laPiazza del Delta - Novembre 2023

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NOVEMBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n. 218

del Delta

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iciamoci la verità, nessuno fa i salti di gioia quando è il momento di pagare le tasse. E anche semplicemente parlarne suscita per lo più un moto di fastidio. Eppure molti, moltissimi, dovrebbero essere felici perché, semplicemente, di tasse ne pagano pochissime, oppure non le pagano affatto. A certificarlo sono i dati delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, diffusi nei giorni scorsi. Ebbene è emerso che il 14% scarso dei contribuenti italiani, quelli con redditi superiori ai 35 mila euro, paga quasi due terzio delle tasse, inoltre il 47% degli italiani non dichiara redditi. Fra questi ci sono anche i bambini, ma fatta la tara sono sempre numeri importanti. In valore assoluto, poi, aumenta il numero dei contribuenti ma il 42% si trovano nelle prime due fasce di reddito e quindi pagano l’1,73% dell’Iperf complessiva. Balza all’occhio, poi, il divario da Nord e Sud d’Italia: oltre il 57% dell’Irpef viene versata nel settentrione e la sola Lombardia paga più della parte meridionale della nostra penisola. Certo, numeri e percentuali da soli non bastano a spiegare la complessità e le contraddizioni del sistema fiscale italiano. Fra i molti redditi bassi ci sono nella stragrande maggiorana famiglie che veramente faticano ad arrivare a fine mese, ma sicuramente anche chi beneficia di condizioni migliori rispetto a chi le tasse è tenuto a pagarle.

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VERSO LA “NUOVA ROMEA”, PLAUSO DEGLI AMMINISTRATORI DELTINI ALL’IMPEGNO PER LA VARIANTE Gli enti locali sono stati convocati in Regione e hanno condiviso un sì unanime alla necessità di concretizzare il progetto Servizio a pag. 18

Servizio a pag. 29

Infrastrutture

REBUS IN CHIAVE VENETA: TRA SCATTI IN AVANTI, AMBIZIONI E STRATEGIE, SI SCALDANO I MOTORI “LA CASA E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE” ELLY SCHLEIN DA MESTRE RILANCIA IL CONFRONTO POLITICO Servizio a pag. 30

Verso le elezioni

REFERENDUM FUSIONI DI COMUNI IL QUORUM RIBASSATO PREMIA DUE PROGETTI A PADOVA E BELLUNO Servizio a pag. 31

segue a pag. 5

Maltempo, il Veneto ha retto

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto

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e possiamo affermare di aver retto l’urto dell’ondata di maltempo che si è abbattuta i primi giorni di novembre sul Veneto, così come su altre regioni d’Italia, è sicuramente grazie alla precisone dei modelli matematici previsionali e alle opere messe in cantiere dopo l’alluvione del 2010 per garantire la sicurezza idraulica del territorio veneto, con uno stanziamento di oltre due miliardi di euro. segue a pag. 5

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Facciamo il punto

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Maltempo, il Veneto ha retto

Granchio blu: cercasi soluzioni nel Polesine

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Penso in particolare al bacino di laminazione di Caldogno, il primo ad essere realizzato dopo la grande piena di 13 anni fa ed ultimato nel novembre 2016; a quello di Montebello, che ha protetto il territorio del vicentino e del basso padovano e infine al bacino di laminazione sul Torrente Muson a Riese Pio X, che ha consentito di garantire il transito della piena in sicurezza nel territorio di Castelfranco Veneto e dell’alto padovano. Grandi opere, frutto dell’ingegno e della tecnologia, che come nel caso del Mose a Venezia, hanno contribuito a proteggere il nostro territorio e i nostri cittadini. Dalle prime ore dell’emergenza, con le previsioni del meteo regionale che annunciavano precipitazioni diffuse, abbondanti, e forti raffiche di vento, ho voluto che venisse istituita l’Unità di Crisi regionale coordinata dall’assessore Bottacin per seguire con tempestività l’evolversi della perturbazione, fornire le informazioni corrette ed assumere i provvedimenti con carattere di urgenza. Nei Comuni più esposti agli effetti del maltempo è stata anche disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: dobbiamo sempre far collimare gli interessi dei cittadini con la loro incolumità. Abbiamo registrato danni ingenti, con frane, smottamenti, colate detritiche, erosione delle spiagge, per i quali abbiamo già dichiarato lo stato di calamità naturale, ma il Veneto è riuscito a difendersi. Ancora una volta il ringraziamento va ai quasi 900 volontari di Protezione civile e agli oltre 250 Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. Il mio pensiero va in particolare a uno di loro, Walter Locatello, giovane pompiere di 44 anni, vittima della furia del ciclone Ciaran nel Bellunese.

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U

n incontro tra la Regione e gli enti del settore ittico per discutere dei problemi occupazionali derivanti dalla situazione di criticità generata dal granchio blu. È quello che si è tenuto a inizio mese alla presenza degli assessori regionali Elena Donazzan e Cristiano Corazzari e nel quale è stata illustrata la complessa situazione che vede interessata l’area del Polesine e le attività di pesca che impegnano le 14 cooperative aderenti al consorzio. Nel corso dell’incontro sono stati richiamati gli aiuti già disposti dal governo e recentemente resi disponibili dal decreto del Ministro dell’agricoltura e i nuovi aiuti in corso di programmazione. “I danni provocati in questi mesi dal granchio blu nelle nostre acque sono davvero ingenti: in Veneto la pesca è un settore che dà lavoro a 1500 pescatori e produce prodotti di eccellenza – spiega l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari –. La Regione fin da subito si è impegnata nel contrasto a questa nuova specie invasiva, ma torniamo a chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza”. “I risvolti occupazionali di questa situazione sono molto articolati – ha sottolineato l’assessore Elena Donazzan – perché riguardano addetti con inquadramento e status differente. È fondamentale mettere in sicurezza i lavoratori e il loro reddito, altrimenti perderemo competenze importanti, contestualmente bisogna prevedere soluzioni per il ripristino degli equilibri ambientali”. Il confronto tra le parti presenti al tavolo ha evidenziato che è necessario individuare da subito soluzioni per riportare nel più breve tempo possibile la situazione alla normalità.

Poi non possiamo dimenticare il fenomeno dell’evasione o dell’elusione fiscale che non fa che aumentare le disuguaglianze fra chi fa il suo dovere con il fisco e chi avrebbe diritto a maggiori aiuti ma non riesce ad accedervi. Infine anche fra quella fetta di contribuenti che paga la maggior parte delle tasse c’è di tutto, compreso chi realizza grandi guadagni e beneficia di generosi sgravi. Secondo la nostra Costituzione tutti dovrebbero concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario dovrebbe seguire criteri di progressività. Ma la realtà è ben diversa e non sempre più giusta. La strada verso una maggiore equità fiscale resta tutta in salita.

“Dobbiamo lavorare per salvaguardare l’ambiente e il lavoro”

Gaia Ferrarese

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Tolle per un numero complessivo di 11.747 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

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Periodico fondato nela1994 da limitata e non è cumulabile con altre iniziative. Redazione: La promozione è soggetta disponibilità Quota gestione pratica e tasse aeroportuali e cenone di capodanno non inclusi. Giuseppe Bergantin Direttore responsabile COCO PALM DHUNI KOLHU Centro Stampa: Rotopress International Nicola Stievano CAMERA BEACH VILLA - MEZZA PENSIONE via Brecce · Loreto (An) >direttore@givemotions.it< Redazione Chiuso in redazione Offerta per persona valida dal 13/10/2023 non retroattiva. soggetta a disponibilità limitata e non è cumulabile con altre il La 13promozione novembreè2023 >redazione@givemotions.it<

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Porto Viro

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Asmel. Importante iniziativa approvata nel corso dell’ultimo consiglio comunale

Arriva l’associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali N

el corso dell’ultimo consiglio comunale è stata approvata l’adesione ad Asmel ‘Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali’. “Nel 2013 Asmel ha promosso una centrale di committenza consortile – ha analizzato il sindaco Valeria Mantovan - e ha sviluppato numerosi servizi finalizzati all’innovazione tecnologica per gli enti aderenti, alcuni già disponibili, altri di prossima attivazione obbligatoria. Con circa 13700 abitanti Porto Viro può entrare con lo status di socio, pagando

Valeria Mantovan: “Potremo così lavorare in un’ottica di sviluppo tecnologico per far fronte agli acquisti della pubblica amministrazione” una quota di 3443 euro l’anno; potremo lavorare in un’ottica di sviluppo tecnologico per far fronte agli acquisti della pubblica amministrazione”. Un altro punto, trattato dal vicesindaco Thomas Giacon, ha ratificato un accordo di programma con la Città di Chioggia e Veneto Strade spa: un progetto che si inserisce nella ciclovia Ven.To e interessa il nostro territorio dalla scolo/cavana in parte a via Cieco Grotto, per arrivare nella zona di via Livelli Bassi, proseguire sulla parte alta di via 24 Maggio, via Viviani e finire a ridosso del ponte che porta a Loreo. “L’accordo di pro-

gramma - ha spiegato Giacon – è necessario perché nell’attraversare proprietà private oltre alla variante urbanistica serve anche il vincolo di esproprio dei terreni privati coinvolti. Il progetto è già stato presentato e contiene opere migliorative per i tratti attraversati”. Tra gli otto punti all’ordine, due erano proposte della minoranza. La prima, un’interpellanza per essere notiziati della sorte dell’Imu che ogni anno Adriatic LNG pagava al nostro Comune e che, dall’anno scorso, paga a Porto Tolle.“In merito all’Imu di Adriatic, che il Governo con decreto ha stabilito essere di Porto Tolle e non di Porto Viro, abbiamo avuto notizia che il Comune ha impugnato il decreto e a dicembre 2023 si celebrerà la prima udienza. Si sperava in una soluzione bonaria ma visto che non è stata possibile attendiamo fiduciosi l’esito di questa impugnazione” ha evidenziato la consigliere di minoranza Maura Veronese. Altro ordine del giorno dell’opposizione, la richiesta dello stato di emergenza per l’invasione della specie alloctona del granchio blu nel nostro mare e nelle nostre lagune. “Una deliberazione che in altri comuni è già stata assunta e che riteniamo doverosa – ha scritto ancora Veronese – per sollecitare le autorità politiche centrali e per il quale sono a ringraziare tutti i consiglieri comunali perché dopo una proficua discussione e a seguito di un emendamento della maggioranza abbiamo ottenuto l’approvazione all’unanimità”. Fabio Pregnolato

Al via i lavori volti all’efficientamento energetico delle strutture pubbliche A Porto Viro procedono i lavori volti all’efficientamento energetico di alcune strutture pubbliche. Il primo e più recente riguarda il rifacimento della copertura del tetto, con manutenzione ordinaria interna, della palestra della scuola primaria ‘Monsignor Sante Tiozzo’ di via Piave. “Questo intervento si somma a quelli già in corso relativi ai miglioramentidegli altri edifici scolastici” ha spiegato il sindaco Valeria Mantovan riferendosi alla riqualificazione di qualche mese fa del plesso centrale del comprensivo, la ‘San Domenico Savio’. Il primo cittadino ha poi aggiunto che

sono partiti i lavori di efficentamento energetico anche della biblioteca comunale, con sistemazione dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento per un importo di 90mila euro derivanti dai fondi Pnrr. Altra struttura interessata da lavori di sistemazione, quella del palazzetto dello sport, che ha visto la sostituzione delle tribune provvisorie con quelle definitive. “Un ringraziamento al vicesindaco Giacon che, insieme ad altre opere pubbliche, ha curato questo intervento” ha sottolineato ancora Mantovan. (f.p.)

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Ambiente. Inaugurato lo spazio dedicato all’apicoltura e alla tutela

Un’oasi mellifera per salvaguardare le api È

stata inaugurata un’aiuola mellifera presso l’area del Collettore Padano: quattro arnie donate da Adriatic Lng realizzate dal centro di apicoltura di Ca’ Cappellino e gestite dall’associazione apicoltori del Delta del Po. Il progetto, volto a conoscere e a tutelare le api, che svolgono un ruolo fondamentale nella riproduzione delle piante, è stato promosso dall’assessorato al turismo del Comune di Porto Viro e sostenuto da Adriatic Lng. Al taglio del nastro, il sindaco Valeria Mantovan, l’assessore Michela Girardello, il dirigente dell’istituto comprensivo Massimiliano Beltrame, e una settantina di alunni della scuola primaria di Porticino. Le arnie sono state poste nell’area verde composta da diverse piante mellifere e ospiteranno quattro famiglie di api da circa 30mila esemplari, che saranno accudite dagli apicoltori locali. In questo modo, si stima che la prossima estate saranno presenti nell’area fino a 60mila api, che possono arrivare a produrre in media 100 chili di miele millefiori. “Noi apicoltori, nel ringraziare il Comune per aver aderito alla rete ‘Comuni amici delle api’ e Adriatic

LNG per aver sostenuto il progetto dell’aiuola mellifera, ci auguriamo che questa sia solo la prima oasi per insetti impollinatori inaugurata nel Delta del Po e che in futuro nascano altri luoghi dedicati a questi preziosi insetti” ha dichiarato Vincenzo Citro, presidente del Centro apicoltura Ca’ Cappellino, che ha sede nella ex scuola e ospita una mostra museo, un punto vendita dei prodotti dell’alveare e offre assistenza tecnico professionale agli apicoltori locali e a chiunque altro voglia intraprendere questa attività. “È per noi importante sensibilizzare la popolazione e in particolare i bambini sul fonda-

mentale ruolo delle api per l’ecosistema, educandoli a proteggere questi animali e avendo un ruolo attivo nella preservazione dell’ambiente” ha riflettuto Citro. “La scienza ci insegna la loro importanza per la riproduzione delle piante e la sopravvivenza di molte specie sulla Terra – ha spiegato Alfredo Balena, direttore delle relazioni esterne di Adriatic Lng – Per questo abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa del Comune di Porto Viro che vuole coinvolgere anche le giovani generazioni per sensibilizzarle sull’importanza della tutela dell’ecosistema”. Fabio Pregnolato

Tre nuove suore nella famiglia salesiana portovirese La famiglia salesiana di Porto Viro ed in particolare la parrocchia di Scalon, si è allargata con l’arrivodi tre nuove suore della congregazione Figlie di Maria Ausiliatrice: Suor Alessandra, Suor Norma e Suor Laura. Durante la celebrazione di benvenuto, presieduta dal vicario del vescovo di Chioggia,mons. Simone Zocca, hanno partecipato l’ispettore salesiano don Igino Biffi, il neo-parroco don Gianluca Brisotto e numerosi salesiani. Suor Alessandra, Suor Laura e Suor Norma sono state accompagnate dalla superiora suor Palmira Fortunati e da numerose consorelle, e ricevute dalla consigliere delegate Chiara Bovolenta e Liliana Marangon in rappresentanza dell’amministrazione comunale. La congregazione di cui fanno parte è stata fondata direttamente da San Giovanni Bosco sollecitato da Papa Pio IX ed è presente in una sessantina di nazioni in tutto il mondo. “Negli ultimi tempi – hanno spiegato in un video diretto all’ispettoria regionale alcune giovani frequentanti l’oratorio salesiano cittadino di San Giusto – per noi giovani ragazze c’era il desiderio di avere delle consacrate nella nostra realtà; sentivamo la mancanza di un confronto diretto con delle figure femminili, un ulteriore arricchimento per la comunità di Porto Viro”. (f.p.)

