la Piazza di Cavarzere_Ott24

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Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Si chiama “Promises” (Promesse), e si può trovare gratuitamente sul web. E’ un documentario girato ormai 23 anni fa a Gerusalemme e dintorni tra tre registri ebrei americani che hanno raccolto nella quotidianità le parole di sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi. Ragazzi che abitavano a meno di venti di minuti di distanza l’uno dall’altro ma vivevano in mondi completamente diversi e sempre più lontani. Eppure non si sono fermati alle divisioni imposte dai loro padri, non hanno rifiutato il confronto e il dialogo, per quanto sia difficile. Da quelle immagini che oggi ci appaiono un po’ sgranate e sfocate, dalle parole di quei bambini, così lontane da ogni retorica, forse è il caso di ripartire in questi tempi feroci. Da più di un anno ormai siamo bombardati quotidianamente dalle notizie e dalle immagini del conflitto di Gaza che sta infiammando tutto il Medio Oriente e compromettendo equilibri già precari. Dal 7 ottobre 2023, dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, il bollettino dei morti, degli attacchi e delle esplosioni sembra non conoscere fine. Siamo spettatori affacciati su un abisso di orrore di fronte al quale è difficile trovare delle risposte condivise e indicare delle soluzioni percorribili.

di Cavarzere

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IMPIANTO A BIOGAS, L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA

LA CITTADINANZA IN UN INCONTRO PUBBLICO A SAN PIETRO

Nell’incontro pubblico a San Pietro si approfondiscono soprattutto le questioni tecniche relative all’iter autorizzativo. Il sindaco soddisfatto: “Ci abbiamo messo la faccia”; il Pd: “Nessuna risposta per i cittadini”; il Caes: “Siamo contrari a prescindere da qualsiasi autorizzazione”

Servizi alle pagg. 6-9 Il caso

Veneto

ECONOMIA E SANITA’: GLI ASSESSORI IN REDAZIONE

Le interviste a Francesco Calzavara, Roberto Marcato e Manuela Lanzarin, con uno sguardo all’appuntamento elettorale del 2025

Servizi alle pagg. 23 e 24

INTERPORTO DI PADOVA SORVEGLIATO DAI DRONI

E’ una delle novità presentate a Padova al salone internazionale Green Logistics Expo con soluzioni tra sostenibilità e innovazione

Servizio a pag. 25

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

Impianti Fotovoltaici

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Impianti elettrici civili e industriali Automazioni cancelli e sbarre

• Videosorveglianza telecamere

Antintrusione allarmi

LL’opportunità olimpica del Veneto

’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta per il Veneto una straordinaria opportunità di rilancio economico e di promozione internazionale. Questo evento permetterà alla nostra regione di valorizzare le proprie eccellenze turistiche e culturali, ma anche di stimolare investimenti in infrastrutture fondamentali per il nostro territorio montano.

segue a pag. 5

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L’opportunità olimpica del Veneto

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Con un impatto stimato di oltre 1 miliardo di euro in opere pubbliche, le Olimpiadi non saranno solo una vetrina per il Veneto, ma un volano di crescita che ci aiuterà a rafforzare l’economia locale e a dare nuova linfa al turismo e al commercio regionale.

Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni progetto sia all’altezza delle aspettative e lasci un’eredità duratura per le future generazioni.

Stiamo lavorando per trasformare l’evento in un’occasione di sviluppo sostenibile e in un’opportunità per rivitalizzare le aree montane, mantenendo la bellezza e l’equilibrio dei nostri paesaggi. In questo modo, potremo non solo ospitare un grande evento sportivo, ma anche dimostrare al mondo intero quanto il Veneto sia una terra capace di guardare al futuro con visione e determinazione.

Ottobre

rosa, la prevenzione per combattere il tumore al seno

Il mese di ottobre si tinge di rosa per sensibilizzare sulla prevenzione del tumore al seno, e il Comune di Cavarzere, attraverso l’assessorato alle Pari opportunità, si unisce a questa importante campagna internazionale. Per tutto il mese la sede del Comune sarà illuminata di rosa per sensibilizzare alla prevenzione, alla ricerca e all’importanza della diagnosi precoce.

Anche la Biblioteca Comunale parteciperà alla campagna incentivando la lettura di libri dedicati alla donna e alla salute femminile.

Il 14 ottobre presso il Foyer del Teatro, si è tenuta la mostra fotografica “Tragitti e Diritti”, organizzata in collaborazione con SPI, CGIL Cavarzere, Auser Cavarzere e Coordinamento Donne. Un’occasione per riflettere sui percorsi di prevenzione e sulle sfide che ancora oggi le donne affrontano per tutelare i propri diritti e la propria salute.

“La salute delle nostre cittadine è al centro del nostro impegno, - ha commentato l’assessore alle Pari opportunità, Mattia Bernello - e ricordiamo a tutte le donne l’importanza di ascoltare il proprio corpo e sottoporsi a controlli regolari. Vogliamo ringraziare tutte le persone e le associazioni che, con il loro lavoro, sono ambasciatrici di questo messaggio fondamentale: la prevenzione è vita”.

“Siete voi, con il vostro impegno quotidiano, - ha concluso rivolgendosi alle associazioni - a diffondere un messaggio di speranza e a ricordare che la prevenzione può davvero salvare vite. Insieme, continuiamo a fare la differenza e a sostenere le donne nella loro lotta per la salute e i diritti”.

Durante tutto il mese di ottobre, inoltre, il Centro Antiviolenza Maila è a disposizione per offrire supporto alle donne con servizi gratuiti di ascolto telefonico, sostegno psicologico e consulenza legale. Per informazioni, è possibile contattare il centro al numero +39 3514928413 o via email a centroantiviolenza. chioggia@gmail.com.

A Cavarzere una

serie di iniziative per incentivare le donne a prendersi cura della propria salute

Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Così, accanto al rumore dei bombardamenti, al pianto delle vittime, di tutte le vittime indistintamente, ecco i toni aspri e inconciliabili delle ragioni dell’una e dell’altra parte, in un crescendo di odio senza rimedio.

Chissà che ne è stato di quei ragazzini di “Promises”, chissà cosa pensano ora di fronte a tutto ciò. Chissà se sono sopravvissuti. Ma noi possiamo ancora guardarli negli occhi nel tempo in cui non avevano ancora perso l’innocenza e si affacciavano al futuro con il naturale ottimismo dei bambini. Eppure la loro infanzia “normale” si intrecciava con la presenza costante della violenza, con la minaccia della guerra, la precarietà della paura. I registi hanno raccolto le loro voci, ascoltato le loro storie e poi proposto ai ragazzi di incontrarsi, di varcare quel confine che li divide.

Non c’è un lieto fine, non ci sono morali consolatorie né scene strappalacrime, non ci sono risposte definitive. Ma lo sguardo di quei bambini, uguali ai tanti bambini di oggi martoriati dalla guerra, e le loro voci ci spingono a guardare al di là dell’abisso di questo tempo.

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continua da pag. 1
Direzione, Amministrazione
Srl
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi

Il caso. Conversione e ampliamento dell’impianto a biogas in località Revoltante

L’assemblea chiarisce: l’amministrazione

deciderà dopo la Conferenza di servizi

Il sindaco Munari: “Ci abbiamo messo la faccia e abbiamo risposto ai cittadini”. Nell’incontro a San Pietro emergono le questioni tecniche legate soprattutto alle procedure e all’iter autorizzativo

“C’è tanta preoccupazione da parte della cittadinanza. Noi abbiamo cercato di dare una valutazione tecnica e non politica per rispondere alle tante domande che i residenti hanno posto. Nel complesso, dunque, l’incontro pubblico è stato proficuo. Quando la politica ci mette la faccia e va a parlare con i propri cittadini, l’esito non può che essere positivo”. Sono parole di soddisfazione quelle espresse dal sindaco Pierfrancesco Munari all’indomani dell’incontro pubblico che si è svolto lo scorso 9 ottobre, presso l’ex asilo parrocchiale di San Pietro.

Al centro dell’attenzione la richiesta ufficiale presentata dalla società agricola Martinelle srl per la conversione dell’impianto a biogas in uno destinato alla produzione di biometano liquefatto. Oltre al primo cittadino, si sono confrontati con un’assemblea numerosa, anche l’assessore e vicesindaco Pier Luigi Parisotto e l’assessore Mattia Bernello, insieme al dirigente Federico Pugina.

“Il dirigente dell’area tecnica, l’architetto Pugina, – prosegue Munari – ha spiegato che la richiesta fatta dalla società agricola Martinelle srl riguarda un impianto a biogas, già presente nel territorio e regolarmente in esercizio, per un revamping a biometano. L’ampliamento, previsto nel progetto, è notevole: l’estensione praticamente raddoppia rispetto all’attuale situazione”.

Il dirigente tecnico ha quindi informato la cittadinanza sull’iter procedurale che si sta seguendo

per arrivare alla eventuale autorizzazione, che segue una procedura particolare, il Pass, procedimento autorizzativo semplificato, che si utilizza per le energie rinnovabili.

Vari enti sono chiamati ad esprimeare un parere: oltre al Comune, anche Arpav, Ulss, Provincia e Regione. Il Comune di Cavarzere, nello specifico, si esprime in merito alle questioni relative all’urbanistica e alla viabilità, mentre sono altri enti a considerare i temi relativi alla salubrità, agli odori e ai rumori. Si attende ora il parere della Conferenza di servizi (in corso mentre andiamo in stampa).

“La curiosità dei cittadini è lecita – continua Munari – ma il procedimento è ancora in itinere ed è coperto da riservatezza”.

“Non è un impianto a biometano – precisa il primo cittadino - come quello che era previsto a Ca’ Venier, per scongiurare il quale tanto ha fatto questa amministrazione”.

Nel caso dell’impianto in località Revoltante, invece, la questione è diversa. “E’ un progetto che riguarda una struttura a biogas già esistente, che ha finito il suo ciclo. Per questo tipo di impianti, è stato spiegato alla cittadinanza, – aggiunge - è previsto un revamping, un progetto di ammodernamento che consente un adeguamento tecnologico per convertire l’impianto alla produzione di biometano. Un passaggio da biogas a biometano che adesso, ovviamente, la Conferenza dei Servizi sta valutando sotto ogni punto di vista”.

Tuttavia, il parere verrà espresso in modo obiettivo, garantendo tra-

Ca’ Venier. Sinistra italiana sollecita:

sparenza delle decisioni da parte degli enti coinvolti, ha rassicurato il vicesindaco Parisotto che ha sottolineato il dovere dell’amministrazione di prendere in considerazione tutte le richieste.

In conclusione, sulla base di come si esprimeranno i diversi enti nella Conferenza di servizio, l’amministrazione deciderà.

Una conclusione che non soddisfa il gruppo consiliare del Partito democratico che, all’indomani dell’incontro pubblico, esprime le proprie perplessità. “Quello che ci auguriamo – è la conclusione del gruppo consiliare del Pd - è che i pareri degli enti siano negativi e che anche questa proposta venga archiviata”.

Ornella Jovane

Interventi sulla strada comunale, i cittadini aspettano

Sinistra Italiana all’attacco dell’amministrazione comunale sulla questione della viabilità e degli interventi necessari da compiere nell’area di Ca’ Venier.

“II 2 gennaio 2023 – spiega in una nota il Circolo Cavarzerano - una trentina di cittadini residenti a Ca’ Venier inoltrò al sindaco di Cavarzere la richiesta di alcuni interventi da realizzare sulla strada comunale. Il primo riguardava, insieme alla collocazione di dissuasori di velocità, il ripristino della segnaletica stradale con l’indicazione del limite di velocità a 30 Km/h, ormai da tempo assente. Il secondo il posizionamento della segnaletica verticale e orizzontale per la presenza di una via laterale dal civico 39 al 53/2”.

A distanza di dieci mesi, non avendo ricevuto alcuna risposta, alcuni dei firmatari della lettera contattarono il consigliere comunale di Sinistra Italiana Andrea Fumana che, il 20 novembre 2023 presentò una interrogazione consiliare.

In Consiglio comunale il vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici ebbe a dichiarare, riporta Sini-

stra Italiana, che: “si darà corso a quanto richiesto con l’installazione di dissuasori ottici e acustici, le opere saranno eseguite compatibilmente con le disponibilità finanziarie nell’ annualità successiva”. Ma le cose non sono andate così, sottolinea Sinistra Italiana. “Arrivati al tempo presente – fa osservare- si è visto nel mese di agosto 2024 il Comune provvedere all’installazione ed alla manutenzione della segnaletica verticale e orizzontale in parte del centro urbano con una spesa di 57.000 euro. La domanda a questo punto è ovviamente conseguente: è così difficile mantenere l’impegno assunto? La risposta a sua volta è altrettanto ovvia e soprattutto semplice: in Consiglio comunale parlano, ma non mantengono gli impegni presi. Forse hanno la memoria corta, oppure manca quel minimo di impegno politico e amministrativo che sarebbe necessario per soddisfare le giuste richieste dei cittadini. In particolare, quando non sono necessarie cospicue risorse finanziarie”. I residenti di Ca’ Venier attendono gli impegno assunti dall’amministrazione in tempi brevi. (al.ab.)

