La Piazza del Delta mag2022

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MAGGIO 2022

Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.89

del Delta

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Mantovan contro Veronese: partita aperta a Porto Viro Il sindaco uscente sfida alle urne il suo ex assessore. Al voto il 12 giugno anche Taglio servizi all’interno di Po, dove lo scontro è tra due Marangoni: Davide vs Layla

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PORTO VIRO

Turismo inclusivo: conquistata la Bandiera Lilla PORTO TOLLE

110mila euro per riqualificare il parco di Donzella ROSOLINA

“Ricco calendario di appuntamenti estivi” ARIANO NEL POLESINE

Arriva la rassegna “Un PO d’Organi” TURISMO

Porto Tolle e Rosolina ancora Bandiera blu

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li ambulatori e le corsie si svuotano: mancano medici di base, negli ospedali le carenze di organico sono sempre più evidenti. I numeri che girano sono preoccupanti e restituiscono le dimensioni di un fenomeno che parte da lontano che ora, nel Veneto delle eccellenze sanitarie, si concretizza con ampi vuoti, sia sul fronte della medicina territoriale che di quella ospedaliera. Il tutto ovviamente a scapito dei Co nta pazienti, soprattutto dei più fragili.

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Facciamo il punto

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Turismo inclusivo: Porto Viro diventa Bandiera Lilla

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l Comune di Porto Viro ha recentemente ottenuto il prestigioso riconoscimento della ‘Bandiera Lilla’, che a livello nazionale viene assegnato ai comuni particolarmente virtuosi in ambito di turismo inclusivo e accessibile alle persone con disabilità. “Abbiamo avuto l’opportunità di aderire con una delibera di giunta all’iniziativa ‘R.A.RE. - Registro Rampe Raccordate’ -ha spiegato l’assessore alle politiche della disabilità Marialaura Tessarin -che ha per obiettivo la corretta realizzazione dei raccordi di rampe e scivoli esistenti con il manto stradale al fine di migliorare le condizioni di mobilità dei cittadini con particolare attenzione verso la mobilità delle persone in carrozzina, mamme con passeggino, anziani”. Tra i vantaggi, una stretta collaborazione e consulenza gratuita da parte di esperti per migliorare l’accessibilità delle strutture e delle strade portoviresi, la creazione di una pagina dedicata al comune sul sito www.bandieralilla.it e l’inserimento in un canale privilegiato ed efficiente per 80 milioni di turisti disabili. “Abbiamo aderito al progetto con un’autovalutazione preliminare per la verifica dei requisiti, per poi proseguire con l’adesione formale mediante la stipula di una convenzione e la compilazione del questionario on line; infine abbiamo ospitato a Porto Viro gli esperti valutatori di Bandiera Lilla per l’analisi territoriale che si è conclusa con esito più che positivo” ha concluso l’assessore.

Ottimi i risultati conseguiti nell’ambito dell’accessibilità

Medico delle mie brame Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

I numeri, dicevamo. Partiamo dai medici di famiglia. Attualmente le sedi vacanti in Veneto sono circa 570. Ma nel giro di tre anni, stando alle proiezioni dei pensionamenti, mancheranno all’appello altri 800 medici. Lo sappiamo bene noi che seguiamo e raccontiamo le vicende dei territorio, che ci occupiamo delle province. Sono sempre più numerosi i piccoli Comuni che ormai si trovano a fare i conti con la mancanza di quello che un tempo si chiamava medico di famiglia e che era un’istituzione irrinunciabile. Oggi invece sono sempre più numerosi gli assistiti che devono spostarsi, anche di parecchi chilometri e con non pochi disagi, per raggiungere l’ambulatorio del medico di base. E’ un problema soprattutto per gli anziani soli, per le persone fragili, per chi non può contare su una rete di protezione familiare. Stiamo parlando di migliaia di persone per le quali l’accesso alla medicina territoriale, la prima linea fra il sistema sanitario e il paziente, sarà sempre più difficile e problematico. Ora si sta correndo ai ripari con la scuola di Sanità pubblica della Regione, che entro il 2025 preparerà 713 medici di base. Ma intano c’è da gestire un presente sempre più incerto e ricco di disagi, al quale si farà fronte con l’innalzamento del numero degli assistititi assegnati ai medici in formazione. I dettagli sono oggetto di un impegnativo confronto in seconda commissione regionale, anche con i rappresentanti sindacali. Anche per far fronte alla carenza di medici negli ospedali, dove mancano più di 1.100 professionisti, la strategia è quella di ingrossare le fila degli specializzandi, soprattutto nei pronto soccorso, direttamente in prima linea. Già con la pandemia abbiamo assistito all’incremento del ricorso agli specializzandi per far fronte all’emergenza. D’altra parte, però, questi giovani medici non possono essere mandati allo sbaraglio, dovranno essere adeguatamente seguiti e messi nelle condizioni di poter lavorare con tutte le necessarie tutele, sia per i pazienti che per sé stessi. Una soluzione va trovata, ma bisogna fare attenzione alle scorciatoie.

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Carta, Web, Audio: dentro il territorio nel cuore della gente

Fabio Pregnolato

di Delta

è un marchio proprietà di

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Tolle per un numero complessivo di 11.747 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 13 maggio 2022


Porto Viro

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Elezioni/1. Il sindaco uscente, alla ricerca di riconferma, presenta il proprio piano di azione

Veronese: “Realismo e competenza, parole che mi accompagnano sempre” R

ealismo e competenza sembrano essere le due parole chiave della campagna elettorale di Maura Veronese, il sindaco uscente alla ricerca della riconferma. Due parole, come sottolineato dall’interessata “che in questi anni, segnati così drammaticamente da ciò che è capitato, ci hanno sempre accompagnato”. La Veronese, classe 1975, di professione avvocato e titolare di uno studio legale, è stata più volte assessore alla cultura ed è ‘nipote d’arte’ in quanto il nonno Remo Veronese fu sindaco di Contarina nel 1966/67 e dal 1976 al 1982. “Un anno fa avevo sottovalutato la campagna – ha ammesso all’apertura del punto informativo di via Battisti presentando la sua squadra - in questi mesi sono cambiate alcune cose con un pregio: sono rimasti i migliori, amici a cui si sono aggiunte

“Il mio impegno è quello di vincere la competizione, mantenere la fiducia e non nascondere la polvere sotto il tavolo” forze adeguate, un giusto mix equamente distribuito tra otto donne ed otto uomini”. Tra questi il ‘fresco di pensione’ ex comandante di polizia locale Mario Mantovan ed il vicesindaco uscente Doriano Mancin; tra i supporter esterni invece, l’ex assessore Isi Coppola e l’ex sindaco di Porto Viro Geremia Gennari. Veronese ha anche rimarcato, riferendosi all’uscita dalla maggioranza di Valeria Mantovan, sua diretta sfidante: “Perde sempre chi se ne va, chi lascia la partita a metà e non porta i compiti al termine. Il mio impegno è quello di vincere la competizione, mantenere la fiducia e

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non nascondere la polvere sotto il tavolo, a non dire che le cose non sono state fatte. Stiamo portando a termine tante opere e progettualità in essere”. Tra i punti del suo programma riqualificazioni delle scuole, il completamento della Cittadella dello Sport e, all’interno del costo complessivo per l’intervento, circa 450.000 euro per l’efficientamento energetico e per gli impianti della piscina, di cui dopo un incontro con i gestori sembra esserci la volontà di riaprire; la messa in sicurezza del ponte diGramignara, le piste ciclabili e la rivitalizzazione del centro di Contarina, dopo la presentazione in municipio della bozza di un piano particolareggiato che coinvolge più di 70 immobili tra le vie Siviero, Zara, Battisti, Gorizia e San Pasquale: “Uno strumento indispensabile – ha scritto Veronese - per far sì che

il centro della località Contarina si risollevi dallo stato di torpore commerciale e urbanistica in cui versa da anni, un modo per allineare questa parte del territorio comunale con quello di Donada che, come forse non tutti sanno, è stata dotata

di Piano Particolareggiato nel 2004 e così ha preso l’aspetto che ha oggi: indispensabile completare questa programmazione con un secondo stralcio che arrivi a coprire tutta Contarina”.

In foto Maura Veronese

Fabio Pregnolato

Election day il 12 giugno: dove e come si vota Di sicuro il prossimo sindaco di Porto Viro sarà ancora una donna, una particolarità che ben si inserisce in una tradizione di attenzione alle pari opportunità caro al principale comune deltino. E non solo: in entrambi gli schieramenti, quello dell’uscente Maura Veronese e quello della concorrente Valeria Mantovan i candidati si presentano in pari numero per ciascun genere. Si potrebbe addirittura pensare che a Porto Viro la clausola che nel caso di due voti di preferenza, questi debbano essere di sesso opposto, potrebbe essere mandata in pensione e permettere di

scrivere sulla scheda il nome di due candidate consigliere donne. Porto Viro è tra i 970 comuni italiani chiamati alle amministrative e si voterà domenica 12 giugno, assieme ai cinque referendum sulla giustizia, in uno dei 17 seggi dislocati sul territorio comunale (ed indicati su ciascuna tessera elettorale): i seggi 1, 3, 4, 5, 6 e 17 presso la scuola media di via Cavalieri di Vittorio Veneto; 2, 12, 13 e 14 presso la scuola media di via Gramsci, 7 e 8 alla scuola elementare di via Portesin, 9, 10 e 11 presso le elementari di via Malipiera e 15 e 16 presso le elementari di via Cao Marina. (f.p.)

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Porto Viro

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Elezioni/2. La candidata sindaco per il centrodestra fa il punto dei propri obiettivi in vista del voto di giugno

Mantovan: “Ascoltare, decidere e agire sarà il mio metodo di lavoro” A

Porto Viro la contendente di Maura Veronese, in una sfida tutta al femminile, sarà Valeria Mantovan: classe 1990, è forse la più giovane candidata sindaco della cittadina dalla sua ricostituzione nel 1995; è laureata in legge e lavora nello staff di direzione presso un ente strumentale della Regione Veneto. “Sono appassionata di politica – spiega Mantovan – ho intrapreso il mio percorso nel 2013 partecipando a diverse campagne elettorali tra cui due a livello regionale ottenendo nell’ultima 3292 preferenze personali”. Esponente di spicco di Fratelli d’Italia, la giovane candidata ha incarichi nazionali all’interno del partito della Meloni: “Ho avuto l’onore – scrive ancora – di essere assessore al commercio, turismo, caccia, pesca, agricoltura e Pro Loco della nostra città e consigliere provinciale nel 2019 con il maggior numero di voti. Scendo in campo per la

In foto, la candidata sindaco Valeria Mantovan

nostra città con un’alleanza di centro destra aperta alle migliori idee ed energie per rilanciare Porto Viro. È proprio dai momenti di difficoltà che si tira fuori il meglio di sé e io sono sicura che, insieme, possiamo essere protagonisti di un nuovo tempo”. La Manto-

“Sfiducia verso il vecchio modo di far politica e molte domande rimaste senza risposta: sono convinta che abbiamo tutte le potenzialità per rimetterci in marcia” van ha infatti raccolto attorno a sé nella lista ‘Porto Viro riparte’ oltre a FI, Lega e UDC, ma non Forza Italia che sosterrà la Veronese. Con lei i fuoriusciti dalla compagine di maggioranza: i due medici Michele Capanna e Albino Fabrizio Marangon e l’assessore

esterno Diego Crivellari. Inoltre, Mantovan ha fatto da catalizzatore agli avversari della Veronese, raccogliendo in squadra le civiche ‘Porto Viro sei tu’ dell’ex sindaco Thomas Giacon – in caso di vittoria già designato vicesindaco – ‘Porto Viro pulita’ di Alessia

Tessarin e l’ex assessore Roberto Luppi. Da sempre attenta alle frazioni, al momento di andare in stampa è impegnata in un tour dei quartieri per meglio conoscerne le problematiche.“Sfiducia verso il vecchio modo di far politica e molte domande rimaste

senza nemmeno un tentativo di risposta: sono convinta che abbiamo tutte le potenzialità per rimetterci in marcia fermando il brusco calo demografico che vede la nostra città perdere in media circa 100 abitanti l’anno. Da sindaco ascoltare, decidere e agire sarà il mio metodo di lavoro”. Oltre alle forze produttive, anche tra le priorità del gruppo di Mantovan ovviamente la piscina comunale: “Aiutare anche economicamente la società che gestisce la piscina, penalizzata per la chiusura della pandemia – fa sapere Michele Capanna – ed aumentare la disponibilità dei campi di calcio cittadini recuperando lo stadio della cittadella ed eventualmente quello di Contarina utilizzando un mutuo con il Credito Sportivo”. Fabio Pregnolato

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Porto Viro

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Inaugurazioni. Un giusto riconoscimento per un grande giocatore e allenatore deltino

Inaugurata la chiesetta di San Giusto A coronare la kermesse, interventi della responsabile di Enaip Porto Viro Alessandra Sguotti, della presidente della Pro Loco di Donada Antonella Ferro e la premiazione del concorso ‘Porto Viro Cuore del Delta’

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ella due giorni dedicata a ‘Le giornate del Tartufo’, l’ormai tradizionale appuntamento primaverile cittadino, è stato tagliato il nastro della chiesetta di San Giusto, da tempo in disuso ma al centro di un progetto di riqualificazione di Piazza Caduti Triestini che va avanti dall’anno scorso.“Abbiamo restituito alla città l’oratorio dedicato a San Giusto – è intervenuta il sindaco Maura Veronese - un completamento naturale di questa piazza che fino a un anno faera soltanto un grande parcheggio, ed ora uno spazio bello e fruibile, da visitare e da vivere”. Il piccolo edificio che i cittadini triestini donarono alla città dopo l’alluvione assieme al villaggio circostante rimaneva un punto dolente nella cornice della piazza e meritevole di essere riportato alla sua bellezza originaria dopo anni in cui è sta-

to fatto oggetto di atti vandalici. “Doveroso e naturale completare la piazza – ha aggiunto ancora Veronese -oggi lo abbiamo fatto solo con una benedizione perché i lavori sono completi all’80%, mancando ancora i portali: durante il restauro abbiamo infatti scoperto come si presentava l’aspetto originario e abbiamo fatto una sorta di modifica in corso d’opera. L’intervento, di circa 115 mila euro, permette di dare dignità ad un luogo sacro e di completare una zona che per noi è centrale, perché cuore tra le due anime della nostra città, Donada e Contarina”. A coronare la kermesse, interventi della responsabile di Enaip Porto Viro Alessandra Sguotti, della presidente della Pro Loco di Donada Antonella Ferro e la premiazione del concorso ‘Porto Viro Cuore del Delta’ rivolto ai ragazzi dell’istituto

“L’intervento, di circa 115 mila euro, permette di dare dignità a un luogo sacro e di completare una zona che per noi è centrale”

comprensivo con la finalità di valorizzare il distretto del commercio portovirese con particolare riferimento alle sue peculiarità paesaggistiche, territoriali e gastronomiche.

