del Conselvano LA PIAZZA
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 35
È DISTRIBUITA DA
Lavori pubblici Completata la pista Conselve - Terrassa pag.
Agna, ambiente Lotta senza quartiere a chi abbandona rifiuti
Tribano, lavoro Premio sicurezza al magazzino della Michelin
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EDITORIALE
Sindaci eroi o parafulmini?
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
CASA DI RIPOSO BOVOLENTA SPINGE
Il progetto della nuova Casa di riposo procede il suo iter con un processo di accelerazione come aveva promesso il sindaco Vittorio Meneghello. Nelle settimane scorse infatti la giunta comunale ha deciso di rinunciare allo studio di fattibilità così che il progetto possa procedere più velocemente. pag. 13
di Mauro Gambin*
I
Conselve alle urne quattro i candidati
Ruzzon ci riprova, lo sfidano Nucibiella, Tosello e Martinello: dieci posti in Consiglio Noi giornalisti del mensile la Piazza saremo presto a Conselve per incontrare, in un’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadina, i candidati che si presenteranno al voto per le prossime elezioni amministrative. Aiutaci nell’intervista inviandoci al sito
le domande che vorresti venissero rivolte al prossimo primo cittadino. CONSELVE e limitrofi
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uattro le liste civiche, tutte senza simboli di partito, che si affronteranno alle urne a Conselve. Nel centrosinistra Maria Luisa Nucibella, ex insegnante di materie letterarie e vicepreside dell’istituto “Mattei”, assessore alla cultura con la giunta Sguotti, 61 anni, componente del consiglio pastorale parrocchiale e diocesano, nonché della presidenza diocesana, attiva nel volontariato e nelle iniziative culturali conselvane, può contare sull’appoggio della lista “Insieme per il
CONSELVE
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Pdl, ma anche ad altre forze sociali Mara Tosello, alla guida del nuovo gruppo civico “Tutti per Conselve”. Assessore uscente dell’attuale giunta, la Tosello, 36 anni, laureata in scienze politiche, componente del direttivo provinciale del Pdl, è la più giovane aspirante sindaco. Scende in campo anche il “Movimento 5 Stelle”. Candidato sindaco è Luca Martinello, 44 anni, promotore finanziario, impegnato nel volontariato, vice presidente del consiglio di circolo didattico. pagg. 4-5
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L’Intervento
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bene comune” che raccoglie il Partito Democratico, buona parte del centrosinistra e del mondo del volontariato. Antonio Ruzzon, sindaco in carica, 56 anni, funzionario delle Poste, scommette sulla rielezione alla guida della lista “Progetto Comune”, nella quale compaiono quattro consiglieri uscenti, fra cui due assessori, e sei debuttanti. Ruzzon gode dell’appoggio di ampi settori del centrodestra e di buona parte della squadra che l’ha sostenuto cinque anni fa. Orientata all’elettorato di centrodestra, dalla Lega al
l prossimo 6 e 7 maggio saranno più di mille i comuni in tutta Italia che andranno alle votazioni per il rinnovo dei sindaci o per la riconferma di quelli che possono candidarsi per il secondo mandato. In Veneto saranno 86, con solo la città di Verona tra i capoluoghi di provincia con i cittadini alle urne. Il resto medi, piccoli e piccolissimi comuni. Per tutti sarà una sfida importante, a prescindere dalla durezza della campagna elettorale e dall’intensità dello scontro con le altre compagini in lizza, perché la vera sfida inizierà il giorno dopo dello scrutinio. Infatti, nella condizione in cui si trovano i bilanci degli enti locali, negli anni in cui la crisi impone di immaginare uno sviluppo diverso da come lo si è concepito finora e infine nella stagione dei tagli a 360 gradi, solo di sfida si può parlare perché non credo si possa trattare di opportunismo. Nella galassia delle nostre piccole e medie municipalità, stipendi e poltrone non attirano i professionisti della politica alla ricerca di stipendi comodi, anzi la riduzione degli onorari e del numero dei rappresentanti è iniziato proprio dai consigli comunali, dove già l’indennizzo per gli eletti era poco più che simbolico, nella maggior parte dei casi gettoni presenza. continua a pag. 3
Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto*
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ei periodi di crisi di qualunque tipo, emerge la tentazione all’interno delle società di attribuire la colpa della crisi a delle categorie specifiche di gruppi umani, insomma riparte la caccia di manzoniana memoria agli untori. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia
continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
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Sindaci eroi o parafulmini? Successo a Conselve
GIORNATA DEL FAI CENTINAIA DI VISITE
I veri stipendifici sono rimasti intatti e soprattutto altrove. Nei comuni invece sono rimasti i sindaci “parafulmine” a prendersi le scariche di improperi per le scuole con le pluriclassi, per le politiche della Sicurezza alquanto incerte, per le opere da gestire con i bilanci ingessati dal patto di stabilità, per i servizi sociali da affrontare quasi esclusivamente con il solo volontariato. E poi le emergenze. Siano esse il tracimare dei fiumi, della disoccupazione, dell’incertezza sociale. Nei primi cento giorni degli amministratori che verranno eletti ci sarà sicuramente l’Imu. Nessuno dei sindaci uscenti si è preso la briga di calcolare le aliquote da applicare alle prime case, alle seconde, ai capannoni, ai fienili, ai pollai. La spiegazione più plausibile è che nessuno abbia voluto associare, prima del voto, il proprio nome alla stangata che con ogni probabilità colpirà famiglie e imprese. Qualche primo cittadino si è limitato a protestare e a rigettare l’ingrato compito di fare da gabelliere allo Stato. Restando così la legge, infatti, il 40% dell’imposta sulla seconda casa andrà a Roma, che non si può neanche più definire “ladrona” vista la scoperta di sodali di Ali Babà anche negli uffici della Regione Lombardia e in via Bellerio sotto le mentite spoglie di chi si autodefiniva simil-teutonico e per questo irreprensibile. La politica è un deserto nel quale, al pari degli altri, dovrebbe regnare il silenzio. Ma per tornare ai futuri sindaci va detto anche che tra le cose rimaste da fare, c’è il bilancio previsionale, di solito approvato prima del 31 dicembre ma quest’anno è prorogato fino a alla fine di giugno. Cosa potranno prevedere quei sindaci freschi di mandato è difficile da spiegare ma una cosa, con una certa attendibilità, si può già anticipare: amministrare sarà più duro che in passato. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it minetto apr2010 1/5
Centinaia di persone hanno ammirato i “tesori” di Conselce durante la giornata di primavera del Fai il mese scorso. 450 visite nella chiesetta di San Giovanni Decollato al Palù, 420 a Palazzo Lazara in centro e 540 a Palazzo Zen, sede del Municipio. A fare da guide, con il coordinamento dello storico locale Ferruccio Sabbion, una ventina studenti del “Mattei” preparati dagli insegnanti. Interesse per la mostra allestita in municipio sui ritrovamenti durante i lavori di ristrutturazione degli anni Ottanta e dell’esposizione di libri antichi provenienti dalla Biblioteca del Ginnasio Italiano di Capodistria in Slovenia. “Con l’occasione abbiamo ospitato gli studenti istriani. - spiega Nicola Benvenuti, consigliere delegato alla cultura - Li abbiamo accompagnati a Padova e Arquà Petrarca”. Giornata ecologica
RAGAZZI IMPEGNATI A RIPULIRE CANDIANA
I ragazzi delle medie hanno ripulito alcune strade di Candiana da carte, lattine, buste di plastica e altri rifiuti. La giornata ecologica ha coinvolto un nutrito gruppo di ragazzi insieme ai loro insegnanti e genitori su iniziativa del Comune. Armati di guanti, pinze e sacchi messi a disposizione dal bacino Padova 3 hanno passato al setaccio diverse strade. “A vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dei ragazzi - spiega l’assessore Fabrizio Guasti - il nostro agente di polizia locale insieme ad alcuni volontari della Protezione Civile che ringrazio per la collaborazione”.
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Scontro aperto fra maggioranza e opposizione sulla nuova rotatoria pag. 10
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Quale futuro per Attiva? Confronto ancora aperto pag. 15 È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
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Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
REDAZIONE:
Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
Provincia PROVINCIA
SICCITÀ
Occupazione e sviluppo le priorità dei padovani pag. 22
SPAZI APERTI
Monselice ora affronta il Revamping
CULTURA
Regione
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Allarme agricoltura e scarseggia anche l’acqua potabile pagg. 28-29
SOCIALE
A Padova i grandi maestri del ‘900 italiano pag. 27
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Spiagge e laghi promossi a pieni voti pag.
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TURISMO
CORTI TEATRALI PREMIO A BAGNOLI “Corti teatrali” d’autore: l’Accademia del Teatro in lingua veneta prima i migliori lavori di scrittura per incoraggiare il rinnovamento della drammaturgia contemporanea e favorire la sperimentazione. Su 40 testi in concorso la giuria ha assegnato il primo premio (duemila euro) a “El toco che manca” di Andrea Masiero “per la presentazione oltremodo poetica ma anche realistica di chi vorrebbe salire sul treno della vita ma spesso non ci riesce, in un mondo che scoraggia l’azione soprattutto da parte dei giovani”. Secondo classificato (mille euro) “Fogo a Nordest” di Andrea De Manincor “per il coraggio da parte dell’autore di presentare uno scenario, quello dell’infiltrazione della mafia nelle aziende venete, quanto mai attuale”. Al terzo posto (500 euro) “Crepi il lupo” di Livio Vianello “per la capacità di gestire in maniera assolutamente teatrale e con un dialogo incisivo una situazione familiare che rispecchia la realtà di un padre-padrone”. La premiazione il 26 aprile al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco, che ospiterà la messa in scena dei tre testi vincitori. Da anni il Teatro di Bagnoli è vivace centro culturale.
La richiesta del Comitato
I dati Inps: pensionati sempre più tartassati pag.
Il 26 aprile al Goldoni
“SCONTO SULL’IMU AGLI ALLUVIONATI”
Tre anni di Imu scontata per le famiglie e imprese colpite dall’alluvione. Lo chiede il comitato degli alluvionati veneti lanciando un appello a tutti i sindaci dei Comuni colpiti dalla calamitò del novembre 2010. Spetta ai sindaci infatti scegliere se applicare o meno il taglio del 50 per cento dell’aliquota Imu portandola così allo 0,2 per cento. “I tanti danni subiti» spiega Rosario Maccarone, portavoce del Comitato «sono stati riconosciuti solo parzialmente dal prezziario regionale e questo ha provocato grandi disagi a tutte le famiglie e alle imprese”.
4 Argomento del mese SI VOTA IL 6 E 7 MAGGIO Il sindaco uscente Antonio Ruzzon, sostenuto dalla civica di centrodestra, dovrà vedersela con Maria Luisa Nucibella, appoggiata da Pd e gruppi civici, con l’assessore uscente Mara Tosello, che può contare su Lega e Pdl, e con Luca Martinello del Movimento 5 Stelle. Si annuncia una competizione intensa e combattuta
Quattro aspiranti si
di Nicola Stievano
Due uomini e due donne si contendono la poltrona di primo cittadino
In tutte le liste sono numerosi i volti nuovi e soprattutto i giovani
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uattro le liste civiche, tutte senza simboli di partito, che si affronteranno alle urne a Conselve: i candidati sindaci sono due uomini e due donne, di cui tre già amministratori. Si tratta del sindaco uscente Antonio Ruzzon, dell’attule assessore al bilancio Mara Tosello, dell’ex assessore Maria Luisa Nucibella oltre all’outsider Luca Martinello. La campagna elettorale è già partita e la competizione si annuncia piuttosto combattuta e vivace. Nel centrosinistra la novità della candidatura di Maria Luisa Nucibella, ex insegnante di materie letterarie e vicepreside dell’istituto “Mattei”, assessore alla cultura con la giunta Sguotti, 61 anni, componente del consiglio pastorale parrocchiale e diocesano, nonché della presidenza diocesana, attiva nel volontariato e nelle iniziative culturali conselvane, può contare sull’appoggio della lista “Insieme per il bene comune” che raccoglie il Partito Democratico, buona parte del centrosinistra e del mondo del volontariato. Quasi tutti volti nuovi, e tutti giovani, i dieci candidati al consiglio comunale. “Il nostro gruppo è la vera novità - affermano i candidati - e anche il programma elettorale riserverà delle
TEMPO DI TAGLI VALE IL VECCHIO CENSIMENTO
Appena dieci i posti in Consiglio
l
consiglio comunale perde sei posti e si riduce a dieci consiglieri, più il sindaco. Ma tutto per “colpa” del censimento 2011, i cui dati non sono ancora ufficiali e validati. Per effetto della recente norma sul riordino degli enti locali introdotta lo scorso anno dal Governo i consigli comunali sono stati sottoposti ad una “cura dimagrante” con il conseguente taglio di alcune poltrone. E’ stato stabilito per i Comuni al di sotto dei diecimila abitanti che in consiglio comunale siederanno dieci persone, che diventano 16 per i Comuni che superano la soglia dei diecimila. Ebbene, Conselve da tre anni è oltre questo limite e oggi i residenti sono almeno 10.700. Il problema, però, sta nel fatto che la legge elettorale fa riferimento ai dati ufficiali dell’ultimo censimento utile, che è quello del 2001. Dieci anni fa Conselve aveva poco meno di 9 mila abitanti e, quindi, il consiglio comunale perde sei posti. Se le norme non cambieranno ancora, fra cinque anni alla prossima tornata amministrativa il consiglio tornerà a contare sedici componenti, più il sindaco, perché allora farà fede il censimento del 2011. Nel frattempo i gruppi politici hanno dovuto fare i conti con il minor numero di posti disponibili. Novità anche per la composizione della giunta, che passa a 4 persone in tutto. Quest’anno i conselvani chiamati a votare alle amministrative sono 8.144, come sempre verrà allestito un seggio anche in ospedale. Lo spoglio delle schede si terrà nel pomeriggio del 7 maggio, subito dopo la chiusura delle urne.
sorprese interessanti. Alla nostra squadra appartengono persone impegnate sia nei partiti che nella società civile. Ognuno rappresenta se stesso e le proprie idee, idee che sono confluite in un’unica visione d’insieme che vede al primo posto il bene comune”. Antonio Ruzzon, sindaco in carica, 56 anni, funzionario delle Poste, scommette sulla rielezione alla guida della lista “Progetto Comune”, nella quale compaiono quattro consiglieri uscenti, fra cui due assessori, e sei debuttanti. Ruzzon gode dell’appoggio di ampi settori del centrodestra e di buona parte della squadra che l’ha sostenuto cinque anni fa. “Possiamo contare su un gruppo di amministratori uscenti che hanno confermato la propria disponibilità - afferma il candidato -arricchito da nuove persone e professionalità. Una squadra motivata che da un lato garantisce la continuità amministrativa, dall’altro nuovi stimoli da chi ha voglia di dare il proprio contributo”. Orientata all’elettorato di centrodestra, dalla Lega al Pdl, ma anche ad altre forze sociali Mara Tosello, alla guida del nuovo gruppo civico “Tutti per Conselve”. Assessore
uscente dell’attuale giunta, la Tosello, 36 anni, laureata in scienze politiche, componente del direttivo provinciale del Pdl, è la più giovane aspirante sindaco. Girolamo Meneghesso, “anima” del gruppo, ha preferito lasciare il posto di candidato ad una donna e riservare per sé quello di capolista. “Il nostro schieramento - spiega Mara Tosello - vuole introdurre un nuovo stile politico, recuperando il know how, l’esperienza e le abilità operative intrinsecamente legate alla vecchia classe dirigente, ma coinvolgendo un maggior numero di donne, giovani e volti nuovi”. Scende in campo anche il “Movimento 5 Stelle”, da alcuni mesi piuttosto attivo a Conselve. Candidato sindaco è Luca Martinello, 44 anni, promotore finanziario, impegnato nel volontariato, membro del direttivo “Associazione fraternità e servizio” , vice presidente del consiglio di circolo didattico. “In caso di vittoria - spiega - saranno i cittadini a fissare il mio stipendio. Per noi questa non è carriera politica ma servizio civile per favorire la democrazia diretta. Daremo voce ai cittadini e li coinvolgeremo nel bilancio partecipativo”.
Argomento del mese 5 Maria Luisa Nucibella
Antonio Ruzzon
Ruzzon per la continuità, Nucibella rinnova
Mara Tosello
Luca Martinello
sindaci per Conselve I programmi Il Movimento 5 Stelle promette un’ampia partecipazione pubblica
Tosello: “E’ ora di mandare in pensione la vecchia politica” di Nicola Stievano
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a famiglia, prima di tutto. Mara Tosello, alla guida del gruppo “Tutti per Conselve”, mette al primo posto le necessità del nucleo familiare e la voglia di rinnovamento. “La vecchia politica, fatta spesso di vane illusioni e facili promesse, deve essere sostituita da nuovi ideali, deve essere gestita da persone nuove, trasparenti ed oneste che sappiano curare questo malato grave che è la “vecchia politica” che ha generato danni irreversibili al sistema. L’idea di partenza è di proiettare nel Comune il modello famiglia, vista come crocevia delle generazioni e specchio degli orientamenti della società, in grado di cambiare con il mutare della struttura sociale, capace di ridefinirsi continuamente e di rigenerarsi. Per i prossimi anni, ogni iniziativa e ogni azione pubblica dipenderanno dalla reale situazione di bilancio. Anche le proposte programmatiche saranno condizionate dalla loro reale sostenibilità finanziaria. Ciò che vogliamo e possiamo promettere è che cercheremo in ogni modo di ponderare le scelte da adottare coinvolgendo la popolazione, le associazioni di categoria e i soggetti impegnati a vario titolo nel sociale”. Luca Martinello ribadisce i punti fermi del “Movimento 5 Stelle”: consigli comunali on line in diretta e copertura internet gratuita su tutto il territorio. “Sono i cittadini a scegliere perché sono i cittadini stessi ad essere lo Stato, non la volontà dei politici a tutti i costi. Quindi proponiamo da subito la modifica dello statuto comunale con introduzione del referendum consultivo e propositivo senza quorum con esito vincolante. Ogni decisione in merito al bilancio dovrà essere subito pubblicata sul sito internet del Comune in maniera dettagliata. Oggi è finito il tempo di delegare, insieme dobbiamo prendere delle decisioni importanti come quelle del nostro comune, in modo tale sentirlo come una casa propria. Dobbiamo agire anzitutto su una gestione virtuosa delle risorse pubbliche e dire basta agli sprechi”.
Progetti a confronto
Sociale e opere sostenibili L’
amministrazione uscente, guidata dal sindaco Antonio Ruzzon, chiede di poter lavorare per altri cinque anni in modo da completare il cammino intrapreso nel recente passato sia sul fronte dei servizi alla persona che sulle opere pubbliche e le altre iniziative di interesse collettivo. Fra le novità il programma punta sulla “realizzazzione di un sito “conselvegiovane.it” che renderà possibile avere un informagiovani gestito direttamente sul web con la creazione di una banca dati alla quale sarà inviata una newsletter mensile dove saranno raccolte istanze, proposte ed informazioni scolastiche, lavorative e tempo libero”. Sul fronte della sanità “completare il progetto della Direzione dell’Uls 17, relativo allo spostamento dell’Utap di Conselve all’interno degli spazi dell’Ospedale al fine di contestualizzare l’offerta sanitaria in edifici dedicati ed ottenere conseguenti economie reinvestendole in servizi”. Per quanto riguarda la viabilità “nella programmazione degli interventi saranno privilegiati la soluzione dei punti critici, come pure è prioritario il proseguimento dell’infrastrutturazione a favore della mobilità debole con la realizzazione delle piste ciclabili di Via Padova e Via Palù, rispettivamente fino al confine con Cartura e Fra i temi più Bagnoli di Sopra e di Via Arre e Via Levà. sentiti il sostegno Per quanto riguarda il territorio, il futuro alle famiglie sviluppo urbanistico sarà determinato e ai giovani, con principalmente al recupero del patrimo- interventi utili nio edilizio esistente ed in particolare a quello del centro storico, oltre all’attuazione delle proposte di manifestazione d’interesse dopo le valutazioni determinate dalle analisi e dal confronto concertativo”. “Rinovamento” è la parola d’ordine della lista “Insieme per il bene comune” guidata da Maria Luisa Nucibella. Nel programma elettorale viene messo in risalto l’impegno coinvolgere e informare adeguatamente l’opinione pubblica. In primo piano le politiche sociali, l’attenzione per l’ambiente e la sicurezza, anche sulla strada con la costruzione di nuove piste ciclabili, il valore della cultura e dell’istruzione. “La politica, intesa come perseguimento del bene comune, non è una novità di oggi e la famiglia, né è il punto fondamentale di attenzione e di partenza. – affermano i candidati - Principio ispiratore di questa lista è sicuramente il bisogno di rinnovamento. La globalizzazione, il taglio dei trasferimenti, la crisi della partecipazione politica e della democrazia rappresentativa, nuove povertà, devastazioni dell’ambiente. Anche nel nostro piccolo esiste una realtà di scarsità di risorse, di traffico, di ambiente naturale seriamente in pericolo, di crisi finanziaria delle famiglie e delle attività. Molto lavoro dovrà essere svolto sul campo: lavoro di analisi, di riflessione, sforzo creativo per trovare soluzioni di buon senso, utilità e realizzabilità concreta. Vi sono in tutto il territorio nazionale pratiche amministrative orientate alla pace e all’economia solidale, alla costruzione di nuove forme di democrazia “dal basso”. Decine e decine di amministrazioni, inoltre, sono impegnate a mettere “in comune” e diffondere tali idee ed esperienze riguardanti politiche energetiche e ambientali (Rete di Comuni Virtuosi), per la Pace (Enti Locali per la Pace), urbanistiche (Rete Città Ciclabili) e nuovi modi di essere delle amministrazioni (Rete Nuovo Municipio)”.
6 Conselve Conselve Gli alunni stanno per dare alle stampe il primo numero del notiziario
L’informazione in classe Lezione di giornalismo per le classi quinte dell’Istituto Canossiano con il nostro direttore
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errà stampato nelle prossime settimane il numero zero del nuovo notiziario scolastico che la classe quinta dell’Istituto Canossiano di Conselve ha progettato nei mesi scorsi. Il notiziario è solo la tappa finale di un lungo percorso che ha visto i ragazzi impegnati nella conoscenza del mondo dell’informazione in generale ed in particolare del giornale considerato come uno dei più importanti “mass media”. Inizialmente la classe ha imparato a riconoscere le caratteristiche specifiche della produzione scritta riferite alle diverse forme di articolo di giornale. E’ stata così incentivata la scrittura di un articolo seguendo proprio le regole delle cinque W, come ci insegna il giornalismo. Successivamente i ragazzi hanno potuto incontrare il direttore del mensile “La Piazza”, Mauro Gambin, che nel corso di una mattinata ha risposto in maniera molto puntuale ad alcuni quesiti posti proprio dai cronisti in erba. L’esperienza è stata oltremodo apprezzata e vissuta con grande emozione dai ragazzi che hanno voluto poi ricordare questo evento realizzando un colorato ed esauriente cartellone. Il percorso di iniziazione al gior-
Gli alunni dell’istituto Canossiano a lezione di giornalismo nalismo è proseguito con una visita guidata alla redazione del settimanale “La Difesa del Popolo”. Ad accogliere il folto gruppo di curiosi principianti giornalisti, il direttore Guglielmo Frezza che oltre a parlare del proprio giornale, ripercorrendo le tappe storiche che lo hanno caratterizzato, ha fornito importanti consigli su come realizzare il notiziario di classe. Nel corso della visita i ragazzi hanno potuto vedere in concreto come si struttura una redazione giornalistica capendo il valore fondamentale del lavoro di squadra. Ora i
ragazzi avranno l’onore di vedere finalmente concretizzato il frutto del loro impegnativo lavoro: la stampa di questo giornalino. All’interno articoli che riguardano la propria scuola, ma anche il comune, le realtà sportive del territorio, la politica, l’economia, la cultura e lo spettacolo. Insomma un vero tabloid sul mondo. L’iniziativa è stata possibile solo grazie alla sinergia d’intenti di insegnanti, alunni e dirigente scolastico e grazie alla sensibilità di alcuni operatori economici del territorio che hanno risposto positivamente alle richieste di contributo.
SERRAMENTI
NEWS Professionisti e hobbisti alla giornata organizzata a Conselve
L’ORGOGLIO DEGLI APICOLTORI PADOVANI
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’orgoglio degli apicoltori protagonista a Conselve, in occasione della giornata provinciale. Oltre un centinaio fra professionisti e hobbisti, esperti delle api e del miele per lavoro o per passione, si sono dati appuntamento a Conselve per discutere e confrontarsi sul futuro dell’apicoltura di qualità. A Padova vengono prodotti oltre 4 mila quintali di miele, per lo più di ottima qualità, come hanno confermato gli addetti ai lavori. La giornata, voluta Un momento del convegno dall’Apat - Apicoltori in Veneto, è stata anche l’occasione per premiare due storici apicoltori, entrambi di Maserà. A consegnare i riconoscimenti Raffaele Cirone, presidente del Fai, la federazione apicoltori italiani. Premiato Severino Cesaro che da decenni si occupa con passione delle api. Consegnato ai familiari il riconoscimento alla memoria di Fernando Varotto, scomparso di recente dopo una vita dedicata all’agricoltura e alla produzione di miele. L’Italia importa circa la metà del proprio fabbisogno con una produzione nazionale che per il 2011 è stimata sulle 13mila tonnellate per un valore al consumo di 60 milioni di euro grazie al lavoro di 75mila apicoltori con 1,1 milioni di alveari. Si stima tuttavia che il servizio di impollinazione fornito dalle api all’agricoltura valga 2,5 miliardi di euro. Ma il calo della produzione interna ha favorito le importazioni, in particolare dall’America latina e, negli ultimi tempi, anche dalla Cina, da dove proviene il 10 per cento del miele venduto in Italia. Almeno un barattolo su dieci di miele di provenienza straniera arriva dalla Cina e nessuno garantisce che sia libero da Ogm. L’obbligo dell’etichetta dovrebbe tutelare i consumatori, almeno per quanto riguarda l’acquisto di barattoli di miele, mentre è assai più difficile risalire alla provenienza nel caso di prodotto destinato alla trasformazione e impiegato in altri alimenti.
