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MAGGIO 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.83
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del Delta
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La ripartenza passa da commercio ed eventi Il punto a Porto Viro, tra attività commerciali e vecchi progetti che ripartono, come i martedì in piazza e il centro chiuso
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PORTO TOLLE
Per il secondo anno è arrivata la Bandiera blu ROSOLINA
Volontari della Speranza a servizio della città ARIANO NEL POLESINE
Tfm lavoratori in sciopero per il loro futuro TAGLIO DI PO
“La nostra sfida? diventare sempre più green” GOVERNANCE
Nasce la Conferenza dei sindaci del Delta CULTURA
Torna DeltArte, il festival itinerante della creatività
Recovery, occasione da non sprecare Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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a maratona è già iniziata: il nostro Paese ha davanti a sé cinque anni per realizzare gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per investire al meglio i 248 miliardi di euro che l’Europa destina all’Italia. “Sbaglieremo tutti a pensare che sia solo un insieme di progetti, numeri e scadenze. Nell’insieme dei programmi c’è anche il destino del Paese” ha sottolineato il Presidente del Consiglio Mario Draghi. segue a pag 5
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Facciamo il punto
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Recovery, occasione da non sprecare Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Primavera di lavori a Porto Viro D
opo la sospensione nei mesi più freddi dell’anno, la stagione primaverile ha visto la ripresa di tanti lavori pubblici messi in cantiere dall’amministrazione del sindaco Maura Veronese. È lo stesso primo cittadino ad annunciarlo: prima su tutti la nuova piazza Caduti Triestini dove, dopo la realizzazione dell’area verde, è partita l’asfaltatura dello spiazzo, che una volta ultimata darà ai cittadini la possibilità di avvicinare i due centri di Donada e Contarina, dal momento che il grande spazio finora adibito a parcheggio si trova a metà tra le due “anime” portoviresi. Stessa funzione svolta dalla lunga via IV Novembre, grande arteria stradale che collega Donada a Taglio e poi a Contarina e in cui è stata realizzata la pista ciclopedonale; a breve – sempre nelle parole del sindaco – partirà la realizzazione dei dossi/dissuasori di velocità e contestualmente verrà apposta l’opportuna segnaletica. Un ulteriore ampliamento, già previsto, verrà realizzato con l’avanzo di amministrazione. Restando in tema di urbanizzazione, è stato avviato il lavoro di rifacimento della rotonda fronte ristorante 7 Mari, il grande penta-incrocio posizionato in una zona chiave della viabilità cittadina. Sono infine iniziati i lavori per la pista e l’area ‘green’ attigua al centro Barbagigio, che sarà spazio attrezzato per il fitness e l’attività all’aria aperta, quale punto di raccordo e collegamento con la summenzionata pista ciclopedonale di via 4 Novembre.
In programma nuove aree verdi e piste ciclopedonali
Il Recovery Plan è senz’altro destinato a lasciare il segno non solo a breve termine, sulla nostra economia fiaccata dalle conseguenze Covid, ma soprattutto sulla generazione che verrà, in molti dei suoi aspetti più significativi, dall’innovazione alle ricadute ambientali, dall’istruzione alle infrastrutture. Un fiume di miliardi che si riverserà su svariati settori, attraverso i rivoli delle “missioni” e delle loro declinazioni pratiche. Risorse vere, concrete, da gestire al meglio da qui al 2026. Gettate le fondamenta, ora questo piano epocale va calato nella concretezza dei progetti e degli interventi, indirizzando al meglio le risorse nelle loro ripartizioni. Perché non possiamo certo permetterci di sprecare una simile occasione o di vanificarne le potenzialità. Sbagliare significa rendere ancora più difficile e incerto il futuro che attende i nostri figli, perdere un’occasione preziosa per imprimere un cambio di passo e anche di mentalità, per costruire quella “next generation” a cui fa esplicito riferimento il piano. A partire dalle sei “missioni” - ditigalizzazione e innovazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute - il cammino è già tracciato nelle sue direttrici principali, dalle quali derivano le linee di intervento che comprendono progetti, investimenti e riforme collegate. Un piano complesso e ambizioso, da declinare anche a livello locale, aggiustando il tiro, se necessario: pensiamo alle potenzialità del Veneto sul fronte della digitalizzazione e della competitività, missione che abbraccia anche il turismo e la cultura insieme all’innovazione e alla sicurezza nella pubblica amministrazione. E questo vale per tutte le altre voci, nelle quali il Veneto può esprimere il meglio e cogliere l’occasione per dare un impulso nuovo alla produzione industriale, anche in chiave green e sostenibile, per valorizzare la ricerca a partire delle eccellenze dell’Università e della sanità. Inevitabilmente ci sarà da fare molta attenzione alle criticità, al rischio di sprechi e cattiva gestione che potrebbero vanificare anche le migliori intenzioni.
Fabio Pregnolato
di Delta
è un marchio proprietà di
Srl
È un periodico formato da 20 edizioni locali mensilmente recapitato a 373.576 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Tolle per un numero complessivo di 11.747 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 21 maggio 2021
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Porto Viro
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Riaperture. L’idea è di tornare a chiudere via Roma per facilitare l’apertura serale dei negozi
I commercianti portoviresi pronti a ripartire e con loro gli eventi A
d accomunare i commercianti portoviresi è la voglia di ripartire a piccoli passi verso la normalità delle riaperture, e qualche malcontento. Se la problematica dei ristori non arrivati – o pervenuti in ritardo – è trasversale a tutti gli esercenti, particolari categorie hanno riscontrato disagi sul campo che è loro proprio. Così, ad esempio, i gestori di ristoranti e pizzerie hanno lamentato la beffa dell’acquisto dei pannelli in plexiglass, rimasti poi con le chiusure praticamente inutilizzati; per loro una richiesta che emerge a più voci è quella di esenzioni o sgravi sulla tassa dei rifiuti. Anche il mondo degli estetisti ha accusato qualche mancanza: il loro è un mestiere già caratterizzato dall’igiene e gli ulteriori
A dare qualche primo bagliore di normalità, la possibilità per l’estate del ritorno de ‘Sa ghe in piasa al marti?’, evento organizzato dalla Pro loco di Donada provvedimenti hanno appesantito il modo di lavorare – che comunque prevedeva già prima della pandemia appuntamenti scaglionati per entrare in negozio. La titolare di un centro estetico in città ha riflettuto sul fatto che la loro fosse una categoria a rischio, e da vaccinare prima di altre, essendo il contatto con il cliente più stretto (basti pensare ad una seduta di massaggio o al ritocco delle ciglie). Un cambio drastico del
modo di lavorare ha interessato anche i negozi di abbigliamento e calzature: la proprietaria di uno di questi, con l’attività in centro paese, ha considerato l’inutilità del tradizionale inventario con un anno di anticipo. A dare però qualche bagliore di normalità, la possibilità per l’estate del ritorno de ‘Sa ghe in piasa al marti?’, evento organizzato dalla Pro Loco di Donada capitanata da Antonella Ferro con il contributo per l’appunto dei commercianti. Nel corso di alcune riunioni, e al netto di eventuali sviluppi sulla pandemia non ancora prevedibili, l’idea emersa è di tornare a chiudere via Roma per facilitare l’apertura serale dei negozi, ma di prevedere un solo punto spettacolo nella tensostruttura della Pro loco così da contingentare gli ingressi. Come data simbolica, e ripetiamo, con ancora tutto da confermare, si è parlato del 19 giugno, per accodarsi alla programmazione internazionale della ‘Festa della Musica’ che prevede eventi musicali in tutto il mondo nel weekend dal 19 al 21, con il primo ‘marti in piasa’ in calendario magari già per il 22 giugno. Da notare che dall’11 giugno all’11 luglio qualche attività collaterale collegata agli Europei di Calcio potrà essere organizzata anche da ogni singolo bar. Conclusione dei martedì dopo Ferragosto e il classico Agosto Donadese: la storica fiera paesana, per ovvi motivi saltata a piè pari l’anno scorso, potrebbe quest’anno rivedere la luce con il suo apprezzato stand gastronomico, anche questo però a ingressi su prenotazione. Fabio Pregnolato
Continua il restauro alla chiesa parrocchiale di Scalon: raccolti circa 200mila euro grazie all’8 per mille e alle offerte Sono a un buon punto i lavori di restauro che stanno interessando la chiesa parrocchiale di Scalon. Interventi che si attendevano da qualche anno, come ha spiegato il parroco don Gianantonio Trenti, dal momento che delle infiltrazioni stavano danneggiando la chiesa sia internamente che esternamente. E ora, grazie all’8 per mille destinato dalla Cei e alle offerte dei fedeli, i lavori hanno preso il via per una cifra stimata attorno ai 200 mila euro, che vedranno all’opera la ditta Mauro Cecchetto e C. su progetto di manutenzione dell’architetto Alberto Elia e del geometra Riccardo Boscolo. Oltre al tetto e alla muratura esterna in facciavista, gli interventi riguarderanno le tinteggiature interne, il grande portone ligneo di ingresso, il
pavimento, alcuni arredi liturgici e fondi permettendo anche le vetrate. La prima pietra di quella che è la più giovane parrocchia di Porto Viro è stata posta l’8 dicembre 1968 dall’allora vescovo di Chioggia G. B. Piasentini; l’edificio – dalla particolare forma che ricorda una pagoda - fu consacrato nel 1971 ed è parrocchia dal 1973. Dal 1997 la parrocchiale è affidata, assieme al centro giovanile San Giusto, ai Salesiani di don Bosco (a precedere don Gianantonio si sono succeduti don Silvio Ballarini e don Agostino Pieretti); nel territorio della parrocchia è compreso pure il municipio, circostanza questa che fa cadere la patrona della città nel giorno in cui la chiesa di Scalon festeggia la sua intitolazione l’11 ottobre, ovvero Maria Madre della Chiesa. (f.p.)
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Porto Viro
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Concorsi europei. Il più grande talent d’Europa dedicato al business, ultima delle sfide tra i migliori 75 team italiani
Young Business Talent, in finale due squadre dell’istituto Colombo S
i è disputata il mese scorso la finale nazionale di ‘Young Business Talents’, il più grande talent d’Europa dedicato al business; ultima delle sfide tra i migliori 75 team italiani. Hanno ottenuto l’accesso alla finale nazionale due squadre di ragazzi dell’istituto tecnico di Porto Viro, entrambe formate da studenti appartenenti alla classe 4A Afm e guidate dal docente di economia Prof. Enzo Casna. Le due squadre che hanno disputato la finale sono: ‘Le Ragassuole’ formata dalle studentesse Marta Ballo, Vanessa Franzoso, Vittoria Franzoso, Andrea Chiara Tiengo; e i ‘Caiman_snc’, quest’ultima formata dagli studenti Riccardo Tiengo, Nicola Marangon, Alvise Azzalin, Tommy Tessarin. Entrambe le compagini della 4A dell’Itse C. Colombo si sono confrontate con gli altri finalisti di tutta Italia e la Caiman_snc è risultata vincitrice del proprio girone ottenendo un premio in denaro e rientrando così tra le
prime 20 squadre a livello nazionale. Le sfide hanno coinvolto i ragazzi sin da novembre in diverse fasi in cui si sono affrontati con studenti di tutta Italia in una competizione a più livelli che prevede premi per i migliori ed il rilascio di certificazioni che
Dal prossimo anno, parteciperanno anche gli studenti del corso turistico andranno ad arricchire il curriculum dei partecipanti. Tutto il concorso si è svolto online considerata la situazione pandemica, compresa la finale nazionale. Lo scopo del format è quello di gestire virtualmente una azienda multinazionale operante in un mercato competitivo confrontandosi con realtà aziendali rappresentante da
altri ragazzi. Le decisioni e i comportamenti presi dagli studenti vengono rielaborati dal simulatore d’impresa di 3° generazione, creato da Praxis Mmt azienda leader di Simulatori, attualmente utilizzato da alcuni dei più grandi colossi industriali mondiali e dalle migliori business university internazionali. Questa esperienza ha permesso agli studenti di mettere alla prova le loro capacità in termini di economia e gestione integrale di impresa in tutte le aree strategiche relative al processo decisionale di finanza, risorse umane, produzione, marketing e ha consolidato negli anni un percorso formativo unico in tutta la provincia di Rovigo. Dal prossimo anno, oltre agli studenti del corso amministrazione finanza e marketing, anche gli studenti del corso turistico parteciperanno alla competizione. La dirigente scolastica Cristina Gazzieri si è congratulata per gli ottimi risultati raggiunti. Fabio Pregnolato
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Porto Viro
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Ambiente. L’associazione promuove e organizza iniziative, quali l’organizzazione di giornate ecologiche
Il Comune entra nella rete Plastic free A
nche Porto Viro è recentemente entrata nella rete dell’associazione Plastic Free Onlus, firmando un protocollo d’intesa sulla scorta di quanto già avvenuto in diversi comuni polesani. Il sodalizio ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso per i suoi effetti devastanti sull’intero ecosistema, e alla firma in municipio alla presenza del sindaco Maura Veronese e del vice Doriano Mancin, è intervenuto il referente veneto Riccardo Mancin. Il protocollo ha validità di un anno - alla scadenza tacitamente rinnovabile - e rispecchia una evoluta sensibilità in tema di rispetto dell’ambiente. In particolare, Plastic Free promuove e organizza iniziative di tutela ambientale, quali l’organizzazione di giornate dedicate alla pulizia di parti del territorio (parchi, spiagge etc.) con l’aiuto di persone che volontariamente, autonomamente e gratuitamente decidono di parteciparvi. Sul territorio portovirese, pertanto, l’interesse si è già manifestato verso la spiaggia di Scanno Cavallari e l’area in disuso dell’ex centro commerciale Prisma. Dai dati sulla differenziata, nell’ottimo scenario veneto, i comuni bassopolesani purtroppo registrano valori ben inferiori al 70-80% di alcuni omologhi del trevisano. Una consapevolezza che sta comunque maturando e per la quale la onlus potrà organizzare appun-
Il sodalizio ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso per i suoi effetti devastanti sull’intero ecosistema
Il momento della firma d’intesa con Plastic Free Onlus.