Un momento del taglio del nastro della nuova chiesetta di San Giusto

Fabio Pregnolato

Uno stadio dedicato al grande allenatore “Tonino” Scabin Lo stadio comunale di via Piave è stato intitolato ad Antonio ‘Tonino’ Scabin, storico giocatore del Contarina ed allenatore di svariate squadre, una su tutte il Donada che da umile squadra negli anni ’90 iniziò a confrontarsi con formazioni calcistiche dalla grande tradizione fino ad approdare alla serie D. Classe 1937 e scomparso da un paio di mesi, Scabin aveva allenato tra le altre anche lo Scardovari, l’Adriese, il Legnago il Cavarzere e l’Union Clodia Sottomarina. Filippo Carlin, nella triplice veste di presidente del Panathlon International Club di Adria e Delta del Po – organizzatrice

dell’evento -, presentatore ed allenatore della partita tra ‘I ragazzi di Tonino’ (tra cui il figlio) e ‘Vecchie glorie del Delta del Po’ ha ricordato: “Ho avuto modo di apprezzare Tonino quando non parlava di tattiche ma di persone; ci scontravamo infatti con squadre fatte di professionisti, diversamente da noi occupati con famiglie, fidanzate ed una vita completa fuori dallo sport. Da loro Scabin doveva tirar fuori il meglio e stasera li rivedremo giocare. Sempre presente anche al Panathlon, figura importante e dal carattere schivo che però andava naturalmente al centro del palcoscenico,

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persona arguta con domande pungenti e mai banali”.Il sindaco Maura Veronese, nello scoprire una targa con la moglie e la figlia di Scabin ha aggiunto:“L’ho conosciuto come storico dipendente comunale, un uomo fortunato perché ha vissuto di una sua passione, affrontando la vita con eleganza naturale e onestà intellettuale. Il suo nome, proposto dal Panathlon, era all’altezza delle aspettative”. Un giusto riconoscimento per uno stadio bomboniera, un impianto favoloso che con un atto formale dell’amministrazione permetterà il cambio di nome anche da parte della Federazione. (f.p.)

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Porto Tolle

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Lavori pubblici. Un progetto studiato per abbattere completamente le barriere architettoniche

110mila euro per riqualificare l’area verde di Donzella C

osterà 110mila euro riqualificare il parco di piazza Primo Maggio di Donzella. L’opera pubblica sarà finanziata per 60mila euro dalla fondazione Cariparo, attraverso il bando “Spazi verdi” e il resto realizzato con fondi comunali. A presentare il progetto di fattibilità tecnica, che nelle prossime settimane sarà convertito in progetto definitivo/esecutivo, Marco Bonvento, responsabile di As2 e l’architetto paesaggista Chiara Caberletti. “Abbiamo inserito una serie di essenze vegetali sia arborate per creare zone di ombra, che di separazione – ha spiegato l’architetto Caberletti -. I giochi saranno posizionati in un’area più contornata, mentre le pan-

la gara d’appalto la clausola che chi lo realizzerà dovrà gestirlo per i primi 3 anni: dallo sfalcio dell’erba alla sostituzione delle piante ammalorate”. L’incontro è proseguito con la raccolta delle osservazioni e proposte dei presenti in sala, da parte dei professionisti che saranno essere inserite nel progetto definitivo. Guendalina Ferro

L’opera pubblica sarà finanziata per 60mila euro dalla fondazione Cariparo e il resto realizzato con fondi comunali che sono state inserite nell’aureola centrale sostituite in giro da dei piccoli cubi che possono essere vissuti come punti di appoggio. Abbiamo optato per pavimentazioni in calcestre e grigliato inerbito nelle zone di attrezzatura gioco. Sviluppando infine delle fasce colorate tramite diversi tipi di fioriture che si ispirano ai 4 elementi: acqua, aria, fuoco e terra che spiccano in questa terra”. “Non si tratta di un semplice abbellimento, ma vuole essere la riqualificazione di un luogo frequentato da tante famiglie – ha spiegato la vice Sindaca Silvana Mantovani -. Con questo intervento ci saranno delle evidenti migliorie”. Nel rispetto del Peba, che è stato approvato dal Consiglio Comunale poco tempo fa, il ridisegno è stato studiato per abbattere completamente le barriere architettoniche prevedendo altresì l’inserimento di un gioco inclusivo che permetta ai bimbi di stare insieme evitando aree dedicate che creano comunque delle distinzioni. “Una novità del progetto riguarda la gestione del parco - ha puntualizzato Bonvento -. Sarà infatti inserita nel-

“Stiamo lavorando per riportare gli studenti a Scardovari” La caduta di una parte del tetto della primaria di Scardovari ha creato nella frazione di Porto Tolle dei disagi tra gli abitanti, ai quali la giunta Pizzoli ha cercato di porre rimedio. “I bambini potranno assistere alle lezioni in presenza presso un’ala a loro riservata del plesso delle medie di Ca’ Tiepolo e per questo motivo è stato predisposto il trasporto scolastico che dalla frazione porta gli studenti gratuitamente nel capoluogo, e che con la collaborazione della Polizia Locale, dei Vigili Nonni e dei genitori stessi, si sta svolgendo con efficienza – dichiara il sindaco –. In attesa della perizia dell’ingegnere incaricato che chiarirà, oltre lo stato della struttura, anche i motivi del cedimento”, che per fortuna

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non sono avvenuti durante l’orario di scuola. “Gli uffici – dichiara Pizzoli – stanno già lavorando per un piano b, che permetterà da settembre lo svolgimento regolare delle lezioni nella frazione di Scardovari, anche se non dovesse andare a buon fine il ripristino immediato del plesso danneggiato. Condivido la frustrazione dei genitori, sia in qualità di Sindaco che in qualità di padre”. (gu.fe.)


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Porto Tolle

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Pesca. Virginio Tugnolo replica ai riferimenti poco edificanti nei confronti del comparto ittico

“Le nostre attività produttive per il bene dell’ambiente” N

on usa mezze parole Virginio Tugnolo, nel commentare i riferimenti poco edificanti al comparto ittico, fatti da Riccardo Mancin, referente regionale di Plastic Free, dopo la raccolta di tonnellate di sporcizia, soprattutto plastica, nella spiaggia di Boccasette. “Ritengo questa enfatizzazione pubblicitaria distorsiva, pericolosa, dannosa dell’immagine dei pescatori e degli allevatori. Il nostro è un territorio dall’ambiente fragile dove l’uomo cerca di rimanere in armonia con ciò che lo circonda”. “Per questo le nostre attività produttive da sempre si prodigano per il bene dell’ambiente e la sua sostenibilità. Per dimostrare quanto noi del mondo della pesca siamo attenti all’ambiente, alla salvaguardia dell’eco-sistema marino e degli animali che vivono in questo habitat abbiamo dato la disponibilità a essere partner dell’Università di Pado-

Virginio Tugnolo, ex consigliere comunale a Porto Tolle ed ex dirigente della cooperativa Pila

va nell’ambito del progetto Life Delfi – prosegue l’ex consigliere comunale a Porto Tolle, con un passato come dirigente nella cooperativa Pila –. Noi pescatoriallevatori siamo le vere sentinelle del mare. In questo territorio abbiamo dato prova di lungimiranza, laddove il Governo e le istituzioni solo oggi emanano decreti

stre coste e lungo gli argini è un tema ben noto ed annoso, ma si sa che dal Po scende di tutto, per non dire quello che noi stessi troviamo in mare e che con ogni probabilità è collegato all’imponente traffico mercantile, crocieristico e diportistico che non ha niente a che vedere con pescatori ed allevatori locali”. Nel concludere Tugnolo sottolinea: “Quindi basta con gli annunci fuorvianti e pericolosi che rischiano di colpire un settore che negli ultimi anni è già in ginocchio per una crisi pesante legata prima alla pandemia, poi al caro gasolio e probabilmente a quei cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo”.

“Da anni ci siamo attivati con raccolte selettive di qualsiasi tipo di materiale avvistato in mare” legislativi “Salva mare”. Noi, da anni, con tutti i limiti logistici, ci siamo attivati con raccolte selettive di qualsiasi tipo di materiale avvistato e raccolto a mare, non solo quindi materiale di scarto della nostra produzione”. Il pescatore poi puntualizza: “Il tema plastica e rifiuti sulle no-

Guendalina Ferro

Dure critiche all’amministrazione dai consiglieri di opposizione: “Bisogna aiutare le ditte locali” “Dopo quattro anni di amministrazione la giunta Pizzoli non è stata capace di fare un’opera pubblica degna di nota, se non la passerella per raggiungere spiaggia di Barricata costata come il ponte di Calatrava a Venezia ed il prossimo museo della pesca a Scardovari che forse inaugureranno in campagna elettorale”. È la voce dei Consiglieri comunali Valerio Gibin e Silvia Siviero sulla situazione del Comune Polesano. “Siamo di fronte ad una amministrazione comunale fallimentare senza il

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minimo potere contrattuale che, con semplicità disarmante, fa perdere posti di lavoro al nostro territorio. L’investimento da circa 50 milioni di euro che – proseguono i consiglieri – secondo il sindaco, doveva impiegare 20 imprese Polesane, in realtà, su circa 70 operai che vi lavorano quelli residenti a Porto Tolle si contano sulle dita di una mano, per non parlare delle aziende, quelle sono zero. Non sono bastati i dati sui redditi che danno Porto Tolle come fanalino di coda in Veneto, la corsa all’emi-

grazione che ci ha portato sotto i novemila abitanti, il tasso di vecchiaia del nostro Comune tra i più alti d’Italia, ed il tasso di natalità tra i più bassi, non è bastato a far pensare al sindaco e alla sua Giunta di fare un accordo quadro per i lavori di demolizione ma anche per la costruzione e l’avvio del Villaggio. Forse troppo difficile per una Giunta solo social pensare che c’è bisogno di lavoro nel nostro Comune, che bisogna aiutare le ditte locali, facendo lavorare i residenti che altrimenti se ne vanno”. (gu.fe.)

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Eventi. L’assessore al Turismo, Alessandra Patrian, illustra il vasto programma previsto per il 2022

Un ricco calendario di appuntamenti e di iniziative in vista dell’estate C

’è grande attesa a Rosolina Mare, per il ricco calendario di appuntamenti, che il Comune, in collaborazione con le varie associazioni locali, ha predisposto, per cercare di attirare nuovi turisti, per accontentare quelli affezionati di sempre, ma anche per offrire qualcosa di diverso ai polesani ma soprattutto agli stessi residenti. Alessandra Patrian, assessore comunale al turismo, racconta in anteprima, quella che sarà l’estate 2022 di Rosolina. “Di sicuro avremo un bel calendario di eventi, dopo due anni di stop. C’è stata una grandissima richiesta, anche da parte di società di comunicazione e pubblicità, oltre che di associazioni e altre realtà. La voglia di rimettersi in gioco e in discussione è stata tanta. Grazie al sostegno di Proloco, Amare Rosolina, operatori balneari e del consorzio, tra il Centro Congressi e le aree dei vari parcheggi vicini al mare, si potranno avere numerose iniziative.Si parte con la tradizionale Festa del Vento, in programma sabato 14 e domenica 15 maggio, nella quale finalmente tornano a volare gli aquiloni in riva al mare. Dal 10 al 12 giugno ci sarà la Delta Beach Marathon, mentre a metà giugno, per la precisione dal 17 al 19, con Radio Company, ci sarà il gradito e atte-

so ritorno delCompany street food festival. Il 25 giugno avremo il Carnevale d’Estate. I Concerti all’Alba, con musica alle 6 del mattino, su una decina di stabilimenti balneari, per nove giovedì, da fine giugno fino ad agosto, con arpa, flauto, ocarine, poi alla fine colazione in spiaggia. Ballando sotto le stelle, per i patiti della musica da balera, ogni martedì, appuntamento con il ballo liscio, sempre da fine giugno a San Giorgio”. Il mese di luglio sarà un pullulare di appuntamenti da non perdere: “Il primo fine settimana di luglio, per la precisione dall’1 al 3, avremo Rock around the blues, mentre il terzo fine settimana, dal 22 al 24, grandissimo evento con Voci per la Libertà, giunto alla 25. Edizione. Avremo come ospite speciale Carmen Consoli e forse INomadi. Dal 27 al 29 si terrà il primo Rosolina beach festival, nel parcheggio del Tortuga, che prevede il musical“Mamma mia”, quindi il concerto di San Giovanni che farà tappa con il suo tour, conclusione affidata adEnergia 90, con 3-4 artisti della musica anni Novanta. L’idea è quella di farlo diventare un punto fisso e magari farlo su più giorni. Sempre in collaborazione con Radio Company e Due Ponti agenzia eventi, con rivendita su Ticket One”. Anche

A fianco Alessandra Patrian

ad agosto e settembre non mancheranno le offerte alternative per trascorrere delle serate diverse. “La Festa del turista a San Giorgio, in programma il 9 agosto, i primi di settembre Resia, corsa podistica da dove parte l’Adige, più concerti da banda. La famosa Notte di Fuoco è stata rimandata al prossimo anno, visto che la richiesta è stata tanta. Spazio anche ad incontri di cultura e filosofia, commedie, cabaret, anche nel centro diRosolina centro. Nell’isola di Albarella la collaborazione è in fase di costruzione: per il prossimo anno tra fine inverno e l’inizio della primavera, ci attiveremo per programmare l’estate 2023”.

La Pro loco di Rosolina ha un nuovo presidente: è Andrea Bergamin Dopo ben dieci anni di era Michele Grossato, diventato lo scorso ottobre sindaco, il direttivo è ora guidato da Andrea Bergamin. La Pro loco rosolinese è nata nel 2012: il primo e unico presidente è stato proprio Grossato, il quale dopo essere stato rieletto nel 2020, aveva lasciato lo scettro alla vice presidente Micaela Telesca. Il direttivo e i soci della Pro loco hanno eletto come nuova guida Andrea Bergamin, già membro del direttivo da diversi anni e noto nel mondo del volontariato. Bergamin è socio della Pro loco dal 2012, membro del direttivo da diversi anni, ed é stato vice presidente dell’associazione Il Melograno e presidente della cooperativa Athena. Cambio anche nella vice presidenza, che è passata nelle mani di Leonardo Ferro. E’ invariata la segreteria che continuerà con Elisa Salmaso,

come vice Claudio Polello. Sarà, invece, la consigliera di maggioranza Anna Frasson a fare da tramite tra il Comune e la Pro loco. “Per il rilancio dell’estate, come Pro loco stiamo lavorando con vari incontri – afferma Bergamin - Abbiamo lavorato fianco a fianco con l’Amministrazione comunale. Il 25 giugno torna, dopo tre anni, il Carnevale estivo, assente nel 2019° causa della pioggia,

mentre nel 2020 e 2021 per il Covid. Avremo una dozzina di carri allegorici, in collaborazione con il carnevale di Verona. Sarà presente anche il Papà dello Gnocco, che ha la bellezza di 492 anni, essendo la più vecchia maschera d’Italia. Saranno presenti anche altre diverse maschere. Verrà organizzato un corteo su viale dei Pini, con successiva premiazione con targa. Stiamo pensando anche a qualcosa da farsi su piazzale Europa, con qualche animazione. Abbiamo in cantiere anche la Mosconata, storico appuntamento estivo, che vedrà fronteggiarsi ogni stabilimento balneare, ognuno con una squadra diversa. Si parte o dal Moro o dalla piscina Europa, utilizzando i moschini dei bagnini. Infine ripresenteremo la Camminata della Pineta, altro appuntamento tradizionale dell’estate”. (m.sca.)