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Il sindaco Pierfrancesco Munari

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L’impianto a Revoltante. Il gruppo consiliare del Partito democratico

“L’amministrazione non autorizzi a prescindere dal parere della Conferenza di servizio”

Il consigliere Heidi Crocco invita il primo cittadino a prendere una posizione netta, tenendo in considerazione “prima che dei pareri degli enti interessati e degli interessi di questa azienda agricola, della salute e del benessere dei cittadini”

“I

l progetto c’è e si doveva discutere già prima della Conferenza dei Servizi, in occasione del pubblico incontro con la cittadinanza di San Pietro, ma il sindaco ha preferito dribblare in quell’occasione, spostando il discorso sulla bontà del biometano a livello europeo”. Il gruppo consiliare del Partito Democratico chiede al primo cittadino e alla sua Giunta più chiarezza e una presa di posizione netta nei confronti della questione relativa alla possibile conversione in un impianto per la produzione di biometano e all’ampliamento della centrale a biogas di Revoltante. Il Pd a questo punto si chiede nuovamente: “Il Comune che fa? Si oppone? Autorizza?” “Ad oggi non è dato a sapersi, - insiste il consigliere Pd, Heidi Crocco,l’unica cosa certa è che il sindaco ha ribadito di non essere per il No, a prescindere, e che, pareri alla mano, valuterà. Nessuna informazione sul perché si dovrebbe accettare questo ampliamento e conversione dell’impianto esistente, nessuna informazione sui benefici che otterranno i cittadini di San Pietro, forse perché non ce ne saran-

no”. Le informazioni in possesso sono relative al progetto di conversione e ampliamento. “Si tratterà di un impianto più grande di quello esistente, - commenta il segretario - occuperà un’area di circa 32.000mq e lavorerà quantità assurde di liquami animali (pollina ed escrementi di suini e bovini) provenienti, ovviamente, da territori fuori Cavarzere perché sappiamo bene che l’azienda Martinelle Energia srl è un’azienda agricola con solo 10.000 euro di capitale, e non riesce a produrre quantità di scarto necessari al funzionamento dell’impianto, per cui gli scarti arriveranno da aziende di tutto il Veneto e oltre”. “Un impianto –denuncia il gruppo consiliare del Pd - che avrà conseguenze importanti dal punto di vista ambientale in termini di inquinamento e di viabilità inadeguata e destinata a peggiorare, a causa del grande afflusso di automezzi che, con l’ampliamento e la conversione, sarebbe anche maggiore dato che il gas non viene consumato in loco

per alimentare una Centrale elettrica ma verrebbe portato via con cisterne criogeniche (esattamente come l’impianto proposto a Ca’ Venier)”. Non interessa all’amministrazione nemmeno la questione degli odori. “Ricordo – sottolinea ancora Crocco - che l’Ulss 3 ha dato parere negativo alla realizzazione dell’impianto a biometano di Cà Venier proprio per il discorso degli odori”. “A pensar male – conclude il Pd - si fa peccato ma spesso ci si azzecca e quasi quasi viene il dubbio che questo ampliamento e conversione sia stato proposto in sostituzione di quello recentemente respinto a Cà Venier”. L’augurio del Partito democratico è dunque che anche questa proposta venga archiviata, con l’invito al sindaco di “tener conto, prima che dei pareri degli enti interessati e degli interessi di questa azienda agricola, della salute e del benessere dei cittadini che sono in questo caso già penalizzati dall’impianto esistente”. Ornella Jovane

Villaggio Busonera, l’ex scuola è stata demolita

Villaggio Busonera, l’ex scuola è stata demolita. Assieme al sindaco Pierfrancesco Munari, che ha assistito alle operazioni, anche il presidente dell’Ater Venezia Fabio Nordio. “Con lui abbiamo condiviso questo progetto” spiega il primo cittadino di Cavarzere. “Ringrazio Ater per il supporto che ci ha dato e per la disponibilità, anche economica – prosegue Munari - a sostenere la demolizione”. Da decenni l’area di trovava in uno stato di abbandono e di degrado e per questo i residenti avevano in più occasioni manifestato il disagio e denunciato la situazione, anche di pericolo, richiedendo di intervenire. L’erba alta e il rischio di crollo rappresentava una minaccia, soprattutto per i bambini che potevano avere la tentazione di andare a giocare nei pressi di quell’area fatiscente. “Finalmente – conclude Munari - siamo riusciti a demolire l’intero edificio. Per ora l’Ater se ne farà carico, essendo un’area di sua proprietà. Poi vedremo come procedere e cosa fare in futuro. La spesa ad oggi sostenuta da Ater è di 550mila euro. Serviranno altri 150mila euro per una eventuale riqualifica”. (o.j.)

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Heidi Crocco

Il caso. Il Caes contro l’impianto di Revoltante e il confronto con il progetto di Ca’ Venier

“Il Comitato è contro ogni impianto a biometano perché porta degrado al territorio”

“L ’impianto della Società

Agricola Martinelle Energia srl di Revoltante è più grande di quello proposto a Ca’ Venier”. Il Comitato Ambiente e Sviluppo di Cavarzere lo sottolinea con preoccupazione.

“Sta per partire – denuncia Caes- l’iter di approvazione di un progetto della Società Agricola Martinelle Energia srl che tratterà della conversione e ampliamento di un impianto di biogas in biometano presso San Pietro di Cavarzere, in località Revoltante.

L’attività progettuale dell’impianto proposto consiste nella volontà di convertire l’attuale impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in un impianto per la produzione di biometano ottenuto da digestione anaerobica di biomasse vegetali, sottoprodotti agro-industriali, reflui zootecnici, a seguito della purificazione del biogas stesso tramite sistema di upgrading. L’area complessiva dell’impianto è circa 36607 mq di terreno, riconducibili a 3,7 ettari, di cui circa 18659 mq per l’intervento di espansione. Si passa da poco più di 20.000 ton/anno di prodotti prevalentemente vegetali dell’impianto attuale a quasi 50.000 ton/anno di deiezioni animali e scarti vegetali in quello ampliato”. E questo per quanto riguarda l’impianto in questione. Per il Caes nasce spontaneo il con-

fronto con il progetto di Ca’ Venier. “Il progetto di Ca’ Venier era di 44.000 ton/anno – si sottolineainferiore a questo. Il che comporta di conseguenza un notevole aumento di automezzi sia in ingresso che in uscita, comprese le autobotti per il trasporto del metano prodotto”. “Se l’amministrazione non si dovesse opporre – procedono le considerazioni - si approverà immediatamente il progetto da realizzare con poca voce in capitolo e poche tutele non solo per gli abitanti di Revoltante e San Pietro ma anche per le altre comunità svantaggiate dal progetto, tra cui Boscochiaro, Villaggio Busonera e ovviamente per lo stesso capoluogo Cavarzere e i loro residenti, imprese e immobili. Adesso la cittadinanza si trova a dover fronteggiare un progetto in stato di avanzamento”.

“Il Caes sta esaminando la documentazione del progetto che è stata rilasciata molto tardi dal

Comune. “Il progetto di Ca’ Venier era solo un “Cavallo di Troia? - si interroga il comitato - La ritardata consegna (anche ai consiglieri comunali) dei documenti inerenti al progetto di Revoltante, una presentazione che appare come semi-privata annunciata e programmata a pochi giorni dalla Conferenza dei Servizi (convocata a inizio ottobre), toglie così ai cittadini la possibilità – conclude Caes - di protestare e di presentare osservazioni”. “La posizione del CAeS contro gli impianti di biometano è ben documentata e dovuta a molti fattori che includono il degrado dei valori immobiliari, della qualità della vita, dell’ambiente e della sicurezza per residenti e lavoratori. Gli impianti non apportano alcun beneficio alle comunità. La comunità di Revoltante, San Pietro dovrebbero essere protette da questi pericoli come lo è stata quella di Ca’ Venier.

Alessandro Abbadir

Sinistra Italiana apre ad una coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni Comunali del 2026

Sinistra Italiana apre ad una coalizione larga per vincere le comunali del 2026 a Cavarzere. Si è tenuta la riunione delle iscritte e degli iscritti del Circolo di Cavarzere - Cona.

La riunione è stata l’occasione per un approfondito dibattito su diversi temi di carattere nazionale e soprattutto locale.

“Si è riflettuto – prosegue Alessandro Birolo, segretario del Circolo, - sull’esito delle elezioni europee dello scorso giugno e sul risultato positivo acquisito da Alleanza Verdi - Sinistra Italiana che, con il 6,8% dei voti ottenuti, ha permesso l’elezione di sei europarlamentari. Considerato, poi, che a distanza di quattro mesi tutti i sondaggi politici confermano quello di giugno,

questo ci sprona ulteriormente a proseguire nel nostro cammino. La forza della nostra proposta politica scaturisce dalla credibilità del nostro progetto e delle nostre idee perché volti verso la giustizia sociale a tutela delle parti più deboli delle nostre comunità e per la difesa del lavoro e dell’ambiente”.

“Ci attendono a breve – ha analizzato la situazione il circolo - , intanto, i due importanti appuntamenti: le elezioni Regionali nel 2025 e quelle Comunali nel 2026. Regione Veneto e Comune di Cavarzere sono governate dal centrodestra con Presidente e Sindaco della Lega. Per giocare fino in fondo le due partite e vincerle è necessario mettere in campo, oltre ad una

forte volontà politica, anche le sinergie. Sinistra Italiana di Cavarzere - Cona è disponibile a percorrere questa strada, nella chiarezza delle cose da fare utili per Cavarzere, nel rispetto di tutti coloro che saranno disponibili a costruire l’alternativa alla giunta di centrodestra”.

Poi un’analisi sulla crescita degli iscritti: “Per il terzo anno consecutivo il nostro Circolo ha visto crescere il numero delle adesioni. Questo ci stimola ad essere sempre più presenti e pronti a risolvere i problemi dei nostri concittadini”.

Fra le novità quella del consigliere Comunale Andrea Fumana che è entrato nella segreteria del circolo che passa così da cinque a sei elementi. (Al.Ab.)

“Se l’amministrazione non dovesse opporsi, il progetto sarà realizzato con poche tutele non solo per gli abitanti di San Pietro ma anche per Boscochiaro, Villaggio Busonera e lo stesso capoluogo Cavarzere”

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Il 19 ottobre

l’incontro pubblico con la cittadinanza. L’assessore Marco Grandi

Controllo di vicinato, si parte

Dopo la firma del protocollo d’intesa del sindaco e del prefetto, si passa alla concretizzazione dell’iniziativa: si partirà con alcune aree, in una fase preliminare, per poi estendere il progetto

C ontrollo del vicinato, si parte. Dopo una fase preliminare, il progetto verrà implementato in itinere e “alimentato” con la partecipazione sempre più numerosa, è l’auspicio, di associazioni e dell’intera popolazione con lo scopo comune e condiviso di aumentare la sicurezza nel territorio. La presentazione ufficiale del progetto si terrà il prossimo 19 ottobre, alle 10 presso la sala convegni di Palazzo Danielato. L’invito rivolto alla cittadinanza è di partecipare numerosi.

La firma del protocollo d’intesa del sindaco Pierfrancesco Munari e del prefetto Darco Pellos, lo scorso settembre, ha rappresentato la prima significativa tappa verso la concretizzazione del progetto che la Lega locale sta caldeggiando già dal 2017. Allora gruppo di minoranza in consiglio comunale, la Lega aveva portato avanti una mozione perché il Comune aderisse a questo protocollo. L’ex maggioranza, che non aveva tra le priorità questo progetto, la accantonò.

“L’ho ripreso rigorosamente fin dal momento del nostro insediamento, come assessore alla Sicurezza – racconta Marco Grandi che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto - costruito praticamente da zero e quindi, a seguito dei moltissimi contatti con la prefettura, la redazione di progetti in collaborazione con la Polizia locale e il comando dei Carabinieri, siamo arrivati a definire appunto il Protocollo che ha dato adito a poter procedere alla firma. Un processo lungo all’inizio che però poi, come promesso, non aspetteremo ad implementare. Già per il 19 ottobre è in programma un incontro pubblico rivolto a tutta la cittadinanza per la presentazione ufficiale e quindi si partirà con la fase operativa. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. Ho già contattato preliminarmente i referenti dei Comitati cittadini per avere la presenza, significativa, di queste istituzioni fondamentali per la socialità del nostro paese”.

“Affiancheranno il progetto –prosegue l’assessore - il comando di Polizia locale e quello dei Carabinieri, i referenti di un vicino comune dove il protocollo è già operativo per poter dare eventuali risposte ai cittadini e per poterci supportare nella fase

primaria di avvio”.

“Partiremo con una fase preliminare-pilota, - spiega - sono già state identificate alcune aree, illustrate con dovizia di particolari nella redazione del Protocollo d’intesa. Poi, però, sarà un processo che andrà in itinere. Coinvolgeremo tutte le associazioni, l’intera popolazione, per raccogliere l’adesione di tutti quei cittadini che vorranno spendersi per aumentare la sicurezza del nostro territorio”.

“Una precisazione è doverosa: nessuna ronda, nessuno sceriffo girerà a fare il Rambo per le strade di Cavarzere – sottolinea Grandi -. Si tratta invece di un protocollo strutturato, calendarizzato, con il quale si chiede ai cittadini, che si metteranno a disposizione, di avere un’attenzione in più, in collaborazione con le forze dell’ordine, per garantire sempre maggiore sicurezza al nostro territorio”.

Ornella Jovane

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Il sindaco Munari: “Speriamo ci siamo tante adesioni da parte dei cittadini”

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“Sul progetto del “Controllo di vicinato” abbiamo investito tanto: lo portiamo avanti da diverso tempo” esordisce il sindaco Pierfrancesco Munari nel presentare l’iniziativa. “Abbiamo cercato, ancora

quando eravamo nella minoranza consiliare, la scorsa legislatura,prosegue - di portarlo a Cavarzere. Adesso, grazie anche alla caparbietà della dell’assessore Grandi, siamo riusciti a definirlo, a firmare insieme al prefetto di Venezia Darco Pellos il protocollo d’intesa lo scorso settembre, e il 19 ottobre ci sarà il primo incontro informativo per la cittadinanza. Verrà illustrato il progetto, di cosa si tratta e come si interagisce per questo controllo di vicinato. Speriamo che sia un incontro molto proficuo e che venga tanta gente perché il controllo di vicinato funziona se ci sono grandi adesioni: più gente c’è e più funziona. Sono tanti occhi vigili, sentinelle, che possono informare le forze dell’ordine qualora ci siano delle situazioni spiacevoli o disdicevoli”.

“Ritengo sia un grosso vanto per Cavarzere avere il Controllo di vicinato e speriamo ci sia la massima adesione possibile” conclude con un auspicio il primo cittadino. (a. ab.)

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Marco Grandi
Pierfrancesco Munari

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“Puliamo il mondo”, i volontari raccolgono una ventina di sacchi

L’assessore all’Ambiente Marco Grandi:

“Un significativo segnale alla popolazione di attenzione e rispetto, ricordando che è responsabilità di ciascuno di noi il decoro della nostra città”

U na bella giornata di sole ha illuminato l’edizione 2024 di “Puliamo il mondo”, organizzata da Legambiente e patrocinata dal Comune di Cavarzere, assessorato all’Ambiente.

“L’appuntamento era in piazza Vittorio Emanuele II, sotto il gazebo allestito dove abbiamo provveduto a distribuire ai partecipanti i kit a disposizione per la raccolta dei rifiuti e da lì siamo partiti per andare a pulire e a sistemare il più possibile il nostro territorio” racconta l’assessore all’Ambiente Marco Grandi.

“Un particolare ringraziamento va all’istituto Veronese-Marconi che quest’anno non ha voluto disertare l’importante iniziativa e che ha portato ben tre classi con decine e decine di studenti motivati a dare il loro contributo per

pulire la nostra città” prosegue e sottolinea Grandi apprezzando il grande esempio di senso civico e partecipazione dei giovani che con il loro impegno hanno divulgato un significativo messaggio di rispetto per l’ambiente.

