LUGLIO 2022
Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.132
del Miranese Nord Notiziario delle 8:30 Scarica la nuova App di La Piazza 24 e non perderti neanche un minuto dei tuoi notiziari preferiti.
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Salzano, il sindaco Betteto vara la giunta
Tre assessori su cinque confermati nella nuova compagine amministrativa. servizio a pag 10 Fra i nuovi entrati Alberto Munarin e Chiara D’Angelo
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TERRITORIO
Un docufilm sulle oasi del miranese NOALE
Alberi malati, scoppia il caso politico NOALE
Palio, vince la contrada del Drago MARTELLAGO
Solidarietà per la prevenzione, è un successo SCORZE’
BUONA ESTATE
con le nostre pagine di giochi SCORZE’ SCOPRI LE SOLUZIONI SU
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er giorni abbiamo avuto sotto gli occhi le impressionanti e dolorose immagini del disastro della Marmolada, quel fiume di ghiaccio e roccia che ha travolto vite e destini, quello squarcio azzurro sulla sommità del ghiacciaio morente, una ferita che non si rimarginerà più e che rimanda ad altre ferite, altri sfregi, dalla tempesta Vaia all’acqua granda a Venezia, dal mare che risale il Po in secca ai campi arsi dalla siccità o martoriati dalla grandine. segue a pag 5
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Facciamo il punto
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Un docufilm sulle oasi del miranese I
cambiamenti climatici e la difficoltà della natura nel Veneto di oggi, raccontate da un documentario che parte per spiegare la non facile situazione dell’oasi Cave di Noale e del Consorzio Acque Risorgive. Il Veneto, e i progetti di adattamento ai cambiamenti climatici, sono oggetto del nuovo webdoc realizzato da Adaptation, ormai una delle principali realtà internazionali a studiare e promuovere l’ambiente ed i cambiamenti climatici attraverso cortometraggi e documentari visibili in tutto il mondo. Ospite dell’ultimo, lavoro visionabile alla pagina https://bit.ly/AdaptationVeneto_Bonifica è stato il direttore del Consorzio Acque Risorgive Francesco Cazzaro che racconta il progetto dell’oasi Cave di Noale, l’area del Wwf Italia nata da una cava di argilla a Noale e diventata simbolo della possibilità di bonifica del territorio. L’oasi è in buona compagnia (desalinizzazione della laguna di Venezia, ripristino delle dune sabbiose tra Cavallino e Punta Tagliamento, ritorno degli allevamenti di ostriche) a costituire una rete di progetti con cui il Veneto sta facendo un grande sforzo per adattarsi e ridurre i danni del cambiamento climatico. Il documentario, a cura del regista Marco Merola, presentato a Padova ai musei civici e disponibile online gratuitamente, sfrutta immagini realizzate con il drone alternate a interviste a tecnici per un vero e proprio viaggio interattivo, per scoprire le soluzioni su cui le istituzioni venete si stanno battendo per gestire la complessa transizione verso l’adattamento. “La situazione non è rosea - spiegano i realizzatori, citando i dati rilevati dalle 110 stazioni automatiche di Arpav dal 1993 al 2020 che evidenziano una tendenza di aumento delle temperature medie. “Con questo documentario -continuano- vogliamo raccontare come il territorio sta rispondendo a problemi concreti”. A partire dalle cave di Noale, sono 23 le storie presentate: videointerviste, approfondimenti, infografiche. Un reportage giornalistico unico nel suo genere che porta alla scoperta di progetti e strategie per prevenire i rischi legati agli impatti del cambiamento climatico ed assicurare un futuro migliore alle generazioni future.
Il webdoc è stato realizzato da Adaptation
Gli sconvolgimenti climatici fanno parte della lunga storia della Terra, ma non possiamo continuare a parlare, di fronte ad ogni nuova tragedia, di “tragica fatalità” o di “evento imprevedibile”, come a voler allontanare responsabilità o anche un semplice coinvolgimento che vada oltre lo shock e l’emotività del momento. Purtroppo sulla Marmolada non è successo niente di straordinario, come ci hanno spiegato gli esperti già negli istanti successivi al disastro. Da decenni il ghiacciaio è in ritirata e ormai il fenomeno è irreversibile, accentuato da annate sempre più calde, anche in quota, e povere di precipitazioni. Un fatto imprevedibile con precisione, certo, pur nella consapevolezza che prima o poi sarebbe successo. Ed è successo nel pomeriggio di una calda domenica, mentre decine di escursionisti stavano rientrando dalla vetta. Il tragico crollo del ghiacciaio ci ha risvegliati dalla nostra indifferenza perché ormai è chiaro a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici li stiamo vivendo “in diretta”, evento dopo evento. Solo restando dentro i confini del nostro Veneto negli ultimi anni abbiamo assistito a furiose tempeste, esondazioni e allagamenti, smottamenti, trombe d’aria, grandinate, ma anche fenomeni come la subsidenza e il cuneo salino, il mare che non trovando alcun ostacolo risale per chilometri e chilometri il fiume in secca. Ma ci sono anche aspetti meno evidenti, come un’area umida che si prosciuga, una fontana di montagna che smette di zampillare, un bosco decimato dai parassiti. Il clima sta cambiando sotto i nostri occhi, questo è un dato di fatto, non un’opinione sulla quale si può tranquillamente dissertare. E non lo è certo da oggi anzi, da decenni gli scienziati, spesso zittiti come delle petulanti cassandre, mettono in guardia sulle conseguenze di quel mezzo grado di temperatura in più, di quei millimetri di pioggia in meno, ci ammoniscono sull’uso indiscriminato delle risorse naturali e sulla massiccia produzione di anidride carbonica. Di fronte all’ennesimo segnale non possiamo voltarci dall’altra parte, ora è il tempo della consapevolezza e della responsabilità.
Massimo Tonizzo
del Miranese Nord
è un marchio proprietà di
Srl
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< > < >www.lapiazzaweb.it< > <
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano > < >direttore@givemotions.it< Redazione > < >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’11 luglio 2022
Noale
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Ambiente. Dopo dei gesti vandalici botta e risposta fra opposizione e amministrazione
Alberi malati in centro a Noale, scoppia il caso politico U
na serie di alberi malati in centro a Noale si trasforma in un vero e proprio caso politico. E, dopo il post ufficiale dell’assessore Dini sui sopralluoghi, arriva addirittura una denuncia del consigliere Stevanato ai carabinieri per danneggiamento del patrimonio arboreo pubblico. Tutto nasce da un post sulla pagina del Comune dell’assessore all’ambiente Alessandra Dini, con foto a testimoniare l’intervento. “Durante un sopralluogo dell’ufficio ambiente nell’area di via Ippolito Nievo- scrive l’assessore Dini- sono state individuate alcune piante in sofferenza. Dopo una verifica più approfondita sono stati individuati alcuni fori sui tronchi. È stato subito attivato l’iter di raccolta dati per
A novembre era stato effettuato in via Nievo un sopralluogo con un consulente agronomo che certificava il buono stato di salute di tutte le piante approfondimenti e sono già state avvisate le autorità competenti con invio della documentazione fotografica”. “In base alle foto che mi sono state inviate- dice- è stata la risposta di un agronomo contattato. Confermo senza ombra di dubbio, che i fori sono stati provocati da un cretino, che ci ha riversato del diserbante. Il danno in chioma è evidente e tipico. Quale diserbante difficile da dire. Non è detto, anche se molto probabile che l’albero sia destinato a morire. Nel frattempo, suggerisco di denunciare il fatto ai carabinieri, di potare le parti secche e
lasciare lì l’albero (tanto per un po’ non è pericoloso e potrebbe riprendersi)”. Detto fatto, la denuncia è prontamente arrivata da parte del consigliere comunale Fabrizio Stevanato. “Prima come cittadino e poi come consiglierespiega Stevanato- ho ritenuto doveroso sporgere denuncia presso la caserma dei carabinieri di Noale per il vile danneggiamento del patrimonio arboreo pubblico. Spero che su questa vicenda venga fatta piena luce e che un tempestivo intervento possa salvare il salvabile”. Nella denuncia, presentata ai carabinieri lo scorso 24 giugno, il consigliere spiega che : “il 16 novembre 2021 era stato effettuato in via Nievo un sopralluogo con un consulente agronomo che certificava il buono stato di salute di tutte le piante della via con la massima classificazione, perizia poi protocollata in Comune. Ora invece pochi giorni fa ho notato nei tigli dei fori a 60-80 centimetri dal suolo e un seccume a livello della chioma da cui si presuppone una forte sofferenza in atto. Per questo sporgo formale denuncia per il danneggiamento di bene pubblico a nome del comune di Noale”. ”Ci auguriamo che se davvero si tratta di un gesto deliberato con l’obiettivo di uccidere un albero, come pare ormai acclarato, verrà scritto che sono stati individuati i responsabilicommentano i residenti. “Bisognerà avere il coraggio di riconoscere che serve una sorveglianza più attiva ed efficace perché non è accettabile che qualcuno scelga il vandalismo per risolvere una situazione per lui evidentemente fastidiosa”. Massimo Tonizzo
Le porte della Rocca intitolate ai Tempesta Le porte di accesso alla Rocca di Noale potrebbero presto essere dedicate ai rappresentanti storici della Città dei Tempesta. Il tutto nasce da un atto probabilmente goliardico, ma il Comune ora potrebbe intervenire per trasformare in realtà quello che per ora sembra solo un piccolo atto provocatorio. Tutto nasce dalla sera del concerto dell’Aurora sulla spianata della Rocca di Noale, quando gli spettatori si sono accorti di due cartelli apparsi all’improvviso sui cancelli di ingresso al castello. I due cartelli riportavano scritto “Porta nova a sud. Porta Meladusio Tempesta” su un lato della Rocca e sull’altro “Porta venia a nord. Porta Guecello Tempesta”. Solo i nomi, scritti in caratteri medievaleggianti e senza ovviamente nessun riferimento ufficiale (stemma del Comune, data della delibera di assegnazione del nome), cosa che ha fatto immediatamente pensare a un atto provocatorio di qualche
amante della storia locale, magari pensato proprio in contemporaneità con le rievocazioni storiche del palio. Il collegamento in effetti potrebbe esserci, dato che proprio in occasione della recente festa la famiglia dei Tempesta aveva chiesto un incontro con il sindaco Patrizia Andreotti per poter, una volta conclusi, dare finalmente un nome preciso alle porte di ingresso e di uscita, con la richiesta proprio di assegnare i due nomi poi effettivamente scritti nelle finte targhe. Il sindaco ha considerato l’idea, e a lavori finiti è previsto un incontro che – forse – qualcuno ha voluto anticipare con la sua “dedica”. Per chi non lo sapesse, comunque, i due nomi proposti sono tra i più significativi della famiglia: Guecello (1292-1338) è considerato l’esponente di spicco dei Tempesta, mentre il figlio Meladusio (1317-1342) è l’avogaro del periodo in cui è ambientata la rievocazione storica. (m.to.)