tamenti di raccolta di plastica e rifiuti non pericolosi, lezioni di educazione ambientale nelle scuole, informazione e sensibilizzazione online sui social ma anche attraverso stand, passeggiate ecologi-
“La produzione di piccole plastiche o di rifiuti è sempre più evidente nella nostra città che ha un porto e che si affaccia alla Romea” che e turistiche e segnalazione di abbandono abusivo di rifiuti. Da parte sua, con la firma il Comune si è impegnato a supportare le attività offrendo il proprio patrocinio gratuito, garantendo l’intervento dell’azienda di raccolta
rifiuti locale per il ritiro dei sacchi a fine di ogni iniziativa, intervenendo sulle segnalazioni di degrado fatte dai referenti Plastic Free, e prevedendo uno stand per informare e sensibilizzare i cittadini su queste materie. “La produzione di piccole plastiche o di rifiuti che all’apparenza non disturbano è sempre più evidente nella nostra città che ha un porto e che si affaccia alla Romea” ha riflettuto il sindaco Maura Veronese motivando i cittadini a essere sempre più ‘green’, alla quale ha fatto eco Riccardo Mancin - che ha recentemente già avuto modo di esprimere il suo plauso all’inaugurazione del pesce mangia plastica - evidenziando quanto la tematica delle plastiche sia ormai e quantomai trasversale. Fabio Pregnolato
Iniziative green: cestini nuovi e un pesce mangia plastica simbolo della salvaguardia e del rispetto ambientale Da qualche settimana chi passeggia nell’area del Collettore Padano (zona ‘Canaletta’) ha potuto notare l’ultimo interessante frutto del lavoro dell’associazione “Iniziative per l’Ambiente”, guidata dall’instancabile Vincenzo Mancin. Un “pesce mangia plastica” è stato posizionato in una zona purtroppo teatro di abbandono selvaggio di rifiuti di tutti i tipi. Interamente fatto a mano, il pesce è stato realizzato con il contributo dell’amministrazione comunale e in collaborazione con le associazioni Uisp Sport per tutti, Scuola del Cane, Legambiente Delta del Po e Plastic Free. Assieme al pesce sono stati posizionati
nuovi cestini e l’intera area della ciclabile adiacente è stata oggetto di una ripulita da parte di volontari armati di guanti e sacchi: una raccolta che purtroppo ha riempito 8 sacchi, e che nei giorni successivi è stata quasi vanificata da incivili inqualificabili. “Una cosa importante in queste tematiche è l’informazione: per
tanti anni l’abbiamo fatta nelle scuole cercando di formare dei piccoli cittadini” ha spiegato il sindaco Maura Veronese durante la semplice cerimonia di inaugurazione che ha visto l’apposizione, lungo la ciclabile, di alcune poesie scritte dagli alunni della Primaria. “Si spera che il messaggio venga colto dalla cittadinanza e vi sia più rispetto per quella che è una delle zone più belle della città” ha riflettuto Riccardo Mancin di Plastic Free, che a nome dell’associazione ha recentemente firmato un protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale portovirese. (f.p.)
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Porto Tolle
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Barricata. La critica dei consiglieri di Progetto civico per Porto Tolle, la replica del sindaco
“Il Calatrava de noantri”: botta e risposta sul ponte “L
’esempio emblematico di una giunta fallimentare è il ponte di Barricata o meglio il Calatrava de’noantri, che, dopo un’acquisizione e costruzione estremamente complicata, è costato e continuerà a costare decine di migliaia di euro e avrà bisogno di altri interventi straordinari, come quello decisi di recente”. Ad affermarlo i consiglieri comunali Valerio Gibin e Silvia Siviero del progetto civico per Porto Tolle che spiegano: “Dal 2019, anno dell’inizio del progetto da 239mila euro, di cui circa 43mila euro per l’acquisto, 170mila per la ristrutturazione e il resto in incarichi, l’iter - oltre alla inaugurazione in pompa magna - ha subito una serie di interventi di “miglioria” quasi fosse una struttura fatiscente più che un ponte nuovo. Infatti già a luglio 2019, dopo un mese di apertura, la giunta interveniva con altri 65mila euro di migliorie. Poi per incuria del bene pubblico è stata costretta a spendere altri 20mila euro per spostarlo e togliere la legna che quasi casualmente come ogni anno scende dal Po in piena. E siamo al 2021, altri 100mila
euro di migliorie, che forse sarebbe meglio definire errori od orrori che portano il costo del ponte di Calatrava de’noantri a 433mila euro”. “Questo servizio di collegamento con la spiaggia, nato negli anni per un’esigenza reale, sta diventando il sinonimo di una visione distorta del bene pubblico con i costi per tutti i portotollesi che sono schizzati, da quando si è insediata la Giunta Pizzoli, da circa 48mila euro all’anno a 73mila euro di quest’anno” chiosano i due consiglieri. “Avevamo un ponte fatiscente che necessitava di messa in sicurezza e noi ci siamo attivati per sistemarlo -replica il sindaco Roberto Pizzoli -. Per farlo abbiamo scritto un nuovo bando per la gestione del ponte rimodulando e
concordando i servizi (tra cui orari e infopoint) con gli operatori delle spiagge, con i quali siamo in perfetta sinergia, prevedendo all’interno del capitolato lo spostamento del ponte durante l’inverno, per evitare l’accumulo della legna sulle imbarcazioni del ponte. Un servizio affidato agli operatori Giovani Spiagge, attraverso Mepa. Per quanto riguarda i 100mila euro, arrivati attraverso le schede dei
ponti per la mareggiata, saranno utilizzati per sistemare le imbarcazioni del ponte, che sono state danneggiate”. “Sono allibito per l’accanimento dei due consiglieri -conclude Pizzoli -. Probabilmente dovrebbero confrontarsi con gli operatori delle spiagge e gli stessi cittadini per avere una visione reale della situazione”. Guendalina Ferro
Carenza di medici e pediatri nel Comune, Lista civica e Progetto civico: “Un altro disservizio” I consiglieri comunali della Lista civica per Bellan sindaco e del Progetto civico per la trasparenza evidenziano che la mancanza di un altro medico di medicina generale e di un pediatra, rappresentano dei disservizi accentuati dal disagio per le famiglie costrette a spostarsi fuori comune. “Risale ad agosto del 2020 quando noi della lista civica Bellan avevamo manifestato la preoccupazione con un articolo a mezzo stampa circa la mancata assegnazione del pediatra di libera scelta, dibattuta poi durante le comunicazioni del sindaco in consiglio comunale - spiega la minoranza -. Un’occasione in cui, senza polemizzare, è stato chiesto all’amministrazione di battersi con ogni mezzo per la risoluzione di questo grave problema. Successivamente, a gennaio, avevamo sollevato sia la carenza di medici di base a Porto Tolle e sia una mancata programmazione da parte dell’Ulss5 e poca attenzione da parte dell’amministrazione. Problema sollevato anche in consiglio regionale dalla consigliera Bigon, vicepresidente della commis-
sione sanità del Veneto, che attraverso una interrogazione chiede la risoluzione del problema che interessa la nostra regione”. “È chiaro che il problema non nasce in questo ultimo periodo ma è latente, e tende addirittura ad aggravarsi. Visto quindi che finalmente anche la nostra amministrazione inizia ad alzare la voce - concludono i consiglieri - ci uniamo anche noi in questa battaglia di cui già ci siamo fatti portavoce, perché l’Azienda Sanitaria e la Regione Veneto si facciano carico di questa problematica che sta diventando sempre più grave”. (gu.fe.)
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Porto Tolle
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Riconoscimento internazionale. Boccasette, Barricata e delle Conchiglie premiate per sostenibilità e accoglienza
Per il secondo anno le spiagge hanno ottenuto la Bandiera blu P
er il secondo anno consecutivo le spiagge Boccasette, Barricata e delle Conchiglie potranno sventolare la Bandiera Blu. “La riconferma per la seconda annualità dell’ambito riconoscimento ci mette in linea con tutta la costa veneta nell’attenzione sempre più importante rivolta all’aspetto ambientale del territorio - commenta spddisfatto l’assessore Raffaele Crepaldi -. Non posso che esprimere la mia soddisfazione ringraziando per l’impegnasti o lavoro svolto dall’ufficio turismo del comune, partito a ottobre 2020. Ora partono tutti gli adempimenti che ci faranno sventolare la bandiera blu 2021 sulle nostre spiagge”. E il sindaco Roberto Pizzoli aggiunge: “Per il nostro territorio e per i nostri operatori turistici si tratta di un prestigioso biglietto da visita. Ringrazio l’assessore Crepaldi e a chi ha contribuito all’ottenimento di questo riconoscimento. Speria-
mo sia di buon auspicio per l’inizio di un’ottima stagione balneare”. I nove comuni balneari che anche quest’anno potranno fregiarsi del titolo di spiagge più accoglienti e sostenibili dal punto di vista ambiental per la Fee, Foundation for Environmental Education, sono: San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia, Chioggia, Rosolina e Porto Tolle. La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’Unesco come lea-
der mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale. Guendalina Ferro
Crisi in casa Pd: un drappello di dissidenti in rotta con il partito La crisi in casa Pd. Accade a Porto Tolle, dove un cospicuo numero di aderenti al Partito Democratico ha deciso di non rinnovare la tessera. L’autosospensione è un segno di protesta nei confronti del Pd comunale per il suo stallo dal 2018, dopo la sconfitta amministrativa. “Da tre anni non ci sono segni di attività in casa Pd di Porto Tolle, tantomeno riunioni convocate che in qualche modo coinvolgessero i tesserati. La goccia che ha fatto traboccare il vaso –dichiara in una nota il gruppo dei dissidenti - è stata la forzatura per l’elezione del segretario provin-
ciale nell’assemblea del 26 novembre scorso, rispetto alla decisione dell’assemblea del 29 ottobre. A questo si aggiunge la delusione di aver perso una rappresentanza polesana in consiglio regionale. Oggi ci troviamo senza un progetto concreto di rinascita del Pd comunale, provinciale e regionale a cui avremmo volentieri partecipato: ma non avendo la possibilità di contribuire in alcun modo, lasciamo spazio a chi ora sta prendendo decisioni che non condividiamo del tutto e sulle quali non vogliamo responsabilità” si legge nella nota. “Una presa di posizio-
ne che vuole far riflettere invitando dirigenti, iscritti e simpatizzanti a un cambio di passo che consenta a tutta la base di condividere l’attività del Partito. Speriamo che questa formale e momentanea protesta sproni il rinnovamento e la riorganizzazione”. “Il partito va ricostruito –affermano i dissidenti- perché ormai nessuna toppa riuscirebbe ad arginare l’emorragia dei consensi e degli iscritti mentre, invece, serve aprire veramente a quanti intendono e sono disponibili con noi per ricostruire una forza di politica credibile e che
rappresenti gli interessi popolari del paese. L’appello del neo Segretario Nazionale Enrico Letta va messo in pratica con coraggio e coerenza”. (gu.fe.)
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Rosolina
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Esempi virtuosi. L’amministrazione comunale ringrazia la onlus
Volontari della Speranza a servizio della città L
’amministrazione comunale di Rosolina ha voluto esprimere pubblicamente un sincero grazie all’associazione Volontari della Speranza per la continua opera di grande attenzione verso la città. Attiva da oltre 30 anni, la onlus collabora con i frati della basilica di Sant’Antonio, nell’aiutare persone, famiglie e comunità che vivono il disagio della povertà. A questi volontari non interessano le motivazioni, in quanto se qualcuno ha bisogno di loro la disponibilità è immediata, portando cibo e quant’altro. Potrà sembrare strano, ma ancora oggi, c’è chi non ha da mangiare per se o per i propri figli. È molto difficile e allo stesso tempo assai umiliante, essere costretti a dover chiedere, ma i Volontari della Speranza amano donare, perchè fare questo tipo di volontariato fa bene allo spirito e li sprona a essere più buoni. Il furgone è sempre pronto a partire da Rosolina, con qualsiasi tipo di destinazione, perchè lo scopo è quello di
aiutare chiunque ne abbia di bisogno, nel reperire e distribuire generi di prima necessità (alimentari soprattutto, ma non solo), per sostenere singoli o comunità, tipo orfanotrofi, case-famiglia, enti assistenziali, opere religiose. ùNon amano farsi tanta pubblicità, ma per i Volontari della Speranza parlano le loro attività svolte, senza avere più di tanti fondi a disposizione. Grazie al continuo e onesto impegno verso i bisognosi, hanno avuto nel tempo la piena fiducia e stima dei frati della Basilica di Sant’Antonio di Padova,
della Basilica di San Francesco d’Assisi e del Convento dei Frati Cappuccini di San Leopoldo di Padova, con i quali collaborano da decenni, nel sostenere le iniziative benefiche dei rispettivi rettori. La loro fama è arrivata fino alla Santa Sede a Roma, dove il Cardinale Angelo Comastri li ha coordinati negli aiuti raccolti, per smistarli in tutto il mondo, attraverso i canali diplomatici del Vaticano. L’ultimo grande regalo fatto alla comunità di Rosolina ha riguardato ben 36 famiglie, che hanno beneficiato delle preziose attenzioni di questa associazione. Il Comune ha colto l’occasione per un ulteriore ringraziamento anche alla sempre presente Protezione civile. “Grazie di cuore al volontariato, da parte di tutta questa amministrazione per quanto fatto e per quanto si farà ancora in questi difficili giorni”, queste le parole del sindaco Franco Vitale. Marco Scarazzatti
Cappella Laudato Sì: la parola all’ex sindaco Ghezzo Torna a farsi sentire la voce di Ermenegildo Ghezzo, in merito alle polemiche relative alla collocazione della cappella Laudato Si, inaugurata domenica 4 ottobre 2020, nel giardino botanico di Porto Caleri. “Rosolina Mare, per iniziativa dei sette sindaci del Delta del Po, gli altri sei sono Loreo, Porto Viro, Taglio di Po, Porto Tolle, Ariano nel Polesine e Corbola, è stato scelto come uno dei 7 siti più singolari, per biodiversità al mondo, per celebrare i cinque anni dalla pubblicazione dell’enciclica di Papa Francesco ‘Laudato Sì’, in difesa della natura, che si ispira al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. L’intitolazione è stata fatta con una straordinaria ed emozionante cerimonia, per partecipazione di personaggi importanti e per la ritualità che ha richiesto, che è stata ripresa anche dai media nazionali”. Ghezzo sottolinea che “Purtroppo la collocazione della cappella nel giardino botanico litoraneo ha suscitato qualche critica dal mondo forestale e ambientale, ma una cosa così bella e prestigiosa per il nostro territorio non deve avere motivi di polemica. Ho quindi pensato, vedendo le posizioni e le motivazioni, di fare una proposta che metta d’accordo tutti e ne valorizzi ancor di più questo sito straordinario”. Quattro i punti al centro della proposta di Ghezzo: “Fare tutto il giardino botanico ‘Cappella Laudato Sì’, realizzando il cerchio luminoso sorretto da quattro colonne di legno all’entrata, con accanto un cartello che ne spieghi la dedica, diventando la porta d’ingresso. Realizzare le quattro colonne intarsiate dagli artigiani artisti del Delta del Po. Intitolare via Laudato Sì l’attuale via Boccavecchia, che va dalla rotonda di entrata a Rosolina Mare, porta fino a Porto Caleri, strada che scorre fra la pineta e la laguna. Promuovere l’istituzione di un tavolo scientifico permanente, fra i gestori del giardino botanico di Rosolina e quelli dell’orto botanico di Padova, creando una fattiva collaborazione nella ricerca e nello studio delle biodiversità vegetali e animali, a scopi di didattica e conoscenza degli habitat”. (m.s.)