“Si sono radunati anche i volontari di alcune associazioni del territorio. Ringrazio particolarmente il Cuore per amico e Auser che, come ogni anno, hanno voluto essere partecipi a questa iniziativa” aggiunge l’assessore.

Divisi per gruppi, i volontari si sono distribuiti in varie zone per effettuare la raccolta. Quest’anno è stata data anche importante rilevanza alla pulizia delle rampe, in zona Eurospin, che sono state recentemente ripulite e sfalciate dall’amministrazione. Qui era presente una grossa quantità

di rifiuti. “La Polizia locale, che ringrazio particolarmente, ha voluto supportarci andando a presidiare le rampe per far lavorare i volontari in piena sicurezza in quell’area che è una delle porte principali di ingresso del nostro paese”.

Anche Veritas ha portato il proprio contributo provvedendo a rimuovere rapidamente i sacchi che sono stati raccolti, nei vari punti concordati. “Circa una ventina di sacchi, un volume veramente importante di rifiuti che abbiamo tolto dal nostro ter-

ritorio – ha concluso l’assessore Grandi - dando un significativo segnale alla popolazione di attenzione e rispetto, ricordando che è responsabilità di ciascuno di noi il decoro della nostra città”.

Ornella Jovane

Cavarzere festeggia Halloween: un pomeriggio di magia e divertimento per tutta la famiglia

L’autunno è finalmente arrivato e con esso il periodo tanto atteso di Halloween. Anche quest’anno, il Comune di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco, è pronto a offrire una festa straordinaria che ha sempre riscosso grande successo e apprezzamento da parte della comunità locale. L’evento si terrà giovedì 31 ottobre in Piazza Vittorio Emanuele II, a partire dalle 15:30, e promette di trasformare il centro di Cavarzere in un luogo magico, ricco di attività e intrattenimento per tutte le età.

Il programma della giornata include: Scuola di piccolo circo, dove i bambini potranno sperimentare abilità circensi e divertirsi imparando nuove tecniche; gonfiabili e giostrine per garantire un divertimento ai più piccoli; laboratori creativi per dare spazio alla fantasia e realizzare decorazioni e oggetti a tema Halloween. E inoltre animazioni e spettacoli di danza, con la partecipazione speciale della Scuola di danza orientale di Laura Andreotti e della Scuola Balatina di Marta Passos.

“L’evento di Halloween rap-

presenta ormai un appuntamento fisso e atteso da tutta la comunità di Cavarzere. Ringrazio la Pro Loco, l’Ufficio Cultura e Sport, e l’Ufficio Tecnico per il loro prezioso contributo nell’organizzazione,” ha dichiarato l’assessore alle Manifestazioni, Mattia Bernello. “Siamo felici di poter offrire un pomeriggio di festa che coinvolge le famiglie e i bambini, in un’atmosfera di gioia e condivisione. Non mancate! Vi aspettiamo numerosi per festeggiare insieme e rendere questa giornata indimenticabile”.

L’assessore Mattia Bernello con la presidente della Pro loco Lina Figoni

Cultura. Ottobre Serafiniano entra nel clou delle manifestazioni

Un mese denso di appuntamenti per celebrare l’illustre direttore d’orchestra Tullio Serafin

Gli eventi sono programmati fino al 25 ottobre, con la 45esima edizione dell’Omaggio al celebre maestro. Ospite d’onore il baritono Giorgio Zancanaro, che riceverà il Premio Internazionale Tullio Serafin 2024

P

rosegue a Cavarzere l’Ottobre Serafiniano, la rassegna musicale e culturale che celebra l’illustre direttore d’orchestra Tullio Serafin, figura emblematica della musica lirica mondiale. Dopo i buoni riscontri dell’apertura del 5 ottobre, i concerti, le conferenze e il triangolare di calcio a scopo benefico, il programma si arricchisce di eventi di assoluto rilievo, confermando l’importanza di questa iniziativa nel panorama culturale locale e nazionale.

Sabato 19 ottobre, alle ore 21, il Teatro “Tullio Serafin” accoglie la Banda Musicale Cittadina di Cavarzere, diretta da Michele Arrighi, per un imperdibile concerto che vede protagoniste le voci soliste di Elena Peruzzi e Margherita Maria Ferrarese. La serata, introdotta da Roberta Zulian, è un

momento di grande musica che omaggia la tradizione bandistica cavarzerana, sempre viva e apprezzata. Domenica 20 ottobre, alle ore 17.30, il pubblico può assistere a “E lucevan le stelle”, uno straordinario omaggio a Giacomo Puccini e alla musica verista.

Sul palco salgono i soprani Selli Franco, Cecilia Tartaro e Lorena Franchin, affiancati dal tenore Andrea Cioetto, accompagnati al pianoforte dal maestro Pietro Perini. In collaborazione con l’Associazione Musica Chioggia, questa performance regalerà al pubblico un’esperienza emozionante, celebrando il grande repertorio lirico con eleganza e passione.

Il mese di ottobre si conferma, dunque, un periodo denso di appuntamenti prestigiosi, che non solo rendono omaggio al maestro Serafin, ma consolidano anche il

ruolo di Cavarzere come centro di eccellenza nella diffusione della cultura musicale.

Il programma proseguirà fino al 25 ottobre, con un momento clou rappresentato dalla 45ª edizione dell’Omaggio a Tullio Serafin. Ospite d’onore sarà il celebre baritono Giorgio Zancanaro, che riceverà il prestigioso Premio Internazionale Tullio Serafin 2024, riconoscimento conferito ogni anno a figure di spicco della musica lirica internazionale.

Il Direttore Artistico del Premio, Nicola Guerini, ha commentato con grande soddisfazione l’importanza di questa edizione.

“Il Premio Internazionale Tullio Serafin giunge alla sua VI edizione – ha detto - e quest’anno sarà consegnato al baritono veronese Giorgio Zancanaro, artista che ha raccolto nella sua brillan-

te carriera importanti riconoscimenti e successi. Il prestigioso riconoscimento si conferma un appuntamento fisso delle attività dedicate a Serafin, mito del podio e maestro delle voci”. Durante la serata di gala del 25 ottobre, oltre alla premiazione di Zancanaro, verranno consegnate anche le Borse di Studio Tullio Serafin a due giovani musicisti cavarzerani del Conservatorio “A.

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Buzzolla” di Adria, sottolineando ancora una volta l’impegno del comitato nell’investire sulle nuove generazioni di talenti. La celebrazione si concluderà con la tradizionale Cena di Gala dell’Ottobre Serafiniano, presso la Sala Ristorante dell’Istituto Alberghiero “Cipriani-Colombo” di Adria, aperta al pubblico su prenotazione.

Guendalina Ferro

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Sociale. La 24esima edizione del Premio Internazionale della Bontà

Un riconoscimento alla solidarietà che si traduce in gesti concreti

Anche quest’anno molte storie di straordinari uomini e donne comuni che con coraggio hanno lasciato un’impronta indelebile nella vita di molti.

Tra i premiati Eleonora Lorenzato, Padre Angelo Del Favero, Simona Da Monte

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l Premio Internazionale della Bontà, giunto alla sua ventiquattresima edizione, si è svolto nella suggestiva Chiesa di San Nicolò a Treviso, grazie all’organizzazione del Comitato della Croce di Cavarzere, presieduto da Fiorenzo Tommasi. Durante la serata, il Presidente Tommasi ha sottolineato l’importanza di questo evento. “Il Premio della Bontà – ha affermato - vuole rendere omaggio a chi si è speso con amore e dedizione per gli altri, traducendo i valori della solidarietà in gesti concreti, fondamentali per una convivenza pacifica e armoniosa”.

ricevuto un riconoscimento per il suo impegno instancabile. Fondatore di uno dei primi Centri di Aiuto alla Vita a Trento, Padre Del Favero ha donato tutti i suoi averi per sostenere le madri in difficoltà.

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L’edizione 2024 del premio ha celebrato persone straordinarie che, con il loro impegno sociale e umano, hanno lasciato un’impronta indelebile nella vita di molti. La serata, organizzata in collaborazione con l’associazione Fervicredo e il Sindacato FSP Polizia di Stato, è stata un momento di grande commozione e riflessione. Tra i premiati di quest’anno spicca Eleonora Lorenzato, una giovane cantante di Milano che ha scelto di rimanere fedele alla sua vocazione artistica nonostante la notorietà, continuando a esibirsi come artista di strada in memoria del padre, la cui perdita l’ha segnata profondamente.

Anche Padre Angelo Del Favero, ex cardiologo che ha abbandonato la medicina per dedicarsi alla vita religiosa tra i Carmelitani, ha

Simona Da Monte, di Como, ha commosso i presenti con la sua storia di resilienza. Nonostante le difficoltà fisiche, ha saputo trasformare la sua vita in un esempio di forza e servizio verso gli altri, concludendo ora anche un percorso universitario per accrescere il proprio impegno nel sociale. Tra i premiati figurano anche Matteo Fadda e Carla Daviso, di Torino, che hanno scelto di aprire la loro casa a bambini in affido, facendo dell’accoglienza familiare una missione di vita all’interno della Comunità “Papa Giovanni

XXIII”.

Infine, è stato riconosciuto l’impegno di Gianpietro Ghidini, fondatore della Fondazione Ema Pesciolinorosso, che ha trasformato il dolore per la perdita del figlio Emanuele in una missione per sensibilizzare i giovani e le famiglie sull’importanza del dialogo e della prevenzione delle dipendenze. Oltre ai premiati principali del Premio Internazionale della Bontà, sono stati assegnati riconoscimenti speciali a individui che, in ruoli diversi, hanno incarnato solidarietà e impegno civile. La cerimonia è stata arricchita dall’esibizione della Corale San Martino di Campobernardo di Salgareda, diretta dal Maestro Roberto Battistella e accompagnata dalla pianista Maria Cristina Battistella. Guendalina Ferro

Protezione civile, una nuova esercitazione per collaudare procedure e mezzi

Un’ esercitazione del gruppo comunale di Protezione civile di Cavarzere in località Punta Pali, sugli argini del canale Botta che prevedeva l’utilizzo delle motopompe e della torre faro, svolta in ora serale per collaudare procedure e mezzi.

Si è svolta lo scorso 21 settembre, grazie alla partecipazione di un nutrito gruppo di volontari che non perde occasione per testare l’efficienza degli strumenti a disposizione, tenendo sempre rodati i mezzi, e l’efficacia delle procedure per poter affrontare qualsiasi tipo di eventuale emergenza.

“Ringrazio il gruppo di Protezione civile – ha commentato l’assessore Marco Grandi - perché è sempre presente sul territorio e continua ad aumentare la propria professionalità. E’ vero che si trat-

ta di volontari ma ormai anche la Protezione civile è un servizio specialistico e quindi l’efficienza dei mezzi e la preparazione degli uomini è fondamentale per l’efficacia degli interventi e la sicurezza del nostro territorio”.

“Non perdo occasione per sollecitare le nuove leve a entrare a far parte di questo gruppo” ha aggiunto. “Nelle scorse settimane la Protezione civile provinciale ha

divulgato la notizia dell’avvio di un corso per nuovi volontari. Mi faccio portavoce del gruppo – ha concluso Grandi – e invito tutti giovani e meno giovani a contattare il gruppo di Protezione civile per poter capire come entrare a far parte di questo servizio, veramente importante. E’ un’esperienza molto bella: l’ho vissuta in prima persone e invito tutti a cimentarsi”. (o.j.)

Economia. Il sottosegretario al Ministero delle Imprese incontra gli imprenditori di Cona

L’On. Massimo Bitonci propone una via per un rilancio delle attività industriali anche di Cantarana

Alle attività produttive dell’area sud del Veneziano illustra il Piano di Transizione

5.0 ma l’occasione è utile per fare il punto con il sindaco Aggio sui collaudi dell’area di ampliamento della zona industriale della frazione

I l sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci a Cona per un incontro con le attività produttive dell’area sud veneziana sul tema del Piano Transizione 5.0. È stata un’occasione anche per l’amministrazione comunale di Cona di fare il punto riguardo al collaudo dell’area di ampliamento della zona industriale nella frazione di Cantarana, ferma da oltre 15 anni. Il sottosegretario Bitonci, in una sala piena di imprenditori ed artigiani, alla presenza di Stefano Tromboni, presidente Confindustria Venezia, Massimo Barbin, direttore della sede di Rovigo di Confindustria Veneto Est e Mauro Zennaro, imprenditore, referente di Confindustria per il Delta e l’area sud veneziana, nell’incontro di fine settembre ha illustrato le novità dei contributi previsti dal nuovo piano: oltre 6 miliardi di euro in crediti d’imposta per le imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive nell’ambito di progetti che perseguono una riduzione dei consumi energetici. Il sindaco di Cona Alessandro Aggio illustra le novità presentate dal sottosegretario del governo guidato dalla premier Giorgia Meloni. “Per evitare la negativa consuetudine di questo tipo di agevolazioni – spiega il primo cittadino di Cona - in cui pochi soggetti, presentando grossi progetti, finivano per erodere il fondo disponibile, in questo piano il progetto deve essere accompagnato da un anticipo del 20% della spesa da affrontare per l’acquisto dei beni. Per l’accesso al beneficio le imprese sono tenute a presentare, in via telematica, la documentazione comprensiva di apposite certificazioni rilasciate da un soggetto indipendente, autorizzato che asseveri ex ante la riduzione dei consumi energetici conseguibili ed ex post l’effettiva realizzazione degli investimenti”. L’incontro è proseguito con domande da parte del pubblico che hanno permesso all’onorevole Bitonci di approfondire alcuni dettagli del piano. L’occasione della visita del sottosegretario a Cona è stata l’occasione per il sindaco Aggio di aggiornarlo sull’iter che il Comune sta percorrendo per arrivare finalmente al collaudo della

seconda area del PiP di Cantarana.

“Fra poche settimane il Comune di Cona - ha concluso il sindaco Aggio - riceverà da parte dei professionisti incaricati il progetto idraulico riguardante il bacino di laminazione e il canale di scolo delle acque, prodromo, insieme al piano urbanistico, per giungere al collaudo della zona così da permettere ai

proprietari di poter usufruire liberamente dei propri lotti. In questa situazione il Piano di transizione presentato va nella giusta direzione e la ventina di aziende presenti nell’area avranno una buona occasione per un rilancio dal punto di vista dell’efficientamento energetico”.

