Debutta a Venezia il primo elettrobisturi al plasma in una sala operatoria della regione
della Riviera del Brenta
L’assessore Corazzari
guarda alle Olimpiadi:
“Sarà una preziosa opportunità per il Veneto”
Sembra ormai certo che le prossime elezioni regionali si terranno nel prossimo autunno: pochi mesi di attesa e scopriremo, dunque, che volto avrà il Veneto dopo i decenni firmati prima da Giancarlo Galan e Luca Zaia. Un passaggio, questo, certamente epocale poiché, comunque vada a finire, molte cose, forzatamente cambieranno. Il Veneto, al di là di qualche pronostico forse un po’ superficiale, ha sempre scelto di “premiare” chi gli proponesse un modello culturale prima ancora che un modello politico. La Democrazia Cristiana prima, il rampantismo del primo Berlusconi con la sua “politica del fare” con Galan, la rivendicazione territoriale leghista con il primo Zaia e la rivendicazione dell’orgoglio veneto con la seconda fase del Governatore uscente poi, hanno, infatti, rappresentato un sistema al quale aderire all’interno del quale il cittadino – e l’imprenditore veneto – sapevano, esattamente, quale fosse il proprio ruolo. In sintesi: le proposte politiche vincenti in Veneto non hanno semplicemente parlato di prospettive di sviluppo e di programmi, ma hanno indicato a un “popolo” come percepirsi.
Chi vincerà, dunque, le prossime regionali? Se il ragionamento regge la risposta è che otterrà la fiducia dei Veneti chi saprà costruire un nuovo modello nel quale riconoscersi.
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Economia, Confindustria

Veneto Est: “Va colmato il gap europeo sui costi energetici, serve innovazione”
STRADE PIU’ SICURE, CALANO GLI INCIDENTI
A Dolo il Comune punta a portare fuori dal centro i camion. Sulla Romea a Mira si attendono dall’Anas gli interventi di messa in sicurezza. Percorsi pedonali e ciclabili per evitare incidenti ai turisti sulla Brentana

Casa sempre più smart tra nuovi stili d’arredo, progettazione e stili d’arredo all’avanguardia

Mentre il sindaco Dori difende la scelta, Fratelli d’Italia organizza una manifestazione contro la dedica alle vittime dei conflitti di confine
L’assessore regionale Manuela Lanzarin: “Accanto alle grandi specializzazioni anche le piccole realtà funzionano bene”




Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
I l trend degli ultimi vent’anni ormai è consolidato e fan ben sperare, anche se non mancano le criticità: sulle strade del Veneto il numero degli incidenti, delle vittime e dei feriti continua a scendere, anno dopo anno. Ma la situazione non è omogenea perché sul territorio veneto ci sono delle aree in cui il rischio è sensibilmente più marcato, ci sono delle strade, anche provinciali, in cui la probabilità di un incidente è decisamente più elevata

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“Nuovi nati dalla Riviera?
Solo il 37,4% a Mirano”
Nel 2024 solo il 37,4 % delle mamme della Riviera del Brenta, dopo la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Dolo, si sono recate all’ospedale di Mirano per far nascere i propri figli. Il dato è emerso nel convegno dal “Riviera del Brenta e sanità, Alcuni aspetti” che si è tenuto nelle scorse settimane in villa Concina a Dolo nella sala “Peppino Impastato”. Ad organizzarlo è stato il gruppo politico “Il ponte di Dolo”. Hanno partecipato Luigi Calesso responsabile dell’area sanità e sociale di Sinistra Italiana, la consigliera regionale M5s Erika Baldin, il consigliere comunale de “Il ponte di Dolo” Emilio Zen e Andrea Pistore segretario della Lega Spi Riviera del Brenta, Ivan Bernini segretario Fp Cgil Venezia e Francesco Menegazzi segretario Uil Fpl Venezia. C’erano il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto e il sindaco di Vigonovo Andrea Martello. Ma ecco i dati nel dettaglio illustrati dal consigliere comunale del gruppo “Il Ponte di Dolo” ed ex assessore Emilio Zen. Su 757 mamme residenti nei 10 Comuni del comprensorio della Riviera del Brenta solo il 37,4 % si è recata a partorire a Mirano, cioè 283 su 757 totali. Il 23,5% sono andate all’ospedale dell’Angelo di Mestre, 178 mamme. La maggior parte di quelle che sono andate all’Angelo provenivano dal Comune di Mira, in particolar modo dalle frazioni di Oriago o Malcontenta. Un altro 35,3 % e quindi 267 mamme sono andate a partorire invece negli ospedali del padovano. In questo caso i Comuni più interessati sarebbero quelli di Stra, Vigonovo, Campolongo Maggiore, Fiesso e Fossò e Campagna Lupia. Il punto nascite di Dolo se fosse stato aperto, ha sottolineato Zen analizzando i dati nel 2024, accogliendo anche solo il 70 %, avrebbe agevolmente superato la soglia dei 500 nati fissata per tenerlo aperto. Nelle vecchie schede il reparto maternità è ancora previsto all’ospedale di Dolo, ma sul fatto che sia riattivato i dubbi restano fortissimi. “L’ospedale dolese - ha detto il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto - è fondamentale nel quadro dell’offerta sanitaria metropolitana: dopo quello di Mestre, eroga il più alto numero di prestazioni ambulatoriali, registrando il minor valore di perdita economica in termini di migrazione di pazienti extraregione. Serve potenziare la robotica negli interventi di chirurgia, urologia, ginecologia e magari anche di ototirinolaringoiatria”.
Alessandro Abbadir
Emergono dati precisi da un convegno che si è tenuto in villa Concina a Dolo
Sulla strada della sicurezza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Accanto alla nota pericolosità di alcuni tratti autostradali e strade statali lungo le quali purtroppo si concentrano decine incidenti all’anno, spesso con esiti gravi, anche lungo la viabilità locale ci sono dei famigerati “punti neri” nei quali si annidano i rischi maggiori, anche per la cosiddetta mobilità debole, dai pedoni ai ciclisti, compresi coloro che usano il monopattino per spostarsi.
Prendendo in esame i dati generali va detto, in ogni caso, che il Veneto, nonostante il fitto e trafficato reticolo viario, negli ultimi anni fa meglio della media nazione e si avvicina agli obiettivi indicati dai programmi d’azione europei per la sicurezza stradale.
Per il ventennio 2001 - 2020 l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada è stato quasi raggiunto in Veneto, dove il numero di decessi è calato del 42,9%. Negli ultimi quatto anni la tendenza è confermata con un ulteriore calo dell’8%, quasi il doppio del dato nazionale. Nel 2023 l’Istat certifica che nella nostra regione ci sono stati 12.774 incidenti (il 3,4% in meno rispetto al 2022) che hanno causato la morte di 309 persone (-3,7%) e il ferimento di altre 16.994 (-1,7%). Resta ancora al di sopra della media nazionale, invece, il tasso di mortalità, più elevato in particolare in provincia di Venezia. E’ il veneziano a detenere il numero più alto di decessi, 77 nel 2023, quasi il doppio di Padova che pure conta un numero più elevato di incidenti e feriti. Da sottolineare l’aumento delle vittime della strada tra i bambini, giovani e anziani, i cosiddetti “utenti vulnerabili”, che nella maggior parte dei casi si muovono in bicicletta o a piedi. Non è sufficiente però fermarsi al numero degli eventi ma vanno tenuto in considerazione anche gli elevati costi sociali, stimati per il Veneto attorno al miliardo e mezzo di euro, che significa ben 306 euro pro capite.
Intervenire per migliorare la sicurezza stradale significa anzitutto ridurre lutti e sofferenze che pesano sulle famiglie, per questo dovrebbero essere stanziate delle risorse adeguate. Negli ultimi anni in effetti gli investimenti per migliorare la viabilità sono cresciuti e anche di recente la Regione Veneto ha pubblicato un bando per finanziare le opere dei Comuni per la sicurezza stradale, innalzando anche gli importi. Non da ultimo c’è anche un importante lavoro culturale da fare, perché la sicurezza stradale non può essere demandata solo alle opere pubbliche o ai controlli delle forze dell’ordine, ma deve essere una necessità sentita da chiunque si metta in strada, con qualsiasi mezzo.


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Politica.
Resta ancora aperto il confronto sulla questione delle vittime delle foibe
Cinquanta persone in piazza contro
la dedica del “Piazzale 10 febbraio”
I
l Comune di Mira ha inaugurato nelle scorse settimane il “Piazzale 10 febbraio. Alle vittime dei conflitti di confine e agli esuli Giuliano Dalmati” in un tratto di via delle Gardenie ad Oriago e è scattata la protesta del centrodestra che non si è presentato all’inaugurazione, mentre Fratelli d’Italia ha organizzato una manifestazione a inizio marzo per esprimere il totale dissenso per un posto considerato indegno.
Una piazza dedicata alle vittime
Il sindaco Dori assicura:
”Si è trattato di un percorso completamente condiviso in quinta commissione”
delle foibe era attesa a Mira da oltre 20 anni. “La scelta di intitolare il piazzale di via delle Gardenie alla commemorazione del 10 febbraio - spiega il sindaco Marco Dori - è merito del lavoro svolto in quinta
commissione tra 2022 e 2023, dove nella seduta del 31 gennaio 2023, maggioranza e minoranza hanno concordato l’esatta denominazione e il luogo. Era un impegno che ci eravamo assunti e lo abbiamo portato a termine. Abbiamo dovuto attendere il pieno possesso dell’area, perfezionato poche settimane fa. Con questo atto, Mira si associa al ricordo delle vittime dei conflitti di confine e all’esodo forzato dei Giuliano Dalmati”. All’inaugurazione però, i partiti di centrodestra che a Mira sono all’opposizione della maggioranza di centrosinistra, e cioè Coraggio Italia, Lega e Fratelli D’Italia non si sono presentati. “Quello scelto dal Comune - ha spiegato il consigliere di Coraggio Italia Paolo Lucarda - è un sito indegno, un parcheggio di un condominio. Le opposizioni hanno fatto un esposto al Prefetto. Il consigliere di Fdi Antonio Mendolia ha spiegato che il luogo dell’intitolazione non era stato concordato e lo ha deciso il sindaco Dori. Intanto però a ini-

zio marzo Fratelli d’Italia ha organizzato una manifestazione di protesta proprio dove è stato inaugurato il piazzale. Hanno partecipato una settantina di militanti. “Il sindaco di Mira Marco Dori - ha
Bike to work arrivano i primi assegni per i cittadini
Il Comune di Mira ha consegnato nelle scorse settimane i primi assegni ai cittadini che hanno aderito al “Bike to work”. I coupon, del valore complessivo di 1000 euro, potranno essere spesi nei negozi del territorio che hanno aderito all’iniziativa dell’ente locale. Il progetto premia i cittadini del Comune di Mira che si recano al lavoro in bicicletta.
Durante la cerimonia di pre-
miazione erano presenti anche l’assessora al Commercio Oriana Gerardi e la consigliera delegata Silvana Zanon. “Siamo contenti di questa iniziativaspiega il sindaco Dori - perché ci permette di dare un incentivo a chi preferisce lasciare a casa l’auto per muoversi in bicicletta, ma anche perché questi fondi saranno poi spesi nei nostri negozi di vicinato. Dal nostro punto di vista, un circolo

