la Piazza di Adria_Ott24

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Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Si chiama “Promises” (Promesse), e si può trovare gratuitamente sul web. E’ un documentario girato ormai 23 anni fa a Gerusalemme e dintorni tra tre registri ebrei americani che hanno raccolto nella quotidianità le parole di sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi. Ragazzi che abitavano a meno di venti di minuti di distanza l’uno dall’altro ma vivevano in mondi completamente diversi e sempre più lontani. Eppure non si sono fermati alle divisioni imposte dai loro padri, non hanno rifiutato il confronto e il dialogo, per quanto sia difficile. Da quelle immagini che oggi ci appaiono un po’ sgranate e sfocate, dalle parole di quei bambini, così lontane da ogni retorica, forse è il caso di ripartire in questi tempi feroci. Da più di un anno ormai siamo bombardati quotidianamente dalle notizie e dalle immagini del conflitto di Gaza che sta infiammando tutto il Medio Oriente e compromettendo equilibri già precari. Dal 7 ottobre 2023, dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, il bollettino dei morti, degli attacchi e delle esplosioni sembra non conoscere fine. Siamo spettatori affacciati su un abisso di orrore di fronte al quale è difficile trovare delle risposte condivise e indicare delle soluzioni percorribili.

MUSEO ARCHEOLOGICO

Il Parco Regionale del Delta del Po propone ogni venerdì e sabato attività e percorsi didattici rivolti anche alle scuole del territorio

Servizio a pag. 10

Veneto

Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

L’opportunità olimpica del Veneto

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ECONOMIA E SANITA’: GLI ASSESSORI IN REDAZIONE

Le interviste a Francesco Calzavara, Roberto Marcato e Manuela Lanzarin, con uno sguardo all’appuntamento elettorale del 2025

Servizi alle pagg. 23 e 24

INTERPORTO DI PADOVA SORVEGLIATO DAI DRONI

E’ una delle novità presentate a Padova al salone internazionale Green Logistics Expo con soluzioni tra sostenibilità e innovazione

Servizio a pag. 25

L ’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta per il Veneto una straordinaria opportunità di rilancio economico e di promozione internazionale. Questo evento permetterà alla nostra regione di valorizzare le proprie eccellenze turistiche e culturali, ma anche di stimolare investimenti in infrastrutture fondamentali per il nostro territorio montano.

segue a pag. 5

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L’opportunità olimpica del Veneto

Con un impatto stimato di oltre 1 miliardo di euro in opere pubbliche, le Olimpiadi non saranno solo una vetrina per il Veneto, ma un volano di crescita che ci aiuterà a rafforzare l’economia locale e a dare nuova linfa al turismo e al commercio regionale.

Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni progetto sia all’altezza delle aspettative e lasci un’eredità duratura per le future generazioni.

Stiamo lavorando per trasformare l’evento in un’occasione di sviluppo sostenibile e in un’opportunità per rivitalizzare le aree montane, mantenendo la bellezza e l’equilibrio dei nostri paesaggi. In questo modo, potremo non solo ospitare un grande evento sportivo, ma anche dimostrare al mondo intero quanto il Veneto sia una terra capace di guardare al futuro con visione e determinazione.

Confronto tra Marinai e l’ammiraglio Rosati: nuovi progetti in cantiere

Isoci dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (Anmi) del Delta e di Cavarzere hanno accolto con entusiasmo il presidente nazionale, Ammiraglio Pierluigi Rosati, nella loro sede. Questo incontro, di grande valore per la comunità marinara, è stato voluto dal presidente Rosati per avvicinare la sede centrale di Roma ai gruppi locali dell’Anmi, in particolare quelli della delegazione del Veneto Orientale. A supportare l’evento, il consigliere nazionale Roberto Spolaor e il delegato regionale Fiorenzo Pavan, figure di riferimento per il territorio. Durante l’incontro, i marinai hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con l’Ammiraglio, lanciando nuove idee per coinvolgere maggiormente la cittadinanza. Tra le proposte, la creazione di una mostra permanente di modellismo navale, dedicata alle navi che hanno scritto la storia della Marina Militare, per consolidare il legame tra la comunità e la tradizione marinara. Il giorno successivo, i gruppi Anmi del Delta, insieme ai marinai di Chioggia e Cavarzere, hanno preso parte al raduno triveneto a Jesolo. L’evento, che ha coinvolto istituzioni locali e delegazioni da Abruzzo, Molise ed Emilia Romagna, ha visto la firma di un patto di amicizia tra Jesolo e Guardiagrele e il conferimento di due cittadinanze onorarie: una al pronipote del Tenente di Vascello Andrea Bafile e l’altra alla Brigata Marina San Marco, diretta discendente del glorioso battaglione dei marinai Monfalcone, comandato da Andrea Bafile. Le celebrazioni sono state accompagnate dalla Fanfara del Comando Interregionale Marittimo Nord, che ha reso omaggio alla storia e ai valori della Marina Militare.

Incontro Anmi

Delta e Cavarzere con l’Ammiraglio Rosati.

Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Così, accanto al rumore dei bombardamenti, al pianto delle vittime, di tutte le vittime indistintamente, ecco i toni aspri e inconciliabili delle ragioni dell’una e dell’altra parte, in un crescendo di odio senza rimedio.

Chissà che ne è stato di quei ragazzini di “Promises”, chissà cosa pensano ora di fronte a tutto ciò. Chissà se sono sopravvissuti. Ma noi possiamo ancora guardarli negli occhi nel tempo in cui non avevano ancora perso l’innocenza e si affacciavano al futuro con il naturale ottimismo dei bambini. Eppure la loro infanzia “normale” si intrecciava con la presenza costante della violenza, con la minaccia della guerra, la precarietà della paura. I registi hanno raccolto le loro voci, ascoltato le loro storie e poi proposto ai ragazzi di incontrarsi, di varcare quel confine che li divide.

Non c’è un lieto fine, non ci sono morali consolatorie né scene strappalacrime, non ci sono risposte definitive. Ma lo sguardo di quei bambini, uguali ai tanti bambini di oggi martoriati dalla guerra, e le loro voci ci spingono a guardare al di là dell’abisso di questo tempo.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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Gli eventi. Tanti appuntamenti con ospiti anche internazionali, si apre il sipario il 30 novembre

Nuova stagione al Teatro Comunale, si inizia con la danza contemporanea

Presentato l’atteso cartellone della nuova stagione teatrale e la rassegna “domeniche per famiglie 2025”. Il programma è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Arteven.

D

opo un anno di silenzio, ritorna la Stagione Teatrale al Teatro Comunale di Adria organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale. La serata di presentazione, svoltasi presso il Teatro Comunale, ha visto la partecipazione del Sindaco e di Mara Bellettato, delegata ai rapporti con Arteven, a sottolineare l’importanza dell’iniziativa per la città e la cultura locale. A impreziosire l’evento, la raffinata esibizione di un quartetto di fiati del Conservatorio Statale di Musica Antonio Buzzolla, seguita dalla performance di Maria Pia Timo nella sua interpretazione di “Una donna di prim’ordine”. L’apertura ufficiale del sipario è fissata per il 30 novembre con Balance of Power della celebre compagnia di danza contemporanea Parsons Dance. Direttamente da New York, questa straordinaria compagnia, fondata dal direttore artistico David Parsons nel 1985, si esibirà ad Adria portando con sé l’emozione pura e l’energia che ha reso celebre la danza americana in tutto il mondo.A seguire, l’8 dicembre, Il Padre della Sposa, una divertente commedia con Gianfranco Iannuzzo e Barbara De Rossi, conquisterà il pubblico con la sua storia piena di gag e momenti di tenerezza. Sarà poi la volta di Il Malloppo il 18 gennaio, uno dei capolavori della commedia nera britannica, interpretato da Gian-

felice Imparato, Marina Massironi e Valerio Santoro, che regalerà al pubblico un concentrato di umorismo tagliente e situazioni paradossali. La stagione proseguirà con La Strana Coppia il 31 gennaio, con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, una commedia brillante sulle difficoltà della convivenza tra due uomini dalle personalità opposte. Arturo Cirillo, il 27 febbraio, porterà sul palco la sua rivisitazione di Don Giovanni, un’opera che fonde le versioni di Molière, Da Ponte e Mozart in un racconto ironico e poetico. A chiudere la stagione il 22 marzo 2025 sarà Aladin – Il Musical, con la compagnia dell’Ora, musiche dei Pooh e la partecipazione straordinaria di Max Laudadio. Una fiaba senza tempo che farà sognare grandi e piccini, tra amore, avventura e magia. Oltre alla stagione principale, il Teatro Comunale ospiterà anche la rassegna Domeniche per Famiglie 2025, un programma pensato per i più piccoli e le loro famiglie. Tra gli spettacoli in cartellone, spicca il 26 gennaio #Testadilegno della compagnia Ersilia Danza, uno spettacolo che affronta temi importanti come il bullismo e il pregiudizio. Il 16 febbraio sarà il turno di Il Labirinto di Teatrodistinto, una performance che condurrà i giovani spettatori in un viaggio di scoperta del mondo, mentre il 23 marzo il pubblico potrà divertirsi con la comicità fisica di Paccottiglia Deluxe della compagnia Circo Pacco.

Il nuovo Numero Unico della Pro Loco

È finalmente disponibile il nuovo Numero Unico della Pro Loco, un’edizione speciale che mette in luce la storia e la cultura delle frazioni del nostro territorio. Il volume, reperibile presso l’ufficio della Pro Loco situato nella Galleria degli Artisti, accanto al Teatro Comunale, rappresenta un viaggio affascinante alla scoperta dei piccoli centri, autentici tesori dal grande valore sociale e culturale. La presentazione ufficiale del volume ha avuto inizio a Bottrighe, frazione da cui è partita la diffusione dell’opera. L’evento proseguirà con tappe itineranti nelle varie frazioni comunali, per omaggiare i luoghi protagonisti di questa pubblicazione, realizzata in collaborazione con la Biblioteca Comunale.”Uno degli obiettivi principali di questa edizione,” ha spiegato la presidente della Pro Loco di Adria, Letizia Guerra, “è sfatare l’idea che la storia di Adria sia legata unicamente al centro storico.

Le nostre frazioni, con i loro forti legami alla terra e alle tradizioni, sono testimoni di un ricco patrimonio culturale e sociale. Le feste popolari non appartengono al passato, ma vivono ancora oggi, mantenendo la persona al centro della vita comunitaria”. Il Numero Unico, pubblicato in occasione del Settembre Adriese, fa parte delle iniziative editoriali promosse dalla Pro Loco per valorizzare il patrimonio immateriale del territorio. Il progetto è stato reso possibile anche grazie al contributo di aziende locali, che hanno creduto nella missione di trasmettere e preservare le tradizioni e la cultura delle frazioni. Un’opera che si rivolge a tutti coloro che desiderano riscoprire l’identità più autentica del territorio adriese, attraverso storie e tradizioni che continuano a vivere e arricchire la comunità. (g.f)

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Un anno di solleciti senza risposte: il caso di Mario e l’impasse amministrativa

D a oltre un anno, Mario (nome di fantasia), abitante di Adria, si trova intrappolato in una situazione di profondo disagio sociale e sanitario, a causa dell’assenza di residenza e della mancata presa in carico da parte dell’amministrazione comunale adriese. Nonostante numerose sollecitazioni, incontri e richieste, la sua battaglia per ottenere il diritto fondamentale di accedere ai servizi sanitari pubblici resta senza una soluzione. Mario, che vive insieme alla compagna e al figlio minore, ha protocollato una lettera presso il Comune di Adria, esprimendo il suo sconforto per l’assenza di un intervento concreto: “Mai un pizzico di buon senso o un atto di umanità nei miei confronti in quest’ultimo anno” ha detto Mario.

Le sue condizioni di salute, peggiorate dalla mancanza di assistenza medica, hanno un

impatto diretto non solo su di lui, ma anche sulla sua famiglia, costretta a convivere quotidianamente con le difficoltà legate all’assenza di un medico di base. La mancanza di residenza, infatti, lo priva di alcuni diritti fondamentali, tra cui la possibilità di richiedere un medico di base. Nonostante Mario sia titolare di un contratto di la-

voro a tempo indeterminato, il Comune di Adria ha negato la possibilità di assegnargli la “Via della Casa Comunale”, utilizzata in casi particolari per concedere una residenza temporanea a chi non dispone di una dimora fissa. Nella risposta del Comune ad una nostra pec di spiegazioni, si legge che “Attualmente non vi sono estremi per concedere

al sig. Mario la Via della Casa Comunale, in quanto manca di un requisito fondamentale: l’assenza di una dimora abituale”.

A questo si aggiunge la recente comunicazione del comune direttamente al signor Mario, che si rifà all’art. 11, lettera C, del DPR n. 223/89, secondo il quale la residenza non può essere concessa a persone irrepe-

ribili, come risultante da ripetuti accertamenti. Tuttavia, la questione centrale rimane legata all’accesso ai servizi sanitari. “Avendo un contratto di lavoro a tempo indeterminato, Mario potrebbe stipulare un contratto di locazione”, si legge nella nota del Comune. Ma la possibilità di affittare un’abitazione, seppur tecnicamente fattibile, non risolve la questione immediata e urgente legata alla sua salute. Mentre Mario e la sua famiglia continuano a vivere le conseguenze di questa impasse, rimane urgente una riflessione sulle soluzioni che possano restituire dignità e assistenza a chi, come lui, si trova ai margini di un sistema che sembra non ascoltarli.

