un coro di no
PORTO TOLLE “Pronti ad avviare una nuova classe di pesca commerciale”
ROSOLINA In arrivo 35mila euro per la sicurezza
ARIANO NEL POLESINE Un nuovo circuito turistico lungo la Romea Germanica
TURISMO Dalla Regione un contributo per favorire il settore
SPORT Una stagione piena di grandi novità per il GS Ariano
Energia sostenibile
Mentre il nuovo governo corre ai ripari adottando le prime misure miliardarie per mitigare l’effetto del caro bollette e per i prezzi del gas si annunciano mesi sull’ottovolante con ripercussioni evidenti su famiglie e imprese, si accende il confronto sulle soluzioni da mettere in campo per garantire al nostro Paese l’energia necessaria per scongiurare i vertiginosi aumenti dovuti a speculazioni e tensioni internazionali.
Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 215 del Delta servizio a pag 16
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Dal Delta
a nuove trivellazioni L’annuncio del governo ha suscitato proteste a tutti i livelli nel territorio. “Abbiamo già dato” è il messaggio unanime PORTO VIRO “Massima attenzione alle frazioni”
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26 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE NOVEMBRE 2022
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Nicola
Stievano >direttore@givemotions.it<
È nato il museo della pesca di Porto Tolle
Èstato inaugurato a Scardovari il museo “Pesca e dintorni”
.L’ex scuola elementare Giarette è stata riorganizzata in tre sale che raccontano la storia della pesca: la prima allestita per raccontare della pesca nel Delta, la seconda dove sono descritti gli ambienti lagunari e costieri e la terza, dove viene illustrata la pesca professionale. Dopo un primo momento di presentazione del progetto nella palestra della scuola media di Scardovari, alla presenza degli studenti e delle autorità locali e dei rappresentanti della pesca e famiglie, la cerimonia è proseguita presso il museo. Il sindaco Roberto Pizzoli ha sottolineato: “La realizzazione del progetto in questa sede è stata possibile grazie a diversi finanziamenti Feamp a cui abbiamo avuto accesso attraverso bandi Flag Gac, al supporto di realtà quali Consvipo, Adriatic LNG e a fondi comunali”.
“S i tratta di un museo etnografico –ha spiegato l’assessore alla Pesca Tania Bertaggia- il cui compito è raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze antropologiche del territorio che rappresenta, creando così un centro di diffusione della memoria culturale e di ricerca davvero prezioso, proprio perché la raccolta dei reperti materiali ed immateriali che lo allestiscono sono il risultato di una raccolta fornita collaborando strettamente con i pescatori, in quanto custodi e depositari dell’arte della pesca, mestiere che nelle zone deltizie viene tramandato da generazione in generazione”.
L ’assessore nel concludere il suo intervento ha ringraziato tutti i professionisti che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione del museo. A presenziare all’evento anche l’onorevole Rosanna Conte, il presidente della provincia Enrico Ferrarese e Giuseppe Cherubini, Direttore dell’Unità Organizzativa Pianificazione e Gestione delle Risorse Ittiche e Feamp della Regione Veneto.
G uendalina Ferro
L’ex scuola elementare Giarette riorganizzata in tre sale
Energia sostenibile
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Superare il deficit energetico è ormai una necessità dopo anni di attendismo tra passi avanti e indietro, tra polemiche e prese di posizione dall’una a dell’altra parte su nucleare, trivellazioni, rigassificatori, centrali a carbone, impianti fotovoltaici ed eolici. Ora è il momento di agire, sentiamo ripetere tutti i giorni, e di fare delle scelte chiare e non contraddittorie, per condurre l’Italia sulla strada della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. L’energia sostenibile non può essere un’ideologia o una teoria ma deve trasformarsi in pratica quotidiana, grazie alla ricerca, all’innovazione tecnologica che sappia dare delle risposte alla necessità di garantire soluzioni che non perdano di vista l’impatto ambientale. Abbiamo il dovere di lasciare un mondo migliore e più pulito ai nostri figli ma sentiamo anche l’urgenza di superare le difficoltà del momento e di individuare delle vie d’uscita a breve e medio termine se non vogliamo che la nostra economia e i bilanci familiari ne risentano. Sul fronte energetico il Veneto è sempre stato in prima linea e piuttosto sensibile alle tematiche legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili, come anche al loro impatto sul territorio.
La nostra regione è ai primi posti sul fronte del fotovoltaico e non si contano le aziende che in questi anni stanno adottando soluzioni sostenibili per decarbonizzare i settori più energivori. Sappiamo bene però che proprio nella nostra regione in questi anni mantenere il delicato equilibrio fra installazioni di pannelli fotovoltaici e difesa del suolo ha provocato non pochi attriti, fino ad arrivare ad una legge regionale che mette dei paletti anche con l’obiettivo di evitare contenziosi. In questi giorni, poi, si parla molto di trivellazioni, un vero e proprio spauracchio per il Polesine e non solo, che ha provocato una levata di scudi e che condizionerà a lungo anche il confronto politico. La strada per l’energia sostenibile è lunga e incerta ma, come diceva Enrico Mattei, un vero e proprio pioniere in questo settore, spesso inascoltato e osteggiato, “l’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono”.
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è un marchio proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 14 novembre 2022 del Delta Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Tolle per un numero complessivo
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di 11.747
Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
programma “Massima attenzione alle frazioni, in arrivo i delegati di quartiere”
Primi mesi di amministrazione per la neosindaco Valeria Mantovan, uscita vittoriosa dalla competizione alle urne con la ex collega di mandato e prima cittadina Maura Veronese. Tra le novità annunciate dalla Mantovan, l’approvazione in giunta del progetto di messa in sicurezza del Ponte di Gramignara. “Una buona notizia per gli abitanti delle frazioni – scrive Mantovan -. Dopo l’aggiudicazione dei lavori, il ponte di Gramignara ha superato bene la prova di carico di 18 tonnellate e
Approvato in giunta il progetto di messa in sicurezza del ponte di Gramignara: “Una buona notizia per i residenti”
questo ci consente di riaprirlo a senso unico alternato e sino a un quinto del peso di verifica (3,5 tonnellate) evitando così ulteriori disagi in attesa di ristrutturarlo. A tal proposito, a luglio, siamo riusciti a ottenere altri 100mila euro che si sommano ai precedenti 960mila del Pnrr per un totale di 1,060 milioni di intervento”.
Un’attenzione al mondo delle frazioni che la neoeletta ha ribadito con l’intenzione di creare una consulta dei delegati dei quartieri portoviresi: secondo quanto previsto da un bando pubblico la consulta, costituita da un minimo di cinque componenti, proporrà studi e analisi delle situazioni
e dei problemi, attività di integrazione/aggregazione delle frazioni e svolgerà un’azione di impulso verso l’assessore competente e il consiglio comunale, al quale potrà chiedere di iscrivere all’ordine del giorno proposte proprie. E ancora, proporrà iniziative per valorizzare le risorse storiche, culturali e ambientali delle frazioni.
La consulta durerà in carica per un periodo di tre anni e comunque non oltre lo scioglimento del consiglio comunale.
Possono essere nominati i cittadini che svolgano attività lavorative a Mea-Ca’ Cappellino -Villaregia-Ca’ Giustinian, Fornaci-Murazze, Scalon, Porticino, Porto Levante, Ca’ Capello, Taglio di Donada, Contarina e Donada.
Tema parallelo a quello delle periferie, quello della sicurezza. Spiega ancora Mantovan: “Con i colleghi sindaci dei comuni di Rosolina e Ariano nel Polesine abbiamo sottoscritto un accordo con il Prefetto di Rovigo al fine di ottenere più risorse da investire in sicurezza. Porto Viro risulta assegnataria di circa 14 mila euro che investirà in personale. E, in sinergia con il Comune di Taglio di Po, verrà implementato il sistema di videosorveglianza della nostra città, così come promesso nel nostro programma. Ringrazio il nostro comandante della polizia locale, l’assessore alla sicurezza Michela Girardello e il consigliere delegato Stefano Permunian per la proficua collaborazione”.
Fabio Pregnolato
Veronese: “Ancora nessuna notizia sulla riapertura della piscina”
L’opposizione all’amministrazione targata Valeria Mantovan è compatta e guidata dall’ex sindaco Maura Veronese. Tema caldo della campagna elettorale, e al momento di andare in stampa non ancora ben concluso, la riapertura della piscina. “Lo scorso 1 2 ottobre – scrive Veronese assieme ai consiglieri di minoranza Cecilia Finotti, Adam Ferro, Doriano Mancin e Mario Mantovan - abbiamo depositato un’interpellanza a risposta orale come previsto dal nostro regolamento comunale per il funzionamento del consiglio per avere notizie sulla riapertura della piscina. Dopo le promesse e i proclami dei mesi scorsi oggi non si hanno più notizie delle sorti dell’impianto. Il mese di settembre (previsto come periodo della riapertura) si è concluso
e anche ottobre è volto al termine ma non si hanno notizie se, quando e a quali condizioni, la piscina riaprirà”.
È un problema, quello delle difficoltà di gestione delle piscine, comune ad altri impianti, in vista soprattutto dei costi esorbitanti dell’energia; questione peraltro pesantemente dibattuta in campagna elettorale. “Alcuni cittadini – scrivono inoltre dall’opposizione - stanno ancora attendendo di recuperare i corsi pagati da tempo e altri hanno legittimamente diritto a ottenere delle risposte dopo tante promesse: ecco perché, in assenza di riscontri, abbiamo ritenuto di depositare formale interpellanza. Attendiamo risposta in sede di consiglio comunale con la speranza che, nel frattempo, la struttura riapra”. (f.p.)
6 www.lapiazzaweb.it Porto Viro
Amministrazione. A pochi mesi dall’insediamento la neosindaco fa il punto dei progetti in
Ottobre rosa. Tante iniziative messe in campo per la prevenzione Un’ondata rosa lungo le strade del paese
Èil rosa il colore associato al mese appena trascorso, ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore al seno. A Porto Viro, l’amministrazione comunale si è attivata con una serie di eventi che hanno destato interesse e partecipazione. Al convegno “Il tumore al seno: l’importanza della prevenzione”, dopo i saluti dell’assessore alle politiche sanitarie Michele Capanna e delle consigliere comunali Chiara Bovolenta e Francesca Pregnolato, ha preso la parola il dottor Andrea Sartori, primario dell’U.O. di Chirurgia della Casa di Cura Madonna della Salute: “Nel nostro paese il tumore al seno colpisce ogni anno circa 50mila persone e rappresenta la neoplasia più frequente tra le donne – ha affermato -. L’incidenza aumenta con il passare degli anni e diventa significativa sopra i 50”. Il secondo relatore, Giulio Brignani, presidente dell’associazione no profit ‘Prevenzione è Vita’, ha spiegato la mission dell’associazione stessa:“Abbiamo strutturato una clinica mobile di ultima generazione capace di erogare esami diagnostici (mammografie ed ecografie) che
rendiamo disponibili gratuitamente alle donne non ancora incluse nei programmi regionali di screening gratuito per motivi di età”. “Appena possibile comunicheremo alla cittadinanza la data, il luogo (presumibilmente Piazza della Repubblica) e le modalità per aderire allo screening gratuito” ha concluso Capanna. Qualche giorno dopo, una camminata in rosa e l’esibizione delle Pink Ladies hanno colorato la città tra le due piazze
Marconi e Repubblica. “Un’ondata rosa ha percorso il tragitto che collega Donada a Contarina – ha affermato il sindaco Valeria Mantovan -. Più di 140 adesioni il cui ricavato sarà devoluto interamente all’Andos. Ringrazio tutti i partecipanti e in particolare i commercianti di Porto Viro che, con il loro generoso contributo, hanno permesso tutto questo”.
Fabio Pregnolato
Inaugurata la sede della neo associazione “Porto Aiuto”
È stata inaugurata nella sede del circolo anziani di via del Ginepro la sede operativa provvisoria di “Porto Aiuto”, neo associazione composta da quelle figure silenti che da trentacinque anni si adoperano nel fare opere di bene per i cittadini in difficoltà. Queste figure nel corso del tempo si sono organizzate non solo con le classiche donazioni di spese o di vestiti, ma anche con collette alimentari, raccolta della spazzatura, pulizia di stanze, sistemazione delle credenze e organizzazione di giorni di distribuzione per rispondere alle esigenze di ognuno. Nell’occasione dell’inaugurazione, a cui hanno partecipato l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Luppi e la consigliera comunale Francesca Gennari, è emersa la richiesta da parte del sodalizio di trovare un edificio comunale pubblico dove poter svolgere l’attività di volontariato.“Ora che i tempi sono cambiati e la parola ‘volontario’ per certi versi è stata travisata, i volontari di Porto Aiuto possono contare sul supporto di quei cittadini che donando nel loro rispettoso anonimato possono sorridere per aver aiutato chi è in difficoltà” hanno fatto sapere gli organizzatori. (f.p.)
