La piazza del Conselvano apr2014 n49

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del Conselvano

1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.49 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Conselve Oltre 1.500 firme per riavere il servizio pediatrico pag.

Agna Sono ben 34 gli “angeli” del defibrillatore

Bovolenta Con la Remada è finalmente festa lungo gli argini

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www.lapiazzaweb.it

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EDITORIALE

unione conselvano la tensione resta alta

Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse di Ornella Jovane

E’ ancora polemica e tensione a Conselve e negli altri sei Comuni per gli sviluppi dell’Unione del Conselvano. I sindacati temono per il personale ma il sincdaco Ruzzon, presidente dell’Unione. lancia messaggi rassicuranti. pag. 6

due carrare, torna la dama degli alberi”

Questione di poche settimane e la “Dama degli Alberi”, la scultura dell’artista Alessandra Urso verrà ripristinata all’interno della rotatoria all’incrocio tra via Bolzani e la strada provinciale 9 a Cornegliana. L’opera è stata restaurata. pag. 14 10%

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Il verdetto delle urne per i nuovi sindaci

Gran parte dei comuni conselvani al voto, le candidature tra sorprese e conferme

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i fa sempre più vicino l’appuntamento elettorale con le amministrative del 25 maggio. Nel Conselvano quasi tutti i Comuni vanno al voto, tra ricerca di conferme per sindaci e amministrazioni uscenti e voglia di novità. A Tribano sono ben quattro le liste che si sfidano alle urne: il sindaco uscente Piergiovanni Argenton per il secondo mandato, Massimo Cavazzana ci riprova, il giovane Roberto Bazzarello lancia la sfida e Giulia Banzato corre per il Movimento 5 Stelle. Due soli invece i candidati sindaco a Bagnoli: da

una parte il sindaco uscente Mario Rasi scommette sulla rielezione, dall’altra il veterinario quarantenne Roberto Milan propone una nuova esperienza. Ad Agna quattro le liste, due nate dall’attuale maggioranza: quella del vicesindaco Stefano Padoan, il gruppo dell’assessore Gianluca Piva, lo schieramento di centrosinistra con Massimo Magagna e la civica del consigliere Alberto Moretto. Sorpresa ad Arre, dove per la prima volta c’è una sola lista, formata dall’attuale gruppo di maggioranza che, dopo i due mandati di

Franco Casotto propone a sindaco l’attuale vice Alberto Sturaro. In questo caso perché le elezioni siano valide e il Comune non venga commissariato dovranno votare almeno il 50 per cento più uno degli elettori e la lista dovrà raccogliere la metà più una delle preferenze. Terrassa Padovana sceglie fra tre liste: una è quella che nasce dall’attuale amministrazione candidando a sindaco Modesto Lazzarin, la seconda del Partito Democratico è rappresentata da Roberto Brunazzo e la terza candida l’imprenditrice Graziella Borella.

lezioni europee, si avvicina la scadenza della chiamata al voto e mai come in questa tornata l’esito delle consultazioni appare di portata storica e strategica. Ridimensionata infatti, nell’imminenza del 25 maggio, la querelle sul valore da attribuire alle elezioni per eleggere l’europarlamento e sulla loro reale utilità, il dibattito si è decisamente spostato verso l’Europa, trasformando questo passaggio in un vero e proprio referendum tra eurosostenitori ed euroscettici. Chi legge in questa prospettiva le elezioni europee considera il 25 maggio come il giorno del giudizio in cui alcune centinaia di milioni di persone sono chiamate ad esprimere un parere sull’opportunità di continuare a rinunciare a scampoli di sovranità popolare in funzione di un progetto comune e di una moneta condivisa, ovvero se è il caso di tornare, ciascun paese, a coltivare il proprio orticello. Entrambe le posizioni dovranno essere convincenti, partecipate, motivate, perché questa volta la questione europea non rappresenta solo un tiepido esercizio di retorica riservato a pochi appassionati, nè una manifestazione di ordinaria collezione di luoghi comuni o, al più, di distaccata quanto culturalmente ricercata prova di memoria storica e di educazione civica. continua a pag. 3

L’Intervento

Tassa sulle rendite finanziarie più equa di Enrico Schienato*

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umentano le tasse sulle rendite finanziarie? Siamo d’accordo, ma il piccolo risparmiatore non deve pagare quanto chi investe grossi capitali. Altroconsumo propone una revisione più equa della tassazione. La tassazione delle rendite finanziarie passerà dal 20 al 26%. * delegato regionale del Veneto di Altroconsumo

continua a pag.

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EDITORIALE

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Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse

Taglio delle Province

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La Camera ha approvato il Ddl Delrio sulle province, che così diventa legge. Le Province vengono ‘svuotate’ delle loro funzioni e, in attesa della riforma del Titolo V e della loro definitiva abolizione, gli organi non saranno più eletti dai cittadini. Ai nostri lettori che ci seguono sul sito www.lapiazzaweb. it abbiamo chiesto se fossero d’accordo o meno con il disegno di legge. Hanno risposto così:

Questa volta l’Europa tocca la pancia e condiziona da vicino la vita degli elettori. Sarebbe necessario pertanto proporre una lucida, seria e consapevole idea di futuro, da qualunque prospettiva si consideri la questione. Il fatto è che con l’avvicinarsi della “sentenza” che sarà espressa attraverso il voto, nel nostro Paese il dibattito sembra impoverirsi e ridursi essenzialmente ad una questione di politica interna, di conteggio dei consensi per un partito o per l’altro - per capire dove batte il cuore degli italiani considerato che è da un po’ che non si vota per eleggere i rappresentanti del governo nazionale - e di legittimazione o bocciatura del governo in carica. E così l’Europa - quella che imponendo la politica dell’austerità ha impoverito anche il nostro Paese come pensa la maggior parte degli italiani - si trasforma in un bersaglio al quale tutti puntano, utile a distogliere - di fronte ai problemi della quotidianità cui la classe politica nostrana non sempre è in grado di dare risposte efficaci proponendo efficaci soluzioni - l’attenzione degli italiani dalle responsabilità di classi dirigenti che hanno governato negli ultimi decenni e governano il nostro Paese. Sarebbe invece opportuno proporre una onesta, quanto equilibrata, riflessione sui vantaggi e gli svantaggi dell’Unione europea, tenendo presente che se fossimo stati un Paese più credibile, più agile nelle riforme, più efficiente e con un debito pubblico che non fosse tanto cresciuto nell’ultimo decennio, probabilmente avremmo attraversato con maggior disinvoltura questi anni di crisi, risultando anche meno esposti ai mercati finanziari. Se da noi l’approccio rimane quello che si vede, però, è facile che accada anche questa volta che, dopo la sua elezione, discussa con tanto trasporto, dell’euroaparlamento tutti o la maggior parte ne dimentichino l’esistenza per i prossimi cinque anni. di Ornella Jovane

Camporese nuovo presidente

ricerca pediatrica a pieno regime

È Andrea Camporese il nuovo presidente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica. Raccoglie il testimone da Franco Masello e resterà in carica per i prossimi tre anni. Andrea Camporese, imprenditore vicentino, membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto nel primo triennio, ha già ricoperto la carica di presidente della Fondazione Città della Speranza. Ora dovrà occuparsi di portare a pieno regime l’Istituto di Ricerca, fondato nel 2010 per promuovere attività di ricerca scientifica nel campo della medicina pediatrica, inaugurato nel 2012 e costato 32 milioni di euro. Opportunità per 3 rifugiati

istruttori senza frontiere a padova

L’assemblea nomina il CdA

consorzio zip ziglio e’ presidente Sono stati nominati dall’assemblea dei soci i nuovi consiglieri di amministrazione della Zip, il Consorzio Zona Industriale di Padova. I nuovi componenti del consiglio di amministrazione sono: Antonino Ziglio presidente, Nicoletta Salvagnini, ufficio legale della Camera di commercio, Ilaria Passudetti, ufficio legale della Provincia. Polemica ad Abano Terme

tassa di soggiorno albergatori infuriati

Esplode la poemica ad Abano dopo l’aumento della tassa di soggiorno. Infuriati gli albergatori. “Il cliente di un 4 stelle che fino ad oggi per una settimana di cure paga 4 euro da maggio pagherà 14 euro. È errato pensare che la sola tassa di soggiorno sia pagata dai turisti. Anche l’iva, già di per sé superiore ad altri paesi europei, è pagata dagli stessi ed il livello di tassazione raggiunto negli ultimi periodi è arrivato ad un parametro talmente alto che il cliente non riesce più a sopportare un carico fiscale di tale portata”.

Conselvano cartura, incontro Le nostre imprese guardano alla Germania pag.

terrassa, iniziativa Pedalata di solidarietà con le associazioni del paese pag.

due carrare

emergenza lavoro

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Obiettivo ridurre del 20 per cento le emissioni di Co2 pag. 14 È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 aprile 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

Provincia Padova maglia nera disoccupazione a livelli da record pag. 22

ambiente

Dal Centro Veneto Servizi un fondo per le famiglie in difficoltà pag. 23

cultura, la mostra Cinquecento anni di storia per le mura di Padova pag.

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Regione Europee 159 candidati per 14 seggi a Strasburgo pag.

occupazione

Offrire un’opportunità lavorativa a tre ragazzi, 3 giovani rifugiati politici, attraverso lo sport. Questa la mission di “Istruttori senza Frontiere”, il progetto realizzato da Csen in collaborazione con l’assessorato allo sport dell’Ammnistrazione comunale. I tre giovani parteciperanno ad un corso di formazione per diventare Personal Trainer e operare successivamente in autonomia. Marchiatura antifurto

codice fiscale impresso sulle bici

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I giovani cercano fortuna all’estero, perchè e dove vanno pag. 26

Economia Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa pag. 27

Per difendere dal furto le biciclette degli studenti che pedalano l’Amministrazione comunale ha organizzato una serie di appuntamenti per la marcatura straordinaria gratuita delle biciclette presso gli Istituti Unviersitari. La marchiatura si terrà dalle ore 9 alle ore 12 di: martedì 13 maggio alla Torre Archimede via Trieste adiacente Economia, martedì 17 giugno al Palazzo Bo, martedì 21 ottobre a Palazzo Maldura. La marcatura consiste nella punzonatura del codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta, codice che viene coperto con un’etichetta indelebile con lo stemma del Comune di Padova.


4 Argomento del mese SETTORE PRIMARIO VENETO Settimane decisive per la definizione della distribuzione delle risorse della politica agricola comunitaria e del piano di sviluppo rurale. Nella nostra regione cala il numero delle imprese ma tiene l’occupazione. Previsti 30 milioni di euro per i giovani imprenditori pronti ad investire sull’innovazione e sull’export. Il mais resta la prima coltura e le eccellenze, su tutte il vino, fanno da traino soprattutto all’estero

“Largo ai giovani e ai veri agrico

di Nicola Stievano

Piazza: “le risorse dovranno andare a chi vive di agricoltura, a chi ogni giorno investe sul territorio”

Furlani: “Non sottovalutare l’Expo 2015”. Al primo posto va messa la tutela del reddito d’impresa

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iù giovane e più specializzata, con più terreno e strumenti a disposizione, orientata all’innovazione e all’export. E’ questa l’agricoltura veneta del 2020 che si inizia a costruire oggi con le risorse della politica agricola comunitaria (la Pac) e del Piano di sviluppo rurale del Veneto. In queste settimane stanno uscendo i bandi per l’impiego delle prime risorse a disposizione: nei prossimi sei anni nella nostra regione verranno fatti girare centinaia di milioni di euro per l’ammodernamento delle imprese agricole, l’insediamento dei giovani imprenditori, l’intervento in specifici settori agronomici. Una sfida per il settore primario veneto che nell’ultimo decennio ha cambiato pelle: le aziende agricole sono diminuite in numero mentre gli addetti complessivi sono stabili se non quando in leggero aumento. A chiudere sono le micro imprese che non riescono a stare sul mercato e non possono contare sul ricambio generazionale. Di contro, le aziende attive tendono a crescere di dimensione e fatturato per poter essere competitive e sono orientate anche a nuovi investimenti. Ecco perché l’attenzione è alle stelle per le risorse del Piano di Sviluppo e della Pac: se usate correttamente saranno il “volano” che permetterà all’agricoltura di casa nostra di crescere e continuare ad occupare i primi posti per l’eccellenza dei prodotti locali. Quindi meno colture estensive, anche se il mais continuerà ad essere di

il caso avviata un’indagine sui mercati padovani

I soliti furbi “inquinano” il km 0

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mercati agricoli hanno conosciuto un vero e proprio “boom” negli ultimi anni, con un aumento esponenziale dei punti vendita e delle presenze. Ai consumatori piace la formula del “km 0” anche se qualche produttore cerca di aggirare le regole, che impongono la vendita esclusiva di prodotti agricoli. In caso contrario infatti l’agricoltore diventa commerciante. Dopo alcune segnalazioni è scattata un’indagine in quattro mercati agricoli padovani (Piazza de Gasperi in città, Cadoneghe, Vigodarzere e Cittadella). “Ben vengano i controlli - afferma Pierluigi Argenton, presidente dell’Associazione Agrimercato delle Terre del Santo, che raccoglie buona parte dei produttori presenti ai mercati - Le aziende agricole che partecipano ai nostri mercati di vendita diretta sono quotidianamente controllate sia per quanto riguarda l’origine che la provenienza dei prodotti agricoli. Il nostro regolamento parla chiaro: sono ammessi solo prodotti al cento per cento aziendali e non tolleriamo scorciatoie o comportamenti che possano in qualche modo danneggiare chi lavora in modo onesto. Il “km zero” ormai è un vero e proprio “patrimonio sociale” intorno al quale però non manca chi se ne appropria indebitamente mettendo a repentaglio la serietà dei produttori e la fiducia dei consumatori. Pertanto il nostro sistema allontana subito e automaticamente chi non rispetta le regole, come è già accaduto. Ben vengano quindi anche ulteriori verifiche – conclude il presidente dell’Agrimercato - da parte delle autorità preposte. I Mercati di Campagna Amica operano nella piena trasparenza“. N.S.

gran lunga il primo prodotto della pianura veneta, accanto all’ortofrutta e agli allevamenti. Quanto ai giovani in Veneto sono attesi 30 milioni di euro per le nuove imprese. Il confronto comunque è ancora aperto. Coldiretti Veneto sottolinea la lunga trattativa per “raddrizzare” la proposta iniziale penalizzante per l’Italia. “Le risorse devono andare ai veri agricoltori – ricorda il presidente Giorgio Piazza – a chi vive di agricoltura e fa vivere questo settore. Le esigenze concrete delle imprese agricole dovrebbero guidare le decisioni della pubblica amministrazione nella programmazione delle politiche per il futuro Invece ci troviamo di fronte a distorsioni preoccupanti, come la vera e propria casta di intoccabili e furbetti che incassa mezzo miliardo di euro di benefici pur non vivendo di agricoltura. Si tratta di grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari, tremila soggetti in tutto, in Italia, che sottraggono una fetta importante di risorse della Pac. Denaro che dovrebbe andare solo a chi lavora per davvero nei campi, non a chi sfrutta l’agricoltura per rendite di comodo per poi fare dell’altro. Si tratta di una casta di intoccabili che rappresenta appena lo 0,2 per cento degli interessati dagli interventi di politica agricola che riceve però ben il 15 per cento delle risorse destinate all’agricoltura dalla Pac. Una rendita fondiaria e finanziaria che senza un deciso cambiamento nella programmazione nazionale rischia di essere

mantenuta per i prossimi sette anni”. Dal neo presidente veneto della Confederazione Italiana Agricoltori Flavio Furlani arriva anche l’invito a guardare ad Expo 2015, vetrina per l’agroalimentare:”Il Veneto è in grave ritardo e ha adottato un approccio debole. Finora è visto come un’opportunità che sembra spaventarci più che motivarci. Non possiamo permetterci di mancare questo appuntamento, serve un progetto davvero complessivo, che eviti la dispersione di pensiero, di energie e di risorse in mille rivoli. Dobbiamo invece costruire un sistema veneto permanente, una filiera da continuare a promuovere anche dopo l’esposizione milanese”. Quanto al Psr e alla Pac Furlani raccomanda: “serve un progetto di sviluppo che metta al primo posto la salvaguardia della filiera agroalimentare e la tutela del reddito degli agricoltori, che si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso al credito, rispetto alle quali la Cia si propone come certificatore del merito creditizio delle proprie imprese. Le azioni in programma non possono essere trattate come una semplice legge di spesa». Non da ultimo, sottolinea il numero uno della Cia veneta, la richiesta di ridurre la burocrazia lavorando sul concetto di “un’azienda, un controllo” e di certificato unico. Il confronto continuerà serrato nei prossimi mesi, intanto gli agricoltori veneti continuano a scommettere sul proprio patrimonio di tipicità.


Argomento del mese 5 I dati del comparto

oltori”: l’agricoltura verso il 2020 Legislazione Sentenza storica a difesa delle produzioni genuine

Arriva lo stop agli ogm di Alessandro Abbadir

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top agli ogm in Italia. A decretarlo è stato alla vigilia della Festa della Liberazione, il Tar del Lazio . Il Tar ha infatti bocciato il ricorso presentato da un coltivatore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech Mon810 modificato geneticamente. Per Coldiretti si tratta di “una sentenza storica, una grande vittoria per l’agricoltura italiana di qualità Per il ministro dell’Agricoltura Galletti “questo divieto va attuato con decisione, anche adottando le sanzioni stabilite per le eventuali violazioni” . Il tema degli organismi geneticamente modificati, per i quali si teme una diffusione incontrollata e in definitiva incontrollabile nella pianura padana, era stato al centro di un incontro svoltosi a Verona nelle scorse settimane tra il ministro delle politiche agricole e gli assessori all’agricoltura di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino. “Abbiamo parlato dei rischi di una coltivazione indiscriminata di ogm – ha spiegato in una nota la giunta regionale del Veneto – e fatto il punto rispetto a decisioni che dovremo prendere per continuare a difendere l’originalità e il valore del made in Italy e dei suoi prodotti agricoli. Dobbiamo poter proporre ai mercati prodotti di altissima qualità, tipici, spesso unici, scevri da modificazioni genetiche e rischi di inquinamento, che possano spuntare nel mondo prezzi e ricavi capaci di far vivere e dare prospettiva di crescita alla nostra agricoltura, al di fuori di logiche di mondializzazione che finirebbero per farci subire il mercato e non esserne protagonisti. Per noi la coltivazione Ogm non è un’opportunità ma un rischio: senza il controllo del territorio andiamo incontro ad una disaffezione dei consumatori e ad un boomerang nei confronti del made in Italy”

A Vinitaly

Vino veneto, vola l’export I

l vino veneto? Un prodotto di altissima qualità che nel 2013 ha rappresentato il 32 % del prodotto nazionale e per capire l’importanza del settore, basti pensare che l’Italia è il primo esportatore al mondo con una quota del 21% del mercato internazionale e il Veneto gioca la parte del leone con 80 mila ettari di vigneto, 28 mila aziende agricole per 9 milioni di ettolitri di cui 4,5 milioni sono Doc e Docg. Si tratta di una ulteriore crescita dell’11,7% rispetto al 2012, anno nel quale il valore del vino che il Veneto ha venduto all’estero è stato di un miliardo 443,6 milioni di euro, pari al 30,7 per cento del totale italiano. Il vino veneto ha trovato la sua naturale vetrina alla manifestazione veronese “ Vinitaly”. L’esposizione ha messo in mostra anche i dati nazionali. Il comparto tra vini e distillati, vale oltre 12 miliardi di euro in Italia per 1,2 milioni di addetti con un export di 5 miliardi (+7,3%) su 33 miliardi totali dell’agroalimentare ed è il Prosecco ( vino veneto per eccellenza) il driver trainante che quest’anno festeggia quota 300 milioni di bottiglie. Vinataly non è stato solo un modo per presentare i risultati raggiunti, ma un modo per gli operatori del settore di fare affari importanti. Lo stand del Veneto a Vinitaly, contraddistinto dal Ponte di Rialto, è diventato per tutta la durata dell’esposizione vera e propria borsa del vino, decine e decine di grossi compratori esteri selezionati dalla Fiera di Verona hanno incontrato circa 150 aziende vitivinicole venete per costruire reciproci affari in nome di una enologia, quella veneta, che è la maggiore d’Italia. I vini Docg, Doc e Igt del Veneto sono 52: 14 Docg, 28 Doc e 10 Igt. Il regolamento (Ce) n. 479/2008, poi confluito nel regolamento (Ce) n. 1234/2007, ha riformato l’organizzazione comune del mercato vitivinicolo (Ocm) introducendo la protezione comunitaria dei vini come denominazione d’origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp). I vini per i quali può essere dimostrato che esiste un legame tra le caratteristiche del prodotto e la sua origine geografica possono ottenere la protezione comunitaria. l decreto legislativo 81/2010, con il quale l’Italia ha adeguato la legge 164/1992 sulle denominazioni di origine dei vini, ha stabilito che i vini Dop sono classificati in: denominazioni di origine controllata e garantita (Docg) denominazioni di origine controllata (Doc). I vini Igp comprendono le indicazioni geografiche tipiche (Igt) della precedente classificazione nazionale. “L’enologia veneta – ha detto nell’occasione l’assessore all’agricoltura regionale Franco Manzato- è quella che realizza più valore nell’export e che si presenta nel mondo come una delle eccellenze legata al territorio e alla sua storia. E questo richiede una capacità che va oltre alla promozione e al mettersi in mostra, perché il compratore vuole essere sicuro di realizzare affari convenienti, in nome di un prodotto che ha una origine e una qualità certa, capace di avere un prezzo adeguato al consumatore del paese di arrivo”. E sulla qualità dei nostri vini nettamente superiori a tanti altri in giro per il mondo, Manzato insiste. “. E’ sulla qualità del prodotto sulla sua tracciabilità e genuinità a prezzi adeguati che si gioca il futuro Perchè in fondo è questo il senso di una enologia che oggi pareggia domanda ed offerta del mondo ma che, come la nostra –afferma l’assessore all’agricoltura – ha caratteristiche straordinarie per unicità e rapporto prezzo - qualità all’interno dell’intera piramide produttiva: dai prodotti di più largo consumo a quelli di élite e di nicchia. Noi facciamo il vino per passione, per tradizione, perché abbiamo capacità e territori vocati, tecnologie e ricerca, ma lo facciamo anche per condividerlo con i consumatori di tutto il mondo, per i quali il vino veneto è un ottimo biglietto da visita per tutto ciò che viene A.A. realizzato e prodotto qui a Nord Est dell’Italia”.


6 Conselve La mobilitazione Dopo la chiusura a sorpresa del servizio pediatrico festivo

“Ridateci l’ambulatorio” Raccolte oltre 1.500 firme in pochi giorni per chiedere all’Uls di tornare sui propri passi di Nicola Stievano

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assiccia raccolta di firme a Conselve e dintorni per chiedere la riapertura dell’ambulatorio pediatrico festivo, il servizio fornito agli ospedali di Conselve ed Este e chiuso a sorpresa dai vertici sanitari. Una domenica e il mercoledì di mercato settimanale, il gruppo “Insieme per il bene comune” con il Pd del Conselvano ha raccolto le sottoscrizioni all’appello da inviare ai vertici dell’Uls 17. La risposta dei cittadini non è mancata tanto che si sono formate le code ai gazebo. Tanta gente ha firmato volentieri, portando ad oltre 1.500 il numero delle firme raccolte tra Conselve e Bagnoli. Nel frattempo sia a Conselve che nei centri vicini i genitori si sono organizzati per spargere la voce dell’iniziativa e raccogliere altre adesioni fuori dalle scuole. “La risposta è stata veramente trasversale - spiega Cristian Maneo del Partito Democratico conselvano - anche al di là delle singole idee politiche. Hanno firmato moltissimi genitori ma anche tante persone che non condividono la scelta dell’Uls. Non

In breve Critiche sulla potatura dei pioppi Sotto accusa la potatura dei pioppi in Prato Comunale. Il Movimento 5 Stelle attacca il metodo usato per sfoltire la chioma degli alberi e ricorda che alcuni di questi versano in condizioni precarie. “I pioppi sono ridotti a monconi- spiega il portavoce Luca Martinello - con grossi tagli esposti agli agenti atmosferici e sicure vie di infezione. Nulla viene lasciato, nell’idea di abbattere la vitalità della pianta, così da allontanare nel tempo la necessità di altri interventi, unico vero obiettivo perseguito”. L’anno scorso il Movimento aveva sollevato il problema sullo stato di salute e la sicurezza delle piante.