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La Corte Venezia
è un elegante quanto piccolo complesso residenziale, composto da due blocchi indipendenti di due piani ciascuno, nella tranquillità della campagna padovana, comodo a tutti i servizi del centro. La scelta del nome “Corte Venezia” non è casuale: sin dal progetto si è voluto impostare tutto sulla cura e sulla qualità e sullo stile; questo si è riflesso anche nei materiali e in ogni altro dettaglio... Pensando alle persone e famiglie che ci andranno ad abitare, si è voluto creare una corte che possa essere un habitat di serenità lontano dallo stress cittadino, pur mantenendo la facilità di collegamento con Padova, le altre città vicine. Le famiglie apprezzeranno che i due blocchi componenti la Corte si sviluppano attorno ai giardini pubblici, in modo che dalla maggior parte degli appartamenti si può avere una visione completa ed un controllo di ciò che avviene nei giardinetti. Proponiamo soluzioni di diversa metratura, dal bilocale al quadrilocale, con finiture di pregio che possono variare dal parquet ai marmi, con doppio affaccio e, nella maggior parte dei casi, doppio balcone/terrazzo o porticato.
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8 Cartura L’Intervento
Sociale
Crisi e caccia agli untori
I corsi. Originale soluzione adottata dal Comune su ben due fronti
Giovani salgono in cattedra di Gloria Cesarotto
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Studenti universitari tengono lezioni di informatica e aiutano i ragazzi nello svolgimento dei compiti a casa
giovani studenti universitari diventano una preziosa risorsa per il comune di Cartura che, per promuovere l’alfabetizzazione informatica di base nella popolazione del territorio, ha organizzato dei corsi che si sono svolti nell’aula informatica della scuola primaria. Le lezioni hanno riscontrato un forte successo, infatti, al primo ciclo di lezioni si sono iscritte ben 29 persone e per garantire l’opportunità di essere maggiormente seguiti sono stati creati due gruppi. I partecipanti, soddisfatti dell’iniziativa, hanno espresso il desiderio di continuare le lezioni a un livello superiore e pertanto si è già attivato un secondo ciclo di lezioni. I corsi sono stati tenuti da giovani studenti universitari che hanno dato la disponibilità a offrire le loro competenze in campo informatico. “Un’esperienza positiva – ha spiegato il sindaco Massimo Zanardo - che ha permesso a molti cittadini di conoscere e utilizzare le nuove tecnologie informatiche che sono sempre più richieste a tutti i livelli e ai giovani studenti universitari di ottenere un incentivo economico per i loro studi. Questo era anche un obiettivo del nostro programma elettorale e siamo soddisfatti della buona riuscita”. Ma non solo, il ricorso agli studenti universitari del paese si è realizzato anche in un progetto di coinvolgere ancora i giovani studenti universitari, sostegno allo studio e all’aiuto che hanno affiancato questi ranei compiti per casa. Più di 50 i ragazzi gazzi più giovani come “fratel“Sono sempre di più i ra- che si sono li maggiori”e li hanno aiutati gazzi, soprattutto della scuola fatti aiutare a studiare e a colmare alcune media, che si trovano in dif- dagli insegnanti lacune”. ficoltà nello svolgimento dei volontari e giovani Nel primo quadrimestre compiti assegnati - riferisce hanno partecipato all’iniziatil’assessore alla Cultura Pasqualina Franzolin - e va ventuno ragazzi, delle classi seconde e terze, spesso c’è la tendenza ad abbandonare e a lasciar che hanno seguito lezioni di matematica e d’ingleperdere e a ritrovarsi il giorno successivo a scuola se. Nel secondo quadrimestre hanno aderito trenta impreparati. Da queste premesse è nata l’idea di ragazzi e oltre a matematica e inglese è iniziato un
NEWS
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Un lezione di informatica, a Cartura i giovani studenti universitari hanno messo a punto dei corsi per dare i primi rudimenti su computer e internet
corso di aiuto allo studio generico. “I ragazzi che hanno partecipato, e che seguono tuttora, si sono trovati a loro agio poiché i gruppi non sono numerosi – aggiunge la Franzolin - e sono supportati da giovani con i quali si possono confidare e chiedere altri chiarimenti riguardo le attività didattiche svolte a scuola. Questa iniziativa è stata positiva e auspichiamo di suggerirla anche il prossimo anno scolastico. Un grazie particolare a tutti i giovani universitari che hanno accolto l’invito e hanno messo a disposizione le loro conoscenze per il bene comune”.
di Amos Luzzatto* segue da pag.
C’è la forte tentazione di attribuire le colpe della crisi e del disagio che si sta vivendo a delle specifiche categorie che vengono individuate fra le minoranze indifese e chiaramente identificabili. “Bisogna” perciò trovare il colpevole e perseguitarlo per quello che sta succedendo. Storicamente gli “untori” a cui veniva attribuita la diffusione della peste o di altre calamità, sono stati identificati nei gruppi umani degli ebrei degli zingari degli omossessuali, categorie di persone chiaramente identificabili per cultura atteggiamenti, orientamento sessuale religione. Ma negli ultimi anni anche altre categorie sono state oggetto di attacchi razzisti, diffamatori e si sono aggiunte a quelle storicamente perseguitate: si tratta di categorie più generiche e sfumate: gli extracomunitari, di chi arriva da fuori e ruba il lavoro “nostro”, della “gente dell’est europeo” i “musulmani”. I fatti di Tolosa in Francia in cui sono stati uccisi dei bambini ebrei in una scuola, e tanti altri segnali di rinascita dell’antisemitismo in Europa sono un monito importante. Sono episodi di una intolleranza antica, di un odio, di un mostro che può rinascere e attecchire nelle società occidentali, soprattutto in questo momento di crisi. In Italia segnali che episodi come quelli accaduti in Francia si verifichino per il Governo non ce ne sono al momento, questo però non basta ad abbassare la guardia. Anzi. Fatti del genere accadono quando chi vuole colpire ha la sensazione che l’altra parte sia debole. Il metodo migliore per combattere il terrorismo però è non farsi prendere dal panico e non cambiare il proprio modo di vivere, che è proprio lo scopo invece di chi organizza attentati ed uccisioni. Bisogna però nello stesso tempo tenere alta la guardia e lavorare in ogni direzione, con tutti gli strumenti utili, per prevenire e disinnescare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, fenomeni che purtroppo anche se ora con nuove modalità, abbiamo già visto svilupparsi nel corso della storia. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia
Entusiasmo e partecipazione alla pulizia del paese che ha coinvolto decine di alunni
LA NUOVA COSCIENZA ECOLOGICA PARTE DAI NOSTRI RAGAZZI
l recupero della tradizione e della cultura popolare passa attraverso la ricerca e la promozione sul territorio di testimonianze e di usanze proprie della nostra identità. Questo è lo spirito della manifestazione del “Bati marso”, riscoprire l’antica tradizione veneta che consiste nel passare attraverso le vie del paese e produrre un forte baccano, utilizzando strumenti particolari e ingegnosi, in grado di “svegliare la Primavera” e richiamarla a ravvivare gli animi
dopo il lungo torpore dei mesi invernali. A questa manifestazione hanno partecipato lo scorso 17 marzo tutti i bambini delle elementari e i ragazzi della prima media che hanno sfilato per le vie del paese. In classe sono stati realizzati laboratori per costruire i vari strumenti utilizzando materiale di scarto e di recupero, occasione preziosa per mostrare il valore del recupero e del riuso dei materiali e educare gli studenti a combattere gli sprechi e a rispettare l’am-
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biente nella vita di tutti i giorni. Nella stessa occasione, si è tenuta la “Giornata ecologia”. “Gli adulti, divisi per gruppi, hanno ripulito i fossati di alcune vie raccogliendo rifiuti di vario genere – racconta l’assessore all’Ambiente Luca Agostini - riuscendo in poche ore a riempire il grosso contenitore posto in viale dei Giardini”. I bambini, invece, si sono occupati della pulizia del giardino interno alla scuola, dei giardini pubblici e delle zone circostanti. G.C. I ragazzi alla giornata ecologica
Terrassa 9 Il progetto Il cronoprogramma registra un ritardo di circa 10 mesi
Nuova media, si procede Lavori aggiudicati al termine di una complessa procedura per poco più di mezzo milione di euro di Gloria Cesarotto
Un dettaglio del progetto della nuova scuola media
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ncora la “prima pietra” non è stata posata, ma sono state portate finalmente a compimento le fasi di progettazione ed appalto dei lavori della nuova scuola media di via Roma a Terrassa Padovana, l’importante opera che il paese attende da anni per superare il problema dell’ormai inadeguata struttura esistente. L’opera è stata appaltata durante il periodo estivo ed è stato da poco sottoscritto il contratto con la ditta aggiudicatrice. L’esecuzione è in ritardo, complessivamente di circa 10 mesi rispetto al programma,
Viabilità
ma l’amministrazione comunale riferisce ottimista che una parte di questo tempo verrà recuperato abbreviando il tempo utile per eseguire i lavori. Ad oggi rimane ancora da dare l’effettivo via ai lavori che possono comunque senza impedimento iniziare già dalla fine del mese di febbraio. I lavori sono stati aggiudicati dopo una procedura molto complicata e complessa seguita dall’Ater di Padova (una gara a valenza europea) alla ditta Alpa costruzioni di Brugherio della provincia di Monza e Brianza, per l’importo di 544.389,91 euro. “Spiace dover constatare
che il lavoro non sia stato aggiudicato ad un’impresa locale - dichiara il sindaco, Ezio Betto - ma ricordo che l’importo a base d’asta era di 610.562,96 euro più Iva e spese per allacciamenti e spese tecniche di progettazione per un importo complessivo di 800 mila coperti da un finanziamento regionale e da un mutuo di 300 mila e da fondi propri per i rimanenti 200 mila”. La potenzialità finale della struttura distribuita su due piani consisterà in sette nuovi locali, di cui quattro al piano terra ed il recupero di due aule del vecchio fabbricato
PISTA CICLABILE PER CONSELVE COMPLETATO L’ULTIMO TRATTO
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n contemporanea con la conclusione dei lavori del tratto ricadente nel territorio comunale di Conselve, anche Terrassa ha provveduto a completare l’ultima porzione di pista ciclabile in via Marconi che rimaneva per arrivare alla passerella sullo scolo Fossetta al confine tra un paese e l’altro. Ad aggiudicarsi la gara
da adibire a classi e laboratori. Completano il nuovo plesso i servizi igienici ai due piani, stanze di servizio per insegnanti e collaboratori scolastici e locali tecnici, la struttura come previsto dalla legge sarà dotata di ascensore. L’accesso principale alla scuola, ultimati i lavori, sarà dirottato su via Ronco per una maggiore sicurezza degli utenti e per decongestionare negli orari di punta la strada provinciale. I lavori avranno una durata di 330 giorni per cui l’ultimazione è prevista entro la scadenza contrattuale concordata del 15 gennaio 2013.
d’appalto sulle cinque ditte invitate è stata la Rs costruzioni generali di Cervarese Santa Croce per l’importo di 27.564,56 euro più Iva. Questa cifra si è aggiunta ai 22.435,44 euro dovuti in amministrazione diretta per la progettazione, direzione lavori, oneri per la sicurezza e collaudo. “La pista ciclabile - commentano gli amministratori locali - è diventata ora un’opera pubblica intercomunale collegando il centro abitato di Terrassa con quello di Conselve e sarà di
La vecchia scuola media esistente verrà in futuro adibita ad attività collettive dandola in uso in parte ad associazioni e in parte utilizzata dall’amministrazione comunale a scopo sociale. L’edificio così riutilizzato potrà contare su quattro ampie sale, due al piano terra e due al primo piano, saranno inoltre presenti i servizi igienici e l’accesso ai locali avverrà solamente da via Roma. La scuola esistente necessita di lavori per poterla consolidare e certificare idonea al nuovo uso, un intervento molto impegnativo e tutto ancora da progettare e finanziare.
fondamentale aiuto per la sicurezza di pedoni e ciclisti in un tratto di strada provinciale molto trafficato e con la carreggiata di dimensioni limitate”. Ora i ciclisti e i pedoni possono spostarsi in tutta sicurezza dal centro di Terrassa a quello di Conselve grazie al completamento della pista lungo una strada provinciale particolarmente stretta, trafficata, perciò molto pericolosa e insidiosa per chi si sposta a piedi o sulle due ruote. G.C.
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Sei anni senza infortuni
Premio per la sicurezza al magazzino della Michelin In un anno movimentate 86mila tonnellate di gomme
di Cristina Lazzarin
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rande emozione per Lorenzo Chiapperini alla consegna del premio “Michelin Safety Award” all’omonimo magazzino di Tribano che si occupa dello stoccaggio dei famosi pneumatici e di cui lui è responsabile. La cerimonia è avvenuta lo scorso 23 marzo alla presenza di JeanPaul Caylar, presidente e amministratore delegato di Michelin Italia, che ha premiato personalmente Chiapperini. Nel campo della sicurezza sul lavoro, Michelin ha istituito questo titolo per premiare le sue realtà lavorative che per sei anni consecutivi non hanno registrato incidenti sul lavoro. Nel 2011, il Magazzino di Tribano ha raggiunto (e oggi superato) questo traguardo. Il magazzino di Tribano è nato nel 1998. Si estende su una superficie di 22 mila m2 e nel corso del 2011 ha movimentato 86 mila tonnellate di pneumatici. La sicurezza, in tutti i suoi aspetti, è il valore prioritario di Michelin, che vede realizzarsi il suo motto Il modo migliore di avanzare solo attuando azioni concrete che riguardano la
IL CASO Marco Claudio denuncia
“MEGA MENSA DEL TUTTO INUTILE”
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na mega - mensa costata 820 mila euro che non serve a nulla. Uno scatolone di 400 metri quadrati vuoto da mesi e, al momento, di nessuna utilità. L’ampliamento del polo scolastico, completato nel giugno del 2011 e collaudato a dicembre, è senza caldaia e senza cucina, quindi al momento è inservibile. Intanto il Comune paga le rate del mutuo per coprire la spesa sostenuta. A portare alla ribalta il caso della nuova mensa scolastica è Marco Claudio, consigliere di minoranza del “Movimento per far Rinascere l’Italia”, che sottolinea come il progetto sia del tutto inutile e costosto visto che la struttura non può essere utilizzata perché manca anche la caldaia. Secondo Claudio siamo di fronte ad uno degli esempi più gravi di spreco di denaro pubblico, a partire appunto dall’ampliamento dell’edificio scolastico, un progetto approvato nel 2007/2008 dalla precedente amministrazione di centrodestra. I costi: 80 mila euro di progetto, 520 mila di lavori e altri 220 mila per gli oneri indiretti. «Noi tutti stiamo pagando un mutuo per qualcosa che non sappiamo come usare”. onclude Claudio aprendo alla maggioranza e chiedendo un approfondimento.
Foto di gruppo per i collaboratori della Michelin a Tribano sicurezza sul lavoro, la sicurezza stradale, la formazione delle giovani generazioni. Nel campo della sicurezza stradale, Michelin è attivamente coinvolta con Organizzazioni Internazionali in tutto il mondo: è promotrice del programma dell’Unione Europea Road Safety for Young People in Europe ed è partner ufficiale della campagna “Fia Action for Road Safety”, che sostiene il lancio del Decennio d’Azione per la Sicurezza Stradale voluto dall’Onu, con l’obiettivo di salvare cinque milioni di vite nei prossimi dieci anni. Con il Villaggio Michelin per la Sicurezza Stradale, che, dal primo aprile, è in
tour in alcune delle più belle piazze italiane, Michelin e Polizia Stradale, firmatarie della Carta Europea della Sicurezza Stradale, mirano a sensibilizzare il pubblico, e i ragazzi in particolare, alla sicurezza stradale attraverso azioni concrete, divertenti e dall’alto contenuto pedagogico. Alla cerimonia erano presenti oltre che i dipendenti del magazzino, il sindaco di Tribano, Piergiovanni Argenton, l’assessore alle attività produttive e alla sicurezza, Denis Berto, l’assessore al personale e attuazione del programma, Francesco Marega, il comandante della stazione dei carabinieri di Tribano, Maresciallo Giuffrida.
La maggioranza Marega difende il progetto
“Cavazzana sa di sbagliare finalmente via il semaforo”
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a posizione dell’amministrazione comu“Già nel consiglio comunale abbiamo nale in merito a questa campagna di annunciato che sarà costruito un percorso raccolta firme è un po’ critica visto che ciclabile e poi un sottopasso- continua Maper la giunta risulta fondamentale sottoline- rega- quindi non capiamo questa raccolta are che dopo decenni si riuscirà finalmente firme. Se Cavazzana ha delle idee siamo ad eliminare questo pericoloso incrocio a pronti a confrontarci, così come se ci aiuta raso sulla Monselice-mare, teatro di terribili a trovare i finanziamenti necessari per un’oincidenti. pera complessa come il sottopasso, che non “L’opera che andiamo a realizzare ri- possiamo costruire accanto alla rotonda. spetta tutti i parametri stabili per legge e Come mai queste idee arrivano solo ora che siamo riusciti a realizzare un progetto così è all’opposizione? L’unica opera realizzata importante in poco più dal nostro predecesdi due anni e mezzo “In pochi mesi sore per la sicurezza di mandato- risponde abbiamo ottenuto degli attraversamenti soddisfatto l’assessore ciò che gli altri sulla Monselice-mare Francesco Marega- non sono riusciti è il sottopasso della Da parte nostra non a fare in 20 anni” zona industriale, che parole, ma fatti. La vediamo senza pista rotatoria sulla Monselice-mare è finanzia- ciclabile e le cui spese sono state tutte a ta quasi per intero da Regione (450 mila carico dei tribanesi. euro) e provincia (200 mila euro). Già per Questa rotonda è quasi totalmente finostro conto stiamo pensando anche a un nanziata dagli enti superiori e ogni critica nuovo intervento per la costruzione del finisce con il risultare sterile polemica. La sottopasso. Anziché parlare e raccogliere nostra amministrazione sta portando avanti firme qualcuno dovrebbe chiedersi cosa ha una serie di importanti interventi sul terrifatto negli anni scorsi per Tribano e con quali torio a conferma che vogliamo rispettare il risultati. Il semaforo è un punto pericoloso patto con i nostri elettori, pur nella ristretda anni eppure l’opposizione sembra accor- tezza dei trasferimenti statali”. Insomma gersi del problema solo ora”. per il Comune è un risultato storico essere Marega fa presente che sarà costruito arrivati a concretizzare un progetto che nel anche un percorso ciclabile e successiva- passato non è mai stato raggiunto, nonomente verrà costruito anche il sottopasso. stante le tante dichiarazioni. C.L.
IN BREVE Centro Turistico Giovanile
PASSEGGIATA “SU E ZO PA I PONTI” DI VENEZIA IL 15 APRILE PER LA PRIMAVERA DEL CTG
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randi appuntamenti ad aprile con il gruppo Ctg che con l’arrivo della primavera riprende a muoversi. Il 1 aprile è in programma la Camminata insieme al gruppo Vivipiove che è ormai un appuntamento sentito e l’occasione di conoscersi tra gruppi. Nel corso della giornata è prevista la visita al casone e la “siesta” pic-nic con pane e salumi di gran qualità, oltre a bevande e una simpatica lotteria. Il 15 aprile è invece prevista la partecipazione alla passeggiata “Su e Zo Par i Ponti”, di Venezia. A questa passeggiata non competitiva possono partecipare tutti e al termine ci saranno le premiazioni in P.zza San Marco. Per ulteriori informazioni tutti i giovedì riunione di gruppo dalle ore 21 alle ore 23. C.L.
Iniziativa “Bassa in Tensione”, presto i vincitori
IDEE GIOVANI PER I GIOVANI, 5 PREMI DA 500 EURO PER I MIGLIORI PROGETTI
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caduti i termini del concorso “Bassa in Tensione” che finanzierà con un bonus da 500 euro ciascuno i cinque migliori progetti presentati dai giovani tra i 15 e i 30 anni residenti a Tribano, Agna, Anguillara, Bagnoli e Pozzonovo. Le iniziative pensate dai giovani per coinvolgere i loro coetanei saranno finanziate con il progetto ideato dai Comuni aderenti e le proposte andavano presentate direttamente entro fine marzo. L’idea è quella di mettere a punto un contenitore di attività e manifestazioni per i giovani del territorio. Le settimane scorse il contenitore di attività e manifestazioni per i giovani del territorio è stato presentato sul territorio attraverso alcun incontri e gli sportelli organizzati nei comuni aderenti. Info sul sito bit.comune.tribano.pd.it. Prossimamente la comunicaizone dei vincitori con i dettagli sui progetti premiati. C.L.
“NUOVA ROTONDA POCO SICURA”
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opo averlo più volte annunciato, il gruppo di minoranza di Voi + Noi è passato ai fatti, prendendo carta e penna e scrivendo alle autorità superiori (regione, provincia,Veneto Strade) per richiamare l’attenzione sulla necessità di realizzare un sottopasso o un sovrappasso pedonale in contemporanea alla costruzione della rotatoria sulla Monselice-mare. Nelle settimane scorse è così partita una campagna di raccolta firme sintetizzata dallo slogan: “un sottopasso vale più di una vita”. Significativo il consenso riscontrato tra la popolazione visto che in soli 2 giorni, sono state raccolte più di 200 firme e la campagna continuerà anche per tutta aprile. Le firme accompagneranno questo documento che richiede la messa in sicurezza di questa zona così pericolosa del paese, che con una rotatoria al posto dell’attuale semaforo, potrebbe comunque risultare ancor più rischiosa per pedoni e ciclisti. Il gruppo sottolinea come l’intervento è da ritenersi indispensabile per il futuro del paese di Tribano e irrinunciabile dopo ben trent’anni di disagi. “Non sono giustificabili ulteriori ritardi più volte accampati per mancanza di fondi anche perché, situazioni analoghe sui paesi contermini di Conselve e Pozzonovo sono stati risolti con opere ben più costose (due sovrappassi stradali), prive di rischi e finanziate a suo tempo a totale carico di provincia, regione o enti terzi con spese praticamente nulle per quanto riguarda le opere da parte dei comuni interessati”,
Massimo Cavazzana spiega Massimo Cavazzana, capogruppo. La spesa prevista per la realizzazione della rotatoria è di circa 800 mila euro, e il comune dovrebbe sborsarne 100 mila. “Neppure la ventilata mancanza di fondi è giustificabile- continua Cavazzana- visto che nell’ultimo mese si sono resi disponibili ben 3 milioni e 300 mila euro per una variante idraulica al nuovo ospedale (costo previsto 161 milioni di euro) dovuta ai potenziali rischi di allagamento non previsti nel progetto iniziale, introducendo la sopraelevazione della viabilità dei parcheggi e un collegamento stradale diretto in Monselice -Mare. Inoltre recentemente è stata approvata la nuova complanare che collegherà il casello autostradale di Monselice con la Monselice Mare per un complessivo importo di 16 milioni di euro. Pertanto non possono non essere disponibili i fondi per realizzare un modesto sottopasso o sovrappasso ciclopedonale nell’unico punto nero rimasto nella Monselice Mare per la quale è verosimilmente prevedibile il raddoppio del flusso veicolare C.L. nei prossimi dieci anni”.
