La Piazza di Adria-Set24

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L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche

Nicola Stievano

>direttore@givemotions.it<

Che il mercato dell’auto non se la passi bene ormai è un ritornello che sentiamo ripetere da parecchio tempo, tuttavia gli ultimi dati sulle immatricolazioni lasciano ancora meno spazio all’ottimismo. Anche nel nostro Veneto il calo delle vendite si fa sentire, pur tenendosi lontano dalla media nazionale. Ad agosto il numero delle immatricolazioni nella nostra regione è calato del 7% contro il 13,4% su base nazionale, mentre il mercato dell’usato si mantiene in territorio nettamente positivo e conferma una certa vivacità. A pesare sull’acquisto dei veicoli nuovi è il prezzo, ritenuto dalla maggior parte degli automobilisti troppo elevato. Meglio allora orientarsi su un’auto di seconda mano per ridurre l’impegno economico in fase di acquisto o evitare lunghi periodi di indebitamento. Ma anche le quotazioni dell’usato restano elevate, specie se riferite ad auto recenti, con due – tre anni di vita. C’è chi osserva come sia proprio la maggiore richiesta di veicoli usati a spingere in alto i prezzi di vendita ma anche chi mette in guardia contro il progressivo invecchiamento del parco auto circolante e invoca una diversa politica di incentivi per l’acquisto del nuovo, ma anche un cambio di passo nelle decisioni a medio lungo termine per il settore.

segue a pag. 5

di Adria

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sul futuro.

CRESCE L’ATTESA

PER IL CONCERTO DI MOGOL

E LA PARTITA DEL CUORE

CANTANTI

Adria si prepara a vivere due eventi straordinari il 5 e 6 ottobre, in teatro e allo stadio, inseriti nel programma della Bcc “Buon compleanno Ciabatta”

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L’appuntamento

POLITICA, AUTUNNO CALDO AD UN ANNO DALLE REGIONALI

Dall’autonomia all’Irap con i dossier delle infrastrutture: dibattito acceso, sullo sfondo il futuro di Zaia

MAGIA A TEATRO, DIECIMILA PER TITIZE’ - A VENETIAN DREAM

Successo per il sogno acrobatico firmato da Daniele Finzi Pasca, un omaggio allo splendore di Venezia

Impianti elettrici civili e industriali

Automazioni cancelli e sbarre

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Antintrusione allarmi

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LAutonomia differenziata, una garanzia per tutti

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

a riforma dell’autonomia differenziata è finalmente realtà e per noi cittadini del Veneto, lettori de La Piazza, rappresenta un’opportunità unica. Significa poter gestire più direttamente settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture, garantendo servizi più vicini alle esigenze del territorio. Non sarà più lo Stato a decidere tutto dall’alto, ma avremo più voce in capitolo su questioni che incidono direttamente sulla nostra vita quotidiana. segue a pag. 5

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Veneto
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Marcato: “ZLS grande opportunità per il Polesine”

“Ho voluto incontrare i sindaci, le associazioni di categoria, l’Autorità Portuale, i sindacati e gli enti territoriali nella consapevolezza che questa è un’occasione unica per il Polesine e per Porto Marghera. Stiamo parlando di 80 milioni di euro di credito d’imposta, agevolazioni economiche e burocratiche per attrarre investitori e far decollare l’economia locale. Adesso dobbiamo mettere in moto il gigante, raccontare al mondo che c’è questa opportunità straordinaria. L’invito va dunque agli imprenditori, spiegando che investire in questi territori è assolutamente conveniente”.

Lo ha affermato l’Assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato che ha coordinato, lo scorso 11 settembre, l’incontro del tavolo tematico della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia – Rodigino tenutosi nella sala consiliare della Provincia di Rovigo.

L’assessore Marcato ha ripercorso l’iter che in 5 anni ha portato dalla costituzione della ZLS fino al recente provvedimento con il quale è stato finanziato il credito d’imposta per gli investitori. I tecnici della Regione hanno illustrato in cosa consistono e come funzionano tali agevolazioni. I progetti di investimenti possono andare da 200.000 ad un massimo di 100 milioni di euro e le comunicazioni vanno effettuate all’Agenzia delle Entrate tra il 12 dicembre 2024 al 30 gennaio 2025.

“È stato istituito il Comitato di indirizzo quindi siamo pronti a partire – ha concluso Marcato –. Ribadisco che serve mettere tutte le nostre energie nel promuovere questa occasione che permetterà di fare da volano per la crescita del territorio. Serve lavorare in fretta ed è assolutamente necessario che il credito d’imposta venga finanziato dal Governo anche per il 2025 e 2026. Dare garanzie agli investitori è sicuramente una fondamentale leva di attrazione”.

Autonomia differenziata, una garanzia per tutti

I prossimi passi sono fondamentali: la Regione Veneto, come altre, dovrà negoziare con lo Stato per ottenere le competenze che meglio può gestire in autonomia. Questo vuol dire maggiori responsabilità per le istituzioni locali, ma anche la possibilità di fare meglio e più velocemente, grazie a una gestione più flessibile e mirata delle risorse. È una sfida, ma anche una grande occasione per migliorare la qualità dei servizi che utilizziamo ogni giorno, dall’assistenza sanitaria alla manutenzione delle strade.

La riforma non è una minaccia per l’unità del Paese, anzi. Garantisce che tutte le Regioni, anche quelle meno forti economicamente, continuino a ricevere le risorse necessarie. Per noi del Veneto, però, è l’occasione di far vedere quanto possiamo fare, dimostrando che un’amministrazione più vicina ai cittadini può davvero fare la differenza. Insieme, possiamo far crescere il nostro territorio, mantenendo sempre al centro i valori di solidarietà e collaborazione tra le Regioni.

L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche

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80 milioni di incentivi per Polesine e Porto

Marghera

In questo scenario tutt’altro che esaltante lascia piuttosto perplessi la guerra, per lo più ideologica, che si sta consumando intorno alle auto elettriche. Ideologica perché stiamo parlando di una tipologia di alimentazione che al momento fa dell’Italia il fanalino di coda in Europa, con quote veramente modeste, che non arrivano al 4% del totale. A tenere gli automobilisti alla larga dalle auto elettriche è non solo il prezzo, ritenuto elevato e insostenibile, ma anche una forte diffidenza sull’affidabilità e la convenienza di questi veicoli, a partire dall’autonomia e dal disagio delle ricariche. Continua a spaventare anche l’aspetto della sicurezza, nonostante i dati dicano il contrario. Ma quel che pesa è una radicata avversione ideologica contro l’elettrico, che invece per ora è l’unica soluzione per abbattere in maniera significativa le emissioni in atmosfera. I pochi possessori di auto elettriche la pensano quasi tutti diversamente e sono per lo più entusiasti della scelta. E’ una guerra inutile perché se da una parte non è certo pensabile di imporre l’elettrico in tempi brevi alla stragrande maggioranza degli automobilisti dall’altra sono potenzialmente molti di più coloro che potrebbero avvicinarsi a questo nuovo mondo. Insomma c’è spazio per tutti e nessuno ci toglie la libertà di usare le auto termiche ancora per un bel po’.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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5-6 ottobre: Mogol ospite al Comunale, la Nazionale Cantanti al Bettinazzi

Gli stessi giorni sono in programma anche gli appuntamenti della Bcc: il 5, Mogol al Teatro Comunale con “Mogol racconta Mogol”, e il 6, la “Partita del Cuore del Delta” allo Stadio Bettinazzi con la Nazionale Cantanti.

A

dria si prepara a vivere due eventi straordinari che si inseriscono nel programma della BCC “Buon Compleanno Ciabatta”: il concerto di Mogol e la Partita del Cuore del Delta. Appuntamenti che rappresentano due momenti salienti del programma realizzato dal gruppo di stakeholder locali che stanno lavorando instancabilmente per offrire alle comunità del territorio un’esperienza memorabile. Il 5 ottobre 2024, il Teatro Comunale di Adria ospiterà il concerto di “Mogol racconta Mogol”, dove le parole di Giulio Rapetti Mogol, conosciuto da tutti come Mogol, il leggendario paroliere che ha scritto la storia della canzone italiana, presenterà i suoi brani più celebri, accompagnati da racconti e aneddoti che sveleranno il dietro le quinte di alcuni dei successi più amati della musica italiana. Il pubblico potrà immergersi in un viaggio emozionante attraverso la storia della musica italiana, guidati dalle parole del maestro. L’ evento , oltre a celebrare Mogol, offrirà anche l’opportunità di gustare una selezione di ciabatta e prodotti tipici del Polesine, rendendo la serata un’occasione unica per apprezzare la cultura e le tradizioni locali. Il 6 ottobre 2024, l’attenzione

si sposterà allo Stadio Comunale Bettinazzi per la “Partita del Cuore del Delta”, un evento di sport, spettacolo e solidarietà. La partita vedrà affrontarsi la Nazionale Cantanti e una rappresentativa dei sindaci del Delta, insieme ad altri ospiti. A calpestare l’erba dello stadio comunale del Bettinazzi ad Adria, i volti noti della musica e dello spettacolo e i politici del territorio. Entrambi gli eventi sono stati organizzati grazie alla sinergia tra associazioni locali, amministrazione comunale e diversi stakeholder, che hanno collaborato per organizzare al meglio il programma ricco e variegato. La BCC “Buon Compleanno Ciabatta”, coordinata da Gianni Ravarro, è quindi pronta a offrire alla cittadinanza e ai visitatori due giornate imperdibili, che combinano musica di alta qualità e sport di grande impatto, rafforzando il legame tra la città e le sue tradizioni. Tra i componenti del comitato organizzatore del progetto BCC, l’accademia del pane, la Pro Loco di Adria, CSI Veneto, Viviamo Cultura, Attive Terre, Comunità Energetica, Il Centro Servizi Anziani con il Teatro Pertini, l’associazione Mistral di Cavarzere, la Fondazione Franceschetti e Di Cola e l’associazione Oltre Cultura

Il Tenente Colonnello Corsetti assume il Comando Provinciale dei Carabinieri

Il tenente colonnello Gianfranco Corsetti ha assunto il Comando del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Rovigo, sostituendo il parigrado Maurizio Biancucci, trasferito nella sede di Forlì quale Comandante del Reparto Operativo.

Corsetti, 55 anni, originario della provincia di Roma, sposato, padre di un figlio, nell’Arma dal 1989, ufficiale dal 1999. Prima di approdare nell’incarico attuale ha comandato due Compagnie territoriali, in Piemonte e in Lombardia, un Nucleo Operativo e Radiomobile in provincia di Torino, e ha ricoperto ininterrottamente altri incarichi di comando nel comparto dei Carabinieri della Banca d’Italia, in Emilia Romagna, e della 1^ Brigata mobile per il mantenimento dell’ordine pubblico, in Campania.

Il Reparto Operativo, alle dirette dipendenze del Comandante Provinciale, è preposto al coordinamen-

to info-operativo della provincia, con la stretta collaborazione delle tre compagnie Carabinieri di Rovigo, Castelmassa e Adria e con le 28 stazioni.

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Soladria, la crescita di un’eccellenza

italiana nel settore fotovoltaico

re i consumi energetici e di utilizzare fonti di principali voci di spesa e questo è il contribu-

A partire da ottobre 2024, Soladria entrerà in una partnership strategica con una grande azienda lombarda che fattura quattrocento milioni di euro all’anno. Questo accordo rappresenta una svolta per Soladria, che prevede una crescita significativa sia in Veneto, dove è già storicamente presente, sia in Lombardia, Piemonte e in tutto il Nord Italia. L’ambizione di Soladria è di diventare la realtà più importante nel settore del fotovoltaico nel Nord Ita-

Nmercato del fotovoltaico, immaginando che questo settore potesse rappresentare il lavoro della vita. Tuttavia, fin da subito, Gennari si rese conto che il mercato mancava di una componente fondamentale: un’azienda in grado di off rire un prodotto “chiavi in mano”, un servizio completo capace di semplificare la vita dei clienti. Fu proprio su questo aspetto che Soladria iniziò a costruire il proprio vantaggio competitivo.

Soladria ha dunque concentrato i suoi sforzi iniziali sugli impianti residenziali, ponendo particolare attenzione alla creazione di soluzioni che fossero facilmente accessibili e

L’accordo, oltre a garantire un’espansione commerciale, comporterà un incremento del personale, che passerà dagli attuali sessanta a novanta dipendenti nel giro di tre anni. Anche il numero di impianti installati annualmente è destinato a crescere, passando dagli attuali settecento a milleduecento. Questo dimostra come Soladria sia una realtà in forte crescita, pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato dell’energia rinnovabile.

Soladria è un’azienda che ha saputo anticipare i tempi e rispondere in modo efficace alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie alla guida di Nicola Gennari, Soladria continua a crescere, puntando sempre più in alto e contribuendo al progresso del settore energetico in Italia. La capacità di innovare e di off rire soluzioni complete ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento nel settore, con uno sguardo sempre rivolto alla crescita futura.

Cessione Villa Mecenati al Comune: trattativa bloccata in attesa di delibera

L a cessione di Villa Mecenati da parte della Fondazione Mecenati al Comune di Adria sembra essere un percorso sempre più tortuoso. Dopo l’annuncio, avvenuto lo scorso luglio in conferenza stampa a Palazzo Tassoni, alla presenza di alcuni membri della giunta Barbujani, della Fondazione Mecenati e del Conservatorio, non si sono registrati atti pubblici che formalizzino l’impegno del Comune per la cessione modale necessaria all’avvio dei lavori strutturali sullo storico edificio. Interventi urgenti e non più procrastinabili, per i quali la Fondazione Mecenati ha dichiarato di non riuscire più a sostenere i costi.

La motivazione alla base della proposta di cessione risiede proprio nella possibilità, per il Comune, di accedere a finanziamenti pubblici tramite bandi e sovvenzioni, risorse che la Fon-

dazione non è in grado di ottenere autonomamente.”Stiamo aspettando un riscontro dal Comune prima di procedere alla firma per la cessione gratuita

di Villa Mecenati”, ha dichiarato Luciano Fantinati, presidente della Fondazione Mecenati.

“Abbiamo posto una condizione modale: il sindaco e la sua giunta

devono deliberare formalmente un impegno temporale per ottenere i finanziamenti necessari e avviare i lavori strutturali”.Nel frattempo, il Partito Democratico

ha deciso di portare la questione di Villa Mecenati in consiglio comunale, con l’intento di fare chiarezza sul futuro della storica sede del Conservatorio.