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Ariano nel Polesine
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Lavoro. Nei giorni scorsi sono stati organizzati scioperi, con la presenza della sindaca
Lavoratori in agitazione per il futuro della Tfm Automotive & Industry L
a sindaca di Ariano nel Polesine Luisa Beltrame è al fianco dei lavoratori della Tfm Automotive & Industry spa di Ariano Polesine, che nelle settimane scorse hanno scioperato davanti ai cancelli dell’azienda matalmeccanica di via Matteucci, per la situazione di incertezza che si è venuta a creare per le risposte poco trasparenti da parte dei vertici aziendali. Una situazione che vede al fianco dei lavoratori le sigle sindacali Fiom e Cgil e Fim Cisl. “Si tratta di una situazione delicata per questa azienda metalmeccanica che è insediata dai primi anni 90 qui ad Ariano - spiega la sindaca -. Un’azienda dove lavorano persone residenti sia nel comune di Ariano nel Polesine, sia nei vari comuni del Delta. Per questo motivo, insieme ai sindaci del Delta, stiamo lavorando perchè tutto il nostro territorio possa crescere. E per farlo, oltre all’attenzione dei sindaci, ci deve essere la collaborazione del privato, dove pubblico e privato remano nella stessa direzione per il bene della collettività”. “Da agosto ad oggi - ha dichiarato Cristiano Chiarelli, direttore di Tfm - ci sono stati diversi spostamenti di macchine in altre sedi del gruppo aziendale, oltre alla riduzione del personale che da una cinquantina di unità si è arrivati a 35 persone. Lavoratori,
Beltrame: “Insieme ai sindaci del Delta stiamo lavorando perchè tutto il nostro territorio possa crescere. E per farlo, oltre all’attenzione dei sindaci, ci deve essere la collaborazione del privato”
che hanno cercato lavoro in altre aziende metalmeccaniche e di chi ha accettato di spostarsi. Diversi gli incontri fatti con i vertici aziendali, che peró non hanno mai espresso una posizione chiara, ma solo incertezza”. Più esplicito Daniele Piva della Fim Cisl, che afferma: “Sono 15 anni che lavoro qui, per Tfm Group. Nell’ultimo anno e mezzo i vertici ci hanno fatto capire che volevano chiudere la sede di Ariano a favore della sede di Padova. E per questo la sede di Ariano viene piano piano svuotata dai macchinari e quindi
la produzione viene diminuita, mentre viene incrementata quella nella sede di Padova, dove è stato aumentato il carico di lavoro. Ci hanno offerto di spostarci per andare a lavorare a Padova e questo comporta che, come turnisti, abbiamo un ammanco di circa 500 euro dallo stipendio, per via delle spese di spostamento, oltre a tutto il disagio degli orari. Una situazione insostenibile, che è praticamente un modo per spingerci ad andare via da questo posto di lavoro”. Guendalina Ferro
“Per amor...dei libri”: a maggio due appuntamenti per la rassegna che celebra la lettura e la conoscenza Per “Il Maggio dei Libri”, la campagna nazionale ideata dal Cepell (Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura), il Comune di Ariano ha partecipato con la rassegna “Per amor…del libro”. “Quell’àmor che Dante racconta nelle sue poesie e che è il tema istituzionale di quest’anno”, dichiara l’assessore Martina Boscolo. Mercoledì 19 maggio Giorgia, la bibliotecaria, è andata in trasferta alla Scuola dell’Infanzia “San Giovanni Bosco” per una lettura animata e un laboratorio in compagnia del libro “Il libro dell’amore” di
Parr. Mentre giovedì 27 maggio, a scendere in campo è stata la stessa Amministrazione Comunale, che insieme alla Pro Loco,
al Gruppo Ocarinistico “Note di Argilla” e al Laboratorio/Museo “L’Ocarina” di Grillara ha creato un vero e proprio tour di letture tra le bellezze del nostro Comune: la punta di Santa Maria, le dune di Rosada a Grillara e la spiaggia dei gabbiani. “Perchè la poesia può testimoniare l’amore come desiderio di conoscenza, cura e tutela di ciò che ci circonda”, ha spiegato l’Assessore alla Biblioteca, Martina Boscolo. Gli eventi sono stati presentati anche sulla pagina Facebook dell’Amministrazione Comunale e della Biblioteca. (gu.fe.)
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Taglio di Po
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Iniziative ambientali. L’assessore annuncia l’attivazione nel 2021 di diversi progetti
“La nostra sfida è diventare sempre più green e sostenibili” T
aglio di Po lancia una nuova sfida: quella di diventare un paese sempre più “green” ed ecosostenibile. Tanti i progetti che il paese situato nel cuore del Delta del Po intende realizzare per l’anno in corso, relativamente a quello che riguarda la difesa dell’ambiente. Tutto parte da una certa sensibilità che l’amministrazione comunale da diversi anni a questa parte ha prodotto, partendo dall’adesione alla famosissima iniziativa, promossa da Caterpillar, programma di Radio Due che sensibilizza al risparmio energetico e alla sostenibilità ecologica. Il tema di quest’anno è il “Salto di Specie”: l’evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere. “Da sempre siamo impegnati nel sensibilizzare, promuovere e mettere in pratica ogni azione che possa rendere maggiormente sostenibile il nostro stile di vita - spiega l’assessore comunale all’Ambiente Alberto Fioravanti -. Per dare un segnale concreto, abbiamo deciso di dedicare il 2021 alla realizzazione di svariati progetti: continuare e implementare il progetto di riduzione della plasti-
all’esterno. Prima di questo c’era stata la firma di un protocollo d’intesa con Plastic Free, assicurando, oltre ai sostegni logistici, anche un sostegno economico alla suddetta Onlus. “Taglio di Po è stato il primo Comune del Polesine a fare questo - sottolinea Fioravanti con soddisfazione – E il secondo di tutto il Veneto”. Marco Scarazzatti
Tornano i buoni spesa per aiutare le famiglie L’amministrazione comunale di Taglio di Po rilancia i buoni spesa a favore delle famiglie in difficoltà, a causa del perdurare della crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria mondiale da Covid-19. L’assessorato ai Servizi sociali è partito ad aprile con nuovi interventi. Fino ad esaurimento del fondo è possibile presentare ancora domanda per l’erogazione di buoni spesa, utili all’acquisto di generi alimentari, beni di prima necessità, spese farmaceutiche, materiale di riscaldamento. I nuclei familiari che hanno già usufruito dei buoni spesa, fino al 28 febbraio scorso, possono presentare di nuovo domanda. Per prendere appuntamento è necessario telefonare ai numeri 0426347151
“Da sempre siamo direttamente impegnati nel sensibilizzare e promuovere ogni azione che possa rendere maggiormente sostenibile il nostro stile di vita” ca avviato dall’istituto scolastico, sostenere la mobilità del progetto iniziato con la realizzazione delle colonnine di ricarica auto elettriche, mettere a dimora nuovi alberi nei parchi giochi e spazi verdi comunali, avviare un protocollo d’intesa con Plastic Free Italia, realizzare uno sportello di Risparmio energetico e incentivi, gratuito per i residenti tagliolesi, in collaborazione con Edison”. E siccome il Comune di Taglio di Po è sempre molto attivo, ecco che di recente sono già stati portati a compimento un paio di queste iniziative cantierate. In ordine di tempo, l’ultima ha riguardato la piantumazione di cinque nuovi alberi, all’asilo nido Il Girasole, posizionati per permettere in futuro un maggior ombreggiamento ai bimbi, per tutte le attività svolte
oppure 0426347152, nei giorni di lunedì e giovedì. Per poter fare domanda, i componenti del nucleo familiare devono essere residenti nel territorio comunale di Taglio di Po e, in caso di cittadini stranieri, essere in regola con il permesso di soggiorno. Dovrà inoltre essere presentata la documentazione richiesta dall’ufficio preposto del Comune. I buoni spesa saranno in tagli da 10 euro e verranno distribuiti in base al numero dei componenti, rapportato alla simulazione del reddito Isee, che sarà calcolata dall’ufficio comunale, sulla base dei documenti presentati. (m.s.)
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Delta
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Pesca. Flag Gac Chioggia Delta del Po
Cinque bandi aperti per 400mila euro e due nuovi progetti in arrivo
I
l Flag Gac Chioggia Delta del Po è un’unità operativa locale che supporta l’azione di attori pubblici e privati nei settori della pesca e dell’acquacoltura sui territori dei Comuni di Chioggia, Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle, attraverso una Strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo e con un Piano di
Aperte le domande di finanziamento per enti pubblici e imprese di pesca e acquacoltura grazie al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca Azione (PdA) intitolato “Sviluppo dell’economia blu per una crescita complessiva del territorio di Chioggia e Delta del Po”. Tale PdA, approvato con Ddr n. 10 del 20 ottobre 2016, trova attuazione attraverso risorse disposte dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca Feamp 2014-2020. Il Flag Gac Chioggia Delta del Po ha aperto i termini per
la presentazione di domande di finanziamento per un valore complessivo di oltre 400mila euro. Si tratta di cinque bandi, tre rivolti agli enti pubblici (270mila euro) e due rivolti alle organizzazioni di produttori, Consorzi, cooperative, imprese di pesca e acquacoltura (130mila euro). A questi si aggiungono i progetti “Donne Nella Pesca” e “Blue Coast Agreements 2030”. I modelli di domanda sono disponibili sul sito del Flag, nella sezione ‘Bandi’, all’indirizzo web: www.gacchioggiadeltadelpo.com. La modulistica afferente gli allegati alla domanda di contributo (dichiarazioni sostitutive, ecc.) è resa disponibile al seguente indirizzo web: https:// www.regione.veneto.it/web/ pesca/modulistica. Oltre alle risorse già assegnate dal 2017 ad oggi, il Flag continua a sostenere il settore della pesca e acquacoltura nei territori dei Comuni di Chioggia, Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle con le risorse ancora disponibili. Guendalina Ferro
La suggestiva isola dell’Amore riapre le porte a turisti e curiosi Torna ad essere visitabile l’isola del Bacucco, nota anche come isola dell’Amore, che le nuove restrizioni in materia di misure di sicurezza sanitaria avevano fatto chiudere. Con essa è possibile accedere anche al nuovo suggestivo bar, situato nel cuore del Delta del Po. È stato infatti inaugurato il bar Locanda con una festa speciale. L’isola del faro si trova a Gorino Ferrarese, ma quando si parte in barca per raggiungerla si è ancora in territorio polesano (tra Ariano e Taglio di Po), quindi da molti è considerata più rodigina che ferrarese. Quattro anni fa era stato firmato l’atto di locazione, della durata di 50 anni, finalizzato a valorizzare il faro. Si tratta di uno dei beni inseriti nel secondo bando del progetto “Valore paese fari” e aggiudicato alla Dieci Cento Mille Pensieri Srl, che si occuperà del suo recupero e valorizzazione, puntando a realizzare un albergo-ristorante con bed and breakfast, posti barca, campeggio con bungalow, beach bar, approdo e noleggio barche. Sarà raggiungibile anche dalla laguna.
L’isola del Bacucco si trova a mezza via tra la località di Gorino Sullam, in provincia di Rovigo e il centro abitato di Gorino Ferrarese. È un estremo lembo sabbioso, inserito in uno scenario suggestivo in prossimità della foce del Po di Goro e del mare. Nell’isola si trovano tre edifici: uno principale e due adibiti a servizi, con un cortile esterno. C’è la possibilità di accedere alla spiaggia e al mare, partendo sia dalla sponda polesana che da quella ferrarese. (m.s.)
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Provincia
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Dalla Regione. Rosolina, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po, Corbola, Ariano Polesine
Nasce la Conferenza dei sindaci del Delta del Po C
on la presentazione e l’approvazione in Consiglio regionale vede ufficialmente la luce la conferenza dei sindaci dell’Area del Delta del Po, proposta dalla giunta per dare impulso allo sviluppo economico, sociale e culturale delle terre ricomprese tra il fiume Brenta e il Po. Istituita contestualmente anche la Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta. “Queste due nuove conferenze che, al pari di quelle già esistenti del Veneto Orientale e del Litorale Veneto – spiega Francesco Calzavara, assessore veneto al Bilancio e referente dei rapporti con gli Enti Locali -, considero strategiche per promuovere e valorizzare opere pubbliche o di interesse pubblico, sostenere le attività imprenditoriali ma anche gli stessi insediamenti produttivi dell’agricoltura, della pesca, dell’ambiente, del paesaggio, al fine di migliorare e ampliare l’offerta turistica regionale”. “Con l’istituzione delle due conferenze consegniamo di fatto ai territori un importante strumento di concertazione e di governance locale – sottolinea Calzavara -, con il quale affrontare problematiche condivise e intraprendere percorsi di crescita che valorizzino i settori economici prevalenti dei comuni ricompresi nelle due aree. Penso nello spe-
L’assessore veneto Calzavara: ““Con l’istituzione delle due conferenze consegniamo di fatto ai territori un importante strumento di concertazione e di governance locale, con il quale affrontare problematiche condivise e intraprendere percorsi di crescita che valorizzino i settori economici prevalenti”
Palazzo Ferro Fini, sede del consiglio regionale
cifico al distretto del calzaturiero del Brenta, piuttosto che al sostegno del manifatturiero e del settore ittico del Delta del Po”. “Le conferenze avranno come obiettivo quello di avviare e coordinare iniziative comuni e strategiche che potranno, in questo momento, concorrere anche a rilanciare i territori favorendo la ripresa dalla crisi economica causata dalla pandemia – continua ancora l’Assessore -. In chiave di sviluppo turistico-economico auspico in un confronto con la conferenza dei Sindaci del Litorale, affinché si crei un asse strategico tra turismo balneare ed entroterra che valorizzi lo straordinario
patrimonio ambientale, artisticoculturale e dell’artigianato conservato nei luoghi delle due neonate conferenze”. “A breve incontrerò le due nuove conferenze per iniziare una proficua collaborazione e iniziare a gettare le basi per la programmazione futura, finalizzata al sostegno e allo sviluppo economico e sociale di questi due nuovi organismi, espressione del territorio” conclude Calzavara”. Costituiscono la Conferenza dei Sindaci dell’Area del Delta del Po i comuni di: Rosolina, Loreo, Porto viro, Porto Tolle, Taglio di Po, Corbola, Ariano Polesine. Giorgia Gay
Linea Chioggia-Rovigo, Baldin (M5S): “Lo sviluppo non è tra le priorità della Regione Veneto” “La giunta regionale ha risposto alla mia interrogazione sul futuro della ferrovia ChioggiaRovigo, sottoscritta anche dal collega Montanariello del Pd, confermando di fatto che lo sviluppo della linea non rientra nelle priorità della maggioranza a trazione leghista”. Così la consigliera regionale Erika Baldin (Movimento 5 Stelle). “Credo - aggiunge - sia un vero peccato, perché non penso che sui servizi pubblici dovrebbero esserci bandiere di partito. Così come non vorrei che ci fossero in Veneto cittadini di serie A e di serie B. La tratta Chioggia-Rovigo è la cenerentola delle ferrovie venete, gestita da oltre dieci anni
dalla Regione. In tutto questo tempo abbiamo visto tante promesse, ma nessun investimento concreto sulla linea. Il rischio confermato oggi dalla Giunta, in risposta alla mia interrogazione, del passaggio da ferro a gomma nelle ore di ‘morbida’ con la nuo-
va gara europea”. “Anni e anni di disservizi, ritardi, stazioni degradate e addirittura principi di incendio, ora si vedranno aumentate la lunghezza dei percorsi e del tempo di viaggio, il tutto a scapito dei pendolari. Per non parlare poi degli effetti sul traffico stradale. La Giunta parla di sostenibilità economica? Tutti i servizi pubblici vanno sostenuti con gli adeguati investimenti, altrimenti peggiorano lentamente fino a spegnersi. Mi batterò sempre affinché vengano riconosciuti uguali diritti e opportunità a tutti i cittadini, soprattutto di quelli che questa Regione sembra dimenticare”, conclude Erika Baldin.