Risposte che le istituzioni locali devono dare ai cittadini più vulnerabili, garantendo loro l’accesso ai servizi essenziali, come quelli sanitari.

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nel 1961, fornisce prodotti di alta qualità garantita dalla pregiata materia prima, il legno, da noi selezionato a magazzino, arieggiato per non alterare la qualità originale del legno.

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Pro Loco. Successo per le iniziative dedicate a Giambattista Scarpari e per i monologhi teatrali

Passeggiate tra architettura e teatro

Si è concluso con importanti riscontri il ciclo di passeggiate organizzato e curato dalla Pro Loco di Adria nell’ambito del Settembre Adriese. Tra gli eventi di maggiore interesse, il percorso dedicato alle architetture di Giambattista Scarpari ha attirato l’attenzione su alcune delle opere

Adria. La partecipazione di alcuni membri della famiglia Scarpari ha arricchito l’esperienza, evidenziando come le soluzioni architettoniche adottate dall’architetto fossero all’avanguardia per l’epoca. L’ ultimo percorso ha portato alla scoperta del Teatro Comunale, luogo centrale per la

Galleria degli Artisti a causa delle fresche temperature autunnali. L’ evento, patrocinato dall’Amministrazione Comunale, ha visto otto attori e attrici appartenenti a diverse compagnie teatrali della Fita di Rovigo esibirsi in monologhi che hanno spaziato dai grandi classici del teatro fino a storie di

più rappresentative dell’architetto adriese, che fu ingegnere capo del Comune di Adria per diversi anni. Il tour ha permesso di ammirare edifici simbolo come il Teatro Comunale, la Chiesa di Sant’Andrea, la scuola “E. De Amicis”, l’ex Casa della Madre e del Bambino, l’Asilo di via Turati, Villa Adria e Villa Mecenati, attuale sede del conservatorio di

cultura musicale, e ha reso omaggio a figure storiche come Rosetta Pampanini, ricordata con un busto realizzato dallo scultore Pietro Ronconi e attualmente collocato nel ridotto del teatro comunale. Il Settembre Adriese, curato in ogni dettaglio dalla Pro Loco, si è concluso con la serata di monologhi intitolata “Parole sotto le stelle”, organizzata presso la

Le storie di tre giovani imprenditrici

Delle giovani imprenditrici hanno avuto l’opportunità di raccontare le loro esperienze durante l’evento “Imprenditrici a Confronto – Giovani e Social”, svoltosi domenica 13 ottobre, presso Mr. Hog Burger, ad Adria. L’incontro, aperto al pubblico, è stato concepito come un’occasione per dare voce a coloro che avevano trasformato i propri sogni in realtà imprenditoriali, affrontando con determinazione le sfide del mercato e sfruttando il potenziale delle piattaforme social per promuovere le loro attività. Le partecipanti hanno condiviso il loro percorso personale, illustrando le motivazioni che le avevano spinte ad aprire la partita Iva, le difficoltà incontrate e come i social network avessero giocato un ruolo fondamentale nel costruire e far crescere la loro presenza professionale.

Tre protagoniste: Chiara Ba-

vita quotidiana. Gli artisti, tra cui Claudio Zanforlin, Giuliano Visentin, Maurizio Noce e Roberto Pinato, hanno conquistato il pubblico, che ha dimostrato il proprio apprezzamento con calorosi applausi. Tutte iniziative culturali che hanno unito cultura, storia e intrattenimento, regalando alla comunità momenti di riflessione e di condivisione.

rion, istruttrice cinofila, Giorgia Franchin, store manager, e Kim Magnago, fotografa. Ognuna di loro ha portato la propria testimonianza, raccontando come fosse riuscita a realizzare i propri sogni e a creare una realtà imprenditoriale di successo, nonostante le sfide incontrate lungo il percorso.

Questo incontro aveva rappresentato una preziosa opportunità per la comunità di ascoltare storie di successo e resilienza, traendo ispirazione dal coraggio e dalla determinazione di queste giovani donne che, con passione e creatività, stavano lasciando il segno nel mondo imprenditoriale.

Il Settembre Adriese ha offerto una serie di passeggiate culturali che hanno riscosso grande successo. Tra gli eventi principali, un tour dedicato alle opere dell’architetto Giambattista Scarpari ha messo in luce edifici simbolici come il Teatro Comunale e la Chiesa di Sant’Andrea.

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storie ispiratrici di uomini e donne che hanno contribuito al progresso economico e all’innovazione

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Kim Magnago, Giorgia Franchin e Chiara Barion

L’iniziativa. Venerdì e sabato si potrà partecipare al progetto per conoscere il territorio

Delta tra storia e cultura: visite guidate al Museo

L’Ente Parco Regionale del Delta del Po, in collaborazione con il Museo Archeologico di Adria, propone visite guidate gratuite da ottobre a dicembre per scuole e pubblico.

L

’ Ente Parco Regionale

Veneto del Delta del Po, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Adria, lancia una nuova iniziativa culturale che coinvolgerà il territorio del Delta nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Nei giorni di venerdì e sabato, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a visite guidate gratuite, un’occasione preziosa per esplorare uno dei patrimoni archeologici più affascinanti del Mediterraneo.

L’ iniziativa si inserisce all’interno del progetto di valorizzazione della rete dei Centri Visita del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, che mira a promuovere sia le bellezze naturali che le ricchezze culturali dell’area. Le visite guidate, condotte da esperti, offriranno un’immersione tra reperti etruschi, greci e romani, rivelando il ruolo di Adria come antico porto commerciale e crocevia di civiltà. Per le scuole primarie e secondarie di primo grado, il progetto punta a creare un legame duraturo tra scuola e museo, con l’idea del “Museo come aula”.

Non solo visite occasionali, ma un percorso didattico continuo che permetta agli studenti di conoscere e approfondire la storia del territorio. Fino al 20 dicembre, ogni venerdì mattina le scuole potranno partecipare gratuitamente alle visite guidate, previa prenotazione. Per il pubblico generale, il venerdì pomeriggio alle ore 14:00 e il sabato alle ore 14:30 e 16:00 saranno organizzate visite guidate per singoli visitatori e gruppi, offrendo la possibilità di scoprire o riscoprire il museo con occhi nuovi.

Un’ opportunità aperta anche in orari inusuali, come

MUSEO ARCHEOLOGICO

DI ADRIA

durante la pausa pranzo, per agevolare la partecipazione di un pubblico più ampio. Per i gruppi, è possibile prenotare visite anche in orari diversi rispetto a quelli previsti dal programma. L’ iniziativa rappresenta un’occasione straordinaria per tutti coloro che desiderano approfondire la storia del territorio e scoprire il grande valore culturale del Museo Archeologico di Adria.

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Continuano i concerti al tramonto

Lo scorso 6 ottobre all’ex chiesa di San Rocco di Valliera, ora Auditorium San Rocco concesso da Paolo Bordin, i partecipanti all’appuntamento della rassegna “Seguendo il Sole, musica, arte e ambiente dall’alba al tramonto” hanno potuto partecipare un coinvolgente concerto nell’ora del tramonto. La colonna sonora scelta gli arrangiamenti in quartetto del Gloria Rogato quartet composto da Gloria Rogato, voce e tastiera, Adamo Corradi alla batteria, Nicola Poncina alla chitarra acustica e Leonardo Negrello al basso. Gloria Rogato ha iniziato a studiare musica all’età di 11 anni presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria, frequentando

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il corso di chitarra classica. Ha continuato poi gli studi musicali presso il Conservatorio Venezze di Rovigo che hanno frequentato anche gli altri componenti del gruppo. Gloria, cantautrice davvero promettente salita alla ribalta per avere partecipato nell’estate scorsa a “Voci per la Libertà”, per l’occasione ha regalato un’intensa interpretazione del brano “La donna cannone” di De Gregori.

La rassegna “Seguendo il Sole, musica, arte e ambiente dall’alba al tramonto” è un percorso itinerante che propone eventi musicali dall’Alba al Tramonto nei mesi di settembre e ottobre 2024. È un progetto, finanziato in parte dalla Regione del Veneto, promosso ed organizzato dal Consorzio delle Pro Loco del Delta del Po, in collaborazione con il Consorzio delle Pro Loco del Medio e Alto Polesine.

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PROTAGONISTI A NORD EST

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Entrambi questi servizi, che si avvalgono della professionalità e della sensibilità del team, si fondano sull’idea di offrire alle famiglie uno spazio e un tempo dedicati al raccoglimento e alla memoria, accompagnati da figure specializzate come Laura Bertaglia, esperta del lutto e collaboratrice fondamentale della Casa Funeraria Zanella, che da molti anni si occupa di prendere per mano le famiglie e accompagnarle nella scrittura di elogi per i loro cari.

La Cerimonia del Ricordo: Un Momento per Esprimere Emozioni

re pienamente il proprio dolore, costruendo un discorso che sia al contempo autentico e rispettoso.

Questi due servizi – la cerimonia del ricordo e la creazione dell’elogio funebre – sono un esempio dell’attenzione che Onoranze Funebri Zanella dedica alle famiglie, offrendo loro supporto in ogni fase del lutto. La collaborazione con professionisti esperti come Laura Bertaglia garantisce che ogni momento sia vissuto con rispetto, dignità e umanità, aiutando i familiari a trasformare il dolore della perdita in un’opportunità di condivisione e

Stesura dell’elogio: nelle 24 ore successive, Laura si dedica alla scrittura del discorso, trasforman-

In un mondo sempre più individualista, dove spesso le famiglie si trovano a vivere momenti di profondo dolore in solitudine, l’idea di condividere i ricordi e le emozioni in una cerimonia privata diventa una necessità sempre più sentita. La cerimonia del ricordo risponde proprio a questo bisogno: è uno spazio intimo, che si aggiunge al tradizionale funerale, offrendo ai familiari la possibilità di ricordare la persona scomparsa in modo più personale e raccolto. Questo momento non è un’alternativa al funerale religioso, bensì un’opportunità per i parenti di esprimere liberamente pensieri e sentimenti, guidati da Laura Bertaglia, che da anni si occupa di accompagnare le famiglie nel percorso di elaborazione del lutto. La cerimonia del ricordo può e sensibilità, aiuta i familiari a scegliere i testi e

Scienze della Comunicazione, dall’altra con una formazione in ambito educativo – le consente di saper dare voce anche a chi non riesce a esprime-

Nel contesto della moderna società, dove sempre più spesso ci si trova isolati e incapaci di elaborare il lutto in maniera collettiva, la possibilità di accedere a servizi di questo tipo offre un grande conforto. La Casa Funeraria Zanella non si limita a organizzare cerimonie, ma si prende cura delle famiglie accompagnandole in un percorso di narrazione, raccoglimento e memoria, permettendo loro di ricordare il proprio caro con autenticità e profondità.

Grazie alla sensibilità e alla competenza del team, la Casa Funeraria Zanella offre una nuova modalità di vivere il lutto, restituendo al ricordo della persona cara il valore che merita, in un ambiente accogliente e professionale.

Il cartellone. Al Teatro Pertini Debutto dello spettacolo

Al via “Palcoscenico di Emozioni”, tutti i titoli in programmazione

Con il debutto dello spettacolo “Pierino e il Lupo” il prossimo 19 ottobre, il Teatro Pertini inaugurerà ufficialmente la stagione artistica intitolata “Palcoscenico di Emozioni”. Un progetto ambizioso, nato dalla collaborazione tra il Centro Servizi Anziani (Csa) e InPiù Group, che si pone l’obiettivo di elevare la qualità e la varietà dell’offerta culturale sul territorio polesano. Un risultato che è il frutto di un anno di studi e confronti, formalizzato con una convenzione che punta a trasformare il Teatro Pertini in un punto di riferimento per la programmazione artistica e culturale della zona. La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta alla presenza del sindaco di Adria, Massimo Barbujani, del Presidente del Csa, Simone Mori, della direttrice Paola Spinello e di Gianni Ravarro, titolare di InPiù Group. Insieme hanno illustrato un

cartellone ricco di appuntamenti, che accompagnerà il pubblico fino a gennaio 2025. “Palcoscenico di Emozioni” intende non solo gestire la programmazione del Teatro Pertini, ma anche creare una rete di collaborazioni con le migliori strutture teatrali e artistiche del Polesine e del Delta, favorendo lo scambio di esperienze e risorse per una gestione ottimale e sostenibile. Il cartellone della stagione è variegato e comprende spettacoli che spaziano dalla prosa alla musica, fino al gospel e al teatro classico.

La stagione partirà alle ore 21 del 19 ottobre con la sinfonia poetica di Sergej Prokofiev, “Pierino e il Lupo”, narrata e tradotta in lingua polesana dal prof. Gianni Sparapan, con le musiche dell’Ensemble di fiati del Teatro Pertini e le coreografie delle ballerine di Ma.x Sport di Adria. Il 9 novembre, sempre alle 21, sa-

lirà sul palco del Pertini la compagnia di Bellombra con “Sior Todero Brontolon”, un classico della commedia di Carlo Goldoni. Il 23 novembre, con inizio alle ore 21, Simone Piva, Raffaella Mori e gli attori di “Teatro Mu-

sica e Dintorni”, trasporteranno il pubblico in un viaggio musicale e letterario nell’epoca della “Beat Generation That Jazz”. Alla sera del 30 novembre 2024, ore 21, l’omaggio musicale “Martini & Mina Classic”, vedrà sul palco

Studenti premiati a Venezia con “La miglior scoperta di Colombo”

La classe 4^R dell’Istituto “Cipriani-Colombo” di Adria ha conquistato il primo posto al concorso GEL, celebrando la Giornata Europea delle Lingue 2024 con un successo che va oltre le aspettative. Gli studenti, del corso Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale, sono stati premiati presso l’auditorium Santa Margherita dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, per un progetto che ha saputo unire la storia, il plurilinguismo e il territorio in modo creativo e originale.Il concorso, indetto lo scorso anno scolastico dall’Ufficio Scolastico Regionale in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, il Consiglio d’Europa, la Biblioteca Nazionale Marciana e Europe Direct del Comune di Venezia, aveva come tema “Le lingue per la storia: viaggi e viaggiatori”. L’obiettivo era quello di far riflettere gli studenti sul ruolo fondamentale delle lingue straniere nel contesto dei viaggi, con un focus particolare su personaggi storici come Cristoforo Colombo. Proprio la figura di Colombo, a cui è intitolato l’Istituto, ha ispirato i ragazzi della ex 3^B.

