa-

Nello sport la salute. Si tratta di un impegno internazionale per intraprendere le azioni necessarie ad aumentare il livello di attività fisica e migliorare la salute dei singoli individui e delle intere comunità

vore dei pazienti» incalza il professor Fabio Pigozzi, Presidente della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport e Professore di Medicina Interna e Prorettore dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. “Gli ospedali e gli operatori sanitari dovrebbero avere lo scopo di raggiungere obiettivi di salute sostenibili a lungo termine, per garantire che i loro pazienti tornino a uno stile di vita sano e fisicamente attivo. Chiediamo ospedali attivi che si concentrino non solo sulle procedure e sui risultati a breve termine, ma anche sulla sostenibilità e sul futuro stile di vita dei pazienti” sono le parole del professor Juergen Steinacker, presidente della “Hamburg declaration”, presidente della “European Initiative for Exercise in Medicine” e Professore di Medicina presso l’ospedale universitario di Ulm. La “Hamburg declaration” è stata anche approvata dalla Commissione medico-scientifica del Comitato Internazionale Olimpico (CIO), presieduta dal Professor Uur Erdener, che sottolinea l’importanza dell’attività fisica per la salute pubblica.

I benefici effetti dello Yoga, non solo esercizi ma “stile di vita”

Sempre più praticato e proposto in vari contesti, lo Yoga non è solo un insieme di esercizi di stretching fisico ma un autentico “stile di vita” che racchiude innumerevoli benefici dal punto di vista fisico ma anche mentale. L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha sottolineato l’importanza di questa pratica, già in occasione della Giornata internazionale dello Yoga lo scorso 21 giugno, e ora, che ci si appresta a riorganizzare le proprie attività, anche sportive, è bene tenere presente qualche informazione in più. Dal punto di vista culturale, lo Yoga è una pratica millenaria – informa l’Ulss 2 – che affonda le sue radici in India. E’ un’antica disciplina che si basa sulla filosofia vedica che ha influenzato, a sua volta, diverse culture, come quella induista e buddista. E’ una pratica adatta a tutti, indipendentemente dal livello di preparazione fisica e dall’età. Man mano che si progredisce nella pratica aumenta anche la consapevolezza di se

stessi, del proprio corpo, del respiro e dei pensieri, portando così un benessere a 360 gradi. Quali sono in pratica i benefici sul corpo? Sono molteplici, informa l’Ulss 2, a partire da una maggiore ossigenazione degli organi interni e dei tessuti. Oltre a migliorare la postura, la pratica dello Yoga ha la sua efficacia anche sulla circolazione sanguigna,

la pressione arteriosa e la stabilizzazione degli zuccheri nel sangue. Ci sono poi i benefeci effetti sulla mente: riduce l’ormone dello stress, il rischio di incidenza di depressione e ansia, grazie all’aumento di serotonina, e della somatizzazione. Inoltre, favorisce il controllo dell’iperattività e migliora la qualità del sonno.

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Medici di Medicina generale. La campagna internazionale di reclutamento dell’Ulss 3 Serenissima

Sebastiano Bianchi è il nuovo medico di famiglia di piazza San Marco

E’ risultato il primo in graduatoria fra i 350 che si sono candidati. Insieme a lui lavoreranno in squadra nel centro storico altri due colleghi provenienti dall’estero

