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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.157 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
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Elezioni A grandi passi verso il voto del prossimo 24-25 febbraio pag.
Martellago Servono più corse Actv per studenti e pendolari
Noale Il comune ascolta i commercianti dopo la protesta
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EDITORIALE
Le parole dei politici
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
Noale, l’ospedale va difeso
E’ arrivato il nuovo direttore generale dell’Ulss13 Gino Gumirato, ma a Noale si è concentrati su quale sarà il futuro del nosocomio cittadino che per anni è stato un vanto della città e cioè il “Pier Fortunato Calvi”. pag. 6
Torri di avvistamento nell’oasi lycaena
La provincia ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di una torretta con funzioni di osservatorio naturalistico nell’Oasi Lycaena di Salzano. Il costo dell’opera è di 100 mila euro, e la torretta di avvistamento potrà ospitare all’interno un’intera classe pag.
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di Ornella Jovane
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Migliora sensibilmente la situazione dei lavoratori I licenziamenti previsti passano da 195 a 136 per volontari e incentivati. Investimenti per 22 milioni di euro
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grazie alle trattative sindacali serrate, è leggermente migliorata la situazione dei lavoratori dell’Aprilia. Inizialmente l’azienda di Noale e Scorzè aveva dato numeri spaventosi per il 2013: 195 esuberi cioè licenziamenti fra gli stabilimenti di Scorzè e quelli di Noale. Per il quarto anno consecutivo sarà rinnovato il contratto di solidarietà. Ma vediamo come sono andate le cose. Dopo la notizia delle intenzioni dell’azienda arrivate ad inizio gennaio Cgil e Cisl hanno subi-
to cominciato una febbrile trattativa con i rappresentanti del gruppo Piaggio per poter ridurre e limitare i danni. Si è riusciti così a portare il numero degli esuberi da 196 a 136. L’accordo prevede anche altre soluzioni, tutte incluse in un piano sociale e uno industriale. Il primo conferma il contratto di solidarietà per un altro anno, dal 1 febbraio 2013 al 31 gennaio 2014, rinnovandolo per il quarto anno consecutivo. Riguarderà sempre 360 lavoratori di Scorzè, mentre
sarà ridotto da 360 a poco meno di 300 il numero per quelli di Noale. Questo perché i 70 dipendenti di Aprilia Racing torneranno ad un contratto normale. Gli esuberi intanto non saranno più 195 come prima e cioè 150 per Scorzè, 45 per Noale, ma saranno 2, 98 per Scorzè e 38 per Noale. La mobilità sarà volontaria e incentivata; ci saranno dei percorsi per ricollocare altrove i dipendenti, attraverso la formazione e le analisi del fabbisogno occupazionale del territorio. pag. 9
a politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i timori alla vigilia della campagna elettorale. Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione. I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di approfondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnologie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un filo diretto con gli elettori. Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti. La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante.
o.jovane@lapiazzaweb.it
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incere la rassegnazione, rimettere in circolo la fiducia: è questo lo spirito con cui gli imprenditori affrontano il nuovo anno. Non ci nascondiamo la pesantezza del cammino che abbiamo davanti. I prossimi mesi saranno ancora di sofferenza e il punto di svolta si sposta in avanti. *Presidente Confindustria Padova
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EDITORIALE
segue da pag.
Le parole dei politici A Vigonovo
Emanuela Vitaliani presidente ente benefico E’ stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’ ente benefico “Legato Barone Alpi Gaetano“. Per la prima volta nella storia dell’ ente è stata eletta in qualità di presidente una donna: è Emanuela Vitaliani, votata da 6 consiglieri su 7, che in precedenza aveva ricoperto il ruolo di vice presidente. Scopo dell’ ente è quello di aiutare le famiglie in difficoltà del Comune di Vigonovo ed offrire il proprio operato in collaborazione con i servizi sociali del comune di Vigonovo. Contro le violenze
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Ma che tipo di comunicazione è quella che hanno scelto i politici? Le tecniche di comunicazione sono raffinate - squadre di esperti comunicatori sono al lavoro febbrile per trovare soluzioni efficaci e convincenti ad orientare il voto degli elettori, soprattutto dei tanti ancora incerti - le parole spese sono tante, ma quali sono i contenuti? Senza scomodare l’umorismo di Pirandello e la sua teoria del sentimento del contrario, la risposta la si potrebbe trovare proprio nelle caricature di comici che quotidianamente sottolineano questa concitata fase pre-elettorale. E così può capitare di sentire per radio, nello spazio degli annunci, l’offerta di una invitante voce che rivolgendosi ai clienti di un improbabile supermercato-Paese esorta gli acquirenti ad approfittare dell’irrinuciabile svedita dell’abolizione dell’Imu, offerta di cui si può beneficiare fino alla fine della campagna elettorale - non dopo -, considerato che da destra a manca tutti i politici te la tirano dietro. Ci si può imbattere nella gara di fantomatici candidati che in un inverosimile faccia a faccia si sfidino a chi sia più bravo a togliere Imu e altre tasse, disoccupazione, disagi, povertà... fino a, presi da euforia del duello, a promettere di togliere tonsille, calli e quant’altro a chi ne ha bisogno, pur di togliere di più dell’avversario. La campagna elettorale e la politica hanno ispirato numerosi film comici nostrani. C’è poi la questione aperta di chi sia più incapace, tema anche questo molto praticato nella campagna elettorale, e quella della quantità di polvere nascosta sotto il tappeto. Non mancano le favole - quanto si è discusso sul pifferaio di Hamelin -, le gag e le presentazioni oltre la veste ufficiale degli stessi politici che umanizzano i candidati e hanno innegabile riscontro mediatico. Si sorride con un po’ di amaro in bocca. Quali sono i programmi? E, soprattutto, non sempre appare chiaro in questa comunicazione - o quanto meno non sempre arriva agli elettori che sia nelle corde della politica in corsa alla campagna elettorale - il principio secondo cui le parole credibili pressuppongono i fatti. di Ornella Jovane
Istituti scolastici superiori
Lavori di manutenzione straordinaria
Miranese Ambiente Un milione di euro per disinquinare i canali pag.
Spinea La Provincia approva il Pat
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Calcio Il Venezia si potenzia con Carloto
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Provincia lavoro
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Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
REDAZIONE: Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 dicembre 2012 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Regione Sanità
Badanti e baby sitter sempre più italiane pag.
Mondo scuola
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Venezia e il vetro di Murano in una foto pag.
Politica e ospedali, tagli e nuovi direttori generali pag.
Sicurezza stradale: lezioni in aula a portata di bimbo
cultura
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà
Le richieste di Arino: un ufficio postale
“Nel 2013 continueremo a sollecitare il Comune di Dolo segnalando quali sono i problemi e le necessità di Arino”. E’ la presa di posizione di Gianni Casarin presidente del comitato cittadino “Arino per il Futuro”. Il comitato ha appoggiato i residenti di via Parolini nella loro battaglia per far tombinare uno scolo e ha raccolto 800 firme per chiedere un ufficio postale per il paese.
Provincia e avvocati difendono le donne
Lo scorso 14 dicembre è stato presentato a San Donà di Piave il protocollo d’intesa fra la Provincia di Venezia e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Venezia per lo svolgimento di attività di consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza. “ Credo che un problema complesso come quello del contrasto alla violenza contro le donne - ha detto l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Giacomo Grandolfo possa essere efficacemente affrontato solo attraverso uno sforzo corale e un lavoro di rete”. “Il compito di questo protocollo - ha detto Victor Rampazzo, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Venezia - è di svolgere una funzione di tutela diretta alle fasce più debli della popolazione, da situazioni che vanno oltre i limiti della liceità. Prevenire queste situazioni e offrire una capillare assistenza a chi è colpito da questi odiosi reati è il nostro impegno”. “La violenza domestica non è un fatto privato ha osservato Maria Elena Tomat presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Venezia - Contrastrare il fenomeno con azioni di prevenzione vuol dire agire per un cambiamento culturale”. “Lo sportello in difesa della donna - ha aggiunto Roberta Nesto responsabile del progetto ora è un fatto concreto che va promosso”.
Dolo
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Carnevale
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A Venezia il via della kermesse dedicata ai colori pag.
mostre
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Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi pag. 26
Approvato dalla giunta provinciale a fine dicembre il progetto definitivo per i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento di alcuni istituti scolastici superiori alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi per un importo di 300mila euro. Gli interventi interessano il palazzetto dello Sport del liceo Veronese di Chioggia con la messa a norma, le prescrizioni Coni (Comitato olipico nazionale italiano) e gli adeguamenti necessari per la presentazione alla Ccvlps (Commissione comunale vigilanza sui locali di pubblico spettacolo) per un importo di 141.550 euro. Interessato dal progetto anche l’Istituto statale d’arte, liceo artistico Guggenheim di Mestre per i lavori per la messa a norma funzionali all’ottenimento del Cpi (Certificato di prevenzione incendi) che costeranno 28.813 euro. Interventi previsti infine al liceo di scienze umane Belli di Portogruaro per 129.635 euro: si procederà alla messa in sicurezza a norma funzionale all’ottenimento del Cpi.
4 Argomento del mese ELEZIONI Per comporre le liste bloccate della tanto vituperata legge elettorale c’è chi aspetta ordini dall’alto e chi chiede agli elettori. Chi parte per tempo e chi, dovendo attendere a difficili equilibrismi, arriva all’ultimo. Le novità non mancano e arriveranno anche i soliti noti di Maria Pavan
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Pd: tutti veneti in lista. Puppato, Zoggia e Baretta a guidare le formazioni ricche di novità
empo di liste e toto candidati in ogni regione d’Italia. Anche il Veneto ha il suo bel daffare e se Pdl e Lega, al momento in cui andiamo in stampa, non hanno per nulla le idee chiare sul da farsi, altri si sono già ben organizzati. Alcuni partiti, Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto una scelta di democrazia partecipativa chiedendo ai propri elettori di scegliere chi volevano nelle loro liste, anche se il segretario Bersani si è poi riservato una bella fetta di nomine inserite proprio nella parte alta delle liste. Cioè tra coloro che certamente saranno eletti. Ma almeno una cosa il partito democratico veneto stavolta l’ha ottenuta: nelle liste tutti rigorosamente veneti, nessuno calato da Roma o da altre regioni a fare il capolista, o peggio, nessuno che non fosse di chiara fede Pd. L’esperienza di Calearo ha insegnato qualcosa e oggi a guidare il Senato ci sarà la capogruppo in regione Laura Puppato, già candidata alla primarie nazionali per la scelta del Premier. Mentre per la Camera in una circoscrizione è capolista il parlamentare uscente Pier Paolo Baretta e nell’altra il veneziano Davide Zoggia. “Il Pd nazionale – ha commentato Rosanna Filippin - ha capito che per essere competitivi in questo territorio bi-
Il professore Monti schiera la Capua, ricercatrice eccellente e Giampiero della Zuanna
berluscoNi riTrova maroNi
Pdl e Lega, amici-nemici
L
’accordo Berlusconi-Maroni, fatto sull’altare della Lombardia, non è piaciuto per nulla ai leghisti Veneti e all’indomani della presentazione dei simboli si è scatenato il putiferio quando su quello del Pdl si leggeva a chiare lettere Berlusconi Presidente. Per quanto riguarda il Pdl due posti nelle liste Pdl sembrano prenotati: il Cavaliere ha espressamente richiesto: una poltrona alla Camera per Niccolò Ghedini, l’altra al Senato per Piero Longo. E se capolista al senato potrebbe essere sempre lui, l’indistruttibile Berlusconi, alla Camera i capilista usciranno dalla quaterna composta da Giancarlo Galan, Renato Brunetta, Alberto Giorgetti e Maurizio Sacconi. Per il Carroccio solo indiscrezioni sui capilista alla Camera che potrebbero essere Matteo Bragantini, deputato uscente di Verona e Marco Marcolin, sindaco di Cornuda. Al Senato la situazione è più aggrovigliata: in lizza per il primo posto c’è Giampaolo Dozzo, capogruppo a Montecitorio nell’ultimo scorcio della legislatura. Nel partito della Marca però, c’è molta resistenza a ricandidarlo - ha già alle spalle cinque mandati parlamentari. Massimo Bitonci, segretario della sezione di Padova, sarà confermato in lista in posizione “utile” mentre andrà in pensione l’estense Paola Goisis, fedelissima di Bossi.
Elezioni politiche: ch sognava valorizzare chi lo vive e vi opera. La sfida con Lega e Pdl è tutta da giocare, e i nostri giocatori vengono dalle file di casa nostra. Non poteva andare meglio”. Filippin fa notare inoltre che sono stati “rispettati in pieno i risultati delle primarie. La quota nazionale è spalmata: in Veneto i territori e i militanti contano davvero. Puntiamo alla vittoria anche al Senato - conclude il segretario - Diversamente dalla Lega che torna all’ovile di Berlusconi noi diamo voce ai militanti”. Anche Monti in Veneto fa un bell’acquisto come capolista alla Camera: Ilaria Capua, la virologa padovana di fama internazionale, che afferma di essere scesa in campo per senso del dovere visto che, a differenza di molti, un mestiere ce l’ha. E il suo nome e la sua fama sono di sicuro una grande perdita per il Pd che non le ha proposto una candidatura nonostante lei sia una delle migliaia di persone che hanno votato alle primarie del centrosinistra. Infatti afferma che se fosse stato Renzi a chiederle di candidarsi ci avrebbe pensato seriamente. Monti, poi, valorizza come capolista al Senato un altro padovano eccellente, professore universitario, editorialista del Corriere e già stretto collaboratore del ministro Riccardi: Gianpiero della Zuanna.
Ancora con Monti anche Antonio de Poli e Stefano Valdegamberi. Sono molti, invece, i mal di pancia all’interno del neonato partito Italia Futura che, dovendo far confluire i suoi candidati nelle liste del Professore, ha riscontrato non poche difficoltà al punto che alcune segreterie provinciali hanno ritirato i propri candidati. E’ in lista invece, Andrea Causin, che dopo essere stato eletto in regione con i voti del Pd ha visto bene di cambiare aria e oggi trova un probabile seggio in parlamento. Dal Veneto vorrebbe approdare a Roma Indipendenza Veneta, il cui programma principale è già nel nome del partito e che schiera capolista in Senato un docente di Politica economica a Ca’ Foscari, Lodovico Pizzati. Anche Antonio Ingroia fa campagna acquisti in regione: dalla sua parte l’ex magistrato Tamburini, il capogruppo Idv in regione Gennaro Marotta e Nicoletta Zago, conosciuta come la “pasionaria”, perito chimico della Vinyls in cassa integrazione da quattro anni e protagonista assoluta delle proteste dei lavoratori sacrificati dalla crisi. Per 40 giorni è stata sulla torre a 150 metri d’altezza con un collega, per poi scendere, parlare col Papa e con Vasco Rossi!
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Argomento del mese 5 Richieste al mondo politico
hi mettiamo in lista? Contrazione dei consumi Subito misure per aiutare le famiglie in difficoltà
Sindacati, Confcommercio e Consumatori insistono: tagliare le tasse di Maria Pavan
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opo la pubblicazione degli ultimi dati dell’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie, le associazioni dei consumatori appaiono concordi nel dire che la situazione è pesantissima e se sarà confermata su base annua, peserà sulle famiglie come fosse una tassa invisibile. Già nel 2012 una famiglia di 3 persone ha speso 1.433 euro in più rispetto all’anno prima, addirittura per 1.578 euro su un nucleo composto da 4 persone. E’ palese l’impoverimento degli italiani che nel 2013, se le cose non cambieranno, sarà la causa principale di un ulteriore calo dei consumi e di una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro. E’ un coro unanime di sindacati e associazioni di categoria quello che si alza verso tutti gli schieramenti politici che si confronteranno alle prossime elezioni e che, a fronte dei gravi problemi che i cittadini si trovano a vivere, devono rispondere prontamente su come intendono affrontare il tema della pressione fiscale giunta a livelli insostenibili, anche per l’effetto combinato delle addizionali regionali e locali. Far ripartire con slancio l’economia che sta morendo di troppe tasse è una priorità anche per i sindacati e la Cisl in particolare sottolinea che “per alzare i salari e sostenere i consumi c’è solo una strada: una riforma fiscale organica e strutturale, da finanziare anche attraverso una più efficace azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. Un fisco più leggero sul lavoro e sugli investimenti è lo strumento per rilanciare lo sviluppo e redistribuire equamente la ricchezza nel nostro paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio che sottolinea come di fronte al permanere di dinamiche congiunturali negative difficilmente la nostra economia, e i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento. Confcommercio giudica prioritario per il nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi cancellare qualsiasi ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva che rappresenterebbe, altrimenti, il colpo di grazia per i consumi.