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Sabato sera

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Inaugurata la nuova stalla “Levante”, può ospitare 200 capi

Alla presenza delle autorità civili ed ecclesiastiche, è stata inaugurata la nuova stalla “Levante” presso la prestigiosa Tenuta Ca’ Negra, tra i comuni di Cavarzere e Loreo. Una nuova struttura che può ospitare fino a 200 capi di bestiame e che rappresenta un punto di riferimento nel settore della prestigiosa produzione di carne Wagyu, di cui la tenuta Borletti e il primo produttore in Italia. Nata dalla passione imprenditoriale dei fratelli Ferdinando ed Andrea Borletti, la tenuta di Ca’ Negra ha saputo coniugare l’innovazione tecnologica con il rispetto della tradizione locale, creando un modello di impresa sostenibile di eccellenza nel settore agroalimentare. “La

tenuta di Ca’ Negra è un esempio straordinario di come passione e duro lavoro possano trasformarsi in una storia di successo, capace di promuovere il nostro territorio a livello nazionale ed internazionale” ha dichiarato il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari. Ed ha aggiunto: “L’ innovazione della stalla Levante dimostra come l’impegno per l’ integrazione possa andare di pari passo con la tutela delle nostre tradizioni, e per questo siamo estremamente orgogliosi di avere un’ azienda come questa nella nostra comunità”. (ro.fe.)

Via dei Martiri, 5 CAVARZERE
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Massimo Bitonci

Servizi. Le forze di opposizione attaccano la giunta su due

questioni importanti per i residenti

Sotto la lente d’ingrandimento asilo nido integrato e biblioteca

Antonio Bottin (Cona Partecipazione civica): “Sia avviata la progettazione per un asilo nido integrato con i requisiti necessari per essere accreditato dalla Regione. Siano resi idonei i locali della biblioteca per aprirla al pubblico”

O pposizioni di centrosinistra all’attacco del Comune di Cona sulle questioni dei servizi, asilo nido e biblioteca.

“Come ampiamente previsto l’asilo nido “servizio integrato” - spiega il consigliere di opposizione Antonio Bottin - così come avviato, era destinato ad un fallimento visto che le famiglie non potevano ottenere il bonus Nido. Tale formula, infatti, non prevede tale beneficio in quanto non ha i requisiti richiesti dalle normative vigenti in materia. Attualmente solo due bambini frequentano tale servizio”.

“I bambini di età compresa da 0 a 3 anni nel Comune di Cona - aggiunge Bottin - sono al momento una cinquantina; pertanto, riteniamo ora non più rinviabile la realizzazione di un Asilo nido integrato, visto che le famiglie sono costrette a portare i loro bambini a Concadalbero, Agna o Cavarzere, dove ci sono gli asili nido accreditati, ma non possono avere ulteriori benefici comunali legati all’Isee in quanto non residenti. Abbiamo presentato in consiglio una mozione per impegnare il sindaco e la sua giunta ad avviare la progettazione preliminare per la realizzazione di un asilo nido integrato, con tutti i requisiti per essere accreditato alla Regione ed ottenere così la possibilità per i genitori di usufruire del Bonus Nido, considerato anche che in questo periodo il Comune ha introitato fondi straordinari per circa 290.000 euro”.

C’è poi la questione della biblioteca di Cona, che è ancora chiusa.

“Una delegazione del nostro gruppo consiliare – dice Bottin - ha fatto un sopralluogo congiuntamente con il personale responsabile della gestione della biblioteca e ci venivano segnalati la mancanza delle pulizie di fondo nei locali interessati alla realizzazione della nuova biblioteca; la mancanza di un’adeguata climatizzazione e l’effetto serra creato dalle vetrate, in quanto sprovviste di schermature solari, che rende l’ambiente non sopportabile, soprattutto nella sala principale”.

Fra gli altri problemi pratici se-

gnalati c’è il fatto che le aperture per l’aerazione vengono “ora bloccate con dei catenacci in quanto si sono accorti che tra il pavimento della biblioteca e l’esterno vi è un “gradino” dislivello di 70 centimetri. Il personale che ci lavorerà ha chiesto un intervento del medico competente e del tecnico responsabile della sicu-

rezza, per verificare l’agibilità dei locali, ma il Comune risulta non aver incaricato nessuna di queste figure e non vi è nessuna certificazione per l’idoneità dei locali”. “Chiediamo al sindaco ed alla sua giunta - conclude Bottin - di rendere i locali idonei alla fruizione del pubblico in tempi brevi”. Alessandro Abbadir

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Eventi culturali. Due appuntamenti nel mese di ottobre all’interno del contenitore “Suoni d’Acqua”

Ottobre mese di appuntamenti culturali a Cona con due date in programma. Continua infatti la collaborazione tra il Comune di Cona, Reteventi e “Suoni d’Acqua”, il festival diffuso dei territori d’acqua di Venezia e della sua provincia. E su questo versante sono due gli appuntamenti in programma sul territorio del Comune dell’area sud di Venezia, con la partecipazione dell’unità pastorale di Cona, infatti, sono stati organizzati due concerti per gli amanti della musica.

Venerdì 18 ottobre alle 20,45 presso la Chiesa della Beata Vergine Immacolata di Cona capoluogo ci sarà “Vissi d’Arte”. Si tratta di un concerto lirico del coro patavino “Giuseppe Verdi”, con i solisti Selli Franco e Cecilia Tartaro che saranno accompagnati dal pianista Pietro Perini.

Venerdì 25 ottobre alle 20,45 presso la Chiesa della Santissima Trinità della frazione di Cantarana di Cona si terrà il Recital Organistico di Alex Bacci. Entrambe le date sono ad ingresso libero. “Si tratta - spiega il sindaco Alessandro Aggio – di due appuntamenti di valore dal punto di vista musicale ed invitiamo i nostri cittadini a partecipare numerosi. Durante il periodo autunnale ed invernale i momenti di incontro culturale non mancheranno nel nostro Comune anche nei prossimi mesi”. (al.ab.)

La biblioteca comunale

Un Diario pieno di buoni consigli per gli alunni della primaria

U no piccolo scrigno di consigli sulle buone pratiche per vivere in salute che riguardano l’alimentazione, il movimento e l’attività fisica e, più in generale, il rapporto con le cose che fanno bene e con quelle che fanno male. Tutto questo, ma non solo, è il Diario realizzato con la collaborazione degli esperti della prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima, che è stato distribuito gratuitamente, a inizio anno scolastico, agli alunni della scuola primaria della Città metropolitana. In tutto circa 16mila bambini e bambine. Si tratta dell’edizione 2024-25 del Diario scolastico “Tutti i colori del Veneto” che quest’anno è dedicato alla figura di Marco Polo, il viaggiatore veneziano autore de “Il Milione”. In 300 pagine racconta inoltre il territorio, le istituzioni, le realtà produttive, l’arte e i musei ma propone anche qualche prezioso consiglio di carattere sanitario rivolto ai giovanissimi studenti delle scuole elementari del distretto dell’Ulss 3 Serenissima. Nato da un’idea di Editoriale La Voce e Editoriale Programma per l’Impaginazione, il Diario è stato realizzato con il patrocinio e il sostegno della Regione Veneto e dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Ulss 3 Serenissima, con il contributo di Città metropolitana, Città di Venezia, Vela, Fondazione Teatro Fenice,

Muve, Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale, Veneta Sanitaria Finanza di Progetto spa, Sodexo, Gemmo, Bielo Hub, Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto, Eva, Banca della Marca, Veritas e Goletta Lab. “Contiamo con questo Diario – ha spiegato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato - di consegnare ai ragazzi un piccolo scrigno di consigli di salute. I corretti stili di vita, se appresi e praticati dai bambini diventano buone regole... per tutta la vita”.

“Diamo il nostro impulso e il nostro contributo a questa iniziativa - ha aggiunto - perché tutto il Diario è, anche nelle pagine rimanenti, un manuale di buona vita, che rilancia la bellezza del nostro territorio veneto, dell’ambiente che ci circonda, della cultura e del sapere di cui Venezia è il cuore pulsante”.

“Infine - ha concluso Contato - siamo certi che sia bello che i bambini

abbiano lo stesso diario, e che le famiglie siano sgravate almeno di questa spesa”. Con le sue 300 pagine a colori, realizzate su carta bianca rinforzata, con una copertina illustrata semirigida, il Diario è un omaggio alla bellezza e alla diversità del territorio veneto, raccontato attraverso i suoi colori: dal bianco delle Dolomiti all’azzurro del mare, dal verde dei Parchi all’oro dei mosaici. L’adesione all’iniziativa da parte delle scuole è stata pressoché totale: 10.643 copie del Diario sono state consegnate ai ragazzi delle classi IV e V, mentre agli alunni delle prime tra classi è stato distribuito il Quaderno, una versione ridotta del Diario con stiker e illustrazioni. “Il Comune di Venezia è felice che l’Ulss3 Serenissima abbia potuto realizzare assieme a questa grande squadra di partner questa iniziativa ricca e colorata - le parole dell’assessore Besio - Si tratta di uno strumento utile perché accompagna il bagaglio quotidiano dei nostri studenti, sano perché mantiene la sua mission educativa e colorato perché rappresenta proprio sia la nostra città che la nostra regione, un territorio bello e ricco di colori”. Anche la consigliera metropolitana Maika Canton ha fatto i complimenti al progetto e a chi lo ha ideato, a chi lo ha portato avanti e lo ha realizzato.

Vaccino antinfluenzale, disponibili 113mila dosi nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima

Vaccino antinfluenzale, nel territorio di pertinenza dell’Ulss 3 Serenissima, sono disponibili 113mila dosi. Partita la campagna vaccinale 2024-25 che vede coinvolti più attori dell’Azienda sanitaria.

“Questa impresa per tutelare la salute dei cittadini – ha detto il Direttore sanitario Giovanni Carretta - fa la sua parte con il Servizio Igiene e Sanità Pubblica in prima linea, a questa impresa fatta prima ancora che di somministrazioni, di approvvigionamenti, di trasporti, di distribuzione, di organizzazione, collaborano la medicina del territorio, gli Ospedali, i medici di medicina generale e i pediatri, e ancora le farmacie e le strutture di ricovero per anziani. Portiamo fino ai cittadini, ed in particolare fino alle persone fragili, quel vaccino che si conferma essere indispensabile per allontanare il rischio di

complicanze da influenza, le quali purtroppo possono risultare molto gravi nei soggetti più fragili”. “L’appello alla vaccinazione - ha sottolineato il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Vittorio Selle - va rivolto in particolare agli anziani e ai fragili, a partire da quelli ricoverati nelle strutture. Ma la proposta è fatta con forza anche alle persone che svolgono servizi pubblici di primario interesse collettivo: ai medici e gli infermieri, quindi, e a tutti coloro che assistono o avvicinano le persone malate o deboli; alle for-

ze di polizia, e ai vigili del fuoco, alle categorie socialmente utili, a chi lavora a contatto con animali che potrebbero costituire una fonte di infezione, come gli allevatori, gli addetti al trasporto, alla cura e al macello degli animali”. Sono già state distribuite ai medici di medicina generale circa 73.500 dosi di vaccino antinfluenzale e 5mila circa ai pediatri del territorio; sono 3500 circa le dosi che stanno per essere consegnate alle residenze per anziani. L’Ulss 3 Serenissima ha ricordato come sia possibile aderire in questi mesi anche alla vaccinazione antiCovid, che potrà essere somministrata - a distanza di almeno tre mesi da una precedente vaccinazione antiCovid - e che è però somministrabile in abbinata con la vaccinazione antinfluenzale, oppure prima o dopo questa con qualunque intervallo temporale.

Gli alunni della Città metropolitana potranno consultare nell’arco dell’anno le 300 pagine ricche di buoni consigli e buone pratiche per la salute, ma anche di informazioni sul territorio veneto, le sue tradizioni, le sue istituzioni

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Manifestazioni. In piazza Martiri a Mirano il 9 e 10 novembre una competizione

Zogo del’Oca, Mirano pronta a far festa con musica e buon cibo

Dopo i festeggiamenti l’anno scorso per il giro di boa del quarto di secolo del Zogo de l’Oca a Mirano, inizia il countdown per la 26esima edizione di un evento, organizzato come sempre dalla Pro Loco con il Comune di Mirano che è ormai divenuto un momento imperdibile per i miranesi ma non solo, sempre vissuto tra divertimento, tradizioni del territorio e sana competizione. Quest’anno il weekend in cui si celebrerà la kernesse sarà il 9-10 novembre, come sempre nel periodo in cui si festeggia San Martino (11 novembre). In quei giorni Piazza Martiri e il centro città si trasformeranno in una grande sagra paesana di inizio ‘900 con figuranti in costume, bancarelle in stile d’epoca, tanti giochi per i bimbi, buona mu-

sica e i piatti della tradizione, tutti a base rigorosamente d’oca anche perché come recita il detto “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”. Saranno presenti la venditrice di uova fresche, quella di cappelli, che propone le ultime tendenze in fatto di velette, la fioraia, che crea composizioni

Il gioco in sé è nato nel 1998 dalla trasposizione del “Zogo de l’Oca de Miran”, gioco da tavola creato dal pittore Carlo Preti

di fiori stagionali, la cartomante che legge i tarocchi. E poi “el caregheta”, che impaglia le sedie sul selciato, lo strillone che distribuisce i giornali dell’epoca

illustrandone le notizie salienti, le servette, che passeggiano curiose tra i banchi, i carabinieri

Corea del Sud, successo dell’Orchestra del Teatro La Fenice

Grande successo per la tourneè coreana dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia che nelle scorse settimane ha letteralmente mandato in estasi il pubblico asiatico in tutte le date previste. A condurre i musicisti e gli interpreti in questo affascinante progetto e a fare gli onori di casa, è stato il maestro sudcoreano Myung-Whun Chung. Sono state toccate le principali sedi teatrali locali, come ad esempio l’Opera House dell’Arts Centre di Seoul, dove Chung ha diretto La traviata di Giuseppe Verdi in forma di concerto e in forma semiscenica. Sempre nel prestigioso complesso della capitale, ma stavolta nella sala da concerti, si è svolto il primo dei quattro concerti sinfonici, dal programma di grande attrattiva, la Sinfonia dalla Forza del destino di Giuseppe Verdi, una serie di estratti dalle due suite e dal balletto Romeo e Giu-

lietta di Sergej Prokof’ev e infine il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore kv 488 di Wolfgang Amadeus Mozart, interpretato nella parte solistica in alternanza da Sunwook Kim e dallo stesso Chung. Il medesimo programma, con l’esclusione della sinfonia verdiana, è stato poi proposto nelle sale di Incheon, Sejong e Daegu. Sono stati ben nove i minuti di applausi che hanno omaggiato dalla platea e dai palchi gli artisti protagonisti della messa in scena de La Traviata. La struggente storia d’amore tra Violetta e Alfredo interpretati dal soprano Ol’ga Peretjat’ko e dal tenore John Osborn hanno commosso il pubblico asiatico, guidato in questo rincorrersi di emozioni dalle sapienti mani del Maestro Chung, il quale, giocando in casa, ha saputo toccare le corde giuste nel cuore dei suoi connazionali. (r.m.)

che verificano che i prezzi di vino e cibo non superino quelli previsti dal Decreto Municipale affisso alle bacheche. Dalle 15 della domenica partirà poi la sfilata delle squadre in lizza sotto il proprio gonfalone di rappresentanza, accompagnati dall’orchestra di paese. Fino ad arrivare alla gara vera e propria che vedrà sfidarsi le squadre del capoluogo e delle frazioni, dadi giganti alla mano in un clima di festa. L’anno scorso prevalse il team giallo di Campocroce. Il gioco in sé è nato nel 1998 dalla trasposizione del “Zogo de l’Oca de Miran”, gioco da tavola creato dal pittore Carlo Preti, che illustra luoghi, monumenti, ville, personaggi, aspetti e momenti della storia e della tradizione Miranese, nelle 63 caselle, ciascuna grande 2metri x 2,

e alta 80 cm, che poste attorno all’ovale della piazza formano una passerella colorata di 130 metri. Le squadre sono composte da dieci elementi, tutti in costume d’epoca, tra cui un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e otto giocatori che intervengono per superare le “prove” richieste dalle caselle. Il tutto sotto lo sguardo di migliaia di persone sedute comodamente in tribuna, o in piedi dietro le transenne. In questa atmosfera gioiosa le squadre si sfideranno a colpi di fortuna e prove di abilità, con l’obiettivo di raggiungere per prima la casella 63. Come da prassi il premio in danaro che la squadra vincente si porterà a casa verrà poi devoluto in beneficenza.