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La Rotonda sulla monselice-mare La rotonda sulla Monselice mare, e’ opera di primaria importanza per la sicurezza e la viabilita’ del Comune di Tribano,cosi’ come approvata dalla Regione Veneto -Veneto Strade e Provincia di Padova,il cui costo complessivo e’ di circa 800.000,00 euro dei quali a carico Veneto Strada 450.000,00 ,Provincia di Padova 200.000,00 e Comune di Tribano 150.000,00 euro. In queste ultime settimane il gruppo di minoranza in ConsiglioComunale noi + voi con capogruppo Massimo Cavazzana,sta’ cercando di raccogliere firme in Paese affinche’ possa essere effettuato un sottopasso per pedoni e ciclisti,provenienti da nord e sud della rotonda stessa.Dal progetto.cosi’ come discusso e approvato e’ previsto un passaggio pedonale-ciclabile sul lato est della monselice-mare in prossimita’ della rotonda,che si prevede ( dopo attente analisi..) essere in massima sicurezza e comodita’ per tutti. Il fatto di realizzare un sottopasso,peraltro non possibile lungo la provinciale,che consentirebbe la massima visibilita’ sia dei pedoni che dei ciclisti,ma bensi’ in parallelo alla Monselice -mare e distante oltre 100 metri dalla rotatoria, avrebbe un costo di oltre 400.000,00 euro e molto probabilmente potrebbe non essere autorzzato dalla stessa
Veneto Strade che deve riservarsi una fascia di rispetto stradale per eventuali sottosrvizi e possibile allargamento della careggiata stradale. Questo implicherebbe la possibilita’ di fare il sottopasso sotto l’attuale canale che fiancheggia la strada, con una rampa che deve tenere conto delle disabilita’ e quindi con interruzzioni di pendenza saltuarie e con muri di contenimento in calcestruzzo molto costosi e un attraversamento perpendicolare alla monselice mare ( di scarssissima visibilita’ ) e molto pericoloso per i ciclisti, che prendendo velocita’, potrebbero schiantarsi sul muro finale della rampa o investire chi viene da controparte. Senza contare che dovrebbero essere previste delle pompe di sollevamento delle acque,che sappiamo non essere sempre cosi’ efficenti.Tutte cose che sono state analizzate attentamente in sede di approvazione del progetto e che oramai non si fanno piu’ da tempo, perche’ i costi benefici per la collettivita’ sconsigliano ampiamente la loro realizzazione. Pensiamo invece di aver trovato,con l’attuale soluzione pedonale,peraltro interotta nella distanza dall’aiuola di intermezzo e con la segnaletica prevista di alta tecnologia,la soluzione ideale per la massima sicurezza di attraversamento dei pedoni e ciclisti,che potranno usufruire anche del “sema-
foro a chiamata” per attraversare e pertanto,quando loro avranno il verde tutti gli altri avranno il rosso. Credo pertanto che la campagna politica di raccolta firme da parte del noi + voi di Massimo Cavazzana, sia solo una mera propagan-
da politica che contiene elementi di “ procurato allarme”,che nulla hanno a che fare con la ricerca di amministrare secondo il” bene comune per il nostro Paese”. Il Sindaco di Tribano
Ampliamento Mensa scolastica. Proseguono le polemiche,soprattutto da parte delle minoranze sul costo/utilizzo dei nuovi spazi del locale “Nuova Mensa”. Premesso che la costruzione di questo edificio e’ stata prevista e realizzata dalla precedente amministrazione,della quale parte della minoranza che oggi critica l’opera ( vedi Bazzarello Roberto) e’ stata eletta in quella lista,e che questa ammistrazione si e’ trovata ad affrontare notevoli problematiche in fase di realizzazione,legate anche alla ditta che ha vinto l’appalto..guarda caso l’Enerco..la vicenda si puo’ riassumere con questi numeri ( vedi allegato.Vi e’ da rilevare,che attraverso le economie fatte e le penali all’impresa,per la mancata consegna del bene secondo contratto,si sono potute realizzare importanti opere all’interno della scuole e soprattutto il cambio delle caldaie per riscaldare,anche il locale mensa (in origine non previsto...),con alimentazione a Gas al posto dell’attuale gasolio salito alle stelle. A questo punto,la giunta comunale,sentite le esigenze della scuola,che naturalmente ha le priorita’ in merito all’utilizzo dei locali,sta’ maturando l’idea di riservare il 50% circa,dei locali a favore della scuola e adibiti ovviamente come mensa e la restante parte potrebbe essere utilizzata per la nuova sede dell ‘Auser e la Nuova Biblioteca comunale,che sarebbe cosi’ posta in sito molto piu’ agevole per gli utilizzatori e all’interno/adiacente,il plesso scolastico,che avrebbe anche un senso logico.Naturalmente gli accessi ai locali sarebbero resi del tutto indipendenti tra loro e dal plesso scolastico e con la possibilita’ di utilizzare anche il grande giardino estivo,oggi esistente e antistante gli ingressi delle attivita’ stesse.
IL PIEDIBUS E’ PARTITO L’8 Marzo 2012, presso la sede dell’Azienda ULSS 17, a Monselice, alla presenza del direttore generale dott. Giovanni Pavesi, del direttore del dipartimento di prevenzione Dr. Antonio Ferro e della dirigente Responsabile SEPS dott.ssa Raffaella Camillotto, si sono riunite le Amministrazioni Comunali e gli Istituti Comprensivi che hanno aderito al “Progetto Piedibus” per sottoscrivere il relativo protocollo d’intesa per la promozione dell’attività fisica che avrà validità per il triennio 2012-2014. Per il Comune e l’Istituto scolastico di Tribano hanno firmato la Vicepreside insegnante Sonia Vallese e il Vicesindaco Monia Caremi. Sabato 31 Marzo finalmente il Piedibus è partito, da 3 capolinea distaccati in diverse zone del paese. Vi sono saliti più di 70 bambini, muniti di giubbetto ad alta visibilità e accompagnati da generosi genitori volontari ed eccezionalmente in questa prima uscita dalla Protezione Civile. Sono arrivati a scuola ordinati, gioiosi e puntualissimi, accolti tra gli applausi dal dirigente scolastico, da alcuni insegnanti e assessori e seguiti dallo sguardo discreto ma compiaciuto dei genitori. Il dirigente scolastico si augura che “tutto ciò solleciti grandi e piccoli a una maggiore responsabilità all’esercizio di una cittadinanza attiva”. L’assessore Caremi concorda e ricorda come sia inoltre dimostrato che un’attività fisica pur semplice come la camminata contribuisca a promuovere il benessere psicologico e mentale. “Siamo orgogliosi di appoggiare l’Istituto Comprensivo nella nuova esperienza convinti che si stia fornendo ai bambini una opportunità di sperimentare autonomia e socializzazione. Scuola e Amministrazione Comunale esprimono ringraziamenti sinceri e ne riconoscono il ruolo fondamentale per l’avvio e l’attuazione del progetto al Comitato ad hoc costituito e ai genitori volontari”.
Assessore Monia Caremi
Vicenda Attiva/ T.E./ Comune di Tribano
Nei giorni scorsi,sono arrivate al Comune di Tribano le richieste di pagamento da parte dello studio Avv.to Longo Piero ( noto Studio Nazionale),per saldare le parcelle relative all’ex Sindaco del Comune di Tribano Natalino Zambolin e Vice Sindaco Massimo Bison, di 42.374,00 Euro cadauno per un importo complessivo di 84.748,00 Euro.Secondo lo studio legale richiedente,sarebbero dovuti in quanto gli stessi Zambolin e Bison,imputati al processo penale per la vicenda Trasporti Ecologici/ Attiva,sono stati assolti con formula piena. Premesso che il Comune di Tribano,da tutta questa vicenda si ritiene” parte lesa”,e anche con la recente vicenda riguardante il dissequestro delle obbligazioni,e relativa richiesta di incasso cedole ad Attiva per un importo di complessivi 94.159,00Euro,la stessa Attiva ha richiesto il risequestro delle obbligazioni e relative cedole e che pertanto la vicenda civile e’ del tutto controversa come risultato finale,e’ chiaro che la Giunta comunale ritiene di non dare corso a dette richieste,con documentazione e motivazioni del tutto,a nostro parere e parere dei nostri legali, leggittime. Questa vicenda di Trasporti ecologici,diventa in ogni occasione di confronto con i protagonisti,sempre piu’ paradossale.Si pensi che qualora il Tribunale civile dia ragione piena ad Attiva,per le cause da questa intentate al Comune di Tribano per opera degli ex amministratori ( oggi richiedenti il pagamento delle parcelle) ,ma anche tutti gli altri ex Assessori,compreso Massimo Cavazzana,il Comune di Tribano si troverebbe ad avere un danno economico di oltre 2.100.000,00 di Euro ( 584.047,95 Euro gia’ consolidati,dal Fallimento di T.E.e con messa in mora dei protagonisti della delibera dell’ultimo aumento di capitale..),con mutui da pagare per oltre 1.500.000,00 Euro di aumenti di capitale,a suo tempo deliberati, su T.E., l’ultimo con scadenza nel 2021e ....con in piu’,le parcelle da pagare all’ex Sindaco e Vice Sindaco !!! Proprio una bellissima storia da vivere e raccontare ai posteri... Giunta Comunale di Tribano
Bovolenta 13 Il progetto controverso Centro servizi per anziani in via D’Annunzio, 80 posti
Nuova Casa di Riposo l’amministrazione spinge di Cristina Lazzarin
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l progetto della nuova Casa di riposo procede il suo iter con un processo di accelerazione come aveva promesso il sindaco Vittorio Meneghello. Nelle settimane scorse infatti la giunta comunale ha deciso di rinunciare allo studio di fattibilità così che il progetto possa procedere più velocemente. Per agevolare insediamenti di questo tipo, il Consiglio comunale ha approvato anche lo “sconto” del 30 per cento degli oneri di urbanizzazione, che sarà riservato a tutte le strutture di valenza sanitaria-assistenziale. Il progetto prevede la costruzione di un “centro servizi per anziani” di 80 posti letto in via d’Annunzio, in una zona di espansione urbanistica già inserita nel piano regolatore. Sessanta posti saranno riservati agli ospiti non autosufficienti mentre altri venti per gli autosufficienti. Al suo interno troveranno posto: servizi fisioterapici, riabilitativi e centro diurno per anziani. Il consiglio ha così approvato la delibera con i voti favorevoli della sola maggioranza mentre i tre consiglieri di minoranza si sono astenuti. Ancora una volta, come più volte sottolineato dal consigliere di opposizione Anna Pittarello, parte dei consiglieri non hanno voluto approvare l’insediamento di una struttura sociale così importante in un’area
La minoranza chiede una verifica sulla sicurezza idraulica del luogo scelto che viene considerata fortemente a rischio allagamenti. Ancora una volta fermo nelle sue decisioni il sindaco Vittorio Meneghello che ha sottolineato la necessità di procede più che mai speditamente: “Sappiamo con certezza che se entro la fine dell’anno i lavori non partiranno l’Usl potrà decidere di spostare i posti letto in altre zone e per Bovolenta sarebbe un danno. Le persone sanno che questa struttura porterà grandi vantaggi al nostro comune come il punto prelievi del sangue e ulteriori servizi per anziani. Sono tutti servizi che potremo richiedere solo nel momento in cui rilasceremo il permesso di costruire. E comunque l’area è sicura e non rischia nulla”. La stessa area, dove sorgerà questo centro, sarà oggetto nei prossimi mesi di importanti interventi: sistemazione dei marciapiedi e allargamento della sede stradale dal campo sportivo al centro del paese, con risistemazione scarichi acque bianche, ingressi passi carrai, nuova illuminazione. La parte più consistente sarà la rettifica della curva pericolosa esistente in prossimità dell’argine, con realizzo di un terrapieno e la creazione di una pista-ciclo pedonale dato che oggi non esiste marciapiede. Da ricordare che già ora,
Ai dubbi dell’opposizione il sindaco risponde: “Avanti, altrimenti occasione persa”
il Comune di Bovolenta ha l’intenzione di costruire una nuova Casa di Riposo per 80 non autosufficienti
La nuova dimensione ceramica
nella stessa zona, si sta realizzando la risistemazione del piazzale del campo sportivo con la realizzazione di nuovi parcheggi e marciapiedi. Nell’area si sta anche valutando un studio di fattibilità per realizzare nei prossimi anni una nuova rotatoria così da completare il riassetto viario della zona sud del paese. L’intervento avrà un costo di circa 300 mila euro elargiti in parte dalla Regione Veneto e della provincia di Padova ed in parte con disponibilità proprie del comune. La via costituisce una delle strade principali di ingresso al paese, l’opera in progetto era sicuramente attesa da anni e finalmente ora andrà a compimento. Nei mesi successivi partiranno anche i lavori di sistemazione del piazzale della palestra comunale, dove sarà realizzata una pavimentazione drenante che lascerà filtrare l’acqua e saranno creati nuovi posti auto, il tutto a vantaggio e completamento dell’area impianti sportivi e scuole anche in vista di un utilizzo polivalente dell’Arcostruttura e della palestra per varie manifestazioni nel corso dell’anno.
NEWS A caccia di contributi
400 MILA EURO PER LA SALA EDEN
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INNOvazIONE DEMOLIRE ECoLogICa
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’ stata inoltrata nelle settimane scorse regolare richiesta di contributo alla Regione Veneto per una richiesta di contributo finalizzato alla realizzazione di un intervento per il recupero dell’ex Sala Eden dove sarà realizzata una biblioteca e una sala polivalente, centro attività culturali. L’importo previsto dall’ufficio tecnico comunale, che ha già redatto il progetto preliminare, si aggira sui 400 mila euro. Con la domanda, il comune di Bovolenta ha richiesto alla Regione un contributo di più di 300 mila euro. Altri 40 mila euro saranno a carico del comune mentre la parte rimanente dovrà essere ricercata nei privati. L’iniziativa punta a recuperare la storica ex sala cinematografica nel cuore del paese per restituirila alla cittadinanza come luogo di incontro e soprattutto spazio da destinare alle attività culturali e alla biblioteca comunale. Uno spazio di cui a Bovolenta si sente il bisogno. C.L.
14 Due Carrare Il caso L’iniziativa aveva già ottenuto il via libera dalla Conferenza dei Servizi e dalla Comissione Edilizia
Il Comune boccia il progetto Snam No del Consiglio al gasdotto di un chilometro fra via Cuccara alla stazione di servizio dell’A13
di Francesco Sturaro
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l Comune di Due Carrare ha detto no al progetto definitivo per la realizzazione del gasdotto di collegamento all’area di servizio autostradale San Pelagio ovest. Il consiglio comunale non ha approvato il documento, comprensivo di apposizione di vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, presentato dalla Snam. Il previsto tracciato del gasdotto avrebbe dovuto attraversare sette proprietà terriere, da via Cuccara alla stazione di servizio autostradale, snodandosi per meno di un chilometro sotto la superficie del terreno. Il progetto, che in precedenza aveva ottenuto il parere tecnico favorevole di Conferenza dei servizi e Commissione edilizia, ha così incontrato un ostacolo imprevisto, che ne ha frenato l’iter. “La Snam ha chiesto l’approvazione del progetto, presentato in conformità urbanistica, con apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità del gasdotto, che dovrebbe servire a rifornire la stazione di distribuzione
carburanti Agip, situata all’interno dell’area di servizio autostradale San Pelagio Ovest – spiega il sindaco Sergio Vason - I sette proprietari delle aree interessate all’esproprio hanno presentato delle osservazioni al piano, osservazioni che la Snam ha regolarmente controdedotto, senza, però, proporre alternative ai tracciati della rete proposta. Il Consiglio ha respinto la richiesta della Snam, esprimendo contrarietà al progetto stesso a difesa dei nostri cittadini, che si vedono il fondo agricolo tagliato in due”. In
Il sindaco Sergio Vason
sostanza l’amministrazione comunale con questo atto, volutamente di natura politica e non tecnica, ha inteso lanciare un chiaro segnale alla società di trasporto e distribuzione di gas metano, quello di rivedere il tracciato del metanodotto, tenendo in considerazione le richieste dei proprietari. “Il parere contrario è dettato dal fatto che siamo in presenza di un tracciato che riguarda una linea del gas che non è una linea strategica, ma è una linea secondaria – commenta il capogruppo di maggioranza Danilo Bedorin - Quindi l’interesse pubblico, pur essendovi, non ha quell’importanza che dovrebbe avere. La proposta dell’amministrazione è che Snam si confronti con il Comune per quanto riguarda il tracciato che, al momento non è rispettoso delle proprietà fondiarie, di chi coltiva e vive sul terreno. Non è ammissibile che un tracciato vada a tagliare delle proprietà, quando questa opera può essere tranquillamente fatta sui confini di proprietà, quindi senza andare a creare di fatto un danno”.
SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
REGOLAMENTO EDILIZIO, È POLEMICA La minoranza denuncia la mancanza di un confronto e di collaborazione
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l Comune di Due Carrare si è dotato di un nuovo regolamento edilizio, in sostituzione del precedente, datato marzo 1999. Un cambio dettato dalle nuove esigenze urbanistiche emerse con l’entrata in vigore del Pat, approvato in conferenza di servizi nel giugno 2010, ratificato dalla Provincia di Padova con apposita delibera un mese più tardi e pubblicato nel BUR nel settembre 2010, e del Piano degli interventi, esecutivo da ottobre 2011. Il nuovo strumento urbanistico, che norma a livello municipale le modalità costruttive dell’edificazione, è stato approvato in consiglio comunale con i soli voti della maggioranza. “Nel corso della discussione avevamo evidenziato alcuni ‘errori’ e omissioni presenti nel testo – spiega il consigliere di minoranza Moreno Salvò - Abbiamo presentato sei proposte di emendamento: tre politiche che prevedevano la possibilità di creazione della Commissione edilizia, di indicare il numero dei componenti della Commissione edilizia per il paesaggio e le
modalità di elezione-nomina della stessa. Con altri tre emendamenti avevamo proposto la reintroduzione del ‘bonus garage’ di 50 metri cubi, il mantenimento degli elementi a misura convenzionale e il ‘bonus portico’ che ne riduce l’incidenza sul volume edificabile”. Le sei proposte delle minoranze sono state bocciate in sede di votazione. “Come segnale e indicatore politico – prosegue Salvò - abbiamo votato contro l’assenza di un minimo segnale di collaborazione e di partecipazione, anche di fronte a modifiche e integrazioni che consideriamo ovvie e necessarie o possibili”. “Vi era la necessità di procedere alla stesura di un nuovo regolamento edilizio anche alla luce del nuovo Piano regolatore – commenta il sindaco Sergio Vason – Le proposte di modifica richieste dal gruppo di minoranza, alcune delle quali già previste dalle norme tecniche, seguiranno il giusto iter operativo e, cioè, passeranno per la commissione urbanistica, per poi essere presentate in Consiglio comunale per la loro rivalutazione”. F.S.
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Iniziativa promossa da Comune e Biblioteca con la scuola
ENERGIA, QUESTA GRANDE SCONOSCIUTA GLI STUDENTI A CONFRONTO CON ESPERTI
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nergia! Questa sconosciuta” è il titolo del percorso di approfondimento sul tema dell’energia in tutti i suoi vari aspetti (cos’è, a cosa serve, come si misura, le fonti, come viene utilizzata, come si può risparmiare), promosso da Comune e biblioteca comunale, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Una centrale idroelettrica Due Carrare. L’iniziativa, indirizzata a tutta la cittadinanza, è partita in febbraio e terminerà in aprile. Il progetto è suddiviso in due programmi: il primo, rivolto agli adulti si è da poco concluso, mentre il secondo, dedicato agli studenti dell’istituto comprensivo, proseguirà sino a primavera inoltrata. La prima parte del progetto, coordinata dall’assessore all’istruzione Graziano Burattin, è stata articolata in 5 incontri serali, incentrati su vari temi e tenuti dai ricercatori Roberto Zanrè, Davide Moro e Gianluigi Serianni che lavorano al progetto fusione presso il Cnr di Padova, dal geologo Alberto Stella, dall’architetto Roberto Totonelli, dal docente universitario Gino Favero e dall’ex preside dell’Istituto tecnico “Gugliemo Marconi” di Padova, Giovanni Chioetto. Agli studenti saranno, invece, proposti due appuntamenti pomeridiani facoltativi nel mese di aprile. “Il progetto serale ha avuto come finalità quella di approfondire le conoscenze su usi, consumi, approvvigionamenti e riserve energetiche – spiega l’assessore Burattin - la parte riservata alla scuola, dal titolo ‘alla ricerca del ricercatore’, ha lo scopo di stimolare gli alunni all’approfondimento delle discipline scientifiche e di coinvolgerli nella comprensione di una problematica, che diventerà sempre più di cruciale importanza per il prossimo futuro e, quindi, per le prossime generazioni. Le adesioni ad entrambi i progetti sono state molto soddisfacenti e il coinvolgimento del pubblico è stato serrato e produttivo”. Ad integrazione delle lezioni di astronomia per gli studenti, previste dalla scuola nel mese di maggio, il Comune metterà a disposizione un planetario mobile, che sarà ubicato nella vecchia palestra della scuola media, da utilizzare per approfondire le conoscenze della volta celeste. F.S.
Bagnoli 15 Il dibattito Confronto organizzato dall’associazione “il Moraro”
Quale futuro per Attiva? Dopo gli errori del passato la Spa dei Comuni va ripensata
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quindi analizzato i passaggi più salienti dalla nascita della zona industriale di Bagnoli 45 anni fa, fino al tracollo della società determinato “dall’incapacità degli amministratori locali a gestire la società nel corso degli anni che è stata direttamente proporzionale all’aumento del suo indebitamento che ha raggiunto oltre i 100 milioni di euro”. Molto puntuale l’analisi di Marcato che ha evidenziato l’impossibilità nel futuro di inglobare Attiva all’interno di Interporto e Zip: Attiva deve cambiare la sua missione altrimenti non ha futuro. Per Naccarato la questione Attiva ha una storia segnata dall’incapacità degli esponenti di tutti gli schieramenti politici a guidare una società partecipata e nel futuro società come Cosecon non potranno più essere costituite in comuni con meno di 30 mila abitanti. Cortellazzo ha sottolineato che la Regione ha negli anni scorsi sbagliato in qualche modo la sua politica accettando di fatto contributi comunitari che sono serviti a costruire opere inutili come ad esempio il coogenatore, di fatto mai usato. Cortellazzo
Prosegue l’interessante stagione teatrale al Goldoni
L’OPERETTA RIVIVE GRAZIE ALL’ENTUSIASMO DELLE COMPAGNIE “SOTTOSOPRA” E “LIRICAMENTE”
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di Cristina Lazzarin ’ stata accolta timidamente la serata organizzata il 23 marzo scorso dall’associazione il Moraro, per parlare de: “Quale futuro per la società Attiva”. In pochi infatti hanno risposto all’appello partecipando ad una serata che è risultata alquanto interessante visti anche i nomi dei relatori che hanno contribuito a chiarire la situazione attuale della società nata dalla ceneri della ex Cosecon: il vicepresidente della provincia, Roberto Marcato, il deputato del Pd Alessandro Naccarato, il vicepresidente del consiglio regionale, Piergiorgio Cortellazzo, il sindaco di Conselve, Antonio Ruzzon. Il Cosecon era nato all’insegna dello «sviluppo» del Conselvano. Oggi quella pesante eredità gestionale pesa su Attiva, la Spa presieduta da Gian Michele Gambato (al vertice anche di Confindustria Rovigo e di Sistemi Territoriali). Con 135 soci tra cui la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, 98 Comuni, le Provincie di Padova e Venezia, Attiva Spa di fatto dipende dalle banche. Il presidente dell’associazione, Diego Boscarolo, ha
EVENTI
La sede di Attiva a Bagnoli ha poi sottolineato che attualmente i veri possessori di Attiva sono le banche che di fatto non hanno perso nulla, ipotecando tutti i terreni di proprietà della società. Un po’ diversa la posizione del sindaco Antonio Ruzzon, che senza smentire gli errori compiuti da alcuni amministratori di Cosecon soprattutto nell’ultimo decennio di vita, ha sottolineato la positività della società Cosecon nei primi anni ’80 e ’90 quando effettivamente si è interessata unicamente allo sviluppo del conselvano, facendo nascere una zona industriale importante che ha permesso a molte persone di trovare lavoro senza dover migrare a Padova o ancor più lontano.
a stagione teatrale al Carlo Goldoni, di Bagnoli di Sopra, prosegue con due appuntamenti molto importanti: un’opera lirica e un dramma. Dopo il grande successo dell’opera lirica, in programma sabato scorso 31 marzo, si passerà il 14 aprile prossimo al dramma in due atti “I pagliacci” di Ruggero Leoncavallo. Personaggi ed interpreti saranno: Tiziana Faccio, Luigi Pellegrini, Oscar Garrido, Milo Buson, AnIl Teatro Goldoni drea Cioetto. Al pianoforte il maestro Bruno Volpato e maestro del coro, Ubaldo Composta. L’ingresso sarà di 10 euro. Esso si ispira a un delitto realmente accaduto a Montalto Uffugo, in Calabria, quando il compositore era bambino, e in seguito al quale il padre di Ruggiero Leoncavallo, che era magistrato, istruì il processo che portò alla condanna dell’uxoricida. La serata precedente, intitolata, “Operetta che passione” organizzata dal Comune di Bagnoli di Sopra, in collaborazione con la Compagnia “Sottosopra” e l’Associazione “Liricamente” di Monselice, aveva proposto un tuffo nell’opera lirica. Un viaggio nel tempo per raccontare, con musica e parole, il mondo dell’Operetta, facendo rivivere la bellezza, la gaiezza e la velata malinconia che caratterizzavano questo genere teatrale e ne hanno creato il mito. Un divertente dietro le quinte di una compagnia di canto, impegnata nelle prove di un grande spettacolo musicale che mai andrà in scena, ma che egualmente prenderà vita nell’immaginazione di artisti e spettatori. Un valzer dell’illusione per evocare mondi perduti ed una Belle Epoque di spensieratezza che le incertezze del nostro vivere presente invocano oggi più che mai. Lo spettacolo ha riproposto i pezzi di repertorio più famosi all’interno di un articolato racconto scenico, che ripercorre un secolo di vita della “piccola lirica”, dagli albori parigini di metà Ottocento al malinconico tramonto sancito dai due conflitti mondiali. La stagione teatrale al Carlo Goldoni giungerà al termine il mese prossimo quando saranno programmati altri interessanti appuntamenti. Per info: Biblioteca Comunale , Tel 049 9579124. Orario Mar Ven Sab : 9.30-12.30 Merc Giov : 15.00-19.00. C.L.