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“Subito il rilancio dell’economia” S
ono mesi e mesi che gli industriali veneti chiedono alla politica nazionale un’attenzione particolare, un piano complessivo per il rilancio dell’economia. “Abbiamo tutte le capacità per ridare al nostro Paese e alla nostra regione il futuro che meritano – aveva detto il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat - ma bisogna agire subito e in fretta con risposte programmatiche e rapide”. Due le priorità poste dagli industriali della nostra regione: che il governo intervenga con una vera politica industriale e dello sviluppo e che il sistema bancario sia messo in condizioni di erogare più credito a costi accessibili e gli istituti si impegnino in questa direzione, sia a livello nazionale che territoriale. Bisogna rapidamente mettere in campo strumenti incisivi: una riprogrammazione delle risorse del bilancio regionale e dei Fondi europei è necessaria per sostenere le imprese e le loro trasformazioni. L’altro capitolo su cui Confindustria Veneto lancia l’appello alla classe politica che andrà a governare il paese è la mobilità. Gli industriali si sono uniti, infatti, pochi mesi fa alla richiesta del mondo politico ed economico veneto per la proroga della gestione commissariale della Pedemontana Veneta e della Terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste. “Le due infrastrutture in discussione – sostengono gli industriali - sono fondamentali per la competitività del nostro sistema industriale. Serve che siano Pedemontana realizzate in tempi brevi come richiesti Veneta e Terza dall’economia. Un esempio concreto ci è corsia dell’autostrada fornito dal Passante di Mestre che è una Venezia – Trieste sono tra le poche opere prevista dalla legge delle priorità Obiettivo portata a termine nei tempi previsti”. Un successo che secondo molti è stato possibile solo grazie alle procedure più snelle consentite dalla gestione commissariale. La imprese del territorio giudicano la Pedemontana Veneta altrettanto essenziale per collegare una delle aree più industrializzate ed urbanizzate del Paese alle grandi reti nazionali e pensano che non si possa ritardare nemmeno di un giorno la realizzazione della terza corsia sull’autostrada Venezia -Trieste, per riuscire ad organizzare e gestire il massiccio flusso di tir in transito dall’Est Europa e dai Balcani. E certamente non dovranno essere sottovalutati i dati positivi registrati da alcuni distretti produttivi locali che nell’ultimo trimestre del 2012 hanno visto incrementare il proprio business con l’estero e i propri rapporti con i mercati emergenti, prima fra tutti la Cina. Tutta un’altra pagina scritta e da scrivere rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia. Certo non tutti i 24 distretti della regione vanno bene ma sono in crescita ben 17. La notizia più importante che emerge da queste cifre è che il sistema produttivo della regione ha la forza per confrontarsi con successo con le economie più forti. Nonostante la drammaticità degli ultimi dati su occupazione e produzione industriale, questo scenario fa pensare che l’Italia non è condannata al declino, ma può affrontare con spirito positivo il problema dello sviluppo. A fronte di tutto ciò il sistema produttivo veneto chiede che non si continui con politiche depressive che aggravano le conseguenze negative della crisi, ma che si investa tutto il possibile per rafforzare i dati positivi là dove intanto ci sono. Saranno un volano per l’intero Paese come è già Ma.Pa. avvenuto in passato.
6 Noale Categorie In strada contro le decisioni del Comune
Viabilità, commercianti in rivolta Si punta a ripristinare la svolta a sinistra sulle piazze Castello e XX Settembre, di Alessandro Abbadir
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n fine 2012 di fuoco per la giunta di Noale guidata dal sindaco Michele Celeghin, soprattutto sul versante viario. La maggioranza e il primo cittadino hanno dovuto subire a metà dicembre la protesta di commercianti e residenti per una viabilità considerata sbagliata. I manifestanti si sono trovati in piazza XX Settembre. In bocca fischietti, al collo il cartellone con scritto “La viabilità attuata dal sindaco Michele Celeghin ci farà chiudere”. “Non possiamo affrontare la crisi in queste condizioni”. E ancora: “Chiudere due ore per non chiudere per sempre. Ci scusiamo con la gentile clientela”, lo stesso affisso nelle vetrate dei partecipanti. Poi si sono diretti verso il municipio, dribblando i banchetti del mercato. Qualche cittadino si è unito in segno di solidarietà. E in una scatola sono state raccolte le chiavi dei negozi. Dopo la pesantissima protesta dei commercianti del centro di Noale, il comune sembra ora disposto a ragionare e a gennaio dovrebbe essere trovata una soluzione non pasticciata, che accontenti le
Il centro di Noale
In breve In 500 alla fiaccolata contro la Cosmo Contro l’azienda Cosmo una protesta. Una fiaccolata pacifica, con famiglie, anziani, adulti e bambini che hanno camminato attorno al centro di Noale per dire no all’adeguamento dell’impianto per lo stoccaggio di altri rifiuti della Cosmo di Noale. All’appuntamento erano in 500 davanti all’ingresso del vecchio ospedale. L’evento è stato organizzato dai comitati “Ambiente sicuro” di Salzano e “Noale ambiente” ma c’erano anche i movimenti politici di Pd, Rifondazione Comunista, Lega, e l’europarlamentare Andrea Zanoni.
Variante di via Mestrina, via libera dal consiglio
categorie economiche per il 2013. Quali le richieste? I negozianti chiedono che si ritorni al collegamento tra le due piazze Castello e XX Settembre, ma anche la possibilità di entrare in quest’ultima da Largo San Giorgio, ora a senso unico in uscita. Il sindaco Michele Celeghin si è detto disponibile a discuterne, purché il piano viario non sia stravolto. Si punta a ripristinare la svolta a sinistra sulle piazze Castello e XX Settembre dalla Noalese, collegare piazza Castello a piazza XX Settembre e non viceversa, mentre è allo
studio la possibilità di chiudere l’accesso dalla torre della Campane solo al sabato sera e alla domenica. Il consigliere Domenico Felice ha lanciato la proposta di “Fare una fiaccolata in centro, poiché la giunta non vuole fare passi indietro”, mentre l’assessore Fabio Furlan ha replicato prendendo spunto dai dati nazionali di Confcommercio spiegando che i cali di fatturato sono dovuti alla crisi e non alla viabilità. Insomma, la questione viaria rischia di essere un tormentone ancora per mesi nella Città dei Tempesta.
di
400 centri
Buone notizie per la viabilità. Il Consiglio comunale di Noale ha adottato la variante al Piano regolatore per il sottopasso di via Mestrina. Pochi i contrasti alla decisione presa dal parlamentino. Uniche astensioni sono state quelle di “Uniti per rinnovare”. Il prossimo anno perciò dovrebbe essere quello buono per iniziare i lavori dell’opera, che sarà spostata più a sud.
Club “Frecce Tricolori” festa per il decennale In tanti a inizio gennaio per i festeggiamenti dei 10 anni del “Club Frecce tricolori di Noale” al ristorante La Crosarona di Scorzè. Erano così 160 le persone che non hanno voluto mancare all’evento, a cui hanno partecipato esponenti del Comune, rappresentanti delle forze armate e dell’ordine, e il pilota della pattuglia acrobatica nazionale Fabio Martin.
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Il direttore Gumirato e il Calvi di Noale
E
’ arrivato il nuovo direttore generale dell’Ulss13 Gino Gumirato, ma a Noale si è concentrati su quale sarà il futuro del nosocomio cittadino che per anni è stato un vanto della città. A promuovere la struttura è stato direttamente il primo cittadino Michele Celeghin, per il quale i reparti di eccellenza con Lungodegenza, Fisioterapia e Medicina dello sport sono un fiore all’occhiello per tutti. Diventando “ospedale di comunità” quello di Noale si trasformerebbe in una struttura residenziale o semiresidenziale in grado di garantire un’assistenza sanitaria di breve durata. Andrebbe a servire quei pazienti che, pur non avendo patologie acute, non possono essere assistiti in casa in modo adeguato. Se dagli attuali tre primariati e con ottantadue posti letto si passerà, a zero apicalità e altrettanti posti letto nel 2015 ci sarebbero altri due anni pieni con la situazione attuale. Per il Consiglio comunale di Noale l’ipotesi di ospedale di comunità è valida e per questo è stata votata all’unanimità. Una soluzione ottima per i prossimi anni, ma in futuro non ci sarebbero
posti letto. E per il parlamentino della città dei Tempesta, dovrebbe affiancarsi all’Unità territoriale per l’assistenza primaria (Utap) e la riabilitazione. Il sindaco di Noale è chiaro, e afferma di aver già scritto una lettera alla Regione, dove viene chiesto di valutare, per Noale, l’ipotesi dell’ospedale di comunità e di avere, anche in via sperimentale, la riabilitazione del San Camillo del Lido. Questo, perché metà del monoblocco del Pier Fortunato Calvi di Noale, è inutilizzato e c’è da completare il quarto piano. Sarebbe un bel risultato se si ottenesse. In generale comunque, tornando alle schede ospedaliere per l’Ulss 10 e anche l’Ulss 13 si prevede un presidio ospedaliero unico” in due sedi: a Dolo l’attività medica e riabilitativa, a Mirano l’attività medica e chirurgica. Rivoluzione in vista per l’Ostetricia. La direzione del reparto materno-infantile sarà a Dolo. Per altri due anni i bambini continueranno a nascere a Mirano. Entro, e non oltre l’anno 2015, l’attività ostetrica, deve essere svolta esclusivamente nell’ospedale di Dolo. Alla voce Noale l’indicazione più drastica: dismesso.
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NEWS
Actv Incontro in commissione urbanistica con il direttore Elio Zaggia
Trasporti pubblici, servono più corse T
Nel comprensorio
Le modifiche degli orari
Il Carroccio, chiede di rivedere le tariffe delle tratte, troppo elevate per andare e tornare da Mestre
rasporti pubblici, la discussione tiene banco a Martellago dopo i tagli per le corse Actv illustrati dal direttore del Servizio automobilistico di Actv Elio Zaggia e sulla richiesta delle forze politiche di ripristinare la linea 20. Zaggia è stato chiaro durante la sua illustrazione qualche settimana fa. Ha spiegato che il progetto iniziale di Actv prevedeva il prolungamento del 20 e del 21 dalla stazione di Mestre a Venezia, mentre gli extraurbani da Noale e da Scorzè avrebbero dovuto fermarsi a Mestre. “La Provincia però, - ha detto il direttore, - disse no, perché non sapeva quanti tagli avrebbe subito”. Zaggia ha spiegato poi in municipio che sono stati ridotti 850 mila chilometri annui. “Il calcolo degli autobusha detto Zaggia - si basa sul numero di corse all’ora. Si è scelto di farne due all’ora, con tragitti che non superassero i venticinque minuti, per consentire agli autisti di fare l’andata e il ritorno, altrimenti si sarebbe dovuto aggiungerne uno in più. Solo lavorando sull’extraurbano si potrà intervenire sulle corse dell’urbano”. La discussione in commissione Urbanistica a Martellago è stata accesa. Tutti gli interventi dei consiglieri hanno puntato sul prolungare, di tre chilometri, il capolinea fino a via Trento a Martellago. Per il leghista Ennio Zane i monitoraggi fatti come succede ora. In questo modo, sparirebbe il 21 alla fermata del Polo centro commerciale a Zelarino, che collega la stazione di Mestre al Polo di Zelarino, l’ultima prima dei centri abitati, con un’unica eccezione oraria. dimostrano che da Trivignano Sono stati Infatti, ogni sessanta minuti arriveranno sì e no cinque pas- ridotti nella è previsto il prolungamento seggeri. Di contro, la corsa pro- razionalizzazione fino a Martellago, via Maerne veniente da Scorzè è strapiena. 2012, 850 mila e viceversa, che, per la Lega Si tratta per il Carroccio di una chilometri annui resterebbe invariato. Ci si trostrategia sbagliata. La Lega ha verebbe con due corse all’ora una sua proposta: chiede di far partire una corsa che giungerebbero al capoluogo: una transiterebbe all’ora da Martellago, anziché dall’attuale capoli- per Zelarino e Trivigiano, l’altra per Zelarino, Olmo e nea di via Ca’ Lin a Trivignano e, giunta al Polo di Maerne. Il Carroccio, poi, chiede di rivedere le tariffe Zelarino, proseguirebbe fino alla stazione di Mestre delle corse. “Da Mestre a Trivignano si pagano 1,30
Salzano
Un autobus dell’Actv e sotto Elio Zaggia
euro - ha sostenuto Ennio Zane -, mentre per arrivare a Martellago, che dista a due-tre chilometri, il costo sale a 2,50 euro. Per Moreno Bernardi (Misto) Martellago ha bisogno di una linea che raggiunga Mestre, transitando per la Castellana. Paride Costa del Pdl, invece, invita il sindaco Giovanni Brunello a far pressione affinché il paese non resti con un trasporto pubblico inadeguato visto che le linee dei treni certamente non funzionano a dovere, con ritardi biblici nelle corse e stazioni spesso assaltate dai vandali che mettono fuori uso biglietterie e obliteratrici. Tagli alle linee però non sono stati fatti solo a Martellago, ma anche nel resto del comprensorio.
Pendolari salgono negli autobus
B
rutte sorprese per gli utenti Actv con l’inizio del 2013. Sono in vigore da gennaio le modifiche alle corse che, nel Miranese prevedono alcune soppressioni soprattutto sul versante scolastico. Niente più corsa scolastica feriale delle 13.20 da Mirano a Noale, mentre sulla direttrice inversa quella delle 14, è stata anticipata alle 13.50. Sempre da Noale a Mirano, la corsa feriale delle 15 è stata spostata alle 15.05. Via anche la Mirano scuole-Martellago del sabato delle 14.15. Cancellati i bus del sabato da Mirano a Scorzè, via Salzano, delle 14.05 e delle 14.15, da Scorzè a Mirano delle 13.42 e quella da Scorzè a Mirano, via Martellago, sempre alle 13.42. Il sabato non ci sarà più la corsa delle 14 dalle scuole di Mirano a Scorzè (via Mirano ospedale-Martellago), mentre, la MiranoScorzè delle 14.20 per Briana-Noale, è stata anticipata alle 12.20. Da Mirano ospedale per Scorzè, la corsa feriale scolastica delle 14.20 parte alle 14.15, mentre di cinque minuti è stata anticipata la Mirano scuole-Scorzè per Salzano, anticipata alle 13.20. Posticipate alle 13.25, invece, la Mirano scuole-Scorzè per Salzano (via Volta) e la Mirano scuole-Scorzè per Martellago. Cinque minuti dopo anche per la feriale Mirano-Scorzè, dalle 15.20 alle 15.25. Per quanto riguarda i collegamenti con la Riviera, la Mirano scuole-Dolo per Vetrego parte alle 13.25, mentre sono state tolte le corse del sabato delle 14.20 da Mirano a Dolo delle 14.20, la Mirano scuole-Mellaredo delle 14.13, la Dolo-Mirano scuole (via Riviera del Brenta) delle 13.50, la Mirano scuole-Dolo (capolinea per Piazza Vecchia) delle 14.15 e la Mirano scuole-Dolo (capolinea per Riviera del Brenta) sempre delle 14.15. Per queste modifiche non sono mancate le proteste da parte di molte famiglie di studenti.
Ambiente
Una torretta di avvistamento per l’Oasi Lycaena
L
a provincia ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di una torretta con funzioni di osservatorio naturalistico nell’Oasi Lycaena di Salzano. Il costo dell’opera è di 100 mila euro, e la torretta di avvistamento potrà ospitare all’interno un’intera classe, 25 allievi circa. All’interno sarà dotata di strumenti e tavole per studiare ed analizzare le diverse specie di uccelli. Per l’assessore Giuseppe Canali “la torretta avrà un’importante funzione didattica e ne beneficeranno le scolaresche. Inoltre andremo a valorizzare un’area di pregio naturalistico e di
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notevole prestigio per la provincia di Venezia. Nell’Oasi si trovano elementi faunistici ed arborei tipici di questo territorio”. L’area è stata riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario e Zona di protezione speciale, e la torretta per l’avvistamento dell’avifauna è stata inserita all’interno del percorso naturalistico. Il punto d’osservazione è vantaggioso poiché permette ai visitatori di spaziare la vista sugli habitat umidi e sulla vegetazione ripariale che ospita specie di uccelli legati a questi ambienti. L’intervento ha l’obiettivo di creare all’interno dell’Oasi un percorso educativo provvisto di
cartello segnalatore all’ingresso, con le informazioni per la visita e i riferimenti per i contatti, e uno spazio dedicato alla sosta durante le escursioni didattiche. Il piano terra è accessibile alle persone con disabilità, e dalla torretta è possibile vedere le specie d’uccelli che nidificano e altri esemplari di acquatici come le anatre e i cormorani. Il progetto prevede inoltre una dotazione all’interno del percorso della cartellonistica idonea con 12 bacheche in legno con finalità didattica composte da un panello in abete. A.A.
