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“Le priorità nel 2023?
sicurezza, sport”
Vent’anni dopo
Sembra di rivivere la trama di “Vent’anni dopo” di Alexandre Dumas padre, quando D’Artagnan va a cercare i suoi vecchi amici moschettieri e li ritrova, certo, ma totalmente cambiati. Aramis è diventato abate e appoggia La Fronda nemica di Mazzarino; Porthos è un conte infelice perché vuole diventare barone; Athos è tutore di un rampollo che forse è anche suo figlio. E anche lui, D’Artagnan, s’è venduto al cardinale per ottenere una promozione. Insomma, i protagonisti sono rimasti se stessi ma la vita li ha trasformati nel profondo. Come succede più o meno a tutti.
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NOI SIAMO verde
ANTENORE verde
Comuni uniti per dare un futuro al turismo deltino
Èstata una partecipazione significativa la presenza degli operatori balneari e turistici di Porto Tolle, Chioggia, Rosolina e Porto Viro, che hanno assistito alla presentazione del progetto di ricerca “Le spiagge venete: che fare?”, svolto per conto della Conferenza dei sindaci del litorale veneto dall’Università di Trieste sulle prospettive del turismo nei comuni che ne fanno parte.
Il docente di Scienza dell’amministrazione e analisi delle politiche pubbliche, Paolo Ferlin, ha infatti relazionato sui risultati del percorso intrapreso e, partendo da quello che nel 2021-22 era stato un vantaggio competitivo, ossia il turismo di prossimità favorito dal Covid, ha cercato di offrire nuove soluzioni. Secondo i dati dovrebbero essere potenziati gli itinerari in bici e le infrastrutture, ispirandosi allo stile nord-europeo per quanto riguarda la gestione di alcuni servizi come la gestione dei rifiuti. Lunghe distanze con strade non all’altezza è una delle criticità sostanziali della viabilità. Altre criticità sono le infrastrutture fisiche e quelle digitali. L’ultimo nodo interessa il reperimento della mano d’opera per gli operatori, situazione che a detta del professore sarà “un problema strutturale permanente per prossimi anni dato il calo demografico e la minor immissione di nuova forza lavoro, sarà il reperimento della mano d’opera per gli operatori”.
Da qui quattro soluzioni, o un mix delle stesse: affidarsi all’economie di scala dando vita ad aziende più grandi in cui le stesse persone lavorino in più posti; l’automazione, magari nei sistemi di accettazione; rivolgersi agli immigrati o puntare sull’aumento del salario. Indifferibile a suo avviso agire sul tema dell’indennità di disoccupazione per gli stagionali.
Vent’anni dopo
Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<Dopo le ultime elezioni si respira la stessa aria trionfante di vent’anni fa, quando il centrodestra di Berlusconi era vincente e la bandiera era il famoso 61 a 0 della Sicilia, ottenuto polverizzando gli avversari. Per carità, la destra-centro di Meloni oggi ha tutto il diritto di cantare vittoria, perché ha davvero trionfato in Lombardia e nel Lazio. E la maggioranza di governo è più salda. Vero. Alla pari dei moschettieri tutto è come allora ma tutti i protagonisti sono cambiati. A sinistra non ci sono più D’Alema e Prodi, a destra c’è una coalizione assai diversa, oggi con baricentro spostato e come leader una deputata che ha i toni grintosi e non quelli melliflui dell’ex cavaliere; non c’è neanche più neanche la Lega schiacciasassi d’un tempo come non esiste più l’Ulivo, bensì un Pd che cerca se stesso neanche fosse Diogene ed è anima di una sinistra come sempre divisa e litigiosa. Tutti sono se stessi e tutti sono cambiati. Anche l’elettorato non è più lo stesso: sei elettori su dieci sono rimasti a casa. Dato allarmante quant’altri mai. Perché? Perché gli elettori non hanno sempre ragione, spiega Calenda. Troppo comodo. Invece sì, in democrazia vince chi vota e ci si deve interrogare di fronte alla marea di persone rinunciatarie verso questo diritto. Intanto non è più vero che a votare vanno soprattutto gli elettori con una motivazione ideologica: alta astensione uguale vittoria della sinistra, si sosteneva. No. Alta astensione vuol dire che sono stati a casa tutti, di qui e di là. E ha vinto la destra.
Poi queste elezioni hanno visto affievolirsi l’idea di un centro ago della bilancia: non è così, al massimo è un centrino. Invece bisogna ammettere che gli elettori stanno a casa perché le proposte non hanno affascinato né sono state affascinanti.
Quando ci sono in ballo questioni che toccano nel profondo, le persone si muovono: al referendum del 2016, quello che perse Renzi, l’afflusso fu alto; alle elezioni di settembre nel Veneto la percentuale è stata superiore alle regionali del 2020. Si voleva dare una spallata. Stavolta no. Tocca all’opposizione, come da copione, intercettare il cambiamento: altrimenti Meloni & c. governeranno cinque e altri cinque anni. È
Guendalina FerroSecondo i dati vanno potenziati gli itinerari in bici e le infrastrutture
Amministrazione. La prima cittadina fa il punto delle attività più rilevanti previste
Dalla sicurezza alle scuole: “Tante le opere nel programma per il 2023”
Sicurezza, scuole, sport e oasi felina. Ha affidato ai social, il sindaco Valeria Mantovan, un breve aggiornamento sulle attività più rilevanti dell’amministrazione che presiede dal giugno scorso. “Grazie all’assessore Girardello e al comandante di polizia locale Finessi abbiamo partecipato assieme al Comune di Taglio di Po a due bandi: uno regionale per 104mila euro, e l’altro ministeriale per 190mila euro, che si assommano per implementare il sistema di videosorveglianza, lettura targa e fototrappole perché purtroppo ancora oggi c’è qualche scienziato che si diverte ad abbandonare i rifiuti, i cui costi vengono poi ripartiti sull’intera comunità che magari
35mila euro, grazie alla sensibilità di un privato che contribuirà a questo investimento”.
Ed infine “sono iniziati i sopralluoghi per quantificare i costi effettivi per garantire la riapertura immediata della piscina: le modalità stanno per essere abbozzate con il nuovo gestore.
Siamo anche a buon puntocon la ricognizione di quelle vie di Porto Viro ancora oggi sprovviste di illuminazione pubblica”.
Fabio PregnolatoScreening in piazza: a gennaio 90 controlli dedicati alle donne
li smaltisce correttamente”. Grazie a un altro fondo governativo, ha specificato ancora il primo cittadino,“stiamo procedendo a riqualificare la scuola media
San Domenico Savio per un importo complessivo di 650 mila euro, e i cui lavori sono già stati affidati. Abbiamo investito poi 55mila euro di cui 25mila della Regione per la realizzazione del sistema di irrigazione del campo di calcio di via Piave – che prima mancava – e per il rifacimento del campetto adiacente. Procederemo poi prossimamente alla realizzazione dell’oasi felina per
Nello stesso video Mantovan si è ripromessa di aggiornare anche sulla mensa scolastica dei bambini del Comprensivo, ed ha ricordato un incontro con altri colleghi sindaci del territorio, a Roma presso Poste Italiane, per la presentazione del progetto Polis: per i comuni sotto i 15mila abitanti gli uffici postali attueranno uno sportello digitale unico per accedere,attraverso un totem, ad una serie di servizi digitali della pubblica amministrazione, quali carta d’identità elettronica, passaporto, documenti previdenziali, certificati anagrafici, di stato civile, giudiziari e catastali. “L’oc-
Il comune di Porto Viro ha ospitato l’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” che ha consentito alle donne del territorio comunale non incluse nei programmi di screening regionale di effettuare esami diagnostici gratuiti all’interno della clinica mobile WelfareCare.
A gennaio, in Piazza della Repubblica, sono state eseguite 39 mammografie e 50 ecografie gratuite su donne dai 35 ai 49 anni. Michele Capanna, assessore alla sanità e medico, ha confermato: “Grazie ai continui progressi della medicina e della chirurgia e alle campagne per la diagnosi precoce, di tumore al seno oggi si muore molto meno che in passato. Basti pensare che a 5 anni dalla diagnosi il 90% delle donne è viva. La Regione Veneto prevede uno screening radiologico gratuito per le donne dai 50 anni in su, nelle quali l’incidenza di questa neoplasia
diventa particolarmente significativa. Tuttavia, l’incidenza non è irrilevante anche nelle donne di età inferiore, che non rientrano nei programmi di screening gratuito della Regione, per cui abbiamo aderito con convinzione a questa iniziativa, che prevede esami preventivi gratuiti per le donne tra i 35 e i 49 anni. Al di là della lodevole iniziativa di effettuare esami mammografici ed ecografici gratuiti a 50 donne del nostro territorio, il messaggio che vogliamo mandare si fonda sul sottolineare l’importanza della prevenzione e la necessità che le donne si prendano cura di sé, con consapevolezza e condivisione, ponendo particolare attenzione agli stili di vita e all’alimentazione, che agiscono sulla prevenzione primaria e ricorrendo all’autopalpazione del seno e agli esami strumentali per la diagnosi precoce”. (f.p.)
“Grazie all’assessore Girardello e al comandante di polizia locale Finessi abbiamo partecipato con il Comune di Taglio di Po a due bandi”casione – ha concluso Mantovan - è stata utile anche per fare visita al presidente del Senato e ad altri sottosegretari per discutere di progettualità”.
Minoranza. L’attacco dell’ex sindaco Veronese
Biblioteca al freddo: “Nessun rispetto”
Scambio di post al vetriolo tra la consigliera di opposizione Maura Veronese ed il sindaco Valeria Mantovan. “Stamattina – scriveva sui social qualche settimana fa la ex sindaco, supportata da tutta la minoranza consigliare – il termometro della biblioteca comunale di via Navi Romane segnava otto gradi: testimonianza di una totale assenza di rispetto in primis per l’operatrice che con grande abnegazione quotidianamente opera all’interno ed in secondo luogo per tutti i ragazzi che non fruiscono, per via del freddo, delle aule studio. Eppure si sono reperiti circa 30milaeuro (oltre un’ignota somma da sponsor) per tre giorni in piazza a Natale; si potevano trovare anche per sistemare una struttura tanto importante. Tempi duri per la cultura – ha rimarcato ancora la Veronese – da mesi nessun evento culturale degno di questo nome è stato realizzato e a quanto ci è dato sapere neppure le stagioni teatra-
li vedranno la luce dopo oltre 20 anni”.
Il tema aveva già scaldato gli animi con un’interpellanza in sede di consiglio comunale e la replica della Mantovan non si è fatta attendere, con tanto di foto dei bruciatori delle caldaie della biblioteca e delle sedi comunali: “Costo per la riparazione? Circa 100mila euro solo per la biblioteca: è chiaro che questa situazione non possiamo averla creata noi in 6 mesi di mandato e l’ex sindaco con i 90mila euro del ‘Decreto Salvini’ ha preferito asfaltare, probabilmente perché era in campagna elettorale: con l‘approvazione del bilancio di previsione di marzo provvederemo alla riparazione, consapevoli che se veniva fatta la corretta manutenzione degli impianti non saremmo arrivati a questa situazione in cui a pagare caro non sarà solo la cultura, ma anche le nostre tasche”.
Arriva Liba, la Banda dei Libri
È partito anche a Porto Viro il nuovo progetto che vede coinvolte 23 biblioteche della Provincia di Rovigo, con il sostegno dell’amministrazione comunale. Gatto Tomeo, personaggio nato dalla fantasia di Alberto Cristini, è il testimonial di ‘Liba - Banca dei libri’, ideato dallo stesso con il sostegno della Provincia di Rovigo e del sistema bibliotecario provinciale; l’iniziativa si pone l’obiettivo di incentivare la lettura e la cultura del libro avvicinando le nuove generazioni, e a Porto Viro ha interessato la biblioteca per ragazzi ‘La bottega di Pinocchio’. La proposta mira a stimolare l’interesse per la lettura con la ‘Banca polesana di Gatto Tomeo’, istituto di credito virtuale in grado di emettere il proprio ‘Tomeo’, una vera banconota cartacea che sarà consegnata ai ragazzi e alle ragazze che prenderanno in prestito un libro dalle biblioteche dei propri comuni. Fino al 30 aprile vi potranno partecipare i ragazzi dai 6 ai 14 anni, recandosi in biblioteca e richiedendo la tessera ‘Il club del gatto Tomeo’; per ogni libro preso a prestito, verrà consegnata una banconota e alla restituzione verrà fatto un timbro sulla propria tessera. I premi - in beni fruibili nel nostro comune, per avvicinare in questo modo anche le attività commerciali all’iniziativa culturale - verranno distinti in base alle classi frequentate ed alle banconote raccolte. Alla conclusione del progetto chi avrà letto più libri e avrà quindi più timbri sulla tessera, sarà premiato con l’attestato di ‘Buon lettore’ che sarà conferito durante la Fiera del Libro di novembre. (f.p.)
