Si chiama “Promises” (Promesse), e si può trovare gratuitamente sul web. E’ un documentario girato ormai 23 anni fa a Gerusalemme e dintorni tra tre registri ebrei americani che hanno raccolto nella quotidianità le parole di sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi. Ragazzi che abitavano a meno di venti di minuti di distanza l’uno dall’altro ma vivevano in mondi completamente diversi e sempre più lontani. Eppure non si sono fermati alle divisioni imposte dai loro padri, non hanno rifiutato il confronto e il dialogo, per quanto sia difficile. Da quelle immagini che oggi ci appaiono un po’ sgranate e sfocate, dalle parole di quei bambini, così lontane da ogni retorica, forse è il caso di ripartire in questi tempi feroci. Da più di un anno ormai siamo bombardati quotidianamente dalle notizie e dalle immagini del conflitto di Gaza che sta infiammando tutto il Medio Oriente e compromettendo equilibri già precari. Dal 7 ottobre 2023, dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, il bollettino dei morti, degli attacchi e delle esplosioni sembra non conoscere fine. Siamo spettatori affacciati su un abisso di orrore di fronte al quale è difficile trovare delle risposte condivise e indicare delle soluzioni percorribili.
del Miranese Nord
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CANTIERI E MACCHINA COMUNALE,
“Sulla viabilità stiamo facendo uno studio organico che non riguarda solo il capoluogo ma anche le frazioni. Valureremo poi un piano del verde ad hoc monitorando lo stato delle piante sul territorio”
Servizio a pag. 6
Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5
ECONOMIA E SANITA’: GLI ASSESSORI IN REDAZIONE
Le interviste a Francesco Calzavara, Roberto Marcato e Manuela Lanzarin, con uno sguardo all’appuntamento elettorale del 2025
Servizio alle pag. 23 e 24
INTERPORTO DI PADOVA SORVEGLIATO DAI DRONI
E’ una delle novità presentate a Padova al salone internazionale Green Logistics Expo con soluzioni tra sostenibilità e innovazione
Servizio a pag. 25
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LL’opportunità olimpica del Veneto
’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta per il Veneto una straordinaria opportunità di rilancio economico e di promozione internazionale. Questo evento permetterà alla nostra regione di valorizzare le proprie eccellenze turistiche e culturali, ma anche di stimolare investimenti in infrastrutture fondamentali per il nostro territorio montano.
segue a pag. 5
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Noale
Il Veneto
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Terapia di coppia, tante tensioni nel Miranese
Le relazioni affettive costituiscono uno degli aspetti più complessi e rilevanti dell’esperienza umana ed è proprio questa complessità a rendere i rapporti terreno fertile per conflitti, incomprensioni e sofferenze. Dai dati emersi negli ultimi anni, il Miranese purtroppo risulta una delle aree del veneziano caratterizzata dalle maggiori tensioni generazionali, con relazioni amorose, dove la perdita di fiducia o le difficoltà comunicative portano a innescare conflitti, che portano a incidere sul benessere psicologico individuale, influenzando sia la capacità di instaurare e mantenere relazioni durature, sia la salute mentale del singolo. A verificare quanto accade, l’Osservatorio Unobravo, che ha esaminato nel dettaglio le motivazioni che spingono i residenti del Miranese a cercare il supporto di un terapeuta per problematiche affettive, in particolare nell’ambito della terapia di coppia. La provincia di Venezia risulta infatti al quarto posto nazionale per numero di richieste di supporto psicologico legato a tematiche relazionali. La maggior parte delle richieste arriva dall’universo femminile, che rappresenta il 68% del totale. A cercare l’aiuto di un professionista sono soprattutto gli under 30 (46,8%), seguiti a breve distanza dalle persone nella fascia tra i 30 e i 44 anni (45,9%). L’indagine evidenzia inoltre come le difficoltà all’interno delle relazioni di coppia siano la principale motivazione che spinge le persone a cercare aiuto, tra chi dichiara di affrontare criticità all’interno del rapporto di coppia (34,7%) e chi riferisce di vivere un malessere legato alla fine di una relazione (12,7%). Tra le preoccupazioni quelle legate ai rapporti familiari, con il 26,9% degli utenti che si trova ad affrontare conflitti intergenerazionali, per esempio con i figli. Nel 5,7% dei casi, invece, la terapia è richiesta per una perdita affettiva o un lutto. Tra le richieste di supporto da parte delle coppie che vivono nel Miranese, anche quelle relative alla volontà comune o meno di separarsi o divorziare (5,4%) e alla gestione dei figli (5,4 per cento). Si attestano invece al 4,3% le richieste arrivate da chi cerca supporto per affrontare una malattia o una diagnosi psicologica che colpisce uno dei partner.
Massimo Tonizzo
L’opportunità olimpica del Veneto
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Con un impatto stimato di oltre 1 miliardo di euro in opere pubbliche, le Olimpiadi non saranno solo una vetrina per il Veneto, ma un volano di crescita che ci aiuterà a rafforzare l’economia locale e a dare nuova linfa al turismo e al commercio regionale.
Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni progetto sia all’altezza delle aspettative e lasci un’eredità duratura per le future generazioni.
Stiamo lavorando per trasformare l’evento in un’occasione di sviluppo sostenibile e in un’opportunità per rivitalizzare le aree montane, mantenendo la bellezza e l’equilibrio dei nostri paesaggi. In questo modo, potremo non solo ospitare un grande evento sportivo, ma anche dimostrare al mondo intero quanto il Veneto sia una terra capace di guardare al futuro con visione e determinazione.
Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Così, accanto al rumore dei bombardamenti, al pianto delle vittime, di tutte le vittime indistintamente, ecco i toni aspri e inconciliabili delle ragioni dell’una e dell’altra parte, in un crescendo di odio senza rimedio.
L’Osserrvatorio Unobravo fa un’analisi precisa
Chissà che ne è stato di quei ragazzini di “Promises”, chissà cosa pensano ora di fronte a tutto ciò. Chissà se sono sopravvissuti. Ma noi possiamo ancora guardarli negli occhi nel tempo in cui non avevano ancora perso l’innocenza e si affacciavano al futuro con il naturale ottimismo dei bambini. Eppure la loro infanzia “normale” si intrecciava con la presenza costante della violenza, con la minaccia della guerra, la precarietà della paura. I registi hanno raccolto le loro voci, ascoltato le loro storie e poi proposto ai ragazzi di incontrarsi, di varcare quel confine che li divide.
Non c’è un lieto fine, non ci sono morali consolatorie né scene strappalacrime, non ci sono risposte definitive. Ma lo sguardo di quei bambini, uguali ai tanti bambini di oggi martoriati dalla guerra, e le loro voci ci spingono a guardare al di là dell’abisso di questo tempo.
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Miranese Nord
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi
Politica. Parla il sindaco di Noale Stefano Sorino a tre mesi dalla sua elezione
“Cantieri e macchina comunale da armonizzare, ecco le priorità”
Prima analisi della situazione a Noale per il sindaco Stefano Sonino, che parla soprattutto dei cantieri aperti in città e delle problematiche delle frazioni, cercando un (difficile) dialogo che coinvolga tutte le realtà politiche cittadine in un lavoro di gruppo per il futuro di Noale. A poco più di tre mesi dalla sua elezione, contro la sfidante Alessandra Dini,vicesindaca uscente della precedente amministrazione, sconfitta al ballottaggio con un risultato, alla vigilia per nulla scontato, di oltre il cinquantasette per cento, il nuovo primo cittadino Stefano Sorino fa il primo punto della situazione e le prime valutazioni sul suo operato con la nuova coalizione che sembra aver riunito in città il centrodestra “ufficiale”
“Valuteremo
il progetto sul piano del verde, coinvolgendo associazioni e comitati interessati”
con una chiara visione politica e dei lavori da fare. “Il bilancio di questi primi mesi di attività è sicuramente positivo - dice il sindaco Sorino - con una accoglienza che posso dire senza timore essere stata ottima da parte di tutti quelli che lavorano all’interno dell’apparato comunale. La mia intenzione è fin da subito quella id improntare la mia azione amministrativa su un dialogo costruttivo con tutte le realtà presenti nel territorio, perché sono le persone che lavorano nei vari settori a rappresentare la vera forza trainante di una città. Così, abbiamo deciso di partire soprattutto con un lavoro di co-
noscenza e condivisione di lavori, progetti, cantieri e tecnicismi effettuato in sinergia con gli esperti. La prima difficoltà che si è verificata è dovuta al pensionamento di un dipendente storico e del segretario comunale, a sua volta andato in pensione dopo anni, ma a breve entrerà subito il sostituto”. Primi problemi pratici affrontati, poi, la valutazione dei cantieri. “Siamo partiti da Palazzo Scotto, il cantiere per il Consorzio Acque Risorgive, e dalle case popolari - dice Sorino. Valuteremo poi il progetto sul piano del verde e lo stato delle piante comunali, coinvolgendo associazioni e comitati interessati per passare poi all’edilizia scolastica, con il problema del tetto della scuola Vittorino da Feltre. Sulla viabilità, infine, si sta facendo uno studio organico, non limitato al centro, ma che comprenda capoluogo e frazioni. Primo lavoro il cantiere di via Vernice, poi il guasto all’illuminazione in via Briana centro che era al buio da tempo”. Già decise, inoltre, le priorità che hanno la maggiore urgenza. “La sistemazione dell’entrata del cimitero e degli impianti sportivi, in particolare la pista di atletica da rifare - sottolinea Sorino- ma bisogna valutare tutto con il piano delle opere pubbliche. Per il resto, bisogna continuare con attenzione a portare avanti i progetti che sono in cantiere. In generale non abbiamo pregiudizi nei confronti di opere avviate dalla precedente amministrazione se fatte per il bene della città. Certo è che io mi fido molto di assessori e consiglieri e uffici e penso che si debba creare un nuovo modo di lavorare tra gli uffici e gli amministratori”.
Massimo Tonizzo
Commercio, tante iniziative per rivitalizzare il centro
Primi interventi attivi per il centro cittadino, con la nuova amministrazione comunale di Noale che inizia la sua attività con un incontro con i commercianti per trovare soluzioni che possano rivitalizzare il centro storico.
L’appuntamento, tenutosi in sala consiliare del Palazzo della Loggia alla presenza del sindaco, Stefano Sorino, degli assessori, ha visto un corretto e positivo confronto che, nelle parole del sindaco, deve essere “una necessità di operare dei miglioramenti sul fronte della viabilità e dei parcheggi, nodo cruciale per garantire una migliore accessibilità dei cittadini ai negozi”. Nel corso dell’incontro, sono state illustrate ai commercianti le prime tappe del programma per il periodo natalizio, che vedrà l’accensione delle lumi-
narie e l’installazione della pista di ghiaccio in piazzetta Dal Maistro, oltre a una serie di appuntamenti e proposte legate al mondo delle scuole che prevedono proprio il coinvolgimento degli esercenti del centro. Sarà compito poi della Pro Loco l’allestimento del tradizionale presepe, che si vedrà dal primo dicembre, e l’organizzazione del mercatino dell’antiquariato e dei sapori assieme a Confcommercio per l’8 dicembre, mentre al 15 spazio per gli hobbisti. Con il nuovo anno, poi, il Comune darà il via a un inedito studio di ricognizione, che sarà elaborato assieme alle associazioni di categoria, per individuare le tipologie di negozi che mancano a Noale. (m.t.)
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Il municipio di Noale
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Istruzione. Genitori e dirigenza lamentano ritardi nelle assegnazioni e nei cantieri
Scuole, una partenza fra problemi e polemiche
C on la ripartenza dell’anno scolastico arrivano le prime difficoltà a Noale, in parte per la mancanza di insegnanti e in parte per lo stato stesso delle strutture scolastiche, con i genitori che lamentano manutenzioni richieste da tempo ma iniziate solo a pochi giorni dalla ripartenza delle lezioni. Partendo dal “nodo insegnanti”, che appare in città il problema maggiore, sono molte e in numero anche superiore a quelle degli anni passati, le lamentele dei genitori alla partenza prevista delle lezioni, e riguardano in particolare il ritardo nell’assegnazione del personale di ruolo, che ha lasciato per giorni parte degli istituti con un organico di docenti ridotto e ore di lezione in meno rispetto all’orario previsto. È il caso, ad esempio, delle scuole primarie dell’istituto comprensivo “Betty Pierazzo”, dove a lamentarsi non sono solo i genitori, ma in parte la stessa dirigenza scolastica. “A noi - spiega la dirigente scolastica Francesca Bonazza - in questo momento a mancare sono principalmente gli insegnanti di sostegno per i bambini con disabilità. Nella nostra primaria abbiamo
un numero consistente di bambini con disabilità riconosciute, ma attualmente i docenti scarseggiano: ce ne mancano una decina ancora e non so dare una data certa per il loro arrivo a scuola. Contando tutti gli insegnanti dei quali necessitiamo, superiamo la ventina e, nell’attesa che si risolva la situazione, la scuola ha iniziato con un orario ridotto e grazie ad altri docenti che cercano di sopperire”. L’altra questione in discussione, poi, è quella della manutenzione dei plessi scolastici cittadini, che erano attesi durante l’estate, come consuetudine per interferire il meno possibile con le attività didattiche, e invece sono in ritardo. Accade ad esempio alla prima-
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ria “Vittorino da Feltre”, dove lo scorso maggio un forte temporale aveva provocato gravi infiltrazioni d’acqua dal tetto con allagamento di alcune aule. L’intervento per il ripristino, che sarà fatto tramite ponteggi, richiede due mesi abbondanti di lavoro, ma risulta iniziato solo il 28 agosto e andrà dunque a coprire più di un mese di scuola effettiva. “A causa dei rumori e della polvere - dicono i genitori - all’inizio dell’anno scolastico gli alunni sono stati costretti a fare lezione con le finestre delle aule del tutto chiuse. Date le temperature, in aula per tutto il primo periodo non si riusciva a stare dal caldo”.