Studenti musicisti al Santo di Padova

La raccolta delle firme a Conselve è stata un successo si chiude un servizio di questo genere, che oltretutto funzionava ed era usato volentieri dai genitori con bambini piccoli. Sicuramente la mobilitazione continuerà. Stiamo coinvolgendo altri comuni, e non solo del Conselvano, perché il problema riguarda l’intero territorio dell’Uls 17. Ci stiamo organizzando in modo da far sentire ai piani alti dell’azienda sanitaria che la popolazione si sente penalizzata da una scelta arbitraria e non condivisa”. Anche il Movimento 5 Stelle va giù duro e sottolinea le responsabilità politiche. “Se il criterio con cui si cancella questo servizio - af-

ferma Daniele Bianchi, consigliere comunale del M5S - è lo stesso con cui viene deciso di tenere aperto un ospedale o di costruirne uno nuovo siamo veramente rovinati. Le tanto agognate schede di programmazione sono aria fritta. Il Pd aveva dichiarato : “l’ospedale non si chiude,merito nostro che abbiamo protestato” e il sindaco Ruzzon “vi avevamo detto che eravamo sicuri della non chiusura”. Infatti l’ospedale non viene chiuso ma svuotato di tutti i servizi. Ad agitarsi sono i partiti che siedono in consiglio regionale e nelle commissioni. Lo scopo è quello di non prenderesi responsabilità”.

Una sede prestigiosa per il saggio finale degli alunni del corso ad indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo Tommaseo di Conselve. Il mese scorso i ragazzi delle medie hanno suonato nientemeno che nella Basilica di Sant’Antonio, nella sala dello Studio Teologico. Gli alunni di pianoforte e clarinetto si sono esibiti nell’esecuzione di brani che alla base della programmazione della propria specialità strumentale. Durante l’anno i giovani musicisti sono stati impegnati in diversi concerti, fra cui la lezione concerto a Natale per le quinte elementari e il concerto alla Casa di Riposo “Beggiato”.

Bernardi pellegrino, 800 km a piedi Franco Bernardi, 62 anni di Conselve, era partito da Padova alla volta di Roma lo scorso 23 marzo, da pellegrino, zaino in spalla e scarpe buone, per essere presente alla canonizzazione dei due papi. Ha camminato per 33 giorni, con un solo giorno di sosta ad Assisi, ha dormito in ostelli e parrocchie, ma anche in numerose famiglie che l’hanno accolto volentieri. Oltre metà del cammino, lungo strade secondarie e seguendo le vie dei pellegrini, l’ha affrontato insieme all’amico Piero Sguotti, anch’egli conselvano, il quale però ha dovuto abbandonare il viaggio a causa di un’indisposizione. Dopo 800 chilometri a piedi Bernardi è arrivato a Roma dove ha assistito alla canonizzazione.

ancora polemiche sull’unione

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e prossime settimane prenderà forma il nuovo organigramma per gli oltre 100 dipendenti dell’Unione dei Comuni del Conselvano. Una piccola rivoluzione per il personale dei municipi di Conselve, Agna, Arre, Bagnoli, Bovolenta, Candiana e Terrassa, che dovrà far fronte ad una diversa organizzazione del lavoro e dei servizi. Intanto i sindacati chiedono al presidente dell’Unione, il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon, di fornire maggiori dettagli sulle primi provvedimenti e di ottenere delle risposte agli interrogativi posti da tempo. Franco Maisto della Cisl funzione pubblica ricorda un recente incontro con il segretario dell’Unione. “Nessuna delle nostre richieste è stata persa in considerazione - afferma - e la parte politica se ne assume la responsabilità. Aspettiamo di conoscere saranno abbassati i costi del novo ente. Inoltre abbiamo saputo che ci sarà una selezione per individuare nuove posizioni organizzative e che dal primo maggio è possibile anche lo spostamento intersettoriale del personale. Siamo contrari a qualsiasi intervento sul personale che non sia condiviso. Inoltre il personale in mobilità non è ancora stato sostituito”.

Il sindaco Antonio Ruzzon ricorda di aver rispettato l’impegno delle riunioni periodiche, durante le quali è stata consegnata una bozza di organigramma. “Per le posizioni organizzative abbiamo la necessità di avere un quadro più dettagliato attraverso una commissione tecnica. Sulla riduzione dei costi abbiamo già fornito delle informazioni ai sindacati. Sottolineo che l’Unione è stata fatta per centralizzare alcuni servizi lasciando gli sportelli, dall’anagrafe all’assistente sociale, aperti nei singoli municipi”. Intanto va all’attacco anche il Movimento 5 Stelle: “L’Unione ci sembra un carrozzone che spreca i nostri soldi. - è il duro commento di Luca Martinello Un esempio: per certificare dal Revisore dei Conti il Bilancio 2013 con 29 mila euro per il contributo regionale e le spese relative di pari importo, si sono spesi ben cinquemila euro. Quello che ci chiediamo è dove sta l’economicità dell’Unione dove tutto è doppio e, di conseguenza, tali saranno anche i costi. La persona individuata dalla Giunta per collaborare ad organizzare l’avvio dell’Unione, ci costerà circa ventimila euro, di cui 1.200 impegnati per i rimborsi delle spese di viaggio. Ci aspettiamo delle risposte chiare”.


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8 Cartura L’Intervento

Il bilancio I conti del municipio Chiuso l’esercizio del 2013 con un avanzo di 48 mila euro

Tagli per evitare aumenti di Francesco Sturaro

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Risparmi per 60 mila euro e stretta sulle opere pubbliche, anche se diversi lavori sono andati a buon fine

e amministrazioni comunali sono in crescente difficoltà nel far quadrare i propri conti, dovendo fronteggiare varie problematiche di natura economica, tra cui la costante riduzione dei trasferimenti statali e l’aumento dei costi per i servizi erogati ai cittadini. Pur con queste premesse il comune di Cartura è riuscito a chiudere il bilancio 2013 in positivo, con un avanzo di amministrazione di circa 48 mila euro. “Nel 2013 abbiamo dovuto fare fronte ad una serie di eventi contingenti quali il taglio dei trasferimenti statali e la soppressione dell’Imu per l’abitazione principale e fabbricati rurali – spiega il sindaco Massimo Zanardo - la situazione è stata aggravata dall’aumento delle tariffe legate ai consumi (luce, gas ndr) e dai maggiori costi per migliorare o per mantenere lo standard dei servizi offerti alla popolazione. Tutto questo, unitamente all’ormai consolidato trend negativo legato ad alcune voci di entrata, come i contributi da altri enti e gli oneri di urbanizzazione, ha fatto emergere un fabbisogno finanziario stimato in circa 184 mila euro”. Per racimolare questa cifra l’amministrazione ha messo in atto una serie di tagli alla spesa, che economica generale e delle famiglie molto critica. ha permesso di risparmiare circa 60 mila euro. Inoltre, abbiamo ricevuto ulteriori comunicazioni, per Inoltre, sono state riviste al rialzo le aliquote Imu, ora non definitive, di tagli dallo Stato. Ci auguriamo mentre è rimasta invariata l’addizionale comunale – conclude Zanardo - che venga fatta chiarezza sui Irpef. “Tali scelte – prosegue dati e che non si arrivi come per Zanardo - hanno comportato, Il sindaco Zanardo: il 2013 ad avere i dati delle da un lato la rinuncia alla rea- “Per quest’anno entrate al 31 dicembre, praticalizzazione di qualche intervento lo scenario è mente ad anno concluso”. e alla revisione di alcune voci ancora più In questo contesto di difdi spesa, ma hanno consentito preoccupante” ficoltà economica, nel 2013 dall’altro di gravare in maniera l’amministrazione comunale ha limitata sui cittadini, cosa che riteniamo sia stata la dato corso ad una serie di opere pubbliche, come scelta più giusta vista la difficile situazione economi- il completamento dei lavori di consolidamento delca generale. Per il 2014 lo scenario appare ancor le sponde del canale Altipiano, intervento eseguito più preoccupante, in quanto abbiamo una situazione dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, per una

NEWS

I

La giunta comunale di Cartura ha messo a punto il conto consuntivo del 2013, nonostante le difficoltà c’è un avanzo di 48 mila euro

spesa complessiva di 490.000 euro, finanziata con 315.000 euro di contributo regionale assegnato allo stesso consorzio e con 175.000 mila a carico del Comune, tramite mutuo. Sempre nel 2013 sono stati ultimati i lavori di ampliamento dei nuovi spogliatoi della palestra “Massimiliano Ossari” (costo 150.000 euro), opera che si è avvalsa di un contributo regionale di 43.475,87 euro. Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria hanno interessato la rete dell’illuminazione pubblica in varie zone del territorio comunale. In particolare, sono stati riqualificati gli impianti delle vie Geremia, Veneto, Padova, Rena e strade laterali, Ca’ Brusà e laterali, con sostituzione delle vecchie lampade con nuove a maggior efficienza energetica.

Tassa sulle rendite finanziarie più equa di Enrico Schienato*

segue da pag.

È quanto proposto dal Governo Renzi per finanziare la riduzione dell’Irap alle aziende. Siamo d’accordo sul fine, ma l’applicazione dell’imposta non deve essere indiscriminata. Chi incassa dalle rendite poche centinaia di euro non deve pagare la stessa percentuale di chi ne ricava decine di migliaia. Per questo Altroconsumo ha pensato ad un sistema di revisione della tassazione delle rendite finanziare più equo. Con l’aumento indistinto della tassazione al 26% non c’è differenza tra chi guadagna poche centinaia di euro l’anno sui risparmi di una vita e chi invece incassa grossi dividendi su ingenti capitali investiti. Pensiamo anche a chi un lavoro al momento non ce l’ha e vive intaccando i propri risparmi (anch’essi tutelati dall’articolo 47 della Costituzione), non ci sembra corretto che venga vessato con una patrimoniale allo 0.2% (l’imposta di bollo) e una tassazione al 26% sul guadagnato. Come Altroconsumo vogliamo agire su due fronti: da una parte eliminare l’imposta di bollo dello 0,2% sui soldi investiti. Un’imposta ingiusta che si paga comunque, sia che questi investimenti portino a un guadagno, sia a una perdita; dall’altra riteniamo che se l’imposta sulle rendite finanziarie debba esser aumentata auspichiamo che lo sia almeno in modo progressivo (nel pieno rispetto dell’articolo 53 della Costituzione). Insomma più bassa per i piccoli risparmiatori e via via più alta man mano che aumentano i capitali investiti”. Ma come fare? Basterebbe infatti inserire tutti i guadagni finanziari in dichiarazione dei redditi e cumularli con gli altri redditi guadagnati. Allo stesso tempo, il contribuente potrà portare in detrazione l’imposta del 26% che gli è stata trattenuta nel momento in cui ha incassato la rendita finanziaria. Con questo sistema, chi guadagna di più paga di più e i piccoli risparmiatori sono tutelati; inoltre, non ci sarebbero più distorsioni fiscali perché si potrebbero finalmente compensare i guadagni con le perdite. Secondo i calcoli di Altroconsumo, infatti, se si inserisse in dichiarazione dei redditi il 70% dei guadagni finanziari annui e si portasse in detrazione l’imposta del 26% che viene applicata alla fonte, la tassazione finale andrebbe dal 16% sui redditi più bassi al 30% su quelli più alti. Mediamente chi guadagna fino a 55.000 euro annui pagherebbe l’attuale 26%. * delegato regionale del Veneto di Altroconsumo

La Bcc Annia ha organizzato un incontro per imprenditori e professionisti

missione germania, quando le imprese guardano oltre confine

l mese scorso la sala convegni di Banca Annia, nata dalla fusione fra la Bcc di Cartura e la Bcc del Polesine, ha ospitato il seminario di studio “Missione Germania, cogliere le prospettive di sviluppo nelle relazioni italo-tedesche”. Il tavolo di confronto, rivolto a imprenditori e professionisti del padovano e del polesine che già operano o sono interessati ad estendere i propri affari in terra teutonica, ha avuto come relatori l’avvocato Paola

Nardini, console onorario della Repubblica Federale di Germania a Venezia, e i manager Attilio Conta e Fabio Grazioli di Scouting Spa, società di servizi di finanza per le imprese nell’ambito dei mercati nazionali e internazionali. Il presidente di Banca Annia, Mario Sarti, e il direttore generale, Andrea Binello, hanno fatto gli onori di casa. Nel suo intervento l’avvocato Nardini ha illustrato le potenzialità di un ulteriore sviluppo delle im-

1

prese italiane in Germania, mentre i rappresentanti di Scouting, hanno illustrato i servizi offerti dalla loro società agli imprenditori italiani che vogliono investire all’estero. Nel corso dell’incontro è stato presentato un portale di business estero di prossimo lancio a disposizione della clientela di Banca Annia. Il presidente Sarti ha confermato la volontà della banca di mantenere alto l’impegno verso le realtà produttive locali. F.S. Un momento del convegno a Cartura


Terrassa 9 Elezioni amministrative Si ripresenta l’imprenditrice Graziella Borella

Tre gruppi si sfidano Modesto Lazzarin si candida per la continuità Roberto Brunazzo (Pd) propone una svolta di Cristina Lazzarin

Da sinistra i candidati Borella, Brunazzo e Lazzarin

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omune piccolo ma agguerrito quello di Terrassa Padovana che si presenta alle elezioni spaccato in ben tre liste: una è quella che nasce dall’attuale amministrazione candidando a sindaco Modesto Lazzarin, la seconda che è nata nel Partito Democratico ed è rappresentata da Roberto Brunazzo e la terza è quella di Graziella Borella, nota imprenditrice del comune che ci riprova. Graziella Borella, si ripresenta dopo cinque anni con la lista “Graziella Borella per lo sviluppo economico e turistico”. Dice di ripresentarsi animata da tanto entusiasmo e dalla vo-

Sociale

lontà di accrescere le potenzialità turistiche di Terrassa che può diventare un punto di riferimento. “Con la crisi dilagante, la gente chiede posti di lavoro. Dobbiamo puntare sul commercio e sull’organizzazione di manifestazioni che attirino visitatori, creando sviluppo, dunque, ma anche impegno per risolvere alcuni problemi del territorio, primo fra tutti la questione idrogeologica”. La lista di Roberto Brunazzo, 50 anni, diplomato, sposato con 2 figli, capo squadra nei Vigili del Fuoco di Padova, con esperienza amministrativa ventennale, si chiama “Insieme per rinnovare” ed è

espressione del Pd. Così Brunazzo spiega la sua candidatura: “Siamo cittadini di Terrassa pronti a metterci in gioco perchè condividiamo il valore dell’impegno civico e del bene comune. Amiamo il nostro piccolo paese e per questo il nostro unico interesse è quello di migliorarlo, per vivere meglio. Vogliamo dare alla nostra comunità una prospettiva più ampia per crescere nella cultura, nei valori del bene comune, nell’aspetto sociale. Per questo c’è bisogno di scuole efficienti ma anche di aumentare la sicurezza sulle nostre strade, promuovere e realizzare il risparmio energeti-

pedalata per solidarietà con le associazioni locali

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ome ormai consuetudine da parecchi anni, il comune di Terrassa ha organizzato il 25 aprile scorso la “Pedalata per la solidarietà”. Erano presenti tutte le associazioni di volontariato del comune: associazione combattenti di Terrassa e Arzercavalli, Comitato scuola infanzia di Terrassa, Gruppo Vo-

co, contenere il consumo del suolo. Vogliamo la qualità dei servizi pubblici e dei servizi socio sanitari nel conselvano con il coinvolgimento, la partecipazione attiva. L’Unione dei comuni già in essere dovrà funzionare al meglio”. La lista “Noi con la gente” di Modesto Lazzarin, 40 anni, sposato, perito meccanico e attuale assessore, rappresenta la continuità con l’amministrazione uscente del sindaco Ezio Betto al quale Lazzarin riconosce grandi meriti collegiali e personali per i risultati raggiunti. “Questa amministrazione ha lavorato molto, e questa volta saremo ancora più attenti e

lontari Auser Arcobaleno, Gruppo Volontari di Protezione Civile, Comitato AIRC, Gruppo Alpini, Parrocchia di Terrassa, Parrocchia di Arzercavalli, Gruppo AVIS, Comitato Festeggiamenti Arzercavalli, ProLoco Terrassa, Gruppo Missionario Terrassa, hanno collaborato sia numericamente che materialmente per la buona riuscita dell’evento vedendosi assegnate specifiche mansioni durante tutto l’arco della giornata. Dopo il ritrovo per le iscrizioni, nel centro di Terrassa, il corteo di circa 250 ciclisti tra adulti e bambini,

scortato da una pattuglia della Polizia Locale dell’Unione Comuni Conselvano, coadiuvati dai volontari di Protezione Civile, è partito per la scampagnata nelle vie del paese su un percorso di quasi 18 km, sconfinando leggermente nei territori dei di Bovolenta e Candiana. Caratteristica è stata la sosta a circa metà tracciato nel cortile dell’agriturismo Venturato dove, oltre al consueto punto ristoro organizzato dall’AVIS. Al termine la comitiva ha trovato lo stand allestito nella frazione di Arzercavalli per la cena. C.L.

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attivi all’informazione e al mantenimento pieno degli impegni che andremo ad assumere con il Programma che stiamo definendo e che sarà costantemente messo in relazione alle incerte risorse economico-finanziarie essendo il comune oltremodo presente in una realtà nuova quale è “l’Unione dei Comuni del Conselvano”. Il Programma: l’avvio inderogabile degli interventi di manutenzione e rinnovamento sugli immobili comunali sugli impianti sportivi e sedi viarie; l’avvio di nuove opere pubbliche oltre a quelle già finanziate che compatibili con la capacità di investimento.

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10 Tribano Elezioni amministrative Sono quattro le liste che si contendono il governo del paese per i prossimi 5 anni

Sarà lotta fino all’ultimo voto

Argenton scommette sul bis, Cavazzana corre con una nuova lista, i 5 Stelle puntano su Banzato, Bazzarello ci prova di Cristina Lazzarin

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arà dura battaglia a Tribano per l’assegnazione della carica di nuovo sindaco visto che le liste a contendersi l’ambito titolo saranno ben quattro. Il primo a sciogliere qualsiasi riserva era stato il sindaco in carica, Piergiovanni Argenton, che ci riprova con la lista “Progetto Comune”. Anche il Movimento Cinque Stelle avrà una sua lista capeggiata da Giulia Banzato. A sfidarli ci sarà anche Massimo Cavazzana con la lista “Tribano Rinasce” e all’ultimo si presenta anche il consigliere di minoranza uscente Roberto Bazzarello con la lista “Rinnoviamo Tribano”. Piergiovanni Argenton, 56 anni, promotore finanziario, si ripresenta con un gruppo eterogeneo come cinque anni fa (Pd, Pdl e Lega) e con un programma ricco che pone attenzione al sociale, alla famiglia, ai giovani e anziani, cercando di mantenere i servizi e gli aiuti attraverso una attenta gestione del bilancio comunale. Tra le idee: la creazione di uno spazio per anziani colpiti da Alzaimer, assistito da volontari. Sul campo delle opere pubbliche si cercherà di completare tutte le piste ciclabili di collegamento della periferia con il centro e le frazioni, di completare e riqualificare l’area festeggiamenti con la creazione di una tensostruttura e la possibile edificazione /recupero degli edifici in zona agricola.

AUSER Circolo “La Torre”

Luciano baraldo eletto presidente

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’Auser di Tribano, circolo “ La Torre” Aps, è un importante realtà associazionistica tribanese, presente e attiva in paese da decenni con voglia di migliorarsi e aiutare il prossimo. L’Auser ha un nuovo direttivo guidato dal presidente Luciano Baraldo e dal vice Bruno Vanzetto entrambi molto partecipi alla vita della comunità. Il sodalizio può contare su ben 211 iscritti oltre a molti altri volontari che prestano con dedizione la loro opera. Le attività e le iniziative, rivolte anche ai paesi limitrofi sono molteplici, e prevedono: corsi di informatica base e avanzata per adulti, corsi di inglese per bambini, adulti base, intermedio e avanzato, eseguiti da personale competente ( per informazioni su costi e orari contattare la biblioteca il lunedi- mercoledìvenerdì dalle 15.30 alle 18.30) tel. 049-5342556. Tra le varie iniziative L’Auser è al servizio della comunità per il trasporto e l’accompagnamento delle persone bisognose presso le strutture socio sanitarie o altre destinazioni. Per info: 348-3128044. W.L.