Sono una cugina di tua nonna!”... “Tra i medici ospedalieri troverai anche mia figlia!”. Sono i primi commenti nei post pubblicati sulla pagina Facebook dell’Ulss 3 Serenissima indirizzati al dottor Sebastiano Bianchi, il primo medico di base della squadra che verrà arruolata in centro storico a Venezia, che già è stato accolto come uno di famiglia. E’ il primo in graduatoria fra i 350 candidati dell’originale campagna internazionale di reclutamento e, dallo scorso primo settembre, ha iniziato a visitare i 1300 pazienti ereditati dal collega che lo ha preceduto, ora in pensione. A lui si aggiungeranno ben presto altri due medici di base, entrambi provenienti dall’estero. Il giovane dottor Bianchi - appena 25 anni e fresco di laurea, ottenuta a pieni voti in Medicina e chirurgia all’Università degli studi del Molise con una tesi sulla “Strategia di monitoraggio domiciliare per il paziente fragile con insufficienza cardiaca” - si divide tra l’ambulatorio di piazza San Marco 63 (tre giorni a settimana) e l’ambulatorio all’ex Giustinian (altri tre), nel sestiere di Dorsoduro (per i pazienti più lontani). Il neo medico di base si muove con disinvoltura tra calli e sestieri, in quanto è originario di Venezia, di Santa Croce per la precisione, e non ha saputo resistere al richiamo della città

natale. “Sei giorni dopo la mia laurea ho letto sui giornali di questa campagna di reclutamento dei medici nella mia città. Ho capito quanto bisogno ha Venezia di nuovi medici di famiglia e, invece di andare a fare esperienza altrove, mi sono immediatamente proposto - racconta -. Fare il medico di famiglia è il mio sogno, da sempre. Farlo per la mia città, fragile e bellissima, a cui tengo enormemente, per me è il massimo. La campagna dell’Ulss 3 mi ha fatto capire che l’azienda sanitaria è attenta e sensibile a questo problema e che mi sarei inserito in una grande operazione condivisa a favore della mia città e anche del suo ripopolamento. Ci sono medici che preferiscono vedere moltissime persone in reparto. Io preferisco creare un rapporto con loro. Conoscerle a fondo. Curarle nella loro quotidianità”. Una disponibilità, la sua, che è stata apprezzata da molti, i quali a più voci hanno espresso parole di elogio nei confronti del giovane medico, primo fra tutti il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato. “Sono tante le difficoltà per i medici di medicina generale in questa città particolare, e la prima è la carenza di medici, che non si inventano e non si costruiscono. Ma serviva anche dirla, questa necessità, e dirla con coraggio e scommettendo

sugli aspetti che rendono Venezia bellissima e attrattiva - dice il direttore generale -. Il giovane medico che ha preso servizio dal primo di settembre è solo una delle tante risorse, delle tante persone, che ci troviamo ad avere a disposizione, e che inseriremo via via. Insieme a questi nuovi medici e a quelli che già operano in città, lavoriamo per rendere migliore il lavoro di tutti, al servizio della città di Venezia. Molto resta da fare, ma forze nuove e vive, come il giovane medico Bianchi e quelli che arriveranno sono la più fruttuosa base di partenza”. “Questa città particolarissima vive anche sul fronte della medicina di famiglia una situazione complessa, come conseguenza di politiche di livello nazionale - spiega l’assessore alla Coesione sociale

Simone Venturini -. Fondamentale risulta oggi, come in passato, la sinergia che siamo riusciti ad instaurare tra amministrazione comunale e azienda sanitaria: il supporto concreto che insieme diamo a chi intende mettersi in gioco al servizio della cittadinanza è già stato efficace in passato e ora lo mettiamo a disposizione delle forze nuove che l’Ulss 3, con la sua campagna, è riuscita a mettere in mano alla città”. “La campagna ideata dall’Ulss 3 Serenissima si è rivelata efficace, oltre che ben costruita –è il commento del presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia Giovanni Leoni -. Ed è bello vedere che tra le persone che hanno risposto e offerto la loro disponibilità, il primo ad essere inserito al lavoro sul campo sia un giovane e un

giovane veneziano: è un segnale importante per la città”. Si è compiaciuto della nomina anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, che lo ha salutato con un caloroso “benvenuto, anzi bentornato a Venezia”, nelle sue pagine social e l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.Sebastiano Bianchi lavorerà a fianco di altri due colleghi che nelle prossime settimane andranno ad insediarsi a Venezia, subito dopo la nomina. Uno dei due medici che verrà nominato a breve andrà ad assorbire i pazienti del dottor Stefano Chiarot, che ha cessato la sua attività a fine maggio e che sono stati assistiti in questi ultimi mesi da un ambulatorio pubblico (in cui oggi operano medici dell’azienda sanitaria) istituito ad hoc dall’Ulss 3.