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Scorzè 9 Occupazione Febbrili trattative negli stabilimenti di Scorzè e Noale
Aprilia, esuberi e ammortizzatori I licenziamenti previsti passano da 195 a 136 per volontari e incentivati. Investimenti per 22 milioni di euro
Dipendenti davanti lo stabilimento dell’Aprilia
di Alessandro Abbadir
G
grazie alle trattative sindacali serrate, è leggermente migliorata la situazione dei lavoratori dell’Aprilia. Inizialmente l’azienda di Noale e Scorzè aveva dato numeri spaventosi per il 2013: 195 esuberi cioè licenziamenti fra gli stabilimenti di Scorzè e quelli di Noale. Per il quarto anno consecutivo sarà rinnovato il contratto di solidarietà. Ma vediamo come sono andate le cose. Dopo la notizia delle intenzioni dell’azienda arrivate ad inizio gennaio Cgil e Cisl hanno subito cominciato una febbrile trattativa con i
Ambiente
rappresentanti del gruppo Piaggio per poter ridurre e limitare i danni. Si è riusciti così a portare il numero degli esuberi da 196 a 136. L’accordo prevede anche altre soluzioni, tutte incluse in un piano sociale e uno industriale. Il primo conferma il contratto di solidarietà per un altro anno, dal 1 febbraio 2013 al 31 gennaio 2014, rinnovandolo per il quarto anno consecutivo. Riguarderà sempre 360 lavoratori di Scorzè, mentre sarà ridotto da 360 a poco meno di 300 il numero per quelli di Noale. Questo perché
i 70 dipendenti di Aprilia Racing torneranno ad un contratto normale. Gli esuberi intanto non saranno più 195 come prima e cioè 150 per Scorzè, 45 per Noale, ma saranno 2, 98 per Scorzè e 38 per Noale. La mobilità sarà volontaria e incentivata; ci saranno dei percorsi per ricollocare altrove i dipendenti, attraverso la formazione e le analisi del fabbisogno occupazionale del territorio. Ma arrivano anche cospicui investimenti per il piano industriale. Un piano che prevede 22 milioni di euro d’investimenti sui prodotti Aprilia,
Disinquinamento dei canali: via libera agli interventi
Guzzi e Aprilia Racing, con la realizzazione di nuovi modelli di scooter e moto, già da quest’anno a Scorzè. Una parte dei soldi proviene da 60 milioni di euro stabiliti nell’accordo di novembre tra Piaggio con la Banca europea per gli investimenti (Bei). Ma come saranno suddivisi? 15 milioni andranno ai nuovi prodotti, a potenziare la rete di vendita e quella commerciale, all’assistenza tecnica. Altri 7 milioni andranno per le moto Guzzi, ma questo si riflette su Noale, dove si progettano e si sviluppano. Infine altre novità:
di Noale, e Rio Storto, a monte di Maerne. L’obiettivo è migliorare la qualità delle acque che si sversano nella laguna di Venezia ma anche della sicurezza idraulica del territorio. E’ prevista una riduzione dell’azoto totale che si riversa in mare di 0,53 tonnellate l’anno e una diminuzione del fosforo totale di 0,02 tonnellate l’anno. Sono previste la ricostruzione di un ambiente fluviale naturale, creando delle golene e ricalibrando gli alvei, per un’estensione di circa sei chilometri e mezzo, e
C
anali di Noale e Scorzè e Martellago meno inquinati e più sicuri grazie ad un progetto ideato da Regione ed enti locali e a degli stanziamenti ad hoc che arrivano ad un milione di euro. Si tratta nello specifico del progetto di ricalibratura e sostegni sui sottobacini del Marzenego, ramo
INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI
l’ottimizzazione della gestione idraulico ambientale delle cave di Martellago. A favore dei progetti c’è anche il parere della commissione di Valutazione di Impatto Ambientale. Soddisfatti del via libera della giunta regionale i sindaci dei tre paesi dell’area del miranese nord. L’azione di disinqinamento dei corsi d’acqua è essenziale, non solo per mantenere salubre l’area del Miranese nord, ma anche per la laguna di Venezia.
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tra gennaio e febbraio, a Scorzè arriveranno tra i 2500 e i 3000 pezzi dello scooter Rsv 850, un marchio Aprilia che si produce a Pontedera in Toscana. Contro gli esuberi ha tuonato il sindaco di Scorzè Giovan Battista Mestriner che minaccia clamorose proteste se si lasceranno a casa lavoratori del territorio. “È una vergogna - ha detto il sindaco Mestriner - Piaggio si deve ricordare delle promesse fatte in questi anni alle istituzioni. Saremo sul piede di guerra se dovessero lasciare a casa i nostri cittadini”.
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10 Sguardo al Miranese Urbanistica Entra in vigore il tanto atteso strumento urbanistico
La provincia approva il Pat L
a provincia ha dato il via libera al Pat di Spinea. Lo scorso dicembre il vice presidente e assessore provinciale all’urbanistica Mario Dalla Tor ha firmato, con il sindaco di Spinea Silvano Checchin, gli atti per l’approvazione del Piano di assetto del territorio in sede di Conferenza di servizi decisoria. Per il vice presidente Dalla Tor: “E’ una firma importante che sancisce la chiusura di un percorso complesso. Ora anche il Comune di Spinea ha il suo Pat condiviso, si tratta di un piano che propone elementi progettuali interessanti e pensati nello specifico, per riqualificare e riorganizzare una realtà territoriale caratterizzata da un tessuto insediativo in continua evoluzione, storicamente legato alla dinamica demografica mestrina. Grazie anche alla nuova progettualità in tema di infrastrutture, condotta in questi ultimi anni, oggi la rete infrastrutturale apre delle importanti opportunità collegate da una parte alla vicinanza del passante autostradale, dall’altra alla presenza di un importante nodo della Rete Sfmr (Sistema ferroviario metropolitano regionale) che aiuta a ridisegnare porzioni di territorio, quali potenziali nodi sovracomunali. Il Pat di Spinea, come strumento di governo del territorio, mira a cogliere gli aspetti positivi derivanti dalla presenza di queste importanti infrastrutture. Inoltre, sviluppa una progettazione per recuperare e rivalutare degli ambiti compromessi attraverso la riqualificazione ambientale e paesaggistica dello spazio agricolo, vera risorsa per il valorizzare anche tessuto urbano che caratterizza que-
Sono arrivate 800 osservazioni promosse da cittadini e associazioni sto territorio”. Soddisfatto anche il sindaco del comune di Spinea Silvano Checchin. “L’azione principale di questo Pat - dice Checchin - è quella di riqualificare il territorio, tenendo conto delle nuove opportunità di sviluppo offerte dalla Sfmr e dal Passante, facendo prevalere gli interessi e i benefici pubblici di valorizzazione del territorio. Tra gli obiettivi individuati: la riqualificazione ambientale, il contenimento dell’espansione urbanistica e del costruito, incremento della dotazione dei servizi, l’investimento per il potenziamento delle strutture di interesse pubblico come aree verdi attrezzate, spazi per lo sport e lo svago, piste ciclabili”. Il Pat di Spinea comunque prima di arrivare all’approvazione e al via libera di dicembre da parte della provincia, ha avuto un percorso lungo e tortuoso. Si tratta di uno strumento urbanistico approntato dalla vecchia giunta di Claudio Tessari di centrodestra, riadattato da quella attuale di centrosinistra targata Checchin. Il Piano ha incontrato comunque critiche, tanto da ricevere una marea di osservazioni, circa 800 nel 2011, osservazioni promosse soprattutto da cittadini e associazioni, inerenti la superficie agricola edificabile. Altre critiche mosse da comitati e cittadini hanno riguardato invece viabilità e sviluppo delle attività produttive e commerciali. Ora però lo strumento urbanistico è operativo.
L’assessore Mario Dalla Tor: “Il piano coniuga sviluppo e- infrastrutture a riqualificazione ambientale e paesaggistica”
L’Intervento Lo sviluppo, la politica e il bene comune Massimo Pavin* segue da pag.
Mario Dalla Tor e Silvano Checchin firmano il Pat
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Le previsioni indicano che la recessione dovrebbe proseguire per tutta la prima metà del 2013 e poi cedere il passo a una ripresa gracile, più robusta dal 2014. Per molte aziende la sopravvivenza è ancora l’obiettivo primario. Ci sono però anche segnali selettivi di vitalità, che vanno colti e amplificati, come la proiezione all’estero. Ci sono aziende che investono, crescono e assumono - nei settori avanzati e anche in quelli più maturi - puntando su qualità, esclusività e presidio dei mercati. Per queste realtà la ripresa è un obiettivo alla portata. Per tutte, infine, è in atto un impegno coraggioso volto a riposizionare le proprie attività nel nuovo scenario globale. Pur consapevoli della durezza della crisi, siamo perciò fermamente convinti delle possibilità di rovesciare la tendenza. Una convinzione che non è un atto di fede, ma di ragionata e ragionevole fiducia nell’impresa, nel lavoro e, nello stesso tempo, nella società civile. E poggia su tre pilastri: il valore dei prodotti e della filiera, la qualità del capitale umano, la coesione sociale. Il ruolo della Politica è fondamentale e irrinunciabile. Innanzitutto una Politica che dica la verità, che smetta di nascondere la polvere sotto il tappeto, che abbandoni il populismo di facili promesse - avulse dall’entità del debito e dai vincoli che esso impone - e assuma impegni credibili, con la serietà dell’esempio. La società civile - imprese, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo settore, cittadini - non possono certo assumere un ruolo di attesa ma, al contrario, di partecipazione e propulsione. Siamo chiamati a vigilare e a pungolare la Politica, oltre che inchiodarla alle proprie responsabilità. Occorre che chi è impegnato in Politica dia segni inequivocabili di dedizione disinteressata al bene comune. Protagonisti responsabili, liberi da secondi fini, convinti nel voler servire la causa del bene comune con trasparenza, competenza e spirito di sacrificio. Di questo ha bisogno la Politica per rigenerarsi e favorire la crescita del Paese intero, iniziando dall’alleggerire quei fardelli che oggi offendono il lavoro e l’impresa. Questi valori e questo esempio vogliamo ritrovare, in vista dell’imminente confronto elettorale, nei candidati di ogni schieramento. Augurandoci che dal voto emerga una maggioranza chiara e stabile, capace di coniugare in maniera credibile all’indispensabile rigore la via urgente e irrinunciabile dello sviluppo. *Presidente Confindustria Padova
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12 Sguardo al Miranese
In breve
Cultura In consiglio presa una decisione storica
Il teatro sarà gestito dal comune Resta la grana della procedura di liquidazione della Miranoteatro Srl di Alessandro Abbadir
L
a società che ha gestito il Teatro di Mirano sarà comunale. A deciderlo nelle scorse settimane è stata la giunta. Una decisione che è arrivata dopo tre ore di dibattito in consiglio non certo semplice. Sul tavolo c’era la grana della procedura di liquidazione della Miranoteatro Srl. Contrarie all’operazione fin da subito le minoranze che hanno presentato un ordine del giorno ad hoc. Secondo le minoranze questa decisione farà sprofondare “il Comune di Mirano nei debiti”. Alla fine però il centrosinistra con il sindaco Maria Rosa Pavanelllo aveva i numeri per approvare la delibera che consente al Comune di acquistare la Miranoteatro, accollandosi beni, servizi e rapporti finora in capo alla società. La maggioranza ha fatto un ragionamento chiaro: a questa soluzione non ci sarebbe scelta. Sussiste l’obbligo per legge di sciogliere le partecipate. Non hanno voluto sentire ragioni invece il Movimento 5 Stelle, la Lega Nord e il Pdl. Ciò porterebbe per loro al dissesto finanziario dell’ente. Per le opposizioni con questa operazione gli impegni, i debiti e i rischi per il Comune saranno aggravati. Inoltre sempre per loro, la delibera sarebbe carente sotto il profilo della pianificazione economico-finanziaria e non metterebbe al riparo la stabilità e gli equilibri di bilancio dell’ente. Per Marco Marchiori, M5S: sarebbe stato meglio separare la gestione culturale da quella dell’immobile. Il Comune avrebbe potuto accollarsi subito, con proprio budget, la prima, mentre per la seconda sarebbe stata utile una ristrutturazione con una nuova pianificazione. La Lega ha chiesto l’intervento della Conte dei Conti. Maria Rosa Pavanello e la
E’ morta nelle scorse settimane Cristina Livieri, moglie di Gabriele Bortoluzzi, fondatore della nota cicchetteria L’Ostricaro di via Errera a Mirano, scomparso nel 2007. La donna aveva 59 anni. Cristina ha lavorato dietro al bancone del locale e tutti i clienti la ricordano con affetto e simpatia. Abitava proprio in via Errera. A portare avanti l’attività del marito è stato finora il figlio Giampaolo.
Associazione diabetici, convenzione in arrivo
maggioranza di centrosinistra però non hanno cambiato strada. Per il sindaco di Mirano non si poteva aspettare, c’era il rischio di default: accumulando debiti, al teatro poteva essere staccata la corrente, così poi oltre ai debiti il comune avrebbe dovuto pagare anche un danno verso i gestori. Questo è solo il primo passo della presa in gestione diretta del teatro e a dettare questi tempi è solo la necessità di evitare l’accumulo di ulteriori debiti. Per l’assessore Giuseppe Salviato questo impegno arriva direttamente dalla campagna elettorale ed è stato mantenuto. Nella stessa maggioranza tuttavia non sono mancati i mal di pancia. Nel Pd c’è una forte critica alla presidente del Consiglio e delegata alla Cultura Renata Cibin per il fatto che non si è voluta schierare. La questione del Teatro di Mirano non mancherà di far discutere anche nei prossimi mesi.
“Dentro casa”
Servizio di assistenza di qualità e alla portata di tutti Nasce a Mirano un nuovo servizio di assistenza domiciliare e ospedaliera privata “Dentro Casa”. Un servizio di altissima qualità che offre un aiuto in ospedale o a casa per anziani, malati e disabili. A spiegarci i motivi di questo servizio, sono le tre titolari della Cooperativa. Tre donne di Mirano che hanno vissuto in prima persona il problema dell’assistenza a un proprio caro in difficoltà. “Ci siamo rese conto – spiegano – anche dalla nostra esperienza personale, che i servizi di assistenza pubblica domiciliare, come quelli offerti dai comuni o dalle ASL, spesso non sono sufficienti. Cosi come non sono all’altezza della situazione quelli offerti da figure improvvisate. Ad esempio gli operatori per l’assistenza ospedaliera assunti dai famigliari, molto spesso non si occupano del servizio di igiene personale del malato, lasciando l’incombenza agli stessi famigliari. Come cooperativa perciò abbiamo come missione, l’offerta di assistenza diurna e notturna continuativa o occasionale verso privati, per la cura di malati
E’ morta Cristina Livieri della cicchetteria Ostricaro
e disabili a domicilio o presso ospedali presidi sanitari, case di cura, case di riposo. Per fare ciò abbiamo selezionato personale qualificato scelto in base alle richieste della famiglia”. “I nostri servizi hanno un costo di mercato competitivo – precisano le titolari – sono garantiti da copertura assicurativa e soprattutto saranno valutati dopo una visita gratuita che faremo a domicilio senza impegno, per capire le reali esigenze dell’assistito e della sua famiglia”. Fra i problemi più importanti riscontrati nei servizi di assistenza dalle famiglie che ne fanno uso,
c’è quello della scarsa preparazione delle badanti che hanno invece una funzione molto importante, visto che a queste figure si lasciano gli anziani da accudire giorno e notte dentro casa. “Per questo, la nostra cooperativa offre un servizio di qualità alla portata di tutti, aiutando le famiglie – spiegano le titolari – nella scelta stessa della badante, nell’assunzione e formazione e nell’espletare il servizio burocratico amministrativo legato all’utilizzo di questa figura. Figura che fino a qualche anno fa “parlava” solo straniero, ma che ora anche a causa della crisi vede sempre più donne italiane impiegate“. Nel dettaglio i servizi che offre “Dentro Casa” soprattutto nell’area del miranese sono: Servizi sanitari a domicilio, assistenza domiciliare, assistenza ospedaliera, Servizio Badanti, Servizi socio assistenziali e anche Servizi di Baby Sitter. Per informazioni ci si può rivolgere a Dentro Casa che si trova a Mirano in via della Vittoria 132/C . Info cell 327 77 031 40. www.dentrocasa.net, info@dentrocasa.net
Convenzione in arrivo in extremis per l’Associazione diabetici di Mirano. Ad annunciarlo è la stessa direzione dell’Ulss13 sollecitata dalla direzione dell’associazione. “È giunta, - spiega la direzione - la bozza di una proposta molto interessante, ma è stato necessario del tempo per valutarla con attenzione”. A giorni le associazioni proponenti saranno convocate dalla direzione per definire l’accordo
La messa in latino piace ai giovani La messa con il rito latino piace ai giovani. Da aprile scorso Mirano è l’unica città in provincia, ad eccezione di Venezia, dove si celebra una messa nella forma del rito romano antico. L’appuntamento è ogni secondo sabato del mese, alle 16.30, nella chiesa di San Leopoldo Mandic. Il servizio liturgico è assicurato dai ministranti della chiesa di San Simeon Piccolo di Venezia. Il Vangelo viene comunque letto anche in italiano, e nei libretti è presente la traduzione integra
viabilita’ ARRIVANO GLI AUTOVELOX
A
Mirano arrivano gli autovelox. Sono stati destinati nelle scorse settimane dal consiglio comunale 47 mila euro all’acquisto e installazione di sistemi di dissuasione della velocità e inibizione del transito di traffico pesante. I fondi, tutti proventi delle sanzioni elevate e riscosse nell’ultimo periodo, serviranno per portare a Mirano almeno sei postazioni fisse di rilevamento della velocità e un portale anti-tir, in grado di misurare automaticamente lunghezza e peso dei mezzi e inviare la multa a quelli fuori sagoma. I primi potrebbero arrivare già a inizio anno, il portale avrà bisogno di un collaudo di qualche mese: potrebbe entrare in funzione non prima dell’estate. Ma partiamo dagli autovelox. Una prima tranche di sei dispositivi, tecnicamente chiamati Speed check, già in uso in molti comuni arriverà per l’estate 2013. Sono rilevatori di velocità, molto efficaci. Non tutti sono attivi, il dispositivo sarà azionato di volta in volta dalla pattuglia presente sul posto, poche centinaia di metri dopo la postazione. Se il dispositivo rileva una velocità troppo elevata gli agenti possono fermare il veicolo e sanzionare nell’immediato il conducente. Saranno installati in via Cavin di Sala, via Vittoria, via Scaltenigo e via Miranese. Poi le frazioni, che la giunta non vuole trascurare: via Scortegara a Zianigo e via Ballò. C’è poi la questione dei Tir. Qui le soluzioni pensate sono diverse. Contro i tir in ingresso dalla zona nord, arriverà un sistema elettronico di rilevamento delle infrazioni. In realtà in tutto il quadrante vige
già da tempo il divieto, ma con alcune eccezioni e molti furbetti. Qualche settimana fa la polizia locale ha rilevato transiti di tir non autorizzati, soprattutto di notte. Adesso un portale consentirà di sanzionare chi non ha titolo di transito. Di che apparecchio si tratta? E’ una spirale elettronica inserita nell’asfalto che ha la capacità di rilevare la lunghezza del veicolo, calcolarne il peso e fotografare, con una telecamera simile a quelle dei varchi della ztl in centro, la targa del mezzo. L’invio dei dati alla centrale operativa della polizia locale, consentirà di escludere gli autorizzati: per gli altri scatterà la sanzione di circa 80 euro. Per piazzare il sistema si pensa a via Parauro, poco dopo la rotonda ai confini con Salzano, o vicino al centro, all’ingresso della rotonda del Ponte Nuovo, in via Dante. A queste soluzioni che porteranno centinaia di multe in più per gli automobilisti il comune non si aspetta certo dei ringraziamenti, ma forse la sicurezza di chi abita a Mirano sarà garantita un po’ di più.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Occupazione Nuovo fenomeno rilevato dai sindacati del territorio
Badanti e baby sitter, la carica delle italiane di Alessandro Abbadir
S
empre più badanti e baby sitter italiane si contendono i posti davvero basso rispetto a 5-6 anni fa“ . La Cgil ricorda gli ottimi risultati positivi dello sportello Infoa disposizione in questo settore con i lavoratori stranieri. A spiegarlo è Teresa del Borgo responsabile delle Politiche donna attivato da poco a Chioggia. “In una realtà particolare come Chioggia - spiega la Dal Borgo - in cui le donne spesso non lavorano, dell´immigrazione della Cgil. “Con l’arrivo della crisi economica - spiega Dal Borgo - e con le abbiamo avuto in poche settimane 120 contatti e ad alcune ragaztante donne che sono disoccupate o con la famiglia, i lavori che un ze siamo riusciti a trovare un posto di lavoro. Si tratta per lo piu di tempo non si volevano fare, ora li vogliono fare in molte. Se prima ragazze e donne italiane che nonostante abbiano un alto livello di del 2008 le persone potevano scegliere diversi posti di lavoro o scolarizzazione, hanno deciso di accettare qualsiasi lavoro venisse aspettare che ne arrivasse uno adatto alle proprie aspirazioni, ora offerto loro“. A questa competizione “dal basso“ da parte degli italiani gli ci si adatta a quello che si trova, qualunque lavoro. Le percentuali di badabti straniere dal 100% di 4 anni fa si è ridotta al 75-80% stranieri non erano abituati. Per questo molti, viste le difficoltà economiche che qui in Italia trovano rispetto ad altri paesi europei, e potrebbe diminuire ancora“. Il 20-25%, dunque, sono italiane. C´e poi un fenomeno sommerso che vede molte italiane lavo- rispediscono la famiglia al paese d’origine e continuano a rimanere sul territorio soltanto gli uomini per lavorare. rare ad ore o chiedere un compenso in nero. Tanti stranieri poi, statistiche alla mano, utiInsomma una situazione che rischia di diventa- Molte famiglie lizzano il periodo che passano in Italia per re un problema, una concorrenza spietata tra straniere, fare soldi e rispedirli al loro paese. persone povere solo per sbarcare il lunario e vista la crisi in Italia, tornano “Un sintomo che la nostra economia sfamare la famiglia. non funziona più - dice la Dal Borgo - insieme Il fenomeno delle badanti o donne che ac- al loro Paese al ritorno degli italiani alle occupazioni che cudiscono anziani e disabili è crescente anche perché non esistono strutture di welfare sufficienti ad andare incon- prima non volevano, c`è anche il fenomeno legato al passaggio in Italia di stranieri che nel nostro territorio non ci vogliono certo tro alle esigenze delle famiglie. “Piuttosto che spendere una cifra considerevole per una baby restare. Le mete più ambite sono Francia, Germania, e Paesi del sitter o inserire i propri figli in un asilo nido - spiega la sindacalista - i nord Europa“. Insomma in forme ancora non eclatanti ma gli emigrati del piccoli restano a casa accuditi dalla mamma. Una scelta di risparmio che è dettata anche dal fatto che spesso la donna è inoccupata. passato stanno preparando nuovamente le valige. I bimbi però in questo modo hanno un livello di socializzazione
Don Dino Pistolato
“TaNTe famiglie iTaliaNe aiuTaTe dalla cariTas”
“S
empre più italiani si sono rivolti a strutture come Caritas o parrocchie nel 2012 alla ricerca di lavoro o semplicemente per passare la notte. Dal 2008 infatti le richieste sono aumentate di oltre il 50%. La maggioranza degli ospiti nelle strutture di accoglienza ormai è fatta di connazionali”. A dirlo è don Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia, che analizza un fenomeno da qualche anno diverso da quello a cui eravamo abituati a far fronte dagli anni Novanta in poi. La situazione è pesante sia nelle realtà urbane che in quelle di provincia. “Abbiamo ora – dice Don Dino – tante famiglie italiane che mettono insieme cena con pranzo grazie agli aiuti che arrivano dai Comuni e dalla Caritas. E´una situazione esplosiva che riusciamo a gestire con difficoltà. Gli enti locali riescono poco ad aiutare visto che sono assillati da pesantissimi tagli ai bilanci. Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, ha preso a cuore questi problemi e si è subito speso sul tema del lavoro incontrando operai e imprenditori, rimarcando come la crisi sia sì elemento di difficoltà ma anche possibilita di far crescere una società piu sobria”. A.A.