A partire da quest’anno scolastico, l’istituto è stato rinominato “IIS Cipriani-Colombo”, in seguito alla fusione con l’Istituto Alberghiero G. Cipriani. Gli studenti hanno ideato un video pubblicitario dal titolo “La miglior scoperta di Colombo”, in cui uno di loro, nei panni del celebre esploratore, presenta la città di Adria e il territorio del Delta del Po. Il video ha utilizzato diverse competenze linguistiche, non solo l’inglese e il francese studiati a scuola, ma anche le lingue native degli studenti plurilingui e la lingua dei segni, per promuovere i valori del plurilinguismo, dell’inclusione e della valorizzazione di un territorio unico. Il lavoro, guidato dalle docenti di lingue Anna Beretta e Alessandra Gardini, ha colpito la giuria per l’originalità e l’impegno con cui gli studenti hanno saputo raccontare un territorio ricco di storia e bellezza, pronto ad accogliere culture diverse. Grazie alla loro creatività, la classe ha ricevuto un Attestato di Primi Classificati e un voucher di 200 euro da spendere in libri presso La Feltrinelli. (g.f)

Cristina Nanni, accompagnata al pianoforte da Paolo Biolcati per un omaggio alle canzoni iconiche di Mina e Liza Minnelli. L’ 8 dicembre, alle ore 18, toccherà al coro Gospel di Rovigo “Delta Gospel Voices”, diretto dal M.° Giuseppe Colelli, che porterà sul palco una performance che unirà arte e solidarietà, in perfetta sintonia con i valori del progetto “Palcoscenico di Emozioni”. L’11 gennaio 2025, ore 21, i “10 Ritratti di Donne”, una rappresentazione teatrale e musicale ispirata al libro di Sara Rattaro, chiuderà la rassegna, raccontando storie di donne straordinarie, con le musiche originali dell’ensemble Punto Nemo e la voce di Lietta Traversi. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere anche alla Pro Loco di Adria. Guendalina Ferro

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Il ricordo. Una serata dedicata alla “Trilogia della Memoria”

Centenario di Gianfranco Scarpari, un omaggio tra letture e musica

In occasione del centenario della nascita di Gianfranco Scarpari, è stata presentata all’Auditorium Mecenati di Adria, la “Trilogia della Memoria” di Gianfranco Scarpari, un evento che ha unito letture, musica e teatro. Organizzata dall’associazione Rem – Ricerca Esperienza Memoria, la serata ha visto la partecipazione di numerose istituzioni locali e partner culturali. La “Trilogia della Memoria”, ripubblicata da Apogeo Editore, ha racchiuso tre opere ormai introvabili di Scarpari: “I piccoli peccati”, “Valzer imperiale” e “Gli alberi della memoria”. Il volume, curato nei dettagli, ha visto la collaborazione del Comune di Adria, della Biblioteca Comunale “Luigi Groto”, del Conservatorio Statale di Musica “Antonio Buzzolla”, tra altri illustri partner del territorio come Banca Adria Colli Euganei, la Fonda-

zione Maestro Ferrante e Rosita Mecenati, la Fondazione Scolastica Carlo Bocchi Ets, la Fondazione Franceschetti-Di Cola dott. Giovanni e famiglie, partners dell’iniziativa. Gianfranco Scarpari, scomparso nel 2008,

è stato ricordato come una figura poliedrica: ingegnere, uomo politico, attivo nel volontariato e soprattutto narratore. Attraverso le parole di Antonio Lodo, storico e letterato, nonché amico intimo di Scarpari, è

emersa con forza l’importanza del legame dell’autore con la memoria. “Scarpari ha avuto un’abilità unica nel trascrivere le sfumature della memoria collettiva e personale, immortalando frammenti di un tem-

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po che, altrimenti, sarebbero stati dimenticati” ha dichiarato Lodo, evidenziando come le sue opere siano una testimonianza indelebile della cultura veneta. La serata ha avuto come ulteriore momento di rilievo lo spettacolo curato da Matteo Mazzoni, che attraverso la regia sapiente e l’interpretazione dell’attore Marino Bellini, ha dato vita a una performance emozionante, arricchita dalla partecipazione degli allievi del Conservatorio Buzzolla. Tra letture e musica, gli spettatori sono stati trasportati in un viaggio intenso tra le pagine della Trilogia della Memoria. Il volume, distribuito nelle librerie di Adria e Rovigo e disponibile online, rappresenta un omaggio importante a uno scrittore che ha saputo raccontare il proprio tempo attraverso la lente della memoria.

Guendalina Ferro

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Sanità. Grande successo per la giornata di sensibilizzazione sui tumori della pelle

Camper sul liston per la prevenzione

Partecipazione a Bottrighe per la giornata di prevenzione del melanoma, organizzata da Lilt

Rovigo e i “Bontemponi”, con visite gratuite dermatologiche.

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a suscitato grande interesse a Bottrighe la mattinata per la prevenzione del melanoma organizzata dalla Lega Italiana Lotta al Tumore di Rovigo e dal locale gruppo folkloristico “Bontemponi”. Le due associazioni di volontariato da anni collaborano insieme in svariate iniziative, in particolare, il sodalizio bottrighese, annualmente sostiene la Lilt con un contributo per la ricerca dei tumori che viene consegnato nel corso della cerimonia della tradizionale “Serata d’Onore - Tra folklore & Solidarietà”. E proprio nella 33^ edizione del 29 giugno scorso, era stato espresso il desiderio di portare anche a Bottrighe il camper della prevenzione dei tumori della pelle, idea colta e condivisa con entusiasmo da Maria Iside Bruschi, presidente provinciale Lilt. Il camper, arrivato di buon mattino, posizionato sul liston di palazzo civico di piazza Libertà, ha dato la possibilità a diversi cittadini di essere visitati gratuitamente dal dottor Francesco Gratteri, specialista dermatologo. Il motorcaravan, vero e proprio ambulatorio medico attrezzato con le necessarie apparecchiature, ha accolto i cittadini che si erano prenotati e che tanto hanno gradito il servizio. Una decina i componenti dei Bontemponi che hanno presenziato a fianco della presidente Lilt e ad un suo volontario. “Purtroppo- spiegano i Bon-

temponi- i posti disponibili erano solo una ventina, da effettuarsi in mattinata, ma tantissime sono state le richieste che purtroppo non sono state accontentate. Visto il successo e per dare la possibilità anche ad altre persone, in accordo con Lilt, sentiremo se ci sarà la possibilità di ripetere l’iniziativa in primavera”. Nella mattinata anche il sindaco Massi-

mo Barbujani, a nome dell’amministrazione comunale, ha portato il saluto ed il compiacimento per la lodevole iniziativa. Al banchetto erano disponibili i giornalini della Lilt per conoscere la storica associazione, oltre alle cocardine, per chi lo desiderava. In molti si sono avvicinati per chiedere informazioni.

Roberto Marangoni

Comunità e famiglie unite in ricordo dei volontari

Commozione e riconoscenza ai volontari scomparsi, persone sempre attive nei confronti della scuola materna paritaria “Umberto Maddalena” di Bottrighe. Nutrita partecipazione di familiari e concittadini nel parco della scuola d’infanzia durante la celebrazione della messa in loro ricordo. Parole di affetto sono state espresse dal presidente Angelo Stefani e dai membri del direttivo scolastico, che hanno sottolineato quanto importante sia stata la disponibilità nei confronti dell’asilo, chi autista del pulmino, chi per i vari piccoli lavori edili o elettrici, chi per l’amministrazione. La cerimonia è stata anche l’occasione per benedire l’avvio del nuovo anno scolastico. Un plauso è stato esternato alle varie associazioni di Bottrighe per le loro annuali donazioni, continuo e generoso sostegno nei confronti

della scuola. Occasione per l’Aribo, l’Associazione Ricreativa Bottrighese, attraverso le mani dei dirigenti Michele Cisotto e Fabrizio Romani, quest’ultimo consigliere comunale delegato per Bottrighe, per consegnare alla scuola materna un’offerta frutto del successo estivo della manifestazione “E…

state in Piazza”. Altresì, le famiglie dei fratelli Giampietro e Gabriele Navicella, in memoria della loro mamma, recentemente scomparsa, hanno donato un contributo all’istituto grazie al quale è stato acquisito un forno elettrico ad aria professionale, indispensabile per la cucina. (r.m)

Il Dottor Gratteri con Iside Bruschi ed il camper della Lilt per la prevenzione del melanoma

Bottrighe

Alessia Leccioli e Antonio Ferri sono “Bontemponi Onorari”

L a musicista Alessia Leccioli di Bottrighe e Antonio Ferri, oriundo corbolese, di Grugliasco (Torino) e bottrighese d’adozione, dove spesso torna con la moglie Paola Maddalena nella casa originaria di famiglia, sono “Bontemponi Onorari”. Il conferimento di ciò, a sorpresa degli interessati, si è svolto nell’ambito della 16esima edizione di “Tra gusto, folklore & solidarietà” svoltasi presso l’agriturismo “La Salute” di Adria. Il gruppo folkloristico “Bontemponi” è stato organizzatore e protagonista nella tenuta di Cà Garzoni. Una settantina i partecipanti per gustare le specialità della gastronomia polesana, intervallate dalle cante e ballate del gruppo, che ha saputo divertire i presenti anche con alcuni siparietti molto umoristici.

Durante la serata i Bontemponi hanno conferito le due onorificenze con il distintivo in spilla. Nella motivazione, per Alessia Leccioli, si legge “Per stima reciproca con i suoi componenti e per aver iniziato a collaborare attivamente da alcuni mesi, con grande disponibilità e pazienza, alle migliorie del comparto artisticomusicale dell’associazione”. Leccioli, diplomata in pianoforte al conservatorio “Antonio Buzzolla” di Adria, è organista titolare del coro polifonico della Cattedrale ed è stata tra i collaboratori per la realizzazione dell’ultimo cd dei Bontemponi. Medesimo riconoscimento ad Antonio Ferri “Amico da sempre dell’associazione che ha coinvolto, sin dal 2001, in tutte le manifestazioni organizzate a Grugliasco, in occasione delle ricorrenze dell’alluvione del 1951 per gli emigrati di origine polesana”. Ferri e Leccioli hanno ringraziato sentitamente i Bontemponi con i quali si sentono affettivamente molto legati. Tra i commensali Claudio Braga presidente della Coldiretti pensionati Adria, Elena Passadore presidente della Fondazione Bocchi, Nerino Albieri autore di vari libri sulla storia di Bottrighe, Dorina Burattin e Antonio Marcato della gemellata pro loco “Vita d’altri tempi” di Correzzola, Giovanni Ranzato direttore del coro polifonico della Cattedrale, Renzo Guzzon del coro “Soldanella” di Adria, Doriano Mancin, già sindaco di Porto Viro, ideatore e tra i fondatori della

banda della sua città, gemellata anch’essa con i Bontemponi. La serata era dedicata come sempre alle iniziative di solidarietà portate avanti dal gruppo nei confronti delle malattie genetiche e tumorali. Alla signora Paola Zago, padrona di casa insieme al figlio Fabio Crepaldi, a nome del gruppo è stato infine donato un omaggio floreale.

Roberto Marangoni

Inaugurata la casetta dei libri nel Parco 1° Maggio

A cura della biblioteca di Babele a Bottrighe è stata inaugurata la casetta dei libri nel parco 1° Maggio di via Umberto Maddalena. È stato così reso attivo ufficialmente un servizio di book crossing, ovvero di far viaggiare un libro tra i lettori, che potranno,

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attraverso la casetta, prelevare volumi, leggere e riportare. Alla cerimonia, condotta da Giorgio Fantinati, presidente della biblioteca, coadiuvato dal segretario Luigi Bellan e Andrea Zambello, membri del direttivo dell’associazione, erano presenti il primo cittadino Massimo Barbujani con il delegato Fabrizio Romani, il parroco don Massimo Barison che ha benedetto la struttura, Paolo Rigoni presidente della biblioteca di Adria e la presidente della Pro Loco Adria Letizia Guerra. Il taglio del nastro è stato eseguito da Fiorenza, vedova di Tonino Giovanni, insieme alla figlia Irene. Proprio Giovannini, scomparso recentemente, persona assai attiva nel mondo del volontariato locale, aveva realizzato a mano la casetta dei libri. (r.m)

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Petorazza Grimani

La polemica. Matteo Cesaretto: “Servono azioni

La minoranza passa all’attacco: “Mancano interventi adeguati”

“L a situazione a Pettorazza Grimani appare sempre più critica. Le promesse fatte dall’amministrazione comunale in campagna elettorale sembrano ora distanti anni luce dalla realtà, creando un evidente divario tra quanto annunciato e quanto realmente realizzato”. A denunciare la situazione è il gruppo di minoranza “Pettorazza Vale”, che accusa l’amministrazione di immobilismo e di non rispettare gli impegni presi. Emblematica è la gestione delle scuole alla ripresa delle attività. “Una semplice mano di vernice sembra essere stata la soluzione temporanea ai problemi degli edifici scolastici, un palliativo che però non affronta le vere necessità del plesso scolastico. Durante la campagna elettorale, l’amministrazione aveva dichiarato che avrebbe prestato “massima attenzione” a tutti quei servizi comunali che supportano la scuola, come la mensa, il trasporto scolastico e il doposcuola. Ma, a tre mesi dall’insediamento della nuova giunta, la situazione appare ben diversa” - affermano gli esponenti della minoranza - “Una delle promesse chiave riguardava l’ampliamento delle scuole “Rodari” e la ricerca di una collocazione alternativa per il medico di base che, per motivi non chiari, continua a occupare spazi destinati agli studenti”.

