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Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”

Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Stavolta parliamo un po’ di noi perché da questo mese “La Piazza” introduce una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che trovate nella prima parte del giornale. Ogni mese scegliamo un argomento specifico e lo decliniamo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio da questo mese trovate pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo facciamo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.

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Dopo il no della Corte

Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future

POVERTA’ ECONOMICA

MA ANCHE SOCIALE, DIFFICOLTÀ PER FAMIGLIE E PERSONE SOLE

Comune e Caritas insieme contro la povertà. Particolare attenzione a nuovi fenomeni e allo scivolamento della classe media

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Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna

Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand

NUOVA VITA PER IL CONSERVATORIO PEDROLLO: 5 MILIONI DI INVESTIMENTO

L’istituzione culturale cittadina sarà rilanciata grazie ad un progetto ambizioso capace di restituire a Vicenza un presidio didattico eccellente

IL SEGRETARIO STEFANI: LA LEGA IN VENETO CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA

Il vice segretario federale, ai microfoni di Radio Veneto24: “Sull’autonomia avanti tutta”

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Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

A bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto, perché sapevamo che questa era un’occasione irripetibile per il nostro territorio.

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Rivoluzione elettrica nel trasporto pubblico

Quando si parla di restrizioni al traffico cittadino a causa dello smog, molte persone si lamentano che i primi ad essere fuori regola sono proprio i regolatori, cioè le amministrazioni pubbliche che tramite le loro aziende di servizi pubblici fanno circolare mezzi obsoleti e molto più inquinanti rispetto alle auto. Svt, la Società vicentina trasporti che fa capo alla provincia di Vicenza, prova a dare una ulteriore svolta ecologica al proprio parco mezzi, con l’entrata in servizio dei primi 6 nuovi autobus elettrici destinati alla linea 10 CentroBus, che collega il parcheggio Stadio al centro storico.

A partire dal prossimo mese di marzo, la flotta elettrica sarà incrementata di ulteriori 4 autobus “full electric” lunghi 12 metri, che potranno accogliere fino a 85 passeggeri (28 posti a sedere e 57 posti in piedi) e saranno impiegati nelle linee urbane ordinarie di Vicenza.

Marco Sandonà, presidente di Svt, parla di “una vera e propria rivoluzione elettrica nel trasporto pubblico locale a Vicenza”, per la quale l’azienda ha investito quasi 7 milioni e mezzo di euro, finanziati con i fondi Pnrr, che vanno a coprire in questa prima fase le spese per le colonnine di ricarica, ma è già stato completato il progetto esecutivo per la realizzazione di una vera e propria stazione, che sarà dotata di un impianto di trasformazione dalla media tensione da 1 megawatt di potenza.

Significativo il beneficio sul piano ambientale dell’introduzione di questi mezzi, silenziosi e confortevoli, che garantiscono un risparmio di circa 60 tonnellate di CO2 l’anno per ciascun mezzo elettrico rispetto ad un corrispondente autobus con motore a combustione.

«Rendere più attrattivo il trasporto pubblico è uno dei nostri obiettivi e l’inserimento di questi nuovi mezzi in città è un primo passo –chiosa il sindaco Giacomo Possamai -, evidenziando l’importanza di un servizio di trasporto pubblico più efficiente, competitivo ed ecologico, verso una mobilità e una città sempre più sostenibile». (mdv)

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Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.

Con “La Piazza” dentro la notizia Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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La città. Grazie ad un finanziamento ministeriale di 4.8 milioni e 540 mila euro

Con oltre 5 milioni di euro verrà rimesso a nuovo il Conservatorio Pedrollo

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razie alla sinergia tra il Comune di Vicenza e il Conservatorio di musica Arrigo Pedrollo sarà rimesso a nuovo il complesso di San Domenico, di proprietà comunale, dove si svolgono le attività dell’istituzione musicale.

Il progetto definitivo di restauro, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della sede di contra’ San Domenico, redatto dal Settore Lavori Pubblici del Comune in collaborazione con diversi specialisti esterni, ha ottenuto infatti un finanziamento ministeriale di 4.860.000 euro, a cui l’amministrazione aggiungerà 540.000 euro, per un investimento complessivo di 5.400.000 euro.

«Comune e Conservatorio nel luglio del 2023 hanno firmato un protocollo d’intesa per la partecipazione al bando del Ministero dell’Università e della Ricercaper interventi di edilizia ed acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali destinate alle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica – spiega l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller -. Il contributo ministeriale è stato assegnato a fine del 2024 e il Comune, come previsto dal protocollo, cofinanzierà il 10 per cento dell’opera. Grazie a questo notevole investimento sarà quindi possibile affrontare le maggiori necessità del complesso di San Domenico, antico monastero che risale al XIII secolo. Nel dettaglio, l’intervento si focalizzerà su cinque ambiti: la riqualificazione energetica e funzionale, il restauro della sala capitolare, la messa in sicurezza antincendio, il nuovo impianto di rilevazione incendi e l’adeguamento dell’impianto elet-

trico. Opere davvero significative, dunque, per cui ringrazio il Settore dei lavori lavori pubblici e il Conservatorio per essere riusciti, assieme, a cogliere questa opportunità».

«Questo importante investimento rappresenta una svolta fondamentale per il Conservatorio Arrigo Pedrollo e per l’intera comunità culturale di Vicenzadichiara il direttore del Conservatorio, Stefano Lorenzetti -. Grazie a questo intervento, il complesso del San Domenico non solo sarà messo in sicurezza e reso più efficiente dal punto di vista energetico, ma potrà offrire spazi rinnovati e adeguati alle esigenze di formazione e produzione artistica di altissimo livello. La riqualificazione della sala Capitolare, in particolare, restituirà alla città un luogo di enorme valore storico e artistico, ulteriormente arricchito dalle attività musicali e culturali che vi si svolgeranno. Desidero ringraziare il Comune di Vicenza e il Ministero dell’Università e della Ricerca per il loro impegno e il sostegno a questo progetto, che proietta il Conservatorio verso un futuro ancora più luminoso».

Il progetto di riqualificazione del San Domenico prevede l’efficientamento energetico dell’intero complesso attraverso diverse opere compatibili con la tutela culturale dell’immobile che garantiranno anche una maggiore efficienza, con l’abbattimento dei costi energetici, e sicurezza.

Verrà, inoltre, completamente restaurata la sala Capitolare, collegata alla chiesa adiacente e usata dal Conservatorio per lezioni e attività artistiche anche con la pre-

senza di pubblico. Si interverrà su intonaci, affreschi interni, materiali lapidei, copertura, pavimento, impianti e serramenti.

Sono previsti anche l’adeguamento del complesso alla vigente normativa antincendio, l’installazione di un nuovo impianto di rilevazione incendi, l’adeguamento dell’impianto elettrico, la sostituzione della pavimentazione del chiostro, un ambiente centrale che connette le varie sezioni all’interno del Conservatorio, e il completamento dell’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso

l’installazione di tre servoscala. Comune e Conservatorio dovranno adesso definire un protocollo integrativo con le rispettive

competenze, attività e responsabilità per la realizzazione degli interventi finanziati.

Nasce il comitato di tappa della Tappa dei Berici, la tredicesima frazione del Giro d’Italia 2025

Nasce il comitato di tappa della Tappa dei Berici, la tredicesima frazione del Giro d’Italia 2025 che il 23 maggio porterà la corsa rosa da Rovigo a Vicenza, attraversando i Colli Berici e terminando sull’arrivo del Santuario della Madonna di Monte Berico.

Il comitato avrà il compito di rendere il ritorno del Giro d’Italia a Vicenza una festa per il pubblico e una grande occasione per l’economia del territorio, con un programma di avvicinamento ricco di eventi

Alla presentazione di stamane sono intervenuti il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, l’assessore Leone Zilio, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, il presidente del comitato Mario Carraro e il vice-presidente Alessandro Belluscio, oltre ai componenti del Comitato e numerosi appassionati di ciclismo.

A 100 giorni dall’evento Vicenza si prepara quindi a ospitare al meglio l’arrivo della tredicesima tappa del Giro d’Italia, che il 23 maggio porterà il gruppo e la carovana da Rovigo al Santuario della Madonna di Monte Berico, per una frazione adatta ad attaccanti e finisseur.