SANATORIA ClANDESTINI 2012 uN TERZO DEllE RICHIESTE RISPETTO Al 2009
U
n segnale della crisi in Veneto e in provincia di Venezia è il basso numero di richieste arrivate da parte di lavoratori immigrati irregolari giunti al ministero degli Interni nelle scorse settimane per la Sanatoria 2012. Cioè la richiesta di regolarizzazione sul territorio nazionale. In Veneto sono state fatte un terzo rispetto a quelle presentate nel 2009. Il dato relativo alla provincia di Venezia parla di circa 1600 domande, un centinaio per lavoro subordinato e circa 1500 per lavoro domestico cioè colf e badanti. Allora viene da chiedersi c’è un boom di questo lavoro fra gli stranieri e anche fra gli uomini? Niente affatto. Si tratta solo
di una mera questione di costi burocratici. Per una richiesta relativa a colf e badante non si superano i 2.000 euro, mentre in settori come l’edilizia o commercio, agricoltura il costo può essere da tre a cinque volte maggiore. A tutti a questo punto è convenuto farsi passare per collaboratrice domestica o maggiordomo. Ma 1600 sono un numero basso anche in considerazione che nel veneziano si stima siano circa 8-9 mila immigrati irregolari presenti. Fra i documenti validi ad attestare la presenza in Italia fino al 21 dicembre 2011 c’erano abbonamenti bus, schede telefoniche, ricevute delle rimesse di denaro. A livello regionale
si è chiusa con 10.366 domande di emersione inviate al ministero dell’Interno la sanatoria 2012: nemmeno l’8% del totale delle domande (134.607) arrivate al Viminale da tutta Italia. Per il 90% dei casi si tratta di domande per l’emersione di lavoratori domestici mentre sono solo 953 quelle per regolarizzare dipendenti di aziende (lavoratori subordinati). Diverso il dato nazionale dove la percentuale delle domande di sanatoria per lavoratori domestici è stata inferiore di 5 punti percentuali (86%). Il totale delle domande presentate dal Veneto
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è di gran lunga inferiore ad ogni stima, comprese le più basse, si pensava arrivassero come minimo 20.000 domande. Tenendo in considerazione la popolazione residente, italiana e straniera non comunitaria, i numeri del Veneto risultato sottodimensionati anche rispetto ad altre regioni simili come la Lombardia dove sono state inviate 36.000 domande e dall’Emilia Romagna 14.000. Il flop si è concretizzato con una quantità di domande che è pari ad un terzo di quelle presentate, oltre 29.000, in Veneto in occasione della Sanatoria del 2009. A.A.
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Viaggio Viaggio in in Provincia provincia 15 5 Il mercarto del lavoro nel 2012 Una indagine Excelsior, i dati nel Veneziano
Poco lavoro, a tempo determinato di Ornella Jovane
L
avoro e assunzioni nelle imprese private del Veneziano: Camera di Commercio. In generale i risultati evidenziano per il 2012 una un bilancio occupazionale per i primi tre trimestri del 2012 ancora in negativo pari a -1730 unità, con una diminuzione sia delle entrate sia delle uscite di lavoratori previsione di assunzioni di circa 15.740 unità e una stima dipendenti rispetto al 2011, anche nel Veneziano. Per la provincia di Venezia, infatti, le assunzioni di lavodi uscite valutata in 17.470 persone, in un contesto in cui solo il 18 per cento del totale delle attività veneziane consul- ratori dipendenti previste dalle imprese private ammontano tate avevano in programma - o lo hanno fatto - di assumere a 15.740 unità mentre le uscite sono stimate in 17.470. personale nell’anno che si è da poco concluso. Si consolida, Rispetto alle previsioni formulate nel 2011, si notano sia una diminuzione delle entrate in caso di assunzioni, la proposta del occupazionali (-11 per cento) sia contratto a tempo determinato e cre- I diplomati nel un’attenuazione delle uscite (-11,1 sce l’appeal dei licenziati della scuola commercio e nel dell’obbligo (dal 31,4% delle richie- turismo i più richiesti, per cento). Le imprese veneziane che aveste nel 2011 al 37,4% del 2012) tra le lauree prevale vano in programma di assumere verso i quali le imprese veneziane quella economica nel 2012 (o che nel frattempo lo hanno indirizzato maggiormente le hanno fatto) erano il 18 per cento del totale che comunque proprie ricerche di reperimento del personale. E’ l’andamento del mercato del lavoro in Italia e in rappresenta una quota più rilevante rispetto alla media reparticolare nel Veneziano, così come si è caratterizzato gionale (15,2 per cento) e nazionale (14,4 per cento). E nel 2012, fotografato dall’indagine Excelsior, riguardante tuttavia ben l’82 per cento non ha manifestato intenzione 100mila imprese manifatturiere e dei servizi e con almeno di assumere dipendenti nel 2012. Sono le realtà di medie dimensioni che fanno registrare un dipendente attive in tutto il territorio nazionale. L’indagine è stata realizzata da Unioncamere e dal Ministero del le contrazioni maggiori, quelle con un numero di addetti tra Lavoro, i dati nel dettaglio per la provincia di Venezia sono i 10 e i 49, che prevedevano di perdere per il 2012 circa stati rielaborati dal Servizio Studi e Statistica della locale 700 posti di lavoro, portando il saldo a -1,4%. Previsioni
leggermente più contenute per piccole e grandi imprese con stime in ogni caso di -520 addetti. Industria e costruzioni sono i settori che hanno dimostrato di essere in maggiore sofferenza, con previsioni di assunzioni del 15,9 per cento, decisamente distanti dall’84,1% del settore dei servizi che comunque non è immune dal processo di contrazione. Nel 2012 infatti le previsioni di occupazione sono diminuite nei servizi dello 0,7%, pari a 820 posti di lavoro in meno. La quota più rilevante di assunzioni nel 2012 avviene mediante contratto a tempo determinato, seguono - a considerevole distanza - quelle a tempo indeterminato. Le prime assorbono il 76 per cento del totale delle assunzioni, le seconde il 19,2%. La richiesta più corposa rispetto ad altre realtà di personale stagionale (il 45,6% del totale delle assunzioni, pari a 7180 unità) incide sul dato relativo alle assunzioni a tempo determinato, piuttosto elevato nel Veneziano se confrontato con quello Veneto (69%) e con quello nazionale (64,7%), ma tale tipo di contratto è proposto pure da numerose imprese che non hanno bisogno di lavoratori stagionali. Dall’indagine risulta che nel Veneziano il comparto turistico, della ristorazione e del commercio sono i settori più vivaci sul piano occupazionale: le professionalità più
EDIlIZIA bIlANCIO AMARO PER Il VENEZIANO
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dilizia, un bilancio amaro anche e soprattutto per la provincia di Venezia. E’ quanto è emerso lo scorso dicembre, nel corso della seduta di fine anno della sesta commissione provinciale, lavoro e atività produttive, cui hanno preso parte, oltre al presidente Roberto Dal Cin e l’assessore competente Lucio Gianni, il presidente regionale Aniem (l’associazione degli edili aderente a Confapi) Alessandro Tonello e il suo direttore veneziano Pier Orlando Roccato insieme con il responsabile dell’Ufficio studi di Apindustria Venezia Nicola Zanon. Un’assise di esperti del settore per riflettere sui numeri del 2012 che, in particolare in provincia di Venezia, spiccano per l’andamento sfavorevole. Un dato su tutti: dal 31 dicembre 2011 al 30 settembre 2012, nel giro quindi di 9 mesi, in Veneto hanno chiuso 2278 aziende del settore edile, di queste ben 450 nel Veneziano. Dallo studio presentato da Aniem emerge inoltre il calo eloquente degli occupati dell’edilizia che in Veneto ammonta - nei 9 mesi considerati - a quasi 9mila unità, di cui quasi 2mila nella provincia di Venezia. Tutti negativi gli indicatori anche per il quarto trimestre del 2012: ordinativi -25,4 per cento, la produzione -20,4 per cento, il fatturato -28,3 per cento. Un quadro desolante di crisi cui va ad aggiungersi l’annosa questione della restrizione del credito da parte delle banche. Dal 30 giugno 2011 al 31 luglio 2012, nel giro di tredici mesi, si registra - sono i dati emersi dallo studio presentato alla sesta commissione - una diminuzione dei prestiti concessi
dalle banche alle imprese edili pari a 477 milione di euro su un totale di 2,8 miliardi di euro di affidamenti, che corrisponde ad una restrizione del credito al settore edile pari al 17 per cento. “L’edilizia sta perdendo oggi opportunità, ruoli e professionalità” ha commentato amaramente il presidente Tonello analizzando a ritroso il percorso “scoordinato” di crescita del settore avvenuto negli anni Ottanta e Novanta fino all’attuale debacle. Di fronte a tale realtà l’unica via di uscita, è stato convenuto concordemente, rimane il gioco di squadra. “Dobbiamo risalire la china - ha detto l’assessore Gianni - e lo possiamo fare solo attraverso un gioco di squadra tra Istituzioni, mondo del credito, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali”. “Se non ci mettiamo tutti assieme - ha ribadito il concetto Tonello - a ripensare questo settore il sistema Paese avrà ulteriori contraccolpi”. Per ripartire, tuttavia, occorre programmare e progettare con maggiore lucidità e consapevolezza. “Oggi - è l’appunto di Roccato - gli imprenditori hanno perso la visione su come lavorare e progettare e la lucidità per affrontare il futuro”. “All’orizzonte - conferma Tonello - non si intravvedono progettualità e programmazione, per cui il futuro è ancora buio”. Non manca l’invito al mondo del credito ad allargare i cordoni della borsa. “Bisogna ridare vitalità alle imprese - sollecita Dal Cin - e soprattutto far pressione sul mondo del credito. Oggi non favorisce affatto lo svilupO.J. po.”
Turismo e commercio sono i settori più vivaci sul piano occupazionale ricercate sono infatti nelle attività commerciali e nei servizi (2990 assunzioni pari al 35% del totale). In particolare le maggiori richieste giungono per addetti alle attività di ristorazione (1490 assunzioni, pari al 17,4%), il personale non qualitifcato nei servizi di pulizia (13,2%), gli addetti alle vendite(11,1%) e il personale non qualificato addetto alla consegna delle merci (6,7%). C’è bisogno anche di conduttori di impianti (10,7%). Una quota significativa è assorbita anche da operai specializzati (9,3%) e dagli impiegati (9,5%). Tra le professioni di elevata specializzazione quelle tecniche presentano un peso percentuale sul totale in netta diminuzione rispetto al 2011 (dal 17,4 % al 9,2%, pari a oltre 1000 posti in meno). Se i diplomati vedono accrescere la spendibilità del proprio titolo di studio, fra di essi sono l’indirizzo amministrativo-commerciale e quello turistico-alberghiero che raccolgono le maggiori richieste di assunzioni, con percentuali rispettivamente del 7,5% e 5,6%. Anche gli indirizzi meccanico e agro-alimentare assorbono una buona parte dei nuovi assunti (1,6%). Rilevanti gli indirizzi turistico(9,2%) e socio-sanitario (2,7% del totale). A livello universitario l’indirizzo più richiesto è quello economico (210 assunzioni, il 2,5% del totale) a cui fanno
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Educazione stradale nelle scuole Un progetto per i piccoli dai 3 ai 7 anni
I pericoli della strada spiegati ai bambini
L’uso delle cinture di sicurezza anche per i passeggeri che viaggiano nei sedili posteriori è uno dei temi principali della campagna di sensibilizazione
di Ornella Jovane
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a sicurezza stradale, un tema da grandi rivisto, rivisitato e “confezionato” a misura di bambino per poterlo portare nelle scuole dell’infanzia e nelle prime classi della primaria, così da proporlo ai piccoli di età compresa tra i 3 e i 7 anni. Un tema difficile ma che se presentato nella maniera adeguata può contribuire a far crescere nei bambini una consapevolezza e un maggiore senso civico di quanto sia presente nelle attuali generazioni di ragazzi e adulti. Un’opera di prevenzione
insomma svolta nei confronti degli adulti di domani che la Provincia, nello specifico l’assessorato alla Viabilità, intende portare avanti insieme con l’Associazione italiana familiari e vittime della strada. La nuova iniziativa di sensibilizzazione è partita con la firma, lo scorso 19 dicembre, di un protocollo d’intesa e l’assegnazione - da parte della Provincia - di un contributo forfettario di 5.500 euro. Si tratta di una ulteriore campagna di informazione sui pericoli della strada che
per questa edizione si rivolge ai più piccoli. “Attraverso il gioco e il divertimento - spiega l’assessore provinciale Emanuele Prataviera - i bambini potranno apprendere con facilità le norme di prevenzione e sicurezza”. I bambini sono i soggetti destinatari del progetto ma sono anche pensati - è l’auspicio - come divulgatori e a loro volta sensibilizzatori presso le famiglie di un comportamento corretto, rispettoso delle norme del codice della strada.