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Porto Viro
AstroTommy, il ragazzo dello spazio
Tommaso Schiesaro è un quindicenne di Porto Viro appassionato di razzimodellismo e recentemente ha creato e lanciato un piccolo satellite chiamato CanSat, delle dimensioni di una lattina (per l’appunto dall’inglese can). AstroTommy, questo il suo nome d’arte, è parte di un team di coetanei, la ATS Sciences Corporation, sparso in tutta Italia da Gorizia a Fermo, con i quali condivide la passione per le discipline scientifiche: tecnologia, elettronica, astronautica e biologia solo per citarne alcune; si tengono in contatto su Telegram e il giorno del lancio si ritrovano per collaborare.
Il primo, e finora ultimo lancio è avvenuto a Molinella e come racconta Tommaso “è stato un pieno successo: abbiamo rispettato tutti i criteri, sia primari che secondari, per un volo che ha toccato i 350 metri di altezza. Unico intoppo, ci siamo giocati l’atterraggio per via di un nodo troppo stretto che ha fatto schiantare al suolo il satellite a 137 km/h; la parte elettronica però ha tenuto bene e abbiamo anche registrato un video con una microcamera inserita nel CanSat che doveva riprendere la discesa”.
Scopo di questa prima impresa era testare i dati del nuovo lanciatore e i valori di pressione, altezza, temperatura e accelerazioni. E come ogni programma che si rispetti sono previsti altri
cinque lanci Cansat entro il 2030. “Già con il prossimo, forse a fine marzo, miriamo ad avere una ‘lattina’ più potente, che possa arrivare ad un’altezza di circa un chilometro e mezzo, e tra gli obiettivi quello di misurare l’inquinamento, come si muove, e la differenza di quest’ultimo tra una zona urbanizzata e la campagna”.
Ma come è nata questa passione? Il giovane portovirese lo ricorda alla perfezione: “Era il 31 dicembre 2014,e mentre aspettavo annoiato il Capodanno in famiglia ho beccato su YouTube il video di due cosmonauti russi che compivano una EVA: una scena che mi è rimasta talmente impressa che la ricordo come fosse ieri.
Nel tempo ho cercato notizie su uno strumento che avevano in
mano - e che ho poi scoperto essere una torcia olimpica in occasione delle Olimpiadi invernali di Sochi – e sono entrato a far parte del Gruppo Astrofili Polesani e dell’Isaa”.
Tommaso attualmente frequenta la seconda del liceo scientifico e nel suo futuro vede senza dubbi ingegneria aerospaziale (a Padova, Milano o Torino, resta da decidere). Nella sua scuola è completamente supportato dai docenti e dai compagni, tanto che come istituto parteciperanno a CanSat Italia, una competizione delle agenzie spaziali italiana ed europea. I complimenti per il suo lavoro gli sono arrivati anche da un post del governatore Luca Zaia.
Pregnolato
Studenti protagonisti della “°PoDeltaSWEEK - settimana della sostenibilità del Delta”
Le classi terze della scuola secondaria di I grado hanno partecipato all’attività di formazione “°PoDeltaSWEEK - settimana della sostenibilità del Delta” promossa dalla Fondazione Ca’ Vendramin regionale della bonifica Ca’ Vendramin di Taglio di Po.
Fra i promotori ed attuatori di questa edizione 202, nell’ambito della strategia SNAI - Area Interna Contratto Foce Delta del Po, l’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po e la Regione Veneto, l’Università IUAV di Venezia, Confagricoltura Veneto, Banca Adria e Colli Euganei Credito Cooperativo Italiano, il FLAG GAC Chioggia Delta del Po, il
L’attività formativa, articolata in una lezione frontale e in una successiva attività laboratoriale, è stata incentrata sulla conoscenza dei 17 Obiettivi per
lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ponendo particolare attenzione all’obiettivo 14 “La vita sott’acqua”, oltre al tema della Blue economy per lo sviluppo sostenibile delle aree costiere.
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La storia. A soli 15 anni ha lanciato un piccolo satellite chiamato CanSat
Fabio
Nella foto, Tommaso Schiesaro.
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Scopo di questa prima impresa era testare i dati del nuovo lanciatore e i valori di pressione, altezza, temperatura e accelerazioni; e come ogni
programma che si rispetti sono previsti altri cinque lanci CanSat entro il 2030
Consorzio di Bonifica Delta del Po.
L’annuncio del sindaco Pizzoli. Rinnovata la disponibilità a mantenere la sinergia tra enti
e istituzioni “Pronti ad avviare una nuova classe di pesca commerciale”
n vista delle iscrizioni degli alunni al nuovo anno scolastico è confermata la notizia che il corso di pesca commerciale è inserito nell’attività di orientamento scolastico rivolta a studenti e famiglie, per avviare una nuova classe prima a Porto Tolle”. Ad annunciarlo il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, sostenuto nell’obiettivo dal nuovo dirigente dell’istituto superiore C. Colombo Giulio Venturi, a cui fa riferimento la sede staccata di Ca’Tiepolo, e con la visione attenta del Flag Gac Delta del Po, che ha rinnovato la propria disponibilità a mantenere la sinergia tra enti e istituzioni, per potenziare nei contenuti le ore curriculari degli studenti. Un titolo di studio che, a quanto pare, una volta acquisito dai giovani, li agevolerebbe nell’ottenimento di un permesso di pesca, rilasciato dalla provincia di Rovigo.
“L’intenzione è mettere mano al regolamento provinciale per il rilascio dei permessi di pesca, per agevolare le giovani generazioni che vogliono lavorare nel settore ittico”
Una volontà politica lanciata dal sindaco Roberto Pizzoli, in occasione della fiera del libro di Porto Viro. “L’intenzione – spiega Pizzoli, che è anche consigliere della provincia di Rovigo – sarebbe quella di mettere mano al regolamento provinciale per il rilascio dei permessi di pesca, in modo da agevolare le giovani generazioni che vogliono intraprendere un futuro lavorativo nel settore ittico”. E sempre in ambito pesca, il sindaco guarda al futuro affermando: “Un sogno nel cassetto sarebbe quello di realizzare un museo diffuso della pesca, collegato con il museo che abbiamo appena inaugurato il 12 novembre a Scardovari, edificio dell’ex scuola elementare, che si trova proprio nella strada principale che conduce nel centro della frazione. Un museo costituito da punti strategici del nostro comune che collegano Scardovari, dove l’attività di pesca è fiorente, con Pila, sede del mercato ittico, il porto di Santa Giulia e Polesine Camerini. Località dove poter organizzare eventi culturali correlati e rivolti alle giovani generazioni e
alle loro famiglie”.
Un lavoro che il sindaco Pizzoli sta portando avanti con il vicesindaco Silvana Mantovani, che ha la delega alla cultura e l’assessore alla pesca Tania Bertaggia.
Guendalina Ferro
Torna il corso formativo dedicato agli imprenditori del settore del turismo
“È ripreso il corso formativo dedicato agli imprenditori del comparto turistico di Porto Tolle. “T-School - la Formazione per il Turismo” è infatti un percorso di tailormade che approfondisce i temi dell’accoglienza turistica. Alle
lezioni - il cui calendario è reperibile sul sito dell’assessorato al Turismo visitdelta.eu e sui canali social dell’Ufficio Iat e del Comunepossono partecipare gli iscritti, ai quali verrà data la possibilità di accedere a un’area privata del sito nella quale poter recuperare le registrazioni e i materiali messi a disposizione dai docenti. L’obiettivo del percorso è fornire agli operatori alcuni strumenti da applicare direttamente nel proprio business turistico in modo autonomo o facendosi aiutare da specialisti del settore, per renderli subito applicabili.
“Crediamo – dichiara l’assessore al Turismo Raffaele Crepaldi – che investire nella formazione degli operatori del settore sia di concreto supporto alla crescita qualitativa dell’offerta della nostra destinazione turistica. I corsi si svolgeranno in modalità sia online sia offline, nei giorni concordati con i membri della Consulta al Turismo”. (gu.fe.)
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“I
Porto Tolle
Quattro anni di grande impegno per l’Emporio della Solidarietà
Ca’ Venier, dove le persone fanno la differenza. Era il 19 ottobre 2018 quando venne inaugurato l’emporio della solidarietà, un edificio recuperato con tanto volontariato e altrettanto per far diventare l’emporio un minimarket, dove i cittadini possono trovare sia gli alimenti indispensabili, ma anche i beni che altrimenti non potrebbero permettersi. “Una modalità che vuole restituire dignità alle persone – dichiara Isabella Tognon di Solidarietà Delta –. Ci siamo sempre occupati degli ultimi, prima con i tossicodipendenti, fondando l’omonima comunità terapeutica, e adesso con coloro che stanno vivendo un periodo di difficoltà economica”.
Nell’ edificio situato in via Teatro a Ca’ Venier, i cittadini possono infatti acquisire prodotti al minimarket, utilizzando una card di punti mensili, rilasciata dal Centro di Ascolto Caritas, dove il cittadino
in difficoltà si rivolge per attivare un conto spesa proporzionato al nucleo familiare e all’Isee presentato.
Un servizio alla comunità potenziato grazie al sostegno di Adriatic LNG, l’azienda che gestisce il terminale di rigassificazione a largo della costa veneta, che ha donato un refrigeratore per la conservazione di carne, pesce e alimenti surgelati che l’emporio della Solidarietà di Porto Tolle offrirà ai cittadini che accedono al supermercato dedicato alla spesa solidale.
Un evento inaugurato con lo scoprimento della targa all’entrata dell’edificio, da parte di Giorgia Felisatti di Adriatic LNG, alla presenza del vicesindaco Silvana Mantovani, la consigliera Serena Fecchio, don Matteo Scarpa di Ca’ Tiepolo, il direttore della Caritas Diocesana Attilio Gibbin, delle volontarie di Solidarietà Delta e alcuni cittadini.
Arriva l’olio del Don: dagli alberi della parrocchia 140 chili di olive
L’olio del Don. A Scardovari, dopo la cozza Dop, alle ostriche rosa, alle vongole biologiche e al riso Igp, l’olio potrebbe diventare un prodotto a marchio “Parco del Delta del Po- Mab Unesco”. Tutto è nato per scherzo, dopo che alcuni cittadini di Scardovari avevano qualche anno fa messo a dimora 5 piante di ulivo tra la chiesa e la canonica. Piante che venivano ammirate dai passanti e dai fruitori del bar collocato di fronte alla chiesa.
Dopo un periodo di amorevole cura del vulcanico parroco Don
Ermanno Caccia, sostenuto dall’amico Dani e le potature dell’esperto del cugino Claudio, le piante sono cresciute riparate dai venti principali, producendo 140 chili di olive. La raccolta ha impegnato gli Amici Dani, Monica, Antonello, Morena e Angelo, con la supervisione del Don Caccia per una giornata e mezza, fra peripezie ed equilibrismi. Così è nata l’idea, tra gli amici di trasformare la maggior parte di quel prodotto in olio, usufruendo di un oleificio di Verona che ha dato subito la sua disponibilità per la molitura ed è
nata l’etichetta e il sigillo. Grande la soddisfazione dei cittadini di Scardovari e dei collaboratori e del parroco, che hanno visto concretizzare quell’atto di solidarietà in bottiglie di olio, le quali saranno utilizzate per raccoglie fondi da destinare alle esigenze della chiesa.
Ora per Scardovari potrebbe partire una nuova sfida, che è quella di mettere a disposizione della parrocchia per il prossimo anno, la produzione degli ulivi che nei tanti giardini della frazione sono presenti da anni. (gu.fe.)
Il vicesindaco Silvana Mantovani ha così commentato: “Il lavoro della presidente Isabella Tognon e dei volontari di Solidarietà Delta rappresenta un autentico fiore all’occhiello per tutta la comunità portotollese. Un sentito grazie a loro e ad Adriatic LNG sempre a fianco delle realtà associative del nostro comune”.
“In vista del natale – annuncia la presidente Tognon – chiederemo ai nostri clienti di donare uno o due punti della loro card, per donarli a chi ne ha bisogno. Questo per far capire loro che sono in grado di rendere felice qualcuno. Naturalmente conosceranno dono e destinatario”.
Il pomeriggio dell’inaugurazione si è concluso con un dono di una lanterna, da parte del volontario Marino Grandi a Isabella Tognon per i suoi 82 anni.
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Porto Tolle
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Sociale. Isabella Tognon racconta il percorso fatto dal minimarket solidale
Guendalina Ferro
Turismo. Il Comune è fra i partecipanti del progetto “Spiagge sicure 2022”
In arrivo 35mila euro per la sicurezza
Rosolina è tra i Comuni finanziati dal progetto, denominato “Spiagge sicure 2022”.