Per il Giro si tratta di un ritorno su Monte Berico, dieci anni dopo l’arrivo di tappa che vide trionfare l’ex campione del mondo Philippe Gilbert, che anticipò la maglia rosa Alberto Contador in quello che anche nel 2025 sembra un traguardo disegnato per esaltare i grandi campioni.

Decine di eventi per vivere il Giro d’Italia da subito

La Tappa dei Berici, oltre a essere un grande appuntamento sportivo che si stima richiamerà sul percorso mezzo milione di spettatori, è anche un grande evento di pro-

mozione del territorio e dell’economia locale. Il giorno della tappa sarà anticipato infatti da 40 eventi incentrati sullo sport, la bicicletta e le eccellenze del territorio dei Berici, disegnati per coinvolgere i cittadini, i turisti e le imprese locali. Si parte già stasera, con “Basilica in rosa”.

La Basilica Palladiana di piazza dei Signori sarà infatti illuminata di rosa per celebrare il Giro d’Italia e dare il via al countdown per l’inizio della corsa rosa. Mancano infatti 100 giorni all’inizio della gara, che partirà da Durazzo il 9 maggio. L’obiettivo del comitato di tappa sarà quello di far vivere a cittadini e appassionati l’atmosfera del Giro d’Italia anche nei mesi precedenti alla Tappa dei Berici, promuovendo una forte connessione fra la gara e il tessuto imprenditoriale vicentino.(r.v.)

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redazione Vicenza

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Focus

povertà. L’Assessorato punta sul fare rete per monitorare e affrontare le emergenze

L’assessore Tosetto: “I casi sono aumentati, ma Roma ha tagliato i fondi”

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ra coloro che monitorano la situazione sociale cittadina, il Comune gioca un ruolo di primissimo piano e senza dubbio rappresenta una delle porte di accesso ai servizi finalizzati al benessere e alla sicurezza dei cittadini, ed in particolare delle persone e delle famiglie in difficoltà. «Le situazioni di fragilità o di povertà si sono moltiplicate nel corso di questi ultimi anni – spiega l’assessore al sociale Matteo Tosetto – e purtroppo contestualmente non sono aumentate, anzi, al contrario, sono diminuite le risorse dei Comuni per affrontarle. Per questo la risposta assistenziale, che peraltro va continuamente adeguata al continuo mutamento sociale, non potrà mai essere vincente se si agisce da soli. È di fondamentale importanza la rete, che si deve tradurre in un concreto e funzionante sistema territoriale, uniforme, di servizi e interventi. La povertà e l’esclusione sociale – conclude Tosetto -, non riguar-

dano più solo gli emarginati, ma toccano fasce della popolazione che fino a non molto tempo fa non avevano questo tipo di problematiche. Molte persone, singoli, divorziati, famiglie, si sono trovati in difficoltà economica a causa della perdita del lavoro, della difficoltà nel pagare un affitto o nel mantenimento della famiglia».

Un esempio in tal senso è l’Emporio solidale, al quale partecipano, oltre al Comune una serie di altri enti del terzo settore, che è diventato un punto di riferimento per le persone in situazioni di bisogno della città che, oltre a poter scegliere i beni di prima necessità in modo dignitoso, incontrano operatori con i quali definire progetti personalizzati di recupero della propria autonomia.

Sul finire dello scorso anno Tosetto ha battezzato la nascita dello “Sportello Vicenza solidale”, una sorte di numero verde su servizi sociali e socio sanitari. Un

punto di informazione e orientamento per agevolare l’accesso ai servizi, ma anche un canale di dialogo per le realtà associative del territorio.

Da questo punto di vista sono diverse le tipologie: i “Servizi all’abitare” si occupano delle strutture di accoglienza per persone e famiglie in situazione di marginalità, come l’Albergo Cittadino, i co-housing e altre strut-

no predisposti bandi per l’assegnazione di alloggi comunali e per la mobilità fra gli inquilini. Sono inoltre impegnati in progetti di locazione temporanea in risposta all’emergenza abitativa; Il Pronto intervento sociale si rivolge invece a persone in situazioni di grave povertà o povertà

estrema, in abbandono o grave emarginazione, in assenza di reti familiari; vi sono poi i “Tirocini di inclusione”, ideati a favore di persone svantaggiate in età lavorativa, con forme di orientamento, formazione e inserimento / reinserimento finalizzati all’inclusione sociale e all’autonomia; per le famiglie fragili sono previsti gli interventi economici regionali. (mdv)

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Focus povertà. La Caritas diocesana da sempre in prima fila

Don Pajarin: “Sono in aumento gli italiani che chiedono aiuto

«Idati in nostro possesso riflettono quanto segnalato dall’ultimo rapporto di Caritas Italiana sulla povertà in Italia e cioè che la macroregione del Nord del Paese è quella che, nel giro di un anno, ha registrato l’aumento più significativo del numero di famiglie in stato di povertà assoluta, addirittura +97,2%, e noi non siamo purtroppo esenti da questo fenomeno». Don Enrico Pajarin, direttore di Caritas Diocesana Vicentina, disegna il quadro della situazione della provincia di Vicenza con una certa preoccupazione: «Si sbaglierebbe a pensare – sottolinea – che si tratti di un fenomeno che riguarda solamente nuclei di origine extracomunitaria, che certamente frequentano i nostri ambienti, siano essi mense o case di ricovero notturno. Nel 2024 abbiamo infatti riscontrato un significativo aumento degli italiani che hanno chiesto aiuto in Caritas, a causa soprattutto dell’accresciuto costo della vita e al mancato adeguamento dei salari, in quanto non riuscivano più a garantirsi i beni primari, compresi quelli legati all’alimentazione. Se questo divario è stato percepito in modo diffuso, si è rivelato l’inizio di un problema impor-

tante per le famiglie monoreddito, con più figli, e/o con almeno una persona straniera che appartiene al nucleo familiare».

Sono diversi i “Servizi-segno” che Caritas Diocesana Vicentina dedica alle persone e alle famiglie che si trovano in uno stato di marginalità o di difficoltà socioeconomica.

Tra questi il servizio

S.T.R.A.D.E., che attraverso 13 punti di ascolto si prende cura di chi si trova in difficoltà economica, soprattutto per la mancanza o per la riduzione del reddito da lavoro, approfondendo la situazione di bisogno e accompagnando nel successivo percorso.

Casa San Martino è il ricovero notturno che, a Vicenza, offre accoglienza alle persone senza dimora, per un totale di 50 posti letto, tutti i giorni dell’anno dalle 20.30 alle 7.30.

Da qui parte l’“Unità di strada”, formata da volontari che incontrano le persone senza fissa dimora che vivono all’aperto, al fine di avviare con loro un percorso per accoglierle in struttura e, da lì, avviarle verso l’autonomia.

Casa Santa Lucia, sempre a Vicenza, è invece la struttura diurna, aperta anch’essa tutti i

giorni dell’anno, in cui le persone senza dimora e in situazioni di povertà possono trovare accoglienza, ascolto e alcuni servizi essenziali come la mensa, le docce, la lavanderia e attività di segretariato sociale.

“Donna e famiglia” è il servizio che si occupa di azioni di sostegno a favore di donne sole, mamme con bambini e famiglie che vivono in una situazione di svantaggio socio-economico.

L’Emporio Solidale Caritas offre aiuto tramite la distribuzione di alimenti e vestiario.