Fra le altre priorità del progetto spicca in particolare l’opera di sensibilizzazione all’uso delle cinture di sicurezza dei passeggeri che viaggiano sui sedili posteriori e sui sistemi di ritenuta per i bambini, pratiche che ancora in molti casi non vengono eseguite correttamente.
Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole dell’infanzia e delle prime classi delle elementari. Entrerà nel corso del 2013 nei locali interni agli istituti attraverso manifesti informativi e incontri con insegnanti e genitori.
NOTIZIE IN bREVE lA SCuOlA VENEZIANA SI CONfRONTA CON I TEMI DEll’AMbIENTE E DEl TERRITORIO
I
l libro sul Bosco di Pianura. Un volumetto in 38 pagine sul Bosco di Pianura realizzato interamente dagli studenti di grafica pubblicitaria dell’Istituto Mozzoni -Guggenheim di Mestre grazie alla collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Venezia e il Wwf veneziano. E’ l’ultimo risultato prodotto all’interno del progetto Pean, il progetto, oramai decennale, che rivolto alle scuole promuove l’agricoltura eco-compatibile e l’alimentazione naturale. Il fascicolo - presentato ufficialmente a metà dicembre - fa parte di una serie di pubblicazioni che diffuse nella scuola
primaria hanno l’obiettivo di educare i bambini e, di riflesso, le famiglie all’amore e il rispetto per la natura. Si tratta di una guida pratica con disegni, foto e giochi che aiutano e stimolano i piccoli lettori a scoprire tutti i segreti del Bosco di Pianura, con ampie descrizioni della flora e della fauna tipiche. “Educare ad una corretta e sana alimentazione, alla conoscenza dei prodotti agricoli e agroalimentari e all’uso di pratiche agricole a basso impatto ambientale di tipo biologico e integrato, vuol dire avere consumatori più consapevoli e un ambiente più protetto” ha
commentato l’assessore provinciale Lucio Gianni chre ha preannunciato l’elaborazione di un terzo fascicolo, dedicato alla valle da pesca. Il progetto Pean nel suo percorso decennale ha interessato 35mila persone. Lo scorso anno scolastico ha coinvolto circa 3mila bambini, 250 insegnanti e 80 persone con disbilità, per un totale di 800 ore di attività didattica, coinvolgendo 16 aziende agricole veneziane. La torretta-osservatorio nell’Oasi naturalistica. Una torretta-osservatorio naturalistico sarà realizzata nell’Oasi Lycaena di Salzano. Il progetto definitivo è
EQUILIBERO
stato approvato a fine anno dalla Giunta provinciale che ha destinato 100mila euro per la realizzazione del manufatto. La torretta di avvistamento dell’avifauna ha finalità didattiche e s’inserisce all’interno di un percorso naturalistico, scandito da 12 pannelli di approfondimento e uno spazio dedicato alla sosta durante le escursioni didattiche. La torretta potrà ospitare all’interno un’intera classe, di circa 25 allievi. All’interno sarà dotata di strumenti e tavole per studiare e analizzare le diverse specie di uccelli. G.G.
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MAL DI SCHIENA E DOLORI OSTEO ARTICOLARI: CURA E PREVENZIONE artrosi, lombosciatalgia, ernia del disco, osteoporosi, anche, ginocchia Intervista al Dott. Paolo Esopi, nuovo Primario del Reparto di Ortopedia e Traumatologia ULSS N.13 di Dolo - VE Consulente del Centro Equilibero di Spinea.
Chi colpisce il mal di schiena? Il mal di schiena colpisce indistintamente ormai giovani ed anziani ed è la prima causa di assenza dal lavoro e la seconda di invalidità. Chi soffre di questo disturbo sono soprattutto persone con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni e oltre ma la patologia è in aumento anche tra giovani con età inferiore ai 20 anni.
Perché si parla tanto di postura, mal di schiena e dolori osteoarticolari? Perché il mal di schiena e i dolori osteoarticolari possono essere causati, oltre che da traumi, anche da posture scorrette e atteggiamenti sbagliati. Una postura scorretta può portare a dolori muscolo scheletrici e
patologie osteoarticolari anche gravi come artriti e artrosi. Un sistema posturale scorretto potrebbe essere anche causa di scoliosi, iperlordosi lombare o cervicale, dolore agli arti inferiori o superiori, ernie, pubalgie e infiammazioni. Tali patologie impediscono una buona qualità della vita come ad es. praticare sport, camminare, muoversi in maniera adeguata.
Quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico nell’artrosi dell’anca e del ginocchio? Sempre come ultima ratio. La sostituzione protesica dell’anca, ginocchio e spalla si rende necessaria quando le terapie conservative non garantiscono più una buona qualità di vita. La protesi è come un abito su misura nel senso che è indispensabile adattare la protesi all’osso e non viceversa. Questo in sintesi è il significato di mini-invasività.
Le terapie del CENTRO EQUILIBERO Le terapie manuali: FISIOTERAPIA, MASSOFISIOTERAPIA, OSTEOPATIA
Strumentali: TECARTERAPIA: un’efficace e innovativo sistema terapeutico che sfruttando il richiamo delle nostre cariche elettriche va ad attivare i processi di autoguarigione dei tessuti sia scheletrici che muscolo tendinei. HORIZONTAL THERAPY: un’innovativa elettroterapia che stimola nello stesso istante cellule e tessuti cellulari bioelettricamente e biochimicamente. MASSOTRAX (TRAZIONE): una strumentazione innovativa per l’allungamento della catena muscolare posteriore. MAGNETOTERAPIA: usa campi elettromagnetici per curare molte patologie muscolo scheletriche e per lo stress.
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Cultura Cultura provinciale provinciale 19 9 Obiettivo Venezia Il concorso internazionale di fotografia
NeWs
Venezia e il vetro di Murano in posa per una foto
A gennaio
al via “scorzÈ TeaTro 2013”
A
di Ornella Jovane
O
biettivo puntato su Venezia o su una delle sue più caratterizzanti e tipiche produzioni, il vetro di Murano. Motivi di grande suggestione e fascino sono stati scelti come temi ispiratori del Concorso Internazionale di Fotografia “Obiettivo Venezia”. Una proposta culturale che esordisce quest’anno nella sua prima edizione promossa dall’assessorato al Turismo Città di Venezia in collaborazione con il Consorzio Promovetro Murano. Il concorso si articola in due categorie. Nella prima si propone la Città di Venezia come soggetto da porre in primo piano, alla ricerca di gesti e aspetti del territorio che sappiano trasmettere attraverso uno scatto la natura della sua identità. Capolavori artistici, scorci naturali e paessaggistici, luoghi e persone caratteristici: gli spunti sono innumerevoli nell’interessante viaggio fra ciò che è più inedito e meno conosciuto, oltre natulamente alle consuetudini più rinomate. Gli scorci più nascosti e ricchi di fascino, la quotidianità di quanti abitano la città, le isole minori, il paesaggio lagunare e le barene, sono solo alcuni dei temi ispiratori. Altra categoria è quella riservata invece all’antica arte dei vetrai di Murano. Non sono soltanto i prodotti a colpire l’immaginario ma anche le lavorazioni, la gestualità, i maestri, gli strumenti e gli ambienti - fornaci e laboratori - dove prendono vita stupende creazioni artistiche conosicute e apprezzate in tutto il mondo. Il concorso è gratuito e aperto a tutti.
I partecipanti possono contribuire con i propri scatti a far conoscere al mondo le bellezze della città lagunare
Il logo di “Obiettivo Venezia” ideato e realizzato da Lorenzo Ghidoli
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Gli appassionati possono cimentarsi in due diverse categorie fino al 30 aprile prossimo Ogni singolo partecipante potrà inviare un massimo di 5 foto, in formato jpg o jpeg all’indirizzo mail obiettivovenezia@comune.venezia.it per partecipare alla prima categoria ovvero obiettivomurano@promovetro.com per concorrere alla seconda categoria. Ogni invio, accompagnato dai dati anagrafici, generalità e precisazione della categoria di concorso, dovrà riportare anche una breve descrizione dell’immagine, la data e il luogo dello scatto. C’è tempo fino al 30 aprile prossimo per inviare il materiale e prendere parte al concorso che premierà i quattro migliori scatti fotografici. La cerimonia in programma il prossimo 15 maggio. Ai vincitori saranno assegnati preziosi oggetti in vetro di Murano. Il bando del concorso e ulteriori info presso ufficio.stampa@comune.venezia.it, tel. 0412748290.
l via la vendita degli abbonamenti di “Scorzèteatro 2013”, la rassegna promossa ed organizzata dal Comune di Scorzè in collaborazione con la Provincia di Venezia e Arteven e Fondazione Santo Stefano. Tante le novità. Gli spettacoli sono programmati la domenica pomeriggio alle 17, una scelta finalizzata ad offrire agli appassionati di teatro e non solo l’opportunità di passare un gradevole pomeriggio in compagnia di amici e conoscenti. Ecco il programma: dopo “Se devi dire una bugia dilla grossa” e il “Don Giovanni” di Molière, domenica 24 febbraio la Compagnia Molière presenta “Elephant man” testi e regia di Giancarlo Marinelli dall’omonimo racconto di Frederick Treves, interpreti Ivana Monti, Daniele Liotti, Rosario Coppolino e Debora Caprioglio. The Elephant è il racconto del giovane chirurgo Frederick Treves che salvò l’Uomo Elefante, al secolo Joseph Merrick, dalle torture dei freak show della Londra di fine ‘800. Il 3 marzo la Compagnia Naturalis Labor nel travolgente spettacolo “Passiontango pasion y musica”, regia e coreografie di Luciano Padovani su musiche di Piazzolla, Di Sarli, De Angelis, Pugliese, Stamponi, Bardi, Plaza, Cobian. Domenica 10 marzo arriva all’Elios la comicità di Cochi & Renato nel loro “Quelli del cabaret”. I mitici Cochi e Renato ebbero successo in coppia nel 1965, andando poi ciascuno per la propria strada. Oggi insieme per una storia del cabaret. La rassegna si conclude il 17 marzo con “Voto di silenzio (storia di un bacio)” - drammaturgia di Veronica Mc Loughlin, regia e traduzione di Giancarlo Previati - spettacolo finalista del premio “off#3”, in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Informazioni: Comune di Scorzè – Ufficio Cultura tel. 041.5848273 - tel. 333 3372114. Teatro Elios - Via Cercariolo - 041.5840175 in orario di apertura della biglietteria. cultura@comune. scorze.ve.it - www.comune.scorze.ve.it www.culturavenezia.it - www.arteven. A.A. it - www.youteatro.it Rettifica. una precisazione...
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ella pagina culturale della provincia lo scorso numero di novembre abbiamo pubblicato in apertura un’intervista dal titolo “Tullio Serafin, figura da valorizzare”. E’ stata pubblicata una imprecisione nella prima risposta. La frase corretta è: “La ricerca ha preso il via dal carteggio, diciassette autografi e quattro copie, contenuto nel fondo, donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, a Luciano Guzzon, ex presidente del Circolo Amici del Maestro Tullio Serafin” e non “La ricerca ha preso il via dal carteggio...., donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, al Circolo Amici del Maestro Tullio Serafin”. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori.
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SPORT in PRIMO PIANO
In breve
Calcio Il 2013 parte con il potenziamento dell’organico della squadra lagunare
Boxe, Mirko Civiero si ferma alla finale Il pugile chioggiotto Mirko Civiero non ha partecipato alle finali nazionali. Classe ’83, Civiero (Team Boxe Cavarzere) è arrivato alle finali nazionali con una stagione trionfale che lo ha visto conquistare a Piove di Sacco, il titolo di campione del Triveneto battendo il triestino Matteo Bandiziol e poi in finale il trentino Andrea Tait del Team Rovereto Boxe. Un mancato permesso per assentarsi dal lavoro gli ha negato la finale.
Tennis, Viola verso la top 100 Matteo Viola è nato a Mestre il 7 luglio 1987 ed è professionista dal 2004. Ha chiuso il 2012 al numero 135 della classifica mondiale Atp il 19 novembre scorso era riuscito a toccare il numero 123 per quanto concerne il singolare. Nel doppio è attualmente numero 171 del mondo. Tra i suoi successi figurano quelli nei challenger di Ciudad de Guayaquil in Ecuador il 27 novembre 2011, e di Yokohama in Punta ad entrare nei primi 100 tennisti del mondo nel 2013
A marzo al via Golfvelasciando Inizierà da Cortina d’Ampezzo la decima edizione di Golfvelasciando, la combinata tra neve, green e mare, ideata dal velista e organizzatore di eventi sportivi, il veneziano Mirko Sguario, e organizzata dall’associazione Vela per Voi. Si parte il 17 marzo con la prima prova sugli sci, in programma sulla pista delle 5 Torri a Cortina
Venezia, arriva Carloto di Alessandro Abbadir
C
alcio, ripartono i campionati e il Venezia si rafforza agli ordini di Diego Zanin, il mister della squadra lagunare. Dall’inizio di gennaio c’è in forza il trentunenne centrocampista brasiliano, Eduardo Luis Carloto, arrivato al Taliercio dopo aver ottenuto il nullaosta da parte del Perugia, squadra in cui ha giocato nell’ultimo anno e mezzo. Ma di chi si tratta? Vediamolo nel dettaglio. Il centrocampista originario di Curitiba è arrivato in Italia undici anni fa chiamato dal Treviso. E’ stato ingaggiato dal Sud Tirol, e poi è finito anche al sud a Paternò in Sicilia. Ha percorso la penisola: Fanfulla Lodi, Pesaro, Giugliano, Carpenedolo, Benevento, Lucchese e Perugia. Con Carloto le squadre vanno bene: ha vinto il torneo di 2° Divisione con Benevento nel 2008, con la Lucchese nel 2010, di cui è stato anche il capitano segnando un gol decisivo a Bassano. Qui ha fatto un salto doppio: dalla serie D con l’ex tecnico arancio nero verde Giancarlo Favarin in panchina, e il Perugia nel 2012. Quali sono le caratteristi-
Eduardo Luis Carloto
che di questo giocatore? Carloto può giocare sia davanti alla difesa, sia laterale in un centrocampo a tre. Non è un goleador: ha fatto 11 reti da quando è arrivato in Italia, di cui 4 nella stagione 2007-2008 a Benevento. Nella stagione in corso ha collezionato 8 presenze in 1° Divisione con il Perugia, l’ultima da titolare il 22 dicembre contro la Paganese. Ma le novità per il Venezia con l’inizio del 2013 non finiscono qui. Dalla Pistoiese arriva sempre al Venezia Alessandro Dascoli. Il mercato invernale comunque chiuderà il
31 gennaio, oltre questa scadenza, e cioè fino al 31 marzo, si potranno tesserare solo giocatori con contratto risolto o scaduto il 30 giugno 2012. Nelle prime gare casalinghe del Venezia tutti gli abbonati domenica ha regalato il calendario ufficiale dell’Fbc Unione Venezia 2013, in seconda divisione. Si poteva ottenerlo esibendo la Supporter Card e la ricevuta d’acquisto del titolo annuale. Insomma si tratta di un bel ritorno in campo da parte del Venezia che spera con i nuovi acquisti di centrare gli obbiettivi stagionali.
