laPiazza di Treviso Ovest_Febb25

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di Treviso Ovest

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Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”

L’Ulss 2: un’eccellenza della sanità trevigiana tra umanità e innovazione

Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Stavolta parliamo un po’ di noi perché dal prossimo mese “La Piazza” introdurrà anche su questa edizione una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che troverete nella prima parte del giornale. Ogni mese sceglieremo un argomento specifico e lo declineremo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio ci sarà pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo faremo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.

Dopo il no della Corte

Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future

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Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna

I SINDACI DI ZERO BRANCO E QUINTO DI TREVISO

RACCONTANO COME CRESCONO I LORO COMUNI

I primi cittadini annunciano progetti e fanno il punto sulle opere in corso all’insegna della sicurezza e della qualità della vita

Servizi a pagg. 5 e 6

Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand

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25

L’assessore ai lavori pubblici illustra come sta cambiando la sua città continuando il lavoro avviato da sindaco PAOLO

GALEANO AL LAVORO PER MIGLIORARE

SUA PREGANZIOL

IL SEGRETARIO STEFANI: LA LEGA IN VENETO CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA

Il vice segretario federale: “Sull’autonomia avanti tutta”

Servizio a pag. 19 segue a pag. 5

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29 Servizio a pag. 5

AUn Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto, perché sapevamo che questa era un’occasione irripetibile per il nostro territorio.

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Il sindaco Durighetto presenta la Zerobranco del futuro

Luca Durighetto, sindaco di Zerobranco, ha anticipato, in esclusiva per i microfoni di Veneto24, le opere e le iniziative comunali per il 2025.

La novità più importante per i cittadini sarà sicuramente il completamento della rete ciclopedonale, nata da una collaborazione con Veritas, che sarà inaugurata entro la prima metà dell’anno. “Se non sarà in primavera, in estate o al massimo all’inizio dell’autunno”, promette il primo cittadino, sottolineando l’importanza di un intervento che è gravato per tre milioni di euro sulle casse comunali (altrettanti ne ha messi Veritas) e che la cittadinanza attende da molti anni.

La rete ciclopedonale non attraverserà solo il centro, ma fungerà da collegamento con le frazioni, permettendo un’alternativa green alla mobilità una volta passato l’inverno. Durighetto ha sottolineato che tale percorso, oltre che per gli anziani, è pensato espressamente per le famiglie e i più giovani di Zerobranco, uno dei comuni dall’età media più bassa su tutto il territorio regionale.

Sempre nell’ottica delle iniziative per le famiglie, il Primo Cittadino ha puntato con orgoglio i riflettori su Villa Guidini, polo culturale di Zerobranco che offre un luogo di ritrovo con attività al coperto ma anche all’aria aperta, grazie all’imponente parco che circonda l’edificio. Oltre alle attività per bambini e famiglie, il Sindaco ha annunciato che ci saranno dodici serate con spettacoli d’alto livello, chiaramente pensati per un pubblico più maturo.

Ma la rassegna teatrale di Zerobranco per il 2025 prevede un quadro generale più ampio e complesso, che comprende eventi per tutte le età che sapranno catturare l’attenzione di gran parte della cittadinanza.

Nuovi collegamenti ciclopedonali e una corposa rassegna di eventi culturali per grandi e piccini

Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.

Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Quinto di Treviso

Lottà alla criminalità. Le priorità del primo cittadino svillupate in progetti concreti

Il sindaco Durigon: “Costruiamo un futuro più sicuro per tutti”

I

l Comune di Quinto di Treviso punta sulla sicurezza con un importante piano di investimenti dedicato alla videosorveglianza e al potenziamento della Polizia Locale. Per il 2025 è prevista l’installazione di nuovi dispositivi di controllo, con l’obiettivo di raddoppiare il numero di telecamere presenti sul territorio.

Tra le iniziative già attuate, spicca l’installazione di un avanzato sistema di rilevazione delle infrazioni semaforiche all’incrocio tra la S.R. 515 Noalese e via Zecchina, noto come “incrocio Al Gallo”. Il dispositivo è in grado di registrare i passaggi con il semaforo rosso, contribuendo a migliorare la sicurezza stradale e a contrastare comportamenti pericolosi alla guida.

“In questi ultimi sei mesi ab-

biamo implementato l’organico della Polizia Locale portando a cinque il numero di agenti operativi, includendo anche una figura con incarichi amministrativi. - commenta il sindaco Ivano Durigon - Questo rafforzamento consente un presidio più efficace del territorio, con un’attenzione particolare alla tutela dei cittadini”

L’Amministrazione comunale conferma così il proprio impegno nella protezione e nel benessere della comunità, attraverso interventi concreti che migliorano il controllo del territorio e rafforzano la presenza delle forze dell’ordine.

Le città italiane stanno attraversando una fase di profonda trasformazione, che interessa non solo l’urbanistica, ma anche il tessuto sociale. In questo sce-

nario, si accentua un fenomeno delle cosiddette “baby gang”, gruppi di giovanissimi, spesso minorenni, che sfidano le istituzioni e alimentano un clima di insicurezza. Un problema che ormai non riguarda più soltanto le grandi città. “Sicurezza stradale, ma anche controllo del territorio vero e proprio - continua il primo cittadino - Non siamo esenti da fenomeni di piccolo cabotaggio e di teppismo. Anche il controllo del territorio è fondamentale, è quello che poi ci richiede anche la cittadinanza”. Passi significativi anche verso la modernizzazione e la digitalizzazione dei servizi pubblici, grazie ai fondi stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Con un focus particolare sulla sfera digitale, l’amministrazione comunale

Quinto e Morgano: arrivano i patti digitali di comunitá

Quinto di Treviso e Morgano, 1 febbraio 2024 – Le Amministrazioni Comunali di Quinto di Treviso e Morgano, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo locale ed il relativo Comitato Genitori, fanno fronte comune e lanciano il progetto “Patti Digitali di Comunità” - alleanze genitoriali per la consapevolezza e il benessere digitale”. Si tratta di un modello innovativo di intervento sociale che mira a creare alleanze educative tra genitori, scuole e istituzioni locali nell’obiettivo di affrontare, con una strategia condivisa, le sfide legate all’uso dei dispositivi

digitali da parte di bambini e ragazzi. Una vera e propria “alleanza” per l’educazione digitale. Nato dall’esigenza espressa dai genitori stessi di voler fornire alle famiglie gli adeguati strumenti per la gestione consapevole dei mezzi tecnologici in famiglia, il progetto, più nel dettaglio, intende sensibilizzare le famiglie sull’importanza di un approccio equilibrato alla tecnologia, favorire il dialogo tra genitori e figli sull’uso dei dispositivi elettronici, creare un gruppo di genitori consapevoli e allineati su regole condivise per il benessere digitale dei

minori e proporre soluzioni concrete per affrontare problematiche comuni su questi ambiti. La presentazione ufficiale si è tenuta martedì 4 febbraio e - dopo più incontri di confronto e formazione rivolti ai genitori - darà vita ad un gruppo di lavoro ad hoc pronto a coinvolgere l’intera comunità educante del territorio, comprese associazioni sportive, culturali e realtà parrocchiali.

Mara Marangon e Federica Gasparetto, rispettivamente Assessore all’Istruzione e alla Scuola del Comune di Quinto di Treviso e di quello di Morgano, sottoline-

ha avviato una serie di progetti innovativi che promettono di trasformare la vita dei cittadini, rendendo i servizi più accessibili, efficienti e sostenibili. “Nonostante i risultati del PNRR non siano straordinari - conclude il Sindaco Durigon - quest’an-

no gli investimenti comunali si concentreranno sull’efficientamento delle scuole primarie e, soprattutto, sul completamento dei lavori del Municipio, chiuso da due anni, per restituire ai cittadini la loro Casa Comunale.” Giulia Toffanello

ano: “Questo progetto è un’occasione preziosa per affrontare un tema cruciale come l’educazione digitale, soprattutto per le fasce d’età più giovani. Finora, molti progetti si sono concentrati sugli adolescenti, ma i Patti Digitali permettono di supportare anche i genitori dei bambini più piccoli, offrendo strumenti pratici e creando una rete di condivisione e confronto. Come Amministrazioni, crediamo fondamentale investire in iniziative come queste, capaci di rafforzare il dialogo e la consapevolezza educativa all’interno delle nostre comunità”.

Il progetto “Patti Digitali di Comunità”, promosso dal Centro di ricerca “Benessere Digitale” dell’Università di Milano-Bicocca e realizzato a Quinto e Morgano con la collaborazione dell’APS Media, Educazione, Comunità (MEC) di Udine, è stato fortemente voluto dalle due Amministrazioni Comunali - con un’equipe formata dalle Assessore Marangon e Gasparetto, dalla Consigliera Comunale di Morgano Elisa Codato, dai rispettivi Uffici Comunali e dal Comitato Genitori, con il prezioso coinvolgimento del Dirigente Scolastico. (a.m.)