Il servizio “Social housing”, grazie a tre strutture a Vicenza, Quinto Vicentino e Pozzoleone, offre ospitalità a persone con reddito minimo e in temporanea difficoltà abitativa. (mdv)

Previsti 8 nuovi alloggi per il co-housing sociale per persone e famiglie fragili

Il Direttore elenca i servizi messi a disposizione e racconta di una situazione in continua evoluzione

Un ex scuola recuperata, con la creazione di otto alloggi da destinare a co-housing. È questo il progetto del Comune di Vicenza che coinvolgerà l’ex scuola di Debba, finanziato nell’ambito della Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) dell’Area urbana di Vicenza, cofinanziata dal fondo europeo PR Veneto Fesr 20212027. Un progetto, che riceverà 1.195.537,78 euro di contributo (cofinanziamento del Comune di 54.093,66 euro). «Si tratta di un importante intervento che dà una soluzione in un momento di grande difficoltà – hanno spiegato gli assessori al sociale Matteo

Tosetto, alla progettazione europea Sara Baldinato e ai lavori pubblici Cristiano Spiller, durante una conferenza stampa organizzata questa mattina proprio all’ex scuola -. Siamo in un periodo di grave emergenza abitativa e, con queste risorse, riusciamo a sistemare un immobile di nostra proprietà che ha più di 70 anni, dando una soluzione a otto nuclei famigliari della nostra città che sono in difficoltà. Persone che hanno una difficoltà relativa al disagio abitativo che, per motivi diversi, hanno perso la loro abitazione. Nel momento in cui saranno pronti questi alloggi, potranno essere ospitate otto fami-

glie che verranno accompagnate attraverso gli operatori sociali a un loro recupero e ad un ritorno alla normalità». L’intervento all’ex scuola “Fantoni” di Debba (obiettivo 4.3 della SISUS) promuove l’inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, incluse le persone con bisogni speciali, mediante azioni integrate, compresi gli alloggi e i servizi sociali. Si tratta del recupero di un edificio degli anni ‘50 di proprietà del Comune di Vicenza, da adibire a co-housing sociale per persone e famiglie fragili.

Anna Bergantin

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La città. Approvata in Regione una mozione per un concorso di assunzione su base regionale

Sede Inps di Vicenza: situazione del personale al collasso

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l Consiglio regionale del Veneto, nella seduta conclusiva del mese di gennaio ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalla consigliera vicentina Silvia Maino (Lega-LV), relativa a “Inps Vicenza: ci si attivi per sopperire alla carenza di personale con un concorso su base regionale con procedura di urgenza”.

La situazione degli uffici vicentini dell’Inps, a detta degli stessi dirigenti locali, è ormai al collasso e versa in condizioni più drammatiche anche rispetto alle altre province venete. L’organico del personale amministrativo al 2019 contava 248 dipendenti; dal primo gennaio 2023 si è ridotto di circa cento unità. Nel frattempo, sono state assunte sei persone che però dopo breve tempo hanno scelto e ottenuto di essere spostate verso altri enti.

Già nell’aprile 2023 si era svolto in Prefettura a Vicenza un tentativo di conciliazione tra le parti sindacali e la dirigenza Inps, a seguito di uno stato di agitazione dei lavoratori, proclamato a causa delle ormai non più sostenibili carenze di organico e dei carichi di lavoro.

Una situazione insostenibile che comporta ricadute sociali e crea ulteriori disservizi, considerata la forte presenza di imprese sul territorio vicentino. Tant’è che la sede di Vicenza, pur soffrendo di carenza di personale, deve anche dare supporto alle altre sedi presenti nella provincia. Anche le categorie economiche e produttive vicentine e alcuni ordini professionali, quali i consulenti del lavoro, che più direttamente sono coinvolti assistendo le aziende, hanno rivolto numerosi appelli affinché si metta mano alla situazione, anche al fine di evitare di accumulare ulteriori problematiche per cittadini, aziende e comuni.

che la città di Vicenza conta 112 mila utenti potenziali dell’Inps e nel bacino che comprende anche Schio, Bassano del Grappa e Lo-

L’Inps eroga importanti servizi come la liquidazione delle pensioni, la NASpI (Nuova As-

sicurazione Sociale per l’Impiego), richieste di disoccupazione, cassa integrazione, tutela della maternità, assegni familiari, pensionamenti ma anche di pratiche per l’assegnazione della legge 104, dell’accompagnatoria e delle prestazioni legate alla non autosufficienza a supporto delle persone con disabilità e fragilità sociale già di non facile gestione nell’evasione da parte dell’Istituto con pesanti ricadute sull’economia e la tenuta sociale del territorio.

Anche su questo punto si basa la richiesta della Maino: «Serve con urgenza – scrive la consigliera - tornare a incrementare il personale alla sede Inps di Vicenza cui fanno capo le sedi di Schio, Bassano del Grappa e Lonigo. Quello presente nella struttura berica è insufficiente vista la mole di lavoro. Basti solo pensare

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Cantiere ex Zenith, presentato il progetto

Relatori dell’assemblea, l’assessore allo sviluppo economico e al territorio Cristina Balbi, il rappresentante della Green Life Srl Valerio Nicoletti, e il progettista architetto Stefano Liccardo. Presenti anche il presidente del Consiglio di quartiere 3 Marco Troncon e la consigliera comunale Benedetta Ghiotto, residente del quartiere.

«Abbiamo voluto organizzare questa assemblea pubblica per informare i residenti circa la riqualificazione dell’area - le parole dell’assessore Balbi -. Pur trattandosi di un progetto di edilizia privata, il cantiere sarà infatti impattante per la zona. L’obiettivo dell’incontro era

dunque quello di presentare il progetto e di raccogliere eventuali preoccupazioni dei cittadini, così da limitare il più possibile gli eventuali disagi, legati ad esempio alla viabilità».

Il progetto, i cui lavori del cantiere sono iniziati proprio durante la mattinata di ieri, prevede la realizzazione di tre edifici residenziali, dotati di un’area verde comune, 15 parcheggi pubblici e un nuovo tratto di marciapiede: il tutto, al posto dello stabilimento in via Fabbro, ormai dismesso e in stato di abbandono da quindici anni, che sarà demolito.

La convenzione urbanistica stipulata con il privato per il recupero dell’ex Zenith, approvata a fine anno dal consiglio comunale, si inserisce nel piano promosso dall’amministrazione per il recupero delle zone abbandonate e dismesse in vari quartieri. La variante urbanistica “Rigenerazione”, inserita nel Piano degli interventi, ha infatti già avviato la riqualificazione di una decina di aree, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità dei quartieri e dare risposta alle diverse esigenze della città.

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La soddisfazione degli assessori Baldinato e Spiller

Una riqualificazione dell’oasi degli stagni di Casale: è questo il primo progetto del Comune di Vicenza ai nastri di partenza, finanziato nell’ambito della Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) dell’Area urbana di Vicenza, co-finanziata dal fondo europeo PR Veneto Fesr 2021-2027.

«Siamo molto soddisfatti di poter avviare questo progetto - affermano gli assessori alla progettazione europea Sara Baldinato e ai lavori pubblici Cristiano Spiller -, che va ad aggiungersi ai tanti interventi strutturali previsti da questa amministrazione nel corso del 2025. L’intervento ha come obiettivo principale la conservazione di un sito unico nel suo genere in città ed è necessario per il mantenimento e il miglioramento della biodiversità messa a rischio anche dai mutamenti climatici. Poter riqualificare un ambiente unico come l’oasi di Casale per valorizzarlo e renderlo più ac-

cessibile, significa anche rendere Vicenza un luogo più vivibile e accogliente».

Il progetto ha ottenuto un contributo di 360 mila euro, con un cofinanziamento del Comune di Vicenza di 60 mila euro. Il progetto di riqualificazione dell’oasi degli stagni di Casale “Alberto Carta” risponde all’obiettivo di rafforzamento della protezione e della preservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi, riducendo l’inquinamento (obiettivo 2.7 della SISUS). L’intervento prevede il mantenimento del livello idrico degli stagni, ora in progressivo disseccamento, con

modifiche del sistema di argini, composto da setti chiusi.

Nel sito, che interessa 24,5 ettari ed è ricco di vegetazione e popolato da numerose specie animali, sono previsti inoltre la realizzazione di un nuovo percorso pedonale, fruibile anche dalle persone con disabilità, di osservatori faunistici con mascherature per proteggere i volatili e di una staccionata al confine con la proprietà privata nel settore nord occidentale, nonché l’introduzione di vegetazione igrofila, la semina a prato e la creazione di un bosco mesofilo (con specie forestali che richiedono una moderata ma continua disponibilità idrica) con la collocazione di piante e arbusti. L’intera area sarà arricchita da altre specie vegetali acquatiche proprie dell’habitat. Tutti gli interventi sono stati concordati con il Wwf che gestisce l’Oasi.