detto Nicola Boscolo Pecchie referente del Comitato 10 Febbraio in rappresentanza degli esuli giuliano dalmati - dopo aver fatto questa inaugurazione del piazzale di un condominio inanellando una
serie di errori storici e relegando la piazza in un luogo indegno, si dovrebbe dimettere”. Alla manifestazione di Fratelli D’Italia c’erano tanti cartelli dei militanti: “La verità non si infoiba”, “Sono indignato”, “Rispetto per le vittime”. Fra i partecipanti alla manifestazione c’erano anche tanti amministratori locali di Fdi del veneziano e della Riviera del Brenta. “Siamo qui a Mira - ha detto il senatore di Fratelli D’Italia Raffaele Speranzon - perché siamo indignati da questa decisione del Comune. Si deve riconoscere la violenza e le stragi perpetrate dai partigiani comunisti jugoslavi con le foibe. Gli esuli dalmati e giuliani una volta arrivati in Italia spesso venivano picchiati dai militanti del Partito Comunista. Ci sono ancora tante piazze in Italia intitolate al maresciallo Tito, andrebbero cancellate quelle intitolazioni”. Ha espresso la sua contrarietà al Comune anche l’esponente regionale Fdi Lucas Pavanetto.
Alessandro Abbadir
virtuoso dove vincono tutti. Fa bene all’ambiente, alla salute e al nostro commercio”. Ad oggi, i 34 cittadini che aderiscono al “Bike to work” hanno percorso in bici 7200 km, risparmiando 1 000 kg di CO2, generando un valore di aria pulita pari a un boschetto di 54 alberi. Il percorso medio dei cittadini è stato di 3,9 km, a dimostrazione delle tratte brevi percorse senza toccare l’auto.
“L’augurio è che il progetto cresca ancora - spiega l’assessora Gerardi - e infatti siamo al lavoro per accrescere anche il numero di negozi di vicinato nei quali i cittadini possano spendere il loro buono. Aderire al progetto è molto facile e non comporta spese”. I negozi convenzionati con il “Bike to work” del Comune di Mira sono per ora 11 fra capoluogo e frazioni. (a.a.)



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Sicurezza stradale/1. Il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto spiega la strategia dell’ente locale
”Il traffico pesante e di scorrimento va portato fuori dal centro cittadino”
S
icurezza stradale, il Comune di Dolo interviene con diversi interventi sul territorio. A spiegarne la filosofia è il sindaco Gianluigi Naletto. “Oggi viabilità - spiega - significa qualità della vita, in modo particolare nelle aree urbane, dove non basta imporre il limite dei 30 chilometri orari per avere strade sicure e ben curate. Una caratteristica tutta dolese complica ancor più la questione: la forte interrelazione tra strade regionali e metropolitane insistenti sulla rete viabilistica comunale. Non è più tollerabile il passaggio del traffico pesante nel nostro centro urbano, connotato da caratteri culturali e ambientali unici da preservare”. In tema di organizzazione e gestione della mobilità nella Riviera del Brenta, per Naletto serve una cultura diversa, fatta di rispetto, tutela, salvaguardia dei nostri centri, vittime di scorrimenti extraurbani, che deve lasciare il posto ad una

gestione lenta e selezionata del transito automobilistico, esclusivamente di natura locale, turistica e del tempo libero, a priorità pedonale e ciclabile”. “Nell’ambito tecnico, è necessario trovare
un equilibrio diverso con la soprintendenza - continua Naletto - in cui coniugare, senza mummificare, conservazione e funzionalità. Un approccio che vede apprezzare dinamiche di vita ad
alta ed intensa relazionalità, con spazi di movimento psicologicamente più liberi: dimensioni di marciapiedi più larghi, più sedute e più verde nei centri abitati, percependo l’utilizzo dello spazio pubblico come proprio e allo stesso tempo di tutti, in quanto a valorizzazione e cura”. Per Dolo secondo il sindaco andare oltre al principio della “Città a 30 all’ora” significa, una volta realizzata da Veneto Strade la rotonda su via Torre e Pasteur, dirottare il traffico sulle due bretelle “bypass” ad est (via Perosi) e ad ovest (via Borsellino e via Falcone) del capoluogo. Ciò rappresenterebbe la condizione ideale per una evoluzione della strada regionale 11 Brentana ad arteria di viabilità locale e turistica, almeno nel tratto tra il rinnovato Foro Boario su via Mazzini/Riviera 29 Aprile e l’attuale deposito Actv su via Matteotti, oramai prossimo allo spostamento lungo via Perosi”.
Polizia locale, incidenti in diminuzione e tante ore di educazione stradale
Incidenti in diminuzione e tante ore di educazione stradale. A vigilare sulla sicurezza stradale nell’area di Dolo c’è la Polizia Locale dell’Unione dei Comuni che monitora e controlla i territori di Dolo, Campagna Lupia, Fiesso e Fossò e che recentemente ha stilato un rapporto della sua attività. Gli agenti svolgono servizio su due turni giornalieri, dalle 7.30 alle 19.30, dal lunedi al sabato. Dalle 7.40 alle 8.45, durante il periodo di apertura delle scuole, viene effettuata la

vigilanza agli incroci più critici. La squadra dedicata al servizio di polizia stradale è sul territorio con minimo una pattuglia dalle 8.45 alle 19 svolgendo posti di controllo e azioni di pronto intervento. Il Comando gestisce 4 apparecchiature di rilevamento da remoto delle infrazioni per superamento dei limiti di velocità e del passaggio con il rosso. “Sono stati rilevati nel 2024, 68 incidenti di cui 46 con feriti , 1 mortale e 21 senza feriti. Un dato questo in sensibile diminuzione rispetto
al 2023 che vedeva 75 sinistri. Su richiesta dei vari istituti scolastici - spiega la comandante della Polizia Locale Belinda Destro - il personale svolge, incontri di educazione stradale con i bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Ad Arino, Dolo e Sambruson, sono stati realizzati incontri alle scuole elementari per 15 ore, con consegna finale dei “patentini” agli alunni, mentre gli interventi alle scuole dell’infanzia hanno visto un impegno per 5 ore. E’ stata

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“La sicurezza stradale va poi migliorata - conclude Naletto - sulle strade metropolitane che solcano il paese. Mi riferisco alla provinciale 13 e alla sua intersezione con la Sr11 (vie Badoera e Martiri della Libertà) teatro di gravi incidenti, anche purtroppo mortali. Un’altra intersezione critica della strada provinciale 13 è con le strade comunali delle vie Polo e Brentasecca, che generano incroci pericolosi per scarsa visibilità e spesso poco rispetto dei limiti di velocità, caratteristica negativa anche della provinciale 22”. “Infine - conclude Naletto - la sfida capace di futuro per Dolo e la Riviera del Brenta è un innesto autostradale. Si tratta di una necessità che risponde ad un credito di sviluppo che la Riviera del Brenta vanta a livello regionale: una partita da tempo aperta, da giocare per davvero e fino in fondo”.
Alessandro Abbadir
data assistenza al progetto “Pedibus” nel Comune di Dolo con camminate programmate per 6 ore”. (a.a.)

PRIMI CITTADINI


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le interviste ai sindaci del Veneto
dal lunedì al venerdì alle 10:10 - 13:10 - 16:10 - 19:10
www.veneto24.it

Sicurezza stradale/2. A Mira interviene il vicesindaco Gabriele Bolzoni
Statale Romea, al via la messa in sicurezza
M ira punta sulla sicurezza stradale attendendo in primo luogo la messa in sicurezza della statale 309 Romea che è da sempre un punto nero della viabilità nazionale visto che è denominata “strada killer” per la serie di incidenti mortali e gravi che si verificano. “Attendiamo - spiega il vicesindaco e assessore alla mobilità del Comune di Mira Gabriele Bolzoni - con impazienza soprattutto l’avvio dei cantieri di messa in sicurezza della Romea. Anche di recente, Anas ha previsto che già nel 2025 dovrebbero partire i lavori per la realizzazione della bretella di Malcontenta, che porterà ad eliminare il semaforo e l’incrocio sulla Romea. Contestualmente, partiranno anche i lavori, sempre di Anas, per la messa in sicurezza delle fermate degli autobus, dove anche noi faremo la nostra parte, come Comune, collaborando con Anas per la fermata della ex Pansac. Ricordo che questi interventi sono molto importanti anche per pedoni e ciclisti: la messa in sicurezza degli incroci sulla Romea prevede infatti anche la creazione di sottopassi ciclopedonali, fondamentali per ricucire il territorio. Dopo Malcontenta, sarà poi l’ora delle rotatorie di Dogaletto e Giare, con quest’ultimo intervento che attende gli ultimi pa-

reri, ma che contiamo di portare in consiglio comunale nei prossimi mesi, così come fatto per i precedenti progetti”. Ma non c’è solo la Romea. “La nostra città attende poi con la massima attenzione - continua Bolzonialtri due interventi di raccordo, attesi da anni e per i quali sono stati fatti passi in avanti significativi. Parlo della bretella di via Veneto, ad Oriago, che sarà realizzata da Infrastrutture Venete all’interno di quanto già previsto dai vecchi accordi per la cosiddetta “Metropolitana di superficie”, insieme ad analoga viabilità aggiuntiva su via Moro, dove sarà realizzato anche un percorso ciclabile che sbucherà sotto la stazione di Oriago, congiungendo i due quartieri, e la bretella
di via Gardenie che, una volta realizzata, permetterà di liberare Piazza Mercato e Riviera San Pietro. A livello di infrastrutture comunali, andremo ad ottimizzare la viabilità attorno alla Casa di Comunità, a Mira Centro, ma stiamo investendo anche per la realizzazione di due importanti percorsi ciclabili, tra Malcontenta e Dogaletto, e tra Mira Porte e Piazza Mercato”. Insomma interventi che puntano a mettere in sicurezza strade in cui il rischio per l’utenza fragile è sempre elevato. Si pensi soprattutto alla Romea dove i due autovelox che e sono stati collocati nel territorio mirese accertano ogni anno migliaia sanzioni per superamento dei limiti di velocità. Alessandro Abbadir
Percorsi pedonali e ciclabili per evitare incidenti ai turisti
Troppi gli incidenti sulla statale 309. Anas ha previsto nel 2025 i lavori per la realizzazione della bretella di Malcontenta, che porterà ad eliminare il semaforo e l’incrocio. Partiranno anche i lavori, per la messa in sicurezza delle fermate degli autobus

Il territorio mirese è inserito pienamente all’interno dell’area della Riviera del Brenta. I turisti che durante la bella stagione, ma anche i residenti che invadono le strade in bici o a piedi sono molti, ma la loro sicurezza non è certo garantita al 100 %. “Come Comune - sottolineano il sindaco di Mira Marco Dori e il vicesindaco Gabriele Bolzoni - abbiamo sollecitato Veneto Strade a migliorare la sicurezza della regionale 11 Brentana. Stiamo parlando di interventi rivolti ai pedoni e ai ciclisti. Questa strada è molto importante, perché di fatto collega i centri abitati di Mira e Oriago, che messi assieme sono come due Comuni da 15mila abitanti. E’ la strada delle ville, quindi ci sono molti turisti, anche a piedi.

