la Piazza di Chioggia_Ott24

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Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Si chiama “Promises” (Promesse), e si può trovare gratuitamente sul web. E’ un documentario girato ormai 23 anni fa a Gerusalemme e dintorni tra tre registri ebrei americani che hanno raccolto nella quotidianità le parole di sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi. Ragazzi che abitavano a meno di venti di minuti di distanza l’uno dall’altro ma vivevano in mondi completamente diversi e sempre più lontani. Eppure non si sono fermati alle divisioni imposte dai loro padri, non hanno rifiutato il confronto e il dialogo, per quanto sia difficile. Da quelle immagini che oggi ci appaiono un po’ sgranate e sfocate, dalle parole di quei bambini, così lontane da ogni retorica, forse è il caso di ripartire in questi tempi feroci. Da più di un anno ormai siamo bombardati quotidianamente dalle notizie e dalle immagini del conflitto di Gaza che sta infiammando tutto il Medio Oriente e compromettendo equilibri già precari. Dal 7 ottobre 2023, dal giorno del sanguinoso attacco di Hamas, il bollettino dei morti, degli attacchi e delle esplosioni sembra non conoscere fine. Siamo spettatori affacciati su un abisso di orrore di fronte al quale è difficile trovare delle risposte condivise e indicare delle soluzioni percorribili.

TRASPORTO PUBBLICO,

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E’ la conclusione di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso la cittadinanza e inasprito il dibattito politico. Dal prossimo anno si cambia. Montanariello: “Questa amministrazione ha le sue responsabilità”

Veneto

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

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ECONOMIA E SANITA’: GLI ASSESSORI IN REDAZIONE

Le interviste a Francesco Calzavara, Roberto Marcato e Manuela Lanzarin, con uno sguardo all’appuntamento elettorale del 2025

Servizio alle pagg. 24 e 25

INTERPORTO DI PADOVA SORVEGLIATO DAI DRONI

E’ una delle novità presentate a Padova al salone internazionale Green Logistics Expo con soluzioni tra sostenibilità e innovazione

Servizio a pag. 25

LL’opportunità olimpica del Veneto

’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta per il Veneto una straordinaria opportunità di rilancio economico e di promozione internazionale. Questo evento permetterà alla nostra regione di valorizzare le proprie eccellenze turistiche e culturali, ma anche di stimolare investimenti in infrastrutture fondamentali per il nostro territorio montano. segue a pag. 5

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Servizi alle pagg. 6-8
Territorio
Il

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L’opportunità olimpica del Veneto

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Con un impatto stimato di oltre 1 miliardo di euro in opere pubbliche, le Olimpiadi non saranno solo una vetrina per il Veneto, ma un volano di crescita che ci aiuterà a rafforzare l’economia locale e a dare nuova linfa al turismo e al commercio regionale.

Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni progetto sia all’altezza delle aspettative e lasci un’eredità duratura per le future generazioni.

Stiamo lavorando per trasformare l’evento in un’occasione di sviluppo sostenibile e in un’opportunità per rivitalizzare le aree montane, mantenendo la bellezza e l’equilibrio dei nostri paesaggi. In questo modo, potremo non solo ospitare un grande evento sportivo, ma anche dimostrare al mondo intero quanto il Veneto sia una terra capace di guardare al futuro con visione e determinazione.

Clodia live contest, la manifestazione che vuole dare voce ai giovani

Alessandro Ragazzo è il vincitore nella categoria “solisti” e gli “Attatototo” nella categoria “band”. Sono questi gli artisti premiati, scelti tra 12 giovani talenti che hanno partecipato alla prima edizione di “Clodia Live Contest”. Questa manifestazione - le cui fasi finali si sono svolte il 27 e 28 settembre scorso all’Auditorium San Nicolò di Chioggia - vuole rappresentare un’importante occasione per promuovere il talento musicale e rafforzare il legame tra la comunità e l’arte: attraverso la musica esprimere energia positiva, voglia di condivisione e confronto costruttivo.

“Il Clodia Live Contest - ha affermato Riccardo Griguolo, assessore al Turismo e agli Eventi del Comune di Chioggia - è molto più di un semplice evento musicale, risponde alle necessità e alle aspirazioni dei giovani e dimostra quanto sia importante ascoltare e dare voce alle nuove generazioni. È anche un esempio concreto di come la collaborazione tra amministrazione comunale e associazioni locali possa portare a risultati significativi per la comunità. Il Clodia Live Contest rappresenta, dunque, un’opportunità unica per Chioggia di consolidarsi come un punto di riferimento per l’arte e la cultura giovanile in Veneto”.

Di fronte alla giuria composta da tre noti professionisti della scena musicale italiana: Saturnino (storico bassista di Jovanotti), Eddy Anselmi (giornalista e scrittore) e Mattia Boscolo (musicista e discografico) ogni partecipante durante la finale ha potuto eseguire due brani.

L’evento, promosso dall’amministrazione comunale con il sostegno della Fondazione Venezia, è stato realizzato dall’Organizzazione di Volontariato Big Fish con la collaborazione e supporto di BCC Veneta, Bacaro Altrove, CVL Drums e Radio Marilù.

Con questa iniziativa il Comune di Chioggia mira a creare un punto di riferimento per gli artisti veneti e generare attrattività per il territorio, consolidando allo stesso tempo la collaborazione con le associazioni locali. Valorizzando l’esperienza appena conclusa si sta già lavorando per il “Clodia Live Contest” 2025.

Eugenio Ferrarese

Grande soddisfazione per la prima edizione che ha visto la partecipazione di 12 talenti emergenti

Lo sguardo dei ragazzi al di là dell’abisso

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Così, accanto al rumore dei bombardamenti, al pianto delle vittime, di tutte le vittime indistintamente, ecco i toni aspri e inconciliabili delle ragioni dell’una e dell’altra parte, in un crescendo di odio senza rimedio.

Chissà che ne è stato di quei ragazzini di “Promises”, chissà cosa pensano ora di fronte a tutto ciò. Chissà se sono sopravvissuti. Ma noi possiamo ancora guardarli negli occhi nel tempo in cui non avevano ancora perso l’innocenza e si affacciavano al futuro con il naturale ottimismo dei bambini. Eppure la loro infanzia “normale” si intrecciava con la presenza costante della violenza, con la minaccia della guerra, la precarietà della paura. I registi hanno raccolto le loro voci, ascoltato le loro storie e poi proposto ai ragazzi di incontrarsi, di varcare quel confine che li divide.

Non c’è un lieto fine, non ci sono morali consolatorie né scene strappalacrime, non ci sono risposte definitive. Ma lo sguardo di quei bambini, uguali ai tanti bambini di oggi martoriati dalla guerra, e le loro voci ci spingono a guardare al di là dell’abisso di questo tempo.

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Direzione, Amministrazione
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi

Corse garantite fino al 31 dicembre, poi si cambia

Il 30 settembre, ultimo giorno utile, l’assemblea dell’ente di governo, alla presenza di Città Metropolitana, Comune di Venezia e Comune di Chioggia ha raggiunto l’accordo

Pericolo scampato. Gli autobus continueranno a circolare sul territorio comunale clodiense fino al 31 dicembre prossimo; mentre a partire dal 2025, verosimilmente, il servizio verrà rivisto con l’ingresso di nuovi soggetti.

Si chiude all’ultimo respiro una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso la cittadinanza e inasprito il dibattito politico.

Proprio il 30 settembre, ultimo giorno utile, l’assemblea dell’ente di governo, alla presenza di Città Metropolitana, Comune di Venezia e Comune di Chioggia ha raggiunto l’accordo che prevede la proroga del servizio del trasporto pubblico locale su Chioggia alle medesime condizioni contrattuali fino 31 dicembre prossimo.

Si prosegue pertanto “a singhiozzo” (ad agosto la copertura delle corse è stata pari ad un misero 46% di quanto pattuito), con l’Amministrazione comunale che punta il dito su Actv e Avm.

“Alcune linee sono state tagliate; ricordo a tutti che Actv è passata da 25 autisti a 14” ricorda il Sindaco Mauro Armelao, che prova a tranquillizzare l’utenza.

“Prossimamente – prosegue - avremo degli incontri con Arriva Veneto che è l’unica società che si è fatta avanti per prendere in carico il trasporto pubblico su Chioggia a partire dal 1 gennaio 2025. Nessun

problema per gli studenti, i pullman continueranno a circolare senza nessuna interruzione del servizio”. Da quanto si apprende la questione ha delle implicazioni anche di natura economica, con l’azienda di trasporti che richiede il pagamento del servizio “a corpo”, mentre il Comune sposa la tesi dell’esborso “a misura”.

Un tira e molla, dunque, più complesso di quanto possa sembrare ma che nei fatti ha rischiato di paralizzare la città.

“Se sono state tagliate delle linee non è colpa del Comune di Chioggia. Il problema è di Actv, che ha tagliato personale.

Se mancano gli autisti, la prima conseguenza è il taglio delle linee. Non è sempre colpa del sindaco, il sindaco non ha i pullman; non decide sugli autisti” ci tiene a precisare il primo cit-

tadino, che risponde in qualche modo al malessere dilagante dell’utenza.

A questo punto ci si interroga sulla capacità di dialogo

L’assessore

e concertazione tra Comune, Actv (un’azienda pubblica) e Regione Veneto; considerando (aspetto non secondario) che i disservizi perpetrati non hanno

determinato rivisitazioni delle tariffe o compensazioni di altra natura per l’utenza.

Luca Rapacciuolo

Maria Rosa Boscolo Chio: “Servizio assicurato ma la coperta continua ad essere corta”

Dopo aver annunciato solo pochi giorni prima che il servizio di trasporto sarebbe stato sospeso a partire dal 1° ottobre, l’assessore Maria Rosa Boscolo Chio ritorna sulla questione per informare la cittadinanza della proroga del servizio ma sottolinea, tuttavia, che il numero delle corse è lo stesso, anche se si tenterà di riorganizzare una pianificazione che possa andare incontro meglio alle necessità degli studenti e di tutti i pendolari.

“Il trasporto pubblico urbano con Actv e Avm – comunica - è prorogato fino al 31 dicembre, dal 1° gennaio 2025 entrerà in servizio il nuovo operatore. Con l’ente di governo del territorio

della città metropolitana abbiamo raggiunto una mediazione rispetto alle questioni economichefinanziarie”. “Purtroppo – sottolinea - le corse non saranno aumentate ma modificate per meglio rispondere ai bisogni di studenti, lavoratori ed anziani”.

“La coperta però – insiste - continua ad essere corta rispetto a qualche anno fa”.

“Per il 2025, con il nuovo operatore, - osserva - ci sono le premesse per migliorare il servizio. Siamo determinati a lavorare sodo perché il trasporto pubblico urbano è un servizio essenziale e fondamentale per qualsiasi progetto di riduzione del traffico e di sviluppo sostenibile”. (o.j.)

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Mauro Armelao

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Trasporti a Chioggia. Il consigliere regionale del Pd Montanariello attacca il sindaco

“Questa amministrazione è corresponsabile della attuale situazione”

“Armelao sostiene che il fondo trasporti paga solo 2/3 del servizio, vorremmo informarlo che non è un dispetto a Chioggia, ma è così in tutta Italia, eppure altrove le cose sembrano funzionare molto meglio”

S ulla questione dei trasporti a Chioggia interviene il consigliere regionale del Pd Jonathan Montanariello. “Quello che sta succedendo nel trasporto pubblico locale a Chioggia sa di inverosimile, la sesta città del veneto – dice – è appiedata. Ci sono cittadini, soprattutto più anziani, che non si sono potuti recare in ospedale, al mare, poi studenti e frazioni della città senza bus, per non parlare di chi ha pagato l’abbonamento e non sa se troverà il servizio per cui ha pagato. Questa amministrazione tenta di declinare le responsabilità e di dire sempre che è colpa di qualcun altro, peccato che gli atti pubblici dicono che le colpe amministrative sono tutte in capo a loro. Il sindaco Armelao sostiene che il fondo trasporti paga solo 2/3 del servizio, vorremmo informarlo

che non è un dispetto a Chioggia, ma è così in tutta Italia, eppure altrove le cose sembrano funzionare molto meglio”.

Montanariello puntualizza.

“Partiamo dall’inizio, quando ci fu la riunione dell’ente di Governo (composto da Comune di Venezia, Città metropolitana di Venezia, Comune di Chioggia, per rinnovare la gestione in-house, ovvero la gestione diretta: l’unico ente assente era Chioggia” dice.

“Questa situazione non ha permesso né di rinnovare il contratto né di portare le proprie motivazioni a fronte di eventuali modifiche o richieste. Il servizio a Chioggia non è mai stato in equilibrio, infatti, quando il Pd era al governo della città, aveva fatto un accordo per colmare il gap costi-ricavi che si aggirava attorno al milione di euro con la

divisione di queste spese: 33% a carico dell’azienda, 33% a carico dei lavoratori che recuperavano con la turnistica e 330 mila euro a carico del Comune di Chioggia. Questa formula è proseguita anche quando l’amministrazione ha cambiato colore politico: chi ha interrotto questo rapporto virtuoso è stata proprio l’attuale amministrazione, che ha smesso di mettere i fondi”.

Poi si sofferma sulla condizione dei lavoratori. “Partiamo dal fatto che sono senza contratto, prorogato nei due anni della pandemia, ma scaduto da altri tre, ovvero da quando è in forza questa amministrazione” sottolinea.

“Questo elemento, dovuto a scelte amministrative dell’attuale sindaco, colloca Chioggia in una posizione di estrema debo-

lezza in quanto risulta evidente che in assenza di contratto, chi detiene bus e autisti, ovvero Actv, può decidere di fare ciò che ritiene più opportuno, ovvero se prorogare o meno mettendo sul tavolo le proprie condizioni”. Poi la sottolineatura politica finale. “Vorremmo ricordare che la linea 80 Chioggia-Venezia – conclude Montanariello- è stata privatizzata dalla Provincia, guidata dal centrodestra e da un presidente della Lega, stesso partito

del sindaco, nonostante fosse una linea con i bilanci in attivo. C’è stato un momento storico in cui Actv sosteneva di avanzare più di 13 milioni dal Comune di Chioggia. Oggi che tutti questi problemi sembrano non esserci, abbiamo un’amministrazione che non ha ancora deciso se rinnovare il contratto a chi fa il servizio oppure no, secondo gli atti pubblici non c’è nulla di diverso”.