Massimo Tonizzo
Rassegna di musica “Vox et Organum”, un successo
Ancora un ottimo riscontro a Noale per gli appassionati di musica, con la città che ha ospitato la finale del primo concorso internazionale di musica sacra “Vox et Organum” nella chiesa arcipretale. Il concorso, organizzato dall’associazione culturale Marzorg, ha lo scopo di valorizzare i giovani esecutori e compositori di musica sacra, ed è unico nel suo genere in Europa: una rassegna competitiva per la formazione a due (voce ed-organo) che è una assoluta novità per i talenti che si affacciano alla professione musicale. Marianna Acito e Lorenzo Rupil i vincitori del concorso internazionale. “Questa iniziativaspiega il direttore artistico maestro Silvio Celeghin - è nata per ampliare le possibilità dei giovani organisti e affiancarli ai cantanti, così da valorizzare il grande repertorio sacro della storia della musica”. A nominare i vincitori una giuria internazionale di wprimo livello, composta da Roberto Marini (Istituto Pontificio di Roma), Giovanni Feltrin (Conservatorio di Castelfranco Veneto), Johannes Skudlik (direttore d’orchestra di Monaco di Baviera), e le cantanti Veronica Simeoni e Ines Salazar. (m.t.)
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Mobilità. Il Comune annuncia la sistemazione dell’area parcheggio nel capoluogo
Via dei Tigli, parte il riordino
Il centro di Noale si risistema con il riordino dell’area parcheggi di via dei Tigli. A spiegare cosa succederà è direttamente il Comune della Città dei Tempesta. “La giunta del Comune di Noale ha approvato lo scorso 3 ottobre - spiega il Comune in una nota - una delibera che prevede la realizzazione di un parcheggio ad uso pubblico nelle immediate vicinanze del centro storico in via dei Tigli. Si tratta di un’area ad uso pubblico di circa 1.000 metri quadrati, un area parcheggio in parte in ghiaia e in parte in asfalto dove sono anche collocati i contenitori per i rifiuti”. Ma non finisce qui. L’intervento programmato dall’amministrazione comunale di Noale prevede diversi altri interventi e tutti nella direzione di un riordino della mobilità inclusiva e sostenibile. “E’ prevista - spiega il Comune nel dettaglio - la realizzazione di 17 posti auto di cui 1 per persone con disabilità e 4 posti per motociclette. E’ prevista inoltre una nuova isola ecologica, nuove aiuole rifinite ed alberate nonché l’eliminazione delle barriere architettoniche nuovi punti luce a led e anche un nuovo attraversamento stradale arretrato rispetto all’esistente nel rispetto Codice della Strada”. L’avvio del riordino con le novità annunciate dal Comune vanno incontro ad una necessità sia dei residenti sia di chi arriva a Noale anche per re-
carsi a fare shopping o recarsi in centro per sbrigare delle pratiche negli uffici. Insomma un punto in cui si potrà mettere in sosta l’auto in pieno centro cittadino. E i tempi previsti per il riordino non sono lunghissimi e dovrebbero concludersi con l’inizio del 2025, almeno nella prima parte dell’anno tempo permettendo. “I lavori - specifica l’amministrazione comunale di Noale guidata dal sindaco Stefano Sorinoavranno inizio entro 30 giorni e dovranno concludersi entro 90 giorni (ovviamente tempo permettendo). Il costo complessi-
vo dell’intervento sarà pari ad 120.000 euro, costo che include comprese tutte le spese tecniche. Si tratta di un’area strategica sia per l’accesso allo Stadio Azzurri d’Italia 2006, ma anche per l’accesso al centro storico in particolare Piazza XX Settembre”. Insomma una soluzione in termini di mobilità per il centro storico della Città Dei Tempesta. Non è escluso poi che possa verificarsi qualche disagio per i cantieri, ma non resta che armarsi di pazienza per avere un centro cittadino più funzionale . Alessandro Abbadir
Noale nuova patria del cinema indipendente
Noale si avvia a diventare in parte a sorpresa per quelli che non fanno parte della piccola cerchia degli “addetti ai lavori” una nuova patria del cinema indipendente. Tra Mostra del Cinema di Venezia e festival internazionali, sono infatti già due le pellicole che negli ultimi mesi partendo da Noale hanno girato il mondo e raccolto applausi e riconoscimenti. Di sicuro impatto è il cortometraggio “Antropocene”, che condensa in quindici minuti il tema della violenza sulla donna, spaziando nel tempo. La realizzazione si deve alla Giuliano Mozzato Production ed all’associazione Veneto Film, forze padovane, ma tra gli interpreti ruolo di grande rilievo per il gruppo storico noalese “La compagnia del boia”. Il corto, presentato in anteprima alla Mostra del
Cinema di Venezia, è poi stato premiato alla prima partecipazione fuori dalla regione al Festi-
E’ prevista la realizzazione di 17 posti auto di cui uno per persone con disabilità e 4 posti per motociclette. E’ prevista inoltre una nuova isola ecologica, nuove aiuole rifinite ed alberate nonché l’eliminazione delle barriere architettoniche nuovi punti luce a led e anche un nuovo attraversamento stradale arretrato rispetto all’esistente
val del cortometraggio in Sicilia. Continuano le affermazioni anche per Andrea Corazza, che ha visto il suo corto “Make a Wish” proiettato nella Sala della Regione Veneto all’Hotel Excelsior, in occasione della presentazione del Metricamente Film Festival. Il Metricamente ha chiesto a Corazza, che aveva vinto due premi alla precedente edizione, di rappresentare il festival all’interno della Biennale Cinema 2024 con la sua opera sul tema della pace e della speranza, girato interamente a Noale da una troupe di giovani del territorio, che è già stato vincitore del premio Creators for Change Awards a Miami, finalista a Nagasaki per il premio della pace delle Nazioni Unite e United For Peace Film Festival, ed è stato riconosciuto e premiato in diversi festival italiani. (m.t.)
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L’area in cui si realizzerà l’intervento in programma
Politica. L’attacco del consigliere di opposizione Alessio Boscolo
“Sull’ex centro civico
si è persa un’altra occasione”
“S i è persa un’ altra occasione per verificare se è possibile dotare il nostro Comune di un servizio oramai indispensabile, attendendo una oramai incerta data di realizzazione della Rsa. A questo si aggiunge che, il continuo ribasso del prezzo proposto, sta “svalutando” un bene pubblico che pur si trova in un’ area centrale e sicuramente appetibile come è Olmo”. E’ l’amaro commento di Alessio Boscolo, consigliere comunale di opposizione a Martellago per il gruppo InSIeme, al respingimento della votazione all’ultimo consiglio comunale da parte della maggioranza alla mozione presentata dalla minoranza unita di Unione Civica. Una mozione che prevedeva la richiesta di “sospendere il previsto tentativo di alienazione del centro civico di Olmo, per non svendere l’area e, soprattutto, di valutare un accordo pubblico-privato per la realizzazione di un centro diurno per anziani, con società specializzate nel settore. La maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Andrea Saccarola ha fatto quadrato e ha tirato dritto sulle intenzioni ben precise di vendere il bene, un edificio ormai in disuso e obiettivo di bivacchi di sbandati, per poter finanziare la creazione di un nuovo centro civico nel capoluogo, nell’area dell’ex Giardino Santo Stefano da rilevare da Centro Marca Banca. In realtà una prima asta a 950mila euro era andata deserta lo scorso maggio, per cui il prezzo andrà a subire un ribasso ma comunque il progetto dell’amministrazione comunale va avanti, anche per evitare l’accensione di mutui in questo senso. Il Comune di Martellago, ricordiamo, può vantare un indebitamento pari a zero e intende proseguire su questa strada. Ma, secondo la minoranza, il problema è più ampio e riguarda anche la possibilità che il Comune possa perdere quei 30 posti già assegnatigli per quanto riguarda il centro diurno, in attesa anche che i nuovi piani di zona regionali diano l’ok per la realizzazione di una casa di riposo in città. Sui posti del centro diurno, però, l’assessora al bilancio e ai servizi sociali Silvia Bernardo ha voluto rassicurare tutti sul fatto che quell’assegnazione rimarrà confermata. Sulla mozione in sé, invece, è stata la stessa Bernardo a replicare. “La mozione dell’opposizione - ha dichiarato - pur condivisibile per quanto riguarda l’emergenza anziani, non è percor-
ribile poiché non finanziariamente sostenibile dal Comune con gestione diretta non essendo una funzio-
ne istituzionale e non disponendo di risorse. Le realtà esterne che anche vogliano costituire un centro
diurno separato dalla casa di riposo necessitano di un’organizzazione alle spalle che sostiene solo un servizio oltre all’impegno economico di sistemare il luogo dell’ex centro civico di Olmo, tutto da rifare. Continua comunque il nostro impegno a realizzare la casa di riposo e centro diurno nel nostro territorio per dare risposta all’emergenza anziani”.
Riccardo
Musacco
Minacce al sindaco, il Comune è stato risarcito
A seguito delle minacce di morte nei confronti del sindaco di Martellago Andrea Saccarola, rinvenute su un foglio attaccato al tronco di un albero, in merito al taglio di alcune piante ordinato dall’amministrazione comunale la scorsa estate, lo stesso primo cittadino era stato attenzionato per sei mesi da un servizio di scorta a distanza da parte dei carabinieri locali. Ebbene, a seguito di questo servizio, il Comune è stato ora risarcito di 10mila euro da parte dello Stato, nello specifico, dal Fondo per la Tutela degli amministratori
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locali.“Se te tai i alberi te taio e testa” recitava il messaggio minatorio, caduto fortunatamente nel vuoto ma, di certo, non deve essere stato piacevole per il primo cittadino sentire su di sé l’ombra di una minaccia da fonte non meglio precisata. Sulla questione taglio degli alberi, in via Olmo, Pinus Pinea, il sindaco ha sempre sostenuto che si trattava di piante problematiche, che crescevano a bordo del marciapiede nei pressi della fermata dell’autobus ed erano a rischio caduta. Insomma una operazione necessaria. Contro l’abbattimento si era creato un Comitato di cittadini che però si è sempre dissociato da quelle minacce. “Da una brutta esperienza un’importante opportunità per spiegare a tutti i cittadini quanto sia importante il rispetto per le persone e per le leggi dello Stato - ha ricordato il sindaco sui social. Nessun amministratore pubblico dovrebbe aver paura di compiere la sua azione amministrativa a favore dei suoi cittadini e per migliorare la propria comunità”. Ora, quella somma, si sa andrà a finanziare progetti didattici a favore degli alunni delle scuole elementari e medie del capoluogo e delle frazioni nel segno della legalità. (r.m.)
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e poi dallo stesso Ministero del Turismo. Il “Patentino dell’Ospitalità” è stato premiato nel 2019 durante il summit del G20spiagge a Castiglione della Pescaia, come “best practice” e modello di formazione gratuita da seguire anche per gli altri Comuni. Nel 2024 è stato presentato al Summit del Mare, promosso dalla Conferenza dei sindaci della Costa Veneta.
Rivolto ai residenti di tutte le età, il “Patentino dell’Ospitalità” rappresenta un duplice valore aggiunto: dare la possibilità di formarsi vicino a casa per prepararsi adeguatamente per un lavoro e poter conoscere a fondo le risorse e le bellez-
stante crescita di interesse e partecipazione, no a raggiungere un numero record di adesioni. Nell’ultima edizione, quella del 2023-2024, sono stati quasi 400 gli iscritti, suddivisi in 34 corsi tenuti da 25 relatori. Il progetto si avvale di importanti collaborazioni con vari enti: dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna all’Università Ca’ Foscari;
gia e innovazione, con un approccio ai nuovi sistemi informatici e all’intelligenza arti ciale, ma anche corsi di lingue, di avvicinamento al vino e alla birra. Un importante capitolo sarà riservato al primo soccorso e all’apprendimento di come gestire le emergenze sanitarie. Dall’esperienza del “Patentino dell’Ospitalità” negli anni sono nate anche altre progettualità altrettanto virtuose, come il primo portale comunale gratuito che favorisce la ricerca di occupazione e risponde all’esigenza di domanda e offerta “Trovolavoro.online” e “Visit Cavallino” nalizzato alla promozione della località.
to di crescere e consolidarsi. In dieci anni di attività, il Patentino dell’Ospitalità ha acquisito un ruolo centrale, ottenendo riconoscimenti a livello istituzionale ed essendo preso come modello da altri comuni. Questo successo è il frutto di una visione lungimirante e di una costante collaborazione con i vari attori del territorio. Le nuove s de che ci attendono ci spronano a pensare a ulteriori evoluzioni di questo percorso. Stiamo già lavorando per affrontare i prossimi traguardi, certi che il futuro riserverà ulteriori opportunità di crescita per la nostra comunità e per chi crede nella qualità e nell’eccellenza dell’ospitalità”.
Forze politiche nettamente divise sulla questione dell’Unione dei Comuni
U
nione dei Comuni si, Unione dei Comuni no. A Martellago ferve il dibattito politico su costi e benefici di far parte di un’associazione di amministrazioni comunali limitrofe, l’Unione dei Comuni del Miranese per l’appunto, che comprende anche Mirano, Spinea, Salzano e Noale. Un progetto nato nel 2012 con l’obiettivo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni e servizi di competenza dei Comuni che ne fanno parte al fine di gestire con efficienza ed efficacia l’intero territorio e mantenendo in capo ai singoli Comuni la competenza all’esercizio delle funzioni amministrative più prossime al territorio di competenza. Ma alcuni, nella fattispecie, la minoranza di Unione Civica in Consiglio comunale a Martellago storcono il naso sulla reale efficacia di una sovrastruttura di questo tipo, in particolar modo
sui contributi versati dalla città di Martellago stessa al funzionamento dell’Unione, eccessivi, secondo gli esponenti dell’opposizione, rispetto al numero degli abitanti. Anche la gestione degli agenti di Polizia Locale presenti effettivamente sul territorio ha fatto discutere. E’ questa, infatti una delle prerogative dell’U-
L’Unione dei Comuni del Miranese comprende anche Mirano, Spinea, Salzano e Noale
nione dei Comuni del Miranese, coordinata da una centrale posizionata a Mirano, in Villa Belvedere e pattuglie che presidiano un territorio molto vasto con tutto ciò che ne consegue.