Uno degli interventi di cui attendiamo la realizzazione, ad esempio, è la messa in sicurezza delle fermate di villa Widmann, con realizzazione di un tratto di marciapiede”. Per quanto riguarda
le arterie provinciali, anche qui per il Comune di Mira si tratta di completare tutta una serie di percorsi ciclopedonali. “Pensiamo - dicono Dori e Bolzoni - al percorso ciclopedonale che da Porto Menai arriva Forte Poerio, ma anche a quello che da Marano porta a Borbiago, senza dimenticare via Boldani. I sogni nel cassetto rimangono poi la realizzazione di terzo ponte, possibilmente non mobile, ad Oriago, con la relativa viabilità, per scavalcare il Naviglio e collegare Riviera Bosco Piccolo con la regionale 11, ma anche dei bypass stradali che possano sgravare i centri abitati di Mira e Oriago, così che emerga tutta la bellezza e la peculiarità di questi centri storici da visitare in sicurezza”. (a.a.)


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Arriva “Ciccami”, cestini per mozziconi di sigarette alle fermate degli autobus
L otta a chi sporca e degrada il territorio. Per questo a Mira, sulle fermate dell’autobus della tratta Venezia-Padova, è arrivato “Ciccami”. Il Comune di Mira infatti ha installato 25 speciali raccoglitori di mozziconi di sigarette. Di colore giallo, i “cestini per mozziconi” sono stati posizionati nelle fermate degli autobus che si affacciano lungo la ex “Brentana”, lungo via Nazionale e via Venezia.
“Questa iniziativa - ricorda il sindaco di Mira Marco Dori - rientra tra le attività che stiamo portando avanti per invitare tutti al rispetto dell’ambiente. I mozziconi di sigaretta sono fortemente inquinanti e purtroppo ci sono ancora molte persone che li buttano a terra. Con i cestini “Ciccami” la raccolta di questi mozziconi diventa più facile e intuitiva, siamo convinti che i cittadini impareranno ad usarli. Ricordo che la multa per i mozziconi buttati è salata e può arrivare anche a 100 euro”.
L’iniziativa di “Ciccami” rientra anche tra le attività per il contrasto all’abbandono dei rifiuti di natura plastica e dell’utilizzo delle plastiche, per le quali il Comune di Mira ha ricevuto il riconoscimento di Comune “Plastic-free”. “Sono tutti tasselli di un grande puzzle per il rispetto e l’educazione ambientale - precisa il sindaco Marco Dori - e anche nel 2025 il Comune sarà al fianco di tante iniziative di educazione ambientale e di raccolta di rifiuti abbandonati.

ridurre il consumo di bottiglie di plastica e per favorire il riuso dei contenitori e delle borracce” aggiunge il sindaco Dori.
Il Comune di Mira è però intenzionato anche ad intensificare i controlli contro i responsabili dell’abbandono dei rifiuti. “Lo
scorso anno - ricorda Dori - le attività degli ispettori Veritas hanno portato a sanzioni per oltre 30mila euro. Ma oltre a questo, nel 2024 abbiamo attivato anche le telecamere lungo l’idrovia e a Forte Poerio, altro luogo vittima della maleducazione di troppe persone. Con la nostra Polizia Locale e con l’Ufficio Ambiente abbiamo preparato anche una mappa con gli abbandoni e durante il 2025 attiveremo ulteriori controlli mirati. Purtroppo i costi dello smaltimento ricadono su tutti i cittadini e questo non è giusto”.
Alessandro Abbadir

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Illuminazione pubblica, già sostituito il 30 % dei lampioni
Prosegue con il progetto Amica E - Elena l’ammodernamento della rete di pubblica illuminazione dell’intero territorio comunale di Mira per l’efficientamento energetico, grazie al quale si sta progressivamente mettendo mano agli impianti vetusti. A fare il punto della situazione dopo i primi tre mesi di lavori è l’assessore ai lavori pubblici Stefano Lorenzin.
“Nei primi tre mesi di attuazione del progetto - spiega Lorenzin - si sono affrontate alcune criticità operative che sono in fase di superamento, nonostante le quali il cambio delle armature con le nuove a led è proseguito seppur

Oltre al rinnovo della convenzione con l’associazione “Plastic Free”, che prevede un calendario di raccolte rifiuti e giornate di educazione ambientale nelle scuole, stiamo collaborando con l’associazione “Sei di Oriago se...” per una prossima domenica ecologica e con le associazioni di cavanisti per l’annuale Giornata per la Laguna, o con Legambiente e Fiab per ulteriori attività di educazione e formazione”.
Nel 2024 si è conclusa anche la posa delle ultime casette dell’acqua e nel 2025 verranno installate negli edifici del Comune 5 speciali dispenser gratuiti di acqua microfiltrata. “Tutte iniziative per



con qualche rallentamento. Ad oggi molte del centro di Mira sono state lavorate tra le quali via Argine sinistro Novissimo e le laterali (le vie Pini, Marconi, Betulle ecc.), via Argine destro Novissimo, via Marconi e le laterali, via Nazionale, via Buse. E poi: Calle Motta, via Mare Mediterraneo Ovest, Riviera Matteotti, Riviera Silvio Trentin e varie altre, risolvendo alcuni malfunzionamenti cronici. Ma oltre a Mira Taglio anche alcune vie periferiche come ad esempio via Malcanton, via Veneto e varie altre hanno potuto beneficiare del nuovo sistema a led”. In queste settimane i lavori stanno interessando l’intero quartiere di Mira Porte, da molto tempo soggetto a guasti diffusi, parliamo di via Bernini, via Borromini, via Pertini, via Alberti da Maiano. “Insomma - conclude Lorenzin - ad ora circa 1.500 lampioni sono stati ammodernati, ma il lavoro da fare è ancora molto perché sono 6500 complessivamente i lampioni della città le cui armature dovranno essere interamente sostituite prima del prossimo inverno, così da garantire ai cittadini un servizio di pubblica illuminazione in piena efficienza e a basso consumo”. (a.ab.)
Lavori pubblici. Azioni concrete per mitigare il rischio di esondazioni
Sicurezza idraulica, il Comune sistema fossati e tombini
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ossi e tombini puliti e sottopassi in ordine nel territorio comunale di Mira. In queste settimane infatti sono iniziate le operazioni per abbattere il rischio idraulico. Gli operatori sono al lavoro soprattutto nella frazione di Oriago, nei quartieri dell’area sud, dove si stanno eseguendo dei lavori di risezionamento dei fossati e di controllo e pulizia di quasi 400 caditoie. Il Comune è intervenuto anche con operazioni di manutenzione straordinaria nei sottopassi di via Aldo Moro e via Malpaga. “Anche queste azioni sono importanti - spiega il sindaco Marco Dori - come azioni di manutenzione e controllo del rischio idraulico. Con l’ufficio Ambiente stiamo procedendo con lo sviluppo della progettualità che dovremo fare nel 2025 e che riguardano un intervento complessivo che il Comune di Mira ha già finanziato e che sarà calato su via Risorgimento, via Valmarana e via Oberdan e via Toti, mentre in queste settimane sta andando avanti il cantiere su via Rugoletto”.
Alcuni di questi interventi sono stati il frutto anche di finanziamenti regionali che il Comune di Mira è riuscito ad intercettare, mentre altri derivano da par-

tite finanziarie legate alla Legge Speciale. Molto però potrebbero farlo anche i privati, con opportune azioni di prevenzione e coordinamento. Il sindaco sottolinea le peculiarità del territorio comuna-
le. “Siamo un territorio ricco di fiumi e corsi d’acqua, ma anche di fossi e fossati - continua il sindaco Dori e penso sia importante che tutti ne siamo consapevoli. Nel 2024 abbiamo fatto un’ordinanza che riguardava proprio la pulizia e la manutenzione dei fossi.
Uno strumento che ripeteremo anche nel 2025, sempre con il massimo spirito di collaborazione. Il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia è importante anche per il rischio idraulico, in quanto ci permetterebbe di continuare a programmare ulteriori interventi di manutenzione”. Va ricordato proprio come nel corso degli ultimi decenni il Comune di Mira sia stato investito da vere e proprie bombe d’acqua che hanno colpito sia il capoluogo ma anche le frazioni di Oriago, Marano, Mira Taglio e Malcontenta in particolare. Dal 2008 in poi nel territorio comunale mirese sono stati realizzati numerosi interventi di contenimento e aree golenali per evitare esondazioni di corsi d’acqua. Furono stanziati in quelle occasioni fondi per decine di migliaia di euro gestiti da un commissario nominato dalla Regione del Veneto.
Alessandro Abbadir
Club Soroptimist, un computer contro la violenza di genere
Il Club Soroptimist ha consegnato alla tenenza dei carabinieri di Mira che si trova in via Enrico Toti a Mira Taglio un computer per la “stanza tutta per sé”, dedicata alle donne vittime di violenza dell’area della Riviera e Miranese. Servirà per le registrazioni delle denunce. L’acquisto è stato possibile grazie alle offerte raccolte a novembre 2024 in occasione del Concertus Musicus Patavinum “Insieme per combattere il femminicidio”, organizzato dal club in collaborazione col Liceo Majorana-Corner e col patrocinio del Comune di Mirano al CinemaTeatro di Mirano; una parte del ricavato è stata devoluta anche al centro Antiviolenza di Mirano. Il tenente della caserma dei carabinieri di Mira, il tenente Marco Occhipinti, ha sottolineato che l’afflusso di donne che si recano in caserma a denunciare di aver subito violenze nel 2024 è arrivato da tutta l’area della Riviera del Brenta e del Miranese.
Il personale dei carabinieri, dopo avere ascoltato le donne in un ambiente adatto e confortevole, quale è la “stanza tutta per sé”, fornisce ogni indicazione necessaria a loro tutela. Secondo i dati Istat, tuttavia, la violenza di genere è un fenomeno ancora sommerso: circa il 30% delle donne non parla con alcuna persona della violenza subita, mentre i tassi di denuncia ad un centro specializzato delle violenze all’interno della coppia sono solo il 3,7%. Nel corso degli anni però il numero delle donne che denuncia violenza è aumentato. Spesso le segnalazioni arrivano anche dai Pronto Soccorso degli ospedali, con i medici che segnalano quelli che appaiono maltrattamenti o abusi in famiglia. (a.a.)