Alessandro Abbadir

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Jonathan Montanariello

La proposta. Di fronte al palesato rischio della chiusura dei rapporti con l’Università di Padova il primo cittadino rilancia

L’ex Convento Santa Caterina può diventare il futuro polo universitario

S embrava che l’Università di Padova dovesse chiudere definitivamente con Chioggia e invece di fronte a questa nefasta conclusione la città rilancia e prospetta, un po’ a sorpresa, la possibilità di creare, oltre a Biologia, un vero e proprio polo universitario. I fatti: qualche settimana fa si era palesato il pericolo di perdere il corso di laurea di Biologia Marina, rischio che la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, e la consigliera comunale del Pd, Barbara Penzo, avevano palesato nel corso di una conferenza stampa, allestita velocemente per raccontare quanto accaduto. “La nostra speranza – avevano detto - è che la Facoltà di Biologia continui ad essere operativa a Chioggia”. Affermazioni riportate a seguito di un incontro avuto con la rettrice dell’Università di Padova che aveva lamentato l’assenza di un confronto e di un dialogo con l’amministrazione e di conseguenza con gli uffici competenti per perfezionare il rinnovo della convenzione. E in quell’occasione aveva fatto capire la volontà di chiudere i rapporti con Chioggia. La notizia aveva creato un grande dissenso. “La città ha bisogno di trattenere i giovani studenti universitari – aveva detto Erika Baldin – di creare un indotto per puntare sulla cultura, nel contesto di progetti lungimiranti per il rilancio del territorio e della sua economia”. “Chiedo al sindaco e all’assessora alla Cultura di prendere in mano la situazione – ave-

va aggiunto Barbara Penzo – e di tentare di recuperare un buon rapporto con l’Università di Padova”. Sono passati pochi giorni e il sindaco Mauro Armelao ha rilanciato con un progetto ben più ambizioso, non limitandosi alla Facoltà di Biologia Marina, ma pensando di creare un vero e proprio polo universitario, con il corso di laurea in Scienze infermieristiche, e aprendo anche alla collaborazione, oltre che con quella patavina, anche con l’università di Venezia. “L’amministrazione Armelao – ha detto - ha tutta la volontà di ampliare l’offerta universitaria”. “Si sta lavorando – ha aggiunto tranquillizzando gli animi – su tre fronti: rinnovare la convenzione per Biologia Marina, continuare a far conoscere Scienze infermieristiche e poi studiare una strategia comune tra Città di Chioggia e Università di Padova per l’ex Convento Santa Caterina come futuro polo universitario. Anche l’Università di Venezia potrebbe essere interessata”. “Sono fermamente convinto – ha ancora affermato - che creare un vero polo universitario nella nostra città, con più corsi d laurea, sia quella forza in più per far decollare il nostro

territorio portando molti giovani e professori a vivere qui da noi”. Il primo step in consiglio comunale, con la votazione all’unanimità, all’adesione della città alla Fondazione Unismart dell’Università di Padova, che ha l’obiettivo di promuovere la formazione post-lauream. Il progetto del polo universitario piace molto anche alle forze di opposizione, in particolare alla consigliera del Pd Barbara Penzo che ha lanciato su change.org una petizione. “L’idea di sviluppare un polo universitario nell’antico ex convento di Santa Chiara – sono le motivazioni della petizionepotrebbe rappresentare un vitale punto di svolta”. L’ex convento di Santa Caterina, un tempo ospitante l’istituto delle Canossiane, da sempre simboleggia un faro di educazione per l’infanzia e l’adolescenza. “Sarebbe un ritorno alle sue radici trasformarlo – si leggein un centro dedicato all’istruzione superiore, alla ricerca, in collaborazione con l’Università di Padova. Acquisire e rielaborare questo edificio storico non solo conserverebbe la sua innata vocazione educativa, ma avrebbe anche il potenziale di rallentare l’emigrazione dei giovani da Chioggia e di accoglierne altri favorendo un’atmosfera più dinamica e demograficamente equilibrata. Un tale progetto di sviluppo culturale ed economico darebbe vita a un salto di qualità, fornendo alla città una prospettiva di crescita collettiva”.

Ornella Jovane

Zona a traffico limitato, finito il pre-esercizio ora è attiva in centro storico

La Zona a Traffico Limitato (ZTL) a Chioggia è stata attivata ed è funzionate. Dal giorno 16 settembre i varchi presenti nel centro storico, nelle fasce orarie stabilite, sono attivi e predisposti all’erogazione di sanzioni per i trasgressori. Terminata dunque la fase di Pre-esercizio, nella quale gli accessi non autorizzati erano stati molti e reiterati nell’arco della stessa giornata. Il Comune fa sapere che il primo giorno di esercizio hanno oltrepassato i varchi elettronici in orario di attivazione 239 vetture, contro una media di 500 accessi nella fase di pre-esercizio. Ricordiamo che dal momento della violazione al recapito della sanzione trascorrono circa 20 giorni. “Il nostro timore –ricorda il Sindaco Mauro Armelao

– è che il cittadino, ripetendo per giorni il medesimo errato accesso, si trovi con una pila di sanzioni da pagare. Il Comune non vuole fare cassa, questo deve essere chiaro, ma altrettanto chiaro deve essere che le irregolarità verranno sanzionate. L’unica strada percorribile è quella che prevede che chi ne ha diritto vada presso gli uffici di SST o acceda da portale dedicato e registri la targa dell’auto”.

L’Amministrazione comunale sta vagliando alcune istanze emerse durante gli incontri con la cittadinanza e le associazioni di categoria. Queste ultime in particolare chiedono una modifica dell’orario estivo della Ztl, facendo partire l’attivazione dei varchi dal 1° maggio e fino al 30 settembre con orario di termine anticipato alle ore 1.00 (anziché le 4.00), per i restanti mesi fino alle 20.00. Confermata l’attivazione alle ore 11.00 nei giorni feriali e alle ore 9.00 i giorni festivi e le domeniche. Solo tra qualche mese sarà possibile fare un bilancio e valutare eventuali correttivi. Tuttavia, il vero banco di prova sarà l’arrivo delle belle giornate nel 2025 e la definizione delle aree da destinare a parcheggio. (l.r.)

Armelao ha un progetto ben più ambizioso, non limitandosi a Biologia Marina, ma potenziando con il corso di laurea in Scienze infermieristiche, e aprendo anche alla collaborazione, oltre che con quella patavina, anche con l’università di Venezia. Barbara Penzo ha lanciato una petizione a sostegno del progetto

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Il caso. Il sindaco Armelao contro il video di Andrea Comparato: “Post presumibilmente diffamatorio”

L’assessore Maria Rosa Boscolo al centro della polemica esplosa sui social

L’autore del post replica: “Non era l’assessore oggetto delle mie considerazioni, quanto il primo cittadino che è stato criticato con ironia, in un racconto satirico”

I l diritto alla critica non deve superare i confini della diffamazione. Se è chiaro e condiviso questo concetto, allora è giustificato il “polverone” che si è sollevato a inizio ottobre, dopo che in un blog locale è apparso un video in cui veniva giudicato l’aspetto fisico di sindaco, ex vicesindaco Tiozzo Brasiola e assessore Maria Rosa Boscolo Chio. Nel filmato, con fare apparentemente canzonatorio, si ipotizza che alcune scelte amministrative operate dal sindaco Mauro Armelao siano state dettate da logiche esclusivamente legate alla bellezza fisica, e non politiche. Non c’è dubbio che l’intento è quello di fare sorridere lo spettatore, e che la narrazione è evidentemente ironica. “Mi è stato segnalato un post, presumibilmente diffamatorio, – dichiara a poche ore dalla pubblicazione del video il primo cittadino, che aggiunge –“Esprimo solidarietà nei confronti dell’ex vicesindaco Brasiola da cui ho preso le distanze per ragioni politiche e non certo per dubbi atteggiamenti da parte sua con chi lavora negli uffici comunali, dipendenti seri e professionali. Attaccare poi l’assessore Maria Rosa Boscolo Chio come donna è stato un atto che definisco ignobile”. Proprio le parole usate contro l’assessore Boscolo Chio hanno fatto più “rumore”. “Come sindaco, come uomo e come padre di due figlie ho il dovere morale e poi istituzionale di difendere il mio assessore, qualsiasi sia, da attacchi che esulano dalla semplice attività politica ma che vanno ad attaccare la persona in quanto donna – dichiara ancora Armelao - Lasciar correre un simile atto significa sdoganare qualsiasi tipo di intolleranza e discriminazione e mi sorprende ancor di più il fatto che sia stato approvato e pubblicato su una pagina social. Oggi si critica la bellezza e domani? Il colore della pelle? L’orientamento sessuale o il credo religioso? Io non ci sto a questi beceri attacchi e invito tutte le forze politiche e le donne presenti in giunta e in consiglio comunale a esprimere solidarietà a Maria Rosa prendendo le distanze da chi usa i social per bullizzare”.

Da parte sua, Maria Rosa Boscolo, ringrazia, il sindaco per il sostegno e tutti coloro che hanno

espresso solidarietà nei suoi confronti. Chiamato in causa, Andrea Comparato – autore del video – replica alle parole del sindaco e chiarisce: “L’oggetto della mia presa in giro non è l’assessore Boscolo, ma il sindaco Mauro Armelao”. E spiega di aver usato l’ironia e la satira per criticare il primo cittadino.

Luca Rapacciuolo

A fianco

Maria Rosa Boscolo Chio

Sessanta volontari hanno ripulito l’oasi di Ca’ Roman

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Una sessantina di volontari giunti da Chioggia, Padova, Mestre e Venezia si sono dati appuntamento per la pulizia dell’oasi naturalistica Lipu di Cà Roman all’estremità sud dell’isola di Pellestrina. Si tratta di una iniziativa promossa da 8 anni dall’associazione Amico Giardiniere che ha consentito la raccolta di 194 tra sacchi, boe e ingombranti che sono stati poi successivamente conferiti alla Veritas che aveva in preceden-

za fornito ai volontari sacchi e guanti. Durante la mattinata è stato possibile anche visitare la riserva naturalistica di Cà Roman con la guida dell’ornitologo Pietro Scarpa. Nel mese di settembre l’associazione Amico Giardiniere ha proseguito nell’attività di pulizia dei canali di Chioggia con l’imbarcazione “Cuore di Laguna”. Per chi volesse salire a bordo per collaborare può rivolgersi a Paolo Penzo, info 3490940199. L’associazione promuove anche corsi di giardinaggio naturale tenuti dal prof. Francisco Panteghini, info 3287021253. Sabato 28 settembre è stata ricollocata la statua restaurata dell’Arcangelo Michele nel giardino che si trova all’interno del Commissariato di Polizia. Si tratta di uno dei pochi angoli verdi presenti nel centro storico di Chioggia. Il giardino di san Michele è aperto del lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 16, il sabato dalle ore10 alle 12. (e.f.)

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Alì Family Run. Oltre 2000 iscritti si sono radunati all’Isola dell’Unione

Una moltitudine di magliette arancioni colorano le strade di Chioggia

Su un tracciato di 4 chilometri, la corsa non competitiva ha visto la partecipazione soprattutto degli studenti. Il ricavato delle adesioni è destinato agli istituti scolastici e all’associazione “Disabili No Limit”

U

na moltitudine di magliette arancioni hanno colorato le strade di Chioggia per partecipare al primo appuntamento della “Alì Family Run”, la corsa non competitiva che si svolge lungo diverse tappe durante le settimane precedenti la gara internazionale “Venicemarathon” su un tracciato di circa 4 km. Il ricavato delle adesioni (quota minima 5 euro) è destinato in parte agli istituti scolastici partecipanti e in parte a favore della “Disabili No Limit”’, l’associazione fondata nel 2011 dall’atleta paralimpica Giusy Versace, per fornire protesi e ausili utili a persone con disabilità che hanno il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva.

All’Isola dell’Unione si sono radunati gli oltre 2000 iscritti, per la maggior parte studenti dei principali istituti scolastici del territorio, al “villaggio” che ha accolto i partecipanti con musica e animato dagli sponsor e partner dell’evento.

“Unire il forte messaggio sociale alla bellezza della nostra città. Un binomio che da sempre connota la Alì Family Run a Chioggia, un evento che ci sta particolarmente a cuore. Vedere le strade cittadine inondate di persone che hanno voglia di divertirsi in maniera sana fa sempre piacere”, ha affermato il sindaco Mauro Armelao, presente alla partenza insieme con l’assessore al Turismo e agli Eventi

Riccardo Griguolo, il comandante della Polizia locale Luca Sattin, il patron della Venice Marathon Piero Rosa Salva, il coordinatore generale Lorenzo Cortesi, il fiduciario Coni Matteo Perini e il presidente del Rotary Club Chioggia Michele Panajotti. Dopo lo Start le “magliette arancioni” hanno percorso calle san Giacomo, il tratto sud di Corso del Popolo, Fondamenta San Francesco e poi tutto l’anello del Lusenzo per poi rag-

giungere l’arrivo all’Isola dell’Unione dove era stato predisposto il ristoro. L’assistenza lungo il percorso è stata garantita dalla Polizia locale con la collaborazione dell’Asd Marathon Cavalli Marini, dell’associazione Bersaglieri e vari altri volontari.

La coppa Alì che è assegnata al gruppo scolastico più numeroso è stata vinta ancora una volta dall’Istituto di istruzione superiore “Veronese-Marconi” con quasi 600

Lions Club Chioggia Sottomarina, Laura Morelli è la nuova presidente

Per la seconda volta il Lions Club Chioggia Sottomarina sarà presieduto da una donna, la dott. ssa Laura Morelli - imprenditrice, impiegata nella Darsena Le Saline col ruolo di amministratore e vicepresidente - che subentra al presidente uscente Bruno Crocco che ha guidato l’associazione portando avanti numerose iniziative benefiche e progetti comunitari.