Significativo il commento del direttivo di IBC: “Se il precedente consiglio di amministrazione della fondazione Mecenati, nominato dall’amministrazione Barbujani, invece di utilizzare i fondi per costruire le casette avesse investito in maniera più coerente con gli obiettivi statutari della Fondazione,” afferma il Movimento Civico IBC, “oggi la Fondazione disporrebbe di risorse sufficienti per avviare i necessari lavori strutturali.”

L’auspicio finale del Movimento è che le decisioni annunciate in conferenza stampa siano attente anche a ciò che potrebbe accadere domani, per garantire un futuro stabile e coerente alla Fondazione Mecenati e alla città di Adria.

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La ricorrenza. Spettacoli memorabili e artisti di fama internazionale con un

Il teatro Ferrini celebra il 110° anniversario

La stagione teatrale 2024 del Teatro B.C. Ferrini è ufficialmente iniziata, segnando il 110° anniversario di questa storica “Bomboniera Adriese”. “La nostra missione è promuovere il territorio attraverso gli spettacoli del nostro teatro,” afferma Luisa Carpenedo, presidente dell’Associazione Ferrini che cura e gestisce il Teatro Ferrini, situato a pochi passi dalla chiesa cattedrale di Adria. “Desideriamo che i lunghi weekend del Ferrini, programmati fino a gennaio 2025, diventino un momento di aggregazione e di collaborazione proficua tra tutti gli stakeholder del territorio.”Marco Doati, direttore artistico del progetto, mette in evidenza l’importanza e l’ambizione di questa stagione: “Per celebrare degnamente il 110° anniversario, abbiamo progettato una stagione importante, elegante e diversificata, accessibile a tutti e con prezzi popolari. Non è stato un compito semplice, ma grazie all’impegno dei nostri splendidi volontari e alla fiducia accordataci, abbiamo ottenuto un risultato che ci riempie di orgoglio.”La stagione, iniziata il 15 settembre 2024, proseguirà fino al 26 gennaio 2025, che supera i 25 spettacoli in programma. “Abbiamo preparato un carnet di eventi davvero ricco e variegato,” continua Doati. “Il programma completo è consultabile nella sezione eventi della pagina Facebook del Teatro B.C. Ferrini, oltre che sulle pagine di informazione teatrale regionale e nazionale.”I

prossimi appuntamenti prevedono il 5 ottobre un tributo ai Pooh con lo spettacolo “Chi fermerà la musica”, eseguito dalla band Pensiero Pooh. Il 19 ottobre, alle ore 21, il palco del Ferrini ospiterà gli Allegri Vagabondi per un tributo ai Nomadi. Sabato 9 novembre, sempre alle ore 21, i ballerini del Centro Danza Loreo porteranno in scena il musical “Cabaret”. Il 16 novembre sarà la volta dei Ligabuse, che renderanno omaggio a Ligabue, men-

tre domenica 24 novembre, alle ore 17, prenderà il via la rassegna teatrale tutta veneta “De domenega... che spetacolo”, con la commedia brillante “bisogna n’andare in ferie”.Per prenotare i posti per gli spettacoli, è possibile contattare il numero 328 3357244 via telefono o WhatsApp. Inoltre, è possibile inviare una email abiglietteria. ferrini@gmail.com. La biglietteria del teatro è aperta tutti i martedì e giovedì dalle 17:00 alle 19:00.

Forze dell’Ordine a tutela degli operatori sanitari della ULSS 5 Polesana

Presso la Prefettura di Rovigo, è stato firmato un importante Protocollo d’intesa tra il Prefetto Clemente Di Nuzzo e il Direttore Generale della ULSS 5 Polesana Pietro Girardi, alla presenza delle Forze di Polizia provinciali. Il documento mira a rafforzare la collaborazione tra l’Azienda Sanitaria e le Forze dell’Ordine per tutelare gli operatori sanitari coinvolti in aggressioni o atti di violenza, provenienti da pazienti, familiari o altri soggetti. L’accordo promuove un canale di contatto diretto con le Forze dell’Ordine, per garantire interventi tempestivi e una vigilanza costante presso i presidi ospedalieri, con particolare attenzione al monitoraggio degli accessi. Non si tratta solo di reazione agli

atti di violenza, ma anche di prevenzione, grazie a incontri di formazione specifica per il personale sanitario su come prevenire e gestire situazioni conflittuali. L’Azienda ULSS

5 Polesana si impegna, inoltre, a potenziare i sistemi di videosorveglianza, teleallarme e vigilanza sia diurna che notturna per garantire un ambiente sicuro. Il Prefetto Di Nuzzo ha sottolineato l’importanza di questo passo, dichiarando che la tutela della sicurezza di chi si occupa della

salute dei cittadini è fondamentale per assicurare servizi sanitari pubblici di alta qualità. Con questo Protocollo, si apre una nuova fase di collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine, finalizzata a proteggere chi ogni giorno è impegnato a salvaguardare la salute pubblica.

Al via una stagione indimenticabile con oltre 25 spettacoli fino a gennaio 2025. Un programma variegato, dai tributi musicali al teatro veneto, accessibile a tutti. Prenotazioni tramite telefono, WhatsApp o email.

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Nella foto seduta Simonetta Casellato vicepresidente, in piedi , da sinistra a destra, Luisa Carpenedo presidente, Fiorenza Zanirato, Raffaella Franchin e Serenella Paralovo

Frazioni.

Il 6 ottobre la prima edizione della camminata e corsa non competitiva

Marcia solidale a Baricetta: “4 Passi con il cuore”

Il 6 ottobre a Baricetta si terrà la prima edizione di “4 Passi con il Cuore”, camminata solidale per sostenere l’associazione

Don’t Forget Me, dedicata ad aiutare famiglie in difficoltà.

I l prossimo 6 ottobre, Baricetta ospiterà la prima edizione di “4 Passi con il Cuore”, una camminata e corsa non competitiva organizzata dall’associazione Don’t Forget Me, in collaborazione con i podisti di Adria. L’iniziativa, che si svolgerà nella suggestiva frazione di Baricetta, è pensata per coinvolgere tutta la comunità in un gesto di solidarietà, sostenendo chi sta attraversando momenti di grande difficoltà. L’evento è aperto a tutti, inclusi gli amici a quattro zampe, che saranno i benvenuti per accompagnare i loro padroni in questa giornata speciale. Il ritrovo è fissato per le ore 9 nella piazzetta situata nei pressi del semaforo all’intersezione tra via Einaudi e località Pignatta. I partecipanti potranno scegliere tra due percorsi: uno da 5 km, perfetto per una passeggiata, e uno da 10 km, per chi desidera mettersi maggiormente alla prova. Con una quota di iscrizione di soli 3 euro, l’evento è accessibile a tutti, e il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno delle attività dell’associazione Don’t Forget Me. Questa realtà, nata per offrire supporto alle famiglie che affrontano la perdita di un figlio o di una persona cara, è impegnata in progetti di grande valore, tra cui l’assegnazione di borse di studio per studenti di scienze infermieristiche. “Gli infermieri sono coloro che assistono chi ne ha più bisogno, ed è fondamentale sostenere la loro formazione,” ha dichiarato il presidente di Don’t Forghet me Marco Santarato. Don’t Forget Me si dedica inoltre a iniziative essenziali come il trasporto per i pazienti di oncologia pediatrica e attività speciali per esaudire i desideri dei piccoli pazienti del reparto. Partecipare a questa prima edizione della “4 Passi con il

Cuore” a Baricetta significa non solo trascorrere una giornata all’insegna del benessere e della socialità, ma anche contribuire a cause che fanno la differenza nella vita di molte persone”.L’appuntamento del 6 ottobre a Baricetta rappresenta dunque un’occasione per fare del bene a sé stessi e agli altri, in una manifestazione che punta a diventare un appuntamento fisso nel calendario solidale della comunità.

Pensionamenti:

Il Polo Tecnico ringrazia docenti e personale ATA

Il nuovo anno scolastico inizia col solito grande entusiasmo al Polo Tecnico di Adria, anche se si sentirà la mancanza di chi ha raggiunto il meritato traguardo del pensionamento, le collaboratrici scolastiche Donatella Geminian, Laura Magagnato, Daniela Sabatini, l’assistente amministrativa Pia Bertante, e cinque professori che hanno accompagnato per decenni il percorso educativo e formativo di generazioni di studenti: Leonardo Bonato, Armando Cavallari, Michela Fantini, Perla Finotti e Roberta Laurenti.

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La maggior parte di loro ha iniziato a insegnare proprio in questa scuola, che un tempo veniva chiamata la “Ragioneria” di Adria, ovvero l’Istituto Tecnico “Giovanni Maddalena”, quando ad affiancare la sede centrale di via Dante c’era ancora la sede staccata delle “Canossiane” e tutti loro sono rimasti legati per l’intera carriera a questo istituto, considerandolo come una grande famiglia. Per questo motivo l’ultimo collegio docenti a cui hanno partecipato è stato l’occasione per un saluto finale, allo stesso tempo allegro e commosso, tra amici più che tra colleghi, e non è mancato il ricordo di tutti i dirigenti che hanno guidato questa comunità educante dalla fine degli anni ottanta a oggi, da Claudio Saccenti a Sara Manzin. Sono stati ricordati anche, con commozione e soddisfazione, i tanti alunni incontrati, che ora sono ben inseriti nel mondo del lavoro e nella società. L’ideale passaggio di testimone alle nuove leve di insegnanti è stato anche un incoraggiamento a continuare a rendere la scuola sempre più protagonista non solo nella trasmissione di conoscenze, ma anche nell’acquisizione di competenze di cittadinanza oltre che tecniche. Il ruolo, prima del “Maddalena” e poi del “Polo Tecnico”, è sempre stato, infatti, di primo piano nel panorama culturale, civile ed economico del Polesine e dei territori vicini, ed è riconosciuto dalle famiglie che numerose, come gli scorsi anni, hanno scelto per i loro figli i diversi percorsi dell’indirizzo tecnologico o economico. Un grazie di cuore per il lavoro svolto in tanti anni, con passione, ai docenti e al personale ATA che va in pensione.

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Marco Santarato

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Consorzio Isola di Ariano Servizi Sociali. Un modello di eccellenza socio-assistenziale da seguire nel cuore del Delta del Po.

“CIASS: insieme più forti: parola d’ordine identità”

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“Ritengo di sì. Nel suo piccolo si pone

meri alla mano, dimostra come si suol dire di pagare: per i tre Comuni è un

quindi un supporto assistenziale, sociale e sanitario a tutto tondo al territorio che serve: una vera e propria eccellenza con tanti punti di forza, come ad esempio i 30 posti letto del nucleo di Corbola destinato ai pazienti affetti di demenze senili quali l’Alzheimer, o il nuovo armadio farmaci robotizzato, inaugurato la scorsa primavera e prima struttura di questo genere all’interno del Distretto

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Polesine, riesce infatti a incarnare appieno le esigenze e soddisfare la domanda che arriva dal territorio all’interno di cui opera. Le tre amministrazioni, che dal 2001 hanno dato vita al Consorzio, qui ritrovano uno spirito unitario con una gestione congiunta dei servizi socioassistenziali che si declina nelle case di riposo ma che è in grado di andare oltre grazie a un plafond di attività che

Centro Servizi “Villa Agopian”

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45015 Corbola (Ro) Tel. 0426 45425

nostri dipendenti diretti si aggiungono una settantina di persone provenienti dalle varie cooperative, motivo per cui possiamo affermare a ragione di rappresentare anche una parte importante dell’economia dell’isola”.

Il CIASS si può quindi definire un modello da seguire: è corretto?

Centro Servizi “Madonna del vaiolo”

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sere, o come si dice oggi di mettere a terra, azioni strategiche per potenziare e migliorare la sostenibilità del servizio. L’input per così dire politico che arriva dalle amministrazioni trova infatti la sua realizzazione e concretizzazione grazie al Consorzio, braccio operativo che agisce a supporto e in continuità. Modello di efficacia ma non solo: all’interno delle nostre strutture oltre ai dipendenti, diretti e non, operano anche volontari e familiari, due componenti fondamentali la cui partnership e collaborazione risulta determinante per le tante attività che costituiscono oggi l’ampia proposta rivolta agli ospiti”.

Centro Servizi “Ing. Arturo Pedrelli”

Via A. Moro n. 7/A

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Sociale. Attività gestita da Officine Solidali in collaborazione con l’Ulss 5 Polesana

Settembre: ritorno dei Centri Sollievo, servizio cruciale per le famiglie polesane

D al mese di settembre, è ripartito il servizio dei Centri Sollievo, gestito da Officine Sociali APS in collaborazione con l’Ulss 5 Polesana. Questi centri, presenti ad Ariano nel Polesine, Taglio di Po, Rosolina, Porto Tolle e Adria, offrono un prezioso supporto alle famiglie e alle persone che convivono con malattie croniche o situazioni di fragilità, promuovendo il benessere e la qualità della vita nel territorio polesano.

“I nostri Centri Sollievo,” spiega la presidente di Officine Sociali, Marinella Mantovani, “sono spazi sicuri, relazionali e di cura, gestiti da personale qualificato e volontari preparati a svolgere il proprio ruolo di facilitatori e stimolatori per il mantenimento delle capacità cognitive residue

delle persone malate.”

Com’è composta la vostra equipe?

“Abbiamo un gruppo di una ventina di volontari interscambiabili, gestito dalla nostra coordinatrice psicologa Eleonora Contiero, a cui si aggiungono alcuni educatori specializzati. A tal proposito, siamo alla ricerca di nuovi volontari da inserire nei Centri Sollievo di Adria e Porto Tolle, così da aiutarci a coprire la presenza e alleggerire il carico dei nostri volontari storici. Il volontariato è un’ottima risposta per garantire servizi e aiuti che le amministrazioni pubbliche, da sole, non riuscirebbero a dare. Tuttavia, è fondamentale che le associazioni siano messe nelle condizioni di lavorare serenamente.”

Come avete lavorato in questo ultimo anno?

“Abbiamo accolto nei nostri Centri Sollievo 61 persone malate. Abbiamo realizzato molti laboratori con i nostri ospiti, dal sensoriale olfattivo al giardinaggio, passando per la musica e la

Maria Cristina Acquaviva: “Rovigo sarà universitaria”

Nominata Presidente del CUR – Consorzio Universitario Rovigo - a fine luglio dal Sindaco Valeria Cittadin, Maria Cristina Acquaviva è responsabile della comunicazione provinciale di Azione, copywriter e social media manager di professione. Il suo ruolo e quello del CUR diventano apicali per la città e la provincia.

Cosa rappresenta oggi il CUR?