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Territorio Provincia
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Ordine dei farmacisti di Rovigo. Intervista al presidente Melloncelli
“Pronti a somministrare i vaccini” L
e farmacie si preparano a essere coinvolte nella campagna vaccinale. I professionisti polesani si stanno formando per poter effettuare le somministrazioni, in modo da farsi trovare pronti. Grande soddisfazione da parte di Alberto Melloncelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti, che da 15 anni lotta per rendere le farmacie un centro servizi integrato con il sistema sanitario, soprattutto per chi abita in piccoli paesi lontani dagli ospedali. Come state preparando le vaccinazioni nelle farmacie? “Non sappiamo quando inizieranno le somministrazioni nelle farmacie, non dipende da noi, ma dall’arrivo delle dosi. Nel frattempo ci stiamo preparando: stiamo partecipando a corsi di formazione, teorica e pratica, necessari per poter somministrare le dosi. Più della metà dei farmacisti ha dato la disponibilità per seguire questo percorso. Si tratta di corsi dell’Istituto Superiore di Sanità, quindi validi su tutto il territorio nazionale. Ci sarà poi una parte pratica, che probabilmente verrà organizzata insieme all’Ulss 5 Polesana, azienda che dispone delle strutture necessarie. Quando saranno disponibili i vaccini da inoculare in farmacia noi saremo pronti e opportunamente formati. Questo avverrà probabilmente in estate”. Come cambieranno le farmacie per le somministrazioni in loco? “I protocolli di sicurezza ci dicono di individuare aree specifiche, in farmacia o nelle vicinanze, per effettuare le somministrazioni. Le persone che vengono a vaccinarsi non si confonderanno con i clienti della farmacia”. Come vede il coinvolgimento dei farmacisti nella campagna vaccinale? “Sono pienamente d’accordo, poiché si sta andando verso l’idea di farmacia come centro servizi, integrato con il sistema sanitario. Una battaglia che portiamo avanti da 15 anni, non senza avversità. Per l’Ordine, in farmacia dovrebbe essere possibile erogare alcuni servizi del Cup (Centro Unico Prenotazioni, n.d.r.), come a esempio la prenotazione di una visita. È già possibile inoltre prenotare il vaccino per chi non ha dimestichezza con gli strumenti informatici. Le farmacie sono diffu-
se capillarmente sul territorio, anche nei paesi più piccoli, e possono quindi dare un grande beneficio alla popolazione, che può accedere a servizi senza dover fare tanta strada da casa. Le farmacie potrebbero essere sfruttate molto meglio dal sistema sanitario, in maniera più intensa rispetto a quanto è sempre successo. Rimarrebbe quindi la dispensazione di farmaci, ma accompagnata da tutto quello di cui la persona può aver bisogno”. Come procedono i tamponi nelle farmacie?
“All’inizio è stato complicato, poiché una procedura del genere richiede strutture adeguate e un medico, o un infermiere. Per questi motivi non tutte le farmacie hanno potuto offrire questo servizio. Quelle che lo hanno fatto hanno riscontrato una grande adesione, su prenotazione, da parte della popolazione. Più che dal singolo cittadino che ha urgenza di sapere se è positivo, è risultato un servizio molto richiesto dalle aziende, che con cadenza regolare monitorano i loro dipendenti”. Giacomo Capovilla
Alberto Melloncelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Rovigo
Italia Nostra: “Basta rifiuti lungo la Transpolesana” Anche Italia Nostra Rovigo si unisce ai tanti appelli fatti dai residente e da tanti passanti, per denunciare lo stato di abbandono di rifiuti di ogni genere lungo la Traspolesana, Rovigo-Verona. Il presidente Fabio Bellettato ha molto a cuore questo argomento. “I rifiuti vengono abbandonati soprattutto nelle piazzole di sosta, ma anche a ridosso delle entrate e delle uscite delle strade e dei cavalcavia in comunicazione con la strada statale 434. La quantità di rifiuti e lo stato di degrado dell’ambiente circostante a queste piccole discariche è un fenomeno di enorme gravità. I Comuni si sono impegnati a sottoscrivere una convenzione con Anas, che regola i rapporti economici, nell’attività di pulizia lungo i tratti di strada compresi tra il chilometro 54 e il chilometro 82, in entrambe le direzioni di marcia Rovigo e Verona. I Comuni dovranno coinvolgere Ecoambiente che farà la pulizia delle zone interessate almeno una volta al mese. La Transpolesana è di proprietà dell’Anas, ma le piazzole vengono usate da tutti e visto la tipologia di rifiuti abbandonati, si pensa che molto spesso a scaricare, oltre ai cittadini, siano anche piccoli
imprenditori o titolari di partita Iva, che svolgendo attività molto spesso non in regola, riversano i rifiuti in questi luoghi di grande traffico, dove è più facile mimetizzarsi o confondersi in mezzo a tanti”. Italia Nostra chiede inoltre, al fine di interrompere l’abbandono di questi rifiuti, il cui costo si riversa sui Comuni e quindi su tutti i residenti, che i Comuni stessi si adoperino velocemente a installare la video sorveglianza. “Meglio ancora sarebbe collocare apparecchiature a fototrappola, con un parallelo servizio di sorveglianza da parte delle polizie municipali, in modo che i violatori possano essere dovutamente sanzionati, secondo le leggi vigenti, con sanzioni amministrative e penali”. (m.s.)
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Cultura
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Festival della creatività. Tutti gli appuntamenti in programma
Torna DeltArte: tanti gli artisti pronti a ridare colore alle periferie urbane È
ritornato DeltArte - il Delta della creatività, festival annuale itinerante dedicato all’arte urbana, in stretta connessione con il territorio e in particolare il Delta del Po. Da ormai 9 anni il festival promuove la rigenerazione delle periferie urbane grazie alla loro valorizzazione per mezzo delle coloratissime opere di artisti nazionali e internazionali. È questo il format ormai consolidato di una manifestazione che ha saputo rinnovarsi nel tempo e promuovere il territorio con passione e continuità, coinvolgendo moltissimi comuni, scuole, associazioni, fondazioni, istituzioni, resistendo anche alla pandemia e arrivando alla nona edizione in splendida forma. Di più: grazie alle opere realizzate si è creato un museo diffuso a cielo aperto da vivere tutto l’anno, senza restrizioni e Covid free. Come ogni anno, gli artisti selezionati sono invitati a confrontarsi con una tematica comune: l’importanza della memoria storica collettiva declinata nelle varie realtà territoriali che ospitano la manifestazione. I primi comuni coinvolti nel ricco calendario, in fase di definizione, da aprile a ottobre, sono Rosolina, Lendinara, Loreo, Taglio di Po, Adria, Porto Tolle, Villadose. A Rosolina, RAME 13, artista toscana molto conosciuta nel panorama nazionale della street art, ha creato “La dama del futuro” per
Grazie alle opere realizzate da artisti nazionali e internazionali si è creato un museo diffuso a cielo aperto da vivere tutto l’anno, senza restrizioni e completamente Covid free
In foto l’artista RAME13 e l’amministrazione comunale di Rosolina.
Villaggio Norge Polesine. Nato per ospitare gli abitanti sfollati dell’alluvione del 1951, il quartiere è il frutto della storia e soprattutto della solidarietà collettiva, poiché è stato realizzato grazie all’aiuto del popolo norvegese dopo
Da ormai 9 anni promuove la rigenerazione e la valorizzazione delle periferie attraverso coloratissime opere i drammatici fatti dell’alluvione, che colpì tutto il Polesine, fino al mare. Il festival è proseguito con il ritorno dell’artista Alessandra Carloni che ha realizzato il suo mu-
rales nel comune di Lendinara, presso l’istituto comprensivo, abbinato a un laboratorio didattico con le classi terze della scuola media. L’opera “Il viaggio di Adolfo” è dedicata a uno scrittore nativo del territorio, Adolfo Rossi. Nel mese di maggio il festival ha toccato altri tre comuni del Delta del Po: Loreo con l’artista C0110, Taglio di Po con Giusy Guerriero e Adria con Manuela Merlo, mentre a giugno si sposterà al mare, a Scardovari, nel comune di Porto Tolle, con un omaggio all’eccellenza economica del Delta del Po, la pesca e a luglio sarà a Villadose. A Loreo ritorna l’artista C0110, che dedica la sua opera agli anziani vittime del Covid 19: sono loro la nostra memoria da tramandare ai giovani. Melania Ruggini
Anche i comuni di Taglio di Po, Adria e Porto Tolle aderiscono alla manifestazione con murales, laboratori didattici e molto altro A Taglio di Po Giusy Guerriero realizza “Una fiaba moderna per il Delta del Po”. L’artista racconta: ”Tra le sponde del Po si cela un micro mondo di creature dalle più svariate forme che convivono con noi, per avvicinare tutti a questa mia visione. Ho creato una fiaba moderna ambientata sul Delta del Po, per parlare ai bambini della scuola in maniera coinvolgente e fantasiosa. Durante il laboratorio coinvolgerò direttamente i bambini che coloreranno il murales per avvicinarli all’arte urbana e al mio stile”. Adria, porta del Delta del Po, è stata da poco recentemente riconosciuta dal Mibact “Città
della lettura” e l’associazione Art Flood ha aderito al patto della lettura con tante altre associazioni del territorio. Nel comune etrusco il tema del murales è il libro, che lega generazioni diverse. Come spiega l’artista invitata, Manuela Merlo: “Le tre età della vita si uniscono nella lettura:
ad una è affidato l’importante compito di tramandare il sapere e la saggezza; un’altra si fa carico della divulgazione e del rispetto di questa importante eredità. Infine c’è l’età della scoperta, della curiosità e della conoscenza, attraverso questi formidabili strumenti che sono i libri. A giugno il festival si sposta a Scardovari, nel Comune di Porto Tolle, per realizzare un’opera monumentale presso il nascente museo della Pesca, mentre a luglio DeltArte sarà a Villadose nell’azienda Tecno Verde di Ilaria Paparella con un’opera legata alla natura e alla sua bellezza. (m.r.)
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Sport
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Calcio. Dopo l’esonero di Andrea Pagan, la società presieduta da Mario Visentini ha promosso il vice
Enrico Gherardi è la nuova guida tecnica del Delta Porto Tolle
D
al 3 aprile il Delta Porto Tolle ha una nuova guida tecnica. Dopo l’esonero di Andrea Pagan, la società presieduta da Mario Visentini ha promosso il vice Enrico Gherardi. E l’esordio per il 38 enne bolognese di nascita, ma portotollese acquisito è stato più che positivo con 4 vittorie nei primi 5 incontri disputati. Ti aspettavi un impatto così positivo nella tua nuova veste? “Sicuramente fare una previsione del genere era difficile, posso dire che mi sono calato nella nuova veste con tutto l’impegno e umiltà possibile e credo che i ragazzi questa cosa la apprezzino tanto”. Cosa dici del girone? Il Trento ha un piede in C, o Manzanese e Chioggia possono insediare gli aquilotti? “Penso di sì. Ormai il Trento può considerarsi l’unica candidata alla vittoria finale, a maggior ragione visto la presenza importante di Parlato in panchina che ha saputo
dare la sua impronta ad una squadra forte, ad una società altrettanto forte a cui sono rimasto molto legato. Per quel che riguarda noi, la cosa principale che ci ha insegnato questo campionato è che non ci sono enormi squilibri tra le squadre che occupano la parte alta e la parte
propongono, ma allo stesso tempo rimanere con i piedi ben saldi per terra, perche sono esempi difficili da riproporre in queste categorie per tanti fattori, tecnici, mentali e di ambiente. Conosco benissimo questa categoria avendola giocata e vinta tante volte, quindi sicuramente qualche trucchetto da insegnare ai ragazzi penso di averlo.” Ho notato che ti metti ancora le scarpe bullonate. Nostalgia del campo? “Le ho ancora praticamente nuove, è un peccato non sfruttarle. A parte gli scherzi, siccome ancora cerco di essere a contatto con i giocatori durante il riscaldamento mi viene spontaneo tenerle.” È una svolta definitiva, quella di Enrico Gherardi allenatore o solo momentanea? “Beh, è un passo da cui è difficile tornare indietro, ma sto vivendo questa emozione senza guardare al futuro ma vivendomi ogni attimo di questo presente.”
“Mi sono calato nella nuova veste con tutto l’impegno e umiltà possibile e credo che i ragazzi l’abbiano apprezzato molto” bassa, quindi fare programmi credo non sia opportuno”. Nella tua lunga carriera calcistica hai avuto molti allenatori. Ti ispiri a qualcuno in particolare? “Ho avuto tanti allenatori e da tutti credo ci sia da imparare. La mia idea è che sicuramente bisogna sempre guardare in alto le società grandi italiane ed europee cosa
Cristiano Aggio
Ricominciano le gare in vasca corta: grande soddisfazione per gli atleti della piscina di Porto Viro, ottimi risultati dalle gare di nuoto a Rovigo e a Spresiano Buone prestazioni per gli atleti della piscina di Porto Viro che, seguiti dall’allenatrice Giorgia Beltrame, hanno cominciato con le gare in vasca corta. Nella piscina di Rovigo, questi i nuotatori portoviresi che si sono cimentati nelle varie specialità: Filippo Cavallaro (50 Stile 100 Stile), Christian Zanini (100 Stile 100 rana), Carolina Milani (200 dorso 100 stile), Asia Frigo (400 stile, 100 stile), Emma Mancin (400 stile 100 stile), Rachel Frigo (200 dorso, 100 stile), Riccar-
do Pappi (50 stile 100 stile). Partenza un po’ in sordina, ma poi gli atleti si sono caricati ed hanno trovato forza e determinazione, portando a casa ottimi risultati con Emma Mancin che si è messa in gioco nella dura prova degli 800 stile libero, percorrendo le 32 vasche con determinazione e orgoglio personale. Bene anche Riccardo Pappi che ha partecipato al campionato regionale Juniores svoltosi a Spresiano, unico atleta a rappresen-
tare la piscina di Porto Viro, in tre specialità: 50 stile libero, 200 misti e 50 dorso. “Sono molto soddisfatta per i ragazzi, bravi a fare tanti sacrifici in questo periodo particolare, ha detto l’allenatrice Beltrame. Tutti stanno crescendo e dico sempre a loro che i sacrifici pagano sempre con le soddisfazioni, e loro me ne danno sempre”. In attesa della riapertura della piscina di Porto Viro, nuotatrici e nuotatori continuano gli allenamenti a Rovigo. (c.a.)