FESTA DI PRIMAVERA
Canale Fiorito 2012 Martedì 1 Maggio
dalle 10.00 alle 20.00 Ritorna la grande Festa di Primavera tra l’azzurro delle acque, il verde di parchi e giardini, il dolce profilo dei Colli Euganei. I ponti in fiore si vestono di mille colori e, in una cornice da sogno, bancarelle, artisti di strada, gonfiabili, musica da ascoltare e da ballare. I fiori portano i colori, i colori portano la luce e condiscono i piatti di gustosissimi menù. Giri turistici in barca e in carrozza, ville, castelli e musei da visitare ti aspettano a Battaglia Terme per un fantastico… Comune di Battaglia Terme Assessorato alla Cultura Assessorato all’Ambente
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16 Agna Un fenomeno da contrastare Proseguono anche le iniziative di sensibilizzazione
I “criminali” dei rifiuti Nuovi episodi di inquinamento in via Cimitero L’assessore Piva: “I cittadini ci diano una mano”
di Cristina Lazzarin
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inea dura del comune di Agna contro l’abbandono di rifiuti. L’amministrazione comunale sta infatti lavorando per individuare i “furbetti” che gettano la spazzatura a bordo strada e nei fossi. L’ultimo caso accertato nelle settimane scorse nella zona di via Cromer e via Brolo, dove è stata abbandonata una notevole quantità di rifiuti a pochi passi dall’ambulatorio del medico di base. Altra area colpita dal problema è via Cimitero e la zona ai confini con Rottanova di Cavarzere. Qui il personale comunale ha trovato immondizia accatastata a bordo strada e gettata sull’argine del canale. Il 22 marzo scorso il comune ha organizzato un convegno sul tema “Non gettiamo il futuro con i rifiuti” - Idee e possibili soluzioni nella bassa padovana, per la diminuzione dei rifiuti e lo sfruttamento del loro valore come risorsa”. Relatori sono stati il sindaco, dott. Giannicola Scarabello, l’assessore all’ambiente della Regione Veneto, Maurizio Conte, il dott. Alessandro Benassi, dirigente della direzione tutela ambiente Regione Veneto che ha parlato dei nuovi impianti per trattare i rifiuti irrecuperabili, la dott. ssa Lorena Franz, dell’osservatorio regionale rifiuti Arpav, che ha fornito alcuni
SCUOLA
Il recente ritrovamento di rifiuti abbandonati ad Agna
dati sui rifiuti in Veneto e nella Bassa Padovana e il dott. Stefano Tromboni, direttore del Bacino Padova 4 che ha esaminato gli sviluppo del sistema di gestione dei rifiuti nella Bassa Padovana, dal cassonetto alla rilevazione puntuale degli svuotamenti. “Questi comportamenti – commenta Gianluca Piva assessore alla sicurezza e vigilanza – sono estremamente incivili e selvaggi, e altresì sono sanzionabili in base al nostro regolamento di Polizia Rurale. Io stesso, con la collaborazione di un solerte cittadino e della nostra polizia locale, ho rovistato tra i rifiuti, e grazie alla corrispondenza e documentazione recuperata siamo riusciti a risalire ai trasgressori.
Saremo inflessibili nell’applicare le sanzioni previste e nessuno sconto ci sarà per chi, senza scrupolo, abbandona i propri rifiuti causando un grave danno all’intera comunità”. Dei veri e propri percorsi di sensibilizzazione sono già in programma negli istituti scolastici del comune, in collaborazione con il Bacino PD3, e con la Protezione Civile impegnata anche nello scorso mese di ottobre in “Puliamo il mondo” . In ogni caso, oltre al controllo del comune e alla sorveglianza sul territorio viene chiesta una collaborazione responsabile e attiva della cittadinanza, che può e deve segnalare qualsiasi anomalia possa essere utile ad individuare ulteriori trasgressori.
SOCIALE Il circolo conta oltre 120 soci e svolge numerose iniziative
L’AUSER ATTIVA UN NUOVO SERVIZIO A FAVORE DEGLI ANZIANI SOLI E MALATI
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nteressante iniziativa del circolo sociale Auser B. Pettenello di Agna che nei mesi scorsi ha avviato un servizio di telefonia sociale, in convenzione con il comune di Agna, che ha messo a disposizione un apposito locale. Attualmente il circolo conta oltre centoventi soci; è iscritto nel Registro Regione Veneto Volontariato e opera principalmente nel campo della solidarietà sociale con iniziative a sostegno delle fasce deboli e bisognose della popolazione, con particolare riferimento alle persone più anziane. Svolge L’Auser è vicino alle attività di accompagnamento e trasporto persone anziane verso i presidi sanitari della zona o per altre necessità, seguendo l’assistito con attenzione e cura particolari. Tutti i soci sono convinti sostenitori dell’opportunità di lavorare in rete, e così hanno sempre collaborato attivamente con le altre associazioni della zona (come AVO, Caritas.... ), proprio per migliorare l’offerta che il mondo del volontariato può dare ai cittadini. Nell’ultimo periodo l’Auser sta dando spazio ad iniziative culturali e più in generale di cittadinanza attiva, in collaborazione con i servizi sociali del comune, promuovendo molte conferenze che trattano tematiche sentite dal mondo degli anziani. Vengono realizzate, inoltre, attività di intrattenimento solidale: basta ricordare la “Festa di Primavera“ presso il centro sportivo “Le tre Piume “ di Agna, che l’anno scorso ha coinvolto oltre centosessanta persone. Infine va sottolineato che in occasione del “2012: anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale“ sono in programma altre attività, che tenderanno anche al coinvolgimento dei più giovani con interventi di collaborazione con le scuole. Tutto ciò è reso possibile grazie all’impegno e all’abnegazione di alcuni volontari. Si auspica comunque che arrivino altre adesioni perchè le idee di tutti possono solo accrescere il gruppo. E’ sufficiente contattare il presidente, Francesca Tocchio al cell. 347.0358145 o al n. 049.5381205, o qualsiasi altro amico che si sa essere socio C.L. del circolo.
La scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado partecipano all’iniziativa dell’associazione Aifo
UN CONCORSO DI DISEGNO PER RACCONTARE I DIRITTI DELL’INFANZIA
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Un disegno per i diritti dei bambini
hiude i battenti in queste giorni il concorso di disegno, promosso dal comune in collaborazione con la parrocchia di Agna, la scuola materna, le scuole elementari e medie e l’associazione Aifo Amici di Roul Follereau. Il concorso è aperto a tutti i ragazzi della scuola Primaria e Secondaria di I ° Grado di Agna e della Scuola dell’infanzia parrocchiale “Madonna di Fatima”. Ogni partecipante può presentare un unico disegno colorato sul tema “I diritti dei Bambini”, di forma circolare, quadrata o rettangolare con una breve frase inerente al tema del concorso. Le opere che dovranno riportare sul retro del disegno nome e cognome dello scolaro partecipante e la classe di appartenenza, verranno raccolte dai responsabili del concorso direttamente a scuola. La premiazione è prevista per sabato 14 apri-
le - dalle ore 21,00 - presso la palestra comunale di Agna, durante una serata con il gruppo teatrale Barabao, spettacolo gentilmente offerto dall’associazione Non so beo, ma paro bon. Tutti i disegni saranno esposti presso la sala polivalente di Agna di via Roma, sabato 14 aprile dalle ore 15,00 alle 18,00 e domenica 15 aprile dalle ore 9,00 alle 12,00. Questo concorso di disegno rientra nel cammino già iniziato dall’amministrazione comunale nel corso del 2010 con il gemellaggio con la Fondazione Città della Speranza, proseguito nel 2011 attraverso gli incontri di sensibilizzazione tenuti presso le scuole di Agna dall’associazione A.I.F.O. e con l’inaugurazione del parco pubblico “Iqbal Masih” del 16 aprile 2011.
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“Riteniamo – spiega l’assessore alle politiche sociali Gianluca Piva - tale percorso un investimento educativo alla solidarietà ed al rispetto dei diritti dell’infanzia per le presenti e future generazioni. Il concorso ha l’obiettivo di sensibilizzare i bambini sul tema dei loro diritti che, nonostante siano stati sanciti da convenzioni e leggi internazionali e dei singoli stati, vengono spesso disattesi. I bambini, attraverso gli elaborati grafici, potranno esprimere la loro idea in proposito ed acquisire abilità e conoscenze sulla situazione dell’infanzia nel Mondo. Ogni bambino deve trovare ambienti, situazioni, persone e luoghi dove possa crescere in maniera equilibrata e completa, come cristiano, come persona e come cittadino. A tutti noi adulti la responsabilità di aiutarli a svolgere questo compito”. C.L.
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LO KICK BOXE
SPORT in PRIMO PIANO IL MUSASHI TEAM MIETE SUCCESSI IN VALPOLICELLA
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’ stato un weekend di grosse soddisfazioni per il Musashi Team in trasferta il 17 e 18 marzo nella Valpolicella per la partecipazione al Campionato Italiano Fekam e Iaksa: per l’occasione si sono unite tutte le forze delle palestre di Ponso, Carceri, Saletto ed Este. Le specialità presentate sono state molteplici, I promettenti atleti del Musashi Team dalle forme al kickboxing: in tutto hanno partecipato 27 gli atleti che hanno tenuto alto il valore della bassa padovana. La gara di forme è stata disputata il primo giorno con circa 600 iscritti, provenienti da tutta Italia. Le categorie sono finite a tarda sera e il team Musashi ha conquistato ben tre titoli: Alessandro Greggio campione italiano nella categoria cinture nere, Erika Cibin terza classificata e Marco Morato terzo classificato. Il giorno seguente si è passati dalla rappresentazione della forma del karate tradizionale, in cui le tecniche portate devono essere perfette ed armoniose, al kickboxing, nella quale l’atleta che porta più tecniche a bersaglio passa il turno. I parterre di gara erano 8 e il Musashi ha conquistato 4 campioni d’Italia: Alessio Pavan, Riccardo Pavan, Stefania Cappellozza e Marco Morato. Inoltre, il team della bassa padovana ha ottenuto anche 7 vice-campioni: Riccardo Mori, Riccardo Businaro, Alessio Visentini, Erika Cibin, Geremia Maistrello, Daniela Cesaro e Filippo Gioachin. Un weekend quindi, molto ricco Emanuele Masiero di medaglie: 6 d’oro, 9 d’argento e 14 di bronzo.
SPORT PER TUTTI. Incontro della Pgs Carrarese con gli studenti
I CAMPIONI CECCARELLO E CAPUZZO “IMBROGLIARE O DOPARSI NON AIUTA”
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otto la regia organizzativa della Pgs Carrarese, del presidente Patrizio Casumaro, in collaborazione con l’istituto comprensivo e il comune di Due Carrare (assessorato allo sport) si è svolto, all’interno della palestra Aldo Moro la 9. edizione del convegno “Lo sport è per tutti” un progetto rivolto agli alunni delle suole medie. L’argomento dibattuto è stato “chi fa sport ha sempre vinto” con Chiara Ceccarello, campionessa di Twirling e Luigi Capuzzo ex calciatore professionista, ora allenatore delle giovanili del calcio Padova in veste di relatori. Dopo i saluti di benvenuto della preside d’istituto Federica Silvoni, una scolaresca attenta e interessata ha sottoposto ad un interminabile fuoco di fila di domande i due atleti sui più svariati temi che attraversano lo sport, compresi il problema doping e delle scommesse che stanno snaturando il calcio. Luigi Capuzzo ha raccontato la sua storia, dai primi calci sul campo del paese natale alle grandi platee di stadi con migliaia di spettatori: “mi ritengo una persona fortunata, perché ho fatto della mia passione un mestiere, il tutto reso possibile da rinunce e sacrifici e dall’appoggio della mia famiglia, vincere imbrogliando con il doping o con le partite truccate non è veritiero, non da felicità e non è onesto, molto meglio star lontani da queste piaghe che infestano lo sport”. Sulla stessa lunghezza d’onda le
Danza Applausi per le esibizioni delle atlete Carraresi
Arcobaleno al Teatro Verdi
di Walter Lotto
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on l’entusiasmo di sempre prosegue l’attività dell’Asd Arcobaleno. Le atleti Carraresi sono state protagoniste, presentando 40 atlete, dai 6 ai 16 anni, alla prima prova del campionato regionale AICS rosa dei venti sud, svoltosi al palazzetto dello sport di Correzzola. E’ stata poi la volta della partecipazione alla 10. edizione del galà della danza delle scuole Aics avvenuto all’interno del prestigioso teatro Verdi di Padova. La manifestazione arricchita da uno stage di danza classica con Antonio Aquila, maitre de balle di fama internazionale, aveva lo scopo di presentare una selezionata rassegna del livello di preparazione tecnica fantasia e coreografia delle scuole di danza e ginnastica affiliate all’Aics del Veneto. Lo staff dell’Asd Arcobaleno, diretto dalla responsabile Valèrie Rasine, sul tema della serata “Danziamo il carnevale” ha presentato, sulle note della colonna del film Burlesque, una elegante e sensuale coreografia che ha riscosso molti consensi e i complimenti delle responsabili ar-
Una delle suggestive coreografie dell’Asd Arcobaleno tistici della serata Giulia Martinello e Roberta Riccobini. La serata era dedicata al progetto Tamandarè, in Brasile e ai 500 bambini ospitati grazie alle offerte e alle adozioni a distanza dei “Padrini Italiani”. “Sono fiero del lavoro svolto dallo staff dei nostri insegnanti – da detto Marino Penello presidente del sodalizio- sempre alla ricerca della perfezione per dare continuamente nuovi imput alle atlete, grazie a questo lavoro stiamo ottenendo risultati soddisfacenti, un doveroso grazie va anche ai genitori che seguono con grande entusiasmo la costante crescita dei loro figli partecipando con entusiasmo a tutte le ma-
LA SOLIDARIETÀ NON COSTA NULLA
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Un momento del convegno risposte di Chiara Ceccarello, che dopo aver deliziato la platea con un elegante esercizio ha raccontato il suo percorso fatto di lunghe ore di allenamento in palestra fino all’emozione di vestire la maglia azzurra. Presente all’evento anche Gianni Meggiolaro, ex vice commissario F.I.G.C, ora responsabile amministrativo del Beach Soccer, il dirigente federale si è soffermato sulla crisi dei vivai in Italia: “se vogliamo dare opportunità ai nostri giovani bisogna ristrutturare e investire sui vivai, purtroppo a differenza di altri paesi, da noi manca la cultura la volontà e la voglia di farlo, auspico un rapido cambio di tendenza”. Alla presenza del primo cittadino Carrarese Sergio Vason, e dell’assessore allo sport Mario Romanato, il convegno si è chiuso con la consegna di ceste di prodotti tipici Carraresi a relatori e ospiti, che hanno contraccambiato firmando centinaia di autografi. W.L.
nifestazioni”. Note positive anche per il comparto di pattinaggio artistico, che cresce in qualità e quantità, come ha confermato il “Gran galà” andato recentemente in scena presso gli impianti sportivi di Cornegliana. Dentro ad una eccezionale cornice di pubblico oltre agli atleti di casa si sono esibiti la “Rabiosa” scuola di pattinaggio di Correzzola, e la On the floor dell’asd Arcobaleno di San Pietro Viminario. Particolarmente ammirati tra l’altro, le esibizioni singole delle campionesse italiane Beatrice e Valentina Carlon di Giada Cavazzana e Nicolò Gentile.
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20 Sport Conselve Aperta la nuova sede per l’attività sportiva di decine di ragazze
Ardor ginnastica ritmica da un successo all’altro di Cristina Lazzarin
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’Ardor Ginnastica continua a collezionare vittorie e soddisfazioni dalle giovani ginnaste! Come non ricordare una domenica dello scorso novembre, durante la quale ha sbancato Vicenza. Una lunga competizione di ginnastica ritmica, il Torneo Regionale Allieve della Federazione Ginnastica d’Italia ha visto la società Ardor conquistare il podio per ben sei volte. Le atlete dell’Ardor, storica società ginnica patavina, hanno regalato soddisfazioni ed esteso i loro successi anche grazie alle ginnaste della nuova sede Ardor di Conselve. Alla conquista del podio per Ardor hanno, infatti, contribuito oltre alle ginnaste padovane, anche le ardorine conselvane allenate da Gloria Ruzzon: Guito Maila, argento nella categoria allieve prima fascia e Veronica Magagna terza delle allieve seconda fascia; mentre la squadra Ardor conselvana composta da Guito Maila, Lovato Giorgia, Magagna Veronica, Masiero Silvia e Nucibella Alice ha conquistato il titolo di Campionessa Regionale del Torneo Allieve Fgi. Non solo soddisfazione, ma anche emozione! Come l’essersi qualificate alla Gara Speciale dell’Adriatico svoltasi domenica 11 dicembre scorso. Una luminosa e natalizia Cesenatico ha accolto le numerose ginnaste qualificatesi per le regioni Veneto, Emilia Romagna, Marche ed Umbria e anche qui il sodalizio Ardor Padova-Conselve ha portato ottimi frutti! La qualità delle ginnaste dell’Ardor è stata riconfermata anche oltre i confini veneti: Guito Maila seconda al corpo libero e ancora una volta sul podio la squadra di ardorine conselvane: Nucibella Alice, Masiero Silvia, Magagna Veronica, Lovato Giorgia e Guito Maila seconde al corpo libero collettivo, dietro solo alla quotatissima rappresentativa di Fano e terze ai cerchi di squadra. Bambine che da piccole sono state conquistate dai nastri colorati, dai body luccicanti e dall’allegria della musica e, iniziando per gioco, sono già arrivate in alto, pur essendo molto giovani e questo per la grande determinazione e forza di volontà che le caratterizza, la piena collaborazione da parte dei genitori ma, soprattutto, la passione e l’amicizia che le ha rese inseparabili anche grazie alle tante indimenticabili esperienze che già hanno vissuto e quelle che avranno la fortuna di assaporare, non abbassando mai la guardia, mantenendo sempre pieno l’impegno con la scuola. Ora, grazie alla nuova Sede Ardor Conselve, tutte le bimbe e ragazze del Conselvano possono scoprire questo sport in tutte le sue sfaccettature, dal gioco, al livello promozionale e agonistico, grazie all’esperienza centenaria della società Ardor Ginnastica, sempre ai vertici della Ginnastica Italiana e non solo.
L’abilità delle giovani atlete premiata nelle più qualificate competizioni a livello nazionale
Le giovani ginnaste conselvane dell’Ardor: per loro meritati successi e soddisfazioni per il lavoro svolto in questi mesi
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CICLISMO Al via la stagione numero 56
CARTURA NALIN NUOVE SCOMMESSE
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ernissage alla Cartura Nalin che ha presentato ufficialmente l’organico che difenderà i colori bianco rossi nella 56° stagione agonistica consecutiva. Cerimoniale fedele alla tradizione, messa del ciclista, officiata da Don Valerio presso il duomo del paese, foto ufficiale dinanzi alla Banca Credito Cooperativo di Cartura sponsor principale del team, di seguito conviviale presso il ristorante Distillerie Clan-destine di Cagnola. “Il recente 2011 ha riconfermato la nostra realtà regionale e nazionale- ha detto il presidente Enzo Rango in una pausa del pranzo- grazie ad un vivaio invidiato per qualità ed ottima gestione tecnica, Franzolin con le sue imprese nel ciclocross è stata l’espressione più viva della società, ora lui ci lascia, una perdita sofferta alleviata dal nostro incorruttibile stile di fare da sempre il ciclismo. Ripartiremo dai 70 podi della scorsa stagione con importanti programmi e concrete ambizioni.” Qualità e quantità nel parco atleti biancorosso: tra gli allievi al secondo anno attesi exploit dal passista veloce Alessio Magarotto e dallo scalatore Claudio Mazzucco, tra i ragazzi del primo anno scalpitano Stefano Grassi “panda” e il velocista Eros Sturaro. Tra gli esordienti al secondo anno Emanuele Barison sarà il leader, mentre è attesissimo l’esordio in questa categoria di Ivan Berto, 12 volte vincitore nella scorsa stagione tra i giovanissimi. Giovanni Sergiano, 7 centri nel 2001 e campione italiano di ciclocross Udace sarà il faro tra i giovanissimi. Tra i molti ospiti intervenuti spicca la presenza di Flavio Milani, vice presidente vicario Federazione ciclistica nazionale, ma soprattutto uno dei fondatori del club: “per me la Cartura Nalin è ragione di vita”. Presente anche il presidente provinciale del C.on.i Dino Ponchio. A rappresentare la comunità di Cartura il primo cittadino Massimo Zanardo: “da 56 anni questo team è l’orgoglio del nostro paese, del W.L. nostro territorio”.
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PROVINCIA PADOVA
La ricerca della Provincia Interpellati 2.200 cittadini sui temi del momento
Occupazione e sviluppo priorità dei padovani Degani: “Mettiamo a disposizione dei Comuni 10 milioni di euro per favorire gli investimenti” di Manuel Glauco Matetich
La presentazione dei risultati della ricerca in Provincia
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per aiutare a sviluppare tutti i progetti volti ad aiutare uno a presidente della Provincia di Padova Barbara De- giunta, questo dibattito interessa poco i cittadini. “La situazione più pressante in questo momento sviluppo economico immediato.” gani ha presentato i risultati emersi dalla ricerca di Infine, la presidente del consiglio provinciale, Luisa opinione, condotta su un campione di 2.200 perso- guardando al futuro – ha concluso Barbara Degani – per i ne residenti in tutto il territorio padovano, sulle priorità cittadini è l’occupazione, il lavoro e lo sviluppo. E quindi o Serato, ha voluto evidenziare come esiste una specifica queste opere portano queste priorità o richiesta dei cittadini padovani affinché la provincia di espresse dai cittadini padovani. se no la loro rilevanza per i cittadini è Padova continui ad occuparsi anche della questione delL’indagine ha fatto emergere alcuni Sulla viabilità la sicurezza e di azioni di contrasto relative al degrado, davvero minima. spunti per quanto riguarda gli inve- e i trasporti Un tema importante rilevato dimostrando di aver accolto positivamente il Consiglio strastimenti e le attività da inserire nel la gente chiede un servizio dall’indagine è quello dei trasporti e ordinario che è stato organizzato lo scorso settembre nel prossimo bilancio. della mobilità, che necessitano di mi- piazzale della stazione ferroviaria di Padova. “Abbiamo fatto una scelta di in- più efficiente “E più che di nuove opere faraoniche, - afferma la gliorie sostanziali per rendere ancora serimento nel bilancio della Provincia, – ha affermato la presidente Degani - mettendo circa 10 più dinamico ed efficiente il territorio padovano.” Il vice- presidente Serato - i residenti chiedono che vi sia una premilioni di euro per fare da “volano” ai cofinanziamenti che presidente e assessore alla viabilità della provincia di Pado- senza capillare di forze dell’ordine sulle nostre strade, per sentirsi sicuri e protetti a casa loro.” i comuni in un prossimo futuro metteranno, e quindi signifi- va, Roberto Marcato ha commentato La maggior parte dei cittadini paca un investimento territoriale totale di oltre 20-25 milioni così la ricerca sociale effettuata: “Fon- La sicurezza dovani dichiara infatti di non sentirsi di euro, in opere che sono anzitutto sentite come primarie damentalmente questo sondaggio ci resta una delle sicuri nelle strade cittadine, speciale richieste dai nostri cittadini, per mettere in sicurezza le riporta che una delle priorità richieste esigenge più alla provincia, è la viabilità, e noi su sentite in ogni mente al calar del sole, e questo austrade e le piste ciclabili contigue alle strade.” Continua la presidente Degani: “La nostra decisione è questo abbiamo deciso di fare un sfor- parte del territorio mento della percezione di insicurezza è purtroppo direttamente proporzioscaturita dal fatto che diversi comuni hanno progetti esecu- zo reale. Infatti abbiamo triplicato gli stanziamenti economici in nale all’incremento di casi quotidiani di microcriminalità tivi o addirittura definitivi, non hanno i soldi per realizzarli, e quindi abbiamo scelto di attuare questo investimento sul bilancio a favore di progetti realmente utili che i diversi co- (scippi, borseggi, piccoli furti, vandalismo) ad opera di muni padovani molte volte abbozzano, ma sono costretti extracomunitari, il più delle volte immigrati clandestinaterritorio.” L’indagine ha poi toccato anche il problema delle gran- alla fine a non realizzarli per la mancanza di fondi neces- mente e non aventi un regolare permesso di soggiorno. di opere, anche se come ha sottolineato gran parte della sari. Per questo daremo una mano fino a dove possiamo
Presidenti di Quartiere
LA SCURE DEI TAGLI SU PADOVA
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a scure si abbatte anche sui sei presidenti di quartiere (3 di centrosinistra, 2 del Popolo della Libertà e uno della Lega Nord) del comune di Padova. Erano riusciti, fino ad oggi, a scansare e a non rientrare nella fatidica morsa feroce dei tagli ai costi della politica, ma il decreto “Salva Italia” dell’attuale premier Mario Monti, però, è arrivato a toccare anche gli stipendi dei presidenti di circoscrizione nelle città sotto i 250 mila abitanti. D’ora in avanti il comune di Padova, che ha più o meno 220 mila abitanti, risparmierà anche i 2.208,96 euro lordi al mese ancora versati ai presidenti, indipendentemente dal numero di sedute del consiglio convocate. Il vice sindaco Ivo Rossi precisa che al momento le indennità sono congelate in attesa del parere della Corte dei Conti. M.G.M.