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Ariano nel Polesine

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Eventi. Due appuntamenti estivi all’insegna della musica spirituale e non

Il 25 giugno e il 5 agosto arriva la rassegna “Un PO d’Organi” S

aranno due gli appuntamenti della rassegna di concerti organistici e di ensemble intitolata “Un PO d’Organi” che approderanno nel Comune di Ariano nel Polesine, con la collaborazione del Conservatorio Antonio Buzzolla di Adria. L’iniziativa, iniziata nel mese di aprile, è promossa dall’associazione “Vox et Sonus” e toccherà i comuni che si trovano lungo le sponde del fiume Po, delle province di Rovigo e Ferrara. “Delle 23 serate ben sei saranno cosiddetti concerti spirituali – ha spiegato il direttore artistico nonché presidente dell’associazione Gianmaria Raminelli, durante la presentazione ufficiale della rassegna ospitata nella Sala della Cultura di Ariano nel Polesine –. Si tratta di celebrazioni liturgiche a base di riflessioni e di ascolto con brani musicali adeguati alle chiese e ai temi che saranno proposti grazie anche all’intervento del consulente ecclesiastico di Vox ed Sonus don Clauido Vanetti che è stato anche collaboratore di Radio Maria”. Tra le date rodigine si esibirà pure il coro di Mazzorno Destro su musiche originali del maestro Marco Finotti e vi sarà il saggio-concerto degli studenti del Dipartimento di Canto del Conservatorio “Buzzolla” di Adria, capitanati dal loro docente Roberto Scaltriti. Altro saggio di fine anno

Tra le date rodigine si esibirà pure il coro di Mazzorno Destro su musiche originali del maestro Marco Finotti e vi sarà il saggio degli studenti del Dipartimento di Canto del Conservatorio “Buzzolla” di Adria, capitanati dal loro docente Roberto Scaltriti

Gianmaria Raminelli, direttore artistico e presidente dell’associazione Vox et Sonus

scolastico per gli studenti del Buzzolla, è previsto per il 25 giugno nella Parrocchiale di Piano, sull’organo “Mascioni”, dove

“Nella data di Ficarolo, sarà conferita la nomina di ‘socio benemerito alla memoria’ al maestro Carlo Gino Barbierato” gli studenti di organo e composizione organistica si esibiranno sotto l’attenta visione del loro docente Maurizio Coraz-

za. Per il 5 agosto sarà previsto l’ Immancabile appuntamento nella chiesa di Ariano per il concerto dedicato alla patrona Santa Maria nella Neve che sarà tenuto da don Enrico Schibuola. Nel concludere, il direttore artistico Gianmaria Raminelli annuncia: “Nella data di Ficarolo, sarà conferita la nomina di ‘socio benemerito alla memoria’ al maestro Carlo Gino Barbierato che in tutta la sua vita si era distinto per la promozione della musica organistica e il recupero degli organi Polesani”. Guendalina Ferro

Siglato il Patto di lettura tra Comune ed enti pubblici Il Comune di Ariano nel Polesine ha sottoscritto il Patto di lettura con le realtà associative locali, scuole pubbliche e private ed aziende. “Si tratta di un punto di partenza perché la cultura esca dalle mura puramente istituzionali e possa allargarsi a tutta la comunità – ha esordito la sindaca Luisa Beltrame –. Un’attenzione particolare per dare gli strumenti per essere operatori di pace nel mondo. In questi due anni abbiamo già partecipato a numerosi bandi che ci hanno permesso di incrementare le opere librarie e di riaprire la biblioteca nella scuola di Rivà con la collaborazione dell’Istituto comprensivo”. Un atto che servirà al comune polesano per ottenere la qualifica di

“Città che legge” promosso dal Centro per il libro e la lettura (un istituto autonomo del Ministero per i Beni e le attività culturali) d’intesa con Anci, l’Associazione nazionale Comuni italiani. Una certificazione che consentirà all’ente pubblico di poter partecipare ad appositi bandi. “Vorremmo far conoscere attraverso la lettura anche i nostri personaggi locali – prosegue la sindaca –.

Sono lieta che all’appello abbiano risposto varie realtà da scolastiche a sociali, da turistiche a sportive, perché sono quelle che danno un valore aggiunto al nostro territorio”. A siglare l’accordo insieme al Comune, la Biblioteca comunale e il suo Comitato, la Commissione Pari opportunità, l’Istituto comprensivo di Ariano, la scuola dell’infanzia Sacro Cuore di Gesù del capoluogo e la coop scuola materna nido integrato San Giovanni Bosco di Piano, le società sportive Gs e Volley Ariano, la locale Pro Loco, l’associazione Officine sociali, gli Auser Adriani e DeltAriano, la coop Co.Se.Del.Po, l’oratorio Animatamente Noi, la Fattoria didattica Museo L’Ocarina della famiglia Fecchio. (gu.fe.)


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Elezioni/1. L’intervista al candidato sindaco della lista civica Insieme per Taglio di Po, appoggiata dal Pd

Davide Marangoni: “Bisogna portare a termine ciò che è rimasto in sospeso” D

avide Marangoni, 48 anni, sposato, con un figlio, funzionario all’ufficio urbanistica di Adria, ha svolto due legislature come assessore all’urbanistica e lavori pubblici. Si presenta con la lista civica, appoggiata dal Pd, Insieme per Taglio di Po Davide Marangoni Sindaco. Il gruppo è formato da 12 candidati consiglieri, più il candidato sindaco. Sarà presente anche il sindaco uscente Francesco Siviero. Come mai ha deciso di candidarsi a sindaco? C’è una continuità, legata al fatto di concludere alcune cose che sono state fatte negli ultimi dieci anni. Stiamo andando avanti con un percorso, dopo il post pandemia, ma dobbiamo anche pensare a qualcosa di diverso. Il mondo è fatto anche di rapporti sociali e civili, non solo di lavori pubblici, questo è quello che ci ha insegnato l’emergenza sanitaria mondiale. Abbiamo tante cose in sospeso. La pandemia ci ha rubato molto in questi ultimi due anni. Si tratta di portare a termine un lavoro, bloccato dal Covid. Quali sono i primi tre punti del programma elettorale? Dopo la pandemia abbiamo ricevuto dei fondi – finanziamenti dal Pnrr per sociale, opere pubbliche e turismo. Si tratterà di mettere in atto tutti quei progetti relativi ai soldi che abbiamo ricevuto, realizzando varie opere. Dalla fine dei lavori al PalaVigor,per poi riaprirlo, quindi necessitano di attenzioni sia l’asilo nido che la scuola materna Milani, inoltre ci sono le manutenzioni stradali. Questo farà parte anche dei primi cento giorni, in caso di elezione a sindaco. E’importante tutto ciò che riguarda il potenziamento dei servizi sociali, rivolgendosi soprattutto a giovani e anziani, categorie che hanno risentito maggiormente della pandemia. Non mancheremo di pensare allariqualificazione del centro urbano, con il rilancio di alcuni comparti economici, dato che anche loro hanno risentito del Covid e un rilancio del comparto artigianale, dato che lavoriamo da anni con Anas, per la realizzazione di una rotatoria, sulla strada statale Romea. Questa porterebbe ad unmiglioramento del comparto produttivo e della sicurezza stra-

dale. Quali le priorità della vostra lista? Il mondo del turismo e della cultura va valorizzato: stiamo vedendo che c’è la rinascita di un turismo che ben si addice alla nostrarealtà. Vanno rilanciate le nostre eccellenze e le tradizioni locali. In questi anni, anche a causa dell’arrivo del Covid, ci sono state profonde divisioni. Vanno riscoperti alcuni valori che si sono

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persi, attraverso la coesione della nostra comunità. Le priorità per il paese sono collegate ad attività produttive, servizi sociali, turismo, opere pubbliche. Nei primi 100 giorni da sindaco, se sarà eletto, cosa farà? Ci sono alcune opere che necessitano di una certa velocità per essere realizzate. Questo perché ci sono delle scadenze, relative ai finanziamenti ricevuti con i fondi del Pnrr. Su tutti c’è il complesso scolastico di via Maestri, che va completato entro il 2023.I lavori sonogià iniziati. Nei primi mesi avremo tanta carne al fuoco.

Dove si vota

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Le sezioni dei seggi sono 11, così distribuite: la prima e la seconda in via Dante Alighieri 22, all’asilo ex monumento ai caduti; la terza e la nona in via San Marco 23, scuola elementare “Gb Stella”; la quarta, quinta, sesta, settimana, in via Alessandro Manzoni 1, nella scuola media “E. Maestri”; l’ottava in via G. Crepaldi 63, frazione di Mazzorno Destro (ex scuola elementare); la decima in via Abruzzo 5, nella frazione di Oca Marina (scuola elementare); l’undicesima in piazza San Rocco 1, all’ostello di Gorino Sullam. La votazione si svolgera’ nella sola giornata di domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23. Oltre ad essere eletto il sindaco, ci sara’ il rinnovo di tutto il consiglio comunale. L’eventuale turno di ballottaggio avra’ luogo domenica 26 giugno. Gli elettori non iscritti nelle liste, ma che hanno diritto di votare in forza di una sentenza che li dichiara elettori nel Comune, devono recarsi ad esprimere il loro voto nella sezione 1. Per votare bisogna esibire al presidente di seggio, la tessera elettorale personale (o un attestato sostitutivo) e un documento di riconoscimento. Cinque anni fa si erano presentati in quattro candidati sindaci, ottenendo il seguente risultato: Francesco Siviero 46,35% lista civica Insieme per Taglio di Po, portando a casa otto seggi; Laila Marangoni 41,91% con la lista Uniti, vincendo 4 seggi; Stefania Bernardonello con il Movimento 5 Stelle, 7,05%; Luciano Tamburin, lista civica Tagliolesi Liberi, con il 4,67%. (m.s.)


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Taglio di Po

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Elezioni/2. L’intervista alla candidata sindaco che ha riunito il centrodestra tagliolese

Layla Marangoni: “Mi ricandido per creare un paese vivo ed energico” L

ayla Marangoni è riuscita nell’impresa di riunire il centrodestra: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, scenderanno in campo compatti per sostenerla. Layla Marangoni ha 71 anni, sposata con Pietro Duò, ed è titolare con il marito della casa editrice – tipografia, Arti Grafiche Diemme, con sede a Taglio di Po. Dal 1995 ha ricoperto incarichi in Comune, come vicesindaco nel 2009 con sindaco Marco Ferro. La lista si chiama Con Layla sindaco ViviAmo Taglio di Po, ed è composta da 12 candidati consiglieri più il candidato sindaco. Cosa l’ha spinta a ricandidarsi come sindaco? Sono fermamente convinta che ognuno di noi, nel limite delle proprie possibilità, debba rendersi parte attiva nella vita politica del nostro paese. Ad ogni livello. Questo ci consente di contribuire e partecipare alle scelte che condizionano le sorti del paese e di chi ci vive, sia per la nostra che per le future generazioni, non possiamo stare fermi a guardare senza reagire. Ed è questo il motivo principale che mi ha spinto ad impegnarmi nuovamente in prima persona. Ciò che si deve perseguire nel governare è il bene comune, e questo si può ottenere legiferando con buon senso e consapevolezza. Taglio di Po ha bisogno di cambiare, si deve ridestare da quel torpore in cui ristagna ormai da 10 anni. Il nostro è sempre stato un paese vivo ed energico, con un tessuto lavorativo e sociale attivo. Tuttavia anni di immobilismo amministrativo, lo hanno reso pigro, apatico e inerte, con ciò privandolo delle sue peculiarità essenziali. Mi ricandido per un forte amore verso il mio territorio. Non bisogna stare fermi a guardare, ma bisogna reagire. Visto gli anni passati abbiamo il dovere di cambiare mentalità. Ho una squadra eccezionale. La scelta e la sentenza da esprimere con la matita spettano sempre ai cittadini. Quali sono i tre punti principali del vostro programma? Saranno nostre priorità: l’asfaltatura delle strade, che sono abbandonate da anni; la manutenzione e la realizzazione di marciapiedi, che in molte vie non esistono, in centro e nelle frazioni; un maggiore decoro delle aree

urbane e delle isole verdi; la ripresa economica, che permetta ai giovani di restare in paese. In caso di elezione a sindaco cosa farete nei primi 100 giorni? Non siamo stati così informati come gruppo di minoranza, quindi bisogna vedere che cosa troviamo in eredità. Magari non sono solo poche cose, ma tante. Siamo una squadra appoggiata da tutto il centrodestra, più altri cittadini che non sono iscritti

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a nessun partito e che vogliono esprimere le loro professionalità, mettendole a disposizione per il loro paese. Persone di elevata competenza che hanno come unico obiettivo quello di essere utili per la propria comunità. L’ultima volta avevo vinto in centro, ho perso a Oca Marina, che ha dato i natali al sindaco uscente Siviero. Ho perso di 200 voti, sebbene la lista di Siviero fosse uscente e quindi favorita. Anche nel 2017 ho avuto l’appoggio del centrodestra, anche se in maniera tribolata, questa volta invece è stata più voluta. Sono stati i cittadini stessi e i partiti che mi hanno chiesto di scendere nuovamente in campo. Spero che i tagliolesi possano valutare bene le persone e anche quello che viene detto, specie sui social. Sicuramente ognuno di noi rinuncerà a tanto del proprio tempo lavorativo. Marco Scarazzatti

Un portale per valorizzare il patrimonio deltino Nella sede della Fondazione Cariparo è stato presentato il portale www.cadelta.it, ideato e realizzato dal Centro di ricerca e documentazione sul Delta. “La ricerca ha richiesto il confronto con innumerevoli fonti cartografiche e scritte, nonché bibliografiche – spiega la presidente di Ce.Ri.Do, Sandra Bedetti –, un lavoro mai così sistematicamente e tenacemente affrontato, pur non mancando pubblicazioni e brevi saggi su singole Ca’, come pure censimenti importanti seppur rivelatisi parziali come quelli dell’Istituto Regionale Ville Venete e del Mic”. L’ambizioso progetto ha posto al centro nell’immediato la conoscenza e la valorizzazione, in prospettiva anche la conservazione, il recupero e il riutilizzo, anche turistico, di un patrimonio storicoartistico che, sebbene di qualità minore, è fondamentale per ricostruire la nascita del territorio del Delta, attraverso la sua “venezianizzazione”. Alla realizzazione del sito hanno collaborato prestigiosi docenti dell’ateneo patavino ed è stato predisposto da un’equipe di programmatori spin-off dell’Università di Padova, guidata da Andrea Micheletti. (m.s.)