Noale
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Eventi. Si è tenuto nelle scorse settimane dopo anni di attesa a causa della pandemia
Il Palio di Noale va alla contrada del Drago G
rande successo e soddisfazione di tutti (sconfitti compresi) per il ritorno del Palio a Noale. La vittoria è andata alla contrada del Drago di Cappelletta, che ha alzato al cielo il drappo disegnato da Linda Simionato dopo una gara molto combattuta che li ha visti trionfare sul Gato, secondo, e su San Giovanni, a completare il podio. Ultimi, i partecipanti di Sant’Urbano che, come da tradizione, hanno dovuto dipingersi la faccia con i colori neri degli sconfitti. Per la gioia degli organizzatori, come era da aspettarsi sono stati a migliaia ad affollare piazza Castello e le strade del centro per l’atteso ritorno a una delle manifestazioni più amate dalla città. Per Cappelleta, che non vinceva dal 2017, la coppia vincente, scelta come tradizione da un sorteggio rivelatosi favorevole, è stata quella formata da Nicodemo Desiderà e Sara Luise, per pura casualità già trionfatrice proprio nell’ultima edizione vinta da Cappelletta (e anche con le stesse posizioni sul podio). Il Drago succede al Gato,
ultimo vincitore nel 2019 prima della sospensione per la pandemia. Come di consueto, a precedere la gara, la rievocazione storica con il corteo di figuranti e a seguire la cerimonia della Bala d’oro, dove le diciottenni della città hanno sfidato la dea bendata per ricevere in premio la dote. “ll Palio è finalmente tornato- dicono soddisfatti gli organizzatori. E’ finalmente è tornato a voi nella sua forma più autentica e libera, riportando un’altra volta in questo magico luogo a noi tanto caro la convivialità, lo spettacolo e la grande passione per la storia in ogni sua arte. Tutte cose che questo evento è sempre riuscito a dare. Dopo 1098 giorni, il Palio è tornato. Ve lo confidiamo, non è stato facile organizzarlo. Restrizioni e leggi che cambiano in continuazione, contagi che salgono e scendono, mascherine, e tutto quello che quest’ultimo periodo ha portato con sé. Abbiamo combattuto contro infiniti dubbi e domande, ma insieme ce l’abbiamo fatta. E siamo soddisfatti. Le migliaia di persone
che sono venute a trovarci, le code alle taverne e ai banchetti, gli occhi increduli di grandi e piccini, le vostre risate e i vostri sorrisi sono la nostra più bella ricompensa. Un grande ringraziamento va a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione, dalla manodopera per l’allestimento dei villaggi ai centinaia di figuranti, a tutti coloro che hanno fatto anche una minima cosa. Ci vediamo nel 2023 e... lunga vita a Meladusio Tempesta”. Massimo Tonizzo
In pensione la dottoressa Panico Speciale saluto in municipio per una delle principali ricercatrici della città. Sindaco, assessori e colleghi hanno salutato in occasione del pensionamento la dottoressa Aurora Panico, principale artefice di molte iniziative anche a carattere nazionale a Noale, promosse principalmente sul tema dell’epilessia, in collaborazione con l’ambulatorio specialistico neurologico dell’Ulss3 che si dedica proprio allo studio e alla cura di questa malattia. La dottoressa si è specializzata nel 1987 a Bologna con il professor Carlo Alberto Tassinari che le ha trasmesso la passione per lo studio delle epilessie e con il neurochirurgo professor Claudio Munari che l’ha guidata ad approfondire quali pazienti possono trovare giovamento da un approccio chirurgico. Stimato ed apprezzato medico ha lavorato presso l’ospedale di Noale dal 1989. Nel 2018 anche La Lice (Lega Italiana Contro l’Epilessia) le ha consegnato una targa quale riconoscimento della qualità del lavoro svolto. Al saluto è seguita la consegna di un piccolo omaggio floreale ed una pergamena da parte del sindaco Patrizia Andreotti.
Martellago
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Sociale. L’annuncio della consigliera delegata Tatiana Garbin
Solidarietà per la prevenzione, è stato uno straordinario successo “U
na piccola goccia che sommata a molte altre aiuterà la ricerca”. Così sui social la consigliera delegata alle pari opportunità del Comune di Martellago Tatiana Garbin ha annunciato lo straordinario risultato raggiunto dall’evento di raccolta fondi “Camminata Vivi in rosa” organizzata lo scorso 20 marzo allo scopo di sensibilizzare la comunità alle malattie oncologiche e all’importanza di raccogliere fondi per la ricerca, nel ricordo di Viviana Giacomelli, scomparsa nel 2020 per un tumore al seno. “Tutto è iniziato nell’ottobre 2021- continua Garbin- quando organizzammo una serata in occasione dell’ottobre in rosa sulla prevenzione con una cara amica, la psicologa Tatiana Zancaner anch’essa in passato colpita da un problema oncologico. Con lei avevamo già collaborato in passato, in occasione di un appuntamento dedicato a cinque donne meravigliose, la loro esperienza e il loro percorso di rinascita. In quell’occasione ho potuto conoscere queste donne tra cui Debora Bertan dell’associazione Vivi in Rosa, nata per l’appunto in ricordo di Viviana Giacomelli. In quell’occasione ho promesso loro che avrei organizzato una camminata in onore di Viviana e così in quindici giorni ho mantenuto la promessa ed è stato un successo. Loro stesse hanno chiesto di donare la somma allo Iov. L’obbiettivo è stato pienamente raggiunto, con ben 600 iscrizioni e almeno
“Camminata Vivi in Rosa”: l’obbiettivo è stato pienamente raggiunto, con ben 600 iscrizioni e almeno 500 partecipanti effettive. Il ricavato è stato consegnato allo Iov
500 partecipanti effettive”. Pertanto, lo scorso fine giugno, nelle mani del direttore generale dello Iov la dottoressa Patrizia Benini è stato consegnato un assegno con il ricavato dell’iniziativa pari a 3.070 euro che sarà destinato alla ricerca sul tumore del seno. Presenti erano la stessa Garbin, organizzatrice dell’evento, accompagnata dalla responsabile dell’ufficio pari opportunità, Luana Milan e da alcune rappresentanti dell’associazione “Vivi in Rosa”, Debora Bertan, Silvia Bertin e Monica Marchetto. Un ringraziamento particolare è andato anche ai Lions Team Nordic Walking che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ma che non hanno potuto essere presenti per l’occasione. La dot-
toressa Benini ha ringraziato di cuore l’associazione, il Comune di Martellago ed i numerosi aderenti all’iniziativa per questo importante contributo rivolto allo sviluppo della ricerca scientifica. Questa donazione rappresenta un ulteriore e significativo tassello nel percorso di studio e di sviluppo di terapie sempre più all’avanguardia per il trattamento dei tumori del seno. E con questo spirito e all’entusiasmo creatosi già si pensa alla prossima edizione. “Piccoli gesti che tutti noi possiamo compiere- conclude Garbin- ma il punto fondamentale è la diffusione del messaggio sulla prevenzione, perché prevenzione è vita”. Riccardo Musacco
Serate all’insegna del cinema di qualità Serate estive all’insegna del cinema di qualità a Martellago, da vivere all’aperto e in compagnia, per tentare di vincere il caldo che opprime le nostre città. Tutti i mercoledì sera, infatti, alle 21.30 presso il giardino di Casa Bianca, l’Associazione pro senectute e centro culturale e ricreativo andrà in scena per tutta l’estate un programma di proiezioni di pellicole che hanno fatto la storia del Cinema, dedicata ai palati fini o anche ai semplici curiosi. L’iniziativa, nata in collaborazione tra la struttura e il Comune di Martellago è iniziata a giugno e ha già avuto un buon riscontro di pubblico
con una media di una trentina di spettatori a serata. A luglio si è già iniziato il 6 con Nebraska, del 2013, diretto da Alexander Payne e con interprete principale Bruce Dern. Presentato in concorso a Cannes, il film ha ricevuto il premio per la miglior interpretazione maschile attribuito al protagonista. Il 13 è stata la volta di Norman, la storia di un ragazzo che finge di essere malato di cancro per sfuggire ad alcuni drammi familiari. Il 20 verrà proiettato Le cose che non ti ho detto, con Annette Bening e Bill Nighy e diretto da William Nicholson. Un messaggio di speranza che esorta a ritro-
vare la felicità anche a seguito di un momento drammatico in una coppia, come la separazione. L’ultimo appuntamento di luglio sarà mercoledì 27 con Jackie, film del 2016 con Natalie Portman, diretto da Pablo Larraìn e che narra dei giorni drammatici seguiti all’assassinio del Presidente Kennedy in cui la protagonista, la moglie Jacqueline in una famosa intervista al giornalista di Life Theodore H. White racconta la sua vita accanto all’uomo più potente al mondo. La rassegna, poi, proseguirà anche per tutto il mese di agosto e metà settembre. La partecipazione è gratuita. (r.m.)
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Salzano
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Politica. Dopo la vittoria alle elezioni di giugno. L’opposizione: “Attenzione alle scelte che penalizzano il territorio”
Il sindaco Betteto vara la nuova giunta L
uciano Betteto, è riconfermato sindaco di Salzano anche per i prossimi cinque anni. Alle urne il candidato della lista che raggruppava “Cambiamo Salzano”, si è imposto con 2.809 voti pari al 54,10% dei voti mentre la sfidante che si presentava con la lista “Progetto Comune” Maria Grazia Vecchiato ha raccolto 2.383 preferenze pari al 45,90% dei voti. Il sindaco Luciano Betteto ha provveduto a formare la nuova giunta: tre componenti su cinque vengono confermati. Nuovo il vicesindaco, Claudio Bottacin, che alle urne aveva ottenuto il maggior numero di preferenze, 172. Subentra a Gianni Bolgan. Tecnico della viabilità della Città Metropolitana, Claudio Bottacin era già assessore ed ora ha la delega all’urbanistica, ai lavori pubblici, manutenzione e viabilità. Il secondo più votato con le preferenze, Moreno Bottacin con 164 voti, non figura in giunta, dove rimane la terza più votata, Michela Muffato, che lavora come oftalmologa all’azienda ospedaliera Euganea, per i prossimi cinque si occuperà ancora di sport, gemellaggio, cultura e promozione del territorio. Pur indietro nelle preferenze, resta invece in giunta anche Stefano Vecchiato, perito assicurativo, che si occuperà dell’assessorato al bilancio, finanze, tributi, tutela dell’ambiente e partecipate.