Il CUR è il volto dell’Università a Rovigo, un punto di riferimento per studenti e atenei, ma anche per la cultura del Polesine. La sua missione è creare legami tra il mondo universitario e il territorio, offrendo un’ampia gamma di servizi. Sono convinta che la cultura sia il motore dello sviluppo economico e sociale della città. Solo integrando l’offerta universitaria con la realtà locale possiamo far crescere il Polesine. Il CUR non è solo formazione, è anche una realtà culturale e sociale che contribuisce attivamente al benessere degli studenti e della comunità.

Quali sono i punti di forza del CUR oggi?

Un punto di forza importante è l’offerta formativa, grazie alla collaborazione con le Università di Padova e Ferrara. Tuttavia, il CUR va oltre l’aspetto accademico: è anche un

stimolazione cognitiva. Far star bene gli altri è uno dei nostri obiettivi, per questo continuiamo a organizzare momenti aggregativi anche con le famiglie, sia per renderle partecipi sia per mostrare cosa abbiamo fatto insieme ai loro cari.”

Quali sono gli obiettivi per il futuro?

“Continueremo a impegnarci per aiutare chi è malato e per rompere il silenzio, affinché nessuno sia lasciato solo. Ringrazio i Comuni di Rosolina e Taglio di Po per averci ospitato, mettendo a disposizione gratuitamente gli spazi, e le associazioni Croce Verde, Auser DeltAriano e Luce sul Mare, che ci ospitano rispettivamente ad Adria, Ariano e Porto Tolle. Siamo al lavoro per la prima grande azione della nuova

luogo dove gli studenti possono vivere un’esperienza completa, che comprende non solo lo studio ma anche la vita in città, le relazioni e la socialità. Il nostro impegno è creare le condizioni ideali per permettere agli studenti di sentirsi parte integrante della comunità, sfruttando al massimo il loro percorso universitario.

Quali sono le prospettive future del CUR?

stagione: il 15 settembre a Taglio di Po torneremo con la quarta Camminata Solidale Alzheimer per raccogliere fondi a sostegno dei nostri Centri Sollievo e per aiutare la ricerca. Ringrazio fin da ora le associazioni e gli sponsor che hanno deciso di sostenerci; le iscrizioni sono già aperte e tutte le informazioni sono disponibili sulla nostra pagina Facebook. Il 18 settembre stiamo inoltre pianificando un open day in una delle nostre strutture, un’ulteriore occasione per far conoscere il lavoro che svolgiamo quotidianamente.”

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la coordinatrice psicologa Eleonora Contiero al numero 348 359 9163 oppure la presidente Marinella Mantovani al 335 520 8410.

e coinvolgendone di nuovi. Questo ci permetterebbe di aumentare i corsi di laurea e attirare più studenti, contribuendo così alla crescita della città.

Su cosa intende concentrarsi nei prossimi mesi?

Il mio obiettivo è promuovere e valorizzare ulteriormente il CUR, rafforzando il suo legame con il territorio. Vorrei che Rovigo fosse riconosciuta come una città universitaria a tutti gli effetti. Nei prossimi anni punteremo a incrementare la visibilità del Consorzio, promuovendo eventi culturali e aumentando la comunicazione verso il Polesine. Inoltre, a lungo termine, vogliamo espandere l’offerta formativa, collaborando con gli atenei già presenti

Nel breve termine, intendo lavorare per migliorare l’offerta formativa e attrarre un numero maggiore di studenti. La città deve essere pronta ad accoglierli, creando le giuste condizioni per farli sentire a casa. Inoltre, mi piacerebbe valorizzare Palazzo Angeli, uno spazio simbolico che ha subito un importante restauro nel 2010. Tornare qui mi ha emozionata, e vorrei che questo luogo venisse vissuto dalla città in modo più regolare. Sarà una delle mie priorità creare le giuste sinergie per far sì che ciò avvenga.

Qual è il percorso intrapreso dal CUR?

Il CUR ha già iniziato un processo di radicamento nel territorio. La strada è ancora lunga, ma siamo determinati a fare in modo che il Consorzio diventi un polo culturale e sociale per Rovigo e il Polesine. Vogliamo che la città non sia solo sede universitaria, ma una vera e propria città universitaria, capace di offrire un ambiente stimolante e accogliente per chi sceglie di studiare qui.

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Marinella Mantovani

Inaugurazione.

“Nuova gestione ferroviaria: Adria-Venezia e Rovigo-Chioggia”

la vicepresidente della Regione De Berti: “Inizia oggi un nuovo capitolo per un servizio più efficiente, sicuro e sostenibile”

Èstata inaugurata la nuova gestione delle linee ferroviarie Adria-Venezia, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona, segnando un importante passo per il trasporto pubblico regionale. A partire dalo scorso primo settembre, Regionale Trenitalia (Gruppo FS) ha assunto la gestione di queste linee, subentrando a Sistemi Territoriali, grazie a un nuovo contratto di servizio con Infrastrutture Venete, ente responsabile per conto della Regione Veneto.

Durante la cerimonia di inaugurazione, svoltasi al binario 1 della stazione di Rovigo, la Vicepresidente della Regione Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha dichiarato: “Da oggi prende il via un nuovo capitolo del trasporto

pubblico regionale caratterizzato da una maggiore affidabilità, comfort e qualità complessiva. Un ulteriore tassello del programma di messa in sicurezza e riqualificazione infrastrutturale avviato dalla Regione per un servizio sempre più efficiente, sicuro e green, all’insegna della sostenibilità e dell’intermodalità.”

Il viaggio inaugurale, che ha seguito il taglio del nastro, ha visto la partecipazione di circa trenta amministratori locali e rappresentanti di Trenitalia, Busitalia, Infrastrutture Venete e RFI, che hanno percorso la tratta fino alla stazione ferroviaria di Verona.

La Vicepresidente De Berti ha spiegato che nei prossimi mesi verranno introdotti oltre 20 nuovi treni, tra cui quattro Minuetto, due ibridi, otto Stadler e

successivamente sette treni Pop, con l’obiettivo di migliorare gli standard di affidabilità e sicurezza del servizio. “Sono oltre 20 i treni che entreranno a regime nei prossimi mesi”, ha precisato De Berti. “Inizialmente saranno introdotti quattro Minuetto, due ibridi e otto Stadler, che manderanno in pensione i precedenti vecchi convogli del regionale. Successivamente, quindi, entreranno in servizio anche sette treni Pop, per un viaggio con alti standard di affidabilità e sicurezza”.

L’occasione è stata propizia anche per presentare i nuovi autobus ibridi che Busitalia utilizzerà per il trasporto scolastico, ampliando così l’offerta di mezzi sostenibili.

Guardando al futuro, De Berti ha annunciato che entro ottobre arriveranno due nuovi treni ibridi, mentre l’elettrificazione della linea Adria-Mestre proseguirà fino a completarsi entro

gennaio 2026. Interventi di manutenzione e ammodernamento sono previsti anche per le linee Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona, con la progressiva chiusura dei passaggi a livello, grazie al supporto delle amministrazioni locali.

De Berti ha concluso con un annuncio positivo per i pendolari della zona: “Dall’anno prossi-

mo poi, da Verona e Rovigo, per le spiagge di Rosolina e Chioggia, riproporremo, a grande richiesta, il ‘Treno del mare’. Insomma, nel giro di qualche anno i pendolari di questo bacino territoriale, tra Polesine e Delta del Po, non saranno più viaggiatori di serie B, ma potranno finalmente usufruire di un servizio ferroviario più moderno, efficiente e di qualità.”

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La

La curiosità. Nove giorni da Castelnovo Bariano al Delta in zattera

Vacanza alternativa per i “Ragazzi del Po”, hanno incontrato anche i Bontemponi

Quest’anno la troupe dei giovani altopolesani ha deciso di visitare il Delta e di “bagnare” la chiatta con l’acqua salata. A Bottrighe durante una passeggiata il simpatico fuori programma con il gruppo folcloristico

Sintonizzati sul futuro.

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Via Don Minzoni 19, Cavarzere (VE) ti aspetta in

uali Caraibi, quale Amazzonia, meglio del Po non c’è per trascorrere una vacanza alternativa all’avventura, in zattera, lungo il grande fiume, per ammirarne le bellezze che lo circonda. Così, con una imbarcazione ideata e costruita da Alberto Bergamaschi di Castelnovo Bariano, attraverso due catamarani uniti da legno di larice, si sono messi in viaggio anche gli amici Andrea Formici e Massimiliano Galli, quest’ultimo di San Pietro Polesine. La zattera era stata costruita in un garage e portata nel fiume ad aprile dello scorso anno per la loro prima vacanza, risalendo il Po sino a Cremona. Quest’anno la troupe dei giovani altopolesani ha deciso di visitare il Delta e di “bagnare” la chiatta con l’acqua salata. Il viaggio, andata e ritorno, con partenza dalla nautica di Castelnovo Bariano, è durato nove giorni. La prima destinazione era arrivare sul Po di Goro e ci sono riusciti, attraccando a Mesola per poi ripartire con l’obiettivo, raggiunto, di solcare il mare. Il destino ha voluto che incontrassero un signore che li ha ospitati per la notte nella sua casa galleggiante, offrendo loro, il giorno dopo, anche un ottimo pranzo a base di granchio blu. Poi rotta verso il Po della Donzella, quindi il Po di Tolle, pranzando in un ristorante a Scardovari. Il giorno seguente, dopo un relax sulla spiaggia di Barricata, sono ripartiti verso Pila. Arrivati all’imbocco della Busa di Tramontana hanno pranzato

sotto una capanna, costruita dagli abitanti del posto, luogo che i ragazzi hanno definito “magnifico”. Il pomeriggio, dopo la ricerca di rifornimento, considerata l’ormai scarsità di carburante, si sono portati a Cà Tiepolo. Qui, sono stati colpiti da un violento temporale, bagnati fradici ed asciugati, hanno passato la notte. Il giorno dopo sosta a Taglio di Po per il pranzo, per poi raggiungere Bottrighe, verso sera, fermandosi per una pizza in piazza. Nel fare poi una passeggiata hanno udito che qualcuno cantava e si sono avvicinati. Erano i componenti

del gruppo folkloristico “Bontemponi” mentre stavano facendo le prove a palazzo civico. Si sa, la musica unisce i popoli e crea sempre amicizia. Da simpatia, canto e divertimento, un omaggio ai ragazzi dell’ultimo quinto cd “A me ricordo” e loro, nel ricambiare l’accoglienza ricevuta, hanno voluto fare un’offerta al gruppo da destinare alle iniziative di solidarietà dell’associazione. Da Bottrighe i tre giovani hanno proseguito il loro viaggio di ritorno raggiungendo, dopo due giorni, la loro Castelnovo Bariano.

Roberto Marangoni

Bottrighe: “Insieme per una carezza” di solidarieta’

La neo associazione “Insieme per una carezza” di Bottrighe, ha iniziato il nuovo anno con la presenza in diversi eventi, partendo con una pesca di beneficienza al carnevale locale. A maggio, al Nbbui Grand Prix Nord Italia, il segretario Mattia Cavallaro ha esposto al pubblico le attività dell’associazione. Da Mirco Zagato, organizzatore dell’evento, hanno ricevuto parte dell’incasso raccolto dalle vendita dei biglietti, che verrà donato alla Fondazione “Città della Speranza” dove si recheranno il 28 settembre, occasione per visitare l’istituto, la torre della ricerca e i suoi laboratori. Poi, attraverso il vicepresidente

Stefano D’Andrea e la socia moglie Nilva Bertaglia, che spesso si recano in Kenya per le loro vacanze, hanno potuto aiutare i bambini e le persone bisognose, recandosi

negli orfanotrofi, scuole, villaggi e case. Alcuni luoghi non sono raggiungibili in auto ma solo a piedi, in bicicletta o con delle moto “di fortuna”. Sono stati donati beni di prima necessità come acqua, farina, riso, fagioli, zucchero, biscotti, vestiti usati e materassi a bambini che dormono per terra. I membri dell’associazione sono stati altresì presenti nelle piazze di Adria, Bottrighe e Loreo, quale supporto delle iniziative dell’Airc per la vendita delle arance, cioccolatini e azalee. A giugno l’associazione ha donato un contributo economico alle scuole materna e primaria di Bottrighe.

Roberto Marangoni

Da sinistra Andrea Formici. Massimiliano Galli e Alberto Bergamaschi nella loro zattera, e l’incontro casuale con i Bontemponi Bottrighe
Bottrighe, Mattia Cavallaro, segretario di “Insieme per una carezza” al Nbbui Gran Prix

Bottrighe

L’appuntamento. Serate di successo segnate da spettacoli, risate e grande partecipazione popolare

Successo per l’evento “E…state in Piazza”, migliaia di partecipanti sfidano il maltempo

Grande successo per la decima edizione di “E…state in Piazza”, che riamane memorabile nella mente di tutti e soprattutto dai ragazzi di Aribo, l’associazione ricreativa Bottrighese organizzatrice dell’evento. “Volevamo portare in piazza tanta gente- commenta Michele Cisotto tra i dirigenti del gruppo- e direi che ci siamo riusciti in pieno! Solo la prima sera è stata sfortunata, per il secondo anno consecutivo, per il gruppo folkloristico “Bontemponi”, causa il maltempo improvviso, abbiamo dovuto, giocoforza, sospendere. Per il resto sono stati in migliaia i partecipanti alle tre animate serate, questo ci impegna a fare ancora meglio il prossimo anno”. Il secondo appuntamento, con lo spettacolo live tour “Voglio tornare negli anni 90”, ha registrato una presenza di circa cinque mila persone, di ogni età. Poi la tappa del tour nazionale de “Il Riso fa buon sangue”, in collaborazione con Avis Adria e con la partecipazione di molti cabarettisti in concorso e ospiti importanti nel panorama nazionale. Tra questi, è stato assegnato il premio “Peggio di così” dagli “Amici del cabaret” a Cristiano Militello, volto notissimo di “Striscia la notizia” di Canale 5, che ha travolto il pubblico di gag, ininterrottamente, come un fiume in piena, per oltre mezz’ora di risate a crepapelle. Il premio “Lino Toffolo” assegnato da Paolo e Anna, figli del celebre attore veneziano, è andato a Karl Mirabelli. La competizione ha visto vincitore Toni Pacati di Venezia, al secondo posto Zagor Borghesi di Ravenna, terzo Nicola Virdis di Torino. Serata conclusiva con lo spettacolo musicale della Italian Band, molto apprezzata, l’estrazione della tombola con un montepremi di 5 mila euro ed il gran finale, a sorpresa, con lo spettacolo pirotecnico. Piazza ricca ogni sera di stand gastronomici, della birra, gonfiabili e bancarelle. La manifestazione, patrocinata dal comune, ha avuto l’adesione ed il sostegno di numerose attività di Bottrighe e limitrofi, oltre all’Avis e alla Croce Verde di Adria.