Atletica a Mirano
TrioNfa il “riviera del breNTa”
PISCINE DI NOALE: PRESENTATO IL PROGETTO
"MOVIMENTO IN ACQUA PER LA SALUTE"
Nel mese di dicembre le piscine Sporting Club di Noale hanno presentato, alla presenza di numerose autorità e medici di base del territorio, un nuovo importante progetto denominato “Movimento in Acqua per la Salute”. Il progetto prende il via da un concetto ormai da tempo largamente condiviso sia dal mondo scientifico che dall’opinione pubblica: l’attività sportiva gioca un ruolo fondamentale nel miglioramento dello stato di salute psico-fisico della popolazione. I soggetti che mantengono uno stile di vita attivo hanno, infatti, una minore probabilità di ammalarsi di malattie cardiovascolari, metaboliche (diabete, obesità, ipercolesterolemia, malattie neurodegenerative) ed osteoarticolari. L’esercizio fisico è un vero e proprio “farmaco naturale” estremamente efficace non solo nella prevenzione, ma anche nella cura di numerose patologie: migliora la qualità della vita delle persone e permette di abbattare i costi sanitari. Il progetto è stato messo a punto dallo Staff di Piscine Noale dopo un attento lavoro di confronto e condivisione con altre iniziative analoghe a livello nazionale (progetto ANIF) e grazie al supporto da parte di medici referenti di Medicina dello Sport e Fisiatria. Il progetto di Piscine Noale prevede la proposta di 5 programmi di attività in acqua (tonificazione – dimagrimento - stop al mal di schiena - vitalità per la 3° giovinezza - cuore
amico), che permettono di ottenere miglioramenti evidenti in termine di salute e benessere psicofisico. È previsto anche il coinvolgimento diretto dei medici di famiglia. Come? Il medico, tenuto conto che l’attività sportiva rappresenta un’efficace strumento per il mantenimento ed il guadagno della salute e della qualità della vita, suggerisce al suo assistito di svolgere un’attività in acqua specifica, che meglio risponde alle necessità della persona. Dalla serata è emerso che questa iniziativa può effettivamente dare una svolta al processo di sviluppo delle attività sportive salutistiche nella fascia di cittadini attualmente “non motivati” e “inattivi” (38% della popolazione!) perché fa leva sull’esigenza delle persone di trovare risposte ai loro problemi di salute e con il vantaggio dell’attività in acqua, elemento che già da solo ha un vissuto positivo e nessuna controindicazione. Per info e iscrizioni: Tel. 041 5801840 - 041 442820 www.piscinenoale.it - www.sportingclubnoale.it
L
’Atletica Riviera del Brenta, è stata la grande protagonista dei campionati provinciali di società giovanili di corsa campestre che si sono tenuti a dicembre a Mirano, organizzati dalla locale società della Libertas. Soddisfatto il presidente Michele Stellon. La Riviera del Brenta ha infatti conquistato quattro dei sei titoli in palio (ragazzi, ragazze, allieve e cadetti), lasciando praticamente i soli titoli cadette allo Jesolo Turismo e quello allievi alla Libertas Mirano. Bene il noalese Luca Solone, vincitore della prova riservata alla categoria assoluti. Solone, si è confermato a Mirano, dimostrando di poter puntare in alto nel prosieguo della stagione. Ma ecco nel dettaglio i risultati della manifestazione di Mirano. Partiamo dai risultati femminili con i rispettivi punteggi aggiudicati per le classifiche a squadre. Esordienti: 1) Beatrice Barchieri (Atletica Riviera del Brenta), 2) Angela Luise (Audace Noale), 3) Diana Pischedda (Venezia Runners Murano). Ragazze: 1) Giulia Schiff (Riviera del Brenta), 2) Elisa Marsoni (Runners Murano), 3) Linda Boscaro (Riviera del Brenta). Cadette: 1) Demi Verdecchia (Jesolo Turismo), 2) Veronica D’Auria (Jesolo Turismo), 3) Emily Soncin (Jesolo Turismo). Allieve: 1) Giulia Marchesini (Assindustria Pd), 2) Elena Bogana (Città di Padova), 3) Angela Doni (Riviera del Brenta). Juniores: 1) Caterina Sattin (Città di Padova), 2) Gioia Stefilongo (Runners Murano), 3) Elena Rossato (Riviera del Brenta). Promesse: 1) Natascia Meneghini (Runners Murano). So-
cietà Ragazze: 1) Riviera del Brenta p.228; 2) La Fenice Mestre p.152; 3) Jesolo Turismo p.128. Cadette: 1) Jesolo Turismo p. 142; 2) La Fenice Mestre p.85, 3) Riviera del Brenta p.70. Allieve: 1) Riviera del Brenta p.23, 2) Audace Noale p.5, 3) Biotekna Marcon. Risultati maschili. Esordienti: 1) Raffaele Morandi (Coin Venezia), 2) Paul Tecuceanu (Audace Noale), 3) Pietro Serafin (Biotekna). Ragazzi: 1) Matteo Barolo (Riviera del Brenta), 2) Federico Lazzaro (Città di Padova), 3) Estifanos Bortolozzo (Libertas Mirano). Cadetti: 1) Francesco Quaglio (Fiamme Oro), 2) Francesco Pinton (Lib. Mirano), 3) Luca Lebon (Biotekna). Juniores: 1) Matteo Stradiotto (Atl. San Marco), 2) Alberto Centenaro (Libertas Mirano), 3) Riccardo Faggian (Riviera del Brenta). Assoluti: 1) Luca Solone (Biotekna), 2) Filippo Barizza (Brugnera), 3) Igor Fontanella (San Marco). Società Ragazzi: 1) Riviera del Brenta p.138; 2) COIN Venezia p.71; 3) Sporting Club Noale p.60. Cadetti: 1) Riviera del Brenta p.72; 2) Audace Noale p.55, 3) Biotekna p.47. Allievi: 1) Libertas Mirano p.4; 2) Runners Murano p.3; 3) Riviera del Brenta p.3.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Tagli all’Welfare per 126 milioni di euro
Sanità in ginocchio, ora si risparmia colpendo i più deboli
Stop a contributi ed esenzioni di cui godevano sino ad oggi categorie fragili come anziani non autosufficienti, famiglie con disabili fisici o psichici, invalidi e mutilati, celiaci o affetti da malattie rare di Germana urbani
S
tavolta sono le famiglie più sfortunate dente di Anffas veneto Maddalena Borigo ad essere chiamate a pagare il conto – cercando dei finanziatori privati ma non è salato della sanità veneta. L’ennesima facile. Le famiglie dei ragazzi disabili sono scure decisa dalla giunta leghista guidata da arrabbiatissime. In questo periodo di crisi Luca Zaia riguarderà circa 100 mila cittadini dove manca anche la sicurezza del lavoro e a cui, per almeno tre mesi, saranno sospe- tutto costa sempre di più, aggiungere spesa si contributi ed esenzioni che sino ad oggi alla spesa è davvero una vergogna”. erano stati garantiti dalla nostra Regione. “Di fatto si smantella lo stato sociale – 35 mila famiglie venete non riceveran- aggiunge Antonino Pipitone, capogruppo no più l’assegno di cura per il sostegno ad regionale di Italia dei Valori -. Le famiglie un congiunto non autosufficiente ospitato dei disabili dovranno sbrigarsela da sole e a casa anziché in casa di riposo. Questa le prestazioni sanitarie specialistiche ambuscelta però potrebbe comportare un mag- latoriali saranno totalmente a carico dei pagior numero di inserimenti in casa di riposo zienti. Passa il principio, ormai chiaro, che alzando notevolmente chi ha una malattia i costi sia per le fami- Cgil: “Si risparmi se la deve pagare e glie che per la Regione riorganizzando i servizi chi ha la sfortuna di che anziché trovarsi e riconsiderando la avere un famigliare a pagare un assegno costruzione di nuove disabile si deve arvariabile tra i 200 e i strutture ospedaliere” rangiare. Vengono 500 euro al mese ne chiamate prestazioni dovrebbe stanziare 1500 per il ricovero. non Lea - osserva il dipietrista, medico di Chiusi i rubinetti dei contributi destinati professione - ma la riabilitazione, le attivia riabilitazione, cura e assistenza anche per tà dei centri diurni, il sostegno ai disabili, i i 15mila disabili fisici e psichici che li rice- certificati di idoneità sportiva, gli assegni di vevano fino ad oggi. Questo significa che le cura, le prestazioni per malattie rare sono, famiglie pagheranno di tasca propria i centri nei fatti, servizi indispensabili per un’ampia diurni per i disabili e i progetti di vita indi- fascia di cittadini veneti, truffaldinamente pendente per i disabili gravissimi. inserite come non essenziali”. “Stiamo cercando di correre ai ripari di La decisione di sospendere i livelli di questa vergogna terribile - afferma la presi- assistenza facoltativi, i cosiddetti extraLea,
infatti colpirà anche altre categorie come ad esempio le famiglie di quei 50 mila minorenni che ogni anno usufruivano della visita gratuita per avere la certificazione di idoneità all’attività sportiva e le migliaia di partorienti che che ricorrevano al parto fisiologico indolore. “Centoventicinque milioni di tagli al sociale e all’assistenza – attacca Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio veneto - sono un colpo mortale al sistema integrato del welfare veneto. La responsabilità è della Giunta Zaia che non ha saputo avviare i piani di razio- Anffas: “Famiglie di assistenza, come nalizzazione previsti arrabbiate, vergognoso gli assegni di cura dal nuovo piano socio- chiedere ancora alle 35 mila fasanitario, né cautelarsi a chi già sostiene miglie venete che preventivamente sul disabili e anziani” assistono in casa i fronte finanziario introloro congiunti, anducendo l’addizionale Irpef per i redditi più ziani o disabili. Invece Zaia e Coletto hanno alti”. preferito temporeggiare e tenere nel casset“Se la Giunta – continua il consigliere to le nuove schede per timori elettorali. Una Pd - avesse predisposto le nuove schede di scelta irresponsabile e colpevole - conclude programmazione ospedaliera e territoriale a Sinigaglia - che ora peserà interamente sulsettembre, come avrebbe dovuto fare per le spalle di chi sta già pagando un prezzo legge si sarebbe almeno cominciato a ridur- altissimo in termini di salute, reddito e dire doppioni, sprechi e servizi inutili arginan- gnità di vita”. do le falle della spesa sanitaria e dirottando “Nessuno voleva tagliare i servizi di le risorse risparmiate sui servizi essenziali assistenza assistita – afferma l’assessore
regionale Luca Coletto – ma non siamo più in grado di garantirli a tutti a prescindere dal reddito. Li assicureremo ai ceti più deboli e alle categorie protette”. “Quanto al Piano – prosegue l’assessore – si dovrebbe considerare che nessuna pianificazione a medio termine, ed il Piano è quinquennale, porta effetti immediati, ma li produce cammin facendo, fino a realizzarli compiutamente nel tempo. E’ pertanto quanto meno poco lucido imputare le difficoltà attuali, causate esclusivamente dai tagli nazionali e non certo da scelte della Regione Veneto, a presunti ritardi nell’applicazione del Piano”.
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Il Veneto in primo piano 23 9 Tempo di finanziaria
Previsti tagli orizzontali pericolosi in tutte le Ulss di Germana urbani
L Padrin: “E’ necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate”
a sospensione del finanziamento di prestazioni socio-sanitarie cosiddette extraLea decisa dalla Giunta regionale del Veneto, è, anche secondo la Cgil del Veneto, un fatto di inaudita gravità. Il sindacato denuncia da tempo la gravità delle conseguenze derivanti da anni di tagli indiscriminati su sanità e soprattutto nel settore sociale, e sollecita la Regione a compiere scelte radicalmente diverse. “Da mesi ormai – affermano le segreterie congiunte – è stato approvato il nuovo Piano Socio Sanitario ma le schede di dotazione ospedaliera e territoriali sono volutamente tenute nel cassetto dalla Giunta regionale, per motivi che appaiono più finalizzati a evitare problemi in piena campagna elettorale piuttosto che alla necessità di avviare un serio confronto che possa portare in tempi definiti e con risorse certe, a
peNsioNi
rimodulare – per migliorarlo – il Servizio sanitario del Veneto. Per il sindacato occorre rivedere la governance del sistema, anche attraverso la revisione degli ambiti territoriali delle Ulss il cui numero deve diminuire per una più efficace riorganizzazione dei servizi e per realizzare i necessari risparmi. “Anche su questo, invece, - continuano dalla Cgil - nulla di fatto, come dimostra la recente nomina dei 22 direttori generali. In pratica, e come volevasi dimostrare, la cosiddetta “spending review” si sta rivelando come l’ennesimo sistema per praticare tagli indiscriminati su prestazioni, servizi, diritti di lavoratrici e lavoratori ma non incide minimamente sugli sprechi veri, che spesso sono imputabili alla mala-gestione messa in atto dai centri di potere (politici e non) che governano la sanità.Anche Leonardo Padrin, presidente
della commissione Sanità del Consiglio veneto, invoca prudenza e ragionevolezza nell’applicazione dei tagli lineari della ‘spending review’ alle Ulss venete e ai diversi comparti della sanità. Con questo obiettivo ha chiesto alla Giunta regionale e ai direttori generali delle Ulss, di verificare le conseguenze e l’impatto territoriale della riduzione di budget imposta alle Ulss venete per ciascuna delle diverse aree oggetto degli obiettivi di risparmio individuati dalla Giunta: si tratta del personale del servizio sanitario, delle farmaceutica, dell’assistenza integrativa per i diabetici, delle quote di rilievo sanitario nelle strutture residenziali e semiresidenziali, dell’assistenza ospedaliera fornita dalle strutture private accreditate e dell’assistenza specialistica ambulatoriale erogata dai soggetti privati accreditati. In particolare per queste ul-
time due voci la Giunta regionale ha previsto che il budget programmato sia ridotto rispettivamente dello 0,5 per cento (per l’ospedalità privata) e del 10 per cento (per gli ambulatori del privato accreditato) rispetto alla spesa programmate per il 2011. “E’ positiva la piena responsabilizzazione dei direttori generali delle Ulss nel valutare il fabbisogno sanitario dei loro territori e nel coniugarlo con gli obiettivi di budget prefissati - commenta Padrin - ma credo sia necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate, e in particolare per la sanità privata ambulatoriale, da sempre partner affidabile del pubblico nell’erogare servizi ai cittadini in tempi rapidi e con costi inferiori, per vari motivi, a quelli delle strutture pubbliche”.
l’iNps ci prova, a rimeTTerci gli iNvalidi
N
onostante l’indignazione e proteste ripetute dei cittadini, pensioni d’oro e vitalizi acquisiti da politici potenti non sono stati tagliati ma per i pensionati di casa nostra o chi recepisce un assegno d’invalidità la mannaia potrebbe presto farsi sentire forte. In tutto il Veneto, infatti, ben 55.600 pensionati hanno ricevuto o stanno ricevendo una discussa lettera dell’Imps che richiede l’invio di documentazione Red 2010 entro il 28 febbraio. I toni della lettera sono perentori, quasi vessatori, pena la decadenza delle prestazioni assistenziali percepite quali assegni familiari, maggiorazioni sociali, il trattamento al minimo le pensioni di reversibilità, gli assegni sociali, ecc., tutte misure che vengono pagate attraverso la fiscalità generale e non attraverso
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il versamento contributivo. “Molti pensionati – afferma Rosanna Bettella, segretaria generale Spi Cgil di Padova - non hanno gli strumenti culturali, né tantomeno informatici, per verificare da soli la loro situazione previdenziale. Ecco perché è importante rivolgersi nelle nostre sedi o altre, che potranno verificare con cura, con l’ausilio degli operatori del Servizio fiscale, la veridicità o meno della contestazione”. Per gli invalidi civili al 100% con coniuge titolari di una pensione di invalidità le cose potrebbero davvero andare peggio. Per il conseguimento della pensione di invalidità sarà necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l’anno. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale.
24 Il Veneto in primo piano Sanità Zaia ha nominato i nuovi direttori generali
22 nomi per 22 Ulss
Undici sono andati al Carroccio, dieci al Pdl, uno al Pd. Padrin: “Privilegiata la competenza non il colore della casacca politica” di fortunato Marinata
Voci da palazzo 13
L’opinione Stefano Valdegamberi, udc
“persa l’occasioNe di ridurre il Numero delle ulss”
“P
eccato che la Regione Veneto abbia perso l’occasione di ridurre il numero delle aziende socio-sanitarie venete, perseguendo una necessaria razionalizzazione dei costi amministrativi”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Stefano Valdegamberi che prosegue: “Auguro, comunque, un buon lavoro a tutti i neo Direttori delle Ulss Venete. Vedo con piacere che sono stati Stefano riconfermati molti professionisti che hanno ben operato nel passato e di Valdegamberi cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali ed umane. Le sfide che li aspettano non sono semplici e l’augurio che faccio è che sia sempre posto al centro delle loro attenzioni il benessere e la salute dei cittadini, sia premiato il merito e si faccia un uso sempre più responsabile delle risorse, al di sopra ed al di fuori di ogni logica di bottega politica”. Dario bond, Pdl
“il goverNaTore zaia ha faTTo oTTime scelTe”
“P
A
spettando la definizione delle schede a corredo del Piano Socio Sanitario del Veneto, il presidente Luca Zaia ha nominato l’eleNco dei direTTori geNerali i nuovi direttori generali delle Ulss venete. Un’operazione non facile in quanto di solito le poltrone vengono distribuite con il manuale Cencelli, in osservanza degli equilibri politici che reggono Ulss 1 di Belluno, Pier Paolo Feronato Giunta e Consiglio di Palazzo Ferro Fini. Non così per Zaia, secondo Ulss 2 di Feltre, Adriano Rosi Caldogno le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo PaUlss 3 Bassano del Grappa, Fernando Antonio Campostela drin, che invece avrebbe scelto gli uomini da mettere a guida degli Ulss 4 Alto vicentino, Daniela Carraro ospedali veneti secondo il principio della competenza. “In fase di Ulss 5 Ovest vicentino, Giuseppe Cenci nomine - ha spiegato – Zaia ha fatto sua fino in fondo quell’auUlss 6 Vicenza, Ermanno Angonese tonomia decisionale che gli è conferita dalla legislazione veneta. Ulss 7 Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos Le nomine, infatti, avvengono per decreto presidenziale. E prima Ulss 8 Asolo, Bortolo Simoni di tutto Zaia ha ascoltato tutti ma poi ha deciso autonomamente Ulss 9 Treviso, Giorgio Roberti privilegiando la competenza piuttosto che il colore della casacca Ulss 10 Veneto Orientale, Carlo Bramezza politica”. Se così è stato, l’equilibrio che ne è conseguito tra Pdl e Ulss 12 Venezia, Giuseppe Dal Ben Lega deve essere stato plaudito all’interno della maggioranza come Ulss 13 Mirano, Gino Gumirato un’inattesa casualità. Undici, infatti, i manager ascrivibili all’orbita Ulss 14 Chioggia, Giuseppe Dal Ben del carroccio, dieci quelli del Pdl, uno del Pd ma gradito anche Ulss 15 Alta Padovana, Francesco Benazzi alla Lega. Anche l’equilibrio all’interno dello stesso partito di Zaia Ulss 16 Padova, Urbano Brazzale sembra essere stato rispettato con un numero di uomini “vicini” al Ulss 17 Este, Giovanni Pavesi “Presidente” di coloro che sono “vicini” al sindaco, Flavio Tosi. Ma Ulss 18 Rovigo, Arturo Orsini anche in questo caso deve essersi trattato di semplice casualità. Ulss 19 Adria, Pietro Girardi Così nelle Ulss scaligere, quella del Capoluogo e di Bussolengo, Ulss 20 Verona, Giuseppina Maria Bonavina sono stati sistemati gli uomini del sindaco: Maria Giuseppina BoUlss 21 Legnago, Massimo Piccoli navina nell’Ulss 20, e Alessandro Dall’Ora nella 22 e nell’Ulss 6 Ulss 22Bussolengo, Alessandro Dall’Ora dell’Ovest Vicentino, invece, ha preso posto l’ex uomo di Galan ma Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario ora “tosiano” inossidabile Ermanno Angonese. Lo stesso vale per Fernando Antonio Compostella nell’Ulss 3 di Bassano del Grappa andata a Bartolo Simoni; l’Ulss 10 del Veneto Orientale andata e Giuseppe Cenci nell’Ulss 5 dell’Ovest Vicentino. I suoi uomini, a Carlo Bremezza; l’Ulss 13 di Mirano con Gino Gumirato; l’Ulss invece, il Governatore li ha piazzati all’Ulss 1 di Belluno, Pietro 15 dell’Alta Padovana andata a Francesco Benazzi; l’Ulss 16 di Paolo Faronato; Ulss 7 di Pieve di Soligo, Padova con Urbano Brazzale; l’Ulss 17 di Este Gian Antonio Dei Tos; all’Ulss 9 di Treviso, Dieci andata a Giovanni Pavesi e l’Ulss 19 di Adria Giorgio Roberti e Giuseppe Dal Ben nelle Ulss dei nuovi con Pietro Girardi. Al Pd l’Ulss 18 di Rovigo con direttore generale Arturo Orsini in arrivo da veneziane 12 e 14 in quest’ultima in veste di direttori Mirano. “Il nuovo Piano Socio Sanitario – ha commissario. Sempre di area leghista anche il sono di prima spiegato Luigino Schiavon, in rappresentanza direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, nomina dei Collegi degli Infermieri del Veneto – sarà Claudio Dario, la cui candidatura era stata sostenuta dal Carroccio trevigiano, Mentre al Pdl sono andate l’Ulss il banco di prova dei nuovi direttori generali, una nuova fase riorga21 di Legnago dove Massimo De Piccoli ha preso il posto di Daniela nizzativa che auspichiamo venga colta dai nuovi dirigenti e rivolta Carraro che invece è stata spostata all’Ulss 4 dell’Alto Vicentino; al potenziamento dei servizi territoriali soprattutto in tutela delle l’Ulss 2 di Feltre andata ad Adriano Rasi Caldogno; l’Ulss 8 di Asolo fasce meno facoltose della popolazione”.