VIDEO POKER E SLOT MACHINE PERARO INVITA I SINDACI A MISURE DRASTICHE
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l bando videopoker e slot machine nei bar del Veneto. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, invita tutti i sindaci a mettere a punto una mozione nella quale “si chiede al Governo e al Parlamento di assumere i provvedimenti normativi necessari a determinare l’illiceità dell’installazione e dell’utilizzo di apparecchi elettronici finalizzati al gioco d’azzardo nei locali pubblici ed aperti al pubblico, limitandone la presenza solamente nei casinò”. La schema tipo di mozione predisposta dal consigliere udc recita testualmente: “Il gioco d’azzardo sta diventando una piaga sociale: in alcuni casi porta ad una vera dipendenza psicopatologica con il miraggio di una ricchezza facile ed immediata. Rischia di mandare in rovina le famiglie. Nella sola provincia di Padova si spendono 870
euro a testa all’anno in macchinette mangiasoldi”. Il provvedimento continua: “Risultano particolarmente esposti gli appartenenti alle categorie più deboli quali giovani, disoccupati, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese ed anziani soli. Pensano di trovare nel gioco d’azzardo la soluzione a tutti i loro problemi”. Quindi la richiesta vera e propria: “Per arginare il grave fenomeno si rende opportuno prevedere un divieto di installazione dei sistemi di gioco d’azzardo elettronico in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni. Si invita la Regione, in accordo con le Ulss, a promuovere nel territorio regionale una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione. I giocatori, molto spesso con una personalità fragile, rischiano di andare incontro alla dipendenza”.
Stefano Peraro, Udc
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Spazi aperti 23 9 Il progetto. Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato difficilmente l’iniziativa subirà ulteriori fasi di arresto
Monselice ora affronta il Revamping Il sindaco Lunghi sottolinea una novità fondamentale: “Per la prima volta viene stabilito che fra 28 anni si chiuderà”
Il fronte del “no” ha registrato alcune defezioni ma le polemiche restano ben vive
di Emanuele Masiero
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a sentenza che il consiglio di stato ha pronunciato sul ricorso di Italcementi, ha scatenato una lunga serie di commenti tra favorevoli e contrari. In realtà, il fronte del no, ha avuto qualche defezione, forse legata alla paura di diventare troppo impopolari davanti ai cittadini in difficoltà per la crisi economica. Fatto sta che il Revamping va avanti e ora difficilmente subirà una nuova fase di arresto. “Il Revamping ha stabilito prima di tutto, che l’iter seguito per il progetto è stato corretto, nonostante quello che varie volte era stato detto in diverse sedi – ha commentato Francesco Lunghi, sindaco di Monselice - In secondo luogo, viene accertato che il Revamping porterà con sè un sensibile miglioramento ambientale e che l’impatto paesaggistico della nuova torre sarà decisamente contenuto. Inoltre, accogliendo il ricorso di Italcementi, la sentenza del consiglio di stato fissa un altro punto importante e assolutamente nuovo: è stata fissata una data di termine dell’attività e di dismissione dell’impianto”. Ora infatti, è ufficiale che tra 28 anni Italcementi chiuderà per sempre i suoi battenti a Monselice, ripristi-
nerà l’area e la restituirà alla comunità. “Nella storia, non era mai accaduto di fissare un termine come questo – ha continuato il primo cittadino - Tanto per fare un esempio, non esiste una data certa di fine attività per la cementeria di Monselice e per la cementizillo di Este. Anche per questo motivo, ritengo che questa sentenza abbia sancito la prevalenza della legge e della ragione sull’emotività del momento. Certo, adesso bisogna porsi la classica domanda: e ora? Io penso che la crisi economica che stiamo attraversando sia la peggiore dal dopoguerra, una crisi di sistema che ha colpito le radici stesse della nostra società, mettendo in discussione equilibri e certezze che credevamo consolidati e certi, e che invece stanno mutando di continuo. Credo che questa sentenza dia a Monselice e a tutto il territorio, una speranza importante per il futuro, perchè una multinazionale ha deciso di investire in questa zona e non di esportare lavoro e manodopera all’estero come invece fanno moltissime aziende”. L’investimento previsto per il revamping è di circa 160 milioni di euro, almeno metà dei quali verranno destinati ad aziende locali: significa un valore di com-
ETERNIT : UNA MINACCIA DA RIMUOVERE
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18 anni dalla legge che l’ha messo al bando, l’amianto è ancora diffusissimo nel nostro territorio. Pur non essendoci l’obbligo di sostituirlo, in ogni caso, la sua rimozione diventa obbligatoria e addirittura imposta in caso di deterioramento. A tutti i proprietari di coperture in eternit prima o poi converrà fare i conti con la messa in sicurezza dei tetti, senza per forza aspettare accertamenti da parte dei Comuni e degli enti preposti. Le soluzioni ci sono già, sia per le piccole superfici attraverso l’autorimozione, sia per le superfici medie attraverso i Gruppi d’Acquisto Solare, sia per le grandi coperture con interventi a costo zero. Per questo lo Sportello Energia dei Bacini Padova 3 e Padova 4 di Legambiente ha organizzato due convegni con la partecipazione dei Medici del lavoro dello Spisal-Ulss che hanno illustrato innanzitutto i rischi connessi all’esposizione da amianto e il quadro normativo vigente, per chi ci vive o lavora sotto ma anche per la popolazione in genere. Sono state date informazioni sulle procedure per l’autorimozione e la micro raccolta. I Bacini Padova 3 e Padova 4 offrono infatti i servizi per la bonifica di superfici fino ai 75 mq, fornendo ai proprietari interessati il Kit completo per l’autorimozione, in modo da poter ridurre di molto i costi di smaltimento. Alcuni Comuni inoltre aiutano i cittadini volenterosi, con contributi a fondo perduto: è il caso del territorio della Saccisica dove vengono dati tra i 150 e i 250 euro di incentivo ai residenti per la micro
raccolta. Nel corso della serata è stata presentata la nuova campagna della Provincia “Eternit Free”. Questa iniziativa, sviluppata da Legambiente e Azzero CO2 su scala nazionale, ha l’obiettivo di promuovere la sostituzione di tetti in eternit con impianti fotovoltaici beneficiando degli incentivi speciali introdotti dallo Stato. Il nuovo Conto energia in vigore dall’1 giugno 2011, introduce infatti un meccanismo di incentivazione molto vantaggioso per chi sostituisce le coperture in eternit dei capannoni industriali o agricoli con impianti fotovoltaici. Sul territorio padovano sono già 60 i capannoni che hanno chiesto di aderire all’iniziativa, che prevede per piccole superfici la creazione di un Gruppo d’Acquisto specifico per l’abbattimento dei costi, mentre per tetti con dimensioni maggiori (sopra i 2.500 mq) si potrà contare su di un fondo di investimento che realizza l’intervento a costo zero per il proprietario mantenendo il E.M. diritto di superficie per 20 anni.
Un particolare del progetto Revamping nello stabilimento di Italcementi a Monselice, un caso molto dibattuto che ha provocato profonde divisioni e spaccature
messe di circa 80 milioni di euro nei prossimi due anni. “Inoltre, la realizzazione del progetto revamping porterà con sé anche altri vantaggi per il nostro territorio, con la realizzazione di opere pubbliche che verranno fatte in collaborazione con Italcementi – ha concluso Lunghi - Da ultimo, ma certamente non meno importante, c’è l’aspetto sociale del provvedimento, quello che riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro. Gli operai di Italcementi sanno benissimo che la loro
occupazione era a rischio proprio in caso di bocciatura del progetto Revamping. Ora che questo pericolo è stato scongiurato, mi auguro che gli animi si rasserenino. Su questo argomento in città c’è stata una profonda spaccatura, ora che su questa storia è stata scritta la parola fine, spero che si cominci tutti insieme a ragionare sul futuro e sul modo migliore di gestire questo progetto, senza continuare una ‘guerra’ che non avrebbe più senso”.
24 Noi e gli altri
Noi e gli altri 11
Associazione “I Carraresi” Francesco Silvestrin segue da anni le accoglienze in Italia dei bambini orfani Ucraini
“Genitori in prestito”, il valore dell’affido Gli studenti padovani realizzeranno il prototipo, per farlo verranno coinvolti in una “impresa formativa”
di Emanuele Masiero
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ogliamo soffermarci sull’accoglienza di bambini. Ma per una volta non ci concentreremo sulla gestione italiana delle richieste o sulla normativa da seguire per avere la possibilità di accogliere un bambino. Tenteremo di far invece luce sul rapporto che si crea tra il figlio in affido temporaneo ed i “genitori in prestito” per capire quanto sia forte e importante il legame che si instaura nel tempo. Abbiamo chiesto lumi a Francesco Silvestrin, Presidente dell’associazione “I Carraresi Onlus” di Due Carrare, che da anni segue le accoglienze in Italia di bambini orfani ucraini. Presidente, prima di tutto, la vostra attività sta proseguendo con successo? “Direi assolutamente di si. I risultati in termini di accoglienze ci danno ragione e ormai siamo certi di aver intrapreso la strada giusta. Quello che ci conforta veramente è il rapporto che si crea tra genitori e bambini accolti. E’ qualcosa di speciale”. Vorremmo parlare proprio di questo aspetto. Cosa può dirci? “Volentieri. Ormai quando si parla di accoglienza, l’attenzione è subito rivolta alla possi-
bilità di avere, anche se per periodi limitati, un bambino. Ma prima ancora di parlare di questo aspetto bisognerebbe avere chiaro cosa succede “dopo”. Quando il bambino arriva a casa si apre davvero un nuovo capitolo e il percorso che pareva semplice e collaudato non può dirsi concluso e mette a dura prova le famiglie”. Cosa devono affrontare i genitori “in prestito”? “Prima di tutto preciso che questo vale per tutti i bambini del mondo. Nel caso dei paesi dell’est ed in particolare per l’area geografica dell’Ucraina da noi conosciuta, la questione “famiglia” diventa ancora più rilevante. Il bambino, grande o piccolo che sia, in patria non ha figure di riferimento, e quando arriva in Italia per la prima volta stravolgendo il proprio ambiente di vita, trova una nuova lingua, e un nuovo approccio alla “famiglia” da parte delle persone che lo circondano”. Che consigli si sente di dare? “È importante che i genitori affidatari sappiano immedesimarsi nel figlio, che dedichino tutte le attenzioni ed il tempo possibile alla conoscenza del bambino e alla “scoperta”
del proprio ruolo genitoriale anche se parziale. All’interno della famiglia si deve creare un forte attaccamento per non ridurre il tutto ad alcuni mesi di ferie”. E come si può fare? “In primo luogo è necessaria una ricerca della vicinanza tra la persona attaccata e la persona che offre attaccamento. Prendiamo ad esempio la relazione tra madre e figlio: ogni bambino vuole essere sicuro della sua presenza e, per sentirsi tranquillo, la tiene per mano, la abbraccia oppure la vuole a portata di sguardo. Per contro, quando c’è una separazione, il bambino “protesta” perchè non si sente sicuro e perde la garanzia di attaccamento: pensiamo ad esempio ai primi giorni all’asilo dove i bambini spesso piangono per la paura e la tristezza”. Quindi su cosa devono puntare le famiglie affidatarie? “Dobbiamo sforzarci di creare una base sicura da cui partire, cioè la particolare atmosfera di sicurezza e di fiducia che si instaura tra genitore e figlio in una condizione normale. Anche in questo caso non si tratta di una que-
stione d’età: un adolescente per esempio, non sarà esente dal bisogno di attaccamento. Per affacciarsi al mondo esterno in modo sereno avrà bisogno di sentirsi sicuro e di poter ritornare sapendo che sarà ancora il benvenuto”. E come ottenere questa “base sicura”? “Purtroppo non c’è un decalogo di buone pratiche o una formula magica da pronunciare. Anzi, è ovviamente il contrario. Seguendo uno schema ben preciso, il risultato non è garantito. Ogni bambino è diverso dagli altri e avrà necessità particolari. Ma di certo la base su cui lavorare è uguale per tutti: i bambini desiderano sentirsi amati”. Questi concetti valgono lo stesso anche per i bambini accolti? “Assolutamente. Anzi valgono ancora di più. La famiglia è senz’altro il bene più importante per un bambino accolto”. Perché? “Primo perché rappresenta un amore
che in molti casi non hanno mai avuto. Un’esperienza nuova e senz’altro appagante. Secondo, perché per tutta la loro vita sono stati abituati ad avere qualcosa in cambio di qualcos’altro. Non gli è mai successo di ricevere un bene o un’emozione senza dover corrispondere qualcosa come controvalore. Realizzare di aver trovato una famiglia che ti ama solo perché esisti, è davvero qualcosa di speciale. Una sensazione nuova e incredibile, con la consapevolezza di aver avuto una seconda possibilità davanti ad una vita cruda e difficile”. E se qualche famiglia fosse interessata? “Nulla di più semplice. La nostra associazione organizza momenti d’incontro conoscitivi ed è a disposizione delle nuove famiglie per costruire un percorso di accoglienza. Basta telefonarci al numero 348.8590998 o mandare una e-mail all’indirizzo associazione. deicarraresi@yahoo.it”.
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COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)
Sostenere gli imprenditori ed aiutare il territorio
Il GAL “Antico Dogado“ dà i numeri dell’attività del 2011, e si tratta di cifre davvero consistenti. Cifre che dimostrano come si possa promuovere il territorio agricolo con azioni efficaci e mirate. Ma ecco i numeri di questo lavoro: in poco più di un anno sono state attivate 10 Misure/Azioni presenti nel “Programma di Sviluppo Locale”, attraverso bandi o progetti a regia e gestione diretta. L’importo complessivamente dato ai beneficiari ad oggi è complessivamente di 1.764.936 euro di spesa, pari al 37 % della disponibilità complessiva. Questa cifra ha permesso investimenti nel territorio di competenza pari a 5.437.378 euro. Ma chi sono stati i beneficiari? I beneficiari sono stati 42 e in rappresentanza di diverse categorie: 23 imprenditori agricoli che hanno investito nella diversificazione della loro attività (agriturismi, fattorie plurifunzionali ed energia) e nell’ammodernamento della propria azienda, 6 Enti di Formazione accreditati, 8 Comuni e una Ulss con interventi nei servizi sociali, una “Impresa di trasformazione e Commercializzazione“ dei prodotti agricoli. E poi: Veneto Agricoltura per un progetto rivolto al miglioramento paesaggistico–ambientale di “Bosco Nordio” a Chioggia, il Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia per un progetto sulla promozione del prodotto orticolo, e infine un progetto del GAL finalizzato agli studi e censimenti sul patrimonio. Ma l’attività del 2012 non sarà da meno. I bandi e le occasioni di finanziamento sono tantissime anche quest’anno. Sono in attesa di conformità da parte della Regione Veneto, diversi i bandi. Ci sono bandi che puntano alla creazione di nuove fattorie plurifunzionali, altri valorizzano la svolta turistica dell’attività. Si finanziano recuperi di aree rurali, patrimoni rurali e creazioni di sentieri e percorsi didattico-educativi. Ma vediamo i bandi nel dettaglio:
I nuovi bandi:
Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 1 “Creazione e consolidamento di fattorie plurifunzionali”. Con questo bando si punta alla creazione di fattorie plurifunzionali (sociali, didattiche, creative), con la ristrutturazione, l’adeguamento di fabbricati esistenti, già in uso all’impresa agricola, l’acquisto di attrezzature e beni durevoli, la realizzazione di percorsi didattici e sistemazione delle aree esterne. Sono a disposizione 264.825 euro. Il livello d’aiuto è del 40% della spesa per gli investimenti fissi, del 35 % per gli altri investimenti. Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azione 2 “Sviluppo dell’ospitalità agrituristica”. Gli imprenditori agricoli possono realizzare investimenti finalizzati a: ospitare in stanze o alloggi o agri campeggi. Possono adeguare locali per attività di presentazione, degustazione e offerta di prodotti. Creare attività ricreative, escursionistiche e culturali. Sono a disposizione 158.342 euro. Aiuto del 30 % per investimenti fissi, del 25 % per gli altri investimenti. Misura 221 “Primo imboschimento di terreni agricoli” Azione 3 “Impianti a ciclo breve”. Si punta alla realizzazione impianti a ciclo breve (inferiore a 15 anni). L’importo complessivo messo a bando è di euro 20.000. Il livello d’aiuto è del 90% della spesa per i soggetti pubblici, mentre per i privati è dell’80%. Nelle zone comprese all’interno della Rete Natura 2000, il sostegno sarà del 90% della spesa, purché realizzato completamente all’interno. Misura 227 “Investimenti forestali non produttivi” Azione 1 “Miglioramenti paesaggistico-ambientali”.
IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE - IN BREVE Ultimi bandi, i decreti di finanziabilità
Bandi in scadenza
Consultando il nostro sito è possibile visionare i decreti di finanziabilità e le graduatorie dei bandi scaduti delle Misure 121 “Ammodernamento delle Aziende Agricole” e 133 “Attività d’informazione e promozione agroalimentare”. Due Misure molto utili alle aziende agricole in fase di rinnovamento e promozione sul territorio.
Il 3 aprile 2012 scadrà il termine dei 60 giorni per la presentazione delle domande di aiuto relative alla Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche Azione 2 “Accoglienza”. Questa Misura consente di realizzare o adeguare piccole strutture e infrastrutture finalizzate alla costituzione di punti di accoglienza e informazione sulle aree rurali e relativi percorsi.
Potranno partecipare al bando: proprietari privati di foreste; associazioni, consorzi di proprietari privati di foreste o associazioni di proprietari pubblici di foreste; comuni; Veneto Agricoltura; province; Consorzi di bonifica. A disposizione 108.327 euro con un livello di aiuto del 85% della spesa. Gli interventi sono: realizzazione, ripristino e manutenzione di sentieri, itinerari e percorsi didattico-educativi; realizzazione, ripristino e manutenzione della confinazione, di recinzioni, staccionate. E poi: creazione e manutenzione straordinaria di giardini botanici a fini didattici e ambientali rustiche; operazioni straordinarie di tutela e di valorizzazione degli alberi monumentali; realizzazione di siepi perimetrali sui due lati maggiori delle piantagioni di pioppo.
livelli d’aiuto del 40% per soggetti privati, al 50% per imprenditori agricoli, fino al 75% per enti pubblici.
Misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 3 “Valorizzazione e qualificazione del paesaggio rurale”. Questa Azione punta al ripristino e al recupero di elementi tipici e caratteristici del paesaggio rurale e di manufatti. L’importo messo a bando è di euro 200.000 e i livelli d’aiuto sono gli stessi dell’Azione precedente.
Misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 4 “Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali”. E’ rivolta agli enti pubblici in Misura 323/A “Tutela e riqualificazione del patrimo- particolare per interventi di recupero di edifici destinati a nio rurale” Azione 2 “Recupero, riqualificazione e fruizione culturale. A disposizione 200.000 euro e il livello valorizzazione del patrimonio storico e architettoni- d’aiuto è del 75 %. co”. Questa azione consente a proprietari, sia pubblici che privati, di edifici rurali di particolare interesse storico-archi- Per informazioni, contattare il GAL. tettonico, di eseguire manutenzioni straordinarie, restauri e L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al risanamenti conservativi. A disposizione 560.000 euro con venerdì dalle 8 alle ore 12 previo appuntamento telefonico. A Chioggia
Il G.A.L. alla Fiera del Radicchio In occasione della “2° Fiera Campionaria delle attività economico –produttive del territorio “Chioggia Capitale Del Radicchio” al Mercato Orticolo di Brondolo, il GAL è stato presente con un proprio stand istituzionale. Con questa fiera, il cui slogan era “Il prodotto promuove il territorio”, gli operatori istituzionali ed economici si sono posti l’obiettivo di ottenere un’integrazione operativa tra le organizzazioni delle filiere agroalimentari, dell’artigianato, del commercio e del turismo. Integrazione che porti un sinergico sviluppo economico del complesso delle diverse imprese del territorio. La manifestazione ha avuto successo di pubblico, e tante sono state le persone che hanno affollato il nostro desk informativo per ricevere informazioni sulle prossime attività del GAL.
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26 12 Personaggio Danilo Montin Autore della raccolta di racconti umoristici “I Salvadeghi”
Quando ridere di gusto significa anche ricordare
La copertina de “I Salvadeghi” e Danilo Montin
Un mondo di uomini comici vittime dell’equivoco può far riflettere sulla perdita dell’ingenuità
di Mauro Gambin
Q
uanto fa bene ridere? “Molto”. Quanto è difficile far ridere? “Non è complicato ma non è nemmeno semplice, è tuttavia necessario”. Il rapido botta e risposta è stato l’incipit di un’intervista a Danilo Montin sul suo ultimo libro. In quarta di copertina ha indicato le motivazioni del testo: “Le narrazioni de “I salvadeghi” sono state scritte per stimolare buon umore”. Dunque, Montin, l’obbiettivo di questi racconti è fare ridere? “Far ridere certo ma anche far riflettere su un mondo che sta sparendo. Un mondo più ingenuo e forse per questo più spietato, popolato di figure nate “stambe” e per questo diventate oggetto di scherzi che poi sono diventati aneddoti e infine racconti. Molte delle storie che racconto in questo libro sono episodi di vita vera, tempo fa in molti li conoscevano, appartenevano alla comunità, ma oggi la me-
sopra il
moria collettiva va sparendo. E’ sempre più spiccato l’individualismo. Il libro serve anche a questo, a colmare questo vuoto che progressivamente si va formando”. I “salvadeghi” dunque sono questi personaggi: selvatici, rustici, ignoranti e abbruttiti dalla vita tanto da diventare comici? “No salvadeghi in realtà era una rivista locale che un tempo era editata dalla tipografia Piovan qui di Este. Il nome si prestava bene all’intonazione dei miei racconti e ai personaggi raccolti e descritti in forma caricaturale. Dunque l’ho preso a prestito per la prima pubblicazione del 1973”. L’edizione che Montin ha recentemente pubblicato, infatti, è “I salvadeghi 2” e segue a quarant’anni di distanza la prima raccolta di racconti umoristici. Come mai così tanto tempo tra i due libri?
“In mezzo ci sono stati altri racconti, non propriamente comici. La mia curiosità mi porta ad indagare le vecchie usanze locali e le tradizioni che vanno sotto il nome di folklore. Così sono nati “Squarci di vita – Este e il suo mandamento fra storia e folclore” del 1977 e “Dall’albero della memoria, storie, leggende, filastrocche, canzoni e usanze dell’estense del 2004” Direi che è proprio questo il mio campo di indagine, il locale, quello che non si è mai spostato, quello che viene e veniva identificato con il “posto” e che dunque a tutti gli effetti appartiene al paesaggio”. L’uomo appartiene al paesaggio? “Cioci Teston, appartiene al paesaggio di Este del dopoguerra. In realtà si chiamava Cirillo Malatesta, famoso per avere una testa deforme e una forza sovraumana. Intelligenza niente. Questo, e alcune indiscrezioni sulla sua vita privata, sono bastate per renderlo un per-
CHI È Danilo Montin è nato a Este nel 1942. Ex agente di commercio oggi è in pensione. Nella sua carriera di scrittore ha pubblicato quattro libri: due edizioni de “I salvadeghi”, “Squarci di vita” e “Dall’albero della memoria”. sonaggio pubblico, vittima di un Gossip spietato anche se pudendo e ingenuo. Ma ogni luogo ha i sui Cioci Malatesta, Piero Mato, Toni Teston. Dino Durante, nel suo “El strologo vicentino”, aveva inserito “Gigetto el Mona”, un personaggio di fantasia ma paradigmatico del “veneto” del pre-boom economico: ignorante, ingenuo, facile all’equivoco e per questo soggetto ad essere deriso. I “mati” o i “mona” delle nostre parti hanno sempre segnato il confine oltre al quale non andare: “Varda che te diventi come…”, “Varda che vien torte…”, sì, sono stati una sorta
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di exempla, degli avvertimenti oltre ai quali sarebbe stato opportuno non andare per non incontrare il “mostruoso” o l’imbarazzo che provoca il riso degli altri. In questo il prendersi in giro, può essere molto aducativo”. Chi sono gli altri personaggi del suo libro? “Ci sono personaggi veri, come Cioci, altri di fantasia come il meridionale Mezzasalma vittima di continui equivoci perché non conosce il veneto, poi Giacomin Grasipola e i personaggi strambi come Angelon, Armido el macelaro o la Jole Bombasona”.