Giulia Banzato, 34 anni, ingegnere, è sostenuta dal Movimento Cinque Stelle e ne ripropone i cardini quali la trasparenza, la partecipazione, la coerenza e la concretezza. Tra i punti forti le riunioni mensili, i consigli comunali aperti, il bilancio partecipato, il recupero delle eccellenze agricole, il recupero del patrimonio edilizio esistente, il recupero e la valorizzazione delle aree verdi, l’attenzione alle persone in difficoltà, l’organizzazione di corsi vari, la creazione di una casa per le associazioni, il potenziamento del servizio biblioteca, la rivitalizzazione del centro e delle feste un tempo realizzate proprio qui, e poi attenzione particolare per le frazioni di Olmo e San Luca e potenziamento di tutti i sistemi di comunicazione attraverso il web. Massimo Cavazzana, 48 anni, architetto, attuale consigliere di minoranza, riprova la corsa con una squadra completamente nuova formata soprattutto da giovani e tutti neo adepti alla politica. “In questi mesi di lavoro, abbiamo ascoltato molti cittadini, per elaborare un programma che rispecchia veramente quanto i cittadini chiedono oggi agli eletti. I nomi espressi dal gruppo sono manifestazione di diverse esperienze e competenze. Abbiamo individuato un candidato sindaco che ben conosce la realtà del territorio e già esperto dei mecca-

I candidati sindaco: Argenton, Banzato, Cavazzana e in alto Bazzarello nismi burocratici. Il programma si fonda su tre cardini: sostegno e aiuto alle diverse situazioni di disagio, prossimità dell’azione amministrativa alle realtà del paese, centralità della persona. Ho accettato la candidatura a sindaco con un obiettivo ben preciso: creare un’amministrazione aperta al confronto e al dialogo, perché solo con questa mentalità possiamo far sì che Tribano sia un paese vitale e torni a contare nel territorio”. Roberto Bazzarello, 28 anni, imprenditore, attuale consigliere di minoranza di Forza Italia, si propone con una squadra giovane che vuole combattere la vecchia politica. “Si tratta di persone nuove semplici, giovani, imprenditori, commercianti, cittadini, disoccupati,

Pro Loco E’ uno degli eventi più attesi dell’anno

Festa dell’asparago record tre settimane di iniziative

A

l via agli inizi di maggio il grande e tradizionale appuntamento con la “Festa dell’asparago” a Tribano giunto quast’anno alla 31^ edizione. Promosso e curato interamente dalla Pro Loco locale, conta sul patrocinio del comune, della Provincia e dell’Unpli, oltre che del Consorzio Padova Sud. Da alcuni anni il gruppo della Pro Loco si è arricchito di nuovi adepti soprattutto giovani, come la presidente, Daria Schiavolin, e ha rilanciato l’evento con ancora più energia. Sabato 3 maggio apertura dei festeggiamenti con una serata danzante a cura del dj Jonny e l’esibizione della scuola di Ballo Tip Tap Luana dei maestri Settimo Benelle e Mara Tosello. Alcune coppie di ballerini si sono esibite nel tango argentino, in danze latine e tanti balli coreografici. Doppia esibizione per Romeo Leopardo il 4 e 10 maggio quando si è tenuta anche un esibizione di ballo tenuta dai maestri Alberto ed Evelina Pregnolato con coppie di fama internazionale nelle danze standard, e latino americane, intervallate da giovanissime ballerine di danze coreografiche. La vera mostra provinciale dell’asparago si è tenuta l’11 maggio nel corso di tutta la giornata. Solo alla sera è stato proclamato il vincitore con il mazzo di asparagi dalle qualità, giudicate dagli esperti le migliori. Alla sera la rassegna di “Singer’s night”: gli allievi della scuola di Onstage si sono esibiti nei

brani più famosi dei mitici Beatles. Per i grandi appassionati non è mancato l’appuntamento con “Tribano Tuning by night” giunto alla nona edizione. La novità assoluta introdotta quest’anno prevede che le auto selezionate dalla giuria parteciperanno all’ Extra tuning in Padova Fiere. Infine chiusura del festeggiamenti domenica 18 con una serata danzante curata dal dj Federico del Parioli. Va ricordato che tutto lo staff della Pro Loco lavorerà fin dal pomeriggio per la preparazione di succulenti piatti a disposizione del pubblico ogni sera. Presso il grande stand gastronomico sarà infatti possibile degustare ottimi asparagi, primi piatti a base di asparago, uova, formaggi, insaccati, ottime carni alla brace e fiumi di eccellenti vini locali. L’appuntamento è per tutti presso la nuova area festeggiamenti di via Grazia Delleda, dotata di ampio parcheggio. Il direttivo della Pro Loco ricorda che l’ingresso è libero. C.L.

studenti che non hanno mai governato Tribano e hanno voglia di impegnarsi per cambiare il paese che in questi anni è stato messo in ginocchio. E’ inutile promettere posti di lavoro o opere faraoniche, bisogna camminare con i piedi per terra e restituire dignità alle persone, alle famiglie e alle imprese. In questo momento in cui la crisi si fa sentire il comune deve essere la casa di tutti. Il nostro programma è una bozza che poi scriveremo con i cittadini con confronti pubblici e trasparenza. Per il momento si può dire che daremo particolare attenzione ai bambini e agli anziani, il sociale appunto è uno dei punti di forza del nostro programma elettorale ”.

orienteering storico con il ctg

S

i chiama “Orienteering Storico o Turistico Culturale”, la modalità per unire la pratica della ”corsa orientamento” alla conoscenza storica, culturale ed artistica del territorio urbano italiano, quella organizzata il 27 aprile scorso a Monselice dal gruppo CTG la Torre di Tribano. Si è trattato di un’iniziativa rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di II^ grado del territorio Monselicense, accompagnati dai genitori. Divisi in squadre, hanno partecipato a una vera e propria caccia al tesoro. Ogni squadra ha deciso un nome di “battaglia” per la competizione e ha ricevuto una carta dettagliata del centro storico sulla quale erano indicati dei luoghi ben precisi, dove recarsi in ordine numerico o in sequenza libera e delle domande trabocchetto a cui dovevano rispondere per proseguire il loro TOUR tra le vie, vicoli e angoli poco conosciuti del suggestivo centro storico alla ricerca delle “lanterne”, le postazioni di controllo. Per poter rispondere era necessario conoscere il luogo, la sua storia e le sue caratteristiche tramite pannelli informativi, lapidi, osservazione diretta del territorio, informazioni ricevute in partenza. La vittoria era per chi impiegava il minor tempo, che non sempre è l’atleta più veloce, ma chi fronteggia le difficoltà del percorso seguendo le scelte migliori e un buon orientamento. Davvero allettante la gara visto che alla fine a ogni ragazzo del gruppo vincitore è stato consegnato un tablet. Nel pomeriggio, dopo il pranzo insieme, sono state svolte delle visite guidate

presso l’Antiquarium Longobardo e il Mastio Federiciano organizzate dal gruppo Ctg “la Torre” di Tribano e da collaboratori Ctg ACA. Il Centro Turistico Giovanile è un’associazione nazionale senza scopo di lucro che, ispirandosi alla concezione cristiana dell’uomo e della vita, promuove e realizza un progetto educativo e di formazione integrale della persona, agendo nei settori del turismo giovanile e sociale, del tempo libero, dell’ambiente e del volontariato culturale. Nato nel 1949, il Ctg oggi si estende in tutta Italia con centinaia di realtà tra gruppi di base e centri di vacanza in località di grande richiamo turistico e naturalistico, con una rete diffusa di comitati provinciali e di consigli regionali, coinvolgendo ogni anno nelle proprie attività molte migliaia di persone. Il Ctg si rivolge a tutti, giovani e meno giovani, coprendo ogni fascia di età, C.L. dai ragazzi agli adulti.


messaggio elettorale a pagamento

PROGETTO COMUNE

Tribano Olmo San Luca LISTA N° 2

a a u n i t Con are Guard

Committente Responsabile Piergiovanni Argenton

i t n a av

Piergiovanni ARGENTON Candidato Sindaco residente a Tribano, anni 56 sposato con Flaviana, 2 figli titolo di studio: diploma tecnico professione: consulente finanziario

IL NOSTRO PROGRAMMA AMMINISTRATIVO La Lista Progetto Comune, di Argenton Piergiovanni, chiede la riconferma elettorale, sulla scorta di un ampio e ambizioso programma. Profondamente rinnovata nelle persone, solo il Sindaco, due Assesori uscenti e un Consigliere rimangono dopo, il pesante impegno dell'ultimo quinquennio, tutti gli altri sono alla prima esperienza amministrativa a Tribano. Il programmma prevede in primis, come opere pubbliche, il completamento di tutte le piste ciclabili nel territorio, l'estensione dell'illuminazione a Led a tutti i quartieri e strade comunali, la copertura delle gradinate del campo da calcio e una tensostruttura fissa, nell'area festeggiamenti, per ospitare durante tutto l'anno manifestazioni ludico/ sportive e teatrali. Molta attenzione al Sociale, con collaborazioni, sia con lo SPI che con Caritas, per aiuti a giovani su lavoro e dipendenze e anziani affetti da Alzhaimer e per le famiglie in difficoltà economica. Convenzione con USL e casa per le Donne di Este, per assicurare protezione e aiuto a donne che subiscono violenza in famiglia o fuori di essa. Ricco anche il programma per la scuola, cultura e associazioni, per coinvolgere tutti i giovani in attivita' culturali e sportive, per accompagnare/migliorare la loro crescita educativa e fisica. Infine grande attenzione al bilancio comunale e alla possibilità di mantenere tutti i servizi in essere (dal trasporto scolastico al nido ecc), nonostante le molte difficoltà provocate dai tagli statali. Istituzione di uno sportello amico, in comune, per informare/aiutare i concittadini, dopo l'avvio delle procedure on-line per l'edilizia e l'attuazione del primo "Piano del Sindaco", con l'approvazione del Pat..

I NOSTRI CANDIDATI BOCCONCELLO STEFANIA

CERCHIARO ILENIA

ZIRON MARCO

residente a Tribano, anni 47 sposata con Manuel, 2 figli titolo di studio: ragioniere professione: impiegata

residente a Tribano, anni 41 sposata con Michele, 2 figli titolo di studio: licenza media superiore professione: casalinga

CARBON ALDO

EMIRI SARA

LAZZARIN SANDRO

DISARÒ FLAVIO

MAREGA FRANCESCO residente a Tribano, anni 56 sposato con Sandra, 1 figlia titolo di studio: geometra professione: libero professionista

PICCOLO STEFANIA

residente a Tribano, anni 38 sposata con Alberto, 1 figlio titolo di studio: laurea scienze e tecnologie alimentari professione: tecnico Istituto Zooprofilattico

BRASOLIN BRUNO

TESSARI GINO

VIEL INNOCENTE

residente a Tribano, anni 47 sposato con Katia, 2 figli titolo di studio: perito elettrotecnico professione: operatore ambientale verde residente a Tribano, anni 50 sposato con Morena, 3 figli titolo di studio: geometra professione: libero professionista residente a Tribano, anni 54 sposato con Marina, 2 figli titolo di studio: tecnico professione: tecnico settore metalmeccanico

residente a Tribano, anni 36 sposata con Alessandro, 2 figli titolo studio: laureata in giurisprudenza professione: avvocato

residente a Tribano, anni 45 sposato con Rossella, 2 figli titolo di studio: perito industriale professione: dirigente aziendale

residente a Tribano, anni 40 sposato, 2 figli titolo di studio: ingegnere professione: ingegnere ambientale

residente a Olmo di Tribano, anni 45 sposato con Chiara, 3 figli. titolo di studio: media superiore professione: artigiano

residente a Tribano, anni 54 sposato con Raffaella, 2 figli titolo di studio: licenza media superiore professione: artigiano


12 Bovolenta - Arre Manifestazione lungo il fiume Fine settimana dedicato ad una tradizione antica

“Remada a seconda” è festa lungo gli argini

A fine maggio torna la gioiosa e chiassosa “regata” lungo il Vigenzone tra due ali di folla

Una delle precenti edizioni della “Remada” che parte da Padova e passa anche a Cartura e a Bovolenta

di Laura Organte

A

fine mese torna la “Remada a seconda”, lungo il canale Battaglia e il Vigenzone, una grande festa lungo gli argini che finalmente fa dimenticare le troppe emergenze fiumi dei mesi scorsi e regala a decine di partecipanti e migliaia di spettatori una giornata di tranquillità e spensieratezza. Sabato 24 maggio a Padova il via alla tradizionale manifestazione remiera Remada “a Seconda” che coinvolge numerosi paesi attraversati dal fiume Bacchiglione, dal Canale della Battaglia e dal Vigenzone. Uno dei passaggi più significativi è proprio a Bovolenta, domenica 25 maggio, punto d’incontro fra il Vigenzone e il Bacchiglione. Per una volta questi fiumi accoglieranno lungo gli argini migliaia di persone che non avranno nulla da temere dall’acqua ma che aspetteranno in festa il passaggio delle variopinte, chiassose e fantasiose imbarcazioni dei

partecipanti alla storica “regata”. Niente sguardi preoccupati al livello del fiume, niente sacchi di sabbia o strade chiuse. Volti distesi anche fra i volontari della protezione civile dopo le troppe emergenze dei mesi scorsi. I partecipanti della Remada “a Seconda” sono coraggiosi marinai a bordo di qualunque imbarcazione di fortuna a remi. Tutti invitati a questo evento unico, in barca per chi può, gli altri sugli argini, a piedi, in bici o a cavallo per assistere ad una divertentissima “festa fluviale”. La Remada “a Seconda” è organizzata dall’ Associazione Remada a Seconda in collaborazione con i Comuni di Padova, Montegrotto Terme, Battaglia Terme, Pernumia, Due Carrare, Cartura, Bovolenta e Pontelongo. La manifestazione giunta alla trentaquattresima edizione si pone come obiettivo di sviluppare una crescente sensibilità verso la cultura dell’acqua ed è un’occasione unica per vivere

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più intensamente il rapporto con l’ambiente del canale e del suo ambito, rivivendone aspetti storici, ambientali, turistici e sociali. Ricco e coinvolgente il programma, a partire da sabato 24 nel primo pomeriggio al Bassanello, con le iscrizioni e la partenza dall’argine di fronte alla Rari Nantes. Dopo due ore di navigazione l’arrivo a Battaglia Terme, dove ci sarà l’incontro con le autorità e con i soci del Circolo Remiero “El Bisato”. Domenica la partenza dal ponte delle Cioare e il passaggio a Pernumia, Cagnola, con l’arrivo all’ora di pranzo alla “Ponta” di Bovolenta, la penisola alla confluenza dei due fiumi, dove ci saranno il ristoro e le esibizioni folcloristiche. Nel pomeriggio l’arrivo a Pontelongo e la conclusione con la premiazione delle imbarcazioni più caratteristiche ed estrazione dei premi per tutte le imbarcazioni arrivate a remi al traguardo.

ARRE

Elezioni amministrative

alberto sturaro unico candidato

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opo due mandati da vicesindaco Alberto Sturaro, 60 anni, si prepara a raccogliere il testimone dal primo cittadino uscente Franco Casotto. Ma la novità è un’altra: per la prima volta, a sorpresa, Arre va al voto con una sola lista. L’opposizione consiliare Alberto Sturaro, 60 anni non se l’è sentita di presentare un proprio gruppo, nonostante i numerosi incontri e il lavoro delle ultime settimane. Così ora l’unica lista dovrà portare alle urne almeno il 50 per cento più uno degli elettori e ottenere la metà dei voti per insediarsi. Laureato in chimica, ricercatore del Cnr di Padova all’Istituto per la dinamica del processi ambientali, sposato con due figli, Sturaro viene da due legislature da braccio destro di Casotto e da assessore al gemellaggio e alla protezione civile. Il nome, “Accordo per Arre” e il simbolo sono gli stessi da dieci anni. “Ci poniamo in continuità con l’amministrazione uscente - spiega Casotto - tuttavia i tempi che stiamo vivendo richiedono un intervento e delle correzioni di rotta obbligatorie per superare le nuove problematiche introdotte dalla crisi, che hanno i loro riflessi sull’attività amministrativa. Anche la compagine dei candidati consiglieri ha subito un significativo ricambio, introducendo persone più giovani, alcuni professionisti e donne impegnate”. L.O.

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14 Due Carrare Ambiente Il Comune ha adottato il protocollo che individua gli interventi

Emissioni, adesione al Piano L’obiettivo è di ridurre del 20 per cento entro il 2020 la quantità di anidride carbonica di Francesco Sturaro

N

uovo decisivo passo avanti del comune di Due Carrare verso il contenimento delle emissioni di anidride carbonica all’interno del territorio comunale. L’ente locale ha da poco adottato il Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile), strumento che individua gli interventi da attuare e promuovere negli ambiti pubblico e privato, per centrare l’obiettivo della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 nell’atmosfera entro il 2020, come indicato dall’Unione europea. Una sezione del Paes è dedicata all’inventario delle emissioni di anidride carbonica prodotte nel territorio comunale nel 2011, annualità presa a riferimento per la maggior quantità di dati disponibili. “Le emissioni di CO2 prese in esame sono quelle prodotte dai consumi elettrici, di carburanti, e quelli relativi il riscaldamento di edifici pubblici e privati – spiega il vicesindaco Claudio Garbo – inoltre, sono state conteggiate anche le emissioni derivanti dalla produzione dei rifiuti. In base

ai dati raccolti abbiamo pianificato una serie di azioni, alcune già in atto, volte a ridurre la presenza di CO2 in atmosfera del 20% entro il 2020”. Tra gli interventi programmati dall’amministrazione comunale per limitare le emissioni rientrano la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, in particolare della scuola media e dell’asilo nido, opere già finanziate e in attesa di partire, che dovrebbero garantire un abbattimento dei consumi energetici e, quindi, delle emissioni di CO2. “Nell’ambito dell’illuminazione pubblica – prosegue Garbo - abbiamo già avviato il rinnovo degli impianti, con la sostituzione delle vecchie lampade con quelle a led a maggior risparmio energetico. A livello edilizio, nel centro del paese sono presenti tre lottizzazioni non ancora edificate, per una prevista cubatura di 32 mila metri cubi. Qui vorremmo creare, in sinergia con i privati, una centrale geotermica che, sfruttando le fonti di calore dal sottosuolo, produrrebbe caldo e freddo a servizio degli edifici che

L’assessore Claudio Garbo verrebbero costruiti nell’area in questione e degli immobili comunali, il tutto ad impatto zero”. Per raggiungere l’obiettivo della riduzione del 20% delle emissioni di CO2, gli amministratori intendono coinvolgere anche i privati. “Come amministrazione comunale – conclude Garbo - abbiamo già iniziato ad organizzare incontri e iniziative volte a far conoscere alle associazioni di categoria e ai cittadini le opportunità economiche e gli incentivi statali per il fotovoltaico, per l’isolamento termico e per tutto quello che ha a che vedere con l’efficienza energetica”.

IL CASO La commissione impatto ambientale ha bocciato il piano

stop dalla provincia al progetto deda

L

’iter burocratico del centro commerciale di Due Carrare ha subito uno stop. Nelle scorse settimane la commissione provinciale di Valutazione di impatto ambientale (VIA) ha bocciato il piano presentato dalla Deda Srl, titolare dell’intervento. L’autorizzazione della commissione è un requisito fondamentale per ottenere dalla regione le licenze commerciali per le strutture con superfice di vendita superiore agli 8000 metri quadrati. Il gruppo istruttorio provinciale ha emesso parere negativo sul progetto, facendo proprie le osserva- Un centro commerciale zioni avanzate da vari enti e associazioni (Comune di Battaglia Terme, gruppi consigliari “Insieme per Due Carrare” e “Prima Due Carrare”, Ascom, Comitato SOS C&C, Lipu-Lega italiana protezione uccelli, Legambiente), che ponevano l’attenzione in particolare sugli eventuali danni ambientali e paesaggistici connessi alla cittadella degli acquisti e alle ripercussioni della stessa sul tessuto commerciale e sulla viabilità. Sulla questione è intervenuto il sindaco di Due Carrare, Sergio Vason, che ha preso posizione a favore del centro commerciale, contestando le osservazioni al progetto, presentate dai vari soggetti e relative l’impatto negativo della struttura sul paesaggio, sull’ambiente circostante, sulla viabilità della zona e sul commercio locale. “Dal punto di vista paesaggistico il centro commerciale è al di fuori del Parco Colli – afferma Vason – e il profilo della struttura non oscurerà villa Dolfin e il Castello del Catajo, che dista quasi un chilometro. Per quanto concerne la viabilità, il progetto prevede la realizzazione di tre rotonde, una all’uscita del casello autostradale, una all’ingresso del centro commerciale e un’altra sulla statale 16. Inoltre, mi sembra che il settore del commercio sia già in sofferenza, pur non essendoci il centro commerciale, che al contrario ritengo possa portare molti vantaggi in termini occupazionali, dando lavoro anche alle imprese locali” Dopo la bocciatura, Deda potrà ripresentare alla commissione Via il progetto, riveduto alla luce delle considerazioni espresse dal gruppo istruttorio. F.S.

il ritorno della “dama degli alberi”

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Q

uestione di poche settimane e la “Dama degli Alberi”, la scultura dell’artista Alessandra Urso verrà ripristinata all’interno della rotatoria all’incrocio tra via Bolzani e la strada provinciale 9 a Cornegliana. L’opera, che raffigura Reitia, l’antica dea dei Paleoveneti, seduta su una pietra forata riportante alcune iscrizioni rupestri e circondata da altri elementi scultorei, era stata inaugurata nel maggio del 2012. Otto mesi dopo, nel gennaio 2013, la scultura, interamente finanziata da privati, era stata oggetto di un atto vandalico, che l’aveva deturpata; in particolare alla statua erano state staccate le braccia. Nelle intenzioni della maestra d’arte Alessandra Urso e dell’amministrazione comunale di Due Carrare, l’installazione artistica collocata sulla rotonda di Cornegliana doveva rappresentare la porta d’accesso al parco tematico del Vigenzone, denominato “La valle degli antichi” e ideato dalla stessa scultrice, da realizzare lungo l’omonimo corso d’acqua che attraversa il territorio comunale: una sorta di percorso artistico-naturalistico-turistico di alcuni chilometri, simile al parco Sella di Borgo Valsugana, caratterizzato da una serie di installazioni artistiche richiamanti la storia delle genti paleovenete. Constatata l’impossibilità di ripristinare la scultura danneggiata con una semplice operazione di aggiustamento in loco, l’opera è stata rimossa dalla rotonda. A causa della mancanza di risorse, il Comu-

Un dettaglio della scultura

La scultura di Alessandra Urso era stata danneggiata lo scorso anno ne di Due Carrare non ha potuto dar subito seguito all’intervento di sistemazione della scultura. Nel novembre 2013, tuttavia, la ditta Enerco distribuzione Spa ha presentato una proposta di contributo dell’importo di 10 mila euro, finalizzato al recupero della scultura. Grazie a questa sovvenzione la “Dama degli alberi” potrà essere recuperata, mediante operazione di fusione in bronzo. Una volta uscita dalla fonderia la scultura bronzea potrà essere ricollocata nella sua posizione originaria, all’interno F.S. della rotonda.


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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale

Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla

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Bagnoli 17 Elezioni amministrative Sono due le liste civiche in corsa per l’amministrazione

Rasi per la continuità Milan sarà lo sfidante di Cristina Lazzarin

S

arà una bella corsa a due quella che si profila nel comune di Bagnoli di Sopra per le prossime elezioni comunali del 25 maggio prossimo. Già da settimane si sapeva che il giovane veterinario, Roberto Milan, teneva in serbo la sua candidatura, mentre quella di Mario Rasi, attuale sindaco, è stata confermata solo nelle ultime ore con la presentazione della squadra, che si ripresenta quasi totalmente al suo elettorato. Rasi, 63 anni, si presenta con la lista “Patto Democratico Rinnovare Conservando” e così parla del suo programma: “Riscontriamo il fatto che oramai lo Stato ha progressivamente reso insostenibile la situazione economica degli enti locali, compromettendo la capacità di garantire i servizi minimi ai cittadini e recando pregiudizio persino agli investimenti, in teoria irrinunciabili, per la sicurezza scolastica e per la viabilità. Non è stato facile quindi stendere un programma che non fosse solo un sogno, ma ci abbiamo provato e vorremo anche avere la possibilità di realizzarlo. Il nostro impegno sarà perlopiù concentrato sul sociale, quindi sulle persone e sulle famiglie, sul buon mantenimento delle strutture comunali (scuole, impianti sportivi, biblioteca, sede Auser, teatro, etc..) e dei servizi attuali. Cose non da poco, considerata la situazione economica attuale. Altri progetti, anche quelli che abbiamo valutato e avviato in via preliminare in questi cinque anni di amministrazione, saranno presi in considerazione qualora si rendano disponibili nuove risorse”. Roberto Milan, non ancora quarantenne, conosciuto veterinario, nato e vissuto a Bagnoli si presenta con la lista “Bagnoli Nuovo percorso”. La lista – spiega Milan- “nasce dall’esigenza di cambiare e di rinnovare le persone e le idee per voltar la pagina della storia di declino del paese. Sorto da una idea di paese che cerca di essere vicino ai bisogni reali della gente, pone nel programma la ricerca di creare un contesto sociale e strutturale più vivibile. Punta gli interessi verso una riqualificazione degli edifici scolastici per dare sostegno alle attività dei bambini e ragazzi. Promuove collaborazioni e progetti tra l’istituzione comunale e le realtà dell’associazionismo locale. Difende i servizi alle persone informando e lottando per una adeguata copertura sanitaria, soprattutto per le persone più indifese come i piccoli e gli anziani. Cerca di ottimizzare e migliorare l’Unione del Conselvano nata frettolosamente, con uno scarso coinvolgimento dei cittadini e modesta programmazione futura delle funzioni. Un obiettivo importante è già stato raggiunto: la condivisione di un Percorso Nuovo tra persone che pongono

Il sindaco uscente conferma buona parte della squadra, il veterinario è per l’alternativa

A sinistra Roberto Milan, a destra il sindaco uscente Mario Rasi

il miglioramento del bene comune come prioritario. Chi sostiene il gruppo è mosso da un forte entusiasmo di poter contribuire a innovare piuttosto che dal sentimento di contrasto e di critica contro chi ha provocato sprechi e mancanze. La lista è fatta da persone che non si dividono per il colore della bandiera politica consapevoli che solo il senso civico è alla base del nostro agire”.