Nonostante le rassicurazioni, la rendicontazione al Ministero dei lavori effettuati presso le scuole dell’infanzia è ancora bloccata, in attesa di una risposta. Inoltre, come evidenziato dal gruppo di minoranza, il progetto è stato rivisto solo a metà agosto, smentendo la certezza di un “tesoretto” promesso durante la campagna elettorale. E mentre si attendono soluzioni, le risorse destinate al doposcuola e al rientro pomeridiano sembrano destinate a essere dirottate per colmare altre lacune di bilancio.

“È sconcertante pensare che i bambini di Pettorazza Grimani debbano consumare pasti riscaldati al microonde o addirittura panini freddi, mentre l’amministrazione - secondo il gruppo “Pettorazza Vale” -, non sembra intenzionata a investire risorse per una mensa scolastica adeguata. L’ educazione ali-

mentare è parte integrante della crescita dei nostri figli e passa anche dalla volontà dell’amministrazione di garantire loro un pasto caldo e dignitoso” - dichiara il consigliere comunale, Matteo Cesaretto - Se i genitori lamentavano già in passato un servizio mensa insoddisfacente, la nuova amministrazione sembra non aver migliorato la situazione, anzi, ha ulteriormente peggiorato le condizioni”.

Il gruppo di minoranza si chiede come sia possibile che un comune che vanta un canale diretto con la Presidenza del Consiglio non riesca a trovare le risorse necessarie per garantire un servizio mensa adeguato, magari coinvolgendo le attività commerciali del paese. Pettorazza Vale chiede che le risorse già stanziate in bilancio per i servizi scolastici vengano effettivamente utilizzate per migliorare

la qualità della vita dei bambini e delle famiglie del comune. Nel concludere, il gruppo politico guidato dal capogruppo Matteo Cesaretto afferma: “Servono interventi immediati e concreti per garantire che le promesse elettorali non rimangano parole vuote, ma si traducano in azioni concrete per il benessere della comunità scolastica e dei cittadini di Pettorazza Grimani”. Guendalina Ferro

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Camminata in Rosa per la prevenzione

La camminata di sensibilizzazione alla prevenzione a Pettorazza Grimani,organizzata qualche settimana fa, è stata un’iniziativa che ha visto la collaborazione tra A.N.D.O.S. e le Associazioni Circolo Auser Volontariato di Pettorazza e Fidas Polesana. I partecipanti si sono ritrovati nella mattinata di domenica, davanti al Comune per le iscrizioni, per poi dare il via alla camminata verso le 9. Al termine dell’evento, tutti i partecipanti hanno ricevuto un pacco ristoro, un gesto di gratitudine per la loro partecipazione. “Questa camminata non è stata solo un momento di attività fisica, ma ha rappresentato anche un’importante opportunità per sensibilizzare la cittadinanza sulla prevenzione delle malattie, creando al contempo momenti di socializzazione tra i partecipanti” - ha detto il sindaco Andrea Grassetto.L’ amministrazione comunale ha espresso un sentito ringraziamento alle rappresentanti di A.N.D.O.S., Isabella e Giovanna, nonché alle Associazioni Circolo Auser Volontariato di Pettorazza, Fidas Polesana, ai volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, alla Croce Rossa, ai dipendenti comunali e all’agente di Polizia locale Valeria Mantovan. “Un grazie particolare va a tutte le persone che hanno contribuito all’organizzazione e all’allestimento dell’evento, nonché alla cittadinanza che ha partecipato attivamente” -ha concluso il primo cittadino evidenziando l’importanza della prevenzione, che si traduce nell’impegno nel fare promozione alla salute e al benessere nella comunità.

Gruppo “Pettorazza Vale”

La truffa. I consigli della responsabile Antifraud Unicredit per difendere i dati personali e il conto

Sim clonate, i segnali da non sottovalutare

N egli ultimi mesi sono in sensibile aumento delle truffe sim-swap, un vero e proprio furto di identità messo in atto con lo scopo di svuotare il conto corrente delle vittime. Approfondiamo il tema con Giovanna Guidolin, Responsabile Antifraud di UniCredit.

In cosa consiste il sim- swap? E’ una forma di truffa con la quale i frodatori riescono a prendere il controllo del numero di telefono della vittima, ottenendo una nuova Sim card a suo nome. Questo permette loro di ricevere chiamate, sms e, soprattutto, i codici di autenticazione a due fattori che vengono utilizzati per confermare transazioni bancarie o accessi ai vari account. Il frodatore raccoglie quante più informazioni possibili sulla vittima, come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono. Queste informazioni possono essere ottenute tramite phishing o semplicemente cercando sui social media. Con le informazioni raccolte, il frodatore contatta l’operatore telefonico della vittima e si spaccia per il legittimo titolare del numero di telefono. Può affermare, ad esempio, di aver perso la Sim e di volerne una nuova.

L’operatore telefonico, convinto di parlare con il vero proprietario del numero, disattiva la vecchia Sim e attiva una nuova Sim card che viene inviata al frodatore. Una volta in possesso della nuova Sim, il frodatore ha pieno controllo del numero di telefono della vittima. Questo gli consente di ricevere chiamate, messaggi e codici di autenticazione a due fattori. Con il controllo del numero di telefono, possono essere reimpostate le password degli account online, delle e-mail e dei social media, nonché ottenere l’accesso ai conti bancari da dove trasferire i fondi su altri conti correnti o effettuare altri tipi di transazioni fraudolente.

Quali sono i segnali da non sottovalutare?

Se il telefono perde improvvisamente il segnale di rete e non si collega al web o riesce a ricevere chiamate o messaggi per un periodo prolungato, potrebbe essere un segnale, come lo sono l’impossibilità di effettuare chiamate o inviare messaggi, la ricezione di notifiche sospette, ma anche attività non riconosciute sui propri account online. Attenzione a messaggi o e-mail

riguardanti la reimpostazione della password di account online non richiesti, così come se si ricevono codici di verifica o notifiche di autenticazione a due fattori senza aver avviato alcuna procedura. Monitorare costantemente i movimenti sul conto bancario è essenziale.

Cosa fare se si ha il sospetto che la propria Sim sia stata clonata?

E’ fondamentale agire rapidamente per limitare i danni. Anzitutto va contattato il proprio operatore telefonico segnalando il sospetto e chiedendo il blocco della Sim, quindi una nuova card assicurandosi che sia effettivamente attivata a se stessi. Vanno cambiate tutte le password degli account più importanti che utilizzano il numero di telefono per l’autenticazione. Controllare gli accessi e disconnettere le sessioni attiva, controllare anche i movimenti del conto bancario e avvisare la banca in caso di sospetti. E’ bene aggiornare il software dello smartphone ed eseguire una scansione antivirus. Consigliamo di denunciare la truffa alla Polizia Postale. Quali sono gli accorgimenti che possiamo adottare?

Alcune delle migliori pratiche consistono nel rafforzare la sicurezza del proprio numero di

Ottenuto il controllo del numero di telefono possono essere reimpostate le password degli account on line, dei social media e delle mail, ma anche compiere operazioni sui conti bancari. E’ necessario alzare la sicurezza dei propri dispositivi

telefono e dei propri dispositivi, evitare di divulgare il proprio numero di cellulare sui social, aggiornare le applicazioni, usare antivirus, creare password complesse e diverse per ogni account, attivare le notifiche e limitare le informazioni condivise sui social media.

La vostra banca come tutela i propri clienti e le vittime di sim-swap?

UniCredit adotta diverse misure di sicurezza tra cui, a titolo di esempio, l’autenticazione a due fattori (2FA), il monitoraggio delle transazioni sospette e l’invio di notifiche in tempo reale. Inoltre, lavoriamo costantemente per sensibilizzare i nostri clienti sui rischi delle frodi informatiche e per aiutarli a proteggere i loro dati e risparmi con invio costante di informazioni su tutti i canali, campagne di sensibilizzazione, una guida on line, formazione dedicata e collaborazione con le associazioni dei consumatori e istituzioni. Il nostro obiettivo è creare una comunità informata e protetta, in grado di riconoscere e contrastare i tentativi di truffa digitale. (n.s.)

Per approfondire questo argomento leggi l’intervista completa sul nostro sito www.lapiazzaweb.it

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Giovanna Guidolin, responsabile Antifraud Unicredit

La riflesssione. Interviene il presidente del WWF di Rovigo Eddi Boschetti

Il ritorno del lupo in Polesine e la minaccia UE

Il WWF critica il declassamento del lupo da specie protetta, avvertendo rischi per la conservazione e l’equilibrio degli ecosistemi.

Più volte in passato, conseguentemente al ritorno del lupo nel Polesine, abbiamo affrontato il complesso problema della convivenza tra gli uomini e questa specie di grandi predatori.

Il ritorno del lupo in Polesine è stato un avvenimento particolarmente importante, da leggere nell’ottica della più generale crescita dell’areale di distribuzione di questi animali nel nostro paese e nel continente europeo in generale, merito anche delle virtuose leggi internazionali sulla conservazione di questa specie (dalla Convenzione di Berna, alla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”), che finora l’Europa ha fortemente promosso e applicato scrupolosamente. Bisogna però tornare a trattare di questo tema non per i motivi più incoraggianti; l’UE, infatti, ha preso la decisione di declassare il lupo da “specie rigorosamente protetta” a “specie protetta”, il tutto ignorando l’appello di oltre 300 associazioni della società civile.

Ai più questa potrebbe sembrare una manovra di poco conto, ma di diverso avviso è WWF Italia, che, con un post su Instagram, annuncia che: “la decisione mina decenni di sforzi dedicati alla conservazione”. Parlare del lupo è sempre molto difficile, perciò, cercando di capire meglio la situazione, ci siamo rivolti a Eddi Boschetti, presidente di WWF Rovigo. “La mossa presa dall’UE è preoccupante, non solo per i suoi effetti sulla conservazione del lupo, ma anche e soprattutto perché rappresenta un

pericoloso precedente”; spiega Eddi Boschetti. “In un continente dove spesso si è stati all’avanguardia sui temi ecologici è stata presa una decisione, quella di declassare lo status di conservazione del lupo, per motivazioni unicamente politiche, senza dare ascolto alla scienza. Lo status di specie particolarmente protetta già non impediva di intervenire con l’abbattimento nei riguardi dei soggetti più problematici e va messo nel conto che molti individui (dai 200 ai 500 esemplari ogni anno) nel nostro paese vengono decimati dal bracconaggio, dall’avvelenamento, dall’investimento stradale, a prescindere dalle norme di tutela di cui goda la specie.