Cultura provinciale 27 13 Al Palazzo della Ragione e al Centro San Gaetano Padova Esposte 110 opere fino al 15 luglio
Un secolo tra realtà e immaginario
MINICI ZOTTI
De Chirico, Fontana e i grandi maestri del Novecento italiano eccezionalmente insieme La locandina dell’esposizione
di Laura Organte
C
on l’arrivo della bella stagione la proposta culturale padovana entra nel vivo: circa 110 opere fra le più belle e preziose dell’arte contemporanea italiana costituiranno il cuore della mostra “De Chirico, Fontana e i grandi maestri del Novecento, un secolo tra realtà e immaginario”, in esposizione fino al 15 luglio nella suggestiva cornice di Palazzo della Ragione e, con un eventosatellite, al Centro Culturale San Gaetano. Il “Salone”, la spazio pensile più grande e affascinante d’Europa, costituirà lo sfondo per quadri e sculture di circa sessanta artisti il cui enorme valore è riconosciuto a livello internazionale: tra questi, Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Ottone Rosai, Luigi Veronesi, Filippo De Pisis, Massimo Campigli, Mario Sironi, Giuseppe Capogrossi, Virgilio Guidi, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Giò Pomodoro, Piero Manzoni, Enrico Baj. L’evento artistico è ideato e organizzato da Gruppo Icat, agenzia di comunicazione e marketing di Padova in collaborazione con il Comune di Padova ed è curato da Lorenzo
EVENTI E MOSTRE
Respi, che ha avuto l’arduo compito di selezionare le opere in esposizione tra le moltissime che costituiscono il patrimonio della collezione Mazzolini. Di proprietà della Diocesi di Piacenza-Bobbio, la collezione si caratterizza per l’imponenza del suo patrimonio, formato da 872 opere tra dipinti e grafica e 27 sculture di arte contemporanea, suddivisa tra primo e secondo Novecento. Altro elemento che la contraddistingue è l’eclettismo, dato dalla sua genesi. La raccolta è stata spesso legata a logiche occasionali, dovute alle professioni dei collezionisti e all’incontro con Domenica Rosa Mazzolini, signora piacentina tuttora vivente, che ha donato la collezione alla sua diocesi. Di questo prezioso patrimonio sono stati selezionati circa 110 dipinti e sei sculture, ritenuti i più rilevanti dal punto di vista artistico dal curatore della mostra padovana. Per tutta la durata dell’evento espositivo, la visita alla sala centrale del San Gaetano offrirà la possibilità di ammirare gratuitamente due sculture del celebre artista Giò Pomodoro. a cura di Laura Organte
LA SCIENZA DIVENTA INTERATTIVA Sarà aperta fino al 20 maggio l’undicesima edizione di “Sperimentando”, la mostra interattiva per imparare divertendosi allestita all’Ex Macello di via Cornaro. Con il sottotitolo È questione di equilibrio si illustra il tema degli equilibri nei più vari aspetti. Sono previsti per i visitatori più giovani esperimenti sui cinque sensi e, per i più esigenti, poster e apparati per illustrare le più avanzate ricerche in fisica con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
L’ARTE DI BOSCOLO NATTA C’è ancora qualche settimana per vedere la mostra dedicata a Domenico Boscolo Natta nel decennale della scomparsa dal Comune di Padova. Una importante retrospettiva, allestita al Centro culturale San Gaetano fino al 13 maggio, che darà la possibilità a grande pubblico di ammirare una serie di opere ad olio di grandi dimensioni, molte delle quali poco note o esposte in rare occasioni, fatte uscire in occasione dell’evento dallo studio del maestro. Conviene dunque approfittare delle ultime settimane dell’esposizione per conoscere da vicino l’artista.
IL LAVORO E’ UN BENE COMUNE Il lavoro, tema oggi più che mai alla ribalta dell’attualità, sarà in mostra fino al 24 giugno al San Gaetano in occasione dell’esposizione storica sul lavoro e sulle lotte condotte dai metalmeccanici, dalla Fiom e dalla Cgil per il riscatto del lavoro nel lavoro. Dipinti, manifesti, foto e testi scritti riprodurranno la marcia del lavoro: dal 1901 al 2011. La mostra, costruita da operai e artigiani, illumina la fatica, l’orgoglio, le lotte, le conquiste, le sconfitte, i diritti, la dignità del lavoro, documentando anche i periodi più bui per il lavoro.
De Chirico, “Maestoso Silenzio”
La prima, il “Sole produttore”, è un’opera del 1974-75 in marmo nero del Belgio ed è particolarmente pesante: «Se questa scultura fosse stata posizionata all’interno del Salone di Palazzo della Ragione - racconta Claudio Capovilla, presidente di Gruppo Icat -, avrebbe esposto il pavimento a pericolose sollecitazioni. D’accordo con il Comune di Padova, pertanto, si è deciso di individuare una
collocazione alternativa, nel pieno rispetto dell’edificio monumentale. La scelta naturale è ricaduta sul San Gaetano, vera e propria officina artistica e culturale della città, che potrà essere valorizzata e valorizzare la coppia di marmi neri». Oltre al “Sole produttore”, il San Gaetano ospiterà lo “Studio per albero”, anch’esso in marmo nero del Belgio, risalente alla metà degli anni Settanta.
Museo Precinema su Dickens in Italia
N
el 2012, in occasione del bicentenario della nascita di Charles Dickens, il Museo del Precinema collezione Minici Zotti, un Museo “vittoriano”, propone una mostra relativa al viaggio in Italia, realizzato da Dickens tra il 1844 45. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 23 giugno, comprende una serie di vetri fotografici per Lanterna Magica, prodotti all’epoca da fotografi inglesi, che mostrano le città italiane che Dickens aveva visitato e altri vetri che illustrano i suoi racconti più noti. Durante il periodo della mostra, verranno proiettati in DVD, “The Marley’s Ghost” e “The Chimes”, i primi due noti racconti di Natale, riprodotti dai vetri originali per Lanterna Magica della Collezione Minici Zotti. La mostra, dal 6 al 13 ottobre 2012, verrà ospitata alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone. L.O.
Musei Civici agli Eremitani. Fino al 17 giugno una sessantina di opere esposte
Se il collezionismo guarda al grande mercato dell’arte U
n incontro inusuale, quello tra patrimonio museale e mercato antiquario, avrà luogo nelle sale per le esposizioni temporanee dei Musei Civici agli Eremitani in occasione della mostra “Ospiti al museo”, evento che che suggerisce una riflessione sul collezionismo e diventa occasione imperdibile per ammirare e confrontare lavori di grandi artisti veneti. Fino al 17 giugno sarà infatti possibile ammirare una sessantina di opere tra dipinti, sculture e bronzetti di grandi artisti, fra i quali Jacopo da Montagnana, Andrea Briosco, Alessandro Vittoria, Paolo Veronese, Palma il Giovane, Padovanino, i Liberi, Giulio Carpioni, Francesco Guardi e molti altri. Committenti, collezionisti e mercato dell’arte hanno sempre giocato un ruolo fondamentale nel determinare gli sviluppi della produzione artistica, stabilire le sorti dei suoi protagonisti, delineare i destini delle singole opere: talvolta confluite in raccolte museali destinate alla pubblica conservazione e fruizione, talaltra riservate al godimento privato o fluttuanti di collezione in collezione, di antiquario in antiquario, ancora alla ricerca di una collocazione definitiva. E tra queste ultime non mancano curiosità o novità, originali ritenuti perduti o addirittura autentici capolavori, che il pubblico è ancora in attesa
Un’opera del Padovanino esposta a “Ospiti al Museo” di poter ammirare. Se dunque i depositi dei musei e le grandi collezioni private possono ancora svelare opere sconosciute ai più, è d’altra parte il mercato una linfa vitale per la storia dell’arte e i suoi sviluppi futuri. La mostra è assolutamente nuova per impostazione, le collezioni museali, per la prima volta, sono chiamate a dialogare e a confrontarsi con il “mercato dell’arte” e in particolare con una serie sceltissima di opere - degli stessi autori e dello stesso contesto
artistico - attualmente disponibili presso alcuni fra i più noti e importanti antiquari del panorama nazionale. Accanto ai lavori che il Museo custodisce e tutela, tramandandoli ai posteri, evitando la dispersione e talvolta l’oblio e consentendo la formazione di un’identità collettiva, ecco dunque esposte opere che, per destino o scelte differenti, si muovono in ambito privato, ma che permettono uno stimolante confronto e offrono nuove occasioni di riflesL.O. sione e conoscenza.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO Fa più paura della grande sete del 2003 Siccità record in pianura e montagna
Niente pioggia e neve in inverno e primavera, fiumi e laghi a secco di Nicola Stievano
“P
otrebbe andare peggio del 2003”: gli addetti Nel frattempo gli agricoltori sono i primi a risentire della ai lavori sperano tanto di sbagliare ma questo penuria d’acqua: il mais appena seminato fatica a germoinizio di primavera, dopo un inverno completa- gliare e le altre colture, dalla vite al granoturco, dalla frutta mente all’asciutto, non promette niente di buono. Manca- agli ortaggi, senza acqua non maturano. L’irrigazione è già no ancora due mesi al periodo più caldo dell’anno eppure iniziata, con oltre un mese di anticipo, ma rischia di non poter proseguire perché la poca acqua fino ai primi di aprile di pioggia se disponibile non basta per tutti, anzi ne è vista veramente poca. Da metà Allarme dovrà essere razionalizzata. dello scorso novembre sono caduti in per l’agricoltura A fine marzo nella nostra regiomedia fra i 50 e gli 80 millimetri di ma scarseggia ne, stando ai dati dell’Anbi, l’associapioggia in pianura e in montagna la anche l’acqua zione nazionale delle bonifiche, manneve non si e quasi vista al di sotto ad uso potabile cano all’appello oltre 140 millimetri dei 1800-1500 metri. I laghi alpini e i bacini nel Bellunese, Trevigiano e Vicentino sono in di pioggia, che significa 140 litri d’acqua per metro quadrasecca e la portata dei fiumi è ridotta al minimo. Insomma to. Come se non bastasse la falda nell’area centrale delle niente pioggia e pochissima neve in montagna, una conco- risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, mezzo mitanza di fenomeni che hanno lasciato a secco le riserve metro al mese, e le portate di tutti i principali corsi d’acd’acqua e stanno mettendo a rischio anche l’approvvigio- qua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi. namento degli acquedotto, tanto che si parla addirittura di Rispetto alla media che viene calcolata a partire dal 1994, razionalizzare l’acqua per uso potabile. Alla fine di marzo i bacini idrografici del nostro territorio hanno registrato un la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi dopo l’en- deficit pluviometrico medio del -34%, in particolare: Lemenesimo incontro con i tecnici e gli amministratori di tutti ne -49%; Piave -35%; Brenta Bacchiglione -30%. i consorzi di bonifica, delle autorità di bacino regionali e Le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e interregionali, degli enti gestori degli impianti idroelettrici. Confagricoltura lanciano l’allarme: “Dopo i rincari di inizio
anno di gasolio e tasse come l’Imu – spiegano i rappresentanti degli imprenditori del primario – che già hanno eroso il reddito delle imprese, ora ci troveremo a fare i conti con i danni della siccità e del maltempo che in qualsiasi momento potrebbe abbattersi nella nostra regione. Ormai le condizioni climatiche sono cambiate e non possiamo passare da un’emergenza all’altra”. In campagna le difficoltà sono evidenti. “La stagione delle semine si è concentrata in pochi giorni – spiega Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia – perché finché hanno potuto gli agricoltori hanno aspettato che la situazione cambiasse. Così la richiesta di sementi e prodotti correlati si è concentrata in un periodo di tempo ristrettissimo, provocando anche problemi di approvvigionamento. Con la siccità del 2003 l’agricoltura ha perso oltre la metà del mais veneto e gran parte delle altre colture. Quest’anno partiamo con il grosso handicap di un inverno praticamente all’asciutto, che ha costretto ad anticipare le irrigazioni, dove questo è possibile. Le prossime settimane saranno ancora più critiche”. “Stiamo lavorando al piano contro il rischio di allagamenti causati da eventi alluvionali – ha aggiunto – ma dovremo pensare ad un piano per affrontare i ricorrenti periodi
di siccità, in cui anche le casse di espansione potrebbero tornare utili”. Tra gli interventi strutturali si è convenuto di dare priorità al potenziamento della barriera contro la risalita del cuneo salino sull’Adige. A Venezia la Regione ha deciso di procedere con la razionalizzazione dell’acqua. “In base alla specificità di ogni singolo bacino, - spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Conte - sarà prevista la riduzione dei valori del deflusso minimo vitale, accompagnata dalla contestuale riduzione dei prelievi irrigui o dalla turnazione nell’ambito dell’operatività dei singoli consorzi di bonifica. I soggetti gestori degli invasi idroelettrici dei bacini montani dovranno trattenere integralmente le risorse idriche così risparmiate nei serbatoi, allo scopo di renderla disponibile nel periodo estivo. L’Arpav verificherà le effettive portate prelevate e effettuerà i necessari periodici controlli sulla situazione generale”. Conte ha fatto presente che l’applicazione di queste misure avrà effetto sull’intero sistema di gestione dell’acqua, compreso il recupero dei livelli delle falde idriche sotterranee anche mediante il risparmio idrico dei prelievi e il controllo sull’uso della risorsa, a beneficio principalmente degli impianti acquedottistici e dei prelievi attraverso pozzi da falde di qualità.
EFFETTO SICCITÀ SUI PREZZI MANZATO METTE IN GUARDIA: “OCCHIO ALLE SPECULAZIONI”
U
n “effetto collaterale” della siccità è il rischio speculazione, con l’immancabile impennata dei prezzi che si registra ad ogni nuova emergenza. A denunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. In queste settimane le colture venete sono in sofferenza e la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però Franco Manzato attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di
questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – spiega l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come
‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita, senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti
da Paesi dove il problema non esiste”. Manzato invita tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori, “Perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.
Il Veneto in primo piano 29 7 L’emergenza Dal Polesine alla Bassa Padovana si aggrava la minaccia di inquinamento delle falde
L’acqua del mare risale i fiumi in secca e “brucia” le colture N
on è solo la mancanza d’acqua a preoccupare perché un’altra minaccia arriva dal mare, soprattutto per il Polesine e la Bassa Padovana. Si tratta del fenomeno del cuneo salino, vale a dire della risalita dell’acqua del mare lungo i fiumi durante i periodi di magra. L’assenza di piogge e la scarsità delle risorse idriche ha prosciugato i corsi d’acqua principali, dal Brenta all’Adige, ora esposti alla minaccia del cuneo salino. L’acqua salata può risalire anche per diversi chilometri per poi inoltrarsi nelle falde sotterranee, inquinandole, e “bruciando” le coltivazioni in vaste zone fra Chioggia, Adria, Cavazere, Piove di Sacco e Conselve. Preoccupa il livel-
IL CASO
T
lo dell’Adige. La siccità degli ultimi tempi ha abbassato la portata del fiume a meno 3,66 metri rispetto allo zero idrometrico al livello di Boara Pisani. A questa quota corrisponde una portata variabile tra gli 80 ed i 100 metri cubi d’acqua al secondo: insufficiente perché possa funzionare lo sbarramento antisale posto alla foce dell’Adige, costruito negli anni ’90 e non più adeguato alla portata minima che il fiume ha fatto registrare nell’ultimo decennio. Il Consorzio di bonifica Delta del Po, competente per comprensorio, non ha le disponibilità economiche sufficienti per gli interventi strutturali necessari per rimodernare la barriera antisale. “La soluzione al proble-
ma non può essere la costante danza della pioggia dei polesani – commenta amaro il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo – Il Veneto sta dando un brutto esempio di gestione del territorio e, per il secondo anno consecutivo, stanzia zero euro per le opere di contrasto all’abbassamento del suolo (e al conseguente fenomeno del cuneo salino). Sono tagli devastanti e autolesionisti. I polesani sanno bene che la subsidenza sta pericolosamente continuando nel nostro territorio ed è conseguenza anche dalle estrazioni metanifere degli anni ’50. Per riparare questi danni, lo Stato aveva riconosciuto dei fondi speciali ai territori colpiti: Polesine, ferrarese
e ravennate. Infatti, al contrario del Veneto, la regione Emilia Romagna nei propri bilanci sta continuando ad indirizzare i fondi statali verso le opere di bonifica dei propri territori colpiti dalla subsidenza”. “Per fermare l’acqua dolce che si disperde in mare e impedire la risalita del cuneo salino nell’asse BrentaBacchiglione-Gorzone - spiega l’ingegner Giuseppe Gasparetto, direttore del consorzio di bonifica Adige Euganeo - abbiamo già pronto e finanziato il progetto dello sbarramento a Chioggia. Un’opera da quasi 25 milioni di euro che ci permetterebbe di risolvere una volta per tutte il problema. I soldi ci sono già, ma non c’è tempo da perdere”.
TORNA IL CONTRIBUTO AI CONSORZI DI BONIFICA PER TUTTI I PROPRIETARI
assa sulla bonifica, la Regione ci ripensa e cancella l’esenzione per i contribuenti “urbani” e per tutti coloro che pagavano meno di 16,54 euro. Dopo due anni viene reintrodotto il contributo ai consorzi di bonifica per tutti i proprietari di terreni e fabbricati. La legge non funzionava, hanno ammesso gli amministratori regionali, perché ai consorzi di bonifica vengono a mancare ben 10 milioni di euro, che comunque sono dovuti. A quanto pare non è praticabile la strada che siano le aziende di gestione dell’acquedotto a pagare i consorzi di bonifica per la loro attività relativa agli scoli nei centri abitati serviti di fognatura. Quindi verrà riammesso il tributo
anche in zona urbana, anche se c’è da stabilire cosa accadrà per le zone urbane che scaricano direttamente in fiumi come il Bacchiglione, che non è di competenza dei consorzi stessi. Non solo: sparisce l’esenzione per chi doveva pagare meno di 16,54 euro, ma il meccanismo stabilito è che la Regione vedrà quanti soldi ha a disposizione per far fronte al mancato incasso dei consorzi e poi deciderà a che livello far scattare la possibile esenzione. Dagli ambienti di Palazzo Ferro Fini pare che la quota di esenzione sarà a 7 euro, ma sarà una delibera di Giunta a stabilirlo. E sarà da vedere anche se ci sarà un effetto retroattivo del tributo, relativo al 2011.
30 8 Il Veneto in primo piano Sociale I dati Inps regionali parlano di situazioni di estrema difficoltà
Pensionati sempre più tartassati Aumentano i suicidi e quelli che si accollano le spese dei figli disoccupati con bimbi piccoli di Alessandro Abbadir
V
ivere di pensioni all’epoca della crisi, un dramma nel dramma anche in Veneto. A rendere sempre più pesante una situazione che già lo era, sono stati i provvedimenti presi da qualche mese dal governo Monti. Spesso i pensionati si devono far carico anche della situazione di disperazione dei figli che in diversi casi sono sposati e non riescono a dare una vita dignitosa ai loro bimbi. Dai dati Inps, disponibili alla fine del 2011 in Veneto c’erano quasi 1 milione e 300 mila pensionati di fondi pensione, compresi tutti quelli autonomi considerando anche le pensioni assistenziali. Ma andiamo alle pensioni più basse, quelle cioè con meno di 1000 euro al mese, sono in tutto 550 mila e di queste 210 mila riguardano trattamenti di invalidità civile (210 mila). E poi: le pensioni erogate dal Fondo Lavoratori Autonomi (196 mila) per effetto della bassa contribuzione prevista per queste categorie e, le restanti, sono pensioni dei superstiti, generalmente pagate alle vedove di lavoratori deceduti e
rendite per infortuni subiti. Per queste non c’è stato il blocco degli adeguamenti. Quelle che invece hanno subito il blocco sono state 374.000, ossia coloro che percepiscono più di 1.405 euro al mese e subiranno il blocco dell’importo della pensione nel 2012 e nel 2013, pari al 29% di tutti i pensionati veneti. A livello regionale le cose sono differenti provincia per provincia. “I pensionati più “ricchi” dalle statiche Inps sembrano essere quelli di Venezia e provincia. Qui sono 8.645 quelli con pensioni superiori a 1.405 euro che non avranno così l’adeguamento.
Continueranno, invece, a beneficiare dell’adeguamento dell’importo della pensione all’aumento del costo della vita per il 2012 e gli anni futuri circa 919 mila pensionati in tutto il Veneto che percepiscono una o più pensioni per un importo inferiore ai 1.405 euro mensili. Il primato regionale di questi pensionati “poveri” con più di 170 mila casi spetta a Verona, ultima Belluno (anche per motivi demografici) con 47 mila. Ma vivere di pensione, una pensione che per le giovani generazioni è un vero e proprio sogno, che forse non sarà raggiunto, per molti anziani
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Data e luogo
questo momento di crisi economica, di essere un dramma, oltre che per loro, anche per i figli e nipotini”. Si assiste poi alla caduta nell’indigenza soprattutto delle vedove che si vedono decurtata la pensione del marito alla sua morte e che magari vivono ancora in affitto. A dire il vero poi la “botta“ contro i pensionati sarebbe potuta essere ancora più pesante, ma per fortuna le pressioni dei sindacati hanno fatto innalzare il tetto originariamente previsto a 1000 euro del non adeguamento.
Problema esodati
Sarà il prossimo
Nome
sta diventando un dramma sociale. “Abbiamo avuto – spiega Don Dino Pistolato direttore di Caritas Venezia – tanti casi in tutta la regione di anziani che si sono suicidati, perché non erano in grado di far fronte alle esigenze della vita. Gli anziani sono in questo momento di crisi l’unica risorsa per tante giovani coppie che hanno fatto famiglia, hanno bambini e sono disoccupati . Molti genitori ospitano in casa queste famiglie senza lavoro . Diventano “baby sitter” e sopperiscono a servizi di welfare che non ci sono. Ridurre le loro entrate rischia così, in
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roblema esodati, il governo promette una soluzione , ma a tre mesi dal varo della Riforma della Previdenza non si sa nemmeno quanti siano. Ad ammettere che il numero è incerto, ma sicuramente superiore a quello calcolato inizialmente, è stato direttamente il direttore dell’Inps nazionale Antonio Mastropasqua che su questo tema è stato sentito direttamente alla Camera dei Deputati. Ma chi sono gli “esodati”? Con questo termine si va ad indicare quei lavoratori che, in seguito alla riforma della previdenza varata dal ministro per il Welfare, Elsa Fornero, rischiano di restare senza lavoro e senza pensione a causa dell’aumento dell’età pensionabile. La riforma di Natale ha conservato le regole precedenti per chi, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, aveva accettato di lasciare il lavoro o era stato licenziato. Con questa riforma viene garantita la pensione secondo i requisiti preesistenti, ma le risorse sono limitate e non tutti potranno accedervi. Qualche calcolo sulle “platee“ di persone interessate comunque è stato fatto. Si pensa che siano circa 350mila gli italiani interessati a questo problema (e con loro decine di migliaia di veneti) e che non sanno cosa sarà del loro destino. Cioè se riusciranno ad andare in pensione o meno. Su questo problema stanno lavorando alacremente da settimane al ministero del Lavoro dove è stato creato un tavolo di coordinamento a cui partecipano anche Ragioneria generale dello Stato e Inps. Si spera che per l’inizio dell’estate si trovi una soluzione o almeno si dica esattamente a queste persone quale sarà il loro destino. Fra le ipotesi che il governo sta mettendo in campo ce ne sono diverse ma arriva anche il conto salato dell’operazione. Il costo potrebbe sfiorare i 3 miliardi l’anno, per un risarcimento massimo di cinque anni. Emerge così l’ipotesi di una sorta di indennità di mobilità transitoria che accompagni questi lavoratori alla pensione. Tutto dovrebbe essere deciso con un decreto ad hoc che sarà emanato entro il 30 giugno. Nel frattempo sono scesi in campo i sindacati e il 13 aprile la Cgil anche per questo problema ha indetto uno sciopero. A.A.
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Veneto in primo piano 9 32 Il Veneto in primo Ilpiano Turismo
NEWS
Balneazione I dati della Regione a seguito dei monitoraggi
Promossa a pieni voti l’acqua veneta di Ornella Jovane
L
’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte dà l’annuncio e il collega al Turismo Marino Finozzi se ne rallegra entusiasta. La questione riguarda la qualità dell’acqua dei mari, dei laghi e in generale di balneazione che risulta eccellente al 91 per cento nel Veneto. “Tutti devono sapere” ripete l’assessore veneto in vista dell’imminente stagione estiva e dell’arrivo dei vacanzieri nelle nostre spiagge e località turistiche. “I nostri turisti - commenta Finozzi - cercano, vogliono e hanno diritto di pretendere la qualità dell’acqua di balneazione. Invito tutti i nostri tour operators a diffondere i dati assieme alle loro proposte”. I dati sono quelli ufficiali della Regione a seguito di controlli e monitoraggi realizzati nel corso degli anni e diffusi in prospettiva della stagione balneare 2012, ormai alle porte. Nel Veneto, dunque, il bagno dei turisti sarà in acque eccellenti al 91 per cento - non solo in spiaggia ma anche al lago o nei fiumi - buone per il 6 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle) e sufficienti per il 3 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle). “All’inizio della stagione 2012, che va dal 15 maggio al 15 settembre, - assicura l’assessore Conte - tutte le acque di balneazione del Veneto vanno considerate idonee alla balneazione”. “Il Veneto - fa osservare - ha già largamente raggiunto l’obiettivo che impone la normativa europea 2006/7/CE che tutte le acque di balneazione dovranno essere dal 2015 almeno di qualità sufficiente. Con riferimento alla nuova classificazione che riguarda il periodo 2008-2011 e che è valida per l’inizio della stagione balneare 2012 in Veneto risulta che nessuno dei punti in campionamento costantemente controllati durante tutta la passata stagione ha fatto registrare qualità scarsa”.
NEWS
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Il 91 per cento delle acque balneabili in Veneto è eccellente, il 6 per cento buona e il 3 per cento sufficiente
L’eccellente qualità dell’acqua balneabile alimenta buone aspettative per la stagione turistica estiva I controlli anche quest’anno, con il rinnovo del protocollo d’intesa, saranno svolti dall’Arpav in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera della Direzione marittima del Veneto. “Un impegno fattivo e rilevante - fa presente il Contrammiraglio Tiberio Piattelli, Direttore Marittimo del Veneto - per il quale sono stati messi a disposizione nella stagione 2011 otto mezzi acquei presso i comandi costieri e sul lago di Garda, per 73 missioni e 235 ore di navigazione complessive”. L’assessore Conte fa sapere che, nonostante la difficile fase economico-finanziaria, non ci sarà nessun allentamento del monitoraggio delle acque di balneazione. Del resto - aggiunge - il turismo balneare, con oltre 145 km di coste, è un settore strategico sia per l’economia che per la valorizzazione ambientale del Veneto. “Abbiamo circa 150 km di coste utilizzabili per il turismo, tra spiagge marine e litorali del Lago di Garda - commenta Finozzi - rispetto alle quali la riconosciuta
qualità delle acque è un elemento essenziale”. “Dei quasi 63 milioni e mezzo di presenze turistiche , che generano un fatturato di circa 15 miliardi di euro - prosegue il suo ragionamento l’assessore - le presenze nelle località balneari sono 26.485.634, pari cioè al 41,77 per cento del totale. Avere le acque a posto, anzi di qualità è un valore aggiunto che mi rende ottimista sull’andamento della prossima stagione, pur in un oggettivo periodo di generale difficoltà economica”. Il direttore dell’Arpav, Carlo Emanuele Pepe, ha sottolineato come 7 anni di risultati favorevoli possano far guardare al futuro in termini ottimistici e ha ricordato che nelle 169 stazioni di campionamento (96 sull’Adriatico, 65 sul Lago di Garda, 8 sugli altri laghi veneti) è prevista nella stagione 2012, inziando dalla fine di aprile, la raccolta di 104 campioni e l’effettuazione di 23.322 rilievi e analisi. Sul sito web dell’Arpav, www. arpa.veneto.it, saranno disponibili sia i bollettini periodici che i dati analitici per conoscere la situazione in tempo reale.