Il nuovo anno sociale 2024/25è stato presentato dalla neopresidente Morelli nella sala nautica dello Sporting Club alla presenza del Governatore del Distretto 108 TA3 Enrico Barbato, del Vescovo di Chioggia mons. Gianpaolo Dianin, del sindaco Mauro Armelao, della Cerimoniera Distrettuale Lidia

Grosoli.

Nel primo meeting, aperto al pubblico, il socio Carlo Alberto Tesserin - consigliere regionale per varie legislature e per 9 anni Primo Procuratore di San Marco - presenterà il libro “ Lavorando insieme è più facile realizzare le cose”, che narra il suo viaggio professionale e umano. Altri incontri saranno dedicati a problematiche attuali: disagio giovanile, disturbi alimentari, autismo, cyberbullismo. Altre due serate riguarderanno le ragazze che scelgono corsi di laurea e carriere tradizionalmente maschili, come l’ambito Stem (Scienze, Technology, Engineering e Mathematics), e il “Pianeta 309”, viaggio fotografico, lungo la strada statale

309 Romea. Inoltre, con l’Onorevole Martina Semenzato, Presidente della commissione parlamentare, saranno trattate le inchieste sui femminicidi. E in un incontro, in collaborazione con il Rotary Club, saranno ricordate “Le donne illustri di Chioggia”.

Il Lions Club continuerà l’impegno nei tradizionali service: raccolta occhiali usati, colletta alimentare, cyberbullismo, progetto Martina per informare i giovani sui tumori al fine di prevenirli, cani guida, Giornata Diabete, Avis, Lions day, giornata del volontariato. Il vescovo di Chioggia mons. Dianin ha ringraziato il Lions per il ripristino della teca in vetro con gli ex voto nella chiesa di San Giaco-

iscritti seguito dall’IIS “CestariRighi” e dall’Istituto Comprensivo “Chioggia 5”. La manifestazione sportiva è stata quest’anno organizzata il venerdì per favorire la presenza degli studenti. Anche nel 2025 l’Alì Family Run sarà proposta il venerdì e “puntiamo ad aumentare ancora il numero di partecipanti”, ha auspicato Matteo Perini, referente Coni per Chioggia e il territorio circostante.

Eugenio Ferrarese

mo, oggetto di un passato service del Club, che era esplosa e caduta qualche settimana fa.

Il Governatore distrettuale Lions Enrico Barbato si è complimentato per l’impegno e il ruolo che il Club

di Chioggia svolge nella città. Ha inoltre elogiato la giovane Presidente del Leo Club Laura Schiavuta per l’incremento associativo e per le molte attività promosse nel corso dell’anno sociale. (e.f.)

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Da sinistra Bruno Crocco, Laura Morelli e il vescovo di Chioggia Giampaolo Dianin

La città celebra lo sport e i suoi atleti

Ottavia Cestonaro della Nazionale Italiana di Atletica Leggera è stata la madrina della manifestazione che è stata anche l’occasione per premiare le eccellenze di atleti che si sono distinti in molteplici discipline

S port per tutti e per tutte le età. Erano una trentina le associazioni sportive che hanno animato lo scorso 6 ottobre tutto il centro storico di Chioggia per partecipare alla “Festa dello Sport”.

L’evento, promosso dalla Città di Chioggia, in collaborazione con il comitato regionale del Coni, il Panathlon Chioggia e Proloco Chioggia Sottomarina, ha attirato la partecipazione dei molti appassionati e di tantissima gente che ha passeggiato tra gli stand. Il regolare esercizio fisico è un investimento per la nostra salute, il benessere e anche il buonumore e la città di Chioggia offre l’opportunità di palestre e associazioni che permettono di diversificare gli interessi dei cittadini. “Una giornata oltre le aspettative! - ha affermato Riccardo Griguolo, assessore al Turismo, Sport, Eventi del Comune di Chioggia. - Questo dimostra quanto i cittadini siano attivi e desiderosi di condividere momenti di aggregazione come questo. Un ringraziamen-

to speciale va a tutti i volontari, le associazioni sportive e gli sponsor che hanno reso possibile questa meravigliosa festa. Appuntamento al prossimo anno, con la promessa di rendere la Festa dello Sport ancora più grande e coinvolgente”. La Festa dello Sport, che ha avuto quale madrina della manifestazione Ottavia Cestonaro della Nazionale Italiana di Atletica Leggera, è stata anche l’occasione per premiare le eccellenze di atleti che si sono distinti in molteplici sport e discipline: Federico Boscolo Menela, Riccardo Albanese, Tommaso Nordio, Pierluigi Nordio, Marco Viziato, Frank Lamparelli, Mattia Fabris, Marta Tiozzo Brasiola, Luca Penzo, Andrea Nordio, Umberto Nordio, Edoardo Francesco Boscolo, Luca Padoan, Maristella Brun, Martina Sartorato, Gianluca Salvagno, Alex Spanio, Edoardo Bagarello, Ivan Penzo, Federico Nordio, Silvia Zennaro, Elia Tiozzo Netti, Sara Nordio.

Eugenio Ferrarese

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Avis. Chioggia festeggia la 65esima Giornata del Donatore

L’appello ai giovani: serve un ricambio generazionale

La sezione clodiense è composta da 2391 donatori e segna una costante crescita di anno in anno, raggiungendo nel 2023 le 4021 donazioni. Quest’anno punta a superare le 4200 donazioni

USintonizzati sul futuro.

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n bel traguardo per l’AvisAssociazione Volontari Italiani del Sangue - Chioggia che ha festeggiato la 65a Giornata del Donatore alla presenza di un folta rappresentanza di varie sezioni Avis giunte da varie province del Vento, ma anche da Reggio Emilia e Bergamo. Era il 30 giugno 1959 quando il dott. Arnaldo Baldi Guarinoni insieme ad altri 18 concittadini del cementificio di Chioggia, una delle poche strutture tecnico-industriali operanti in città, fondò l’Avis di Chioggia. “Fu quello spirito di altruismo e generosità trasmesso dai molti avisini che si sono susseguiti nell’arco di questi 65 anni - ha sottolineato il presidente Avis comunale Chioggia Nevio Boscolo Cappon - e il cui dono inestimabile del donare il proprio sangue per salvare altre vite umane, che ci ha permesso di giungere a questo importante traguardo”. La Giornata del Donatore Avis Chioggia era iniziata col raduno a Campo Marconi nei pressi del Monumento al Donatore. Il corteo accompagnato dalla band musicale DISCOstajare Streetband ha sfilato per il centro storico per poi raggiungere la chiesa di san Giacomo dove il vescovo di Chioggia mons. Giampaolo Dianin ha celebrato la messa. I donatori si sono recati all’Auditorium comunale dove il presidente Nevio

Boscolo ha ringraziato tutti i presenti e tra questi il sindaco Mauro Armealo, il consigliere regionale Marco Dolfin, l’assessore al Sociale Sandro Marangon, la dottoressa Maria Grazia Piva del Centro Trasfusionale di Chioggia -Ulss 3, la dottoressa Laura Trevisan dell’Avis regionale Veneto e Massimo Schiavon dell’Avis provinciale Venezia. Nel corso dell’incontro è intervenuto Mauro Gallo del Gruppo AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi) di Chioggia, rappresentata dal presidente Cristina Bullo, la cui testimonianza ha evidenziato quanto sia preziosa e addirittura vitale la donazione per tantissimi malati. Alla famiglia di Angelo Boscolo Anzoletti, vicepresidente Avis recentemente scomparso, è stata

consegnata una targa alla memoria. La cerimonia in Auditorium si è conclusa con lo spettacolo del ventriloquo Andrea Fratellini. Attualmente la sezione Avis Chioggia è composta da 2391 donatori segnando così una costante crescita di anno in anno, raggiungendo nel 2023 le 4021 donazioni. E quest’anno punta a superare le 4200 donazioni. “La nostra è una sezione che ha annoverato tanti splendidi protagonisti che l’hanno fatta conoscere, crescere e diffondere - ha aggiunto il presidente Nevio Boscolo - fino a diventare una delle sezioni più redditizie della provincia di Venezia”. Le leggi impongono sempre più controlli restrittivi nei donatori rispetto al passato, ma sono necessari se finalizzati a garantire una maggiore sicurezza sia a chi dona il sangue sia a chi lo riceve. Il presidente Avis Chioggia ha rivolto in particolare un invito ai giovani a entrare nel Direttivo comunale - a gennaio 2025 ci sarà il rinnovo delle cariche associative - perché c’è bisogno di un cambio generazionale. “Essere socio Avis non significa solo donare il sangue, vuol dire, in primo luogo, entrare a far parte di una grande realtà, fatta di persone, che impiegano parte del loro tempo per il bene della comunità”.

Eugenio Ferrarese

La XVI edizione Open Internazionale di Scacchi

“Città di Chioggia” è un grande successo

Sono giunti dal Veneto, dall’Emilia Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, ma anche da Inghilterra, Francia, Polonia, Lituania, Germania, Slovenia, San Marino gli scacchisti che hanno partecipato alla XVI edizione dell’Open Internazionale di scacchi

“Città di Chioggia”, organizzata dal Circolo Scacchistico Clodiense col patrocinio dell’amministrazione comunale nelle sale dell’hotel Sole a Sottomarina. Nei tre tornei - open A Magistrale, open B Principale e open C riservato agli Esordientierano presenti un centinaio di giocatori che hanno disputato 5 turni di gioco con un tempo di riflessione di 90 minuti con incremento di 30” a mossa. Il Maestro Fide Fulvio Zamengo di Mestre ha vinto il torneo principale con 4,5 punti precedendo Samuel Toniolo e Ruben

Bernardi. Nel torneo B, che ha registrato il maggior numero di partecipanti, il vincitore è stato Daniele Guglielmo Gatti (4,5 punti), secondo classificato Gabriele Ballarin e terzo Sebastiano Grassi. Nel torneo degli Esordienti punteggio pieno per Nicolò Peruzzi con 5 vittorie in 5 partite, al secondo posto Ludovico Belloni e terzo Alessandro Cibin. Alcuni giovani e adulti del Circolo Scacchistico Clodiense che nel corso dell’anno hanno seguito i corsi di scacchi tenuti da Le-

onildo Mosca si sono cimentati per la prima volta in questo tipo di competizioni. “Un bel torneo e un’ottima partecipazione di giocatori provenienti dal Veneto, da varie parti d’Italia e dall’estero - ha sottolineato il presidente del Circolo Scacchistico Clodiense Massimo Aprile. - Gli accompagnatori ci hanno ringraziato per la visita al centro storico di Chioggia grazie alla collaborazione con l’associazione culturale La Bricola”. Presente alla premiazione Marco Biagioli, neopresidente regionale del Comitato Regionale Veneto, ha elogiato il lavoro svolto in questi anni dal Circolo Clodiense per la diffusione e promozione dell’attività scacchistica. Nella sede del Circolo a palazzo Ravagnan ad ottobre è ripresa la Scuola di Scacchi che proseguirà fino a maggio. (e.f.)

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Anniversari. La celebrazione di un traguardo storico all’interno delll’ambizioso progetto “7mari”

Chioggia si veste a festa per i 75 anni del Circolo nautico

CDieci giorni di eventi di grande rilievo per valorizzare la cultura del mare e la passione per la navigazione ca” e il Tiger. Durante lo spettacolo aereo, presso lo stand del Circolo Nautico, si terrà la premiazione dei vincitori della decima edizione della regata “Salvatore Todaro”. Autorità civili e militari, tra cui il Comandante della Guardia Costiera, Alessio Palmisano, hanno presenziato agli eventi, conferendo ulteriore prestigio a una celebrazione che unisce memoria e futuro. Guendalina Ferro

hioggia celebra il 75° anniversario del Circolo Nautico: dieci giorni di eventi con “7 Mari” Chioggia si è vestita a festa per celebrare un traguardo storico: il 75° anniversario del Circolo Nautico. Un’istituzione, profondamente radicata nelle tradizioni marinare della città, che ha organizzato una dieci giorni di eventi di grande rilievo all’interno dell’ambizioso progetto “7 Mari”, un’iniziativa nata per valorizzare la cultura del mare e la passione per la navigazione. Non è soltanto un omaggio ai 75 anni di attività del Circolo, ma una vetrina aperta su un mondo fatto di competizione sportiva, cultura, tradizione e innovazione. Le giornate hanno visto un’alternanza di gare veliche, convegni e riflessioni sul futuro della nautica. Esperti di settore hanno condiviso esperienze e visioni, affrontando temi di grande rilevanza, come le gare di vela, la sostenibilità e la conservazione delle risorse marine, impegno che il Circolo ha da sempre portato avanti con convinzione. Il vicepresidente del Circolo Nautico, Oscar Nalesso, durante il discorso di apertura, ha sottolineato come questa celebrazione sia uno slancio verso il futuro, con un focus sulle nuove tecnologie e le competizioni internazionali. Un altro momento significativo è stata la mostra di modellismo d’arsenale, curata da Michele Padoan, presso la Capitaneria di Porto, una finestra sul passato che esalta la cultura navale.

Nalesso, ha sottolineato che “la memoria è cultura”, un messaggio forte trasmesso anche attraverso il coinvolgimento degli alunni delle scuole. I giovani sono stati protagonisti sia nel corteo di accoglienza per l’approdo della nave Chioggia al porto isola Saloni, sia all’Istituto Righi, dove è stata posizionata un’ancora in ricordo della storica attività di formazione per Ufficiali della Marina Mercantile. La fanfara della Marina Militare, che si è esibita all’Auditorium San Nicolò, un’esibizione apprezzatissima, arricchendo ulteriormente il programma.