Il pre-scuola sbarca all’Istituto Goldoni
Il pre scuola sbarca anche all’Istituto comprensivo Carlo Goldoni di Martellago, grazie all’affidamento del servizio ad Aclicoop da parte dell’amministrazione comunale. Un servizio molto apprezzato nelle altre strutture scolastiche del territorio, a Olmo e Maerne, anche se, in questi casi specifici, la gestione era affidata al comitato genitori. Il servizio consiste in un intervallo di tempo precedente all’inizio delle lezioni scolastiche in cui i bambini sono accolti e curati da adulti responsabili. In questo ambito si svolgono attività sussidiarie, didattiche, ludico-ricreative. Un servizio molto utile, specie se i genitori hanno un orario di lavoro che non consente loro di accompagnare o riprendere i figli nel normale
Recentemente, nell’ultimo Consiglio comunale la minoranza ha portato la questione alla discussione tramite una mozione “per impegnare il sindaco a chiedere che la ripartizione delle spese tra i diversi Comuni venga definita sulla base del numero di abitanti
di ogni Comune aderente. Inoltre a non votare o a votare contro i provvedimenti contabili dell’Unione del Miranese che sono o saranno basati su una ripartizione delle spese non proporzionata agli abitanti (Dup 2025, bilancio di previsione 2025, le variazioni
al bilancio 2024, assestamento 2024, Rendiconto 2024 oltre alla ripartizione e all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione). Infine, a mettere in atto tutte le azioni per chiedere la restituzione della parte delle eventuali risorse eccedenti, rispetto alla ripartizione per abitante, che nel corso degli anni scorsi il nostro Comune ha versato nelle casse dell’Unione del miranese”. Questione sicuramente spinosa, questa, su cui il sindaco Andrea Saccarola ha chiesto e ottenuto che venisse discussa in occasione di una seduta successiva poiché, a suo dire, i tempi di pubblicazione della mozione stessa erano stati troppo stretti per una verifica approfondita e che, presumibilmente, per poter fornire dati più precisi, necessiterà di un confronto anche con gli altri sindaci del territorio.
Riccardo Musacco
orario scolastico e che quindi possono richiedere l’anticipo dell’orario di ingresso, il pre scuola, per l’appunto, oppure il prolungamento dell’orario di uscita, in questo caso, definito post scuola. Le attività sono riservate ad alunni residenti nel Comune di Martellago, con un minimo di 8 iscritti e un massimo di 30 totali (in caso di iscrizioni eccedenti il numero massimo la priorità sarà stabilita seguendo l’ordine cronologico di pre-iscrizione). Il servizio si terrà dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 8.30. Per ulteriori informazioni si potrà scrivere e contattare la coordinatrice del servizio Alice Scotti Marcello all’indirizzo: alice.scottimarcello@aclicoop.com. (r.m.)
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L’istituto comprensivo Goldoni
Villa Belvedere sede dell’Unione dei Comuni
Economia. L’associazione del Miranese va all’attacco del governo
Edilizia, gli artigiani contro la patente a punti
S i respira forte preoccupazione tra gli iscritti dell’Associazione Artigiani del Miranese riguardo il tema della cosiddetta “patente a punti” per le aziende, contro gli infortuni sul lavoro, la cui entrata in vigore è partita il 1° ottobre. In particolare numerosi sono gli interrogativi tra gli operatori del comparto edile, che nel Miranese coinvolge circa 2 mila imprese per un totale di quasi 5 mila lavoratori, che salgono a 6 mila aziende e oltre 14 mila addetti se si considera l’intera filiera coinvolta dal provvedimento. Tante anche le aziende interessate alla novità nel territorio salzanese. Si tratta di un meccanismo che sanziona o premia le aziende in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro. L’associazione si sta muovendo su più fronti: da un lato sul territorio proseguono le iniziative di informazione; dopo i primi incontri di maggio, il programma è ripartito nelle scorse settimane, con la previsione di pianificarne altri. Incontri che hanno visto una massiccia adesione e che confermano quanto il tema sia fonte di dubbi e preoccupazioni per gli imprenditori. Sul
fronte confederale invece Casartigiani Nazionale aveva rotto gli indugi e presentato un documento in cui si chiedeva ufficialmente di posticipare o quantomeno far slittare la data del primo ottobre. Ma la proroga non è stata concessa, se non per il fatto che il Ministero ha introdotto il meccanismo dell’autocertificazione provvisoria che permette di guadagnare circa un mese, per ora. Gli interrogativi principali sono, come si ottiene la patente? Come verranno trattati eventuali errori nelle autocertificazioni? Come si perdono ed eventualmente si recuperano i punti persi? Tutte domande che hanno avuto risposta solo parziale. In generale secondo l’associazione
“continua a mancare un sistema serio e adeguato di qualificazione delle imprese del settore edile e la patente poteva essere un primo passo in questa direzione, ma finché si continuano a percorrere strade sbagliate o perpetrare scelte precipitose e dettate dall’emotività tutti i provvedimenti non saranno mai risolutivi né daranno alcun contributo tangibile”. “La norma non aggiunge né toglie niente in tema di sicurezza, ma introduce ulteriore burocrazia, rovesciandone il peso su imprese e cittadini aggiungendo così costi inutili - spiega Andrea Dal Corso, funzionario dell’associazione.
Riccardo Musacco
Villa Romanin Jacur, il parco si rifà il look
Sono partiti nelle scorse settimane, in villa Romanin Jacur, i lavori di restyling del parco giochi comunale che si arricchisce di nuove attrezzature ludiche. Grazie al contributo della Pro Loco quest’area dedicata ai più piccoli
verrà riqualificata e resa più accogliente. “E’ un gesto che denota l’attenzione da parte di un’Associazione del territorio nei confronti della collettività - nota il sindaco Luciano Betteto a fronte dell’iniziativa della Pro Loco. Gli interventi previsti lo renderanno ancora più accogliente e sicuro: sostituendo i giochi obsoleti, nuove panchine e nuovi giochi, molti dei quali rivolti ai bimbi più piccoli con un’attenzione particolare all’accessibilità e all’inclusività, un investimento di circa 70.000 euro. “Siamo felici - commentano il sindaco Betteto e l’assessore ai Lavori pubblici Claudio Bottacin - di dare questa bella notizia alle tante mamme e papà che lo frequentano”. Una volta conclusi i lavori, la cittadinanza avrà a disposizione un parco ammodernato e sicuro per i bambini e famiglie. (a.a.)
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Politica. La consigliera Maria Grazia Vecchiato sulla questione della vendita del campo sportivo
“Aumentata l’area edificabile”
Per il sindaco Luciano Betteto: “si tratta di volumetria che doveva tecnicamente essere inclusa nell’area del campo da calcio perché altrimenti si doveva prevederla nell’area davanti alla chiesa. Lo scopo di questa operazione è abbellire il centro di Robegano”
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pposizione all’attacco a Salzano sulla questione della vendita del campo da calcio di via Verdi voluta dal Comune. Ad andare all’attacco è la consigliera di opposizione di centrosinistra Maria Grazia Vecchiato. “In consiglio comunale - spiega - è stata presentata delibera di adozione della variante urbanistica numero 9. Il contenuto più interessante è la scheda 5 che si riferisce alle ex scuole medie e al campo sportivo di via Verdi in centro a Robegano. Dopo il bando d’asta andato deserto, infatti, l’amministrazione Betteto ci riprova e raddoppia. Eh sì, perché nel vecchio bando si parlava di circa un terzo del campo sportivo destinato a edilizia privata. Ora la rappresentazione cartografica della variante è chiara: la parte destinata ad edilizia residenziale corrisponde ai 2/3 dell’intera area, in direzione nord-sud, con i suoi 3900 metri cubi da spalmare”. La Vecchiato rincara la dose. “C’è voluta - dice - la consulenza di uno studio legale, pagata dal Comune 9500 euro per “consigli” ai tecnici comunali su Robegano centro e zona ex fornace per procedere: intanto la variante urbanistica e successivamente l’accordo con il privato. E tutto il malcontento dei robeganesi che in questi mesi ha portato alla nascita di un Comitato e alla raccolta firme a sostegno dello sport e al mantenimento dell’area di
proprietà pubblica?”. Per Maria Grazia Vecchiato si tratta di una situazione che accresce i malumori in paese: “com’è possibile che il sindaco Betteto resti sulle sue posizioni? Si apre un caso politico: molte delle firme raccolte dal comitato che chiedono al sindaco e alla giunta un cambio di rotta, sono di simpatizzanti ed aderenti alle forze politiche che sostengono la stessa amministrazione. Su questo sindaco e assessori tacciono, ma è evidente che c’è malessere”. “A questo punto - conclude - la parola passa ai cittadini, ci sono i tempi tecnici (30 +30 giorni) per presentare osservazioni alla variante. Come gruppo Progetto Comune, faremo in modo che i robeganesi sappiano come l’amministrazione vuole
Scuole ripartite, cantieri conclusi
trasformare il centro di Robegano ed esprimano il proprio parere in merito. La battaglia contro la costruzione di palazzine sul campo sportivo a Robegano continua”. Il sindaco Luciano Betteto risponde però chiaramente alle accuse del centrosinistra. “Le opposizioni lanciano accuse poco fondate - dice il sindaco Betteto. Si tratta di volumetria che doveva tecnicamente essere inclusa nell’area del campo da calcio perché altrimenti si doveva prevederla nell’area davanti alla chiesa. Lo scopo di questa operazione è abbellire il centro di Robegano e questo le opposizioni fanno fatica a capirlo. E’ prevista un’ampia area verde”.
Alessandro Abbadir
ti i pavimenti sollevati all’interno di due aule mentre nel corridoio sono state eliminate le infiltrazioni presenti. E’ stato ripristinato il marciapiede di via Mameli di fronte alla scuola primaria San
Le scuole sono ripartite a Salzano. Diversi interventi sono stati portati a termine nelle settimane scorse che da tempo aspettavano di essere sistemati. Si tratta per la maggior parte di lavori di manutenzione ordinaria, fatto salvo la risoluzione delle infiltrazioni d’acqua derivanti dal tetto nel plesso San Giovanni Bosco a Salzano (ex medie). Nel dettaglio gli interventi hanno riguardato innanzitutto l’adeguamento dei servizi igienici al primo piano delle ex medie di Salzano dove due bagni alla turca sono stati sostituiti con la classica tazza wc. Sono state sostituite nelle scuole tutte le vecchie lampade con nuove luci a led e cambiate alcune caldaie che garantiranno un riscaldamento migliore. Inoltre, nella scuola elementare San Pio X di Robegano sono stati ripristina-
Giovanni Bosco, che presentava diffusi avvallamenti con grande disagio per il transito pedonale; si è provveduto nello stesso tratto stradale all’asfaltatura e al rifaci-
mento della segnaletica orizzontale con senso unico, nell’ottica di garantire la sicurezza. Da ultimo il Comune segnala che la scuola per l’infanzia Girotondo in via Frusta, verranno installate le tanto attese tende da sole. “Un ringraziamento speciale va anche ai ragazzi con le loro famiglie per i lavori di dipintura delle recinzioni esterne delle scuole di Salzano e Robegano dimostrando un profondo spirito di collaborazione e appartenenza alla nostra comunità. Prosegue l’impegno preso a inizio mandato da questa amministrazione - ha dichiarato il sindaco Betteto - di particolare attenzione alla manutenzione delle scuole del territorio. Gli sforzi fatti in questi anni, per quanto possibile, a livello economico e progettuale vanno in questa direzione”.
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Proteste contro la vendita del campo sportivo
Politica. Il sindaco Giovanni Battista Mestriner all’attacco dello Stato
“Gestione dei fondi Pnrr?
Una elemosina dello Stato”
G
iovanni Battista Mestriner va all’attacco dello Stato e critica la gestione dei fondi Pnrr che sta mettendo in difficoltà molte piccole e medie città, tra le quali la stessa Scorzè. “Una elemosina allo Stato”, la definizione che senza mezzi termini il sindaco usa, per poi entrare nel dettaglio raccontando quelli che a suo parere sono i problemi nella gestione dei fondi. “Come sapete, la grande abbuffata degli ultimi tre anni compiuta da una classe digerente assolutamente inadeguata e impreparata, è stato il Pnrr - dice Mestriner. Voglio parlare di una questione significativa del fallimento delle strutture amministrative dell’Italia. Il Governo Conte e il Governo Draghi decidono che per spendere tutti questi soldi entro il 2026, è meglio che la maggior parte dei soldi sia spesa dai Comuni e dagli altri enti locali. I Comuni si attivano e dopo anni di risparmi e gestioni oculate, arriva il Governo Babbo Natale che distribuisce doni e soldi per tutti”. Questo riguarda anche ovviamente il Comune di Scorzè, che riceve circa 14 milioni di euro di lavori, di cui cinque a carico, ed è qui che, come prosegue il sindaco, iniziano i problemi “occorre fare presto perchè entro il 2026 tutto deve essere finito e rendicontato: i Comuni si muovono e fanno appalti, i cantieri iniziano, passano due o tre mesi e le ditte che lavorano chiedono ovviamente di essere pagate. Poi il Comune, come d’accordo con il Governo, chiede i soldi già concessi allo Stato, ma i burocrati del ministero ovviamente non pagano e le scuse sono molte oppure proprio non rispondono. Ovviamente i Comuni continuano a pagare gli stati avanzamenti lavori, anticipando i soldi alle imprese e le casse dei Comuni si svuotano”. E qui, per il sindaco, arriva il colpo da maestro dello Stato: “L’Italia è un paese meraviglioso. Si presenta in Comune una proposta di Cassa Depositi e Prestiti, società partecipata dallo Stato che presterebbe ai Comuni i soldi per pagare le imprese. Vero, Cassa Depositi e Prestiti i soldi ce li presta ma ad un tasso di interesse pari a una percentuale oltre al tasso Euribor, oltre il 4%. In sintesi: lo Stato è obbligato a pagarci, ma non ci paga. Noi Comuni dobbiamo pagare le imprese se no falliscono e i lavori non vengono completati entro il 2026. Le casse dei Comuni si svuotano e rischiano di fallire. Allora arriva una società dello Stato (Cassa Depositi e Prestiti) la quale ci presta i soldi in modo che noi Comuni non falliamo ma ci chiede un interesse,
Confapi concorda con il sindaco: con i ritardi dei pagamenti a rischio l’occupazione
in attesa che lo Stato ci paghi quando vorrà o potrà. Credo che siamo alla elemosina pubblica. Siamo agli espedienti più assurdi, dove tutte le possibilità di fare cassa assomigliano sempre più alle ultime doti di metadone che vengono date a chi ha una dipendenza tossica. Occorre quindi una sterzata: occorre abbassare la spes pubblica, liberare risorse, pagare i debiti. Occorre tornare a dare speranza a questo paese. E finirla con queste pagliacciate”.