A fianco Riccardo Pappi
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#Regione
Il dibattito. Dopo i toni accesi in Consiglio Regionale lo scontro si è spostato in Commissione affari istituzionali
L’inchiesta sulla gestione della pandemia infiamma il confronto fra i consiglieri M
entre finalmente il Covid sta allentando la presa, in termini di contagi e ricoveri, arde ancora il fuoco della polemica sulla gestione della pandemia e in particolare della seconda ondata che ha visto il Veneto alle prese numeri importanti e decisioni contestate. Dopo il dibattito in consiglio regionale il confronto si è spostato in commissione Affari istituzionali sull’istituzione e si è fatto particolarmente vivace sull’istituzione della commissione regionale di inchiesta sulla gestione della pandemia. Motivo del contendere, le due distinte iniziative legislative per l’avvio di una commissione speciale di studio e approfondimento. La prima proposta, primo firmatario il capogruppo del Pd Giacomo Possamai e sottoscritta dagli altri consiglieri di opposizione, presentata a seguito della seduta ‘fiume’ della commissione Sanità di confronto con il presidente Zaia, chiede di mettere sotto i riflettori la gestione in Veneto della seconda fase della pandemia e, in particolare, l’impennata nel numero di contagiati e di morti che si è verificata in Veneto tra ottobre 2020 e marzo 2021. Periodo nel quale “sono morte per Covid in Veneto il quadruplo delle persone morte nei sette mesi precedenti”. La seconda proposta di delibera, presentata dai due capigruppo della coalizione leghista Alberto Villanova e
Luciano Sandonà
Giuseppe Pan, chiede, invece, la riattivazione della commissione speciale di inchiesta sulle case di riposo, avviata a maggio 2020 sul finire della precedente legislatura e decaduta con il suo termine. La commissione d’inchiesta, nelle intenzioni dei proponenti, dovrebbe allargare il raggio di studio e approfondimento a tutto il periodo della pandemia “al fine di comprendere le azioni adottate dalla Regione del Veneto nel contrasto della pandemia”. Quattro pertanto i punti di divergenza evidenziati nel primo confronto in commissione: il ‘focus’ della commissione d’inchiesta; la pubblicità dei lavori; gli interlocutori da ascoltare; e, infine, la collaborazione diretta con l’autorità giudiziaria. Nel corso della discussione il
capogruppo del Pd Possamai e la vicepresidente dem della commissione Vanessa Camani hanno definito una ‘forzatura’ l’iniziativa della maggioranza di presentare un provvedimento istitutivo che si sovrappone a quello presentato dalle opposizioni, sottraendo alla minoranza una delle prerogative democratiche. È un sopruso gratuito, un messaggio prevaricatore per rendere ancora più difficoltosi i rapporti - attacca il capogruppo Giacomo Possamai - I veneti attendono risposte: la commissione d’inchiesta deve avere un perimetro d’azione chiaro e preciso, per consentire di arrivare rapidamente ad affrontare le questioni più rilevanti. Per quanto riguarda la pubblicità, di solito le commissioni d’inchiesta sono a porte chiuse
per un motivo semplice: tutelare i soggetti sensibili che andiamo ad ascoltare. La commissione d’inchiesta non è un talk show né un tribunale”. Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni e la consigliera Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo) hanno ribadito la natura di studio e approfondimento della commissione, invitando a non equipararla ad un “tribunale’ e a garantire alle persone convocate la possibilità di esprimersi liberamente, con la scelta di secretare i lavori. Dai banchi della maggioranza il capogruppo della lista Zaia Villanova, i consiglieri della Liga veneta Marzio Favero, Enrico Corsi e Laura Cestari, Tomas Piccinini di Veneta Autonomia e Raffaele Speranzon, capogruppo di Fratel-
li d’Italia, hanno contestato la natura ‘politica’ e ‘pregiudizievole’ della richiesta delle opposizioni, sostenendo che la loro proposta istitutiva è volta ad isolare un singolo aspetto nella gestione della pandemia e a delimitare il campo degli interlocutori da ascoltare allo scopo di dimostrare un ‘teorema’ accusatorio più che di perseguire la ricerca della verità. Ancora più diretto Luciano Sandonà (Zaia Presidente), che oltretutto presiede la commissione affari istituzionali: “Chiederemo al Consiglio regionale che la commissione d’inchiesta sia accessibile a tutti, senza filtri, secondo un dovere di trasparenza e informazione che è diritto di tutti i veneti. Proponiamo anche di estendere l’inchiesta all’intero periodo Covid, non solo agli ultimi mesi come chiede la sinistra. Chiameremo a testimoniare i più autorevoli scienziati italiani e non è escluso che chiederemo l’intervento anche degli studiosi inglesi che hanno diffuso nei giorni scorsi un’importante ricerca che illustra che, in un’ottica di sanità pubblica, la diagnosi di riferimento non è rappresentata dal tampone molecolare, bensì dal test rapido. Risponderemo così con i fatti ad una sinistra che vorrebbe scienza e medicina al servizio della più becera strumentalizzazione politica”.
Zaia: “Nulla da nascondere, sempre agito nella legalità; chi non è convinto vada in Procura” “Non abbiamo nulla da nascondere e non ci sentiamo neanche nella condizione di essere trattati come dei lazzaroni o di poco di buono”. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dopo giorni di polemiche sulla gestione della pandemia e in particolare della seconda ondata, in quasi un’ora di intervento in Consiglio Regionale ha ricostruito passo passo, scelta dopo scelta, i 15 mesi segnati dal Covid, spiegando nel dettaglio le misure, le decisioni, i cambi di
rotta, i passi avanti. Quindi la conclusione accorata: “Fin dal primo giorno sono stato criticato per la quarantena dei ragazzi, siamo stati criticati per il pungidito che non serve a niente, siamo stati criticati per i tamponi, siamo stati criticati per tutto quello che abbiamo fatto: non c’è nulla che abbia funzionato. Mi spiace perché abbiamo cercato di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Non c’erano le istruzioni per l’uso, hanno sbagliato gli scienziati, ma noi non siamo perfetti. Io
non vengo qua né a giustificarmi e né a farmi processare, ma vengo qua a dirvi come è stata questa storia”. Zaia ha ricordato anche l’impatto sociale della pandemia, l’impegno del mondo sanitario, le tragedie familiari. “Guardate, noi ci mettiamo la faccia tutti i giorni. Abbiamo preso decisioni codificate, comunque sancite dalla legge, perché i miei tecnici sanno che la mia parola d’ordine è sempre una, gliela potrei far dire a tutti, che è legalità, ma comunque van-
no prese le decisioni. A me quelli che giocano la schedina lunedì mattina mi fanno sorridere: non è facile gestire questa tragedia, mai avrei pensato da amministratore di trovarmi davanti a questa tragedia. Se siete così convinti, che ci sia qualcosa di illegale, gestito in maniera maldestra, che ravveda responsabilità personali, metteteci la faccia una volta: andate in Procura e fate una denuncia. Almeno chiariremo una volta per tutte la verità”.
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Regione
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Economia. A colloquio con Luigi Sposato, alla guida di Eurointerim
“Il mercato del lavoro si è rimesso in moto, richieste per informatici e metalmeccanici”
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ltre 700 dipendenti, cinquemila lavoratori collocati, 100 milioni di fatturato, sede legale a Padova, quasi una quarantina di filiali in Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Toscana: è la Eurointerim spa, presieduta da Luigi Sposato. Nasce nel 1998, subito dopo l’entrata in vigore della legge 196/97 voluta per incentivare ma anche per normare il mondo del lavoro e dell’occupazione in rapida trasformazione. Prende forma per iniziativa di un gruppo di consulenti del lavoro e si caratterizza, come si legge sul sito aziendale, per essere “l’unica agenzia per il lavoro autorizzata dal ministero, che coniuga la flessibilità e i servizi per le risorse umane con la conoscenza e il rispetto del diritto del lavoro”. Come funziona un’agenzia per il lavoro e che tipo di rapporto stabilisce con il lavoratore? “Il lavoratore che si rivolge a noi sa che sarà tutelato in tutti i numerosi aspetti legali ed economici. Di fatto diventa un nostro dipendente, riceve da noi lo stipendio, avrà rispettati tutti gli adempimenti previdenziali e contrattuali, e sarà un professionista che, una volta inserito con la formula del lavoro somministrato nell’azienda che ci ha chiesto quello specifico profilo professionale, avrà il medesimo inquadramento, e quindi la mede-
sima dignità, di un dipendente interno. Dei 5 mila lavoratori collocati, circa il 25% è dipendente nostro a tempo indeterminato”. Siete quindi un’agenzia di lavoro che assume in proprio e a tempo indeterminato? “Esatto: noi assumiamo con contratto indeterminato molti lavoratori il cui profilo è molto richiesto: con noi hanno un rapporto stabile, mentre di volta in volta sono impiegati temporaneamente laddove le aziende ci segnalano averne la necessità. In questo modo si garantisce serenità e continuità al lavoratore, ma insieme siamo al fianco delle imprese che devono gestire gli alti e bassi della produzione”. Com’è la situazione nel Veneto ore che stiamo uscendo dal tunnel del covid? “In questo momento il mondo del lavoro è dopato: siamo in una situazione di stallo perché non si può licenziare e quindi non si assume. Se da una parte, e capisco, si tutelano i lavoratori, dall’altra però non li si incentiva a intraprendere nuove esperienze. Voler cambiare lavoro non è più, come vent’anni fa, indice di difficoltà, ma un chiaro segnale di dinamicità e di voglia di migliorarsi, di crescere. Un tratto personale che gli imprenditori ormai cercano e apprezzano moltissimo”. Avete comunque segnali che qualche cosa si muova?
“Certamente: rispetto a marzo 2020 nello stesso mese del 2021 abbiamo registrato un incremento del 110% di fatturato, chiaro segnale che il mercato del lavoro si sta positivamente rimettendo in movimento. Preciso che metà del nostro fatturato lo realizziamo in Veneto. E come sempre sono ricercatissimi gli ambiti della metalmeccanica e della information tecnology. Purtroppo continuiamo a scontare una cronica carenza formativa del nostro sistema scolastico. I ragazzi devono uscire dalle aule e imparare davanti alle macchine e ai sistemi di automazione industriale avanzata, a contatto con chi può trasmettere loro conoscenze, esperienza e trucchi del mestiere”. Quali cambiamenti auspica per rilanciare l’occupazione? E quale ruolo possono giocare le agenzie ben strutturate come Eurointerim? “Mi aspetto maggiore flessibilità nella gestione dei rapporti a tempo determinato: in questo periodo è stato sospeso l’obbligo che imponeva all’azienda di motivare e argomentare l’assunzione temporanea. Ma dal 1° gennaio si ritornerà a dover sottostare a questa norma che complica e mortifica le assunzioni a tempo. Sono dell’idea che realtà come la nostra siano fondamentali per offrire assistenza a quanti cercano un impiego, anche
Luigi Sposato
per la prima volta, per districarsi nella palude della burocrazia. Ma è pure evidente che il nostro servizio alle aziende rimane prezioso e cruciale perché è in grado di proporre e gestire il valore aggiunto della contestualità della prestazione, non vincolante, perché il mercato non dà mai nulla e niente per scontato e definitivo. In questo senso, siamo fieri di poter aiutare e sostenere, insieme, lavoratore e azienda”. Silvio Scacco
Bollo auto, proroga a settembre. Calzavara: “più tempo agli automobilisti per versare il contributo” Su proposta dell’assessore ai tributi, bilancio e programmazione Francesco Calzavara, la Giunta veneta ha approvato un nuovo disegno di legge, poi ratificato dal Consiglio Regionale, che proroga al 30 settembre il pagamento del bollo auto dovuto per qualsiasi scadenza compresa tra il primo gennaio e il 31 agosto 2021. “L’impatto economico della pandemia è evidente e continua a pesare sui bilanci di imprese e famiglie Venete - spiega Calzavara -. Rinviare a settembre il pagamento del bollo auto è una soluzione concreta pensata
per aiutare i nostri contribuenti, dando loro più tempo per il pagamento della tassa automobilistica dovuta per l’anno di imposta 2021”. “Già con la legge di stabilità 2021 abbiamo introdotto la norma sul rinvio del versamento del tributo al 30 giugno - continua l’assessore – e dai dati è emerso che a fine gennaio il 28% dei contribuenti ha avuto bisogno di questa agevolazione rimandando il pagamento della tassa auto a un momento successivo, dimostrando l’utilità dell’iniziativa regionale”.
“I numeri ci confermano che i contribuenti del Veneto non sono mai stati evasori – sottolinea ancora Calzavara -. Le percentuali di soggetti che adempiono correttamente ai propri doveri fiscali sono sempre state molto elevate, ma quando una pandemia colpisce così duramente i redditi e i risparmi dei cittadini bisogna saper trovare nuove soluzioni per non gravare ulteriormente sulla loro situazione economica”. “La norma approvata lo scorso 18 maggio dal Consiglio Regionale, non recherà danno alle entrate della Regione - conclude l’as-
sessore veneto -. Questo ulteriore rinvio va inteso come un supporto agli impegni tributari di imprese e cittadini, con la garanzia di non vedersi applicare sanzioni o interessi aggiuntivi”. Sul portale www.infobollo.regione.veneto.it è sempre attivo il servizio che permette a tutti i contribuenti di registrarsi, fornendo i propri dati, per ricevere non solo gli avvisi di scadenza del proprio bollo auto comodamente tramite mail, ma anche per contatti rapidi ed efficaci con l’Amministrazione regionale.