Il 20 ottobre, uno dei momenti spettacolari, sarà il sorvolo di tre aerei storici della Prima Guerra Mondiale, accompagnati da fumogeni tricolori: il Fokker “Barone Rosso”, lo Spad “Francesco Barac-

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“Laguna Sud- Il cinema fuori dal Palazzo” ha raggiunto il traguardo della X edizione

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“Laguna Sud – Il cinema fuori dal Palazzo” ha raggiunto il traguardo della X edizione. Anche quest’anno la città di Chioggia ha ospitato questa rassegna cinematografica con cinque serate in doppia proiezione - all’Auditorium comunale San Nicolò e a Palazzo Grassi - che ha permesso di visionare il meglio del cinema d’autore. Sono stati proiettati i lungometraggi “Palazzina Laf” di Michele Riondino, “Kripton” di Francesco Munzi, “Bye Bye Tiberias” di Lina Soulaem, “Foglie al vento” di Aki Kaurismaki, “Una certa libertà” di Agostino Ferrente. Ideato e diretto da Andrea Segre con Giorgio Gosetti, delegato di Giornate degli autori, realizzato da ZaLab, Pro Loco Chioggia e Sottomarina APS,

Fondazione Clodiense onlus con il contributo della Regione Veneto e del Comune di Chioggia, “Laguna Sud – Il cinema fuori dal Palazzo” è nato nel 2015 come progetto speciale di “Giornate degli Autori”, sezione indipendente della Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Il Festival di Chioggia comprende inoltre la residenza artistica di cinema del reale, Laguna Film Lab, coordinata da ZaLab in collaborazione col gruppo Arsenalia, aperta a giovani autori e autrici europei under 35. Il tema scelto quest’anno era l’imbarcadero, inteso come luogo di attesa, d’incontro, confine e illusione. I giovani registi Chiara Missaggia, Giselle Eliana Chan Das Airas, Giorgia Ciraolo, Simone Marino hanno realizzato quattro cortometraggi, che sono stati presentati in Sala Laguna al Lido di Venezia, nell’ambito della 21a edizione della “Giornata degli Autori”, e all’Auditorium a Chioggia. Vincitrice di questa decima edizione è la vicentina Chiara Missaggia. (e.f.)

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La tredicesima edizione. Vince l’imbarcazione X35 Demon

“ChioggiaVela” diventa patrimonio regionale

Alla competizione velica hanno preso parte 34 imbarcazioni suddivise in tre raggruppamenti, 10 in classe regata, 16 a vele bianche ed 8 in classe Meteor

L’imbarcazione X35 Demon di Nicola Borgatello e Daniele Lombardo con Silvio Sambo alla tattica (Yacht Club Vicenza) ha vinto la tredicesima edizione di “ChioggiaVela”, la rassegna sportiva ideata dal Circolo Nautico Chioggia insieme al Comune di Chioggia con la collaborazione della Pro Loco Chioggia Sottomarina, Vela Veneta e della Regione del Veneto per valorizzare e promuovere il mare e lo sport della vela nella suggestiva cornice tra laguna e mare della città di Chioggia. Alla competizione velica hanno preso parte 34 imbarcazioni suddivise in tre raggruppamenti: 10 in classe regata, 16 a vele biancheimbarcazioni che navigano esclusivamente con randa e fiocco - ed 8 in classe Meteor. X35 Demon X, al suo secondo successo dopo quello conquistato nel 2022, ha preceduto Bellerofonte di Marco Nordio (Yacht Club Padova) e l’IMX40 Fieramosca di Federico Moro (Yacht Club Padova).

Le vittorie di classe in categoria Regata sono andate a Bellerofonte di Marco Nordio in “classe A”, Demon X di Nicola Borgatello in “classe B”, Raffica di Alessandro Dall’Amico in “classe C”, Safran di Alberto Gandolfo in “classe D”. Nel raggruppamento Vele Bianche le vittorie di classe sono invece andate a Vento dell’Est di Ranzato Nicola “classe A” ed Idril di Lovato Riccardo in “classe C”. Tra i Meteor la vittoria è andata ad Anemos di Gosmin Gabriele, davanti ad Asiatyco di Corrado Perini e Bloody Mary della giovane Messina Margherita.

Il Trofeo ricordo di Jonathan è stato assegnato a Safran di Alberto Gandolfo, mentre il Trofeo dedicato a Tony Corazza e quello alla memoria di Stefania Testoni è andato a Vento dell’Est di Ranzato Nicola. Davide Ravagnan ha assegnato il trofeo in memoria del padre Dino e del fratello Piero ad Emilia Barbieri e Gianfranco Frizzarin per l’importante impegno svolto da decenni nel mondo della vela a Chioggia.

Il Circolo Nautico Chioggia, presieduto da Corrado Perini, festeggia i 75 anni dalla sua fondazione e da tredici anni organizza la rassegna sportiva “ChioggiaVela” che, come ha sottolineato nel suo intervento di saluto il consigliere regionale Marco Dolfin, proprio nell’anno in cui il Veneto è Regione Europea dello sport, è diventata un patrimonio non più solo cittadino

ma anche a livello regionale.

“ChioggiaVela” era iniziata con il “Rally della Laguna Sud” organizzato dalla Lega Navale Italiana di Chioggia seguito dalla “Bart’ s Bash”, regata in contemporanea mondiale per ricordare il velista Andrew Simpson, tragicamente deceduto in un incidente durante l ’ America’ s Cup e da “Meteorosa”, la veleggiata con equipaggio interamente femminile organizzata dallo Yacht Club Padova. Eugenio Ferrarese

“Tutti i colori del Veneto”, il diario che racconta il mondo del porto

Oltre 60 mila studenti del Veneto hanno ricevuto gratuitamente il diario scolastico 20242025 “Tutti i colori del Veneto” contenente informazioni, giochi e curiosità sul territorio regionale, entrare in contatto in particolare con il mondo del porto e della logistica attraverso gli insegnamenti della mascotte Faro De Faris.

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Si tratta di una iniziativa di Editoriale La Voce ed Editoriale Programma realizzata in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale che è stata presentata ai ragazzi delle classi quinte della scuola primaria Mario Chiereghin di Chioggia nella sede dell’Autorità Portuale in via Maestri del Lavoro a Chioggia.

“Il porto - ha affermato Il Presidente dell’AdSPMAS Fulvio Lino Di Blasio - ha un ruolo fondamentale nella vita di questa città e dei suoi abitanti, perché connette il territorio di Chioggia al mondo”. Questa connessione si è ulteriormente rafforzata con l’arrivo dei croceristi che ha aumentato il flusso di traffico in transito nello scalo clodiense, oltre a quello delle merci.

“La nostra è una realtà molto dinamica – ha aggiunto il presidente Di Blasio – dove sono insediate una molteplicità di aziende ed enti che impiegano migliaia di lavoratori e che sono sempre alla ricerca di giovani qualificati. È proprio per illustrare ai ragazzi questo mondo, affascinante ma spesso poco conosciuto, che abbiamo aderito al progetto editoriale che ha consentito di realizzare, inserendo molte informazioni utili e curiosità sul porto e sulla logistica proposte in modo efficace e divertente”. (e.f.)

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Un Diario pieno di buoni consigli per gli alunni della primaria

U no piccolo scrigno di consigli sulle buone pratiche per vivere in salute che riguardano l’alimentazione, il movimento e l’attività fisica e, più in generale, il rapporto con le cose che fanno bene e con quelle che fanno male. Tutto questo, ma non solo, è il Diario realizzato con la collaborazione degli esperti della prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima, che è stato distribuito gratuitamente, a inizio anno scolastico, agli alunni della scuola primaria della Città metropolitana. In tutto circa 16mila bambini e bambine. Si tratta dell’edizione 2024-25 del Diario scolastico “Tutti i colori del Veneto” che quest’anno è dedicato alla figura di Marco Polo, il viaggiatore veneziano autore de “Il Milione”. In 300 pagine racconta inoltre il territorio, le istituzioni, le realtà produttive, l’arte e i musei ma propone anche qualche prezioso consiglio di carattere sanitario rivolto ai giovanissimi studenti delle scuole elementari del distretto dell’Ulss 3 Serenissima. Nato da un’idea di Editoriale La Voce e Editoriale Programma per l’Impaginazione, il Diario è stato realizzato con il patrocinio e il sostegno della Regione Veneto e dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Ulss 3 Serenissima, con il contributo di Città metropolitana, Città di Venezia, Vela, Fondazione Teatro Fenice,

Muve, Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale, Veneta Sanitaria Finanza di Progetto spa, Sodexo, Gemmo, Bielo Hub, Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto, Eva, Banca della Marca, Veritas e Goletta Lab. “Contiamo con questo Diario – ha spiegato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato - di consegnare ai ragazzi un piccolo scrigno di consigli di salute. I corretti stili di vita, se appresi e praticati dai bambini diventano buone regole... per tutta la vita”.

“Diamo il nostro impulso e il nostro contributo a questa iniziativa - ha aggiunto - perché tutto il Diario è, anche nelle pagine rimanenti, un manuale di buona vita, che rilancia la bellezza del nostro territorio veneto, dell’ambiente che ci circonda, della cultura e del sapere di cui Venezia è il cuore pulsante”.

“Infine - ha concluso Contato - siamo certi che sia bello che i bambini

abbiano lo stesso diario, e che le famiglie siano sgravate almeno di questa spesa”. Con le sue 300 pagine a colori, realizzate su carta bianca rinforzata, con una copertina illustrata semirigida, il Diario è un omaggio alla bellezza e alla diversità del territorio veneto, raccontato attraverso i suoi colori: dal bianco delle Dolomiti all’azzurro del mare, dal verde dei Parchi all’oro dei mosaici. L’adesione all’iniziativa da parte delle scuole è stata pressoché totale: 10.643 copie del Diario sono state consegnate ai ragazzi delle classi IV e V, mentre agli alunni delle prime tra classi è stato distribuito il Quaderno, una versione ridotta del Diario con stiker e illustrazioni. “Il Comune di Venezia è felice che l’Ulss3 Serenissima abbia potuto realizzare assieme a questa grande squadra di partner questa iniziativa ricca e colorata - le parole dell’assessore Besio - Si tratta di uno strumento utile perché accompagna il bagaglio quotidiano dei nostri studenti, sano perché mantiene la sua mission educativa e colorato perché rappresenta proprio sia la nostra città che la nostra regione, un territorio bello e ricco di colori”. Anche la consigliera metropolitana Maika Canton ha fatto i complimenti al progetto e a chi lo ha ideato, a chi lo ha portato avanti e lo ha realizzato.

Vaccino antinfluenzale, disponibili 113mila dosi nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima

Vaccino antinfluenzale, nel territorio di pertinenza dell’Ulss 3 Serenissima, sono disponibili 113mila dosi. Partita la campagna vaccinale 2024-25 che vede coinvolti più attori dell’Azienda sanitaria.

“Questa impresa per tutelare la salute dei cittadini – ha detto il Direttore sanitario Giovanni Carretta - fa la sua parte con il Servizio Igiene e Sanità Pubblica in prima linea, a questa impresa fatta prima ancora che di somministrazioni, di approvvigionamenti, di trasporti, di distribuzione, di organizzazione, collaborano la medicina del territorio, gli Ospedali, i medici di medicina generale e i pediatri, e ancora le farmacie e le strutture di ricovero per anziani. Portiamo fino ai cittadini, ed in particolare fino alle persone fragili, quel vaccino che si conferma essere indispensabile per allontanare il rischio di

complicanze da influenza, le quali purtroppo possono risultare molto gravi nei soggetti più fragili”. “L’appello alla vaccinazione - ha sottolineato il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Vittorio Selle - va rivolto in particolare agli anziani e ai fragili, a partire da quelli ricoverati nelle strutture. Ma la proposta è fatta con forza anche alle persone che svolgono servizi pubblici di primario interesse collettivo: ai medici e gli infermieri, quindi, e a tutti coloro che assistono o avvicinano le persone malate o deboli; alle for-

ze di polizia, e ai vigili del fuoco, alle categorie socialmente utili, a chi lavora a contatto con animali che potrebbero costituire una fonte di infezione, come gli allevatori, gli addetti al trasporto, alla cura e al macello degli animali”. Sono già state distribuite ai medici di medicina generale circa 73.500 dosi di vaccino antinfluenzale e 5mila circa ai pediatri del territorio; sono 3500 circa le dosi che stanno per essere consegnate alle residenze per anziani. L’Ulss 3 Serenissima ha ricordato come sia possibile aderire in questi mesi anche alla vaccinazione antiCovid, che potrà essere somministrata - a distanza di almeno tre mesi da una precedente vaccinazione antiCovid - e che è però somministrabile in abbinata con la vaccinazione antinfluenzale, oppure prima o dopo questa con qualunque intervallo temporale.