Massimo Tonizzo
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Le categorie economiche cittadine condividono la preoccupazione del sindaco e chiedono a loro volta per il Comune in difficoltà, di sbloccare prima possibile i fondi del Pnrr. Primo a parlare, ma che riporta quella che è una preoccupazione generalizzata in città e non solo, è Marco Zecchinel, presidente della Confapi, che chiede da subito un sostegno anche per evitare un calo degli occupati in aumento nei dati dello scorso agosto, dato che anche da questo punto di vista i fondi Pnrr possono rivelarsi fondamentali. L’analisi del presidente della confederazione della piccola e media industria veneziana, Marco Zecchinel, in vista dell’arrivo dei fondi Pnrr è la prima ad esaminare la situazione e a dare ragione alle preoccupazioni di Mestriner. “Ad agosto - spiega - c’è stato un calo del 2% dell’occupazione. Una battuta d’arresto fisiologica, dato che le cessazioni di rapporti di lavoro sono comunque più alte delle assunzioni. E se i dati generali dell’anno confermano un saldo positivo, evidenziano anche come il settore della metalmeccanica, ad esempio, sia lontana dalle prestazioni precedenti il Covid. Per questo i fondi Pnrr in arrivo sono fondamentali: “serve un ricollocamento del personale nei settori in difficoltà e un aiuto a reperirli in quelli in crescita”. Fondi, dunque, che non servirebbero solo alle casse comunali, ma che diventerebbero un toccasana per tutta l’attività della città e potrebbero garantire uno sviluppo continuativo nei vari settori sia pubblico che privato. Una situazione che non riguarda ovviamente solo i piccoli Comuni ma che tocca tutte le amministrazioni che hanno dato fondo alle casse per pagare le opere Pnrr ancora non coperte dal governo. E che ora rischia di ripercuotersi anche sul lavoro e sulle assunzioni, con una forma di catena decisamente pericolosa. (m.t.)
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Il sindaco Mestriner
Agricoltura. L’esperienza della famiglia Michielan, esempio per il territorio
Giardino “Il Gallese” esempio di azienda agricola sostenibile
I
naugurato a Scorzè il giardino de “Il Gallese”, guidato da giovani agricoltori, e che si avvia a diventare un esempio virtuoso per il territorio e l’imprenditoria giovanile. Nel Veneto per fortuna non è rara la presenza di giovani agricoltori che partendo da piccole realtà agricole dei genitori hanno saputo trasformarle, innovarle in modo sostenibile e attento ai paradigmi attuali. E’ il caso a Scorzè della famiglia Michielan, che ha aperto al pubblico la vendita diretta in azienda in via Gallese 39, nel giardino omonimo. Da fine settembre, ogni sabato mattina, Cristina e Fabio ospitano nell’ampio giardino aziendale, tutti coloro che vorranno acquistare uova, carne di pollo e pronto-cuoci, offrendo la possibilità a clienti e visitatori di fermarsi nel parco dell’azienda agricola. “Negli ultimi anni abbiamo puntato molte risorse nella vendita diretta, principalmente presso i mercati di campagna amica, ora abbiamo deciso di aprire anche le porte dell’azienda per dar modo ai clienti di verificare con i loro occhi il frutto di un allevamento virtuoso - spiega Fabio Michielan titolare dell’azienda. L’idea è quella di coinvolgere nel prossimo futuro anche altre aziende agricole, creando una sorta di mercato nella nostra area, dando la possibilità di fare una spesa a km zero, ma al contempo di godere di un ambiente naturale, verde e curato”. L’azienda agricola, fondata più di 40 anni fa dal papà Demetrio, ha mantenuto il settore di specializzazione nell’ambito avicolo, ma negli ultimi dieci anni ha avviato una trasformazione per un progetto che ora vede un allevamento di galline ovaiole all’aperto, attento al benessere animale, alla biodiversità del luogo, alla sostenibilità, grazie alla presenza di un’oasi di 60.000 metri quadrati per il pascolo, con prati di essenze mellifere, ma anche piante aromatiche e officinali, alberi e specie arbustive autoctone delimitati da un percorso d’acqua limpida e di risorgiva. I ricoveri animali sono dotati di sistemi d’avanguardia di autoregolazione e puntano all’autosufficienza energetica. “Crediamo molto nel nostro progetto - aggiunge Cristina - realizzato nell’ottica di dare un futuro anche ai nostri figli; abbiamo puntato tutto sul benessere animale e la qualità, oltre che sostenibilità”.
“E’ importante sostenere aziende di giovani agricoltori come quella del Gallese - dichiara Tiziana Favaretto presidente di Coldiretti Venezia - il ruolo dell’agricoltore in un territorio è fondamentale, non solo perché senza agricoltura non si vive, ma anche perché i giovani puntano su un’agricoltura sostenibile, investendo su sistemi di precisione rispettosi del benessere animale e ambientale”.
Massimo Tonizzo
Addio ad Andrea Berton, Rio San Martino in lutto
Un grave lutto nelle scorse settimane ha sconvolto la comunità di Rio San Martino di Scorzè: un giovane di 22 anni Andrea Berton è morto in un incidente stradale a Stigliano di Santa Maria di Sala. Una notizia che ha lasciato nello sgomento e nel dolore l’intera comunità che si è stretta intorno alla famiglia. “Eri un grande appassionato di calcio. Ora fai il ct della squadra di Dio in cielo”. Sono state queste poi le parole, l’ultimo saluto del parroco di Rio San Martino, ad Andrea, il 22enne morto nell’incidente stradale a Stigliano che ha
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coinvolto 2 auto, in cui tra l’altro sono rimasti feriti gravemente altri due ragazzi. Al funerale c’erano oltre un migliaio di persone, tra i quali tantissimi amici. Commovente la lettura dei messaggi d’addio degli amici al termine della cerimonia funebre, tutti riuniti attorno al feretro sul sagrato della chiesa: “Sarai sempre con noi, nella nostra vita”, “Andrea non ti dimenticheremo mai”. Tra i partecipanti, oltre al sindaco Giovanni Mestriner che ha subito espresso cordoglio alla famiglia per la scomparsa del ragazzo, c’era anche l’assessore regionale Roberto Marcato e la consigliera regionale della Lega Roberta Vianello e l’ex sindaca di Scorzè Nais Marcon. In ricordo di Andrea in chiesa sono state fatte delle preghiere ad hoc e durante la cerimonia funebre sono state suonate le sue musiche preferite. “Sarà importante essere sempre vicini come comunità alla famiglia - ha detto l’ex sindaca - in tutti i momenti in cui ne avranno bisogno”. Tantissimi i messaggi di vicinanza inoltre che sono stati espressi anche nei social per ricordare la scomparsa prematura di questo ragazzo che aveva frequentato le scuole superiori a Mirano e ora lavorava in una azienda del territorio.
Lo staff dell’azienda“Il gallese”
Manifestazioni. In piazza Martiri a Mirano il 9 e 10 novembre una competizione
Zogo del’Oca, Mirano pronta a far festa con musica e buon cibo
Dopo i festeggiamenti l’anno scorso per il giro di boa del quarto di secolo del Zogo de l’Oca a Mirano, inizia il countdown per la 26esima edizione di un evento, organizzato come sempre dalla Pro Loco con il Comune di Mirano che è ormai divenuto un momento imperdibile per i miranesi ma non solo, sempre vissuto tra divertimento, tradizioni del territorio e sana competizione. Quest’anno il weekend in cui si celebrerà la kernesse sarà il 9-10 novembre, come sempre nel periodo in cui si festeggia San Martino (11 novembre). In quei giorni Piazza Martiri e il centro città si trasformeranno in una grande sagra paesana di inizio ‘900 con figuranti in costume, bancarelle in stile d’epoca, tanti giochi per i bimbi, buona mu-
sica e i piatti della tradizione, tutti a base rigorosamente d’oca anche perché come recita il detto “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”. Saranno presenti la venditrice di uova fresche, quella di cappelli, che propone le ultime tendenze in fatto di velette, la fioraia, che crea composizioni
Il gioco in sé è nato nel 1998 dalla trasposizione del “Zogo de l’Oca de Miran”, gioco da tavola creato dal pittore Carlo Preti
di fiori stagionali, la cartomante che legge i tarocchi. E poi “el caregheta”, che impaglia le sedie sul selciato, lo strillone che distribuisce i giornali dell’epoca
illustrandone le notizie salienti, le servette, che passeggiano curiose tra i banchi, i carabinieri
Corea del Sud, successo dell’Orchestra del Teatro La Fenice
Grande successo per la tourneè coreana dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia che nelle scorse settimane ha letteralmente mandato in estasi il pubblico asiatico in tutte le date previste. A condurre i musicisti e gli interpreti in questo affascinante progetto e a fare gli onori di casa, è stato il maestro sudcoreano Myung-Whun Chung. Sono state toccate le principali sedi teatrali locali, come ad esempio l’Opera House dell’Arts Centre di Seoul, dove Chung ha diretto La traviata di Giuseppe Verdi in forma di concerto e in forma semiscenica. Sempre nel prestigioso complesso della capitale, ma stavolta nella sala da concerti, si è svolto il primo dei quattro concerti sinfonici, dal programma di grande attrattiva, la Sinfonia dalla Forza del destino di Giuseppe Verdi, una serie di estratti dalle due suite e dal balletto Romeo e Giu-
lietta di Sergej Prokof’ev e infine il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore kv 488 di Wolfgang Amadeus Mozart, interpretato nella parte solistica in alternanza da Sunwook Kim e dallo stesso Chung. Il medesimo programma, con l’esclusione della sinfonia verdiana, è stato poi proposto nelle sale di Incheon, Sejong e Daegu. Sono stati ben nove i minuti di applausi che hanno omaggiato dalla platea e dai palchi gli artisti protagonisti della messa in scena de La Traviata. La struggente storia d’amore tra Violetta e Alfredo interpretati dal soprano Ol’ga Peretjat’ko e dal tenore John Osborn hanno commosso il pubblico asiatico, guidato in questo rincorrersi di emozioni dalle sapienti mani del Maestro Chung, il quale, giocando in casa, ha saputo toccare le corde giuste nel cuore dei suoi connazionali. (r.m.)
che verificano che i prezzi di vino e cibo non superino quelli previsti dal Decreto Municipale affisso alle bacheche. Dalle 15 della domenica partirà poi la sfilata delle squadre in lizza sotto il proprio gonfalone di rappresentanza, accompagnati dall’orchestra di paese. Fino ad arrivare alla gara vera e propria che vedrà sfidarsi le squadre del capoluogo e delle frazioni, dadi giganti alla mano in un clima di festa. L’anno scorso prevalse il team giallo di Campocroce. Il gioco in sé è nato nel 1998 dalla trasposizione del “Zogo de l’Oca de Miran”, gioco da tavola creato dal pittore Carlo Preti, che illustra luoghi, monumenti, ville, personaggi, aspetti e momenti della storia e della tradizione Miranese, nelle 63 caselle, ciascuna grande 2metri x 2,
e alta 80 cm, che poste attorno all’ovale della piazza formano una passerella colorata di 130 metri. Le squadre sono composte da dieci elementi, tutti in costume d’epoca, tra cui un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e otto giocatori che intervengono per superare le “prove” richieste dalle caselle. Il tutto sotto lo sguardo di migliaia di persone sedute comodamente in tribuna, o in piedi dietro le transenne. In questa atmosfera gioiosa le squadre si sfideranno a colpi di fortuna e prove di abilità, con l’obiettivo di raggiungere per prima la casella 63. Come da prassi il premio in danaro che la squadra vincente si porterà a casa verrà poi devoluto in beneficenza.
Riccardo Musacco
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il Teatro fa centro”
Da novembre e marzo sono 9 gli appuntamenti in cartellone con proposte che spaziano dalla prosa, alla danza, alla narrazione, con la partecipazione di importanti protagonisti della scena teatrale ma non solo
Tutto pronto al Teatro Villa dei Leoni di Mira con l’edizione 2024-2025 della stagione teatrale di “Mira, il Teatro fa centro”, progetto culturale promosso ed organizzato dal Comune in collaborazione con Arteven, Circuito Multidisciplinare del Veneto.
Da novembre a marzo saranno 9 gli appuntamenti di teatro contemporaneo in cartellone, con titoli che spaziano dalla prosa, alla danza, alla narrazione.