ietro Paolo Faronato e Adriano Rasi Caldogno sono nomi di valore che sono certo faranno del bene alla sanità bellunese. Il governatore Zaia ha fatto due ottime scelte”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commentando le nomine ai vertici della sanità bellunese comunicate dal governatore del Veneto Luca Zaia. “Il loro sarà un Dario Bond compito delicato - afferma Bond - dovranno dare corpo e sostanza al nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione. La sanità di montagna è stata blindata con importanti strumenti normativi, toccherà a loro ritagliare le soluzioni pratiche più incisive sulle singole realtà”. “Al direttore generale dell’Usl 1 - spiega il capogruppo del Pdl - toccherà in particolare preservare il policentrismo della rete sanitaria, un tesoro prezioso ricordato anche dal nuovo piano socio-sanitario, mentre il nuovo direttore dell’Usl 2 dovrà occuparsi di dare una dimensione “extraregionale” all’ospedale feltrino, altra formula prevista dal nuovo piano, senza dimenticare i lavori sulla piastra chirurgica e il rilancio effettivo dell’ospedale riabilitativo di Lamon”. Piergiorgio Cortellazzo, Pdl
“la saNiTà del veNeTo È iN maNi sicure”
“I
l governatore Zaia ha fatto un ottimo lavoro, scegliendo persone preparate e qualificate. La sanità del Veneto è in mani sicure”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale. “Toccherà a loro traghettare la sanità veneta nel mare tempestato dalla crisi e dare attuazione alle linee Piergiorgio guida del nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoCortelazzo riali in corso di elaborazione. Sarà un compito delicato ma collaborando tutti insieme, ognuno nelle proprie competenze, possiamo raggiungere l’obiettivo di mantenere il sistema sanitario veneto sui livelli di eccellenza che lo hanno fatto conoscere in tutta Europa”. Matteo Toscani, lega Nord
“le azieNde belluNesi rafforziNo la collaborazioNe”
“D
ue manager di grande esperienza alla guida delle aziende sanitarie della nostra provincia”. Il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, commenta, così, la nomina di Pierpaolo Faronato e di Adriano Rasi Caldogno a direttore generale rispettivamente della Ulss 1 di Belluno e della Ulss 2 di Feltre. “Prima di tutto - afferma Toscani - voglio ringraziare AntoMatteo nio Compostella e Bortolo Simoni per l’ottimo lavoro svolto: fa piacere Toscani che entrambi possano continuare a prestare servizio a capo di altre due aziende sanitarie importanti come Bassano ed Asolo. Con Compostella, in particolare, c’è stato un rapporto di fattiva collaborazione che ha portato ad avviare importanti progetti come, ad esempio, la collaborazione con l’Università di Verona. Progetti che, ne sono certo, saranno portati avanti anche dalla nuova direzione dell’Ulss di Belluno. Venendo da un’esperienza importante come quella di direttore sanitario a Treviso, Pierpaolo Faronato potrà sicuramente gestire nel migliore dei modi anche una Ulss complessa come quella di Belluno. Ho già avuto modo di sentire telefonicamente sia Compostella che Faronato, per ringraziare il primo e per salutare il secondo”. “Il mio auspicio - conclude il vicepresidente dell’assemblea veneta - è che le due aziende sanitarie rafforzino ulteriormente la collaborazione, nell’ottica di un sistema sanitario provinciale di eccellenza che metta al centro la salute dei cittadini, evitando i campanilismi e i personalismi”.
Il Veneto in primo piano 25 Eventi Ricco calendario di appuntamenti in laguna dal 27 gennaio al 12 febbraio
Venezia, il Carnevale dei colori Maria Marta Finotto si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo di Alessandro Abbadir
“V
ivi i colori - Live in colour”. Il Carnevale dei colori, i colori del Carnevale: questo il filo conduttore del Carnevale 2013 di Venezia. A presentarlo è stato direttamente Davide Rampello il direttore artistico. Un evento che porterà in laguna centinaia di migliaia di visitatori dal 2 al 12 febbraio 2013 con un prologo il 26 e il 27 gennaio. “Venezia - hanno spiegato gli organizzatori – è stata l’unica città a colori prima dell’invenzione del colore: Canaletto, Guardi, Bellotto, Tiziano, Giorgione, Bellini, Veronese perfezionarono l’arte della pittura prospettica, e a colori, in laguna. Non potrebbe essere altrimenti: non c’è città al mondo in cui lo spettro cromatico dia il meglio di sé riflettendosi sull’acqua dei canali e sulla laguna”. E nel segno del colore saranno tutti gli appuntamenti del calendario, dai concerti in Piazza San Marco ospitati dalla spettacolare macchina scenica del Gran Teatro, rigorosamente ognuno dedicato a un
Martedì Grasso alle 23.30 ci sarà la Regata del Silenzio tema cromatico differente, alle danze storiche e performance nei campi, passando per aperitivi in musica ed eventi dedicati ai più piccoli. Una “vertigine” visiva che travolgerà anche i grandi appuntamenti della tradizione a partire dalla Festa Veneziana sull’Acqua proseguendo con il Corteo e Festa delle Marie. La Maria “eletta” lo scorso anno, Marta Finotto, sarà quella che si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo, replicato anche quest’anno altre due volte: il 10 febbraio, quando scenderà un artista del mondo dello spettacolo e il 12 martedì grasso, quando la discesa sarà quella del Leone alato. Sempre martedì grasso a mezzanotte, ci sarà la Vogata del
manifestazione il programma
E
cco il programma del Carnevale di Venezia 2013 nel dettaglio. Si parte il 26 gennaio dalle 9 con l’apertura in Campo San Polo di una pista di pattinaggio su ghiaccio nel cuore del centro storico veneziano. Nel campo da sempre dedicato, per tradizione, al divertimento dei più piccoli attorno alla pista, un villaggio di stand offrono prodotti dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico. Nel Sestiere di Canareggio dalle 17 alle 19 la Festa Veneziana. Un grande spettacolo serale sull’acqua ed un corteo di maschere annuncerà l’arrivo del Carnevale alla città. Domenica 27 dalle 11 alle 13, il corteo acqueo del Coordinamento Associazioni Remiere mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana e navigherà lungo tutto il Canal Grande sino a giungere nel popolare Rio di Cannaregio, dove sfilerà in un tripudio di pubblico assiepato sulle rive. All’arrivo delle barche si apriranno gli stand eno-gastronomici, che offriranno al pubblico cicheti, specialità veneziane e i dolci della tradizione del Carnevale per antonomasia: le fritole e galani. Il primo febbraio all’Hotel Danieli ci sarà un Cotillon di inizio Carnevale. Con balli in maschera d’epoca e minuetti. Fitto il programma del 2: dalla mattina Il Concorso della Maschera più bella, seguirà la Festa delle Marie, Cioccolata calda in costume al Gran Caffè Lavena, e infine Cena con Ballo il Minuetto al Danieli, Cena di Gala con Ballo e spettacolo. “Al Ridotto”, “The Best of Il Ballo del Doge… Frames of a dream, e Il Gran Ballo Della Serenissima Opera “Don Giovanni”, Omaggio a Wolfgang Amadeus
Mozart. Il 3 febbraio dalle 12 alle 13 Il Volo dell’Angelo. In serata in Piazza San Marco Ballo di Arlecchino e Pulcinella, musiche e canzoni veneziane e napoletane. Il 4, 5. 6 febbraio gli appuntamenti dei giorni precedenti si ripeteranno. Il 7 ci sarà il Ballo Tiepolo, un gran ballo in maschera dalle 20,30 al Palazzo Pisani Moretta. Alle 21 “gran ballo della Dolce Vita Burlesque” e caffè-concerto. L’8 febbraio ballo in omaggio a Franz Lehàr con l’opera “La Vedova Allegra”. Il 9 febbraio “Il Gran Ballo della Dogaressa”. Il ballo si svolgerà dalle 21 al Palazzo Pesaro Papafava, sul primo piano nobile del XIV secolo. Il palazzo sarà interamente illuminato con candele per creare un’atmosfera indimenticabile. Il 10 febbraio alle 12 Il volo dell’aquila, alle 16,30 cioccolata in costume al Gran Caffè Lavena. Dalle 21 “Gran ballo mascheranda” a Palazzo Pisani Moretta. Dalle 21 al Teatro la Fenice l’opera “La Traviata” di Verdi. L’11 febbraio dalle 19 alle 23 sul Canal Grande “Gondola Tour con Cena”. Dalle 21 “Gran Ballo della Belle Epoque”. Martedì Grasso: dalle 17 premiazione della Maria del Carnevale 2013, alle 18 Lo “svolo del Leon”, alle 21 al Danieli Cena con ballo Il minuetto. Dalle A.A. 23,30 La Regata del Silenzio.
Silenzio, corteo silenzioso di gondole dal Ponte di Rialto fino al Bacino di San Marco, chiuderà il Carnevale 2013. Il palco in Piazza San Marco sarà utilizzato anche per serate musicali a tema” cromatico”, da Azzurro a Yellow Submarine. Entusiasta il direttore artistico. “Il Carnevale 2013 di Venezia sarà il Carnevale del colore perché ogni colore comunica e suscita un’emozione e a questa ciascuno di noi associa uno stato d’animo ha spiegato Rampello - I colori sono quanto di più soggettivo vi sia, e condividono con lo spirito del Carnevale l’infinita varietà e il numero dei mascheramenti, a propria volta corrispondendo alle nostre infinite diverse attitudini. La bellezza, come il colore, è davvero nell’occhio di chi guarda. E così è il Carnevale, dove tutto è permesso in nome di una temporanea sospensione dei ruoli. Il mascheramento, azione simbolo del vivere il Carnevale, è la sintesi di questa liberazione. I colori, con le loro variazioni di brillantez-
za, tono, saturazione creano un pantone inesauribile di caratteri, metaforicamente simboleggiando la varietà e la diversità umana. Il Carnevale è la festa delle culture per eccellenza, soprattutto a Venezia, prima metropoli cosmopolita d’Europa”. Ci sarà la collaborazione al Carnevale delle principali istituzioni culturali cittadine con tre appuntamenti particolarmente interessanti. La mostra di libri antichi sul colore, nelle Sale Monumentali della Marciana con letture teatrali musicate in tema commentate da un finissimo teorico del colore come il professor Manlio Brusatin. Una mostra sull’utilizzo storico dei colori presentata all’Archivio di Stato. E una rassegna cinematografica sui colori nel cinema all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e alla Casa del Cinema. Spettacoli e concerti anche nei musei civici. Anche Venezia Marketing & Eventi fra i
promotori spiega il perché di un calendario di eventi lungo. Una motivazione pensata anche per battere la crisi. “Abbiamo deciso un allungamento del palinsesto su un arco di tre settimane con ricadute positive in termini di promozione turistica sulla città e sul suo indotto economico – ha sottolineato Piero Rosa Salva, Presidente di Venezia Marketing & Eventi - Abbiamo inoltre potenziato il programma culturale in sinergia con le istituzioni locali, che si svilupperà in maniera diffusa su tutto il territorio rendendo il calendario degli eventi realmente sostenibile per Venezia, con numerosi poli di aggregazione. Non a caso il primo weekend, dedicato alla “Festa Veneziana” sull’acqua si svolgerà nel Sestiere di Cannaregio. Ci sarà inoltre un calendario di iniziative in sinergia con il Carnevale di Verona e Jesolo”.
26 16 Cultura veneta Mostre archeologiche Dal 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova
Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi Con duemila reperti e attraverso video e postazioni multimediali verrà ricostruita la vita dei nostri antenati di Mauro Gambin
I
l Veneto di tremila anni fa era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Anche se le Dolomiti erano già le Dolomiti, il Lago di Garda era già stato scavato dai ghiacciai e i colli Berici, Euganei e Lessini avevano già smesso la loro veste di atolli e barriere coralline, il mare era più grande e l’Adige e il Po un po’ più corti. Venezia non c’era ancora in compenso c’era Adria: un complesso di capanne e palafitte attorno ad un porto ononimo del mare. Anche Padova non era ancora la città che è, all’epoca forse molto più interessante era Este e i suoi dintorni, compresi i colli che diedero il nome ai primi abitanti di queste zone: gli euganei. Non si sa che fine fecero, secondo Tito Livio vennero scacciati in malo modo dai paflagoni perché questi avevano persero la loro patria nella guerra di Troia contro gli achei. Omero, infatti, ci informa che questi paflagoni avevano abbandonato la Paflagonia, in Asia Minore, e avevano preso casa nella parte più interna del mare Adriatico e insieme alla terra avevano preso anche
Il mare era un po’ più grande, l’Adige e il Po’ un pò più corti nuovo nome: “evetoy” che tradotto in latino divenne “heneti” e poi veneti. Degni di lode, significa in greco e non si sa nemmeno il perché, visto che schermiti come perdenti e si sono rifatti su un popolo tra i più mansueti del mondo antico. Questa è la leggenda, la storia vera dei veneti, invece, avrà la forma di una mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Gruppo Icat, Agenzia di marketing e comunicazione, che aprirà i battenti il prossimo 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova. I dati archeologici, infatti, parlano di una realtà culturale con remote radici nelle società preistoriche locali, che, dopo un periodo di crisi nel XII secolo a.C. conseguente a sconvolgimenti che investono l’intero mondo mediterraneo, rifioriscono intorno al 1000 a.C. Si configurò così una nuova civiltà con radici estese su un territorio corri-
spondente alle attuali regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e parte del Trentino che avrà vita florida fino al II secolo a.C., quando con l’arrivo dei Romani tutto finì con il sovrapponimento delle due culture. La mostra padovana si colloca in questi quasi mille anni, indagando come viveva questo popolo antico, come costruiva le abitazioni, come si procurava il cibo, come seppelliva i propri defunti, come si rivolgeva alle divinità, come si rapportava ai popoli confinanti e a quelli più lontani con cui entrava in contatto. Come sempre, quando si parla di storia, il raccontoaverrà attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti archeologici emersi durante le campagne di scavo ma anche attraverso una serie di video e postazioni multimediali per una navigazione virtuale finalizzata agli approfondimenti attraverso monitor touch screen e altre tecnologie avanzate di interfaccia. Di grande impatto saranno anche alcune ricostruzioni in scala 1:1, mirate a suscitare l’attenzione e soprattutto l’emozione partecipe del visitatore. Sarà possibile vedere l’interno di un’abitazione, con arredi e suppellettili; entrare in un santuario e percepirne l’atmosfera sacrale attraverso la suggestione di una voce che invoca gli dèi, sentire il fluire dell’acqua, elemento spesso presente nelle aree sacre in una molteplicità di forme; osservare un imponente tumulo funerario nel quale sono presenti numerose tombe a carattere familiare, cui si aggiungono una sepoltura equina da un lato, e dall’altro una sepoltura con due corpi: un uomo e un cavallo. Momenti di grande impatto emotivo, a completamento di una visita di piena e completa immersione nel mondo dell’antico Veneto.