Roberto Marangoni

“Aspettando l’autunno” nella Chiesa di San Francesco per una serata di musica e tradizione

Sintonizzati sul futuro.

Sabato 21 settembre, alle ore 21, la chiesa di San Francesco d’Assisi e di Paola in Bottrighe ospita la rassegna corale “Aspettando l’autunno”. Il concerto, di grande valenza artistica, è organizzato dal locale coro femminile “Plinius” diretto dalla maestra Antonella

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Pavan. Si esibiranno, oltre al coro organizzatore, due celebri cori trentini, il “Monte Vignol” di Avio diretto dal maestro Filippo Bandera, ed il “Valsella” di Borgo Valsugana diretto dal maestro Denis Zanei. Notissimi, i tre complessi corali partecipanti vantano un prestigioso curriculum con partecipazioni a concerti, rassegne e primi premi conseguiti in concorsi nazionali ed internazionali, incisioni discografiche e presenze radiofoniche e televisive. Al termine della rassegna, la consegna ai cori delle targhe di partecipazione e lo scambio dei presenti fra gli stessi. L’ingresso è libero. A seguire, presso la sala polivalente “Loris Cominato”, gli artisti avranno modo di degustare un ricco buffet di prodotti tipici polesani.

Le tre S-cioptà

a cura di Roberto Marangoni

> Le maledission, le salta de qua e d’là, le fnisse in tel cul a chi cà le dà

> El cafè l’è bon con 3 S: sentà, scotà e scrocà

> El can el bàia vssin al so pàiaro

Via dei Martiri, 5 CAVARZERE
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Pettorazza Grimani

La minoranza analizza i primi 100 giorni dell’amministrazione Grassetto

La minoranza

“Pettorazza Vale” critica l’amministrazione

Grassetto per mancanza di pianificazione, promesse non mantenute e scarsa gestione economica nei primi 100 giorni di mandato.

APettorazza Grimani, il gruppo consiliare di minoranza “Pettorazza Vale”, guidato da Matteo Cesaretto, non risparmia critiche nei confronti dell’amministrazione Grassetto, arrivata ai primi 100 giorni di mandato. “Le promesse altisonanti della campagna elettorale stanno impattando tristemente con la realtà”, esordisce il gruppo. Cesaretto ricorda come l’attuale sindaco, durante la campagna, avesse promesso di concludere i progetti già avviati, ma ad oggi – sottolinea –non c’è traccia di una pianificazione chiara né di un aggiornamento sui lavori in corso, nonostante lo stesso Grassetto fosse vicesindaco nella precedente amministrazione. La minoranza denuncia inoltre che le uniche opere inaugurate siano quelle già avviate dalla passata amministrazione, come la rotatoria in località Penisola di San Martino di Venezze. Cesaretto pone l’accento anche sulla recente tinteggiatura delle scuole medie Franzolin, che, a detta sua, sembra un segnale della mancata chiarezza riguardo il futuro delle scuole elementari Gianni Rodari, nonostante i fondi pubblici spesi. A far discutere è anche la gestione delle risorse economiche: “5.000 euro destinati alla Festa della birra e zero al servizio doposcuola,” prosegue Cesaretto, evidenziando quello che considera un’assenza di visione a lungo termine per il paese. Secondo la minoranza, l’amministrazione Grassetto, eletta con soli 10 voti di scarto, non ha fatto alcuno sforzo per cercare un dialogo con la parte di elettorato che non l’ha sostenuta, scegliendo invece la via delle “promesse non mantenute e della politica dei selfie.

Ciò ad oggi non è avvenuto –conclude il gruppo consiliare Pettorazza Vale- anzi ogni nostro commento è visto con astio e fastidio: ce ne faremo una ragione. Noi pensiamo al futuro di questo territorio con impegno e serietà e ne daremo conto ai cittadini”.

Rinnovata la collaborazione tra Comune e Circolo Auser di Pettorazza Grimani: un impegno per la comunità

Il Comune di Pettorazza Grimani e il Circolo AUSER ODV hanno consolidato la loro cooperazione grazie al rinnovo della convenzione, firmata dal Vicesindaco Francesca Capuzzo e dal Presidente AUSER Arrigo Visentin. “L’associazione e i suoi volontari svolgono un ruolo fondamentale nella nostra

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comunità – spiega il Vicesindaco – offrendo supporto soprattutto, alle persone della terza età”.L’AUSER è conosciuta principalmente per due servizi chiave: il trasporto assistito per anziani e persone in difficoltà, e l’organizzazione di attività motorie per la terza età. Tuttavia, l’impegno dell’associazione va ben oltre. Le loro attività includono:Segretariato sociale; informazioni amministrative e indirizzo verso uffici ed enti di competenza, oltre alla promozione dei servizi offerti da altre realtà del territorio;Corsi di alfabetizzazione digitale per l’uso di computer e tablet;Servizi di consegna a domicilio di spesa, farmaci e pasti per persone non autosufficienti; la collaborazione per l’organizzazione di animazione estiva e soggiorni climatici;Attività culturali e sociali per favorire l’integrazione e il benessere sociale. Grazie a questa convenzione, il Comune e l’AUSER rafforzano il loro impegno per migliorare la qualità della vita dei cittadini, specialmente quelli più fragili, consolidando una rete di sostegno fondamentale per la comunità

Municipio di Pettorazza Grimani

Bonifica. Ingegnere, da oltre un decennio opera all’interno della struttura

Cambio al vertice del Consorzio Delta

del Po: Rodolfo Laurenti nuovo direttore

Rodolfo Laurenti è il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po, un incarico che segna un passaggio di continuità e innovazione per l’ente territoriale. Laurenti, ingegnere con oltre un decennio di esperienza all’interno del Consorzio, subentra alla guida con una visione chiara delle sfide future, improntate sulla sostenibilità e la gestione del cambiamento climatico.”Lavoro presso il Consorzio da oltre undici anni. In questo tempo ho affiancato il direttore uscente Giancarlo Mantovani e ho imparato a conoscere il territorio del Delta del Po nelle sue peculiarità, fragilità e, soprattutto, nelle opere idrauliche che lo proteggono quotidianamente. Ho avuto modo di interagire con le istituzioni locali, le aziende agricole, i rappresentanti del mondo della pesca, e ho collaborato con i vari enti territoriali e questo mi ha consentito di avere una comprensione profonda delle dinamiche che regolano il nostro territorio, non solo dal punto di vista idraulico, ma anche economico e sociale”.

Laurenti sottolinea che la direzione del Consorzio nei

prossimi anni si concentrerà sul concetto di “sostenibilità”.

“La sostenibilità a cui miro riguarda il bilanciamento tra la sicurezza idraulica, lo sviluppo economico e la preservazione ambientale.

Questo significa garantire ogni giorno la protezione delle infrastrutture idrauliche esistenti, adattandole alle nuove condizioni climatiche, ma anche progettare opere future che rispondano alle sfide della siccità, del cuneo salino e delle inondazioni.

”Un tema centrale sarà la gestione della risorsa idrica, con progetti legati all’accumulo e alla conservazione dell’acqua, in un’area in cui gli estremi climatici, tra eccessi pluviometrici e lunghi periodi di sicci-

tà, sono sempre più frequenti. Grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Laurenti lavorerà al fianco del presidente Adriano Tugnolo per l’ammodernamento degli impianti di irrigazione e alla costruzione di nuovi invasi per garantire acqua nei momenti di necessità.

”Il nostro lavoro – ha aggiunto – si basa su un costante dialogo con le realtà agricole e gli attori economici del territorio, poiché le sfide idrauliche sono strettamente legate alle esigenze del mondo agricolo e della pesca. Allo stesso tempo, è fondamentale mantenere una gestione finanziaria solida e una visione strategica di lungo termine, in collaborazione con tutte le istituzioni.”

Tre milioni per i “luoghi (non) comuni” “Sarà un’opportunità di crescita”

Tre milioni di euro per recuperare e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale delle province di Padova e Rovigo, riattivando e dando nuova vita a spazi attualmente dimenticati o sottoutilizzati. Il bando della Fondazione Cariparo dedicato ai “luoghi (non) comuni” è finalizzato a sostenere progetti di rigenerazione territoriale ed è riservato a partnership formate da enti pubblici ed enti del terzo settore, con sede legale o operativa nelle province di Padova e Rovigo.

“Questo bando rappresenta un’opportunità di crescita preziosa per lo sviluppo del nostro territorio e di chi lo abita”, ha dichiarato Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cariparo.

“Quando le comunità iniziano a percepire i propri spazi fisici come ‘luoghi di partecipazione’,

ciascun cittadino può sentirsi custode dell’inestimabile capitale culturale e ambientale che rende unico il nostro Paese. L’obiettivo del bando “Luoghi (non) comu-

ni” è valorizzare gli spazi e i beni comuni, sperimentando allo stesso tempo soluzioni capaci di stimolare la dimensione partecipativa e promuovere l’attivazione delle comunità coinvolte”.

Potranno essere presentati pro-

getti che: potenzino l’attrattività e la fruibilità di beni culturali o ambientali e di spazi sottoutilizzati di proprietà pubblica; rafforzino l’identità delle destinazioni; coinvolgano le comunità locali in una logica di co-progettazione. Facendo tesoro delle esperienze pregresse, il bando percorre trasversalmente tre delle sette linee d’intervento che caratterizzano l’attività filantropica della Fondazione: partecipazione alla vita culturale, tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico, in risposta a un contesto socio-culturale sempre più complesso, che richiede pertanto risposte il più possibile innovative e articolate. Le domande di partecipazione alla prima fase dovranno essere inviate, esclusivamente online, entro il 14 ottobre 2024.

Diego Buonocore

Il neo dirigente punta su sostenibilità e innovazione. Con undici anni di esperienza, guiderà la protezione idraulica e la gestione delle risorse, affrontando sfide climatiche con il supporto del PNRR.

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Fotografia. Un viaggio nell’Italia del Novecento attraverso l’obiettivo del grande maestro francese

Grande monografica su Cartier-Bresson e i suoi straordinari viaggi in Italia

Dal 28 settembre al 26 gennaio Palazzo Roverella ospita una mostra su Cartier-Bresson, esplorando il suo legame con l’Italia attraverso 200 fotografie, documenti e articoli. Un percorso dal 1930 agli anni ‘70.

V

iene proposta dal 28 settembre al 26 gennaio, a Palazzo Roverella di Rovigo, una grande mostra monografica su Henri Cartier-Bresson, incentrata sul lungo rapporto tra il maestro francese e il nostro paese. Promossa dalla Fondazione

Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il Comune e l’Accademia dei Concordi, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, è realizzata in collaborazione con la Fondation Henri CartierBresson di Parigi e la Fondazione Camera-Centro Italiano per la Fotografia di Torino, con la curatela di Clément Chéroux, e Walter Guadagnini, direttori delle due fondazioni.

Per la prima volta viene documentato in maniera esaustiva e approfondita il rapporto tra “l’occhio del secolo” e l’Italia attraverso circa 200 fotografie e documenti come giornali, riviste, volumi, lettere.

Un rapporto iniziato prestissimo, già negli anni Trenta, e proseguito sino al momento in cui Cartier-Bresson ha abbandonato la fotografia, negli anni Settanta.

Scandita cronologicamente, la mostra inizia con il primo viaggio italiano avvenuto all’inizio degli anni Trenta da un giovanissimo Cartier-Bresson in compagnia dell’amico André Pieyre de Mandiargues, giovane poeta

e scrittore, e della sua compagna, la pittrice Leonor Fini. Il secondo viaggio avviene all’inizio degli anni Cinquanta e tocca l’Abruzzo e la Lucania, allora terre di grande interesse culturale, sociologico e quindi fotografico. Figura centrale è

Rovigoracconta Kids: festival per bambini al Parco delle Meraviglie

Durante la serata di chiusura di Rovigoracconta, il festival che da undici anni anima e trasforma la città di Rovigo con il suo vibrante programma culturale, è stato annunciato un nuovo evento: l’arrivo di Rovigoracconta Kids. Questa novità, dedicata esclusivamente ai bambini e alle famiglie, si preannuncia come una dolce aggiunta alla rassegna. Rovigoracconta Kids si ispirerà all’esperienza e al successo di Rovigoracconta, che dal 2018 ha già riservato uno spazio ai più piccoli con una sezione a loro dedicata. La prima edizione del festival per bambini, intitolata “Il Parco delle

Meraviglie”, si svolgerà domenica 29 settembre 2024, presso il parco Iras “Melvin Jones” di San Bortolo, dalle 10 del mattino fino alle 19. Questa giornata speciale promette di offrire un mondo di magia e stupore, dove l’entusiasmo dei bambini e la gioia degli adulti saranno al centro di un programma ricco di sorprese. Il festival vedrà la partecipazione di alcuni dei più amati protagonisti della letteratura per l’infanzia e sarà pensato per intrattenere e affascinare bambini di tutte le età, genitori, nonni, zii e amici, oltre a tutti coloro che continuano a sognare.

lo scrittore e pittore Carlo Levi, riferimento fondamentale per i tanti fotografi, italiani e stranieri, che si muovono tra Matera e i paesi del territorio.

Divenuto ormai una leggenda vivente della fotografia, CartierBresson ritorna a più riprese in

Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta realizzando servizi per le grandi riviste illustrate dell’epoca, tra cui “Holiday” e “Harper’s Bazaar”. In particolare, i diversi scatti realizzati a Roma restituiscono il clima di quegli anni e la specificità di un paese non ancora omologato alla dominante cultura proveniente da oltreoceano.

La mostra ha i suoi ultimi sviluppi e la sua chiusura con le immagini dei primi anni Settanta dedicate ancora a Matera, vent’anni dopo, e con quelle dedicate al mondo del lavoro industriale, tra Olivetti e Alfa Romeo. La mostra è composta di opere vintage provenienti dalla Fondation Cartier-Bresson, con testi esplicativi in ogni sala e da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, che riporta tutte le opere esposte, i saggi dei due curatori e di Carmela Biscaglia.