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Il Sindaco Ivano Durigon al centro con la Polizia Locale e l’Assessore Renzo Crosato a destra

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Mogliano Veneto inaugura il nuovo ufficio mobile della Polizia Locale

M ogliano Veneto si conferma all’avanguardia nel campo della sicurezza pubblica con l’introduzione di un ufficio mobile per la Polizia Locale. Il nuovo mezzo, dotato di tecnologie avanzate, è stato presentato questa mattina davanti al Municipio dal Sindaco Davide Bortolato, il Vicesindaco con delega alla Sicurezza Leonardo Muraro e il Comandante del Corpo Intercomunale di Polizia Locale Terraglio-Sile, Stefano Forte.

Il veicolo rappresenta un investimento significativo, con un costo di poco superiore ai 70.000 euro, ed è stato acquisito nell’ambito della convenzione intercomunale recentemente rinnovata tra Mogliano Veneto, Preganziol e Casier.

L’ufficio mobile è un vero concentrato di innovazione:

connesso alla rete e dotato di strumenti come telecamere, stampanti, scanner e computer, garantirà una maggiore reattività della Polizia Locale in tempo reale. Il mezzo sarà impiegato sia per la gestione di incidenti stradali e interventi ordinari sia per fronteggiare emergenze straordinarie come alluvioni o altre calamità. Grazie alla sua versatilità, il presidio potrà essere portato direttamente nei luoghi in cui sarà maggiormente necessario.

«È un vero piacere aver inaugurato oggi la stazione mobile della Polizia Locale – ha dichiarato il Vicesindaco Leonardo Muraro – che offre al nostro territorio migliori garanzie di pronto intervento. Questo mezzo consentirà ai nostri agenti di operare in sicurezza e di redigere verbali direttamente sul cam-

Il caso: il Comune si oppone al maxi impianto agrivoltaico di via D’Azeglio

A Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, il dibattito sull’installazione di un maxi impianto agrivoltaico in via D’Azeglio si fa sempre più acceso. Il sindaco Davide Bortolato, insieme alla giunta comunale, ha recentemente esaminato un documento di analisi critica riguardante il progetto presentato dalla società Alfa Toro S.r.l. Questo documento, redatto dallo studio Terra Srl sotto la guida del dottor Marco Stevanin, è stato presentato alla Regione, accompagnato dalle osservazioni dei cittadini contrari all’opera, redatte dal professor Giovanni Campeol.

Il progetto prevede l’installazione di 17.850 pannelli fotovoltaici su un’area di 5,5 ettari, all’interno di una superficie agricola complessiva di 17,45 ettari. Con una potenza complessiva di 11.780 kWp, l’impianto dovrebbe essere mascherato da siepi per una lunghezza di

po. Sarà condiviso tra i comuni di Mogliano, Preganziol e Casier e rappresenta solo uno dei tanti investimenti che intendiamo realizzare per potenziare il Corpo Intercomunale e garantire maggiore sicurezza ai cittadini». Sulla stessa linea il Sindaco Davide Bortolato, che ha aggiunto: «Continua il nostro impegno per dotare la Polizia Locale di strumenti moderni ed efficienti, con l’obiettivo di rendere gli interventi sempre più rapidi ed efficaci, accrescendo la sicurezza dei nostri territori». Il nuovo ufficio mobile segna un importante passo avanti nel rafforzamento dei servizi di sicurezza e nella capacità di risposta alle emergenze nei comuni coinvolti, garantendo una presenza costante e qualificata sul territorio.

Giulia Toffanello

1.914 metri. Tuttavia, il sindaco Bortolato ha espresso forti riserve, sottolineando che le coltivazioni previste sotto i pannelli, come prato e patate, non sarebbero realmente produttive. Ha dichiarato che si tratta di un finto agrivoltaico, evidenziando come queste coltivazioni siano solo un pretesto per l’installazione dei pannelli. Il Comune di Mogliano Veneto ha scelto di collaborare strettamente con il comitato di cittadini contrari al progetto. Il sindaco Bortolato ha spiegato che il consulente del Comune ha lavorato in stretta collaborazione con il professionista incaricato dal comitato, sottolineando l’importanza di unire le forze per evidenziare le criticità del progetto. Ha anche ricordato che questa sinergia era già stata sperimentata con successo nel caso dell’impianto fotovoltaico della Sicet in via Cavalleggeri.

Il sindaco ha poi annunciato l’intenzione di richie-

dere un’inchiesta pubblica in presenza, per permettere che le controdeduzioni alle osservazioni presentate dalla cittadinanza e dal Comune possano essere esposte dal proponente in un incontro pubblico dedicato. Tale incontro sarebbe stato riservato a coloro che avessero firmato le osservazioni raccolte dal comitato o le avessero presentate autonomamente.

Uno dei principali motivi di opposizione al progetto riguarda il suo impatto paesaggistico. Bortolato ha affermato che l’impianto non sarebbe compatibile con il territorio e ha aggiunto che esistono altre zone nel comune più idonee per ospitare tali impianti. Inoltre, il progetto prevedeva il collegamento alla cabina primaria tramite un cavidotto interrato che avrebbe attraversato la città, danneggiando strade recentemente riqualificate, come il Terraglio.(g.f.)

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Da sinistra, il Comandante Stefano Forte, il vicesindaco Leonardo Muraro e il sindaco Davide Bortolato

Mogliano Veneto

Sicurezza. La celebrazione del Patrono della Polizia Locale unisce i Comuni di Mogliano, Preganziol e Casier

San Sebastiano, agenti in festa: unità, sicurezza e numerosi risultati

Le celebrazioni di San Sebastiano, Patrono della Polizia Locale sono state l’occasione per illustrare l’impegno del Corpo Intercomunale “Terraglio-Sile” grazie alla partecipazione dei Sindaci dei tre Comuni coinvolti, di rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni civili e militari e di numerosi cittadini.

A inaugurare la cerimonia, iniziata alle 10:30, sono stati l’Assessore alla Sicurezza di Mogliano Veneto, Leonardo Muraro, e i Sindaci Davide Bortolato (Mogliano Veneto), Renzo Carraretto (Casier) ed Elena Stocco (Preganziol), accompagnati dal Comandante del Corpo Intercomunale, Stefano Forte. Presenti anche altre autorità, tra cui il Comandante della locale stazione dei Carabinieri, Donato Convertini.

Durante il suo intervento, il Comandante Forte ha tracciato un bilancio dettagliato delle attività svolte dal Corpo nel 2024, mettendo in evidenza il costante impegno per la sicurezza stradale, urbana e ambientale. Tra i risultati più significativi, spiccano i 1.973 controlli sui veicoli che hanno portato a 10.536 verbali per violazioni al Codice della Strada, 420 sanzioni per eccesso di velocità, 24 patenti ritirate e 74 carte di circolazione revocate.

In campo urbano, sono state identificate 146 persone, con 63 informative inviate all’Autorità Giudiziaria. In ambito am-

bientale, il Corpo ha effettuato 165 controlli su aree degradate e accertato 144 violazioni, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti.

Grande attenzione è stata riservata anche alla formazione professionale, con 891 ore di aggiornamento per il personale, e all’educazione stradale, che ha coinvolto 1.266 studenti in 268 ore di lezioni dedicate.

Alla cerimonia hanno partecipato anche due classi della scuola primaria “Piranesi”, che hanno recitato poesie in omaggio agli agenti.

«Il nostro Corpo, con 26 unità operative su un territorio di oltre 82 km² e quasi 56.000 abitanti, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la sicurezza e la legalità» ha dichiarato il Comandante Forte, sottolineando l’importanza della collaborazione tra i Comuni per un servizio sempre più efficace.

I Sindaci hanno condiviso il

loro apprezzamento per il lavoro svolto dalla Polizia Locale. «Questa giornata è un’occasione per ribadire la nostra gratitudine a chi ogni giorno si dedica alla sicurezza delle nostre comunità» ha dichiarato Davide Bortolato, Sindaco di Mogliano Veneto.

«San Sebastiano è un simbolo di unità e collaborazione tra le amministrazioni e il Corpo di Polizia» ha aggiunto Elena Stocco, Sindaca di Preganziol.

Renzo Carraretto, Sindaco di Casier, ha concluso: «Celebrazioni come questa ci ricordano quanto sia prezioso il lavoro di chi opera per garantire ordine e sicurezza, migliorando la qualità della vita nei nostri territori».

L’evento, segnato da un clima di gratitudine e riflessione, ha riaffermato il valore della Polizia Locale come pilastro della sicurezza e della coesione sociale nei Comuni di Mogliano Veneto, Preganziol e Casier.