di Valentina Bortoletto e Claudia Gobbato. Il sindaco Betteto ha avocato a sé le deleghe al personale, all’edilizia privata e della protezione civile. Soddisfatto il primo cittadino: “sono orgoglioso della squadra e grato al mio gruppo - ha evidenziato -. Non si spengono, invece, le riflessioni nelle fila dell’opposizione. Maria Grazia Vecchiato osserva :“la cosa che salta subito all’occhio è stata la bassa affluenza al voto (48,64%). E’ un dato è allarmante e merita una riflessione più ampia. Ora, come unica lista di opposizione in Consiglio, control-
leremo se le promesse elettorali del sindaco saranno mantenute e interverremo nelle scelte che penalizzeranno il nostro territorio, in particolare rispetto alle politiche che riguardano i servizi alla persona e l’ambiente”. Lino Perini
Un centro estivo riservato ai ragazzi disabili E’ stato attivato da fine giugno un centro estivo riservato ai ragazzi disabili. Anche quest’anno, il Comune di Salzano, avvalendosi del contributo degli enti del terzo settore e delle associazioni sportive dilettantistiche, ha organizzato per i bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni i “Centri Estivi 2022”, che garantiscono alle famiglie del territorio un servizio fondamentale durante il periodo di sospensione delle attività scolastiche. Per questa estate, accanto ai tradizionali “Centri Estivi’ si è affiancata un’esperienza nuova, promossa dalla “Fondazione Antonietta e Riccardo Paoletti Onlus di Venezia”: il centro estivo “Estate Con Noi” rivolto ai ragazzi autistici e portatori di handicap con l’obiettivo di migliorarne l’autonomia nelle diverse attività quotidiane e nella cura della persona nel rispetto delle regole che stanno alla base delle relazioni
Tre assessori su cinque vengono confermati. Fra i nuovi entrati: Alberto Munarin e Chiara D’Angelo Anche Luna Vergerio non sarà più assessore, peraltro non si era ricandidata, mentre entrano in giunta Alberto Munarin, impiegato nel settore dell’informatica che ovviamente si occuperà di informatica oltre a istruzione, sicurezza del territorio e politiche giovanili. Nuovo ingresso anche per Chiara D’Angelo, impiegata, al quale il sindaco ha assegnato l’incarico di seguire le attività produttive, le politiche del lavoro, la politica sociale e il commercio. A questi incarichi il sindaco ha aggiunto quello di presidente del consiglio, nomina che è stata assegnata ad Alessio Vian. Da evidenziare che Alberto Munarin e Chiara D’Angelo hanno dato le dimissioni da consiglieri e figurano come assessori esterni. Ciò consente l’ingresso in consiglio
sociali. Fino al 5 agosto, tutte le mattine da lunedì a venerdì, negli spazi della scuola “San Giovanni Bosco” di Salzano, i ragazzi saranno impegnati in attività motorie, giochi di squadra, laboratori artistici e attività occupazionali finalizzati ad accrescere l’autonomia e o spirito di gruppo. “Con grande interesse e con la consueta sensibilità verso le problematiche del sociale -ha evidenziato il sindaco Luciano Betteto- l’amministrazione comunale ha aderito questa nuova proposta che, oltre a venire incontro a una fondamentale esigenza delle famiglie fornendo loro un ausilio e un sostegno, può offrire una significativa opportunità educativa e riabilitativa ai giovani ospiti, rafforzando il loro senso di coesione e la voglia di ritornare e incontrare i propri compagni”. (l.p.)
Scorzè
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Viabilità. I residenti sono pronti a scendere in strada contro il traffico pesante
Via dei Boschi, accordo in vista fra i Comuni di Martellago e Scorzè Verranno realizzati una pista ciclabile a sud sulla Castellana lunga 500 metri, due nuovi passaggi pedonali sulla Castellana, barriere nuove anti rumore e miglioramento dei punti luce
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residenti di via Boschi protestano, ma potrebbe presto arrivare un accordo tra Scorzè e Martellago per liberare l’area dal traffico dei mezzi pesanti. Potrebbe così finalmente trovare una soluzione la fascia di collegamento tra la zona industriale di Scorzè, l’area della Castellana attorno a via Boschi e la variante alla 515. I residenti da mesi chiedono ai sindaci delle due città di intervenire per ridurre o deviare il pesante traffico dei tir nell’area, arrivando anche alla minaccia di scendere in strada. Per questo, è stato organizzato un incontro direttamente con i primi cittadini di Scorzè e Martellago e gli assessori di competenza per fare il punto della situazione. “Il problema è noto da tempo- hanno spiegato i residenti. I camion non devono passare per la Castellana ma percorrere la tangenziale sud di Scorzè”. I problemi sono aumentati da quando è stato co-
struito il nuovo autoparco Cst all’altezza della rotonda senza, però alcuna opera di mitigazione (intervento ora promesso dai Comuni). La risposta da Scorzè è stata che verrà chiesto a Veneto Strade di prevedere un ingresso dalla zona industriale del Comune, in modo da scoraggiare i camionisti all’immissione in via Boschi. Verranno inoltre realizzati una pista ciclabile a sud sulla Castellana lunga 500 metri, due nuovi passaggi pedonali sulla Castellana, barriere nuove anti rumore e un miglioramento dei punti luce per lavori che riguarderanno in totale una superficie di 145.012 metri quadrati. “Speriamo che gli interventi siano effettuati in tempi rapidi- dicono i residenti, pronti a riunirsi in comitato. Attualmente siamo soffocati dal passaggio di quasi 600 camion al giorno, ed è assurdo se pensiamo che la variante alla 515 è aperta da ormai tre anni per
assorbire i mezzi pesanti. Aspetteremo di vedere se il Comune si farà effettivamente valere con Veneto Strade oppure bloccheremo noi la strada”. Dalla variante, in effetti, il problema appare chiaro, dato che tramite questa non si accede direttamente alla zona industriale di Scorzè e dunque i camion, per risparmiare
tempo ed avendone la possibilità, preferiscono passare per via Boschi. “Il problema non è tanto per il traffico dei residenticoncludono da via Boschi- perché per noi i percorsi alternativi in effetti esistono, ma è proprio una questione di sicurezza e di vivibilità della zona, attualmente troppo trafficata, nonostante
siano evidenti le problematiche anche solo passandoci accanto”. I sindaci appaiono comunque propensi a trovare una soluzione in tempi brevi, e l’incontro con i residenti sarà con tutta probabilità solo il primo di una si spera non troppo lunga serie. Massimo Tonizzo
Ulrigo Smaniotto, 75 anni, il maturando più anziano della provincia Va a Scorzè il record del maturando più anziano della provincia di Venezia. All’esame di Stato dell’istituto Giorgi-Fermi di Treviso ha partecipato infatti anche Ulrigo Smaniotto, 75 anni, nativo di San Donà e residente a Scorzè, che si è presentato per ottenere il diploma di indirizzo professionale per il corso in produzioni industriali e artigianali (industria meccanica). Non
solo: il diploma non sarà l’ultimo passo, visto che Ulrigo ha già specificato che intende proseguire gli studi, iscrivendosi all’università con lo scopo di laurearsi nei tempi regolari in psicologia criminale, sogno che cullava da sempre ma per ora negato dalle difficoltà economiche familiari. La vita di Ulrigo è stata infatti dura e piena di impegni: panettiere fin da giovanissi-
mo a Calvecchia di San Donà a soli 10 anni, poi, con solo la licenza media, carpentiere, caposquadra in Norvegia, infine imprenditore in proprio: con la Sagimi, di Padova per la produzione di pompe per il prosciugamento dei terreni e la Sitec per impianti di irrigazione, piscine e giochi d’acqua (loro le fontane di piazza Ferretto a Mestre). (m.to.)
A fianco Ulrigo Smaniotto
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Territorio
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Sanità. Apre un nuovo punto tamponi Covid nel maggior centro vaccinale del Veneziano
Un nuovo drive through “estivo” al Pala Expo di Marghera S
iamo nel pieno dell’estate, ma assenti nel Veneziano (un solo pail Covid non arresta la sua cor- ziente con patologie pregresse in sa: sono infatti risaliti i contagi nel terapia intensiva). Insomma, i dati Veneziano, dove l’Ulss 3 Serenis- dell’Ulss confermano ancora una sima ha messo in campo a partire volta l’efficacia del vaccino. dalle scorse settimane nuovi stru“L’attività vaccinale condotta fimenti per prevenire la diffusione nora continua ad avere la funzione del virus. Niente a che vedere con di frangiflutti per le situazioni gravi le precedenti ondate Covid co– ha spiegato nel corso della conmunque, assicurano dall’azienda ferenza stampa all’inizio di luglio sanitaria: l’adesione della maggior il direttore del Sisp, Vittorio Selle -. parte della popolaPer quanto riguarzione alla campada l’infezione lieve, Crescono i contagi, gna vaccinale ha invece, persiste ed ma nessun caso grave: è quella che sta cainfatti portato ottisintomi lievi e mi risultati, abbasricando l’azienda sando la gravità del di tamponi da proparainfluenzali quadro clinico dei cessare, tra gli 800 nuovi contagiati, la e 1100 al giorno”. cui età media si aggira attorno ai Con l’aumento dei contagi dun48 anni, costretti a letto da quella que è salito, conseguentemente, che apparentemente sembrereb- anche il numero dei tamponi. Per be essere una semplice influenza, questo motivo, “in questo periodo ma non più ricoverati o con una cerchiamo di diversificare le fonti sintomatologia particolarmen- per accedere al tampone – ha afferte grave: il numero dei casi non è mato il direttore generale dell’Ulss quindi associato ai ricoveri, quasi 3, Edgardo Contato –. L’andamen-
to di queste settimane ci ha infatti messi nelle condizioni di rimodulare le aperture dei drive through, con un continuo ritocco quotidiano a seconda delle esigenze: i drive through di Oriago e Favaro sono attualmente dormienti, pronti a tornare operativi al bisogno, ma abbiamo già aperto un nuovo drive through al PalaExpo di Marghera. Il nuovo drive through, soltanto nella prima giornata di attivazione, ha servito più di 150 utenti. Valuteremo se sarà necessario attivare ulteriori punti tampone, ma per farlo dobbiamo riorganizzare i turni. La grande difficoltà che abbiamo nella gestione del personale deriva dal fatto che la malattia colpisce anche i collaboratori e questo ci obbliga a razionare il personale predisposto alla somministrazione dei tamponi”. Sono 160 infatti i sanitari, da sempre esposti al rischio di contrarre il virus per la continua esposizione sul campo, attualmente contagiati.
L’azienda sanitaria non è tuttavia sola nel fronteggiare questa nuova ondata: “Stiamo chiedendo una mano ai privati – ha concluso Contato –, anche i medici di base del territorio sono per noi punti di riferimento, insieme alle farmacie”. Gaia Zuccolotto
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Urbanistica. L’annuncio dell’assessore del Comune di Venezia Massimiliano De Martin
Nasce il polo logistico a Dese U
na variante urbanistica al piano degli interventi, per creare nella zona di Dese un hub destinato esclusivamente alla logistica. Questo provvedimento è stato presentato nelle scorse settimane a Mestre in municipio, alla presenza dell’assessore comunale all’Urbanistica Massimiliano De Martin. L’area riguarderà due comparti produttivi, il comparto C e il comparto D. Prevista la riduzione di cubatura ealtezza, e il cambio di destinazione d’uso. “Si tratta di un unico intervento, seppure su due comparti che hanno una situazione diversa perché uno è scaduto dal punto di vista amministrativo, mentre l’altro è ancora vigente - ha detto De Martin -. Apporteremo modifiche sostanziali dal punto di vista degli indici parametrici urbanistici, con una riduzione di superfici e altezze. Il comparto C passerà da 43.411 1a circa 23.600 metri quadri con un calo di oltre il 40 per cento. Per il D invece, la riduzione sarà di circa il 20 per cento, da 43 mila a 37.500 metri quadri. Quanto alle altezze, il precedente strumento urbanistico dava la possibilità di arrivare fino a 45 metri, mentre ora questo limite viene posto a 25. Un aspetto importante - ha proseguito l’assessore De Martin
logistica nei magazzini, gli altri 145 l’ambito amministrativo e organizzativo. In questo momento, nel quale tante aziende cercano lavoratori ma non riescono a trovarne, è importante creare nuove opportunità di impiego”. Ci saranno interventi significativi sul fronte della mobilità, cercando di favorire l’arrivo nell’area attraverso i mezzi pubblici, e si punta a realizzare fabbricati che non siano energivori. La variante urbanistica dovrà ora essere discussa nel Consiglio comunale di Venezia. Il via ai lavori è previsto con l’inizio del 2023.