Frutto di un percorso di coprogettazione e negoziazione con

dal fondo europeo PR Veneto Fesr 2021-2027. Gli interventi riguardano la digitalizzazione; il trasporto pubblico locale e i percorsi ciclabili; la rigenerazione urbana, le infrastrutture verdi, l’edilizia re-

sidenziale e sociale pubblica (con relativa progettualità sociale co-finanziata dal PR Veneto FSE+ 20212027) e infine il sostegno a piccole e medie imprese per progetti integrati con gli interventi precedenti, negli ambiti cultura, turismo, commercio e sociale. La dotazioSUS è di 16.950.819,42 di euro. Per l’accesso è necessario per ogni proposta progettuale presentare un progetto di fattibilità tecnicoeconomica, in risposta agli inviti/ avvisi pubblici pubblicati dall’Autorità urbana di Vicenza. redazione Vicenza

Nasce Swimlab, presentata a Palazzo Trissino la squadra di nuoto paralimpico di Vicenza

È stata presentata a Palazzo Trissino la squadra di nuoto paralimpico di Vicenza. Nata nel 2024 e composta da sei persone, dai 9 ai 57 anni, con varie tipologie di disabilità.

Oltre ai nuotatori, erano presenti Margherita Trevisan, allenatrice e fondatrice di Swimlab, associazione promotrice di corsi e attività di nuoto inclusive nell’ambito della quale è stata sviluppata la squadra. Presenti anche il presidente Veneto del Comitato italiano paralimpico (Cip) Ruggero Vilnai, il delegato provinciale del Cip Antonio Fantin, ed Enrico Giacomin atleta tesserato swim lab e Campione Italiano in acqua libere 2024 «È importante che anche a Vicenza sia presente una squadra di nuoto paralimpico – ha sottolineato l’assessore allo sport Leone Zilio -. Lo sport e in questo caso il nuoto rappresentano infatti delle occasioni fondamentali di inclusione, socialità e benessere. Siamo quindi orgogliosi che la squadra di nuoto paralimpico si alleni nell’impian-

to delle piscine comunali».

«Oggi, al termine di un percorso che è durato qualche anno, la nostra città diventa più ricca – ha aggiunto l’assessore alle politiche Matteo Tosetto – In molte occasioni si parla di inclusione, ma non è facile tradurre nel concreto questa parola. Questa iniziativa, portata avanti con determinazione dai fondatori di Swimlab, ci dimostra invece che fare inclusione è possibile».

«L’associazione Swimlab si pone l’obiettivo di favorire e organizzare attività per persone con disabilità fisica, visiva e intellettiva, appoggiandosi alla Federazione italiana nuoto paralimpico, che promuove in Italia e nel mondo questo settore, e collaborando con il Comitato italiano paralimpico che si occupa di tutti gli sport paralimpiciha specificato Margherita Trevisan, di Swimlab -. L’acqua rappresenta una fonte di benessere: il movimento libero e il rilassamento che si possono avere durante le attività in piscina favoriscono infatti l’apprendimento di nuove

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competenze e quindi l’aumento dell’autostima».

Gli allenamenti in piscina si svolgono singolarmente con attività personalizzate a seconda delle esigenze della singola persona. In base alle capacità dell’allievo, si parte dal primo ambientamento per passare poi all’apprendimento della respirazione acquatica e ai primi spostamenti in acqua, con il passaggio dalla posizione verticale alla posizione orizzontale ricercando il galleggiamento, fino all’approfondimento della tecnica degli stili.

Le categorie del nuoto paralimpico sono organizzate a seconda della disabilità fisica in classi da S1 a S10, mentre per quanto riguarda le disabilità visive da S11 a S13 e per quelli mentali in S14, senza distinzione di età. Alla classe più bassa corrisponde una disabilità più alta.

La squadra di Vicenza parteciperà al prossimo Campionato italiano assoluto, che si terrà a Lignano dal 13 al 16 marzo e ad altre competizioni regionali secondo il calendario emanato dalla federazione Finp Veneto. (a.b.)

L’intervista. Il presidente della provincia indica le priorità per il futuro dell’ente

Andrea Nardin: “Nelle province abbiamo piloti di formula uno”

“Io sulle province ho una visione che è un po diversa rispetto a quella di Stefano Marcon, nel senso che io ho, ritengo che l’elezione popolare sia certamente un elemento fondante.

Però se dovesse fare una graduatoria di cosa sia più importante per questo Ente metterei ai primi posti da un lato il riconoscimento, reale, dei tantissimi amministratori che, a differenza mia che sono presidente, lavorano duramente e gratuitamente ogni giorno e dall’alto la questione dei fondi messi a disposizione dei nostri enti. Le province, infatti, continuano a garantire scuole, strade, trasporto pubblico e molto altro: gestiamo al meglio i fondi PNRR, siamo piloti di formula uno chiamati a vincere sempre i campionati ma ci danno, ad ogni occasione, la macchina più scassata. Poi ben venga l’elezione popolare, ma prima chiariamoci bene su questi due punti.”

Andrea Nardin, Presidente della Provincia di Vicenza ha le idee

molto chiare e non ci sta a perdersi in un dibattito soltanto politico senza badare alla concretezza della quotidianità.

“Connesso a tutto questo – continua Nardin – c’è tutto il problema legato alle competenze: con la riforma molto sono state perse, quelle attuali sono estremamente importanti e per le risorse che ci vengono garantinte già dobbiamo fare i salti mortali. Quindi prima decidiamo cosa debbano essere le province, come debbano essere sostenute dal punto di vista economico e poi possiamo parlare anche di competenze e modalità di elezione.”

“Ad oggi, comunque, noi ci occupiamo di tutti gli istituti superiori e anche di quelli dell’università; abbiamo tutto il trasporto pubblico che da noi è in House, a differenza del padovano, abbiamo una partecipazione in fiera, abbiamo una partecipazione in A4 holding. E poi trasporto, scuole e via-

bilità: 1300 km di strade. Abbiamo qualche frana da sistemare. Ponti e poi caccia pesca, nel senso che comunque la polizia provinciale, seppur di competenza regionale è delegata, quindi credo di lavoro c’è n’è; senza dimenticare la pianificazione urbanistica ambientale.”

“Nonostante i tagli dal governo centrale – illustra il presidente - siamo riusciti ad approvare ad unanimità un bilancio virtuoso e di investimenti, senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Stazione delle corriere di Viale Milano, manutenzioni straordinarie degli edifici scolastici e un grande piano per la sicurezza stradale: sono questi ultcuni degli elementi maggiormente valorizzanti del nostro bilancio. Ho rivendicato in sede di Assemblea il ruolo importante delle Province: stiamo parlando della gestione di 35milioni di fondi europei per cantieri già chiusi e per altri ad uno stato molto avanzato e di circa altrettanti di investimenti che co-

munque facciamo di tasca nostra o con cofinanziamenti statali”

“Personalmente – ha aggiunto - credo ci voglia sempre un giusto equilibrio fra decentramento e coordinamento. Quindi ben venga un coordinamento che metta tutti in linea e che consenta un servizio dignitoso, equo, concorrenziale sulle diverse tematiche. Ma non dimentichiamo che i cittadini del Veneto contribuiscono molto spesso su più fronti al mantenimento di alcuni asset importanti e credo abbiano titolarità per ri-

vendicarne poi la riassegnazione: mi riferisco alle partite in materia energietica per la quale lo Stato deve garantire la possibilità alle realtà venete di partecipare ai bandi per la concessione della rete, a quelle legate alla A4 Holding che oggi garantisce ai cittadini della provincia di Vicenza 2,2 milioni di euro l’anno di finanziamenti diretti oltre a opere per oltre 200 milioni: posso anche non interessarmi di chi diverrà il gestore, ma non posso accettare che questi investimenti vengano meno.”

Anna Bergantin

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Il centro. Una realtà che continua a crescere grazie all’impegno dei tantissimi volontari

Centro pedagogico, presentato il ricco programma di attività formative del 2025

Il Centro pedagogico di via dei Mille offre 50 attività formative gratuite nel 2024, con 60 volontari e 1.000 utenti. Laboratori, sportelli e incontri per bambini, ragazzi, adulti ed educatori fino a luglio.