Gli alunni della Città metropolitana potranno consultare nell’arco dell’anno le 300 pagine ricche di buoni consigli e buone pratiche per la salute, ma anche di informazioni sul territorio veneto, le sue tradizioni, le sue istituzioni

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Manifestazioni. In piazza Martiri a Mirano il 9 e 10 novembre una competizione

Zogo del’Oca, Mirano pronta a far festa con musica e buon cibo

Dopo i festeggiamenti l’anno scorso per il giro di boa del quarto di secolo del Zogo de l’Oca a Mirano, inizia il countdown per la 26esima edizione di un evento, organizzato come sempre dalla Pro Loco con il Comune di Mirano che è ormai divenuto un momento imperdibile per i miranesi ma non solo, sempre vissuto tra divertimento, tradizioni del territorio e sana competizione. Quest’anno il weekend in cui si celebrerà la kernesse sarà il 9-10 novembre, come sempre nel periodo in cui si festeggia San Martino (11 novembre). In quei giorni Piazza Martiri e il centro città si trasformeranno in una grande sagra paesana di inizio ‘900 con figuranti in costume, bancarelle in stile d’epoca, tanti giochi per i bimbi, buona mu-

sica e i piatti della tradizione, tutti a base rigorosamente d’oca anche perché come recita il detto “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”. Saranno presenti la venditrice di uova fresche, quella di cappelli, che propone le ultime tendenze in fatto di velette, la fioraia, che crea composizioni

Il gioco in sé è nato nel 1998 dalla trasposizione del “Zogo de l’Oca de Miran”, gioco da tavola creato dal pittore Carlo Preti

di fiori stagionali, la cartomante che legge i tarocchi. E poi “el caregheta”, che impaglia le sedie sul selciato, lo strillone che distribuisce i giornali dell’epoca

illustrandone le notizie salienti, le servette, che passeggiano curiose tra i banchi, i carabinieri

Corea del Sud, successo dell’Orchestra del Teatro La Fenice

Grande successo per la tourneè coreana dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia che nelle scorse settimane ha letteralmente mandato in estasi il pubblico asiatico in tutte le date previste. A condurre i musicisti e gli interpreti in questo affascinante progetto e a fare gli onori di casa, è stato il maestro sudcoreano Myung-Whun Chung. Sono state toccate le principali sedi teatrali locali, come ad esempio l’Opera House dell’Arts Centre di Seoul, dove Chung ha diretto La traviata di Giuseppe Verdi in forma di concerto e in forma semiscenica. Sempre nel prestigioso complesso della capitale, ma stavolta nella sala da concerti, si è svolto il primo dei quattro concerti sinfonici, dal programma di grande attrattiva, la Sinfonia dalla Forza del destino di Giuseppe Verdi, una serie di estratti dalle due suite e dal balletto Romeo e Giu-

lietta di Sergej Prokof’ev e infine il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore kv 488 di Wolfgang Amadeus Mozart, interpretato nella parte solistica in alternanza da Sunwook Kim e dallo stesso Chung. Il medesimo programma, con l’esclusione della sinfonia verdiana, è stato poi proposto nelle sale di Incheon, Sejong e Daegu. Sono stati ben nove i minuti di applausi che hanno omaggiato dalla platea e dai palchi gli artisti protagonisti della messa in scena de La Traviata. La struggente storia d’amore tra Violetta e Alfredo interpretati dal soprano Ol’ga Peretjat’ko e dal tenore John Osborn hanno commosso il pubblico asiatico, guidato in questo rincorrersi di emozioni dalle sapienti mani del Maestro Chung, il quale, giocando in casa, ha saputo toccare le corde giuste nel cuore dei suoi connazionali. (r.m.)

che verificano che i prezzi di vino e cibo non superino quelli previsti dal Decreto Municipale affisso alle bacheche. Dalle 15 della domenica partirà poi la sfilata delle squadre in lizza sotto il proprio gonfalone di rappresentanza, accompagnati dall’orchestra di paese. Fino ad arrivare alla gara vera e propria che vedrà sfidarsi le squadre del capoluogo e delle frazioni, dadi giganti alla mano in un clima di festa. L’anno scorso prevalse il team giallo di Campocroce. Il gioco in sé è nato nel 1998 dalla trasposizione del “Zogo de l’Oca de Miran”, gioco da tavola creato dal pittore Carlo Preti, che illustra luoghi, monumenti, ville, personaggi, aspetti e momenti della storia e della tradizione Miranese, nelle 63 caselle, ciascuna grande 2metri x 2,

e alta 80 cm, che poste attorno all’ovale della piazza formano una passerella colorata di 130 metri. Le squadre sono composte da dieci elementi, tutti in costume d’epoca, tra cui un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e otto giocatori che intervengono per superare le “prove” richieste dalle caselle. Il tutto sotto lo sguardo di migliaia di persone sedute comodamente in tribuna, o in piedi dietro le transenne. In questa atmosfera gioiosa le squadre si sfideranno a colpi di fortuna e prove di abilità, con l’obiettivo di raggiungere per prima la casella 63. Come da prassi il premio in danaro che la squadra vincente si porterà a casa verrà poi devoluto in beneficenza.

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Spettacoli.

Presentata la stagione teatrale 2024-25 a Villa dei Leoni

“Mira, il Teatro continua a fare centro”

Tutto pronto al Teatro Villa dei Leoni di Mira con l’edizione 2024-2025 della stagione teatrale di “Mira, il Teatro fa centro”, progetto culturale promosso ed organizzato dal Comune in collaborazione con Arteven, Circuito Multidisciplinare del Veneto.

Da novembre a marzo saranno 9 gli appuntamenti di teatro contemporaneo in cartellone, con titoli che spaziano dalla prosa, alla danza, alla narrazione.

Inaugurano la stagione il 15 novembre alle ore 21 Annagaia Marchioro e Federico Zanandrea in “Qualcosa”, tratto dal libro di Chiara Gamberale, “Principessa Qualcosa di Troppo”. Il 1° dicembre alle 18 Chiara Francini e Alessandro Federico approdano a Mira con lo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata”, la favola tragicomica in cui Dario Fo e Franca Rame descrivono lo “stare in coppia”. Il 18 gennaio alle 21 è la volta di Giorgio Marchesi in “Il Fu Mattia Pascal” di Pirandello. Il 31 gennaio alle ore 21 sale sul palcoscenico Margherita Mannino in “Fino a quando la mia stella brillerà”, storia di Liliana Segre. L’8 febbraio alle 21 la compagnia Capotrave - con Giorgio Colangeli, Federica Ombrato, Manuela Mandracchia - sarà in scena in “Le volpi”, uno spettacolo che vede protagonista la provincia italiana quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere. Il 16 febbraio alle ore 21 Concita de Gregorio è protagonista di “Un’ultima cosa cinque inventive sette donne un funerale”. Il 1 marzo alle ore 21 la compagnia Stivalaccio Tea-

tro in “La mandragola, facetissima commedia dell’arte”. Il 15 marzo alle 21 è la volta della danza con la compagnia ErsiliaDanza in Chamelons. Chiudono la stagione il 28 marzo alle 21 Amanda Sandrelli e Gigio Alberti in “Vicini di casa”, tratto dalla commedia Sentimental di Cesc Gay. “La stagione di prosa 2024/2025 anche quest’anno – spiega il sindaco di Mira Marco Dori e l’assessore alla Cultura Albino Pesce - prevede la partecipazione di importanti protagonisti per una grande stagione teatrale,

A Mirano la mostra sul tabarro

Si aprirà il prossimo 2 novembre, fino a domenica 10 in Villa XXV aprile a Mirano la mostra “Il tabarro, artigianalità dal passato al presente, il cinquantesimo del tabarro di Sandro Zara” dedicata ai 50 anni della produzione di uno dei capi di abbigliamento più iconici del territorio veneto grazie al noto imprenditore tessile miranese Sandro Zara e che proprio grazie a quest’ultimo, negli ultimi anni, sta conoscendo una notevole diffusione anche a livello internazionale. Il tabarro, per l’appunto, il mantello a ruota da uomo che affonda le sue radici sin dal medioevo, indossato da nobili ma anche da pastori e artigiani, celebrato inoltre dal melodramma omonimo di Giacomo Puccini. Organizzata dalla Pro Loco di Mirano con il patrocinio

del Comune, l’esposizione nasce sulla scia del censimento del Patrimonio Culturale Immateriale che l’Unpli Nazionale in collaborazione con l’Anci ha iniziato nel 2023. Nelle sei sale dedicate sarà possibile scoprire la storia di questo indumento identitario per il nostro territorio come per tutta la Pianu-

un ricco programma di appuntamenti che tra novembre e marzo riuscirà a coinvolgere il numeroso e affezionato pubblico. Uno spettacolo teatrale non sarà mai uguale al precedente, seppur messo in scena più volte, perché ad ogni battuta l’attore non sarà mai quello della volta prima: le emozioni e le sensazioni hanno le capacità di modificarsi e trasformarsi anche nel medesimo copione. Ogni rappresentazione teatrale è unica e non si ripeterà mai più, ecco perché lo stesso spettacolo cambia da città a città. Il teatro è vivo, gli attori cambiano di volta in volta anche rimanendo se stessi. In questi anni è cresciuta la richiesta di abbonamenti, e questo ci rende orgogliosi perché è frutto di tanto lavoro da parte di tutti. Dunque, grazie per la fiducia che riponete nella nostra Rassegna teatrale e grazie per la vostra sempre entusiasta partecipazione”.

Abbonamento: intero125 euro, ridotto 105. Biglietti: intero 22 euro, ridotto 18. Info 041 4266545.

Da novembre e marzo sono 9 gli appuntamenti in cartellone con proposte che spaziano dalla prosa, alla danza, alla narrazione, con la partecipazione di importanti protagonisti della scena teatrale ma non solo

ra Padana, e la maestria dei nostri “sartori” nel realizzarlo. Inoltre, si parlerà dell’evoluzione nel tempo dei tessuti usati e del suo utilizzo, ma anche di questi ultimi 50 anni Zara ha riproposto e prodotto questo indumento di alta artigianalità facendolo conoscere a tutto il mondo. Zara, infatti, ormai dal 1974, ha rilanciato questo prodotto tipico della tradizione locale rendendolo ormai una leggenda senza tempo. La mostra aprirà ufficialmente alle 18.30, preceduta alle 17 da una presentazione-racconto del prodotto, della sua realizzazione e della sua evoluzione nei materiali. Rimarrà aperta sino a domenica 10 novembre, giornata in cui è prevista la Tabarrata, un grande raduno di amanti del Tabarro.

Riccardo Musacco

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22° Triathlon Città di Chioggia. L’evento del calendario nazionale

Fitri e

tappa

della Coppa Veneto

Gara “Sprint”, vince Marco Arnaudo

Il chioggiotto Nicola Doria conquista il titolo di campione regionale veneto nella categoria M3.

Alla gara, organizzata dall’associazione Delfino Triathlon Chioggia, hanno partecipato 380 atleti giunti da varie regioni d’Italia

22

° Triathlon Città di Chioggia, una bella giornata di sport che ha coinvolto 380 atleti giunti da varie regioni d’Italia. Lo scorso 15 settembre si è svolta la prestigiosa gara “Sprint”, organizzata dall’associazione Delfino Triathlon Chioggia, un evento sportivo inserito nel calendario nazionale della Fitri (Federazione Italiana Triathlon) e una delle tappe della Coppa Veneto.

Con partenza dalla spiaggia dei Bagni Lungomare i partecipanti hanno percorso 750 metri a nuoto in mare aperto per poi pedalare per 20 chilometri su un circuito ad anello lungo il Lungomare Adriatico e infine concludere la gara dopo 5 chilometri di corsa.

Lo svolgimento della manifestazione è stato garantito dallo staff dell’associazione Delfino con la collaborazione delle forze dell’ordine e volontari di varie associazioni, tra cui l’associazione Bersaglieri e il gruppo sportivo Marathon Cavalli Ma-

rini. Il vincitore della competizione, Marco Arnaudo (K3 Cremona), ha completato la gara in meno di un’ora: 58 minuti e 52 secondi; secondo classificato Marco Lorenzo (Asd JesoloTriathlon) in 59’41” e terzo posto per Tommaso Alba (Studio RX) in 1h 01’39”. Il miglior risultato nella classifica femminile

è stato quello di Alice Bagarello (K3 Cremona) in 1h 09’27” seguita da Matilde Dal Mas (Eroi del Piave) in 1a10’25” e da Elena Caccin (A3 Fotomeccanica) in 1h13’50”.

Il chioggiotto Nicola Doria, direttore di Clodia Piscina & Fitness e che fa parte della Delfino Triathlon Chioggia, giunto 29° nella classifica generale col tempo di 1h 09’ 14” ha conquistato il titolo di Campione regionale Veneto nella categoria M3, atleti compresi nell’età tra i 50 e i 54 anni.

Alla premiazione svoltasi al Camping Adriatico a Sottomarina era presente l’assessore allo Sport e agli eventi del comune di

Chioggia Riccardo Griguolo. Grande soddisfazione è stata espressa da Paolo Albiero, presidente dell’associazione Delfino Triathlon, per la presenza a Chioggia di così numerosi

triathleti nonostante la concomitanza di altre analoghe competizioni in varie città italiane.

Il Direttivo del gruppo sportivo Delfino comprende il vicepresidente Stefano Boscolo Buleghin, i consiglieri Francesco Sanchini, Mario Tiozzo Netti, Giacomo Ferrarese e il segretario Stefania Pepe.

Calcio. Il debutto dell’Union Clodiense nel Campionato di serie C

E’ iniziata ufficialmente domenica 25 agosto la nuova avventura dell’Union Clodiense nel Campionato di serie C. I granata, inseriti nel girone A, se la dovranno vedere con squadre di tutto rispetto: Padova, Vicenza, AlbinoLeffe, Triestina e Novara solo per citarne alcune.

E’ chiaro che questa stagione, quantomeno nelle premesse post-promozione ed estive, sarà

interlocutoria; con l’obiettivo dichiarato di riuscire a salvarsi e “prendere le misure” con una realtà sicuramente diversa. Il bilancio dopo 8 gare è di 6 punti, frutto della vittoria con la Triestina e i pareggi con Pergolettese, Lumezzane e Trento. La classifica vede i granata al 17esimo posto, ma il Campionato è ancora lungo e in ogni caso ci sarà da lottare ogni domenica.

La rosa a disposizione di Mister Andreucci è stata rivoluzionata, con diversi nuovi giocatori che devono imparare a conoscersi calcisticamente e, soprattutto, creare un gruppo.

Intanto proseguono i lavori di ristrutturazione dello Stadio Aldo e Dino Ballarin, che dovrebbero terminare nel mese di novembre. Si prolunga quindi rispetto alle attese l’ospitalità (lautamen-

te retribuita) che sta garantendo lo stadio di Legnago (Vr) per le partite casalinghe dei granata; un sacrificio anche per il caloroso tifo clodiense. Il Presidente, Ivano Boscolo Bielo, ha intanto chiarito alla stampa come il progetto granata sia costruito su un triennio e fondato sui giovani; rimarcando inoltre come sia gradito il supporto economico di sponsor ed associazioni cittadine. (l.r.)

Eugenio Ferrarese

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#Regione

L’intervista. L’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara

“Per anni non abbiamo aumentato le tasse, ora chiediamo solo un piccolo contributo”

Dai conti della Regione alle prospettive per il prossimo futuro, anche sul fronte politico. Ne parliamo con l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ai microfoni di Radio Veneto 24 e sul nostro giornale. Assessore, è stato approvato il bilancio consolidato con i conti di 33 enti regionali, cosa è emerso da questo importante passaggio?

Il bilancio consolidato è la fotografia di una serie di società ed enti della regione del Veneto che quotidianamente danno servizi, erogano contributi, riescono a mantenere il livello alto di prestazioni della nostra regione. Vedere queste società in utile, in particolar modo quelli direttamente gestite dalla Regione conferma che i conti sono in ordine. Negli ultimi 15 anni in cui non abbiamo applicato l’addizionale Irpef queste società sono state estremamente attente ai costi e hanno saputo essere efficaci ed efficienti.

Invece cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima manovra finanziaria regionale?