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Itinerari. Si può visitare entrando dalla ciclabile di via Casera nella frazione di Torreselle

Tra sorgenti e natura lo spettacolo del Parco regionale del fiume Sile

Ai confini tra Torreselle, nel territorio comunale di Piombino Dese, e Casacorba, nel Comune trevigiani di Vedelago, sorge da vistose polle d’acqua che gorgogliano in mezzo alla sabbia, il fiume Sile ossiail fiume di risorgiva più grande d’Europa cantato da dante nel IX canto del Paradiso di Dante. In quest’ultimo scorcio d’estate, e in particolare nei mesi di settembre e ottobre, il Parco è meta di tanti escursionisti e amanti della natura che lo percorrono a piedi o in bicicletta. Il parco del Sile si può visitare entrando dalla ciclabile di via Casera a Torreselle di Piombino Dese. Il Parco Regionale Veneto del fiume Sile è stato istituto nel gennaio del 1991. Si tratta del primo Parco naturale comprendente un ambito fluvia-

le a completa estensione regionale. Con l’istituzione del Parco si è voluto evidenziare il principio di tutela di un’area che, nonostante i molteplici interventi dell’uomo, mantiene in vita un assetto naturale molto vario nelle sue componenti floro-faunistiche. Il Sile, infatti, presenta ancora ambienti naturali che seppur limitati nello

In quest’ultimo scorcio d’estate, e in particolare nei mesi di settembre e ottobre, il Parco è meta di tanti escursionisti e amanti della natura che lo percorrono a piedi o in bicicletta

spazio, hanno conservato molte specie altrove scomparse oppure in serio rischio di estinzione. Sempre lungo le rive del fiume, a causa del fenomeno delle risorgive che abbassano la temperatura media delle acque, si rinvengono specie animali (farfalle, coleotteri ed altri insetti) e vegetali (bucaneve, campanellino maggiore) che costituiscono delle specie che normalmente crescono a quote più elevate caratterizzate da temperature medie inferiori a quelle della pianura dove scorre il Sile. Un altro fattore che aumenta l’importanza naturale del Sile, è costituito dal fatto che il fiume attraversa una campagna coltivata con sistemi moderni che hanno modificato gran parte dell’assetto naturale del territorio.

Longato serramenti taglia il traguardo del mezzo secolo di attività

L’zienda Longato serramenti che ha compiuto il cinquantesimo anniversario di attività. Per l’occasione è stata organizzata una grande festa con i dipendenti, collaboratori, studi di progettazione, autorità quali il sindaco di Piombino Dese e il maresciallo della caserma dei Carabinieri del comune e varie imprese locali, per un totale di circa 200 persone. Il grande traguardo è stato festeggiato anche con un ringraziamento ai 55 dipendenti, che raggiungono gli 80 dipendenti se si contano gli agenti di vendita e gli installatori artigiani. L’attuale amministratore delega-

to Riccardo Longato, figlio del fondatore, ha ricordato gli inizi dell’impresa fondata e creata dal padre, che nel 1973 decise di intraprendere la nuova attività dopo qualche anno di lavoro da dipendente, i primi lavori riguardavano le lavorazioni in alluminio, negli anni ’80 la svolta con la produzione dei primi profili in alluminio a taglio termico. Negli anni ’90 entra in azienda il figlio Gianluca, la seconda generazione della famiglia Longato, allora l’azienda contava cinque dipendenti. Si è ricordato poi la svolta digitale degli anni ’90 e la crescita della realtà imprenditoriale con base a Piombino

Dese, con l’entrata in azienda di Riccardo, attuale ad, nel 2004. Numerosi passi avanti sono stati fatti da quel lontano 1973, in particolare per quanto concerne lo sviluppo tecnologico e strutturale passato dalla realizzazione della moderna sede nel 2007, ampliata ulteriormente nel 2022. Mentre nel 2013, per i quarant’anni di attività l’azienda apre il suo showroom di successo a Borgoricco. Un traguardo di grande importante non solo per l’azienda stessa ma anche per la comunità di Piombino Dese, territorio fertile e ricco di attività produttive e imprese. (s.v.)