Due preti di troppo, al Busan di Mogliano il 20 febbraio

Tra le attività più significative spiccano i 1.973 controlli sui veicoli che hanno portato a 10.536 verbali

Grande attesa a Mogliano per lo spettacolo “Due preti di troppo” in programma il prossimo 20 febbraio al Teatro Busan. Quando tutto sembra perduto, quando le cose sembrano andare in un’unica direzione, quando la vita sembra averti abbandonato, c’è sempre un momento, un attimo in cui all’improvviso arriva l’eroe… e non è obbligatorio che abbia un mantello, un costume blu e una “S” sul petto: alcune volte possono indossare un colletto

bianco, una camicia e un pantalone nero e avere come arma non il laser dagli occhi, ma le parole che a volte sono più incisive dei fatti. In “Due preti di Troppo” i nostri due protagonisti, Don Ezio e Don Sabatino, riescono a salvare una comunità attraverso la musica, spesso collante di pace fra intere popolazioni! È la classica storia del cattivo e dell’eroe e come in ogni storia il cattivo viene surclassato, dopo vari eventi che lo vedono vincente, dai nostri

supereroi… ma noi raccontiamo una storia vera e non per questo deve esserci per forza un happy-ending ma nemmeno una tragedia… insomma si racconta la vita che può essere bella o brutta, ma alla fine sempre vera. Due preti di troppo è un turbinio di comicità, verità ma soprattutto musica che accompagnerà i nostri protagonisti in tutta la storia…grazie alla creazione di un coro che potrà salvare le sorti di una chiesa completamente abbandonata!

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Preganziol

Dal Comune di Preganziol un aiuto concreto: sostegno alla pratica ludica e sportiva

L o sport e le attività ludiche sono, da sempre, un veicolo essenziale di inclusione sociale. A Preganziol lo sanno bene tanto che la giunta guidata da Elena Stocco ha, negli scorsi giorni, emanato un bando per agevolare l’accesso alla pratica ludica e sportiva per le persone con disabilità. Il progetto prevede una compartecipazione alla spesa sostenuta per la frequenza delle attività ludiche e sportive, a favore di minori e adulti che presentano una invalidità documentata superiore al 66%. Verrà erogato un contributo del 50% della spesa sostenuta, per gli utenti che presenteranno un’ISEE pari o inferiore ad 50.000,00, e del 25% per gli utenti con un ISEE superiore a 50.000,00. I documenti valutabili a tal fine sono le ricevute o fatture fiscalmente valide, emesse nel corso del 2025, intestate al destinatario del contributo o al tutore, curatore o amministratore di sostegno o a chi esercita la patria potestà relative a: spese alberghiere, spese di viaggio, spese per soggiorno assistito, spese per iniziative ludiche o sportive con supporto di attività assistenziale. Non possono ottenere il presente contributo per spese legate ad attività ludiche coloro che ricevono da parte di un Ente Pubblico, un sostegno economico per le medesime attività.

La domanda per l’accesso al contributo potrà essere presentata fino al 31 dicembre 2025 dal destinatario del contributo o dal tutore, curatore o amministratore di sostegno o da chi esercita la patria potestà, utilizzando l’apposito modulo predisposto dall’Amministrazione, http:// www.comune.preganziol.tv.it - “Uffici e Servizi - Servizi Sociali - Contributi per la frequenza di attività ludico motorie e ricreative”. La domanda andrà inoltrata all’indirizzo e-mail: protocollo@comune.preganziol.tv.it oppure consegnata a mano all’ufficio protocollo con i seguenti orari: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30 – giovedì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30. Il Servizio Politiche Sociale effettua la raccolta delle domande e ne verifica l’ammissibilità. I contributi verranno poi erogati semestralmente, generalmente a luglio 2025 (per le domande raccolte fino al 30 giugno) e a gennaio 2026 (per le domande raccolte fino al 31 dicembre 2025). “Questo contributo dedicato ai cittadini di Preganziol con disabilità – hanno spiegato dall’Amministrazione Comunale – vuole rappresentare, oltre che un elemento di civiltà, un passo importante verso quell’idea di Città capace di non lasciare indietro nessuno e nella quale ciascuno si possa sentire realmente protagonista.”

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La Regione Veneto aumenta i posti negli asili nido per supportare le famiglie

La Regione Veneto ha lanciato una nuova iniziativa per aumentare i posti disponibili negli asili nido, un supporto fondamentale per le famiglie, in particolare per le mamme che vogliono conciliare il lavoro con le esigenze familiari. La misura è

volta a favorire l’integrazione delle donne nel mondo del lavoro, riducendo il divario di carriera e stipendioche spesso le penalizza.

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, ha sottolineato come l’accesso a strutture educative di alta qualità fin dai primi anni di vita rappresenti un diritto, soprattutto per i bambini provenienti da contesti svantaggiati. La Regione ha dunque approvato una legge che permette alle amministrazioni comunali di aumentare il numero di posti nei nidi, superando il limite di 60 posti per struttura, fino a un massimo di 66, se giustificato da esigenze locali specifiche, come domande non soddisfatte e disponibilità di risorse.

Questa crescita, che può arrivare fino al 10%, mira a garantire maggiori opportunità alle famiglie, con un focus sulle aree più vulnerabili. Grazie alla collaborazione con i Comuni, l’obiettivo è ampliare la rete di servizi dedicati all’infanzia, per sostenere in modo concreto le fasce fragili della popolazione.

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Opere pubbliche. Nonostante il periodo difficile per i bilanci degli enti locali, continua l’impegno dell’Amministrazione

L’assessore Galeano: “Tanti interventi per rendere la città sempre più accogliente e sicura”

“S

tiamo lavorando con grande determinazione per rendere Preganziol sempre più attrattiva, moderna e sicura. Un luogo nel quale vivere sia più bello e semplice per tutti, dove ciascuno si possa sentire a casa propria e scegliere di vivere qui, costruire la propria famiglia o addirittura tornare”.

Così Paolo Galeano, assessore ai Lavori Pubblici introduce il quadro complessivo dei “lavori in corso” a Preganziol. Rimboschimento del terraglio e nuovo bosco urbano con i fondi della “grande treviso”: l’Amministrazione Comunale, dopo aver ottenuto il finanziamento di 300.000 per il 2° stralcio della pista ciclo-pedonale di Sambughè, ha incassato i rimanenti 360.000 derivanti dal finanziamento regionale 2021-2027 per la SISUS dell’Area Urbana “Grande Treviso - Next Generation City”, per l’attuazione delle linee di finanziamento espressamente previste in tema di rimboschimento in ambito urbano. Il Consiglio Comunale ha quindi inserito nel Piano Triennale delle Opere due importanti interventi: il Viale del Terraglio e il Bosco Urbano. In dettaglio, sono stati approvati 400.000 per la realizzazione delle due opere, con previsione di inizio lavori entro ottobre del prossimo anno. VIALE DEL TERRAGLIO: ripopolamento arboreo della “Napoleonica” con 155 nuove piantumazioni in due tratti di statale (Frescada e Le Grazie-Preganziol), allo scopo di riconferire al Terraglio il suo storico e identitario aspetto di viale alberato. Bosco urbano: realizzazione di un nuovo polmone verde accanto al parco monumentale di Villa Marcello lungo via Schiavonia, al fine di contribuire al contrasto della crisi climatica e dell’inquinamento da polveri sottili e favorire al contempo la biodiversità. Nuovi impianti termici nelle scuole di frescada e preganziol: continua il percorso di messa in sicurezza ed efficientamento del

patrimonio scolastico.

Scuola dell’infanzia “arcobaleno 1” a frescada: f inanziamento con 115.000 per la sostituzione della centrale termica. Tale importo va ad inserirsi in un’operazione di completo rinnovamento del plesso scolastico (dove si è da poco concluso l’intervento di riqualificazione dell’impianto di illuminazione interna), che renderà la scuola materna di Frescada un edificio scolastico ad alto risparmio energetico. Scuola secondaria di primo grado a preganziol: finanziamento con 150.000 per la sostituzione della centrale termica del più grande plesso scolastico del nostro Comune. I lavori si sono conclusi nei giorni scorsi e finalmente consentiranno un servizio migliore all’interno degli spazi. Il plesso Ugo Foscolo è L’ultimo edificio scolastico mancante di interventi per la messa in sicurezza sismica è quello della scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” del capoluogo (ad eccezione ovviamente della Scuola Tegon che proprio per rischio sismico è stata purtroppo chiusa). Aggiornare il progetto di fattibilità (percorso già avviato) significa avere fin dall’inizio di questo mandato tutti gli scenari possibili per l’intervento, intercettando oltre a quello del conto termico anche ogni contributo possibile, considerata l’onerosità di questi lavori per le casse comunali.