Il personaggio. Il tecnico Angelo Bellansi in visita a Moroway per analizzare le colture locali
La storia di Angelo, in Madagascar per salvaguardare le risaie
Il tecnico portovirese Angelo
Bellansi è recato tre settimane in Madagascar a valutare il progetto di una risaia avviata grazie all’aiuto del Gruppo Missionario San Giusto. Bellan è tornato a Moroway a novembre, dopo una prima esperienza nel 2019, valutando la situazione con i missionari responsabili, lavorando al livellamento dei terreni, e pianificando gli interventi ai quali dare precedenza per lo sviluppo del progetto. “Prevediamo che ci sarà un primo, piccolo raccolto già a nel 2023 – ha spiegato Bellan –. Continueremo a portare avanti questo progetto, importante per i ragazzi e i bambini che ogni giorno mangiano e vengono accolti alle mense salesiane. Nel 2019 mancavano l’acqua e i mezzi agricoli; da allora è stato scavato un pozzo artesiano profondo circa 140 metri dal quale fuoriesce tuttora la quantità d’acqua per la risaia e sono stati acquistati i mezzi agricoli necessari per la risicoltura con il finanziamento della Fondazione Cariparo. Siamo ora alla terza fase, quella della coltivazione, ma a causa del Covid abbiamo dovuto attendere ad andare sul posto per la consulenza tecnica”.
La risaia è a coltura per il 30%, e dall’analisi degli interventi si è visto come il terreno possa essere portato al 100% di coltivazione. “Dobbiamo trovare i finanziamenti per creare un invaso di deposito dell’acqua ed allestire un centro agricolo per il ricovero dei mezzi, un’aia di circa 200mq
per l’essiccazione e la brillatura del riso con una famiglia malgascia che provveda alla guardia e alla manutenzione. Infine l’idea, da proporre alla Fondazione, di una scuola agricola di risicoltura biologica ecosostenibile all’interno della base logistica, per far apprendereai ragazzi malgasci una corretta coltivazione del riso e l’uso più opportuno dei mezzi agricoli”.
Il Madagascar è uno dei paesi più poveri del continente nero e una visita in terra d’Africa non può che lasciare il segno, come conferma il volontario portovirese: “Ho trovato una situazione buona per quanto riguarda la conduzione della risaia da parte dei salesiani ma per le strade ho visto la solita povertà e miseria, tanti bambini e ragazzi bi-
“Continueremo a portare avanti questo progetto, importante per i ragazzi e i bambini che ogni giorno mangiano e vengono accolti alle mense salesiane”
sognosi di tutto ma soprattutto di cibo, di scolarizzazione e di avviamento ad un’attività professionale come fabbro, muratore, falegname ed ora speriamo anche agricoltore. Ho avuto anche dimostrazione che le opere salesiane sono le maggiori risorse per la povera gente. Tutto il Madagascar è molto carente di strade, scuole, ospedali, energia elettrica e acqua potabile nelle case; si dorme su pagliericci di foglie senza pavimento, senza frigorifero e senza bagno. L’educazione e l’insegnamento di un lavoro sono aiuti concretiper la fine dello sfruttamento dei bambini analfabeti: più saranno quelli che i salesiani tolgono dalla strada e migliore sarà la vita nel mondo”.
Fabio PregnolatoSuccesso a Donada dell’incontro per accompagnare i ragazzi nel cammino della fede
Ha avuto un ottimo riscontro in termini di presenze l’incontro rivolto a genitori ed educatori proposto dall’unità pastorale di Donada, Taglio e Fornaci presso le opere parrocchiali di piazza Marconi. Il titolo “Accompagnare i propri figli nel cammino della fede tra sfide ed opportunità” è stato ben sviluppato dalla psicoterapeuta Cristina Pesce, consulente per il consultorio socioeducativo ‘Il Ponte’ di Chioggia, attiva nella promozione di gruppi di accompagnamento al ruo-
lo genitoriale e alla gestione del mondo emotivo del bambino at-
traverso l’educazione emotiva, ed in sportelli di ascolto per le scuo-
le rivolti a studenti, insegnanti e genitori. La relatrice ha condotto idealmente i partecipanti in un percorso coinvolgente, facendo emergere in ognuno un ricordo infantile legato alla propria parrocchiaed attualizzandolo alla realtà quotidiana. “Possiamo essere, come educatori, un’opportunità – ha riflettuto in apertura dell’evento il parroco don Stefano Donà – coinvolti a più livelli in ambito educativo ci vogliamo rendere più consapevoli della nostra responsabilità”. (f.p.)
Cooperativa
“No al nuovo distributore nel porto di Pila: non è tra le priorità”
“Il distributore di carburante che l’amministrazione comunale vuole realizzare a poche decine di metri da quello esistente nel porto di Pila non rientra tra le priorità principali dei servizi portuali, perché l’attuale distributore soddisfa le richieste dell’utenza”.
Una segnalazione che trova traccia in una lettera che la cooperativa Pila aveva inviato al sindaco e all’assessore alla pesca nel novembre 2022.
“L’impianto di distribuzione del carburante, inserito nell’11° stralcio dei lavori al porto peschereccio, non ha quindi senso di esistere in questo momento”. È l’affermazione unanime e corale, pronunciata in sede di conferenza stampa, dai vertici della cooperativa Pila presieduta da Giuliano Mazzucco, affiancato dal vice Giovanni Franzoso, da Virginio Tugnolo, Antonio Mazzucco, Flavio Crepaldi, Davide Bonafè e Isma Veronese.
“In tanti anni di dialogo, confronto e condivisione non si era mai visto un atteggiamento simile da parte della pubblica amministrazione. L’ultimo atto di condivisione unitaria con l’amministrazione - informano - risale al giugno 2021 dove, con una lettera al Comune, avevamo proposto una modifica e un ampliamento del porto per il miglioramento delle attività portuali.
Nel novembre 2022, dopo una serie di incontri, avevamo evidenziato quali erano le opere più necessarie e strategiche per il buon andamento delle attività dei pescatori in portoproseguono -.
Nonostante le lettere e i tanti incontri, l’amministrazione persevera nella sua decisione”.
“Teniamo a precisare - continuano i pescatori - che il distributore esistente, nonostante sia un bene e un servizio a carico della cooperativa, è a disposizione dell’intera marineria, con gli stessi vantaggi riservati ai soci della cooperativa”.
Dal canto suo, l’amministrazione comunale si difende citando la richiesta datata giugno 2021 a firma dei tre presidenti delle cooperative, Giuliano
Mazzucco per la Pila, Raffaele Crepaldi per la Pila mare e attuale assessore ai lavori pubblici e Angelo Boscolo per la cooperativa Villaggio Pescatori, dove è riportata la proposta di modifica e ampliamento dell’area portuale di Pila, che comprende in maniera evidente anche la costruzione del nuovo distributore pubblico.
Claudio Bellan:
“L’amministrazione si dimostra ancora una volta sprecona”
Il capogruppo di minoranza Claudio Bellan interviene in merito alla decisione dell’amministrazione comunale Pizzoli di realizzare un nuovo distributore nel porto di Pila. “Ancora una volta l’ottusità della giunta
Pizzoli-Crepaldi si dimostra come sempre sprecona, inconcludente e poco incline alle sollecitazioni che derivano dalle esigenze del territorio. La cooperativa Pila è proprietaria da sempre e gestisce il distributore presente nel porto, il quale fornisce la possibilità di effettuare il rifornimento a tutti i pescatori alle stesse condizioni commerciali dei propri soci, sin dalla sua realizzazione”.
“La giunta comunale come fa a sostenere con forza questo investimento, con la manifesta contrarietà della cooperativa più importante del porto di Pila? Forse è perché al suo interno potrebbe avere posizioni in dubbio conflitto di interessi? Vero è, infatti, che l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Crepaldi è anche il presidente della cooperativa Pila Mare, che opera nello stesso porto della cooperativa presieduta da Giuliano Mazzucco”.
“Auspico – conclude Bellan –che l’amministrazione comunale riveda al più presto la sua decisione, aprendo al più presto un tavolo di discussione con tutte le cooperative di Pila, per concordare assieme le priorità di questo importante settore”. (gu.fe.)
Pila. Il dissenso dei pescatori deltini, ma il comune replica : “Loro richiesta del giugno 2021”
Sociale. Frutto del progetto sperimentale di ergoterapia condotto dalla Comunità Solidarietà Delta
Una “terapia” a base di asparagi per le persone con dipendenza
Èprevista per il mese di marzo la seconda raccolta degli asparagi, frutto del progetto sperimentale di ergoterapia condotto dalla Comunità Solidarietà Delta che coinvolge gli ospiti della struttura socio sanitaria di via Matteotti 40 a Porto Tolle.
A darne notizia Francesca Finotti, responsabile della Comunità Terapeutica Solidarietà Delta, una realtà accreditata dalla Regione Veneto, che si occupa delle persone con problematiche di dipendenza da sostanze stupefacenti.
“Il progetto di ergoterapia – spiega Francesca Finotti presidente della cooperativa Delta Solidale che gestisce la comunità – prevede l’impegno degli ospiti della struttura in 16 serre a Barricata.
Si tratta di una terapia riabilitativa che utilizza la valutazione e il trattamento per sviluppare, recuperare o mantenere le competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone ospitate”.
“Circa un anno fa, la cooperati-
va Delta Solidale ha aperto una nuova comunità educativa per minori a Loreo, chiamata La casa di Nena – informa –. Un nome che racconta, secondo una leggenda locale di Nena,una traghettatrice che dalla riva ferrarese portava i bambini sulla sponda opposta del fiume Po, per salvarli dalla guerra”.
“Una metafora che rispecchia la mission della nostra cooperativa, ovvero accompagnare i minori in difficoltà verso un futuro migliore – spiega la presidente della cooperativa –. Una comu-
Il progetto prevede l’impegno degli ospiti della struttura in 16 serre a Barricata
nità, La casa di Nena, che lavora a sostegno della genitorialità ed è riconosciuta nei piani di zona dell’Ulss 5 Polesana. A farne parte cinque donne, le psicote-
rapeute Francesca Finotti e Samanta Bonafè, le educatrici Dania Modena e Alice Chiereghin e Lina Belliero come operatrice di comunità per le tossicodipen-
denze. Cinque mamme residenti nel cuore del Delta che lavorano nella residenza di Loreo, occupandosi di minori e, se non ci sono espliciti veti da parte del tri-
Porto Tolle raccontata dai suoi sindaci
Sarà presentato in sala consiliare, il prossimo 25 febbraio, alle ore 18, “1972-2023 Porto Tolle raccontato dai suoi sindaci”, il libro che raccoglie l’operato dei sindaci di Porto Tolle, che hanno governato il comune Polesano dal 1972 ad oggi. Un lavoro ideato e realizzato da alcuni giornalisti e fotografi locali, con i sindaci che si sono succeduti negli ultimi 50 anni: Camillo Bruschi, dal 1972 al 1977, Attilio Pezzolato, dal 1977 al 1980 e dal 1985 al 1986.Danilo Stoppa, dal 1980 al 1985.Diego Precisvalle, dal 1992 al 1999,Roberto Zanetti dal
1986 al 1990, Paola Broggio dal 2000 al 2002, Silvano Finotti dal 2003 al 2013, Claudio Bellan dal 2013 al 2018 e l’attuale Roberto Pizzoli, eletto nel 2018. La presentazione del testo partirà sulle note dell’inno nazionale e con i saluti del vice sindaco Silvana Mantovani, seguita dall’intervento di Monsignor Vincenzo Tosello e del dottor Claudio Modena.Per l’occasione saranno presenti i sindaci citati nel testo. La cerimonia si concluderà con la performance canora del gruppo musicale Elvis e le Chiare. (gu.fe.)
bunale, lavorano con le famiglie di origine dei ragazzi e ragazze ospiti alla casa di Nena”.
Summit del mare. Il Comune protagonista sia a livello regionale sia nazionale
Città balneare, erosione, concessioni: i sindaci del litorale fanno squadra
Rosolina due volte protagonista al Summit della Costa Veneta: dapprima nel G20 Spiagge regionale e poi in quello nazionale. E’ stata proprio Rosolina, dapprima nella splendida cornice di villa Cà Tiepolo ad Albarella e poi in quella dell’Auditorium “Sant’Antonio” nel centro cittadino, ad ospitare il primo incontro del nuovo anno della Conferenza dei Sindaci del litorale veneto, presieduto da Roberta Nesto, sindaco di Cavallino-Treporti, al quale hanno partecipato, chi in presenza e chi collegato a distanza, sindaci e loro delegati al turismo, di tutta la costa veneta.
“Un appuntamento che, partendo con il fare il punto della stagione passata, positiva in termini di presenze per tutte le realtà del nostro litorale, ha permesso di riprendere temi importanti di discussione, attorno ai quali incentrare l’azione futura: dal tema dell’erosione costiera a quello delle concessioni demaniali da sollecitare per risposte concrete dalle istituzioni coinvolte, dal tema della sicurezza, del lavoro, delle infrastrutture alle progettualità da condividere per incrementare sempre più la centralità della costa veneta nel contesto del turismo nazionale ed estero - spiega il sindaco Michele Grossato -. Un confronto per addivenire a soluzioni e strategie condivise che proseguirà nel corso dei prossimi incontri e che si aggiunge all’altro filone di intervento sul quale sta concentrando la propria azione il G20 Spiagge, il network che raggruppa le 20 realtà turistico-balneari che contano più di un milione di presenze turistiche annuali, tra cui Rosolina”.
La giunta rosolinese al completo è poi stata a Roma, per incontra-
re il Governo, tramite i ministri referenti del turismo, alcuni parlamentari, oltre a rappresentanti politici dei partiti responsabili del settore e a rappresentanti di categoria, per sollecitare che sia portato avanti il riconoscimento legislativo per le nostre realtà turistiche dello status di “città balneare” che comporterebbe maggiori risorse, umane ed economiche, da impiegare per colmare difficoltà sempre più insuperabili per città “a fisarmonica” come Rosolina.