Il calzaturiero punta sui giovani È tornato nelle scorse settimane il tradizionale appuntament con la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti del Politecnico Calzaturiero. L’evento, che si è svolto per la prima volta a Villa Sagredo a Vigonovo, ha visto la partecipazione di autorità, imprenditori della Riviera del Brenta, rappresentanti del mondo confindustriale e delle famiglie degli allievi. Sono 105 i ragazzi che hanno ricevuto l’attestato per aver completato il corso intensivo di modelleria classica, il 2° anno di modelleria avanzata classica, il 2° anno di modelleria sportiva, il 3° anno di industrializzazione modelli e strutture, il 3°anno di progettazione e design e il 3° anno di calzature di lusso fatte a mano. Nel corso della cerimonia sono stati, inoltre, riconoscimenti e borse di studio. “L’anno accademico appena concluso ci ha accompagnati fuori dalla pandemia. Ha visto una diversificazione dell’offerta formativa e l’introduzione di nuovi moduli didattici, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle dinamiche operative aziendali. In questo
L’investimento previsto è di 50 milioni di euro, e si stima che il nuovo centro logistico creerà 250 posti di lavoro, - sarà la rivisitazione completa delle destinazioni. Finora, quelle ammesse, per entrambi i comparti, erano: attività produttive, attività direzionali, servizio alle persone, commercio al minuto e pubblici esercenti, servizi di riparazione, servizi privati alla persona e all’abitazione. Con questa variante invece, tutti questi saranno eliminati e resterà soltanto il comparto produttivo logistico. Il nuovo hub sarà un riferimento per la merce in arrivo, anche per la sua posizione in prossimità dell’ingresso della tangenziale”. L’investimento previsto è di 50 milioni di euro, e si stima che il nuovo centro logistico creerà 250 posti di lavoro, un aspetto rimarcato da De Martin: “Il dato occupazionale è forse quello più rilevante di tutto il progetto. Dei 250 posti di lavoro previsti, 105 riguarderanno la gestione della
senso, il Politecnico prosegue il proprio cammino a fianco delle imprese, per accompagnare la formazione delle competenze e favorire l’innovazione tecnologica- ha affermato il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin.“Bisogna puntare sul ricambio generazionale e trasmettere conoscenza. Solo così potremo avere professionalità in grado di reggere le esigenze dei mercati e delle aziende. Puntando sull’innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Il capitale umano è sempre il driver fondamentale nel successo di una realtà imprenditoriale, e affinché il made in Italy continui ad avere un ruolo primario sulla scena internazionale, bisogna formare figure specializzate” ha dichiarato il presidente di Assocalzaturifici Siro Badon.
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Cultura
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Il cartellone. Degli otto titoli, sei sono produzioni del Teatro Stabile del Veneto
Tutto pronto per la nuova stagione al Goldoni “facciamo tornare il pubblico ad emozionarsi” G
randi nomi del teatro italiano e internazionale, oltre a progetti speciali, nel prossimo cartellone del teatro Goldoni di Venezia. Sarà la star Isabelle Adjani, reduce dal red carpet di Cannes, a calcare per prima il palcoscenico il 15 e il 16 ottobre con lo spettacolo “Le Vertige Marylin”, una co-produzione dello Stabile del Veneto. In un cartellone con otto titoli, sono sei le produzioni e co-produzioni firmate Tsv, tornato Teatro nazionale, che si alterneranno durante tutto il corso della stagione: il 20 e il 21 ottobre si accenderanno le luci su “Da qui alla luna”, con Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo che raccontano la tragedia della tempesta “Vaia”. Dal 17 al 20 novembre, invece, uno spettacolo legato alle celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini: PA’, testo scritto a quattro mani da Marco Tullio Giordana, che ne cura anche la regia, e Luigi Lo Cascio, interprete in scena. È uno dei titoli di punta di questa stagione che debutterà in prima nazionale proprio a Venezia. Segue una co-produzione tra TSV, Tieffe Teatro Milano e Viola Produzioni che, dal 15 al 18 dicembre, vedrà in scena Maddalena Crippa nella nuova regia de “Il compleanno” di Harold Pinter. Una storia intensa e ricca di emozioni è invece quella de “Il figlio” di Florian Zeller con Cesare Bocci in scena dal 19 al 22 gennaio.
Sarà la star Isabelle Adjani, reduce dal red carpet di Cannes, a calcare per prima il palcoscenico il 15 e il 16 ottobre con lo spettacolo “Le Vertige Marylin”. A novembre lo spettacolo legato alle celebrazioni del centenario di Pier Paolo Pasolini
Elena Sofia Ricci dal 23 al 26 febbraio sarà a Venezia con “La dolce ala della giovinezza”, con la regia di Pier Luigi Pizzi, interpretando un personaggio sul bordo dell’abisso che cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò. Con la partecipazione straordinaria di Giorgio Ferrara nel ruolo di Sir Wilfrid, dal 23 al 26 marzo va in scena “Testimone d’accusa” di Agata Christie con la regia di Geppy Gleijeses ed in scena Vanessa Gravina e Giulio Corso. Infine l’immancabile Carlo Goldoni: il regista lituano Rimas Tuminas porta in scena “Un curioso accidente” il cui debutto prima nazionale a Venezia è previsto dal 20 al 23 aprile. “Un programma che punta
dritto al cuore dello spettatore e conferma l’alta qualità dell’offerta culturale veneziana, anche in ambito teatrale, grazie a politiche culturali virtuose che attuano buone pratiche a beneficio della cittadinanza e dei visitatori della più antica città del futuro” commenta la consigliera Giorgia Pea, presidente della commissione Cultura. “Vogliamo far tornare il pubblico ad emozionarsi a teatro, vogliamo che torni ad innamorarsi dello spettacolo dal vivo - sottolinea il presidente del Tsv Giampiero Beltotto -. Dopo due anni di pandemia venire a teatro rappresenta una presa di posizione, una forma di militanza nei confronti di una civiltà che sta scomparendo a causa dello stordimento dei tempi”.
Al Toniolo di Mestre i grandi nomi del palcoscenico Tanti, troppi per essere citati tutti, i grandi nomi che calcheranno il palcoscenico del teatro Toniolo di Mestre il prossimo autunno. Per citarne alcuni, Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Anna Foglietta, Andrea Pennacchi, Paolo Ruffini, Emilio Solfrizzi. Appuntamento poi con la danza della Parsons Dance, compagnia internazionale che si esibisce nei maggiori teatri del mondo. “Un cartellone straordinario che conferma questo teatro come una realtà d’eccellenza della Venezia metropolitana, luogo di incontri e contaminazioni continue tra artisti e pubblico” ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro nel presentare la stagione. Si comincia il 25 ottobre e si
finisce il 4 maggio 2023, per un totale di 19 spettacoli. L’apertura della nuova stagione è affidata al musical “Mamma Mia!”, la celebre commedia musicale che dal suo debutto ha registrato il sold out in tutti i teatri italiani. Con l’arrivo dell’autunno ri-
apre le porte anche il Teatro Momo che torna ad accogliere il pubblico dei più giovani con la tradizionale stagione Domenica a Teatro, giunta alla 28^ edizione. Il cartellone propone 10 spettacoli, dal 6 novembre al 26 marzo 2023.
Sport
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Nuoto. Risultati importanti arrivano dalle gare del Mediterranean Cup a Cipro
Benedetta Boscaro, promessa rivierasca del nuoto italiano S
ta nascendo una nuova stella nel nuoto giovanile rivierasco, si tratta della tredicenne Benedetta Boscaro. Nata a Dolo il 13 dicembre 2008, Benedetta abita a Fossò e gareggia per il “Centro Nuoto Stra”, allenata da Diego Cappello. Incarna, perciò, perfettamente quello che si dice “atleta rivierasca”. In continua ascesa dopo i brillanti risultati conseguiti nei mesi scorsi, Benedetta ha toccato l’apice nelle gare di Mediterranean Cup (Coppa Comen 2022), svoltesi a Limassol, Cipro, dove l’atleta ha vinto la medaglia d’oro nei 100 dorso con il tempo di 1’04”83. Una gara sontuosa segnata anche da un ottimo intermedio ai 50 me-
La tredicenne gareggia per il “Centro nuoto Stra” ed è allenata da Diego Capello. A Limassol si è imposta nei 100 dorso tri di 31”05. Mentre il nuoto nazionale assoluto ha conseguito risultati di altissimo livello ai campionati mondiali recentemente disputatesi a Budapest, anche il futuro è assicurato se la crescita di ondine come Benedetta Boscaro continueranno sulla falsariga di quanto sinora mostrato. Ricordiamo, infatti, che Benedetta in primavera si era meritata il titolo di “vice campionessa italiana” avendo conseguito la medaglia d’argento nella categoria ragazze 2° anno. E successivamente all’im-
presa di Cipro, ai campionati nazionali riservati ai “ragazzi” svoltisi nell’impianto da 50 metri della Rosa Blu, a Monastier di Treviso, la giovanissima portacolori del team rivierasco ha realizzato un brillante bis tutto d’oro nei 100 dorso (1’06”56) e nella 4X100 mista (con lei Cristiana Stevanato-Giorgia Scalco-Marta Elisabetta Baldin) col tempo di 4’29”41. Una manifestazione che visto la partecipazione di rappresentanti di 21 società femminili e di 22 maschili. Tornando alla gara di Limassol, l’ondina rivierasca si era cimentata anche sui 200 metri dorso, ma fuori gara perché opposta ad atlete di un anno più anziane, riuscendo a chiudere in 2’22”56, un tempo migliore di tutte le avversarie. Ed anche nei 50 metri stile libero ha fatto vedere le sue enormi potenzialità chiudendo in 27”61, il quinto tempo assoluto ma il migliore fra le tredicenni. Risultati che davvero hanno impreziosito la vittoria nei 100 dorso dove la ragazza di Fossò ha preceduto tutte ragazze di un anno più vecchie. Questi risultati stanno portando la ragazza del “Centro Nuoto Stra” all’attenzione dei tecnici federali e il commissario tecnico Walter Bolognani sta seguendo con attenzione e comprensibile fiducia i progressi della giovanissima atleta, che, nel frattempo, ha anche concluso il ciclo scolastico delle scuole medie inferiori ed ora potrà dedicarsi interamente alla sua grande passione. Lino Perini
Due immagini di Benedetta Boscaro, sopra sul podio
Asd Galaxy Fc, arrivano Piva e Oliveira L’Asd Galaxy Fc di Mira ha come nuovo allenatore della prima squadra Fabio Piva, ex allenatore di Marcon, Maerne, Mellaredo, Gelsi e nelle ultime stagioni ha allenato nei vivai del Graticolato e del Dolo. La notizia è stata annunciata dal direttore sportivo della prima squadra Massimiliano Celeghin al quale l’ambiziosa società del neo presidente Enrico Zarotti ha confermato la piena fiducia. L’allenatore dichiara: “avevo il desiderio dopo un paio d’anni di settore giovanile di ritornare nel mondo delle prime squadre. Il Galaxy Fc mi ha dato questa possibilità e devo ringraziare presidente e direttore sportivo per avermi scelto. Sappiamo che la prima categoria è un campionato “spigoloso” e, specialmente nel nostro girone, ci sono squadre attrezzate per vincerlo. Noi cercheremo di dire la nostra, consci di potersela giocare con tutti”.“Il Galaxy Fc- spiega Zarotti- ha obbiettivi ambiziosi
ed ho chiesto al direttore sportivo Celeghin, che sta facendo un ottimo lavoro, di portare un allenatore che sappia valorizzare anche i nostri ragazzi che sono ormai più di 500 nel settore giovanile. Sono certo che l’allenatore Piva sia la persona giusta per coniugare risultati e valorizzare i nostri ragazzi, sarà un campionato divertente”. Il settore giovanile vede poi l’ ingresso di un allenatore di tutto rispetto Luis Oliveira ex giocatore di Venezia, Fiorentina e Cagliari ed ex nazionale belga. La notizia è stata annunciata dal Ds Vescovi Alessandro responsabile del progetto giovanili Galaxy Fc. “Un ringraziamento all’ottimo lavoro svolto dal nostro Ds Alessandro Vescovi - conclude il presidente Zarotti- questo ingresso di spessore nelle giovanili porta un alto tasso di tecnica e professionalità nella nostra squadra. Benvenuti Fabio Piva e Luis Oliveira siamo pronti a sognare con voi”. (a.a.)