Incrocio sul terraglio con via sambughe e via croce: con l’obiettivo di incrementare la sicurezza sul Terraglio (uno dei punti più importanti del programma di mandato), a seguito dell’interloquio con ANAS, l’Amministrazione ha deliberato la riclassificazione del tratto extraurbano da statale a comunale, abbassando la velocità di percorrenza da 70 a 50km/h e rinnovando opportunamente la segnaletica stradale. Parallelamente si è valutato l’inserimento

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w w w ven eto 2 4.i t Preganziol

di un semaforo che possa contribuire ad aumentare la sicurezza dell’incrocio e a meglio gestire l’uscita da via Sambughé in determinate fasce orarie di maggior congestione. Si è quindi proceduto con lo stanziamento di risorse per l’aggiornamento del progetto di fattibilità per l’attraversamento pedonale (che prevede anche la tombinatura sul lato ovest del Terraglio per un percorso ciclopedonale), anche qui con un probabile aumento dei costi rispetto alla determinazione originaria.

Pista ciclabile di via sambughè - 2° stralcio: l’Amministrazione Comunale ha inserito nel Piano triennale dei lavori pubblici il 2° stralcio della pista ciclo-pedonale di Via Sambughè. Mentre quindi si stanno ultimando i lavori del primo tratto, si procede speditamente per la realizzazione del secondo, fino a Via Munara. L’intera opera poi vedrà anche la realizzazione di due dossi in corrispondenza degli attraversamenti pedonali della palestra e di via Munara. Il quadro economico è composto da 400.000 per la realizzazione dell’opera. Dei 400.000 complessivi, 300.000 sono finanziati dal progetto della Grande Treviso e i residui 100.000 dalle casse comunali. La ciclabile è inserita anche nel Masterplan dell’I.P.A. di Treviso in un itinerario orizzontale che da Sambughé raggiunge la Greenway del Sile.

Centro Polivalente Di Via Europa: proseguono infine i lavori di realizzazione del centro polivalente di via Europa, un intervento davvero importante per la vita della nostra comunità e le sue associazioni. La struttura polivalente sorge in un contesto votato ad accogliere varie iniziative per servizi alla popolazione ed attività ricreative. Dal punto di vista tecnico, tale edificio sarà in linea con i più avanzati criteri di consumo energetico e impatto ambientale: l’edificio infatti sarà NZEB (nearly zero energy building).

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Trasporti. Il sistema di pagamento contactless si estende anche altre linee regionali

Tap&Tap: nuove tratte ferroviarie per un viaggio più facile

I

l servizio Tap&Tap, che permette di utilizzare la propria carta di pagamento contactless o un dispositivo digitale per accedere ai treni, continua ad espandersi in Veneto, con nuove tratte incluse nella rete. Oltre alle linee già attive, ora è possibile utilizzare il sistema anche sulla Verona Porta Nuova-Rovigo, Treviso-Portogruaro, Treviso-Conegliano e Padova-Rovigo. L’obiettivo principale di Trenitalia è rendere l’esperienza di viaggio ancora più semplice e conveniente, rispondendo alle esigenze quotidiane dei pendolari e dei viaggiatori occasionali.

L’idea dietro Tap&Tap è quella di semplificare il processo di acquisto e validazione del biglietto, eliminando la necessità di code alle biglietterie o alle macchinette automatiche. Con un semplice gesto, avvicinando la propria carta di pagamento alla validatrice della stazione di partenza e ripetendo l’operazione all’arrivo, il viaggio è già pagato. Non solo carte, ma anche smartphone e smartwatch sono compatibili, offrendo una soluzione ancora più comoda per chi preferisce usare dispositivi digitali.

Un ulteriore vantaggio per gli utenti arriva dalla possibilità di registrare la propria

carta di pagamento sul sito Trenitalia, accedendo alla propria area riservata. In questo modo, oltre a monitorare le transazioni, si ha accesso alla “best fare”, che consente di usufruire delle tariffe migliori disponibili, rendendo il viaggio ancora più conveniente. Il successo del sistema Tap&Tap non si

limita al Veneto. Già attivo in Sardegna, Piemonte, Toscana, Lazio e Sicilia, il servizio continua a crescere, con un aumento costantenell’utilizzo. Entro breve, sarà disponibile su tutte le tratte venete, rendendo il viaggio in treno ancora più semplice e immediato per tutti.

Professione guida turistica: finalmente c’è il bando per l’abilitazione

Dopo più di dieci anni di attesa, il Ministero del Turismo ha ufficialmente pubblicato il bando per l’abilitazione alla professione di guida turistica, un provvedimento atteso con impazienza da chi aspira a lavorare nel settore. L’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner, ha espresso grande soddisfazione per questo traguardo, sottolineando come il ritardo nella regolamentazione abbia penalizzato per anni molti giovani desiderosi di intraprendere questa professione. “Le guide turistiche sono il cuore pulsante della valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico – ha dichiarato Caner – e in una regione come il Veneto, che accoglie circa 72 milioni di turisti all’anno, la loro presenza è essenziale. Questo bando rappresenta finalmente un’opportunità concreta per i giovani e i neolaureati che vogliono entrare nel mondo del lavoro.”

Secondo le previsioni del Ministero, saranno oltre quattromila i candidati che parteciperanno al concorso, il quale prevede tre prove selettive: una scritta, una orale e una tecnico-pratica. Chi supererà gli esami sarà inserito nell’elenco nazionale delle guide turistiche, gestito dal Ministero del Turismo. Per presentare la domanda di partecipazione, gli interessati dovranno iscriversi attraverso il portale www.inpa.gov.it entro il 27 febbraio 2025. L’iniziativa non solo apre nuove prospettive professionali, ma rappresenta anche un passo fondamentale per garantire la qualità e la competenza delle guide turistiche in Italia, un settore strategico per il Paese.

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truffa online: falsa offerta di biglietti gratuiti della Mom

Il messaggio ingannevole è apparso sulle bacheche social di numerosi trevigiani e rimandava ad un sito simile a quello ufficiale. Chiaro il tentativo di frode

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Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. w w w ven eto 2 4.i t L’allarme. Un falso annuncio sui

ATreviso, un falso annuncio sui social media sta mietendo diverse vittime tra i cittadini. La promessa? Una tessera gratuita per il trasporto pubblico, offerta in occasione dell’anniversario della Mom, l’azienda di trasporto locale. Tuttavia, dietro a questa proposta si cela una trappola ben orchestrata. Il messaggio ingannevole è apparso sulle bacheche Facebook di numerosi trevigiani, diffondendosi rapidamente grazie alla sua apparente autenticità. L’annuncio, proveniente dalla pagina “Trasporto pubblico a Treviso”, sostiene che la Mom stia celebrando il suo anniversario offrendo una carta unica con viaggi gratuiti e ulteriori sconti. Per ottenere questi vantaggi, si richiede un pagamento di soli 2,35 euro e l’inserimento dei propri dati personaliin un modulo online. Cliccando sul link fornito nell’annuncio, gli utenti vengono reindirizzati a un sito che, a prima vista, sembra identico a quello ufficiale della Mom. Il logo, il menù e il carattere utilizzato sono gli stessi, ma un occhio attento noterà una

www.rimborsitasbo.it Via A. Gramsci 19/A - Mira (VE) info@rimborsitasbo.it

discrepanza cruciale: l’indirizzo URL. Invece di quello istituzionale, compare “tereblack. com”, un dettaglio che dovrebbe far scattare un campanello d’allarme. Non esiste alcuna carta, né vantaggi; solo un tentativo di frode ai danni dei cittadini.

Molti trevigiani, attratti dal-

la modesta somma richiesta, sono caduti nella trappola. Sebbene la perdita economica possa sembrare trascurabile, il vero pericolo risiede altrove. Il sito potrebbe essere un veicolo per virus informatici e i dati personali forniti potrebbero essere utilizzati dai truffatori per scopi illeciti.

Castagnole, lavoratori di Poste Italiane al freddo e senza carta igienica: Cisl Slp minaccia mobilitazioni

Le condizioni di lavoro al Centro logistico di Poste Italiane di Castagnole sono ormai insostenibili. I dipendenti che operano nello smistamento e nell’incasellamento della posta sono costretti a lavorare in ambienti con temperature troppo basse, tra i 14 e i 17 gradi, un disagio si è trascinato per diversi giorni. A lanciare l’allarme è il sindacato Cisl Slp, che ha denunciato la situazione attraverso il segretario generale Marco Pertile.

Il guasto al sistema di riscaldamento, già segnalato a dicembre, è stato temporaneamente sistemato, ma da qualche giorno le temperature si sono nuovamente abbassate, creando gravi disagi per i circa cento lavoratori impiegati nel centro, suddivisi in quattro turni. “La situazione è

intollerabile. In alcune aree, questa mattina, la temperatura era di

soli 1 4 gradi. Chiediamo un intervento urgente da parte di Poste Italiane per risolvere questo problema e ripristinare condizioni dignitose per i dipendenti”,

ha dichiarato Pertile, avvertendo che se non verrà risolto, il sindacato è pronto a mobilitarsi e a coinvolgere gli organi competenti, come lo Spisal.