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Svizzera

Ginevra “svela” il Big Bang nel nuovo Cern di Renzo Piano

Il 7 ottobre sarà inaugurato l’atteso “Science Gateway”, il futuristico intreccio aereo di padiglioni firmato dal grande architetto italiano: accoglierà 300.000 visitatori all’anno. Un richiamo in più per conoscere la città elvetica, “regina” del suo lago, internazionale per vocazione, ma ancora legata alla tradizione nell’arte di orologi e cioccolato

Ilconto alla rovescia è iniziato: il 7 ottobre sarà inaugurato il nuovo Cern di Ginevra. Si chiamerà Science Gateway, il portale della scienza, e la firma è di quelle che lasciano il segno: Renzo Piano. La direttrice del Cern Fabiola Gianotti (prima italiana e prima donna a ricoprire tale ruolo) aveva contattato il grande architetto per una consulenza e lui ci ha fatto addirittura il progetto. Il nuovo padiglione del Cern sarà adibito alle visite (si calcola che i visitatori saranno oltre 300.000 all’anno), per avvicinare chi entra in questa sorta di ambiente fantascientifico alle origini dell’Universo. Il cantiere, gestito da aziende italiane (la Cimolai e il Gruppo Maltauro) e finanziato interamente da privati, è agli sgoccioli. Renzo Piano ha disegnato un ponte lungo 200 metri: sembra un laboratorio spaziale in atterraggio. Una metafora forte. Attraversa la strade e anche il confine tra Svizzera e Francia. Il Cern, creato a Ginevra nel 1954 (fra i 12 paesi fondatori figura l’Italia, che ha sempre svolto un ruolo di primo piano nelle attività di ricerca e la fa tuttora con oltre 2500 scienziati impegnati sui 17.000 complessivi), si trova nel villaggio di Meyrin ed è attualmente il più grande laboratorio di fisica nucleare del mondo. I cui risultati di ricerca, per il patto etico sottoscritto al momento della fondazione, devono essere trasparenti, escluderne l’utilizzo a fini militari e soprattutto devono essere condivisi. Al Cern, ad esempio, è stato creato il “www”, il World Wide Web che ha creato una rete mondiale di scambio di informazioni. L’inglese Tim Berners-Lee l’aveva creata per uso interno e poi è diventata di tutti. Del mondo. Scienze Gateway condurrà per mano alla scoperta dei segreti del Big Bang, l’esplosione avvenuta 14 milioni di anni fa a cui si fa risalire l’origine dell’universo. Durò un infinitesimo di secondo e al Cern la stanno studiando attraverso lo scontro delle particelle più minute all’interno di acceleratori. Quello di ultima generazione è stato realizzato a 100 metri di profondità. E’ un tunnel a circuito dove i protoni, ad una temperatura miliardi di volte superiore a quella della Terra, si scontrano a una velocità vicina a quella della luce. E’ il meccanismo che ha portato, nel 2012 e sempre al Cern, alla scoperta del Bosone di Higgs, la “particella di Dio”. Qualcuno l’ha definito “il luogo più vici-

no al mistero dove l’uomo sia mai arrivato”. Cinque le sezioni del “Portale della Scienza” progettato da Renzo Piano, fra cui un auditorium che sarà intitolato a Sergio Marchionne. Darà spazio alle esposizioni temporanee e permanenti del Cern; sarà visibile anche una sezione dell’acceleratore di particelle che sta sotto terra, oltre ai risultati degli studi sul Big Bang. L’ambizione della direttrice Gianotti è di raccontare agli studenti (e ai visitatori) la bellezza e l’utilità della fisica per il futuro della scienza e dell’uomo. Naturalmente andare al Cern offre anche l’opportunità di visitare Ginevra. Città neutrale per natura, nel cuore dell’Europa. E per questo sede di molte istitu-