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Delta

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Turismo. La città punta al rilancio anche attraverso i programmi televisivi e curiose iniziative

Rosolina a “Sì viaggiare”: al via il video quiz per correggere le imprecisioni dette R

osolina punta sempre più decisa ad un rilancio definitivo del turismo. I fatti parlano molto chiaramente: negli ultimi mesi non si sono infatti sprecate le presenze della cosiddetta Perla del Delta del Po, in svariati programmi televisivi. Da speciali sul Tg 3 del Veneto, con tanto di interviste ad operatori del settore ricettivo e alberghiero, ma anche ai responsabili del giardino botanico di Porto Caleri, fino ad arrivare allo strepitoso successo di visualizzazioni, avuto grazie alla puntata di fine aprile su Rai 2, con il programma “Sì viaggiare”, dove Rosolina si è presentata. In oltre 6 milioni di persone hanno visto lo speciale turistico. E proprio questo servizio, dove ampio spazio è stato dato al sindaco Michele Grossato, che ha evidenziato come Rosolina Mare con il suo milione e passa di turisti in estate, sia oramai da considerarsi come una delle venti spiagge italiane più importanti, ha dato vita ad un simpatico video quiz. Visto che “Sì viaggiare”, in onda ogni venerdì dopo il telegiornale di Rai 2, rappresenta un importantissimo biglietto da visita e di forte impatto pubblicitario, non potevano mancare le domande ai conoscitori della storia di Rosolina, nate da alcune imprecisioni andate in onda nel corso del filmato. Nella parte iniziale del video, è stato infatti testualmente detto: “con i suoi poco più di 3000 abitanti, Rosolina è il comune più giovane d’Italia. Una

Il programma rappresenta un importantissimo biglietto da visita e di forte impatto pubblicitario, non potevano mancare le domande ai conoscitori della storia di Rosolina, nate da alcune imprecisioni andate in onda nel corso del filmato

terra di 417 anni, sorta sulla sedimentazione del limo di detriti, per 3/4 sommersa dall’acqua”. Ecco la domanda che è stata posta sui canali social di Rosolina: in questa esposizione è sfuggita qualche imprecisione? Se sì, quante e quali? Al vincitore andrà in omaggio una copia del libro su Rosolina, frutto di un lavoro di gruppo, che

In premio a chi vincerà il quiz una copia del libro su Rosolina, frutto di un lavoro di gruppo è attualmente in stampa (sarà presumibilmente pronto per la fine di maggio). Avrà più merito chi, oltre a indicare le eventuali inesattezze, saprà anche motivarle. Lo scopo del video-quiz è di correggere imprecisioni su Rosolina che, molto spesso, vengono rac-

colte in buona fede da fonti web o librarie approssimative, di scarsa e superficiale qualità “storica”. Nel servizio sopraddetto era stato detto che gli abitanti di Rosolina sono 3.500, mentre in realtà sono 6.300. Qualcuno ha notato che Rosolina non è per 3/4 sommersa dall’acqua, quando invece il rapporto è inferiore (1/4). Le citazioni “è il Comune più giovane d’Italia”, conseguenza di “una terra di 417 anni” sono imprecisioni fondate su una banale, ma diffusissima credenza, per cui Rosolina, o gran parte di essa, sarebbe sorta dopo il Taglio di Porto Viro (nel 1604, quindi circa 417 anni fa), ma è una ricostruzione errata. Rosolina non è il Comune più giovane d’Italia, in quanto una parte di Rosolina risulta recente (1600 circa), ma un’altra parte mostra reperti etruschi e romani.

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Porto Tolle e Rosolina riconfermate Bandiera blu anche per l’anno 2022: grande la soddisfazione dei sindaci Confermata anche per il 2022, la bandiera blu per i comuni di Rosolina e Porto Tolle. L’Ong danese Fee, Foundation for Environmental Education, infatti, ha assegnato uno dei riconoscimenti più ambiti ai comuni rivieraschi e agli approdi turistici con le acque più belle e pulite. Per il terzo anno consecutivo il Comune di Porto Tolle potrà sventolare la Bandiera Blu nelle spiagge di Boccasette, Barricata e delle Conchiglie e il Comune di Rosolina per le località di Rosolina mare, isola di Albarella e darsena Marina di Albarella. Una conferma, quella conferita

oggi da FEE-Italia, che premia non solo la qualità del nostro mare, ma anche i servizi offerti e la buona pratica ambientale. “Un titolo che, particolarmente ambito dalle coste e località

balneari, ci rende particolarmente orgogliosi e che ci motiva ad investire su una località, la nostra, che è la perla del Delta del Po”, commenta il sindaco di Rosolina, Michele Grossato. “Un altro traguardo raggiunto per il nostro territorio – commenta il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli –. È conferma del fatto che Porto Tolle si inserisce perfettamente nel mondo delle realtà turistiche nazionali. Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere questo obbiettivo. Che sia di buono auspicio per la stagione estiva e balneare”. (gu.fe.)

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Territorio

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Fiume Po. Rimane allarmante la situazione di crisi idrica in tutto il territorio del Polesine

“La pioggia è utile, ma non scaccia la siccità che resta grave” Le precipitazioni tra fine aprile e inizio maggio hanno contribuito soltanto ad un minimo innalzamento delle quote delle portate registrate

“L

a pioggia a Rovigo è utile ma, dopo mesi di assenza, la siccità che resta a livelli preoccupanti”. È quanto sostiene l’Autorità Distrettuale Fiume Po, che continua a monitorare la situazione del fiume più lungo di tutto il territorio italiano. Lo stato idrologico del bacino del fiume Po, infatti, è migliorato nelle ultime settimane, ma solo lievemente. Anche le piogge, che sono cadute per alcune ore ininterrottamente nel corso di questo mese, con media intensità, sulla quasi totalità del comprensorio distrettuale, non sembrano destinate a scacciare definitivamente le preoccupazioni di istituzioni e portatori di interesse. A dare questa notizia è stato infatti il tavolo dell’Osservatorio Permanente sulle crisi idriche, convocato appositamente dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po - MiTE. Le precipitazioni che si sono verificate, infatti, hanno contribuito soltanto ad un minimo innalzamento delle quote delle portate registrate. Il risultato è stato quindi che le singole stazioni di monitoraggio restano ancorate a livelli di siccità estrema o grave, mostrandone un carattere ancora ampiamente diffuso sul territorio del nord del Paese e, in special modo, del Veneto, dove la Regione ha dichiarato lo stato di crisi idrica.

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“Il territorio veneto presenta ancora una condizione di deficit idrico generalizzato rispetto ai valori medi stagionali – ha sottolineato anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia –. Piogge praticamente assenti nell’ultimo semestre, depositi di neve sempre più ridotti e portate delle maggiori aste fluviali con trend negativo. E’ evidente la necessità di iniziare ad utilizzare l’acqua in maniera parsimoniosa, limitandone il consumo al minimo indispensabile. Per fronteggiare le sempre più frequenti crisi idriche, auspico che quanto prima si convochi un tavolo tecnico di coordinamento tra l’Autorità Distrettuale, la Regione del Veneto e le Province Autonome di Trento e di Bolzano per definire una gestione sovraregionale della crisi in atto, per affrontare in ogni suo aspetto e in maniera organizzata, congiunta e coordinata le problematiche connesse ai rilasci di risorsa idrica”. L’ordinanza, firmata dal presidente del Veneto all’inizio del mese di maggio, dispone che tutti gli utilizzatori di acqua, ed in particolare gli operatori del settore agricoltura, tutti i soggetti che irrigano giardini e parchi e i titolari di concessioni a derivare, si prodighino in ogni iniziativa necessaria per un uso parsimonioso e sostenibile della risorsa idrica.

E’ primavera: nelle campagne rodigine arrivano daini, upupe e nidi di tortore sul semaforo Animali selvatici e non stanno occupando piano, piano gli spazi verdi, ma anche urbani, del rodigino. La campagna medio polesana ha visto il ritorno del daino. In prossimita’ della frazione di Grignano Polesine, l’esemplare tanto amato e “adottato” un pò da tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, ha fatto il suo ritorno dopo circa nove mesi dall’ultima sua apparizione. Era infatti l’inizio di agosto 2021, quando qualcuno riuscì addirittura a riprenderlo con un video, mentre stava tranquillamente passeggiando lungo la strada provinciale che conduce a Costa di Rovigo, per poi postarlo sui canali social. Questa volta il daino è stato visto, sempre vicino a questa zona, ma spostato nel verde dei campi, in mezzo all’erba. Così come avvenuto in agosto, la visione di questo animale, da sempre protetto e coccolato un po’ da tutti, ha generato tantissimi commenti da parte dei rodigini e non solo. Su un impianto semaforico è stato invece notato un nido di tortore. Insomma, anche la natura ha sentito l’aria di primavera. In un giardino

di una casa di campagna, ha addirittura fatto la sua comparsa l’upupa, uccello amante degli spazi aperti e dei climi miti. Solitamente lo si può trovare in gran parte di Europa, Asia e Africa, migrando verso siti più caldi solo nelle aree temperate, mentre in quelle tropicali e subtropicali risulta stanziale. Dunque per chi con l’arrivo del Covid ha riscoperto la passione per le lunghe passeggiate in campagna, c’è solo l’imbarazzo della scelta per quello che riguarda gli strani incontri con volpi, aironi, daini, upupe, fagiani. (m.sca.)

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Cultura

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I Remeber Water. Un’esposizione sui luoghi d’affetto della comunità strettamente legati a questo elemento

Anche Adria aderisce alla mostra digitale dell’Unesco dedicata all’acqua I

l Comune di Adria partecipa alla prima mostra digitale collaborativa globale I Remember Water, mediante l’invio di una serie di immagini del territorio adriese. La mostra digitale, organizzata dalla Global Network of Water Museums della Rete mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua, ha l’obiettivo di esplorare le memorie del rapporto dell’umanità con l’acqua, mediante l’esposizione di immagini significative sui “luoghi di affetto” per la comunità locale strettamente legati all’acqua, su soggetti che testimoniano una stretta relazione tra le persone e l’elemento acqua e di attività di eco-turismo sostenibile, oltre che delle bellezze architettoniche del centro storico da cui emerge il tema della “memoria dell’acqua”. “La Global Network of Water Museums - Rete mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua, di cui il Comune di Adria è socio – afferma l’assessore al Turismo del Comune di Adria, Andrea Micheletti – è un organismo che aggrega al proprio interno, oltre ai musei dell’acqua, le diverse e più rappresentative espressioni dei patrimoni naturali e culturali, tangibili e intangibili di ci-

La Global Network ha annunciato il lancio in digitale dell’esposizione mondiale I Remember Water, che raccoglie più di 400 immagini e documenti forniti dai membri della Rete, attraverso un webinar che si terrà in occasione della Giornata Mondiale dei Musei

In foto, l’assessore Micheletti e il sindaco Barbierato di fronte al Teatro comunale di Adria

viltà dell’acqua”. In qualità di co-organizzatrice della mostra, la Global Network ha annunciato il lancio in digitale dell’esposizione mondiale collaborativa I Remember Water, che raccoglie più di 400 immagini e documenti forniti dai membri della Rete, attraverso un webinar che si terrà mercoledì 18 maggio 2022, in occasione della Giornata Mondiale dei Musei.

“Il rapporto del Comune di Adria con l’acqua è allo stesso tempo radice culturale, contesto e motore di sviluppo culturale ed economico – commenta il sindaco del Comune di Adria, Omar Barbierato –. Serve sviluppare dunque questa connessione in rete col territorio dal punto di vista formativo, di studio e ricerca, turistico, culturale ed economico”. Gaia Ferrarese

“Dai un nome”: finalmente fuori il nuovo singolo della cantautrice Eliana Amida Pregnolato E’ uscito il nuovo singolo di Eliana‘Amida’ Pregnolato, cantante lirica e cantautrice sempre alla ricerca di nuove esperienze musicali e nuovi generi: per esso Amida ha scelto un titolo che non ha titolo, quasi ibrido, ‘Dai un nome’,e in cui ha riversato temi attuali come la pandemia, i rincari e la guerra pur senza citarli esplicitamente. La giovane soprano portovirese racconta così la sua carriera dopo gli studi in Conservatorio: “Ho vinto il Varaiety a Portomaggiore con il brano di Andrea Bocelli ‘Il mare calmo della sera’, dove sono stata premiata da Gigi Sabani. Seguono due borse di studio e un secondo posto al concorso di canto internazionale ‘Jazz nel mondo’ di Casalecchio di Reno premiata questa volta da Pippo Santonastaso”. La carriera

di Amida continua poi con la realizzazione del musical ‘Storia di una gitana’ dove è regista e protagonista e di due album dal titolo ‘In the outlines of the soul’ e ‘Nymph of paradise’. “Oggi è sempre più difficile per

un cantante indipendente riuscire a farsi notare – spiega ancora Amida - ma in questo non mollo, aiutata dai canali social e da piattaforme come Youtube e Spotify dove si può ascoltare la mia musica”. (f.p.)

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Pallavolo. “Voglio una squadra in serie A2 che affronti ogni gara provando a vincere sempre”

Matteo Battocchio sarà il nuovo coach della Delta Volley Porto Viro A

guidare la squadra del Delta Volley Porto Viro, nel campionato di serie A2 maschile, per i prossimi tre anni sarà Matteo Battocchio, attuale CT della Nazionale Under 20. Torinese doc, 37 anni compiuti da poche settimane, Battocchio nell’ultimo biennio ha guidato la Pool Libertas Cantù, sempre in A2, “Era impossibile dire di no alla proposta del presidente Veronese e del direttore Pavan, - dice Battocchio -, quando delle persone ti cercano con tanta insistenza significa che credono veramente in te. Inoltre ho percepito entusiasmo, voglia di fare bene, serenità: credo siano condizioni fondamentali per iniziare un percorso di lavoro insieme. La mia prima ambizione riguarda sempre il lato umano. Per quanto riguarda il campo, invece, indipendentemente dai giocatori che avremo

in rosa e dal valore delle nostre avversarie, voglio una squadra che affronti ogni gara con il coltello tra i denti, provando a vincere sempre. Dobbiamo uscire dal campo consapevoli di aver dato tutto per rispetto in primis dei nostri tifosi, che sono sicuro riempiranno il palasport di Porto Viro”.