“Un riconoscimento fondamentale per il futuro di centri turistici maggiori per numero di presenze e per l’impatto economico che generano su scala nazionale - prosegue Grossato - Insieme a me erano presenti anche l’assessore al Turismo Alessandra Patrian e l’assessore al bilancio e lavori pubblici Stefano Gazzola. Il summit tenutosi a Roma del G20 Spiagge, il network che raggruppa al suo interno la rete dei primi cittadini delle 20 destinazioni balneari italiane, ha visto inserite tutte quelle realtà balneari che raggiungono nel corso dell’anno oltre un milione di presenze turistiche. Rosolina è tra queste. Un meeting che ha portato ad incontrare diversi rappresentati di categoria, delle as-
La città ha ospitato il primo incontro del nuovo anno della Conferenza dei Sindaci del litorale veneto. “Un appuntamento che, partendo con il fare il punto della stagione passata, positiva in termini di presenze per tutte le realtà del nostro litorale, ha permesso di riprendere temi importanti di discussione”
sociazioni di settore e rappresentanti istituzionali, parlamentari e sottosegretari oltre al Ministro del Turismo Daniela Santanchè che ha partecipato per l’intera giornata al focus istituito dai sindaci attorno all’importanza di avviare un percorso legislativo, rapido e concreto”.
È stato un incontro conclusosi positivamente, grazie all’impegno assunto dal Governo, per il tramite del Ministro, nel giungere a un disegno di legge in tal senso così da colmare deficit amministrativi delle città balneari. Un riconoscimento che, qualora accordato, porterà maggiori risorse, umane ed economiche, per il progresso del turismo e del futuro delle nostre spiagge.
“Un impegno concreto, fattivo e che lascia ben sperare che l’azione condivisa del G20, portata avanti dai sindaci, possa trovare la meritata attenzione da parte del Governo per un progetto di crescita e di sviluppo di un settore, quello turistico, strategico per le economie locali e per il Pil nazionale. Gradita poi la visita del Vice Premier e Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, vicino alle istanze presentate”.
Marco ScarazzattiUna mostra fotografica dedicata alle donne di Rosolina
Si chiama “Rosolina donna” l’iniziativa organizzata dal Comune per il prossimo mese. In occasione di marzo, quale periodo dell’anno dedicato alla donna per eccellenza, l’amministrazione comunale, per il tramite del referato alle Pari Opportunità, organizza una mostra fotografica dedicata interamente ai volti delle donne di Rosolina, per rendere omaggio al cuore rosa del paese. Tutte le rosolinesi interessate a
farsi scattare una foto gratuitamente dalle mani sapienti della fotografa
Sabrina Degrandis sono state invitate a contattare le organizzatrici e a prendere appuntamento per gli scatti.
“Non far caso a me. Io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini” questa la frase di Frida Kalo scelta per l’iniziativa.
Informazioni e prenotazioni: Federica Concon 3407174537, Sabrina Degrandis 3468694497. (m.s.)
Lavori pubblici. Dal 15 febbraio viabilità modificata per l’apertura del cantiere
Prendono il via i lavori al ponte Rantin: pronto per la primavera 2024
In vista dell’allestimento del cantiere per la demolizione e ricostruzione del nuovo ponte Rantin, gli amministratori loredani hanno organizzato una serie di incontri per informare i cittadini sulle modifiche alla viabilità. Il primo degli incontri è avvenuto sabato 4 febbraio in municipio a Loreo, con i residenti di via Canalvecchio, la strada che collega il Comune di Loreo, attraverso il ponte Rantin, con via Bassafonda di Volto a Rosolina. Il sindaco Moreno Gasparini, affiancato dal vicesindaco Alberto Doni, ha fornito i cittadini di una cartografia delle strade alternative da percorrere nel momento in cui verrà chiuso il ponte Rantin. Il cantiere che verrà allestito interesserà un’area di circa un ettaro di superficie tra i due Comuni. La chiusura del Ponte Rantin, infatti, costringerà gli automobilisti e i residenti di via Canalvecchio a raggiungere Rosolina transitando su via Tornova per poi procedere o per la Sp 85-Via Lungo Adige e un tratto di SS Romea, o per via Arzeron-via Del Mare-via Fenilone e un tratto della SS Romea. Due deviazioni al traffico veicolare di circa otto chilometri, che riverserà i mezzi pesanti sull’arteria Stradale della SS Romea.
“I lavori all’infrastruttura, in base al cronoprogramma del progetto esecutivo/definitivo, dovrebbero terminare in circa 425 giorni dall’avvio lavori –informa il vicesindaco Alberto Doni –. Se non ci saranno imprevisti, la nostra intenzione è
quella di inaugurare la nuova opera pubblica per la primavera del 2024”.
I lavori prevedono la demolizione dell’attuale ponte che sarà sostituito con una nuova infrastruttura ad arco, a campata unica, senza pile in alveo, lunga 72 metri e larga 13, a carreggiata unica e con una corsia per senso di marcia larga 3 metri. L’opera viaria, attesa dai residenti da diversi anni, costerà complessivamente 5 milioni e 300mila euro e sarà realizzata dalla ditta Xodo di Porto Viro.
Giovanni Civiero, consigliere di maggioranza con delega ai rapporti con le associazioni, annuncia: “Prima della demoli-
zione del ponte, insieme ai volontari del gruppo ‘Tornova nel cuore’ e dei residenti che sono nati e cresciuti vicino al ponte Rantin, è stato organizzato un momento conviviale e una foto ricordo davanti al ponte, per immortalare un momento storico”. La fine di una pagina di storia e l’inizio di una nuova era. Il ponte Rantin,infatti, è considerato dai meno giovani di Loreo e Rosolina, un punto di riferimento per le vicissitudini di vita quotidiana che hanno contraddistinto storie d’amore, d’amicizia, lavoro e momenti di svago tra la gente di Rosolina e Loreo.
Guendalina Ferro
L’opera viaria, attesa dai residenti da diversi anni, costerà complessivamente 5 milioni e 300mila euro e sarà realizzata dalla ditta Xodo di Porto Viro
In arrivo i corsi di guida in sicurezza per i motociclisti loredani
Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Loreo per diffondere una cultura sulla sicurezza stradale e l’importanza del rispetto del codice della strada, ci sono anche i corsi di guida sicura tenuti dall’istruttore federale Itgm (Istruttore di tecniche di guida motociclistica) della Federazione Motociclistica Italia, Andrea Maida.
“Dopo le lezioni cadenzate nei fine settimana del mese di ottobre scorso, sono in programma per i week end di marzo altre lezioni in cui sono previste alcune ore di teoria sul come affrontare al meglio le curve, come usare la frizione e altro, seguite dalle prove pratiche in sella alla propria moto, sul piazzale Europa”, rende noto l’assessore allo sport Stefania Erdman.
“Farlo di persona è stato molto utile – commenta il consigliere con delega allo sport Andrea Marangon, che lo scorso ottobre è stato uno dei corsisti della scuola di Andrea Maida – perché ti con-
sente di acquisire una maggior consapevolezza del mezzo e quindi ti permette di avere un maggior controllo della moto in strada”.
Il campione internazionale di speedway loredano, che dopo aver lasciato il mondo delle competizioni ha intrapreso il percorso di formazione per insegnare a guidare le moto, dal 2015 ha fondatola scuola di guida sicura “Maida Moto Master”,che si articola con lezioni rivolte sia a principianti che esperti piloti delle due ruote. Oltre ai tour didattici per la nostra bella Italia. Per info e prenotazioni andrea@maidamotomaster. it, www.maidamotomaster.it. (gu.fe.)
Successo del progetto Infermiere di famiglia: “Iniziativa molto apprezzata dalla cittadinanza”
Buoni i riscontri per l’iniziativa “Infermiere di famiglia”, dopo un anno e mezzo di servizio nel Comune di Loreo. A darne notizia l’assessore ai Servizi Sociali Letizia Tosin, entusiasta del servizio sanitario di supporto ai medici di famiglia e all’ufficio Servizi Sociali.
“Si tratta di una figura professionale istituita dall’azienda Ulss 5 Polesana e introdotta nel nostro comune polesano
nel maggio 2021, dove registriamo un importante numero di persone di età superiore ai 65 anni – spiega l’assessore –. Una figura di supporto al medico di famiglia in grado di stabilire con i cittadini, le famiglie e le comunità rapporti empatici con l’obiettivo di aiutare le persone a mantenere uno stato di benessere a domicilio evitando possibili ricoveri ospedalieri, nel contesto territoriale dove la persona
vive quotidianamente”.
Tra le varie attività, effettua quelle di consulenza e di educazione sanitaria e terapeutica con adozione di interventi di counselling, di supporto motivazionale e di rinforzo al paziente e alla famiglia, allo scopo di sviluppare abilità di autocura e di fiducia nella gestione della malattia, provvedendo al monitoraggio dello stato di salute e della stabilità clinica/assistenziale. (gu.fe.)
Nasce il comitato “Polesine no trivelle” in difesa del territorio
Nel Delta del Po è nato il comitato
“Polesine no trivelle” per preservare il prezioso territorio lacustre da possibili scempi dell’uomo. Taglio di Po è uno dei Comuni bassopolesani interessati in questa vicenda, dal momento che è parte attiva non solo nel Parco Regionale del Delta del Po, ma anche rispetto a possibili nuovi interventi dell’uomo, che potrebbero minare il già precario equilibrio ambientale, in quella che viene giustamente definita come la Camargue italiana. “A distanza di cinquant’anni dalla chiusura dei pozzi per l’estrazione di metano, la terra polesana continua ad abbassarsi a causa del fenomeno geologico della subsidenza, provocata dalle stesse estrazioni – sottolinea Fabio Bellettato, presidente provinciale di Italia Nostra -. Nel Delta del Po il terreno è arrivato ad abbassarsi fino a 3,5 metri, con grave pregiudizio per il fragile sistema idrovoro, che lo garantisce dal ritornare palude o di essere sommerso. Più volte si è paventato un ritorno delle trivelle ed ora, per questioni di emergenza energetica di certo non risolvibili, con il pochissimo gas otteni-
bile, si ripropongono in mare a 9 miglia dalla costa deltina.La minaccia è seria per il Delta del Po polesano e per i suoi abitanti. Ma sono in pericolo anche le diverse e importanti attività economiche: basti pensare a tutto quello che è l’indotto legato al turismo, alla pesca e all’agricoltura, già alle prese con le sofferenze connesse al cambiamento climatico che fa innalzare il livello del mare e provoca siccità e il cuneo salino per decine di chilometri in risalita lungo i corsi dei due fiumi più importanti d’Italia, ossia Po e Adige”.
Per questo motivo il Comitato ha deciso di opporsi con forza alla decisione di
trivellare, invitando semplici cittadini, comitati, associazioni, operatori economici e istituzioni locali, a fare fronte comune, sotto la sigla Polesine NoTrivelle, per attuare una pressione morale su chi dovrà decidere il via libera alle estrazioni, attraverso iniziative pubbliche nel futuro prossimo.
Chiunque intendesse aderire può contattare il comitato al numero 3480973035, (referente è Vanni Destro), oppure scrivere all’indirizzo mail retecomitatipolesani@gmail.com. Lo slogan scelto non poteva che essere: “Fermiamo le trivelle in Polesine!”.
Marco ScarazzattiVetrine allestite per sensibilizzare sul grave problema dell’endometriosi
Il Comune di Taglio di Po aderisce all’iniziativa “Vetrine Consapevoli”.
L’Associazione Progetto Endometriosi Odv promuove la diffusione delle informazioni relative all’endometriosi al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica.
L’iniziativa si propone di coinvolgere i gestori dei negozi in tutta Italia allestendo le proprie vetrine nel mese di marzo, con il materiale completamente gratuito di colore rosa e giallo, con lo scopo di sostenere la divulgazione sul tema dell’endometriosi ed aiutando in questo modo la cittadinanza ad avere consapevolezza sulla malattia. Per ricevere il materiale gratuito, gli esercenti di Taglio di Po possono scrivere sulla chat di whatsapp dei Commercianti Tagliolesi “vetrine consapevoli “ il nome del negozio, entro fine febbraio. Il Comune provvederà poi a consegnare il materiale. (m.s.)
Metano. “A distanza di 50 anni dalla chiusura dei pozzi, la terra polesana continua ad abbassarsi”
Ferrovie. Presentate le novità del servizio affidato a Trenitalia: cambiano orari e treni
Nuova era per la linea Adria-Venezia: “Una vera e propria rivoluzione”
“Oggi è una giornata che segna un discrimine per i trasporti ferroviari della nostra regione. Il passato entra definitivamente nei libri di storia, sostituito da un nuovo capitolo, fatto di maggiore efficienza, affidabilità, comfort e qualità. L’affidamento del servizio a Trenitalia permetterà a questa parte del Veneto di uniformarsi ai livelli del resto della Regione, con indubbie ricadute positive per i cittadini. Sostenibilità, integrazione e fruibilità non sono concetti astratti ma sono destinati sempre più a trovare effettiva concretizzazione”. C on queste parole la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti, ha presentato il nuovo servizio ferroviario sulle linee, RovigoChioggia, Rovigo-Verona e Adria-Mestre-Venezia.
Il servizio coinvolge un territorio vasto (39 comuni) e l’offerta del nuovo contratto si attesta a regime su 92 collegamenti/giorno (periodo scolastico). Nel periodo estivo l’offerta sarà di 81 collegamenti/giorno.