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Inaugurano la stagione il 15 novembre alle ore 21 Annagaia Marchioro e Federico Zanandrea in “Qualcosa”, tratto dal libro di Chiara Gamberale, “Principessa Qualcosa di Troppo”. Il 1° dicembre alle 18 Chiara Francini e Alessandro Federico approdano a Mira con lo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata”, la favola tragicomica in cui Dario Fo e Franca Rame descrivono lo “stare in coppia”. Il 18 gennaio alle 21 è la volta di Giorgio Marchesi in “Il Fu Mattia Pascal” di Pirandello. Il 31 gennaio alle ore 21 sale sul palcoscenico Margherita Mannino in “Fino a quando la mia stella brillerà”, storia di Liliana Segre. L’8 febbraio alle 21 la compagnia Capotrave - con Giorgio Colangeli, Federica Ombrato, Manuela Mandracchia - sarà in scena in “Le volpi”, uno spettacolo che vede protagonista la provincia italiana quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere. Il 16 febbraio alle ore 21 Concita de Gregorio è protagonista di “Un’ultima cosa cinque inventive sette donne un funerale”. Il 1 marzo alle ore 21 la compagnia Stivalaccio Tea-
tro in “La mandragola, facetissima commedia dell’arte”. Il 15 marzo alle 21 è la volta della danza con la compagnia ErsiliaDanza in Chamelons. Chiudono la stagione il 28 marzo alle 21 Amanda Sandrelli e Gigio Alberti in “Vicini di casa”, tratto dalla commedia Sentimental di Cesc Gay. “La stagione di prosa 2024/2025 anche quest’anno – spiega il sindaco di Mira Marco Dori e l’assessore alla Cultura Albino Pesce - prevede la partecipazione di importanti protagonisti per una grande stagione teatrale,
A Mirano la mostra sul tabarro
Si aprirà il prossimo 2 novembre, fino a domenica 10 in Villa XXV aprile a Mirano la mostra “Il tabarro, artigianalità dal passato al presente, il cinquantesimo del tabarro di Sandro Zara” dedicata ai 50 anni della produzione di uno dei capi di abbigliamento più iconici del territorio veneto grazie al noto imprenditore tessile miranese Sandro Zara e che proprio grazie a quest’ultimo, negli ultimi anni, sta conoscendo una notevole diffusione anche a livello internazionale. Il tabarro, per l’appunto, il mantello a ruota da uomo che affonda le sue radici sin dal medioevo, indossato da nobili ma anche da pastori e artigiani, celebrato inoltre dal melodramma omonimo di Giacomo Puccini. Organizzata dalla Pro Loco di Mirano con il patrocinio
del Comune, l’esposizione nasce sulla scia del censimento del Patrimonio Culturale Immateriale che l’Unpli Nazionale in collaborazione con l’Anci ha iniziato nel 2023. Nelle sei sale dedicate sarà possibile scoprire la storia di questo indumento identitario per il nostro territorio come per tutta la Pianu-
un ricco programma di appuntamenti che tra novembre e marzo riuscirà a coinvolgere il numeroso e affezionato pubblico. Uno spettacolo teatrale non sarà mai uguale al precedente, seppur messo in scena più volte, perché ad ogni battuta l’attore non sarà mai quello della volta prima: le emozioni e le sensazioni hanno le capacità di modificarsi e trasformarsi anche nel medesimo copione. Ogni rappresentazione teatrale è unica e non si ripeterà mai più, ecco perché lo stesso spettacolo cambia da città a città. Il teatro è vivo, gli attori cambiano di volta in volta anche rimanendo se stessi. In questi anni è cresciuta la richiesta di abbonamenti, e questo ci rende orgogliosi perché è frutto di tanto lavoro da parte di tutti. Dunque, grazie per la fiducia che riponete nella nostra Rassegna teatrale e grazie per la vostra sempre entusiasta partecipazione”.
ra Padana, e la maestria dei nostri “sartori” nel realizzarlo. Inoltre, si parlerà dell’evoluzione nel tempo dei tessuti usati e del suo utilizzo, ma anche di questi ultimi 50 anni Zara ha riproposto e prodotto questo indumento di alta artigianalità facendolo conoscere a tutto il mondo. Zara, infatti, ormai dal 1974, ha rilanciato questo prodotto tipico della tradizione locale rendendolo ormai una leggenda senza tempo. La mostra aprirà ufficialmente alle 18.30, preceduta alle 17 da una presentazione-racconto del prodotto, della sua realizzazione e della sua evoluzione nei materiali. Rimarrà aperta sino a domenica 10 novembre, giornata in cui è prevista la Tabarrata, un grande raduno di amanti del Tabarro. Riccardo Musacco
Al via la stagione, Basket Salzano punta alla serie B in 2 anni
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al ponte di una nave da crociera, col vento in poppa, potremmo dire, parte ufficialmente la nuova stagione del Basket Salzano. Per presentare il nuovo progetto sportivo della società sportiva biancorossa che si appresta ad affrontare la Serie C Unica, la nuova dirigenza quest’anno ha fatto davvero le cose in grande. Una nave da crociera, infatti, la Msc Lirica, ormeggiata al porto di Marghera, si è trasformata in un teatro in cui si è alzato il sipario sul roster e gli obiettivi prefissati dalla dirigenza, alla presenza anche del sindaco Luciano Betteto accompagnato dal vice Claudio Bottacin. Un progetto ambizioso, come sottolineato dal presidente Adriano Carraro e dal vice Daniele Facchinetto, con al centro il territorio, che coinvolgerà compagni di viaggio storici come i Bears Spinea e la Libertas Scorzè, con
uno sguardo sempre rivolto anche ai giovani e al femminile.Un progetto quinquennale da qui al 2029, quello salzanese, ambizioso e che coinvolgerà a 360° anche la città e il territorio. Obiettivo, in due anni a giungere alla serie B interregionale e successivamente alla B Unica. Senza però scordarsi del minibasket, per il quale è
Il Pala Pm, la casa del Basket Salzano sarà ampliato. Per il mini basket è stata creata la Cmb Salzano Robegano
stata creata una società ad hoc, la Cmb Salzano Robegano. Il Pala Pm di via Marconi, la casa del Basket Salzano, fiore all’occhiello del territorio, in caso di promozione, andrà sicuramente ampliato e il primo cittadino ha
già in mente di crearci attorno una cittadella dello sport. “E’ un progetto che coinvolgerà società e città di Salzano a 360° - ha ricordato Carraro - per me è una grande emozione. Fondamentale per noi anche la collaborazione con l’amministrazione comunale”. “Siamo in palestra a lavorare
Asd Fenice, ginnastica di alto livello da 30 anni
La ginnastica, a Scorzè, ha nome e cognome, Asd La Fenice, attiva sul territorio da oltre trent’anni, sia a Scorzè che a Zero Branco, proponendo numerose attività che si svolgono presso la nuova palestra dedicata all’insegnamento specialistico della ginnastica artistica, nella zona industriale di Zero Branco e nelle palestre scolastiche dislocate nel territorio comunale di Scorzè. L’associazione dispone di spazi sicuri e funzionali, dotati di tutta l’attrezzatura necessaria alla didattica ed alla pratica di diverse discipline. I corsi che la società sportiva propone si effettuano nella nuova palestra di 750 metri quadrati, concepita ad uso esclusivo della ginnastica artistica e dotata, pertanto, di una buca di 65 metri quadrati con parallela, cinghietto e, tra le altre attrezzature, di corsia facilitante, airtrack e trampolone
già dal 21 agosto - ha aggiunto coach Nicodemo Bertoldero - il campo poi parlerà, noi daremo sempre il massimo”. “La dirigenza ha portato una ventata di novità - ha aggiunto il sindaco - ora guardiamo avanti. Per la cittadella dello sport ci vorrà tempo ma è importante fare squadra con le
per agevolare lo studio dell’acrobatica e l’esecuzione dei salti nella massima sicurezza. Dispone di una palestrina, attrezzata e pensata sia per accogliere piccoli ginnasti a partire dai 3 anni di età perché al suo interno possano scoprire i primi rudimenti della ginnastica artistica in un ambiente a loro più confacente, sia per svolgere corsi di fitness dedicati ad adulti e bambini. Numerosi i concorsi locali e nazionali a cui le atlete sfornate dalla Fenice hanno partecipato, portando a casa riconoscimenti importanti. Le sedi dove si svolgono le attività sono: la palestra specialistica di Zero Branco in via Taliercio 5 con corsi di ginnastica artistica, danza, ginnastica ritmica, hip hop, yoga, total body e zumba. Poi a Scorzè, presso la scuola Manzoni avviamento alla ginnastica ritmica, alle scuole Verdi e Martini Hip Hop. (r.m.) Atlete della
realtà del territorio, la squadra è importante, è come una famiglia e funziona un po’ come un Comune, bisogna sempre puntare agli obiettivi”. Il coach potrà contare su uno staff rodato e di grande professionalità come i vice Mauro Sartori con Marco Zatta, Mattia Lanza preparatore fisico e Valentino Guzzo direttore sportivo. La prima squadra vedrà protagonista un roster di tutto rispetto con Pietro Barizza ed Edoardo Causini quali dall’under 19 hanno compiuto il salto di categoria, poi Luca Modenese, Simone Fondezuias, Luca De Lazzari, da Murano Federico Sambuco, Federico Magnanini, Daniele De Nat, Andrea Gomirato, Filippo Rizzi, Mattia Bonivento, Eros Chinellato, nuovo capitano della squadra da sei anni nel gruppo squadra e Tommaso Facchinetto.
Riccardo Musacco
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Rugby. Il ds Venturato racconta la nuova squadra
Mogliano Rugby, ecco le nuove ambizioni
Il Mogliano rugby riparte alla caccia di conferme e continuità. Il direttore sportivo Venturato, figura storica del club, racconta il nuovo team. Metodi di lavoro innovativi, il ritiro estivo e un gruppo solido: la squadra trevigiana guarda al futuro tra programmazione e innovazione
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I l Mogliano Rugby, squadra di riferimento del territorio trevigiano, si prepara ad affrontare la nuova stagione con l’obiettivo di confermare e migliorare i risultati sorprendenti dell’anno scorso, quando da outsider ha raggiunto i playoff del campionato di Serie A Elite. Abbiamo approfondito la conoscenza del nuovo Mogliano attraverso le parole di uno dei simboli della società, il direttore sportivo Pietro Venturato, a Mogliano addirittura dagli anni 80’.
Obiettivi per la nuova stagione: confermarsi e crescere
“Per scaramanzia spesso si tende ad evitare di sbilanciarsi sugli obiettivi stagionali, ma cercherò di rispondere”, ha iniziato con ironia il direttore, “È importante partire dalla premessa che veniamo da una stagione in cui, da outsider, abbiamo fatto molto bene. Abbiamo espresso un gioco più fresco e innovativo per il campionato italiano”, spiega Venturato. “La campagna acquisti è andata nella direzione di ovviare alcune problematiche che abbiamo affrontato nella passata annata. Ci aspettiamo di migliorare il buono che abbiamo costruito e vogliamo almeno eguagliare il risultato dello scorso campionato”.
Pietro Venturato
Venturato è un nome indissolubilmente legato al Mogliano Rugby. “Io sono a Mogliano dal 1986”, racconta con orgoglio. “Ho cominciato da piccolo nelle giovanili, e dopo aver giocato in alcune squadre locali, sono rientrato a Mogliano negli ultimi anni della mia carriera da giocatore. Da lì ho avuto l’opportunità di iniziare a collaborare con la società, fino ad assumere il ruolo di direttore sportivo”.
Per Venturato, Mogliano è qualcosa in più di una semplice squadra: “Per me questa è casa, è famiglia. Ringrazio tutti per la fiducia che mi è stata data in questi anni”.
Preseason e spirito di gruppo
La squadra, dopo l’exploit dell’anno precedente, si pone obiettivi ambiziosi, puntando sulla continuità e su un rafforzamento mirato della rosa.
Una vita a Mogliano: la storia di
La preparazione estiva del Mogliano ha avuto un approccio innovativo: “La preseason è stata sperimentale rispetto al passato”,
spiega Venturato. “Da tre anni c’è una nuova società e abbiamo deciso di cambiare alcune cose. Abbiamo portato i ragazzi in ritiro, cosa non scontata per il rugby italiano. Questo periodo vissuto insieme ha aiutato i nostri giocatori ad imparare a vivere come un gruppo unico anche fuori dal campo. Nel nostro sport si tratta di un aspetto fondamentale. Durante i momenti difficili, questa unione sarà una chiave per superare le avversità”. Questa sono le premesse per la nuova annata, ormai alle porte. Il Mogliano Rugby vuole regalarsi un percorso sulla scia della continuità di quanto di buono fatto l’anno scorso. Confermarsi e, se possibile, migliorarsi. Sognare, in fondo, non costa nulla.
Venturato racconta i valori del Mogliano Rugby: un percorso per i
giovani
Uno degli obiettivi chiave del Mogliano Rugby è da sempre la valorizzazione dei giovani. “I punti cardine del club sono quelli di valorizzare i giovani, lavorare per il sociale e per il territorio”, spiega Venturato. “ Dopo la pausa forzata del Covid, soprattutto per quanto riguarda le giovani leve, stiamo cercando di lavorare al meglio.” Il progetto del club prevede una crescita graduale per i ragazzi, offrendo loro la possibilità di rimanere a Mogliano anche senza essere pronti per la Serie A Elite, grazie alla squadra B. “Vogliamo creare le condizioni per un giovane di trascorrere tutta la sua carriera qui da noi”, aggiunge Venturato. “Il programma di formazione fisica è uniforme per tutte le categorie, con l’obiettivo di favorire una cre-
scita graduale di categoria”. Un legame forte con il territorio
e la comunità
Il Mogliano Rugby è molto più di una semplice squadra: è un punto di riferimento per la comunità. “Il rugby è uno sport di convivialità, fatto di momenti condivisi prima e
dopo le partite”, spiega Venturato. “Durante la pandemia si era creato uno scollamento tra il club e la città, rendendo impossibile vivere insieme questi momenti”. Oggi, però, il club è riuscito a ricostruire quel legame: “Con un grande sforzo, abbiamo riportato la gente allo stadio. Ora, prima e dopo le partite, le persone si fermano, vivono il club, mangiano e trascorrono del tempo insieme. Il campo di Mogliano è come una seconda piazza della città, dove la gente passa il weekend. C’è un rapporto stretto tra noi e la gente e spero che quest’anno riusciremo a ripagare il loro affetto”.
Il Mogliano Rugby e i suoi valori: serietà e programmazione in un club che va a braccetto con la sua gente. (s.p)
Stefano Parpajola
Il Ds Venturato il giorno della firma di Giovanni Pettinelli
#Regione
L’intervista. L’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara
“Per anni non abbiamo aumentato le tasse, ora chiediamo solo un piccolo contributo”
Dai conti della Regione alle prospettive per il prossimo futuro, anche sul fronte politico. Ne parliamo con l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ai microfoni di Radio Veneto 24 e sul nostro giornale. Assessore, è stato approvato il bilancio consolidato con i conti di 33 enti regionali, cosa è emerso da questo importante passaggio?
Il bilancio consolidato è la fotografia di una serie di società ed enti della regione del Veneto che quotidianamente danno servizi, erogano contributi, riescono a mantenere il livello alto di prestazioni della nostra regione. Vedere queste società in utile, in particolar modo quelli direttamente gestite dalla Regione conferma che i conti sono in ordine. Negli ultimi 15 anni in cui non abbiamo applicato l’addizionale Irpef queste società sono state estremamente attente ai costi e hanno saputo essere efficaci ed efficienti.
Invece cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima manovra finanziaria regionale?
Anche in questa legislatura c’è stata la costante volontà del presidente Zaia di non applica-
re l’addizionale Irpef. A questo proposito ricordo a tutti che se noi applicassimo le addizionali Irpef di una regione vicina a noi come l’Emilia Romagna, il Veneto avrebbe solo di addizionali Irpef 450 milioni di euro in più. Questi soldi per quindici anni sono rimasti nelle tasche dei cittadini veneti. Quest’anno dobbiamo pensare a una piccolissima, ripeto, piccolissima modifica all’addizionale Irap. Se il Consiglio Regionale, che è sovrano nella sua decisione, approverà così il bilancio avremo un gettito di circa 54 milioni di euro che ci permetteranno di continuare a erogare i servizi che abbiamo garantito nel corso degli ultimi anni e di riuscire a coprire le maggiori spese. Abbiamo calcolato che si tratta di 34 euro in più all’anno per azienda, non credo che questa somma possa modificare il bilancio di una struttura commerciale o di una piccola e media impresa.