Certamente, la convivenza con il lupo può essere in alcuni (fortunatamente pochi) casi difficile, questo è chiaro soprattutto per attività umane quali l’allevamento di ovini e bovini in zone alpine e prealpine, ma in situazioni simili l’abbattimento dell’animale - opzione che diverrebbe maggiormente percorribile nei confronti di specie “protette”, perché lasciata di fatto in mano ai singoli stati membri – potrebbe provocare addirittura un effetto boomerang. In questa specie altamente sociale, l’improvvisa perdita di uno o più individui dal branco o un intenso disturbo venatorio potrebbero infatti causare la dispersione dei soggetti superstiti in zone a maggiore densità umana con risultati peggiori della situazione di partenza. Ci sono molti altri metodi che si

sono rivelati efficaci e che hanno dimostrato che la convivenza con questi grandi carnivori è possibile: l’uso di cani da pastore “anti-lupo”, un metodo da tanti anni sostenuto dal WWF, oppure l’uso corretto di recinti elettrici, o ancora l’uso di armi caricate con proiettili innocui ma in grado di dissuadere questi animali sulle quali ci sono studi incoraggianti a riguardo. Non bisogna dimenticare che i lupi, come tutti i predatori che si pongono al vertice della catena alimentare, svolgono ruolo chiave per la salute degli ecosistemi, ovvero quello di regolare numericamente le po-

polazione delle specie selvatiche. Questa loro funzione si può rivelare particolarmente utile anche per l’uomo, basti pensare a specie particolarmente problematiche per l’economia, perché introdotte e/o perché prive dei loro predatori naturali, come nutrie o cinghiali (varie popolazioni di questo animale si sono infatti diffuse in diversi territori perché importate a scopi venatori), di cui i lupi si nutrono. Infatti, diversi studi hanno dimostrato che la dieta dei lupi stanziati nella Pianura Padana è composta perlopiù dalla nutria, una specie aliena che finora si è riprodotta

in assenza di veri predatori naturali, che come noto crea danni all’agricoltura e alla tenuta stessa degli argini dei canali, con conseguenze economiche negative infinitamente maggiori di quelle attribuite ai predatori. Insomma, per concludere, gli ecosistemi hanno al loro interno diversi meccanismi di regolazione e spesso noi umani, intervenendo in maniera sconsiderata, andiamo ad intaccare questi stessi meccanismi, impedendo all’ambiente, nel quale noi stessi abitiamo, di trovare un suo proprio equilibrio”. Davide Farinatti

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Elezioni. La maggioranza a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia

Provincia, vince il centrodestra, Pd in crisi

Alle elezioni provinciali di Rovigo, il centrodestra consolida la propria posizione ottenendo la maggioranza con sette consiglieri, mentre il centrosinistra riesce a conquistare solo tre seggi. Il presidente Ferrarese, sindaco di Stienta, potrà contare sul sostegno di diversi primi cittadini e consiglieri comunali della sua area politica. Fratelli d’Italia non raggiunge le aspettative, portando a casa un solo seggio. Il Partito Democratico si trova a fare i conti con una situazione complessa, mentre i civici di centrosinistra rimangono incerti sul da farsi, in attesa delle elezioni regionali

Sette consiglieri al centrodestra, due ai civici di centrosinistra e uno al Partito Democratico. È questo l’esito delle elezioni provinciali di domenica 29 settembre, tenute per rinnovare il consesso di Palazzo Celio. Il presidente Enrico Ferrarese, che è anche il primo cittadino di Stienta, potrà contare, per l’ultimo anno del suo mandato, sui sindaci Giovanni Rossi (Badia, vicino a Coraggio Italia), Irene Bononi (Occhiobello, area Lega), Roberto Pizzoli (Porto Tolle, Lega) e Lucia Ghiotti (Salara, Lega). Completano la maggioranza i consiglieri comunali Fabio Benetti (Fratelli d’Italia, Rovigo), Edoardo Lubian (civica Cittadin, Rovigo) e Matteo Franzoso (Forza Italia, Adria). L’opposizione sarà formata da due civici di centrosinistra, Roberto Tovo, consigliere comunale a Rovigo, e Amor Zeri, primo cit-

Presentato

tadino di Bagnolo, e da una rappresentante del Partito Democratico, Luisa Beltrame, sindaca di Ariano.

Il corpo elettorale era composto da 624 amministratori del territorio, sindaci e consiglieri comunali. Il tasso di partecipazione è stato alto, con 522 votanti, pari all’83,65 per cento del totale. Il sistema di voto prevedeva cinque fasce ponderate, ciascuna con una scheda di colore diverso. Rovigo, con la scheda verde dal valore di 664 voti, aveva un peso dieci volte superiore rispetto alla maggior parte delle altre schede, di colore azzurro, che valevano 66 voti ciascuna.

A decrescere di importanza, le schede rosse (339) per i comuni di Adria, Badia Polesine, Lendinara, Occhiobello e Porto Viro, le grigie (261) per i comuni con popolazione tra 5mila e 10mila abitanti e le arancioni (129) per

il libro “Rasta snob, storia del raggae in

Italia” di Stefano Garzara

Prima la presentazione del libro “Rasta snob, storia del raggae in Italia” con l’autore Steve Giant, nome d’arte di Stefano Garzara, in sala Galileo Cavazzini, nella sede dell’Arci in piazza

Tien An Men a Rovigo, dialogando con Enrico Buoso, poi, qualche decina di metri più in là, le parole si sono trasformate in musica, quando alla birreria Hops, lo stesso Steve Giant assieme a Luca Papaluka dj, ha cominciato a suonare la musica. Musica giamaicana e caraibica, ma con accento spiccatamente veneto nella serata dove han suonato anche gli Ultima Fase una delle band più longeve del Polesine, per lasciare spazio poi a Marco “Furio” Forieri, ex sax e voce dei

Pitura Freska.

Stefano Garzara per molti è la voce che da diversi anni accompagna le gare casalinghe dell’Umana basket Reyer maschile e femminile, ma per gli appassionati di musica questo gigante buono di oltre due metri d’altezza, è l’Italian Reggae Ambassador, fondatore di “Rasta Snob”, l’unica rivista dedicata alla musica in levare in Italia e voce di Radio Base.

“Come scrive Andrea Manzo il libro non ha la pretesa di raccontarvi la storia del reggae in Italia in assoluto, ma vuole offrire attraverso le esperienze, i concerti, gli incontri, le avventure dei tanti protagonisti di questa epopea”. Il percorso di oltre trent’anni nel

i comuni tra 3mila e 5mila abitanti. Dei 99mila voti ponderati potenzialmente esprimibili, ne sono stati assegnati 87mila 762. Il voto degli amministratori locali non premia Fratelli d’Italia che, a fronte di tre candidati, porta a casa un solo consigliere provinciale. È andata bene alla Lega e a Forza Italia, grazie ai consiglieri comunali e ai sindaci di area. Il centrosinistra, dopo aver perso in due anni il capoluogo e la città etrusca, risulta pesantemente ridimensionato. Non è chiaro come il Partito Democratico abbia intenzione di prepararsi in vista del congresso provinciale del prossimo anno. Nel frattempo i civici di centrosinistra stanno alla finestra, divisi dalla possibilità di ricucire il rapporto con i democratici. Sullo sfondo le elezioni regionali, che potrebbero rimescolare le carte sui tavoli dei due schieramenti.

Il centrodestra conquista 7 seggi nelle elezioni provinciali di Rovigo. Il Pd fa i conti con il risultato deludente, ottiene infatti un solo un seggio mentre i civici con due eletti restano incerti sul da farsi

mondo del reggae di Steve è fatto di centinaia di incontri, eventi, concerti, ma il primo ad avvicinarlo alla musica in levare è stato il fratello Fabio, più vecchio di 7 anni. “E’ sempre stato un esempio e un punto di riferimento. Prima mi ha fatto appassionare ai Beatles e ai Rolling Stones, poi alla musica raggae quando ha iniziato a frequentare una compagnia a Marghera di cui faceva parte Sir Oliver Skardy e ha cominciato a portare a casa cassette di questo genere musicale”. Un amore dal quale è scaturito Rasta Snob, il vero gioiello di Steve, il gigante buono, che a questo genere di musica e alla cultura rasta ha dedicato l’intera esistenza. (c. a.)

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Matteo Luise a caccia del bis

N

ello scontro diretto per il titolo di quarto raggruppamento il pilota di Adria allunga, seppur di poco, nei confronti di Mariotti che con la Ford Sierra Cosworth gruppo A, lo tallona. La ruota della fortuna gira per il verso giusto e, con una dea bendata che non ha intralciato il suo cammino, Matteo Luise ha confezionato un’altra prestazione d’autore al recente Rally Elba Storico, nel penultimo atto di un campionato Italiano Rally Auto Storiche. Il pilota di Adria, sempre in coppia con la moglie Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A curata da Silvano Amati e da Valentino Vettore, era entrato nella top ten assoluta già sul secondo tratto cronometrato, presentandosi al via dell’appuntamento in notturna da terzo in raggruppamento e da leader tra le duemila. All’accensione delle fanaliere supplementari il portacolori del Team Bassano cambiava decisamente passo, staccando il sesto tempo assoluto per chiudere

la prima frazione in nona piazza nella generale, terza di raggruppamento e prima in classe con oltre un minuto di gap. Alla ripresa delle ostilità Luise continuava ad esprimersi su alti livelli, aprendo la seconda tappa con il settimo parziale assoluto sulla “Innamorata”, ripetendosi poi sulla “Bagnaia – Cavo” ed

iniziando il controllo a distanza di un Mariotti non troppo lontano.

“Non possiamo che essere felici del nostro Elba - ha detto Luise - perché la sfortuna ci è stata lontana ed abbiamo potuto esprimere liberamente il nostro potenziale. Non abbiamo mai accusato nessun tipo di proble-

Calcio, il Pettorazza San Martino non conosce rivali

Ha fatto scalpore la scelta della società presieduta da Felice Lazzarin di esonerare il tecnico Francesco Beltramelli, dopo tre giornate con la squadra al primo posto a punteggio pieno. L’ultima partita giocata con il tecnico padovano in panchina è stata contro l’Aqs Borgo Veneto, vinta 2-1, il 30 settembre. “Sono del parere che i miei ragazzi hanno fatto veramente una grande partita contro un avversario ben attrezzato. Abbiamo saputo farci trovare pronti e all’altezza della situazione, merito del lavoro settimanale che svolgiamo sempre in settimana con tanta determinazione. Ora guardiamo alla partita durissima che ci aspetta contro Montagnana”. All’indomani, l’esonero con un comunicato in cui si dice che “Per motivi societari dopo un’attenta valutazione e con non poca difficoltà”, il GS Pettorazza San Marti-

ma e ci siamo concentrati unicamente sulla prestazione pura. Potevamo anche fare qualcosa di più ma, avendo bisogno di punti preziosi, abbiamo cercato di non esagerare. Sulla prova in notturna sapevamo di poter dire la nostra ed abbiamo fatto una bella differenza. È andato tutto per il verso giusto

no comunica di aver sollevato dal proprio incarico di allenatore della prima squadra mister Francesco Beltramelli “a lui vanno i migliori auguri per un futuro ricco di soddisfazioni professionali e personali”. Al suo posto si sono seduti in panchina la coppia Lazzarin-Braggion e sono arrivate altre due vittorie, prima contro il Montagnana e poi con la Nova Gens. Uno scossone, quindi, che a quanto pare non ha destabilizzato i giocatori che non hanno smesso di giocare e vincere, seguiti in campo da capitan Mazzetto e trascinati da bomber Neodo. Due volti nuovi di un Pettorazza San Martino rinnovato dopo la delusione della retrocessione dello scorso anno dalla Promozione dopo i play out persi contro il Rovigo che

ma non possiamo abbassare la guardia. È vero che siamo finiti davanti a Mariotti ma abbiamo guadagnato pochi punti su di lui in raggruppamento e dovremo mantenere alto il livello di concentrazione nella prossima gara a Sanremo perché vogliamo portare a casa un altro titolo tricolore”. (c.a)

condannarono la squadra allora allenata da Sandro Tessarin. Poi il rinnovamento voluto dal presidente Lazzarin e dal main sponsor Walter Milan (Lab Control) con tanti volti nuovi e un inizio più che positivo che non pare si sia incrinato nonostante l’esonero di Beltramelli dopo solo tre giornate. (c.a)

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#Regione

L’intervista. L’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara

“Per anni non abbiamo aumentato le tasse, ora chiediamo solo un piccolo contributo”

Dai conti della Regione alle prospettive per il prossimo futuro, anche sul fronte politico. Ne parliamo con l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ai microfoni di Radio Veneto 24 e sul nostro giornale. Assessore, è stato approvato il bilancio consolidato con i conti di 33 enti regionali, cosa è emerso da questo importante passaggio?

Il bilancio consolidato è la fotografia di una serie di società ed enti della regione del Veneto che quotidianamente danno servizi, erogano contributi, riescono a mantenere il livello alto di prestazioni della nostra regione. Vedere queste società in utile, in particolar modo quelli direttamente gestite dalla Regione conferma che i conti sono in ordine. Negli ultimi 15 anni in cui non abbiamo applicato l’addizionale Irpef queste società sono state estremamente attente ai costi e hanno saputo essere efficaci ed efficienti.

Invece cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima manovra finanziaria regionale?

Anche in questa legislatura c’è stata la costante volontà del presidente Zaia di non applica-

re l’addizionale Irpef. A questo proposito ricordo a tutti che se noi applicassimo le addizionali Irpef di una regione vicina a noi come l’Emilia Romagna, il Veneto avrebbe solo di addizionali Irpef 450 milioni di euro in più. Questi soldi per quindici anni sono rimasti nelle tasche dei cittadini veneti. Quest’anno dobbiamo pensare a una piccolissima, ripeto, piccolissima modifica all’addizionale Irap. Se il Consiglio Regionale, che è sovrano nella sua decisione, approverà così il bilancio avremo un gettito di circa 54 milioni di euro che ci permetteranno di continuare a erogare i servizi che abbiamo garantito nel corso degli ultimi anni e di riuscire a coprire le maggiori spese. Abbiamo calcolato che si tratta di 34 euro in più all’anno per azienda, non credo che questa somma possa modificare il bilancio di una struttura commerciale o di una piccola e media impresa.

Stiamo parlando di 88 euro in più per ogni milione di fatturato, chiediamo un piccolo contributo per riuscire a continuare a garantire i servizi che una Regione come la nostra continua a dare, mettendoci in una posizione di

assoluta eccellenza.

Proprio sull’aumento dell’Irap non sono mancante le critiche, ad esempio da parte di Tosi, come risponde?

E’ una polemica politica, quindi non entra nel merito della tecnicalità della della norma, è una strategia in previsione delle elezioni.

Per l’appunto, in vista dell’appuntamento alle urne, che bilancio fa di questo suo mandato?

Sono riuscito per quattro anni a garantire i servizi senza aumentare le tasse, assicuro che è stato uno sforzo notevole. Sul fronte degli enti locali abbiamo fatto un bel piano di riordino territoriale che cerca di definire la nuova governance per creare una filiera di buona amministrazione che va dalla Regione fino all’ultimo comune. Inoltre la Regione continua ad investire sull’agenda digitale e l’innovazione, fra cui il distretto della

space economy. Come vede il dopo Zaia?