Luigi Veronese e il coach Matteo Battocchio

nel dare le indicazioni ai giocatori e anche la sua capacità di gestire i time out. Entrambi giocheremo ‘fuori casa’ per così dire, noi abbiamo avuto spesso atleti di esperienza in squadra, lui è abituato a lavorare con i giovani, ma credo che dal connubio tra questi due approcci possa nascere qualcosa di nuovo e di assolutamente positivo per il futuro del Delta. Quest’anno, complice il fatto che non abbiamo giocato i playout, ci siamo potuti muovere con lucidità e tempestività sul mercato. L’arrivo di un tecnico di spessore come Battocchio e l’entusiasmo con cui ha accettato la nostra proposta penso dimostri che stiamo lavorando nella direzione giusta”.

“L’arrivo di un tecnico di spessore come Battocchio dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta” Queste le parole del presidente Luigi Veronese. “Abbiamo fortemente voluto coach Battocchio, personalmente lo notai ancora quando allenava Cisano in A3 e purtroppo ci sconfisse due volte su due. Mi colpirono subito la sua vivacità, la sua intelligenza, la sua forza

Cristiano Aggio

Calcio femminile: Cs Ariano - Granzette finisce in parità, ma resta un successo per tutti E’ stato un bel pomeriggio sportivo quello che ha visto protagoniste le giovani calciatrici del Gs Ariano e del Granzette. Al palazzetto di San Pio X di Rovigo le under arianesi, un misto di varie annate, hanno giocato con il Granzette giovanile, nel palazzetto dove gioca la squadra di serie A. E’ finita in parità, 2 a 2, in una partita molto bella e giocata bene da entrambe le formazioni, e con tanti sorrisi finali. “Un ringraziamento speciale va a tutta la squadra del Granzette per l’ospitalità e l’accoglienza, hanno detto i dirigenti del Gs Ariano, sottolineando che “i bellissimi rapporti che da tempo

legano entrambe le società saranno sempre indissolubili”. E ringraziamenti sono arrivati anche dal Granzette. “E’ stata una bellissima esperienza per i nostri giovani, e ringraziamo il Gs Ariano per la disponibilità e per la presenza. Grazie a tutti i genitori, tifosi e amici di entrambe le società che hanno seguito con passione la partita, permettendo di avere sugli spalti una bellissima cornice di pubblico che, per queste categorie giovanili, è sempre qualcosa di speciale” Il Granzette, così come l’Ariano, sta portando avanti un progetto giovanile, che fa ben sperare per il futuro e per la

crescita del futsal nel territorio rodigino e polesano. A seguire le giovani leve rodigine, le giocatori di spicco della prima squadra Milena Gasparini e Sara Iturriaga con assieme a Sara Sinigaglia hanno iniziato questo progetto, con Sonia Facino a coordinare il tutto. Il ringraziamento più grande va alle giovani ragazze di Ariano e Rovigo, per la passione che ci mettono. Il Gs Ariano, intanto, è stata presente con uno stand alla «Festa dell’Oratorio salesiano» a Porto Viro per pubblicizzare le attività. Per info e iscrizioni al numero 3286214814 Elvira. (c.a.)

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Se la schermaglia è finita presto, con qualche battuta nel giro di un paio di giorni, andare a scavare dietro quelle affermazioni potrebbe portare a interessanti riflessioni. Il riferimento è alle frasi di Enrico Letta pronunciate di recente quando è giunto nel Veneto a sostenere le candidature del centrosinistra alle elezioni amministrative: “L’èra Zaia volge al termine – ha spiegato Letta – Lui ha interpretato il suo ruolo come governatore-uomo solo al comando. Una scelta che gli sarà anche servita in questi anni, ma credo lascerà per il centrodestra in Veneto un punto interrogativo enorme per il futuro e un vuoto che noi abbiamo intenzione di colmare”. Queste le frasi riportate nell’intervista a “La Piazza”, che potete leggere nella pagina successiva. Legittimo, naturalmente, che un esponente po-

#Regione Il Punto

Dopo di lui... di Antonio Di Lorenzo

litico veda per sé e il suo schieramento un futuro roseo e altrettanto comprensibile che lavori per raggiungere questo obiettivo. A rispondere al segretario del Pd è stato il giorno dopo Roberto Ciambetti, che lo ha ironicamente rassicurato: “Caro Enrico, non ti preoccupare, ci siamo noi a governare il Veneto”. Come dire: non ci sarà nessun vuoto da colmare nel 2025, quando Zaia lascerà palazzo Balbi. E dal punto di vista dei numeri le sue ragioni le ha. Alle elezioni il governatore ha ottenuto il 77% di gradimento. È stato lo stesso

Massimo Cacciari a ricordare che perfino suoi amici di sinistra, non sospettabili di simpatie leghiste, lo avevano votato. Potenza dell’immagine di buongoverno che Zaia s’è costruito in questi anni e ormai sono 17 che è in Regione. Ma davvero senza Zaia il bottino elettorale del centrodestra si sgonfierà come un soufflè? Davvero dopo di lui sarà il diluvio? Certamente il governatore ha un appeal personale ben maggiore dei partiti che lo sostengono. Ma vale la pena di ricordare che la Lega dal 1992,

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quando vinse a sorpresa le elezioni, e poi assieme a Forza Italia dal 1994, ha fatto man bassa di consensi in quel “centro” che era cresciuto per decenni alla scuola dei dorotei della Democrazia Cristiana e che, tanto per restare in tema regionale, aveva espresso alla presidenza prima il veronese Angelo Tomelleri e quindi Carlo Bernini. Davvero questi voti di centrodestra sono pronti a spostarsi in massa verso un faro di centrosinistra al punto da garantire al Pd veneto una vittoria elettorale tale da ribaltare l’andamento di trent’anni di votazioni? Lo scopriremo solo vivendo. Certamente l’elettorato veneto è moderato e il Pd da qui al 2025 dovrà ispirare a questi ceti, da sempre distanti dalla sua filosofia, tanta fiducia per intercettarli. Ma tanta.

L’intervista. Federico Caner, assessore regionale al turismo, agricoltura, commercio estero e fondi UE

“Torniamo alla normalità, ora serve stabilità” Assessore Caner, per il turismo possiamo finalmente parlare di ritorno alla normalità? “Il turismo in Veneto in epoca pre Covid segnava 18 miliardi di fatturato annui con 72 milioni di presenze turistiche, dimostrandosi di fatto la prima industria regionale, e permettendoci di arrivare al primo posto tra le regioni italiane per attrazione turistica. È chiaro pertanto che il settore merita ogni attenzione possibile ed è all’ordine del giorno di ogni sforzo per la ripresa economica. Il grande lavoro di squadra tra istituzioni e operatori ha permesso di rispondere alla sfida della pandemia offrendo servizi in linea con le rinnovate esigenze di sicurezza: gli indicatori hanno confermato, infatti, che i flussi del 2021 sono più che raddoppiati, con un +51,6% di presenze nei primi dieci mesi dell’anno rispetto al 2020”. Dal suo osservatorio come valuta questi mesi di decisa ripresa? “L’Osservatorio del Turismo Regionale Federato del Veneto (https://osservatorioturismoveneto.it/) è nato per monitorare l’andamento e valutare i dati relativi al movimento turistico delle destinazioni turistiche regionali. L’esperienza dell’Osservatorio è stata resa possibile grazie al maestoso lavoro di

squadra tra diversi stakeholders del mondo delle istituzioni e delle imprese e ci permette di avere in tempo reale non solo dati previsionali sulle prenotazioni ma anche la loro ricaduta economica e il sentiment del turista. La vera sfida è dare valore ai dati per costruire un’offerta sempre più in linea con le richieste del momento”. Ha affermato che la sostenibilità è la chiave per lo sviluppo consapevole del turismo, cosa intende? “Il turista vuole godere di un’esperienza naturale, a misura d’uomo, più accessibile e sicura, ed è disposto a spendere per averla. La sostenibilità rappresenta dunque l’elemento chiave per uno sviluppo consapevole del turismo. La sfida è proporre al turista nuove esperienze di fruizione del territorio che da un lato soddisfino queste nuove esigenze e che allo stesso tempo siano capaci di valorizzare tutti quei luoghi meno noti del territorio regionale, al di fuori delle mete più ricercate”. La stagione balneare apre con gli interrogativi sulla direttiva Bolkestein, cosa devono aspettarsi gli operatori del settore? “Alla scadenza mancano meno di due anni e il nemico, non solo per coloro che fanno

impresa ma anche per i Comuni chiamati di fatto a bandire le gare, resta ancora l’incertezza. È necessario intervenire con una normativa unica in grado, da un lato di tutelare le imprese di un comparto fondamentale per l’economia turistica nazionale e regionale e dall’altro di spingere a un continuo miglioramento del servizio offerto.

Sono sempre più convinto che tutti i Comuni balneari devono essere messi nelle condizioni di riconoscere ai concessionari uscenti gli investimenti fatti e di introdurre una premialità alle imprese che intendano investire in interventi di tutela e sicurezza delle aree costiere. Il Governo, in aperto confronto con l’UE, dovrebbe fare in modo che que-

sta transizione avvenga senza arrecare danno ai nostri gestori. In Veneto esistono già esempi virtuosi di consorzi e operatori locali che attraverso progetti di investimenti infrastrutturali hanno ottenuto concessioni con durata anche ventennale”. Da assessore all’agricoltura, di cosa ha bisogno il settore primario oggi? “Dopo le turbolenze c’è bisogno soprattutto di stabilità, per consentire ai nostri imprenditori di fare bene il loro lavoro. Il settore primario è sì più resiliente di altri in caso di crisi generalizzata ma è anche quello che ha tempi di ritorno degli investimenti più lunghi. In questo quadro va dato il giusto peso a due questioni fondamentali: l’innovazione da un lato e l’adattamento/contrasto agli effetti del cambiamento climatico dall’altro. Ritengo inoltre che serve urgentemente una legge che protegga le nostre eccellenze agroalimentari dalle falsificazioni”. Agricoltura e turismo, il binomio è vincente? “Certo che lo è! Dove si mangia e si beve bene ci si torna volentieri. Il Veneto offre solo l’imbarazzo della scelta in questo senso. Agricoltura e turismo significa anche slow tourism, un modello di fruizione del territorio a misura d’uomo”.


Regione

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Centrosinistra. Il segretario del Pd Enrico Letta

Centrodestra. Raffaele Speranzon, Fratelli d’Italia

Segretario Letta, quali sono le previsioni per il voto alle amministrative in Veneto? “Sono molto fiducioso per Padova, Sergio Giordani è stato un grande Sindaco in questi cinque anni, ha dato stabilità, tranquillità e molti investimenti alla città. Non ho mai dovuto mettermi a sanare conflitti interni, questo è merito di Sergio Giordani. Un ottimo candidato con un fortissimo profilo civico, che noi vogliamo rilanciare e rendere ancora più evidente. Padova è nella parte felice della mia Moleskine. Ci sono le città per le quali tocca ogni volta cercare di mettere insieme le persone. Poi, c’è una pagina con tante città nelle quali, invece, si lavora bene. Ecco, Padova è una di queste.” Quali sono le prospettive e il ruolo del Partito Democratico in vista delle regionali 2025? “Il nostro giudizio sulle sue amministrazioni è noto per il lavoro che facciamo in consiglio regionale. I cittadini veneti hanno dato negli anni un giudizio diverso e più positivo del nostro. Ma il tempo di Zaia come governatore e come Presidente del Veneto è un tempo che sta per terminare. Zaia ha interpretato il ruolo di un governatore un uomo solo al comando, insostituibile. Una scelta che gli sarà anche servita in questi anni ma credo lascerà per il centrodestra in Veneto un punto interrogativo enorme per il futuro e un vuoto che noi abbiamo intenzione di colmare. Se non si è protagonisti in Veneto non si può ambire a governare il Paese”. Come affrontare la crisi economica innescata dal conflitto ucraino? “Ci aspettiamo dal governo interventi sulle bollette elettriche, sul costo dell’energia, sui carburanti e sulle bollette per le famiglie. La nostra proposta è un assegno energia che sia in grado di compensare sia le imprese sia le famiglie e crediamo sia necessario pagarlo con una tassa pesante sugli extraprofitti che le aziende petrolifere

C

“Il Veneto è centrale per il nostro Paese” ed energetiche hanno fatto in questo periodo. Accanto a questo insistiamo molto per un intervento a sostegno dei salari. i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa, se il costo della vita cresce a dismisura, con quei salari non si regge il costo della vita. Questa è l’equazione su cui c’è bisogno di intervenire: o si abbassano i salari o si abbassa il costo della vita o si fanno entrambe le cose. Sono convinto che il governo saprà cogliere questo grido di dolore dal Paese e sia in grado di intervenire per far sì che non esploda la recessione. Non si può intervenire a incendio divampato, perché i costi sarebbero dieci volte superiori”. Gli eventi delle ultime settimane hanno reso più evidente come Giorgia Meloni si sia chiaramente candidata a premier. Qual è la vostra posizione? “Abbiamo una grande responsabilità. Non vorrei che il nostro Paese si mettesse in scia con i paesi dei premier che l’hanno sostenuta a Milano: quelli di Polonia e Repubblica Ceca. L’Italia è un paese che pensa ad altro. Deve andare in un’altra direzione che non è la direzione della destra Euroscettica, ma di un pese che lavora per un’Europa forte, integrata solidale, per la pace. Lavoriamo per essere all’altezza della sfida che Giorgia meloni ha lanciato a Milano e per batterla nelle urne”. In che modo? “Lo facciamo con un partito più unito possibile rilanciando il lavoro di democrazia partecipativa che attraverso l’Agorà democratica sta dando degli ottimi risultati. L’unità interna del nostro partito è uno dei risultati di cui sono più soddisfatto di questo anno di segreteria. Ma l’obiettivo più importante è quello di convincere i giovani che il nostro partito è il partito che si occuperà di loro. Il partito del futuro dei giovani che cerca di dare all’Italia un futuro europeista, solidale, democratico e progressista”.