Stiamo parlando di 88 euro in più per ogni milione di fatturato, chiediamo un piccolo contributo per riuscire a continuare a garantire i servizi che una Regione come la nostra continua a dare, mettendoci in una posizione di
assoluta eccellenza.
Proprio sull’aumento dell’Irap non sono mancante le critiche, ad esempio da parte di Tosi, come risponde?
E’ una polemica politica, quindi non entra nel merito della tecnicalità della della norma, è una strategia in previsione delle elezioni.
Per l’appunto, in vista dell’appuntamento alle urne, che bilancio fa di questo suo mandato?
Sono riuscito per quattro anni a garantire i servizi senza aumentare le tasse, assicuro che è stato uno sforzo notevole. Sul fronte degli enti locali abbiamo fatto un bel piano di riordino territoriale che cerca di definire la nuova governance per creare una filiera di buona amministrazione che va dalla Regione fino all’ultimo comune. Inoltre la Regione continua ad investire sull’agenda digitale e l’innovazione, fra cui il distretto della
space economy. Come vede il dopo Zaia?
Auspichiamo che si vada oltre il limite dei due mandati e si
Marcato: “Un piano per attirare le imprese in Veneto e un progetto per la transizione energetica”
Assessore Roberto Marcato, partiamo dal sostegno alle imprese, ci sono risorse? Come si sta muovendo la Regione?
Ho portato in giunta recentemente un disegno di legge da 45 milioni di euro per l’attrazione degli investimenti, dedicato proprio alla capacità di rendere il nostro territorio appetibile alle imprese. Abbiamo poi la disponibilità di oltre mezzo miliardo di euro di fondi europei che vengono usati attraverso i bandi sia in forma di credito a tasso agevolato che a fondo perduto. Si tratta di bandi costruiti con le associazioni di categoria, , con il territorio, proprio perché bisogna rispondere a precise esigenze. Tenga conto che ogni volta che apro un bando dedicato alle imprese vado sempre in overbooking, significa che abbiamo centrato un’esigenza del territorio. Oggi inoltre bisogna lavorare molto sul credito perché le ban-
che fanno fatica a erogare microcredito, ciò che invece interessa il nostro tessuto produttivo.
Le fa paura la crisi della Germania?
Essendo un nostro mercato di riferimento questo preoccupa però è altrettanto vero che noi, in termini di export, abbiamo aumentato rispetto all’anno scorso, perché siamo bravissimi a trovare altri mercati. Il Veneto ha sempre avuto la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di crisi. C’è ancora, invece, una forte ripercussione per il blocco dei rapporti con la Russia che non fa bene alla nostra economia. Spero che si arrivi quanto prima a una soluzione.
Qual è un il progetto che le sta particolarmente a cuore?
Uno è il piano energetico regionale è molto ambizioso, ci candidiamo a diventare la regione più più più attenta alla
transizione ecologica ed energetica del Paese. L’altro già in fieri è la ZLS di Venezia e del Polesine, un detonatore economico per la nostra crescita. In parole semplici, chi oggi viene a investire a Porto Marghera o in Polesine avrà una riduzione delle tasse e un abbattimento sostanzioso della burocrazia. Sono i due elementi che interessano le imprese. Passando alla politica, quale sarà il ruolo della Lega nel 2025?
Io non ho dubbi e ho le idee molto chiare. Il ruolo della Lega del 2025 sarà lo stesso negli ultimi quindici anni. Per cui, per quanto mi riguarda, il prossimo candidato presidente della Regione Veneto deve essere un leghista. Se ovviamente riusciremo ad avere questa opportunità con il centrodestra compatto, nessun problema. Io ho già l’exit strategy, ho già un piano B: un tridente attacco forma-
Sanità. Il punto con l’assessore regionale Manuela Lanzarin, anticipate le vaccinazioni
“Il Veneto investe sulle nuove strutture ma anche sui servizi e il personale”
E’ tempo di vaccinazioni, chiediamo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin perché il Veneto ha scelto di anticipare l’inizio delle somministrazioni sia per l’influenza stagionale che per il Covid.
“Perché stanno già circolando molti virus respiratori - risponde - e anche il Covid ha un po’ rialzato la testa. Con questo non vogliamo creare nessun tipo di allarmismo. Per il vaccino antinfluenzale abbiamo acquisto un milione di dosi, 400 mila per il vaccino Covid. E’ chiaro che la vaccinazione è come sempre consigliata alle persone più a rischio. Possono essere fatte anche insieme, sia dal proprio medico di base che in farmacia. In questi anni le farmacie hanno ampliato i loro servizi, in Veneto ce ne sono circa 1.600 e diventano dei presidi sanitari anche nelle località in cui abbiamo difficolta ad avere il medico di base. Faremo anche due open day in tutto il Veneto per incentivare alla vaccinazione le persone più fragili”.
Assistiamo a importanti investimenti nella sanità da par-
te della Regione, ad esempio il nuovo ospedale di Padova ma anche la radiologia di ultima generazione nel veneziano. Ci può tracciare un bilancio?
E’ un momento particolarmente vivace sul fronte degli investimenti in sanità. Con 850 milioni il nuovo ospedale di Padova diventerà il policlinico universitario più grande d’Italia, con altissime specializzazioni. Inoltre siamo in dirittura di arrivo con il nuovo ospedale di Montecchio e Arzignano, poi abbiamo Vicenza, e una nuova struttura vicina all’ospedale dell’Angelo a Mestre. E’ in fase di progettazione l’ospedale di Legnago e abbiamo interventi a Mirano e Dolo. Sempre in ambito edilizio abbiamo poi tutti i cantieri legati alle case della comunità, 99 in tutto il Veneto, 49 centrali operative territoriali e 30 ospedali di comunità. Si tratta di investimenti notevoli, in parte legati al Pnrr e in parte a fondi strutturali.
La Regione cosa sta facendo per le liste d’attesa e la carenza di medici?
Stiamo già vedendo i risulta-
ti con il piano di abbattimento delle liste d’attesa. Nel 2023 abbiamo stanziano 29 milioni e nel 2024 ne sono già previsti 40 per la cabina di regia. Abbiamo
azzerato le attese sulle prestazioni a dieci giorni, sono circa 11 mila quelle a trenta giorni e 18 mila quelle a 60-90 giorni. Lo sforzo oggi è immane e ci sono
categorie difficili da aggredire, come oculistica e dermatologia, in cui abbiamo tantissime prime visite e non troviamo professionisti. Da qui tutte le iniziative che abbiamo messo in campo per il reclutamento del personale, ma anche per trattenerlo. Abbiamo varato un piano strategico, abbiamo creato dei bandi specifici con Azienda Zero per assumere lavoratori autonomi. Oggi dei risultati ci sono. Presto andrà in Consiglio un disegno di legge che va ad aumentare i fondi integrativi delle aziende sanitarie, con 150 milioni nei prossimi tre anni. 50 milioni all’anno proprio per cercare di potenziare il personale, ma anche di andare in aiuto nelle aree disagiate, come quelle di montagna, dove è ancora più difficile trovare personale. Guardando al futuro, cosa si aspetta dopo Zaia?
Siamo ancora fiduciosi che ci sia il terzo mandato per il governatore Zaia, è giusto che siano i cittadini a scegliere il loro presidente di Regione. Siamo ancora fiduciosi che ci possa essere questa questa possibilità. (n.s.)
Anci Veneto, confermati il presidente e i due vice. Nuove entrate di Possamai e De Zotti
Rinnovati gli organi di Anci Veneto, l’associazione dei Comuni: riconfermato per altri cinque anni alla guida dell’Associazione dei Comuni il sindaco di Treviso Mario Conte. Con lui riconfermati anche i vice presidenti Eric Pasqualon, sindaco di Carmignano di Brenta (PD), ed Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo (PD). Entrano a far parte della squadra della presidenza Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo (VE), e il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai,
con il ruolo di vice presidente vicario. Il nuovo Consiglio di Anci Veneto conta 68 componenti, mentre il Direttivo si compone di 18 amministratori locali. Entrambi gli organismi resteranno in carica per cinque anni. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 506 soci.
“Le sfide da affrontare sono tante, - ha detto Conte - dal dissesto idrogeologico, con la messa in sicurezza del territorio che deve diventare una priorità, al tema
dei tagli alla spesa corrente, che non possono portare a privare i cittadini di servizi. Dalle politiche ambientali da applicare in maniera omogenea su territori sempre più ampi alla promozione di progetti su area vasta per intercettare fondi europei e finanziamenti. La squadra di Anci Veneto, fatta da sindaci e sindache, amministratori e amministratrici virtuosi, continuerà a offrire sempre proposte e soluzioni, per far sì che i Comuni del Veneto continuino a essere un laboratorio di buona am-
ministrazione e un modello nazionale”. “Chi fa il sindaco sa che oggi il quadro economico internazionale è complesso e mutato. - ha affermato Roberto Pella, presidente di Anci nazionale- Nell’ultimo incontro avuto con il ministro Giorgetti abbiamo avuto la rassicurazione che il comparto degli enti locali sarà escluso dai vincoli e dalle imposizioni stringenti che l’Europa ci pone, oltre al fatto di avere avuto un riconoscimento istituzionale dell’impegno portato avanti da Anci”.
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Droni automatici ad alta tecnologia per la sorveglianza dell’Interporto
La terza edizione del Green Logistics Expo si è recentemente conclusa a Padova, confermandosi come uno degli eventi di riferimento per la logistica sostenibile. Il salone internazionale, dedicato a promuovere le pratiche e le tecnologie sostenibili nel settore della logistica, ha attirato un’ampia partecipazione di operatori del settore. L’evento, che ha riunito oltre 200 espositori internazionali e migliaia di operatori del settore, ha presentato le ultime novità in termini di tecnologie e soluzioni per un trasporto più pulito ed efficiente. Tra i temi più discussi, il trasporto intermodale, l’energia pulita nei magazzini e l’impiego di droni per la sicurezza nei terminal. Apertura in grande stile con i lavori del Patto delle Logistica del Nord Est, al quale hanno partecipato tutti i principali attori logistici istituzionali dei territori, allargato a Lombardia ed Emilia-Romagna.
L’obiettivo è favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche
innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema. Grande interesse ha suscitato la presentazione di un innovativo sistema di sicurezza per il terminal intermodale di Interporto Padova, sviluppato in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech. Il sistema, primo
a livello nazionale, utilizza droni automatici di ultima generazione che svolgono missioni di sorveglianza. I droni decollano e atterrano da un hangar robotico che li protegge dalle intemperie, aprendosi solo per il decollo e richiudendosi subito dopo l’atterraggio. L’hangar esegue automaticamente la ricarica delle batterie, valuta le condizioni meteo per garantire voli sicuri, effettua
i controlli pre-volo e gestisce la manutenzione.
“Un progetto che conferma la nostra vocazione all’innovazione e l’attenzione ad ogni tecnologia che possa migliorare la qualità del servizio - sottolinea Luciano Greco, Presidente di Interporto Padova - Una grande parte delle nostre infrastrutture è classificata come area doganale, con tutti i benefici legati a questo status per le imprese che lasciano in deposito le merci, ma ovviamente sistemi di sicurezza sempre più perfezionati rendono ancora più attrattiva quest’area”. Il servizio
Cityporto, attivo da vent’anni, è stato celebrato come un esempio di successo nella distribuzione urbana sostenibile. “Unire l’arrivo delle merci all’Interporto e la loro distribuzione in città con mezzi ecologici è stata un’intuizione geniale. - commenta Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova - I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: meno camion in circolazione significano meno inquinamento e meno congestione del traffico. È un chiaro esempio di come la logistica possa contribuire al benessere ambientale”. (s.b.)
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Luciano Greco e Roberto Tosetto, presidente e direttore di Interporto Padova
Uno dei droni che sorveglierà l’area logistica
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L’approfondimento. Da questo mese inauguriamo la nuova rubrica con l’avvocato Luigi Migliorini
Codice Rosso: per le violenze in famiglia introdotti nuovi reati e inasprite le pene
Si sente parlare di Codice Rosso che tutelerebbe le violenze in famiglia, più precisamente con tale espressione si fa riferimento alla legge 19 luglio 2019 n.69 che prevede, tra l’altro, un’accelerazione della tempistica dei procedimenti penali, in quanto è stabilito che il pubblico ministero, per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.
Nel codice penale sono stati inseriti quattro nuovi reati.
1) Delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 Euro; la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li diffonde per provocare un danno agli interessati. Il reato è aggrava-
to se commesso nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, oppure mediante strumenti informatici.
2) Reato di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso, punito con la reclusione da otto a quattordici anni; se si cagiona la morte della vittima la pena è dell’ergastolo.
3) Reato di costrizione o induzione al matrimonio, pena della reclusione da uno a cinque anni, con l’aggravante quando è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia
4)Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: reclusione da sei mesi a tre anni.
Si è intervenuti anche con un inasprimento delle pene già
previste dal codice penale. Il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi dalla pena da due a un massimo di sei anni, è passato da tre a sette. Lo stalking da sei mesi /cinque anni a minimo un anno massimo sei anni e sei mesi. La violenza sessuale da cinque a dieci anni a da sei a dodici anni ; la violenza sessuale di gruppo da sei a dodici anni a da minimo otto, massimo dodici anni. Nonostante i nuovi reati e l’inasprimento di sanzioni, la situazione non è molto migliorata: dagli atti parlamentari risulta che dal primo gennaio al 15 ottobre 2023 vi sono stati molti omicidi di donne, di cui 77 uccise nell’ambito familiare o affettivo. Si è quindi intervenuti con la legge 24 novembre 2023 n.168 per rendere più rapida la tutela delle vittime. Quindi gli strumenti ci sono: se anche quest’articolo indurrà maggior fiducia nel Codice Rosso, non sarà stato scritto invano.
Da questo mese l’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra nuova rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Incentivi, detrazioni, contributi: tutte le misure per l’effi centamento energetico
Le soluzioni adottate per promuovere la transizione energetica e migliorare l’efficienza energetica degli edifici comprendono gli incentivi per il fotovoltaico e le pompe di calore, i più utilizzati ed utilizzabili nel nostro territorio.