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Ascolta la rubrica economica, dove esploriamo le ultime notizie, tendenze e sviluppi nel mondo economico con il commento quotidiano alle 8:30 ogni mattina. Solo su Radio Veneto24. A cura di Riccardo Sandre

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Tradizione. Dal 19 settembre quattro giorni di eventi, protagonisti i sapori del Delta

XI V°Festa del Riso di Porto Tolle: debutta l’Ostra Bora, escluso il granchio blu dal menù

La Festa del Riso di Porto Tolle giunge alla sua XIV edizione con l’obiettivo di valorizzare sempre più le eccellenze del Delta del Po.Presentata per il terzo anno consecutivo durante la 81ª Mostra del Cinema di Venezia, l’evento mette in risalto il legame tra il territorio e il cinema, come ha ricordato il sindaco Roberto Pizzoli, citando film iconici girati nella zona, tra cui “La donna del fiume” con Sofia Loren.Organizzata dalla Pro Loco di Porto Tolle in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Cipriani di Adria e l’Associazione Italiana Sommelier di Rovigo, la Festa del Riso si mantiene fedele al suo format consolidato: quattro giorni di eventi che partono giovedì 19 settembre con il prestigioso Galà del Riso. La cena di gala si svolge in largo Europa. Lorenzo Binatti, presidente dell’Associazione Cuochi del Polesine, annuncia una delle novità più attese: il lancio dell’Ostra Bora, un’ostrica pregiata ,allevata dalla famiglia di Nicola Baroni, è la protagonista di un raffinato risotto mantecato. Nel menù, non è inserito il granchio blu, come sottolinea l’assessore Tania Bertaggia: “Lo scopo della Festa del Riso è promuovere il nostro territorio e i prodotti locali. Il granchio blu, pur essendo presente nelle nostre acque, rappresenta una mi-

naccia drammatica per il settore della pesca e non può trovare spazio nel menù del galà del riso”.La festa si estende fino a domenica con un programma ricco di attività. Oltre ai laboratori didattici e all’animazione per i più piccoli, con l’apicoltura Marangon e l’Ocarina del Delta del Po, gli stand gastronomici offrono una vasta gamma di piatti a base di riso del Delta del Po, gestiti dai comitati locali. Prevista un’area in cui praticare soft Air.Sabato mattina,21 settembre, un convegno organizzato dal Comune in collaborazio-

ne con l’Università di Venezia esplorerà il management delle aziende agricole e le strategie di marketing per valorizzare i prodotti locali. Tra mercatini, musica dal vivo, escursioni e un trenino panoramico, la XIV Festa del Riso di Porto Tolle si conferma come uno degli eventi più attesi per la promozione delle eccellenze del Delta del Po. Per non perdere nessuna novità, si può consultare la pagina Facebook e il profilo Instagram dell’evento, dove sono pubblicati aggiornamenti in tempo reale, video e fotografie.

Forze dell’Ordine a tutela degli operatori sanitari della ULSS 5 Polesana

Presso la Prefettura di Rovigo, è stato firmato un importante Protocollo d’intesa tra il Prefetto Clemente Di Nuzzo e il Direttore Generale della ULSS 5 Polesana Pietro Girardi, alla presenza delle Forze di Polizia provinciali. Il documento mira a rafforzare la collaborazione tra l’Azienda Sanitaria e le Forze dell’Ordine per tutelare gli operatori sanitari coinvolti in aggressioni o atti di violenza, provenienti da pazienti, familiari o altri soggetti. L’accordo promuove un canale di contatto diretto con le Forze dell’Ordine, per garantire interventi tempestivi e una vigilanza costante presso i presidi ospedalieri, con particolare attenzione

al monitoraggio degli accessi. Non si tratta solo di reazione agli atti di violenza, ma anche di prevenzione, grazie a incontri di formazione specifica per il personale sanitario su come prevenire e gestire situazioni conflittuali.

L’Azienda ULSS 5 Polesana si impegna, inoltre, a potenziare i sistemi di videosorveglianza, teleallarme e vigilanza sia diurna che notturna per garantire un ambiente sicuro. Il Prefetto Di Nuzzo ha sottolineato l’importanza di questo passo, dichiarando che la tutela della sicurezza di chi si

occupa della salute dei cittadini è fondamentale per assicurare servizi sanitari pubblici di alta qualità. Con questo Protocollo, si apre una nuova fase di collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine, finalizzata a proteggere chi ogni giorno è impegnato a salvaguardare la salute pubblica.

La XIV Festa del Riso di Porto Tolle celebra le eccellenze del Delta del Po con eventi, gastronomia e cultura dal 19 al 22 settembre. Protagonista il riso locale e l’ostrica Ostra Bora.

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TRATTAMENTO ESFOLIANTE TRAMITE DELLE MORBIDISSIME

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Sport e comunità. Una serata di passione, amicizia e solidarietà

“Su e so per i Ponti”, un successo l’edizione 29 con oltre 500 partecipanti

U n gran bel vedere Piazza Cavour, invasa da atleti, corridori professionisti e amatoriali di donne, e uomini e bambini. È stata un successo la 29esima edizione della “Su e So per i Ponti di Adria”, la prima corsa organizzata dal nuovo direttivo della Podisti Adria, composto da Antonio Barchetta, Floriano Finotello, Davide Silvestrini, con vicepresidente Riccardo Cordella, segretario Valeriano Cassetta ed il presidente Giovanni Cattozzi. La corsa ha avuto il patrocinio della provincia di Rovigo, Comune di Adria, della Regione veneto, di Sport e Salute di Rovigo, del Csi Veneto, con la collaborazione con la Croce verde di Adria e della Fidas. Oltre 500 gli iscritti nei tre percorsi camminata, minipodistica e competitiva, quest’ultima vinta da Daniel Turco dell’Atletica Bovo-

lone che ha percorso i 6 chilometri e 700 metri in 23 minuti e 22 secondi. “E’ stata una serata straordinaria, piena di energia, passione e sorrisi, dice Cattozzi. Un enorme grazie a tutti i partecipanti che hanno corso,

camminato, tifato e contribuito a creare un’atmosfera unica. Ci avete dimostrato ancora una volta quanto sia forte la nostra comunità quando si tratta di condividere sport, amicizia e solidarietà. Non vediamo l’ora

“Liberi Ciclisti di Adria brillano alla Coppetta”

Prima trasferta stagione per i Liberi Ciclisti di Adria in trasferta a Borgo Valsugana in occasione della “Coppetta d’Oro”. Una manifestazione, giunta alla sua 26° edizione, che rappresenta il più importante raduno nazionale di ciclismo con circa 1500 baby ciclisti dai 7 ai 12 anni, provenienti da ogni angolo d’ Italia. È stata l’ultima gara per Adelaide Belluco e Fatima Zahaa Daouka che ora inizieranno una nuova avventura e saluteranno i Liberi Ciclisti, per andare a pedalare nella categoria esordienti, facendo il loro debutto nell’agonismo vero e proprio. Tra una corsa e l’altra c’ è stata l’occasione per festeggiare il compleanno del presidente Roberto Frigatti che il 28 agosto scorso ha spento 70 candeline. Da vent’anni è alla guida del team adriese e nell’ottica sua e del suo staff, il ciclismo non è

solo competizione, ma uno strumento educativo che istruisce i bambini alla vita sana, al rispetto dell’ambiente, alla sostenibilità delle due ruote ed alla capacità di mettersi alla prova, superando passo dopo passo i propri limiti, nel rispetto dei compagni di squadra e degli avversari. Questi i giovani ciclisti impegnati a Borgo Valsugana: Xiao Xiang Zhang, Kataleya Belluco, Meryam Daouka, Enea Tessarin, Mario Junior Barbujani, Lorenzo Carinci, Camillo Fabbri, Alessandro Ferro, Rebecca Crivellaro Cassetta, Tommaso Bovolenta, Yuxiang Zhang, Adelaide Belluco e Fatima Zahaa Daouka.

Per diventare un baby ciclista, basta contattare la direzione sportiva al numero 339 7806279, munirsi di buona volontà, voglia di stare insieme e soprattutto di pedalare.

che arrivi il prossimo anno per un’altra edizione indimenticabile. Un ringraziamento speciale va anche a tutti i volontari, agli organizzatori e agli sponsor che hanno lavorato instancabilmente per rendere possibile questo

evento. Un ringraziamento va al medico della gara il dottor Riccardo Crivellin.” Significativa la presenza di società prestigiose sia locali e provinciali del Veneto e regioni limitrofe. I gruppi premiati per la loro partecipazione numerosa sono stati Camminatori di Ceregnano, Avis di Taglio di Po, Podisti Porto Tolle e GS Salcus, con premiazione dei gruppi fuori provincia andata al GS Alpini Vicenza, Polisportiva Quadrilatero di Ferrara e Asd Marathon Cavallino di Venezia. Alla cerimonia hanno partecipato assieme a Giovanni Cattozzi presidente Podisti Adria oltre che presidente del Csi Veneto, il sindaco Massimo Barbuiani, l’assessora Donatella Baratella oltre al presidente di banca Adria Colli Euganei Mauro Giuriolo.

Cristiano Aggio

MONDO DONNA

Uno spazio dove esploriamo le tematiche, i successi e le sfide che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di Micaela Faggiani

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#Regione

Politica. A settembre riaprono le scuole e riparte anche la politica veneta

Mancano 12 mesi alle elezioni Regionali, rimane incerto il futuro del Presidente Zaia

Il dibattito e il confronto fra le forze politiche si fa sempre più vivace tra Autonomia, Irap e i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina

Settembre è il momento della ripartenza. I più giovani, in particolar modo, dopo il lungo break estivo – mai caldo come in questo 2024, lo sanno bene, ma anche per la politica è diventata oramai un’abitudine far suonare in questo mese la prima, metaforica, campanella. Una campanella decisamente molto importante perché potrebbe essere l’ultima, almeno da Presidente, per Luca Zaia.

Il condizionale è d’obbligo visto che le voci sul destino del Presidente del Veneto sono le più disparate: secondo alcuni è pronto alla candidatura a Sindaco di Venezia, per altri sarà il prossimo presidente del Coni al posto di Giovanni Malagò ormai prossimo alla scadenza, per altri ancora Ministro nel Governo Meloni magari sostituendo Raffaele Fitto “promosso” a Commissario Europeo. La voce, però, che nei commenti “fuori microfono” appare quella che solletica maggiormente la fantasia è quella per la quale da Roma potrebbe arrivare la fuma-

ta bianca per un’altra legislatura alla Presidenza del Veneto. Luca Zaia, giusto ribadirlo per correttezza, non si presta minimamente a questo gioco e ribadisce, ad ogni domanda, che lui, oggi, non ha ancora deciso ed è concentrato sui dossier veneti e, in particolar modo, su quello legato all’Autonomia.

Fatto sta, e non poteva evidentemente essere altrimenti per il ruolo e il consenso che Zaia ha e ha avuto in Veneto, che questa incertezza sul ruolo che avrà in futuro condiziona in modo esiziale i primi approcci di “grandi manovre” pre – elettorali tanto del centrodestra quanto del centrosinistra.

Peraltro appare quasi certo, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, che la Regione Veneto sarà chiamata alle urne nell’autunno 2025 quindi esattamente tra 1 2 mesi e, ad oggi, l’incognita Zaia tiene tutto in un sostanziale stand-by.

Il quadro, dunque, oggi si presenta estremamente incerto an-

che se gli aspiranti governatori non mancano.

Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione tanto alle ultime elezioni Politiche quanto alle Europee, rivendica per sé la Presidenza del Veneto dopo anni di fedele sostegno alla Lega. In questo campo gli aspiranti candidati certamente non mancano a partire dal Senatore e Coordinatore Regionale, Luca De Carlo, passando dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso sino ad arrivare a Elena Donazzan forte di una spinta determinata dall’eccezionale risultato elettorale conseguito personalmente alle ultime elezioni Europee.

Per la Lega perdere, però, il governo del Veneto rappresenterebbe, anche dal punto di vista simbolico, un pesantissimo ripiegamento. Il percorso, però, per rimanere sulla poltrona più alta di Palazzo Balbi appare tutt’altro che semplice: in una logica di divisione tra alleati, alla luce dei numeri attuali, appare difficili immaginare che i salviniani possano continuare a governare Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Certo se arrivasse il via libera al terzo (in realtà quarto) mandato per Luca Zaia non ci sarebbero grandi discorsi da fare e con ogni probabilità, magari ga-

rantendo a FDI più posti in giunta rispetto all’unico che hanno oggi, il candidato sarebbe lui. In ogni caso sembrano scaldarsi, senza dare troppo nell’occhio, il Segretario Regionale Alberto Stefani e il Sindaco di Treviso e presidente Anci, Mario Conte. Alcuni osservatori non escludono neppure che la Lega Veneta possa tentare, se da Roma arrivasse l’indigesto diktat di cedere il passo a Fratelli d’Italia e ovviamente senza poter contare su Zaia, una corsa in solitaria magari associando alla lista di partito una composta di amministratori locali.

Pronto al balzo è anche Flavio Tosi, coordinatore regionale di Forza Italia, impegnato in una perenne campagna di rafforzamento del suo partito e che non

risparmia critiche e punzecchiature all’attuale giunta regionale. Sempre nella logica di accordo tra alleati, Tosi confida che il Veneto tra i due litiganti possa toccare a Forza Italia.

Il centrosinistra, in un quadro tanto complesso, pensa che questa volta potrebbe avere maggiori chances e il segretario regionale del Partito Democratico ha già convocato tutte le forze e i movimenti della cosiddetta “alternativa” predicando calma e cercando di non bruciare le tappe. Nonostante questo sforzo, seppur in piccola parte, è già esploso il dibattito sulle modalità di scelta del candidato presidente: Primarie Si o Primarie No. A schierarsi decisamente a favore, dichiarando da subito la propria disponibilità a concorrere c’è il Senatore e virologo Andrea Crisanti.

L’impressione è che in questi 1 2 mesi ne vedremo delle belle con alcune patate bollenti come l’Autonomia, il bilancio regionale e le relative polemiche per l’introduzione dell’IRAP indigeste agli alleati, le ricadute della Finanziaria sul Veneto, i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e, non ultimo, l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano –Cortina. (r.r.)

Camani: “Veneto in balìa della legge della giungla, il centrodestra sta implodendo”

Nel clima delle ultime settimane la capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Vanessa Camani vede dei segni che lasciano poco spazio a dubbi: “Le divisioni all’interno della maggioranza in Veneto - sostiene l’esponente Dem - sono molteplici e sempre più evidenti: dall’Irap all’Autonomia differenziata, senza dimenticare l’imbarazzante paralisi in cui si trova l’assessorato all’istruzione e al lavoro. Il governo regionale e dunque il Veneto, pare essere in balìa della legge della giungla”.