Auspichiamo che si vada oltre il limite dei due mandati e si

Marcato: “Un piano per attirare le imprese in Veneto e un progetto per la transizione energetica”

Assessore Roberto Marcato, partiamo dal sostegno alle imprese, ci sono risorse? Come si sta muovendo la Regione?

Ho portato in giunta recentemente un disegno di legge da 45 milioni di euro per l’attrazione degli investimenti, dedicato proprio alla capacità di rendere il nostro territorio appetibile alle imprese. Abbiamo poi la disponibilità di oltre mezzo miliardo di euro di fondi europei che vengono usati attraverso i bandi sia in forma di credito a tasso agevolato che a fondo perduto. Si tratta di bandi costruiti con le associazioni di categoria, , con il territorio, proprio perché bisogna rispondere a precise esigenze. Tenga conto che ogni volta che apro un bando dedicato alle imprese vado sempre in overbooking, significa che abbiamo centrato un’esigenza del territorio. Oggi inoltre bisogna lavorare molto sul credito perché le ban-

che fanno fatica a erogare microcredito, ciò che invece interessa il nostro tessuto produttivo.

Le fa paura la crisi della Germania?

Essendo un nostro mercato di riferimento questo preoccupa però è altrettanto vero che noi, in termini di export, abbiamo aumentato rispetto all’anno scorso, perché siamo bravissimi a trovare altri mercati. Il Veneto ha sempre avuto la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di crisi. C’è ancora, invece, una forte ripercussione per il blocco dei rapporti con la Russia che non fa bene alla nostra economia. Spero che si arrivi quanto prima a una soluzione.

Qual è un il progetto che le sta particolarmente a cuore?

Uno è il piano energetico regionale è molto ambizioso, ci candidiamo a diventare la regione più più più attenta alla

transizione ecologica ed energetica del Paese. L’altro già in fieri è la ZLS di Venezia e del Polesine, un detonatore economico per la nostra crescita. In parole semplici, chi oggi viene a investire a Porto Marghera o in Polesine avrà una riduzione delle tasse e un abbattimento sostanzioso della burocrazia. Sono i due elementi che interessano le imprese. Passando alla politica, quale sarà il ruolo della Lega nel 2025?

Io non ho dubbi e ho le idee molto chiare. Il ruolo della Lega del 2025 sarà lo stesso negli ultimi quindici anni. Per cui, per quanto mi riguarda, il prossimo candidato presidente della Regione Veneto deve essere un leghista. Se ovviamente riusciremo ad avere questa opportunità con il centrodestra compatto, nessun problema. Io ho già l’exit strategy, ho già un piano B: un tridente attacco forma-

Regione

Sanità. Il punto con l’assessore regionale Manuela Lanzarin, anticipate le vaccinazioni

“Il Veneto investe sulle nuove strutture ma anche sui servizi e il personale”

E’ tempo di vaccinazioni, chiediamo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin perché il Veneto ha scelto di anticipare l’inizio delle somministrazioni sia per l’influenza stagionale che per il Covid.

“Perché stanno già circolando molti virus respiratori - risponde - e anche il Covid ha un po’ rialzato la testa. Con questo non vogliamo creare nessun tipo di allarmismo. Per il vaccino antinfluenzale abbiamo acquisto un milione di dosi, 400 mila per il vaccino Covid. E’ chiaro che la vaccinazione è come sempre consigliata alle persone più a rischio. Possono essere fatte anche insieme, sia dal proprio medico di base che in farmacia. In questi anni le farmacie hanno ampliato i loro servizi, in Veneto ce ne sono circa 1.600 e diventano dei presidi sanitari anche nelle località in cui abbiamo difficolta ad avere il medico di base. Faremo anche due open day in tutto il Veneto per incentivare alla vaccinazione le persone più fragili”.

Assistiamo a importanti investimenti nella sanità da par-

te della Regione, ad esempio il nuovo ospedale di Padova ma anche la radiologia di ultima generazione nel veneziano. Ci può tracciare un bilancio?

E’ un momento particolarmente vivace sul fronte degli investimenti in sanità. Con 850 milioni il nuovo ospedale di Padova diventerà il policlinico universitario più grande d’Italia, con altissime specializzazioni. Inoltre siamo in dirittura di arrivo con il nuovo ospedale di Montecchio e Arzignano, poi abbiamo Vicenza, e una nuova struttura vicina all’ospedale dell’Angelo a Mestre. E’ in fase di progettazione l’ospedale di Legnago e abbiamo interventi a Mirano e Dolo. Sempre in ambito edilizio abbiamo poi tutti i cantieri legati alle case della comunità, 99 in tutto il Veneto, 49 centrali operative territoriali e 30 ospedali di comunità. Si tratta di investimenti notevoli, in parte legati al Pnrr e in parte a fondi strutturali.

La Regione cosa sta facendo per le liste d’attesa e la carenza di medici?

Stiamo già vedendo i risulta-

ti con il piano di abbattimento delle liste d’attesa. Nel 2023 abbiamo stanziano 29 milioni e nel 2024 ne sono già previsti 40 per la cabina di regia. Abbiamo

azzerato le attese sulle prestazioni a dieci giorni, sono circa 11 mila quelle a trenta giorni e 18 mila quelle a 60-90 giorni. Lo sforzo oggi è immane e ci sono

categorie difficili da aggredire, come oculistica e dermatologia, in cui abbiamo tantissime prime visite e non troviamo professionisti. Da qui tutte le iniziative che abbiamo messo in campo per il reclutamento del personale, ma anche per trattenerlo. Abbiamo varato un piano strategico, abbiamo creato dei bandi specifici con Azienda Zero per assumere lavoratori autonomi. Oggi dei risultati ci sono. Presto andrà in Consiglio un disegno di legge che va ad aumentare i fondi integrativi delle aziende sanitarie, con 150 milioni nei prossimi tre anni. 50 milioni all’anno proprio per cercare di potenziare il personale, ma anche di andare in aiuto nelle aree disagiate, come quelle di montagna, dove è ancora più difficile trovare personale. Guardando al futuro, cosa si aspetta dopo Zaia?

Siamo ancora fiduciosi che ci sia il terzo mandato per il governatore Zaia, è giusto che siano i cittadini a scegliere il loro presidente di Regione. Siamo ancora fiduciosi che ci possa essere questa questa possibilità. (n.s.)

Anci Veneto, confermati il presidente e i due vice. Nuove entrate di Possamai e De Zotti

Rinnovati gli organi di Anci Veneto, l’associazione dei Comuni: riconfermato per altri cinque anni alla guida dell’Associazione dei Comuni il sindaco di Treviso Mario Conte. Con lui riconfermati anche i vice presidenti Eric Pasqualon, sindaco di Carmignano di Brenta (PD), ed Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo (PD). Entrano a far parte della squadra della presidenza Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo (VE), e il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai,

con il ruolo di vice presidente vicario. Il nuovo Consiglio di Anci Veneto conta 68 componenti, mentre il Direttivo si compone di 18 amministratori locali. Entrambi gli organismi resteranno in carica per cinque anni. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 506 soci.

“Le sfide da affrontare sono tante, - ha detto Conte - dal dissesto idrogeologico, con la messa in sicurezza del territorio che deve diventare una priorità, al tema

dei tagli alla spesa corrente, che non possono portare a privare i cittadini di servizi. Dalle politiche ambientali da applicare in maniera omogenea su territori sempre più ampi alla promozione di progetti su area vasta per intercettare fondi europei e finanziamenti. La squadra di Anci Veneto, fatta da sindaci e sindache, amministratori e amministratrici virtuosi, continuerà a offrire sempre proposte e soluzioni, per far sì che i Comuni del Veneto continuino a essere un laboratorio di buona am-

ministrazione e un modello nazionale”. “Chi fa il sindaco sa che oggi il quadro economico internazionale è complesso e mutato. - ha affermato Roberto Pella, presidente di Anci nazionale- Nell’ultimo incontro avuto con il ministro Giorgetti abbiamo avuto la rassicurazione che il comparto degli enti locali sarà escluso dai vincoli e dalle imposizioni stringenti che l’Europa ci pone, oltre al fatto di avere avuto un riconoscimento istituzionale dell’impegno portato avanti da Anci”.

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Droni automatici ad alta tecnologia per la sorveglianza dell’Interporto

La terza edizione del Green Logistics Expo si è recentemente conclusa a Padova, confermandosi come uno degli eventi di riferimento per la logistica sostenibile. Il salone internazionale, dedicato a promuovere le pratiche e le tecnologie sostenibili nel settore della logistica, ha attirato un’ampia partecipazione di operatori del settore. L’evento, che ha riunito oltre 200 espositori internazionali e migliaia di operatori del settore, ha presentato le ultime novità in termini di tecnologie e soluzioni per un trasporto più pulito ed efficiente. Tra i temi più discussi, il trasporto intermodale, l’energia pulita nei magazzini e l’impiego di droni per la sicurezza nei terminal. Apertura in grande stile con i lavori del Patto delle Logistica del Nord Est, al quale hanno partecipato tutti i principali attori logistici istituzionali dei territori, allargato a Lombardia ed Emilia-Romagna.

L’obiettivo è favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche

innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema. Grande interesse ha suscitato la presentazione di un innovativo sistema di sicurezza per il terminal intermodale di Interporto Padova, sviluppato in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech. Il sistema, primo

a livello nazionale, utilizza droni automatici di ultima generazione che svolgono missioni di sorveglianza. I droni decollano e atterrano da un hangar robotico che li protegge dalle intemperie, aprendosi solo per il decollo e richiudendosi subito dopo l’atterraggio. L’hangar esegue automaticamente la ricarica delle batterie, valuta le condizioni meteo per garantire voli sicuri, effettua

i controlli pre-volo e gestisce la manutenzione.

“Un progetto che conferma la nostra vocazione all’innovazione e l’attenzione ad ogni tecnologia che possa migliorare la qualità del servizio - sottolinea Luciano Greco, Presidente di Interporto Padova - Una grande parte delle nostre infrastrutture è classificata come area doganale, con tutti i benefici legati a questo status per le imprese che lasciano in deposito le merci, ma ovviamente sistemi di sicurezza sempre più perfezionati rendono ancora più attrattiva quest’area”. Il servizio

Cityporto, attivo da vent’anni, è stato celebrato come un esempio di successo nella distribuzione urbana sostenibile. “Unire l’arrivo delle merci all’Interporto e la loro distribuzione in città con mezzi ecologici è stata un’intuizione geniale. - commenta Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova - I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: meno camion in circolazione significano meno inquinamento e meno congestione del traffico. È un chiaro esempio di come la logistica possa contribuire al benessere ambientale”. (s.b.)

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Luciano Greco e Roberto Tosetto, presidente e direttore di Interporto Padova
Uno dei droni che sorveglierà l’area logistica

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L’approfondimento. Da questo mese inauguriamo la nuova rubrica con l’avvocato Luigi Migliorini

Codice Rosso: per le violenze in famiglia introdotti nuovi reati e inasprite le pene

S

i sente parlare di Codice Rosso che tutelerebbe le violenze in famiglia, più precisamente con tale espressione si fa riferimento alla legge 19 luglio 2019 n.69 che prevede, tra l’altro, un’accelerazione della tempistica dei procedimenti penali, in quanto è stabilito che il pubblico ministero, per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

Nel codice penale sono stati inseriti quattro nuovi reati.

1) Delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 Euro; la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li diffonde per provocare un danno agli interessati. Il reato è aggrava-

to se commesso nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, oppure mediante strumenti informatici.

2) Reato di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso, punito con la reclusione da otto a quattordici anni; se si cagiona la morte della vittima la pena è dell’ergastolo.

3) Reato di costrizione o induzione al matrimonio, pena della reclusione da uno a cinque anni, con l’aggravante quando è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia

4)Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: reclusione da sei mesi a tre anni.

Si è intervenuti anche con un inasprimento delle pene già

previste dal codice penale. Il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi dalla pena da due a un massimo di sei anni, è passato da tre a sette. Lo stalking da sei mesi /cinque anni a minimo un anno massimo sei anni e sei mesi. La violenza sessuale da cinque a dieci anni a da sei a dodici anni ; la violenza sessuale di gruppo da sei a dodici anni a da minimo otto, massimo dodici anni. Nonostante i nuovi reati e l’inasprimento di sanzioni, la situazione non è molto migliorata: dagli atti parlamentari risulta che dal primo gennaio al 15 ottobre 2023 vi sono stati molti omicidi di donne, di cui 77 uccise nell’ambito familiare o affettivo. Si è quindi intervenuti con la legge 24 novembre 2023 n.168 per rendere più rapida la tutela delle vittime. Quindi gli strumenti ci sono: se anche quest’articolo indurrà maggior fiducia nel Codice Rosso, non sarà stato scritto invano.

Da questo mese l’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra nuova rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Incentivi, detrazioni, contributi: tutte le misure per l’effi centamento energetico

Le soluzioni adottate per promuovere la transizione energetica e migliorare l’efficienza energetica degli edifici comprendono gli incentivi per il fotovoltaico e le pompe di calore, i più utilizzati ed utilizzabili nel nostro territorio.

Ecco i principali incentivi disponibili:

1. Ecobonus (50% e 65%)

L’Ecobonus è una misura nazionale che offre detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Gli interventi coperti includono l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, insieme ad altri lavori mirati a migliorare l’efficienza energetica. Aliquote di detrazione:

- 50% per installazione di impianti fotovoltaici.

- 65% per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.

Condizioni:

- Durata della detrazione: La detrazione viene ripartita in 10 anni sotto forma di riduzione dell’imposta IRPEF o IRES.