AMBIENTE Adesione al Consorzio Cev

il sole di sicilia “accende” bagnoli

Servizi Energia, partner di E.ON, apre un nuovo Sportello Clienti a Conselve Nel Comune di Conselve, dal 2 gennaio 2014, Servizi Energia partner di E.ON apre al pubblico per essere vicina ai Clienti e fornire un servizio sempre più completo. Vi aspettiamo per rispondere alle vostre domande, per qualsiasi informazione e proporvi offerte convenienti e innovative per la fornitura di luce e gas per la casa. Il nostro sportello si trova in Piazza dei Bersaglieri 8, sarà aperto da lunedì al venerdì dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00, sabato dalle 09:30 alle 12:30 e si affianca agli altri nostri canali di contatto: • il Servizio Clienti, Numero Verde gratuito 800 999 777, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, festivi inclusi • il sito internet www.eon-energia.com

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on l’adesione al progetto proposto dal Consorzio CEV per la realizzazione di impianti fotovoltaici aggregati a terra, ubicati in aree al di fuori del territorio comunale, il comune di Bagnoli di Sopra può beneficiare dell’energia prodotta attraverso lo sfruttamento del meccanismo dello scambio sul posto delocalizzato, previsto dalla Legge 99 del 2009. Con l’adesione a questa iniziativa e la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in Sicilia, il comune di Bagnoli può ridurre in modo concreto e duraturo i costi d’acquisto dell’energia per il fabbricato che ospita la sede municipale e per l’edificio sede della nuova Biblioteca Comunale. L’iniziativa sfrutta le opportunità concesse dalla Legge nr. 99 del 23 luglio 2009 e nasce con l’intento di garantire ai Soci CEV la possibilità di produrre energia, anche al di fuori dei propri confini territoriali, prediligendo siti che garantiscono un’elevata producibilità e che sono stati selezionati dopo un’accurata valutazione dell’impatto ambientale, nel pieno rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile. In questo modo le utenze della sede municipale e della biblioteca comunale, beneficeranno dell’energia prodotta dall’impianto assegnato all’Ente, realizzato a Cattolica Eraclea (provincia di Agrigento). Quest’iniziativa rientra nel programma di azioni concrete che gli Enti Soci del Consorzio possono attuare per raggiungere gli obiettivi del pacchetto 20-20-20, promosso dalla Campagna C.L. Europea Patto dei Sindaci.


18 Agna Elezioni amministrative Il gruppo di maggioranza si spacca in due liste

Sfida a quattro fra quarantenni

Coinvolte anche le scolaresche

esercitazione notturna per la protezione civile

In lizza il vicesindaco uscente Padoan e l’assessore Piva a sfidarli ci sono Moretto e per il centrosinistra Magagna di Cristina Lazzarin

I

E

’ sempre stato uno dei comuni del conselvano più espressivi a livello politico e anche in questa tornata elettorale Agna offrirà al popolo dei votanti la possibilità di scegliere tra ben quattro candidati consiglieri: Stefano Padoan, Alberto Moretto, Gianluca Piva e Massimo Magagna. “Più forza per Agna con l’Unione” è la dicitura con cui ha deciso di presentarsi il candidato Stefano Padoan, 49 anni, responsabile in una azienda, sposato, attuale assessore e vice sindaco dell’amministrazione uscente. La lista vede la presenza di quattro componenti dell’attuale maggioranza e un gruppo di nuovi aspiranti consiglieri, in prevalenza donne. “Date le particolari circostanze economiche e sociali in cui il paese versa, abbiamo focalizzato il nostro programma in azioni concrete verso persone, famiglia e comunità- spiega Padoan- Riteniamo che la partecipazione all’Unione dei Comuni del Conselvano costituisca il valore aggiunto per raggiungere gli obbiettivi prefissati”. Massimo Magagna si presenta con la lista “Agna solidale” ed è appoggiato dal Pd. Magagna ha 42 anni, originario di Pontelongo, vive ad Agna da sette anni, sposato e padre di una bimba, lavora presso un’importante multinazionale della zona. “Il gruppo di amici che propone la mia candidatura proviene da diverse appartenenze politiche, sociali ed aggregative- spiega Magagna- e si riconosce idealmente nei principi e negli obbiettivi propri del riformismo democratico di ispirazione laica e cattolica. Noi proponiamo che la nostra azione amministrativa sia la più trasparente possibile, che dia ascolto a tutti i cittadini del comune

Da sinistra Massimo Magagna, Alberto Moretto, Stefano Padoan e Gianluca Piva e li renda sempre più attivi e partecipi alla gestione e all’organizzazione della realtà comunale. Tutto questo lo si vede da come è composta la lista dei candidati: metà uomini e metà donne”. Alberto Moretto, 40 anni, sposato e padre di due figli si ricandida con la lista “Rinnoviamo Agna” e dice di voler portare a compimento la sua nuova missione: “Vogliamo mettere l’amore che abbiamo per il nostro paese al servizio della difesa e del progresso per rendere Agna un posto dove è bello vivere. Per questo vogliamo promuovere un paese a dimensione umana, che faciliti la vita alle famiglie, che crei spazi ed opportunità per i ragazzi ed i giovani, che agevoli la vita degli anziani. Noi intendiamo mettere al centro le persone con le loro competenze. Il nostro progetto si propone di promuovere, nella nostra comunità, una forte spinta al rinnovamento sia della politica che della classe amministrativa. Vogliamo un comune protagonista, che sia in contatto ed in ascolto con i cittadini al fine di individuare i loro bisogni e risolvere le loro richieste”. Gianluca Piva, quarant’anni

appena compiuti, sposato e papà di due bambini, imprenditore e assessore uscente, si candida con la lista “Agna Responsabile” impegnandosi a mettere il cittadino al primo posto. “Il nostro ruolo e’ di stare in mezzo alla gente, a stretto contatto con tutti, per ascoltare e dare una mano, come sto facendo personalmente da cinque anni a questa parte. Chi amministra ha una grande responsabilità, nel mettere in atto progetti che possono influenzare il tenore di vita dei suoi concittadini e nel disegnare il comune che lascerà ai nostri figli, per questo chi si prende questo impegno deve dedicare anima e corpo al bene pubblico ed essere sempre al servizio degli altri, senza dimenticare che un sindaco è eletto dai cittadini che sono il bene primario di una comunità. Le nostre priorità saranno l’assistenza sociale, la famiglia, i giovani, gli anziani e le persone bisognose, politiche a sostegno del lavoro e delle attività produttive, la sicurezza e l’ordine pubblico con una collaborazione attiva con le forze dell’ordine del territorio, la messa in sicurezza della viabilità e la riqualificazione delle aree sportive”.

l 24 aprile scorso il gruppo comunale di protezione civile di Agna ha organizzato un’esercitazione in notturna con simulazione di spegnimento incendio, ricerca disperso, utilizzo di motopompe per prosciugamento e messa in funzione della sala radio. Le aree interessate sono state la zona artigianale e via cimitero dove passa lo scolo d’acqua Canal dei Cuori. L’allerta è stata data alle 20,30 dal coordinatore del gruppo che ha radunato le squadre dei volontari individuando i capo squadra, è stata attivata la sala radio e predisposti i mezzi necessari per l’addestramento. Particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti legati alla sicurezza ed al corretto utilizzo dei DPI per la protezione individuale seguendo l’approccio BBS, ossia il tipo di comportamento dei volontari nelle emergenze. Durante le varie operazioni è stata monitorata la condotta dei volontari al fine di individuare eventuali lacune e porre dei rimedi. L’utilità di queste esercitazioni sta nel prepararsi all’eventualità di reali emergenze e calamità naturali. Sabato 3 maggio invece si è tenuta la consueta prova di evacuazione organizzata con le scuole di Agna in collaborazione con l’unità cinofila di Cavarzere, Croce Rossa Italiana, il gruppo unità Radio del Piovese e ha visto le scolaresche delle scuole medie ed elementari impegnati prima nella prova pratica di evacuazione e in seguito in sedute di approfondimento interattivo con i volontari della protezione civile. C.L.

Defibrillatore per lo sport Sono 34 i volontari in grado di usarlo

E

’ stato organizzato nel mese di aprile scorso, in sala polivalente, dalla Polisportiva Asd, il corso di primo soccorso con utilizzo del defibrillatore per persone colpite da arresto cardiaco. Quale docente era presente l’istruttore Alessandro Isidori della società Primo Soccorso Veneto e Salvamento Academy, che ha presentato il programma didattico approvato dalla Società italiana medicina d’emergenza-urgenza). La Polisportiva ha coinvolto anche altre associazioni locali quali l’A.S.A. Asd che segue il pattinaggio artistico e il Gruppo di Protezione Civile. In tutto vi sono stati 34 corsisti qualificati e patentati alle tecniche di primo soccorso e rianimazione sia per gli adulti che per la rianimazione cardio-polmonare pediatrica. Il defibrillatore è in dotazione presso gli impianti sportivi. Il presidente della Polisportiva Giorgio Mastellaro è stato molto contento della partecipazione al corso a cui ha

partecipato in prima persona e ha dichiarato: “Ora ci sono 34 angeli ad Agna che possono salvare delle vite tramite il defibrillatore”. Gli obiettivi del corso sono: riconoscere i segni e sintomi delle vittime colpite da arresto cardiaco, fornire assistenza durante l’arresto respiratorio o cardiaco, dimostrare l’abilità di utilizzare e prestare il soccorso tramite il DAE (defibrillatore automatico esterno), elencare le procedure per la corretta manutenzione del DAE. Il corso ha visto una prima parte teorica in aula e una seconda parte pratico-operativa con simulazione di soccorsi e con l’utilizzo del DAE. La protezione civile ha aderito formando una decina di volontari all’utilizzo di tale strumento ed in modo da qualificarli come operatori BLSD. I presenti hanno potuto prendere visione anche del BLS pediatrico (bambini e infanti) e le principali tecniche di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo

per salvare dal soffocamento, es. la manovra di Heimlich. Dall’anno scorso infatti è in vigore la legge che impone la presenza del defibrillatore negli impianti sportivi. Molte società sportive già sono dotate di defibrillatori. Li hanno avuti a seguito di donazioni o come risultato di concorsi benefici. Ma il vero rischio è che questi apparecchi stiano in un angolo a pigliar polvere, perché nessuno è in grado di utilizzarli. Secondo l’associazione Assotutela, che ha svolto un’indagine su un campione di società sportive di nuoto, calcio, equitazione, pallanuoto e pallavolo, in media circa il 4 per cento dei responsabili delle stesse comunicano di essersi dotati di apparecchiature salvavita come i defibrillatori, ma al tempo stesso dichiarano la propria arretratezza sul piano della formazione di operatori in grado di utilizzarle. Agna invece va oltre e ha formato un nutrito gruppo di persone a questo scopo. C.L.

Alcuni dei volontari che hanno partecipato al corso per l’uso del defibrillatore


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Territorio 21 L’emergenza. Giorni di pioggia intensa hanno messo in ginocchio il territorio

Bassa con l’acqua alla gola Montagnana conta i danni, Borghesan: “Ora va messo a punto un piano straordinario di lavori” di NIcola Cesaro

M

aggio si è aperto con un’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio l’intera Bassa Padovana. Colpita e allagata una vasta fascia da est di Monselice passando per Este fino a Montagnana. Per giorni si sono susseguite forti piogge e vere e proprie “bombe d’acqua” che hanno allagato ettari su ettari e isolato decine di abitazioni e di strade. Il sindaco Loredana Borghesan si è trovato costretto a chiudere numerose vie, come Chisogno, Fossa di Buoso, Boschetto, Bassa Bertagna e Pallunga, ma anche Ca’ Megliadino e Largo Zorzi. Sono stati trenta gli interventi a privati messi in campo da parte del Comune. L’episodio più grave è tuttavia quello che ha riguardato la Sr 10: in via Circonvallazione Sud Veneto Strade è dovuto intervenire con l’abbattimento di due grandi platani che creavano un serio pericolo di cedimento per la carreggiata della regionale. E poi gli agricoltori: l’area del Palù è stata quasi interamente sommersa, con le piantagioni di patate praticamente distrutte e seri danni

Strade di Montagnana invase dall’acqua dopo il nubifragio per le coltivazioni di mais, per frutteti, colture di melone e vigneti. “Penso che sia doveroso per un buon amministratore non solo eseguire l’ordinaria amministrazione, ma saper gestire e tentare di risolvere le situazioni straordinarie come quella che tutta la Bassa Padovana ha vissuto - è il commento della Borghesan -E’ necessario instaurare un coordinamento sovracomunale per la gestione dell’idraulica del territorio; intervenire con un piano straordinario di manutenzione di tutta la rete

idraulica del territorio, con pulizie degli alvei e dei fondali dei canali; realizzare una linea idraulica nuova che possa garantire in aree ad alto rischio di allagamento una soluzione definitiva ai rischi che si perpetuano di continuo; valutare la realizzazione di bacini di contenimento idraulico e naturalmente una maggiore attenzione di tutti gli enti e in particolare di tutte le amministrazioni comunali per l’avvio di una seria azione di pulizia dei fossi, con sollecitazioni stringenti verso i privati”.

AGRICOLTURA Disstesto idrogeologico, i danni e le proposte

coldiretti: “20 milioni per il fratta - adige”

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utti da quantificare i danni al settore primario nella Bassa Padovana dopo l’ondata di maltempo, con gravi ripercussioni sul reddito delle imprese nel pieno della stagione primaverile. Le prime stime sono drammatiche e parlano di milioni di euro di danni, forse addirittura venti. A preoccupare è l’allagamento di migliaia di ettari nella Bassa Padovana: campi di mais, frumento e soia ma anche orti, serre, frutteti e vigneti. Per Un particolare degli allagamenti giorni è stato impossibile entrare in della Bassa Padovana campagna, ridotta ad una grande laguna. Intanto gli agricoltori di Coldiretti Padova hanno chiesto e ottenuto un incontro urgente con le istituzioni e gli amministratori dei Consorzi di Bonifica. “Non c’è tempo da perdere - ricorda Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova - i nostro imprenditori sono esasperati e si aspettano fatti concreti, subito. Tutti siamo coscienti che in emergenza ci si muove dietro una chiara progettualità. Il progetti ci sono, li hanno messi a punto i Consorzi di Bonifica, ora vanno subito finanziati. Il primo passo è avere subito delle risorse”. Coldiretti Padova, durante il faccia a faccia con Barbara Degani, sottosegretario all’Ambiente e Clodovaldo Ruffato, Presidente del Consiglio regionale veneto, ha ricordato che per la Bassa Padovana va risolto subito il problema del Fratta Gorzone attraverso la costruzione del collettore con l’Adige. “Il progetto è pronto, - ha ricordato Paolo Galante, amministratore del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo -e ci permette di fare un notevole passo in avanti. Servono 20 milioni di euro e si possono scongiurare anche i timori di alcuni sindaci del rodigino sulla qualità dell’acqua. Le soluzioni ci sono, basta applicarle”. N.C.


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VIAGGIO IN

PROVINCIA

Record negativo Nella provincia sono in crescita i licenziamenti collettivi

PADOVA

Allarme disoccupazione a pagare sono i giovani Padova maglia nera: nel primo trimestre 2014 già persi 726 posti, Cgil: è allarme precariato di Martina Celegato

E

’ nuovamente un dato relativo alla disoccupazione a creare notizia in Provincia di Padova. Un dato allarmante e che deve necessariamente spingere ad una riflessione ulteriore sul ruolo delle istituzioni in tale settore quello che emerge dal quadro tracciato dalla segreteria provinciale della Cgil di Padova che ha elaborato i dati diffusi negli scorsi giorni dall’Inps a riguardo. A destare la maggiore preoccupazione sono i dati relativi agli ammortizzatori sociali. Solo durante i primi tre mesi del 2014 sono stati persi in provincia di Padova ben 726 posti di lavoro, cifra che ha raggiunto il suo massimo picco dal 2007. Anche i dati relativi alla cassa integrazione non lasciano via di scampo visto che, sebbene siano diminuite del 50% le casse integrazioni ordinarie, sono cresciute del 40% le richieste relative alla cassa integrazione straordinaria. Percentuali che peggiorano ulteriormente se andiamo ad analizzare i dati relativi alla cassa in deroga che ha registrato un 65% in meno rispetto al trimestre precedente. Numeri senza dubbio da primato tristemente negativo che sottolineano, ancora una volta, come proprio nel cuore del Veneto la crisi non accenni a diminuire continuando la sua azione distruttiva per le piccole e medie industrie che tradizionalmente caratterizzano l’economia locale. Non solo: alcune percentuali e dati evidenziano anche

come l’azione statale non sia così efficace soprattutto dal strando invece uno stallo totale nell’area del Conselvano, punto di vista delle erogazioni degli assegni considerato del Piovese e del Cittadellese. Stabili rimangono i dati che ad oggi molti sono i lavoratori che non ricevono le relativi all’occupazione nel Monselicense e nel Camposovvenzioni statali previste e che quindi inevitabilmente sampierese. E nel resto del Veneto? I dati relativi alle altre provincie sono senza dubbio più consolanti, sebbene versano in condizioni di precarietà economica. Ma quali sono le caratteristiche che emergono da i disoccupati all’interno della Regione siano due volte e mezzo quelli prima della crisi con questi dati? La prima senza dubbio è una particolare concentrazione nella quella relativa ai licenziamenti collet- Oltre a chi perde fascia di età più giovane. Drammatica tivi che nel 2014 si rivelano essere il il lavoro c’è si presenta quindi la situazione di Pavero e proprio tallone d’Achille per la chi non riesce dova, provincia con il tasso più alto, provincia di Padova e per le sue indu- ad averne uno seguita a ruota da Rovigo e da Venestrie. Licenziamenti che coinvolgono di stabile zia entrambe con una percentuale di diverse tipologie di aziende e che rischiano di minare irreversibilmente l’assetto economico- disoccupazione pari al 8,6%. Segue Vicenza con il 7,4% produttivo dell’intera regione. Il 18% in più rispetto allo mentre la provincia dove il lavoro sembra non subire forti stesso periodo dell’anno precedente una percentuale che variazioni è Verona. Ma complessivamente è senza dubnon accenna a diminuire e che, a dispetto della ripresa bio al situazione giovanile a generare l’allarme più inteneconomica del paese, non lascia molte vie di scampo. so vista non solo la disoccupazione crescente. Molti sono Strategici inoltre i settori più colpiti ossia edilizia, turismo, infatti i giovani impiegati attraverso forme contrattuali tessile e abbigliamento da sempre pilastri economici. Una atipiche che non prevedono ammortizzatori sociali o altre lieve ripresa si è registrata nell’ambito della meccanica forme di tutela e che si trovano quindi ad esser inseriti in principalmente destinata all’esportazione quindi frutto di un contesto non solo incerto ma anche poco incoraggiante acquisti di altri paesi. dal punto di vista professionale. Una situazione da non Per quanto riguarda le aree solo a Padova città e sottovalutare per le conseguenze a lungo termine a cui si nell’area termale le percentuali sono in crescita regi- potrebbe arrivare.

unindustria Padova

siglato l’accordo per il credito

U

nicredit e le associazioni di categoria delle provincie di Padova, Treviso e Vicenza hanno siglato un accordo che punta al rilancio degli investimenti per le 6 mila imprese associate. “La convenzione con UniCredit è un primo importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato nei mesi scorsi dalle tre Associazioni per il credito e la finanza, dopo il commercio estero e l’ambiente, nell’ambito del quale è stato affidato ad Unindustria Treviso il ruolo di coordinamento per il credito” afferma Confidustria Padova in merito. “Questo accordo va incontro di a tutte le imprese che intendono investire per tornare a crescere. La capacità di svoltare si gioca infatti sulla liquidità, messa a dura prova dalla recessione.” ha dichiarato il Delegato Confindustria Padova per il Credito e la Finanza, Mario Ravagnan. M.C.

NuOVA FRONTIERA LAVORO AuTONOMO? I gIOVANI SCELgONO IL CO-WORKINg

E

’ stato inaugurato lo scorso 17 aprile lo spazio di co-working Co+ in piazza Cesira Gasparotto a Padova. Uno spazio, già il secondo a Padova dopo Talent Garden di via della Croce Rossa, che punta alla condivisione degli spazi di lavoro fra diverse tipologie di professionisti, dai titolari di partita Iva e lavoratori autonomi fino a piccole aziende che scelgono questa forma unica nel suo genere per la crescita aziendale. Più di 3000 sono le postazioni di co-working nel mondo, sintomo che la condivisione dello spazio di lavoro porta a generare nuove idee e sviluppi e che sempre più c’è la necessità di ottimizzare le spese relative alla gestione degli spazi. Uno scambio continuo di competenze trasversali ed esperienze che arrivano da vari ambiti economici e sociali, una vera e propria

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fucina di idee che nel caso di CO+ coinvolgono anche la città di Padova e precisamente la collocazione specifica dello spazio. Nato da un progetto di Est - Educazione, Società, Territori, CO+ in concomitanza con l’apertura delle postazioni ha indetto anche un bando per la riqualificazione e progetti correlati alla rinascita di Piazza Gasparotto. Un vero e proprio concorso che oltre a mettere in palio una postazione gratuita per un anno al vincitore punta all’azione concreta e tangibile nella città. “Un open space che vuole andare oltre le quattro mura, coinvolgendo in un progetto di nuova socialità piazza Gasparotto e il quartiere che la ospita”, affermano gli organizzatori. M.C.

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Spazi Spazi Aperti aperti 23 13 Iniziativa del Centro Veneto Servizi L’azienda fornisce l’approvigionamento idrico in 59 Comuni del padovano e del vicentino

Un fondo per le famiglie in difficoltà Saranno i sindaci a scegliere come impegnare la somma a disposizione e individuare i beneficari del contributo

Destinato un euro per ogni utenza attiva sul territorio di competenza

di Emanuele Masiero

L

a tutela dell’ambiente e delle risorse idriche a volte si incontra con la solidarietà. Grazie al Fondo Nuovi Investimenti del Centro Veneto Servizi arriva un aiuto concreto alle famiglie: un euro per ciascuna utenza verrà destinato a chi versa in situazioni di crisi economica. Tradotto in cifre? Ben 117.000 euro stanziati dal Cvs che serviranno a sostenere chi non ce la fa più anche a causa dell’altissimo tasso di disoccupazione in cui versa tutta la bassa padovana. Un nuovo fondo a disposizione dei Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà economica. L’iniziativa è tutta a firma del Centro Veneto Servizi, la società che gestisce il servizio idrico integrato per 59 Comuni del padovano e del vicentino. L’assemblea dell’ente ha infatti deciso di destinare a finalità sociali il Foni (Fondo Nuovi Investimenti). Ogni Comune aderente avrà diritto a un contributo pari a un euro per ciascuna utenza attiva nel proprio territorio. In totale, nel 2014 il Cvs erogherà un fondo pari a euro 117.144 per il supporto alle famiglie in condizioni socio-economiche disagiate. Il Fondo per Nuovi Investimenti poteva essere destinato al sociale oppure a nuove opere. Forte dei traguardi già raggiunti in termini di opere realizzate

e investimenti sul territorio, il Cvs ha deciso di dare la priorità alle esigenze delle tante famiglie colpite dalla crisi economica. In totale, il fondo destinato al sociale per il 2014 è pari a un euro per ogni utenza attiva (domestica e altri usi) al 31 dicembre 2013. Spetterà ai 59 Comuni del Cvs preparare l’elenco dei soggetti in difficoltà, che avranno diritto a beneficiare del contributo, ottenendo uno sconto parziale o totale sul pagamento delle bollette del servizio idrico. Oltre alle famiglie seguite dai servizi sociali, i Comuni potranno decidere di indicare tra i beneficiari anche soggetti come scuole o asili nido. Saranno sempre i Comuni a indicare la riduzione da applicare di caso in caso. Il Centro Veneto Servizi applicherà le riduzioni assegnate direttamente in fattura agli utenti segnalati. Le famiglie in difficoltà, insomma, riceveranno una bolletta già ridotta o addirittura azzerata. La selezione sarà un compito durissimo che ogni Comune dovrà affrontare: decidere tra i centinaia, forse migliaia, di casi in difficoltà economica. Il progetto avrà di certo una ricaduta positiva sul territorio: sono 59 i Comuni aderenti al Centro Veneto Servizi. In totale 49 della provincia di Padova, nell’area

Giuseppe Mossa, presidente del Centro Veneto Servizi, spiega che l’azienda ha destianato a finalità sociali il fondo per nuovi investimenti

della bassa padovana e dei Colli Euganei, e 10 della provincia di Vicenza, nell’area berica. Parlando di abitanti il numero diventa davvero considerevole con 253.000 persone nel territorio di competenza. “In un momento di grave crisi economica per tante famiglie - sottolinea il presidente del Cvs, Giuseppe Mossa - caratterizzato al tempo stesso dalla difficoltà per le amministrazioni comunali a reperire risorse per far fronte all’emergenza sociale, abbiamo ritenuto importante essere al fianco dei Comuni nel sostegno a chi non ce la fa. Il Centro Veneto Servizi - prosegue il presidente - conferma così il suo impegno nel territorio, per quanto

riguarda sia gli investimenti che il settore del sociale”. Un’iniziativa simile, in favore dei cittadini con difficoltà economiche e lavorative, è già stata avviata in queste settimane da Regione Veneto, Fondo Straordinario di Solidarietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Padova Tre, Confcooperative e Consorzio Padova Sud: 135 disoccupati avranno di nuovo un lavoro, coinvolgendo 48 Comuni della bassa padovana, per un finanziamento complessivo che si avvicina al milione di euro. Anche in questo caso si tratta di un intervento reso possibile dal sostegno di enti che trattano questioni ambientali.