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La
richiesta. Il sindaco torna sul ridotto finanziamento alla Legge Speciale per Venezia
“Senza la garanzia dei fondi numerosi progetti sono a rischio”
I
l Comune di Mira non ci sta e chiede a gran forza che la Legge Speciale su Venezia sia rifinanziata. A rischio sono una serie di progetti importanti per il territorio mirese. A farne la precisa richiesta è il sindaco di Mira Marco Dori.
“Tutto il Consiglio Comunale - spiega Dori - ha chiesto al Governo Meloni il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia, ma in finanziaria sono stati messi appena 5 milioni per tutti i Comuni, da Venezia a Codevigo. Grazie al Governo Gentiloni, per Mira erano stati stanziati circa 1,2 milioni di euro all’anno. Noi li abbiamo investiti principalmente per la sistemazione dei ponti e per nuove piste ciclabili, ma anche per rischio idraulico e manutenzioni dei centri urbani e il recupero della spiaggetta delle Giare. Il rifinanziamento della Legge Speciale è fondamentale per portare avanti questo progetto di riqualificazione e rilancio. Solo per completare la sistemazione dei ponti mobili, penso a quello di fronte alla Mira Lanza, o alla passerella di Oriago e a quello di via Sabbiona, servirebbero altri 4 milioni di euro, con una nuova passerella pedonale a Piazza Mercato. Per i percor-

si ciclabili, noi completiamo il 2 stralcio della Dogaletto-Malcontenta, e della Valmarana - Oriago, ma mancherebbero almeno altri 4 milioni per definire al meglio queste direttrici, senza dimenticare
il tratto che da Dolo arriva a Mira, capace di mettere in sicurezza via Marconi. Sono dei tratti di ciclabile utili per il cicloturismo, ma anche per la mobilità ciclabile e pedonale dei nostri cittadini”. Infine ma non ultimo il sindaco mette l’accento sul rilancio degli itinerari storici e paesaggistici sulla laguna sud. “Qui - precisa il sindaco Marco Dori - abbiamo dei progetti ambiziosi, che collegano la spiaggetta di Giare ai ritrovamenti dell’età del bronzo, ai resti d dell’abbazia altomedioevale di Sant’Ilario e alla villa palladiana di Malcontenta. Per fare le cose fatte bene, compreso un passobarca per attraversare l’Idrovia e un sito informativo e museale, penso occorrano almeno altri 10 milioni. Questi sono i progetti già in essere e che meriterebbero di esser finanziati con la Legge Speciale, anche perché permetterebbero di rilanciare spazi e itinerari che potrebbero giovare anche a differenziare i flussi turistici, aiutando Venezia a non soffocare per i troppi turisti, che potrebbero invece scoprire le bellezze della laguna e della Riviera del Brenta”.
Alessandro Abbadir
Fratelli d’Italia, Andrea Milan eletto coordinatore comunale
Si è tenuto nelle scorse settimane il primo congresso comunale di Fratelli d’Italia a Mira. “Fratelli d’Italia – si legge nella nota del partito - con i circoli comunali svolge il proprio lavoro e porta avanti sui territori i dettami che il nostro Presidente Giorgia Meloni porta avanti

a livello nazionale, al fine di attuare un’azione capillare a partire dai Comuni, perché è importante che i Comuni vengano sentiti. È stato un incontro importante che, dopo un’esposizione costruttiva di pensieri e idee iniziata a partire dal candidato coordinatore comunale del circolo e relativa all’azione futura del partito a Mira ha discusso di come Fratelli d’Italia a Mira debba essere sempre più vicino ai cittadini e alle loro esigenze”. Il congresso ha visto l’elezione di Andrea Milan a coordinatore comunale del circolo di Mira e l’elezione dei componenti del direttivo che è composto da: Natasha Agostini, Paolo Francesco Blasig, Valter Bremic, Giuliano Fiammengo e da Antonio Mendolia e Vanna Baldan che sono già consiglieri comunali. (a.a.)



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Naletto: “Occorre adattarsi alla realtà economica”
In seguito ai tagli del Governo, il sindaco Naletto esorta la cittadinanza a partecipare alla vita pubblica e a collaborare per far fronte alle sfide economiche
C’è preoccupazione nell’amministrazione comunale dolese per le restrizioni che avranno un impatto nel bilancio comunale a seguito del decreto del Governo che prevede tagli per oltre 500.000 euro con un forte impatto sul fondo di accantonamento delle spese correnti per circa 290.000 euro nei prossimi anni ripartito in 27.963 euro nel 2025, di 55.926 euro negli anni dal 2026 al 2028 e di 94.644 euro per il 2029.

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Amministratori dolesi che devono fare i conti anche con la spending review informatica di 14.832 euro per il 2024 e 2025 e della spending review ordinaria di 43.365 euro per il 2024, di 42.794 euro per il 2025, di 40.380 euro per il 2026, di 38.712 euro per il 2027 e analoghe risorse decrescenti fino al 2029, riduzione che incideranno nelle scelte di gestione con conseguenze impattanti.

nel presente e insegnando al lettore che, in fondo, si tratta sempre e
Luigi Migliorini, avvocato, pubblicista, ha pubblicato numerosi articoli su quotidiani e scritto quattro libri. Dice di far parte dell’Associazione Luigi Migliorini di cui è socio unico e Presidente.
Editore: ilmeloneditore via oberdan,25 Rovigo
In copertina: opera di Gianni Cagnoni: Albarella d’inverno. All interno illustrazione con disegni a china sempre di Gianni Cagnoni
II sindaco Gianluigi Naletto analizza gli scenari. “Si tratta di un impatto che, complessivamente, mette
Al
in seria difficoltà il nostro comune nel garantire i servizi essenziali alla cittadinanza e alla cura ordinaria del territorio. A farne le spese nel nostro bilancio di previsione saranno la cultura, lo sport, gli eventi di pubblici, ma anche la possibilità di erogare contributi alle associazioni di volontariato, così come le manutenzioni al verde, alle strade e alle strutture pubbliche, gestione compresa. A rischio tagli sono anche i servizi scolastici come lo scuolabus e i contributi dedicati alle progettualità del nostro Istituto Comprensivo. La cittadinanza - conclude il primo cittadino dolese - deve sapere che il legislatore ha stabilito che oggi le condizioni di possibilità delle casse comunali sono cambiate rispetto a ieri, rendendosi necessario un ordine di priorità di utilizzo delle risorse municipali diverso rispetto a prima. Per essere chiari, con meno soldi a disposizione, si dovranno fare delle scelte con la consapevolezza che, per mantene-
re la quantità e qualità delle iniziative di prima, ciascuno, secondo le proprie possibilità, dovrà anche pensare di partecipare alla vita pubblica per sostenere i bisogni della comunità locale, nell’interesse di tutti”.
Anche alla luce di alcuni dati inconfutabili come rileva ancora il sindaco dolese. “Di fronte ad una comunità sempre più con capelli bianchi e con sempre meno bambini, occorre riprogettare l’offerta di strutture e servizi in grado di rispondere ai mutamenti sociali in atto. Oggi la speranza di vita nel nostro territorio è di quasi 81 anni per l’uomo e di 85 per la donna, anche se si conta un solo giovane ogni due anziani. Denatalità, invecchiamento, nuove povertà, disagio giovanile, sanità locale, sicurezza, qualità dell’aria e dell’ambiente, calamità naturali, emergenza abitativa rappresentano le criticità principali presenti nel nostro territorio alle quali si dovrà far fronte”.
Lino Perini
via il progetto dell’associazione “Oltre il Muro”
Nuovo progetto educativo scolastico promosso dall’associazione dolese ‘Oltre il Muro’ presieduta da Pietro Martire. Dopo il successo dello scorso anno con gli itinerari educativi del comune di Venezia e l’applicazione dei disegni più rappresentativi nei parcheggi per le persone con disabilità della Nave de Vero, quest’anno l’iniziativa, che rivolge a tutti di mantenere un atteggiamento di rispetto verso la disabilità, è indirizzata ai giovani di Mira e Fiesso d’Artico. Coinvolti più di mille studenti delle scuole primarie e secondarie con il progetto
‘L’altro puoi essere tu!’ Pietro Martire ha incontrato sia i ragazzi di Mira che di Fiesso d’Artico e riporta la sua soddisfazione. “A Mira tutte le classi 4^ e 5^ delle scuole primarie Foscolo, Leopardi e Nievo coordinate dall’insegnante Elena Pilli e le classi 1^ delle scuole secondarie Galilei e Leopardi coordinate dalla professoressa Maria Teresa Cazzuffi stanno lavorando per noi. A Fiesso ho parlato ed incontrato nei giorni scorsi tutti i ragazzi delle scuole elementari e medie per spiegare la finalità del progetto che si prefigge di di educare e sensibilizzare
non solo i bambini e ragazzi, ma tutti verso un modo utile e significativo per creare un servizio a tutela delle persone con una disabilità fisica”. L’obiettivo è quello di creare una cartellonistica stradale dei parcheggi riservati ai disabili all’esterno delle scuole, l’obiettivo è quello di uno stimolo per un lavoro di creazione di uno slogan da riportare nel disegno che lo identifichi ed a fine anno scolastico saranno scelti i migliori elaborati in occasione di una giornata che, sia nelle scuole di Mira e Fiesso, sarà dedicata all’iniziativa. (l.p.)
42 anni di Carneval dei Storti: torna la magia ma con un biglietto d’ingresso
Grande attesa anche quest’anno per l’edizione del “Carneval dei Storti” giunto alla 42esima edizione e che si svolgerà domenica 16 marzo grazie all’organizzazione della Pro Loco di Dolo. Questa edizione presenta una novità assoluta, per la prima volta il percorso dei carri sarà rettilineo e non circolare perché la sfilata partirà da via Matteotti e proseguirà lungo via Mazzini. Ma il percorso non è la sola novità perché quest’anno l’accesso alla sfilata sarà a pagamento con biglietto d’ingresso di 2,50 euro per gli
adulti mentre sarà gratuito per i minori di 12 anni e per i disabili. Il presidente della Pro Loco Nereo Fracasso spiega le motivazioni: “Purtroppo, quello di far pagare il biglietto d’ingresso, è stata una decisione sofferta ma obbligata, maturata sulla scorta di costi talmente alti per l’organizzazione e la sicurezza che non potevano più essere coperti solo dall’Amministrazione comunale e dagli sponsor, sempre meno, colpiti anch’essi dalla crisi economica. Si è giunti, quindi, ad un bivio cancellare per sempre,
dopo 42 anni di storia, una tradizione che é sempre stato un momento di condivisione, di gioia e divertimento per migliaia di grandi e piccini, oppure chiedere agli spettatori un piccolo aiuto sottoforma di biglietto d’ingresso pari a quasi al costo di un caffè. E’ stata scelta la seconda soluzione, certi nella comprensione di coloro che vorranno ancora una volta, nonostante tutto, ammirare un Carnevale che per il contesto, i carri allegorici ed i figuranti, ha pochi eguali nel veneziano e più in generale nel Veneto”. (l.p.)
Opere pubbliche. Un investimento di 3,4 milioni di euro darà vita a
Sport, sostenibilità e inclusione Manca poco alla nuova palestra

Sono ormai alle battute finali i lavori per la costruzione della nuova palestra adiacente all’istituto scolastico Padre Reginaldo Giuliani. Un investimento complessivi di 3.400.000 euro dei quali 2.600.000 euro derivanti da fondi europei del Pnrr e 840.000 euro da fondi comunali. “Attualmente - spiega il sindaco Gianluigi Naletto - si stanno realizzando le opere esterne di canalizzazione e pavimentazione, oltre alle finiture interne. Salvo imprevisti, entro il mese di marzo l’opera sarà terminata”.
Una struttura ampliata rispetto a prima, ha sostituito la vecchia palestra delle scuole medie che per decenni è stata utilizzata per le lezioni di ginnastica da parte degli studenti, e migliorata nella sua funzionalità e qualità di utilizzo, con un’area di gioco di circa 750 metri quadrati, omologata Coni e con strutture sportive certificate Fiba, spogliatoi per due squadre e per due arbitri con infermeria e locale amministrativo.
Nuove telecamere di videosorveglianza
adattata per anziani, persone fragili, atleti paralimpici e persone con abilità diverse. Infine, un luogo aperto anche ad iniziative ludiche e ricreative per tutte le età. La nuova palestra andrà ad arricchire le strutture sportive dolesi che già contano su un palasport, peraltro in fase di ammodernamento e ristrutturazione, e della nuova palestra del liceo Galilei da pochi mesi inaugurata dalla Città Metropolitana, così da mettere a disposizione di studenti e associazioni variegate opportunità di utilizzo.
Lino Perini