- Limite di spesa: per impianti fotovoltaici, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro.

- Requisiti per pompe di calore: Le pompe di calore devono rispettare certi requisiti di efficienza energetica. L’incentivo è più alto per le pompe di calore elettriche rispetto a quelle a gas, poiché contribuiscono maggiormente alla riduzione delle emissioni.

Interventi agevolabili:

- Installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti.

- Installazione di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione estiva e invernale.

- Sistemi di accumulo collegati a impianti fotovoltaici. Chi può beneficiare:

- Privati cittadini, condomini, e società.

- Possono usufruire delle detrazioni anche le persone che detengono l’immobile a titolo di affitto o comodato d’uso.

Modalità:

- Le spese devono essere documentate e pagate tramite **bonifico parlante**.

- È possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

2. Conto Termico

Il Conto Termico è un incentivo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che fornisce un rimborso diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza dell’Ecobonus, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto.

Aliquote:

Il Conto Termico copre fino al 65% delle spese per interventi specifici, tra cui l’installazione di pompe di calore. Per i sistemi fotovoltaici, invece, questo incentivo non è applicabile direttamente. Interventi agevolabili:

- Pompe di calore: L’installazione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è incentivata, con percentuali di copertura delle spese in base alla tipologia e potenza dell’impianto.

- Sistemi solari termici: È possibile ottenere l’incentivo anche per sistemi solari termici (per la produzione di acqua calda sanitaria).

- Caldaie a biomassa o sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile. Durata del rimborso:

- Fino a 5.000 euro di spesa, il rimborso è erogato in un’unica soluzione.

- Per spese superiori, il contributo viene erogato in rate annuali, fino a un massimo di 2-5 anni a seconda dell’importo e della tipologia di intervento.

Chi può accedere:

- Privati cittadini.

- Pubbliche Amministrazioni.

- Imprese.

Come funziona:

- L’incentivo è erogato direttamente dal GSE.

- Dopo aver completato l’intervento, è necessario presentare domanda sul portale del GSE, che verifica la conformità tecnica e il rispetto dei requisiti.

3. Incentivi specifici per il Veneto

Il Veneto, oltre agli incentivi nazionali, offre alcuni programmi locali per incentivare l’adozione di tecnologie verdi come fotovoltaico e pompe di calore.

Fondo Energia Veneto:

- La Regione Veneto ha istituito un Fondo per l’Efficienza Energetica che offre finanziamenti agevolati e contributi per interventi di miglioramento energetico, incluso l’uso di tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore. Contributi per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento:

- Ci sono incentivi specifici per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a combustibile fossile con pompe di calore o sistemi a energia rinnovabile. Questi incentivi possono essere cumulabili con il Conto Termico e l’Ecobonus.

Modalità di accesso e combinazione degli incentivi

- Cumulabilità: gli incentivi regionali del Veneto spesso sono cumulabili con Ecobonus e Conto Termico, permettendo di ottenere risparmi significativi.

- Sconto in fattura e cessione del credito: anche a livello regionale, in alcuni casi è possibile sfruttare la modalità di sconto in fattura o cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico.

Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile:

- Consultare un tecnico o un consulente energetico per verificare quali incentivi si applicano al proprio caso specifico.

- Monitorare i bandi regionali e nazionali per non perdere le opportunità di finanziamento aggiuntivo.

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Le iniziative. Tra le novità il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili

Green Economy in Veneto: nuove sfide e opportunità per un futuro sostenibile

Il Veneto promuove la sostenibilità con progetti innovativi su energie rinnovabili, mobilità ed economia circolare.

Il Veneto è tra le regioni italiane più attive nella transizione verso un’economia sostenibile, con nuove iniziative che mirano a integrare sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. La Green Economy in Veneto si sta espandendo attraverso progetti innovativi che riguardano energia rinnovabile, economia circolare e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico e della tutela del territorio.

Una delle principali novità è il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare. Molti Comuni stanno promuovendo bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati, con incentivi che sostengono cittadini e imprese nel passaggio alle fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere le emissioni di CO₂.

La Regione ha avviato anche un piano ambizioso per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, con nuove infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Venezia e

Padova, ad esempio, stanno ampliando le reti di piste ciclabili e incentivando il trasporto pubblico ecologico, con autobus elettrici e ibridi.

Il Veneto sta emergendo come un modello nell’ambito dell’economia circolare, puntando al riciclo e al riutilizzo delle risorse. Progetti pilota nell’industria manifatturiera e agricola promuovono il riuso dei materiali di scarto e la riduzione dei rifiuti, favorendo un sistema produttivo più sostenibile.

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L’agricoltura sostenibile è un altro settore in espansione. La regione sta sostenendo pratiche di agricoltura biologica e l’adozione di tecnologie digitali che permettono di ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la qualità dei prodotti.

Queste iniziative confermano il Veneto come protagonista nel panorama italiano della Green Economy, dimostrando che sviluppo economico e sostenibilità possono andare di pari passo.

di quelle da non lasciarsi scappare. “Chi vuole sostituire la vecchia caldaia o sta cercando un modo più ecologico ed economico per riscaldare la sua casa, dovrebbe pensare a installare una pompa di calore. Anche perché la caldaia a gas è il dispositivo più inqui-

gna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Liguria. “Noi lavoriamo così - insiste Zantomio - Dopo un sopralluogo gratuito, seguiamo tutte le fasi dell’attività. Dall’analisi dei consumi, alla progettazione, all’installazione, al disbrigo di pratiche burocratiche per ottenere incentivi, sino

- Ciò che ci rende orgogliosi è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.

Sopra, abitazione moderna con impianto fotovoltaico e accumulo SunPower. Accanto, un modello di pompa di calore Aira.
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La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’illuminazione green domestica riduce consumi e costi energetici. Lampadine LED, sensori e domotica ottimizzano l’uso della luce, migliorano il comfort e riducono l’impatto ambientale grazie a una gestione efficiente.

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temente. Questi dispositivi rilevano la presenza di persone e spengono automaticamente le luci quando non necessarie, riducendo lo spreco di energia.

I dimmer, invece, permettono di regolare l’intensità della luce in base alle esigenze del momento. Oltre a creare un’atmosfera più piacevole, l’uso di luci a bassa intensità riduce il consumo energetico e allunga la vita delle lampadine. In alcune situazioni, una riduzione del 20% dell’intensità luminosa può portare a un risparmio energetico simile.

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prodotti animali domestici e da cortile.

L’illuminazione domestica è un aspetto fondamentale del comfort abitativo e, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo chiave nelle politiche di sostenibilità ambientale. Adottare soluzioni di illuminazione green non solo riduce i consumi energetici e le emissioni di CO₂, ma contribuisce anche a migliorare il benessere abitativo e a tagliare i costi della bolletta elettrica. Adottare soluzioni di illuminazione domestica green e sostenibile è un passo essenziale verso un’abitazione più sostenibile, efficiente e confortevole. Investire in lampadine LED, sensori, sistemi di controllo e sfruttare la luce naturale permette di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sulla bolletta elettrica, garantendo al contempo una casa più sicura e accogliente.

Ma quali sono le migliori tecnologie e pratiche per una casa illuminata in modo sostenibile?

Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) sono il cuore della rivoluzione green nell’illuminazione domestica. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o a fluorescenza, i LED consumano fino all’80% di energia in meno e durano molto più a lungo. Una lampadina LED di qualità può avere una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle circa 1.000 ore di una lampadina a incandescenza. I LED offrono anche vantaggi significativi in termini di versatilità e qualità della luce. Sono disponibili in una vasta gamma di temperature di colore, dalla luce calda e accogliente (2700K) fino alla luce bianca brillante (6000K), ideale per spazi di lavoro. Inoltre, i LED non emettono calore in eccesso, rendendoli più sicuri e riducendo il fabbisogno di aria condizionata durante i mesi estivi. Oltre alla scelta di lampadine efficienti, l’utilizzo di sensori di movimento e regolatori di intensità (dimmer) contribuisce notevolmente al risparmio energetico. I sensori di movimento sono particolarmente utili in ambienti come corridoi, ingressi o bagni, dove la luce non deve essere accesa costan-

La domotica è un altro elemento chiave per una gestione intelligente dell’illuminazione. Con i sistemi di automazione domestica, è possibile controllare l’illuminazione in tutta la casa tramite smartphone o tablet, anche a distanza. Questi sistemi permettono di programmare gli orari di accensione e spegnimento delle luci, ottimizzando i consumi in base alle abitudini quotidiane. Inoltre, i dispositivi domotici possono interagire con altre tecnologie smart, come sensori di luminosità o assistenti vocali, per adattare automaticamente l’illuminazione in base alla luce esterna o alle preferenze dell’utente. Questa integrazione non solo offre comodità, ma garantisce anche una gestione ottimale dei consumi.

Oltre al consumo energetico, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione e smaltimento delle lampadine. I LED, oltre a consumare meno energia, contengono meno materiali pericolosi rispetto alle lampadine fluorescenti, che invece utilizzano mercurio. Tuttavia, come qualsiasi prodotto elettronico, anche i LED devono essere smaltiti correttamente. È essenziale quindi riciclare le lampadine presso i centri di raccolta autorizzati per evitare l’inquinamento del suolo e delle acque.

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ALLE TERME C’È UN MONDO DA VIVERE

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Arrivo 11 o 12 novembre o 09 o 10 dicembre

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Evento ChakraYoga (Martedì sera 19:30 - 22:30)

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Kit Spa: accappatoio e telo spugna

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10 Ingressi giornalieri alla Spa (lun-ven)

da € 70 a persona (Ticket escluso)

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SALUTE

Vaccinazioni stagionali. Al via la campagna regionale contro virus influenzali e COVID-19

Il Veneto anticipa l’inizio della vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19 per ridurre i rischi di complicanze gravi

Con l’arrivo della stagione fredda, la Regione Veneto lancia la campagna vaccinale per proteggere i cittadini dai virus influenzali e dal COVID-19. Il piano di prevenzione, che prende il via il 7 ottobre, mira a contenere l’impatto delle infezioni stagionali e a ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati a complicanze gravi.

Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie, la vaccinazione rappresenta la forma più efficace di protezione, in particolare per i soggetti più fragili o per chi ha più di 60 anni. Quest’anno, la campagna vaccinale parte con anticipo rispetto agli anni precedenti, poiché si prevede una circolazione dei virus già dalla seconda metà di ottobre.

Nella prima settimana di ottobre, la somministrazione dei vaccini è riservata agli over 65, mentre tutte le altre fasce di popolazione possono accedere alla vaccinazione dalla settimana successiva, quando saranno disponibili i vaccini indicati per i soggetti più giovani. Per facilitare l’accesso, la Regione ha programmato due giornate “Open Day” il 26 ottobre e il 9 novembre, durante le quali

tutte le ULSS regionali organizzeranno sedute vaccinali dedicate. La Regione del Veneto ha già distribuito oltre 900.000 dosi di vaccino antinfluenzale e 460.000 dosi di vaccino aggiornato contro il COVID-19. Entrambi i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, senza necessità di farmaci o integratori preventivi. In particolare, è aumentata la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, con 28.000 dosi destinate ai più piccoli, somministrate presso i Pediatri di Libera Scelta e i servizi sanitari territoriali.

La vaccinazione non solo protegge dai virus influenzali e dal COVID-19, ma riduce significativamente il rischio di gravi complicanze, specialmente di natura polmonare e cardiovascolare. Secondo i dati forniti dalla Regione, vaccinarsi contro l’influenza può ridurre di oltre un terzo il rischio di eventi cardiaci gravi, soprattutto per chi già soffre di patologie come infarto o ictus.

Oltre agli anziani, la vaccinazione è fortemente raccomandata per soggetti a rischio, come immunodepressi, diabetici, persone affette da patologie respiratorie come BPCO, cardiopatie e malattie

oncologiche. La vaccinazione è inoltre suggerita per operatori sanitari, personale a contatto con animali, donatori di sangue e donne in gravidanza. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che possono ricevere il vaccino antinfluenzale. Le vaccinazioni saranno disponibili presso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, le Farmacie aderenti e i Servizi Vaccinali delle ULSS, che attiveranno ambulatori specifici per l’influenza e il COVID-19. Le prenotazioni saranno gestite online attraverso il portale regionale dedicato https://prenotavaccino.regione.veneto.it/.

Oltre alla vaccinazione, le autorità raccomandano alcune semplici azioni per limitare la diffusione dei virus stagionali: lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, usare la mascherina in luoghi affollati e isolarsi in caso di sintomi respiratori.

Con queste misure, la Regione Veneto punta a garantire una protezione efficace per la salute di tutti, riducendo al minimo l’impatto dei virus stagionali sulla popolazione.

Età pediatrica. Un’innovativa unità di neurologia d’urgenza pediatrica per ridurre i tempi di intervento

Curare l’ictus nei bambini: a Padova nasce la prima Stroke Unit pediatrica d’Italia

L’ictus è una patologia che, sebbene rara nei pazienti più giovani, rappresenta una delle dieci principali cause di decesso pediatrico. Per far fronte a questa emergenza, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova ha inaugurato la prima Stroke Unit pediatrica d’Italia, un’unità di neurologia d’urgenza dedicata alla cura dell’ictus nei bambini e nei giovani, coprendo una fascia d’età dai 29 giorni ai 18 anni. Ma cosa significa realmente questa innovazione per la salute dei più piccoli?