A PADOVA IL CEMENTO LA FA DA PADRONE

L

a città più cementificata in Veneto? Tanto per cambiare, Padova. Un altro record negativo che ovviamente sta animando le proposte per ridurre il consumo di territorio e tutelare maggiormente l’ambiente. I dati sono impressionanti: la superficie totale costruita sul territorio comunale è del 10.6% a Venezia, 24.6% a Verona, 25% a Treviso, 29.7% a Vicenza e ben 43.4% a Padova. Insomma, una differenza tutt’altro che minima. Inoltre sarebbero confermate le previsioni di nuova espansione edilizia in città con l’approvazione del Pat. “Con la sua approvazione – ricorda Lorenzo Cabrelle di Legambiente - il Comune ratificherebbe la possibilità di costruire in città 2,6 milioni di metri cubi previsti dall’attuale Piano Regolatore mentre altri 2 milioni resterebbero in attesa di un Piano degli Interventi che li localizzi sul territorio comunale. Una cifra assolutamente spropositata, calcolata per far fronte a un aumento di popolazione stimato in oltre 24 mila abitanti nel periodo 20102020, quando al contrario, dal 2010 ad oggi, c’è stata una decrescita che ha ridotto

la popolazione di 4.500 abitanti. Il Sindaco ora non può fare lo struzzo approvando un Pat macroscopicamente sbagliato nelle sue previsioni fatte 5 anni fa: sarebbe indice di mancanza di rispetto per i cittadini e per il territorio”. Non convincono Legambiente neppure i dati forniti da Rossi secondo cui Padova sarebbe uno dei comuni più virtuosi del Veneto, grazie ad un incremento del consumo di suolo registrato negli ultimi anni con percentuali ridottissime, come emergerebbe da un’indagine della Fondazione Pellicani di Venezia. “Nell’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – sottolinea Sandro Ginestri, coordinatore dell’associazione Padova risulta tra i comuni capoluogo del Veneto quello con la maggior percentuale di superficie costruita. Approvare il Pat senza correggere gli errori del passato renderebbe molto più difficile poter salvare dal cemento importanti aree verdi rimaste in città come il cuneo verde Iris, l’Isola di Terranegra, l’Isola di Torre o le aree verdi di via Pelosa solo per fare alcuni esempi”. E.M.

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10 24

IL VENETO

in PRIMO PIANO

Nonostante un crescente antieuropeismo tutti i partiti sono in corsa

Elezioni europee: 159 candidati per 14 seggi La circoscrizione Nordest conta dodici liste in cui i veneti sono molto numerosi, alcuni anche molto conosciuti in campo politico di germana urbani

L

a scheda elettorale che aspetta i veneti alle urne comparirà ai loro occhi con 12 simboli e tre linee accanto: lo spazio per le tre preferenze che è possibile esprimere con l’attenzione all’alternanza di genere. Se si esprimono tre preferenze si potranno scegliere due donne e un uomo o due uomini e una donna. Donne in lista ce ne sono, Pd e FI le mette addirittura capolista. Il Pd, al secondo posto nel sorteggio, schiera la vicentina Alessandra Moretti, sostenuta in sesta posizione dall’ex ministro Flavio Zanonato, seguito da Franco Frigo, parlamentare eu- in quella di FdI al terzo posto dopo Giorgia ropeo uscente, al tredicesimo dal trevigia- Meloni e Magdi Cristiano Allam. no Andrea Zanoni e dal veronese Federico Nella scheda elettorale il primo simboVantini. lo sarà quello del M5S che presenta una La padovana Elilista con prevalenza di sabetta Gardini apre Molti i veneti candidati veneti: sarà invece la lista di Forza in corsa e quasi guidata da Marco AfItalia. Eurodeputata da tutti con altre fronte di Rimini, seguidue legislature e in tv esperienze politiche to dal trevigiano David sempre al fianco di alle spalle Borrelli, ex consigliere Berlusconi. A seguire comunale di Treviso e una pattuglia di veneti: l’eurodeputata vi- vicinissimo ai due cofondatori del Movimencentina Amalia Sartori, l’ormai celebre Si- to 5 Stelle, e dal padovano Giorgio Burlini. mone Furlan, fondatore dell’Esercito di Sil- L’ultimo posto sulla scheda è toccato invece vio e il sindaco di Albignasego Massimiliano alla alla Lega Nord, guidata dal milanese Barison per chiudere con Remo Sernagiotto, Matteo Salvini, con il sindaco di Verona assessore veneto al Sociale, di Montebel- Flavio Tosi e Lorenzo Fontana. Nessun luna. Tra le novità, l’assenza nelle fila di venetista presente, come invece era stato Forza Italia di Sergio Berlato, eurodeputato annunciato proprio da Salvini che aveva Pdl escluso da Berlusconi, che compare però detto: “Candideremo alcuni indipendenti e

l’idea è quella di candidare anche uno dei 21 pericolosi terroristi attualmente ospiti delle patrie galere”. Anche il Nuovo Centro Destra mette in campo uomini di peso, primo tra tutti il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato che segue immediatamente dopo il capolista e eurodeputato uscente Antonio Cancian di Marene di Piave nel trevigiano, e seguito dal veneziano Simone Venturini, capogruppo Udc in consiglio comunale di Venezia. Nuova è la lista Scelta Europea, sintesi di vari movimenti nel simbolo dove si legge l’appartenenza di gruppi come “Scelta Civica”, “Fare per fermare il declino” e “Centro Democratico”. In testa l’economista padovano Michele Boldrin, seguito da Giovanni Battista Scarni di Marostica e Marco Zabotti di Pieve di Soligo, Treviso.

Senza il nome di Di Pietro sul simbolo, torna in campo anche l’Italia dei Valori, con il consigliere regionale padovano Antonino Pipitone alle spalle del segretario nazionale Ignazio Messina, al quinto posto si trova la veneziana Maria Bruschi. Sulla scheda compare anche una lista completamente nuova con nomi di provenienza mista: la lista “Io Cambio” diretta da Maria Cristina Sandrin di Piazzola sul Brenta con Lauro Nicodemo di Teglio Veneto e Alberto Collet di Conegliano, rispettivamente al quarto e quinto posto. Al secondo posto nelle circoscrizioni nord ovest, est e centro, compare anche Davide Vannoni, il creatore del metodo Stamina. “La nostra è una battaglia di libertà” ha spiegato Agostino D’Antuoni, segretario di ‘Io cambio’. Alle elezioni europee sono presenti anche i Verdi che con Maurizia Giusti nota

come Susy Blady e i due storici ambientalisti veneziani Marco Boato e Luana Zanella tenteranno di raggiungere la soglia necessaria per entrare nel Parlamento Europeo. E anche nella circoscrizione Nordest ci sarà la lista L’Altra Europa con Tsipras, una lista di sinistra radicale costituitasi in occasione delle elezioni europee a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito politico greco della Coalizione della Sinistra Radicale, alla Presidenza della Commissione europea. La lista vede come capolista l’operaia dell’Electrolux Paola Morandin, la veneziana Camilla Seibezzi, il trevigiano Eddy Salzano e il padovano Carlo Salmaso. Sono state escluse, invece, le liste del Partito Comunista, Pensioni & Lavoro, “Bunga Bunga-Usei”.


Il Veneto in primo piano 11 25 Il panorama elettorale si fa incandescente ma è variabile

Chi sale e chi scende lo dicono i sondaggi o i cittadini?

di germana urbani

A

d un mese, circa, dalle elezioni del 25 maggio, i sondaggi registrano Forza Italia in flessione, al 19% dal 22% di un mese prima. Ma il partito di Berlusconi riserva sempre qualche sorpresa e soprattutto in Veneto le cose potrebbero cambiare molto. E’ vero però che, dopo la rottura con Alfano, gli esponenti veneti più di spicco dell’ex Pdl sono sparsi in almeno 4 liste. E se FI punta sui volti dello spettacolo, sperando nella capacità attrattiva del volto televisivo della Gardini, l’Ncd di Alfano punta su politici come Alessandro Rondoni, già capogruppo Pdl in parlamento. Ma mentre Forza Italia in campagna elettorale sta correndo dietro a Grillo e alla Lega criticando l’Europa di Angela Merkel le tematiche

dell’Ncd sono più di livello nazionale, governativo. “La pace – ha afferma Rondoni – si chiama Europa! È quanto abbiamo detto come moderati popolari europei insieme a Cancian e al ministro dell’Interno Alfano”. “Noi siamo per l’unità dell’Europa e la concordia dei popoli”. Ad un mese dal voto i sondaggi registrano una frenata del Pd al 33% e e il Movimento 5 Stelle di nuovo in salita dal 20 al 25 per cento. Un’ascesa che secondo gli esperti è dovuta alla ventata di anti-politica e anti-europeismo sollevata alla vigilia delle elezioni europee. M5s e Lega, infatti, stanno utilizzando per la campagna elettorale temi marcatamente europei centrando su tutti l’argomento anti-euro. La lega addirittura lo mette nel simbolo con

previsioni

cui il partito si presenta alle elezioni europee del 25 maggio: la modifica più evidente è che al posto di “Padania” c’è scritto “Basta euro” accompagnata dalla scritta “Autonomie” e dal simbolo di una lista autonomista sudtirolese. Salvini ha spiegato che sotto la scritta Lega Nord non c’è il nome del segretario perché si vuole dare una connotazione politica legata al futuro. E, in questo caso, ad una Europa senza la moneta unica. E sarà per la mobilitazione dal basso col No Euro Tour, sarà che all’appuntamento con le urne il popolo leghista si fa sentire, ma i sondaggi ad un mese esatto dalle elezioni dicono che la Lega Nord sale al 5,4% (+0,5%) e che dovrebbe superare la soglia di sbarramento anche Fratelli d’Italia.

attesi ben altri risultati rispetto al 2009

C

inque anni fa l’esito delle urne della circoscrizione Nordest aveva riservato agli italiani parecchie sorprese, la principale fu l’elezione di Debora Serracchiani, oggi presidente della Regione Fvg e vicesegretaria del Pd. Da sola e solo in Fvg prese 73 mila 910 voti, molti più di Silvio Berlusconi, e ben 144 mila 558 nell’intera circoscrizione. Dopo di lei venne eletto Giovanni Collino, allora senatore del Pdl, con oltre 50 mila preferenze. Numeri da record. Numeri che, dicono i sondaggisti, quest’anno saranno difficili da rivedere. E, se le cose non cambiano, il maggior numero di preferenze andrà all’astensionismo. Su tutto il territorio, l’Italia eleggerà 73 parlamentari con la legge numero 18 del

1979, la più vecchia legge elettorale ancora in vigore in Italia. Si tratta di un proporzionale puro in cui è possibile esprimere fino a tre preferenze. Il territorio italiano in questo caso è diviso in cinque circoscrizioni, che assegnano un numero di parlamentari proporzionale al numero dei propri abitanti: la circoscrizione “Italia nord occidentale” elegge 20 parlamentari tra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia; la circoscrizione “Italia nord orientale” 14 tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, e così via. La soglia di sbarramento per partecipare alla distribuzione dei seggi è del 4 per cento nazionale.

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12 Il Veneto in primo piano 26 L’emigrazione dei veneti sotto i 40 anni è un trend in crescita costante

I ragazzi migliori cercano fortuna all’estero Tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità, ed i cittadini tra i 35 e i 45 anni sono 35 mila in meno

di germana urbani

S

ono giovani, partono in silenzio e mai in gruppo. La loro è una scelta solitaria verso un futuro e un lavoro migliore che affrontano con un bagaglio ricco di capacità, formazione ed esperienza. La nuova mobilità degli italiani, infatti, è un’emigrazione altamente qualificata: il 56,4% degli espatriati possiede una laurea (il 43,5% magistrale o vecchio ordinamento e il 12,9% triennale) e il 21,8% possiede un dottorato (13,5%) o un post-doc (8,3%). Il 17,5% ha un diploma e il 2,2% la qualifica professionale. E, contrariamente a quanto si può pensare, è proprio dalle terre che sono state tra le più produttive e benestanti del Paese, che i giovani migliori se ne vanno maggiormente. E’ il caso, per esempio, del Veneto che del 2007 al 2012 ha visto partire 154 mila giovani di una fascia d’età che va dai 26 ai 45 anni. Sono i dati allarmanti diffusi da una ricerca regionale della Cgil, che dovrebbe interrogare tutti.

Numeri alti ma che potrebbero essere molto più alti considerando anche altri fattori. La diaspora di oggi, infatti, è difficile da quantificare poiché il migrante attraversa le frontiere europee senza visti e permessi di soggiorno; si iscrive al registro degli italiani all’estero solo dopo alcuni anni dall’espatrio e spesso non cancella la residenza in Italia. Certo è che la crisi spinge ad emigrare e chi se ne va non mette in conto di tornare. Solo lo scorso anno ben 60 mila hanno scelto l’estero per costruire il proprio futuro. Le cancellazioni di residenza verso paesi comunitari, e non, sono quasi quadruplicate tra il 2001 e il 2012, in un trend in crescita costante che ha raggiunto, nel solo ultimo anno le 12.371 unità. La ricerca della Cgil veneta mette in evidenza che tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità (-17,5%) ed i cittadini della fascia d’età immediatamente superiore, fino ai 45 anni, sono 35 mila in meno (-4,3%). La cosa che più

preoccupa, però, è che chi se n’è andato dal Veneto non l’ha fatto la ricerca disperata di un lavoro purchessia, fosse anche di bassa manovalanza, come 60 anni fa. Chi parte oggi è colto, formato sia dal punto di vista professionale che accademico e porta con se’ il meglio di quanto la terra d’origine è riuscita a dargli. Un grosso investimento in termini di studi e occasioni di formazione e ciò rischia di rappresentare una perdita ancor più grave per un tessuto produttivo in una fase di evoluzione complessa come quella che sta vivendo il Veneto in questi anni. Però queste persone cercano prospettive di crescita personale che ormai è difficilissimo trovare nel nostro Paese e soprattutto non intravedono delle certezze di futuro. Il fenomeno è comune anche ad altre regioni del Paese, come Emilia e Toscana; ma lì l’indice d’occupazione è rimasto abbastanza stabile mentre in veneto, in 5 anni, è sceso di 4 punti percentuali.

“La migrazione da un Paese a un altro non è un male in assoluto – afferma Enrico Berto, presidente del gruppo dei Giovani di Confindustria Veneto – il mondo non è statico e molti dei nostri ‘cervelli in fuga possono rientrare. Comunque il dato demografico lo confermiamo e la preoccupazione sta nel rischio che le menti più brillanti scelgano di fondare imprese all’estero anziché nel proprio Paese”. Secondo il sociologo Vittorio Filippi, però, a differenza dell’emigrante di mezzo secolo fa, il giovane che se ne va oggi dall’Italia molto difficilmente sogna di tornare. E non solo per motivi

occupazionali. In questo giocano valutazioni sulle difficoltà di far carriera, sull’opacità dei concorsi italiani rispetto all’estero e sulla fluidità nello spostamento fra le diverse opportunità di lavoro che si doves-sero presentare. Il disagio vissuto in Veneto è alto se si considera che nel 2012 erano 122mila i giovani fino ai 29 anni che non studiavano e non lavoravano, i cosiddetti neet, un esercito che fa il paio con la crescente precarizzazione del lavoro. “Questi fenomeni producono analfabestismo di ritorno e perdita di competenze - sottolinea la Cgil.

ChI PARTE, PERChÈ E DOVE È DIRETTO?

A

lasciare l’Italia non sono solo lavoratori specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Rispetto alle migrazioni del passato cambiano però le motivazioni, non sempre la ricerca di lavoro risulta essere il fattore dominante, si emigra anche per cercare una migliore qualità della vita, per amore, o per studiare. Il fenomeno tocca tutte le professioni: non solo “cervelli in fuga” – che comunque rappresentano una fetta importante della popolazione migrante (i ricercatori universitari e negli istituti privati sono il 18% dei lavoratori dipendenti) – ma anche studenti (10%), manager (18,8% tra dirigenti, direttivi e quadri), impiegati (35,6%). Ma l’emigrazione odierna è difficile da catalogare in quanto le figure professionali sono molteplici: ci sono i ricercatori, i prof, i dirigenti, gli operai specializzati, quelli non specializzati, i creativi e i lavoratori del settore gastronomico. Chi parte oggi è per lo più giovane (il 56% ha meno di 35 anni e l’80% meno di 45), proviene soprattutto dal Nord (per il 49% dei casi contro il 25% del Centro e il 22% del Sud) e sceglie di emigrare per lo più in Europa (per il 70% dei casi). Tra le destinazioni, la Germania si conferma primo paese di accoglienza (14,9%), seguita dal Regno Unito (12,4%) e dalla Francia (10%). Tiene la Spagna (7,1%) nonostante il crollo dei flussi dopo il credit-

crunch, seguita dal Belgio (e in particolare da Bruxelles e dalla regione fiamminga) e negli ultimi anni della crisi in moltissimi scelgono la Svizzera. Guardando al resto del mondo recentemente la Cina è diventato il primo paese asiatico per presenza di italiani dopo Tailandia e Giappone. Oggi gli italiani non fuggono solamente dalla povertà. Spesso un lavoro ce l’hanno ma è precario. All’estero trovano una forma contrattuale migliore e, in molti casi, anche una retribuzione più alta. Secondo la ricerca torinese, chi in Italia aveva un contratto atipico, nel 35% dei casi ha ottenuto all’estero un contratto a tempo determinato, mentre il 53% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato. Sul totale della popolazione dipendente solo il 7% ha un contratto atipico. G.U.


Il Veneto in primo piano 13 27 Crescita e sviluppo Accesso al credito per sostenere progetti di crescita

Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa Accordo quadro tra istituto e associazioni di categoria di Padova, Treviso e Vicenza per il rilancio degli investimenti delle seimila imprese associate

Artigianato in picchiata, nel Nordest: in 5 anni perse 12mila imprese

di Ornella Jovane

L

e Associazioni Industriali di Treviso, Vicenza e Padova hanno siglato un accordo con UniCredit per definire un plafond d’investimenti dedicato alla crescita e sviluppo competitivo delle loro imprese. E’ un primo, importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato dalle tre Associazioni per il credito e la finanza. L’accordo, valido fino a fine 2014, mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate, onde sostenerne i progetti di crescita e dar loro modo di cogliere nuove opportunità di sviluppo, dati anche i primi timidi segnali di ripresa che si registrano dopo una lunga recessione. Il rallentamento delle attività produttive è stato caratterizzato anche da una flessione degli investimenti, che ha influito sulla composizione del debito delle aziende orientato sul breve termine. Si è ritenuto di ottenere il supporto di UniCredit per gli investimenti a medio/lungo termine, per acquisto, costruzione, ampliamento o ristrutturazione di fabbricati; interventi di riqualificazione a fini di prevenzione dei rischi ambientali; acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; spese di ricerca, sviluppo, innovazione; acquisto di società o partecipazioni; costi per l’internazionalizzazione dell’impresa. UniCredit mette a disposizione delle imprese associate finanziamenti chirografari, della durata massima di 5 anni, e ipotecari fino a 15 anni. Inoltre, fornirà un riscontro sulla sostenibilità finanziaria del progetto in tempi stretti e certi, dando risposte adeguate alle tempistiche di progettazione delle

neWs

L’accordo mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate ed è valido fino a fine 2014 imprese. “L’accordo – spiega Roberto Cassanelli, Responsabile Corporate Nord Est di UniCredit – è frutto della volontà comune di fornire alle imprese del territorio gli strumenti finanziari per rilanciare investimenti accantonati e ora non più prorogabili”. “Il credito – aggiunge il Vicepresidente di Unindustria Treviso, Riccardo Arnaboldi – è uno degli snodi da cui può ripartire la crescita. I segnali in merito sono ancora contrastanti, ma registriamo una rinnovata disponibilità, specie dalle principali banche, di sostenere gli investimenti di imprese e privati. UniCredit conferma la tendenza”. “Far affluire liquidità all’economia reale è cruciale per rinvigorire i deboli segnali di ripresa - incal-

za il Delegato di Confindustria Padova per Credito e Finanza, Mario Ravagnan - Anche nel 2013 i prestiti alle imprese in Veneto hanno segnato un -6,9% e, nonostante la riduzione dello spread, i tassi non sono calati. Il sostegno dev’essere più convinto. L’accordo con UniCredit va in questa direzione”. “Uno dei nostri obiettivi per il prossimo biennio è facilitare l’accesso al credito delle imprese. Questo accordo ne è la conferma e la collaborazione con Treviso e Padova si è dimostrata utile” conclude Luciano Vescovi, delegato di Confindustria Vicenza per l’area Finanza, sottolineando anche l’attenzione alle imprese colpite da calamità naturali, “per le quali vengono azzerati i costi di istruttoria”.

Il ministro Poletti ha incontrato le Legacoop del Nordest

“cooperazione e terzo settore trasformano l’italia e ne aiutano la ripresa”

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orkers buy out che trasformano aziende in fallimento in cooperative competitive, lavoratori che perdono il posto e decidono di diventare imprenditori di se stessi costituendosi in cooperativa, reti di cooperative e aggregazioni di filiera; e ancora: nuovi modelli di welfare sperimentati da cooperative sociali, che non solo riescono a garantire livelli essenziali di assistenza alla comunità ma creano occupazione sul territorio. Queste le best practices raccontate lo scorso 14 aprile al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha incontrato Legacoop Veneto, Legacoop Friuli Venezia Giulia e Legacoopbund al Centro Congressi “Papa Luciani” di Padova, in un’iniziativa che le tre Leghe hanno fortemente voluto unitaria, convinte che la macroarea territoriale e non più regionale, sia ormai il parametro di

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riferimento. “Occorre costruire attorno all’economia sociale e solidale il futuro del Paese - ha osservato il ministro -, puntando su imprese cooperative, imprese sociali, cooperative di comunità, e ogni altra forma di economia sociale e associativa che metta al centro non la finanza ma la persona, non la remunerazione del capitale, ma i bisogni dei soci e della comunità”. “Puntiamo a massimizzare il coinvolgimento, il protagonismo attivo e la responsabilità di ogni cittadino. All’economia solidale il compito di promuoverli e organizzarli: perché ad ogni italiano deve essere data una ragione per saltar giù dal letto e mettersi in moto ogni mattina. Spetta a ognuno contribuire allo sviluppo della propria comunità”.

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Giuseppe Bortolussi

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he l’artigianato fosse in sofferenza era risaputo, ma i numeri forniti dalla Cgia di Mestre fotografano un crollo di proporzioni drammatiche. Anche se nei primi tre mesi del 2014 si registra qualche segnale di ripresa, negli ultimi cinque anni in Italia sono andate perdute 75.500 attività artigiane: un dato che peraltro è stato depurato dalle periodiche operazioni di “pulizia” del Registro Imprese dalle imprese di fatto inattive effettuate dalle Camere di Commercio, essendo stata calcolata la nati-mortalità come saldo tra imprese artigiane iscritte nel periodo di riferimento e le cessazioni delle stesse, al netto delle cancellazioni d’ufficio. Questa crisi nera dell’artigianato non ha risparmiato il “ricco” Nordest, anzi: di queste 75.500 attività sparite tra 2009 e 2013, 12mila operavano nel Triveneto e 9.800 nel Veneto. Le province più I dati della Cgia colpite: Treviso, di Mestre fotografano con una perdita di una realtà difficile. 2.187 imprese, Segnali di ripresa nei Verona (- 1.949), primi mesi del 2014 Vicenza (- 1.848) e Venezia (1.836). Per una contrazione occupazionale dell’artigianato veneto di 28mila unità. I dati della Cgia certificano come l’artigianato sia il comparto più colpito dalla recessione che attanaglia il Paese almeno dal 2008, e al suo interno i settori con le performance peggiori risultano essere le costruzioni, i trasporti e il manifatturiero, in particolare il metalmeccanico, il tessile, abbigliamento e calzature. Per il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, tra le principali cause che hanno costretto tanti artigiani ad arrendersi vi sono il crollo dei consumi delle famiglie, l’impennata delle tasse e del peso della burocrazia e la stretta sul credito. “Molti di loro - aggiunge Bortolussi -, non potendo contare su alcun ammortizzatore sociale, dopo la chiusura della loro attività non hanno trovato nessun altro impiego e sono andati a ingrossare le fila dei senza lavoro, portandosi dietro i debiti accumulati negli ultimi O.J. anni e un futuro quanto mai incerto”.