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Porto Viro

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Il “personaggio”. L’amico a quattro zampe appartiene al consigliere di minoranza Mario Mantovan

Thor, star del web e della politica

Mantovan è molto attivo sui social e per denunciare situazioni o raccogliere segnalazioni si avvale di Thor, con l’espediente di farlo accorrere sui luoghi di volta in volta segnalati.

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l consiglio comunale di Porto Viro dovrebbe dotarsi di uno scranno in più, o forse di una cuccia. Perché a ravvivare la vita del paese, anche politica, da qualche mese ci sta pensando un cane che risponde al nome (e cognome) di Thor Mantovan. Il suo proprietario è Mario Mantovan, per molti anni comandante di polizia locale a Porto Viro e dall’anno scorso consigliere comunale di minoranza. Mantovan è molto attivo sui social e per denunciare situazioni o raccogliere segnalazioni – ad esempio abbandono di rifiuti, scarsa manutenzione, o anche per cercare qualche confronto con la maggioranza – si avvale di Thor, con l’espediente di farlo accorrere sui luoghi di volta in volta segnalati. “Quando ho ricevuto in dono il mio fedele compagno a quattro zampe, Thor, non avrei mai immaginato che sarebbe diventato una parte così essenziale della mia vita – ha spiegato Mantovan - Quattro anni fa, Thor è entrato nella mia famiglia, e da allora, è diventato molto più di un semplice cane, ma un ‘usato sicuro’, come lo ha definito un amico con una battuta, che ha arricchito la mia vita in modi straordinari”. Negli ultimi tempi, Thor ha acquisito notorietà anche sui

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“Quando ho ricevuto in dono il mio fedele compagno a quattro zampe, non avrei mai immaginato che sarebbe diventato una parte così essenziale della mia vita” “L’anno scorso – ha aggiunto ancora un divertito Mantovan - durante la mia campagna elettorale, Thor è diventato il mio

cartellone pubblicitario mobile indossando un mantello con la scritta ‘Io voto Mario’ e accompagnandomi ovunque andassimo; la sua presenza ha attirato l’attenzione di molte persone, aggiungendo un tocco unico alla mia propaganda elettorale”. E in un mondo politico ormai completamente pervaso dalla comunicazione online “uno scudiero virtuale e un alleato nella mia carriera politica: continueremo a condividere momenti indimenticabili mentre cerchiamo di fare la differenza nella nostra comunità”.

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Buoni risultati per il traghetto sul Po di Porto Levante Sono stati quasi 2100 i passeggeri che hanno usufruito del traghetto sul Po di Levante tra le sponde della frazione marinara portovirese e l’isola di Albarella. Numeri di certo aiutati dalla prolungata bella stagione di quest’anno e che hanno dato soddisfazione alla vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, che a Palazzo Balbi detiene la delega come assessore a infrastrutture, trasporti, lavori pubblici e navigazione. “Un Servizio che piace e che ci invita a continuare ad investire su intermodalità e mobilità slow” ha riflettuto la numero due del-

la Regione, riportando anche i dati – ben più sostanziosi – del

passo barca tra Bibione e Lignano. “Un servizio, proposto per il

primo anno in via sperimentale e che vogliamo estendere a sempre più zone della regione per valorizzare il territorio e potenziare la fruibilità dei percorsi ciclabili”. Dello stesso tenore le parole del sindaco di Porto Viro Valeria Mantovan: “Il collegamento acqueo tra Porto Levante e Albarella inaugurato quest’anno e finanziato dalla Regioneè un risultato che puntiamo a far crescere, in particolare dopo che saranno costruite le ciclovie di interesse nazionale come la VenTo (Venezia-Torino) trattata nell’ultimo consiglio comunale”. (f.p.)

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Porto Tolle

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Eventi. Tanti appuntamenti in programma per accompagnare i cittadini durante tutto il periodo natalizio

Nel comune tutto già pronto per un favoloso Natale da sogno I

l periodo natalizio a Porto Tolle è pronto a scaldare i cuori con una serie di eventi emozionanti per le famiglia. Per tutto il periodo delle festività, per la gioia di grandi e piccini, verrà allestita la pista di pattinaggio in largo Europa a Ca’ Tiepolo. Il programma natalizio, nel momento della stampa del giornale, “sarà destinato ad essere implementato con altri appuntamenti importanti che saranno organizzati in sinergia con le varie realtà associative del territorio – fa sapere l’assessore Silvia Boscolo –. L’atmosfera natalizia inizierà il 7 dicembre al Palazzetto dello Sport con una serata danzante e musica live suonata da un’orchestra locale. L’8 dicembre, luci e magia si accenderanno in vista del Natale a Donzella, per festeggiare una stagione speciale. Il 9 dicembre si tornerà in palazzetto dello Sport , per apprezzare la musica della cover band di Max Pezzali per un viaggio musicale attra-

“Altri appuntamenti importanti saranno organizzati in sinergia con le varie realtà associative del territorio” verso le note più iconiche. Il 10 dicembre si cambierà musica con l’appuntamento della rassegna itinerante Polesana degli antichi organi nella chiesa di Ca’ Venier, dove saranno coinvolti gli scolari di diverse scuole”. “Si parlerà di valorizzazione ambientale dal 15 al 17 dicembre, con la festa del bosco a Santa Giulia e il 16 dicembre, già è stata fissata la Babbo run, organizzata con il gruppo podisti locale prosegue l’assessore –. Il 22 dicembre si tornerà in palazzetto per ballare sulla musica dei gloriosi anni ’80 e ’90,per poi spostarsi a Polesine Camerini dove la frazione verrà colorata da tanti palloncini, in una data in fase di definizione, come lo è lo spettacolo teatrale per i bambini che si potranno cimentare in giochi e laboratori didattici. Il giorno di Natale, nella frazione di Tolle, si potranno degustare i panettoni. Per continuare con eventi all’insegna del divertimento il 3 gennaio sarà previ-

sto al palazzetto dello sport un galà delle vecchie tradizioni e il 6 gennaio le feste si chiuderanno con il tanto atteso Brusavecia nelle frazioni di Donzella e Scardovari”. E conclude: “Questi e gli altri eventi che verranno implementati nel calendario offriranno alle famiglie un’ampia varietà di divertimento e celebrazioni per rendere indimenticabile il Natale a Porto Tolle”. Guendalina Ferro

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Con i Free Bikers apre l’Università popolare polesana L’Università Popolare Polesana ha inaugurato a fine ottobre l’anno accademico 2023/24 nella Sala della Musica di Porto Tolle. I coordinatori provinciali hanno ringraziato le autorità comunali per il loro supporto e l’assessore Silvia Boscolo ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni. Durante la sessione inaugurale, il Gruppo Free Bikers ha

presentato il suo ultimo tour in bicicletta a Capo Verde. Il viaggio sulle due ruote di Mario Mantovan, Vittorio Cacciatori, Vincenzo Mancin e Mauro Garbin,si è snodato nel Continente Africano, toccando le isole principali di Santiago e Maio nelle bellezze paesaggistiche e nelle sfide socio-economiche delle comunità locali. I corsisti hanno potuto ascoltare le esperienze e le emozioni degli intrepidi ciclo viaggiatori, inclusi gli incontri con le autorità locali e le donazioni a organizzazioni benefiche. La sessione si è conclusa con domande e risposte, suscitando entusiasmo per il prossimo viaggio dei Free Bikers, ancora in fase di pianificazione. La lezione culturale ha evidenziato l’impegno dell’Università Popolare Polesana nell’offrire opportunità di apprendimento e condivisione ai portotollesi, oltre alla collaborazione tra istituzioni e comunità per sostenere iniziative significative. Per maggiori informazioni sul corso, che proseguirà fino alla prossima primavera, è possibile contattare la Biblioteca al numero 0426 380 833 (anche WhatsApp) o scrivendo una e-mail all’indirizzo bibliotecaportotolle@gmail. com”. (g.f.)


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Porto Tolle

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Sostenibilità. Pizzoli: “Una sfida che viaggia attraverso proposte concrete”

L’amministrazione punta all’autonomia energetica L

’energia rinnovabile e l’efficienza energetica stanno rapidamente diventando i pilastri della sostenibilità ambientale, una transizione che si manifesta con sempre maggiore evidenza giorno dopo giorno. Questi due aspetti sono diventati fondamentali per la rigenerazione e la riqualificazione dei territori, e gli enti locali sono chiamati a svolgere un ruolo guida in questa importante transizione. Un esempio significativo di questo impegno si è verificato a Porto Tolle con l’organizzazione dell’evento “I Comuni verso l’autonomia energetica. Il caso studio del comune di Porto Tolle” da parte del Consorzio Cev e GH2, un’azienda italiana specializzata in tecnologie energetiche sostenibili. L’evento si è svolto alla fine di ottobre presso la sala consiliare del Comune Polesano. Questo progetto, promosso dall’amministrazione comunale di Porto

Tolle, ha rappresentato un ambizioso sforzo per rivitalizzare un territorio precedentemente non utilizzato e degradato, con l’obiettivo principale di promuovere la produzione di energia rinnovabile. L’iniziativa ha lo scopo di catalizzare lo sviluppo di progetti simili, coinvolgendo sia i cittadini che le imprese locali. La collaborazione tra il settore pubblico e privato è fondamentale per la realizzazione di un futuro più sostenibile dal punto di vista energetico. Un aspetto essenziale di questo progetto è la condivisione di energia a costo fisso e sostenibile con i cittadini e le imprese, contribuendo in tal modo alla crescita delle attività economiche nella zona, contrastando così il fenomeno dello spopolamento del territorio. Il caso studio di Porto Tolle dimostra come la rigenerazione territoriale e la produzione di energia rinnovabile possano procedere di pari

passo, portando benefici sia dal punto di vista economico che ambientale. Il sindaco del Comune di Porto Tolle ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, dichiarando: “Oggi la commistione tra ambiente, energia e territorio è sempre più fondamentale e Porto Tolle ne è un esempio. L’autonomia energetica è una sfida che viaggia

Nuovo sportello Ecoambiente nel territorio: assisterà i cittadini nella distribuzione dei nuovi contenitori Ha aperto, alla fine ottobre, di fronte al municipio di Ca’ Tiepolo, la nuova sede di Ecoambiente, un’azienda specializzata nella gestione integrata dei rifiuti. A presenziare all’iniziativa, in linea con il piano industriale dell’azienda, il sindaco Roberto Pizzoli, l’assessore all’ambiente Diego Marchesini, i rappresentanti del Consiglio di amministrazione di Ecoambiente e del Consiglio di bacino di Rovigo. I vertici di Ecoambiente hanno spiegato che “lo sportello di Porto Tolle è il nono di una serie

di sportelli pubblici aperti nell’area della Provincia di Rovigo. Un servizio creato per assistere i cittadini-utenti durante la distribuzione dei nuovi contenitori dotati di un microchip, che consente di registrare gli svuotamenti e di calcolare la tariffa in base ai servizi forniti”. Lo sportello, a disposizione dei cittadini per tutte le pratiche relative alla gestione delle tariffe dei rifiuti, supporterà i cittadini nella gestione dell’importante servizio pubblico, tutti i venerdì dalle 9:00 alle 12:30. (gu.fe.)

attraverso proposte concrete e che sta portando gli Enti a cercare soluzioni per ridurre i costi quotidiani. Credo che sia indispensabile, e noi lo stiamo già facendo da alcuni anni, fare un ragionamento progettuale sulle fonti rinnovabili che possono dare una concreta spinta alla comunità e al suo tessuto produttivo.” Guendalina Ferro

Più sicurezza per i pescatori del Delta I pescatori del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, con il prezioso sostegno di Adriatic Lng, potranno ora contare su cinque defibrillatori posizionati strategicamente nei pontili di sbarco dei molluschi nelle frazioni di Barricata, Santa Giulia, Canarin, Barbamarco e nella sede del Consorzio di Scardovari. “L’idea di mettere a disposizione i cinque dispositivi salvavita, fa seguito alle tragiche perdite subite nell’ultimo anno da alcuni pescatori colpiti da attacchi cardiaci mentre lavoravano nella sacca di Scardovari” ha reso noto Luigino Marchesini, presidente del Consorzio Pescatori. “Oltre ai cinque dispositivi salvavita, abbiamo sostenuto la formazione necessaria al personale per l’uso corretto di tali strumenti – ha spiegato Giorgia Fonsatti di Adriatic LNG –. Un corso, le cui lezioni hanno registrato il coinvolgimento del responsabile della sicurezza del Consorzio, Mattia Pilotto e il personale della Croce Verde”. “La collocazione dei defibrillatori nei capanni operativi dei pescatori è di importanza strategica,perché consente un intervento tempestivo in attesa dei soccorsi – prosegue Fonsatti –. Per questo motivo sarà messa a disposizione una piantina informativa per far vedere dove si trovano esattamente i defibrillatori,in caso di pronto intervento”. A presenziare alla consegna dei dispositivi salvavita, oltre al sindaco Roberto Pizzoli, l’assessore alla pesca Tania Bertaggia. Il passo successivo del Consorzio sarà l’acquisto di teche da esterno, che permetteranno di rendere i defibrillatori accessibili anche ai numerosi turisti che visitano le lagune del Delta del Po. (gu.fe.)