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“Noi impegnati a costruire l’alternativa di governo”

Sara Busato

entrodestra unito, per governare le città venete e affrontare le elezioni politiche del 2013. Raffaele Speranzon, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, delinea la strategia del partito. Cosa vi aspettate dal voto nelle città venete? “Anzitutto dobbiamo constatare che in questi anni Fratelli d’Italia ha registrato un trend di costante crescita, anche per questo abbiamo anche abbiamo alcun candidati sindaci più. Ci aspettano le sfide importanti nelle grandi città, a partire da Verona dove ci presentiamo con un nostro candidato, sostenendo la rielezione del sindaco uscente Federico Sboarina. Con la stessa determinazione e con la volontà di ottenere risultati importanti sosterremo Peghin a Padova e De Pellegrin a Belluno con le nostre liste. Nel veneziano attenzione anche a Jesolo dove corre il nostro candidato De Zotti. L’unità del centrodestra è sempre il nostro obiettivo di governo. Fratelli d’Italia non tradirà mai il patto con i propri elettori e si porrà sempre come alternativa al Pd e al Movimento 5 Stelle. Dobbiamo creare le condizioni affinché i nostri alleati naturali concorrano con noi a costruire un’alternativa vincente”. Quale il vostro ruolo nella maggioranza in Regione? “In consiglio e in giunta abbiamo cercato di portare la voce delle imprese e delle famiglie, non solo a spingere l’amministrazione regionale a fare quanto nelle sue possibilità ma anche a pretendere dal governo nazionale delle risposte su temi come il caro bollette, sul quale ancora non vediamo scelte rassicuranti rispetto nei confronti di imprese e famiglie. Non otterremo nulla di buono finché buttiamo 8,8 miliardi di euro l’anno nel reddito di cittadinanza. L’unico mondo per combattere la povertà è creare lavoro”. Come va con la Lega in Veneto? “Con la Lega c’è un rapporto leale, che si sta anche evolvendo nel tempo, il nostro

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obiettivo è di accrescere la nostra rappresentanza anche a livello parlamentare, oltre che nei consigli regionali. I parlamentari veneti devono fare interessi dei veneti, come hanno dimostrato in occasione delle elezioni per il presidente della Repubblica, votando per il trevigiano Carlo Nordio”. Come vi preparate alle elezioni politiche del 2023? “Fra un anno i cittadini dovranno avere la possibilità di scegliere un governo senza ministri e sottosegretari di Pd e 5 Stelle. C’è bisogno di un fronte unito che comprenda le forze di centrodestra, la nostra è una condivisione di valori alternativi. I governi che ci sono stati in questi anni non saranno rimpianti dal popolo italiano perché non avevano un indirizzo politico chiaro e non hanno prodotto grandi risultati e scelte utili per la comunità. Un governo tra forze affini che hanno molti punti in comune diventa più efficace per realizzare le richieste degli elettori. Chi vota per un partito di centrodestra non credo sia contento di vedere ministri del Pd. L’elettore di centrodestra che sceglie Fratelli d’Italia mette il voto in cassaforte”. Cosa aspettarci sul fronte Covid? “Noi diciamo basta alla sottrazione di diritti costituzionali, basta al Green pass. Abbiamo adottato le misure più restrittive in Europa ma questo non ha portato ad un risultato migliore di altri Paesi”. Infine, che dire della guerra in Ucraina? “Dobbiamo agire a livello europeo, rafforzare il peso dell’Europa all’interno della Nato, dove invece oggi conta ancora troppo poco. Un’Europa più forte sulla scena internazionale va anche a beneficio dell’Italia. Intanto i danni provocati dalle sanzioni alla nostra economia dovranno essere compensati finanziariamente. E’ giusto mettere le sanzioni ma è altrettanto giusto che non siano gli italiani a pagarne le conseguenze”. Nicola Stievano

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L’anniversario. Il Presidente della Repubblica Mattarella: “La presenza sul territorio è un capitale prezioso”

Poste Italiane, 160 anni di storia per costruire il futuro T

aglia il traguardo dei 160 anni Poste Italiane la cui storia va a braccetto con quella dell’Italia unita. Un compleanno speciale, celebrato insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato il percorso compiuto in più di un secolo e mezzo di storia accompagnando la crescita del Paese con spirito di servizio, slancio innovativo, vicinanza al territorio e inclusione di tutte le comunità. Una vocazione sociale confermata anche durante la pandemia, quando Poste Italiane ha garantito i servizi essenziali ai cittadini ed ha contribuito alla campagna di vaccinazione nazionale con la distribuzione di più di 30 milioni di dosi di vaccino e la realizzazione di una piattaforma informatica a disposizione delle Regioni per le prenotazioni. Quello della presenza capillare sul territorio italiano “è un capitale prezioso per il quale va ringraziato Poste Italiane: l’azienda ha accompagnato

la trasformazione economica e sociale del paese, queste trasformazioni le ha vissute e fatte proprie” ha detto Mattarella, in occasione dell’evento per i 160 anni, ringraziando con riconoscenza “pubblica tutte le donne e gli uomini di Poste Italiane che ogni giorno sono al servizio del Paese”.

In Veneto sono attivi oltre mille uffici postali con 9.200 dipendenti, 1.100 neo assunti negli ultimi due anni In Veneto Poste Italiane conta 1035 uffici postali, 577 sportelli Postamat; 154 centri di recapito; 9.200 dipendenti in maggioranza (58%) donne; oltre 1.1000 assunzioni a tempo indeterminato dal 2020 ad oggi; 3 milioni di vaccini consegnati in Veneto durante la pandemia. In 160 anni Poste Italiane si è evoluta anche così: se prima erano

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solo lettere e telegrammi oggi ci sono i pacchi dell’e-commerce, il wi-fi gratis in 500 uffici postali, e le 2,7 milioni di carte Postepay. Nel prossimo futuro della azienda c’è il progetto Polis che porterà i servizi digitali della pubblica amministrazione nei Comuni più piccoli e coinvolgerà 4.800 uffici postali in Italia, 368 in Veneto. “È un progetto molto ambizioso, il Governo ha allocato 800 milioni di euro, è partito con l’approvazione del fondo complementare al Pnrr, sono già partiti i bandi e le gare di appalto,- ha detto l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante. - L’azienda ha trasformato i suoi asset logistici e la sua rete di prossimità per rispondere con successo ai cambiamenti globali, ha sviluppato i servizi digitali di pagamento e comunicazione, conservando il suo ruolo di tutore del risparmio degli italiani”. Grazie alla sua infrastruttura capillare e unica, e ben prima dell’av-

vento di internet e delle comunicazioni digitali, Poste Italiane ha saputo mettere in rete l’Italia intera, grandi città, piccoli Comuni, borghi montani e isole. Ha favorito la coesione sociale aiutando gli italiani a parlare la stessa lingua e ha legato il Paese con un filo lungo e robusto che passava dai suoi uffici postali, i suoi portalettere, i suoi servizi logistici e di telecomunicazione. “Credo di poter affermare che nessuna azienda conosce e vive il Paese come noi – ha aggiunto la Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina – e posso confermare che continueremo ad

essere vicini agli italiani. Poste ha coniugato tradizione e innovazione, adeguando continuamente la sua missione ai tempi, ed ha saputo modernizzarsi per rispondere al meglio al suo compito”. “Ringrazio e rivolgo il mio augurio a tutte le 121.000 persone di Poste che ogni giorno mettono la loro professionalità e la loro esperienza al servizio degli italiani – ha concluso Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane – Stiamo parlando di donne e uomini che rappresentano un inestimabile patrimonio di umanità e competenza”.

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Il protocollo d’intesa. Sinergia fra Confindustria Venezia, Hydrogen Park e Stazione sperimentale

Il vetro di Murano punta sull’idrogeno verde Al via il progetto per la conversione dei forni L’impennata dei costi del gas metano e la delicata situazione geopolitica attuale hanno accelerato la transizione energetica delle aziende artistiche dell’isola

L

e vetrerie di Murano si stanno preparando alla transizione energetica e puntano ad alimentare le proprie fornaci con miscele variabili di idrogeno e gas metano. Solo una sperimentazione, per ora, ma la tutela del Pianeta, i costi del gas e il conflitto in Ucraina stanno accelerando l’urgenza di un cambiamento anche in quella che è una delle produzioni artistiche più conosciute e apprezzate al mondo. A fine aprile è stato dato il via al progetto, siglato con un protocollo d’intesa fra la sezione Vetro di Confindustria Venezia, Hydrogen Park di Porto Marghera e la Stazione sperimentale del vetro. “L’impennata dei costi dell’energia e l’incertezza dettata dai nuovi scenari geopolitici stanno portando le aziende del vetro a individuare e utilizzare combustibili da fonti rinnovabili come l’idrogeno verde. La firma del protocollo d’intesa rappresenta un importante passo in questo senso”, ha affermato Martina Semenzato, presidente della sezione Vetro degli industriali veneziani, che ha spiegato come lo studio in fase di avvio permetterà di valutare la fattibilità di una transizione tecnologica ed energetica all’interno delle fornaci muranesi, “per poter tornare a guardare il futuro con fiducia”. Una fiducia che nei mesi scorsi era stata minata dall’impennata del prezzo del gas metano: il Governo è intervenuto – grazie

all’approvazione in Parlamento di un emendamento con il deputato veneziano dem Nicola Pellicani come primo firmatario – calmierando il prezzo, oltre che per le imprese fortemente energivore, anche alle piccole realtà come le vetrerie di Murano. L’obiettivo del progetto è la conversione dei forni fusori. La collaborazione prevede il testing e lo sviluppo su scala industriale di tecnologie che portino al passaggio dall’utilizzo di idrocarburi all’idrogeno verde. A tal fine saranno eseguiti dei test qualitativi sui prodotti in vetro artistico realizzati durante la sperimentazione. Alla Stazione sperimentale del vetro il compito di condurre lo studio del prototipo e di seguire l’intero percorso di trasferimento tecnologico sul piano industriale: dovrà essere costruito e messo in opera un forno di prova e successivamente verificare quantitativamente le performance di un forno a scala produttiva. L’individuazione di un’impresa disponibile alla prima fase del progetto spetta a Confindustria Venezia. I test sul campo a scala produttiva saranno effettuati su una o più imprese. La gestione della materia prima, ovvero l’idrogeno verde, è affidata a Hydrogen Park, pronto a mettere a disposizione le proprie conoscenze e competenze nell’implementazione del vettore energetico nei processi e il supporto tecnologico dei propri

partner nella gestione, nella consegna e nell’esercizio industriale dell’idrogeno verde, totalmente derivante cioè da fonti rinnovabili e a impatto ambientale zero. Per Andrea Bos, presidente di Hydrogen Park, con quest’intesa “si valorizza la capacità produttiva e artistica di Venezia, applicando la strategia energetica europea e mettendo a frutto il know-how del Consorzio per l’idrogeno”. Un cammino verso la trasformazione del tessuto economico locale che “al tem-

po stesso preserva la specificità dei processi industriali e l’antica tradizione vetraia veneziana, favorendo la decarbonizzazione e la sostenibilità del settore”. Secondo il direttore generale della Stazione sperimentale del vetro, Stefano Manoli, “la produzione di vetro artistico muranese si trova oggi di fronte a una sfida di portata epocale: gli elevati costi dell’energia, l’attuale congiuntura economica e geopolitica e, non ultimi, gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e di neu-

tralità climatica assunti a livello europeo stanno portando le fornaci dell’isola verso un bivio competitivo ed evolutivo cruciale”. Ecco che traghettare le vetrerie artistiche di Murano verso un futuro pienamente sostenibile “sarà possibile solo attraverso uno sforzo congiunto tra realtà produttive, istituzioni del territorio e centri di ricerca, volto a promuovere l’adozione di tecnologie green, come la combustione di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili”. (s.s.)


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La fondazione. Il nuovo ente partecipato sarà aperto a partenariati pubblico-privati senza scopo di lucro

Comune di Treviso, Unipd e Ca’ Foscari insieme per le buone pratiche ambientali

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Alessandro Manera (assessore all’ambiente): “Fare squadra con il mondo accademico può portare nuovi elementi di visione”. Le linee guida sono già state approvate dal consiglio comunale Quando i senati dei due atenei avranno deliberato si passerà alla redazione dello Statuto

Alessandro Manera

Sara Salin

La trevigiana Da Ros nuova vicepresidente di Confindustria con delega ad ambiente e sostenibilità

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neto, che realizza 180 miliardi di Pil con le sue 600mila imprese primeggiando nell’export. Con questa nomina è stato riconosciuto il ruolo importante che gli spetta”. Il presidente degli industriali di

Padova e Treviso, Leopoldo Destro, ha voluto ricordare che l’esperienza di Katia Da Ros è iniziata in Unindustria Treviso: “Il suo percorso associativo e la sua attiva presenza nell’educazione e la cultura rappresentano una risorsa significativa per tutto il nostro sistema d’impresa ed è garanzia di continuità”. Destro, a nome di tutti gli associati, ha voluto ringraziare Piovesana “per la forza e convinzione nel suo impegno in questo biennio in Confindustria, punto di arrivo in una storia di rappresentanza per le imprese e il territorio che rimarrà di esempio anche per il futuro”. (s.s.)

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Katia Da Ros è la nuova vicepresidente di Confindustria, con delega ad ambiente, sostenibilità e cultura. Trevigiana, ad dell’azienda Irinox di Corbanese di Tarzo, Da Ros è una dei tre nuovi vice del presidente dell’associazione degli industriali Carlo Bonomi per il biennio 2022-2024 e succede a un’altra trevigiana, l’ex presidente di Assindustria Venetocentro Maria Cristina Piovesana, che si è dimessa dalla carica. “Il Veneto è ben rappresentato nella nuova squadra dirigente ed è in buone mani. Da Ros – ha commentato il presidente della Regione Luca Zaia – è una grande esponente dell’orgoglio ve-

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per mettersi nuovamente in gioco. Soprattutto, però, sarà il punto di partenza per un nuovo modo di pensare al presente e al futuro del territorio. La parola d’ordine della fondazione sarà “partecipazione”. Quindi apertura totale verso il partenariato pubblico-privato senza scopo di lucro e un patrimonio destinato al raggiungimento di un obiettivo predefinito e invariabile fissato nell’atto costitutivo. Una struttura aperta a tutti i soggetti che ne condividano gli scopi nella ricerca scientifica, nella raccolta di dati, informazioni e conoscenze nel campo ambientale, nella produzione di energie rinnovabili, nel monitoraggio e nella salvaguardia delle risorse naturali, nei processi di gestione e pianificazione del territorio e le misure da adottare in relazione alla presenza di agenti inquinanti, oltre che per l’informazione e la sensibilizzazione delle varie componenti sociali.