zioni e organizzazioni internazionali. A cominciare dalla sede europea dell’ONU. Quasi un secolo prima a Ginevra (nel 1863, per opera di Henry Dunant) era sorta la Croce Rossa Internazionale, organizzazione umanitaria che assiste le vittime di conflitti armati e di altre situazioni di violenza. C’è un museo oggi a documentarne l’intensa attività. Il simbolo della città è lo Jet d’Eau, il getto d’acqua nel lago che “spara” l’acqua a 140 metri d’altezza. Lo fa dal 1891. Ginevra è ancora la città di orologi, cioccolato e banche, come l’immaginario suggerisce. Il centro è una vetrina dell’arte del costruire (e del vendere) orologi; arte che è lunga secoli, come testimoniato dagli oltre

2500 pezzi unici esposti nel Museo Patek Philippe. Di musei Ginevra è ricca. Il MAMCO, il museo di arte moderna e contemporanea più grande della Svizzera, stimola l’immaginazione. Mentre quella al vicino MEG, il Museo Etnografico, offre un viaggio unico alla scoperta di usanze, tradizioni e ritualità quotidiane di popoli di tutto il mondo.. Interessante anche il Museo della Riforma, che ripercorre la svolta protestante operata da Calvino. Imperdibile anche la visita alla vicina Cattedrale di Saint Pierre, con la salita alle torri e la visita della sottostante area archeologica che documenta la chiesa delle origini. Un po’ di leggerezza la regala un viaggio a

In alto, una panoramica del Lago di Ginevra con il famoso getto d’acqua, simbolo della città. A sinistra: lo “Science Gateway”, il nuovo padiglione del CERN, firmato da Renzo Piano; Sotto: un interno del laboratorio di fisica nucleare. A destra: la Cattedrale di Saint-Pierre, il cioccolato di Favarger e un momento dell’escursione fra i vigneti dello Chasselas.

bordo di uno degli otto in stile Belle Epoque che solcano placidi il lago Lemano. Ha richiami poetici anche la visita al vicino villaggio di Carouge, che deve la sua fama all’architettura sabauda degli edifici del suo centro storico. Invita alla leggerezza anche l’escursione fra i vigneti della Chasselas, il famoso vino bianco locale, a bordo di “tuk tuk” ad alimentazione elettrica, con degustazioni in varie cantine. Il cioccolato è una tentazione costante a Ginevra e consci di questo irresistibile richiamo i cioccolatieri più famosi hanno proposto il Choco Pass, una sorta di “biglietto unico” a 30 euro, per fare tappa in tante cioccolaterie storiche.