Gli attuali convogli ALn saranno sostituiti da treni Minuetto, con miglioramento in termini di comfort di viaggio. Più posti a sedere, più posti bici, maggiore sostenibilità, con l’elettrificazione della linea Adria-Mestre, affidabilità, integrazione ferrogomma, integrazione modale dei servizi.
Sulla linea Verona – Rovigo, grazie a materiale rotabile più performante, i tempi di percorrenza saranno ridotti determinando la realizzazione delle corrispondenze a Rovigo tra i servizi provenienti da Chioggia e quelli diretti a Verona, incrementando il numero delle corrispondenze e le soluzioni di viaggio. La linea Rovigo – Chioggia vedrà una riprogrammazione degli slot con un cadenzamento dell’offerta nei giorni feriali e festivi.
“Nei prossimi mesi si assisterà, grazie a quanto messo in campo dalla Regione e da Trenitalia, vincitrice della gara europea per il servizio bandita da Infrastrutture Venete, a una vera e propria rivoluzione nel parco convogli che vedrà, a regime, una flotta di 17 unità, composta per buona parte da nuovi treni POP
e ibridi. Inoltre, per l’estate 2024 è prevista l’introduzione di un servizio che collegherà Verona a Chioggia, arrivando fino al Delta del Po: il treno del mare, con la possibilità di trasporto anche di biciclette. Per la regione con il maggior numero di presenza turistiche in Italia, l’ennesimo risultato di una visione strategica e integrata”, conclude il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Giorgia GayMontanariello (Pd): “Siamo alla barzelletta”
“Siamo alla barzelletta: dopo che Sistemi Territoriali ha clamorosamente fallito nel suo compito di garantire una valida alternativa di trasporto ferroviario locale per l’area clodiense e rodigina, ora il centrodestra ribalta la frittata e la maggioranza spaccia per vit-
toria il passaggio delle consegne a Trenitalia”.
È questo il commento del consigliere regionale del PD Veneto, Jonatan Montanariello, in merito alla situazione della linea ferroviaria Adria-Venezia.
“Questa vicenda rivela una verità: l’autonomia bisogna saperla praticare nel concreto e non a parole. Quella gestione ‘autonoma’ è stato un flop che nessuna operazione di facciata dell’ultima ora potrà servire a nascondere. Se c’è qualcuno che da tempo spingeva per un cambio eravamo noi: Lega e centrodestra dov’erano quando il disastro era più che evidente?”.
Il
Tempo di riforme istituzionali: sarà una vera rivoluzione?
Èvero. In alcuni casi se ne parla da decenni, dividendosi tra favorevoli e contrari, tra speranzosi e scettici. Fatto sta che non se ne è fatto nulla.
Di cosa stiamo parlando? Delle grandi riforme istituzionali che dovrebbero cambiare definitivamente il volto al nostro Paese.
AUTONOMIA, NOVITÀ E PROSPETTIVE
Quella certamente più sentita, almeno nel nostro territorio, è certamente la riforma in senso federale del nostro Paese.
Negli anni passati, Veneto e Lombardia celebrarono anche un referendum, la cosiddetta autonomia è stata la madre di tutte le battaglie.
Il presidente Zaia chiese, a gran voce, un impianto autonomista articolato su 23 materie prevedendo, inoltre, di trattenere i 9 decimi del residuo fiscale.
In buona sostanza gli autonomisti Veneti chiedevano di poter tenere il 90% dei soldi delle tasse dei veneti garantendo di gestire, senza nulla chiedere allo Stato Centrale, 23 materie, scuola compresa.
A questa visione totalmente autonomista se ne contrapposero almeno altre due: quella dei contrari che considerano questa riforma uno “smembramento dell’Unità Nazionale” e quella dei possibilisti che, però, non parlano di residuo fiscale e che considerano più “realistico” concentrarsi su nove materie e non 23.
Rispetto a questo dibattito, dunque, quale è oggi la novità?
La novità è che il Ministro Roberto Calderoli ha portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri una cornice autonomista. Certo, c’è ancora molto da fare a partire dai cosiddetti Lep (i livelli essenziali di prestazione: quegli indicatori che dovrebbero dimostrare come in qualsiasi regione, anche in presenza di una riforma autonomista, i servizi ai cittadini siano gli stessi), ma almeno è stato messo un primo punto.
PRESIDENZIALISMO E COSTITUZIONE
La seconda grande riforma della quale si parla molto è tornata alla ribalta all’indomani della vittoria elettorale di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Parliamo, ovviamente, del presidenzialismo.
Ma cos’è? Per capirci: oggi l’Italia è una Repubblica Parlamentare dove al centro di tutto ci sono, appunto, la
Camera dei Deputati e il Senato che hanno il compito, tra le altre cose, di votare la fiducia al Presidente del Consiglio incaricato e di eleggere il Presidente della Repubblica. Con una modifica della Costituzione si vorrebbe, almeno questo è l’intendimento di alcune forze politiche di Governo, introdurre il presidenzialismo. In buona sostanza si sposterebbe si sposterebbe, in modo sostanziale, il focus dalle Camere alla figura del Presidente sia esso Presidente del Consiglio o della Repubblica che, in quel caso, sarebbe eletto direttamente dai cittadini.
In buona sostanza il potere esecutivo è nelle mani del Presidente che, eletto dai cittadini, diventa sia il capo del Governo sia il capo dello Stato ma non ha la possibilità di sciogliere le Camere che, elette in modo indipendente, hanno il potere legislativo e di controllo, ma non possono sfiduciare il Presidente.
Secondo i suoi sostenitori, il Presidenzialismo dovrebbe garantire maggiore stabilità politica e la possibilità di assumere decisioni in modo più agile.
Secondo i detrattori, viceversa, servirebbe una migliore legge elettorale per garantire stabilità e lavoro, non una riforma istituzionale che rischia, inoltre, di avere un Presidente che muove in una direzione e un parlamento in un’altra creando un cortocircuito paralizzante.
In questo caso, a differenza di quanto sta accadendo con l’Autonomia per la quale almeno c’è una prima e parziale cornice che servirà per aprire un dibattito, non c’è ancora nulla.
Anzi è già in corso un derby tra le forze politiche della maggioranza di Governo per quale delle due riforme debba viaggiare più speditamente e per comprendere se vi siano elementi di contraddizione tra loro.
SINDACI, SPUNTA
IL TERZO MANDATO
L’altro grande dibattito in corso è legato al terzo mandato per i Sindaci e i Presidenti di Regione. Anche in Veneto sarebbero molte le città interessate: da Venezia, dove il Sindaco Brugnaro finirà il proprio secondo mandato nel 2025 e, ad oggi, non potrebbe ricandidarsi a Padova dove Sergio Giordani ha appena avviato il proprio secondo.
Ma la grande incognita riguarderebbe la Regione Veneto. Il Presidente
Zaia finirà il proprio terzo mandato nella primavera 2025, ma la “regola” che ha introdotto il limite dei due
mandati è entrata in vigore dopo i suoi primi cinque anni in laguna: se passasse questa modifica, quindi, Zaia potrebbe ricandidarsi per il suo terzo mandato, visto che il primo (che sommati fa 4) non verrebbe conteggiato.
Anche in questo caso il dibattito è in corso tra i favorevoli che sostengono come gli anni della pandemia abbiano allungato i processi amministrativi e quindi per completare il lavoro servirebbe “un’aggiunta” e i contrari che ritengono “malsano” per la democrazia la mancanza di ogni tipo di alternanza. Staremo a vedere.
PROVINCE, RITORNO AL PASSATO
In realtà di riforme ce ne sarebbe anche una quarta, quella legata alle Province.
La cosiddetta “Riforma Delrio” ha declassificato le Province a enti di secondo livello, ovvero soggetti eletti soltanto dagli amministratori comunali del territorio e non più dai cittadini e con competenze molto più ridotte rispetto al passato: una sorta di grande “conferenza dei sindaci” concentrata principalmente su viabilità e edilizia scolastica.
Anche in questo caso è in corso un dibattito, questa volta non per fare qualcosa di nuovo, ma per “tornare al passato” ovvero a delle Province elette dai cittadini e con competenze maggiormente “solide”.
Se ne parla, se ne parlerà ancora, ma anche questo elemento potrebbe contribuire ad un cambiamento importante degli assetti istituzionali del nostro Paese.
Di cose che bollono in pentola ce ne sono molte. Bisognerà capire come si combineranno gli ingredienti, quale sarà il primo ad essere pronto e se, alla fine, il piatto che ne uscirà sarà appetitoso, ma soprattutto nutriente.
Noi proveremo a raccontare, da qui in avanti, tutti i passaggi che si susseguiranno, raccogliendo opinioni e pareri dei protagonisti di quella che potrebbe essere una vera rivoluzione o, semplicemente, un nuovo buco nell’acqua.
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dibattito. Si accende il confronto politico, e non solo, sui possibili scenari
Si apre un periodo cruciale per l’autonomia, il presidenzialismo, il terzo mandato e la “riscossa” delle Province
Qualità della vita. Crivellari e Biolcati analizzano lo scivolamento nella classifica del Sole24Ore
Il Pd polesano: “Necessario investire sui giovani per rilanciare il Polesine”
“Per fare crescere il Polesine bisogna puntare sui giovani. Ce lo insegna la classifica de Il Sole 24 ore”. A dirlo sono Francesco Biolcati e Diego Crivellari, del Partito Democratico rodigino.
“Il Sole24 Ore, purtroppo, ha certificato chiaramente come il nostro Polesine non sia proprio una provincia per giovani, anzi. Ma qual è il motivo? La 33esima indagine sulla Qualità della vita, pubblicata dal quotidiano economico, politico, finanziario, certifica tutte le difficoltà della provincia di Rovigo, che si posiziona al 77esimo posto su 107 province, evidenziando uno scivolamento, rispetto all’anno precedente, di addirittura 16 posizioni, e un divario importante rispetto alle altre provincie venete. Bel-
luno, infatti, che è la penultima tra queste, si piazza al 35esimo posto, ben 42 posizioni sopra di noi”.
Il giovane consigliere del Pd, che siede tra i banchi del consiglio comunale di Rosolina, Francesco Biolcati, e Diego Crivellari, esponente di spicco del Pd polesano, propongono un’analisi degli indicatori più rilevanti di questa classifica, in chiave “giovanile”.
“Analizzando gli indicatori utilizzati dal quotidiano per stilare la classifica, si vede come la nostra provincia si trovi nelle posizioni peggiori per mortalità per incidenti stradali, partecipazione alla formazione continua, numero di pensioni di vecchiaia, riciclaggio di denaro, denatalità e furti in abitazione. Un quadro, insomma, di forte difficoltà soprattutto se
paragonato alle medie dei risultati raggiunti dalle provincie vicine - spiega Biolcati -. Ma il dato che più preoccupa è l’ultima posizione nella macro-categoria “Affari e lavoro”. Significa che per gli indicatori analizzati dal Sole24Ore la nostra provincia si classifica negativamente su tematiche come: imprenditoria giovanile, numero di pensioni di vecchiaia ogni
Dalla Regione quasi 14 milioni per la messa in sicurezza delle zone a rischio idrogeologico
In arrivo tutta una serie di progettualità per ridurre il rischio idrogeologico nel territorio veneto. La Regione del Veneto, infatti, ha siglato un accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, nell’ambito degli stanziamenti del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): ben 50 milioni di euro complessivi sono dunque stati destinati ai progetti del Veneto.
La suddivisione degli stanziamenti è stata approvata recentemente dalla Giunta Regionale, con una delibera proposta dall’assessore al Dissesto Idrogeologico e alla Difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin. “Dopo i 20 milioni assegnati alla provin-
cia di Venezia, – ha dichiarato l’assessore regionale Bottacin – è la volta del territorio in provincia di Rovigo, a cui sono stati destinati quasi 14 milioni di euro: un contributo importante finalizzato alla sicurezza del luogo grazie all’attuazione di nuove opere di rinforzo e sistemazione del suolo”.
“La priorità del Veneto e del Presidente Zaia – ha ribadito l’assessore Bottacin – è quella di scommettere sull’ambiente, soprattutto per quanto riguarda i rischi idrogeologici e la protezione delle aree verdi e della biodiversità. Proteggere il territorio significa anche garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini”.
1.000 abitanti, giovani che non lavorano e non studiano, infortuni sul lavoro. Cosa può averci portato a toccare risultanti così negativi? La verità, purtroppo, è una sola, ed è sotto gli occhi di tutti, basta volerla guardare: il Polesine non è una provincia che cresce e si sviluppa perché non è una provincia per giovani”.
Per Crivellari “non si tratta soltanto di destinare risorse ma, bensì, di attenzione della politica alle esigenze giovanili. Non a caso la provincia di Rovigo è la terza in Italia per numero di laureati dai 20 ai 24 anni (12,4%), i quali però non riescono a trovare collocamento all’interno dei confini provinciali: la disoccupazione giovanile dai 16 ai 35 si attesta al 12,5%, cioè sopra la media del nord Italia (dati Istat 2021).