Anche in questa legislatura c’è stata la costante volontà del presidente Zaia di non applica-

re l’addizionale Irpef. A questo proposito ricordo a tutti che se noi applicassimo le addizionali Irpef di una regione vicina a noi come l’Emilia Romagna, il Veneto avrebbe solo di addizionali Irpef 450 milioni di euro in più. Questi soldi per quindici anni sono rimasti nelle tasche dei cittadini veneti. Quest’anno dobbiamo pensare a una piccolissima, ripeto, piccolissima modifica all’addizionale Irap. Se il Consiglio Regionale, che è sovrano nella sua decisione, approverà così il bilancio avremo un gettito di circa 54 milioni di euro che ci permetteranno di continuare a erogare i servizi che abbiamo garantito nel corso degli ultimi anni e di riuscire a coprire le maggiori spese. Abbiamo calcolato che si tratta di 34 euro in più all’anno per azienda, non credo che questa somma possa modificare il bilancio di una struttura commerciale o di una piccola e media impresa.

Stiamo parlando di 88 euro in più per ogni milione di fatturato, chiediamo un piccolo contributo per riuscire a continuare a garantire i servizi che una Regione come la nostra continua a dare, mettendoci in una posizione di

assoluta eccellenza.

Proprio sull’aumento dell’Irap non sono mancante le critiche, ad esempio da parte di Tosi, come risponde?

E’ una polemica politica, quindi non entra nel merito della tecnicalità della della norma, è una strategia in previsione delle elezioni.

Per l’appunto, in vista dell’appuntamento alle urne, che bilancio fa di questo suo mandato?

Sono riuscito per quattro anni a garantire i servizi senza aumentare le tasse, assicuro che è stato uno sforzo notevole. Sul fronte degli enti locali abbiamo fatto un bel piano di riordino territoriale che cerca di definire la nuova governance per creare una filiera di buona amministrazione che va dalla Regione fino all’ultimo comune. Inoltre la Regione continua ad investire sull’agenda digitale e l’innovazione, fra cui il distretto della

space economy. Come vede il dopo Zaia?

Auspichiamo che si vada oltre il limite dei due mandati e si

Marcato: “Un piano per attirare le imprese in Veneto e un progetto per la transizione energetica”

Assessore Roberto Marcato, partiamo dal sostegno alle imprese, ci sono risorse? Come si sta muovendo la Regione?

Ho portato in giunta recentemente un disegno di legge da 45 milioni di euro per l’attrazione degli investimenti, dedicato proprio alla capacità di rendere il nostro territorio appetibile alle imprese. Abbiamo poi la disponibilità di oltre mezzo miliardo di euro di fondi europei che vengono usati attraverso i bandi sia in forma di credito a tasso agevolato che a fondo perduto. Si tratta di bandi costruiti con le associazioni di categoria, , con il territorio, proprio perché bisogna rispondere a precise esigenze. Tenga conto che ogni volta che apro un bando dedicato alle imprese vado sempre in overbooking, significa che abbiamo centrato un’esigenza del territorio. Oggi inoltre bisogna lavorare molto sul credito perché le ban-

che fanno fatica a erogare microcredito, ciò che invece interessa il nostro tessuto produttivo.

Le fa paura la crisi della Germania?

Essendo un nostro mercato di riferimento questo preoccupa però è altrettanto vero che noi, in termini di export, abbiamo aumentato rispetto all’anno scorso, perché siamo bravissimi a trovare altri mercati. Il Veneto ha sempre avuto la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di crisi. C’è ancora, invece, una forte ripercussione per il blocco dei rapporti con la Russia che non fa bene alla nostra economia. Spero che si arrivi quanto prima a una soluzione.

Qual è un il progetto che le sta particolarmente a cuore?

Uno è il piano energetico regionale è molto ambizioso, ci candidiamo a diventare la regione più più più attenta alla

transizione ecologica ed energetica del Paese. L’altro già in fieri è la ZLS di Venezia e del Polesine, un detonatore economico per la nostra crescita. In parole semplici, chi oggi viene a investire a Porto Marghera o in Polesine avrà una riduzione delle tasse e un abbattimento sostanzioso della burocrazia. Sono i due elementi che interessano le imprese. Passando alla politica, quale sarà il ruolo della Lega nel 2025?

Io non ho dubbi e ho le idee molto chiare. Il ruolo della Lega del 2025 sarà lo stesso negli ultimi quindici anni. Per cui, per quanto mi riguarda, il prossimo candidato presidente della Regione Veneto deve essere un leghista. Se ovviamente riusciremo ad avere questa opportunità con il centrodestra compatto, nessun problema. Io ho già l’exit strategy, ho già un piano B: un tridente attacco forma-

“Il Veneto investe sulle nuove strutture ma anche sui servizi e il personale”

E’ tempo di vaccinazioni, chiediamo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin perché il Veneto ha scelto di anticipare l’inizio delle somministrazioni sia per l’influenza stagionale che per il Covid.

“Perché stanno già circolando molti virus respiratori - risponde - e anche il Covid ha un po’ rialzato la testa. Con questo non vogliamo creare nessun tipo di allarmismo. Per il vaccino antinfluenzale abbiamo acquisto un milione di dosi, 400 mila per il vaccino Covid. E’ chiaro che la vaccinazione è come sempre consigliata alle persone più a rischio. Possono essere fatte anche insieme, sia dal proprio medico di base che in farmacia. In questi anni le farmacie hanno ampliato i loro servizi, in Veneto ce ne sono circa 1.600 e diventano dei presidi sanitari anche nelle località in cui abbiamo difficolta ad avere il medico di base. Faremo anche due open day in tutto il Veneto per incentivare alla vaccinazione le persone più fragili”.

Assistiamo a importanti investimenti nella sanità da par-

te della Regione, ad esempio il nuovo ospedale di Padova ma anche la radiologia di ultima generazione nel veneziano. Ci può tracciare un bilancio?

E’ un momento particolarmente vivace sul fronte degli investimenti in sanità. Con 850 milioni il nuovo ospedale di Padova diventerà il policlinico universitario più grande d’Italia, con altissime specializzazioni. Inoltre siamo in dirittura di arrivo con il nuovo ospedale di Montecchio e Arzignano, poi abbiamo Vicenza, e una nuova struttura vicina all’ospedale dell’Angelo a Mestre. E’ in fase di progettazione l’ospedale di Legnago e abbiamo interventi a Mirano e Dolo. Sempre in ambito edilizio abbiamo poi tutti i cantieri legati alle case della comunità, 99 in tutto il Veneto, 49 centrali operative territoriali e 30 ospedali di comunità. Si tratta di investimenti notevoli, in parte legati al Pnrr e in parte a fondi strutturali.

La Regione cosa sta facendo per le liste d’attesa e la carenza di medici?

Stiamo già vedendo i risulta-

ti con il piano di abbattimento delle liste d’attesa. Nel 2023 abbiamo stanziano 29 milioni e nel 2024 ne sono già previsti 40 per la cabina di regia. Abbiamo

azzerato le attese sulle prestazioni a dieci giorni, sono circa 11 mila quelle a trenta giorni e 18 mila quelle a 60-90 giorni. Lo sforzo oggi è immane e ci sono

categorie difficili da aggredire, come oculistica e dermatologia, in cui abbiamo tantissime prime visite e non troviamo professionisti. Da qui tutte le iniziative che abbiamo messo in campo per il reclutamento del personale, ma anche per trattenerlo. Abbiamo varato un piano strategico, abbiamo creato dei bandi specifici con Azienda Zero per assumere lavoratori autonomi. Oggi dei risultati ci sono. Presto andrà in Consiglio un disegno di legge che va ad aumentare i fondi integrativi delle aziende sanitarie, con 150 milioni nei prossimi tre anni. 50 milioni all’anno proprio per cercare di potenziare il personale, ma anche di andare in aiuto nelle aree disagiate, come quelle di montagna, dove è ancora più difficile trovare personale. Guardando al futuro, cosa si aspetta dopo Zaia?

Siamo ancora fiduciosi che ci sia il terzo mandato per il governatore Zaia, è giusto che siano i cittadini a scegliere il loro presidente di Regione. Siamo ancora fiduciosi che ci possa essere questa questa possibilità. (n.s.)

Anci Veneto, confermati il presidente e i due vice. Nuove entrate di Possamai e De Zotti

Rinnovati gli organi di Anci Veneto, l’associazione dei Comuni: riconfermato per altri cinque anni alla guida dell’Associazione dei Comuni il sindaco di Treviso Mario Conte. Con lui riconfermati anche i vice presidenti Eric Pasqualon, sindaco di Carmignano di Brenta (PD), ed Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo (PD). Entrano a far parte della squadra della presidenza Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo (VE), e il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai,

con il ruolo di vice presidente vicario. Il nuovo Consiglio di Anci Veneto conta 68 componenti, mentre il Direttivo si compone di 18 amministratori locali. Entrambi gli organismi resteranno in carica per cinque anni. Anci Veneto, comprese le Unioni dei Comuni, conta attualmente 506 soci.

“Le sfide da affrontare sono tante, - ha detto Conte - dal dissesto idrogeologico, con la messa in sicurezza del territorio che deve diventare una priorità, al tema

dei tagli alla spesa corrente, che non possono portare a privare i cittadini di servizi. Dalle politiche ambientali da applicare in maniera omogenea su territori sempre più ampi alla promozione di progetti su area vasta per intercettare fondi europei e finanziamenti. La squadra di Anci Veneto, fatta da sindaci e sindache, amministratori e amministratrici virtuosi, continuerà a offrire sempre proposte e soluzioni, per far sì che i Comuni del Veneto continuino a essere un laboratorio di buona am-

ministrazione e un modello nazionale”. “Chi fa il sindaco sa che oggi il quadro economico internazionale è complesso e mutato. - ha affermato Roberto Pella, presidente di Anci nazionale- Nell’ultimo incontro avuto con il ministro Giorgetti abbiamo avuto la rassicurazione che il comparto degli enti locali sarà escluso dai vincoli e dalle imposizioni stringenti che l’Europa ci pone, oltre al fatto di avere avuto un riconoscimento istituzionale dell’impegno portato avanti da Anci”.

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Salone internazionale. A Padova Green Logistics Expo, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione

Droni automatici ad alta tecnologia per la sorveglianza dell’Interporto

La terza edizione del Green Logistics Expo si è recentemente conclusa a Padova, confermandosi come uno degli eventi di riferimento per la logistica sostenibile. Il salone internazionale, dedicato a promuovere le pratiche e le tecnologie sostenibili nel settore della logistica, ha attirato un’ampia partecipazione di operatori del settore. L’evento, che ha riunito oltre 200 espositori internazionali e migliaia di operatori del settore, ha presentato le ultime novità in termini di tecnologie e soluzioni per un trasporto più pulito ed efficiente. Tra i temi più discussi, il trasporto intermodale, l’energia pulita nei magazzini e l’impiego di droni per la sicurezza nei terminal. Apertura in grande stile con i lavori del Patto delle Logistica del Nord Est, al quale hanno partecipato tutti i principali attori logistici istituzionali dei territori, allargato a Lombardia ed Emilia-Romagna.

L’obiettivo è favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche

innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema. Grande interesse ha suscitato la presentazione di un innovativo sistema di sicurezza per il terminal intermodale di Interporto Padova, sviluppato in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech. Il sistema, primo

a livello nazionale, utilizza droni automatici di ultima generazione che svolgono missioni di sorveglianza. I droni decollano e atterrano da un hangar robotico che li protegge dalle intemperie, aprendosi solo per il decollo e richiudendosi subito dopo l’atterraggio. L’hangar esegue automaticamente la ricarica delle batterie, valuta le condizioni meteo per garantire voli sicuri, effettua

i controlli pre-volo e gestisce la manutenzione.

“Un progetto che conferma la nostra vocazione all’innovazione e l’attenzione ad ogni tecnologia che possa migliorare la qualità del servizio - sottolinea Luciano Greco, Presidente di Interporto Padova - Una grande parte delle nostre infrastrutture è classificata come area doganale, con tutti i benefici legati a questo status per le imprese che lasciano in deposito le merci, ma ovviamente sistemi di sicurezza sempre più perfezionati rendono ancora più attrattiva quest’area”. Il servizio

Cityporto, attivo da vent’anni, è stato celebrato come un esempio di successo nella distribuzione urbana sostenibile. “Unire l’arrivo delle merci all’Interporto e la loro distribuzione in città con mezzi ecologici è stata un’intuizione geniale. - commenta Roberto Tosetto, direttore generale di Interporto Padova - I vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: meno camion in circolazione significano meno inquinamento e meno congestione del traffico. È un chiaro esempio di come la logistica possa contribuire al benessere ambientale”. (s.b.)

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Luciano Greco e Roberto Tosetto, presidente e direttore di Interporto Padova
Uno dei droni che sorveglierà l’area logistica

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Regione

Codice Rosso: per le violenze in famiglia introdotti nuovi reati e inasprite le pene

S

i sente parlare di Codice

Rosso che tutelerebbe le violenze in famiglia, più precisamente con tale espressione si fa riferimento alla legge 19 luglio 2019 n.69 che prevede, tra l’altro, un’accelerazione della tempistica dei procedimenti penali, in quanto è stabilito che il pubblico ministero, per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

Nel codice penale sono stati inseriti quattro nuovi reati.

to se commesso nell’ambito di una relazione affettiva, anche cessata, oppure mediante strumenti informatici.

2) Reato di deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso, punito con la reclusione da otto a quattordici anni; se si cagiona la morte della vittima la pena è dell’ergastolo.

3) Reato di costrizione o induzione al matrimonio, pena della reclusione da uno a cinque anni, con l’aggravante quando è commesso a danno di minori e si procede anche quando il fatto è commesso all’estero da o in danno di un cittadino italiano o di uno straniero residente in Italia

4)Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: reclusione da sei mesi a tre anni.

previste dal codice penale. Il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi dalla pena da due a un massimo di sei anni, è passato da tre a sette. Lo stalking da sei mesi /cinque anni a minimo un anno massimo sei anni e sei mesi. La violenza sessuale da cinque a dieci anni a da sei a dodici anni ; la violenza sessuale di gruppo da sei a dodici anni a da minimo otto, massimo dodici anni. Nonostante i nuovi reati e l’inasprimento di sanzioni, la situazione non è molto migliorata: dagli atti parlamentari risulta che dal primo gennaio al 15 ottobre 2023 vi sono stati molti omicidi di donne, di cui 77 uccise nell’ambito familiare o affettivo. Si è quindi intervenuti con la legge 24 novembre 2023 n.168 per rendere più rapida la tutela delle vittime. Quindi gli strumenti ci sono: se anche quest’articolo indurrà maggior fiducia nel Codice Rosso, non sarà stato scritto invano. L’approfondimento.

1) Delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 Euro; la stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li diffonde per provocare un danno agli interessati. Il reato è aggrava-

Si è intervenuti anche con un inasprimento delle pene già

la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it

Da questo mese l’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra nuova rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

Incentivi, detrazioni, contributi: tutte le misure per l’effi centamento energetico

Le soluzioni adottate per promuovere la transizione energetica e migliorare l’efficienza energetica degli edifici comprendono gli incentivi per il fotovoltaico e le pompe di calore, i più utilizzati ed utilizzabili nel nostro territorio.

Ecco i principali incentivi disponibili:

1. Ecobonus (50% e 65%)

L’Ecobonus è una misura nazionale che offre detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Gli interventi coperti includono l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, insieme ad altri lavori mirati a migliorare l’efficienza energetica. Aliquote di detrazione:

- 50% per installazione di impianti fotovoltaici.

- 65% per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.

Condizioni:

- Durata della detrazione: La detrazione viene ripartita in 10 anni sotto forma di riduzione dell’imposta IRPEF o IRES.

- Limite di spesa: per impianti fotovoltaici, la spesa massima detraibile è di 96.000 euro.

- Requisiti per pompe di calore: Le pompe di calore devono rispettare certi requisiti di efficienza energetica. L’incentivo è più alto per le pompe di calore elettriche rispetto a quelle a gas, poiché contribuiscono maggiormente alla riduzione delle emissioni.

Interventi agevolabili:

- Installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti.

- Installazione di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione estiva e invernale.

- Sistemi di accumulo collegati a impianti fotovoltaici. Chi può beneficiare:

- Privati cittadini, condomini, e società.

- Possono usufruire delle detrazioni anche le persone che detengono l’immobile a titolo di affitto o comodato d’uso.

Modalità:

- Le spese devono essere documentate e pagate tramite **bonifico parlante**.

- È possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

2. Conto Termico

Il Conto Termico è un incentivo erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che fornisce un rimborso diretto per interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza dell’Ecobonus, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto.

Aliquote:

Il Conto Termico copre fino al 65% delle spese per interventi specifici, tra cui l’installazione di pompe di calore. Per i sistemi fotovoltaici, invece, questo incentivo non è applicabile direttamente. Interventi agevolabili:

- Pompe di calore: L’installazione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici è incentivata, con percentuali di copertura delle spese in base alla tipologia e potenza dell’impianto.

- Sistemi solari termici: È possibile ottenere l’incentivo anche per sistemi solari termici (per la produzione di acqua calda sanitaria).

- Caldaie a biomassa o sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile. Durata del rimborso:

- Fino a 5.000 euro di spesa, il rimborso è erogato in un’unica soluzione.

- Per spese superiori, il contributo viene erogato in rate annuali, fino a un massimo di 2-5 anni a seconda dell’importo e della tipologia di intervento.

Chi può accedere:

- Privati cittadini.

- Pubbliche Amministrazioni.

- Imprese.

Come funziona:

- L’incentivo è erogato direttamente dal GSE.

- Dopo aver completato l’intervento, è necessario presentare domanda sul portale del GSE, che verifica la conformità tecnica e il rispetto dei requisiti.

3. Incentivi specifici per il Veneto

Il Veneto, oltre agli incentivi nazionali, offre alcuni programmi locali per incentivare l’adozione di tecnologie verdi come fotovoltaico e pompe di calore.

Fondo Energia Veneto:

- La Regione Veneto ha istituito un Fondo per l’Efficienza Energetica che offre finanziamenti agevolati e contributi per interventi di miglioramento energetico, incluso l’uso di tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore. Contributi per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento:

- Ci sono incentivi specifici per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a combustibile fossile con pompe di calore o sistemi a energia rinnovabile. Questi incentivi possono essere cumulabili con il Conto Termico e l’Ecobonus.

Modalità di accesso e combinazione degli incentivi

- Cumulabilità: gli incentivi regionali del Veneto spesso sono cumulabili con Ecobonus e Conto Termico, permettendo di ottenere risparmi significativi.

- Sconto in fattura e cessione del credito: anche a livello regionale, in alcuni casi è possibile sfruttare la modalità di sconto in fattura o cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico.

Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile:

- Consultare un tecnico o un consulente energetico per verificare quali incentivi si applicano al proprio caso specifico.

- Monitorare i bandi regionali e nazionali per non perdere le opportunità di finanziamento aggiuntivo.

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Le iniziative. Tra le novità il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili

Green Economy in Veneto: nuove sfide e opportunità per un futuro sostenibile

Il Veneto promuove la sostenibilità con progetti innovativi su energie rinnovabili, mobilità ed economia circolare.

Il Veneto è tra le regioni italiane più attive nella transizione verso un’economia sostenibile, con nuove iniziative che mirano a integrare sviluppo economico e rispetto dell’ambiente. La Green Economy in Veneto si sta espandendo attraverso progetti innovativi che riguardano energia rinnovabile, economia circolare e sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico e della tutela del territorio.

Una delle principali novità è il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare. Molti Comuni stanno promuovendo bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici e privati, con incentivi che sostengono cittadini e imprese nel passaggio alle fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere le emissioni di CO₂. La Regione ha avviato anche un piano ambizioso per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, con nuove infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Venezia e

Padova, ad esempio, stanno ampliando le reti di piste ciclabili e incentivando il trasporto pubblico ecologico, con autobus elettrici e ibridi.

Il Veneto sta emergendo come un modello nell’ambito dell’economia circolare, puntando al riciclo e al riutilizzo delle risorse. Progetti pilota nell’industria manifatturiera e agricola promuovono il riuso dei materiali di scarto e la riduzione dei rifiuti, favorendo un sistema produttivo più sostenibile.

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L’agricoltura sostenibile è un altro settore in espansione. La regione sta sostenendo pratiche di agricoltura biologica e l’adozione di tecnologie digitali che permettono di ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la qualità dei prodotti.

Queste iniziative confermano il Veneto come protagonista nel panorama italiano della Green Economy, dimostrando che sviluppo economico e sostenibilità possono andare di pari passo.

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La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’illuminazione green domestica riduce consumi e costi energetici. Lampadine LED, sensori e domotica ottimizzano l’uso della luce, migliorano il comfort e riducono l’impatto ambientale grazie a una gestione efficiente.

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temente. Questi dispositivi rilevano la presenza di persone e spengono automaticamente le luci quando non necessarie, riducendo lo spreco di energia.

I dimmer, invece, permettono di regolare l’intensità della luce in base alle esigenze del momento. Oltre a creare un’atmosfera più piacevole, l’uso di luci a bassa intensità riduce il consumo energetico e allunga la vita delle lampadine. In alcune situazioni, una riduzione del 20% dell’intensità luminosa può portare a un risparmio energetico simile.

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L’illuminazione domestica è un aspetto fondamentale del comfort abitativo e, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo chiave nelle politiche di sostenibilità ambientale. Adottare soluzioni di illuminazione green non solo riduce i consumi energetici e le emissioni di CO₂, ma contribuisce anche a migliorare il benessere abitativo e a tagliare i costi della bolletta elettrica. Adottare soluzioni di illuminazione domestica green e sostenibile è un passo essenziale verso un’abitazione più sostenibile, efficiente e confortevole. Investire in lampadine LED, sensori, sistemi di controllo e sfruttare la luce naturale permette di ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sulla bolletta elettrica, garantendo al contempo una casa più sicura e accogliente.

Ma quali sono le migliori tecnologie e pratiche per una casa illuminata in modo sostenibile?

Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) sono il cuore della rivoluzione green nell’illuminazione domestica. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o a fluorescenza, i LED consumano fino all’80% di energia in meno e durano molto più a lungo. Una lampadina LED di qualità può avere una durata fino a 50.000 ore, rispetto alle circa 1.000 ore di una lampadina a incandescenza. I LED offrono anche vantaggi significativi in termini di versatilità e qualità della luce. Sono disponibili in una vasta gamma di temperature di colore, dalla luce calda e accogliente (2700K) fino alla luce bianca brillante (6000K), ideale per spazi di lavoro. Inoltre, i LED non emettono calore in eccesso, rendendoli più sicuri e riducendo il fabbisogno di aria condizionata durante i mesi estivi. Oltre alla scelta di lampadine efficienti, l’utilizzo di sensori di movimento e regolatori di intensità (dimmer) contribuisce notevolmente al risparmio energetico. I sensori di movimento sono particolarmente utili in ambienti come corridoi, ingressi o bagni, dove la luce non deve essere accesa costan-

La domotica è un altro elemento chiave per una gestione intelligente dell’illuminazione. Con i sistemi di automazione domestica, è possibile controllare l’illuminazione in tutta la casa tramite smartphone o tablet, anche a distanza. Questi sistemi permettono di programmare gli orari di accensione e spegnimento delle luci, ottimizzando i consumi in base alle abitudini quotidiane. Inoltre, i dispositivi domotici possono interagire con altre tecnologie smart, come sensori di luminosità o assistenti vocali, per adattare automaticamente l’illuminazione in base alla luce esterna o alle preferenze dell’utente. Questa integrazione non solo offre comodità, ma garantisce anche una gestione ottimale dei consumi.

Oltre al consumo energetico, è importante considerare l’impatto ambientale della produzione e smaltimento delle lampadine. I LED, oltre a consumare meno energia, contengono meno materiali pericolosi rispetto alle lampadine fluorescenti, che invece utilizzano mercurio. Tuttavia, come qualsiasi prodotto elettronico, anche i LED devono essere smaltiti correttamente. È essenziale quindi riciclare le lampadine presso i centri di raccolta autorizzati per evitare l’inquinamento del suolo e delle acque.

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Risparmio e sostenibilità per i consumi domestici: la ricetta è il fotovoltaico e il momento è adesso

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Ultima chiamata per dire addio alla bolletta del gas, usufruendo contemporaneamente di un sostanzioso bonus. Entro la fine dell’an no, infatti, scade la possibilità di installare in ambito residenziale un impianto fotovol taico, corredato da sistema di accumulo, e una pompa di calore per tutte le esigenze di riscaldamento dell’aria e dell’acqua, con una detrazione fiscale fino al 65%. “L’occasione è ghiotta - spiega Matteo Zantomio, titolare insieme all’ingegner Enrico Ragazzo di Glo bal Solar, azienda leader nel nord Italia per l’efficientamento energetico residenziale e aziendale - Mentre i costi del gas e dell’e lettricità continuano a salire, ci sono ancora pochi mesi per azzerare le bollette a condi zioni molto vantaggiose e produrre da sé tut ta l’energia che serve per vivere meglio, ridu cendo l’impatto dei consumi sull’ambiente che ci circonda”. L’opportunità è, in effetti,

Addio bollette con pompa di calore e fotovoltaico Ultima chance per il bonus entro il 2024

fotovoltaici, batterie d’accumulo e altri di spositivi”. I numeri premiano Global Solar, ma non solo. “Nel 2023 abbiamo superato i 675 interventi e di questo devo ringraziare i

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Vaccinazioni stagionali. Al via la campagna regionale contro virus influenzali e COVID-19

Il Veneto anticipa l’inizio della vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19 per ridurre i rischi di complicanze gravi

Con l’arrivo della stagione fredda, la Regione Veneto lancia la campagna vaccinale per proteggere i cittadini dai virus influenzali e dal COVID-19. Il piano di prevenzione, che prende il via il 7 ottobre, mira a contenere l’impatto delle infezioni stagionali e a ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati a complicanze gravi.

Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie, la vaccinazione rappresenta la forma più efficace di protezione, in particolare per i soggetti più fragili o per chi ha più di 60 anni. Quest’anno, la campagna vaccinale parte con anticipo rispetto agli anni precedenti, poiché si prevede una circolazione dei virus già dalla seconda metà di ottobre.

Nella prima settimana di ottobre, la somministrazione dei vaccini è riservata agli over 65, mentre tutte le altre fasce di popolazione possono accedere alla vaccinazione dalla settimana successiva, quando saranno disponibili i vaccini indicati per i soggetti più giovani. Per facilitare l’accesso, la Regione ha programmato due giornate “Open Day” il 26 ottobre e il 9 novembre, durante le quali

tutte le ULSS regionali organizzeranno sedute vaccinali dedicate. La Regione del Veneto ha già distribuito oltre 900.000 dosi di vaccino antinfluenzale e 460.000 dosi di vaccino aggiornato contro il COVID-19. Entrambi i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente, senza necessità di farmaci o integratori preventivi. In particolare, è aumentata la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, con 28.000 dosi destinate ai più piccoli, somministrate presso i Pediatri di Libera Scelta e i servizi sanitari territoriali.

La vaccinazione non solo protegge dai virus influenzali e dal COVID-19, ma riduce significativamente il rischio di gravi complicanze, specialmente di natura polmonare e cardiovascolare. Secondo i dati forniti dalla Regione, vaccinarsi contro l’influenza può ridurre di oltre un terzo il rischio di eventi cardiaci gravi, soprattutto per chi già soffre di patologie come infarto o ictus.

Oltre agli anziani, la vaccinazione è fortemente raccomandata per soggetti a rischio, come immunodepressi, diabetici, persone affette da patologie respiratorie come BPCO, cardiopatie e malattie

oncologiche. La vaccinazione è inoltre suggerita per operatori sanitari, personale a contatto con animali, donatori di sangue e donne in gravidanza. Particolare attenzione è rivolta anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che possono ricevere il vaccino antinfluenzale. Le vaccinazioni saranno disponibili presso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, le Farmacie aderenti e i Servizi Vaccinali delle ULSS, che attiveranno ambulatori specifici per l’influenza e il COVID-19. Le prenotazioni saranno gestite online attraverso il portale regionale dedicato https://prenotavaccino.regione.veneto.it/.