Nella sede della Prefettura di Rovigo, il sindaco Michele Grossato ha sottoscritto il protocollo d’intesa per l’accesso al finanziamento di 35mila euro, relativo appunto al progetto “Spiagge Sicure 2022”, che ha visto Rosolina beneficiare della misura erogata dal Ministero dell’Interno, a valere sul fondo governativo di sicurezza urbana. “Si tratta di un contributo importante che permetterà di impiegare tali risorse nell’acquisto di un nuovo mezzo a servizio della nostra polizia locale, per potenziare la sicurezza, il controllo del territorio, il contrasto, nel periodo della stagione estiva, dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, per una città più sicura per i residenti e per i turisti della nostra località”. In Prefettura, a firmare dinanzi al prefetto, erano presenti anche i sindaci di Porto Viro e Ariano nel Polesine, Comuni anch’essi destinatari di finanziamento.
Nel frattempo, Rosolina prosegue nell’iter del patto trasversale, che riguarda la costa veneta. Ha infatti firmato la carta della sostenibilità. Strategie, progetti, iniziative rivolte alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Questa parte di costa italiana, che ospita durante l’estate oltre 4 milioni di turisti (un record per l’Europa), ha deciso di voltare pagina. Basta con i localismi, basta con i campanilismi e tutti vari distinguo tra località diverse e avanti con la forza dei numeri e dei comuni interessi delle amministrazioni comunali. Roberta Nesto, presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa Veneta, si è detta molto soddisfatta di quello che è stato il confronto tra pubblico e privato, “reso oggi
ancora più necessario da questa fase socioeconomica difficile. Nel programma trovano spazio la presentazione di una ricerca comparativa sulle località della costa. È l’inizio di un progetto che vuole far conoscere le pratiche migliori che già oggi le singole amministrazioni realizzano negli ambiti dello sviluppo sostenibile del territorio, in rapporto al turismo e alla gestione dell’ambiente”.
Rosolina ha presentato un progetto di difesa idraulica, sicurezza e pianificazione dello spazio marittimo, azione pilota progetto Marless (linea strategica Difesa e sicurezza). A coronare la giornata del primo “Summit del mare: Costa Veneta green lab”, c’è stata la firma della carta della sostenibilità. “Il summit del mare è stata un’occasione importante di confronto tra i sindaci – sottolinea la Nesto – ma anche un momento di relazione tra pubblico e privato. I tavoli hanno portato a far emergere i reali problemi delle nostre comunità, delle nostre amministrazioni, delle categorie del mondo privato. Arriviamo quindi al summit con una maggiore consapevolezza, ma anche con degli obiettivi futuri importanti su cui lavorare.
Tutto questo non rimane una costa astratta e teorica o condivisa
tra pochi, diventa un documento che sarà la base per un’azione di programma concreto per tutte le amministrazioni e i privati. Questo documento durerà un anno, e sarà misurata tra 365 giorni nella sua efficacia, sarà una linea programmatica concreta”.
Le azioni pilota sono la salvaguardia delle aree boschive, delle aree verdi e delle dune; la sostenibilità sociale, ovvero i sindaci si impegnano a mettere in atto delle azioni di miglioramento delle qualità della vita nei comuni della costa veneta.
“Ci siamo impegnati al collegamento delle piste ciclabili, abbiamo in animo di portare avanti un progetto di accessibilità della costa veneta. Quindi faremo una serie di azioni che coinvolgeranno sia i turisti sia la popolazione residente che rendano la nostra costa più accessibile. Ancora, l’eliminazione delle barriere architettoniche, pensando a dei percorsi per i non vedenti, l’accessibilità declinata in quel senso e poi la quinta azione è il coinvolgimento dei giovani e delle scuole per dare un’attenzione particolare alla formazione dei giovani anche con la finalità di rendere il turismo più attrattivo”.
Marco Scarazzatti
Tre mesi di distaccamento temporaneo dei vigili del fuoco
Per oltre tre mesi, Rosolina Mare ha ospitato il distaccamento temporaneo dei Vigili del Fuoco di Rovigo. Il presidio è rimasto operativo 24 ore su 24, garantendo gli interventi tecnici urgenti e soprattutto assicurando una tempestiva risposta in caso di necessità, per abitanti e turisti che si trovavano nella località balneare. Forse non tutti sanno che Rosolina nel lungo periodo estivo, che va da giugno a settembre, arriva a superare i 50mila residenti, divenendo di fatto una citta’ più popolo-
sa di Rovigo. Il sindaco Michele Grossato ha ringraziato i Vigili del fuoco e le istituzioni, ricordando l’importanza avuta dal presidio, specie per fronteggiare il pericolo degli incendi boschivi. “Rosolina e il suo territorio rientrano tra le trenta località più a rischio d’Italia”, ha evidenziato Grossato. Il comandante dei Vigili del Fuoco di Rovigo, Luca Rosiello ha ricordato l’impegno di tutti per garantire l’apertura del presidio e ha aggiunto: “Stiamo lavorando in prospettiva, con tutte le istitu-
zioni, per consolidare la presenza dei Vigili del Fuoco, con un presidio rurale permanente, con risorse volontarie locali formate dal corpo, fin dal prossimo anno o comunque con un progetto molto avanzato”. Il prefetto Clemente di Nuzzo ha ringraziato tutti per il risultato ottenuto anche quest’anno, per la presenza del presidio. “La presenza dei Vigili del Fuoco e delle altre istituzioni statali, rientra nel contesto di una sempre più massiccia presenza nel territorio di Rosolina”. (m.sca.)
Si tratta di un contributo importante che permetterà di impiegare tali risorse nell’acquisto di un nuovo mezzo a servizio della nostra polizia locale, per potenziare la sicurezza, il controllo del territorio, il contrasto, nel periodo della stagione estiva, dell’abusivismo commerciale e della contraffazione”
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Un momento del “Summit del mare: Costa Veneta green lab”
Turismo.
Un nuovo circuito turistico itinerante lungo la Romea Germanica
L’amministrazione comunale di Ariano nel Polesine,in sinergia con i rappresentanti dell’associazione Italiana Via Romea Germanica e dei vertici del consorzio DeltaPoolService, si sono riuniti al Centro Culturale di San Basilio per definire una variante alla Romea Germanica, da promuovere come nuovo circuito turistico itinerante internazionale.
La direttrice viaria che collega Stade (Germania) a Roma per oltre un migliaio di chilometri sarà tracciata lungo il Delta toccando San Basilio, Rosolina fino a Chioggia. L’incontro è iniziato con una breve visita al Centro Culturale, alla Chiesetta romanica ed agli scavi archeologici, per far conoscere alla delegazione dell’aassociazione Romea Germanica il risultato di alcune ricerche raccolte in alcune pubblicazioni in merito al rinvenimento di numerose “insegne” medioevali attribuite a Pellegrini del Medioevo in transito nel nostro territorio, e custodite presso il Museo diocesano di Chioggia.
I ritrovamenti testimonierebbero il passaggio dei Pellegrini su un percorso che consiste in
una variante al circuito principale denominato Romea Germanica, così come descritto dal Monaco Alberto, nel 1236. Si pensa infatti, che i Pellegrini, raggiunta Padova, optassero per un percorso alternativo che raggiungeva Chioggia e percorressero quanto rimaneva dell’antica via consolare Popilia Costiera fino a San Basilio e successivamente fino a Ravenna da dove poi proseguivano per Roma riallacciandosi al percorso descritto dal Monaco Alberto. Su questo percorso alternativo si trovavano numerosi monasteri, chiese e ospitium che assicuravano ai Pellegrini un modesto ma sicuro ricovero.
All’associazione Romea Germanica, è stato chiesto di inserire questa variante tra i percorsi di interesse che vengono promossi nei circuiti nazionali ed internazionali degli appassionati di questo turismo itinerante e lento, che sta riscuotendo sempre maggiore attenzione. È stato fatto notare che questo itinerario toccherebbe anche il “giardino Laudato si” di Rosapineta, ispirato al concetto di ecologia integra-
le dell’enciclica di Papa Francesco, e inserito nel percorso di celebrazioni dell’Anno Speciale, indetto dal Papa stesso.
Il Consorzio Deltapoolservice si è reso disponibile a promuovere nel sistema turistico del Delta la creazione di itinerari attrezzati per i percorsi a piedi, in bicicletta e con la possibilità di interscambio con il trasporto e le escursioni in barca.
La giornata è terminata con la visita al Museo diocesano di Chioggia dove sono custodite le “insegne” dei Pellegrini rinvenute tra San Basilio e la litoranea fino a Chioggia.
“Il nuovo circuito turistico consentirà agli appassionati del turismo lento di visitazione di concretizzare una nuova opportunità di crescita del sistema turistico del Delta, nel segno della qualità e rispettoso dell’ambiente secondo le nuove tendenze che stanno raccogliendo sempre maggiore consenso tra gli ospiti che frequentano sempre più numerosi il Delta del Po”, ha dichiarato Fabio Biolcati, presidente del consorzio DeltaPoolService.
Addio alla signora Antonia, la centeraria di Taglio di Po
Taglio di Po ha perso la sua residente più anziana. A comunicarlo è stato lo stesso sindaco, Laila Marangoni. “Guardando gli avvisi mortuari, spicca la signora Antonia Gazzognato, di anni 1 08”. Il sindaco fa quindi una breve ricostruzione su chi era questa anziana tagliolese. “Qualcuno si sarà chiesto: chi è?
Tengo a precisare che era una tagliolese, sempre vissuta nella sua casa in via San Marco. Suo marito, Stelvio Marangoni, conosciuto da tutti con il soprannome di Potacio, era mediatore. Ricordo la signora nel cortile della sua casa, unica uscita dopo la morte del marito. Essendo mamma di una mia amica, ho
ben presente la sua figura, esile e sempre vestita di nero. Da anni era ospite della casa di riposo di Adria”.
A lei spetta un primato per l’età raggiunta. “Come amministrazione ci stringiamo ai familiari per le sentite condoglianze e preghiamo il Signore che la protegga tra le sue braccia”. (m.s.)
15 www.lapiazzaweb.it Ariano nel Polesine/ Taglio di Po
Un incontro tra amministrazione comunale ed enti responsabili per definire il progetto
Guendalina Ferro
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All’associazione Romea Germanica è stato chiesto di inserire questa variante tra i percorsi di interesse che vengono promossi nei circuiti nazionali ed internazionali degli appassionati di questo turismo itinerante e lento
Estrazioni di metano. Le chiare parole di Graziano Azzalin e Luca Zaia
“Le ragioni contro le trivelle sono ancora valide”
Torna a portare i riflettori su di sé nel Polesine il tema trivellazioni, con le vive proteste di pescatori ed enti locali. Un coro di no si leva dal territorio.
“Le ragioni che hanno portato la Regione Veneto a promuovere il referendum contro le trivellazioni sono ancora valide – afferma il vicepresidente della Provincia di Rovigo, Graziano Azzalin –, perché dal punto di vista della sicurezza idrogeologica nulla è cambiato: per questo mi auguro che non cambino anche le posizioni di chi, nel 2016, si è speso per quel referendum spiegando che il Veneto non doveva essere svenduto e che i rischi superavano di gran lunga i presunti benefici”.
“Dal canto suo, la Provincia di Rovigo farà tutto il possibile per contrastare scelte politiche che rischiano di danneggiare settori economici fondamentali, come la pesca, colpendo un territorio già vittima di scelte sciagurate”, continua Azzalin, che da consigliere regionale è stato relatore della proposta di legge statale per vietare ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi nelle province di Venezia, Padova e Rovigo, approvata a Venezia ma rimasta nei cassetti romani, nonché della modifica alla legge istitutiva del Parco del Delta del Po, che ha vietato ricerca e sfruttamento nel territorio del Parco. “Questo però – spiega –non vale fuori dall’area del Parco, quindi, per dire, già Pettorazza non è al sicuro, per non parlare del Medio e Alto Polesine”.
“Le nuove norme sono contraddittorie e pericolose: in mare rimane il divieto entro le 9 miglia, ma a terra assistiamo al paradosso che, non sul litorale Polesano, protetto dal parco, ma a Chioggia e Ferrara rimane il divieto delle 9 miglia in mare, ma nell’entroterra già a un metro dalla costa si può trivellare – conclude Azzalin –. La legge del 2008 che vieta le trivellazioni nel golfo di Venezia, e che è stata confermata, dice che il divieto permane fin quando il Consiglio dei Ministri, d’intesa con la Regione Veneto, non abbia definitivamente accertato la non sussistenza di rischi apprezzabili di subsidenza sulle coste”.
Rassicurazioni sul “no” della Regione arrivano dal presidente Luca Zaia: “La mia è una posizione di coerenza, visto e consi-
Porto Tolle: “Il territorio ha già dato”
derato che nel 2016 ho sostenuto il referendum – ha commentato nel corso dell’incontro con il ministro Matteo Salvini –. Un referendum che ha avuto l’85,5% dei veneti che si è espresso contro il proseguo delle estrazioni di gas senza limiti di tempo. Ci rendiamo conto che in questo momento l’emergenza energetica ci porta a fare anche questi ragionamenti, ed è corretto sondare tutte le possibilità, ma è pur vero che le perforazioni nel nostro Polesine
hanno dato vita ad una subsidenza, cioè un calo dei terreni, fino a 4 metri”.