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na cinquantina di proposte formative organizzate nel corso del 2024, con un migliaio di utenti e una squadra di 60 volontari. E un’altra cinquantina di iniziative sono in programma per i prossimi mesi, fino a luglio di quest’anno. Sono questi i numeri del Centro per la documentazione pedagogica e la didattica laboratoriale di via dei Mille, le cui attività sono ripartite questo mese: un’offerta ricca e completamente gratuita, fatta di laboratori, sportelli, eventi, conferenze, incontri e sostegno scolastico. Fino a quest’estate sarà dunque possibile partecipare a una delle 50 proposte, per appuntamenti settimanali, bisettimanali e mensili.

«Il Centro pedagogico rappresenta oggi un punto di riferimento culturale, sociale e scolastico non solo per i migliaia di utenti che lo frequentano, ma per tutta la comunità del quartiere di San Felice, che è formata da molti giovani e da tanti stranieri - le parole dell’assessore all’istruzione Giovanni Selmo che, questa mattina, nell’edificio in via dei Mille, ha presentato il programma assieme ad alcuni volontari del Centro e al vicepresidente di Ipab Minori Valter Bettiato Fava -. Come amministrazione non possiamo quindi che ringraziare i numerosi volontari e professionisti che, operando nell’ambito delle politiche educative, rendono vivo questo spazio offrendo alla comunità un po’ del loro tempo libero e della loro competenza. Le porte del centro sono sempre aperte nei confronti di chiunque voglia portare il proprio contributo educativo e formativo, dagli insegnanti in pensione ai giovani per il Pcto, ovvero l’alternanza scuola lavoro».

Le attività

Le attività formative, sia teoriche che pratiche, sono suddivise in quattro aree: lettura, sportello, incontro e laboratorio. Sono invece cinque le diverse fasce di pubblico a cui le attività sono dedicate, ovvero alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria, educatori e insegnanti, e adulti. Nel corso del 2024 sono ripartite le attività già consolidate negli anni come la psicomotricità, la falegnameria, il mosaico, la cucina per

adolescenti e la maglia. Quest’anno non mancheranno le novità, come il coro per bambini, lo yoga bimbi, i corsi di spagnolo base sempre per bambini, l’arteterapia e il Taichi. Tante anche le collaborazioni legate alla varie attività, come quelle con l’Ipab Minori, con Ardea o con l’Orchestra del Teatro Olimpico. Sono sempre attive, poi, le collaborazioni con gli enti del Terzo settore del territorio, tra cui Arciragazzi, Come un Incantesimo, Proti 1412 e la cooperativa La casetta.

Più nel dettaglio, tra le iniziative previste relative agli sportelli e agli incontri, ci sono “Conosciamo i progetti di servizio civile”, “Verso il Consiglio comunale dei bambini”, la presentazione del libro “Donne Vicentine”, “Sportello ascolto”, “Sportello di consulenza pedagogica familiare”, “Stappa per Brain”, “Progettare reti per costruire inclusione”, “Laboratorio sulla genitorialità”, “Filosofia della cura di sé, della famiglia, della casa”, “Come organizzare un laboratorio di creta nella scuola dell’infanzia”, “Creta per insegnanti 2 livello”, e “Spazio di consulenza pedagogica ed educativa”.

Numerose anche le iniziative programmate per i laboratori a favore di bambini e ragazzi, tra cui: oltre a quelle già citate tra le novità, sono previste “Giochi di terra”, “Screening matematici”, “Laboratorio Kamishibai - Lettura albi illustrati”, “Giocare con la voce”, “Il giardino fiorito - Laboratorio con diverse tecniche pittoriche”, “Lego Lab: coding e creatività in azione”, “Lo spazio fantastico, danza educativa”, “Ascoltare per crescere”,

“Alfabeto quadrettato pregrafismo”, “Creazione podcast” e “Logopedia”.

Spazio anche ai laboratori per adulti: “Plaid for Pride”, “Maglia e uncinetto”, “Un’idea tira l’altra”, “Esercizi di rilassamento Mindart”, “Corso di prima alfabetizzazione per donne straniere”, “Movimento relazionale”, “Alma ceramica inclusiva”, “Laboratorio cucina etnica dolce e salato”, “A spasso nell’arte”, “Taiji stile Chen” e “Ghirlanda di primavera”. Il Centro dispone di uno spazio accoglienza, di aree per laboratori per bambini e per adulti, di una palestra per lezioni di psicomotricità, di circa sette sportelli per colloqui con esperti, di una sala per mostre e conferenze, di una saletta per riunioni e incontri, di una cucina, di un laboratorio di falegnameria, e di un forno per creta e argilla. Sono inoltre presenti tre biblioteche, accessibili nell’orario di apertura o su prenotazione. Una pedagogica per adulti, che raccoglie libri e riviste per motivare l’apprendimento, consultabili anche nella nel sito della rete Biblioteche Scuole Vicentine (www.rbsvicenza.org). Ci sono poi due biblioteche per i più giovani. Si tratta della Biblioteca per ragazzi, con testi adatti all’età della scuola dell’infanzia e primaria, e di “Bill - La biblioteca della legalità”, presente al Centro di via dei Mille con le famose valigie riempite con oltre 800 tra libri e audiolibri, in aumento di anno in anno, che possono essere presi in prestito dalle scuole di ogni ordine e grado.

redazione Vicenza

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Lavori pubblici

La città. Importante passo in avanti per la sicurezza dei ciclisti

Continuano i lavori per il nuovo tratto di pista ciclabile a Torri di Quartesolo

C ontinuano i lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale lungo la strada Regionale 11, che metterà in collegamento il territorio di Vicenza con quello del Comune di Torri di Quartesolo. La prossima settimana è previsto l’avvio dei lavori su un nuovo tratto del percorso, della durata prevista di tre mesi, per cui sarà necessario un restringimento temporaneo della carreggiata con possibili rallentamenti del traffico.

«L’amministrazione è molto impegnata nella realizzazione di nuove infrastrutture che favoriscano la mobilità ciclabile e la sicurezza dei pedoni - spiega l’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller -. Dopo il primo tratto realizzato lo scorso anno, iniziano ora i lavori per completare la messa in sicurezza di un ulteriore tratto di strada Padana verso Padova. Il collegamento con la rete ciclabile della città sarà successivamente completato con il collegamento tra il centro commerciale “Palladio” e il nodo viario di viale Camisano. Quest’ultimo intervento è in fase di progettazione e si svilupperà all’interno delle opere viarie previste per la Tav. Continua dunque il progetto di connessione della città ai Comuni contermini».

pedonale sopra la roggia Tribolo. L’intervento prevede anche il rifacimento di due fermate del trasporto pubblico locale, con l’adeguamento delle barriere architettoniche.

I lavori, la cui durata prevista è di circa 90 giorni, comporteranno un restringimento temporaneo della sede stradale, dalle 9 alle 12 e dalle 13.30 alle 17, con l’attivazione del senso unico alternato.

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Ida Grimaldi nominata consigliera contro le discriminazioni di genere

Il sindaco Giacomo Possamai ha disposto una nuova delega assegnata alla consigliera comunale Ida Grimaldi che si occuperà di prevenzione e contrasto delle discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro.

I lavori, finanziati con fondo europeo Next Generation nell’ambito del Pnrr (Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1 – Rigenerazione urbana - CUP B34E21004020001), vedono un investimento complessivo di 650.000 euro, e si dividono in due stralci. Il primo tratto, di 480 metri, già completato, situato di fronte al centro commerciale “Palladio”, riguardava la pista ciclabile in sede propria sulla banchina della strada Padana verso Padova. Il secondo tratto, di 175 metri, raggiungerà invece la passerella posata nel 2018, come primo stralcio, a confine con il territorio di Torri di Quartesolo. Il tratto completo interessato, della lunghezza totale di circa 650 metri, va dall’ingresso del centro commerciale “Palladio”, fino alla passerella ciclo-

Nel dettaglio la delega è relativa alle funzioni di studio e di proposta delle attività necessarie all’implementazione del sistema di gestione della parità di genere sui luoghi di lavoro affinché possano essere promossi dall’amministrazione interventi ispirati alla logica della prevenzione per un ambiente di lavoro sicuro, sereno, favorevole alle relazioni interpersonali e fondato sui principi di solidarietà, cooperazione e rispetto e, con il medesimo fine, possano essere definiti indirizzi specifici per le società partecipate dal Comune.