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d’Europa sono risultate l’olandese Winterswijk e la portoghese Valongo, ma Treviso è arrivata comunque sul podio delle cinque più virtuose ed era la prima volta per un’italiana. “Durante quell’esperienza, grazie al confronto con gli amministratori e i tecnici delle più importanti città europee, abbiamo compreso come anche in campo ambientale sia tanto importante quanto necessario fare squadra con il mondo accademico, che può portare ulteriori elementi di visione”, spiega Alessandro Manera, assessore trevigiano all’ambiente. “La nuova fondazione – continua l’amministratore – ci permetterà di essere ancora più efficaci nella condivisione delle buone pratiche che uniranno non solo l’ambiente ma anche la mobilità e le politiche comunitarie”. La città ha già deciso di partecipare all’edizione 2023 dell’iniziativa, che si terrà a Grenoble, e la fondazione sarà utile a riunire progettualità, opportunità di ricerca e buone pratiche

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na fondazione per sviluppare le buone pratiche ambientali della città. Nasce a Treviso e ha come partner fondatori il Comune e i due atenei che danni hanno le proprie sedi distaccate nel capoluogo della Marca, le Università di Padova e di Ca’ Foscari. Il consiglio comunale ha già espresso parere favorevole alle linee guida approvate dalla giunta guidata dal sindaco Mario Conte e ipoteticamente per l’estate – dopo che i due senati accademici avranno deliberato – sarà redatto lo statuto, sarà deciso il nome e si inizieranno ad aprire le porte ai soggetti economici e istituzionali che vorranno farne parte. L’obiettivo è la costituzione di un ente capace di favorire percorsi partecipati che, da qualunque angolazione si ragioni, abbiano al centro la sostenibilità. Ambiente, natura e paesaggio, ma non solo. Tutto deve convergere: urbanistica, edilizia, economia. E tutto deve avere una visione che parte dall’ambito locale, ma si sviluppa a livello nazionale e internazionale. L’idea è nata quando alla fine della scorsa estate Treviso ha partecipato a Lahti, in Finlandia, all’European Green Leaf 2022, premio per la sostenibilità ambientale promosso dalla Commissione Europea che valuta i risultati raggiunti dai comuni fra i 20mila e i 100mila abitanti basandosi su una serie di dodici indicatori ambientali e sulle progettualità che vengono messe in campo dalle amministrazioni locali. Le città più verdi

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MAGGIO 2022

Salute Il vademecum

Di tutti i tipi e di tutti i colori: un carico di salute e benessere

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Frutta e verdura, il decalogo per vivere meglio Vuoi mettere in evidenza il tuo Studio o la tua Attività Sanitaria? Fallo con laPiazza Salute Contattaci su commerciale@givemotions.it

i avvicina la bella stagione e si moltiplicano le varietà di frutta e verdura che consentono di realizzare piatti appetitosi e insieme sani per aumentare così il carico salute di una corretta alimentazione. Consumare ogni giorno almeno 5 porzioni di frutta e verdura migliora infatti sensibilmente la qualità della vita, contribuendo anche alla riduzione della mortalità di alcune malattie croniche come ictus, diabete, tumori e tantissime malattie cardiovascolari Il Ministero della Salute ha messo a punto un decalogo proposto proprio per il consumo di frutta e verdura, un vademecum che l’Ulss 2 Marca Trevigiana ha ripreso e riproposto nella sua pagina Facebook per sensibilizzare gli utenti. Il primo punto è forse tra i più noti, ma non sempre messo in atto. Si tratta del numero di porzioni di frutta e verdura da consumare al giorno, almeno 5 sono le indicazioni, compresa quella pronta al consumo, senza sale e/o zuccheri aggiunti.

Prosegue alla pag. seguente

Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria


Salute

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Una corretta igienizzazione è indispensabile per evitare gravi infezioni, ce lo porta la pandemia negli ultimi due anni

L’importanza delle…mani pulite

Il consumo abituale previene e riduce la mortalità di malattie croniche

Di tutti i tipi e di tutti i colori: un carico di salute e benessere E’ consigliabile variare anche la scelta dei colori e orientarsi nella scelta verso la stagionalità dei prodotti. Il consiglio numero 2, invece, è quello di avere sempre una scorta, ben in vista in frigo e nel surgelatore, di frutta e verdura, in modo da poter tenere sempre a portata di mano ciò che serve. E’ da sfatare, e questo è il terzo punto, il luogo comune che vuole le verdure solo come contorno, in realtà finocchi, carote, sedano, pomodorini e tanti altri ortaggi possono essere consumati come snack, validissimi per mettere a posto la sensazione di fame in modo salutare. Il quarto punto ribadisce l’apporto in termini di energia che deriva dal consumo di frutta fresca che consente a chi lavora o studia di ripartire con la giusta carica. Le verdure come condimento per un bel primo è il quinto punto del decalogo. Si possono realizzare gustosi piatti e consumare così una delle due o tre pozioni giornaliere di verdure consigliate. Sì ai peccati di gola, anche se con Dall’Uls 2 Marca moderazione, e soprattutto, perché Trevigiana alcuni utili no, con il ricorso alla frutta. Un bel dolce fatto in casa con aggiunta di consigli per le abitudini alla preparazione di frutta sarà più quotidiane, è importante gustoso e saziante. Punto numero 7: non si butta via poi dare il buon esempio niente! Il consiglio è di usare ogni ai più giovani parte dei prodotti vegetali. Con i gambi della verdura si possono cucinare saporite zuppe o anche il brodo. Dal frullatore o dall’estrattore si possono recuperare i residui della frutta o della verdura e aggiungerli alla bevanda preparata, consentiranno di assorbire non solo vitamine ma anche le fibre della verdura. Un piatto unico, proposto un paio di volte a settimana, è l’ottavo suggerimento utile per stare in forma mangiando sano. Una zuppa a base di cereali e legumi rappresenta un’ottima proposta. La verdura non va cotta troppo, croccante dà il meglio di sé, perché mantiene i suoi nutrienti e aumenta la sensazione di sazietà. Il buon esempio, infine, rappresenta sempre la carta vincente per educare i più piccoli alle buone pratiche in modo credibile e convincente.

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na corretta igienizzazione delle mani, oltre a garantire un’adeguata igiene personale, serve ad impedire la quotidiana trasmissione di germi. Un gesto semplice e veloce, basta un minuto, che ci permette di essere protetti e sicuri. Negli ultimi due anni la pandemia ce lo ha insegnato: si tratta di una pratica semplice ma fondamentale nella prevenzione delle infezioni trasmissibili. Un concetto ribadito più volte anche nel corso della Giornata Mondiale dedicata all’igiene delle mani, celebrata lo scorso 5 maggio. E’ importante lavarsi le mani, prima e dopo aver mangiato, prima e dopo aver avuto un contatto con un malato, prima di toccare le zone più sensibili del proprio corpo (occhi, naso e bocca) e dopo essere stati in luoghi pubblici. L’utilizzo delle soluzioni alcoliche, frizionando il palmo con il dorso della mano per almeno 30 secondi, è utile se le mani non sono visibilmente sporche, altrimenti è indispensabile lavarle con acqua e sapone. Attraverso le mani passa dunque anche la salute, lo ha voluto ricordare ai più piccoli il Servizio Controllo e Prevenzione Infezioni dell’Ospedale di Camposampiero (Ulss 6 Euganea) che, grazie alla sinergia e al supporto delle educatrici e del personale della pediatria, ha coinvolto – attraverso il progetto “L’igiene delle mani comincia da piccoli” - i giovani e i giovanissimi pazienti dell’Unità

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Operativa di Pediatria e i bambini frequentanti il nido aziendale. L’obiettivo è quello di far capire fin dai primi anni di vita, attraverso l’approccio sensoriale, stimolo importante per l’apprendimento, quanto sia importante il lavarsi correttamente le mani. Lo scorso 5 maggio, all’asilo i bambini durante il gioco si sono “contaminati” le mani di colore e di terra e sono stati invitati a descrivere la sensazione di “sporco” e successivamente è stato chiesto loro di lavarle, vedere come “cambiavano” e descrivere la sensazione del “pulito”. Ai bambini della Pediatria, ricoverati, è stato chiesto di creare un disegno che richiami l’igiene delle mani. Tutti i bimbi coinvolti hanno ricevuto, da parte della Direzione Medica, un attestato di partecipazione e un simpatico “Manopoli”.

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L’iniziativa dell’Ospedale di Camposampiero

Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria


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Salute

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Abuso di alcol. I dati dell’Ulss 3 Serenissima fotografano una situazione allarmante

Saliti dal 25 al 37 per cento i consumi problematici di alcolici Tra i più a rischio i maschi giovani, con scolarità elevata e senza problematiche sociali evidenti. L’abuso di alcol, oltre che essere dannoso e rischioso, è ormai un’emergenza di sanità pubblica

Mascherine e nuove regole dal 1° maggio

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anno tra i 18 e i 24 anni, una scolarità avanzata e non presentano evidenti difficoltà sociali o economiche: sono i soggetti che, secondo il Servizio Dipendenze dell’Ulss 3 Serenissima, risultano più esposti alla sempre maggior diffusione di modalità di consumo di alcool esagerate o comunque problematiche. Il SerD, che ha fatto il punto in occasione del’”Alcohol Prevention Day” che si è svolto lo scorso 6 maggio all’Ospedale dell’Angelo a Mestre, evidenzia come il fenomeno sia preoccupante anche nelle nostre città. “I dati dell’indagine ‘Passi’ sugli stili di vita – ha sottolineato la dottoressa Laura Suardi, responsabile scientifico dell’evento - hanno evidenziato anche nel nostro territorio un significativo incremento del consumo problematico di alcool, specie tra i giovani: dal 25,1% nel 2019 al 36,91% nel 2020. E riguarda una percentuale maggiore di maschi, in età 18-24 anni, con una scolarità elevata, senza evidenza significativa di problematiche sociali o economiche”. “Il consumo dannoso e rischioso di alcol – ha spiegato - rappresenta un importante problema di sanità pubblica, responsabile in Europa di circa il 4% di tutte le morti e di circa il 5% degli anni di vita persi per disabilità. E in Italia circa 800.000 minorenni e 2.600.000 ultra sessantacinquenni sono da considerare a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate. Ciononostante, il consumo di bevande alcoliche viene spesso percepito come una normale e sana consuetudine e i problemi legati al bere non sono debitamente percepiti e vengono decisamente sottovalutati”. Nel 2020, l’anno segnato dalla pandemia e dal lookdown, hanno evidenziato gli operatori del SerD, i notevoli cambiamenti nelle abitudini e nello stile di vita degli Italiani ha portato alla luce molteplici criticità. “Una di queste ha riguardato il consumo rischioso e dannoso di alcol. L’isolamento ha incrementato il consumo incontrollato di bevande alcoliche, il mercato ha rafforzato nuovi canali alternativi e meno controllati anche rispetto al divieto di vendita a minori. I dati Istat riferiti al 2020 confermano la tendenza negli ultimi anni dell’aumento dei consumi di bevande alcoliche fuori dai pasti. Si è registrato negli ultimi dieci anni un progressivo incremento della quota di donne consumatrici”. Tra i più a rischio, ci sono i giovani. “Il consumo di bevande alcoliche tra i giovani – ha sottolineato la dottoressa Annarosa Pettenò, psico-

loga del SerD e organizzatrice scientifica dell’evento -permane una criticità, e i comportamenti a rischio sul consumo di alcol nella popolazione giovanile sono particolarmente diffusi nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni: tra queste il binge drinking, ossia il consumo di cinque o più drink alcoolici in pochissime ore, rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata, in progressivo aumento. Nel 2019 infatti riguardava il 16% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, cioè il 20,6% dei maschi e l’11% delle femmine. Nel 2020 il fenomeno ha riguardato il 18,4% dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età, nel dettaglio il 22,1% dei maschi e il 14,3% delle femmine. A fronte di tali evidenze epidemiologiche e in occasione del Mese della Prevenzione Alcologica, lo scorso aprile, la Rete Alcologica Territoriale ha realizzato diverse iniziative finalizzate a sensibilizzare sulla tematica le istituzioni/agenzie, pubbliche e private, deputate al benessere della popolazione, come pure i singoli cittadini. Sono stati offerti momenti di informazione/formazione e di conoscenza dei programmi alcologici territoriali in essere sia nell’ambito della prevenzione come del prendersi cura delle persone e famiglie con una sofferenza legata al consumo di alcol. “L’Alcohol Prevention Day - sottolinea il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima - non rappresenta l’evento conclusivo del Mese della Prevenzione Alcologica, ma intende sottolineare che è necessario continuare a prestare attenzione al fenomeno dell’alcol per promuovere scelte di salute responsabili e stili di vita sani. L’obiettivo è diffondere una fotografia del fenomeno del consumo di bevande alcoliche e dei problemi alcolcorrelati da diverse angolature, offerte dal Dipartimento Prevenzione, l’UOSD Laboratorio di Tossicologia Clinica e Forense, dal Dipartimento Dipendenze dell’Ulss 3 e dalla Polizia Stradale di Venezia. E’ stato ed è importante dare conto delle progettualità e degli interventi territoriali utili a garantire livelli elevati di tutela della salute e di sicurezza, individuali e collettive, e dare conto dell’integrazione e della sinergia tra soggetti pubblici: Azienda sanitaria, Scuola, Enti Locali, uniti al privato, come le autoscuole, al privato sociale e al mondo del volontariato, in una progettazione trasversale che possa efficacemente affrontare la complessità di una problematica così impattante sulla salute pubblica”.

al 1° maggio sono cambiate le regole sull’uso della mascherina, che non è più obbligatoria ma è raccomandata nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico. L’utilizzo della FFP2 o della mascherina chirurgica rimane invece obbligatorio fino al 15 giugno per prendere i mezzi di trasporto pubblici locali e a lunga percorrenza, per partecipare a eventi e competizioni sportive al chiuso; per partecipare a spettacoli al chiuso; per accedere a strutture sanitarie, sociosanitarie e socio assistenziali e per frequentare la scuola (fino alla fine dell’anno scolastico).


Salute

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Azienda Ospedale Università I dati ceda gennaio adnegli aprile sulanni fenomeno Una corretta igienizzazione è indispensabiledi perPadova. evitare gravi infezioni, lo porta la pandemia ultimi due Il consumo abituale previene e riduce la mortalità di malattie croniche

In aumento i casi di epatite acuta nei bambini L’importanza delle…mani pulite

Di tutti i tipi e di tutti i colori: un carico di salute e benessere E’ consigliabile variare anche la scelta dei colori e orientarsi nella scelta verso la stagionalità dei prodotti. Il consiglio numero 2, invece, è quello di avere sempre una scorta, ben in vista in frigo e nel surgelatore, di frutta e verdura, in modo da poter tenere sempre a portata di mano ciò che serve. E’ da sfatare, e questo è il terzo punto, il luogo comune che vuole le verdure solo come contorno, in realtà finocchi, carote, sedano, pomodorini e tanti altri ortaggi possono essere consumati come snack, validissimi per mettere a posto la sensazione di fame in modo salutare. Il quarto punto ribadisce l’apporto in termini di energia che deriva dal consumo di frutta fresca che consente a chi lavora o studia di ripartire con la giusta carica. Le verdure come condimento per un bel primo è il quinto punto del decalogo. Si possono realizzare gustosi piatti e consumare così una delle due o tre pozioni giornaliere di verdure consigliate. Sì ai peccati di gola, anche se con Dall’Uls 2 Marca moderazione, e soprattutto, perché Trevigiana alcuni utili no, con il ricorso alla frutta. Un bel dolce fatto in casa con aggiunta di consigli per le abitudini alla preparazione di frutta sarà più quotidiane, è importante gustoso e saziante. Punto numero 7: non si butta via poi dare il buon esempio niente! Il consiglio è di usare ogni ai più giovani parte dei prodotti vegetali. Con i gambi della verdura si possono cucinare saporite zuppe o anche il brodo. Dal frullatore o dall’estrattore si possono recuperare i residui della frutta o della verdura e aggiungerli alla bevanda preparata, consentiranno di assorbire non solo vitamine ma anche le fibre della verdura. Un piatto unico, proposto un paio di volte a settimana, è l’ottavo suggerimento utile per stare in forma mangiando sano. Una zuppa a base di cereali e legumi rappresenta un’ottima proposta. La verdura non va cotta troppo, croccante dà il meglio di sé, perché mantiene i suoi nutrienti e aumenta la sensazione di sazietà. Il buon esempio, infine, rappresenta sempre la carta vincente per educare i più piccoli alle buone pratiche in modo credibile e convincente.