Ma il freddo non è l’unico problema. La Cisl Slp ha anche denunciato la carenza di carta igienica, che è mancata per ben venti giorni, creando disagi a tutti i lavoratori del centro. Solo grazie all’intervento diretto di Pertile e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezzala situazione è stata ripristinata. “La pazienza ha un limite. Non accetteremo più che i lavoratori siano costretti a lavorare in queste condizioni”, ha concluso Pertile, sollecitando Poste Italiane a intervenire immediatamente per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro.

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La preoccupazione. Le nuove politiche degli USA potrebbero avere un impatto negativo sulle esportazioni delle province venete

Dazi USA: Padova e Treviso tra le province più esposte, l’export a rischio

L

’introduzione di nuovi dazi sulle importazioni da parte degli Stati Uniti preoccupa profondamente l’economia delle province venete, in particolare Padova e Treviso, tra le piùesposte alle conseguenze di questa misura. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato Imprese, le esportazioni padovane verso gli USA, nel 2024, hanno raggiunto 1.224 milioni di euro, collocando la provincia al 15° posto tra le maggiori province esportatrici a livello nazionale. L’esposizione al mercato statunitense rappresenta il 4,1% del valore aggiunto provinciale, superiore alla media nazionale del 4%, dimostrando quanto le imprese localidipendano da questo mercato. A Treviso, l’export verso gli Stati Uniti ha toccato i 1,3 miliardi di euro, collocandola al 13° posto a livello nazionale. Nonostante un aumento del 3,1% nelle esportazioni nei primi nove mesi del 2024, il rischio di un ulteriore inasprimento dei dazi potrebbe frenare la crescita e mettere in difficoltà soprattutto le piccole e medie imprese.

Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova, sottolinea l’importanza di rafforzare il mercato interno per affrontare le sfide globali: “In un contesto instabile, è essenziale rafforzare il mercato interno con filiere corte e valorizzare il Made in Italy per rendere l’economia più resiliente alle sfide globali”. Dall’Aglio aggiunge che una possibile soluzione potrebbe essere un compromesso tra dazi e acquisti di gas naturale liquefatto (GNL), auspicando una trattativa commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea per ridurre i dazi in cambio di un incremento degli acquisti di GNL.

queste dinamiche commerciali”, afferma Balliana. La sua proposta di un compromesso tra dazi e acquisto di GNL riflette una strategia che potrebbe portare benefici alle imprese manifatturiere, che spesso sono ad alta intensità energetica.

Concludendo, Confartigianato sottolinea la necessità per le imprese di adattarsi rapidamente alle dinamiche di mercato, puntando sull’eccellenza, specializzazione e diversificazione dei mercati, per ridurre l’impatto delle nuove politiche commerciali degli Stati Uniti.

Anche Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, mette in guardia sui potenziali danni ai settori manifatturieri locali. “Un aumento dei dazi metterebbe in difficoltà le aziende, soprattutto quelle artigiane, che hanno una maggiore incidenza sull’export. Il mercato statunitense è fondamentale, ma ora deve entrare in gioco l’Europa per contrastare

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Autotrasporto in crisi: il Governo riduce le risorse e si preannuncia conflitto

Il settore dell’autotrasporto sta vivendo un periodo di incertezze e difficoltà, accentuato dalle recenti scelte del Governo di ridurre le risorse destinate al settore. Michele Varotto, Presidente della Federazione Trasporti di Confartigianato Imprese Veneto, esprime forte disappunto per questa decisione, definendo “molto grave” la mancanza di riconoscimento per un settore che considera cruciale per l’economia nazionale. “Il trasporto è essenziale per il sistema produttivo, per l’import-export e per la logistica”, afferma Varotto. Il presidente sottolinea che, nonostante l’importanza del trasporto su gomma come vettore principale, il Governo ha deciso di ridurre le risorse dal fondo nazionale per l’autotrasporto, penalizzando un settore già in difficoltà a causa della crisi del manifatturiero che ha ridotto le commesse e quindi il numero di viaggi. “Le imprese continuano a investire, ma i fondi disponibili per il rinnovo del parco veicolare sono esauriti in poche ore”, aggiunge. La Federazione Trasporti di Confartigianato Imprese Veneto si allinea con la posizione di Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci), che ha già annunciato la convocazione di una riunione per definire una strategia di azione. Questo potrebbe portare a una vera e propria “fase vertenziale” con il Governo, con il rischio di proteste e conflitti. Varotto evidenzia che l’autotrasporto, pur essendo colpito da numerose criticità, tra cui gli aumenti dei costi dei carburanti e le difficoltà economiche legate agli aumenti dei costi aziendali derivanti dal rinnovo contrattuale, ha sempre cercato di mantenere un atteggiamento collaborativo. Tuttavia, la situazione sta diventando insostenibile, con l’industria che è costretta a subire i picchi inflattivi e ad assorbire aumenti dei costi che finiscono per erodere i margini aziendali. Le parole di Paolo Uggé, presidente di Unatras, confermano l’allarme del settore: “Se il Governo riduce le risorse senza consultare il settore, non possiamo che aspettarci una risposta conflittuale”. Unatras ha sempre dimostrato apertura al confronto, ma ora si sente tradito dalle scelte politiche che non rispondono alle reali necessità del comparto.

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Le lezioni di giurisprudenza si spostano al Centro Congressi Hotel Maggior Consiglio

Aseguito dei disagi causati dal malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento lo scorso 30 dicembre, la sede universitaria del complesso San Leonardo di Treviso è risultata inagibile e rimarrà tale per un periodo di tempo indefinito. Gli interventi necessari per il ripristino degli impianti sono ancora in fase di valutazione.

Nonostante ciò, la sessione di esami in corso sta procedendo regolarmente grazie alla collaborazione con la ASL 2 Marca Trevigiana, che ha messo a disposizione gli spazi per i corsi delle professioni sanitarie. Per quanto riguarda le lezioni del prossimo semestre, la Scuola di Giurisprudenza, il Consiglio di Corso di Studio e i rappresentanti degli studenti hanno deciso di spostare le attività didattiche al Centro Congressi “Hotel Maggior Consiglio”. Le lezioni inizieranno il 24 febbraio.

biblioteca di Giurisprudenza, fondamentale per il supporto a studenti e laureandi. Sambo ha espresso soddisfazione per il grande lavoro di squadra svolto per affrontare questa emergenza, ringraziando gli uffici dell’Ateneo, la ASL, il Comune e gli studenti per la loro disponibilità e collaborazione.

Nonostante le difficoltà, l’Università di Padova si impegna a garantire un ambiente didattico adeguato e a ridurre al minimo i disagi per la comunità accademica.

“Abbiamo cercato di trovare una soluzione che, pur nella difficoltà del momento, riduca al minimo i disagi per gli studenti e permetta di garantire la continuità didattica”, ha dichiarato Paolo Sambo, prorettore alle Politiche per le sedi decentrate dell’Università di Padova. Nella nuova sede saranno disponibili anche spazi destinati allo studio e per i docenti, e sono in corso trattative con l’ESU per attivare una convenzione per i pasti.

Inoltre, l’Ateneo sta valutando le modalità per riattivare la

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Congresso Cisl

Scuola: confermata la segreteria generale Anna Lucia Tamborrini

Si è concluso con un grande successo il quarto Congresso della Cisl Scuola Belluno Treviso, che ha visto la riconferma in blocco della Segreteria uscente, composta dalla Segretaria Generale Anna Lucia Tamborrini, e dalle segretarie Claudia Visentin e Maria Giovanna Gaetano. L’evento, svoltosi venerdì 17 gennaio a Villa Razzolini Loredan ad Asolo, ha rappresentato un’importante occasione di confronto e riflessione sul futuro del mondo della scuola nelle due province. Nel corso della relazione introduttiva, la segretaria Anna Lucia Tamborrini ha offerto un’analisi lucida delle principali criticità che affliggono la scuola, tra cui i bassi stipendi, l’eccessiva burocrazia e le difficoltà nel reclutamento del personale. “Gli stipendi del personale scolastico italiano sono tra i più bassi d’Europa e di tutta la pubblica amministrazione in Italia”, ha sottolineato, riferendosi anche al problema della carenza di insegnanti e di personale Ata, che si fa particolarmente sentire nelle province montane di Belluno e Treviso. Per far fronte a queste difficoltà, Tamborrini ha identificato tre priorità per il futuro: miglioramento delle retribuzioni, riforma del reclutamento con l’introduzione di un doppio canale che valorizzi l’esperienza sul campo, qualità del lavoro, con l’introduzione di nuove figure professionali e la revisione degli ordinamenti per il personale Ata. Un tema centrale è stato il sostegno al reddito per i lavoratori fuori sede, un gruppo che affronta difficoltà crescenti dovute all’alto costo della vita e alla scarsità di alloggi accessibili. La Cisl Scuola propone quindi un welfare territoriale per agevolare la conciliazione vita-lavoro e per attrarre personale qualificato in territori sempre più spopolati. L’intervento ha messo in evidenza l’aggravarsi delle condizioni scolastiche, in particolare nel reclutamento di insegnanti di sostegno e nella copertura dei posti ATA. In provincia di Treviso, solo 141 insegnanti di sostegno sono stati immessi in ruolo a fronte di 1.510 posti vacanti, mentre nella provincia di Belluno, la situazione è altrettanto critica.