Sarà dotata anche di una tribuna che potrà ospitare un centinaio di spettatori, con possibilità di spazi ulteriori in piedi. La struttura, oltre che essere destinata alle attività sportive scolastiche, sarà messa a disposizione anche delle associazioni sportive locali. Il fabbricato è stato concepito in modo innovativo in quanto sono stati utilizzati impianti tecnologici e materiali ad alto livello di sostenibilità, tanto da rientrare nella categoria di edificio Nzeb “Nearly Zero Energy Building”, ovvero avente un basso o nullo fabbisogno energetico, sia in regime invernale che estivo. Uno spazio che potrà ospitare sia eventi agonistici per numerose discipline sportive, sia attività fisica

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Il comune di Dolo si è dotato di telecamere di videosorveglianza per garantire maggiore sicurezza del territorio. La loro collocazione è stata possibile grazie alla collaborazione con l’Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta. Le telecamere sono poste in punti strategici come via Dauli (nell’area di accesso alla zona pedonale), nella rotatoria di via Brusaura, in via Ponte a Sambruson, in via Perosi all’altezza dell’innesto nella rotatoria con la strada regionale 11, ed in via Zinelli, all’altezza dell’innesto con la strada regionale 11.
I dispositivi di ultima generazione hanno lo scopo di ricostruire

dinamiche di furti, atti vandalici o altre tipologie di reati nei luoghi pubblici di principale frequentazione ed interesse, funzionale all’intervento della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, a tutela del bene pubblico, dell’abbandono o errato conferimento dei rifiuti, e più in generale, del degrado e della sicurezza urbana. Inoltre i nuovi apparecchi permetteranno il monitoraggio del traffico veicolare e degli accessi attraverso i varchi, la rilevazione di ogni altra possibile situazione di pericolo per la sicurezza pubblica, consentendo gli interventi in tempo reale o mediante programmazione di presidi sulle aree ritenute più critiche.
Saranno anche efficaci come specifica azione di acquisizione di elementi probatori utili a supporto della rilevazione di altre tipologie di illeciti come danneggiamenti al patrimonio, degrado, atti violenti in genere. Quella di Dolo non è l’unica iniziativa adottata in sinergia con l’Unione dei Comuni, anche negli altri comuni é in corso l’implementazione del sistema di videosorveglianza con interventi che interessano Fiesso, Campagna Lupia e Fossò che saranno più sicuri per contrastare la criminalità. (l.p.)
L’associazione. Importante traguardo al servizio delle persone fragili ed emarginate
“Il Portico” festeggia 40 anni di accoglienza
Anniversario importante per l’associazione onlus ‘Il Portico’, quest’anno compie 40 anni di vita. Un traguardo speciale per questa associazione che accoglie ed ospita persone fragili e con disagio sociale sorta per volontà di Ennio Baldan, ex proprietario della casa dove vi è la sede attuale in via Brantabassa, 4.
Ennio, all’inizio degli anni ‘80, soffriva di sclerosi multipla e necessitava di assistenza continua, molti gli amici che si alternavano per aiutarlo e avevano contribuito a ristrutturare l’abitazione in modo funzionale alle sue esigenze. Nel testamento Ennio Baldan espresse il desiderio di rendere disponibile la sua casa all’accoglienza di persone in difficoltà, offrendo loro l’opportunità di essere seguite ed accolte proprio come lui che per tanti anni fu seguito e supportato dagli amici, così nel 1985 è nato ‘Il Portico’.

anche un anno di festa, ricco di iniziative ed eventi che si susseguiranno per celebrare insieme alla comunità locale, alle associazioni amiche e alle istituzioni, questo traguardo. Un primo evento - spiega Zanetti - sarà la rappresentazione teatrale del nostro collettivo ‘sottoportico’ intitolata ‘Il Visconte Dimezzato’ tratto da un racconto di Italo Calvino e un altro sarà un convegno, a settembre, sul servizio civile universale. Per l’occasione è stato ideato un logo celebrativo speciale in occasione del quarantennale”.
Lino Perini

A quarant’anni da quella data ‘Il Portico’ è divenuta una delle realtà solidali più importanti del territorio della Riviera del Brenta, offre accoglienza e supporto ogni anno a centinaia di persone in condizione di marginalità sociale grazie all’impegno costante di decine di volontari dell’equipe degli operatori. Le attività e i servizi offerti alle comunità locali: vanno dall’accoglienza di persone in condizione di marginalità sociale alle attività diurne inclusive per persone con condizione di marginalità sociale, dalle iniziative rivolte a giovani ed adolescenti ai progetti di Servizio Civile nazionale, dalle esperienze di viaggio accessibile alla scuola di italiano per persone straniere, dai centri estivi inclusivi all’organizzazione di eventi di sensibilizzazione sui temi della solidarietà, del volontariato e della pace. Osserva il presidente Michele Zanetti: “È iniziato un anno importante che la grande famiglia del Portico si appresta a viverlo rinnovando il proprio impegno e la propria azione responsabile a favore delle persone più fragili ed emarginate, con progetti ed azioni sempre attente alle necessità emergenti di una società in sempre più rapida evoluzione. Questo sarà

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Il rodeo si conclude con 48 atleti in gara
Si è concluso con successo il rodeo di febbraio presso il Tennis Club Dolo, un evento che ha visto sfidarsi ben 48 atleti di 4ª categoria, suddivisi tra i tornei maschile e femminile. La competizione ha messo in risalto giovani promesse e giocatori esperti, offrendo uno spettacolo di alto livello.
Nel torneo femminile, la favorita Alessandra Maria Santi, tennista under 18 del Tc Padova, ha rispettato le aspettative, seppur con qualche difficoltà, sia in semifinale che

nella finale, dove ha dovuto lottare fino all’ultimo colpo per avere la meglio. La finale ha visto un duello inaspettato contro la coetanea di casa, Ilaria Calvi, che, dopo aver superato ben quattro avversarie, è arrivata all’atto conclusivo della competizione. Le medaglie di bronzo sono andate a Benedetta Donà (under 14) e ad Elena Tilita (under 16) del Sporting Life Center.
Nel torneo maschile, il ritorno in gara di Mattia Chinello è stato trionfale. Il giocatore di casa ha dimostrato tutta la sua forza e determinazione, sconfiggendo Riccardo Magnani del Panatta di Treviso, che al suo quinto incontro non è riuscito a contrastare la solidità di Chinello. Le terze posizioni sono andate a Simone Muffato dell’Arca di Spinea e a Gianni Rossetto dello Sporting Life Center. (a.b)
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Beppe Severgnini, che ci darà qualche dritta su come non diventare ‘an old bore’, un vecchio barbogio. L’appuntamento, assolutamente da non perdere, sarà per giovedì 13 marzo, in compagnia dell’ultimo libro del giornalista, “Socrate, Agata e il futuro. L’arte di invecchiare con filosofia”.
Continueremo con Francesco Sole, venerdì 14 marzo, e il suo “L’uomo che voleva capire l’amore”, il ‘poeta del web’ scrittore, attore, presentatore tv e youtuber, attraverso il suo ultimo romanzo racconta undici indimenticabili lezioni che parlano al cuore di tutti coloro che desiderano capire l’amore.
per l’appuntamento con Beppe Severgnini che si svolgerà presso il Cinema Teatro Italia, via Comunetto 12, alle 21:00. Ingresso libero e gratuito per tutti gli appuntamenti, domenica 16 marzo solo su prenotazione telefonica Libreria Ubik Mestre (041952194) e Biblioteca Comunale di Dolo (041411090)





















Il traguardo. Dalla
Il dolese Mattias Giraldo campione di moto d’acqua
U
n campione a tutto gas. Matthias Giraldo, nato a Dolo il 25 ottobre 1992, è un pilota due volte campione italiano di moto d’acqua. “A dire il vero - confessa Matthias - ho iniziato prestissimo, a 8 anni, nel motocross. D’altronde amo tantissimo tutto quello che si chiama moto. Ho partecipato a diverse gare e nel 2021 mi sono classificato al primo posto del campionato Veneto motocross Csen. Contemporaneamente al motocross, nel 2013, mi sono avvicinato al mondo della moto d’acqua e già nel 2018 mi sono classificato terzo con Sea Doo Rxp 300 al campionato italiano moto d’acqua runabout F2”. L’anno della definitiva affermazione di Matthias Giraldo è stato il 2022 nel quale è stato protagonista assoluto posizionandosi primo con Sea Doo Rxp 300 nel campionato italiano moto d’acqua runabout F2 e contemporaneamente 4º nel runabout F1. Nel 2024 è risultato nuovamente protagonista
conquistando il gradino più alto del podio con Sea Doo RXP 325 nel campionato categoria Endurance F1.
di gara alla quale ogni partecipanti è iscritto. Si tratta di ‘gare di circuito’ che si disputano su percorsi di lunghezza compre-
tegoria Free-Style nella quale il pilota ha 3 minuti per presentare ad una giuria le proprie figure ed evoluzioni. In totale le