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Rosolina

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“Estate sicura”. Un’iniziativa importante per prevenire l’emergenza in spiaggia

Un premio agli stabilimenti balneari attenti alla salute dei bagnanti Al via i lavori per la realizzazione della piazzetta “Welcome bike” Sono iniziati a Rosolina, i lavori di realizzazione della nuova piazzetta, denominata “Welcome bike”, che troverà la sua collocazione davanti alla stazione dei treni, nello spazio tra viale Marconi e via Zanini. Un intervento che fa parte del piano di potenziamento dell’attività turistica delle aree del Delta del Po e che sarà realizzato in parte con i fondi del Pnrr e in parte con quelli del bilancio comunale. Si tratta di un importante intervento di rigenerazione urbana, che va ad integrarsi con la realizzazione dei marciapiedi, nell’ultimo tratto di viale Marconi.

I

l progetto “Vacanze sicure 2023”, promosso dall’Aulss 5 Polesana, in collaborazione con la Croce Verde di Adria e l’Amministrazione comunale, si è concluso nella sala consiliare di Rosolina, con la consegna degli attestati di riconoscimento, ai gestori degli stabilimenti balneari, che hanno aderito al progetto. “Un’iniziativa importante di prevenzione e di gestione di eventuali emergenze in spiaggia, attraverso la frequenza di corsi di primo soccorso e di disostruzione delle vie aeree, per assicurare, per l’appunto, vacanze sicure ai turisti della nostra località, specie a quelli presenti nel nostro litorale – sottolinea il sindaco Michele Grossato –. Un’iniziativa che, tenutosi in modalità itinerante, di settimana in settimana, ha visto la partecipazione di oltre 200 persone e la sinergia tra gli operatori balneari di Rosolina, per un risultato utile che ha costituto un valore aggiunto per tutti. Come Amministrazione ci candidiamo ad ospitarla anche il prossimo anno”.

Nel frattempo, si è svolta a Chioggia la seconda edizione del “Summit del Mare Costa veneta - Green Lab”. Assieme ai nove sindaci appartenenti alla costa veneta e con oltre 200 operatori presenti, si è discusso del percorso di formazione e di collaborazione verso l’individuazione di strategie comuni per conservare e miglio-

“Un’iniziativa che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone per un risultato utile che ha costituito un valore aggiunto per tutti” rare sempre di più le nostre località balneari.”Agricoltura, pesca, turismo e sostenibilità sono le parole chiave che hanno fatto da filo conduttore negli undici tavoli tematici che si sono tenuti, dando seguito alla messa a punto di buone pratiche, volte al perseguimento degli obiettivi tematici –

afferma il sindaco Michele Grossato - Ho coordinato il tavolo della difesa idraulica e la conservazione della costa, alla presenza di illustri relatori. Tavolo di confronto in cui, tra criticità e progettualità, è emersa la necessità di raggiungere una cooperazione sempre più stringente tra enti ed istituzioni, al fine di percorrere la strada verso l’adozione di strategie comuni utili per far fronte alle sfide di un settore che, specie il nostro territorio, è chiamato ad affrontare”. A conclusione del summit, la consegna dei premi alle eccellenze e per Rosolina il conferimento del riconoscimento all’Isola di Albarella e al Consorzio Po e il suo Delta, per la messa in campo di azioni all’insegna della sostenibilità. “Proseguono le attività della Costa veneta, continuando senza sosta tutto l’anno, con l’obiettivo di ottenere lo status di “città balneare”, in un dialogo sempre più aperto con le Istituzioni, e per la pianificazione di azioni per la stagione 2024”. Marco Scarazzatti

L’area destinata agli appassionati della bicicletta, prevede tra l’altro l’installazione di una colonna officina per biciclette, delle prese di corrente per ricarica e-bike, uno spazio deposito e un piccolo spazio verde. Un altro cantiere importante, gestito dall’ufficio manutenzioni del Comune, che permetterà di migliorare il decoro urbano, rendendo Rosolina sempre più accogliente, anche per i turisti in visita durante tutto l’anno, specialmente nel periodo che va da aprile a settembre. (m.sca.)

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Loreo

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Eventi. Tutte le rassegne del Comune nel calendario cittadino per i mesi di novembre e dicembre

Tanti appuntamenti in programma: tra sensibilizzazione e divertimento

I

l 25 novembre il Comune di Loreo, in collaborazione con l’associazione Castrum Laureti e una locale attività produttiva, uniranno le forze per combattere la violenza di genere, organizzando una camminata nel centro storico, seguita da una serata informativa al teatro parrocchiale. Location dove verranno parcheggiate delle vetture rosse di alcuni club automobilistici che sostengono con determinazione il “No alla violenza contro le donne”. Durante la serata, esperte dello sportello Sos donna di Porto Viro forniranno notizie sul servizio gratuito gestito dall’associazione Alto di Terra, (tel. 3756876577). I momenti informativi e la relazione prevista dalle forze dell’ordine, saranno alternati alle performance danzanti delle ballerine del centro danza Loreo. Alle 16.33, sempre del 25 novembre, gli amanti del podismo si ritroveranno tra le calli del centro storico per la gara a staffetta 3x3333 metri, organizzata dal gruppo Avis Taglio di Po, Comune e Pro Loco Loreo. Nel mese di dicembre il teatro diventerà invece protagonista con spettacoli adatti a tutte le

Il 25 novembre verranno parcheggiate delle vetture rosse di alcuni club automobilistici che sostengono con determinazione il “No alla violenza contro le donne”

u on e F e s t e B Sintonizzati

Falegnameria sul futuro. Artigiana

età in teatro parrocchiale. Il 1 di dicembre, con inizio alle ore 10, andrà in scena “Zuppa di Sasso” della compagnia Teatri di Romagna. “L’appuntamento della rassegna teatrale “Il Teatro Siete Voi”, rivolto ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria, è stato organizzato per educare i giovani al teatro-dichiara l’assessore alla cultura Sara Forzato- Più importante sarà il coinvolgimento dei ragazzi del-

la scuola secondaria che parteciperanno come attori a “Mani per Crescere,” lo spettacolo che si terrà a Rovigo martedì 20 dicembre”. Il 22 dicembre, le famiglie avranno la possibilità di assistere in teatro parrocchiale a “Vita e Avventure di Babbo Natale “, l’appuntamento della rassegna “Natale con un Sorriso 2023”, curata da Arteven.

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Un nuovo arciprete nella diocesi: è don Stefano Doria Don Stefano Doria è il nuovo arciprete della diocesi di Chioggia, dell’unità pastorale che comprende le parrocchie di Loreo, Tornova e le frazioni adriesi di Cavanella Po e Mazzorno Sinistro, oltre ad essere nominato guardiano della Confraternita e rettore del santuario mariano della Beata Vergine della Carità. Il prelato è stato accolto alle porte della città di Loreo,dalla delegazione rappresentante varie componenti religiose, civili e militari. Il sindaco Moreno Gasparini ha dato il benvenuto a nome dell’intera comunità, e un corteo lo ha accompagnato al duomo di piazza Longhena dedicato a Santa Maria Assunta, dove l’aspettava il vescovo Giampaolo Dianin, il vicario Don Simone Zocca e numerosi fedeli di Loreo e della parrocchia di Ca Venier di Porto Tolle, dove ha svolto servizio come par-

roco prima di giungere a Loreo. Prima di entrare in duomo, Don Stefano ha visitato l’oratorio della Confraternita dei Flagellanti della Santissima Trinità, dove è stato accolto con fragorosi applausi. Il

vescovo Giampaolo ha presieduto la cerimonia di introduzione del nuovo parroco come arciprete di Loreo, padre guardiano della Confraternità e rettore del santuario mariano della Beata Ver-

gine della Carità. Il vicario Don Simone Zocca ha letto il decreto di nomina “ad novenium” e Don Stefano ha posizionato quattro rose bianche a piedi dell’altare, a significare le quattro parrocchie che compongono l’unità pastorale (Loreo, Tornova, Cavanella Po di Adria e Mazzorno Sinistro di Adria). Durante la messa, il vescovo ha espresso gratitudine per il predecessore, Don Angelo Vianello. La comunità ha donato a Don Stefano un calice con patena in segno di piena accoglienza. Il rito di introduzione si è concluso con la benedizione da parte del vescovo e i saluti del sindaco. Dopo la funzione religiosa, c’è stato un momento di festa nei locali del circolo Noi, dove l’unità pastorale di Loreo e Ca’ Venier hanno augurato a Don Stefano buon lavoro per il suo nuovo incarico. (gu.fe.)

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Taglio di Po

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Solidarietà. Negozianti più attenti ai bisogni dei clienti e delle famiglie Alzheimer

Arrivano in paese i “Negozi gentili” A

Taglio di Po, primo Comune del Polesine, è partita la sperimentazione “Negozi gentili”, a cura di Officine Sociali Aps. Lo slogan coniato è il seguente: “Una comunità inclusiva, significa un paese accogliente e rispettoso di ogni diversità”. La sala conferenze “Giovanni Falcone” ha ospitato la presentazione del progetto nato per sostenere le famiglie alle prese con l’Alzheimer. Officine Sociali, sorta nel 2016, ha già fatto nascere nel distretto 2 dell’Asl 5 Polesana, cinque Centri Sollievo (Adria, Ariano nel Polesine, Porto Tolle, Rosolina e Taglio di Po), nei quali malati e famiglie possono trovare, da un lato aggregazione e dall’altro sollievo. “Siamo impegnati nel sensibilizzare su questa malattia e le varie forme di demenza – afferma Marinella Mantovani, presidente di Officine Sociali –. Sappiamo che non esiste una vera cura che permetta la guarigione, ma siamo anche consapevoli

“Una comunità inclusiva e rispettosa. Siamo impegnati nel sensibilizzare su questa malattia”

demenza quando i suoi abitanti sviluppano un atteggiamento di empatia verso tutte le forme di fragilità, supportando le famiglie che si prendono cura dei propri cari facendoli sentire liberi di chiedere aiuto”. Al termine dell’incontro, Marinella Mantovani e Layla Marangoni hanno consegnato un adesivo, raffigurante il non ti scordar di me, fiore simbolo della campagna “Negozi Gentili”, da esporre nelle vetrine, oltre a materiale informativo da distribuire nelle attività commerciali di Taglio di Po. Dal Comune

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quanto sia importante sollevare le famiglie che si occupano di un malato. Stiamo lavorando per contribuire alla creazione di una comunità maggiormente accogliente, che permetta alle famiglie toccate di scrollarsi di dosso lo stigma che da sempre questa malattia porta con sé”. La sindaca Layla Marangoni ha prontamente appoggiato questa iniziativa. “Finché non se ne sente il bisogno, non si sa che cosa è questa malattia e di quanto bisogno ci sia dei Centri Sollievo. Sono luoghi protetti, nei quali oltre ad un supporto nella gestione della persona, si possono trovare informazioni utili per affrontare la situazione che a volte, può sembrare insormontabile”. Eleonora Contiero, coordinatrice e psicologa dei centri sollievo di Officine Sociali, ha spiegato dapprima la differenza tra invecchiamento fisiologico e patologico, per poi concentrare l’attenzione sui vari tipi di demenza, di cui l’Alzheimer rappresenta il 62%. “Una comunità inizia a diventare amica delle persone con

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bassopolesano tanti “supereroi amici delle famiglie Alzheimer” hanno aderito alla campagna “Super potere uguale gentilezza verso un cliente potenzialmente malato di demenza”. Tutti ora sanno meglio che e cosa fare qualora avessero a che fare con una persona che non si ritrova con i soldi. È di fatto partita la prima Rete di Negozi Gentili del Polesine, con l’appoggio dell’Amministrazione comunale tagliolese. Questo ad un anno dall’apertura del Centro sollievo di Taglio di Po. Ruggero Principe

Una mamma polesana a Miss Piadina Una mamma polesana è giunta terza all’originale e simpatico concorso “La pida la pis un pò ma tot”, (la piadina piace a tutti), giunto alla edizione. Si tratta di una gara tra le mamme miss, per la preparazione della migliore piadina. Si tratta di Silvia Pavinati, 28 anni, tecnico di laboratorio di cucina, di Taglio di Po, mamma di Alice di 3 anni. L’iniziativa si è svolta a Bellaria Igea Marina. Anche quest’anno, nel corso della tradizionale Festa della Piadina, che tutti gli anni si tiene in provincia di Rimini, evento organizzato dalla Società Promo D, con il patrocinio del Comune di Bellaria Igea Marina e della Fondazione Verdeblu, e in collaborazione con il concorso Miss Mamma Italiana, nello stand del comitato turistico “Borgata vecchia”. Protagoniste sono state le mamme del concorso nazionale Miss Mamma Italiana. La giuria, composta dai maestri piadaioli, ha proclamato vincitrice Daisy Zosimo, 45 anni, cameriera, di Teolo (Padova), mamma di Lorenzo e Alessia, di 15 e 14 anni; seconda classificata Sara Bartolini, 34 anni, fisioterapista, di Bertinoro (Forlì), mamma di Samuele e Aurora, di 9 e 6 anni. Presenti alle premiazioni, l’assessore comunale Adele Ceccarelli e Marco Bramante presidente del comitato Borgata Vecchia. Silvia Pavinati aveva preso parte a settembre, alla semifinale nazionale di Miss Massa. (r.p.)