Ospitalità
UN PROGETTO PER RENDERE IL VENETO FRUIBILE DA TUTTI
U
n turismo attento alle esigenze delle persone con disabilità motorie, visive, uditive, alimentari e a tutte le situazioni dove anche solo l’accoglienza di bambini e di anziani comporta un’ospitalità capace di soddisfare le particolari richieste. Un turismo insomma per tutti: è l’obiettivo di un innovativo progetto grazie al quale il Veneto vanta in Europa il suo primato, come regione pilota. Se ne è parlato nel corso di Gitando All, l’evento che si è svolto alla Fiera di Vicenza a fine marzo scorso, un’amplissima sezione dedicata all’ospitalità per tutti nell’ambito del salone dedicato al turismo e al tempo libero Gitando. “Non sono le persone che devono “superare” le loro disabilità, ma è il territorio che deve diventare accessibile a tutti”. ha affermato l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi all’apertura della seconda edizione dell’Agorà della Solidarietà, intervenuto assieme al direttore generale della Fiera Corrado Facco, al presidente dell’asIl turismo dell’accoglienza sociazione Village per tutti prevede nuove for all Roberto Vitali competenze e al presidente del professionali, tra cui Centro servizi per il quella del sorriso volontariato Csv, che organizza l’iniziativa, momento di incontro e di confronto tra le varie realtà del volontariato italiano. “Trasformare il Veneto in modo da renderlo fruibile a tutti - a osservato l’assessore Finozzi - è anche un affare economico, perché dà una spinta ulteriore ad un settore, quello dell’accoglienza, che anche lo scorso anno ha raggiunto risultati da primato e dove il Veneto rappresenta la maggiore realtà italiana. In proposito bisogna considerare che solo in Europa sono almeno 60 milioni le persone che hanno problemi di difficoltà motorie, sensoriali e nutrizionali. Ma non è solo questo, perché significa aiutare nel contempo i residenti e creare posti di lavoro”. L’economia dell’ospitalità richiede tuttavia nuove professionalità e nuova formazione. In questo contesto l’assessore veneto all’Istruzione e al lavoro Elena Donazzan ha sottolineato l’esigenza di formare “professionisti del sorriso”. “Gli operatori - ha ricordato - mi hanno evidenziato la necessità di formare al sorriso, che non è un paradosso, ma un O.J. fattore vincente della politica dell’accoglienza”.
Turisti stranieri
GLI UCRAINI SOGNANO LE VACANZE IN VENETO
li ucraini sognano il Veneto quando pensano alle loro vacanze, estive e al mare soprattutto ma non solo. E’ la conclusione cui è giunto l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi a seguito delle manifestazioni d’interesse espresse dai locali in occasione della 18esima edizione dell’Ukraine international traverl et tourism exhibition, il più importante salone delle vacanze ucraino. Il Veneto vi ha partecipato per proporre la propria offerta turistica sia estiva sia per tutto il periodo dell’anno. E ha riscosso, sorprendendo positivamente anche gli
operatori del settore presenti, un ottimo successo che è stato valutato anche dalla lunghezza della coda formata dagli ucraini interessati a conoscere le soluzioni di vacanza made in Veneto. La regione che quest’anno ha ottenuto il primato in Italia per quanto riguarda il turismo ha saputo catturare l’interesse degli ucraini in particolar modo per il pacchetto vacanze orientato al mare, ma anche la montagna in inverno ha saputo esercitare il proprio fascino così come le città d’arte. Località irresistibili ma anche prodotti inimitabili, oggetto di
desiderio di molti aspiranti turisti dell’est attratti dal Veneto anche per questioni di shopping. “C’è anche la voglia di shopping e di made in Italy - ha commentato l’assessore - che in questo Paese che si sta affacciando prepotentemente sui mercati occidentali è rappresentato proprio dal miglior fashion delle aziende Anche i negozi venete”. Del resto le presenze degli ucraini in Veneto sono in costante crescita negli ultimi anni anche se complessivamente e i prodotti made in di fronte ai circa 63 milioni e mezzo di presenze complessive, Veneto “catturano” gli stranieri risultano essere ancora un numero contenuto. P A D O V A
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34 Voci da palazzo
Voci da palazzo 11
Consiglio regionale Approvata la legge finanziaria per il 2012
Polemiche su consorzi, ticket e acque minerali Con 31 voti favorevoli e 22 contrari approvati i primi 27 articoli di Mauro Gambin
“P
rima i veneti” era uno degli slogan usati dal sa maggioranza se non dello stesso partito. Qualche presidente Luca Zaia durante la campagna collaborazione, certo, ma il grosso della discussione è elettorale. Durante le fasi che hanno portato girato attorno a tre articoli. Infatti le parole più grosse all’approvazione della legge finanziaria e del bilancio sono volate per l’emendamento presentato dal Pdl, con previsionale per il 2012, è stato usato come un fa- il quale sono state prorogate al triennio 2013-15 le stidioso pungolo dagli esponenti dell’opposizione per riduzioni di pagamento dei diritti di prelievo di acque sottolineare il ritardo con il quale il Consiglio è andato minerali, seguito dalle nuove modalità per l’esenzione al voto. Il primato, infatti questa volta è negativo. Il dal pagamento dei ticket sui farmaci mentre per il ritorVeneto è arrivato dopo le altre 19 Regioni ricorrendo no del tributo ai consorzi di Bonifica c’è stato addirittura inoltre all’istituto dell’esercizio provvisorio. L’iter è stato uno smarcamento del Consigliere Nicola Finco dal suo lungo anche a causa del quadro economico finanziario compagno di partito Maurizio Conte che ne ha proponazionale alquanto incerto, il dibattitto è stato comun- sto il rinserimento, salvo poi votare complessivamente que acceso e i temi importanti. Tanto per fare un esem- la legge insieme al resto della Lega. Temi importanti, pio, nelle settimane che hanno preceduto il voto si è dunque, non solo perché su questi si sono accapigliati parlato di un sostanziale riordino di Veneto Agricoltura, gli esponenti di palazzo Ferro Fini ma piuttosto perché in chiave più “economica” ovviamente; degli stanzia- riguarderanno da vicino le tasche dei cittadini. Con menti per salvare Veneto Strade dal default; di equi- l’emendamento presentato dal Pdl per prorogate fino parare i costi del difensore civico al triennio 2013-2015 le ridue del difensore dei minori a quelli Maglia nera zioni del pagamento dei diritti delle figure apicali di enti regionali per il Veneto, di prelievo di acque minerali in o di società controllate. Insomma il Consiglio scadenza a fine 2012, la magspendere meno o risparmiare di al voto gioranza che guida la Regione ha più? Con le idiosincrasie politiche per ultimo scelto di non incassare una bella non è sempre possibile spigare cifra per i prossimi anni. Infatti, le ragioni di un bilancio che tra le tante cose avrebbe alle aziende che imbottigliano l’acqua è stato fatto un dovuto risolvere almeno in minima parte anche le ur- sconto: pagheranno 1,50 euro per ogni metro cubo di genze delle imprese in balia dei rovesci provocati dalla acqua e suoi derivati anziché i 3 euro di canone. Per la crisi. Ma su questo fronte non è stato deciso molto, Regione ciò si traduce in un mancato incasso di 3,5 mianzi niente, niente nemmeno sulla riorganizzazione di lioni di euro l’anno che moltiplicato per i tre previsti dal Veneto Agricoltura il cui articolo è stato stralciato, niente provvedimento porta alla cifra di i 10 milioni di euro. sulla costituzione del gruppo regionale di Protezione Ci- Somma che a molti sarebbe parso più giusto incassare vile e anche l’articolo 3, riguardante l’Attribuzione alla per destinarla alle aziende in difficoltà. “Esisteva l’idea Regione del gettito derivante dalla lotta all’evasione in di un fondo di rotazione per il sostegno delle piccole immateria di compartecipazione regionale all’Iva, è rima- prese - ha commentato Stefano Peraro dell’Udc – ma sto un cassetto vuoto dentro al quale non è stato messo in questo modo si è deciso di aiutare solo quelle che imgran che. Non per questo sono mancati scontri, accesi bottigliano l’acqua”. “La Regione non ha soldi – gli ha diverbi e rimarcati distinguo anche all’interno della stes- fatto eco Pietrangelo Pettenò, della Federazione della
Marino Zorzato, Pdl
“ARTICOLO 18 ANCHE AI DIPENDENTI PUBBLICI?”
“L
a bocciatura dell’ordine del giorno sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da parte di un inedito asse Lega-PD è di fatto una vittoria del PDL”. Lo affermano il vicepresidente della Giunta regionale Marino Zorzato e il capogruppo del PdL Dario Bond dopo il voto del documento presentato dal gruppo del Popolo della Libertà e respinto in aula da una maggioranza rosso-verde. Il documento ha come obiettivo l’estensione dei contenuti della riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori anche ai dipendenti pubblici. “Crea stupore - afferma Zorzato - che nel 2012 la classe politica esprima ancora valori discriminatori come questi. Nella nostra visione del mondo liberale - prosegue il vicepresidente della Giunta - non vediamo differenze tra tipologie di lavoratori e vogliamo che vengano superate le eventuali disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e tra lavoratori di piccole aziende e di grandi aziende. Quando si riforma il mercato del lavoro non ci possono essere lavoratori di serie A e di serie B - sottolinea Marino Zorzato - ma solamente lavoratori con uguali livelli di protezione sociale. Ringrazio, infine, i colleghi del mio gruppo politico del Pdl in Consiglio regionale del Veneto - conclude Zorzato - per aver sollecitato un argomento così importante per il futuro del nostro Paese”.
Laura Puppato, Pd
OTTENUTI FONDI PER LE PARI OPPORTUNITÀ
“S
iamo riusciti a garantire la sopravvivenza di alcune realtà fondamentali che faticano quotidianamente ad andare avanti, malgrado la funzione di prevenzione e di tutela sociale che sanno svolgere sul territorio”. Questo il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato, dopo l’annuncio dell’inserimento a bilancio di 470 mila euro nell’ambito delle pari opportunità, come richiesto dai democratici. “Avevamo chiesto 1,2 milioni ed è dunque chiaro che in sede di assestamento bisognerà ritoccare in alto queste cifre. Ritengo comunque importante, dopo gli azzeramenti che inizialmente la Giunta voleva imporre, lo stanziamento per i centri anti-violenza (130 mila) così come quello per le politiche comunali e scolastiche sulla parità di genere (300 mila) fondamentali per la sensibilizzazione dei giovani”.
Soddisfatti e non Andrea Bassi, Lega Nord
NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VAS
E
Il Consiglio regionale presso palazzo Ferro Fini Sinistra – ma decide di aiutare chi ogni anno spende quattro miliardi di euro in pubblicità”. Toccherà le tasche dei veneti anche il reinserimento del tributo ai consorzi di Bonifica anche per coloro che sono allacciati alla rete fognaria, voluto dell’assessore del Carroccio, Maurizio Conte, e le nuove modalità con le quali verrà accordata l’esenzione dal pagamento dei ticket sui farmaci. In precedenza la dispensa avveniva sulla base dell’Isee, ora invece come parametro verrà usato il reddito complessivo familiare legato all’Irpef, diminuendo in questo modo il numero di coloro che in futuro potranno beneficiare dell’esenzione. Dal lungo dibattito costitutivo della legge finanziaria e quello legato all’approvazione sono rimasti fuori alcuni problemi che verranno affrontati con provvedimenti legislativi ad hoc nei prossimi mesi. Tra questi esiste l’intenzione di un riordino dei servizi di trasporto pubblico locale in un’ottica di razionalizzazione e di una più equa ripartizione delle risorse finanziarie tra le aziende di tutto il territorio veneto da applicare con criteri diversi da quelli della spesa storica. Un impegno in questo senso è stato formalizzato con un ordine del giorno che, tra l’altro, affida ad una commissione tecnica lo studio della definizione dei servizi minimi per il trasporto pubblico locale nei settori automobilistico, lagunare e tramviario. Il dibattito, dunque, è destinato a continuare. Graziano Azzalin, Pd
“IL NOSTRO CONTRIBUTO È STATO DETERMINATE”
“I
l contributo che il Pd ha dato a questa finanziaria è importatnte – spiega Graziano Azzalin – del resto Lega e Pdl sono sempre più divisi fra loro e al loro interno. Isi Coppola ha rivendicato a se il merito dei due milioni per il ripascimento degli arenili ma nel bilancio presentato con la sua firma tale cifra non compariva nemmeno e che il finanziamento è arrivato grazie a un emendamento firmato da me e dal collega Lucio Tiozzo e a tal proposito vorrei ricordare che all’appello ancora mancano tre milioni per la subsidenza e per i maggiori costi sostenuti per la difesa idraulica in Polesine. Importanti ritocchi sono stati ottenuti dal Pd anche per quanto riguarda la piccola pesca costiera, l’allevamento, i Caa, gli impianti di sollevamento delle acque, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, le borse di studio, la cooperazione, la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, il contrasto della criminalità organizzata, i centri antiviolenza. Azzerati, invece i Confidi, i fondi di rotazione e i fondi di sostegno agli affitti”.
sprime soddisfazione il consigliere della lega Nord per l’approvazione da parte del Consiglio veneto di un proprio emendamento alla finanziaria che introduce nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica per gli strumenti urbanistici attuativi. “Questo emendamento - spiega Bassi - determina in quali casi deve essere disposta la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), seguendo da un lato la direttiva comunitaria e dall’altro il codice ambientale. I benifici derivanti da queste nuove disposizioni sono molteplici, a partire dalla semplificazione amministrativa, che consente finalmente di chiarire le modalità di intervento in una selva di leggi nazionali confuse e in continuo cambiamento. Cristiano Corazzari, Lega Nord
DIVERSI INTERVENTI RIGUARDANO IL POLESINE
“N
onostante le ristrettezze economiche spiega Corazzari - abbiamo cercato di dare una risposta anche al Polesine. A tal proposito voglio sottolineare l’importanza di alcuni provvedimenti, a cominciare dall’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Giunta al reperimento delle risorse a favore dell’ex Ospedale Psichiatrico di Ficarolo che oggi versa in grave situazione debitoria. Non meno significativa è l’approvazione della rateizzazione in 10 anni dei canoni pregressi dal 2003 al 2009 per i passi carrai lungo la rete di Veneto Strade, che consentirà di dare un sostegno a quei privati e alle piccole imprese. Altri vantaggi sono rappresentati dallo stanziamento di 2 milioni di euro per la bonifica dei territori del Delta e il milione di euro per interventi di ripascimento e difesa delle coste marittime. Carlo Alberto Tesserin, Pdl
“BENE PER GLI AIUTI ALLA PESCA”
“E
’ una prima importante risposta al comparto della pesca che versa in condizioni drammatiche. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada dialogando sia con il Governo nazionale che con l’Unione europea”. Così il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin ha commentato lo stanziamento di 400 mila euro a favore del settore della pesca in accoglimento di un emendamento “dedicato” presentato dallo stesso Tesserin con il collega del Pdl Mauro Mainardi. “L’utilità di questo emendamento è dimostrata anche dalla convergenza trovata in aula con i consiglieri Lucio Tiozzo e Pietrangelo Pettenò”, rimarca il presidente della Commissione Statuto che rileva anche il sostegno degli assessori Manzato e Ciambetti. “Manzato deve proseguire negli sforzi in corso e saper dialogare con tutte le Istituzioni nazionali ed europee. Dobbiamo dare risposte urgenti”.
10 Intorno a noi
Intorno a noi 35
Tragedia e impresa Dall’inizio della crisi 50 imprenditori si sono tolti la vita
Le ragioni dei suicidi nel dna dei veneti Camon: “C’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padre-marito-nonno è lavorare e far lavorare” di Mauro Gambin
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ntonio Tamiazzo di Montecchio Maggiore a capodanno di quest’anno ha deciso di farla finita. Qualche giorno dopo Umberto Ventura di San Giorgio delle Pertiche ha scelto di compiere lo stesso gesto. Il 9 marzo sulle pagine dei giornali veneti è comparso il nome di Ivano Polita di Noventa di Piave seguito a distanza di appena undici giorni da quello del bellunese Giampietro Benvegnù. Li chiamavano imprenditori ma prima di tutto erano e restano uomini. Cinquanta, secondo i calcoli della Cgia di Mestre che dall’inizio della crisi hanno visto naufragare la loro attività, impotenti davanti all’insensibilità della banche a concedere loro credito e all’indifferenza delle regole europee che non permettono agli enti locali di pagare le prestazioni già ottenute. Per questo, si dice, hanno compiuto il gesto estremo. Ed infatti secondo i dati di Bankitalia da novembre a dicembre 2011 sono stati accordati 2,7 miliardi di euro in meno alle imprese regionali, mentre secondo quelli di Unioncamere ammontano a circa 900 milioni i crediti verso la pubblica amministrazione che l’intero sistema delle Pmi matura ogni anno ma che non vengo-
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2,7 miliardi di euro il taglio al credito rivolto alle imprese regionali no corrisposti a causa del patto di stabilità. Se al quadro generale creato dalla crisi aggiungiamo anche che la locomotiva del Nord Est ha esaurito la sua spinta propulsiva già da qualche anno, a causa di mancanze strutturali dovute: al calo demografico; alla carenza di lavoratori locali; alla gestione familiare delle imprese, alla difficoltà nel passaggio generazionale; alla saturazione di una campagna progressivamente urbanizzata e senza più spazi per le infrastrutture, si comprende perché Marco Paccagnella di Federcontribuenti parla di una sfida che per il futuro “non riguarda più la competitività ma la sopravvivenza”. Ne è convinto anche Giuseppe Bortulussi. della Cgia di Mestre: “Sicuramente – ha spiegato - qualcosa si è rotto. Quando famiglia e impresa sono tutt’uno, come qui nel Veneto non c’è più nessuna distinzione di ruoli. Il lavoro, è vissuto come un valore
Le Pmi vantano crediti per 900 milioni. Non vengono corrisposti a causa del patto di stabilità
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in grado di garantire il benessere senza il quale non si può vivere”. Non c’è dubbio che la società veneta sia laburista, ossia che fortemente si identifica con il lavoro. Infatti, come conferma uno studio della Fondazione Nordest, il 53,4% dei veneti vede nel lavoro il carattere che contraddistingue i suoi conterranei ed è dunque ovvio che in questo momento di crisi rappresenti la preoccupazione principale della popolazione. “La sparizione del lavoro diventa spartizione della vita – ha dichiarato Ferdinado Camon in un’intervista a Linkiesta – quando l’azienda entra in crisi il padrone soffre a dismisura il non poter pagare i suoi dipendenti e vederli in ristrettezze. Una buona parte dei suicidi è avvenuta anche per questa ragione. Non è una ragione marxiana che sta nell’economia. È una ragione freudiana che sta nel sentimento”. Anche Ilvo Diamanti se ne era accorto nel lontano 1996 quando in un’intervista a Gian Antono Stella aveva confidato il pericolo di un’idolatria del produttivismo. “Occorre fare attenzione – spiegava – il denaro sta diventando il nuovo dio”. “Siamo nel cuore del Veneto – spiegava ancora Camon in un suo editoriale - la morale cattolica è piantata profondamente fino ad insorgere e dirci: “Ridurre lo spazio della vita all’azienda è un errore della cultura imprenditoriale”. Ma qui c’è una cosa delicata da capire, ed è la specialissima natura dell’imprenditore di questa parte d’Italia: c’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padremarito-nonno è lavorare e far lavorare. Non è questione di soldi, ma di vita”.
36 12 Cultura veneta Museo Correr di Venezia Fino all’otto luglio la mostra sulla Secessione viennese
Tanti auguri Klimt
In esposizione il “Fregio di Beethoven”, il “Girasole” e per la terza volta nella storia le due Giuditte di Alain Chivailò
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l Museo Correr di Venezia fino all’otto luglio si può vantare di avere la seconda esposizione al mondo, per qualità e importanza, di opere di Gustav Klimt dopo il Museo Belvedere di Vienna. Inoltre poter esibire, una di fronte all’altra, per la terza volta nella storia Giuditta I (1901) dal Belvedere e Giuditta II (Salomè 1909) da Cà Pesaro è senza dubbio sinonimo di grande evento. Da Vienna arriva anche l’olio su tela “Girasole” del 1907 recentemente acquisito dal Belvedere e esposto per l’occasione come prima mondiale. “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione” è la mostra che festeggia in Italia il 150° dalla nascita di Klimt (Vienna 1862 – Neubau 1918) e nel contempo richiama i 102 anni dalla IX Biennale di Venezia del 1910, in cui il Maestro esibisce 22 opere tra cui Giuditta II (Salomè) acquisita poi linguaggio di allegorie, metafore, con una stilizzazione di dalla Biennale stessa. Venezia per Klimt rappresenta il suo figure e una forte impronta decorativa. In Italia è il Liberty, primo viaggio all’estero, avvenuto nel maggio 1899, dove Art Nouveau in Francia e Belgio, Modern Style in Gran dalla visita della Basilica di San Marco è colpito talmente Bretagna. L’architettura per la prima volta è in simbiosi dai mosaici d’oro che nasce in lui l’ispirazione, consolidata con le arti figurative e decorative e il focus su Hoffmann, poi dal soggiorno a Ravenna, per il architetto e interior design, vuole suo “periodo d’oro”. Storicamente Per Klimt Venezia dimostrare proprio quest’aspetto. la “Secessione” nasce tra 1800 fu il suo primo L’esposizione che ne deriva, si e ‘900 con grandi trasformazioni viaggio all’estero. articola nell’evoluzione storica del politico, sociali ed economiche. Un Rimase folgorato movimento con documenti e opere periodo di sentite e forti contraddi- da San Marco di Gustav Klimt e fratello Ernst, Moll, zioni dove la mentalità ottocentesca Match, Hoffmann e altri. Grande ims’imbatte in una voglia di cambiamento data dal nuovo patto è sicuramente l’allestimento della sala con il “Fregio secolo. Vienna è un laboratorio intellettuale e artistico che di Beethoven” di Klimt disposto su tre pareti, che decorava anticipa queste problematiche con la nascita nel 1897 la sala di Beethoven nella sede della Secessione a Vienna. della “Secessione” con i primi aderenti quali G. Klimt, Wa- Una mostra evento, che ha saputo esporre un percorso vagner, Olbrich, Hoffmann, Moll, Moser e Roller. Il rifiuto di lido e interessante nell’anno in cui tutto il mondo reclama quanto è stato, unito al clima del Simbolismo, porta a un opere di Gustav Klimt e della “Secessione”.
A PALAZZO FORTUNY Il fashion dalla Vreeland
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ella sede di moda e sperimentazione d’arte di Venezia, ossia Palazzo Fortuny, fino al 26 giugno è in essere un’esaustiva mostra dedicata a Diana Vreeland (Parigi 1903 – New York 1989) donna poliedrica, complessa e originale del mondo del fashion. Un percorso per interpretare il suo pensiero e relativo stile fornendo varie letture: “Diana Vreeland after Diana Vreeland”. Tre sono i cardini della sua carriera nella moda: nel 1936 è scoperta da Carmel Snow, che la vede ballare una sera al St. Regis in Chanel, iniziando così la collaborazione con la rivista “Harper’s Bazaar” di cui diventa fashion editor nel 1939. Dal 1962 lavora per Vogue America, passando quasi subito alla direzione, fino al 1971. L’anno successivo entra nel Metropolitan Museum of Art di New York presso il Costume Institute in qualità di consulente speciale. Il percorso espositivo tocca queste diverse fasi con documenti personali, pubblicazioni e vestiti di Yves Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga, Chanel, Schiapparelli, Missoni, Pucci e costumi dei Balletts. Le sue sentenze e diktat sono conosciuti come “non amo il narcisismo, ma approvo la vanità”, “la maggiore volgarità è qualsiasi imitazione della giovinezza e della bellezza”, “perché non trasformare la vostra pelliccia d’ermellino in un accappatoio?”, “il bikini è l’invenzione più importante dopo la bomba atomica” e infine “l’eleganza è rifiutare”. Vivace, brillante, carismatica ha introdotto argomenti inesplorati per l’epoca come il benessere, la cura del corpo e della pelle, la chirurgia plastica, traducendo ai più un mondo della moda in continuo cambiamento. Il noto fotografo Richard Avedon, che collaborò con la Vreeland a Harper’s Bazaar, di lei disse: “Diana è vissuta per un’immaginazione Al.Ch. governata dalla disciplina. Nessuno l’ha eguagliata”.