Il campionato italiano è organizzato ogni anno dalla Fim, su più prove, principalmente in località marittime, nelle quali prendono parte tutte le specialità del settore moto d’acqua che si differenziano per il tipo
sa fra i 1000 e i 2000 metri delimitati da un minimo di 12 boe e ‘gare di endurance’ che si articolano su una distanza minima di 3 chilometri con almeno 8 boe di virata; prende parte a questi campionati anche la ca-
Caterina Gallo: un nuovo anno di successi nel tiro con l’arco
È ripartita la stagione del tiro con l’arco ed ancora grandi soddisfazioni per la giovane arciera dolese Caterina Gallo. Ai campionati indoor che si sono svolti ai primi di febbraio, Caterina Gallo ha ottenuto un lusinghiero quinto posto. La ragazza dolese è poi partita per la Turchia dove si è svolto il Campionato Europeo.
Le soddisfazioni sono arrivate anche dalla Federazione che ha premiato recentemente la portacolori della società Asd
Arcieri San Marco Stigliano di Santa Maria di Sala per i risultati conseguiti nel corso del biennio 2023-2024. Ricordiamo che Caterina Gallo l’anno scorso ha conquistato tre medaglie, unica atleta italiana, ai Campionati Europei giovanili di tiro con l’arco svoltosi a Ploiesti in Romania. L’atleta azzurra ha conseguito tre podi su tre gare disputate: il bronzo individuale femminile nella categoria compound under 18, il bronzo mixed team under 18 e il bron-

classi che partecipano alle gare di campionato italiano sono 24.
La passione sfrenata per le moto d’acqua continua a crescere sia in Italia che nel resto del mondo anche come numero di spettatori. Per quanto ri-
guarda i suoi programmi per il 2025, Matthias Giraldo, che il primo marzo è stato premiato nella sede romana della federazione per i risultati conseguiti nel corso dell’anno 2024, parteciperà alle prove del campionato italiano che si svolgeranno dal 2 al 4 maggio a Rimini, dal 16 al 18 maggio a Chioggia, dal 13 al 15 giugno a Santa Cesarea nel leccese, dal 18 al 20 luglio a Licata in provincia di Agrigento, dal 12 al 14 settembre a Fiumicino e dal 19 al 21 settembre a Viverone nel biellese, con l’obiettivo di conquistare il tris tricolore. Quest’anno parteciperà anche al campionato mondiale che si disputerà in tappa unica dal 2 al 5 ottobre ad Olbia e sembra orientato a prendere parte a due tappe di coppa Europa, dal 3 al 5 agosto in Ungheria e dal 5 al 7 settembre in Francia, mentre le altre si disputeranno dal 30 maggio al 1º giugno in Polonia e dal 3 al 5 luglio in Portogallo.
Lino Perini



zo con la squadra femminile under 18. Con queste gare si è inoltre classificata seconda all’individuale femminile compound under 18 nel circuito della Coppa Europea Giovanile. Va anche sottolineato come a livello regionale l’arciera non abbia rivali e lo scorso anno a Ramera di Mareno di Piave.
Caterina si è laureata campionessa regionale allieve compound, campionessa assoluta compound femminile e campionessa assoluta mixed team
compound con Marco Barbieri. Risultati che hanno proiettato l’arciera ad essere convocata più volte nella rappresentativa nazionale di categoria. E nei prossimi mesi molte altre prove attendono Caterina Gallo. A luglio ci saranno i campionati outdoor e durante la stagione l’atleta parteciperà anche alle prove impegnative dei campionati europei e mondiali oltre alla European Youth Cup, convocazioni diramate dalla federazione di volta in volta. (l.p.)





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Venezia: tassa di soggiorno solo una volta




ta nell’anno solare, al massimo per 5 gamento in tutti i successivi soggiorni “In questi anni, sono molti gli operatori sanitari - spiega il Direttore Contato - che lavorano al Civile o in altre strutture dell’Ulss 3 pur risiedendo fuori dal Comune di Venezia, magari perché ne. Molti sono quindi i professionisti che tive della città: nel corso del 2024, ben 115 operatori hanno alloggiato nella sola Foresteria del Civile ed hanno pagato la ‘citytax’, costretti ripetere il pagamento loggio per un nuovo periodo lavorativo. Per una parte non indifferente di questi professionisti i tributi versati più volte





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ora la ‘citytax’ ridotta al minimo: sono tutte agevolazioni che non c’erano, e ora ci sono. E sono la vera risposta per minimizzare le difficoltà di chi viene a lavorare nelle strutture sanitarie di una città complicata, che però si può rendere più accogliente nei fatti, e non solo nei proclami”.
Il nuovo regolamento entrerà in vigore dal mese di aprile. L’agevolazione sul pagamento della tassa di soggiorno si applica su tutti i lavoratori dell’ambito sanitario che, per svolgere il proprio lavoro in una struttura della città insulare, soggiorneranno nell’intero territorio comunale: tutti questi operatori




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Verso le elezioni regionali: una partita tutta da giocare
Un ragionamento che, evidentemente, travalica i confini tradizionali della destra e della sinistra: del resto il 70% abbondante dello Zaia 2020 ha chiaramente certificato come il voto di appartenenza sia sempre più ridotto.
A tenere banco in queste settimane, per uscire dall’analisi e entrare nell’attualità, c’è il confronto – scontro tra alleati e, segnatamente, tra Lega e Fratelli d’Italia. Entrambi, a colpi di interviste e dichiarazioni, hanno rivendicato, per settimane, il diritto di esprimere il candidato presidente. Il partito di Giorgia Meloni perché forte del dato elettorale, mentre quello di Matteo Salvini per il radicamento della propria classe dirigente sul territorio. Poche settimane fa ha iniziato a correre di bocca in bocca, di chat in chat, la notizia che in tanti attendevano: nel centrodestra l’accordo è stato trovato. Nessuna comunicazione ufficiale in tal senso, ma una voce, affidata ai
consueti ben informati, sempre più insistente.
In sintesi: presidente alla Lega e maggioranza degli Assessori a Fratelli d’Italia. I nomi più gettonati? Il segretario Veneto del Carroccio, Alberto Stefani e l’Assessore Regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti. Mario Conte, considerato più adatto a guidare una eventuale corsa solitaria leghista, in questo caso non sarebbe della partita. E Forza Italia? Certa rappresentanza in giunta e candidatura prenotata a Sindaco di Verona, per il Segretario Regionale, Flavio Tosi. Tutto a posto dunque?
Pare proprio di no. In realtà Fratelli d’Italia non avrebbe assolutamente ceduto la leadership della coalizione alla Lega e starebbe sondando, insistentemente, anche il mondo imprenditoriale per individuare il candidato presidente. E allora la voce sull’accordo da cosa deriva? Sembra una strategia
L’intervista. L’assessore regionale alla sanità interviene a radio Veneto24

condivisa da Meloni e Salvini per non produrre, in questo momento, contraccolpi al Governo che sarebbero determinati, nel caso, da una forte fibrillazione in casa leghista che rischia seriamente di mettere a rischio la leadership di Salvini e quella certa “pace interna” che non la rende “pericolosa” per il Governo. Del resto l’avviso arrivato al “Comandante” dai congressi lombardi del partito vinti dal Senatore Massimiliano Romeo, in netta contrapposizione con la linea salviniana, non concede ulteriori cedimenti in Veneto. Quindi, con buona pace dei “ben informati”, sembra che per trovare l’accordo sul Veneto la strada sia ancora lunga. (r.r.)
Lanzarin: “Il Veneto è regione benchmark perché i nostri servizi funzionano bene”
Manuela Lanzarin, assessore alla sanità e ai servizi sociali della Regione Veneto, ai microfoni di Radio Veneto24 ha affrontato alcune novità legate alla sanità veneta.
Partiamo dalla quota del fondo sanitario nazionale, quanto spetta al Veneto?
Il Cipe, il comitato interministeriale ha sbloccato a fine anno i fondi per il Fondo sanitario nazionale 2024, che ammontano complessivamente a circa 133 miliardi. La quota spettante al Veneto è di dieci miliardi e cinquecento milioni, quindi in crescita rispetto agli anni precedenti. C’è sempre discussione sul fatto che il fondo non basta, che non si sta aumentando, ovviamente ne servirebbero sempre di più, perché aumentano i bisogni, l’invecchiamento della popolazione, la cronicità. Inoltre è chiaro che i costi aumentano. Lo sforzo che sta facendo il governo è reale, e lo vediamo di anno in anno. Con questa crescita possiamo sicuramente garantire i livelli essenziali delle prestazioni e investire risorse, come nel caso specifico del recupero delle liste d’attesa, con quasi 49 milioni che hanno portato a un abbassamento molto importante dei tempi. Inoltre, ci per-
mette una misurazione nazionale che viene fatta al tavolo adempimenti, dove ci sono il ministero della Salute, il ministero dell’Economia e il Mef. Risultiamo sempre una delle regioni benchmark, che significa che riusciamo a garantire i servizi con una sostenibilità economica. Questo è il risultato di un sistema che, pur con le difficoltà, funziona molto bene. Anche le piccole realtà sanitarie, non solo le grandi specializzazioni, sono fondamentali in questo processo. Perché la sanità veneta è vista come un modello a livello nazionale?
I parametri per essere misurati come regioni benchmark non sono solo le alte specializzazioni che ci sono nelle due cliniche universitarie, ma anche la prevenzione, che è trasversale in tutte le aziende sanitarie. In tutte le nove aziende sanitarie della regione, nei 68 ospedali e 26 distretti è fondamentale la capacità di rispondere ai bisogni di prossimità, come la cronicità, l’assistenza agli anziani e l’invecchiamento. Non si tratta solo dei ricoveri per le emergenze, ma anche della risposta ai bisogni quotidiani della popolazione.
Di recente è emerso un dato preoccupante relativo ai tumori

in un’area della regione, perché?
In Veneto abbiamo un registro tumori che risale agli anni Ottanta. Ogni anno registriamo circa trentamila nuove diagnosi, ma in generale i tumori sono in diminuzione, sia quelli femminili che maschili. L’unico tumore in crescita è il melanoma, soprattutto nelle aree montane nel Bellunese. Questo è dovuto al fatto che in montagna, a differenza delle
spiagge dove siamo più attenti alla protezione solare, si sottovaluta l’intensità dei raggi ultravioletti in alta quota. Per questo abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione, anche in vista delle Olimpiadi, che ci permetterà di raggiungere una vasta platea di persone, non solo gli sportivi, ma anche i visitatori delle nostre montagne. Non manca infine l’impegno per le donne vittime di violenza. Abbiamo potenziato la rete di centri antiviolenza, sportelli e case rifugio, e previsto un esenzione del ticket per le donne che subiscono violenza e necessitano di cure per traumi fisici e psicologici. E’ un passo importante per garantire che le donne possano recuperare e iniziare un percorso di riabilitazione e indipendenza, aiutandole a ricostruire la loro vita.
Corazzari: “Lo sport e le Olimpiadi, preziosa opportunità per il Veneto”
I l Veneto si appresta a vivere un periodo di protagonismo sportivo, grazie all’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026 a cui seguiranno i Giochi Olimpici Giovanili del 2028. Sarà una grande sfida organizzativa, ma anche una possibilità concreta di migliorare l’impiantistica sportiva e l’attrattività internazionale della regione. Lo ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, ospite alla trasmissione Buongiorno Veneto di Veneto24: “La Regione, insieme alla Lombardia e alla Provincia Autonoma di Trento, ha voluto fortemente raccogliere questa sfida per dimostrare la nostra capacità organizzativa e mettere lo sport al centro del nostro sistema economico e sociale.” Il riconoscimento di Regione
Europea dello Sport ha già portato nuovi investimenti: 27 milioni di euro sono stati stanziati per migliorare le strutture sportive, rendendole più sicure, inclusive e sostenibili. Questa strategia non solo risponde alle esigenze degli atleti, ma promuove l’accessibilità e la modernizzazione degli impianti. “Il Veneto è una regione che vanta oltre 600.000 atleti e un enorme numero di volontari: sostenere lo sport significa investire nella crescita della comunità”, evidenzia Corazzari.
Un esempio concreto dell’impegno regionale è l’impianto indoor di atletica di Padova, considerato un punto di riferimento nazionale. Strutture di eccellenza come questa attraggono competizioni di alto livello e richiedono continui investimenti per garan-
tire agli atleti spazi adeguati alle loro ambizioni. Impianti moderni e sostenibili, inoltre, permettono alle società sportive di ridurre i costi di gestione e accogliere sempre più praticanti.
L’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 comporta anche una sfida politica: garantire continuità nel lavoro svolto finora. Nonostante i possibili avvicendamenti amministrativi, l’obiettivo della Regione rimane quello di assicurare un evento efficiente e trasparente. “Collaboriamo strettamente con la Lombardia, il Trentino e il governo centrale per superare ostacoli burocratici e garantire il successo dell’evento”, dichiara Corazzari, sottolineando il ruolo centrale del presidente Luca Zaia nel promuovere il progetto olimpico.