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14 Cultura veneta 28 Venezia Arte contemporanea

Tre mostre tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana Tre percorsi dedicati a tre artisti differenti: il californiano Doug Wheeler, al fotografo Irving Penn e all’artista Wade Guyton

di Alain Chivilò

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a aprile fino al fine anno è possibile apprezzare a Venezia diversi percorsi artistici contemporanei, ricchi di riflessioni, allestiti in due luoghi istituzionali per l’Arte: da un lato Palazzo Grassi con due mostre e dall’altro nell’area denominata Cubo di Punta della Dogana, nell’attuale percorso di “Prima Materia”. Partendo da Palazzo Grassi si è immediatamente immersi, fin dall’ingresso per continuare al primo piano, dall’esposizione “L’Illusione della luce”. Tutto l’atrio è interamente dedicato all’opera realizzata dall’artista californiano Doug Wheeler dove la luce assume la valenza di materia, in quanto le percezioni del visitatore sono azzerate al fine di creare effetti contrapposti quali il pieno e il vuoto, la realtà e il miraggio, l’istante e la durata. Una ricerca espositiva che pone il filo rosso esplicativo nel concetto di luce che, in tre fasi distinte, rileva nasconde ed evidenzia particolari non visibili. Il termine latino lux è la base di partenza filosofica per un concetto di luce che consente di distinguere e vedere le forme, indagando la profondità della realtà il cui significato è “illuminare” e “far vedere”. Con questa prospettiva si sviluppa l’esposizione con lavori quali per esempio di Julio Le Parc, Dan Flavin, Robert Irwin, Troy Brauntuch, Marcel Broodthaers, Claire Tabouret, Antoni

Muntadas, Danh Vo, Robert Whitman e molti altri. Proseguendo al secondo piano di Palazzo Grassi si giunge alla prima importante esposizione dedicata al fotografo americano Irving Penn (1917 – 2009) realizzata nel suolo italiano: “Irving Penn, Resonance”. Come si nota dai lavori esposti, la caratteristica principale dell’artista consisteva nel possedere un’alta capacità di sintesi che gli permise di avvicinarsi alla verità degli esseri viventi e delle cose stando sempre in costante relazione sui significati di vita, tempo e relativa debolezza. Un totale di centotrenta fotografie rappresentano un percorso di quarant’anni di produzione artistica attraverso ventinove stampe ai sali d’argento, diciassette internegativi, ottantadue stampe al platino e cinque stampe dye-transfer a colori. Persone in abiti di lavoro nei loro mestieri, personaggi della pittura, della letteratura e del cinema quali Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Truman Capote e Marlene Dietrich, popolazioni indigene autoctone, uniti a soggetti quali composizioni di Architecture, assemblaggi di crani, ossa, teschi di animali e altri oggetti, sono i principali scatti di Penn che ha sempre cercato di porre all’attenzione la

fragilità e la labilità dell’esistenza dell’essere umano del nostro pianeta. Il viaggio espositivo si conclude nel Cubo di Punta della Dogana con l’installazione di Wade Guyton, nell’ambito della mostra “Prima Materia”, intitolata “Zeichnungen für ein kleines Zimmer” (Drawings for a Small Room) del 2011.

Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso

XXv premio internazionale carlo scarpa per il giardino

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aggio è il mese del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino che la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso organizza annualmente dal 1990. Una giuria, tra le candidature giunte in base alla pubblicazione del bando, valuta e premia un luogo che si distingue maggiormente per fattori ad alto contenuto quali l’invenzione, la memoria e la natura. L’edizione 2014, la XXV, è stata assegnata a due villaggi del Podrinje, regione della Bosnia orientale, ai confini con la Serbia: Osmace e Brežani. Questi sono posti su un altopiano sopra Srebrenica all’interno di una geografia balcanica fatta di territorio, confine, vita, lotta e guerre. Si apre un dibattito che vede come attori principali la storia millenaria, la natura bella e aspra, per concludersi nella guerra fatta di territorio, etnie e religione. Il programma della premiazione vede cadenzare diversi appuntamenti sempre nella sede di Treviso. Venerdì 9 maggio, alle ore 18, una conferenza pubblica dedicata ai primi venticinque anni del Premio Carlo Scarpa con relativa inaugurazione della mostra dedicata all’attuale edizione aperta fino a domenica 29 giugno. Il giorno seguente, sabato 10 maggio dalle 9.30 alle 13.30, si tiene un seminario sul luogo premiato presso l’auditorium spazi Bomben della Fondazione, mentre dalle ore 17 dello stesso giorno, presso il Teatro Comunale di Treviso, si tiene la cerimonia pubblica di consegna del Premio 2014. Nel corso dell’anno altre iniziative saranno programmate anche in Al.Ch. Bosnia ed Erzegovina, Trieste, Venezia e Bolzano.

Il progetto “Le strade del vetro”

Fotografia

I Santillana alla Fondazione Cini di Venezia

LA FEMMINILITÀ A PALAZZO FORTuNY

I

L

a festa della donna ha coinciso con l’inaugurazione della primavera femminile a Palazzo Fortuny di Venezia. Fino al 14 luglio è possibile visitare cinque esposizioni corrispondenti a rispettivi universi femminili artistici: Dora Maar “Nonostante Picasso”, AnneKarin Furunes “Shadows”, Ritsue Mishima “Tras Forma”, Barbara Paganin “Memoria Aperta” e dalla collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia”. La mostra “Dora Maar. Nonostante Picasso” ruota attorno alla seconda parte del titolo, in quanto Henriette Theodora Markovitch (Parigi, 1907-1997), conosciuta come Dora Maar, è inquadrata a livello artistico come l’amante di Pablo Picasso, ma nella maggioranza dei casi non si parla mai della produzione artistica. Quindi “nonostante” la frequentazione del padre del Cubismo, la Maar ha un interessante percorso nella fotografia. Infatti fu grazie al critico Marcel Zahar e successivamente a Emmanuel Sougez come consigli tecnici, che studia fotografia all’École de Photographie de la Ville de Paris, dopo aver frequentato l’École et Ateliers d’Arts Décoratif e l’Accademia di André Lhot. Qui conobbe

anche Henri Cartier-Bresson. A livello espositivo è dato risalto alle fotografie che nascono dalla collaborazione con Pierre Kéfer, anche se sono state scattate interamente da Dora. Sono impressi scenari e luoghi di vita, come per esempio l’infanzia, i vagabondi, la povertà, le fiere, i mercatini e il negozio di tatuaggi. Un’interessante esposizione dunque che mette in risalto l’Arte della Maar nonostante la frequentazione di “quell’uomo li”. Proseguendo il percorso con le altre mostre, Anne-Karin Furunes (1961) “Shadows” esplora sempre con la fotografia l’introspezione della persona ritratta creando una forma incorporea riducendo l’immagine nella scala pixel, invece Ritsue Mishima (1962) “Tras Forma” con il vetro cattura e irradia luce ispirandosi alla natura, mentre Barbara Paganin (1961) “Memoria Aperta” con i suoi gioielli, composti di elementi esterni quali oggetti, miniature di ritratti e animali, si fonde nell’alta gioielleria. Conclude la collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia” che propone una raccolta di fotografie scattate da artiste divise tra ‘800 e ‘900. Al.Ch.

l progetto denominato “Le strade del vetro” condotto dalla Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung pone l’attenzione sull’arte vetraia del Novecento, puntando ed evidenziando le svariate potenzialità su questa nobile e antica espressione artistica. Dopo le interessanti passate esposizioni si pone ora l’accento mettendo in dialogo, con relativo confronto, due artisti che sono fratello e sorella. “I Santillana – Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana” è la mostra che fino al 3 agosto, all’isola di San Giorgio di Venezia, indaga le produzioni dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana. Entrambi sono discendenti di una dinastia di maestri vetrai, il cui padre da un lato fu Ludovico Diaz de Santillana e dall’altro il nonno fu Paolo Venini. Quasi 130 lavori suddivisi tra oggetti, sculture e opere in vetro narrano produzioni che partono dagli anni Ottanta per arrivare a una serie ideata appositamente per la mostra. Percorsi e approcci artistici diversi che si uniscono nel nome di famiglia, ma che indicano produzioni artistiche personali. A livello espositivo il corridoio centrale del corpus crea un incontro artistico tra Laura e Alessandro producendo similitudini e dissonanze nel modo di espressione a livello vetraio. Martin Bethenod, dopo due anni di lavoro come curatela, parla di “un corpus che compone una sorta di doppio ritratto in movimento dei due artisti. Questa grande strada, che privilegia i registri dinamici della temporalità, del confronto fra i due artisti, della diversità delle

vocazioni d’uso, dell’importanza del contesto e della storia personale, è la vera spina dorsale della mostra e l’attraversa da parte a parte. Seguendo un principio mnemonico e della libera associazione, vetrine e ripiani accostano lavori di periodi differenti e soprattutto di vocazione molto varia. Fonti d’ispirazione, disegni, fotografie”. Dunque, una mostra ad alto contenuto artistico sicuramente da visitare per un’arte del vetro sempre viva. Al.Ch.


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Cultura provinciale 17 31 Ai Musei Civici fino al 20 luglio Con i loro 11 km di sviluppo sono il più grande monumento di Padova

Mura rinascimentali da scoprire

museo antoniano

Cinque secoli di storia per la fortificazione in parte sotterranea ora svelata dalla nuova mostra

L’esposizione all’interno

di Laura Organte

C

on i loro 11 km di sviluppo, diciannove bastioni e sei porte superstiti, le mura rinascimentali di Padova sono, per dimensioni, il più grande monumento della città. Eppure, complice la vegetazione che in molti tratti le copre, o le edificazioni che nei secoli vi si sono stratificate, è anche il meno conosciuto dagli stessi padovani. Anche per questo motivo, in occasione di un importante compleanno – il quinto centenario – la cinta patavina si è meritata una mostra tutta sua, in esposizione ai Musei Civici fino al 20 luglio. Il 1513 può considerarsi l’anno d’inizio dell’edificazione delle nuove mura di Padova – successive a quelle Carraresi – sotto la guida di Bartolomeo d’Alviano. La città aveva da poco sostenuto con successo l’ultimo degli assedi conseguenti alla sconfitta di Agnadello (1509) contro le forze della Lega di Cambrai. In quell’occasione le mura carraresi erano state riadattate alla meglio grazie al coraggio e all’ingegno di molti, ma con la conclusione del conflitto sul cam-

po si erano create le condizioni per dare forma definitiva, in muratura, alle difese apprestate in forma provvisoria, con opere in terrapieno, nel corso dei quattro anni di guerra. Molto di quanto s’iniziò a realizzare in quell’anno è giunto fino a noi, integrato dalle aggiunte e modifiche apportate nei quattro decenni successivi, e vi sono veri e propri gioielli architettonici, come le due porte del Falconetto, e strutture militari imponenti, che, per la varietà delle soluzioni adottate nel corso del lungo tempo a seguito dell’evolvere delle tecniche di difesa dal fuoco delle artiglierie, offrono un’opportunità unica per poter seguire lo sviluppo dell’architettura militare in un unico luogo. Senza contare la complessa relazione del sistema bastionato con le acque, intese a un tempo come ulteriore fattore di difesa, integrato, e via maestra di comunicazione e vita. Una particolare attenzione è riservata all’illustrazione di quanto delle mura non si vede perché sepolto, casematte e galle-

eventi e mostre

a cura di Laura Organte

TEX WILLER INEDITO Dal 24 maggio al 29 giugno, in esposizione presso la galleria Samonà di via Roma una mostra dedicata a Tex Willer, l’intramontabile ranger creato da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini. Cinquanta opere originali realizzate per gli art books “Il mio Tex – La ballata del West”, “La cavalcata del morto” e “Tex Willer - Il romanzo della mia vita” dell’artista aretino Fabio Civitelli e le illustrazioni e gli acquerelli per Tex l’avventura e i ricordi del senese Giovanni Ticci. La mostra intende raccontare, attraverso opere in parte inedite, il mondo di Tex Willer e dei suoi pards, protagonisti del più lungo successo editoriale italiano (1948-2014).

“LA SCIENCE EN ROSE” Presso il Centro Culturale Altinate, il 29 e 30 maggio va in scena “La science en rose”, un occasione per riflettere sulla rappresentazione della donna nel mondo scientifico. Il programma prevede incontri con esperti centrati su diversi aspetti della questione di genere nella scienza, una mostra sulle grandi figure femminili nella scienza e un’esposizione fotografica dedicata alle donne nella ricerca attuale e, a conclusione uno spettacolo di danza contemporanea dedicato alla scienziata Rosalind Franklin.

“L’IMMAGINE DELLA FORTUNA” Una mostra curiosa e originale, dal titolo “L’immagine della fortuna” sarà in esposizione dal 6 giugno al 6 luglio all’ex macello di via Cornaro. La mostra, presenta al pubblico una collezione privata di oggetti dedicata al maiale, seconda, forse, solo a quella esistente a Stoccarda presso il Museo del Maiale. Il lungimirante possessore di questa collezione è un odontoiatra veneto che da oltre quarant’anni raccoglie oggetti che si rifanno al suino, provenienti da ogni parte del mondo. Tra questi anche opere d’arte realizzate da grandi artisti contemporanei, quali ad esempio Rauschenberg, Nespolo, Cuoghi, Musante, Villeglè, Aubertin, Potenza, Chen Wenling ed altri ancora.

Visite guidate ai tesori artistici della Basilica

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Alle mura cinquecentesche la città dedica un’esposizione rie: interessanti e affascinanti rinvenimenti, come la scoperta di spazi ipogei inesplorati, saranno mostrati al pubblico grazie a filmati realizzati dal Gruppo Speleologico Padovano CAI, in collaborazione con il Comitato Mura e il Settore Edilizia Pubblica del Comune. A fare da controcanto al racconto puntuale della storia delle mura, infine,

un percorso fotografico parallelo ideato da Paolo Coltro: un “commento” personale e originale che suggerisce inedite emozioni. Scopo della esposizione è mostrare e celebrare le mura, ma soprattutto riportarle al centro del dibattito culturale sul futuro della città: non più soltanto come problema urbanistico, ma come nodo identitario e risorsa per la città.

partire dal mese di maggio, al Museo Antoniano iniziano le visite guidate, senza nessun costo aggiuntivo rispetto al biglietto. L’attività, curata da personale qualificato del “Messaggero di Sant’Antonio” si avvale anche della collaborazione di alcuni tirocinanti dell’Università di Padova. Il personale del “Messaggero di Sant’Antonio” accompagnerà i visitatori alla scoperta del Museo in un percorso unico tra i tesori artistici realizzati, nei secoli, per la Basilica e per la Veneranda Arca di Sant’Antonio: dipinti, sculture, paramenti sacri, arazzi, oreficerie. Le visite guidate si svolgeranno il mercoledì e il venerdì (in particolare per le scuole), e il sabato e la domenica alle ore 9.30 e alle ore 11.30. Per ragioni organizzative è consigliata la prenotazione (049.8603236, dal martedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00). L.O.

La novità Le realtà cittadine uniscono le forze per ampliare la propria offerta

Nasce “Teatri Off Padova” alleanza a 5 sul palcoscenico I

teatri padovani si uniscono contro la crisi. È nata ufficialmente la Società Cooperativa di Impresa Sociale “Top Teatri Off Padova”, risultato di un percorso iniziato circa un anno fa, che ha portato Teatro de LiNUTILE, Carichi Sospesi, TPR - Teatro Popolare di Ricerca, Teatro Continuo e Amistad Teatro a lavorare insieme per trovare soluzioni e modalità nuove per rafforzare capacità di comunicazione, promozione ma soprattutto coinvolgimento del pubblico. Promotrici della nuova realtà sono le cinque principali realtà teatrali off che da lungo tempo operano nell’ambito delle attività performative e della formazione in ambito teatrale a Padova con oltre 130 spettacoli sia per adulti che per bambini nelle rispettive sedi e sul territorio, con cui attirano 10 mila spettatori e oltre 1.000 persone che frequentano corsi di teatro. Gli elevati costi di comunicazione e promozione, diventati per molte realtà insostenibili, la riduzione sia del Fus Fondo Unico dello Spettacolo, sia del sostegno che prima potevano garantire gli Enti Locali, hanno suggerito l’idea di unire le forze, investendo sullo sviluppo e aggiornamento delle competenze degli operatori teatrali, sull’inserimento di competenze gestionali, oltre che di nuove figure professionali, nonchè sullo

Con “Top” il mondo teatrale padovano fa un passo in avanti sviluppo di nuovi modelli e strumenti per progettare e orientare le proprie attività. Tutto questo, mantenendo l’indipendenza delle direzioni artistiche. Primo obiettivo della neonata Cooperativa sarà quello di ampliare l’audience: un maggiore coinvolgimento dei pubblici si rifletterebbe, infatti, non solo sugli incassi, ma anche sulla possibilità che altri soggetti economici (dalle imprese alle fondazioni di erogazione) siano indotti a guardare al teatro come ad un’opportunità di marketing. Contemporaneamente la Cooperativa vuole anche rispondere alla necessità di strutturare un’offerta culturale teatrale

cittadina, oggi spesso frammentata e ripetitiva, che non distingue il teatro professionale dall’amatoriale e che non dialoga con la programmazione del Teatro Stabile del Veneto. Si tratta infine di un’opportunità in più per rafforzare l’impatto sociale delle iniziative teatrali, attraverso progetti di teatro in carcere, laboratori di teatro in quartieri periferici della città con persone svantaggiate e con disabilità, progetti di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi di rilevanza sociale, attività con le scuole e corsi di teatro pomeridiani per bambini e ragazzi. Laura Organte


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LO Karate

SPORT in PRIMO PIANO Montagnana Nuovi successi nel golf, nel nuoto e nella danza per l’istituto

la “tiger doJo” si laurea campione d’italia

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a pales Storica impresa della Tiger Dojo Karatè che, al Pala Ferroli di San Bonifacio (VR) si è laureata campione italiana di squadra,nella Federazione europea karatè e arti associate, nel corso della Finale dei campionati nazionali. E’ la prima volta in assoluto che questo prestigioso titolo approda in veneto, a firmare l’impresa il team della Tiger Dojo La gioia degli atleti premiati con le scuole di Due Carrare, Pernumia, Galzignano e Torre, che l’ha strappato alla leggendaria società milanese Ninjitsu Limbiate che lo deteneva da 18 anni consecutivi. Ben 700 gli atleti partecipanti in rappresentanza di 56 società da tutta Italia, di seguito i nomi degli atleti che hanno vinto il titolo tricolore individualmente, e i piazzati che hanno contribuito al punteggio di squadra: campioni italiani assoluti nel Kata Emanuele Dal Compare, Nicholas Galante, Alessandro Turchetto, Alessandra Galante, Serena Toninello, Elena Stuparich, Sabrina Toffanin, Anna Eberrini, Gaia Masiero, Costanza Finotti, Jessica Zaggia, Laura Sessa, Valentina Pinton e Giulia Frison; Medaglia d’argento per Nicola Tasinato , nicola Lazzarin, Sofia Bassan, Laura Camporese, Costanza Finotti, Denis Zoccarato, Federico Gennaro, Letizia Naji Hajar e Domitilla Di Bella. Terzo gradino del podio per Davide Pastore, Anna Castello, Alessia Sartore e Caterina Martin; quarto posto per Celeste Bregantin, Daniele Barcari e Michael Scapin Morga. Campioni italiani nel Kumite: Elena Todaro + 68 kg juniores, Samuele Donato e Marco Bergamin; argento per Mattia Cabrele, Alessandro Gostini, Elena Todaro+ 68 kg seniores; terzo posto per Jessica Zaggia e quarto per Gianfranco Galante. Walter Lotto

Studenti sempre sul podio

di Nicola Cesaro

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uovi successi per le squadre sportive dell’istituto “Jacopo da Montagnana” guidate dal professor Alessandro Saoncella. Nella fase provinciale delle competizioni di golf riservate alle scuole superiori, che si è svolta il 24 aprile scorso, la formazione composta da Giulio Carazzolo, Alessandro Chemello, Elisa Cotronea, Alberto Girardello, Gianmarco Nalin, Nicolò Salmistraro e Veronica Trentin delle terza Liceo Scientifico ha conquistato il secondo posto a un solo punto di distacco dai primi del Liceo Nievo. Nella classifica individuale allievi, Carazzolo ha inoltre ottenuto il primo posto assoluto con un percorso perfetto. L’istituto ha anche vinto il terzo premio alle Olimpiadi della danza che si sono svolte a Padova il 5 aprile scorso. Con una coreografia ispirata alla Famiglia Addams le ragazze di Montagnana hanno riscosso il plauso del pubblico e della giuria per originalità e efficacia nell’esecuzione. Il progetto, coordinato dalla professoressa Bazzani, ha richiesto alle alunne appartenenti a

La squadra di nuoto ritira il nuovo premio diverse classi dell’istituto mesi di prove sotto la guida di una docente esperta. Dall’erba e dal parquet all’acqua la scuola montagnanese non conosce poi ostacoli. Nei campionati regionali di nuoto, tenuti il 23 aprile a Rovigo, la squadra dello Jacopo, dopo il primo posto nella fase provinciale, è arrivata terza al termine delle sei competizioni individuali e a squadre previste dal programma. Un bronzo che pesa notevolmente e che si aggiunge alla fila di successi inanellati dai giovani atleti della scuola murata. Anche quest’anno l’istituto di via Luppia Alberti aveva infatti conquistato il primo posto nella classifica per squadre del-

la categoria allievi alla fase provinciale dei campionati studenteschi creando il vuoto alle proprie spalle. Nella piscine C.S. Plebiscito a Padova, mercoledì 26 marzo, sempre con la guida del professor Saoncella il gruppo ha ottenuto i seguenti piazzamenti: primo posto nelle staffette 4x50 (con Mattia Franchini, Nicola Carrirolo, Nicholas Fassio, Stefano Raimondi, tutti di 2AS) e 6x50 (anche con Luca Canevarolo di 1AS e Alesandro Chemello di 3AS), primo posto per Raimondi nei 50 farfalla, secondo posto nella rana per Fassio, secondi Franchin e Carrirolo rispettivamente nei 50 stile libero e nei 50 dorso.