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Regione
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Stagione estiva. Prospettive positive sulla ripartenza del settore turistico e degli stabilimenti balneari
“Confermata la Bandiera Blu e prenotazioni in arrivo per le spiagge del Delta”
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a stagione estiva è ormai alle porte. Un altro anno segnato dalla pandemia, ma nel territorio del Delta si respira finalmente aria di ottimismo, complici i dati sull’andamento delle prenotazioni e della stagionalità per il 2021 e la conferma del riconoscimento della Bandiera Blu. Nel 2021 sono state 416 le spiagge premiate con il riconoscimento assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) ai comuni che garantiscono qualità delle acque, dei servizi offerti e di gestione ambientale. “Tra queste – evidenzia Michele Ghezzo, presidente del Consorzio Promozione turistica Delta del Po –, anche quest’anno ci sono quelle di Rosolina e Porto Tolle. Un motivo di orgoglio per tutto il territorio”. Inoltre, “il bel tempo, il miglioramento della situazione epidemiologica e il progressivo allentamento delle restrizioni, nelle ultime settimane, hanno avuto un impatto positivo sulle prenotazioni, che stanno arrivando a ritmo costante. Siamo molto soddisfatti, perché prevediamo che questa stagione estiva si riveli nettamen-
te migliore di quella passata” continua il presidente. “Il territorio del Delta del Po sta riscuotendo sempre più interesse nella popolazione veneta e straniera. Siamo dotati
di spazi ampi e spiagge profonde, oltre a offrire escursioni di tipo naturalistico. Non bisogna infatti dimenticare che la natura e la salvaguardia dell’ambiente, due aspetti su cui la destinazione punta
molto, stanno assumendo sempre più valore per i turisti” aggiunge. A ciò si sono poi sommate le recenti novità introdotte a seguito della cabina di regia del 17 maggio: “Anche se la speranza era quella di poter aprire i ristoranti al chiuso anche prima del 1° giugno – afferma Ghezzo –, questa data è incoraggiante. Lo stesso si può dire dello spostamento del coprifuoco alle 23, che poi verrà allentato alle 24 e, infine, dal 21 giugno abolito. Per questo, per la stagione estiva, nonostante il danno, la prospettiva è positiva”. Niente di nuovo poi in termini di distanziamento tra ombrelloni e norme di comportamento rispetto al 2020: “Le regole – aggiunge il presidente del Consorzio – sono le stesse dello scorso anno. Si tratta di dinamiche collaudate e che ormai rappresentano un dato di fatto. In più, gli ospiti hanno imparato ad apprezzarne gli aspetti positivi”. E conclude: “Non è un liberi tutti. Dobbiamo continuare a rispettare le regole con consapevolezza e attenzione, ma ci si può comunque rilassare e divertire”. Gaia Ferrarese
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on-line: MAGGIO 2021
Salute Le campagne di sensibilizzazione
Social e musica per raccontare l’importanza del vaccino ai giovani Il “musical-scientifico” di Lorenzo Baglioni
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Da Tik Tok a Instagram, influencer e vip parlano ai ragazzi del vaccino anti-Covid La ricerca. Un questionario per affrontare il dopo Covid a pag 36
Fibromialgia, le terme possono curare o alleviare i dolori a pag 37
i può raccontare il concetto di immunità di gregge con un musical? Si può raccontare la matematica che sta dietro al funzionamento dei vaccini passando da “Sarà perché ti amo” al “Pulcino Pio” o, per la variante inglese, da Bohemian Rhapsody a The final countdown? Noi ci abbiamo provato, insieme a un Comitato Scientifico di primo ordine”. Sensibilizzare al vaccino e spiegare l’obiettivo da raggiungere ovvero l’immunità di gregge è diventato ormai un tema ispiratore per più di un’artista. Molti personaggi del mondo dello spettacolo e della musica si sono messi a disposizione per comunicare in un linguaggio più leggero e diretto, soprattutto rivolto alle giovani generazioni, ma non solo, l’importanza della vaccinazione in questa lotta contro il Covid. Prosegue alla pag. seguente
Lifelab: ecco il progetto veneto per rigenerare tessuti e organi a pag 38
Salute
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Consulenza scientifica Un questionario per affrontare il dopo Covid LA RICERCA. Iniziativa dell’Osservatorio della coesione sociale Hyperion
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n veloce questionario on line, rivolto a tutti i veneti, per capire quale impatto ha avuto questo lungo periodo di pandemia sul tessuto sociale. A metterlo a punto e proporlo è l’Osservatorio della coesione sociale Hyperion dell’Università di Padova, come primo passo di una ricerca relativa al grado di “salute circolare” dei cittadini della Regione Veneto. Parallelamente al monitoraggio dell’andamento della coesione sociale, unico in Veneto e in Italia, portato avanti da aprile 2020 con una costante rilevazione settimanale dell’indice di coesione della comunità, Hyperion ha predisposto uno strumento per osservare ciò che viene “messo in circolo” in termini LAdella RICERCA. dell’Osservatorio della coesione sociale Hyperion di promozione salute tra Iniziativa i cittadini, da qui l’espressione di “Salute circolare”. Ne parliamo con il professor Gian Piero Turchi, docente di psicologia clinica e psicologia delle differenze culturali all’Università di Padovaon nonché direttore dell’Osservaton veloce questionario line, rivolto re la diffusione del contagio. Vogliamo rio Hyperion. a tutti i veneti, per capire quale imaiutare i cittadini a capire la distinzione Professore, come nasce l’idea didiquesto sondaggio? patto ha avuto questo lungo periodo fra l’emergenza sanitaria e il modo in cui “Dopo aver mappato dueAmilioni pandemia sul tessuto sociale. metterlodi forme testuali per interagiamo con gli altri. Adesso ci stiamonitorare in questo anno il grado a punto e proporlo è l’Osservatorio della di coesione sociamo affidando al vaccino come soluzione le, abbiamo deciso di estendere la ricerca e chiedere la coesione sociale Hyperion dell’Universifinale, ma il vaccino non risolverà tutto. collaborazione dei primo cittadini, tà di Padova, come passoinvitati di una a compilare il queSe non coinvolgiamo la comunità dei stionario. E’ sufficiente un quarto ricerca relativa al grado di “salute circo-d’ora per rispondere Il professor Gian Piero Turchi cittadini e le loro forme di interazione il alle sull’impatto del Covid nella nostra vita lare”25 deidomande cittadini della Regione Veneto. vaccino potrebbe rivelarsi una soluzione quotidiana. I dati che raccoglieremo Se non coinvolgiamo Parallelamente al monitoraggio dell’an-ci saranno molto uti- ma il vaccino non risolverà posticcia etutto. temporanea”. lidamento per dare indicazioni comeunico guardare oltre alla fase la comunità dei cittadini e le loro forme della coesione su sociale, Il questionario comedisi interazione lega al lavoroil dell’emergenza sanitaria e concentrarsi una soluzione posticcia e temin Veneto e in Italia, portato avanti da sulla dimensione vaccino potrebbe rivelarsi di Hyperion? sociale, sulle frarilevazione le persone. Il questionario si poranea”. aprile 2020 coninterazioni una costante “Siamo bombardati di informazioIl professor Gian Piero Turchi trova sulla pagina Facebook e sul sito web dell’OsservaIl questionario come si lega almalavoro di Hyperion? settimanale dell’indice di coesione della ni sanitarie sappiamo pochissimo torio Hyperion, al cittadino è richiesto di leggere ciascuna “Siamo bombardati di informazioni sanitarie ma sapcomunità, Hyperion ha predisposto uno sulle interazioni fra le persone. Il que- dell’impatto che questa pandemia ha domanda e selezionare la risposta che maggiormente si piamo pochissimo dell’impatto che questa pandemia ha strumento per osservare ciò che viene stionario si trova sulla pagina Facebook sulla nostra vita quotidiana e sulla socieavvicina ciò cheindirette. il nostra vitaoccupando quotidiana e sulla “messo ina circolo” terminiChiude di promonessuno si sta di questo, e sul sito web dell’Osservatorio Hype- tà,sulla questionario un’unica domanda a società, nessuno si sta occupando zione della salute tra i cittadini, da qui rion, sporadicamente. Chiediamo il cittadino richiesto di leggere Onalline 25 èdomande per se dinon risposta aperta”. questo, se diretto non sporadicamente. l’espressione di “Salute circolare”. delle persone: ciascuna domanda e selezionare la ri- coinvolgimento Cosa si intende “salute Chiediamo il coinvolgimento indicazioni Ne parliamo con il per professor GiancirPie- raccogliere perché senza questi datidiretnon sposta che maggiormente si avvicinasu a aiutateci colare”? to delleaiutarci, persone: aiutateci perché ro Turchi, docente di psicologia clinica ciò possiamo diteci che cosa è sucche dirette. Chiude il questionario come guardare oltre alla senza questi dati non possiamo aspetto chedifferenze l’emergenza ha e “Un psicologia delle culturali cesso, raccontateci che impatto ha avuto un’unica domanda a risposta aperta”. messo in luce è comenonché spessodirettore sanifase dell’emergenza aiutarci, diteci sulle che cosa succesCosa si intende per “salute circolare”? questa all’Università di Padova emergenza vostreèvite”. tà e salute vengano considerati dei so, raccontateci che impatto ha “Un aspetto che l’emergenza ha mesdell’Osservatorio Hyperion. Quali gli sviluppi futuri della ricerca? sanitaria e concentrarsi sinonimi. Un conto è la sanità, quel avuto questa emergenza sulle voProfessore, come nasce l’idea di so in luce è come spesso sanità e salute “Dalle risposte vogliamo dare delle che accade all’interno del corpo, sulla sociale stre vite”. venganodimensione considerati dei sinonimi. Une indicazioni questo sondaggio? partendo da cosa sta succequando colpito dal Undi conto è la sanità, quel che accade all’in- dendoQuali gli ambiti. sviluppi futuri trovati della “Dopo viene aver mappato duevirus. milioni nei vari Ci siamo l’interazione fra le persone altro la salute, che ininvece ricerca? forme conto testualiè per monitorare questo terno del corpo, quando viene colpito dal completamente spiazzati, facciamo virtù riguarda gli aspetti interattivi, come “Dalle vogliamo dare anno il grado di coesione sociale, ab- virus. Un altro conto è la salute, che in- di certi erroririsposte e giochiamo d’anticipo, noi interagiamo con gli altri. La salute è qualcosa che cirdelle indicazioni partendo da cosa sta succedendo nei biamo deciso di estendere la ricerca e vece riguarda gli aspetti interattivi, come prepariamoci alle prossime fasi. Non cola, che sta in mezzo alle persone, fra i corpi, non dentro vari ambiti. Ci siamo trovati completamente spiazzachiedere la collaborazione dei cittadini, noi interagiamo con gli altri. La salute è entriamo nel merito delle scelte politiai corpi.a Siamo statiilinformati moltissimo sulla dimensiovirtù diche certi e giochiamo d’anticipo, che circola, ti, chefacciamo sta in mezzo invitati compilare questionario. E’ qualcosa maerrori vorremmo metter a disposizione ne sanitaria individuale ma non ci siamo occupati dell’inprepariamoci alle prossime fasi. Non entriamo nel merito sufficiente un quarto d’ora per rispon- alle persone, fra i corpi, non dentro ai dei dati con i quali poi si facciamo delle terazione, è lì che siamo stati colpiti, che siamo più fragili delle scelte politiche ma vorremmo metter a disposizione dere alle 25 domande sull’impatto del corpi. Siamo stati informati moltissimo scelte politiche, anche comunicare alla eCovid deboli. lavorando Inei di dimensione interazione sanitaria dei datiindividuale con i quali poi si facciamo politiche, sulla nellaSolamente nostra vita quotidiana. dati modi cittadinanza che delle cosa scelte è successo, che possiamo gestire la diffusione del contagio. anche comunicare alla cittadinanza cosa è successo, ci siamo occupati dell’interazioche raccoglieremo ci saranno molto utili ma non Vogliamo impatto ha avutochel’emergenza, aprire aiutare cittadini a su capire distinzionene, fraè l’emergenza impatto ha avuto l’emergenza, aprire questo dialogo lì che siamo statiche colpiti, che siamo per darei indicazioni comelaguardare questo dialogo con la cittadinanza, non sanitaria e il modo in cui interagiamo con gli altri. Adescon la cittadinanza, non solo sui numeri sanitari, macomusulla oltre alla fase dell’emergenza sanitaria più fragili e deboli. Solamente lavorando solo sui numeri sanitari, ma sulla so ci stiamo affidando al vaccino come nei soluzione comunità sé”. nità in sé”. modi difinale, interazione possiamoingestie concentrarsi sulla dimensione sociale,
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Le campagne di sensibilizzazione
Social e musica per raccontare l’importanza del vaccino ai giovani. Il “musical-scientifico” di Lorenzo Baglioni I social media sono per lo più il canale individuato per veicolare il messaggio e, man mano che si avvina l’appuntamento con i vaccini anche per i giovani e i giovanissimi, anche il ministero alle Politiche giovanili sta lavorando ad una campagna di sensibilizzazione specifica che prevede il ricorso a Tik tok, con i suoi influencer, e ad Instagram o Facebook con i suoi vip. Tra i vari artisti che si sono già cimentati in questo campo vi è Lorenzo Baglioni, comico, attore e cantautore, che ha proposto un video-musical di 5 muniti, nel quale tra musica e divulgazione scientifica si parla di pandemia, di R con zero e R con t e di immunità di gregge, ma soprattutto vuole essere una cassa di risonanza per promuovere la campagna di vaccinazione. Lo stile di Baglioni è divertente ma rigoroso, il musical nasce da un’operazione di divulgazione scientifica che vede il supporto, con il patrocinio e la collaborazione, dell’Università di padova, quella di Pavia e l’Università dell’Insubria, di Riemann International School of Mathematics e da un comitato scientifico di eccellenza. Nella sua versione italiana il musical è stato presentato sui canali social di Lorenzo Baglioni, totalizzando in brevissimo tempo quasi 600mila visualizzazioni. Ne ha fatto seguito, di recente realizzazione, la variante inglese, che s’ispira a successi rock e pop internazionali, diffuso dal canali social di varie istituzioni che sostengono l’iniziativa e animato dalla grafica di Teresa Sdralevich e Alssandro Calì. Il tono è quello dei musical, che utilizza, nella doppia versione italiana e inglese, brani famosi, ma i contenuti sono approvati dal comitato scientifico interdisciplinare composto da Antonella Viola e Drio Gregori per l’Università di Padova, Antonietta Mira e Daniele Cassani (Rism), Armando Massarenti, Furio Honsell, Paolo Giudici, Raffaele Bruno, Guido Bertolini, Riccardo Bellazzi e Alan Agresti. “Abbiamo l’obiettivo di portare questo video, ricco di musica e di scienza, tra gli studenti europei usando l’inglese come lingua ponte - dice Dario Gregori, responsabile Unità di Biostatistica Epidemiologia e Sanità Pubblica, Dipartimento di Scienze Cadio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica dell’Università di Padova, componente del Comitato scientifico -. È un progetto Made in Italy ma diretto ai giovani della Generazione Erasmus. Sono anche loro, infatti, che devono continuare a muoversi, a viaggiare e a studiare, in modo sicuro ed essere testimonial della fiducia nella scienza”. “Sono fermamente convinta – spiega la professoressa Antonietta Mira - che la musica possa essere un’ottima alleata della scienza soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo affrontando. Penso che con questo progetto riusciremo a comunicare a una fascia significativa della popolazione in modo corretto alcuni concetti di base legati al tema più importante del momento, quello dei vaccini. Per questo ho creato un comitato interdisciplinare con tutte le competenze necessarie per supportare scientificamente Lorenzo”. Il filosofo Armando Massarenti che con il suo libro “La pandemia dei Dati. Ecco il vaccino”, ha ispirato Baglioni, promuove il musical come strumento altrettanto efficace a raggiungere lo scopo di “contrastare il rumore della pandemia dei darti con una informazione mirata e puntuale” Oltre che attraverso i canali social delle istituzioni, la variante inglese del progetto verrà veicolata in Europa grazie al Periscope, una ricerca finanziata dalla comunità europea su un bando H2020 dedicata a studiare le conseguenze socio-economiche oltre che sanitarie del Covid-19. VIDEO IN INGLESE “This is the age of the virus” https://drive.google.com/file/d/1 kWsh6XSHWhG96Qce8G909jvf3ItMB4g9/view?usp=sharing VIDEO VERSIONE ITALIANA “Il vaccino e l’immunità di gregge spiegati con un musical” https://www.youtube.com/watch?v=JvNsllGq9MM