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Turismo - Sì viaggiare

Quel lavoro da giurato solleva domande etiche

S’intitola“Il giurato” ed è una serie comica approdata, un po’ in sordina, su Prime Video. Jury Duty - questo è il titolo originale - si avvale di una premessa semplice ma non banale. Dopo aver risposto ad un annuncio online, il trentenne Ronald Gladden viene selezionato, insieme ad altre undici persone, per svolgere il compito di giurato in un processo civile che sarà l’oggetto di una docu-serie che ambisce a raccontare il dietro le quinte del sistema giudiziario americano. Quello che Ronald non sa è che tutte persone con cui interagirà nel corso di quel processo – gli altri giurati, avvocati, accusa e difesa, persino il giudice – sono attori che seguono un copione alla lettera. Ronald, invece, è una persona qualunque. Qui viene il bello. Ogni reazione di Ronald, dal suo stupore ad una escalation di eventi sempre più bizzarri (coi quali gli autori della serie lo torturano) alla serietà con cui affronta il compito di “capo giurato”, sono genuine. Soltanto alla fine del (finto) processo Ronald scoprirà di essere l’inconsapevole protagonista di una commedia a metà tra la candid camera e l’improvvisazione. C’è chi dirà che c’è ben poco di nuovo: il “Grande Fratello” esiste da vent’anni. È vero, ma qui non si fa leva sul voyeurismo, ma sull’etica individuale. Ronald è chiamato a misurarsi con una serie di dilemmi morali di fronte ai quali sceglie sempre basandosi sul proprio criterio di giustizia, e non sulla convenienza. Quanti di noi riuscirebbero a fare altrettanto? Questa è la domanda che la visione della serie sollecita nello spettatore. Jury Duty è creata da Gene Stupnitsky e Lee Eisenberg, due che di “mockumentary” (il genere comico dei finti documentari) sanno moltissimo, avendo lavorato al remake americano di The Office (quello con Steve Carell, per intenderci). Tra i produttori c’è anche James Marsden che interpreta una versione esagerata di sé stesso. La serie si compone di otto episodi da mezz’ora e ha ottenuto ben tre nomination agli Emmy. Il vero trionfatore di questo esperimento è Ronald, che da installatore di pannelli fotovoltaici a San Diego si è ritrovato a diventare uno degli attori rivelazione di quest’anno.

funziona col suo pathos esagerato

Si intitola “In fiamme” ed è una miniserie ispirata a uno dei casi di cronaca nera che più ha scosso l’opinione pubblica spagnola negli ultimi anni. A quasi due anni dalla conclusione de “La casa di carta”, serie spagnola che l’ha resa un’attrice di fama globale, Ursula Corberó torna protagonista di una serie tv Netflix. Stavolta non interpreta più Tokyo, la ladra dal cuore d’oro nella banda del Professore. Ursula è passata dall’altra parte della barricata. Ne “In fiamme” presta il volto a Rosa Peral, ambiziosa ex cubista divenuta poliziotta, in congedo dopo un forte esaurimento nervoso e il difficile divorzio dall’ex marito Javi. Il racconto prende il via nel mese di maggio 2017, quando i resti carbonizzati del poliziotto Pedro sono ritrovati all’interno di un’auto bruciata nel bacino di Foix, poco lontano da Barcellona. L’indagine prende una piega inaspettata quando porta alla luce una rete di rapporti malsani, inganni, violenze e scandali sessuali che coinvolgono Pedro e due colleghi poliziotti: la sua compagna Rosa (alla quale è legato anche affettivamente da pochi mesi) e l’ex ragazzo di lei, Albert. Rosa è vittima degli uomini che le stanno intorno, siano essi i suoi partner Javi, Pedro e Albert, o gli altri poliziotti ai quali la unisce un codice d’onore alimentato dall’omertà. Eppure Rosa è anche la burattinaia che tira le fila di un’indagine che manipola per distruggere il suo ex marito. Non è semplice portare un fatto di cronaca, specie di nera, sullo schermo quando lo si racconta dal punto di vista degli omicidi. Il rischio è di trasformare i veri criminali in tragici antieroi, complici le (avvenenti) fattezze degli attori che spesso li interpretano. È stato così per “Dahmer”, la serie Netflix con Evan Peters uscita lo scorso anno. Eppure “In fiamme” funziona, stuzzicando l’appetito dello spettatore con il pathos esagerato dei racconti spagnoli (si urla, si grida, si dispera: tutto è sopra le righe) e giocando sulla curiosità morbosa di un pubblico che ormai, a quelle di finzione, preferisce le disgrazie reali.

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Film
Approfondimenti
“In fiamme”
e serie tv visti da vicino
speciali e novità
sempre aggiornate Rubrica a cura di Paolo di Lorenzo

FRITTATA CON I FUNGHI FINFERLI

Con uova e un po’ di fantasia si può creare ogni volta una frittata diversa: questa volta proviamo la frittata con i funghi finferli!