Ida Grimaldi, 57 anni, è avvocata esperta in diritto di famiglia e minorile, con provata esperienza in tema di parità di genere nel diritto del lavoro, consulente di centri antiviolenza dal 1996, già consulente della Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza per il contrasto alle discriminazioni di genere e alle molestie nei luoghi di lavoro, autrice e curatrice di numerose pubblicazioni giuridiche, tra queste: “Pari opportunità e discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro - Strumenti di tutela” Pubblicato da Pacini Editore nel 2022. Tra i vari impegni, svolge attività di docenza in corsi di formazione volti a far conoscere il quadro normativo per attivare il percorso di certificazione della parità di genere all’interno delle aziende.

Grimaldi ha commentato: «Mi impegnerò a supportare il sindaco nell’attuazione di azioni positive, tramite la promozione di interventi e iniziative ispirati alla logica della prevenzione e del contrasto delle discriminazioni di genere e delle molestie nei luoghi di lavoro, che costituiscono una grave piaga e un forte freno allo sviluppo di una società equa e sostenibile. Sarà mia cura anche promuovere e diffondere l’istituto delle Certificazioni della Parità di Genere.

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Al via in città il 1° Festival dello sport

La città si prepara ad ospitare la grande kermesse sportiva capace di attirare migliaia di atleti da tutta Italia, appassionati di running . Un appuntamento che non dimentica la solidarietà e i messaggi positivi

Dall’8 al 16 marzo si svolgerà a Vicenza la prima edizione del Vicenza Running Festival: un calendario di 18 eventi che spazieranno dalla corsa su strada al trail running, dalla camminata al nordic walking, dall’orienteering al trekking urbano. L’organizzazione, che ha come capofila le Asd Atletica Vicentina, Ultrabericus Team e Pwt Italia, vede il coinvolgimento di una serie di fondazioni e associazioni, oltre che del Provveditorato agli studi, Università di Verona, Regione del Veneto, Provincia, Comune e Confindustria.

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L’8 marzo le donne in corsa L’apertura della kermesse sarà tutta al femminile, l’8 marzo, nella Giornata internazionale della donna. Si partirà con una corsa in rosa in centro cittadino, seguita da un pomeriggio a tema pallavolo con il Volley Vicenza, al termine del quale si terrà l’esibizione della squadra di pattinaggio a rotelle.

Ultrabericus Trail e Stravicenza

Sabato 15 marzo sarà il momento di Ultrabericus Trail, competizione che sin dalla nascita nel 2011 si è affermata come la classica di inizio stagione del trail running italiano: sul tracciato di 65 km (2500 mD+) si correranno, inoltre, una staffetta mista (Twin lui & lei), una 45 km con 1500 mD+ (Marathon) e una 22 km con 700 mD+ (Urban e Nordic). Si tratta della 14esima edizione, tra sentieri single track, mulattiere e carrarecce per compiere il periplo dei Colli Berici con start line e arrivo in Piazza dei Signori.

Domenica 16 marzo, gran finale con StrAVicenza. Le vie

della città saranno animate dalla 23esima edizione dell’attesa sfida podistica sulla tradizionale distanza dei 10 km. La partecipazione include gli amatori grazie alle non competitive sui 5 e 10 km. A completare il programma la Stravicenza Scuole, pensata per gli studenti delle scuole elementari e medie che si cimenteranno sui tracciati cittadini.

Corsa, Orienteering e trekking urbano Al Parco Querini il Nordic Walking Style (9 marzo), gara tecnica a squadre di GSA Vicenza. Occasione per godersi Vicenza all’alba (11 marzo), mentre lo stesso pomeriggio la camminata-corsa collettiva “Corri per Vicenza” onorerà il percorso della prima gara podistica cittadina disputata nel 1922.

Gli amanti del cross avranno modo di gareggiare nel 2° Gran Premio CSI Città di Vicenza –Memorial Fulvio Costa (9 marzo), campestre di CSI Vicenza.

Per i più arditi l’adrenalinico vertical a eliminazione Monte Berico on fire (13 marzo), ideato dal Gruppo Sportivo Alpini Vicenza.

Dal 14 al 16 marzo, in Piazzetta Palladio, spazio alle discipline olimpiche e paralimpiche che andranno in scena a Cortina durante i Giochi 2026 con la s(NO) w Difference Expedition, roadshow organizzato dalla Fondazione Cortina in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Bellunesi.

Ci saranno inoltre moltissime altre iniziative: dalla presentazione del libro 150 anni di Atletica a Vicenza (1875-2025) con una speciale serata di gala (14 marzo) per festeggiare insieme ai grandi sportivi, nazionali e internazionali, legati alla città. Non mancheranno in calendario momenti di formazione con diversi seminari medici e sportivi.

Mauro Della Valle

www.rimborsitasbo.it Via A. Gramsci 19/A - Mira (VE) info@rimborsitasbo.it

Tennis Comunali Vicenza unico circolo veneto che quest’anno disputerà la Serie A1

Il circolo Tennis Comunali Vicenza disputerà il campionato 2025 di Serie A1. La promozione è stata conquistata sui campi del Casale Monferrato dopo una battaglia tennistica durata ben 9 ore. «Un risultato straordinario –sottolinea il presidente e capitano Enrico Zen – a coronamento di un campionato partito un po’

in sordina, in cui non riuscivamo a vincere le partite che contavano. I ragazzi sono stati tutti bravissimi, ma anche il nostro vice capitano, il tecnico argentino Sebastian Vazquez. In questa lunga corsa ognuno ha dato il suo contributo permettendoci di festeggiare il ritorno in serie A1, l’élite del tennis italiano, dopo

5 anni». Per Tennis Comunali Vicenza si chiude così un 2024 straordinario che ha visto conquistare anche la promozione in serie B2 delle ragazze targate Rangers Battistolli, oltre ad aver ottenuto la salvezza in B2 della seconda squadra maschile, quella composta dai giovani del vivaio. (m.d.v.)

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E’ la Rangers Vicenza la rivelazione di quest’anno della Serie A Elite

Data tra le sfavorite ad inizio stagione, si sta distinguendo con ottime prestazioni alla sua seconda stagione di sempre tra i colossi del rugby italiano.

L a Rangers Rugby Vicenza è una delle squadre rivelazioni della Serie A Elite, la massima competizione della palla ovale in Italia. Nella passata stagione la prima esperienza tra i big fu a dir poco complicata: nessuna vittoria. Tuttavia, grazie al congelamento delle retrocessioni, dovuto al ritiro del Calvisano dal girone, il club ha mantenuto la categoria. Il direttore sportivo Rampazzo in estate ha lavorato assiduamente rinnovando profondamente la rosa: 18 nuovi acquisti, con un interessante mix tra veterani e giovani leve; a fungere da molla e a portare entusiasmo nell’am-

biente, poi, c’è stata l’occasione speciale dei 50 anni dalla nascita della società. Il Ds l’aveva promesso durante la preseason: “Ci faremo trovare pronti, abbiamo le carte in regola per giocarci le nostre possibilità”. E così, effettivamente, almeno per ora, è stato. La Rangers, data tra le sfavorite ai nastri di partenza, sta infatti sorprendendo tutti.

Dopo una buona fetta di stagione è rassicurante il distacco dal fanalino di coda Lazio, battuta nello scontro diretto. In più, i biancorossi si sono tolti la soddisfazione di domare alcune ottime compagini del campionato: sono stati rilevanti i successi contro Colorno e Mogliano. In Coppa Italia, poi, spicca il trionfo contro gli emiliani del Valorugby, una delle corazzate del girone. Tra le grandi sorprese c’è il classe 98’ Federico Trambaiolo, placcatore seriale, che si è fatto valere anche in zona meta. Gli innesti dall’estero si sono in-

tegrati bene nel gruppo e hanno portato nuova linfa: l’australiano Tom Nowlan, una seconda linea di grande qualità, e poi il talento classe 2004 Matt Joubert, sudafricano di buone prospettive, arrivato nel mercato di gennaio. Grande rilevanza sta avendo, infine, la cosiddetta “asse padovana”, composta da Panuzzi, Vunisa e Capraro.