La professoressa Patrizia Burra ha spiegato i sintomi e le possibili cause dell’infezione che sta colpendo soprattutto il Regno Unito, in Italia la situazione è sotto controllo

L’equipe dei chirurghi pediatrici di Padova salva la vita al piccolo Kirill

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na corretta igienizzazione delle mani, oltre a garantire un’adeguata igiene personale, serve ad impedire la quotidiana trasmissione di germi. Un gesto semplice e veloce, basta un minuto, che ci permette di essere protetti e sicuri. Negli ultimi due anni la pandemia ce lo ha insegnato: si tratta di una pratica semplice ma fondamentale nella prevenzione delle infezioni trasmissibili. Un concetto ribadito più volte anche nel corso della Giornata Mondiale dedicata all’igiene delle mani, celebrata lo scorso 5 maggio. al mese di gennaio si sono registrate, a liE’ importante lavarsi le mani, prima e dopo vello internazionale, alcuni casi di epatite aver mangiato, prima e dopo aver avuto un acuta bambini, in special modo nella fascia L’iniziativa contatto con un malato, prima di toccare le Operativa di Pediatria e i bambini nei frequensottoè iquello cinquedianni. Ildell’Ospedale Paese piùdicolpito finora zone più sensibili del proprio corpo (occhi, tanti il nido aziendale. L’obiettivo Camposampiero è il Regno Unito dove sono stati registrati 114 naso e bocca) e dopo essere stati in luoghi far capire fin dai primi anni di vita, attraverso episodi (da gennaio 2022 al 25 aprile 2022) su pubblici. l’approccio sensoriale, stimolo importante per un totale di 169 a livello globale. L’utilizzo delle soluzioni alcoliche, frizionanl’apprendimento, quanto sia importante L’epatiteil èlaun’infiammazione del fegato caudo il palmo con il dorso della mano per almeno varsi correttamente le mani. sata spesso da un virus, che coinvolge il siste30 secondi, è utile se le mani non sono visiLo scorso 5 maggio, all’asiloma i bambini du- Il primo segnale che evidenza immunitario. bilmente sporche, altrimenti è indispensabile rante il gioco si sono “contaminati” le manidell’infezione di la presenza è l’aumento di circa 10-15 avolte il valore delle transaminasi nel sanlavarle con acqua e sapone. colore e di terra e sono stati invitati descriDal punto di vista della sintomatologia, Attraverso le mani passa dunque anche la vere la sensazione di “sporco”gue. e successival’epatitevedere acuta si manifesta generalmente con salute, lo ha voluto ricordare ai più piccoli mente è stato chiesto loro di lavarle, sintomi gastrointestinali, dolori addominali, e il Servizio Controllo e Prevenzione Infezioni come “cambiavano” e descrivere la sensain alcuni casi con colorito giallastro della cute, dell’Ospedale di Camposampiero (Ulss 6 Euzione del “pulito”. Ai bambini della Pediatria, nausea e febbre. L’aumento più grande è avganea) che, grazie alla sinergia e al supporto ricoverati, è stato chiesto di creare un disegno venuto nelle prime tre settimane di aprile. Si è delle educatrici e del personale della pediache richiami l’igiene delle mani.visto che più del 50% dei casi guarisce spontatria, ha coinvolto – attraverso il progetto Tutti i bimbi coinvolti hanno ricevuto, ma da in altri casi è stato necessario il neamente, “L’igiene delle comincia da fratellino piccoli” -quani parte della Direzione attestato di Il professor VidaMedica, un ra a casa conmani la mamma ed un trapianto di fegato. mostra la scheggia giovani e i giovanissimi pazienti sull’abitazione. dell’Unità partecipazione e un simpatico “Manopoli”. In Azienda Ospedale Università di Padova do è caduto il colpo d’artiglieria estratta sono stati affrontati due casi di epatite acuta: La donna ed il fratello sono morti, lasciando Kirill, un bambino di due mesi e un ragazzo di dieci 11 anni, solo. È stato il padre, rientrato nell’abitaanni. Entrambi curati e guariti dall’infezione. zione, a trovarlo e portarlo verso un ospedale da “Dobbiamo ricordare che per quasi due anni campo Ucraino, che ha prestato le prime cure. La i bambini sono rimasti chiusi a casa a causa scheggia è penetrata nel collo, tranciando alcuni della pandemia, meno esposti a nessun virus o vasi, fermandosi nei pressi del cuore. possibile infezione. Adesso che stanno riprenRicoverato in gravi condizioni presso l’Azienda dendo la loro vita normale, non è da escludeOspedale-Università di Padova lo scorso 18 aprile, re che siano diventati più suscettibili ai virus. il bambino è stato sottoposto ad una complessa Questa è solo una delle ipotesi che si stanno e delicata operazione chirurgica per rimuovere la studiando. – ha spiegato la profesorressa Patrizia Burra, direttrice dell’Unità per il Trapianscheggia di mortaio, che si è protratta per sette to Multivescerale dell’Azienda Ospedale-Uniore, sotto la guida del Prof. Vladimiro Vida, diretversità di Padova - L’aumento dei casi a livello tore dalla cardiochirurgia pediatrica dell’ ospedale. internazionale per ora non sembra riguardare Il bambino è stato trasferito, al termine dell’atto l’Italia. Allarma invece, guardando all’estero, il chirurgico, presso la terapia intensiva e nei giorni numero dei piccoli costretti al trapianto: diesuccessivi i medici hanno provveduto a ridurre la ci bambini inglesi sono stati costretti a fare il sedazione ed a estubare il paziente. Le condizioni trapianto, in linea con i trapianti internazionali di Kirill sono apparse buone, ed il piccolo ha potuto che sono stati 17 su 169. Il trapianto di fegaparlare anche con il papà, che l’aveva accompato nei bambini è davvero molto raro perché si gnato nel lungo viaggio verso il Veneto. tratta di un organo capace di rigenerarsi da solo” .

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La professoressa Burra è in contatto con il Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, dove ha lavorato e dove attualmente si stanno conducendo degli studi sul fenomeno in corso. “Le indagini inglesi hanno visto che il 40% dei bambini aveva l’Adenovirus, solo in 10% il Covid e in percentuali più basse altri virus. Dunque hanno diviso le settimane dal primo gennaio ad aprile e si è edotto che è accaduto qualcosa nelle prime tre settimane di aprile”. “La conclusione degli inglesi, - aggiunge - dice che non si sa esattamente cosa abbia causato l’infezione. Ci troviamo, come spesso accade in scienza, di fronte ad ipotesi: può essere che i bambini per due anni siano stati isolati a casa per la pandemia, non sono andati all’asilo, in alcuni casi hanno tenuto sempre la mascherina, dunque potrebbero essere rimasti a tal punto isolati da non avere avuto infezioni e, adesso che si riespongono, lo stesso Adenovirus può causare questa malattia. In ultima analisi la prima ipotesi degli inglesi è che i bambini siano diventati più suscettibili. La seconda ipotesi è che si tratti di pazienti che sono stati prima contagiati dal Covid e che l’infezione epatica sia un effetto secondario o che sia l’ennesima variante del Coronavirus. La terza ipotesi è che siamo di fronte alla combinazione esplosiva dei due virus insieme (Adenovirus e Covid) che hanno questo effetto esplosivo”. Un invito all’attenzione, per quanto riguarda i cittadini del nostro Paese, arriva dal direttore generale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, Giuseppe Dal Ben: “L’invito è di stare attenti e non trascurare i piccoli segnali, che potrebbero essere il campanello d’allarme dell’infenzione che si sta sviluppando. Noi, come Ospedale, facciamo il nostro lavoro di cura e ricerca, cercando di monitorare la situazione epidemologica territoriale. Ricordiamo che nei primi 81 casi il 50% dei pazienti inglesi è guarito spontaneamente, il 47% era ancora in ospedale, solo 10 sono stati trapiantati, comunque un numero molto elevato rispetto alle statistiche tradizionali”.

La professoressa Burra e il direttore generale Dal Ben al convegno organizzato dall’Azienda OspedaleUniversità di Padova


A tavola

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Idee in cucina, tra gusto, sapori del territorio e creatività

Rubrica a cura di

Sara Busato

Con il mese di maggio le nostre abitudini alimentari iniziano a cambiare: i piatti caldi e impegnativi si trasformano in ricette leggere e semplici da preparare Quiche alle zucchine, fiori di zucca e mozzarella

Risotto al pesto di gamberi Il pesto è spesso associato alla pasta, in modo particolare alle trofie. In questa ricetta il riso dimostra di essere un alimento estremamente versatile capace di adattarsi a qualsiasi abbinamento. Un piatto semplice ma molto appetitoso e invitante. Ingredienti: 350 gr Riso Carnaroli; 500 gr Gamberi; 3 cucchiai Pesto alla Genovese; 1 Scalogno; Vino bianco secco; Brodo vegetale; Olio extravergine d’oliva; Sale e Pepe nero Preparazione: Spuntare e lessare i fagiolini e tagliarli a pezzetti. Frullare le foglie di basilico con i pinoli, uno spicchio di aglio e un pizzico di sale e l’olio, poi trasferire il composto in una ciotola e mescolatelo con la grana. Scaldate sul fuoco una casseruola versate il riso e tostatelo per un minuto; proseguite la cottura con il brodo vegetale bollente, versandone poco alla volta. Il risotto sarà pronto al dente in 16-17 minuti. Nel frattempo, sgusciate le code di gambero, dividetele in due per il lungo, saltatele in padella con un filo d’olio. Aggiungete i fagiolini e le code di gambero, tagliandone alcune a pezzetti; completate con una macinata di pepe.

Una ricetta dai sapori delicati e facile da preparare. Perfetta in questa stagione con l’arrivo delle prime zucchine e i fiori di zucca. Ottima soluzione come antipasto o come piatto unico. Per un sapore un po’ più intenso utilizzate la mozzarella di bufala. Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda; 500 g di zucchine scure; 250 g di mozzarella; 100 g di parmigiano reggiano grattugiato; 2 uova; 6 fiori di zucca; spicchio d’aglio; olio extravergine di oliva; sale e pepe Preparazione: Affettare le zucchine a rondelle sottili. In una padella antiaderente spadellate per dieci minuti con olio e spicchio d’aglio. Aggiungete sale, pepe e fate raffreddare. Nel frattempo, in una ciotola con una frusta sbattere le uova insieme al parmigiano. Aggiungere le zucchine cotte e mescolare fino ad amalgamare il composto appena ottenuto. Prendere la pasta sfoglia e versate il composto con le zucchine. Aggiungere la mozzarella tagliata a fette e i fiori di zucca privati di pistillo e gambo. Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti.

Pancake ai frutti di bosco Le tradizionali frittelle dolci di tradizione americana sono la perfetta colazione della domenica ma anche per il brunch o come merenda dei bambini. Il gusto dolce del pancake si sposa bene con il sapore acidulo dei frutti di bosco. Ingredienti: per circa 8 pancake: 220 gr farina 00 per dolci; 200 gr Latte; 30 gr, Zucchero; 6 gr di lievito 2 Uova; pizzico di Sale; Olio di semi | Ingredienti per fare la salsa ai frutti di bosco: 250 grammi di Frutti di bosco vari; 2 cucchiai di Zucchero a velo e succo di mezzo limone Preparazione: Per la salsa ai frutti di bosco, in una pentola con i bordi alti inserire i frutti scelti e fateli cucinare a fiamma bassa. Aggiungere lo zucchero e mescolare in modo deciso con la frusta fino a far diventare una cremina omogenea. Spegnere la fiamma e setacciare la crema ottenendo una salsa senza semi. Per la preparazione dei pancake: in una ciotola rompere le uova, aggiungere zucchero, latte, farina e lievito, mescolare fino ad ottenere un impasto non troppo liquido, omogeneo e senza grumi. In una pentola antiaderente versare un mestolo di composto e cuocetelo a fiamma non troppo alta. Quando il fondo sarà ben dorato e in superficie si formeranno delle bollicine servendovi di una spatola, giratelo sull’altro lato e cuocete finché anche questo lato non si sarà ben colorito.

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Maggio

Ariete Vi serve un po’ di grinta e determinazione per affrontare gli impegni che vi aspettano. La motivazione vi guida

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Maggio, fioriscono novità e buon umore

Maggio sarà il mese delle sorprese e delle soddisfazioni. Vivete all’insegna del dinamismo e del buon umore

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Siete frettolosi e avete poca pazienza. A volte bisogna saper aspettare con cura che i frutti dei semi piantati nel tempo arrivino a giusta maturazione LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman GT Accompagnatore agenzia 3 pernottamenti in hotel**** a Budapest 1 pernottamento in hotel**** a Maribor Sistemazione in camere doppie Trattamento in pensione completa dalla cena del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno Ingressi: Castello Basilica di St. Stefano, Chiesa Mathia, Bastione dei Pescatori e Casa del Terrore, Visegrad nel Palazzo Reneissance di Re Mattia Assicurazione medico bagaglio

APRILE MAGGIO

29-03

Budapest

2020

Cancro Giocatevi la carta della simpatia. E’ vincente se saprete gestire le vostre emozioni. Avrete tutti i riflettori puntati su di voi, siate disinvolti e convincenti

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MAGGIO GIUGNO

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2020

Guardare oltre e cominciare a costruire un nuovo capitolo della vostra storia: è l’obiettivo che vi siete dati per i prossimi mesi. A maggio si parte

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Avete cominciato il mese con una certa stanchezza. Prendetevi una pausa, vi attendono periodi intensi: dovrete essere al top delle vostre energie

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Siete proiettati nel futuro e rischiate di perdere le occasioni che il presente vi presenta. Programmate meno e qualche volta provate ad improvvisare

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Capricorno Energia e voglia di cambiamento vanno di pari passo. Siete pronti ad intraprendere una nuova strada. La fortuna vi assisterà

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Pesci E’ tempo di concretezza e di tirare le somme. Cominciano a vedersi i risultati dei vostri sforzi. Non siate distratti. Le cose stanno cambiando in meglio



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