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Spettacoli. Presentata la stagione teatrale 2024-25 a Villa dei Leoni

“Mira, il Teatro continua a fare centro”

Tutto pronto al Teatro Villa dei Leoni di Mira con l’edizione 2024-2025 della stagione teatrale di “Mira, il Teatro fa centro”, progetto culturale promosso ed organizzato dal Comune in collaborazione con Arteven, Circuito Multidisciplinare del Veneto.

Da novembre a marzo saranno 9 gli appuntamenti di teatro contemporaneo in cartellone, con titoli che spaziano dalla prosa, alla danza, alla narrazione.

Inaugurano la stagione il 15 novembre alle ore 21 Annagaia Marchioro e Federico Zanandrea in “Qualcosa”, tratto dal libro di Chiara Gamberale, “Principessa Qualcosa di Troppo”. Il 1° dicembre alle 18 Chiara Francini e Alessandro Federico approdano a Mira con lo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata”, la favola tragicomica in cui Dario Fo e Franca Rame descrivono lo “stare in coppia”. Il 18 gennaio alle 21 è la volta di Giorgio Marchesi in “Il Fu Mattia Pascal” di Pirandello. Il 31 gennaio alle ore 21 sale sul palcoscenico Margherita Mannino in “Fino a quando la mia stella brillerà”, storia di Liliana Segre. L’8 febbraio alle 21 la compagnia Capotrave - con Giorgio Colangeli, Federica Ombrato, Manuela Mandracchia - sarà in scena in “Le volpi”, uno spettacolo che vede protagonista la provincia italiana quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere. Il 16 febbraio alle ore 21 Concita de Gregorio è protagonista di “Un’ultima cosa cinque inventive sette donne un funerale”. Il 1 marzo alle ore 21 la compagnia Stivalaccio Tea-

tro in “La mandragola, facetissima commedia dell’arte”. Il 15 marzo alle 21 è la volta della danza con la compagnia ErsiliaDanza in Chamelons. Chiudono la stagione il 28 marzo alle 21 Amanda Sandrelli e Gigio Alberti in “Vicini di casa”, tratto dalla commedia Sentimental di Cesc Gay. “La stagione di prosa 2024/2025 anche quest’anno – spiega il sindaco di Mira Marco Dori e l’assessore alla Cultura Albino Pesce - prevede la partecipazione di importanti protagonisti per una grande stagione teatrale,

A Mirano la mostra sul tabarro

Si aprirà il prossimo 2 novembre, fino a domenica 10 in Villa XXV aprile a Mirano la mostra “Il tabarro, artigianalità dal passato al presente, il cinquantesimo del tabarro di Sandro Zara” dedicata ai 50 anni della produzione di uno dei capi di abbigliamento più iconici del territorio veneto grazie al noto imprenditore tessile miranese Sandro Zara e che proprio grazie a quest’ultimo, negli ultimi anni, sta conoscendo una notevole diffusione anche a livello internazionale. Il tabarro, per l’appunto, il mantello a ruota da uomo che affonda le sue radici sin dal medioevo, indossato da nobili ma anche da pastori e artigiani, celebrato inoltre dal melodramma omonimo di Giacomo Puccini. Organizzata dalla Pro Loco di Mirano con il patrocinio

del Comune, l’esposizione nasce sulla scia del censimento del Patrimonio Culturale Immateriale che l’Unpli Nazionale in collaborazione con l’Anci ha iniziato nel 2023. Nelle sei sale dedicate sarà possibile scoprire la storia di questo indumento identitario per il nostro territorio come per tutta la Pianu-

un ricco programma di appuntamenti che tra novembre e marzo riuscirà a coinvolgere il numeroso e affezionato pubblico. Uno spettacolo teatrale non sarà mai uguale al precedente, seppur messo in scena più volte, perché ad ogni battuta l’attore non sarà mai quello della volta prima: le emozioni e le sensazioni hanno le capacità di modificarsi e trasformarsi anche nel medesimo copione. Ogni rappresentazione teatrale è unica e non si ripeterà mai più, ecco perché lo stesso spettacolo cambia da città a città. Il teatro è vivo, gli attori cambiano di volta in volta anche rimanendo se stessi. In questi anni è cresciuta la richiesta di abbonamenti, e questo ci rende orgogliosi perché è frutto di tanto lavoro da parte di tutti. Dunque, grazie per la fiducia che riponete nella nostra Rassegna teatrale e grazie per la vostra sempre entusiasta partecipazione”.

Abbonamento: intero125 euro, ridotto 105. Biglietti: intero 22 euro, ridotto 18. Info 041 4266545.

Da novembre e marzo sono 9 gli appuntamenti in cartellone con proposte che spaziano dalla prosa, alla danza, alla narrazione, con la partecipazione di importanti protagonisti della scena teatrale ma non solo

ra Padana, e la maestria dei nostri “sartori” nel realizzarlo. Inoltre, si parlerà dell’evoluzione nel tempo dei tessuti usati e del suo utilizzo, ma anche di questi ultimi 50 anni Zara ha riproposto e prodotto questo indumento di alta artigianalità facendolo conoscere a tutto il mondo. Zara, infatti, ormai dal 1974, ha rilanciato questo prodotto tipico della tradizione locale rendendolo ormai una leggenda senza tempo. La mostra aprirà ufficialmente alle 18.30, preceduta alle 17 da una presentazione-racconto del prodotto, della sua realizzazione e della sua evoluzione nei materiali. Rimarrà aperta sino a domenica 10 novembre, giornata in cui è prevista la Tabarrata, un grande raduno di amanti del Tabarro.

Riccardo Musacco

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Calcio femminile. La dirigente Chiara Fabian annuncia l’accordo associativo con la Clodiense

Asd Gordige, l’area sud del Veneziano trova la sua squadra d’eccellenza

Punto di riferimento per le ragazze di Cavarzere e Cona, diventerà polo d’attrazione anche per le giovani di Chioggia che vogliono praticare questo sport

“Quest’anno puntiamo a fare un buon campionato nella categoria Eccellenza con buoni risultati. Il nostro biettivo più grande è, però, continuare a far crescere sul territorio il calcio femminile”. Chiara Fabian, dirigente del Asd Gordige - la società di calcio femminile che è punto di riferimento nell’area di Cona, Cavarzere e Chioggia, e tutta l’area sud del territorio metropolitano di Venezia – ribadisce i buoni propositi per la stagione appena iniziata.

“Abbiamo complessivamente - spiega - 70 atlete per 4 squadre, dalla prima squadra che gioca in Eccellenza alle giovani dell’Under 17, alle esordienti e una squadra di pulcine. Siamo un punto di riferimento per tutte le giovani che si vogliono avvicinare a questo sport nell’area sud della provincia di Venezia. Nel corso degli anni la nostra società è cresciuta e ora è associata con il Clodiense Chioggia che è

appena stato promosso in categoria superiore”.

La storia del Gordige ha oltre 30 anni.

“Siamo nate come società – spiega Fabian - nel 1991, ma già due anni prima una rappresentativa, nel 1989 sempre della zona di Cavarzere e Cona, aveva giocato delle partite amichevoli in Veneto. Ora il movimento calcistico femminile si è potenziato e purtroppo le nostre atlete, che fanno sacrifici importati per praticare questo sport, non hanno la prospettiva neanche a livello professionistico di guadagnare tanto da poter campare, a differenza degli uomini”.

Lo staff degli allenatori è di prima qualità assicura la dirigente.

“La prima squadra – dice – è allenata da Silvano Tumiatti, collaboratrice Loredana Piron, la Under 17 è allenata da Giuliano Bocchio e il collaboratore è Alessandro Talpo. L’allenatore delle portiere di tutte le squadre è Francesco Rocchi”.

La squadra gioca le partite in casa nel campo del Cona - Pegolotte a Pegolotte.

“Questo stadio va detto, è diventato il nostro campo da calcio per le partite di tutte le squadre, compresa la prima squadra che gioca nella categoria Eccellenza. Qui abbiamo un pubblico affezionato che speriamo di aumentare di anno in anno. È un

Calcio e solidarietà all’interno dell’Ottobre Serafiniano

“Insieme per la SolidarietàTriangolare di Calcio” questo il nome della manifestazione del triangolare di calcio che si è tenuto nelle scorse settimane allo Stadio Comunale “B. Di Rorai”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cavarzere, ha riunito appassionati di calcio e cittadini per una giornata all’insegna dello sport e della beneficenza. Il torneo ha visto sfidarsi tre

squadre che erano, rispettivamente, la Nazionale Italiana Sindaci, le Vecchie Glorie Asd Calcio Cavarzere e la Polisportiva Quadrifoglio Rottanova.

I fondi raccolti durante l’evento sono stati destinati a due importanti iniziative: progetti musicali della Cooperativa Sociale Emmanuel, la scuola secondaria di Primo Grado “A. Cappon”. L’evento era parte delle celebrazioni

dell’Ottobre Serafiniano, in memoria del Maestro Tullio Serafin, e mirava a coinvolgere tutta la comunità: sportivi, famiglie e appassionati di calcio.

Soddisfatto, il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari si è detto orgoglioso di partecipare ad una giornata che unisce sport e solidarietà a favore di progetti utili per le famiglie e la tutta la comunità. (Al.Ab.)

pubblico prevalentemente composto dai genitori delle bambine e delle ragazze, e famigliari di quelle della prima squadra. Ma per queste ultime si aggiunge anche un pubblico locale, che si è affezionato alla squadra femminile di calcio e, quando gioca in casa, affolla le tribune facendo un tifo appassionato”.

C’è infine una novità.

“Abbiamo stipulato un accordo associativo - conclude Fabian - con la società Clodiense che non aveva squadre femminili, ma che per regolamento deve averne per passare fra le categorie professionistiche. Siamo onorati di questo accordo che attirerà così sempre più ragazze anche da Chioggia e dintorni”. Alessandro Abbadir

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#Regione

L’intervista. L’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara

“Per anni non abbiamo aumentato le tasse, ora chiediamo solo un piccolo contributo”

Dai conti della Regione alle prospettive per il prossimo futuro, anche sul fronte politico. Ne parliamo con l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ai microfoni di Radio Veneto 24 e sul nostro giornale. Assessore, è stato approvato il bilancio consolidato con i conti di 33 enti regionali, cosa è emerso da questo importante passaggio?

Il bilancio consolidato è la fotografia di una serie di società ed enti della regione del Veneto che quotidianamente danno servizi, erogano contributi, riescono a mantenere il livello alto di prestazioni della nostra regione. Vedere queste società in utile, in particolar modo quelli direttamente gestite dalla Regione conferma che i conti sono in ordine. Negli ultimi 15 anni in cui non abbiamo applicato l’addizionale Irpef queste società sono state estremamente attente ai costi e hanno saputo essere efficaci ed efficienti.

Invece cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima manovra finanziaria regionale?

Anche in questa legislatura c’è stata la costante volontà del presidente Zaia di non applica-

re l’addizionale Irpef. A questo proposito ricordo a tutti che se noi applicassimo le addizionali Irpef di una regione vicina a noi come l’Emilia Romagna, il Veneto avrebbe solo di addizionali Irpef 450 milioni di euro in più. Questi soldi per quindici anni sono rimasti nelle tasche dei cittadini veneti. Quest’anno dobbiamo pensare a una piccolissima, ripeto, piccolissima modifica all’addizionale Irap. Se il Consiglio Regionale, che è sovrano nella sua decisione, approverà così il bilancio avremo un gettito di circa 54 milioni di euro che ci permetteranno di continuare a erogare i servizi che abbiamo garantito nel corso degli ultimi anni e di riuscire a coprire le maggiori spese. Abbiamo calcolato che si tratta di 34 euro in più all’anno per azienda, non credo che questa somma possa modificare il bilancio di una struttura commerciale o di una piccola e media impresa.

Stiamo parlando di 88 euro in più per ogni milione di fatturato, chiediamo un piccolo contributo per riuscire a continuare a garantire i servizi che una Regione come la nostra continua a dare, mettendoci in una posizione di

assoluta eccellenza.

Proprio sull’aumento dell’Irap non sono mancante le critiche, ad esempio da parte di Tosi, come risponde?

E’ una polemica politica, quindi non entra nel merito della tecnicalità della della norma, è una strategia in previsione delle elezioni.

Per l’appunto, in vista dell’appuntamento alle urne, che bilancio fa di questo suo mandato?

Sono riuscito per quattro anni a garantire i servizi senza aumentare le tasse, assicuro che è stato uno sforzo notevole. Sul fronte degli enti locali abbiamo fatto un bel piano di riordino territoriale che cerca di definire la nuova governance per creare una filiera di buona amministrazione che va dalla Regione fino all’ultimo comune. Inoltre la Regione continua ad investire sull’agenda digitale e l’innovazione, fra cui il distretto della

space economy. Come vede il dopo Zaia?