Un altro assoluto protagonista dell’ottimo avvio di Vicenza siede in panchina: è coach Andrea Cavinato, ormai una garanzia da queste parti. Allenatore dal grande curriculum, veste il biancorosso dal 2022 ed è la mente della storica promozione del 2022/2023. Nonostante le difficoltà del primo anno di Serie A, Cavinato ha tenuto fede alle sue idee, mantenendo coerenza e fiducia nel proprio modo di fare rugby: un grande lavoro che sta dando i suoi frutti. Va, poi, nuovamente sottolineata, la svolta che è arrivata dal mercato

estivo: il Ds Roberto Rampazzo ha creato un team fatto di giovani di buoni propositi e giocatori esperti che sanno quello che fanno: un mix, finora, che sta spingendo in avanti la squadra rivelazione della

Vicenza, il sogno continua: ecco i motivi per cui il Lane può crederci

Una delle certezze del girone A di Serie C è quella che il Vicenza di mister Stefano Vecchi darà filo da torcere al Padova fino all’ultima giornata. I biancorossi sono una squadra costruita per vincere fin dal principio di questa lunga sfida a distanza tra le due rivali venete. Grandi investimenti in estate, un Menti più che mai rovente, uno staff tecnico molto preparato e, soprattutto, una rosa fortissima. Le condizioni per il salto di categoria ci sono tutte. Solamente la marcia fuori dal comune degli avversari biancoscudati, per ora, si è messa di traverso al sogno vicentino. Il

Lane, infatti, ha sbagliato, finora, pochissimo. Sarebbe capolista negli altri due gironi della Serie C; segna tanto, gioca un gran calcio e concede pochissimo alle offensive dei rivali. In casa, poi, la squadra vince con scioltezza trascinata da una curva meravigliosa: un cammino, finora, quasi perfetto. C’è poi una piacevole scoperta dell’annata biancorossa: si chiama Alex Rolfini ed è il

“bomber di scorta” che si sta ritagliando un ruolo da protagonista facendo tandem con Claudio Morra; per lunga parte della stagione, infatti, la squadra del Menti ha dovuto fare a meno di uno dei top player

della categoria, il Loco Ferrari, uomo da più di 100 gol in Italia. Il classe 96’ non si è fatto pregare e ha sostituito l’argentino fino a diventare una preziosissima risorsa per mister Vecchi. La fase difensiva è un’altra certezza dei vicentini, nonostante la perdita del capitano Golemic, che non ha ottenuto l’idoneità medico-sportiva ed è stato costretto ad un’amara risoluzione del contratto. Nulla, però, è cambiato e la caccia al Padova non ha subito battute d’arresto. Vicenza, il sogno continua, ecco i motivi per cui si può fare. (s.p)

Serie A Elite. Da condannata a inizio stagione ad un percorso nelle acque serene della metà classifica: il modello virtuoso della Rangers

Vicenza. Stefano Parpajola

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Rugby

L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia

e la sfida delle elezioni

Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”

Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.

Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?

Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.

Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?

Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che

questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.

Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?

Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi

di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.

Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.

Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di

Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato

Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato

problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel

alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.

In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.

corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.

Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi

Il confronto. Per il Partito Democratico invece la riforma è destinata al fallimento

Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo

di lasciare da parte le contrapposizioni”

D

opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire

da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.

Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e

che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge

Il senatore Antonio De Poli: “Basta con l’ostruzionismo”

Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra

piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.

l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”

“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e

dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-

mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.

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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli

Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione

Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero

S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.

Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.

Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-

verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.

I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.

In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.

L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere

della partita.

Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.

Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.

Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e

avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.

Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?

Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.

Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)

Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come

andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.

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World Health Forum Veneto 2025: a Padova

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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento

rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla

L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.

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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.

venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.

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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.

13-15 Marzo 2025

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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale

Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto

Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.

Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-

mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).

In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).

Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.

I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il

Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.

Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Padana Edile: esperienza, qualità e una passione

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Il mercato edilizio sta cambiando e Padana ti cercano materiali durevoli e soluzioni estetiche che resistano nel tempo. Le grandi lastre in gres – che possono raggiungere ,20 metri –rappresentano una delle nuove frontiere re superfici continue con un impatto visivo

“I nostri artigiani sono tutti certificati e formati direttamente dalle aziende produttrici, in modo da garantire un risultato perfetto e una garanzia sul lavoro

L’azienda non è solo un’eccellenza nel settore edilizio, ma è anche un punto di riferimento per il mondo dello sport. Da anni, Padana Edile è sponsor di Pallavolo Padova, un impegno che va oltre la semplice visibilità aziendale. Precisamente è sposor di Pallavolo Padova dal 2009, ovvero dall’inizio dell’avventura di questo nuovo corso societario.

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sani e positivi, oltre a rappresentare un orgoglio per la città”, racconta Burgo, che è anche membro del Consiglio di Amministrazione del club.

“Essere partner di Pallavolo Padova è un valore aggiunto. Significa sostenere una realtà che porta avanti valori

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La filosofia che guida l’azienda è la stessa che caratterizza la squadra: qualità, passione e dedizione. E così come in cantiere si lavora per costruire ambienti destinati a durare nel tempo, anche la collaborazione con Pallavolo Padova è fondata su basi solide, con l’obiettivo di crescere insieme e continuare a fare squadra.

Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4

Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche.

Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.

Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore

Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025

elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.

Alfa Romeo: debutto della serie speciale

Intensa e della Junior Q4

Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.

Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3 Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.

DS N°8 in anteprima mondiale

DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.

Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda

Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.

Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe

Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.

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Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.

Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.

Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita

La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.

Opel: nuove proposte elettrificate e restyling

Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.

Peugeot: gamma elettrica completa

Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.

Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq

biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.

Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico

Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.

Le novità degli altri marchi

Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.

Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles 2025.

L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.

Lancia: nuova Ypsilon

Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.

Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-

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Veneto in prima linea contro la violenza: ticket sanitario abolito per le vittime

Dzione dal pagamento del ticket sanitario per le vittime di violenza.

La misura è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, dopo essere stata introdotta nei lavori di approvazione della legge di bilancio. L’articolo 21 della L.R. 33/2024, collegato alla Legge di stabilità 2025, ha previsto importanti tutele per le vittime di violenza residenti in Veneto che necessitano di cure presso le strutture sanitarie regionali. Le prestazioni sanitarie successive alle dimissioni dal Pronto Soccorso, comprese quelle psicologiche e di specialistica ambulatoriale collegate agli eventi di violenza subiti, saranno completamente esenti dal pagamento del ticket sanitario.

“Questa decisione rappresenta un atto di civiltà – ha dichiarato l’Assessore Lanzarin – ed è un modo concreto per sostenere chi ha vissuto situazioni di violenza, garantendo loro non solo la cura delle ferite fisiche, ma anche un supporto psicologico e sanitario necessario al percorso di recupero. L’esenzione dal ticket riguarda l’intero iter terapeutico che segue la dimissione dal Pronto Soccorso. Le donne vittime di violenza devono sentire la vicinanza delle istituzioni, e questa misura mira proprio a costruire un rapporto di fiducia e aiuto concreto”.

L’Assessore ha inoltre sottolineato l’importanza della prevenzione e della consapevolezza nella lotta contro la violenza: “Riconoscere i segnali di violenza per intervenire tempestivamente è fondamentale. Questo obiettivo si può raggiungere solo attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori istituzionali e della società

civile. È essenziale non ignorare alcun segnale di prevaricazione e intervenire quando il rispetto della persona viene meno. Collaborare con gli enti locali e le operatrici impegnate nel contrasto alla violenza è la chiave per un’azione efficace”.

Oltre alla tutela sanitaria, la Regione Veneto sta lavorando su altri fronti per garantire alle vittime di violenza un reale percorso di recupero e reinserimento nella società. “Queste donne – prosegue Lanzarin –hanno bisogno di intraprendere un percorso di recupero senza ostacoli economici. Per questo abbiamo eliminato l’onere del ticket, affinché possano accedere a tutte le cure necessarie. Ma non ci fermiamo qui: è cruciale lavorare anche per garantire loro indipendenza economica e abitativa. Stiamo collaborando con Veneto Lavoro, con le categorie economiche e con il settore dell’edilizia residenziale per fornire opportunità concrete di autonomia”.