Un giudizio netto, che non risparmia il governatore uscente. “Di fronte all’in-

capacità della Giunta regionale di garantire in questi anni politiche di bilancio adeguate ai bisogni dei veneti, ora al presidente non rimane che giocarsi la carta di un rocambolesco aumento delle tasse per le imprese, poco condiviso dalla sua maggioranza e molto discutibile nel merito. Analogamente, - commenta Camani - il mancato avvicendamento alla guida dell’assessorato lasciato vacante da Elena Donazzan, oltre alle spaccature di corrente evidenti in Fratelli d’Italia, al governo da poco ma già con tutti i vizi delle più navigate forze politiche, rivela l’incapacità di fare sintesi ed un’idea delle istituzio-

ni come luogo di potere da occupare e non come strumento al servizio dei cittadini”.

Con queste premesse, osserva poi la consigliera del Pd, “Zaia lascia in eredità un caos da giungla. Non esiste, nei fatti, una coalizione di centrodestra in Veneto. Esiste una somma di personaggi che, senza progetto per la Regione, tentano solo di soddisfare le proprie ambizioni personali. L’alternativa di una alleanza di governo, unita ed adeguata, con una proposta seria e credibile per il Veneto, proposta a cui il Partito Democratico vuole dar vita, è un orizzonte sempre più necessario”.

Vanessa Camani

L’evento. La co-produzione Teatro Stabile del Veneto e Compagnia Finzi Pasca al Teatro Goldoni fino al 13 ottobre

Diecimila per Titizé - A Venetian Dream

Scommessa vinta per il sogno acrobatico di Daniele Finzi Pasca, spettacolo ufficiale della città di Venezia

S

uperata la metà delle repliche previste, Titizé - A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia coprodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo ha già vinto la sua scommessa. Il sogno di Venezia attraverso le funamboliche lenti di Daniele Finzi Pasca a meta settembre aveva già colpito al cuore almeno ottomila spettatori del Teatro Goldoni. Lo spettacolo ideato come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, che con i suoi 400 anni di storia risulta il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività, fin dal suo debutto in prima assoluta lo scorso 18 luglio ha emozionato, nel corso dell’estate, il pubblico internazionale di Venezia: sono oltre 25 i paesi rappresentati con spettatori stranieri in prevalenza da Svizzera, USA, UK, Francia, Germania, Austria, Australia e Olanda. Numeri in crescita costante di settimana in settimana con l’obiettivo di superare i 10.000 spettatori al 13 ottobre, data dell’ultima replica al Teatro Goldoni, dopo la tenitura record per uno spettacolo teatrale di caratura internazionale a Venezia di ben 52 recite e la platea piena anche nelle più calde serate estive.

“I numeri parlano chiaro”, commenta il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto. “I dati confermano il Teatro Goldoni quale piazza teatrale che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Ringrazio l’intero sistema veneziano e veneto, dal Comune con la sua

società Vela, alla Regione e il comparto alberghiero e di promozione turistica della città, che fin dall’inizio ha creduto in questo spettacolo e ha collaborato con noi per il successo dell’operazione. Non si tratta, infatti, di una vittoria per il teatro, ma di una vittoria per Venezia che si dà così un altro soggetto capace di interloquire con il suo pubblico internazionale”.

“Accogliamo con orgoglio e soddisfazione la notizia del successo di Titizé – A Venetian Dream. Grazie al costante lavoro della Fondazione Teatro Stabile del Veneto il Teatro Goldoni, che nel corso dei suoi 400 anni di storia ha tagliato innumerevoli traguardi, si conferma un fiore all’occhiello per la nostra Regione” dichiara Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto. “Questo spettacolo è un’ennesima nuova sfida, originale e stimolante, in grado di mettere in dialogo artisti e spettatori di generazioni diverse. Ringrazio la Fondazione Teatro Stabile del Veneto perché portare a Venezia una compagnia di questo calibro è un orgoglio, e lo è ancora di più quando l’arte riesce a parlare non solo ai nostri cittadini ma a tutti i visitatori che arrivano in città e che scelgono di passare una serata a teatro assieme ai nostri artisti – aggiunge Giorgia Pea, consigliere delegata della Città di Venezia cultura, attività teatrali e cinema –. Come Amministrazione comunale non possiamo che essere soddisfatti di questo progetto e ci auguriamo che anche nelle prossime settimane il Goldoni venga scelto da chi ha piacere di trascorrere un paio di ore in compagnia della cultura che una città come Vene-

zia può offrire”.

Una scommessa vinta per il Teatro Stabile del Veneto che riporterà maestranze artistiche e tecniche nuovamente a Venezia per l’estate 2025, quando tra luglio e settembre Titizé tornerà in scena rinnovato per almeno 40 repliche confermando così il Teatro Goldoni quale spazio di innovazione culturale al pari delle principali piazze teatrali europee. Prima del ritorno a Venezia però, lo spettacolo sarà impegnato in una tournée internazionale che prenderà il via da Lugano, città natale della Compagnia Finzi Pasca, quindi a Salerno, poi ancora in Svizzera, Francia, compresa Parigi tra marzo e aprile 2025.

Titizé – A Venetian Dream è una espressione teatrale fondata sulla meraviglia e sullo stupore, che racconta il rapporto fra Venezia, l’acqua e l’uomo. Un evento progettato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, che in occasione dei suoi 400 anni ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia. L’opera è scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liri-

che. “Titizé”, “tu sei”: una parola emblematica e piena di ritmo, che con la sua evocativa sonorità richiama l’attenzione sul potere del verbo “essere”, sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Con un cast di dieci talentuosi interpreti, tra cui acrobati, attori e musicisti, Titizé invita a immergersi nell’essenza di Venezia, dove il passato e il presente si mescolano in un unico affascinante racconto e le storie, sparse come conchiglie sulla spiaggia, ognuna con la sua bellezza e il suo mistero, si ricompongono in un prezioso mosaico. (r.r.)

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Provincia di Padova

Economia. L’imprenditrice trevigiana sarà votata dall’assemblea dei soci il 23 novembre

Scelta unanime per Paola Carron designata presidente di Confindustria Veneto Est

L’imprenditrice trevigiana Paola Carron è stata scelta dal Consiglio Generale di Confindustria Veneto Est come candidata alla Presidenza per il quadriennio 2024-2028. La decisione è stata presa all’unanimità tramite scrutinio segreto. La scelta di Paola Carron arriva al termine di una fase di consultazione con la base associativa, condotta nei mesi scorsi dalla Commissione di designazione composta da Barbara Bergamaschi, Mirko Longo, Simonetta Tiberto, Omer Vilnai e Matteo Zanandrea. La Commissione ha raccolto ampio consenso nelle sedi di Padova, Rovigo, Treviso, e Venezia, portando a una candidatura unica approvata anche dal Collegio Speciale dei Probiviri.

Secondo quanto stabilito dallo Statuto, la candidatura sarà ora sottoposta all’Assemblea dei Soci, convocata per il 23 novembre. Durante l’Assemblea, sarà eletto il nuovo Presidente per il primo mandato quadriennale successivo alla costituzione della

nuova associazione. Nel frattempo, si terranno incontri di zona pre-Assemblea per condividere le linee programmatiche della nuova Presidenza e raccogliere idee, proposte e suggerimenti dagli imprenditori, al fine di garantire che l’attività associativa risponda alle esigenze delle imprese.

Paola Carron è nata ad Asolo (TV) nel 1968. Consigliere Delegato di Carron S.p.A., azienda di costruzioni generali fondata nel 1963, è responsabile commerciale e della sostenibilità del Gruppo, rappresentando la se-

conda generazione dell’impresa familiare insieme ai fratelli Diego, Arianna e Marta. Il Gruppo Carron, con sede a San Zenone degli Ezzelini (TV), è tra le prime venti società italiane nel settore delle costruzioni civili e infrastrutturali, con un fatturato consolidato di 334 milioni di euro e 314 collaboratori. Nel 2024 Carron mira a trasformare l’azienda in una Società Benefit e ha recentemente ottenuto certificazioni per la parità di genere e per la responsabilità sociale. Attiva da anni in ambito associativo, Carron è Vicepresidente di Con-

findustria Veneto Est con delega a Edilizia, Territorio e Infrastrutture, Presidente di Ance Rovigo Treviso e membro di varie commissioni nazionali.

Confindustria Veneto Est è la seconda associazione territoriale del Sistema Confindustria in termini di dimensioni e rilevanza, con oltre 5.000 imprese associate e 270.000 collaboratori. Opera in un’area cruciale per l’economia italiana, con un forte tessuto manifatturiero e un PIL aggregato di 95 miliardi di euro. La designazione di Paola Carron segna un passaggio cruciale per il del’associazione, che guarda avanti con l’obiettivo di rappresentare con sempre maggiore efficacia le esigenze delle imprese del territorio.

Il Presidente uscente Leopoldo Destro ha commentato con soddisfazione la designazione: ‘’Ringrazio la Commissione di Designazione per il lavoro svolto, con spirito di servizio, encomiabile rigore e trasparenza. Ringrazio tutti i Consiglieri, tutte le im-

prenditrici e gli imprenditori che hanno partecipato alle consultazioni, per aver arricchito di idee questo confronto. Un risultato importante, quello espresso dal Consiglio Generale. La larghissima maggioranza dei voti raccolti conferma quell’unità associativa oggi ancora più indispensabile, per affrontare e vincere le difficili sfide che ci troviamo di fronte ma anche per cogliere le opportunità e, insieme, per difendere e rilanciare, in Italia e in Europa, il futuro produttivo del territorio e del Paese, il lavoro e la nostra industria.”

Destro ha inoltre espresso fiducia nella nuova leadership: “Siamo certi che Paola Carron lavorerà in questa direzione, con coraggio e visione innovativa per il bene delle imprese, che oggi hanno ancora più bisogno di poter contare su una rappresentanza forte. Con grande responsabilità, dedizione, ascolto e attenzione alle persone, saprà essere la Presidente di tutti”. (r.r.)

Nodo pensioni, la ricetta di Boschetto: “Più lavoro e previdenza complementare”

“Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”

Già nel 2050, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, il sistema pensionistico italiano rischia di non essere più sostenibile. Di fronte a questo scenario il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto sottolinea la necessità di aumentare il tasso di occupazione, far crescere il PIL e incentivare la previdenza complementare per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.

“Tra 25 anni, si prevedono 8 milioni di persone in età lavorativa in meno”, spiega Boschetto, evidenziando come questa drastica riduzione della forza lavoro possa avere conseguenze pesanti sul mercato del lavoro, sui costi del lavoro stesso e, naturalmente, sulle pensioni. Uno degli indicatori più rilevanti per comprendere l’equilibrio

del sistema pensionistico è il rapporto tra occupati e pensionati. Al momento, tale rapporto in Italia è pari a 1,4443, sotto la soglia minima di 1,5 necessaria per mantenere un equilibrio sostenibile. “Il nostro sistema a ripartizione dipende da questo indicatore”, aggiunge Boschetto, “e senza un’inversione del trend demografico e occupazionale, il sistema pensionistico rischia di collassare”.

Guardando poi ai dati Istat, entro il 2050 l’Italia avrà 4,5 milioni di persone in meno, con un calo di 3,7 milioni di under 35 e un aumento di 4,6 milioni di anziani. Il cosiddetto indice di ricambio, che misura il rapporto tra i lavoratori in uscita dal mercato del lavoro e quelli che vi entrano, peggiorerà ulteriormente, Ci sarà una crescente carenza di giovani lavoratori pronti

a sostituire quelli che lasciano il mondo del lavoro.

Boschetto individua due priorità per garantire la tenuta del sistema pensionistico: aumentare il tasso di occupazione e far crescere il PIL. “I giovani saranno costretti a lavorare di più, in relazione all’allungamento della vita, ma percepiranno pensioni più basse a causa dei ‘buchi’ contributivi legati alla flessibilità del lavoro”, spiega Boschetto. Tuttavia, l’aumento della popolazione anziana e i recenti interventi normativi, come Quota 100, 102 e 103, stanno mettendo sotto pressione il sistema.

Confartigianato Imprese Veneto punta a stimolare la crescita del PIL aumentando i salari attraverso il rinnovo dei contratti collettivi, ma Boschetto non si limita a queste misure. Tra le proposte, infatti, la riduzione delle pensioni anticipate e l’eliminazione di privilegi pensionistici, ma anche la necessità di separare la spesa pensionistica da quella assistenziale, che ha registrato

una crescita significativa negli ultimi anni.

Con il passaggio al sistema contributivo, che ha ridotto l’importo della pensione rispetto all’ultimo reddito percepito, la previdenza complementare sta diventando sempre più importante per garantire una pensione adeguata ai lavoratori. “Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”, afferma Boschetto. Confartigianato Imprese Vene-

to è tra i promotori di Solidarietà Veneto, il Fondo di Previdenza Complementare negoziale della regione. L’obiettivo è facilitare l’adesione volontaria dei lavoratori a questo strumento, offrendo loro la possibilità di costruire un sistema pensionistico integrativo. “Nella contrattazione integrativa regionale abbiamo riconosciuto alla previdenza complementare un ruolo strategico nella gestione dei rapporti di lavoro”, conclude il presidente. (r.r.)

Leopoldo Destro con Paola Carron

Stickermania e Scuolafacendo. Due progetti promossi da Despar per valorizzare educazione e formazione

Despar presenta Stickermania: la nuova raccolta di figurine dedicata ai più piccoli

Un viaggio alla scoperta di incredibili imprese nel mondo animale e sullo sfondo i valori dell’amicizia, dello sport, del rispetto e della valorizzazione delle diversità: è questo il filo conduttore della storia protagonista di Stickermania 2024, la raccolta di figurine che quest’anno Despar Nord, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha scelto di promuovere negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui è presente.

La storia

La collection 2024 dal titolo “Campioni del regno animale” si caratterizza per un messaggio con un forte valore educativo e formativo e ha come protagonisti Oskar e il suo allenatore Bo, che per prepararsi a una competizione sportiva scolastica partono per un viaggio intorno al mondo seguendo le orme di detentori di record del regno animale in un’ampia varietà di discipline. Dal Cile all’Austria, passando per il Sudafrica e il Giappone fino alla Nuova Zelanda, il viaggio porta Oskar e Bo alla scoperta di luoghi straordinari e incredibili imprese nel mondo animale: il tuffatore più veloce, il detentore del record di salto in alto o artisti assoluti della mimetizzazione. Impressionati dalle prestazioni di alto livello, Oskar e Bo deci-

dono di organizzare loro stessi un campionato sportivo: il campionato dei campioni degli animali. Numerosi animali provenienti da tutto il mondo accettano l’invito a partecipare come atleti o come spettatori. Il campionato degli animali è un successo e alla fine ogni partecipante riceve una medaglia, perché ciascuno ha raggiunto la migliore prestazione possibile mettendo a frutto il suo potenziale.