Auspichiamo che si vada oltre il limite dei due mandati e si

Marcato: “Un piano per attirare le imprese in Veneto e un progetto per la transizione energetica”

Assessore Roberto Marcato, partiamo dal sostegno alle imprese, ci sono risorse? Come si sta muovendo la Regione?

Ho portato in giunta recentemente un disegno di legge da 45 milioni di euro per l’attrazione degli investimenti, dedicato proprio alla capacità di rendere il nostro territorio appetibile alle imprese. Abbiamo poi la disponibilità di oltre mezzo miliardo di euro di fondi europei che vengono usati attraverso i bandi sia in forma di credito a tasso agevolato che a fondo perduto. Si tratta di bandi costruiti con le associazioni di categoria, , con il territorio, proprio perché bisogna rispondere a precise esigenze. Tenga conto che ogni volta che apro un bando dedicato alle imprese vado sempre in overbooking, significa che abbiamo centrato un’esigenza del territorio. Oggi inoltre bisogna lavorare molto sul credito perché le ban-

che fanno fatica a erogare microcredito, ciò che invece interessa il nostro tessuto produttivo.

Le fa paura la crisi della Germania?

Essendo un nostro mercato di riferimento questo preoccupa però è altrettanto vero che noi, in termini di export, abbiamo aumentato rispetto all’anno scorso, perché siamo bravissimi a trovare altri mercati. Il Veneto ha sempre avuto la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di crisi. C’è ancora, invece, una forte ripercussione per il blocco dei rapporti con la Russia che non fa bene alla nostra economia. Spero che si arrivi quanto prima a una soluzione.

Qual è un il progetto che le sta particolarmente a cuore?

Uno è il piano energetico regionale è molto ambizioso, ci candidiamo a diventare la regione più più più attenta alla

transizione ecologica ed energetica del Paese. L’altro già in fieri è la ZLS di Venezia e del Polesine, un detonatore economico per la nostra crescita. In parole semplici, chi oggi viene a investire a Porto Marghera o in Polesine avrà una riduzione delle tasse e un abbattimento sostanzioso della burocrazia. Sono i due elementi che interessano le imprese. Passando alla politica, quale sarà il ruolo della Lega nel 2025?

Io non ho dubbi e ho le idee molto chiare. Il ruolo della Lega del 2025 sarà lo stesso negli ultimi quindici anni. Per cui, per quanto mi riguarda, il prossimo candidato presidente della Regione Veneto deve essere un leghista. Se ovviamente riusciremo ad avere questa opportunità con il centrodestra compatto, nessun problema. Io ho già l’exit strategy, ho già un piano B: un tridente attacco forma-

“Il Veneto investe sulle nuove strutture ma anche sui servizi e il personale”

E’ tempo di vaccinazioni, chiediamo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin perché il Veneto ha scelto di anticipare l’inizio delle somministrazioni sia per l’influenza stagionale che per il Covid.

“Perché stanno già circolando molti virus respiratori - risponde - e anche il Covid ha un po’ rialzato la testa. Con questo non vogliamo creare nessun tipo di allarmismo. Per il vaccino antinfluenzale abbiamo acquisto un milione di dosi, 400 mila per il vaccino Covid. E’ chiaro che la vaccinazione è come sempre consigliata alle persone più a rischio. Possono essere fatte anche insieme, sia dal proprio medico di base che in farmacia. In questi anni le farmacie hanno ampliato i loro servizi, in Veneto ce ne sono circa 1.600 e diventano dei presidi sanitari anche nelle località in cui abbiamo difficolta ad avere il medico di base. Faremo anche due open day in tutto il Veneto per incentivare alla vaccinazione le persone più fragili”.

Assistiamo a importanti investimenti nella sanità da par-

te della Regione, ad esempio il nuovo ospedale di Padova ma anche la radiologia di ultima generazione nel veneziano. Ci può tracciare un bilancio?

E’ un momento particolarmente vivace sul fronte degli investimenti in sanità. Con 850 milioni il nuovo ospedale di Padova diventerà il policlinico universitario più grande d’Italia, con altissime specializzazioni. Inoltre siamo in dirittura di arrivo con il nuovo ospedale di Montecchio e Arzignano, poi abbiamo Vicenza, e una nuova struttura vicina all’ospedale dell’Angelo a Mestre. E’ in fase di progettazione l’ospedale di Legnago e abbiamo interventi a Mirano e Dolo. Sempre in ambito edilizio abbiamo poi tutti i cantieri legati alle case della comunità, 99 in tutto il Veneto, 49 centrali operative territoriali e 30 ospedali di comunità. Si tratta di investimenti notevoli, in parte legati al Pnrr e in parte a fondi strutturali.

La Regione cosa sta facendo per le liste d’attesa e la carenza di medici?

Stiamo già vedendo i risulta-

ti con il piano di abbattimento delle liste d’attesa. Nel 2023 abbiamo stanziano 29 milioni e nel 2024 ne sono già previsti 40 per la cabina di regia. Abbiamo

azzerato le attese sulle prestazioni a dieci giorni, sono circa 11 mila quelle a trenta giorni e 18 mila quelle a 60-90 giorni. Lo sforzo oggi è immane e ci sono

categorie difficili da aggredire, come oculistica e dermatologia, in cui abbiamo tantissime prime visite e non troviamo professionisti. Da qui tutte le iniziative che abbiamo messo in campo per il reclutamento del personale, ma anche per trattenerlo. Abbiamo varato un piano strategico, abbiamo creato dei bandi specifici con Azienda Zero per assumere lavoratori autonomi. Oggi dei risultati ci sono. Presto andrà in Consiglio un disegno di legge che va ad aumentare i fondi integrativi delle aziende sanitarie, con 150 milioni nei prossimi tre anni. 50 milioni all’anno proprio per cercare di potenziare il personale, ma anche di andare in aiuto nelle aree disagiate, come quelle di montagna, dove è ancora più difficile trovare personale. Guardando al futuro, cosa si aspetta dopo Zaia?

Siamo ancora fiduciosi che ci sia il terzo mandato per il governatore Zaia, è giusto che siano i cittadini a scegliere il loro presidente di Regione. Siamo ancora fiduciosi che ci possa essere questa questa possibilità. (n.s.)

Anci Veneto, confermati il presidente e i due vice. Nuove entrate di Possamai e De Zotti

Rinnovati gli organi di Anci Veneto, l’associazione dei Comuni: riconfermato per altri cinque anni alla guida dell’Associazione dei Comuni il sindaco di Treviso Mario Conte. Con lui riconfermati anche i vice presidenti Eric Pasqualon, sindaco di Carmignano di Brenta (PD), ed Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo (PD). Entrano a far parte della squadra della presidenza Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo (VE), e il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai,

con il ruolo di vice presidente vicario. Il nuovo Consiglio di Anci Veneto conta 68 componenti, mentre il Direttivo si compone di 18 amministratori locali. Entrambi gli organismi resteranno in carica per cinque anni. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 506 soci.

“Le sfide da affrontare sono tante, - ha detto Conte - dal dissesto idrogeologico, con la messa in sicurezza del territorio che deve diventare una priorità, al tema

dei tagli alla spesa corrente, che non possono portare a privare i cittadini di servizi. Dalle politiche ambientali da applicare in maniera omogenea su territori sempre più ampi alla promozione di progetti su area vasta per intercettare fondi europei e finanziamenti. La squadra di Anci Veneto, fatta da sindaci e sindache, amministratori e amministratrici virtuosi, continuerà a offrire sempre proposte e soluzioni, per far sì che i Comuni del Veneto continuino a essere un laboratorio di buona am-

ministrazione e un modello nazionale”. “Chi fa il sindaco sa che oggi il quadro economico internazionale è complesso e mutato. - ha affermato Roberto Pella, presidente di Anci nazionale- Nell’ultimo incontro avuto con il ministro Giorgetti abbiamo avuto la rassicurazione che il comparto degli enti locali sarà escluso dai vincoli e dalle imposizioni stringenti che l’Europa ci pone, oltre al fatto di avere avuto un riconoscimento istituzionale dell’impegno portato avanti da Anci”.

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Droni automatici ad alta tecnologia per la sorveglianza dell’Interporto

La terza edizione del Green Logistics Expo si è recentemente conclusa a Padova, confermandosi come uno degli eventi di riferimento per la logistica sostenibile. Il salone internazionale, dedicato a promuovere le pratiche e le tecnologie sostenibili nel settore della logistica, ha attirato un’ampia partecipazione di operatori del settore. L’evento, che ha riunito oltre 200 espositori internazionali e migliaia di operatori del settore, ha presentato le ultime novità in termini di tecnologie e soluzioni per un trasporto più pulito ed efficiente. Tra i temi più discussi, il trasporto intermodale, l’energia pulita nei magazzini e l’impiego di droni per la sicurezza nei terminal. Apertura in grande stile con i lavori del Patto delle Logistica del Nord Est, al quale hanno partecipato tutti i principali attori logistici istituzionali dei territori, allargato a Lombardia ed Emilia-Romagna.

L’obiettivo è favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche

innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema. Grande interesse ha suscitato la presentazione di un innovativo sistema di sicurezza per il terminal intermodale di Interporto Padova, sviluppato in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech. Il sistema, primo

a livello nazionale, utilizza droni automatici di ultima generazione che svolgono missioni di sorveglianza. I droni decollano e atterrano da un hangar robotico che li protegge dalle intemperie, aprendosi solo per il decollo e richiudendosi subito dopo l’atterraggio. L’hangar esegue automaticamente la ricarica delle batterie, valuta le condizioni meteo per garantire voli sicuri, effettua

i controlli pre-volo e gestisce la manutenzione.

“Un progetto che conferma la nostra vocazione all’innovazione e l’attenzione ad ogni tecnologia che possa migliorare la qualità del servizio - sottolinea Luciano Greco, Presidente di Interporto Padova - Una grande parte delle nostre infrastrutture è classificata come area doganale, con tutti i benefici legati a questo status per le imprese che lasciano in deposito le merci, ma ovviamente sistemi di sicurezza sempre più perfezionati rendono ancora più attrattiva quest’area”. Il servizio

Cityporto, attivo da vent’anni, è stato celebrato come un esempio di successo nella distribuzione urbana sostenibile. “Unire l’arrivo delle merci all’Interporto e la loro distribuzione in città con mezzi ecologici è stata un’intuizione geniale. - commenta Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova - I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: meno camion in circolazione significano meno inquinamento e meno congestione del traffico. È un chiaro esempio di come la logistica possa contribuire al benessere ambientale”. (s.b.)

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Luciano Greco e Roberto Tosetto, presidente e direttore di Interporto Padova
Uno dei droni che sorveglierà l’area logistica

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L’approfondimento. Da questo mese inauguriamo la nuova rubrica con l’avvocato Luigi Migliorini

Codice Rosso: per le violenze in famiglia introdotti nuovi reati e inasprite le pene

S i sente parlare di Codice

Rosso che tutelerebbe le violenze in famiglia, più precisamente con tale espressione si fa riferimento alla legge 19 luglio 2019 n.69 che prevede, tra l’altro, un’accelerazione della tempistica dei procedimenti penali, in quanto è stabilito che il pubblico ministero, per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

Nel codice penale sono stati inseriti quattro nuovi reati.

1) Delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 Euro; la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li diffonde per provocare un danno agli interessati. Il reato è aggrava-

to se commesso nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, oppure mediante strumenti informatici.

2) Reato di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso, punito con la reclusione da otto a quattordici anni; se si cagiona la morte della vittima la pena è dell’ergastolo.

3) Reato di costrizione o induzione al matrimonio, pena della reclusione da uno a cinque anni, con l’aggravante quando è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia

4)Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: reclusione da sei mesi a tre anni.

Si è intervenuti anche con un inasprimento delle pene già

previste dal codice penale. Il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi dalla pena da due a un massimo di sei anni, è passato da tre a sette. Lo stalking da sei mesi /cinque anni a minimo un anno massimo sei anni e sei mesi. La violenza sessuale da cinque a dieci anni a da sei a dodici anni ; la violenza sessuale di gruppo da sei a dodici anni a da minimo otto, massimo dodici anni. Nonostante i nuovi reati e l’inasprimento di sanzioni, la situazione non è molto migliorata: dagli atti parlamentari risulta che dal primo gennaio al 15 ottobre 2023 vi sono stati molti omicidi di donne, di cui 77 uccise nell’ambito familiare o affettivo. Si è quindi intervenuti con la legge 24 novembre 2023 n.168 per rendere più rapida la tutela delle vittime. Quindi gli strumenti ci sono: se anche quest’articolo indurrà maggior fiducia nel Codice Rosso, non sarà stato scritto invano.

Da questo mese l’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra nuova rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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TERRITORI:

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Incentivi, detrazioni, contributi: tutte le misure per l’effi centamento energetico

Le soluzioni adottate per promuovere la transizione energetica e migliorare l’efficienza energetica degli edifici comprendono gli incentivi per il fotovoltaico e le pompe di calore, i più utilizzati ed utilizzabili nel nostro territorio.

Ecco i principali incentivi disponibili:

1. Ecobonus (50% e 65%)

L’Ecobonus è una misura nazionale che offre detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Gli interventi coperti includono l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, insieme ad altri lavori mirati a migliorare l’efficienza energetica. Aliquote di detrazione:

- 50% per installazione di impianti fotovoltaici.

- 65% per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.

Condizioni:

- Durata della detrazione: La detrazione viene ripartita in 10 anni sotto forma di riduzione dell’imposta IRPEF o IRES.

- Limite di spesa: per impianti fotovoltaici, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro.

- Requisiti per pompe di calore: Le pompe di calore devono rispettare certi requisiti di efficienza energetica. L’incentivo è più alto per le pompe di calore elettriche rispetto a quelle a gas, poiché contribuiscono maggiormente alla riduzione delle emissioni.

Interventi agevolabili:

- Installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti.

- Installazione di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione estiva e invernale.

- Sistemi di accumulo collegati a impianti fotovoltaici. Chi può beneficiare:

- Privati cittadini, condomini, e società.

- Possono usufruire delle detrazioni anche le persone che detengono l’immobile a titolo di affitto o comodato d’uso.

Modalità:

- Le spese devono essere documentate e pagate tramite **bonifico parlante**.

- È possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

2. Conto Termico

Il Conto Termico è un incentivo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che fornisce un rimborso diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza dell’Ecobonus, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto.

Aliquote:

Il Conto Termico copre fino al 65% delle spese per interventi specifici, tra cui l’installazione di pompe di calore. Per i sistemi fotovoltaici, invece, questo incentivo non è applicabile direttamente. Interventi agevolabili:

- Pompe di calore: L’installazione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è incentivata, con percentuali di copertura delle spese in base alla tipologia e potenza dell’impianto.