“Senza citare altri elementi tecnici, dico che le garanzie sono veramente minimali perché questo non accada ancora – conclude il presidente del Veneto –, quindi siamo contrari a nuove perforazioni, piuttosto siamo disponibili, sin da ora, a potenziare l’attività del rigassificatore”.
Corale il “No” che si è alzato dal Delta e dai comitati polesani a difesa dell’ambiente, per opporsi alle estrazioni di metano in Adriatico e in terraferma. Il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli chiarisce: “Siamo contrari alle estrazioni di metano. Una posizione per la quale anche i sindaci dell’ente parco si sono opposti legalmente”.
A spiegarlo tecnicamente Giancarlo Mantovani, direttore dei consorzi di bonifica Adige Po e Delta del Po: “I danni conseguenti all’estrazione di metano sono sotto gli occhi di tutti. Nel 1999 in ministero dell’Ambiente d’intesa con la Regione Veneto nominò una commissione scientifica per valutare le conseguenze dell’ estrazione di gas in mare aperto che portò alla decisione di non estrarre a distanza inferiore alle 12 miglia, previo uno studio scientifico delle conseguenze”.
“Questo per dire – prosegue Mantovani – che serve nominare una commissione di veri esperti, come fu fatto allora, che sappia valutare i modelli matematici prodotti dalle ditte che chiedono il permesso di estrarre. Solo a seguito dei risultati che confermino che non c’è pericolo di subsidenza lungo la costa e che a 6 miglia l’abbassamento non sarà superiore ad un centimetro, come stabiliva il dm del 1999 si potranno prendere decisioni. La cosa grave è che il Pitesai (piano regolatore delle trivelle) prevede che si possa concedere il permesso di estrarre anche in terra ferma in Polesine, ad esclusione dei comuni del parco”.
Vanni Destro, componente della Rete dei Comitati Polesani a difesa dell’ambiente, entra a gamba tesa sulla questione: “Ci dicano dal Ministero dello Sviluppo economico quali tecnologie metteranno in campo in un’area costruita dai sedimenti come quella deltina per evitare la subsidenza e ne riparliamo. Siccome non ce ne sono di sicure è meglio che non ne parliamo proprio. L’Italia nel 2021 ha consumato 77 miliardi di metri cubi di gas. Il gas estraibile nell’intera penisola ammonta, secondo il MISE, a 90 miliardi di metri cubi. Una quantità che coprirebbe il fabbisogno di poco più di un anno, ma la cui estrazione provocherebbe danni permanenti al sistema idrogeologico con costi economici largamente superiori ai vantaggi dell’estrazione. Tutto questo per dire che il gioco non vale la candela”. (gu.fe.)
16 www.lapiazzaweb.it Delta
Gaia Ferrarese
Imprese.
Parte il bando
della Regione che sostiene chi opera nel turismo
Dalla Regione un contributo per favorire il settore turistico
Èstato pubblicato un importante bando della Regione Veneto a favore delle imprese operanti nel settore turistico, ricettivo e complementare, nei Comuni interessati all’area interna del Contratto di Foce Delta del Po.
Confcommercio Rovigo, in collaborazione con Fidi Impresa e Turismo Veneto, è a disposizione delle imprese nelle sedi di Rosolina, Porto Viro e di Adria, oltre che nella sede provinciale di Rovigo. Si tratta di un contributo da 15 a 125 mila euro, per le imprese del settore turistico ricettivo del Delta.
Confcommercio Rovigo è al fianco delle imprese del settore turistico ricettivo e complementare, operanti nei Comuni di Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Viro, Taglio di Po e Porto Tolle, per partecipare al bando strategia d’impresa.
La dotazione finanziaria complessiva del bando regionale è di oltre 2 milioni di euro e deriva dall’adozione del programma operativo complementare al Por Fesr 2014-2020.Confcommercio comunica che l’apertura dei termini per la compilazione e la presentazione delle domande di sostegno è partita ad inizio ottobre ed è valida fino al 15 dicembre.Il contributo regionale è diretto ed in conto capitale, in funzione dell’investimento previsto dal progetto. Per la parte eccedente il contributo Confcommercio Imprese per l’Italia mette a disposizione dei richiedenti, per una valutazione preventiva, per l’istruttoria delle pratiche di domanda contributo, e per tutta la consulenza in materia, i propri uffici di Rosolina, Porto Viro ed Adria in collaborazione di Fidi Impresa e Turismo Veneto di Confcommercio.
La Regione Veneto attraverso il bando mira a promuovere e sostenere tre direttive di intervento. L’attivazione di nuove imprese per la realizzazione di prodotti turistici innovativi, con particolare riferimento ai servizi escursionistici di terra e di acqua ed alla costruzione di una offerta turistica che favorisca la spiccata vocazione dell’area al turismo “slow” a terra, a piedi e in barca. L’avvio, lo sviluppo e il consolidamento di Club di prodotto nella forma delle Reti di Impresa con contratto di rete, per favorir-
ne il riposizionamento differenziato nonchè lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Investimenti nel settore turistico ricettivo che favoriscano l’innovazione e la differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici dell’impresa e della distinazione in cui opera. ”Confcommercio C’è, al fianco delle imprese dei Comuni interessati al Contratto di Foce Delta del Po - afferma il presidente provinciale di Rovigo, Stefano Pattaro - Una grande opportuni-
Nel 2022 attese 1,6 milioni di presenze
In occasione della Settimana mondiale della sostenibilità, il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, a Taglio di Po, ha ospitato l’incontro “Mab to Mab, opportunità di rete e strategie territoriali di area vasta, per la riserva biosfera del Delta del Po”. Tra le varie autorità presenti, il presidente dell’Ente parco regionale del Delta del Po, Moreno Gasparini, sindaco di Loreo; l’assessore regionale a Territorio, Sport e Cultura, Cristiano Corazzari, il sindaco di Rosolina, Michele Grossato il direttore del Gal Polesine Delta del Po, Stefano Fracasso oltre ad addetti ai lavori e operatori del comparto turistico. “È stata un’opportunità per evidenziare l’impegno della Regio-
ne nel
nea l’assessore
-
che ha grandi capacità di sviluppo turistico, agricolo e industriale. Il tutto nel rispetto della sua biosfera”.
Corazzari -: un
L’intervento di Daniele Grossato, presidente del Consorzio di promozione e sviluppo turistico Po e il suo Delta, ha svelato alcuni interessanti dati, che fanno ben sperare per quanto riguarda la ripresa del flusso turistico in Basso Polesine. “Prima dell’arrivo del Covid, ossia a fine 2019, le presenza turistiche che si erano registrate nel Delta del Po erano state superiori a 1,5 milioni di unità. Sono poi passate a 940mila nel 2020, mentre nel 2021, con il miglioramento della situazione pandemica, si è avuto un aumento, arrivando a 1,3 milioni. Nel 2022 il trend dovrebbe far registrare un’ulteriore crescita, portandoci a circa 1,6 milioni di presenze”. (m.s.)
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garantire crescita e tutela all’area del Delta del Po
sottoli-
regionale Cristiano
territorio
Delta
tà per gli operatori del turismo e per il territorio. Ringrazio il prezioso lavoro di squadra dei sindaci dell’area interna al Delta del Po degli ultimi anni”.
Marco Scarazzatti
“La nostra offerta a misura di studente”
Dal 1995 il Cur è il volto dell’Università e di tutto ciò che ruota intorno alla vita universitaria a Rovigo e nel Polesine, non soltanto servizi rivolti a studenti e agli atenei di Padova e Ferrara, ma anche lo sviluppo di nuovi percorsi, nuove occasioni di crescita formativa e culturale, orientamento universitario, formazione post-diploma, collaborazione tra istituzioni, dialogo quotidiano con la realtà sociale ed economica del territorio. Le sedi dei corsi del Consorzio Università Rovigo si trovano al Cubo (area Censer); a palazzo Angeli; nella Cittadella socio-sanitaria; all’ex liceo Celio, ora Innovation Lab; all’Its Marco Polo Academy.
Con Diego Crivellari, presidente del Cur, abbiamo fatto un approfondimento sul ruolo dell’Università nella città capoluogo del Polesine, svelando quelli che sono i progetti presenti e futuri. “Il ruolo dell’Università ha conosciuto negli anni una cresciuta equilibrata. Quando 27 anni fa è nata l’Università a Rovigo, con lo statuto del Cur, ci potevano essere incognite o perplessità sul ruolo delle sedi periferiche. La particolarità di Rovigo, cosa non così diffusa in Italia, è la presenza di ben due atenei: Padova e Ferrara. Al Cubo si trovano Diritto e Scienze della formazione dell’Università di Padova. Già prima c’era il laboratorio di Padova, ora c’è anche lo Studentato, molto ben frequentato. A questi si è aggiunto pure Enaip Rovigo, scuola di formazione professionale, in un’area sempre più frequentata. La novità pre-Covid è stata l’apertura a palazzo Angeli, con l’approdo dell’Università in centro, della sede del dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara, aperta però solo di recente, viste tutte le limitazioni. Seguito dal corso di Rischio idrogeologico, inaugurato a fine novembre 2021. Si tratta di un corso di laurea magistrale, internazionale, che attira studenti da tutto il mondo. Un corso che potrebbe essere utile per i cambiamenti climatici e lo studio dello stesso Polesine e Delta del Po. La parte consistente di questa offerta sono i diplomi di laurea, che si trovano nella Cittadella socio-sanitaria”.
“Il mio percorso come presidente è iniziato nel febbraio 2021 – ricorda -. Un percorso molto interessante, con novità in itinere da gestire. Oltre a me, il Cda del Cur è composto dal vice presidente Paolo Avezzù, con Sofia Nicoli,
Maria Votta Gravina, Enrico Buoso. Un sincero grazie va ai soci - Comune, Provincia, Camera di Commercio Venezia-Rovigo - per il supporto assieme alla Fondazione Cariparo”. Per Crivellari l’arrivo in centro dell’Università è molto positivo, “dato che più di qualcuno si sta accorgendo che esiste questo mondo anche a Rovigo”.
La novità del 2022 è l’University Card, iniziativa creata interloquendo con le associazioni di categoria, per dare accesso a tutto quello che la città può offrire agli studenti. Inoltre, percorsi di mini workshop in fase di organizzazione a Padova, Ferrara, Iuav Venezia, che ha in essere una convenzione con l’Innovation Lab. “Tre atenei che stanno studiando con noi del Cur altrettante sperimentazioni,che partiranno a gennaio 2023 – prosegue Crivellari -. A febbraio 2023 ci sarà il ritorno in presenza dell’University Day, che si svolgeva al Cubo, sostituita on line negli ultimi due anni, riservando diverse sorprese, in termini di numeri. In questo anno e mezzo ci siamo impegnati a far vivere tutte le sedi delle nostre Università, con svariate iniziative. Tra queste, il Festival dell’educazione civica a palazzo Angeli a luglio, con oltre un centinaio di docenti. Dall’8 al 10 novembre al Cubo, tre giorni di appuntamenti dedica-
ti al mondo delle imprese e delle professioni. Segnale di ripresa e vivacità per la città”.
Crivellari sottolinea che “l’ambizione è far sì che l’Università, un mondo chiuso, si possa aprire a tutti”. La popolazione studentesca è stabile sulle 2.000 unità: 300-400 da Ferrara, il resto da Padova. A questi numeri vanno aggiunti quelli dei dipendenti. “E’ un tesoro di cui tenere conto, che permette di guardare al futuro. Il nostro intento è quello di spiegare alle scuole e alle famiglie che studiare a Rovigo significa studiare in serie A, visto che abbiamo delle eccellenze che garantiscono il collocamento nel mondo del lavoro. Rovigo ha anche servizi a misura di studente, che non è mai lasciato solo. Vivere in una città a misura di persona e non alienante, oltre ad una qualità di vita mediamente buona, è un punto di forza”.