I sintomi dell’ictus nei bambini sono simili a quelli riscontrati negli adulti: debolezza improvvisa a un arto, bocca storta e altre manifestazioni di deficit neurologico. Tuttavia, per i piccoli pazienti, l’ictus rimane una malattia rara, anche se rappresenta una delle principali cause di morte tra i giovani. La Stroke Unit pediatrica, creata due anni fa presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, nasce dall’esigenza di trattare in maniera tempestiva e mirata questa patologia. “Il tempo, infatti, è cervello. Minore è il tempo che intercorre tra il sintomo e l’intervento medico o radiologico-

interventistico, maggiore è la quota di cervello che noi salviamo, maggiore e migliore è la prognosi per il bambino, e minori saranno i costi sociali ed economici che dovranno essere sostenuti per la sua riabilitazione”, ha sottolineato il professor Stefano Sartori, responsabile dell’UOC Neurologia e Neurofisiologia Pediatrica, in un’intervista al TGR. Le procedure di cura sono quasi identiche a quelle impiegate per gli adulti, come conferma la dottoressa Lorena Nico, esperta di ritorno da esperienze in Canada e Francia.

“Lo sviluppo tecnico dei cateteri che utilizziamo ci permette di avere e poter utilizzare gli stessi strumenti, magari di dimensione più piccole, ma in ogni caso con le stesse capacità e stesse potenzialità, e arriviamo agli stessi distretti. Quindi, abbiamo di fatto un modello più piccolo, ma eseguiamo le stesse procedure”, ha spiegato la dottoressa Nico. Il risultato è un’unità altamente specializzata e pronta a intervenire in situazioni d’emergenza, offrendo una speranza concreta a quelle famiglie che, senza un intervento tempestivo, vedrebbero il futuro dei loro figli irrimediabilmente compromesso.

Nonostante l’ictus sia una patologia rara nei bambini, il suo riconoscimento precoce rappresenta una sfida cruciale. La mancanza di consapevolezza tra i giovani pazienti e i loro familiari spesso porta a un ritardo diagnostico, riducendo le possibilità di cura. Questo ritardo

può avere conseguenze devastanti: tra i sopravvissuti, il 60-75% rischia di sviluppare deficit neurologici permanenti, mentre la mortalità per ictus ischemico arterioso varia tra il 3 e il 5%.

Per affrontare tempestivamente questa emergenza, la presa in carico pediatrica prevede una collaborazione multidisciplinare che coinvolge il pronto soccorso,

la terapia intensiva, la neurologia pediatrica e la neuroradiologia interventistica. Lo scorso anno, la Neuroradiologia e Neurofisiologia Pediatrica di Padova ha registrato numeri significativi: 455 ricoveri, oltre 2.600 visite specialistiche e 2.200 risonanze magnetiche, confermando il ruolo centrale dell’ospedale nella cura dell’ictus pediatrico.

Sanità veneta: approvato il disegno di legge per l’aumento dei fondi contrattuali

Un passo fondamentale verso la valorizzazione del capitale umano nel Servizio sanitario regionale, con risorse destinate a migliorare le condizioni lavorative e retributive del personale

La Quinta Commissione consiliare ha approvato il disegno di legge n. 292, proposto dalla Giunta regionale, per l’incremento dei fondi contrattuali delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale. L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, definendolo un “traguardo significativo” per la sanità veneta. “Questo progetto rappresenta un ulteriore passo per valorizzare il capitale umano che opera quotidianamente nelle nostre strutture sanitarie, in linea con quanto previsto dal Patto per la Salute 20192021, ancora non attuato a livello nazionale,” ha affermato Lanzarin. Il disegno di legge prevede il riconoscimento economico ai professionisti del settore sanitario, con par-

ticolare attenzione ai profili dirigenziali e socio-sanitari. Saranno considerati i servizi offerti in zone disagiate e le carenze di organico degli ultimi tre anni. Il provvedimento mira a riequilibrare le risorse disponibili tra le diverse aziende sanitarie del Veneto, affrontando le significative differenze nei fondi pro capite per il trattamento accessorio. Per il triennio 2024-2026, il disegno di legge autorizza un incremento dei “Fondi premialità e condizioni di lavoro” e dei “Fondi per la retribuzione di risultato”, fino a un massimo del 2% del monte salari regionale, con un budget annuale di oltre 51 milioni di euro. “È motivo d’orgoglio l’apprezzamento ricevuto dalle organizzazioni sindacali e dai vari stakeholder, che hanno condiviso l’impostazione del provvedimento,” ha aggiunto l’assessore. Ora il disegno di legge continuerà il suo iter in Consiglio regionale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario veneto.

Prevenzione tumore seno. LILT Padova promuove screening e attività fisica con la campagna “Join the Fight”

Campagna Nastro Rosa: LILT Padova in prima linea per la prevenzione nella lotta contro il tumore al seno

Per l’intero mese di ottobre, la sezione di Padova della LILT celebra la Campagna Nastro Rosa - LILT for WOMEN, con l’intento di sensibilizzare ed informare sulla prevenzione del tumore al seno. In occasione di questa ricorrenza, la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – presenta una campagna focalizzata sul tema della prevenzione e della solidarietà tra donne, adottando lo slogan “Join the Fight”. L’associazione invita tutte le donne a unirsi nella lotta contro il carcinoma mammario, accentuando l’importanza della salute del seno in ogni fase della vita. Il Presidente di LILT Padova, Dino Tabacchi, sottolinea: “Da sempre LILT Padova ha posto in primo piano l’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore al seno, attraverso visite ed esami di prevenzione oncologica e l’adozione di corretti stili di vita. La promozione della salute, tramite informazione e controlli periodici, a qualsiasi età, deve diventare l’eredità più importante da trasmettere di generazione in generazione”. Inoltre, Tabacchi aggiunge: “Come Associazione Provinciale di Padova abbiamo scelto di affiancare lo slogan nazionale con il claim ‘Passa la palla della prevenzione, gioca d’anticipo contro il tumore al seno’, proprio per evidenziare che lo sport e l’attività fisica in generale sono validi alleati nella prevenzione”. Il messaggio del Presidente Tabacchi viene ulteriormente supportato dal Dr. Alberto Marchet, consigliere di LILT Padova e direttore dell’UO di chirurgia senologica 1 IOV, il quale afferma: “Le strategie preventive si basano su due approcci integrati: la prevenzione primaria (i sani stili di vita) e quella secondaria (esami per la diagnosi precoce)”. Il carcinoma mammario rappresenta la forma tumorale più frequentemente diagnosticata nelle donne in Italia. Per l’anno 2023, sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi, e

l’incidenza è in aumento nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni (dati AIOM 2023). Grazie agli esami di screening e a terapie sempre più mirate, la sopravvivenza a questo tipo di tumore è notevolmente aumentata, raggiungendo l’88%. La maggior parte dei tumori maligni al seno viene diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può spesso essere conservativo e la terapia risultare

molto efficace, permettendo un’alta sopravvivenza a cinque anni. A sostegno della LILT Padova, anche quest’anno, collaborano le principali istituzioni cittadine: la Provincia di Padova, la Camera di Commercio di Padova, l’Università degli Studi di Padova, l’ULSS6 Euganea e l’Azienda Ospedale Università di Padova, sempre disponibili e sensibili alle iniziative promosse da LILT a favore dei cittadini.

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Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione

La radiologia cresce: team di primari e dirigenti in ospedale

Una svolta epocale quella che sta vivendo in queste ultime settimane la Radiologia e la diagnostica per immagini all’interno di tutte le strutture ospedaliere dell’Ulss 3 serenissima. Grazie infatti ai fondi PNRR e una squadra di medici radiologi di prim’ordine, presentata oggi presso il nosocomio veneziano dal direttore generale Edgardo Contato, di cui lo stesso direttore si è detto “orgoglioso”, si stanno via via rinnovando tutte le strumentazioni tecnologiche, 27 per ora, 15 già in funzione, altre prossime al collaudo per un investimento pari a oltre 14 milioni di Euro. Un’area molto vasta quella che fa capo all’Azienda Sanitaria lagunare, che comprende 612mila residenti con il 26,3% di over65 che poi è esattamente la fascia di età che maggiormente richiede questo tipo di servizio. Da sottolineare come a Dolo, oltre alla strumentazione, si aprirà a breve anche il nuovo reparto. “Stiamo lavorando per eliminare il gap che abbiamo nel personale - dichiara Contato - ma abbiamo messo assieme un team di vertice che sta lavorando e producendo attività per la popolazione che ci stanno ponendo in una posizione di primato”.

Nonostante la cronica carenza di personale, 5 sono i radiologi mancanti in azienda al momento, l’Ulss 3 punta a fornire un servizio sempre più all’avanguardia, aumentando anche il numero di prestazioni rispetto al 2023 in tutti i 23 punti di erogazione del servizio, 10 pubblici e 13 privati accreditati. I numeri infatti parlano di 2032 prestazioni giornaliere nella parte pubblica e 578 nel privato accreditato con un aumento dell’8,4% delle prestazioni di Radiologia nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Fondamentale poi l’attivazione del sistema RIS-PACS (Radiology Information System; Picture Archiving and Communication System)

unico aziendale da ottobre su tutte le sedi che consentirà di poter refertare da tutte le sedi ospedaliere e di potenziare l’attività di telemedicina. Infine è stata presentata tramite un suggestivo video la straordinaria impresa del trasporto di un’unità mobile da Porto Marghera fino all’ospedale di Venezia tramite una chiatta. L’unità servirà a sopperire quei tre mesi di passaggio dalla vecchia strumentazione alla nuova e permettere quindi la prosecuzione delle prestazioni senza soluzione di continuità

Presenti assieme al direttore i dirigenti radiologi in forza a tutti gli ospedali del territorio, Paolo Sartori del SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Riccardo Righi ed Enrico Cagliari dell’Angelo di Mestre, Giuseppe Tropeano di Mirano, Fabio Gelain di Dolo e Fabio Zattoni di Chioggia. “Un grande impegno quello che ci aspetta - ha dichiarato Sartori - per gestire queste tecnologie. Le richieste sono in aumento ma abbiamo dalla nostra l’esperienza per servire i cittadini”. “Una sfida che raccogliamo - aggiunge Cagliari - un modo nuovo di lavorare in condivisione coi colleghi”. “Faremo il possibile per aumentare il numero di diagnostiche anche quelle interventistiche - ricorda Tropeano.” “Un grande impegno per un ospedale aperto su

più fronti per un servizio trasversale - dichiara Righi”. “Con il Covid il nostro ospedale era stato chiuso - ricorda Gelain - ora si riparte con la nuova radiologia e le nuove tecnologie”. “A Chioggia abbiamo un ospedale piccolo ma molto frequentato dai turisti - conclude Zattoni - facciamo il possibile per servire al meglio la popolazione”. (r.m.)

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ARIETE (Voto: 8)

La vostra energia vi porterà lontano, con nuove opportunità lavorative e progetti stimolanti. Tuttavia, in amore dovrete essere più pazienti per evitare tensioni.

TORO (Voto: 7)

Ottobre sarà stabile e tranquillo. Sul lavoro ci saranno sfide da affrontare, ma con la vostra costanza riuscirete a superarle. Le relazioni affettive resteranno forti.

GEMELLI (Voto: 8)

Questo mese porterà nuove idee e scoperte. Siate pronti a cogliere le opportunità, ma fate attenzione a non esagerare con gli impegni. Cercate momenti di relax.

CANCRO (Voto: 6)

Alcune incomprensioni in famiglia o in coppia potrebbero rallentare il mese. Sul lavoro si richiede concentrazione. Prendetevi tempo per riflettere e trovare il vostro equilibrio.

LEONE (Voto: 9)

La vostra forza sarà evidente in tutti gli ambiti della vita. L’amore fiorirà, e al lavoro avrete grandi risultati. Ascoltate anche le opinioni altrui per crescere ancora di più.

VERGINE (Voto: 7)

Attenzione ai dettagli vi aiuterà a superare ostacoli lavorativi. In amore, una vecchia storia potrebbe riemergere. Agite con cautela e non lasciatevi prendere dalla nostalgia.

Ottobre

Nel pieno dell’autunno occhio ai sentimenti e alle relazioni, dosare gli impegni

BILANCIA (Voto: 9)

Il vostro mese sarà luminoso, con armonia nelle relazioni e ottime opportunità lavorative. Sfruttate questa energia per prendere decisioni importanti e bilanciate il tempo per voi stessi.

SCORPIONE (Voto: 7)

Le emozioni sono potenti, ma dovrete gestirle con attenzione. La creatività è alta, ma in amore evitate la gelosia. Concentratevi su ciò che potete controllare.

SAGGITARIO (Voto: 8)

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Avrete voglia di avventura e cambiamenti. Non esitate a uscire dalla vostra zona di comfort, ma mantenete la stabilità economica. In amore, lasciatevi andare a nuove esperienze.

CAPRICORRNO (Voto: 8)

Ottobre è un mese costruttivo per i vostri obiettivi. Al lavoro avrete successo, ma non dimenticate di coltivare il lato affettivo. Stabilità e dedizione saranno premiate.

ACQUARIO (Voto: 8)

Nuove idee vi ispirano e i progetti personali decolleranno. Tuttavia, le relazioni hanno bisogno di attenzione. Date spazio a chi vi è vicino senza trascurare la vostra creatività.

PESCI (Voto: 7)

La creatività sarà il vostro punto di forza, ma in amore dovrete prendere decisioni con attenzione. Evitate scelte affrettate e cercate di mantenere l’equilibrio emotivo.

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Presentazione dei cinque libri finalisti

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Giovedì 7 novembre 2024 ore 17:30

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