- Sistemi solari termici: È possibile ottenere l’incentivo anche per sistemi solari termici (per la produzione di acqua calda sanitaria).

- Caldaie a biomassa o sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile. Durata del rimborso:

- Fino a 5.000 euro di spesa, il rimborso è erogato in un’unica soluzione.

- Per spese superiori, il contributo viene erogato in rate annuali, fino a un massimo di 2-5 anni a seconda dell’importo e della tipologia di intervento.

Chi può accedere:

- Privati cittadini.

- Pubbliche Amministrazioni.

- Imprese.

Come funziona:

- L’incentivo è erogato direttamente dal GSE.

- Dopo aver completato l’intervento, è necessario presentare domanda sul portale del GSE, che verifica la conformità tecnica e il rispetto dei requisiti.

3. Incentivi specifici per il Veneto

Il Veneto, oltre agli incentivi nazionali, offre alcuni programmi locali per incentivare l’adozione di tecnologie verdi come fotovoltaico e pompe di calore.

Fondo Energia Veneto:

- La Regione Veneto ha istituito un Fondo per l’Efficienza Energetica che offre finanziamenti agevolati e contributi per interventi di miglioramento energetico, incluso l’uso di tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore. Contributi per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento:

- Ci sono incentivi specifici per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a combustibile fossile con pompe di calore o sistemi a energia rinnovabile. Questi incentivi possono essere cumulabili con il Conto Termico e l’Ecobonus.

Modalità di accesso e combinazione degli incentivi

- Cumulabilità: gli incentivi regionali del Veneto spesso sono cumulabili con Ecobonus e Conto Termico, permettendo di ottenere risparmi significativi.

- Sconto in fattura e cessione del credito: anche a livello regionale, in alcuni casi è possibile sfruttare la modalità di sconto in fattura o cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico.

Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile:

- Consultare un tecnico o un consulente energetico per verificare quali incentivi si applicano al proprio caso specifico.

- Monitorare i bandi regionali e nazionali per non perdere le opportunità di finanziamento aggiuntivo.

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Le iniziative. Tra le novità il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili

Green Economy in Veneto: nuove sfide e opportunità per un futuro sostenibile

Il Veneto promuove la sostenibilità con progetti innovativi su energie rinnovabili, mobilità ed economia circolare.

Il Veneto è tra le regioni italiane più attive nella transizione verso un’economia sostenibile, con nuove iniziative che mirano a integrare sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. La Green Economy in Veneto si sta espandendo attraverso progetti innovativi che riguardano energia rinnovabile, economia circolare e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico e della tutela del territorio.

Una delle principali novità è il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare. Molti Comuni stanno promuovendo bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati, con incentivi che sostengono cittadini e imprese nel passaggio alle fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere le emissioni di CO₂.

La Regione ha avviato anche un piano ambizioso per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, con nuove infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Venezia e

Padova, ad esempio, stanno ampliando le reti di piste ciclabili e incentivando il trasporto pubblico ecologico, con autobus elettrici e ibridi.

Il Veneto sta emergendo come un modello nell’ambito dell’economia circolare, puntando al riciclo e al riutilizzo delle risorse. Progetti pilota nell’industria manifatturiera e agricola promuovono il riuso dei materiali di scarto e la riduzione dei rifiuti, favorendo un sistema produttivo più sostenibile.

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L’agricoltura sostenibile è un altro settore in espansione. La regione sta sostenendo pratiche di agricoltura biologica e l’adozione di tecnologie digitali che permettono di ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la qualità dei prodotti.

Queste iniziative confermano il Veneto come protagonista nel panorama italiano della Green Economy, dimostrando che sviluppo economico e sostenibilità possono andare di pari passo.

di quelle da non lasciarsi scappare. “Chi vuole sostituire la vecchia caldaia o sta cercando un modo più ecologico ed economico per riscaldare la sua casa, dovrebbe pensare a installare una pompa di calore. Anche perché la caldaia a gas è il dispositivo più inqui-

gna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Liguria. “Noi lavoriamo così - insiste Zantomio - Dopo un sopralluogo gratuito, seguiamo tutte le fasi dell’attività. Dall’analisi dei consumi, alla progettazione, all’installazione, al disbrigo di pratiche burocratiche per ottenere incentivi, sino

- Ciò che ci rende orgogliosi è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.

Sopra, abitazione moderna con impianto fotovoltaico e accumulo SunPower. Accanto, un modello di pompa di calore Aira.
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La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’illuminazione green domestica riduce consumi e costi energetici. Lampadine LED, sensori e domotica ottimizzano l’uso della luce, migliorano il comfort e riducono l’impatto ambientale grazie a una gestione efficiente.

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temente. Questi dispositivi rilevano la presenza di persone e spengono automaticamente le luci quando non necessarie, riducendo lo spreco di energia.

I dimmer, invece, permettono di regolare l’intensità della luce in base alle esigenze del momento. Oltre a creare un’atmosfera più piacevole, l’uso di luci a bassa intensità riduce il consumo energetico e allunga la vita delle lampadine. In alcune situazioni, una riduzione del 20% dell’intensità luminosa può portare a un risparmio energetico simile.

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L’illuminazione domestica è un aspetto fondamentale del comfort abitativo e, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo chiave nelle politiche di sostenibilità ambientale. Adottare soluzioni di illuminazione green non solo riduce i consumi energetici e le emissioni di CO₂, ma contribuisce anche a migliorare il benessere abitativo e a tagliare i costi della bolletta elettrica. Adottare soluzioni di illuminazione domestica green e sostenibile è un passo essenziale verso un’abitazione più sostenibile, efficiente e confortevole. Investire in lampadine LED, sensori, sistemi di controllo e sfruttare la luce naturale permette di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sulla bolletta elettrica, garantendo al contempo una casa più sicura e accogliente.

Ma quali sono le migliori tecnologie e pratiche per una casa illuminata in modo sostenibile?

Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) sono il cuore della rivoluzione green nell’illuminazione domestica. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o a fluorescenza, i LED consumano fino all’80% di energia in meno e durano molto più a lungo. Una lampadina LED di qualità può avere una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle circa 1.000 ore di una lampadina a incandescenza. I LED offrono anche vantaggi significativi in termini di versatilità e qualità della luce. Sono disponibili in una vasta gamma di temperature di colore, dalla luce calda e accogliente (2700K) fino alla luce bianca brillante (6000K), ideale per spazi di lavoro. Inoltre, i LED non emettono calore in eccesso, rendendoli più sicuri e riducendo il fabbisogno di aria condizionata durante i mesi estivi. Oltre alla scelta di lampadine efficienti, l’utilizzo di sensori di movimento e regolatori di intensità (dimmer) contribuisce notevolmente al risparmio energetico. I sensori di movimento sono particolarmente utili in ambienti come corridoi, ingressi o bagni, dove la luce non deve essere accesa costan-

La domotica è un altro elemento chiave per una gestione intelligente dell’illuminazione. Con i sistemi di automazione domestica, è possibile controllare l’illuminazione in tutta la casa tramite smartphone o tablet, anche a distanza. Questi sistemi permettono di programmare gli orari di accensione e spegnimento delle luci, ottimizzando i consumi in base alle abitudini quotidiane. Inoltre, i dispositivi domotici possono interagire con altre tecnologie smart, come sensori di luminosità o assistenti vocali, per adattare automaticamente l’illuminazione in base alla luce esterna o alle preferenze dell’utente. Questa integrazione non solo offre comodità, ma garantisce anche una gestione ottimale dei consumi.

Oltre al consumo energetico, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione e smaltimento delle lampadine. I LED, oltre a consumare meno energia, contengono meno materiali pericolosi rispetto alle lampadine fluorescenti, che invece utilizzano mercurio. Tuttavia, come qualsiasi prodotto elettronico, anche i LED devono essere smaltiti correttamente. È essenziale quindi riciclare le lampadine presso i centri di raccolta autorizzati per evitare l’inquinamento del suolo e delle acque.

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ARIETE (Voto: 8)

La vostra energia vi porterà lontano, con nuove opportunità lavorative e progetti stimolanti. Tuttavia, in amore dovrete essere più pazienti per evitare tensioni.

TORO (Voto: 7)

Ottobre sarà stabile e tranquillo. Sul lavoro ci saranno sfide da affrontare, ma con la vostra costanza riuscirete a superarle. Le relazioni affettive resteranno forti.

GEMELLI (Voto: 8)

Questo mese porterà nuove idee e scoperte. Siate pronti a cogliere le opportunità, ma fate attenzione a non esagerare con gli impegni. Cercate momenti di relax.

CANCRO (Voto: 6)

Alcune incomprensioni in famiglia o in coppia potrebbero rallentare il mese. Sul lavoro si richiede concentrazione. Prendetevi tempo per riflettere e trovare il vostro equilibrio.

LEONE (Voto: 9)

La vostra forza sarà evidente in tutti gli ambiti della vita. L’amore fiorirà, e al lavoro avrete grandi risultati. Ascoltate anche le opinioni altrui per crescere ancora di più.

VERGINE (Voto: 7)

Attenzione ai dettagli vi aiuterà a superare ostacoli lavorativi. In amore, una vecchia storia potrebbe riemergere. Agite con cautela e non lasciatevi prendere dalla nostalgia.

Ottobre

Nel pieno dell’autunno occhio ai sentimenti e alle relazioni, dosare gli impegni

Sintonizzati sul futuro.

BILANCIA (Voto: 9)

Il vostro mese sarà luminoso, con armonia nelle relazioni e ottime opportunità lavorative. Sfruttate questa energia per prendere decisioni importanti e bilanciate il tempo per voi stessi.

SCORPIONE (Voto: 7)

Le emozioni sono potenti, ma dovrete gestirle con attenzione. La creatività è alta, ma in amore evitate la gelosia. Concentratevi su ciò che potete controllare.

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SAGGITARIO (Voto: 8)

Avrete voglia di avventura e cambiamenti. Non esitate a uscire dalla vostra zona di comfort, ma mantenete la stabilità economica. In amore, lasciatevi andare a nuove esperienze.

CAPRICORRNO (Voto: 8)

Ottobre è un mese costruttivo per i vostri obiettivi. Al lavoro avrete successo, ma non dimenticate di coltivare il lato affettivo. Stabilità e dedizione saranno premiate.

ACQUARIO (Voto: 8)

Nuove idee vi ispirano e i progetti personali decolleranno. Tuttavia, le relazioni hanno bisogno di attenzione. Date spazio a chi vi è vicino senza trascurare la vostra creatività.

PESCI (Voto: 7)

La creatività sarà il vostro punto di forza, ma in amore dovrete prendere decisioni con attenzione. Evitate scelte affrettate e cercate di mantenere l’equilibrio emotivo.

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ALLE TERME C’È UN MONDO DA VIVERE

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Vaccinazioni stagionali. Al via la campagna regionale contro virus influenzali e COVID-19

Il Veneto anticipa l’inizio della vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19 per ridurre i rischi di complicanze gravi

Con l’arrivo della stagione fredda, la Regione Veneto lancia la campagna vaccinale per proteggere i cittadini dai virus influenzali e dal COVID-19. Il piano di prevenzione, che prende il via il 7 ottobre, mira a contenere l’impatto delle infezioni stagionali e a ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati a complicanze gravi.

Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie, la vaccinazione rappresenta la forma più efficace di protezione, in particolare per i soggetti più fragili o per chi ha più di 60 anni. Quest’anno, la campagna vaccinale parte con anticipo rispetto agli anni precedenti, poiché si prevede una circolazione dei virus già dalla seconda metà di ottobre.

Nella prima settimana di ottobre, la somministrazione dei vaccini è riservata agli over 65, mentre tutte le altre fasce di popolazione possono accedere alla vaccinazione dalla settimana successiva, quando saranno disponibili i vaccini indicati per i soggetti più giovani. Per facilitare l’accesso, la Regione ha programmato due giornate “Open Day” il 26 ottobre e il 9 novembre, durante le quali

tutte le ULSS regionali organizzeranno sedute vaccinali dedicate. La Regione del Veneto ha già distribuito oltre 900.000 dosi di vaccino antinfluenzale e 460.000 dosi di vaccino aggiornato contro il COVID-19. Entrambi i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, senza necessità di farmaci o integratori preventivi. In particolare, è aumentata la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, con 28.000 dosi destinate ai più piccoli, somministrate presso i Pediatri di Libera Scelta e i servizi sanitari territoriali.

La vaccinazione non solo protegge dai virus influenzali e dal COVID-19, ma riduce significativamente il rischio di gravi complicanze, specialmente di natura polmonare e cardiovascolare. Secondo i dati forniti dalla Regione, vaccinarsi contro l’influenza può ridurre di oltre un terzo il rischio di eventi cardiaci gravi, soprattutto per chi già soffre di patologie come infarto o ictus.

Oltre agli anziani, la vaccinazione è fortemente raccomandata per soggetti a rischio, come immunodepressi, diabetici, persone affette da patologie respiratorie come BPCO, cardiopatie e malattie

oncologiche. La vaccinazione è inoltre suggerita per operatori sanitari, personale a contatto con animali, donatori di sangue e donne in gravidanza. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che possono ricevere il vaccino antinfluenzale. Le vaccinazioni saranno disponibili presso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, le Farmacie aderenti e i Servizi Vaccinali delle ULSS, che attiveranno ambulatori specifici per l’influenza e il COVID-19. Le prenotazioni saranno gestite online attraverso il portale regionale dedicato https://prenotavaccino.regione.veneto.it/.

Oltre alla vaccinazione, le autorità raccomandano alcune semplici azioni per limitare la diffusione dei virus stagionali: lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, usare la mascherina in luoghi affollati e isolarsi in caso di sintomi respiratori.

Con queste misure, la Regione Veneto punta a garantire una protezione efficace per la salute di tutti, riducendo al minimo l’impatto dei virus stagionali sulla popolazione.