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Delta

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Infrastrutture. La vicepresidente Elisa De Berti ha convocato a Venezia gli amministratori locali

Nuova Romea: dal territorio unito la richiesta di impegno al Governo C

on l’autunno è arrivato l’impegno della Regione a chiedere al Governo di trovare una soluzione definitiva alla pericolosità della SS 309 Romea, tra le strade con il tasso di incidentalità più elevato in Italia. La vicepresidente della Regione e assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti ha convocato un incontro nelle scorse settimane con i rappresentanti dei Comuni interessati da una potenziale variante della SS 309 Romea insieme al sindaco della città metropolitana Luigi Brugnaro, le Province di Padova e Rovigo, le associazioni di categoria e il mondo sindacale. Obiettivo delll’incontro, “dialogare con il territorio sulla necessità di porre al Governo l’urgenza di trovare una soluzione definitiva alle criticità di una delle strade più pericolose d’Italia e, probabilmente, d’Europa, che negli ultimi due anni, secondo i dati forniti da Anas, ha visto ben 96 incidenti e 9 decessi” precisa De Berti. Unanime la condivisione da parte del mondo istituzionale, economico e sociale sull’esigenza di mettere in sicurezza un’arteria che, nei 71 chilometri del tratto veneto, vede transitare ogni giorno oltre 25 mila veicoli, il 20/25 per cento dei quali mezzi pesanti. “Su 127 chilometri complessivi di lunghezza, sono 71 i chilometri del tratto veneto della SS 309 Romea, la quale attraversa due Regioni, Veneto ed Emilia Romagna, e cinque Province: Padova, Rovigo, Venezia, Ferrara e Ravenna – ha precisato la Vicepresidente De Berti –. Riscontrata, ora, nel territorio la necessità di interventi di supporto ad un’infrastruttura caratterizzata da notevoli flussi di traffico e un insostenibile tasso di incidentalità, incontreremo il ministro per far inserire nell’agenda del governo la messa in sicurezza della Romea, con la valutazione di un tracciato in grado di assorbire il traffico pesante. Ovviamente, nell’ambito di un’eventuale progettazione dell’opera, andranno valutati complessivamente i problemi specifici posti da alcuni amministratori con riguardo al proprio territorio”. “La necessità della variante – ha concluso De Berti – va di pari passo con quella di migliorare l’attuale livello di sicurezza della Romea, oggetto del piano che oggi Anas ha illustrato, già avviato e riguardante l’intero tratto veneto, che continuerà il suo iter, a prescindere dallo

sviluppo della nuova infrastruttura”. “Rosolina è al centro di importanti investimenti per la messa in sicurezza della Romea”. A dirlo con soddisfazione è il sindaco Michele Grossato. “Ho partecipato a Venezia, al Palazzo Grandi Stazioni, ad un incontro, sull’importante tematica della variante, di cui si parla da tempo, all’esistente Ss 309 Romea, arteria viaria ad alta concentrazione di traffico veicolare che si esten-

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de per 127 chilometri, da Ravenna a Venezia, attraversando anche il nostro territorio – spiega Grossato –. Una variante, una nuova infrastruttura strategica a quattro corsie e senza pedaggi, che ha trovato d’accordo le Amministrazioni locali, le attività produttive e i sindacati che, con il supporto della Regione. E’ stato sottoscritto un documento con il quale fare pressing sul Governo affinché, anche grazie ai fondi derivanti dal Pnrr, sia possibile destinare risorse in tempi rapidi e certi per questo importante investimento, cruciale per lo sviluppo del territorio. Servirà, senza dubbio, anche la diplomazia dei rappresentanti istituzionali del territorio perchè si facciano interpreti di questa istanza. E’ emerso di conoscere quale sarà il destino dell’attesa realizzazione della variante, come il concessionario abbia già stanziato ingenti risorse per la messa in sicurezza intanto e la riqualificazione dell’infrastruttura esistente, stanziando ben 220 milioni di euro di investimenti, di cui 19 milioni per Rosolina che insieme a Chioggia sarà al centro di un’opera di miglioria viaria, grazie alla realizzazione nei due territori di due tangenziali volte a decongestionare il traffico, specie deviando quello pesante”. Per Michele Grossato si tratta di “un progetto fattivo e concreto, di cui l’Amministrazione comunale si dice favorevole, disponibile fin da subito a seguire, passo dopo passo, la sua concreta realizzazione a fianco delle istituzioni coinvolte”. L’assessore comunale ai lavori pubblici Matteo Sacchetto, che è anche vice sindaco, ha preso parte a sua volta all’incontro in Regione con la vice presidente del Veneto, Elisa De Berti: “Abbiamo parlato dei progetti, per la sicurezza della strada Romea e dello stato della richiesta per la rotonda in zona industriale. Bisogna quanto prima mettere in sicurezza strada statale 309. Taglio di Po sta aspettando tante risposte alle domande avanzate negli anni. Anche per poterle discutere in consiglio comunale. Per quello che riguarda la rotonda da creare in zona industriale ho dato al dirigente il mio crono programma. Per arrivare all’inizio dei lavori, ci vorrà ancora del tempo, in quanto si tratta di una procedura lunga. Il mio obiettivo è quello di avere finalmente la variante del Piano degli interventi. Da lì in poi dovrebbe tutto essere in discesa”.


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Territorio

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Lavoro. Cgia: “Spingere sulla contrattazione decentrata e rispettare le scadenze di rinnovo dei contratti”

In Polesine le buste paga più basse del Veneto, primeggia Vicenza Tra Vicenza e Rovigo si registra una differenza di retribuzione annua lorda del 22 per cento

R

ovigo fanalino di coda nella classifica delle buste paga nelle province del Veneto. A confermarlo è un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre su dati Inps, che evidenzia differenze salariali importanti tra Nord e Sud Italia, ma anche tra le aree urbane e quelle rurali del Veneto. In particolare, nel 2021, in Veneto le buste paga più “pesanti” sono state erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato della provincia di Vicenza, con una retribuzione media annua pari a 24.139 euro (+10,4 per cento rispetto alla media nazionale). Seguono i colleghi di Treviso con 23.836 euro (+9 per cento), di Padova con 23.788 (+8,8 per cento), di Verona con 22.726 euro (+3,9 per cento), di Belluno con 21.754 (-0,5 per cento rispetto alla media Italia), di Venezia con 20.454 euro

(-6,5 per cento) e, infine, di Rovigo con 19.811 euro (-9,4 per cento). Tra le maestranze occupate nella provincia berica e quelle alle dipendenze delle imprese polesane, le prime avevano una retribuzione annua lorda superiore alle seconde del 22 per cento. A livello regionale, sempre nel 2021, il salario medio annuo in Veneto è stato di 22.852 euro, la Regione al quarto posto a livello nazionale dopo la Lombardia (27.285 euro), l’Emilia Romagna (23.798 euro) e il Piemonte (23.661 euro). Il dato medio nazionale era di 21.868 euro. Da questi dati emerge che le differenze salariali sono state ridotte sono in parte attraverso l’impiego del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl). Per questo, nella sua analisi, Cgia suggerisce di “spingere” sulla contrattazione decentrata: oggi infatti solo il 20%

dei lavoratori italiani è interessato da un contratto di secondo livello, anche se il Veneto si colloca al secondo posto per contratti attivi dopo Lombardia ed Emilia Romagna: sono 1.081, di cui 1.013 aziendali e 68 territoriali. In questo modo, per Cgia, si darebbe risposta soprattutto alle maestranze del Nord e in parti-

colar modo del Veneto che, a seguito del boom dell’inflazione, in questi ultimi due anni, hanno subito un’importante perdita del potere d’acquisto. Oltre ad estendere l’applicazione della contrattazione decentrata però, l’Ufficio studi della Cgia ritiene che per appesantire le buste paga sarebbe necessario

rispettare le scadenze entro le quali rinnovare i contratti di lavoro. All’1 settembre infatti il 54 per cento dei lavoratori dipendenti del settore privato in Italia aveva il Ccnl scaduto e questo ostacola gli accordi sugli aumenti retributivi entro le scadenze previste. Gaia Ferrarese

Tanti progetti al Cavanis di Chioggia Sintonizzati sul futuro.

190.000,00 euro. Il progetto si concluderà Robotica in Rete Il 2024 a Chioggia si verso fine 2024. prospetta come un anno Il progetto “Robotica in Rete” è stato ricco di novità e di presentato dalle tre scuole professiona- Artigiani del Cielo festeggiamenti. Le novità li: Fondazione Cavanis di Chioggia (VE), sono date dai nuovi SFP Lodovico Pavoni di Montagnana (PD), Più di due anni fa la Fondazione presentò Fondazione San Gaetano di San Bonifacio una propria proposta al bando “Educare Alcuni degli studenti selezionati per il progetto “Artigiani del Cielo” progetti che arricchiranno Fondazione Cavanis è Capofila del Insieme” della Presidenza del Consiglio l’offerta complessiva della Veneto24(VR). passa al sistema di ultima progetto. scuola con iniziative di dei anche ministri. Due mesi, a settembre, fa rispettivi settori: la lavorazione delle otti- teatro all’aperto in grado di accogliere fino generazione DAB che permette di diascoltare L’idea delle tre scuole è quella allestire arrivò la conferma di finanziamento del che astronomiche; la costruzione del tele- a 180 persone: tutto ecosostenibile e a grande interesselae di radio con una qualità audio perfetta. e implementare altrettanti laboratori de- progetto “Artigiani del Cielo”. scopio e della montatura; la realizzazione basso consumo energetico, recuperando coinvolgimento per dicati alla Robotica industriale, autonomi Il progetto, attualmente in fase di start- del locale da adibire a osservatorio. un’area attualmente inutilizzata all’interstudenti e docenti. I e indipendenti, allocati presso i rispetti- up, darà vita ad un laboratorio intergene- L’osservatorio sarà aperto anche alla cit- no della scuola. L’istruttoria del bando è festeggiamenti saranno vi istituti, da mettere in rete sviluppando razionale con lo scopo di promuovere e tadinanza e diverrà un progetto guida per ancora in corso e si concluderà in qualche www.veneto24.it delle modalità interattive e collaborative favorire il dialogo tra le vecchie e le nuove la scuola nei prossimi anni, con lo scopo mese. I partecipanti sono moltissimi e le dati dalla conclusione dei di utilizzazione di tali laboratori impie- generazioni e il trasferimento di cono- di incanalare le capacità e le passioni dei risorse limitate per cui sarà veramente progetti, di cui scriveremo gando anche le tecnologie della realtà scenze, tecniche e passioni dai vecchi ar- nostri studenti in attività di grande remu- difficile essere selezionati, ma se questo più oltre, in concomitanza aumentata. Si tratta di realizzare delle tigiani ai giovani studenti. Nella fattispe- nerazione intellettiva ed emozionale. dovesse accadere (incrociamo le dita) col 70° anniversario della modalità di formazione dei nuovi opera- cie, esso porterà alla realizzazione, entro avremmo a disposizione una meravigliosa scuola di Chioggia e col tori e tecnici, che abbiano una forte inter- il 2024, di un osservatorio astronomico Giardino con Teatro all’aperto struttura dove fare tutti i festeggiamenti 250° anniversario della connessione con le esigenze del mondo completo operativo presso la scuola di di cui si parlava all’inizio. E saranno granindustriale e con gli orientamenti attuali Chioggia. nascita di Padre Marco Questo è l’ultimo bando a cui abbiamo di festeggiamenti. della Industria 4.0. Cavanis. Per guidare i 15 ragazzi e ragazze che partecipato SCARICA L’APP RADIO VENETO24 e si riferisce al PNRR. La noIl progetto si è classificato primo tra i 33 progetti presentati a livello regionale ed è stato finanziato integralmente per oltre

parteciperanno al progetto saranno chiamati alcuni degli artigiani più quotati nei

stra proposta prevede la realizzazione di un giardino di piante autoctone e di un Ascolta

Di Vincenzo Giannotti, Direttore della Fondazione Cavanis

FONDAZIONE CAVANIS Campo Marconi 112 - 30015 Chioggia (Ve) | Tel. 041 40 09 22 - cell. 320 7645136 www.cavanischioggia.it | info@cavanischioggia.it


Territorio

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Ambiente. Il climatologo e glaciologo spiega la situazione causata dall’inquinamento

Mercalli: “Il mare arriverà fino a Rovigo entro la fine del secolo” “Le coste dell’Alto Adriatico finiranno sott’acqua, se non si interviene, riducendo l’inquinamento. Entro la fine del secolo il mare salirà di 120 centimetri, con un aumento di 5 gradi sulla temperatura globale”

“S

e continuiamo di questo passo, entro la fine di questo secolo il mare potrebbe arrivare fino a Rovigo. E una volta successo questo, non si potrà di certo chiedere alla natura di fare un passo indietro, sistemando le cose com’erano prima. Bisognerà aspettare secoli prima che il mare retroceda dal capoluogo del Polesine”. Ad affermarlo è stato Luca Mercalli, climatologo e glaciologo, il quale senza alcun tipo di timore di poter essere smentito, ha precisato che “le coste dell’Alto Adriatico finiranno sott’acqua, se non si interviene, riducendo l’inquinamento. Entro la fine del secolo il mare salirà di 120 centimetri, con un aumento di 5 gradi sulla temperatura globale. In particolare, la zona del Delta del Po e quelle limitrofe, entro fine secolo saranno completamente sommerse. Nella peggiore delle ipotesi, ovvero che non si verifichi un intervento per una drastica riduzione delle emissioni che causano l’innalzamento della temperatura, saremo davanti ad un disastro di proporzioni quasi inimmaginabili. Il mare potrebbe infatti arrivare fino a Rovigo. L’ipotesi più rosea invece, che prevede però degli interventi tempestivi a livello

internazionale per dare risultati concreti entro il 2050, è di un innalzamento di circa 40 centimetri, con un aumento di 2 gradi medi sul termometro”. Numerosi i temi discussi da Luca Mercalli, che per due anni di fila, ossia dal 2015 al 2016 ha condotto su Rai 3, il programma “Scala Mercalli”. “Forse non ci si è mai chiesti quanta anidride carbonica produciamo ogni anno. Ebbene, se nessuno lo sa, ogni italiano produce all’anno 7.000 chilogrammi di anidride

“Una volta che questo accadrà, bisognerà aspettare secoli prima che il mare retroceda dal capoluogo del Polesine” carbonica. Sono tanti, anche se ci attestiamo a metà della classifica internazionale. Gli inverni freddi oramai non esistono più. Siamo sempre più alle prese con estati caldissime e con temperature che come successo a Siracusa nel 2021, si avvicinano ai 50 gradi. Solo il Covid aveva avuto l’effetto positivo di far diminuire l’inquinamento”.