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Istruzione. Il presidente del Cur Diego Crivellari fa il punto sul presente e il futuro dell’ente
Marco Scarazzatti
Il presidente del Cur Diego Crivellari
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“Con l’arrivo dell’Università in centro più di qualcuno si sta accorgendo che esiste questo mondo”. Circa 2mila gli iscritti
Infortuni. La richiesta del presidente provinciale guarda ai dati scoraggianti
Anmil: “La politica rimetta la sicurezza tra le sue priorità”
L uciano Serafin, presidente provinciale di Anmil chiede alla politica di rimettere il tema della sicurezza sul lavoro tra le sue priorità. “Abbiamo letto con attenzione e tristemente constatato, che nei punti programmatici dei partiti che hanno concorso alla competizione elettorale di fine settembre, sulla sicurezza sul lavoro non c’è quasi nulla. Oltre ai soliti proclami, tipici della campagna elettorale, peraltro nemmeno rispondenti all’urgenza del momento, considerati i disastrosi dati sul trend del 2022, nessuno ha preso seriamente a cuore il tema della sicurezza sul lavoro e delle malattie professionali. Un po’ ce lo aspettavamo, un po’ no. Ce lo aspettavamo perché il tema non ha mai avuto un appeal propagandistico.Un po’ no, perché dopo i grandi proclami, a proposito dell’Agenda Draghi credevamo che, proprio in virtù dell’impegno del Governo Draghi, dovesse prendere corpo un approccio teso ad ottenere
risultati. Oggi è di quello che abbiamo bisogno”.
Serafin analizza quello che è stato il 2022 fino ad inizio settembre. “I dati Inail sul trend del 2022, parlano chiaro. C’è poco da interpretare. Rischiamo di vedere incrementate di quasi il 50% le denunce di infortunio e i decessi sul lavoro. Presentarsi in Europa alla vigilia della formulazione di importanti documenti non crediamo sia un bene per il nostro Paese. L’auspicio è che, alla ripresa dell’attività parlamentare e dell’operatività di Palazzo Chigi, gli infortuni e le morti sul lavoro diventino oggetto di un’azione specifica, decisa e realmente efficace. E noi vogliamo farne parte”.
L’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro è nata nel 1943 ed è riconosciuta come un Ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui è affidata la tutela e la rappresentanza delle vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove
e degli orfani dei caduti. L’Anmil è una delle più antiche associazioni di disabili operanti in Italia e vanta una storia e una tradizione di impegno in favore dei mutilati e degli invalidi del lavoro che le hanno fatto conquistare il ruolo, riconosciuto anche dalla legge, di rappresentanza dell’intera categoria, oggi costituita da oltre 1.000.000 di persone percettori di rendite vitalizie, dirette o indi-
rette, erogate dall’Inail. Per questo motivo un rappresentante dell’Anmil fa parte, per legge, del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail.L’associazione svolge, a livello locale e nazionale, attività di assistenza legale, medica e infortunistica ai mutilati e agli invalidi del lavoro. L’associazione ha lo scopo di tutelare le vittime degli incidenti sul lavoro, offrendo loro trattamento economico,
Confindustria Venezia Rovigo: “i lavoratori sono il nostro bene più grande”
“La morte di Davide Milan ci addolora profondamente - dichiara Paolo Armenio a nome degli Industriali rodigini -. Di fronte ad un evento così tragico, le imprese insediate nella zona dove si è svolto l’incidente stradale, in viale delle Industrie, mi hanno chiesto di rappresentarle nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Ho quindi manifestato al Sinda-
co di Rovigo Edoardo Gaffeo la disponibilità non soltanto di Solmec, ma anche della vicina Draxton, ad individuare insieme le strategie più opportune per aumentare la sicurezza stradale dell’area. Al Primo cittadino, che ha assicurato da subito collaborazione e supporto concreto, ho riferito che le due aziende sono pronte a partecipare alle spese per l’installazione
di un impianto semaforico. Sono inoltre disponibili a contribuire alla messa in atto di altre eventuali soluzioni”. Conclude il Vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo: “I lavoratori sono il nostro bene più grande, per questo siamo determinati a lottare per offrire loro non soltanto un’impresa ma anche un contesto urbano sicuro e a misura d’uomo”.
cure e assistenza. Provvede inoltre all’organizzazione di attività volte a sensibilizzare i lavoratori e i cittadini alla prevenzione dei rischi e degli infortuni sul lavoro.L’associazione gestisce anche il Patronato Anmil, con i seguenti servizi: infortuni sul lavoro prestazioni Inail, prestazioni previdenziali, invalidità civile, prestazioni assistenziali a sostegno del reddito, successioni, colf e badanti. Inoltre svolge attività di consulenza legale, gite sociali e culturali, pratica sportiva, sostegno morale. I destinatari sono i cittadini e le personedisabili. La sede rodigina si trova in via Einaudi in area Maurizio Tosi. Il recapito telefonico è 0425073550. La mail è rovigo@anmil.it. Gli orari di apertura sono: lunedi8.30 – 12.30, martedi8.30 – 12.30 e 14.30 – 17, mercoledi8.30 - 12.30 e 14.30 – 17, giovedi 8.30 – 12.30 e 14.30 – 16.30, venerdi8.30 – 12.30, sabato9 – 12.
Marco Scarazzatti
24 www.lapiazzaweb.it Lavoro
Cinema. Sul grande schermo anche l’attrice Maria Grazia Cucinotta
Il Polesine protagonista di un docufilm
I
l Veneto e il Polesine sono i protagonisti del docufilm “Il vecchio e la bambina”, che vede come attrice, scelta come testimonial di punta, Maria Grazia Cucinotta, affiancata da Totò Onnis, con la regia di Sebastiano Rizzo. Il film è stato proiettato in anteprima per Rovigo, nella sala 2 del Notorious. “Il docufilm è stato girato anche in alcuni paesi della provincia di Rovigo, nello specifico in certi Comuni facenti parte del gruppo dei 17, che rientrano nell’ambito territoriale del Gal Polesine Adige - ha spiegato il presidente di Gal Adige, Giustiliano Bellini - L’importanza della valorizzazione del patrimonio rurale del territorio, anche con il cinema, è diventato uno strumento di promozione per il Gal Polesine Adige, ente del territorio che ha contribuito alla realizzazione del progetto filmico, in collaborazione con gli altri Gal Veneti”. Un compito importante e un onore entrare nel mondo del cinema, come ha detto Claudia Rizzi, direttrice del Gruppo di Azione Locale Polesine Adige. “I giorni del sopralluogo e quelli delle riprese, avvenute nella tarda primavera del 2021, con il regista Sebastiano Rizzo, nei Comuni polesani interessati dalle riprese, sono stati intensi. E la conoscenza strategica, minuziosa, di storia e caratteristiche socio - cultura-
li ed economiche, nell’ambito territoriale del Gal, sono stati fondamentali per permettere al regista romano e alla sua troupe, di cogliere particolari, poi finiti dietro la macchina da presa, e ancor prima nella sceneggiatura del film”. L’evento è stato realizzato nell’ambito del Progetto Veneto Rurale. A Rovigo tutto è stato promosso grazie all’associazione culturale Leonardo da Vinci di Villanova del Ghebbo, la cui referente dei progetti culturali è Elena Brigo. Tra i Comuni si vedono Rovigo con piazza Vittorio Emanuele II e l’Accademia dei Concordi, dove ad attendere il protagonista del viaggio in bicicletta per il Veneto, alla riscoperta di Ernest Hemingway, c’è niente di meno che il presidente della Concor-
Giovanni
Fratta
Badoer, la vicina villa Molin-Avezzù e uno scorcio del centro storico; Badia Polesine con l’abbazia della Vangadizza, la chiesa e il teatro Balzan; Lusia con le vie degli orti e le campagne; San Bellino con le distese dorate di grano. Una sala gremita ha assistito alle meraviglie del Medio Polesine e del Veneto, de “Il vecchio e la bambina”. Non sono mancate sorprendenti riprese con panoramiche dall’alto, che abbracciano la storia e i monumenti del Polesine, lungo i Comuni scelti per le riprese”. La nostra associazione si occupa di sviluppo locale, ed è fondamentale per un Gal, non solo nei progetti di cooperazione, la partecipazione dei partner
con
Pittura estemporanea: 28 pittori all’opera per il concorso
Nella suggestiva cornice delle valli da pesca portoviresi si è recentemente tenuta la prima edizione del concorso di pittura estemporanea “Un Po di Delta – Porto Viro e i suoi colori”. “Abbiamo pensato a un evento di fine stagione in linea con la citazione di Renoir: ‘Amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarvi a spasso’, con l’intento di far conoscere il nostro territorio” ha spiegato l’assessore al turismo Michela Girardello.
Gli amanti della pittura, 28 in totale, dovevano riprodurre scorci, paesaggi e colori del Delta posizionandosi tra le golene, via delle Valli e via Colom-
bo, per poi ritrovarsi per le premiazioni presso l’Osteria del pesce e non solo di Ca’ Pisani. Il primo premio di 500 euro è andato al quadro “Armonie a Ca’ Pisani” di Marinella Falconer (di Gruaro), il secondo (400 euro) a Beatrice Cappellotti di Codroipo, il terzo (300 euro) a Gian Prina Manet di Rovigo ed
il quarto (250 euro) a Tamara Smirnova; tutti i vincitori si sono aggiudicati anche ceste di prodotti tipici. La giuria era composta da Cristina Stevanin, organizzatrice di mostre a Fratta Polesine e dai portoviresi Gabriella Burgato Dumas, presidente degli ‘Artisti del Delta’ e Ottavio Girardello, docente e pittore. Sponsor dell’evento, che ha visto la collaborazione della Pro Loco di Donada, sono stati Commerciale Ferramenta, Adriatic LNG e Delta Group Alimentari. Presenti alla premiazione il sindaco Valeria Mantovan, il presidente dell’Ente Parco Moreno Gasparini e il senatore Bartolomeo Amidei. (f.p.)
25 www.lapiazzaweb.it Cultura
diana,
Boniolo;
Polesine
villa
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L’evento è stato realizzato nell’ambito del Progetto Veneto Rurale e promosso dall’associazione culturale Leonardo da Vinci di Villanova del Ghebbo
Calcio femminile. Una realtà sempre in costante espansione
Una stagione piena di grandi novità per il GS Ariano
Nuova stagione e tante novità per il gruppo sportivo GS Ariano, una realtà in continua espansione, sempre più radicata e, soprattutto, una garanzia per le ragazze amanti del calcio a 5 femminile, di tutte le età. Un sogno che da 10 anni regna nel cuore del presidente Ferdinando Callegari e del figlio Riccardo, vicepresidente, che partendo da zero, ora possono orgogliosamente guardare a quattro categorie tra Prima Squadra, Under 17, Under 13 e Primi Calci.
La prima squadra ha visto il ritorno del capitano Angela Bovolenta, con molti volti nuovi i giovani e giovanissime che partecipano al campionato Tuttocampo Cup, girone veneto sud con le seguenti squadre: Cus Padova, Survivor, YesWork Valli, Qarato Meticcio, Futsal Sme 1999, Montegrotto, San Precario Gregorense, Creola. “L’ambiente dove ci allenia-
mo tutti i martedì e giovedì – dice Riccardo Callegari – è diventato quasi come una seconda casa per le nostre atlete. L’aria che si respira al Palazzetto dello sport di Ariano è di familiarità. Un clima sereno dove esiste il tempo per scherzare e quello per mettersi in campo a lavorare sodo”. Questo grazie ad un gruppo dirigenzia-
le affiatato e dinamico dove alla base sussiste un rispetto reciproco e amicizie che vanno ben oltre lo sport.
“Abbiamo da poco vissuto drammaticamente la perdita di Valerio Ferrati, nostro coach e pioniere
del calcio femminile locale degli anni ’90 – ricorda Riccardo –. Era un mister eccezionale ma prima di tutto amico di famiglia e persona splendida impegnata nel sociale. Nonostante lo shock
Graziano Maccarone è il nuovo acquisto del Delta Group Volley
Nuovo acquisto per la Delta Group volley Porto Viro che può contare sul centrale Graziano Maccarone, atleta di proprietà della Tonno Callipo Vibo Valentia che l’anno scorso ha giocato a Lecce in A3. Classe ’96, 200 centimetri di altezza, Maccarone è cresciuto nelle giovanili di Vibo (squadra della sua città) con cui ha vissuto anche le prime esperienze in serie A, il biennio 2014-2016 in cadetteria, concluso con la la vittoria della Coppa Italia, e la successiva stagione di SuperLega. Dal 2017 la sua carriera è proseguita in Serie A2 Credem Banca con le maglie di Potenza Picena, Livorno e Lagonegro (per due stagioni), prima dell’approdo a Lecce nell’estate del 2021.
Chiamato per sopperire all’assenza di Erati, infortunatosi nel corso della preseason, Maccarone racconta così il suo arrivo a Porto Viro: “C’è stata questa occasione a mercato concluso e l’ho colta al volo. Ho trovato davvero un bel gruppo qui, dedito al lavoro”.
Soddisfatto coach Matteo Battocchio: “C’era bisogno di questo innesto per ragioni di allenamento e di squadra, avevamo bisogno di un po’ di freschezza perché abbiamo delle difficoltà innegabili nel reparto centrali. Graziano è entrato subito nelle nostre rotazioni in allenamento e penso che ci possa dare tanto sia in termini di soluzioni offensive che di aggressività atletica e ritmo di gioco”. (c.a.)
iniziale di tutti non abbiamo interrotto allenamenti e amichevoli, perché Valerio avrebbe voluto vederci sul campo a giocare”.