Ulss 3 Serenissima. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione

La Radiologia si rinnova con numeri in aumento Team di primari e dirigenti di prim’ordine

Una svolta epocale quella che sta vivendo in queste ultime settimane la Radiologia e la diagnostica per immagini all’interno di tutte le strutture ospedaliere dell’Ulss 3 Serenissima. Grazie infatti ai fondi PNRR e una squadra di medici radiologi di prim’ordine, presentata oggi presso il nosocomio veneziano dal direttore generale Edgardo Contato, di cui lo stesso direttore si è detto “orgoglioso”, si stanno via via rinnovando tutte le strumentazioni tecnologiche, 27 per ora, 15 già in funzione, altre prossime al collaudo per un investimento pari a oltre 14 milioni di Euro. Un’area molto vasta quella che fa capo all’Azienda Sanitaria lagunare, che comprende 612mila residenti con il 26,3% di over65 che poi è esattamente la fascia di età che maggiormente richiede questo tipo di servizio. Da sottolineare come a Dolo, oltre alla strumentazione, si aprirà a breve anche il nuovo reparto. “Stiamo lavorando per eliminare il gap che abbiamo nel personale - dichiara Contato - ma abbiamo messo assieme un team di vertice che sta lavorando e producendo attività per la popolazione che ci stanno ponendo in una posizione di primato”.

Nonostante la cronica carenza di personale, 5 sono i radiologi mancanti in azienda al momento, l’Ulss 3 punta a fornire un servizio sempre più all’avanguardia, aumentando anche il numero di prestazioni rispetto al 2023 in tutti i 23 punti di erogazione del servizio, 10 pubblici e 13 privati accreditati. I numeri infatti parlano di 2032 prestazioni giornaliere nella parte pubblica e 578 nel privato accreditato con un aumento dell’8,4% delle prestazioni di Radiologia nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.

Fondamentale poi l’attivazione del sistema RIS-PACS (Radiology Information System; Picture Archiving and Communication System) unico aziendale da ottobre su tutte le sedi che consentirà di poter refertare da tutte le sedi ospedaliere e di potenziare l’attività

di telemedicina. Infine è stata presentata tramite un suggestivo video la straordinaria impresa del trasporto di un’unità mobile da Porto Marghera fino all’ospedale di Venezia tramite una chiatta. L’unità servirà a sopperire quei tre mesi di passaggio dalla vecchia strumentazione alla nuova e permettere quindi la prosecuzione delle prestazioni senza soluzione di continuità Presenti assieme al direttore i dirigenti radiologi in forza a tutti gli ospedali del territorio, Paolo Sartori del SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Riccardo Righi ed Enrico Cagliari dell’Angelo di Mestre, Giuseppe Tropeano di Mirano, Fabio Gelain di Dolo e Fabio Zattoni di Chioggia. “Un grande impegno quello che ci aspetta - ha dichiarato

Sartori - per gestire queste tecnologie. Le richieste sono in aumento ma abbiamo dalla nostra l’esperienza per servire i cittadini”. “Una sfida che raccogliamo - aggiunge Cagliari - un modo nuovo di lavorare in condivisione coi colleghi”. “Faremo il possibile per aumentare il numero di diagnostiche anche quelle interventistichericorda Tropeano.” “Un grande impegno per un ospedale aperto su più fronti per un servizio trasversale - dichiara Righi”. “Con il Covid il nostro ospedale era stato chiuso - ricorda Gelain - ora si riparte con la nuova radiologia e le nuove tecnologie”. “A Chioggia abbiamo un ospedale piccolo ma molto frequentato dai turisti - conclude Zattoni - facciamo il possibile per servire al meglio la popolazione”. (r.m.)

Sanità veneta: approvato il disegno di legge per l’aumento dei fondi contrattuali

Un passo fondamentale verso la valorizzazione del capitale umano nel Servizio sanitario regionale, con risorse destinate a migliorare le condizioni lavorative e retributive del personale La Quinta Commissione consiliare ha approvato il disegno di legge n. 292, proposto dalla Giunta regionale, per l’incremento dei fondi contrattuali delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale. L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, definendolo un “traguardo significativo” per la sanità veneta. “Questo progetto rappresenta un ulteriore passo per valorizzare il capitale umano che opera quotidianamente nelle nostre strutture sanitarie, in linea con quanto previsto dal Patto per la Salute 2019-2021, ancora non attuato a livello nazionale,” ha affermato Lanzarin. Il disegno di legge prevede il riconoscimento economico ai professionisti del settore sanitario, con particolare attenzione ai profili

dirigenziali e socio-sanitari. Saranno considerati i servizi offerti in zone disagiate e le carenze di organico degli ultimi tre anni. Il provvedimento mira a riequilibrare le risorse disponibili tra le diverse aziende sanitarie del Veneto, affrontando le significative differenze nei fondi pro capite per il trattamento accessorio. Per il triennio 2024-2026, il disegno di legge autorizza un incremento dei “Fondi premialità e condizioni di lavoro” e dei “Fondi per la retribuzione di risultato”, fino a un massimo del 2% del monte salari regionale, con un budget annuale di oltre 51 milioni di euro. “È motivo d’orgoglio l’apprezzamento ricevuto dalle organizzazioni sindacali e dai vari stakeholder, che hanno condiviso l’impostazione del provvedimento,” ha aggiunto l’assessore. Ora il disegno di legge continuerà il suo iter in Consiglio regionale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario veneto.

Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione

Cornea artificiale ibrida: il ruolo della Banca degli Occhi del Veneto

La Banca degli occhi del Veneto ancora una volta si dimostra un’istituzione sempre più all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di sempre nuove soluzioni nel campo dei trapianti. Una tecnica chirurgica innovativa, nel campo dei trapianti di cornea, ideata dal prof. Massimo Busin dell’Università di Ferrara con l’ausilio della Banca degli occhi veneta presieduta dal dott. Diego Ponzin ha infatti restituito la possibilità di tornare a vedere a una donna, Rasha, rifugiata palestinese dalla Siria, una dei primi tre pazienti sottoposti al trapianto della prima cornea artificiale ibrida, sviluppata in Italia e pensata per persone ad alto rischio di rigetto. Il progetto è stato presentato oggi presso il padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo di Mestre, sede della fondazione Banca degli occhi alla presenza di tutti i luminari coinvolti e della stessa Rasha, visibilmente emozionata. La nuova cornea artificiale si chiama Intra-ker un dispositivo sintetico che viene inglobato all’interno di due strati di tessuto corneale proveniente da donatore ed innestato nell’occhio del paziente. Punto centrale, come sempre in questi casi, è cercare di aumentare sempre di più le donazioni di tessuti.

Un progetto di ricerca che può contare su un finanziamento PNRR e guidato dal prof. Teresio Avitabile, ordinario dell’Università degli Studi di Catania, che vede coinvolti per la fase clinica anche il prof. Vincenzo Scorcia dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro e il prof. Marco Mura dell’Università di Ferrara. I risultati sui primi tre pazienti sono

molto promettenti e una di questi è proprio Rasha, 43 anni, madre di tre figli, rimasta gravemente ferita a seguito di un bombardamento durante la guerra in Siria nel 2011. Segnalata dall’ETS ULAIA ArteSud ODV che se ne era fatta carico fin dal suo arrivo in Libano nel 2012 nel campo profughi palestinese dove l’associazione opera, Rasha è arrivata in Italia nel 2016 nell’ambito del corridoio umanitario di Federazione Chiese Evangeliche, Tavola Valdese e Comunità di Sant’Egidio.

“A Damasco Rasha subisce un trapianto di cornea bilaterale, un occhio finisce con il rigetto mentre l’altro, all’arrivo in Libano, presenta ancora i punti di sutura che, ormai induriti, le provocano dolori lancinanti” racconta Olga Ambrosanio, presidente dell’associazione ULAIA. “Ora Rasha vive a Roma con la sua famiglia, l’abbiamo seguita e aiutata nel quotidiano, ma, continua Ambrosanio, sempre rincorrendo l’opportunità di trovare un giorno la possibilità di migliorare la condizione di questa giovane mamma destinata alla cecità totale. L’occasione si è presentata quando le ricerche fatte dalla dottoressa Luciana Poliandri, nostra associata, ci hanno portato alla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto. L’approccio è stato una lettera indirizzata al dott. Ponzin, la risposta immediata, e altrettanto il primo appuntamento”.

“I miei figli erano ancora piccoli quando, a causa dell’esplosione di un ordigno a distanza ravvicinata, ho perso quasi completamente la vista, percependo a malapena sensazioni

di luce ed ombra da un unico occhio” dice Rasha “ringrazio di cuore tutti medici e tutte le persone che mi hanno aiutata”. “Ogni anno nel mondo si effettuano 185mila trapianti di cornea, tuttavia 7mila trapianti falliscono e 12.7 milioni di cittadini a livello globale restano in attesa di trapianto. Il dispositivo Intra-ker è stato ideato come una protesi ottica intracorneale e può essere utilizzato come cornea artificiale in interventi ad hoc, a scopo compassionevole, in pazienti per i quali il normale trapianto di cornea sistematicamente fallisce perché l’occhio non tollera la cornea da donatoreha ricordato il prof. Massimo Busin, ordinario all’Università di Ferrara. - Il dispositivo in polimetilmetacrilato si compone di una parte ottica centrale e di estremità periferiche che servono a stabilizzare la protesi nell’occhio, la protesi viene inserita avvolta da due sottili innesti di cornea da donatore, forniti dalla banca degli occhi e ricavati dall’isolamento

di uno strato interno, chiamato “pre-descemetico”, spesso solo una decina di micron. Questi due sottili lembi evitano il rischio di estrusione della protesi e, vera chiave di volta di questo processo, mantengono nel tempo la loro trasparenza permettendo al paziente di tornare a vedere. Un dato che, in chirurgia corneale, non era mai stato osservato prima”. “Per il mondo dell’eye banking è il primo trapianto dello strato profondo della cornea senza endotelio, una novità assoluta – afferma Diego Ponzin, Presidente di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto – per accompagnare il dispositivo artificiale i nostri tecnici hanno isolato due tessuti ricavati da due donatori, che nella sezione centrale prevedono solo questo strato quasi impercettibile chiamato “pre-descemet”. Dalle analisi condotte in Fondazione Banca degli Occhi emerge che questa porzione conserva intatta una trasparenza del 70 per cento”.

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Prevenzione tumore seno. LILT Padova promuove screening e attività fisica con la campagna “Join the Fight”

Campagna Nastro Rosa: LILT Padova in prima linea per la prevenzione nella lotta contro il tumore al seno

Per l’intero mese di ottobre, la sezione di Padova della LILT celebra la Campagna Nastro Rosa - LILT for WOMEN, con l’intento di sensibilizzare ed informare sulla prevenzione del tumore al seno. In occasione di questa ricorrenza, la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – presenta una campagna focalizzata sul tema della prevenzione e della solidarietà tra donne, adottando lo slogan “Join the Fight”. L’associazione invita tutte le donne a unirsi nella lotta contro il carcinoma mammario, accentuando l’importanza della salute del seno in ogni fase della vita. Il Presidente di LILT Padova, Dino Tabacchi, sottolinea: “Da sempre LILT Padova ha posto in primo piano l’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore al seno, attraverso visite ed esami di prevenzione oncologica e l’adozione di corretti stili di vita. La promozione della salute, tramite informazione e controlli periodici, a qualsiasi età, deve diventare l’eredità più importante da trasmettere di generazione in generazione”. Inoltre, Tabacchi aggiunge: “Come Associazione Provinciale di Padova abbiamo scelto di affiancare lo slogan nazionale con il claim ‘Passa la palla della prevenzione, gioca d’anticipo contro il tumore al seno’, proprio per evidenziare che lo sport e l’attività fisica in generale sono validi alleati nella prevenzione”. Il messaggio del Presidente Tabacchi viene ulteriormente supportato dal Dr. Alberto Marchet, consigliere di LILT Padova e direttore dell’UO di chirurgia senologica 1 IOV, il quale afferma: “Le strategie preventive si basano su due approcci integrati: la prevenzione primaria (i sani stili di vita) e quella secondaria (esami per la diagnosi precoce)”. Il carcinoma mammario rappresenta la forma tumorale più frequentemente diagnosticata nelle donne in Italia. Per l’anno 2023, sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi, e l’incidenza è in aumento nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni (dati AIOM 2023). Grazie agli esami di screening e a terapie sempre più mirate, la sopravvivenza a questo tipo di tumore è notevolmente aumentata, raggiungendo l’88%. La maggior parte dei tumori maligni al seno viene diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può spesso essere conservativo e la terapia risultare

molto efficace, permettendo un’alta sopravvivenza a cinque anni. A sostegno della LILT Padova, anche quest’anno, collaborano le principali istituzioni cittadine: la Provincia di Padova, la Camera di Commercio di Padova, l’Università degli Studi di Padova, l’ULSS6 Euganea e l’Azienda Ospedale Università di Padova, sempre disponibili e sensibili alle iniziative promosse da LILT a favore dei cittadini.

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e poi dallo stesso Ministero del Turismo. Il “Patentino dell’Ospitalità” è stato premiato nel 2019 durante il summit del G20spiagge a Castiglione della Pescaia, come “best practice” e modello di formazione gratuita da seguire anche per gli altri Comuni. Nel 2024 è stato presentato al Summit del Mare, promosso dalla Conferenza dei sindaci della Costa Veneta.

Rivolto ai residenti di tutte le età, il “Patentino dell’Ospitalità” rappresenta un duplice valore aggiunto: dare la possibilità di formarsi vicino a casa per prepararsi adeguatamente per un lavoro e poter conoscere a fondo le risorse e le bellez-

stante crescita di interesse e partecipazione, no a raggiungere un numero record di adesioni. Nell’ultima edizione, quella del 2023-2024, sono stati quasi 400 gli iscritti, suddivisi in 34 corsi tenuti da 25 relatori. Il progetto si avvale di importanti collaborazioni con vari enti: dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna all’Università Ca’ Foscari;

gia e innovazione, con un approccio ai nuovi sistemi informatici e all’intelligenza arti ciale, ma anche corsi di lingue, di avvicinamento al vino e alla birra. Un importante capitolo sarà riservato al primo soccorso e all’apprendimento di come gestire le emergenze sanitarie. Dall’esperienza del “Patentino dell’Ospitalità” negli anni sono nate anche altre progettualità altrettanto virtuose, come il primo portale comunale gratuito che favorisce la ricerca di occupazione e risponde all’esigenza di domanda e offerta “Trovolavoro.online” e “Visit Cavallino” nalizzato alla promozione della località.

to di crescere e consolidarsi. In dieci anni di attività, il Patentino dell’Ospitalità ha acquisito un ruolo centrale, ottenendo riconoscimenti a livello istituzionale ed essendo preso come modello da altri comuni. Questo successo è il frutto di una visione lungimirante e di una costante collaborazione con i vari attori del territorio. Le nuove s de che ci attendono ci spronano a pensare a ulteriori evoluzioni di questo percorso. Stiamo già lavorando per affrontare i prossimi traguardi, certi che il futuro riserverà ulteriori opportunità di crescita per la nostra comunità e per chi crede nella qualità e nell’eccellenza dell’ospitalità”.

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