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I cartelli per moderare la velocità nel centro abitato dovrebbero valere anche quando si parla di politica. Perché è sempre in agguato la tentazione di pestare sull’acceleratore del ragionamento quando si tocca il tasto del “centro”. Eppure in tanti casi è solo una sirena, una suggestione, frutto di fascinazioni antiche. Il “centro” aveva un senso nella Prima Repubblica, quando comandavano le ideologie e il “centro” era simbolo di moderazione e stabilità rispetto all’estremismo della sinistra, mentre la destra missina non era neanche considerata. La buonanima di Aldo Moro parlò per sette ore, diconsi sette, al congresso di Napoli il 27 gennaio 1962 per convincere la Dc ad aprire ai socialisti per far
#Regione Il Punto
Cercasi leader di Antonio Di Lorenzo
nascere il centrosinistra. Questi erano i muri ideologici. Ma quel “centro” non è replicabile oggi, sessant’anni dopo. Invece moltissimi sono i partiti, gli schieramenti e i movimenti che si richiamano al centro, convinti che esista tale e quale a un tempo. C’è il Pd che sfogliando i petali della Margherita è convinto di far innamorare quei reduci. Poi c’è l’Udc di Antonio De Poli, per non parlare del tentativo del sempiterno Luigi D’Agrò di far rinascere perfino con il nome la gloriosa Dc. E poi al centro si
richiamano Matteo Renzi con l’Italia dei valori come Luigi Brugnaro e il suo Coraggio Italia. Coraggio in effetti ce ne vuole parecchio per farsi largo in un campo affollato come nessun altro. C’è l’anima governatorile della Lega di cui tenere conto, con Zaia, Giorgetti e Fedriga, che molti vedrebbero bene a reggere il timone del partito e anche dell’Italia, in un asse con Forza Italia la cui vocazione centrista è connaturata al suo essere. E mancava solo Luigi Di Maio e la sua scissione a complicare i giochi.
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La politica sta cercando di sistemare le cose sostenendo la necessità di una riforma elettorale in senso proporzionale, che è assai difficile da realizzare prima delle prossime elezione: sia per i tempi, sia perché la Lega di Salvini nicchia. E allora? Vale la pena di ricordare il commento del politologo Paolo Feltrin alle ultime amministrative, quando ha sottolineato che il corpo elettorale si sta sempre più radicalizzando in due poli. Ha ragione. Se questo è il quadro, al centro restano solo gli elettori, che quel centro l’hanno sempre abitato. Il vero problema è un altro: mancano i leader che nei diversi schieramenti sappiano affascinarli. Ma questo guaio non lo risolve nessuna riforma elettorale.
L’annuncio. Il ministro Mariastella Gelmini porterà la legge quadro al Consiglio dei Ministri
Autonomia, Roma finalmente batte un colpo Zaia: “svolta storica per l’intero Paese” I
n una calda giornata d’estate arriva da Roma il segnale che tutti aspettavano. L’autonomia sarà presa in esame dal Governo, stavolta per davvero. A Venezia la notizia è accolta con soddisfazione ma ora si attendono i fatti. Tutto è iniziato con l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera. L’esponente del governo, infatti, ha fatto sapere che il disegno di legge sull’autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all’esame del Consiglio dei Ministri. L’ultimo miglio, dunque, per arrivare al traguardo tanto agognato. Il commento del presidente veneto Luca Zaia non si fa attendere: “Fa piacere finalmente vedere che si comincia a parlare dell’adozione della legge quadro sull’autonomia. Come Regione abbiamo svolto tutta l’attività, siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro, abbiamo saputo anche rispondere a quelle perplessità che possono naturalmente venire ai cittadini che non fanno parte di questo progetto, fermo restando che non
stiamo parlando di un atto sovversivo, non stiamo parlando della ‘secessione dei ricchi’, ma stiamo parlando semplicemente dell’applicazione degli articoli della Costituzione. Quindi ci sembra veramente fuori luogo e fuori dalla storia immaginare che ci siano ancora persone convinte che l’applicazione di alcuni articoli della Costituzione sia un atto di assoluta pericolosità, a differenza di altri articoli della Carta”. Una puntualizzazione doverosa per il governatore, alla luce del dibattito di questi anni dopo il famoso referendum. Infatti aggiunge: “La verità è che noi siamo disponibili a spiegare a chiunque che l’autonomia differenziata non è assolutamente un atto di egoismo, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità. È un segno di modernità e, volenti e nolenti, se questo Paese non vuole portare i libri in tribunale prima o poi questo passo lo deve fare. Lo deve fare per gradi, lo deve fare ovviamente come è stato impostato il lavoro, ma pensare di andare avanti con questa modalità di interpretazione e gestione del Paese è fuori dal
Il governatore: “Non stiamo parlando della secessione dei ricchi ma dell’applicazione degli articoli della Costituzione”
tempo e fuori dalla storia, una visione medievale che deve essere superata con una modernità che già molti Paesi hanno adottato, dimostrando sul campo che funziona. Noi siamo della partita e siamo
assolutamente pronti ad affrontare questa sfida. Spero vivamente - conclude Zaia – che il governo adotti la legge quadro, dando per scontato che il testo finale sia espressione delle istanze che come Regione abbiamo presentato, e che il Parlamento veda in questa adozione della legge quadro una grande svolta per il Paese e non ancora l’ennesima occasione per una guerra tra poveri”. Concetti ribaditi dal presidente dell’intergruppo Lega - Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto Alberto Villanova: “Le parole del ministro Gelmini fanno ben sperare soprattutto chi sta affrontando la complessa partita sull’autonomia. È da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta, ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta. Spero vivamente che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese”.
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Regione
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La nuova legge. Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento
Il Veneto riconosce le comunità energetiche “incentivare la produzione e l’autoconsumo” M
entre i prezzi dell’energia continuano a la produzione, l’accumulo e il consumo di enercorrere all’impazzata e spingono l’infla- gia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche zione il Consiglio regionale del Veneto approva energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce dell’autoproduzione è oggi al centro dell’intee promuove le comunità energetiche. Si tratta di resse generale per le opportunità che si stanno un intervento legislativo in una materia concor- aprendo con l’innovazione della gestione enerrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata getica, anche con notevoli possibilità di risparattualità per la crisi energetica e il contrasto al mio. L’energia elettrica scambiata e condivisa cambiamento climatico. Il testo approvato dal beneficia infatti di un contributo economico del ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino di tre proposte di legge iniziali, presentate ri- fino in fondo questa opportunità”. spettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda Arriva anche il plauso del presidente Luca (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il doconsiglieri del gruppo misto e di opposizione e mani e la Regione vuole rispondere, mettendo dà attuazione alle direttive a disposizione diversi strudella Commissione europea menti. Sono felice che la legMarcato: “Nella nuova che impongono di agevolage sia stata approvata all’uprogrammazione dei re i gruppi di cittadini che nanimità, segno del valore di fondi comunitari ci si organizzano per forme di questo provvedimento per autoconsumo dell’elettricitutto il nostro territorio”. saranno dieci milioni di tà. Le comunità energetiche L’assessore allo sviluppo euro per le comunità sono gruppi di persone, imeconomico ed energia Roenergetiche” prese e soggetti pubblici che berto Marcato è soddisfatto condividono la produzioe sottolinea «l’ampia collane in proprio e il consumo di energia elettrica: borazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di un provvedimento strategico che ci permetterà contenere i costi e produrre benefici per i soci di affrontare la sfida energetica, oggi di prioridella comunità, e non di realizzare profitti. tà assoluta. Nella nuova programmazione dei “La legge veneta – spiega il relatore Marco fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro Andreoli (Lega), presidente della commissione per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato per le politiche economiche – favorisce la cre- si è impegnato a trovare “con il benestare del azione di gruppi di autoconsumo, costituiti da collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse soggetti pubblici e privati che si associano per per quella che ha definito “una priorità assoluta
La proposta di Elisa Venturini: “Limitiamo l’aria condizionata nella sede del Consiglio regionale”
dell’agenda politica”. “Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche - aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni - Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.
Rottamazione vecchie stufe, Bottacin: “4 milioni per migliorare la qualità dell’aria” Via al bando regionale per incoraggiare la sostituzione delle vecchie stufe a legna, pellet o cippato, purché di potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. “Una nuova e ulteriore azione per migliorare la qualità dell’aria - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - con l’obbiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica”. L’iniziativa è rivolta ai residenti privati nel territorio regionale con un Isee familiare non superiore a 50mila euro. Il contributo regionale è aggiuntivo ri-
spetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare (fattore principale), nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. “In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie - continua Bottacin -, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100% della spesa ammessa. Ovviamente, per le medesime ragioni, abbiamo scelto come criterio prin-
cipale il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. In programma c’è anche il bando per la sostituzione delle auto, che sarà pronto a breve. Questo per confermare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro, - conclude l’assessore - per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e con l’efficientamento energetico”.
“Ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al quale ho inviato una lettera a questo scopo, di modificare le modalità in uso per la climatizzazione di palazzo Ferro Fini”. Così la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini che aggiunge: “Visto il momento di difficoltà e la necessità di contenimento dei consumi energetici, sarebbe opportuno introdurre delle misure per calmierare l’abbassamento della temperatura negli uffici e soprattutto nelle parti comuni del palazzo. Una misura di contenimento dei consumi energetici da parte del Consiglio regionale, anche se simbolica, sarebbe significativa. Chiedo quindi di valutare misure di contenimento, ad esempio tarando in aumento la temperatura dei vari uffici e delle sedi deputate alle attività dei Consiglieri, prevedendo fasce orarie di non uso della climatizzazione o ancora evitando di climatizzare spazi comuni come l’atrio o i corridoi”.