“Tali eventi sconvolgenti possono minare l’equilibrio di una
squadra, ma possono anche spronarla a riscattare l’eredità calcistica regalata da Valerio” dice Iardo Carrara, nuovo mister della prima squadra, coadiuvato da Matteo Alvisi nel ruolo di preparatore portieri. Il primo impegno delle Under 17 è stato al torneo di Due Ville nel quadrangolare con Futsal Molinella, Futsal Cornedo e Dream Five C5 Due Ville, dove le ragazze arianesi si sono ben comportate con un secondo posto.
Cristiano Aggio
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“L’ambiente dove ci alleniamo tutti i martedì e giovedì è diventato quasi come una seconda casa per le nostre atlete”
#Regione
In Veneto è di nuovo boom turistico
il futuro
l 2022 è stato un anno molto buono. Un po’ alla volta stiamo recuperando le presenze e i dati del 2019, che continua a rimanere l’anno dei record. Ma se paragoniamo il 2022 al 2021, dove una ripresa turistica c’era già stata, la crescita è notevole”. È tempo di bilanci per il turismo in Veneto. L’assessore regionale al Turismo Federico Caner guarda alla stagione estiva appena conclusa e traccia la rotta per il futuro.
Assessore, è soddisfatto?
“Se guardiamo agli ultimi mesi dell’estate, in particolare luglio e agosto, siamo sotto di circa un tre per cento delle presenze rispetto al 2019, che era l’anno pre-pandemico. Quindi direi che il 2022 è stato un anno molto performante, soprattutto nella stagione estiva. Ci mancano i dati di settembre e di ottobre che, grazie al bel tempo, sono stati sicuramente più importanti non solo rispetto al 2021 ma addirittura agli stessi mesi del 2019. Penso che chiuderemo l’anno a livelli quasi simili a quelli di quell’anno considerato storico per il turismo. Tutto dipenderà da come si presenterà la stagione invernale, in particolare in montagna: non solo dovremo capire se avremo neve, ma cosa succederà con i costi energetici, che stanno mettendo in difficoltà sia gli imprenditori legati al mondo della ricettività sia in partico-
lare gli impiantisti, compreso chi produce neve artificiale”.
Nelle grandi città in questi ultimi mesi ci sono stati numeri importanti, che però portano con sé anche altrettanto grandi criticità in una città come Venezia. Come va affrontato il problema? “Venezia è un caso emblematico e non solo per il Veneto, perché fa scuola a livello nazionale e internazionale sulla gestione dei flussi turistici. Non c’è solo Venezia a subire l’over tourism, ma anche Padova e in particolare Verona. Bisogna cercare di prevenire, già con i tour operator internazionali, il fatto di poter accedere alla città solo su prenotazione. Il problema diventa la gestione dei pendolari, cioè di chi arriva in città al mattino per uscirne la sera. Molti di questi arrivano da fuori regione. A livello regionale siamo favorevoli alla gestione dei flussi e anche alla chiusura della città inserendo una tassa di accesso per i turisti, ma non lo siamo a far pagare una tassa specifica ai veneti. Più che turistico, è un aspetto identitario, storico e culturale, perché Venezia è il nostro capoluogo regionale e la sua accessibilità per un veneto deve avvenire sempre. Poi ci sono situazioni particolari, come il carnevale, in cui una chiusura della città anche ai veneti può essere necessaria a evitarne l’invasione
e tutelarne la fragilità”. Recentemente la Regione ha ampliato l’offerta del cosiddetto turismo emozionale, introducendo le stanze panoramiche in quota. Di cosa si tratta?
“Tutto nasce da prodotti turistici che esistono già in montagna. Abbiamo casi specifici di persone che hanno potuto avere stanze con una superficie vetrata molto allargata e che danno la possibilità di vivere un’esperienza unica, 365 giorni all’anno, sopra i 1.600 metri di quota. Per concedere agli imprenditori questa nuova soluzione l’abbiamo inserita nella legge turistica. Ovvio che deve avvenire in un processo amministrativo più ampio, con l’assenso del territorio, con attenzione ambientale e rispetto della sosteni-
Il Punto
bilità, considerato che siamo in un sito Unesco. La nostra non è una deroga tout court: le stanze sono vicine ai rifugi esistenti. Abbiamo aperto una nuova possibilità ricettiva, che a livello mondiale esiste già”.
Ci sono già delle stime su come saranno, a livello turistico, i prossimi mesi?
“Abbiamo dato vita all’Osservatorio turistico federato, non solo per raccogliere i dati ma per elaborare una previsione dei flussi.
Posso già dire che abbiamo un tasso di occupazione per dicembre, a oggi, del 27 per cento come prenotazioni. Un dato che più elevato rispetto allo stesso periodo del 2019 e quindi la previsione è di un inverno buono, fatta salva la presenza o meno della neve”.
Qual è la ricetta vincente per un turismo di qualità, ma al contempo sostenibile e moderno?
“Il turismo è cambiato e ne va seguita la linea: un turismo green e slow. Penso ad esempio al cicloturismo, esploso in tutto il Veneto grazie alla pedalata assistita. Un turismo alto spendente, che garantisce un ritorno economico molto importante. Credo sia questa la direzione, perché non dobbiamo crescere in termini di numeri, ma dobbiamo aumentare la redditività abbassando le presenze, soprattutto nei siti più sensibili. Un prodotto turistico innovativo, con un’offerta integrata di servizi di qualità. Elevando l’offerta potremmo diventare molto più competitivi”.
Sara Salin
Il primo caso di “sbarco selettivo” a Catania è – grazie a Dio – naufragato miseramente. Lo stesso concetto è ripugnante, assieme a quello di “carico residuale” usato dal ministro degli Interni. Stiamo parlando di uomini: prima di tutto ci vuole dignità.
Il problema dei migranti non si risolverà finché l’accordo di Dublino del 2003, modificato ma non sostanzialmente nel 2013, non cambierà e imporrà una solidarietà europea di largo raggio. L’Italia non può essere lasciata sola, ma l’Italia non può lasciare le persone in mare. La vicenda che s’è consumata a Catania, risolta dai medici dell’Asl, dovrebbe insegnare al governo italiano che la politica del pugno duro non è efficace. Così anche il facile trionfalismo dimostrato da Roma è una strada sbagliata: la prova è nella crisi diplomatica che s’è aperta con la Francia e ha
Migranti, la politica s’è rotta
di Antonio Di Lorenzo
ribaltato un accordo che sembrava concluso. Dall’intesa alle polemiche con Francia ed Europa: il debutto del governo italiano in materia è stato dei peggiori.
Sul tema, vanno anche ricordati alcuni dati, come ha fatto Andrea Purgatori. Da quando il governo Meloni s’è insediato, sono arrivati in Italia 9000 migranti. Di questi solo 857 sono stati recuperati dalle navi delle Ong. È quindi totalmente falsa l’idea che siano le Ong ad attirare i migranti. Quelli non salvati
dalle organizzazioni, sono stati bloccati o raccolti dalla finanza o dalla guardia costiera. Fermiamo anche loro?
Inoltre, l’agenzia europea del diritto di asilo, Easo, spiega che nel 2021 le richieste di protezione internazionale dei migranti hanno riguardato: la Germania con 191 mila, la Francia con 121 mila, la Spagna con 65 mila, l’Italia con 53 mila. È falso, dunque, che noi siamo il Paese che riceve un danno maggiore dall’immigrazione.
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“I
L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner analizza il bilancio del 2022 e traccia la rotta per
“Crescita notevole, flussi a livello 2019” ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO
Regione
Natale nell’URBS PICTA
Il 25 di novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 3 di dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni.
L’atmosfera e la magia della festa più attesa dell’anno sono pronte ad invadere Padova. Sono iniziati da Prato della Valle e Palazzo Moroni i preparativi per abbellire i monumenti e i luoghi storici della città. Sarà un Natale diverso dagli scorsi anni con un’attenzione rivolta al risparmio energetico, senza però rinunciare a far vivere l’atmosfera natalizia.
Il primo appuntamento, venerdì 25 novembre, è con la tradizionale accensione delle luminarie. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la tecnologia LED a basso impatto. Inoltre, le lumi-
narie saranno spente anticipatamente, due ore in meno rispetto agli anni precedenti.
Confermate le luminarie installate direttamente dai commercianti e il videomapping sui palazzi monumentali del centro storico, ad eccezione del Battistero del Duomo e in Piazza Eremitani.
Natale per i più piccoli
Il Natale a Padova sarà caratterizzato anche da mostre per famiglie con un’attenzione all’aspetto didattico mescolato a quello ludico. Nel centenario della più interessante scoperta della storia dell’archeologia dal 12 novembre, per la prima volta la cattedrale dell’Ex Macello di via Cornaro sarà teatro della mostra Tutankhamon – La tomba, il tesoro, la maledizione. Grazie alle 120 riproduzioni dei reperti più importanti trovati nella tom-
ba di Tutankhamon, all’uso di elaborate scenografie ed all’applicazione della realtà virtuale, il visitatore è catapultato nell’ambiente ricostruito della tomba del faraone, come la vide l’archeologo Howard Carter nel 1922. Lo spettatore può vivere un’esperienza immersiva attraversando il reparto dedicato alla mummificazione, dove è possibile osservare e comprendere le varie fasi dell’imbalsamazione, ed ascoltare il racconto della scoperta della tomba dalla voce di Carter stesso, interpretato da Bruno Santini. Sempre di esperienza immersiva è Sidera Aurea, il progetto artistico di valorizzazione di Palazzo della Ragione, uno dei luoghisimbolo della città inserito nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco. L’Umanesimo digitale come sfida della tecnologia per raccontare la parabola che la sala picta ha vissuto attraverso i se-
coli, dalla fondazione dell’edificio fino al terribile incendio che distrusse il ciclo pittorico di Giotto avvenuto nel 1 420. Ogni sera fino al 18 dicembre andrà in videomapping immersivo che si sviluppa attorno all’elemento architettonico e pittorico del Salone, in una proiezione su due livelli tra soffitto e superfici affrescate. L’installazione offre la sensazione di immergersi in un sistema fisico e astronomico, come all’interno di una gigantesca macchina del tempo, in un viaggio fra il presente e un magnifico passato.
Ritrovamenti antichi e realtà virtuale sono gli ingredienti della proposta che da giovedì 8 dicembre ospita il Padiglione 1 fiera di Padova. Lost Hangar, dinosauri rivelati è la mostra pensata per famiglie e ragazzi di tutte le età, per approfondire in modo inedito la particolarità biologica ed evolutiva dei dinosauri. Un’inedita collezione di fossili originali di dinosauri riuniti insieme per la prima volta affiancherà ricostruzioni animate in scala reale. Ampio spazio verrà dedicato anche alle esperienze immersive e interattive che farà rivivere l’epoca giurassica.
Regala l’Urbs Picta
I visitatori che decideranno di passare il Natale a Padova potranno fruire di un altro strumento innovativo: la Padova Urbs picta card, un biglietto unico che consente l’ingresso ai luoghi del sito seriale “I cicli affrescati del XIV secolo di Pa-
dova” Patrimonio Mondiale. La card è disponibile in formato fisico che digitale, ovvero scaricabile su smartphone e garantirà un ingresso in: Cappella degli Scrovegni, Palazzo della Ragione, Oratorio San Michele, Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani, Oratorio San Giorgio, Basilica del Santo, Cappella della Reggia Carrarese e Battistero della Cattedrale. Il Biglietto Unico è disponibile anche nella versione senza Cappella degli Scrovegni.
Per i turisti il Biglietto Unico ha una validità di 48 ore o 72 ore, in vendita rispettivamente a 28 e 35 euro e include nel prezzo l’utilizzo dei mezzi pubblici. Mentre per i residenti della Provincia di Padova, gli studenti dell’Università di Padova ed i lavoratori in enti e società comprese nel territorio della Provincia di Padova è invece disponibile un Biglietto Unico / Urbs Picta Card con validità di 6 mesi (costo 25 euro).
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Sara Busato
Tanti eventi a Padova. Il 3 dicembre via ufficiale con l’illuminazione dell’albero
La pubblicazione. Prima uscita pubblica per il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio
“Volti & Storie”, quaranta protagonisti si raccontano nel libro di Domenico Basso
Firme del giornalismo e della cultura, celebrità del mondo del cinema, dello spettacolo e dello sport. Quaranta volti e altrettante storie di protagonisti italiani. Vita, aneddoti e curiosità di donne e uomini vincenti. “Volti & Storie”, edito da Edizioni Antiga, è un viaggio che Domenico Basso ha compiuto nella sua attività di giornalista, sia televisivo che della carta stampata, alla ricerca di storie e di vite vissute intensamente convinto che dietro ad ogni volto ci sia una bella storia da raccontare e spesso da prendere come esempio. Tanti i nomi illustri inseriti in questa galleria di personaggi. Ci sono direttori di giornale come Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti. Volti noti della tivù come Bruno Pizzul e Marino Bartoletti ma ci sono anche esponenti del mondo politico come Carlo Nordio, Luca Zaia e Luigi Brugnaro. E ancora protagonisti del cinema e della televisione come Fabio Testi, Debora Caprioglio e Francesca Cavallin. Raccontano le loro storie anche
celebri cantanti come Donatella Rettore, Red Canzian, Jalisse, Mal, Bobby Solo, Sabrina Salerno. Ma anche Arrigo Cipriani, Don Antonio Mazzi, Sammy Basso, Andrea Stella e il fotografo Oliviero Toscani si sono svelati davanti alla penna o al microfono di Domenico Basso.