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Fibromialgia. La diagnosi, i trattamenti e le cure
Le terme possono curare o alleviare i dolori Fangoterapia, bagni all’ozono e bagni in piscina, oltre a riposo e relax, possono essere una efficace risposta alla sindrome, ancora poco conosciuta: sono i risultati del convegno che si è svolto a Montegrotto
Il dottor Livio Pezzato: “Necessari soggiorni lunghi di almeno due o tre settimane”
L
e terme possono essere una cura o alleviare i dolori nel trattamento della Fibromialgia? E’ questo il tema conduttore della tavola rotonda che si è svolta lo scorso 12 maggio online, organizzata dal sindaco di Montegrotto terme Riccardo Mortandello e che ha visto la partecipazione di specialisti e rappresentanti di varie associazioni attive sul territorio padovano, ma anche nazionale, per riflettere su questa patologia. Nel giorno in cui l’Italia si è tinta di viola, nella giornata mondiale della Fibromialgia, con l’intento proprio di sensibilizzare l’opinione pubblica su di una patologia per molti versi ancora sconosciuta e su cui, tra indifferenza e ignoranza, continuano a circolare informazioni poco chiare e talvolta anche infondate, nel corso del convegno sono stati presi in considerazione diversi aspetti della malattia e le varie risposte in termini di cure. “Abbiamo visto che di Fibromialgia se ne parla molto, forse troppo ma non in modo completo, né sempre corretto. L’obiettivo di questa campagna di sensibilizzazione nazionale è proprio quello di dare le giuste informazioni. Le varie associazioni hanno dato vita ad un’iniziativa univoca, per parlare con una stessa voce. Abbiamo chiesto aiuto ai sindaci che hanno risposto con grande partecipazione. Spesso i malati di fibromialgia sono definiti malati invisibili: questa sindrome esiste veramente e va riconosciuta anche sul piano dei diritti” ha sottolineato nel corso del dibattito Antonella Moretto, presidente Afi Odv, che ha insistito anche sulla necessità che le varie associazioni del territorio procedano in sincronia per raggiungere in modo questo obiettivo. Elena Gianello, referente Malati Aisf Odv Padova, ha invece concentrato l’attenzione su ciò che il territorio può offrire ai malati di Fibromialgia, in termini di risorse, di informazioni e di assistenza. “La nostra missione è di essere vicini ai pazienti – ha detto – e di renderli consapevoli di quanto il territorio possa offrire. Sebbene non sia ancora stata trovata una cura per la Fibromialgia, e sebbene sia difficile anche diagnosticarla, è importante far sì che professionalità diverse mettano in comune le loro esperienze per dare unità alle azioni di intervento che possano migliorare le condizioni del malato”. Marta Bresciani, del gruppo Operatori volontari Aisf Odv Padova, ha quindi accennato ad una
prima risposta in merito alla domanda posta dal convegno di Montegrotto. “Fra le risorse, - ha sottolineato - le terme rappresentano una opportunità per i benefici comprovati nel trattamento della fibromialgia. I fanghi, i bagni all’ozono e i bagni nelle piscine termali producono significativi effetti positivi a livello fisico ma anche psicologico: sulla contrazione muscolare, sulle parestesie, sulla qualità del sonno, sul recupero di una distensione generale”. Un benessere psicofisico che consente anche di convivere in modo più accettabile con la Fibromialgia. “Il problema – ha spiegato Maurizio Massetti, responsabile scientifico Afi Odv – è che non ci sono linee guida uniche delle società scientifiche del mondo. Prima di procedere ad una diagnosi di Fibromialgia si passa per tante ipotesi: dallo stress, all’esaurimento nervoso, confondendo questi disturbi come cause e non conseguenze, quali esse sono, del problema. La Fibromialgia è stata curata come una forma di reumatismo, poi ci si è resi conto che coinvolgeva il sistema nervoso centrale. Il cervello ha un malfunzionamento arrivando ad attivare dei recettori ipersensibili. Questo approccio ha comportato la necessità di rivedere decenni di ipotesi sulle possibili cure”. Per mitigare gli effetti della disfunzione dei neurotrasmettitori si lavora prima sui cambiamenti dei fattori ambientali e psicologici e quindi si procede con le cure farmacologiche che, tuttavia, non danno la garanzia di gestire la malattia al 100%. Nutrizione e rimedi naturali sembrano tuttavia produrre risultati incoraggianti. Lo sostiene Michela Duregon, referente medico Aisf Odv Padova, almeno sulle infiammazioni croniche di basso grado, che sono insidiose perché silenti. “Moduliamo - ha spiegato – un paniere di interventi, e fra questi anche le cure termali, che ci consentono di evitare o perlomeno contenere patologie croniche degenerative”. Non è semplice gestire questo tipo di malattia anche dal punto di vista psicologico, ed è per questo motivo che il Comune di Montegrotto ha messo a disposizione un servizio di supporto, che l’assessore al Sociale Elisabetta Roetta ha illustrato come sostegno alle ricadute emotive e psicologiche della malattia.
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dare una risposta conclusiva alla domanda che ha ispirato il convegno, “le terme possono essere una cura o alleviare i dolori?”, è stato il medico termalista, Livio Pezzato. Ed è una risposta affermativa. “I trattamenti termali (fangoterapia personalizzata, bagno all’ozono e bagni nelle piscine termali) danno risultati ottimali” sostiene lo specialista. “Il meccanismo d’azione del fango è duplice – spiega ancora – in primo luogo per la stimolazione calorica alla produzione di Cortisolo endogeno ed endorfine che riducono le infiammazioni croniche subdole, a patto però che la terapia del fango sia personalizzata nella temperatura, nella durata e nella quantità di corpo coperta dal fango stesso”. “Vi è poi – prosegue - l’effetto terapeutico e antinfiammatorio delle sostanze contenute nei fanghi, efficaci come rimedio naturale”. A questo tipo di terapia vanno ad aggiungersi i benefici effetti dei bagni all’ozono, efficaci per la loro proprietà di riattivare la circolazione e i bagni nelle piscine termali, ottimali invece per la mobilitazione di muscoli ed articolazioni. A tutto questo si deve aggiungere il valore del riposo, la distrazione, il cambiamento ambientale e di relazioni, tutti “ingredienti” fondamentali a ridurre lo stress. “Le terme quindi – ha concluso il dottor Pezzato - sono un punto di approdo per i malati di Fibromialgia ma i medici di medicina generale non sempre le prescrivono. Oggi, che è più facile individuare questa malattia, sono di fatto pochissime le persone che si sottopongono a cure termali con diagnosi di Fibromialgia”. “Le cure termali tuttavia non possono limitarsi ad un fine settimana ma presuppongono soggiorni di lunga durata, di due o tre settimane, come accadeva un tempo e su questo bisogna sensibilizzare anche gli imprenditori termali, affinché cambino mentalità e approccio relativamente al concetto di vacanza rilassante e curativa”.
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Trapianto di organi. I vari gruppi di ricerca di Padova fanno squadra
Lifelab: ecco il progetto veneto per rigenerare tessuti e organi L’obiettivo è di utilizzare in un unico contesto le risorse disponibili, gli spazi di ricerca e le tecnologie e condividere i risultati in un laboratorio per la creazione di tessuti e organi da utilizzare quali sostituti di quelli ammalati
CORIS: Il Consorzio per la Ricerca Sanitaria è un’eccellenza internazionale
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l Consorzio per la Ricerca Sanitaria - CORIS è una realtà senza scopo di lucro promossa e supportata dalla Regione Veneto che si propone di promuovere, incrementare e sostenere la ricerca scientifica in senso lato, sia essa di base, traslazionale o clinica, in ambito sanitario e sociosanitario. Ne fanno parte, in qualità di Enti Consorziati, l’ULSS 1 Dolomiti, l’ULSS 2 Marca Trevigiana, l’ULSS 3 Serenissima, l’ULSS 4 Veneto Orientale, l’ULSS 5 Polesana, l’ULSS 8 Berica, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, l’Istituto Oncologico Veneto, l’Università degli Studi di Padova, la Provincia Autonoma di Trento, l’Azienda Sanitaria Unica di Bolzano e gli IRCCS San Camillo e Sacro Cuore Don Calabria. Il Coris sostiene la ricerca sanitaria mettendo a disposizione dei propri consorziati e dei ricercatori un’ampia gamma di servizi, quali il supporto nella ricerca di fondi e per la stesura di progetti regionali, nazionali e internazionali; la gestione amministrativa e finanziaria dei progetti di ricerca, inclusa la selezione del personale necessario e l’acquisto delle strumentazioni e materie prime necessarie; il coordinamento di progetti o tavoli tecnici su specifiche tematiche. Molto importante è anche l’offerta di corsi di formazione finanziati per i ricercatori, così come la messa a disposizione di risorse condivise tra i consorziati come l’accesso a banche dati e a pubblicazioni scientifiche. Enrico Beda
ebbene la pandemia abbia condizionato l’organizzazione sanitaria di tutto il mondo, l’attività trapiantistica in Veneto non si è mai interrotta, anzi, è addirittura cresciuta nel corso del 2020: nella nostra regione gli organi trapiantati sono stati 496, contro 488 del 2019. I dati sono stati elaborati dal Coordinamento Regionale per i Trapianti del Veneto, che fornisce anche maggiori dettagli: i trapianti di rene sono stati 282 (contro 267 dell’anno precedente), quelli di cuore 49 (41 nel 2019), 132 quelli di fegato (141), 12 quelli di pancreas (7) e 21 quelli di polmone (32). Nonostante questo impegno, i pazienti in attesa di trapianto in Veneto a fine 2020 erano 1.208, un dato in miglioramento rispetto ai 1.243 in lista a fine 2019, ma che evidenzia l’annosa questione dell’insufficienza di organi. “Ogni trapianto riuscito è una vita salvata – afferma l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin – dietro alla quale si muovono in perfetto sincrono centinaia di persone, dalla famiglia che decide la donazione, al volontariato che la promuove, alle decine e decine di chirurghi, medici e infermieri che operano in totale multidisciplinarietà. Ma le vite si salvano anche con la ricerca ed è per questo che è nato il progetto di ricerca LifeLab”. Coordinato dal Coris, il Consorzio per la Ricerca Sanitaria della Regione Veneto, LifeLab comprende 21 progetti attivi in parallelo sulla rigenerazione dei più diversi tessuti e organi: dal cuore ai polmoni, dall’esofago all’udito, dai condotti urinari ai reni, dalla cute al fegato. Partito nel 2018, il programma vede impegnati complessivamente oltre 60 ricercatori dell’Azienda Ospedaliera e dell’Università di Padova. Gli obiettivi sono ambiziosi: a seconda degli ambiti di applicazione, si studia da una parte come “ringiovanire” e ricondizionare gli organi umani, al fine di rendere idonei al trapianto organi che oggi vengono ritenuti non utilizzabili, dall’altra l’applicazione di metodiche innovative per la creazione di organi artificiali con maggiore biocompatibilità rispetto alle attuali soluzioni. In questi primi anni di attività sono già stati raggiunti importanti risultati, come sottolinea il prof. Gino Gerosa, coordinatore scientifico del programma LifeLab, nonché Ordinario di Cardiochirurgia e Direttore del Centro di Cardiochirurgia V. Gallucci dell’A-
zienda Ospedaliera di Padova: “Lifelab nasce da un’intuizione: raccogliere i diversi gruppi di ricerca che a Padova si occupano di medicina rigenerativa in un unico contesto in modo da ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili quali gli spazi di ricerca e le tecnologie, condividere tra i diversi gruppi di ricerca i risultati ottenuti e creare un laboratorio per la creazione di tessuti ed organi da utilizzare quali sostituti di quelli ammalati. Tutto ciò è oggi realtà ed è in coerente visione con lo sviluppo della ricerca traslazionale, ovvero portare il prodotto della ricerca dal laboratorio al letto del paziente”. Per il futuro, le prospettive appaiono particolarmente significative: “Non possiamo fermarci ora quando tanti dei progetti avviati sono vicinissimi al raggiungimento dei risultati attesi - sottolinea il prof. Gerosa - Pensiamo solamente alla capacità di rigenerare gli organi prima del trapianto o all’impiego delle stampanti 3D con l’utilizzo di inchiostri biologici per la creazione di tessuti. Il know-how prodotto ad oggi nei laboratori di LifeLab dai diversi specialisti è un valore aggiunto irrinunciabile a disposizione di tutto il sistema sanitario regionale”. Enrico Beda
I ricercatori di Lifelab
SUPERBONUS 110%. VERSO L’ULTERIORE PROROGA FINO AL 2023 Arrivano le prime modifiche alla disciplina del Superbonus Il D.L. n. 59/2021 stabilisce che per gli interventi effettuati dagli IACP, e soggetti assimilati, la detrazione nella misura del 110% spetti per le spese sostenute fino al 30 giugno 2023, prorogando di sei mesi la precedente scadenza fissata al 31 dicembre 2022. Viene, inoltre, separata la posizione delle persone fisiche da quella dei condomini eliminando, solo per questi ultimi, la regola del 60%, con la conseguenza che saranno agevolate le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 senza prevedere che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo. Inoltre entro fine maggio è atteso il decreto Semplificazioni, che porterà gli snellimenti burocratici in materia di appalti, valutazioni ambientali, PA e Superbonus, con le diverse richieste avanzate dal Ministero della Transizione Ecologica e della Pubblica Amministrazione, anche e soprattutto nell’ottica di una più efficace attuazione dei progetti e delle riforme imminenti previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in seno al Recovery Plan italiano.