ESTE. Mobilitata la nutrita pattuglia di atleti di ogni età

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opo l’attività invernale in palestra, svolta senza affanni per mettere in evidenza i valori socializzanti e formativi dello sport, è partita la 49ma stagione agonistica per il club ciclistico di Este con allenamenti su strada per i più grandi, e sulla pista di atletica del patronato del Redentore per i più piccoli. Il direttivo, presieduto da Stefania Paluello ha diramato i nomi di tecnici e atleti che cercheranno di emulare le gesta di illustri predecessori passati al professionismo, quali Fabrizio Verza e Massimo Graziato e delle più recenti promesse sbocciate con le livree giallorosse, Stefano Salmistraro ora Juniores, con la maglia della Work Service Brenta e del pari categoria Riccardo Verza, figlio di Fabrizio, accasatosi alla veronese Contri. Alberto Barbirato diesse e Sandro Mazzetto accompagnatore, saranno i tecnici dei Giovanissimi, dove si registra il tesseramento di una mini ciclista, Giorgia Zogno, un inconsueta novità che mancava da tanti anni. Alberto De Mori, Edoardo Leonardi, Davide Pistore, Pietro Zogno, Lorenzo Ponzin, Marco Boraso e Alberto Fogo gli altri atleti che esordiranno il 6 aprile a Bovolone (Vr). Nella categoria esordienti, diretti dai tecnici Michele Pegoraro, Luciano Chiodin e dall’accompagnatore Davide Raise grandi aspettative per Nicola Graziato, fratello di Massimo, da cui si attende uno squillo vittorioso, Samuele

Menesello, Gabriele Paiola e Nicola Peloso completano la squadra. La folta pattuglia degli allievi, con la formazione sorella denominata EsteBosaro, presieduta da Marco Zancanella, sarà seguita in ammiraglia dai diesse Maurizio Degli Stefani, Gianfranco Pizzardo e dall’accompagnatore Mirvano Mazzetto, e punterà su Filippo Bottin e Matteo Scarietto per le gare impegnative, le ruote veloci sono Nicolò Tessari e Federico Veronese, a completare l’organico tutti ragazzi al primo anno nella categoria: Fabio Formenton, Nicolò Milani, Edoardo Pavan, Matteo Peloso, Fabio Saltarin, Daniele Suin e Francesco Zancanella. Riccardo Bertazzo è invece tesserato per il Cc Este. Sono con il gruppo anche i cicloamatori: Massimiliano Moretto, Tiziano Salmistraro, Giovanni Milani, Marco Bortolato e Antonio Santinello. In campo organizzativo programmati tre eventi che si svolgeranno in estate, i consueti “Primi sprint” in centro ad Este, una notturna in zona industriale e una gimkana Mtb in patronato Redentore nell’ambito delW.L. la festa dello sport.


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10 Sì, viaggiare 34 FRANCIA

L’ISOLA DA SECOLI DIFENDE CON ORGOGLIO LA PROPRIA IDENTITÀ LINGUISTICA E CULTURALE E SI PROPONE CON ORIGINALITÀ AL TURISMO BELLISSIME SPIAGGE, PORTICCIOLI NATURALI MA ANCHE BORGHI ARROCCATI SULLE MONTAGNE DALLA NOBILE BASTIA ALL’ARCIGNA CALVI PASSANDO PER LA DELIZIOSA SAINT FLORENT E ATTRAVERSANDO IL DÉSERT DES AGRIATES GRANDI VINI A PATRIMONIO, PRIMA DOC CORSA E RARITÀ BOTANICHE AL PARC DE SALECCIA

Fieramente Corsica V

icina fisicamente, ma anche culturalmente. La Corsica, basta guardare la carta geografica o ascoltare chi parla il corso, ha saputo conservare un forte legame con l’Italia, o quanto meno con l’area culturale della nostra penisola. Tutto ciò nonostante i quasi due secoli e mezzo di appartenenza alla Francia, annessione che allora fu favorita dallo disfacimento della Repubblica di Genova, a cui l’isola apparteneva fino al 1768 (l’anno precedente alla nascita di Napoleone in quel di Ajaccio). Prima ancora alla guida dell’isola c’erano stati i Pisani. Questa forte identità, orgogliamente corsa, è uno degli aspetti che colpiscono subito il visitatore dell’isola, mettendo in evidenza il fatto che la Corsica, seppur abbia fatto del turismo internazionale la maggiore fonte del proprio reddito, non ne ha mai venduto l’anima. Basta notare come anche i centri turistici più conosciuti si siano sviluppati seguendo dei modelli propri, salvaguardando i tratti caratteristici della propria diversità. Che i corsi siano gente tosta lo si coglie anche da come ti invitano a pronunciare i nomi delle città senza il ben noto accento finale alla francese: Bastia e non Bastià, Calvi e non Calvì, Bonifacio e non Bonifaciò. Ora il corso è diventato anche materia scolastica, lo imparano i bambini e i ragazzi a scuola. Un modo per perpetuare un patrimonio di cultura e di tradizioni locali di cui la gente dell’isola va fiera e che i francesi mostrano di saper rispettare. Un viaggio in Corsica, specie se si arriva a bordo dei traghetti della Corsica Ferries (inconfondibili per via quello sgargiante colore gialloblù), inizia da Bastia, ex cittadella genovese, città dalle alte case con le finestre colorate che guardano il mare. Città dinamica, capitale commerciale dell’isola, ma anche scrigno di quartieri antichi, uno dei

IL TRAGHETTO-HOTEL

NELLA FOTO DI COPERTINA UNA SUGGESTIVA IMMAGINE DI SAINT FLORENT E DUE SCORCI NATURALI NELLA STESSA ZONA. QUI SOPRA: UNA VEDUTA DELLA CITTADELLA FORTIFICATA DI CALVI. SOTTO, DA SINISTRA: UN’INSEGNA DI TONO INDIPENDENTISTA IN CENTRO A BASTIA, PRODOTTI DELLA GASTRONOMIA DELL’ISOLA, LA VERGINE DELLA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA A CALVI VESTITA A LUTTO IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA SANTA (ALLE SPALLE IL CROCEFISSO COPERTO IN ATTESA DELLA PASQUA), UN DETTAGLIO DEL GIARDINO BOTANICO DI PARC SALECCIA IN BALAGNE E UNA VEDUTA DAL MARE DELLA CITTÀ VECCHIA DI BASTIA

quali di recente è stato salvato dalle demolizioni di un ambizioso piano urbanistico per effetto di una largamente condivisa protesta popolare. Dal molo “du Dragon” si ha una splendida vista sul porto. Nella parte alta della città (TerraNova) svetta ancora l’Antico Palazzo del Governatore. In città vissero Honoré de Balzac e il generale Hugo, con il figlio Victor che poi divenne un grande scrittore. La grande piazza Saint Nicolas, costeggiata da alti platani, è il cuore pulsante della città. Vi si affacciano tanti locali che offrono la possibilità di degustare alcune specialità corse: trippa bastianese, zucchine e sardine con brocciu, aziminu (zuppa di pesce) e diversi prodotti del mare. Le chiese da sole meritano una sosta a Bastia, alcune sono state rese grandi dall’opera instancabile delle confraternite. Il secondo fine settimana di luglio, il porto vecchio di Bastia rivive i fasti di un’antica cerimonia: il passaggio dei poteri fra i governatori nominati da Genova. Alle 21 il vecchio governatore lascia il mastio per accogliere il suo successore a bordo della galera d’onore. Calvi è l’altra grande città del nord dell’isola: fu l’unica fra le piazzeforti corse a non cadere durante l’assedio inglese del 1793, appoggiate da Pasquale Paoli. Oggi nella cittadella che domina la città ha ancora sede una

Originalissima la proposta di Corsica Ferries: la possibilità di trascorrere dei weekend sfruttando la nave sia come traghetto per il collegamento fra l’Italia (ovvero il porto di Savona-Vado) e Corsica (Bastia) che come albergo. Con il vantaggio di avere al seguito la propria auto per poter girare l’isola per due o tre giorni, rientrando per il pernottamento nella nave ancorata in porto. Una formula nuova, che sta incontrando un certo successo. I prezzi sono abbordabilissimi e variano dal livello della cabina che si sceglie. I ristoranti di bordo sono rinomati per la qualità della cucina. Le navi della compagnia che ha per simbolo la testa di moro bendata sono la location ideale anche per riunioni di lavoro, eventi e convegni. www.corsicaferries.com

guarnigione della Legione straniera. La città è adagiaata su una rada luminosa che si staglia in un panorama di monti severi (sullo sfondo la neve si nota fino a primavera inoltrata). Calvi è il capoluogo della Balagna. Per la sua posizione e il suo clima richiama anche un turismo nautico internazionale di alto livello. La spiaggia si estende su 6 km ed è orlata di pini a ombrello. Un monumento ricorda che anche qui è nato... Cristoforo Colombo. Ma allora la città era genovese e la circostanza diventa plausibile. Molto sentite in questa città le manifestazioni religiose durante la Settimana Santa di Pasqua. Vengono anche distribuiti i canistrelli, dei dolci tipici locali. Da vedere la chiesa di San Giovanni Battista con i suoi preziosi interni. Nella Balagne da vedere anche i borghi di Sant’Antonino, da cui si ha una vista strordinaria, e di Pigna, con i suoi piccoli laboratori artigianali. Da non perdere il giardino botanico “Parc de Saleccia” che si trova in una suggestiva area lungo il litorale. Presenta la flora della macchia corsa e mediterranea, con varietà rare provenienti da più parti del mondo. Selvaggi e impreziositi da una natura incontaminata i panorami nel cosiddetto “Desert des Agriates”, paradiso degli escursionisti in moto. Infine Saint Florent (San Fiurenzu in corso), villaggio

di mare che sorge alla foce del fiume Aliso. E’ chiamata non a caso la Saint Tropez della Corsica per la bellezza della rada e del porticciolo naturale. Anche qui l’abitato è dominato dalla cittadella fortificata (creata dai genovesi nel 1439). Da vedere anche la cattedrale di Santa Maria Assunta (du Nebbio). Nella zona di Saint Florent sorge la zona vinicola di Patrimonio, la più pregiata della Corsica, tanto che è stata la prima dell’isola a meritarsi l’AOC (la Doc francese). Una strada dei vini invita a conoscere il Moscato, i rossi, i bianchi e i rosè locali. Una ventina i produttori in attività. Soste consigliate: a Bastia il ristorante “Le Cosi” sul lungomare; a Saint Florent l’Hotel La Roya, il cui ristorante si fregia di una stella Michelin; a Cateri (sulla strada per Calvi) da “Chez Leon”, trattoria specializzata in tipicità corse; a Calvi l’Hotel Abbaye e il ristorante del lussuoso complesso “La Signoria”, l’ex residenza di campagna dei Michelin (quelli degli pneumatici) ristrutturata dalla famiglia Ceccaldi e trasformata in una dimora di charme. Da non perdere in Corsica i salumi e i formaggi. Sono straordinari e frutto di lavorazione artigianale. Info: www.rendezvousenfrance.com ; www.bastiatourisme.com ; www.calvi-tiurisme.com e www.balagnecorsica.com ; www.visit-corsica.it


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36 Concerti e non solo 1112 in veneto A Padova

al gran teatro geoX di padova arrivano BEN HARPER - 9 maggio 2014 YES - 17 maggio 2014 RITA PAVONE - 24 maggio 2014 LISA STANSFIELD - 28 maggio 2014 (geoxino) TORI AMOS - 4 giugno 2014 BILLY IDOL - 10 giugno 2014 CHICAGO - 28 giugno 2014 A Piazzola sul Brenta

HYdrogen festival NEGRAMARO - 6 luglio 2014 ROBERT PLANT + North Mississippi Allstars - 14 luglio 2014 JAMES BLUNT - 15 luglio 2014 SCORPIONS - 18 luglio 2014 ELISA - 25 luglio 2014

mille e ancora mille... pagina a cura di graziano edi corazza

eventi

parliamo di artisti veneti

SUZANNE VEGA il 18 luglio 2014 Al FESTIVAL del CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) arriveranno: 24 giugno 2014 ARCADE FIRE 2 luglio 2014 SOUNDGARDEN 16 luglio 2014 ARTIC MONKEYS Sguardo a Nordest a TRIESTE Stadio N. Rocco PEARL JAM il 22 giugno 2014 JOE SATRIANI il 4 luglio 2014 Festival GRADO Lungomare a TRIESTE Piazza Unità il 9 luglio 2014 la “leggenda” dei CREEDENCE C. R. JOHN FOGERTY tutte le info: www.ecoveneto.it. www.tuttoeventitalia.it

Verona

FESTIVAL SHERWOOD DI PADOVA STADIO EUGANEO 11 LUGLIO 2014

Al VERONA FOLK FESTIVAL farà una tappa: a Villa Venier di Sommacampagna

FESTIVAL - CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) 18 LUGLIO 2014

verona folK festival

afterHours in concerto con “Hai paura del buio tour”

U

Le date venete degli Afterhours questa estate: 11 luglio a Padova e 18 luglio Villafranca (Vr)

na ricorrenza strana per gli Afterhours di Manuel Agnelli. Solitamente le ricorrenze di un fatto eccezionale o straordinario si fanno al decennale, ventennale, venticinquesimo... Un mese e mezzo fa nel trevigiano sono venuti a ripresentare dopo 17 anni dalla sua pubblicazione il monumentale “Hai Paura Del Buio?”. E questa estate tornano nel Veneto con altre due date. Una allo stadio Euganeo di Padova il 11 luglio ed una al castello di Villafranca il 18 luglio. “Hai Paura Del Buio?” del 1997 è il secondo album cantato in lingua italiana dopo il precedente “Germi” (1995) dal leader Manuel Agnelli. “Hai Paura Del Buio?” nasce dopo la fine dell’etichetta Vox Pop che portò gli Afterhours senza casa discografica. Manuel Agnelli racconta nelle interviste del tempo di aver registrato tutte le 19 tracce dell’album riempiendosi di debiti. Questo disco voleva rappresentare un ultimo pungente, sarcastico saluto, musicando una realtà maligna... Fu la Mescal ad accettare il lavoro. Dopo questo album, il bassista Alessandro Zerilli abbandonerà il gruppo. “Hai Paura Del Buio?” è il migliore album del gruppo; proprio grazie ad esso gli Afterhours verranno eletti la band più significativa della scena indie rock italiana. È l’opera più completa degli Afterhours, nella quale si fondono punk, hardcore punk, pop rock, post grunge, ballate elettriche; si caratterizza per la capacità di misurarsi con generi e sonorità differenti. I testi sono ironici, irriverenti. In “Hai Paura Del Buio?” l’alternative rock (non a stelle e strisce) finalmente tricolore è capace di misurarsi con energia, candore, rifiuto, ironia, rabbia, con le deflagrazioni ed irriverenze dell’indie mondiale (poi inglobato da MTV e Majors). Il disco odora anche di Nirvana, Pixies, Sonic Youth, e strambi episodi cantautorali. “Hai Paura Del Buio?” è stato unanimemente riconosciuto il cd più bello ed interessante degli ultimi venti anni ed il capolavoro delle etichette discografiche indipendenti. Nel luglio 2013 “Hai Paura Del Buio?” dà il nome ad un festival culturale itinerante promosso dagli Afterhours. L’11 marzo 2014 è stata pubblicata dalla Universal Music un’edizione speciale di “Hai Paura Del Buio? contenente la versione rimasterizzata dell’album originale (Remastered) ed un nuovo CD che vede coinvolti diversi artisti di spicco della musica italiana ed internazionale, che hanno collaborato con gli Afterhours per reinterpretare tutti i brani che compongono l’album e proporre al pubblico una versione nuova e particolare (Reloaded). Dopo tanti anni di gavetta e centri sociali gli Afterhours si troveranno davanti oggi in questo tour anche quelli della nota frase contenuta in “Sui Giovani D’Oggi Ci Scatarro Su”, nella quale viene distrutta a parole una intera fetta generazionale, quella del “Come pararsi il culo e la coscienza è un vero sballo / sabato in barca a vela, lunedì al Leoncavallo”, colpendo al cuore l’ostentata borghesia giovanile che venerava la facciata innocua e superficiale dell’underground musicale. Ieri con Vox Pop, poi con Mescal, oggi con Universal. Di strada questi ragazzi ne hanno fatta parecchia e... se avessero accettato la Geffen statunitense anni fa: oggi sarebbero una band planetaria!

occasione del lancio del nuovo album “il viaggio” uscito il 22 aprile 2014 il duo veronese sonoHra protagonista di una irripetibile “impresa” artistica internazionale

“I

l Viaggio” è il titolo del singolo uscito il 4 aprile 2014 e l’omonimo album è uscito il 22. Sabato 12 Aprile, alle 11.30 in Piazza Duomo a Milano, i fratelli Fainello e l’artista cinese Li Wei hanno volteggiato nel cielo di Milano tra funi, pedane e cavi. Come da consuetudine nelle sue famosissime opere, l’artista ha immortalato la speciale esibizione rendendola un magico scatto fotografico. L’evento, patrocinato dal Comune di Milano‚ dalla Direzione Cultura e Settore Spettacolo‚ ha portato per la prima volta nella storica piazza Li Wei, che ha prestato la sua genialità per l’inedita fusione tra musica e arte. Ed è proprio un’opera di Li Wei, “Balloons 2”, quella che i Sonohra hanno scelto come immagine di copertina del loro nuovo album (in collaborazione con la “Biennale Italia Cina”, ARTantide‚ Sandro Orlandi). L’ALBUM “IL VIAGGIO” DISPONIBILE DAL 22 APRILE 2014 Un progetto discografico maturo, caratterizzato da una composizione melodica orecchiabile ma allo stesso tempo estremamente ricercata. Un disco che segna il ritorno dei Sonohra, frutto di un anno di lavoro in studio, in equilibrio tra musica folk, sperimentazione, linguaggio rock ed universo britpop, dove si riconosce un prepotente ritorno delle chitarre acustiche che si sposano perfettamente con i riffs di chitarra elettrica. Ricerca, anche, nelle armonizzazioni vocali e negli arrangiamenti delle varie voci, per un album che si avvale d’importanti collaborazioni: Enrico Ruggeri ha firmato il testo del primo singolo “Il Viaggio” ed i Modena City RamNella foto in alto gli attuali blers, insieme ai Sonohra, lo hanno eseguito in studio, mentre l’autore del musical Sohnora, sotto la copertina “Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo” Vincenzo Incenzo ha scritto il testo del disco di “Incantevole”. Dieci i brani, più una traccia in esclusiva su iTunes. I testi, ad esclusione de “Il Viaggio” e di “Incantevole”, sono stati scritti da Luca, mentre gli arrangiamenti e le musiche curati da Diego. Le immagini del booklet e del retro copertina sono del fotografo Guido Harari, che ha immortalato i più grandi artisti del rock. Il mastering è curato dal grande Greg Calbi, che ha lavorato con il meglio della musica folk e d’autore mondiale - da Bob Dylan a Bruce Springsteen‚ e da Steve Fellone, presso i prestigiosi Sterling Sound di New York. Prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente Believe Digital, leader mondiale della distribuzione digitale, che sbarca anche nel mondo del mercato fisico‚ il disco è stato distribuito in tutto il mondo nello stesso giorno. Oltre 700.000 i fans in attesa dell’uscita del disco. I numeri: solo su Facebook sono più di 400.000 gli ammiratori, su Twitter più di 25.000 i followers. I sostenitori non sono solo italiani ma vengono anche dalla Germania, Messico, Argentina, Brasile, Stati Uniti, Colombia, Perù e Cile. Quest’estate i Sonohra porteranno il nuovo album in tour.

esce a maggio “un fedele ritratto” il nuovo album del trevigiano giorgio barbarotta

P

er pubblicarlo il cantautore trevigiano sceglie ancora una volta la strada dell’artigianato puro autoproducendosi e chiamando a raccolta la sua squadra di fedelissimi: Nicola “Accio” Ghedin, batteria (Estra, Giulio Casale), Stefano Andreatta, basso (Manodopera, Wharthey), Giulio Moro, chitarra (El Deyma) e l’ausilio live di Angelo Michieletto, chitarra. Dodici canzoni inedite per un lavoro strutturalmente incentrato sulla forma canzone, ma stilisticamente improntato alla ricerca lirica, sonora, ritmica. Barbarotta insiste sulla coesistenza tra linguaggi diversi proponendoci un cd (il quinto a suo nome) quanto mai personale, autarchico e ricercato, ricco di molteplici sfumature musicali e difficilmente catalogabile. Poesia, rock elettrico, cantautorato folk, amosfere jazzy, un pizzico di psichedelia ed elettronica. L’album apre con “Sbotta”, grido di denuncia contro il malcostume in tempo di crisi, prosegue con il singolo “Camerino al neon”, romantico elogio del quotidiano; è poi la volta di “La roba da buttare”, suggestivo e ipnotico ritratto d’ambiente, e di “Portami a casa”, originale ed incalzante odissea notturna; “L’eclissi di sole” è liquida, sommessa ed intimista, “Come un principio d’estate” è un elegiaco omaggio alla leggerezza estiva ed alla giovinezza, “Gratia Dei” è una una preghiera ed invocazione al sacro, “L’ancora e la deriva” è una allegoria sul connubio indissolubile tra stabilità e fuga, tra noto e ignoto, “Tutti giù per terra” è un sarcastico ed attualissimo scioglilingua pessimista, “Nuovamente liberi”, sprona alla consapevolezza del rapporto tra tempi moderni e libertà, “Stelle e strisce” è uno spudorato diario di viaggio USA; chiude infine la tracklist l’onirica “Echi di Tokyo”, omaggio al volo ed alla connessione tra mondi, popoli, culture. L’album, registrato e prodotto al Virtual Studio di Treviso da Andrea De Marchi (Tolo Marton, Quarto Profilo) è disponibile in versione cd fisico ed in digitale: info al sito www.giorgiobarbarotta.it. GIORGIO BARBAROTTA Cantautore atipico, nasce a Treviso nel 1972. Fonda nel 1995 la rock band Quarto Profilo con cui incide 4 albums. Nel 2003 intraprende la carriera solista. Pubblica dal 2005 ad oggi i cds “Schegge (di vita propria)”, “In centro al labirinto”, “Verso est”, “Snodo”, tutti albums di canzoni proprie, prodotti col marchio GB Produzioni. Propone un originale connubio tra canzone d’autore, rock e folk. Intensa da sempre l’attività live con la sua band con oltre 500 date all’attivo, tra cui un tour di dieci concerti nel 2009 da Pechino a Shanghai oltre a 2 tour in Austria, e 2 nei Balcani. Diversi i riconoscimenti ricevuti in ambito musicale e letterario a livello nazionale, le compilations e le collaborazioni artistiche, anche in veste di produttore. Ha pubblicato il libro “Tra le pieghe del giorno” (Ed. Vianello) 2007 e “Era Venere” (Ed. Happy Leader) 2009, raccolte di poesie e racconti.