Per questo, chi non trova lavoro è costretto a spostarsi. I dati sullo spopolamento annuo sono di
circa 850 residenti su un totale di 228.000 (circa lo 0,5% della popolazione provinciale ogni anno)”. E non è tutto, i due esponenti Dem concordano: “L’indagine del Sole24Ore ci dice anche un’altra cosa: che chi si trova tra le prime posizioni della classifica adotta misure che incentivano l’occupazione giovanile. Bologna, per esempio, con lo sgravio fiscale per chi assume giovani e Firenze con incentivi diretti all’imprenditoria giovanile. E allora, in conclusione, l’indagine del quotidiano economico ci dice chiaramente che le politiche attive nei confronti della fascia di popolazione 18-34 anni creano benefici per l’intera popolazione, creando quello sviluppo socio economico che da tempo aspettiamo anche in provincia di Rovigo. Per crescere, insomma, bisogna puntare sui giovani”.
Marco ScarazzattiBiolcati: “Provincia in difficoltà, perchè? Non cresce, non è una provincia per giovani”Diego Crivellari
Teatro.
Arriverano maestri della comicità come Debora Villa e Max Angioni
A Porto Tolle quattro spettacoli teatrali imperdibili in programma
APorto Tolle arrivano per il mese di marzo e aprile i “Mercoledì a teatro”, con quattro imperdibili appuntamenti che vedranno trai protagonisti anche Debora Villa e Max Angioni, organizzati dal Comune di Porto Tolle con la collaborazione della Regione Veneto, Arteven, Ministero della Cultura e Cooperativa Le Macchine Celibi.
Si incomincerà il 15 marzo 2023, con il recital “Venti di risate” di Debora Villa, che festeggia così i suoi 20 anni di carriera, salendo sul palcoscenico con gli sketch che più l’hanno resa famosa e amata dal pubblico, dalle gag sull’universo femminile alle favole raccontate con graffiante cinismo comico.
Seguirà poi il 29 marzo lo spettacolo di cabaret di Sergio Ricci alias Tony Corallo “Uguale al Tale”, che proporrà gag, canzoni e imitazioni con i personaggi che lo hanno caratterizzato da sempre.
Sarà quindi il turno di Max Angioni, il 5 aprile, con “Miracolato”, che con interazioni con il pubblico e incursioni dei suoi personaggi resi celebri dai passaggi tv e dai social network farà divertire e ridere senza freni gli spettatori con la sua comicità, strumento per esorcizzare la realtà.
La rassegna di concluderà dunque il 19 aprile con I Sbrega-Mandati, nella loro esibizione “La Sbraghssona”, una storia che si svolge attorno agli anni ’50, in un’umile famiglia di campagna, nella quale la madre vuole far sposare l’unica figlia, ma un fatto inaspettato manderà all’aria i suoi piani. Gli spettacoli incominceranno tutti alle ore 21.00. I biglietti per partecipare agli spettacoli saranno in vendita online su myarteven.it e su vivaticket.com e presso la Biblioteca comunale di Porto Tolle, dal 6 al 14 marzo, ma potranno anche essere
A marzo e aprile prende il via la rassegna
“Mercoledì a teatro”, organizzata dal Comune di Porto Tolle, Regione del Veneto, Ministero della Cultura, Arteven e Cooperativa
Le Macchine Celibi
acquistati la sera stessa dello spettacolo presso la biglietteria del Palazzetto dello Sport di Porto Tolle, dove si svolgerà la rassegna, a partire da un’ora prima dello spettacolo. Sarà inoltre possibile acquistare gli abbonamenti dal 23 febbraio al 14 marzo nei medesimi canali, per il costo di 40 euro, anziché 20 euro per lo spettacolo di Angioni e 10 euro per tutti gli altri.
Maggior informazioni sono disponibili contattando il numero 0426380833 o scrivendo all’indirizzo email bibliotecaportotolle@gmail. com.
Grandi spettacoli al teatro di Adria con Panariello, Baglioni e Turci
“Adria è uno spettacolo”: è questo lo slogan che annuncia i prossimi spettacoli teatrali al Comunale. Due spettacoli di teatro e musica che saranno portati sul palco del teatro Comunale del Popolo, con Paola Turci il 10 marzo e Roberto Ciufoli il 13 maggio”- annuncia il sindaco Omar Barbierato.
Paola Turci proporrà lo spettacolo “Mi amerò così”, scritto con Alessandra Scotti, che prende spunto dall’omonimo libro autobiografico della cantautrice romana. “Oltre a raccontare se stessa e a dar voce a persone che hanno avuto un importante ruolo nella sua vita, interpreterà alcune canzoni per lei fondamentali”- spiega il direttore artistico Massimo Salasnich.
Paola Turci in questo spettacolo si racconta in maniera sincera e talvolta divertente: “porto sul palco uno dei grandi insegnamenti che la vita mi ha donato: qualunque cosa accada… Mi Amerò Lo Stesso”.
”L’altra prima assoluta per la nostra regione –prosegue Salasnich- sarà con Roberto
Ciufoli in “Oh! diss’ea”, un’analisi comica del poema Omero e quindi del viaggio di Ulisse, fatta con l’intervento musicale del grande jazzista Maurizio Camardi ai sassofoni e duduk”.
Gli appuntamenti dedicati al teatro di prosa, poi, prevedono sul palco del Teatro Comunale del popolo, la commedia intergenerazionale con Corrado Tedeschi e la figlia Camilla con “partenza in salita”, prevista per il 26 febbraio in pomeridiana, mentre il 15 aprile con “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello, interpretato dalla Nuova compagnia di Enzo Rapisarda.
Infine per la festa delle donne, mercoledì 8 marzo alle ore 21 arriva ad Adria Claudio Baglioni con il suo ultimo spettacolo “Dodici note solo bis”.
Baglioni, vincitore del premio Tenco 2022, porterà sulla tavole del comunale per voce, pianoforte e altri strumenti, le composizioni più preziose del suo repertorio, in un concerto appassionante, tra musica e poesia, la summa della sua straordinaria carriera.
Melania Ruggini
Sport
Pallavolo. Il tecnico alla guida della Nazionale Juniores U21 Matteo Battocchio fa il punto
Delta Group Volley, 3 vittorie in un mese: “Squadra in crescita”
M
atteo Battocchio è il tecnico della Delta Group Porto Viro, quarta in classifica che ha chiuso il mese di gennaio con tre vittorie consecutive. “La squadra si sta amalgamando, stiamo prendendo coscienza di avere ideali e obiettivi condivisi, abbiamo un sentimento che ci accomuna e ci fa lavorare con dedizione ogni giorno, ogni allenamento. Dobbiamo essere onesti però, fin qui nel girone di ritorno abbiamo affrontato quasi esclusivamente formazioni dell’ultima parte della classifica, per cui il difficile deve ancora venire. Sinceramente non so se mi aspettavo di essere qui a questo punto della stagione. In rosa abbiamo giocatori con qualità importanti e nel corso dei mesi abbiamo sviluppato delle dinamiche positive, ma faccio poco affidamento sulla classifica attuale, è determinata anche dal calendario e comunque potrebbe cambiare velocemente: penso che in un campionato così livella-
to alla fine ci saranno pochi punti di differenza tra la terza e la nona in classifica. Il nostro obiettivo reale, e sono ripetitivo nel dirlo, è vincere ogni partita, vogliamo costruirci un futuro come gruppo e come singoli. La società ci fa lavorare con la massima serenità, ma siamo ambiziosi. Questa è una squadra che deve entrare nei playoff per il valore che ha e se sarà capace di continuare a tirare fuori il meglio di sé come ha fatto nelle ultime settimane, può ambire anche a qualcosa di più. Se parliamo di sogni, allora dico arrivare in semifinale playoff”. Quali sono gli elementi della rosa che hanno sorpreso di più coach Battocchio in questi mesi? “Più che parlare di sorprese in positivo, direi che sta uscendo il vero valore di questi giocatori. Sicuramente recuperare Erati è stato importante sia a livello di gioco che di allenamento, perché è un ragazzo che riesce a portare positività e sorrisi nel gruppo, e questo aiuta a lavorare meglio. Eccoforse, quello che mi sorprende di più è la capacità di alcuni giocatori come Maccarone e Iervolino di mantenere un livello molto alto in allenamento, di riuscire ad alzare l’asticella in termini di ciò che chiedono a sé stessi, nonostante stiano trovando poco spazio in campo”. Battocchio è stato confermato alla guida della Nazionale Junio-
A Porto Tolle il terzo Trofeo Veneto della danza sportiva
Il Palazzetto dello sport di Porto Tolle ha ospitato il 3° Trofeo Veneto, manifestazione di danza sportiva a cui hanno partecipato danzatori di molteplici discipline, dal folk romagnolo alla frusta romagnola, dal ballo da sala alle cosiddette danze standard, senza mancare le danze latino americane di coppia e singolo. Presenti alla competizione come ospiti Piercarlo Pilani presidente Midas (Maestri italiani di danza sportiva), Giampaolo Ceroni e Tiziana Bertoldo, rispettivamente consigliere nazionale e consigliere regionale della Federazioneitaliana danza sportiva.
Una giornata dedicata alla danza declinata in tante delle sue sfumature, alla quale ha assistito l’assessore allo sport Federico Vendemmiati. “Ospitare a Porto Tolle manifestazioni come questa per noi è sempre un orgoglio, ha detto. Un grande grazie agli organizzatori della competizione DanzaMania ed Elisa Dance che hanno collaborato con i maestri Nicola Greguoldo, Carlotta Camisotti, Gilberto Prezzolato, Cosetta Vendemiati ed Elisa Pezzolato”. (c.a.)
Da oggi i nostri Notiziari audio in streaming sul web e in FM sulle migliori emittenti radio del Veneto
res, ora U21. “Sono orgoglioso che il Consiglio Federale abbia scelto di andare avanti con me, sarà un’estate tosta, partiamo per i Mondiali a luglio e metà squadra avrà gli esami di maturità in quel periodo, speriamo che questo non complichi troppo la gestione. Per me è un’altra opportunità di crescita, lavorare fianco a fianco con Julio Velasco
è come poter frequentare un corso di aggiornamento continuo, anche a pranzo e a cena, inoltre avrò la possibilità di continuare a lavorare con dei giocatori molto forti. Ma non sto pensando ancora alla Nazionale, in questo momento sono concentrato solo sulla Delta Group e sulla stagione che stiamo facendo”.
Cristiano Aggio
Radio Pico e Volami nel Cuore
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#Regione
Via libera dal Governo. Il ministro: ad inizio 2024 saranno esaminate le proposte presentate dalle Regioni
Autonomia: “Adesso si fa sul serio”
Calderoli: “Tra un anno sarà legge”
Inizia la lunga marcia, a tappe forzate, per l’autonomia. Il primo passo con il via libera in Consiglio dei Ministri alla prima bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata messo a punto dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli. Ora la palla passa al Parlamento che entro un anno, non di più, dovrebbe approvare la legge mentre nello stesso periodo la Cabina di regia lavorerà ai Lep, i “Livelli Essenziali delle Prestazioni”, vale a dire i servizi che lo Stato deve fornire in modo uniforme in tutto il Paese per garantire il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini.
“Se entrambi daranno il via alla legge e ai Lep, ed è un auspicio visto che i tempi del Parlamento non possono essere dettati, mi auguro che ad inizio del 2024 inizieremo a esaminare le proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni”, ha osservato Calderoli, sottolineando che “spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta sag-
gezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento”. Materiale da maneggiare con cura, ha aggiunto il ministro, richiamando tutti alle proprie responsabilità sulle 23 materie che possono essere devolute alle regioni: “Possono piacere o non piacere ma sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare. Io sono autore di una riforma che mo-
dificava il Titolo V che purtroppo è stato bocciato da un referendum popolare. Dieci anni dopo lo stesso tentativo fu fatto dal governo Renzi e anch’esso fu bocciato. Quando c’è una Costituzione la si rispetta”. La riforma, ha concluso Calderoli, “è necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono regioni che
fanno da traino ed altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed Enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. A Venezia la notizia ovviamente è stata accolta con entusiasmo, sottolineando la portata storica del disegno di legge. Zaia non ha dubbi in proposito: “Diamo corso alla volontà dei Padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio. Si apre una grande sfida per questo Paese perché stiamo scrivendo una vera e propria pagina di storia. Va riconosciuto a questo Governo che con molta coerenza e rispetto per gli elettori ha mantenuto gli impegni, avviando il percorso dell’autonomia”. A chi non si dice convinto e sottolinea i punti deboli del disegno di legge Zaia ribatte: “Non è il momento di polemiche, dimostreremo con i fatti che autonomia
Le reazioni. Il centrosinistra sottolinea i punti deboli della riforma, soddisfazione nel centrodestra
non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. L’autonomia sarà una grande opportunità anche per il Sud del Paese; non sarà una nemica ma un’opportunità di crescita insieme e l’occasione di valutare fino in fondo gli amministratori. Nord e Sud sono legati a doppio filo come gemelli siamesi”. Il governatore difende a spada tratta il disegno di legge e i provvedimenti che ne seguiranno: “Ben venga la definizione dei Lep, un elemento di civiltà in un Paese in cui su questo tema non si è mai voluto fare chiarezza fino ad oggi. Se esiste un paese a due velocità non è colpa dell’autonomia ma del centralismo tanto decantato da chi si ostina a contrapporlo al percorso dell’autonomia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione quindi è chi è contro l’autonomia a essere contro la Costituzione. Ci sono state più conferme sulla correttezza giuridica e istituzionale del percorso”.