Oltre alla vaccinazione, le autorità raccomandano alcune semplici azioni per limitare la diffusione dei virus stagionali: lavarsi regolarmente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, usare la mascherina in luoghi affollati e isolarsi in caso di sintomi respiratori.

Con queste misure, la Regione Veneto punta a garantire una protezione efficace per la salute di tutti, riducendo al minimo l’impatto dei virus stagionali sulla popolazione.

Età pediatrica. Un’innovativa unità di neurologia d’urgenza pediatrica per ridurre i tempi di intervento

Curare l’ictus nei bambini: a Padova nasce la prima Stroke Unit pediatrica d’Italia

L’ictus è una patologia che, sebbene rara nei pazienti più giovani, rappresenta una delle dieci principali cause di decesso pediatrico. Per far fronte a questa emergenza, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova ha inaugurato la prima Stroke Unit pediatrica d’Italia, un’unità di neurologia d’urgenza dedicata alla cura dell’ictus nei bambini e nei giovani, coprendo una fascia d’età dai 29 giorni ai 18 anni. Ma cosa significa realmente questa innovazione per la salute dei più piccoli?

I sintomi dell’ictus nei bambini sono simili a quelli riscontrati negli adulti: debolezza improvvisa a un arto, bocca storta e altre manifestazioni di deficit neurologico. Tuttavia, per i piccoli pazienti, l’ictus rimane una malattia rara, anche se rappresenta una delle principali cause di morte tra i giovani. La Stroke Unit pediatrica, creata due anni fa presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, nasce dall’esigenza di trattare in maniera tempestiva e mirata questa patologia. “Il tempo, infatti, è cervello. Minore è il tempo che intercorre tra il sintomo e l’intervento medico o radiologico-

interventistico, maggiore è la quota di cervello che noi salviamo, maggiore e migliore è la prognosi per il bambino, e minori saranno i costi sociali ed economici che dovranno essere sostenuti per la sua riabilitazione”, ha sottolineato il professor Stefano Sartori, responsabile dell’UOC Neurologia e Neurofisiologia Pediatrica, in un’intervista al TGR. Le procedure di cura sono quasi identiche a quelle impiegate per gli adulti, come conferma la dottoressa Lorena Nico, esperta di ritorno da esperienze in Canada e Francia.

“Lo sviluppo tecnico dei cateteri che utilizziamo ci permette di avere e poter utilizzare gli stessi strumenti, magari di dimensione più piccole, ma in ogni caso con le stesse capacità e stesse potenzialità, e arriviamo agli stessi distretti. Quindi, abbiamo di fatto un modello più piccolo, ma eseguiamo le stesse procedure”, ha spiegato la dottoressa Nico. Il risultato è un’unità altamente specializzata e pronta a intervenire in situazioni d’emergenza, offrendo una speranza concreta a quelle famiglie che, senza un intervento tempestivo, vedrebbero il futuro dei loro figli irrimediabilmente compromesso.

Nonostante l’ictus sia una patologia rara nei bambini, il suo riconoscimento precoce rappresenta una sfida cruciale. La mancanza di consapevolezza tra i giovani pazienti e i loro familiari spesso porta a un ritardo diagnostico, riducendo le possibilità di cura. Questo ritardo

può avere conseguenze devastanti: tra i sopravvissuti, il 60-75% rischia di sviluppare deficit neurologici permanenti, mentre la mortalità per ictus ischemico arterioso varia tra il 3 e il 5%.

Per affrontare tempestivamente questa emergenza, la presa in carico pediatrica prevede una collaborazione multidisciplinare che coinvolge il pronto soccorso,

la terapia intensiva, la neurologia pediatrica e la neuroradiologia interventistica. Lo scorso anno, la Neuroradiologia e Neurofisiologia Pediatrica di Padova ha registrato numeri significativi: 455 ricoveri, oltre 2.600 visite specialistiche e 2.200 risonanze magnetiche, confermando il ruolo centrale dell’ospedale nella cura dell’ictus pediatrico.

Sanità veneta: approvato il disegno di legge per l’aumento dei fondi contrattuali

Un passo fondamentale verso la valorizzazione del capitale umano nel Servizio sanitario regionale, con risorse destinate a migliorare le condizioni lavorative e retributive del personale

La Quinta Commissione consiliare ha approvato il disegno di legge n. 292, proposto dalla Giunta regionale, per l’incremento dei fondi contrattuali delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale. L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, definendolo un “traguardo significativo” per la sanità veneta. “Questo progetto rappresenta un ulteriore passo per valorizzare il capitale umano che opera quotidianamente nelle nostre strutture sanitarie, in linea con quanto previsto dal Patto per la Salute 20192021, ancora non attuato a livello nazionale,” ha affermato Lanzarin. Il disegno di legge prevede il riconoscimento economico ai professionisti del settore sanitario, con par-

ticolare attenzione ai profili dirigenziali e socio-sanitari. Saranno considerati i servizi offerti in zone disagiate e le carenze di organico degli ultimi tre anni. Il provvedimento mira a riequilibrare le risorse disponibili tra le diverse aziende sanitarie del Veneto, affrontando le significative differenze nei fondi pro capite per il trattamento accessorio. Per il triennio 2024-2026, il disegno di legge autorizza un incremento dei “Fondi premialità e condizioni di lavoro” e dei “Fondi per la retribuzione di risultato”, fino a un massimo del 2% del monte salari regionale, con un budget annuale di oltre 51 milioni di euro. “È motivo d’orgoglio l’apprezzamento ricevuto dalle organizzazioni sindacali e dai vari stakeholder, che hanno condiviso l’impostazione del provvedimento,” ha aggiunto l’assessore. Ora il disegno di legge continuerà il suo iter in Consiglio regionale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario veneto.

Prevenzione tumore seno. LILT Padova promuove screening e attività fisica con la campagna “Join the Fight”

Campagna Nastro Rosa: LILT Padova in prima linea per la prevenzione nella lotta contro il tumore al seno

Per l’intero mese di ottobre, la sezione di Padova della LILT celebra la Campagna Nastro Rosa - LILT for WOMEN, con l’intento di sensibilizzare ed informare sulla prevenzione del tumore al seno. In occasione di questa ricorrenza, la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – presenta una campagna focalizzata sul tema della prevenzione e della solidarietà tra donne, adottando lo slogan “Join the Fight”. L’associazione invita tutte le donne a unirsi nella lotta contro il carcinoma mammario, accentuando l’importanza della salute del seno in ogni fase della vita. Il Presidente di LILT Padova, Dino Tabacchi, sottolinea: “Da sempre LILT Padova ha posto in primo piano l’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore al seno, attraverso visite ed esami di prevenzione oncologica e l’adozione di corretti stili di vita. La promozione della salute, tramite informazione e controlli periodici, a qualsiasi età, deve diventare l’eredità più importante da trasmettere di generazione in generazione”. Inoltre, Tabacchi aggiunge: “Come Associazione Provinciale di Padova abbiamo scelto di affiancare lo slogan nazionale con il claim ‘Passa la palla della prevenzione, gioca d’anticipo contro il tumore al seno’, proprio per evidenziare che lo sport e l’attività fisica in generale sono validi alleati nella prevenzione”. Il messaggio del Presidente Tabacchi viene ulteriormente supportato dal Dr. Alberto Marchet, consigliere di LILT Padova e direttore dell’UO di chirurgia senologica 1 IOV, il quale afferma: “Le strategie preventive si basano su due approcci integrati: la prevenzione primaria (i sani stili di vita) e quella secondaria (esami per la diagnosi precoce)”. Il carcinoma mammario rappresenta la forma tumorale più frequentemente diagnosticata nelle donne in Italia. Per l’anno 2023, sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi, e

l’incidenza è in aumento nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni (dati AIOM 2023). Grazie agli esami di screening e a terapie sempre più mirate, la sopravvivenza a questo tipo di tumore è notevolmente aumentata, raggiungendo l’88%. La maggior parte dei tumori maligni al seno viene diagnosticata in fase iniziale, quando il trattamento chirurgico può spesso essere conservativo e la terapia risultare

molto efficace, permettendo un’alta sopravvivenza a cinque anni. A sostegno della LILT Padova, anche quest’anno, collaborano le principali istituzioni cittadine: la Provincia di Padova, la Camera di Commercio di Padova, l’Università degli Studi di Padova, l’ULSS6 Euganea e l’Azienda Ospedale Università di Padova, sempre disponibili e sensibili alle iniziative promosse da LILT a favore dei cittadini.

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Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione

La radiologia cresce: team di primari e dirigenti in ospedale

Una svolta epocale quella che sta vivendo in queste ultime settimane la Radiologia e la diagnostica per immagini all’interno di tutte le strutture ospedaliere dell’Ulss 3 serenissima. Grazie infatti ai fondi PNRR e una squadra di medici radiologi di prim’ordine, presentata oggi presso il nosocomio veneziano dal direttore generale Edgardo Contato, di cui lo stesso direttore si è detto “orgoglioso”, si stanno via via rinnovando tutte le strumentazioni tecnologiche, 27 per ora, 15 già in funzione, altre prossime al collaudo per un investimento pari a oltre 14 milioni di Euro. Un’area molto vasta quella che fa capo all’Azienda Sanitaria lagunare, che comprende 612mila residenti con il 26,3% di over65 che poi è esattamente la fascia di età che maggiormente richiede questo tipo di servizio. Da sottolineare come a Dolo, oltre alla strumentazione, si aprirà a breve anche il nuovo reparto. “Stiamo lavorando per eliminare il gap che abbiamo nel personale - dichiara Contato - ma abbiamo messo assieme un team di vertice che sta lavorando e producendo attività per la popolazione che ci stanno ponendo in una posizione di primato”.

Nonostante la cronica carenza di personale, 5 sono i radiologi mancanti in azienda al momento, l’Ulss 3 punta a fornire un servizio sempre più all’avanguardia, aumentando anche il numero di prestazioni rispetto al 2023 in tutti i 23 punti di erogazione del servizio, 10 pubblici e 13 privati accreditati. I numeri infatti parlano di 2032 prestazioni giornaliere nella parte pubblica e 578 nel privato accreditato con un aumento dell’8,4% delle prestazioni di Radiologia nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Fondamentale poi l’attivazione del sistema RIS-PACS (Radiology Information System; Picture Archiving and Communication System)

unico aziendale da ottobre su tutte le sedi che consentirà di poter refertare da tutte le sedi ospedaliere e di potenziare l’attività di telemedicina. Infine è stata presentata tramite un suggestivo video la straordinaria impresa del trasporto di un’unità mobile da Porto Marghera fino all’ospedale di Venezia tramite una chiatta. L’unità servirà a sopperire quei tre mesi di passaggio dalla vecchia strumentazione alla nuova e permettere quindi la prosecuzione delle prestazioni senza soluzione di continuità

Presenti assieme al direttore i dirigenti radiologi in forza a tutti gli ospedali del territorio, Paolo Sartori del SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Riccardo Righi ed Enrico Cagliari dell’Angelo di Mestre, Giuseppe Tropeano di Mirano, Fabio Gelain di Dolo e Fabio Zattoni di Chioggia. “Un grande impegno quello che ci aspetta - ha dichiarato Sartori - per gestire queste tecnologie. Le richieste sono in aumento ma abbiamo dalla nostra l’esperienza per servire i cittadini”. “Una sfida che raccogliamo - aggiunge Cagliari - un modo nuovo di lavorare in condivisione coi colleghi”. “Faremo il possibile per aumentare il numero di diagnostiche anche quelle interventistiche - ricorda Tropeano.” “Un grande impegno per un ospedale aperto su

più fronti per un servizio trasversale - dichiara Righi”. “Con il Covid il nostro ospedale era stato chiuso - ricorda Gelain - ora si riparte con la nuova radiologia e le nuove tecnologie”. “A Chioggia abbiamo un ospedale piccolo ma molto frequentato dai turisti - conclude Zattoni - facciamo il possibile per servire al meglio la popolazione”. (r.m.)

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con l’arrivo di ottobre e dei primi freddi, tornano le cotture al forno e i dolci da assaporare nel pomeriggio, accompagnati da una tazza di tè caldo. Il desiderio di calore ci spinge a sperimentare nuove ricette, semplici e genuine.

RISOTTO AI FUNGHI PORCINI

L’autunno è il momento perfetto per preparare piatti a base di funghi, e un risotto è l’ideale per valorizzare al meglio il sapore dei porcini freschi appena colti.

Ingredienti: : 300 g di riso Carnaroli; 300 g di funghi porcini freschi; 1 cipolla; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino bianco; 1 l di brodo vegetale; Olio extravergine d’oliva; Parmigiano Reggiano grattugiato; Prezzemolo fresco tritato, Sale e pepe

Preparazione: Preparazione: Pulire i funghi porcini e tagliarli a fettine sottili. Soffriggere aglio e cipolla tritata in una padella con olio. Aggiungere i funghi e farli cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti. Tostare il riso in una casseruola con un po’ d’olio, sfumare con vino bianco. Aggiungere il brodo poco alla volta e mescolare fino a cottura. Unire i funghi al riso, mantecare con parmigiano e prezzemolo fresco.

FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO

Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto.

Ingredienti: : 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe

TORTA DI MELE COME UNA VOLTA

Una ricetta facile per una torta di mele classica, semplice e genuina, che ci riporta con la mente ai sapori e ai ricordi dell’infanzia. Perfetta a colazione e a merenda

Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.

Ingredienti: 1,5 uova; 75 gr zucchero; 25 ml latte; 30 gr burro; 150 gr farina 00; 8 gr lievito per dolci; 1 mela grande

Preparazione: Per preparare l’impasto frullare le uova e aggiungere lo zucchero, il latte e il burro sciolto. Poi la farina e infine del lievito per dolci. Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Tagliare a pezzetti mezza mela sbucciata e mescolarla all’impasto. Il resto servirà per la decorazione. Dopo aver versato e livellato l’impasto all’interno di una tortiera decorare la torta con le fettine di mele distribuite su tutta la superficie. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.

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Rubrica a cura di Sara Busato

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