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Benessere 8 Benessere 38 >> Utile l’esperienza degli Alzheimer Caffè sia per i pazienti che per i familiari

Alzheimer, la malattia che cancella ricordi e vita Una patologia sempre più diffusa, con 80mila nuovi casi, soltanto in Italia, ogni anno. Dalla Regione promessi nuovi centri di sollievo di Germana Urbani

S

ono circa 65mila le persone malate di Alzheimer in Veneto e nell’80% dei casi esse ven-gono assistite dai propri familiari, a casa. Ma questa non è una malattia come altre, i ma-lati sono spesso difficili da accudire. Alcuni diventano violenti, altri perdono le coordinate spazio-temporali, si perdono se escono da soli, dormono di giorno e sono attivi la notte. L’Alzheimer è ancor oggi una malattia di cui non si parla abbastanza, nonostante i dati mondiali la descrivano come una patologia sempre più diffusa, con 80mila nuovi casi, sol-tanto in Italia, ogni anno. Sarà per la scarsa informazione e i pochi servizi erogati dalle Ulss, le famiglie che si tro-vano a conviverci spesso si sentono abbandonate. La Regione Veneto sembra aver accolto le richieste sempre più urgenti delle famiglie tanto che, durante un incontro sull’esperienza dei centri di sollievo sul territorio dell’Ulss 8, l’assessore regionale Remo Sernagiotto ha annunciato un nuovo piano regionale. Entro il 2014, ha spiegato, in tutte le Ulss del Veneto, sarà dato il via all’apertura di centri di sollievo su modello di quello di Riese Pio X. Qui, nel 2011, è stato aperto il primo di questi cen-tri, che il Progetto Regionale Sollievo vorrebbe estendere a tutto il territorio veneto. A seguire le persone con demenza, per qualche ora e/o giorno alla settimana, saranno educatori, psicologi e volontari preparati. E avverrà in luoghi pensati per attività mirate e sostenuti dall’unione di organizzazioni no-profit, operatori socio-sanitari e istituzioni locali. Certo non può essere delegato tutto al privato sociale, anche se quasi tutto quel che ora c’è viene da lì. Come ad esempio l’esperienza degli Alzheimer Caffè, a volte solo punti di ritrovo, altre volte centri di assistenza realizzati dall’Associazione familiari malati di Alzheimer (Afma) grazie a bandi nazionali o a risorse private. Ce ne sono diversi nel trevigiano e in altre province, come Rovigo e Verona. “Gli Alzhei-mer Caffè sono spazi dove i malati e i loro familiari possono fruire di incontri

periodici e strutturati e beneficiare di servizi di assistenza - spiega Giorgio Pedron, presidente dell’A-fma -. La fragilità di chi viene colpito da queste patologie e il peso di cui devono farsi carico i familiari verranno, seppur parzialmente, alleviati offrendo ai malati attività di ricreazione e di riabilitazione cognitivo-psicomotoria”. La ricerca, comunque, non smette di indagare su questa patologia invalidante nel modo più triste, visto che ruba al malato i propri ricordi, la propria personalità, la propria vita. Tra le altre, una recente ricerca dell’University of Maryland School of Public Health (Usa) pubblicata su ‘Frontiers in Aging Neuroscinece’, rivela che l’attivita’ fisica puo’ preservare in salute l’ippocampo nelle persone a rischio di sviluppare l’Alzheimer. Questa azione sull’ippocampo, che svolge un ruolo importante nella memoria a lungo termine ed e’ una delle prime zone a soffrire dei danni provocati dalla demenza, e’ fondamentale per ritardare il declino cognitivo e la comparsa dei sintomi della demenza nei soggetti con un rischio genetico. Questa parte del cervello ha l’aspetto di un cavalluccio marino, da qui il nome ippocampo, ed e’ situata nel lobo temporale del cervello. Un suo restringimento e’ spia dell’inizio del processo neuropatologico dell’Alzheimer. “Abbiamo una buona notizia nella lotta all’Alzheimer - spiega Carson Smith, autore della ricerca - l’attivita’ fisica puo’ offrire una protezione all’ippocampo dalla neurodegenerazione associata a quei soggetti che hanno un rischio genetico di incorrere nell’Alzheimer. Questo - aggiunge - significa che forse possiamo ritardare il declino cognitivo e la comparsa dei primi sintomi di demenza in questi individui”. Smith e i suoi colleghi hanno seguito per 18 mesi quattro gruppi di anziani sani con un’età compresa tra i 65 e gli 89 anni misurando il volume del loro ippocampo usando una risonanza magnetica. I gruppi sono stati classificati sia per il basso o alto rischio di Alzheimer, che per la loro buona (o scarsa) attività fisica. Ebbene, di tutti e

quattro i gruppi studiati so-lo quelli ad alto rischio genetico per l’Alzheimer, che pero’ non facevano sport, hanno avuto una diminuzione del volume ippocampale (pari al 3 %) nei 18 mesi della ricerca. Tutti gli altri gruppi, compresi quelli ad alto rischio per

l’Alzheimer, ma che erano fisicamente attivi, hanno mantenuto il volume iniziale del loro ippocampo. “Al momento non ci sono trattamenti indicati in grado di preservare il volume dell’ippocampo nei soggetti che possono

prevenzione pesce e frutta secca: veri alleati

A

nche la dieta può aiutare a prevenire la malattia di Alzheimer. Il pesce, la carne di pollo e la frutta secca oleoginosa come le nocciole, le mandorle o le noci sono alimenti che contengono acidi grassi polinsaturi omega-3, e che hanno la capacità di ridurre i tassi sanguigni della proteina beta-amiloide che è associata ai problemi di memoria e alla malattia di Alzheimer. La buona notizia viene da uno studio effettuato da ricercatori della Columbia University, a New York, e pubblicato su Neurology. Nello studio sono stati inclusi 1.219 newyorchesi con più di 65 anni di età, senza turbe cognitive. Gli si è chiesto di compilare un questionario molto dettagliato sulle loro abitudini alimentari. Un anno e mezzo dopo sono stati sottoposti a un prelievo di sangue che ha misurato il livello della proteina beta-amiloide. E’ utile ricordare che mentre è assai difficile misurare i depositi di proteina beta-amiloide nel cervello, è facilissimo dosarla con un esame del sangue. I ricercatori hanno rilevato che più un individuo consuma omega 3, più sono bassi i tassi di proteina beta-amiloide nel sangue. Lo studio ha anche tratteggiato una specie di menu: gli omega 3 consumati provenivano per lo più da pasti a base d’insalata, pesce, frutta, carne di pollo, margarina. Invece gli altri alimenti sottoposti al test non sembrano avere alcuna influenza sul tasso di proteina beta-amiloide circolante nel sangue.

sviluppare la malattia di Alzheimer - avvertono i ricercatori – Questo studio ha pero’ enormi implicazioni su come e’ possibile intervenire sui soggetti a rischio prima che sviluppino i sintomi della demenza”.


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SALUTE

Dott. Alessandro Gabellini, Cardiologo

La stenosi delle carotidi: malattia o fattore di rischio cardiovascolare? Circa un terzo dei pazienti affetti da malattia delle coronarie è portatore di una stenosi carotidea. Questo spiega perché sovente il medico che si occupa del cuore, il cardiologo, si trova a dover affrontare anche il problema della patologia delle carotidi, con la necessità di dare al paziente i suggerimenti più appropriati e di avviarlo se necessario allo specialista di competenza. La stenosi, ovvero il restringimento della carotide, è una delle espressioni della malattia aterosclerotica o aterosclerosi che è caratterizzata dalla presenza di placche localizzate in varie parti del sistema circolatorio. Vi è infatti una frequente associazione fra malattia delle coronarie e la patologia carotidea. La lesione è caratterizzata da una placca ateromasica (accumulo di colesterolo, calcio, cellule infiammatorie) localizzata alla carotide comune prevalentemente alla biforcazione fra carotide interna ed esterna (fig. 1). Il restringimento è espresso in percentuale ed è significativo quando supera il 30-40%. La presenza di una stenosi significativa esprime in un soggetto un rischio aumentato di avere negli anni successivi un ictus cerebrale. Tale rischio dipende dal grado della stenosi ma anche dalle caratteristiche strutturali della placca

(ecogenicità, omogeneità, stato della sua superficie ed altro). L’ictus deriva da due possibili meccanismi: 1. Un meccanismo emodinamico dovuto al progressivo restringimento della carotide causato dall’evoluzione della placca che comporta un ostacolo progressivo al passaggio di sangue al cervello 2. Un meccanismo trombo embolico provocato da una rottura/ulcerazione della placca che favorisce il deposito di materiale trombotico con occlusione acuta della carotide o il distacco di frammenti trombotici responsabili di embolie cerebrali. La placca può essere del tutto priva di sintomi e manifestarsi improvvisamente con un ictus. In altri casi può manifestarsi con un attacco ischemico transitorio (TIA), ovvero con un deficit neurologico (riduzione della forza ad un arto, vertigini, difficoltà ad articolare la parola) che insorge all’improvviso e regredisce dopo 24 ore spontaneamente. Il TIA ha in sé un elevato rischio di determinare nel giorni o mesi successivi un vero e proprio ictus. Come ci si accorge della presenza di una stenosi carotidea e quali sono gli accertamenti da consigliare? La presenza di un soffio ai lati del collo è un

indizio importante ma non sempre e necessariamente rilevabile da parte del medico. La diagnosi viene confermata con esami strumentali fra i quali il più importante e semplice è l’ecocolor Doppler delle carotidi o dei tronchi sovra aortici (TSA) (Fig.2). Questo esame,molto semplice, poco costoso ed assolutamente privo di rischi, sfruttando gli ultrasuoni consente di visualizzare la placca, di definirne le caratteristiche strutturali e l’entità della stenosi espressa in percentuale. Una stenosi è critica quando è maggiore del 70 %. In casi particolari molto dubbi o gravi si può ricorrere ad esami più sofisticati e costosi, di secondo livello ( AngioTAC o angioRM dei tronchi sovraoartici). A chi consigliare dunque un ecodoppler delle carotidi? Anzitutto a quei pazienti che hanno manifestato un deficit neurologico. Rammentando però che la placca carotidea può essere spesso asintomatica, quindi insidiosa, l’esame andrà proposto a tutti quei pazienti che hanno una patologia coronarica (infarto miocardico, angina) o delle arterie degli arti e a tutti quei pazienti che presentano un elevato rischio per aterosclerosi come il fumo, il diabete, l’iperten-

Figura 1 Esempio di placca carotidea

Figura 2: esempio di placca carotidea all'ecocolor Figura 1: esempio di placca carotidea all'ecocolor Doppler

sione arteriosa, e l’ipercolesterolemia, specie 60 anni. se in età superiore ai Qual è il comportamento da tenere in caso di una stenosi carotidea? Se la stenosi non è critica è importante la correzione dei suddetti fattori di rischio aterosclerotico ed intraprendere una terapia medica farmacologica che prevede farmaci antiaggreganti ( acido acetilsalicilico o ticlopidina o clopidogrel). Recentemente anche le statine, indipendentemente dal valore del colesterolo, hanno assunto un posto determinante per l’effetto di stabilizzare e in qualche caso di ridurre la placca. In caso di stenosi critica ( > 70%) vi è indicazione all’intervento chirurgico di endoarteriectomia o endoaterectomia (TEA) che comporta una incisura dell’arteria in anestesia loco regionale o generale e rimozione della placca, tecnica in vigore da oltre 50 anni. Negli ultimi 10-15 anni si è affermata come

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alternativa una tecnica percutanea di angioplastica carotidea, simile all’angioplastica coronarica,che comporta l’inserimento di un catetere per via percutanea femorale,la dilatazione con palloncino dell’arteria con inserimento di uno stent (Fig.3). I risultati delle due tecniche, chirurgica e percutanea, misurati in laboratori ad alto volume lavorativo, sono sovrapponibili per benefici, con analogia di rischi e possibilità di restenosi (5-10% con maggior incidenza nei primi 12-18 mesi), come evidenziato dallo studio recente CREST. L’indicazione ad un tipo o l’altro di procedura andrà valutata caso per caso tenendo conto delle esigenze e della condizione del singolo paziente.

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Dr. Alessandro Gabellini Cardiologo, dal 1990 al 2013 Dirigente Medico di 1° livello presso l’UOC di Cardiologia di Este. Oggi svolge attività cliniche, di ergometria, di ecocardiografia e ultrasonografia vascolare presso un poliambulatorio privato. Indirizzo email per richiedere maggiori informazioni: specialistaonline@gmail.com

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I nostri esperti 41 29 L’ARCHITETTO

Rubrica a cura di Renzo Carturan, architetto

La riqualificazione energetica degli edifici esistenti (parte quinta)

I ponti termici, la sostituzione delle finestre, la tenuta all’aria: effetti ed interventi possibili. Per attenuare i ponti termici tra la platea e le pareti, nel caso di interventi sull’esistente con isolamento sopra la platea, si realizza il taglio termico, con materiali a bassa conducibilità, lungo il perimetro delle stesse (Foto 1). Qualora possibile è opportuno ricostruire la platea di fondazione isolandola a contatto col terreno. Dal punto di vista tecnico il risanamento energetico di un edificio dovrebbe interessare tutto l’involucro; la sostituzione delle sole finestre potrebbe accentuare il fenomeno della condensa e della formazione della muffa, in particolare in corrispondenza dell’attacco della finestra alla muratura. La temperatura superficiale delle nuove finestre con doppio o triplo vetro supera quella di condensazione ed il vapore presente all’interno dei locali tende a condensare, concentrandosi soltanto sulle pareti con la conseguente formazione di muffa qualora i locali non siano adeguatamente ventilati. Se non si sostituiscono le finestre è possibile, in alcuni casi, migliorarne comunque la tenuta all’aria e l’isolamento termico con la sostituzione delle guarnizioni, la sigillatura delle fessure tra il falso telaio e la muratura e tra telaio e contro telaio con nastri appositi, la sostituzione dei soli vetri con nuovi a vetrocamera e basso emissivi, la sovrapposizione al telaio dell’isolamento esterno a

Foto 1: Taglio termico al piede della muratura con blocchi in calcestruzzo cellulare.

cappotto riducendo la superficie disperdente della finestra. Nella posa in opera delle finestre nuove deve essere prestata particolare attenzione al collegamento tra il falso telaio e la muratura e tra il falso telaio ed il telaio; tra essi non deve esserci infiltrazione

Foto 2: Recuperatore di calore della ventilazione meccanica controllata.

d’aria poiché in presenza di spifferi la temperatura diminuisce col rischio di formazione della muffa. Un punto critico dell’involucro è costituito dai cassonetti degli avvolgibili, spesso non coibentati e non sigillati all’aria ed al vento; si possono comunque coibentare con materiali sottili termicamente

efficienti (aerogel, pannelli sotto vuoto) e sigillare per la tenuta all’aria con apposite nastrature. Risultati migliori si ottengono installando nuovi cassonetti già isolati termicamente ed a tenuta all’aria; è opportuno poi motorizzare l’avvolgibile evitando così le infiltrazioni d’aria dai fori di passaggio della cinghia. Con la riqualificazione energetica, comprendente anche la sostituzione delle finestre, si migliora la tenuta all’aria dell’edificio, riducendo sensibilmente le dispersioni termiche per ventilazione; per contro si ha un aumento dell’umidità interna e della concentrazione di anidride carbonica con la conseguente esigenza di ricambiare l’aria degli ambienti aprendo le finestre ogni due ore per 10-15 minuti (tempi maggiori causerebbero il raffreddamento delle superfici degli ambienti col conseguente aumento dei costi per il riscaldamento e del rischio di formazione di condensa). Non sempre, per praticità, è possibile la ventilazione naturale; si ricorre, quindi, alla ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore (Fig. 2), indispensabile qualora l’isolamento sia stato fatto all’interno, che assicura il ricambio d’aria ottimale, recuperando il calore nello scambio termico tra l’aria esterna immessa e quella interna espulsa. Con questo si completa la serie di articoli sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

Per quesiti sugli argomenti trattati in questa rubrica il Lettore può inviare una mail a carturenzo@studiocarturan.it

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SALUTE

Colazioni - Pranzi Aperitividi - Piccola ristorazione (5° - Oggettistica Viaggio nella terapia alternativa, il -mal schiena puntata) Il mal di schiena è un problema sentito da molte persone delle più diverse età. Per mal di schiena si intende generalmente una affezione dolorosa che colpisce la zona bassa della schiena: la zona lombare. Non c’è una età precisa per avere mal di schiena. Il dolore lombare può prendere anche i bambini e gli adolescenti. Capita di sentir dire “ sei troppo giovane per avere mal di schiena” oppure “ va là che sei deboluccio, quando ero giovane io...”. Purtroppo quando i nostri nonni erano giovani le posture viziate che ci sono in questa epoca storica forse non c’erano. Ma andiamo con ordine. Cos’e il mal di schiena (lombare)? È un dolore che si localizza alla zona bassa della schiena solitamente alle vertebre lombari basse e all’inizio del sacro. Le sue cause possono essere le più varie. Tra le più comuni c’è uno sforzo che causa un conflitto tra le faccette articolari delle vertebre (una delle articolazioni tra due vertebre) che porta ad infiammazione e quindi ad una contrattura antalgica della muscolatura. Questa contrattura che non è la causa ma una forma di difesa del corpo, serve a bloccare la zona dolorosa e permettere all’uomo

di muoversi ugualmente. Altra causa di dolore lombare può essere la presenza di una patologia a carico dei dischi intervertebrali, il famoso anulus. Stiamo parlando in questo caso di tutto quell’insieme di patologie ortopedico/ neurologiche che sono le protrusioni, i bulging, le ernie vere e proprie. Questi quadri degenerativi sono diversi gradi di degenerazione del disco. A seconda che ci si trovi di fronte ad un caso o all’altro si possono a loro volta avere diversi tipi di dolore. Altro aspetto da tenere presente è la distinzione tra 3 figure distinte di mal di schiena date dalla presenza o meno di irradiazione del dolore agli arti inferiori: la lombalgia, la sciatalgia, la lombosciatalgia. La distinzione tra i tre tipi sarà oggetto di un altro articolo. Come si fa a far passare il mal di schiena? Questo dipende molto dall’approccio che si vuole utilizzare. Nel campo medico c’è la prescrizione di farmaci. Nel campo fisioterapico si utilizzano terapie fisiche come laser, tens, magnetoterapia, ecc. assieme a massaggi, terapia manuale decontratturante e rieducazione posturale. A fianco a tutti questi metodi

esiste anche l’OSTEOPATIA che qui in Italia è una terapia alternativa che sta solo ora cominciando ad avere l’attenzione che merita. L’OSTEOPATIA parte invece da un altro presupposto e cioè che bisogna trovare la vera causa del problema e ridare la possibilità al corpo di muoversi Degustazione formaggi e muovere la zona compromessa la con vino passito quale, in termini osteopatici, si definisce in “disfunzione fisiologica”. GRATUITA La vita è movimento quindi bisogna dal viscere stesso. Questo perché il sono molte, possono essere soft o più CON IL COUPON permettere al corpo di muoversi. Non viscere (ad esempio il fegato, il rene, intense, ma mai invasive. sempre la causa di un problema è ecc.) è collegato da più strutture agli L’osteopata userà solo la sua conoscenza quella più evidente. Se per anni ho fatto altri organi e al resto del corpo, ed è e le sue mani. Anche chi pratica il lo stesso movimento senza problemi e innervato. Quindi la sofferenza di un massaggio o lo shatsu usa le mani ma senza avvertire dolori, perché in questa organo, e parliamo di disfunzione, non non bisogna confondere il massaggio occasione ho avuto dolore? Perché di patologia, può dare sintomatologie e lo shatsu con l’Osteopatia, perché distanti dette riferite, o causare problemi sono cose completamente diverse con l’ernia si è fatta sentire o si è prodotta? L’osteopata, attraverso una serie di test a strutture distanti. Tutto questo senza funzioni e tecniche diverse. specifici, andrà alla ricerca di questa considerare anche aspetti più tecnici L’importante, quando si parla di problemi h.19,30 di salute, anche per un e complicati• come l’aspetto ormonale causa e cercherà Cover di porvi Band rimedio, Nomadi Aperitivo in musica riportando il corpo in equilibrio, e della circolazione sanguigna. Come semplice massaggio, è di rivolgersi Cene e aFeste prenotazione Tel 049/5384372 agisce l’osteopata? Dopo un colloquio sempre a personale qualificato; a aiutando così il corpo guarirsi.su Questa con il paziente, procederà ricerca coinvolgerà non solo l’aspetto P.za dei Bersaglieri, 1 - 35026 Conselve (PD)con una maggior ragione con le tecniche più muscolo scheletrico e neurologico analisi per mezzo di una serie di test avanzate come l’Osteopatia. Cell.delle 348/4526492 - rossella.peagno@yahoo.it allo scopo di evidenziare i problemi, (l’interessamento branche nervose) individuati i quali agirà sul corpo del dott. Federico Cavallin, dott. in ma anche Con i visceri e l’aspetto craniale. il patrocinio del comune di conselve Fisioterapia Anche una disfunzione viscerale paziente con tecniche osteopatiche. SEGUITECI può portare a problemi benSU distanti Le tecniche a disposizione dell’osteopata Osteopata D.O.

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42 I nostri esperti IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

I patti tra convinventi si possono fare dal notaio

E’ a tutti noto che in Italia non c’è una regolamentazione complessiva sulle unioni di fatto (siano esse eterosessuali od omosessuali). A molti meno, invece, è noto che da sempre esiste uno strumento previsto nel nostro Codice Civile che può essere molto utile per regolare i rapporti economici e patrimoniali anche tra coppie non unite da matrimonio: è il contratto. È ben ovvio, infatti, come due soggetti possano con un contratto regolare molteplici aspetti della vita in comune, così come la gestione e suddivisione delle spese ordinarie e straordinarie, l’acquisto di beni in comune, e più in generale i reciproci rapporti economici e patrimoniali. Di ancor maggior rilievo la possibilità di disciplinare

minuziosamente la sorte dei diritti e delle incombenze per il caso in cui la convivenza abbia a terminare; basti ricordare il frequentissimo caso dell’acquisto di una casa intestata ad uno solo dei conviventi e però pagata con mutuo intestato ad entrambi ovvero anche solo con contribuzioni reciproche. Restano ovviamente delle lacune che neppure il contratto stipulato dal Notaio può colmare e questo per l’essenziale ragione che – appunto – manca una legge nazionale che disciplini la materia. I cosiddetti diritti indisponibili, infatti, devono restare fuori dai patti di convivenza: in particolare non sarà possibile regolare la sfera dei diritti/doveri nei riguardi di eventuali figli, poiché questo

aspetto è sottratto all’autonomia delle parti; in questo caso bisognerà inevitabilmente rivolgersi al giudice. Per quanto riguarda, invece, i diritti ereditari sarà sempre possibile trovare una soluzione – benché parziale – nella redazione di un testamento che tenga conto della peculiare situazione di convivenza e che non dimentichi, in ogni caso, altri soggetti cui la legge riservi un qualche diritto in modo assoluto (es. figli di primo letto, coniuge da cui non si sia mai divorziato ecc.). Lo strumento è, in conclusione, di grande utilità; esso, tuttavia, richiede nella sua redazione una notevole competenza tecnica proprio per l’esigenza di distinguere tra quello che si può e non si può regolare.

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it



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24 46 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

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TORO

DAL 21/04 AL 20/05

F

A S C I N O

SENTIMENTI STANDBY,

IN SIETE TROPPO IRREQUIETI PER PENSARE AL CUORE MA IL PARTNER LO SA E VI STARÀ VICINO CON AMORE · S ALUTE ATTENTI AL SOLE, SE SCOTTA INIZIA AD ARROSSARVI LA PELLE, E PROTEGGETE PURE GLI OCCHI CHE SONO MOLTO DELICATI

Oroscopo ARRIVA LA BELLA STAGIONE

E CON ESSA MILLE PROGETTI PER IL FUTURO: OSATE SEMPRE

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO BUON FEELING E SERENITÀ DI COPPIA, VIVRETE UN MOMENTO MAGICO DI ROMANTICISMO E PROGETTUALITÀ, GODETENE · S ALUTE L’ENERGIA VITALE NON È AL TOP, IN PIÙ SE VI SALTA LA MOSCA AL NASO LA PRESSIONE VA AL RIALZO: CERCATE LA SERENITÀ

VOGLIA DI CONQUISTA, DI AVVENTURA E DI GIOCO EROTICO SENZA COMPLICAZIONI SENTIMENTALI. DATEVI DA FARE S ALUTE PER IL VOSTRO FEGATO, SPESSO SOTTO PRESSIONE A CAUSA DEGLI ALLEGRI BANCHETTI, UNA DEPURAZIONE SARÀ GRADITISSIMA FASCINO

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TERRASSA PADOVANA In curata palazzina di poche unità, appartamento su 2 livelli distirbuito per: ingresso-soggiorno-cucina, camera/ studio, bagno e 2 poggioli; piano mansardato con bagno e 2 camere. Garage di 30 mq oltre ripostiglio. CL.C – IPE 110,91 kwh/mq. � 130.000 Rif.141014

CONSELVE A pochi passi da tuti i servizi e lontano dai rumori del traffico, villetta in trifamiliare, in perfetto stato, disposta su tre livelli distribuiti su: piano interrato con spaziosa taverna, piano terra con ingresso, soggiorno, ampia cucina abitabile e garage; piano primo con 3 comode camere, bagno, w.c., terrazzo e 3 poggioli. Scoperto privato ed ingressi pedonale e carraio del tutto indipendenti. CL. E – IPE 133,09 kwh/mq � 170.000 Rif.121036

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CONSELVE villetta di testa in recente quadrifamiliare con ampio giardino ricomprendente 3 camere, cucina separata, salotto con caminetto, 3 bagni, ampio ripostiglio/ sgombero e garage. Notevoli spazi. CL.E – IPE 126,2 kwh/mq. � 165.000 Rif.131005

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AGNA In contesto di schiera, porzione di testa distribuita su ingressosoggiorno e cucina al piano terra; 2 camere, bagno e poggiolo al piano primo; ripostiglio/taverna al pino seminterrato. Garage e giardino privato di circa 200 mq. CL.F. � 135.000 Rif.141007

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