Non potevano mancare in questo viaggio in cerca di storie anche gli scrittori Fabrizio Caramagna, Stefano Zecchi e Irene Cao.
Spazio naturalmente anche ai prota-
gonisti dello sport. E anche qui sono molti i nomi eccellenti: Andrea Lucchetta, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Manuela Levorato, Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Renzo Furlan, Francesco Guidolin, Gianfranco Zigoni, Giancarlo Pasinato, Ivano Bordon, Claudio Pasqualin e l’arbitro internazionale di calcio Daniele Orsato. Ma non poteva mancare in questa raccolta il racconto-incontro con Paolo Rossi, poco prima della sua scomparsa a cui si è aggiunto anche quello con
la moglie, Federica Cappelletti, pochi mesi dopo che lo stadio Menti diede l’ultimo saluto al suo Campione. E a proposito di Paolo Rossi, nell’introduzione a “Volti & Storie” l’autore scrive: “Mi sarebbe piaciuto consegnargli una copia di questo libro con una dedica semplice, un po’ come lo era lui: A Paolo, Campione gentile”. Il debutto del libro è stato a Treviso, nella sede di rappresentanza di Assindustria Veneto Centro. Oltre all’autore sono intervenuti il neo ministro
della Giustizia Carlo Nordio, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina al governo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il sindaco di Treviso Mario Conte.
Nel corso del dibattito si è parlato di efficientamento dei tempi della giustizia in Italia. Carlo Nordio: “Spero di fare un buon lavoro in questo mio incarico. Se un imprenditore vuole aprire un’attività in Italia è soggetto a leggi complesse e contradditorie. Serve semplificare le procedure e individuare le compentenze, oltre a sfoltire il numero di leggi esistenti. Cambiare la giustizia può avere effetto anche sull’economia, evitando la perdita del PIL oggi esistente dovuta all’inefficienza della nostra giustizia. Potremmo recuperarne il 2% circa in questo modo”. “Nordio è capace e competente, è stato un grande procuratore a Venezia, una delle anime più forti nei periodi bui, persona con la schiena dritta, lo ricordiamo con stima” ha sostenuto Luigi Brugnaro nel suo intervento.
Norma anti-rave, “per le Pro Loco nessun pericolo all’orizzonte”
Il Veneto è teatro di eccellenze: artistiche, naturalistiche, enogastronomiche… ma è terra di primato anche per la ricca realtà del volontariato culturale. Un esempio è sicuramente quello delle tante Pro Loco. In questi giorni, con le perplessità suscitate dal decreto legge cosiddetto anti-rave - che pare intervenire pesantemente sugli assembramenti anche in occasione di pubblici spettacoli - viene da chiedersi se anche l’attività delle Pro Loco ne risentirà. Ne parliamo con Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto, associazione che raccoglie oltre 530 Pro Loco.
Il timore diffuso è che questa norma possa pregiudicare la libertà di riunione ed essere pregiudizievole anche per gli appuntamenti di carattere folcloristico, che sono il cuore delle attività delle oltre 500 Pro Loco che caratterizzano la nostra regione. Cosa ne pensa?
“Mi auguro che non avvenga assolutamente questo, però in Italia succede sempre così, che vengono fatte
delle norme il cui obiettivo è pregevole - la norma che tenta di evitare quegli episodi successi di questi raduni un po’ fuori dai limiti è condivisibile - ma poi le stesse norme vengono applicate anche in modo distorto. Io però non sono preoccupato, perché quello che svolgiamo noi sono manifestazioni ed eventi che nulla hanno a che spartire con l’obiettivo della legge”.
Invece un aspetto che forse ci dovrebbe preoccupare è lo stato dei bilanci comunali, sempre più scarni. Pensa che nel 2023 riusciremo a garantire un’offerta culturale all’al-
tezza di quella che è stata finora, o ci sarà una compressione delle attività delle Pro loco?
“Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e quest’anno abbiamo visto la ripresa, dopo il Covid, degli eventi e delle manifestazioni che hanno organizzato e stanno organizzando le Pro Loco, con una partecipazione attiva di tantissime persone, sia come volontari e sia come partecipanti. La gente era in attesa di queste riaperture e sta riempiendo tutte le manifestazioni che facciamo. Al di là delle difficoltà che ovviamente incombono anche da un punto di vista dei costi, noi ci auguriamo che le cose si assestino e che si possa andare avanti; nel periodo del Covid, per esempio, i volontari nel Veneto erano passati da circa 50mila a 40mila, e quest’anno siamo ritornati a 50mila: numeri che danno il polso della situazione. Ho fiducia che nonostante le difficoltà che ovviamente ci sono - è inutile negarlo - c’è la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, e noi faremo la nostra”.
Il Veneto, nel corso dell’estate 2022, ha registrato un considerevole incremento delle presenze turistiche. Può essere dovuto anche all’attività di animazione dei tanti volontari delle Pro Loco?.
“Sicuramente è un volano non indifferente, ne siamo convinti. E questo soprattutto per quello che un tempo veniva chiamato “turismo minore”, cioè non quello del mare e della montagna, ma quello delle colline, delle città e dei piccoli borghi. Penso al mio territorio, dove anche grazie al riconoscimento UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo un boom di turisti e visitatori che vengono a percorrere e a vivere le nostre località”.
Anche il volontariato e la sua forza sono un’eccellenza tutta veneta.
“Sì, ed è un’eccellenza storica: quest’anno festeggiamo i sessant’anni dalla fondazione dell’UNPLI, cioè l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, unica associazione di fatto esistente nel territorio nazionale”.
La riforma del terzo settore potrebbe
dare un ulteriore impulso al mondo dell’associazionismo e in particolare alle Pro Loco?
“Un impulso non lo so, ma sicuramente una regolamentazione ci voleva. Qualche dubbio l’abbiamo per il futuro, perché aumentare la burocrazia, in Italia, è un esercizio facile che vediamo purtroppo in tutti i settori, e il rischio è che ciò avvenga anche nell’associazionismo”.
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Domenico Basso e Carlo Nordio Da sinistra: Mario Conte, Carlo Nordio, Luigi Brugnaro, Elena Donazzan e Domenico Basso
L’intervista. Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto
in foto Giovanni Follador
ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI PIAZZA24
Comunità. Persone e sostegno al territorio al centro della strategia di Aspiag Service
Valore delle relazioni e impegno sociale
Favorire un modello di sviluppo fondato su processi solidali e relazioni all’interno delle comunità, sperimentando soluzioni innovative per far crescere e rinnovare il tessuto industriale ma anche per generare impatti sociali e ambientali positivi: su questa direttrice si muove la strategia di responsabilità sociale d’impresa di Aspiag Service che ha scritto nel proprio DNA la volontà di essere parte attiva nel sostegno ai territori e alle comunità che la ospitano. Questa scelta si concretizza in moltissime iniziative a sfondo sociale che il marchio Despar promuove per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto.
La lotta allo spreco alimentare, che vede Despar in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, ne è un esempio. Un impegno che ha permesso di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative a cui vengono donati i prodotti alimentari in eccedenza, evitando gli sprechi alimentari, un impatto ambientale negativo e aiutando le persone più bisognose nelle comunità. Nel solo 2021 sono state 1.400 le tonnellate di prodotti alimentari raccolte che hanno permesso di preparare oltre 3 milioni di pasti destinati alle persone più in difficoltà. La quantità totale di merce recuperata ha inoltre consentito di non sprecare più di 4.800 tonnellate di CO2 emessa per produrre gli alimenti recuperati. A questo impegno si affianca l’adesione di Aspiag Service alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare promossa da Banco Alimentare, alla quale l’a-
zienda partecipa da oltre 14 anni. L’impegno verso le comunità si concretizza anche in attività di charity in tutte le regioni in cui Aspiag Service è presente: nel 2021 sono stati destinati quasi 1,3 milioni di euro a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative troviamo ad esempio “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel 2022, in Veneto, il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore
Don Calabria di Negrar, centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi, a conclusione dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione svolta da Despar negli istituti superiori del Veneto.
Essere al fianco del territorio per l’Abete si concretizza anche in attività solidali a supporto di realtà locali come dimostrano, in Veneto, le donazioni di alimenti alle Cucine Popolari di Padova dove, grazie alla collaborazione con l’associazione #Padovanonsiferma, sono stati preparati oltre 300 pasti di Pasqua per le persone in difficoltà, e ancora le sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio,
creando un rapporto di collaborazione con realtà sportive, culturali e sociali di vario genere. Un progetto particolarmente significativo è, infine, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali.
IL PUNTO
Per Aspiag Service essere un’azienda socialmente responsabile significa anche promuovere progetti sociali volti a favorire stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, per un futuro migliore e più sostenibile. Per questo fin dal 2006 Aspiag Service promuove “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che la concessionaria del marchio Despar offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti al progetto in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. Il progetto nasce dalla consapevolezza che aziende, scuole, insegnanti e famiglie possono lavorare insieme per portare un progressivo ma profondo cambiamento di abitudini per un reale miglioramento della qualità della vita. Obiettivo de “Le Buone Abitudini” è
quello di diffondere le conoscenze per una sana alimentazione attraverso incontri di formazione, confronto con gli esperti e programmi specifici per le diverse fasce d’età degli alunni. Nel percorso didattico i protagonisti attivi diventano i bambini, che approfondiscono e mettono in pratica, a scuola e a casa, ciò che imparano ogni giorno attraverso attività esperienziali e semplici gesti verso una corretta alimentazione. “Le Buone Abitudini” crea, così, un ponte tra scuola e famiglia, al fine di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento sempre più consapevole per una vita più sana. Dalla sua nascita il progetto ha coinvolto oltre 120.000 alunni di 4.850 classi appartenenti a 330 istituti scolastici presenti in più di 127 comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva.
“Da un’armoniosa collaborazione tutti traggono vantaggio in ugual misura”: tradotto dall’olandese è questo il significato dell’acronimo Despar. Un’espressione che sintetizza appieno l’impegno di Aspiag Service di essere un’azienda socialmente responsabile e attenta ai bisogni delle persone e delle comunità in cui si inserisce. Proprio come un abete, che rappresenta il marchio Despar, anche la nostra azienda ha radici ben piantate per terra, una solidità che, da oltre sessant’anni, significa rapporto con il territorio e impegno per restituire alla comunità parte di quanto riceviamo ogni giorno dai clienti che ci scelgono. Per Aspiag Service infatti essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Per questo abbiamo voluto dare vita a un vero e proprio Manifesto di Sostenibilità con dieci punti che tutti i collaboratori di Aspiag Service, dai vertici ai collaboratori, si impegnano ogni giorno a seguire e che guidano la nostra strategia di sviluppo: dalla cura del Pianeta alla lotta allo spreco alimentare, passando per la qualità del prodotto, il dare valore alla collettività, la promozione della salute e del benessere, la trasparenza, la fiducia nella filiera e nell’imprenditoria locale, gli investimenti nel territorio.
“Come un abete” è allora il titolo che abbiamo scelto per il nostro Manifesto di Sostenibilità per condividere con i nostri stakeholder le dieci promesse su cui si fonda il nostro impegno e la volontà di mettere radici nei territori in cui siamo presenti, portare valore alla collettività e contribuire a costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.
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Regione
Despar: un legame sempre più forte con i territori
di Giovanni Taliana
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Despar per le donne
“Le Buone Abitudini”: un progetto sociale per diffondere la cultura della salute e della sana alimentazione
É partita a ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale 20222023. Sono 900mila le dosi di vaccino, che la Regione ha messo a disposizione, in distribuzione presso ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. L’assessore del Veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, comunica le modalità della campagna stagionale, ribadendo come la vaccinazione non sia obbligatoria ma fortemente raccomandata.
Ma cos’è l’influenza?
Si tratta, di fatto, di una malattia respiratoria acuta, provocata dalla famiglia dei virus influenzali del genere Orthomyxovirus. L’influenza non dev’essere confusa con il comune raffreddore o con altre sindromi simili che compaiono durante il periodo invernale ma che sono causate da virus diversi. In Italia, come nel resto d’Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale.