Nelle foto alcuni momenti della presentazione dell’ultimo libro di Luca Mercalli

Secondo Mercalli, se non ci dovesse essere un’inversione di tendenza rispetto al modello di vita in atto, “da Grado a Venezia, da Chioggia a Rimini, tutta la zona è a fortissimo rischio. Il Delta del Po poi si trova già sotto il livello del mare e rappresenta la zona più sensibile per i processi climatici

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in corso. Il tempo è scaduto: quindi o si agisce o le conseguenze dirette, anche per l’Italia, non tarderanno ad arrivare. E’ solo una questione di qualche decennio. In particolar modo l’Alto Adriatico viene considerata come una zona a forte rischio, paragonabile al delta del Nilo o ai Paesi Bas-

si”. Siamo oramai a fine 2023 e quindi alla fine del secolo mancano meno di ottant’anni. Chissà se prima di questa data limite, l’uomo sarà stato in grado dii fermare questa catastrofe, invertendo la rotta dei comportamenti. Ruggero Principe

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Cultura

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Libro. Presentata l’opera “Sulle note di un violino”, dedicato al famoso musicista tagliolese

Sonia Elisa Pasini racconta la storia del violinista Bismark Mantovani

N

ei locali della ‘Casa della musica e della cultura’ in via Romea comunale a Taglio di Po, è stato presentato il libro ‘Sulle note di un Violino’ (Ed. QuiEdit) della scrittrice Sonia Elisa Pasini, residente sul Garda ma con origini polesane. La ‘Casa’ è un progetto di Luigi Crivellari, uomo di grande vivacità intellettuale, che ha ristrutturato con criteri moderni la casa dei genitori per metterla a disposizione della cittadinanza. Il suo scopo è dichiarato nel nome stesso e l’incontro è valso come un anticipo dell’inaugurazione vera e propria. Il protagonista del libro è Bismarck Mantovani, nato a Taglio di Po nella seconda metà dell’Ottocento, importante violinista di cui pochi conoscono l’esistenza. Cresciuto tra il Polesine e Venezia, in una famiglia di agenti di campagna per la famiglia veneziana dei Sullam, che nei nomi dei figli si è sbizzarrita nella fantasia classica (per citarne alcuni oltre a Bismarck, Tarsillo, Bianca Saturna, Oristano Guglielmo Chiaffredo Marconego, Ausonio Ampellio), il tagliolese ha avuto una brillante carriera a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento: è stato primo violino con Arturo Toscanini alla Scala di Milano, in tournée in America con Pietro Mascagni, insignito del cavalierato per meriti artistici dal re

Cresciuto tra il Polesine e Venezia, in una famiglia di agenti di campagna per la famiglia veneziana dei Sullam, il tagliolese ha avuto una brillante carriera a cavallo tra Ottocento e Novecento

Luigi di Braganza in Portogallo, ed è infine approdato a Londra alla direzione dell’orchestra del Covent Garden fino allo scoppio della Prima guerra mondiale, rimanendovi prima per obbligo e poi per scelta. Il più celebre figlio di Bismarck, Annunzio Mantovani, ebbe a sua volta una luminosa carriera durata decenni, portando in giro per il mondo l’Orchestra Mantovani ancora oggi molto nota, e meritandosi una stella nella Walk of Fame a Hollywood. Due musicisti che hanno reso onore all’arte della musica e che hanno lasciato un patrimonio di composizioni, che potrà essere approfondito e studiato negli anni a venire anche grazie ad una lodevole ini-

ziativa della scrittrice: una borsa di studio finanziata dal ricavato dalla vendita del libro. Presenti all’appuntamento il sindaco Layla Marangon ed il consigliere Claudia Bovolenta, oltre alla presidente del Conservatorio Venezze di Rovigo dott.ssa Faganello, al direttore Vincenzo Soravia, ai professori Fiorenzo Scanarello e Marco Biscarini, ad un folto gruppo di maestri musicisti di Taglio di Po e non solo. La splendida voce della soprano Gioia Crepaldi, sapientemente accompagnata dal violino del maestro Gildo Turolla e dalla tastiera di Gessica Reddi, ha gratificato gli ospiti con intermezzi musicali. Fabio Pregnolato

La storia della squadra Adriese in un libro Venerdì 1 dicembre il Comunale di Adria diventerà il palcoscenico per un evento speciale in cui verrà presentata la “Storia del Calcio ad Adria e dell’Unione Sportiva Adriese”. Il libro, scritto da autori esperti e prodotto dalla Famiglia Sarti-Franchin, che getta uno sguardo approfondito sulla storia del calcio nella città etrusca, coprendo un periodo che va dal 1894 ai giorni nostri. Il calcio è uno degli sport che ha lasciato un’impronta indelebile nella vita sociale e civile di Adria, e l’evento culturale in programma sarà l’occasione per raccontarne la storia. Gli autori, Alessandro Ceccotto, Gabriele Crocco, Sergio Sottovia e Renzo Sarti, hanno unito le loro conoscenze e passione per

creare una panoramica completa del calcio ad Adria. Il libro è composto da circa 380 pagine ed è diviso in due parti: la prima parte copre la storia del calcio ad Adria dal 1894 in avanti, con foto e informazioni che svelano i retroscena interessanti. La seconda parte si concentra sull’esperienza sportiva e sociale dell’Unione Sportiva Adriese, includendo dati, informazioni sui calciatori, allenatori e presidenti che hanno segnato diverse epoche. Il libro è disponibile al prezzo di 25 euro, e coloro che prenoteranno il libro e lo ritireranno il giorno della presentazione, avranno diritto a dei posti a sedere nel Teatro. Il secondo obiettivo della presentazione che verrà realizzata in

In foto, giocatori in borghese alla “Trattoria alla Rosa”, Bellombra

collaborazione con l’Accademia del Pane, sarà la raccolta fondi da devolvere per un impegno sociale e benefico. Un altro motivo per la cittadinanza e gli appassionati di sport di riunirsi, condividere episodi e celebrare una significativa pagina di storia di Adria.

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Sport

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Piccoli rugbisti crescono. Numeri in costante crescita tra gli under 10 e gli under 12

Continua con grande entusiasmo l’attività del Rosolina rugby Amelia Wawruch, nel doppio ruolo di vicepresidente ed allenatrice delle “prime mete”, si dice particolarmente soddisfatta della prima uscita dei “suoi” bambini

Sintonizzati sul futuro. di Rossella Franzoso

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Anticipando il raddoppia con un altro punto vendita il nuovo store

D

opo il primo raggruppamento a Villadose altra uscita per i piccoli dell’under 10 e dell’under 12, ospiti del Frassinelle, assieme ai pari età della Monti Rovigo Rugby, del Villadose Rugby e del C’è L’Este Rugby. Molto soddisfatti gli educatori, che stanno vedendo la costante crescita dei loro ragazzi, che assimilano volta per volta, sempre di più gli insegnamenti impartiti durante le settimane di allenamento. Un particolare plauso alla società blu granata, per essere riuscita, nel non facile compito di inserire tra i loro atleti, un cospicuo numero di bambini appartenenti alla categoria “prime mete”, ovvero bambini nati tra il 2020 e 2019. A Frassinelle le “prime mete” del Rosolina Rugby sono state ben 5 degli 8 tesserati, i quali hanno avuto la possibilità di eseguire giochi e attività propedeutiche al rugby, primi passi nel mondo dello sport per conoscere il loro corpo e la socialità, terzo tempo compreso. Amelia Wawruch, nel doppio ruolo di vicepresidente ed allenatrice delle “prime mete”, si dice particolarmente soddisfatta della prima uscita dei “suoi” bambini. “E’ stata un’esperienza nuova e fantastica – dichiara Amelia –, per me e per i bambini. Sia io che loro ci siamo divertiti tantissimo, i genitori hanno avuto modo di conoscere il nostro mondo e penso che come

prima volta per tutti, sia stata veramente potente. Come vicepresidente voglio aggiungere che queste giornate, insegnano ai genitori cosa vuol dire rugby, dimostrando loro che è uno sport bello, sano e divertente; questa è la nostra migliore arma per scalfire le ancora forti preclusioni e diffidenze che esistono nel nostro territorio nei confronti del nostro sport”. Il rugby si sa è uno sport carico di valori e oltre agli aspetti tecnici, i club si impegnano per trasmetterli ai loro atleti: se ci fosse stato un premio per l’atleta più coraggioso, probabilmente sarebbe andato a Liam Bozzato, che dopo un duro scontro di gioco (e dopo l’ok del medico), ha voluto tornare in campo per aiutare i compagni fino al termine delle attività. Si dice molto soddisfatto Mauro Paganin, dirigente e al-

lenatore (oltre che papà di Gabriele under 12), per i numeri in costante crescita in ogni categoria. “Siamo contenti dice Mauro Paganin, dirigente e allenatore, perché quasi tutti i bambini dell’anno scorso sono ritornati e perché molti si sono aggiunti. Siamo estremamente soddisfatti, perché la categoria in cui soffrivamo di più, l’under 6, quest’anno ha avuto il maggior incremento, grazie anche ad un bravissimo allenatore, Matteo Fabris, che con una naturalezza innata li fa lavorare e divertire. Questo è il risultato, continua Paganin, del buon lavoro degli anni scorsi, perché le famiglie ci riconoscono come una società seria, in cui i loro figli stanno bene e si divertono e per noi questo è il miglior riconoscimento che possiamo ricevere”.

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del master Road to Turn

Il Circolo tennis Taglio di Po corre a Torino. Ed è proprio il caso di dirlo visto che due dei suoi soci si sono qualificati per partecipare questo mese alle fasi finali del master Road to Turin, torneo Tpra organizzato dalla Fitp, nella categoria Expert Level. Marco Frezzato (presidente del circolo tagliolese) e Federico Marchesini, dopo aver superato il primo step provinciale grazie ai risultati ottenuti nei tornei disputati durante tutta l’estate, al Green Garden di Mestre hanno ottenuto entrambi il pass regionale arrivando in finale in una sfida tutta tagliolese che ha visto trionfare, a conclusione di un match senza esclusione di colpi e terminato al tie break, Marchesini con il punteggio di 4/3, 3/4, 10/8. Lo stesso Marchesini aveva superato senza intoppi ai quarti il padovano Francesco Boldrini (4/1, 4/1), in semifinale il

veneziano Fabio De Gaspari (4/3, 4/3). Frezzato invece ai quarti di finale aveva sconfitto il trevigiano Giuseppe Aguiari 4/1, 4/1 e subito dopo, con un po più di fatica, il padovano Andrea Vagaggini (4/2, 2/4, 10/8). Marchesini e Frezzato, in quanto finalisti del Master veneto hanno guadagnato il diritto di sfidare i vincitori degli altri Master regionali e i qualificati nazionali a novembre al Monviso Sporting Club di Grugliasco, con in palio le finali nazionali sempre nello stesso circolo della provincia torinese. I giocatori partecipanti al Master road to Turin, avranno anche la soddisfazione di poter assistere ai match dei fuoriclasse delle Atp Finals di Torino. E il 16 dicembre partirà la stagione Road tu Rome, il cui Master di aprile aprirà ai fortunati (e bravi) le porte del Foro Italico e degli Internazionali. (c.a.)


Imprese & Imprenditori

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PROTAGONISTI A NORD EST Sintonizzati Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di

sul futuro. Rovigo Vivai: trentacinque anni

Settore vivaistico. Gian Paolo Casarotto racconta la propria realtà dalla sua nascita ad oggi

di esperienza e di grande impegno

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rentacinque anni di esperienza nel campo, oltre 75 milioni di piantine vendute all’anno. Sono i numeri di Rovigo Vivai, azienda vivaistica che sorge a Loreo e che continua a crescere, valorizzando il patrimonio dell’orticoltura specializzata italiana. Gian Paolo Casarotto, titolare dell’azienda, ci racconta la sua storia.

Titolare di Rovigo Vivai

La famiglia: collaborazione e passione come motori del successo

Come nasce Rovigo Vivai? “La nostra realtà nasce un po’ per caso, come spesso succede. Io provenivo già dal mondo vivaistico, come dipendente di un’azienda. Purtroppo la tragica scomparsa dei titolari in un incidente d’auto ha cambiato la mia prospettiva. Trovai quindi un impiego nel settore delle sementi in una importante azienda sementiera orticola che mi ha permesso di acquisire esperienza e conoscenza delle caratteristiche delle sementi e del continuo miglioramento genetico che la ricerca comporta, basi fondamentali per poter costruire un progetto di carattere agricolo e soprattutto vivaistico. Due anni più tardi a Loreo, antica “Capitale del Delta”, che rispondono alle reali esigenze plicata alla movimentazione e loterra tra i due fiumi più importanti delle maggiori filiere agroalimengistica interna delle serre, a fronte d’Italia, il Po e l’Adige, si presenta la tari orticole, delle industrie di della forza lavoro insufficiente da possibilità di recuperare una storica trasforma-zione, delle GDO e dei reperire sul mercato. realtà locale vivaistica, non operatimercati in genere, nel rispetto dei • Si rafforza il comparto vivaistico va, nata negli anni ’60 –’70 e concludisciplinari di produzione nazioorticolo, in quanto il mercato esisa alla fine degli anni ’90. Così nell’ nali e regionali, dei consumatori, ge maggiori garanzie con piantine ottobre 2003 decido di fondare la dell’ambiente e dei lavoratori. più forti, più sane, più tracciabili, ROVIGO VIVAI mantenendo il ruolo Come valuta il vostro settore in un che sono alla base delle scelte deldi product manager nell’altra ditta mercato in continuo cambiamenle grandi filiere orticole, in quanto sementiera per altri 13 anni. Quanto? si avvalgono del sistema trapiando mia figlia ha completato iSCARICA suoi Le sfiL’APP de affrontate sono state molte to come “principale” strumento RADIO VENETO24 studi ho deciso di dedicare anima e ed ho potuto constatare che: di programmazione , reso sempre corpo soltanto al mio progetto. Non • Rimane debole l’aspetto delle più difficile e complicato dai camc’era nulla di programmato, dunmaterie prime che importiamo biamenti climatici, carenze o eccesque, ma sono molto grato di quello dall’estero (es. energetiche e loro si idrici e dalla presenza di nuovi che ho ricevuto”. Questa è la storia derivati...), che ci espongono alle patogeni alieni e parassiti, mettenAscolta di ROVIGO VIVAI, che da 20 anni speculazioni internazionali e sodo a rischio la coltura e il reddito mette a disposizione una costante prattutto a quelle nostre interne dell’impresa agricola. innovazione nella ricerca e svilup• Ancora carente l’offerta della Qual è la vostra mission? po di tecnologie sempre più attuali meccanizzazione tecnologica ap“Continuare a investire in Ricerca &

R����� V���� Passione Ortovivaismo

Gian Paolo Casarotto

ROVIGO VIVAI

Sviluppo per offrire competenza e servizio di elevata qualità, per un vivaismo moderno, in grado di garantire la sostenibilità ambientale, la salute dei lavoratori e di accompagnare le imprese agricole nelle loro produzioni integrate e biologiche” Le parole chiave per descrivere Rovigo Vivai? “Flessibilità. Passione: si tratta pur sempre di coltivare materiale vivo e che va curato in tutte le fasi di sviluppo con molta attenzione. Una buona informazione è fondamentale per restare al passo col mercato e con i tempi che cambiano. Il vivaista infatti, non è solo quella figura professionale che coltiva e consegna le piante, ma un esperto del settore, del territorio e del mercato”.