Ecco i principali incentivi disponibili:
1. Ecobonus (50% e 65%)
L’Ecobonus è una misura nazionale che offre detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Gli interventi coperti includono l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, insieme ad altri lavori mirati a migliorare l’efficienza energetica.
Aliquote di detrazione:
- 50% per installazione di impianti fotovoltaici.
- 65% per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.
Condizioni:
- Durata della detrazione: La detrazione viene ripartita in 10 anni sotto forma di riduzione dell’imposta IRPEF o IRES.
- Limite di spesa: per impianti fotovoltaici, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro.
- Requisiti per pompe di calore: Le pompe di calore devono rispettare certi requisiti di efficienza energetica. L’incentivo è più alto per le pompe di calore elettriche rispetto a quelle a gas, poiché contribuiscono maggiormente alla riduzione delle emissioni.
Interventi agevolabili:
- Installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti.
- Installazione di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione estiva e invernale.
- Sistemi di accumulo collegati a impianti fotovoltaici.
Chi può beneficiare:
- Privati cittadini, condomini, e società.
- Possono usufruire delle detrazioni anche le persone che detengono l’immobile a titolo di affitto o comodato d’uso.
Modalità:
- Le spese devono essere documentate e pagate tramite **bonifico parlante**.
- È possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
2. Conto Termico
Il Conto Termico è un incentivo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che fornisce un rimborso diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza dell’Ecobonus, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto.
Aliquote:
Il Conto Termico copre fino al 65% delle spese per interventi specifici, tra cui l’installazione di pompe di calore. Per i sistemi fotovoltaici, invece, questo incentivo non è applicabile direttamente.
Interventi agevolabili:
- Pompe di calore: L’installazione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è incentivata, con percentuali di copertura delle spese in base alla tipologia e potenza dell’impianto.
- Sistemi solari termici: È possibile ottenere l’incentivo anche per sistemi solari termici (per la produzione di acqua calda sanitaria).
- Caldaie a biomassa o sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile.
Durata del rimborso:
- Fino a 5.000 euro di spesa, il rimborso è erogato in un’unica soluzione.
- Per spese superiori, il contributo viene erogato in rate annuali, fino a un massimo di 2-5 anni a seconda dell’importo e della tipologia di intervento.
Chi può accedere:
- Privati cittadini.
- Pubbliche Amministrazioni.
- Imprese.
Come funziona:
- L’incentivo è erogato direttamente dal GSE.
- Dopo aver completato l’intervento, è necessario presentare domanda sul portale del GSE, che verifica la conformità tecnica e il rispetto dei requisiti.
3. Incentivi specifici per il Veneto Il Veneto, oltre agli incentivi nazionali, offre alcuni programmi locali per incentivare l’adozione di tecnologie verdi come fotovoltaico e pompe di calore.
Fondo Energia Veneto:
- La Regione Veneto ha istituito un Fondo per l’Efficienza Energetica che offre finanziamenti agevolati e contributi per interventi di miglioramento energetico, incluso l’uso di tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore. Contributi per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento:
- Ci sono incentivi specifici per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a combustibile fossile con pompe di calore o sistemi a energia rinnovabile. Questi incentivi possono essere cumulabili con il Conto Termico e l’Ecobonus. Modalità di accesso e combinazione degli incentivi
- Cumulabilità: gli incentivi regionali del Veneto spesso sono cumulabili con Ecobonus e Conto Termico, permettendo di ottenere risparmi significativi.
- Sconto in fattura e cessione del credito: anche a livello regionale, in alcuni casi è possibile sfruttare la modalità di sconto in fattura o cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico.
Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile:
- Consultare un tecnico o un consulente energetico per verificare quali incentivi si applicano al proprio caso specifico.
- Monitorare i bandi regionali e nazionali per non perdere le opportunità di finanziamento aggiuntivo.
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Le iniziative. Tra le novità il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili
Green Economy in Veneto: nuove sfide e opportunità per un futuro sostenibile
Il Veneto promuove la sostenibilità con progetti innovativi su energie rinnovabili, mobilità ed economia circolare.
Il Veneto è tra le regioni italiane più attive nella transizione verso un’economia sostenibile, con nuove iniziative che mirano a integrare sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. La Green Economy in Veneto si sta espandendo attraverso progetti innovativi che riguardano energia rinnovabile, economia circolare e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico e della tutela del territorio.
Una delle principali novità è il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare. Molti Comuni stanno promuovendo bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati, con incentivi che sostengono cittadini e imprese nel passaggio alle fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere le emissioni di CO₂.
La Regione ha avviato anche un piano ambizioso per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, con nuove infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Venezia e
Padova, ad esempio, stanno ampliando le reti di piste ciclabili e incentivando il trasporto pubblico ecologico, con autobus elettrici e ibridi.
Il Veneto sta emergendo come un modello nell’ambito dell’economia circolare, puntando al riciclo e al riutilizzo delle risorse. Progetti pilota nell’industria manifatturiera e agricola promuovono il riuso dei materiali di scarto e la riduzione dei rifiuti, favorendo un sistema produttivo più sostenibile.
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L’agricoltura sostenibile è un altro settore in espansione. La regione sta sostenendo pratiche di agricoltura biologica e l’adozione di tecnologie digitali che permettono di ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la qualità dei prodotti.
Queste iniziative confermano il Veneto come protagonista nel panorama italiano della Green Economy, dimostrando che sviluppo economico e sostenibilità possono andare di pari passo.
di quelle da non lasciarsi scappare. “Chi vuole sostituire la vecchia caldaia o sta cercando un modo più ecologico ed economico per riscaldare la sua casa, dovrebbe pensare a installare una pompa di calore. Anche perché la caldaia a gas è il dispositivo più inqui-
gna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Liguria. “Noi lavoriamo così - insiste Zantomio - Dopo un sopralluogo gratuito, seguiamo tutte le fasi dell’attività. Dall’analisi dei consumi, alla progettazione, all’installazione, al disbrigo di pratiche burocratiche per ottenere incentivi, sino
- Ciò che ci rende orgogliosi è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.
Sopra, abitazione moderna con impianto fotovoltaico e accumulo SunPower. Accanto, un modello di pompa di calore Aira.
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La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse
Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente
L’illuminazione green domestica riduce consumi e costi energetici. Lampadine LED, sensori e domotica ottimizzano l’uso della luce, migliorano il comfort e riducono l’impatto ambientale grazie a una gestione efficiente.
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temente. Questi dispositivi rilevano la presenza di persone e spengono automaticamente le luci quando non necessarie, riducendo lo spreco di energia.
I dimmer, invece, permettono di regolare l’intensità della luce in base alle esigenze del momento. Oltre a creare un’atmosfera più piacevole, l’uso di luci a bassa intensità riduce il consumo energetico e allunga la vita delle lampadine. In alcune situazioni, una riduzione del 20% dell’intensità luminosa può portare a un risparmio energetico simile.
L’illuminazione domestica è un aspetto fondamentale del comfort abitativo e, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo chiave nelle politiche di sostenibilità ambientale. Adottare soluzioni di illuminazione green non solo riduce i consumi energetici e le emissioni di CO₂, ma contribuisce anche a migliorare il benessere abitativo e a tagliare i costi della bolletta elettrica. Adottare soluzioni di illuminazione domestica green e sostenibile è un passo essenziale verso un’abitazione più sostenibile, efficiente e confortevole. Investire in lampadine LED, sensori, sistemi di controllo e sfruttare la luce naturale permette di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sulla bolletta elettrica, garantendo al contempo una casa più sicura e accogliente.
Ma quali sono le migliori tecnologie e pratiche per una casa illuminata in modo sostenibile?
Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) sono il cuore della rivoluzione green nell’illuminazione domestica. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o a fluorescenza, i LED consumano fino all’80% di energia in meno e durano molto più a lungo. Una lampadina LED di qualità può avere una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle circa 1.000 ore di una lampadina a incandescenza. I LED offrono anche vantaggi significativi in termini di versatilità e qualità della luce. Sono disponibili in una vasta gamma di temperature di colore, dalla luce calda e accogliente (2700K) fino alla luce bianca brillante (6000K), ideale per spazi di lavoro. Inoltre, i LED non emettono calore in eccesso, rendendoli più sicuri e riducendo il fabbisogno di aria condizionata durante i mesi estivi. Oltre alla scelta di lampadine efficienti, l’utilizzo di sensori di movimento e regolatori di intensità (dimmer) contribuisce notevolmente al risparmio energetico. I sensori di movimento sono particolarmente utili in ambienti come corridoi, ingressi o bagni, dove la luce non deve essere accesa costan-
La domotica è un altro elemento chiave per una gestione intelligente dell’illuminazione. Con i sistemi di automazione domestica, è possibile controllare l’illuminazione in tutta la casa tramite smartphone o tablet, anche a distanza. Questi sistemi permettono di programmare gli orari di accensione e spegnimento delle luci, ottimizzando i consumi in base alle abitudini quotidiane. Inoltre, i dispositivi domotici possono interagire con altre tecnologie smart, come sensori di luminosità o assistenti vocali, per adattare automaticamente l’illuminazione in base alla luce esterna o alle preferenze dell’utente. Questa integrazione non solo offre comodità, ma garantisce anche una gestione ottimale dei consumi.
Oltre al consumo energetico, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione e smaltimento delle lampadine. I LED, oltre a consumare meno energia, contengono meno materiali pericolosi rispetto alle lampadine fluorescenti, che invece utilizzano mercurio. Tuttavia, come qualsiasi prodotto elettronico, anche i LED devono essere smaltiti correttamente. È essenziale quindi riciclare le lampadine presso i centri di raccolta autorizzati per evitare l’inquinamento del suolo e delle acque.
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Vaccinazioni stagionali. Al via la campagna regionale contro virus influenzali e COVID-19
Il Veneto anticipa l’inizio della vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19 per ridurre i rischi di complicanze gravi
Con l’arrivo della stagione fredda, la Regione Veneto lancia la campagna vaccinale per proteggere i cittadini dai virus influenzali e dal COVID-19. Il piano di prevenzione, che prende il via il 7 ottobre, mira a contenere l’impatto delle infezioni stagionali e a ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati a complicanze gravi.
Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie, la vaccinazione rappresenta la forma più efficace di protezione, in particolare per i soggetti più fragili o per chi ha più di 60 anni. Quest’anno, la campagna vaccinale parte con anticipo rispetto agli anni precedenti, poiché si prevede una circolazione dei virus già dalla seconda metà di ottobre.
Nella prima settimana di ottobre, la somministrazione dei vaccini è riservata agli over 65, mentre tutte le altre fasce di popolazione possono accedere alla vaccinazione dalla settimana successiva, quando saranno disponibili i vaccini indicati per i soggetti più giovani. Per facilitare l’accesso, la Regione ha programmato due giornate “Open Day” il 26 ottobre e il 9 novembre, durante le quali
tutte le ULSS regionali organizzeranno sedute vaccinali dedicate. La Regione del Veneto ha già distribuito oltre 900.000 dosi di vaccino antinfluenzale e 460.000 dosi di vaccino aggiornato contro il COVID-19. Entrambi i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, senza necessità di farmaci o integratori preventivi. In particolare, è aumentata la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, con 28.000 dosi destinate ai più piccoli, somministrate presso i Pediatri di Libera Scelta e i servizi sanitari territoriali.
La vaccinazione non solo protegge dai virus influenzali e dal COVID-19, ma riduce significativamente il rischio di gravi complicanze, specialmente di natura polmonare e cardiovascolare. Secondo i dati forniti dalla Regione, vaccinarsi contro l’influenza può ridurre di oltre un terzo il rischio di eventi cardiaci gravi, soprattutto per chi già soffre di patologie come infarto o ictus.
Oltre agli anziani, la vaccinazione è fortemente raccomandata per soggetti a rischio, come immunodepressi, diabetici, persone affette da patologie respiratorie come BPCO, cardiopatie e malattie
oncologiche. La vaccinazione è inoltre suggerita per operatori sanitari, personale a contatto con animali, donatori di sangue e donne in gravidanza. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che possono ricevere il vaccino antinfluenzale. Le vaccinazioni saranno disponibili presso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, le Farmacie aderenti e i Servizi Vaccinali delle ULSS, che attiveranno ambulatori specifici per l’influenza e il COVID-19. Le prenotazioni saranno gestite online attraverso il portale regionale dedicato https://prenotavaccino.regione.veneto.it/.
Oltre alla vaccinazione, le autorità raccomandano alcune semplici azioni per limitare la diffusione dei virus stagionali: lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, usare la mascherina in luoghi affollati e isolarsi in caso di sintomi respiratori.
Con queste misure, la Regione Veneto punta a garantire una protezione efficace per la salute di tutti, riducendo al minimo l’impatto dei virus stagionali sulla popolazione.
Ulss 3 Serenissima. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione
La Radiologia si rinnova con numeri in aumento Team di primari e dirigenti di prim’ordine
Una svolta epocale quella che sta vivendo in queste ultime settimane la Radiologia e la diagnostica per immagini all’interno di tutte le strutture ospedaliere dell’Ulss 3 Serenissima. Grazie infatti ai fondi PNRR e una squadra di medici radiologi di prim’ordine, presentata oggi presso il nosocomio veneziano dal direttore generale Edgardo Contato, di cui lo stesso direttore si è detto “orgoglioso”, si stanno via via rinnovando tutte le strumentazioni tecnologiche, 27 per ora, 15 già in funzione, altre prossime al collaudo per un investimento pari a oltre 14 milioni di Euro. Un’area molto vasta quella che fa capo all’Azienda Sanitaria lagunare, che comprende 612mila residenti con il 26,3% di over65 che poi è esattamente la fascia di età che maggiormente richiede questo tipo di servizio. Da sottolineare come a Dolo, oltre alla strumentazione, si aprirà a breve anche il nuovo reparto. “Stiamo lavorando per eliminare il gap che abbiamo nel personale - dichiara Contato - ma abbiamo messo assieme un team di vertice che sta lavorando e producendo attività per la popolazione che ci stanno ponendo in una posizione di primato”.