F
ronte politico veneto spaccato sull’autonomia. Da una parte il centrodestra esulta, dall’altra il centrosinistra sottolinea le molte incertezze di un percorso ad ostacoli, lungo e insidioso. Chi brinda al disegno di legge è il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “La meta dell’autonomia si fa sempre più vicina. È inconfutabilmente un risultato targato Giorgia Meloni: i cittadini alle ultime elezioni hanno scelto la concretezza e la coerenza di Fratelli d’Italia, premiandoci con la loro fiducia. In Veneto un cittadino su tre ha creduto in noi e questo ci onora, e la loro fiducia va ripagata: lo facciamo oggi, con atti concreti e non con slogan, promesse o chiacchiere che hanno caratterizzato i passati
governi”.
Andrea Martella, senatore e segretario del Pd Veneto è netto: “L’autonomia si arricchisce di un nuovo annuncio. Si tratta di una recita a soggetto, destinata ad arricchire scaffali di carta e destinata ad arenarsi in Parlamento per le troppe
contraddizioni che contiene.“Le modalità con le quali si è arrivati a questo provvedimento non sono state adeguate alla serietà della questione in gioco - aggiunge il senatore dem -. Basti pensare al fatto che il ministro Calderoli non ha neppure convocato le Regioni,
saltando a piè pari su un confronto che era sacrosanto. La verità è che a questa destra non interessa il merito e neppure il confronto vero sull’autonomia, sulle materie realmente realizzabili, sui Lep e sulle risorse indispensabili per realizzare la riforma. D’altra parte l’unico obiettivo era quello di saldare una cambiale elettorale alla Lega di Salvini propinando la solita propaganda. Tentando così di spostare in avanti il momento in cui emergeranno le reali divisioni della maggioranza, destinate a far arenare il disegno di legge una volta giunto in Parlamento”.
Per Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, “l’autonomia proposta da Calderoli è un contentino tra alleati dato alla Lega ma
spaccherà il paese: l’unica cosa che rimarrà uguale per tutti i cittadini italiani sarà che saranno loro a fare le spese delle scelte ideologiche di questo governo. Quello sull’autonomia differenziata è un progetto che per essere anche solo considerato dovrebbe stare ad alcune condizioni. Una è avere un confronto costante con le regioni: il ministro Calderoli non le ha nemmeno convocate. Altre sono la chiarezza e la razionalità nelle materie, una predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni, prevedere coperture adeguate per garantirli, tenere conto degli enormi divari già esistenti nel nostro Paese. Il testo uscito dal consiglio dei Ministri non fa nessuna di queste cose: è semplicemente irricevibile”.
De Carlo: “Ripagata la fiducia dei cittadini”, Martella: “Solo un altro annuncio”In foto Roberto Calderoli e Luca Zaia Luca De Carlo Andrea Martella
Sfide digitali. Integrati quaranta servizi on line della pubblica amministrazione
ViviVeneto, la “super app” della Regione
Si chiama ViviVeneto, è disponibile su Apple store e su Play store, ed è la nuova “super app” della Regione Veneto, come l’ha definita l’assessore all’agenda digitale e innovazione Francesco Calzavara.
Al suo interno sono state per ora convogliate 4 app e sono attualmente disponibili 40 servizi. Dalla sanità al turismo, dagli eventi culturali ai servizi amministrativi.
Un’App sicura, veloce e gratis che, autenticandosi una sola volta con Spid o carta elettronica digitale, permette di fruire dei principali servizi digitali della nostra regione. Ma è solo l’inizio perché l’app sarà continuamente implementata con nuovi servizi. Un servizio costato 150mila euro e 8 mesi di lavoro.
A tenere a battesimo la app (www.viviveneto.it) insieme all’assessore Calzavara, il presidente del Veneto Luca Zaia, che l’ha presentata così: “Abbiamo messo ordine al disordine. Questa app ViviVeneto è qualcosa di straordinario e sarà implementata all’ennesima potenza. Arriveremo a fissare tutte le visite mediche tramite attraverso questo strumento, non appena le agende cartacee saranno digitalizzate. E con ViviVeneto stiamo anticipando anche un fenomeno internazionale. Tra le dieci strategie tecnologiche emergenti del 2023 ci sono le ‘super App’, cioè le applicazioni mobili in grado di fornire molteplici servizi tra cui l’elaborazione di pagamenti, la ricezione di comunicazioni ed effettuare altre transazioni. Ancora una volta, anticipiamo i tempi con la nostra super app del Veneto”. “Si tratta di un contenitore che continuerà ad arricchirsi, in particolare con servizi della pubblica amministrazione ma non solo - ha aggiunto Calzavara -. Ad esempio nella sezione ‘Turismo’ ci sono le informazioni di Unioncamere veneto. Sempre in ambito turistico, abbiamo in progetto di prevedere una volta a settimana una mes-
saggistica ad hoc con le varie esperienze offerte dal nostro territorio”.
Un progetto in fieri, dunque, “un percorso che inizia e che testimonia l”obiettivo della digitalizzazione e della semplificazione digitale prevista nel programma 2020-25 del presidente Zaia – ha ricordato Calzavara –. Preciso che siamo i primi in Italia a
realizzare un progetto così. E ricordo che il Veneto non ha un’agenzia esterna per la digitalizzazione, ma fa tutto con risorse interne. Abbiamo centrato un importante risultato, ma non ci fermeremo qui. ViviVeneto è un’App che valorizza gli investimenti fatti in questi anni dalla regione in ambito digitale e li mette a sistema, creando benefici diretti per i cittadini e generando economie di scala. L’App è stata
realizzata coinvolgendo ed ascoltando i cittadini, sia nella fase di progettazione sia di test e crescerà nel tempo. Infatti, tra le 16 schede del Pnrr regionale una è dedicata al potenziamento delle infrastrutture digitali e servizi per ViviVeneto, la Casa del Cittadino Veneto”. Tra gli obiettivi futuri della app, anche una sezione “Lavoro” da mettere in piedi con Veneto Lavoro offrendo un match tra domanda e offerta.
Cosa si può fare con la nuova applicazione
Nell’area Salute è possibile cercare e controllare l’affluenza nei pronto soccorso del Veneto, gestire i propri documenti sanitari (certificati, esami, visite), scegliere e cambiare il proprio medico di base. Nell’area Amministrativa si può fare tutto ciò che prima richiedeva l’accesso tramite web ai portali regionali MyPA, BolloAuto, ViviPass, come ad esempio gestire in completa autonomia tutto quello che riguarda il bollo per cittadini e imprese (pagare, controllare, prendere appuntamento, gestire avvisi di accertamento).
Novità importante riguarda la gestione dei contrassegni e delle targhe per i disabili (Cude E Ztl), dal proprio smartphone anziché doversi recare in Comune. Nell’area Turismo è possibile cercare e informarsi su eventi, spettacoli, attività, beni e luoghi del Veneto, scoprire i sentieri pedonali, ciclabili, equestri e quelli dedicati agli sport invernali, ma anche cercare le strutture ricettive per programmare le proprie vacanze e trovare notizie sul territorio, sui prodotti locali e sul meteo. Tutto questo è disponibile anche in lingua inglese.
Dalla sanità al pagamento del bollo auto, dalla cultura al turismo: tutto in un solo strumento facilmente accessibile. Calzavara e Zaia: “Passo importante sul fronte della semplificazione digitale, anticipiamo i tempi”
L’intervista. Il 26 febbraio la sfida delle primarie del Partito Democratico
Bonaccini: “La differenza tra me e Elly? Voglio un partito di governo, non di protesta”
Stefano Bonaccini ha vinto nel voto nei circoli del Pd con circa il 55% dei consensi. Per la leadership dei democratici manca solo un passaggio: le primarie del 26 febbraio nel quale affronterà Elly Shlein, che nel voto tra gli iscritti Pd si è fermata al 33%.
C’è stato un dibattito sulla sopravvivenza stessa del partito. C’è ancora dunque del Pd nel nostro Paese?
“Da quasi due mesi sto facendo un viaggio d’ascolto nel Paese, ovunque registriamo grande partecipazione e voglia di confrontarsi. Se le chiami, le persone arrivano. È una comunità che chiede di ripartire. Per farlo servono un nuovo gruppo dirigente, una nuova agenda e un partito popolare e più forte, che torni fra la gente e parli dei problemi reali: lavoro, scuola, sanità, ambiente. Si sono già espressi 128mila iscritti e ben oltre la metà mi ha accordato la propria fiducia. Sono convinto che dalle primarie del
26 febbraio, dove potranno partecipare tutti, non solo gli iscritti, uscirà un’ulteriore spinta”.
La vittoria delle regionali in Emilia del 2020 ha testimoniato, nonostante fosse un test nazionale e non soltanto amministrativo, che c’è un Pd che può vincere. Quale la ricetta?
“Non dimentichiamo che il Pd esprime sindache e sindaci quasi nel 70 per cento dei comuni italiani, abituati ogni giorno ad
ascoltare i cittadini e dare loro risposta: donne e uomini che hanno vinto le elezioni nei territori mentre, magari lo stesso giorno, venivano perse a livello nazionale. Con me c’è quindi una classe dirigente già rodata, per troppi anni tenuta in panchina: intendo ripartire da loro e dal coinvolgimento vero della base. La mia ricetta, come quella dei sindaci, è stare ogni giorno dove la gente studia, lavora, si cura o si diverte. Perché un partito popolare è così, in sintonia con le persone”. Circoli e militanti. Molti iscritti non si sentono completamente valorizzati. Come invertire la tendenza?
“Se resterà questa pessima legge elettorale, da segretario farò le primarie per scegliere i parlamentari: devono essere i citta-
dini a scegliere i propri rappresentanti. Di sicuro non accadrà più ciò che ho visto alle politiche del 25 settembre, quando nessun dirigente nazionale si è candidato nel proprio collegio e i nomi sono stati paracadutati da Roma. Barmsta, adesso si cambia”. Cosa differenzia la sua proposta da quella degli altri candidati alla corsa alla segreteria? E quale il loro ruolo in caso di sua vittoria?
“C’è un confronto molto civile. Nessun partito fa più un congresso per decidere la propria identità e scegliere chi lo guida, dobbiamo essere orgogliosi di questo. Da noi scelgono iscritti ed elettori, mentre gli altri decidono in quattro a Roma nel chiuso di una stanza. La differenza principale? Io non voglio un partito di pro-
testa ma di governo, pragmatico e non ideologico. L’obiettivo è tornare a vincere. Se toccherà a me guidare il Pd, chiederò ai miei sfidanti di darmi una mano”. Quali prospettive politiche per il Veneto, storicamente una regione nella quale il centrosinistra fa più fatica nonostante le ottime esperienze nelle amministrazioni comunali?
“Conosco piuttosto bene il Veneto: non solo siamo contigui, ma condividiamo una rete sociale e un tessuto produttivo forti. Anche a questa Regione serve una politica industriale, una formazione continua che accompagni i lavoratori nella trasformazione, una rete di servizi che sostenga l’occupazione femminile, le famiglie, la natalità. Dobbiamo rimettere al centro i giovani”.
“L’obiettivo è tornare a vincere, serve una forza politica pragmatica e non ideologica, ma anche popolare e in sintonia con le persone”In foto Stefano Bonaccini
Sviluppo sostenibile. L’obiettivo è intercettare le eccedenze di cibo, favorendone la redistribuzione
Da scarto a risorsa, l’impegno di Despar contro lo spreco alimentare
Lo spreco alimentare è un elemento cruciale dello sviluppo sostenibile e uno dei temi fondamentali per la sfida della sicurezza alimentare. Proprio nell’ottica di promuovere stili di vita sostenibili e comportamenti responsabili per ridurre gli sprechi, proteggere l’ambiente e garantire una sicurezza alimentare per tutti, l’Agenda ONU 2030, attraverso l’SDG 12, ha messo al centro il tema dello spreco del cibo con l’obiettivo di “dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”. In questo quadro la GDO svolge un ruolo di primo piano per intercettare le eccedenze di cibo prima che diventino spreco, ridando loro una seconda possibilità, favorendo la redistribuzione di alimenti ancora buoni ma non più vendibili su altri canali, e innescando un circuito virtuoso per aiutare le persone più bisognose e in difficoltà. E questo è anche l’impegno
Tre domande a Last Minute Market
Da dove nasce l’idea di Last Minute Market (LLM) e come si è sviluppata la sua rete sul territorio?
Last Minute Market nasce fra la fine anni ‘90 e l’inizio anni 2000 come progetto di ricerca accademica applicata per affiancare le aziende della Grande Distribuzione Organizzata nel recupero delle eccedenze alimentari a fini solidali. Nel tempo Last Minute Market ha ampliato e perfezionato i suoi ambiti di intervento, occupandosi di prevenzione delle perdite e degli sprechi a 360°, e promuovendo i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile così come declinati dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, permettendo di dare un contributo fattivo al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU. Dal 2022, inoltre, LMM è membro della Piattaforma Europea sulle perdite e sprechi alimentari.
La GDO è un partner importante per la raccolta del cibo, come è nata la collaborazione con Aspiag Service?
A partire dal 201 3 Last Minute Market collabora con Aspiag Service per recuperare i prodotti rimasti invenduti ma ancora consumabili. La collaborazione ha consentito di costruire gradualmente un’iniziativa strutturata attraverso cui ogni punto vendita è messo in condizioni di donare la merce in eccedenza ancora perfettamente integra ed utilizzabile, alimentare o non alimentare, ad uno o più enti del proprio territorio che assistono persone in difficoltà. Grazie a quest’iniziativa, contestualmente all’apertura di ogni nuovo negozio Aspiag Service, vengono individuati gli enti beneficiari presenti su quel territorio e viene attivato il recupero delle eccedenze. Ad oggi, oltre 9.150 tonnellate di prodotti in eccedenza sono stati donati dall’inizio della collaborazione alle 200 organizzazioni non lucrative che aiutano persone in situazione di difficoltà.