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Il Bo, sede storica dell’Università degli Studi di Padova

Danza. La rassegna nasce dalla collaborazione tra il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro

Calligrafie 2025: torna a Treviso la grande danza internazionale

I l cartellone, composto da 3 appuntamenti, in programma da gennaio a maggio, si caratterizza per la centralità che la componente musicale riveste in ciascuno spettacolo proposto, a sottolineare il profondo legame del teatro cittadino con la musica. Una rassegna concepita come un viaggio tra culture, epoche e nazioni, che rinnova l’obiettivo di costruire, attraverso i corpi, partiture fisiche in grado di affascinare e appassionare il pubblico. Segni sulla scena come scritture che parlano e raccontano tante storie, tutte diverse.

E proprio la musica è stata al centro dell’appuntamento che ha inaugurato la stagione: Instrument Jam della Compagnia Zappalà Danza, in programma lo scorso 23 gennaio 2025. Lo spettacolo si è presentato come una jam session danzata dal travolgente timbro mediterraneo, che raggruppa tutti gli strumenti del progetto Instruments del coreografo catanese Roberto Zappalà, sviluppato nel tempo in tre tappe

dedicate ognuna a uno strumento diverso: il marranzano, l’hang, i tamburi.Instrument Jam si sviluppa sullo stesso impianto coreografico di Instrument 1, lo spettacolo della compagnia che ha maggiormente portato nel mondo. Protagonisti sul palco il virtuoso di marranzani Puccio Castrogiovanni, Arnaldo Vacca ai tamburi e Salvo Farruggio all’hang. La partitura di Instrument 1 si espande così in una composizione polifonica, esplorando nuovi ritmi e sonorità di grande impatto. In scena, insieme ai musicisti, i sette danzatori della Compagnia Zappalà Danza, tutti uomini, che interpretano con vigore e fierezza una Sicilia senza confini, dove la tradizione e il moderno si incontrano, si incrociano, si fondono. Secondo appuntamento della stagione, sabato 22 marzo con Ballade di MM Contemporary Dance Company, già vincitore del Premio Danza &amp; Danza 2022 come miglior produzione italiana. Lo spettacolo si compone di

due inedite coreografie firmate da due autori italiani: Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli. I brani, interpretati dai danzatori della MM Contemporary Dance Company accompagneranno il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse: “Ballade” di Bigonzetti è un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai

La stanza del cinema: un nuovo faro per i cinefili a Treviso

Nel cuore di Treviso, lo scorso 7 febbraio si è naugurata “La Stanza del Cinema”, un progetto ambizioso che mira a diventare un punto di riferimento per gli amanti della settima arte. Situata in via Pescatori 23, questa nuova sala cinematografica è il frutto della collaborazione tra l’associazione Tema Cultura e Cineforum Labirinto, e si propone di offrire un’esperienza cinematografica che va oltre la semplice visione di un film. “La Stanza del Cinema” non è solo un luogo di proiezione, ma un vero e proprio laboratorio culturale. Giovanna Cordova, direttrice dello spazio, sottolinea come l’iniziativa voglia essere un nuovo punto di riferimento nel

perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca, mentre “Elegia” di Morelli è ambientato e racconta la nostra epoca attuale, periodo che mai come ora porta vertigine e smarrimento, ma anche la rinnovata speranza di un nuovo inizio.

La chiusura della stagione 24/25 di “Calligrafie” è affidata a Tulsa

centro di Treviso per gli appassionati cinefili e per chiunque desideri avvicinarsi al linguaggio del cinema. La programmazione non si limita ai grandi classici, ma include anche cortometraggi di giovani videomaker, offrendo loro una piattaforma per presentare i propri lavori al pubblico. Questo “primo tempo” della Stanza del Cinema prevede una programmazione settimanale che si estenderà fino a dicembre, con proiezioni, rassegne tematiche, sonorizzazioni live di film muti, corsi di cinema e laboratori di critica cinematografica.

Tra le proposte più interessanti della programmazione 2025, spicca “Scrivere il Cinema”, un laboratorio di introdu-

Ballet, una delle più blasonata compagnie targate USA, che domenica 18 maggio porterà al Teatro Mario Del Monaco Made in America, una serata composta da tre coreografie che racchiudono l’essenza della danza americana, concepita come un incontro tra diversi retroterra culturali. Tutti e tre i lavori sono stati creati negli Stati Uniti e riflettono la varietà e stratificazione della danza in questo Paese, a cominciare dai coreografi, tutti americani ma ognuno di loro con un background radicalmente diverso, per stile e radici culturali. Sul palco si alterneranno “Classical Symphony” di Yuri Possokhov, “Divenire” di Nicolo Fonte e “Remember our song” di Andy Blankenbuheler. Si passa da un’opera neoclassica di incomparabile bellezza ed energia esplosiva ad una partitura fisica ispirata alla musica del noto compositore Ludovico Einaudi per concludere con la creazione di un artista che può vantare il soprannome di “The King of Broadway”.

zione alla critica cinematografica curato dalla professoressa Paola Brunetta. Questo percorso, articolato in quattro incontri tra aprile e maggio, mira a fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per scrivere articoli, recensioni e saggi dedicati al cinema. Dopo una fase teorica, i partecipanti avranno l’opportunità di cimentarsi con esercitazioni pratiche, ricevendo un supporto personalizzato dalla docente. Le migliori recensioni saranno pubblicate sul sito di Cineforum Labirinto e gli autori avranno la possibilità di collaborare con la rivista online “Nonsolocinema”, partecipando come inviati all’Edera Film Festival di Treviso nel luglio 2025.

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Calcio. Serie D. L’attaccante classe 1989 è principe dei gol: “Voglio la C, è il mio sogno”

Una vita dedicata alla rete: la storia di Graziano Aliu, bomber da 220 gol

Graziano Aliu vive per il gol, sin da quando ha calpestato i primi campetti di provincia. Ora, nel pieno della maturità, la grande occasione: riportare la Serie C a Treviso e prendersi il professionismo per la prima volta

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raziano Aliu è nato per fare gol. L’attaccante classe 1989, infatti, da quando dall’Albania si è trasferito in Italia a 5 anni, non ha smesso di riempire le reti di ogni categoria. Per 220 volte Aliu ha timbrato il cartellino nei campi del calcio dilettantistico. Per questi numeri, che nello sport contano e non poco, la punta oggi al Treviso, è considerata il principe dei gol. Assoluto protagonista di tante nobili tra Eccellenza e Serie D, il bomber, all’età di 35 anni, pare non avere la minima intenzione di volersi fermare. E il Tenni, la sua nuova casa, è il cortile regale dove sta continuando a brillare con le sue buone abitudini: doppia cifra raggiunta a gennaio e squadra lanciata verso un sogno comune: il professionismo. L’oasi paradisiaca della Serie C, infatti, a Treviso manca dal lontano 2013. Per la punta albanese, invece, per una serie di sfortunate coincidenze, non è mai arrivata. Ora, insieme, la missione sembra possibile: “Il sogno è vincere la D e giocarmi la C in biancoazzurro. Se ci fosse l’occasione, vorrei provare i professionisti,” confessa Aliu. “Mi trovo benissimo qui,” afferma, senza però nascondere le difficoltà iniziali: “L’avvio è stato duro. Dopo le prime tre vittorie abbiamo avuto una flessione e abbiamo capito l’importanza della piazza. Da fuori sentivamo le critiche, ma ci siamo uniti e abbiamo fatto un filotto incredibile”.