Clienti e produttori contano molto anche per un’attività come quella di Rovigo Vivai. Per Gian Paolo Casarotto però c’è anche un’altra importante e insostituibile realtà di cui ogni azienda dovrebbe tener conto: la famiglia. “La nostra attività è a conduzione fa- miliare – spiega Casarotto –. Qualche anno dopo l’ingresso di mia figlia in azienda è entrato a far parte dell’attività anche il suo compagno e ad oggi siamo in 4 di famiglia, con circa una quindicina di dipendenti”. “L’esperienza che ho maturato nel tempo spinge Rovigo Vivai a superare la semplice concezione di impresa familiare: quello che vogliamo è offrire prima di tutto la nostra professionalità – racconta il titolare –, ma la famiglia resta comunque al centro di tutto: è il perno su cui tutto ruota, per me e anche per i miei collaboratori. Il nostro ventennale, infatti, lo abbiamo festeggiato tutti insieme con le nostre famiglie.” “Da genitore, vorrei che fosse proprio mia figlia, insieme al suo compagno a portare avanti l’azienda di famiglia – confessa Casarotto –, ma il motore di tutto devono essere passione e curiosità verso ciò che si fa – e conclude sorridendo –. Se poi queste due cose si sposassero, potrei essere l’imprenditore e il papà più felice del mondo”.

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L’analisi. Le ambizioni di Fratelli d’Italia, l’opzione Zoppas, il terzo mandato e la campagna elettorale

Rebus Veneto, grandi manovre nei palazzi del potere S

i prospetta un periodo particolarmente intenso per la nostra Regione. Le trattative tra Palazzo Chigi, Palazzo Balbi e Ca’ Farsetti sono febbrili. Sembrano passare proprio da li, più che dalle segreterie dei partiti, le alleanze e le mosse per il futuro del Veneto. L’incrocio possibile è un po’ complesso, ma cerchiamo di metterlo in ordine.

IL QUADRO DEL NORDEST Gli scenari politici, profondamente mutati nel corso degli ultimi anni, non possono più “supportare” l’ipotesi che tutte le regioni del nordest siano a trazione leghista. Il friulano Fedriga è stato riconfermato lo scorso aprile, quindi il derby in casa salviniana si gioca tutto tra Lombardia e Veneto. I bene informati sono pronti a giurare che il Capitano, Matteo Salvini abbia già scelto: senza terzo mandato per Zaia sarà il Veneto a essere sacrificato per mantenere a Milano, sul Pirellone, ben visibile il vessillo legista con l’Alberto da Giussano. A questo punto il Veneto toccherebbe, senza ombra di dubbio, a Fratelli d’Italia e la Presidente Giorgia Meloni sembra che stia trattando in prima persona il dossier. Un cambio epocale che l’attenta premier non vorrebbe fosse anche traumatico sopratutto per la tenuta del rapporto con gli alleati di Governo. Ecco perché l’orientamento in casa FdI sarebbe quello di scegliere un candidato il più “civico” possibile. L’OPZIONE ZOPPAS Il nome giusto per il candidato Presidente della Regione civico, ma in quota Fratelli d’Italia sarebbe quello dell’imprenditore delle acque naturali (tra le altre cose), Matteo Zoppas. Sembra che il giovane imprenditore, dopo che i rispettivi sherpa hanno avvicinato le parti, abbia ricevuto la proposta direttamente da Giorgia Meloni: Zoppas sarebbe molto allettato dalla possibilità. Chi sta gettando acqua sul fuoco e spegnendo, in un certo senso, gli entusiasmi sarebbe la famiglia dell’imprenditore che non ve-

drebbe di buon occhio un’esposizione diretta in politica. Dalle parti di Fratelli d’Italia sembrano essere consapevoli di quanto l’opzione Zoppas, per quanto sia la preferita, sia tutt’altro che certa, quindi il lavoro di scouting per il Presidente non si è fermato. Staremo a vedere. PRESIDENZIALISMO E TERZO MANDATO Presidenzialismo e Terzo Mandato potrebbero essere fortemente intrecciati tra loro molto più di quanto non possa apparire ad un primo sguardo. Alcuni esponenti dei gruppi parlamentari leghisti hanno, infatti, protocollato un disegno di legge, poche settimane addietro, attraverso il quale consentire ai presidente di Regione di proporsi per un terzo mandato. Poteva sembrare una mossa simbolica più che sostanziale, ma quando a distanza di poche settimane la Premier Meloni ha aperto il dibattito sulla riforma in chiave presidenzialista dell’ordinamento istituzionale, più di qualcuno ci ha visto un nesso. Lo scambio, infatti, potrebbe essere: voto per il Presidenzialismo in cambio dell’introduzione del terzo mandato per i presidente di Regione. Una condizione, questa, che rimetterebbe prepotentemente in gioco Luca Zaia che non ha mai fatto mistero di avere come priorità per il proprio futuro politico proprio il confermarsi alla guida della Regione Veneto. Del resto alla pattuglia leghista veder arrivare prima il Presidenzialismo che il Federalismo è assolutamente indigesto. Sul terzo mandato ai presidente di Regione potrebbero trovarsi, inoltre, anche delle importanti convergenze. Elly Schlein, da sempre contraria, potrebbe rivedere, in una fase di debolezza, la sua convinzione: tutto sommato anche alla leader Dem potrebbe fare comodo, nonostante le profonde divergenze politiche e personali, non aprire fronti con Michele Emiliano, presidente della Puglia, Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e soprattutto Vincenzo DeLuca in Campania. Non ri-

Sopra: Metteo Zoppa A destra:Alessandra Moretti

Dall’alto a sinistra, in senso orario: Matteo Zoppas, Alessandra Moretti Elena Donazzan e Luigi Brugnaro

candidarli, infatti, metterebbe, infatti, seriamente a rischio la conferma al centrosinistra di tre regioni fondamentali per le sorti della stessa segretaria dei Democratici. LA CORSA ALLE EUROPEE Se a Zaia non fosse consentito il terzo mandato (nel suo caso sarebbe il quarto , ma la legge sul limite dei mandati è entrata in vigore dopo che il primo giro a Palazzo lo aveva già completato) sarà lui, con ogni probabilità, la punta di diamante della corsa leghista a Bruxelles. Sempre in casa Lega sarà impegnata a cercare la riconferma, invece, ci sarà Rosanna Conte. Grandi movimenti nel PD. Ci riproverà, senza dubbio, Alessandra Moretti, non dovrebbe essere della partita, invece, l’altro vicentino, Achille Variati. Insieme a loro si sussurra, anche, delle possibili candidature di Alessandro

Zan, alfiere dei diritti civili, e della veronese, già parlamentare Alessia Rotta. Potrebbero esserci anche candidare “civiche” legate al mondo della cultura o pescate da Il Veneto che Vogliamo, formazione distante dal PD, ma affine alla segretaria Schlein. Fratelli d’Italia sembra intenzionata a schierare l’assessore regionale, Elena Donazzan che potrebbe correre in ticket con l’avvocato trevigiano, Fabio Crea. Per quello che riguarda Forza Italia molto dipenderà come andranno i congressi provinciali, ancora non convocati. La nuova era targata Flavio Tosi, non è un mistero, sta producendo un certo subbuglio: si sono avvicinati ai forzisti molti leghisti delusi, tra i quali l’ex vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin e lo scontro con i Berlusconiani doc non ha ancora un vincitore annunciato.

LA VARIABILE BRUGNARO Se Zaia andasse realmente in Europa perché privato del terzo mandato, o facesse realmente un pensierino a candidarsi sindaco di Venezia come ventilato da alcuni ambienti nelle scorse settimane, Luigi Brugnaro potrebbe essere l’alternativa della Meloni in caso di rifiuto di Zoppas. È pur vero che Brugnaro ha un proprio movimento politico, Coraggio Italia, ma difinirlo uomo di partito in senso stretto appare eccessivo. Ecco perché Brugnaro potrebbe rispondere all’identikit di uomo di impresa non legato direttamente a formazioni politiche nazionali, ma collocato stabilmente nel centrodestra e con il valore aggiunto di avere una certa esperienza amministrativa visti i due mandati da sindaco di Venezia. Il diretto interessato pare coltivi questa ambizione da tempo e i viaggi a Roma dei suoi uomini di fiducia si starebbero facendo sempre più frequenti.


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Regione

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Un nuovo piano. Per la segretaria del Pd “la politica è stata latitante mentre l’emergenza abitativa cresceva”

Elly Schlein a Mestre per le politiche abitative: “Immaginiamo la casa come un diritto fondamentale” S

ono tanti i punti toccati dal “Piano nazionale per il diritto alla casa” del Partito Democratico, presentato nelle scorse settimane all’M9 di Mestre nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione anche della segretaria del partito Elly Schlein. Innanzitutto, l’incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica, senza però prevedere ulteriore consumo di suolo. “Il piano casa del Pd – ha specificato Schlein – parte dalla rigenerazione urbana, dalla riqualificazione del patrimonio esistente nell’immediato: in tempi molto brevi possiamo ridurre le liste d’attesa e dare una casa a chi ne ha diritto e ancora lo sta aspettando”. Tra gli aspetti centrali anche la visione della casa in un’ottica integrata, “come punto dove convergono giustizia sociale e giustizia climatica”, che per questo necessita di politiche che abbassino bollette ed emissioni clima alteranti. Altro nodo cruciale quello

della reintroduzione del Fondo per l’affitto: “Le risorse vanno reinserite e triplicate per sostenere le famiglie che sono scivolate verso una povertà assoluta che impedisce loro di pagare l’affitto, ma bisogna farlo con misure proporzionate, altrimenti il rischio è quello di mettere le fasce più fragili in competizione tra di loro”. Quindi sul Fondo per la morosità incolpevole: “Le politiche pubbliche possono fare moltissimo per dare garanzie sulle eventuali morosità e per ricostruire quel rapporto di fiducia tra proprietari e inquilini che è fondamentale”. La segretaria del Pd ha quindi evidenziato la necessità impellente di agire anche per regolamentare il mercato degli affitti brevi “che stanno avendo un effetto distorsivo sul mercato”. Per la Schlein la situazione abitativa di una grande città come Venezia è però diversa da quella di Firenze, Milano o Bologna, così come è differente l’esigenza abitativa delle

aree interne rispetto a quelle montane. “Non possiamo pensare di scrivere a Roma politiche che si adattino ai bisogni di territori e comunità che sono diverse: la politica deve riabbracciare questa consapevolezza e scrivere politiche su misura” ha detto. Il tema casa è però ormai sempre più anche terreno di scontro politico: la segretaria Schlein ha infatti affermato di essere rimasta “colpita” leggendo l’annuncio del ministro Salvini “sul primo tavolo su un piano per la casa entro la fine di quest’anno” e dal palco ha dichiarato: “Se aspettiamo Salvini, non vedremo nulla sulla casa nemmeno in questa legislatura. Per fortuna che c’è il Pd che ha fatto un percorso di quattro o cinque mesi per arrivare ad alcune proposte concrete”. In sostanza, la casa insieme al salario minimo diventa il secondo tema che caratterizzerà la politica del Partito Democratico su cui Schlein è convinta che “si possano trovare

La platea all’M9 di Mestre durante il convegno del Pd, a fianco (o sotto dipende dall’impaginazione) Elly Schlein durante il suo intervento

importanti convergenze con le altre forze di opposizione”. “Io credo che serva un piano nazionale, ma soprattutto una politica che senta l’esigenza di fare proprio questo tema e che risponda al cambiamento dei bisogni abitativi delle persone in Italia” ha dichiarato in chiusura la segretaria del Pd. Tra punti toccati, anche le difficoltà degli studenti fuori sede per cui “il diritto alla casa non soddisfatto diventa un

ostacolo anche al diritto allo studio”, apprezzamento per le esperienze di co-housing “che possono essere uno strumento per preservare l’autonomia delle persone disabili o anziane” e un incoraggiamento alla creazione di un ministero ad hoc “per evitare di vedere diventare la casa la cenerentola di altre politiche dove è più facile andare a tagliare i nastri alle inaugurazioni”. Marika Andreoli

Elezioni, Ciambetti: “La par condicio è una legge ormai superata” come le fake news”. Lo ha detto in apertura del consegno promosso dal Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni del Veneto. “Ciò che colpisce, - ha aggiunto Ciambetti - è che nello scenario dell’era informatica, tra social e intelligenza artificiale, big data ed effluvio di informazioni, la propaganda politica sia regolamentata da una legge obsoleta. La Par Condicio funziona bene nella gestione delle controversie nella propaganda politico-amministrativa locale.