Come funziona la rete che avete creato sul territorio Veneto, quali le realtà alle quali donate e come vengono scelte?
Last Minute Market non gestisce direttamente i prodotti, ma affianca l’azienda per la corretta gestione del recupero secondo la normativa vigente. Le strutture beneficiarie coinvolte in questo tipo di iniziativa sono principalmente Empori solidali, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Case-famiglia, Comunità Terapeutiche. Tutte le strutture coinvolte sono impegnate quotidianamente nell’attività di assistenza a persone fragili. L’obiettivo è quello di accreditare gli enti beneficiari prossimi alla sede di recupero e con le caratteristiche adatte per gestire in massima sicurezza tipologia e quantità di alimenti. Una volta attivate le relazioni territoriali, LMM supervisiona le attività di recupero, ne monitora l’andamento ed interviene in caso di necessità. Inoltre, al fine di prevenire l’insorgere di
che vede Aspiag Service in prima linea dal 2003 in tutte le regioni in cui l’azienda opera. Un impegno che ha permesso alla concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia di recuperare ingenti quantitativi di cibo invenduto da destinare alle persone bisognose. “É un’attività di cui andiamo particolarmente orgogliosi e che si inserisce perfettamente nelle nostre azioni di responsabilità sociale di impresa”, spiega Giovanni Taliana, Direttore Regionale di Aspiag Service per il Veneto. Un’azione resa possibile grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare che ha consentito ad Aspiag Service di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative dei territori in cui l’azienda è presente. Nel 2022 Aspiag Service ha così recuperato, nelle diverse regioni in cui opera, più di 1 400 tonnellate di alimenti, appartenenti a tutte le categorie merceologiche, consentendo la preparazione di oltre 3 milioni di pasti.
di Giovanni Taliana
É un risultato a cui ha contribuito in modo significativo anche il Veneto attraverso il longevo e proficuo rapporto con Last Minute Market e a fianco del tessuto di volontariato sociale della nostra regione.
In Veneto nel 2022 sono state quasi 600 le tonnellate di cibo recuperate e donate a numerose associazioni sul territorio.
I prodotti raccolti e redistribuiti hanno consentito la preparazione di quasi 1,3 milioni di pasti, generando un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi e degli scarti.
In Veneto la quantità totale di merce recuperata ha infatti permesso di ottenere una riduzione dei rifiuti prodotti dall’azienda pari a 556 tonnellate, equivalenti a quasi 1.235 cassonetti della spazzatura.
Inoltre, ha consentito di non sprecare oltre 2 tonnellate di CO2 emessa e quasi 1,2 milioni di metri cubi di acqua utilizzata per produrre gli alimenti rimessi in circolo.
criticità operative e di mantenere un confronto costruttivo con gli enti no profit partner, LMM e Aspiag Service organizzano periodicamente incontri di restituzione dei risultati, e corsi di formazione, destinati agli operatori degli enti beneficiari finalizzati in particolare a fornire tutti gli strumenti necessari per la gestione in massima sicurezza dei recuperi.
I dati legati al recupero dei prodotti in eccedenza ci hanno permesso sia di aiutare concretamente le persone più bisognose, sia di intervenire in termini di sostenibilità ambientale.
La lotta allo spreco alimentare è un impegno che continueremo a perseguire, in armonia con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che la nostra azienda ha scelto come linee guida per il proprio sviluppo in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale.
Una sostenibilità che guarda all’ambiente e alle personeDirettore Regionale Aspiag Service per il Veneto In foto Matteo Guidi, AD e socio fondatore di Last Minute Market – Impresa sociale
Progetto “Polis”. Entro il 2026 saranno 7mila gli uffici trasformati, 500 quelli del Veneto
La rivoluzione digitale dei piccoli comuni
Dall’Isee al passaporto, tutto alle Poste
Sono 500 gli uffici postali dei piccoli comuni del Veneto che entro il 2026 verranno trasformati fisicamente e digitalmente in uno Sportello Unico di prossimità, con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’accesso dei cittadini ai servizi della pubblica amministrazione. Di questi, 105 sono in provincia di Vicenza, 91 di Padova, 84 di Verona, 83 di Treviso, 48 di Rovigo, 59 di Belluno e 30 di Venezia. Il progetto si chiama “Polis” ed è stato presentato a fine gennaio a Roma da Poste Italiane con un evento che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio dei ministri Gorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, di quasi tutti i ministri del Governo, del Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, del Presidente di Anci Antonio Decaro e di 3.500 su 7mila sindaci alla guida di comuni con meno di 15mila abitanti. Costerà 1,2 miliardi di euro: 800 milioni di euro finanziati con risorse del piano complementare al Pnrr e 400 milioni a carico di Poste Italiane. La ristrutturazione degli uffici postali non sarà innovativa solo dal punto di vista strutturale, con l’abbattimento ad esempio di tutte le barriere architettoniche: nei nuovi “Uffici Polis” saranno installati dei totem self-service grazie ai quali il cittadino, affiancato da personale appositamente formato, potrà fare richiesta di alcuni documenti e certificati: carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile
e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale (compresa quella del primo codice fiscale dei neonati), estratto conto delle posizioni debitorie, visura delle planimetrie catastali, esenzione del canone Rai, deleghe
per i soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta di duplicato della patente. Non è tutto, perché i nuovi uffici postali dei 7mila comuni coinvolti vedranno l’installazione di ATM
Nei centri con meno di 15mila abitanti i cittadini potranno richiedere attraverso un totem certificati e servizi della pubblica amministrazione.
Un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro 800 milioni sono finanziati con il Pnrr
Postamat, di lockers per la consegna di pacchi (attivi 24 ore su 24), di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, di impianti fotovoltaici per l’alimentazione degli stessi uffici e di sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Alcuni degli uffici saranno dotati, all’esterno, di spazi attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Dalla trasformazione degli edifici direzionali di Poste e dei grandi uffici postali presenti in tutte le province, inoltre, saranno creati anche 250 “Spazi per l’Italia”, rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine dell’anno.
“Il mondo è cambiato, ma la vocazione di Poste Italiane di tenere unito il Paese si conferma”, ha dichiarato il Presidente Mattarella, che ha voluto sottolineare come la mancanza di servizi nei piccoli centri abbia portato a un impoverimento dell’Italia. Le comunità sotto i 15mila abitanti rappresentano il 90 per cento dei comuni,
coprendo una superficie dell’80 per cento del territorio nazionale. Un’area nella quale vivono 16 milioni di italiani.
“Oggi l’Italia ha il dovere di garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità e la stessa qualità del vita”, ha dichiarato la presidente di Poste, Maria Bianca Farina, che ha spiegato come il progetto “offra servizi essenziali con connessioni internet ad alta velocità alle zone periferiche, comunità piene di vita e di saperi che nel tempo hanno perso popolazione perché non efficientemente connesse”. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste, ha aggiunto che l’attuazione del progetto “contribuisce ad accelerare anche la trasformazione digitale del Paese”. Per Giorgia Meloni si tratta di “un progetto imponente e capillare per avvicinare istituzioni e cittadini, un modello di innovazione e inclusione sociale che insegna all’Europa, che unisce l’Italia, che dice no ai servizi di serie A e di serie B, garantendo a tutti il diritto di accedere ai servizi in maniera semplice e veloce, guardando al futuro e facendo risparmiare tempo”.
Sara SalinIl ministro Nordio difende il lavoro dei giornalisti: “La stampa libera è fondamento della democrazia”
L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni. È del 3 febbraio 1963 la legge che istituì la professione, voluta dal veronese Guido Gonella, primo presidente dell’Ordine, oltre che segretario della Democrazia Cristina, ex ministro di Grazia e giustizia e della Pubblica istruzione. E proprio nel Veneto di Gonella si sono aperte le celebrazioni nazionali, con un convegno organizzato alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia su “I valori del giornalismo, le sfide dell’informazione”, seguito il 3 febbraio a Roma da un evento aperto con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
che, partendo dall’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di informazione e del pensiero del cittadini, ha sottolineato come i giornalisti abbiano una responsabilità enorme. “Una
responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica – ha detto Mattarella – viene affidato il ruolo di
espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.
Alla celebrazione nella capitale hanno preso parte il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il suo vice Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il costituzionalista Giovanni Maria Flick.
“La stampa libera è uno dei fondamenti della democrazia liberale e della cultura”, ha detto nel suo intervento il Guardasigilli, che ha sottolineato l’importanza di “coniugare la sua prerogativa con il rispetto della dignità e della libertà dei cittadini, che può essere violata, violando la segretezza delle loro conversazioni”. Precisando che “se un giornalista pubblica una notizia riservata su un’indagine giudiziaria, la colpa non è del giornalista, che non va né incriminato né censurato. La colpa è di chi consente la diffusione di queste notizie e non vigila abbastanza”. (s.s.)
Salute
Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme
Sicurezza stradale, la parola passa ai ragazzi. Saranno loro gli ideatori dei prossimi messaggi di prevenzione che la Regione Veneto utilizzerà per sensibilizzare i più giovani al tema della sicurezza sulle strade.
La sfida è partita, “Un’altra strada challenge”, e invita alla partecipazione attiva al progetto i ragazzi della secondaria di secondo grado del Veneto, attraverso un’attività che si svolgerà nelle scuole.
Sicurezza stradale, la parola ai ragazzi
“Guidare ti fa sentire… libero! Niente più bus affollati la mattina, niente più genitori che ti aspettano fuori, niente più pioggia finito l’allenamento. Ma non è tutto rose e fiori. – recita lo spot di presentazione del progetto che in questi giorni rimbalza nel web da una pagina all’altra delle Ulss venete - Ci sono limiti e regole pensati per proteggerci perché, in fondo, essere liberi significa anche questo: rispettare la libertà degli altri. Scegliamo di essere responsabili. Contribuire a una strada più sicura è qualcosa che dobbiamo prima di tutto a noi stessi e puoi farlo anche tu. Partecipa a un’altra strada chellenge realizzando messaggi di prevenzione efficaci e creativi. Eh sì, anche i meme vanno bene. Con la tua classe potrai vincere un’opportunità di crescita per te e i tuoi compagni e fondi da investire nella tua scuola. Accetta la sfida”.
“Un’altra strada challenge” è, dunque, un concorso che mette alla prova gli studenti, sfidandoli a creare il messaggio di prevenzione più efficace e accattivante, e promuovendo in loro comportamenti consapevoli e prudenti.
Prosegue alla pag. seguente
Salute
L’appello
Usa il cellulare con intelligenza
Tutela la salute e l’ambiente
La campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute rilanciata dall’Ulss 2 Marca Trevigiana sul corretto utilizzo degli smartphone
Un’altra strada è un progetto che vuole creare awareness nelle scuole, invitando gli studenti a realizzare contenuti sul tema della sicurezza stradale, portandoli a riflettere su 3 concetti fondamentali: libertà, responsabilità e sicurezza.
Dopo un primo momento di approfondimento sul tema della sicurezza stradale, gli studenti saranno chiamati a realizzare contenuti brevi ed efficaci, con l’obiettivo di diffondere i valori della prevenzione e della responsabilità con un tono di voce fresco e creativo, mirato a diffondere consapevolezza proprio fra i giovani.
Chi può partecipare al concorso di idee?
Tutte le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di Formazione professionale del territorio Veneto, presentando una o più proposte oh messaggi sul tema della sicurezza stradale.
Da quando e fino a quando può essere presentata la domanda?
La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione del Bollettino ufficiale regionale (Bur) e nel portale Internet regionale (piattaforma telematica “bandi online” della Regione del Veneto: https//bandi.regione.veneto.it/), secondo le indicazioni e le procedure indicate nell’avviso contenuto nell’allegato della deliberazione.
Quante classi possono partecipare per singolo istituto?
Non esiste un limite, però l’adesione al bando è effettuata dall’Istituto, che pertanto dovrà coordinare le proposte presentate dalle proprie classi o gruppi di studenti. Scopo dell’iniziativa è di sensibilizzare ciascuno studente al tema della sicurezza stradale e di raccogliere il maggior numero di proposte al fine di individuare quella con la maggiore efficacia a livello comunicativo.
La domanda di partecipazione può essere presentata anche da un singolo alunno?
“Usa il cellulare con intelligenza. Tutela la salute e l’ambiente”. E’ il messaggio che si rinnova nella campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute e che l’Ulss 2 Marca trevigiana fa proprio veicolandone, nella sua pagina Facebook, i punti salienti attraverso una infografica sul tema.
“Gli smartphone - si legge - sono ormai parte integrante della nostra vita e sono in molti ad utilizzarli per più ore consecutive, per motivi legati alla propria professione o perché lontani dai propri affetti. Uno dei dubbi più comuni sull’uso massiccio dei telefoni cellulari è il possibile effetto nocivo dei campi elettromagnetici in radiofrequenza. Sul tema sono stati condotti numerosi studi”.
L’obiettivo è dunque informare e chiarire qualche dubbio per utilizzare correttamente gli smartphone, nell’ottica di un approccio basato sulla prevenzione.