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a cura di Petrus
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PUZZLE CON REBUS PUZZLE CON REBUS In stato inserito inserito un In questo questo puzzle puzzle èè stato un rebus rebus all’interno. all’interno. Se Se non non siete siete capaci capacididirisolverlo, risolverlo,lalachiave chiave finale vi rivelerà Gianna, cantante rock fi nale vi rivelerà la soluzione CHIAVE (frase: 5,5). Medici specializzati in odontoiatria la soluzione. CHIAVE (frase: 5,5)....................................…................................................................................…. RETTE GABER ABBRUTITI Quindi, regolandosi con gli incroci e con le lettere stampate, ABBRUTITI ADELE ADELE ANCHE ANCHE ATOUT BINDOLO ATOUT BISIO BINDOLO CANOSSA CESPI BISIO CORTEI CANOSSA DEGNO DETROIT CESPI DIVULGATI D’URSO CORTEI EGADI
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inserire le altre parole qui appresso definite alla rinfusa e annerire altre 6 caselle. DEFINIZIONI:Località africana in cui fu sconfitto Rommel - Il piano Marshall (sigla) - Il padre di Pantagruel - Azione incalzante - Desiderio impaziente Abbonda sulla bocca degli stolti - Vaste praterie russe Corso d'acqua - Un furto per la strada - Giullari, menestrelli - Formaggio greco - Dotato di grande forza Iniziali del direttore d'orchestra Muti - La capitale presso l'antica Cartagine - Formano le città - Unisce due cuori... a Parigi - Reparto Investigazioni Scientifiche - L'attrice Holmes - Fuori mano, isolata - Il nome di Pennac - I confini del Kansas - Il portico in cui insegnava Zenone Occupato, coinvolto - È bello se non piove - Colorare con una polvere organica - Congiunge in Inghilterra - Una battuta maldestra - Per Procura - Aletta di pesce - Alberi affini alle querce - Lo Stevens che canta Father and Son Cantava con i Primitives.
Petrus
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pasquale.petrullo@gmail.com
Caccia al racconto ccia al racconto
Petrus
pasquale.petrullo@gmail.com CRITTO Per risolvere il gioco, aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero CRITTO uguale corrisponde uguale. Per risolvere il gioco,lettera aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero uguale corrisponde lettera uguale. 1
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Camilleri. ZIONI Quale?
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cento in una risma - 2. La terra in cui nessuno è profeta - 3. I DEFINIZIONI una commedia di Aristofane - 4. La dea romana con arco e 1. Cinquecento in una risma Barbuti nanetti delle fiabe - 6. Un soldato in trincea - 7. Il La terra una in cui nessuno Achab ne2.insegue bianca - 8.è profeta La neve lo forma candido.
3. I batraci di una commedia di Aristofane 4. La dea romana con arco e frecce 5. Barbuti nanetti3.delle fiabe4. DIANA 5. GNOMI 6. :1. FOGLI 2. PATRIA RANE . BALENA MANTO. 6. Un8.soldato in trincea 7. Il capitano Achab ne insegue una bianca 8. La neve lo forma candido.
Gli arancini di Montalbano
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FRAMMENTO INCROCIATO Petrus FRAMMENTO INCROCIATO Petrus ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine - 7. Christopher, regista di Memento - 10. La colomba ne è il ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine 7. Christopher, regista di Memento 10. La colomba ne è il simbolo - 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, distinguere - 15. Fornita del simbolo 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia 14. Differenziare, distinguere 15. Fornita del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del proprio intuitoper - 21.vivere Collocare o immaginare - 22. Principio adisé Archimede - 23. Sigla Bolzano - 24. Due necessario - 16. Si aprono tirandoli - 17. Scende in di piazza per protestare - 20. Fidarsi del estremi a bridge. proprio intuito - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due estremi a bridge.
VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore TV Borghese - 2. Intrecciare o tramare - 3. Strumento a fiato del gruppo degli ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere il servizio - 8. Esclamazione di dolore - 9. AvvicinareTV - 10.Borghese Registri contabili - 12. Anna Maria scrittrice- 3. Strumento a fiato del VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore - 2. Intrecciare o tramare romana - 13. Enrico giornalista - 16. Solido a volte tronco - 17. Un'unità di bestiame - 18. Centro di posa gruppo degli ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere 19. "La ...", novella di Verga.
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LUGLIO 2022
on-line:
Nel pieno dell’estate, ma occhio a caldo e sole
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Salute Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
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’estate è la stagione più amata, sinonimo di bel tempo, mare e vacanze, ma non è tutto oro ciò che luccica: il clima estivo, le alte temperature e il sole possono causare problemi molto seri, soprattutto per le categorie più deboli come anziani e bambini, e anche gli animali e i migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani, soffrono. Non è mai male quindi rammentare alcuni consigli utili traendo spunto dal prezioso vademecum preparato dall’Asl 6 Euganea. Non uscire negli orari più caldi e, durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, quelle tra le 11 e le 18. Evitare, ovviamente, a maggior ragione, l’esercizio fisico in questo lasso temporale e comunque, se si effettua attività fisica,bere molti liquidi e reintegrare i sali minerali.
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Salute
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Viaggiare in sicurezza e salute, le buone pratiche per non correre rischi
Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
opo due anni di stop, con l’arrivo dell’estate si In primo luogo è sempre il caso di contattare il torna a viaggiare, le destinazioni tanto sognate proprio medico 4-6 settimane prima del viaggio in questo periodo di pandemia tornano ad essere – è il suggerimento dell’infografica predisposta più facilmente raggiungibili, soprattutto se si tratta dall’Ulss trevigiana sulla pagina face book dell’adi mete estere. zienda sanitaria – per ricevere un consulto. C’è dunque molto entusiasmo e tanta voglia di E’ bene tenere presente che i rischi sanitari camrecuperare il tempo perduto ma attenzione a non biano in base alla meta: alimentazione, condizioni improvvisare: lo spirito d’avambientali e parassiti – si legge ventura – ce lo ha insegnato a Dopo due anni di stop, – possono essere molto diversi maggior ragione questo tempo da quelli cui si è abituati. ci si sposta all’estero. di Covid – dev’essere sempre La raccomandazione è di fare Attenzione alle mete: supportato da una sana conparticolare attenzione a bambisapevolezza dei rischi e da un ni, anziani, donne in gravidanè bene informarsi già impegno a tutelare la propria za e individui immunodepressi prima di partire salute e quella di chi è vicino. perché sono maggiormente L’Ulss 2 Marca trevigiana ha vulnerabili. messo a punto un piccolo elenco di buone regole Infine tra i fattori da tenere in considerazione ci per viaggiare in sicurezza da osservare già prima sono allergie, malattie preesistenti e prescrizioni in di partire. Il consiglio è di tenere in considerazione corso. questi suggerimenti a maggior ragione quando si Da tener presente anche lo stato vaccinale, per parte all’avventura per mete lontane caratterizzate raggiungere alcune mete potrebbero infatti essere da condizioni diverse da quelle a cui siamo abituati. necessarie ulteriori vaccinazioni.
Bere molti liquidi, acqua in particolare, e mangiare frutta fresca, è in generale una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Per converso, va moderata l’assunzione di bevande con caffeina e vanno evitate quelle alcoliche. Consumare pasti leggeri: la digestione per l’organismo umano èun vero “lavoro” che aumenta la produzione di calore nel corpo. Quindi, scegliere cibi ricchi di acqua e sali minerali, come frutta, verdura. Un’ottima accortezza è anche quella di migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Naturalmente è efficace l’impiego dell’aria condizionata, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura eccessivo. Un valido aiuto arriva in tal senso dal deumidificatore. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali, evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Il tutto specialmente per i bambini Quando si viaggia, poi, ricordarsi di ventilare l’abitacolo dell’autoprima di partire, anche se per spostamenti di breve durata. Se ci si deve mettere in viaggio per una lunga percorrenza, anche qui è bene evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. Tenere la massima cautela e assistere le persone più a rischio quali, come detto, anziani e i bimbi piccoli: controllare la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino. Avere un occhio di riguardo anche per gli animali domestici, a cui va data molta acqua fresca lasciandola in zone ombreggiate: evitare anche qui le passeggiate al guinzaglio negli orari più caldi, i cani rischiano anche ustioni ai polpastrelli. Capitolo a parte, poi, per i “bagnanti” e per la prevenzione per la pelle dai raggi del sole, soprattutto per i “primi” soli. Anche qui non guasta ricordare qualche buona pratica per scongiurare “scottature” o conseguenze anche peggiori. Ad esempio, consultare l’indice della radiazione ultravioletta (UV) nelle previsioni del tempo può aiutare comprendere quando le radiazioni sono più intense. Limitare il tempo di esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10 e le 16. Evitare nel periodo estivo altre fonti di raggi ultravioletti, quelle artificiali, come le docce solari. Ciò che invece non si deve evitare, ma anzi, non va risparmiata, è la crema solare, possibilmente quella più alta nelle prime giornate di mare della stagione, ricordando di applicarla ogni due ore e subito dopo aver fatto il bagno. Buone vacanze, ma con intelligenza e la cura per se stessi e per chi ci sta vicino.
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Salute
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Smartphone e social network. “Adolescenti online”, le buone regole
Dipendenze e giovani: le insidie della rete U
na mini guida destinata ai genitori, per aiutarli a gestire i propri adolescenti quando si muovono nell’intricato ed insidioso mondo della rete. E’ quella realizzata dal Dipartimento per le Dipendenze dell’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana che, attingendo da autorevoli fonti, ha elaborato dei contenuti informativi sul mondo dei videogiochi e, più in generale, sulla vita on-line dei ragazzi. E’ pur vero che non sono da demonizzare in toto i videogiochi, - è la premessa della presentazione della mini guida - i quali, anzi, possono vantare numerosi punti di forza, come ad esempio il fatto che favoriscono la socializzazione, migliorano la prontezza nel prendere decisioni e il pensiero strategico, stimolano la curiosità e generano divertimento. Tuttavia vi sono delle criticità che è bene non sottovalutare, in particolate l’utilizzo eccessivo, la distorsione nella percezione del tempo, l’esposizione a contenuti non sem-
pre adatti all’età, la violazione della privacy o richieste indesiderate di contatti e amicizie. Se gli adolescenti di oggi sono nativi digitali e padroneggiano i dispositivi con naturalezza, non è così per i genitori. “La rivoluzione digitale – si legge nella pagina facebook dell’azienda Ulss trevigiana - ha prodotto profondi cambiamenti nelle abitudini quotidiane e nei comportamenti collettivi ed individuali. Le tecnologie digitali sono diventate parte integrante della quotidianità di ciascuno. Gli adulti però hanno conosciuto e imparato a muoversi negli ambienti digitali quando già la loro identità era formata e hanno competenze digitali meno estese. Inoltre non possono fare riferimento a modelli precedenti per poter trasmettere ai figli con naturalezza un insieme di regole autorevole ed efficace nell’ambito dell’utilizzo dei device e delle nuove tecnologie”. Del resto la disinvoltura con cui i giovani si approcciano alla rete
non sempre corrisponde ad una capacità di valutazione delle opportunità e dei rischi della rete stessa. E l’intervento genitoriale rispetto all’utilizzo adeguato dei device, dei videogiochi e di Internet non può limitarsi a vietare o ridurre l’uso dei dispositivi. Non è un approccio sufficiente e va integrato ad una educazione digitale più ampia che nasca dalla conoscenza di Internet, del suo funzionamento e dei rischi connessi. In primo luogo bisogna considerare le esperienze che i ragazzi vivono nell’ambiente digitale come vere e proprie esperienze di vita. Se dunque le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie sono tantissime, altrettante sono le possibilità di abuso: sono le nuove dipendenze da smartphone, social network e videogiochi. Nel dettaglio se ne analizza l’uso improprio. Lo smartphone: se il cellulare è ormai indispensabile nella vita
quotidiana, questo non deve scusare un utilizzo eccessivo. E’ due volte più presente negli adolescenti rispetto agli adulti. I social network: sono utilizzati dai più giovani per rimanere in contatto con i coetanei ma possono anche essere fonte di distrazione per allontanare emozioni spiacevoli come la solitutudine, l’ansia e la difficoltà a interagire in altri modi. Videogiochi: la loro attrattiva sta nella natura immersiva: mondi complessi da esplorare, personaggi sfaccettati e oppurtunità di socializzare con altre persone. Aspetti che risultano molto attraenti per i giovani più suscettibili allo stress emotivo, che tendono quindi a rifugiarsi in questi mondi fino ad allontanarsi dalla realtà. Il manuale “Adolescenti online:
mini guida per i genitori” si trova nel portale online Indipendo da dove può essere scaricato al link https://www.indipendo.it/famiglia/
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Salute
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L’indagine del team di ricerca del professor Sambataro. Esaminati 79 soggetti guariti dall’infezione da Sars.Cov2 e 17 soggetti sani
Non ammalarsi di Covid fa bene anche alla... mente Uno studio dell’Università di Padova dimostra che chi si ammala ha più probabilità di sviluppare sindromi depressive
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accinarsi e seguire scrupolosamente tutte le norne e le buone prassi anti-contagio contro il Covid-19 fa bene anche alla salute “interiore”, della mente, oltre che a quella fisica. I pazienti affetti dal virus, infatti, anche dopo la guarigione, presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporoparietale. La circostanza poteva anche essere “intuita” considerando il calvario che molte persone hanno vissuto per superare la malattia e gli strascichi che ha lasciato, ma ora è stata provata anche scientificamente dallo studio “Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in Covid-19” pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» e condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, coordinato dal prof. Fabio Sambataro. L’équipe di esperti ha dimostrato che il virus, oltre alle note manifestazioni “sistemiche”, può provocare anche sintomineuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress, i quali sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all’infezione del virus, come il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale. “Considerando la portata mondiale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti” spiega il prof. Sambataro, illustrando anche le modalità con cui è stata condotta la ricerca. Grazie alla collaborazione con ireparti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, sono stati esaminati 79 soggetti guariti e 17 sani senza storia di infezione da SARS-COV2 e di patologie neuropsichiatriche.