L’obiettivo della Serie C, sembra ora dunque essere alla portata. Tante volte il bomber si è avvicinato a questo traguardo: “Ero molto giovane, ma avevo fatto benissimo in Serie D ad Albignasego. Arriva, così, la chiamata della Spal. Per motivi burocratici, però, è saltato tutto”. I tre anni successivi sono stati molto complicati: “È stato un vero calvario. Per due volte mi sono rotto il ginocchio e mi sono dovuto operare una terza volta perché provavo ancora dolore. Finalmente, poi, mi sono sentito meglio e sono ripartito dal Campodarsego, dove ho trascorso 5 anni bellissimi”. Nella piazza padovana arriva la consacrazione: vittoria dell’Eccellenza e tanti secondi e terzi posti; il tutto condito da caterve di gol. Dopodiché c’è il

trionfo di Trento: “Abbiamo vinto la Serie D: era una piazza davvero importante, peccato che per il covid mancava la tifoseria quindi ce la siamo goduta poco rispetto al valore dell’impresa fatta. Il progetto era bellissimo, c’era un modo di fare calcio importante e diverso. Qui ho il ricordo del mio gol più bello: era la partita decisiva per la promozione, proprio contro il “mio” Campodarsego. Mi arriva un cross sul secondo palo e d’istinto decido di fare la rovesciata. La palla, fortunatamente, è entrata. Alla fine è stata una grande festa”. Un’altra memorabile esperienza del viaggio di Aliu arriva nella suggestiva Chioggia, con la vittoria del campionato e l’orgoglio di aver riportato i veneziani in Serie C dopo 47 anni dall’ultima volta, perdipiù da capocannoniere: “Un percorso indimenticabile. I tifosi hanno la piazza dentro, sono calorosi, ti fanno sentire un grande amore,” commenta con emozione. A fine stagione, però, non arriva l’accordo con la società granata: “Hanno optato per altre scelte, mandando via la spina dorsale di quella storica annata. Sono andati nella direzione di fare una squadra molto giovane, quindi, non rientravo più nel progetto”. Nel cuore del bomber, poi, rimane anche l’Adriese: una cavalcata da 40 gol in un anno e mezzo.

particolare? “Non ho un’esultanza specifica, decido ogni volta al momento”.

Stuzzicato, Aliu non può fare a meno di parlare dei suoi idoli calcistici. “Premetto che sono interista. Sono cresciuto con il mito di Ronaldo il Fenomeno, poi c’è stato Adriano. Oggi guardo sempre con

L’attaccante da più di 200 reti, poi, svela qualcuno dei suoi segreti: “Giocare per divertirsi,” risponde senza esitazione. “Per me è la cosa più bella del mondo. Se uno lo fa per soldi o altro, rischia prima o poi di perdersi. Io vado al campo con il sorriso, mi piace quello che faccio e finché starò bene sarà il mio unico focus”. Un aneddoto

grande attenzione Benzema, mi è sempre piaciuto tanto. siamo giocatori che hanno uno stile di gioco simile. Io sono un 9 puro, ma mi piacciono anche le giocate da 10. Quest’anno, infatti, dopo tanto tempo, ho avuto la possibilità di indossare questo numero. È sicuramente il mio preferito”.

Graziano Aliu, 35 anni e i sogni di un bambino; scrivere la storia e riportare il Treviso tra i grandi: “La Serie C è il mio obiettivo, se ci sarà la possibilità sarò pronto.” Pronto sempre, come quando c’è da buttarla dentro.

Stefano Parpajola

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Graziano Aliu
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L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia

e la sfida delle elezioni

Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”

Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.

Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?

Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.

Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?

Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che

questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.

Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?

Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi

di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.

Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.

Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di

Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato

Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato

problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel

alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.

In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.

corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.

Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi

Il confronto. Per il Partito Democratico invece la riforma è destinata al fallimento

Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo

di lasciare da parte le contrapposizioni”

D

opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire

da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.

Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e

che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge

Il senatore Antonio De Poli: “Basta con l’ostruzionismo”

Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra

piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.

l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”

“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e

dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-

mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.

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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli

Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione

Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero

S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.

Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.

Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-

verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.

I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.

In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.

L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere

della partita.

Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.

Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.

Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e

avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.

Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?

Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.

Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)

Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come

andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.

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World Health Forum Veneto 2025: a Padova

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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento

rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla

L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.

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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.

venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.

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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.

13-15 Marzo 2025

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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale

Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto

Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.

Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-

mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).

In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).

Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.

I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il

Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.

Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4

Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche.

Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.

Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore

Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025

elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.

Alfa Romeo: debutto della serie speciale Intensa e della Junior Q4

Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.

Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3

Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.

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DS N°8 in anteprima mondiale

DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.

Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda

Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.

Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe

Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.

Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.

Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.

Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita

La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.

Opel: nuove proposte elettrificate e restyling

Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.

Peugeot: gamma elettrica completa

Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.

Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq

biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.

Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.

Le novità degli altri marchi

Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.

Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles

L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.

Lancia: nuova Ypsilon

Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.

Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-

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L’Ulss 2: un’eccellenza della sanità trevigiana tra umanità e innovazione

Ca’ Foncello di Treviso ha ospitato un evento speciale che ha messo in luce le molteplici eccellenze della Ulss 2, un’Azienda Socio Sanitaria che si distingue per l’impegno e la competenza dei suoi operatori, ma anche per la grande umanità con cui ogni giorno si prende cura della salute dei cittadini. L’occasione, alla quale hanno partecipato testimonial d’eccezione provenienti dal mondo dell’arte, dell’imprenditoria, dello sport e del volontariato, è stata la presentazione del libro “Ulss 2 Sanità di Eccellenze”, che racconta la realtà di un’organizzazione con oltre 10.000 dipendenti e quasi 900.000 persone assistite. Durante l’evento, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha voluto rendere omaggio all’impegno dell’intero personale dell’Ulss 2, sottolineando l’importanza di un sistema sanitario che si distingue non solo per l’eccellenza tecnica, ma anche per l’empatia e la dedizione verso i pazienti. “Questo libro è una testimonianza di quanto sia fondamentale la sanità pubblica nel nostro Paese, una risorsa da cui dobbiamo essere orgogliosi,” ha dichiarato il Ministro, aggiungendo che la salute è un bene primario per tutti.

Numerosi altri protagonisti hanno arricchito la presentazione con le loro testimonianze, raccontando esperienze personali legate alla cura ricevuta. Tra questi, il presidente dell’ISRAA di Treviso Giorgio Pavan, l’artista Sabrina Salerno, l’imprenditore Paolo Fassa e l’influencer Nicola Canal, solo per citarne alcuni. Tutti hanno condiviso storie di accoglienza, empatia e passione, definendo il sistema sanitario trevigiano come un modello di umanità. “Abbiamo trovato rapporti fraterni, amore e un clima gioioso, che ha reso il percorso di cura meno difficile,” ha affermato l’artista Sabrina Salerno, raccontando la propria esperienza. Il Direttore Generale Francesco Benazzi ha sottolineato l’importanza degli “abbracci” nell’assistenza sanitaria, un gesto simbolico che rappresenta la vicinanza e la cura nei confronti dei pazienti. L’abbraccio, in effetti, è stato scelto come immagine di copertura del libro, una rappresentazione visiva della missione dell’Ulss 2 di prendersi cura della salute fisica e psicologica dei suoi pazienti. Il volume “Ulss 2 Sanità di Eccellenze” non è solo una raccolta di storie emozionanti e testimonianze, ma anche un bilancio di mandati che racconta un periodo difficile, quello che va dal 2020 al 2024, segnato dalla pandemia di Covid-19 e dalle difficoltà che ne sono derivate. Il libro si presenta come un documento che celebra la ripartenza e il continuo impegno dell’azienda sanitaria, un’azienda che, nonostante le difficoltà, ha continuato a innovare, migliorare e prestare atten-

zione al benessere dei suoi pazienti.

Con le sue 304 pagine ricche di storie e testimonianze, oltre 100 immagini e 150 progetti raccontati in 8 capitoli, il libro offre un’istantanea delle strutture sanitarie, dei distretti e dei dipartimenti dell’Ulss 2, mettendo in evidenza non solo l’eccellenza delle cure, ma anche le tecnologie avanzate e le collaborazioni che rendono l’Ulss 2 un punto di riferimento nel panorama sanitario veneto.

Più di 100 le immagini, tantissime delle équipe oltre a una ventina in cui compaiono le tecnologie più innovative presenti nelle varie strutture dell’Ulss 2. Oltre 150 i progetti pervenuti all’Urp, che ha seguito la pubblicazione, suddivisi in otto capitoli, per raccontare gli ospedali, i distretti e i dipartimenti, mettendo in risalto quello che l’Azienda ha da raccontare, l’eccellenza che si fa quotidiano per la collettività.

90 le realtà raccontate tra cui:

1 Direzione strategica di cui fanno parte la direzione generale, sanitaria, socio sanitaria e amministrativa

6 Direzioni mediche di ospedale

1 Direzione delle professioni sanitarie

3 Dipartimenti - Prevenzione, Dipendenze, Salute mentale

6 Ospedali - Castelfranco Veneto, Conegliano, Montebelluna, Oderzo, Treviso, Vittorio Veneto

64 Unità operative

5 Unità di staff alla direzione generale

2 Unità operative amministrative

2 Partner preziosi dell’Ulss 2 ovvero Associazione Per Mio Figlio e Imoco Volley Tutti questi protagonisti hanno voluto raccontare ciò che di unico e positivo, nell’ambito di un quotidiano che ha spesso i caratteri dello straordinario, fanno nei rispettivi ambiti di lavoro per la salute dei cittadini.