MA VEDIAMO NEL DETTAGLIO
Il comma 3-bis del DL59 prevede che per gli interventi effettuati dai soggetti di cui al comma 9, lettera c) e cioè: • istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati • nonche’ gli enti aventi le stesse finalita’ sociali dei predetti istituti,
• istituiti nella forma di societa’ che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing” per interventi realizzati su immobili, di loro proprieta’ ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica, le disposizioni riguardanti la detrazione fiscale si applicano anche alle spese, documentate e rimaste a carico degli IACP, sostenute dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023. Sostanzialmente si è ottenuta una proroga di 6 mesi rispetto alla normativa precedente, che consentiva la proroga al 30 giugno 2023 solo nel caso di uno stato di avanzamento lavori del 60% (ora invece il termine è prorogato senza condizioni). Per le spese sostenute dal 1° luglio 2022 la detrazione è ripartita in quattro quote annuali di pari importo. In virtu’ delle modifiche apportate dal DL59/2021 al comma 8-bis dell’art 119 del DL34/2020 si hanno le seguenti nuove scadenze: • Per gli interventi effettuati dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, per i quali alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Il nuovo comma specifica soltanto che la norma si applica alle persone fisiche per le quali restano invariati i requisiti che prima si
applicavano anche ai condomini. • Per gli interventi effettuati dai condomini , la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Con il nuovo periodo viene aggiunta una ulteriore specificazione per i condomini ai quali la detrazione spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 senza il riferimento allo stato avanzamento lavori del 60%. • L’ultimo periodo del comma 8 bis prevede che per gli interventi effettuati dai soggetti di cui al comma 9, lettera c), ossia gli IACP e altri istituti come sopra indicati, per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Ossia per gli IACP spetta una proroga al 31 dicembre 2023 rispetto alla precedente norma che fissava la data al 30 giugno 2023.
GUIDA AL SUPERBONUS
I BONUS PREVISTI PER LE FAMIGLIE DAL DECRETO SOSTEGNI BIS Dopo rinvii e ritardi, è arrivata l’approvazione del testo definitivo del decreto Sostegni da 40 miliardi, che entra in vigore da fine maggio. Dopo rinvii e ritardi, è arrivata l’approvazione del testo definitivo del decreto Sostegni da 40 miliardi, che entra in vigore da fine maggio. Il nuovo provvedimento legislativo introdurrà ulteriori agevolazioni e nuove misure per favorire la ripresa economica del Paese. Vediamo ora i Bonus e gli incentivi per le famiglie e per i cittadini, previsti nel decreto approvato in Parlamento, del quale si attende l’uscita in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore. BONUS SPESA, AFFITTI E BOLLETTE Sono stanziati 500 milioni di euro per l’anno 2021 a favore dei Comuni, da utilizzare per l’attivazione di iniziative di solidarietà alimentare, tramite l’erogazione di buoni spesa e per concedere contributi a sostegno del pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche a favore delle famiglie in difficoltà. BONUS PRIMA CASA prima casa. L’accesso prioritario al fondo di garanzia sui mutui per l’acquisto della prima casa è esteso ai giovani fino a 36 anni di età per gli atti stipulati fino al il 31 dicembre 2022. Inoltre il fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui (Fondo Gasparrini) è prorogato fino al 31 dicembre 2021. I giovani under 36 sono esonerati anche dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, e hanno diritto a pagare la metà delle spese notarili, per gli atti stipulati fino al il 31 dicembre 2022, ad eccezione che per l’acquisto di abitazioni di lusso. BONUS VACANZE Cambia la data di scadenza del bonus vacanze 2021: ora la validità del voucher è stata allungata fino a giugno 2022, dunque di due anni. Questa è la proroga stabilita dall’emendamento al decreto Sostegni presentata dal Ministro del Turismo Garavaglia e approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. consiste in un contributo fino a
un massimo 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. A partire dall’approvazione dell’emendamento, è stato prorogato fino al 30 giugno 2022 il termine ultimo per fruire del Bonus vacanze. L’agevolazione è rivolta a
tutti nuclei familiari che presentano un ISEE fino a 40 mila euro. Tuttavia è necessario precisare che la proroga non riguarda l’invio di nuove domande e quindi l’apertura di una nuova finestra temporale di invio delle istanze. Nel Decreto Rilancio figura infatti come data di scadenza per
procedere con la richiesta il 30 dicembre 2020, termine che ad oggi non ha subito alcuna modifica o proroga. BONUS MAMMA DOMANI Pensato per chi diventa genitore nel 2021, è possibile ottenere un bonus dal valore di 800 euro. Per poter beneficiare di tale misura bisogna fare apposta richiesta entro un anno dalla nascita o dalla data di adozione del bambino. BONUS BEBÉ Si presenta come una misura destinata a tutte le famiglie con un bambino di età inferiore ad un anno. Se non si presenta la dichiarazione ISEE, è possibile ottenere un importo minimo di 80 euro al mese, ovvero 960 euro all’anno. In presenza di ISEE particolarmente bassi, invece, conviene presentare tale attestazione, in modo tale da ottenere un importo più alto. BONUS ASILO NIDO Come facilmente intuibile dal nome, per poter beneficiare di tale sussidio è necessario che nel nucleo famigliare ci sia un bambino che abbia un’età inferiore ai tre anni e che la famiglia richiedente effettui delle spese per usufruire del servizio di asilo nido. L’importo di tale misura ammonta a 1.500 euro. Così come già detto con il bonus bebè, anche in questo caso è possibile beneficiare della misura senza dover presentare l’ISEE. In caso di valori particolarmente bassi, invece, conviene presentare tale dichiarazione, in modo tale da ottenere delle cifre maggiori.
MAGGIO 2021
on-line:
LASCIAMOLI ANNUSARE! Per i cani l’olfatto è uno dei primi sensi a svilupparsi, fin dai primi giorni di vita
È
evidente e noto a tutti noi quanto sia importante l’olfatto per i nostri cani. Se pensiamo in astratto ad un cane, di qualunque razza, lo immaginiamo ad annusare, prima ancora che a correre. L’olfatto canino è addirittura il primo dei sensi che i cuccioli sviluppano, prima ancora della vista e del gusto. Sentono l’odore della mamma e soprattutto del latte nelle sue mammelle. In molti lo definiscono un istinto, ma l’odorato nei cani è vera e propria genetica. A differenza da noi umani infatti, i cani hanno una zona specifica nel naso che ospita fino 300 milioni di recettori olfattivi, che consentono di immagazzinare gli odori trasportati dall’aria prima che arrivino ai polmoni, trasformandoli in percezione sensoriale talmente precisa da non avere eguali nel mondo animale. Nel cane, cosi come in altri animali, è presente anche l’organo vomero nasale, detto anche organo di Jacobson, che permette di “sentire” alcune sostanze chimiche, i feromoni, che l’essere umano non può percepire. I feromoni vengono emessi da alcune ghiandole presenti su tutti gli organismi viventi e trasmettono ai nostri amici a quattro zampe ad esempio il segnale di pericolo, oppure la disponibilità per l’accoppiamento sessuale. Tutte queste specificità genetiche
portano dunque il nostro cucciolo ad avere proprio l’olfatto come fondamento per la propria serenità. Ma l’olfatto è anche il primo in assoluto dei suoi sensi, seguito dall’udito, dalla vista, dal tatto e dal gusto. Per noi uomini invece – e questa è la macroscopica differenza – la percezione più importante è data dalla vista, poi dall’udito e dal gusto e solo al quarto posto dei nostri sensi troviamo l’olfatto, seguito dal tatto. Tutto ciò ci porta a capire quanto sia importante permettere al nostro cane di informarsi sull’ambiente in cui vive attraverso l’olfatto, sempre. Impedirgli di annusare durante
le passeggiate ad esempio, per la nostra fretta, equivale a camminare con una benda sugli occhi per noi, il che provoca smarrimento, incertezza e paura se non si è preparati a farlo. Per non parlare poi dell’importanza del “confine odoroso” per i nostri cuccioli, durante le passeggiate o le loro scorribande. Attraverso l’urina infatti ciascun cane traccia il proprio confine, come mettesse il proprio cartello di “proprietà privata”: da qui nasce la necessità per ciascuno di loro di marcare il proprio territorio e di riconoscere, attraverso l’olfatto, i confini.
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Pet
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“CHIAMAMI CON IL MIO NOME” ANCHE L’IDENTITÀ VA ADDESTRATA
P
er noi uomini il nome è la nostra caratteristica distintiva, compone la nostra identità in modo unico. Per gli animali domestici invece il nome è un suono, che può essere come tutti gli altri se non insegniamo al nostro cane o al nostro gatto ad identificarlo come identificativo. I cani e i gatti in questo sono davvero molto simili tra loro, perché per entrambi il nome che assegniamo loro altro non è che un suono. Ma il nostro animale deve arrivare a capire che quando sente quel suono, qualcosa che lo riguarda sta per accadere, che quel suono lo identifica e nel quale deve imparare ad identificarsi.
Ecco 3 modi per insegnare il proprio nome al nostro cucciolo 1 – Sembrerà un trucchetto, ma in realtà è alla base dell’addestramento. Il cane ed il gatto devono associare il suono del proprio nome a qualcosa di piacevole, per ottenere riscontro positivo e dunque perché si identifichino in esso. Un bocconcino, una carezza, l’inizio di un gioco faranno in modo che quel suono diventi per lui importante e non un suono qualunque. 2 – E’ molto importante anche il tono di voce che usiamo per pronunciare il nome del nostro animale, che sia cucciolo o già grande. Un tono neutro lo aiuterà a distinguere sempre e al meglio quel suono rispetto ad altri. Meglio ancora se il tono è neutro e anche allegro. Mai quindi urlare il nome, soprattutto durante un rimprovero. Il nome urlato innanzitutto non verrà subito associato e inoltre si porterà dietro il rischio che lo intenda come qualcosa di spiacevole e che quindi non risponda. 3 - Il nostro compito è quello di aiutare il nostro animale ad associare il suono al proprio nome, per attirare la sua attenzione e distoglierlo da quello che stava facendo. Ripetere il suo nome tante e troppe volte porta ad ottenere l’effetto esattamente contrario, il nostro cane o il nostro gatto inizieranno ad ignorare quel suono ripetuto inutilmente.
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Libri
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Novità letteraria Romanzo d’esordio di Germana Urbani, padovana, giornalista e docente, già direttore de “La Piazza”
“Chi se non noi”: amore e illusione tra cielo e acqua
La testimonianza dell’autrice
“Il Delta nel cuore, che emozione raccontarlo”
Il libro scava nei sentimenti e si immerge nelle pieghe più intime della mente, sullo sfondo il paesaggio del Delta del Po
A
nziché un orologio come ai suoi fratelli, per la prima comunione il nonno regala a Maria una Polaroid: è affascinata dallo spazio intorno a lei e sogna di diventare architetto da grande, di andare a vivere in città e indossare “scarpe violette magari tutti i giorni per andare in giro, a godersi la bellezza, profumando di buono”. E, anche se suo padre le ha detto che “i sogni non si realizzano mai”, Maria ce la fa: si laurea, va ad abitare a Ferrara, lavora a Bologna nello studio di un importante architetto, frequenta i convegni di bioarchitettura e le mostre dei fotografi che tanto ama, insomma ha la vita che ha sempre desiderato. Eppure, ogni venerdì torna nel Delta del Po, quel mondo paludoso che avrebbe preferito dimenticare se Luca, l’uomo che ama con un’intensità febbrile, non fosse stato così legato a quella terra. Lui è criptico, ambiguo, manipolatore, alterna sprezzo a dolcezza. E, quando la lascia, è come se un’onda di piena si rovesciasse sotto quegli “immensi cieli color cicoria”. Germana Urbani, nata e cresciuta a Urbana, in provincia di Padova, è un’insegnante e ha lavorato come giornalista per numerose testate venete, in particolare “La Piazza”, di cui è stata a lungo direttore. Prima di dedicarsi alla narrativa lunga, ha pubblicato numerosi racconti in svariate riviste letterarie. Chi se non noi è il suo primo romanzo che, per dirla con l’autrice, “è rimasto molti anni nel cassetto”. Nel suo romanzo d’esordio, la scrittrice ha voluto immergersi – proprio come un palombaro si inabissa per portare alla luce preziosi reperti – senza remora “nelle pieghe più intime della mente di una donna” e nelle falsità e dolorose contraddizioni che portano allo svilimento dei rapporti umani e alla sofferente rottura. Germana Urbani con il suo tocco che evidenzia una rara e preziosa sensibilità “scova il nodo che può legare l’amore più ingenuo e il dolore più accecante, sfuma i confini opachi tra passione e follia”. Un’altra componente che l’autrice non trascura è la dimensione storica che si intreccia indissolubilmente con la narrazione, presentando un Polesine ancora logorato nel territorio e nelle storie familiari dal ricordo della grande alluvione del ’51. Chi se non
noi si presenta così al lettore: come un vortice in grado di trascinarti e costringerti a confrontarti con “le pulsioni più oscure” della propria mente. Samuele Contiero
Quando ho dovuto decidere dove ambientare la storia che volevo raccontare ho pensato quasi subito al Delta del Po polesano, un luogo bellissimo che ho imparato a conoscere proprio lavorando al giornale La Piazza. Iniziai dal Polesine, infatti, e fu amore a prima vista per questa terra e la sua gente: fui assunta al giornale come redattrice delle edizioni rodigine, curavo Rovigo, Adria, Delta e Basso Polesine, con Badia, Lendinara e Occhiobello. Conoscevo poco le zone e, nei primi tempi, andai diverse volte a intervistare amministratori, commercianti e ad incontrare i collaboratori. Scattavo molte foto, perché si tratta zone bellissime del nostro Veneto, anche se poco celebrate nei romanzi degli scrittori veneti. Grande cantore ne fu sicuramente Gianantonio Cibotto, le cui opere andrebbero sostenute di più sia nelle scuole che negli ambienti letterari. Il Delta, in particolare modo, mi colpì subito per il suo essere una terra lontana, di confine, affascinante per un forestiero come me eppure respingente per i giovani che andavano a studiare fuori con la speranza di non tornare. Forse perché piena di contraddizioni che, come giornalisti, abbiamo cercato di raccontare dando spazio a tutte le voci in campo: amministratori, ambientalisti, imprenditori, persino a Enel quando ancora il dibattito era aperto sul futuro della centrale. Certo è che gli anni in cui ho lavorato a la Piazza e scritto di questi posti, sono stati fondamentali per la scrittura di questo mio romanzo d’esordio. E mi piace ricordarlo, vado fiera del lavoro fatto, e spero che chi leggerà il romanzo senta forte l’impulso a partire per il nostro Delta del Po. Germana Urbani