Le Olimpiadi rappresentano anche una straordinaria opportunità economica per il Veneto. Gli investimenti legati ai Giochi generano un significativo indotto economico, migliorano le infra-
strutture e promuovono l’immagine della regione a livello internazionale. Il Veneto non sarà solo protagonista degli eventi sportivi, ma anche delle numerose iniziative culturali e turistiche connesse ai Giochi.
Parallelamente alle sfide sportive, il Veneto si trova ad affrontare un’emergenza ambientale ed economica legata all’invasione del granchio blu, che ha colpito duramente la pesca e la molluschicoltura nel Delta del Po e nella Laguna Veneta. Per fronteggiare la crisi, la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza e sta collaborando con il governo nazionale per fornire risorse adeguate. “Proteggere la pesca significa difendere una parte fondamentale della nostra identità culturale ed economica”, conclude l’assessore.
Sicurezza, caro bollette ed eutanasia, la fotografia del senatore Antonio De Poli
Dalla violenza politica al caro energia, fino alla delicata questione del fine vita: il senatore, questore e presidente dell’UDC Antonio De Poli, ospite di Veneto24, ha affrontato alcuni dei temi più caldi del momento. Uno di questi è stato l’episodio di violenza avvenuto a Padova, dove un gruppo organizzato di oltre venti persone ha aggredito alcuni militanti di un partito di destra impegnati in un banchetto informativo. Un attacco premeditato che ha destato grande preoccupazione.
“Condanno fermamente quanto accaduto – ha dichiarato De Poli –. È impensabile che, nel 2025, si torni a un clima di scontro politico di decenni fa. Chi aggredisce deve essere punito senza esitazione, sia moralmente che giudiziariamente. Padova non

merita questo. È fondamentale ripristinare un dialogo civile tra le parti, anche quando le idee sono profondamente diverse.”
Il senatore ha poi sottolineato il ruolo chiave delle forze dell’ordine, intervenute prontamente per identificare e fermare gli aggressori. Ma la sua riflessione si è spinta oltre, evidenziando come episodi di questo genere possano alimentare un pericoloso effetto emulativo, specialmente tra i più giovani.
Un altro tema cruciale è il caro energia, una questione che continua a pesare sull’economia italiana. Il governo, ha spiegato il senatore, sta adottando una serie di misure per contenere l’impatto dell’aumento dei costi. Tra queste, l’incremento dello stoccaggio di gas, per garantire ri-

serve sufficienti e mitigare la volatilità dei prezzi, e la distinzione tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità, per evitare aumenti
indiscriminati.
“Sono in arrivo nuovi fondi, tra i tre e i quattro miliardi di euro – ha dichiarato De Poli – per sostenere famiglie e imprese. È fondamentale agire in modo tempestivo per evitare che l’aumento dei costi energetici penalizzi ulteriormente la nostra economia.”
Infine, una riflessione sul tema delicato e divisivo del fine vita. “Sono per la vita – ha affermato De Poli – e credo che la priorità debba essere garantire cure adeguate a tutti. Dobbiamo investire di più nelle cure palliative e nel supporto ai pazienti, accompagnandoli con dignità fino alla fine del loro percorso. Il vero obiettivo pè potenziare il sistema sanitario e garantire assistenza a chi soffre”.




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Economia. Gianmarco Russo, direttore
di Confindustria Veneto Est, fa il punto sulle opportunità e le sfide
”Le imprese devono innovare per competere, va colmato il gap europeo sui costi energetici”
G
ianmarco Russo, Direttore di Confindustria Veneto Est, ai microfoni di Radio Veneto24,si è soffermato sui temi cruciali per le imprese della regione, tra cui i costi dell’energia, gli investimenti e la competitività e ha condiviso le sue riflessioni sullo stato attuale dell’economia e le prospettive future
Direttore Russo, come si sta evolvendo l’economia del Veneto Est in questi mesi?”
“Il Veneto Est sta affrontando un periodo di transizione molto importante, con un’economia che continua a crescere, ma con un forte focus sulle sfide globali che le imprese devono affrontare. La competitività delle nostre aziende dipende in gran parte dalla loro capacità di innovarsi e di affrontare le difficoltà con determinazione.”
Uno dei temi che riguarda da vicino le imprese è il costo dell’energia. Come valutate l’attuale situazione?
“Purtroppo, le nostre imprese pagano fino all’ottanta per cento in più rispetto alle concorrenti europee. Questo gap ha origini strutturali, dovute principalmente alla nostra
dipendenza dal gas e alle difficoltà legate al costo dell’energia elettrica. Quando il prezzo del gas aumenta, l’energia elettrica segue lo stesso andamento, creando un grave svantaggio competitivo. È come se le imprese partissero con uno zaino pieno di sassi, e uno dei macigni più pesanti è proprio questo differenziale sui costi energetici.”
C’è qualche iniziativa in corso per ridurre questi costi o per aiutare le imprese a fronteggiarli?
“Sì, stiamo cercando di incentivare le imprese a diventare non solo consumatori, ma anche produttori di energia, soprattutto attraverso l’autoproduzione e le comunità energetiche. Questo approccio permette alle aziende di abbattere i costi operativi e di ridurre l’impatto degli oneri erariali. Inoltre, abbiamo recentemente lanciato un gruppo di acquisto che unisce le imprese per negoziare migliori condizioni sui contratti di fornitura di energia.”
Passando a un altro tema caldo, il costo del denaro e gli investimenti: come si stanno comportando le

imprese in questo periodo di incertezze?”
“La politica dei tassi di interesse è sicuramente un fattore che ha disincentivato gli investimenti. La BCE non ha ridotto i tassi con la velocità che ci si aspettava, e questo ha creato un clima di incertezza che non aiuta le imprese a programmare a lungo termine. Le aziende hanno bisogno di visibilità per poter pianificare i loro investimenti, ma l’incertezza geopolitica e la dinamica dei tassi rendono difficile fare previsioni. Questo frena la propensione degli imprenditori a investire.”
Ci sono altre sfide per la competitività delle imprese? E cosa sta facendo Confindustria per supportare la crescita?

“La produttività è strettamente legata alla competitività. Recuperare competitività significa permettere alle aziende di creare valore attraverso l’efficienza operativa e un piano di sviluppo chiaro. La misura Industrie 5.0 è molto interessante, ma ha incontrato qualche difficoltà nell’attuazione a causa della burocrazia e della compatibilità con altre misure di incentivo. Tuttavia, siamo positivi e speriamo che venga messa in atto al più presto, poiché può rappresentare un’opportunità importante per le imprese.”
Cosa si aspetta dal futuro e quali sono le priorità per le imprese nei prossimi anni?
“Le priorità sono sicuramente l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione tra imprese, istituzioni e enti locali. Se vogliamo crescere e competere a livello globale, dobbiamo investire in nuove tecnologie e in processi produttivi più efficienti. Solo così potremo affrontare le sfide future, mantenendo la competitività e creando valore per il nostro territorio.”
Confindustria Veneto, Raffaele Boscaini nuovo presidente
Raffaele Boscaini è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Confindustria Veneto, con un mandato che si estenderà dal 2025 al 2029. “È con un forte senso di responsabilità che accolgo la decisione del Consiglio di Confindustria Veneto” ha dichiarato Boscaini. Il neo presidente ha sottolineato il complesso e variegato mondo delle imprese venete, consapevole delle sfide economiche attuali e delle profonde trasformazioni in atto. Infine, ha voluto ringraziare il suo predecessore, Enrico Carraro, per aver saputo sintetizzare le esigenze del sistema industriale e portarle all’attenzione delle istituzioni.



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Padova ospita il World Health Forum Veneto 2025:

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rimento globale per l’innovazione in sanità, ma una piattaforma per lo scambio di idee e buone pratiche” ha affermato Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova.
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Sottolinea l’importanza dell’evento anche Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova: “Dopo il successo della prima edizione, il World Health Forum Veneto si conferma un appuntamento di riferimento per il dibattito scientifico e l’innovazione in ambito sanitario. Padova, con la sua lunga tradizione nella ricerca medica e nelle scienze della salute, è il luogo ideale per ospitare un confronto di altissimo livello su tematiche cruciali come la medicina di precisione, le nuove frontiere terapeutiche e il benessere globa-
istituzioni con un obiettivo comune.”
A sottolineare l’importanza della ricerca in sanità, Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha dichiarato: “Abbiamo scelto con convinzione di essere partner di questa iniziativa. La salute è parte integrante del nostro impegno filantropico, con un approccio One Health che considera l’interconnessione tra benessere umano, animale e ambientale.”
Con un programma ricco di approfondimenti e il coinvolgimento di eccellenze accademiche e imprenditoriali, il World Health Forum Veneto 2025 si conferma un appuntamento di riferimento per il futuro della medicina e della salute globale.

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I colori e i materiali del 2025
Il 2025 segna un’evoluzione nell’interior design, con una palette cromatica che mixa tonalità naturali e accenti audaci. Se da un lato continuano a dominare i colori della terra - beige, ocra, terracotta e marrone caldo - dall’altro vediamo il ritorno di sfumature più intense e sofisticate come il blu notte, il verde salvia e il bordeaux. Questi colori vengono spesso abbinati a finiture opache e materiche, capaci di conferire eleganza senza risultare eccessivamente fredde. Le pareti non sono più solo sfondi neutri, ma diventano protagoniste con effetti decorativi, boiserie moderne e texture tridimensionali che donano carattere agli ambienti. Non solo i colori ma anche le superfici assumono nuove connotazioni. Le pitture a base di argilla e calce, oltre a essere ecologiche, conferiscono alle pareti una finitura materica dal forte impatto visivo. I rivestimenti in microcemento sono sempre più apprezzati, perché permettono di ottenere superfici continue senza fughe, ideali per uno stile minimalista e moderno. Il gioco di contrasti tra finiture lisce e ruvide è un altro trend in crescita, con l’abbinamento tra legni grezzi e metalli satinati o tra superfici lucide e opache.
I materiali diventano sempre più sostenibili e innovativi. Il legno rigenerato è protagonista assoluto, utilizzato sia per i mobili sia per i rivestimenti. Il vetro riciclato, il metallo brunito e le bioplastiche entrano con decisione nell’arredamento contemporaneo, dimostrando che estetica e rispetto per l’ambiente possono andare di pari
passo. Si diffondono superfici antibatteriche e autopulenti, progettate per migliorare l’igiene senza l’uso di sostanze chimiche aggressive. Per quanto riguarda i tessuti, spopolano lana riciclata, cotone organico e fibre naturali trattate senza sostanze chimiche, per garantire un’aria più salubre negli ambienti domestici.
Un’altra tendenza emergente è il connubio tra tradizione e modernità. L’artigianato locale torna in auge, con mobili su misura e pezzi unici creati da falegnami e ceramisti. Tuttavia, il design si contamina con la tecnologia: superfici antibatteriche, illuminazione smart e complementi d’arredo interattivi arricchiscono le case di funzionalità innovative senza rinunciare al calore di materiali autentici. Le nuove tecnologie, come i tessuti intelligenti che cambiano colore con la temperatura e i piani cottura invisibili integrati nei top delle cucine, rivoluzionano il concetto stesso di abitare, rendendolo più pratico e futuristico.
L’attenzione ai dettagli si estende anche alla scelta degli accessori e delle decorazioni. I tappeti artigianali tornano protagonisti, con motivi geometrici e texture tridimensionali che donano un tocco di personalità agli spazi. Anche l’arte murale si evolve, con dipinti e installazioni che diventano elementi centrali nella decorazione d’interni. Infine, l’uso di piante da interno, sia in vaso che in soluzioni verticali, continua a crescere, creando angoli verdi che migliorano la qualità dell’aria e donano freschezza agli ambienti.