A pochi mesi dal ritorno alle urne per le elezioni europee e amministrative il dibattito politico in Veneto investe anche la legge sulla “par condicio” che regola l’informazione durante le campagne elettorali. Per Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale del Veneto, “la par condicio è una legge superata dai tempi: facilmente aggirata, è resa obsoleta anche dai social media, che consentono un dialogo non filtrato con gli elettori e moltiplicano il messaggio politico anche con risvolti non esattamente positivi,

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per averci scelto e per continuare a sceglierci

Tuttavia, paradossalmente, sono toccati dalla norma tutti i candidati delle elezioni in cui i cittadini esprimono le preferenze, principalmente le elezioni amministrative comunali, le Regionali e quelle Europee: e questo è un vero e proprio “vulnus”, perché, per assurdo, una norma nata per difendere l’accesso democratico al mezzo televisivo, per garantire condizioni eque e di parità tra i soggetti della politica, oggi colpisce la democrazia e non tutela i cittadini. L’auspicio che faccio è che questa legge venga rivista”.

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Le consultazioni. L’assessore Calzavara: “Passo importante, nel segno della democrazia diretta”

Referendum sulle fusioni di Comuni, promossi due progetti su quattro Nasceranno Santa Caterina d’Este (Padova) e Setteville (Belluno), da valutare il risultato tra Sovizzo e Gambugliano, no alla fusione tra Polesella e Guarda

D

ue fusioni approvate e due bocciate: i ventimila veneti chiamati alle urne per i referendum in otto Comuni si sono espressi a favore del “matrimonio” fra enti locali nel padovano e nel bellunese. Non passano invece le altre due proposte nel rodigino e nel vicentino. Questa prima tornata del referendum regionale consultivo con la nuova legge porta alla nascita di due nuovi Comuni. Nella bassa padovana Santa Caterina d’Este conterà 2350 abitanti dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este. In provincia di Belluno nasce Setteville, con 5793 abitanti, tra Quero Vas e Alano di Piave. Il più soddisfatto, oltre ai proponenti dei progetti di fusione, è l’assessore al bilancio e agli enti locali Francesco Calzavara: “L’abbassamento del quorum di

partecipazione ha sicuramente incentivato la partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato interesse e adesione a questo importante istituto di democrazia diretta. Questo risultato dimostra quanto sia importante continuare a ragionare sulla razionalizzazione della governance, individuando la dimensione media ottimale degli enti in grado di assicurare anche tutte le funzioni comunali – prosegue Calzavara -. Il Veneto, con i suoi 563 comuni, è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 Comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio. La consultazione è stata il primo piccolo passo, ma importante, per raggiungere questo risultato”.

Francesco Calzavara

Nel padovano Tiberio Businaro, sindaco di Carceri, plaude alla fusione con Vighizzolo: «Da due genitori è nata una figlia: Santa Caterina d’Este. Ora, il progetto che portiamo avanti dal 2011 diventerà realtà. Una lunga genesi, con tanti ostacoli, ma ci abbiamo creduto sino in fondo ed i cittadini lo hanno

fatto con noi. I cittadini di Santa Caterina d’Este avranno molti benefici, sarà un Comune inclusivo, aperto e che potrà disporre di fondi e di servizi- continua Businaro - Il territorio potrà crescere e desideriamo essere un esempio anche per altri Comuni. I cittadini ci hanno premiato, siamo stati ascoltati e ora dimostreremo con i fatti e con la concretezza che hanno fatto la cosa giusta nel votare “si” alla fusione. Saranno le due comunità che faranno crescere questa nuova figlia. Vorrei inoltre tranquillizzare i nostri residenti. Non chiuderà nessuna delle due sedi comunali ed anche i servizi ai cittadini resteranno tali ed anzi, verranno incrementati. Le poste e le farmacie resteranno tali ed avremmo a disposizione un vigile in più”. Per quanto riguarda i due progetti bocciati, bisogna fare una distinzione. Mentre a Polesella non è stato raggiunto il quorum (27%, con la maggioranza di “sì”) a Guarda è stato raggiunto, ma

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ha vinto il no, per cui non passa il referendum sulla fusione. “Per certi versi è il risultato più sorprendente – specifica l’assessore Calzavara -: nonostante ci fosse l’unanimità dei consigli comunali si è forse dato per scontato l’esito, non comprendendo anche le legittime contrarietà”. Diverso ancora quanto successo tra Sovizzo e Gambugliano. Mentre a Gambugliano è stato raggiunto il quorum con il 64% di sì, nel comune di Sovizzo sono mancati solamente 25 voti al raggiungimento del quorum, con la maggioranza di cittadini che hanno espresso il voto favorevole alla proposta di fusione (il sì è 94,17% il no 5,83%). In questo ultimo caso, la legge regionale dà facoltà al Consiglio della Regione del Veneto di effettuare una valutazione complessiva sul referendum, considerato che hanno partecipato al referendum una percentuale non inferiore a 5 punti rispetto al quorum previsto. Giada Zandonà


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NOVEMBRE 2023

on-line:

Il Rapporto sulle nascite in Italia

I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita

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L’ 89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20% delle madri sono straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. È quanto risulta dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero, presentato a fine ottobre. La rilevazione – istituita dal Decreto del Ministro della sanità 16 luglio 2001, n. 349 – costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita e rappresenta uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale, con un livello di copertura pressoché totale. I trend 2012 – 2022. Nel Rapporto sono stati introdotti alcuni elementi innovativi, relativi agli andamenti di tendenza, dal 2012 al 2022, delle principali variabili osservate: il luogo del parto, le caratteristiche delle madri, la gravidanza, il parto, il neonato e le tecniche di procreazione medicalmente assistita. La percentuale dei parti pretermine (<37 settimane) passa da circa 7 ogni 100 a 6; aumenta l’età media delle madri al primo figlio (sia per le italiane che per le straniere); l’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. Per le donne straniere l’età media al primo figlio passa da 27,7 a 29,2 anni. Prosegue alla pag. seguente

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Patologie dell’anca nei giovani, l’ospedale di Cittadella all’avanguardia nella chirurgia preventiva

Il dr. Paolo Lorenzon al fianco del direttore dell’UOC Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella, dr. Giovanni Castiello

C

ontrariamente a ciò che di solito si pensa la patologia dell’anca non è un problema legato solo alla popolazione anziana. Di fatto “le patologie dell’anca si riscontrano anche nei giovani adulti e, persino, negli adolescenti – spiega il dr. Giovanni Castiello, direttore dell’Uoc Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea –; la prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale nel trattamento dell’artrosi giovanile e rappresenta da sempre, per il nosocomio cittadellese, uno dei fiori all’occhiello”. Uno studio mirato della patologia porta a una maggiore comprensione di questi disturbi e al loro eventuale trattamento chirurgico in fase iniziale (pre-artrosica) evitando così la necessità di una protesi d’anca e permettendo un’ottima ripresa delle proprie attività senza dolori o disturbi. ”A partire dal 2019 – prosegue il dr. Castiello –, è stata ulteriormente intensificata l’attività di chirurgia conservativa dell’anca volta a impedire lo sviluppo dell’artrosi nel paziente giovane; que-

sto tipo di chirurgia, altamente specialistica e realizzata in pochissimi centri in Italia, è praticata dal dr. Paolo Lorenzon, che si avvale di metodiche all’avanguardia ispirate alla scuola del prof. Reinhold Ganz di Berna, uno dei massimi esperti mondiali su questo tema”. Un esempio è “l’impingement femoro acetabolare”, dove un eccesso d’osso sul versante femorale o acetabolare limita i movimenti creando continui microtraumi che finiscono per portare all’artrosi. In tal caso, un’asportazione chirurgica di questo eccesso d’osso risolve il problema. Allo stesso modo, nelle forme di displasia, l’anca non riesce a funzionare correttamente per un insufficiente sviluppo dell’acetabolo. Un nuovo orientamento di questo elemento del bacino, ottenuto tramite apposite osteotomie, è sufficiente per ripristinare la corretta funzione dell’articolazione. Anche malattie dell’anca nell’accrescimento come esiti di epifisiolisi e morbo di Perthes possono beneficare di questa chirurgia.

I nati nel 2022, meno cesarei e maggiore ricorso alla fecondazione assistita Segue dalla pag. precedente

Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie (seppur meno marcatamente); nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri con più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diversificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove essi avvengono. La percentuale di donne che ricorre alla fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (Fivet) passa dal 37% del 2012 al 48% dell’anno 2022 e continua ad essere la tecnica più utilizzata; aumenta invece solo lievemente la percentuale di chi ricorre al metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (Icsi). Nel complesso i parti con procreazione medicalmente assistita Pma aumentano del 73% nel periodo considerato, ma diminuisce notevolmente la percentuale di parti plurimi in gravidanza con Pma (21% nel 2012, 9% nel 2022). Continua il fenomeno della denatalità (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur lievemente) la percentuale di nati morti. Dove partoriscono le donne in Italia. L’ 89,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, il 10,8% nelle case di cura e solo lo 0,15% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.). Nelle Regioni in cui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialmente diverse. Il 62,2% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Le caratteristiche delle madri. Nel 2022, circa il 20% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,7%) e dell’Unione Europea (19,6%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,3% e il 7,9% delle madri straniere. Delle donne che hanno partorito nel 2022 il 42,5% ha una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa e il 34,8% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 24,7% sono casalinghe e il 14,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. I neonati. Lo 0,9% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Nei test di valutazione della vitalità del neonato tramite indice di Apgar, il 98,5% dei nati ha riportato un punteggio a 5 minuti dalla nascita compreso tra 7 e 10. Sono stati rilevati 994 nati morti corrispondenti a un tasso di natimortalità, pari a 2,4 nati morti ogni 1.000 nati, e registrati 4.332 casi di malformazioni diagnosticate alla nascita.

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LAbuone PSICOTERAPIA COGNITIVO – NEUROPSICOLOGICA Le pratiche per rendere Sintonizzati accessibili a tutti le Terme e i Colli

sul futuro.

carne, riconfigurando l’esperienza in racconto. Le modalità di manifestazione del sintomo, sono ogni volta l’effetto di un sentir-si esperienziale veicolato dalla propria storia di vita e dalle individuali aperture (o chiusure) alle possibilità. Di conseguenza, un disturbo, ad esempio, di natura ansiosa, non è una semplice somma di sintomi (categorizzazione psichiatrica), non corrisponde ad una teoria precostituita o ad una qualche credenza irrazionale. È soltanto attraverso l’analisi dell’esperienza del singolo paziente (individuo), per come essa emerge nel più vasto quadro del suo racconto, e tenendo conto del contesto storico-culturale di appartenenza, che lo psicoterapeuta PCN sarà in grado di cogliere, e curare, quello specifico disagio emotivo. Ogni individuo possiede caratteristiche uniche e irripeLa Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica (PCN) è un endere il nostro territorio, sue bel- personali tibili, diinterventi conseguenza anche i modi di soffrire saranno psichica) eattraverso strutturali, approccio innovativo alla con curaledei problemi unici e irripetibili: per affrontare dei disturbi coniuga i recenti sviluppidi comunicazione lezze naturali,psicopatologici: artistiche, architettoniche, modalità e opportune at- una situazione problematica bisogna lavorare, grazie a un’attiva colladelle neuroscienze, dellasineuropsicologia , della accessibile veramente a tutti: può fare? trezzature. borazione tra paziente e terapeuta, sui contesti psicologia dello sviluppo e della psicopatologia in un L’Ulss 6 Euganea crede con convinzione E’ stata predisposta una guida ai punti di di coscienza di espedel presente (facilitando la presa quadro teorico ci unitario. rienze emotivamente significative) e sulla costruzione di e nell’ultimo ha contribuito a costruire dell’Anello Ciclabile La PCN sianno occupa di comprendere i sintomiinteresse alla base accessibili e più identitari scenari della umana èalla luce della esperienza solide basi.sofferenza Lo stato dell’arte stato tracciaColli Euganei migliori E2, promosso un corso per futuri potenziali. Naturalmente l’approccio terapeutico dovrà tenere conattuale e degli orizzonti futuri della persona che to a Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torre- operatori turistici, coinvolte oltre duecento to delle specifiche psicopatologie alle quali vuole dare soffre. glia La dove si segue è svolto l’evento regionale “Tu- persone con disabilità ricreative, risposta,inpurattività facendo emergere le stesse attraverso la PCN la tradizione fenomenologica ed ermestoria di vita del lavorativi. paziente eE’al di là di faziose e superrismoneutica. SocialeLaInclusivo”, progetto finanziato esperienze e tirocini fenomenologia ci permette di osservare il fe- inclusive ficiali categorie pre-costituite. si mostra, dallanomeno, Regionel’esperienza del Venetodell’individuo, e dal Ministroper percomestato inoltre presentato il sito web “Tutti in- Infatti, l’approccio terapeutico si struttura in modi differenti a seconda che il senza ridurla specifichea teorie assunte a priori dal le Disabilità che haapromosso, livello regioclusi”, piattaforma che consentirà cono- dell’identità personapaziente presenti unadialterazione terapeuta. L’ermeneutica ci permette di interpretare nale,l’esperienza le buone pratiche per agevolare l’acscere e partecipare alle attività, noleggiare le fortemente storicizzata (es.: disturbi di personalità), alla luce del contesto di vita dell’individuo. oppure unadell’E2, patologia i cui motivi vanno ricercati in uno cessibilità e la più ampia deicome turistipartecicli perpiù percorrere i tratti richiedere La psicopatologia è ospitalità considerata della o pochi eventi esistenziali acuti (es.: disturbo post-trauampiadiNEUROPSICOPATOLOGIA , poiché l’alterazioportatori handicap e dei loro familiari e tirocini lavorativi. matico da stress, trauma cranico, ictus). ne dell’identità personale può conseguire sia al nostro caregiver. “L’obiettivo di Aiquesto condiviso è soli finisforzo esemplifi cativi, pensiamo alla patologia ipoessere un corpo tra i corpi, sempre soggetto alle leggi Per della lo sviluppo di patologie questa progettualità, sviluppare detto il Direttore generale condriaca: una persona nel corso della vita può pronatura, alle , agli accidenti che possono – ha gressivamente o istantaneamente non riconoscere un l’Ulssmodifi 6 hacare coinvolto il Comune di Montedell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna aprendo il nostro funzionamento cerebrale; sia alle proprio ansioso nella sua manifestazione espepeculiari verbo alla grotto Terme modalità attraverso le quali diamol’evento regionale, allastato presenza dell’asses-

rienziale (tachicardia, senso di soffocamento, sudorazione eccessiva ecc.). Il non riconoscimento di uno stato esperienziale significa che quella determinata esperienza al posto di essere identitariamente riconfigurata (ad esempio: “sono ansioso perché tra due giorni dovrò sostenere un esame”), o non viene riconosciuta (la persona si avverte in uno stato di alterazione fisica senza collegarla all’evento che l’ha prodotta), oppure l’esperienza stessa viene riconfigurata non identitariamente (i segnali fisici dell’ansia vengono scambiati per un infarto incipiente). Scopo ultimo dell’intervento psicoterapico è rendere la persona autonoma (fornendole gli strumenti per un’adeguata appropriazione dell’esperienza vissuta) e abile a riposizionarsi nei contesti critici. “Curare” in PCN significa infatti aiutare la persona a rendersi indipendente nel gestire le esperienze critiche della vita quotidiana, offrendo strumenti e aumentando così l’autostima e la fiducia nelle proprie risorse e capacità personali. L’ obiettivo della psicoterapia è quindi la trasformazione di Sé “essere altrimenti”, ossia il cambiamento dei modi di fare esperienza, e non soltanto la modificazione dei modi di raccontarsi l’esperienza stessa. Una storia di vità è un’opera aperta, perché la vita è movimento verso progetti di sé stessi, a partire da specifici interessi e contesti storici e culturali. Il cambiamento dei modi esperienziali accade nel momento in cui il paziente, attraverso il racconto di sé in terapia e nel corso dei compiti a casa, riconosce dei suoi specifici modi esperienziali che o non erano stati identitariamente riconfigurati, oppure non erano stati affatto riconfigurati narrativamente. La trasformazione coinvolge la persona dei suoi modi-di-essere nel mondo e con gli alti, affichè il paziente veda concretizzarsi la possibilità di progettarsi verso nuovi orizzonti, maggiormente identitari e coerenti con la propria naturale inclinazione.