Nonostante la cronica carenza di personale, 5 sono i radiologi mancanti in azienda al momento, l’Ulss 3 punta a fornire un servizio sempre più all’avanguardia, aumentando anche il numero di prestazioni rispetto al 2023 in tutti i 23 punti di erogazione del servizio, 10 pubblici e 13 privati accreditati. I numeri infatti parlano di 2032 prestazioni giornaliere nella parte pubblica e 578 nel privato accreditato con un aumento dell’8,4% delle prestazioni di Radiologia nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
Fondamentale poi l’attivazione del sistema RIS-PACS (Radiology Information System; Picture Archiving and Communication System) unico aziendale da ottobre su tutte le sedi che consentirà di poter refertare da tutte le sedi ospedaliere e di potenziare l’attività
di telemedicina. Infine è stata presentata tramite un suggestivo video la straordinaria impresa del trasporto di un’unità mobile da Porto Marghera fino all’ospedale di Venezia tramite una chiatta. L’unità servirà a sopperire quei tre mesi di passaggio dalla vecchia strumentazione alla nuova e permettere quindi la prosecuzione delle prestazioni senza soluzione di continuità Presenti assieme al direttore i dirigenti radiologi in forza a tutti gli ospedali del territorio, Paolo Sartori del SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Riccardo Righi ed Enrico Cagliari dell’Angelo di Mestre, Giuseppe Tropeano di Mirano, Fabio Gelain di Dolo e Fabio Zattoni di Chioggia. “Un grande impegno quello che ci aspetta - ha dichiarato
Sartori - per gestire queste tecnologie. Le richieste sono in aumento ma abbiamo dalla nostra l’esperienza per servire i cittadini”. “Una sfida che raccogliamo - aggiunge Cagliari - un modo nuovo di lavorare in condivisione coi colleghi”. “Faremo il possibile per aumentare il numero di diagnostiche anche quelle interventistichericorda Tropeano.” “Un grande impegno per un ospedale aperto su più fronti per un servizio trasversale - dichiara Righi”. “Con il Covid il nostro ospedale era stato chiuso - ricorda Gelain - ora si riparte con la nuova radiologia e le nuove tecnologie”. “A Chioggia abbiamo un ospedale piccolo ma molto frequentato dai turisti - conclude Zattoni - facciamo il possibile per servire al meglio la popolazione”. (r.m.)
Sanità veneta: approvato il disegno di legge per l’aumento dei fondi contrattuali
Un passo fondamentale verso la valorizzazione del capitale umano nel Servizio sanitario regionale, con risorse destinate a migliorare le condizioni lavorative e retributive del personale La Quinta Commissione consiliare ha approvato il disegno di legge n. 292, proposto dalla Giunta regionale, per l’incremento dei fondi contrattuali delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale. L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, definendolo un “traguardo significativo” per la sanità veneta. “Questo progetto rappresenta un ulteriore passo per valorizzare il capitale umano che opera quotidianamente nelle nostre strutture sanitarie, in linea con quanto previsto dal Patto per la Salute 2019-2021, ancora non attuato a livello nazionale,” ha affermato Lanzarin. Il disegno di legge prevede il riconoscimento economico ai professionisti del settore sanitario, con particolare attenzione ai profili
dirigenziali e socio-sanitari. Saranno considerati i servizi offerti in zone disagiate e le carenze di organico degli ultimi tre anni. Il provvedimento mira a riequilibrare le risorse disponibili tra le diverse aziende sanitarie del Veneto, affrontando le significative differenze nei fondi pro capite per il trattamento accessorio. Per il triennio 2024-2026, il disegno di legge autorizza un incremento dei “Fondi premialità e condizioni di lavoro” e dei “Fondi per la retribuzione di risultato”, fino a un massimo del 2% del monte salari regionale, con un budget annuale di oltre 51 milioni di euro. “È motivo d’orgoglio l’apprezzamento ricevuto dalle organizzazioni sindacali e dai vari stakeholder, che hanno condiviso l’impostazione del provvedimento,” ha aggiunto l’assessore. Ora il disegno di legge continuerà il suo iter in Consiglio regionale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario veneto.
Prevenzione tumore seno. LILT Padova promuove screening e attività fisica con la campagna “Join the Fight”
Campagna Nastro Rosa: LILT Padova in prima linea per la prevenzione nella lotta contro il tumore al seno
Per l’intero mese di ottobre, la sezione di Padova della LILT celebra la Campagna Nastro Rosa - LILT for WOMEN, con l’intento di sensibilizzare ed informare sulla prevenzione del tumore al seno. In occasione di questa ricorrenza, la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – presenta una campagna focalizzata sul tema della prevenzione e della solidarietà tra donne, adottando lo slogan “Join the Fight”. L’associazione invita tutte le donne a unirsi nella lotta contro il carcinoma mammario, accentuando l’importanza della salute del seno in ogni fase della vita. Il Presidente di LILT Padova, Dino Tabacchi, sottolinea: “Da sempre LILT Padova ha posto in primo piano l’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore al seno, attraverso visite ed esami di prevenzione oncologica e l’adozione di corretti stili di vita. La promozione della salute, tramite informazione e controlli periodici, a qualsiasi età, deve diventare l’eredità più importante da trasmettere di generazione in generazione”. Inoltre, Tabacchi aggiunge: “Come Associazione Provinciale di Padova abbiamo scelto di affiancare lo slogan nazionale con il claim ‘Passa la palla della prevenzione, gioca d’anticipo contro il tumore al seno’, proprio per evidenziare che lo sport e l’attività fisica in generale sono validi alleati nella prevenzione”. Il messaggio del Presidente Tabacchi viene ulteriormente supportato dal Dr. Alberto Marchet, consigliere di LILT Padova e direttore dell’UO di chirurgia senologica 1 IOV, il quale afferma: “Le strategie preventive si basano su due approcci integrati: la prevenzione primaria (i sani stili di vita) e quella secondaria (esami per la diagnosi precoce)”. Il carcinoma mammario rappresenta la forma tumorale più frequentemente diagnosticata nelle donne in Italia. Per l’anno 2023, sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi, e
l’incidenza è in aumento nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni (dati AIOM 2023). Grazie agli esami di screening e a terapie sempre più mirate, la sopravvivenza a questo tipo di tumore è notevolmente aumentata, raggiungendo l’88%. La maggior parte dei tumori maligni al seno viene diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può spesso essere conservativo e la terapia risultare
molto efficace, permettendo un’alta sopravvivenza a cinque anni. A sostegno della LILT Padova, anche quest’anno, collaborano le principali istituzioni cittadine: la Provincia di Padova, la Camera di Commercio di Padova, l’Università degli Studi di Padova, l’ULSS6 Euganea e l’Azienda Ospedale Università di Padova, sempre disponibili e sensibili alle iniziative promosse da LILT a favore dei cittadini.
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Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione
Cornea artificiale ibrida: il ruolo della Banca degli Occhi del Veneto
La Banca degli occhi del Veneto ancora una volta si dimostra un’istituzione sempre più all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di sempre nuove soluzioni nel campo dei trapianti. Una tecnica chirurgica innovativa, nel campo dei trapianti di cornea, ideata dal prof. Massimo Busin dell’Università di Ferrara con l’ausilio della Banca degli occhi veneta presieduta dal dott. Diego Ponzin ha infatti restituito la possibilità di tornare a vedere a una donna, Rasha, rifugiata palestinese dalla Siria, una dei primi tre pazienti sottoposti al trapianto della prima cornea artificiale ibrida, sviluppata in Italia e pensata per persone ad alto rischio di rigetto. Il progetto è stato presentato oggi presso il padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo di Mestre, sede della fondazione Banca degli occhi alla presenza di tutti i luminari coinvolti e della stessa Rasha, visibilmente emozionata. La nuova cornea artificiale si chiama Intra-ker un dispositivo sintetico che viene inglobato all’interno di due strati di tessuto corneale proveniente da donatore ed innestato nell’occhio del paziente. Punto centrale, come sempre in questi casi, è cercare di aumentare sempre di più le donazioni di tessuti.
Un progetto di ricerca che può contare su un finanziamento PNRR e guidato dal prof. Teresio Avitabile, ordinario dell’Università degli Studi di Catania, che vede coinvolti per la fase clinica anche il prof. Vincenzo Scorcia dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro e il prof. Marco Mura dell’Università di Ferrara. I risultati sui primi tre pazienti sono
molto promettenti e una di questi è proprio Rasha, 43 anni, madre di tre figli, rimasta gravemente ferita a seguito di un bombardamento durante la guerra in Siria nel 2011. Segnalata dall’ETS ULAIA ArteSud ODV che se ne era fatta carico fin dal suo arrivo in Libano nel 2012 nel campo profughi palestinese dove l’associazione opera, Rasha è arrivata in Italia nel 2016 nell’ambito del corridoio umanitario di Federazione Chiese Evangeliche, Tavola Valdese e Comunità di Sant’Egidio.
“A Damasco Rasha subisce un trapianto di cornea bilaterale, un occhio finisce con il rigetto mentre l’altro, all’arrivo in Libano, presenta ancora i punti di sutura che, ormai induriti, le provocano dolori lancinanti” racconta Olga Ambrosanio, presidente dell’associazione ULAIA. “Ora Rasha vive a Roma con la sua famiglia, l’abbiamo seguita e aiutata nel quotidiano, ma, continua Ambrosanio, sempre rincorrendo l’opportunità di trovare un giorno la possibilità di migliorare la condizione di questa giovane mamma destinata alla cecità totale. L’occasione si è presentata quando le ricerche fatte dalla dottoressa Luciana Poliandri, nostra associata, ci hanno portato alla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto. L’approccio è stato una lettera indirizzata al dott. Ponzin, la risposta immediata, e altrettanto il primo appuntamento”.
“I miei figli erano ancora piccoli quando, a causa dell’esplosione di un ordigno a distanza ravvicinata, ho perso quasi completamente la vista, percependo a malapena sensazioni
di luce ed ombra da un unico occhio” dice Rasha “ringrazio di cuore tutti medici e tutte le persone che mi hanno aiutata”. “Ogni anno nel mondo si effettuano 185mila trapianti di cornea, tuttavia 7mila trapianti falliscono e 12.7 milioni di cittadini a livello globale restano in attesa di trapianto. Il dispositivo Intra-ker è stato ideato come una protesi ottica intracorneale e può essere utilizzato come cornea artificiale in interventi ad hoc, a scopo compassionevole, in pazienti per i quali il normale trapianto di cornea sistematicamente fallisce perché l’occhio non tollera la cornea da donatoreha ricordato il prof. Massimo Busin, ordinario all’Università di Ferrara. - Il dispositivo in polimetilmetacrilato si compone di una parte ottica centrale e di estremità periferiche che servono a stabilizzare la protesi nell’occhio, la protesi viene inserita avvolta da due sottili innesti di cornea da donatore, forniti dalla banca degli occhi e ricavati dall’isolamento
di uno strato interno, chiamato “pre-descemetico”, spesso solo una decina di micron. Questi due sottili lembi evitano il rischio di estrusione della protesi e, vera chiave di volta di questo processo, mantengono nel tempo la loro trasparenza permettendo al paziente di tornare a vedere. Un dato che, in chirurgia corneale, non era mai stato osservato prima”. “Per il mondo dell’eye banking è il primo trapianto dello strato profondo della cornea senza endotelio, una novità assoluta – afferma Diego Ponzin, Presidente di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto – per accompagnare il dispositivo artificiale i nostri tecnici hanno isolato due tessuti ricavati da due donatori, che nella sezione centrale prevedono solo questo strato quasi impercettibile chiamato “pre-descemet”. Dalle analisi condotte in Fondazione Banca degli Occhi emerge che questa porzione conserva intatta una trasparenza del 70 per cento”.
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ARIETE (Voto: 8)
La vostra energia vi porterà lontano, con nuove opportunità lavorative e progetti stimolanti. Tuttavia, in amore dovrete essere più pazienti per evitare tensioni.
TORO (Voto: 7)
Ottobre sarà stabile e tranquillo. Sul lavoro ci saranno sfide da affrontare, ma con la vostra costanza riuscirete a superarle. Le relazioni affettive resteranno forti.
GEMELLI (Voto: 8)
Questo mese porterà nuove idee e scoperte. Siate pronti a cogliere le opportunità, ma fate attenzione a non esagerare con gli impegni. Cercate momenti di relax.
CANCRO (Voto: 6)
Alcune incomprensioni in famiglia o in coppia potrebbero rallentare il mese. Sul lavoro si richiede concentrazione. Prendetevi tempo per riflettere e trovare il vostro equilibrio.
LEONE (Voto: 9)
La vostra forza sarà evidente in tutti gli ambiti della vita. L’amore fiorirà, e al lavoro avrete grandi risultati. Ascoltate anche le opinioni altrui per crescere ancora di più.
VERGINE (Voto: 7)
Attenzione ai dettagli vi aiuterà a superare ostacoli lavorativi. In amore, una vecchia storia potrebbe riemergere. Agite con cautela e non lasciatevi prendere dalla nostalgia.
Ottobre
Nel pieno dell’autunno occhio ai sentimenti e alle relazioni, dosare gli impegni
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BILANCIA (Voto: 9)
Il vostro mese sarà luminoso, con armonia nelle relazioni e ottime opportunità lavorative. Sfruttate questa energia per prendere decisioni importanti e bilanciate il tempo per voi stessi.
SCORPIONE (Voto: 7)
Le emozioni sono potenti, ma dovrete gestirle con attenzione. La creatività è alta, ma in amore evitate la gelosia. Concentratevi su ciò che potete controllare.
SAGGITARIO (Voto: 8)
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Avrete voglia di avventura e cambiamenti. Non esitate a uscire dalla vostra zona di comfort, ma mantenete la stabilità economica. In amore, lasciatevi andare a nuove esperienze.
CAPRICORRNO (Voto: 8)
Ottobre è un mese costruttivo per i vostri obiettivi. Al lavoro avrete successo, ma non dimenticate di coltivare il lato affettivo. Stabilità e dedizione saranno premiate.
ACQUARIO (Voto: 8)
Nuove idee vi ispirano e i progetti personali decolleranno. Tuttavia, le relazioni hanno bisogno di attenzione. Date spazio a chi vi è vicino senza trascurare la vostra creatività.
PESCI (Voto: 7)
La creatività sarà il vostro punto di forza, ma in amore dovrete prendere decisioni con attenzione. Evitate scelte affrettate e cercate di mantenere l’equilibrio emotivo.
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