Stili d’arredo protagonisti
Nel 2025, gli stili d’arredo si evolvono per rispondere a un bisogno crescente di benessere e sostenibilità. Il Japandi, fusione tra minimalismo giapponese e design scandinavo, si rinnova con una versione più calda e accogliente. I toni neutri e i materiali naturali restano una costante, ma si arricchiscono di dettagli morbidi e accostamenti cromatici più audaci, come il contrasto tra legni chiari e scuri. L’uso di tessuti avvolgenti, tappeti in lana e divani con forme arrotondate aggiunge un senso di comfort e intimità. Un’altra tendenza emergente è il retrò futuristico, che unisce elementi vintage degli anni ‘70-’80 con dettagli tecnologici. Divani dalle forme arrotondate, colori vivaci e lampade in metallo cromato si abbinano a soluzioni smart come specchi interattivi e mobili con ricarica wireless integrata. Questo stile permette di giocare con il passato senza rinunciare alla modernità. Le sedute in velluto, le carte da parati grafiche e i tavolini con strutture in ottone danno un tocco glamour che richiama il design degli anni d’oro, ma in chiave contemporanea. Infine, la biofilia continua a essere una delle correnti più influenti.


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Il legame con la natura si esprime attraverso arredi ispirati alle forme organiche, pareti vegetali e ampie vetrate per favorire la luce naturale. Le piante diventano protagoniste, non solo come elementi decorativi ma anche come strumenti per migliorare la qualità dell’aria indoor. Vasi di grandi dimensioni, orti verticali e giardini interni stanno diventando un must per chi desidera una casa più sana e rilassante. Anche i materiali riflettono questa tendenza: il sughero, la pietra naturale e il bambù sono sempre più utilizzati per rivestimenti e mobili.




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A Venezia il primo elettrobisturi al plasma del Veneto
Un’importante donazione da oltre 23 mila euro è stato fatto alla Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima grazie alla collaborazione tra Pink Lioness, Avapo e Bucintoro. Infatti, è stato utilizzato per la prima volta in Veneto l’elettrobisturi al plasma, uno strumento innovativo che promette di ridurre l’invasività degli interventi chirurgici per le donne affette da tumore al seno. Questo dispositivo, oltre a diminuire i danni termici, riduce i tempi di intervento, i dolori post-operatori e le cicatrici.
Il bisturi è stato utilizzato per la prima volta in sala operatoria durante un intervento di neurochirurgia all’ospedale dell’Angelo, confermando la sua versatilità anche in altre specialità. Questo elettrobisturi monopolare al plasma è in grado di erogare impulsi ad alta frequenza molto brevi, che trasformano il cloruro di sodio nei tessuti umani in plasma. Il risultato è un taglio estremamente preciso che danneggia meno i tessuti circostanti, favorendo una guarigione più rapida e un miglior risultato estetico.
Il primario della Breast Unit, Guido Papaccio, ha espresso un sentito ringra-
ziamento alle benefattrici per aver reso possibile questa innovazione. “Questo elettrobisturi è qualcosa di unico e innovativo per tutto il Veneto, e sono certo che porterà enormi benefici non solo alle pazienti oncologiche, ma anche a tutte quelle che necessitano di interventi chirurgici in altri settori”, ha commentato Papaccio.
Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con Pink Lioness, Avapo e Bucintoro, che ha ormai consolidato una tradizione annuale di donazioni, contribuendo con grande impegno alla lotta contro il tumore al seno. “Siamo orgogliosi di ricevere ogni anno i frutti di questa generosità, che ha un impatto concreto sulla vita di tante donne”, ha detto Contato.
Infine, Francesca Baldi, capogruppo e coordinatrice della raccolta fondi, ha espresso il suo orgoglio per il risultato raggiunto grazie al sostegno di tante donne che, attraverso il loro impegno solidale, sono riuscite a fare la differenza per altre donne che affrontano la difficile battaglia contro il cancro al seno.
Veneto, nuove funzionalità per le prescrizioni farmaceutiche online
Da oggi i cittadini della Regione del Veneto possono accedere alle proprie prescrizioni farmaceutiche direttamente dal Portale Sanità km zero Fascicolo. Questa funzione, già disponibile tramite l’App Sanità km zero Ricette, consente di consultare, gestire e scaricare le proprie ricette mediche in modo semplice e immediato.
Per chi ha difficoltà nell’utilizzo della tecnologia o desidera delegare la gestione delle proprie pratiche sanitarie a una persona di fiducia, è possibile attivare una delega. Questa può essere richiesta in autonomia attraverso il portale, utilizzando SPID o CIE, oppure presso gli sportelli dell’Azienda Sanitaria di riferimento (URP, distretti sanitari). Le caratteristiche del servizio
Accesso alle prescrizioni farmaceutiche: la nuova sezione del portale, attiva per tutti i residenti della Regione del Veneto, è raggiungibile tramite il tasto “Prescrizioni” nel menù di navigazione. Da qui, selezionando “Gestire le mie/sue prescrizioni”, si accede alla sottosezione “Ricette farmaceutiche”. Chi può visualizzare le prescrizioni: il servizio è disponibile per gli assistiti della Regione Veneto, i loro delegati (anche se residenti in altre regioni) e i tutori di minori o persone con rappresentanza legale. I delegati, però, non hanno accesso alle prescrizioni classificate come “Very restricted”. Ricette consultabili: l’elenco mostra le prescrizioni emesse negli ultimi sei mesi. Tuttavia, ogni ricetta mantiene la sua validità di 31 giorni dalla data di emissione, trascorsi i quali non è più utilizzabile in farmacia.
Dati disponibili: per ogni ricetta sono visibili data di emissione, codice NRE, stato della prescrizione (disponibile, in carico o erogata) e un’opzione per oscurare o rendere visibile la ricetta. È inoltre possibile scaricare il documento in PDF o stamparlo. Oscuramento delle prescrizioni: è possibile rendere invisibile una ricetta, impedendo ai soggetti autorizzati di consultarla. Tuttavia, in questo caso, per ritirare il farmaco in farmacia sarà necessario presentare la versione digitale della ricetta o il documento cartaceo.
Rinnovo delle ricette: attualmente, il servizio di rinnovo delle prescrizioni farmaceutiche resta disponibile esclusivamente tramite l’App Sanità km zero Ricette e non dal Portale Sanità km zero Fascicolo.
Per ulteriori informazioni, l’informativa è disponibile nella pagina di accesso al Portale Sanità km zero Fascicolo.





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Ospedale. Due piani, sei ambulatori di cure primarie, otto di diagnostica e cinque di prossimità
A Chioggia prende forma il cantiere per la Casa di Comunità
È stato avviato il cantiere per la Casa di Comunità all’ospedale di Chioggia, grazie al PNRR. Presenti il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato e il sindaco Mauro Armelao.
All’ospedale di Chioggia, è stato ufficialmente avviato il cantiere per la realizzazione della Casa di Comunità. All’evento erano presenti il direttore generale dell’Ulss 3, Edgardo Contato, insieme ai professionisti dell’Ufficio tecnico dell’azienda sanitaria veneziana e al sindaco di Chioggia, Mauro Armelao.


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Il direttore generale Contato ha dichiarato: “Anche Chioggia avrà la sua Casa di Comunità. Questo progetto rappresenta una sfida cruciale per il futuro, resa possibile grazie al PNRR. L’obiettivo è offrire ai cittadini servizi sanitari di base facilmente accessibili. La vera innovazione è che qui non si pensa solo all’ospedale, ma all’intero territorio. Oltre alla Casa di Comunità, stiamo sviluppando un ampliamento dell’Ospedale di Comunità, che potrà accogliere ventiquattro pazienti, e un hospice con cinque posti letto”.
Il sindaco Mauro Armelao ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la città: “Oggi è una giornata significativa per la nostra sanità e per Chioggia. Ringrazio la direzione dell’Ulss Serenissima e il direttore generale Contato per aver creduto in questo progetto fondamentale, che rafforzerà i servizi sanitari a beneficio di tutti i cittadini. Si tratta di un passo avanti importante per garantire maggiore sicurezza sanitaria alla nostra comunità”.







Chioggia, inaugurata la ristrutturazione del Centro Residenziale per Anziani Casson
Chioggia ha visto un importante passo avanti nell’assistenza agli anziani con l’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione del Centro Residenziale per Anziani IPAB F.F. Casson. L’intervento, finanziato dalla Regione Veneto con un milione di euro attraverso il fondo sanitario a restituzione, ha permesso di migliorare significativamente la struttura e i servizi offerti agli ospiti. All’evento erano presenti l’assessore regionale alle politiche sociali, Manuela Lanzarin, il sindaco di Chioggia Mauro Armelao e il vescovo Giampaolo Dianin, che ha benedetto la struttura. I lavori, completati in circa un anno, hanno portato alla riqualificazione del primo piano e di parte del piano terra del centro, con la creazione di 25 nuovi posti letto. Inoltre, sono stati riorganizzati gli spazi adibiti a spogliatoi, climatizzata e chiusa la terrazza al primo piano per realizzare un giardino d’inverno e una zona palestra. Un nuovo volume su due livelli è stato aggiunto per ospitare spazi operativi al piano terra, come infermeria e ambulatori, e servizi collettivi per il nucleo residenziale al primo piano. “Si continua a investire per incrementare strutture e servizi dedicati agli anziani, non solo a Chioggia ma in tutto il

Veneto – ha dichiarato l’assessore Lanzarin –. Con l’aumento dell’aspettativa di vita e dell’indice di invecchiamento della popolazione, è fondamentale garantire assistenza e strutture adeguate. Oggi in Veneto ci sono 340 case di riposo con 32.000 posti letto, che presto diventeranno 36.000 secondo la programmazione regionale, a fronte di 17.000 posti letto ospedalieri. Un dato che dimostra l’importanza strategica di investire nell’assistenza agli anziani”. Lanzarin ha inoltre sottolineato l’impegno della Regione Veneto nel settore, evidenziando che, dal 2018 a
oggi, grazie al meccanismo del fondo di rotazione, sono stati introdotti 70 milioni di euro di nuovi investimenti. Durante l’inaugurazione, l’assessore ha voluto ricordare il quinto anniversario della pandemia di Covid, esprimendo gratitudine verso il personale sanitario: “Oggi come allora, gli operatori dimostrano professionalità e dedizione straordinarie. Anche per questo considero un grande successo l’apertura del corso di infermieristica anche a Chioggia, auspicando che molti giovani scelgano questa professione, tanto impegnativa quanto preziosa sul piano umano”.






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