Tutti i partecipanti allo studio hanno svolto una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid è stata effettuata dopo lanegativizzazione del tampone molecolare, e hanno completato una valutazione neuropsicologica. “In particolare - prosegue Sambataro -, abbiamo indagato laconnettività funzionale localecerebrale a riposo tramite lo studio dell’omogeneità regionale, tecnica che consente di valutare la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale. Abbiamo inoltre approfondito con questionari i sintomi depressivi tramite il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), i sintomi ansiosi con la scala General Anxiety Disorder 7-item (GAD-7) e la fatica tramite la Multidimension Fatigue Inventory (MFI)”. Il risultato ha evidenziato, appunto, che i pazienti guariti dal Covid hanno un’incrementata connettività funzionale locale nell’ippocampo di destra e diminuita connettività nella cortecciatemporale destra e nel parietale di sinistra e che la gravità dei sintomi depressivi post-Covid si correla a queste variazioni neurofisiologiche. “È peraltro interessante notare – conclude il coordinatore del team di ricerca - che tali aree sono coinvolte in una varietà di processi sociali, tra cui la regolazione dell’emotività, l’empatia e la simulazione degli stati mentali degli altri. Inoltre, queste regioni risultano attivate quando i soggetti sono esposti a esclusione sociale, come negli individui sottoposti a quarantena. Infine, l’ippocampo è una struttura primariamente coinvolta nello sviluppo di sintomi depressivi e le alterazioni evidenziate dallostudio potrebbero essere associate sia direttamente all’infezione daCovid-19 che alla sintomatologia depressiva collegata allacondizione di limitazione sociale» In conclusione, dunque, la ricerca dimostra che i pazienti affetti dal virus presentano alterazioni nella connettività funzionale locale nelle aree temporo-parietali e limbiche e che tali anomalie si associano ai sintomi depressivi, un motivo in più per evitare di restare contagiati.
Fabio Sambataro
Turismo
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Austria
Parco Karwendel, l’eden fiorito nelle Alpi Tirolesi di Renato Malaman
Paesaggi di natura incontaminata disegnati da vette ardite, prati, pascoli e da una fitta rete di sentieri attrezzati E poi malghe, come la storica Walderalm, dove all’aperto si possono gustare i migliori canederli della regione
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hissà come si chiamava la Heidi austriaca? Di sicuro si sa dove abitava: sull’Alpe che domina Hall in Tirol. Anzi: che domina il villaggio di Gnadenwald. Lassù siamo nel parco naturale del Karwendel, orizzonte di bellezza che sembra creato ad arte per far da scenario a un film. Uno scenario fatto di prati fioriti, boschi a distesa e rocce maestose per corona. Un mondo di natura incontaminata dove ci si può smarrire in una rete di sentieri che ad ogni curva riserva sorprese. Un indizio per arrivare all’Heidi tirolese lo si può trovare alla Walderalm, malga da cartolina che sorge a 1501 metri di quota, con tavoli all’aperto per una merenda alpina fatta come si deve e tante mucche al pascolo intorno. I loro canederli tirolesi allo speck o al formaggio sono stati premiati come i più buoni della regione. Ma nella malga, erede di una tradizione plurisecolare (e quindi monumento della montagna), si possono gustare anche bratwürst, speck, wienerschnitzel e altre specialità della cucina alpina tirolese. Nel Parco Naturale di Karwendel, come nelle fiabe, è sempre possibile osservare il camoscio. Ma per chi ama invece le escursioni, ecco le vie ferrate e le palestre di roccia. L’ascesa più ardita è quella alla cima del Bettelwurf. Da lassù lo sguardo può spaziare fino alla Baviera, fin dove il parco Karwendel si estende. I sentieri si snodano lungo una alta via che è supportata da numerosi rifugi e luoghi di ristoro. Ai piedi del Karwendel c’è un piccolo paese: Gnadenwald. Qui c’è una curiosità storica da segnalare: vi è nato, e vi ha vissuto fra il 1765 e il 1820, Joseph Speckbacher, il vice dell’eroe tirolese Andreas Hofer, colui che nel 1809, a capo dei suoi soldaticontadini, sconfisse le truppe francesi e ba-
varesi nella epica battaglia del monte Isel, dove oggi sorge lo spettacolare trampolino olimpico di Innsbruck. A questa battaglia è dedicato un dipinto gigante, realizzato su una superficie a 360 gradi e custodito al Das Tirol Panorama. A valle c’è Hall in Tirol, con la sua zecca (una delle più antiche d’Europa), dove cinque secoli fa venne coniato il primo tallero, moneta voluta dall’imperatore Maximilian I. La storia di questa istituzione di Hall è documentata nel museo della Torre della Zecca. All’epoca Hall poteva rivaleggiare con la stessa Innsbruck. Il tallero ispirò qualche secolo dopo il dollaro. La moneta veniva coniata con l’argento delle vicine miniere, metallo prezioso che ha fatto la fortuna di tutta la valle. Una museo della miniera, realizzato nel 1929 in centro ad Hall in Tirol, racconta bene quell’epopea e documenta anche con video d’epoca le condizioni di lavoro dei minatori. Un po’ inquietante la scritta sul portale: “Glück Auf”, ovvero “Buona fortuna”. Anche la vicina Wattens con i minerali non scherza. Li sa valorizzare al punto da creare un mondo tutto di cristallo. Anzi, i Mondi di Cristallo dell’universo Swarovski. Un viaggio emozionante in 18 luoghi delle meraviglie firmati da grandi artisti. Daniel Swarovski amava dire “L’evoluzione, come la luce, non si ferma mai”. Tra le chicche la copia del famoso vestito a fior di pelle indossato da Marilyn Monroe nel ’62 per cantare “Happy Birthday Mr President” dedicato a John Fitzgerald Kennedy, scandalizzando l’America. C’è pure l’abito di scena di Elton John in Rocket Man. Di grande suggestione il parco esterno protetto dal Gigante, in un caleidoscopio di effetti speciali. Impossibile, infine, resistere al fascino discreto della capitale culturale di questa re-
Ad Hall in Tirol c’è la zecca del ‘500 che secoli più tardi ispirò il dollaro A Wattens luccicano i “Mondi di cristallo” creati da Daniel Swarovski Innsbruck e la battaglia di Hofer: la ricorda un dipinto a 360° sull’Isel gione: Innsbruck. Così legata da sempre alla storia dell’Austria, cara agli imperatori Maximilian I a cavallo del ‘500 e due secoli dopo alla grande Maria Teresa. Innsbruck, meraviglioso ricamo rococò incastonato fra le Alpi. Il celebre Tettuccio d’oro che fa da sfondo alle foto ricordo di turisti di tutto il mondo (voluto da Maximilian I per festeggiare nel 1500 l’arrivo del nuovo secolo) è lo specchio della ricchezza di questa città.
Nella foto in alto fioritura intorno alla Wanderalm, malga simbolo. Sotto: la storica malga, un’immagine di Hall in Tirol, un piatto di canederli e uno scorcio rococò del centro di Innsbruck
Che ritroviamo poi nelle sale dell’Hofburg, la residenza imperiale che racconta in modo coinvolgente (e anche sfarzoso) la storia del Tirolo, attraverso tante testimonianze artistiche e anche ripercorrendo la vita di Maria Teresa e dei suoi figli. Alcuni fortunati e altri no… Appendice quasi naturale del palazzo è la Hofkirche, la chiesa cara agli Asburgo, dove riposano tanti grandi d’Austria, fra cui Andreas Hofer, oste della Val
Passiria diventato eroe del Tirolo per essersi opposto a Napoleone, pagando poi con la vita questa sua coraggiosa resistenza. La sua statua è listata a lutto con un nastro nero, per ricordare la divisione del Tirolo imposta nel 1918. La storia va sempre ricordata rispettando tutti i punti di vista. Quello dei vincitori e quello dei vinti, come in questo caso… Info: www.hall-wattens.at
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Film e serie tv visti da vicino
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a cura di Paolo Di Lorenzo
L’Ora, quando l’inchiostro sfida il piombo e la mafia “L
’Ora – Inchiostro contro piombo” è la serie tv per la regia di Piero Messina, Ciro D’Emilio e Stefano Lorenzi che è co-prodotta da Rti e Indiana. Ha ottenuto un buon successo di critica quando è stata trasmessa in Francia e suscita consensi anche in Italia. Il protagonista è Claudio Santamaria. Al centro della storia troviamo “L’Ora”, il quotidiano fondato a inizio Novecento dalla famiglia Florio che a Palermo, negli anni a cavallo tra il secondo dopoguerra e il boom economico, è stato il primo quotidiano che ha avuto l’ardire di scrivere la parola mafia. La serie prende spunto dagli eventi realmente accaduti tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, focalizzandosi su un periodo cruciale per la lotta alla mafia. Antonio Nicastro (Claudio Santamaria) arriva da Roma insieme alla moglie Anna (Silvia D’Amico) per dirigere “L’Ora” di Palermo, giornale del partito comunista in crisi di vendite, dove i collaboratori affrontano la loro quotidianità con una certa inerzia e con il timore del licenziamento. Al fianco di Nicastro, nella riorganizzazione del giornale, c’è una squadra di volenterosi giornalisti pronti a sacrificare tutto in nome della verità: si ritrovano a lottare contro il potere costituito che non soltanto era connivente con la malavita, ma alimentava un sistema di soprusi e ingiustizie che soffocava la Sicilia e l’Italia intera. “Per accettare il ruolo di Antonio Nicastro mi sono bastati cinque minuti. Sono rimasto colpito da questo progetto contraddistinto da un elevato valore non soltanto produttivo, ma anche civile,” spiega Claudio Santamaria. “Il mio personaggio a volte è troppo burbero e diretto, ma questo perché è mosso da un’instancabile voglia di verità che non lascia spazio a mezzi termini. A volte si dimentica persino di mangiare, tanto è concentrato sulla sua missione” riflette Santamaria, che aggiunge: “Come tutti gli eroi, Nicastro sacrifica sé stesso per il bene comune”.