Con il progetto finanziato da Regione Veneto e Ministero per le Disabilità si vuole sviluppare una piattaforma organizzativa condivisa per mettere a sistema iniziative per un turismo “allVeneto24 included” passa al sistema di ultima

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in qualità di partner per i 16 comuni del territorio Terme Colli dell’Organismo di Gestione della Destinazione Turistica, impegnati con l’obiettivo di incrementare l’accessibilità alle località turistiche del territorio per le persone con disabilità (motoria, sensoriale,

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Turismo sociale e inclusivo.NON L’Ulss 6SONO EuganeaTUTTE e 16 Comuni del territorio promuovono una progettualità condivisa LE PSICOTERAPIE UGUALI: seguono modelli teorici differenti

sore alla Sanità e al Sociale della Regione zie al sostegno della Regione del Veneto, smo “all included”, nessuno escluso”. pacchetti tutto incluso, in un turismo “all del Veneto, Manuela Lanzarin - una piat- l’Ulss 6 ha l’occasione per dare concretezza “Il progetto della nostra Azienda consiste included”, nessuno escluso, attraverso lo taforma organizzativa condivisa capace di Mazzini Via 45014 | info@venetamed.it www.venetamed.it assieme agli 48/A altri stakeholders coinvolti – – ha evidenziato il Direttore| sociosanitario sviluppo e il potenziamento della cultura mettere a sistema iniziative nel campo del enti e imprese locali, strutture ricettive, enti Maria Chiara Corti - nel trasformare il con- dell’inclusione tra gli operatori turistici e turismo a volte molto interessanti ma non del terzo settore, associazioni di volontariato cetto ormai entrato familiare nelle nostre culturali per una migliore accoglienza delle ancora amalgamate in modo organico. Gra- – alla progettazione e promozione di un turi- esperienze turistiche dell’ “all inclusive”, persone con disabilità”.

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Disturbo e contrasto al gioco d’azzardo. Una iniziativa dell’azienda Ulss 5 Polesana

Il teatro diventa un palcoscenico contro ogni tipo di indipendenza Adria e Lendinara hanno ospitato i due spettacoli teatrali sul tema: lo scopo è far capire i meccanismi che vincolano le persone che soffrono di questa patologia, anche ai più giovani

“E

tu conosci un giocatore? Io credevo di no, poi ho aperto gli occhi e mi sono ritrovato lontano dalla realtà, lontano da tutti, lontano da me, non so come sia successo ma il giocatore ero io “, è questo il tema dello spettacolo gratuito “Partita Aperta. Il modo più sicuro per ottenere nulla da qualcosa”, che la Compagnia Teatrale Anime Specchianti ha messo in scena lo scorso 11 novembre nella splendida cornice del Teatro Comunale “Ballarin” di Lendinara. Lo spettacolo è stato organizzato dal Dipartimento per le Dipendenze e si è svolto sotto il patrocinio della Città di Lendinara e del Comune di Rovigo. “Lo spettacolo rientra tra gli obiettivi dell’Azienda Ulss 5 Polesana nell’ambito del Piano Provinciale di prevenzione e contrasto al Disturbo da Gioco d’Azzardo per l’anno 2023 spiega la Dott.ssa Valentina Pavani, Direttore del SerD di Rovigo - Le attrici della compagnia, Martina Cicognani, Francesca de Lorenzi,

Giorgia Massaro e Chiara Nicastro hanno creato un percorso attraverso gli stati d’animo e le emozioni che provocano la dipendenza da gioco d’azzardo, cercando di far capire al pubblico i meccanismi che vincolano le persone che soffrono di questa patologia, indicando come superarli e dove cercare le opportunità per chiedere aiuto”. “Un momento di grande valore artistico ma anche profondamente intimo ed umano che vuole sensibilizzare la cittadinanza sul tema del gioco d’azzardo, tema delicato e dalle enormi ripercussioni a livello personale, famigliare e sociale” ha confermato Direttore dei Servizi socio – sanitari dottor Marcello Mazzo. “L’azzardo del giocoliere”, invece, è lo spettacolo teatrale a cura di Federico Benuzzi che si è svolto lo scorso 7 novembre presso il teatro B. C. Ferrini di Adria. Lo spettacolo era dedicato agli istituti scolastici. Si sono svolti anche gli incontri con gli studenti, a cura degli operatori

del Dipartimento per le Dipendenze e dell’Ambulatorio per i Disturbi da Gioco d’Azzardo dell’Azienda ULSS 5 Polesana. “Una lodevole iniziativa che punta a sensibilizzare la cittadinanza e, soprattutto i giovani – ha

commentato il Direttore Generale dell’Aulss 5 Polesana, Dott.ssa Patrizia Simionato - Un plauso agli operatori del nostro Servizio per le Dipendenze, non solo per l’instancabile lavoro a sostegno del paziente, ma anche per

l’organizzazione di eventi fondamentali che, con i linguaggi dell’arte, accompagnano la popolazione e gli studenti nella comprensione e prevenzione di un fenomeno delicato e impattante come il gioco d’azzardo”.

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Grandi Eventi

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Il programma. Coinvolto tutto il territorio comunale, dal centro storico alle isole e terraferma

A Venezia arriva il Natale: “Segno di speranza e fiducia” La magia della festa più attesa dell’anno tra luminarie, installazioni, piste di pattinaggio e appuntamenti culturali. Il sindaco Brugnaro: “Simboli e gesti della nostra tradizione, segni di vita nuova”

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uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si attrezza installando le luci che illuminano calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Un calendario di eventi, dal titolo “Venezia accende il Natale” – promosso dal Comune di Venezia in collaborazione con Vela spa – per ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di iniziative per tutte le età. Primo appuntamento sarà l’accensione dell’albero e delle luminarie: prima in Piazza Ferretto, giovedì 23 novembre alle ore 17.30, e a seguire, il giorno dopo alla stessa ora, la cerimonia di apertura si sposterà in Piazza San Marco. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono insieme il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere chi vive e visita la città durante le feste. Inoltre, American Express - ancora una volta sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma e Lista di Spagna – supporta in particolare il tessuto commerciale veneziano. In centro storico il calore del Natale sarà caratterizzato da luminarie nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole, per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. Le Procuratie Vecchie saranno invece illuminate grazie al progetto “Murano illumina il mondo”, in collaborazione con The Venice Glass Week. Grande attenzione sarà data, anche quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento delle luminarie a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. “Venezia vuole continuare a celebrare il Natale mantenendo vivi i segni della tradizione, come le luminarie diffuse sul territorio e i grandi alberi addobbati a

festa – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze e i mercatini, diventano elementi che arricchiscono l’emozionante clima natalizio, per i nostri concittadini e per chi sceglierà di visitare il nostro territorio, a misura di famiglia”. Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia”, dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto, come da tradizione sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da qui si estendono lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino. Dopo l’accensione dell’albero di Piazza Ferretto, l’apertura della sua pista di pattinaggio su ghiaccio e dei mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, sarà la volta dell’accensione dell’albero in Piazza San Marco, seguita dall’apertura della scenografica pista di pattinaggio di Venezia, in Campo San Polo. Grandi e bambini potranno inoltre pattinare sul ghiaccio anche a Marghera in Piazza Mercato, dove verranno ospitate esibizioni di pattinaggio, animazioni con dj set e sfilate. Sarà la Biennale di Venezia a curare un Natale contemporaneo, a Forte Marghera dal 16

dicembre al 6 gennaio, grazie al progetto “Abies electronicus (contemporary Christmas tree)”, una installazione sonora e luminosa che reinterpreta il classico albero di Natale posizionando, nell’area prospiciente la darsena, un albero alto 25 metri, dotato di suoni e luci e di una scala all’interno del tronco che porta in cima formando un belvedere sulla sommità. Ma il Natale 2023 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei aperti durante le festività natalizie, a partire dalle collezioni di recente acquisizione quale la straordinaria donazione Gemma De Angelis Testa alla Galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro, o il recente riallestimento delle collezioni di Mariano Fortuny nell’omonimo Palazzo oltre alle mostre temporanee tra cui “Marcel Duchamp e la seduzione della copia” alla Peggy Guggenheim Collection (fino al 18 marzo 2024), e “Chagall. Il colore dei sogni” al Centro Culturale Candiani di Mestre (fino al 13 febbraio 2024). Per la Notte di San Silvestro, come da tradizione, il Bacino di San Marco si illuminerà di mille colori con lo spettacolo pirotecnico che accoglierà il nuovo anno. Non mancheranno corse e re-

gate di Natale con gli atleti vestiti da Babbo Natale, mentre nel parco Albanese di Mestre tornerà il Bissuola Winter Village, un vero e proprio luna park per far divertire piccoli e adulti. E poi al Lido e Pellestrina sarà allestito il tradizionale Villaggio di Natale, insieme al trenino. La musica

non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Fabio Luisi, lunedì 1° gennaio 2024 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).


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NATALE 2023

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PADOVA si veste di

luci e colori per accendere la magia del Natale in città

L

’atmosfera e la magia della festa più attesa dell’anno sono pronte ad invadere Padova. Conto alla rovescia per la suggestiva atmosfera di luci e decorazioni tipiche del Natale. Ad accompagnare il Black Friday, il 24 novembre, saranno le 60 installazioni previste ad illuminare i principali palazzi comunali quali Palazzo Moroni, Loggia Amulea, il Teatro Verdi, e poi gli alberi di Prato della Valle, alcune principali delle principali rotonde e le piazzette di tutti i quartieri. A queste luci si uniranno le tradizionali luminarie dei negozianti che attraversano le strade, sostenute anche dai contributi che il Comune ha erogato con apposito bando pubblico concluso a inizio novembre. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la tecnologia LED a basso impatto. Per completare l’atmosfera natalizia il tradizionale appuntamento, il 2 dicembre dalle 16.30, con l’accensione dell’albero di Natale, quest’anno a cura di Tigotà. L’evento si aprirà con un coro Gospel e i saluti istituzionali che accompagneranno

Il 24 novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 2 dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città, con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni. l’accensione dell’elemento più iconico del nostro Natale. E poi a ruota l’inaugurazione dei mercatini, gli spettacoli di videomapping, la pista di pattinaggio e tutte le attività che da anni trasformano Padova in un irresistibile polo di attrazione durante le festività natalizie. La città si popolerà di mercatini durante il periodo delle feste, il Natale toccherà quasi tutto il centro storico con le sue casette di legno. In uno degli scorci più tipici di Padova, da sabato 25 novembre si riaccenderà l’atmosfera natalizia fino a dome-

nica 7 gennaio. Torna anche quest’anno il “Villaggio di Babbo Natale”, promosso da Ascom Confcommercio all’interno di Piazza Eremitani. Mercatino natalizio, allestimenti a tema, giostre per i più piccoli, la casetta ospiterà Babbo Natale e poi ancora attività di animazione itinerante che riguarderà tutto il centro storico. E poi ancora “Fiera di Natale” dall’8 dicembre al 7 gennaio con le bancarelle tradizionali in centro nelle piazze. Infine, ci sarà il famoso “Natale Artigiano” in piazza Capitaniato dal 7 dicembre al 7 gennaio, che da oltre vent’anni espone creazioni artisti-

che realizzate completamente a mano da circa una quarantina di artigiani. C’è grande attesa per “Il trenino di Natale” che dal 25 novembre percorrerà le vie della città. Un viaggio itinerante in centro storico per assaporare la magia natalizia. Torna, dall’8 dicembre, lo spettacolo delle proiezioni di luci e del videomapping sulle facciate monumentali di Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta, Piazza dei Signori e sulla Chiesa di Sant’Antonino all’Arcella. Le luci esalteranno le linee architettoniche dei monumenti e ci porteranno a fare un viaggio nella storia della città. A Natale a Padova non può mancare la pista di pattinaggio su ghiaccio per passare una serata con gli amici o con tutta la famiglia. Novità di quest’anno, nella magnifica cornice di Prato della Valle dal 26 novembre al 28 gennaio, arriva una grande pista di pattinaggio di 600 metri quadrati. Tutto questo per accompagnare i cittadini e chi sceglierà di venire a trascorrere le festività in Veneto con un vero e proprio spettacolo di luci da guardare con il naso all’insù.


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