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L’OTTICO
di Valentino Micaglio
Lenti a contatto e computer Il modo di vivere dei nostri giorni,i moderni ambienti di lavoro, impongono sfide crescenti per i nostri occhi. Da un’indagine britannica svolta tra 2.750 lavoratori è risultato che l’affaticamento provocato dal schermo di un videoterminale colpiva nove utilizzatori su dieci e uno su tre lamentava problemi di secchezza oculare o irritazione oculare. Le caratteristiche e le elevate richieste sotto il profilo del carico visivo di uno studio o un gioco che richieda l’uso del computer , predispongono molte persone a sviluppare problemi oculari e disturbi correlati alla visione. I sintomi oculari associati includono sensazione di occhio secco, irritazione, stanchezza visiva, visione offuscata e sensibilità alla luce, inoltre possono essere riportati di-
sturbi quali cefalee e altri sintomi non oculari come dolori al collo e/o alla schiena. E’ stato inoltre dimostrato che la riduzione della frequenza di ammiccamento durante l’uso del computer porta ad esacerbare i sintomi nei soggetti già predisposti a sviluppare la sindrome da occhio secco , in questo caso si sono dimostrate in grado di migliorare i sintomi l’inserimento di gocce oculari lubrificanti senza conservanti. Cinque consigli fondamentali per chi utilizza il computer allo scopo di prevenire problemi oculari. • Ridurre l’abbagliamento che è causa delle principali cause di stanchezza visiva per chi usa il computer, evitare di stare di fronte ad
una finestra non schermata, poiché la differenza di luminosità tra lo schermo e l’area retrostante può provocare stress e disconfort oculare • Controllare le lenti a contatto, scegliere un materiale con buona trasmissione dell’ossigeno con l’aiuto dello specialista • regolare il monitor, il centro dello schermo dovrebbe essere posto 13-23 cm. più in basso della linea orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore • Fare una pausa di 20 sec. ogni 20 minuti • Consultare l’oculista ogni qual volta si avvertono problemi di visione
Bibliografia David Rustonn.6072 vol.232
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ADESIONI ANNO 2013 ALLE PRO LOCO DEL TERRITORIO Ci rimarranno a lungo, negli occhi, le immagini della grandissima manifestazione “Pirula Parola 2013” svoltasi a Noale alla sera di Sabato 5 Gennaio: un pubblico composto da circa diecimila persone giunte da ogni luogo del Veneto ed anche da fuori dei confini regionali e qualcuno pure oltre confini itaAssessore provinciale Lucio Gianni liani; un rogo altissimo ed un fiume di cioccolata e vin brulé e tutti i locali pubblici riempiti. “A volte ci si stupisce di quanto brave siano le Pro Loco; ci si stupisce di come riescano a pensare, organizzare, realizzare e promuovere manifestazioni che hanno successo incredibile e riescono ad attirare decine di migliaia di persone nella propria città effettuando una promozione turistica il cui costo sarebbe improponibile se qualsiasi attività economica decidesse di rivolgersi a delle agenzie di marketing per pubblicizzare e promuovere i propri prodotti; e comunque non avrebbe lo stesso sapore perché priva dell’amore che riversano, le donne e gli uomini delle Pro Loco, quando agiscono, ed agiscono gratis!” Questo e stato il commento dell’Assessore Provinciale Lucio Gianni che poi ha continuato aggiungendo: “In questo territorio ci sono delle Pro Loco
fantastiche, penso a Salzano, alle quattro frazioni di Scorzè, a Martellago ed alla stessa Noale, che realizzano manifestazioni ed eventi di altissima qualità ed importanza: possiamo ricordare le feste delle fragole, degli asparagi, dei bisi e dei pomodori e le mostre del radicchio; continuiamo con l’Infiorata ed il Palio Medioevale di Noale e poi la festa della filatura, la corsa del masaro, la festa della zucca ed il carnevale della Monica per concludere con feste di fiori e visite tra ville e mulini”. E’ iniziato un nuovo anno e riparte l’adesione anche alle Pro Loco: è importante conoscere le Pro Loco, cosa fanno, chi sono e capire che è importante che molti cittadini aderiscano e operino all’interno di queste Associazioni di totale volontariato apartitiche e aconfessionali. Le Pro Loco sono Associazioni che senza nessun scopo di lucro, in assoluta autonomia e libertà ideologica e politica, creano e animano, all’interno della “loro terra”, momenti importanti di promozione turistica; memoria storica; riqualificazione e riscoperta dell’arte, delle bellezze monumentali, delle ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche. Sono Associazioni formate da persone animate da puro e totale volontariato che per amore di se stessi e della propria storia, per amore delle proprie tradizioni e passione della propria cultura offrono il proprio tempo, le proprie capacità, le proprie conoscenze e professionalità per organizzare feste, sagre, mani-
festazioni e convegni. Tutto questo avviene con quel spirito di gratuità e solidarietà di cui i nostri Comuni, la nostra Provincia e la nostra Regione ne sono ampiamente intrisi in ogni angolo e che ha reso grande il nostro Popolo! Le Pro Loco rappresentano l’anima popolare, più vera e genuina, di un territorio!” Più grandi sono le Pro Loco e più risultati si ottengono; più si espande la conoscenza della Pro Loco e più si può promuovere il proprio territorio e la propria terra! Per far grande la tua Pro Loco iscriviti anche tu:
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a persona Serata con estrazione di premi in lotteria. Musica dal vivo, alleg ria e tanta festa. La Festa è per la Donne, Gruppi di Donne ed anch e Gruppi di coppie.
a persona
La Prenotazione avviene presso il Ristorante
Info 041 932127
Locale tipico e caratteristico della Riviera del Brenta. Ampia sala per banchetti. Specialità Pesce con tutte le ricette della Tradizione Veneta.
Statale 11 Riviera del Brenta Malcontenta (Ve) - Via Padana, 198
REPLICHE D’ARMI IN LIBERA VENDITA E DETENZIONE (circ. min. n° 559 del 16/12/95)
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Caratteristiche tecniche: Lunghezza 112 cm Peso 3,2 kg Cal. 6 mm standard inseribili nei 5 bossoli in cui è contenuto il pallino. Caricamento: mediante inserimento dei pallini nei 5 bossoli inclusi nella confezione. Ogni volta che si spara, il bossolo viene espulso come nel fucile vero. Il fucile spara 1 colpo alla volta con espulsione del bossolo, per un totale di 5 colpi, poi va ricaricato.
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A tavola 31 CUCINA
VINO
Denis Meneghini
O
L’ALEATICO DELL’ELBA
TORTA DI ROSE AGLI SPINACI, BIETE E RICOTTA
RAMAI LE FESTE SONO PASSATE, C’È CHI HA FESTEGGIATO DI PIÙ E CHI DI MENO, MAGARI CON UN BEL CALICE DI
“CREMANT”. L’EPIFANIA CI HA TRAGHETTATO NEL PERIODO DEL CARNEVALE, QUINDI OGNI REGIONE COI PROPRI DOLCI, NOI VENETI COI CROSTOLI, O GALANI. MI RICORDO CHE A CASA DEI MIEI GENITORI SI FACEVANO ANCHE I CAPPELLETTI CON LA MOSTARDA CHE NOI BAMBINI NON GRADIVAMO MOLTO. A NOI PIACEVANO E CI PIACCIONO ANCORA I CAPPELLETTI CON LA NUTELLA. IN QUESTO ARTICOLO QUINDI VI PARLERÒ DI UN VINO CHE BEN SI ACCOMPAGNA A DOLCI COL CIOCCOLATO. VI PARLERÒ DELL’ALEATICO DELL’ELBA, UN VINO CHE HA PIÙ DI 2000 ANNI DI STORIA, IMPORTATO DAI GRECI E COLTIVATO DAI ROMANI. PENSATE CHE ANCHE NAPOLEONE BONAPARTE, ESTREMAMENTE AFFASCINATO DA QUESTO NETTARE, DURANTE IL SUO ESILIO NE INCREMENTÒ LO SVILUPPO. LA PRODUZIONE DELL’ALEATICO NON È SEMPLICE, INFATTI LE UVE VENGONO LASCIATE SOVRAMATURARE SULLE VITI PER ALCUNE SETTIMANE.
VENGONO POSTE POI SU GRATIC-
uNa VersioNe salata Della torta Di rose cHe, coMplice aNcHe il ripieNo, si riVela Molto piÙ all’iNterNo uNa Farcia Molto classica Quale il MiX Di spiNaci, biete e ricotta, arriccHita poi coN la Frutta secca Di stagioNe. Questo ricco e Quasi Dolce ripieNo Ha esaltato la pasta briocHes, leggerMeNte speZiata coN la Noce Moscata. l’eFFetto FiNale Di colori e coNsisteNZe assicura uN ottiMo successo. soFFice e MorbiDa.
INGREDIENTI PER 5 PERSONE:
per la base: 160g FariNa 00; 140g FariNa MaNitoba; latte; 1 uoVo; 1 cuccH. FioccHi Di patate; 1 cuccH. strutto; 1 cuccH. Miele D’acacia; Noce Moscata; 25g lieVito Di birra; sale per la Farcia: 360g spiNaci surgelati; 100g biete surgelate; 210g ricotta VacciNa; piNoli; uVetta sultaNiNa; aglio iN polVere; sale
PROCEDIMENTO
CI AL SOLE E GIRATE FREQUENTEMENTE.
sciogliere il lieVito iN uN po’ Di latte e acQua tiepiDa. setacciare le FariNe coN i FioccHi Di patate, uNire lo strutto aMMorbiDito eD il Miele. iNcorporare il lieVito sciolto eD iMpastare beNe. iNsaporire coN Noce Moscata e sale eD aggiuNgere l’uoVo. otteNere uN paNetto Da Far lieVitare per QualcHe ora iN uN luogo uMiDo. scoNgelare biete e spiNaci e Mescolarli coN la Frutta secca eD il ForMaggio; iNsaporire coN aglio e sale. steNDere la pasta ForMaNDo uN luNgo rettaNgolo, Farcirla su tutta la superFicie coN il coMposto Di VerDure, QuiNDi arrotolare a ForMa Di struDel. tagliare lo struDel a Fette e Disporle, iN oriZZoNtale, uNa aFFiaNco all’altra iN uNa teglia rotoNDa coN carta Da ForNo (Noi aVeVaMo uNa teglia iN ceraMica, QuiNDi NoN ci È serVita la carta). spolVerare la superFicie coN uN po’ Di sale e lasciar lieVitare per circa 2 - 3 ore. cuocere iN ForNo coN FuNZioNe VeNtilata e 180° per circa 40 MiNuti.
POI SI EFFETTUA LA FERMENTAZIONE ALCOLICA E, SUCCESSIVAMENTE, SI METTE IL VINO IN BARRIQUE PER 12-14 MESI PRIMA DELL’IMBOTTIGLIAMENTO. L’ALEATICO DELL’ELBA SI PRESENTA CON UN BELLISSIMO COLORE ROSSO RUBINO INTENSO, CON QUALCHE RIFLESSO GRANATO, E SA DI FRUTTA SECCA E DI CONFETTURA DI FRUTTA ROSSA. IN BOCCA CI REGALA UN VELLUTO E UNA MORBIDEZZA DAVVERO AVVOLGENTE. INSOMMA DAVVERO IL VINO DELL’ELBA È UNA CHICCA ENOLOGICA MOLTO IMPORTANTE NEL PANORAMA VINICOLO ITALIANO E MONDIALE, ASSOLUTAMENTE DA CONSIGLIARE.
MANUELA E SILVIA BIZZO
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Viviamo in una Terra ricca di storia, ricca di archite3ura. L’archite3ura delle case e del paesaggio del Veneto fanno parte del nostro DNA. Centri Storici, borghi, casoni, Ville venete, sono l’origine del nostro senso dell’abitare. Noi rifuggiamo i linguaggi dell’archite3ura modernista che certo sono coerenA con desAnazioni commerciali o per uffici, ma sono cosa diversa dalla concezione di abitazione, di focolare domesAco. Noi ricerchiamo, nella nostra casa, echi di suggesAoni che solo la sapienza arAgiana di progeDsA e mastri muratori sanno ricreare. Materiali tradizionali: ma3oni, legno, pietra, usaA nel rispe3o ed in sinergia con la natura, offrono la possibilità, in una rile3ura contemporanea delle nostre tradizioni, di rivivere oggi il piacere di una casa realizzata a misura d’uomo, del suo tempo e della sua cultura.
32 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO la libertÀ H a uN suo preZZo e cosÌ le aZioNi iMpulsiVe. QualuNQue cosa Vi spiNga oltre il cuore ricorDateNe il preZZo · S ALUTE usate Maggiore cautela Nei coNFroNti Dell’apparato scHeletrico: cercate Di MaNteNere sciolta la coloNNa Vertebrale
TORO DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO uN rapporto iMportaNte sta giuNgeNDo aD uN liVello piÙ proFoNDo. l’alcHiMia Fisica NoN MaNca Ma c’È Di piÙ· S ALUTE riMaNDate eXploit e proDeZZe atletico/sportiVe al Mese prossiMo: riscHiate strappi Muscolari o probleMi alla scHieNa
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
Oroscopo METTETE AL LAVORO LA CREATIVITÀ ED
SPERANZE CONCRETE
Villa Momi’s
ristorante·pizzeria
BEAUTIFUL DAY
CANCRO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
preNDeteVela coMoDa, iN Futuro QuaNDo torNerÀ il Vostro eNtusiasMo DoVrete essere liberi per riuscire e colpire al cuore· S ALUTE a Dispetto Del FreDDo iNVerNo, riuscirete a troVare Mille e piÙ MoDi per Far circolare la Vostra graNDe eNergia ciNetica
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Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricor-renza. Per gli un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati.
Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere.
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Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.
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FASCINO siate risoluti, seguite l’istiNto e coMiNciate Da ciÒ cHe coNoscete Meglio. aVrete uNo spirito VisioNario cHe pagHerÀ · S ALUTE sarete assiDui e costaNti aNcHe Nel seguire eVeNtuali terapie, cHe DaraNNo risultati sicuri. VitalitÀ e resisteNZa assicurate
FASCINO Vi siete Fatti carico Di respoNsabilitÀ eXtra cHe Vi appesaNtiscoNo iNutilMeNte. scrollateVi Di Dosso la ruggiNe· S ALUTE le DiFese iMMuNitarie basse Vi costriNgoNo aD aDottare uNa Dieta leggera e Fare Molta atteNZioNe ai colpi D’aria
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
sposi e i loro invitati è riservata
Valutate il lato DiVerteNte Delle opportuNitÀ cHe Vi si aFFacciaNo all’oriZZoNte. NoN Vi MaNcaNo eNergie e spirito · S ALUTE se Vi asterrete Da estreMisMi e Vi Metterete iN ascolto Dei bisogNi Del corpo, trascorrerete uN Mese piÙ cHe goDibile
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO
DAL 22/06 AL 22/07
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO atteNZioNe ai DiVerbi troppo accesi, certi FuocHi soNo DiFFicili Da spegNere. la teMpesta si spegNerÀ NaturalMeNte · S ALUTE la teNtaZioNe Di ciMeNtarVi iN uNa serie iNterMiNabile Di eserciZi aerobici, isotoNici e supersoNici sarÀ irresistibile
INIZIATE A GUARDARE AL FUTURO CON
FASCINO aVrete successo se Vi lascerete guiDare Da ciÒ cHe Vi piace Di piÙ. NoN iMpuNtateVi iN ciÒ cHe NoN Vi È coNgeNiale · S ALUTE Mese perFetto per cHi DesiDeri auMeNtare FreQueNZa o iNteNsitÀ Degli alleNaMeNti:sport FaVoriti corsa, eQuitaZioNe e pattiNaggio
FASCINO NoN abbiate paura Di coMMettere i soliti errori, aprite le ali e lasciateVi aNDare. l’esperieNZa iNsegNa e aVete iMparato· SALUTE il corpo reagirÀ Molto beNe agli stiMoli e le DiFese iMMuNitarie FaraNNo egregiaMeNte il loro laVoro
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
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sbaraZZateVi Di tutto ciÒ cHe È riMasto iN arretrato. sarete cosÌ leggeri cHe l’obiettiVo DiNNaNZi a Voi È praticaMeNte raggiuNto · S ALUTE la graNDe eNergia a DisposiZioNe sarÀ coNVogliata iN QualcHe Full-iMMersioN olistica, cHe soDDisFi MeNte e spirito FASCINO
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ORTODONZIA L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell’apparato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla nascita alla sua maturità.
Comprende tutti i procedimenti preventivi, intercettivi e correttivi delle malformazioni, utilizzando apparecchi funzionali o meccanici al fine di stabilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una corretta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico.
ORTODONZIA INVISIBILE Ricopre i denti come un sottile guanto consentendo di effettuare una terapia ortodontica efficace, comoda e invisibile. Si dimostra spesso pari e in alcuni casi superiore alle tradizionali tecniche vestibolari (visibili). Offrendo un maggior comfort, il paziente accetta con maggiore positività il periodo della terapia.
Tutto su 4 è una metodica innovativa che permette di riabilitare una intera arcata dentale (superiore o inferiore) tramite l’inserimento di soli 4 impianti dentali endossei. Il vantaggio principale di questa tecnica è la sua possibile applicazione anche in pazienti con atrofia ossea, in cui vengono sfruttate quelle zone della bocca dove è minore il riassorbimento osseo. Altro fondamentale vantaggio è che nella stessa giornata dell’intervento chirurgico (inserimento degli impianti) viene posizionata la dentatura fissa provvisoria avvitata.
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