Detti anche gallinacci, i finferli sono dei funghi particolarmente profumati, in questo caso li rendiamo protagonisti di un secondo piatto vegetariano, ideale anche da servire come aperitivo insieme a un bicchiere di vino rosso per iniziare una cena.

Ingredienti - per una padella da 22 cm:

-5 uova

-50g di formaggio da grattugiare- tipo grana padano

-1 busta di funghi finferli DELSANTO da 600g

-Q.B. sale

-Q.B. pepe macinato

-Q.B. burro

-Q.B. prezzemolo tritato

PROCEDIMENTO

Versate le uova in una ciotola e sbattetele con una frusta, poi aggiungete il formaggio grattugiato e il prezzemolo tritato.Salate, pepate e mescolate, poi unite i funghi finferli ben scolati, e mescolate ancora per amalgamare il tutto. Versate il composto di uova e funghi in una padella unta con un po’ di burro. Coprite con un coperchio e cuocete a fuoco medio per 6-7 minuti, poi staccate i bordi della frittata con una spatola antiaderente. Girate la frittata aiutandovi con il coperchio o con un piatto, fatela scivolare nuovamente nella padella e cuocete per altri 6-7 minuti. Una volta pronta, trasferite la frittata di finferli su un piatto e servite. Se desiderate potete arricchire la frittata con dei cubetti di scamorza, dolce o affumicata! .

45 www.lapiazzaweb.it A tavola

E’ arrivato il momento tanto atteso di dimostrare quello che valete. Ora tocca a voi, la sfida è impegnativa ma entusiasmante. Avete voluto la bicicletta e adesso… è tempo di pedalare con grinta.

Settembre

Tutto procede secondo i piani. Questa ripresa sarà decisamente più tranquilla di quella dello scorso anno. Dovete solo limitarvi a proseguire col piede giusto. Fidatevi del vostro istinto.

Siete in cerca di conferme e talvolta vi lasciate sopraffare dall’insicurezza. Tenete sotto controllo le vostre paure e otterrete le soddisfazioni che cercate e che vi restituiranno più stabilità.

Cercate di essere più indulgenti nei vostri confronti e prendetevi tutto il tempo necessario per ritrovare il giusto ritmo. Vi siete riposati e avete le necessarie energie per ripartire alla grande.

Tra i buoni propositi, dopo la pausa estiva, non trascurate quello più importante: fare chiarezza su cosa realmente cercate e desiderate ricevere e dare. Non è più il tempo dei compromessi.

VERGINE

Un vortice di cambiamenti potrà generare qualche disorientamento che saprete comunque tenere sotto controllo. Riorganizzerete la vostra comfort zone grazie anche al sostegno di chi vi è vicino.

State attraversando un periodo di chiusura verso gli altri, più concentrati a ritrovare il vostro equilibrio interiore. Eppure, se c’è chi ha bisogno di una mano, voi non vi tirate mai indietro.

Siete carichi di energie e ispirati per dare vita ai vostri progetti. Il periodo è favorevole e avete anche il sostegno di molte persone, anche a volte inaspettatamente.

E’ tempo di chiarire un po’ di cose, nelle vostre relazioni personali e in ambito lavorativo. Siete stanchi di cedere, ora è il vostro turno: dite cosa desiderate e chiedete ciò di cui avete bisogno.

Siete in attesa di una risposta che condizionerà le vostre scelte future. Avete fatto i vostri programmi e adesso serve un briciolo di fortuna per passare alla fase di realizzazione.

Dopo il tempo del riposo e della riflessione è giunto quello delle decisioni. Alcune cose sono da chiarire, altre da spiegare ma avete un orizzonte più limpido e ora sapete come muovervi.

Non avreste mai immaginato di riprendere le vostre attività in un contesto del tutto nuovo. Le vostre previsioni e i programmi erano altri ma sapete adattarvi e trovare il lato positivo .

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Settembre, il tempo delle scelte e del fare
Oroscopo

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