Come funziona

Stickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 16 settembre al 13 ottobre ogni €10 di spesa i clienti riceveranno un pacchetto di figurine, mentre l’album sarà in vendita nei negozi dell’abete a € 0,99. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita al prezzo di € 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta di Stickermania saranno inoltre organizzati degli scambi di figurine in alcuni punti vendita selezionati per favorire momenti di incontro e interazione tra i bambini e ragazzi impegnati nella collezione.

Molto più di una collection

Stickermania, il progetto promosso da Despar Nord, si distingue per la scelta di caratterizzare la raccolta con un contenuto fortemente didattico e

Stickermania Tour: gli appuntamenti

Nel corso delle settimane di raccolta, Despar organizzerà presso alcuni punti vendita selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine. Di seguito il calendario degli incontri:

-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Bassano del Grappa – Centro Commerciale “Il Grifone”, via Capitelvecchio 88, Bassano del Grappa (VI);

-5 ottobre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Sarmeola – Centro Commerciale “Le Brentelle”, via della Provvidenza 1, Sarmeola di Rubano (PD);

-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Albignasego – Centro Commerciale “Ipercity”, via G. Verga 1, Albignasego (PD).

Tutte le informazioni su Stickermania e le attività connesse alla collection sono disponibili su sito dedicato Despar Stickermania

formativo dove i protagonisti diventano portatori di messaggi positivi ed esempi di sana competizione sportiva, rispetto, valorizzazione della diversità e dei

talenti personali. Valori sui quali si costruisce la coesione sociale e il senso di comunità che trovano conferma anche nella scelta di abbinare la raccolta

Stickermania al progetto Scuolafacendo con cui i clienti del marchio dell’abete potranno scegliere di sostenere le scuole del territorio.

Al via Scuolafacendo, il progetto Despar a sostegno del mondo della scuola

Con l’avvio del nuovo anno scolastico Despar promuove Scuolafacendo, il progetto nazionale a sostegno del mondo della scuola con l’obiettivo di donare agli istituti scolastici nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Un’iniziativa che Despar Nord porta sui propri territori di riferimento insieme alla collection Stickermania. Dal 16 settembre al 13 ottobre facendo la spesa nei negozi Despar, Eurospar e Interspar i clienti potranno ricevere, ogni 10 euro di spesa, una bustina di figurine Stickermania con all’interno un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Inoltre, solo con l’App Despar Tribù, fino al 17 novembre 2024 i clienti potranno convertire i propri Punti Cuore Despar in Buoni Scuola, riuscendo così a contribuire ulteriormente alla raccolta. Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar ne donerà uno aggiuntivo. I clienti potranno consegnare i buoni raccolti direttamente alla scuola che desiderano premiare oppure caricarli tramite il sito del progetto o l’App dedicata.

Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include articoli che vanno dalla cancelleria a strumenti per l’apprendimento e l’inclusione, fino a materiali per supportare le attività motorie, l’apprendimento musicale e per arricchire gli ambienti scolastici. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e paritarie. Per beneficiare della donazione dei clienti Despar, le scuole interessate dovranno registrarsi sul sito dedicato all’iniziativa.

Scuolafacendo è un’iniziativa con la quale Despar rafforza l’impegno per il mondo della scuola, riconoscendo l’educazione e la formazione come elementi centrali per fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire il proprio futuro. Un’attenzione che l’azienda conferma anche con “Le Buone Abitudini”, il progetto rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita.

Sintonizzati sul futuro.

Arredamento in Veneto: tradizione e innovazione nel 2024

Il Veneto è da sempre una culla di eccellenza nel settore dell’arredamento. Conosciuta per il suo artigianato raffinato e la produzione di mobili di alta qualità, la nostra regione ha saputo coniugare tradizione e innovazione, creando uno stile proprio che riflette il suo patrimonio culturale, ma che anche abbraccia le nuove tendenze del design. Nel 2024, le case venete si arricchiscono di soluzioni eleganti e funzionali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla personalizzazione degli spazi. La tradizione artigianale è un pilastro dell’arredamento veneto. Aziende familiari e maestri artigiani continuano a produrre mobili di alta qualità, lavorando materiali pregiati come legno massello, marmo e ferro battuto. In particolare, l’area del trevigiano e bassanese è rinomata per la produzione di mobili su misura, che uniscono l’arte della falegnameria a un design contemporaneo. Questa mae-

stria manuale è visibile nei dettagli: intarsi, finiture curate e mobili che diventano vere e proprie opere d’arte. Negli ultimi tempi c’è stata una riscoperta dei mobili antichi e vintage, con una forte tendenza al restauro e al recupero di pezzi d’epoca. Le case venete spesso combinano elementi moderni con mobili d’epoca restaurati, creando un contrasto affascinante tra il vecchio e il nuovo. In molte case venete, soprattutto nelle zone di campagna o nei piccoli borghi, lo stile rustico rimane la prima scelta. Tuttavia, questo stile viene reinterpretato in chiave moderna. Il “rustico elegante” combina materiali tradizionali come la pietra e il legno con arredi dal design più essenziale e contemporaneo. Pareti in mattoni a vista, soffitti con travi in legno e pavimenti in cotto sono spesso accostati a mobili dalle linee pulite e moderne, creando un effetto equilibrato e accogliente. Questo stile si riflette anche

nella scelta di tessuti naturali e texture calde: lino, cotone grezzo e lana vengono utilizzati per tende, cuscini e rivestimenti, donando un senso di calore e familiarità agli ambienti.

Nelle città venete invece, come Venezia, Verona e Padova, dove lo spazio abitati-

vo può essere limitato, la tendenza verso l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale. I mobili multifunzionali sono diventati un must, specialmente per chi vive in appartamenti di piccole dimensioni. La multifunzionalità si accompagna a una crescente integrazione della tecnologia nelle abitazioni. La domotica e le soluzioni “smart home” stanno prendendo piede anche in Veneto, con sistemi di illuminazione, riscaldamento e sicurezza che possono essere controllati a distanza tramite dispositivi mobili, rendendo la vita quotidiana più semplice e confortevole.

Un’altra tendenza crescente in Veneto è la personalizzazione degli spazi attraverso mobili su misura. Molte case venete, soprattutto quelle storiche, hanno caratteristiche uniche che richiedono soluzioni su misura per sfruttare al meglio ogni angolo. Gli artigiani locali sono in grado di realizzare mobili personalizzati che si adattano perfettamente alle esigenze e

ai gusti dei proprietari, mantenendo l’equilibrio tra funzionalità e stile.

Ma è la sostenibilità la tendenza davvero centrale nell’arredamento del Veneto di questo 2024: materiali naturali, come legno certificato e tessuti biologici, sono sempre più apprezzati. Le imprese venete, molte delle quali a conduzione familiare, stanno adottando pratiche produttive sostenibili, privilegiando l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale. In particolare, il legno di recupero è molto utilizzato, sia per mobili che per rivestimenti, donando un tocco rustico e autentico agli interni.

Anche il marmo, proveniente dalle cave di Verona, è un materiale molto amato per creare piani di lavoro, pavimenti e decorazioni che uniscono lusso e sostenibilità. Le finiture naturali, che esaltano le venature originali del marmo e del legno, sono preferite per creare ambienti sofisticati e in armonia con la natura.

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I consigli. Come organizzarsi per affrontare al meglio i mesi più freddi

Manutenzione autunnale di giardini e terrazze: preparare gli spazi esterni per l’inverno

Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi

L’autunno è una stagione cruciale per la cura di giardini e terrazze. Con il cambiamento delle temperature e l’arrivo delle piogge, è importante preparare gli spazi esterni perchè possano affrontare al meglio l’inverno e rifiorire in primavera.

Il primo passo è la pulizia. Le foglie cadute possono accumularsi rapidamente, soffocando il prato e creando zone umide che favoriscono la crescita di muschio e muffe. È quindi fondamentale rastrellare regolarmente e rimuovere i residui vegetali. Questo processo non solo mantiene il giardino ordinato, ma previene anche malattie del prato.

La potatura è un’altra attività essenziale. In autunno, è consigliabile potare gli arbusti e le piante per eliminare i rami secchi o danneggiati, stimolando una crescita sana nella stagione successiva. Anche le piante perenni possono essere sfoltite, mentre gli alberi da frutto traggono beneficio da una leggera potatura prima del riposo invernale.

Un altro intervento utile è l’aerazione del prato, che consiste nel perforare il terreno per migliorarne la traspirabilità e favorire l’assorbimento dell’acqua. Inoltre, la concimazione autunnale è essenziale per rinforzare il prato e le piante prima dell’inverno. Si utilizzano fertilizzanti ricchi di potassio, che aiutano a rafforzare le radici e migliorare la resistenza alle temperature rigide.

Per quanto riguarda le terrazze, è il momento di proteggere le piante in vaso dalle gelate. Si possono spostare le specie più delicate in zone più riparate o, se possibile, all’interno. Le piante che rimangono all’esterno dovrebbero essere coperte con teli di protezione. Anche le fioriere e i vasi devono essere controllati: è consigliabile svuotarli dall’acqua stagnante per evitare danni causati dal gelo.

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L’autunno è anche il periodo ideale per piantare bulbi primaverili, come tulipani e narcisi, che sbocceranno al termine dell’inverno, donando nuovi colori al giardino.

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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento

Ristrutturazione autunnale per preparare la casa all’inverno

Tra le soluzioni più gettonate il cappotto termico e la sostituzione delle vecchie finestre con modelli più recenti ed efficienti sotto il profilo del risparmio energetico. I bonus e gli incentivi statali consentono di risparmiare

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L’arrivo dell’autunno per le famiglie venete è momento ideale per dedicarsi alla ristrutturazione della casa. Le temperature miti e le giornate ancora lunghe permettono di lavorare senza l’incubo del caldo estivo o del freddo invernale. Questo periodo è particolarmente adatto a lavori esterni e interni che migliorano il comfort abitativo e l’efficienza energetica.

le mura esterne dalle infiltrazioni e preparano la casa ai rigori dell’inverno.

Anche la manutenzione degli impianti di riscaldamento è un’attività cruciale durante l’autunno. Pulire le caldaie e controllare che radiatori e impianti siano in buone condizioni evita spiacevoli sorprese durante l’inverno. In Veneto, molte famiglie optano per l’installazione di impianti di riscaldamento a pavimento, una soluzione che garantisce un calore uniforme in tutta la casa.

In autunno non bisogna poi trascurare gli spazi verdi. L’autunno è perfetto per sistemare giardini e terrazze, riparando muretti e pavimentazioni o piantando nuove piante resistenti al freddo.

Uno dei primi interventi a cui pensiamo è l’isolamento termico. In Veneto, con inverni che possono essere rigidi, coibentare tetti e pareti è essenziale per evitare dispersioni di calore. Un buon isolamento permette non solo di mantenere la casa calda in inverno, ma anche di ridurre i costi di riscaldamento, con un impatto positivo sulle bollette e sull’ambiente. L’uso del “cappotto termico” e la sostituzione di vecchie finestre con modelli più recenti e a doppio vetro sono tra le soluzioni più gettonate.

Le facciate delle abitazioni venete, spesso esposte all’umidità e alle intemperie, possono necessitare di lavori di rifacimento. Rivestimenti e tinteggiature, se fatti in autunno, proteggono

Infine, grazie agli incentivi statali, ristrutturare case ed appartamenti può essere molto conveniente. Questi bonus permettono di recuperare parte delle spese sostenute.

Ristrutturare in questo autunno 2024 è dunque una scelta strategica per affrontare al meglio l’inverno, migliorando il benessere abitativo e il valore della propria casa.

Installazione di pannelli fotovoltaici a casa: energia pulita e risparmio

L’installazione di pannelli fotovoltaici a casa sta diventando una scelta sempre più comune per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Questo sistema, basato sull’uso dell’energia solare, trasforma la luce del sole in elettricità, offrendo numerosi vantaggi sia economici che ecologici.

Uno dei principali motivi per cui molti scelgono il fotovoltaico è la possibilità di abbattere le bollette elettriche. Grazie ai pannelli solari, è possibile autoprodurre una parte significativa dell’energia necessaria per il fabbisogno domestico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e proteggendosi dall’aumento dei prezzi dell’energia. L’energia in eccesso prodotta durante le ore di sole può essere immessa nella rete elettrica, garantendo ulteriori vantaggi economici tramite il meccanismo di “scambio sul

posto”.

L’installazione dei pannelli richiede alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto, è necessaria una valutazione preliminare del tetto per verificare l’esposizione solare e lo spazio disponibile. I tetti rivolti a sud, senza ombreggiamenti, offrono le migliori condizioni per ottenere un rendimento massimo. Anche l’inclinazione e la superficie del tetto sono fattori determinanti per ottimizzare la produzione di energia. Una volta scelto l’impianto adatto, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione. I pannelli vengono montati su strutture portanti

fissate al tetto, mentre un inverter trasforma l’energia prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa. La manutenzione è minima: i pannelli fotovoltaici richiedono solo una pulizia periodica e un controllo tecnico per garantire il funzionamento ottimale.

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SALUTE

Veneto: al via la prima centrale operativa 116117 per l’assistenza sanitaria non urgente

Un sistema innovativo per garantire ai cittadini risposte H24 su cure mediche, servizi sociosanitari e informazioni territoriali, integrando e semplificando l’accesso ai servizi essenziali.