The boys, il lato oscuro degli amati supereroi T
orna The Boys, la serie kolossal di Amazon che esplora il lato oscuro dei supereroi. Nei nuovi episodi, la squadra di Butcher (Karl Urban) indaga sul passato di Payback, la squadra che anticipava i Seven, e sulle circostanze attorno alla morte di Soldatino (interpretato da Jensen Ackles, l’indimenticato Dean di Supernatural). Questa potrebbe essere la chiave per sconfiggere il diabolico Patriota (Antony Starr), diventato più perfido che mai. La trama si basa sull’idea che i supereroi vivono al centro dell’attenzione e sono gestiti come star del cinema dalla potentissima multinazionale Vought American, il cui scopo primario è mascherare i vizi dei propri affiliati per presentarli come i paladini di cui il mondo ha bisogno in modo da trarne il massimo profitto. Il giovane Hughie è insieme alla sua ragazza Robin quando A-Train, l’uomo più veloce del mondo, la travolge in piena corsa disintegrandola: il desiderio di vendetta fa sì che venga avvicinato da uno strano individuo, Billy Butcher, che assieme al ragazzo rimette insieme la sua vecchia squadra di ex agenti della Cia incaricata di punire i Super per i loro crimini, i “Boys”. “Interpretare un personaggio così sfaccettato come Soldatino è stata la sfida che cercavo”, racconta Jensen Ackles. “Dopo quindici anni nei panni di uno dei buoni più amati del piccolo schermo, mi sono buttato a capofitto in questa opportunità. Avevo già lavorato con Eric Kripke perché è stato il creatore di Supernatural e oggi è al timone di The Boys: è stato come tornare a casa”, ha aggiunto l’attore. “In questa stagione, approfondiamo ancora di più la psiche dei protagonisti, al di là delle distinzioni tra chi è buono e chi è cattivo”. Ma qual è il segreto di scrivere una bella storia? “Creare dei personaggi che ami, e torturarli” risponde Eric Kripke, ricordando una massima di Sam Raimi, col quale lavorò al film “Boogeyman” diciassette anni fa. Quanto durerà The Boys? “I nostri eroi sono ancora nel pieno del loro viaggio. E mi piacerebbe avere Jeffrey Dean Morgan sul set”, anticipa Kripke.
Stili di vita
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La vita quotidiana presa con buonumore. M’è capitato in Germania, Paese in cui le abitudini notturne sono alquanto strane
Tedeschi ammazzasonno, ma li ho sconfitti Durante un viaggio in Germania, un infernale aggeggio che vaporizza profumi mi ha impedito di dormire di notte a causa dei suoi rumori. Ma quando l’ho scoperto ho dato una lezione da italiano: l’ho smontato e portato via
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’insonnia è una brutta bestia. Può essere di vari tipi e avere varie cause, ma la più insopportabile è quella procurata da fattori esterni come l’afa o i rumori, peggio di tutti quelli intermittenti. Racconto questo episodio capitato durante un viaggio in Germania, che per noi terroni italiani, oltre le gelaterie bavaresi, è tutto un continente da scoprire. Dopo la pausa pranzo al Brennero, con due orrendi panini confezionati la sera precedente, al gusto di asciugamano fradicio ripieno di mozzarella e pomodori, passiamo Monaco e Norimberga. Le autostrade tedesche sono gratis, ma spesso diventano anche chilometrici cantieri zeppi di camion, dove si corre a lumaca dentro corsie larghe come una pista da bowling. Verso sera approdiamo alla camera dell’hotel nella periferia di Erlangen, non ridente città universitaria priva di qualsiasi attrattiva a parte l’università. Il portiere (Hauptmeistergruppengasthofuhrer) ci millanta il centro città a dieci minuti a piedi e ci avviamo fiduciosi lungo un viale cominciando a inveirgli contro solo al 37° minuto, sotto un cavalcaferrovia in aperta campagna (Offenelandschafteisenbahnuberfuhrung). Sulla via del ritorno divoriamo delle polpette al sapore di licaone in uno scialbo locale da telefilm dell’ispettore Derrick e rientriamo in albergo che è quasi l’ora di coricarsi. Il traffico inizia a diradare e i rumori esterni cedono il posto a quelli interni. Una tv nella stanza accanto, gente che parlotta, sciacquoni che vanno, poi finalmente il silenzio notturno. Ci addormentiamo facilmente, ma verso mezzanotte risuona un colpo secco. Poi un altro e un altro ancora. È una specie di scatto metallico, preceduto da un debole gracidare di ingranaggi. Dopo mezz’ora appare evidente e
drammatico che si tratta di un’interminabile sequenza all’interno di una notte che non avrà mai fine. Abbandono il letto ed esco in perlustrazione. Il corridoio è deserto, dalle altre camere nessun rumore. Lo scatto mi sorprende alle spalle e noto una scatola di metallo sopra la porta della camera. Potrebbe essere un allarme antincendio o un temporizzatore per la luce in corridoio. Alla base dell’oggetto c’è una ruota dentata in lento movimento e subito dopo il “drang!” che proviene dall’interno mi dà la conferma. Rientro e dall’anima di un rotolo di carta igienica ricavo una zeppa di cartone. Dormire o morire. Mia moglie bofonchia qualcosa, poi sviene del tutto. Provo a incastrarla nella fessura (la zeppa, non mia moglie), ma incontro un’insuperabile resistenza
tedesca (Deutscheunbesiegbarwiderstand). Provo a infilarci tre cottonfioc usati trovati nel cestino del bagno, ma niente, lo sparo continua imperterrito ogni due minuti e 24 secondi. Mi fodero le orecchie con i calzini, l’unica chance è addormentarsi nell’intervallo. Succede solo verso l’alba. A colazione, nella saletta ridondante di prosciutti, croissant, cereali e frutta fresca, gli ospiti hanno tutti facce distese e riposate, e dunque le ipotesi sono due: o fanno parte di una comitiva di sordi profondi oppure è tutta gente abituata a dormire durante una sparatoria. L’addetto alla reception non capisce una mazza della mia protesta, ma sulle scale mi viene in aiuto una cameriera, cui chiedo nel famoso tedesco di Trapattoni allenatore in Germania: “Was ist
diese verdammte Machine? Die ganze Nacht macht bum, jeden zwei Minuten bum! bum! bum! Nicht schlafen!” (non credo serva la traduzione). La ragazza ride e mi mostra una bomboletta di deodorante, indicando poi il congegno. Deus ex machina, quello è un sanificatore temporizzato, un maledetto dispenser elettromeccanico di vapori igienizzanti! Prima di lasciare la stanza, sono sceso in auto e ho preso il cacciavite. Sono passati anni, ma a casa, quando mi coglie l’insonnia, vado sulla poltrona di fronte alla libreria e guardo nella sua nudità meccanica il trofeo del profumatore ammazzasonno di Erlangen (Erlangischerduftendschlafenmorder). Dopo un poco, la soddisfazione di un lavoro ben eseguito mi concilia il sonno. Alberto Graziani
Un fumetto della serie Sturmtruppen di Bonvi, ironica presa in giro dei tedeschi
• Chi è Alberto Graziani
Vicentino, è giornalista, scrittore, disegnatore, vignettista. Collabora con testate nazionali, da “Il Fatto” ad “Avvenire”. E con “Il Vicenza”
A tavola
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Idee in cucina, tra gusto, sapori del territorio e creatività INSALATA DI RISO CON BRESAOLA E MELONE E MENTA L’insalata di riso è un ottimo piatto per l’estate. Avere un piatto ricco di carboidrati, proteine e vitamine, aiuta a nutrirsi in modo corretto. Una ricetta sana e completa di principi nutritivi per portare sapore e allegria a tavola.
Ingredienti: 140g di riso (oppure riso venere); 1/2 melone; 100g di bresaola tagliata a cubetti; 1 mazzetto di menta fresca; olio evo; sale e pepe q.b. Preparazione: Lessare il riso in acqua salata. Nel frattempo, tagliare la polpa del melone a cubetti. In una ciotola, riunire il melone con la bresaola e la menta tagliata con una forbice. Scolare il riso, raffreddarlo e, dopo averlo scolato bene, trasferirlo nella ciotola con gli altri ingredienti. Condire con olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Rubrica a cura di
Sara Busato
CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)
GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI
La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto. Ingredienti: 2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.
Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso. Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere.
Oroscopo
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Ariete La vostra simpatia vi consentirà di catturare l’attenzione delle persone che vi interessano e di ottenerne approvazione e consenso. Grande successo nel campo delle amicizie
Luglio
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Bilancia Si ricomincia a marciare al vostro ritmo, siete ispirati e fiduciosi. Vi sentite in equilibrio e questo benessere vi consentirà di assaporare tutte le opportunità che offre l’estate
Toro
Scorpione
Avete lavorato a lungo e investendo grandi energie nei vostri progetti, è tempo di raccogliere i buoni frutti e concedersi una sana pausa di riposo e benessere
Le pause rigeneratrici hanno avuto i loro benefici effetti. Vi sentite alleggeriti dai molti carichi che vi avevano accompagnato negli ultimi mesi. Procedete spediti e spensierati
Luglio, l’estate entra nel vivo tra caldo sole e temporali estivi
Gemelli
Sagittario
Tutti i nodi vengono al pettine e anche il vostro tergiversare intorno ad una situazione ambigua è giunto al termine. E’ ora di decidere verso quale direzione andare
Venite da un periodo non facile ma siete ormai consapevoli di avere una grande forza di volontà. Raggiunto l’obiettivo è tempo di individuare nuovi traguardi
Cancro
Capricorno
Vi sentite a gonfie vele e avete la giusta carica per intraprendere qualsiasi iniziativa: in questo periodo vi riesce tutto o… quasi. Niente azzardi ma mettetevi in gioco
Ci vuole molta pazienza ma l’attesa e la perseveranza verranno premiate. Siate ostinati e credeteci sempre, le soddisfazioni arriveranno
Leone
Acquario
E’ bastato un errore veniale per far emergere una situazione complessa che difficilmente si risolverà da sola. Dovrete proprio mettercela tutta ma riuscirete a rimettere le cose a posto
Vi sembra di perdere tutto ciò su cui avete costruito fino ad oggi, il periodo è impegnativo ma tutto passa e tornerete a sorridere e a vedere nuovi promettenti orizzonti
Vergine Le nuvole iniziano a diradarsi e si comincia a vedere il sole che darà nuova energia alle vostre giornate. Tornerete a brillare con la vostra luce e si noterà
Pesci Una delusione inaspettata vi toglie il sorriso e vi invita a riflettere su quante risorse avete investito per un progetto da condividere con una persona che per voi era importante