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Vaccino
Prosegue alla pag. seguente NOVEMBRE 2022 on-line: /category/salute/
Vaccinazione antinfluenzale, al via la campagna 2022-23
dove e perché farlo, chi ne ha diritto gratis
antinfluenzale:
Salute
quando,
Salute
Tumore alla prostata: al via la campagna LILTforMEN2022
Prevenzione per sconfiggere il cancro, se il mese di ottobre è dedicato alle donne a novembre l’impegno della Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, si incentra sulla campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.
A Padova, grazie alla collaborazione con la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università, l’Ulss 6 Euganea e Movember Team ENAV, prendono il via una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili.
Fino al 30 novembre sono in programma 4 giornate di visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione Lilt, dalle 9 alle 18, nel quartiere Arcella-Albignasego. Tra le altre iniziative di sensibilizzazione, dopo la “mattinata con i baffi”, all’insegna dello sport, realizzata in collaborazione col Comune di Montegrotto lo scorso 6 novembre, il 19 a Mestrino è in programma dalle 9 alle 17, “Padellia-mo”, la terza edizione del torneo dello sport del momento. Infine, il 26 novembre, “riPARTYaMO”, appuntamento al Caffè Pedrocchi di Padova alle 18.30.
In aggiunta dal 21 al 25 novembre prossimo, l’Urologia dell’A-
zienda Ospedale-Università di Padova, offre degli ambulatori gratuiti di prevenzione urologica.
Il check-up urologico verrà effettuato presso le sedi del Monoblocco, in via Giustiniani 2, e l’Ospedale S. Antonio, in via Facciolati 71, lunedì 21, mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25, dalle 15 alle 18.
Per prenotarsi o avere ulteriori informazioni basterà scrivere una mail a uropd.movember22@gmail.com
“Grazie alle visite gratuite – commenta il dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e responsabile del servizio di Urologia della Lilt di Padova - abbiamo potuto individuare tempestivamente 10 neoplasie, di cui 7 alla prostata, 1 al rene e 2 alla vescica, oltre ad altre patologie che avrebbero sicuramente compromesso sia la qualità della vita che la funzionalità renale dei pazienti. Invece, possiamo dire di aver permesso a 10 persone di vivere! Non ultimo in alcuni adolescenti è stato possibile riscontrare un varicocele che qualora non trattato avrebbe portato alla sterilità. Questi dati ci confermano l’importanza di proseguire le attività di prevenzione ed allargarle anche ai giovanissimi”.
Vaccino antinfluenzale
I SINTOMI
L’influenza si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Alcune persone possono manifestare anche vomito e diarrea, sebbene questi sintomi si verifichino con maggiore frequenza nei bambini rispetto agli adulti. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. L’influenza, in chi soffre già di malattie croniche, può causare un loro peggioramento o causare complicanze, anche infarti e ictus.
COME SI TRASMETTE
Il virus influenzale si trasmette prevalentemente per via aerea. Le persone con il virus influenzale possono essere contagiose da un giorno prima dello sviluppo dei sintomi fino a 7 giorni dopo. La trasmissione del virus può avvenire attraverso le goccioline prodotte dagli starnuti, dai colpi di tosse o quando si parla a meno di due metri da una persona. É importante una corretta igiene delle mani per evitare di infettarsi toccandosi occhi, naso e bocca.
PERCHÉ VACCINARSI
Il vaccino serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Il vaccino non serve a prevenire il raffreddore comune o altre infezioni stagionali causate da altri virus. Vaccinarsi aiuta a proteggere anche le persone fragili con cui si entra a contatto.
Vaccinarsi riduce, inoltre, l’utilizzo inappropriato di antibiotici, soprattutto tra bambini, soggetti a rischio, e anziani (si stima una riduzione nel consumo del 6,5% per ogni 10 punti di aumento nelle coperture vaccinali). L’uso improprio di antibiotici può comportare lo sviluppo di batteri resistenti e quindi potenzialmente più pericolosi. La vaccinazione del personale che lavora all’interno delle strutture sanitarie aiuta, peraltro, a mantenere questi luoghi più sicuri. La vaccinazione, inoltre, diminuendo il rischio di gravi complicanze, contribuisce a evitare l’occupazione di almeno 200 posti letto di terapia intensiva solo nella nostra Regione. C’è inoltre da aggiungere l’azione di prevenzione che, con l’andamento epidemiologico dei casi di Covid-19, anche quest’anno risulta ancora più importante. Il vaccino antinfluenzale infatti è un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus responsabili dell’influenza stagionale e dei sintomi correlati. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, può essere somministrata in sicurezza assieme alla vaccinazione anti Covid.
IL VACCINO È GRATUITO PER ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE
Coloro che sono ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; soggetti di età pari o superiore a 60 anni; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; i donatori di sangue; i bambini sani nella fascia di età compresa tra i 6 mesi - 6 anni (per i bambini è disponibile il vaccino in spray); le donne in gravidanza.
DOVE CI SI PUÒ VACCINARE
La vaccinazione è disponibile dal proprio medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta e presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle Ulss. Per i soggetti maggiorenni che hanno già ricevuto il vaccino negli anni precedenti e che non hanno fattori di rischio allergico è possibile anche richiedere la vaccinazione presso alcune Farmacie aderenti alla Campagna Vaccinale.
Salute
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una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria
Fino al 30 novembre in programma visite urologiche gratuite e una serie di eventi per sensibilizzare alla prevenzione
La presentazione del programma Liltformen 2022
In foto:
Time is brain. I chiarimenti del dottor Caneva e del dottor Bozzoli dell’ospedale di Cittadella
“Ictus, l’importanza di intervenire tempestivamente”
Riconoscere i sintomi e attivare i soccorsi attraverso la chiamata al 118 permette di effettuare con efficacia il trattamento trombolitico che consente di risolvere l’evento ed evitare un eventuale deficit neurologico
Ictus, l’importante è intervenire in modo tempestivo alla comparsa dei sintomi che lo annunciano per attivare in modo veloce i soccorsi attraverso la chiamata al 118.
Per l’ictus, infatti, dicono gli addetti ai lavori, “time is brain”, perché più si aspetta ad intervenire più aumenta il rischio di perdita di cellule cerebrali con conseguenti danni gravi.
É dunque fondamentale conoscere e saper riconoscere quali sono i sintomi che preannunciano l’ictus.
Si fa, di solito, riferimento ad una scala di valutazione medica, nota come “Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS)”, che richiama l’attenzione su tre aspetti: il linguaggio, gli arti e la mimica facciale.
In primo luogo, dunque, potrebbe essere un segnale di allarme la difficoltà a parlare, ovvero il modo in cui si riesce a muovere le braccia - un arto che cade o che si muove in modo diverso - e infine i movimenti del viso, in caso di ictus un lato si muove in modo diverso dall’altro. Cosa fare se si notano questi tre segnali? É importante la tempestività con cui si agisce per essere efficaci. Se si notano perciò queste anomalie è fondamentale ridurre i tempi della presa in carico da
parte dei sanitari e attivare l’ambulanzaattraverso il 118 - per permettere di condurre così tempestivamente il paziente in Pronto Soccorso. L’ictus ischemico - si spiega nella scheda della pagina facebook dell’Ulss 6 Euganea - è infatti una patologia tempo-dipendente: più si è veloci nell’affrontarlo, migliori sono i risultati clinici che si otterranno.
“Attualmente è possibile curare il paziente colpito da l’ictus cerebrale ischemico, cioè quando non arriva sangue nel cervello, e, anzi, anche guarirlo” spiega il dottor Giorgio Caneva, Direttore Uoc Neurologia dell’Ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea.
“Esiste - prosegue - un trattamento specifico, con un farmaco che viene chiamato trombolitico, il quale scioglie letteralmente il trombo che causa l’ictus.
Il grosso problema è che, per riuscire a fare questo trattamento e quindi a risparmiare cellule cerebrali dall’insulto, bisogna arrivare al più presto in Pronto Soccorso. È meglio arrivare in ambulanza per permettere ai sanitari di attivare tutto il sistema che intervenga rapidamente nell’eseguire il trattamento giusto, nei tempi ristretti”.
“Il trattamento con trombolitico - conclu-
de - è tempo dipendente, cioè gli esiti dipendono dalla tempestività con cui viene effettuato. Addirittura, se si superano le 4 ore e mezza dall’evento non è più possibile eseguire il trattamento. Perciò, se si hanno sintomi tipici dell’ictus, debolezza di un arto – non riuscire a muovere un braccio – difficoltà con il linguaggio oppure la bocca storta, bisogna al più presto attivare il 118 per arrivare in ospedale e riuscire ad avere il giusto trattamento e, magari, risolvere in pochi giorni l’evento per ritornare a casa senza nessun deficit neurologico”.
“L’intervento è tempo-dipendente - in-
siste il dottor Claudio Bozzoli, direttore Uoc Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella - quindi significa che prima noi arriviamo a fare il trattamento trombolitico prima riusciamo a risparmiare le cellule cerebrali, e migliore sarà la prognosi del paziente. Quindi l’intervento dell’ambulanza e la richiesta dell’ambulanza, quando ci sono quei sintomi sospetti, dev’essere fatta il prima possibile, anche perché durante il trasporto noi cerchiamo di abbreviare i tempi al trattamento, attivando già tutta la catena della rete ictus, il neurologo in sala del Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso stesso e il radiologo”.
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Salute
FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO
Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto. Ingredienti: Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe
Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.
Idee in cucina, facili e sfiziose
ORECCHIETTE BROCCOLI E SALSICCIA
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino
Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero.
Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti.
Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.
TORTA DI MELE COME UNA VOLTA
Una ricetta facile per una torta di mele classica, semplice e genuina, che ci riporta con la mente ai sapori e ai ricordi dell’infanzia. Perfetta a colazione e a merenda.
Ingredienti: 1,5 uova; 75 gr zucchero; 25 ml latte; 30 gr burro; 150 gr farina 00; 8 gr lievito per dolci; 1 mela grande
Preparazione: Per preparare l’impasto frullare le uova e aggiungere lo zucchero, il latte e il burro sciolto. Poi la farina e infine del lievito per dolci. Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Tagliare a pezzetti mezza mela sbucciata e mescolarla all’impasto. Il resto servirà per la decorazione. Dopo aver versato e livellato l’impasto all’interno di una tortiera decorare la torta con le fettine di mele distribuite su tutta la superficie. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.
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Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola
Con novembre arrivano il freddo, le cotture al forno e i dolci da gustare il pomeriggio, davanti a una tazza di tè caldo. La voglia di scaldarsi ci porta a cercare nuove ricette semplici e genuine.
Ariete
Un cambiamento che attendete da tempo potrebbe spingervi a riorganizzare la vostra vita e voltare pagina. Potrebbe essere un periodo faticoso ma ricco di nuovi stimoli
Novembre
Le nuvole che si prospettavano all’orizzonte sono sparite, godetevi questa fase di serenità che contribuirà a rendere più piacevoli le vostre giornate e i vostri incontri
Novembre, il mese di passaggio e di riflessione
Bilancia
Avete bisogno di un momento di pausa per capire esattamente cosa volete. Per il momento siete confusi, forse anche a causa di una certa stanchezza. Il riposo è la migliore medicina
Siete un po’ impazienti e insofferenti anche se non capite esattamente il motivo che vi spinge ad un comportamento scontroso. Probabilmente è tempo di smaltire lo stress accumulato
Nuovi incontri renderanno più interessante questo mese di novembre che si preannuncia frizzante e all’insegna del benessere e del divertimento. Non perdete le occasioni che vi si presentano
Avete lavorato sodo per far funzionare tutto per bene e vi siete sacrificati molto nelle ultime settimane, ora è tempo di raccogliere i frutti di tanto impegno. Finalmente arrivano le grandi soddisfazioni
Vergine
È questo il momento giusto per dare avvio a nuovi progetti sul lavoro, così come nella vita privata. Una svolta è ciò che serve per cambiare passo e intraprendere nuove strade
Non siate sempre così razionali e lasciatevi condurre dalle sensazioni, dalle emozioni e dall’impulso. Riuscirete a superare i vostri timori e sarete più felici
Non è ancora finito il tempo dei sacrifici ma l’obiettivo è a portata di mano. Occorre aver pazienza ed essere determinati per arrivare alla meta. Non manca molto
Non è questo il momento delle prese di posizione. È bene fermarsi ad osservare e riflettere, molti dubbi si chiariranno e potrete intraprendere con maggiore sicurezza il vostro cammino
Avete bisogno di un’accelerazione per risolvere una situazione che ristagna da un po’ e non vi lascia tranquilli. Dunque, osate e mettete voi stessi in primo piano, ne valete la pena
Troppo lavoro negli ultimi tempi, ora è giunto il momento del riposo e del relax per tornare a dedicarsi a tutto ciò che vi piace e che avete sacrificato a lungo, comprese le amicizie
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Toro Gemelli
Cancro
Leone
Oroscopo
Pesci Acquario Capricorno Sagittario Scorpione