Lo smartphone e onde elettromagnetiche. Le evidenze scientifiche attualmente disponibili sul tema affermano che le emissioni di telefoni cellulari e cordless non sono pericolose per l’utilizzatore, le ricerche tuttavia sono ancora in corso: non sono ancora disponibili osservazioni fatte a più di 15 anni dall’inizio dell’uso, mentre sono ancora limitate le evidenze per le esposizioni durante l’infanzia e l’adolescenza.
“In quest’ottica – si legge nell’infografica - è prudente cer-
care di ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto per i più piccoli, in attesa che studi specifici in corso forniscano evidenze utili.
Le chiamate sono il momento in cui si è più esposti, pertanto è consigliabile utilizzare l’auricolare o il vivavoce, preferendo quando possibile i messaggi. E’ inoltre preferibile utilizzare il telefono in condizioni di buona ricezione, così il segnale trasmesso sarà meno forte.
Se si è portatori di pacemaker è bene non tenere il cellulare vicino al cuore.
Non distrarsi col cellulare sulle strade. Niente chiamate, messaggi, foto, videogiochi, fumetti o libri mentre si è al volante o in strada. Mentre si guida o si cammina la strada non dev’essere mai persa di vista. E’ opportuno evitare di ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari.
Il Codice della strada, peraltro, lo prevede: è vietato toccare il telefono mentre si guida, anche se fermi in fila nel traffico, al semaforo o al casello. Il cellulare, infatti, aumenta il rischio di incidenti: scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione, si abbassa la soglia di attenzione e aumentano i tempi di reazione come quando si beve troppo. Dove smaltire il vecchio cellulare. E bene rivolgersi direttamente ai punti vendita. E’ un servizio che viene fornito gratuitamente e senza l’obbligo di acquisto.
No, la partecipazione al concorso di idee effettuata dall’Istituto scolastico, eventualmente anche in forma associata con altre scuole e potrà interessare più classi. Non è prevista la possibilità di presentare proposte direttamente da parte degli studenti.
Gli step del progetto sono tre: preparazione, creatività, partecipazione dei migliori progetti.
La preparazione.
Ogni insegnate che intende iscrivere il proprio istituto scolastico può registrarsi e scaricare il “Kit dello studente” e i documenti allegati da leggere con attenzione insieme agli studenti.
Creatività.
L’invito rivolto agli studenti è di creare il contenuto più interessante (sia esso un meme divertente oppure un video emozionante), virgola facendoli lavorare da soli o in gruppo.
La partecipazione
L’insegnate individuerà i prodotti migliori selezionando i lavori più efficaci dei suoi studenti, poi dovrà caricare il materiale tramite il profilo della scuola, senza dimenticare nessun documento al momento dell’upload.
Premi in palio. Al termine del concorso una giuria esaminerà i contenuti e decreterà le tre opere vincitrici che saranno premiate con una somma di denaro: 5.000 euro per la scuola prima classificata 3.000 euro per la seconda classificata e 2.000 euro per la scuola terza classificata.
Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme
Prevenzione. La campagna di screening della Regione Veneto
Prevenzione del tumore del collo dell’utero, con una diagnosi precoce si può curare
A partire dai 25-30 anni e fino ai 64 anni di età l’invito rivolto alle donne è di aderire al percorso gratuito di controllo, diagnosi e cura della eventuale lesione pretumorale
Tumore del collo dell’utero, si può prevenire e curare, grazie ad una diagnosi precoce, che può davvero salvare la vita. E’ questo il mantra che è stato in più occasioni ribadito. Il messaggio rivolto alle donne è chiaro e si può sintetizzare in tre parole: informati, aderisci allo screening e fai il vaccino. La campagna della Regione del Veneto sulla sensibilizzazione alla prevenzione del tumore del collo dell’utero parte proprio dal programma di screening oncologico della cervice uterina.
In generale, si spiega sulla pagina web della Regione, i Programmi di Screening hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione, sono rivolti a tutte le persone che abitano in Veneto e che sono in una fascia di età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più alto.
Nello specifico quello della cervice uterina è un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione.
Ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione.
L’invito ad aderire è rivolto a tutte le donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni.
Il Programma di Screening della cervice uterina, propone tramite lettera d’invito, il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV e il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali.
Differenze tra test HPV e Pap test. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, per tale ragione, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni.
Come si procede. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della Ulss di appartenenza. Una volta effettuato il test, se l’esito è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se la risposta è invece positiva, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia): Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.
Se il test HPV risulta positivo, viene effettuato, sullo stesso campione, il Pap test. Se anche il Pap test risulta positivo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia). Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.
Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno.
E’ bene precisare che un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.
La vaccinazione contro il papilloma virus. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi, a partire dagli 11 anni di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di sei mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.
testimonianza.
Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS raccontaI fantastici cinque schierati per abbattere le barriere architettoniche
La storia di cinque ragazzi, tra i 20 ed i 28 anni, affetti da autismo, che realizzano colorate rampe di mattoncini Lego, utilizzate nei negozi e in strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria
Si chiamano Enrico Balestra, Nicola Barzon, Ludovico Lancia, Enrico Ortile e Alessandro Padrin, hanno tra i 20 e i 28 anni e sono accomunati dal fatto di essere tutti e cinque affetti da autismo e di lavorare in nome di un obiettivo comune: aiutare chi - come loro – convive con una disabilità. Come? Realizzando delle coloratissime rampe di mattoncini Lego che vengono utilizzate all’interno di negozi e strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria e abbattere così le barriere architettoniche.
E’ una bella storia che viene raccontata attraverso la testimonianza di Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS, che raggruppa otto realtà che, tra le altre cose, si occupano – con la piattaforma “Habile” - di inserimento lavorativo di persone con disabilità e con cui il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) della Ulss 6 Euganea da tempo collabora.
“Eravamo durante il primo lockdown – racconta Rizzardi - e dovevo organizzare un laboratorio di comunicazione un paio di po-
meriggi la settimana per tre giovani seguiti dal SIL. Dopo un inizio tentennante abbiamo applicato concretamente la maieutica di socratica memoria, facendo emergere da loro gli ambiti su cui se la sentivano di affinare le abilità di espressione, sapendo che autismo e comunicazione sono spesso due mondi ben lontani. Ludovico ed Enrico Ortile mi dissero che a loro piaceva scrivere e anzi il primo aveva anche già pubblicato un libro. Enrico Balestra invece mi disse che a lui piacevano i Lego e la volta dopo mi portò un Super Mario di mattoncini di cui andava tanto fiero perché lo faceva sentire forte e sicuro di sé. Anche agli altri due ragazzi piacque l’idea di cimentarsi in qualcosa di pratico durante questo laboratorio: unendo questi loro intenti con l’idea della nonna tedesca Rita Ebel, che già da tempo costruiva le rampe per i disabili con i Lego, venne fuori la nuova missione del nostro laboratorio: realizzare per il nostro territorio questo tipo di rampe”. Da questi esordi ad oggi la strada fatta è stata tanta: i Talents sono diventati cinque, le rampe costruite sono arrivate a sette – dislocate
tra il padovano e il vicentino – e ce ne sono in cantiere almeno altrettante: a Padova, e poi a Selvazzano Dentro, Rubano, Conselve, Noale. Ogni rampa è costituita da migliaia di pezzetti che, prima di essere minuziosamente assemblati, vengono raccolti e selezionati. I ragazzi basano quindi il loro lavoro sulla generosa disponibilità di mattoncini che provengono sia da privati cittadini che da negozi, che vengono a sapere dell’iniziativa attraverso il tam tam mediatico e i testimonial, tra cui c’è il campione paralimpico Damiano Marini. “La tenacia, la dedizione, la precisione e la costanza di Enrico Balestra e degli altri ragazzi permettono di realizzare qualcosa di concreto per chi si trova ad affrontare quotidianamente il dramma delle barriere architettoniche e questa intuizione – conclude Rizzardi – ha consentito di sviluppare una comunicazione di Habile e delle nostre imprese sociali come non avremmo mai potuto immaginarla, veicolando concetti complessi in maniera pop e leggera e consentendo di immaginare una concreta inclusione lavorativa in un ambito creativo come quello della comunicazione”.
BURGER DI BROCCOLI E QUINOA
Una ricetta tutta vegetariana, ottima da gustare come piatto unico o per farcire un bel panino accompagnato da formaggio e verdure fresche.
Ingredienti (6 burger): 400 gr broccoli; 240 gr ceci (già cotti); 150 gr quinoa; 300 ml acqua; 50 gr Formaggio Grana; farina; sale e pepe q.b.
Preparazione: Sbollentare i broccoli in acqua salata per circa 5 minuti. Cuocere la quinoa in acqua fredda per 10 minuti a partire dal bollore. La dose dell’acqua deve essere il doppio del peso della quinoa. Lasciare riposare la quinoa a fuoco spento. Trasferire i broccoli e i ceci nel boccale del mixer e frullare fino ad avere un composto ben omogeneo. Aggiungere la quinoa cotta e il formaggio grana e mescolare bene. Aggiustare di sale e di pepe e della farina se il composto è troppo liquido. Formare i burger e lasciarli in riposare in frigo per un’ora. Cucinare gli hamburger in forno a 180° per 10 minuti per lato.
Idee in cucina che anticipano la primavera
BOCCONCINI DI POLLO E CARCIOFI
Un piatto che unisce il sapore delicato del pollo al gusto dolce e pungente del carciofo.
Ingredienti: 3 carciofi; 200 gr di pollo; 1 spicchio di aglio; 1/2 bicchiere di vino bianco; farina; olio sale; pepe q.b.
MUFFIN ALL’ARANCIA
Per una colazione o una merenda profumata. Dolcetti soffici, leggeri, facilissime e accontentano tutta la famiglia.
Ingredienti (6 muffin): 1 uova; 75 gr zucchero; 40 ml latte; 1 arancia; 50 ml olio di semi; 150 gr farina 00; 4 gr lievito per dolci
Preparazione: Grattugiare la scorza di un’arancia lavata e asciugata e tenetela da parte. Spremete l’arancia e filtratela con un colino a maglie fitte. In una ciotola aggiungere farina, lievito, lo zucchero l’uovo, l’olio e il succo di arance e mescolare con una frusta a mano. Dopo aver aggiunto la scorza, versare il composto negli stampini. Infornare i muffin in forno ventilato precedentemente riscaldato per 5 minuti e lasciateli cuocere a 180°forno ventilato per circa 20 minuti.
Preparazione: Tagliare il petto di pollo a cubetti. Pulire i carciofi facendo attenzione a rimuovere le foglie esterne più dure e successivamente affettarli. Trasferire i carciofi in una padella antiaderente con uno spicchio di aglio schiacciato, un giro di olio e fateli sfumare per circa 10 minuti a fiamma moderata e poi salare. Unire il pollo e lasciare cuocere a fiamma vivace per 5 minuti per rosolare uniformemente i bocconcini di pollo. Sfumare il pollo e i carciofi con il vino bianco e lasciate cuocere per altri 5 minuti, aggiustando di sale.
Febbraio è il mese ideale per creare ricette gustose e ricche di proprietà nutrizionali.
La frutta e verdura di stagione offrono diversi spunti per realizzare un menù facile e sfizioso
ARIETE
Siete partiti in quarta e riuscite finalmente ad affrontare e risolvere tutte le questioni rimaste in sospeso, in ambito domestico, familiare ma anche lavorativo
Febbraio
State attraversando una fase di passaggio che talvolta genera confusione e disorientamento, ma è un percorso necessario. Presto tutto sarà più semplice e chiaro
Febbraio regala sempre un po’ di leggerezza
E’ un periodo di alti e bassi dal punto di vista emotivo. Non lasciatevi travolgere e date spazio alla razionalità che in questo periodo vi guiderà nelle vostre scelte
Il mese è iniziato nel migliore dei modi. Una rinnovata energia vi consente di ottenere approvazione e successo, a volte anche insperati. Approfittatene per puntare in alto nei vostri obiettivi
Se le cose non vanno proprio come avevate sperato affidatevi all’ottimismo e alla vostra innata gioia di vivere che vi consentiranno di superare con successo tutte le ostilità
All’impulsività che vi tenta talvolta opponete il vostro sano realismo che vi consente di affrontare con lucidità ogni prova. Ne trarrete beneficio in ogni situazione
E’ tempo di rialzarsi in piedi e tirare fuori tutta la grinta di cui siete capaci per lasciarvi alle spalle quella fase di incertezza che avete vissuto in modo passivo. Si volta pagina e si ricomincia
Il cuore avrà la meglio, accompagnato da una fervida immaginazione che vi consentirà di mettervi in gioco con più leggerezza nelle relazioni. Non fatevi distrarre troppo
La situazione è molto più semplice di quanto possa apparire se affrontate le cose con un po’ di spensieratezza e col sorriso. Gli amici sono una risorsa incredibile
Non vi smentite mai: la vostra forza è nella determinazione e, ancora una volta, sarà la vostra carta vincente. Nessuno potrà fermarvi, neanche la stanchezza. La vostra grinta avrà la meglio
E’ il momento giusto per lasciare da parte tutti i dubbi e i sensi di colpa. Guardate oltre e pensate solo a voi stessi. Gli altri se la caveranno da soli
Concentratevi su ciò che volete davvero cambiare e cominciate a pensarci concretamente. Un passo dopo l’altro arriverete a ottenere ciò che desiderate. Siate tenaci