Entro il 2024, la Regione Veneto compirà un passo significativo nel campo dell’assistenza territoriale con l’avvio della prima Centrale Operativa (CO) 116117. Questa iniziativa, approvata dalla Giunta regionale, rappresenta una risposta innovativa per le esigenze sanitarie non urgenti dei cittadini, come ha dichiarato l’Assessore Manuela Lanzarin. Il Numero Unico Europeo 116117 sarà un punto di riferimento cruciale per i cittadini, integrando e semplificando l’accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali a bassa intensità e priorità di cura. Questa soluzione va oltre la tradizionale continuità assistenziale, proponendo un sistema integrato che valuterà tempestivamente i bisogni dei cittadini, evitan-

do loro di dover navigare tra i vari segmenti del sistema sanitario. L’attivazione del 116117 si inserisce nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale, in linea con il Decreto Ministeriale 77 del 2022. La riforma mira a garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile, rispondendo alle crescenti esigenze della popolazione. Le Centrali Operative, distribuite in tre aree strategiche della regione (AULSS 3 Serenissima, AULSS 6 Euganea e AULSS 8 Berica), copriranno un bacino di almeno 1-2 milioni di cittadini ciascuna. Queste strutture saranno collocate vicino alle centrali operative del 118, sfruttando sinergie logistiche e tecnologiche per ottimizzare i costi e garantire un’infrastruttura sicura e avanzata.Il nuovo sistema sarà dotato di un software operativo all’avanguardia, interconnesso con le centrali operative del 118 e con il Nuovo Sistema Informativo Territoriale Regionale. Questo permetterà una gestione fluida delle informazioni e una risposta tempestiva e coordinata alle richieste dei cittadini. I servizi offerti dal 116117 saranno articolati su tre livelli: informativo, sanitario e socio-sanitario. Gli operatori delle centrali operative valuteranno le necessità dei cittadini attraverso un algoritmo specifico, elaborato con un protocollo definito, che permetterà di indirizzare ogni chiamata verso la risposta più appropriata. In questo modo,

ogni richiesta sarà gestita in modo efficiente, garantendo una presa in carico adeguata e una risposta rapida e coordinata.L’Assessore Lanzarin ha sottolineato come questo modello rappresenti un’evoluzione significativa nell’integrazione delle attività territoriali delle Cure Primarie. L’obiettivo è garantire un sistema di assistenza territoriale disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con la certezza dei tempi e dei luoghi di erogazione delle risposte, per offrire ai cittadini un servizio di alta qualità e accessibile in qualsiasi momento. Il progetto partirà con una fase sperimentale nel Distretto 1 di Bassano del Grappa, presso l’Azienda ULSS 7 Pedemontana, dove le chiamate saranno gestite dalla Centrale Operativa 116117 della ULSS 3 Serenissima. Questa fase pilota permetterà di testare il sistema in un contesto controllato, per poi estendere il servizio a tutta la regione.L’introduzione del 116117 in Veneto rappresenta un passo avanti nell’evoluzione dei servizi sanitari regionali, con un approccio innovativo che mira a semplificare l’accesso ai servizi e a migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai cittadini. Con l’attivazione di questo nuovo sistema, la Regione Veneto si pone all’avanguardia in Italia nella gestione delle cure mediche non urgenti, offrendo un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni del Paese.

Pigiama Run 2024: solidarietà a favore dei piccoli pazienti oncologici

Padova si prepara ad accogliere la sesta edizione della Pigiama Run, la terza organizzata nella città del Santo. L’evento, che si svolgerà venerdì 20 settembre alle ore 19:00, rappresenta un’importante iniziativa di solidarietà promossa dalla LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Quest’anno, la corsa-camminata in pigiama avrà luogo in oltre 40 città italiane, con l’obiettivo di sostenere i bambini malati di tumore, che vivono quotidianamente in pigiama a causa delle loro condizioni.

Il mese di settembre, simbolicamente dedicato al gold ribbon, il nastro d’oro

per la sensibilizzazione sui tumori pediatrici, sarà celebrato attraverso questa manifestazione. La Pigiama Run si propone di aumentare la consapevolezza e raccogliere fondi per progetti e servizi di supporto per i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie.

A Padova, il punto di partenza e arrivo è il Prato della Valle, in Lobo di Santa Giustina, dove viene allestito un Village ricco di attività per tutti, dalle ore 17:00.

I robottini di telepresenza permetteranno ai bambini ricoverati presso la Pediatria di Padova di partecipare virtualmente alla corsa.

Due i percorsi disponibili: il percorso

Runner di 9 km per chi ama correre e il percorso Walker di 6 km adatto anche ai passeggini. I partecipanti saranno premiati per il gruppo più numeroso e il pigiama più originale. Inoltre, LILT Padova destinerà il ricavato delle iscrizioni alla Fondazione Salus Pueri per migliorare gli spazi dell’Ospedale Pediatrico di Padova.

Le iscrizioni, con una donazione minima di 15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini sotto i 7 anni, sono aperte fino alle 17:00 del 20 settembre. Ogni iscritto riceverà un pettorale, un pacco gara e omaggi degli sponsor. I pacchi gara saranno disponibili fino ad esaurimen-

Premio Stella d’Oro: campioni dello sport e ambasciatori di solidarietà uniti per la ricerca

Eroi nello Sport, ma soprattutto nella Vita. Questa è la ragione che ha spinto l’Associazione no profit di Lucca “Stella di Cuori”, in collaborazione con la Fondazione Città della Speranza, a istituire il Premio Stella d’Oro 2024. L’Associazione Stella di Cuori promuove un’iniziativa di solidarietà per sostenere la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e premiare gli atleti che incarnano i valori dello sport e dell’impegno sociale. Il riconoscimento è stato consegnato

ad alcuni grandi campioni del mondo sportivo, che si sono distinti non solo per i loro risultati agonistici, ma anche per l’impegno nel sociale e nella solidarietà.

L’obiettivo è celebrare il loro impegno e l’esempio che offrono anche come ambasciatori di solidarietà. Tra i premiati presenti alla cerimonia figurano: Capirossi, Ghedina, Merlo, Patrese e Tacconi. Il premio è la cornice di un altro importante evento: la presentazione del progetto “Le regine del divino codino”,

All’ospedale ‘Pietro Cosma’ di Camposampiero, in provincia di Padova, sono stati effettuati i primi interventi di gastrectomia totale per tumore utilizzando la tecnologia robotica. Questo innovativo approccio chirurgico, che si estende ora anche ai pazienti sottoposti a terapie oncologiche neoadiuvanti, rappresenta un significativo avanzamento nella lotta contro il cancro gastrico.

Emilio Morpurgo, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia, sottolinea che la gastrectomia totale per neoplasia è una procedura particolarmente complessa, poiché richiede l’asportazione totale dello stomaco e dei linfonodi regionali per garantire una radicalità oncologica. “La delicatezza dei movimenti robotici permette una linfoadenectomia forse superiore

una sottoscrizione per raccogliere fondi solidali grazie alla vettura Lancia Delta Integrale Evoluzione regalata a Roberto Baggio trent’anni fa. L’auto, simbolo del mondo del calcio e della storia automobilistica italiana, sarà utilizzata per raccogliere fondi a favore di quattro onlus: Associazione Stella di Cuori, Fondazione Città della Speranza, Fondazione Vialli e Mauro Onlus, e Pupi Onlus. Due eventi accumunati dal desiderio di fare qualcosa di concreto a favore della ricerca.

a quella eseguibile con l’addome aperto”, spiega Morpurgo. La tecnologia robotica ha inoltre migliorato la fase di ricostruzione della via digestiva, cruciale per il ripristino della normale alimentazione post-operatoria. Le tecniche sviluppate a Camposampiero hanno reso possibile la realizzazione delle suture di ricostruzione in modalità robotica, riducendo al minimo le cicatrici visibili. “L’unica cicatrice visibile è un piccolo taglio sovrapubico, utilizzato per l’estrazione dell’organo malato, che consente una ripresa postoperatoria molto rapida”, aggiunge Morpurgo. Il direttore esprime gratitudine alla sua équipe e a tutti i reparti coinvolti, inclusi Anestesia, Gastroenterologia e Sala Operatoria, per il loro continuo supporto in questa attività di frontiera.

La testimonianza. Attraverso i social la giovane ha condiviso il suo percorso

Valentina Alberton: la lotta contro il linfoma di Hodgkin e il valore della prevenzione

La storia di Valentina Alberton, nutrizionista di Treviso, colpita dal linfoma di Hodgkin a 27 anni, e il suo messaggio di speranza

Valentina Alberton, una giovane nutrizionista di Bessica di Loria, in provincia di Treviso, ha deciso di condividere la sua esperienza con il linfoma di Hodgkin, diagnosticato a soli 27 anni. La sua storia è un potente promemoria dell’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo. Valentina Alberton, laureata in Scienze Biologiche e con una magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, ha sempre fatto dello stile di vita sano il suo baluardo. Tuttavia, nel marzo scorso, ha iniziato a percepire sintomi insoliti: gambe pesanti, stanchezza e ritenzione idrica. Nonostante le prime visite mediche non abbiano fornito risposte soddisfacenti, Valentina ha continuato a cercare una spiegazione. Il 28 maggio, esasperata, si è recata in pronto soccorso, dove, per essere ascoltata, si è vista costretta a simulare una condizione peggiore di quella in cui già si trovava. Dopo una serie di esami, tra cui TAC, PET e biopsia, è arrivata la diagnosi: linfoma di Hodgkin al secondo stadio.

Valentina ha deciso di rendere pubblica la sua cartella clinica e di raccontare il suo percorso sui social media. Il suo obiettivo, come

ha spiegato, non è quello di fare la vittima o ottenere compassione, ma di informare e dare al prossimo gli strumenti per prevenire una condizione analoga alla sua. Con oltre 5.000 follower su Instagram, Valentina utilizza la sua piattaforma per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo.

Attualmente, Valentina è a metà del ciclo di infusioni chemioterapiche presso l’Istituto Oncologico Veneto di Castelfranco Veneto. La sua determinazione e il suo coraggio sono un esempio per tutti coloro che affrontano sfide simili. La sua speranza è quella di tornare presto al lavoro e di continuare a promuovere uno stile di vita sano.

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La misura. Otto giorni prima avvierà un messaggio di promemoria

In Veneto le nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri

Nuove misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso ai servizi: più tempo per le disdette e penalizzazioni per gli appuntamenti mancati.

Dal primo settembre la Regione Veneto ha introdotto nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri, un passo importante per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il cambiamento più significativo riguarda il termine per comunicare la disdetta di un appuntamento. Se in passato i pazienti potevano disdire entro due giorni lavorativi, ora il termine è stato esteso a quattro giorni, dal lunedì al venerdì. Questo cambiamento offre più tempo ai pazienti per organizzarsi e consente alle strutture sanitarie di recuperare i posti liberi, facilitando un accesso più rapido per altri utenti. Ogni visita o esame disdetto in tempo permette di utilizzare meglio le risorse e migliorare l’efficienza del servizio. Un altro aspetto rilevante delle nuove regole è la penalizzazione economica per chi non rispetta i termini di disdetta. I pazienti che non comunicano la disdetta entro i quattro giorni previsti saranno tenuti a pagare l’intera tariffa della prestazione prenotata. Questa misura è stata introdotta per responsabilizzare i pazienti e ridurre il numero di appuntamenti mancati, che rappresentano un problema per il sistema sanitario. Per aiutare i cittadini a ricordare i propri appuntamenti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) ha attivato un servizio di promemoria (“remind”). Otto giorni prima del-

la data fissata, i pazienti riceveranno un messaggio di promemoria che offre loro un’ulteriore opportunità per disdire se non possono presentarsi. Questo servizio è un passo avanti verso una gestione più consapevole delle risorse sanitarie.

La Regione ha potenziato la comunicazione per garantire che le nuove regole siano comprese e rispettate. Le informazioni sulle nuove tempistiche di disdetta sono ora disponibili in quattro canali: nelle email di risposta per le prenotazioni online, nel messaggio vocale del call center CUP, nella segreteria telefonica dedicata alle disdette e sul portale aziendale. Questo approccio capillare mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone, riducendo il rischio di incomprensioni o dimenticanze. Le modalità di prenotazione delle visite tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) rimangono invariate. I pazienti possono continuare a prenotare tramite sportello, telefono, web o app, garantendo così flessibilità e accessibilità. La delibera di giugno 2024 ha confermato altre regole già in vigore, come la validità dell’impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di 180 giorni dalla data di emissione. Inoltre, l’azienda non è più tenuta a garantire la prestazione nei tempi previsti se l’utente si presenta oltre il tempo di attesa indicato dalla classe di priorità. Tuttavia, queste scadenze non si applicano se l’appuntamento è già stato preso in carico dall’AOUI e deve essere spostato per esigenze del paziente o della struttura.In Veneto, i tempi di attesa per i primi accessi sono suddivisi in quattro classi di priorità, che determinano i tempi entro cui le aziende devono permettere l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. La prima classe, U-urgente, prevede l’erogazione della prestazione entro 24 ore. La seconda classe, B-breve, prevede tempi di 10 giorni dalla data di prenotazione. Le classi D-differibile e P-programmata prevedono rispettivamente 30 e 60/90 giorni. Queste classificazioni sono fondamentali per garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in modo tempestivo e in base alle necessità cliniche dei pazienti.

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ARIETE BILANCIA

Settembre porta novità sul lavoro. Potresti ricevere una proposta interessante, ma cerca di riflettere prima di agire. In amore, evita tensioni e cerca il dialogo.

TORO

Questo mese ti spinge a concentrarti su obiettivi pratici. In amore, risolvi questioni in sospeso. Cerca di non essere troppo testardo sul lavoro, ascolta anche i consigli degli altri.

GEMELLI

Settembre porta energia positiva, specialmente nelle relazioni. Sul lavoro, arrivano nuove opportunità di crescita, ma evita distrazioni. La tua curiosità ti aiuterà a scoprire nuovi interessi.

CANCRO

Le emozioni sono al centro del mese. In amore, serve comprensione reciproca. Sul lavoro, potresti sentirti sotto pressione, ma con pazienza riuscirai a superare gli ostacoli.

LEONE

Settembre è un mese di riflessione. Sul lavoro, valuta bene ogni proposta prima di accettare. In amore, evita conflitti inutili e cerca di essere più aperto al dialogo.

VERGINE

È il tuo mese, Vergine! Energia e determinazione ti accompagnano, specialmente sul lavoro, dove puoi fare grandi progressi. In amore, sii più spontaneo e meno critico.

Le relazioni sono in primo piano. Cerca di mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Settembre è un mese perfetto per nuovi incontri e per migliorare la tua autostima.

Settembre

Arriva l’autunno, con il cambio di stagione nuove s de e opportunità

SCORPIONE

Questo mese ti chiede di fare attenzione alle finanze. In amore, potresti vivere qualche turbolenza, ma con pazienza tutto si risolverà. Sul lavoro, evita decisioni affrettate.

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AUTOMOTIVE

Settembre ti porta voglia di avventura. In amore, vivrai momenti intensi, mentre sul lavoro potresti sentirti bloccato. Ricarica le energie e affronta nuove sfide con ottimismo.

È il momento di mettere in pratica i tuoi piani. Sul lavoro, hai il controllo della situazione, mentre in amore ti servono pazienza e dialogo per superare qualche tensione.

ACQUARIO

Settembre ti invita a esplorare nuovi orizzonti. Sul lavoro, potresti essere ispirato da nuove idee, mentre in amore ti serve un po’ di spazio per riflettere sui tuoi bisogni.

PESCI

Il mese porta chiarezza e riflessione. In amore, è il momento di capire cosa desideri davvero. Sul lavoro, segui il tuo intuito e non avere paura di prendere decisioni importanti.

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