Questa esenzione è un passo importante inserito all’interno della legge finanziaria regionale approvata a fine 2024. L’Assessore Lanzarin ha annunciato questa misura nel nostro programma radiofonico “Buongiorno Veneto” di radio Veneto24, spiegando agli ascoltatori l’importanza di questa iniziativa e il suo impatto sulle vite delle donne che affrontano situazioni di violenza.

La Regione Veneto conferma così il suo impegno nel sostegno alle vittime, non solo attraverso il sistema sanitario, ma anche attraverso politiche di inclusione e autonomia, per permettere un ritorno alla normalità e alla dignità.

Redazione salute

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In Veneto sanità ed inclusione per un turismo accessibile

La Giunta regionale del Veneto ha approvato un nuovo progetto di turismo sociale inclusivo su proposta dell’Assessore alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin. L’obiettivo è rendere le località turistiche sempre più accessibili a persone con disabilità o fragilità, promuovendo un cambiamento culturale che renda il Veneto un modello di inclusività. “Il Veneto – sottolinea l’Assessore Lanzarin – è tra le prime regioni turistiche d’Europa, con 72 milioni di presenze all’anno. In Europa si stimano 101 milioni di persone con disabilità che potrebbero scegliere il Veneto per le loro vacanze, a patto di trovare un’offerta accessibile e servizi adeguati. Abbiamo definito una serie di obiettivi chiave, anche in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, coinvolgendo le diverse Ullss in base alle peculiarità territoriali”. Il progetto si propone di migliorare l’accessibilità e la sicurezza dell’offerta turistica, sensibilizzare istituti scolastici e universitari sul turismo inclusivo, valorizzare realtà accessibili e creare opportunità lavorative per persone con disabilità, promuovendo la loro autonomia abitativa. Inoltre, verranno potenziate le attività ludico-sportive, favorendo esperienze di integrazione e socializzazione.

Le AULSS venete avranno un ruolo chiave nell’implementazione del progetto. I diversi territori saranno suddivisi per tipologia turistica: montano, lacustre, termale, balneare e culturale. Le AULSS 1 Dolomiti e 2 Marca Trevigiana si concentreranno sul turismo montano e sportivo, mentre le AULSS 3 Serenissima, 4 Veneto Orientale e 5 Polesana sul turismo balneare e culturale. La AULSS 6 Euganea valorizzerà il turismo termale e collinare, la 7 Pedemontana si occuperà di turismo montano e storico, la 8 Berica di città d’arte e turismo sportivo e la 9 Scaligera del turismo lacustre, montano e culturale.

Il progetto biennale prevede interventi concreti per migliorare l’accessibilità, come strutture adeguate, attrezzature specifiche, mappe tattili e video-guide in lingua dei segni. Saranno inoltre attivati tirocini lavorativi per persone con disabilità nei principali poli turistici, favorendo la loro inclusione nel mondo del lavoro attraverso il coinvolgimento dei Servizi di Inserimento Lavorativo (SIL) delle AULSS.

Grazie a queste iniziative, il Veneto punta a rafforzare la propria vocazione turistica garantendo esperienze inclusive e accessibili per tutti.

Prevenzione. Febbre e dolore, troppi genitori si affidano all’automedicazione e alle fake news

Vicenza: lotta aperta al “Dottor Web” per tutelare la salute dei bambini

Igenitori italiani si affidano sempre più al “fai da te” o alle risposte veloci offerte dal web per gestire febbre e dolore nei loro bambini. Questo comportamento, spesso basato su informazioni non verificate, comporta rischi per la salute dei piccoli pazienti, soprattutto per l’uso inappropriato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). È quanto emerso dal convegno “Dalla comunicazione all’appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre”, organizzato a Vicenza da Motore Sanità con il contributo di Angelini Pharma.

Il dibattito ha posto al centro l’importanza di un approccio appropriato alla gestione delle patologie comuni in età pediatrica. “La febbre non è sempre pericolosa e rappresenta una naturale difesa dell’organismo. Intervenire senza consultare il pediatra rischia di generare seri effetti collaterali,” ha dichiarato Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). Secondo una recente indagine condotta dalla FIMP, l’84% dei pediatri ha osservato un aumento dell’automedicazione nei genitori. Quasi la

metà (49%) dei pazienti avvia trattamenti sulla base del passaparola, ignorando spesso la figura del pediatra. Tuttavia, il 97% dei pediatri ritiene fondamentale rafforzare la comunicazione con le famiglie per promuovere un uso corretto dei farmaci.

“I genitori ci chiedono risposte immediate, ma la fretta porta spesso a errori,” ha spiegato Bruno Ruffato, Segretario Provinciale FIMP Vicenza. “La comunicazione deve essere chiara e basata su evidenze scientifiche per costruire un rapporto di fiducia duraturo tra pediatra e famiglia.”

Nel contesto attuale, dominato dai social media e dalle fake news, il pediatra rimane un punto di riferimento essenziale. Per l’84% delle famiglie italiane, questa figura rappresenta la prima scelta per la cura dei propri figli, come confermato da un’indagine condotta dall’Università di Padova.

“Il pediatra non è solo un medico, ma anche un educatore,” ha affermato Osama Al Jamai, Segretario Nazionale alla Tesoreria FIMP. “Il nostro obiettivo è combattere la disinfor-

mazione e guidare i genitori verso scelte consapevoli. Le chat scolastiche e i forum online possono diffondere informazioni scorrette, creando ansie ingiustificate.”

L’uso appropriato dei FANS e di altri farmaci non è solo una questione di sicurezza clinica, ma anche un fat-

tore cruciale per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

“Un trattamento corretto riduce le ospedalizzazioni e gli sprechi economici,” ha sottolineato Andrea Marcellusi, Farmaco-economista dell’Università Tor Vergata.

I pediatri insistono sull’adozione

di linee guida basate su evidenze scientifiche per ottimizzare le cure e liberare risorse per terapie innovative. “Proteggere i pazienti più piccoli significa investire nella salute pubblica e garantire un sistema sanitario più sostenibile per le generazioni future,” ha concluso Marcellusi.

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Ospedale di Vicenza. 2024 anno record per la banca del latte materno donato

Rispetto al 2023, le donatrici sono aumentate

Anche i litri di latte somministrati ai piccoli pazienti

Non tutti sanno che i piccoli pazienti della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Vicenza, possono contare per la loro alimentazione su una Banca del Latte Materno Donato (Blud). Per i bambini nati pretermine il latte materno rappresenta un vero e proprio “farmaco naturale”, in grado non solo di favorire la crescita dei neonati, ma anche di prevenire alcune patologie tipiche. Così come per le vere e proprie banche, anche in questo caso si può parlare di “depositi” e in tal senso il 2024 è stato un anno da record che ha registrato il massimo storico, sia per quanto riguarda il numero di donatrici, sia per la quantità di latte raccolto.

Più in dettaglio, le donatrici sono arrivate a essere 50, contro le 40 del 2023 (+25%), e l’incremento dell’attività ha consentito di far fronte nel migliore dei modi anche ad un aumento delle necessità: nel corso del 2024 sono stati somministrati ben 157 litri, contro i 98 dell’anno precedente. Inoltre circa 15 litri sono stati forniti agli ospedali dell’ULSS 7 Pedemontana, nell’ottica di una collaborazione su base provinciale tra le diverse Pediatrie. Tra gli obiettivi raggiunti dalla BLUD del San Bortolo nel 2024 non vi sono solo i numeri ma anche l’ottenimento della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001. mdv

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La Fondazione Onda ha confermato anche per il 2025 il riconoscimento all’ospedale di Vicenza

Ancora in tema di certificazioni, l’ospedale San Bortolo si conferma come riferimento per la presa in carico dei pazienti con tumore alla prostata: a certificarlo è la Fondazione Onda che ha assegnato all’ospedale di Vicenza il Bollino Azzurro. Il riconoscimento, giunto alla seconda edizione, individua infatti le strutture sanitarie virtuose per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche.

Al San Bortolo ogni anno sono oltre 250 i pazienti presi in carico con questa patologia, che rappresenta in Italia il tumore più diffuso nella popolazione maschile.

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Mauro Della Valle

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