In un mondo dove la tecnologia e le cifre spesso dominano il dibattito sulla sanità, l’Ulss 2 ha scelto di raccontare, attraverso questo libro, le persone che stanno dietro ai numeri: medici, infermieri, operatori sanitari e amministrativi, ma anche i pazienti che ogni giorno vivono questa realtà. Un racconto che, in fondo, non è solo un bilancio di numeri e successi, ma una testimonianza della cura, della passione e della dedizione che quotidianamente accompagnano la vita di chi lavora e vive nell’Ulss 2.

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Treviso: un dono per l’udito, 28 apparecchi acustici per bambini e ragazzi

Un gesto di solidarietà che ha cambiato la vita di tredici bambini e ragazzi sordi, e in un caso ha coinvolto un intero nucleo familiare. Questo il bilancio del progetto “Stellina alla conquista del suono”, promosso dall’associazione Alto Volume con il sostegno di ANAP Treviso e Per mio figlio onlus. L’iniziativa ha permesso di donare 28 apparecchi acustici a famiglie in condizioni di fragilità, migliorando la qualità della loro vita e abbattendo barriere comunicative. I risultati sono stati illustrati dal presidente di Alto Volume, Marco Laurito, e dalla vicepresidente Alessandra Gallina, nel corso di un incontro con il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. “Questo progetto è nato dalla convinzione che nessun bambino debba essere escluso a causa della sordità, ma non sono mancati momenti di sconforto per l’indifferenza verso questa problematica - ha dichiarato Gallina -. Grazie al supporto dell’Ulss 2 e ai contributi delle associazioni coinvolte, siamo riusciti a garantire un futuro migliore a molti bambini audiolesi”. Un caso particolarmente significativo ha riguardato una famiglia in cui, oltre al bambino, anche due adulti erano affetti da sordità. “In questo caso, donare un apparecchio solo al bambino non sarebbe bastato: non avrebbe potuto comunicare con i propri familiari. Grazie a un ulteriore contributo dell’ANAP, su proposta del presidente Bruno Mazzariol, abbiamo potuto fornire gli apparecchi a tutti e tre, permettendo loro di interagire verbalmente” ha spiegato Gallina. Le testimonianze delle famiglie raccontano l’importanza dell’iniziativa. “Non tutte le famiglie possono permettersi l’acquisto di un dispositivo: ci siamo trovati a dover scegliere tra mangiare e comprare un apparecchio” racconta un genitore. “Vi scrivo come mamma ora più serena e grata”; “Ho visto la passione con cui aiutate i bambini a vivere meglio”; “Per noi sarete sempre persone speciali”. Questi alcuni dei messaggi di riconoscenza ricevuti da Alto Volume. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Treviso e supervisionata dall’Azienda Sanitaria, ha visto la distribuzione degli apparecchi a 13 tra bambini e ragazzi e due adulti con sordità mono o bilaterale, individuati grazie a un protocollo d’intesa tra i soggetti coinvolti. “Ringrazio Alto Volume per questo progetto innovativo - ha dichiarato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 -. Un plauso va anche a Per mio figlio onlus e ANAP per la sensibilità dimostrata. La sordità, soprattutto in età scolare, può trasformarsi in una barriera culturale: iniziative come questa permettono di abbatterla”. Un riconoscimento speciale è andato anche a Marco Laurito, che ha vissuto in prima persona l’esperienza della sordità infantile e ha trasformato la propria storia in un’opportunità per aiutare gli altri.

Benazzi.

Treviso: un dono per l’udito, 28 apparecchi acustici consegnati a bambini e ragazzi

le Un gesto di solidarietà che ha cambiato la vita di tredici bambini e ragazzi sordi, e in un caso ha coinvolto un intero nucleo familiare. Questo il bilancio del progetto “Stellina alla conquista del suono”, promosso dall’associazione Alto Volume con il sostegno di ANAP Treviso e Per mio figlio onlus. L’iniziativa ha permesso di donare 28 apparecchi acustici a famiglie in condizioni di fragilità, migliorando la qualità della loro vita e abbattendo barriere comunicative.

I risultati sono stati illustrati dal presidente di Alto Volume, Marco Laurito, e dalla vicepresidente Alessandra Gallina, nel corso di un incontro con il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. “Questo progetto è nato

dalla convinzione che nessun bambino debba essere escluso a causa della sordità, ma non sono mancati momenti di sconforto per l’indifferenza verso questa problematica - ha dichiarato Gallina -. Grazie al supporto dell’Ulss 2 e ai contributi delle associazioni coinvolte, siamo riusciti a garantire un futuro migliore a molti bambini audiolesi”. Un caso particolarmente significativo ha riguardato una famiglia in cui, ol-

tre al bambino, anche due adulti erano affetti da sordità. “In questo caso, donare un apparecchio solo al bambino non sarebbe bastato: non avrebbe potuto comunicare con i propri familiari. Grazie a un ulteriore contributo dell’ANAP, su proposta del presidente Bruno Mazzariol, abbiamo potuto fornire gli apparecchi a tutti e tre, permettendo loro di interagire verbalmente” ha spiegato Gallina. Le testimonianze delle famiglie raccontano l’importanza dell’iniziativa. “Non tutte le famiglie possono permettersi l’acquisto di un dispositivo: ci siamo trovati a dover scegliere tra mangiare e comprare un apparecchio” racconta un genitore. “Vi scrivo come mamma ora più serena e grata”; “Ho visto la passione con cui aiutate i bambini a vivere meglio”; “Per noi sarete sempre persone speciali”. Questi alcuni dei messaggi di riconoscenza ricevuti da Alto Volume. L’iniziativa, patro-

“Scuole sorri…denti”: al via il progetto

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cinata dal Comune di Treviso e supervisionata dall’Azienda Sanitaria, ha visto la distribuzione degli apparecchi a 13 tra bambini e ragazzi e due adulti con sordità mono o bilaterale, individuati grazie a un protocollo d’intesa tra i soggetti coinvolti. “Ringrazio Alto Volume per questo progetto innovativo - ha dichiarato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 -. Un plauso va anche a Per mio figlio onlus e ANAP per la sensibilità dimostrata. La sordità, soprattutto in età scolare, può trasformarsi in una barriera culturale: iniziative come questa permettono di abbatterla”. Un riconoscimento speciale è andato anche a Marco Laurito, che ha vissuto in prima persona l’esperienza della sordità infantile e ha trasformato la propria storia in un’opportunità per aiutare gli altri.

promuovere l’igiene orale

Ha preso il via il 14 gennaio e proseguirà fino al 13 maggio il progetto “Scuole sorri…denti”, un’importante iniziativa educativa promossa dal Comune di Treviso in collaborazione con gli Istituti Comprensivi cittadini, l’Azienda ULSS 2 e il Corso di Laurea in Igiene Dentale dell’Università di Padova. Il progetto mira a sensibilizzare gli alunni delle classi prime delle scuole primarie sulla necessità di prendersi cura della propria igiene orale, considerata un elemento essenziale per il benessere generale. Gli incontri, che coinvolgeranno tutte le scuole primarie dei cinque Istituti Comprensivi di Treviso, prevedono dieci giornate di attività interattive e formative. Ogni lezione, della durata di un’ora, sarà condotta dalla dottoressa Serena Bergamin, igienista dentale e Coordinatrice

delle Attività Formative del Corso di Laurea in Igiene Dentale dell’Università di Padova, insieme agli studenti del terzo anno del corso, impegnati nel tirocinio presso gli ambulatori odontoiatrici pediatrici del Poliambulatorio di Borgo Cavalli.

L’approccio educativo è pensato per coinvolgere attivamente i piccoli alunni, responsabilizzandoli fin da subito verso una corretta igiene orale domiciliare. Al termine di ogni incontro, a ciascun partecipante verrà consegnato un kit di igiene orale e materiale informativo dedicato alle famiglie, per favorire la continuità delle buone pratiche anche a casa.

L’assessore alle Politiche Educative, Gloria Sernagiotto, ha sottolineato l’importanza del progetto: «Questa iniziativa è un’occasio-

ne unica per educare i più piccoli alla salute dentale, un tassello fondamentale per il loro benessere complessivo. Siamo orgogliosi di vedere studenti universitari impegnati direttamente nel sensibilizzare i bambini, creando un dialogo che unisce generazioni diverse attorno a un tema così importante. Ringraziamo tutti i partner che rendono possibile questo progetto, contribuendo a formare una comunità più attenta e consapevole».

Con “Scuole sorri…denti”, Treviso si dimostra ancora una volta un modello di collaborazione tra istituzioni, enti sanitari e mondo accademico, con un unico obiettivo: garantire ai più piccoli un futuro più sano e consapevole.

Anna Bergantin

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