Intervista a Vittoria Chierici
Vittoria Chierici
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ell’ambito della fase organizzativa della mostra “Variazioni, riproposizioni, modifiche” di Budrio (Bologna) presso le Torri dell’Acqua, fino al 5 maggio, l’intervista con l’artista poliedrica Vittoria Chierici è diventato d’attualità grazie ad una notizia: da Firenze, Palazzo Vecchio, sono stati rilevati dei pigmenti sottostanti l’affresco di Vasari compatibili con colori usati da Leonardo Da Vinci in diverse opere e di conseguenza nella “Battaglia di Anghiari” del 1503, che per l’incompiutezza complessiva fu coperta nel 1557 dagli affreschi Vasariani. Il richiamo dunque è d’obbligo e all’artista chiediamo: qual è stato il fascino che ha trovato in tale scena di battaglia? Nel 1996 ho iniziato a studiare la vicenda della Battaglia di Anghiari, un murale di Leonardo da Vinci perduto nel tempo, mai completamente realizzato dallo stesso Leonardo. Ho portato avanti questa ricerca per quasi dieci anni, cercando di capire quale
L’Anghiari leonardesco ritrovato e reinterpretato fosse stato il progetto compositivo di Leonardo. Avevo appena terminato due anni prima gli studi di cinema e questo mi ha aiutata a costruire un contesto quasi cinematografico. Ho posizionato gli episodi della Battaglia tratte dai disegni originali di Leonardo come se fossero state scene di un film, utilizzando la fotografia e non la prospettiva per dare al mio dipinto profondità di campo. Non ho mai avuto un vero rapporto con la storia del Rinascimento, per quanto cerchi nel mio lavoro un tipo di semplicità che si può definire classica, ma è un’idea molto generica e non propriamente del rinascimento. Nel ciclo sulla Battaglia di Anghiari, volevo dare un significato emblematico alla guerra, passando attraverso un’icona famosa e sfortunata come quella rappresentata da quest’opera incompiuta. Mi sono divertita a usare tecniche digitali assieme alla pittura gestuale. Non ho interpretato le figure Leonardo,
ho ingrandito i disegni originali per poterli spostare da un piano all’altro della superficie pittorica, seguendo non certo l’istinto, ma gli studi compiuti dagli studiosi vinciani sulla ricostruzione della Battaglia. In fondo, è stato tra i miei lavori, quello più teorico. Va detto, che nella storia dell’arte le battaglie rappresentano anche delle scuole stilistiche e questo mio sviluppo lungo il percorso della Battaglia di Anghiari, mi ha dato l’opportunità di mettere in relazione tra loro tecniche diverse, vecchie e nuove. Quando sono in Italia, mi è quasi impossibile non “vedere” la tradizione. Il passato è ovunque, nel cibo, per le strade. Persino negli astrattisti milanesi. Si nota dalla composizione, dalla divisione dello spazio, dall’eleganza delle forme. Le battaglie nascono da questo atteggiamento, ma anche dal mio passato personale. E’ impensabile per me esprimermi solo in un modo autobiografico su una solida piattaforma storica.
Alcuni suoi cicli pittorici: le stelle, le cocacola, i fiori. Una breve disamina. Molti cicli sono pensati come processi, come giochi mentali che si evolvono nel tempo anche tecnicamente. Sono nati negli anni ‘80 e c’è l’influenza della Pop Art e del minimalismo
con uno spirito ludico tipico di Alighiero Boetti. Tutti questi argomenti hanno un nesso con la storia e si ripetono per anni oltre ad appartenere a un’unica installazione come i 10 pezzi Coca Cola Classic e le Stelle di Galla Placidia.
Cultura veneta 37 13 Nel cuore di Porto Marghera Il progetto interessa alla Regione Veneto
Palais Lumière il sogno faraonico di Cardin
Hobbies e non solo TORNANO DI MODA I TRENINI ELETTRICI
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Un edificio alto 244 metri per 60 piani complessivi con hotel, piscine, giardini e centri commerciali di Vesna Maria Brocca
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el 2010, lo stilista di origini trevigia- laghi e piscine (private o pubbliche). Saranne Pierre Cardin aveva proposto il suo no inoltre disponibili uffici, più di 250 camePalais Lumière di Porto Marghera, e re per hotel di lusso, appartamenti disposti ora la giunta veneta si è espressa con la su due piani (e tutti con vista panoramica formula dell’interesse regionale prevista su Venezia), centri commerciali ubicati nel dall’articolo 32 delle norme sulla program- basamento e nei primi 2 piani delle torri, mazione (Legge regionale n. 35 del 2001) bar e ristoranti a 190 m di altezza, centri in deroga alle procedure urbanistiche ordi- benessere e fitness (anche percorsi su parco narie. Il vicepresidente Marino Zorzato ha pensile), 9 sale cinema, 6 teatri-auditorium per un totale di 5.000 inoltre ricordato che sul progetto c’è già un Il valore potenziale posti, un ristorante panoramico a 225 metri “placet” del Sindaco di degli investimenti di altezza (al sesto Venezia ed è stata sen- è pari disco), un pronto soctita anche la Provincia a 1473 corso ospedaliero ed di Venezia. La proposta milioni di euro un eliporto. Infine, ci si concretizza in un edificio alto 244 metri per 60 piani complessi- saranno più di 8.000 tra posti auto e gavi. Nello specifico, il Palazzo della Luce sarà rage collocati sotto il basamento dell’edificomposto di 6 dischi di forma circolare – cio. Il valore potenziale degli investimenti, distanti 35 m l’uno dall’altro - sostenuti da interamente a carico dell’investitore, è pari 3 torri simili ma di diversa altezza disposte a 1473 milioni di euro, di cui 758 milioni a forma di stella. I 6 dischi contempleranno per la realizzazione del Palais Lumière e più di 4 ettari di giardini pensili con relativi delle opere di urbanizzazione strettamente
Il progetto con le dimensioni e l’aspetto del futuro palazzo connesse, 240 milioni per opere di interesse pubblico (tra cui la bonifica delle acque e dei suoli e i collegamenti) e 475 milioni per altri oneri e opere di riqualificazione. Il vicepresidente Zorzato ha fatto presente che la costruzione, una volta ultimata la fase procedurale con la conferenza dei servizi, richiederà 4 anni di tempo e l’impiego di circa 10 mila addetti. A lavori compiuti si prevede che l’intervento procurerà nuova occupazione per 4500 addetti in occupazione diretta e indiretta nell’ambito del Palais (di cui il 40% con alte professionalità) e altri 2500 nell’indotto.
l trenino elettrico, quel magico giocattolo che tra gli anni ‘60 e ‘80 ha fatto fantasticare e divertire intere generazioni, è tornato prepotentemente di moda. Negli ultimi tre anni ha quadruplicato le vendite passando da quindicimila set giocattolo venduti nel 2008 ai 60 mila del 2011 con previsioni di toccare quota 80 mila quest’anno. Friuli Venezia. Giulia, Toscana, Lombardia e La nuova serie Veneto le macroaree maggiormente interessate a di trenini ad imitazione questo boom, regioni che hanno scoperto di avere degli originali un numero incredibile di collezionisti, gente che dispone delle motrici originali dei Lima anni ‘60 che, oggi, valgono tremila euro, oppure i Rivarossi di soli dieci anni orsono che hanno già quadruplicato il loro prezzo d’origine. Artefici di questo nuovo interesse attorno al trenino elettrico sicuramente nonni e papà che, stanchi di vedere i loro figli curvi sui videogiochi o sui computer, si sono ricordati di quanto si divertivano, da ragazzi, con locomotori, vagoni, binari, stazioni, scambi, tunnel. Ai figli e ai nipoti un regalo diverso, dove poter scatenare la propria fantasia ed ammirare entusiasti quelle perfette riproduzioni dei Frecciarossa, degli Italo, dei Frecciargento “correre” sui binari dapprima in tondo e poi, con l’aggiunta di qualche binario e qualche scambio, “ sfrecciare” in ogni dove. Hornby italia, l’azienda bresciana che oggi produce e commercializza i Lima e i Rivarossi, ha istituito una linea diretta con i consumatori per venire incontro ad ogni esigenza. C’è chi telefona per sapere il punto vendita più vicino, chi per avere il numero di un artigiano capace di restaurare i modelli di 50 anni orsono. E sapete che molti nomi noti sono grandi collezionisti di trenini elettrici? Marco Paolini, Renato Zero, Riccardo Patrese, Peppino di Capri e indietro nel tempo Sergio Endrigo, l’ex presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, Ronald Reagan. E la cronaca passata ci parla dell’asta della collezione dello scomparso conte Coluzzi Giansante. Valse tre miliardi delle vecchie lire per non parlare del futro avvenuto nella casa di un noto avvocato romano per un cifra elevatissima. trenini elettrici per divertirsi, per investimento. Non importa del perchè, quel che è certo è che hanno trovato un loro nuovo spazio tra i ragazzi ma anche V.M.B. un bel pò di adulti.
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38 24 Sì, viaggiare MARCHE
Dormire (e sognare) fra le opere d’arte
WEEK END DELL’EDUCAZIONE
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uesta è proprio bella: Vittorio Sgarbi l’ha classificato fra le 26 opere d’arte selezionate per la Biennale non trasportabili a Venezia. L’Alexander Palace Museum Hotel, unico albergo italiano nella Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa, è una creazione unica nel suo genere. Un’opera d’arte nel suo complesso, appunto. Da Biennale. “Una performance permanente - lo ha definito il suo eccentrico proprietario e ideatore, il conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina - dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso”. Nove piani di arte contemporanea, con 63 stanze firmate da 75 artisti diversi, affacciati sul lungomare di Pesaro. Dove l’albergo-museo è “annunciato” dalla stele alta 16 metri realizzata da Enzo Cucchi. Un luogo bizzarro e seducente, unico. “La modestia è dei modesti”, dice il conte (che è stato anche ambasciatore d’Italia in Bolivia) mentre descrive la stele con alle sue spalle un esercito di manichini rosso fuoco che lo scrutano con occhi lucenti. L’Alexander era un vecchio albergo anni ‘60. la cenerentola del gruppo di hotel di Marcucci Pinoli, che vanta altre strutture importanti a Pesaro e a Urbino. Ora l’Alexander è il fiore all’occhiello del gruppo. E’ diventato lo sfondo originale e unico di opere create da Giò e Arnaldo Pomodoro, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Simon Benetton, Primo
Come aperitivo, conversazioni sull’educazione, e poi ospiti a cena. L’invito viene dal conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina che prosegue la sua crociata a favore dell’educazione e dello stile. Ogni settimana organizza all’Alexander degli incontri con personaggi che si distinguono per cultura, stile, savoir faire. Vi sono ammesse solo 10 persone alla volta che avranno così modo di confrontarsi con i relatori e potranno poi proseguire la conversazione a tavola, suoi ospiti. Per conoscere date e tema degli incontri, e prenotarsi, basta telefonare allo 0721 3441 o mandare una mail a alexander@viphotels.it Non solo, sempre con la primavera partono all’Alexander Museum Palace Hotel gli Week End dell’Educazione. Lo scopo? Far diventare questo straordinario Art Hotel affacciato sul lungomare pesarese il luogo in cui si ritrovano persone che condividono valori di educazione, eleganza, senso del bello, amore per l’arte e la cultura. In programma incontri su questi temi, piacevoli conversazioni, tanto relax. Due coppie, fra i partecipanti, a sorteggio, saranno ospiti. SOPRA: IL CONTE NANI MARCUCCI PINOLI NELLA PISCINA DELL’HOTEL; A DESTRA LA STELE DI CUCCHI E UNA CAMERA; PIÙ SOTTO: I FAMOSI MANICHINI, LA RECEPTION E LA PISCINA AL CREPUSCOLO. SOTTO: ALTRE IMMAGINI DELL’ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL, LO CHEF MARCO DI LORENZI E UN SUO PIATTO
Formenti, Nanni Valentini e da tantissimi altri artisti, amici del conte (artista pure lui...). Il bello è che in ogni camera si può entrare attraverso il sito www.alexandermuseum.it Le parti comuni sono state decorate da altri 25 artisti. Ad essere decorate non sono soltanto le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sè stante, realizzata con diversi materiali
(dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al decoupage). Le opere d’arte adornano ogni angolo dell’albergo, anche l’esterno, dove la piscina per un gioco di altezze, si confonde con l’orizzonte del mare. L’anno scorso, durante il Festival della felicità di Pesaro, Margherita Hack ha scritto: “Ho dormito in uno splendido museo di arte moderna”. Mentre per Marcello Veneziani all’Alexander si sogna da svegli e ci si sveglia nel sogno... Il bello è che i prezzi non sono inavvicinabili: per dormire in doppia, con prima colazione (buffet di prodotti marchigiani),
si parte da 120 euro per due persone (non in agosto...). Il modo migliore per approcciare questa realtà è andarci a cena. Sì, perchè il conte ha avuto l’accortezza di aprire il ristorante anche agli esterni. Durante la settimana cena a la carte (prezzo medio sui 25 euro, bevande escluse), il venerdì e il sabato buffet a prezzo fisso (molto ricco, fidatevi) a 23 euro. Il mercoledì serata sorpresa a 23 euro. Dalla sala da pranzo, molto minimal, luminosa e “marina” si vede l’orizzonte del mare perchè il conte ha calibrato l’altezza delle vetrate. Lo chef è Marco Di Lorenzi, pesarese già allievo di Mei al Four Season.
Esprime le sue qualità con una cucina basata sulla qualità della materia prima e sulla freschezza. Propone anche aperitivi, cocktail e finger food a bordo piscina. Il suo piatto preferito è la composizione d’astaco (così i pesaresi chiamano l’astice), buona anche l’insalata di bottarga col pecorino sardo. Nei buffet trionfano il pesce fresco, la carne e i formaggi marchigiani. “I dolci poi - dice Di Lorenzi - sono da sempre la mia specialità”. Alexander Museum Palace Hotel viale Trieste 20, Pesaro 0721 34441 www.alexandermuseum.it
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Imu tra rincari e aliquote alleggerite Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 L’ IMU la nuova imposta sostitutiva dell’Ici, introdotta dal decreto «Salva-Italia», è attualmente oggetto di non poche attenzioni da parte degli italiani dato che ha introdotto i cosi detti “moltiplicatori per il valore catastale degli immobili delle categorie produttive”. In particolare negozi e uffici vedranno un incremento del valore catastale del 60% e per le imprese del 20%. L’Imu è ancora più severa con l’agricoltura, riportando la tassazione per gli immobili “rurali” e levando le riduzioni sul valore imponibile dei terreni, in particolare di quelli più piccoli. In poche parole le aliquote di riferimento vanno a raddoppiare l’imposta rispetto a quelle della vecchia Ici per quanto riguarda negozi e uffici, mentre per i capannoni e gli altri immobili strumentali all’attività d’impresa l’incremento di partenza arriva al 40% e l’imposta si moltiplica di sette-otto volte se parliamo di un terreno agricolo di piccole dimensioni. Adesso, partendo dai valori indicati dalla normativa, i sindaci devono determinare le nuove aliquote IMU, ognuno per il proprio Comune, ma è quasi certo che per recuperare risorse dai tagli già effettuati dallo Stato stanno studiando aumenti di aliquota. In tutt’Italia, cifre alla mano vi sono categorie di contribuenti particolarmente colpite: la prerogativa è di non modificare ulteriormente le addizionali Irpef, per esempio a Milano, e di concentrare invece tutte le attenzioni sull’ Imu, l’aliquota «ordinaria» (per gli immobili diversi dalle abitazioni principali) che dovrebbe attestarsi al 9,6 per mille! Parlando invece di imprese e spostandoci nella capitale: su un capannone di 2mila
metri quadri in zona industriale a Roma si passera da un’Ici intorno ai 2mila euro a un’Imu sino a quota 40mila! Viste le premesse, dai primi orientamenti delle Amministrazioni appare l’esigenza di differenziare le aliquote Imu. Ora la parola spetta quindi ai Comuni, che sulla carta sembrerebbero avere margini di manovra. Infatti l’art. 13 del DL 201/2011 prevede la facoltà di ridurre l’aliquota fino al 4 per mille per alcune categorie più penalizzate. Ma quali sono queste categorie? Stiamo parlando degli IMMOBILI LOCATI, dei FABBRICATI APPARTENENTI ALLE IMPRESE e degli IMMOBILI DEI SOGGETTI IRES (imposta sul reddito delle società), che subiscono la penalizzazione derivarne dall’aggravio dell’aliquota del tributo patrimoniale (indeducibile dal reddito di impresa) insieme alla duplicazione con le imposte sui redditi. L’articolo 8 del Digs 23/2011, consente almeno di differenziare le riduzioni di aliquote per categorie di immobili. Si può allora considerare che per “categorie di immobili” si intenda non solo le categorie catastali ma ANCHE LE TIPOLOGIE D’USO cui gli stessi immobili sono destinati. In altre parole, si è dell’avviso che siano legittime le differenziazioni non fondate sulla mera appartenenza ad una categoria catastale. Si deduce quindi che potranno ridurre le aliquote per gli immobili delle imprese artigiane, per quelli delle imprese neo costituite e ancora per gli stabilimenti industriali. Per gli immobili locati, si ritiene senz’altro ammissibile una specifica aliquota, anch’essa di vantaggio, per i fabbricati locati con contratti a canone concordato
rispetto a contratti a canone di mercato. In questo caso poi, se non avvenisse una riduzione, è logico pensare che i locatori saranno costretti a riversare tale pesante aggravio di costi sugli inquilini che si vedranno rinnovare e /o stipulare contratti con canoni di locazione più elevati. Al di fuori dei casi delle riduzioni di aliquote previsti da normativa, la differenziazione è ammessa ma conviene una certa cautela. Ad esempio non pare possibile deliberare aliquote diversificate a seconda del numero degli immobili posseduti. Difatti le aliquote Imu non sono progressive ma proporzionali e questo limite legislativo non può essere superato dal Comune. Le regole quindi devono ancora essere chiarite, appare chiaro invece che non è finanziariamente possibile introdurre aumenti per categorie specifiche, che si trovano ad essere tassate due volte. Infine per soggetti che hanno situazioni reddituali o patrimoniali “svantaggiate”, individuate in fase di delibera comunale, sembra opportuno deliberare le riduzioni aggiuntive. Guardando vicino a casa, riportiamo però la soluzione positiva e di valenza sociale adottata dal COMUNE DI VIGONZA (PD), in cui, grazie anche ad uno studio dell’Assessore ai Servizi Sociali Cesare Paggiaro, si è creato un “FONDO DI SOLIDARIETA’ PER L’IMU”, che con l’indispensabile ausilio dei Servizi Sociali contribuisce a destinare dei fondi ai cittadini in disagio finanziario. Resta solo da confidare che anche altre amministrazioni trovino soluzioni altrettanto positive.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
L’OTTICO Valentino Micaglio
L
Cheratocono e Lac (lente a contatto)
*fonte: rapporto dell’Istituto Europeo di Statistica Eurostat (2010)
a cornea, porzione anteriore e trasparente dell’occhio, è costituita da 5 strati: Epitelio membrana di Bowman Stroma membrana di Descement Endotelio questa trasparenza è soggetta ad un equilibrio molto delicato e sono molte le malattie che possono provocare una perdita della stessa (problemi infettivi, infiammatori, meccanici, tossici e distrofici) tra le cause di distrofia troviamo il CHERATOCONO che provoca un incurvamento a volte progressivo verso l’esterno che prende la forma conica. Nulla di certo sull’orvere un porto più prolungato.
Associazione CSPDS Centro Servizi Padova Solidale Ente gestore CSV Padova
In Italia una persona su quattro è a rischio povertà* aiuta le associazioni di Padova e provincia a contrastare la diffusione di situazioni di povertà a chi e’ in difficolta’ dona il tuo 5 per mille 2012 con il progetto NON DI SOLO PANE per garantire:
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I PUNTINI Unisci i puntini dal 1 al 61
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Chiave (4) - Il nome...........................
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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.
On the roads (Sulle strade) Impariamo l’inglese
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Giochi e tanto divertimento:
Soluzioni:
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• La gioia non la si trova negli oggetti che ci circondano, ma nel più profondo dell’anima. (Madre Teresa di Calcutta) • L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo. • Amare è breve, dimenticare è lungo.
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DONA UN FUTURO AI BAMBINI DEL SUD DEL MONDO
Aforismi sull’amore
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LA SOLIDARIETÀ NON COSTA NULLA
6) – Storica casa automobilistica inglese...................................................................................
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po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • C’è Pierino che torna a casa dallo stadio con i vestiti tutti sgualciti. La madre preoccupata: “Ma cosa ti è successo Pierino? Sei tutto pieno di graffi.” “Sapessi mamma è stata una rissa terribile! Botte da orbi! Pensa 2 contro 100!” “E come è andata a finire?” “Li abbiamo battuti tutti e due!” • Pierino va a trovare la mamma che ha avuto un altro figlio. Guardando il fratellino appena nato, ancora rosso e pelato esclama: “Accidenti, quanto è brutto! Adesso capisco perché l’hai tenuto nascosto per nove mesi.” • Interrogazione di geografia. L’insegnante: “Pierino, sai dirmi dov’è il canale di Suez?” Pierino: “Si, sul digitale terrestre.”
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• “Pierino, che cosa seguì all’età del ferro?” “L’età della ruggine.” • Pierino è fermo ad una fermata dell’autobus e continua a dire fra se e se: “88, 88, 88.” Quando arriva il bus, si aprono le porte, Pierino sale e nel mettersi in un posto del bus affollatissimo e continua a dire: “88, 88, 88. “Continua a dire la stesa frase per diverse fermate e finalmente, arrivato nei pressi della sua fermata, preme il pulsante per prenotare la sosta sempre dicendo: “88, 88, 88.” L’autobus si ferma, si stanno aprendo le porte. Pierino sta per scendere continuando con: “88, 88, 88.” Quando un tizio gli chiede: “Scusa, ma perché continui a dire “88, 88, 88,”?” Pierino di rimando: “89, 89, 89. Eccone un altro che non si fa mai gli affari suoi.” • Un bambino racconta ad compagno di scuola: “Sai, il mio cavallo è molto gentile. Ogni volta che dobbiamo fare un salto si ferma e mi permette di andare per primo!” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un
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Barzellette su Pierino
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Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto
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SOPRA E SOTTO
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FASCINO SARETE CAPACI DI INTERCETTARE LE PIÙ IMPERCETTIBILI VIBRAZIONI DELL’ANIMO MA NON DIMENTICATE DI FARE UN PERIODICO ESAME DELLA REALTÀ · SALUTE EVITATE COSE SCONTATE PER TENERVI IN FORMA. LEZIONE DI ACQUA-GYM A RITMO DI MUSICA FARÀ BENE AL CORPO E ALL’UMORE
FASCINO COME SEMPRE IL VOSTRO APPROCCIO GIOCOSO LA FARÀ DA PADRONE MA QUESTO VI GARANTISCE LA LEGGEREZZA DI CUI AVETE BISOGNO· S ALUTE SE NE AVETE BISOGNO IL PERIODO È INDICATO PER REGIMI DEPURATIVI O DIETETICI. DECIDETEVI UNA VOLTA PER TUTTE!
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FASCINO CHI È IN CERCA DELL’ANIMA GEMELLA POTRÀ CONTARE SU FORMIDABILI OCCASIONI DI NUOVI INCONTRI, PURCHÉ SI METTA IN GIOCO · S ALUTE NESSUN MUSCOLO INDOLENZITO, LA PELLE È LISCIA E DISTESA. EVITATE EXPLOIT IMPROVVISI SEGUITI DA LUNGHE PAUSE
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DELLE OCCASIONI DI SOCIALITÀ CREERÀ UN’ATMOSFERA MAGICA, CON SPLENDIDE OPPORTUNITÀ DI CONOSCENZE E DI SINTONIE SPECIALI· S ALUTE PER CHI HA PROBLEMI, EVENTUALI MASSAGGI LINFODRENANTI SORTIRANNO EFFETTI MIRACOLOSI, REGALANDOVI LEGGEREZZA E BENESSERE
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4 Biscotti al cioccolato 7 Wafer cioccolato nero 7 Budini pesca e pera 7 Pancake banana e cioccolato 7 Delizia di crème brulèe 7 Yogurt pesca e albicocca
4 Biscotti al cioccolato 4 Biscotti cioccolato e nocciole 7 Barrette cioccolato crisp 7 Wafer cioccolato nero 7 Omelette piccanti 7 Zuppa messicana
7 Omelette piccanti 7 Minestroni 7 Zuppa messicana 7 Omelette Mediterranee 7 Tagliatelle iperproteiche
7 Wafer cioccolato arancia 7 Budino pesca e pera 7 Pancake banana e cioccolato 7 Delizia di crème brulèe 7 Yogurt pesca e albicocca 7 Budini alla noce di cocco 7 Delizia cioccolato con torrone
7 Crema cereali pera e cioccolato 7 Bevanda cioccolato al latte
4 Biscotti al cioccolato 4 Biscotti con pezzetti arancia 4 Biscotti cioccolato e nocciole 7 Barrette cioccolato crisp 7 Delizia cioccolato con scaglie cacao 7 Wafer cioccolato nero 7 Delizia cioccolato con scaglie torrone 7 Budini alla noce di cocco 14 Snack salati al formaggio
7 Wafer cioccolato arancia 7 Budino pesca e pera 7 Pancake banana e cioccolato 7 Delizia di crème brulèe 7 Yogurt pesca e albicocca 7 Yogurt vaniglia 7 Crèpes vaniglia 7 Torta pera e cioccolato
7 Omelette piccanti 7 Minestroni 7 Kit pizza 7 Plum cake alle olive 7 Omelette Mediterranee 7 Zuppa messicana 7 Pane naturale 7 Tagliatelle iperproteiche
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